In memory

di lilyblack
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** In memory of a Son ***
Capitolo 2: *** In memory of a Friend ***
Capitolo 3: *** In memory of a smile ***
Capitolo 4: *** In memory of an anthytesis ***



Capitolo 1
*** In memory of a Son ***


AUTORE: lilyblack
OGGETTO: Armadio svanitore
MISSING MOMENT: Cerimonia in memoria di Fred
TITOLO: In Memory. Ogni storia della raccolta ha un titolo secondario(In memory of a Son,In memory of a Friend,In memory of Fred, In Memory o fan antythesis)
PERSONAGGI: Molly Weasley,Hermione Granger,Ron Weasley,Percy Weasley
GENERE: Introspettivo,Malinconico
RATING: Verde
ELEMENTI BONUS SCELTI: /
NOTE AUTORE: Inizialmente l’idea era molto diversa,c’era anche un personaggio in più, poi mi sono resa conto che andava bene così. Ho scelto il genere introspettivo perché penso che quando muore qualcuno che amiamo, siamo sempre più propensi a guardare anche dentro noi stessi.
Ogni shot è strutturata in modo che al suo interno contenga un altro minuscolo missing moment della vita di Fred. Le shot hanno un senso compiuto sia da sole che tutte insieme, ovviamente XD
Dopo questo delirio,spero che il tutto piaccia,a me ha dato molte soddisfazioni scriverlo.
L.B.

In Memory

In memory of a son

Quando sentì delle risate squarciare l'aria in quel contesto così solenne, Molly Weasley si voltò di scatto, con un rimprovero già ben fermo sulle labbra, ma le mancò il fiato quando vide che a ridere erano due bambini fermi dall'altra parte della staccionata del cimitero e non uno dei suoi. Perché certi istinti sono difficili da perdere, soprattutto per una madre.  Fu come se si fosse ricordata all'improvviso perché era li e il mondo le fosse crollato addosso in un momento, facendole curvare le spalle stanche, così diverse da quelle di colei che aveva ucciso Bellatrix. Era sempre stata energica e battagliera, ma in quel momento si sentiva solamente stanca, piegata sotto la consapevolezza oramai feroce che non si può combattere contro il destino.

'Siamo quì...'

Le parole del funzionario del ministero la risvegliarono improvvisamente dalla trance e, per reazione, strinse più forte il peluche che aveva tra le mani, fino a far sbiancare le nocche. Non voleva sentirle quelle parole. Voleva essere codarda per la prima e ultima volta nella sua vita e scappare, fuggire via lontano per non sentire quelle lettere che avrebbero reso tutto più dannatamente vero.

'Riuniti per commemorare la prematura scomparsa di un giovane e promettente mago, Fred Weasley, vittima tra le vittime...'

Le parole erano vuote e di maniera, Molly le sentiva come acciaio freddo sulla pelle che le bruciava ancora della perdita di suo figlio, il suo Fred.
La guerra le aveva fatto sorpassare se stessa; non aveva mai pensato di poter soffrire più di quanto aveva sofferto vedendo i suoi fratelli morire, ma le ferite sul volto di Bill avevano messo a dura prova la sua tempra e la morte di Fred l'aveva definitivamente spenta.
C'era qualcosa di tremendamente innaturale nel seppellire un figlio, come se il sole sorgesse improvvisamente ad ovest facendo girare tutto il mondo dall'altro lato, come una notte perenne capace di far morire il prato più rigoglioso, come una spada piantata dritta nel petto.

'Ora vi invito, uno per uno, a portare l'ultimo ricordo a Fred, a declamarlo ad alta voce così che lui possa sentire e accompagnarlo con una piccola manciata di terra.'

Sentì le mani di George spingerla, poggiate delicatamente alla schiena e si ricordò che toccava a lei aprire le danze, perché se non si faceva coraggio colei che l'aveva generato, come avrebbero mai fatto gli altri a dirgli addio? Non voleva ridere, non voleva sorridere, non voleva minimamente compiere nessuna azione allegra, ma si fece forza e si avvicino alla fossa che avrebbe inghiottito per sempre una parte di lei, sforzandosi di sorridere al buio che la salutava, infido, salendo dalle viscere della terra. Tra le mani stringeva un peluche, uno dei pochi che aveva potuto regalare ai suoi figli negli anni e che Fred aveva fatto riparare con quelli che erano i primi proventi, ne era sicura, del commercio illecito che sarebbe poi diventato il negozio suo e di George. Era sempre stata più furba di quanto i suoi figli credessero e seppure sperava che si decidessero a mettere la testa a posto, nel fondo del suo cuor sostava la consapevolezza che sarebbero stati grandi qualsiasi cosa avrebbero fatto.
Si abbandonò ad un lungo respiro e getto l'oggetto giù, nel vuoto e si rese conto che aveva trattenuto il respiro solo quando riprese a respirare, una volta udito il tonfo sordo che decretava la fine del breve viaggio. Aveva sperato fino all'ultimo di sbagliarsi, che lì dentro non ci fosse nessuna tomba.

'Ciao Fred...'

La voce tremava, deglutì e riprese a parlare solo quando Ginny le si affiancò, gli occhi bassi per non mostrare al mondo quanto fossero tristi.

'Ti ho regalato il tuo peluche, quello che avevi rotto quando avevi cinque anni, pur di strapparlo a Ron.'

Le parole erano bloccate in gola, non riuscivano a salire come degli alpinisti persi su una parete troppo ripida per le loro sole forze e lei, da sola, sentiva di non riuscire più a fare niente.  La forza le venne dai suoi figli, quelli ancora vivi, che la guardavano come se fosse la loro unica ancora di salvezza, il loro appiglio, il porto al quale attraccare in un momento di tempesta. Sorrise allora, sorrise dal cuore, di un sorriso che saliva dalla voglia di essere ancora utile per coloro che erano rimasti e che credevano in lei.
Si abbassò a prendere una manciata di terra e la lanciò esattamente come doveva, ma non rimase ad ascoltare i granelli cadere come una pioggia sul legno della bara, si allontanò di qualche passo e si rinchiuse nel ricordo della risata di un Fred bambino che aveva appena strappato il pupazzo al fratello e tentava di fargli vedere come si trasformava in un serpente.
Triste e felice al tempo stesso, si lasciava riempire la testa da quel ricordo, sperando in tutti i modi che non scomparisse mai.

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Capitolo 2
*** In memory of a Friend ***


AUTORE: lilyblack
OGGETTO: Armadio svanitore
MISSING MOMENT: Cerimonia in memoria di Fred
TITOLO: In Memory. Ogni storia della raccolta ha un titolo secondario(In memory of a Son,In memory of a Friend,In memory of Fred, In Memory o fan antythesis)
PERSONAGGI: Molly Weasley,Hermione Granger,Ron Weasley,Percy Weasley
GENERE: Introspettivo,Malinconico
RATING: Verde
ELEMENTI BONUS SCELTI: /
NOTE AUTORE: Inizialmente l’idea era molto diversa,c’era anche un personaggio in più, poi mi sono resa conto che andava bene così. Ho scelto il genere introspettivo perché penso che quando muore qualcuno che amiamo, siamo sempre più propensi a guardare anche dentro noi stessi.
Ogni shot è strutturata in modo che al suo interno contenga un altro minuscolo missing moment della vita di Fred. Le shot hanno un senso compiuto sia da sole che tutte insieme, ovviamente XD
Dopo questo delirio,spero che il tutto piaccia,a me ha dato molte soddisfazioni scriverlo.
L.B.
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Mi hanno detto che non trovano Herm IC per due punti di vista,ve li spiego così sappiate come la penso.
Hermione,sembra pecchi di ingratitudine ad un certo punto verso Harry, Harry non è mai stato un frtello maggiore per lei, un amico, un grande amico, ma è più le volte che lei bacchetta lui che viceversa, è sicuramente lui più immaturo di lei.Il secondo punto non lo ricordo o.o forse mi confondo con un'altrastoria della raccolta :p
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In Memory


In memory of a friend

Oggi minaccia pioggia, eppure non si decide mai a cadere giù.
Sei tu che la blocchi per proteggerci, Fred? Oggi siamo tutti quì per te anche se quasi nessuno pronuncia il tuo nome. Nessuno tranne il funzionario che il ministero ha scioccamente mandato per l'occasione, con l'incarico specifico di riempirci di chiacchiere inutili su di te che nemmeno conosceva.
E' l'unico che sembra esteriormente commosso, perché è l'unico che non è rotto dentro dalla tua perdita. La tua assenza ci devasta, anche se tentiamo di far finta di nulla e di tenerci allegri  a vicenda, dal momento che questa guerra è stata già troppo lunga e non possiamo permetterle di spandere ancora le sue spire.
Oggi vorrei avere la tua capacità di vedere la luce in qualsiasi cosa perché io sono coraggiosa, sono razionale, ma ottimista come te non penso lo sarò mai.
Il tuo dualismo mi ha sempre affascinato, il tuo essere adulto, bambino, responsabile e immaturo al tempo stesso.
Avevi un'anima nuda e guardandoti negli occhi la si poteva quasi vedere pulsare, viva e cruda, priva di menzogne.
Eri speciale e forse, nonostante il tuo carattere egocentrico ed esuberante, non ti sei mai realmente reso conto di quanto ci hai dato negli anni.
Senza di te nelle nostre vite mancherà un'esplosione di rosso e non intendo il colore dei capelli dei tuoi consanguinei. Ti ho sempre paragonato al rosso, ad un tramonto sul mare, al colore del sangue, a qualcosa di estremamente vitale, potente ed invasivo.
Ignorarti era e resterà impossibile, nonostante un'ombra sia caduta a congelarti l'ultimo sorriso.

Ecco, il celebrante ha finito e Molly mi fa un segno; tocca a me farti l'ultimo regalo.
In realtà, sai, non sono regali per te ma per noi; ci stiamo regalando l'un l'altro ricordi di te che ci accompagneranno nella prossima parte di vita che, senza di te, sarà cupa come il mare al tramonto, dello stesso colore del piombo.
Guardare questo limbo di terra vuoto e pronto ad inghiottirti è straniante; non riesco a credere che tu sia li dentro.
Dovrei darti il mio regalo, soffiare una manciata di terra e declamare il mio ricordo come una brava scolaretta, ma non ce la faccio e vado via senza dire una parola.
Gli altri penseranno che, in fondo, io di te sapevo davvero poco, ero solo la migliore amica di Ron.

In realtà ti ho osservato a lungo, a causa della mia mania di imparare qualsiasi cosa da chiunque, e posso dire di sapere di te molto di più di tanti altri.
Avevi la voce più profonda rispetto a quella di George e riavvolgevi i polsini delle camice solo una volta, mentre lui le arrotolava almeno tre volte per avere i polsi liberi; le ciglia troppo lunghe facevano sembrare il tuo sguardo quello di un bambino curioso e le labbra sottili si piegavano sempre a sinistra quando stavi pensando a qualcosa di serio.
Avevi le labbra piegate sempre a sinistra durante il torneo Tre Maghi, anche in quell'unico giorno in cui hai parlato a me e a me sola, non ad Hermione Granger, ma alla ragazza emotiva che abita dentro di me, in un cantuccio nascosto. Viktor mi aveva appena chiesto di andare al ballo con lui e io avevo accettato, ma il senso di colpa nei confronti di Ron mi divorava e non sapevo come dirglielo, in bilico tra il mio orgoglio e quello che nel mio cuore incominciava a nascere per lui. Tu ti avvicinasti alle mie spalle, non mi ero accorta nemmeno che eri li, e mi tranquillizzasti con poche e semplici parole, dritto al punto come solo tu eri capace di fare.

'Non preoccuparti di quello stupido di mio fratello, Hermione, se é cieco come un cucchiaino da tè non è colpa tua. Nessuno ti impedirà di viverti il tuo ballo e se Ronnuccio farà lo stupido ci penserò io a farlo ragionare, devo giusto provare un nuovo incantesimo...'

Non ebbi il tempo di reagire e di rispondere perché eri già andato via, ma quelle parole, sappilo, non le dimenticherò mai.
Ho sempre protetto ed aiutato Harry e anche Ron, tu sei stato l'unico che, per un istante, mi ha fatto sentire una sorella minore degna di essere protetta.
Questo è il ricordo più grande che ho di te, così grande da riempirmi il cuore di calore quando ci penso e non ho parole per descriverlo.
Tua madre mi abbraccia e mi consola, non mi sarei resa conto delle lacrime che mi scorrono sulle guancie, se non fosse che le ho stampato una macchia di umido sulla spalla difficilmente ignorabile. 

Sento la tua risata rimbombarmi nelle orecchie e mi ritrovo a pensare che non è necessario dirti addio.

Addio è il saluto riservato a chi ci abbandona e finché la tua risata sarà nella mente di chi ti ha amato tu non ci lascerai mai, nemmeno per un attimo.


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Capitolo 3
*** In memory of a smile ***


AUTORE: lilyblack
OGGETTO: Armadio svanitore
MISSING MOMENT: Cerimonia in memoria di Fred
TITOLO: In Memory. Ogni storia della raccolta ha un titolo secondario(In memory of a Son,In memory of a Friend,In memory of Fred, In Memory o fan antythesis)
PERSONAGGI: Molly Weasley,Hermione Granger,Ron Weasley,Percy Weasley
GENERE: Introspettivo,Malinconico
RATING: Verde
ELEMENTI BONUS SCELTI: /
NOTE AUTORE: Inizialmente l’idea era molto diversa,c’era anche un personaggio in più, poi mi sono resa conto che andava bene così. Ho scelto il genere introspettivo perché penso che quando muore qualcuno che amiamo, siamo sempre più propensi a guardare anche dentro noi stessi.
Ogni shot è strutturata in modo che al suo interno contenga un altro minuscolo missing moment della vita di Fred. Le shot hanno un senso compiuto sia da sole che tutte insieme, ovviamente XD
Dopo questo delirio,spero che il tutto piaccia,a me ha dato molte soddisfazioni scriverlo.
L.B.
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Note: Questa è la terza storia,forse quella che mi è costata più sudore,MA che alla fine mi ha dato tanta soddisfazione e la quasi certezza che non userò mai più Ron come protagonista XD
Anche quì c'è stata una divergenza in merito all'IC, che ci tengo a precisare: Ron io lo immagino come una brava persona, dolce, buona, ma non profonda nè sensibile.
I suoi ragionamenti sono portati dall'onda di un dolore troppo forte per essere compreso da figure più introspettive, figuriamoci da una persona poco portata all'analisi interiore come Ron.
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In Memory
In memory of a smile.



Ron non era mai stato una persona sensibile, con il tempo aveva imparato ad accettare la cosa, ma non era stato facile.
Non era coraggioso come Harry, intelligente come Hermione o furbo come Ginny. Non era speciale come i gemelli.
Semplicemente era Ron, con i suoi pregi e i suoi difetti, con la sua bontà e il suo candore, ma non era facile essere Ron in una famiglia multiforme come la sua.
Amato, ma bistrattato, preso in giro, seppur bonariamente e poco considerato; non aveva un carattere forte e convivere con i gemelli era stato un qualcosa di quasi impossibile.
Troppo poco furbo per evitare di cascare nei loro inganni, troppo bisognoso di attenzione per non cadere nella loro trappola e rivelare i suoi peccati di ingenuità agli altri. Non avrebbe mai dimenticato quando, nel treno al primo anno, aveva tentato di far diventare i baffi di Crosta gialli, firmando la prima brutta figura agli occhi di Hermione; lei diceva di non ricordarsene, ma lui sapeva che non era vero. Hermione era troppo generosa per mettergli sulle spalle il peso di un'ennesima sconfitta e lui la amava anche per questo.

La amava ed era quanto di più coraggioso avesse fatto in vita sua, perché per ammetterlo aveva dovuto passare sopra ai pregiudizi che Ron aveva per Ron stesso.
Le opinioni sbagliate che abbiamo di noi stessi sono le più difficili da smentire.
La amava e il suo più grande rimorso era non aver avuto il tempo di dirlo a suo fratello; la morte aveva strappato l'anima a Fred prima che lui potesse dirglielo, lasciandogli un vuoto al posto del cuore, lì dove c'era lo spazio dedicato al sorriso orgoglioso che il fratello teneva in serbo solo per lui. Avrebbe voluto viaggiare con una giratempo e avere il tempo di dirglielo, solo il tempo di ricevere quell'unico sorriso, non chiedeva altro.

Lui si era sempre accontentato delle piccole cose, nella sua breve vita aveva imparato che erano gli attimi fugaci ad essere importanti.
L'attimo che ti fa decidere di tornare da Harry ed Hermione, l'istante in cui la baci per la prima volta, il momento in cui decidi che il tuo orgoglio non vale il tuo migliore amico. Tutta una questione di virgole, nell'immenso libro della vita; una volta aveva sentito Hermione dirlo, e gli era sembrato un paragone talmente giusto che era diventato una sorta di mantra.
Quella giornata, invece, era un immenso punto che sarebbe dovuto servire ad andare avanti, ma Ron mentre avanzava verso la buca nella quale era stata calata la bara, non era poi tanto
sicuro che sarebbero riusciti a dimenticarlo, a passare oltre. Lui, almeno, non si reputava abbastanza forte, nonostante in guerra avesse dimostrato un notevole valore.
Imparare a guardare oltre era difficile e in quella buca nera lui vedeva solo la fine di un grande mago, di colui che tra mille scherzi gli aveva insegnato a giocare a Quidditch.

'Non sarei mai stato un bravo portiere senza di te, Fred. Non sarei mai stato un bravo giocatore senza i tuoi continui rimproveri e scherzi, perché per farti piacere ho volato anche sotto la pioggia ed è grazie a quegli immensi sforzi che ho vinto.'

Mille altre parole avrebbero voluto uscire dalla sua testa e volare alte, ma ci sono pensieri troppo complicati per essere espressi facilmente e lui incominciava a sudare freddo, non era mai stato un grande oratore.
Strinse per l'ultima volta una foto di tutti e sette i fratelli in tenuta da Quidditch e poi la lanciò verso il basso, ma con un po’ troppa foga, tanto che per alcuni istanti temette che uscisse fuori, sospinta dal vento.
Sospirò di sollievo e si voltò per tornare indietro, verso Hermione e i suoi genitori, che erano state raggiunti, da Harry.

Vederli tutti insieme faceva quasi pensare che le parole del celebrante erano vere,  che tutti sarebbero stati capaci di andare avanti, anche senza Fred, ma Ron non ne era sicuro.
La vita continua sugli stessi binari, quando una ruota portante del treno viene meno?
Abbracciando sua madre e la sua ragazza si rese conto che la risposta l'avrebbe portata il tempo, quello non era il momento delle parole, ma quello in cui lasciar sfogare le lacrime.
 

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Capitolo 4
*** In memory of an anthytesis ***


AUTORE: lilyblack
OGGETTO: Armadio svanitore
MISSING MOMENT: Cerimonia in memoria di Fred
TITOLO: In Memory. Ogni storia della raccolta ha un titolo secondario(In memory of a Son,In memory of a Friend,In memory of Fred, In Memory o fan antythesis)
PERSONAGGI: Molly Weasley,Hermione Granger,Ron Weasley,Percy Weasley
GENERE: Introspettivo,Malinconico
RATING: Verde
ELEMENTI BONUS SCELTI: /
NOTE AUTORE: Inizialmente l’idea era molto diversa,c’era anche un personaggio in più, poi mi sono resa conto che andava bene così. Ho scelto il genere introspettivo perché penso che quando muore qualcuno che amiamo, siamo sempre più propensi a guardare anche dentro noi stessi.
Ogni shot è strutturata in modo che al suo interno contenga un altro minuscolo missing moment della vita di Fred. Le shot hanno un senso compiuto sia da sole che tutte insieme, ovviamente XD
Dopo questo delirio,spero che il tutto piaccia,a me ha dato molte soddisfazioni scriverlo.
L.B.
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In Memory
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In memory of an anthitesis


Quando Ron finì di parlare Percy si sentì spinto in avanti da una forza che non riusciva a controllare e che, stranamente, proveniva dal suo cuore.
Lui forse era fra tanti quello che aveva più cose da dire al fratello, perché meno gliene aveva dette in vita.
Aveva vissuto gran parte della sua adolescenza credendosi al di sopra di tutta la sua famiglia, il migliore di tutti i suoi fratelli, colui che riusciva a vedere oltre, a giungere alle cose giuste. Stupido, come tutti gli egocentrici, si era seduto sugli allori e aveva buttato al vento attimi preziosi, facendosi forte di presunti errori visti negli altri, che però nascevano solo dalle sue invidie. Percy Weasley era un egocentrico invidioso e aveva impiegato anni ad ammetterlo a se stesso; riconoscere di essere la pecora nera della famiglia Weasley era stato un cammino lungo e difficile, come crescere nuovamente, dovendo però fare i conti con di punti di riferimento familiari che non esistevano ancora ai tempi della sua prima infanzia.
Ginny e la sua determinazione, Ron e il suo candore, i Gemelli con la loro incredibile forza di vivere. Era quasi un pleonasmo spiegare come fossero Fred e George al mondo, perché loro erano talmente incapaci di mentire, sulle cose serie, che chiunque li guardava negli occhi riusciva a cogliere il punto della situazione.
Lui invece a mentire era bravissimo, lo era stato per un tempo lungo più di vent'anni.
Negli anni aveva sviluppato un talento incredibile a far finta di sentirsi totalmente a proprio agio nei suoi panni, tanto che aveva finito per convincersene e andare istintivamente contro  i principi con i quali era stato cresciuto; cercava scuse nel volersi sentire unico in una famiglia troppo grande, ma sapeva benissimo di non averne.
I suoi familiari non avevano alcuna colpa se lui vedeva in loro tante piccole nemesi con le quali doversi scontrare ogni giorno e che era, indubbiamente, più facile affrontare da una certa distanza.
Anche in quel momento continuava a sentirsi in perenne competizione con i fratelli, nonostante la redenzione attraverso la quale era passato rinascendo a nuova vita e nonostante l'innegabile pateticità del sentirsi in competizione con un morto.
Era fisiologicamente impossibile, però, non sentirsi in competizione con una figura che incarna tutto ciò che vorresti e che non hai, ed era innegabile che tanto Percy era incapace di cogliere il senso profondo delle cose, quanto a Fred quello riusciva istintivo.
Il terzo figlio di Arthur e Molly era consapevole che avrebbe potuto vivere cento volte l'età che aveva già vissuto, ma non sarebbe riuscito a cogliere nient'altro che una minima parte degli infiniti disegni che organizzano il mondo e a carpire un'infinitesimale porzione della felicità che il mondo mette a disposizione dei suoi abitanti.
Fu, inaspettatamente, colui che rimase più tempo davanti alla tomba, anche se parlò a voce talmente bassa che quasi nessuno riuscì a sentirlo.
Il suo era un dialogo che doveva essere simbolico e esclusivo e qualsiasi persona estranea a lui e a Fred sarebbe stata superflusa.
Sospirò, sperando con tutto se stesso che qualche pezzo dell'anima del fratello lo stesse realmente ascoltando e si accovacciò,stringendo quasi convulsamente un piccolo oggetto nella mano sinistra.

'Ti ho invidiato Fred,ti ho invidiato tanto e  non l'avrei mai ammesso se non in questo particolare frangente che, ovviamente, non mi sarei mai augurato.
Avrei voluto avere il tempo di riconciliarmi con te e con la parte di me che si rispecchia in te. Ho paura del silenzio che lascerai nelle nostre vite, perché in quel silenzio per me esiste solo il vuoto, mentre tu avresti trovato il tempo per scoprirvi tutte le regole dell'universo e, nel caso remoto di un fallimento, ti saresti impegnato ad inventarne di nuove, per far girare il mondo esattamente come volevi tu.
Non ti saresti fatto fermare mai da nulla, mentre io mi sono lasciato fermare da me stesso, bello stupido.'

Si alzò lentamente, guardando a tratti ciò che stringeva nelle mani e a tratti la buca vuota e nera che aveva inghiottito Fred.
Il sospiro che gli scosse il petto aveva la stessa intensità necessaria ad invocare un Patronus e lo stesso dolore che avrebbero provocato mille maledizioni senza perdono.

'Il ricordo di te che porterò con me in tutta la mia vita, sarà la risata che scosse la casa quando mi arrivò la spilla da prefetto; avrei dovuto capire che avevi ragione, che quello era l'inizio della fine, che dovevo guardarmi da me stesso. Non te l'ho dimostrato Fred, ma ti ho voluto bene..'

Le ultime parole furono quasi mormorate e morirono nel vento prima ancora che la mano avesse lasciato cadere il suo misterioso contenuto.
Il brillio spento della spilla da prefetto disegnò uno strano arabesco in aria, finendo il suo ultimo viaggio sulla tomba di una delle poche persone che non l'aveva mai desiderata, accompagnata dal sorriso rilassato di colui che l'aveva lasciata andare.

'Sei sereno, Perce?'
'Si, mamma...'

Niente avrebbe potuto essere più vero di quelle parole, perché, abbandonando quella spilla Percy Weasley aveva iniziato il suo personale viaggio verso la libertà.

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Alors.
Sono arrivata in fondo a questa raccolta, a questa piccola fatica.
Le storie erano solo quattro, una in meno di quante erano state progettate.
Sono piaciute e questa è la cosa più importante per me *_* che vi piacciano.
Ora per un pò non scriverò dei Weasley XD
Un abbraccio grande grande,
vostra

lilyblack

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