Butta il cuore oltre l'ostacolo... Forse lo ritroverai a Forks....

di Horses are my life
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** La notte prima di Forks... ***
Capitolo 3: *** Ciao ciao Malibù...! ***
Capitolo 4: *** Il mio eroe scaccia mostri... ***
Capitolo 5: *** Scuola nuova ***
Capitolo 6: *** La ragazza dagli occhi verdi ***
Capitolo 7: *** sei troppo sfrontato Cullen ***
Capitolo 8: *** confessioni dal sapore salato delle lacrime ***
Capitolo 9: *** Non voglio vederti piangere MAI più ***
Capitolo 10: *** Avviso!! ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Isabella Swan 16 anni e una passione sfrenata per i cavalli... Vive inseguendo un sogno ma un incidente le scombussolerà la vita...
Lascerà Malibù dove vive con la mamma per andare dal padre a Forks, forse lì i ricordi la lasceranno in pace...! Bella a Forks troverà un amicizia e forse anche l’ Amore.
 
Pov Bella

La campanella era suonata, ora toccava a noi. Feci un po’ di pressione con la gamba destra e lo sentii fremere sotto di me, Shady partì al galoppo, un galoppo perfetto oserei dire né troppo corto né troppo lungo.
In quel momento c’eravamo solo noi e il vento che soffiava forte quella mattina… 
Cominciai il percorso, dovevamo fare 13 salti da 1,20 metri… Eravamo all’ultimo ostacolo, c’ eravamo quasi, eravamo ad un passo dalla vittoria perché me lo sentivo,quello era il percorso netto migliore della giornata e finalmente quella coccarda, quella coppa ma soprattutto quella qualificazione tanto agogniate sarebbero state nostre.
L’adrenalina scorreva veloce nelle mie vene,ecco, ultimo tempo sentì le gambe anteriori del mio campione staccarsi da terra e quelle posteriori premere forte sul campo; dall’esterno tutto era perfetto ma io capì che avevo sbagliato che qualcosa non andava e mi ritrovai faccia a terra con il mio campione sopra che si muoveva spaventato,cercava di alzarci povero cucciolo…
Sentì delle grida, il mio istruttore mi si avvicinò, fece alzare Shady . Ad un tratto tutto divenne rosso e realizzai che era il mio sangue che coprendo gli occhi rendeva tutto color rosso…
Mi stavo addormentando,sentivo le palpebre farsi pesanti, prima che fosse troppo tardi però sussurrai << Grazie campione, sei stato grande come tuo solito…scusami è colpa mia!  Pensate a lui non a me… è tutta colpa mia >> Poi il buio…
M risvegliai per l ennesima volta dopo quest’incubo, nella mia camera a Malibù oramai spoglia di tutte le coccarde e coppe che avevamo vinto; niente più foto che ci ritraevano ma sul mio cuore era inciso il SUO nome…
 




Allora questa è la mia prima vera storia,prima di questa ho scritto solo una one-shot..                   
 Non so se scrivo bene o meno sinceramente perché non è la mia vera vocazione anche se mi piace moltissimo.Mi scuso per eventuali e certi errori grammaticali ma sono un po’ sbadata! :P
Spero di avere delle recensioni sia che siano positive o meno!
Se non capite termini tecnici riguardanti all’equitazione(anche se non mi sembra di averne usati chiedete pure!!)
Shady: in arabo significa incantatore…   


P.S. se non si era capito anche dal mio nome l’equitazione è la mia passione!

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Capitolo 2
*** La notte prima di Forks... ***


Per sbaglio ho messo che la storia era completa ma chiaramente non è così è stato un mio errore!

VittoriaKf: Grazie per aver recensito. Cercherò di non deluderti e andrò avanti con questa storia nel miglior modo possibile!! Buona lettura!

M risvegliai per l’ennesima volta dopo quest’incubo, nella mia camera a Malibù ,oramai spoglia di tutte le coccarde e coppe che avevamo vinto; niente più foto che ci ritraevano ma sul mio cuore era inciso il SUO nome…
Cercai di calmare i battiti accelerati del mio cuore che batteva a più non posso nel mio petto,quasi volesse uscire e fuggire via, raggiungere il suo legittimo proprietario…Shady…  
Scuotei la testa velocemente per rimandare in un angolino l’immagine dei suoi dolci occhi.
Mi alzai tremante e mi diressi in bagno per darmi una sciaquata… Mi guardai allo specchio e la mia immagine riflessi mi spaventò non poco: grandi e profonde occhiaie violacee facevano bella mostra di se sotto i miei occhi, occhi spenti, non più pieni di vita, pieni di sogni, anzi solo uno al dire il vero… Tornai in camera e mi accorsi di essere tutta sudata così mi cambiai il pigiama e mi rinfilai sotto le coperte, non più quel rifugio felice e accogliente dove fare tanti sogni come un tempo.
Il tempo passava ma non riuscivo a riaddormentarmi, fissavo il soffitto nel buio della notte; guardai l’orologio, segnava le 3:50. Fantastico, pensai, tra sette ore mi aspetta il volo per Seattle, per andare da mio padre a Forks.
Il mio papà, da quanto tempo non lo vedevo, mi mancava tantissimo! Non che con mia madre non stessi bene, anzi tutt’ altro, solo dovevo cambiare aria, dovevo lasciare Malibù e tutti i ricordi legati a questa città e bè trasferirsi dalla california con il suo solre,il suo mare,il suo caldo, i surfisti, Hollywood… A Forks che è praticamente tutto il contrario è un grande cambiamento, non c’è che dire… sperando che sia utile…
Però il mio campione rimaneva qui, non avevo il coraggio di tornare da lui ma nemmeno quello di cederlo a qualcun altro/a. Morivo al solo pensiero che altri potessero accarezzarlo, baciarlo, stringerlo, chiamarlo con nomignoli stupidi che persino lui mi guardava male, figuriamoci pensare che qualcun altro l avrebbe montato e inseguito un sogno,sicuramente simile al mio, al fianco del MIO Shady… 
Una lacrima solitaria e silenziosa si liberò dagli occhi accarezzandomi piano il viso.  
Ripensai alle mie occhiaie e mi decisi a chiudere gli occhi e liberare la mente, non volevo farmi vedere da mio padre in questo modo…
Sicuramente la mamma gli avrà detto di come sono cambiata, che non vivo più, semplicemente esisto ma almeno le occhiaie, quelle via per domani!
E con questi pensieri mi addormentai… Per quella notte niente incubi, niente ricordi, solo il desiderio di ricominciare e non soffrire più.




I capitoli poi cominceranno ad essere più lunghi... questo diciamo che è solo l' introduzione. Dal prossimo o massimo quello dopo comincerà la storia vera e propria!

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Capitolo 3
*** Ciao ciao Malibù...! ***


Capitolo nuovo, spero che vi piaccia!
 

La luce entrò fioca dagli spiragli della finestra e arrivò a sfiorarmi il volto svegliandomi. Avevo dormito! Ok normalmente non è di certo un fatto straordinario,lo so!
Ma era da tanto che dopo essermi svegliata per il solito incubo non chiudevo più occhio o mi svegliavo ripetutamente.
Questa volta invece non era successo, e tanto bastò a farmi iniziare la giornata in maniera più tranquilla.

Scesi e trovai Reneè già sveglia che preparava la colazione  << Buon giorno Amore mio! Dormito bene?! Dai su siediti e mangia che da domani la colazione o te la fai da sola o non oso immaginare cosa ti farà mangiare tuo padre eheheh >>
Le sorrisi e mi sedetti. E’ vero ultima colazione a casa cucinata dalla mamma, poi solo dio sa quello che mi aspetterà sul piano CIBO.
Papà non sa di certo cucinare anzi è MEGLIO che non lo faccia!! Io… bè dai non sono terribile, semplicemente di solito cucina mamma.

Continuammo la nostra colazione parlando di un po’ di cose quando venimmo richiamate da un suono indistinto  << bon girn ragzz duaoac>> Forse ,e dico FORSE, Phil voleva dire “Buon giorno ragazze” però non ne sono sicurissima.
Phil è il nuovo marito di mamma, stanno insieme da molto tempo oramai, diciamo che mi ha fatto un po’ da padre anche se il mio è insostituibile.
Phil è il coach di una squadra di baseball di lega minore però sono forti e la paga non è niente male, anzi!
La mamma invece è una manager in una grande industria di cosmetici ed è grazie a questi loro lavori che si sono potuti permettere di comprarmi un cavallo,mantenerlo…

                Basta Bella! Smettila di pensare a LUI!

Dopo la colazione mi dirigo in bagno, bè ragazzi vi evito di descrivere cosa ho fatto in bagno perché sinceramente non credo ve ne freghi molto no?  
Quindi passerò oltre…

Le valige erano già pronte e caricate sulla macchina, io stavo facendo gli ultimi controlli per vedere se mi ero dimenticata qualcosa quando mia madre suono il clacson e all’istante capì due cose.
1)      Dovevamo andare quindi dovevo uscire da casa se non volevo perdere l aereo.
2)      Il momento che stavo cercando di rinviare il più possibile cercando qualcosa che, eventualmente,  mi ero potuta dimenticare  era arrivato.
Salii le scale lentamente quasi dovessi andare al patibolo, aprii la porta della camera e mi chinai davanti al mio armadio oramai QUASI vuoto. Si quasi e non pensate che era quasi vuoto perché sbadata come sono mi ero dimenticata qualcosa, NO sapevo perfettamente che quella scatola era lì… Sopra capeggiava il suo nome “Shady”… Trattenni le lacrime, avvicinai piano le mani alla scatola impolverata e senza aprirla, cercando di non pensare al contenuto, la portai giù e la caricai sulla macchina.
La mamma lo sapeva, sapeva che avevo aspettato l ultimo momento volontariamente, sapeva che stavo soffrendo e per questo mi fece un gran sorriso che pur sforzandomi non riuscii a ricambiare.
Per tutto il viaggio in auto rimasi in silenzio mentre osservavo la mamma e Phil che ridevano mentre cantavano le canzoni che passavano alla radio, erano entrambi stonati su questo non c'è alcun dubbio direi!
Erano felici; magari un giorno anche io tornerò ad essere felice come un tempo, felice come solo lui sapeva rendermi: quando arrivavo in maneggio e subito da lontano lo vedevo drizzare le orecchie e nitrire come per salutarmi.
Io allora correvvo, correvo felicissima da lui che era quasi sempre nel Paddock, zozzo -.- e io che il giorno precedente l avevo pulito così bene!
Oppure quando mi metteva il muso sul petto, con una richiesta muta di abbracci e baci.
Quando mi leccava tutta per non farmi andare via, quando mi dava giocosi morzi... Quando mi donava tutto se stesso non ostante io non avessi fatto niente per meritarlo... E in tante altre occasioni ma mì imposi di smettere subito di pensarci

Arrivammo in aeroporto e il momento dei saluti era arrivato. La mamma fede la tragedia greca come suo solito << OOOH bambina mia! OH tesorooo come farò senza di te? Fa la brava mi raccomando e chiamami, scrivimi tante e-mail,
mangia non saltare mai la colazione che è il pasto più importante(…)>> E continuò così per un tempo infinito!!!
Phil fu abbastanza sbrigativo, forse il saluto migliore perché tanto sapevamo entrambi che io avrei sentito la sua mancanca e lui la mia.
Ci siamo abbracciati, un abbraccio che sapeva tanto di affetto paterno, l’affetto dal quale stavo tornando…
 Le valige le avevo già imbarcate, quindi presi solo il mio zaino, un ultimo bacio alla mamma e Phil e mi diressi verso il gate, direzione: Forks!
 


Grazie a tutti quelli che l’hanno letta.
Grazie a chi ha recensito
Grazie a chi ha messo la storia nelle preferite,seguite e in quelle da ricordare!
Cercherò di aggiornare il prima possibile!

Un’osservazione… Nel libro Bella si trasferisce verso marzo a Forks e ha 17 anni… ma come è possibile?! Lei frequenta il penultimo anno o vero il terzo per capirci meglio, quindi essendo nata a settembre non dovrebbe averne 16 e farne 17 in New Moon? C’è lei si è fatta tanti complessi sulla sua età quando in realtà lei non sarà mai più vecchia di Edward. O sbaglio io?

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Capitolo 4
*** Il mio eroe scaccia mostri... ***


Il viaggio in aereo fu un vero strazio! Vicino avevo dei ragazzini che non facevano altro che parlare parlare,urlale, piangere!
Così passai il mio viaggio con la musica del mio fedelissimo iPod a farmi compagni.
Stavo andando da mio padre a Forks, una piccola città la definiscono quelli di lì ma bè io direi più un buco di paese sperduto nel distretto di Washington DC dove il sole c’era si e no 7 volte l’anno e se erano 8 dovevi ritenerti miracolato!
 Era da un po’ di tempo che non andavo da mio padre, negli ultimi anni era lui a venire da me,salvo qualche fine settimana estivo, non perché non volessi andare da papà anzi, ma non potevo lasciare Shady per più di due, massimo tre giorni; perciò era Charlie che veniva da me anche perché così mi vedeva andare a cavallo e potevamo andare al mare insieme le RARISSIME volte che non ero al maneggio.
Per questo motivo a Forks ci ero capitata di rado negli ultimi 6/7 anni e non conoscevo nessuno.

Ioho sempre odiato essere al centro dell’ attenzione e speravo vivamente che a scuola non mi avrebbero guardata come fossi un aliena!
Speravo di poter passare un anno tranquillo ecco. Sapevo che la gente di Forks non sapeva nulla del mio incidente perché papà era a Malibù quando tutto è successo e gli avevo chiesto di non pararne in città; andiamo in un paese quante probabilità ci sono che se tuo padre lo dice ad un suo amico il giorno seguente non lo sa tutta Forks? Nessuna!

Volevo ricominciare da zero, in un posto dove nessuno sapeva del mio incidente e dove nessuno avrebbe fatto domande inopportune.Volevo girare pagina.
E potrà sembrare strano visto che ho 16 anni ma non volevo trovare amici e non volevo trovare l’amore perché non volevo raccontare proprio a nessuno quello che mi era capitato!
Non volevo dare delle spiegazioni e tirare fuori le cose più dolorose della mia vita! 
Di amici a Malibù ne avevo, tutti(o quasi) neanche a dirlo del maneggio. Amici che mi avevano cercato dopo tutto il casino che mi aveva investito in pieno,ma con i quali avevo chiuso per mia volontà. Avevo chiuso con loro perché mi ricordavano troppo la vita che amavo e che fin da bambina avevo scelto, mi ricordavano quel posto pieno di cavalli che chiamavo
      LA MIA VERA CASA, mi ricordavano la mia passione, mi ricordavano lui…
E poi non volevo neanche deluderli, non volevo ferire più nessuno e non volevo soffrire quando sarei partita per Forks, perché questa decisione l avevo presa poco dopo
la caduta disastrosa.

La voce del pilota che annunciava l’imminente atterraggio all’ aeroporto di Seattle mi ridestò da quei pensieri.

Presi le valige e uscì fuori, ad aspettarmi trovai il mio papà! Senza pensarci neanche due volte mi fiondai tra le sue braccia lasciando valige  e cose varie in mezzo,fregandomene altamente. Lui rispose energicamente al mio abbraccio.
E mi senti finalmente protetta.

Sciogliemmo l abbraccio e ci dirigemmo verso la macchina, sperai per tutto il tragitto che non fosse venuto con l auto di servizio,anche se dubitavo ne avesse altre.
Non mi vergognavo del suo lavoro anzi, ne andavo fiera,fiera che il mio papà fosse lo sceriffo! Ne ero orgogliosa fin da quando ero bambina e mia mamma mi spiegò,
in maniera direi alquanto originale, il suo lavoro. Vedete da bambina avevo il terrore che nella mia cameretta ci fossero i mostri e che di notte uscissero fuori quindi papà ogni sera li veniva a cacciare; così la mamma mi disse che di giorno andava a caccia di mostri come faceva la notte a casa per me
. E al dire la verità ero un po’ gelosa che cacciasse i mostri dalla camera di qualcun'altra bambina, solo io ero la sua principessa insomma!
Però ero felice perché per me era come un eroe,anzi è un eroe anche se so che non caccia i mostri che si nascondono al buio!
Quando mi ero trasferita è stato un dramma, non dormivo da sola al buio quindi o dormivo con la mamma o lasciavo la luce accesa, così la mamma esasperata chiamo papà che prese il primo aereo per venire da me...

         Flashback
Era notte e nuovamente facevo storie per andare a letto,avevo una paura tremenda; così quando suonò il campanello e la mamma andò ad aprire corsi su per le scale infilandomi nel suo lettone.
Ad un certo punto sentii la porta aprirsi allora mi nascosi ancora di più sotto le coperte.Aspettavo solo che la voce della mamma esasperata mi arrivasse alle orecchie dicendomi che ero una signorina e dovevo andare nel mio letto e dormire al buio come i grandi, invece sentì una stretta ferrea e calda afferrarmi e fulmineamente prendermi in braccio stringendomi in un abbraccio.
Ancor prima che aprisse bocca sapevo chi era,avrei riconosciuto tra mille quel profumo e quel modo protettivo di stringermi.
<< Ei principessa di papà ma che fai non dormi da sola come le brave principesse? Guarda che i mostri non ti potranno mai fare male perché sanno che tu sei la mia bambina! >>
Soffiò dolcemente queste parole sulla mia testa,allora alzai gli occhi incontrando i suoi,così simili ai miei nel colore << sei sicuro?>>
 << ma certo angelo mio, però per farti stare tranquilla ti ho portato un acchiappasogni che terrà i mostri lontano da te! Ora ci andiamo a letto? Dai che papà per oggi dorme con te>>

          Fine flashback

Ok come no detto è venuto con la volante della polizia, modo perfetto per passare inosservanti insomma.

Mio padre solitamente è un uomo silenzioso… a punto di solito -.- non faceva altro che parlare parlare parlare, l ho giù detto che parlava?!
Era talmente euforico dal fatto che fossi a casa che non si accorse che mi limitavo a dire si e qualche segno di assenso col capo senza capire veramente cosa stesse dicendo.
Così continuò a parlare finche non arrivammo a casa; mi è sempre piaciuta la casa di Forks, non era grande come quella di Malibù certo però era cosi accogliente, così…Casa… 
Entrai e subito fui sommersa da quel buon odore, da quella casa che era come sempre.
Stavo per salire in camera quando mio padre, che si era azzittito per fortuna, mi fermò per un braccio << Emh tesoro vedi io volevo, c’è cambiarti i mobili insomma sono quelli di
quando avevi 2 anni, il letto no chiaro però se ti va noi potremmo andare a comprarne di nuovi,anche ora, se non sei stanca e potremmo riverniciare, compare delle mensole
e poi le cose per scuola inizi lunedì sai? Non so se sarai indietro spero di no ma tu sei così brava… >>
<< Papà papà anche io sono felice di essere qui eheheh ok mi cambio e andiamo a comprare i mobili>> E fermai così la sua parlantina. 
Feci due scalini e mi rigirai << papà?>> <> << ti voglio bene>> << anche io principessa!>>
Salii di corsa le scale e aprii la porta della mia camera… O MIO DIO! O.O la camera era come me la ricordavo chiariamo, solo… nei miei ricordi era bella,bellissima, ma ora che ce l avevo davanti era così… da principessa!  Non era rosa,no per carità io odio il rosa, però aveva disegni fiabeschi sui muri, gli gnomi, i fiori,il castello della principessa, un cavallo…
Un cavallo dipinto dai miei quando avevo 2 anni… il cavallo dei miei sogni, che vi giuro potrebbe essere l esatta foto di Shady…
Abbassai subito lo sguardo imponendomi di verniciare almeno quella parte di muro, afferrai i primi vestiti e senza alzare più lo sguardo dal pavimento mi cambiai e uscii.
Possibile che tutto mi ricordasse lui? Che lui fosse ovunque io guardassi? La risposta era SI, perché lui era dentro di me, era la parte più importante di me, solo non volevo accettarlo, non volevo accettare che senza di lui non potevo stare, chissà quando e se l avessi capito, perché ne ero certa appena capito sarei tornata di corsa da lui!

Passammo la giornata tra mobili,vernici,mensole,oggetti assurdi! Ci divertimmo davvero tanto.
Cenammo in un ristorante e tornammo a casa con la promessa di papà che avendosi preso il week-end libero dal lavoro avremmo sistemato la camera.

E così facemmo. Ridipingemmo tutti i muri e li feci verdi con qualche disegno qui e lì,nulla che si riconducesse ai cavalli! Attaccano le mensole, sistemammo i mobili…
Insomma un bel finesettimana tra padre e figlia! Stavo meglio con papà, stavo meglio lontano dal sole californiano e i suoi ricordi, ma non stavo bene.
La notte gli incubi tornavano prepotenti cancellando ogni traccia del buon umore di fine giornata…

Finito il week-end mi aspetta solo la scuola…
 

Spero che questo capitolo vi sia piaciuto! stanno cominciando a diventare un pò più lunghetti! baci e grazie a tutti quelli che hanno recensito ma anche quelli che hanno letto e conitnueranno a farlo!!!!  GRAZIE!

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Capitolo 5
*** Scuola nuova ***


Ciao!
Scusate scusate scusate  se ho aggiornato dopo tutto questo tempo!
Ma sono incasinatissima con scuola(il liceo è duro :s) e con il maneggio…
Sono sotto periodo di pagella,dannato trimestre, e di gare!(per fortuna quest’ultime sono andate bene!)
Cercherò di farmi perdonare aggiornando un po’ più presto!


Volevo premette alcune cose
1)      Ovviamente i Cullen ci saranno, ma umani.
2)      L’amicizia tra Bella e Alice sarà fondamentale.
3)      Ci sarà anche Jake.
4)      È un Ed Bella quindi prima o poi l amore sbucherà fuori!
5)      Charlie è diverso rispetto al libro

E ora… Bè buona lettura… almeno spero!

 

<< Buooooooongiorno raggio di soleeee! Pronta per il primo giorno di scuola???? Daiii dormigliona alzati!>> 
Ma dico io se uno mi sveglia così, che razza di buon giorno è? << sisi ora mi alzo>>  sbiascicai.

Mi trascinai giù per le scale e con mio sommo stupore trovai il tavolo imbandito di cibo << hai cucinato????>>    
<< No sono andato al bar, insomma è un gran giorno, il primo giorno di scuola qui tesoro mio!
e non volevo di certo ucciderti con la mia cucina prima che tu iniziassi scuola!>>   
<< Grazie per il pensiero eheheheh>> << ora scusami ma devo andare a lavoro,goditi la colazione e imbocca a lupo>>       
   << Crepi e buona giornata anche a te Dady>>  << Ah Bella… Ecco io ti avrei preso un mezzo per andare a scuola..
Non è un gran che, è un vecchio Pick Up, lo comprato da Billy,ti ricordi di lui? Comunque il Pick Up cammina ed è in buono stato! >>
<< Grazie Papiiii! Lo adorerò già lo so! Ora però vai se no farai tardi!>>
Mi diede un bacio e corse fuori, il mio dolce supereroe!

Papà aveva esagerato, c’era roba per un esercito! Presi varie cose per assaggiare e devo dire che,avendo assaggiato
la colazione cucinata da lui nel week-end, aveva fatto benissimo a comprarla al bar; papà ai fornelli = SI SALVI CHI PUO’.
Liberai un po’ il tavolo e andai di sopra a prepararmi. Non avevo mai curato troppo il mio abbigliamento però non so, il primo giorno
e nessuno mi conosceva, volevo passare inosservata quindi se mi fossi vestita troppo male non l avrei fatto, troppo bene nemmeno…
O dio passare inosservati è più difficile del previsto.
Alla fine optai per jeans, maglione e cappotto. Semplice e comodo.

Scesi giù e con lo zaino in spalla aprii la porta trovandomi davanti un vecchio e rosso Chevy. Aveva fascino, mi piaceva un sacco…
Era così… Da maneggio, così da me…
Salii su e misi in moto cominciando a dirigermi verso la scuola.

Il paesaggio di Forks era sempre lo stesso: bosco,verde,nuvole,pioggia e dulcis in fundo pozzanghere !
Così attraversando questo variegatissimo paesaggio arrivai alla Forks High School. Era carina tutto sommato. Piccola in confronto
a quella di Malibù ma carina dai.
Parcheggiai il puck up e appena misi il piede fuori dal abitacolo senti una miriade di sguardi dirigersi sulla mia figura.
  Non alzai lo sguardo, mi diressi a grande falcate verso la segreteria che trovai con facilità.

Da dietro la scrivania una signora di mezz’ età mi squadrava da  dietro i suoi occhiali a mezza luna << Come posso esserti utile cara?>>
<< Emh salve io sono Bell Isabella Swan>> << O ciao cara! Ecco tieni questo è il tuo orario e questa la mappa della scuola!
Spero ti troverai bene qui con noi! >> << Grazie mille a presto!>>
Bè se non altro la loro segretaria non era una pazza isterica come quella della mia vecchia scuola!
Forks high school 1 Sea’s school 0!

Guardai l orario: biologia aula B16… Cominciai ad osservare la cartina… Ma di questa stramaledetta aula B16 neanche l ombra…
La campanella suonò e mi accorsi di essere sola in mezzo ai corridoio così decisi di cercare l aula camminando e così a passo svelto
cominciai a girare per la scuola quando andai a sbattere contro qualcosa o meglio qualcuno cadendo a terra.
<< Ei ti sei fatta male?Vuoi una mano ad alzarti?>> Alzai lo sguardo e incontrai due smeraldi verdi brillanti osservarmi preoccupati e una mano tesa nella mia direzione. Afferrai quella mano e sentii una scarica percorrermi il corpo << Io…scusa non ti ho visto, stavo cercando l aula di biologia
ma non la trovo… Scusami!>> << Eheheh non ti preoccupare sei tu quella che è caduta, dai su ti accompagno tanto ho anche io biologia…
Ah comunque piacere Edward,Edward Culle.>>  << Grazie. Piacere ,Isabella Swan ma chiamami Bella!>>
<< Ok… Bella… mmm sei nuova di qui giusto? >> << Si vengo da malibù>> << Bè benvenuta allora!>>
Per il resto del tragito non parlammo,fin quando non arivammo davanti alla classe.
<< Aula B16 mademoiselle >>Mi disse con quella voce angelica mentre faceva un inchino indicandomi la porta dell’aula << mercì monsieur>> risposi.
<> Ecco già lo odio -.-
<< Isabella Swan e scusi per il ritardo ma vede Edward era in orario è stata tutta colpa mia, mi sono persa e mi ha gentilmente aiutata quindi
se mai se la prenda con me o con chi non mette la sua aula sulla mappa della scuola!>>Tiè azzittati! << Per questa volta passate; sedetevi lì,
veloci che non abbiamo tutta la mattinata ragazzi>>.

Edward mi guardava stupito e mimò con le labbra un “Grazie” al quale risposi con il più sincero dei sorrisi , il più sincero dal giorno dell’ incidente almeno.

Il primo giorno di scuola passò abbastanza velocemente, non ebbi più lezioni con Edward, ma incontrai una certa Jessica Stanley all’ ora di storia, la classica pettegola di paese abbastanza insopportabile non c’è che dire, e Angela Weber, lei invece mi piaceva;riservata simpatica
e molto carina! Io e Angela dividevamo il banco proprio nell’ ora di storia; mi aveva salvata da miss pettegola, le devo un grande favore.
Pranzai con loro quel giorno e conobbi i loro amici: Mike, Ben(ragazzo di Angela),Taylor, e Louren.                
Durante il pranzo non potei fare a meno di cercare Edward e lo vidi seduto con la squadra di nuoto della scuola vicino ad un ragazzone molto simile ad un orso ma veramente molto bello con corti capelli biondi e bellissimi occhi celesti(immaginate l attore, Kellan Lutz) e un altro ragazzo meno muscoloso ma comunque possente,biondo anche lui ma  con dei boccoli da principe e occhi grigi come le nuvole di questa città,
sembrava un leone nella fierezza del suo sguardo e della sua postura. Quei due ragazzi stringevano a se due ragazze da mozzare il fiato: L’orso abbracciava una modella, ma non come quelle che si vedono in tv quasi sempre anoressiche, no quelle belle da lasciarti senza parole
con lughi capelli biondi, occhi azzurri e un corpo perfetto e slanciato vestita da degli abiti che si potevano tranquillamente venire dalle sfilate newyorkesi che molte volte avevo visto nella mia Malibù.
Se la bellezza della modella mi aveva stupito, quella della ragazza abbracciata al ragazzo leonino mi aveva lasciato senza fiato,
mai vista ragazza più bella in vita mia. Corpo anche lei da favola anche se meno alta della modella, forse era alta quanto me, in quei
jeans stretti e la maglietta attillata si vedeva tutto il suo fisico perfetto tanto da mettere in soggezione chiunque la guardasse.
Capelli castani e boccolosi le ricadevano dolcemente lungo la schiena e incorniciavano quel viso bellissimo e raggiante,
illuminato da un bellissimo sorriso che le illuminavano gli occhi smeraldini molto simili a quelli del mio salvatore mattutino, però lui
li aveva più belli.
Era bella, bella davvero, anche se… ad osservarla bene sembrava un folletto, un dolcissimo folletto(si ragazzi Alice è molto più simile a
Ashley perché l attrice è veramente molto bella e m ispira dolcezza).

In quel momento ignoravo che quelle persone sarebbero entrate nella mia vita per cambiarmela per sempre…

Non sapevo che il mattino seguente nell’ora di trigonometria avrei incontrato la persona più importante della mia vita, Alice Cullen…
la mia migliore amica… La mia ancora di salvezza nei momenti più bui, si proprio lei, il folletto dolce della mensa.
La sorella di Edward.
 

Grazie a chiunque ha leto e recensito i capitoli precedenti
A chi ha inserito la storia nelle preferite e in quelle da seguire 
grazie in anticipo a chiunque farà queste cose in seguito!
Spero che questo capitolo vi piaccia… Anche se a me non convince tantissimo…

 

CIAOOOOO!!!!

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Capitolo 6
*** La ragazza dagli occhi verdi ***


Per farmi perdonare oggi posto anche questo capitolo…anche se più corto dell altro.

E così ecco arrivato il mio secondo giorno di scuola! Questa mattina mio padre è uscito presto e mi sono dovuta preparare
la colazione da sola, non sono poi così pessima a cucinare! Così mi sono vestita,pettinata e lavata e mi sono diretta
verso l edificio scolastico.
Bene anche oggi appena scesa dal mio fedelissimo mezzo avevo l intero corpo studentesco che mi fissa…
Se il buon giorno si vede dal mattino… E ciliegina sulla torta prima ore: TRIGONOMETRIA. 
Mi trascinai verso l aula che trovai più tosto facilmente e mentre aspettavo l arrivo del prof fui travolta da un uragano
con la parlantina << Ciaaaao! Io sono Alice,alice Cullen! Tu devi essere Bella la ragazza che viene da Malibù! Come stai?
Ti piace qui? Mio padre Carlisle è amico del tuo magari qualche volta potreste venire a cena da noi! Allora racconta!>>
Si fermò solo per riprendere fiato.Era la ragazza bellissima della mensa… Sorrisi a quella esuberanza e le risposi divertita
<< Ciao! Si sono Bella e si mio padre è lo sceriffo e si qualche volta potremmo vederci! Sto bene, Forks non è male e non so
cos altro dirti di me eheheh con il tempo ci conosceremo! >> << Scusa se ti ho assaliti! Comunque ti va di pranzare insieme?
Dai non mi lasciare solata il mio ragazzo non c’è è fuori con sua sorella e mio fratello Emmett è fidanzato con Rosalie e i miei
lhanno lasciato andare mentre a me no! E mio fratello Edward è andato da mia nonna Elisabeth! Ti prego Bellaaa>>
<< Mmm ok… Affare fatto!>> Mi sorrise, con un sorriso bellissimo e da quel momento in poi credo mi promisi che l avrei sempre
voluta vedere con il sorriso.

Io e Alice avevamo TUTTE le lezioni in comune e più passavamo il tempo insieme più quella ragazza mi piaceva, a pranzo poi mi ero divertita tantissimo,quella ragazza era grande e quel giorno tornai a casa con un sorriso.
La settimana passò così,tra le chiacchiere e le risate in compagnia di Alice…
Ma non sapevo che sotto c era un inganno bel e buono…
Sabato Shopping,ODDIO! 
Bene se questa era stata la mia reazione sappiate che invece Alice si è autoinvitata a casa mia il sabato mattina
per buttarmi giù dal letto,scegliermi i vestiti urlandomi che avevo bisogno di nuovi vestiti diversi dai miei e trascinandomi verso il centro commerciale più vicino!                                
O dio questa è pazza starete pensando bene… Si è pazza! La mia pazza…

Mi ha trascinato per tutti e badate bene veramente per TUTTI i negozi facendomi comprare non so quanti vestiti,scarpe,borse…
Avevamo riempito la sua macchina tra la mia e la sua roba!
Quella sera mi invitò a dormire a casa sua e incontrai i suoi genitori, suo fartello,il ragazzo e la modella/Rosalie/cognata di Alice.
Sua madre Esme è una donna dolcissima e bellissima: lunghi capelli color caramello e occhi di un azzurro magnetico…
Ha un aspetto molto materno e cucina benissimo.
Carlisle invece è il classico papà perfetto e bellissimo, miglior medico della città e dal cuore d oro!
Carl ed Esme… coloro che con il tempo sono diventati i miei secondi genitori.
Il ragazzone che sembrava un orso era Emmet il fratello maggiore del folletto e se da fuori sembrava uno di cui avere paura, sappiate
che in realtà è un ragazzo dolcissimo ed intelligentissimo, sempre con la battuta pronta;capace di farmi sorridere anche quando proprio
non ne ho voglia… Il mio fratellone, o come mi piace chiamarlo: Koda fratello orso xD
Il ragazzo leonino non che fidanzato di Alice è Jasper il mio futuro migliore amico! Un ragazzo che è l esatto contrario di Alice: calmo, pacato,silenzioso, discreto… Insomma gli opposti si attraggono!
E infine lei, la modella: Rosalie Hale, sorella gemella di Jasper. Sembra altezzosa e fredda ma  quando la conosci scopri che in realtà
la ragazza iceberg è calorosa e dolce, una buonissima amica, non per niente è la mia seconda migliore amica!Ah e è la fidanzata di Emmet
Edward invece era ancora dalla nonna... Peccato...

Quella sera mi divertii veramente,mi sentivo bene, a casa… E mi addormentai con un sorriso,dandomi della scema. Come
avevo pensato di vivere senza amici? Alice aveva in una settimana disinfettato quelle brutte ferite che bruciavano ancora.
 


2 capitolo in un giorno epr farmi perdonare della mancata postatura in tutti questi giorni
 

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Capitolo 7
*** sei troppo sfrontato Cullen ***


Perdono perdono perdono! Per il ritardo ma tra scuola e maneggio… il tempo ha scarseggiato! E poi sinceramente non sapevo bene come continuare perché io sto scrivendo tutta la storia basandomi su un capitolo che ho scritto di getto tempo fa ma che comunque è ancora lontanuccio e quindi devo collegare la storia a questo.

 
 

Il mattino seguente fummo svegliate entrambe da sua madre Esme che con la sua dolce voce e delicate carezze svegliava molto
meglio delle urla di sua figlia! Io le sorrisi dolce per quel gesto materno e la segui giù per fare colazione mentre Alice, già a tremila di
prima mattina, correva per casa alla ricerca non so neanche io di cosa…
Io come mio solito più che sveglia diciamo che mi ero alzata dal letto e camminavo; infatti non mi accorsi del ragazzo sulla mia traiettoria fin
quando non lo presi in pieno. Stavo aspettando l impatto con il terreno quando d improvviso due forti braccia mi tirarono nuovamente
verso quel corpo caldo e morbido che sembrava essere fatto proprio per me. Alzai lo sguardo e incrociai nuovamente quegli smeraldi e capì immediatamente chi era il proprietario.
« Ei possibile che ci incontriamo sempre così? Anche se questa volta sono riuscito a prenderti al volo!»
<< Ciao… scusa è che di prima mattina non connetto!» mi giustificai io sbadigliando.
« Bè è una cosa che abbiamo in comune… ma… scusa… perché sei a casa mia di prima mattina e in pigiama?» chiese quel angelo alzando un sopracciglio e sorridendo forse per il mio buffo pigiama; la mia risposta fu semplice ed anche esauriente:
«ALICE»
infatti lui mi guardo comprensivo!  
« Mmm bè.. stavi andando a fare colazione?»
 «si…tu?» 
« anche! Sono appena tornato da casa di mia nonna! Un bel caffè mi vi vuole per affrontare la giornata… dai andiamo!»

Facemmo colazione e poi io Alice e l’angelo salimmo sulla Volvo di quest’ ultimo e ci dirigemmo verso scuola per affrontare una nuova settimana; e per me questo aveva un solo significato al momento: prima ora biologia: EDWARD!

Edward e io raggiungemmo l’aula insieme e prendemmo posto nel banco che occupavamo la settimana scorsa.
«Ti offendi se ti dico che non sembri venire da malibù?» ma come se ne esce in mezzo alla lezione??          
« Cosa? Perché?» 
« bè c’è il sole quasi 365 giorni l’anno… non dovresti essere abbronzata?»  Ahia… tasto dolente. Dopo l’incidente avevo messo piede fuori casa si e no 10 volte. Mi ero sbiancata.
«bè solitamente lo sono… ma sono stata poco bene quindi io… bè… ecco sono stata a casa… molto! E poi sono venuta qui quindi…» 
«mm capisco. Ti piace Forks?» 
«eh… piove,il sole non c’è quasi mai… fa freddo. E io odio la pioggia. Le poche giornate che a Malibù pioveva davo di matto sai?»
« perché?>>
chiese curioso
« bè vedi lì non siamo abituati alla pioggia quindi ci sono poche attività al chiuso e quando pioveva io non potevo andare da Shady!»
mi fermai di colpo. No non potevo averlo detto sul serio.
« e… chi è? il tuo ragazzo?»  inventa una balla Bella una grande credibile balla!!!
«no ecco Shady è… Shady è… un amico! Si un amico che però abita in un…posto…si in un posto e se pioveva era un posto dove non potevo andare… ecco si è così!» Wow Bella vincerai un oscar -.- .
dai magari ci ha creduto.
Oh si infatti non sta ridendo come uno scemo!!
«scusa è che…non sai mentire! Comunque non importa… se non vuoi parlarmene basta dirlo. Però non dire che “Shady” era un tuo amico!
Puoi dirlo se era il tuo ragazzo sai? Non per questo ci smetterei di provarci con te!!»  Ei! Ma che fa offen… ci sta provando con me??? 
« No. Non era il mio ragazzo. Non potrebbe mai esserlo. Comunque Cullen sei un po’ troppo sfrontato per i miei gusti sai??»
« E tu sei bellissima Isabella» soffiò a due centimetri dalle mie labbra. « Stasera ti passo a prendere alle 19 non accetto un no come risposta.
Vestiti comoda vengo in moto». La campanella suonò e io rimasi lì come una scema a fissare la porta dalla quale Edward era uscito.

«Tuo fratello mi ha chiesto di uscire» E fu così Alice si strozzò con la sua coca cola per poi sputarla addosso ad un povero ragazzo
che era vicino a noi.
« che cosa?????» detto questo mi trascinò per un braccio nel cortile,fuori dalla mensa affollata.
« Edward,mi ha detto che passerà stasera a prendermi»  
« oh…OH! NO! Tu non puoi! Mio fratello è un bravo ragazzo ma non con le ragazze. Non vorrei che anche con te lui…»
  « Alice. Ci uscirò questa sera e metterò le cose in chiaro. Tranquilla».

Erano le 19 in punto quando sentì suonare il campanello. Ad aprire fu mio padre.
«Emh salve capo Swan» «Edward! Ragazzo accomodati!!» almeno a mio padre piaceva.
« Così esci con mia figlia… Ti voglio bene ragazzo ma…»  « non si preoccupi. Con me è al sicuro. Lo prometto» Quelle parole erano così intrinse di verità che io mi stupì. Scesi le scale e con non poco imbarazzo salutai Ed e mio padre per poi seguire il primo fuori casa.
«Sei bellissima questa sera»  « Emh grazie anche tu sei molto carino Ed» 
La serata fu molto bella. Mi portò a mangiare in un bel ristorante e poi passeggiammo sulle spiagge di la push parlando del più e del meno. Edward era veramente un bel ragazzo e non sono fisicamente. Ma era intelligentissimo,dolce,simpatico e un buon osservatore. Non era come sembrava a scuola mentre era con i suoi amici. Era come l’avevo visto il primo giorno e poi a casa sua. Gentile e tanto tanto dolce.
E fu così che passai i primi mesi a Forks. Passavo le giornate con Alice,Edward, Jazz,Rose e Emmet. Erano diventati i miei fedeli compagni. I miei migliori amici. Quando non ero a casa mia ero dai Cullen o viceversa. Esme e Carlisle scherzando dicevano che avrebbero potuto adottarmi o Charlie e io andare a vivere da loro così sarebbe stato più comodo! Ero felice,veramente felice. Ma il fantasma dell’amore e della passione lasciate a Malibù tornarono a farsi sentire nel momento in qui forse avevo trovato la mia fonte personale di felicità: Edward.
Se in Alice avevo trovato l’amicizia. In lui avrei trovato l’amore. Quello vero. Quello con la A maiuscola e che ti fa battere il cuore ed entrare in iperventilazione. Ma prima… ne doveva passare di acqua sotto ai ponti.

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Capitolo 8
*** confessioni dal sapore salato delle lacrime ***


«Buon giorno principessa…!»
ma chi…? Aprì gli occhi e ciò che vidi mi lasciò senza fiato: bello come un dio con un sorriso mozza fiato e quegli occhi che avrebbero incantato chiunque ,il mio migliore amico se ne stava sulla porta con un vassoio in mano, in tutto il suo splendore.
«Eddy!!!» urlai felice e sorpresa
<< EI io ti chiamo principessa e tu… EDDY??»
finse una faccia schifata e indignata ma in realtà se la stava ridendo, adorava quando lo chiamavo Eddy.
«mmm si Eddy va benissimo eheheh, ma mi hai portato la colazione?!» 
«per te tutto principessa… Visto che comunque come ogni mattina dovevo venirti a prendere per andare a scuola e che mi sono svegliato presto… E poi Alice mi ha mandato qui per chiederti se questo week-end vieni con ad una casetta che abbiamo in montagna, ci saremo io,Alice, Emmet e i rispettivi fidanzati»
«mmm ci sto!! Ok verrò però ora me la fai mangiare questa colazione Ed?!»
  « Grandioso!! Certo tieni» mi disse porgendomi il vassoio e sedendosi sul letto insieme a me.
Così facemmo colazione insieme sul mio letto tra risate e chiacchiere varie per poi dirigerci insieme verso Forks a bordo della sua Volvo dove stavamo salendo.
« ah Ali mi ha detto che dopo scuola tu e lei andrete a fare shopping  e poi farete insieme la tua valigia perché la sua è già pronta>>
« ma io non avevo ancora detto che sarei venuta!!» 
« Ei scricciolo è di Alice che stiamo parlando… lo sai che il “chiederti”di venire era solo scena, se così ha deciso così è! Eheheh lo sai che è terribile quella nana!!» 
«Ei non offendere la mia best sa?! Anche se si ok è terribile se ci si mette!»

Appena arrivati a scuola e scendemmo dalla macchina come ogni mattina mi ritrovai stritolata dall’abbraccio dolcissimo della mia migliore
amica che saltellava felice facendomi un elenco di tutte le belle cose che avremmo comprato il pomeriggio e di quelle che avremmo
fatto in vacanza. Tutto questo mentre continuava ad abbracciarmi per buoni 5 minuti; e avrebbe continuato se il mio orso preferito
non mi avesse separato da lei con la forza per poi sollevarmi di peso e stringermi forse a te permettendomi di sussurrargli
«Grazie Emmet mi hai salvata!»

Il pomeriggio venni rapita da Ali e partimmo verso il centro commerciale più vicino per comprare cose su cose su cose che non ho capito il perché erano tutte per me -.- .

Dopo aver fatto shopping  ci dirigemmo verso casa mia per preparare la valigia visto che l’indomani mattina saremmo partiti.

«Ei Bells cosa c’è dentro questa scatola? Vestiti alla moda?! Magari migliori di quelli che indossi di solito perché non ci credo che
non hai un minimo di senso della moda tesoro insomma è fisicamente impossibile, tutte le ragazze vogliono avere vestiti alla moda tu non puoi essere un eccezione nono…!! Comunque la posso aprire questa scatola?!?! »
Sentì Alice fare questo monologo mentre dopo cena mi stavo preparando nel bagno ed Ali era rimasta ha frugare nei miei cassetti
visto che avrebbe dormito da me, mio padre era partito per una settimana.
« quale scatola Ali??» 
«Quella che era nel fondo del tuo armadio! Con.. un S e un cuore disegnato… insomma la posso aprire o no? Va bè dai tanto non mi nascondi niente come io non nascondo niente a te quindi la apro!»
scatola nascosta nell’armadio con una S e un cuore…  la scatola che contiene parte della mia vita, vita sconosciuta alla ragazza che
invece mi aveva reso partecipe di tutto.
A velocità sovrumana corsi in camera ma era troppo tardi, Alice aveva già sollevato il coperchio e fissava a occhi sgranati la foto che mi ritraeva a cavallo e le coccarde,le coppe e le altre centinaia di foto contenute in quella scatola.
«ma cosa…?» disse Ali che non sembrava essersi accorta del mio arrivo,troppo sorpresa e confusa dalle foto
«Alice…?» la chiamai timorosa  « perdonami… ti ho omesso una parte della mia vita… e ti prego non odiarmi per questo» dissi sedendomi
sul letto senza avere il coraggio di guardarla negli occhi… Lei mi guardò e forse allarmata per il tono della mia voce e per il fatto che
era tremolante si girò di scatto verso di me guardandomi preoccupata, ma non chiese niente sapeva che non avevo finito e che se
avesse detto anche solo A sarei crollata, così senza dire niente e senza staccarmi gli occhi di dosso mi raggiunse sul letto sedendosi accanto a me,mentre tra le mani teneva la foto che ritraeva me e il mio amore.
« Io ti devo dire una cosa… una cosa che forse avrei dovuto dirti tempo fa, per favore non parlare fin quando non avrò finito perché se m interrompo non riuscirei ad andare avanti,lo so. Ok? » Lei fece un cenno d assenso con il capo, un cenno accompagnato da uno sguardo confuso,spaesato e preoccupato.
Presi un respiro profondo e senza guardarla negli occhi ma trovando estremamente interessanti le mie mani cominciai a parlarle…
« Ti ho nascosto una cosa per tutto questo tempo… e me ne scuso ma vedi è difficile per me…Però è giunto il momento di
parlartene; forse è stato un bene che tu abbia frugato nel mio armadio in cerca di.. com’è che hai detto? “vestiti alla moda che tutte
le ragazze vorrebbero avere”(feci una risata amara). Io non ero così, ero diversa, più simile a te,anche io indossavo vestiti alla
moda che però sono rimasti a malibù, curavo molto di più il mio stile, ero più allegra, più sorridente… più felice.
E questa felicità è legata al fatto che il mio cuore appartiene a qualcuno… Appartiene al mio Shady… »  
<< ma… Mi avevi detto di non aver mai avuto nessun ragazzo!!! E che ti stavi innamorando di mio fratello… che per te forse non
era solo un amico»
m interruppe, le feci un debole sorriso e ripresi.
<< Oh nono no Ali quelle cose erano vere. Nessun ragazzo e si credo di amarlo Edward. Shady è… Il mio cavallo, quello della foto, un bellissimo Hannoverano baio. E se tu mi avessi lasciato finire te l’avrei detto!Sbaglio o ti avevo detto di non interrompermi?? Eheheh » la ripresi con un sorriso « Ops»
« comunque, dicevo, Shady è il mio cavallo, il motivo della mia felicità quando ero a malibù, il mio amore…
Sai la mia passione,la mia VITA è l’equitazione… Ho cominciato ad andare a cavallo quando ero molto piccola, avevo appena 3 anni e
me ne sono innamorata a prima vista… Il mio sogno era,o ma chi voglio prendere in giro E’ di diventare una grande amazzone…  
E io e il mio campione ci saremmo riusciti un giorno… I miei me l’hanno regalato qualche anno fa, me ne sono innamorata a prima vista».
« Ma…» mi esortò il folletto dopo qualche minuto di silenzio.
« Un giorno… questo è bastato per cambiare tutto, un attimo» Mi fermai nuovamente, ricordare faceva dannatamente male.
Calde lacrime mi rigavano il viso, ma fortunatamente visto la mia posizione Alice non poteva vederle. Avevo cominciato, ora dovevo finire; un altro respiro profondo e cominciai a parlare ma se Alice non vedeva le mie lacrime sentiva sicuramente la mia voce inclinata dal pianto e scossa da singhiozzi che si facevano sempre più violenti e dolorosi a mano a mano che il racconto andava avanti.
« Eravamo in gara, nel nostro maneggio ed era anche una gara importante … Io e Shady eravamo nel campo gara come secondo cavallo in campo, poi l'altro cavallo, Zanich,così si chiamava, finì il percorso con 4 penalità. Toccava a noi.
Sentì la campanella suonare  così feci un po’ di pressione con la gamba destra e lo sentii fremere sotto di me, partì al galoppo, un galoppo perfetto oserei dire né troppo corto né troppo lungo. In quel momento c’eravamo solo noi e il vento che soffiava forte quella mattina… 
Cominciai il percorso, dovevamo fare 13 salti da 1,metro e 30… Il primo salto andò alla grande, il secondo anche…Anzi erano tutti perfetti…
Il mio campione si stava impegnando tanto e anche io con lui… eravamo una cosa sola…
Poi però proprio sulla fine… quando eravamo oramai arrivati all’ultimo ostacolo è accaduto tutto, c’ eravamo quasi, eravamo ad un passo
dalla vittoria perché me lo sentivo quello era il percorso netto migliore della giornata e finalmente quella coccarda, quella coppa ma soprattutto quella qualificazione tanto agogniate sarebbero state nostre.
Ma invece le cose non andarono così… Sentivo l’adrenalina scorrere veloce nelle mie vene e sentii Shady battere forte le gambe posteriori e sollevare quelle anteriori. Dall’esterno tutto era perfetto ma io capì che avevo sbagliato che qualcosa non andava e sbattei addosso
all’ ostacolo e mi ritrovai faccia a terra con il mio campione sopra che si muoveva spaventato …
Sentì delle grida, il mio istruttore mi si avvicino, fece alzare Shady . Ad un tratto tutto divenne rosso e realizzai che era il mio sangue che coprendo gli occhi rendeva tutto color rosso… Mi stavo addormentando lo sentivo, prima che fosse troppo tardi però sussurrai
«Grazie campione, sei stato grande come tuo solito…scusami è colpa mia!  Pensate a lui non a me… è tutta colpa mia »
Poi il buio…Ero in coma ».
Mi fermai… non  riuscivo ad andare avanti. Le braccia esili ma forti di Alice mi tirarono a se in un abbraccio che sapeva d’amore,di segreti,comprensione, di protezione… Di porto sicuro come ero solita definire la mia migliore amica. Mi stringeva a se accarezzandomi i capelli e sussurrandomi parole dolci… Non mi resi bene conto di cosa stava accadendo… Sentivo solo le sue braccia forti muoversi gentili ma con una presa ferrea su di me e sempre stringendomi mi fece sdraiare al suo fianco mentre io sfogavo tutte quelle lacrime che mi ero tenuta fin troppo tempo dentro… Lacrime che aumentarono quando Alice mi sussurrò dolce
« Oh tesoro… Sono qui,sono qui… ssssh sono qui tesoro… sono qui Bells,non me ne vado… Ti voglio bene amore… ti voglio bene sorellina…!»

Restammo abbracciate per non so quanto tempo. Io piangevo,piangevo come non avevo mai fatto e Alice cercava in tutti i modi di consolarmi ma i suoi tentativi si stavano dimostrando tutti vani così smise di parlarmi e si limito a stringermi a se.
La senti parlare con Jaz «Jasper amore, senti domani io e Bella non veniamo» 
«Ma no no voi andate non vi preoccupate è che… abbiamo da fare delle cose…»
«Ok divertitevi, buona notte amore, Ti Amo anche io»

 Ripresi lucidità quando sentì anche Alice singhiozzare, non volevo farla piangere. Mi tirai su guardandola negli occhi, « scusa è che vederti così mi fa stare male! Non voglio vederti soffrire…»
E io commossa da quelle parole la strinsi a me spasmodicamente come avessi paura che da un momento all’ altro qualcuno me la potesse strappare dalle braccia.
« E’ per questo che sono venuta a Forks, perché non sono più riuscita a tornare da lui,avevo paura di guardarlo negli occhi perché è stata tutta colpa mia quello che è accaduto ma invece tutti davano la colpa a lui Ali, ma era colpa mia solo mia… Nessuno lo vuole capire!
Io… ero sola, completamente sola, avevo smesso di andare a scuola e avevo chiuso i rapporti con tutti. Non avevo tantissime
amiche ne avevo poche ma buone, quasi tutte del maneggio e loro mi hanno cercato ma io non le ho mai volute sentire o vedere…
Sono stata orribile Ali,sono orribile! Ho chiuso la porta in facci a tutti e ho lasciato solo l’unico essere meraviglioso che ha saputo rendermi felice… Che si fidava ciecamente di me donandomi tutto se stesso!» 
«Oh nono non è vero Bella tu non sei orribile eri solo spaventata, è normale!»
«No non è normale girare le spalle a chi ti è sempre stato vicino nel bene e nel male!>>
«Sono sicura che Shady non ti odia ma che ti sta aspettando» 
«Infatti… è peggio.. Perché non ostante tutto lui mi vuole bene, capisci? Oh Alice…»

Non riuscivo proprio a smettere di piangere e così scossa dai singhiozzi e cullata dalle braccia della mia migliore amiche che mi teneva stretta a se mi addormentai.

Di nuovo quel sogno, di nuovo la caduta, di nuovo la fine… erano mesi che non avevo quest’incubo e come sempre mi svegliai spaventata,sudata e urlando facendo prende un infarto alla povera Ali che stava dormendo con me
«Aaaaaaah» 
«Bella… stai bene? Cosa è successo???» 
«Io… scusa… un incubo.»
«ne vuoi parlare… dai già che ci siamo>>
« è sempre lo stesso… rivivo la caduta e tutto ciò che ho provato dopo… era da quando ti ho incontrata che non facevo più quest’ incubo»
<< oh,capisco dai su rimettiamoci a dormire, e non ti preoccupare ci sono qui io per i tuoi incubi!»

«Alice?»
« si tesoro?» 
« Ti voglio bene… senza di te io…prima di venire a Forks mi ero ripromessa di non avere amicizie ma ora non so
immaginare la mia vita senza di te, sei tutto per me, sei quella sorella che non ho mai avuto, sei la mia migliore amica, sei il porto sicuro
dove rifugiarmi… Quella persona che so sempre ci sarà per me…
Non mi lasciare mai ti prego…»
«Ti adoro anche io Bells, ma certo che non ti lascio… come farei senza la mia sorellina è? E… magari cognata se ti deciderai a metterti con Ed!!»  «Ho paura di mettermi con lui… ho paura di soffrire, di deludere anche lui… » 
« E’normale avere paura sai? Ma io conosco mio fratello e so per certo che ti ama, non ha mai e dico MAI portato la colazione a letto per nessuna, non ha mai avuto un amica femmina al di fuori di me che però bè sono sua sorella e d Rose che sta con Emm e per lui è come una sorella anche lei. Lo vedo come ti guarda, non ha mai guardato nessuna così… Fidati di me. Voi sareste perfetti insieme». 
«Lo spero tanto… Sai credo che quando passera questo week-end e torneranno i ragazzi gli chiederò di uscire e gli dirò tutto.»
« Brava la mia ragazza!! Eheheh! Però ti devo fare una confessione anche io…»
« mi devo preoccupare?»
« no no! E’ che… l’altro ieri io e Jazz abbiamo fatto un anno di fidanzamento e bè noi… l’abbiamo fatto Bella… abbiamo fatto l’amore per la prima volta ed è stato grandioso!»
« Wooow! RACCONTA.TUTTO.NON. OMETTERE. NIENTE. VOGLIO SAPERE OGNI MINIMO PARTICOLARE!»
« bè… i miei genitori sono partiti con i tuoi lo sai no? E quindi aveva casa libera visto che Rose era con Emm e tu ed Ed eravate usciti. Mi ha preparato la cena e poi ci siamo accoccolati sul divano a guardare un film… Un bacio tira l’altro e poi, boh non lo so ci siamo ritrovati sul pavimento, lui su di me che mi guardava con una dolcezza infinita e io che mi sono sentita totalmente protetta, ho capito di essere pronta così per farglielo capire gli ho levato la maglietta e i pantaloni  lui allora ha spogliato me l’abbiamo fatto. Inizialmente è stato un po’ doloroso però… Nel complesso è stato bellissimo!» 
«Sono felicissima per te!! E così la mia migliore amica è una donna è?! Eheheh una bellissima donna che io adoro! Ah comunque cara mia quando vi sposerete ESIGO essere la tua damigella d’onore capito???»
«Oh oh ma quale damigella, l’amore della mia vita sei tu quindi se mai mi sposerò lo farò con te sa?!»
«scema!»

Grazie a tutti quelli che hanno recensit,leggono e seguono la mia storia... scusate per il ritardo!!!! Spero di non avervi delusi!!





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Capitolo 9
*** Non voglio vederti piangere MAI più ***


Ho deciso di fare il capitolo precedente dal punto di vista di Alice quindi ovviamente i dialoghi sono gli stessi solo le sensazioni saranno le sue.
E in più se riesco in serata o domani postero il continuo del discorso perché ovviamente non è finita qui!! Buona letturaaaa!
Grazie a tutti per le recenzioniiii!!

Pov Alice

Stavo frugando nell’armadio di Bella alla ricerca di qualche vestito diverso da quello che indossa solitamente,insomma è una ragazza
bellissima però se si vestisse un po’ meglio magari… Ad un certo punto trovai una scatola che m’incuriosì
«Ei Bells cosa c’è dentro questa scatola? Vestiti alla moda?! Magari migliori di quelli che indossi di solito perché non ci credo che non hai un minimo di senso della moda tesoro insomma è fisicamente impossibile, tutte le ragazze vogliono avere vestiti alla moda tu non puoi essere un eccezione nono…!! Comunque la posso aprire questa scatola?!?! »
Le chiesi urlando per farmi sentire visto che Bells era in bagno a lavarsi, anzi quando esce dal bagno devo ricordarmi di raccontarle della serata che ho passato con Jasper… tanto abbiamo tutta la notte visto che dormirò qui.
« quale scatola Ali??»
 «Quella che era nel fondo del tuo armadio! Con.. un S e un cuore disegnato… insomma la posso aprire o no? Va bè dai tanto non mi nascondi niente come io non nascondo niente a te quindi la apro!»
Una S e un cuore… un suo ex? Ma no mi ha detto di non essere mai stata fidanzata! Così senza aspettare una risposta sollevo il coperchio e quello che mi trovo davanti mi lascia senza parole.
Coppe,coccarde e… una foto, foto di Bella a cavallo che sorridente tiene in mano una coppa molto grande e una coccarda è attaccata alla testiera del cavallo.Presi la foto in mano e scorsi altre foto che ritraevano sempre la mia amica con quel cavallo tranne qualche foto che
sicuramente risaliva a molti anni fa in cui penso che fosse con dei pony visto la statura degli animaletti e di Bella 
«ma cosa…?» La domanda mi uscì spontanea
 «Alice…?» mi chiamò Bella timorosa  « perdonami… ti ho omesso una parte della mia vita… e ti prego non odiarmi per questo»
disse Bella mentre si andava a sedere sul letto senza avere il coraggio di guardarmi negli occhi… Io la guardo allarmata per il tono della sua voce che non è decisa ma è tremolante come se fosse sul punto di piangere… Cosa dovrà mai dirmi? Insomma ok non sapevo che andasse a cavallo però dire che ha omesso una parte della sua vita e dal chiedermi scusa…Cosa mi ha nascosto Bella? Perché non mi ha detto niente? Pechè non mi h amai mostrato queste foto e anzi le ha nascoste nel fondo di un armadio? E pure.. in quelle foto sembra felice,come mai l’ ho vista. Tutte queste domande mi giravano vorticosamente in testa ma non dissi nulla e senza fiatare mi sedetti sul letto vicino a lei tenendo stretta la foto nella scatola, sapevo che se avessi detto qualcosa non avrebbe continuato.
« Io ti devo dire una cosa… una cosa che forse avrei dovuto dirti tempo fa, per favore non parlare fin quando non avrò finito perché se m interrompo non riuscirei ad andare avanti,lo so. Ok? » Le feci un cenno di assenso e aspettai che cominciasse a raccontare, ero preoccupata e confusa. Avevo una brutta sensazione e posso giurare che nel brevissimo istante in cui lei alzò lo sguardo e incrociò il mio vidi delle lacrime ai lati degli occhi e alcune già le stavano rigando il viso.  
Prese un respiro profondo e senza guardarmi negli occhi cominciò a parlare  
« Ti ho nascosto una cosa per tutto questo tempo… e me ne scuso ma vedi è difficile per me…Però è giunto il momento di parlartene; forse è stato un bene che tu abbia frugato nel mio armadio in cerca di.. com’è che hai detto? “vestiti alla moda che tutte le ragazze vorrebbero avere”(feci una risata amara). Io non ero così, ero diversa, più simile a te,anche io indossavo vestiti alla moda che però sono rimasti a malibù, curavo molto di più il mio stile, ero più allegra, più sorridente… più felice. E questa felicità è legata al fatto che il mio cuore appartiene a qualcuno… Appartiene al mio Shady… »  e ora perchè non lo sei? E chi è questo Shady?
<< ma… Mi avevi detto di non aver mai avuto nessun ragazzo!!! E che ti stavi innamorando di mio fratello… che per te forse non era solo un amico».
<< Oh nono no Ali quelle cose erano vere. Nessun ragazzo e si credo di amarlo Edward. Shady è… Il mio cavallo, quello della foto, un bellissimo Hannoverano baio. E se tu mi avessi lasciato finire te l’avrei detto!Sbaglio o ti avevo detto di non interrompermi?? Eheheh » mi riprese in tono canzonatorio ma divertito  
« Ops»  
« comunque, dicevo, Shady è il mio cavallo, il motivo della mia felicità quando ero a malibù, il mio amore… Sai la mia passione,la mia VITA è l’equitazione… Ho cominciato ad andare a cavallo quando ero molto piccola, avevo appena 3 anni e me ne sono innamorata a prima vista… Il mio sogno era,o ma chi voglio prendere in giro E’ di diventare una grande amazzone…  E io e il mio campione ci saremmo riusciti un giorno… I miei me l’hanno regalato qualche anno fa, me ne sono innamorata a prima vista».
« Ma…» era rimasta in silenzio per qualche minuto quindi cercai di esortarla a continuare, non sapevo che quello che mi avrebbe detto dopo avrebbe cambiato tutto
« Un giorno… questo è bastato per cambiare tutto, un attimo»
Si fermò nuovamente e notai che ora le lacrime scendevano più veloci ma anche copiose e credo che lei stesse cercando di nascondermele ma anche se non le avessi viste  avrei  sicuramente potuto sentire la sua voce inclinata dal pianto e scossa da singhiozzi che si facevano sempre più violenti e dolorosi a mano a mano che il racconto andava avanti.
« Eravamo in gara, nel nostro maneggio ed era anche una gara importante … Io e Shady eravamo nel campo gara come secondo cavallo in campo, poi l'altro cavallo, Zanich,così si chiamava, finì il percorso con 4 penalità. Toccava a noi. Sentì la campanella suonare  così feci un po’ di pressione con la gamba destra e lo sentii fremere sotto di me, partì al galoppo, un galoppo perfetto oserei dire né troppo corto né troppo lungo. In quel momento c’eravamo solo noi e il vento che soffiava forte quella mattina…  Cominciai il percorso, dovevamo fare 13 salti da 1,metro e 30… Il primo salto andò alla grande, il secondo anche…Anzi erano tutti perfetti… Il mio campione si stava impegnando tanto e anche io con lui… eravamo una cosa sola… Poi però proprio sulla fine… quando eravamo oramai arrivati all’ultimo ostacolo è accaduto tutto, c’ eravamo quasi, eravamo ad un passo dalla vittoria perché me lo sentivo quello era il percorso netto migliore della giornata e finalmente quella coccarda, quella coppa ma soprattutto quella qualificazione tanto agogniate sarebbero state nostre. Ma invece le cose non andarono così… Sentivo l’adrenalina scorrere veloce nelle mie vene e sentii Shady battere forte le gambe posteriori e sollevare quelle anteriori. Dall’esterno tutto era perfetto ma io capì che avevo sbagliato che qualcosa non andava e sbattei addosso all’ ostacolo e mi ritrovai faccia a terra con il mio campione sopra che si muoveva spaventato … Sentì delle grida, il mio istruttore mi si avvicino, fece alzare Shady . Ad un tratto tutto divenne rosso e realizzai che era il mio sangue che coprendo gli occhi rendeva tutto color rosso… Mi stavo addormentando lo sentivo, prima che fosse troppo tardi però sussurrai «Grazie campione, sei stato grande come tuo solito…scusami è colpa mia!  Pensate a lui non a me… è tutta colpa mia » Poi il buio…Ero in coma ». O Mio Dio. Bella cominciò a piangere senza controllo e io mi sentì impotente, potei solo abbracciarla forte cercando di trasmetterle il mio affetto e la mia vicinanza facendole capire che mai e poi mai la lascerò. La stringeva a me accarezzandole i capelli e sussurrandole parole dolci… Non Cercai di essere il più delicata possibile e cercai di farla sdraiare sul suo letto tenendola sempre appoggiata a me, cercando di non lasciarla mai.  Lei piangeva talmente tanto che mi chiesi da quanto non lo faceva o se mai l’avesse fatto realmente o se si fosse tenuta tutto dentro come mi potrei aspettare da lei, quelle lacrime aumentarono quando cercando di consolarla le dissi
« Oh tesoro… Sono qui,sono qui… ssssh sono qui tesoro… sono qui Bells,non me ne vado… Ti voglio bene amore… ti voglio bene sorellina…!»

Restammo abbracciate per non so quanto tempo. Dopo un po’ rinunciai a parlarle e mi limitai a rrestare in silenzio ad abbracciarla. Decisi di chiamare Jazz per dirgli  che io e lei non saremmo andati alla gita, volevo rimanere sola con lei per chiarire tutto, dopo un po’ di storie il mio ragazzo capì che qualcosa non andava e accettò.
 
Ma cosa ha dovuto passare? Cosa l’ha ridotta così?In coma… è stata in coma. Per quanto? Cosa ha comportato questo coma? Perché ha dovuto soffrire così tanto? È solo una ragazza… E così mi ritrovai a piangere anche io, cercai di non farmi sentire ma un singhiozzo mi deve essere scappato perché Bella alza il viso dal mio petto e mi guarda negli occhi « scusa è che vederti così mi fa stare male! Non voglio vederti soffrire…» Detto questo Bella rituffò il viso sul mio petto stringendomi a se come se avesse paura che me ne andassi, che la lasciassi sola.
 « E’ per questo che sono venuta a Forks, perché non sono più riuscita a tornare da lui,avevo paura di guardarlo negli occhi perché è stata tutta colpa mia quello che è accaduto ma invece tutti davano la colpa a lui Ali, ma era colpa mia solo mia… Nessuno lo vuole capire! Io… ero sola, completamente sola, avevo smesso di andare a scuola e avevo chiuso i rapporti con tutti. Non avevo tantissime amiche ne avevo poche ma buone, quasi tutte del maneggio e loro mi hanno cercato ma io non le ho mai volute sentire o vedere… Sono stata orribile Ali,sono orribile! Ho chiuso la porta in facci a tutti e ho lasciato solo l’unico essere meraviglioso che ha saputo rendermi felice… Che si fidava ciecamente di me donandomi tutto se stesso!» 
«Oh nono non è vero Bella tu non sei orribile eri solo spaventata, è normale!» Come può pensare di essere orribile? Lei, ragazza più dolce che io conosca…
«No non è normale girare le spalle a chi ti è sempre stato vicino nel bene e nel male!>>
«Sono sicura che Shady non ti odia ma che ti sta aspettando»  «Infatti… è peggio.. Perché non ostante tutto lui mi vuole bene, capisci? Oh Alice…»
Non sapevo più che dirle, tutto quello che facevo era inutile perché continuava a piangere e a soffrire. Si calmò solo quando dopo un po’ si addormentò e nel osservare il suo viso arrossato e addolorato mi sentii impotente… che razza di migliore amica sono? Non riesco nemmeno a consolarla… In quel preciso istante giurai a me stessa che mai e poi mai l’avrei voluta veder piangere di nuovo, che avrei fatto di tutto per farla smettere, perché non c’è cosa più brutta che veder piangere la propria migliore amica.

«Aaaaaaah»  oddio sto per avere un infarto! È possibile averlo alla mia età??  
«Bella… stai bene? Cosa è successo???»  «Io… scusa… un incubo.»  
«ne vuoi parlare… dai già che ci siamo>>
« è sempre lo stesso… rivivo la caduta e tutto ciò che ho provato dopo… era da quando ti ho incontrata che non facevo più quest’ incubo» << oh,capisco dai su rimettiamoci a dormire, e non ti preoccupare ci sono qui io per i tuoi incubi!»
«Alice?» mi chiamò dopo poco « si tesoro?» 
« Ti voglio bene… senza di te io…
prima di venire a Forks mi ero ripromessa di non avere amicizie ma ora non so immaginare la mia vita senza di te, sei tutto per me, sei quella sorella che non ho mai avuto, sei la mia migliore amica, sei il porto sicuro dove rifugiarmi… Quella persona che so sempre ci sarà per me… Non mi lasciare mai ti prego…» Oh Bells
«Ti adoro anche io Bells, ma certo che non ti lascio… come farei senza la mia sorellina è? E… magari cognata se ti deciderai a metterti con Ed!!»  «Ho paura di mettermi con lui… ho paura di soffrire, di deludere anche lui… » 
« E’normale avere paura sai? Ma io conosco mio fratello e so per certo che ti ama, non ha mai e dico MAI portato la colazione a letto per nessuna, non ha mai avuto un amica femmina al di fuori di me che però bè sono sua sorella e d Rose che sta con Emm e per lui è come una sorella anche lei. Lo vedo come ti guarda, non ha mai guardato nessuna così… Fidati di me. Voi sareste perfetti insieme». 
«Lo spero tanto… Sai credo che quando passera questo week-end e torneranno i ragazzi gli chiederò di uscire e gli dirò tutto.»
« Brava la mia ragazza!! Eheheh! Però ti devo fare una confessione anche io…» « mi devo preoccupare?»
« no no! E’ che… l’altro ieri io e Jazz abbiamo fatto un anno di fidanzamento e bè noi… l’abbiamo fatto Bella… abbiamo fatto l’amore per la prima volta ed è stato grandioso!»
« Wooow! RACCONTA.TUTTO.NON. OMETTERE. NIENTE. VOGLIO SAPERE OGNI MINIMO PARTICOLARE!»
« bè… i miei genitori sono partiti con i tuoi lo sai no? E quindi aveva casa libera visto che Rose era con Emm e tu ed Ed eravate usciti. Mi ha preparato la cena e poi ci siamo accoccolati sul divano a guardare un film… Un bacio tira l’altro e poi, boh non lo so ci siamo ritrovati sul pavimento, lui su di me che mi guardava con una dolcezza infinita e io che mi sono sentita totalmente protetta, ho capito di essere pronta così per farglielo capire gli ho levato la maglietta e i pantaloni  lui allora ha spogliato me l’abbiamo fatto. Inizialmente è stato un po’ doloroso però… Nel complesso è stato bellissimo!»  «Sono felicissima per te!! E così la mia migliore amica è una donna è?! Eheheh una bellissima donna che io adoro! Ah comunque cara mia quando vi sposerete ESIGO essere la tua damigella d’onore capito???»
«Oh oh ma quale damigella, l’amore della mia vita sei tu quindi se mai mi sposerò lo farò con te sa?!»
«scema!» Disse la mia amica mentre mi tirava un cuscino.

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Capitolo 10
*** Avviso!! ***


scusate ma ultimamente non ho tempo libero per colpa della scuola MA un pò di capitoli sono scritti quindi cercherò di tornare a scrivere il prima possibile lo prometto!!

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