Yes, My Girlfriend di Yin Mei (/viewuser.php?uid=113786)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** My Black Butler, The daughter of the Countess Daiala ***
Capitolo 2: *** My Black Butler, accept. ***
Capitolo 3: *** My Black Butler, Why you don't saved me? ***
Capitolo 1 *** My Black Butler, The daughter of the Countess Daiala ***
Salve
a tutti! Questa è la mia prima fan fiction che scrivo C= vi
prego di essere cauti con i commenti ... Buona lettura!
Mattina
presto, il fresco della rugiada notturna era ancora sulle foglie appese
sugli alberi e sulle altre piante di una grande residenza. Il sole era
appena sorto e gli uccellini cantavano una dolce melodia la quale fece
svegliare un ragazzino biondo.
Aprì
i suoi occhi, facendo bagnare dai raggi del sole che, riflettevano
attraverso il vetro della finestra, i suoi occhi azzurro cielo. Si
stiracchiò sbadigliando, prima di posare gli occhi sul suo
maggiordomo nero corvino che, riempiva di thè una tazza di
ceramica, dipinta a mano dal miglior artigiano della città,
poi posò la mano sui capelli biondo paglia, sistemandoli a
modo suo prima di cominciare a bere il thè preparato dal suo
maggiordomo.
Una
volta finito di vestirsi, il maggiordomo, decise di congedarsi
educatamente nello sgabuzzino per iniziare le sua faccende domestiche,
mentre il ragazzino si diresse verso il suo ufficio, cominciando a
firmare documenti e a continuare gli studi, non conclusi del giorno
precedente.
Una
volta finito i suoi doveri, il ragazzino decise di poggiare la testa
sulla scrivania e di riposarsi un po, dandosi un po di
tranquillità socchiudendo gli occhi.
-Danna-sama... -
chiamò, il maggiordomo scuotendo la spalla nel tentativo di
svegliarlo.
-Mmh... - fece, Alois
aprendo gli occhi -Cosa vuoi, Claude?- aggiunse
-La Contessa Daiala è
arrivata con sua figlia, come programmato una settimana fa-
rispose, sistemandosi gli occhiali
-E per quale motivo?-
chiese, uscendo dalla porta
-Danna-sama, si è
già scordato che la figlia della contessa Daiala
diverrà presto sua ''promessa''?-
appurò, facendo segno di virgolette con le dita, rimanendo
ugualmente serio
-Ora ricordo... -
disse, ghignando e facendo un sorrisetto ironico, alzandosi dalla sedia
e raggiungere poi, in poco tempo la porta
-Andiamo a conoscere la mia
fidanzatina...- aggiunse, sorridendo sadicamente, mutando
immediatamente espressione dopo esser uscito dalla porta
Una
volta uscito, si guardò bene attorno, ispezionando con gli
occhi l'ambiente circostante mettendosi le mani ai fianchi, prima di
dirigersi verso la scalinata che conduceva su un grande tappeto rosso,
continuò a camminare fino ad arrivare alla porta,
facendosela poi, aprire da Claude per poi raggiungere la carrozza a
pochi metri di distanza dallo ingresso.
Claude
aprì ancora una volta la porticina della carrozza, tendendo
la mani alle due donne, facendo scendere prima la madre e in fine la
figlia presentandole così ad Alois.
-Così è
lei... - disse, Alois guardandola serenamente, ovviamente
recitando
-Sì, Conte Trancy, lei
è mia figlia- rispose, la madre presentando la
figlia indicandola con la mano, prima di lasciarli soli
-Come ti chiami?-
chiese, Alois poi, alzandosi e raggiungendo la ragazza seduta sulla
sedia, con lo sguardo basso e i capelli neri che le coprivano gli occhi.
-E-E-Eleanor-
rispose, balbettando tenendo sempre lo sguardo basso
Alois
scoppiò in una piccola risata ironica, dando molto fastidio
alla ragazza la quale pur volendo, non fece nulla
-E quanti anni avresti?-
chiese, ancora sedendosi sul braccio della sedia, alzando lo sguardo
della ragazza con la mano, guardandola negli occhi viola
-D-dodici- rispose,
ancora arrossendo un po dopo quel contatto
-Oh ma hai la mia stessa
età- appurò, sorprendendo la ragazza
-A-anche lei... Ha dodici anni...
- soffermò, distogliendo lo sguardo dai suoi occhi
-Sai che ne dimostri di
più?- sogghignò, avvicinandosi alle
sue guance sfiorandole con le labbra, facendo diventare tutta rossa
Eleanor
-...- Eleanor non
rispose, bensì si limitò ad emettere un piccolo
geme, arrossendo sempre più
Fine capitolo! ^_^ Cosa farà Alois alla povera ''promessa''
Eleanor? Sapremo più informazioni sulla ragazza? Ma
sarà un domene, shinigami o umano normale? E soprattutto, lo
scopriremo o no? Questo ed altro nei prossimi capitoli!
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Capitolo 2 *** My Black Butler, accept. ***
-Lo sai che sei davvero carina?-
affermò, Alois accarezzandole le guance, facendola avvampare.
-G-grazie-
balbettò, titubante, distogliendo lo sguardo
Alois
mutò espressione, divenne seria, non li andava molto
giù il fatto che aveva una "promessa" che lo "ignorava"
-Guardami quando ti parlo!-
esclamò, nervoso, tentando di non farsi ignorare.
Lei
scattò, girando velocemente la testa guardandolo negli
occhi, mentre il cuore le batteva forte per lo spavento causatogli dal
conte innervosito.
Lo
guardava ancora, cambiando ancora una volta espressione, ora era
maliziosa, donando ad Eleanor un sorriso sarcastico, non mostrando i
denti.
-C-c'è qualcosa che non
va?- chiese, Eleanor guardando il conte intimorita,
stringendo le mani in un piccolo pugno sulle cosce.
Il
conte rise ancora, mettendosi il dorso della mano sulla labbra.
-Mi fa ridere, il tuo
comportamento nei miei confronti, Eleanor- disse,
smettendo di ridere, scendendo dal braccio della sedia e accucciandosi
sulle ginocchia dinanzi alla ragazza cominciando a toccare col mignolo
della mano destra la gonna del vestito della ragazza guardandola in
volto, immaginandola vestita in un modo completamente diverso da ora.
Eleanor
girò gli occhi, incrociandoli per un istante con quelli di
Alois, prima di abbassarli immediatamente verso il proprio bacino,
indurendo le gambe non appena il conte toccò col mignolo la
gonna.
-Ti da fastidio?-
chiese, sorridendo sarcastico
Eleanor
non rispose, non ne aveva proprio il coraggio di rispondergli sia
negativamente, che positivamente.
Alois
si alzò un altro po, arrivando alla stessa altezza del volto
di Eleanor, dandole un altro sorriso sarcastico prima di prenderle il
volto violentemente con la mano sinistra, avvicinandolo così
al suo, aveva qualcosa in mente, ma che cosa? Di sicuro non la
desiderava, un'intrusa nella sua famiglia che bisognava cacciare il
prima possibile, altrimenti, la sua attenzione per Ciel sparirebbe come
un insetto che scappa per non esser ucciso.
-Perché non mi
rispondi?!- esclamò, scuotendo il volto di
Eleanor la quale non smetteva di stare in silenzio.
-I-io... I-io non so c-cosa dirle,
C-conte- balbettò, facendo ridere di cuore
l'altro (sempre che ne avesse uno -_-" ndMuru)
-Non sai cosa dire?-
ripeté, ancora, togliendo il mignolo da sopra la gonna,
facendo calmare la ragazza dall'ansia che le era venuto.
-Sì-
affermò, guardandolo in faccia, ma non negli occhi.
-Hai paura di guardarmi negli
occhi, eh?- chiese, sarcastico con un sorrisetto ironico
in volto
-Sì-
affermò, ancora, sospirando ormai stufa dei giochetti del
conte
-Brava,
così non ti caverò un occhio- appurò,
scioccando l'altra che impallidì
Alois
divenne ancora una volta serio, guardando Eleanor in volto scendendo
sul collo, poi sul petto, sul bacino e in fine le gambe, la
guardò tutta, da testa a piedi ispezionandola nei suoi pregi
e difetti fisici, poi sbuffò alzandosi dalla posizione la
quale lentamente divenne scomoda. Sbuffò sommessamente,
dirigendosi sull'altra sedia la quale stava dinanzi alla ragazza, con
al centro delle due un piccolo tavolino in legno pregiato,
batté le mani e immediatamente si fecero avanti dalla porta
tre camerieri gemelli, l'uno identico all'altra senza un capello fuori
posto, i capelli di entrambi viola come una violetta che si muovevano
ad ogni passo che i tre facevano, uno con delle tazzine da
thé in mano, il secondo aveva in mano una teiera di ceramica
tipica di quel secolo e il terzo i vari condimenti che si potevano
aggiungere nel thé.
-Idiota!-
rimpreverò, con voce ferma e decisa Alois -Prima le ragazze-
aggiunse, mentre la voce si calmava velocemente, incutendo un po di
sorpresa alla ragazza che li osservava incuriosita.
Il
maggiordomo senza obbiettare, si diresse verso la tazzina di Eleanor
cominciando a riempirla di thé per poi guardare la ragazza
come se stesse dicendo: "quante
zollette di zucchero?".
-Tre zollette, g-grazie-
disse, ad un certo punto, dopo aver capito ciò che cercava
di dirle il maggiordomo, mentre gli altri due borbottavano qualcosa tra
loro.
-Ve ne potete andare-
sibilò, Alois dopo che Cantebury riempì anche la
sua tazzina
-Non lo bevi il thé?-
chiese, prendendo la tazzina in mano cominciando a sorseggiare il
liquido che conteneva
-Sì, lo bevo-
rispose, titubante, prendendo anche lei la tazzina tenendola stretta
tra le mani, ma appena l'avvicinò alle labbra per cominciare
a bere la bevanda, i due nella stanza sentirono un urlo acuto di
terrore provenire da fuori.
Fine capitolo! Chi sarà a emettere l'urlo? Come la pensa
alla fine Alois su Eleanor? Le risposte nei prossimi episodi!
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Capitolo 3 *** My Black Butler, Why you don't saved me? ***
-E-è la voce di mia
ma-madre!- esclamò, Eleanor dopo aver
riconosciuto l urlo.
La
ragazza era terrorizzata, non riusciva ancora a capire bene cosa stava
succedendo ma, istintivamente si alzò dalla sedia
raggiungendo la finestra aperta, e, con le mani che le tremavano, si
affacciò, poggiando quest'ultime -ancora tremanti-, sul
bordo per aiutare il proprio busto ad affacciarsi meglio.
Guardò prima a destra, girando lentamente il capo verso
sinistra, ispezionando attentamente il territorio che per il momento
poteva osservare affacciata.
-Ehi, che succede?-
chiese, Alois quasi disinteressato all'argomento, il quale lo aveva
anche coinvolto, essendo il padrone della casa, la quale stava per
avvenire qualche altro avvenimento.
-...- Eleanor non ce
la fece a parlare, neanche ad emettere un piccolo suono, per il terrore
riusciva solo a tener gli occhi fissi sul giardino della residenza.
Gli
occhi erano ben piantati sopra il roseto, il quale era perfettamente
visibile dal alto.
Dopo
qualche minuto, finalmente riuscì ad avvistare qualcosa...
Qualcosa di losco e tetro che teneva ben stretta la madre per i capelli.
-Mammaaaa...aaah!!-
esclamò, per poi girarsi di scatto, raggiungendo la porta
della camera.
-Ehi! Dove stai andando?!-
aggiunse, Alois ad alta voce, stringendo i pugni alzandosi di scatto
dalla sedia
-V-vado da mia madre!-
appurò, l'altra uscendo, spingendo verso di lei la porta,
facendo in modo che si chiuda alle sua spalle.
Alois
guardò tutta la scena, ma appena la porta si chiuse,
scattò in un piccolo urlo non troppo acuto, di rabbia.
-Perché
non mi ha ascoltato?!- si chiese, raggiungendo la porta, afferrando con
sfoga per poi girare la maniglia verso destra, come se volesse
romperla, aprendo così nuovamente la porta, uscendo.
-Eleanor!-
chiamò, guardando la ragazza dirigersi verso la porta
d'ingresso, mentre i tre camerieri gemelli e una donna la guardano da
lontano
-Hannah, fermala!-
ordinò, poi ma troppo tardi, Eleanor era già
uscita.
-M... M... Mamma!!-
chiamò, tra un affanno e l'altro, nel tentativo di
raggiungere la madre
-Lascia mia madre!-
aggiunse, esclamando contro una creature la quale teneva la madre della
ragazza per i capelli.
-Altrimenti che mi fai?-
sfotté, la creatura mentre la ragazza la scrutava stringendo
i pugni guardando con sguardo ringhioso la creatura.
-Lasciala, ti prego!-
supplicò, abbassando leggermente la testa, facendo cadere
tutti il ciuffo sopra gli occhi, come se fosse una frangetta.
-E perché dovrei?
Sentiamo... - fece, ancora cominciando a prendere forma
umanoide.
-P-perché è
mia madre... !!- appurò, l'altra alzando
velocemente il capo, mostrando le lacrime che le rigavano il volto.
-Uhuhuh... Che fai, piangi?-
sfottè ancora, schioccando le dita, trasportando lui, la
madre e la ragazza in un posto totalmente differente dal roseto in cui
stavano in precedenza.
-Ah!!-
urlò, Eleanor coprendosi il volto con le mano, chiandosi un
po in avanti.
L'altro
emise un ghigna, scrutando la ragazza divertito, cominciava a godere
nel far soffrire Eleanor, che nel frattempo cominciò a
tremare.
-Hai paura?- chiese,
ironico, avvicinandosi ad un lettino, il quale era a pochi metri da
lui, per poi toccarlo con la mano, con fare divertito e sadico.
-N-no!-
esclamò, alzando la testa, nel tentativo di farsi forte.
-Molto bene-
affermò, schiaccando ancora le dita, bloccando la ragazza al
muro, facendola sbattere violentemente e perdere i sensi.
-Cosa potrei mai farci con una
ragazzina e una donna?- si chiese, toccandosi il mento,
per poi schioccare ancora le dita -Bingo!-
aggiunse, sorridendo.
-Dov'è finita?!-
esclamò, Alois con fare irritato.
-Danna-sama, pare che Francesco
l'abbia catturata- appurò, Claude chiandosi per
toccare il punto in cui la creatura era in piedi con la madre fra i
capelli.
-Uno shinigami?-
chiese, il conte mettendosi le mani ai fianchi
-Un demone- appurò,
ancora aggiustandosi gli occhiali.
-Olè!-
esclamò, felice battendo le mani -Ho indovinato!-
aggiunse, felice.
-Devo inseguirlo?-
chiese, Claude interrompendo la felicità momentanea del
ragazzo.
-Sì, sarebbe un grande
problema se la mia ''fidanzatina'' morirebbe, non trovi?-
disse, sarcastico -E' anche carina... - aggiunse, con sorriso
malizioso, pensando ad alcune cose.
-Yes, Your Highness-
disse, Claude inchinandosi davanti ad Alois, per poi sparire dietro una
nuvola di polvere.
-Una fidanzatina, neh?-
penso, Alois, congiungendo le mani felice o eccitato all'idea di
poterle fare qualsiasi cosa (e quando per Alois è qualsiasi,
intende TUTTO
x°° ndMuru).
Cosa succederà ad Eleanor? Chi sarà la misteriosa
creatura la quale ha anche preso sembianze umanoidi? Claude
raggiungerà Eleanor in tempo prima che accada qualcosa di
brutto? Succederà qualcosa di brutto o bello(?)? Lo
scopriremo nei prossimi capitoli? Un bacione a tutti, ci rivediamo nei
prossimi capitoli con le risposte!
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