Yes, My Girlfriend

di Yin Mei
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** My Black Butler, The daughter of the Countess Daiala ***
Capitolo 2: *** My Black Butler, accept. ***
Capitolo 3: *** My Black Butler, Why you don't saved me? ***



Capitolo 1
*** My Black Butler, The daughter of the Countess Daiala ***


Salve a tutti! Questa è la mia prima fan fiction che scrivo C= vi prego di essere cauti con i commenti ... Buona lettura!

Mattina presto, il fresco della rugiada notturna era ancora sulle foglie appese sugli alberi e sulle altre piante di una grande residenza. Il sole era appena sorto e gli uccellini cantavano una dolce melodia la quale fece svegliare un ragazzino biondo.
Aprì i suoi occhi, facendo bagnare dai raggi del sole che, riflettevano attraverso il vetro della finestra, i suoi occhi azzurro cielo. Si stiracchiò sbadigliando, prima di posare gli occhi sul suo maggiordomo nero corvino che, riempiva di thè una tazza di ceramica, dipinta a mano dal miglior artigiano della città, poi posò la mano sui capelli biondo paglia, sistemandoli a modo suo prima di cominciare a bere il thè preparato dal suo maggiordomo.
Una volta finito di vestirsi, il maggiordomo, decise di congedarsi educatamente nello sgabuzzino per iniziare le sua faccende domestiche, mentre il ragazzino si diresse verso il suo ufficio, cominciando a firmare documenti e a continuare gli studi, non conclusi del giorno precedente.
Una volta finito i suoi doveri, il ragazzino decise di poggiare la testa sulla scrivania e di riposarsi un po, dandosi un po di tranquillità socchiudendo gli occhi.
-Danna-sama... - chiamò, il maggiordomo scuotendo la spalla nel tentativo di svegliarlo.
-Mmh... - fece, Alois aprendo gli occhi -Cosa vuoi, Claude?- aggiunse
-La Contessa Daiala è arrivata con sua figlia, come programmato una settimana fa- rispose, sistemandosi gli occhiali
-E per quale motivo?- chiese, uscendo dalla porta
-Danna-sama, si è già scordato che la figlia della contessa Daiala diverrà presto sua ''promessa''?- appurò, facendo segno di virgolette con le dita, rimanendo ugualmente serio
-Ora ricordo... - disse, ghignando e facendo un sorrisetto ironico, alzandosi dalla sedia e raggiungere poi, in poco tempo la porta
-Andiamo a conoscere la mia fidanzatina...- aggiunse, sorridendo sadicamente, mutando immediatamente espressione dopo esser uscito dalla porta
Una volta uscito, si guardò bene attorno, ispezionando con gli occhi l'ambiente circostante mettendosi le mani ai fianchi, prima di dirigersi verso la scalinata che conduceva su un grande tappeto rosso, continuò a camminare fino ad arrivare alla porta, facendosela poi, aprire da Claude per poi raggiungere la carrozza a pochi metri di distanza dallo ingresso.
Claude aprì ancora una volta la porticina della carrozza, tendendo la mani alle due donne, facendo scendere prima la madre e in fine la figlia presentandole così ad Alois.
-Così è lei... - disse, Alois guardandola serenamente, ovviamente recitando
-Sì, Conte Trancy, lei è mia figlia- rispose, la madre presentando la figlia indicandola con la mano, prima di lasciarli soli
-Come ti chiami?- chiese, Alois poi, alzandosi e raggiungendo la ragazza seduta sulla sedia, con lo sguardo basso e i capelli neri che le coprivano gli occhi.
-E-E-Eleanor- rispose, balbettando tenendo sempre lo sguardo basso
Alois scoppiò in una piccola risata ironica, dando molto fastidio alla ragazza la quale pur volendo, non fece nulla
-E quanti anni avresti?- chiese, ancora sedendosi sul braccio della sedia, alzando lo sguardo della ragazza con la mano, guardandola negli occhi viola
-D-dodici- rispose, ancora arrossendo un po dopo quel contatto
-Oh ma hai la mia stessa età- appurò, sorprendendo la ragazza
-A-anche lei... Ha dodici anni... - soffermò, distogliendo lo sguardo dai suoi occhi
-Sai che ne dimostri di più?- sogghignò, avvicinandosi alle sue guance sfiorandole con le labbra, facendo diventare tutta rossa Eleanor
-...- Eleanor non rispose, bensì si limitò ad emettere un piccolo geme, arrossendo sempre più




Fine capitolo! ^_^ Cosa farà Alois alla povera ''promessa'' Eleanor? Sapremo più informazioni sulla ragazza? Ma sarà un domene, shinigami o umano normale? E soprattutto, lo scopriremo o no? Questo ed altro nei prossimi capitoli!

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Capitolo 2
*** My Black Butler, accept. ***


-Lo sai che sei davvero carina?- affermò, Alois accarezzandole le guance, facendola avvampare.
-G-grazie- balbettò, titubante, distogliendo lo sguardo
Alois mutò espressione, divenne seria, non li andava molto giù il fatto che aveva una "promessa" che lo "ignorava"
-Guardami quando ti parlo!- esclamò, nervoso, tentando di non farsi ignorare.
Lei scattò, girando velocemente la testa guardandolo negli occhi, mentre il cuore le batteva forte per lo spavento causatogli dal conte innervosito.
Lo guardava ancora, cambiando ancora una volta espressione, ora era maliziosa, donando ad Eleanor un sorriso sarcastico, non mostrando i denti.
-C-c'è qualcosa che non va?- chiese, Eleanor guardando il conte intimorita, stringendo le mani in un piccolo pugno sulle cosce.
Il conte rise ancora, mettendosi il dorso della mano sulla labbra.
-Mi fa ridere, il tuo comportamento nei miei confronti, Eleanor- disse, smettendo di ridere, scendendo dal braccio della sedia e accucciandosi sulle ginocchia dinanzi alla ragazza cominciando a toccare col mignolo della mano destra la gonna del vestito della ragazza guardandola in volto, immaginandola vestita in un modo completamente diverso da ora.
Eleanor girò gli occhi, incrociandoli per un istante con quelli di Alois, prima di abbassarli immediatamente verso il proprio bacino, indurendo le gambe non appena il conte toccò col mignolo la gonna.
-Ti da fastidio?- chiese, sorridendo sarcastico
Eleanor non rispose, non ne aveva proprio il coraggio di rispondergli sia negativamente, che positivamente.
Alois si alzò un altro po, arrivando alla stessa altezza del volto di Eleanor, dandole un altro sorriso sarcastico prima di prenderle il volto violentemente con la mano sinistra, avvicinandolo così al suo, aveva qualcosa in mente, ma che cosa? Di sicuro non la desiderava, un'intrusa nella sua famiglia che bisognava cacciare il prima possibile, altrimenti, la sua attenzione per Ciel sparirebbe come un insetto che scappa per non esser ucciso.
-Perché non mi rispondi?!- esclamò, scuotendo il volto di Eleanor la quale non smetteva di stare in silenzio.
-I-io... I-io non so c-cosa dirle, C-conte- balbettò, facendo ridere di cuore l'altro (sempre che ne avesse uno -_-" ndMuru)
-Non sai cosa dire?- ripeté, ancora, togliendo il mignolo da sopra la gonna, facendo calmare la ragazza dall'ansia che le era venuto.
-- affermò, guardandolo in faccia, ma non negli occhi.
-Hai paura di guardarmi negli occhi, eh?- chiese, sarcastico con un sorrisetto ironico in volto
-- affermò, ancora, sospirando ormai stufa dei giochetti del conte
-Brava, così non ti caverò un occhio- appurò, scioccando l'altra che impallidì
Alois divenne ancora una volta serio, guardando Eleanor in volto scendendo sul collo, poi sul petto, sul bacino e in fine le gambe, la guardò tutta, da testa a piedi ispezionandola nei suoi pregi e difetti fisici, poi sbuffò alzandosi dalla posizione la quale lentamente divenne scomoda. Sbuffò sommessamente, dirigendosi sull'altra sedia la quale stava dinanzi alla ragazza, con al centro delle due un piccolo tavolino in legno pregiato, batté le mani e immediatamente si fecero avanti dalla porta tre camerieri gemelli, l'uno identico all'altra senza un capello fuori posto, i capelli di entrambi viola come una violetta che si muovevano ad ogni passo che i tre facevano, uno con delle tazzine da thé in mano, il secondo aveva in mano una teiera di ceramica tipica di quel secolo e il terzo i vari condimenti che si potevano aggiungere nel thé.
-Idiota!- rimpreverò, con voce ferma e decisa Alois -Prima le ragazze- aggiunse, mentre la voce si calmava velocemente, incutendo un po di sorpresa alla ragazza che li osservava incuriosita.
Il maggiordomo senza obbiettare, si diresse verso la tazzina di Eleanor cominciando a riempirla di thé per poi guardare la ragazza come se stesse dicendo: "quante zollette di zucchero?".
-Tre zollette, g-grazie- disse, ad un certo punto, dopo aver capito ciò che cercava di dirle il maggiordomo, mentre gli altri due borbottavano qualcosa tra loro.
-Ve ne potete andare- sibilò, Alois dopo che Cantebury riempì anche la sua tazzina
-Non lo bevi il thé?- chiese, prendendo la tazzina in mano cominciando a sorseggiare il liquido che conteneva
-Sì, lo bevo- rispose, titubante, prendendo anche lei la tazzina tenendola stretta tra le mani, ma appena l'avvicinò alle labbra per cominciare a bere la bevanda, i due nella stanza sentirono un urlo acuto di terrore provenire da fuori.




Fine capitolo! Chi sarà a emettere l'urlo? Come la pensa alla fine Alois su Eleanor? Le risposte nei prossimi episodi!

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Capitolo 3
*** My Black Butler, Why you don't saved me? ***


-E-è la voce di mia ma-madre!- esclamò, Eleanor dopo aver riconosciuto l urlo.
La ragazza era terrorizzata, non riusciva ancora a capire bene cosa stava succedendo ma, istintivamente si alzò dalla sedia raggiungendo la finestra aperta, e, con le mani che le tremavano, si affacciò, poggiando quest'ultime -ancora tremanti-, sul bordo per aiutare il proprio busto ad affacciarsi meglio. Guardò prima a destra, girando lentamente il capo verso sinistra, ispezionando attentamente il territorio che per il momento poteva osservare affacciata.
-Ehi, che succede?- chiese, Alois quasi disinteressato all'argomento, il quale lo aveva anche coinvolto, essendo il padrone della casa, la quale stava per avvenire qualche altro avvenimento.
-...- Eleanor non ce la fece a parlare, neanche ad emettere un piccolo suono, per il terrore riusciva solo a tener gli occhi fissi sul giardino della residenza.
Gli occhi erano ben piantati sopra il roseto, il quale era perfettamente visibile dal alto.
Dopo qualche minuto, finalmente riuscì ad avvistare qualcosa... Qualcosa di losco e tetro che teneva ben stretta la madre per i capelli.
-Mammaaaa...aaah!!- esclamò, per poi girarsi di scatto, raggiungendo la porta della camera.
-Ehi! Dove stai andando?!- aggiunse, Alois ad alta voce, stringendo i pugni alzandosi di scatto dalla sedia
-V-vado da mia madre!- appurò, l'altra uscendo, spingendo verso di lei la porta, facendo in modo che si chiuda alle sua spalle.
Alois guardò tutta la scena, ma appena la porta si chiuse, scattò in un piccolo urlo non troppo acuto, di rabbia.
-Perché non mi ha ascoltato?!- si chiese, raggiungendo la porta, afferrando con sfoga per poi girare la maniglia verso destra, come se volesse romperla, aprendo così nuovamente la porta, uscendo.
-Eleanor!- chiamò, guardando la ragazza dirigersi verso la porta d'ingresso, mentre i tre camerieri gemelli e una donna la guardano da lontano
-Hannah, fermala!- ordinò, poi ma troppo tardi, Eleanor era già uscita.

-M... M... Mamma!!- chiamò, tra un affanno e l'altro, nel tentativo di raggiungere la madre
-Lascia mia madre!- aggiunse, esclamando contro una creature la quale teneva la madre della ragazza per i capelli.
-Altrimenti che mi fai?- sfotté, la creatura mentre la ragazza la scrutava stringendo i pugni guardando con sguardo ringhioso la creatura.
-Lasciala, ti prego!- supplicò, abbassando leggermente la testa, facendo cadere tutti il ciuffo sopra gli occhi, come se fosse una frangetta.
-E perché dovrei? Sentiamo... - fece, ancora cominciando a prendere forma umanoide.
-P-perché è mia madre... !!- appurò, l'altra alzando velocemente il capo, mostrando le lacrime che le rigavano il volto.
-Uhuhuh... Che fai, piangi?- sfottè ancora, schioccando le dita, trasportando lui, la madre e la ragazza in un posto totalmente differente dal roseto in cui stavano in precedenza.
-Ah!!- urlò, Eleanor coprendosi il volto con le mano, chiandosi un po in avanti.
L'altro emise un ghigna, scrutando la ragazza divertito, cominciava a godere nel far soffrire Eleanor, che nel frattempo cominciò a tremare.
-Hai paura?- chiese, ironico, avvicinandosi ad un lettino, il quale era a pochi metri da lui, per poi toccarlo con la mano, con fare divertito e sadico.
-N-no!- esclamò, alzando la testa, nel tentativo di farsi forte.
-Molto bene- affermò, schiaccando ancora le dita, bloccando la ragazza al muro, facendola sbattere violentemente e perdere i sensi.
-Cosa potrei mai farci con una ragazzina e una donna?- si chiese, toccandosi il mento, per poi schioccare ancora le dita -Bingo!- aggiunse, sorridendo.

-Dov'è finita?!- esclamò, Alois con fare irritato.
-Danna-sama, pare che Francesco l'abbia catturata- appurò, Claude chiandosi per toccare il punto in cui la creatura era in piedi con la madre fra i capelli.
-Uno shinigami?- chiese, il conte mettendosi le mani ai fianchi
-Un demone- appurò, ancora aggiustandosi gli occhiali.
-Olè!- esclamò, felice battendo le mani -Ho indovinato!- aggiunse, felice.
-Devo inseguirlo?- chiese, Claude interrompendo la felicità momentanea del ragazzo.
-Sì, sarebbe un grande problema se la mia ''fidanzatina'' morirebbe, non trovi?- disse, sarcastico -E' anche carina... - aggiunse, con sorriso malizioso, pensando ad alcune cose.
-Yes, Your Highness- disse, Claude inchinandosi davanti ad Alois, per poi sparire dietro una nuvola di polvere.
-Una fidanzatina, neh?- penso, Alois, congiungendo le mani felice o eccitato all'idea di poterle fare qualsiasi cosa (e quando per Alois è qualsiasi, intende TUTTO x°° ndMuru).

Cosa succederà ad Eleanor? Chi sarà la misteriosa creatura la quale ha anche preso sembianze umanoidi? Claude raggiungerà Eleanor in tempo prima che accada qualcosa di brutto? Succederà qualcosa di brutto o bello(?)? Lo scopriremo nei prossimi capitoli? Un bacione a tutti, ci rivediamo nei prossimi capitoli con le risposte!

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