Sangue e pelliccia

di Soffiotta
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Incipit ***
Capitolo 2: *** Un pò di me ***
Capitolo 3: *** PREOCCUPANTI INCERTEZZE ***
Capitolo 4: *** rivelazioni ***
Capitolo 5: *** e ora? ***
Capitolo 6: *** mentire ***
Capitolo 7: *** LA VERITA' ***
Capitolo 8: *** TRISTEZZA IMPROVVISA ***
Capitolo 9: *** CRIBERT ***
Capitolo 10: *** L'AMARO GUSTO DEL DOLORE ***
Capitolo 11: *** EDWARD E BELLA ***
Capitolo 12: *** GIURAMELO ***
Capitolo 13: *** IDEA ***
Capitolo 14: *** NOVITA' ***
Capitolo 15: *** REGOLE ***
Capitolo 16: *** SCUOLA ***
Capitolo 17: *** MICOL ***
Capitolo 18: *** BATTUTE ***
Capitolo 19: *** PENSIERI ***
Capitolo 20: *** PASSATO ***
Capitolo 21: *** INFERNO PERSONALE ***
Capitolo 22: *** ATTESA ***
Capitolo 23: *** ARRIVO ***
Capitolo 24: *** LEI ***
Capitolo 25: *** FIGURACCIA ***
Capitolo 26: *** PICCOLA ***
Capitolo 27: *** VERNICE ***
Capitolo 28: *** TRATTENERSI ***
Capitolo 29: *** SCHIZZI DI VERNICE ***
Capitolo 30: *** KISS ME ***
Capitolo 31: *** PADRE ***
Capitolo 32: *** HEM... ***
Capitolo 33: *** LOVE ***



Capitolo 1
*** Incipit ***


 

Sangue e Pelliccia

 

 

 

 

 

INCIPIT

 

Mi presento. Renesmee Cullen. E questa è la mia storia.

 

Durante la mia crescita ho scoperto e capito che c’è qualcosa più forte di qualsiasi brama di sangue. Qualcosa più forte di qualsiasi tentazione. Qualcosa più forte di qualsiasi istinto.

Quella cosa si chiama AMORE, ed è la forza più forte che esista. Se c’è quella di mezzo allora anche l’impossibile improvvisamente diventa possibile.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ditemi cosa ne pensate... se vi spira continuo senò lascio perdere.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 2
*** Un pò di me ***


INANZI TUTTO GRAZIE A TUTTE QUELLE CHE HANNO COMMENTATO... WOW =)

ECCO IL PRIMO ''VERO'' CAPITOLO... DITEMI COSA NE PENSATE... BACIOTTI =)

 

 

 

 

 

 

 

Sangue e Pelliccia

 

CAPITOLO 1- UN PO' DI ME

 

Ero piccola quando tutto finì, o meglio iniziò.

A quel tempo avevo solo dieci anni. Cioè, in realtà ne avevo appena due, ma data la mia veloce crescita, il mio corpo ne dimostrava già dieci. Per fortuna anche il mio cervello era quello di una bambina di dieci anni. Se fosse stato altrimenti sarebbe stato un problema… una bambina di dieci che ragiona come una di due?!

Vivevo in una bella casetta con i miei genitori, gli era stata regalata per il matrimonio ed era stata restaurata da nonna Esmee. La mia famiglia era numerosa (e strana), io, mamma, papà, quattro zii e quattro nonni; di quest’ultimi però due non vivevano a stretto contatto con me e la mia famiglia. Loro, nonno Charlie e nonna Renèe non sapevano, non sapevano il grande segreto che ci distingueva dalle altre persone: noi eravamo vampiri. Bè, forse usare il ‘’noi’’ era sbagliato, io non ero un vampiro, ma non ero nemmeno un’umana; io ero un ibrido. Nata da mamma umana e papà vampiro. Questa caratteristica però mi piaceva.

I due anni che passai dalla mia nascita furono stupendi. Papà diceva che ormai le ‘’brutte cose’’ erano passate. Infatti erano passati due anni dall’ ultima venuta dei Volturi.

Oltre alla mia famiglia però volevo un bene dell’anima anche ad un’altra persona: Jacob. Lui era il mio migliore amico e c’era sempre a fianco a me, sia per giocare a nascondino sia per starmi vicino quando piagnucolavo. Non avrei mai resistito senza di lui… lui era… lui era… lui era tutto.

 

 

Era una mattina comune quando mi svegliai tra le coperte calde del mio letto. A differenza della mia famiglia io dormivo, e questo lo consideravo un pregio dell’essere metà vampiro e metà umana. Insomma, avere sonno portava a dormire e dormire portava a… sognare! E io adoravo sognare, perché lì la mia fantasia se ne andava in giro a briglia libera.

 Ancora assonnata scesi sotto nel salone dove trovai mamma e papà sul divano abbracciati intenti a scambiarsi bacetti. Bla! Io odiavo quando erano così sdolcinati. Mamma diceva che avendo solo dieci anni ancora non capivo bene cos’era l’amore, ma che un giorno anche io avrei provato questo sentimento. Sarà, ma io non ci credevo. Baciare qualcuno?! Ripugnante!

Scesi gli ultimi due scalini grossolanamente nell’intento di fare rumore e così distaccarli da tutte quelle smancerie. E per fortuna andò così.

‘’Buongiorno tesoro!’’ mi dissero in coro mamma e papà.

‘’Buongiorno’’risposi ancora assonnata.  

‘’Ti ho preparato la colazione, è in cucina’’ disse mia madre sorridendo. Velocemente mi diressi verso la cucina, avevo una fame da lupi, bè… forse non era il paragone più sensato da fare, perché io un lupo proprio non lo ero! Ad avere quella caratteristica ci aveva già pensato il mio migliore amico Jacob.

Fissai il tavolo: ciambelle! Io adoravo le ciambelle e mamma conosceva bene i miei gusti. Io a differenza loro mi cibavo anche di cibo umano. Dico anche perché oltre al cibo umano per mantenermi in forza mi occorreva anche cibarmi di sangue.

Addentai la ciambella godendomela ad ogni morso. All’improvviso sentii suonare il campanello. Chi era?

Andai ad aprire, mamma e papà erano ancora impegnati nelle loro smancerie.

Aprii la porta.

‘’Jacob!’’

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Capitolo 3
*** PREOCCUPANTI INCERTEZZE ***


Ciao a tutte… grz mille x i commenti… ecco qua il secondo capitolino… spero vi piaccia =)se vi piace ditelo in un commento... perchè se non raggiungo i sei commenti non proseguo la storia

Mi raccomando lasciate un commentino =)

 

X ki ha commentato…

 noe_princi89: grz del commento… ho subito postato un nuovo capitolo… baci

 luce_94: davvero? Wow =) cmq ecco il new capitolo

 noxy2004it: e be si… loro sn una bella coppia =)

FrankieVAMPIRE: oki =)

 colibry8: continuato =) grz del commento =)

Hinata199: eccolo qua =)

 

 

 

Sangue e Pelliccia

 

CAPITOLO 2- PREOCCUPANTI INCERTEZZE

 

‘’Hey Jacob! Che ci fai qui a quest’ora? Sono appena le otto del mattino!’’ gli chiesi incuriosita.

‘’Ma non posso nemmeno venire a trovare la mia amichetta Nessie?’’ mi chiese lui sorridendo.

‘’Jake! Si chiama RENESMEE!!!!!!!!’’ urlò mia madre dall’altra stanza. Scoppiai in una risata. Lei odiava il soprannome che Jake mi aveva dato quando avevo solo pochi giorni. A me invece piaceva, certo, non si può dire che l’adoravo; in fondo avevo lo stesso nome di un mostro marino!

Jake ignorò mia madre e continuò a sorridermi intento a iniziare una conversazione.

‘’Allora, come va?’’ mi chiese

‘’Mmm… fammi pensare, a parte i miei che si stanno staccando le labbra a morsi di là sul divano direi tutto ok’’ dissi scherzando. Ma ovviamente mia madre non se lo lasciò sfuggire.

‘’Renesmee guarda che ti ho sentita! Vedrai un giorno quando starai con il tuo ragazzo a sbaciucchiarti…allora sarò poi io che ti prenderò in giro!’’ mi urlò dal salotto mentre se la rideva. Alle sue parole provai senso di vomito, bla bla bla! Che schifo! Ancora con sta storia del fidanzato e dei baci? Ma quando avrebbe smesso?

Jake intanto era scoppiato in una profonda risata assecondando mia madre, bà, chissà che c’era di tanto divertente.

‘’Senti… andiamo a fare una passeggiata a La Push?’’mi chiese Jake.

‘’Certo’’ dissi sorridendo. Tutto pur di andarmene dal nido delle rondini in amore!

Mi avviai verso il salotto e dissi ai miei dove sarei andata. Loro acconsentirono e… continuarono.

Chissà mentre ero fuori cosa avrebbero fatto! In effetti non era tanto salutare che una bambina di dieci anni avesse già pensieri di questo tipo. Ma che ci potevo fare? Tra mamma e papà, zia Alice e zio Jasper e soprattutto zia Rose e zio Emmet….ormai non farsi pensieri strani sarebbe stato impossibile.

 

Jacob mi camminò affianco senza dire niente. Strano, di solito era un chiacchierone! Eppure ora era lì, che non batteva ciglio, sembrava… triste.

No! Il mio migliore amico triste? No! Lui non era mai triste! Lui era sempre scherzoso e sorridente. I dubbi mi affollarono la testa tutto di un colpo. Era successo qualcosa di brutto?

Alla fine non resistetti più e aprì bocca.

‘’Jake?’’

‘’Si’’ mi rispose con un falso sorriso stampato in faccia.

‘’C’è… qualcosa che non va? Ti vedo strano, ti vedo… triste.’’

‘’Oh no Nessie! Non preoccuparti! Non c’è niente che non va!’’ rispose, questa volta il sorriso che accompagnò alle parole sembrava più sincero. Forse in fondo mi stavo solo facendo mille paranoie.

‘’Sicuro?’’

‘’Ma si! E’ solo che…’’

‘’Che?!’’lo incitai, uffa; lo sapevo che c’era qualcosa che non andava.

‘’Che vorrei tanto dirti una cosa… ma ho paura di non dirtela nel momento giusto, o peggio ancora, nel modo giusto.’’

Ok, dovevo preoccuparmi? Da quando Jake esitava così tanto prima di dirmi una cosa? Mi aveva sempre detto tutto! E se fosse stata una cosa brutta? No, no, no. Pensa positivo Renesmee!

‘’Jake, senti lo so, ho solo dieci anni, anzi, diciamo dieci anni e mezzo; e so che magari certe cose credi che non le capisca… ma sono intelligente! Ti puoi fidare di me! Ti capirò!’’lui non rispose, rimase un attimo fermo, come se stesse pensando se rivelare il suo tormento o metterlo a tacere.

‘’Ok, te lo dirò, o almeno proverò a spiegarti qualcosina’’ evvai! Finalmente aveva ceduto. Però ero ancora in pensiero.

‘’Ok’’ dissi con un sorriso ‘’Ti ascolto, sono tutto orecchi!’’

‘’Renesmee, tu sai… cos’è… un… un… un… un IMPRINTING?’’

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Capitolo 4
*** rivelazioni ***


Ciao a tutti! Questo nuovo capitolo è scritto dalla parte di Jacob… spero vi piaccia…

Lasciate un commentino… perfavore. Se non ci sono almeno 5 commenti non continuerò la storia credo, spero che vi piaccia. Basta solo un ‘’aggiorna’’ =).

 

 

 

 

 

Sangue e Pelliccia

 

 

3 CAPITOLO- RIVELAZIONI

 

POV JACOB

 

Ormai dovevo dirglielo, dovevo assolutamente liberarmi di quel peso straziante che mi assillava. Dovevo dirgli che cos’era un imprinting e anche l’effetto che aveva avuto su di me.

Non sapevo come dirglielo, in fondo lei aveva solo dieci anni e mezzo, e ancora non sapeva cosa significava amore. Ma sapevo che avrebbe capito, in fondo fra poco più di un anno si sarebbe ritrovata all’età di 17 anni. Sì, mi serviva solo più un anno. Poi la mia piccola Nessie avrebbe avuto la mia età, avrebbe imparato ad amare e io avrei potuto averla per sempre con me. Sembrava davvero tutto strano, in fondo avrei potuto aspettare che avesse avuto 13 o 14 anni a rivelarglielo. A quel punto i suoi ormoni sarebbero stati in funzione e avrebbe capito il significato del mio amore. A quel pensiero trattenni una risata. La mia piccola Nessie con gli ormoni a mille? Wow!

Chissà come sarebbe stata fra poco più di un anno. Sicuramente bellissima. Sarebbe stata la mia metà per tutta la vita, anzi, per tutta l’eternità. Volevo sposarla e dargli dei bambini, volevo amarla con tutto me stesso e anche di più. Lei sarebbe stata mia e io sarei stato suo.

‘’Ok ti ascolto sono tutto orecchi!’’ mi disse lei distraendomi dai miei mille pensieri.

Ora la fissavo, nei suoi profondi occhi color cioccolato, gli stessi di sua madre. Infondo rivelargli dell’imprinting non sarebbe dovuto essere tanto difficile. Avevo fatto lo stesso con sua madre, qualche anno fa, quando la mia vita andava a rotoli. Gli avevo raccontato della forza dell’imprinting, e di quanto fosse potente. Mi ricordo ancora perfettamente quel periodo, ero sicuro che non avrei mai potuto amare qualcuno più di Bella, e invece…

‘’Jake?!’’ mi disse lei impaziente. Ok, era il momento della verità.

‘’Renesmee, tu sai… cos’è… un… un… un… un IMPRINTING?’’ ok, l’avevo detto. Ma mi sentivo come se stessi affrontando la cosa più difficile di tutta la mia vita.

Lei mi guardò stupita…no… evidentemente non sapeva cos’era un’imprinting.

‘’Un impri che?!’’ scoppiai a ridere. Era dolcissima quando non capiva.

‘’Bè, mi sa proprio che non sai cos’è’’

‘’Ma tu me lo spieghi vero? Perché così io ti posso aiutare se hai qualche problema!’’ e ora? Che gli dicevo?

La fissai profondamente nuovamente, era stupenda e malgrado la sua età c’era qualcosa in lei che la faceva sembrare già donna. Presi fiato e poi iniziai.

‘’ Nessie, mamma e papà non te ne hanno mai parlato quindi?’’ ero stupito, molto. In realtà mi sarei aspettato da Edward, suo padre e mio ex rivale in amore che glie ne avesse parlato. E invece no. Aveva mantenuto la promessa. Quando Nessie era nata avevamo stabilito che sarei stato io a riferirle il tutto, strano, ma Edward aveva davvero mantenuto la parola.

‘’No, te l’ho detto, non ho mai sentito questa parola in vita mia, ora però mi puoi spiegare? Non capisco!’’

‘’Ok, ok. Allora, devi sapere che esiste una cosa che riguarda noi licantropi, si chiama imprinting. E’ una cosa molto potente, tipo un colpo di fulmine. Praticamente quando uno di noi vede la sua metà perfetta succede una cosa indescrivibile. E’ come un grandissimo spostamento d’aria. All’improvviso la legge di gravità non ha più senso e tu ti ritrovi attirato costantemente solo dalla ragazza con cui hai avuto l’imprinting. All’improvviso lei è tutta la tua vita e faresti di tutto per proteggerla.’’ Ok, l’avevo detto, l’avevo spiegato. Ora veniva la parte più dura. Dire che io lo avevo avuto con lei.

‘’Quindi ti innamori di una ragazza e le vuoi tanto tanto bene?’’ che dolce che era, l’avrei voluta prendere in braccio e baciarla, ma mi rendevo conto che non era il caso, dovevo solo aspettare.

‘’ Si, in pratica sì’’ ora dovevo dirlo…

‘’Wow che cosa bella! Anche a me piacerebbe che qualcuno mi volesse tanto bene così!’’ improvvisamente mi sentii mancare l’aria. Era la cosa più bella che mi avessero mai detto. Lei, la mia piccola Nessie, che desiderava qualcuno che le volesse così tanto bene, e quel qualcuno c’era. Ero io. Il suo Jacob. Quello era il momento giusto per confessarmi…

‘’Nessie, io…’’

‘’Ciao Nessie!’’ la rabbia mi arrivò dal profondo del cuore. Chi diavolo era che era venuto ad interrompermi in un momento del genere?!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Lasciate un commentino… perfavore. Se non ci sono almeno 5 commenti non continuerò la storia credo, spero che vi piaccia. Basta solo un ‘’aggiorna’’ =).

 

 

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Capitolo 5
*** e ora? ***


Ciao a tutti! Questo nuovo capitolo è di nuovo scritto dalla parte di Jacob. Spero vi piaccia… come sempre, se ricevo 5 commenti continuo senò lascio perdere… che vi costa un misero ‘’aggiorna’’?

Bacioni

 

 

 

 


Sangue e Pelliccia

 

 

 

Pov Jacob

 

4 CAPITOLO- E ORA?

 

 

‘’Ciao Nessie!’’ continuò la vocina. Avevo riconosciuto chi era. Quella stupida…

‘’Zia Alice!!!’’Nessie le corse incontro e le saltò in braccio. Ma proprio in quel momento doveva arrivare ?! Proprio nel momento in cui stavo per dire a Nessie che ero innamorato di lei?! Senza pensarci mi lasciai sfuggire uno ‘’Stupida folletta!’’

‘’Hey Jacob! Ma buongiorno anche a te! Credevo che avessi smesso di insultarmi, cane!’’

‘’Alice che cavolo ci fai qui?!’’

‘’Hey! Ero a caccia e vi ho sentiti e sono passata per un salutino alla mia birbetta!’’ Nessie le stampò un bacio sulla guancia, era davvero affezionata a lei. Anche a me Nessie dava sempre i bacini sulle guancie, e in quei momenti riusciva veramente a farmi andare in iperventilazione.

‘’ Si ok, ora torniamo a casa che senò Bella inizia a preoccuparsi’’ dissi rassegnato.

 

Arrivati nel giardino di casa Cullen, Alice ci informò di aspettarci lì e che sarebbe tornata subito.

Vidi Nessie ridere. Istintamente la presi in braccio e la feci girare come una girandola nel mese di aprile. Lei continuò a ridere.

‘’Sai Jake, è davvero una bella cosa quella di prima ma ancora non capisco che problema ti possa causare… è successo a te e la ragazza non ti vuole?! Perché guarda che se è così vado ad uccidere io personalmente quella stupida ragazza! Nessuna ragazza ti potrebbe mai rifiutare Jake!’’ risi di quelle sue parole. Se davvero fosse stato così avrebbe dovuto uccidersi da sola!

‘’No Nessie tranquilla’’

‘’Ah meno male, ma dimmi, succede a tutti i licantropi di avere questo imprinting?’’

‘’No, non a tutti’’ lei fece per dire qualcosa ma improvvisamente tornò Alice ed entrammo in casa.

C’erano proprio tutti. Edward e Bella, Jasper e Alice, Emmet e Rose e perfino Carlisle e Esmee.

Salutai con un cenno tutta la combriccola, a differenza di Nessie che saltò ad abbracciare ognuno con baci e abbracci.

Nessuno poteva sapere di cosa era successo per fortuna. Avevo imparato a trattenere i miei pensieri in presenza di Edward. E ci riuscii con successo.

Era pomeriggio e restammo per un ora a chiacchierare tutti insieme del più e del meno per circa un ora. Nessie sembrava assente. Assorta nei suoi pensieri. Quando all’improvviso sbucò fuori con una domanda che non doveva essere fatta. Non in quel momento! Con tutti presenti!

‘’ Jacob, ma tu hai già avuto l’imprinting?’’ poi si rivolse a Bella ‘’Sai mamma i lupi si possono innamorare forte forte! Me l’ha raccontato Jacob oggi!’’

Improvvisamente tutti si girarono verso di me.

Sapevano che prima o poi glielo avrei detto. Ma ora mi squadravano divertiti e perplessi. E ora? Che dicevo?

 

 

 

 

 

 

 

 

Ciao a tutti! Questo nuovo capitolo è di nuovo scritto dalla parte di Jacob. Spero vi piaccia… come sempre, se ricevo 5 commenti continuo senò lascio perdere… che vi costa un misero ‘’aggiorna’’?

Bacioni

 

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Capitolo 6
*** mentire ***


Ciao raga! =) grazie dei commenti =) continuate a recensire mi raccomando! =)

Questo è il nuovo capitolo ed è ancora scritto dalla parte di Jacob.

Spero vi piaccia! =)

 

X ki ha commentato…

 noe_princi89: sono contenta che ti piace il personaggio di Nessie… se glielo dice o no lo scoprirai in questo capitolo =) baci…..

x il 2 commento: si be… e un rompiscatole! =)

 sab: grz x il commento =)

 catrinam: grz x il commento =)

 

 

Sangue e Pelliccia

 

CAPITOLO 5- MENTIRE

 

‘’ Jacob, ma tu hai già avuto l’imprinting?’’ poi si rivolse a Bella ‘’Sai mamma i lupi si possono innamorare forte forte! Me l’ha raccontato Jacob oggi!’’

Improvvisamente tutti si girarono verso di me.

Sapevano che prima o poi glielo avrei detto. Ma ora mi squadravano divertiti e perplessi. E ora? Che dicevo?

 

I dubbi mi assalivano sempre di più. Volevo dirglielo! Ma di certo non davanti a tutta la sua famiglia! Poi improvvisamente capii qual’era la cosa giusta da fare, e la feci.

‘’Hem, no Renesmee, io non ho mai avuto un imprinting’’ in quel momento tutti si girarono a fissarmi dubbiosi. Vedevo Edward che cercava di leggere i miei pensieri. Ma non ci riusciva. Ormai ero bravo a trattenerli.

‘’Ah capito, e allora che problema hai? Perché sei così preoccupato?’’ ed eccola lì! Sveglia com’era di certo non si lasciava sfuggire una domanda del genere. Dovevo inventare una scusa, e anche subito.

‘’Te l’ho raccontato perché ad un mio amico è successo e allora all’inizio ero un preoccupato per lui, ma ora so che è tutto a posto perché quei due ora si amano.’’

‘’A capito! Ora sono contenta che tu sei contento!’’ e mi saltò in braccio ridendo come una pazza del suo giro di parole. Nell’istante in cui l’ebbi in braccio vidi tutti i presenti mimarmi con la bocca e gesticolando un ‘’ma che cavolo hai fatto?!”

A quel punto risposi altrettanto mimando un “vi spiego tutto dopo, ok?”.

Poi Nessie scese dalle mie braccia e in quel momento Alice iniziò a parlare…

“Nessie che ne dici se andiamo tutti al centro commerciale a comprarti qualche gioco nuovo?” ero sicuro della risposta di Nessie, sarebbe stata di certo positiva. E così fu.

“Si, si che bello zia Alice!”

“Bene allora andiamo tutti, tranne Jake, mamma e papà che devono finire delle cose” in quel momento sentii le budella contorcersi. Cosa?! Ma allora mi volevano proprio vedere morto! Mi avrebbero lasciato solo con Edward e Bella, che ora erano i suoi genitori! Presi in considerazione l’idea di scappare dalla finestra, ma nel mentre venivo assalito da tutti quei pensieri dimenticai di proteggermi dal potere di Edward. Che infatti ridendo mi sussurrò…

“Tranquillo Jake, non ti uccideremo”

Nessie ci salutò, mise il cappotto e uscì con tutti i parenti dietro. Lasciandomi lì, nella tana dei leoni.

 

 

 

 

Ciao raga! =) grazie dei commenti =) continuate a recensire mi raccomando! =)

Questo è il nuovo capitolo ed è ancora scritto dalla parte di Jacob.

Spero vi piaccia! =)

 

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Capitolo 7
*** LA VERITA' ***


Ciao a tutti! Questo nuovo capitolo è ancora scritto dalla parte di Jacob… spero vi piaccia!

Recensite!

 

 

 

 

 

 

Sangue e Pelliccia

 

CAPITOLO 6- LA VERITA’

 

E adesso ero lì, seduto su quel divano color panna dove avevo visto Bella malridotta con in grembo Renesmee. Ora Bella c’era ancora, a differenza che ora stava bene ed era mano nella mano con Edward.

Mi fissavano divertiti, anche se io onestamente non ci trovavo nulla da ridere. Non volevo affrontare il discorso con loro, no, per niente.

“Allora, che bella giornata!” dissi sperando di deviarli un po’.

“Jake, in realtà sta diluviando, non mi sembra una giornata di tutta questa bellezza” mi disse Bella, sì aveva ragione, ma che diamine avevo detto?

“Tranquillo Jake! Giuro che non ti ammazzeremo. Non l’ho fatto quando hai baciato Bella e lo dovrei fare adesso?” disse Edward, e a quelle parole mi misi a ridere, eh caro Edward, che bel bacetto che avevo stampato sulle labbra della tua ragazza!

“Jake, perché non le hai detto che hai avuto l’imprinting con lei? Edward ha letto nei suoi pensieri e lei crede che l’imprinting sia una cosa bella!” mi sussurrò Bella dolcemente.

“Ok, ok vi spiego tutto.” Dissi prendendo fiato. Poi iniziai, sotto i loro sguardi attenti.

“Oggi l’ho portata a fare una passeggiata e le ho spiegato cos’è un imprinting. Lei come avete letto nei suoi pensieri ne è rimasta affascinata. Ha detto che avrebbe voluto che qualcuno avesse l’imprinting con lei e che così le avrebbe voluto molto bene. Dopo di quelle parole che mi hanno riscaldato il cuore ero deciso a dirglielo, ma tutto d’un tratto è arrivata Alice interrompendoci.”

“E perché allora non glielo hai detto prima quando ti ha fatto una domanda così diretta” mi chiese Edward.

“Bè, mentre venivo qui, e nell’ora in cui siamo stati in salotto a parlare ho riflettuto molto. Se glie lo confessassi adesso che ha solo dieci anni e non capisce ancora l’amore sarebbe come condizionarla già ad una scelta futura. Se gli dicessi che la amo appena inizierà a capire cos’è l’amore subito si metterà in testa che vuole stare con me”.

“E non è questo che vuoi? Non vuoi che lei ti ami?” mi disse Bella.

“Ma certo! Ma voglio che sia una sua scelta. Non voglio condizionarla con questa cosa dell’imprinting. Quando diventerà grande e imparerà ad amare allora arriveranno i momenti topici. Voglio che accada normalmente. Se lei si innamorerà di me e vorrà stare con me allora a quel punto gli dirò dell’imprinting, che sarà come una grande prova d’amore. Ma se lei riterrà che io non sono giusto per lei, allora non vorrò farla stare male. Non gli dirò dell’imprinting e lascerò che si viva la sua vita felice con la sua anima gemella. Mentre io mi limiterò ad osservarla da lontano, a starle vicino solo come amico. Mi limiterò a stare le quinte, tanto mi sembra di averlo già fatto una volta, con la differenza che sta volta sarà più difficile” ok, ora avevo spiegato tutto. Ce l’avevo fatta. Ora dovevo aspettare la loro reazione. Bella improvvisamente si alzò dal divano e mi venne ad abbracciare.

“Oh Jake! E’ un gesto così dolce da parte tua. Ma vedrai, lei ti amerà, ne sono sicura” mi disse.

“Sì Jacob, sono davvero sorpreso. Hai fatto davvero la scelta giusta” disse Edward.

 

 

 

 

 

 

 

 

Ciao a tutti! Questo nuovo capitolo è ancora scritto dalla parte di Jacob… spero vi piaccia!

Recensite!

 

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Capitolo 8
*** TRISTEZZA IMPROVVISA ***


Ciao a tutti! Inanzitutto un mega grazie a chi mi segue e commenta. Questo capitolo è scritto da parte di Renesmee. Commentate se vi piace. Baci.

 

Sangue e Pelliccia

 

CAPITOLO 7- TRISTEZZA IMPROVVISA

 

Pov Renesmee

 

La “gita” al centro commerciale era stata davvero divertente. Zia Alice e zia Rose avevano giocato a comprarmi vestiti per farmi sembrare una bambolina. In effetti io ero la loro bambolina, mi vestivano sempre benissimo. E io lo adoravo, a differenza di mia mamma che usava i primi stracci trovati nell’armadio.

I giorni successivi passarono normalmente. Giocando, mangiando e gironzolando. Che spasso eh?

Ormai era passato un mese dal discorso sull’imprinting di Jacob. A mio parere doveva essere davvero una cosa bella.

Io e Jake diventammo sempre più inseparabili. Stavamo insieme tutto il giorno. Ridevamo e scherzavamo e quando lui non c’era diventavo terribilmente triste. Mamma e papà dicevano che ero Jake-dipendente, e secondo me non avevano tutti i torti.

 

Un giorno ero in salotto con mamma e papà che guardavamo la tv mentre io impaziente aspettavo l’arrivo di Jacob.

Poi finalmente il campanello. Ero davvero felice. Avrei potuto uscire e andare sulla spiaggia a La Push. Per oggi Jacob mi aveva promesso che saremmo andati a fare una passeggiata. Io adoravo fare le passeggiate, ma solo ed esclusivamente con Jake. Era bello passeggiare con lui, ci raccontavamo tutto, ridevamo e scherzavamo.

“Hey Jake! Finalmente sei arrivato!” gli dissi saltandogli addosso. Ormai dimostravo l’età di ina bambina di undici anni. Che bello. Ma nonostante questo il sentimento “amore” e io non andavamo ancora d’accordo.

“Si sono venuto, andiamo” nelle sue parole c’era una nota di dispiacere. Ma non ci feci caso, magari era solo stanco.

 

Arrivammo in meno di dieci minuti alla spiaggia. Oggi c’era il sole, e di conseguenza la mia pelle luccicava all’impatto con i raggi. Ma non era un problema. A La Push tutti sapevano di noi, quindi mi potevo esporre senza pericolo. E poi lì tutti mi volevano bene, e io volevo bene a loro.

Iniziammo a passeggiare e ad un certo punto Jake si fermò e mi fissò dritto negli occhi. Conoscevo quello sguardo. Stava a significare che qualcosa non andava. Stavo per domandargli se andava tutto bene ma lui mi precedette.

“Nessie, lo sai vero che sei la persona più importante della mia vita e che ti voglio bene più che a me stesso?” mi disse con una grandissima nota di dolore nella voce.

“Sì Jake, anche per me è lo stesso, ma… c’è qualcosa che non va?” improvvisamente mi prese tra le braccia e affondò la faccia nei miei capelli. Le lacrime iniziarono a scendergli dal viso. Oh no. Era davvero qualcosa di grave. Non avevo mai visto Jake piangere. Nemmeno nei momenti peggiori. Ora invece era lì e piangeva, stringendomi forte a se.

“Jake! Cosa succede? Ti prego non piangere, mi fai stare male. Jake, ti voglio bene, ti prego dimmi cosa succede”

“Nessie io…io me ne devo andare via da Forks”

 

 

 

 

 

Ciao a tutti! Inanzitutto un mega grazie a chi mi segue e commenta. Questo capitolo è scritto da parte di Renesmee. Commentate se vi piace. Baci.

 

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Capitolo 9
*** CRIBERT ***


Ciao a tutti! Ecco il nuovo capitolo. Scritto dalla parte di Jacob.

Recensite. Senò non continuo… che vi costa un aggiorna? =( baci

 

Sangue e Pelliccia

 

CAPITOLO 8-  CRIBERT

 

Pov Jacob

 

“Nessie io…io me ne devo andare via da Forks”

Mi accorsi all’istante che quelle furono le parole più difficili da pronunciare di tutta la mia vita. Non volevo lasciarla. No. Per nulla al mondo. Ma dovevo, proprio per metterla in salvo.

La sera precedente tornando a casa Sam mi diede una brutta notizia, che probabilmente non aveva ancora avuto il coraggio di dirmi.

“Sai Jacob, c’è una cosa che non ti ho mai spiegato, ma adesso è giunto il momento che tu lo sappia” così iniziò il discorso di Sam la sera precedente “ devi sapere che una conseguenza dell’imprinting è il Cribert, il Cribert è una reazione che avviene sulla persona che ha ricevuto l’imprinting. A distanza di due anni dall’inizio dell’imprinting arriva il cribert. Quando questo arriva è come se ti si annebbiasse di colpo il cervello, inizi a provare solo una grande sensazione di odio verso la persona con la quale prima hai avuto l’imprinting. E una conseguenza di questo odio è il diventare molto pericolosi nei confronti della ragazza. Il cribert sembra controllabile, ma non lo è assolutamente.

Ormai da quando hai avuto l’imprinting con Renesmee sono passati due anni, e ci mancheranno ancora giorni o al massimo qualche settimana prima che inizi ad avere effetto il cribert. In quel momento devi essere assolutamente molto distante da lei, oppure potresti diventare un pericolo mortale per la tua amata. So che è molto difficile, anche io ci sono passato, e come me tutti chi ha avuto l’imprinting. Ma devi farlo, lo devi fare per lei. Passato il momento del cribert potrai tornare tranquillo da lei e passare serenamente l’eternità con lei.” A quelle parole rimasi di stucco. Lasciare Renesmee? Non ci sarei riuscito. No! Ma c’era un altro pensiero che mi tormentava per non dire uccideva. E se fossi rimasto e gli avessi fatto del male? No, questo non potevo permetterlo, se fosse accaduto non me lo sarei mai perdonato.

A quel punto decisi di fare la domanda cruciale.

“Ma, questo cribert quanto dura esattamente?” chiesi speranzoso, magari si trattava solo di pochi giorni. E anche se sarebbero stati durissimi da passare senza di lei ce l’avrei potuta fare.

“All’incirca un po’ più di un anno.” A quelle parole sentii il mondo intero venirmi addosso. Cosa? Più di un anno senza la mia piccola Nessie? No, non ci sarei riuscito a sopportare il dolore della lontananza.

“Un anno?! Sam non ci riuscirò mai a starle lontano!”

“ Allora dimmi Jake, tu hai la fortuna che anche la tua metà è immortale. Avete l’eternità davanti. E vorresti rischiare per un anno di ucciderla piuttosto che allontanarti da lei momentaneamente?” a quella sua risposta mi voltai e tornai a casa. Avevo bisogno di riflettere, di capire e di pensare.

La notte passò lentamente, non dormii nemmeno un attimo; tormentato dai miei pensieri.

Al mattino arrivai alla conclusione fatidica. Dovevo andarmene. Dovevo lasciare la mia piccola Nessie per più di un anno. Lo dovevo fare per il suo bene.

Il pensiero di lasciare il mio piccolo angioletto mi assalii ancora di più quando arrivai ad altre conclusioni. Mi sarei perso tutta la sua crescita. Sarei tornato quando lei avrebbe avuto già 17 anni. La sua età massima. E in quel periodo di certo lei avrebbe scoperto il sentimento dell’amore, ma senza di me. Già, io non sarei riuscito a farla innamorare di me, a causa della mia lontananza. Era come lasciarla in mano a mille corteggiatori e non potere fare niente. Quando sarei tornato lei avrebbe già avuto la sua metà al suo fianco. E io sarei rimasto lì, da solo, per sempre.

 

 

 

 

Ciao a tutti! Ecco il nuovo capitolo. Scritto dalla parte di Jacob.

Recensite. Senò non continuo… che vi costa un aggiorna? =( baci

 

 

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Capitolo 10
*** L'AMARO GUSTO DEL DOLORE ***


Ciao a tutti. Grazie mille per le recensioni. Questo è un nuovo capitolo ed è scritto da parte di Renesmee. Spero vi piaccia. Recensite. Baci.

 

Sangue e Pelliccia

 

CAPITOLO 9- L’AMARO GUSTO DEL DOLORE

 

Pov Renesmee

 

 

“Jake ho capito bene?! Te ne devi andare?” in quel momento mille lame mi trafissero il cuore. Non potevo stare senza il mio migliore amico. No, non potevo.

“Si Nessie, mi dispiace tu non sai quanto. Ma voglio che tu sappia che per me sei più importante della mia stessa vita.” Mi disse lui, mentre ancora piangeva come un disperato stringendomi forte a se.

A quelle parole non resistii più, e delle lacrime calde iniziarono a solcarmi il viso accompagnate da mille singhiozzi.

“No Jake, ti prego. Non mi puoi lasciare qui. Perché vuoi andare via? Perché?”

“Nessie, devo andare via perché sono un licantropo e c’è un momento nella vita di un licantropo in cui si diventa molto cattivi. Se restassi qui rischierei di farti del male. E non voglio Nessie. Se accadesse non me lo perdonerei mai, mai e poi mai. Ti prego, perdonami.”

“Ma quanto starai via?”

“Più di un anno” a quelle parole mi sentii morire. Non sarei mai resistita più di un anno senza il mio Jacob. Istintamente mi liberai dal suo abbraccio e iniziai a correre verso casa mia.

Dovevo stare da sola. Non volevo nessuno, nessuno. Era un momento terribile, la vita mi stava strappando il mio migliore amico.

Entrai in casa tra i mille singhiozzi e mi gettai sul divano.

Dalla stanza a fianco sbucarono i miei genitori. A poco avrebbero scoperto tutto, perché papà mi avrebbe letta immediatamente nel pensiero.

“Renesmee, oddio cosa succede? Stai bene?” mi chiese mia madre preoccupata, non mi aveva mai vista così addolorata, così dispiaciuta e così disperata. In quel momento capii che volevo il loro conforto, e così feci. Mi buttai fra le braccia di mia madre e mio padre e iniziai a parlare singhiozzando e con le lacrime che ormai scendevano senza sosta.

“Jake va… Jake va via!” dissi singhiozzando “ Se ne và via da qui per più di un anno!”

A quelle parole vidi mia madre pietrificarsi. Come se avessi detto parole proibite, da non pronunciare mai.

“Cosa?” continuò mia madre.

“Ora lasciatemi sola. Voglio stare sola, sola!” dissi urlandogli contro. Non si meritavano una mia reazione del genere. In fondo cercavano solo di aiutarmi. Ma in quel momento non riuscivo a pensare a cosa era giusto e a cosa era sbagliato. Pensavo solo che da lì a poco il mio amico Jake se ne sarebbe andato.

Salii le scale velocemente. Volevo solo entrare nella mia stanza, chiudere la porta e buttarmi sul letto. A quel punto avrei dato sfogo a tutte le mie lacrime e a tutte le mie urla.

Ora, all’età di undici anni capivo cos’era il dolore. La sensazione assolutamente più brutta di tutta la mia vita.

Dalla mia stanza sentii il campanello della porta d’ingresso suonare insistentemente. Sapevo già chi era, me lo sentivo. E di fatti fu la voce di mia madre a darmi la conferma.

“Jake! Come diavolo hai potuto? Non capisci che la fai soffrire? Non lo capisci? Non ti permetterò di far star male la mia bambina! Hai capito brutto…”

Mi misi un cuscino sulla testa. Non volevo sentire niente. Niente, niente e niente.

Ormai tutto il mio corpo era sopraffatto dal dolore. Perché Jake? Perché?

 

 

 

Ciao a tutti. Grazie mille per le recensioni. Questo è un nuovo capitolo ed è scritto da parte di Renesmee. Spero vi piaccia. Recensite. Baci.

 

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Capitolo 11
*** EDWARD E BELLA ***


Ciao a tutti… ecco qua un nuovo capitolino…grazie a tutti chi recensisce, mette nei preferiti e nelle seguite.

Recensite in molti, vorrei sapere cosa ne pensate. =)

Baci Soffiotta.

 

 

Sangue e Pelliccia.

 

 

CAPITOLO 10- EDWARD E BELLA

 

Pov Jacob.

 

“Nessie, devo andare via perché sono un licantropo e c’è un momento nella vita di un licantropo in cui si diventa molto cattivi. Se restassi qui rischierei di farti del male. E non voglio Nessie. Se accadesse non me lo perdonerei mai, mai e poi mai. Ti prego, perdonami.”

A quelle parole Nessie si liberò dal mio abbraccio e corse via. Volevo rincorrerla e farla ragionare, ma sapevo che non era giusto. Voleva stare da sola. E io non dovevo intromettermi.

Piangeva, il mio piccolo angelo piangeva.

Era la cosa più orribile che avessi mai sopportato. Vedere la mia piccola Nessie piangere era straziante, ma lo era ancora di più adesso, che piangeva per colpa mia.

Anche io piangevo. Era da quando ero bambino che non piangevo più. Ma il dolore che mi provocava l’abbandono di Nessie mi aveva risvegliato le lacrime.

Aspettai 10 minuti seduto su una roccia. Pensavo solo al dolore che avevo provocato alla cosa più importante di tutta la mia vita. Ero un mostro.

Mi alzai, deciso ad andare a casa Cullen. Prima della partenza avrei dovuto parlare anche con Edward e Bella. Anche se ormai la decisione era presa. Me ne dovevo andare. Non potevo rischiare di farle del male. Non potevo.

Arrivato alla porta di casa Cullen bussai violentemente. Mi venne ad aprire Bella, che scoppiò in parole brutali.

“Jake! Come diavolo hai potuto? Non capisci che la fai soffrire? Non lo capisci? Non ti permetterò di far star male la mia bambina! Hai capito brutto…” la fermai ponendole una mano davanti alla bocca. Prima di urlarmi contro doveva sapere le mie motivazioni per andarmene.

“Ascolta Bella, lascia che ti spieghi, è una faccenda piuttosto complicata. Ma prima di iniziare voglio dirti una cosa. Tu sai vero quanto è forte l’imprinting?”

“Sì”

“Bene, allora capirai quanto sia difficile per me lasciarla”.

Dalla cucina arrivò Edward. Aveva una faccia davvero minacciosa. Procedeva a grandi passi verso me, con un ringhio profondo che gli saliva dal petto. Era in posizione di attacco. Voleva attaccarmi, magari uccidermi.

“Edward aspetta! Lascia che ti spieghi!” gli dissi prima che fosse troppo tardi.

“Ok, ma spero che avrai una motivazione convincente, se non vuoi che ti stacchi la testa a morsi”.

Iniziai a raccontargli tutto, dall’inizio fino alla fine. Vedendo i loro sguardi cambiare velocemente. Da rabbiosi a comprensivi.

“Ho capito Jake, è davvero tutto così ingiusto…” mi disse Bella comprensiva.

“Sì lo è, e non sai quanto dolore mi causi questo cribert. Ma non posso rischiare di farle del male. Non posso. Anche se so che quando tornerò non mi perdonerà. Ma non importa. Sai che prima della mia felicità metto la sua salute e la sua vita.” Sussurrai quelle parole trattenendo le lacrime, che pungevano gli occhi davvero violentemente.

“So che lo fai per il suo bene Jake. E ti ammiro per questo. Vedrai che un giorno lo capirà anche lei, e tutto si risolverà” poi mi abbracciò, e tornò a sedersi sul divano.

“No!” era la voce di Edward. Improvvisamente diventata di nuovo piena di rabbia. Poi continuò…

“Non puoi andartene lo capisci?! La farai stare male! Lo capisci brutto bastardo?! Tu le rimarrai vicino, e resisterai all’impulso del cribert. Non mi importa quanto ti sarà difficile, ma lo farai. Le continuerai a stare vicino e non la farai soffrire!”

“Edward amore calmati, cerca di capire, lo fa per nostra figlia…” gli disse Bella, cercando di calmarlo. Ma dopo le parole brutali di Edward la rabbia prese il sopravvento su di me.

“Edward”dissi “ma senti, senti da che pulpito viene la predica! Sai, credevo che fra tutti tu saresti stato quello che mi avrebbe capito di più. In fondo mi sembra che tu sappia cosa si prova a lasciare la propria metà! Lo sai vero?! O te ne sei già dimenticato? Perché mi sembra che anche tu te ne sei andato qualche anno fa, lasciando Bella soffrire come una disperata. E ora hai il coraggio di venirmi a fare la predica?! In fondo non mi sembra di aver detto a Renesmee che sarà l’ultima volta che mi vedrà. Fra un anno tornerò, magari sarà troppo tardi, ma tornerò! E questo lei lo sa!” a quelle parole si pietrificò.

“Sì, hai ragione. Mi dispiace, è solo che vederla soffrire così…”

“Ok, ok ho capito. Comunque sia partirò domani stesso. Non posso rischiare di più. Fra qualche ora tornerò, per salutare Nessie per l’ultima volta.” Uscii di casa velocemente. Volevo andare in mezzo al bosco, nel più profondo del bosco. Là dove nessuno avrebbe potuto sentire i miei ululati straziati di dolore.

 

 

 

 

 

 

Vi è piaciuto? Spero di sì… me lo lasciate un commentino per dirmi come vi sembra? Grazie mille in anticipo a tutti.

Baci

 

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Capitolo 12
*** GIURAMELO ***


Come sempre grazie a tutti per le recensioni, i seguiti e i preferiti. Vi amo! =)

Cmq ecco qua un nuovo capitolo =)

Bacioni =)

 

Sangue e Pelliccia

 

 

CAPITOLO 11- GIURAMELO

 

Pov Jacob

 

Restai nel bosco per due ore e anche più. Ero straziato dal dolore. Non sapevo come avrei fatto a rimanere lontano dal mio angelo per più di un anno. Proprio non lo sapevo.

Ormai stava calando la sera. Mi avviai a passo umano verso casa Cullen. Non volevo arrivare troppo in fretta, quello sarebbe stato l’ultimo, straziante saluto alla mia piccola Nessie, prima della mia partenza.

In casa mi accolsero come prima Edward e Bella. Dal salone sentivo i gemiti di Renesmee provenienti da sopra. Non aveva ancora smesso di piangere. No mio piccolo angelo, non piangere per me, sei la cosa più bella che ho, non piangere.

“Vado a salutarla” dissi mentre già salivo le scale verso la camera di Nessie. Edward e Bella risposero con un cenno di capo, visibilmente rattristati.

Prima di entrare in camera presi un gran respiro, dovevo stare attento a non peggiorare di più la situazione, dovevo dire le parole giuste.

“Nessie? Posso entrare?” sussurrai aprendo minimamente la porta.

“Jake, entra” mi sedetti sul letto accanto a lei. La osservai per un attimo. Aveva gli occhi gonfi, rossi e pieni di lacrime. Dentro di me ero divorato dal rimorso. Poi la presi tra le mie braccia e le diedi un abbraccio caldo, nella speranza di confortarla un po’.

“Jake, lo so che te ne devi andare. Ma giurami che mi vuoi bene e che tornerai. Giuramelo ti prego.”

“Nessie, ti giuro solennemente che sei la cosa più preziosa che ho al mondo. Sei il raggio di sole che tutti i giorni mi illumina la vita. Sei il fiore più bello di tutto il mio giardino. Sei il sogno più dolce che tutte le notti appare nei miei pensieri. Ma proprio per questo me ne devo andare, non voglio farti del male. Ti voglio bene Nessie, sei tutta la mia vita. Te lo giuro.” Dopo quelle parole mi strinse più forte a se. Non volevo trattenermi. Le avrei causato solo più dolore, e lei non se lo meritava.

“Ti voglio bene” mi disse tra i singhiozzi.                   

“Anche io mia piccola principessa. E tornerò, te lo prometto. Ora però è giunta l’ora. Ciao Nessie”

“A me basta sapere che non è un addio…”

“No Nessie, non è un addio, tra poco più di un anno tornerò, e staremo per sempre insieme. Cresci bene principessa.”

E con quelle parole uscii dalla sua stanza.

“Prendetevi cura di lei” dissi ad Edward e Bella.

“Certo, ciao Jake” mi dissero insieme.

“Ciao” e uscii dalla loro casa. Pronto ad affrontare l’anno più lungo e straziante di tutta la mia vita. L’anno senza Nessie. L’anno che avrei passato da solo, divorato dalla sua lontananza. Ti amo, mia piccola Nessie.

 

 

 

 

 

 

 

Piaciuto? Spero di si =) allora recensite <3

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Capitolo 13
*** IDEA ***


Grazie a tutti x ki commenta! Siete fantastici!

Ecco qua un nuovo capitolino =))))))

E’ SCRITTO DALLA PARTE DI BELLA =)

Sofy <3

 

 

Sangue e Pelliccia

 

CAPITOLO 12- IDEA

 

Pov Bella.

 

Era straziante vederla, osservarla. Mi perdevo nei suoi occhi vuoti, annebbiati dal dolore della lontananza di Jacob.

La cosa più triste era che mi rispecchiavo in lei. Mi rispecchiavo in mia figlia.

Evidentemente la distanza da una persona più importante della nostra stessa vita ci faceva lo stesso effetto.

Ormai erano passati già sei mesi da quando Jacob se n’era andato. Nessie aspettava impaziente un messaggio, una chiamata, una lettera. Ma niente, non arrivò niente. Perché Jake era stato chiaro: nessun contatto pur di non metterla in pericolo.

Ormai la mia bambina dimostrava l’età di 16-17 anni. Quanto avrei voluto che Jacob l’avesse vista.

Era diventata stupenda. Il suo fisico era slanciato, i suoi capelli erano riccioli castani che le sfioravano le spalle, e i suoi occhi erano color cioccolato; come quelli che avevo io.

In quei sei mesi si era chiusa in un silenzio orrendo. Sapevo cosa si provava. E sapevo altrettanto che nulla poteva togliere quel dolore, se non il ritorno del suo migliore amico.

Ma dovevo fare qualcosa, il dolore non sarebbe passato, ma si sarebbe alleviato. In un modo o nell’altro ce l’avrei fatta.

Decisi di parlare con Edward. In fondo eravamo entrambi genitori di quella stupenda creatura.

“Edward, non ce la faccio più a vederla così. Dobbiamo fare qualcosa. Lo dobbiamo fare per lei.”

“Sì, è orrendo vederla così triste e non poter fare nulla. Ma cosa possiamo fare? Sai benissimo che Jacob non può tornare”. Intenta a trovare una soluzione mi lasciai trasportare dai ricordi. Quando Edward se n’era andato, Jacob era diventato la mia nuova luce, quello che mi aveva fatta stare meglio. Ma certo! Come avevo fatto a non pensarci prima? Tanto ormai era giunta alla fine della sua crescita accelerata.

“Edward! La scuola!” dissi. La scuola era un’ottima scelta. Lì avrebbe trovato nuovi amici, che forse l’avrebbero distratta dalla lontananza di Jacob. In più avrebbe imparato la convivenza con gli umani. Cosa che fino ad allora non aveva mai fatto.

“Oh Bella, questa sì che è una buona idea. Speriamo che lì riuscirà a trovare nuovi amici che la distraggano da questo brutto periodo.” Mi disse con il sorriso stampato in faccia. Avevamo, anzi avevo, trovato una soluzione. Finalmente, dopo sei mesi, vedere nostra figlia sorridere sarebbe stato di nuovo possibile, o almeno speravamo.

“Quando tornerà a casa glielo diremo. Speriamo che la trovi una buona idea.” Dissi.

 Renesmee era andata a trovare i nonni, come faceva spesso.

“Certo, però, fino a quando non torna…” mi sussurrò all’orecchio Edward. Non finì la frase e mi prese il volto fra le mani, dandomi un intenso e travolgente bacio. Di quelli che io amavo e adoravo.

Mi sollevò dal divanetto e mi prese in braccio. Continuando a baciarmi mi portò di sopra, nella nostra camera da letto. Gli sbottonai la camicia e rimasi a fissare il suo torace stupendo e perfetto.

Quello era il mio uomo, mio marito. E sarebbe stato mio per sempre, per tutta l’eternità.

“Ti amo Edward”gli sussurrai.

“Ti amo Bella”

E così iniziammo una danza di passione e romanticismo. Una danza che non avrei voluto smettere mai.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Spero vi sia piaciuto… lo lasciate un commentino????

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Capitolo 14
*** NOVITA' ***


Grazie mille a tutti chi mi segue.

Ecco qua un nuovo capitolo scritto dalla parte di Renesmee… recensite <3

Un grazie speciale a:

-         noe_princi89

-          luce_94

-          noxy2004it

-          FrankieVAMPIRE

-         colibry8

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-          BaBa88

-          gattomania96

 

CHE HANNO RECENSITO <3

 

Sangue e Pelliccia

 

CAPITOLO 13- NOVITA’

 

Pov Renesmee

 

I mesi passavano, ma il dolore non si alleviava. Continuava ad essere martellante, senza sosta. Jacob mi mancava, mi mancavano i suoi abbracci, le sue battute, ma soprattutto il suo modo di rendermi felice. Ormai ero diventata “adulta”, se così si può dire. Non sarei cresciuta mai più, ma forse era meglio così. All’apparenza avevo la stessa età dei miei genitori. Parecchio imbarazzante.

 

Quel pomeriggio decisi di andare a trovare i nonni. Mi piaceva stare con loro, mi divertivano. Prima di andarmene da casa loro, e di tornare a casa dai miei genitori intravidi il mio riflesso in uno specchio. Ero… carina! Adoravo il trucco e i bei vestiti, particolarità che avevo assolutamente preso da zia Alice e zia Rose, e loro di questo ne erano entusiaste.

“Nonno, nonna, io vado!”

“Va bene piccola! Torna a trovarci quando vuoi!” e con quelle parole uscii dalla loro casa. Iniziai a correre, adoravo il fatto di poter andare così veloce. In pochi istanti arrivai a casa.

“Mamma, papà, sono tornata.” Dissi senza un minimo di entusiasmo. Ma questo era logico. Il mio entusiasmo se n’era andato insieme a Jacob.

“Tesoro, abbiamo una notizia da darti!” strano, erano così… felici! Forse, forse, forse, Jake era tornato!!!

“Mamma è tornato Jacob? Che bello!” il cuore riprese a battere come non faceva da un bel po’.

“Hem…no veramente. E’ di un'altra cosa che ti vorremmo parlare”. Perfetto. Avevano appena ucciso il mio entusiasmo ritrovato. Non mi importava di cosa mi volevano parlare, niente poteva rendermi felice, a parte il ritorno di Jake.

“Piccola, forse tu non te ne rendi conto, ma stiamo male al vederti soffrire.” Disse mio padre, poi proseguì “ c’è una cosa che forse però riuscirebbe a rallegrarti un po’ di più. La scuola. Lì troveresti nuovi amici, e impareresti la convivenza con gli umani. Inoltre tu hai un livello intellettuale molto alto, quindi non avrai di certo problemi con le lezioni.”

A quelle parole ci pensai su un attimo. In fondo non era così male. Avrei conosciuto gente nuova, amici nuovi.

Un entusiasmo improvviso mi prese lo stomaco, era una sensazione che non sentivo da mesi. Per l’esattezza da sei mesi.

“Sì” dissi “ mi sembra una buona idea” e accompagnai quelle parole a un nuovo sorriso. Un sorriso che non era più sforzato, ma era sincero.

Ero sicura, sarei andata a scuola, il dolore della lontananza di Jacob si sarebbe alleviato, e lo avrei aspettato più facilmente.

Ora, però, veniva la parte più difficile: immergersi in un  nuovo mondo.

 

 

 

 

 

 

 

 Grazie mille a tutti chi mi segue.

Ecco qua un nuovo capitolo scritto dalla parte di Renesmee… recensite <3

 

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Capitolo 15
*** REGOLE ***


Ciao a tutti! Ecco qua un nuovo capitolo scritto dalla parte di Renesmee <3 Recansite!!! =)

 

 

 

 

 

 

 

Sangue e Pelliccia

 

 

 

 

 

CAPITOLO 14- REGOLE

 

Pov Renesmee

 

 

 

“Allora Renesmee, hai capito bene tutto? Sicura che ti ricorderai tutto? Guarda che non si può sbagliare”

“Sì mamma, ho capito tutto, mi ricorderò tutto e non sbaglierò niente!” era la centesima volta che si ripeteva quella conversazione con mia madre. Il giorno dopo era il grande giorno: la scuola.

“Ripassiamo ancora una volta tutto” mi disse mia madre “Tu sei Renesmee Cullen, hai 17 anni e vieni da Port Angeles. Io e tuo padre siamo tuoi cugini di primo grado, e tu sei venuta a vivere con noi perché hai perso i genitori in un incidente. Cosa fondamentale, MAI parlare di vampiri e faccende varie. Trattieni la sete nel periodo che stai a contatto con gli umani, e comunque sia ricordati che sei vegetariana e non sei un’assassina.”

Ormai sapevo già tutto a memoria. Avevamo dovuto inventarci una scusa. Per essere accettata a scuola serviva essere accompagnati dai genitori il primo giorno per fargli firmare dei moduli. Ma non prendiamoci in giro, mica potevo andare in là con i miei veri genitori! Così inventammo la storia della perdita dei genitori e dei cugini accoglienti.

A scuola avrei avuto gli stessi professori dei miei genitori, erano passati solo tre anni dalla fine della loro scuola. Inoltre tutti gli alunni delle classi che a un tempo erano prime e seconde adesso erano quarte e quinte, e di certo lì a scuola nessuno si era scordato la mia famigliola.

Io avrei segnato il “ritorno” dei Cullen, anzi, il ritorno di UNA Cullen.

Volevo avere nuovi amici, non stare in disparte come avevano sempre fatto i miei parenti per via della loro natura, io sapevo trattenere la sete, molto più di loro.

La cosa più bizzarra era quella che mi sarei dovuta abituare a chiamare i miei genitori Edward e Bella, anziché mamma e papà. Questo per via della “fantastica” storia dei cugini.

“Ok mamma, ho capito tutto. Ma non ti preoccupare, sarò responsabile. Sei più agitata tu che me!”

“Certo tesoro, sono sicura che ce la farai. Troverai tantissimi nuovi amici, vedrai che sarà divertente. Tu a differenza di me non hai problemi nel socializzare” questo era vero, io socializzavo con tutti, e questo di certo mi avrebbe aiutata molto il giorno successivo.

“Allora? Come sta la mia scolaretta?” era mio padre, stava scendendo le scale con un’aria da generale orgoglioso. Pff! E poi… come mi aveva appena chiamata? SCOLARETTA? Oddio… già iniziava con i soprannomi?

“Papà ti prego, non iniziare a chiamarmi così”

“Ok tesoro” mi disse sorridendo

“Ok papà”

“Ma che papà! Piacere! Chiamami Edward!” lo odiavo letteralmente quando faceva così, sapeva che non sopportavo il fatto di doverli chiamare per nome, e lui ci rideva sopra, e come ci rideva! Uffa!

“Se, lasciamo perdere” dissi, cercando si mettere a tacere le sue risate.

Con la mia crescita avevo iniziato ad avere anche i miei primi segreti, così imposi a mio padre di non usare più la lettura nel pensiero con me. Era imbarazzante! Crescendo, avevo scoperto che avevo anche il “dono” di riuscire a sentire quando qualcuno mi leggeva nel pensiero. Sentivo una leggera pressione al cranio. Ma questo era un bene, così potevo controllare che mio padre non si infiltrasse nella mia testa. E per fortuna non lo fece più.

Ormai era sera, e le palpebre iniziavano a calarmi, così li liquidai.

“Bè, ora vado a dormire, sono stanca. Ci vediamo domani mattina”

“Va bene. Buonanotte” mi dissero entrambi.

Entrai in camera mia, mi misi nel letto e mi rannicchiai tra le coperte. Domani sarebbe stato il grande giorno. Wow!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Spero vi sia piaciuto… me la lasciate una piccola recensione??

 

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Capitolo 16
*** SCUOLA ***


Ecco qua un nuovo capitolo! Baci! Recensite =)

 

 

 

 

 

 

Sangue e Pelliccia

 

 

 

 

 

 

 

 

 

CAPITOLO 15- SCUOLA

 

 


Pov Renesmee

 

 

 

 

Ok, a quel punto era davvero dura la situazione. Primo giorno di scuola, io vampira loro umani. Da suicidio, sicuro.

Mi svegliai presto, avevo troppa adrenalina nelle vene, ma non mi alzai. Rimasi nelle coperte calde immersa nei miei pensieri. Adoravo il calore del letto al mattino. Ad un certo punto, però, fui interrotta dal mio fantasticare…

“Buongiorno amore! Pronta per il grande giorno? Dai vestiti e vieni a fare colazione che poi andiamo”. Era mio padre. Richiuse la porta e tornò da dove era venuto. Evidentemente voleva lasciarmi cambiare in pace.

A mala voglia puntai i piedi sul pavimento. Era ghiacciato. Un brivido mi percorse la schiena, decisi allora di cercare delle ciabatte.

Mi fermai davanti al mio enorme armadio. E ora? Che indossavo? Optai per dei jeans neri, una camicetta rossa e degli stivaletti rossi. Lasciai ricadere i miei riccioli morbidi sulle spalle. Sì, andavo bene.

Mi diressi verso la cucina, dove trovai mia madre intenta a prepararmi la colazione.

“Buongiorno! Dormito bene?” mi disse con un enorme sorriso.

“Si”

Feci colazione alla svelta. Odiavo l’ansia. Quindi prima sarei arrivata a scuola e prima sarebbe scomparsa. Mentre aspettavo che i miei genitori si vestissero mi passai un filo di matita sugli occhi. Perfetta.

“Ok amore, possiamo andare”. Disse mia madre.

Salii in macchina con loro. Arrivare a scuola correndo non sarebbe stato molto “normale”.

Con me avevo una semplice tracolla contenente un diario e un portapenne. Niente libri, per adesso.

Arrivati all’imbocco del cortile della scuola scrutai bene il posto. Oddio. Tutti girati verso di noi! Ma perché ero venuta con loro? Perché?

La Volvo metallizzata di mio padre si fermò nel parcheggio, lasciando tutti senza parole.

“E’ da un po’ che non vedono i Cullen! Sono tutti molto incuriositi. Sarà divertente”. Sicuramente aveva letto nel pensiero dei presenti nel cortile. Ma poi che aveva detto? Divertente? Forse per lui! Per me no di certo.

Scesi dall’auto lentamente, non volevo dare troppo nell’occhio. Cosa che però andò a mal fine, vista la reazione di mio padre. Iniziò a ridere, e con lui anche mia madre.

“Papà che c’è?” chiesi dubbiosa.

“Renesmee, a quanto pare hai già fatto colpo su metà scuola! Ah… il fascino dei Cullen”

“O dei vampiri…” sussurrai.

“Bene andiamo” disse mia madre. Ci dirigemmo verso la segreteria. Tutti ci fissavano e certi salutavano i miei genitori. Dio che imbarazzo!

Finalmente arrivammo alla tanto attesa segreteria. Entrammo dentro tutti e tre.

“Buongiorno.” Disse la segretaria senza alzare lo sguardo dal foglio che stava leggendo.

“Buongiorno” rispose mio padre. A quella parola la segretaria alzò di scatto gli occhi dal foglio. Era come imbambolata davanti a mio padre. Pff!

“Signor Cullen, signora Cullen! Ben trovati! Posso esservi utile?” il suo sguardo era perso nello scrutare mio padre. Bà. Che strana sta donna.

“Sì, vorremmo iscrivere nostra… cugina qui.” Disse mio padre, che accompagnò la parola “cugina” ad un leggero ghigno.

“Oh si certo, ma devono essere i suoi genitori a firmare i moduli.”

“Veramente i suoi genitori sono morti in un brutto incidente. Ed è stata affidata a noi.” A quelle parole la segretaria rivolse uno sguardo dispiaciuto verso me.

“Mi dispiace tanto cara…” io mi limitai a rispondere con un minimo cenno di capo. Non mi andava di prendere confidenza con questa strana signora. Poi continuò…

“Bene, dovete compilare questi moduli. Tutto qui.” Passò ai miei genitori un plicco di fogli, che loro presero e iniziarono a compilare. Poi spostò lo sguardo su di me e mi passò un foglio.

“Queste sono le tue lezioni di oggi”

“Grazie” sussurrai.

Fissai il foglio che mi aveva appena consegnato.

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-         Biologia

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Tutto sommato non era male. Mia madre distolse lo sguardo dai moduli e lo rivolse al foglio delle mie lezioni.

“Wow, due ore di biologia! Edward ti ricorda niente?” scoppiarono a ridere tutti e due. Non sapevo il perché, ma non mi interessava. Non sapevo niente sulla loro storia. Ma non volevo saperlo. Era piena di… amore! Bla!

“Bene ecco fatto.” Disse mio padre riconsegnando i moduli alla segretaria.

“Ok, perfetto, ora puoi andare” mi disse la segretaria “buona giornata!”.

Uscimmo dalla segreteria e ci ritrovammo un corridoio ancora vuoto vista l’ora.

“Renesmee, noi andiamo, ci vediamo oggi. Vedrai che ti divertirai” mi disse mia madre. Io mi limitai ad annuire. Con quelle parole si allontanarono lasciandomi lì, in quel corridoi che tra poco si sarebbe riempito di studenti. Sentì l’adrenalina entrarmi in circolo.

Bene, si comincia!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Spero vi sia piaciuto… recensite ?

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Capitolo 17
*** MICOL ***


Ecco il nuovo capitolo… grazie  a tutti =)

 

 

Sangue e Pelliccia

 

CAPITOLO 16- MICOL

 

Pov Renesmee

 

 

Ora ero lì, in quel corridoio che a momenti si sarebbe riempito. Diavolo che ansia!

Mi diressi al mio armadietto, lo trovai quasi subito, numero 126. Carino. Semplice ma carino.

All’improvviso un “driiiiiiiiin” interruppe i miei pensieri, e un branco di adolescenti iniziò a popolare il corridoio. Mi diressi in bagno, sarei uscita solo a inizio lezioni. Cavolo, ma allora ero proprio codarda! Quando si tratta si stare con vampiri e licantropi tutto ok, ma in una semplicissima scuola quasi muoio d’infarto. Pazzesco! D’altronde l’avevo sempre detto che ero strana.

Rimasi chiusa in bagno per un bel po’. Sentivo il chiacchierio provenire da fuori crescere sempre di più. Poi un’altra campanella suonò. L’inizio delle lezioni.

Uscii dal bagno, cavolo! Non c’era più nessuno! No! Il primo giorno in ritardo proprio no! E invece fu così…

Mi diressi velocemente verso la prima lezione: Chimica.

Trovai la classe, e timidamente entrai. Di punto in bianco tutti gli occhi su di me. Ma che avevo di così strano? Poi mi vennero in mente le parole di mio padre “Renesmee, hai già fatto colpo su metà scuola!”, oddio che imbarazzo. Perché non si apriva una voraggine sotto ai miei piedi? Perché?

“Buongiorno signorina. Lei è?” mi disse il professore.

“Cullen, Renesmee Cullen” di botto tutti spalancarono gli occhi. Sì, ora ne avevo la conferma. I Cullen a scuola erano veramente famosi.

“Oh! Mi scusi, non l’avevo riconosciuta” disse il professore letteralmente imbarazzato “quindi, mi hanno detto che lei è la cugina di Edward e Bella, dico bene?”

Con un sorriso sulle labbra risposi “Sì, dice bene.”

“Perfetto, si accomodi pure vicino a Crismi” Crismi, che strano cognome, mi diressi vicino a questo Crismi, come su ordina del prof. Era un ragazzo con gli occhi castani e i capelli neri. Era…era… bello! Oddio! Ma che mi stava succedendo? No! No! No! Io non ci volevo avere nulla a che fare con amore e balle varie! No! Eppure era così carino…

“Ciao” mi disse lui mentre mi sedevo.

“Ciao” risposi.

“Quindi tu sei Renesmee, strano nome.” In effetti non aveva tutti i torti. Chissà perché mia madre aveva avuto la strana idea di fondere i nomi delle nonne.

“Sì, è un nome molto strano, è la fusione di due nomi”

“Posso sapere quali?” mi disse sorridendo, era davvero così dolce! Ma che mi stava succedendo?

“Oh certo” dissi imbarazzata “Renèe e Esme”

“Wow”

“Posso sapere invece come ti chiami tu?” gli chiesi.

“Oh certo, che stupido, non mi sono nemmeno presentato. Io mi chiamo Micol Crismi. Piacere.” Mi disse porgendomi la mano. Poi proseguì…

“E così, tu sei una Cullen?” rimasi incredula a quelle parole, mica avevamo ucciso qualcuno. Hem… ok… paragone sbagliato…

“Sì, perché?”

“No niente, però siete molto famosi qui a Forks”

“Perché?”

“Bè, i Cullen sono conosciuti come i… modelli irraggiungibili!” mi disse ridendo. Mi rilassai. Per fortuna non riguardava con la nostra natura ma solo con la nostra bellezza.

“Oh fidati, non siamo poi così irraggiungibili” risi, pensando a mia madre, che li aveva “raggiunti”.

“Già, in fondo stai parlando con me.” Mi disse ancora ridendo. “Da quanto ho capito sei la cugina di Edward e Bella, giusto?”

“Sì, li conosci?” ma che domanda. Certo che li conosceva.

“Certo! Erano in quinta quando io facevo seconda. Sono andato anche alla loro festa per il diploma. Alice aveva invitato tutti!” e così conosceva anche Alice…

“Wow” sibilai. Anche perché non sapevo cos’altro dire.

“Ho saputo dei tuoi genitori…” genitori? Ah si certo, l’incidente e le cavolate varie…

“Mmm… si… sono stata affidata a Edward e Bella” mi faceva strano chiamarli così.

“Mi dispiace”

“Oh, tranquillo. Ormai è passato”.

“Hei laggiù! Facciamo un po’ di attenzione?” era la voce del professore. Decisi di concentrarmi sulla lezione. Ma era noioso, tutte cose che sapevo già.

Poi la campanella suonò.

“Bè, allora ci vediamo a mensa, ok?” mi disse Micol.

“Oh certo! A dopo!”

 

La mattinata passò velocemente. Conobbi una ragazza di nome Megan e una di nome Lara. Erano davvero simpatiche, ma le conversazioni che feci con loro furono più o meno uguali a quella che feci con Micol.

La campanella dell’ultima ora suonò. Mi diressi verso la mensa. Entrai, tutti gli occhi su di me.

 

 

 

 

 

 

 

 

Recensite???

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Capitolo 18
*** BATTUTE ***


Nuovo capitolo!!! xD

Recensite?? Kiss

 

 

 

 

 

 

Sangue e Pelliccia

 

 


CAPITOLO 17- BATTUTE

 

Pov Renesmee

 

 

 

 

Lentamente entrai in mensa. Cavolo. Tutti gli occhi puntati su di me. Ma ero davvero così strana? Ok, preferivo non rispondere.

Accanto a me Micol, Megan e Lara.

“Andiamo a sederci là” dissi indicando un tavolo vuoto “tanto è libero”. Loro mi fissarono per un secondo, poi Megan prense la parola…

“Sei sicura? Quello è il tavolo dei… ah già che stupida che sono! Andiamo.” Rimasi perplessa a quelle parole. Quello è il tavolo dei?

Ci sedemmo al tavolo, sotto gli occhi scrutatori di tutti. Poi decisi di dare voce al mio dubbio.

“Megan, questo è il tavolo dei…?”

“Hem, sai qua non si siede mai nessuno. Era il tavolo dove si sedevano i tuoi cugini. Ma nessuno si è mai seduto perché… bo… non so il perché… forse perché qua ci stavano i Cullen, i fighi della scuola. He he he! A proposito, tuo cugino Edward è uno sballo… peccato che è sposato con Bella”.

Ok, lo sentivo, stava arrivando il vomito. Papà… sballo?! Ma possibile che il primo giorno di scuola l’unica cosa di cui potevamo parlare era di quanto era “figo” mio padre?! Bla…

“Hem… se lo dici tu….” Dissi cercando di non scoppiarle a ridere in faccia. Se solo sapesse che era mio padre! Ha ha ha! Ci sarebbe stato da ridere!

Ci avviammo a prendere i vassoi con il cibo. Intanto fissavo le mie nuove amiche. Amiche? Bè, forse non era il termine giusto. Però mi stavano simpatiche.

Megan era alta, con un fisico palestrato e i capelli castani raccolti in una coda. In tuta da ginnastica. Lei era una sportiva. L’incontrario di me…

Lara era l’opposto, minuta e con dei liscissimi capelli biondi che le arrivavano alle spalle. La sua pelle era pallidissima. Ma di certo la mia la batteva.

Misi sul vassoio una porzione di insalata, non avevo molta fame, e poi ero andata a caccia con zio Emmet la sera precedente.

Lentamente, e specifico, sempre sotto gli occhi di tutti tornammo al tavolo. Appena seduti visi Micol fissare Lara.

“Lara, stai bene? Sei pallidissima!” gli disse lui preoccupato.

“Si, solo un po’ di mal di testa, poi passa. Lo sai che divento pallida quando ce l’ho!” e tutti e tre iniziarono a ridere. Poi Micol si rivolse verso di me, sempre ridendo.

“Già, è vero, Renesmee devi sapere che la nostra piccola Lara soffre di mal di testa, e quando le succede diventa pallidissima.” Poi tornò a fissarla, in preda a formulare una battuta, ed ecco che la fece… “ He he he! Ecco a voi il VAMPIRO Lara!” maledetta battuta. Ma proprio una battuta del genere doveva fare? Perché ho accettato di venire a scuola? Perché? Prima le battute sul “figo” di mio padre, poi le battute sul “vampiro Lara”. Aiuto…

Tutti continuarono a ridere di quella battuta, e anche io controvoglia mi lasciai andare in un piccolo ghigno fortemente forzato.

Chiacchierammo del più e del meno. Poi la campanella suonò. Finito, finalmente. Quel giorno non c’era il rientro pomeridiano, quindi sarei tornata a casa. Perfetto, ora dovevo raccontare alla mia famiglia del primo giorno di scuola. Due frasi mi balenarono in mente… Figo Edward e Vampiro Lara. Scacciai quei pensieri. Erano stupidi.

Salutai Micol, Lara e Megan. Poi mi diressi verso il bosco, sarei tornata a casa a piedi e non con la Volvo di mio padre, per fortuna.   

 

 

 

 

 

 

 

Recensite???

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Capitolo 19
*** PENSIERI ***


Grazie a tutti chi mi segue e a chi recensisce… siete unici.

Ecco qui un nuovo capitolo… vi informo che tra un po’ ne farò uno pov Jacob =)

Povero lupetto… chissà km gli manca Nessie =)

Basta… non vi annoio più… ecco qua il nuovo capitolo… me lo recensite?

Baci

 

 

 

 

 

 

 

Sangue e Pelliccia

 

 

 

 

CAPITOLO 18- PENSIERI

 

Pov Renesmee

 

 

 

 

Appena uscita da scuola mi diressi verso il boschetto. Nel cortile tutti mi fissavano con occhi adulanti. Wow, in fondo non era così male.

Raggiunsi l’inizio del boschetto. Di certo non potevo iniziare subito a correre lì davanti a tutti. Così pian piano mi inoltrai dentro. Appena fui inoltrata abbastanza iniziai a correre. Che bella sensazione l’aria che mi sfrecciava accanto veloce. Poi notai qualcosa, e di colpo mi fermai. Era un semplice masso, delle dimensioni di un auto, ma pur sempre un semplice masso. Ma c’era qualcosa che lo caratterizzava. Era il nostro masso.

D’un tratto mille ricordi mi colpirono in pieno petto. Il dolore per la sua lontananza era tornato.

Era lì, sopra quel masso, che Jacob mi portava sempre. Lì sopra parlavamo, e io gli raccontavo i miei segreti. Anche in quel momento avrei voluto averlo accanto.

Avrei voluto che mi vedesse. Non ero più una bambina. Ero una ragazza di 17 anni. Apparivo con la sua stessa età. Avrei voluto raccontargli di Micol, Megan e Lara, avrei voluto dirgli dei ragazzi che mi fissavano e di come certi li avessi trovati “carini”.

Ma lui non c’era, e non ci sarebbe stato ancora per molto tempo.

Cercai di mandare via quei pensieri, avrei sofferto solo maggiormente.

Ripresi la mia corsa, e solo al nuovo contatto con l’aria mi accorsi di avere qualcosa che diventava freddo sulle guance.

Lacrime.

Lacrime per lui, per il mio migliore amico.

Jake, quando tornerai?

 

Arrivai a casa in pochi minuti, mi asciugai le lacrime dal viso e le sostituii con un falso sorriso.

Non avevo sorrisi quando pensavo a Jacob, mi mancava troppo.

“Sono tornata!” entrai in salotto, mamma e papà erano lì che mi aspettavano su quel divanetto color panna.

Si alzarono entrambi e mi vennero ad abbracciare.

“Tesoro! Allora, come è andato il primo giorno?” mi disse mia madre, visibilmente eccitata.

“Oh, benone! Ho conosciuto alcune persone, Micol, Lara e Megan. Sono tutti molto simpatici e gentili con me. Anche i professori, mi piacciono molto.”

“Wow, allora è andato tutto bene!”

“Sì, sì, perfetto!” dissi con quel falso sorriso in faccia. In fondo la scuola era stata bella, a parte quelle due stupide battute.

Poi mio padre prese a parlare…

“E così… la tua amica mi trova… “figo”?” e iniziò a ridere, come non mai. Sotto lo sguardo interrogatorio e stupito di mia madre. E sotto il mio, completamente perso.

No, aspetta un attimo. Cosa aveva detto? Era la battuta di sta mattina! Quindi… quindi… papà aveva ricominciato a leggermi nel pensiero! No!

Eppure non avevo sentito nessuna pressione sul cranio, credevo che non mi stesse leggendo! La rabbia mi inondò.

“Papà! Perché leggi nei MIEI pensieri?!”

“Cara calmati, vedi… anche se non è volontaria la mia lettura i tuoi pensieri mi arrivano lo stesso. Nonno Carlisle dice che è perché sei mia figlia. Mi dispiace Renesmee, non è una cosa volontaria, te lo posso assicurare, e dato che oggi hai iniziato la scuola, e quindi inizierai ad avere pensieri diversi ho pensato che fosse giusto dirtelo.”

E così mi leggeva eh? Che noia, quindi sapeva tutto, e avrebbe saputo tutto. Uffa.

“Non importa, tanto nella nostra famiglia non ci sono segreti, vero?”

“No tesoro, non ce ne sono” mi disse mia madre.

“Ok” e li abbracciai, mi serviva quell’abbraccio. Infondo mio padre era stato sincero con me. E questo lo apprezzavo. E gli volevo bene.

“Bene, ora vado di sopra” dissi. Volevo stare un po’ in camera mia. Nel mio nido sicuro.

Appena fui sopra mi distesi sul letto. Pff che giornata!

Passarono dieci minuti in cui mi rilassai completamente. Poi sentì bussare qualcuno alla porta.

“Avanti” la mia porta si aprì piano, era mio padre. Lentamente si sedette accanto a me sul mio letto.

“Renesmee, dato che i tuoi pensieri mi arrivano, ho saputo certe cose.”

“Tipo?” e che aveva saputo?

“Tipo quanto ti manca Jacob, e tipo il fatto che vorresti sapere qualcosa sul passato riguardante me e tua madre, ma non hai il coraggio di chiederlo” era vero, era tutto vero. Volevo sapere, volevo capire, volevo conforto. Ma le parole erano troppo difficili da far uscire. E quindi non dissi mai niente a nessuno.

Ora che papà sapeva tutto però era più semplice.

“Sì, è vero…” dissi timidamente.

“Ti va ti parlare?” non potevo desiderare di meglio. Potevo risolvere tutti i miei dubbi. E ricevere conforto sul fattore Jacob.

“Certo, papà”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Spero che il capitolo vi sia piaciuto, me lo recensite? Bacioni.

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Capitolo 20
*** PASSATO ***


Grazie mille a chi mi segue e recensisce, come sempre. Continuate così.

Un grazie speciale a GIADA e MICAELA. Voi che leggete la mia storia, e che mi fate morire dalle risate tutti i giorni. Vvb. W il lupo z…..    vabbe non continuo senò Miki mi uccide xD

 

Comunque sia ecco qua il nuovo capitolo =) baci.

 

 

 

 

Sangue e Pelliccia

 

 

 

 

CAPITOLO 19- PASSATO

 

Pov Renesmee

 

 

Papà mi fissava con occhi pieni di comprensione, pronto ad iniziare il suo discorso.

“Allora Nessie, inizierò a raccontarti un po’ di me e della mamma, da quel discorso arriverò anche a Jacob.” Mi disse sorridendo.

“Ok”

“Allora, devi sapere che io e la mamma ci siamo conosciuti…”

 

Il pomeriggio passò velocemente. Io rimasi immersa nei racconti di mio padre per cinque ore, senza stancarmi mai. Quando mi raccontò la loro storia le lacrime mi varcarono il viso. Rimasi senza parole di fronte al loro amore, era così fantastico. Rimasi senza parole dinanzi a papà, che era riuscito a resistere al richiamo del  sangue della mamma per amore, e rimasi senza parole dinanzi alla mamma, che era andata anche in contro alla morte… per amore.

Mi raccontò del loro primo incontro, del loro primo bacio, di quanto a papà piacesse osservarla dormire. Mi raccontò di James, Victoria e Laurent. Mi raccontò dell’ abbandono di mio padre nei confronti di mia madre e del “viaggetto” dai volturi, e della forza di mia madre nell’andarlo a salvare in Italia. Mi raccontò anche del loro matrimonio, e del loro viaggio di nozze.

E poi mi raccontò della gravidanza di mia madre. E mi sentì tremendamente in colpa, e affondai il viso nel torace di mio padre nella ricerca di un conforto che arrivò subito. Dovevo assolutamente ringraziare la mamma per avermi fatta… nascere.

E poi mi raccontò di Jacob. Mi disse che era innamorato di mia madre, ma che ora era soltanto un amico, un grande amico. Mi disse che Jacob era una persona a cui dovevo volere bene, e di cui mi potevo fidare, sempre.

E infine mi raccontò dei Volturi. Loro, che mi volevano uccidere. E rimasi senza parole quando mi disse che si erano schierati tutti dalla nostra parte, lupi e vampiri, per difendere… me…

 

Rimasi sdraiata sul letto in camera mia da sola. Mentalmente ripercorsi tutto il discorso di mio padre. E per la prima volta mi resi conto di quanto fosse bello l’amore. Anche io volevo essere amata, da una persona unica. E l’avrei trovata, prima o poi.

Mi alzai lentamente dal letto e scesi di sotto dove trovai la mamma intenta a prepararmi la cena.

“Tesoro!” mi disse sorridendo.

“Mamma, dov’è papà?”

“E’ andato a caccia con zio Emmet, avevi bisogno di lui?”

“No, no, volevo parlare con te, papà ti ha detto che abbiamo parlato?”

“Sì, me l’ha detto, dimmi pure”

Istintivamente la abbracciai e iniziai a piangere. Tra i singhiozzi sussurrai un “grazie mamma, ti voglio bene”.

Lei si sedette sul divano e mi fece accomodare sulle sue ginocchia. Anche se ormai avevo 17 anni lei continuava a prendermi in braccio. E a me questo piaceva.

“Tesoro, anche io ti voglio bene, ma di cosa devi ringraziarmi?”

Presi fiato e misi a tacere i singhiozzi.

“Bè, grazie di tutto, ma principalmente di avermi dato la vita. So che hai rischiato la tua tenendomi in pancia, anzi, l’hai buttata via la tua vita, per me…” i singhiozzi ripresero svelti, era vero. Mia madre era stata trasformata in vampiro a causa mia.

“Oh tesoro, ti prego non dire queste cose. Io non ho buttato via la mia vita, anzi, grazie a te ho avuto proprio la vita che volevo. Se non ci fossi stata tu magari tuo padre non avrebbe mai ceduto, e io sarei ancora umana.”

“Grazie mamma, e a proposito, ora ho capito perché tu e papà vi amate tanto, e così bella la vostra storia”

Sta volta fu lei ad abbracciarmi, restammo in quell’abbraccio per molto tempo, ma nessuna delle due aveva intenzione di staccarsi. Era un momento perfetto, unico. Io e la mia mamma.

Fummo interrotte da un rumore, qualcuno stava entrando a casa.

“Sono io” strillò. Era mio padre. Era tornato.

Entrò in cucina a ci trovò ancora impegnate in quell’abbraccio.

“Ah! I miei angeli!” disse lui. Era così bello quando ci chiamava così… i suoi angeli.

Si unì anche lui a quell’abbraccio. Ora tutto era perfetto.

Così, in quell’abbraccio che sapeva così tanto di affetto, sarei potuta rimanere anche in eterno.

“Vi voglio bene” sussurrai.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Allora? Vi è piaciuto il nuovo capitolo??? Recensite?? Bacioni.

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Capitolo 21
*** INFERNO PERSONALE ***


Eccomi quaaaaa!!!! =)

Ringrazio come sempre chi mi segue. Vi adoro!

Voglio ringraziare in particolare:

 

 never leave me

Twilighters95

 noe_princi89

 luce_94

 BaBa88

 foglietta no yoko

 gattomania96

 __GiAdA__

 

che hanno commentato i miei ultimi capitoli… grazieee! =)

 

Ma passiamo al capitolo. Finalmente è arrivato il capitolo POV JACOB. Poverino il nostro lupetto sofferente… ma… buona notizia… fra poco….

Stop! Non dico altro! xD

Ecco il capitolino.

 

 

 

 

 

 

Sangue e Pelliccia

 

 

 

 

CAPITOLO 20- INFERNO PERSONALE

 

Pov Jacob

 

 

Il dolore era orrendo e massacrante. Non resistevo più.

L’istinto mi diceva di correre veloce, andare da lei, dal mio piccolo angelo. Ma non potevo, non dovevo!

Eppure mi sarebbe bastato semplicemente sentire la sua voce, sapere che stava bene. Ma non potevo permettermelo.

Mi  sarebbe bastato un minimo contatto e sarebbe arrivato un odio che forse le sarebbe costata la vita, e questo non potevo permetterlo, no, mai.

Resisti Jake, mi continuavo a ripetere. Ma era inutile.

Ora capivo cosa provava Edward a stare lontano da Bella. Che stupido ero stato a giudicare che non soffrisse. Eccome se soffriva.

 

In quel momento avrei preferito morire. La lontananza da Nessie era una cosa indescrivibile. Sofferenza pura.

Ogni mese telefonavo a Bella, per informarmi di come stava lei, la mia piccola Nessie.

L’ultima telefonata era stata straziante… “Hey Jake! Tutto bene, Renesmee è arrivata al capolinea. Finalmente dimostra 17 anni. Dovresti vederla, è bellissima. L’abbiamo iscritta a scuola, e ha conosciuto nuovi amici.” Queste erano state le parole di Bella.

Diavolo, il mio imprinting arrivato all’età di 17 anni.

Lo sapevo, era di sicuro bellissima, più del sole e della luna.

La mia anima gemella con la mia stessa età. Un solo difetto: io non ero accanto a lei.

Per fortuna ci furono delle parole che mi diedero la forza di andare avanti… “gli manchi tanto, Jake. E ti sta aspettando.” Era stata Bella a dirmelo, in una telefonata.

E questa frase mi aveva riscaldato il cuore. Oh mio piccolo angelo, aspettami, arriverò.

 

Ormai mancavano solo più due mesi al mio ritorno. L’impazienza mi uccideva. Andiamo Jake, resisti ancora un po’! Mi continuavo a ripetere.

Ma era inutile, non riuscivo a mettere a tacere i miei pensieri. Ogni minuscola cellula del mio corpo desiderava solo una cosa, lei.

Passavo le giornate in un hotel a Monaco. Non uscivo mai. Non ne avevo la forza, o forse non ne avevo la voglia.

Il mio inferno personale, ecco che cos’era quella stanza per me.

Mi trasformavo parecchie volte, perché non riuscivo a trattenere la rabbia, la rabbia di non averla accanto, e di pensare, e sapere che lei aveva già di sicuro qualcuno al suo fianco.

Cazzo che vita di merda.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

So che questo capitolo è un po’ cortino, ma… non avevo l’ispirazione xD

Recensite comunque?

baci

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Capitolo 22
*** ATTESA ***


Eccomi qua =)

Rullo di tamburi…… tatatatatata! Fra pochissimo ritorna il lupacchiotto!

 

 

 

 

Sangue e Pelliccia

 

 

 

 

CAPITOLO 21- ATTESA

 

Pov Renesmee

 

 

 

Il tempo passava lentamente, molto lentamente.

La scuola mi piaceva, avevo conosciuto parecchia gente nuova. Micol, Lara e Megan mi stavano sempre accanto. Eravamo diventati buoni amici.

 

Un giorno come un altro eravamo seduti al nostro tavolo. Io, Megan, Lara e Micol.

“Sembrate fidanzati!” l’esclamazione era rivolta a Megan e Micol da parte di Lara.

Secondo Lara loro due erano troppo appiccicati.

“Ma va! Siamo solo amici! Però, migliori amici!” rispose Micol. Era vero, loro erano migliori amici.

“E tu Nessie? Hai un migliore amico?” mi chiese Lara.

Eccola, era la fitta al cuore. Forte e dolorosa, che compariva quando si parlava di lui.

Io ce l’avevo il migliore amico. Ma non c’era più. Era andato via. E chissà fra quanto tempo sarebbe ritornato.

“Sì, ce l’ho. Però si è trasferito, tornerà tra un po’.”

“Ah, mi dispiace” mi disse Megan, sempre gentile.

Poi continuarono a parlare. Argomento: lezione di biologia.

Sulle prime seguivo il loro discorso. Ma poi fui distratta da un pensiero nuovo e insistente.

Chissà fra quanto tempo sarebbe ritornato. Era questa la domanda che mi ero fatta poco prima mentalmente.

Cercai di calcolare mentalmente i mesi della sua lontananza. Ormai non li contavo più.

Ogni mese equivaleva ad un’eternità.

Dicembre, gennaio, febbraio… quanto aveva detto Jake? Un anno o poco più?

Hey ma…ma…ma sarebbe dovuto tornare a settimane… a giorni!

Si! Jake! Jake sarebbe tornato!

Esclamai un “sì” forte e un sorriso mi si dipinse sul viso.

“Hey Nessie che è tutta sta euforia?”

“Tutto ok tranquilli” risposi pensierosa.

Ma qualcosa era diverso. I miei pensieri non erano più quelli negativi dei giorni precedenti.

Ora i miei pensieri erano pieni di gioia.

Jake, il mio lupo, il mio migliore amico, finalmente sarebbe tornato.

Mi guardai intorno, cercando di contenere l’euforia che fra un po’ mi usciva fuori perfino dagli occhi.

Mi guardavano tutti, come al solito.

Ok, ero carina, però dateci un taglio con tutti questi sguardi!

Meno male che non c’era papà. Mi sa che nelle menti dei miei compagni c’erano anche pensieri non molto “puri”.

Lasciai cadere lo sguardo sui miei vestiti.

Avevo degli stivaletti neri, una mini gonna a balze nera e delle calze bianche. Il tutto accompagnato da una magliettina nera e una giacchetta bianca.

I miei boccoli ramati ricadevano morbidi sulle spalle, proprio come piaceva portarli a me.

Ok, devo dire che ero un tantino più bella delle altre ragazze. Che ci vuoi fare…fascino vampiresco!

 

La campanella che suonava la fine della pausa pranzo trillò. Ci alzammo lentamente e ci dirigemmo verso la lezione. Matematica.

Trovai la lezione decisamente noiosa. Sapevo già tutto.

Per tutta la lezione continuai a scarabocchiare su un foglio, cerchi, stelline e crocette. Che arte eh?

Dopo matematica ci fu Spagnolo.

Altro massacro. Parlavo lo Spagnolo perfettamente.

Mi era stato insegnato dai miei genitori nei primi mesi di vita. Non avevo certo bisogno di frequentare lezioni. Ma mi ci dovevo abituare, se volevo stare con gli umani.

 

Finalmente la campanella dell’ultima ora trillò. Finito, alleluia.

Mi avvicinai vicino al banco di Lara. avevamo Spagnolo insieme.

“Su, hai finito di ritirare? Dobbiamo andare” gli chiesi.

Lara era estremamente lenta nel rifare la cartella. Ma aspettarla non mi pesava.

“Fatto” disse, e ci incamminammo verso l’uscita.

In corridoio c’erano ancora altri studenti. I soliti ritardatari pensai.

“Bè Nessie, ci vediamo domani. Ciao!”

Mi disse lei. Io ricambiai con un sorriso.

 

Mi diressi verso il boschetto, pronta per una corsetta per tornare a casa.

Stavo per inoltrarmi nel bosco quando mi sentì chiamare da una voce familiare.

“Renesmee!” mi voltai, era mia madre.

Accanto alla Volvo di mio padre c’erano proprio tutti.

Mamma, papà, gli zii Emmet e Jasper, le zie Rose e Alice, e perfino i nonni Carlisle e Esme.

Ma c’era anche un’altra sagoma.

Scrutai bene, non poteva essere realtà. Forse era solo la mia immaginazione.

No, non era possibile. Era… era… era… era lui!

 

 

 

 

 

 

Mi lasciate un commentino? =)

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Capitolo 23
*** ARRIVO ***


Eccomi! Haha ansiose e?!

Potrei farlo tornare indietro… ma no scherzo xD

Comunque sia questo capitolo è POV Jacob.

Recensite?

Andate a vedere su EFP… ho scritto una nuova ff divertente. Si chiama io sono Kristen Stewart.

Bè… non vi trattengo di più… 3…2…1… go! =)

 

 

 

 

Sangue e Pelliccia

 

 

 

CAPITOLO 22- ARRIVO

 

Pov Jacob.

 

 

 

Sapete quando la felicità ti esce perfino dagli occhi fra un po’? Ecco, quello era il mio caso.

L’attesa era finita, i mesi erano passati. Insomma, Jacob sarebbe tornato!

Finalmente avrei rivisto la mia Nessie. Chissà come sarebbe stata bella.

Feci le valige velocemente, molto velocemente.

Non volevo rimanere in quel maledetto hotel un attimo di più. Volevo solo tornare da lei.

Mi diressi all’aeroporto. Poche ore e sarei arrivato a casa.

Il viaggio fu terribile, non per il confort, ma perché l’attesa mi uccideva letteralmente.

Volevo dormire, magari mi sarei rilassato un pochino, ma chi ne era capace? Insomma, stavo per rivedere Nessie, il mio imprinting.

Già me la immaginavo, una bellezza da copertina.

Finalmente il viaggio finì. Scesi velocemente. Troppo velocemente, e travolsi una vecchietta.

Lanciai uno sguardo alla sala d’attesa dell’aeroporto.

Eccoli là, i lupi e i vampiri. Ad aspettarmi.

Cavolo, c’erano i Cullen al completo! E naturalmente tutta la mia famiglia.

Ma onestamente non mi importava di loro, io volevo lei, la mia stella.

Mi resi conto che dire Cullen al completo era scorretto. Lei non c’era!

Forse il nuovo fidanzato non l’aveva lasciata venire. Sì ne ero sicuro, era già fidanzata.

“Jake! Finalmente!” mi dissero tutti, e pian piano iniziarono ad abbracciarmi.

Mi chiesero come era andato il viaggio. Risposi bene, ma distrattamente.

Mi soffermai da Edward e Bella.

“Hey Jake! Che bello che sei tornato!” mi disse Bella. Mentre rideva, anzi, stavano ridendo tutti.

Che c’era? Si vedeva così tanto che cercavo lei?

“Sì Jake, si vede tanto che cerchi lei!” mi disse Edward. Cavolo, il suo stupido potere del leggere nel pensiero. Ma io ero ancora più stupido perché non ero riuscito a trattenere i pensieri.

“Bè… lei non c’è?” chiesi timidamente. In fondo erano i suoi genitori.

“No, Jake, lei è a scuola. Volevamo farle una sorpresa, per cui non le abbiamo detto niente”

“Ah, ok” lo sapevo, non era venuta perché stava col fidanzato. Lo sapevo. Altro che scuola!

Ci dirigemmo fuori, pronti per tornare a casa.

“Jake, vieni con noi?” era la voce di Bella. Sì, era meglio tornare a casa con loro, avremmo potuto parlare di Nessie.

“Ok”

Salii in macchina, e notai Edward ridere.

“Tranquillo Jake, Nessie non ha un fidanzato. E’ troppo occupata a pensare al ritorno del suo migliore amico per averne uno!” Cosa? Era la verità? Davvero Nessie mi aspettava? Davvero Nessie non aveva un fidanzato?

Wow.

“Ah, wow.” Dissi.

“Sai, dovresti vederla, è bellissima.” Mi disse Bella.

Certo che sarebbe stata bellissima. Lo sapevo. Lei era la mia principessa, lei era tutto per me.

“Gli sei mancato tanto.”

“Davvero?”

“Sì”

“Ma perché non le avete detto del mio arrivo? Insomma, se le mancavo tanto le avrebbe fatto piacere che fossi arrivato”

“Sì, è vero. Però volevamo farle una sorpresa.”

“Ora dove andiamo?” chiesi dubbioso. Io volevo andare solo in un posto. Da lei.

“Andiamo a scuola, da Renesmee. Esce fra circa mezz’ora”

“Oh si!” esclamai. Evvai, fra circa mezzora avrei visto Nessie.

Il cuore mi pulsava a mille. Sembrava che volesse uscire fuori.

In poco tempo ci trovammo nel cortile della scuola. Non c’era ancora nessuno. Mancava ancora un quarto d’ora.

Andiamo Jake, hai resistito un anno e più, e non riesci a resistere ad un quarto d’ora? Mi ripetevo senza ottenere successo.

Scendemmo dalla macchina, e come noi fecero anche gli altri.

“Allora cagnolino, com’è stata la vacanza?” e da chi poteva mai venire una battuta del cazzo come quella. Logico. Rose.

“Senti, hai bisogno di una battuta sulle bionde?” risposi acido.

“No grazie, a me basta che non ti ecciti in luogo pubblico quando vedrai Renesmee.”

Tutti scoppiarono a ridere.

Era davvero così bella? Wow.

All’improvviso la campanella trillò e le porte dell’uscita si spalancarono accompagnate da una folla di studenti.

Cercai con lo sguardo di individuarla, ma era impossibile. Non sapevo nemmeno com’era fatta!

All’improvviso vidi una ragazza bellissima fra la folla. Oddio Jake, che ti sta succedendo?

Non puoi guardare altre ragazze, non puoi! Puoi solo guardare Nessie, solo Nessie!

Mi sentivo un mostro, ero venuto qui per la mia Nessie e mi ero lasciato abbagliare da un’altra ragazza.

Però quanto era bella…

 

 

 

 

 

 

 

Recensione piccina picciò??

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Capitolo 24
*** LEI ***


Hahaha! Eccomi qua?

Finito male l’altro capitolo? xD

Questo è ancora pov Jacob. Poi inizieranno i pov Renermee…

Me lo recensite? Grazie mille a chi mi segue.

Vi ricordo di dare un’ occhiata alla ff  Io sono Kristen Stewart.

E’ mia, spera vi piaccia.

 

 

 

 

 

Sangue e Pelliccia

 

 

 

CAPITOLO 23- LEI

 

Pov Jacob

 

 

 

 

Ero lì. In quel cortile pieno di ragazzi e ragazze che uscivano allegramente dalla scuola.

Ero lì, per la mia Nessie, e io che facevo? Guardavo un’altra ragazza. Mi facevo schifo da solo.

Eppure quella ragazza era bellissima.

“Jake!” oh cazzo, era Edward. Di sicuro aveva letto i miei pensieri. Come minimo mi avrebbe ammazzato.

No, ma aspetta un attimo. Rideva. Rideva!

“Jake, non c’è niente di male a fissare quella ragazza!” lo fissi stranito. Era diventato scemo tutto d’un colpo?!

“Edward ma che cavolo stai dicendo? Dovrei guardare solo Nessie io!”

Lui continuò a ridere.

“E’ proprio questo il punto! Quella ragazza è Nessie!”

Oddio. Il cuore mi stava uscendo, lo sentivo.

Quella tale bellezza era la mia Nessie?

Ok, mi sentivo il ragazzo più fortunato del mondo. In fondo se quello che Edward e Bella avevano detto era vero, anche lei mi stava aspettando con tanta ansia.

“Davvero? Quella è Nessie? Wow!” dissi ancora sbalordito.

Immediatamente tornai con lo sguardo a fissarla tra la folla. Stava parlando con un'altra ragazza.

Dio che splendore. Non avevo mai visto una ragazza tanto bella in vita mia.

Lei, il mio imprinting.

La fissai bene. Portava una mini gonna nera e sopra una maglietta scollata.

Voleva proprio farmi morire al primo colpo.

Guardai quelle gambe lunghe e slanciate.

Guardai il suo seno perfetto e pieno.

Guardai le sue labbra morbide e rosee.

Se questo è un sogno non svegliatemi mai.

“Renesmee!” la voce di Bella mi distolse dai miei pensieri. E che pensieri!

Al suono della voce di Bella si voltò.

Stupenda. Sublime. Divina.

La cosa più bella che avessi mai visto.

Vidi il suo sguardo incerto posarsi sui suoi famigliari.

Fino ad arrivare al mio.

Ok, se non facevo un infarto in quel momento non avrei mai più rischiato di farlo.

Vidi i suoi occhi brillare appena mi videro.

Sicuramente anche i miei fecero lo stesso.

Improvvisamente la vidi correre. Correre verso di me!

“Jake! Jake! Sei tornato! Finalmente! Non sai quanto ti ho aspettato!” mi disse mentre correva.

Mi sembrò di avere il cuore incendiato talmente ero felice.

“Renesmee! Eccoti! Non sai quanto ho aspettato di rivederti!” era vero, l’avevo aspettato in una maniera assurda.

Non me ne resi conto che me la ritrovai in braccio. Abbracciata forte a me, e con le lacrime agli occhi.

Oh Nessie, piangi perché sono tornato. Non ci può essere sensazione più bella al mondo.

L’abbracciai forte stringendola a me.

Affondai il viso tra i suoi boccoli ramati.

Profumavano di fragola.

Restammo per un po’ abbracciati e poi si staccò.

“Jake sono felicissima.”

“Anche io Nessie, non sai quanto ho aspettato di tornare. Sei diventata grande. Sei diventata bellissima”

“Grazie Jake, mi sei mancato tanto” e tornò ad abbracciarmi. Non avrei voluto staccarmi mai da lei. Mai.

“Bè, ora possiamo anche tornare a casa. Tanto poi potrete andare in giro e raccontarvi tutto.” Disse Bella sorridendo.

E così fecimo, salimmo in macchina. Nessie non si staccò un attimo da me per tutto il viaggio.

Continuava a ripetermi che le ero mancato tanto. E io facevo lo stesso.

Finalmente ce l’avevo fatta. Ero tornato da lei.

Ora tutto era perfetto.

 

 

 

 

 

 

 

 

Piaciuto il capitolino?

Recensite?

Vi ricordo di dare un’ occhiata alla ff  Io sono Kristen Stewart.

E’ mia, spera vi piaccia.

 

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Capitolo 25
*** FIGURACCIA ***


Eccomi di nuovo =)

Scusate per l’attesa ma non ho più avuto tempo.

Come sempre se avete tempo andate a vedere la mia ff Io sono Kristen Stewart

 

 

 

 

 

Sangue e Pelliccia

 

 

 

CAPITOLO 24- FIGURACCIA

 

Pov Renesmee

 


 

Finalmente. Jake, il mio migliore amico era tornato.

Eravamo in macchina che tornavamo a casa. Io me ne stavo avvinghiata a lui. Mi era mancato così tanto il contatto con la sua pelle calda.

Ero davvero contenta. Tra poco avrei potuto parlare con lui, raccontargli tutto cosa mi era successo durante la sua lontananza.

Lo fissai.

Un’emozione forte mi travolse, come poco prima, quando l’avevo rivisto.

Era davvero bello.

Fissai le sue labbra morbide e mi venne voglia di assaggiarle.

Fissai i suoi pettorali scolpiti e mi venne voglia di accarezzarli.

Oddio, ma cosa mi stava succedendo?!

 

Improvvisamente mi tornò in mente un dettaglio.

Papà stava ascoltando tutti i miei pensieri.

Che figura di merda.

Vidi mio padre sorridere e più che mai odiai il suo potere.

 

Finalmente arrivammo a casa.

Io ero ancora avvinghiata a Jake. Chissà cosa pensava lui di me.

Scendemmo dalla macchina velocemente.

“Hey Jake, andiamo a fare una passeggiata? Ho così tanto da raccontarti!” gli dissi.

Ed era vero. Morivo dalla voglia di raccontargli tutto ciò che mi era successo.

“Certo piccola”. Piccola, mi aveva chiamata piccola. Che dolce…

Dio, ma che cosa mi stava succedendo?!

 

Ci dirigemmo verso il bosco, da soli, finalmente.

“Allora, raccontami tutto. Voglio sapere tutto. Mi sei mancata così tanto” mi disse con un sorriso bianchissimo.

Che sorriso…oddio dovevo smetterla.

 

“Anche tu mi sei mancato. Comunque, ho iniziato scuola e ho conosciuto nuovi amici. Sai, gli umani non sono così male. I miei migliori amici a scuola si chiamano Micol, Lara e Megan. Sono davvero simpatici”

“Migliori amici?” mi disse con un’aria di finte tristezza. Subito non capii, ma poi mi accorsi di dove voleva andare a parare.

“Eddai Jake! Lo sai che il mio migliore amico sei tu!”

Lui sorrise e mi abbracciò.

“Piccola, non sai quanto mi sono mancati i tuoi abbracci.”

Anche a me erano mancati. Molto.

“Allora, visto come sono cresciuta?” dissi staccandomi dal suo abbraccio e facendo un giro su me stessa.

“Nessie, sei cresciuta tantissimo. Pensa che non ti riconoscevo! E fattelo dire, sei diventata davvero bellissima!”

 

Booom. Bomba nucleare.

 

Bastarono le semplici parole sei diventata davvero bellissima per farmi andare in pappa il cervello.

Ma che mi stava succedendo?

Insomma, eravamo migliori amici, era logico che mi dicesse una cosa del genere.

Eppure, bastò per farmi andare le guance in fiamme.

Nessie, riprenditi! Mi dissi mentalmente.

“Hem, gr-grazie. Anche tu.” Dissi impacciata, molto impacciata.

Già, impacciata così non lo ero stata mai.

“Grazie Nessie, ma io sono sempre stato così. Non sono cambiato!” mi disse ridendo.

Certo, era ovvio che non era cambiato. Lui non cresceva più!

Ma che cavolata avevo sparato? Mah…

“Sì certo.” Ok, dovevo deviare il discorso, e subito. Non potevo permettermi altre figure di merda.

“E tu invece? Cosa hai fatto in questo anno?” dissi. Ok, forse ero riuscita a salvarmi dalla prossima figuraccia.

“Niente. Sono stato chiuso in una camera di hotel tutto il tempo. Stavo troppo male.”

Cosa? Perché stava troppo male?

“Perché? Perché stavi troppo male?”

Lo vidi prima sbiancare e poi arrossire violentemente.

Wow, l’avevo messo in imbarazzo.

Ma ancora non capivo il perché…

“Bè… stavo male perché mi mancavi tu, Nessie. Mi mancava la mia migliore amica.”

Rimasi di stucco a quelle parole. Sì, lo sapevo che era triste per la lontananza.

Ma non credevo fosse così tanto triste al punto di rinchiudersi per un anno e più in una camera d’albergo.

 

Mi voleva davvero bene…

 

Lo abbracciai nuovamente.

Le sue braccia erano calde e accoglienti. Mi sentii protetta nel suo abbraccio, come quando ero piccolina.

 

“Ti voglio bene Jake.”

“Ti voglio bene Nessie”.

 

 

 

 

 

 

 

 

Piaciuto? Recensite?

Come sempre se avete tempo andate a vedere la mia ff Io sono Kristen Stewart

 

 

 

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Capitolo 26
*** PICCOLA ***


Eccomiiiii!!!! Sono tornata!

Vi ho fatto aspettare un po’… scusate!!!

Inoltre se mi avete inviato delle mail chiedo scusa ma non le ho ricevute…

Ebbene sì, il mio computer è un coglione xD

Comunque sia se vi va di scrivermi per due chiacchere questo è il mio indirizzo…   soffiotta@libero.it

Vi aspetto! =)

 

E ora passiamo al capitolo… questo è un pov Jacob. Ed è il capitolo precedente visto dalla parte del nostro lupacchiotto.

Ringrazio come sempre chi mi recensisce i capitoli. Vi adoro!

E poi vi ricordo di andare a leggere l’altra mia ff… Io sono Kristen Stewart

 

 

 

 

 

 

Sangue e Pelliccia

 

 

 

Pov Jacob

 

CAPITOLO 25- PICCOLA

 

 

 

Sì, finalmente, finalmente ero tornato.

Ero tornato da lei, la mia piccola stella. Il mio raggio di sole.

Lei, l’unico motivo per cui valeva la pena restare su questa terra. Nessie.

 

Eravamo in macchina, stavamo tornando a casa. Al volante c’era Edward e accanto a lui Bella.

Mi voltai. La mia piccola Nessie era lì, avvinghiata a me e sorridente.

Quanto era dolce, e quanto era bella.

Improvvisamente si voltò a fissarmi. Aveva un sorriso stupendo. Il più bello di tutti.

E poi, quelle labbra così vellutate.

E le forme. Oh che forme! Così perfette, così definite.

Oh Nessie. Non sai che ti farei…

Basta! Non dovevo pensare a quelle cose! Non con Edward che mi ascoltava per lo meno!

Sentii un movimento nei miei boxer. Oh no!

Dovevo resistere.

Però… come potevo?! In fondo lei era lì, bella come il sole, e appiccicata a me.

Era una tortura resistere! E i miei pensieri meno limpidi continuavano a passarmi per la testa.

 

Finalmente arrivammo a casa.

“Hey Jake, andiamo a fare una passeggiata? Ho così tanto da raccontarti!” mi disse Nessie.

Sì, anche io avevo così tanto da dirle. E poi, non vedevo l’ora di stare un po’ con lei… da soli.

“Certo piccola” le dissi. Piccola, l’avevo chiamata piccola. Forse era meglio tenersi a bada con i soprannomi.

Insomma, ormai piccola non lo era più. E quell’aggettivo avrebbe significato tutt’altro. Anche se infondo era la pura verità.

 

Ci dirigemmo verso il bosco. Ok, nessuno prendeva la parola.

La fissai e la vidi arrossire.

Wow.

Decisi di salvare la situazione allora…

“Allora, raccontami tutto. Voglio sapere tutto. Mi sei mancata così tanto” le dissi.

Mi sembrava la cosa da dire più giusta. In fondo se avessi seguito i miei istinti le sarei saltato addosso a baciarla.

Trattieniti Jake, mi ripetevo.

“Anche tu mi sei mancato. Comunque, ho iniziato scuola e ho conosciuto nuovi amici. Sai, gli umani non sono così male. I miei migliori amici a scuola si chiamano Micol, Lara e Megan. Sono davvero simpatici” mi disse lei, sorridendo.

Aspetta, aveva detto che le ero mancato. Che dolce.

E poi… migliori amici?! No!

Sapevo che come fidanzato non potevo starle vicino, ma almeno volevo essere il suo migliore amico!

“Migliori amici?” dissi.

Subito lei lesse la mia perplessità nei miei occhi. Cavolo mi conosceva davvero bene.

“Eddai Jake! Lo sai che il mio migliore amico sei tu!” sorrisi. Che belle parole che mi aveva appeno detto. E di fatti non resistetti.

L’abbracciai forte. Dio che bello averla fra le mie braccia.

“Piccola, non sai quanto mi sono mancati i tuoi abbracci.” Le dissi.

E come era vero. Mi erano mancati come l’ossigeno nei polmoni.

 

“Allora, visto come sono cresciuta?” disse staccandosi dal mio abbraccio e facendo un giro su se stessa.

Oddio Nessie, non fare così ti prego. In questo modo davvero non posso resisterti!

Cercai di rimanere lucido, cosa alquanto impossibile.

“Nessie, sei cresciuta tantissimo. Pensa che non ti riconoscevo! E fattelo dire, sei diventata davvero bellissima!” dissi cercando di non balbettare.

“Hem, gr-grazie. Anche tu.” Wow. L’avevo fatta arrossire.

Aspetta un attimo… cosa aveva detto? Anche tu?? Wow. Jake, stai calmo. Non fare risvegliare il tuo amichetto là sotto come è successo prima.

Ok, mi ci voleva una risposta distaccata.

Ci sono.

“Grazie Nessie, ma io sono sempre stato così. Non sono cambiato!”

“Sì certo.” La vidi di nuovo arrossire violentemente. Wow. Veramente le facevo questo effetto?

“E tu invece? Cosa hai fatto in questo anno?” mi chiese.

Risposi, sinceramente.

“Niente. Sono stato chiuso in una camera di hotel tutto il tempo. Stavo troppo male.”

“Perché? Perché stavi troppo male?”

Vidi la sua espressione terribilmente preoccupata. Oh, no Nessie. Ora è tutto ok, tu sei qui con me…

“Bè… stavo male perché mi mancavi tu, Nessie. Mi mancava la mia migliore amica.”

Le dissi terribilmente a disagio. Mi era stato molto difficile pronunciare le parole la mia migliore amica.

Già, perché per me non era solo un amica. Per me era la ragazza che amavo con tutto me stesso.

Lei era la mia vita.

 

Le vidi un sorriso sul volto, e poi mi abbracciò.

Un abbraccio stupendo e pieno di sentimento.

Lei, la mia piccola principessa che da quando era nata mi aveva legato a sé. E da lei non mi sarei mai staccato. Mai.

“Ti voglio bene Jake.”

“Ti voglio bene Nessie”.

 

 

 

 

 

Finito il capitolino =)

Recensite?

Inoltre se mi avete inviato delle mail chiedo scusa ma non le ho ricevute…

Ebbene sì, il mio computer è un coglione xD

Comunque sia se vi va di scrivermi per due chiacchere questo è il mio indirizzo…   soffiotta@libero.it

Vi aspetto! =)

E poi vi ricordo di andare a leggere l’altra mia ff… Io sono Kristen Stewart

 

 

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Capitolo 27
*** VERNICE ***


Eccomiiiii!!!! Sono tornata!

Vi ho fatto aspettare un po’… scusate!!!

Comunque sia se vi va di scrivermi per due chiacchere questo è il mio indirizzo…   soffiotta@libero.it

Vi aspetto! =)

Ringrazio come sempre chi mi recensisce i capitoli. Vi adoro!

E poi vi ricordo di andare a leggere l’altra mia ff… Io sono Kristen Stewart

 

 

 

 

 

 

Sangue e Pelliccia

 

 

 

CAPITOLO 26- VERNICE

 

Pov Renesmee

 


 

Finalmente era tornato tutto alla normalità.

Ovviamente si fa per dire, dato che già la mia stessa famiglia di vampiri non era nella normalità.

 

Ma il mio migliore amico era tornato.

E con lui aveva portato un carico di felicità tutto per me.

Passavo tutto il giorno in sua compagnia, già, infatti avevo smesso momentaneamente di andare a scuola.

Volevo godermi Jake a tempo pieno dato che per un anno e più non lo avevo visto.

Non passava giorno senza che mi facesse ridere.

 

Ma c’era un problema.

E il problema ero io stessa. Da quando era tornato Jake non riuscivo più a vederlo solo come migliore amico.

Non voglio dire che non gli volevo più bene.

Era l’esatto contrario. Gli volevo troppo bene.

Infatti lo volevo sempre vicino, ma lo volevo come qualcosa di più.

Tipo qualcosa come un fidanzato. O giù di lì.

Sì, non ero esperta in questo campo. Avevo sempre disprezzato l’amore.

Ma solo perché non lo capivo e non l’avevo mai provato.

Ma da quando era tornato Jake era tutto cambiato.

Mi aveva fatto battere forte il cuore. E ogni volta che lo vedevo lo desideravo sempre di più.

Volevo che mi baciasse, che mi abbracciasse e che mi dicesse che mi amava.

Ma sapevo che non sarebbe mai successo.

Già, perché tutte le volte che tentavo di avvicinarmi un po’ di più a lui, lui mi respingeva prontamente. Cambiando argomento o prendendo le distanze da me.

Mi resi così conto che non provavamo gli stessi sentimenti l’uno per l’altra.

 

Inoltre si aggiungeva il fatto che mio padre leggeva tutti i miei pensieri.

Un inferno totale.

 

Un giorno ero seduta in salotto sul divano con i miei genitori.

Stavo aspettando Jake, come al solito.

Non sapevo dove saremmo andati.

Ma di una cosa ne ero sicura. Ci saremmo divertiti come matti.

Già, lui riusciva sempre a farmi sorridere, anche quando sembrava impossibile.

 

Mentre parlavo con i miei genitori sentii il campanello suonare.

Era arrivato.

Finalmente. Mi alzai velocemente dal divano, sfruttando la mia metà da vampira.

E ancora più velocemente mi diressi verso la porta.

Jake era lì, davanti a me. Bello come sempre.

Mi sembrò di aver un infarto quando si chinò a darmi un bacio sulla guancia per salutarmi.

Ma vidi che lo fece con molta discrezione.

Ovviamente non voleva farmi intendere male.

Peccato.

“Hey Jake, finalmente ti stavo aspettando!” gli dissi cercando di riprendermi dal quasi infarto di poco prima.

“Davvero? Scusa piccola, ma ho avuto un contrattempo.”

“Allora, dove andiamo oggi di bello?”

“MMM… ti porto al mio vecchio garage. Sto ricostruendo un’auto. Ed è arrivato il momento della vernice. Mi aiuterai?”

“Certo!” gli dissi.

Onestamente non mi importava molto di dove saremmo andati. Per me l’importante era stare con lui.

Salutammo i miei genitori e ci avviammo verso il suo garage.

Jake era a dorso nudo.

E resistere alla tentazione di saltargli addosso era molto complicato.

Ma mi applicai.

Arrivati al suo garage aspettai che parlasse.

“Bene, bisogna dipingere!” mi disse e intanto scoppiò a ridere.

E io lo accompagnai in quella risata così bella.

“Agli ordini capo! Che colore?” chiesi.

“Scegli tu piccola” piccola, adoravo quando mi chiamava così.

Ma, cosa aveva detto? Scegli tu? Cavolo, ma quella era la sua adorata macchina e lui mi lasciava piazza libera sulla scelta del colore.

“Jake, ho capito bene? Scelgo io?” chiesi sempre più perplessa. Sapevo quanto ci teneva a quella macchina.

“Sì Nessie, voglio che lo scegli tu il colore. Così tutte le volte che guiderò quest’auto anche se non sarai con me mi ricorderò sempre di quando scegliesti il colore. E mi ricorderò di questa giornata, che passeremo insieme nel dipingere la macchina.

Su, andiamo di là, così scegli il colore.”

Wow, come era dolce nei miei confronti.

Se solo potessi averlo…

 

Mi portò in un’altra stanzetta tutta in disordine e mi fece notare un piccolo scaffale sulla destra.

Era pieno di latte di vernice. Di tutti i possibili colori.

“Allora? Di che colore la facciamo la brum-brum?” mi disse scherzando.

Ovviamente il termine brum-brum l’aveva usato per prendermi un po’ in giro.

Infatti quando ero piccola chiedevo sempre quando arrivava Jake sulla sua brum-brum.

 

Tornai a fissare lo scaffale… blu… giallo… verde… nero… rosso… grigio…

C’erano proprio tutti i colori.

Ero indecisa, non ne avevo la minima idea.

Poi lasciai cadere gli occhi su una latta in alto in alto.

Rosso fuoco.

Rosso passione.

Rosso amore.

“Jake, ho scelto”

“Wow, spero che non la dipingeremo rosa barbie però. Sono nelle tue mani” mi disse ridendo.

Poi continuò.

“Allora addetta al colore quale sarebbe il verdetto? Macchina color…?”

“Rosso. Quel rosso lassù” dissi indicando la latta in alto.

Lo vidi alzare gli occhi e sorridere.

“Caspita piccola, non sapevo avessi così tanto gusto! E’ perfetto!”

Ero contenta di vederlo felice.

“E modestamente ho un certo gusto” dissi scherzando.

“Però è in alto, ci serve una sedia” disse lui guardandosi intorno alla ricerca di qualcosa su cui salire per prendere la latta di vernice.

Poi mi venne un’idea.

“Jake, se mi prendi in braccio e mi sollevi forse riesco a prenderla”

“Sì, hai ragione” disse allegro ma molto impacciato.

Mi girai con le spalle a lui e sentii le sue mani calde che mi tenevano i fianchi e mi sollevavano in alto.

Quel contatto mi provocò un brivido in tutto il corpo, nonostante il calore della sua pelle.

Presi la latta e Jake dolcemente mi rimise a terra.

Nel farlo, però, senza volerlo mi sollevò un po’ la maglietta.

Mi girai a vedere la sua espressione.

Era terribilmente imbarazzato.

“Scu..scusa” mi disse balbettando.

Scoppiai a ridere e lui fece lo stesso. Anche se non capivo il motivo del suo imbarazzo, infondo… se non gli interessavo che motivo c’era di sentirsi così?

“Su, andiamo a verniciare questa macchina” dissi.

E così facemmo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Piaciuto questo capitolo? Spero di si =)

Recensite?

Se vi va di scrivermi per due chiacchere questo è il mio indirizzo… 

 soffiotta@libero.it

Vi aspetto! =)

Ringrazio come sempre chi mi recensisce i capitoli. Vi adoro!

E poi vi ricordo di andare a leggere l’altra mia ff… Io sono Kristen Stewart

 

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Capitolo 28
*** TRATTENERSI ***


Eccomi ritornata!! xD

Scusate se vi ho fatte aspettare un pochetto =)

 

Comunque sia… questo è un pov Jacob… e il prossimo capiltolo… bè non dico altro xD

Dico solo che sarà una svolta x la storia =)

 

Mentre ci sono rispondo alle recensioni dell’ultimo capitolo…

Mi fa sempre piacere vedere i vostri commenti!

 

Never leave me: ossi =) sono tenerotti sti due =) peccato che ci siano tutti sti malintesi =)

Noe_princi89: waaa =) si l’hai azzeccato… il capitolo di fatti è un pov Jacob xD comunque sia tranquilla… tra poco ci sarà una svolta =)

Padfoot_07: be sn contenta che ti piace la mia ff =) e cmq tranquilla… tra poco se ne renderanno conto e poi… basta ho detto troppo xD

Ese96: u sisi =) sono d’accordo con te… quei due non hanno capito niente xD

Gattomania96: sn contenta che ti piaccia. Comunque fammi sapere cosa ne pensi anche dell’altra =)

 Twilighters95: eee… Nessie è un po scemotta e non se ne accorge =) ma fidati… anche Jake è nella stessa situazione! =)

Shiny Angy: hihihih sono contenta che ti piaccia!

Barbona_girl: hihi sono contenta che hai trovato la mia storia =)

Comunque sia ecco il nuovo capitolo =)

 

 

Vorrei solo ricordare alle “muse” Micaela e Giada che me lo potevano anche commentare il capitolo!!!! -.-“ (wàààààà la faccina era x Miki xD)-.-“ -.-“ -.-“

Comunque sia vi adoro. E invece di studiare che faccio? Esatto, scrivo =)

E poi… VERSO L’INFINITO E OLTRE!!!!!!!!!

Hauahuau

 

 

 

 


 

Sangue e Pelliccia

 

 

 

CAPITOLO 27- TRATTENERSI

 

Pov Jacob

 

 

 

 

E finalmente era tornato tutto alla normalità.

Sì, ero ritornato da lei. Nessie.

 

Ma quanto era bella…

Starle vicino era praticamente impossibile per me. Appena la vedevo tutta la mia forza di volontà spariva in meno di un secondo.

Fosse stato per me l’avrei presa e portata via. Solo io e lei, per sempre.

Ma a quanto pareva io non ero abbastanza per lei. Sì, perché ero sicuro, non ricambiava i miei sentimenti.

Sam diceva che un imprinting non ricambiato era abbastanza spiacevole. E io, come un coglione, annuivo e facevo finta di niente.

Anche se avrei voluto ammazzarlo. Insomma, a lui il suo imprinting lo ricambiava. E lui era felice e contento.

Perché allora continuare a ripetere che un imprinting non ricambiato era spiacevole? Lo sapevo già di mio, e non avevo bisogno che qualcuno continuasse a ripetermelo, perché otteneva solo un risultato.

Il mio dolore.

Sì, perché il mio dolore aumentava sempre di più al pensiero di non poter avere Nessie per me.

 

La parte più difficile veniva quando si avvicinava a me in modo malizioso.

Lei ovviamente non lo faceva apposta, ma in realtà dentro di me scatenava una tempesta, e cercavo sempre di deviare la situazione.

In quei momenti credevo davvero di non resisterle.

Desideravo solo avvicinarla a me e baciarla con foga.

Volevo assaggiare le sue labbra morbide. Ma non potevo.

Lei non era mia.

 

Per fortuna avevo abbandonato la depressione dei mesi scorsi. Infondo ormai vicino a me avevo Nessie, e anche se era solo un’amica riusciva a mettermi il sorriso comunque.

Non passava giorno che non stessi insieme a lei. Eravamo inseparabili. La portavo alla riserva o anche semplicemente nei boschi.

Ma sempre insieme.

Lei mi raccontava tutto. Una volta decisi di chiederle se c’era qualcuno che le piaceva.

Ma lei mi rispose con un no deciso.

E a quel punto abbandonai tutte le mie speranze.

 

 

Una mattina come tante mi diressi verso casa sua. Sapevo che mi stava aspettando.

Lei mi aspettava sempre.

Suonai il campanello di casa Cullen.

Dovevo concentrarmi, da un momento all’altro mi sarebbe apparsa davanti bella come sempre. E dovevo mettere a tacere i pensieri meno puliti. Considerata anche la presenza di suo padre.

Poi la porta si aprì.

Nessie era lì, bella come sempre.

Indossava dei pantaloncini di jeans e una canotta azzurra.

Stupenda.

Sotto quei vestiti che le si aderivano a pennello si intravedevano le forme perfette.

Magnifica.

Mi ripresi dal mio stato di incoscienza quando lei iniziò a parlare.

“Hey Jake, finalmente ti stavo aspettando!”

Oh Nessie, davvero mi stavi aspettando? Fissai l’orologio del salotto.

Sì, un quarto d’ora di ritardo.

Mi inventai una scusa.

“Davvero? Scusa piccola, ma ho avuto un contrattempo.”

“Allora, dove andiamo oggi di bello?” mi chiese.

Già, a questo non avevo pensato. Dove l’avrei portata?

Poi mi venne un’idea.

“MMM… ti porto al mio vecchio garage. Sto ricostruendo un’auto. Ed è arrivato il momento della vernice. Mi aiuterai?” chiesi dubbioso.

Insomma, auto, vernici, garage. Non erano cose proprio strettamente da ragazze.

Ma se Nessie aveva preso almeno un po’ da sua madre magari trovava l’idea divertente.

E così fu.

 “Certo!”

Salutammo Edward e Bella, che, come al solito erano intenti a scambiarsi effusioni e ci avviammo verso il garage.

Non scambiammo parola durante il tragitto, forse perché era impossibile dato che Nessie correva, e io, dato che non ero trasformato, arrancavo a starle dietro.

Anche se dovevo ammettere che avevo una bella visuale.

 

In poco arrivammo al mio garage e ruppi il silenzio.

“Bene, bisogna dipingere!” le dissi ridendo.

“Agli ordini capo! Che colore?” era vero. A questo non avevo pensato.

Che colore?

Poi decisi di affidarmi a lei e al suo buon gusto, sperando immensamente che non mi dipingesse la macchina rosa Barbie.

“Scegli tu piccola” le dissi.

Vidi il suo volto diventare stupito e perplesso.

Sì, in effetti che dessi piazza libera su una scelta che riguardava la mia macchina era un caso raro.

Ma si trattava di Nessie.

E per lei tutto era concesso.

“Jake, ho capito bene? Scelgo io?”

“Sì Nessie, voglio che lo scegli tu il colore. Così tutte le volte che guiderò quest’auto anche se non sarai con me mi ricorderò sempre di quando scegliesti il colore. E mi ricorderò di questa giornata, che passeremo insieme nel dipingere la macchina.

Su, andiamo di là, così scegli il colore.” Le dissi. Era la verità. Più avevo cose che mi ricordavano lei meglio era.

 

La portai in un’altra stanza, quella dove tenevo lo scaffaletto con le latte di vernice.

“Allora? Di che colore la facciamo la brum-brum?” le chiesi ridendo.

La visi scrutare attentamente lo scaffale.

Passavano sotto i suoi occhi tutte le latte di vernice. Colore dopo colore.

“Jake, ho scelto” mi disse interrompendo la mia venerazione nei suoi confronti.

“Wow, spero che non la dipingeremo rosa barbie però. Sono nelle tue mani. Allora addetta al colore quale sarebbe il verdetto? Macchina color…?”

“Rosso. Quel rosso lassù” alzai gli occhi seguendo la sua indicazione.

Cavolo, rosso acceso.

Non avrei potuto scegliere di meglio.

Sì, dovevo ammetterlo, Nessie aveva gusto.

“Caspita piccola, non sapevo avessi così tanto gusto! E’ perfetto!”

“E modestamente ho un certo gusto”

Poi tornai a fissare la latta, e mi sorse un problema.

“Però è in alto, ci serve una sedia” le dissi. E mi misi alla ricerca di qualcosa su cui poter montare per afferrare la latta.

“Jake, se mi prendi in braccio e mi sollevi forse riesco a prenderla” mi disse.

Sì, era una buona idea. Però… prenderla in braccio? Sollevarla?

Aiuto, sarei di certo impazzito.

“Sì, hai ragione” le dissi.

Si girò di spalle davanti a me e io molto impacciatamente la afferrai per i fianchi e la sollevai.

Dio, avevo praticamente il suo sedere in faccia. Se non morivo adesso…!

Lei prese la latta e io delicatamente la rimisi a terra.

Nel farlo però ci fu un imprevisto.

La mia dannata mano alzò per sbaglio la sua canotta, che scoprì una grande quantità di pelle morbida e vellutata.

Imbarazzato come non mai sussurrai uno scu…scusa.

Lei si mise a ridere. Emettendo il suono che alimentava il mio udito. La sua risata.

Iniziai a ridere anche io, cercando di nascondere l’enorme imbarazzo.

“Su, andiamo a verniciare questa macchina” mi disse.

E così facemmo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Piaciuto questo capitolo? Spero di si =)

Recensite?

Se vi va di scrivermi per due chiacchere questo è il mio indirizzo… 

 soffiotta@libero.it

Vi aspetto! =)

Ringrazio come sempre chi mi recensisce i capitoli. Vi adoro!

E poi vi ricordo di andare a leggere l’altra mia ff… Io sono Kristen Stewart

 

 

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Capitolo 29
*** SCHIZZI DI VERNICE ***


Wààààà!!! Pronte??

Dico solo una cosa…

CAPITOLO DECISIVO!!! =)

Per cosa? Bè, questo scopritelo da soli xD

 

Comunque per prima cosa rispondo alle 11 recensioni. Siete fantastiche!!!

 

Noe_princi89: hihi sì, il povero Jake è proprio in piena crisi xD ma fidati… anche Nessie non scherza =)

Twilighters95: O già, anche il nostro Jake è nella stessa situazione di Nessie =) Comunque… ti è sorto il dubbio su cosa riguarda questo capitolo? Bè… come ho scritto sopra ti dico solo una cosa… capitolo decisivo!!! =)

Never leave me:  si si sono proprio dolci, ma fidati… in questo capitolo lo diventeranno mooolto di più xD

Barbona_girl: hihi curiosa di quando si riveleranno l’uno all’altro? Hihihi allora ti consiglio di leggere il capitolo =)

Lady_jake: wààà pronta x la gita?? Ti chiedo solo una cosa… ti prego… ho problemi di stabilità sulla neve… non vorrei causare valanghe x colpa tua xD capito?! Hihihi Tvb

GiOgGy StYlE 97: sì, sono d’accordo con te… Jake è moolto preso. Comunque sono contenta che ti sia piaciuto il pezzo dove corrono ^^ anche se credo che non serve essere un licantropo per avere una reazione come quella di Jake. Insomma, tutti i ragazzi l’avrebbero fatto xD

Ese96: non vedi l’ora?? =) Bè, allora ecco il nuovo capitolo =)

BaBa88: hihi sì, Jacob è proprio scemotto xD Comunque no, non è un pov Edward… quello ci sarà, ma lo posterò più in la =)

__GiAdA__: come ho detto alla compare Lady_jake vi prego… NON mi fate cadere sulla neve! Non ho stabilità! =) E poi Giada… oggi ti ricordi? Dalla scuola alla stazione minimo hai rischiato di cadere 20 volte xD Quindi mi potrei vendicare… xD (lo so, cosa alquanto impossibile xD) Comunque, secondo me Miki ci vuole far cadere sulla neve a tutte e due. Meglio difendersi. Magari ci portiamo un Fliston dietro per distrarla! Tvb

Shiny Angy: hihi come fatto a non capire di amarsi?? Hihi fidati… non lo so nemmeno io xD

Comunque, ho aggiornato anche Io sono Kristen Stewart l’altro giorno. Credo che tu l’abbia lette xD

_Lalla_: ma grazie cara! Ecco qua il nuovo capitolino =)

 

 

Ok, risposto alle recensioni =)

Grazie mille come sempre, mi fa piacere ricevere le vostre recensioni =)

Grazie anche ai 33 preferiti e ai 30 seguiti.

 

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Ultima cosa, se vi va andate a leggere anche l’altra mia ff. Io sono Kristen Stewart.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sangue e Pelliccia

 

 

 

 

CAPITOLO 28- SCHIZZI DI VERNICE

 

Pov Renesmee

 

 

 

“Su, andiamo a verniciare questa macchina” dissi a Jake ancora ridendo per la situazione imbarazzante di poco prima.

Rientrammo nel garage di poco prima dove la macchina ci aspettava.

Fissai la macchina dubbiosa. La carrozzeria era a dir poco orrenda. Macchie di colore ovunque.

Una vera schifezza.

Evidentemente rimasi troppo tempo con lo sguardo sulla macchina perché Jake se ne accorse.

“Hey Nessie, ci hai ripensato? Non vuoi più verniciare? Guarda che se è così non ce problema basta dirlo” mi disse lui triste.

Che stupida che ero.

Come avevo fatto a dargli un’impressione del genere?

Insomma, io adoravo passare del tempo con lui.

E di certo non mi spaventava verniciare un’auto. Optai quindi per dire la verità sulla mia temporale imbambolazione.

“Ma no Jake! Lo sai che mi fa piacere! E’ solo che a vedere questa macchina così c’è da mettersi le mani nei capelli! Insomma, ha una carrozzeria orribile!” dissi dando voce completamente ai miei pensieri.

Bè, forse completamente no. Infatti non avevo accennato al fatto che adoravo stare con lui perché se non l’avevo accanto andavo in astinenza.

Ma era meglio tralasciare.

Avrei ottenuto solo ulteriori delusioni.

Dopo che diedi voce ai miei pensieri, ok, solo a una parte dei miei pensieri, Jake iniziò a ridere.

Meglio, era stupendo quando rideva.

“Nessie, mi dispiace dirlo ma hai ragione!” disse ancora ridendo.

Bè, almeno non si era offeso.

“Allora che aspettiamo? Iniziamo!” dissi posando la latta rossa che avevo in mano sul pavimento a dir poco zozzo.

Cercai di aprirla ma era molto resistente.

Evidentemente era da un po’ che Jake non usava quella vernice.

I miei tentativi di sollevare il tappo erano invani.

Più provavo e più si chiudeva ulteriormente.

“Aspetta” mi disse Jake chinandosi accanto a me “ti aiuto”

Con le sue manone afferrò un cacciavite di ferro.

Immaginai per far leva su tappo.

Uffa, ma sempre lui doveva avere le idee intelligenti?

Con la mano sinistra afferrò il barattolo e con la destra fece leva con il cacciavite.

Nel farlo, però, sfiorò le mie mani, che erano rimaste ancora su quel barattolo.

Bastò quel contatto, per farmi fermare il cuore.

I miei battiti, che a differenza di quelli degli altri vampiri erano più veloci, rallentarono tutto d’un colpo.

Ma me lo aspettavo.

Era questo l’effetto che mi faceva Jake. Mi mandava letteralmente in orbita.

Quel contatto, così casuale e così inaspettato mi stordì parecchio.

Ma visi che anche lui ne rimase imbarazzato come poco prima.

Strano.

 

Mi ripresi dai miei pensieri con un “clap” proveniente dalla latta.

Finalmente Jake aveva tolto il tappo.

“Ok, ecco fatto” mi disse Jake con il suo sorriso lucente.

Si alzò e prese due pennelli dal bancone degli attrezzi.

Lentamente mi alzai anche io e afferrai il pennello che mi porgeva.

“Allora, iniziamo?” dissi entusiasta.

“Certo!” mi disse lui.

Immersi il pennello nel rosso vivo della vernice.

Sì, era decisamente un bel colore.

Con il pennello imbevuto di rosso fuoco mi diressi verso il cofano dell’auto.

Avrei iniziato da lì.

Jake fece uguale, e si posizionò di fianco a me.

“Wow!” dissi mentre diedi la prima pennellata sulla carrozzeria dell’auto.

Anche Jake iniziò a pennellare e iniziammo a scherzare per parecchio tempo.

Ridemmo e scherzammo ininterrottamente per almeno un’ora.

Quando a un certo punto Jake invece di dare la solita pennellata sulla carrozzeria disegnò una stella.

Fissai il disegno improvvisato, e successivamente vagai con il mio sguardo nel suo, con un’aria decisamente interrogativa sul viso.

“MMM… carina! Ma… che ci fa una stella sulla tua macchina?” chiesi.

“Tanto poi ci passi sopra altra vernice! Comunque sia questa è per te. Perché tu sei la mia stella”

Rimasi senza fiato alle sue parole.

Sì, era normale. Tra amici è così.

Il problema viene quando uno dei due, in questo caso ero io, interpreta in modo differente i segni dell’altro.

“Grazie Jake. Ti voglio bene” dissi terribilmente in imbarazzo dalle sue parole di poco prima.

“Dai, disegna qualcosa!” mi disse Jake.

Fosse stato per me avrei disegnato un cuore e gli avrei detto –tu sei il mio cuore-.

Ma mi resi conto che era meglio di no.

Feci come lui e disegnai una stella.

Ovviamente mi venne più sgangherata rispetto alla sua.

Dovevo ammetterlo, Jake aveva un vero e proprio dono nel disegnare.

“Anche tu sei la mia stella” gli dissi.

Alle mie parole seguì un silenzio terribilmente imbarazzante.

Per fortuna ci pensò lui con una battuta a riportare l’atmosfera divertente di poco prima.

“Comunque la mia stella è più bella” mi disse lui ridendo.

Decisi di stare al gioco.

Infondo mi piaceva.

“No, è più bella la mia” dissi cercando di rimanere seria ed imbronciata.

Ma naturalmente con Jake di fronte a me non ebbi risultati.

Iniziammo una serie di “è più bella la mia”, come due bambini di tre anni.

Ma che ci potevamo fare?

Noi ci divertivamo così.

 

Ad un certo punto Jake immerse due dita nella latta di vernice e mi schizzò di colore addosso.

Il primo istinto fu quello di mettermi a ridere ma lo tralasciai.

Falsamente arrabbiata, immersi a mia volta due dita nella latta e lo schizzai sulla maglietta bianca.

A reazione iniziammo a cospargerci di colore, tra le risate che non stavano a tacere.

Era questo il bello di Jake.

Riusciva a farmi divertire, sempre e comunque.

Continuammo per circa dieci minuti buoni.

Normalmente una ragazza normale avrebbe pensato e si sarebbe preoccupata del danno che avrebbe procurato quella vernice sul mio corpo e sui mie vestiti.

Ma infondo, io non ero una ragazza normale.

Dopo schizzi e schizzi ci fermammo.

Non per la stanchezza. No.

Semplicemente il colore era finito.

Ridevamo così tanto che avevamo mal di pancia.

Mi fissai, e fissai lui.

Eravamo cosparsi di schizzi di vernice rossa ovunque.

Sui capelli, sui vestiti, sulle braccia.

Malgrado questo però eravamo stati attenti a non sporcarci la faccia.

Insomma, la vernice sugli occhi può diventare veramente dannosa.

Lo visi fissarmi, per poi prendere parola.

“Aspetta, hai un po’ di vernice sul naso” mi disse ancora ridendo.

Tirò fuori dalla tasca un fazzoletto bianco e si avvicinò a me.

Mi strofinò con il fazzoletto sulla punta del naso per togliermi il colore.

Malgrado la stoffa sentivo il calore delle sue dita.

Una sensazione magnifica, unica.

Fissai i suoi occhi. Impegnati nel ripulirmi la punta del naso.

Che situazione buffa.

La sua testa era vicinissima alla mia.

Quanto avrei dato per baciarlo.

“Ecco fatto” disse.

Ma non si ritrasse.

Rimase lì vicino a me.

Eravamo occhi negli occhi.

Vicini come non mai.

Mi fissò e lentamente si avvicinò ancora di più a me.

E io feci lo stesso.

Tutto intorno c’era silenzio. Ma si potevano sentire benissimo i nostri battiti accelerati.

Le nostre labbra erano lì, divise solo da pochi centimetri.

Ci scambiammo uno sguardo pieno d’emozione e poi…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ma ciao!!! =)

Piaciuto il capitolo? Credo che vi sia piaciuto anche il finale xD

Comunque sia se ricevo parecchie recensioni domani posto il seguito =)

Quindi… recensite?? xD

 

 

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Ultima cosa, se vi va andate a leggere anche l’altra mia ff. Io sono Kristen Stewart.

 

X GIADA: e lo so… non potevo farlo finire così però… tranquilla… io lunedì non entro a scuola! Tanto saliamo sul pullman!!! xD

Hihihi TVTTB

 

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Capitolo 30
*** KISS ME ***


Sì, lo so. Mi volete uccidere.

Non ho scritto per un po’ ed ero in un punto decisivo. Lo so.

Ma credetemi. Ho già avuto la mia punizione. Sono stata tre giorni in gita in montagna e ho battuto tante di quelle culate che nemmeno sento più il fondoschiena.

Per non parlare che dormivo in mezzo a due ragazze (una un gatto siamese e l’altra un tricheco rabbioso) che mi volevano mettere a dormire sul balcone a – 12 perché avevo finito il capitolo con quel e poi… xD

Quindi non mi uccidete!

 

Allora… so che l’ultimo capitolo è finito mooooolto di merda. Ma sono qui per svelarvi la continuazione ^^

Intanto, però, rispondo alle fantastiche 16 recensioni. Wow >.< 16!!!

 

  gotica: oddio… casa mia piena di vernice? No ti prego senò si rovinano tutti i poster xD

 never leave me: hahah devo ammettere che ci ho pensato a far arrivare qualcuno proprio in quel momento. Ma poi… ok… sono crudele… ma non così =)

 noe_princi89: e già… è finito sul più bello. Comunque non sono riuscita a postare il giorno dopo perché sono partita x la montagna (esperienza da NON rifare xD)

ese96: wooow =) ti offri di farmi diventare vampira?? Bè, in effetti non sono molto masochista ma se poi mi prometti un Edward potrei anche affrontare la trasformazione xD

 GiOgGy StYlE 97: si, si, si. Lo ammetto. Lo faccio apposta a lasciarvi sul più bello xD

 Shiny Angy: grazie del complimento ^^. Comunque… sì, è finito in un momento un po’ cruciale.

 annaritaa86: grazieee. Sono contenta che ti piaccia. Anche se è finito in quel modo xD

 BaBa88: hahhah lo so. Sono da strozzare. xD. Ma che ci posso fare? Niente ù.ù.  hihihi grazie della recensione.

 Padfoot_07:hahhahaa lo sooooo. Sono crudeleeee. Bwahahhahah!!!

Twilighters95: e poi… io ho lasciato i puntini.. voi riempiteli xD hhahah scherzo!

Barbona_girl: cara… è crudeltà xD

 _Lalla_: Bè… in effetti non ho un colore preferito. Me ne piacciono molti (tra cui il rosso). Però ho scelto il rosso perché mi sembrava il più adatto. Sai… rosso passione… =)

 jacoberenesmee: sono contenta che hai trovato la mia ff. e soprattutto che ti piaccia!

 

Ok, ho risposto alle recensioni. Non manca nessuno… o no…?

Ma certo che manca qualcuno!

 

 __GiAdA__: come come? Mi metti a dormire sul balcone? E tanto il balcone non c’era! Tiè! Intanto però ho fatto una bella CADUTA LIBERA XD e poi… modestamente io mi incanto a guardare il falò xD Diooo che risateeee!!!! E al pomeriggio? Quando prendevamo in giro Miki e salivamo nella sua valigia?? Sclero totaleee!!! E poi tu che inciampavi sempre nelle mie scarpe!!! xD E non dimenticare la mia corsa a ORSO!!! xD TVTTB

 Lady_jake: oh si. E’ arrivata Lady_jake che vi vendicherà. -.-‘’ no comment. Allora… io ti dovrei picchiare dato che non mi hai MAI aiutata quando io (disgraziata) cadevo. Per colpa di ste MALEDETTE lastre di ghiaccio ho il culo violetto. E poi… quando sono scesa giù dal burrone a pancia e testa in giù… ma tu che cavolo ti ridevi invece di venirmi ad aiutare!!! Comunque sia… alla fina sul pullman non hai dormito! Hahaha perché io ero un BARBECUUU!!!! XD TVTTB

 

 

Ok, ora ho finito veramente con le recensioni.

Passiamo al capitolo… sta volta sarà veramente DECISIVO =)

 

 

 

 

 

 

 

 

Sangue e Pelliccia

 

 

 

 

 

CAPITOLO 29- KISS ME

 

 

Pov Renesmee

 

 

 

 

 

 

 

 

E poi…

Lui era lì. Di fronte a me. Ci fissavamo occhi negli occhi. Uno sguardo pieno di affetto, di amicizia. E forse… ma dico forse… anche di amore.

Fosse stato per me mi sarei buttata subito nelle sue labbra carnose. Erano così invitanti…

Eppure non ne trovavo il coraggio.

Insomma, se lui non avesse ricambiato non solo sarebbe stata la fine di un sogno (il mio), ma sarebbe stata la fine anche di un’amicizia.

Quindi non potevo rischiare.

 

Eppure lui non si ritraeva. Restava lì, immobile davanti a me, a fissarmi.

E potevo sentire benissimo il rumore dei nostri battiti accelerati.

 

Poi all’improvviso tutto divenne magia.

Tutto divenne bellezza.

Tutto divenne un sogno.

Tutto divenne amore.

Sentii le sue labbra delicate appoggiarsi sulle mie.

Il contatto era stupendo.

Potevo sentire perfettamente i lineamenti delle sue labbra sulle mie.

Iniziò una danza con le sue labbra. E io ricambiai.

Ad un certo punto sentii la sua lingua calda accarezzarmi il mio labbro inferiore.

Quasi a voler chiedere conferma per continuare nel suo intento.

E io, che ormai ero intossicata della sua presenza acconsentii.

Schiusi lentamente le labbra e sentii la sua lingua entrare dentro.

Fino ad arrivare a sfiorare la mia.

 

Iniziammo una danza piena di passione con le nostre lingue incatenate.

Ognuna desiderosa di quella altrui.

La sensazione che provavo era indescrivibile.

Lui, Jacob.

Il ragazzo che desideravo con tutta me stessa era lì, di fronte a me, con le sue labbra carnose ancorate alle mie.

Lo volevo, lo desideravo, lo pretendevo.

E ora lo avevo.

Mio.

 

Presi tra i denti il suo labbro inferiore e lo mordicchiai.

Lo sentii gemere. Cosa che stava a significare che gli piaceva.

 

All’improvviso sentii due mani calde appoggiarsi sulle mie spalle.

Le sue mani.

Mi accarezzavano le spalle e il collo in modo audace ma allo stesso tempo protettivo.

Il suo tocco, anche se bollente, mi procurò mille brividi.

Brividi di piacere, brividi di desiderio.

Dopo qualche istante la sua stretta si fece più ferrea.

Senza staccarsi dal mio bacio mi spinse all’indietro, facendomi appoggiare la schiena a terra.

E lui, sopra di me, a continuare a baciarmi con passione e voracità.

 

Sentivo il suo peso schiacciare sopra di me.

Ma non mi faceva male. No.

Mi faceva sentire sua.

Solo sua e di nessun altro.

Ed era questo che desideravo.

Poi con dolcezza si staccò dal bacio, ma non si alzò. Anzi.

Prese a baciarmi il collo procurandomi brividi di piacere che aumentavano a dismisura.

Sentivo i suoi baci sul mio collo diventare sempre più veloci e affannati.

Io misi le mie mani tra i suoi capelli.

Alzai leggermente la testa ed arrivai con le labbra sul suo collo.

E iniziai anche io a baciarlo.

Ogni bacio era una scarica di adrenalina. Ma percepivo che anche per lui lo fosse, vista la sua passione nel baciarmi.

“Oh Nessie, sei mia, ti voglio” mi disse con il respiro affannato, tra un bacio e un altro.

Sua. Sì, volevo che me lo dicesse. Volevo essere sua per sempre.

Per sempre!

Sentivo il suo respiro accelerare sempre di più. A diventare sempre più affannoso.

 

Poi le sue labbra si spostarono, dal collo scesero giù.

Durante il loro percorso lasciarono una scia di baci, cosa che mi fece impazzire.

Velocemente tolse un mano da dietro la mia testa ed arrivò sino alla mia canotta.

Sentii la sua mano appoggiarsi sul mio seno.

E lì, un’altra onda di piacere più intenso mi invase.

Con le labbra arrivò sul mio seno, e iniziò a baciarlo dolcemente.

Quel contatto mi provocò un gemito di piacere.

Mai avevo provato sensazioni simili. Ma era proprio con lui, Jacob; che le volevo provare.

 

Mentre continuava a baciarmi e leccarmi voracemente sentii la sua erezione premermi sul basso ventre.

E di questo ne fui felice. Insomma, voleva dire che anche lui provava le mie stesse sensazioni.

 

“Jake! Dove sei?” cazzo. Era la voce di Billy.

Ma proprio adesso doveva arrivare?

Velocemente io e Jake tornammo in piedi, anche senza la minima voglia.

“Papà sono qui in garage!” disse Jake dirigendosi verso la porta e trovandosi il padre sulla soglia.

Billy entrò nel garage e mi rivolse uno sguardo di saluto.

Pregai di essere in una situazione normale. Insomma, niente capelli scompigliati, niente succhiotti sul collo, niente canotta abbassata.

Lo speravo, ma evidentemente non fu così.

“Che stavate facendo voi due qua soli soletti?” disse Billy mettendosi a ridere.

“Stavamo dipingendo la macchina! Che vuoi che facevamo! Comunque, che vuoi?” disse Jake a suo padre terribilmente incazzato.

Bè, aveva ragione. E che cavolo!

Billy ci aveva rovinato quel momento, il nostro momento!

“Volevo solo dirti che ha chiamato Paul” disse Billy ancora sghignazzando.

Cavolo, evidentemente aveva capito tutto. Ma era così evidente?

Un cenno di rabbia però si iniziò ad impossessare di me.

Insomma, posso capire se Billy fosse venuto per comunicare una cosa urgente. Ma… aveva chiamato Paul! Solo una chiamata!

“Si ok, lo chiamo dopo. Ciao” disse Jake a suo padre.

Era davvero furioso con suo padre. E questo mi emozionava tantissimo.

Voleva stare con me, solo con me.

E io volevo lui.

Mentre i miei pensieri mi rimbombavano nel cervello sentii la porta sbattere.

Billy era tornato in casa.

Jake, lui era lì, di fronte a me, che mi fissava in imbarazzo.

Sentii il sangue salirmi alle guance, probabilmente ero diventata viola dall’imbarazzo.

“Hem…” disse lui. Che carino quando si imbarazzava.

Un istinto mi prese, ma non mi trattenni e o seguii.

Mi avvicinai a lui e lo abbracciai forte.

Lui mi prese in braccio e io allacciai le mie gambe al suo bacino.

Sentii le sue braccia circondarmi e mi sentii protetta come non mai.

“Oh, Nessie, credevo che questo momento non sarebbe arrivato mai” mi disse stringendomi a se.

“A chi lo dici!” dissi io.

E scoppiammo a ridere. Come due amici di sempre.

Poi tornò serio e posò nuovamente le sue labbra calde sulle mie.

E tornammo ad immergerci in un bacio unico.

Poi ad un certo punto si staccò e mi guardò fisso negli occhi.

Serio.

“Nessie, io… io ti amo” mi disse. Il mio cuore per poco non prese il volo.

Mi aveva appena detto che mi amava!

Aveva appena pronunciato le parole che aspettavo da molto, troppo tempo.

Poi lo guardai, bello come non mai.

“Anche io ti amo Jake, non sai quanto.” Dissi senza timidezza questa volta.

Già, perché era la pura verità. E non dovevo più nascondere i miei sentimenti.

A quelle parole mi strinse a se e mi baciò dolcemente i capelli.

“Sei tutta la mia vita, Nessie.”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Holaaaaa!!! Un applausa a Jake e Nessie che finalmente ce l’hanno fatta xD

Allora… capitolo… piaciuto??

Finalmente è arrivato il tanto atteso bacio! ^^

Per il prossimo capitolo… bè… vi informi che è già quasi scritto.

Quindi lo posterò quando ci saranno recensioni ^^

Baci baci.

Vi adoro, voi che mi seguite sempreeeee!!!!

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Capitolo 31
*** PADRE ***


Tornata con un nuovo capitolo ^^

Vi sono mancata??? xD

Bene bene… iniziamo a rispondere alle magnifiche 17 recensioni =)

Wow >.<

 

 Padfoot_07 hihihi siii direi che si vede che sei felice ^^ ti sei messa a fare il trenino davanti al computer x caso??? xD

noe_princi89 hai detto bene… se non venivano interrotti da Billy poteva succedere DI TUTTO xD ma prima o poi succederà… =)

 GiOgGy StYlE 97 bè… secondo me Nessie in questo momento è mooolto felice ^^

Twilighters95 hihihi maledetto Billy >.<

 ese96 woooow ma allora mi trasformi davvero??? Che gentile xD però non si può >.< voglio una garanzia sul ritrovo di un Edward al mio risveglio xD

 BaBa88 sono contenta che ti sia piaciuta l’ultima frase ^^

kekka cullen che dire? Sono contenta che ti piaccia la ff ^^ grz dei complimenti ^^

 Shiny Angy e bè… ti do ragione… l’attesa stava diventando moooolto lunga xD

Barbona_girl già… sono dolci ^^

jacoberenesmee sono davvero contenta che ti sia piaciuta la descrizione del bacio ^^

 never leave me hahahahah potremmo tutte insieme unire le forze e uccidere Billy xD

 Lady_jake perché è arrivato Billy? Perché senò quei due iniziavano a …. Miki lascia perdere sono discorsi impegnativi. Comunque… sto facendo cucire i jeans a mia mamma xD

 __GiAdA__ premio nobel x la dedica + lunga su questo sito xD comunque… già… pensa se Eli non si fosse girata quel giorno… facciamola santa xD hhihihi baci by CL xD

 elviraj hey ciao! Mi fa piacere avere nuove lettrici ^^ comunque… cattivo Billy =)

 ginevrapotter grazie ^^

 

 

Ok.. ^_^ poi… un applauso!!! Cioè… questo è il 30 capitolo =)

Bene… vi ricordo che questo è il mio indirizzo e-mail… scrivetemi!!! soffiotta@libero.it

Poi… aggiungetemi su face book =) il link è sulla mia pagina ^_^

Ultima cosa… ricordatevi di andare a leggere anche l’altra mia ff  Io sono Kristen Stewart

 

Bene… possiamo passare al capitolo ^^

 

 

 

 

 

 

 

 

Sangue e Pelliccia

 

 

 

 

 

CAPITOLO 30- PADRE

 

Pov Renesmee

 

 

 

 

 

Eravamo lì. Occhi negli occhi in quel garage che era diventato il luogo più bello che avessi mai visto dopo il nostro bacio.

Jake all’improvviso mi prese in braccio e mi fece girare, come faceva quando ero bambina.

“Ti amo Nessie. E ora che lo sai non smetterò mai di dirlo.” Mi disse. Sentirlo pronunciare le parole “ti amo” ancora non mi sembrava vero ed ogni volta aumentava i miei battiti cardiaci.

“E io non voglio che smetti mai. Ti amo Jake!” dissi stringendo le mie braccia attorno al suo collo.

“Ora però fammi scendere, non vorrai tenermi in braccio a vita” dissi ridendo.

“E se invece volessi farlo?” mi disse lui con quel sorriso bianco come la neve.

A quelle parole non resistetti e mi slanciai con tutto il corpo nuovamente alla ricerca delle sue labbra per un nuovo bacio.

Lui contraccambiò, eccome se lo fece.

Poi, dopo un bacio che poteva far invidia ai più grandi romantici di tutta la storia scesi delicatamente dalle sue braccia.

“Jake, è tardissimo. Devo tornare a casa.” Dissi a malincuore. Già, perché se fosse stato per me sarei rimasta in eterno tra le sue braccia.

“Va bene principessa. Ti accompagno.” Ecco perché impazzivo. Mi chiamava principessa e quando lo faceva impazzivo. Ne ero certa, il suo amore sarebbe stata la mia pazzia.

Ma che male c’era se io quella pazzia la desideravo?

Diedi un’occhiata alla stanza e notai che era veramente un casino.

Insomma, vernice sul pavimento, vernice sui muri. Vernice rossa ovunque.

Jake evidentemente notò la mia espressione perché prese parola.

“Tranquilla piccola. Pulirò poi.” Mi disse abbracciandomi.

“Jake, ma guardati intorno. E’ pieno di vernice” dissi ridendo.

“Già, ma devo ammettere che tutta questa vernice è servita a qualcosa!” mi rispose lui ridendo sonoramente.

Bè, in effetti aveva ragione. Infondo tutta questa vernice aveva portato il nostro primo bacio. E non potevo essere più felice.

“Dai ora andiamo.” Disse lui avviandosi verso la porta ma tenendomi per mano.

Il contatto che si formava fra le nostre due mani era qualcosa di stupendo.

Caldo e freddo.

Fuoco e ghiaccio.

Fusi insieme, in un vortice di amore e passione.

Mentre uscivamo mi guardai i vestiti. Rossi. Completamente imbrattati di vernice come l’intera stanza.

Vabè, mi sarei cambiata a casa.

Camminammo fino all’imbocco del bosco a passo umano, ma sempre mano nella mano. Ormai era come un obbligo mantenere quel contatto tanto divino.

Arrivati all’inizio del bosco iniziammo a correre veloce.

La sensazione dell’aria fra i miei boccoli era stupenda. Mi faceva sentire libera e senza pensieri.

Anzi, mi correggo. Mi faceva sentire libera e con un solo pensiero: Jake e il suo bacio.

Dopo circa tre minuti mi fermai. Eravamo arrivati nello spiazzo sotto casa mia.

“Amore, siamo arrivati.” Dissi a Jake che continuava a fissare le nostre mani intrecciate con ammirazione. Evidentemente anche per lui quel contatto era magnifico.

“Oh certo, amore. Ma… cosa dirai a tuo padre?” mi disse con aria alquanto preoccupata.

Mio padre? E che centrava mio padre in quel momento?

Oh. Oh. Oh. Mio padre. Oh. Oh. Oh.

All’improvviso sbiancai di brutto e capii cosa intendeva Jake con quella frase.

Mio padre e il suo stupido potere.

Mi avrebbe letta nel pensiero, e avrebbe rivisto sicuramente ogni immagine di me e Jake nel garage.

Se avessi potuto mi sarei sotterrata 30 metri sotto terra.

Morivo dalla vergogna al pensiero che mio padre mi leggesse nel cervello.

“Amore tutto ok?” mi disse Jacob preoccupato.

Evidentemente dovevo avere la faccia di una in agonia.

Mio padre non si sarebbe arrabbiato. No. Lui aveva detto che era felice se io e Jake ci fossimo amati.

Il fatto è che avrebbe visto tutto. Dal bacio alla cara manina di Jake sul mio seno.

Dio che vergogna.

“Tranquillo amore. Tutto ok” dissi con un finto sorriso.

Vidi Jake avvicinarsi al mio viso e poi più niente.

Già, era questo l’effetto che mi faceva quando mi baciava.

Mi mandava in orbita. E tutto ciò che stava all’esterno di colpo non esisteva più.

Dopo parecchi minuti, che per me erano comunque sempre troppo pochi, ci staccammo da quel meraviglioso bacio.

“Vieni domani mattina?” chiesi con l’aria da bambina. Sapevo già la sua risposta. Lui veniva tutti i giorni.

Ma mi piaceva sentirmelo promettere, soprattutto ora.

“Certo, non potrei mai abbandonare la mia fidanzata.” Mi disse. Wow. Fidanzata.

Queste parole mi bloccavano il respiro.

Mi piaceva l’idea di essere la sua fidanzata. Volevo dire che per lui c’ero solo io, e nessun altra.

“Ti amo” gli dissi dandogli un leggero bacio a stampo sulle labbra.

“Ti amo” mi disse. E poi, si allontanò nel bosco.

Era appena scomparso dalla mia visuale ma già mi mancava.

Jake. Il mio lupo. Il mio migliore amico. Il mio fidanzato. La mia ragione di vita.

Sarei stata volentieri a perdermi nei pensieri che riguardavano la mia dolce metà. Ma dovevo entrare in casa.

Lentamente mi diressi verso la scalinata che portava alla porta d’ingresso.

Possibile che le gambe mi tremavano? Sì, insomma, mi aspettava una figura di merda colossale.

Lentamente, molto lentamente aprii la porta d’ingresso.

Entrai nel salotto e non so come, ma feci uscire suoni dalla mia laringe.

“C-ciao. Sono tornata” dissi. Perfetto già mi tremava la voce. Come essere scoperta all’istante.

Mamma e papà come al solito erano stravaccati sul divano abbracciati come non so cosa.

Perché loro non avevano provato l’imbarazzo di avere un padre che legge tutti i tuoi pensieri?

Maledetta sfortuna.

“Ciao tesoro!” disse mia madre sorridente.

Si, beata lei che riusciva ad avere quell’espressione beata e tranquilla. Non sapeva ancora nulla.

A tempo zero dal mio saluto vidi mio padre con gli occhi puntati su di me.

Non era arrabbiato. No.

Stava… stava ridendo.

Ah ah ah. Che divertente prendere in giro una figlia che non può proteggere i propri pensieri.

“Io va-vado in camera mia” dissi titubante. Possibile che non riuscivo a fare una frase senza balbettare?

Velocemente sgattaiolai via da quel salotto e mi diressi in camera mia.

Arrivata in camera mi buttai a mo’ di sacco di patate sul letto. Volevo solo perdermi nei miei stupendi ricordi giornalieri.

Wow. Ero al settimo cielo.

Restai a pensare al mio principe azzurro Jake per circa un quarto d’ora.

Quando…

“Hey Nessie, come è andata la giornata?” era mio padre.

In piedi di fronte a me con un sorriso assassino.

Maledetto.

 

 

 

 

 

 

 

Allora… ^_^

Piaciuto il capitolo??? Spero di si =)

Povera la nostra Nessie che ora dovrà affrontare Edward ^^ che vergogna ^_^’’

Vi ricordo che più ho recensioni e prima scrivo =)

Bene… vi ricordo che questo è il mio indirizzo e-mail… scrivetemi!!! soffiotta@libero.it

Poi… aggiungetemi su face book =) il link è sulla mia pagina ^_^

Ultima cosa… ricordatevi di andare a leggere anche l’altra mia ff  Io sono Kristen Stewart

 

 

 

GIOCHINO

A chi indovina a chi appartiene questo corpicino dedicherò il prossimo capitolo ^_^

Appartiene ad una persona che fa parte del cast di Twilight! Daiiii che è facile!!!

Scrivete la vostra risposta nella recensione ^_^


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Capitolo 32
*** HEM... ***


Hey!! Sono mancata a tempo record! Lo so…

Però ho avuto un casino di casini (scusate il gioco di parole xD) e comunque non sono più riuscita a scrivere. Spero che mi perdoniate =(

Allora inizio a rispondere alle stupende recensioni. *-* grazie!

 

Barbona_girl: favola Di capitolo? Addirittura?? Grazie *-*

Twilighters95: ^-^ sono contenta che ti piaccia =)

__GiAdA__: eee… è da un po’ che non scrivo =) Però sai, il 7 e mezzo di chimica mi ha dato l’ispirazione xD TVB

Titi656: no.. mi disp…

Never leave me: hahahahaha è troppo bello il tuo commento =) comunque anche secondo me Edward e Bella combinano di peggio =)

Noe_princi89: grazie *-*

Kekka cullen: sì, anche secondo me deve essere una bella fregatura! =)

Padfood_07: concordo con te ^-^

Ese96: mi dispiace che non si vede =( =( =(

Nene_cullen: grazie =)

Ginevrapotter: grazie =)

GiOrGy StYlE 97: grazie *-* eh… povera Nessie XD

Lady_jake: tranquilla, se Edward reagisce male lo consolo io XD TVB

Jacobrenesmee: *-* Grazie mille =)

Elviraj: già povera Nessie =)

Shiny Angy: Grazie e tranquilla per la recensione =)

x__giulietta__x: be che dire?? Grazie per la recensione =)

jake_me: grazie =) comunque si, ad ogni capitolo metterò una foto

 

 

ok, =) ora passiamo al concorso (se vabbè XD)

la foto era di Kristen Stewart! =)

comunque ad ogni capitolo metterò una foto e dedicherò il capitolo a chi indovina =)

IMPORTANTE: potete dare solo una risposta. Per questa volta passa, ma per la prossima chi da più di una risposta non lo conto.

Poi… =) ah si =)

Andate a leggere l’altra mia ff ----> http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=459559&i=1

Se avete voglia di chiacchierare questo è il mio indirizzo e-mail ----> soffiotta@libero.it

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Sangue e Pelliccia

 

 

CAPITOLO 30 – HEM…

 

Pove Nessie

 

Capitolo dedicato a Jake_me, x__giulietta__x, Shiny Angy, elviraj, jacobrenesmee, Lady_jake, ginevrapotter, nene_cullen, Padfoot_07, kekka cullen, __GiAdA__, Twilighters95, Barbona_girl.

 

 

 

 

 

 

 

“Hey Nessie, come è andata la giornata?” era mio padre.

In piedi di fronte a me con un sorriso assassino.

Maledetto.

Ok, calma, dovevo solo stare calma. Sarebbe andato tutto bene.

Forse.

“Hem, bene. Tutto ok.” Dissi con un’aria naturale (in realtà non lo era poi molto).

Stavo considerando l’opzione di dirgli qualcosa tipo “Hey lo so che sai tutto quindi non girare tanto attorno all’argomento”, ma optai per un no.

Se avessi pronunciato quelle parole magari mi avrebbe strozzata all’istante.

“Ti sei… DIVERTITA con Jake?” Oh. Oh.

Il modo in cui calcò la parola “divertita” fu terrorizzante. Insomma, un bacio! Mica avevamo ucciso qualcuno!

Ok, forse avevamo ucciso i suoi ideali. Già, secondo me l’unico motivo per cui potesse prendersela tanto era quello. Credevo che ce l’avesse con Jake per quella storia della mamma e magari non voleva che Jake stasse con me.

Fatto sta, che in quel momento dovevo dare comunque una risposta. Se rimanevo impalata sarebbe stato come buttarsi in pasto ai leoni da sola.

“Hem, si, mi sono divertita”. Possibile che dovevo sempre iniziare una frase con un “Hem”?

Ma sì, vista la situazione il balbettio era inevitabile.

“Nessie tu sai che so tutto”. Eccolo. Si inizia.

Ok, sono pronta per morire.

Insomma, cosa speravo? Che mio padre fosse comprensivo per il bacio e per una storia futura? Ma quando mai.

“Hem, si lo so” eddai! Gli “Hem” erano proprio inevitabili!

“E perché l’hai fatto?” mi disse con un’aria truce.

Insomma, ma che diavolo di domanda era?!

E soprattutto, che diavolo di risposta avrei dovuto dare?!

Mmm, avrei potuto dire “Eh, sai papà, sono stata colta da una tempesta ormonale nel bel mezzo che dipingevo la macchina e l’ho baciato. Ma tranquillo! Non è stata di mia volontà! E’ colpa della tempesta ormonale!”

Si, vabbè, sta scusa l’avrei potuta raccontare ad un padre normale!

Ma non ad uno che ti legge nel pensiero!

Ok, verità. A questo punto la verità.

“Non lo so.” Mazza che risposta! E pensare che avrei voluto fare uno di quei lunghi discorsi dove di sfoghi e dici tutto quello che provi per il ragazzo che hai appena baciato.

Io? Io a quanto pare non ero da quei discorsi dato che avevo liquidato circa 500 parole con 3 parole. Non – lo – so. Originale.

“Nessie, lo sai vero che ora sei nei pasticci?” oddio. Nei pasticci? A quel punto si metteva davvero male. Eppure che potevo fare? Io non mi sentivo affatto pentita di quello che avevo fatto.

Anzi, mentre parlavo con mio padre rispondendo balbettando la mia mente vagava ancora a qualche ora prima.

Era inevitabile, non riuscivo a far altro che a pensare alle morbide labbra di Jake.

Mio padre era proprio davanti a me e mi fissava dritto negli occhi.

Io fissavo le mie mani. Piccole e agili.

Poi decisi di alzare lo sguardo e fissarlo negli occhi. Lo sapevo, era una mossa azzardata, era come una sfida, ma a me non importava.

Nel riflesso degli occhi dorati di mio padre riuscivo a scorgere i lineamenti del mio viso.

In quel momento il mio viso era triste, spento.

E pensare che un attimo prima avevo un sorriso a 32 denti.

Sì, ero triste. E molto.

Ma non per la punizione, no, di quella non mi importava. Papà mi avrebbe potuta anche rinchiudere in casa a vita, non era quello il problema.

Il problema era che avevo paura per Jake.

Papà l’avrebbe di sicuro sgridato, e di sicuro punito.

E forse allontanato per sempre da me…

E questa era la cosa che più mi faceva stare male.

Distolsi lo sguardo dai suoi occhi e guardai altrove. Restammo circa altri cinque minuti in un religioso silenzio.

 

Poi, ad un tratto…

 

 

 

 

 

 

Heila!!! =)

Capitolo finito =)

Comunque l’ho già scritto il seguito ^-^

Quando pubblicherò? Bè, questo dipende dalle recensioni =)

 

 

Vi lascio la foto per il giochino qui sotto =)

Provateci in tanti! ^-^

Andate a leggere l’altra mia ff ----> http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=459559&i=1

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Bacini, vi adoro.

 

Soffiotta.

 

  

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 33
*** LOVE ***


Capitolo 31 - Love














E poi ad un tratto…
“Nessie! Stavo scherzando! Dovresti vedere la tua faccia, sembri un fantasma!” Mi dice mio padre scoppiando in una risata fragorosa.
Ok, non è divertente.
No, per niente divertente.
Cioè, io sono stata in ansia come non mai, rischiavo un collasso e papà cosa mi dice?
Stavo scherzando?!
Caro papà, dato che hai poteri soprannaturali ti sfido: leggi il mio pensiero ora.
Sicuramente ci troverai dei pensieri molto affettuosi.
No ma, perché devono capitare tutte a me? Mah… sarà un prendi due paghi uno. Sei un mezzo vampiro ma hai un padre che ti legge nel pensiero. Good.
“P…Papà.” Dico sibilando. Se in questo momento un pittore ci dipingesse si troverebbe in difficoltà. Io, il ritratto della rabbia. E mio padre, il ritratto della felicità.
“Dimmi tesoro.” Mi risponde lui. Maledetto.
“Tu… sei…”
“Un vampiro? Sì, lo so piccola.”
Ah. Ah. Ah. Vedo che siamo in vena di battute.
“Lo so cosa stai pensando di me in questo momento, sai… ti leggo nel pensiero baby.” Oh, ma grazie. Guarda, non lo sapevo. Ti ringrazio di cuore per avermelo ricordato.
“Comunque, ora parliamo seriamente.” Mi dice mio padre. Oh, parlare seriamente. E che problema c’è?!
Il suo volto cambia espressione ed i suoi lineamenti da vivaci diventano seri.
“A parte gli scherzi ci tenevo a dirti che sono contento per ciò che è accaduto. Sai, per un padre è difficile pronunciare queste parole. Vampiri o no, i padri soffrono sempre quando vedono la loro piccolina crescere. Ma forse per me è diverso. Conosco Jake, lo conosco da molto. E… sai, sono sicuro al cento per cento su una cosa riguardante lui: non ti abbandonerà mai. Da quando sei nata tu sei stata per lui più preziosa dell’ossigeno. Quando se n’è andato ha sofferto come non mai, ma lo ha fatto per il tuo bene, e il solo pensiero che lo aiutava a tenerti lontano da te era uno e sempre lo stesso: lo faceva per il tuo bene. Passava le giornate pensando al momento in cui ti avrebbe rivista, in cui ti avrebbe riabbracciata. Quando se n’è andato eri una bambina, ora sei una donna. E come donna hai provato nuove sensazioni, una fra queste, la più bella di tutte: l’amore. Forse in questo caso è un bene poter leggere nei tuoi pensieri. Perché lì posso trovare i tuoi veri sentimenti per Jake, e come tu sai sono stracolmi d’amore. Ama sempre piccola mia, amare è l’azione più bella che si possa compiere. Solo pochi anni fa odiavo Jake, sai, eravamo rivali in amore. Rivali di fronte alla donna che occupa i miei pensieri costantemente: la tua mamma. Ma ora, ora sono pronto a buttarmi nelle fiamme pur di difendere il vostro amore. Beh, credo di averti detto tutto ciò che penso riguardo a lui. Prima, quando ho fatto il papà arrabbiato in realtà era solo per divertirmi un po’. Come ho detto sono felicissimo del vostro amore, e lo è anche la mamma. Non posso dirti nient’altro, se non un sono felice per voi.”
Rimango sbalordita dalle parole di mio padre, e naturalmente faccio la cosa che più mi viene naturale, lo abbraccio.
“Grazie, ma non farmi più questi scherzi!” Dico ridendo, e anche lui ride.
“Beh, piccola, io vado dalla tua mamma, ma sotto c’è qualcuno che ti attende.”
Mi si dipinge sul volto un’aria interrogativa, ma mio padre non mi da spiegazioni e velocemente esce dalla porta. Appena due o tre secondi dopo sento un rumore proveniente dalla finestra. È il rumore di un sassolino che sbatte contro il vetro.
Mi alzo dal letto e corro al davanzale, spalancando le finestre.
E poi lo vedo.
Jake è sotto la mia finestra, con una rosa rossa in mano e un sorriso bellissimo stampato sul viso.
Rimango sbalordita a vedere i suoi vestiti. Porta uno smoking grigio gesso compreso di cravatta rossa.
Abilmente sale su ed entra nella mia stanza. Non c’è nemmeno un filo di tensione fra noi, tutto viene naturale e i nostri movimenti sono rilassati.
Mi prende le mani e le stringe nelle sue, sento il calore passare attraverso il mio corpo.
“Come stai?” Mi sussurra mentre dolcemente mi bacia il collo.
“Bene, ma… che ci fai qui?” Chiedo dubbiosa.
“Oh, la mia presenza non è gradita?” Mi dice sorridendo.
“Ma scherzi? Sono così felice che sei qui, accanto a me.” Gli dico stringendolo a me.
“Bene, comunque so già tutto.” Capisco che si riferisce alla faccenda riguardante la reazione di mio padre e annuisco. Mi fissa e poi riprende a parlare.
“Comunque sia io voglio fare le cose per bene.” Mi dice mentre mi porge la rosa rossa. “Questa sera andremo a cena in un ristorante che sono sicuro ti piacerà molto. Consideralo il nostro primo appuntamento.” Dice in una risata.
“Wow.” Sussurro.
“E non hai ancora visto niente, principessa.”
Sorrido, sono felicissima. Lui ricambia il sorriso e lentamente si avvicina a me.
Bastano pochi secondi e poi noi due ci abbandoniamo ad un bacio carico di emozione e passione.
Ti amo, Jake.
 
 
 
 
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Ehila popolo di EFP! Lo so, non mi trucidate, sono in ritardassimo. Ma… ho avuto parecchi impegni.
Comunque sia passate a leggere il primo capitolo di una ff (:  http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=623256&i=1
E qui potrete trovare un lettera che ho scritto, autoconclusiva, quindi è veloce da leggere (:  http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=623220&i=1
A tutti e due, se vi va, lasciatemi un commento (: Mi fa piacere.
Vorrei ringraziare di cuore tutti coloro che mi seguono.
A tutti voi, auguri di un sereno Natale.
Sofia.

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