Rose e la magia di Hogwarts

di Gra Gra 96
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il giorno prima della partenza ***
Capitolo 2: *** Un viaggio movimentato ***
Capitolo 3: *** Nuove amicizie ***
Capitolo 4: *** Lezioni di magia ***
Capitolo 5: *** La capanna di Hagrid ***
Capitolo 6: *** Punizione in due ***
Capitolo 7: *** Novità scioccanti ***
Capitolo 8: *** Il colpevole ***
Capitolo 9: *** Un'amicizia indistruttibile ***
Capitolo 10: *** Ritorno a casa ***
Capitolo 11: *** Incidente aereo ***
Capitolo 12: *** Sorprese di Natale ***
Capitolo 13: *** Confusione ***
Capitolo 14: *** A rapporto dalla preside ***
Capitolo 15: *** Le Malandrine ***
Capitolo 16: *** Interrogatorio ***
Capitolo 17: *** Il primo appuntamento ***
Capitolo 18: *** Il compleanno di Rose ***
Capitolo 19: *** Stupeficium ! ***
Capitolo 20: *** The end ***



Capitolo 1
*** Il giorno prima della partenza ***


Era l’ultimo giorno d’Agosto e nel villaggio di Godric’s Hallow il sole stava lentamente tramontando. In tutto il villaggio si respirava un’aria serena, ma malinconica. Quello era infatti l’ultimo giorno di vacanza per adulti e ragazzi. In una casa graziosa, color panna con il tetto rosso, era in corso una piccola festa. Vi partecipavano la famiglia Potter e la famiglia Weasley. Quest’ultima era la proprietaria della casa. Nel salotto c’erano tre persone che parlavano sedute su un divano. Mentre in cucina c’era una donna che ultimava la cena. In giardino quattro ragazzini giocavano a nascondino. Infine al secondo piano dell’abitazione, in una stanza molto particolare c’era un ragazzo tredicenne che sfogliava annoiato un libro.
Apparentemente poteva sembrare tutto normale, ma in realtà in quella casa tutto era strano e anormale. Almeno questo era quello che pensavano i vicini, che ogni tanto sentivano piccole esplosioni, vedevano scintille e ad un vecchio signore era pure sembrato di vedere una scopa che volava con a cavalcioni un ragazzo, il figlio maggiore dei Potter.
E non si sbagliavano: la famiglia Potter, come la famiglia Weasley, era una famiglia di maghi. La famiglia Potter era formata da 5 membri: Harry Potter e Ginny Weasley e i loro tre figli, James, Albus Severus e Lily.
La famiglia Weasley, invece, era formata da quattro membri: Ron Weasley ed Hermione Granger e i loro due figli, Rose e Hugo.
Harry  lavorava come Auror presso il Ministero della Magia. Ginny era cacciatrice in una famosa squadra di quiddich.  Hermione lavorava al Ministero presso l’ufficio della Regolazione della magia. Infine Ron lavorava nel negozio “Tiri vispi Weasley” con il fratello George.
Il figlio grande dei Potter, James, doveva frequentare il secondo anno ad Hogwarts, mentre il fratello Albus Severus doveva iniziare il primo anno e la sorellina Lily aveva solo 10 anni.
Anche per Rose Weasley era il primo anno ad Hogwarts mentre il fratellino Hugo avrebbe dovuto aspettare ancora un anno.
Quindi il primo settembre i tre cugini sarebbero partiti per Hogwarts. I più eccitati erano ovviamente Rose e Albus che per tutta l’estate avevano fantasticato su come sarebbe stata la vita ad Hogwarts. Tutti e due speravano di non finire nella casa di Serpeverde, che da quanto avevano sentito in giro, era quella a cui erano appartenuti la maggior parte dei mangiamorte e lo stesso Voldemort.
- Oh Albus, spero proprio di non capitare a Serpeverde!! Ma tu mi ci vedi lì?- chiese Rose spaventata-
- No, per niente, secondo me andrai a Grifondoro o a Corvonero, visto che sei coraggiosa e intelligente!- le rispose Albus –
Rose arrossì e le lentiggini sul suo viso risaltarono ancora di più.
-Grazie, anche tu secondo me non andrai a Serpeverde! Saresti un ottimo Grifondoro o un grande Tassorosso –
Vennero interrotti dall’arrivo dei loro fratellini che avevano voglia di giocare.
- Albus, Rose giochiamo a nascondino?- propose Lily -
 I due accettarono di giocare per l’ultima volta tutti insieme prima della loro partenza. In quel momento arrivò James che li guardò con aria di grande superiorità.
- Ma quanto siete infantili! Hugo e Lily li posso capire, sono ancora piccoli, ma voi due non vi vergognate a giocare così alla vostra età? Vi ricordo che domani partirete per Hogwarts e Hogwarts non è mica un asilo nido!-
Albus guardò basso, gli dispiaceva molto quando il fratello lo insultava, e lo faceva spesso. Rose, invece, si gonfiò di rabbia e urlò contro il cugino:- Ma come ti permetti? Noi almeno non stiamo tutto il tempo a guardarci allo specchio o a leggere quegli stupidi libri di quiddich! Non passiamo il pomeriggio a lucidare la nostra scopa!-
James aveva infatti appena ricevuto una scopa per i suoi 12 anni. Era una Nimbus  2009, uno dei modelli migliori in commercio. Da quando l’aveva ricevuta non faceva che guardarla adorante e non vedeva l’ora di tornare ad Hogwarts per provarla, visto che non gli era permesso usarla in giardino. Anche se una volta l’aveva provata di nascosto mentre i genitori erano nella casa accanto, abitata dai Weasley.
James non rimase per niente colpito dalle parole della cugina e estraendo la bacchetta la minacciò dicendo: - Un’altra parola Rose e ti faccio vomitare lumache, come è successo a tuo padre quand’aveva circa la mia età-
Albus che fino a quel momento era stato zitto intervenì subito in difesa della streghetta:-Non osare toccarla James, perché non è consentito usare la magia fuori dalla scuola-
Allora James spinse il fratello facendolo cadere a terra, ma Rose gli sferrò una pedata che lo fece urlare di dolore. Alle sue urla accorsero Harry e Ron, che erano in salotto a chiacchierare.
- Che succede ragazzi?- chiese Harry allarmato-
- Rose mi ha dato un calcio!- urlò James -
Ron si rivolse alla figlia:-Ma chi ti ha insegnato a dare calci a tuo cugi.. –
Ma fu interrotto da Albus che gli spiegò la situazione. Allora Harry disse a James:- La smetti di fare il prepotente? Cosa ti hanno fatto loro di male? Stanno solo giocando e non mi sembra che questo sia un crimine!-
James fece per dire qualcosa, ma in quel momento una voce disse:- E’ pronta la cena, venite tutti a tavola!-
Tutti i ragazzi corsero in casa. Dalla fretta Hugo inciampò in una pianta e cascò a terra sporcandosi tutta la maglietta. Hermione appena lo vide sfilò la bacchetta dai jeans e disse:- Gratta e netta-
E subito la maglietta del figlio tornò pulita. Poi tutti si sedettero a tavola. Ginny aveva ereditato il talento in cucina di sua madre e aveva preparato una cenetta meravigliosa.
- Era tutto squisito zia Ginny!- disse Rose quando ebbero finito.
- Grazie tesoro!-
- Ora però è meglio se torniamo a casa- disse Hermione -Rose deve ancora preparare il suo baule!-
- Si anche i miei figli, anche se mi ricordo di avervi detto di farlo stamattina, o sbaglio?- disse Ginny con sguardo di rimprovero verso James e Albus.
- Ginny quando fai così sembri proprio nostra madre!-
Risero tutti al ricordo della signora Weasley quando si sgolava con i suoi sette figli.
Poi i Weasley si diressero verso casa e Albus sussurrò alla cugina:- domani è il grande giorno!-
Lei sorrise e andò a casa.
- Rose ti aiuto a sistemare il baule?- chiese Hermione dolcemente-
- Si grazie mamma-
La stanza di Rose era molto pulita e ordinata ed era piena di libri, tra i quali Storia di Hogwarts che, come la madre, aveva voluto leggere prima di andare a Hogwarts.
- Sono un po’ preoccupata per domani- disse la streghetta - o paura di non farmi degli amici.
Hermione sorrise e si sedette sul letto, accanto alla figlia:- Io sono sicura che non avrai problemi, sei la streghetta più simpatica e intelligente che abbia mai conosciuto!-
E si abbracciarono dolcemente.
Dopo aver fatto i bagagli, Rose andò al letto, felice al pensiero di tutte le novità che avrebbe affrontato il giorno dopo.
 
 
 
 
 

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Capitolo 2
*** Un viaggio movimentato ***


Il mattino dopo Rose si svegliò prestissimo, tanta era l’eccitazione per l’imminente partenza. Era agitatissima e continuava a chiedere a suo padre:-Che ora è? E’ tardi? Siamo in ritardo?-
Hermione rise perché la figlia le ricordava tanto lei da ragazza.
- Non ti preoccupare Rosy siamo perfettamente puntuali!- la rassicurò- Sono le nove e mezza e con la metro polvere arriveremo in un lampo!-
Infatti dopo tanti anni avevano finalmente installato dei camini nella stazione del binario 9 e ¾ così che era possibile arrivare direttamente lì, senza dover attraversare la barriera tra 9 e 10 e senza quindi farsi notare dai babbani. I Weasley si radunarono nel salotto attorno al camino.
-Bene, Rose e Hugo voi sapete come si usa la metro polvere, ma ricordate di scandire bene le parole ?- disse Hermione - - Non vorremmo che per sbaglio vi trovaste a Notturn Allley, com’è successo a Harry da ragazzo!-
- Non vi preoccupate sappiamo come fare!- rispose sicuro Hugo -
- Speriamo.. – sospirò Hermione - Si preoccupava specialmente per il suo figlio minore, che aveva ereditato la sbadataggine di Ron.
Entrò per primo Ron che pronunciò chiaramente le parole:-Binario 9 e 3/4-
Poi fu la volta di Rose e anche lei riuscì ad arrivare a destinazione.
Hugo entrò nel camino sicuro di sé e con aria spavalda, ma vedendo quel fuoco verde che lo avvolgeva si prese di paura e disse balbettando:-Bi..Binario 9 e 3..34!-
E sparì in una vampata di fumo, mentre Hermione si disperava pensando a dove potesse essere finito il figlio.
- Gliel’avevo detto di parlare chiaro!-borbottò tra sé e sé-
Poi entrò nel camino e andò anche lei al binario 9 e 40 per cercare Hugo.
Nel frattempo Ron e Rose erano al binario 9 e ¾ e, non vedendo arrivare gli altri due componenti della famiglia, stavano iniziando a preoccuparsi.
- Papà secondo te dove sono finiti?-
- Non lo so, non lo so!!-
-Posso chiamare alla mamma con il cellulare!-
- Il che cosa?Il celluloide?-
- Si chiama cel-lu-la-re!- disse Rose nel tono saputello che ricordava tanto Hermione - e me lo hanno regalato i nonni materni a Natale. Serve per parlare con le persone e la mamma ne ha pure uno-
Poi senza dire altro compose il numero e premette il tasto verde.
- Mamma dove siete?-
- Ciao Rosy tuo fratello era finito in una stazione in Francia, ma stiamo arrivando!-
- Ok-
Ed effettivamente in quel momento nel camino apparse Hugo e subito dopo Hermione. Dopo che spiegarono quello che era successo, si diressero verso il treno. Lì videro i Potter.
- Ehi Albus!!- gridò Rose al cugino-
- Rose!! - E felici si abbracciarono.
Nel frattempo Hermione e Ron si erano avvicinati a Harry e Ginny.
- Sai sono un po’ ansiosa- confidò Hermione a Ginny - non mi sono ami separata da Rosy neanche per un giorno e ora non la vedrò per mesi … -
Una lacrima apparve sulla sua guancia.
- Per me è lo stesso!- la rincuorò Ginny – sento già un vuoto al pensiero di non aver Albus con me!-
Nella conversazione intervenne Harry:-Non vi preoccupate, staranno benissimo e si divertiranno, come noi dopotutto!-
In quel momento si sentì il treno fischiare, segno che stava per partire.
Hermione andò dalla figlia e l’aiuto a far salire il baule sul treno. Lo stesso fece Harry con quelli dei suoi figli. James salì sul treno borbottò un “ciao” veloce ai suoi genitori e sparì in uno scompartimento dove c’erano i suoi amici, tra cui il cugino Louis Weasley. Albus invece salutò con un bacio sua madre e abbracciò suo padre.
- Mi mancherete- sussurrò-
- Anche tu a noi- gli disse Ginny dolcemente – Ti voglio bene!-
- Salutami Hogwarts - gli disse Harry – A presto!
Rose abbracciò la madre forte e le disse:- Ti scriverò presto!-
Hermione le disse:- Ci vediamo a Natale Rosy! Mi mancherai tantissimo, ma non pensare a me pensa solo a divertiti e a studiare!-
Ron sorrise a quelle parole e sussurrò alla figlia:- Si ma non troppo!-
Poi Albus e Rose si diressero verso uno scompartimento vuoto. Ne trovarono uno dove c’era solo un ragazzino dai capelli biondi con lo sguardo spaventato.
- Ciao io sono Rose Weasley - si presentò amichevolmente la ragazzina -
E io sono Albus Severus Potter – disse il cugino timidamente-
Il ragazzo biondo li squadrò con un’occhiata spaventata ma anche un po’ arrogante.
- Quindi tu saresti una Weasley, mio padre mi ha parlato della vostra famiglia, si dice che siete traditori del vostro sangue- disse- Chi è tuo padre?-
- Ronald Weasley e non ti permettere d’insultare la mia famiglia, chiaro?-
- Infatti, visto che è anche la mia! – intervenne Albus –
- Tu sei sicuramente il secondo figlio di Harry Potter- proseguì il ragazzo senza ascoltare Rose - mio padre mi ha parlato anche di lui. Erano compagni a scuola. E quindi tua madre è Ginny Weasley? So tutto anche su di lei-
- Non una parola contro i miei genitori!- esclamò Albus con un coraggio che non sapeva di possedere. Sentiva una rabbia invaderli tutto il corpo contro quello stupido ragazzo arrogante. Aveva voglia di fargli una magia, così sferrò la bacchetta. Prima che potesse fare qualcosa la porta dello scompartimento si aprì ed entrò James seguito da Louis.
- Ero venuto a controllare se ….- iniziò-
Poi s’interruppe vedendo il fratello puntare la bacchetta contro un altro ragazzo. Gliela tolse dalla mano con un gesto brusco e disse:- Cosa diavolo sta succedendo qui?- 
- Oh niente – disse Rose sarcastica -a parte il fatto che questo ragazzino sta insultando la nostra famiglia-
James squadrò il ragazzino che parve intimorito dalla presenza di un ragazzo più grande.
- Capelli biondi, aria arrogante, puzza sotto il naso … sei Malfoy?-
Quello parve stupito dalle parole di James, ma poi si riprese e annunciò fiero: - Esatto sono Scorpius Malfoy, figlio Di Draco Malfoy, nipote di Luc ….-
- Si si abbiamo capito- lo interruppe annoiato James - ora ascolta bene: non ti permettere di dare fastidio a mio fratello o a mia cugina sennò sarà peggio per te!-
Scorpius arrossì e poi con sguardo arrogante usci dallo scompartimento borbottando:-Che razza di gente!-
Poi senza dire una parola uscirono anche James e Louis. Albus e Rosy restarono in silenzio senza aver nulla da dire. Albus era ancora scioccato per il modo in cui suo fratello l’aveva difeso, non l’aveva mai fatto prima d’allora. Di solito era lui ad insultarlo. Rose d’altro canto pensava a quel ragazzino, che era stato sì molto antipatico, ma che sembrava anche molto solo.
Il resto del viaggio passò sereno. Rose e Albus parlarono di Hogwarts, giocarono con i loro animali (Rose aveva una civetta, Bianca, e Albus un barbagianni, Teo. Arrivò la strega con il carrello e mangiarono cioccorane e gelatine tutti gusti più uno (Rose ne mangiò una ai frutti di bosco mentre ad Albus ne capitò una al gusto di cavolfiore!). E finalmente giunsero ad Hogwarts.
- Siamo arrivati!! siamo arrivati!!- esclamò Rose felice-
Poi scesero dal treno mano nella mano.

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Capitolo 3
*** Nuove amicizie ***


Il castello di Hogwarts appariva bello e misterioso agli occhi di tutti quei ragazzini undicenni che per la prima volta vedevano il luogo meraviglioso dove avrebbero trascorso sette anni della loro vita.
Rose e Albus si avviarono insieme agli altri del primo anno verso le barche che li avrebbero condotti al castello. Li guidava un uomo altissimo e robusto, con una folta barba brizzolata, più bianca che nera. Quell’uomo era Hagrid, che nonostante ora avesse una certa età, non aveva voluto rinunciare al suo ruolo di guardiacaccia, a cui teneva più di ogni altra cosa. Harry aveva raccomandato a suo figlio di salutare Hagrid da parte sua, così il ragazzino timidamente si avvicinò a quell’omaccione, che gli incuteva un po’ di timore, e gli disse:- Signor Hagrid, mio padre la saluta affettuosamente!-
Hagrid abbassò lo sguardo e vide quel ragazzino, che era la miniatura di Harry Potter. Aveva gli stessi occhi verdi e gli stessi capelli neri, sempre in disordine.
- Ciao tu sei Albus Severus vero?- disse burbero il guardiacaccia -
- Si, sono io! –
- Sei identico a tuo padre, perdinci!-
- E io sono Rose e anche i miei genitori ti salutano!! –intervenne la cugina-
Hagrid osservò la streghetta che stava accanto ad Albus. Aveva capelli rossi molto mossi e occhi color nocciola, qualche lentiggine vicino al naso e un’aria simpatica e cordiale.
- Ma allora tu sei … Rose Weasley? –
- Si esatto! -
- Bene ragazzi, una di queste sere venite pure a trovarmi così potremmo farci due chiacchiere!- propose Hagrid sorridendo – e da 19 anni che nessuno viene più a farmi visita!-
I ragazzi accettarono e poi si diressero verso le barche. Salirono in una insieme ad un ragazzino con i capelli color miele e ad una ragazzina dai capelli rossi che aveva un’aria familiare. Albus e Rose si presentarono. La ragazzina rossa s’illuminò a sentire i loro nomi.
- Io sono Roxanne! Roxanne Weasley! -
- Sei la figlia di zio George!! – esclamò contenta Rose-
Rose e Roxanne, infatti non si erano mai viste, perché George dopo la morte del gemello era andato a vivere in Francia con Angelina Johnson e non era più tornato. Dal padre Rose aveva saputo che George si era sposato con Angelina e aveva avuto due figli, Fred e Roxanne. Fred lo conosceva perché da due anni era andato a vivere in Inghilterra con i nonni, ma Roxanne era rimasta in Francia con i genitori.
- Anche io sono contento di conoscerti! – disse Albus sentendosi un po’ escluso nella conversazione.
Poi prima che potessero dire altro il ragazzo con i capelli color miele si presento:- Io sono Frank, Frank Paciok, figlio di Neville e Hannah Abbot-
- Oh!! I miei mi hanno parlato dei tuoi genitori! Erano insieme a Hogwarts! – esclamò Rose eccitata – quindi ti chiami come tuo nonno giusto?-
- Esatto- disse Frank –
E in quel momento le barche si fermarono e i ragazzi scesero. Finalmente stavano per varcare la soglia del castello. Smisero di parlare e si avviarono verso l’ingresso.
L’ incontrarono una strega che sembrava molto vecchia, ma aveva lo sguardo sveglio e vivo come non mai. - Io sono la professoressa McGranitt e sono la preside di questa scuola. Ora entrerete nella sala grande dove il cappello parlante vi smisterà nelle vostre case-
Detto questo spalancò la porta ed entrò. I ragazzi la segarono e rimasero piacevolmente impressionati nel vedere che il tetto sembrava un cielo stellato. Poi un po’ spaventati si avviarono alla fine della sala dove si trovava uno sgabello con appoggiato sopra un cappello molto vecchio.
- Quando chiamerò i vostri nomi vi siederete sullo sgabello, vi poggerò il cappello in testa e sarete smistati nelle vostre case- annunciò la professoressa con un cipiglio severo ma allo stesso tempo confortante. Rose strinse la mano al ragazzo vicino a lei che pensava fosse il cugino. Ma la sua mano venne respinta e si accorse che in realtà il ragazzo accanto a lei era niente di meno che Scorpius Malfoy.
- Ops scusa, credevo fossi Albus - disse imbarazzata-
Le sue orecchie diventarono rosse come i suoi capelli dalla vergogna. Poi si girò in cerca del cugino e vide che si trovava un po’ dietro di lei.
- Albus – sussurrò – in qualunque casa verremo smistati resteremo uniti per sempre, vero?-
- Si certo! –
Rose infatti, aveva la strana sensazione che si sarebbero trovati in case diverse.
- Malfoy Scorpius – chiamò la professoressa-
Il pallido ragazzino dai capelli biondi si sedette sullo sgabello spaventato. Gli venne appoggiato il cappello sulla testa. Dopo un po’ quello annunciò:- Serpeverde! Scorpius contento si andò a sedere in un tavolo dove tutti lo applaudivano.
- Paciok Frank – Il ragazzino fu smistato a Grifondoro.
- Potter Albus Severus –
Nella sala grande si sentirono molti mormorii.
–Quello è il figlio del grande Harry Potter!- mormorarono tutti –
Albus era molto spaventato, aveva paura di finire a Serpeverde, paura di finire in una casa diversa da quella della cugina, paura di deludere suo padre. Tremando si sedette sullo sgabello e quando il capello gli sfiorò la testa ebbe un brivido.
- Potter Albus, sei leale ma il coraggio non è proprio una tua qualità, aiuti gli altri e sei gentile.. penso che ti metterò a.. Tassorosso!-
Il tavolo dei Tassorosso applaudì e Albus felice andò a sedersi tra di loro. Certo avrebbe preferito Grifondoro, ma almeno non era a Serpeverde! Poi fu la volta di Roxanne Weasley, che andò a Grifondoro e dopo arrivò il turno della cugina.
- Un’altra Weasley, penso che ti smisterò a .. Grifondoro!!-
Rose fu sopraffatta dalla gioia, era nella casa alla quale aveva sempre desiderato appartenere. Poi però pensò tristemente che si sarebbe dovuta separare dal cugino. Questo le fece svanire metà della gioia. Poi si diresse verso il tavolo dei Grifondoro, dove prese posto accanto alla cugina, ma non senza prima rivolgere un sorriso dolce ad Albus. Poi la professoressa McGranitt andò ad occupare il suo posto al tavolo degli insegnanti e annunciò:-Che inizi il banchetto!-
E magicamente le quattro tavole si riempirono di cibo. C’erano lasagne, zuppe, pasta al forno, salsicce, cotolette, patatine, purè di patate e tanto altro ancora.
- E’ tutto buonissimo! – esclamò Rose –
-Squisito!! – disse Roxanne –
- Sono così felice di essere a Grifondoro! – disse Frank alle due ragazze –
- Anche io! – disse Roxanne – ma d’altronde di solito quelli della nostra famiglia finiscono sempre a Grifondoro! –
- Non è vero! - intervenne Rose un pò sulla difensiva – Albus è a Tassorosso!-
Roxanne non disse più nulla. Anche se conosceva Rose da poco tempo, aveva potuto osservare quanto era legata al cugino e quanto stava soffrendo per non essere insieme a lui. Dopo che ebbero finito di mangiare anche i dolci, la preside si alzò in piedi e disse: - Benvenuti a Hogwarts studenti del primo anno, e bentornati a tutti gli altri! Vorrei dare delle comunicazioni: come ogni anno è vietato l’accesso alla foresta proibita, poi volevo presentarvi la vostra nuova insegnante di Trasfigurazione, la professoressa Calì Patil –
Tutti applaudirono. La professoressa Patil, aveva la carnagione color caramello, grandi occhi scuri e lunghi capelli neri. Era proprio una bella donna.
- Il signor Gazza, mi ha raccomandato di dirvi che cerca un’aiutante visto che ormai ha una certa età- continuò la McGranitt ricevendo un’occhiata torva da parte del guardiano- infine voglio augurarvi un buon inizio d’anno e spero che rispetterete tutte le regole di questa scuola!-
Poi i prefetti dei diversi anni si alzarono per scortare gli studenti nei loro dormitori. Il prefetto di Grifondoro era Teddy Lupin.
- Ragazzi seguitimi – disse e si diresse verso le scale. Poi strizzò l’occhio a Rose visto che la conosceva da sempre. In poco tempo giunsero al ritratto della signora Grassa.
- La parola d’ordine è cioccorane - annunciò Teddy -
E dopo aver sentito la parola d’ordine il ritratto si scostò rivelando un passaggio che portò gli studenti nella sala comune di Grifondoro.
- Che bella! – mormorò Rose incantata-
Roxanne annuì e le due si diressero verso il loro dormitorio. Nella stanza c’erano altri due letti e le ragazze dedussero che dovessero arrivare altre due ragazze. Rose e Roxanne trovarono i loro bauli accanto ai loro letti. Dopo un po’ arrivarono altre due ragazze. Una aveva i capelli castani e gli occhi azzurri e si chiamava Violetta Baston. L’altra aveva i capelli neri e gli occhi verdi. Si chiamava Charlotte Davies.
- Piacere Violetta Baston - si presentò –
- Rose Weasley – disse cordialmente Rose –
- Io sono Roxanne Weasley, ma non ci posso credere!! – esclamò – sei la figlia del grande portiere Oliver Baston!!-
La ragazzina arrossì:- Si lui è mio padre, mentre mia madre si chiama Katie Bell e .. –
- Io invece sono Charlotte Davies – la interruppe l’altra ragazzina – e sono la figlia di Roger Davies e Cho Chang – Rose che non sopportava i prepotenti sbottò: - Non è stato molto carino da parte tua interrompere Violetta! –
Charlotte la guardò male e le rispose:- Non sei tu a stabilire come devo o non devo comportarmi!-
Le due ragazzine si fissavano in cagnesco ed erano pronte ad iniziare un vero litigio quando Roxanne disse cercando di riportare la pace:-Ok, ora che ci siamo conosciute che ne dite di andare a letto? Io personalmente sono molto stanca! E’ stata una giornata emozionante!-
Le altre seguirono il suo consiglio, ma Charlotte gettò un’ultima occhiata torva verso Rose. Rose si mise il pigiama e si accucciò sotto le coperte. Il letto era morbido e caldo ed era piacevole starsene sotto le coperte mentre fuori c’era freddo. Nel frattempo Roxanne, dopo che si fu assicurata che le altre dormissero sussurrò alla cugina:- Ehi, Rosy, ti volevo dire che ho visto quanto ci tieni a tuo cugino Albus, avete davvero un bel rapporto, e mi dispiace che sia finito in una casa diversa della tua-
Rose sorrise nel buio:- Grazie Roxy, il fatto che mi capisci significa molto per me! Sai oggi è stato brutto che Albus è stato messo a Tassorosso, ma la cosa bella è che ho trovato una grande amica come te-
Roxanne rispose:- Anche per me è lo stesso Rosy. Buonanotte! –
- Buonanotte-
E caddero in un sonno profondo nonostante i mille pensieri che vagavano nella mente delle due streghette.

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Capitolo 4
*** Lezioni di magia ***


- Svegliati Rose!! Faremo tardi!! – gridava una voce nel dormitorio-
La ragazzina urlava ad una ragazzina con i capelli rossi cercando di svegliarla.
- Rose! Ti prego! Non voglio essere in ritardo già il primo giorno! – la supplicò Roxanne – E strattonò Rose cercando di svegliarla.
Dopo qualche minuto, riuscì finalmente a svegliare la cugina.
- Dove sono?- mormorò quest’ultima con uno sbadiglio –
- A Hogwarts e se lo vuoi sapere siamo proprio nei guai! Le lezioni iniziano tra cinque minuti e tu sei ancora in pigiama!! - Rose stette qualche minuto in silenzio e dopo un po’ esclamò preoccupata:- Si hai ragione!! Devo sbrigarmi!-
E corse in fretta a vestirsi. Indossò l’uniforme della scuola ed il mantello e finalmente poterono uscire dal dormitorio per dirigersi in classe.  Alla prima ora avevano Erbologia. Mentre scendevano le scale Roxanne sussurrò alla cugina:- Sai.. mi sembra che ti sia scordata di pettinarti i capelli..-
- Oh no! – mormorò Rose – Sembro una pazza, vero?-
La faccia di Roxanne assunse cento espressioni diverse in un secondo e poi le rispose imbarazzata:- Ehm.. solo un pochino-
Mentre correvano verso la serra numero uno, Rose riuscì a vedere il suo riflesso nella serra numero cinque.
- O mio dio! – esclamò – sono orribile!! -
Devo tornare nella sala comune a pettinarmi!! – aggiunse-
E fece per tornare indietro.
- Non se ne parla neanche!! – le urlò Roxanne - già siamo abbastanza in ritardo-
Afferrò Rose e la trascino fino alla serra numero uno, all’interno della quale intravidero i compagni del primo anno ed il professor Paciok. Le due amiche entrarono nella serra attirando l’attenzione dell’intera classe e interrompendo il professor Paciok che stava spiegando le proprietà magiche della mimbulus mimbletonia.
- Come mai siete in ritardo? – chiese il professore con uno sguardo dolce ma di rimprovero –
- Ci scusi signore, non succederà più – disse Roxanne – dobbiamo ancora abituarci ai ritmi di Hogwarts –
- Va bene, ma cercate di abituarvi in fretta!– disse sorridendo –
Rose, però, lo interruppe: - Professore Roxanne non c’’entra nulla in questa storia. Ero io in ritardo e lei mi ha solo aspettato-
- Capisco – disse – e sei stata molto onesta a precisarlo, ma non ti devi preoccupare: per questa volta né tu né Roxanne riceverete una punizione-
Rose e Roxanne lo ringraziarono sorridenti e furono d’accordo sull’affermare che il professor Paciok era davvero buono e simpatico come lo avevano descritto i genitori. Le due ragazzine si sedettero in un tavolo dove c’erano anche Frank e Albus.
- Albus! – esclamò Rose felice non appena lo ebbe visto – che bello che abbiamo Erbologia insieme!-
- Si è fantastico.. – mormorò l’altro con un sorriso tirato –
La cugina se ne accorse ed era pronta anche ad indovinarne il motivo: Albus era un ragazzino timido e riservato e faceva difficoltà a stringere amicizie; quando era insieme alla cugina si scioglieva un po’ e diventava allegro e simpatico.
- Ehi Albus, ti va se questo pomeriggio io tu e Roxanne andiamo a trovare Hagrid? –gli sussurrò mentre cercava di disegnare la pianta che stavano studiando –
- Deve venire anche quella là? – le chiese sottovoce il cugino –
- Ma è nostra cugina!! E poi siamo diventate molto amiche! –
Lo sguardo di Albus s’incupì e non rivolse la parola a Rose per il resto della lezione. Alla fine , uscendo dalla serra le disse:-Ok!-
E poi se ne andò da solo verso Difesa contro le arti oscure, la sua prossima lezione.
- Ma cos’ha ? – chiese Roxanne all’amica –
- Non lo so proprio! – mentì Rose -
Poi lei, e gli altri compagni di Grifondoro si diressero verso l’aula d’Incantesimi. La lezione fu tenuta dal professor Kevin Vitious, figlio del professor Filius Vitious. Rose trovò la lezione noiosa. Dovevano solo continuare a ripetere uno strano movimento del polso dicendo:- Agitare e colpire! –
Lei aveva voglia di imparare un incantesimo, una magia. Dopo Incantesimi i ragazzi si diressero verso la sala grande dove pranzarono. Rose era seduta di fronte a Frank e gli disse:- Volevo dirti che tuo padre secondo me è un’insegnante bravissimo! –
Frank arrossì:- Grazie Rose! –
- Di nulla –
Poi si avviò di corsa con Rose verso la sala grande e mentre correva sbattè contro un ragazzo.
- Scusa ti sei fatto male? – chiese Rose al ragazzo che era caduto a terra.
- No tu?-
Rose lo guardò in faccia.
- Scorpius Malfoy – disse lei sarcastica – sempre tu, eh?
- Sempre tu, rossa – le rispose Scorpius con una lieve sorriso beffardo –
- Mi chiamo Rose –
- Ah già-
I due continuarono a fissarsi fino a che Scorpius non abbassò lo sguardo imbarazzato. In quel momento Rose venne raggiunta da Roxanne.
- Ma che parli con questo? – le disse –
- No … stavo giusto … ehm … insomma stavo andando via – balbettò diventando rossa –
Anche Scorpius venne raggiunto da un compagno serpe verde e se ne andò via con lui, ma non prima di aver schioccato un’ultima occhiata alla dolce ragazzina lentigginosa.

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Capitolo 5
*** La capanna di Hagrid ***


Ad Hogwarts il sole stava quasi per tramontare, un ultimo raggio illuminava tutto il castello. Erano solo le cinque e mezza, ma le giornate si stavano accorciando sempre di più. Questo rendeva Rose sempre più malinconica. Amava il sole e adorava l’estate anche perché c’era luce fino alle nove di sera. Il buio le incuteva un certo timore e la faceva sentire stranamente triste, come se le tenebre calassero anche nella sua mente. Quel pomeriggio, però, riusciva a scacciare questi pensieri, data l’emozione che aveva di andare a trovare Hagrid insieme a Rose e ad Albus. Le due Grifondoro uscirono dalla loro sala comune e si diressero verso l’ingresso dove ci sarebbe dovuto essere Albus ad aspettarle. Ma non era così.
- Non vedo Albus – mormorò Rose preoccupata – E tu?-
- Neanche io, ma avevamo appuntamento per le cinque e mezza in punto! – esclamò Roxanne – Bisogna rispettare gli orari!!-
Sembrava sdegnata: come, infatti, si era capito in precedenza Roxanne era una ragazzina fissata con la puntualità e non poteva sopportare i ritardi.
- Dai Roxy, sarà solo in ritardo di qualche minuto. Non è il caso di farne una tragedia! – sbottò l’altra seccata-
Roxanne sbuffò impaziente ma non disse più nulla.
Passarono i minuti, ma Albus non arrivò. In compenso vedevano tutti gli occhi degli altri studenti puntati addosso. Dovevano sembrare parecchio strane, ferme, impalate al centro della sala grande, con lo sguardo perso nel vuoto. Frank Paciok si avvicinò loro. - Ciao ragazze cosa fate qui ferme? –
Rose non sapeva se dire o meno che stavano aspettando Albus; a quel punto avrebbero dovuto ammettere che stavano andando a trovare Hagrid senza averlo invitato. Rose avrebbe voluto invitare anche lui, ma non sapeva se Hagrid fosse d’accordo che tutta questa gente venisse a casa sua. Inoltre immaginava che Albus non sarebbe stato affatto contento, come non lo era stato per la presenza di Roxy.
- Stiamo aspettando Albus per andare a trovare Hagrid – disse senza peli sulla lingua Roxanne –
Poi si accorse dello sguardo torvo che le stava rivolgendo la cugina. Capì che aveva parlato a sproposito, così cercò di rimediare la situazione:- Volevamo appunto chiederti se volevi venire con noi-
A sentire quelle parole Rose si soffocò con la sua stessa saliva, e tossì ripetutamente, prima che Frank potesse rispondere.
- Tutto bene Rosy? – le chiese premuroso quest’ultimo-
- Tutto …(colpo di tosse).. bene.. (colpo di tosse)… credo! –
- Ah ok! – riprese Frank – comunque tornando al discorso di prima vengo con voi volentieri!!-
- Che bello! – esclamò Rose con un sorriso tirato-
-Sono certa che Albus ne sarà molto felice!- aggiunse con un altro sorriso tirato –
Rose la interruppe:- Eccolo è arrivato! – E indicò un ragazzino con i capelli neri che si avvicinava verso di loro. Rose notò a malincuore che man mano che si avvicinava il lieve sorriso che aveva in partenza, diventava sempre più una smorfia di fastidio.
- Ciao – mormorò ai tre Grifondoro avvicinandosi-
- Ehi Ciao Albus! Ti ricordi di me? Sono Frank e ci siamo conosciuti sulla barca.. –
- Oh si ricordo – lo interruppe il Tassorosso –
- Purtroppo – aggiunse fra se e se –
Ma Rose lo sentì e lo guardò con una delle sue occhiate torve che riuscivano a intimidire chiunque. Albus, però, non ci fece neanche caso.
- Allora andiamo? – chiese Roxanne sorridendo –
E i quattro ragazzini si diressero verso la capanna di Hagrid. Appena vi arrivarono, Rose bussò.
- Chi è ?- chiese il vecchio guardiacaccia in tono burbero –
- Sono io Hagrid, Rose, e con me ci sono anche Albus, Roxanne e Frank –
La porta si aprì e comparve il mezzo gigante in tutta la sua altezza.
- Che bello che siete venuti a trovarmi! – esclamò raggiante – non vi aspettavo così presto! –
Li fece entrare nella sua capanna e i ragazzi si accomodarono su delle sedie dall’aspetto malconcio e fragile.
- Ma se sostengono Hagrid, sosterranno anche noi – pensò Rose per tranquillizzarsi –
Hagrid nel frattempo accese il bollitore per preparare del tè per i quattro ragazzi, come era solito fare.
- Allora – disse sedendosi rumorosamente su una sedia- come vi trovate ad Hogwarts?-
Come al solito Rose fu la prima a parlare:- O Hagrid, Hogwarts è meravigliosa! Esattamente come me l’hanno descritta la mamma e papà!-
- E poi sono stata smistata a Grifondoro - aggiunse –
Poi, però, si morse il labbro, notando lo sguardo di Albus che s’incupiva.
- Complimenti Herm.. volevo dire Rose!- disse Hagrid – non so se ti hanno detto quanto somigli a tua madre, a parte il colore dei capelli e le lentiggini! Quelle sono caratteristiche dei Weasley!-
Poi si rivolse a Roxanne:- Non mi sembra di conoscerti, ma assomigli in modo impressionante ad Arthur! Non mi dire che sei sua …?-
- Nipote! – completò l’allegra ragazzina – sono la figlia di George Weasley!-
- Nooooo! – esclamò l’altro – non può essere! Ma non vivevi in Francia?-
- Si, ma sono venuta in Inghilterra per frequentare Hogwarts – rispose – e trascorrerò il Natale con i nonni!  -
Hagrid sorrise al ricordo di Fred e George e di tutti i guai che combinavano. Poi notò un ragazzino dai capelli color miele di cui non conosceva l’identità.
- E tu chi saresti?-
- Frank Paciok – rispose sereno –
- Quel Frank? Il figlio di Neville??- chiese esterrefatto Hagrid -
- Esattamente!-
- Sono contento di avervi conosciuto a tutti e tre! – concluse Hagrid – spero che diventeremo amici! –
Il guardiacaccia non si era, però, accorto della presenza di Albus, che era seduto in un angolino e che non aveva proferito parola per tutto il tempo. D’un tratto il ragazzino s’alzò di colpo facendo sobbalzare Hagrid.
- Sapete ormai mi ci sto abituando! – urlò –
- A essere invisibile, intendo! – aggiunse –
Poi con grande rabbia aprì la porta e se ne andò sbattendola rumorosamente.
- Mi dispiace – si scusò Hagrid – non mi ero accorto di lui. Sapete era seduto dietro di me! –
- Non ti preoccupare Hagrid! – disse Rose che si stava cominciando a scocciare dell’atteggiamento da vittima di Albus – ormai fa sempre così! Non ha accettato di essere stato messo a Tassorosso! –
- Davvero? – chiese – pensavo che fosse scontato che sarebbe stato a Grifondoro, come Harry, James Jr. –
Dopo di ché trascorsero il resto del pomeriggio parlando del più e del meno e quando fecero per andarsene videro Hagrid rattristirsi.
- Grazie per questa visita – disse loro-
- Grazie a te! – rispose Roxanne – è stato un pomeriggio meraviglioso! –
- Spero che ci vedremo presto! – aggiunse Rose –
- Sei molto simpatico! – gli disse Frank –
E mentre tornavano al castello, Rose vide spuntare una lacrima nella faccia di quello che a prima vista poteva sembrare un burbero guardiacaccia, ma che in realtà nascondeva un animo dolce e gentile. Con questi pensieri fece ritorno al dormitorio.
- Se questa è la vita ad Hogwarts – pensò – allora mi piace sul serio!!-
E sorridendo andò a letto.

Commentate per favore !!! :D

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Capitolo 6
*** Punizione in due ***


 I giorni passarono  ad Hogwarts, Rose, Roxanne e Frank erano sempre più amici, mentre Albus evitava i tre dal pomeriggio in cui erano andati a far visita ad Hagrid. Rose all’inizio si era dispiaciuta del comportamento di Albus, che ormai non le rivolgeva neanche la parola.
- Albus ti prego parliamo! – lo aveva implorato la streghetta un giorno, mentre il ragazzo si stava dirigendo nella sala Grande. Lui, però, l’aveva ignorata e se n’era andato con due ragazzini di Tassorosso.
Dopo altri inutili tentativi di tornare amica con Albus, Rose si era scocciata e aveva deciso che adesso era lei ad essere seccata con il cugino: la stava tirando troppo alla lunga!
Quella mattina lei e Roxanne si diressero verso la loro prima lezione di volo.
- Mi ha sempre emozionato l’idea di volare! – confessò Rose all’amica.
- Uh .. davvero? - disse Roxanne – io invece non ho nessuna voglia di salire su un pezzo di legno volante!! –
- Quasi quasi salto la lezione! – aggiunse preoccupata –
- Eh no cara! Tu vieni con me! Volare deve essere stupendo e non vedo perché devi comportarti da codarda. Per le mutande di merlino, sei una Grifondoro! – sbottò contrariata –
Purtroppo per lei in quel momento da lì stava passando la professoressa McGranitt che udì la sua “fine” esclamazione e la riprese:- Signorina Weasley, che modo di parlare è questo!! 5 punti in meno a Grifondoro! –
- Ma professoressa stavo solo dicendo a Roxanne che non può saltare la lezione di volo solo perché ha paura dell’altezza, e quell’esclamazione mi è scappata di bocca! – si giustificò la ragazzina arrossendo –
- Bè se stanno così le cose.. – iniziò la professoressa – 5 punti in meno anche per l’altra signorina Weasley, per la sua mancanza di fegato!-
Detto così se andò camminando con aria austera.
- Dovevi proprio dirle tutto, vero? – si arrabbiò Roxanne –
- Ho solo detto la verità! –
- Si certo, come no! – esclamò la streghetta arrabbiata –
E se ne tornò di corsa verso la sala comune di Grifondoro. Rose si nascose dietro ad un’armatura e scoppiò in lacrime: non solo aveva perso l’amicizia del cugino, ma anche quella di Roxanne.
- Sta andando tutto male! – pensò –
Mentre piangeva qualcuno le si avvicinò.
- Ehi perché piangi? – le chiese –
Tra le lacrime Rose gli rispose: - Perché mio cugino non mi parla più e ora ho anche litigato con la mia migliore amica! –
Lui le poggiò una mano sulla spalla e le sussurrò:- Dai non ti preoccupare, sono sicuro che si aggiusterà tutto-
Rose rincuorata da quelle semplici parole si girò per vedere chi era il gentile ragazzo che l’aveva consolata e tale fu la sorpresa quando si accorse che si trattava di niente meno che Scorpius Malfoy!
- Tu! – disse –
- Tu!! – esclamò l’altro sorpreso –
Si guardarono negli occhi ma non dissero altro. Il silenzio fu interrotto dal professor Paciok che passava di lì diretto a lezione.
- Signorina Weasley ma allora è un vizio arrivare tardi a lezione! – la rimproverò – non dovresti essere a lezione di volo con Madama Bumb?-
- Si, mi dispiace.. –
Lui non l’ascoltò neppure: - Tu Malfoy? Non hai lezione di Erbologia con me al momento?-
Il ragazzino disse con tono arrogante:- E allora?-
Il professor Paciok corrucciò le sopracciglia: - Non rivolgerti a me con quel tono insolente Scorpius! 5 punti in meno a Serpeverde e siete tutti e due in punizione! Domani sera alle 8 nella serra numero 2 –
Detto questo se ne andò contrariato.
- Che razza di deficiente! – esclamò Scorpius quando se ne fu andato –
- E pensare che sembrava tanto gentile! – disse Rose a cui veniva di nuovo voglia di piangere –
Forse Scorpius lo notò, perché le disse:- Ehi non piangere per lui! Non ne vale la pena! Ora vado ciao.. Rosie a domani-
- Ciao Scorpius – mormorò timidamente –
Poi si diresse verso il campo di Quiddich pensando che il biondo ragazzino Serpeverde era stato molto carino con lei: l’aveva consolata e confortata allo stesso tempo.  Forse l’aveva giudicato male.
                                                                              ***
Quel pomeriggio Rose era seduta su un poltrona nella sala comune di Grifondoro. Il fuoco del caminetto la riscaldava e lei leggeva il libro “Gli animali fantastici dove trovarli”.
Tra la descrizione di un’animale e l’altra ripensava alla lezione di quella mattina. Si erano appena sollevati da terra con la scopa, ma le era bastato per capire quanto doveva essere meraviglioso volare! Rose era stata anche la più brava e aveva ricevuto i complimenti di Madama Bumb.
- Chissà che un giorno non fosse entrata a far parte della squadra di quiddich!- pensò la ragazzina-
Poi dopo aver finito il libro (in meno di 1 ora, visto che aveva ereditato la velocità di lettura dalla madre) si diresse verso la gufaia, per andare a trovare la sua civetta, Bianca, e per spedire una lettera a sua madre.
La riconobbe tra tutti i gufi: aveva le piume color grigio perla ed un’aria dolce e intelligente.
- Ciao Bianca! – la salutò accarezzandola –
La civetta le beccò dolcemente la mano.
- Bianca, devi dare questa lettera alla mamma, va bene?-
La civetta si fece legare il rotolo di pergamena alla zampetta e partì obbediente.
La lettera diceva così:
Cara mamma, la vita ad Hogwarts è molto bella e piacevole come me l’hai descritta tu. Ho già imparato qualche magia e ho volato su una scopa per la prima volta: è stata un’esperienza fantastica. Sono diventata amica con Frank Paciok e con Roxanne Weasley, anche se quest’ultima non mi parla da stamattina e per questo sono molto triste. Dovrei chiederle scusa ma non trovo il coraggio e ho paura che non mi perdoni. Poi ho un altro problema per quanto riguarda Albus. E’ diventato geloso dei miei amici e invidioso perché io sono a Grifondoro e lui no, ma ormai mi sono seccata con lui e ora sono io a non volerci parlare.
Mi manchi tanto e non vedo l’ora di leggere la tua risposta. Salutami papà e Hugo.
Ti voglio bene
Rosie
Dopo aver spedito la lettera Rose andò verso la serra numero uno dove l’aspettavano il professor Paciok con aria severa e Scorpius con un’espressione indecifrabile.
- Buonasera signorina Weasley – la salutò il professore –
- Buonasera signore –
- Bene, oggi per punizione dovrete pulire la serra numero uno, che è tutta sporca di puzza linfa emessa da quella pianta che è una?- chiese-
- Mimbulus mimbletonia! – rispose Rose –
- Esatto 5 punti a Grifondoro –
Poi li fece entrare nella serra e sogghignando augurò loro buon lavoro.
- Un giorno di questi lo uccido! – esclamò Scorpius –
- Dimmi quando : sarò in prima fila a godermi lo spettacolo –
E tutti e due scoppiarono a ridere. Mentre pulivano ogni angolo della serra continuarono ad insultare il professor Paciok in tutti i modi possibili e immaginabili.
Finirono il loro lavoro verso mezzanotte. Poi tutti e due uscirono dalla serra per andare a dormire nei rispettivi dormitori.
- Sai tutto sommato mi sono pure divertito- disse il ragazzino Serpeverde –
- Si anche io! –
E si sorrisero in silenzio. La mano di Scorpius sfiorò quella di Rose.
- Scusa – mormorò imbarazzato –
E corse vie mentre Rose si avviava alla torre di Grifondoro chiedendosi perché un ragazzino così simpatico e carino fosse stato messo a Serpeverde.
 

 
 
 
 

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Capitolo 7
*** Novità scioccanti ***


 La mattina del  31 Ottobre Rose si alzò presto e si sedette sul davanzale della finestra, respirando aria fresca. La ragazzina stava pensando a molte cose: i pensieri le si affollavano nella mente. Scorpius, Roxanne che non le parlava, Scorpius, i rimproveri dei professori, Scorpius, i suoi genitori che le mancavano, Scorpius.  Senza ombra di dubbio la sua mente era avvolta dal pensiero del biondo ragazzino Serpeverde. Finalmente stava iniziando a capire perché il cuore le palpitava quando lo vedeva, perché diventava rossa e silenziosa in sua presenza, perché non vedeva l’ora di posarli addosso lo sguardo: era innamorata! Era un’emozione mai provata prima, qualcosa di bello ma allo stesso tempo di preoccupante. Per ora quello a cui ambiva era la sua amicizia.. poi in futuro forse avrebbe mirato al suo cuore!
In quel momento Bianca volò dentro la stanza e si posò sulla spalla di Rose.
- Ciao Bianca mi hai portato qualcosa? – le chiese vedendo un rotolo di pergamena legato alla zampetta della civetta e prendendolo.
Aprì la pergamena e ne lesse il contenuto:
Cara Rosie, mi ha fatto molto piacere ricevere una tua lettera. Sono contenta che Hogwarts ti stia piacendo e che ti sia fatta dei buoni amici come Frank e Roxanne. Per quanto riguarda tua cugina ti consiglio di prenderti di coraggio e chiederle sinceramente scusa. Se ti vuole veramente bene le accetterà perché capita a tutti di sbagliare! Per quanto riguarda Albus capisco che tu sia scocciata del suo comportamento ma cerca di capirlo: si sente solo senza di te e inoltre penso anche che sia certo di aver deluso i suoi genitori a causa di non essere stato smistato a Grifondoro. Prova di nuovo a parlargli con tutta la dolcezza che hai e sono certa che tornerete amici. Tanti saluti da Hugo e da papà. Buona festa di Halloween e goditi la festa tesoro!
Baci
La mamma
Quando finì di leggere Rosie aveva gli occhi leggermente bagnati di lacrime. Ora si sentiva più forte e decisa ad affrontare i suoi due amici. Non aveva parlato a sua madre di Scorpius perché sentiva che quella era una cosa che riguardava solo lei e che doveva vivere da sola.
Poi scese dal davanzale e si vestì. Roxanne e Charlotte dormivano ancora, ma Violetta si era appena svegliata.
- Ciao Rosie – la salutò sbadigliando –
- Ciao Violetta! Come va?-
- Bene ma come mai così mattiniera?-
- Pensavo … - le rispose la ragazzina-
- A Roxanne? Sai mi ha raccontato del vostro litigio e mi dispiace. –
- Anche a me-
Poi Violetta si vestì rapida e uscì dal dormitorio salutando la compagna. Rosie restò un po’ a guardare Roxanne che dormiva beata, poi decise di scendere anche lei nella sala comune di Grifondoro. Le avrebbe chiesto scusa più tardi.
La sala comune era piuttosto affollata per essere le sei del mattino e Rose si chiese se fosse successo qualcosa.
-Ehi Rosie hai saputo la notizia?- le chiese Frank –
- No cosa?-
- Qualcuno ha dato fuoco alla capanna di Hagrid e alla Sala Grande!-
- Davvero? E come sta Hagrid?-
- Lui bene! Per fortuna è riuscito a uscire in tempo ed è corso ad avvisare la professoressa McGranitt che con l’aiuto dei professori Vitious, Patil e Paciok è riuscita a spegnere l’incendio!-
- E nella sala grande?-
- Be lì stranamente l’unica è stato dato fuoco solo al tavolo di Grifondoro che ora è come dire … polverizzato!! –
Rose era scioccata e non sapeva che pensare.
- Ma chi potrebbe aver fatto una cosa del genere?- chiese più a se stessa che all’amico –
Prima che Frank potesse risponderle le apparve nella sua testa l’immagine di un ragazzino biondo che diceva:- Mi vendicherò del professor Paciok!-
Però , si disse, era stata incendiata la capanna di Hagrid non l’ufficio o le serre del Professor Paciok!! C’era qualcosa che non quadrava. Invece, l’aver bruciato il tavolo dei Grifondoro aveva un senso:  il professor Paciok era infatti il direttore della casa di Grifondoro ..
Rose decise di andare a cercare Scorpius per parlargli: doveva sapere la verità ad ogni costo! Corse verso la Sala Grande e vide in un angolo vicino alle scale che portavano ai Sotterranei, il ragazzino Serpeverde.
-Ehi Scorpius! Ti devo parlare! – gli disse Rose ansimando per la corsa-
- Ciao che vuoi? – le disse in tono sgarbato –
Lei non se ne accorse neanche:- Volevo sapere se sei eri stato tu a incendiare la capanna di Hagrid e il tavolo di Grifondoro!-
Scorpius diventò verde dalla rabbia e iniziò ad urlare contro la ragazzina: - Ma come ti permetti stupida traditrice del tuo sangue & Mezzosangue di venire qui ad insinuare cose che non sono vere! –
 Rose non riuscì a trattenere le lacrime. Scorpius l’aveva ferita e anche molto. Ma prima di andarsene tra i singhiozzi gli disse:- Sai pensavo che fossi un tipo a posto, un po’ arrogante ma niente di più. Invece sei un mostro! Non voglio vederti più!-
Il ragazzino trasformò il ghigno arrogante in uno sguardo triste:- Aspetta! Rose! –
Ma era troppo tardi: Rose stava già correndo verso il dormitorio, piangendo e singhiozzando. Non vedeva dove andava perché aveva gli occhi appannati dalle lacrime, così andò a sbattere contro una ragazza.
- Scusa – le disse –
- Scusami tu – le rispose l’altra e l’abbraccio –
Era Roxanne che vedendo l’amica in quello stato aveva dimenticato ogni arrabbiatura e ora l’abbracciava e l’accarezzava dolcemente.
Quando si fu un po’ calmata Roxanne le chiese cos’era successo e lei le raccontò tutto.
- Mi dispiace Rosie!- le disse dolcemente – Non ci pensare più: è solo uno stupido! Non ne vale la pena!-
- Ma lui mi piaceva, me ne ero innamorata..- esclamò Rose triste -
- Ne troverai cento meglio di lui, Rosie! Te lo posso assicurare!-
- Grazie Roxy! Ti voglio bene: sei una vera amica!-
- Anche tu-
E si abbracciarono, abbandonando tutti i litigi e tornando ad essere un’inseparabile coppia di amiche!
                                                                                    ***
Quella sera c’era la festa di Halloween ed il castello era già stato addobbato con tante zucche e pipistrelli. Roxanne, Rose, Frank e Violetta scesero nella Sala Grande e restarono piacevolmente sorpresi nel vedere tutti quegli addobbi.
- Wow! – mormorò Roxanne –
- E’ fantastico!-mormorò  Violetta –
E il quartetto si avviò verso il nuovo tavolo di Grifondoro, che ora appariva decisamente più nuovo rispetto agli altri tre.
- Alla fine Scorpius ci ha fatto un favore! – commentò Rose –
Frank la sentì e le disse:- Ma sei proprio sicura che sia stato lui? Io sospettavo di un altro studente … -
- Di chi? – chiese Violetta incuriosita –
- Di Albus Potter –
Rose rimase a bocca aperta a quelle parole.
-Sono sicura che non lo farebbe mai! –
Eppure il dubbio s’iniziò ad insinuare nella sua mente: forse non conosceva bene Albus come credeva!
Si girò per osservarlo nel tavolo dei Tassorosso. Era solo, in silenzio, con lo sguardo corrucciato.
-Aveva proprio l’aria colpevole – pensò Rose – ma no non poteva essere!-
E per il resto della serata non ci pensò più, cercò invece di divertirsi con i suoi amici.
Era così contenta di aver ritrovato l’amicizia di Roxanne! E anche Roxanne sembrava molto felice. Lo stesso si poteva dire per Violetta e Frank. Vicino a loro ridevano e scherzavano anche altri due ragazzi del primo anno di Grifondoro: Lorcan e Lisander Scamander. Rose di loro sapeva solo che erano due gemelli figli di Luna Lovegood, la direttrice del Cavillo amica dei suoi genitori. Sembravano simpatici. Dopo di loro sedeva l’antipatica Charlotte Davis, che a causa del suo carattere non si era fatta alcun amico.
Dopo cena Rose, Roxanne e Violetta si avviarono verso la sala comune di Grifondoro, mentre Frank restò ancora un po’ a parlare con i gemelli Scamander.
Charlotte le seguiva a distanza. Rose si seccò del suo comportamento e le disse:- Charlie perché non vieni con noi invece di starci di dietro a distanza di sicurezza? Non ti mangiamo mica! –
La ragazzina dagli occhi azzurri le si avvicinò e la spinse lontano:- Fatti i cavoli tuoi Weasley!-
- E non chiamarmi Charlie! – aggiunse minacciosa andandosene via –
- Ok Charlie! – le ripose Rose-
Le altre due risero. La giornata finì serenamente anche se rose si poneva ancora una grossa domanda: com’era diventato Albus in poche settimane?


Per favore COMMENTATE voglio sapere se i capitoli vi stanno piacendo!! xD

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Capitolo 8
*** Il colpevole ***


 Quella mattina la prima lezione fu quella di pozioni, tenuta dalla professoressa Parkinson e vi erano presenti Grifondoro e Serpeverde. Rose era seduta in un banco insieme a Roxanne e quale fu la sorpresa quando vide Scorpius seduto solo dietro di lei. Alla ragazzina tremò il cuore dall’emozione: infatti nonostante Scorpius l’avesse trattata male provava ancora qualcosa per lui. Strinse forte la mano di Roxanne che colta di sorpresa fece un salto dalla sedia. Tutto questo mentre la professoressa spiegava come preparare la pozione della forza. Camminando lentamente si avvicinò alla ragazzina dai capelli rossi e le disse:- Weasley, perché ti agiti? Hai un porcospino sulla sedia?-
Tutti risero mentre Roxanne diventava sempre più rossa.
- Pro-professoressa Parkinson – balbettò timidamente – mi scusi. Non succederà più!-
- Non succederà più! – le fece il verso la professoressa-
- Ora Weasley vediamo se eri almeno attenta … Quali sono gli ingredienti per preparare la porzione della forza?-
Mentre Roxanne mormorava lentamente gli ingredienti, Rose mormorò un silenzioso grazie all’amica che non l’aveva incolpata, al contrario di quello che aveva fatto lei qualche settimana prima. Si sentì da schifo.
- Ora provate a preparare la pozione!- esclamò la professoressa facendo sobbalzare tutti gli studenti – Chi non ci riesce avrà un carico di compiti pari a quelli di un anno intero!-
Gli studenti tremarono. Roxanne era diventata verde dalla paura. E mentre metteva gli ingredienti nel calderone le tremavano le mani, tanto che uno le cadde dalle mani andando in frantumi.
- Luna storta Weasley? – le chiese sarcastica la professoressa suscitando l’ilarità dei  Serpeverde tranne Scorpius che era stato silenzioso e cupo per tutta la lezione.
La ragazzina scoppiò in lacrime e afferrando la borsa con i libri uscì dalla sala di pozioni.
- Questo ti costerà 10 punti in meno per Grifondoro e una punizione sabato! – le urlò dietro l’arpia –
- E parlerò anche con il direttore della tua casa!! – aggiunse maligna –
Rose che già da qualche minuto stava accumulando rabbia contro l’odiosa professoressa stava per alzarsi in piedi e urlarle contro, quando una mano le si poggio sulla spalla e la bloccò. Era la mando di un biondo ragazzino dietro di lei.
- Non ne vale la pena Rosie – le disse Scorpius -
- Perché mi chiami Rosie? Non preferisci sudicia mezzosangue o Traditrice del tuo sangue?-gli chiese Rose sarcastica –
- Scusa mi dispiace per quello che è successo ieri!! –
- Ne parliamo dopo se vuoi ora ho da fare: se non te ne sei accorto sto preparando una pozione! –
E continuò a mescolare e aggiungere ingredienti nel suo calderone.
A fine lezione la pozione di Rose risultò palesemente la migliore, visto che dopo averla assaggiata Rose fu in grado di sollevare la cattedra, professoressa compresa  (che tolse 10 punti a Grifondoro), con un mignolo.
Gli altri ottennero risultati peggiori, alcuni addirittura catastrofici!
Frank Paciok riuscì a sollevare la cattedra dopo molti sforzi, Charlotte riuscì a sollevarla con la mano, Scorpius e altri Serpeverde riuscirono a sollevarla con due dite. Invece la povera Violetta Baston, per quanto ci provasse, non riuscì a spostarla di un millimetro!
- Bene Baston, a quanto pare sei tu quella che si beccherà il carico stratosferico di compiti!- le disse sogghignando –domani ti farò avere la lista via gufo. Sono troppi per poter dirteli a voce. La perderei!!-
E rise di gusto alla sua squallida battuta, mentre la faccia della ragazzina si contraeva in una smorfia di disgusto.
Rose dopo la lezione consolò la compagna e con Frank si diresse verso il dormitorio di Grifondoro. Ma fu bloccata da Scorpius.
- Non dovevamo parlare noi due? – le chiese –
Lei lo spinse via.
- Mi dispiace ma per me è più importante andare a consolare un’amica in difficoltà che stare a parlare con uno che solo qualche giorno fa mi ha insultato-
Lasciò il ragazzino sbigottito e si avviò via con Frank.
- Che razza di idiota! – mormorò –
Poi si avvicinò al ritratto della signora Grassa e disse la parola d’ordine: - Ordine della fenice!-
La signora Grassa si scostò e si aprì il passaggio verso la sala comune di Grifondoro.
Rose si guardò intorno ma non vide l’amica.
- Sarà in dormitorio! – le suggerì Frank –
- Grazie Frank – disse lei – Scusa ma sono un po’ stordita! –
- Ti capisco – le rispose l’amico e senza alcun preavviso l’abbracciò. Poi si ritrasse imbarazzato.
- Be ora vado … Ciao! –
E corse verso il dormitorio maschile.
- Maschi! – borbottò Rose non con un tono arrabbiato, ma divertito e sorpreso –
Roxanne era sdraiata sul suo letto con la faccia poggiata sul morbido cuscino. Rose le si avvicinò piano piano e l’accarezzò dolcemente, ma l’amica saltò in aria.
- E siamo a due volte che mi fai saltare in aria Rose – disse fingendosi arrabbiata –
- Va tutto bene Roxy? Mi dispiace molto per come ti ha trattata quella serpe acida della Parkinson! Mi veniva voglia di lanciarle una fattura (anche se non ne sono capace)-
- Non ti preoccupare per me Rosie! – le disse l’altra – sono ancora arrabbiata con la Parkinson ma ho scoperto delle cose che ti faranno rabbrividire! –
Rose guardò l’amica on aria interrogativa.
- Cioè?-
- Ricordi la storia degli incendi? Bè la McGranitt non so come è riuscita ha scoprire il colpevole … -
- Chi è stato? –
- Albus Potter – disse l’altra lentamente – è lui che ha incendiato la capanna di Hagrid per vendicarsi di lui!
Cadde un silenzio imbarazzato.
- E non è tutto! – continuò l’amica – sai chi ha incendiato il tavolo di Grifondoro?-
- Chi?-
- Scorpius Malfoy! – sussurrò Roxanne sbalordita – almeno su questo avevi ragione tu: per questo motivo ti ha trattato male quando lo hai accusato! Aveva il carbone bagnato!!-
Rose che finora era stata zitta senza commentare esclamò a voce alta: - Ora basta!! Vado a parlare con quel deficiente di mio cugino! –
Come una furia uscì dalla stanza lasciando Roxanne sconcertata. Rose corse e corse senza fermarsi fino ad arrivare nella Sala Grande. L’ avvistò il cugino “pazzo” e lo afferrò bruscamente per un braccio.
- Tu ora vieni con me! – gli ringhiò –
E lo trascinò verso la sala dei Trofei, che in quel momento era vuota. Chiuse la porta e afferrò il cugino per le spalle sbattendolo  contro il muro. Era furiosa come non mai!
- Razza di deficiente spiegami perché caspita hai incendiato la capanna di Hagrid!!- iniziò Rose – E perché ti stai comportando in questo modo da quando siamo a Hogwarts!-
- Ho cercato di giustificarti pensando che ti comportavi così perché ti sentivi solo ecc. ecc. – continuò – ma hai superato ogni limite, Albus!-
Il ragazzino guardava la cugina come se fosse stata un’aliena. Non l’aveva mai vista così arrabbiata ed era un tantino spaventato.
- Senti Rose mi dispiace è così complicato da spiegare … -
- Hagrid poteva morire!!! Lo sai!!?? – urlò lei –
- Mi volevo solo vendicare rovinandogli l’orto! Non pensavo che il fuoco sarebbe arrivato fino alla capanna!!-
Rose lo squadrò torva.
- Spero per te che sia andata davvero così!-
Poi lo spinse via violentemente e se ne andò. Albus andò a sbattere contro una teca di vetro e la ruppe. Il signor Gazza sentì il rumore e accorse nella sala scontrandosi con Rose.
- Che succede ragazzina? – le chiese il custode sgarbato –
- Un ragazzino Tassorosso ha appena rotto una teca di vetro per farle un dispetto! –
Il custode diventò paonazzo ed entrò nella sala imprecando.
- Razza di piccolo teppistello da quattro soldi! la pagherà eccome se la pagherà!-
Un sorrisetto compiaciuto si dipinse sul volto di Rose.

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Capitolo 9
*** Un'amicizia indistruttibile ***


 Era quasi Dicembre … Rose non aveva più parlato con Albus da quel pomeriggio, ma aveva scoperto da suoi informatori personali (i gemelli  Scamander con cui Rose aveva fatto da poco amicizia) che Albus era quasi stato espulso dalla scuola dopo la faccenda dell’incendio alla capanna di Hagrid. La McGranitt aveva scritto ai suoi genitori e una mattina agli era arrivata una strillettera con Ginny che urlava:- Razza di figlio deficiente come hai osato bruciare la capanna di Hagrid, razza di piromane!! Non è che nel frattempo ti sei anche bruciato il cervello!-
Le donne della famiglia Weasley erano molto focose!!
Poi nella strillettera si era sentita anche la voce di Harry che diceva:- Non me lo sarei mai aspettato da te Albus Severus! Sono molto deluso! –
Poi la lettera si era infiammata ed era scomparsa.
Alla fine Albus aveva fatto togliere 50 punti a Tassorosso ed era finito anche in punizione per la faccenda nella sala dei trofei, cosa di cui però Rose non andava molto fiera. Aveva sbagliato a farlo finire ulteriormente nei guai, ma in quel momento era furiosa. Ora però avrebbe voluto fare qualcosa per rimediare. Ma non sapeva cosa …
Nel frattempo anche Scorpius aveva rischiato di essere espulso ed era stata scritta una lettera ai suoi genitori, che però non li avevano mandato alcuna strillettera, anzi gli avevano spedito addirittura una scatola di dolci!
- Che faccia tosta! – commentò Roxanne appena lo seppe-
- Bè però la McGranitt ha tolto 50 punti anche a Serpeverde – commentò Lisander – così al momento siamo i primi in classifica!! –
- Si è vero!! – disse Frank – siamo dei grandi!!-
- W Grifondoro!! – esclamò Lorcan suscitando le risate di tutti.
Rose non partecipava alla conversazione immersa in pensieri troppo distanti dal modo leggero di scherzare dei compagni. Era seriamente preoccupata per Albus. Aveva raccontato delle sue preoccupazioni a Roxanne, ma l’amica le aveva risposto : - Rosie mi sa che sei un po’ lunatica: un giorno lo odi e un giorno sei preoccupata per lui! Deciditi! –
- Roxanne a volte non capisce proprio niente! – pensò Rosie seccata–
La ragazzina decise allora di confidarsi con Frank, che dopo Roxanne era l’amico su cui riponeva più fiducia.
- Ehi Frank!! – lo chiamò – mi puoi aiutare nei compiti di Erbologia che non riesco a finirli!!??-
Il ragazzino si staccò dal gruppo e seguì l’amica nella Sala comune di Grifondoro.
- In realtà volevo parlarti Frank! –
Lui sorrise.
- Solo a me Rosie ?-
- Si! – gli rispose la ragazzina – mi fido di te e del tuo parere!!-
Lui la ringraziò e poi Rose le raccontò il suo problema. Frank ci pensò un po’ su, poi le disse timidamente:-Secondo me dovresti parlargli, però, on molta gentilezza e dolcezza! –
- E senza arrabbiarti! – aggiunse ricordando quello che succedeva ogni volta che lei andava per parlare al Tassorosso –
- Promesso! –
Rose abbracciò l’amico teneramente. Per lei Frank Paciok era molto prezioso: era contenta di averlo conosciuto perché era un amico vero.
                                                                       ***
Quella sera decise di prendersi di coraggio e parlare al cugino. Lo vide nella sala Grande e lo chiamò:- Ehi Albus! Possiamo parlare?-
La faccia del ragazzino assunse un’espressione spaventata e disse:- Se è per mettermi nei guai o per farmi male … allora no! –
E fece per andarsene ma Rose lo raggiunse e lo prese per mano.
- Scusa Al, mi dispiace per quello che è successo l’altro giorno! Non avrei dovuto fare quello che ho fatto!! Ora voglio solo ritrovare in te l’amico che ho avuto sempre vicino per tanti anni, la persona di cui mi sono sempre fidata! Voglio di nuovo ridere, scherzare, parlare con te. Rivoglio il mio Albus Severus che è sempre stato e sempre sarà una persona insostituibile nel mio cuore! Ti voglio bene Albus! –
E dopo queste semplici parole gli si gettò al collo e lo strinse forte, come non faceva da mesi. In quell’abbraccio c’era tutta la sua felicità e la sua tristezza, la sua allegria e la sua malinconia.
Albus iniziò inaspettatamente a piangere tra le braccia della cugina. E non si fermava più. Rose gli accarezzò i capelli sempre in disordine e gli sussurrò:- Va tutto bene Albus ci sono qua io!-
Albus la guardo e gli occhi dei due ragazzini s’incrociarono in uno sguardo di tenera amicizia.
- Rosie quanto mi sei mancata! Credevo che non mi volessi più, che preferissi la compagnia di persone coraggiose e valorose come i tuoi compagni di Grifondoro, e che non volessi più stare con me, un semplice scarto che era non possedeva nessuna grande qualità. Uno stupido, fifone e sfigato Tassorosso. Pensavo che i miei genitori fossero profondamente delusi da me- le confidò lui –
- E invece ti voglio un bene dell’anima! Tassorosso, Grifondoro, Corvonero, Serpeverde … sono solo dei nomi! Le vere qualità che hai le porti nel tuo cuore e tu Albus ne hai tantissime, credimi! –
- Grazie Rosie! Sento che tu per me ci sarai sempre e mi dispiace se ho dubitato della tua amicizia!-
- Scusa me per averti trascurato e non essermi resa conto di quanto stavi male! –
E tendendosi per mano uscirono nel parco, al chiaro di luna per fare una tranquilla e piacevole  passeggiata …

SPAZIO AUTRICE
Siamo arrivati al nono capitolo di questa storia e i personaggi stanno assumendo sempre più un carattere, un modo di fare. Non sto ricevendo commenti a parte quelli di Antonia89, CriCri97 e Petit Londoner che ringrazio di cuore. Ringrazio anche tutti quelli che hanno messo la mia storia nelle seguite, ricordate o preferite! Spero di ricevere in futuro molti commenti per sapere se questa storia sta piacendo. Ma anche se non sarò così continuerò a scrivere perchè io prima di scrivere per gli altri scrivo per me stessa e per due mie amiche che seguono la storia dal primo capitolo: Teresa e Alessia.
Non tarderò a scrivere un nuovo capitolo! A presto! :D
Gra Gra
 

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Capitolo 10
*** Ritorno a casa ***


 Quella mattina la scuola era avvolta da un’atmosfera magica, gioiosa, natalizia … Infatti era il 20 Dicembre e il giorno seguente i ragazzi sarebbero tornati a casa per festeggiare il Natale in famiglia. Alcuni, però, sarebbero rimasti a scuola, dove avrebbero comunque trascorso delle piacevoli vacanze tra battaglie di palle di neve e pranzetti deliziosi. Rose, Roxanne, James, Fred, Louis, Albus sarebbero andati tutti alla Tana dai nonni Weasley. Nonna Molly stava già pensando a cosa cucinare il giorno di Natale: sarebbe stato sicuramente qualcosa di sublime! Anche Frank, i gemelli Scamander e Violette sarebbero tornati nelle rispettive case, mentre Charlotte avrebbe trascorso il Natale a Hogwarts. Rose era molto felice all’idea della partenza e non vedeva l’ora di riabbracciare i genitori, i nonni, gli zii, Hugo e Lily. Inoltre sarebbe stata con Roxanne e Albus, i suoi migliori amici. Era certa che sarebbe stato il Natale più bello della sua vita!
Anche Roxanne e Albus la pensavano come lei.
-Oh Rose non vedo l’ora che sia domani!! - disse Roxanne –
- Anche io sono felicissimo! – commentò Albus –
Rose sorrise ai due amici.
Anche Frank fremeva all’idea di tornare a casa. Avrebbe passato il Natale circondato da moltissimi parenti dalla parte di suo padre. Frank abitava in una villetta vicino Londra e aveva già invitato i tre amici a casa sua durante le vacanze.
I gemelli Scamander sarebbero stati a casa del nonno Xenophilius Lovegood, che abitava vicino alla Tana.
- Così potremmo incontrarci!! – disse Lisander a Rose –
- Si con molto piacere! – rispose lei –
 E sorrise dolcemente al ragazzino dagli occhi blu.
Violetta sarebbe andata con i genitori a trascorrere il Natale con la squadra del Puddlemer United in Scozia, che si sarebbe allenata lì prima dell’inizio del nuovo campionato.
- Tiferete per la squadra di mio padre, vero?- chiese fingendo un tono sospettoso Violetta –
- Certo che no! – le rispose scherzando Rose – nella mia famiglia teniamo per i Cannoni di Chudley da una vita!! –
- Oh mio dio!! E io dormo con una che tifa per i Cannoni di Chudley!!?? – scherzò Violetta –
Charlotte Davies, invece, era l’unica Grifondoro del primo anno a non tornare a casa per le vacanze. Nessuno sapeva il perché. Rose provò un po’ di pena per la compagna, perché anche se le stava antipatica, le sembrava brutto che trascorresse le vacanze da sola. Non che sarebbe cambiato qualcosa se anche loro fossero rimasti. Infatti da quando era iniziata la scuola Charlotte non si era fatta nessun amico. Stava sempre sola a leggere libri o a provare incantesimi. All’inizio era diventata amica con Violetta, ma poi anche quest’ultima si era stufata del caratteraccio della ragazzina. Rose si avvicinò a Charlotte, seduta nel tavolo dei Grifondoro, intenta a leggere un libro.
- Ciao Charlie che leggi? – le chiese cercando di avere un tono molto gentile –
- Non sono affari tuoi Weasley! – le rispose secca – Che vuoi da me?
- Volevo solo parlare un po’ tutto qui – disse Rose accomodante – Sai ho sentito che rimani qui a Natale e volevo dirti che mi dispiace per te –
Charlotte alzò gli occhi dal libro.
- E perché mai dovrebbe dispiacerti per me? Tu mi odi. Tutti mi odiano –
- Non è vero io non ti odio. Forse mi stai un po’ antipatica, ma non vuol dire che non debba interessarmi di te. Sei comunque una mia compagna e le compagne vanno sempre sostenute e aiutate-
La ragazzina dagli occhi azzurri la fisso attentamente.
- Sai forse mi sono fatta un’idea sbagliata su di te Weasl … volevo dire Rose .. –
Rose pensò che era la prima volta che la chiamava per nome: chissà, forse sarebbero potute diventare amiche.
- In ogni caso ti tengo d’occhio Rose – continuò lei – ne conosco tante di persone che sembrano carine e simpatiche e poi ti pugnalano alle spalle. Ora vattene se non lo vedi starei cercando di leggere! –
Rose si allontanò a malincuore: forse dopotutto non sarebbero diventate amiche!
                                                                     ***
Quel pomeriggio Rose salì nel dormitorio con Roxanne e Violetta e le tre cominciarono a preparare i bagagli. Rose aveva messo così tante cose nel baule che non riusciva più a chiuderlo.
- E pure a Settembre ci entrava tutto! – gemette Rose mentre cercava di chiudere il suo baule saltandoci sopra –
- Chi ti aveva aiutato a chiuderlo?- le chiese l’amica –
- Mia mamma! – rispose Rose –
- Allora tua mamma aveva sicuramente fatto qualche incantesimo!! – le disse Roxanne –
- Aspetta ci provo anche io! – aggiunse –
E agitò la bacchetta pronunciando qualche incantesimo. Le cose di Rose si alzarono dalla valigia.
- Ce l’ho fatta!! –
E poi si sparsero disordinatamente per tutta la stanza!
- Grazie mille Roxy! – commentò Rose sarcastica – mi sei stata si grande aiuto!-
- Ops! Scusa! – mormorò l’altra – ti aiuto a mettere tutto in ordine! –
E dopo molti wingardium leviosa riuscirono a rimettere tutto a posto. A quel punto era già ora di cena e le due ragazzine scesero nella sala Grande. Rose scorse Scorpius nel tavolo dei Serpeverde e li rivolse un debole sorriso che però il ragazzino non notò. Rose avrebbe voluto tanto tornare amica del ragazzino nonostante l’avesse offesa in quel modo. Ma si disse, che per lo meno doveva essere lui a fare il primo passo. Lei non andava dietro a nessuno, meno che meno ad uno che l’aveva chiamata Mezzosangue e Traditrice del suo sangue.
                                                                          ***
Il mattino seguente Rosie fu svegliata dalle urla di Violetta che non trovava più dei vestiti.
- Come faccio?? Sono perduta!! – urlava quest’ultima – erano i miei preferiti!!! –
Rose le lanciò un cuscino in faccia.
- Piantala V !! – le disse – Stavo cercando di dormire!-
 E fece per riaddormentarsi.
- Sono quasi le otto Rosie!! – le urlò Roxanne facendola sobbalzare – partiremo tra mezzora quindi vedi di muoverti!!-
Rose si ricordò solo in quell’istante che era il giorno della partenza. Balzò fuori dal letto e si vestì. Indossò una maglietta rossa molto carina e dei jeans neri.
- Sembri proprio una babbana! – commentò Charlotte acida –
Rose le fece solo una linguaccia, ma non le disse niente. Non aveva proprio voglia di litigare: era troppo felice!
Quando le tre ragazzine furono pronte si diressero insieme verso il portone d’ingresso, dove la professoressa McGranitt stava riunendo gli studenti che dovevano tornare a casa per le vacanze.
-Signorine Weasley e signorina Baston, mancavate solo voi! – commentò la preside in tono di rimprovero-
Poi, però, rivolse loro un sorriso.
- Bene, ora Hagrid vi condurrà fino alla fermata del treno- continuò – vi prego di comportarvi educatamente e di non combinare guai durante il viaggio.
- Ah dimenticavo, Buone vacanze e Buon natale!-
Poi aprì il portone e tutti gli studenti si diressero verso il robusto guardiacaccia.
- Seguitemi! – grugnì burbero –
Poi ammiccò l’occhio in direzione di Rose e di Roxanne.
Arrivarono presto alla stazione ed il treno era già là che li aspettava.
Rose e le altre due compagne entrarono nel terzo scompartimento. Subito dopo vi entrarono anche Frank, i gemelli Scamander, Albus e un suo compagno Tassorosso.
- Lui è Tommy Jordan – lo presentò Albus –
Rose gli sorrise, felice che il cugino si fosse fatto finalmente un amico.
Gli otto ragazzi trascorsero gran parte del viaggio chiacchierando e provando incantesimi. Poi nello scompartimento entrarono anche Louis e James.
- Ciao James – lo salutarono Albus, Roxanne e Rose –
- Ciao, ero venuto a controllare che stesse andando tutto bene … -
- Perché non dovrebbe? – rispose Rose seccata di essere trattata come una bambina dal cugino che aveva solo un anno in più di lei -
- Ah ok allora andiamo – disse James a Louis – ci vediamo dopo –
E se ne andò borbottando qualcosa che suonava tanto di : - Stupidi marmocchi! –
Dopo qualche ora il treno fischiò e si fermò, segno che erano arrivati alla stazione di King Cross.
- Siamo arrivati – esclamò felice Rose –
Anche gli altri esultarono e poi iniziarono a salutarsi prima di scendere.
Rose notò che Lorcan si era soffermato molto a salutare Roxanne e da come si guardavano pensò che tra i due ci fosse qualcosa. Comunque avrebbe chiesto più tardi chiarimenti all’amica. Ora voleva solo abbracciare i suoi genitori. Così scese dal treno.

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Capitolo 11
*** Incidente aereo ***


 Era notte fonda e Rose era sdraiata sul suo grazioso letto.  Non riusciva a prendere sonno nonostante l’ora. Erano successe troppe cose nelle ultime 12 ore. Troppe emozione si erano sovrapposte l’una sull’altra. Gioia, felicità, affetto, amicizia, speranza … Ma torniamo indietro di qualche ora, quando Rose era scesa dal treno con la cugina Roxanne …
                                                                                ***
Rose si guardò intorno e vide tre facce sorridenti che le correvano incontro. Hugo le saltò letteralmente addosso.
- Rose, sei tornata che bello!!! –
Poi fu la volta di sua mamma che l’abbracciò dolcemente stringendola forte e sussurrandole:- Mi sei mancata tesoro! –
Ron le arruffò i capelli e le disse:- Ciao piccola come va? –
Rose era felicissima di rivedere la sua famiglia. A Hogwarts si stava davvero bene, ma niente poteva sostituire l’affetto dei suoi cari. Sua mamma in particolare le era mancata tantissimo. La ragazzina, raggiante, presentò la cugina Roxanne ai genitori.
- Questa è Roxanne Weasley, la figlia di zio George -
 I suoi genitori guardarono la rossa ragazzina scioccati. La prima a riprendersi fu Hermione che abbracciò la nipote e le disse:- Ciao Roxanne, io sono zia Hermione e sono contentissima di averti finalmente conosciuto!! –
- E io sono zio Ron e ti devo dire che assomigli in maniera impressionante a tuo padre! E ovviamente anche a F … -
Ma nel dire quest’ultima parola gli occhi gli si riempirono di lacrime. Ron non riusciva a nominare il fratello morto senza scoppiare in lacrime. Era più forte di lui. La morte di Fred aveva provocato un vuoto enorme nella famiglia Weasley, i cui membri non si erano mai ripresi del tutto, in  particolare Ron, George e Molly.
Quindi Rose non si stupì della reazione del padre e cercò di cambiare discorso:- Papà, Roxy può stare con noi durante le vacanze di Natale? Potrebbe dormire nella mia stanza!! –
Ron sorrise all’entusiasmo della figlia che gli ricordava tanto il suo quando doveva ospitare Harry alla Tana. Quindi fece un gesto di assenso con il capo.
Rose e la cugina si diedero il cinque, entusiaste.
Nel frattempo Ron ed Hermione avevano avvistato Harry e Ginny e andarono a salutarli. Le cugine li seguirono e s’incontrarono con James, Albus e Lily.
- Ciao ragazzi! – li salutò Rose –
- Ciao Rosie!! – esclamò Lily e corse ad abbracciarla –
Lily e Rose avevano sempre avuto un bel rapporto anche se si scambiavano di due anni e nonostante fossero completamente diverse.
- Ciao Lily! Mi sei mancata tantissimo!! –
Nel frattempo Hugo salutò Albus e James, per i quali aveva una vera e propria adorazione!
Roxanne si mise un po’ in disparte, come se si sentisse di troppo in quella dolce scenetta familiare. Rose, però, se ne accorse:- Ehi Rosie vieni qui, non startene lì da sola! Ah, questa è mia cugina Lily! –
- Anzi nostra cugina! – precisò a Lily e Hugo che avevano assunto due facce stupite – la figlia di zio George –
I cugini più piccoli la salutarono e poi con i rispettivi genitori si avviarono verso il camino che li avrebbe portati a casa.
I Weasley a turno entrarono nel camino e scandendo bene le parole dissero: - la Nuova Tana-
E a turno il fuoco verde li avvolse e vennero teletrasportati a casa. Per precauzione Hermione entrò nel camino insieme al figlio Hugo.
Rose fu la  prima ad arrivare.
- Casa dolce casa – pensò  respirando quell’aria tanto familiare-
Poi arrivò Roxanne e le due salirono nella camera di Rose. Le pareti della stanza erano dipinte color lilla chiaro e sul pavimento c’era il parquet di legno. La stanza era tappezzata di poster di streghe e maghi famosi. C’erano anche delle foto attaccate ai muri. Una ritraeva Rose abbracciata a sua mamma. I soggetti si muovevano e sorridevano. In un’altra appariva tutta la famiglia Weasley, nonni , zii, parenti e cugini compresi. A vederla da lontano si poteva distinguere un’unica massa rossa di capelli.
Rose pensò che nella stanza mancasse qualcosa, così decise di appendere al muro un poster di Grifondoro. – Peccato che non possiamo usare la magia a casa – brontolò Roxanne vedendo  Rose che cercava di appiccicare il poster al muro con una striscia di materiale colloso –
- Lo penso anche io … avrei appeso il poster in un batter d’occhio e avrei anche fatto muovere la figura – commentò Rose – Bè chiederò alla mamma di farlo: è bravissima in questi tipi d’incantesimi-
Rose continuò a parlare di sua mamma, non notando, invece, che la cugina si era rabbuiata. Poi notò una lacrima scivolare dal volto di Roxanne.
- Ehi Roxy, che succede? – le chiese allarmata – qualcosa non va? –
La ragazzina si asciugò il viso e disse:- Mi manca mia mamma! Non la vedo da mesi e la Francia è lontana da qui! –
Rose strinse a sé l’amica, intuendo benissimo come si sentiva.
- Non preoccuparti Roxy, l’estate arriverà presto e potrai rivedere i tuoi genitori! –
- Si, grazie Rosie – la ringraziò l’altra – sai per me tu sei molto importane. Ti voglio bene! –
- Anche io! –
Ad interrompere quel dolce momento fu l’arrivo di Hugo che spalancò la porta e urlò alle due ragazzine senza fermarsi neanche per riprendere fiato :-Io sto andando dai Potter volete venire? Ci divertiremo! James forse ci farà provare la sua scopa e poi potremmo giocare con Lily a palle di neve. Dai andiamo!! –
- Ok calmati però! – esclamò la sorella – Ti raggiungiamo tra un po’! –
E detto questo spinse il fratello fuori dalla porta.
- Fratelli! – borbottò scocciata –
- A proposito! – disse Roxanne – chissà dov’è il mio! Dice che quest’anno avrebbe passato le vacanza da qualche suo amico … –
Poi le ragazzine decisero di andare anche loro dai Potter. In particolare Rose era curiosa di provare la nuova scopa di James. Volare le era piaciuto dalla prima volta che lo aveva fatto: alla lezione di Volo tenuta da Madama Bumb. E ogni lezione diventava sempre più brava. Le sarebbe piaciuto entrare nella squadra di quiddich, ma purtroppo era ancora troppo piccola.
Al cancello vicino trovarono ad accoglierle Albus:- Ciao Rose, Ciao Roxy volete fare una battaglia di neve contro di me, Hugo e Lily? –
Roxanne accettò entusiasta, ma Rose chiese al cugino dove fosse Albus.
- Oh, è dall’altra parte del giardino … - le rispose lui rabbuiandosi –
- Allora vado a provare la sua nuova scopa e torno-
Ma Albus la bloccò tenendola per un braccio:- E se ti vedono i vicini babbani? E se cadi e ti fai male? E se lo scoprono mamma e papà? –
Lei con uno strattono si liberò e corse via gridando:- Bisogna saper rischiare nella vita Al!!-
La ragazzina intravide James e gli si avvicinò:- Ciao James, posso chiederti se mi fai provare la tua scopa?-
Il ragazzo la guardò. Tra tutti i cugini era quella che non gli permetteva mai di fare il prepotente. era quella più forte e determinata e se aveva deciso che voleva provare la sua nuova scopa l’avrebbe fatto.
- Ok Rose, ma stai molto attenta a non romperla! Mi serve per quando entrerò nella squadra di quiddich! –
- Grazie James!! Ti adoro! –
E lo baciò sulla guancia. Il ragazzo diventò tutto rosso e non disse più una parola dall’imbarazzo.
Rose allora afferrò la scopa e vi montò sopra, poi si diede una spinta e sfrecciò nel cielo azzurrò. Era una sensazione fantastica volare, attraversare le nuvole. Qualcosa di stupendo. Mentre volava verso le colline si accorse che i babbani potevano benissimo vederla, così decise di deviare verso casa. Scese in picchiata verso il prato e … si schiantò sul terreno. Vide la faccia arrabbiata di sua madre poi non vide più nulla.
Quando si svegliò si accorse di essere sdraiata sul suo letto. Vicino a lei c’era una donna che piangeva. Sua madre. E un’altra donna che la consolava. Sua zia Ginny.
- Mamma – mormorò –
Hermione la sentì e si alzò per abbracciarla, ancora in lacrime.
- Rosie allora stai bene!! –
Nel frattempo anche Ginny le si era avvicinata e con un sorriso le aveva chiesto:- Come ti senti ?-
- Bene – rispose Rose – ho solo un po’ di male alla testa … -
Poi si ricordò di tutto quello che era successo quel pomeriggio ed esclamò atterrita:- E la scopa di James???-
- Rotta, ma tanto anche se si fosse salvata gliel’avrei buttata nella spazzatura!! – affermò Ginny arrabbiata – Quel ragazzino imprudente doveva impedirti di usarla e ho scoperto che la usava di nascosto anche lui! Incosciente!! Ma ora passerà il Natale chiuso in camera! Con le sbarre alle finestre come avevano fatto una volta gli zii di Harry!! –
Ginny era furiosa, ma  Rose cercò di calmarla:- Non è stata colpa di James, ma mia che volevo tanto volare! Lui non c’entra niente!! –
- C’entra eccome! – sbottò Ginny – In quanto cugino maggiore doveva impedirtelo!! –
Poi intervenne Hermione: - Però anche tu Rose sei stata davvero incosciente a salire su una scopa!! Non pensavo che fossi così impulsiva e trasgressiva. Mi ricordi Ron … -
- Mi dispiace mamma – mormorò Rose dispiaciuta – non succederà più-
E le due si riappacificarono.
- Ah, Rose dimenticavo! Ti è arrivata questa per posta! –
E le porse una pergamena chiusa con un sigillo a forma di serpente. A Rose balzò il cuore in gola.
- Scorpius! – pensò –
Quando la zia e la mamma se ne furono andate aprì la pergamena e ne lesse il contenuto:
Cara Rosie,
ti scrivo questa lettera per augurarti un felice Natale. A scuola non abbiamo avuto il tempo per chiarirci, ma sappi che mi dispiace per come ti ho trattata. Ero nervoso, ma questo non giustifica quello che ti ho detto. Vorrei essere tuo amico, ma vorrei che non lo dicessi a nessuno, perché se mio padre lo venisse a sapere non ne sarebbe affatto contento. Non era in buoni rapporti con i tuoi genitori, ma questo non vuol dire che non lo possiamo essere io e te.
Con affetto
Scorpius
Rose rilesse la lettera almeno dieci volte per imprimersi nella mente tutte le dolci parole del ragazzino Serpeverde che le aveva rubato il cuore.
                                                                                 ***
Era stata davvero una giornata intensa per la piccola Rosie, che ora si addormentava cullata dal canto delle cicale proveniente dalla finestra.
 
 
 SPAZIO AUTRICE
Questo è stato un capitolo molto intenso che fa capire quello che prova Rose, ormai da mesi per Scorpius. Finalmente tra i due ci sono presupposti perchè possa nascere una bella amicizia ... ma nel prossimo capitolo ci saranno delle grandi sorprese. Spero ancora di ricevere qualche recensione anche se questa, mi sa tanto che è solo una speranza, visto che nessuno si degna di commentare. Voglio ringraziare ancora le mie meravigliose lettrici numero 1 : Teresa e Alessia. 
A presto :D
Gra Gra 96

 
 

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Capitolo 12
*** Sorprese di Natale ***


 Il 25 Dicembre arrivò in un batter d’occhio tra battaglie di palle di neve, giochi, pupazzi di neve, sogni … Rose, infatti, dall’arrivo di quella dolce lettera non aveva smesso di sognare di rivedere il suo Serpeverde! Anche Roxanne sembrava immerso in un mondo tutto suo, fatto di pensieri segreti e misteriosi che Rose non era riuscita ancora a svelare. I due piccoli di casa erano sempre spensierati e allegri e pensavano solo a giocare e a godersi la compagnia di fratelli e cugini maggiori. Albus era raggiante come non lo era mai stato da mesi e passava quasi tutto il tempo con le cugine. Invece, il povero James stava rinchiuso nella sua stanza senza poter vedere nessuno e senza divertirsi. Ginny infatti era ancora arrabbiata con il figlio per il “piccolo incidente aereo” dal quale, fortunatamente, Rose si era ripresa subito.
Quello, però, era il giorno di Natale, un giorno speciale per la famiglia Weasley in particolare: in quell’occasione tutti i figli e nipoti di Arthur e Molly Weasley si riunivano sotto lo stesso tetto – la Tana – per trascorrere il Natale insieme. Neanche a dirlo Molly aveva passato tutte le giornate in cucina a partire dal 22 Dicembre. Ma ne sarebbe valsa la pena! Quel giorno tutti avrebbero gustato un pranzetto coi fiocchi.
Quella mattina Rose e Roxanne erano particolarmente eccitate e si vestirono con cura particolare. Impiegarono tanto tempo per prepararsi. Così tanto che erano già le dodici e mezza (il pranzo era all’una in punto)e ancora le due ragazzine erano chiuse in camera. Hermione, Ron e Hugo erano già pronti davanti al camino.
- Ragazze muovetevi! – urlò Ron per la dodicesima volta –
- Ancora un secondo, papà!! – urlò di rimando Rose –                                  
- Giuro che tra due secondi faccio Reducto su quella maledetta porta! – esclamò Ron arrabbiato –
- Dai Ron! Sono ragazze! – le giustificò Hermione cercando di calmarlo –
- Femmine .. – brontolò lui tra se e se –
Per fortuna finalmente la porta al secondo piano si aprì e ne uscirono due ragazzine bellissime. Rose aveva i capelli boccolosi lunghi fino alle spalle e indossava un vestitino rosso lungo fino al ginocchio. Roxanne, invece, aveva i capelli lisci e lungi e indossava un vestitino di lana bianco. Si erano leggermente truccate (matita, mascara e lucidalabbra).
Ron rimase a bocca aperta e Hugo lo imitò. Hermione si limitò soltanto ad ammiccare alla figlia.
- Ora capisci perché impiegavano tanto tempo? – gli disse Hermione –
- Be … credo di si – rispose lui –
Poi a turno entrarono nel camino e all’una in punto furono tutti nella sala da pranzo della tana. Subito Molly corse loro incontro.
- Ronnie! Hermione! Rosie! Hugo!! – esclamò abbracciandoli –
Poi si fermò alla vista di Roxanne.
- Allora tu non puoi che essere … Roxanne!! – disse pronunciando il nome della ragazza con un urletto –
Corse ad abbracciarla mentre gli occhi le si facevano lucidi.
- Ciao nonna! –mormorò Roxanne un po’ intimidita –
Era la prima volta che le due si incontravano ed entrambe provarono un’emozione fortissima. Fu un momento dolcissimo.
Poi Molly si asciugò le lacrime e disse:- Bene ora mi sembra di avere con me anche George e Angelina! E Fred … -
E scoppiò nuovamente in lacrime, scappando in cucina.
A quel punto i cinque vennero avvolti da una folla enorme di parenti. Quel giorno, infatti, alla Tana c’erano:
- Charlie
- Bill e Fleur con i figli Victorie, Dominique e Louis, rispettivamente di  17, 14 e 12 anni
- Percy e Audrey con le figlie Molly e Lucy, di 10 anni
- Ginny e Harry con i figli James, Albus Severus e Lily, di 12, 11 e 9 anni
- Ron e Hermione con i figli Rose e Hugo, di 11 e 9 anni
- Fred e Roxanne, di 14 e 11 anni
 - Molly e Arthur
                                                                             ***
Quando tutti ebbero preso posto a tavola, Molly si alzò in piedi e disse:- Sono molto contenta di avervi tutti qui, come ogni anno, per il consueto pranzo di Natale, un bel momento da passare insieme. Spero che tutti voi gradirete il pranzo e che trascorrerete una piacevole giornata. prima di cominciare, però, voglio ricordare delle persone che non ci sono più o che si trovano lontane. Voglio che tutti ricordiate Fred, che sicuramente avrebbe reso allegra e divertente la  giornata con i suoi scherzi e con le sue battute. E lo stesso posso dire di George, che non vedo da circa 19 anni –
Tutti applaudirono e fecero un brindisi in onore dei gemelli, mentre Molly si asciugava gli occhi bagnati di lacrime.
Tutti stavano iniziando a mangiare quando il camino si illuminò di una luce verde. E in pochi minuti comparve la faccia familiare di George. L’intera famiglia Weasley urlò di gioia e di sorpresa, ma tra tutte le voci se ne distinsero tre. Quella di Molly che urlava:-Il mio George, il mio George!! –
E quelle di Fred e Roxanne che urlavano:- Papà!!! –
Poi tutti e tre corsero ad abbracciarlo. Molly scoppiò nuovamente in lacrime, ma questa volta erano lacrime di gioia.
- Mamma, Fred, Roxy! – esclamò George felice – che bello rivedervi!! –
In quel momento nel camino apparse un’altra persona: Angelina Johnson. Stavolta Roxanne lanciò un urlò così forte da rompere qualche bicchiere di cristallo.
- Mamma!!! –
E saltò addosso alla donna, abbracciandola.
- Non potevamo trascorrere il Natale senza i nostri figli, anche se questo voleva dire tornare in Inghilterra – spiegò Angelina emozionata – è stato molto forte mio marito –
- Finalmente sono tornato dopo 19 anni! – disse lui sorridendo – pensavo che non ci sarei mai riuscito e invece … -
Con un colpo di bacchetta Molly aggiunse due posti alla sua destra e il pranzo  continuò più allegramente di prima.
                                                                                 ***
Nel pomeriggio Rose giocò con Albus, Lucy, Hugo e Lily a nascondino, nel vasto cortile della Tana. Roxanne non partecipò al gioco perché voleva stare con la sua mamma, che in questi pochi mesi le era mancata tantissimo. Non le sembrava vero che adesso fosse qui e che i suoi genitori avessero intenzione di trasferirsi in Inghilterra.
Verso le cinque Rose propose ad Albus di andare a trovare i gemelli Scamander nella collina accanto. Così i due s’incamminarono per i campi innevati
- Che giornata fantastica! – commentò Rose mentre camminavano –
- E’ stato il Natale più bello di tutti!! – concordò il cugino –
- E le vacanze non sono mica finite! –
- Si è vero! Abbiamo ancora tanti giorni per divertirci insieme! –
 E le sorrise dolcemente. Lei ricambiò il sorriso. Da quando erano tornati a casa erano diventati ancora più uniti e i precedenti dissapori erano stati definitivamente chiusi in un cassetto, del quale non esisteva alcuna chiave.
Una testa bionda apparve quando superarono la collina.
- Rose, Albus!!- esclamò felice Lisander -
Subito dopo lo raggiunse il fratello che senza neanche salutare i due chiese deluso:- E Roxanne? –
- Lei è rimasta alla Tana … - gli disse Rose –
- Ci vado subito! –
E senza ascoltare nessuno corse giù per la collina.
- E’ strano da un paio di giorni – commentò il gemello perplesso –
- Oh, io ho capito cos’ha … - mormorò Rose colta da un’illuminazione – è innamorato! Innamorato di Roxanne! –
Lisander rimase a bocca aperta, poi, però, aggiunse per darsi un tono:-Già, avrei dovuto immaginarlo … -
Rose notò che sembrava un po’ seccato.
- Comunque cosa avete ricevuto per Natale? –chiese –
La ragazzina sorrise ripensando al magico momento in cui, quella mattina, lei e la cugina avevano trovato una marea di pacchetti sotto i rispettivi letti. Rose aveva ricevuto: il libro “Storia di Hogwarts” da sua mamma, , un maglione rosso con una grande R da sua nonna, un pacco di scherzi di tiri vispi Weasley da suo padre, una scatola di cioccorane da Roxanne, dei meravigliosi scacchi magici da Frank con un bigliettino molto dolce dove le diceva che sperava di vederla presto, e un kit per lucidare la scopa da Albus. Quest’ultimo regalo non l’aveva proprio capito, ma non aveva detto niente ad Albus per non offenderlo. lei, invece, gli aveva regalato delle gobbi glie, mentre a Roxanne aveva regalato una dolcissima puffola pigmea (che la ragazza aveva chiamato Pinky). Roxanne, inoltre, aveva ricevuto un regalo molto particolare da sui padre. Era un semplice foglio di pergamena che non sembrava possedere alcun potere magico. Le due ragazzine si erano ripromesse di indagare anche su questo.
Dopo che Rose ebbe descritto i regali che aveva ricevuto a Lisander, i tre entrarono in casa di suo nonno.
- Era una casa molto strana! – pensò Rose – piena di oggetti strani! –
Più tardi arrivarono anche Roxanne e Lorcan che si scambiavano dolci occhiate furtive. Rose ormai era certa che tra i due ci fosse qualcosa.
                                                                             ***
I giorni erano passati e ormai era ora di tornare ad Hogwarts. Anche se a malincuore i ragazzi salutarono i loro genitori e fratelli più piccoli e con i loro bauli si diressero verso il treno. Rose era un po’ triste, ma non vedeva l’ora d’incominciare il nuovo trimestre che – ne era certa – sarebbe stato ricco di emozioni. Mentre si sistemava nello scompartimento la raggiunse un gufo con un messaggio legato alla zampetta. Rose pensando che fosse di Scorpius lo aprì velocemente e lesse. Diceva così:
Non posso più nascondertelo, non posso più tenere chiusi in una scatola i miei sentimenti. Dalla prima volta che ti ho visto ho sentito che eri speciale, unica e fantastica. E lo penso sempre. Ormai  invadi sempre i miei pensieri e non riesco a pensare ad altro, se non a te. Non so se far noi può nascere qualcosa, ma voglio comunque dirti che Ti amo, Rose Weasley. Appena arrivati ad Hogwarts vediamoci alla torre dell’orologio.
Ti amo.
Rose finì di leggere la lettera con gli occhi che le brillavano di felicità. Scorpius l’amava, lei lo amava. Si poteva essere più felici di così??



ANGOLO AUTRICE
Eccomi di nuovo qui con un nuovo ed emozionante capitolo, pieno di novità. La più importante è sicuramente quella del biglietto che Rose riceve mentre sta partendo con l'espresso per Hogwarts. Nel prossimo capitolo si vedrà come andrà a finire la storia d'amore che va avanti sin dai primi capitoli. Ringrazio le 8 persone hanno messo la mia storia nelle seguite, le 2 che l'ahho messa nelle preferite e le 3 che l'hanno messa nelle ricordate. E ringrazio anche le 4 persone che hanno recensito la mia storia e ovviamente le mie migliori lettrici: Teresa ed Alessia!!  Non perdo mai la speranza di ricevere delle recensioni.
A presto :D
Gra Gra 96

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Capitolo 13
*** Confusione ***


 E dopo un lungo viaggio il treno si fermò. Rose scese velocemente senza neanche aspettare i suoi amici, tant’era la voglia di andare all’appuntamento con Scorpius.
- Ehi Rose aspettami! – le urlò dietro Roxanne che cercava di scendere dal treno trasportando il pesante baule e la gabbietta della puffola pigmea.
- Roxy devo sbrigarmi!! –
- Tanto mica puoi volare da qui al castello! Dovrai comunque aspettare di salire sulla carrozza volante! Quindi non serve a nulla non aspettarmi!! –
Rose riiflettendoci capì che l’amica aveva ragione.
- Scusa Roxy, mi sa che il mio cervello sta per scoppiare! Anzi sembra quasi che non ce l’abbia proprio! La mia mente ormai è fissa su un solo nome – sai bene quale – e non riesco a pensare ad altro-
- Come ti capisco Rosie! – sussurrò sognante Roxanne –
- A proposito poi noi due dobbiamo parlare di un certo ragazzino biondo dagli occhi azzurri che è corso giù da una collina per cercarti! - le ricordo Rose –
Poi le due ragazzine salirono su una carrozza, dove c’erano anche i gemelli Scamander. Lorcan corse si sedette accanto a Roxanne e la salutò dolcemente. La ragazzina arrossì. Lui la prese per mano.
- Sono dolcissimi! – pensò Rose immaginando la stessa scena tra lei e Scorpius –
Dopo un po’ arrivarono al castello e Rose senza perdere tempo sfrecciò via verso la Torre dell’orologio. Passò vicino a Gazza che la vide correre e iniziò a dire :- Studenti che corrono nei corridoi! Inammissibile! farò rapporto alla preside signorina Weasley! –
- Ma se ne vada a quel paese signor Gazza! – lo zittì Rose con un’arroganza che non pensava di possedere –
- Anche maleducata la rossa! – borbottò – Ma te ne pentirai Weasley! –
Rose non fece neanche caso alle minacce di Gazza: avrebbe affrontato ogni problema dopo aver visto e parlato con Scorpius. Ora non le interessava altro.
Ed ecco la torre dell’orologio! Rose scorse un’ombra affiorare dietro un muro. Si avvicinò con il cuore che le batteva all’impazzata. Poi cercò di calmarsi e di riprendere a respirare. E finalmente girò l’angolo sorridendo.
- Ah!!!!!!!!! – urlò la ragazza –
- Ah!!!!! – urlò il ragazzo spaventato –
-Ma non sei Scorpius! – disse –
Il paffuto ragazzo dai capelli castani, di media statura, con l’uniforme i Grifondoro la guardò deluso:- No, ti aspettavi che fosse lui, vero? –
- Se devo dirti la verità sì … Frank! –
Rose era ancora scioccata. Era stata così stupida a pensare che Scorpius potesse essere stato l’autore di quel dolce biglietto. Non sapeva cosa dire o cosa fare. Di certo non voleva ferire i sentimenti dell’amico, che ormai ne era certa, si era preso una cotta per lei. I due si guardarono in silenzio per qualche minuto. Il primo a parlare fu Frank, ormai rosso come un pomodoro.
- Rose tu mi piaci da impazzire dalla prima volta che ti ho vista! – le disse – e io a te piaccio? –
Rose respirò e poi rispose:- Sì, mi piaci! –
Sul volto del ragazzo si stampò un’enorme sorriso che si cancellò quando rose ebbe continuato la frase.
- Mi piaci come amico, come compagno, come persona. Ma non provo nulla per te Frank … Mi dispiace, tu sei un ragazzo gentile, dolce e sensibile, ma il mio cuore appartiene ad un altro-
Frank strinse i pugni.
- E’ Scorpius vero? – chiese a bruciapelo –
Lei aprì la bocca ma non disse niente.
- In fondo l’ho sempre saputo che ti piaceva. Si capiva da come lo guardavi. Che speranze avevo io contro uno come Scorpius? Zero –
- No, Frank non dire così … -
- Me ne vado Rosie. Ciao e per favore per un po’ stammi lontana ok?-
E Frank con passo deciso se ne andò in direzione della biblioteca. Rose era tristissima. Triste di aver deluso Frank. Triste di essere stata delusa lei. Triste di aver perso un amico. Triste. Ma non voleva piangere. Non aveva senso versare lacrime.
Decise di andare nel dormitorio e di rimanerci per sempre. Così si trascinò fino alle scale e si lasciò trasportare da loro fino al settimo piano. Pregò che non ci fosse nessuno nel dormitorio e infatti era così.
- Saranno tutti a cena – pensò sollevata Rose –
Salì le scale che portavano al dormitorio e si buttò sul suo letto, con la faccia appoggiata sul cuscino.
- Che succede Rose? – disse una voce facendola sobbalzare –
A parlare era stata Charlotte che era distesa sul letto, con gli occhi bagnati di lacrime e con i capelli  tutti in disordine (cosa che non era assolutamente da lei!).
- Charlotte? Perché non sei a cena? – le chiese Rose preoccupata –
- Ti ho fatto una domanda Weas … Rose! –
- Tanto a te che te ne frega? – l’aggredì Rose – non pensi che sono una che fa finta di essere dolce e carina e poi pugnala alle spalle?? –
- No, l’ho detto solo per darmi un contegno … - mormorò Charlotte imbarazzata –
- Come ti sentiresti dopo essere stata delusa, aver deluso un amico e averlo anche perso per sempre? –
- Male, ma almeno tu ce l’hai un amico e non solo uno – le rispose la ragazzina dagli occhi azzurri –
Rose la fissò attentamente.
- Che vuoi dire?-
- Voglio dire che sai perché sto piangendo? Perché mi sento sola. Non ho neanche un amico. Non piaccio a nessuno, nemmeno ai miei genitori che preferiscono trascorrere il Natale da soli ai Caraibi piuttosto che in mia compagnia!! –
E scoppiò in lacrime. Rose non l’aveva mai vista piangere. Charlotte Davies le era sempre sembrata una ragazza dura e sicura di se e invece oggi stava scoprendo in lei un’insicura ragazzina senza affetti.
Rose l’abbracciò e la compagna non la respinse, anzi la strinse forte.
- Grazie Rosie. Scusami se ti ho trattata male. Capisco solo adesso il tuo valore! –
- Scusami anche tu Charlie, anche io ti consideravo solo una ragazzina viziata e antipatica. E invece non lo sei –
Questo era l’inizio di un’amicizia e la fine di una grande antipatia reciproca che era regnata nei cuori delle due ragazzine sin dal primo giorno. Quella sera quando Roxanne e Violetta tornarono dalla cena, trovarono le due ragazzine che dormivano abbracciate.
- Che carine! – commentò Violetta dolcemente –
Roxanne, invece, s’ingelosì ma solo per un attimo. Poi guardò anche lei con affetto le due compagne immerse nel mondo dei sogni.
                                                                              ***
Era l’inizio di Febbraio e le ragazze Grifondoro del primo anno non erano mai state così unite. E tutto era iniziato da quella fatidica notte, dove Charlotte aveva finalmente mostrato la sua vera identità a Rose.
I giorni trascorsero tranquilli. Rose mise una pietra sopra al discorso “Scorpius” e Frank ricominciò a parlarle. Roxanne era felice con Lorcan e i due si erano ufficialmente fidanzati. Violetta e Charlotte erano diventate migliori amiche e avevano creato tra loro un rapporto unico e speciale.
Rose era felice. Felice. No, non era felice. Scorpius. Non le piaceva più. Era felice. E invece le piaceva ancora ed era infelice. Diciamo che non era né felice ne infelice. Era confusa.

SPAZIO AUTRICE
In questo capitolo la nostra Rose, vede infrangersi i suoi sogni d'amore. Delude un amico e rischia di perderlo. Poi, però, riesce finalmente a farsi amica la tanto misteriosa Charlotte, che le apre il suo cuore. E alla fine del capitolo si scopre che in realtà Rose non sa se ama ancora Scorpius. Una sola parola la descrive in questo momento. Confusa. Nel prossimo capitolo vi anticipo soltanto che avverrà qualcosa di speciale! Ma ora non vi dico più niente u.u
Voglio ringraziare le 5 persone che hanno recensito la mia storia e chiedo a chi la legge di farlo anche solo con poche parole. e come sempre ringrazio Teresa e Alessia.
A presto :D
Gra Gra 96

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Capitolo 14
*** A rapporto dalla preside ***


 Era il giorno di San Valentino e Rose quella mattina si era alzata di mal umore. Infatti anche se non era più confusa come nei giorni precedenti, aveva voglia solo di restare accucciata sotto le coperte a dormire. E invece doveva alzarsi dal letto e affrontare quella pesante giornata. A prima ora aveva Trasfigurazione e poi due ore di pozioni e infine difesa contro le arti oscure. Ed era anche il 14 Febbraio.
- Che bella giornata!! – pensò Rose sarcastica –
Roxanne, invece, era di ottimo umore. Si pettinò con cura particolare, canticchiando tra se.
- Roxanne Weasley come puoi essere così felice sta mattina, con le materie che ci ritroviamo?? –
- E’ San Valentino! – rispose semplicemente l’amica – Oggi mi vedo con Lorcan!! –
Le cose tra i due andavano sempre bene e Rose era molto felice per l’amica, anche se forse un po’ invidiosa. Mentre e due si avviavano nella sala di Trasfigurazione, Rose fu fermata dalla professoressa McGranitt.
- Signorina Weasley, venga questo pomeriggio alle quattro nel mio studio – disse severa – parleremo del suo comportamento con il Signor Gazza! –
- Miseriaccia!! – esclamò Rose senza trattenersi –
Si era completamente dimenticata delle minacce del custode di farle rapporto con la preside.
- Vedo che ormai è un’abitudine rivolgersi in modo maleducato agli insegnanti! – la rimproverò aspra la preside –
Poi se ne andò a testa alta verso il suo ufficio.
- Rose sei nei guai! – le disse Roxanne –
- Davvero? Ma sai che non me ne ero accorta? – le disse con tono sarcastico l’altra –
- Ehi non te la prendere con me! Sei tu quella che ha insultato Gazza, non io!  -
- Hai ragione, scusa Roxy, ma ero già nervosa stamattina, ora sono furiosa!!-
Nell’ora di Trasfigurazione la professoressa Patil insegnò loro a trasfigurare un fiammifero in uno stuzzicadenti. Rose ci riuscì senza alcun problema al secondo tentativo. Era brava in tutte le materie, ma in Trasfigurazione in modo particolare.
- Bravissima signorina Weasley, 10 punti a Grifondoro – esclamò la professoressa contenta di avere un’alunna così brillante –
Roxanne durante la lezione guardò tutto il tempo Lorcan e lui fece lo stesso. Così che alla fine i due erano riusciti solo a far diventare più appuntita un’estremità del fiammifero.
-Non ci siamo ragazzi … - disse loro la professoressa Patil – dovete impegnarvi di più! –
Poi assegnò moltissimi compiti a tutti i ragazzi eccetto Rose e Violetta, le uniche che erano riuscite nella Trasfigurazione.
La seconda ora di scuola si rivelò terribile. La professoressa Parkinson, infatti, pretese a loro la creazione di una pozione per cambiare il colore dei capelli, molto complicata.
- Alla fine dell’ora ognuno di voi berrà la propria pozione; se i vostri capelli avranno cambiato colore vuol dire che avete preparato bene la pozione, in caso contrario li perderete del tutto. E io di certo non ve li farò ricrescere! –
Spaventati dalle minacce i ragazzini Grifondoro e Serpeverde iniziarono a preparare la pozione con molta attenzione e precisione.
Anche Rose era spaventata e cercava di osservare con cura ogni passaggio descritto dal libro di testo. Molti ragazzi furono presi dal panico quando la loro pozione iniziò ad assumere strani colori. Quella di Robert Flitt diventò nera come la pece, mentre quella di Roxanne assunse una colorazione verdastra.
- Alla fine la vostra pozione dovrà diventare azzurro chiaro – ripeté la professoressa – quindi tu Weasley sei proprio fuori strada! Come sempre … -
Roxanne fece finta di non averla sentita e continuò ad aggiungere ingredienti e a mescolare. Rose, dopo aver aggiunto un po’ di polvere di scarafaggio, prese una fialetta e vi mise un po’ del contenuto del suo calderone.  Poi la etichettò con il suo nome e la portò alla cattedra.
- Ho finito professoressa – disse –
Lei scettica strappò la fiala dalle mani della ragazzina e la osservò attentamente. Per quanto odiasse i Grifondoro e quindi anche Rose Weasley, dovette riconoscere che ci sapeva fare con le pozioni.
- Non male Weasley! – le disse – Sicuramente meglio del pasticcio che sta combinando tua cugina!-
Tirava sempre frecciatine a Roxanne quando ne aveva l’opportunità e per questo  la ragazzina, era sempre tesa durante l’ora di Pozioni.
- Secondo me la pozione di Roxanne non deve essere tanto male! – la difese subito Lorcan –
La Parkinson sorrise maliziosa.
- Oh, abbiamo in classe Romeo e Giulietta e non ce ne siamo accorti! – disse con una finta vocina zuccherosa – Allora, caro Romeo non avrai niente in contrario a provare la pozione della tua fidanzatina! –
Lui non fece una piega.
- No, non ho niente in contrario! –
Roxanne gli sorrise dolcemente. E Rose non poté far a meno di ammirare il coraggio del ragazzino, pronto anche a diventare calvo pur di difendere la sua ragazza.
- Com’è romantico! – pensò Rose –
A fine lezione tutti bevvero dalla propria fialetta eccetto Lorcan che bevve da quella di Roxanne.
I capelli di Rose diventarono rosa e lo stesso avvenne ad altri pochi studenti (Lisander, Violetta, Scorpius, una ragazza Serpeverde). Per quanto riguarda il resto della classe, ci fu una vera e propria esplosione di calvizia. Tutti ridevano dei compagni e urlavano quando si vedevano riflessi nel calderone. Rose decise di uscire da quella bolgia di esauriti, che era diventata la classe e di rifugiò nel silenzio della biblioteca, prima di andare nell’aula di difesa contro le arti oscure.
La ragazzina si sedette ad un tavolo e iniziò a leggere un volume che parlava della seconda guerra magica. Si scoprì affascinata dalla lettura di questo libro, nel quale erano anche citate molte persone da lei conosciute, come i suoi genitori.
- Rosie, meglio che andiamo! La quarta ora di lezione sta per iniziare! –
A parlarle era stato Scorpius che teneva in mano un libro. Rose sgranò gli occhi.
- Tu leggi? –
- Be sì … sai sarebbe un po’ strano se alla mia età non lo sapessi fare – scherzò lui –
Rose rise.
- No, intendevo dire che non pensavo fossi interessato alla lettura – spiegò lei –
Lui la fissò.
- Non lo dirai a nessuno, vero? – le chiese spaventato – ho una reputazione da mantenere! –
- Come se il fatto che leggi te la rovinasse!- gli rispose lei – comunque se lo vuoi non ne farò parola con nessuno –
- Però puoi dirmi cosa leggevi?? – aggiunse Rose curiosa –
Lui diventò rosso e scappò via dalla Biblioteca, prima che la ragazzina potesse fermarlo. Ma nella corsa una pagina del libro cadde per terra. Rose la raccolse. Diceva così:
Capitolo 5 – Il primo appuntamento
Questo è un giorno speciale per la vostra storia d’amore. E’ il giorno in cui trascorrerete del tempo da soli con la ragazza che amate. Bisogna prepararsi in tempo. Consiglio di avere un abbigliamento sportivo ma elegante, di portare un regalo per la ragazza (vedi cap.8 - come scegliere un regalo perfetto) e di pensare ai possibili argomenti di conversazione …

Rose smise di leggere. Quel poco che aveva letto le era bastato. Scorpius era innamorato e aveva preso quel libro in prestito per sapere come fare a conquistare la ragazza. Una piccola speranza si accese nel cuore di Rose.
- Chissà se sono io quella che ama! – pensò –
Ma cacciò subito via il pensiero e sforzandosi di non pensarci più, si diresse nell’aula di difesa contro le arti oscure, dove il professor Robin Doge insegnò loro l’incantesimo per disarmare in nemici. Neanche a dirlo già  in pochi minuti Rose lo padroneggiava.
                                                                                    ***
Erano le quattro del pomeriggio e rose si trovava davanti all’ufficio della McGranitt. Non  sapeva la parola d’ordine, ma per fortuna in quel momento passò di lì il professor Paciok.
- Buon pomeriggio signorina Weasley! – la salutò cortese –
Poi si accorse che la ragazzina stava cercando di entrare nell’ufficio.
- Sempre nei guai Weasley, come tuo zio Harry – disse sorridendo – e sempre con la risposta pronta come tua madre –
Stava continuando a elencare in cosa assomigliava ai suoi parenti quando Rose lo fermò.
- Scusi professore, ma se arrivo in ritardo la preside sarà ancora più arrabbiata con me! –
- Giusto! Quindi “Soriano” –
E la statua si aprì in una scalinata. Rose salì di mal voglia gli scalini in compagnia del professore. Trovarono ad aspettarli la professoressa McGranitt che con tono austero si rivolse a Rose: - E’ in ritardo signorina Weasley! –
Il professor Paciok la interruppe.
- Scusa Minerva,  sono io il colpevole del suo ritardo. Sai le stavo facendo notare quanto assomiglia a suo zio Harry e a sua madre … -
- Si molto interessante- tagliò corto lei - Neville noi due possiamo vederci tra qualche ora per discutere delle tue ferie? –
- Si non ci sono problemi – rispose lui –
E se andò un po’ scocciato. Poi la preside fece accomodare Rose e si sedette dalla parte opposta della scrivania. Rose notò che su di essa vi erano tanti oggetti strani e misteriosi. In particolare c’era una cosa pelosa e rotonda a cui non sapeva dare un nome. Un attimo dopo si rese conto che si trattava di una palla di pelo e iniziò a ridere senza controllo al pensiero della professoressa versione gatto che la sputava.
Lei s’irritò ancor di più.
- Cos’hai da ridere Weasley?? –
- Ehm … professoressa quella è una palla di pelo? – chiese tutto d’un fiato –
Si aspettava una sfuriata, ma al contrario Minerva sembrò imbarazzata e buttò via l’oggetto borbottando: - Inconvenienti del mestiere –
Poi si riprese e si rivolse a Rose :- Rose Weasley, da quando sei arrivata ad Hogwarts non fai che mancare di rispetto ai professori. Sei arrivata in ritardo alla lezione del professor Paciok, sei stata messa in punizione da lui, a casa tua hai volato su una scopa con il rischio di ucciderti e di farti vedere dai Babbani, hai mancato di rispetto due volte al signor Gazza e hai usato un’esclamazione poco carina quando ti ho convocato nel mio studio –
-E’ tutto? – chiese la ragazzina timidamente –
- Si! E spero che lo sarà fino alla fine dell’anno!! Non costringermi a scrivere ai tuoi genitori, come ho già fatto con tuo cugino e con Scorpius Malfoy. Questo è il mio ultimo avvertimento Rose Weasley! Ora puoi andare –
Rose titubante si alzò dalla sedia e fece per andarsene, ma la preside la fermò.
- Ah dimenticavo, aiuterai Gazza a riordinare i rapporti fatti agli studenti nell’ultimo decennio. Sabato pomeriggio.-
- Arrivederci –
E Rose scese la scalinata per dirigersi in dormitorio, avvilita e soprattutto arrabbiata. Avrebbe dovuto rovinarsi il sabato pomeriggio e trascorrerlo con una delle persone che più odiava, Argus Gazza.
Roxanne le corse incontro eccitata.
- Rose! Rose! Ho scoperto cos’è quel foglio di pergamena!- esclamò contenta – è la Mappa del Malandrino!!-


SPAZIO AUTRICE
In questo capitolo abbiamo scoperto che Scorpius è innamorato. Ma sarà della dolce Grifondoro o di qualcun'altra? Si scoprirà nei prossimi capitoli. Inoltre in questo capitolo sono apparsi due nuovi professori, Calì Patil e Robin Doge (figlio di Elphias Doge). La professoressa McGranitt convoca Rose nel suo ufficio per darle un ultimo avvertimento. E Rose l'ascolterà o combinerà altri guai? Soprattutto dopo che lei e Roxanne hanno scoperto di possedere la fantastica Mappa del Malandrino! Scriverò presto un nuovo emozionante capitolo! A presto :D
Gra Gra 96

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Capitolo 15
*** Le Malandrine ***


 Le due ragazzine trascorsero i pomeriggi successivi a studiare la Mappa del Malandrino. Roxanne scrisse una lettera a suo padre per chiedergli come usarla e lui rispose così:
Cara Roxy,
sei molto più sveglia di quanto pensassi! Io e tuo zio Fred ci abbiamo messo mesi per scoprire cos’era quel misterioso foglio di pergamena. Brava! Ti dirò come usarla, ma prima devi assicurarmi che non ne farai un uso sbagliato. Ovviamente alcune cose non rientrano nella categoria (fare scherzi a Gazza, girare per scuola di notte e rubare cibo dalle cucine). Inoltre per ottenere il massimo dalla Mappa, dovresti possedere un mantello dell’invisibilità, che sarà mia premura farti avere al più presto. Ah dimenticavo!  Ti prego di non fare parola a tua madre di questa faccenda perché  penso che non sarebbe assolutamente d’accordo e di non parlarne con nessun compagno a parte con Rose, che è  come te una ragazzina responsabile e discreta. E ora ecco la formula che devi pronunciare per aprire la Mappa: “Giuro solennemente di non avere buone intenzioni”. Dopo sfiora leggermente la pergamena con un colpo di bacchetta e voilà(come direbbe zia Fleur)!! Ora vado a preparare i bagagli per il trasloco in Inghilterra.
Baci
Papà
P.S.: non dimenticarti di ringraziare zio Harry per avermi ridato la Mappa, che tanti anni fa io e Fred gli avevamo donato in un momento di follia! Scherzo!
Dopo che le due amiche ebbero finito di leggere, s’illuminarono di gioia! Finalmente avrebbero potuto esplorare Hogwarts di notte.
- Infrangeremo un mare di regole! – sentenziò Rose in un tono che ricordava molto sua madre –
- Ma che importa!!?? – aggiunse poi ridendo –
- Io ho un po’ di paura Rosie – confessò Roxanne – ma tanto se lo fai tu che sei nei guai fino al collo … -
- Grazie Roxy, sei molto confortante – disse ironicamente Rose –
                                                                                        ***
Le settimane passavano  e il pacco di George non era ancora arrivato. Rose pensò che lo zio se ne fosse dimenticato, ma non disse nulla alla cugina, per non farla rimanere male. Un tiepido pomeriggio di Marzo, però, si fece coraggio e decise di parlare all’amica non appena fosse tornata nella Sala Comune.
Quando la vide arrivare, Rose con gli occhi bassi iniziò a dire: - Sai Roxy, non per deluderti ma … -
Fu interrotta da una Roxanne entusiasta che sventolava un pacco dalla carta rossa.
- E’ arrivato! E’ arrivato!! –
Quando si rese conto di avere tutti gli occhi dei presenti addosso, diventò rossa e timidamente salì in dormitorio con Rose.
- Forza aprilo!! – la spronò quest’ultima –
Roxanne stracciò la carta, sollevò il coperchio della scatola e vi uscì un lungo mantello.
- Che bello! –
-Proviamolo!! –
E se lo misero addosso. Ora sembrava che nella stanza non ci fosse nessuno. Era una sensazione bellissima esserci, ma non essere visti da nessuno. Dopo un po’ se lo tolsero e iniziarono a confabulare tra loro.
- Quando proviamo i due nuovi oggetti? – chiese Roxanne all’amica –
- Domani sera, sarà il loro battesimo del fuoco! – rispose l’altra –
- Allora dobbiamo fare qualcosa di grande! Ma cosa? –
- Io avrei una certa idea … - disse Rose sogghignando – per farla pagare ad un certo custode di mia conoscenza! –
- Dimmi tutto! – le disse l’altra con gli occhi che le brillavano –
E le due amiche trascorsero la serata a congegnare il piano nei minimi dettagli. Il signor Gazza avrebbe passato davvero un brutto quarto d’ora! E dopo si sarebbero rifugiate in una stanza, di cui parlavano tutti, che si apriva diventando quello che le persone cercavano disperatamente. Era al settimo piano.
                                                                                     ***
Quella notte Rose e Roxanne fecero finta di andare a letto per non insospettire le compagne e poi  mezzanotte, l’ora delle streghe, si alzarono, già vestite di tutto punto. Rose prese la Mappa, mentre Roxanne avvolse il mantello attorno a se e all’amica.
- Pronta agente R ? – le chiese Roxanne –
- Si e tu sei pronta agente X –
- Prontissima! –
Avevano deciso che per prudenza si sarebbero chiamate in codice. Inoltre Rose aveva imparato degli incantesimi che sarebbero potuti essere utili per attuare la loro missione. Erano eccitate all’idea di infrangere le regole e di girare di notte per la scuola. E ancor di più al pensiero di quello che avrebbero combinato a Gazza. Le due amiche ultimarono i preparativi; Rose prese lo zainetto che conteneva le loro “armi segrete” e Roxanne indossò un passamontagna.
Rose scoppiò a ridere, svegliando quasi le due compagne.
- Cos’hai da ridere R ?- la interrogò Roxanne –
- sei proprio buffa conciata così!! – esclamò Rose –
Roxanne sbuffò e poi le due si diressero fuori dal Dormitorio.  Quatte quatte si avviarono verso l’uscita della Sala Comune.
- Studentesse che escono di notte? – esclamò la signora Grassa – non osate svegliarmi quando tornerete!!-
- Ci scusi signora Grassa – fece l’errore di dire Roxanne a mo di scusa –
Il quadro gettò un urlo acutissimo.
- Mi ha chiamato signora Grassa!! Non sono Grassa, ho solo le ossa grandi!! – tuonò –
Le urla richiamarono molti insegnanti che si avviarono verso la fonte del rumore.
- Presto sotto il mantello!! – sussurrò Roxanne all’amica –
E le due amiche, invisibili, si allontanarono dal quadro. Poi Rose aprì la Mappa.
- Giuro solennemente di non avere buone intenzioni – sussurrò –
E la Mappa del Malandrino si aprì mostrando la mappa di tutta la scuola, con diversi puntini si muovevano su e giù per le scale e lungo i corridoi.
- Gazza è a sorvegliare il quarto piano – disse Rose – quindi possiamo infiltrarci facilmente nel suo ufficio, al secondo piano –
- Anche se quel piano è sorvegliato da … indovina? – aggiunse –
- La Parkinson ? – chiese atterrita Roxanne –
- Esatto – confermò l’altra –
- Dobbiamo trovare un modo per togliercela di torno. Così in una sola nottata ci vendicheremo sia di lei che di Gazza – spiegò Roxanne che odiava con tutto il cuore l’insegnante di pozioni – Ho un’idea: spargeremo tutto il corridoio del secondo piano di cioccorane. Lei ovviamente le seguirà per scoprirà cosa sta succedendo. A quel punto tu la pietrificherai e la infileremo nel ripostiglio delle scope. Poi saremo libere di attuare il nostro piano –
Rose rimase scioccata dal piano brillante che l’amica aveva ideato in pochi secondi.
- Roxy tu sei un genio! – mormorò stupefatta –
- Perché ne dubitavi? – scherzò l’altra –
- Non sia mai! –
Scendendo cinque rampe di scale, giunsero al secondo piano. Era tutto buoi. Roxanne tremava dalla paura di ritrovarsi da un momento all’altro la professoressa dietro le spalle. Rose le strinse la mano per darle coraggio, anche se in realtà era spaventata pure lei.
- Eccola! – sussurrò Rose vedendo un puntino nella mappa che si avvicinava – inizio a liberare le rane –
Ed una ad una liberò circa una trentina di rane che saltellarono verso la fine del piano. Sentirono dei passi e nel buio videro una sagoma che rincorreva le trenta salterine
- Ora – le sussurrò Roxanne –
- Pietrificus Totalus! –
E la sagoma della Parkinson cadde a terra con un tonfo.
- Ora dovremmo trascinarla noi? – chiese Roxanne disgustata all’idea di toccarla –
- Non ce ne sarà bisogno! – le rispose Rose – Wingardium Leviosa! –
E con la levitazione portò la professoressa nel ripostiglio, che chiuse accuratamente a chiave con un incantesimo.
Rose e Roxanne si diedero il cinque. Poi entrarono nell’ufficio di Gazza, ovviamente dopo aver controllato che non ci fosse nessuno.
Rose aprì lo zainetto e ne estrasse una cinquantina di cacca bombe, ordinate via gufo apposta per l’occasione.
- Forza lanciamole per tutta la stanza! – ordinò Rose all’amica –
 E dopo qualche minuto l’ufficio aveva l’odore di un gabinetto dove nessuno aveva tirato l’acqua per secoli.
- Forza usciamo! – disse Roxanne che non sopportava più la puzza –
- Aspetta un secondo! – la fermò rose – devo mettere questo bigliettino sulla scrivania –
Diceva così :
Le Malandrine hanno colpito per la prima e non ultima volta! Lascia in pace gli studenti o sarà peggio per te! Ti teniamo d’occhio Argus! Un solo passo falso e subirai un’altra vendetta ancora più terribile.
Le Malandrine
P.S.:  Che buon profumo di rose in questo ufficio!! Ahaha
Poi le ragazzine uscirono e correndo per i corridoi e per le scale, giunsero al settimo piano e dopo tre volte che ci passarono davanti si aprì la stanza delle necessità, dove le due ragazze trovarono delle docce per far svanire l’odore di cacca che le avrebbe potute fare incriminare. Mentre vi entravano sentirono un urlo agghiaccante provenire dai piani inferiori. Gazza era entrato nel suo ufficio!

 
ANGOLO AUTRICE
Ciao a tutti, in questo capitolo sono nate le Malandrine, che con il mantello dell'invisibilità e con la Mappa del Malandrino, sono riuscite a farla pagare a Gazza! In questo capitolo non è comparso Scorpius, ma nei prossimi avrà un ruolo fondamentale!
Ora voglio ringraziare le sette persone che mi hanno lasciato un commento, in particolar modo Svampi. Voglio ringraziare le dieci persone che hanno messo la mia storia nell seguite e soprattutto le mie amiche e fedeli lettrici Teresa, Alessia e Chiara. Spero di ricevere molti commenti e vi prometto di aggiornare presto la storia!! :D
Gra Gra 96

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Capitolo 16
*** Interrogatorio ***


 Presto arrivarono le vacanze di Pasqua, e gli studenti del primo anno le trascorsero prendendosi una pausa dalle lezione e dai compiti che li avevano sommersi nei precedenti trimestri. Dopo quella nottata Gazza si era messo in sciopero per protesta finché non fosse stato trovato il colpevole di ciò che era successo nel suo ufficio. Nel frattempo la McGranitt e gli altri professori si scervellavano a cercare il colpevole senza successo. L’unica cosa che sapevano era che a fare il tutto erano state delle ragazze che si facevano chiamare “le Malandrine”.  Così Rose e Roxanne erano serene e tranquille pensando di essere in una botte di ferro. Trascorrevano i pomeriggi sedute in riva al lago con altri amici come Frank, Lisander, Lorcan, Violetta e Charlotte.
- Sarebbe un pomeriggio perfetto da passare con Scorpius – pensò Rose sognante appoggiata ad un albero con accanto Roxanne –
In quel momento arrivò di corsa verso di loro James.
- Rose … Roxanne … - ansimò – siete convocate nell’ufficio della McGranitt –
- Ma allora ci hanno scoperto!! – gemette Roxanne –
La cugina la fulminò con un’occhiata. James ora aveva un’aria stranita e sorpresa.
- Ma allora siete state voi due?? – chiese a bocca aperta –
- Si ma tanto la McGranitt l’aveva già capito, no? – chiese lei di rimando –
- No! Lei aveva convocato tutte le ragazze del primo anno nel suo studio perché nell’ufficio di Gazza è stato ritrovato un fogliettino con l’orario di tutti quelli del primo anno! – rispose lui –
Le cugine ora avevano acquisito molti punti ai suoi occhi. Non le avrebbe mai fatte capaci di tanto. Gliel’avevano fatta pagare a quel cretino di Gazza, cosa che nessuno del primo anno avrebbe mai osato. Neanche lui, James, era mai arrivato a tanto.
- Siete state fantastiche!! – aggiunse dopo un imbarazzante momento di silenzio –
Rose che finora era stata zitta ad un tratto chiese speranzosa al cugino: - Questo vuol dire che non ci denuncerai alla preside? –
James sorrise furbetto.
- Penso di no … ma voi mi dovete raccontare tutto nei minimi dettagli! –
Rose gli gettò le braccia al collo e lo abbracciò. L’altro, non aspettandoselo diventò così rosso da far invidia ad un pomodoro.
Roxanne gli guardò sorridendo, ma era ancora preoccupata: aveva paura che entrata nell’ufficio della preside sarebbe scoppiata in lacrime confessandole tutto. Ma non confidò questa sua preoccupazione a Rose, che – ne era certa – non avrebbe mai detto niente, neanche sotto tortura.
- Lei si che è una vera Grifondoro – pensò tristemente Roxanne – coraggiosa, leale …  Io invece sono solo una stupida fifona! –
Rose notò l’espressione malinconica della cugina, lasciò andare James e le chiese dolcemente: - Roxy tutto bene? –
- Si è tutto a posto! – mentì lei –
- Ora è meglio se andate dalla McGranitt! – intervenne James – mi racconterete tutto più tardi! –
- Si andiamo! – esclamò Rose e prese per mano l’amica –
Le due ragazzine corsero fino all’ufficio della McGranitt, davanti al quale si trovavano anche Violetta, Charlotte, 4 ragazzine Serpeverde e 5 ragazzine Tassorosso.
- Ciao ragazze! – le salutò Charlotte -  
- Ciao Charlie! – disse Roxanne –  
- Non vi sembra assurda questa situazione!! ??– mentì Rose –
- Si molto! – commentò Violetta – penso che noi entreremo tra poco. Ora la McGranitt sta interrogando le ragazze del primo anno di Corvonero –
- Secondo me sono state le Serpeverde! – aggiunse Violetta –
- Anche secondo me ! – confermò Charlotte –
Rose e Roxanne si guardarono negli occhi. Rose cercò d’incoraggiare con lo sguardo l’amica, che ora sembrava ancora più spaventata. Aveva paura che la McGranitt se la prendesse con le ragazzine Serpeverde, accusandole di qualcosa che non avevano fatto solo per la pessima reputazione della loro casa.
Rose cercò di pensare a un piano. Cercò di pensare a qualcosa per risolvere il problema e le venne in mente un’ideuzza niente male.
Quando le Corvonero uscirono, la preside si affacciò dalla porta e disse:- Signorine Weasley, Weasley, Davies e Baston,  potete entrare nel mio studio –
Le quattro compagne fecero quanto detto. Si accomodarono su quattro poltroncine e solo allora Minerva incominciò a parlare:- Come ben sapete, qualcuno la notte del  4 Marzo ha violato le regole ed è uscito dai dormitori. Inoltre ha pietrificato una professoressa e ha riempito l’ufficio del signor Gazza di cacca bombe. E’ stato ritrovato un bigliettino dove le colpevoli dicono di chiamarsi “le Malandrine”. Da questo ho intuito che si trattasse di ragazze. Sul retro del bigliettino c’era l’orario dei ragazzi del primo anno. Quindi in conclusione le colpevoli devono essere delle ragazzine del primo anno ed è per questo che vi sto interrogando –
Poi con un tono che ricordava Sherlock Holmes, un investigatore babbano, disse: - Dov’eravate la sera del 4 Marzo –
- Nel nostro dormitorio! – risposero in coro le ragazzine –
Roxanne non esitò a dirlo, in quanto quella era la verità. Lei e Rose erano sgattaiolate via solo verso mezzanotte, che può definirsi il cuore della notte.
- Bene, ma questa idea del nome Malandrine potrebbe portarmi a trovare le colpevoli tra voi. Infatti tanti anni fa c’erano quattro ragazzi Grifondoro chiamati i malandrini – continuò –
- Quindi giurate di non essere a conoscenza di niente? – aggiunse squadrandole -
- Lo giuriamo! – esclamarono Rose, Charlotte e Violetta –
Roxanne non ebbe il coraggio di dire niente.
- E lei signorina Weasley?? – chiese sospettosa la McGranitt –
- Io .. – iniziò mormorò Roxanne –
- Giuralo!! – le ordinò la McGranitt – o avrò ragione di credere che sei tu una delle Malandrine!! –
Roxanne iniziò a tremare spaventata. Non riusciva a parlare e nel frattempo lo sguardo indagatore della McGranitt la squadrava da capo a piedi. Stava per confessare tutto. Stava per tradire Rose. Stava per dimostrare di non essere degna della casa a cui apparteneva.
Ma ad un certo punto una pietra colpì la finestra dell’ufficio. La preside si voltò di scatto e afferrò il sasso, attorno al quale era legato un fogliettino di carta. Diceva così:
Non cercar le Malandrine nel posto sbagliato, stupida soriana! Non cercare di scoprire chi siamo. E’ la nostra ultima parola o la nostra vendetta si abbatterà terribile anche su di lei!
Le Malandrine
Minerva impallidì leggendo a voce alta quelle parole minacciose.
- Uscite!! –ordinò alle ragazzine –
E loro obbedirono.
                                                                                     ***
Quella sera nella Sala Comune di Grifondoro, Rose, Roxanne  e James stavano parlando allegramente di quanto era accaduto. Il loro salvatore era stato appunto quest’ultimo che intuendo che le cose stavano prendendo una brutta piega, aveva lanciato il bigliettino nell’ufficiò della McGranitt, volando con una scopa della scuola.
Rose e Roxanne non finivano più di ringraziarlo.
- Non c’è di che! Basta che mi promettete di agire presto! Non vedo l’ora di vedere cos’altro combinerete. E non vi preoccupate non aprirò bocca con gli zii!! –
E così le due ragazzine felici andarono a letto. Rose pensava alla prossima vendetta delle Malandrine e a Scorpius …, invece Roxanne era tormentata dai sensi di colpa. Sapeva infatti che se non fosse stato per l’intervento tempestivo di James, avrebbe confessato tutto alla preside come una vigliacca.

SPAZIO AUTRICE
Scusate se vi ho fatto aspettare molto per questo capitolo, ma non ho avuto nè tempo nè ispirazione. Per fortuna ora l'ho scritto e spero che vi piaccia. Per un pelo le Malandrine non sono state scoperte ... Anche se Roxanne stava per confessare tutto dalla paura. E nel prossimo capitolo cosa ci sarà? Un'altra avventura delle Malandrine o n incontro tra Rose e Scorpius?? Lo scoprirete solo leggendolo!!
Spero che commenterete in molti.
Voglio ringraziare molto Svampi per le sue bellissime recensioni e le mie amiche Teresa, Alessia e Chiara che seguono la storia sin dal primo capitolo!
A presto :D
Gra Gra 96

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Capitolo 17
*** Il primo appuntamento ***


  Era notte e Rose si trovava in una campagna piena di fiori. La luna splendeva illuminando tutta la radura  che ora appariva magica e misteriosa. Rose era seduta per terra, appoggiata ad un albero e stava togliendo i petali ad una margherita dicendo:- M’ama o non m’ama … -
La sua voce risuonava nitida nel silenzio della notte.  Ad un tratto la ragazzina sentì dei rumori e si girò di scatto. Quello che vide la scioccò. Lì vicino a lei, c’era un ragazzo, così bello da sembrare un angelo, con i capelli lisci e biondi. Rose non riusciva neanche a guardarlo. Lui le diceva di seguirla e lei lo faceva. Camminavano in silenzio per un po’ fino ad arrivare nei pressi di un vecchio casale di campagna. A quel punto il ragazzo la guardava negli occhi, le accarezzava il viso e poi se ne andava lontano. E i suoi pianti, lamenti e le sue urla non servivano a farlo tornare indietro. Allora lei entrava nel casale, e vi trovava tutta la sua famiglia riunita intorno ad un fuocherello che scoppiettava. Raccontava loro del bel ragazzo incontrato prima, ma la sua famiglia le diceva che non lo avrebbe più dovuto cercare né tantomeno avrebbe dovuto aver a che fare con lui. Allora lei urlava che lo amava e ….
Rose urlò dimenandosi tra le coperte. Era tutta sudata e aveva una gran voglia di piangere.
Le sue urla svegliarono le compagne di Grifondoro che allarmate accorsero attorno al letto dell’amica.
- Rose che succede? – le chiese Roxanne spaventata –
- Tutto bene? – chiese Violetta –
Rose cercò di rassicurarle che andava tutto bene, ma non era convinta neanche lei. Era la seconda volta che faceva quel sogno e sapeva perfettamente cosa volesse dire: era innamorata di Scorpius, che la illudeva e poi si allontanava da lei. Inoltre era certa che i suoi familiari non avrebbero accettato il suo (per quanto inimmaginabile) fidanzamento con il bel Serpeverde.
- Ragazze tranquille è tutto a posto, ho fatto solo un incubo … - disse loro –
Ma guardò in modo penetrante la migliore amica, alla quale aveva già raccontato del sogno fatto anche nei giorni precedenti.
- Secondo me devi parlarci – le aveva suggerito Roxanne – se ti ricordi a Natale sembrava ben disposto nei tuoi confronti, voleva averti come amica, come ti aveva scritto in quel bigliettino. Poi però non vi siete più visti da allora … -
- E proprio per questo non so se mi vuole ancora come amica!! Ho fatto passare troppo tempo: sono successe troppe cose negli ultimi mesi. Ora siamo già a metà di Aprile e la scuola finirà tra poco. Ho poco tempo per stringere un bel rapporto con lui – aveva detto Rose all’amica – E in ogni caso io non lo voglio come amico – non più – ora voglio solo il suo cuore! –
L’amica non aveva potuto far altro che darle ragione.
                                                                                     ***
La prima lezione di quella mattina fu Trasfigurazione, la materia preferita di Rose. Avevano lezione con i Serpeverde e Rose era molto agitata all’idea di rivedere Scorpius dopo i sogni che aveva fatto le notti scorse. In ogni caso appena entrate in classe, lei e Roxanne presero posto e si concentrarono sulle spiegazioni della professoressa Patil. Quel giorno, infatti, avrebbero imparato a trasfigurare un panino in un sasso.
Rose ci riuscì al primo tentativo (come degna figlia di sua madre) e passò il resto della lezione a mandare fugaci occhiate a Scorpius, che era seduto in un banco alla fine dell’aula. Ad un certo punto notò che anche lui la stava osservando e abbassò subito lo sguardo imbarazzata. Scorpius le sorrise e con un incantesimo fece volare un aereo planino di carta fino al suo banco.
Rose curiosa lo aprì. Diceva così:
Cara Rosie (- Mi ha chiamato Rosie!! – pensò  proseguendo la lettura-)
Mi dispiace se negli ultimi tempi ci siamo un po’ persi di vista. Abbiamo avuto tutti e due delle settimane molto impegnative e forse le prossime lo saranno ancora di più, in vista degli esami. Allora perché non passiamo un pomeriggio insieme sabato? Ci possiamo vedere alle 5 e mezza vicino alla Statua della Strega Orba. Ti farò passare un pomeriggio stupendo o almeno lo spero!!
Scorpius     XXX
Rose rimase estasiata, scioccata, meravigliata ed entusiasta dopo aver letto quelle poche righe. Il cuore le batteva fortissimo e le sembrava che da un momento all’altro le sarebbe esploso. Era felice! Più di quanto lo fosse stata durante tutto quell’anno. Rimase inebetita con lo sguardo perso nel vuoto. Solo dopo qualche minuto vide che il biondo ragazzino la stava fissando, ovviamente in attesa di una risposta. Allora si riprese e afferrato un pezzo di pergamena scrisse:
Caro Scorpius,
sarò felicissima di passare un pomeriggio con te! Ci vediamo sabato!
Rosie    XXX
Poi soffiò sul pezzo di pergamena che magicamente volò fino al ragazzino che dopo aver velocemente letto la risposta, le fece un sorriso radioso.
- Signor Malfoy cos’ha da sorridere durante la mia lezione, visto che il suo panino è solo diventato un po’ più duro?? S’impegni di più e 5 punti in meno a Serpeverde! –
                                                                                               ***
Il sabato arrivò presto per Rose che non faceva altro che pensare a Scorpius e al pomeriggio che avrebbe passato con lui. Erano le quattro e mezza e Rose era in dormitorio con Roxanne per decidere insieme cosa dovesse mettersi per questo “primo appuntamento”. Roxanne le aveva suggerito d’indossare dei jeans attillati a vita bassa scuri, una maglietta con scollo a V viola e una felpa lilla con il cappuccio. Rose si vestì in fretta e notò che stava davvero molto bene.
- Ora passiamo alla fase capelli! – disse a Roxanne – come me li pettino?-
- Secondo me staresti bene con i boccoli, come eri pettinata a Natale!! –
Neanche a dirlo, in un secondo i capelli di Rose diventarono morbidi, ondulati e pieni di boccoli.
- Sei stupenda!! – le disse dolcemente l’amica –
- Grazie Roxy! Spero che anche Scorpius mi trovi carina … -
- Come potrebbe non farlo?? – le disse –
E abbracciò teneramente Rose con tutto l’affetto e la  tenerezza che possedeva, cercando di rassicurarla e incoraggiarla.
- Andrà tutto bene!! – la rassicurò – Passerete una giornata meravigliosa, come io la passerò con la Lorcan!-
Solo a pronunciare il nome del ragazzo le brillarono gli occhi.
- Era proprio innamorata anche lei! – pensò Rose sorridendo –
Poi Rose uscì dal dormitorio e si diresse nel luogo in cui aveva appuntamento con Scorpius. Arrivata vicino alla statua della Strega Orba, si accorse che il Serpeverde non era ancora arrivato.
- E meno male che sono le ragazze a ritardare sempre!! – pensò –
                                                                                       ***
Ormai erano le sette, il cielo stava diventando buio e Scorpius non era ancora arrivato. Da circa un’ora e mezza Rose era appoggiata alla Statua ad aspettare il ragazzo. Il suo umore si era abbassato con il passare dei minuti. E ora era completamente a terra. Non aveva neanche la forza per essere arrabbiata. Scorpius l’aveva presa in giro! Basta, ora avrebbe chiuso con lui e per sempre! Era solo uno stupido ragazzino che si divertiva a giocare con i sentimenti delle persone!

SPAZIO AUTRICE
Ed ecco questo nuovo capitolo! Mi dispiace se vi ho fatto aspettare tanto, ma ho avuto una settimana molto impegnativa e faticosa! Comunque all'inizio del capitolo Rose fa un sogno strano, che simboleggia tutte le sue paure e i suoi desideri. Dopo Scorpius le darà un appuntamento per uscire insieme. Ma alla fine non si presenterà ...
Voglio ringraziare tutti quelli che commentano, mettono tra le seguite, tra le preferite,tra le ricordate la mia storia. E anche chi la legge semplicemente anche se mi piacerebbe sapere cosa ne pensate.
A presto :D
Gra Gra 96

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Capitolo 18
*** Il compleanno di Rose ***


Cosa succede quando qualcuno ti delude? Quando qualcuno ti ferisce, gioca con i tuoi sentimenti? Vedi tutto nero, buio. Pensi solo a quanto stai male. Non ridi. E piangi …
Questo era appunto quello che stava facendo Rose da qualche giorno. Non riusciva a fare altro. E quando smetteva, bastava solo il ricordo del biondo Serpeverde a far riaffiorare le lacrime.
Roxanne cercava di starle vicino, di consolarla, come fa un’amica in queste situazioni. Ma non riusciva a risollevarle l’umore.
- Rose, tu sei una ragazza fantastica e se quel deficiente non ti vuole vuol dire che non ti merita!! –
- Grazie Roxy – rispose l’altra – Grazie di starmi sempre accanto quando sto male, di consolarmi e di aiutarmi a superare i momenti difficili. Ti voglio bene!! –
E abbracciò intensamente l’amica, scoppiando di nuovo in lacrime. Incredibile. Prima di quell’anno non aveva mai pianto. E ora da quando era arrivata ad Hogwarts non faceva altro.
                                                                                     ***
Quella mattina i Grifondoro avevano lezione di Incantesimi con il professor Vitious Jr.
Rose senza alcuna voglia si trascinò verso l’aula. Aveva un aspetti orribile. Grandi occhiaie le circondavano gli occhi, era pallida come un vampiro e aveva tutti i capelli arruffati (o per lo meno più del solito! )
- Buon giorno ragazzi – li salutò allegramente il professore – oggi studieremo l’incantesimo Aguamenti, utile per spegnere incendi e anche perché vi sarà chiesto agli esami che … -
- … stanno per arrivare – completarono i ragazzi Grifondoro e Corvonero all’unisono –
Era Maggio e i professori ormai non facevano che stressarli con il pensiero degli esami. La Parkinson era più odiosa del solito, il professor Paciok più serio e la professoressa Patil ansiosa.
A Rose il pensiero degli esami neanche sfiorava il cervello, ma Roxanne era piuttosto agitata e temeva di essere bocciata e di dover  ripetere l’anno. Così ogni pomeriggio lei, Rose, Frank, i gemelli Scamander, Violetta e Charlotte ripassavano una materia (cosa consigliata da Hermione Granger). In questo modo sarebbero arrivati agli esami preparati ma non stremati.
- Aguamenti – mormorò Rose svogliata –
Senza alcuna fatica un getto d’acqua fuoriuscì dalla bacchetta andando a colpire, Lisander, seduto nel banco davanti al suo.
- Ah!! – urlò il ragazzo – chi è che mi ha fatto la doccia?? –
- Ops ! Scusa Lis sono stata io! – si scusò Rose imbarazzata –
- Fa niente Rose Weasley, ma cerca di concentrarti, invece, di inzuppare i poveri e innocui studenti laboriosi!! – scherzò imitando la voce del professor Vitious –
Purtroppo questi stava appunto passando lì vicino.
- E così ci divertiamo signor Scamander?! – chiese ironico il professore – ma a quanto pare non è ancora riuscito neanche a inumidire la sua bacchetta! Non si preoccupi avrà tutto l’anno prossimo per impegnarsi e studiare!! –
E sogghignò divertito della sua stessa battuta.
- 10 punti a Grifondoro per l’ottimo incantesimo, signorina Weasley! – continuò – e altri 5 per aver bagnato il signor Scamander!! –
E tornò alla cattedra ridendo come una iena e pensando di essere divertente.
Rose in un altro momento avrebbe riso del comportamento del professore, ma ora proprio non le andava.
                                                                                        ***
Nel pomeriggio Rose si trascinò fino alla Sala Comune e la trovò tutta addobbata, come se ci dovesse essere una festa. Di colpo le luci si spensero.
- Sorpresa !!! – urlarono tante voci allegre –
Rose non capiva cosa stava succedendo. Sapeva solo che si trovava al buio, in mezzo ad una marea di pazzi che urlavano sorpresa e che l’abbracciavano.
Sentì chiara e nitida una voce echeggiare nel frastuono della stanza.
- Dai ragazzi così la stiamo spaventando!! Lumos! – disse Roxanne –
E finalmente Rose riuscì a capire cosa stava succedendo. Tutti i Grifondoro del suo anno, più alcuni degli altri anni erano lì, con dei capellini a cilindro in testa e con tanti regali in mano.  Vicino al camino si trovava un tavolo pieno di ogni sorta di dolce (zuccotti di zucca, ciambelline a cioccolato ecc. ) e una grande torta rossa e gialla.
Era una festa di compleanno a sorpresa. La sua festa di compleanno a sorpresa!!!
Un sorriso entusiasta comparve sul volto della ragazzina che abbracciò gli amici.
- Grazie a tutti! Non me lo sarei mai aspettato! – disse – Figuratevi che non ricordavo neanche che fosse il mio compleanno!! –
- Tu non lo ricordavi! – le disse Frank – Ma noi si!! Così oggi – 5 Maggio – ti abbiamo organizzato questa festicciola!! –
- Grazie … - mormorò Rose –
I ragazzi trascorsero il pomeriggio mangiando (soprattutto Frank), ballando le canzoni delle sorelle Stravagarie e raccontando storie di paura. Il più bravo in questo campo era sicuramente Lisander. Radunò i compagni e poi spense la luce.
- Lumos – sussurrò –
Ora la stanza era illuminata solo dalla luce della sua bacchetta.
- La storia che vi racconterò oggi, non è una storia normale. Parla di lupi mannari!!! –
Ed emise un lugubre ululato.
Roxanne impallidì (ma al buio nessuno ci fece caso) e strinse forte la mano di Rose.
- Una notte, in una villa desolata, c’erano due ragazzi. Stavano dormendo vicino al camino ed erano del tutto ignari di quello che sarebbe successo … -
Si fermò.
-Cosa succederà?? – lo incalzò Charlotte –
Il ragazzi continuò.
- Un’ombra si aggirava nella stanza. Sul muro veniva riflessa la sua immagine. Era qualcosa di alto, magro con una grande mascella robusta. L’essere andò vicino al primo ragazzo, l’infisse gli artigli nel collo e … lo morse!!! –
Quest’ultima parola la urlò e Rose emise un gemito piuttosto rumoroso.
- Zitta!! – l’ammonì Charlotte – o attirerai i professori! –
- Il primo ragazzo – continuò Lisander -  si contorse, sbianco e poi … si trasformò in un lupo mannaro!! Il secondo ragazzo si svegliò, vide il fratello e morì dallo spavento. Poi il ragazzo- lupo mannaro e il lupo mannaro salirono su una collina e ulularono. Si dice che ogni notte di Maggio passino per Hogwarts … -
A questo punto Roxanne tremante, era avvinghiata all’amica e urlò di paura.
- Ah!!!!!!!!!! –
Gli altri non fecero in tempo a tapparle la bocca, che sentirono un rumore provenire dal quadro della signora Grassa. Una figura incappucciata entrò nella stanza.
- E’ il lupo!!!! – esclamò Roxanne impaurita –
La figura si tolse il mantello e accendendo la luce disse con un cipiglio severo:- No, sono la McGranitt -
 
SPAZIO AUTRICE
Ciao a tutti mi dispiace se vi ho fatto aspettare tanto, ma mi sono mancati il tempo e l'ispirazione per scrivere questo capitolo. Non è pieno di novità ma serviva da intermezzo. I prossimi due saranno gli ultimi, e dopo venti capitoli si concluderà al storia del primo anno di Rose a Hogwarts. Spero di poterli scrivere presto!!
Grazie a chi legge, commenta, mette tra i preferiti, seguiti o ricordati.
A presto :D
Gra Gra 96

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Capitolo 19
*** Stupeficium ! ***


I giorni passavano e Rose iniziò lentamente a dimenticare il giorno in cui Scorpius le aveva dato buca e dimenticò anche lo stesso ragazzo. Decise che non voleva aver più niente a che fare con lui, e stavolta avrebbe rispettato la sua decisione senza sciogliersi ogni qual volta il ragazzo le rivolgeva la parola. Nel frattempo diventò sempre più amica di Frank e un giorno ebbero una conversazione molto importante …
- Senti Rose, so che già una volta mi hai rifiutato, ma io non riesco a dimenticarti. Ti penso sempre e ti amo ancora – le disse lui – e ti chiedo un’altra volta se vuoi essere la mia ragazza –
Rose arrossì diventando rossa come un pomodoro. Frank era davvero un caro amico e nelle ultime settimane aveva imparato a volergli molto bene. Era stato lui ad aiutarla a dimenticare il Serpeverde e ora la stava facendo sentire speciale.
- Si Frank! Anche io ti amo! –
E abbracciò il ragazzino meravigliato a cui era spuntato un enorme sorriso sulla faccia. Poi lui la prese per mano e insieme andarono a passeggiare in riva al lago. Lì Rose scorse Scorpius, che incuriosito da quel quadretto romantico si avvicinò a loro.
- E così Paciok, ti sei fidanzato con la Weasley? – chiese sarcastico –
- Esatto. C’è qualche problema?? – chiese Frank mostrando un coraggio che non pensava di possedere –
Scorpius li guardò. Sembravano una coppia perfetta. Non aveva cosa dire. Così guardò cupo la ragazza e se ne andò.
- Che idiota! – esclamò Rose a voce un po’ troppo alta –
Scorpius si girò di scatto.
- Sarei un’idiota Ros.. Weasley? – le chiese con tono arrogante e minaccioso – Prova a ripeterlo!
- Mi dispiace Malfoy, ma non fai proprio paura a nessuno … - rispose Rose guardandolo con disprezzo –
Il Serpeverde andò su tutte le furie. E nello stesso tempo avvampò dalla vergogna, visto che ormai, tutti i ragazzi li stavano osservando.
- Bene Weasley, perché non mi sfidi a duello? Così vedremo se non sono capace di farti del male? –
- Malfoy tornatene a giocare con la tua scopa giocattolo e lasciaci in pace! – lo prese in giro la ragazzina –
E girando le spalle se ne andò via con Frank.
- L’hai voluto tu, Aguamenti ! –
E un getto d’acqua sgorgò fuori dalla bacchetta del ragazzino per andare a bagnare completamente i due fidanzati. Rose urlò e fradicia si voltò verso Scorpius. Tutti ridevano di lei e Frank.
- Ora basta! – penso Rose – quello era un Serpeverde morto! –
Pensò velocemente ad un incantesimo da lanciarli e lo stesso fece Frank. Quindi Malfoy fu colpito da due incantesimi diversi contemporaneamente.
- Mangia lumache! – urlò Frank –
- Stupeficium !! – urlò Rose sorprendendo l’intera folla che ormai si era radunata intorno a loro –
Nessuno del primo anno era mai riuscito a schiantare qualcuno!
Scorpius cadde all’indietro e nel frattempo iniziò a vomitare lumache. Era uno spettacolo disgustoso!
Tutti ridevano guardando Scorpius e si complimentavano con Rose per il suo schiantesimo.
- Sei stata bravissima!! – le disse una ragazza di Grifondoro del quinto anno – Io non ci sono ancora riuscita!
Albus che si trovava lì vicino, guardava la cugina meravigliato e stupito dalla sua bravura.
- Wow Rose sei stata grande! – le disse – ma promettimi di non farlo mai su di me! –
Lei gli sorrise.
- Promesso! –
Nel frattempo due insegnanti si facevano largo tra la folla.
- Non c’è niente da vedere! – gridava il signor Gazza –
La professoressa Parkinson rimase scioccata nel vedere le condizioni del figlio di un suo carissimo amico.
- Scorpius! Come ti hanno ridotto!!? – esclamò terrorizzata –
- Signor Gazza lo porti in Infermeria! – aggiunse autoritaria –
- E voi tre – disse indicando Frank, Albus e Rose – verrete con me dalla preside! Subito!-
- Ma io non c’entro niente! – protestò Albus –
- Non m’interessa! – rispose l’arpia –
                                                                                ***
Qualche minuto più tardi i quattro erano nell’ufficio della McGranitt. La professoressa Parkinson non aveva neanche permesso a Rose e Frank di cambiarsi e ora i due stavano tremando seduti su una sedia.
- Quindi se ho ben capito, professoressa Parkinson, questi tre ragazzi hanno schiantato Malfoy e gli hanno inflitto un incantesimo Mangia Lumache ? – sintetizzò la professoressa McGranitt dopo il lungo e tragico racconto della collega –
- Esatto !! Il povero Scorpius è in Infermeria! –
- Bene – disse rivolgendosi ai tre ragazzi – e voi come giustificate il vostro comportamento ?-
- Io non c’entro niente professoressa! Ero lì con dei miei compagni di Tassorosso e ho solo assistito alla scena! – si giustificò lui –
- E allora perché sei qui ? – gli chiese la preside –
- Perché la professoressa Parkinson mi ha visto vicino a Rose e Frank e se l’è presa anche con me!! –
La McGranitt congedò il ragazzino e aspettò che i due restanti parlassero.
- Professoressa – iniziò Frank – io e Rose ci siamo solo difesi, visto che Malfoy ci aveva inzuppato con un incantesimo Aguamenti! –
La Parkinson fece per parlare ma la preside la zittì con uno sguardo.
- Non mi sembra una giustificazione! Alla violenza non si risponde con la violenza! Tu e la signorina Weasley potevate venire a raccontarmi l’accaduto, invece, che ripagarlo con la stessa moneta!  – li rimproverò la McGranitt -
- Quindi domani voi due e il signor Malfoy sarete in punizione! Vi dirò come dovrete scontarla tramite gufo! Potete andare –
I due ragazzi e l’insegnante di pozioni si alzarono e fecero per andarsene ma, la preside disse: - Tranne Rose Weasley! –
La ragazzina impaurita fece marcia indietro e si sedette di fronte alla McGranitt. Era certa che voleva parlarle del suo schiantesimo. L’avrebbe espulsa per questo. Ne era sicura.
- Signorina Weasley lei oggi ha eseguito uno schiantesimo! – le disse guardandola negli occhi –
Rose pensò che le sue paure erano decisamente confermate.
- Un perfetto schiantesimo – aggiunse poi quella, sorprendendo la ragazzina – Neanche sua madre –studentessa migliore del suo corso – era mai arrivata a tanto! –
Guardò Rose come se si aspettasse una risposta.
- Bè avevo letto solo la teoria dell’incantesimo, ma non l’avevo mai provato su nessuno  … sono stupita anche io che mi sia riuscito … -
- Bene, ora penso che puoi andare e ricordi signorina Weasley che mi aspetto degli esami eccezionali da parte sua! –
Rose sorrise.
- Grazie professoressa, cercherò di non deluderla! –
                                                                                    ***
Il giorno dopo Rose e Roxanne scesero a colazione, chiacchierando del più e del meno. La ragazzina fu sorpresa dal ricevere tanta posta. Ricevette una decina di lettere da tutti i parenti che si complimentavano con lei per lo schiantesimo.
- Sei stata eccezionale Rosie!! Uno schiantesimo a dodici anni!! Anche se non dovevi usarlo su un tuo compagno – le scrisse la madre –
- Brava Rosie annientalo a quel  Serpeverde! Bravissima! – le scrisse suo padre –
E le stesse cose le vennero scritte anche dalla nonna Molly, dal nonno Arthur, dalla zia Ginny e dallo zio Harry e da molti altri parenti. La famiglia Weasley, come risaputo era molto numerosa e a quanto pare si era diffusa la voce che avesse schiantato Scorpius Malfoy.
Inoltre la ragazzina ricevette un bigliettino da parte della preside con su scritto: - Oggi aiuterete il signor Gazza a mettere in ordine i rapporti fatti agli studenti quest’anno.
Rose sbuffò e fece leggere il contenuto del biglietto all’amica.
- Uffa! Passare un pomeriggio con Scorpius non è esattamente quello di cui avevo voglia! – si lamentò –
- Però ci sarà anche Frank! – le ricordò l’amica –
- Si hai ragione - considerò Rose ma si chiese come mai non ci avesse pensato sin dall’inizio –
Dopo le lezioni di Erbologia, Difesa contro le Arti Oscure e Trasfigurazione, arrivò l’ora di andare dal signor Gazza.
Rose e Roxanne si separarono e quest’ultima andò ad un appuntamento con Lorcan. Rose incontrò Frank vicino alla Sala Grande.
- Ciao Rosie! – la salutò lui dandole un bacio sulla guancia –
- Ciao Franky! – gli disse lei sorridendo –
Poi entrarono nell’ufficio di Gazza, dove trovarono anche il biondo ragazzino. Non lo salutarono neanche.
Il signor Gazza li guardò con disprezzo e disse loro:- Potete iniziare a riordinare questi rapporti. Signorina Weasley ne troverà anche molti suoi! Ahaha –
La ragazzina si frenò la lingua per non mandarlo a quel paese, ma le uscì una battutina: - Signor Gazza come va il corso Speedy Magic ? Quello per Maghinò. –
La sua espressione soddisfatta cambiò in una di terrore e preoccupazione.
- Come lo sai? E comunque non è assolutamente vero … - mentì balbettando –
Poi se ne andò via temendo che quella terribile ragazzina gli facesse altre domande imbarazzanti.
Fu un pomeriggio molto noioso per i tre ragazzi. Rose si accorse di avere circa cinque rapporti e non riusciva a ricordare perché il custode glieli avesse fatti.
Dopo che ebbero finito Rose e Frank andarono nella Sala Comune di Grifondoro e dopo aver parlato un po’ tra loro, decisero di andare a letto.
Rose era un po’ pensierosa. Stava con Frank, ma un pensiero le attraversò rapidamente la mente: era sicura di amarlo? Non stava con lui solo per fare ingelosire Scorpius o perché era una delle poche persone da cui si sentiva amata?
- No – pensò – sono solo stupidi pensieri. Io amo Frank Paciok.
Ma sapeva che non era così.

SPAZIO AUTRICE
Ed ecco qua un nuovo capitolo! Mi dispiace di essere stata tanto a scriverlo, ma sono mancati il tempo e l'ispirazione. Mentre oggi ho iniziato a scriverlo e non ho smesso fino a quando non l'ho finito. In questo capitolo Rose e Scorpius is parlano per la prima volta da quel fatidico giorno. Ma non sono parole gentili bensì insulti e i due arrivano anche a lanciarsi incantesimi, finendo in punizione. Poi la grande novità con cui si aprè il capitolo è il fidanzamento di Rose e Frank. Rose però haei dubbi sul loro rapporto e pensa sempre a Scorpius con il quale ha un rapporto amore/odio. E nel prossimo e ultimo capitolo cosa succederà? Lo scoprirete solo leggendolo!!
Ora passiamo ai ringraziamenti! Grazie alle mie amiche Alessia e Teresa che sono delle lettrici meravigliose e grazie a Svampi per i suoi bellissimi commenti! Grazi anche ai 12 che hanno messo la storia tra le seguite e ai 6 che l'hanno messa tra le ricordate! E grazie a chi la legge solamente, anche se un commentino è sempre gradito!
A presto :D
Gra Gra 96

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Capitolo 20
*** The end ***


Ormai era Giugno e gli esami erano alle porte. Rose, Roxanne, Violetta e Charlotte ormai passavano tutto il giorno sui libri ed oltre ad essere stanche, erano anche molto nervose e preoccupate.
- Non passerò mai gli esami! – ripeteva Roxanne continuamente –
- Invece ce la farai! – le ripetevano le altre sempre meno convincenti –
I ragazzi, invece, sembravano più sereni e rilassati: passavano i pomeriggi a volare sulle scope o a sfidarsi a duello e studiavano solo quando non avevano cosa fare.
- Siete esagerate! –diceva loro Lisander – tutto questo studiare vi farà male! –
- E voi siete superficiali e stupidi! –ribatteva Charlotte – ma quando agli esami non saprete fare nulla, saremo noi a ridere! –
Così i gemelli e Frank decisero che era meglio non stuzzicarle e lasciarle in pace, se ci tenevano alla propria incolumità.  Dopotutto Rose era diventata famosa per aver schiantato un ragazzo che l’aveva infastidita.
                                                                                    ***
Il 15 Giugno ci fu il primo esame: Incantesimi.
Quella mattina Rose e Roxanne si vestirono velocemente e andarono nella Sala Grande per fare una veloce colazione.
Si sedettero vicino a Frank e Lorcan. Roxanne e Rose salutarono i rispettivi fidanzati con un bacio sulla guancia.
- Ciao Rosie – disse Frank – Come va? –
- Così così – gli rispose lei – sono molto spaventata per l’esame! E tu? –
- Effettivamente un pochino anche io! Ma tu non devi avere paura perché sei la strega più in gamba che conosca! –
Rose sorrise dolcemente al ragazzo. Era tenerissimo e stavano molto bene insieme, ma lei aveva la strana sensazione di non amarlo veramente. La sensazione aumentò quando scorse Scorpius nel tavolo dei Serpeverde. Lo odiava. Lo detestava. Lo aveva pure schiantato, ma – non  sapeva perché – vederlo le faceva uno strano effetto.
I suoi pensieri furono interrotti dall’arrivo dei gufi e dalla sorpresa di ricevere una lettera. La aprì:
Cara Rosie,
so che oggi è il tuo primo giorno di esami e ti volevi dire di non preoccuparti e di non stare tesa. Sei bravissima, sei preparata e sei molto intelligente, quindi non devi avere paura di nulla. Ti posso dire che anche io ero tesa come te per gli esami e papà ed Harry mi prendevano sempre in giro visto che alla fine ottenevo sempre il massimo. Ti do un consiglio: dai il meglio di te e basta!
Pensa che tra poco tornerai a casa e ci potremo finalmente riabbracciare!!
Ti voglio bene!
Hermione
P.s.: Hugo e papà ti dicono in bocca al lupo!
Rose sorrise leggendo la dolce lettera e sentì che ora ce la poteva fare.
- Roxy andiamo o faremo tardi – disse all’amica dopo aver finito di fare colazione.
Quella però stava ancora mangiando e cercò di comunicarlo a gesti a Rose che però fu inflessibile. Afferrò la cugina per un braccio e la trascinò di peso fino all’aula dove si sarebbero tenuti gli esami.
- Ti odio! – mormorò Roxanne dopo essere finalmente riuscita ad inghiottire il cibo.
Rose, però, non la stava neanche ascoltando: mentalmente stava ripassando tutti gli incantesimi imparati nel corso dell’anno.
- Wingardium Leviosa, Aguamenti, Accio, Alhomora …. –
Scorpius Malfoy si avvicinò alle due ragazze. Rose, voltata di spalle, non lo vide, ma Roxanne si e cercò di farlo capire all’amica con lo sguardo.
- Roxy che tu prende? – le chiese Rose non capendo niente – perché mi guardi in quel modo strano? –
- Sta cercando di farti capire che io sono qui – disse il biondo Serpeverde facendo sussultare la Grifondoro –
- Scorpius Malfoy – disse Rose lentamente – cosa vuoi?-
Lui non fece caso al tono aggressivo della ragazza e proseguì imperterrito: - Volevo solo augurarti buona fortuna, come si fa tra amici … -
Rose era esterrefatta. Dopo tutto quello che era successo tra loro, lui la considerava ancora un’amica.
- Noi non siamo amici Malfoy – sottolineò lei fulminandolo con lo sguardo –
- Ero convinto del contrario, Weasley ! –
La discussione fu interrotta dalla professoressa McGranitt che annunciò: - Gli esami di incantesimi stanno per avere inizio. Vi prego di sedervi nei banchi e di attendere che il professor Vitious vi distribuisca i compiti. Ovviamente non sono ammesse penne auto-correggenti o in grado di copiare –
- Ah e buona fortuna! – aggiunse subito dopo sorridendo –
Tutti gli studenti del primo anno si affrettarono a prendere posto. Rose e Roxanne si sedettero vicine e dietro di loro c’erano Violetta e Charlotte.
Rose trasse un respiro profondo, poi girò il foglio ed iniziò a leggere le domande. Per sua grande felicità erano mediamente facili (descrivere il movimento dell’incantesimo Wingardium Leviosa, spiegare gli effetti di Accio, parlare dell’incantesimo che apre le serrature e di quello che le sigilla …)
La ragazzina terminò con molto anticipo rispettò alla scadenza e, prima di consegnare, si prese un po’ di tempo per osservare i suoi compagni.
Frank scriveva con il capo chino sul banco, Albus era nervoso e sembrava in preda al panico, Roxanne rispondeva tranquillamente alle domande, i gemelli Scamander cercavano di copiare le risposte da Violetta.
Poi c’era Scorpius. Il suo banco era nella parte opposta dell’aula. Non scriveva, non si disperava, non cercava di copiare le risposte da qualcuno. Guardava lei. In modo dolce, intenso.
Rose arrossì quando se ne accorse e decise che era arrivato il momento di andarsene. Consegnò il compito al professore e uscì dall’aula.
Corse in dormitorio. Si sentiva strana. Non sapeva spiegare neanche a se stessa quello che aveva provato vedendo Scorpius che la fissava.
- Io amo Frank – disse a se stessa, ma con poca convinzione –
Scoppiò a piangere accorgendosene. Stava solo prendendo in giro quel ragazzo così dolce e affettuoso. Non provava assolutamente nulla per lui, all’infuori dell’amicizia.
- Forse sono ancora innamorata di … - ipotizzò – Scorpius Malfoy –
Finalmente l’aveva detto. Aveva dato concretezza ai pensieri che da mesi le vorticavano in testa.
Si sentiva meglio, decisamente meglio. Ora aveva preso una decisione: avrebbe parlato con Frank spiegandogli in modo delicato che non lo amava. Così sarebbe stata in pace con se stessa.
Per quanto riguarda il Serpeverde, pensò che avrebbe posticipato la loro discussione all’anno venturo. Ora aveva già abbastanza cose da fare.
Mentre rifletteva, seduta su una poltrona della Sala Comune, arrivò Frank.
- Ciao Rosie!! Tutto bene?? – le chiese dandole un bacio sulla guancia –
La ragazzina davanti a tanta dolcezza non ebbe il coraggio di parlargli dei suoi veri sentimenti e fingendosi allegra lo abbracciò. Poi i due si misero a parlare dell’esame e dopo non molto li raggiunsero anche Roxanne e Lorcan.
I ragazzi trascorsero il pomeriggio a chiacchierare e a ripassare Trasfigurazione per il giorno seguente.
Quella notte, però, a Rose venne un’idea. Aprì il baule di Roxanne e prese il mantello dell’invisibilità, poi afferrò la Mappa del Malandrino ed uscì dalla Sala Comune.
Voleva fare un giro per la scuola di notte. D’altronde tra pochi giorni sarebbe tornata a casa, quindi era una delle ultime occasioni che le rimanevano per farlo. Non chiamò Roxanne per dirle di venire con lei. Stavolta voleva essere sola. Voleva assaporare ogni attimo del silenzio che regnava a quell’ora.
Istintivamente andò verso la Biblioteca per vedere com’era di notte. Appena vi arrivò, facendo attenzione a non emettere alcun rumore, aprì la porta.
Il buio regnava tra la moltitudine di libri posti accuratamente sugli scaffali.
La ragazzina si sfilò il mantello e controllò se c’erano professori nei paraggi sulla Mappa del Malandrino.
La Parkinson era nei sotterranei, la preside nel suo ufficio e Gazza sulla torre di Astronomia. Ad attirare la sua attenzione fu, però, un puntino vicino al suo. Al buio non riusciva bene a leggere il suo nome, ma ora sapeva di non essere sola.
- Rose! – disse una voce toccandole la spalla.
- Ahhhh!!! – urlò la ragazzina spaventata -
Lui le tappò la bocca con una mano, impedendole di gridare.
- Tranquilla, sono solo io –
Solo allora Rose riconobbe i biondi capelli che contornavano il viso roseo, accompagnato da intensi occhi color ghiaccio.
- Sei tu! – esclamò lei non riuscendo a nascondere un sorriso – ma cosa ci fai qui?-
- Diciamo che volevo fare un giro notturno … e comunque potrei chiederti la stessa cosa – rispose lui non convincendola pienamente -
La ragazzina si sedette su una panca.
- Avevo bisogno di pensare –
- E ci sei riuscita? – chiese lui accarezzandole lievemente la mano –
- Per niente visto che qualcuno mi ha fatto spaventare mentre lo facevo –
- Spero sia stato uno spavento piacevole! – le sussurrò lui prendendola per mano –
Rose sorrise, arrossendo fino alle orecchie, ma tanto al buoi nessuno ci avrebbe fatto caso.
- Può darsi … - disse dopo un lungo istante di silenzio –
Scorpius di scatto si alzò e tirò su anche Rose. La trascinò fino ad una finestra aperta.
- Cosa fai? – gli chiese confusa la Grifondoro –
- Guarda le stelle Rosie, alcune sono lontane tra di loro, molto lontane, ma prima o poi  si avvicineranno sempre più –
- Cosa vuoi dire Scorp ?-
- Voglio dire che ti AMO Rose Weasley. Dalla prima volta che ti ho vista. E non sono mai stato capace di dirtelo perché sono un codardo – ammise –
Rose toccò il cielo con un dito, sentendo quelle dolcissime parole. Questo momento l’aveva desiderato da tantissimo tempo.  Da quando sul treno aveva conosciuto il misterioso Serpeverde.
- Anche io ti AMO Scorpius Malfoy. Da sempre. Non sono veramente innamorata di Frank, ma di te  -
Lui la guardò.
Lei lo guardò.
Lui le si avvicinò.
Lei fece lo stesso.
Si baciarono. 


SPAZIO AUTRICE
Ed ecco l'ultimo capitolo della mia prima fanfic che si conclude con il tanto atteso bacio tra Rose e Scorpius. 
Spero che questa storia vi sia piaciuta e ci tengo a ringraziare personalmente tutti quelli che l'hanno seguita e che hanno lasciato recensioni.
Ringrazio: 

- Nancy97
- Quinn_Amy_Rose
- AZTHEBEST1
- Jonny98
- Silver_92
- PetitLondoner
- antonia89
- CriCri97

e soprattutto
- Svampi
per le sue bellissime recensioni !!! 

Ringrazio anche le 12 persone che hanno messo la mia storia tra le seguite, le 6 che l'hanno messa tra le ricordate e le 3 che l'hanno messa tra le preferite
E infine ringrazio le mie amiche Alessia e Teresa, fan di questa storia dal primo capitolo.
Grazie anche a chi ha letto solamente! 
Spero che leggere questa storia vi sia piaciuto!
Baci a tutti!! 
Gra Gra 96




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