Cenerentola

di Lancher
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Pilot Chapter ***
Capitolo 2: *** Second Chapter – Vita Difficile ***



Capitolo 1
*** Pilot Chapter ***




Pilot Chapter.
Rating: Verde.
Personaggi: Mikoto; Yujiro; Shuya
Avvertenze: FlashFic.

Mikoto aveva iniziato ad odiare profondamente quella scuola.
Odiava anche la gentaglia che la occupava. Il suo compagno di stanza. Gli insegnanti e il consiglio studentesco – sottolineando in particolar modo il presidente-.
Sì, detestava dal più profondo del cuore tutto e tutti, sopratutto quelle entità...tutte pizzi e frufrù.
Ed ecco perché in quel momento stava odiando la sveglia che stava per suonare un altra giornata d'inferno.
Perché sì, quello era l'inferno terreno. Eccome se lo era.
E sì, Mikoto è un personaggio pessimistico e piuttosto impulsivamente rabbioso.

“Sveglia. Oh, cara, carissima sveglia...ti prego fermati, bloccati.” ma come al solito i minuti non si fermarono e il giovane avvolto nelle sue coperte strinse la scatolina di ferro tra le mani, scuotendola appena.
“Tempo, per favore...vai in pausa pranzo e restaci...ti prego!” ma come ogni mattina nemmeno il tempo ebbe pietà di lui. In fondo per quanto ci sperasse un piccolo esserino come lui non poteva mica bloccare l'inevitabile.
Come la melodiosa suoneria della sveglia, che soffocò il suo lamento, nel tentativo futile di nascondersi sotto il cuscino e le coperte.
Diciamo che è irrilevante il fatto che lanciò la sveglia contro la parete. “Oh...per lo meno concedimi il fatto che...lui, non l'abbia sentita, almeno quello!”
Ma, come succede ai soggetti come Mikoto, la sfortuna ti mira e sentendo le tue preghiere tenta sempre di non soddisfarle.
Il fruscio delle lenzuola e il rumore delle molle del materasso sopra la sua testa gli fecero gelare il sangue nelle vene.
Chiuse gli occhi e trattenne il respiro, tentando un ultima richiesta a qualcuno lassù, sperando che almeno quella l'avrebbero ascoltata e esaudita.
Ma purtroppo non riuscii a formularla che un pesante e fastidioso, purtroppo anche familiare, peso gli sprofondò il materasso.
« Miko-chan...svegliati! Dobbiamo andare! »
Al nomignoli si alzò indispettito, pronto a farsi valere su quella questione.
No...non poteva permettere che la sua poca virilità e orgoglio rimastogli venissero infangati in quella maniera.
Ma il suo ardore si spense davanti al sorriso, più che altro al ghigno, di Yujiro.
« Non possiamo mica farci attendere per la nostra sfilata...non pensi anche te, Principessa dell'ovest? »
Il mondo di Mikoto si oscurò nel passato, a un sorriso sadico e alla sua condanna di dannazione.

« Dopo tanto cercare finalmente abbiamo trovato i perfetti candidati. Yujiro Shihodani, Mikoto Yutaka...sono felice di annunciarvi che sarete le nuove principesse! »
Arisada Shuya finii in modo trionfante la sua rivelazione, tra gli applausi dei tre “bambocci”, che esaltarono le sue doti d'attore.
Yujiro si ritrovò senza parole, ma senza nessun accenno di una reale sorpresa, anzi...stava a sedere quasi con soddisfazione sul suo posto.
Quello fu l'ultimo ricordo di Mikoto prima di svenire, accasciandosi sul divano.

Più o meno fu la stessa reazione che ebbe nella stanza, tra le parole allarmate di Yujiro che chiamava a gran voce Tsuji di portare i sali.
Infatti quelle furono gli ultimi ricordi di Mikoto, prima di cadere come un sacco di patate sul materasso.

Già, quello era l'inferno sceso in terra. E quella era un altra giornata terribile per Miko-chan, la principessa dell'ovest.
Nonché la piccola Cenerentola.

Shuu_Note:
Eccola qua, la mia prima mini-serie. Di...*fa calcolo* cinque capitoli, contando questo capitolo “pilota”.
Questa storia è dedicata... :
Per tutte le fan di Miko-Chan. Per tutte le fan della Senpai Mikiyo Tsuda. Per tutte le fan di Princess Princess.
Questa è la prima mini-serie di una Serie più grande, che conterrà altre quattro mini-serie.
Con affetto,
Ste.

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Capitolo 2
*** Second Chapter – Vita Difficile ***



Second Chapter – Vita Difficile.

Mikoto non aveva mai avuto una vita facile.
Fin dall'asilo ad ora.
E tutto ciò era sempre stato legato al suo aspetto fisico.
Al piacere sadico dei genitori, come gli piaceva sottolineare, al desiderio di tormentarlo della sorella ed ora era devastata da una scuola intera.

Si ricordava bene come all'asilo i genitori si fossero divertiti a lasciare che i suoi capelli crescessero come quelli di Makoto.
E così i suoi compagni, i suoi amici avevano incominciato a prenderlo in giro chiamandolo “Miko-chan” o principessina.
Per non parlare tutte le volte degli scherzi che preferiva dimenticare, come le oscene foto che gli fece sua madre con addosso dei vestiti di Makoto.
Foto ben nascoste, che lui cerca da una vita per poterle distruggere.

Poi era arrivato il periodo elementari e oltre ai problemi a scuola, leggermente migliorati dopo che era riuscito a tagliarsi i capelli in modo più virile, erano venuti anche quelli a casa.
E il colpevole di ciò non era ne la madre, ne il padre, ma un entità più oscura...Makoto.
Da lì nacque il terrore verso la sorella, che all'asilo lo consolava.
Non seppe mai cosa cambiò drasticamente la sua adorata sorellina, ma sta di fatto che prese a tormentarlo in tutti i modi possibili ed inimmaginabili.
Affibbiandogli anche un nuovo nomignolo: Cenerentola.
« Cenerentola, pulisci tu la cucina vero? Sai...ho trovato delle foto interessanti di te con i miei vestiti addosso...credi che possano interessare a qualcuno? »
Ecco l'esempio della tortura psicologica che servì solo a danneggiare di più la precarietà mentale di Mikoto.

Per fortuna arrivarono le medie e lei. O forse è meglio dire...lui?
Comunque, tralasciando questo dubbio, quel periodo era stato quello più felice di Mikoto.
Ah...i momenti più belli, sì. Come quella volta...
« Mikoto? »

Mugolando si ritrovò ad aprire lentamente gli occhi dispiaciuto di essere stato svegliato proprio mentre arrivavano i bei ricordi.
Ma non appena lo fece e si ritrovò il volto di Yujiro davanti agli occhi si paralizzò terrorizzato.
Si alzò di scatto a sedere, notando che l'altro era già vestito da donna, per chinare subito il capo e notare che anche lui stava indossando un vestito.
Sbiancò e un idea terrificante si fece largo nella mente.
« Ah, se te lo stai chiedendo ti ho cambiato solo io. Per un attimo mi ero bloccato nel pensare di trovare un accenno di seno, quindi prima ho controllato in basso e ho dovuto tastare un po' prima... »
« TU COS'HAI FATTO? »
Gli urlò rosso in faccia Mikoto, afferrandolo per le spalle di Yujiro, facendo così quello che aveva desiderato provocare in lui.
Gli ghignò apertamente davanti al viso e lo strinse a se con aria melodrammatica.
« Ah, Miko-chan...non sai quanto avevi fatto preoccupare tutti noi! Svenire in quel modo prima del nostro gran debutto...che cosa insensibile! Mi avresti lasciata tutta sola, ad affrontare quel mare di studenti in calore? »
A quelle parole Mikoto si sentii di nuovo debole, troppo debole, e lentamente il mondo si oscurò davanti ai suoi occhi.

« Allora Yujiro, Mikoto si è svegliato? »
« A dire la verità, Arisada-san, è appena crollato di nuovo. »
« Ho capito. Ragazzi, portatemi una siringa, c'è da fare una iniezione. »

Povera la nostra piccola Cenerentola.

Note
Ed ecco qua il secondo capitolo di questa mini storia.
Ho usato uno stile lievemente diverso e...mi è piaciuto scrivere questo capitolo. (Anche se forse sto facendo svenire troppo Mikoto, ma ne va anche della riuscita della storia...esploriamo i meandri della mente di Miko-chan! *°* xD)
Che dire? Ho reso Yujiro più sadico, quasi un degno erede di Shuya, quando finirà la scuola. u.u
Ah, io ce lo vedevo benissimo. u.u
Comunque...spero vi sia piaciuto e grazie a Lizzie_Siddal e a a Lady Aika per aver recensito il primo capitolo. <3
Baci,
Shuu.

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