Scuola di Supercriminali

di S05lj
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1° Giorno di Scuola ***
Capitolo 2: *** I Giochi tra scuole rivali ***
Capitolo 3: *** Si avvicina Natale, l'ora di Religione ***
Capitolo 4: *** La Gita, 1° giorno, i Vampiri ***
Capitolo 5: *** 2° Giorno, lupi e Resident Evil ***
Capitolo 6: *** La Merenda dei Morti Viventi ***
Capitolo 7: *** Colui, il quale, ello... IT ***
Capitolo 8: *** L'incubo: Testimonianze e Capitolo 1 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 2: L'autostoppista, l'albergatore e la macchina infernale ***
Capitolo 10: *** Capitoli 3 e 4 ***
Capitolo 11: *** Conclusione: Il Risveglio dall'Incubo ***
Capitolo 12: *** Cattivi Storici ***
Capitolo 13: *** 3° Giorno: La profezia profetica delle streghe ***
Capitolo 14: *** Indovina indovinello, chi fa l'uovo nel corbello? ***
Capitolo 15: *** Cattivo fai da te? No, organizzato? Ahiaiaiai! ***
Capitolo 16: *** Ultimo Giorno di scuola ***



Capitolo 1
*** 1° Giorno di Scuola ***



Due paroline prima di cominciare a leggere.

Lo so, appena vedrete la scritta qui sopra penserete “no, l’introduzione per pararsi il di dietro no!” Si, lo so, lo penso sempre anch’io quando guardando gli incontri di Wrestling e mi devo sorbire lo spot di tutti quei poveracci che si infortunano e la scritta “Non fatelo a casa”. Francamente lo trovo un insulto all’intelligenza. Insomma a chiunque è passato per la mente almeno una volta di lanciarsi a volo d’angelo dalla tromba delle scale su tua madre appena rientrata da fare la spesa. Ma tra il dire e il fra c’è di mezzo il mare. Va bene smetto di divagare e, vengo subito al sodo (come disse l’uovo). Con questa storia faccio solo ed esclusivamente dell’ironia, lungi da me l’idea di offendere qualcuno. Questa è una storia nata per scherzo e con spirito allegro e scherzoso deve essere letta.

Detto questo sappiate che i vari personaggi tratti da film, telefilm, fumetti etc… che uso per questa storia, sono personaggi che adoro, li maltratto certo, ma li adoro.

Ok, adesso potete leggere in pace, e io posso andarmi a lavare i denti. Ho la lingua tutta marrone. Chissà perché mi domando.

 

Il 1° giorno di scuola.

Laria sana di smog di prima mattina pervase i polmoni della moltitudine di ragazzi e ragazze che si erano ammassati nel cortile.
Il primo giorno di scuola, me lo ricordo come se fosse ieri. La nostra scuola si trovava in un posto agevolissimo, tra la casetta di marzapane della strega di Hansel e Gretel e il passo di caccia del lupo di Cappuccetto Rosso. La nostra scuola era caratterizzata dal classico profumo di ospedale e i perenni nastri gialli con su scritto CRIME SCENE INVESTIGATION, o CSI, come riportato sulle giacche di quei 5 idioti che stavano sempre intorno ai cadaveri.
-Questo ragazzo a questora doveva essere a scuola maledizione! - Gridò un uomo giovane dai capelli castani corti, verso un corpo scheletrico carbonizzato.
-Nik, quello è lo scavo archeologico, lascia stare la mummia di Tutankhamon e vieni qui. - Lo richiamò il più anziano che portava sempre gli occhiali da sole, nonostante il cielo fosse grigio e promettesse pioggia. Era cieco, direte voi. No, in realtà era sordo.
-Grissom questo ragazzo ha qualcosa di strano. - Una giovane donna dai lunghi capelli corvini stava punzecchiando il corpo con un ramoscello secco. -Quando lo punzecchio si lamenta. -
-Guarda Sara, qui cè una gomma da masticare spiaccicata sotto il banco. E una prova. - Luomo di colore si chinò sul residuo organico.
-Grissom, sarà unintuizione, ma per me, questo ragazzo non è morto. -
Luomo si voltò verso la collega poco più giovane con i capelli rosso-biondo. -Da cosa lo deduci Cathrine? -
-Ma sai dal fatto che si muove, respira, si lamenta se lo pestiamo e roba così -
Luomo annuì pensieroso, poi afferrò velocemente una zanzara che gli ronzava intorno, la guardò attentamente, la leccò e poi decretò: -Zanzare in settembre, questo vuol dire che ti sbagli Cathrine. Questo povero ragazzo è morto. Questa è una prova. - Alzò il braccio indicando un punto imprecisato.
-Portiamolo a fare lautopsia! - Gridò provocando le urla di acclamazione dagli altri 3 compagni, mentre la rossa scuoteva il capo e lo volgeva verso di noi tristemente. -E‘ sempre questa storia quando qualcuno si addormenta in classe. -
Una scena come quella ci si presentava spesso nell‘arco dell‘anno.
Prima di entrare nel cortile una scritta sopra il cancello ci ricordava lagevole vita scolastica. LASCIATE OGNI SPERANZA O VOI CHE ENTRATE.
Il bidello sorridendo aprì il portone della scuola, il portone cedette e aprì il bidello sotto unanta.
E ancora lì, nonostante la dipartita continua a lavorare come zerbino.
La campanella aveva lo stesso suono che fanno le navi quando annunciano il loro ingresso in porto. Al suono ormai adorato della campanella tutti entrarono urlando. Le bambine scappavano dai maniaci sessuali assidui dei boschetti con addosso solo un impermeabile, i bambini fuggivano dagli spacciatori.
Era il secondo anno, per me e i miei compagni di classe.
Tra loro mi ricordo cera Johnny che continuava ad aprire e chiudere il suo accendino in un tic nervoso che aveva da quando aveva scoperto di essere un mutante. Povero Johnny, aveva il brutto vizio di non lavarsi mai le orecchie la mattina, aveva uno strato di cerume che avrebbe fatto invidia a Shrek.
Il giorno della sua manifestazione dei poteri Johnny era andato al circo, aveva sudato 7 camice per poter avere i biglietti dei posti in prima fila. Fatto sta che nel momento in cui le tigri e i leoni dovevano saltare nel cerchio di fuoco, lui cominciò ad applaudire divertito, il fuoco del cerchio aumentò a dismisura, i leoni e le tigri sincazzarono come caimani, e fecero un barbecue con lammaestratore e tutti gli inservienti che accorsero in seguito.
Johnny non si riprese mai. Sua madre, lo portò dal dottore per questi disturbi, il suo bambino era solito dare fuoco alle cose che già erano incendiate. Aveva provato a farlo arrestare come piromane, ma i carabinieri avevano detto che se le cose già stavano bruciando non ci potevano fare niente. Così lo aveva portato dal dottore sperando in una lobotomia o giù di lì. Il dottore tuttavia dette la nefasta notizia.
-Signora, suo figlio è un mutante. -
La madre di Johnny scoppiò in un pianto isterico. -Cosa devo fare dottore. Mi dica cosa posso fare? -
Il medico tuttavia guardò il piccolo seduto sul lettino che si guardava sconcertato il corpo.
-Sei preoccupato Johnny? -
-Bé sa, adesso capisco tante cose, come il perché mia madre abbia tentato più di una volta di mettermi prima in lavatrice e poi nellasciugatrice, o del perché una volta mi avesse appeso per il collo ad una corda. Immagino che non sono preoccupato di essere una mutanda, piuttosto credo di essere agitato. Chissà chi mi indosserà? -
Il dottore non ebbe dubbi su cosa fare di lui. O al manicomio criminale, o alla scuola per giovani dotati di Destino. Anche la madre non ebbe dubbi, la scuola per giovani dotati era sicuramente il metodo più veloce e meno costoso per sbarazzarsi del figlio mancato piromane.
Cera Pietro, il figlio del professore di etica. Due cose caratterizzavano Pietro, il fatto che a soli 12 anni fosse uguale identico a suo padre, compresi capelli bianchi, dentiera, cataratta, catetere, operazione alla prostata, sciatica e versamento al ginocchio, e il fatto che fosse una gran testa di cazzo. Proprio come suo padre, tra laltro.
Pietro era il mutante più veloce del mondo. Nacque 5 secondi dopo essere stato concepito. Per questo è privo di qualche organo di poca importanza, come il cervello.
Pietro era talmente veloce che rispondeva ancora prima che i professori facessero le domande. Questo tra laltro spiegava tutti quegli 1 e 2 in pagella. Una volta suo padre giocò i suoi voti alla schedina e fece 13.
Appena sentiva un campanello, un gong o uno sparo lui cominciava a correre, non importava dove si trovasse.
Sua sorella Amanda era invece molto diversa, prima di tutto era una gran bella gnocca, non assomigliava per niente al padre, e poco perfino alla madre, tuttavia somigliava incredibilmente al postino, stessi capelli rossi, stesso viso, stessa statura, stessa 4° di reggiseno.
Amanda era la secchiona della classe, sapeva sempre tutto, e quando sbagliava una risposta cambiava la realtà in modo da avere sempre ragione lei. Per questo i professori lassecondavano sempre anche se diceva che le mucche volano. Una volta disse che il preside della scuola rivale, Giovani dotati Xavier, era un vecchio calvo paralitico. A quel tempo il giovane Charles Xavier era un aitante biondone con una chioma che avrebbe fatto invidia a Lucius Malfoy. Il professor Sinistro la corresse mostrandole una foto del rivale e penso sappiate tutti in che condizioni si trovi ora il povero Xavier. Da allora per paura di perdere la propria chioma e la propria virilità nessuno ha mai contraddetto Amanda.
Cletus Cassidy soprannominato bonariamente Carnage, lo psicolabile, alla sola tenera età di 5 anni aveva già buttato la nonna dalle scale, dato fuoco ad una scuola, tosato il gatto, mangiato un calzino intero, rifatto il calzino intero, bucato le ruote a tutto il vicinato, mangiato le merende al Pacciani e Vanni, ed esibitosi nudo davanti alla fermata dellautobus. Era stato anche in prigione. Unesperienza che gli aveva cambiato la vita, infatti, aveva incontrato il suo stilista, un certo Eddy Brock, che gli regalò una strano vestito alieno che creava armi contundenti, inutile dire che Cletus da allora indossava solo quello. Una volta durante una lezione crocifisse la professoressa pensando che lo volesse interrogare, quando invece gli aveva solamente chiesto se poteva non appiccicare la gomma sotto il banco.
Kevin Levin il ragazzo amabile. Era stato abbandonato appena nato, i suoi tutori lo avevano venduto per una scatoletta di tic tac, e i cani randagi preferivano i gatti alla sua compagnia. Volevamo tutti molto bene a Kevin, il quale era simpatico come una medusa nelle mutande, infatti per dimostrargli il nostro affetto spesso lo massacravamo di botte.
Se Kevin si trovava nel raggio di 11 metri ti faceva girare le palle. Per questo lo avevamo soprannominato Kevin 11.

Quel giorno, come tutti gli anni, il preside, il dottor Destino si affacciò dalla finestra del Vaticano, pronto a fare il suo solito discorso di inaugurazione del nuovo anno scolastico. Destino era sempre vestito con un armatura che lo copriva interamente, e indossava sempre un mantello con cappuccio verde, Voldemort il suo primo giorno come insegnante lo scambiò per uno dei suoi seguaci e si azzardò a chiamarlo Mangiamorte. Per fortuna Destino capì che aveva frainteso e non lo licenziò, tuttavia permise a tutti gli insegnanti di torturarlo per almeno unora.
Il dr Destino era proprio una brava persona, di mestiere in realtà faceva il dittatore, era talmente buono che i suoi sudditi preferivano chiudersi i coglioni in un cassetto piuttosto che incrociarlo per strada. Questo forse spiega la carenza di nascite in Latveria, il paese comandato dal nostro amabile preside.
-Molto bene. Allora bambini, questanno pretendo da voi impegno e disciplina, e io vi prometto che quando uscirete di qui, se, uscirete di qui vivi e con tutti gli arti, diverrete dei perfetti supercriminali, proprio come i vostri professori. Come me no, perché sono troppo per chiunque. -
Era anche modesto il nostro preside.
Ci riversammo nei corridoi della scuola che per garantire migliore viabilità erano stati tirati a lucido con la cera, i primi cento che entrarono, compreso ovviamente Pietro, si sfracellarono al suolo scivolando verso le proprie classi con i professori che facevano strada con lo spazzolone stile curling. Sfruttando i denti sparsi sul pavimento gli usammo come chiodi sotto le scarpe per dirigerci alle nostre aule.
I professori amavano giocare con noi il primo giorno di scuola, e il dottore Bestia Nera amava riaggiustarci a modo suo dopo ogni giorno. Per rendervi lidea di quanto era bravo il nostro dottore a guarire le persone basti pensare che prima, il nostro professore di religione Voldemort veniva chiamato Pinocchio, per via del nasone che teneva. Adesso, dopo che Bestia Nera, gli aveva messo le mani addosso dopo un incontro di boxe contro il cuoco Blob, è senza naso e senza capelli, dettagli trascurabili direte voi, la cosa importante è che nessuno lo prende più in giro con quel soprannome assurdo.
Ognuno si sedette al proprio banco, mi ricordo precisamente quel primo giorno di scuola del secondo anno, anche perché avevamo un nuovo compagno di classe, si chiamava Draco Malfoy. Era simpatico come una spinta per le scale, e molto carino, infatti faceva strage di ragazze. Nel vero senso della parola, aveva il fiato di un caimano.
Comunque Draco con il suo solito fare simpatico tentò di mettersi a sedere nel posto di Cletus.
Unaltra caratteristica di Draco era la fortuna. Infatti se attraversava la strada ad un gatto nero quello si toccava.
-Scusa questo è il mio banco. - Fece notare Cletus, indicando le teste intorno al banco degli alunni passati che avevano tentato di rubargli il posto.
-Ah si? Bé adesso è mio lurido mezzosangue. -
Si, era proprio un simpaticone.
Cletus capì che stava scherzando e infatti cominciò a flagellarlo.
Dopo tutta questa confusione in classe entrarono subito il professor Lensher, e il padre di Draco. Lucius Malfoy che non appena vide quello che stava succedendo al figlio decise di intervenire.
-Cosa stai facendo? - Bloccò la mano di Cletus ancora alzata sopra la spalla. -Ma chi ti ha insegnato a flagellare le persone? - Al che si tolse la cintura e la porse al giovane Cletus. -Mi raccomando dalla parte della fibbia. - Si raccomandò prima di tornare dal professore.
-Aveva ragione, mio figlio si ambienterà benissimo qui. -
Il professor Lensher si rivolse ai due intenti ancora a giocare. -Cletus, Draco, ora basta, siamo a scuola non al parco giochi. - Cletus prese posto nel suo banco storico e Draco si dovette accontentare del banco nellangolino vicino alla bellissima Sarah dei Morlock, bella come un porro sulla punta del naso, anche lei era una mutante, ma al contrario di tutte le altre che erano affascinanti come Penelope Cruz, lei era affascinante come Galeazzi in tanga.
Aveva le ossa che sporgevano da tutte le parti. Siccome non sopportava fare a botte, se qualcuno la provocava lei le ossa se le spezzava da sola.

Cominciano le lezioni.
-Molto bene, molto bene. - Disse alla fine il professor Lensher, padre di Pietro e Amanda e di unaltra ragazza, la pecora nera della famiglia, una certa Lorna che aveva deciso di andare alla scuola rivale di Xavier. Eric Lensher era il nostro professore di etica, stava a lui insegnarci, cioè, cosa un criminale doveva o non doveva fare. Ci doveva aiutare a scegliere in cosa ci saremmo specializzati in futuro.
Anche lui era un mutante, tutti lo chiamavano Magneto, ci siamo chiesti spesso il perché di questo soprannome, alcuni sostenevano perché fosse in grado di controllare i metalli, ma il vicepreside Sinistro ci aveva raccontato la sua vita, una volta, e il motivo del suo soprannome.
-Dovete sapere bambini che lo chiamiamo Magneto perché attira le catastrofi come una calamita. E nato ebreo durante la seconda guerra mondiale, lunico amico che ha trovato tenta continuamente di ammazzarlo, e talvolta ci è riuscito, ha avuto solo due donne in tutti i suoi 90 anni e le ha ingravidate entrambe. E lunico terrorista che non recluterebbe neppure Al-Qa’ida. Peggio di così cosa gli doveva accadere? -
Si denota da questo racconto anche lammirazione che il vicepreside aveva nei suoi confronti.
Due cose caratterizzavano le lezioni del professor Lensher, la prima era leffetto lassativo che provocava, incline tra laltro alla prima mezzora di lezione dove ci spiegava cosa era o non era etico per un criminale e i vari tipi di criminali. La seconda mezzora invece diventava una specie di delirio, il professor Lensher cominciava a muoversi avanti e in dietro per la stanza, urlava, ringhiava, piangeva, rideva, sbavava, roteava la testa stile esorcista e raccontava a tutti la sua triste infanzia.
-Volete sapere che cosa mi hanno fatto? Perché sono così? Ebbene era una notte buia e tempestosa -
Per fortuna appena cominciava entrava nella stanza il nostro dottore addetto alle vaccinazioni, il dottor House.
Il dottor House era un genio. Qualsiasi sintomo tu presentassi, a partire dalle convulsioni, ad un unghia incarnita, per lui era Lupus.
Il dottor House aprì la porta e osservò nuovamente il delirio del nostro professore, alzò un dito indicandolo. -Quello è sensaltro Lupus! - Gridò come di consuetudine.
Entrarono nella stanza un nero, un biondino e una ragazza che saltarono addosso a Magneto.
Il professore tentò di scappare gettandosi dalla finestra ridendo a crepapelle. -Buwahahaha io posso volare stupidi inetti homo sapiens. - Così dicendo si stampò contro il vetro appena lavato della finestra. Cè ancora la sua dentiera incastonata. E cadde a terra inebetito dalla testata.
I 3 aiutanti del dottore gli furono addosso e gli misero una camicia di forza.
-House, cosa facciamo? - Chiesero i tre.
-Ovvio, cè un solo modo per guarire il Lupus. Fategli un clistere. -
Tutti rimanemmo ammutoliti da tanta genialità. -Si padrone. - Rispose subito il nero Foreman.
-Perché un clistere? - Chiese invece il biondino.
-Gli darà un senso di appagamento. - Sentenziò House. -Andiamo su. Prima ci muoviamo e prima potrò tornare a fantasticare sul sedere della Cuddy. -
Mentre i dottori si allontanavano trascinando Magneto con loro che si attaccava ad ogni stipite e anfratto gridando aiuto, noi ci rimettemmo seduti ognuno al proprio posto.
Spesso dopo la rimozione forzata del professor Lensher cera lora di scienze.
Il professor Otto Octavius era uno scienziato molto affermato, lunica cosa che aveva inventato erano delle braccia metalliche, e lunico esperimento che fece fallì, le braccia gli si attaccarono alla spina dorsale e controllano addirittura la sua mente. E stato soprannominato Octopus, non per le 8 braccia (incluse quelle di metallo), ma bensì perché per staccarselo di dosso le ragazze dovevano sconquassarlo di palate in testa, a volte gli hanno tirato perfino con un arpione.
La caratteristica delle sue lezioni era che esplodeva sempre il laboratorio, qualsiasi cosa si dovesse fare. Una volta riuscì a far esplodere laula di scienze durante il sezionamento di una rana.
Noi comunque adoravamo lora di scienze, anche perché dopo che laula era esplosa spesso assistevamo a Destino, (che come esplodeva qualcosa diventava immediatamente una bestia assetata di sangue) che sconquassava di mazzate Octopus.

 

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Capitolo 2
*** I Giochi tra scuole rivali ***



 

I Giochi tra scuole rivali.

Un giorno il vicepreside Sinistro entrò nella nostra classe con il suo solito aspetto solare.
Sinistro aveva una carnagione marmorea, quando andavamo in gita per le città darte spesso lo scambiavano per una statua. Paradossalmente parlando nonostante la sua carnagione bianca, era sempre incazzato nero, rideva solo quando giocava a fare il dr Frankestein, infatti era solito vederlo aggirarsi per le aule a prendere pezzi di alunni.
-Ragazzi, ormai siete grandi è arrivato per voi il momento di scegliersi il rivale, diventare la nemesi di qualcuno. Quindi approfitterei della consueta sfida tra scuola Destino e scuola Xavier per cominciare a pensare al vostro nemico. Perché niente vi garantirà un posto tra i cattivi quanto essere la nemesi principale di un super eroe. -

La sfida tra le scuole consisteva in una specie di olimpiadi, ci sfidavamo con i rivali in una serie di giochi. Il campione di boxe della scuola avversaria era un certo russo Piotr Rasputin, detto da tutti Colosso, o confidenzialmente Ikea per le dimensioni che teneva. Noialtri facevamo le corse per iscriverci nelle altre discipline proprio per non doverlo affrontare. Lunico alunno rimasto era Draco e fu costretto a iscriversi a boxe. Vi avevo già parlato di quanto fosse fortunato Draco?
Colosso aveva fisico da culturista, sguardo da bravo ragazzo e una forza pari a quella di un bulldozer, Draco aveva un fisico da Rita Pavone, faccia da schiaffi e forza pari a quella di un puffo, vista la differenza di forze gli avevano permesso di usare un bastoncino di liquirizia come arma.
Colosso accolse Draco sul ring con una tenera frase per rinfrancarlo. -Ti spiezzo in due. -
Draco cominciò a piangere e fece per scappare, ma per impedire tale evenienza venne messa una gabbia.
Larbitro, un uomo biondo con gli occhiali da sole entrò sul ring. -Alla mia sinistra, in calzoncini rossi, 7 tonnellate di peso, 202 cm di altezza, 73 incontri disputati, 73 vittorie di cui 70 per KO, e 3 per decesso dellavversario, dalla scuola Xavier, Piotr Rasputin! -
Tutta la curva est si alzò in piedi applaudendo.
-Alla mia destra, in calzoncini verdi, 65 kg di peso con le monetine in tasca, 170 cm di altezza con i tacchi a spillo, 0 incontri disputati, 0 vittorie e 1 sconfitta morale infertagli da Potter ad Hogwards, dalla scuola di Destino, Draco Malfoy! -
Il silenzio calò assoluto.
Lincontro cominciò Colosso avanza deciso e parte con una serie di ganci al corpo e al viso, Draco con un abile movimento di gambe comincia a correre per tutto il ring. Colosso lo raggiunge, mette a segno un colpo al viso e Draco vola come un Bolt 626. Comincia il conteggio ma viene salvato dal gong della fine del 1° round. Allangolo di Draco accorrono il suo istruttore di boxe Lapide, che tuttavia parla talmente piano che nessuno capisce un cazzo, e Voldemort per rinfrancare il giovane pupillo.
-Dai Draco stai andando bene, hai ancora 20 dei tuoi 32 denti. Ricordati non fa male. Ignora il dolore. -
Draco si voltò verso di lui con un occhio nero, lo zigomo in frantumi e il labbro spaccato, tutto questo procurato da un solo pugno dellavversario.
-Dovè mio padre? - Chiese cercando conforto nella figura paterna.
-Si trova nellangolo di Colosso. Gli sta dando qualche consiglio per menarti meglio. - Gli rispose Lapide. In effetti Lucius stava dando degli ottimi consigli al colosso russo.
Betty Bruddock della scuola Xavier passò con un costumino succinto con in mano il tabellone che determinava la fine del primo round. Sabretooth cominciò ad ululare come un lupo, Wolverine a saltare come una scimmia, un tizio, di nome Orochimaru, tirò fuori la lingua lunga quanto il ponte di Messina che si srotolò fino sul ring.
Il 2° round ebbe inizio, Draco era più combattivo e infatti puntò il bastoncino di liquirizia contro Colosso che lo ruppe e se lo mangiò in un solo boccone. Draco riprese ad urlare scappando per tutto il ring chiamando suo padre a squarcia gola, che nel frattempo stava tentando un approccio con quella gnoccolona della Regina Bianca.
-Ti giuro assomigli tantissimo alla mia defunta moglie. Che tragedia -
-Ma non è tuo figlio quello che sta correndo per il ring urlando come un ossesso? - Chiese lei.
-Figlio? Io non ho un figlio. Io sono giovane sai? Sono appena maggiorenne. -
Draco si attaccò alle sbarre stile scimmia. -Papà aiutami. - Gli afferrò il mantello e cominciò a tirarlo con tutta la sua forza, che come abbiamo già detto era pari a niente.
La Regina Bianca cominciò a diventare incazzata nera pure lei.
-Ti giuro non ho mai visto questo ragazzo in tutta la mia vita. -
-Questo è perché sei un pessimo padre. -
Per tutta risposta alla prodezza del ragazzo Lucius gli piantò un calcio di tacco al naso che nemmeno Roberto Mancini avrebbe saputo fare di meglio. Draco cadde nuovamente sul ring andando a pestare per sbaglio il piede di Colosso che gli si stava facendo in contro. Colosso partì con una serie di colpi al corpo.
-Che stai aspettando abbraccialo. - Gridarono Lapide e Voldemort.
Draco obbedì attaccandoglisi addosso stile Cita.
Le ragazze a cui non interessavano i combattimenti sanguinari si erano ritirate a vedere Twilight e una saltò in piedi gridando. -E bacialo! -
Draco guardò schifato il suo allenatore, pensando fosse stato lui a parlare e poi si prodigò in un bacio stile Via col Vento.
La metà degli uomini rimisero il cenone di capodanno, tranne Orochimaru che srotolò nuovamente la lingua. Le donne si lasciarono scappare un sospiro sognante, Lucius stava per uccidere quel pervertito del figlio, quando sentì la Regina Bianca sospirare al suo fianco. -Glie lho insegnato io. - Disse allora tutto fiero di se. -Ma il ragazzo è acerbo ancora, vuoi una dimostrazione? -
A quel punto successe il finimondo.
Colosso divenne rosso in viso e si scoprì che dopo il rivoluzionamento delluniverso marvel era diventato gay, il che cambiò completamente la natura del combattimento. Draco, si, poveraccio che adesso urlava e tentava di scappare da ogni anfratto, ma rimase bloccato tra le sbarre.
Una volta che Colosso riuscì a mettergli le mani addosso tutti i maschi cominciarono a rimettere il Natale del 78, tranne sempre il solito Orochimaru che srotolò nuovamente la lingua.
Da una nube nera apparve una bellissima donna dai lunghi capelli biondissimi che cominciò ad urlare contro Lucius che si stava prodigando in una dimostrazione di bacio con la lingua con la Regina Bianca.
-Brutto maiale! Ecco perché non eri a casa. Una riunione improvvisa al ministero èh? -
Lucius si staccò dalla Regina Bianca che si sfracellò al suolo. -Cissy amore, ma che piacevole sorpresa -
La donna tirò fuori una bacchetta. -Ma io ti -
-Ti amo anchio tesoro. - Lucius le tappò la bocca con un bacio, di nuovo tutte le donne sospirano sognanti.
-E chi sarebbe quella? - La Regina Bianca, incazzata nera si posò le mani sui fianchi.
Narcissa spostò di lato Lucius che cominciò a gesticolare e balbettare delle insulse frasi. -Lei è e lei è si insomma. Lei -
-Sono la moglie. - Inviperita come mai Narcissa si fece in contro alla Regina Bianca che la fronteggiava.
-Ma non era morta tua moglie? -
Narcissa si voltò verso il marito che stava sorridendo come un ebete. -Mi hai fatta di nuovo morire? -
-Tesoro non sono io, è la Rowling è per permettere di scrivere fan fiction su di me. -
-Maiale!!! -
Le due donne lo dissero insieme e insieme sfoderarono un gancio destro e sinistro che Mohamed Alì e Rocky Marciano al confronto sembravano fare carezze.
Le due cominciarono poi ad azzuffarsi tra loro. La folla di uomini si riversò a vedere la scena, le due donne partirono dal tirarsi i capelli allo strapparsi i vestiti, lUomo Sabbia e Hidro Man cominciarono a sbavare come lumache e in men che non si dica cera del fango sulle due donne seminude che lottavano.
La confusione durò per circa unoretta, poi ci fu un concerto di sirene dellambulanza. Una portò via Draco, sfinito dal combattimento, una la Regina Bianca, una Narcissa Black Malfoy, una Lucius Malfoy che una volta svenuto era stato attorniato dalle ragazze del suo fan club, che con la scusa di fargli la rianimazione, non si sa bene che cosa gli avevano fatto, fatto sta che le dovettero disperdere con i lacrimogeni e quando lo caricarono in barella farneticava di colline in fiore, i vestiti erano ridotti a stracci. Una per Orochimaru, visto che la lingua era stata calpestata in tutta quella confusione, si era arrotolata intorno alla ruota di un ambulanza che lo aveva trascinato mezzo miglio prima di accorgersene.
Una per Magneto, che vista la sua età attempata gli era preso un infarto nel vedere le due donne nude, imitato poi da Kitty, segretamente innamorata di Colosso, e una per Voldemort che vedendolo senza naso i medici pensavano fosse stato coinvolto nella mischia. Seguì poi la Neuro che caricò tutte le assatanate del Lucius Fanclub, che stavano tentando di assalire ogni altro uomo biondo nei paraggi (a causa dei lacrimogeni non ci vedevano molto bene), e Xavier che dicono stesse delirando. -Anchio sono biondo. Sono biondo. Biondo platino. - Chissà perché nessuna lo assalì, venne tuttavia caricato di peso da quegli uomini tutti vestiti di bianco, calmi calmi.
Quando Draco tornò zoppicava vistosamente e camminava stranamente a gambe larghe, Lucius si sorreggeva con il suo solito bastone, sembrava stanco, ma aveva unaria soddisfatta (si venne a sapere molto tempo dopo che la metà dellinfermiere di quellospedale facevano parte del suo fan club), la Regina Bianca era sempre incazzata nera, Orochimaru aveva la museruola, Voldemort era sempre uguale (il dottore dopotutto non poteva fare miracoli), Magneto e Kitty si sorreggevano a vicenda, Xavier aveva unaria piuttosto cupa. Lunica che non era tornata era Narcissa, perché era impegnata a cruciare le infermiere dellospedale.

I giochi ripresero, la nostra scuola era imbattuta nella corsa. Pietro dopotutto tornava utile. Il problema di quando partiva era che non riuscivano più a fermarlo. Venne abbattuto a fucilate in Kenia dallarbitro.
Nel tiro del giavellotto, il campione in carica era Cletus, infatti riusciva a centrare una pulce sul culo di un elefante indiano dallAmerica, il problema era poi la multa salata che arrivava dal WWF, il nostro preside aveva tentato di spiegare. -Daltronde come si fa centrare una pulce senza prendere anche lelefante? Se dovete multare qualcuno multate la pulce, era in divieto di sosta. -
-La pulce è morta. - Fu la puerile scusa dei funzionari.
Kevin invece era abilissimo nel borseggio, tentò di rubare un orologio ad un ragazzino di nome Ben che venendo da Napoli sapeva i rischi che correva e se lo era incollato al braccio con il super attack.
Il povero Kevin cadde dalle scale nella prodezza e si spaccò un braccio. La Bestia Nera accorse subito per riaggiustarlo. Quando uscì dallambulatorio era diventato alto 4 metri, aveva 3 occhi, uno enorme, gli altri minuscoli, le ali, la coda, la gobba, era di 5 colori diversi (rosso il petto, nera la schiena con strisce verdi, arancione 2 braccia, una di fuoco e laltra di diamante), aveva 4 braccia e lintelligenza era diventata quella di un boy scout, una medusa per intenderci al confronto era Einstein. (Per rendervi un idea delle condizione in cui stava, immaginate il gobbo di Nothredham vestito da arlecchino e con 2 braccia in più)
-Come nuovo. - Esordì la Bestia Nera contento.
Quel giorno però Kevin trovò il suo rivale, quel marmocchio che si era attaccato lorologio al braccio, Ben Tennison, e rubare quellorologio divenne la sua ossessione. Provammo a farlo smettere, prima cominciammo cercando di farlo diventare un alcolizzato, poi un drogato, avemmo un leggero miglioramento quando provò lesta thé, poi ci fu il disastro. Bevve la Red Bull e da allora non faceva altro, una volta rimase a secco, e sapendo che usavano una sostanza estratta dallurina di toro, andò a cercare direttamente il toro. Lanimale come potete immaginare non la prese particolarmente bene. Dopo 6 mesi di riabilitazione dallincontro col toro, Kevin decise di tornare a provare a rubare lorologio per togliersi il vizio della Red Bull.
Nelle arti marziali il nostro campione era Vegeta, che era fortissimo ma non vinceva mai un cazzo. Il suo rivale di sempre era Goku, che però si chiamava Kaharoth. Non appena Vegeta lo vedeva sincazzava come una biscia, diventava biondo, gli si rizzavano i capelli e urlava in continuazione. Chissà perché erano convinti che più urlavano e più erano forti. I loro incontri assomigliavano più ad un concerto di Pavarotti che ad un incontro di arti marziali. La rivalità con Goku era arrivata a livelli esorbitanti, tanto che per laffinità di nome, Vegeta non riusciva più a sopportare le carote. Appena ne vedeva una cominciava a rimbalzare a destra e manca stile pallina da flipper gridando: -Kaharoth, giuro che questa volta ti batterò. AAAAAAHHHHHHAHHHH!!!!! - E andava avanti così fino a che non ingoiava un insetto che passava di lì, allora quello gli andava di traverso e cominciava a sputare e tossire senza ritegno. A quel punto House faceva il suo ingresso indicandolo. -Quello è Lupus. Presto fategli un tu sai cosa. -
-Noooooo!!!! Il tu sai cosa nooooooo!!!! - Mentre i dottori lo trascinavano via. -Kaharoth questa me la paghiiiiii!!!! -
Vegeta dopo i consueti clisteri del dottore House era ovviamente più incazzato che mai, e passava le giornate ad allenarsi, ad ogni ora e ogni dove. Questo gli consentiva di passare giornate intere insieme allinsegnante di arti marziali Orochimaru il che aumentava il suo stato dincazzatura a livelli vertiginosi visto che il ninja era un continuo tentare di leccarlo.
Ma nonostante questo, continuava a perdere e questo lo faceva incazzare ancora di più. Insomma se cera un aggettivo che descriveva al meglio ed esaurientemente Vegeta, quello era, incazzato.
Il pomeriggio passò piacevolmente tra una sfida e laltra e alla fine della serata, mentre tornavamo a casa avevamo tutti un idea di chi sarebbe stato il nostro acerrimo nemico.

 

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Capitolo 3
*** Si avvicina Natale, l'ora di Religione ***


Si avvicina Natale, lora di religione.

Mi ricorderò sempre il 23 di Dicembre di quellanno.
Come sempre capitava in quel periodo il professore di religione Voldemort era solito aumentare a dismisura le sue ore per parlarci un pochino di più.
-Allora ragazzi, oggi parleremo della discriminazione razziale. Chi di voi sa dirmi di che si tratta? -
Pietro aveva già alzato la mano, ma il professore non vi badò. Tanto sparava solo cazzate. Fu allora il turno del più intelligente della classe, Sebastian Shaw, dovete sapere che Sebastian oltre ad uninfanzia infernale a causa del cartone Disney la Sirenetta, aveva un altro particolare, aveva il potere di soffrire della sindrome di Toro Scatenato, più te lo picchiavi, più lui ti incitava a colpirlo, alla fine ti accasciavi a terra esausto e lui invece aveva la faccia ridotta come un big mac, ma non aveva mai perso un incontro, e dopo le rivelazione del giorno precedente capimmo anche il perché non voleva fare il combattimento con Colosso.
Lo avevo detto che era intelligente.
-La discriminazione razziale è quando difendi la razza e gli altri pesci no. -
-Sei un ciuco. Ti do 2. -
-Dammi di meno se ci riesci. -
-Uno allora. -
-Ancora meno. -
-Zero. -
-Tutto qui quello che sai fare? -
Andarono avanti così per una buona mezzora, alla fine Voldemort, dopo un -780, stressato lo mandò da Mistica, che così lei era contenta.
-Dovete sapere che se volete diventare dei criminali terroristici, dovete avere qualcuno da odiare o qualcosa. La scusa più figa è la razza, o la religione, ma la seconda è troppo scontata, e poi gli arabi sono troppo forti in questo. Per odiare una razza non dovete fare altro che dire che è inferiore. Non cè bisogno di un motivo, quelli li cercherete in seguito. Tanto vengono da se. Comunque poi qualche decerebrato che vi assiste e vi scambia per i dominatori di fine secolo lo trovate sempre. -
Al che la porta dellaula si spalancò rivelando una donna dai lunghi capelli ricci, un po bianchi, alta e con le unghie lunghe, sembrava la versione formosa di Crudelia Demon.
-Padrooone! - Si lanciò addosso a Voldemort che si scansò di lato. La donna si sfracellò al suolo spargendo molari e incisivi ma gli afferrò un piede.
-Padroooone, voi siete il mio tesssoro. -

Voldemort urlava come un aquila, mentre Bellatrix (questo era il nome dellassatanata), lo stendeva sulla cattedra. Dalla porta arrivarono di corsa Sabretooth, Raul, e il bidello Fenomeno.
Nonostante fossero i più grossi e nerboruti della scuola, e Raul fosse un maestro di Hokuto, ci impiegarono un buon quarto dora prima di portarla via di peso, in orizzontale, legata con una cinghia dei pantaloni di Blob.
Voldemort si aggiustò il colletto della camicia. -Come dicevo troverete sempre qualcuno che vi sostiene, in modo oltremodo esasperato. Provando per voi addirittura un desiderio morboso. Certo poi ci sarebbero quelli che vi seguono per il vostro potere, ma comunque -
La porta si aprì e si chiuse in un lampo. Lucius Malfoy era poggiato alla porta e ansimava come se avesse fatto la transiberiana russa di corsa.
-Lucius ma che diavolo - Cominciò Voldemort, ma luomo si precipitò a chiudere tutte le finestre e le tapparelle. -Salve. - Cercò di ricomporsi poi, aggiustandosi il mantello da mangiamorte sulle spalle.
-Si può sapere che stai facendo qui? Stai disturbando la lezione. - Sbraitò loscuro signore.
-Bé sono venuto a seguirla anchio. Mi sembrava interessante e - Un rumore come di passi di una donna con i tacchi riecheggiò nel corridoio deserto visto che tutti erano intenti a sedare Bellatrix e una canzoncina stile Esorcista cominciò ad aleggiare nellaria.
Lucius deglutì a vuoto, la maschera da uomo freddo e distaccato gli cadde in un baleno. Si buttò in ginocchio con le mani giunte davanti al viso. -Vi prego aiutatemi mio signore, Cissy è completamente uscita di testa, insiste a dirmi di aver letto su internet di una storia di amore, sesso, droga e rockn roll con una donna mezzosangue. -
Voldemort lo guardò dubbioso. -Sa che sei qui? -
Lui si guardò attorno impaurito. -Penso di si. -
Voldemort inspirò profondamente. -Va bene ti aiuterò, ma solo perché mi fai usare la tua villa extralusso ogni volta che voglio. -
-Dove posso nascondermi? -
-Copriti il viso con la maschera dei mangia morte. -
-Ah già, che sagacia. - Lucius indossò la maschera. La porta si spalancò mostrando la bellissima Narcissa Black Malfoy. Puntò la bacchetta verso Voldemort. -Dovè? - Chiese furiosa.
-Come osi puntare la tua bacchetta contro il tuo signore? - Gridò indignato Voldemort.
-Dimmi dove si è cacciato quel verme strisciante biondo che dice di essere mio marito o giuro che modificherò la dieta di Bellatrix con sostanze afrodisiache. -
Voldemort sudava freddo, deglutì un paio di volte a vuoto tirandosi il colletto della tonaca nera. -Non lo so. Giuro che non lo so. - Balbettò poi.
Narcissa si voltò verso Draco. -Tesoro hai mica visto tuo padre? - Chiese dolcemente, con lo stesso tono di voce che avrebbe potuto usare per chiedergli se aveva fame.
Draco osservò il mangiamorte mascherato, se lo tradiva lo avrebbe diseredato.
-No, mammina. - Rispose lui.
Narcissa si voltò e vide il mangiamorte mascherato immobile. Lo guardò furiosa e alzò la bacchetta contro di lui.
-Ma cosa fate signora? Siete impazzita? - Disse Lucius falsificando la voce.
-Lucius ma credi che sia rincoglionita? Solo tu hai dei capelli così lunghi, biondi, setosi e che profumano del mio shampoo allalbicocca per renderli più morbidi al tatto. -
Voldemort si stampò una manata in faccia. -Che imbecille. - Decretò con amarezza.
Lucius si tolse la maschera. -Tesoro se mi lasci spiegare -
-Spiegare? Dimmi come farai a spiegarmi anche questa? Sono stufa, hai sempre una scusa per tutto Lucius. Sei un uomo senza cuore. Tu non sai amare. Dici sempre che ti sdebiterai. Ma a me non pensi? Non pensi a dimostrarmi ogni tanto anche tu che un po mi ami? -
-Brava Narcissa. Fatti sentire. Non ci dimostra mai il suo amore. - Sbottò Voldemort su tutte le furie affiancando la moglie del povero sventurato.
Lucius era esterrefatto. -Ma Narcissa, io ti amo. Lo sai. Solo che -
-Mi ami? Allora come hai potuto farmi questo? - Narcissa gli mostrò un foglio.
-Come hai potuto farci questo? - Gridò anche Voldemort mettendosi le mani sui fianchi.
Lucius osservò sconvolto il signore oscuro, poi prese il foglio che la moglie gli porgeva. Cera un titolo in alto smielato del tipo Sesso estremo, sotto un albero di ciliegio in fiore, le nuove posizioni del kamasutra dei maghi. (la parte del ciliegio in fiore era smielata dai) Lucius percorse velocemente le parole che descrivevano larticolo, i protagonisti erano Lucius Malfoy e -Ma è assurdo, non ho mai fatto una cosa del genere in vita mia. E solo una bambina tesoro, come potrei -
-Io so quello che leggo. Questo è un articolo scritto apparso su internet, lo hanno letto miliardi di persone. E una fan fiction! -
-Lo ha letto su internet. - Fece eco Voldemort.
Lucius cominciò a leggere velocemente. -Ahh, ecco la prova che vuoi tesoro Qui dice che la Granger ha 19 anni, adesso non ne ha nemmeno 12. -
-La Granger?! - Gridammo in coro tutti quanti sconvolti dalla rivelazione shock.
-Allora è una profezia! E credi che questo basti? Sapere che tra 7 anni mi tradirai con una marmocchia che potrebbe essere nostra figlia? -
-Pensi davvero che questo ci farebbe stare meglio? - Continuò anche Voldemort.
Lucius sorrise affabile e prese le mani della moglie. -Tesoro, ma andiamo. Lo sai che amo solo te. - Narcissa si sciolse come un cono gelato sullEtna, e i due si lanciarono in smancerie amorose con baci e nomignoli diabetici quali pasticcino, zuccherino, ricottina, stracchino e così via come al solito le ragazze apprezzarono, i ragazzi invece sbavavano e prendevano appunti leggendo la storia erotica sul foglio caduto a terra.
Voldemort tossì infastidito dai due che continuavano ad amoreggiare in pubblico e Draco ormai era diventato verde e blu per lo schifo.
-E io? - Chiese infine loscuro signore.
Lucius prese Narcissa in braccio e si voltò a guardarlo. -Voi lord Voldemort sapete che vi sarò fedele, sono il vostro braccio sinistro. -
-Perché sinistro? - Chiedemmo tutti.
-Perché so cosa fa col destro, e non voglio averci niente a che fare. - Rispose laltro.
Voldemort annuì dopo qualche minuto, poi si voltò di nuovo verso di noi mentre i due si allontanavano come una coppia di sposini.
-Come dicevo, ci saranno sicuramente i paraculo. Ci sono sempre. Che ti tradiscono non appena perdi un po del tuo sex appeal. - Fece un sospiro profondo. -E comunque, ragazzi evitate di avere compagni biondi, alti, spalle larghe, vita stretta e con 2 occhi che ti sciogli non appena lo guardi. Potreste scoprire lati del vostro carattere del tutto poco inclini alle azioni tipicamente mascolini quali uccidere, e torturare. - Sospirò con espressione sognante, dopodiché si voltò nuovamente verso di noi che lo guardavamo sconcertati, mentre Cletus stava già preparando i giavellotti, Johnny laccendino e Amanda il liquido infiammabile.
-Via che ne dite di esercitarci con la magia? - Prese la sua bacchetta. -Prendete le bacchette andiamo. -
Una ragazzina timida timida si avvicinò al professore rossa come un peperone, le braccia della sventurata erano ingessate in orizzontali impedendole qualsiasi movimento.
-Professor Voldemort, mi scusi tanto, ma la mia bacchetta ce lho in tasca e non riesco a tirarla fuori. - Il professore si chinò dolcemente verso di lei. -Poverina, non ti preoccupare, te la prendo io. - Infilò la mano dentro la tasca e la giovane e timida bambina divenne ad un tratto Rocco Siffredi. Voldemort non trovò la bacchetta, ma qualcosa di assai più grosso.
Venne preso da crisi di epilessia, tachicardia, brachicardia, isteria, astenia, epatite, difteria, rosolia, cirrosi, colera, osteoporosi, scoliosi, spiritosi, metempsicosi, nonché aerofagia, cadde a terra e lo dovettero portare da House con urgenza, il quale decretò la triste sentenza.
-E Lupus, fategli un clisterino. -

Rocco Siffredi rideva a crepa pelle, poi si voltò verso di noi liberandosi dei finti gessi alle braccia e si trasformò in una bellissima donna alta, formosa, ma dalla pelle blu. Era Mistica, la nostra insegnante di seduzione.
Mistica era lottava piaga dEgitto, quella che Dio non mandò poiché gli sembrava troppo perversa come punizione. Dovete sapere che a Mistica piaceva scherzare, si trasformava in un avvenente donna per ammaliare gli uomini, e se questi non la soddisfacevano sul più bello si trasformava in un uomo dagli attributi sproporzionati (il fatto è che lei era una ninfomane, e la leggenda narra di un solo uomo che sia riuscito nellimpresa), molti alunni, e professori sono annoverati tra le sue vittime, e tutti e ripeto tutti, sono rimasti scioccati dallaccaduto, voi non penserete mica che il Joker sia stato così schizzato dalla nascita vero? Mi ricordo quando il nostro solare vicepreside ci parlò di Mistica.
-Cera una volta, proprio in questa stanza, seduto a quel banco laggiù. - E indicò il banco di Draco. -Un ragazzo che come voi sognava di diventare un supercriminale, il suo nome era Yuda. Era diventato molto discreto nelle arti marziali, riusciva ad affettare qualsiasi cosa a mani nude, era molto popolare, soprattutto tra i macellai e si vantava di essere il più bello della scuola. Non cera ragazza che tenesse al suo fascino virile. Un giorno però venne abbordato da una biondona con delle forme da capogiro. Yuda era considerato un adone, di conseguenza tentò di soddisfare la biondona, che però era Mistica. Prendetelo come un avvertimento paterno, non provate mai, e ripeto mai a soddisfare quella donna. Mi sono spiegato? Il povero Yuda tentò nellimpresa, ma fallì. Il corpo docenti venne allarmato dalle urla di quel poveretto, quando lo raggiungemmo era in evidente stato di shock, aveva le convulsioni, crisi epilettiche e vaneggiava di una partita di biliardo. Solo dopo capimmo a cosa alludesse quando parlava di stecconi, buche e palle. Mistica stava fumando una sigaretta divertita. Da allora Yuda non fu più lo stesso. Adesso sembra un transessuale con la crisi di mezza età. Perché di mezza età direte voi? Perché rapisce le donne, ma quando sta per farsele viene preso da crisi epilettiche, ha provato allora a farsi gli uomini, ma le convulsioni gli impediscono anche questo sfogo. Sembra Silvester Stallone vestito da Arisa, ed è talmente effeminato che al confronto Roberta Canalis sembra Mickey Rourke. -
-E che fine ha fatto professore? - Chiedemmo noi in coro spaventati.
-Dovete sapere, che non si sa come, o per lo meno facciamo finta di non saperlo, da quella traumatica esperienza Yuda ha riportato la frattura di un timpano. Ha sentito parlare di un certo Gay, maestro di assi marziali come lUccellaccio Santo. In realtà il nome di questo tizio è Rey, ed è il maestro di arti marziali dellUccello dAcqua di Nanto. (Mo non chiedetemi come ha fatto a capire in quel modo, ve lho detto che aveva un timpano forato) Purtroppo per lui, Rey era omofobo. Adesso è morto. -
-Comè morto? - Chiedemmo sempre noi.
-Oh, non vi preoccupate, è morto felice. Lo hanno impalato. -
Da allora Mistica era per noi lequivalente delluomo nero, non era il colore che ci preoccupava, ma le dimensioni.
Mistica a parte questo lato sadico del suo carattere, era però una donna dalle mille risorse, infatti era madre di 3 splendidi bambini, 2 naturali, e una adottata. Come ogni madre modello che si rispetti, il primo figlio lo fece crescere nel terrore, e nella confusione mentale. Infatti lo picchiava in continuazione, poi minacciava di dirlo al padre, si trasformava nel padre e lo menava sotto forma del padre. Divertendosi a dirgli. -Graydone, sono io tuo padre - Poi si trasformava. -e tua madre. -
Capirete che il poveretto non poteva venire su molto normale no? Infatti come tutti i giovani adolescenti prese come modello di vita un personaggio della tv, Hitler, e decise che da grande sarebbe diventato come lui. Il secondo figlio invece, avendo capito gli errori fatti con il primo, lo buttò giù da una cascata quando era ancora in fasce. Il piccolo Mosé venne trovato da degli zingari che ovviamente gli cambiarono subito nome in Kurt e lo fecero esibire nel circo per ricavarne quelle due lire con cui potevano ubriacarsi. Agevolato dallaspetto simile ad un diavolo, Kurt decise di diventare un prete, con la speranza di poter accusare e bruciare sua madre sul rogo, venne a sapere troppo tardi che non era più una pratica in uso in quella comunità.
La terza figliola, Mistica decise che forse era venuta lora di provare a farla crescere, e così la iniziò al lavoro di criminale, fra tutti, Rogue, la terza figlia, era quella che più assomiglia alla madre, (forse anche perché è lunica femmina) infatti abbandonò lei e i suoi compagni per sbavare dietro ai maschioni della scuola Xavier. Mistica è orgogliosa dei suoi figli, quanto una qualsiasi donna può esserlo della cellulite sui fianchi.
-Draco! - Mistica chiamò quello che per tutto lanno sarebbe stata la sua vittima prediletta. Vi avevo già detto di quanto era fortunato Draco?
-Interrogato. Fammi vedere come ti comporteresti per sedurre una donna. -
Draco si tirò il colletto della camicia, cominciando a sudare freddo.
-Vediamo - Frugò nelle tasche e ne tirò fuori 2 rotoli di banconote.
Mistica gli dette uno schiaffo talmente forte che il poveretto fece 3 giri su se stesso.
-Non essere volgare. Mai offrire dei soldi prima. - Linsegnante intascò le banconote.
Draco si guardò attorno alla ricerca di suggerimenti la Gatta Nera in fondo alla classe, una tra le migliori in quella materia gli fece un cenno che lui colse al volo. Tirò fuori la bacchetta dalla tasca, ma prima che potesse dire qualcosa, Mistica gli prese la bacchetta. -Una bacchetta magica? Mi volevi lanciare un incantesimo? -
-Bé si. -
Lo schiaffone che gli tirò avrebbe ricoperto di ridicolo Bud Spencer, il poveretto si ritrovò a fare 6 giri su se stesso, e ormai la testa cominciava a girargli.
-Vergognati! Un bel ragazzo come te non dovrebbe usare la violenza. Hai già la bacchetta fornita da madre natura. - Sintascò anche quella. -Devi sfoggiare il tuo fascino, possibile che con un padre come quello che ti ritrovi tu non abbia imparato niente? - Per la prima volta Draco maledì di non essere simile a quel degenerato del padre anche nel carattere. -Male, molto male, voglio parlare con tuo padre del tuo rendimento. -
Draco mite mite andò a chiamarlo.
Lucius Malfoy fece il suo solito ingresso a testa alta, guardandosi attorno con sufficienza, accompagnato sempre dalle grida isteriche delle donne che non appena lo vedevano cominciavano a cadere a terra come tesserine del domino.
-Signor Malfoy, io e lei dovremmo parlare di suo figlio. Mi segua nellaula di chimica. -
-Laula di chimica è esplosa. - Dicemmo noi tentando di salvare il poveruomo.
-Allora andremo nel mio ufficio. - Mistica prese sotto braccio il mago biondo e lo accompagnò fuori dallaula. Noi tutti ci alzammo in piedi, togliendoci il cappello, con una mano sul cuore cominciammo a cantare linno nazionale, le ragazze invece consegnavano fiori con le lacrime agli occhi. Lucius non lo sapeva, ma si stava apprestando a svolgere una missione suicida, senza ritorno e senza perdono. Se avesse fallito, tutti avrebbero negato il loro coinvolgimento, se invece avesse avuto successo, avrebbe conosciuto gloria e onore e il suo nome sarebbe sopravvissuto in eterno tra le mura di quella scuola.
-Come mai tutti questi onori ragazzi? - Chiese poco prima di uscire.
Con le lacrime agli occhi tutti quanti lo vedemmo lasciare la nostra aula e sentimmo la seducente risposta di Mistica.
-Sarà una lunga chiacchierata. - 

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Capitolo 4
*** La Gita, 1° giorno, i Vampiri ***


Arriva la primavera e la gita.

Come al solito quando cominciavano le belle giornate cera la consueta gita scolastica.
Sinistro entrò in classe accompagnato come al solito dal suo cipiglio.
-Ragazzi, allora oggi andrete in gita. Siccome siete abbastanza grandi, sarà una gita di qualche giorno. Ci sarà anche una classe della scuola Xavier. Comportatevi bene mi raccomando. -
Contenti e gioiosi ci apprestammo ad andare nel piazzale dove ci attendevano degli autobus.
I professori che ci avrebbero accompagnato in gita erano già lì.
Cera il professore di esercitazioni Sabretooth, vero nome Victor Creed. Sabretooth era un omone alto 2 metri e qualcosa, al suo confronto Undertaker sembrava Woody Allen, era peloso come nemmeno Lucio Dalla poteva essere, ed era una sana e genuina testa di cazzo. Il suo scopo nella vita era rompere lanima a Wolverine, suo acerrimo nemico, e un po a tutti quelli che gli capitavano a tiro. Suo era il compito di mantenerci in forma fisica e mentale perfetta pronti ad agire in qualsiasi evenienza. Le sue lezioni spesso consistevano nelle prove antincendio, dove dava fuoco alla scuola e ci rincorreva tra le fiamme. E vi assicuro che avevamo il miglior tempo di tutta la contea. Anche perché chi rallentava finiva cotto e mangiato. Sabretooth dovete sapere era anche il padre del primo figlio di Mistica, per noi era un mito.
Cerano poi Mistica, il dottor House, che non si sa mai se qualcuno si faceva male, e ci doveva essere anche Voldemort, che però non vedevamo tra gli insegnanti.

Questo è il resoconto più o meno dettagliato del 1° giorno.

-Dove cazzo si è cacciato quella checca mancata? - Gridò Sinistro, già incazzato nero come di consuetudine.
Un rumore simile ad un osso che si spezzava decretò un cospargersi di una nube scura, dalla quale apparve Lucius Malfoy come al solito vestito in modo impeccabilmente di nero. -Buongiorno. - Disse rivoltosi a Destino. -Lord Voldemort dice che è sinceramente dispiaciuto ma oggi non potrà venire a lavoro. Pertanto farò io le sue veci. - Sorrise affabile e metà delle ragazze presenti sul piazzale svennero sospirando.
-Come mai non è potuto venire? E malato? - Chiese il preside.
Lucius sembrò confuso, si grattò la nuca imbarazzato e ne approfittò per gettarsi indietro la chioma bionda, altri esemplari femminili svennero. -Bé non proprio. Diciamo che è stato trattenuto. -
-Che impegno poteva avere che fosse più importante di essere al mio cospetto? - Destino sembrava già adirato.
-Non penso lo abbia fatto a posta signore. Il fatto è che io e mia moglie stavamo facendo pace dopo lennesima litigata e bè ci siamo dimenticati che era rimasto da solo con Bellatrix. Quando li abbiamo trovati non cera più niente da fare. Abbiamo tentato di dividerli, anche perché povero Voldemort, mi faceva pena, sentissi come urlava. Ma non cè stato verso. -
Destino rabbrividì al pensiero del poveraccio tra le grinfie di Bellatrix. -Immagino. Va bene per questa volta. - Lucius annuì e si diresse a passo deciso verso gli altri insegnanti.
Il pullman partì alle 10.30 spaccate e alle 11.00 ci eravamo incontrati con il pullman della scuola Xavier. La classe era composta da tutti supereroi in erba, per la maggior parte dai futuri X-Men, cera Spider-Man, e un gruppetto di giovani ragazzi vestiti con una toga scura.
-Noooooo! - Draco si mise le mani nei capelli esasperato. -Non voi. Non qui! -
Harry Potter lo guardò con un sorriso forzato che sembrava provenire da un chiodo in un piede, al suo fianco Ron gli guardava sforzandosi di capire. -Come mai voi qui? -
-Sono la classe che verrà in gita con noi. - Disse subito Hermione.
I professori, erano Wolverine, Silente, Piton, e Goku.
La gita prevedeva lo studio di vari esemplari di cattivi e così ci dirigemmo in una cittadina sperduta, completamente avvolta dalla nebbia. Milano. Anche chiamata Silent Hill, ma per gli amici Tranislvania.
-Che posto assolato. - Commentò House scendendo dal pullman.
-Aaaarghh. Quanta umidità! I miei splendidi capelli! - Lucius prontamente si legò i capelli in una coda bassa.
A causa della completa mancanza di sole, Ciclope che con gli occhiali scuri non ci vedeva una H se li tolse in un gesto istintivo e sfrittellò Angelo che gli era proprio davanti trasformandolo in un pollo arrosto. -Oooops. - Subito si rimise gli occhiali.
-Questo posto è lideale per allenarsi. - Goku principiò a correre a destra e a manca e sparì nella nebbia.
-Con questa nebbia potremmo fare tutto quello che ci pare e piace e nessuno ci vedrebbe. - Mistica lanciò unocchiata ad House. -Quel bastone mi attira parecchio. -
House strinse il bastone tra le mani. -E mio. - Disse poi proteggendolo con il corpo.
Ci venne incontro un uomo vestito di nero, con capelli e occhi neri, solo la carnagione era diafana.
-Sono il conte Dracula. - Si presentò. -Mio è il compito di accompagnarvi. - Fece un inchino.
Mistica gli corse incontro. -E vero che impali la gente? - Chiese con lespressione di una bambina a cui hanno appena dato un giocattolo.
-No, lo facevo prima. Adesso li dissanguo. -
-E per caso un avvocato? - Chiese House.
-O una ex-moglie? - Chiese Lucius.
-No.. Sono un vampiro. - Una venuzza pulsava pericolosamente sulla fronte del conte che stava certamente rivalutando la vecchia usanza dellimpalamento.
-Se volete seguirmi - Il conte Dracula ci portò in un grande e diroccato castello.
-I primi esemplari che andremo a vedere sono i vampiri. I vampiri signori e signore sono creature della notte estremamente pericolose che si cibano di sangue umano. Purtroppo sono bastati pochi anni, 3 libri e 3 film per rovinare questa immagine che tanto abbiamo faticato a crearci. - Ci fece entrare in una stanza dove cerano dei ragazzi e delle ragazze. -E ovviamente mi riferisco ai Cullen. - Disse a denti stretti.
Una ragazza dai corti capelli neri cominciò ad additare quando uno, quando un altro con catastrofiche profezie. -Tuo figlio sarà una testa di cazzo. - Puntando il dito contro Logan. -Tu non avrai un soldo della tua eredità. - Puntando il dito contro Draco. -Tu morirai. - Puntando il dito contro Silente. -Tu impazzirai, morirai e risorgerai miliardi di volte, tanto che i lettori ogni volta che ti vedono vengono presi da attacchi di diarrea cronica. - Puntando il dito contro Jean Grey. -Tu emigrerai dal martedì al venerdì su Italia 1. - Puntando il dito contro House.
-Tu ti arrenderai alla superiorità di Goku. - Puntando il dito contro Vegeta. -Tu avrai le doppie punte. - Non fece in tempo a puntare il dito contro Lucius che quello prese la bacchetta incazzato nero. -AVADA KEDAVRA. - Allys, questo era il nome della profeta cadde a terra morta. Tutti tirammo un sospiro di sollievo.
Un ragazzo dallaria costipata che sembrava avere una colica renale perenne si voltò a guardarci. -Siamo dei mostri. Non mi guardate. - Con gesti teatrali si coprì il volto. -Leternità è una maledizione. Ho 102 anni e -
-E che sarà mai io ne ho 150. - Disse Wolverine.
-Io di più, non si sa bene quanti. Ancora non lhanno deciso. - Disse Sabretooth. -Sapessi che casino quando devo fare la carta didentità o la patente. -
-Io ne ho 7700x355627x(479+46). - Disse Silente. -E me la godo come un riccio. - Disse poi.
Allimmagine che ci si presentò a tutti nella mente di lui che godeva come un riccio si rimise Natale del 45.
-Edward, vai da Bella, che si sta facendo i gargarismi con i chiodi. Va da lei. Vai. - Disse Dracula mentre aveva cominciato a spuntare un grosso palo.
Una ragazza bionda con in mano un paletto, apparve spaccando una finestra e cominciò a fare capriole allindietro, fino a che non spaccò unaltra finestra e cadde di sotto. Tutti rimanemmo ammutoliti ad ascoltare le grida della ragazza mentre cadeva nel dirupo sotto la finestra. Quando si sentì un tonfo, ognuno di noi riprese a fare quello che stava facendo.
Dal nulla apparve un vecchio con la barba che puntò contro una coppia della famiglia Cullen un crocifisso. Mentre questi fecero per ritrarsi luomo gli fece un gavettone con lacqua santa e questi si sgretolarono. Il più anziano fece una smorfia di disappunto.
-Maledetti fetiti faaampiri. - Disse luomo con in mano un paletto e un martello. -Mio nome è Abraham Van Helsing. -
Un uomo di colore spuntò con la moto e sgommò sopra un altro Cullen dai capelli e laria schizzata.
Blade scese giù con una serie di capriole e piroette. -Sono il diurno. -
-Ci vorrà un palo in più. - Dracula andò a prendere un altro palo.
-Ma porca pupazza, ci ho messo una vita a farmi la mia famigliola di vampiri e voi me la sterminate in meno di 2 pagine. - Karlail, il più anziano dei Cullen sembrava piuttosto contrariato. -Mi ritoccherà fare tutto da capo. -
Van Helsing gli saltò addosso trafiggendolo con il paletto. -Muori fampiro. -
Luomo gridò, poi guardò il paletto e attaccò a ridere. -Non è frassino. Questo è ciliegio. -
Van Helsing prese la valigetta e cominciò a provare tutti i paletti che aveva.
-Questo è castagno. -
-Abete. -
-Pino. -
Alla fine il vampiro era ridotto ad un cola brodo e Van Helsing stava ancora cercando il paletto giusto.
Dalla porta dove era sparito Edward apparve una ragazza dai lunghi capelli neri e la faccia da emo.
-Ti costringerò a trasformarmi in vampira Edward.- La ragazza si guardò intorno con aria assatanata, poi adocchiò indovinate un po chi? Draco ovviamente. Vi avevo mai parlato della sua fortuna?
Lo afferrò per il bavero della toga e cominciò a scuoterlo stile bambola di pezza. -Trasformami in vampira, trasformami in vampira, trasformami in vampiraaaaa!!!! -
Draco ormai aveva la bava alla bocca e qualche commozione cerebrale visto che il cervello giocava a ping pong dentro la sua testa.
-Ma quello non è un vampiro. - Disse con aria saccente Hermione. -Quello è un vampiro. - Fece per indicare Dracula, ma appena vide il grosso palo appuntito che stava conficcando nel terreno deglutì a vuoto e deviò la mano che si posò su Lucius, che nel frattempo stava facendo a gara con House a chi ce laveva più grosso.
-Il mio è sicuramente più maneggevole. - Fece House.
-Il mio è sicuramente più pregiato e più costoso del tuo. - Ribatté Lucius.
-Il mio può durare una vita. -
-Anche il mio, e per di più si mantiene in perfette condizioni. -
House si stava innervosendo. -Il mio è più grosso. -
-Il mio è più lungo. -
-Il mio è multifunzione. - Quello di House sembrava un coltellino svizzero.
-Il mio ha la testa di serpente da cui ci estraggo la bacchetta. - Fece Lucius mostrando il suo, fiero (Stanno parlando del bastone da passeggio. Che cosa avevate capito maliziosi?)
House digrignò i denti, ma non fece in tempo a dire niente che lassatanata di prima si aggrappò al mantello di Lucius. -Trasformami in vampiraaaaaa! -
Lucius sollevò un sopracciglio e altre donne svennero. -Ma chi è sta pazza? -
Edward apparve dalla solita porta, in mano aveva un barattolo di chiodi. -Bella, non fare niente di stupido o insensato. -
Bella lo guardò come un cane può guardare qualcuno che si avvicina al suo osso. -O mi trasformi in vampira o mi uccido. -
-Appunto. - Fece Edward.
Bella guardò Lucius, alto, pelle diafana, capelli biondi chiarissimi, viso giovanile nonostante trasparisse un fascino da uomo vissuto. Gli occhi della ragazza divennero enormi, sembravano dei cuoricini, poi con occhioni pucciosi cominciò a strusciarsi contro luomo. -Tu sei un vampiro vero? -
-Bella - Cominciò Edward.
-Zitto, se non mi trasformi tu, mi trasforma lui, che è più bello e sembra pure più vecchio e non mi prendono i complessi. - Cominciò a strusciarsi con far ammiccante. -Che ne dici? - Chiese infilandogli una lingua nellorecchio.
Lucius, che non era uno stinco di santo, ma piuttosto uno stinco di porco rimase completamente irrigidito. E dico completamente.
Mistica alzò una mano cominciando a saltellare. -Posso partecipare? Posso partecipare? -
Sabretooth si avvicinò a Dracula con passo deciso. -Vuoi una mano con quei pali? -
Wolverine sguainò gli artigli. -Io gli appunto. -
Piton fece un calderone con un cerchione del pullman e cominciò a preparare abbondanti dosi di cianuro. Silente aveva la mascella che toccava terra e stava sbavando come una lumaca.
Ciclope siccome non ci vedeva niente era un continuo a chiedere.
-Che sta succedendo? E ora? -
Jean gli stava facendo la cronaca in diretta degli avvenimenti stile Sandreani.
Lucius finalmente si riprese dallo stato di torpore. -Ma io non sono un vampiro. - Bella rimase immobile ancora attaccata a lui stile una scimmia su di un albero, Edward invece saltellava per tutta la stanza. -Ah, ah, ah bene bene. Te non diventi vampira, te non diventi vampira - Cominciò a ripetere in stile cantilena.
-E allora mi faccio il primo che mi capita a tiro davanti ai tuoi occhi. - Detto questo sbatté violentemente il povero malcapitato contro il muro. -Mi trasformi in vampira? - Chiese osservando Edward che era tornato con espressione costipata. -No, io non posso - E cominciò a buttare giù una serie di smancerie. Blade nel frattempo aveva finito di tagliare la testa, strappare orecchie e riempire con aglio la bocca dei vampiri morti di poco prima, si accasciò a terra sudando freddo. -O mio Dio il diabete. -
House corse da lui. -Non è diabete, è Lupus! Ho la soluzione. Ti farò un clistere. -
-Stupita racazzina. Se tu difenti fetida faaaampira. Io costretto a forare tuo cuore con paletto yah. Appena io trofare quello ciusto però. -
Karlail nel frattempo era un vero e proprio colabrodo. -Guarda Edward, tuo padre si buca. - E poi scoppiò a ridere da solo come un cretino.
Piton a quel punto si avvicinò a Van Helsing. -Le do una mano professore. -
-Allora facciamolo qui, subito, ora. - Bella cominciò a spogliarsi.
-Chi si spoglia? Chi si spoglia? - Gridò Ciclope visto che Jean non gli faceva un buon resoconto.
-Descrivimila, descrivimila! - Urlava assatanato pure lui.
-E una cosa disgustosa. - Hermione fece unaria schifata, ma non distoglieva gli occhi dalla scena.
-Schifoso, si sbav, sbav, che cosa sbav ripugnante. - Silente ormai era a rischio infarto.
Draco si riprese in quel momento ma non appena vide Bella avvinghiata al padre svenne nuovamente.
Ron come al solito non ci aveva capito un cazzo, mentre Harry aveva tirato fuori un bloc notes e stava prendendo appunti.
Qualcosa fece pietrificare Lucius che tolse le mani dalla vita della ragazza alzandole in segno di resa.
Un urlo disumano fece bloccare tutti quanti, poi partì la canzoncina di profondo rosso e da una nube nera apparve Narcissa Black Malfoy. -Lucius! - Gridò con in mano un coltello da cucina.
-Cissy amore, dove hai messo la bacchetta? -
-Amore sti paio di cojoni. - Ribatté lei. -Chi è quella? Che sta cercando di fare ai tuoi pantaloni? -
-Mi sta prendendo lorlo amore. - Ribatté lui.
-Non mi sembra proprio. - Si faceva sempre più vicina.
Bella si alzò tentando di sbottonargli la camicia, Narcissa aveva gli occhi iniettati di sangue, alzò il coltello minacciosa e la canzoncina di Profondo Rosso divenne quella di Pshico.
Con un movimento netto Bella strappò la camicia di Lucius facendo saltare i bottoni che schizzarono come proiettili negli occhi di alcuni malcapitati che caddero, tutto il pubblico femminile cominciò a sbavare e urlare, le messe peggio a strapparsi i capelli, Bella era ancora più assatanata di prima ora, Narcissa invece più incazzata.
Lucius incavolato come una biscia, visto che quella era la sua camicia preferita e aveva speso lira di Dio per comprarla a quel punto la scostò da se e le piantò prima un pugno nello stomaco e poi un gancio destro al volto che la fece rotolare a terra.
Edward stava ancora esprimendo tutto il suo amore, quando vide la scena, tentò di saltare addosso al mangiamorte, ma scivolò sulla bava di Silente e finì nel calderone di cianuro di Piton. Uscì saltellando come un deficiente. -Scotta! Scotta! -
-Amore non è colpa mia, mi è saltata addosso, è una squilibrata, una psicopatia con manie di persecuzione, una maniaca ossessiva, compulsiva che si farebbe qualsiasi cosa non sia umano. -
Narcissa sollevò un sopracciglio poco convinta.
Bella si alzò a 4 zampe. -E io vado dai licantropi. Lupacchiotto mio!!! - Saltò addosso a Sabretooth che si scansò di lato e lei gli si attaccò alla gamba stile koala. -Ti voglio! Diventerò una licantropa! -
-Ma levati dalle palle. - Quello scalciava per mandarla via, ma era tutto inutile.
Narcissa sorrise amorevolmente al marito. -Scusami per aver dubitato di te. -
Gli ammiccò un occhio suadente e scomparve nuovamente in una nube nera, Lucius sospirò per lo scampato pericolo.
Sabretooth piantò due pugni in testa a Bella che cadde riversa sul pavimento mezza nuda con la lingua di fuori e la bava che gli usciva da un lato della bocca. Edward tentò di attaccarlo, ma inciampò sulla ragnatela di Spider Man e cadde seduto sul palo appena innalzato da Dracula.
-AAAAuuuuuuuhhhhh!!!!! - Gridò.
-Edward sei un vampiro mannaro. - Urlò Karlail prima di ricominciare a ridere da solo come un rincoglionito.
-Come dicevo questa famiglia ci ha rovinato. Come avete potuto vedere anche voi. - Dracula batté le mani per riportare lattenzione di noi alunni su di lui. -Comunque i vampiri sono immortali, e possono morire solo se trafitti al cuore con un paletto di frassino, gavettonati con lacqua santa, o gli viene mozzata la testa. - Alzò la testa verso il ragazzo ancora sul palo. -Stai comodo Edward? -
-Fottiti!!!! -
-Hey Edward sembri la principessa sul pisello. - Ovviamente a parlare era stato Karlail che incurante dei continui cavicchiamenti continuava a fare battute per poi ridere da solo come un cerebroleso.
-I vampiri non sopportano i simboli sacri. Non sopportiamo laglio -
-Il peperone? - Chiese Ron.
-Si, ma non lo mangiamo. -
-Il pepe? - Chiese sempre il rosso.
Dracula cominciava a incazzarsi. -Si, ma non mangiamo -
-La cannella? -
-Solo laglio. Ma noi non -
-I fiori di garofano? -
Dracula prese uno dei grossi pali che aveva preparato e cominciò a rincorrere Ron per tutta la stanza, ma Dracula correva veloce e il poveretto venne presto acciuffato.
-Ma la luce del sole? - Chiese Hermione, salvando in extremis il compagno che era stato sollevato sopra la testa del vampiro.
-Dipende, se è un racconto o un film horror si, così si crea più souspance. Se invece siamo in racconti di azione, avventura e brr.. - Rabbrividì. -Di amore. Allora non ci fa niente e anzi siamo più belli del solito. -
Passato lattimo di raptus omicida Dracula posò a terra Ron che corse a nascondersi da Harry.
-Adesso vi mostro le vostre stanze. Domani proseguiremo con la gita. - 

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Capitolo 5
*** 2° Giorno, lupi e Resident Evil ***


Questo è il resoconto più o meno dettagliato del 2° giorno.

Mattina. Attenti al lupo!

Ci ritrovammo tutti fuori dal castello di buonora, stranamente non eravamo tutti, alcuni di noi erano incredibilmente stanchi e sembravano aver perso molte forze e sangue durante la notte.Per quel giorno era prevista unescursione e così ci eravamo preparati tutti con vestiti comodi e cibo al sacco. Dracula batté le mani per attirare lattenzione di tutti. -Oggi andremo nella foresta. I cattivi di oggi saranno i licantropi. Seguitemi. - Si avviò nel bosco e noi lo seguimmo ridendo e scherzando.Arrivati ad un certo punto il bosco si diradava e lasciava vedere una lunga scogliera a strapiombo sulloceano. In cima alla scogliera un branco di ragazzotti indiani si buttavano di sotto.
-Geronimooooo!!!! -
-Presenteeeee!!! -
(Lo so che è unidiozia, ma notate che vi ho risparmiato il -Pochaontaaaas! - Sono gesti che andrebbero apprezzati, questi)
Spider Man credendo che si potessero fare male creò subito un materasso di ragnatela, il primo che ci atterrò ci rimase appiccicato e tutti quelli che si lanciarono dopo gli atterrarono addosso rimanendo appiccicati a loro volta.
-Allora non badate a quei deficienti laggiù. - Cominciò Dracula. -Nonostante siano dei lupi mannari anche loro provengono dalla stessa penna che ha creato i Cullen, non è che con loro poteva fare miracoli. -
Mistica cominciò a strofinarsi le mani con la lingua che spuntava da un angolo della bocca. -Che begli indianini. Vado a giocare a 12 piccoli indiani. -
Sabretooth allungò una mano e lafferrò per la collottola trattenendola nel gruppo.
Ad un tratto videro qualcuno correre nel bosco gridando. -Jaaaackoooob! - Bella saltò giù dalla scogliera, ma essendo completamente deficiente sbagliò scogliera e Spider Man era impegnato a togliersi le ragnatele da sotto le braccia e non fece niente per salvarla. La ragazza si schiantò in acqua, ma riapparve dopo qualche secondo cominciando a nuotare non si sa dove. Da una barca di pescatori poco distante un uomo apparve da sottocoperta con occhi sbarrati osservò Bella nuotare verso di loro. -Ci serve una barca più grossa! - Cominciò a gridare attirando così gli altri 2 uomini dell’equipaggio che gli si fermarono di fianco osservando l’assatanata paralisi in contro con gli occhi iniettati di sangue.
Dalla stessa scogliera saltò anche Goku gridando. -Io nuoto più veloceeee! -
Vegeta si strappò i vestiti e fece lo stesso. -Ti batterò Kaharoth! -
Investirono la barca dei pescatori mandandola in frantumi e i 3 poveretti vennero scaraventati in aria come fuochi di artificio. -La mia barca! - Gridò il più anziano. -Mi hanno distrutto la barca, non ho pescato lo squalo e non vedrò un soldo. Può andare peggio di così? -
Prima che gli altri due potessero rispondere uno squalo apparve dalle profondità marine e lo azzanno portandoselo con se.
-Era meglio se stava zitto. - Dissero i due superstiti.
Dopo il momento di sbigottimento generale Dracula riprese a parlare.
-I lupi mannari, o licantropi, o uomo lupo, sono degli uomini che si trasformano in lupi. -
-Ma è ovvio. - Sentì il bisogno di precisare Hermione.
-Signorina Granger, qui ci sono molti alberi alti e non cè nemmeno bisogno di fargli la punta. -
Dopo quella precisazione Hermione deglutì a vuoto e si nascose dietro Harry.
Dal bosco spuntò un ragazzino indiano con indosso solo un paio di jeans, uguale insomma ai deficienti che si lanciavano dalla scogliera.
-No ti prego abbi pietà di noi. Un altro di quelli no! - Wolverine si mise le mani nei capelli.
-Si, lo so, ma era lunico licantropo disponibile che tutti possono riconoscere. -
-Ciao mi chiamo Jackob. - Fece lindiano.
-Io no. - Rispose Piton osservandolo sarcastico.
-Bel nome, un po corto magari. Ma facile da ricordare. - Poi si voltò a guardare Sabretooth e Wolverine. -Che bizzarri. Siete dei lupi anche voi? Vi unite al branco? -
-Preferirei chiudermi i coglioni in un cassetto. - Disse Sabretooth a denti stretti.
-Sei nativo di Latveria? - Chiese House.
-Va bene ragazzi. Chi di voi sa come si uccide un lupo mannaro? - Chiese Dracula.
Catwoman alzò una mano. -Io lo so, lo si spella a frustate! -
-Macché, ciuca! Lo si soffoca. - Gridò Spider Man.
A quel punto tutti cominciammo ad urlare, ognuno voleva dire la sua.
-Si sodomizza. - Gridò la Gatta Nera con in mano la sua frusta.
-Gli si da fuoco. - Gridò Johnny.
-Si carbonizza. - Fece Ciclope.
-Si affetta. - Disse Cletus.
-Gli si lancia un Avada. - Sbraitò Harry.
-Macché. Gli si fa un clistere. - Volle dire la sua House.
Dracula scosse la testa sconsolato. -Non ci siamo. -
-Ahahahaha. - Scoppiò a ridere Jackob. -Ma dai è facilissimo gli si spara con una pallottola dargento. -
Dracula sincazzo come un caimano. -Dovevano dirlo loro cretino! -
-E ora? - Chiese lui stupito mettendosi un dito in bocca.
-E ora sto par di palle. - Dracula gli saltò addosso e lo portò in cima ad un albero, che successe tra lerba alta non posso dirlo per intero, ma lo spettacolo fu avvincente e la souspance ci fu davvero no, questa è unaltra cosa.
Comunque Dracula tornò giù scuotendosi le mani mentre nella foresta riecheggiavano gli ululati di un lupo. -Bene. - Il vampiro si avviò nuovamente per il bosco. -Proseguiamo. -
Arrivammo dinnanzi ad unenorme villa stile vittoriano.
-Ovviamente, dopo i vampiri e i licantropi, non potevano mancare gli zombi. - Mostrò il maniero dietro di lui. -Questa è la villa Spencer. -
La porta si aprì e ne uscì un uomo vestito di nero, con i capelli biondi pettinati in dietro e un paio di occhiali da sole, nonostante come ripeto, non cera sole per niente.
-Benvenuti muhuwahahaha. - Risata diabolica da parte dellimbecille appena uscito. -Il mio nome è Albert Wesker, questa è la mia villa e questo è il mio impero. MUHUWAHAHAHA! -
-Perfetto un altro idiota. - Wolverine incrociò le braccia sul petto.
-Cominciavo effettivamente a insospettirmi. - Fece Piton scuotendo la testa.
-Venite, prego seguitemi. - Wesker si voltò e siccome non vedeva niente per via degli occhiali batté una nasata contro lo stipite della porta e rotolò giù dalle scale. Velocemente si rialzò e tenendosi il naso entrò nella villa.
Lingresso presentava una scalinata gigante che poi si diramava in altre due scalinate una a destra e una sinistra.
-Fate pure le domande che volete ragazzi. - Wesker si mise in posa figa.
Hermione ovviamente alzò subito la mano saltellando in qua e in la in preda al ballo di San Vito.
House la guardò massaggiandosi la bazza. -I primi sintomi del Lupus mmm. -
-Si, tu pallina da flipper, dimmi. -
Si levò un ronzio di risatine sommesse.
-Mi chiedevo cosa fate esattamente qui dentro? -
-Quello che facciamo ovunque. Cerchiamo di conquistare il mondo! - Wesker alzò una mano verso il soffitto.
-E perché? - Chiese Ron.
Wesker rimase immobile con la mano alzata, nella sala cadde il silenzio più imbarazzante della storia. Dopo minuti interminabili di silenzio e un enorme gocciolina stile manga sulla tempia di tutti, Wesker con un sorriso tirato disse: -Cerchiamo di conquistare il mondooo! - Ripeté rialzando il pugno.
-Si, ma perché? - Chiese nuovamente Ron.
Altri minuti di silenzio.
-Cerchiamo di conquistare il mondooooo!! - Ripeté Wesker.
-Ok, ma perché?-
Andarono avanti così per una buona mezzora.
-Ma sono proprio deficienti sti due. - Sentenziò Piton.
-Jean se mi concentro forse riesco a incenerirne uno senza vedere. - Ciclope si portò una mano agli occhiali.
-Si, Scott, fai come vuoi. - Jean si stava facendo film vietati ai minori su Logan.
-Daccordo. Ma perché? -
-Mo mhai rotto i coglioni! - Wesker si voltò con una vena che gli pulsava sulla tempia.
-NEMESIS!!! -
Un energumeno orribile vestito in modo orribile con un impermeabile nero e un occhio solo sfondò un muro con in mano un lanciarazzi. Wesker indicò il rosso davanti a lui.
-Ammazzalo! -
Nemesisi alzò il lanciarazzi e lo puntò in quella direzione. -STARS. - Disse con voce roca e fece partire un colpo che però si diresse verso Wesker.
-Ma brutto figlio di ah già sono io suo padre e sua madre - Il razzo lo colpì in pieno senza esplodere e lo scaraventò fuori dalla finestra, poi si sentì un gran boato. Nemesis corse fuori sfondando un altro muro. -STARS. -
Dracula si grattò la nuca. -Vabbé venite vi porto nei laboratori. -
Quella si che fu un impresa. Dovemmo andare in sala da pranzo, accendere il camino, prendere lo stemma, suonare il piano forte, aprire una porta segreta, togliere un altro stemma dal
muro, inserire il precedente stemma nel muro per non rimanere chiusi dentro, andare nella stanza della armature, spostare le armature, inserire il nuovo stemma a terra per non far uscire il veleno, prendere la chiave, aprire la porta che dà sul retro, scendere nelle fogne, cercare nel liquame la foto della comunione di Wesker, bruciare la foto, digitare il numero apparso sulla foto mentre bruciava al telefono, aprire la porta che prima era chiusa della galleria d
arte, leggere tutte le opere, spostare le opere, rubare le opere, rivendere le opere, donare il ricavato in beneficienza, spostare un armadio a pedate, spostare lorologio a muro, rompere lorologio a muro, prendere il ciondolo doro unirlo con una medaglia trovata in vasca da bagno, pulire la vasca da bagno, lavare i vestiti agli zombie, stirare i vestiti agli zombie, dare da mangiare al cane, andare a fare la spesa, farsi la ceretta, andare dalla parrucchiera, riprendere i bambini da scuola, portare i bambini in piscina, fare la cena, creare armi di distruzioni di massa con il fertilizzante, buttarle alle piante che si rinsecchiscono e rivelano una botola e finalmente una volta arrivati in fondo al tunnel, si trovò unaltra porta, al posto della serratura aveva un piccolo foro esagonale.
-Nooooo!!!! - Wolverine si accasciò a terra cominciando a tirare pugni alla porta. -Non è possibile maremma maiala! Accidenti a te Accidenti al mondo intero!-
Sabretooth si fece largo tra la folla. -Ora basta lasciami fare quello che so fare meglio. -
-Rompere le palle? - Chiese House.
Sabretooth lo fulminò con unocchiata, poi tirò un calcio alla porta con lintenzione di sfondarla, la gamba si accorciò di 40 cm e lui cadde a terra bestemmiando in turco.
-Che sarà mai, basterà tornare in dietro e cercare questo gingillo. - Non appena Silente disse queste parole venne messo alla gogna e picchiato con catene roventi.
Comunque sia si tornò completamente in dietro sparpagliandoci per tutta la villa.
-Roooonn. - Hermione si avvicinò ancheggiando verso il rosso, lo afferrò per un braccio strusciandosi contro di lui. -Ho così tanta paura Ron. Tienimi stretta fra le tue possenti braccia. -
Ron deglutì a vuoto mentre Hermione era diventata un tuttuno con il suo fianco.
-Herm perché fai così? - Si aggrappò alla ringhiera dietro di lui con una mano. -Harryyy. - Chiamò con voce stridula.
Harry nel frattempo stava raccontando a Wolverine come si era fatto la cicatrice sulla fronte.
-E così i miei sono morti e io no. -
-Che culo. - Fece luomo scettico.
-Ron, ti faccio vedere una cosa. - Hermione si allontanò di qualche passo. -Per principio non porto mai le mutandine. - Hermione si alzò la gonna. Ron si portò le mani davanti agli occhi.
-O mio Dio cosa ho visto!!! - Fece qualche passo in dietro sbattendo contro una statua e questa precipitò di sotto nella sala da pranzo in testa a Piton che passava di lì.
Tutti accorsero di sopra, Hermione era diventata Mistica e se la rideva di gusto.
-Ron tutto bene? - La vera Hermione fece per avvicinarsi ma lui sgattaiolò via gridando e si rintanò in un angolino a dondolarsi sui talloni. -E una giocatrice di baseball, ha le mazze, le palle -
Harry si avvicinò allamico. -Ron che succede? -
-Hermione gioca a baseball, ha un set completo di mazze e palle. -
Harry lo guardò stralunato.

Di sotto.
-Secondo me è morto. - Disse Wolverine tirando un calcio a Piton disteso a terra.
-Scopriamolo. - Cletus cominciò a pestarlo e ballargli sopra il tip tap, ma quello non si muoveva.
House si fece largo tra la folla. -Lasciatemi passare, sono un dottore. -
-Se è morto posso avere i suoi capelli? - Chiese Catwoman.
House gli ascoltò il cuore, poi gli prese il polso e guardò il suo orologio.
-Mmmm vado indietro di 10 minuti. - Rimise lorologio. -Questo è un chiaro caso di Lupus. Dovrò fargli un clisterino. -

Di sopra.
Hermione era agitata e rossa come un peperone. -Ronald ma sei scemo? Sono una donna. -
-Non è vero. Allora alzati la gonna. Non porti le mutandine. -
Hermione era bordò.
Draco lanciò un fischio e cominciò a battere le mani. -Ollelle ollallà, faccela vedé, faccela toccà. -
Una bastonata si abbatté sul cranio del ragazzo che fu nuovamente stramazzante al suolo.
-Questo declassato non può essere mio figlio. Voglio la prova del DNA. -
Sabretooth si grattò il mento. -Io mi dissocio, ho già diverse denunce per molestie sessuali. - Detto questo si allontanò.
Mistica ritrasformata in Hermione si avvicinò alla ragazza e mostrò a tutti il malinteso. Con un'espressione di disgusto e sorpresa si voltarono cercado di dimenticare quella visione, mentre MIstica continuava a ridersela di gusto.
Ron si avvicinò alla compagna di classe, quella vera. -Herm mi dispiace. - Tentò di rimediare.
-Sei un idiota. - Hermione gli dette una spinta, Ron perse lequilibrio e cadde di sotto.

Di sotto.
-Clisterino? - Piton balzò a sedere. -Stammi lontano brutto -
Ron gli cadde in testa spiaccicandolo a terra.
-Che botta. - Wolverine aiutò il ragazzo ad alzarsi.
Piton aveva lo sguardo perso a contemplare il soffitto mentre immaginari Ron volanti si rincorrevano in cerchio sopra la sua testa.
-Oibò guardate. - Spider Man raccattò un gioiello blu dalla mano frantumata della statua.
In quel mentre arrivarono tutti quelli che erano di sopra.
Corremmo nuovamente alla porta di metallo e inserendo il gioiello quella si aprì rivelando finalmente i laboratori. 

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Capitolo 6
*** La Merenda dei Morti Viventi ***


Pomeriggio. La merenda dei morti viventi.

I laboratori erano immensi, scienziati in camici bianchi camminavano di qua e di là indaffarati canticchiando -Andiam, andiam, andiam a lavorar zum pa pa zum pa pa. -
Dracula ci fece strada dove finalmente li vedemmo. Gli zombie.
Camminavano lenti e con le mani alzate erano un continuo emettere suoni lamentosi.
-Gli zombie come tutti voi sapete sono i mostri più insulsi e inutili che mente umana abbia mai concepito. Non hanno forza, non hanno intelligenza, ma mangiano e basta. Un po come Galeazzi. Alcuni studiosi hanno ipotizzato che gli zombi non corrono, perché tanto ti ripigliano sempre dentro la macchina che 99,9 periodico % di volte non parte. Ultimamente però, siccome avrebbe fatto più paura Gandhi di uno zombie è stato deciso di rivalutare anche la loro figura rendendoli dei super uomini con super forza, capaci di saltare a pié pari su un camion. -
Mistica alzò una mano come una scolaretta, e il vampiro, un po titubante le fece cenno di proseguire.
-E vero quello che dicono del rigor mortis che tutte le estremità sono irrigidite? -
Dracula rimase qualche secondo a bocca aperta, mentre risatine si levavano tra il nostro gruppetto, una vena cominciò a pulsargli pericolosamente sulla tempia. -Non credo che interessi a nessuno questo particolare. -
-Parla per te. - Rispose Mistica mettendosi le mani sui fianchi.
Piton camminava in stato semi cosciente con lo sguardo perso nel vuoto e guidato sotto braccio da Silente. -Interessa anche me signor zecca, anchio voglio rendere in rigor mortis la mia bacchettina. -
-Sono un vampiro! - Urlò Dracula sullorlo di una crisi di nervi e in preda alla rabbia tirò un pugno alla parete alla sua destra che si disintegrò e così tutti gli zombi uscirono e cominciarono a mangiare gli scienziati che correvano in ogni dove, una sirena cominciò a riecheggiare nellambiente, gli zombi cicciavano fuori come funghi.
-Bella mossa sanguisuga. - Fece Silente.
Dracula perse ogni controllo. -Ma io ti dissanguo! - Fece per morderlo, ma i denti vennero bloccati dallenorme barba, o capelli, nessuno ha mai capito la differenza, di Silente e così il vampiro gli rimase attaccato.
Gli zombi nel frattempo ci stavano accerchiando.
Wolverine sguainò gli artigli. -Non mi avrete mai vivooooo! - Si lanciò nella mischia e cominciò a potare qualche zombi.
Sabretooth lo seguì a sua volta. -Non mi avrete mai mortoooo! -
-Non avrete mai la mia animaaa! Solo il mio corpooo! Se ci si mette daccordo sul prezzooo! E se è vera la cosa del rigor mortissss! - Anche Mistica si lanciò nella mischia.
-Non mi avrete mai! Puntoooo! - House fece per scappare, ma poi si rese conto di essere zoppo e di non poter correre e tornò mogio mogio nel gruppo.
Lucius gli puntava il dito contro ridendo come un ossesso. Poi riacquistò la sua freddezza, estrasse la bacchetta e la puntò verso uno zombi che gli si stava facendo sempre più vicino.
-Guardate e imparate mocciosi. Avada Kedavra. - Un lampo verde e lo zombi fu a terra. Lucius soffiò sulla bacchetta come se fosse stata una pistola fumante.
Hermione urlò rompendo qualche finestra con i decibel che aveva raggiunto. -Si rialza. -
Lo zombi lentamente si rialzò e Lucius urlò di nuovo. -Avada Kedavra! - Lo zombi rifù a terra, ma si rialzò dopo un altro strillo da parte di Hermione, di nuovo a terra, di nuovo in piedi dopo un altro strillo, di nuovo a terra, di nuovo in piedi dopo un altro strillo.
Lucius si voltò con lo sguardo iniettato di sangue. -Basta urlare ci ho rimesso un timpano. -
-E anche metà delleredità di tuo figlio. Ogni Avada sono 10000 euro di multa. - Fece Silente.
-Ma porca puttana papà! - Gridò Draco incazzato.
-Non essere volgare. - Gli tirò unaltra bastonata sul cranio e il poveraccio fu nuovamente a terra privo di sensi.
-Porca pupazza anchio voglio vedere gli zombi. - Ciclope si tolse gli occhiali e grigliò tutti gli zombi che gli erano davanti.
Una risata satanica ci fece voltare tutti quanti. -Muhuwhahahaha. - Wesker era in cima al corridoio, si muoveva come Neon in Matrix e uccideva zombi. -Non temete, il mio mostro presto ci salverà. -
Dallaltra parte del corridoio vedemmo un gigante tutto bianco, completamente nudo, asessuato e pelato con il cuore di fuori e una mano artigliata. -Vi presento il Tyrant! - Gridò Wesker.
Il Tyrant cominciò a correre verso di lui come se fosse Heidi, Wesker gli corse in contro stile vispa Theresa, il Tyrant mise a terra la mano artigliata facendo scintille sul pavimento, Wesker cominciò a captare qualcosa di strano, il Tyrant correva sempre più veloce, Wesker capisce che mo so cazzi amari, il Tyrant cerca di raggiungerlo alzando la mano artigliata per sventrarlo, Wesker gira il culo e scappa, il Tyrant lo insegue.
Facciamo appena in tempo a sentirlo gridare. -Ma non potevo andare al cinema quel giornoooo! - I due spariscono in un mare di zombie che vengono lanciati in aria dal loro passaggio.
Ormai il cerchio intorno a noi si faceva sempre più stretto, Harry si buttò in ginocchio piangendo senza ritegno. -Non voglio morire buuu sono ancora così giovaneeee sigh sob sigh sono troppo bello per morire sigh sob e ancora non mi sono fatto una ragazza sigh sob sigh. -
A Draco cominciò a tremare la bazza, poi si buttò in ginocchio anche lui abbracciando il ragazzo.
-Ti capisco sigh anchio non voglio morire sob sigh, sono ancora vergine. -
A quel punto anche Hermione si buttò in ginocchio. -Anche iooo sigh sob sigh. -
Lucius gli puntò il dito contro ridendo come un ossesso. Ron invece ovviamente non aveva capito niente.
A Silente gli ricominciò a sanguinare il naso vistosamente, probabilmente perché Jean gli stava proiettando nella mente immagini di film porno.
-Potreste fare un triangolo - Ma House non fece in tempo a terminare la frase che Piton si risvegliò prepotentemente dal suo stato semicosciente e cominciò a muovere le mani in gesti poco mascolini, come se già non fosse abbastanza ambiguo di suo, e saltellare a passettini piccoli.
-Il triangolo noooo. Non lo avevo consiideraatooo. Daccordo ci proveròòò - Cominciò a cantare muovendosi in continuazione. Silente cercò di fermarlo, ma siccome gli era impossibile, anche perché con Dracula attaccato al collo non era facile muoversi, e ormai Piton privo di catene se ne andava per il corridoio a cantare il Triangolo di Renato Zero.
Ad un tratto degli spari giunsero da un posto imprecisato dei laboratori. Tre individui, 2 uomini e una donna apparvero sparando agli zombi che cadevano dopo ogni colpo.
-Barry ho finito le munizioni. - Gridò la ragazza.
-Tieni Jill. - Barry gli allungò un caricatore.
Luomo più giovane ci si fece in contro. -Io sono Chris, lui è Barry e lei è Jill, siamo membri della STARS, vi portiamo fuori. -
In quellistante il muro venne sfondato e riapparve Nemesis. -STARS. - E sparò con il lanciarazzi a Chris che venne catapultato in fondo al corridoio, Nemesis partì al suo inseguimento.
-E lui chi è? - Chiese Barry guardando Nemesis.
-Lui chi è, e perché lhai portato con teeee. Io volevo incontrarti da solaaa semmai -
Barry corrugò lespressione, poi ci fece cenno di seguirlo.
-Barry mi si è sciolta una scarpa. -
Barry si chinò a legare la scarpa a Jill.
-Barry mi gocciola il naso. -
Barry soffiò il naso a Jill.
-Barry mi si è spezzata un unghia. -
Barry fece la manicure a Jill mentre scappavamo e sparava agli zombi.
-Ma che problemi ha quella ragazza? - Chiese Wolverine.
-Per caso non ci sta con la testa? - Chiese Mistica squadrandola.
-E affetta da Lupus? - Sinformò House.
-Comunque è disponibile per 4 salti? - Volle sapere Lucius.
-No, a tutte le vostre domande, non sa nemmeno camminare come puoi pretendere che salti poi? E semplicemente deficiente. -
Lucius fece un espressione ovvia. -Non cè problemi sto sopra io, anzi preferisco guarda -
Barry cominciò a caricare la sua 44 magnum. -Ma se è occupata va benissimo lo stesso hehehe. - Il mago biondo alzò le mani indietreggiando.
-Senti un po biondino, io ho preservato questa ameba per tutte le 4 ore di gioco, per le prime volte anche di più, di Resident Evil, da zombie, Tyrant, serpenti giganti e soffitti che cadono, cosa credi che sia per me difenderla da uno come te? -
-Chi sei la sua guardia del corpo? - Chiese Sabretooth.
In quel mentre si vide passare un uomo con in braccio una donna di colore che si faceva largo tra la folla a suon di calci in faccia agli zombi, aprì la porta sul retro dove una limousine parcheggiata gli attendeva. -Vai parti! Parti! - Gridò luomo lanciando dentro la donna. Lautista un uomo di colore cominciò a girare la chiave ma la macchina non partiva.
-Partipartipartiparti!!!! - Gridavano i due dietro.
-Non parte! - Gridò alla fine il pilota.
Gli zombie si accalcarono sulla macchina e gli sbranarono tutti.
-Che vi avevo detto? - Dracula si era finalmente staccato da Silente ma aveva ancora i suoi capelli attaccati ai denti, infatti sembrava il maestro Shifu di Kung Fu Panda.
Da chissà dove, sbucò uno zombi dietro le spalle di Barry e lo morse ad una spalla, Barry si girò e gli sparò in fronte facendogli saltare la testa.
-No Barry, ti ha morso, morirai! - Gridò Jill in lacrime.
Barry subito si dette una bella grattata in mezzo alle gambe. Poi tirò fuori dallinventario una piantina verde, la triturò dentro un fogliettino, arrotolò il fogliettino e si sniffò la polverina.
Il morso come per magia sparì, e Barry diventò super attivo. -Maledetti zombie schifosi! - Tirò fuori da chissà dove un lanciagranate e cominciò a correre sparando, lo vedemmo sparire dietro langolo.
Jill scoppiò in lacrime unendosi a Harry, Hermione e Draco.
Uno zombie sdraiato sul pavimento afferrò Silente per una gamba e gli piantò un morso in uno stinco.
-Sto gran figlio di - Silente lo trasformò nel teletubbies giallo. -Adesso come faccio? Mi ha morso. -
-Ormai sei spacciato. - Gli fece coraggio Lucius.
-Se vuoi ti guarisco il Lupus con un clistere, ma per il morso non ti posso fare niente. -House scosse la testa.
-Ti taglio la testa così non ti trasformi in zombi e non ti devo uccidere. - Fece Sabretooth.
-Ma mi uccidi adesso. - Ribatté lui.
-Vabbé ma così mi fai meno impressione. -
Silente sconsolato si rivolse a lunico che sapeva gli sarebbe rimasto accanto. -Harry mi aiut. -
-Stammi lontano zombi. Avada Kedavra avada kedavra avada kedavra!!! - Harry si rintanò dietro Ron.
Silente si era già portato a sedere e si batteva gli indici insieme.
-Non ti preoccupare, ci penso io. - Jill si alzò tutta fiera di se, finalmente anche lei serviva a qualcosa, prese una piantina per il corridoio la tritò e la mise sulla ferita del mago.
-Ma questo è rosmarino. - Fece Silente annusando la polverina. -Mi vuoi guarire con il rosmarino? -
-Guarire? Io ti volevo condire. -
Al che Silente lafferrò sollevandola sopra la testa e la scaravento nella folla di zombi.
Dal soffitto stile mission impossible si calò alle spalle di Silente uno scienziato dai capelli biondi, e infilzò una chiappa del mago con una siringa. Silente si voltò alquanto incavolato, ma lo scienziato stava già tornando da dove era venuto.
-Tranquillo è lantidoto. -
-Ma chi sei? - Chiedemmo tutti in coro.
-Mi chiamo Birkin, William Birkin. - E si mise in posizione da 007, solo che invece della pistola aveva la siringa e scomparve nel condotto di areazione.
Quando tutto sembrava perduto, quando ormai ci eravamo rassegnati ad una morte lenta e dolorosa, quando ormai eravamo pronti ad esalare il nostro ultimo respiro, a dire addio alla nostra anima, allora un salvatore giunse in nostro soccorso.
-Non ce la facciamo, sono troppi! - Fu Tempesta a dare la nefasta notizia.
-No, tu dici? Va non me nero accorto. Meno male che ce lo hai detto. - Ribatté stizzito Lucius fulminandola con lo sguardo. Tempesta lo fulminò e basta.
-Non abbiamo scampo! - Silente pensando di essere al termine della propria vita si voltò verso sinistra, afferrò Mistica per la vita e si prodigò in un bacio stile Casa Blanca, ma Mistica era a destra, alla sua sinistra cera vi lascio indovinare chi poteva essere il fortunato. Ma Draco ovviamente. Vi ho mai parlato della sua fortuna?
Draco poveraccio si accorse troppo tardi del fattaccio, come anche Silente del resto, fatto sta che Draco divenne più verde della sua casata e rimise Pasqua del 78. Silente invece gli prese un altro infarto e cadde a terra. Subito lUomo Ghiaccio si prodigò nella respirazione artificiale, ma la dentiera di Silente gli si attaccò alla lingua e dallo spavento si freddò da solo cadendo a terra.
Sabretooth afferrò Mistica alla vita, come voleva fare Silente. -Visto che dobbiamo morire devo dirti una cosa… - Mistica lo guardò con occhi pucciosi. -Sei la donna più sadica, cattiva, bastarda e amorale che conosca. Sei la mia donna ideale. - Detto questo si prodigarono in un bacio stile Via col Vento.
Wolverine non sapeva se far compagnia a Draco e rimettere il pranzo di comunione, oppure farsi venire un infarto come Silente.
-Sti cazzi - Fu il commento di Lucius.
-Che fanno? - Chiese Ron che come al solito non aveva capito.
-Gli controlla le tonsille. - Rispose House.
Hermione dopo aver visto la scena, prese coraggio. -Ron non ho mai baciato un ragazzo. -
-Nemmeno io. - Rispose quello. -Chi potrei baciare? Harry? -
Hermione sgranò gli occhi, poi vide che sotto il suo naso cera il bastone di Lucius Malfoy, osservò luomo che glie lo stava porgendo. -Tieni, fai pure. -
Hermione prese il bastone e tirò una bastonata sulla testa a Ron che cadde a terra svenuto.
-Grazie, mi sento meglio. - Poi corse da Harry che aveva ripreso a prendere appunti, lo afferrò e senza dirgli niente lo baciò. A quel punto ci fu un vero e proprio bacio di addio per tutti. Catwoman baciò Batman, la Gatta Nera, Spider Man; Jean, Ciclope; Tempesta, Wolverine; Dracula, Lilith; Amanda, Mastermind; Pietro, una che passava di lì per sbaglio; Cletus, il suo simbiota; Bush, Bin Laden; lo zombi la zomba; 007, Magnum PI; Poirot, Jessica Fletcher; Topolino, Topolina; Romeo, Giulietta; Sora, il keyblade; lispettore Callaghan, il commissario Florent insomma sembrava il festival della pomiciata e in un angolo un signore sui 50 anni con lunghi capelli bianchi, in testa ad un rospo, prendeva appunti.
In mezzo a tutti quelli che si baciavano solo Lucius e House non avevano trovato nessuno, così si guardarono mestamente, si avvicinarono titubanti. -Siamo rimasti fuori solo noi. - Fece notare House.
-Già. - Ribatté Lucius tormentando la testa del bastone.
Attimi di silenzio interminabili, poi Lucius porse la mano a House che la strinse titubante, poi commossi si abbracciarono dandosi poderose pacche sulle spalle.
-Peccato che non siamo gay. - Disse House stringendo lamico. -Ci avrei fatto un pensierino sennò. -
-Se un giorno lo diventassi saresti il primo a saperlo. -
-E stato un onore conoscerti. -
-Piacere tutto mio. -
-Se sopravvivo posso consolare tua moglie? -
-Io posso consolare tutte le dottoresse e infermiere del tuo ospedale? -
A quel punto quando ormai anche la speranza che, come si sa è sempre lultima a morire, stava per fare una brutta fine, qualcuno accese il televisore e sullo schermo apparve la figura di Maria de Filippi mentre conduceva Uomini e Donne. Tutti gli esseri privi di cervello si riunirono intorno al televisore a vedere la puntata inedita, seguita a ruota dalla speciale edizione del Grande Fratello, purtroppo in quella astutissima mossa, ci rimettemmo molti compagni di classe, per lo più donne, ma vabbé.
Una volta fuori pericolo, tutti si staccarono dal proprio partner abbastanza imbarazzati, tranne House e Lucius che continuavano a discutere di chi avrebbe consolato chi.
Barry apparve davanti a noi. -Andiamo. Questo trucchetto funziona sempre. Ma sbaglio o vi stavate baciando? -
-NO! - Gridammo in coro.
Barry si strinse nelle spalle. -Muoviamoci, tutti fuori di qui. -
Tutti ci avviammo verso luscita, Lucius si fermò vicino al televisore e con una risata sinistra da sotto il mantello estrasse una videocassetta.
-Che diavolo è? - Chiesero Harry, Ron, Hermione e Draco, che si era ripreso dallo shock
-Era una altro scherzetto che avevo in mente di rifilare a Ginny il prossimo anno. - Mostrò la cassetta con sopra scritto The Ring. -Se qualcuno guarda questa cassetta morirà entro 7 giorni. - Si trattenne dal ridere in modo satanico perché sennò poteva distrarre gli zombi.
-Ma se lavessimo vista a scuola papà sarei morto anchio. - Fece notare Draco.
-Si, bé non è che poi sia questa gran perdita tutto sommato. Una bocca in meno da sfamare, un posto di lavoro in più e soprattutto una scusa per scopare in ogni stanza della casa compresa -
-Basta così papà ti prego, non voglio sentire altro. - Rabbrividì alle immagini che gli si erano presentate davanti agli occhi. Lucius portò a compimento il proprio piano e poi con passi stile Pantera Rosa si diresse in punta di piedi alluscita.
Grazie allaiuto di Barry riuscimmo finalmente ad uscire da quellinferno, dopo quellesperienza Barry andò a fare il missionario nel terzo mondo, aveva bisogno di un po di riposo dopo tutte quelle ore di gioco ad aiutare Jill.
-Muhuwahahaha. - Wesker riapparve in posa figa davanti a noi. -Siete usciti vivi, vedo con piacere. Molto bene, proprio in tempo per presentarvi il mio socio. - Si voltò. -Questo è William Birkin -
Birkin era rannicchiato in un angolo con in mano una siringa pronto a farsi in vena, Wesker appena lo vide estrasse un AK45 e cominciò a crivellarlo di colpi. -Quante volte ti ho detto di non bucarti! -
Mentre luomo cadeva riverso a terra in una pozza di sangue lui si voltò verso di noi. -Ha detto che vuole smettere e io lo aiuto. - Ci spiegò Wesker, ma mentre era distratto Birkin buttò via la siringa che aveva in mano e ne estrasse unaltra dalla tasca che si iniettò in vena.
Subito cominciò a trasformarsi. Un braccio diventò gigante e un occhio gli spuntò sulla spalla.
Wesker guardò immobile la trasformazione del socio, poi quando quello afferrò una spranga di ferro cominciò a preoccuparsi, quando gli si fece in contro, Wesker girò il culo e cominciò a correre, Birkin lo rincorse agitando il tubo.
Prima che sparissero dalla nostra vista lo sentimmo gridare.
-Lo sai di chi sei figlio tuuu? Sei il figlio di una grandissima puttanaaaahahaaa!!!! - (se avete visto il buono, il brutto e il cattivo, sappiate che lo dice allo stesso modo)
-Mmmm questa storia del tubo di ferro mi intriga. - Poi Mistica si voltò verso House. -Anche il tuo bastone mi intriga. -
House lo afferrò con entrambe le mani guardandola in cagnesco.
-Io ho una bacchetta. - Fece Silente agitandola.
-Piuttosto mi vendo -
-Mii vendo! - Gridò Piton saltellando con movimenti effemminati. -La grinta che non haii -
Quando passò di vicino a Sabretooth, quello gli piantò un pugno in testa che sentimmo male noi per lui. Il povero Piton cadde a terra con un tonfo sordo.
-Molto bene ragazzi. - Dracula si spolverò i vestiti. -Proseguiamo su. - 

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Capitolo 7
*** Colui, il quale, ello... IT ***


Colui, il quale, ello IT.

Uscimmo dalla foresta e ci ritrovammo in un paesino tranquillo pieno di villette a schiera e giardinetto davanti casa, dove i bambini giocavano o passeggiavano in bicicletta.
-Molto bene, siamo arrivati adesso a mostrarvi i mostri - Dracula non fece in tempo a terminare che un urlo lancinante ci fece sobbalzare.
-AAAAAAHHHHHHH!!!!!!! - Ron si mise le mani nei capelli indicando una bambina che passeggiava in bicicletta. -Che essere disgustosamente orribile! Si salvi chi può! - Tutti lo guardammo sconcertati.
-Non è quello il mostro di cui vi parlavo. - Fece Dracula con occhi iniettati di sangue e le vene della fronte incredibilmente in mostra.
Ron si ricompose. -Vabbé dai, però faceva paura. -
Hermione gli tirò uno scapaccione e Dracula riprese a parlare. -Uno dei primi mostri che vi voglio presentare è quello che più di tutti ha segnato linfanzia dei bambini che lo hanno visto e soprattutto lodio profondo che ogni comunità ha per i pagliacci. Ovvero IT! - Allargò una mano verso la sua destra dove cera la bambina di prima che stava pedalando sul marciapiede.
-AAAAAAAAHHHHHH!!!!! - Ron cominciò a correre avanti e indietro con le mani alzate. -Ci ucciderà tutti! Scappiamo! - Nello scappare andò a sbattere contro Piton ancora in stato semicosciente scaraventandolo a terra. Il professore si riprese e preso che ebbe il suo mestolo con cui faceva le pozioni cominciò a bastonare Ron.
Silente tentò di fermarlo. -Severus non ti sembra di esagerare? Dopotutto non ti è venuto addosso a posta. -
-Per colpa sua ho cantato per 5 pagine Renato Zero! Già sembravo una checca prima, adesso riceverò avance da Voldemort a non finire! -
Lucius aveva unespressione terrorizzata. -Ma allora il signore oscuro vuoi dire che lui -
Piton lo guardò con occhi iniettati di sangue, mentre continuava a picchiare Ron. -Solo tu non te neri accorto Lucius. Secondo te perché ti vuole sempre camminare dietro? -
Lucius si strinse nelle spalle. -Pensavo che avesse i piedi piatti. -
-E per guardarti il culo cretino!!!! -
-Quindi vuoi dire che non soffre nemmeno di svenimenti? -
-Ma no deficiente! Lo fa per farsi abbracciare! -
-E io che gli ho pagato tutte le visite mediche. - Fece incredulo, poi risollevò lo sguardo stupito. -Ma è senza naso vero? -
Piton furioso per la stupidità dellamico picchiò più forte Ron.
Il mago biondo rabbrividì e si portò una mano alla bocca, divenne verde, blu, giallo, grigio, poi tornò verde e cominciò a barcollare. -Non dirmi che allora quando buttava le posate sotto il tavolo e si chinava per raccogliere, quelle mani che sentivo non erano di mia moglie. -
Piton non ne poteva più, e neppure Ron. -Lucius ma ovvio che era lui! Come faceva tua moglie a toccarti se stava dallaltra parte di una tavolata di 15 persone? -
-Sto per sentirmi male -
Sabretooth lo afferrò per un braccio sorreggendolo.
-So cosa provi amico. Io ho letto le fan fiction che scrivono su di me. - Rabbrividì a sua volta, poi la sua espressione divenne sofferente. -Non sai che cose mi fanno fare con con con Logan. -
Lucius guardava basso, respirava affannosamente, tutti gli si facemmo vicino.
-Dai Lucius, cè di peggio. - Anche Wolverine gli si avvicinò. -Hai sentito che cosa dobbiamo sopportare io e questa testa di cazzo? -
-Signor Malfoy - Hermione era rossa come un peperone. -Non è successo niente in fondo, solo qualche palpatina. -
-Se vuoi ti racconto la barzelletta di quello che viene abbordato da un gay. - Fece il Joker, ma Lucius stava per rimettere natale del 32 e quindi per far star zitto il Joker lo pestammo come luva.
-Papà dai anche io mi devo sopportare le continue palpatine di Harry, ma mica me la prendo in codesto modo. -
Harry lo guardò indignato. -Ci mancherebbe anche che ti lamenti visto come mi cerchi. -
Lattenzione di tutti adesso era rivolta ai due maghetti. -Io non ti cerco, sei tu che mi segui, mi hai seguito perfino in bagno. -
-Tu mi hai fatto locchiolino entrando. -
-Io non ti ho fatto alcun occhiolino! -
-Mentre si giocava a Quidditch mi hai infilato le mani dappertutto. -
-Io cercavo di riprendere la mia scopa!! - Gridò Draco furioso.
-E nella foresta oscura? Chi mi chiedeva di raccogliere ogni minima idiozia da terra? Eri te. -
-Bé si lo ammetto in effetti hai un bel culo. - Fece Draco titubante.
Lucius si alzò di scatto da sedere e cominciò a menare fendenti con il bastone a Draco e Harry.
Già che erano lì, e su qualcuno si dovevano sfogare pure loro, gli dettero una mano anche Sabretooth e Wolverine. Ron si rialzò che ormai sembrava un quadro di Picasso. -Pvecchè picchiano Havvy? - Chiese con la bocca piena di denti fratturati.
-Perché lui e Draco sono ambigui, il signor Malfoy ha scoperto che Voldemort è gay, e molto probabilmente anche di essere razzista non solo verso i babbani, gli ebrei, i negri, i cinesi, gli albanesi, i rumeni, gli elfi, le fate, i centauri, le sirene, gli hobbit, i comunisti e Berlusconi, ma anche verso i gay. -
Ron annuì, poi si rivolse nuovamente ad Hermione. -Non ho capito. - Hermione prese il mestolo di Piton. -Posso professore? -
-Certo signorina Granger. Faccia come se fosse suo. -
Hermione cominciò a picchiare Ron.
Dracula tossì e tutti si fermarono per riportare nuovamente lattenzione su di lui.
Lucius si sistemò i capelli. -Fai che sia solo un momento adolescenziale o dopo a casa finiamo di fare i conti. -
Draco si rialzò tutto dolorante. -Non sono gay papà me ne guarderei bene. - Poi si voltò verso Harry.
-Tra noi non può funzionare. -
-Ci credo, siamo etero. - Fece Harry con una stretta di spalle.
-Tornando a noi - Dracula indicò la bambina che si era fermata davanti casa.
-AAAAAAHHHHH!!!! -
-Qualcuno per cortesia lo fa stare zitto o lo devo impalare una volta per tutte?! -
Spider Man tirò la ragnatela in bocca a Ron che si zittì.
Dracula si massaggiò una tempia, incredibile a dirsi, ma gli ribolliva il sangue nelle vene.
Fuori nel cortile cerano i panni stesi ad asciugare, in mezzo ai lenzuoli bianchi che svolazzavano la bimba vide una strana figura. -Ciao. - La salutò linquietante individuo.
-Ciao. - Rispose la bimba.
Lindividuo cominciò ad avvicinarsi senza dire altro. Era alto, secco, vecchio e vestito tutto di nero, tranne che per il colletto bianco.
-E quello IT? - Chiedemmo noi.
-Perché si è vestito da prete? - Chiese Sabretooth.
-Ma è ovvio, vuole fare uno scherzo da prete. - Disse House.
Sabretooth gli mise una mano sulla spalla. -Senti un po dottore io codesto bastone lo sai dove te lo metto? - House sbiancò.
-Dopo anche a me? Dopo anche a me? - Chiese Mistica.
-No, quello non è IT. - Dracula sospirò rassegnato. -Faccio in un attimo aspettatemi qui. - Dracula si avviò verso il prete che si avvicinava alla bimba, gli afferrò il braccio. -Senti un po’… - Cominciò Dracula guardandolo male. -Conosci la legge no? -
Il prete abbassò lo sguardo mogio mogio e Dracula lo trascinò via ignaro delle urla delluomo che tentava di frenarne lavanzata.
-Con voi preti, non so più come fare sto finendo i pali e voi continuate a rompere le palle da domani pali di doppie dimensioni e a tacche di metallo spesse 30 cm. -
-NOOOOOOO!!!! -
Dracula tornò spolverandosi le mani. -Quello è IT - Puntò il dito contro un pagliaccio dai capelli rossi che spuntava da un cespuglio. -Se nè andato il prete? - Chiese.
-Si, lo ha portato via Dracula 5 secondi fa. - Rispose la bambina.
IT uscì dal cespuglio dal quale spuntava solo la testa. -Meno male, mi fanno unimpressione - Si aggiustò il naso rosso sul viso. -Comunque ci sono i ragazzi in gita, vediamo di farlo bene. Ciao. -
-Ciao. - Rispose la bambina.
-AAAAAAAHHHHH!!!! - Non cè bisogno ovviamente di dirvi chi aveva urlato vero?
-Scappa pagliaccio finché sei in tempo! Ci ucciderà tuttiiiii!!!! -
IT pensando che fosse tornato il prete si rituffò con capriola dietro il cespuglio.
La bimba prese la bicicletta e la lanciò contro Ron che centrato in piena testa venne scaraventato a 3 metri di distanza da noi e perse finalmente i sensi.
IT si riaffacciò. -Cè il prete? -
-E che palle! Vuoi venire fuori si o no? Io cho da fare! Devo farmi pugnalare anche da Jason, devo sognare Nightmare, trasferirmi nella casa infestata dai fantasmi, guardare una videocassetta dalla quale esce fuori una tizia e stasera devo fare la messa spiritica con i miei amici. -
IT uscì riaggiustandosi il vestito. -Va bene, allora saltiamo i preliminari. Ti salto subito addosso. -
Dalla porta uscì un omaccione grasso, peloso e sudato. -Brutto pervertito ti ho beccato. - Aveva in mano un fucile a canne mozze e cominciò a sparare verso IT il quale si nascose dietro il cespuglio, poi accortosi che il cespuglio non fermava i proiettili se la dette a gambe.
-Signore, lei ha frainteso, non era saltare addosso in quel senso. -
-Ora te lo do io il senso depravato! -
-Volevo solo mangiarmela! -
-Credi che sia scemo? Perché non rileggi le righe? Allora saltiamo i preliminari. Ti salto subito addosso. Ma io ti sfracasso la capa. -
-Aiutooooo!!!! -
Tutti guardammo Dracula, che si strinse nelle spalle. -Che ci volete fare, è un mostro vecchio, adesso cè molta più malizia di un tempo e lui non riesce ad adeguarsi. -

Nella stessa cittadina un bimbo stava facendo correre una barchetta nello scarico delle fogne, quando ovviamente quella barchetta finì dentro ad una fogna. Il bimbo si chinò, ma al posto della barchetta vide la faccia di un pagliaccio che gli sorrise.
-Ammazza che brutto. - Fece il bambino.
-Bello te. - Rispose IT già incavolato.
-Cazzo vuoi? - Gli chiese il bambino.
-Modera i termini soldo di cacio. Io sono il mostro, quindi dimostrati spaventato. -
-Si, si, vabbé. Ridamme la barchetta. -
IT lo guardò in malo modo. -Perché non vieni quaggiù con noi? Ci divertiamo. Ci sono i palloncini -
-Ma che sei scemo? Fai una festa nelle fogne? Ma chi te ce viene? -
-E invece siamo in tanti e ci divertiamo un sacco. Tié. -
-Si, e io credo a un burino vestito da Platinette. -
Al che IT cominciò ad avere un diavolo per capello. Meno male che ne aveva pochi di capelli.
-Senti Georgie, lì cè il capo, ha portato i ragazzi in gita. Vedi di fare per bene e rispetta il copione. -
-Si, si, mò che palle che fai venì però. Che vecchio palloso che sei aò. -
IT digrignò i denti.
-Comunque. Lo hai già detto che ci sono i palloncini? -
-Si. -
-E galleggiano? -
-Si, galleggiano tutti -
-Non è che ci voglia Einstein. -
IT si mise le mani nei capelli. -Georgie fai a modo. -
-Si, vabbé ma anche te dici delle cretinate assurde. Aò ce credo che nun fai più paura manco ai bimbi in carrozzella. -
-Io faccio tantissima paura!!!! - Sinalberò il mostro.
-Si, ma credece convinto burino. -
-Insomma vogliamo andare avanti?! - Punto sul vivo IT si era impermalito.
-Si, si, fa un po come te pare. -
-Mh. E anche tu Georgie se vieni quaggiù galleggerai - Disse con voce roca per far più paura.
-Aò ma sei lezzo de brutto. Galleggi nelle fogne? -
IT cominciò a battere le craniate contro il muro.
-Comunque mò dovresti ridere in modo sadico. -
IT si ricompose e si sforzò di rientrare nella parte, poi rise mettendo in mostra dei denti appuntiti.
-Aò ma che schifo, bada che denti gialli che cha sto burino. Fuma, fuma, poi lo vedi come te conci? -
-E che palle sembri mia madre. -
-Chi era un triceratopo? -
IT ricominciò a sbattere ghignate contro il muro.
-Aò, stai manzo che abbiamo finito dai. Faccio lurlo spaventato e poi tutti crederanno che mhai staccato un braccio. -
-Ecco bravo così poi te ne vai -
Georgie gridò talmente forte che per lo spavento IT fece un salto e batté la testa contro il soffitto.
Quando riaprì gli occhi era sdraiato sullasfalto e noi lo stavamo guardando incuriositi.
IT si rialzò massaggiandosi la testa dolorante. -Salve ragazzi io sono IT, sono un po il capostipite dei mostri di questo genere. -
-Lo dicevo io che eri vecchio. - Si sentì gridare Georigie.
IT tentò di non dare peso alla cosa. -Comunque io posso prendere le sembianze di tutto quello che più vi spaventa. -
-Sei un molliccio? - Chiese Hermione.
-Molliccio sarà tuo padre. - Ribatté il mostro punto sullorgoglio. -Ma guarda questa. Sarò vecchio ma ho tutto solido come una roccia. -
-Si mo ce crediamo. -
-Georgie ma perché non vai a rompere le palle a Nightmare? - Dopodiché tornò a guardarci.
-Molto bene vi farò da guida nel mondo degli assassini. -

Gli Assassini.

IT ci portò davanti a quello che un tempo poteva essere un ospedale. -Il primo assassino che vi vado a presentare è anche un mio carissimo amico. - Puntò il dito verso lospedale che ormai cadeva a pezzi.
-Ecco a voi Nightmare! - Non apparve nessuno.
IT tossicchiò imbarazzato, poi gridò più forte. -Ecco a voi Nightmare!!!!! -
Niente manco questa volta.
Per salvarsi un minimo la reputazione cominciò a fare trucchetti di magia, ma la colomba venne sbranata da Toad, gli anelli intrecciati rubati da Gollum che scomparve rincorso da degli hobbit, le carte vennero fatte esplodere da Gambit, e il fazzoletto usato per soffiarsi il naso da Silente, ma quando tutto sembrava perduto e anche lultimo coniglio uscito dal cappello era stato mangiato da Sabretooth, una poliziotta in motocicletta sbandò mentre si controllava il trucco allo specchietto, cadde e ci prese in pieno buttandoci giù come dei birilli al bouling, una nube nera calò su di noi, facendo tutto buio.
Quello che segue è tratto dalle testimonianze dei sopravvissuti di coloro che hanno partecipato a quello che potremmo definire lincubo. O anche detto brutto sogno. O anche chiamato ciò che succede quando mangi pesante. Ma i più coraggiosi si rifanno a lui con il nome di: ma maremma impestata non potevo sognare un orgia sul tappeto rosso di Holliwood, invece di sta roba qui che poi una volta svegliato/a non riesco più a dormire perché mi ha fatto paura e ho anche bagnato il materasso e domani chi lo dice alla mamma?
Gli amici però lo possono chiamare Night, e infatti vanno sempre a ballarci insieme. I conoscenti solo Mare, e non lo vogliono mai cambiare, infatti tutti gli anni gli cantano: Per questanno, non cambiare, stessa spiaggia stesso mare, per poterti rivedere etc, etc e questo spiega anche perché il tizio in questione abbia dei problemi di controllo dei nervi. Ma se non siete né amici, né conoscenti, né coraggiosi, né il suo cane, né il macellaio dietro langolo, allora potete chiamarlo Nightmare.

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Capitolo 8
*** L'incubo: Testimonianze e Capitolo 1 ***


Prologo: Testimonianze

Dalle memorie di Lucius Malfoy, alias Lucius, alias signor Malfoy, alias il padre di Draco, alias quel mezzo travestito platinato.

E sempre bello svegliarsi alla Malfoy Manor, con il sole che filtra dalle finestre, gli uccellini che cantano, gli elfi domestici che si lamentano. A proposito dovè un elfo domestico che gli pianto un calcio per cominciare bene la giornata?
Mi alzo indossando una vestaglia verde e nera e chiamo a gran voce un elfo domestico. Muoio dalla voglia di tirargli un calcio. Se non lo faccio come posso cominciare bene la giornata?
Non arriva nessuno. In mancanza di Dobby, pace all’anima sua, dovrò picchiarne un altro a mia scelta.
-Tiny vieni immediatamente a farti prendere a calci. Che stai facendo?! - Adirato come non mai apro la porta della mia camera da letto e -AAAAhhhhhhh!!!! -
Davanti a me cè un gigante che sembra la versione cattiva di Frankestein, vestito come un contadino e con un grembiule da macellaio.
-Sei tu che volevi prendermi a calci? -
E questo gigante si chiamerebbe Tiny? Hanno il senso dellumorismo in famiglia.
Sorrido come un ebete mentre quello comincia a farsi scricchiolare le dita come Kenshiro.
-Non sia mai che io faccia una cosa tanto meschina - Alzo le mani in segno di resa. -Volevo solamente augurarti la buona giornata benevolo omone. - Sto tremando come una liceale, lo ammetto ma questo tizio sta perfino sbavando vuoi vedere che mi vuole mangiare? E poi perché ha una accetta in mano?
Richiudo la porta con un tonfo e mi affaccio alla finestra. Deve essere opera di Cissy. Ne sono sicuro.
Non la vedo in giardino però.
Respiro a fondo cercando di ridarmi un contegno, il gigante ancora non è entrato. Evidentemente ha capito che cera stato un malinteso. Mi siedo davanti alla toeletta per spazzolarmi i miei bellissimi, limpidi e setosi capelli
-AAAAAAHHHHHH!!!!!!! -
Non è possibile. Non può essere. Non ci credo.
Sono calvo! La mia testa è lucida come una palla da biliardo!
E un incubo!

Svolgimento: Nightmare
Capitolo 1.

Una splendida giornata di merda nei boschi.

Logan si risvegliò di soprassalto, era in mezzo al bosco, si guardò attorno sconcertato non capendo dove si trovasse o il perché.
-Ti sei svegliato. - Una voce odiosa appartenente a Ciclope lo fece voltare alla sua destra.
-Ciclope ma dove siamo? -
Quello si strinse nelle spalle. -Non lo so. In mezzo al bosco credo. -
-Che astuzia. -
-Non vedo un accidente con questi occhiali. - Se li tolse prima di afferrare il senso dello sbracciare di Logan e dellurlare: -No, non farlo! -
Il raggio ottico colpì in piena pancia il mutante aprendogli un buco.
-Oooops. - Si rimise subito gli occhiali.
Logan lo guardò male. -Ringrazia il Signore che non è un danno permanente. -
In quel mentre arrivarono Jean e Tempesta. -Ragazzi ci siete anche voi?! - Li guardarono preoccupate.
-Ma che state facendo? -
-Ho aperto un buco a Logan. - Rispose Ciclope tutto fiero di se.
In quel mentre dal bosco videro arrivare 3 ragazzini vestiti in modo bizzarro e un tizio con ritti capelli bianchi sulla testa e una benda sullocchio.
-Presto, il villaggio della foglia è sotto attacco. - Disse il tizio con i capelli ritti.
-Vinciamo ed eleggetemi Hokage! - Gridò il bambino con i capelli biondi e a punta.
-Moriremo tutti! Moriremo tuttiiii!!!! - La bambina dai capelli rosa cominciò a correre avanti e in dietro gridando come una ossessa.
Il bambino dai capelli neri che sembrava avere un nido di uccelli in testa rimase silenzioso e impassibile.
-Presto, dobbiamo aiutarli! - Poi si rivolse agli X-Men lì presenti. -Aprite i chakra presto. -
Jean si portò una mano alla bocca. -Ma cosa mi dici mai? - Disse fingendosi sdegnata.
Wolverine sguainò gli artigli. -Se ti avvicini te li apro io i chakra, 12 per lesattezza, tutti sulla tua testa da maniaco pervertito. -
Tempesta richiamò a se le forze del cielo. -Già un uomo che se ne va in giro tra i boschi con dei bambini è equivoco, poi te ne esci fuori con questi discorsi Beccati questo
maniaco. - Lo fulminò all
istante rendendolo un pupazzo di carta carbone.
Ciclope nel frattempo si tolse gli occhiali. -Subito! - Non vedendo niente ovviamente sfrittellò gli altri 3 bambini.
-Ciclope! - Gridarono allunisono gli altri.
-Scusate. - Disse lui stringendosi nelle spalle.-Ma lui aveva detto di aprire i chakra. -
Ripresero il cammino, cercando una via duscita, poi grazie ai sensi super sviluppati Logan captò delle frasi. -Cè qualcuno. - Sincamminò verso quella direzione, fino a che non videro una tenda da campeggio. Logan ci appoggiò lorecchio e sentì una richiesta daiuto. Aprì la tenda e vide al suo interno una ragazza posizionata davanti ad una telecamera che raccontava che si erano persi e che qualcuno gli voleva ammazzare, le gocciolava il naso peggio di un rubinetto rotto e piangeva senza ritegno colando tutto il trucco facendola somigliare al quadro di Munch, l'Urlo. -Scusa -
Quella lanciò un urlo lancinante, altri 2 ragazzi giunsero da loro.
-Chi siete voi?! - Gridarono.
-Calmatevi. Ci siamo persi nel bosco, e stiamo cercando una via duscita. - Disse Jean alzando le mani davanti al petto. -Che cosa vi è successo? -
-Cè una strega nel bosco! Noi siamo venuti per ricostruire la sua storia, per filmarla, ma ci siamo persi e quella ci sta uccidendo uno dopo laltro. - La ragazza si buttò ai piedi di Ciclope afferrandogli una gamba. -E terribile! - Continuò quella. -Ci ucciderà tutti! -
-Si, si, è molto interessante. Ma noi dovremmo -
Tra gli alberi scricchiolò un ramo secco, poi dei rumori come di arbusti che vengono spostati, i 3 ragazzi con la telecamera cominciarono ad urlare e scapparono tra gli alberi con le mani alzate.
-E la strega! Fuggite! Moriremo tuttiiiiiiii!!!!! -
I 4 X-Men rimasero in attesa di vedere la famigerata strega, quando dal bosco apparve un cacciatore.
-Salve. - Fece quello alzando una mano in segno di saluto.
-Buongiorno. - Dissero i 4 allunisono.
-Preso niente? - Sinformò subito Logan.
Il cacciatore si strinse nelle spalle. -Guarda sinceramente dovevo ammazzare una ragazza, ma quella bé mi ha persuaso a non ucciderla, e adesso devo trovare un animale per estrargli il cuore e portarlo alla sua matrigna, per farla franca. -
-Che prode è stato a mettersi contro una donna potente per una fanciulla. E rimasto commosso dalla sua innocenza danimo, dalla sua bontà e gentilezza? - Disse Tempesta.
Il cacciatore si guardò attorno vagamente imbarazzato. -Si certo ovvio innocenza bontà e gentilezza-
-Ha la bottega aperta. - Gli fece notare Jean.
Il cacciatore si chiuse la zip con un sorrisetto tirato.
-Ci siamo persi. - Disse Logan. -Come facciamo ad uscire di qui? -
Il cacciatore ci pensò un po su. -Bé la strada è da quella parte, ma se trovate una casa, state attenti a non aprire quel cancello, non aprite quella porta e per lamor di Dio se entrate aprite le finestre. -
-Voleva dire, non aprite le finestre. - Disse Tempesta.
-No, no, apritele, cè un puzzo in quella casa da far perdere lolfatto, vedrai nessuno apre mai niente. -
-Ha del rossetto sulla camicia. - Disse Jean indicando il cacciatore.
Quello si affrettò a pulire il colletto. -Avete visto un animale per strappargli il cuore? -
-No, solo 3 ragazzi pazzoidi che vedevano in ogni arbusto una strega. -
Il cacciatore si strinse nelle spalle. -Vabbé vorrà dire che andrò a sparare alla mamma di Bambi, come al solito. - Salutò e si allontanò.
I 4 ripresero il cammino, fino a che non giunsero davanti ad un cartello in legno, semidistrutto con su scritto Welcome to faboulous Camp Crystal Lake
-Meno male, un campeggio, ci sarà qualcuno a cui chiedere indicazioni. - Disse Jean tutta contenta.
Appena fecero qualche passo allinterno del campeggio Logan si bloccò allistante allungando un braccio per bloccare i 3 compagni. -Non sentite qualcosa di strano? -
-Io sento delle voci. - Disse Jean.
-Tu senti sempre delle voci Jean. - La rimproverò Tempesta. -Per questo tutti dicono che sei pazza. -
-Io non sono pazza! - Jean si voltò verso un arbusto. -Dottor Petrelli glie lo dica lei. - Si voltò nuovamente verso i suoi compagni. -Sentito il dottor Petrelli? -
Tempesta e Logan si lanciarono uno sguardo stupito, poi anche Tempsta cominciò a sentire ciò che intendeva Logan, un odore come di carne bruciata era nellaria, poi tendendo bene gli orecchi si potevano sentire dei rumori, come degli schiamazzi.
Si avvicinarono alla fonte di tutto e Logan non poté fare a meno di rimanere terrorizzato da quello che gli si parava davanti agli occhi. -O mio Dio no! - Sbraitò mettendosi le mani nei capelli. -Siamo finiti in mezzo ad una festa di liceali americani. Cosa ci può essere di peggio? -
Un branco di ragazzi ballavano seminudi, facevano il bagno nel lago, o cuocevano gli hamburger sulla griglia o facevano qualsiasi altra cosa faccia un teenager americano ad una festa secondo i film americani.
-Cosa facciamo adesso? - Chiese Tempesta preoccupata.
-Il cacciatore ha detto che la strada era da quella parte, dobbiamo attraversare il territorio della festa per ritrovare gli altri. Pertanto in qualità di capo degli X-Men dico di imbucarci! -
Ciclope si avviò di passo deciso, ma siccome non vedeva niente picchiò contro un ramo che lo fece scivolare e finire in mezzo ad un cespuglio di rovi.
-Prevedo una giornata veramente infernale. - Poi Jean si voltò verso una pigna per terra.
-Come dice dottor Petrelli? Anche secondo lei? No, non conosco il film un tranquillo weekend di terrore. Ma che vuol dire scusi? - Poi Jean si avvicinò allorecchio di Tempesta, mentre Logan aiutava Ciclope ad uscire di li. -Ororo mi sa che il dottor Petrelli sta andando fuori di testa. -

 

 

 

Piccole spiegazioni: Tiny, il gigante che Lucius si trova davanti anziché l’elfo domestico è in realtà il personaggio di un film horror di nome la Casa dei 1000 corpi. Per rendervi l’idea del tipo sappiate che somiglia vagamente a Faccia di Cuoi di Non aprite quella porta.

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Capitolo 9
*** Capitolo 2: L'autostoppista, l'albergatore e la macchina infernale ***


Capitolo 2:
Lautostoppista, lalbergatore e la macchina infernale.

Harry si risvegliò completamente fradicio di sudore, si guardò attorno sconcertato, era in una macchina, con lui nei sedili posteriori cera Ron, sul sedile del passeggero davanti Hermione e alla guida Draco.
Erano ancora tutti addormentati, colto dal terrore Harry gridò come un ossesso. -Brutto imbecille ti sei addormentato alla guida! - Tutti si svegliarono, anche Draco riprendendo il controllo dellauto. Tutti farfugliarono qualcosa di incomprensibile e divennero ancora più scioccati quando si accorsero di essere maggiorenni.
-Ma e la gita? -
-Non è che ci siamo persi quel gran ché. - Fece notare Harry pulendosi gli occhiali.
-Ma dove stiamo andando? - Chiese Hermione.
-Di certo non ci possiamo perdere. - Le fece notare Draco. -La strada è tutta dritta. -
In effetti erano in uno strato di strada diritto come un fuso, intorno a loro il deserto si estendeva per miglia e miglia.
Dopo ore di viaggio
-Ci siamo persi. - Disse ad un tratto Hermione.
-No. - Ribatté Draco guidando.
-Invece si, e questo perché non ti sei voluto fermare a chiedere indicazioni a quellautostoppista sul ciglio della strada. -
-Non è colpa mia, lo sfregiato diceva che era pericoloso. -
-Possibile che tiri sempre in ballo me? Sei tu che stai guidando. E poi non sapendo dove stiamo andando una direzione vale laltra no? -
-Guardate un minimarket. - Gridò Ron.
-Non mi sembra il caso di fermarci. - Fece notare Hermione.
-Ma io ho fame. - Piagnucolò Ron.
-Io devo prendere un caffè, sennò non ce la faccio a guidare. -
-Posso guidare io. - Si propose Harry.
-Piuttosto la morte! -
-Ci possiamo tenere svegli. Cantiamo una canzone dai! - Gridò tutta contenta Hermione battendo le mani insieme.
Tre secondi dopo lauto era parcheggiata nel parcheggio desertico del mini market e i 4 ragazzi erano allinterno del negozio a fare rifornimento di snack e bibite energetiche.
Mentre stavano per uscire arrivò un uomo completamente fradicio dalla testa ai piedi per via di un acquazzone, con un giubbotto di pelle, capelli castani e piccoli occhi chiari. Non faticarono a riconoscere lautostoppista a cui non si erano voluti fermare a chiedere indicazioni.
-Salve. - E un tuono squarciò il cielo. -Mi si è fermata lauto. Potreste darmi un passaggio? -
I 4 lo osservarono attentamente.
-Noi andiamo a Diagon Halley. - Disse subito Ron.
-Ma che coincidenza. Anchio. -
-Lei signore per caso è un mago? - Volle sapere Hermione che non la convinceva lindividuo.
-Certamente. - Rispose quello con un sorriso. -Come faccio sparire le persone io, non ci riesce nessuno. Ve lo posso garantire. -
Hermione guardò sconvolta i suoi amici, Harry si guardava attorno cercando una via alternativa, Draco sembrava sul punto di mettersi a piangere, Ron siccome non aveva capito niente sembrava molto allegro.
-Forte, allora venga con noi - Si bloccò vedendo che la mano destra delluomo grondava sangue. -Oh, ma lei è ferito. -
Luomo si guardò la mano, poi sorridendo estrasse da sotto la giacca un machete delle dimensioni di una spada di Final Fantasy, tutto insanguinato e con dei brandelli di carne ancora attaccati.
-Si, mi sono ferito con questo mentre mi tagliavo le unghie. - Un altro fulmine squarciò il cielo.
-Ron. - Lo chiamò a bassa voce Harry afferrandolo per un braccio. -Andiamocene. -
-Aspettate un attimo, non lo accompagniamo? Poverino è rimasto a piedi. -
Luomo sorrise agli altri 3. Draco che ormai era troppo tardi per rifiutare alzò un dito. -Ci scusa solo un attimo? - Portarono fuori Ron e cominciarono a pestarlo come luva. Quando ebbero finito, rimontarono in macchina, con lautostoppista.
Mentre lauto di Draco procedeva lungo la strada lautostoppista seduto al suo fianco stava giocherellando con il coltello, rendendo tutti ancora più nervosi.
-Allora da dove vieni? - Chiese Ron, in vena di conversazioni.
-Un po ovunque. - Rispose quello.
-Che cosa fai? -
-Qualsiasi cosa. -
-Come ti chiami? -
-In qualsiasi modo. -
-Posso chiamarti Ermenegiovangoalbertrubaldo? -
Tutti si voltarono verso il rosso increduli.
-No. - Rispose secco lautostoppista.
-Allora come ti devo chiamare? -
-Non mi chiamare! - Brontolò.
-Ma se dovessi affogare e tu mi dovessi salvare come faccio a chiamarti? -
-Siamo in mezzo al deserto! Dove vuoi affogare?! - Sbraitò incavolato nero.
-Scemo sta piovendo. Potremmo affogare ovunque. -
Lautostoppista si voltò incredulo verso Draco che gli lanciò unocchiata compassionevole.
-Ma è sempre così? - Chiese.
-No, a volte è peggio. - Rispose Harry.
-Sei sposato? - Continuò Ron.
-No. -
-Hai la fede. -
-Per far si che la gente si fidi di me. -
-Perché non si dovrebbe fidare di te? -
-No. -
-Perché? -
-Perché gli ammazzo. -
-Perché? -
-Perché mi fanno saltare i nervi. -
-Perché? -
-Perché non stanno mai zitti! - Ormai luomo aveva i nervi a fior di pelle.
-Guarda anchio non sopporto quelli che cominciano a parlare e parlano e parlano, e non cè mai verso di fargli stare zitti. Posso chiamarti Dick? -
-No. -
-Frick? -
-NO! -
-Fai proprio bene a non dare confidenza agli estranei, sennò poi quelli ti si attaccano addosso e non la finiscono più con le domande. -
-Basta mi hai stufato! -
-Cè lo stufato? - Ron non fece in tempo a leccarsi i baffi che lautostoppista lo afferrò per i capelli e gli mise il coltello sotto gli occhi.
-Adesso biondino se non vuoi che faccia fare una brutta fine al tuo amico, dì solo due paroline -
Draco si mise a ridere, Harry e Hermione avevano cominciato ad urlare: -Ammazzalo! Ammazzalo! -
Ron che non aveva capito niente come di consuetudine stava ancora immaginandosi lo stufato.
-Va bene, cambio vittima. - Lasciò Ron e prese Hermione. -Adesso se non vuoi che lammazzi devi dirmi: io voglio morire. -
Draco lo guardò spaventato. -Perché? -
-Sennò lammazzo. -
-E se lo dico? -
-Ammazzo te. -
-Una terza opzione? -
-Non cè una terza opzione! - Urlò sullorlo di una crisi isterica.
-Così non vale, se cè la busta numero 1 e la numero 2, ci deve essere anche la numero 3. -
-E chi lo dice? -
-Ma Mike Buongiorno ovviamente. -
Lautostoppista sospirò esausto, nessuna vittima gli aveva corroso mai i nervi in quel modo in 30 anni di onorata carriera. -Va bene, la terza opzione è che vi ammazzo tutti. -
Draco deglutì a vuoto. -Visto che cera? -
-Allora cosa hai deciso? -
-Scegli la 2. - Fece Hermione.
-Scegli la 3. - Disse Ron.
Draco sudava freddo. -Chiedo la telefonata a casa. -
Lautostoppista non ne poteva più. -Insomma ti vuoi decidere? Non posso mica passare tutto il giorno con voi io. Ci sono altre vittime da uccidere. -
-Harry tu che dici? -
-Se io fossi al tuo posto direi la 1. -
-Dì che vuoi morire o la uccido. -
Draco alzò le mani. -Va bene, calmo, stiamo calmi. - Nel fare quel gesto però lasciò il volante, la macchina sbandò e andò a ribaltarsi fuori strada.
Dopo un primo momento di paura, i 4 maghetti uscirono fuori dal rottame, dellautostoppista nessuna traccia.
-Dovè andato? - Gridò Hermione impaurita.
-La mia macchina! - Draco era sconvolto.
-Non può essere andato lontano. - Ron si guardava attorno.
-La mia macchinina! -
-Sarà ferito, o magari morto. - Harry si massaggiava una spalla dolorante.
-La mia povera macchinina! - Draco era distrutto dal dolore.
-Comunque sia, andiamocene di qui. Se è ancora vivo sarà furioso, e se è morto io non voglio essere indagata per un omicidio colposo. -
-La mia macchininaaaaaa! -
Ron ed Harry presero Draco ed insieme con Hermione si avviarono lungo la strada.
-Hey, potremmo fare lautostop e non appena qualcuno si ferma lo aggrediamo e gli rubiamo la macchina. -
Tutti lo guardarono poco convinti.
-No, avete ragione, solo dei rincoglioniti darebbero un passaggio ad un estraneo. -
-Appunto. - Dissero scettici Harry e Hermione.
-La mia macchinaaaaaa! -
Camminando, camminando, i nostri eroi giunsero ad un motel sulla strada, dietro al motel cera un cimitero, e sulla sinistra una grossa casa vecchia e lugubre.
-Fermiamoci per stanotte, e domani mattina riprenderemo il cammino con il sole. - Harry si avviò alla reception dove un uomo alto e moro con gli occhi dilatati lo guardò con sguardo da pazzo.
-Buonasera. Vorremmo prendere una stanza. -
-La numero 17. - Disse lalbergatore.
-Ma non ci chiede quanto abbiamo intenzione di rimanere? - Chiese Harry.
-Sono sicuro il tempo necessario per riposare in pace. - E un fulmine squarciò il cielo.
Poco convinti presero le chiavi e si diressero nella stanza numero 17.
-Vado a farmi una doccia. - Disse Hermione dirigendosi in bagno.
-Era tanto bellina, la mia macchinina! -
Mentre la giovane strega era sotto al doccia, sentirono bussare alla porta. Ron andò ad aprire e si ritrovò davanti lalbergatore vestito da donna, con tanto di parrucca grigia
sulla testa.

I due si guardarono per qualche istante, poi Ron si voltò verso Harry.
-Harry, abbiamo per caso ordinato un trans? -
Harry lo guardò sconcertato.
-Non sono un trans imbecille. - Ribatté lalbergatore. -Sono la madre dellalbergatore. -
-Ah, signora, ma lo sa che assomiglia tantissimo a suo figlio? -
-Si, me lo dicono tutti. -
-Avete la stessa altezza, gli stessi, occhi, gli stessi capelli, lo stesso naso, gli stessi lineamenti, la stessa corporatura, ma lo sa che lei sembra suo figlio vestito da donna? -
Silenzio per qualche secondo.
-Si me lo dicono in tanti. -
Ron finalmente lo fece entrare, Harry e Draco lo guardarono con un sopracciglio alzato.
-Come mai lalbergatore si è vestito da donna? - Chiese Draco.
-E la madre dellalbergatore. - Spiegò Ron in modo saccente.
-Imbecille, ma non lo vedi che è un uomo? - Harry sorrideva divertito.
-Si, lo dicevano anche di Platinette. -
Draco sollevò un sopracciglio. -Ron, Platinette è un uomo. -
-Ma se si chiama Platinette. -
-Ma sei cieco? E evidente che è un uomo! - Gridò Harry in man forte a Draco.
Mentre loro discutevano lalbergatore si diresse quatto quatto in bagno, osservò per qualche istante la sagoma di Hermione dietro la tenda della doccia, prese un coltello da cucina e si avviò pian pianino verso di lei.
-Draco, sveglia! Se Platinette è un uomo, allora lo è anche tuo padre. -
Draco lo guardò battendo qualche secondo le palpebre. -Certo che mio padre è un uomo. -
-Ma se ha i capelli lunghi. -
-Anche Silente ha i capelli lunghi. - Fece Harry.
-Ma lui ha la barba. -
Lalbergatore alzò il pugnale, ma prima di poter colpire inciampò su una saponetta per terra e volò a terra con un tonfo sordo.
-Allora Piton? - Chiese Ron.
Harry e Draco si guardarono massaggiandosi il mento pensierosi. -Già che cosè Piton? - Chiesero allunisono riflettendo.
Lalbergatore dolorante come dopo un incontro di box con Mohamed Alì, si rialzò sempre con il coltello in mano, scostò la tenda e cercò di pugnalare Hermione.
Tuttavia nel cadere il coltello si era conficcato nella saponetta, e invece che accoltellarla le insaponò solo la schiena.
Hermione si voltò cominciando ad urlare in modo isterico.
Tentò una reazione afferrando la sistola e tirandogli lacqua addosso, facendogli una bella lavata di capo. Quello arretrò spiazzato e scivolò dentro una vasca da bagno piena di acqua sporca e con lo scarico intasato da dei lunghi capelli neri.
Lalbergatore cominciò ad agitarsi non riuscendo a venirne fuori lottando con lanima di un bambino giapponese che lo teneva immerso nella vasca.
Hermione si vestì e tornò nella stanza, dove i suoi compagni stavano ancora pensando alla sessualità di Piton.
-Quel pazzo ha tentato di uccidermi! - Con quellurlo monopolizzò lattenzione degli amici.
-Hermione. - Harry lafferrò per le spalle. -Adesso calmati, rimani concentrata. Ma secondo te Piton è un uomo o si sente un po donna? -
Hermione era doppiamente sconvolta.
Dalla porta entrò lautostoppista tutto bagnato e sporco di sangue. -Ma chi cazzo te lha data la patente?! - Gridò in direzione di Draco.
-In realtà non ce lho. - Fece quello stringendosi nelle spalle.
Lautostoppista tirò fuori il coltello, quando dal bagno uscì una donna giapponese tutta bianca che camminava a 4 zampe e a scatti, come se avesse lartrite e ruttava in continuazione.
-Ma che schifo! - Gridarono tutti sdegnati.
-Ma chi è quella? - Per la paura i 4 maghi si nascosero dietro lautostoppista.
In quel mentre dal bagno uscì fuori lalbergatore, tutto bagnato, vestito da donna e con in testa una matassa di capelli neri.
Lautostoppista sgranò gli occhi spaventato. -Perché cè un trans in camera vostra?! - Gridò.
-Cè una specie di zombie che gocciola rutta e rotola, e te ti spaventi per un trans? - Chiese Hermione.
-A me fa più paura il trans. -
-Io non sono un trans. Sono la mamma dellalbergatore. - Spiegò lalbergatore.
-Pure schizofrenico lo avete preso. -
-Andiamocene di qui! - I 4 maghi se la dettero a gambe ed uscirono dalla stanza, si guardarono sconvolti attorno e videro una macchina parcheggiata nel cortile. Stranamente era aperta, senza chiedersi nientaltro entrarono velocemente nellabitacolo.
-Presto Draco, andiamocene di qui! - Gridò Harry.
-Non ci sono le chiavi! - Urlò il biondo.
In quel mentre le portiere dellauto si chiusero, la macchina si mise in moto e senza che nessuno gli impartisse alcun ordine partì a tutta velocità.
-Ma questo è un incubo! - Gridarono allunisono mentre la macchina sfrecciava a folle velocità sullautostrada riportando sulla targa non un numero, ma un nome: CHRISTINE.

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Capitolo 10
*** Capitoli 3 e 4 ***


Capitolo 3:
Non aprite quella porta, porca miseria. Ma che ve lo dico a fare?

Fecero tutti quanti un profondo respiro e simbucarono nel campeggio.
Un urlo lancinante per un attimo fece fermare tutti i presenti, dal lago uscì una ragazza in bikini che si teneva la pancia, protendendo le mani verso i ragazzi fermi immobili rivelando un taglio trasversale lungo la pancia, mani e pancia erano coperte di rosso per via del sangue. -Aiutatemi. - Detto questo stramazzò al suolo morta. I ragazzi la osservarono per qualche secondo e poi ripresero a fare quello che stavano facendo.
-Logan! - Lo richiamò Ciclope. -Qualcuno sta uccidendo i ragazzi uno dopo laltro, nellombra. -
-Nellombra? - Jean puntò il dito verso un energumeno alto 2 metri e passa, vestito con vestiti logori, bagnati e puzzolenti, con in mano un macete che avrebbe fatto invidia al coltello di Rambo, il tutto corredato da una maschera da hokey in faccia. -Come fa quel tizio a passare inosservato? Qualcuno me lo sa spiegare? - Il tizio con la maschera da hokey girava allegramente per la festa massacrando i ragazzi. -Dobbiamo andarcene. Il cacciatore aveva parlato di una casa. -
-Ma Jean, ti ricordi che ci aveva detto di non aprire quella porta? -
Nel frattempo il campeggio sembrava essere diventato uno dei tanti scenari del videogioco di Silen Hill.
Finalmente uno dei ragazzi rimasti si guardò attorno sconvolto. -O mio Dio! - Esclamò. -Cè qualcosa che non va. -
Logan e Tempesta cominciarono ad applaudire. -Bravo, hai un senso di osservazione molto sviluppato. -
Il gigante con la maschera si voltò verso i restanti superstiti e cominciò a rincorrerli con il macete, costringendoli alla fuga.
-Entriamo in quella casa! - Gridò un tizio biondo.
-No fermi! - Ciclope si mise davanti alla porta. -Non aprite quella porta è molto - La folla di superstiti gli passò sopra pestandolo come luva ed entrano in casa. -ma che parlo a fare? - Si chiese il povero X-Man malconcio.
-Meglio stare uniti. - Aiutarono Ciclope ad alzarsi ed entrarono con gli altri.
Il panico regnava nel gruppo di sopravvissuti, dove spiccavano i soliti protagonisti dei film horror e i nostri 4 X-Men.
-Ok, stiamo calmi! - Logan cercò di prendere in mano le redini della situazione. -Finché stiamo uniti non ci accadrà niente. -
-Ma sei impazzito? Là fuori cè un sadico figlio di puttana con un machete che ha ucciso tutti i nostri amici! - Gridò uno. -Propongo di dividerci per cercare un telefono. -
Logan guardò sconvolto i suoi compagni. -Ma sei decerebrato? E una casa, non un castello, un telefono sarà in cucina o in camera da letto. -
-Io vado di sopra. -
-Io in cucina. -
-Io nel soggiorno. -
-Io ho paura. -
-Vieni con me si va a vedere in camera da letto. -
-Io vado a vedere in cantina. -
Tutti rimasero impietriti.
Tempesta aveva la bazza che ormai toccava terra. -In cantina? Ma chi è quellimbecille che tiene il telefono in cantina? -
Inutile dire che il tizio muore in un modo terribile nei meandri della cantina, dove ovviamente nessuno andrà a cercarlo.
I due di sopra finiscono con landare a letto insieme e subito dopo vengono massacrati. (mettetevi nei panni del killer, non è piacevole scoprire due intrusi a fare porcate nel tuo letto)
Ad uno ad uno tutti vengono brutalmente assassinati nei modi più atroci e idioti di sempre.
Il cinese viene trovato morto sgozzato nella doccia. (il perché fosse entrato nella doccia rimane tuttora un mistero)
La tizia nera cercando di scappare al killer si chiude nel congelatore, il killer dopo mezzora di spallate e craniate contro lo sportello capisce che non può entrare e gli si illumina la lampadina, intrappolandola allinterno. La ritrovano congelata con in mano due sofficini che sorridono beffardi.
Il nero palestrato viene picchiato, accoltellato, strangolato, gettato di sotto dalla finestra, passato sopra con una mietitrebbia, schiacciato con uno schiacciasassi e trapanato con un martello pneumatico, gli passa sopra una banda con tanto di majorette e un cane che passa di lì gli fa anche la pipì addosso. Lo ritrovano dentro una macchina per il cemento.
La ragazzina timida viene affogata in piscina. (e se non cè, prima la costruisce e poi ci affoga dentro la ragazza, in alternativa cera farla mangiare da uno squalo, ma il WWF si sa che è palloso per queste cose)
Il bel tenebroso cade dalle scale scappando del killer.
Il gruppeto degli X-Men rimasti soli si guardano in faccia preoccupati.
-Ragazzi, qui è un casino, sembra di essere finiti in un film horror di serie B. -
-Serie B Tempesta? Qui siamo serie C zona retrocessione. -
Ad un tratto le luci si spengono e uno dopo laltro vengono colpiti alla testa.
Logan si risvegliò per via delle urla isteriche di una donna. Si accorse immediatamente di essere legato ad una sedia. -Jean calmati. Non cè bisogno di urlare in codesto modo. -
-Logan io non sto urlando. -
-Ah! Allora Ororo, calmati, vedrai che andrà tutto per il meglio. -
-Logan, ma io sono tranquillissima. -
-E allora chi diavolo è che urla come una donnicciola? - Sbraitò il mutante.
Silenzio di tomba rendendosi conto dellentità della donnicciola.
-Ciclope datti un contegno per la miseria! -
Una voce profonda e inquietante riecheggiò nellambiente catturando lattenzione di tutti.
-Risparmiate lenergie. Ne avrete bisogno. Hahahahahaha! -
Un maxi schermo si accese davanti a loro mostrando il volto di un pupazzo di Ciccio Bello.
-Perché Ciccio Bello? - Chiese subito Jean.
-Volevo prendere Baby Bua, ma temevo di non essere preso seriamente. -
-Chissà perché. - Fece Logan.
-Adesso basta. Voglio mettervi alla prova. Voglio fare un gioco con voi. -
-Se si tratta della tombola, preferisco subito la morte. -
-No, metterò alla prova la vostra resistenza e la vostra voglia di vivere. - Dun tratto il pupazzetto di Ciccio Bello cominciò a piangere e a chiamare la mamma. Una mano guantata apparve e infilò in bocca al pupazzo un biberon. -Dicevo con questa terribile prova di resistenza vedremo quanto siete attaccati alla vita. - Una risata diabolica e lo schermo venne attraversato da una miriade di strisce orizzontali colorate, dopodiché nella stanza riecheggiarono le note di una canzone country, mentre sullo schermo un uomo con barba e capelli rossi, con una stella sul petto saltava sulle macchine, domava cavalli, sparava e tirava calci volanti.
-O mio Dio No! - Gridò immediatamente Ciclope.
-Hahahahahaha! Se riuscirete a vedere tutte le serie di Walker Texas Ranger, allora vi lascerò vivere. -
Gli X-Men presero ad urlare per il terrore. -No! Noooooo! Tutto ma non questo! Cè già tutte le sere su Rete4. Basta, non ne possiamo più! Questo è un incubo! -

Capitolo 4:
Quando il gioco si fa duro i duri cominciano a giocare, che secondo la proprietà commutativa, equivale a dire quando i duri giocano, il gioco si fa duro.

Dracula passeggiava nervosamente avanti e in dietro sul marciapiede, con le braccia incrociate sul petto.
It lo osservava battendosi insieme gli indici. -Se posso dire qualcosa a mia difesa
-
-TU DEVI STARE ZITTO!!!! - Gridò il principe delle tenebre puntandogli il dito contro.
-Mi dici che figura ci faccio se quello psicopatico di Nightmare li fa fuori? -
It chinò il capo mortificato.
Goku si stava abbuffando e il suo sgranocchiare stava cominciando ad innervosire ancora di più Dracula, che ironia della sorte, gli ribolliva il sangue nelle vene. -La vuoi finire di mangiare?! -
Goku alzò il viso da un pollo arrosto con ancora un osso che gli usciva dal lato destro della bocca.
-Non ci posso fare niente, quando sono nervoso mi viene fame. - E riprese ad abbuffarsi.
-Grrrr - Dracula alzò le mani e cominciò ad avvicinarsi pericolosamente al Sayan, ma Sabretooth lo bloccò in tempo. -Ma poi si può sapere da dove spunta tutta codesta roba? Siamo in mezzo ad una strada per Dio! - Non appena disse quella frase venne preso da convulsioni e cadde a terra con la bava alla bocca. Si era dimenticato che lui era allergico alle sacralità.
Goku si strinse nelle spalle. -Sono un manga-anime, cè scritto nel mio contratto che ogni cosa che faccio e dico debba essere assurda. -
House si grattò il mento incuriosito. -Avresti un futuro in politica. -
-Anche nella medicina. - Fece notare scettico Sabretooth guardando House.
-Hey, sono io laddetto a fare battutine ironiche nel gruppo, tu stai zitto e limitati a ringhiare, sbavare e spulciarti. - Minacciò agitando il bastone.
-Vuoi proprio scoprire se codesto bastone ti può funzionare come seconda colonna vertebrale dottore? -
Mistica si frappose fra i due. -Basta litigare fra di noi. Tutto codesto testosterone risparmiatevelo per cose più importanti. Come me ad esempio. - Ammiccò prima a Sabretooth. -Nella mia stanza tra 5 minuti. - Poi si voltò verso House. -Tu tra 1 ora, e porta il bastone. -
-Mistica tu non sei un manga-anime, le tue idiozie non si avverano. - Disse Goku tutto tronfio.
-Ma quanto siete inferiori. - A parlare con tono schifato era stato Vegeta, nella sua solita posa figa, con le braccia incrociate sul petto, senza maglia e lo sguardo altero.
-Se fossi alto un metro e un tappo, cercherei di attirare il meno possibile lattenzione. -
-Se fossi alto un metro e un tappo eviterei di parlare di inferiorità. -
House e Sabretooth si guardarono e tutti contenti si batterono il 5 per le malignate ai danni del povero principe dei Sayan, che li guardava digrignando i denti.
-Parlate, parlate. Intanto nessuno di voi ha avuto unidea, invece io so cosa fare. - Rise contento alzando il dito verso il cielo.
-Ma certo potremmo usare le sfere del drago. - Lo anticipò Goku sputacchiando riso dalla bocca.
Vegeta rimase immobile, mentre tutti si congratulavano con il suo rivale per lidea brillante, dopodiché crollò in ginocchio piangendo come un pupetto. -Ma non è possibile.
Quello ha il cervello di una medusa squagliata sulla sabbia, avrà un
idea intelligente una volta ogni 40 anni, possibile che arrivi proprio nel momento in cui stavo per dirla io? - Cominciò a battere pugni contro lasfalto facendo tremare la terra. -Non è giusto! -
In quel mentre il cielo divenne nero e un dragone verde apparve manifestandosi in tutta la sua grandezza.
-Drago Shenron, sei arrivato. - Goku si alzò tutto felice. -Voglio che esprimi un desiderio -
Non fece in tempo a finire la frase che il drago se lo mangiò in un sol boccone, sotto lo sbigottimento generale di tutti.
Il drago masticò, ingoiò, fece un ruttino, si pulì la bocca e i baffi e con un sorriso tirato guardò tutti i presenti. -Volevate chiedermi qualcosa? -
Allunisono tutti alzammo le mani urlando. -Non importa! Niente di importante! -
-Ah! - Il drago salutò e come era venuto se ne andò.
Dracula si massaggiò il mento. -Bé almeno però un desiderio lo ha esaurito. -
Vegeta crollò in ginocchio urlando come un ossesso. -Adesso che non cè più Kaharoth, cosa farò? Con chi mi arrabbierò? Chi incolperò di tutti i miei insuccessi? Di chi sarò il secondo? - Poi si bloccò pensando a quello che aveva appena detto. -Aspetta. Se Kaharoth non cè più vuol dire che io sono il numero uno adesso. - Con gli occhi sgranati e la bocca tirata in sorriso folle cominciò a ridere a crepapelle, fino a che una mosca che passava di lì non gli finì in gola e il principe dei Sayan morì soffocato.
-Insomma cosa possiamo fare? - Chiese Piton.
Dracula sospirò osservando il corpo di Vegeta ancora a terra che continuava a contorcersi.
-Ho paura, che dovrò contattare i presidi delle vostre scuole. - Poi si rivolse a noi ragazzi. -Mi dispiace, ma è possibile che la gita venga interrotta. -

Nella scuola per giovani supercriminali, il preside Destino stava passando il tempo mettendo a punto la sua nuova campagna pubblicitaria, ridendo sadicamente allidea di aumentare nuovamente le tasse ai sudditi di Latveria, quando il vicepreside Sinistro entrò nel suo studio come di consuetudine incazzato nero.
-Preside, è successa una cosa terribile. -
Destino alzò lo sguardo preoccupato. -Cè nuovamente il Papa in visita? -
-No, signore, non così terribile. - Lo rassicurò Sinistro. -Dracula ci ha appena scritto di un incidente a Silent Hill, sono morti Vegeta, Goku e dei ragazzi sono caduti in uno strano sonno, sotto leffetto di Nightmare. -
Destino balzò in piedi. -Questo è un guaio. -
-Ci ha chiesto se abbiamo intenzione di annullare la gita. -
-No! La gita deve essere portata a termine! - Destino appoggiò le mani sulla scrivania guardandolo con aria torva. -Non abbiamo scelta. Dobbiamo chiamare qualcuno che si intenda di possessioni. -
-Mistica è già laggiù signore. -
-Non quelle possessioni idiota! Intendevo possessioni demoniache, e tutte quelle cose lì. -
Sinistro sembrò ancora più preoccupato. -Non mi dica che vuole chiamare lui? -
-Sai quanto me, che non abbiamo scelta. -
Sinistro si drizzò sulla schiena. -Abbiamo perso le sue tracce. Come facciamo a contattarlo? -
Destino sorrise divertito. -Cè una sola persona che può aiutarci. -

Nel frattempo nella scuola per giovani dotati Xavier, il preside, lomonimo Charles Xavier, stava viaggiando sulla sua sedia a rotelle per i corridoi deserti della scuola a velocità sperimentate solo dalla NASA. Un gufo entrò dalla finestra lanciando una lettera in grembo alluomo, che riconoscendone il mittente laprì velocemente e lesse tutto dun fiato. Non fece in tempo a disperarsi della notizia che il campanello suonò costringendolo ad andare ad aprire.
Sinistro si tolse il cappello. -Buongiorno Charles. - Salutò.
-Immagino che anche Destino abbia ricevuto la medesima lettera. - Disse Xavier con un sorriso.
-Lo immagini, o mi hai letto nella mente? -
Xavier sorrise divertito. -A cosa mi serve leggerti nella mente, quando posso accedere alla tua pagina di Facebook? -
Sinistro incrinò il sorriso, lui non riusciva a ridere per più di 3 secondi di seguito.
-Sei qui per la lettera di Dracula? -
-Questo non lho pubblicato su Facebook. -
-Adesso ti ho letto nella mente. - Specificò luomo. -Ma entra vieni. So cosa volete fare, Destino lo ha appena pubblicato, insieme alla sua richiesta di chiodi per costruire il granaio su Farmville. - Si avviò lungo il corridoio. -Devo dire che appena ho letto quella lettera ho avuto la medesima idea. -
Sinistro gli afferrò una spalla. -Charles, dimmi la verità credi che sia saggio affidarsi a lui dopo lultimo caso che gli è stato affidato? -
I due alzarono lo sguardo al cielo ricordandosi un episodio avvenuto qualche anno prima.

Lesorcista.
Le nebbie del tempo si dissolsero riportando alla memoria un vecchio ricordo.
In una grande casa coloniale, avvolta dalloscurità della notte, riecheggiavano le urla stridule di una bambina che gridava cose che avrebbero fatto impallidire uno scaricatore di porto livornese in una giornata afosa. Fuori dalla casa un taxi si fermò lasciando scendere un uomo vestito con un cappello e un impermeabile nero, sotto un braccio teneva un grosso libro ricoperto da una copertina di pelle e una borsa.
Luomo avanzò verso la casa sferzato da un vento gelido invernale che sembra avere tutta lintenzione di fermarne lavanzata.
Davanti alla porta dingresso, prima di suonare il campanello fece un profondo respiro, e poco dopo una donna aprì. Stringeva in mano un fazzoletto e gli occhi erano rossi e gonfi per le lacrime.
-E questa la casa dove devo praticare lesorcismo? -
La donna scoppiò a piangere. -Si, entri, prego. - Si soffiò il naso e poi con lo stesso fazzoletto si asciugò gli occhi.
-Vuole un tè? Un caffè? Un whisky? Un tacchino ripieno?-
Luomo alzò una mano declinando linvito. -Grazie signora, ma preferisco cominciare subito. Quando sono cominciati i primi sintomi? Quando si è accorta che sua figlia era posseduta? -
La donna scoppiò a piangere nuovamente e sedendosi sul divano cominciò a raccontare.
-Eravamo in soggiorno a fare una festicciola tra amici, sa quelle feste che si fanno tra vecchi compagni di scuola, dove ci si ubriaca, si canta e si balla nudi. -
Luomo sembrò particolarmente interessato alla questione. -Facevate un Sabba. - Poi notando lespressione sconvolta della donna spiegò. -Invocavate il diavolo. -
-Si abbiamo cantato un paio di canzoni di Lucio Dalla, ma non credevo fosse così grave -
Una volta appurato che la donna non era una praticante strega, luomo alzò lo sguardo al piano di sopra dove le urla si facevano sempre più tremende.
-Ha già chiamato un prete signora? -
-Si, certamente. Ne sono venuti 2. - Lo portò in unaltra stanza dove un uomo sui 40 anni, evidentemente un prete, da come si poteva evincere dal suo abbigliamento stava bevendo una tazza di camomilla, cercando di rilassare i nervi. Gli occhi erano sgranati per il terrore.
-Padre, buonasera. Sono lesperto di occultismo che la signora ha mandato a chiamare. -
Il prete annuì.
-Dovè il suo compagno? -
-E morto. Gli è preso un infarto. -
Luomo guardò confuso la donna che annuì grave.
-Potrebbe cominciare con lo spiegarmi che tipo di approccio avete utilizzato? -
-Certo, il mio superiore ci è voluto andare leggero trattandosi di una bambina, dopo averla massacrata di botte e legata al letto ha abbassato la guardia e il male ne ha approfittato per colpirlo. - Luomo corrugando la fronte si voltò verso la donna che annuì grave. -Con uno sputo in un occhio lo ha fatto cadere dalla finestra. -
-Pensavo fosse morto dinfarto. -
-Non è finita. Cadendo è atterrato sugli spunzoni della ringhiera. -
-E’ terribile. -
-Ma aspetti, è stato investito da un tir che passava di lì per sbaglio. -
Lesperto aveva la bocca semi spalancata.
-Il tir si è anche ribaltato e gli ha rovesciato addosso bidoni di acido solforico. -
Luomo aveva anche gli occhi fuori dalle orbita.
-Dopodiché un cacciatore gli ha sparato per sbaglio scambiandolo per un corvo. -
Il prete si asciugò una lacrima. -Glie lo dicevo sempre io di mettersi il colletto bianco. -
-Allora gli hanno sparato. -
-Non è finita - Il prete ormai piangeva senza ritegno. -Mentre stava per rientrare in casa però - Tirò su con il naso, cercando di darsi un contegno. -si è accorto di aver fatto 6 al super enalotto. Il suo povero vecchio, malandato cuore non ha retto. - Scosse la testa. -E non si è nemmeno accorto che non aveva giocato la schedina. -
Una volta ascoltata tutta la storia, lesperto di occultismo aprì il libro e lesse alcune cose, dopodiché chiese di essere portato dallindemoniata.
Il prete si offrì di accompagnarlo. Salirono le scale e quando aprirono la porta sembrò di entrare in unaltra dimensione. Laria era rarefatta e fredda, le luci funzionavano male e ad intermittenza. Una ragazzina di si e no 12 anni era legata al letto, in vestaglia da notte, il viso era deturpato di tagli ed escoriazioni, e i lineamenti erano piegati in un ghigno malefico e folle, privo di umanità, diabolico e malvagio.
Appena i due uomini entrarono nella stanza la ragazzina fece girare la testa a 360° sorridendo.
Lesperto di occultismo e il prete si guardarono negli occhi e dopo un breve sguardo cercarono di battere in ritirata, ma sincastrano nello stipite e la madre della giovane gli chiuse la porta in faccia ricacciandoli nella stanza.
I due uomini entrarono titubanti, lesperto di occultismo cominciò a leggere in una lingua sconosciuta e la ragazzina cominciò a dimenarsi come unossessa, poi voltandosi verso di lui gli sputò addosso della roba verde.
Luomo osservò il prete che invece se la stava ridendo a crepa pelle, la ragazzina sputò la stessa roba anche addosso a lui zittendolo, poi cominciò a ridere divertita dei due sporchi e lezzi.
-Grandissima figlia di -
-Guardate che vi sento! - Gridò la madre da dietro la porta.
Lesperto di occultismo si tolse la giacca e si arrotolò le maniche della camicia.
-Ma che ti sei mangiata? -
Quella continuava a ridere e insultarli.
-Lo hai voluto tu. - Lesperto di occultismo fece una telefonata e in breve tempo arrivarono un equipe di medici che fecero una lavanda
gastrica all
indemoniata. Quando finirono la ragazzina sembrava leggermente meno indemoniata.
Lesperto, con laiuto del prete che lanciava lacqua santa, cominciò a praticare lesorcismo.
-Vattene demonio! - Urlò Lesperto agitando la boccetta. -Esci da questo corpo! Entra in me! Lascia linnocente! Entra in me! Entra - Luomo sirrigidì con unespressione di sorpresa in volto, girandosi notò che il prete gli si era praticamente appiccicato alla schiena. -Non stavo parlando con lei padre. - Disse guardandolo storto.
Il prete sorrise imbarazzato. -Ah no? Scusa avevo frainteso. -
-Spero che quello che sento sia un crocifisso o il cellulare. -
Il prete fece qualche passo in dietro sorridendo allespressione vagamente scocciata dellaltro che da allora stette bene attento a non dargli le spalle.
Lesperto di occultismo riprese a fare il suo incantesimo quando la ragazzina cominciò a gridare.
-Tanto non puoi fermarmi! Hahahahaha! Scatenerò lapocalisse! Hahahahaha! -
A quelle parole lesperto di occultismo sembrò diventare unaltra persona.
-Vuoi aprire la bocca dellinferno? -
Lindemoniata e il prete si guardarono sconvolti. -La bocca di che? -
Venti minuti dopo la madre della ragazzina indemoniata, vide sua figlia, ancora legata al letto, scappare con il letto sulle spalle, rincorsa dallesperto di occultismo che brandiva in mano unascia a due mani, e una balestra con un paletto di legno.
Il prete le si avvicinò con un sorriso. -Siamo certi che tra qualche minuto sua figlia starà meglio. -
La ragazzina si voltò. -Vattene demonio! - Sputando roba verde in direzione dellesperto di occultismo sperando di rallentarlo, facendogli perdere aderenza.

Le nebbie del tempo si dissolsero rivelando nuovamente Xavier e Sinistro ancora con lo sguardo in alto a ripensare a quellepisodio.
-Certo però a suo merito va detto che il demonio lo ha scacciato. -
Sinistro alzò un sopracciglio. -Certo voleva tagliarle a pezzettini il corpo. Sarei fuggito anchio. -
-Il problema qui non persisterà. Non cè mica il pericolo di un apocalisse. - Si bloccò pensando a qualcosa. -Vero? - Chiese in direzione del vicepreside dellaltra scuola.
-No almeno penso credo mi sembra spero -
-Comunque non abbiamo altra scelta, quindi nisba. - Stringendosi nelle spalle Xavier si avviò verso la biblioteca, dove un uomo sulla 40ina stava leggendo un libro, vedendo i due entrare alzò il volto puntando i suoi occhi verdi sui nuovi arrivati.
-Posso esservi utile? - Chiese alzandosi.
-Si, eccome. Abbiamo bisogno che tu scongiuri un pericolo. - Xavier sorrise affabile. -Il nome Nightmare ti dice niente? -
-Si, certamente. -
-Dovresti liberare dei ragazzi da lui. -
-Ah e non sarebbe più facile sospendere la gita? -
-Già mai! - Decretò Xavier. -Ritrovando così nuovamente la scuola piena di ragazzini urlanti? Come faccio a dare festini a base di sesso droga e rockn roll? -
-Hey, io non sono stato invitato. - Si lamentò Sinistro.
-Ti ho mandato linvito su Facebook. - Spiegò laltro.
Il bibliotecario chiuse il libro che aveva in mano. -Io non sapevo niente di questi festini. - Chiese.
-Non ti piacerebbero, non si legge, si balla e si fa sesso sfrenato con ragazze nude. - Ci pensò un po. -E poi non sei iscritto su Facebook, quindi non sei mio amico e non ti invito. -
-Ma se ci conosciamo da 20 anni. -
-Se non siamo amici su Facebook, per me non sei un amico. E poi sei antico, non hai neppure il computer, non sei iscritto su Facebook. Ormai si fa tutto tramite computer. Anche il sesso, e lo puoi fare con chiunque, anche con gli uomini. Anzi, lo sai che adesso che ti guardo meglio non sei niente male? Ti andrebbe di provare lesperienza in web cam? -
Il bibliotecario guardò sconvolto Sinistro che agitò una mano facendogli segno di non farci caso.
-Insomma aiutaci o segnaliamo a chi sai tu, dove ti trovi. - Sinistro sorrise in modo sadico costringendo il poveretto a deglutire a vuoto.
-Non vedo come potreste - Riuscì a dire sudando freddo.
-Creerò il tuo profilo su Facebook. -
-Così diverremo amici! - Gridò Xavier.
Cinque secondi dopo su di un aereo di linea per Milano, o Silent Hill, qual si voglia, un hostess portò un altro tè ad un uomo dallaspetto disperato, sulla 40ina, occhi verdi, occhiali da vista e vestito in modo molto distinto.

 

 

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Capitolo 11
*** Conclusione: Il Risveglio dall'Incubo ***


Conclusione:
Il risveglio.

Lansia ci stava corrodendo i nervi, erano da circa un paio di ore che attendevamo la risposta da Xavier e Destino per lesito della gita. House stava spiegando a Dracula come il pallore e la continua sete di sangue fossero in realtà sintomi di lupus, il principe delle tenebre faceva finta di ascoltarlo mentre nella sua mente limmagine di una spiaggia con le onde che pigre sinfrangevano su di essa, e dei gabbiani che svolazzavano sul mare lo aiutavano a concentrarsi meglio sul grosso palo del telegrafo che stava spuntando. Cletus punzecchiava con un bastoncino Silente che stava facendo la sua pennichella, mentre Piton, con la scusa di fabbricare una pozione per curare i reumatismi, in realtà si fabbricava Mohito. Il Joker si raccontava le barzellette e poi rideva da solo, se le sapeva di già invece no. Mistica si stava facendo la manicure e puntava il bastone di House studiando un piano per rubarglielo, Sabretooth stava rincorrendo le lucertole nel giardinetto di fianco alla strada.

Un uomo, evidentemente inglese, si avvicinò al gruppetto, quando si fermò ebbe tutti gli occhi addosso. It balzò davanti a lui cercando di fargli paura agitando le braccia.
-Aarrghh! -

Luomo lo guardò per qualche istante senza mutare la sua espressione. -Impressionante. - Disse con voce melliflua.
-Tavevo detto che sei vecchio e triste! Come le tu mutande! -
It si voltò verso un punto imprecisato. -Georgie, ma ndo cazzo vai a scuola te, i compiti non te li danno mai? -
Mistica balzò vicino alluomo. -Non badare a quel vecchio pagliaccio dolcezza. Se hai bisogno di qualcosa, chiedi pure a me. -
Luomo sorrise imbarazzato. -Si, sono lesperto di possessioni, che avete mandato a chiamare. -
-Ma che coincidenza anche io sono un esperta di possessioni. - Gli afferrò un braccio.
-Possiedo e vengo posseduta. - Gli strinse un occhio ammiccante. -Sento già unaffinità. - Gli mandò un bacio con la bocca, ma delle mani la spinsero lontana dalluomo facendola cadere a terra.
-Stai lontana da lui! - Gridò Dracula.
-Non cè bisogno di essere così violento. Se piace anche a te potremmo sempre fare un trio. -
Dracula la guardò torvo. -Stupida, lui è la nostra unica possibilità di risvegliare quei poveracci. Se lo lascio nelle tue mani non oso immaginare in che condizioni tu possa ridurlo. -
Mistica si alzò spolverandosi i vestiti e lanciando unocchiata provocatrice ai due. -Se volete scoprirlo, io sono sempre a disposizione. Lo sapete. - Camminando sculettando si diresse a sedere su di un muricciolo, facendo la mossa dellincrociare le gambe stile Sharon Stone, in Basic Istint. I due che erano rimasti a guardarla a bocca aperta si tirarono entrambi il colletto della camicia, deglutendo a vuoto. Avevano bisogno di aria. Silente che si era appena svegliato si catapultò allindietro con fiumi di sangue che gli uscivano dal naso.
House cominciò a massaggiarsi il mento. -Classico sintomo da lupus. -
Sabretooth, gli tirò una pacca sulla spalla. -No, dottore, classico sintomo di arrapamento. -
Dracula e linglese tossicchiarono cercando di ridarsi un contegno.
-Possiamo sapere chi lei sia e in che modo intende aiutarci? - Chiese Piton chiudendosi il mantello nero, come al solito in modo piuttosto equivoco.
Linglese annuì. -Certamente, si. - Da una borsa tracolla che portava sotto braccio estrasse un foglio, che porse a Dracula. -Xavier e Destino, mi hanno detto di raggiungervi immediatamente e di prendere il posto del defunto Son Goku, se Dio ce la manda buona, questa volta è morto sul serio. - Dracula venne preso da attacchi di aerofagia.
-E un casino, Goku ha ottime conoscenze. - Silente si accarezzava la barba con fare distratto. -Conosce Dio, il Supremo, il Sommo, lAltissimo, lIlluminato, i vari Kaioshin. -
Tutti annuirono preoccupati, poi Dracula riportò lattenzione sul foglio che gli aveva porto linglese.
-Rupert Giles, esperto di occultismo, magia, religioni antiche e possessioni. - Lesse, poi corrugò la fronte. -Che vuol dire scusi? Qui cè scritto che è stato per molti anni un osservatore. -
Sabretooth gli si avvicinò. -Non ti preoccupare damerino, abbiamo fatto tutti i guardoni. -
Giles si voltò scioccato, ma prima che potesse dire qualcosa Silente lo anticipò. -Non ti devi vergognare, è nella nostra natura maschile, essere un po pervertiti. -
-Ma io veramente -
Mistica gli si avvicinò nuovamente. -Ti do gli orari di quando sono sotto la doccia e tu mi dai i tuoi? -
Giles era al limite della sopportazione. -Io non facevo il guardone, io ero un osservatore, dovevo guardare una ragazzina. -
-Pure pervertito ce lo hanno mandato. - Sentenziò Piton.
-Vergogna! - Silente cercando di non farsi vedere si avvicinò al suo orecchio. -E lei lo sapeva? Ci stava? Mi dai lindirizzo? -
-Silente! - Gridò Giles indignato. -Si dia un contegno è il preside di una scuola per Dio. -
Dracula cadde a terra in preda alle convulsioni.
-Mi dia quel nomeeeeee!!!!! - Silente gli saltò addosso indemoniato afferrandolo per la giacca e scuotendolo con tutta la sua forza, solo una bastonata in testa di House lo calmò e solo dopo la sua cura dal lupus poté prestare migliore attenzione.
-Diciamo che davo un aiuto morale e intellettuale alla cacciatrice di vampiri, demoni e altri che mi era stata affidata. - Spiegò Giles cercando di porre fine a quel delirio.
Dracula si pulì la bocca dalla bava per via delle convulsioni. -Allora pensa di poterli aiutare? -
Giles guardò attentamente tutti coloro distesi a terra, massaggiandosi il mento.
-Certo, dalla nostra abbiamo un grande vantaggio. -
-Quale? - Chiedemmo tutti.
-Nightmare è stupido. - Posò la borsa a terra e cominciò ad estrarne varie oggetti. -Dobbiamo costringerlo a mostrarsi nella sua vera forma, .

Nel mondo del sogno i nostri eroi si ritrovarono tutti in una grande casa, dove un sacco di ragazzi e ragazze stavano ballando a suon di musica divertendosi come dei pazzi.
Logan si guardò attorno sconvolto. -Ma
dove siamo? -
Al suo fianco Ciclope, Tempesta e Jean non erano meno confusi, in tutta quella confusione però sentirono delle voci.
-Professor Logan! - Harry, Hermione, Draco e Ron gli raggiunsero.
-Anche voi qui? -
Tempesta indicò un uomo con un turbante in testa che gli si avvicinava.
-Ma quello non è Lucius? -
Draco osservò il padre per qualche istante, poi scoppiò a ridere. -Ma come ti sei conciato? -
Una bastonata sinfranse sulla testa del poveretto che cadde a terra sconvolto.
-Lucius, ma che hai fatto? Sembri Bin Laden lavato con la candeggina. -
Lucius lanciò unocchiataccia allX-Man. -Sono completamente calvo, contenti? -
Il gruppetto dovette trattenersi dal ridere. Trovarono altri studenti in quella festa, tutti piuttosto spaventati e spaesati, e anche divertiti dallinsolito abbigliamento del Mangiamorte.
-Adesso cerchiamo di capire dove siamo, perché e che diavolo sta succedendo qui. - Impermalito Lucius cominciò a cercare una via duscita.
-Ma avete notato anche voi che tutti si leccano le dita? - Chiese Harry agitato.
In effetti ora che glie lavevano fatto notare, tutti quanti si leccavano in continuazione il dito indice, il pollice e il medio.
-Caspita queste ci stanno! - Gridò Draco rivitalizzato tutto dun colpo. Lui, Harry e Ron corsero a provarci e tornarono 3 secondi dopo tutti quanti con limpronta di una mano sulla guancia.
Lucius attaccò a ridere come un ossesso puntandogli il dito contro.
Da una finestra apparve un tizio tutto bruciato al posto di una mano aveva un guanto di metallo con delle lame, il suo nome era Freddy Kruger, urlando e agitando le mani come un ossesso spaventando tutti i ragazzi alla festa. La porta dingresso si spalancò lasciando entrare una strana luce azzurra, accompagnata da una strana foschia.
Il gruppetto senza indugio si lanciò dentro la porta, solo Logan una volta sulla porta si voltò in dietro in tempo per vedere Freddy avvicinarsi a delle patatine al formaggio per assaggiarne una, e dopo qualche secondo dindecisione cercare di leccarsi le dita artigliate, con lunico effetto di tagliarsi la lingua e lasciarsi andare ad un urlo disumano.
Logan alzò la testa verso una scritta al neon su di una insegna luminosa.
FONZIE, SE NON TI LECCHI LE DITA, GODI SOLO A META.
Con un mezzo sorriso che sapeva di rivincita entrò nella porta seguendo i compagni.

Subito dopo si ritrovò disteso per terra nelle strade di Silent Hill, insieme a tutti gli altri.

Lucius istintivamente si portò le mani nei capelli. -I mie capelli! Che bello ho i capelli! -
-Anchio ho i peli sotto le ascelle, ma non me ne vanto mica. - Disse Mistica guardandolo scettica.
Harry, Ron, Hermione e Draco erano tornati alla loro età usuale.
Logan si guardò attorno notando un uomo inglese, che non aveva mai visto prima di allora con in mano un pacchetto di patatine Fonzie.
-Sei stato tu a salvarci da quellassurdità? -
Giles gli porse la mano presentandosi.
-Non hai idea di quanto ti sia grato. - Lucius tirò una culata a Logan spostandolo e afferrando la mano delluomo con entrambe le sue ridendo come un ossesso. -Chiedi tutto quello che vuoi, anche tutta leredità di mio figlio non cè problema. Mi hai ridato la mia folta, liscia, delicata e profumata chioma. Ti darei quasi un bacio. Se non fossimo entrambi uomini intendo. - Aggiunse cercando di darsi un contegno.
Giles cominciava ad avere paura.
-Papà ma possibile che cerchi sempre di sperperare la mia eredità? -
-Zitto! - Lucius gli tirò una bastonata nel cranio e il poveretto cadde a terra nuovamente esanime. -Come te lo devo dire che non devi interrompermi mentre lecco il culo a qualcuno! Come pensi che gli abbia fatti tutti quei soldi èh? -
Draco ovviamente era svenuto e non poteva sentire.
-Tutto è bene quel che finisce bene. - It si batté le mani insieme. -Allora io me ne andrei -
Dracula gli mise un braccio sulle spalle. -Quanta fretta. Ma dove corri? Dove vai? - Sorrise in modo sadico.
-Vuoi cantare il gatto e la volpe? - Chiese It preoccupato.
-No. Volevo solo illustrarti la possibilità di innalzare le tue vedute. -
I due si allontanarono e tutti noi continuiamo ancora a chiederci come non abbia fatto It a vedere quel grosso palo appuntito che Dracula nascondeva dietro la schiena, e ancora ci chiediamo a cosa gli servisse e che fine abbia fatto, visto che quando rivedemmo It, lui non ce laveva.
Certo camminava in modo strano, aveva gli occhi lucidi e continuava a ridere in modo strano.
Non sapemmo mai il perché. 
 

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Capitolo 12
*** Cattivi Storici ***


Cattivi storici.

Dracula battendo le mani riportò la nostra attenzione su di lui.
-Su, ragazzi, proseguiamo. Faremo un salto nel tempo, torneremo agli albori della storia per incontrare i cattivi della storia, reale e leggendaria. -
Arrivammo in un enorme castello, delle guardie ci fecero entrare e ci portarono in una stanza enorme, le guardie ci fecero sedere in delle sedie appositamente disposte per noi.
Un uomo alto, brutto ed evidentemente con un parrucchino in testa si presentò come Pippo Baudo.
-Gli ospiti di questa sera! Dalla Germania nazista Adolf Hitler. -
Dalla porta entrò un uomo dal ciuffo unto pettinato da una parte e baffetti sotto il naso anche quelli unti, indossava un abito militare e una fascia rossa al braccio destro con sopra disegnata una svastica nera. -Heil me stesso! - Gridò luomo alzando il braccio destro.
Baudo fece accomodare luomo e riprese la sua presentazione.
-DallAmerica del proibizionismo Al Capone. -
Un uomo vestito elegante tutto bianco con in mano un mitra entrò nella sala, in bocca teneva un sigaro cubano.
-Bacio le mani. - Prese posto vicino a Hitler e si accese il sigaro.
-Dalla Londra dell800 Jack lo Squartatore. -
Un vecchio vestito in smoking e mantellina con una borsetta di cuoio fece il suo ingresso.
-Dio salvi la Regina. -
-Dalla guerra dIndipendenza americana, il colonnello dei Dragoni Verdi, William Tavington! -
Un uomo moro con un codino basso vestito in uniforme rossa e verde tipica dei soldati inglesi di quel tempo fece il suo ingresso nella stanza.
-Agli ordini. -
Draco assottigliò lo sguardo osservando lultimo entrato molto attentamente.
-DallItalia il monaco Jorge da Burgos. - Un monaco vecchio vestito con il classico saio marrone fece il suo ingresso nella stanza tenendo stretto fra le mani un libro di dimensioni gigantesche, visto che inciampava in continuazione e arrivò al suo posto a suon di rotolare per terra si poté evincere che fosse cieco.
-Dalla Scozia Re Edoardo I Plantageneto. -
Un uomo di circa 50 anni con lunghi capelli e barba bianca vestito in armatura entrò con passo fiero nella stanza e si sedette sul trono.
-Mi stavo stufando di aspettare. - Cominciò a guardare minaccioso tutti i presenti.
-DallInghilterra, più esattamente da Nottingham, lo sceriffo di Nottingham! -
Un uomo con barba e capelli neri, tutto vestito di nero con un taglio sulla guancia sinistra entrò di passo svelto nella stanza, appena vide il re seduto sul trono si fermò e si guardò attorno circospetto, poi guardando con cautela il re si diresse al suo posto.
Draco non riusciva a credere ai propri occhi e fissò intensamente lo sceriffo.
-Direttamente da Roma, limperatore Commodo! -
Un uomo abbastanza giovane vestito da antico romano, con tanto di corona in testa e lungo mantello bianco entrò con aria tronfia e si sedette al suo posto.
-E adesso! Tutti in piedi. Entra il re di Camelot, sua maestà Re Uther Pendragon! -
Un uomo brizzolato sui 50 anni vestito con la cotta di ferro, lungo mantello rosso e spada legata alla cintura entrò con fare arrogante dalla porta, fece un gesto alle guardie e quelle presero Pippo Baudo e lo trascinarono via. -Voglio che venga giustiziato. -
-Per quale colpa sire? - Chiese una delle guardie.
Uther ci pensò un po su. -Trovatene una voi. No, anzi, per pratica di magia malvagia. -
Le guardie si guardarono interdette.
-No, no, ne ho una migliore, riduzione in schiavitù di un gatto morto. -
Le guardie erano perplesse.
-Non venite a dirmi che quella cosa che ha in testa non è un gatto morto. -
-Sire, ma cosa ci sarebbe di sbagliato? -
-Io adoro i gatti, non sopporto che gli si faccia del male. E poi sono contro la schiavitù e la pena di morte. E chi la pratica deve morire. E poi non lho mai usata come scusa, quindi va bene. E se non volete finire condannati a morte per non esservi lavati i denti, vi conviene eseguire gli ordini in silenzio. - Le guardie annuirono e velocemente si avviarono a giustiziare il povero presentatore. Uther si diresse al trono e una volta davanti ad Edoardo lo guardò torvo.
Re Edoardo I Plantageneto si alzò di scatto. -Che scherzo è mai questo! - Gridò su tutte le furie.
Draco guardava con gli occhi fuori dalle orbite Uther pensando che ormai doveva andare dalloculista.
-Che ci fai sul mio trono ragazzo? - Fece Uther guardandolo furioso.
-Ragazzo a me? - Incavolato come non mai mise mano alla spada. -Io sono Re dInghilterra! -
Uther parò il colpo afferrando la sua spada velocemente. -E che posto è mai codesto? Qui siamo a Camelot! Il mio regno! Il mio trono! - Ricambiò il colpo, ma Edoardo parò prontamente.
Tutta la nostra attenzione era concentrata sui due che si affrontavano a colpi di spada, non ci accorgemmo di Dracula che si massaggiava una tempia irritato.
Lo sceriffo cominciò a sfregarsi le mani. -Prima nessun re. Adesso due re. Se muoiono tutti e due, io potrò salire al trono. - Aveva la lingua che spuntava da un angolo della bocca e sbavava.
Dracula batté una mano sulla tavola rotonda mandandola in frantumi.
-Finitela! -
I due si bloccarono con le spade incrociate e si voltarono verso di lui.
-Edoardo questo è il trono di Uther, siamo a Camelot, e poi lui è diventato re, prima di te. Quindi spetta a lui fare il re. -
Edoardo mise il broncio e Uther sorrise soddisfatto.
Commodo alzò una mano. -Scusatemi, ma io sarei imperatore. -
-Stai zitto! - Gli urlarono addosso Uther e Edoardo. Il povero romano si rifugiò in un angolo a piangere.
-Allora ragazzi. Sono a vostra completa disposizione. Chiedetegli quello che volete. - Poi si rivolse ai cattivi storici. -E voi fate per bene. -
Tutti annuirono convinti.

-Volevo fare una domanda allimperatore Commodo. - Disse la Gatta Nera.
Il ragazzo tutto contento per essere il primo sorrise soddisfatto guardando gli altri con sfida.
-Lei si chiama così perché faceva da testimonial ad una casa produttiva di divani? -
Commodo strabuzzò gli occhi e gli altri si misero a ridere indicandolo, tranne il monaco ovviamente che non rise, ed essendo cieco indicò da unaltra parte.
Limperatore si ritirò a piangere in un angolo.

-Va bene. Prossima domanda. -
-Jack mi scusi Jack. -
Lanziano dottore annuì.
-Come mai ammazzava le prostitute? -
Lui annuì, quella domanda la sapeva. -Perché facevano pagare troppo la manodopera. -
-Ma non crede di essere andato un po troppo oltre? -
-Ho semplicemente dato un taglio alle spese. -

Il Joker alzò una mano. -Al Capone mi potresti dire come un boss colpevole di pluri omicidio, contrabbando e gioco dazzardo si sia fatto fregare dal fisco? -
Il boss rimase immobile e tutti lo guardarono con un enorme punto interrogativo sulla testa. Al Capone estrasse il mitra e sparò al Joker che cadde a terra e dovettero portarlo di urgenza in ospedale.
-Qualche altra domanda? - Fece il boss con forte accento siciliano e tutti si ritirarono di un passo.

-Colonnello Tavington, come mai ha usato metodi tanto barbari accanendosi in quel modo sui coloni? -
Tavington sbuffò. -Non è vero che ho usato metodi barbari. Se dare fuoco ad una chiesa è considerato una barbaria, allora dovreste considerarlo anche lo sparare alle spalle ad un ragazzino di 15 anni. -
-Infatti lo è. -
Tavington si massaggiò la bazza pensieroso. -Bé a mia discolpa posso dire che ero in guerra? -
-NO! -
-Tanto so dove abiti. - Tavington estrasse unagenda e ci scrisse sopra qualcosa.
-Ok, non importa. -

-Mi scusi re Edoardo, perché non dare la libertà agli scozzesi? -
-Perché sennò mi cambierei il nome in Madre Teresa di Calcutta. -
-Lei sa chi è? -
-Perché chi è? - Chiese sconvolto, in realtà aveva detto un nome a caso.

-Hitler sono state avanzate molte teorie sul perché dello sterminio degli ebrei. Qual è la verità? -
Hitler sorrise sicuro di se. -Cercavamo una fonte di energia alternativa. -
Il silenzio calò assoluto.

-Abate Jorge, pensa davvero che ridere possa portare il mondo alla rovina? -
-Certamente. -
-Lei non ride mai? -
-No. Mai. -
-Impossibile, ci deve esser qualcosa che possa per lo meno farla sorridere. -
-Bé adesso che mi ci fa pensare. - Il monaco si massaggiò la barba pensieroso, gli occhi ciechi rivolti verso lalto e la bocca sembrava in procinto di stirarsi in un sorriso.
-Cosa? - Tutti ci sporgemmo verso il monaco curiosi di sapere che cosa fosse.
-No, niente. -
Silenzio di tomba.

-Sceriffo di Nottingham una domanda. -
Lo sceriffo annuì.
-Quando Re Riccardo tornerà dalle crociate come pensa di cavarsela? -
-Credo che mi darò alla macchia. -
-Ma nella macchia non cè Robin Hood? -
-Dho. -

-Re Uther! Re Uther posso farvi una domanda? -
-Perché a lui date del voi e a me che sono il re no? - Obiettò Edoardo imbronciato.
-Perché io sono stato re prima di te. - Uther molto maturamente gli fece la linguaccia e laltro si ritrovò a ringhiare.
-Come mai ce lavete tanto con i maghi e la magia in generale? -
Uther corrugò lespressione sconvolto. -Chi vi ha detto una cosa del genere? - Chiese scioccato.
-Bé è così che appare nel telefilm Merlin. -
-Sciocchezze. Io sono a pro della magia. Lo sapevate che in realtà io sono riuscito a intrufolarmi nelle stanze della mia futura moglie prendendo le sembianze di suo marito grazie alla magia, che poi è defunto, pace allanima sua? -
-Davvero? -
-Certo che no, idiota, ho corrotto le guardie della torre. -
Tutti rimanemmo ammutoliti.
-Allora non è vero che odia la magia. -
-No, assolutamente. La magia è un bene prezioso, è necessaria direi. Avanti, chi di voi non ha mai fatto uso di magia? Alzi la mano chi di voi almeno una volta ha provato a fare un numero di magia o anche solo letto un libro di magia. -
Ci guardammo lun laltro, poi uno dopo laltro molti compagni alzarono la mano, compresi anche Giles, lo sceriffo di Nottingham, Silente, Piton e Lucius Malfoy.
Uther gli guardò annuendo. -Ecco vedete? Vi ho forse messo alla gogna o fatti decapitare? -
Tutti sorridemmo da quella che ci sembrava unidea assurda.
-Guardie arrestateli e metteteli al rogo! -
Le guardie entrarono come tifoni afferrando le braccia dei prigionieri.
-Cosa?! - Lucius si dimenò. -Io non voglio finire bruciato! I miei capelli si rovinerebbero. -
Piton cercò una vana difesa usando il mestolo, ma lo fermarono immediatamente.
Silente chiamò la sua fenice. -Come no. Io me la squaglio! - Chiuse le mani sulluccello appena giunto sulla sua testa. Però non era arrivata la fenice, ma solo un comune gufo che venne spiaccicato e per la paura fece tutti i suoi bisogni sul mago che imprecò in serbo croato antico
Draco cominciò ad urlare come unaquila e a piangere senza ritegno. Harry estrasse fuori la bacchetta e tutte le ragazze si misero a ridere, Ron come al solito non aveva capito cosa accadeva, Hermione cominciò a blaterare qualcosa sui diritti umani. Lo sceriffo estrasse la spada e cominciò a dimenarsi come un ossesso. -Non mi avrete mai! - Tavington alle sue spalle lo colpì con il calcio della pistola sulla testa e lo sceriffo stramazzò al suolo.
-Perché? - Gli chiese Jack vicino a lui.
-Scherzi? Gli bruceranno vivi. - Tavington sorrise tutto eccitato e contento.
-Cerchiamo di non perdere la calma ok? - Giles alzò le mani. -Non potete arrestarci e giustiziarci. -
-Perché? - Chiese Uther guardandolo storto.
-Bé non abbiamo fatto uso di magia qui a Camelot. -
Uther ci pensò un po su.
-Chi se ne frega! - Sbraitò Edoardo. -Uccidili! -
-Bruciali! - Fece Tavington.
-Non hai tutti i torti, ma qui a Camelot è reato anche non pettinarsi, vestirsi in modo non appropriato, sembrare delle donne quando si è uomini, guardarmi male, pensare che sia un tiranno, pesare che sia stupido, pensare che mi ci diverta, avere ragione e soprattutto respirare. Siete sicuri di non aver infranto nessuna di queste leggi? Quindi meritate la morte. -
-E bruciali! - Gridò Tavington.
Giles guardò Dracula. -Faccia qualcosa. -
-Mio cugino il Maestro era forte nel convincere le persone, ma hey lo hai ammazzato. -
-Non sono stato io, è stata Buffy. -
-E la stessa cosa. -
-Non direi. -
-Silenzio! - Sintromise Uther. -Per questa volta vi lascio andare. - Indicò Giles con lindice. -Ma solo perché tu mi ricordi qualcuno. -
Tutti tirarono un sospiro di sollievo.

-Posso fare una domanda? - Draco si avvicinò a Tavington che lo guardò con disgusto.
-Come mai lui è uguale a mio padre? -
Tavington fece una smorfia, poi lui e Lucius si guardarono negli occhi e insieme decretarono. -Non mi somiglia per niente. -
-E non vi è sfuggito vero che Piton e lo sceriffo sono identici? -
-Tsk, fatti ricoverare figliolo, io sono molto più bello. - Lo sceriffo si aggiustò il mantello.
-50 punti in meno ai serpeverdi. - Decretò Piton oltraggiato guardando con sguardo altero lo sceriffo.
-E non ditemi che non vedete come Giles e Uther siano la fotocopia perfetta. -
Giles si tolse gli occhiali e fissò il re.
-Cosè una fotocopia? - Chiese il re sconvolto.
-Qualcuno può spiegarmi perché?! -
-Se codesta è una scusa per imputarmi unaltra paternità sappi che non funziona. Solo una donna ho avuto ed era mia moglie Igraine. - Uther si sporse verso Giles parlando a bassa voce. -Sappi che se dici qualcosa a qualcuno su questa storia che sei mio figlio ti faccio evirare. - Lex-osservatore lo guardò sconvolto.
-Probabilmente tu sei una specie di sosia. - Disse Lucius.
-Sosia? Io sono maschio fino al midollo e tu sembri mia zia Brunilda durante un ballo di gala. -
-Io sono un grande amatore. - Sinalberò Lucius.
-Si, dei trucchi da donna e degli shampoo. -
-Evidentemente signor Malfoy nel corso degli anni il nostro DNA ha ripresentato la stessa mappatura. Dubito che siamo in qualche modo imparentati. - Spiegò Piton con il suo tono di voce mellifluo.
Uther e Giles tirarono un sospiro di sollievo, il primo perché non si erano venute a sapere le sue scappatelle, il secondo perché era contento di non essere imparentato con un tiranno, sadico e paranoico.
-Ma cosè questo DNA? Voi lo sapete? - Chiese Commodo alzando una mano titubante.
-Zitto tu! - Gli urlarono Edoardo e Uther e il povero imperatore si rannicchiò nuovamente in un angolo a piangere.
 

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Capitolo 13
*** 3° Giorno: La profezia profetica delle streghe ***


ATTENZIONE SPOILER!!!!!! TENERE FUORI DALLA PORTATA DEI BAMBINI! SE IL SINTOMO PERSISTE CONSULTARE IL MEDICO!
Per quanto io facessi riferimento al libro di Goffredo, mi è stato detto che nella 3° serie di Merlino effettivamente c'è quache collegamento. Visto che non voglio fare brutte sorprese metto le mani avanti e vi avverto del pericolo!



Questo è il resoconto più o meno dettagliato del 3° giorno

La profezia profetica delle streghe.

Uther era stato molto gentile nellospitarci nel suo castello. Un po meno nel rinchiuderci nelle segrete.
Il problema vero e proprio si presentò quando al mattino dovevamo venir via.
Uther infatti si era dimenticato chi dovesse effettivamente giustiziare e chi, come noi, era stato rinchiuso per fargli provare la proverbiale accoglienza di Camelot.
Nel dubbio decise che fosse meglio giustiziare tutti quanti.
-Ma non potete giustiziarci! - Sbraitò Hermione. -Non abbiamo fatto niente! -
Uther guardava con sguardo del tutto indifferente fuori dalla finestra.
-Siamo le classi in gita! - Gridò Dracula che per farlo stare fermo gli avevano messo collane daglio intorno al collo, con il risultato che sembrava la reginetta Hawaiana dellestate.
Uther continuava a guardare fuori dalla finestra.
-Voglio il mio avvocato! - Lucius si dimenava come un ossesso, inutilmente.
-Io sono il re dInghilterra per Dio! - Anche Edoardo e gli altri cattivi storici erano stati arrestati. Inutile dire che Dracula cadde a terra scosso dalle convulsioni.
Dalla porta entrò unanziana vestita con un lungo abito nero e un cappuccio anchesso nero sulla testa a nasconderne appena il volto.
-Infine il fato è compiuto. - Disse indicando Uther che già la guardava in cagnesco.
-Tre di voi moriranno e tu! - Continuando a puntare il dito contro Uther. -Tu non potrai farci niente. -
Uther si strinse nelle spalle. -Perché dovrei fare qualcosa? -
-Uther Pendragon, il tuo regno cadrà, e con lui, il principe che sorgere dovrà. I bambini non faranno ritorno e senza di loro il futuro morrà. -
-Una profezia. - Giles aveva gli occhi illuminati.
-Chi sei tu donna? - Chiese il re.
-Il mio nome è Destiny. - La donna si tolse il cappuccio rivelando unanziana dai lunghi capelli bianchi, cieca.
Mistica la salutò tutta contenta con una mano e la donna ricambiò.
-Ho il potere di prevedere il futuro. Se vuoi rendere nulla la profezia dovrai liberare i prigionieri e con loro fare un viaggio al cospetto delle 3 streghe. Solo così impedirai limminente apocalisse. Io sono la strega del passato. - Detto questo comera venuta se ne andò.
Tutti sorridemmo a 75 denti al sovrano che ci guardò per qualche secondo titubante e poi decise di liberarci. -Per questa volta. - Disse facendo un cenno alle guardie.
Una volta liberi partimmo tutti insieme alla volta delle streghe. Giungemmo in cima ad un monte, dove 2 figure incappucciate stavano in piedi vicino ad un calderone.
-Che fantasia. Streghe intorno ad un calderone. - Disse scettico House.
Destiny si tolse il cappuccio. -Siete giunti finalmente. Ce ne avete messo di tempo. -
Dracula si voltò verso di noi. -Capisci a noi Destiny, viaggiamo con un numero altissimo di donne. Ogni autogrill era una sosta per il bagno. -
Destiny si strinse nelle spalle. -I vostri problemi non mi tangono. Ecco lindovinello che dovete risolvere. La risposta si perde nei meandri della storia. Qual è quellanimale che al mattino cammina a 4 zampe, al pomeriggio a 2 e alla sera a 3? Avete un sola risposta. -
Mistica alzò le mani. -Se non parlano di sesso, io neppure mi ci provo. -
-Minchia ma vi rendete conto che ci facciamo mettere i piedi in testa da una malafemmina da rottamare? - Al Capone fumava come un turco. Infatti fumava così tanto che in Turchia cera il detto: Fumi come Al Capone.
-Hai proprio ragione. Le donne non dovrebbero parlare, dovrebbero pensare solo a fare bambini e soddisfare noi uomini. - Edoardo guardò la donna con fiera superiorità.
-Come tuo figlio. - Disse Tavington con un sorrisino sghembo.
-Come ti permetti! - Il re dInghilterra si era infuriato di brutto.
-Non cè mica niente di male se tuo figlio è gay. - Cercò dintervenire da paciere lo sceriffo di Nottingham.
-Noi i ricchioni gli bruciamo. - Il monaco si strinse nelle spalle.
-Io appicco volentieri il fuoco anche alle chiese. - Disse di rimando Tavington.
-Mio figlio non è un ricchione! - Sbraitò Edoardo. -Mio figlio è è raffinato. -
-Mistica, tu la consoci. Perché non provi a persuaderla a dirci la risposta? - Chiese Logan.
Mistica si strinse nelle spalle. -Lo farei volentieri, ma deve rispettare i turni. A proposito dolcezza quandè il tuo? -
Logan scosse la testa allontanandosi.
-Luomo. - Disse labate facendo qualche passo in avanti. -La risposta al tuo indovinello è luomo. -
Destiny sembrò sconvolta. -La risposta è esatta. -
-Dai commenti dei miei compagni direi che lei è vecchia e brutta, insomma un vero cesso. E perfino cieca. Io pure. - Si avvicinò con le mani in avanti. -Voglio sposarla. -
Le mani del monaco si posarono sulle spalle muscolose, le braccia pelose, il petto villoso e potente. Luomo corrugò lespressione. -Certo che sei davvero robusta per essere una vecchietta. -
-Sono Sabretooth idiota. -
-Non ti chiamavi Destiny? -
-Sono un uomo. -
-Nessuno è perfetto. -
-Ma levati dalle palle. - Sabretooth gli dette una spinta e per sbaglio quello cadde di sotto dal dirupo finendo in mezzo ad uno scontro fra Goldrake e Mazinga Z. Quando lo andarono a riprendere dovettero tirarlo via dallasfalto con un rastrello.
Dal nulla apparve un energumeno vestito con pantaloni e giubbotto di pelle nera da motociclista, alto, castano, con degli occhiali da sole, si avvicinò a Lucius. -Sarah Connor? -
-Ma che è oggi la rimpatriata dei ciechi? Sono un uomo. -
Il tipo nerboruto si voltò verso noi ragazzi. -Sarah Connor? - Chiese. Una ragazza dello Xavier Institute alzò la mano e quello estrasse un fucile a pompa sparandogli.
-Il soggetto è terminato. - A sua volta si gettò dal dirupo.
Tutti rimanemmo ammutoliti.
-Ne sono morti 3. - Disse Piton.
-Come 3? Chi è il terzo? - Ciclope si tolse gli occhiali e grigliò Hitler davanti a lui che si stava aggiustando il riporto, riducendolo ad un mucchietto di polvere.
-Ironia della sorte. - Commentò House.
Una ragazza mora in vestaglia da notte arrivò di corsa con un mantello in una mano.
-Eccomi ci sono! Scusate il ritardo! -
-Morgana! - Gridò Uther.
-Passa parola. - Urlò Ron, tutti lo guardammo in malo modo. -Che cè lho visto in un programma babbano. -
-Morgana ma come sei conciata? Sei indecente! Copriti al più presto! - Uther si tolse il mantello portandolo sulle spalle della giovane.
Destiny fece una smorfia di superiorità. -Non dovete essere troppo gentile con lei. Perché lei…-
Prima che potesse dire altro Morgana le dette una spinta. -Zitta spiona! - Anche Destiny finì di sotto dal burrone, ma la sentimmo gridare.
-Morgana si fa le canne in compagnia di Ginevraaaa!!!! -
Poi Goldrake tirò fuori lalabarda spaziale e di conseguenza dellindovina è rimasto ben poco.
-Meno male che ne dovevano morire 3. Qui cè stata una carneficina. - Notò Giles.
-E non sono stato io. - Sabretooth dette un calcio ad una lattina vuota tutto mogio.
Uther di fronte alla figliastra era su tutte le furie pronto a fargli una di quelle partacce che solo i genitori riescono a fare. -Si può sapere che ti passa per la testa? Chi ti ha dato lerba? Di chi è stata lidea? Farò giustiziare Ginevra! -
-Ti pareva. - Si disse tutti allunisono.
-Non ti sembra di essere troppo gentile? -
-Hai ragione, le farò ammazzare il babbo. -
-Lo hai già fatto. -
-La mamma? -
-Già morta. -
-E che palle è sola come una cane questa? Ho trovato, le storpio il cane. - Nessuno ebbe il coraggio di fargli notare che Ginevra non aveva un cane. -Tornando a noi! Dove lhai presa? -
-Dalle tue stanze. - Confessò la ragazza.
Uther osservò imbarazzato la sequenza di sguardi accusatori con conseguente scuotere di teste.
-Me lha prescritte il medico per i reumatismi. - Nessuno dette limpressione di credergli.
-Adesso sei proprio nei guai signorina. - Continuò il re verso la figliastra. Morgana abbassò lo sguardo mite assumendo lespressione da cane bastonato. -Quasi quasi avrei sperato che praticassi la magia! - Morgana lo guardò con un sorriso raggiante.
-Rallegratevi allora. Pratico anche la magia! - Si mise la tunica che aveva in mano di un colore blu. -Sono la strega del presente. -
Di nuovo attimo di sbigottimento, poi Uther svenne crollando su se stesso.
Morgana si accucciò vicino a lui. -Oh no! Pensavo di farvi una sorpresa! Uther! - Accertatasi che luomo fosse svenuto a tutti gli effetti e in uno stato semicomatoso dove non poteva vederla, cominciò a ballare la danza della felicità e della vittoria.
Jack si fece largo tra la folla. -Fatemi passare, sono un dottore. -
Anche House si fece largo tra la folla dallaltra parte.
-Sono un dottore fatemi passare. -
I due dottori si trovarono uno davanti allaltro, in mezzo a loro, lo svenuto.
-Mi lasci lavorare. - Fece House. -Lei è troppo vecchio per essere daiuto. -
Jack storse la bocca. -Questi giovani doggi non capiscono proprio niente di medicina. E capace curi tutti i mali nello stesso modo. Gli farai un clistere? -
House era sconvolto. -Ah sentiamo allora lanziano dottore che cosa propone. Immagino unoperazione chirurgica. -
-E lunico modo per salvarlo. E ridurgli le rughe del 30%.-
-Ma non capisci un bisturi. -
I due cominciarono ad accapigliarsi.
Dalla strada arrivò un vecchio vestito con una lunga tonaca marrone e lunghi capelli bianchi.
-Fatemi largo sono un medico. -
-Ma quanti medici ci sono? - Chiese Logan sconvolto.
-E nessuno che faccia il ginecologo. - Simbronciò Mistica.
-Sono Gaius, il medico di corte. Che è successo al re? -
Giles si avvicinò per spiegargli laccaduto, ma non appena terminò il racconto Gaius lo guardò sconvolto, le pupille si dilatarono, la bocca si spalancò in un sorriso folle e un attimo dopo crollò anche lui a terra.
Giles si voltò alla sua destra. -Ma che ho detto che non va? -
Draco alzò gli occhi al cielo. -Ma non lo capisci mezzosangue che è svenuto perché sei uguale al re? -
-Come ti permetti Malfoy! - Hermione si parò davanti a lui con fiero cipiglio. -Rimangiati subito quello che hai detto. -
-Oh ma guarda. La Granger ha trovato un fidanzato. - La scimmiottò il biondo. Simpatico come un unghia incarnita.
Hermione, dovete sapere, era una ragazzina tanto dolce, buona e timida, sempre pronta ad aiutare gli altri e ligia alle regole. Una ragazzina modello, insomma, anche molto educata.
A conferma di ciò vi basti sapere che prima si guardò attorno per vedere se cera qualche cartello che vietava il maltrattamento dei compagni, o degli animali (Draco poteva rientrare infatti in entrambe le categorie), poi visto che era molto educata, salutò dolcezza, bontà e timidezza che si allontanavano per la strada, e preso che ebbe il bastone di House, cominciò a dissestargli i denti di bastonate.
Il fatto vedete, che proprio quel giorno Hermione aveva le sue cose e quindi era particolarmente nervosa.
Vi avevo già parlato vero della fortuna di Draco?
Giles fu costretto ad intervenire dopo la 500° bastonata per non causare danni irreparabili.
-Hermione, calmati. - Le sottrasse il bastone. -Così romperai il bastone. -
Hermione dunque decise di finire di sfogarsi con i calci.
-Ti rimangi quello che hai detto o ti devo far rimangiare tutti i denti? -
Piton e Silente si guardarono sconvolti da tanta violenza, Ron e Harry invece avevano cominciato a fare il tifo per Hermione e ballare come ballerine pon pon per incitarla a colpire più forte, unendosi tra laltro alla danza della vittoria e della felicità di Morgana.
-Voi pensate che dovremmo fare qualcosa per quelluomo svenuto? - Chiese Tavington.
Edoardo si strinse nelle spalle. -E perché? Se muore il trono sarà mio. Muhuwhahahaha. -
-Morto Uther, cè un re in meno. Poi non mi resta che uccidere Edoardo e il trono sarò mio! Muhuwhahahaha. - Lo sceriffo di Nottingham si strofinava le mani immaginandosi un piano omicida e la punta della lingua gli spuntava dallangolo destro della bocca.
Edoardo lo sentì e sguainò la spada. -Maledetto traditore. Vuoi uccidere il re? Sei forse uno degli uomini di William Wallace? Giuda! -
Lo sceriffo cominciò a correre inseguito da Edoardo.
Mistica si avvicinò ad Uther sdraiato per terra. -Fate largo, ci penso io. -
Morgana la guardò sconvolta. -Ma lei è un medico? -
-No. Ma niente rimane inanimato tra le mie mani. -
Come preannunciato Mistica si chinò su Uther per fargli una rianimazione, un po particolare. Quando il re si risvegliò chissà perché aveva una strana voglia di fumarsi una sigaretta.
-Scusa - Morgana toccò un braccio alla mutante. -Mi potresti insegnare anche a me? -
-Certamente. Vieni alle mie lezioni. E porta tuo padre qui. -
-Patrigno. - La corresse lui.
-Ma piantala, lo sanno tutti che sei mio padre. -
-Morgana - Disse Uther a denti stretti. -Ma che dici? -
-Si, si, continua a fare il santarellino vai, quella poverette di Igraine aveva delle corna alte quanto lHimalaya. -
Uther si stampò una mano in faccia.
Dracula tirò due colpi di tosse per cercare di riportare lattenzione su di lui.
-Ma non dovevi farci un indovinello? -
-Si, me ne stavo dimenticando. Un uomo guarda un quadro e dice. Non ho né fratelli, né sorelle. Ma il padre di questuomo è il figlio di mio padre. Chi è luomo raffigurato nel quadro? Avete una sola risposta. -
Logan si voltò verso Sabretooth. -Ma tu chai capito qualcosa? -
-Macché sembrano gli scrittori delle storie Marvel quando devono spiegare che legame abbiamo noi due. -
-Aggiornami cosa sei adesso? Padre, fratello o clone. -
-Figlio forse. -
Logan corrugò la fronte. -Certo che ti potresti curare un po di più. Altro che figlio, sembri mio nonno. -
Piton nel frattempo per concentrarsi meglio si era messo a fabbricare Bellini nel pentolone delle streghe, con il risultato che aveva messo su un happy hour e adesso era ubriaco fradicio.
Commodo alzò una mano. -Io forse avrei la risposta.
Uther e Edoardo si voltarono furiosi verso di lui. -Zitto! - Come di consuetudine il povero imperatore si ritirò a piangere in un angolo.
-Smettetela di trattarlo male, lui almeno tenta di fare qualcosa. Voi cosa fate? - Gridò Hermione in difesa del romano.
-Tanto per cominciare non mi metto a piangere come una femminuccia. - Disse Edoardo.
Uther la guardò per qualche secondo con il suo solito cipiglio. -Ma te non sei per caso anche una strega, oltre ad avermi sfracassato i maroni? - Chiese indicandola pensieroso.
Hermione sbiancò e si ritirò lentamente andandosi a nascondere dietro Harry che tanto per passare il tempo si stava scaccolando.
Jack si massaggiò il mento pensieroso. -Bè ma la risposta è ovvia. - Disse poi illuminandosi in viso.
-Tsk, ma cosa ne vuoi sapere vecchio arterosclerotico come sei? - Gli disse House alzando una mano.
-Zitto stupido barbone, paraplegico. -
-Hey io non sono paraplegico, sono zoppo. Lo vedi che non capisci niente? -
-Ti ci faccio diventare io paraplegico. -
-Ma non capisci un defribrillatore. - E i due ripresero ad azzuffarsi.
Ron come al solito non aveva capito niente.
Silente ebbe un lampo di genio, balzò in piedi come illuminato da ragione divina, con sguardo estasiato e una mano rivolta verso il cielo. Tutti lo guardammo increduli, ma essendo lui vecchio e soprattutto essendo lui rincoglionito decise di non smentirsi.
-Me ne sono dimenticato. - Dichiarò diventando mogio.
Al Capone avendo finito i sigari si accese un mutuo.
Tavington per passare il tempo, in mancanza di chiese, incendiava i formicai.
Lucius si avvicinò a Morgana, con passo da predatore. -Salve - Disse con voce suadente. -Ma lo sai che sei carina? Quanti anni hai? Che ne dici ci un tè? -
Morgana lo guardò scettica. -Ma perché sei un uomo tu? -
Lucius era rimasto a bocca aperta.
-Non mi interessi. - Lo snobbò la strega.
Draco cominciò a ridere a crepa pelle.
-Due di picche! Due di picche! - Ripeteva stile cantilena.
Dopo lennesima bastonata sul cranio cadde a terra svenuto nuovamente.
-Suo figlio. - Disse ad un tratto Silente puntando il dito contro Uther.
Il sovrano lo guardò sconvolto. -Ma che è una riunione dei figli illegittimi? Non sono mica Elvis. -
-E che sei one shot, one kill? - Disse Sabretooth sconvolto. -Una volta è sfiga, ma due o tre vuol dire che ti devi fare operare. -
-E tu signorino guarda di parlare per bene. Che termini usi. E da domani voglio che ti tagli codesti capelli mi sono spiegato?! - Logan si era inalberato contro il figlio che però lo sovrastava di molti cm in altezza e lo guardò scettico.
-Sgorbio, io sono stato tuo padre, prima che tu fossi il mio. Quindi sei tu che devi fare quello che dico io. -
-Dho. - Logan digrignò i denti furioso.
Uther si guardò attorno cercando di capire chi fosse il figlio che gli era stato indicato da Silente.
Mistica gli si avvicinò ammiccando. -Non ti preoccupare, io ho limpermeabile. -
-Perché piove? - Chiese il sovrano che non sapeva che esistessero certe cose.
-No. - Silente si massaggiò la nuca pensieroso. -Cera un motivo per cui ho detto suo figlio, ma non me lo ricordo più. -
-Luomo nel ritratto è suo figlio. - Disse Giles.
-Quale ritratto dove? - Voltandosi Uther vide un ragazzo moro che ammirava un quadro. Senza pensarci due volte il sovrano prese il quadro gettandolo a terra cominciò a saltarci sopra, poi prese la spada e cominciò a stracciarlo in mille pezzettini, già che cera prese la Torcia Umana gettandolo sulla tela e gli dette fuoco, poi per spegnere il fuoco ci buttò sopra Hydroman, non contento prese il mitra di Al Capone e ci sparò sopra due o 3 caricatori. Tutti erano rimasti a guardarlo sconcertati.
Soddisfatto del suo operato e convinto che nessuno ormai potesse riconoscere lidentità del ritatto lo prese e fece per renderlo al giovane a cui laveva sottratto.
-Tieni ragazzo e AAAAAAHHHHHH!!!!!!!!! - Uther fece un salto per lo spavento, davanti a lui cera un ragazzo che sembrava di carta carbone, gocciolante dalla testa ai piedi, diviso in due, pieno di buchi e con i lineamenti che sembravano usciti da un quadro di Picasso.
Vagamente imbarazzato Uther restituì il quadro al ragazzo che appena lo guardò cominciò a piangere e urlare disperato.
-Uther, io parlavo del ritratto dellindovinello. - Disse Giles. -La risposta era suo figlio. - Uther lo guardò drizzandosi sulla schiena.
-Lo avevo capito già. -
-Perché allora hai distrutto il ritratto di Dorian Grey?! - Sbraitò luomo.
-Bè era vecchio, adesso è un capolavoro di arte moderna. - Rispose quello.
-Non ti preoccupare Dorian, vedrai che il dottor Bestia Nera ti aggiusterà in quattro e quattrotto. - Gli fece coraggio la Gatta Nera.
Il problema vedete, che il professor Bestia Nera aveva lasciato il corso di ritrattista dopo la 2° lezione per darsi alla natura morta. Ma essendo lui un genio quando uscì dal suo studio pulendosi le mani con aria soddisfatta decretò come al solito.
-Come nuovo. -
Il povero Dorian da allora girava con arance per guance, banane per mascella, pistacchi al posto dei denti, un mango come naso e delluva al posto dei capelli. Il problema era che per tenere attaccata tutta quella frutta doveva cospargersi di caramello e non vi dico le mosche che attirava. E quando andava in campagna doveva sempre scappare dagli uccelli che lo volevano beccare.
Ma noi eravamo contenti e facevamo a turno a stargli vicino, così mentre ascoltavamo le lezioni smangiucchiavamo qualcosa.
-Comunque la risposta è esatta. - Disse Morgana. -Ce ne avete messo di tempo, ma comunque limportante è arrivarci. -
-Lo dico sempre anchio. - Disse Mistica.
-Bene, adesso vediamo come ve la cavate con lultimo indovinello. -
Lattenzione di tutti adesso era rivolta allultima strega con il mantello rosso.

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Capitolo 14
*** Indovina indovinello, chi fa l'uovo nel corbello? ***


Indovina, indovinello, chi fa luovo nel corbello?

-Avanti strega, parla! Qual è il tuo indovinello? - Disse Dracula.
-We, piano con le parole - Disse subito la donna alzando una mano in sua direzione. -Io mica ti chiamo vampiro scusa. Ti chiamo Dracula, quindi anche tu chiamami con il mio nome. -
-E quale sarebbe? - Chiese il vampiro.
La donna si abbassò il cappuccio rivelando una bella donna dai lunghi capelli neri come la pece, pelle diafana come la neve e due occhi azzurri come il cielo. Era Biancaneve, direte voi, no, in realtà era Nimueh. Uther sbiancò rimanendo a bocca aperta per la sorpresa.
-Nimueh? Ma non eri morta? -
La donna per tutta risposta gli fece la linguaccia. -Ti piacerebbe. Nelle Fanfiction caro mio, io non sono morta, e se lo ero, ritorno. -
Uther estrasse subito la spada pronto alla battaglia. -Maledetta strega quantè vero Iddio questa volta ti ammazzo allistante. -
Dracula preso da attacchi di isteria cadde a terra urlando come unaquila.
Nimueh si stava arrabbiando. -Allora! Ho un nome io! Strega sarà tua sorella! -
-Non ho sorelle. Strega! -
-Allora sarà tua moglie! -
Si voltò verso Morgana e le due batterono il 5 tutte felici.
Incavolato come un bisonte a cui hanno appena conficcato una freccia nella guancia posteriore Uther fece per scattare verso la strega ehm Nimueh, ma venne bloccato a metà strada da Giles.
-Calmati, vuole solo farti arrabbiare. - Si rivolse alla donna. -Tu sei la strega del futuro, qual è il tuo indovinello? -
Nimueh si dette un contegno smettendo di ridere. -Allora, vi trovate davanti a due porte, una porta al paradiso, alla beatitudine eterna, ad ogni gioia e soddisfazione, laltra conduce allinferno, alla dannazione eterna, a dolori e frustrazioni. A guardia delle due porte ci sono due gemelli, uno di loro dice sempre la verità, laltro dice solo bugie, non vi è possibile sapere chi dei due sia il bugiardo, come fate, con una sola domanda a capire quale sia la porta del paradiso o quella dellinferno? Avete una sola risposta. -
Tutti ci guardammo sconvolti.
-Caspita, questo è un indovinello difficilissimo dobbiamo sbrigarci a dare la soluzione o qui scoppia lapocalisse. - Giles era nervosissimo.
-No, veramente avete tutto il tempo. - Spiegò Nimueh.
-Zitta strega! Dobbiamo avere poco tempo! Riesco a dare il meglio di me solo quando cè poco tempo. -
-Funzioni così anche con le donne? - Chiese House, e mentre il dottore cadeva colpito in piena testa dalla costola di un libro alta quando la Divina Commedia, Mistica si era già avvicinata per spararne una delle sue. -A me va benissimo, potremmo ritrovarci durante lintervallo di una partita, o tra una pubblicità e laltra di un film. -
Uther si portò una mano sulla fronte. -Ho mal di testa. -
House gli prese un polso. -Chiaro sintomo di Lupus, dovrò farti un clistere per guarirti. -
Jack gli prese laltro polso. -Chiaro sintomo di epatite dovrò farti un trapianto di fegato al più presto. -
-Ma stai zitto vecchio bacucco, che ne vuoi sapere? - Inveì House.
-Ah si? Tu devi stare zitto. Drogato! Questa è la verità! Altro che dottore! Sei un drogato! -
-Ma parli te che sei un macellaio?! -
-Io sono un chirurgo di fama internazionale! -
-Ma non capisci un anestetico! - E i due ripresero ad azzuffarsi a colpi di bisturi e bastonate.
Ci decidemmo a pensare ad una risposta, inutile dire che noi alunni facevamo appello allistruzione del nostro corpo docenti.
E questo fu più o meno il risultato del loro intenso pensare.
Logan, che per lo sforzo di pensare a qualcosa, si era ricordato un altro episodio della sua infanzia, dove veniva preso a cinghiate da un Sabretooth adulto che lo chiamava figliolo, e di conseguenza si era messo ad inveire contro quello che era tornato ad essere suo padre dando tutte le colpe a lui se aveva dei problemi. Sabretooth invece si era ricordato la ricetta delle paste con le sarde.
Il cervello dello Sceriffo di Nottingham aveva dato le dimissioni e aveva lasciato al suo posto un criceto. Edoardo I Plantageneto stava giocando a Risiko con Tavington, ma si erano bloccati nel momento della disposizione dei carri armati, perché nessuno dei due sapeva che coserano. Giles in mancanza di un libro da leggere per una soluzione si era messo a leggere gli ingredienti di una scatoletta di tonno. Silente sanguinava copiosamente dal naso a causa di Mistica che con la scusa che faceva caldo si era allargata la scollatura del vestito. Dracula sbavava e si leccava i baffi senza ritegno notando il sangue del mago anziano.
Lucius si era avvicinato alla strega con fare da predatore. -Ciao carina, ti andrebbe di uscire con me? -
-No! Sei troppo effeminato per i miei gusti. -
Draco aveva preso a saltellare tutto contento gridando nuovamente. -Ancora due di picche! Ancora due di picche! -
Dopo lennesima bastonata sulla testa però cadde a terra privo di conoscenza e noi compagni ne approfittammo per derubarlo di tutte le cose di valori, i messi peggio, come Northstar gli rubarono le mutande.
Piton a forza di fabbricare Bellini si era ubriacato, House e Jack si stavano ancora accapigliando.
Al Capone si era acceso un caminetto. Commodo piangeva in un angolo.
Uther a forza di camminare avanti e in dietro aveva scavato un fossato.
-Adesso basta! - Gridò il re. -Dicci la risposta. -
-Si, convinciti che la dico proprio a te poi. -
-Minchia, questa malafemmina ha le palle. - Decretò Al Capone.
-E un uomo?! - Chiese sconvolto Commodo.
-Zitto! Idiota! - Dissero allunisono Edoardo e Uther e il povero imperatore riprese a piangere.
-Senti Nimueh io capisco che ce lhai con Uther, dopotutto è un sadico tiranno, ma se ti chiedesse scusa ce la diresti al risposta? - Chiese Giles con le mani giunte.
-IO chiedere scusa?! Mai! - Uther si voltò con espressione fiera, somigliava leggermente a Vegeta.
-Fosse il male di quello. E un cinico, arrogante, bastardo, sanguinario, imbecille, misogino -
-La colpa è tua. Se tu non avessi ucciso mia moglie, io non mi sarei bevuto il cervello. -
-Il cervello è da un po che te lo sei bevuto. -
Morgana si mise fra i due. -Calmi, non litigate. Con la violenza non si ottiene niente. - Poi si rivolse a Nimueh. -Ma se proprio non puoi trattenerti sappi che massacrarlo di botte ti farebbe stare moooolto meglio. -
Ignorando la ragazza i due continuarono a litigare e urlarsi insulti di ogni tipo.
Jean alzò una mano. -Scusatemi se posso intromettermi è pericoloso litigare. Nei telefilm e film, il 70% delle coppie che litigano finiscono a letto e con una gravidanza non voluta e visto i precedenti di Uther io starei molto attenta.
-Vero. - Disse Commodo.
-Zitto! - Gli gridarono Edoardo, Uther e Nimueh.
La strega partì con uno schiaffo ben assestato, Uther rispose con una doppietta, schiaffo e manrovescio. Nimueh allora optò per un calcio basso.
Uther dopo minuti di agonia e ululati nel perfetto stile Richiamo della Foresta, partì con un gancio sinistro al volto. Il maturo e del tutto sensato scambio di idee tra persone adulte, divenne ben presto un incontro di lotta libera senza esclusioni di colpi, compresi dita negli occhi, continui attentati ai gioielli di famiglia del sovrano sia da parte di Lupin alle corde che come si avvicinava tentava di rubargli un ciondolo o un anello, sia da parte di Nimueh che calciava meglio di Ibrahimovic mirando a tuttaltri tipi di gioielli, sedie e tavoli spaccati sulla schiena o in testa, strangolamento alle corde del ring, prese del cobra, gong nei denti, pestoni sui piedi sputi negli occhi e cerette a caldo.
Silente massaggiandosi la barba gli venne un lampo di genio e prima che se ne scordasse come avvenuto in precedenza si avvicinò a Giles, che si stava interessando al combattimento.
-Ma secondo te, la risposta potrebbe essere -
Giles dopo aver sentito la risposta del mago ci pensò un po su. -Certo, potrebbe! - Si voltarono verso il pubblico. -Il problema adesso è cercare di dirlo anche agli altri. -
Infatti ormai sembrava di essere ad uno stadio.
Gli uomini in tribuna nord avevano preso le parti di Uther, le donne in tribuna sud quelle di Nimueh.
Lucius urlava ed esponeva slogan a pro del potere maschile, Mistica rispondeva con provocazioni e canti femministe, Sabretooth gridava al sangue, Logan attendeva lo strappo dei vestiti di Nimueh, Piton si aggirava per le tribune ubriaco fradicio cercando la rissa, Edoardo e Tavington che finalmente erano stati illuminati su cosa facessero i carri armati, adesso impugnavano i carri armatini di Risiko gridando.
-Spara! -
-Colpisci! -
-Azzanna! -
-Uccidi! - Non erano stati informati che quelli non erano veri carri armati.
Al Capone girava a raccogliere le scommesse.
Dracula aspettava di vedere fiumi di sangue.
Jubelee e Johnny si scontravano a suon di petardi e molotov.
Carnage e Marrow si buttavano dardi simbionti e ossa fratturate.
House e Jack avevano ripreso ad azzuffarsi perché non erano daccordo sullarbitraggio. Il fatto che non ci fosse un arbitro era un dettaglio del tutto irrilevante.
Cloak e Dagger essendo in realtà una sola entità, poiché uno non poteva esistere senza laltra erano in mezzo alla tribuna e si prendevano in testa tutti gli oggetti che i tifosi si lanciavano tra di loro.
Jean approfittando del fatto che Ciclope non vedeva niente lo aveva portato dalla parte femminista, ma il povero mutante era stato messo alla gogna in quanto uomo.
Spiderman scriveva slogan con la ragnatela, meglio di Carlotta. Rispondeva Andromeda con la sua catena dallaltra parte (Andromeda tecnicamente parlando è un uomo, ma non venitemi a dire che non si sente donna, perché io non ci credo neanche un po).
Le sailor avevano ingaggiato uno scontro armato con i Power Ranger (ad eccezione delle femmine ovviamente che si trovavano dalla parte opposta) Tuttavia le sailor ebbero fin troppo vita facile poiché ogni volta che i Ranger tiravano un pugno o un calcio glie lo tiravano ad almeno 20 cm di distanza senza mai toccarle una volta e passarono tutto il combattimento a chiedersi perché non cadessero facendo capriole e salti mortali. Capirono solo dopo che le sailor gli fecero mangiare le loro tutine attillate che per colpire un avversario, lo devi appunto COLPIRE.
Wanda cercava di far volgere la realtà a favore di Nimueh, ma Uathu glie lo impediva scaraventando sempre le sue realtà in What If.
La donna invisibile e luomo invisibile si stavano azzuffando, ma nessuno riuscì a vedere niente.
Mr Fantastic infilava le dita negli occhi alle femministe da distanza, ma venne fermato a metà del primo tempo da Shehulk che lo afferrò cercando di tirarlo da quella parte, per sua fortuna Hulk lo afferrò per i piedi e i due cominciarono a fare il tiro alla corda con il povero Reed che alla fine sembrava un rotolone regina da quanto si era allungato.
Morgana lanciava incantesimi, Harry rispondeva.
Ron non aveva capito un cazzo.
Commodo piangeva in un angolo.
Hermione in mezzo ai due schieramenti cercava di far capire quanto fosse insulsa tutta quella violenza, a un quarto del primo tempo Mastermird aveva creato lillusione di un bersaglio sul corpo della giovane e Legolas e Occhio di Falco si sfidavano a chi tirava meglio con larco.
Il tutto corredato da lanci di popocorn, noccioline, hotdog, torte, cipolle, tacchini, teglie di pasta al forno, cinghiali e così via.
Giles e Silente si avvicinarono a Dracula e gli esposero la loro tesi.
-Certo potrebbe essere. - Dracula divise Jack e House, e anche loro dopo essersi guardati per qualche istante annuirono. Così via cominciarono ad esporre la soluzioni a tutti che si disinteressarono del combattimento e ci riunimmo tutti insieme per discutere la risposta da dare.
Anche Ron decretò di aver capito e c’era chi già urlava al miracolo.
Quando ci voltammo però notammo che il combattimento aveva cambiato del tutto natura. Le reazioni furono le più disparate.
Morgana ad esempio svenne. A Commodo gli si bloccò la crescita. Harry cominciò a prendere appunti, Silente si era ingrifato ed era a rischio infarto. Piton ubriaco fradicio cominciò a vomitare. Logan e Sabretooth dovettero bloccare Mistica che voleva andare a partecipare.
Lucius batté con violenza un piede a terra indignato. -Ma non è giusto! Io sono molto più bello per Dio. -
Dracula venne preso da attacchi di colera.
-Ma lui è affascinante. - Rispose Hermione.
Lucius avrebbe tanto voluto dargli una bastonata in testa, ma era pur sempre un gentiluomo e non poteva, così si rivolse a Draco. -Dai una bastonata in testa alla Granger. -
Il ragazzo non se lo fece ripetere e la ragazza stramazzò al suolo svenuta. Tutto soddisfatto restituì il bastone al padre, che lo colpì violentemente in testa con una bastonata e Draco cadde svenuto vicino ad Hermione.
-Vergognati! Non si picchiano le donne! -
Ron che come al solito non aveva capito niente alzò una mano. -La domanda da fare era per caso: Se chiedessi a tuo fratello qual è la porta dellinferno. Lui quale mi indicherebbe? -
-Si. - Gemette Nimueh.
-Era un si, la risposta è giusta, o un si di altra natura? - Chiese Tavington rivolgendosi allesperta in materia, ovvero Mistica.
-Ma era ovvio che fosse stato un si -
Sabretooth le tappò la bocca con una mano. -Chi se ne frega. Era un si. Andiamocene. -
Giles si pulì gli occhiali. -Secondo me bisognerebbe esserne certi. -
Si schiarì la voce. -Nimueh la risposta era corretta? -
-Si. -
-Lapocalisse è scongiurata? -
-Si! -
-Ce ne possiamo andare? -
-Si! -
-Mi presti 300$? -
-Siii! -
-E piantala. - Logan lo afferrò per la collottola e lo tirò via. -Abbiamo visto anche troppo. -
-Parla per te. - Mistica tentò di avvicinarsi per vedere meglio, ma Sabretooth la fermò afferrandola per un braccio, riportandola nel gruppo.
Dal cielo arrivò Banshee e con un balzo si frappose fra noi e la scena. Senza laiuto del megafono cominciò ad urlare. -Non cè niente da vedere! Circolare! Non cè niente da vedere! -
-Ma chi sei tu? - Chiese Cletus.
-Pronto intervento censura. Queste non sono scene adatte a dei bambini. -
-Hanno 12 anni. I film porno per loro sono allordine del giorno. - Spiegò Dracula.
-Anche per me. - Specificò Silente.
-Quando tornerete a scuola ci dovrà essere un colloquio con i vostri genitori. - Continuò Banshee.
Logan si avvicinò a Sabretooth. -Si fa come laltra volta vero? -
-Certo, tu fai il mio babbo e poi io faccio il tuo. - I due si batterono il 5 e ci avviammo lasciando Banshee a isolare larea.

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Capitolo 15
*** Cattivo fai da te? No, organizzato? Ahiaiaiai! ***


Cattivo fai da te? No organizzato? Ahiaiai!

Salutammo Edoardo, Tavington, Commodo, Jack lo Squartatore, Al Capone e lo Sceriffo di Nottingham, lasciando detto di salutare Uther una volta che si fosse liberato dal suo precedente impegno.
Dracula ci portò ad un altro castello, scavato nella roccia, dove lentrata aveva laspetto di un teschio con la bocca spalancata e i denti aguzzi.
Linterno del castello era tutto di pietra nero, in fondo ad un una lunga stanza cera un trono con sopra seduto un uomo alto e muscoloso, dalla pelle blu e il volto era scheletrico, indosso aveva uno strano vestito con mantello e cappuccio viola scuro.
-Molto bene ragazzi. Ho lasciato il meglio da ultimo. E venuto il momento di presentarvi i cattivi organizzati. Visto che il cattivo di un eroe ne busca sempre quanto un ciuco, viene in ogni storia, il momento che i super cattivi si organizzano e formano così un super gruppo malvagio, anche per contrastare i super gruppi degli eroi. Uno dei primo cattivi organizzati è Skeletor. - Con una mano ci indicò lo scheletro seduto sul trono.

Skeletor come ogni cattivo che si rispetti era un tiranno dittatore. In realtà noi lo conoscevamo già di fama. Sempre il nostro solare vicepreside Sinistro, una volta ci parlò di un dittatore perfino più brutto del nostro amabile preside Destino.
-Dovete sapere bambini, che un tempo lontano lontano, in un regno lontano lontano, viveva un piccolo bambino tutto blu. Viveva in una comunità con tanti altri bambini tutti blu come lui, se ne andavano in giro vestiti solo con un pannolone e un cappello bianco in testa. Il villaggio era composto solo da uomini, cera solo una donna, la chiamavano Puffetta, vi lascio indovinare il lavoro che svolgeva. Però aveva sempre le sue cose o il mal di testa, quindi vi lascio immaginare in che condizioni erano gli uomini di quel villaggio. Occhi perennemente cerchiati e secchi come un chiodo. Da qui il perché dellaspetto di Skeletor. Quelli che stavano peggio comunque erano i ragni, che venivano stanati in continuazione. Infatti come cera un buco libero facevano la fila. E questo spiega perché avevano il pannolone. Capirete, cè da fidarsi poco anche ad andare in bagno in un posto del genere.
Il capo, un uomo alto quanto un bambino, con un cappello rosso in testa e una lunga barba bianca, aveva messo su una ditta dove fabbricava giocattoli che poi portava ai bambini di tutti i regni. Tutti erano contenti. Ma siccome tutti erano contenti a Skeletor giravano le palle. Così un giorno mentre era a tavola, prese il regno, lo spezzò in due e disse. -Prendete la parte della luce e levatevi dalle palle, che alla parte delle tenebre ci penso io. - E così il regno venne diviso in 2. Con gli anni, un tizio di nome He-Man, che i più affezionati chiamavano Raffaella, decise che era venuto il momento di riunificare il regno, perché girando la sua terra si era convinto che non cè odio e non cè guerra quando a letto lamore cè. Teoria ancora da provare visto che Skeletor continua a promuovere linciaggi e massacri.
I suoi sudditi preferiscono mettersi una medusa nelle mutande anziché vederlo da lontano. -

Skeletor posò le sue orbite vuote su di noi. -Voi dunque siete aspiranti criminali ed eroi che ci sostituiranno. - Guardò i nostri giovani visini che lo guardavamo adulanti. -Come siamo messi male. - Decretò scuotendo la testa esasperato.
Dalla porta entrarono un energumeno tutto peloso che sembrava Chubenka di Star Wars e un tizio tutto pelato con una benda sullocchio mezzo cyborg. Tra di loro tenevano una donna piuttosto anzianotta, vestita con una strana mantellina azzurra, grassoccella e in mano teneva una bacchetta con in cima riportata una stella. -E questa la maga che dovevamo rapire capo? - Chiese quello con la benda.
Skeletor si alzò infuriato come un caimano. -Vi avevo detto Sorceress razza di deficienti! La maga bianca. -
I due si guardarono negli occhi. -Ma signore, non è mica afroamericana questa. - Spiegò sempre quello con la benda. Skeletor prese lo scettro e puntandolo verso di lui partì un raggio che fulminò il poveraccio. -La maga di He Man imbecilli! Che me ne faccio della fata smemorina di Cenerentola, mica devo andare ad un ballo di gala io! -
-Peccato mio signore, perché sareste un cavaliere molto affascinante, elegante, di classe. -
-Beeello! - Disse con voce gutturale quella specie di gorilla.
Skeletor fulminò entrambi con lo scettro. -Cretini! Andate e portatemi la maga! -
I due fecero un inchino, tutti e due piuttosto doloranti e con del fumo che gli usciva dalla testa uscirono dal castello, gli vedemmo buttare la fata di Cenerentola nel fossato con i coccodrilli e facemmo appena in tempo a sentire quello con la benda riferirsi al compagno.
-Te lo avevo detto che non era quella giusta. -
Skeletor tornò a sedersi sempre più arrabbiato. -E dove sono gli altri miei colleghi?! -
-Stanno arrivando. - Disse Dracula voltandosi per vedere arrivare un uomo in unarmatura dorata, con lunghi capelli grigi e gli occhi iniettati di sangue, seguito da altrettanti uomini in armatura dorata, alcuni dei quali con lunghi capelli, piuttosto effeminati. -Ecco per lappunto Arles e i suoi. -
Arles era un sacerdote greco, schizofrenico, sociopatico e a giudicare dallincazzatura perenne che lo affligge è stata ipotizzata anche una certa stitichezza.
Un bel giorno aveva deciso di ammazzare lincarnazione della Dea Atena, i motivi ipotizzati sono stati diversi. Ma i più accreditati sono 3.

1. In realtà Arles è il padre della bambina e vuole eliminarla perché non si sappia in giro.
2. E semplicemente impazzito per il mancato sonno notturno visto che la bambina piangeva in continuazione tanto da fargli venire la congiuntivite perenne.
3. Aveva finito la tintura per i capelli e per mascherare il fatto che avesse i capelli grigi aveva deciso di diventare cattivo e sanguinario.

Comunque venne sgamato in pieno da un altro cavaliere, che salvò la piccola, (ma nessuno si è mai chiesto che cavolo ci faceva Micene in quella stanza a quellora della notte? Mah!) la quale poté crescere e diventare una specie di Lucrezia Borgia, formandosi il suo harem maschile con giovani orfani in realtà tutti fratelli, figli di quel vecchio che si spacciava per il nonno. Ancora ci si chiede come abbia fatto un uomo solo ad ingravidare donne di mezzo mondo nellarco di 2 anni.
Anche su questo punto sono state fatte molte ipotesi. Ma le più accreditate sono sempre 3.

1. Il vecchio era un attore porno. Di conseguenza le madri erano pornostar.
2. Il vecchio ha dei poteri soprannaturali che gli permettono di ingravidare le donne a distanza pronunciando semplicemente la parola: -Ravanello. -
3. E semplicemente un donatore della banca del seme.

Questi orfani\fratelli, dopo essere cresciuti sotto le sevizie di lady Isabel, questo è il nome della reincarnazione di Atena, decisero di farsi pestare, sottoporre a torture fisiche e mentali, solo per vincere delle armature taroccate che si rompono a guardarle e lunico che può ripararle ti dissangua.
Il gruppo di cavalieri che combatte la tirannia di Arles è formato da un mammone di nome Crystal che non fa passare combattimento senza piangere per la morte della madre. Un malato di cuore di nome Sirio, vagamente masochista, che se non gli si ferma il cuore, si acceca o muore a combattimento non è contento. Un ragazzo che i suoi genitori hanno voluto agevolare nella vita chiamandolo Andromeda, e dandogli unarmatura rosa, tanto per farlo sembrare più maschio. Pegasus che tutti adorano nonostante sia simpatico come un attacco di colite, patito del bunjy jupping senza lelastico, infatti si getta sempre da un burrone per poi passare il resto del tempo a risalirlo, combattendo sempre e solo allinizio e alla fine, e poi non si sa perché il merito è sempre suo, nonostante gli altri gli abbiano spianato la strada. E infine il vip di turno, Phoenix, che arriva quando gli fa comodo a lui, se se lo ricorda e se non ha altri impegni per quella sera, spesso Phoenix è quello che combatte contro il super cattivo, mentre Pegasus, puntualmente privato dei 5 sensi, scala un qualcosa, o cammina a passo di lumaca verso qualcosa che gli permetterà di uccidere il cattivo di turno. Ma il merito sappiatelo è sempre e solo di Pegasus. Gli altri dopotutto hanno solo ucciso tutti i cavalieri e tenuto impegnato il super mega cattivo in attesa dei suoi porci comodi, senza contare che gli altri combattono con le armature sfigate, e a lui arriva puntualmente un armatura sbrilluccicante super mega potente. Che dite? Sarà raccomandato?

Arles ci guardò con sguardo da pazzo. -Io sono il gran sacerdote Arles, anche cavaliere dei gemelli. - Poi si rivolse ai suoi uomini. -Branco di checche isteriche, andate e portatemi la Dea Atena. Immediatamente! - I cavalieri si sparpagliarono alla ricerca della Dea.
-Ma i cattivi organizzati hanno sempre da rapire qualcuno? - Chiese Spider Man cominciando a preoccuparsi per la sua vecchia zia.
-Non necessariamente. - Dalla porta entrò un energumeno vestito con unarmatura, dalla pelle viola e un lungo mantello anche lui. -Io sono Darkseid. Prima i cattivi rapivano la fanciulla per far si che gli eroi corressero a salvarle, ma adesso con la parità dei sessi, non si può più fare. Anche se lidea di rapire quella gnoccolona di Wonder Woman mi attira parecchio. Adesso ci siamo evoluti e sparpagliamo i nostri uomini a reperire oggetti che causerebbero la fine del mondo. -

Darkside era un altro dittatore molto gentile e affezionato, infatti i suoi sudditi preferivano andare dal dentista a farsi togliere un dente senza anestesia che incrociare il suo sguardo.
Come ogni dittatore che si rispetti, aveva la fissa della conquista del mondo, o distruzione. A lui si opponeva un gruppo di super eroi di nome Justice League, formata da super eroi come Superman, Hawkman, Acquaman, Batman, insomma un sacco di man. Il loro era ormai un appuntamento fisso, un po come la partita di calcetto il venerdì sera. Si incontravano, se le davano, la Justice League vinceva sempre nel recupero, spesso e volentieri per colpa dellarbitro che pagavano profumatamente, e la settimana dopo era di nuovo battaglia.

Darkside si voltò di scatto, al suo cospetto accorsero subito una specie di scimmione, un tizio con una specie di uniforme con tanto di lente allocchio e una donna grassa e vecchiotta con calze a rete. -Brutti rincoglioniti! Vi avevo detto di andare a cercare il cubo! Che ci fate già qui? -
I 3 si guardarono terrorizzati, poi il gorilla e il tizio con luniforme dettero una spinta alla donna che si avvicinò. -Eccolo capo. - E gli porse un cubo fatto di quadratini colorati. Darkseid prese il cubo di Rubik e lo lanciò con talmente tanta forza in testa al tizio con luniforme che quello porta ancora in faccia il segno di tutti i quadratini, per di più Darkseid con quel colpo aveva risolto tutte e 6 le facce del cubo. Noi eravamo estasiati da quelluomo.
-Imbecilli! Non era questo il cubo che dicevo razza di rincoglioniti! Voglio il cubo, quello responsabile della creazione della vita sui pianeti! - I 3 si guardarono sconcertati, raccolsero il loro cubo e fuggirono via. Darkseid si massaggiò una tempia irritato.
-O più semplicemente ci organizziamo per far scoppiare una guerra e riportare lumanità alletà della pietra. - Un uomo dai lunghi capelli castani chiari vestito con un lungo giubbotto di pelle marrone si avvicinò. -Io sono Liquid Snake. - Si voltò presentando con una mano un uomo sui 50 anni con baffi e capelli bianchi, con revolver in cintura e tanto di speroni agli stivali, che sembrava uscito da un film di Clint Eastwood, una donna avvenente con i capelli verdi e una scollatura da capo giro, che teneva in mano un fucile di precisione, un energumeno pelato a petto gnudo, tutto tatuato, con in mano un mitragliatore a canne rotanti che avrebbe fatto invidia al Gundam. -Operazioni speciali FoxHound. -

Liquid e il suo gruppo erano dei terroristi. Liquid aveva la fissa delle armi nucleari per uccidere un gruppo chiamato i Patrioti che nessuno ha mai capito per bene chi fossero, né la loro utilità, ma limportante è che erano morti tutti e sopravviveva solo il loro sistema. La verità è che nessuno è mai riuscito a vedere interamente tutti i filmati di Metal Gear, e i coraggiosi che ci hanno provato si sono o addormentati o distratti a guardare un uccellino che passava di lì perdendosi il succo della questione.
A lui e la sua banda di terroristi si opponeva il suo fratello gemello Solid Snake, verso il quale Liquid provava un forte astio. Il perché ancora non si è capito ma ci sono delle ipotesi.

1. Liquid è geloso perché Solid Snake ha avuto maggiore amore di lui dalla macchina che miscelava le fiale da laboratorio dalle quali sono nati.
2. Liquid è invidioso del fatto che laltro è solido e lui no. Immaginatevi che non deve provare verso Soliduss allora. Non indaghiamo oltre che è meglio.
3. Liquid è furioso con il fratello perché lo ha fatto schiantare con un elicottero, buttato di sotto dal Metal Gear, coinvolto in un incidente dauto in galleria e fatto venire un infarto.

Poi Liquid cominciò ad urlare anche lui come unaquila. -Cosa fate ancora qui. Dovè il Metal Gear Rex? - I 3 si guardarono preoccupati e fuggirono. -Che idioti, devo sempre ripetergli le cose 100 volte e poi devo ingegnarmi per far fare il lavoro sporco a quel deficiente del mio gemello. -
-Gemello? - Arles cambiò colore dei capelli divenendo blu. -Cosa ho fatto? - Con un fischio richiamò tutti i suoi cavalieri. -Fermi, cosa volete fare? Dobbiamo proteggere la Dea Atena, non rapirla. Correte a proteggerla presto! -
-Da chi? - Chiesero i cavalieri allunisono.
-Ma da suo zio Nettuno che la vuole affogare. - I cavalieri stavano per andarsene quando i capelli di Arles tornarono grigi. -Aspettate! - Il grande sacerdote cominciò a camminare avanti e in dietro parlando da solo. -Dovete rapirla! No! Proteggerla! Già mai! Chiamo i bronzini! Chiama chi ti pare! Devi proteggerla! Ucciderla! Ti chiudo in una stanza con il cavaliere di Pesci! Finiscila! Ho ragione io! Zitto, checca! Tu checca! No tu, hai pure la voce da donna! Pazzoide! Schizofrenico! - In tutto questo lasso di tempo i capelli continuavano a cambiare di colore da blu a grigio e i cavalieri, facevano per andare, e poi tornavano sui loro passi. Alla fine i capelli rimasero grigi. -Basta! Andate a rapire Atena immediatamente! - I cavalieri partirono di corsa. Tutti osservavamo sconcertati il grande sacerdote che adesso aveva il fiatone e pareva esausto. -Scusate lite in famiglia. -
Dei ragazzini vestiti con delle tuniche rosse e nere apparvero dal portone. Quello che sembrava il capo aveva dei piercing al naso, capelli arancioni ritti sulla testa e tutti presentavano una strana benda sulla fronte con segni strani. -Siamo lorganizzazione Alba. - Disse il capo.
-Perché i testimoni di Geova sono fra i cattivi? - Chiese Ciclope.
-Perché ti suonano al campanello di domenica mattina alle 9.00. - Spiegò House saccente. -Se non è cattiveria questa. -
Il ragazzo con i capelli arancioni cercò di chiarire. -Non siamo testimoni di Geova. Siamo dei ninja. Io sono Pain - Non fece in tempo a presentare i suoi compagni che da un elicottero scese al volo un tizio piuttosto inquietante con dei calabroni intorno. Lenergumeno aveva un passa montagne, era piuttosto massiccio e atterrò a pié pari sul povero ragazzino che venne spiaccicato a terra. -The Pain! - Gridò quello esultante. -Sono lunico, The Pain! - E cominciò a ridere a crepa pelle, rise così tanto che ingoiò 7 o 8 calabroni che gli andarono di traverso e il poveraccio si ritrovò a terra agonizzante per il dolore.
House si fece largo tra la folla. -Largo, è Lupus. Gli farò un clistere. -
Pain urlava e si dimenava, ma dal solito elicottero scesero The Fear, The Fury e The Boss, che lo caricarono su una barella e lo portarono via. -Già che ci siete prendete anche quellaltro va. - Così dicendo presero anche Pain.
-Ma chi sono questi rimbecilliti? - Chiese Skeletor.
-Wè bambocci, guardate che qui si fa sul serio. - Darkseid sembrava anche lui piuttosto indispettito da quegli elementi. Lira dei due aumentò a dismisura quando videro gli altri giocare a morra cinese.
-Ma che stracazzerola state facendo? - Sbraitò Skeletor.
Un tizio biondo, che di maschio aveva ben poco, con la coda e un enorme ciuffo sugli occhi spiegò lo strano comportamento. -Decidiamo chi di noi sarà il prossimo capo. -
La sorte optò per un ragazzo alto moro, occhi rossi, sguardo da bel tenebroso.
-Itachi sarà il nuovo capo. - Gridarono quelli applaudendo.
Darkseid, guardò Skeletor, che guardò Liquid, che guardò Arles, che a sua volta guardò Dracula.
-Ma dove gli avete pescati questi cerebrolesi? - Chiese.
Dracula si strinse nelle spalle. -Non guardate me, sono manga-anime, non è che si possa pretendere molto. -
Arles sinalberò. -E no! Anchio sono un manga-anime. Ma mantengo una certa dignità! -
Darkseid lo guardò con superiorità. -Ma se ti sei fatto sconfiggere da Lady Isabel, che a parte uccidere te e farsi rapire non ha mai fatto un cazzo. -
-Prima di tutto non mi ha sconfitto. Sono stato io che mi sono dato la bastonata in pancia da solo. -
-Vantiamocene allora. - Disse scettico Skeletor.
I 3 presero a litigare fra loro, Liquid tentava di sedare la rissa, finendo in mezzo a funzionare da saccone.
La nostra attenzione si concentrò sui membri dellorganizzazione Alba.
Il capo, si rivolse ai suoi uomini. -Andate a prendermi quel moccioso con il demone in corpo! -
Mistica sembrò svegliarsi allora. -Chi ha il diavolo in corpo? Chi? Chi? -
Dalle file Xavier balzò fuori un ragazzino uguale identico ad Itachi, ma in miniatura. -Fratello! Muori! -
Liquid cominciò ad agitarsi e a mordersi le unghie innervosito. -Fratello? Dove? Dovè Snake! Non lo vedo si è mimetizzato troppo bene! AAAAAAhhhhhh!!!!!!- Urlando come un ossesso si mise a tirare pugni al vuoto.
Arles aveva ripreso a cambiare colore dei capelli e ad offendersi da solo.
Itachi cadde a terra colpito da una raffica di stellette ninja che lo ridussero ad un colabrodo.
I membri dellorganizzazione guardarono il ragazzino. -Sasuke, entra a far parte del nostro gruppo. - Gridarono in coro.
-NNOOOOOOOOO!!!!!!! Sasuke è MIOOOOOOO! - Orochimaru balzò fuori dal nulla gettandosi sul ragazzino, lo prese, lo arrotolò nella lingua e lo portò via di corsa, dietro di lui un ragazzo con gli occhiali e i capelli bianchi gli correva appresso gridando. -Maestroooo!!!! Prendete me!!!! - E i 3 sparirono in lontananza.
Dopo quella scena una steppa di fieno rotolò davanti a noi tutti, andando a perdersi nellorizzonte.
-Qui stiamo degenerando. - Lucius aveva un sopracciglio alzato e degli esseri di sesso femminile che respiravano svennero.
-Quella cosa della lingua però mi intriga. - Mistica si massaggiava la bazza pensierosa.
-Qui sono tutti affetti da Lupus. - House credeva di essere in paradiso.
Gli altri erano semplicemente scioccati da ciò che vedevano.
-Zetsu è il nostro nuovo capo. Hip hip hurra!! -
Il nuovo capo dellorganizzazione Alba era un tizio con la testa nascosta in una pianta.
-Andate a prendermi Naruto! - Gridò e gli altri partirono di corsa verso lignoto.
Dopo esserci guardati in modo piuttosto sconvolto dalla porta tornarono il tizio con la benda e quel coso peloso, tra di loro tenevano una donna tutta vestita di bianco, dalla pelle chiara, camminava e guardava tutti in modo altezzoso. -Eccoci mio signore. Lord Skeletor. -
Skeletor prese lo scettro e fulminò nuovamente entrambi. -Imbecilli, questa è la strega bianca di Narnia, che diavolo me ne faccio io di questa? -
La strega guardò Skeletor facendo una smorfia di disgusto. -Io sono la più temibile -
Un fulmine colpì la donna e quella cadde a terra con i capelli ritti e gli occhi sbarrati.
-Non ti ho dato il permesso di parlare donna! - Tornò a rivolgersi ai due subalterni fulminandoli nuovamente, tanto per fargli gradire. -Non devo mica andare a sciare, che diavolo me lavete portata a fare? -
-Peccato mio signore, sareste un grande sciatore. Ottimo. Perfetto. Impeccabile. -
-Beeeello. -
-Zitti! Non fate i lecchini. Portatemi la maga di He-Man! - Gli fulminò nuovamente e i due presero la strega di Narnia e la gettarono nel solito fossato con i coccodrilli. Uscendo li sentimmo chiacchierare.
-E i bambini? - Chiese il tipo tutto peloso.
-Spacciamoli per Peter Pan e Wendy e vendiamoli al Capitan Uncino. -
Skeletor si massaggiò la fronte esasperato.
Dalla porta entrarono i cavalieri dorati, tra di loro portavano una bambina bionda con un lungo vestito rosa.
-Ma chi mi avete portato? - Chiese Arles guardando la bambina.
-La Dea che avevate chiesto sommo sacerdote. - Risposero allunisono quelli.
-Vi avevo detto la Dea Atena cretini! Voi mi avete portato Pollon! Tecnicamente non è neppure una Dea! -
I cavalieri guardarono la bambina. -Si, ma è tanto carina. - Dissero tutti pucciosi e teneri con la piccola.
Arles aveva le vene della fronte che stavano per esplodere. La cosa degenerò presto quando Pollon tirò fuori da un sacchettino una polverina bianca facendola inalare a tutti i cavalieri e quelli si misero a ballare insieme la canzoncina del cartone animato.
-Sembra talco, ma non è, serve a darti lallegria! -
-Basta! - Sbraitò Arles cominciando a menare calci in culo a chiunque gli capitasse a tiro. -Andate e portatemi la Dea Atena! Cocainomani! - I cavalieri uscirono di corsa.
Liquid era piegato in due dalle risate. -Che branco di idioti. - Si pulì una lacrima agli occhi dal troppo ridere, quando dallingresso entrò un gigantesco T-Rex, sul collo il tipo coi baffi lo cavalcava sembrava un cowboy ad un rodeo. La donna si avvicinò. -Ecco signore. Il Rex signore! -
-Ma siete rincretiniti? Questo è un T-Rex, io volevo il Metal Gear Rex. Dove lo avete preso? -
-In un parco per dinosauri signore. Stava mangiando una macchina con dentro due marmocchi signore. -
-E i bambini? -
-Durante il viaggio aveva fame signore. -
Liquid si portò una mano alla fronte. -Riportatelo in dietro e andate a prendermi il Metal Gear stupidi! -
-Posso fare una domanda? - Chiese Cletus molto interessato alla cosa. -Ma avete mai vinto? -
Tutti si guardarono negli occhi, vagamente imbarazzati.
-Il nostro scopo in fondo non è vincere, o non vincere. Essere o non essere. Noi serviamo giusto per mettere un po di pepe al culo alleroe. - Spiegò Darkseid.
In quel mentre ritornarono quelli dellorganizzazione Alba con un bambino al seguito, piccolo, dolce, paffutello, con lunghi capelli neri e grandi occhi verdi.
-Ma non è mica Naruto questo. - Disse Zetsu guardandolo incuriosito.
Un tizio dalla pelle blu lo guardò attentamente. -Ma ci hanno detto che nasconde un demone. -
Mistica dette di gomito a Silente al suo fianco. -Anchio nascondo un demone. Vuoi vederlo? -
Il povero mago anziano si catapultò allindietro con copiosi fiumi di sangue che gli uscivano dal naso. Dracula subito cominciò a sbavare peggio di un San Bernardo.
-Insomma come si chiama? Dove lo avete pescato? - Chiese Zetsu.
-Io sono Hellmaster Phibrizzo -
-Un nome un perché. - Disse Sabretooth sghignazzando.
Il bambino lo fulminò con lo sguardo, dalla tasca estrasse delle palline di vetro cominciano a giocarci.
-Stupidi mortali. Io sono il principe delle tenebre -
-E no! Quello è il mio appellativo, soldo di cacio! - Sinalberò Dracula.
-Ah, scusa non lo sapevo. - Hellmaster tossicchiò. -Allora sono il re degli inferi -
Da una nube di fumo apparve un uomo tutto rosso, con i capelli rossi ritti sulla testa e un pizzetto nero. Piantò uno scapaccione al bambino con fiero cipiglio. -Come osi cercare di rubare il mio appellativo? Ma lo sai quanto ho dovuto sudare per avere quel nomignolo moccioso? Io sono Mephisto, mica lultimo arrivato, qui sulla piazza. -
Hellmaster si massaggio il grande bernoccolo sulla testa. -Scusa. - Piagnucolò. Mephisto se ne andò.
-Allora chiamatemi semplicemente Morte! Buhuwhahaha. -
Una figura ammantata tutta nera apparve alle spalle del bambino e con la punta della falce che teneva in mano picchiettò sulla spalle del piccolo che voltandosi cacciò un urlo che neppure Banshee avrebbe saputo fare di meglio. -Ti sembra bello rubare i nomi altrui caccola? -
Hellmaster rise in modo tirato. -Nononono. Non volevo, scusa. -
La Morte se ne andò come era venuta.
-Chiamatemi il principe degli Inferi! - Si guardò attorno, nessuno per il momento si era messo quellappellativo, quindi lo poteva usare, o per lo meno finché qualcuno non se ne fosse accorto. Si ricompose ridendo in modo sadico. -Ma che tenero! - Diadara lo afferrò per le guance cominciando a tirargliele come una vecchia nonna che non lo vedeva da un decennio.
-Guarda papà! Quello ha i capelli più biondi e lisci dei tuoi! - Gridò Draco.
-Non dire idiozie! - Lucius gli tirò una bastonata sul cranio.
-Mi scusi - Giles alzò una mano. -Se io fossi in lei, signore o signorina non tratterei così uno che ha ucciso il demone drago del caos con un semplice schiocco di dita. -
-Ma andiamo è così carino. Guardatelo con le sue guanciotte -
Hellmaster si stufò e con un movimento della mano rimpicciolì e buttò tutti i membri dellorganizzazione Alba in una sfera di cristallo. Divertendosi a capovolgerla e fargli nevicare addosso. -Buhuwhahahaha! Come sono malvagio! - Rise da solo.
-Caspita no! Gli hai condannati ad una esistenza di Natale perenne. Come sei cattivo! - Disse scettico Logan.
-Comprese le canzoncine natalizie però. - Spiegò lui in modo saccente.
Tutti fummo costretti a riconoscerne la malvagità.
Hellmaster prese la sua pallina di cristallo e si allontanò giocoso dal castello.
-Ma in che mondo viviamo dico io. - Skeletor scosse la testa. -Ora anche i bambini si mettono a fare i cattivi spietati. Sarebbe bene che lascino questo lavoro a noi grandi, che lo sappiamo fare bene. -
Dalla porta entrarono nuovamente il tipo in uniforme, la donna vecchia e quella specie di scimmione.
-Eccolo. - Il tizio in uniforme indicò Darkside e dalla porta entrarono un camion, una gip e una macchina gialla, che si aprirono diventando dei robot giganteschi.
-Sei tu che volevi il cubo? - Chiese il camion.
Darkside guardò stupito i suoi collaboratori. -Ma che avete combinato idioti? - I 3 si guardarono non capendo. -Ma io vi tolgo a spina dorsale e ci gioco a golf! - Poi cominciò una lotta estenuante tra i robot e Darkseid. Dal nulla apparvero quelli della Fox Hound che saltarono in groppa ai robot. -Ecco il Metal Gear! - Gridavano.
-Ma che fate scemi? Scendete! - Cercò inutilmente di richiamarli Liquid, e in men che non si dica anche loro furono coinvolti nella rissa.
Skeletor stufo di quella confusione fece un urlo e chiamò un gigante verde e brutto di nome Megator e si gettarono nella mischia.
Arles cercò invano di sedare la questione, ma qualcuno gli tirò i capelli e ad un suo urlo accorsero tutti i cavalieri che cominciarono a menare pugni e calci, menandosi anche fra di loro.
Dracula fu costretto a portarci via a causa del trambusto. Una volta fuori ci guardò stringendosi nelle spalle. -Anche se i cattivi organizzati sono dei signori cattivi, i collaboratori saranno degli idioti, o dei doppiogiochisti. Quindi è un ramo dei cattivi molto difficile in cui specializzarsi, e rimangono comunque difficile di battere. -

Con quella visita si concluse la nostra gita.
Dracula ci riportò al punto di partenza dove ci dovemmo salutare e ognuno, con i propri professori tornò nella propria scuola. 

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Capitolo 16
*** Ultimo Giorno di scuola ***


Ultimo giorno di scuola.

Mi ricordo precisamente lultimo giorno di scuola del 2° anno, proprio perché era da 10 anni di fila tondi, tondi che veniva registrato un caldo record.
Quel misto di malinconia e tristezza ci colse quasi impreparati quando ci apprestammo a vedere per lultima volta in quellanno Destino che massacrava di palate il Dr Octopus che era riuscito a far esplodere laula durante un compito a crocette.
Vedemmo per lultima volta Magneto trascinato via dagli assistenti di House, mentre il dottore proprio perché era lultimo giorno aveva deciso di variare dal clistere alla coloscopia.
Mi ricordo il nostro professore di storia, il Teschio Rosso. Come dimenticare le sue lezioni nell’aula bunker con 1 minuto d’aria a testa.
Il Teschio Rosso era stato un ufficiale nazista durante la 2° Guerra Mondiale, razzista, indisposto, severo, autorevole, e sadico, non aveva mai rinnegato il suo passato, andandone addirittura fiero. Purtroppo per lui, a causa del colore rosso della sua pelle, spesso veniva associato ai comunisti, tanto che quando Capitan America lo affrontò per la prima volta, credeva di combattere contro un russo di Stalin. Tuttavia non è sempre stato con il volto scheletrico come tutti ormai lo conosciamo, c’era un tempo in cui veniva chiamato solo Rosso. Il fatto è che lui come vedeva rosso caricava come un toro (figurarsi quando doveva farsi la barba, che testate che tirava a quello specchio), un giorno venne in visita un generale dell’esercito americano, un certo Ross, non appena il Teschio Rosso, sentì il suo nome cominciò a starnutire, sputare e scaracchiare peggio di un lama. Il generale non la prese particolarmente bene, si trasformò in un gigante grande, grosso, incazzato e tutto rosso.
Il risultato di quell’incontro e dell’intervento successivo del dottor Bestia Nera, è il nostro amato professore di storia Teschio Rosso.
Il professore di arte e immagini, era Norman Osborn. Soprannominato Goblin. Una volta chiedemmo al nostro vicepreside Sinistro il perché di quel soprannome e lui ci rispose semplicemente: -Passate sulla tangenziale dopo mezzanotte e capirete tutto. -
Norman Osborn infatti aveva due identità. Il giorno era il nostro professore di arte e affermato uomo d’affari, mentre di notte indossava un costumino verde attillato con dei mutandoni viole e se ne andava sulla tangenziale a fare la cattiva ragazza.
-Molto bene ragazzi. Oggi è l’ultimo giorno di scuola, ma lo stesso faremo lezione. -
-Che palle! - Esordimmo noi.
-Oggi vedremo come nasce un eroe. Allora per questo ci occorre una famigliola felice. Fatto? Avete il bambino, la mamma carina, il padre simpatico? Bene. Uccideteli!
Vi rimarrà solo il bambino. A vostro piacere potrete condire la dipartita della famigliola con un colpo di scena o una frase ad effetto. A questo punto prendete un vecchio rimbambito che avete lasciato magari sul ciglio della strada in precedenza e mettetelo insieme al bambino. Fatto? Bene il vecchio avrà il compito di far crescere il bambino, facendolo venire su, tranquillo, dolce, caro e tanto simpatico. Una volta che il nostro bambino è diventato un ragazzo prendete il vecchietto che gli ha fatto da famiglia e mettetelo da parte. Fatto?
Uccidetelo!
Il bambino sarà nuovamente solo. Fategli incontrare degli amici, una ragazza, vecchi parenti che non vedeva da una vita. Fatto?
Uccideteli tutti!
Quando avrete finito, il ragazzo simpatico, dolce e carino sarà talmente incazzato che non ci penserà due volte ad indossare un costumino attillato, inventare armi di distruzioni di massa e massacrare di botte chiunque non lo saluti per strada. Abbiamo così il nostro eroe. A vostro piacimento di tanto in tanto per farlo sentire a casa.
Uccidete qualcuno! Se cadete nella routine e vi sembra che il vostro eroe si stia annoiando sappiate che il modo migliore per renderlo nuovamente attivo, è andare a casa di una vecchia zia del nostro super eroe, suonare educatamente alla porta di casa, portare una torta di mele e dopo averla mangiata in sua compagnia e avergli raccontato tutti i segreti del nipotino, se ancora non è morta d’infarto…Uccidetela! -
Come ogni artista che si rispetti, anche il nostro professore di arte era vagamente schizzato.

Allultima ora Sinistro, accompagnato dal suo aspetto solare, entrò in classe.
-Bene bambini, visto che il vostro professore di inganni e travestimenti Locky è in maternità a causa di una gravidanza non voluta e men che meno cercata, per colpa di uno stallone che lo ha messo in cinta mentre si divertiva a pascolare sotto forma di una mucca. Oggi lultima ora ve la faccio io. Ricordatevi che non è saggio travestirsi da femmina e camminare a 4 zampe. Vedete che succede poi? -
Sentivo già la mancanza dei suoi consigli paterni e delle sue spiegazioni.
La campanella suonò per lultima volta.
Le grida di gioia dei bambini che uscivano da scuola si mischiavano a quelle di terrore delle prede di Mistica.
Per lultima volta sbirciai i corridoi della scuola.
Il cuoco Blob scrostava il prosciutto dai pavimenti per rifilarcelo alla mensa.
Il vicepreside Sinistro felice come una pasqua raccoglieva i pezzi degli alunni bocciati e il dottor Bestia Nera faceva esperimenti sugli alunni addormentati in classe, prima di lasciarli nelle mani di quelli di CSI.
Uscii con la consapevolezza che al mio ritorno, tutto sarebbe stato esattamente come lo avevo lasciato.

Fine.

 

 

Cast:

Alunni scuola Destino:
Johnny: Phyro - X-Men
Pietro: Quicksilver - X-Men e Vendicatori
Wanda: Scarlet - X-Men e Vendicatori
Cletus Cassidy: Carnage - Uomo Ragno
Kevin Levin: Kevin 11 - Ben 10
Draco Malfoy: Harry Potter
Sarah dei Morlock: Marrow - X-Men
Uomo Sabbia: Uomo Ragno
Hydroman: Uomo Ragno
Vegeta: Dragon Ball Z
Sebastian Shaw: X-Men
Yuda: Hokuto no Ken
Joker: Batman
Gatta Nera: Uomo Ragno
Catwoman: Batman
Mastermird: X-Men (rissa 14° capitolo)
Dorian Grey: Il Ritratto di Dorian Grey (solo capitolo 13)

Alunni scuola Xavier:
Piotr Rasputin: Colosso - X-Men (incontro boxe 2° capitolo)
Betty Bruddock: Psylocke - X-Men (segnala i round durante l’incontro nel 2° capitolo)
Kitty: X-Men (1 apparizione durante 2° capitolo)
Ciclope: X-Men
Tempesta: X-Men
Jean: Fenice - X-Men
Angelo: X-Men (muore subito 4° capitolo)
Harry Potter: Harry Potter
Hermione Granger: Harry Potter
Ron Weasley: Harry Potter
Uomo Ragno: Uomo Ragno (occasionalmente durante la gita)
Uomo Ghiaccio: X-Men (1 apparizione durante 6° capitolo)
Torcia Umana: Fantastici 4
Lupin: Lupin III (rissa durante 14° capitolo)
Northstar: X-Men (rissa durante 14° capitolo)
Jubelee: X-Men (rissa durante 14° capitolo)
Andromeda: Saint Seya (rissa durante 14° capitolo)
Cloack e Dagger: Uomo Ragno (rissa durante il 14° capitolo)
Reed Richards: Mr Fantastic - Fantastici 4 (rissa durante 14° capitolo)
Hulk: Hulk e Vendicatori (rissa durante 14° capitolo)
Shehulk: Vendicatori (rissa durante 14° capitolo)
Power Ranger: Power Ranger (rissa durante 14° capitolo)
Le Silor: Sailor Moon (rissa 14° capitolo)
Legolass: Il Signore degli Anelli (rissa 14° capitolo)
Occhio di Falco: Vendicatori (rissa durante 14° capitolo)

Personale scuola Destino:
Equipe CSI Las Vegas: CSI Las Vegas (addetti alle pulizie appaiono nel 1° capitolo)
Destino: Fantastici 4 (preside della scuola)
Sinistro: X-Men (vicepreside)
Bestia Nera: Bestia - X-Men Era di Apocalisse (dottore generale della scuola)
Erik Lehnsherr: Magneto - X-Men (professore di etica criminale)
Dr. House: Dr House (dottore addetto alle vaccinazioni)
Otto Octavius: Octopus - Uomo Ragno (professore di scienze)
Voldemort: Harry Potter (professore di religione)
Lapide: Uomo Ragno (allenatore di boxe di Draco durante il 2° capitolo)
Sabretooth: X-Men e Wolverine (professore di esercitazione fisica)
Orochimaru: Naruto (professore di arti marziali)
Mistica: X-Men (professoressa di seduzione)
Teschio Rosso: Capitan America, Vendicatori (professore di storia)
Norman Osborn: Green Goblin - Uomo Ragno (professore di arte e immagine)
Loki: Thor e Vendicatori (professore di inganni)
Blob: X-Men (cuoco della scuola)
Fenomeno: X-Men (bidello della scuola)
Raul: Hokuto no Ken (inserviente della scuola appare nel 3° capitolo per la rimozione di Bellatrix)

Personale scuola Xavier:
Charles Xavier: X-Men (preside della scuola)
Severus Piton: Harry Potter (professore)
Albus Silente: Harry Potter (professore)
Logan: Wolverine - X-Men e Wolverine (professore)
Son Goku: Dragon Ball (professore)
Rupet Giles: Buffy (bibliotecario della scuola prende il posto di Goku nel capitolo 10)

Altri:
Lucius Malfoy: Harry Potter (prende il posto di Voldemort per la gita)
Regina Bianca: Emma Frost - X-Men (non ha un ruolo definito, appare 2° capitolo)
Narcissa Black Malfoy: Harry Potter (appare occasionalmente)
Bellatrix Lestrange: Harry Potter (persecutrice di Voldemort appare occasionalmente)
Arbitro di Dragon Ball (nel 2° capitolo)

Durante la Gita:
I Vampiri:
Dracula: Dracula Origin (guida della gita)
La famiglia Cullen: Twilight
Bella Swam: Twilight (non è una vampira ma lo vorrebbe essere)

Ammazzavampiri:
Abraham Van Helsing: Dracula Morto e Contento
Blade: Blade
Buffy: Buffy (è la ragazza bionda che appare e vola di sotto a forza di fare capriole)

Gli Assassini:
It: It
Nightmare: Freddy Kruger - Night mare (il responsabile dell’incubo)
Tiny: La casa dei 1000 corpi (il gigante che Lucius scambia per un elfo)
John Ryder: The Hitcher (l’autostoppista)
Nroman Bates: Psycho (l’albergatore)
Toshio e Kayako: The Grudge (il bambino nella vasca da bagno che cerca di uccidere l’albergatore e la donna che esce dal bagno gocciolante)
Christine: Christine la macchina infernale (la macchina che guida da sola)
Jason: Venerdì 13 (il killer nel campeggio)
Saw: Saw l’Enigmista (anche se appare con il pupazzo di Ciccio Bello)
La bambina Posseduta: L’Esorcista

Cattivi Storici:
Adolf Hitler: La Caduta
Al Capone: Gli Intoccabili
Jack lo Squartatore: La vera storia di Jack lo Squartatore
William Tavington: Il Patriota
Jorge da Burgos: Il nome della Rosa
Lo Sceriffo di Nottingham: Robin Hood
Edoardo I Plantageneto: Braveheart
Commodo: Il Gladiatore
Uther Pendragon: Merlin

Le streghe:
Destiny: X-Men (strega del passato)
Morgana: Merlin (strega del presente)
Nimueh: Merlin (strega del futuro)

Cattivi organizzati:
Skeletor: He-Man e i Dominatori dell’Universo
Beast-Man: He-Man e i Dominatori dell’Universo (bestione peloso al servizio di Skeletor)
Blade: He-Man e i Dominatori dell’Universo (scagnozzo di Skeletor)
Arles: Saint Seya
I cavalieri d’oro: Saint Seya
Crystal, Sirio, Andromeda, Pegasus e Phoenix: Sain Seya
Lady Isabel: Saint Seya (reincarnazione di Atena)
Darkseid: Superman
Granny Goodness: Superman (scagnozza di Darkseid)
Virman Vundabar: Superman (sagnozzo di Darkseid, quello con l’uniforme)
Liquid Snake: Metal Gear
Revolver Ocelot: Metal Gear (scagnozzo di Liquid, quello con i baffi)
Sniper Wolf: Metal Gear (scagnozza di Liquid)
Vulcan Raven: Metal Gear (scagnozzo di Liquid)
Organizzazione Alba: Naruto (i tizi in toga)

Sono apparsi:

Jackob: Twilight (lupo mannaro)
Martin Brody, Quint, Matt Hooper: Lo Squalo (i pescatori affondati da Bella)
Albert Wesker: Resident Evil (la guida per mostrare i morti viventi)
Nemesis: Resident Evil (1° mostro ad apparire)
Tyrant: Resident Evil (2° mostro ad apparire)
Barry Burton: Resident Evil
Jyll Valentine: Resident Evil
Chris Redfield: Resident Evil
William Birkin: Resident Evil
Lilith: Faust di Goethe (comparsa)
007: James Bond (comparsa)
Magnum PI: Magnum PI (comparsa)
Jessica Fletcher: La Signora in Giallo (comparsa)
Poirot: Poirot (comparsa)
Tpolino: Topolino (comparsa)
Topolina: Topolino (comparsa)
Romeo e Giulietta: Romeo e Giulietta (comparsa)
Comandante Florent: Comandante Florent (comparsa)
Ispettore Callaghan: Ispettore Callaghan (comparsa)
Jiraiya: Naruto (il guardone che prendeva appunti, comparsa) 
Georgie: It

Naruto: Naruto (comparsa)

Sasuke: Naruto (comparsa, riappare nel 15° capitolo)
Sakura: Naruto (comparsa)
Kakashi: Naruto (comparsa)
I 3 ragazzi in tenda: Blair Witch Project (comparsa)
Il cacciatore: Biancaneve (comparsa)
 
Goldrake: Goldrake (comparsa)

Mazinga Z: Goldrake (comparsa)
Terminator: Terminator 1 (comparsa)
Sara Connor: Le cronache di Sara Connor (comparsa)
Fata Smemorina: Cenerentola (la prima maga che portano a Skeletor)
Pollon: Pollon (la bambina bionda)
La strega di Narnia: Le cronache di Narnia (2° maga che portano a Skeletor)
The Pain, The Fear, The Fury, The Boss: Metal Gear 3 (i tizi che portano via The Pain)
Hellmaster Phibrizzo: The Slayers (il bambino puccioso che portano a Zetsu invece di Naruto)
I Transformes: Transformers (i robot che cominciano la rissa con Darkseid)
Megator: He-Man e i Dominatori dell’Universo (il gigante evocato da Skeletor) 
Fata Smemorina: Cenerentola (la prima maga che portano a Skeletor)
Pollon: Pollon (la bambina bionda)
La strega di Narnia: Le cronache di Narnia (2° maga che portano a Skeletor)
The Pain, The Fear, The Fury, The Boss: Metal Gear 3 (i tizi che portano via The Pain)
Hellmaster Phibrizzo: The Slayers (il bambino puccioso che portano a Zetsu invece di Naruto)
I Transformes: Transformers (i robot che cominciano la rissa con Darkseid)
Megator: He-Man e i Dominatori dell’Universo (il gigante evocato da Skele

E’ stato divertente scrivere questa storia, spero che voi vi siate divertiti a leggerla. Alla prossima. Fata Smemorina: Cenerentola (la prima maga che portano a Skeletor)
Pollon: Pollon (la bambina bionda)
La strega di Narnia: Le cronache di Narnia (2° maga che portano a Skeletor)
The Pain, The Fear, The Fury, The Boss: Metal Gear 3 (i tizi che portano via The Pain)
Hellmaster Phibrizzo: The Slayers (il bambino puccioso che portano a Zetsu invece di Naruto)
I Transformes: Transformers (i robot che cominciano la rissa con Darkseid)
Megator: He-Man e i Dominatori dell’Universo (il gigante evocato da Skeletor) 

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