Gli ultimi Mezzelfi - Il Marvash e La Sheireen

di Nihal_Ainwen
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Finale alternativo ***
Capitolo 2: *** Speranze ***
Capitolo 3: *** La ricerca di Ido ***
Capitolo 4: *** Il cavaliere misterioso ***
Capitolo 5: *** Preparativi ***
Capitolo 6: *** Il cigno nero ***
Capitolo 7: *** Sussurro ***
Capitolo 8: *** Soana ***



Capitolo 1
*** Finale alternativo ***


Se proprio doveva ucciderlo preferiva non farlo soffrire... I suoi occhi la stavano implorando ma lei non voleva.-Uccidimi-diceva il suo sguardo disperato. Non ci riusciva! Bastava un solo movimento del braccio, sarebbe stato istantaneo e indolore, lo sapeva. Eppure...
Avrebbe dovuto trovarlo estremamente facile! L'aveva sempre odiato e aveva sempre sognato quel momento invece ora il suo odio era scomparso, dissolto. Ora che sapeva capiva il motivo di tutto quello scempio che l'aveva trasformata in un'assassina. In fondo per lui, cos'era la morte se non il suo più grande sogno? Ma lei non lo poteva accettare! Non poteva farcela...non così...
Tanto presa dai suoi pensieri non si era accorta che stava succedendo l'inevitabile. La Rocca stava cominciando a cedere, cominciava a crollare. Si riscosse colpita dall'improvviso cambiamento dello sguardo del bambino che aveva di fronte. Tornò in sé e subito capì ciò che stava accadendo. Un pezzo di una colonna le cadde talmente vicino da spaventare l'altro mezzelfo che le urlò di spostarsi preoccupato. 
-Dobbiamo uscire.- disse lei risoluta.
-Tu, devi uscire.- la corresse lui fissandola con freddezza.
-Io non ti lascerò qui a morire, intesi? Se non vieni tu, nemmeno io uscirò e così moriremo entrambi. è questo che vuoi?-
-Va bene, ho capito. Seguimi.-
La ragazza si fece guidare dal bambino dietro al trono. Dopo il piccolo il mezzelfo le fece una domanda che la lasciò sconcertata. 
-Passami la tua spada.- ripeté il Tiranno con un tono leggermente scocciato. -Non mi uccido, promesso.- Aggiunse per rassicurarla. A quel punto lei si convinse e, dopo averla sfoderata, gliela porse. Con quella, Aster si procurò un taglio sul palmo della mano in modo che cominciasse a sanguinare. Dopo rendette la spada alla legittima proprietaria. Lei lo guardò un po' sorpresa da quello che aveva appena fatto non capendone il motivo. Lui, per rispondere alla muta domanda della mezzelfo, poggiò la mano sanguinante sullo schienale del trono. Quello, a contatto con il sangue del mezzelfo dagli occhi verdi, sprofondò e lasciò vedere ai due una rampa di scale che scendeva verso i piani inferiori.
-Non ha senso! Noi dobbiamo uscire, non scendere. Io devo vivere! L'ho promesso a Sennar, devo rivederlo.-
-Appunto. Lui si trova nelle segrete. Stiamo andando a prenderlo così lo puoi rivedere.- Le rispose lui tranquillo, cominciando a scendere. Dopo pochi secondi era già scomparso nel buio e Nihal lo seguì immediatamente.                                                                                 



 Siate clementi! Lo so che fa schifo però è il primo capitolo della mia prima Fan Fiction... Mi dispiace che il capitolo sia corto ma non so se vale la pena continuarla quindi fatemi sapere se vi interessa. Le critiche sono ben'accette quindi fatele pure. Diciamo che, anche se è orrenda, la voglio dedicare a chi mi ha convinta a pubblicarla, cioè a KiaElle. Leggila mi raccomando xD

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Capitolo 2
*** Speranze ***


Le sembravano ore che scendevano quando finalmente scorse la luce delle fiaccole delle prigioni. Percorsero il lungo corridoio quasi correndo fino ad arrivare alla cella del mago. Dentro di essa, Sennar giaceva incosciente sdraiato su un fianco. Nihal, con un poderoso colpo di spada, spezzò la serratura ed entro in quel buco inginocchiandosi vicino all'amore della sua vita. Provò a svegliarlo scuotendolo dolcemente, aumentando piano l'intensità delle scosse. Ma niente. Allora, esasperata, gli diede uno schiaffo in pieno viso ma lui non reagì nemmeno a quello. Gli occhi le si riempirono di lacrime ma Aster la riportò alla realtà con poche gelide parole. 
-Non è morto. Ci penseremo poi a svegliarlo. Ora, se vuoi vivere, prendilo e usciamo in fretta.-
Nihal allora se lo caricò in spalla e fece cenno al Tiranno di fare strada. Dopo vari minuti che percorrevano corridoi stetti e bui, intravidero la luce del sole al tramonto. A quella vita entrambi cominciarono a correre in quella direzione. I tonfi, provocati dai vari crolli, erano sempre più evidenti alle loro orecchie ultrasensibili. Finalmente varcarono la soglia delle segrete e si ritrovarono davanti uno spettacolo mozzafiato. Intorno alla Rocca erano stati accessi centinaia di falò che mischiavano la loro luce a quella del sole, ormai prossimo a sparire per lasciare il posto alla luna e alle stelle. 
 
La battaglia ormai era conclusa e i vincitori si ritirarono all'accampamento per festeggiare la caduto dell'odiato e temuto Tiranno. Ma Ido e Soana erano preoccupatissimi per i loro allievi, che ancora non aveva fatto ritorno dalla Rocca ormai in macerie.
 
Quando furono abbastanza lontani dai resti della Rocca, Nihal, con Sennar sulle spalle, e Aster si fermarono per riprendere fiato e per cercare di risvegliare il mago dai capelli rossi.
-Come lo sveglio?- chiese Nihal preoccupata. 
-Non puoi.- rispose il bambino. 
-Cosa?! Credo di non aver capito...- lo rimbeccò lei fissandolo con sguardo omicida.
-Non puoi farlo.- ripeté calmo il piccolo mezzelfo.
A quel punto Nihal gli si avvicinò colma di rabbia. Lo prese per il colletto della tunica e con estrema facilità lo sollevò da terra in modo di poterlo guardare dritto negli occhi smeraldini. Lui non si scompose e continuò a guardarla senza protestare. Sperava che così piena d'ira non sarebbe riuscita a controllarsi e l'avrebbe ucciso. Lei, dopo un lungo scambio di sguardi e una lunga analisi, lo lasciò cadere malamente a terra. 
-Non mentirmi Aster! Come faccio a svegliarlo?-
-Non ti mentivo. Non puoi farlo...non ora.- rivelò lui che ormai era stato scoperto.
-E quando?- domandò la mezzelfo.
-Domani, quando riavrò ciò che è mio.- rispose lui in maniera enigmatica.
-Cosa intendi scusa?- chiese lei preoccupata dalle intenzioni dell'ormai ex-Tiranno.
-La mia magia intendo.-
-Ah, certo! Manca poco ormai, è già sera.- esclamò lei sorridendo.-Ora raggiungiamo l'accampamento.- aggiunse.
-Ma sei pazza! Prima non vuoi uccidermi e poi mi porti in braccio a chi mi ucciderà ancor prima di poter dire "salve!"?!- urlò lui.
-Allora vedi che vuoi vivere?- gli rispose la ragazza strizzandogli l'occhio. Il piccolo mezzelfo dalla pelle alabastrina reagì in un modo che Nihal non si sarebbe mai aspettata da lui. Si girò stizzito dandole le spalle e si sedette a terra accanto a Sennar incosciente.
-Io non voglio farmi uccidere dai tuoi amichetti!- confessò Aster.-Contenta?! L'ho detto.-
-Nessuno ti ha mai visto, no? Possiamo dirgli che eri un prigioniero del Tiranno e che ti ho salvato insieme a Sennar.- concluse lei risoluta.-Ora non fare il bambino! Alzati e andiamo che Ido e Soana saranno in ansia.-
-Va bene, mi alzo. Comunque vorrei ricordarti che io SONO un bambino.- rispose lui mentre si alzava sorridendo. Per la prima volta, dopo un'infinità di tempo, ricominciava a battere senza impedimenti. Nihal si accorse del cambiamento semplicemente guardando i suoi occhi: erano sempre gli stessi occhi profondi e insondabili ma ora, sullo sfondo, brillava fievolmente una fiammella di speranza.
 
 
Ed ecco a voi il secondo capitolo! Non ho molto da dire e poi vado di fretta perchè devo uscire quindi rispondo alla recensione. ^_^
 
KiaElle: et voila! il secondo capitolo è arrivato. Leggi e dammi qualche suggerimento. Comunque ci vuole ancora un po' per scoprire quali saranno le conseguenze...ed io non ti svelo nulla! u.u Un abbraccio Giulia C:

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Capitolo 3
*** La ricerca di Ido ***


Nihal era stanca e Aster non aveva ancora recuperato i suoi poteri, così sorse il problema di come portare Sennar. Intorno a loro calava rapidamente la notte. La mezzelfo cominciò ad agitarsi mentre l'altro rimané calmo, pensando ad una soluzione. La situazione era complicata, non solo per le condizioni fisiche del mago, ma anche per l'ansia di Nihal, che era in continua crescita. Aster provò a calmarla ma qualsiasi tentativo fu inutile.
 
Intanto, Ido e Soana, avevano organizzato una spedizione di ricerca. Non avevano perso la speranza di ritrovare i loro allievi, non dico illesi, ma almeno vivi e possibilmente insieme. Con una mezz'oretta di cavallo, Ido e alcuni volontari raggiunsero la pianura circostante alla Rocca e cominciarono a setacciarla palmo a palmo. Quando ormai era già sera inoltrata, la metà della spedizione, aveva rinunciato. Poco dopo rimase solamente Ido a cercare i due ragazzi. Stava per perdere le speranze quando sentì delle voci. Si girò di scatto nella direzione da cui esse provenivano e, affinando lo sguardo, notò delle figure nel buio della notte. SI avvicinò con cautela a quelle sagome. Più si avvicinava, più coglieva dettagli. Sembravano due in piedi e qualcuno sdraiato a terra. Uno dei due in piedi, sembrava uno gnomo...no, non poteva essere! Non era per niente tozzo o robusto, anzi, sembrava piuttosto snello e possedeva dei movimenti fluidi ed eleganti. Cercando di capire chi fossero quelle persone, si era fermato. Poi un urlo lo fece sobbalzare e quasi cadere da cavallo. Sembrava la voce di un bambino... Era ancora troppo lontano per capire ciò che dicevano o forse sarebbe meglio dire, ciò che quasi urlavano. Quando fu a portata d'orecchio si fermò. Gli parve di riconoscere una delle due figure in piedi...Ma era Nihal, la sua adorata Nihal! Ed era viva e, a quanto sembrava, illesa! Spronò il cavallo al galoppo verso la sua allieva, facendogli raggiungere il limite del possibile.
 
Nel frattempo, i soldati volontari tornati all'accampamento,riferirono a Soana gli scarsi, praticamente assenti, risultati della loro ricerca. Le dissero anche che Ido non si era rassegnato ed era ancora fuori a cercare il mago e la loro eroina.
 
 
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Purtroppo questo capitolo è corto e abbastanza noioso ma vi prometto che il prossimo sarà più lungo e meno noioso. ^^" vi prego di perdonarmi. Spero che vi stiate incuriosendo almeno un po', anche se il bello deve ancora venire. ;) ma ora rispondiamo alle recensioni! C:
 
Care lettrici (KiaElle, _Bya_Love_, Love angel and Rimhia)state tranquille per il caro Sennar. Si riprenderà! :) E ribadisco che i due mezzelfi, ma soprattutto il nostro caro ex-Tiranno, ne vedranno delle belle! ;) Ma non oso dire di più. Non voglio spoilerarvi. U.U
 
Baci, al prossimo capitolo! 
Nihal_Ainwen

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Capitolo 4
*** Il cavaliere misterioso ***


Mentre si susseguivano gli avvenimenti che avevano come protagonisti lo gnomo e la maga, nella pianura, si era accesa una discussione. Dopo milioni e milioni di prove, il piccolo mezzelfo dagli occhi smeraldo, aveva rinunciato a calmare Nihal. Si sentiva inutile e il fatto di non avere i suoi poteri, gli pesava sempre di più. Allora, per sfogare le sensazioni represse, aveva cominciato a sbattere i piedi per terra, alzando delle nuvolette di cenere. Sembrava un comunissimo bambino che faceva i capricci... Nihal non si accorse subito di lui. Ma ad un certo punto, le venne un attacco di tosse, come quando si respira della cenere. All'inizio non ci fece caso e continuò tranquillamente a parlare da sola. Poi però si rese conto che forse, era meglio dare una controllata al mago dai riccioli blu. Alla vista dell'ex-Tiranno che sbatteva i piedi irritato, ricoperto di cenere, si mise a ridere talmente forte che Aster interruppe il suo sfogo. La fissò con sguardo gelido ma lei continuò imperterrita a sghignazzare. Ormai non aveva più paura del suo sguardo. Ora non le vedeva più come il Tiranno, ma solo come Aster, cioè una persona a cui il destino aveva tolto la possibilità di vivere. Nihal odiava il fato!
- Che cos'hai da ridere?- le chiese lui, piuttosto irritato davanti alla reazione della ragazza.
- No, niente. Sei buffo tutto coperto di cenere.- gli rispose lei sorridendo dolcemente.
- Non fare quella faccia dolce con me!- urlò lui di rimando al sorriso addolcito di lei.
- Va bene, tranquillo. Mi ispiravi tenerezza, tutto qui.- ribatté lei con tono fintamente offeso.
- Anche se mi vedi come un bambino, ricordati chi sono e quello che ho fatto.- la minacciò.
Poi calò il silenzio. Dopo circa dieci minuti di silenzio assoluto, rotto solo dal rumore del vento fresco che aveva cominciato a soffiare, Aster decise che, in qualche modo, doveva chiederle scusa. 
- A quanto pare, non sei brava a recitare. Se vedeva benissimo che non ti eri offesa nemmeno un po'.- le fece notare il mago abbozzando un sorriso.
- Lo so che non sono una brava attrice!- gli rispose la mezzelfo facendogli la linguaccia.
Aster scosse la testa rassegnato, ma in verità, era contento che la ragazza non se la fosse presa.
Grazie a Nihal, che gli aveva donato una speranza, aveva voglia di riprendersi tutto ciò che si era perso negli di solitudine e struggimento interiore. Era consapevole però che, gli abitanti del Mondo Emerso, non lo avrebbero mai perdonato per quello che aveva fatto. Cercando di togliersi questa dolorosa certezza dalle mente, si concentrò su come tornare all'accampamento. Stava per chiedere alla ragazza se aveva qualche idea, quando sentì uno scalpitare di zoccoli di cavallo al galoppo. Veniva verso di loro ad una certa velocità, come se fosse euforico o come se stesse gareggiando. Aster immaginò che, sicuramente, il cavaliere lo spronava ad aumentare velocità.
- Nihal, qualcuno viene verso di noi a cavallo.- le sussurrò, per non far capire al probabile nemico che si erano accorti di lui. Ma i suoi sforzi furono inutili. Nihal, non avendo capito il suo "piano", lo mandò all'aria.
- Cosa?! Quando?! Dove?!- esclamò sfoderando la spada e mettendosi in posizione d'attacco.
Aster appoggiò la fronte sul palmo della mano con aria sconsolata. Era sempre la solita! Ora che si erano fatti definitivamente scoprire, la loro sorte era nelle mani dela giovane mezzelfo, perchè, Sennar era ancora incosciente e l'altro senza magia e in più era un bambino. Indi per cui non l'avrebbe potuta aiutare più di tanto. I riflessi di Nihal erano pronti, era agile e esperta nel combattimento con la spada, ma non poteva nemmeno immaginare chi stava arrivando e che cosa sarebbe successo dopo che il misterioso cavaliere li avrebbe raggiunti. Dal canto suo, il bambino dalla pelle color alabastro, si stava sforzando di trovare un modo per togliere, sia sé stesso che gli altri due, dai guai o almeno, per essere utile a NIhal in qualche modo. Poco dopo cominciarono a vedere più nitidamente la sagome dell'umo a cavallo. Era basso e tozzo: quasi sicuramente era uno gnomo. " A quale schieramento apparteneva?" si domandò la ragazza dagli occhi viola. Poi finalmente lo riconobbe e abbassò la guardia rinfoderando la spada nera.
 
 
 
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Non ne molto più lungo ne molto più bello di quello di prima, perchè in verità, la vera storia comincia dopo! Questi primi capitoli, si potrebbero vedere come una prima parte introduttiva. Il bello arriverà quando raggiungeranno l'agognato accampamento. ;) Ora rispondo alle recensioni! :)
 
@KiaElle: hai capito dov'è che Aster ha urlato?? xD Come sai, per il risveglio di Sennar e il recupero della magia del nostro caro piccoletto (Uffa! ma siete tutte fissate! Io N-O-N sono piccolo! U.U NdAster) dovrai aspettare che, nella storia almeno, albeggi. xD 
 
Che sbadata che sono! Sono quattro capitoli che me lo dico e ancora non l'ho fatto. E stavo per dimenticarmene di nuovo...Comunque, volevo ringraziare tutti quelli che leggono la mia storia. Spero che vi piaccia! C:
Nihal_Ainwen

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Capitolo 5
*** Preparativi ***


- Ma sei impazzita?! Se abbassi la guardia potremmo morire.- esclamò Aster allarmato.
- Stai tranquillo. L'ho riconosciuto, è un amico.- gli rispose lei con un sorriso stampato in volto.
- Ah, se lo dici tu...- disse in tono sarcastico il piccolo mezzelfo.
Ad un certo punto la figura a cavallo cominciò ad urlare. Non si capiva bene cosa dicesse ma la sua voce aveva un suono familiare. Ah, ecco chi era!
- Nihal, sono io, Ido!-
Nihal lo salutò con la mano e gli urlò di rimando che lo aveva riconosciuto. Ido li stava per raggiungere. La ragazza tolse a Sennar il logoro mantello nero che portava addosso e lo porse all'ex-Tiranno.
- Mettitelo e copriti bene. è meglio che non si sappia che sei un mezzelfo, o almeno, per ora.-
Il bambino dalla pelle diafana annuì e si calò il cappuccio sul volto, fino a lasciar intravedere solo gli occhi verde smeraldo. Ormai lo gnomo era arrivato e, vedendo che Nihal era effettivamente illesa, scese del suo destriero per poi abbracciarla vigorosamente.
- Sono contento che tu sia viva. Io e Soana temevamo il peggio...- le disse con gli occhi lucidi.
- Tranquillo! Sono qui, sana e salva. Ora pensiamo a Sennar. è svenuto ma tutto sommato non sembra messo male.- gli disse indicando l'oggetto della discussione.
Ido annuì e insieme lo caricarono sul cavallo. Aster osservava la scena in disparte pensando, che in quella situazione, era più utile uno gnomo, che il più grande mago del Mondo Emerso. "Senza la magia sono solo d'impiccio!" pensò irritato. Ad un tratto, Nihal lo chiamò e dissolse la sua attenzione dal subbuglio che aveva dentro, per spostarla sulla ragazza.
- Vieni dai, non avere paura.- disse lei mentre si avvicinava a lui. Quando fu abbastanza vicina, gli si chinò affianco e gli sussurrò all'orecchio in modo che Ido non sentisse.
- Allora, ricordati di fare bene la tua parte. Sei un bambino e quindi sei terrorizzato, come è naturale che sia. Eri prigioniero del Tiranno quindi cerca di essere credibile, ok?-
- Come mi chiamo?? Certo non posso dirgli Aster.- le chiese dopo che lei ebbe finito con le raccomandazioni.
- Astel. Tu, da oggi a tempo indeterminato, ti chiamerai così.- detto questo la mezzelfo gli mise una mano dietro la schiena, si alzò e lo spinse leggermente avanti, verso Ido e il cavallo. Iniziava lo spettacolo! Lo gnomo comincio ad esaminare il bambino che la sua allieva gli stava presentando. Non si scorgeva molto dei lineamenti del suo viso poiché indossava il cappuccio del mantello. L'unica cosa che si vedeva chiaramente era un paio d'occhi. Erano di un verde accesso, sembravano splendere di luce propria e questo li rendeva leggermente inquietanti. Aster cercò di assumere l'espressione più triste e più impaurita che riusciva a immaginare. E funzionò. Lo sguardo del bambino intenerì lo gnomo che abbandonò ogni sospetto e addolcì la sua espressione inquisitoria. Nihal era soddisfatta, anche se le dispiaceva mentire al suo maestro. Ma era necessario, per ora almeno.
- Ciao piccoletto. Stai tranquillo, non ti farò nulla. Ora sei libero!- lo invitò ad avvicinarsi dolcemente Ido.
Ma Aster non voleva dargli la soddisfazione di corrergli tra le braccia in lacrime, come avrebbe fatto qualsiasi bambinetto impaurito. E poi lo aveva chiamato piccoletto! A quel punto ebbe un'idea geniale quanto perfida. Ghignò dentro di sé pensando alla delusione che avrebbe procurato al suo ex-generale.
- Nihal, Nihal! Quell'uomo fa paura.- disse spaventato, correndo ad abbracciare le gambe della giovane. Allora lei, che doveva fare la sua parte, si chinò alla sua altezza. A quel punto lei avrebbe dovuto abbracciarlo ma esitava, poichè; non sapeva come avrebbe reagito il piccolo mago dai capelli blu. Gli avrebbe dato fastidio o era quello che in fondo desiderava? Fu lui a rompere il ghiaccio. Appena lei si portò alla sua altezza, il bambino le si fiondò tra le braccia. dato ciò, lei ricambiò e lo abbracciò con trasporto e sentimento.
- Tranquillo, calmati. Quello è il mio maestro ed è mio amico. Ora ci porterà all'accampamento vero?-
Ido annuì, deluso come aveva previsto Aster.
- Va bene...- rispose lui staccandosi.
- Senti Nihal, non credi che...come hai detto che si chiama?- chiese lo gnomo.
- Non l'ho detto! Comunque mi ha detto di chiamarsi Astel.- mentì lei sorridendo.
- Ah, ok. Dicevo, non credi che sia provato? Invece di farlo camminare, non sarebbe meglio metterlo sul cavallo con Sennar?- sentenziò Ido premuroso.
Aster era certo che se avesse saputo a chi stava riservando le sue premure, si sarebbe maledetto. Sarebbe volentieri scoppiato a ridere per la comicità della situazione, ma non poteva certo farlo. Certo, gli sarebbe piaciuto evitarsi la camminata, quindi un po' era grato allo gnomo per aver pensato a quella proposta. Forse doveva fare qualcosa però, per dar a vedere quanto fosse stanco. Tanto ormai era entrato nella parte...
- Sentiamo lui. Magari ha paura.- sentì dire alla mezzelfo. A quel punto la giovane dagli occhi ametista, gli fece cenno di avvicinarsi. Aster lo fece con finta riluttanza, cercando di mantenere più distanza possibile tra Ido e sé stesso. Voleva continuare a far finta di aver paura di lui, in modo da far sentire lo gnomo almeno un po' a disagio. E ci riusciva benissimo.
- Cosa c'è?- chiese in un sussurro.
Hai paura di andare a cavallo?- chiese lei gentile.
- Dipende...Ma andiamo piano, vero?- domandò con falsa innocenza. Da sotto il mantello, fece capire a Nihal, con un gesto della mano, di abbassarsi. Lei capì e lo assecondò domandandosi cosa il Aster volesse comunicarle.
- Ricorda, io sto solo recitando. Per cui accetto il tono in cui mi parli e gli sguardi che mi rivolgi. Ma sappi, che finito il teatrino, se lo fai, sei una donna finita. Non dimenticarti chi sono, intesi?- le disse con freddezza l'ex-Tiranno.
- Va bene, va bene. Tranquillo! Non ti costringerò a farmi fuori.- gli rispose lei sorridendo e strizzandogli l'occhio.
- Allora? Deve montare?- li richiamò Ido.
- Si certo!- disse Nihal avviandosi verso il cavallo. Aster, o meglio, Astel la seguiva con un certo entusiasmo. Era contenta di evitarsi la camminata.


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Lo so, lo so! Vi starete sicuramente annoiando, ma io non mi annoierò mai di ripetervi, che il bello verrà quando raggiungeranno l'accampamento! ^__^ Spero che abbiate la pazienza di aspettare... Ora rispondiamo alle recensioni! C:

Intanto, accogliamo la nuova arrivata! Benarrivata MonyPurpa. :D Ti ringrazio per i complimenti e per esserti aggiunta alla schiera delle recensitrici xD

Poi direi che bisogna salutare chi mancava da un po'! xD Quindi...Bentornata Love angel. Sono contenta che ti sia piaciuto Asteruccio tutto cenere. *^* Puccio lui! ♥

Ora tocca a Rimhia! ^__^ Questo dovrebbe essere un po' più lungo e non ho aggiornato troppo in fretta. :P Grazie per i complimenti e spero di aver saziato un po' la tua curiosità.

E per ultima, ma non meno importante, la mia affezionatissima KiaElle! *^* Che dici, sono andata meglio in questo capitolo?? E le dannate virgola?? xD

Un grazie a tutti quelli che leggono senza commentare! C: Spero che la storia vi piaccia.

Un Bacio a tutti.

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Capitolo 6
*** Il cigno nero ***


Aster, con agilità innatta, si issò in sella davanti al giovane mago svenuto. Ido lo fissava sbalordito. Non aveva mai visto un bambino montare a cavallo con così semplicità! Sembrava che l'avesse già fatto milioni e milioni di volte, ma per un ragazzino che fino a poche ore fa era un prigioniero del Tiranno, era una cosa che rasentava l'impossibile. Aster, dal canto suo, non sapeva se afferrare le redini oppure no. Ci pensò Nihal a rompere gli indugi. Afferrò lei le redini con decisione e cominciò a camminare. Quasi immediatamentre però, si rese conto di non sapere dove fosse situato l'accampamento. A quel punto si fermò e si girò verso il suo maestro.
- Ido vieni in testa che io non so dove andare.- chiese un po' imbarazzata fissandosi i piedi.
- Giusto! Arrivo.- disse lo gnomo superandola.
Ormai era notte inoltrata e, essendo che non c'erano ne costuzioni ne tanto meno alberi, nei dintorni, l'orrizonte ero completamente sgombro. Il cielo sembrava un abito di seta nera, liscio e raffinato. Le stelle, diamanti cuciti su quella lunga veste per impreziosirla ulteriormente. La luna invece pareva un medaglione d'argento al collo della misteriosa dama la quale indossava quello spendido vestito. Il cielo notturno era uno spettacolo magnifico quando intorno non c'erano traccie di inquinamento luminoso. Il buio era totale. L'atmosfera era surreale. Sulla strana compagnia era calato il silenzio. Gli unici rumori udibili erano: il respiro e i passi della cavalcatura.  Aster in effetti era veramente stanco e, cullato dal movimenti del cavallo, non riuscì a mantenere a lungo gli occhi aperti. In fondo, che male c'era. "Avere gli occhi chiusi non significa effettivamente dormire." pensò il mezzelfo.  In breve però, cadde addormentato, e i suoi buoni propositi di rimanere sveglio furono vani. 
 
Un urlo agghiacciante squarciò il silenzio. Aster si svegliò di soprassalto preoccupato. Dopo i primi istanti di confusione, si rese conto di non essere in sella ad un cavallo, bensì nel nulla più totale. Intorno a lui c'era solo oscurità. Anche aguzzando lo sguardo non si vedeva assolutamente niente. Fece qualche titubante passo avanti e si accorse che l'ipotetico posto dove si trovava, doveva essere allagato. Aveva i piedi immersi nell'acqua fino alle cavaglie. Ma come ci era finito in quel luogo assurdo? Era questa la domanda che non poteva fare a meno di farsi. Forse stava sognando...ma certo! Doveva essere per forza così. Convintosi di ciò, continuò a camminare con più sicurezza. Poi sentì di nuovo quell'urlo spaventoso. Sembrava che provenisse da tutte le parti e allo stesso tempo da nessuna. Non sapeva dove andare a far sbattere lo sguardo, visto che intorno a lui era tutto nero. Cominciava ad agitarsi e non era proprio da lui. Si impose la calma ma inutilmente perchè non riuscì a ritrovarla. 
- Tranquillo.- sussurrò una voce femminile in quel vuoto.
Ad Aster parve un urlo essendo che si era abituato a quel silenzio spettrale.
- Dovrò fare in fretta.- aveva detto la voce.
- Ascoltami attentamente capito?- 
Aster annuì anche se era abbastanza perplesso dalla situazione in cui si trovava. Mentre ancora cercava di riordinare i pensieri per comprendere a pieno ciò che la voce stava per dirgli, davanti a lui comparve una giovane donna vestita di bianco, con dei lunghi capelli corvini che le ricadevano sciolti sulle spalle. L'incarnato era pallido, quasi dello stesso colore della veste che indossava. Ma la cosa che colpì l'ex-Tiranno erano i suoi occhi. Erano di un blu scuro, profondo. Lei lo guardava accorata e seria. Era una figura austera nell'insieme.
Le braccia le ricadevano lungo i fianchi e le lunghe maniche dell'abito non facevano intravedere nemmeno le mani. Poi alzò il braccio destro verso il mezzelfo. La mano era chiusa in pugno, come se stringesse qualcosa. E in effetti era proprio così. Dopo averla aperta, rivelò il suo contenuto al bambino. Era un piccola scultura in cristallo nero. Aster si avvicinò curioso di capire cosa rappresentasse. Era un cigno. Per occhi aveva due piccoli rubini. Era fatto con una precisione tremenda, sembrava che potesse prendere vita e volare via da un momento all'altro. Con la mano sinistra afferrò un braccio del mezzelfo e gli mise il cigno sul palmo della mano. Gli sorrise e poi lei stessa si tramutò in un cigno nero. Sbatte le ali e volò via nell'oscurità. Una strana e insensata malinconia avvolse il bambino. Calde lacrime cominciarono a scendergli sugli zigomi. Non sapeva perchè stava piangendo, ma sapeva di non poter smettere. Chiuse gli occhi e...
 
Quando li riaprì, vide il collo del cavallo di Ido. Alzò la testa e ammirò il cielo stellato. Si girò e guardò il mago privo di sensi alle sue spalle. Dopo essersi voltato di nuovo, noto delle sagome in lontananza. Era l'accampamento. Davanti a lui, c'erano Nihal e lo gnomo che parlavano tranquillamente. Poi sentì una fitta di dolore alla mano destra. Si accorse che era strett intorno a qualcosa di freddo. L'aprì e il suo sguardo si posò sul cigno di cristallo nero. A quanto pare, lo stringeva convulsamente anche se non se ne rendeva conto. Si era tagliato.
 
 
 
 
Scusate se vi ho fatto aspettare! Spero che questo capitolo vi piaccia. ^_^ Ringrazio tutti coloro che leggono. :) Un grazie speciale alle mie "recensitrici"! C: Scusate ma vado un po' di fretta e non posso rispondervi una per una. Perdonatemi! T^T Do però il benvenuto a Eri Reila. :D Un bacio a tutti, Nihal_Ainwen

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Capitolo 7
*** Sussurro ***


Sembravano lucciole. Le luci dell'accampamento nel buio della notte, parevano proprio quegli insettini luminosi. Si scorgevano finalmente le figure delle prime tende. Avevano finalmente raggiunto l'agognata meta. La gioia di Nihal era palpabile. Aveva accellerato notevolemente il passo, tanto che Ido faceva fatica a starle dietro. Dall'agglomerato di tende proveniva un vento di serenità e festa. La mezzelfo era contentissima di sapere che tra poco avrebbe rivisto i suoi compagni d'armi. Ma soprattutto di rivedere sua zia. Immaginava che la maga non si stesse godendo i festeggiamenti a causa della sua assenza, di quella di Ido e di quella di Sennar. Anche Ido era entusiasta. Aster invece, era abbastanza inquieto. Dopo il sogno che aveva fatto, lo attanagliava un sorta di malinconia. Non era in vana di recitare di nuovo. In più ora, il pubblico sarebbe stato immensamente più vasto. Certo, era un bravo attore ma... Era preoccupato anche per un altro motivo. Se qualcuno inavertitamente gli avesse abbassato il cappuccio del mantello, il quale aveva ancora calato sul volto, sarebbe scoppiato il finimondo. Non lo avrebbero mai riconosciuto, ma anche i più ignoranti averebbero capito che era un mezzelfo. O almeno qualcosa di molto simile, e Nihal aveva detto che era meglio che la cosa non si sapesse. Anche l'ex-Tiranno lo riteneva più che opportuno. Altro fattore di ansia, era il fatto di non aver ancora recuperato la magia. Si sentiva debole e vulnerabile senza essa. Sennar dal canto suo, non aveva problemi. Dormiva profondamente e non si sarebbe svegliato fino a dopo mezzanotte. Ad un certo punto, Aster si accorse, che invece di attarversare l'accampamento, gli stavano girando intorno. Fissò il suo sguardo verde smeraldo sui due a piedi. Arrivati davanti ad una tenda un po' diversa dalle altre, si fermarono. Era di un rosso scuro, quasi bordeaux, invece che bianca come le altre. Ido tirò giù dalla cavalcatura il mago svenuto. Aster interroggò Nihal con lo sguardo che aveva pronta la risposta da dargli.
- Portiamo Sennar nella tenda di Soana.- disse sorridendo indicando la tenda con la testa.
- Ah, ok...- 
- Vuoi entrare con noi?- chiese lei.
- Preferirei di no.- le rispose il mezzelfo.
- Allora potresti portare il cavallo nelle scuderie, se ti va.- ipotizzò la ragazza indicando il luogo appena nominato.
- Va bene.-
Aster smontò agilmente da cavallo e afferrò le redini dirigendosi nella direzione indicatagli dalla mezzelfo. Arrivato lì, liberò il cavallo dal peso della sella e dalle redini. Ora che poteva osservarlo meglio, notò che era un esemplare splendido. Avevo il manto nero, così come la criniera. Al centro della fronte aveva un macchia bianca a forma di stella. Ma la cosa che colpì di più il bambino furono i suoi occhi. Erano verdi e insondabili. In qualche modo, gli ricordavano i suoi. Lo osservava con uno sguardo intelligente e sembrava incuriosito dalla sua figura. Al mezzelfo piaceva quel cavallo. Non sicuro di piacere a sua volta, gli si avvicinò con cautela. Sempre con lo stesso dubbio, gli poggiò una mano sul muso. A quel contatto, l'animale si avvicinò al bambino, il quale prese sicurezza cominciando ad accarezzarlo con disinvoltura sempre maggiore. Ora era chiaro che si piacessero reciprocamente. 
- Chissà come ti chiami...- sussurrò Aster al destriero nero.
La cavalcatura gli rispose con un nitrito basso e gli appoggiò la guancia contro il petto.
- Mi dispiace bello, ma devo andare. Mi staranno aspettando.- disse il mezzelfo, rendendosi conto di essere stato parecchio tempo con il cavallo. Lo salutò con la mano avviandosi all'uscita a passo svelto. L'animale levò la testa verso di lui come per rispondere al saluto.
- Tornerò a trovarti, te lo prometto.- 
Con questa frase il mezzelfo oltrepassò la soglia delle scuderie. Fuori trovò Nihal con un'espressione leggermente preoccupata stampata sul viso.
- Cos'è successo? - chiese curioso.
- Pensavo ti fossi perso.- rispose la ragazza.
- Ti sembro così smemorato da non ricordarmi una strada così semplice?- chiese stizzito.
- E io che ne so! - disse la mezzelfo scoppiando a ridere subito dopo.
- Senti, falla finita. Ho una cosa importante da chiederti.- disse serio lui interrompendo bruscamente la risata di Nihal.
- Sarebbe?- chiese tornando seria la giovane.
- Come si chiama il cavallo con cui siamo venuti qui? Ma soprattutto, è dello gnomo?-
- Non credo sia di Ido. Lui non ha un cavallo, non gli serve. Ha Vesa. Per quanto riguarda il nome...penso proprio che non lo abbia. Ne sono praticamente certa.- gli rispose un po' perplessa.
- Posso darglielo io?- 
- Certo e secondo me te lo puoi anche tenere se ti piace tanto.-
- Dici davvero?- chiese Aster entusiasta.
La ragazza annuì convinta.
- Allora penso che lo chiamerò Sussurro.- 
 
 
 
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Ed ecco un nuovo capitolo! ^_^ Spero che l'attesa non sia stata troppo lunga. Avrei aggiornato prima ma mi si era cancellato tutto e ho dovutto riscrivere da capo. >.< Naturalmente grazie a chi leggerà anche questo chappy! ;)
Ma ora è meglio che risponada alle recensioni, non trovate?
 
Vedo che vi siete fatte tutte e quattro (Rimhia, Eri Reila, Love Angel e KiaElle) le stesse due domande! :)
" Chi è la donna? E il cigno nero?" 
Mi dispiace deludervi ma dovrete aspettare un bel po' per scoprirlo. xD Vi chiedo, inoltre, un favore personale. Potete darmi qualche suggerimento per migliorare?? Grazie in anticipo! 
 
Un bacio, Nihal_Ainwen C:

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Capitolo 8
*** Soana ***


Nihal guardò il mezzelfo con aria perplessa.
- Originale...- fu l'unico commento che le venne in mente.
Aster, dal canto suo, taceva con lo sguardo perso nel vuoto. La raggazza gli mise una mano sulla spalla e lo scosse lievemente. Lui si riscosse da chissà quali pensieri.
- Credo di poter incontrare la maga adesso.- disse laconico.
- Mi spieghi perchè ora si e prima no? Io pensavo che avresti voluto farlo domani.- chiese la giovane stupita.
- Perchè ora è domani, Nihal- le disse l'apparente dodicenne.
- Non capisco...E anche se fosse, tu come lo sai?-
- è semplice, ho recuperato il mio potere.- spiegò l'ex-Tiranno.
- Ah, ora capisco! E quindi potrai svegliare Sennar?- sentenziò Nihal eccitata.
-Esattamente. Ma se non mi porti da lui, la vedo difficile.-  esclamò il mezzelfo sorridendo.
- Giusto, seguimi.- 
La ragazza partì spedita in direzione della tenda della zia. Impazziva dalla gioia. Svoltava per le stradine dell'accampamento senza preavviso. Aster rischiò due o tre volte di perderla di vista. Le tende gli sembravano tutte uguali, e a dir la verità, non si ricordava per nulla la strada che aveva percorso prima per arrivare alle scuderie. Ora però si sentiva più sicuro. Sentiva di nuovo la magia scorrergli nelle vene, come sempre. Quando giunsero all'entrata della tenda aveva recuperato tutta la lucidità di cui aveva bisogno. Prima di entrare però, prese la ragazza per il polso e la trascino sul retro della tenda bordeaux. 
- Che c'è?- chiese sorpresa dalla sua manovra.
- Bisogna essere molto più credibili ora. Probabilmente mi chiederanno di levarmi il mantello dentro, come è normale che si faccia daltronde.-
- Hai ragione! Non ci avevo pensato. E ora che si fa?- esclamò la ragazza battendosi una mano sulla fronte in preda all'ansia.
- Non c'è problema. Guardami.- disse lui.
La ragazza alzò lo sguardo sul mezzelfo. E rimase di stucco! Certo, non era proprio irriconoscibile, ma bastava per chi non l'aveva mai visto. Per prima cosa, le orecchie erano quelle di una umano qualunque. Perfettamente normali. I capelli, che prima erano del colore dell'oceano, ora erano neri corvini. Solo gli occhi erano rimasti di quel verde abbaggliante che li contrastingueva.
- Bhe, che posso dire, perfetto. Sei stupefacente! - disse la giovane mezzelfo, scompigliandogli i capelli ora neri come la pece.
- Non ti azzardare mai più.- la fulminò lui.
- Oh, scusa!- esclamò ridendo, la minacciata. - Dai, andiamo.-
Tornati davanti alla tenda, la ragazza scosto il tessuto ed entrò. Aster la seguì abbastanza sicuro di riuscire ad ingannare sia Ido che Soana. Lo gnomo si era accomodato su una sedia che si trovava sul lato opposto all'entrata. Era intento a fumare la pipa. Di Sennar, nessuna traccia. La donna invece era in piedi vicino ad una sorta di cassettiera. Aveva un vestito blu scuro, lungo fino alle caviglie. I ricami ricordavano la spuma delle onde. Appena entrarono, dissolse l'attenzione da ciò che la impegnava, e la rivolse ai nuovi arrivati. I capelli le arrivavano quasi fino alla cintola. Erano castano scuro e li portava sciolti sulle spalle. Ad Aster ricordò un po' la donna del suo sogno. Entrambe emanavano austerità. Gli occhi erano marroni, ma per niente anonimi. Aveva uno sguardo curioso, vivace. 
- Finalmente sei tornata. Come mai ci hai messo tanto?- chiese Soana alla nipote. Aveva un tono troppo smielato per il mezzelfo, al quale non era rivolta la domanda.
- Ho dovuto recuperarlo alle scuderie.- le rispose Nihal sorridendo e indicando il mago al suo fianco.
- Benvenuto. Com'è che ti chiami?- domandò la donna rivolgenosi al bambino. 
Strano, non parlava come se lo stesse facendo con un ragazzino, pensò Aster sorpreso.
- Grazie. Il mio nome è Astel.- rispose semplicemente lui.
- Sono proprio contenta che tu sia qui. Io sono Soana, piacere.- 
Tese la mano al mezzelfo, accompagnando quel gesto con un sorriso sincero ed aperto. Aster decise saggiamente di afferarla. La donna sembrava davvero felice. Certo, non sapeva chi lui fosse varamente. Avrebbe messo la mano sul fuoco, che se l'avesse saputo, sarebbe stata tutt'altro che contenta.
- Hai già conosciuto Ido, no?- gli chiese indicando lo gnomo col capo.
Il mezzelfo annuì, senza però degnare di uno sguardo il cavaliere di drago, seduto a fumare la pipa. 
- Dovrai essere affamato, o magari avrai sete.- sentenziò la maga.
Aster annuì di nuovo. Non aveva varemente fame, però, un prigioniero del Tiranno, l'avrebbe sicuramente avuta. E lui doveva sembrare tale. 
- Aspettate qua. Torno subito con qualcosa da magiare.- disse la donna avviandosi verso l'uscita.
- Soana, anch'io ho fame.- le urlò Nihal, quando ormai era già fuori.
- Secondo me, ti ha sentito. O almeno lo immaginerà, che sei affamata.- disse Ido, per rassicurare la sua allieva.
- E così, ho il grande onore di vederti senza cappuccio!- esclamò rivolgendosi al bambino.
Aster, a mo' di risposta, corse da Nihal e le si nascose dietro.
- Ma hai ancora paura di Ido?- chiese lei chinandosi alla sua altezza.
- Si...- sussurrò lui.
Lo gnomo scosse il capo rassegnato. Si vede che ai bambini non piaceva. Se ne sarebbe fatto una ragione. In quel momento, Soana rientrò con un po' di pane e del latte. 
- Basta per tutti e due, ma di meglio non ho trovato. I soldati hanno praticamente finito le provviste per festeggiare.- spiegò la donna sorridendo al pensiero dei festeggiamenti. Nihal divorò la sua parte in pochissimo tempo, mentre il mezzelfo, che non aveva fame sul serio, ci impiegò un po' di più. Voleva starsene un po' da solo ora.
- Ho sonno.- disse fingendo di sbadigliare.
- Giusto, sarai stanchissimo!- esclamò la maga. 
- Nihal, lo porti nella tua tenda?- domandò Ido, sperando di poter rimanere ancora solo con Soana.
- Certo. Vieni Astel.- 
A quell'eslamazione, Aster, si avviò con Nihal verso l'uscita. In breve tempo furono davanti alla tenda di della mezzelfo. Anche questa era leggermente diversa dalle altre. Aveva dipinto su un lato lo stemma dei mezzelfi. La ragazza slacciò frettolosamenti i lacci dell'entrata. 
- Posso lasciarti da solo o ti dispiace?- chiese mentre finiva di sciogliere l'ultimo nodo.
- Tranquilla, è proprio solo che voglio stare.- rispose lui.
La giovane non badò alla risposta enigmatica. Aveva altro per la testa. Voleva andare a festeggiare con i suoi compagni d'armi, la tanto attesa vittoria. Quindi si allontanò rapidamente dalla tenda, lasciando Aster sulla soglia. Lui entrò e decise di sdraiarsi sulla branda di Nihal, in assenza di qualsiasi altro giaciglio. Appena chiuse gli occhi sentì la stanchezza prendere il sopravvento sulla ragione. Non fece nemmeno in tempo ad accorgersene, che già dormiva.

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