Hurts

di Perhaps one day
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 15 ***
Capitolo 17: *** Capitolo 16 ***
Capitolo 18: *** capitolo 17 ***
Capitolo 19: *** Capitolo 18 ***
Capitolo 20: *** Capitolo 19 ***
Capitolo 21: *** Epillogo ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


 
Ciao a tutti !!!! Nuova long-fic ! So che qualcuno di voi sbufferà e dirà "ma non ci ha ancora lasciato in pace " , è vero ho finito solo ieri "profumo al gelsomino"ma che vi devo dire ho un sacco di idee dato che scrivere è il mio modo di rilassarmi da profonde giornate di studio universitario..=(( 
Quindi la storia presenta Hogwarts durante il regime dei Carrow sarà narrata da più punti di vista, ma di due in particolare e cioè Neville e una nuova protagonista di mia invenzione Elizabeth che spero vi piacerà !!!! 
Vi dico solo buona lettura e spero recensiate anche solo per dirmi che faccio schifo..apprezzo le critiche..=)
Mando un saluto davvero grande a Riogah che spero mi segua anche in questa mia nuova avventura e anche a darksister...=)
 

La paura. 

La paura che sentiva che le stringeva lo stomaco e non la faceva respirare.

Lei non poteva respirare.

Teneva stretta la bacchetta e aspettava.

Aspettava che quelle porte si spalancassero, sapeva che il suo destino era là fuori, lo sapeva da quando si era unita all'Esercito di Silente.

Lo sapeva che alla fine avrebbe dovuto combattere e ne era felice anche se aveva paura.

Sentiva le urla dei Mangiamorte avvicinarsi, sentiva l'odore di guerra , si voltò e scorse uno ad uno lo sguardo dei suoi compagni, Neville rimaneva in testa , lui era coraggioso, lui era il loro leader , in quei mesi di resistenza al regime dei Carrow, lui li aveva spronati, li aveva protetti, senza Neville si sarebbero persi.

Neville le sorrise, lui non aveva paura e lei si sentì più forte, poi una mano conosciuta scivolò tra tra le sue dita.

Il suo inferno personale era lì che la stava guardando, lei rispose a quello sguardo, si era innamorata della persona più sbagliata di questo mondo.

-Elizabeth guardami..

Lui aveva sussurato il suo nome e lei lo aveva fissato negli occhi, occhi troppo verdi lei li conosceva bene.

- Al mio tre..la stanza scomparirà...siate pronti.

Elizabeth strinse ancora di più quella mano.

Vide Hanna respirare lentamente e chiudere gli occhi.

Erano pronti.

- ESERCITO DI SILENTE !!!

Lo urlarono con tutto il fiato che avevano in gola, mentre le porte si aprivano.

Elizabeth sentì ancora la mano di lui tra le sue, chiuse gli occhi e diede inizio alla sua battaglia.

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


Bene !! Eccomi qui con il primo capitolo di Hurts, questo capitolo è stato scritto dalla parte di Neville e compare per la prima volta Elizabeth ( che per essere chiara non si innamora nè di Neville.,nè di Draco Malfoy , ma di un personaggio di mia invenzione che farà la sua comparsa nel prossimo capitolo ) Spero di non aver fatto troppi errori di nomi , parentele o fatti ...=)
Grazie mille a Riogah che ha ancora la pazienza di seguirmi =))
Buona lettura !
 

Otto mesi prima.

 

Neville sapeva che avrebbe dovuto fare qualcosa. Non poteva rimanere a guardare.

Lo sapeva già alla stazione di Kings Cross quando gli occhi verdi e tristi di Ginny l'avevano sfiorato, quando non aveva visto Harry , Ron ed Hermione  insieme a loro e aveva capito che non ci sarebbero stati.

Lo sapeva quando Luna prima di salire sull'espresso lo aveva tirato da una parte e sottilmente con uno sguardo di paura gli aveva detto che avrebbe tenuto il medaglione dell'E.S. sempre con lei qualunque cosa fosse successa.

Lo sapeva quando alcuni mangiamorte erano arrivati a perquisire le carrozze.

Ginny allora aveva stretto con forza la sua mano, aveva paura e ne aveva anche lui, ma non potevano lasciarsi andare, non dovevano così si era alzato in piedi e sfidandoli, senza abbassare lo sguardo aveva pronunciato un'unica frase:

- Non è qui e anche se ci fosse nessuno ve lo avrebbe consegnato.

I mangiamorte lo avevano guardato e spintonandolo lo avevano rimesso al proprio posto, Neville pensava che sarebbe stato almeno picchiato per tanta insolenza , ma sembrava che fossero presi a cercare qualcun altro.

- Non dovevi farlo Neville..

Ginny lo sussurrò

- Avrebbero potuto maledirti o torturarti ...ed io non voglio perdere il mio migliore amico.

- Ginny dobbiamo fare qualcosa, qualsiasi cosa, tutti loro devono sapere che non ci faremo sottomettere...lo devono sapere..

Poi ci fu il buio e il treno si arrestò bruscamente, Ginny si tenne ancora di più a lui, mentre ragazzini del primo anno urlavano spaventati Neville sentì un'aria fredda e pesante attraversarlo, Dissenatori..

Erano entrati sul treno, Neville cercò la sua bacchetta con furia

- Dissenatori !!! Ci sono dissenatori , tutti quelli che sanno usare il patronus prendano la loro bacchetta presto !! Quelli del primo, secondo , terzo e quarto anno vengano qui dietro, presto fate luce con le bacchette !

Scattarono una marea di lumos e Neville potè vedere , gli sgaurdi terrorizzati dipinti sui volti, molti ragazzini lo stavano raggiungendo ,mentre altri tra cui Michael Corner, Hanna Abbot e Anthony Goldstein rimanevano in piedi con le loro bacchette bene in vista.

Ginny accanto a lui si era alzata in piedi e adesso sul suo volto non c'era traccia di paura, ma solo una cupa determinazione.

- Ok ascoltate, stanno per arrivare, non ho idea del perchè siano qui ma sicuramente servono a farci stare buoni mentre i Mangiamorte fanno del lavoro sporco, quindi io , Ginny, Hanna, Michael e Anthony vi proteggeremo, state dietro di noi.

Tutti accenarono un sì con la testa e si disposero dietro ai cinque, Neville li guardava uno ad uno e poteva scorgere uno strano coraggio dietro quegli occhi, erano dei combattenti , Hanna lo guardò e sorrise, un sorriso dolce e sperduto, Neville vide il rossore tingergli le guance e ne fu colpito. 

Fu come vederla per la prima volta, la timida, dolce e innocente Hanna Abbot, con le sue trecce e i suoi occhi chiari.

Ma quando stava per rispondere a quella sensazione, un'ondata di malessere lo investì e fu di nuovo buio,

- Quando li sentite vicini, cosi vicini da poter sentire la morte poggiarsi su di voi, colpite con il patronus , lo so che è difficile, ma dovete farlo solo quando sono lì vicini, il patronus sarà così più potente e potremmo scacciarli tutti...

Il silenzio era terribile e l'oscurità sembrava infittirsi, poi il freddo e un rantolio si avvicinò, erano lì Dissenatori pronti a cibarsi dei sogni e delle speranze, che ancora nonostante tutto esistevano nel cuore di quei ragazzi che dietro di lui avevano paura e non riuscivano a respirare.

- Va bene ragazzi..ci sono...appena li sentite..

Fu il minuto più lungo della sua vita e non lo avrebbe mai ammesso, ma gli tremava la pancia dal terrore, ma non doveva lasciare che la paura lo uccidesse.

-Expecto Patronus !

Gridarono l'incantesimo a pochi secondi di distanza, le luci dei rispettivi patroni sembrò investirli, erano forti, fortissimi, la luce tutta intorno tornò a splendere e il lamento dei Dissennatori fu così alto che Neville temette di diventare sordo, si coprì le orecchie, mentre vide un patronus ancora aleggiare sulle loro teste , era un corvo, un fiero corvo, Neville si chiese di chi fosse dato che sapeva che nessuno di loro lo possedeva. 

Poi sparì anche quell'ultimo sprizzo di magia e il treno riprese ad andare sulle rotaie, mentre la luce tornava nelle carrozze.

Neville sentì la mano di Ginny sudata , i suoi capelli rossi sempre in ordine erano del tutto fuori controllo come il suo respiro del resto.

- Cosa diavolo ci facevano tutti quei dissenatori qui ?

Michale Corner lo chiese mentre cercava di tranquilizzare una ragazzina del primo anno che non smetteva di piangere .

- Non lo so Michael...credo che cercassero qualcuno, sicuramente sono venuti attraverso i Mangiamorte..

- Cercavano Harry ?

La voce di Hanna arrivò limpida al suo orecchio, era davanti a lui con le guance arrossate e le iridi chiare che lo intrappolavano.

- Non lo so...Non so cosa o chi stavano cercando..

Il discorso si chiuse lì, Neville andò a dare un occhio agli altri vagoni, cercando Luna ma non la trovò, la cosa lo fece preoccupare, non era da Luna sparire così sopratutto dopo un attacco dei Dissenatori.

Il viaggio procedette con un senso d'angoscia crescente, tutti tenevano le loro bacchette ben strette e alla mano, quando giunsero finalmente alla scuola, Neville entrò in Sala Grande e cercò tra le file di Corvonero la sua amica, ma non era nemmeno lì, il senso di preoccupazione divenne una certezza, Luna non c'era, non era ad Hogwarts e forse non c'era nemmeno arrivata.

Andò a sedersi vicino a Seamus e a Ginny li guardò e basto quello sguardo per far capire loro che era successo qualcosa di grave, qualcosa che avevano temuto per tanto tempo.

I Carrow fecero il loro ingresso trionfale ; Alecto e Amycus camminavano tronfi per il corridoio centrale, mentre la Professoressa McGranitt li guardava disgustata, Piton al centro della tavolata con i suoi capelli neri untuosi, rimaneva con un'espressione vacua e seria.

Alecto, prese posto vicino a Piton mentre Amycus si posizionò vicino al professor Lumacorno , nuovo capo della casa Serpeverde, Piton si alzò in piedi e Neville lo maledì sperando che una maledizione senza perdono lo raggiungesse in quel preciso momento.

- Come tutti sapete sono cambiate molte cose ad Hogwarts...prima di tutto abbiamo due nuovi professori ..

Alecto e Amycus si alzarono in piedi

- Alecto Carrow sarà la vostra insegnante di babbanologia mentre Amycus Carrow sarà il nuovo insegnante di Arti Oscure.

A quelle parole , per poco il professor Vitious non si strozzava e in effetti per tutta la sala Grande ci fu un boato di stupore..Arti Oscure ??? 

Neville pensò di aver capito male...adesso non c'era più difesa ma bensì Arti Oscure, gli venne da ridere, una risata di sdegno , nei Grifondoro l'agitazione di faceva palpabile ma un'occhiata della McGranitt impedì qualunque gesto.

- Inoltre tutte le società o associazioni che inneggiano o auspicano la ribellione al Signore Oscuro all'interno di questa scuola, sono vietate e punite amaramente. Non vi consiglio di girare la notte, tutti i passaggi segreti presenti ad Hogwarts sono stati incantati e i seguaci del Nostro Signore..

- I Mangiamorte vorreste dire..

la voce della McGranitt era arrivata forte e chiara, ovviamente il suo tono era sprezzante e severo.

- Esatto i mangiamorte e dissenatori sono di guardia ad ogni porta del Castello, ad ogni uscita e ad ogni passaggio se vi vedranno andare in giro ad orari notturni verrete puniti, si potrà girare per i corridoi solo per le lezioni e perle otto e mezzo dovrete aver finito tutti la cena e sarete raggruppati nelle vostre Sale Comuni, non è ammesso nessuno strappo a questa regola. E adesso possiamo iniziare lo smistamento.

Neville cercò i ragazzi dell'E.S e li vide , stavano tutti cercando il suo sguardo.

Avrebbe voluto dire di avere un piano, ma non aveva niente in mano, eppure tutti quegli occhi aspettavano una risposta.

- Cosa facciamo Neville ?

Seamus lo chiese in un sussurrò non voleva farsi sentire dagli altri,

- Domani mattina dieci minuti prima della prima ora nella stanza delle necessità, diffondi il messaggio..anche tu Ginny..

Lei accennò un sì con la testa e poi seguì Lavanda Brown nel dormitorio, Neville si alzò con Seamus poco dopo per raggiungere la sala Comune ma prima di entrare , una mano fermò

- Neville ?? Neville Paciok ..?

una ragazza dai capelli castani con la divisa dei colori di Corvonero, lo aveva preso per un braccio, sembrava aver paura , il suo sguardo vagava intorno come per accertarsi che non ci fosse nessuno di pericoloso.

- Si sono io...Tu chi sei ?

La ragazza sorrise, o almeno a Neville sembrò un sorriso, gli tolse le dita dal braccio 

- Io...ecco...io sono Elizabeth Thompson..sono al settimo anno di Corvonero..sono una compagna di stanza di Luna.

A quel nome, Neville si sentì bloccare il respiro, quella ragazza sapeva qualcosa.

- Neville devi ascoltarmi..Luna è stata ...rapita

Elizabeth abbassò così tanto la voce che Neville dovette chinarsi per sentirla

- Sul treno ?

- Esattamente, eravamo vicine e Luna mi stava spiegando qualcosa su Harry Potter quando si è fatto buio ed io...io ho sentito Luna urlare e poi i Dissenatori e ho provato...io ho provato veramente..ma..

Neville vide Elizabeth contorcersi le mani dall'angoscia, lo sguardo pieno di sensi di colpa, gli occhi neri che lo fissavano come se lui potesse avere tutte le soluzioni.

Lui le prese le mani cercando di tranquilizzarla e vide un livido  fresco sul suo polso

- E questo ?

- è stato uno dei mangiamorte..quando ho fatto il mio patronus, sono riuscita a scacciare i dissenatori, ho visto Luna urlare tra le braccia di questo mangiamorte gigantesco e così mi sono buttata su di lui con tutta la forza che avevo ma non è servito a nulla..perchè mi ha scaraventata a terra e un dissenatore si è avvicinato e Luna...

stava per piangere, Neville era colpito, quella ragazza era stata coraggiosa, aveva fatto di tutto per salvare Luna ,

- Ehi Elizabeth..non è colpa tua..non potevi farci niente..

- Lei , lei ha detto..ha urlato il tuo nome prima che la portassero via ed io non sapevo cosa fare..e..

Era terrorizzata ,Neville la fece sedere sulle scale e poi le disse di respirare

- Calma Elizabeth...era tuo quel corvo allora..quel patronus..?

Lei sorrise, aveva un bel sorriso con le fossette, un sorriso amichevole e insicuro, quella ragazza aveva un che di lui prima che arrivasse l'Esercito di Silente e Voldemort.

- Si..ho quello stupido corvo..

- Dove l'hai imparato ? 

- Luna. Me l'ha imparato Luna.

Ora era tornata calma , il suo respiro era normale anche il tono della sua voce se pur scosso sembrava avere una parvenza di tranquillità.

- Ha fatto un bel lavoro direi...

- Grazie all'E.S....lei mi ha raccontato ..oh scusami ti giuro che non lo dirò a nessuno ..io sono totalmente leale e non ..non farei mai nulla di avventato.

Neville avevo voglia di ridere, quella ragazza era proprio come lui, non aveva fiducia in sé stessa  e si scusava per ogni cosa.

- Come mai non sei entrata nell'Esercito allora ?

il tono di voce si fece ancora più basso mentre ragazzini del primo anno passavano fra di loro

- Ecco..non potevo...io non sono coraggiosa e poi..non sono come voi...ma a me va bene  ecco...

Neville le strinse le mani

- Elizabeth hai fatto un patronus oggi per salvare una tua amica e ti sei praticamente buttata addosso ad un mangiamorte di 100 kili, per me sei coraggiosa , il fatto è che hai paura di tirarlo fuori , ma tu lo sei e nell'esercito abbiamo bisogno di gente come te.

Vide Elizabeth sbiancare, quella proposta l'aveva scioccata

- Me ?? Ma io non ho la metà delle conoscenze che ha Luna in difesa delle arti oscure e non ho un quarto del coraggio tuo o di Seamus Finnigan o... e poi i miei genitori non ne sarebbero felici..non volevano nemmeno che finissi questo anno..

- E allora perchè sei qui ?

- Perchè....bhe perchè..

Neville la guardò dritta negli occhi, voleva spronarla , voleva portarla a combattere sè stessa.

- Perchè volevo esserci, non volevo abbandonare i miei compagni e non so forse perchè pensavo che avrei potuto fare qualcosa.

- Tu vuoi fare qualcosa Elizabeth...entra nell'Esercito..fai vedere a te stessa chi sei ti prego..fallo per te.

Neville si alzò, lasciandole le mani

- Fallo per te e per Luna, non ti ha insegnato il Patronus e suppongo altri incantesimi per niente, te li ha insegnati perchè credeva sarebbe valsa la pena. Domani otto e quaranta fatti trovare al settimo piano davanti all'arazzo di Barnaba...io passerò da lì, se ci sarai verrai fatta entrare nell'esercito altrimenti..altrimenti non fa niente e grazie per avermi detto di Luna e per aver cercato di salvarla.

Neville la lasciò così, sperava ardentemente che lei accettasse, quella Elizabeth non meritava di farsi assoggettare dal suo carattere timido e chiuso, se solo fosse uscita fuori..

Arrivato in camera , parlo con Seamus di ciò che le aveva detto Elizabeth, di Luna e il resto, Seamus non era per niente sorpreso, il padre di Luna sosteneva Harry Potter sul Cavillo e dovevano aspettarsi uan ritorsione.

- Il problema è: dove l'avranno portata e cosa gli faranno ?

Seamus lo chiese con tono preoccupato, Neville avrebbe voluto rispondergli ma non lo sapeva non ne aveva idea.

- Non lo so..Seamus..non ne ho idea. E Dean ?

Seamus scosse la testa, non era ancora riuscito a mettersi in contatto con il suo amico mezzosangue , era sparito nel nulla senza lasciare tracce, pregava di non sentire il suo nome fra i mezzosangue imprigionati, ma aveva una brutta sensazione.

Il mattino seguente , si recò insieme a Ginny e a Seamus al terzo piano e lì vide Elizabeth, aveva i capelli castani legati in uan semplice codadi cavallo e si mordeva il labbro con forza.

- Elizabeth..

la chiamò e lei li scorse subito, si avvicinò a loro velocemente

.- Seamus , Ginny  questa è Elizabeth Thompson la ragazza di cui vi ho parlato stamattina a colazione..

Seamus le sorrise presentandosi, mentre Ginny del tutto fuori controllo per la notizia di Luna l'abbracciò

-  è dura ma vedrai che insieme ce la faremo

Elizabeth fu scossa dalla semplicità di quel gesto, non aveva mai avuto veri amici, era troppo timida e insicura e solo Luna la ascoltava e la trattava come un'amica.

- Andiamo adesso. Elizabeth stai per entrare nella stanza delle necessità , quartier generale dell'E.S.

La porta si spalancò e Neville vide gli altri aspettarlo, c'erano tutti, le gemelle Calì e Padma, Lavanda Brown, Ernie Macmillan, Miachael Corner, Colin Canon, Anthony Goldstein, Susan Bones, Terry Steeval e anche Hanna Abbot, vedendo quel viso Neville sorrise, se ne imbarazzò subito dopo, era così sciocco, però vedere Hanna lo aiutava..

- Bene ragazzi, questa è Elizabeth Thompson ,è di Corvonero , tu Padma dovresti conoscerla ..

Padma fece cenni di sì e la salutò , tutti gli altri si presentarono

- Ieri Elizabeth ha cercato di salvare Luna dai mangiamorte che l'hanno rapita sul treno..

Il silenziò coprì tutta la stanza, tristezza e rabbia erano sul viso di ognuno.

- è viva comunque, mi ha mandato un messaggio con il galeone...dice che sta bene..

- Siamo sicuri che non sia un trucco..?

Anthony Goldstein lo chiese preoccupato

- Non credo, non credo che Luna sia arrivata a dire come funziona la moneta..non è da lei.

- Ha ragione Luna non ci tradirebbe mai.

la voce di Hanna era arrivata chiara, lei aveva fiducia in Luna e sapeva che non sarebbe mai uscito nulla dalla sua bocca.

Neville provò un moto d'orgoglio, che ricacciò subito indietro, non sapeva cosa gli stava succedendo, ma Hanna aveva preso a fargli uno strano effetto.

- Dobbiamo fare qualcosa ragazzi , Harry, Hermione e Ron non ci sono, sono andati in missione per conto di Silente e i nostri compagni mezzosangue come Dean stanno cercando di scappare e nascondersi, insomma ognuno sta combattendo la proprio guerra, adesso tocca a noi. Hogwarts non può finire nelle mani dei Carrow, dobbiamo resistere e fare ostruzionismo.

- Non permetteremo mai che questa scuola diventi sede delle infamie di Voldemort.

Seamus lo aveva detto con la voce spezzata dalla collera e gli altri, gli avevano dato ragione annuendo.

- Se siamo tutti d'accordo inizieremo da cose più semplici fino ad arrivare a sfidarli completamente se ce ne sarà bisogno. Dobbiamo boicottarli, ma sopratutto dobbiamo far arrivare loro il messaggio che l'Esercito di Silente non scompare solo perchè loro hanno fatto una legge.

- Non dovremmo reclutare altri ?

Lavanda aveva fatto una domanda sensata e d'altronde anche Neville ci stava pensando.

- Si Lavanda, dobbiamo recrutarne altri. Adesso dobbiamo andare a lezione, manderò un messaggio tramite i galeoni.Ah Elizabeth aspetta..

Elizabeth non aveva parlato per tutto il tempo, era rimasta affascinata da quei ragazzi , gli sembravano così forti da poter distruggere Voldemort da soli.

- Questo è tuo , è un galeone incantato..ogni volta che fisso un appuntamento con l'Esercito ,il galeone si scalda e ne viene riportata la data e l'ora...devi tenerlo sempre con te e..

- Non vi tradirò,io non lo farei mai.

A Neville bastarono quelle parole per avere piena fiducia in lei, Elizabeth era onesta, c'era onestà in tutti i suoi gesti.

- Grazie Neville. E per quanto può valere ha ragione Seamus nessuno può macchiare con l'infamia questa scuola.

Neville le sorrise speranzoso, quella ragazza aveva coraggio doveva solo farsi avanti e l'E.S. l'avrebbe aiutata di certo.

 

 

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Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***


Nuovo capitolo !! Dalla parte di Elizabeth e facciamo la conoscenza del suo inferno dagli occhi verdi ! =)) 
Grazie mille a Riogah...=) mi scuso per gli errori di grammatica del precedente capitolo, ma purtroppo andavo di fretta e così non ho riletto !! Per quanto riguarda Luna , l'ho fatta rapire subito per esigenze di storia =))

 

Un mese dalla prima riunione dell'E.S , un mese che Hogwarts era ormai sotto il potere dei mangiamorte e dei Carrow,  un mese che Elizabeth si sentiva più forte.

Aveva fatto amicizia, con Ginny, Hanna , Seamus e Michael Corner mentre Neville, lui era il suo leader, l'aiutava, gli dava consigli, era più di un amico, era quasi un fratello, Elizabeth sentiva che grazie a lui e al suo coraggio aveva trovato qualcosa di nuovo dentro se stessa.

Il problema era Hogwarts che stava cadendo a pezzi, avevano cercato e cercato persone da poter reclutare, ma in tanti avevano paura e nessuno si avvicinava, in molti sottostavano alle regole di Piton, tutti sembravano aver perso il coraggio e la speranza, pensavano che Harry Potter li avesse abbandonati, loro non potevano sapere che era in missione per conto di Silente per salvare il mondo magico.

Elizabeth odiava che nessuno ascoltasse Neville e la sua battaglia, molti ragazzi affermavano che non avrebbero osato sfidare i Carrow, erano troppo forti e sarebbero morti prima di poter dire una sola parola.

Lei ascoltava le lezioni con disagio crescente, sentirsi spiegare la procedura perfetta per una maledizione cruciatus o prendere appunti sull'inferiorità babbana  le faceva ribollire il sangue nelle vene.

Aveva paura, ne aveva eccome eppure non avrebbe mai potuto stare in silenzio di fronte a questo..mentre gli altri, gli altri sembravano starci, magari le espressioni sui loro volti erano di rabbia , delusione o tristezza ma nessuno osava sfidarli ed Elizabeth tratteneva lo sdegno, perchè li capiva, capiva che non era facile, capiva che non sempre si ha il coraggio di prendere una posizione delle volte è più importante pensare a rimanere vivi, ed uscire senza graffi dalla tempesta.

Erano riuniti nella stanza delle Necessità e Neville pareva preoccupato, il suo sguardo era pesante e le occhiaie segnavano il suo viso di solito sorridente.

- Non ho più avuto notizie di Luna e nemmeno di Dean..

la voce era sicura ma c'era una nota di rabbia, una rabbia che gli faceva tremare le mani

- Per i reclutamenti ?

Lo chiese a Ginny speranzoso, ma la rossa scosse la testa, nessuno si stava presentando, nessuno chiedeva .

- Non è possibile che a tutti stia bene ciò che sta succedendo ...

Seamus alzò la voce sprezzante, aveva ragione pareva impossibile che tutti si arrendessero così, senza nemmeno provare.

- Non lo so Seamus, sta di fatto che io e Hanna ieri siamo andate a fare un giro, a tastare il terreno , ma tutti i ragazzi sembrano sfiduciati e delusi, delusi perchè non vedono..

- Non vedono speranza.

Neville aveva c'entrato il punto, 

- I mangiamorte li tengono sotto scacco, hanno paura per le loro famiglie, per loro stessi e non credono, non credono nè in Harry nè in qualche altro gruppo...alcuni vogliono solo riuscire a sopravvivere.

Hanna aveva parlato con calma, Neville l'aveva guardata per tutto il tempo e un sorriso sembrava averlo sfiorato mentre lei spiegava la situazione.

- C'è poco da fare, se non gli facciamo vedere noi il coraggio per primi, tutti si nasconderanno, hanno paura perchè si sentono soli, ci sentiamo abbandonati, hanno paura perchè non vedono segni di rivolta, vedono solo persone che piegano la testa e nessuno li potrebbe difendere..insomma i professori fanno quello che possono..ma..

- Cosa vuoi dire Neville ?

Michael Corner era lì che aspettava una risposta, Neville li guardò uno ad uno, Elizabeth ascoltava attenta

- Voglio dire che dobbiamo farci vedere, noi l'Esercito dobbiamo far vedere che ci siamo, che ci siamo noi a non abbassare la testa, che siamo noi che possiamo avere coraggio, che possiamo combattere..Dobbiamo fargli vedere che c'è ancora qualcuno che lotta in questa scuola e che unendosi a noi non saranno abbandonati . MAI. I Carrow devono sapere che il silenzio che li circonda non è una resa...

La campanella dell'inizio della prima ora suonò , nessuno aveva molta voglia di andare  a lezione, Elizabeth e gli altri Corvonero avevano Babbanologia con Alecto.

Elizabeth si mise al suo solito primo posto con Michael Corner e Anthony Goldstein dietro, non faceva altro che pensare alle parole di Neville, dovevano convincere gli altri che loro c'erano, che non si erano arresi.

Dovevano fargli vedere che la paura era meno forte del coraggio di farsi avanti, Elizabeth continuava a sentire parlare Alecto Carrow con un disagio crescente 

- I babbani sono solo degli idioti e dovreste sapere che il loro sangue non si sa bene nemmeno da cosa derivi, assomiglia a quello dei maiali.

Sorrise Alecto ed Elizabeth si accorse che la paura in quel momento era scomparsa , non voleva continuare a stare in silenzio di fronte a quella classe di Serpeverde che sgignazzavano e Corvonero che guardavano imbarazzati il pavimento.

Non potevano continuare così e sopratutto lei non voleva continuare così.

Alecto Carrow doveva sapere che c'era ancora qualcuno che non avrebbe abbassato gli occhi di fronte a quelle cattiverie..

Si voltò verso Michael ed Anthony, li vedeva guardarsi intorno agitati, le loro bacchette fremevano, sapevano però di non poter attaccare in quell'aula.

Elizabeth allora alzò la mano, sorrideva Elizabeth e Michael non aveva idea di cosa volesse fare.

- Prego cara..

Alecto la invitò ad alzarsi in piedi, Elizabeth sentiva la calma essersi impossessata di lei, non vedeva l'ora di vedere la faccia di Alecto.

- Ecco mi chiedevo..Lei e suo fratello Amycus quanto...quanto sangue babbano avete nelle vostre vene ?

Elizabeth sorrise ancora e sentì l'aula ghiacciarsi, si voltò per soli due secondi verso i suoi compagni che sorridevano a loro volta, poi prima che sentisse arrivare la botta si voltò verso tutti e stando ben attenta a sillabare disse "ESERCITO DI SILENTE" , gli altri la guardarono, non potevano credere a quello che aveva detto, non potevano credere che la timida Elizabeth Thompson avesse direttamente sfidato Alecto Carrow

- Come hai detto picola insolente ?

Alecto avrebbe potuto scagliare un'avada kedavra in quel momento

- Ho detto quanto sangue babbano ha nelle sue SPORCHE VENE ?

Elizabeth aveva ripetuto la domanda con la stessa identica calma, sentiva il suo cuore battere e le gambe tremare , ma non si sarebbe piegata.

Lo schiaffò arrivò dritto in faccia , Elizabeth sentì un dolore spossante in volto, ma non fece una piega, stava lì immobile ad aspettare una risposta , la cosa fece così arrabbiare Alecto che le diede un'altro schiaffo e prendendola per i capelli la trascinò al terreno, Elizabeth sentiva il sapore metallico del sangue nella bocca , poi un calcio sferzato allo stomaco le mozzò il respiro, il dolore le tolse la lucidità, sentì i suoi compagni urlare di fermarsi e Alecto uscire dall'aula ,  vide Draco Malfoy davanti a sè con la bacchetta puntata su di lei, chiuse gli occhi e si preparò al dolore, non aveva paura o meglio ne aveva , ma era felice , felice di non essersi piegata, adesso sapeva che c'era qualcosa per cui valeva la pena combattere.

- Se ti azzardi a toccarla Malfoy ti farò pentire di essere nato..

una voce che non conosceva aveva fermato Draco che fremeva per scagliarle qualche maledizione, lei non riusciva a vedere bene lo sconosciuto ma sentì due mani forti che le prendevano la testa e le tamponavano la bocca con un fazzoletto.

Due occhi verdi, di un verde scuro la guardavano ,sembravano preoccupati ma esterefatti.

- Tu sei una combattente eh..

lei cercò di sorridere, ma le faceva male tutta la bocca e sentiva il dolore espandersi dalla pancia alle gambe.

- Cavendish togliti di mezzo, Alecto è stata chiara sulla maledizione cruciatus..

la voce viscida e fredda di Malfoy la raggiunse , la terrorizzava quel suono sembrava essere la lingua di un serpente.

- Non ci penso proprio, non finchè non saranno tornati i suoi compagni e la Carrow, se pensi che Vitious ti farà provare un crucio su una sua allieva ti sbagli di grosso Malfoy..

Il ragazzo dagli occhi verdi non la mollava e lei chiuse gli occhi, si sentiva quasi al sicuro.

Poi delle urla concitate la raggiunsero, poteva sentire le voci di Michael, Vitious e della Carrow susseguirsi

- Professore la guardi..guardi cosa le ha fatto ..

Michael era arrivato con Vitious alle spalle, appena visto Malfoy tirò fuori la bacchetta

- Se gli hai fatto qualcosa ti ammazzo.

- No..non l'ha toccata..

Occhi verdi guardò Michael cercando di rassicurarlo

- Tu levagli le mani di dosso, ci pensiamo noi a lei..

Michael aveva spinto via il ragazzo prendendo il suo posto, Anthony nel frattempo teneva Draco sotto scacco con la bacchetta ad Elizabeth sembrò  ancora tutto  più confuso

- Mi sembra che abbia ricevuto una punizione più che sufficiente per la sua insolenza..

Vitious era furioso ed Elizabeth vide la faccia di Alecto mostrare quasi insicurezza

- Mi ha detto che ho del sangue babbano , meritava un crucio.

Lei si mosse con la bacchetta ma Anthony le si piazzò davanti, mentre Vitious continuò a parlare

- Non credo che sia il caso di applicare questo genere di punizioni e non permetto che vengano applicate alla mia presenza. Adesso Goldstein e Corner portate la signorina Thompson in Infermeria..

Anthony la guardò ancora dall'alto in basso, Alecto era solo una piccola donna e il corvonero la superava di una spalla, avrebbe voluto schiacciarla.

Michael prese delicatamente Elizabeth, lei si sentiva ancora stordita e gonfia in viso, mentre gli altri Corvonero la guardavano stupiti da tanto coraggio ma sopratutto la guardavano con orgoglio , prima di uscire dall'aula Elizabeth si voltò ancora e trovò tra la mischia di Serpeverde, quegli occhi verdi, le prese un colpo...non si aspettava che a difenderla da un crucio fosse proprio uno di loro.

Il serpeverde la guardò ancora sorridendo ed Elizabeth potè notare oltre i begli occhi, i capelli castani quasi rossi e le spalle amplie, doveva essere un giocatore di Quiddicth , arrossì mentre voltava la testa dall'altra parte, quel serpeverde era pericoloso, meglio stargli allo lontana.

Michael e Anthony la tenevano stretta sorreggendola, arrivati in Infermeria vide Neville sulla porta e Madame Chips arrivò in un lampo

- Ma cosa ti ha fatto ?

Elizabeth cercò di alleggerire il tutto, sforzandosi di ridere

- Non è nulla, solo due graffi..

Neville le si parò davanti sul letto,mentre Madame Chips prendeva tutto l'occorente

- Due graffi ?? Ti ha spaccato un labbro e riempito la pancia di calci..

- Riempito ?? Oh me ne avrà dato uno..

Michale la guardò fulminandola

- Gli ha dato almeno due calci e l'ha presa per i capelli trascinandola sul pavimento.

Neville passò lo sguardo da lei a Corner

- E voi per quale motivo non l'avete fermata ? Perchè non avete evitato che facesse questa stupidaggine ?

Adesso gli occhi di Neville esprimevano furia 

- Non sapevamo cosa aveva in mente ..ha alzato la mano all'improvviso e poi è partita tipo boccino.

- Neville io sto bene e quello che ho fatto, mi serviva..serviva  agli altri, dovevano vedere che esistevamo ancora e che non c'eravamo piegati.

- Ti ha picchiato a sangue e poteva andarti peggio.

- Ma non mi è andata peggio e Alecto doveva sapere che non può sputare quelle cattiverie e passarla liscia.

Elizabeth era diventata rossa dalla rabbia, non si riconosceva più, aveva sempre pensato di essere incline a dei sentimenti miti e mediocri come lei, ma adesso si sentiva viva anche se avrebbe voluto farcela con meno dolore.

Neville si mise seduto accanto a lei e le accarezzò i capelli con fare fraterno, non c'era malizia in quel gesto, ma solo una profonda preoccupazione.

- Grazie per quello che hai fatto, ma non voglio perdere nessuno.. e sopratutto voglio sapere cosa diavolo vi passa per la testa ..

Neville guardò anche Michael e Anthony che si erano allontanati per farli chiarire, Elizabeth vide due ragazzi di Corvonero entrare di soppiatto e raggiungerli guardandosi intorno.

- Ciao Elizabeth ..volevamo ... ecco ..ti abbiamo vista mentre dicevi esercito di silente..

Neville la guardò ancora , voleva ucciderla.

Elizabeth fece spallucce e annuì sorridendo

- Cosa volete ?

Neville si era alzato in piedi e Michael ed Anthony si erano avvicinati 

- Siamo Henry e James Stilberg quinto e sesto anno e vorremmo entrare nell'esercito.

Elizabeth cercò di non ridere dalla felicità, mentre Neville li guardava ancora sospettoso.

- Lei ha fatto questo, li ha sfidati e non ha avuto paura e nemmeno noi vogliamo più avere paura.

Aveva parlato il più grande dei fratelli , 

-  Domani sera settimo piano , fatevi trovare lì alle nove.

- Ma c'è il coprifuoco alle otto e mezzo ..

Il più grande con un'occhiata fulminò suo fratello

- Se non riuscite a venire  e avete paura , non vi interessa poi così tanto far parte dell'Esercito.

Neville quando voleva sapeva andare dritto la punto più di chiunque altro, li guardò ancora una volta e i due accennarono un sì con la testa per poi uscire dall'infermeria.

- Ha funzionato..

- Elizabeth questo non vuol dire che devi farti macellare ..ti prego..

- Ho capito...

Elizabeth cercò di sorridere, ma il dolore al labbro era troppo forte e le venne fuori una smorfia tanto che Neville si mise a ridere con i suoi compagni di casa.

- Non siete carini a ridere di me !

- Ha ragione e adesso andatevene tutti fuori se non volete che il suo labbro assuma l'aspetto del sedere di un babbuino !

I tre risero ancora più forte e uscirono chiamandola "sedere di babbuino " 

- Mi spiace cara volevo solo aiutare..

Madame Chips cercò di scusarsi ma Elizabeth scosse la testa e chiuse gli occhi .

 

....

 

Quando si svegliò trovò un paio di occhi verdi brillanti fissarla

- Ciao... come stai ?

Elizabeth sentì il respiro fermarsi, era bello, quello che l'aveva salvata da Malfoy era bello, non c'era niente da fare , serpeverde ma bello.

- Tutto bene. 

Elizabeth era stata secca nella risposta, non sapeva cosa voleva quel tipo ma non si prospettava niente di buono.

- Comunque io sono Wenthworth Cavendish , settimo anno e serpe..

- Serpeverde , lo so, lo vedo.

Elizabeth lo guardò quasi schifata, non ce la faceva proprio i serpeverde non li sopportava.

- Tu invece sei Elizabeth Thompson corvonero eh ?

- Oh ma che bravo...devo ammettere che sei davvero astuto sono sicura che darai grandi soddisfazioni alla tua Casa.

Lui la guardò, non era arrabbiato, sembrava divertito e la cosa infastidì ancora di più Elizabeth.

- Sono sicuro anch'io che gli darò grandi soddisfazioni...ma ecco vorrei chiederti una cosa ..

Eccolo là, il serpevederde voleva qualcosa , o magari l'aveva mandato qualcuno dei suoi compagni per finire quello che Malfoy non aveva potuto fare.

- Non faccio favori a VOI.

Elizabeth sottolineò il "voi", voleva che fosse chiaro come la pensava da subito.

- Voi chi ? Qui ci sono solo io.

- Voi Serpeverde.

- Io non sono la mia Casa.

- La tua casa ti rappresenta e se il cappello ti ha smistato nei serpeverde devi possedere le loro qualità che sappiamo tutti quali sono.

- Astuzia, orgoglio e determinazione.

- E credere nella purezza del sangue e ..

- E cosa ? essere tutti mangiamorte ? Questo il cappello parlante non lo dice , devo essermi perso un pezzo durante il mio smistamento.

Elizabeth si stava inalberando, mentre lui tranquillo e sorridente la fissava con quei grandi occhi .

- E va bene cosa vuoi ?

- Voglio entrare nell'Esercito di Silente .

Elizabeth scoppiò a ridere, pensava che fosse stupida, pensava davvero che l'avrebbe fatto entrare, lo guardò bene , voleva che vedesse la sua risata

- Voglio sperare che fosse una battuta quella ..

- No, non lo era.

Lui era serio e Elizabeth pensò di essere in un'altra dimensione

- E perchè lo vieni a chiedere a me ?

- Perchè ne fai parte e non saprei a chi altri rivolgermi, ma se tu mi dici da chi devo andare..

- Cavendish ti rendi conto vero che sei un Serpeverde e che nessuno dell'Esercito ti vorrà mai far entrare, preferiscono tagliarsi una mano che rivelare a te i segreti dell'E.S.

- Non è giusto, perchè l'esercito è aperto a tutti e..

- E niente, sei un seperverde nessuno si fiderà di te.

Lui sospirò, ed Elizabeth dovette ammettere che era ancora meglio quando era triste, si rese conto in quel momento che il suo viso pareva ,come aveva detto Madame Chips ,"il sedere di un babbuino" e il suo unico pensiero fu quello di sotterarsi.

- Mi spiace, ma apprezzo lo sforzo e adesso scusa ma dovrei proprio riposare.

Lei chiuse gli occhi sperando che lui capisse l'antifona e si muovesse , ma Wentworth con una mano le strattonò le coperte

- Cosa c'è ?

- Ci proverò in tutti i modi, perchè voglio farne parte, perchè non credo nella purezza del sangue, mio padre non è un mangiamorte e mia madre faceva parte di tassorosso e non mi ha di certo insegnato un'avada kedavra ma solo ad essere onesto, gentile e umano. Io non sono solo un serpeverde, sono una persona che vede il male e lo vuole combattere. E voglio combatterlo con voi, con l'Esercito e non demorderò. Non demorderò ,dillo ai tuoi compagni.

Si alzò dalla sedia rivolgendole un ultimo sguardo, Elizabeth si sentì morire.

Avrebbe voluto chiamarlo e dirgli che si era sbagliata , che lo avrebbe presentato a Neville, ma come poteva ?

Era un serpeverde.

Ok era testardo e sembrava quasi umano e quelle parole...

Elizabeth pensò che la botta doveva essergli arrivata al cervello, non poteva credergli, non doveva credergli.

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Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***


Ciao a tutti !!!!! Ecco qua il nuovo capitolo ,è molto lungo , davvero lungo ma in questo capitolo avvengono un sacco di cose e si smuove la storia !!
So che avevo detto che lo avrei postato per la befana ma dato che avevo un po' di tempo l'ho finito oggi e adesso eccolo qua =))
Spero che la grammatica si giusta e di non aver sbagliato nomi o persone ..=)
Ringrazio infinitamente Riogah e Freddy16 per seguirmi e recensirmi tutte le volte..so bene che non me lo merito ..
Buona lettura!
 

Non era giusto, Neville lo pensava continuamente, non era giusto..

No non era giusto guardarla o sorriderle o cercare ogni scusa per parlarle, erano in guerra e non era giusto.

Hanna era qualcosa di diverso, di nuovo per lui, qualcosa per cui valeva ancora la pena sorridere, ma non era facile sapere che forse ,per un motivo idiota come quello di un pazzo crudele che vuole conquistare il mondo magico, tu potresti morire o ancora peggio lei potrebbe morire e allora..allora credi che la cosa migliore da fare sia starle lontano , fare finta che lei sia solo Hanna e non il motivo per cui una parte , una piccolissima parte del tuo cuore è ancora rosso.

Solo Hanna.

Neville se lo ripeteva mentre la osservava insegnare alle nuove reclute dell'E.S.

Solo Hanna.

Lei si voltò gli sorrise, aveva i capelli sciolti sulle spalle quella mattina e Neville si incantò a guardarli, non lo faceva apposta, se avesse potuto avrebbe fatto in modo che Hanna tornasse ad essere una figura di passaggio nella sua vita, ma adesso era così difficile, era così difficile non potersi abbandonare nemmeno a quello che sentiva perchè doveva aver paura.

- Neville posso parlarti un secondo..

Elizabeth gli aveva poggiato delicatamente la mano sul braccio come se avesse potuto svegliarlo dal suo incantesimo, Neville si era voltato accenando un sì con la testa.

Si spostarono dalla sala principale dove Hanna , Ginny ed Ernie aiutavano le reclute con i loro patronus.

- Dimmi pure..

Elizabeth si girava le mani nervosa

- Ecco, c'è un tale..

- Tale ?

- Si, insomma Neville un ragazzo..

-Ah..

Neville doveva fermarla subito, non era decisamente il migliore in fatto di consigli amorosi.

- Elizabeth forse dovresti parlarne con Ginny di tutto questo..

Elizabeth lo guardò stranita

- Si so che anche Ginny è con te a capo dell'Esercito, ma pensavo che per parlare di un nuovo reclutamento barra problema ne dovessi parlare con te..

Neville tirò un sospiro di sollievo, reclutamento, che bella parola

- Certo  scusami vai pure avanti, insomma c'è questo ragazzo che si vuole reclutare ?

- Esatto.

- E ne ha parlato con te ?

- Esatto

- Secondo te vuole davvero fare parte di questa resistenza ?

- Oh si, da quanto dice lui ne vuole far parte eccome.

Neville vide lo sguardo nero di Elizabeth indispettirsi, mmmh c'era qualcosa che non gli quadrava.

- E tu ti fidi ?

- Bhe fidarsi è una parola grossa e poi l'ho visto solo una volta e di certo non lo conosco.

- Anche io ti ho vista solo una volta ma ho subito avuto fiducia in te..

Neville gli sorrise, ma Elizabeth continuò a tormentarsi le mani ,sembrava avesse qualcosa da nascondere.

- Elizabeth cosa diavolo ha questo ragazzo che non va e che potrebbe essere un problema ?

Glielo disse prendendogli le mani, guardandola dritta in faccia impedendole di abbassare lo sguardo.

- è di SERPEVERDE ED è BELLO !!

Tutti si voltarono alla parola "serpeverde" e ad Hanna e Ginny venne da ridere al "bello" mentre Elizabeth arrossiva capendo di aver fatto una tremenda gaffe, ma non ce l'aveva fatta aveva dovuto urlarlo per rendersi conto che il secondo pensiero che aveva detto era del tutto inadeguato.

- Ok...ragazzi tornate a lavoro !! Avete ancora molto da imparare.

Ognuno tornò al proprio posto, ma Neville cercò con gli occhi Ginny forse avrebbe avuto bisogno anche della sua consulenza.

-Scusami non avrei dovuto urlare..è che quel tipo è una specie di incubo, è dappertutto , l'ho incontro ad ogni angolo, anche se di solito è sempre con i suoi compagni di serpeverde o meglio dire con le sue COMPAGNE DI SERPEVERDE  non che la cosa mi riguardi ,ma lo ritengo un tantino pomposo , arrogante e presuntuoso, sembra quasi che me lo faccia apposta e tutte le dannate volte cerca di parlarmi con una scusa per chiedermi dell'Esercito !!

Neville vide finalmente Elizabeth rilassarsi, quella ragazza era una specie di fuoco vivo che scorreva sotto la cenere,  non diceva mai nulla di ciò che le passava per la testa , ma sotto quell'apparenza rigida si nascondeva un magma pronto ad esplodere.

- Bhe è molto strano che un serpeverde voglia entrare nell'Esercito..

- Infatti è un serpeverde, gli ho detto che non ti saresti mai fidato.

- Quando ci avresti parlato ?

- Dopo che Alecto mi aveva picchiata, lui..il serpeverde dico ecco lui mi ha protetta , protetta è un parolone, diciamo che ha evitato che Malfoy mi scagliasse la maledizione cruciatus.

Neville impallidì, maledizione cruciatus, Malfoy e maledizione cruciatus , nessuno gli aveva parlato di questa parte della storia .

- Malfoy ti voleva cruciare, Malfoy voleva cruciarti ???

Neville sentiva la rabbia montargli alla testa, Elizabeth sarebbe potuta impazzire dal dolore..

- Neville non ti scaldare non mi ha fatto niente.

- Non ti ha fatto nulla perchè c'era un Serpeverde a tenere a bada Malfoy altrimenti adesso avresti così tanto dolore ancora in corpo da non poterti muovere. E tanto per sapere Michael ed Anthony dove si erano andati a ficcare mentre Malfoy voleva cruciarti ??

Elizabeth seppe all'istante di aver combinato un casinò, 

- Erano, erano andati a chiamare Vitious e Alecto gli è corsa dietro ordinando a Draco di scagliarmi il crucio , Anthony e Michael non potevano saperlo erano andati a cercare il professore..insomma ovviamente non mi avrebbero lasciata se avessero sentito del Cruciatus!

Neville cercò di calmarsi, il pensiero che Elizabeth o peggio Ginny o addirittura Hanna , a quel nome un brivido di freddo lo percorse, potessero essere cruciate lo mandava in paranoia e lo faceva diventare una iena.

- Neville non esageriamo...Draco non avrebbe mai avuto intenzione a sufficienza per uccidermi con un crucio.

- Malfoy stava per uccidere Silente l'anno scorso. Credimi ne sarebbe stato capace  è nipote di Bellatrix Lestrange e buon sangue non mente.

A Neville tremavano le mani, doveva respirare e calmarsi.

- Neville mi spiace..io non volevo credevo solo di fare la cosa giusta..io..

- Lascia perdere...io devo uscire da qui.

Neville se ne andò dalla stanza velocemente, lasciando Elizabeth senza parole con la terribile sensazione di aver detto qualcosa di sbagliato, Ginny le andò incontrò sorridendole mesta.

Neville uscì fuori dalle mura del Castello, respirò a pieni polmoni l'aria fredda che gli pizzicava gli occhi e  raffreddava tutta la sua rabbia.

- Non avresti dovuto prendertela con lei..

la voce di Hanna era proprio dietro di lui, la sua voce era dolce come il caramello e Neville si voltò per vederla  con i capelli spettinati a causa della corsa fatta per raggiungerlo e gli occhi brillanti .

- Un cruciatus...si sarebbe fatta cruciare per niente, solo per dimostrare che c'è ancora qualcuno che lotta in questa scuola !!! Non è giusto !!

lo urlò con quanto fiato aveva in gola, Hanna lo guardava solamente, non parlava stava lì immobile con lo sguardo più carezzevole del mondo.

- Lo vedi Hanna, tutto questo è sbagliato..noi avremmo dovuto finire il nostro settimo anno tranquilli senza dover stare a pensare a come sopravvivere alle torture , a come resistere ai Carrow  o al fatto che metà dei nostri amici sono scomparsi chissà dove e forse non li rivedremo mai più . Non dovremmo pensare a tutto questo e invece no, invece eccoci qui , non siamo neanche liberi di respirare ..e lei cosa fa ? Cosa fa Elizabeth si alza e insulta Alecto.

Hanna si avvicinò a lui 

- L'avresti fatto anche tu Neville...lei ha cercato solo di dare un po' di coraggio agli altri..

- Lei , lei non si rende conto, se Alecto e Amycus l'avessero torturata sarebbe impazzita, sarebbe morta ! Io non voglio che muoia..Elizabeth ..io non voglio perdere nessuno a causa di Voldemort ho già perso i miei genitori per sempre e forse anche Luna...non posso permettermi di perdere qualcun altro.

Neville le accarezzò una guancia, era così liscia e delicata la sua pelle, così profumata, Hanna sapeva di buono e lui avrebbe voluto vivere tra una parentesi per potersela portare dietro e lasciare tutto il resto del mondo fuori.

- Elizabeth non sarebbe impazzita nè morta , lei è forte, tu sei forte, noi siamo forti, siamo entrati nell'Esercito perchè abbiamo bisogno di combattere e non ci importa delle torture , non ci importa di stare tranquilli, noi Neville vogliamo restituire al mondo magico la proprio dignità, il proprio valore, la propria pace e inoltre non potrai proteggerci per sempre, devi permettere a tutti di agire, di fare qualcosa per sentirsi utili..

- Ma..

- Niente ma. Tu sei il nostro leader , sei tu il capo , devi farci rischiare, devi prepararci alla battaglia, altrimenti quando arriveremo a quel giorno ,perchè tu sai che ci arriveremo sarà tutto inutile averci protetto dalla cattiveria dei Carrow , sarà tutto inutile perchè moriremo comunque. Non proteggerci, guidaci piuttosto.

Hanna gli tolse la mano dalla guancia e Neville sentì ancora di più il freddo entrargli nelle ossa. Lei si voltò e a passi svelti rientrò nel castello.

Lui rimase ancora un po' aveva bisogno di riflettere, aveva bisogno di pensare , forse Hanna aveva ragione, forse avevano bisogno di essere guidati, dovevano cominciare a battersi.

L'esercito di Silente doveva tornare a splendere in un modo o nell'altro.

 

.....

 

 

Il giorno dopo Neville vide Elizabeth in sala Grande , stava cercando di finire gli impossibili compiti di Arti Oscure anzi per meglio dire stava completando la sua opera di disprezzo nei confronti di Amycus.

Ad ogni punto della spiegazione sulle maledizioni senza perdono, Elizabeth aveva scritto tra parentesi ,sottolineando, frasi del tipo "Credo che dovrebbe provare questo passaggio sulla pelle di sua sorella" .

Neville vide che anche Ernie McMillan, Lavanda Brown e Ginny avevano seguito il suo esempio e si stavano impegnando per scrivere più insulti possibili.

- Sai vero che farai perdere un sacco di punti a Corvonero..

Elizabeth si voltò verso di lui , sorrise, un sorriso speranzoso, 

- Scusami Neville, scusa , scusa , scusa e ancora scusa..io sono stata così idiota, così insensibile.

Neville si sedetta vicino a lei e gli diede un buffetto sulla guancia, non aveva mai avuto una sorella ma adesso con Elizabeth si sentiva proprio il fratello maggiore guastafeste che si fa sempre fregare dalla sorellina.

- Non fa niente, scusami io ero così arrabbiato per tutto questo.

Lo disse facendo un cenno verso il manuale di Amycus sui poteri oscuri.

Non fecero in tempo a riprendere la conversazione che Seamus si avvicinò, si guardava intorno, non voleva che ci fossero spie serpeverde in giro.

- Devo farvi vedere una cosa ...subito.

Neville lo guardò preoccupato, ma Seamus non era triste o addolorato era felice, o per meglio dire sembrava vivo come non mai.

Neville, Ginny ed Elizabeth si alzarono dalla tavolata e fecero finta di andare ognuno verso il loro dormitorio ma dopo dieci minuti si ritrovarono nella stanza delle necessità.

- Che succede Seamus..?

Ginny lo chiese con ansia nella voce, aveva paura che ci fossero brutte notizie su Ron o peggio su Harry..

Seamus ltirò fuori da sotto la divisa , la prima pagina di un giornale, Neville la guardò attentamente insieme con gli altri , iniziarono tutti a ridere e ad esultare , nessuno poteva sentirli e così non si trattenerò ,.Ginny abbracciò Seamus, mentre Neville ed Elizabeth iniziarono a fare una specie di balletto della gioia che sembrava un valzer venuto molto, ma molto male.

- Io non ci posso credere ! Sono entrati al Ministero, loro sono entrati e hanno fregato tutti ! Tutti !! Lo sapevo che erano là fuori a combattere , IO LO SAPEVO !

Seamus urlava pieno di grinta, quando aveva visto la prima pagina del Cavillo, gli era preso un colpo, riportava in copertina le figure di Harry , Ron ed Hermione che tenevano stretto un medaglione preso a quell'arpia di Dolores Umbridge con dietro una decina di maghi nati babbani che avevano fatto scappare dal Ministero .

- Come ti arriva il Cavillo ? pensavo fossero proibiti tutti i giornali ad Hogwarts tranne la Gazzetta del Profeta..

Neville lo aveva chiesto pieno di curiosità avrebbe tanto voluto poter avere una copia del Cavillo per poterlo attaccare nella sua stanza, anzi...

L'idea gli venne in un lampo, in un lampo aveva capito cosa andava fatto, rise ancora di più, aveva trovato l'idea.

- Ma che hai ? Neville che cosa hai da ridere ?

Elizabeth stava per ridere anche lei solo perchè la risata di Neville era contagiosa mentre Ginny e Seamus lo guardavano sorpresi.

- Ginny manda subito un messaggio a tutti tramite galeone, dì loro di venire qui fra due ore esatte, ho avuto un'idea ragazzi, ma adesso ho bisogno di tutti voi.

Ginny, Seamus ed Elizabeth lo guardarono , non sapevano cosa aspettarsi, ma di certo erano pronti, oh si erano veramente pronti.

 

.......

 

- Elizabeth ,Anthony e Michal e copriranno tutto Corvonero e metà della Sala Grande.

- Ginny, Lavanda , Seamus e Colin penseranno a Grifondoro , mentre Hanna , Ernie e Terry faranno Tassorosso, Cali . Padma e Susan copriranno la biblioteca e l'altra metà della Sala Grande quanto a me io penserò a Serpeverde.

- Serpeverde ??

Hanna lo aveva chiesto non nascondendo la sua preoccupazione

- Farai Serpeverde da solo ?

- Esatto.

- Non dovresti nemmeno avvicinarti a Serpeverde !

La replica di Hanna era statan forte e chiara, era rossa in viso e respirava ansiosa.

Neville sorrise, cercando di calmarla, anzi di calmare tutti dato che anche Ginny lo guardava malamente .

- Non guardatemi così ok..? Non possiamo coprire tutte le case e non Serpeverde anzi è sopratutto lì che dobbiamo colpire, se lì non lasciassimo nulla sarebbe una vigliaccata anzi loro ci prenderebbero come vigliacchi e invece devono vedere con i loro occhi che non è così !

Hanna sospirò , mentre Ginny e Seamus iniziarono a trovare tutte le migliori scuse per non andare da Serpeverde.

- Ho detto che andrò . Io andrò da solo a Serpeverde.

- Non da solo, posso venire io con te.

Il piccolo Colin si era fatto avanti, quel ragazzo era veramente grifondoro fin dentro le ossa, era minuto e i suoi tratti ,anche se era solo di un anno più piccolo di Neville, ancora risultavano piuttosto bambineschi, ma il suo sguardo, quello sguardo era da uomo, un uomo leale e pieno di coraggio.

- No , non verrà nessuno perchè se mi dovessero scoprire è molto meglio che sia solo uno, che pensino che c'è solo un pazzo dentro la scuola e non un esercito clandestino. Quindi non sento lamentele, andrò io, io sono il capo ed io decido e no..

Elizabeth aveva alzato la mano.

- No Elizabeth questa scelta non è democratica, in questo caso siamo sotto dittatura e decido io .

Elizabeth abbassò le dita delusa

- Adesso ricapitoliamo il piano: alle undici e trenta ognuno di noi sarà fuori dai proprio dormitori, dovremmo stare molto attenti , sappiamo bene che di solito i Mangiamorte a quell'ora stanno sonnecchiando ,sopratutto Yaxley e Rockwood dormono sempre pesantemente , mentre i fratelli Lestrange ecco quelli sono un problema ma grazie alla prigione di Azkaban la loro vista è talmente fuori uso la notte che non riconoscerebbero Harry Potter se gli passasse davanti, l'importante è fare tutto in atroce silenzio e se uno di noi dovesse essere scoperto mandare un messaggio tramite galeone immediatamente . Per i prefetti non c'è bisogno che ve lo dica, quelli di Serpeverde che sono gli unici che ci farebbero ostruzionismo non facciamoci problemi a sfoderare le bacchette , uno stupeficium e non ci pensiamo più alla brutta faccia di Malfoy e compagni. Altra cosa spero che ognuno di voi abbia ripassato l'incantesimo di moltiplicazione degli oggetti perchè lo dovremmo usare per tutta la notte e dovrete riuscirci bene, la pagina del giornale deve venire fuori come nuova ..ah ricordatevi che basta anche solo sfiorarla una per far sì che l'incantesimo si spezzi...Domande ?

Nessuno fiatò, erano tutti troppo presi a ripassare mentalmente l'incantesimo per stare a sentire Neville , solo Hanna lo fissava e non si poteva dire che il suo sguardo fosse quello che gli aveva rivolto la mattina .

Lui provò a sorriderle ma lei di tutta risposta girò la testa dall'altra parte provando l'incatesimo con Terry.

Arrivarono troppo presto le sette e tutti dovettero scendere in sala Grande per la cena, Neville prima di scendere pensò di dover dire un'ultima cosa.

- Ce la faremo. Questa è la nostra prima azione collettiva come Esercito e non possiamo fallire...dobbiamo avere fiducia in noi e in quello che possiamo fare. E dovete avere fiducia in me.

Guardò ognuno di loro negli occhi, voleva assicurarsi di avere il loro totale appoggio e lo trovò, erano lì, erano lì perchè si fidavano di lui e volevano combattere, loro erano l'esercito di Silente e la loro guerra stava per iniziare quella notte.

- Ah ragazzi c'è un'altra parte del piano che devo dirvi...

Neville sorrise e con calma gli spiegò cosa altro avrebbero fatto per far venire un infarto a Piton e ai Carrow.

 

.....

 

 

- Ti prego, ti prego fai che non mi trovi.

Neville se lo ripeteva mentalmente , nascosto da una colonna nei sotteranei di Serpeverde ,pregava Merlino che i passi che si avvicinavano fossero di Gazza.

Sentì il silenzio e stava per tirare un sospiro di sollievo quando una bacchetta lo raggiunse all'altezza del petto.

- Vieni fuori.

la voce maschile non sembrava nè quella dei Lestrange nè quella di Malfoy,ma Neville strinse forte la sua bacchetta non si sarebbe fatto scoprire da un serpeverde comune.

Davanti a lui , un ragazzo con la divisa dei prefetti e gli occhi verdi lo stava fissando sorridendo e sorpreso, Neville poteva notare un luccichiò in quello sguardo come se avesse avuto un colpo di fortuna.

- Paciock ?? Sei Paciock non è vero ? Tu sei quello dell'Esercito ?

lo ripetè a bassissima voce come se non si volesse far sentire e la bacchetta si abbassò del tutto dal petto di Neville.

- Sono io .

Neville strinse però il galeone, avrebbe dovuto mandare subito un messaggio agli altri , ma stranamente non aveva paura.

- Io sono Cavendish, Wenthworth Cavendish.

IL nome non gli diceva nulla, ma quel Cavendish credeva che invece lui lo conoscesse.

- Io..sono amico...oddio amico..diciamo che ho salvato la pelle ad Elizabeth Thompson anche se lei mi ritiene solo uno schifoso serpe e non farebbe un favore nemmeno sotto imperio.

 Neville capì all'istante che lui era il tale, lui era il serpeverde bello, quello che voleva entrare nell'Esercito, sorrise e respirò sollevato, aveva avuto fortuna una gran fortuna.

- Ho capito chi sei, veramente Elizabeth mi ha accennato di te..

Cavendish sorrise, un sorriso sornione, 

- ah e cosa ti ha detto..?

Neville ebbe l'impressione che fosse più interessato a sapere cosa pensava Elizabeth di lui personalmente che non alla faccenda dell'Esercito.

- Mi ha detto che volevi entrare nell'E.S e che non si fidava , perchè sei un presuntuoso, arrogante e pomposo...

- Me lo immaginavo, non è mai carina con me..

A Neville scappò da ridere, quel serpeverde si era preso una cotta, aveva lo stesso sguardo deluso che aveva lui quando Hanno non lo considerava.

- Comunque cosa ci stai facendo qui ..?

- Non penserai davvero che te lo dica ?

Neville non glielo avrebbe confessato mai, in fondo anche se gli stava simpatico a pelle era sempre una serpe.

- Oh no anche tu come lei...

Ma non fece in tempo a finire la frase che Neville si sentì di nuovo spintonato dietro la colonna, mentre Cavendish si metteva davanti al suo nascondiglio

- Non c'è nessuno qui Daphne , continuo io il giro tu vai pure a dormire..

Neville vide Daphne Greengrass sorridere e accennare ad un ringraziamento mentre Wenthworth la salutava tranquillo.

- Ok Paciok puoi venire fuori.

- Tu mi hai appena coperto...?! 

- Certo se Daphne ti avesse scoperto ti avrebbe mandato subito da Yaxley...e non sono sicuro che dopo il trattamento che ti avrebbe riservato saresti stato ancora in grado di fare tanto il difficile con me.

Neville lo guardò bene, quel ragazzo era bello aveva ragione Elizabeth, ma non aveva quel senso di disprezzo che avevano tutti i Serpeverde, i suoi occhi erano gentili e anche la su voce possedeva qualcosa che gli altri della sua casa non avevano , possedeva umanità quella voce.

- Vuoi davvero entrare nell'Esercito ?

- Si.

- E tuo padre cosa dirà ?

- Scherzi vero ? Mio padre ha aiutato durante la prima guerra magica a trovare un nascondiglio all'Ordine della Fenice ..perchè non chiedi a qualcuno di loro...Mio padre era un serpeverde ma non era cattivo, ha aiutato Sirius Black e James Potter a sfuggire al Signore Oscuro...

- Mi stai prendendo in giro ?

- No Neville è così . Devi credermi, dovete credermi, maledizione vi sto dicendo che non sono cattivo e che non credo nella purezza del sangue..Insomma Paciok sai che il mio nome è omaggio ad una scrittrice Babbana ? Come potrei odiare un babbano ?'

Ok ,Neville dovette ammettere che era convincente e che il suo istinto gli diceva che quel serpe era unico nel suo genere.

- Non so perchè ma voglio fidarmi di te..

- Allora sono dentro ?

I suoi occhi verdi sprizzavano scintille

- Non così in fretta, te la devi meritare l'entrata e anche la mia fiducia..

- Cosa devo fare ?

 

 

....

 

- Cosa diavolo è tutto questo ??????

Le urla di Piton , Amycus e Alecto Carrow risuonarono per tutta Hogwarts , le pareti, le sedie , i quadri , ogni piccolo pezzo del Castello erano interamente rivestiti dalla prima pagina del Cavillo.

Ogni casa si era svegliata addobbata e anche i Serpeverde svegliandosi nel loro letti avevano avuto la bruttissima visione della faccia del Trio che scappava dal Ministero, i Serpeverde erano totalmente sommersi addirittura nel loro letti le pagine si erano attaccate.

Piton e i Carrow erano impazziti mentre la McGranitt e Vitious se la ridevano sotto i banfi dicendo che era solo una sciocca bambinata adolescenziale , dichiarando che non sapevano davvero come poter fare per riuscire a mandar via l'Incantesimo , Vitious sopratutto adduceva una forte emicrania che gli impediva di ricordare il giusto controincantesimo.

Appena Piton riuscì a liberare il castello da quella massa ingombrante di carta era ormai troppo tardi per frenare la lingua dei ragazzi che scommettevano su chi avesse avuto così coraggio da sfidare i Carrow e mettere sotto quadro Hogwarts.

Neville e gli altri si guardavano intorno in Sala Grande , vide Elizabeth ridere insieme a Michael mentre aspettavano che la seconda parte del piano fosse attuata.

Erano eccitati e si sentivano vivi. Vivi come non mai.

Guardavano le facce dei Carrow e di Piton e ridevano sapendo che non era ancora finita.

Neville incontrò lo sguardo di Cavendish al tavolo di Serpeverde e gli sorrise, aveva fatto un bel lavoro, davvero un bel lavoro e di certo era stata una grande idea quella di attaccare ai letti le pagine in modo tale da sommergere le serpi che dormivano tranquille.

Piton si alzò in testa alla tavolata dei professori e con sguardo cupo passò il viso di tutti i ragazzi, in molti abbassavano la testa ma non era il caso dei ragazzi dell'Esercito, avevano tutti guardato Neville e poi si erano voltati verso Piton, lo stavano sfidando, volevano vederlo nel fango il prima possibile.

- Non ho idea di chi sia stato, ma giuro che appena lo scoprirò vi farò pentire di essere venuti al mondo. Dovreste venire fuori razza di mocciosi viziati...come avete potuto fare una cosa del genere..

Neville non ascoltava più Piton, con un solo gesto della mano diede vita alla seconda parte del piano , Elizabeth e gli altri da sotto al atavolo tirarono fuori le bacchette e iniziarono a bassa voce una sorta di cantilena.

- Cosa è questo rumore ?

Piton non riusciva a capire da dove venivano le voci , ma prima che potesse fare un solo passo ,un branco di civette entrò dalle finestre, erano centinaia e lasciarono andare dal becco dei fogli, erano così tanti che i ragazzi vedevano come della neve scendere dal soffitto, i professori non potettero fare niente , presi in contropiede non sapevano cosa fare mentre i Carrow cercavano di uccidere più civette possibili.

Poi i mangiamorte con una serie di controincantesimi riuscirono a ristabilire l'ordine mentre Alecto correva di Piton in preda al panico

- Esercito di Silente ??

- Cosa? come ??

Piton non riusciva a capire

- Leggi qui.

Alecto gli passò un foglio di quelli che erano caduti a centinaia , in bella mostra, scritto in rosso la frase "Esercito di Silente : la nostra guerra è appena iniziata " Piton non pteva crederci.

Alecto invece era su tutte le furie.

- Cosa vuol dire Severus ?

Piton cercò Paciock nella folla e lo vide che sorrideva, Neville Paciock era il legittimo erede dei suoi genitori.

- Vuol dire che abbiamo una guerra Alecto e proprio dentro le mura di Hogwarts.

 

.....

 

I ragazzi dell'E.S festeggiavano dentro la stanza delle necessità, erano felici, erano forti e uniti più che mai.

Adesso sapevano che niente avrebbe potuto fermarli, che avrebbero combattuto e che non erano soli.

Elizabeth chiacchierava allegra con Ginny , non pensava a niente solo ogni tanto un paio di occhi verdi facevano capolino nei sui pensieri.

- Insomma quel serpeverde è veramente così bello ?

Ginny lo aveva chiesto curiosa e con un po' di malizia, vedeva Elizabeth arrossire di tanto in tanto e sapeva che c'entrava quel ragazzo.

- Si credo di sì..

- Quanto ti piace ?

Ginny non era una che faceva tanti giri di parole e andò dritta al punto, vide Elizabeth arrossire ancora di più 

- Oh non mi piace affatto.

- Ok non dirmelo, non adesso almeno ma prima o poi avrai bisogno di qualcuno con cui confidarti ed io ci sarò, sarò qui per ascoltare.

Ginny l'abbracciò e andò a salutare Seamus,  nel frattemopo Elizabeth vide Neville entrare nella sala , stava per avvicinarsi a lui quando Neville incominciò a parlare al centro della sala.

- Ragazzi ecco c'è una persona che ci ha aiutato nel piano e che ho incontrato solo ieri notte..

Tutti si guardarono stupiti , Neville non gli aveva detto nulla, niente di niente

- Questa persona ha praticamente sabotato tutto Serpeverde e per questo credo che sia nostro preciso dovere accoglierla nell'Esercito.

Neville si spostò e dietro di lui un paio di occhi verdi fecero il loro ingresso.

Elizabeth sentì le gambe cederle e il cuore tamburellare.

- Piacere sono Wenthworth Cavendish Serpeverde e voglio combattere con voi.

Elizabeth guardò Ginny dall'altro capo della sala, la guardò mentre lei si tratteneva dallo scoppiare in una risata, poi guardò Wenthworth lo vide sorriderle e seppe che il suo inferno personale era appena entrato nell'Esercito di Silente.

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 5
*** Capitolo 4 ***


Ciao a tutti !! Eccomi con il nuovo capitolo !! Allora intanto voglio ringraziare Riogah per l'aiuto che mi ha dato per la spada di Grifondoro, tu sei la mia Rowling personale ;) e poi ovviamente ringrazio Freddy16 che mi lascia sempre delle gran recensioni e vorrei farle l'in bocca al lupo per la sua ff =) inoltre ringrazio chi mi ha messo tra le seguite e chi tra le preferite !! 
Per concludere , in questo capitolo Ginny si lascia andare ad un discorso sulle donne che io ho trovato giusto mettere , perchè credo che le donne in Harry Potter siano una colonna portante e volevo anch'io mettere il mio punto di vista ...spero quindi che vi piaccia !!
Buona lettura =)
 

- Dovresti parlarmi Elizabeth..

Wenthworth Cavendish se ne stava lì beato, seduto davanti a lei a guardarla.

- Io non ho niente da dirti .

- Sei veramente troppo permalosetta...

Sorrise.

Elizabeth sapeva che il sorriso di quel serpe poteva ucciderti.

- Non capisco perchè ti debba parlare, la maggioranza di quelli dell'Esercito nemmeno ti parla, giusto Neville e Ginny..

- Ginny..si la rossa,davvero carina..potremmo andare d'accordo..

- è innamorata di Harry Potter , non ti conviene sfidare uno come Harry ..perderesti..

- Io non voglio certo sfidarlo, la mia era una considerazione su Ginny niente di più.

- Tu la chiami considerazione , io lo chiamo pensiero su qualcosa che non potrai mai avere.

Elizabeth chiuse con un tonfo sonoro il libro e si avviò per uscire dalla Sala Grande , dietro di lei sentiva i passi di Wenthworth , quanto era fastidioso.

- Cosa vuoi ancora ? Non ti è bastato entrare nell'Esercito ?

- Sei infastidita che possa piacermi Ginny ?

Cavendish continuava a sorridere ed Elizabeth l'avrebbe impiccato volentieri, se non fosse stato per i suoi occhi verdi che le facevamo tremare le gambe l'avrebbe di sicuro fatto fuori.

- No, non sono infastidita da nulla, a parte dalla tua insolenza si intende.

- Io non sono insolente, sono solo insistente.

- Rasenti la maleducazione.

- E tu non sei infastidita dalla mia insolenza , sei infastidita dalla tua gelosia.

Elizabeth si fermò di scatto, tanto che Wenthworth le finì addosso con tutto il corpo. Sentì le spalle di lui coprirla interamente e le mani poggiarsi sui suoi fianchi per evitare di cadere.

E qualcosa, qualcosa che non aveva mai provato si impossessò di lei all'altezza della pancia. Non aveva più fiato, la bocca all'improvviso era diventata secca e l'unica cosa che riusciva a sentire erano le mani di quel presuntuoso addosso a lei.

Avrebbe dovuto scansarsi immediatamente e scacciarlo nel peggiore dei modi, ma non gli andava, non gli andava affatto ,la sua pancia le diceva di rimanere stretta tra le mani di Cavendish.

- Possiamo rimanere così se vuoi..però a questo punto direi che sarebbe meglio appartarsi..

Bastò quell'affermazione da arrogante, pomposo a farle ripartire il cervello .

- Io non sono Daphne Greengrass o qualcun 'altra delle tue care amiche e di certo non mi apparto per stare con uno come te.

Wenthworth si mise davanti a lei, la fissava con i suoi occhi verdi, di un verde profondo come le foreste, ad Elizabeth bastò quello sguardo per  sentirsi di nuovo in balia del suo corpo.

Non era una cosa da Corvonero farsi portare dagli istinti lo sapeva, ma che ci poteva fare..Wenthworth Cavendish era qualcosa di più forte del suo cervello purtroppo.

- Quindi tu non provi niente per me, non ti faccio nessun effetto..proprio nessuno..

Si avvicinava, si avvicinava così tanto che Elizabeth iniziò a respirare a fatica, per la verità quando il naso di Wenthworth incontrò la punta del suo anche il respiro si fermò, in quel momento non aveva bisogno di ossigeno.

- Dovresti ammetterlo..

- Che cosa ?

Lo chiese con un filo di voce , non voleva parlare o pensare, voleva baciare Wenthworth Serpeverde , maledetto lui !

- Che ti piaccio.

Lui sorrise sornione e mentre Elizabeth sentiva il profumo di muschio di lui entrarle nelle narici, quella frase "Che ti piaccio" le risuonava non solo nelle orecchie ma arrivò alla pancia e di colpo riprese possesso delle sue piene facoltà mentali.

Spintonò Wenthworth lontano da lei e le occhiate di alcuni ragazzini del secondo anno che la guardavano malamente nel corridoio la fecero indietreggiare ancora di più da lui.

- Non lo dirò mai, perchè non lo proverò mai.

Lo disse con una nota di disprezzo nella voce che non sfuggì a Wenthworth . Il suo sguardo cambiò, Elizabeth vide che non c'era traccia di dolcezza , era stato ferito e avrebbe ferito a sua volta.

- E cos'è che ti da questa certezza ? Dimmi Elizabeth, il fatto che sia un Serpeverde e che per questo non sia all'altezza di te ?

Elizabeth avrebbe voluto evitare quella discussione, ma quel tono presuntuoso e sprezzante di Wenthworth la fecero ancora di più imbestialire.

- Per la verità quello è solo un dettaglio, il fatto è che sei presuntuoso e arrogante e pensi che tutti dovremmo essere ai tuoi piedi solo perchè sei bello , sepreverde e giusto. Come se essere una persona giusta e avere dei sani principi morali sia un atto eccezionale, come se tu fossi chissà chi solo perchè sei serpeverde e ancora non hai ucciso nessuno. Tu non mi piaci e non mi piacerai mai, quindi puoi smetterla di fare il "Sono un serpeverde buono che vuole fare amicizia con te" perchè non attacca. 

Wenthworth rimase impassibile, algido e indifferente, i suoi occhi non tradivano nulla, almeno non esternamente.

Elizabeth fece per andarsene, ma lui le blocco il braccio, la sua stretta era forte, glaciale come il suo sguardo. 

- Non sei una combattente.

- Cosa ?

Elizabeth non capiva, ma quelle dita strette intorno al suo braccio non la tranquillizzavano.

- Quando ti tenevo la testa dopo che Alecto ti aveva picchiata ti sussurai che eri un combattente. Avevo pensato che lo fossi, che se eri arrivata a tanto per proteggere la tua scuola , allora forse eri una che sapeva vedere al di là delle cose, che sapevi vedere cosa c'era sotto la superfice. In verità mi sono sbagliato, anche tu non sei per niente speciale , non sei nulla di più delle altre ragazze che mi sono passate davanti, sei solo un'altra di loro.

Mi spiace sei solo un'altra Daphne ..l'unica cosa che cambia è il colore delle vostre divise.

La lasciò di colpo e senza guardarla un minuto di più se ne andò, Elizabeth stette immobile per qualche secondo, non riusciva a muoversi, non riusciva a fare un passo.

Respirava lentamente , cercando di trattenere il groppo che aveva in gola, aveva giocato pesante ma aveva sbagliato persona. Non si può ferire un serpeverde senza aspettarsi di venire ripagati con la stessa moneta.

Solo che il dolore che sentiva non era previsto.

Altri due occhi verdi le giunsero davanti, 

- Elizabeth...tutto bene ?

la voce calda e accogliente di Ginny la fece sussultare

- Io..tutto bene ..ho solo avuto una discussione con Cavendish.

- Sei sicura che vada tutto bene ? Sei strana, tu...Elizabeth stai piangendo per caso ?

Si accorse che due piccole lacrime le stavano attraversando la guancia , fece per asciugarsi con una manica della divisa , ma Ginny le passò un fazzoletto sul viso.

-  Cosa ti ha detto di così terribile..? Elizabeth dovresti parlare..vieni con me..

Si fece portare da Ginny nei dormitori di Grifondoro, si sedettero sul letto, mentre Elizabeth cercava di trattenere il lago di lacrime che aveva dentro.

La rossa l'abbracciò , così come aveva fatto la prima volta che si erano incontrate, solo che stavolta c'era qualcosa in più.

Ginny l'abbracciava come se fossero compagne di battaglia

- Qualunque cosa abbia detto, sappi che molto probabilmente non lo pensava, o meglio magari l'ha pensato ma solo perchè era arrabbiato , tremendamente arrabbiato e si è fatto guidare dal suo orgoglio e sappiamo bene che l'orgoglio dei Serpeverde è una delle loro caratteristiche più eloquenti.

Elizabeth si staccò da lei lentamente, asciugandosi con il fazzoletto che le aveva prestato l'amica.

- Sono stata io, io sono stata cattiva. Volevo solo che lui non mi facesse più quell'effetto, volevo solo liberarmene ...io volevo solo proteggermi da lui.

- Meglio dire che ti vuoi proteggere da quello che provi per lui.

- Io..io non so cosa provo..

Ginny sorrise , un sorriso pieno di consolazione

- Ho amato Harry da subito, appena l'ho visto , l'ho amato.Ed  è difficile amarlo, è difficile non poter vivere quello che si prova perchè si è costretti a rimanere separati o perchè non possiamo essere sicuri di poter arrivare al giorno dopo . C'è stato un periodo in cui ho cercato di soffocare quello che provavo per lui e mi faceva male vedere Cho Chang accanto a lui perchè sarei dovuta esserci io, ma non  facevo nulla , me ne stavo ferma in un angolo aspettando che i miei sentimenti passassero, ma non funziona così Elizabeth, i sentimenti non passano, l'amore rimane, il dolore resta , le ferite diventano cicatrici e se siamo fortunati un giorno incontreremo qualcuno che possa sostituire chi abbiamo amato da subito , dal primo momento. Ma è solo un sostituto non sarà mai Lui.

- Io non amo Cavendish..

Ginny le prese le mani e la guardò dritta negli occhi

- Tu credi di non amarlo e molto probabilmente ripetendolo tutti i giorni nella tua testa , facendo in modo che lui diventi solo un vago ricordo forse ti convincerai che sia così, ma non durerà, un giorno in mezzo al caos o in una bella giornata di sole, o solamente guardandolo distrattamente , quel qualcosa che hai cercato di sotterrare per così tanti giorni esploderà, ti esploderà davanti gli occhi ,ti farà sanguinare il cuore,  ti  ridurrà a brandelli e credimi è molto meglio accettare cosa si prova, combattere per quel che si prova , andare incontro alle ire più terribili, alla morte o solo al destino piuttosto che arrendersi alla nostra razionalità che ci dice che quella persona non è giusta.

Elizabeth vide Ginny passarle un braccio intorno alle spalle, lei si fece cullare,

Avrebbe dovuto pensare , ma non voleva, non poteva ammettere quello che sentiva per Wenthworth Cavendish.

Non era ancora pronta per lui.

 

......

 

Elizabeth odiava Amycus Carrow, lo odiava profondamente.

Odiava le sue lezioni, le sue dita viscide, il suo terribile odore di muffa.

E odiava dover seguire le lezioni con i Serpeverde , sopratutto perchè Wenthworth continuava a fare l'indifferente sembrava essere diventato una specie di ghiacciolo.

Lei per la verità non aveva fatto molti sforzi per chiarirsi pensava che in effetti erano stati cristallini entrambi nell'esporre cosa pensavano.

Non voleva ripetere l'esperienza , non voleva di nuovo sentire il dolore.

La campanella suonò ed Elizabeth tirò un sospiro di sollievo , il pensiero di dover rimanere un minuto in più rinchiusa nella stessa stanza di Cavendish le provacava una reazione allergica.

Le era arrivato un messaggio attraverso il galeone, l'Esercito di Silente aveva bisogno di riunirsi , Neville la mattina aveva parlato con Ginny sussurando. Seamus con un'occhiata le aveva fatto capire che c'era qualcosa che bolliva in pentola.

Appena entrata nella Stanza delle Necessità, vide Neville , Ginny, Seamus , Michael e Wenthworth.

Michael guardava in cagnesco Cavendish, lui faceva finta di niente parlando allegramente con Seamus, ad Elizabeth venne quasi un attacco isterico, vederlo lì bello come il sole, che chiacchierava con un Grifondoro le faceva venire l'ulcera,non poteva credere che anche Seamus Finnigan lo trovasse simpatico.

- Dobbiamo aspettare gli altri Neville ?

Elizabeth andò verso Neville cercando di non voltarsi dalla parte di Wenthworth.

- Veramente siamo solo noi.

Elizabeth si guardò intorno, c'era qualcosa di strano indubbiamente.

- Ho chiamato solo voi perchè..voi siete quelli più preaparati, quelli che hanno dimostrato di non avere paura e poi perchè mi serve gente che sa quello che fa, Ernie , Anthony ed Hanna rimaranno al sicuro in caso che a noi andasse male, l'Esercito non morirà ci sarà ancora qualcuno a portarlo avanti.

Elizabeth guardò gli altri, Ginny aveva uno sguardo preoccupato ma pronto, Michael la guardò a sua volta sembrava essere all'oscuro di quello che stava succedendo , mentre Seamus e Wenthworth erano tranquilli , troppo tranquilli..

- Neville spiegati per favore.

Elizabeth lo stava pregando si essere più chiaro

- Ginny forse è il caso che inizi tu..

la rossa non sembrava imbarazzata piuttosto impaziente

- Silente ha lasciato in eredità ad Harry la spada di Grifondoro e dato che non ha potuto recuperarla per ovvi motivi credo che sia nostro dovere  rubarla a  a Piton e tenerla al sicuro aspettando il ritorno di Harry, Ron ed Hermione ...e comunque anche se non dovessero tornare penso che Piton non si meriti affatto la spada di Godric .

L'ultima frase l'aveva giusto sussurata, nessuno dentro quella stanza voleva pensare all'ipotesi che il trio potesse perdersi e non tornare.

- E qual'è il piano ?

Elizabeth lo chiese curiosa , per la verità era più curiosa di sapere che ruolo aveva Wenthworth in tutta quella faccenda.

- Il piano è che grazie a Wenthworth sapremo la parola d'ordine per entrare nell'ufficio di Piton..

- E lui come avrebbe fatto a saperla ??

Michael lo chiese sospettoso ed Elizabeth gliene fu grata, finalmente qualcuno che non si era fatto andare il cervello in pappa da quel serpe.

- Perchè  sono un serpeverde e non sarà difficile saperla tramite quei due furboni di Tyger e Goyle che seguono Malfoy come dei cagnolini..

- Cosa c'entra Malfoy ?

Michael lo voleva schiacciare ed Elizabeth sorrise 

- Malfoy è sempre nell'ufficio di Piton, va lì tutti i pomeriggi, si dice che gli stia insegnando occlumanzia, per la verità credo di poter arrivare io stesso all'ufficio di Piton..

- Piton non ti farà mai entrare ..

Elizabeth vide sul viso di Wenthworth un lampo di orgoglio

- Credi davvero Corner ?  rimarrai deluso allora, so essere molto persuasivo quando voglio, a meno che non abbia davanti delle persone dalla scarsa personalità.

Fu solo un secondo, ma Elizabeth vide lo sguardo di Cavendish attraversarla.

Se non fosse stato Piton per primo sarebbe stata lei ad ammazzarlo con le sue mani.

- Comunque Michael invece di fare l'interrogatorio a Wenthworth devi sapere che tu e Seamus dovrete tenere impegnati i Carrow e Piton mentre noi cercheremo d'entrare..

- E come faremo ??

Seamus prese la parola, spiegava tutto ad un Michael sempre più stupito , non l'avrebbe mai ammesso, ma Elizabeth che lo conosceva bene vedeva che in lui c'erano tracce di insoddisfazione per il compito che gli era stato dato.

- Ho una decina di tiri vispi Wesley non sarà difficile , li metteremo nei posti migliori e li faremo esplodere al momento giusto , appena vedremo arrivare Piton e i Carrow manderemo un messaggio tramite galeone a Neville.

- E loro due ?

Michale lo chiese indicando me e Ginny, in effetti non avevo idea a cosa servissi io in tutta quella storia.

- Elizabeth e Ginny entreranno con me nell'ufficio di Piton per cercare la spada .

Dopo queste parole un silenzio improvviso calò nella stanza, Michael puntava Elizabeth e lei si sentì terribilmente sotto pressione.

- Elizabeth ?? Vuoi davvero portare lei..capisco Ginny è stata lei a dirci della spada ed è nell'Esercito da quando è stato fondato, ma Elizabeth è dentro da due mesi ...e poi non non..

- Non se lo merita ?

Neville lo aveva chiesto squadrando Michael nel peggior modo possibile.

- Oh andiamo Neville hai detto tu che è molto avventata e che stava per farsi cruciare per niente.

Elizabeth non sapeva cosa dire, in fondo capiva Michael , lui non era abituato ad essere messo da parte ed era anche più bravo di lei negli incantesimi..

- Forse Michael ha ragione magari, magari dovresti portare lui invece che me, è molto più bravo di me negli incantesimi..

- La senti ? lo dice lei stessa..

 Neville però aveva continuato a fissare Michael , Ginny gli aveva messo una mano sulla spalla, quasi a calmarlo.

- Non la porto per gli incantesimi, che comunque sa fare e molto bene dato che è stata capace di creare un patronus con due dissenatori pronti ad ucciderla, ma non lo faccio per questo, lo faccio perchè hai ragione lei si sarebbe fatta cruciare e si è fatta addirittura picchiare e non ha detto niente, lo faccio per questo Michael, la porto in quell'ufficio perchè so che piuttosto che confessare dell'esercito si farebbe cruciare. E poi perchè tu e Seamus siete dei geni nelle azioni diversive e vorrei farti capire che tutti voi siete importanti in questo piano, se uno di voi dovesse mancare tutto si sfalderebbe , ognuno di voi è importante e la spada , la spada se mai riusciremo a trovarla non avrà scritto i nostri tre nomi...sarà stato L'esercito di Silente a rubarla , non di certo  Ginny, Elizabeth e Neville..riesci  a capirmi Michael ?

Corner aveva abbassato gli occhi al pavimento, Elizabeth vide il suo viso farsi rosso dalla vergogna, aveva messo in dubbio Neville e la sua capacità di giudizio , aveva fatto la figura di quello che vuole la gloria.

- Scusatemi...io non volevo, Elizabeth scusami.

Lei aveva accennato un sorriso e scosso la testa, non aveva problemi con Michael, anzi gli stava molto simpatico e sia con lui che con Anthony aveva creato un bellissimo rapporto e non voleva rovinare tutto solo per un grosso difetto di vanità che aveva avuto Michael.

- Non fa niente Michael..

lei con la mano gli stava accarezzando la nuca come per tranquillizzarlo, vide l'espressione di Wenthworth avere un  minimo cambiamento, fu solo un arricciamento delle labbra a dire il vero, ma Elizabeth lo notò subito e si chiese se Cavendish non fosse geloso, le venne da ridere al pensiero, di certo Wenthworth Cavendish che la considerava una nullita non poteva essere geloso di lei.

Tolse però le dita dalla testa del suo compagno e iniziò a chiedere a Neville i dettagli del piano, avrebbero agito la sera dopo che era quella di Halloween dato che il coprifuoco era stato spostato alle dieci così Seamus e Michael avrebbero potuto mettere gli scherzi senza problemi e senza essere notati, poi alle undici dopo che tutti se ne sarebbero stati tranquilli nei dormitori, avrebbero dato inizio allo spettacolo , sicuramente nella confusione generale nessuno avrebbe badato all'ufficio di Piton e così sarebbero entrati in azione lei, Neville e Ginny.

- Tutto sta a a vedere se Cavendish riuscirà ad avere la parola d'ordine..

Michael tirò quell'ultima frecciata a Wenthworth che lo disprezzò con lo sguardo.

Elizabeth temeva che quei due prima o poi sarebbero finiti alle mani per un motivo o per l'altro.

- Bene , ci riuniremo qui domani pomeriggio adesso torniamo tutti in Sala Grande ..

Elizabeth si incamminò nel corridoio e Ginny la raggiunse

- Sei pronta per la spada ?

- Io si credo di sì, anche se mi spiace aver creato polemiche.

- Non te ne dispiacere è Michael che ha sbagliato, a volte si fa prendere dalla sua voglia di primeggiare e fa dei gran macelli quando non vorrebbe e poi adesso che non c'è Luna...

- Cosa ?

Ginny sorrise, un sorriso sghembo che assomigliava a quello di suo fratellon Ron , Elizabeth per una frazione di secondo credette di avere davanti Ronald Wesley invece che la sorella.

- Non c'è Luna e Neville prima o poi dovrà scegliere il tero capo dell'ES e Michael vuole raggiungere quello scopo.

- Ed ha paura che Neville mi prenda in considerazione ?

- Lui sa che Neville ti ha preso in considerazione, lo sa adesso dato che Neville ti porterà con noi alla ricerca della spada e Michael non se l'aspettava, pensava che Seamus sarebbe stato preso sotto esame, non tu..

- Ginny io non voglio diventare capo dell'ES a me non importa..

- Ehi ancora non è stato deciso nulla e tu non sei a capo di niente , Neville sta solo facendo le sue considerazioni e poi in tutta onestà..

Ginny le prese la mano , la strinse forte come per rassicurarla, per infonderle coraggio

- In tutta onestà, Neville è stato cresciuto da una nonna che è una vera forza della natura, forte , determinata e coraggiosa, una che non ha di certo paura di un crucio e tu le rassomigli in questo, inoltre Neville sa bene che le donne hanno molto più coraggio dei maschietti, le donne vanno avanti sempre, non si fermano mai, e affrontano tutto , lo affrontano con paura ma lo affrontano, una donna per dna ha più coraggio basta pensare che partoriamo..noi partoriamo mentre i ragazzi pensano a come fare scherzi, non tutti è ovvio, ma non sono abituati ad affrontare il dolore come invece sappiamo affrontarlo noi, siamo più resistenti, siamo donne è tutto qui il segreto.

 

 

.....

 

 

- Lilith questa è la parola d'ordine.

- Stai scherzando ??

le voci di Neville e Ginny risuonarono nella sala, tutti gli altri furono più che sorpresi.

Lilith, Lily.

Lily il grande amore di Piton.

Lily Evans la madre di Harry.

Tutti in quella stanza sapevano la storia, o almeno sapevano ciò che gli aveva raccontato Ginny e cioè che Lily e Severus erano amici fin dall'infanzia e che lui si era innamorato di lei da subito.

- Non ci potevo credere nemmeno io, ma è proprio Lilith l'ho sentita con le mie orecchie da Piton.

- Come hai fatto a sentirla da lui ??

Wenthworth si voltò verso Elizabeth che era diventata rossa per l'emozione di essere finalmente, dopo quattro giorni , di nuovo guardata da lui, guardata come se fosse una specie di spettro, ma pur sempre guardata.

- Sono un Cavendish e Colui che non deve essere nominato ha sempre cercato di portare la mia famiglia nella sua cerchia di amici intimi, così sono andato da Piton chiedendogli se potevo parlargli, ho finto di essere attratto dall'idea, Piton mi ha perciò portato con lui nel suo ufficio e voilà ecco la parola..

- Hai finto di voler diventare un mangiamorte ..?

- Bhe lo hai detto tu stessa che dato che sono un serpeverde è una normale conseguenza diventare un mangiamorte ...quindi non vedo perchè ti dovresti sorprendere.

Era tornato a guardare dritto davanti a sè ed Elizabeth sentì un altro piccola taglio dentro la pelle.

- Sei sicuro che sia Lilith ?

Ginny era sempre più eccitata mentre Neville scuoteva la testa.

- Sicurissimo, mi ero portato dietro un paio di orecchie oblunghe che ho nascosto sotto la divisa e che sono servite, infatti Piton non dice la parola a voce alta bensì la sussura al quadro che rimane immobile come statua .

- Chi ti ha dato le orecchie ?

- Me le ha prestate Seamus ..

- Seamus ti presta le cose ?

Elizabeth era sempre più scioccata, le dava fastidio sapere che lui era diventato così amico di Seamus, Wenthworth stava per replicare quando Neville lo bloccò

- Severus Piton ha messo come parola d'ordine al suo studio il nome della madre di Harry, è strano, bizzarro, è non so..insomma se Voldemort lo sapesse..

- Voldemort sapeva anche allora che Piton era innamorato di Lily, ma non gli è  mai importato finchè Piton ha fatto il lavoro sporco.

- Forse Piton è ancora innamorato di lei, insomma anche se sta con i cattivi non vuol dire che sia del tutto cattivo.

Wenthworth aveva detto questa frase con un po' di imbarazzo , non doveva essere facile per un serpeverde parlare di amore o cose del genere.

Ginny lo guardò sorridendo dolcemente ed Elizabeth sentì una piccola fitta di gelosia alla stomaco, sapeva che a lei non gli importava nulla di Cavendish , ma non gli faceva piacere che gli sorridesse poi lui si sarebbe fatto un'idea sbagliata, ci avrebbe provato e..Ok Elizabeth torna sulla terra.

- Che vuoi dire ?

Neville aveva posto la domanda sospettoso.

- Voglio dire che ci sono un paio di cose strane che non tornano con la malvagità di Piton. 

- E quali sarebbero ?

- Intanto questo nome, se sei così cattivo, se odi tutti i babbani e credi nella purezza del sangue non metti di certo come parola d'ordine al tuo studio il nome della ragazza che ti ha spezzato il cuore nata babbana che il tuo Signore Oscuro ha ammazzato e poi non vi sembra strano dopo quello che abbia impedito ai Carrow di cruciarci tutti per sapere chi faceva parte dell'Esercito?

- A voi non vi avrebbero cruciato...

- Proprio per questo, se nessun sangue puro come i serpeverde avrebbe corso rischi perchè non farlo agli altri, i mangiamorte ci godono a fare del male, a cruciare, ad uccidere perchè non farlo dato che la sua casa era al sicuro ?

Effettivamente c'è era qualcosa che non tornava nemmeno ad Elizabeth e dagli sguardi che si scambiavano Neville e Ginny intuì che anche loro ci vedevano qualcosa di strano.

- Qualcosa non quadra ragazzi, c'è qualcosa che ci sfugge...

- Si c'è qualcosa, ma non possiamo perdere tempo quindi ruberemo ugualmente la spada , grazie Wenthworth sei stato grande..

Neville spiegò l'ultima parte del piano , ma Elizabeth pensava e ripensava alle parole di Wenthworth, quando uscirono dalla stanza per dirigersi nell'aula di Amycus , Elizabeth fu quasi sul punto di parlare con Cavendish ma la sua totale indifferenza la trattenne, non sapeva come comprotarsi davanti al nulla.

Entrati in aula, Amycus , mandò un'occhiata ad Elizabeth che le fece venire i brividi, si sedette di fianco a Michael, cercando di non vomitare per il crescente odore di muffa che veniva dal suo professore.

- Credo che oggi dovremmo fare una dimostrazione tecnica della maledizione cruciatus, dai vostri compiti credo che non tutti abbiano capito la dinamica..

La classe ammutolì, dimostrazione ?

Ad Elizabeth gelò il sangue nelle vene , Michael smise di respirare, si guardarono entrambi e anche Wenthworth cercò i loro sguardi, un brivido di terrore aveva trapassato tutti, non erano pronti a questo.

Elizabeth alzò la mano e Michael la pregò con gli occhi di non fare passi falsi.

- Oh signorina Thompson mi dica ?

Amycus sorrideva viscidamente

- Non credevo si potessero fare dimostrazione del Crucio, è una delle tre maledizioni senza perdono che non possono essere utilizzate in una scuola .

Amycus sorrise sempre di più ed Elizabeth sentì la paura invaderle lo stomaco.

- Mi spiace deluderla, i nuovi decreti di Hogwarts e anche quelli del Minsitero non bandiscono più queste piccole maledizioni che lei del tutto erroneamente chiama "senza perdono."

- Voldemort decide tutto questo ? 

Elizabeth sapeva di essere troppo sfrontata e che avrebbe pagato amaramente, ma un Cruciatus in classe doveva essere fermato

- Voldemort è anche il suo Signore signorina Thompson.

- Voldemort non sarà mai il mio Signore. Mai.

Michael le chiuse la bocca con le mani , ma ormai era troppo tardi, Amycus si era infuriato 

- Se vuole essere così gentile di venire qui al centro della stanza Signorina Thompson.

Michael cercò di trattenerla ma Elizabeth si divincolò dalla sua stretta e raggiunse il punto indicato da Amycus, sapeva a cosa andava incontro, come sapeva che se non ci avesse pensato il crucio sarebbe stato Neville ad ammazzarla.

- Signor Malfoy prego, prenda la sua bacchetta e si metta qui .

Malfoy la odiava , gli sarebbe stato facile eseguire un cruciatus su di lei.

Elizabeth vide Michael prendere la bacchetta, ma lo fermò con lo sguardo, non avrebbe dovuo proteggerla, non in quel modo almeno.

- Bene e adesso leghiamo la signorina Thompson anche se dopo la prima scarica non ce ne sarà bisogno.

- Non potete farlo !

Michael si era alzato urlando e gettandosi su Amycus , ma il suo amico era troppo meno forte di un mangiamorte e Amycus senza nessuna fatica lo bloccò, poi fece chiamare Yaxley che scortò Michael fuori dalla classe con l'ordine di tenerlo sott'occhio e di torturarlo se ce ne fosse stato bisogno.

Elizabeth sentiva un groppo in gola, mentre i lacci le stringevano i polsi, non voleva piangere, non davanti ad Amycus Carrow.

- Adesso Draco mettiti qui, ecco a questa distanza,   le scariche sono più forti e il dolore lancinante .

Aveva riso ed Elizabeth si era sentita morire  , da fuori sentiva le urla di Michael che la chiamavano e subito dopo il rumore di un ceffone sonoro che sicuramente atterrava sul  viso di Michael.

Elizabeth si sentì male, stava facendo picchiare un suo amico per la sua stupidità.

- Quando ti senti pronto Draco ..

Elizabeth chiuse gli occhi e cercò di respirare, sapeva che dopo la prima scarica di dolore non avrebbe avuto nemmeno la forza di respirare.

- Professore aspetti !

Elizabeth aprì gli occhi , la voce di Wenthworth era arrivata forte e chiara, c'era un fondo di agitazione nel tono.

- Cosa c'è Cavendish, deve aver un buon motivo per interrompere un'esercitazione.

Wenthworth si alzò in piedi e con lo sguardo più sicuro  del mondo fece la sua richiesta.

- Vorrei venire io al posto di Thompson.

Elizabeth lo guardò chiedendosi se non fosse impazzito, ma cosa diavolo gli passava per la testa ?

Anche Carrow e Malfoy lo guardarono straniti, ma Wenthworth sorrise

- Sa professore, credo che per fare bene una maledizione Cruciatus la prima cosa è sapere quanto dolore si può provare , in fondo non lo dice sempre anche il Signore Oscuro che bisogna conoscere bene il dolore per poterlo fare ?

Elizabeth vide Wenthworth trattenere il respiro, aspettando la risposta di Amycus

- Ecco, devo dire che la sua è una richiesta è alquanto strana ma se proprio vuole prego si accomodi al posto della signorina. Draco slegala.

Elizabeth stava per urlare che non potevano farlo, che non era giusto, che ormai era stata scelta lei, ma un'occhiata di Wenthworth la fermò , era sicuro e determinato , non avrebbe permesso che lei si mettesse nel mezzo.

Wenthworth si fece legare senza dire una parola, e prima di chiudere gli occhi , guardò Elizabeth , lei si sentì male, non voleva vedere..

La prima scarica arrivò al corpo di Wenthworth così forte che lui urlò tante di quelle volte che Elizabeth si chiese se fosse possibile poter sentire tutto quel dolore in un volta sola.

Gli altri nella classe si guardavano terrorizzati, mentre lei vedeva il corpo di Cavendish afflosciarsi al terreno dopo la seconda scarica, Malfoy era sicuramente bravo.

- Basta così Draco credo che i tuoi compagni abbiano capito alla perfezione la maledizione cruciatus.

Elizabeth si alzò dal banco e prese il viso di Wenthworth tra le mani

- Signorina Thompson non si preoccupi è vivo, deve solo essere portato in Infermeria.

Elizabeth non riusciva proprio a staccarsi da lui, mentre due ragazzi di Serpeverde lo prendevano in braccio per trascinarlo da Madame Chips , quando le porte dell'aula si aprirono per far portare via Wenthworth , Michael ,che aveva un labbro appena spaccato, vide Elizabeth stare bene e Cavendish privo di sensi .

Rientrò nell'aula mentre Amycus spiegava come se niente fosse la maledizione Imperius, quando si mise seduto vicino alla sua amica, vide la sua espressione scioccata in preda al dolore.

- Elizabeth ma che diavolo è successo ?

- Si è fatto cruciare al posto mio..

Michael rimase di sasso e cercò la mano dell'amica , mentre lei voleva solo abbracciare Wenthworth per assicurarsi che fosse ancora vivo.

 

.....

 

Elizabeth vide gli occhi di Wenthworth aprirsi, respirò sollevata e sorrise, non era mai stata così felice come in quel momento.

- Oddio Wenthworth..

Lo abbracciò di slancio, voleva sentirlo respirare tra i suoi capelli, lui dopo la confusione iniziale in cui ripose all'abbraccio, la scansò malamente ed Elizabeth ne rimase delusa.

- Non l'ho fatto per te.

la sua voce era dura e fredda

- Wenthworth..

lei cercò la sua mano , ma lui fu più veloce e la mise sotto le coperte.

- L'ho fatto solamente perchè stasera devi rubare quella spada e se ti fossi fatta cruciare tutto il piano sarebbe saltato e anche tutto il mio lavoro non sarebbe servito a niente.

Non  la guardava nemmeno ed Elizabeth si sentì spegnere a poco a poco tutto quello che aveva provato per lui in quelle ore di angoscia.

- Perchè fai così ?

la domanda di Elizabeth era arrivata in un sussurro

- Perchè sono così, sono serpeverde e non devo esserti amico ,l'hai detto tu.

- Finiscila Wenthworth !

- Finiscila tu Elizabeth e adesso vattene devi prepararti per il piano. 

- Ma..

- Ho detto che puoi andare ..

Elizabeth fece per andarsene ma aveva un'ultima cosa da dire

- Il tuo orgoglio ti ucciderà prima o poi.

Wentworth non rispose e rimase fermo con gli occhi fissi al soffitto, Elizabeth allora prese e scappò da quella sala.

Wenthworth la vide correre , lui sapeva cos'era che lo stava uccidendo e non era di certo il suo orgoglio.

Ciò che lo stava uccidendo era lei. Elizabeth Thompson lo stava uccidendo. 

 

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Capitolo 6
*** Capitolo 5 ***


Neville la  vide , lì piccola e scossa, del sangue le colava dalla mano.

Le corse incontro.

Quando la raggiunse, le sue trecce erano ormai un ammasso di capelli aggrovigliati fra di loro.

I suoi occhi erano pieni di terrore, poteva vedere il suo petto alzarsi alla velocita del suo respiro.

Tutto era sconvolto in lei.

Lei si accasciò fra le sue braccia, mentre la ferita sulla mano sanguinava copiosamente.

-Hanna , Hanna cosa vi hanno fatto ?? Dove sono le altre ? Hanna !!

Neville aveva paura, per la prima volta nella sua vita sentiva che forse la morte non era poi così lontana come in quel momento, mentre stringeva il corpo di Hanna scosso dai tremiti tra le sue braccia.

- Le hanno prese, Piton e i Carrow le hanno prese. Mi dispiace..

Chiuse gli occhi Hanna.

Aveva perso i sensi, lì vicino al cuore di Neville.

Lei aveva perso i sensi, lui aveva perso il suo cuore.

Un urlò squarciò il silenzio del settimo piano, quella era la voce di Elizabeth.

Elizabeth.... e Neville strinse più forte Hanna.

 

....

 

 

 

12 ore prima

 

- Quando pensavi di dirmelo ?

La voce di Hanna arrivò a scuoterlo dai pensieri che lo tempestavano ormai da due giorni, prendere quella spada era di vitale importanza per tutti.

Quella spada avrebbe rafforzato l'Esercito.

Quella spada avrebbe aiutato Harry .

Quella spada gli serviva.

- Cosa ?

Lui si voltò verso di lei ,i suoi capelli erano raccolti nelle solite trecce ordinate, la pelle chiara risplendeva ai raggi di quel sole prettamente invernale e gli occhi lo guardavano pieni di furore.

Era arrabbiata con lui.

- Cosa ? Neville pensi davvero che solo perchè sono di Tassorosso io sia un'ingenua ?

- Sai che non lo penso...

- Bene e allora devi dirmi cosa è questa storia della spada di Grifondoro ? e per quale motivo tu andresti a cercarla con Ginny ed Elizabeth ? Non ti pare di esagerare con lei...

La voce di Hanna aveva assunto un tono che Neville non conosceva, c'era una certo nervosismo quando aveva nominato Elizabeth.

- Esagerare non capisco ?

Hanna lo guardò ancora infuriata

- Stai sempre insieme a lei, le parli, le insegni gli incantesimi, le dai consigli..

- Lo facevo anche con Luna.

- Si, ma  quando c'era Luna io non ero...

Hanna si bloccò di colpo, stava per dire qualcosa in preda alla rabbia, doveva stare calma.

- Torniamo al punto Neville Paciock..tu ,Ginny , Elizabeth, Seamus e Michael con l'aiuto di Cavendish avete organizzato un piano per rubare la spada di Grifondoro, per quale motivo non tutti ne sono stati informati ?

- Perchè volevo evitare tutto questo. Non è detto che ci riusciremo e tu già ti stai agitando come se fosse successo chissà cosa ! Volevo, che, tu , Ernie ed Anthony rimaneste tranquilli per guidare l'Esercito se noi..

- Se voi ??

Neville sospirò e la guardò pieno di dolcezza, non voleva lasciarla, non voleva farle male.

- Se noi dovessimo cadere nelle mani sbagliate.

Hanna sbiancò di colpo, non aveva nemmeno lontanamente pensato a quell'eventualità. Perdere Neville.

No non l'avrebbe permesso.

- Posso sapere come l'hai saputo e se lo sanno anche gli altri ?

- Lo so solamente io, ho sentito Wenthworth ed Elizabeth discutere in Infermeria di un piano e di stasera e così mi sono informata..

- Elizabeth ti ha detto tutto ? E per quale motivo Elizabeth e Cavendish erano in Infermeria ? Cosa ci stavano a fare ?

Neville aveva perso il controllo, nell'ultima ora aveva pensato che stava tutto andando secondo i piani e adesso , adesso non ne era per niente sicuro.

- Non è stata Elizabeth, è stato Wenthworth,  ci siamo messi a chiacchierare e dopo poco si è fatto scappare Grifondoro e spada...così dopo è stato costretto a rivelarmi tutto.. Però ti prego non te la devi prendere con lui perchè..

- Perchè ?

Neville sapeva che da lì a cinque secondi si sarebbe arrabbiato, solo ancora non sapeva con chi avrebbe dovuto prendersela se  con la Thompson o con Cavendish.

- Wenthworth si è fatto cruciare..

Hanna vide Neville andare in iperventilazione

- Cruciare ? Ma come diamine è successo ?

- Doveva farsi cruciare al posto di Elizabeth..

- Elizabeth cruciata ?!

Neville si mise seduto e chiuse gli occhi cercando di respirare profondamente.

- Michael si è preso anche due schiaffoni..

- Che cosa ????

Un'ora fa non era successo niente di tutto questo e adesso tre dei suoi avevano rischiato la vita.

-  Calmati Neville..Michael sta bene e anche Elizabeth, solo Wenthworth bhe ha ricevuto due scosse da Malfoy su richiesta di Amycus che voleva dare una dimostrazione pratica della maledizione e così Elizabeth ha alzato la mano e ha fatto arrabbiare Amycus..

- Dovrò tagliargliela quella mano, dopo averle incollato la lingua al palato..

Hanna sorrise  e a Neville sembrò una bella giornata.

- Insomma Amycus voleva cruciarla e c'era quasi riuscito , ma Michael ha cercato di picchiarlo ed è stato sbattuto fuori dalla classe da Yaxley che lo ha picchiato per un po', mentre Wenthworth ha chiesto di essere torturato al posto di Elizabeth..

Neville respirò profondamente e si prese la testa tra le mani, 

Hanna lo vide così stanco e affaticato che per dargli un po' di conforto iniziò ad accarezzargli i capelli, le piaceva sentire i capelli neri di Neville tra le sue dita.

- Perchè non posso venire con voi a recuperare la spada Neville ?

- Perchè non voglio che tu ci sia.

Lui aveva gli occhi chiusi ed Hanna continuava a passare i capelli fra le sue mani.

- Ti prego , puoi fidarti di me.

Lui si spostò da lei alzandosi velocemente, la guardò negli occhi e Hanna potè vedere la paura, la determinazione, l'insicurezza che per tanti anni lo aveva imprigionato.

- No , non puoi, non voglio metterti in pericolo.

- Ma..so badare a me stessa..

Neville scosse la testa, si sentiva così frustrato, possibile che lei davvero non capisse.

- Non è per questo Hanna, è che se tu fossi lì io non mi preoccuperei della spada..

- Non capisco..

Neville le tornò vicino, adesso il viso di Hanna era a pochi centimetri dal suo.

- Io mi preoccuperei per te, sarei così preoccupato a farti tornare viva, che non me ne fregherebbe niente di quella spada e poi saresti una distrazione troppo grande , starei tutto il tempo a guardarti a farei solo perdere tempo..ora capisci Hanna ?

Hanna era arrossita, ma la sua espressione parlava più di mille parole, ci erano voluti sette anni, ma alla fine anche Neville aveva trovato il suo amore.

Si avvicinò a lei e delicatamente le sfiorò le labbra, fu solo uno sfiorarsi , la dolcezza e la purezza di due anime che si incontrano per la prima volta , che cercando un modo per amarsi senza ferirsi troppo.

Hanna si aggrappò a lui e l'abbracciò, l'abbracciò stretto per non farlo respirare, per non farlo andare avanti in quella missione.

Doveva trovare una soluzione.

Non poteva lasciarlo andare magari a morire.

Lei avrebbe protetto il suo amore, per una volta sarebbe stata lei a proteggerlo.

Le serviva solo un suo capello nero.

 

 

......

 

 

Ginny ed Elizabeth aspettavano Neville da un momento all'altro, erano arrivate lì al settimo piano .

Lo videro uscire dalla stanza delle Necessità, aveva un'aria strana, sembrava appena uscito da un sonno profondo.

- Neville tutto bene ?

- Certo...

rispose a Ginny sussurando, lei si voltò verso Elizabeth che alzò le spalle.

- Seamus e Michael fra tre minuti faranno scattare il piano, forse sarebbe il caso che intanto ci dirigiamo verso l'Ufficio di Piton.

Elizabeth notava che nell'andatura di Neville c'era qualcosa che non andava, vide Ginny che lo osservava con la stessa attenzione.

Mentre si recavano all'ufficio, videro prefetti di Serpeverde avanzare , si nascosero pregando nella loro buona sorte, Elizabeth era così attaccata a Neville che sentì un odore dolciastro salirle alle narici, quello non era l'odore di Neville, quello non poteva essere l'odore di nessun maschio.

Appena i prefetti se ne furono andati sentirono delle urla provenire dalla Sala Grande, alcune porte si aprirono e le camere dei professori si spalancarono , Seamus e Michael erano entrati in azione, uno scoppio giunse anche dalla sala di Corvonero e da Grifondoro uscirono dei ragazzi urlando.

Ginny vide con la coda dell'occhi i Carrow e Piton correre nella direzione delle urla con le bacchette sguainate. Sentì il suo galeone scottare .

Seamus e Michael avrebbero trattenuto Piton e gli altri per un bel po' , era ora di dare inizio alla fase finale.

Attenti a non destare troppa attenzione , procedettero verso l'ufficio, la scale che di solito facevano degli scherzi bizzarri per fortuna rimasero immobili.

Giunte davanti alla porta , il quadro sembrava dormire 

- Avanti Neville digli la parola d'ordine..

Neville arrossì di colpo 

- La parola ..ecco io veramente..

Balbettava, Neville balbettava ?

Ginny ed Elizabeth si guardarono , poi sfoderando le bacchette , inchiodarono Neville al muro.

- Chi diavolo sei ?

Neville divenne color porpora 

- Io sono Neville ...

- Certo ed io sono Bellatrix Lestrange !

Ginny aveva i nervi a fior di pelle, se non avesse scoperto immediatamente chi  c'era sotto quel corpo , l'avrebbe ucciso.

- Sono Hanna.Hanna Abbot.

Elizabeth e Ginny si allontanarono, la guardarono stupita

- Ma..ma che cosa ci fai qui ??

Lo chiesero in coro, nessuna delle due poteva credere che Hanna avesse cercato di abbindolarle.

- Non potevo lasciare che Neville rischiasse la vita, non adesso..così ho preparato la polisucco per tutto il pomeriggio e poi l'ho schiantato ..

Hanna abbassò gli occhi, era piena di vergogna per quello che aveva fatto , ma non rimpiageva nulla.

Voleva proteggere il suo Neville.

- Tu l'hai schiantato ? E adesso dov'è ?

- è nella stanza delle necessità...sta dormendo..o meglio si risveglierà tra poco..non gli ho fatto niente di grave..

Ginny la guardò di sbieco

- Adesso vattene Hanna, se Nevile sa che ti abbiamo portata con noi ci uccide.

- Non ci penso proprio.

Hanna stavolta aveva tirato fuori la voce , aveva fatto tutto questo per prendersi la spada e adesso non si sarebbe fatta mettere in un agolo.

- Te ne vai..ha ragione Ginny.

- Non me ne andrò e invece di perdere tempo per convincermi di qualcosa che non farò mai, dovremmo entrare in questo ufficio, il tempo passa e Piton ed i Carrow potrebbero vederci da un momento all'altro.

Non aveva paura, e non si sarebbe fatta mettere i piedi in testa nè da Ginny , nè da Elizabeth.

Le due si guardarono fra di loro , sapevano che quando Neville l'avesse scoperto , le avrebbe cruciate lui stesso, ma ormai erano lì tutte insieme ed era giusto andare avanti tutte insieme.

- E va bene.

Hanna tirò un sospiro di sollievo, mentre Elizabeth avvicinandosi al quadro gli sussurò "Lilith" il quadro senza dire nulla, sembrava stesse ancora dormendo, aprì la porta.

Ce l'avevano fatta erano dentro.

La spada era proprio lì, davanti a loro, in quella grande teca.

Elizabeth guardò Ginny toccava a lei portarla via.

Lei gli sorrise e si avvicinò all'ultimo cimelio di Godric Grifondoro.

 

.....

 

 

- Dobbiamo uscire di qui !

Il messagio tramite galeone era arrivato a Neville o per meglio dire Hanna da Seamus, Piton si era insospettito di tutti quegli scherzi e sicuro sarebbe andato nel suo ufficio.

Ma il messagio arrivò troppo tardi, quando Hanna urlò che sarebbero dovute scappare sentirono i passi di Piton alla porta, era lì e fra pochi secondi sarebbe entrato.

Intanto gli occhi di Neville stavano diventando del colore di Hanna, dovevano uscire da quella stanza prima che la trasformazione si completasse.

- Hanna tieni la bacchetta pronta, Ginny tieni la spada stretta, appena lo vediamo oltrepassare quella porta lo schiantiamo.

La porta si aprì e la figura di Severus Piton apparve , ma prima che potesse anche solo alzare gli occhi , uno stupeficium era partito e il colpo fu così potente da scaraventarlo fuori dalla porta.

Elizabeth prese per mano Hanna e con Ginny dietro che teneva la spada stretta si diedero alla fuga, nel frattempo il corpo di Hanna stava riprendendo possesso dei suoi tratti.

Corsero con tutto il fiato che avevano in corpo, ma videro la figura di Alecto Carrow pararsi davanti a loro

- Piccole furfanti !!!

Stava per scagliare un'incantesimo, ma Ginny fu più veloce e la pietrificò.

Era strano come la paura le rendesse più attente e reattive, tenevano le loro bacchette belle strette e nei loro occhi , in nessuna di loro c'era traccia di arrendevolezza.

- Alectooo

il grido di Amycus era dietro di loro

- Yaxley, Rockwood, Macnair seguiteli !!!

Elizabeth sentì uno stupeficium sfiorargli la schiena , Hanna prese la bacchetta e voltandosi velocemente schiantò Macnair che era proprio dietro di lei.

Ma avevano poco tempo prima che gli altri mangiamorte non fossero chiamati a rapporto, inoltre avevano bisogno di riprendere fiato.

Elizabeth sentì il passo di Amycus che gli stava alle calcagna e le grida di Piton , non l'avrebbero scampata , le scale le avevano portate in un corridoio senza vie di fuga.

- Fermiamoci !

Elizabeth aveva trattenuto le altre due, bastà un'occhiata con Ginny per sapere cosa doveva fare.

- Non abbiamo tempo e siamo senza vie d'uscita, ascoltami bene Hanna lì dietro, dietro al ritratto c'è un piccolo passaggio segreto che ti riporterà al  settimo piano, non ci sono dissenatori lì, è troppo stretto e ci possono passare in pochi, devi prenderlo e tornare viva da Neville mi hai capito !

Hanna aveva gli occhi lucidi, non voleva abbandonarle.

- No..

Elizabeth le prese la mano e la guardò dritta negi occhi , aveva ancora i capelli corti di Neville ma il viso era il suo.

- Se ti succedesse qualcosa Neville non se lo perdonerebbe mai e nè io nè Ginny potremmo sopportarlo.Vattene ...

Hanna le guardò, voleva imprimersi negli occhi, i loro sguardi, aveva avuto ragione Neville a portarle con sè, non aveva mia conosciuto persone come quelle due ragazze.

- Trovati !! Presto sono da questa parte !!

Elizabeth le lasciò le mani

- Vai ora !!!

Hanna scappò e quando  la videro entrare nel passaggio pregarono che arrivasse sana e salva al settimo piano, non sapevano quanto fosse largo il passaggio, ma speravano che la sua minutezza l'avrebbe aiutata.

Si voltarono, di fronte a loro Amycus Carrow , dietro di loro i mangiamorte.

Si guardarono ancora, erano pronte .

 

.....

 

Elizabeth  aveva urlato.

Non poteva sapere il dolore di un crucio, non se lo immaginava così forte, così sotto la pelle, ma non era quello che la sconvolgeva, erano le botte che continuava a prendersi in volto, ecco quelle le facevano un male cane.

Amycus continuava a picchiarla, mentre Ginny dopo aver schiantato Yaxley , era stata schiantata a sua volta da Rockwood e giaceva a terra ,mentre la spada era a pchi metri di distanza da lei.

- Cosa avevate intenzione di fare eh ? Alzati, ho detto alzati !

Amycus la prese per un braccio e la sbattè al muro con forza, Elizabeth teneva stretta la bacchetta, sentiva la guancia bruciarle dal dolore e vide delle gocce scenderle dal naso.

- Rispondimi !!

Il viso di Carrow era così vicino che avrebbe potuto sputargli addosso ed è quello che fece.

Sputò propriò sulla bocca di quel viscido ometto.

- Volevamo riprendirci la spada che dovrebbe appartenere ai Grifondoro , non certo a voi...

Amycus la schiaffeggiò ancora, ma non le importava, vide con la coda dell'occhio che Rockwood stava per cruciare Ginny, non poteva permetterlo, qualcosa le fece riprendere la forza.

- Stupeficium !

Carrow non se l'aspettava e fu schiantato a terra direttamente tramortito, poi Elizabeth puntò la bacchetta su Rockwood 

- Incarcerus !

Lo gridò con tutto il fiato che aveva in gola, delle potenti corde , si attorcigliarono al corpo del mangiamorte.

Vide la spada a due passi di distanza e fece per prenderla ,  ma arrivò troppo tardi, una mano davanti a lei era già riuscito a prenderla.

Severus Piton la guardava freddamente, Elizabeth si aspettava la furia, una bella avaa kedavra o un altro crucio, ma niente di tutto questo era negli occhi di Piton.

- Signorina Thompson..quello che avete fatto , lei  , la signorina Wesley e suppongo una terza persona di cui non mi rivelerà ma il nome..

- Suppone bene.

Elizabeth era sfinita , ma non poteva ancora mollare,Piton era lì davanti a lei e avrebbe dovuto difendere Ginny se ce ne fosse stato bisogno.

- Quello che avete fatto è stato stupido e avventato. Senza senso direi..

- La spada di Grifondoro non vi appartiene..a nessuno di voi..

Elizabeth lo stava sfidando, ma Piton reagì come se nulla fosse, anzi un quasi sorriso sembro curvargli le labbra.

- Dovrebbe andare in Infermeria...Madame Chips è qui dietro e credo che anche la signorina Wesley ne abbia bisogno, quanto a voi dovrete pattugliare per un settimana la foresta proibita con Hagrid.

- Aspetti..lei..lei mi sta dicendo che dopo tutto questo ..io ho schiantato un professore ...ecco dopo tutto questo l'unica punizione che riceviamo è la foresta proibita ??

Piton la guardò ancora, c'era qualcosa in quello sguardo, qualcosa di non detto , una bugia che Elizabeth sentiva vicina, era lì a pochi millimetri ma non poteva essere svelata.

- Credo che i Carrow ve la faranno pagare per molto tempo..e poi non possiamo sprecare troppo sangue puro come il vostro. Madame Chips..venga a prenderle..

Elizabeth vide la figura di Piton sparire fra i corridoi bui, quell'uomo era pieno di segreti, lei invece quando vide Madame Chips e la McGranitt sospirò sollevata, era finita, per quella notte era finita e loro erano ancora tutti vivi.

 

 

......

 

 

Neville guardava Elizabeth respirare lentamente , Hanna  e Ginny erano a pochi letti di distanza.

Non avrebbero dovuto farlo, erano state sciocche e troppo coraggiose , nella scuola non si parlava altro di Wesley e Thompson che avevano schiantato e pietrificato i Carrow cercando di rubare la spada di Grifondoro dall'ufficio di Piton.

Solo per questo altri sei ragazzi si erano presentati a Neville per entrare nell'Esercito, più loro combattevano, più gli altri prendevano coraggio, il problema è che lui avrebbe potuto perdere tre delle donne più importanti della sua vita e non era pronto a questo.

Wenthworth era accanto a lui che sonnecchiava, quando aveva saputo di quello che era successo da Neville, era corso in Infermeria per rimanere accanto ad Elizabeth, era rimasto sveglio per tutta la notte , su quella sedia scomoda, facendo mille domande a Madame Chips su quello che il crucio gli avesse potuto provocare o se magari c'era pericolo di lesioni interne , a quel punto Madame Chips si era voltata e squadrandolo dall'alto in basso lo aveva rimesso al suo posto.

Neville vide gli occhi di Elizabeth aprirsi lentamente, così le andò più vicino, Wenthworth si accorse del rumore e si svegliò  del tutto.

Era proprio dietro a Neville quando Elizabeth sorrise.

- Ehi ma cosa mi combinate ?

le accarezzò i capelli con fare fraterno

- Dillo alla tua Hanna..è lei che ti ha schiantato ed è venuta al posto tuo..

risero insieme, mentre Wenthworth rimaneva in silenzio, guardando quella scena come se venisse da un altro mondo.

- Wenthworth..

lei lo sussurrò e Neville si spostò di fianco al letto, Cavendish rimase dov'era, era imbarazzato o forse emozionato, Neville non lo sapeva, i suoi occhi erano fissi su Elizabeth come se avesse paura di non rivederla mai più.

- Ciao..sono contento che ti sei ripresa..

- Sei qui da molto ?

Neville vide gli occhi di Wenthworth vagare verso di lui

- No no..sono arrivato giusto da un paio di minuti per vedere se andava tutto bene.

Neville nascose un sorriso, avrebbe dovuto mantenere il segreto.

- Adesso sto bene ..

 - Lo so..Allora vado ho lezione fra poco.

Non la salutò nemmeno , Neville capiva cosa stava succedendo, quel serpeverde non riusciva proprio a mettere da parte l'orgoglio.

- Mi spiace per la spada...io ce l'avevo quasi fatta, ma...

- Non dirlo nemmeno Elizabeth, quello che avete fatto è stato folle, avete salvato Hanna e..

- Dovevamo salvarla. Non potevo permettere che te la portassero via, non adesso che l'hai appena trovata.

Elizabeth gli strinse la mano, Neville non sapeva cosa dire, Elizabeth Thompson era  più di una sorella per lui.

Era se fossero fatti dello stesso sangue.

- Vai da lei..credo che si sia svegliata..

lui accennò un sì con la testa, ma prima di andarsene doveva dirle una cosa, voleva vederla sorridere.

- Cavendish ti ha mentito...è rimasto qui tutta la notte e non ha dato pace un momento a Madame Chips. Non ti avrebbe mai lasciata.

Elizabeth sorrise , un bel sorriso tutto intero, non aveva mai visto sorridere qualcuno così.

- Ti voglio bene Neville Paciock

- Ti voglio bene Elizabeth Thompson.

 
 
Okkkk lo sò, lo sò che non era previsto il travestimento di Hanna , ma mi sono fatta prendere dalla creatività , quindi se vi ha fatto schifo non ve ne posso fare un colpa ! =)) 
Darksister sono troppo contenta di rivederti !! Mi spiace ma non  potevo fargli prendere la spada avrei dovuto poi cambiare un sacco di cose e non me la sentivo, spero comunque che il capitolo ti piaccia lo stesso !
Riogah non so veramente se ho fatto qualche errore , per gli incantesimi o la pozione polisucco..quindi perdonami se li ho fatti =)) e perdonami anche che abbia messo Hanna al posto di Neville...
Per tutti gli altri ringrazio chi mi legge, chi mi segue e ovviamente chi mi ha messo tra i preferiti !!
Grazieeeee =)) 
Al prossimo capitolo !

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Capitolo 7
*** Capitolo 6 ***


Ciao a tutti !!! Capitolo dedicato a Wenthworth ! Spero che non vi deluda, perchè non è facile entrare nella testa di un Serpeverde, sopratutto di uno come lui , così pieno di sfaccettature, nel quale il ghiaccio e il fuoco si fondono insieme!
Ringrazio di cuore le mie tre recensitrici (spero si dica così): Riogah , Freddy16 e Darksister che mi sanno dare sempre nuove idee  !!
Aspetto con ansia le vostre recensioni ! Buona lettura =)
 
 
 

 

Wenthworth Cavendish non pensava di potersi innamorare di una come Elizabeth Thompson.

Elizabeth Thompson era la cosa peggiore che gli potesse capitare, ma lui l'aveva scelta .

L'aveva scelta quel giorno in cui l'aveva sorretta con il sangue che sgorgava dalla sue labbra.

Aveva scelto che Elizabeth Thompson era quella.

Quella che aveva cercato o per meglio dire aspettato e che pensava non avrebbe incontrato , non ad Hogwarts almeno, non quando c'era una guerra da dover combattere.

Ma lei c'era, era intelligente, spavalda e timida , non che questi due aggettivi potessero andare bene insieme , ma in Elizabeth creavano un contrasto che la rendeva unica.

O almeno unica per lui.

Il problema è che non riusciva a entrare dentro , non riusciva a scavalcare il muro, il muro di orgoglio che si era imposto.

Lui era fiero di essere Serpeverde e lei, lei lo faceva vergognare di appartenere a quella casa.

E lui non voleva vergognarsi, lui non poteva farsi piegare da lei e sinceramente non l'avrebbe permesso.

Ma Elizabeth che lo guardava, Elizabeth che sorrideva, Elizabeth che si mangiava le unghie fino alla carne, Elizabeth che si faceva picchiare solo per la dignità.

Questa Elizabeth era come una dipendenza per lui, avrebbe smesso volentieri di pensarci, ma non ci riusciva, lei gli faceva perdere il controllo,con quel modo saputello di contraddirlo, con quell'insicurezza che si poteva scorgere nel suo volto  tutte le volte che  si accorgeva di essere osservata da lui.

Non poteva rinunciare a lei, anche se avrebbe voluto. 

L'avrebbe voluto, ma Elizabeth Thompson era tutto quello che desiderava .

 

....

 

 

- Non lo farò.

- Signor Paciok si sta rifiutando.

- Si mi sto rifiutando.

Alecto Carrow aveva le mani che le fremevano per la rabbia, ma davanti a lei, non c'era un Grifondoro qualunque, c'era Neville Paciock e quel grifondoro non aveva nessuna intenzione di picchiare un ragazzino babbano che i ghermidori avevano catturato e che i Carrow ,per gentile concessione di Voldemort, avevano preso come cavia per il loro personale metodo di educazione .

- Non lo sfiorerò con un dito, nè con la bacchetta .

Neville continuava a parlare con calma e tranquillità.

- Qualcuno dovrà farlo ..se non sarà lei..sarà...Finnigan !

Seamus sorrise e Alecto pensò che avesse trovato il suo torturatore.

Ma il sorriso di Seamus , era solo un sorriso di scherno e disprezzo.

- Non crederà davvero che lo farò,  piuttosto che picchiare quel bambino preferire prendere dieci calci allo stomaco.

- Potresti essere accontentato Finnigan...

Alecto adesso era furiosa

- Si accomodi pure..

Seamus si alzò e con aria spavalda e allargando le braccia le mostrava lo stomaco come per sfidarla.

- Lo faccia.

Alecto riusciva a sentire il sangue che le scorreva nelle vene.

- Oh lo farò non si preoccupi...Passiamo oltre e lei si rimetta seduto...Canon ..Colin Canon vuoi per piacere mettere in atto la punizione che ho ordinato.

Il piccolo Colin, anzi il Grande Colin , si alzò in piedi prima di sputare proprio in faccia ad Alecto Carrow, la sala esplose in un applauso, ma Alecto non era da prendere sottogamba, la sua bacchetta arrivò molto velocemente al viso di Colin , lui iniziò ad urlare, un urlo che mise i brividi agli altri.

Con la stessa rapidità con cui aveva lanciato la maledizione , la ritrasse ma Colin rimase sfinito a terra e bocheggiante.

- Per quanto riguarda voi due verrete puniti come si deve...Yaxley !

Il mangiamorte arrivò subito, la sua espressione soddisfatta poteva preannuciare solo il peggio.

- Prendi quei due e finiscigli la faccia.

Alecto sorrise piena di crudeltà, Neville e Seamus si guardarono per un secondo e prima che uscissero dalla sala , sputarono ai piedi della Carrow.

Quando uscirono dall'aula , la stanza era in totale silenzio, Grifondoro terrorizzati da una parte con Colin Canon a terra che pian piano riapriva gli occhi e Serpeverde dall'altra con la solita espressione sprezzante sul volto.

- Dato che sembra che adesso la punizione di possa applicare a tre invece che ad uno...credo che Tiger, Nott e...no , non tu Malfoy anche se sei bravo in questo genere di cose , devo far provare anche gli altri...ecco Cavendish potranno aiutare Yaxley!

Wenthworth la maledì, maledì Alecto , i Carrow, Voldemort e Draco Malfoy che lo guardava con quelle iridi chiare da viscido serpe.

Cosa avrebbe dovuto fare ?

Doveva trovare una soluzione, ma non aveva tempo, non aveva tempo e doveva trovare una via d'uscita.

- Perfetto.

Non si seppe mai spiegare come gli uscirono quelle parole dalla bocca ma Lavanda Brown che sapeva bene della sua appartenenza all'Esercito lo guardò adirata e delusa, chiuse le mani in piccoli pugni come se volesse colpirlo.

Wnethworth cercò di farle capire che aveva un piano,ma Lavanda era troppo presa a scrivere messaggi con il Galeone che ad interpretare la sua mimica facciale.

- Bene  ! Ragazzi miei , allora recatevi subito ai sotteranei, Yaxley vi aspetta!

Alecto era soddisfatta, i suoi non l'avevano tradita o almeno era quello che credeva.

 

.......

 

Wenthworth teneva il passo di Nott che stringeva la sua bacchetta tra le mani assaporando la soddisfazione che gli sarebbe derivata dallo sferrare un bel pugno sulla faccia a quell'arrogante di Finnigan.

Mentre scendevano le scale , una voce li trattenne, Elizabeth prese Wenthworth per un braccio

- Dove stai andando Cavendish !

la sua stretta era forte, tenace, Wenthworth vide Nott particolarmente sorpreso da quell'incursione della corvonero.

- Vado a fare quello che mi hanno ordinato ..

Wenthworth stava pregando Elizabeth invano di capire, ma lei non capiva , lo vedeva da come lo guardava , lei lo disprezzava, e fece male.

Male , dolore e sofferenza.

Wenthworth si liberò dalla sua stretta con uno strattone

- Io, sono io quella che ha sempre avuto ragione ...TU SEI SOLO UN VISCIDO SERPEVERDE !!! MERITI DI MARCIRE CON GLI ALTRI DELLA TUA RAZZA !

Nott fece un passo in avanti , voleva prendere per la gola quella scialba di una corvonero e attaccarla alla parete, ma Wenthworth gli sbarrò la strada, e il serpeverde vide negli occhi del compagno un sentimento strano..sembrava..sembrava che volesse proteggerla.

- Non continuare Elizabeth...

- Continuerò invece perchè questo è quello che ti meriti! Sei solo come loro...e adesso vedo la tua vera natura!

- Tu non capisci Thompson, non ci arrivi nemmeno a capire cosa sono io . E adesso vattene .

Wenthworth si voltò per proseguire ma Elizabeth non avrebbe mollato, era troppo arrabbiata per cercare una spiegazione, voleva solo picchiarlo e picchiare se stessa per quello che provava.

Gli corse dietro, e l'ho prese per le spalle

- Non  ho finito..

ma prima che potesse continuare , Nott la spintonò fortemente facendola cadere, Wenthworth allora tirò fuori la bacchetta e la puntò verso Theodore.

- Ehi ma cosa fai ?

- Lasciala stare e basta Nott, ok  ? Lasciala stare !

Era freddo , stava perdendo la calma , ma nessuno dei suoi nervi sembrava cedere.

Nott allora si allontanò da lei, sapeva che era meglio non far arrabbiare il suo compagno, quello che vedeva nel suo sguardo gli faceva paura . Lo avrebbe ucciso se avesse toccato un'altra volta quella ragazza e non voleva indagare i motivi di tutto questo , preferiva far finta di niente.

Wentworth abbassò la bacchetta e senza degnare di uno sguardo la corvonero fece segno a Nott che potevano andare.

Più si allontava da lei, più sentiva una voragine aprirgli il cuore , non sarebbe mai stato più come prima , lei lo aveva ferito , lei lo aveva stroncato, non aveva capito, non aveva avuto fiducia e lui di conseguenza non l'avrebbe perdonata.

Elizabeth si rialzò con le lacrime agli occhi , mentre i due serpeverde sparivano nei sotteranei.

 

......

 

 

 

-Neville, Neville svegliati !! 

Wenthworth sperava che il suo amico non avesse perso del tutto i sensi, aveva un piano ma gli serviva Neville.

Il grifondoro aprì gli occhi , aveva la faccia piena di tagli e da come stava piegato Wenthworth sospettò che Yaxley ci fosse andato pesante anche con i calci.

- Tu..tu cosa ci fai qui..?

- Mi hanno mandato a finire il lavoro di Yaxley..

Neville spalancò gli occhi

- Tranquillo, non lo finirò di certo..vi aiuterò ad uscire di qui..

- Ma , ma...ti puniranno..

- Al massimo mi faranno riassaggiare la bacchetta di Amycus...ma non mi uccideranno, sono un serpeverde..

lo disse con un tono di amarezza nella voce, già era un serpeverde..

- Sei un serpeverde che li ha traditi...ti uccideranno e se non la farà Amycus lo faranno Malfoy e gli altri..

- Non importa Neville..Adesso dobbiamo andare a liberare Seamus e il ragazzino..riesci a camminare ?

Neville fece cenno di sì con la testa, Wenthworth lo liberò dalle corde poi attenti a non far rumore arrivarono da Seamus, nel silenzio totale si poteva sentire il ragazzo gemere di dolore, Wenthworth poteva scommettere che Nott si fosse sfogato abbastanza.

Stava per entrare nella stanza , ma Neville lo fermò

- Pietrificalo da qui...non farti vedere..

- Neville finiscila, ti ho già detto che non sarà un problema..

- Lo sarà invece ! Ed io non voglio perdere l'unico amico serpeverde che avrò nella mia vita solo perchè è stato troppo stupido per cercare di proteggersi.

Wenthworth guardò Neville, con il viso tumefatto , dove poteva vedere i segni tangibili del male, quello vero, quello degli uomini che ti resta indelebile sulla pelle.

- Pietrificus totalus...

Nott divenne pietra all'istante, Neville e Wenthworth entrarono trovando Seamus disteso su un lato, era privo di sensi, forse svenuto a causa del dolore.

Sentirono dei passi risuonare nel corridoio, non avrebbero fatto in tempo a liberare il ragazzino babbano.

- Posso provarci Neville..

- No Wenthworth ! Manderò Michael e Anthony ..dobbiamo andare..

- Ma..

- Cavendish è un ordine !

I passi si avvicinavano

- Allora forza passiamo per di qua..

Wenthworth prese Seamus , avrebbero dovuto portarlo a spalla

- Se Yaxley  ti vede capisce che ci hai aiutato...

- E allora ?

Wenthworth lo chiese stupito

- E allora non posso permetterlo, te l'ho detto...quindi scusami , ricordati che l'ho fatto per salvarti !

- Ma cosa farnetichi Neville ?

- Stupeficium !

Wenthworth sentì una forza diecimila volte più forte di un pugno allo stomaco, colpirlo in pieno petto.

Prima di chiudere gli occhi pensò che l' Esercito di Silente era un vero covo di pazzi.

 

.......

 

 

- Allora com'è essere schiantati da Paciock ??

Malfoy e la sua voce fastidiosa erano proprio davanti a lui.

- Sai Malfoy mi sono sempre chiesto come sarebbe schiantare te invece ..

Wenthworth cercò di tornare sui suoi libri di pozioni, ma quel ghigno glielo impediva.

- Oh non ne avresti il coraggio..

- Mettimi alla prova.

- Ecco il freddo Cavendish in azione, non perdi mai la calma vero ? Sei una specie di robot o cosa ? Eppure sono sicuro che c'è un punto debole...

- Nel frattempo che lo cerchi potresti lasciarmi studiare...

- Si hai ragione....

Wenthworth sospirò e con la piuma continuò a copiare gli ingredienti per la Bevanda della Pace, gli veniva da ridere, pace ??? La pace poteva trovarla solo in una pozione , in una misera e stupida pozione.

- Forse mi è venuto in mente..

- Avanti Malfoy, vediamo cosa ti inventi stavolta ? 

- Elizabeth.

Wenthworth non rispose, sentì il sangue gelarsi nelle vene, strinse la penna fra le dita, doveva rimanere calmo, doveva respirare e fare finta di nulla, se Malfoy avesse scoperto quello che provava, di sicuro Elizabeth sarebve stata la sua preda preferita.

- Elizabeth chi ?

Cercò di mantenere il tono più formale possibile,cercava di regolarizzare il suo respiro e i battiti del suo cuore.

Malfoy sorrise, un sorriso crudele.

- Elizabeth Thompson. 

- Non capisco..

- Forse devo essermi sbagliato...però questa Elizabeth..non è molto carina non trovi ?

Cercava di incastrarlo, cercava di farlo venire allo scoperto.

- Non lo so, sinceramente nemmeno la guardo.

Malfoy rise, una risata silenziosa,

- Bhe io sì...la guardo...e devo dire che anche se non è il mio genere ..ecco...

- Cosa ?

Wenthworth lo guardò dritto negli occhi, dove si sarebbe spinto Draco per farlo cedere, e lui quanto poteva sopportare ?

- è eccitante...eccitante e irritante ..sarebbe bello tapparle la bocca non trovi..

Wenthworth respirò lentamente , stava pensando al modo migliore per uccidere Malfoy.

- Credo che riuscirò a trovarla una di queste sere...sai fra noi prefetti...magari la potrei portare in quell'angolo nascosto al terzo piano , è così ingenua e buona di cuore che se sentisse delle voci urlare aiuto, accorrerebbe subito...

Wenthworth rimaneva in silenzio , non riusciva a parlare, non riusciva a muoversi, sentiva che la rabbia stava per esplodere , se un solo muscolo si fosse mosso sarebbe finito direttamente al collo di Malfoy.

E lo avrebbe spezzato.

- Lei arriverà di corsa , forse con delle piccole gocce di sudore che gli scendono per il collo..ci pensi..per il suo collo, il suo collo liscio ..e senza accorgersene, delle mani la prenderanno , la prenderanno e gli faranno quello che tu non avrai mai il coraggio di fare..la prenderanno e non importa quanto piangerà, quanto mi implorerà di smetterla ..io non mi fermerò...

Wenthworth rimaneva immobile, nessuno degli altri Serpeverde si era accorto di quella discussione, sembrava tutto così tranquillo..

- Lo farò Cavendish lo sai che lo farò..

Malfoy si alzò e soddisfatto stava tornando da Tyler e Goyle, ma non fece in tempo a fare un passo che una mano lo afferrò per il collo e lo sbattè al muro.

In sala si alzò un urlo, Wenthworth teneva il collo di Malfoy schiacciato tra le sue mani , mentre il viso di Draco era schiacciato al muro.

- Non lo farai Malfoy, mi hai capito ..

- Prova a impedirmelo....

Wenthworth gli prese la testa tra le mani e senza pensarci due volte , con un tonfo sonoro,  la sbattè sul tavolino della Sala Comune.

La faccia di Malfoy era imbrattata di sangue , i suoi occhi erano però ancora aperti anche se storditi dal dolore.

- Adesso pensi di farlo eh..?

Wenthworth lo teneva ancora stretto , ma Draco non voleva saperne di cedere.

-Nemmeno tu potrai mai farlo , lei non ti vuole sei solo..uno sporco serpeverde che deve marcire ...

Wenthworth perse l'ultima briciola di autocontrollo rimasta e dopo un calcio assestato alla pancia iniziò  ad andare dritto da Nott.

Voleva solo fare male, voleva solo ammazzarlo.

- Sei stato tu a dirgli del mio litigio con lei vero ??

Stava per lanciare un pugno , ma qualcuno lo prese da dietro.

- Cavendish basta così !

Neville lo teneva stretto ,senza lasciarlo respirare.

- Andiamo fuori subito ! Michael aiutami maledizione..

Wenthworth non si calmava, mentre il professor Lumacorno che era stato avvertito della rissa mentre era in Sala Grande si lasciò andare a un urlo di disperazione., quei ragazzi erano intrattabili.

Neville e Michael , lo tenevano ancora più forte.

- Devi calmarti, calmati Wenthworth..

Sentire la voce di Neville gli fece riprendere almeno parte della razionalità, doveva calmarsi, doveva tornare ad essere il solito Cavendish, il freddo Cavendish.

Respirò ancora profondamente.

- Lasciatemi.

Adesso la sua voce era tornata alla normalità e anche il battito del suo cuore.

Il volto di Neville e quello di Michael erano ugualmente sconvolti, avevano sentito la Parkinson entrare urlando in sala Grande che Cavendish stava per rompere il collo a Malfoy.

Avevano quindi seguito il professor Lumacorno e quando entrati avevano visto, Malfoy con il naso rotto che macinava sangue e Wenthworth dirigersi come un folle verso Nott che sembrava sul punto di farsela addosso , si erano buttati su il serpeverde sperando che non li decapitasse seduta stante.

Ora Wenthworth sembrava essere tornato in sè

- Cosa ti è preso ???

- Mi ha provocato.

- E tu gli rompi il naso solo perchè ti ha detto una parola sbagliata ??

Neville era stupito, sorpreso o per meglio dire confuso. Cavendish non perdeva mai le staffe, era una persona altamente controllata, molto spesso anche lui si chiedeva cosa pensasse veramente.

- Succede va bene ? Sono umano posso sbagliare, ho sbagliato. 

- Sei sicuro che Malfoy ti abbia solo provocato ?

Michael aveva fatto la domanda in punta di piedi aveva paura che si sarebbe scagliato anche su di lui.

- Si. 

Neville lo guardò ancora, era tornato il serpeverde orgoglioso e fiero. Non c'era possibilità di varcare quel muro.

- Signor Cavendish !!!!

Il professor Lumacorno lo aveva chiamato a gran voce, era arrivato il momento della punizione.

- Se vuoi...

- No, non dovete aiutarmi. So cavarmela da solo. 

Wenthworth andò incontro a Lumacorno e alle conseguenze del suo gesto.

Neville vide la schiena del suo amico lontana, non li aveva nemmeno guardati, nè salutati o chiesto aiuto.

- Cosa gli avrà mai detto..?

Michael lo chiese dubbioso, ma Neville non sapeva la risposta,sapeva però chi poteva parlarci.

- Dì ad Elizabeth che si è picchiato con Malfoy, spiegagli tutto.

- Perchè ?

- Tu fallo.

 

.....

 

Pulire, pulire e ancora pulire.

Gazza ci godeva a fargli spazzolare dieci volte gli stessi pavimenti.

Wenthworth si ripeteva che gli era andata bene, avrebbe potuto rischiare l'espulsione dalla scuola per quello che aveva fatto, ma Piton aveva giudicato una bravata e che una punizione come quella  dover pulire per  due mesi i corridoi della scuola con Gazza sarebbe stata più che sufficiente per calmare la sua aggressività.

- Potrei darti una mano..

Elizabeth e la sua voce delicata e dolce.

Si alzò in piedi , non voleva farsi vedere in ginocchio a lavare pavimenti di fronte a lei.

- Come stai ?

Era ansiosa e nervosa, lo guardava e cercava di andargli vicino.

- Bene.

Non la poteva perdonare.

- Michael mi ha detto tutto, di te , Malfoy e ...e...di quello che hai fatto per Neville e Seamus ieri ..

Abbassò gli occhi,Wenthworth sentì lo stomaco stringersi in una morsa.

- Dovrei pulire i pavimenti.

Lei lo bloccò, si mise di fronte a lui, Wenthworth sentì la sua volontà cedere.

- Scusami..io...io credevo che tu..

- Che fossi marcio come gli altri..lo hai sempre pensato Elizabeth..sempre..non era una novità.

Rimaneva immobile, non voleva spostarsi, stare lì a pochi centimetri da lei, con il suo respiro che poteva sentire sul volto.

- Io non lo penso, non veramente è che..come potevo saperlo tu..

-.Avresti dovuto avere fiducia in me, ma tu preferisci pensare sempre il peggio giusto ? Adesso spostati.

- No .

- Elizabeth spostati.

- No.

Lui fece per spostarla , ma lei si attaccò alle sue spalle e lo baciò, lo baciò con forza e con rabbia.

Wenthworth si ritrovò con le sue labbra attaccate e la volontà che si arrendeva a lei.

Gli mise le mani nei capelli ,mentre lui le stringeva la vita , se avesse stretto un po' di più avrebbe potuto romperla.

"Tu sei solo un viscido serpeverde" quelle parole gli risuonarono in testa, e il dolore che aveva provato era più forte di quel bacio.

La allontanò da sè, lei lo guardò delusa 

- Non si cancella tutto così Elizabeth...facciamo delle scelte e ne paghiamo le conseguenze.* 

- Wenthworth io non volevo dirlo ! Io...

- Tu niente Elizabeth ! Ma perchè pensi mi sia fatto cruciare , per quale motivo credi sia stato tutta la notte su quella sedia in Infermeria pregando che ti risvegliassi, per quale motivo credi abbia picchiato Malfoy ???!! Io ho fatto tutto questo per te e tu lo sapevi, tu lo sapevi che lo facevo per te anche se mi nascondevo ,tu lo sapevi e cosa hai fatto ...cosa hai fatto ? Quando mi hai visto insieme agli altri hai pensato che fossi come loro ...Mi spiace Elizabeth ma io non posso perdonarti..

Elizabeth chiuse gli occhi , li chiuse sperando di poter tornare indietro.

Ma quando li riaprì, non era tornata indietro, era rimasta sola.

Wenthworth non l'avrebbe perdonata e lei era sola.

 
 
* cit. da Castelli di Rabbia di Alessandro Baricco
 
 
 

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Capitolo 8
*** Capitolo 7 ***


Ragazzi !!! Finalmente eccomi con il nuovo capitolo !! Mi scuso per il ritardo, ma purtroppo ho avuto un esame e dovevo ripassare freneticamente =)))
Comunque questo capitolo stravolge tutto....spero davvero che vi piaccia ,anche se forse non incontrerà il gusto di molti..
Ringrazio Riogah, Darksister e Freddy16 per le loro splendide recensioni e ovviamente un grazie a chi mi segue e a chi legge soltanto !!
Buona lettura !
 
 

Ad Hogsmeade scendeva la neve a piccoli fiocchi, le strade imbiancate facevano da sfondo alla malinconia di Neville.

Lui e Wenthworth camminavano affianco , rimanevano in silenzio ognuno perso tra i proprio pensieri.

Neville non sapeva bene cosa fosse successo tra Cavendish ed Elizabeth, si accorgeva però della profonda tristezza negli occhi dell'amica e  del muro di freddezza che Wenthworth si imponeva.

- Va tutto bene Wenthworth ?

Gli occhi verdi dell'amico lo guardarono, c'erano dentro un'infinità di risposte, ma erano tutte chiuse a chiave.

- Si tutto bene.. tu piuttosto tutto apposto con Hanna ..? 

Neville fu colpito da quella domanda, non credeva che Wenthworth fosse un osservatore così acuto.

- Io ed Hanna siamo amici..

Neville lo disse con una punta di rassegnazione nella voce, per la verità non sapeva cosa erano, da quel timido e impacciato bacio che si erano scambiati, lui l'aveva evitata e lei non aveva fatto niente per parlare sembrava si fossero adagiati in quella amicizia piena di cose non dette solo per paura di andare avanti su una strada più impervia come quella dei sentimenti.

La loro amicizia era una culla, una specie di consolazione nel quale si rifugiavano contenti di non dover affrontare un'altra battaglia con sè stessi.

Rimanevano su quel filo sottile che poteva spezzarsi da un momento all'altro, e a  Neville bastava così.

O almeno se lo faceva bastare. Si faceva bastare quel rapporto credendo di non aver diritto ad altro.

Solo che certi giorni era difficile rimanere immobili e accontentarsi, certi giorni la testa gli si riempiva di domande e paure e avrebbe voluto correre da lei e affondare tutto il suo dolore nei capelli di Hanna.

- Amici...questa parola include un sacco di cose vero ? credo che non riuscire mai ad essere amico di chi amo.

Non c'era traccia di accusa nelle parole di Wenthworth, ma Neville la prese come tale, o forse semplicemente voleva dare una lezione a chi faceva soffrire Elizabeth.

- Ah certo..a te riesce meglio fare finta di odiare chi ami ..

Neville se ne pentì subito dopo aver pronunciato quelle parole e il silenzio di Wenthworth gli fece capire di aver colpito dove faceva male.

- Scusa Wenthworth..io..

- No , non fa niente. Me la sono andata a cercare.

Il silenzio scese fra i due che raggiunsero il pub dove si sarebbero dovuti incontrare con gli altri, avrebbero dovuto decidere il piano per liberare il bambino che si teneva prigioniero nei sotteranei ad Hogwarts.

Neville non era sicuro che avessero deciso tutto nei minimi dettagli, c'era ancora qualcosa che doveva essere rivisto, quel piano era pericoloso ,molto pericoloso anche perchè avrebbero dovuto nascondere il bambino nella stanza delle necessità fino a che non fossero riusciti a trovare un posto più sicuro.

Neville vide che tutti erano presenti e la cosa lo riempì d'orgoglio.

Hanna rimaneva vicino ad Elizabeth e a Ginny,erano diventate molto unite dopo l'avventura della spada di Grifondoro e Neville ne era felice, vedere Hanna in mezzo a loro era rassicurante.

-Allora agiremo domani sera come da programma...Hanna, Ernie , Anthony e Colin rimaranno all'esterno dei sotteranei insieme a Ginny ...non ci dovrebbero essere problemi ma non possiamo esserne sicuri e per prendere il ragazzino dobbiamo essere coperti, comunque Ginny è il capo quindi vedete di non fare di testa vostra..

Neville guardò storto Anthony ed Ernie , sopratutto Ernie stava sviluppando una certa tendenza a non ascoltarlo, voleva fare di testa sua e agire in modo del tutto inadeguato.

Era come se si sentisse in competizione , inoltre aveva notato che anche con Hanna non si parlavano da molto tempo, eppure erano stati grandi amici e lo erano ancora, Neville era sicuro che l'affetto che nutriva Hanna nei confronti dell'amico era immutato eppure qualcosa li stava allontanando.

- Mentre io , Wenthworth , Elizabeth, Michael e Seamus entreremo dentro e cercheremo di liberare il ragazzo, se qualcosa non dovesse andare come previsto comunicheremo tramite galeone e qualunque cosa succeda guardate di tornare a casa tutti sani e salvi.

Li guardò uno ad uno, non li voleva perdere, nessuno, non l'avrebbe sopportato.

Perdere qualcuno dell'Esercito sarebbe stato troppo, quei ragazzi erano i suoi compagni, i suoi amici, la sua famiglia non poteva perdere nessuno di loro.

Continuarono a concordare le ultime fasi del piano, alla fine per tornare ad Hogwarts mentre camminava con Cavendish vide Elizabeth avvicinarsi, sorrise e lui capì che avrebbe dovuto lasciarli soli, prima che Wenthworth si rendesse conto della vicinanza della Corvonero, altrimente se ne sarebbe andato.

Diminuì il passo mentre Elizabeth lo ringraziava con lo sguardo e raggiungeva Wenthworth.

Neville si ritrovò quindi vicino ad Hanna, la vide arrosita dal freddo e gli venne spontaneo stringerla a sè, lei lo guardò dolcemente.

- Per quanto continueranno così ?

Hanna lo chiese seriam guardando le figure di Elizabeth e Wenthworth sempre più lontane. 

- Spero ancora per poco sinceramente.

- E noi Neville ?

Lei stavolta abbassò lo sguardo e si strinse di più a lui

- Noi Hanna...? Noi continueremo fino a che questa guerra non sarà finita.

- Potrebbe essere un tempo infinitamente lungo lo sai ?

- Potrebbe anche finire tra un mese però..questo non possiamo saperlo..

- Appunto non possiamo saperlo nè quando finirà, nè se finira..

- Finirà Hanna, io so che finirà.

- Io odio tutto questo. Io certi giorni vorrei non dover combattere o non dover aver paura di non trovare il tuo sguardo nei corridoi, Sai quante volte mi sveglio nel cuore della notte con la paura che i mangiamorte ti abbiano preso e che io potrei non rivederti mai più. Mai . E il "mai" è una cosa che non potrei accettare Neville, io non so se riesco a sopportare tutto questo..l'esercito, le battaglie, i Carrow, e quello che mi lega a te...io non so vorrei solo essere felice accanto a te, vorrei un futuro ecco..magari sai...tu non hai mai pensato al tuo futuro ?

Neville sentì il cuore mancargli un battito, si aveva pensato al suo futuro, aveva pensato a lei, eccolo il suo futuro.

Il suo futuro era una ragazza con le trecce e gli occhi grandi.

- Si..ci penso qualche volta...mi piacerebbe diventare professore di erbologia..

sorrise Neville pensando a quel futuro adesso irragiungibile, doveva superare una guerra ,ma l'unica cosa che voleva era studiare le sue amate piante e insegnare.

- Bhe allora tu potresti insegnare e io magari, io potrei aprire un pub qui ad Hogsmeade , mi piacerebbe davvero molto avere qualcosa di mio , poterlo gestire, stare in mezzo agli altri , sorridere e chiacchierare delle ultime novità del mondo magico senza dover aver paura del domani o di uscire dalla mia stanza.

Profumava di vaniglia Hanna, era davvero un buon profumo, Neville ne respirò tutto quello che poteva.

- Si sarebbe bello...

Si strinsero ancora di più in quella specie di abbraccio, la neve scendeva su Hogsmeade e anche sulle loro vite.

 

.....

 

 

- So che non mi perdonerai mai Wenthworth, l'ho capito, ma ti prego guardami !

Elizabeth cercava di trovare un varco nell'espressione del serpeverde , ma non c'era traccia di niente in quel volto.

- Devi guardarmi prima o poi Wenthworth, ma se vuoi continuare così, va bene continua, vai avanti, io sarò qui accanto a te e non mi fermerò , non finchè non mi avrai guardata di nuovo.

Lui continuava a camminare a passo deciso e spedito

- Capisco che tu non abbia nessuna intenzione di parlarmi , ma quanto pensi che durerà questa storia, ti ho già chiesto scusa mille volte, tremila volte, cosa devo fare ancora ? Dimmelo avanti !

Elizabeth era arrivata al limite , vedeva il nulla , il nulla e basta ,la cosa la stava distruggendo e logorando . Wenthworth sembrava non averla sentita , procedeva dritto davanti a sè.

I suoi occhi verdi del tutto inespressivi, Elizabeth sapeva che non sarebbe stato facile , ma non pensava che sarebbe stato così difficile recuperarlo.

- Bene ho capito, non esisto più per te vero ? Non esisto e basta giusto ?

Lui ancora una volta non le rispose, lei con rabbia lo prese per un braccio, la sua stretta era forte, troppo forte per una fragile ragazza.

Wenthworth avrebbe potuto strattonarla e andare avanti , ma non lo fece , respirava lentamente e aspettava.

Elizabeth lo abbracciò così mettendogli le mani intorno alla vita e stringendolo, lo strinse a sè con tutta la forza che aveva, aveva bisogno di sentirlo,di sentire che non era poi così distante , che non l'aveva dimenticata.

- Mi manchi Wenthworth...

lo disse piano , sussurandolo, come se fosse un segreto, in verità non lo aveva mai confessato nemmeno a sè stessa, ma lui gli mancava. 

Gli mancava il suo prenderla in giro, le loro scaramucce, la sua caparbietà , gli mancava vederlo sorridere .

Wenthworth gli mancava così tanto che certe volte lo sentiva fin dentro le ossa.

- Mi manchi..

lo ripetè ancora e chiuse gli occhi appoggiando la testa solo per un secondo nella sua amplia schiena.

Sentì il corpo di lui rigido come se si stesse trattenendo, come se si imponesse il controllo.

Poi lei lo lasciò andare e lui riprese a camminare .

Elizabeth  lo vide svanire in mezzo ai fiocchi di neve che cadevano incessanti come se potessero nascondere tutto, anche un cuore spezzato.

 

 

....

 

 

Hanna vedeva Ernie prepararsi con gli incantesimi, rideva con Anthony.

Hanna ed Ernie era da molto tempo che non ridevano più insieme. 

C'erano stati giorni in cui lei e il suo migliore amica erano inseparabili, agivano come un'unica mente.

Si capivano con uno sguardo, si capivano nel silenzio , studiavano e ridevano.

Ma adesso erano lontani, così lontani che qualche volta Hanna si chiedeva se davvero non avesse sognato quei momenti in cui lei ed Ernie si divertivano da matti.

Lui la vide e la guardò , smise di ridere con Anthony e sospirò. la salutò con la mano , come se avesse timore , come se non si conoscessero abbastanza. 

Hanna sentì qualcosa dentro di lei cedere, non voleva lasciar andare il suo migliore amico.

- Ehi Ernie..

- Ehi Hanna..

erano imbarazzati, nessuno dei due sapeva come recuperare un rapporto di sei anni. Eppure erano stato così vicini prima della guerra, di voledemort e tutto il resto.

- Come stai ? 

- Bene e tu ?

Ernie era secco nelle risposte, e Hanna sapeva che c'era qualcosa che non andava se lui rispondeva così, lo conosceva troppo bene per lasciarsi ingannare.

- Ernie che succede ?

- Combattiamo Hanna e facciamo le nostre scelte. 

- Mi sembra di non conoscerti più...

lasciò cadere la frase così, ma vide l'espressione di Ernie farsi cupa, l'aveva ferito.

- Se è per questo anche io non ti riconosco più..hai fatto amicizia con Ginny ed Elizabeth e sei innamorata di Neville..

- Questo cosa c'entra ? Io e te siamo amici da sei anni..di certo non mi sono mai dimenticata di te ..

- Davvero ?

- Davvero. Tu invece non mi parli ormai da non so quanti mesi !

Ernie si guardò le mani , era agitato.

- Hanna sei tu che non mi parli. Sei troppo occupata ad adorare Neville o a confidarti con Ginny...

- Non puoi essere geloso di loro Ernie..

Ernie sorrise, un brutto sorriso, un sorriso amaro.

- Si invece , sono geloso di loro perchè mi hanno portato via la mia migliore amica . Mi dispiace Hanna , ma è cambiato tutto, io mi sono svegliato un giorno e tu non c'eri più..troppo presa da qualunque altra cosa che non fossi io. Così mi sono adattato.

- Ti sei adattato ?

Hanno lo chiese con incredulità..cosa voleva dire con "mi sono adattato" ?

- Si mi sono adattato, sono andato avanti senza di te, con  altri amici come hai fatto tu, ti ho lasciata fuori dalla mia vita  come tu hai fatto con me. Adesso scusa ma devo andarmi a preparare per stasera.

Uscì dalla stanza e Hanna rimase così, ferita e incredula.

Lui l'aveva lasciata fuori anzi era stata lei a scaraventarlo fuori dalla sua vita .

Come era possibile ? Come era successo che questa guerra le stesse portando via tutto..? 

 

 

....

 

 

- I mangiamorte stanno arrivando ! 

Neville aveva dato l'allarme appena visto il messaggio da Ginny , il bambino era tra le braccia di Michael.

Era stremato, ormai in fin di vita, il corpo era ricoperto di ferite e piaghe.

Neville si sorprendeva che ancora respirasse.

Uscirono alla svelta dai sotteranei, videro Hanna e Ginny aspettarli 

- Cosa succede ? Dove sono tutti gli altri ?

- Ho detto loro di fare da diversivo ai magiamorte finchè voi non avrete portato il bambino al sicuro !

Ginny aveva le mani tremanti

- Quanti sono ?

Neville lo chiese preoccupato, non avevano calcolato tutti i rischi e questo era il risultato.

- Sette o forse otto..

Neville sentì la paura nella voce di Ginny e la vide nello sguardo di Hanna , di certo Colin, Anthony ed Ernie non li avrebbero ancora tenuti impegnati per molto.

Sentirono le urla dei loro amici e i passi dei mangiamorte aumentare, dovevano prendere una decisione velocemente.

- Michael porta il bambino nella stanza delle necessità.

- Ma voi come farete...? 

- Noi dobbiamo rimanere a combattere...ma tu devi riuscire a portarlo in salvo..ok ? I passaggi sono chiusi devi riuscire a portarlo al settimo piano mentre noi teniamo occupati i mangiamorte.

Michael strinse di più a sè il bambino mentre le grida si avvicinavano sempre di più.

- Va bene. Ce la faremo tutti. TUTTI.

- Adesso vai ! Vai corri !

Michael iniziò a correre tra i corridoi. 

- Dobbiamo metterci le maschere, non devono riconoscerci.

Neville tirò fuori da una tasca della divisa , una maschera che ritraeva il viso di Harry Potter.

I gemelli Wesley  le avevano fatte confezionare a centinaia , e Neville aveva pensato che era giusto far capire ai Carrow che nessuno qui si dimenticava del salvatore del mondo magico e che stavano combattendo accanto a lui.

- Eccoli qui ! Correte ! Stupeficium !

Neville si buttò su Ginny prima che lo schiantesimo potesse colpirla.

Prima che se ne rendesse conto, le due fazioni avevano iniziato a combattere.

Crucio e schiantesimi volavano da una parte  e dall'altra.

Vide gli occhi verdi di Wenthworth cercare Elizabeth ad ogni crucio , mentre lui cercava di stare vicino ad Hanna il più possibile.

Anthony fu pietrificato , mentre Neville si faceva scudo vide Hanna allontanarsi e ingaggiare un duello con uno dei Lestrange, la paura gli attorcigliò lo stomaco. 

Stava per andare da lei, ma uno stupificium lo colpì in pieno petto, Elizabeth lo salvò da un crucio appena in tempo, poi cercò Hanna con lo sguardo e la trovò mentre sferrava un incantesimo zilerius a Yaxley , stava per andare da lei, quando Rockwood gli tirò un incarceramus.

I suoi compagni erano troppo occupati a salvarsi la vita per andare a controllare Hanna , così urlò quando la vide, lì con le sue trecce ancora in ordine e il rossore alla guance che gli sorrideva, mentre stava per venire a liberarlo e non si accorse che dietro di lei Rabastan Lestrange stava per tirarle la sua avada kedavra.

Fu un attimo , un solo attimo di luce verde, Neville urlò con tutto il fiato che aveva in gola e con una forza che non pensava di avere  si liberò dalle corde , ma quando arrivò da lei, la trovò, a terra , schiacciata da un altro corpo.

La battaglia per Neville finì in quel momento , implorò con lo sguardo Elizabeth di fermarsi.

Lei lo vide e vide tutto il resto.

Da quel momento in poi gli sembrò di non riuscire più a respirare, di non avere più ossigeno.

Non voleva vedere, non voleva.

Gli altri mangiamorte senza dire niente di colpo sparirono, quello che avevano fatto all'interno di una scuola, era troppo, troppo per essere accettato.

Si ritrovarono tutti a circondare quel corpo.

Elizabeth non riusciva a non guardare Neville , lo fissava come se stesse aspettando un suo cenno per farle capire che era tutto uno scherzo.

Doveva essere uno scherzo.

- Ma che, ma che succede ?

Hanna aprì gli occhi , non c'era più battaglia , non c'erano più incantesimi.

Non c'era più niente, solo un atroce silenzio.

Un silenzio così non l'aveva mai sentito, un silenzio così se lo sarebbe ricordato per tutta la vita.

Si mise seduta , vide Ernie, il suo migliore amico tra le braccia di Neville.

Neville non riusciva a guardarla, stringeva fra le mani il viso inerme di Ernie, aveva gli occhi chiusi e l'espressione serena.

Ginny  si inginocchiò vicino a lei.

Fu un attimo, un solo attimo, si ricordò dell'avada kedavra, si ricordò di una voce che urlava il suo nome e delle braccia che la proteggevano.

Quelle erano le braccia di Ernie.

Ernie era morto.

Ernie aveva chiuso gli occhi per sempre.

Ernie non avrebbe più riso insieme a lei.

Ernie non le avrebbe mai più parlato.

Ernie.

Il suo migliore amico era lì disteso.

Lei inizio a toccarlo,a implorarlo di aprire gli occhi.

Ernie non poteva essere lui.

Sentì le braccia di Ginny stringersi attorno a lei, la teneva ferma, 

- Portatelo da Madame Chips e avvertite la McGranitt...io penso a lei.

Ginny non aveva ancora perso il controllo, non del tutto almeno. 

Neville prese il corpo senza vita del suo compagno e con l'aiuto di Seamus lo portarono in infermeria.

Hanna continuò a piangere su quel pavimento ,stretta tra le braccia di Ginny ed Elizabeth.

Non voleva allontanarsi da quel posto.

Non voleva lasciare Ernie per sempre.

 

 

.....

 

 

 

Neville rimase fermo a fissare la parete della stanza delle necessità per due giorni interi.

La notizia della morte di Ernie aveva sconvolto tutti, i Carrow dissero che era stato un incidente, che Ernie aveva fatto una brutta caduta giocando a Quidditch.

Il bambino di appena undici anni, casa Tassorosso, era disteso su un lettino che la stanza gli aveva fatto trovare.

Stava guarendo, lentamente ma stava guarendo.

Lui invece, e tutti gli altri non sarebbero mai guariti.

Non ne avevano parlato, non ci riuscivano , non avevano più fatto riunioni da quel giorno.

Chi aveva partecipato alla battaglia di quella notte si era chiuso in un silenzio pesante.

Nessuno voleva parlare o confidarsi.

Hanna non lo voleva vedere, non voleva vedere nessuno dell'Esercito, nè Ginny , nè Elizabeth, rimaneva sempre con i suoi compagni di Tassorosso , solo con loro , ma mai con gli altri.

Neville si sentiva vuoto, perso e vuoto.

Guardava il parco innevato, dalla finestra del corridoio del terzo piano.

Era un posto tranquillo, nessuno andava mai lì e lui poteva  solamente pensare.

Ogni notte ripercorreva con la mente tutta la scena.

La paura ancora lo faceva sudare freddo , e il senso di colpa che lo prendeva mentre pensava con sollievo che non era Hanna quella con gli occhi chiusi.

Vide Hanna procedere verso di lui, la cosa lo colpì profondamente.

Hanna non era più la stessa, il suo viso era diventato spento, i suoi capelli non splendevano nè i suoi occhi sembravano vivi.

Era morta, anche lei era morta.

Neville sentì un dolore trafiggergli lo stomaco.

- Eccoti qui..

la voce le usci in un timido sussurro.

- Pensavo, pensavo che non volessi parlarmi..

Lei non riusciva nemmeno a guardarlo, i suoi occhi erano fissi sul panorama.

- Infatti, non voglio parlarti, ma devo dirti delle cose.

Neville sentì il cuore bloccarsi in gola.

- Non combatterò mai più nell'Esercito. Ovviamente non dirò niente a nessuno di tutti voi. Ma io non combatterò mai più. Ernie è morto, ecco cosa è riuscito a fare l'Esercito...mi ha portato via il mio migliore amico. L'Esercito e Tu sai chi mi hanno portato via il mio mondo, piano senza fretta sono riusciti a staccare ogni pezzo di me e a portarselo via.

Neville non sapeva cosa rispondere, stava morendo , anche lui stava morendo,

- Non posso continuare così, non posso fare in modo che tutto questo mi uccida. Non combatterò mai più. Dovevo dirtelo.

Stava per voltarsi e andarsene , ma Neville la fermò, aveva ancora bisogno di sapere una cosa.

- E Noi ?

Hanna non si voltò nemmeno , rispose diretta senza nessuna esitazione nella voce.

- Noi...non esiste nessun Noi Neville e forse non è mai esistito.

Se ne andò , senza voltarsi.

Neville scivolò sul muro del corridoio, non aveva la forza di parlare e nemmeno quella per respirare.

Si sentì stanco , tremendamente stanco e solo.

Pianse , pianse tutte le lacrime dei suoi diciasette anni.

 

 

.....

 

 

Elizabeth guardava il cielo dalla Torre di Astronomia, rimaneva lì fino a tardi tutte le sere, non le importava di essere scoperta.

Non le importava di niente a dire il vero.

- Cosa ci fai qui ? 

Wenthworth che le rivolgeva la parola avebbe dovuto farla saltare di gioia, per la verità adesso non c'era niente che le dasse gioia.

- Non l'ho visto..

- Cosa ?

- Non l'ho visto Ernie mentre andava verso Hanna, era così occupata a fare chissà cosa che non l'ho visto. Sto cercando di ricordarmi cosa diavolo stavo facendo mentre uno dei miei compagni moriva per salvarne un'altro e non me lo ricordo. Non mi ricordo se ero davanti a MacNair o a qualcun altro.

Si mise le mani nei capelli, cercando di ricordare, ormai non dormiva quasi più, anche Ginny non riusciva a chiudere occhio sentendo ossessivamente la radio, per capire se i mangiamorte avessero scoperto il trio e preso qualcuno della sua famiglia.

Wenthworth si sedette accanto a lei, i loro gomiti si toccarono ed Elizabeth per un momento sentì un brivido di piacere attraversarla, si era dimenticata cosa voleva dire avere Wenthworth così vicino da sfiorarla.

- Stavi cercando di schiantare Dolohv non Macnair con l'aiuto di Seamus..

- Come lo sai ?

Wenthworth si voltò a guardarla , gli occhi verdi la cullavano con amore

- Perchè pregavo che non ti succedesse niente e cercavo di tenerti sott'occhio. Non sai nemmeno quanta paura ho avuto. Non lo sai, quanta paura mentre tu combattevi.

Chiuse gli occhi e respirò profondamente, Elizabeth appoggiò la testa sulla sua spalla. 

Era bello sentirlo vicino, sentirlo di nuovo Wenthworth , il suo Wenthworth.

- Mi manchi Elizabeth..

rimasero in silenzio fino a che Elizabeth stremata chiuse gli occhi.

Si addormentò tra le braccia di Wenthworth, mentre lui dolcemente la teneva stretta.

 

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Capitolo 9
*** Capitolo 8 ***


Ciao a tutti !! Allora ci tengo a dire che in questo capitolo il primo punto di vista è quello di Ginny e dato che io e questo personaggio nella serie originale non andiamo d'accordo, spero davvero di essere riuscita ad esprimere al meglio lei e il suo amore per Harry, poi in questo capitolo ci sarà un altro colpo di scena che ancora una volta mischierà un po' le carte sul tavolo..=) E faccio uso di una citazione di Silente , spero di averne azzeccato le parole , se non fosse così, perdonatemi...=)
Ringrazio di cuore Darksister, Riogah e Freddy16 che mi seguono sempre !!!!
Buona lettura !
 
" Sono le scelte che facciamo che dimostrano quel che siamo veramente, molto più delle nostre capacità." Albus Silente
 

Ginny non aveva mai veramente capito cosa volesse dire perdere, perdere qualcuno, qualcuno che conosci , che ammiri, che stimi , che vedi tutti i giorni, che saluti , a cui sorridi e con cui scherzi.

No lei non lo aveva mai veramente capito.

Anche se Harry era andato con Hermione e suo fratello in missione , non aveva mai pensato di poterlo perdere, di non vederlo mai più, di non sentire mai più la sua voce .

Adesso ne era ossessionata, era ossessionata dalla paura.

La notte cercava di dormire, ma non ci riusciva , una parte del suo cervello pensava che se rimaneva sveglia non sarebbe successo niente di brutto, niente di male a nessuno che amava.

Sapeva di sbagliarsi , ma era l'unica illusione che si permetteva per andare avanti.

Stava seduta sotto la Grande quercia del Lago Nero e ripensava ad Harry, ai suoi occhi, al suo modo buffo di spettinarsi i capelli, alla sensazione allo stomaco che le dava vederlo , sorrise , era bello pensare a lui, se chiudeva gli occhi con forza credeva di poterlo sentire di nuovo , mentre le raccontava di sua madre e di quello che aveva scoperto su di lei e Piton .

Quel giorno , si era sentita così vicina ad Harry , in quel momento, mentre lui le confidava quel segreto di cui si vergognava lei si era sentita la metà perfetta del prescelto.

Non c'erano segreti fra di loro,lui le aveva aperto il suo cuore e lei aveva raccolto tutto ciò che Harry le donava.

Era bello amare , lei aveva imparato questo dalla sua storia con Harry, che per quanto fosse difficile , faticoso e logorante, era bellissimo amare Harry Potter.

Era la sua brezza mattutina, la sua cioccolata preferita, la sua alba di tutti i giorni.

Harry era l'alba della sua vita.

Adesso però si sentiva intrappolata, intrappolata in una specie di sabbia mobile, Neville non parlava più , Elizabeth sembrava totalmente assorbita dai suoi pensieri e Hanna...

Hanna , lei semplicemente faceva finta che non fossero mai esistiti.

Non c'era più l'Esercito, i Carrow erano soddisfatti e Piton anche , ce l'avevano fatta avevano estirpato, l'ultimo briciolo di resistenza all'interno della scuola.

Nessuno si sarebbe più alzato sputando o cercando di offendere il loro sangue puro.

Nessuno avrebbe più cercato di ricordare Silente o Harry.

Il silenzio.

Quel silenzio che era  calato nello stesso istante della morte di Ernie adesso sembrava aver avvolto tutti loro.

E  le lacrime.

Lacrime , Ginny non aveva mai pianto come in quei giorni.

Appoggiò la testa al tronco del grande albero che sembrava proteggerla , respirò nel gelo di quei giorni, sentì dei passi avvicinarsi, vide Elizabeth raggiungerla e sedersi vicino a lei .

Erano lì , ancora una volta senza parlare, vicine, ma allo stesso tempo lontane.

- Come mai sei qui ?

Elizabeth lo chiese con lo stesso tono di voce con cui chiedeva il thè la mattina, non c'era traccia di preoccupazione o interessamento in quella domanda, per la verità a Ginny sembrava che tutti loro fossero troppo preoccupati a coltivare i propri dolori piuttosto che ad affrontarli.

- E  tu come mai ci sei ?

Elizabeth sospirò, non lo sapeva nemmeno lei perchè si era diretta verso Ginny, non aveva voglia di parlare con nessuno, non aveva voglia di pensare a niente.

Era tornata ad essere l'Elizabeth Thompson di una volta, con le stesse identiche paure, con quel coraggio sotterrato.

Quell'avada kedavra non aveva portato via solo Ernie, aveva portato via tutto ciò che era diventata in qui mesi, quell'avada kedavra gli aveva portato via un pezzo di sè.

Non avevano più niente e si chiedevano se tutto quello che avessero fatto fosse giusto.

Forse se avessero agito diversamente , Ernie non sarebbe morto.

- Pensi che sarebbe potuta andare diversamente ?

Ginny si accorse che qualcosa era cambiato nella voce di Elizabeth.

- Intendi dire se qualcuno di noi ha sbagliato ?

- Intendo dire che magari Ernie forse sarebbe ancora vivo se non fossimo stati così stupidi da pensare di poter affrontare tutto questo da soli !

Elizabeth gridò e Ginny per la prima volta dopo settimane vide una scintilla di vita in qualcuno dei suoi compagni.

- Siamo soli Elizabeth, soli. Lo siamo come lo sono Harry, Ron ed Hermione, lo siamo come lo è Luna , lo siamo come tutti i nati babbani e mezzosangue che stanno scappando, lo siamo  e basta. E non è colpa nostra se Ernie non ce l'ha fatta, è colpa di tutto ciò che ci circonda, è colpa di uomini malvagi , assetati di potere che non hanno idea di cosa significhi amare.

Elizabeth abbassò lo sguardo, le metteva soggezione essere guardata da Ginny in quel modo , la faceva sentire debole anche se  in fin dei conti era quello che era.

- Forse non siamo più in grado..

- Di cosa ?

- Forse non siamo più in grado di essere l'Esercito.

Elizabeth lo disse con rassegnazione e Ginny venne presa da un impeto di rabbia, si alzò in piedi e senza pensarci prese il braccio di Elizabeth stringendolo più del dovuto per farla alzare.

- Ginny ma che ti prende ?

Ginny la strinse ancora di più e vide una smorfia di dolore sul viso della sua amica

-Lo senti Elizabeth ? Lo senti il dolore ?

Affondò ancora di più le unghie nella sua pelle, Elizabeth fece per districarsi , ma Ginny la teneva con tutte e due le braccia adesso e le faceva male.

- Lo senti o no ??

- Si si lo sento dannazione !

Urlò, stavolta più forte di prima , era diventata rossa e i suoi occhi brillavano, Ginny la lasciò andare 

- Sei viva Elizabeth ! Senti ancora dolore perchè sei viva , viva ! Lo vuoi capire che non siamo noi ad essere morti, ma è solo Ernie , lo vuoi capire che nessuno e dico nessuno lo riporterà indietro. Guardati, respiri , finalmente respiri... non è vero che non siamo in grado, noi NON VOGLIAMO essere l'esercito.

Non vogliamo e c'è un profonda differenza tra non volere e non esserne in grado...solo che adesso, siamo così atteriti dal dolore che ci fa bene pensare che non siamo abbastanza bravi, sarebbe ben altra cosa pensare che non siamo abbastanza coraggiosi ...non trovi ?

- Non dovevo venire a parlare con te..

Elizabeth si voltò e tenendosi il braccio, prese a camminare velocemente in direzione del castello.

Ginny sentiva le lacrime, le sentiva vicine,si accasciò ai piedi dell'albero, le mancava Harry, le mancava Hermione , le mancava pure quella peste di Ron.

Non poteva andare avanti così, sentiva una voragine di vuoto prenderle la mano.

Neville si era arreso, Hanna si era arresa e anche Elizabeth, la dolce Elizabeth , quella su cui aveva creduto fin dall'inizio adesso sembrava essere un'estranea.

Aveva bisogno d'aiuto , stavolta da sola non ce l'avrebbe fatta.

 

 

....

 

 

- Cavendish devi aiutarmi ! Ti conviene scendere da quella scopa !

Wenthworth vide nel campo la sagoma rossa di Ginny Wesley che lo chiamava a gran voce.

Quasi sorrise e non tanto perchè era contento di vedere Ginny, ma solo perchè finalmente una di loro sembrava avere ritrovato una specie di scintilla vitale.

Ginny aveva un'espressione dura e determinata, non c'era traccia di abbattimento sul suo volto.

- Che succede Wesley ?

- Succede che la ragazza del quale sei innamorato è diventata una specie di spettro che si aggira per Hogwarts come se già non ci bastassero i Dissenatori!

- Tu..ma cosa..

Wenthworth non riusciva a formulare la domanda, era imbarazzato al solo pensarla quella parola.

- Cavendish ti sembro forse una cretina ? Sei innamorato o no di Elizabeth ?

Wentworth ammutolì, sapeva la risposta, ma ammetterlo, ammetterlo di fronte a qualcun altro, sarebbe stato buttare giù tutte le armature che aveva addosso.

- Cosa devo fare per aiutarla ?

Ginny sorrise , di certo quel Wenthoworth non era una persona arrendevole, nè con se stesso, nè con gli altri.

- Non posso più stare a guardare mentre Neville manda tutto il suo duro lavoro all'aria ed Elizabeth lo segue a ruota, per non parlare di Hanna..Dobbiamo farli tornare alla realtà, dobbiamo scuoterli ! Sembrano morti Wenthworth, morti capisci..

Wenthworth capiva, capiva eccome, Elizabeth non era più la stessa, la sua aria combattiva era sparita e i suoi occhi che prima esprimevano dolcezza adesso erano solo tristi.

Lui avrebbe voluto fare qualcosa, ma era come se fosse incapace di agire, era solo, si sentiva tremendamente solo.

Elizabeth era distante anni luce e  non sapeva come riportarla indietro, quando la vedeva in biblioteca china sui libri, silenziosa e malinconica, avrebbe voluto urlarle davanti agli occhi solo per essere guardato.

Lei non lo vedeva più e lui non sapeva come lottare.

- Devi parlare con lei..

- Tutto qui ? Credi veramente che mi ascolterà ? Se non riesci tu a parlarci come pensi che possa riuscirci io ?

-  Ci sono tanti modi per scuotere qualcuno , non è detto che tu debba per forza  usare le parole..

Wenthworth la incenerì con lo sguardo 

- Ho bisogno di lei Cavendish, se lei è al mio fianco riuscirà a convincere Neville. Ma ho bisogno di lei, non puoi davvero lasciarla andare. Non lo faresti , la ami troppo..io lo so..

Ginny aveva quel modo di parlare chiaro e diretto, quello sguardo cristallino che ti poneva di fronte alla verità.

Non potevi sfuggirle, lei arrivava e tu potevi solo rimanere lì ad ascoltarla, a prendere atto di quello che eri.

- Ok..

Ginny sorrise speranzosa e insieme si incamminarono verso la scuola.

 

...

 

 

- Se vuoi posso aiutarti ?

La voce di Wenthworth la prese alle spalle , stava finendo i compiti di Astronomia, studiare l'aiutava , trovava rifugio nella parte più razionale del suo cervello e ci rimaneva comoda .

Wenthworth era nell'altra parte , che per il momento non veniva contemplata , era tutto così difficile con i sentimenti, era tutto impegnativo e doloroso e lei non voleva più dolore.

- Ah..no grazie sto finendo..

Wenthworth però non demordeva, era serpeverde, era amibizioso, otteneva sempre quello che desiderava,ripensò alle parole di Ginny, doveva ottenere una reazione da Elizabeth a qualunque costo.

Si mise seduto accanto a lei ed Elizabeth notò che la sedia era così vicina alla sua che le loro gambe si potevano sfiorare.

Sentì il ginocchio di Wenthworth strusciare contro il suo, potevano sembrare movimenti del tutto innocenti , ma nello stesso istante in cui lui iniziò quella specie di carezza lei si sentì mancare l'aria .

Strinse la penna tra le dita , sentiva una specie di calore salirle dalla pancia , aveva del tutto scordato quello che provava con lui, era rimasta al sicuro, in quei giorni ,protetta da quella specie di velo che aveva fatto cadere su tutta la sua vita.

Era più facile vivere così, con quello scudo addosso che la difendeva dal mondo , che la difendeva da Wenthworth e da quelle strane sensazioni che lui gli procurava .

Non era più confusa o sperduta, non sentiva più niente se non desolazione , in quel momento invece qualcosa nella sua anima si era riaperto, era un piccolo turbine che la stava risucchiando.

Wenthworth la stava risucchiando.

Si alzò di scatto,mettendo fine a quella specie di tortura, lui la guardò, con gli occhi più verdi che Elizabeth avesse mai visto.

Era determinato, non c'era traccia di tenerezza in quello sguardo, in quel momento Elizabeth capì perchè il cappello l'aveva smistato a Serpeverde.

Uscì dalla biblioteca velocemente, doveva riprendere fiato, doveva riprendere il controllo,ma Wenthworth la seguì, era tenace non si sarebbe fatto mettere da parte.

- Per quanto pensi che potrai continuare così Elizabeth !

Lei iniziò a correre , non voleva sentire , non voleva vederlo, voleva continuare a vivere fra le sue mura logiche e razionali, non voleva più rischiare.

Wenthworth però era più veloce e più forte, molto più forte , la prese per un braccio e lei si ritrovò imprigionata tra lui e il muro alle sue spalle.

- Urlerò, se non ti sposti urlerò !

- Urla allora, perchè non mi sposterò di un centimetro.

- Dovete lasciarmi in pace, tu e Ginny..

- Ti lascerò in pace, appena sarai tornata ad essere la solita corvonero saccente e piena di pregiudizi sui Serpeverde.

- Non ho pregiudizi! E comunque non voglio tornare nell'Esercito!

- Dovresti guardarti allo specchio adesso..sei così debole che mi fai quasi pena..

lo disse con un marcato disprezzo che non sfuggì ad Elizabeth e lei per la prima volta dopo settimane sentì la rabbia prenderle le vene.

- IO NON FACCIO PENA E DI SICURO NON CI TENGO A FARE PENA A TE ! RAZZA DI ARROGANTE !!

- SEI SOLO UNA RAGAZZINA VIZIATA , CHE NON SA AFFRONTARE NULLA !! AVRESTI ABBANDONATO L'ESERCITO COMUNQUE NON SEI COSì CORAGGIOSA DA POTERNE FARE PARTE . SEI SOLO UNA VIGLIACCA. VIGLIACCA ECCO COSA SEI.

Wenthworth sapeva di aver tirato troppo la corda , ma vederla lì che si piangeva addosso gli dava un tremendo fastidio, possibile che non si rendesse conto che avevano bisogno di lei.

Elizabeth teneva i pugni stretti , avrebbe potuto picchiarlo , sentiva il cuore battere all'impazzata e un calore improvviso si impossessò del suo corpo , stava per prenderlo a pugni quando lui improvvisamente la prese per la spalle e l'attirò a sè abbracciandola.

Elizabeth rimase pietrificata, incapace di pensare , sentì le mani di lui sulla schiena e il profumo di muschio della sua pelle le entrò nel sangue. 

- Ascolta Elizabeth.

Elizabeth nel silenzio del corridoio sentì il cuore di Wenthworth battere , battere all'impazzata , era come una batteria che non smetteva di suonare.

- Batte così tanto ogni volta che sei vicino e non lo so perchè succede, ma so che succede , tu riesci  a farmi questo e non lo vorrei davvero, vorrei rimanere calmo e del tutto controllato, ma non ce la faccio, tu entri in una stanza e il mio cuore batte.

Elizabeth respirò, sentiva che poteva morire in quell'istante perchè sarebbe morta contenta, lì tra le braccia di Wenthworth con il suo cuore che batteva.

- Tu hai il mio cuore Elizabeth , ce l'hai , te lo sei preso , io nel tuo petto ci ho lasciato il cuore e non puoi farmi questo, devi tornare Elizabeth. Torna dal mio cuore per favore. Torna.

Elizabeth sentì il calore, la forza e l'amore di quelle parole, lo guardò e sorrise , Wenthworth la vide finalmente .

Era tornata.

- Dovresti baciarmi adesso..

Lei chiuse gli occhi, aspettando con ansia le sue labbra, ma sentì solo la risata allegra del serpeverde, aprì gli occhi e lo trovò dall'altro lato del corridoio.

- Non te lo meriti affatto !

Lui sorrise ancora

- Cosa ?

- Devi meritartelo piccola intrigante !

Gli fece l'occhiolino, poi le tese la mano e con l'espressione più dolce del mondo le disse

- Dovresti aiutare Ginny e Neville, sei Elizabeth Thompson e hai combattuto nell'Esercito di Silente . Tu vuoi ancora combattere come me , come Seamus, come Michael, come Colin e come tutti gli altri, non mollare Elizabeth non adesso..

Lei con leggerezza si alzò sulle punte e lievemente appoggiò le sue labbra sulla guancia di Wenthworth .

- Grazie Wenthworth..

Lo salutò con la mano e poi iniziò a correre.

Doveva correre, aveva già perso troppo tempo, doveva recuperare l'Esercito , doveva recuperare Neville e doveva recuperare sè stessa.

 

....

 

 

Si riunirono tutti nella stanza delle Necessità, il piccolo Gabriel di Tassorosso, rimaneva seduto sulla sua brandina.

In quei giorni ci avevano pensato Wenthworth e Michael a portargli cibo e vestiti.

Adesso stava bene , e guardava stupito quella branca di ragazzi che aspettavano che qualcuno parlasse.

Elizabeth gli sorrise e diede un'ultima occhiata a Ginny, che cercava di parlare con Neville , lui però scuoteva la testa e non voleva ascoltarla.

Elizabeth vide Seamus e Michael scambiarsi un'occhiata d'intesa, sapevano che Neville non avrebbe mai ripreso il comando, era ancora troppo provato dalla storia di Ernie e poi c'era di mezzo Hanna.

Non sapeva cosa fare, Ginny sbraitava con il suo amico e lei intanto doveva tenere a bada gli altri, vide Wenthworth appoggiato al muro che la osservava, i suoi occhi verdi la mettevano sotto pressione.

Stava fallendo , forse agli occhi di Wenthworth non era più quella Elizabeth che aveva conosciuto, forse lui si sarebbe reso conto che lei non era all'altezza , che alla fine era solo una timida corvonero.

Lui sorrise e in quel sorriso Elizabeth ci vide tutta la sua vita, ci trovò quel coraggio che la morte di Ernie le aveva tolto.

- Cosa vuoi fare Neville ?

lo domandò ad alta voce ,  voleva delle risposte e avrebbe fatto di tutto per far aprire gli occhi al suo migliore amico.

Neville la guardò, i suoi occhi esprimevano solo una sorta di rassegnazione, era diventato l'ombra di sè stesso ed Elizabeth lo capiva, in un colpo solo aveva perso un compagno e l'amore.

- Non credo che possiamo andare avanti con l'Esercito..

lo disse stanco, mentre Ginny scuoteva la testa disperata, Seamus e Michael guardarono a terra, incapaci di protestare o di contraddirlo. Forse anche loro non si sentivano più così forti.

- Quindi cosa facciamo ?

- Non faremo niente Elizabeth !

Gridò , Elizabeth non lo aveva mai sentito così pieno di rabbia, una parte del suo cuore si spezzò, non avrebbe voluto vedere Neville così arrabbiato. Avrebbe dovuto perdonarsi. 

- Non è giusto Neville e lo sai anche tu ! Come lo sapete tutti voi !

Li guardò uno ad uno, 

- Non è stata colpa nostra, Ernie è morto ma non siamo stati noi ad ucciderlo, non siamo stati noi ! è stato un Lestrange, è stato un mangiamorte , un fedele a Voldemort , ecco chi è stato..e noi cosa facciamo ? Ditemi noi cosa facciamo ? Invece di vendicarlo, invece di batterci per lui, noi ci ritiriamo, noi abbassiamo la testa, abbassiamo lo sguardo perchè crediamo di non essere abbastanza. Noi siamo la peggior razza di vigliacchi mai vista. 

Elizabeth si fermò , aveva bisogno di respirare , Neville le aveva girato le spalle, lui, il suo leader, il suo mentore ora le girava le spalle.

- Silente una volta ha detto, che tutti noi avremmo dovuto fare una scelta fra ciò che è giusto e ciò che è facile ...lasciare è facile, essere schiacciati dai Carrow è facile , far finta di niente è facile, ma noi lo sappiamo che non è giusto, lo sappiamo che ciò che è giusto è onorare Ernie , che ciò che è giusto è liberare persone come Gabriel, noi lo sappiamo cosa è giusto e non possiamo lasciare che Silente muoia del tutto , non possiamo lasciare che la sua memoria sia lavata via dalle torture dei mangiamorte. Non possiamo . Vi prego credetemi. Noi non siamo stati trascinati a morire , noi ci siamo ancora , noi dovremmo essere fino in fondo l'Esercito di Silente , fino in fondo alle ossa. Io lo sono, lo sono fino in fondo. Io sono l'esercito di Silente.

Rimase ferma , Neville continuava a darle la schiena ed Elizabeth sentì la speranza ormai sotto ad una pietra.

Colin Canon fece un passo in avanti

- Io sono l'Esercito di Silente.

Le sorrise ed Elizabeth sentì un moto di gratitudine verso quel piccoletto , anche Wenthworth le andò vicino

- Io sono l'Esercito di Silente

lo disse con la stessa voce profonda del pomeriggio in cui l'aveva tenuta tra le braccia.

Elizabeth li vide uno ad uno fare un passo verso di lei e ripetere la stessa frase , era come se si fossero svegliati da un sonno profondo . Erano di nuovo vivi.

Mancava solo Neville , solo alla fine si voltò verso di lei , le andò vicino e le prese le mani

- Mi dispiace, ma io non sono più l'Esercito. Non ho più forza , questo è tuo..

Le passò il suo galeone,Elizabeth scosse la testa

- Io non lo voglio, ti prego Neville..io..

- Sei il nuovo capo dell' Esercito Elizabeth...Tu e Ginny lo guiderete.

Ginny rimaneva inerme , sorrideva triste e una lacrima le scese dalla guancia. Era rassegnata.

- No Neville, ti prego..No !

Lui le lasciò andare le mani e senza guardarla ancora uscì dalla stanza .

Elizabeth rimase al centro con il galeone di Neville in una mano e la sua disperazione nell'altra.

Ginny le andò accanto e le prese la mano stringendola.

- Tocca a noi . 

Elizabeth la strinse ancora di più e nascose il galeone sotto la divisa.

Aveva paura , ma stavolta non si sarebbe tirata indietro.

Avrebbe combattuto fino alla fine.

 

.....

 

 

 

Wenthworth l'aspettava nel corridoio all'uscita della stanza delle Necessità.

Elizabeth voleva correre nel dormitorio e lasciarsi andare , l'immagine di Neville che usciva da quella porta  la uccideva .

Non lo avrebbe lasciato stare, l'avrebbe riportato all'Esercito.

L'Esercito era Neville.

Wenthworth le andò vicino, senza parlarle le prese il viso tra le mani e prima che potesse formulare qualsiasi pensiero, la baciò.

Elizabeth sentì le labbra calde sulle sue, la potenza di quella bocca , si strinse a lui , Wenthworth continuò quella specie di danza , poi di colpo si staccò

- Ma cosa...?

Lui sorrise, un sorriso di serpe, anche gli occhi ridevano

- Te lo sei meritato. 

- Ma io, insomma..tu non puoi fare così e poi..

- Ah non ti ho ancora perdonata..

- Cosa ? Mi hai baciata !!

Lui rise di gusto e si incamminò per il corridoio , ma prima di svoltare per i sotteranei si girò verso di lei

- Se ti perdonassi subito non sarei degno di essere un serpeverde non trovi ?

- Io ti odio !

Elizabeth battè i piedi sul pavimento e lo vide scomparire.

Lui era il suo inferno.

Il suo inferno personale dagli occhi verdi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 10
*** Capitolo 9 ***


Buonasera a tutti !!! Allora questo capitolo è stato difficile per me, per la verità in una parte mi sono anche emozionata...spero quindi che anche voi emozioni quanto ha fatto con me...
Come sempre ci tengo a ringraziare Freddy16, Darkister e Riogah, so che lo faccio ogni volta ma non mi stancherò mai di ringraziarvi.
Questo capitolo è anche dedicato a voi..
 
 
 

Elizabeth era la scelta giusta.

Lei e Ginny ce l'avrebbero fatta , loro erano imbattibili, quelle due ragazze insieme avrebbero potuto sconfiggere Voldemort.

Elizabeth era la scelta giusta.

Neville se lo ripeteva tutti i giorni da quando aveva lasciato l'Esercito.

La vedeva girare per i corridoi insieme agli altri, erano sempre in gruppo ,lei, Ginny , Seamus e Michael.

Delle volte sentiva una fitta d'invidia bloccargli lo stomaco, perchè avrebbe voluto risvegliarsi da tutto questo , avrebbe davvero voluto voler aprire gli occhi e sentirsi di nuovo Neville , il capo dell'Esercito di Silente.

Lui avrebbe voluto , ma non ci riusciva, non sentiva niente, sentiva solo vuoto, qualche volta se ripensava al viso di Hanna riusciva a sentire ancora il dolore ed era quello di cui si nutriva.

Era il dolore che lo faceva sentire ancora vivo.

Quel dolore che gli squarciava le costole e che sapeva non se ne sarebbe mai andato.

Quel dolore lo teneva ancorato alla realtà e lo annientava.

Era stato lui a ad uccidere Ernie , era stato lui a far rischiare la vita di Hanna .

Lui aveva fatto un sacco di sbagli e adesso ne sentiva tutto il peso addosso.

Hanna gli passò accanto senza nemmeno vederlo, sorrideva a Terry Steeval, Neville sentì un moto di rabbia e frustrazione nello stomaco.

L'aveva schiantato al loro primo bacio per andare a cercare la spada di Godric Grifondoro al posto suo e adesso era come se fosse un estraneo, lei diceva che era tutta colpa sua e dell'Esercito, diceva che avevano fatto solo sbagli, che non avrebbe mai più combattuto, che non c'era mai stato niente di così importante fra di loro.

Come poteva rinnegare la realtà ? Come poteva fare finta di non conoscere Ginny o Elizabeth, come poteva stare in silenzio davanti ad Alecto o Amycus ?

Come poteva dare tutta la colpa a lui?

- Credo che dovresti riprenderlo ..

Il galeone era nelle mani di Elizabeth , lo guardava con i suoi occhi nocciola e gli sorrideva.

Quel sorriso per Neville fu un po' come un balsamo sulle ferite.

- è tuo adesso..

Neville non riusciva a reggere il suo sguardo, si sentiva male quando la vedeva, si sentiva vigliacco e ridicolo.

-  No, non  è mio e non lo sarà mai , questo galeone è tuo , ti appartiene e anche se hai lasciato l'Esercito non importa questo è tuo e io non lo voglio.

- Mi odi non è vero Elizabeth...

Neville lo chiese con una punta di vergogna, ma la verità era che sperava ardentemente che Elizabeth lo avesse perdonato, che lei avesse capito le motivazioni del suo gesto. Non voleva perderla, non voleva perdere anche lei, aveva già perso troppo nella sua vita, prima i suoi genitori, poi Hanna e adesso anche Elizabeth..no sarebbe stato veramente troppo da sopportare.

- Non ti odierò mai Neville..sarebbe come odiare il sangue del mio sangue, io non ti odierò mai, qualunque scelta tu faccia..

Gli strinse la mano,voleva  trasmettergli la sua forza ma per Neville fu come sentire un tiepido vento che ti rinfresca ma non ti smuove.

- Prima o poi Neville ti renderai conto che non è giusto quello che ti stai facendo, quello di cui ti stai accusando. Prima o poi capirai che Ernie è morto per mano di un mangiamorte e non perchè hai sbagliato qualcosa, prima o poi ti renderai conto che Hanna è solo arrabbiata di aver perso il suo migliore amico e di non aver potuto rimettere le cose apposto con lui, Hanna è arrabbiata con il destino ma dato che non può rifarsela su di lui se la rifà su di te..

Neville si irrigidì e voltò la testa per non dover guardare ancora Elizabeth

- Puoi voltarmi le spalle e non guardarmi negli occhi Neville , ma sai che ho ragione , sai che Hanna sta solo cercando un capro espiatorio e tu eri lì , eri la persona che avrebbe sentito lo stesso dolore suo, eri la persona che poteva ferire più facilmente..

Neville si alzò, voleva andarsene da lì, Elizabeth riusciva solo a farlo stare peggio, 

- Puoi andartene , lo so che credi che io sia ingiusta e forse lo sono, lo sono perchè lei ti ha tolto tutto e da un certo punto di vista io la odio per quello che ha fatto, ma quello che voglio dirti è che forse non adesso, forse non fra due mesi o tre ,ma io ci sarò sempre Neville, sempre e quando tornerai, perchè io so che tornerai , io ci sarò , sarò lì con la mano tesa ad aspettarti. Io ti aspetto e anche Ginny ti aspetta. Non ti lasceremo affondare, ti riprenderemo sempre . Ricordatelo , ogni volta che temi di affondare ricordati che ci siamo noi a  tenerti la mano.

Elizabeth lo abbracciò un'ultima volta e poi lo lasciò andare .

 

 

.....

 

 

 

- Dovete solamente aiutarci ad entrare..

Ginny cercava di contrattare con Terry Steeval , gli serviva che i Tassorosso lasciassero la loro sala comune aperta per far passare un gruppo dell'Esercito.

Dovevano trovare il nuovo ospite dei Carrow, un altro mezzosangue era stato catturato e imprigionato, solo che non c'era nei sotteranei, Wenthworth aveva controllato e nessuno aveva visto niente, Corvonero e Grifondoro ugualmente non avevano notato nulla ,quindi rimaneva solo Tassorosso e dato che sotto la Sala Comune c'era una botola che portava in una specie di segreta di Hogwarts secondo i calcoli di Anthony il ragazzo poteva trovarsi lì.

Il problema era convincere gli Hufflepuff che dovevano aiutarli, dovevano almeno farli entrare in Sala Comune .

- Non capisco perchè non potete darci una mano!

Ginny stava perdendo la pazienza, non era facile sostituire Neville, lui sapeva sempre trovare un accordo con tutti, lei invece perdeva rapidamente la calma e non sopportava chi faceva tanto il difficile.

- Non vogliamo avere guai.

Terry era completamente determinato a non concedere nemmeno mezzo dito, Elizabeth vide dietro di lui Hanna che non stava muovendo un dito per aiutarli.

Le creava un fastidio profondo, vederla lì totalmente insensibile a ciò che accadeva a quelli che fino a un mese fa erano i suoi unici amici.

Wenthworth vide la scintilla di rabbia attraversare gli occhi di Elizabeth , sapeva che da lì a poco si sarebbe scatenata una guerra.

- Non volete avere guai ?? Siete sicuri di essere Tassorosso ? Dov'è finita la vostra fedeltà all'ideale ?

Ginny stava per tirare un pugno a Steeval e di sicuro Elizabeth l'avrebbe aiutata.

- Non vogliamo avere guai, è così difficile da capire ?

Hanna.

Elizabeth sentì lo stomaco rimpicciolirsi, era bello sentire la sua voce, era bello sentirla di nuovo rivolgersi a loro.

Purtroppo in quel momento però erano su fronti opposti ed Elizabeth non avrebbe sopportato una parola di più.

-  è difficile da capire detto da te...ecco questo è difficile da capire, non credi Ginny che sia difficile da capire detto da una che solo un mese fa si è travestita da Neville Paciock per venire a rubare una spada ?!

Sorrise Elizabeth, ma era un sorriso spinto dalla vendetta, vide Hanna arrossire di vergogna.

- Infatti ho sbagliato e noi come casa non vogliamo ripetere l'errore..

Errore.

Erano stati un errore.

Stava per andarla a prendere a calci quando Wenthworth la fermò.

- Hanna ti prego, non si tratta di errori, qui si tratta della vita di un innocente che viene torturato solo per il gusto di farlo. Non puoi chiamarlo errore.

Ginny rimaneva calma, ma Elizabeth vedeva in lei la stessa rabbia che sarebbe esplosa da un momento all'altro.

Hanna la guardò con i suoi grandi occhi, ma non c'era traccia di rimorso in quello sguardo.

- Non vi aiuteremo, se volete entrare , dovrete entrare senza il nostro aiuto. Non c'è niente di cui discutere.

Aveva finito di parlare , Ginny strinse i pugni e i denti, ma Elizabeth non era così controllata, non si sarebbe tenuta dentro niente.

- Ernie si vergognerebbe di te in questo momento, lo sai vero ? 

Hanna impallidì, Elizabeth sapeva che era stato un colpo basso, ma non le importava , non le importava di ferirla d'altronde  lei ogni giorno uccideva una parte di Neville .

- Anzi no, Ernie si vergognerebbe di tutti voi, scommetto che chiederebbe di essere smistato nuovamente a Grifondoro o Corvonero..ma di certo non rimarebbe un minuto di più con tutti voi..

- Adesso capisco perchè stai insieme a lui ...siete due serpi, certo tu lo nascondi meglio..

- Elizabeth No !

Wenthworth non fece in tempo a bloccarla, con due passi Elizabeth raggiunse il viso di Hanna , in quel momento avrebbe voluto cruciarla con tutto il cuore.

Voleva che stasse male come stava facendo male a Neville, voleva che per due minuti sentisse il dolore che faceva provare a lui con la sua indifferenza.

- Cosa vuoi fare Elizabeth ? Picchiarmi ? Di certo sarebbe poco Corvonero questo atteggiamento.

Hanna rideva e parlava con quella voce che fino a poco tempo prima l'aveva consolata quando stava male per Wenthworth.

- No, non lo farò...non lo farò perchè Neville ti ama ancora e Ernie è morto per te. Per te Hanna, non è morto perchè Neville ha sbagliato, è morto per te , per salvare te, Te Hanna. Puoi dare la colpa a Neville, all'Esercito ma lui è morto per Te, per fare in modo che tu potessi combattere ancora e invece tu che fai ? Tu semplicemente scappi. 

Ginny prese per le spalle Elizabeth e la trascinò alla porta, Hanna rimaneva immobile, incapace di qualsiasi cosa.

- Ah un'ultima cosa per quanto riguarda il serpe come lo chiami tu, lui vale trecento volte te , se tu avessi un quarto della forza che ha Wenthworth non staresti lì a calpestare Neville, non ti comporteresti come un'estranea con noi..con noi Hanna

Guardaci per l'amor di Dio, io e Ginny eravamo le tue migliori amiche e adesso ? Come puoi farci questo e credere di avere ragione ! E la cosa peggiore è che Ernie è morto per niente.

Hanna non li guardava , rimaneva con il viso rivolto verso terra , ripeteva solo che dovevano andarsene. 

I Tassorosso erano fuori da quella storia, non dovevano cercare il loro aiuto.

I Tassorosso erano fuori, Hanna era fuori.

Elizabeth  uscita da quella stanza pianse fra le braccia di Wenthworth tutta la sua rabbia.

Anche Hanna pianse , per la prima volta dopo settimane pianse , il suo cuore era stato ferito , Elizabeth l'aveva ferita e lei si sentiva viva.

 

 

 

......

 

 

 

Alice Paciock era una donna piccola, dai capelli neri e le labbra fini .

Gli occhi che un tempo erano stati vivi e svegli adesso erano solo persi nel vuoto.

Neville gli sedeva accanto, era andato a trovare i suoi genitori al San Mungo, di solito lui andava solo per le vacanze estive, ma quel giorno aveva chiesto un permesso speciale alla Professoressa McGranitt per assentarsi solo il pomeriggio, aveva bisogno di uscire da quella scuola.

Neville guardava sua madre, immobile che se ne stava seduta ad osservare  il panorama dalla sua finestra.

- Sai Frank credo che dovremmo farlo..

Alice aveva parlato con la sua voce dolce e determinata al tempo stesso, Neville sospirò, succedeva di tanto in tanto che lo scambiasse per suo padre, Alice non si ricordava mai di Neville, certi giorni passava le ore a chiedersi addirittura lei stessa chi fosse.

La tortura aveva fatto in modo che nella mente di Alice venissero cancellati tutti i ricordi solo alcuni , delle volte facevano capolino nel suo cervello e molto spesso li proiettava nella realtà.

- Cosa tesoro ?

Neville lo domandò accondiscendente , sapeva che non l'avrebbe mai riconosciuto , quindi tanto valeva passare per suo padre, in fondo era un modo anche quello per starle vicino.

Riusciva da queste chiacchierate sconnesse a sentire l'amore di sua madre e questo gli bastava.

- Oh Frank sei il solito smemorato ! Dovremmo accettare la proposta di Silente ed entrare nell'Ordine ..dovremmo farlo..dico sul serio e per piacere non mi guardare con quella faccia! Non sono matta , dico solo che non possiamo stare a guardare mentre quel Tom Riddle..

- Voldemort..

- Frank io lo chiamerò per sempre Tom Riddle perchè è quello che è, è solo Tom Riddle. è solo un bambino che si è tramutato in un uomo troppo potente e cattivo quindi credo che dovremmo fare di tutto per combatterlo..Non credi anche tu tesoro ?

Neville rimaneva in silenzio , vide nella madre quella vita che sembrava essere scomparsa dai suoi occhi molto tempo prima.

Poi Alice gli prese la mano e la posò sul ventre

- Dovremmo farlo per lui Frank, il nostro bambino,il nostro piccolo Neville , sai che lo chiamerò così quindi non ti azzardare nemmeno a obiettare..

Neville non riusciva a respirare, sentiva il cuore battergli così forte, per la prima volta dopo 17 anni, sua madre lo nominava.

- Cosa direbbe Neville se non combattessimo per lui e per tutti gli altri, se rimanessimo qui incastrati dalla paura , incapaci di fare una scelta, non credo ce lo perdonerebbe mai se fossimo dei vigliacchi. Dobbiamo combattere Frank , lo dobbiamo a nostro figlio.

Sorrise Alice e Neville l'abbracciò, tenendola stretta, doveva combattere , aveva ragione sua madre non poteva rimanere intrappolato dalla paura.

- Frank farai male a Neville..

Rideva e Neville pensò che non c'era risata più bella di quella di sua madre.

Lui si staccò da lei, si rimise seduto, sentiva il cuore battergli velocemente come non aveva mai fatto.

- Si hai ragione dovremmo combattere.

- Dovremmo farlo e poi non devi aver paura per me il tempo scadrà tra poco , credo che io e Lily partoriremo insieme sai...? Mi ha già detto che vuole chiamarlo Harry..magari lui e Neville saranno amici ..magari andranno tutti e due  a Grifondoro e ne combineranno delle belle, anzi già me li immagino ..

Neville sentì una lacrima scivolargli sulla guancia, in fretta se la asciugò con una manica della divisa.

- Non fare il solito sensibile Frank ! 

gli diede una piccola spinta e Neville sentì di nuovo il sangue scorrergli nelle vene.

- Ah vuoi saperla una bella, quel Cavendish ! Quello di serpeverde ,aspetta come si chiama.. ah sì Cristopher Cavendish , quello molto carino per cui metà Grifondoro aveva una cotta, con quegli occhi

- Con gli occhi verdi ..

- Esatto lui, ma allora vedi che te lo ricordi..lui ecco ha aiutato James e Sirius contro un attacco di Mangiamorte  una settimana fa..Sembra che non tutti i Serpeverde siano marci, Silente ha intenzione di farlo entrare nell'Ordine..comunque si è sposato con la mia compagna  di Tassorosso Emily , lei è così dolce,  ha un cuore puro, hanno già un figlio appena nato, mi ha anche detto il nome ma adesso proprio mi sfugge, è un nome così lungo e difficile..

- Wenthworth. Si chiama Wenthworth..

Alice lo guardò stupita,

- Esatto, ma come diavolo fai a saperlo ? Non mi avevi detto di aver incontrato Emily !

Neville sorrise

- Mi ne sono dimenticato sai che non mi ricordo nulla..

Lei rise, leggera come se non avesse mai subito torture, come se non avesse mai urlato come un animale.

- Speriamo che Neville non riprenda da te in questo ,altrimenti tua madre chi la sente !

Risero tutti e due, poi di colpo Alice si ammutolì e strinse le sue mani al ventre.

- Tutto bene ?

Neville lo chiese con una punta di preoccupazione, sapeva che poteva succedere, di colpo la madre smetteva di parlare e ripiombava nel suo cupo silenzio.

- Frank devi andare a parlare con Silente, vai, digli che combatteremo e che non ci arrenderemo.

Gli prese le mani, Neville non capiva cosa gli fosse preso, sembrava ancora ricordare eppure c'era qualcos'altro.

- Vai tesoro, vai e combatti fino alla fine.

A Neville si bloccò il respiro, sua madre lo stava guardando veramente , lo stava guardando per la prima volta come se lo ricordasse.

- Mamma..

- Devi andare , corri avanti!

Alice lo spinse via e in silenzio si mise nuovamente ad osservare il panorama.

Neville capì che era tornata tra i suoi spettri.

 

 

.....

 

 

 

- Neville !! Neville svegliati !!

Neville aprì gli occhi, il viso stravolto di Wenthworth lo mise subito in allarme.

- Ma che ore sono ??!

- Sono le cinque credo..

- Lumus !

Neville accesse le luci, per fortuna nella sua stanza rimanevano solo lui e Seamus, si voltò verso il letto dell'amico ma vide che non c'era.

- Dov'è Seamus ?

Wenthworth non riusciva a parlare, dovette imporsi di respirare.

- è in Infermeria con Ginny ed Elizabeth..

Neville saltò in piedi

- Cosa è successo ?? Parla Cavendish !

- Qualcuno ha fatto la spia! I mangiamorte li hanno presi prima che potessero arrivare a Tassorosso..

- Tassorosso ? 

Neville non capiva, era stato troppo tempo lontano dall'Esercito

-  Elizabeth e Ginny hanno saputo che i Ghermidori avevano portato un altro ragazzino mezzosangue ai Carrow e volevano liberarlo e Anthony aveva capito che era tenuto prigioniero in specie di botola sotto Tassorosso..così abbiamo chiesto a Terry e ad Hanna di aiutarci..

Wenthworth si bloccò,

- E..?

- Hanna e Terry si sono rifiutati di darci una mano.

- Stai scherzando?

- No ed Elizabeth ha avuto una brutta discussione con Hanna.

Neville cercò di respirare e si vestì in fretta.

- Andiamo in Infermeria...

Wenthworth lo seguì senza battere ciglio , Neville si avvicinava all'Infermeria con l'ansia che non gli permetteva nemmeno di parlare, quando giunse ai letti dei suoi tre compagni si sentì montare da una rabbia crescente.

Seamus non si riconosceva, il viso era totalmente tumefatto , doveva aver preso tante di quelle botte da sfigurarlo totalmente, gli sarebbero rimaste le cicatrici a vita.

Ginny aveva invece solo una guancia molto gonfia , ma per il resto sembrava stare bene , appena lo vide gli si buttò fra le braccia  e lo strinse.

Era da così tanto tempo che non sentiva il suo migliore amico così vicino, lui la strinse più forte

- Ahi..

- Oh scusami..

- No no tranquillo, sono le costole Alecto è una vera strega a dare calci..

Sorrise, il suo solito sorriso sghembo.

Neville si avvicinò ad Elizabeth , dormiva ,il labbro spaccato e l'occhio nero completavano il quadro.

- Come sta ?

- Amycus ce l'aveva con lei, gli ha rotto un braccio Neville, ho sentito il crac delle ossa e il suo urlo...non puoi capirlo Neville è stato terribile , urlava come ..io  non lo so e poi Seamus ,l'hanno picchiato così tanto..

Wenthworth era fermo davanti al letto di Elizabeth  , Neville vide una rabbia feroce farsi strada nei suoi occhi verdi.

- Com'è è successo Ginny ?

La rossa lo guardò, aveva paura di quello che stava per dire, forse non ci voleva credere neanche lei.

- I mangiamorte sapevano esattamente da dove saremmo passati, ci aspettavano all'entrata di Tassorosso Neville, capisci ci aspettavano ...dovevamo insospettirci di non averli visti prima ma non so non ci abbiamo pensato e invece erano lì pronti con le loro bacchette..l'avevano saputo Neville..sapevano che saremmo arrivati a Tassorosso..qualcuno deve averci traditi..

Neville vide lo sguardo di Ginny incupirsi, non era pronta al tradimento dei suoi compagni.

- Pensi che sia stato uno di loro..?

Neville lo chiese in un soffio, il pensiero che forse Hanna li aveva traditi era come una brutta lama che affondava.

- Neville possono essere stati solo qualcuno di loro, non certo uno di noi e nessun altro sapeva di stanotte. Ci hanno traditi Neville e per di più se non fosse arrivato Piton stai sicuro che Seamus sarebbe morto..

- Piton ?

le voci di Wenthworth e Neville arrivarono all'unisono

- Piton esatto, li ha fermati , dicendo che non si potevano permettere un altro ragazzino morto.

Neville guardò Wenthworth, il comportamento di Piton era sempre più strano.

- Come hanno potuto farci questo ?

Wenthworth se lo chiese con rabbia, per una volta nella vita sentiva  che quel lato minaccioso del suo carattere che non veniva mai fuori stava per esplodere contro qualche tassorosso, se avesse scoperto chi era la causa del dolore di Elizabeth l'avrebbe ucciso con le sue stesse mani.

- Non lo so, ma non la passeranno liscia...

Ginny guardò Neville preoccupata

- Cosa vuoi fare ?

La grifondoro lo chiese con un po' d'ansia nella voce, non voleva che Neville si mettesse nei guai adesso che avevano più bisogno di lui.

- Wenthworth avverti tutti gli altri, che portino le bacchette e che si facciano trovare davanti alla sala comune di Tassorosso ! 

Cavendish sorrise, finalmente Neville Paciock era tornato ad essere il capo dell'Esercito.

 

 

 

...

 

 

 

I Tassorosso vennero svegliati alle sei di mattina da scoppi e luci accese.

Il primo pensiero fu che Vodemort li aveva attaccati , ma quando videro alcuni grifondoro e qualche corvonero puntargli la bacchetta e ordinargli di scendere in sala comune pensarono che doveva trattarsi di uno scherzo contro i tassorosso.

Hanna fu una delle prime a scendere e vide Neville al centro con Anthony, Michael , Colin e Wenthworth che accanto circondavano la sala Comune.

Non sapeva cosa pensare, Neville la guardò per una frazione di secondo , non aveva più paura di guardarla negli occhi, la guardò da capo a piedi , non sorrise , non era lì per amicizia, nè per cercare di recuperare il loro rapporto.

Era freddo e determinato, quello che aveva di fronte era un nuovo Neville.

- Stanotte Elizabeth Thompson , Ginny Wesley e Seamus Finnigan sono stati attaccati da Mangiamorte proprio all'entrata della vostra sala Comune.

Hanna capì subito che c'era puzza di tradimento, Neville era venuto là per quello, era là per vendicare i suoi amici.

- E noi cosa dovremmo saperne ?

Terry aveva posto la domanda con la sua solita aria sprezzante , Neville lo incenerì con lo sguardo

- Voi, tutti voi sapevate che sarebbero arrivati e tutti voi sapevate cosa venivano a fare, avete negato il vostro aiuto. Lo avete negato a Noi , all'Esercito ! E li avete traditi !

Hanna non credeva fosse possibile vedere Neville così arrabbiato, non gli tremava la voce, non era insicuro, voleva la testa del traditore.

- Uno di voi o forse più, ha detto ai Carrow cosa avevano in mente , uno di voi si è alleato con quella feccia ! Voi tutti voi non avete niente in comune nè con Cedric Diggory , nè con Ernie Macmillan ! Niente !! 

I tassorosso rimanevano silenziosi, si guardavano fra di loro sospettosi, cercavano di scovare il traditore,Hanna guardava Neville e sentiva le lacrime pizzicarle gli occhi.

Elizabeth , Ginny e Seamus i suoi compagni, le sue migliori amiche erano in infermeria perchè uno della sua casa li aveva traditi. Come era potuta arrivare a tutto questo ? Come aveva potuto convincere i suoi compagni di casa che l'Esercito era la cosa peggiore ? 

La cosa peggiore era quello che lei era diventata.

- Siamo venuti qui per dirvi che scopriremo chi è stato e non ci sarà niente, assolutamente niente che ci fermerà dal vendicarci in un modo o nell'altro...e un'altra cosa vorrei proprio sapere da quando il doppigioco è diventata la qualità principale di questa casa ..una volta era la lealtà. Lealtà . Dovreste ripetervi questa parola: LEALTà. 

Con un'occhiata Neville ordinò agli altri di mettere giù le bacchette, i tassorsso si tranquilizzarono, molti non riuscivano a guardarsi in faccia, si sentivano colpevoli.

Due di loro erano morti per combattere Voldemort e loro non muovevano un dito.

Neville vide Hanna tornare nel suo dormitorio, la voleva vedere bene negli occhi, aveva bisogno di credere che non era stata lei.

La raggiunse velocemente e la trattenne prendendola per un braccio.

Hanna si voltò con gli occhi pieni di lacrime , a lui bastò questo per capire che non era stata lei.

Hanna la sua Hanna non li avrebbe mai traditi, non avrebbe mai messo in pericolo Ginny ed Elizabeth.

- Dimmi che stanno bene ..Elizabeth..io le ho detto delle cose...dimmi che sta bene..

- Sta bene, deve solo riposare..

- Io..Neville io..

Non riusciva a parlare , aveva tante di quelle cose da dire, ma a Neville non importava, non voleva sentirla parlare.

Voleva baciarla.

Le prese le labbra con rabbia, non c'era la dolcezza che c'era stata quel giorno di due mesi fa, lui la voleva e quello era il modo più diretto per farglielo capire.

Le sue mani affondarono nella massa di capelli castani di Hanna e con la bocca continuò a baciarla, come se non fosse mai abbastanza , Neville sentì il dolore sciogliersi come neve al sole, lei si attaccò di più a lui, rispose al bacio con la stessa identica passione.

Neville si staccò da lei per riprendere fiato, non avrebbe voluto, ma doveva respirare.

Le sorrise , lei con le guance arrossate e i capelli in disordine non gli era mai apparsa così bella.

- Ora devo andare...

Lui gli passò il dito sulle labbra e poi senza voltarsi raggiunse gli altri ,lasciando Hanna felice dopo 30 lunghi giorni.

 

....

 

 

Wenthworth fuori dall'infermeria aspettava che Madame Chips li facesse entrare.

- Appena troverò chi è stato gli farò provare il crucio come ce lo spiega Amycus ,gli farò tanto di quel male..

Neville lo guardò , i suoi occhi verdi fiammeggiavano

- Ho baciato Hanna.

Wenthworth si girò verso di lui, 

- Vai a baciare il nemico???

- Lei non è il nemico !

Wenthworth lo guardò dubbioso

- Tassorosso uguale nemico. Non credevo che avrei mai odiato la casa di mia madre.

Sua madre. Emily. 

A Neville spuntò fuori un sorriso, ricordando le parole di sua madre.

- Signor Cavendish la signorina Thompson è sveglia chiede di lei.

Wenthworth saltò sulla sedia come una cavalletta.

- Come sto ?

Si sistemava i capelli corti e la divisa.

- Sei carino come tuo padre...

- Cosa c'entra mio padre ?

Wenthworth lo guardò malamente

- Niente...ma da fonti certe so che tuo padre ha fatto strage di cuori tra le grifondoro..adesso vai altrimenti chi la sente quella boccaccia di Elizabeth..

Wenthoworth gli sorrise ed entrò nella sala, mentre Neville sentì il galeone bruciargli nella tasca.

Poche parole e una firma.

Neville iniziò a saltare e a correre per i corridoi di Hogwarts.

 

 

 

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Capitolo 11
*** Capitolo 10 ***


Ciao a tutti !!! Allora capitolo di passaggio, questo capitolo è un capitolo che serve a fare chiarezza nell'Esercito, spero davvero di essere riuscita a far trapelare la tensione del gruppo...=)
Ah il prossimo capitolo sarà interamente dedicato alle due coppie..sarà un bell'inframezzo sentimentale..
Comunque ringrazio tanto,ma veramente tanto Freddy16 che mi ha inserito nella sua lista nera, ma sono sicura che dopo la prima riga mi metterà direttamente nella lista delle persone più simpatiche..=) , poi ovviamente Riogah che spero sinceramente continuerà a chiamarmi "protettrice dei personaggi secondari , ignorati dai più" , e ovviamente Darksister che da quanto ha capito avrebbe voluto mettere a fuoco i tassorosso nello scorso capitolo..bhe in questo vedrai di essere in buona compagnia, anche qualcun'altro ha intenzione di dargli una bella lavata di testa...=)
Insomma ragazzi Buona lettura !!!
 

"Io e Dean siamo salvi , Luna"

Neville si rigirava fra le dita il galeone con quel messaggio, avrebbe voluto sbatterlo in faccia ad Alecto Carrow quel giorno.

Quel giorno avrebbe potuto sollevare il mondo con un dito.

Ma Alecto avrebbe continuato a rovinargli la giornata.

Non poteva continuare a sentirla parlare.

Proprio non poteva.

Lei continuava nelle sue farneticazioni alla classe e lui senza nemmeno guardarla, senza chiederle il permesso, senza preoccuparsi delle conseguenze , si alzò in piedi

- Non ci riuscirete.

Alecto lo guardò come se si trovasse di fronte ad un pazzo

- Signor Paciock si spieghi meglio..

- Non riuscirete mai a fermarci...e non vi sto minacciando, insomma non voglio certo minacciare dei Mangiamorte no, la mia è una constatazione, non ci riuscirete mai.

- Continuo a non capire..ho paura che sua madre gli abbia attaccato la sua pazzia..

Qualche serpeverde rise, ma Neville era fiero, era fiero di ciò che era e dei suoi genitori.

- Se voi e quel Tom Riddle aveste solo un quarto del coraggio che ha avuto mia madre vi riterrei fortunati, mia madre è pazza perchè è stata più coraggiosa di voi, perchè è più fiera di voi, perchè non ha mai ceduto . è diventata pazza perchè non ha mai abbassato la testa, non ha mai tradito quello in cui credeva, voi vi nascondete sotto marchi e maschere, vi fate comandare da un uomo che odia i mezzosangue e lo era lui stesso..Non avete un briciolo di carattere..siete solo maschere nere e non riuscirete mai a farmarci, potete torturarci, romperci spalle e braccia, picchiarci fino a deformarci il viso e ucciderci ma ci sarà sempre qualcuno che non si fermerà, che alla fine riuscirà a schiacciarvi..siete solo insetti che strisciano a terra e giuro su mia madre che io faro di tutto per schiacciarvi. Lo Giuro.

La classe rimaneva in silenzio, Neville era solo davanti ad Alecto Carrow che con ferocia lo guardava negli occhi.

- Allora forse dovresti assaggiare quello che ha subito tua madre... 

Neville le sorrise 

- Faccia quello che deve , solo un'ultima cosa..

Si voltò di fronte alla classe,  guardò Wenthworth 

- Dean Thomas e Luna Lovegood sono vivi. VIVI..

poi rivolgendosi di nuovo ad Alecto

- Ve l'avevo detto non riuscirete mai a fermarci.

Alecto lo schiaffeggiò,Neville sentì la guancia bruciargli e il sapore del sangue in bocca .

- Vada fuori , anzi la porterò io da Piton personalmente.

Lo prese per un braccio, la sua presa era forte, era piccola ma sapeva come imporsi.

- Malfoy tieni a bada i tuoi compagni!

Uscirono dalla classe e Neville fece segno a Wenthworth di rimanere calmo.

Non potevano perdere il loro unico serpeverde.

Raggiunsero lo studio di Piton, la porta si aprì in un secondo, Severus Piton era seduto comodo, con il solito viso accigliato.

- Cosa succede Alecto ?

lo chiese senza manifestare nessuna emozione, sembrava solo annoiato.

- Mi chiedi cosa succede ?? Severus lui e la sua banda devono essere puniti !

Strattono Neville più forte

- Lui deve far parte di questo Esercito come si chiama..

- Esercito di Silente.

- Esatto e tu non mi sembri nemmeno un po' preoccupato, devono essere puniti !! 

Alecto spinse Neville sulla sedia davanti a Piton, Severus lo guardò negli occhi, nero contro nero, Serpeverde contro Grifondoro. Voldemort contro Silente.

- Fai parte dell'Esercito signor Paciock?

A Neville scappò un sorriso , quella domanda era stupida

- Non so di cosa sta parlando.

Alecto lo picchiò ancora sul viso, Piton chiuse gli occhi , sembrava disgustato.

- Sta mentendo !!! 

Piton la guardò con sufficienza, Neville capì che fra quei due non correva buon sangue.

- Non dirà mai nulla Alecto. Niente di niente.

- Questo non puoi saperlo ! Se solo potessimo fare quello che facciamo di solito a chi non vuole collaborare.

Piton non la sopportava, 

- Puoi anche torturarlo Alecto, ma non dirà mai un nome.

- Come puoi esserne così sicuro ? Non ti capisco Severus ! Sembra che tu li voglia proteggere !! Dovresti darli in mano a me e a mio fratello...tempo un'ora sapremo tutto di questo maledetto Esercito.

Neville sentiva il sangue colargli dal naso , la guancia si stava gonfiando.

- Non si tratta di proteggerli Alecto, è che non voglio sprecare risorse e mangiamorte per torturare dei ragazzini..semplici ragazzini che provano a fare quello che erano i loro genitori..torturandoli gli dai solo più importanza di quello che in realtà hanno. 

Come ragionamento era di certo più intelligente di quello di Alecto, solo che Neville vedeva Piton quasi agitato, il suo mignolo tremava,

- Non possiamo tollerare dei dissidenti !

Alecto colpì con la mano la superficie della scrivani di Piton, Neville vide negli occhi neri di lui un guizzo di rabbia.

Rimaneva però seduto e impassibile.

- Guardalo Alecto, guardalo...

Neville si ritrovò due paia di occhi addosso, 

- Neville Paciock ha gli stessi occhi della madre e anche lo stesso carattere , conoscevo Alice e Frank, Alice era una tipica ragazza timida e gentile , nessuno avrebbe mai scommesso una sola moneta sul suo coraggio, si sbagliavano Alecto. Lui è il figlio di due Auror non ti dirà mai nulla e così faranno gli altri..Puoi picchiarlo quanto vuoi ma credimi se i suoi genitori non hanno ceduto a Bellatrix Lestrange lui non cederà ad Alecto Carrow. 

A Neville venne da sorridere, Severus Piton aveva capito, aveva capito che non avrebbero mai parlato.

- Quindi cosa dovremmo fare, lasciare che ci insultino in classe come se niente fosse ??!

Alecto era rossa dalla rabbia

-  Applica il metodo che vuoi , picchiali pure se lo ritieni necessario, ma di certo non mi occuperò di una caccia alle streghe qui ad Hogwarts quando il Signore Oscuro deve essere aiutato in cose ben più gravi e credo che anche tu dovresti prestare la tua attenzione al nostro signore invece che a questo Esercito di Silente...

lo disse con una nota dispregiativa nella voce , Alecto se ne andò sbattendo la porta .

Neville era rimasto lì seduto, non sapeva che fare , Piton lo guardava con la stessa sufficienza con cui aveva guardato Alecto.

- Può andare signor Paciock.

Neville stava per alzarsi, ma una domanda gli salì alle labbra

- Lei conosceva mia madre ? 

- Certo che la conoscevo .

Piton non avrebbe aggiunto altro ovviamente, ma Neville non riusciva a scacciare dalla mente le parole che aveva sentito uscire dalla sua bocca.

- Adesso vada Paciock .

Neville raggiunse la porta , ma stavolta fu Piton a dire qualcosa che lo lasciò con ancora più dubbi di quelli che poteva avere prima.

- Continueranno i Carrow continueranno fino a che non avranno annientato l'esercito.

Disse solo questo con lo stesso tono neutrale con cui avrebbe spiegato una pozione.

Neville non ripose e uscì da quella stanza.

Severus Piton nascondeva qualcosa.

 

 

 

....

 

 

 

 

- Ti fa molto male ?

- Diciamo che potrebbe andare peggio..

- Sai che Wenthworth parla di uccidere chi ci ha traditi ?

- Io non la vedo una brutta idea Ginny .

Elizabeth sorrise e si alzò dal letto dell'Infermeria, ormai passava più tempo a stare in quella parte della scuola che sopra i libri.

Passarono a vedere Seamus che dormiva stremato, il suo volto si stava ridimensionando ma gli sarebbero rimaste tante cicatrici, Madame Chips ce la stava mettendo tutta e anche la professoressa Sprite si stava adoperando per utilizzare qualche pianta dalle proprietà curative per evitare che rimanesse marchiato a vita.

- Luna e Dean sono salvi.

Ginny lo disse in un soffio, a bassa voce per non svegliare Seamus, Elizabeth sorrise di gioia. 

- Quando l'hai saputo ??

- Me l'ha detto Neville un'ora fa tramite galeone, gli è arrivato un messaggio da Luna.

Elizabeth la strinse in un abbraccio

- Ehi ragazze..

la voce di Hanna arrivò gentile e insicura, Elizabeth e Ginny si voltarono insieme.

Videro Hanna con le sue trecce e le mani intrecciate sul davanti, le aspettava sulla porta, Elizabeth guardò Ginny, la rossa era talmente arrabbiata che l'avrebbe presa per i capelli facendole fare il giro di Hogwarts.

Andarono verso di lei, Hanna le guardava per scorgere una specie di perdono, ma quello che vide fu solo un vero e proprio muro che si contrapponeva fra lei e loro.

- Magari è meglio se andiamo  a parlare fuori non credete ?

Hanna lo chiese timidamente e senza nemmeno risponderle, Ginny prese per il braccio Elizabeth e si incamminò fuori con Hanna che le seguiva, timorosa di quello che avrebbero potuto dire.

Si fermarono vicino al Lago Nero , era marzo e ancora si poteva sentire il vento freddo attraversare la pelle.

Hanna cercava il loro sorriso, cercava le sue due migliori amiche e non sapeva che dire, si era preparata un bel discorso , l'aveva ripetuto in camera sua e sentiva di essere pronta ,ma adesso ritrovarsi lì gli occhi di Ginny che la fissavano senza nessuna gentilezza e l'espressione di Elizabeth ferita le facevano respingere le parole una ad una.

Rimaneva lì immobile e così disse l'unica cosa che riusciva a pensare

- Mi siete mancate terribilmente .

Senza nemmeno volerlo le gambe le cedettero e si mise in ginocchio 

- Terribilmente davvero. Così tanto che a volte mi mancava il respiro...e lo so che ho sbagliato, lo so che non avrei dovuto allontanarmi ma Ernie era il mio migliore amico e non ho avuto nemmeno il tempo di dirgli addio. Avrei voluto dirgli addio..solo addio nient'altro, avrei voluto vedere il suo sguardo...io mi ero preparata un bellissimo discorso davvero,ma adesso l'unica cosa che mi viene in mente è che rivoglio la nostra amicizia e dovessi rimanere inginocchiata qui per due mesi o due anni lo farei, aspetterò tutto il tempo che vi ci vorrà per perdonarmi, aspetterò non mi importa, io sono paziente, solo ditemi che non avete dimenticato , che non ho perso tutto e che posso ancora recuperare..vi prego ditemi che un giorno torneremo a ridere..

Elizabeth si inginocchiò davanti a lei e l'abbracciò, Ginny rimaneva in piedi , aveva gli occhi pieni di lacrime, ma non avrebbe pianto.

- Oh Elizabeth non volevo dire quelle cose di Wenthworth ..sai che lo adoro..io vi adoro..ti prego , ti prego ..

continuava a piangere , piangeva a dirotto ed Elizabeth la stringeva di più a sè.

Guardò Ginny, ma la rossa rimaneva ferma , con gli occhi bagnati di lacrime che non volevano scendere.

- Io farò di tutto, di tutto..ditemi cosa devo fare..di tutto..

ripeteva frasi sconnesse, ed Elizabeth la strinse più forte  a sè, la grifondoro sentì finalmente qualcosa smuoversi, avevano sofferto per Ernie e per Hanna , avevano sofferto tutti, avevano sofferto troppo per avere solo 17 anni e non poteva lasciare che la sofferenza distruggesse anche un'amicizia , un'amicizia che doveva essere salvata.

Mise una mano fra i capelli di Hanna, poi con le sue piccole braccia le circondò, circondò Elizabeth e Hanna , le circondò e si lasciò andare , solo poche lacrime le attraversarono il viso.

Poche lacrime di gioia.

Quell'abbraccio era la prova che in mezzo a tutto quel dolore c'era ancora qualcosa che poteva essere salvato.

 

 

 

....

 

 

 

 

- Non avrei dovuto abbandonarvi. 

Neville parlava all'Esercito , c'erano tutti a parte Seamus che rimaneva ancora in Infermeria, ognuno di loro lo guardava accusandolo di averli lasciati proprio nel momento in cui avevano più bisogno di un leader, di una guida.

Lui li aveva lasciati,

Lui aveva tradito la loro fiducia.

- Sappiamo tutti cosa è successo dopo la morte di Ernie, provate a capirmi..

- Perchè non provi a capire noi invece ?

Michael aveva parlato con un tono ferito, erano stati feriti da lui, - Michael lo so, so di aver sbagliato..

- Non hai solo sbagliato Neville , ci hai tolto la speranza, hai fatto in modo che credessimo di non essere abbastanza bravi o abbastanza forti per combattere. Tu non ci credevi più, tu non credevi più in noi e nemmeno in te stesso..Elizabeth e Ginny loro ..non sai nemmeno cosa hanno fatto per riportarci tutti insieme, la fatica che hanno dovuto fare..l'impegno che ci hanno messo...perchè adesso Elizabeth dovrebbe lasciarti il comando..

Elizabeth stava per replicare , ma Neville la fermò, quello che aveva detto Michael era giusto, in quella sala lo pensavano tutti, era stato egoista, aveva pensato al suo dolore, non riuscendo a vedere il dolore degli altri.

- E che mi dici di lei...?

Michael indicò Hanna , era rimasta in un angolino per tutto il tempo, si sentiva squadrata da ogni parte ed aveva ragione, dentro quella stanza non c'era nessuno che non la guardasse in malo modo, si sentiva una traditrice.

- Hanna vuole tornare nell'Esercito..

- Dopo averci traditi ? è questo quello che vuole ?

Michael non si fermava

- Per colpa di un suo compagno o forse addirittura di lei stessa Semaus stava per rimetterci la pelle ed Elizabeth un braccio...

Michael guardò Elizabeth, il suo sguardo era  carezzevole, Elizabeth se ne accorse e arrossì, non era abituata ad avere quel genere di attenzioni.

Wenthworth le andò vicino, voleva vedere quel Corner dove sarebbe arrivato.

- Non sono stata io a tradirvi ! Come puoi solo pensarlo Michael! 

Hanna era venuta fuori dal suo angolo, le guance stavano andando a fuoco, l'insinuazione di Michael era troppo.

- Come posso pensarlo ??! Forse perchè tu hai detto a Ginny che l'esercito era un errore..hai proprio detto così Hanna...devi rinfrescarti la memoria forse ? Sei tu che non dovresti chiederci nemmeno una briciola..chi ci può assicurare che tu non ci volterai le spalle un'altra volta..? Sai bene che potrebbero morire altri e cosa farai allora..ad ogni morte farai finta che non ci hai mai conosciuto ? Ci rinnegherai come hai fatto prima..? 

Hanna ammutolì, sapeva di avere le sue colpe , ma non credeva di aver perso così tanto.

- Avete ragione, avete ragione su tutto. 

Neville era arrivato al centro della stanza e guardava Michael negli occhi

-Hai ragione Michael vi ho abbandonati, vi ho feriti e anche Hanna l'ha fatto, ma possiamo dimostrarvi che è stato solo uno sbaglio e non si ripeterà mai più. Michael ti prego, ho bisogno solo che tu mi creda ancora, credimi ho bisogno che tutti voi crediate in me, ancora per una volta. Credetemi.

Neville tremava da capo a piedi.

Elizabeth si avvicinò a lui e gli prese la mano doveva appoggiarlo davanti a tutti.

- Ragazzi guardatelo, lui è Neville , lui è quello che ha insegnato alla metà di voi a fare un patronus e il primo anno ad Hogwarts venne pietrificato da Harry Potter in persona, lui ha dato via alla resistenza, noi non saremmo qui se non fosse per lui...siamo umani e quando è morto Ernie abbiamo pensato tutti che dovevamo smetterla. Io gli credo, io credo a Neville Paciock , gli credo fino alla fine  e gli crederò sempre.

Neville la guardò, Elizabeth  la corvonero timida e riservata era la sua salvezza, con lei avrebbe potuto attraversare l'inferno.

- Dobbiamo rimanere uniti , tutti insieme, dobbiamo sconfiggere i Carrow , siamo noi contro di loro. Noi solo noi.

Michael fece un mezzo sorriso ed Elizabeth seppe all'istante che Neville era stato perdonato, gli altri iniziarono ad accennare un sì con la testa.

- Michael ha ragione su una cosa però..dovresti rimanere ad essere il capo Elizabeth, tu , io e Ginny..

Elizabeth sorrise

- Speravo che me lo chiedessi.

Abbracciò Neville , davanti a tutti e lui arrossì fino alle orecchie, non era abituato a quell'affetto così forte.

Lei si scansò da lui e andò a riprendere il suo posto vicino a Wenthworth che fissava Michael sempre più accigliato.

Non gli piaceva, non gli piaceva per niente il modo in cui guardava Elizabeth.

- Per Hanna..

- Neville andiamo potrebbe essere una traditrice !

Colin Canon sbottò, la guardava e la odiava.

- Io non vi ho traditi !!

- Tu e la tua casa siete peggio delle serpi !! Con tutto il rispetto Wenthworth..

- Nessun problema Colin..

Wenthworth era d'accordo, non voleva Hanna vicino ad Elizabeth, lei e Michael Corner dovevano essere banditi 

- Neville non puoi farla rientrare , non così come se niente fosse..hai idea di cosa hai fatto Hanna ? Se tu e Steeval aveste dato l'appoggio subito non ci sarebbe stato quell'agguato !

Colin non si sarebbe fatto ammutolire, era arrabbiato , era feroce, voleva la testa dei tassorosso .

- Non potete farmi questo ! Vi ho chiesto scusa, vi ho chiesto perdono ! Farò qualunque cosa per poter rientrare !

Hanna guardò Neville disperata, era molto più dura di quanto si aspettassero , quel tradimento nessun membro dell'Esercito l'avrebbe dimenticato .

- Scopri chi ci ha traditi.

la proposta di Wenthworth era arrivata forte e chiara.

- Cosa ?

- Hai detto che non sei stata tu, quindi non avrei problemi a scoprire chi è stato..

- Dovete capire che non può essere stato un tassorosso !

Wenthoworth scattò, andò di fronte a quella ragazzina con le trecce, se ripensava al viso pieno di dolore di Elizabeth sentiva che avrebbe potuto tirare una maledizione addosso ad Hanna, il pensiero che lo fermava era solo Neville.

Infatti uno sguardo del suo amico, lo fermò ad un certa distanza.

- Ascoltami bene Hanna è stato uno dei tuoi, uno dei tuoi...c'è una mela marcia , avete un Peter Minus fra di voi ed è bene che tu lo scopra.

"Razza di bambinetta viziata" questo lo aggiunse mentalmente, non la sopportava o forse non la sopportava perchè grazie a lei , Elizabeth era quasi diventata polpetta per i mangiamorte.

Hanna capiva che stava camminando sul ghiaccio, Neville la pregò con lo sguardo di far quello che era giusto.

- Va bene lo scoprirò. 

Abbassò gli occhi, si sentiva accerchiata, Neville le andò vicino e le prese la mano, cercando di consolarla.

Gli animi erano ancora molto caldi e dovevano discutere su come liberare il secondo ragazzino mezzosangue , ma nessuno di loro era abbastanza concentrato.

Neville quindi rimandò tutti nelle proprie case, Hanna lo aspettava in corridoio mentre Wenthworth si avvicinò.

- Mi spiace per prima...io è che Hanna insomma Elizabeth poteva essere ammazzata perchè lei..

- L'ho capito Wenthworth. Credimi anch'io voglio trovare quel traditore..

- Ti devo chiedere un favore Neville..quando Hanna lo scoprirà , ti prego devi dirmelo subito e darmi almeno tre minuti da solo con lui .. ti prego..

Neville lo guardò sorpreso, non aveva ancora capito quando Cavendish amasse la sua amica, ma nei suoi occhi c'era qualcosa che non aveva mia visto in nessun altro.

Avrebbe ucciso per lei e forse molto più semplicemente si sarebbe fatto uccidere .

Doveva amarla in quel modo assoluto che tante volte la nonna aveva menzionato parlando dei suoi genitori.

Gli mise una mano sulla spalla e sorridendo lo tranquilizzò

- Avrai i tuoi tre minuti Wenthworth, li avrai a qualunque costo.

 

 

 

.....

 

 

 

Wenthworth vide Elizabeth aspettarlo in corridoio, il problema è che vide anche Michael Corner .

Ora Wenthwort non si reputava una persona gelosa , ma Michael Corner lo avrebbe schiacciato volentieri.

Elizabeth appena lo vide , gli sorrise e lui si sentì subito più tranquillo, Elizabeth era sua, non certo di quel Corner, il problema è che in fondo lui e la corvonero non stavano assieme dopo quel bacio non avevano più parlato di loro come coppia.

Quindi a logica Corner poteva provarci ed Elizabeth poteva essere accondiscendente .

Aumentò il passo per raggiungerli, non voleva farsi vedere irritato, ma la sua espressione tesa doveva essere eloquente, perchè Elizabeth lo guardò con una certa apprensione.

- Allora andiamo Elizabeth ?

Non salutò nemmeno Corner , semplicemente faceva finta che lui non esistesse.

- Certo sì..allora Michael, domani ne parliamo..

- Ok a domani allora...Ciao Lizzie..ciao Cavendish..

Wenthworth si limitò ad un cenno della testa, mentre la parola "Lizzie" gli girava per la testa.

Elizabeth sentiva quel silenzio carico di sottintesi, mentre camminavano per il Castello. Wenthworth era distante. distante e arrabbiato.

Arrivati alla porta di Corvonero, Wenthworth stava per andarsene senza nemmeno salutarla, ma Elizabeth non era così forte.

- Wenthwort ma cos'hai ? Ho fatto qualcosa..?

Ok, si stava disperando come una cretina, si sarebbe prostrata a terra se fosse servito.

Wenthworth la guardò stranito,

- No non hai fatto nulla.

- Oh andiamo non hai detto una parola e..e..continui a non dire una parola !

- Non pensavo fosse un problema...LIZZIE.

E stette bene attento a marcare quella parola, Elizabeth capì, le si illuminò il viso, Wenthworth era geloso, geloso di Michael.

- Solo Michael può chiamarmi in quel modo.

Sapeva che non avrebbe dovuto dirlo, ma non aveva resistito, vedere l'espressione rabbiosa del suo Wenthworth era appagante.

- E da quando Corner ti può chiamare Lizzie..che è un diminuitivo cretino se proprio vuoi saperlo !

Ad Elizabeth venne da ridere, ma voleva giocare ancora un po'

- Io lo trovo carino in verità e poi Michael lo dice così dolcemente..

sbattè le ciglia, e vide il serpeverde oscurarsi ancora di più

- Fattelo ripetere da lui all'infinito allora, anzi potevi dirmelo almeno ti avrei lasciata accompagnare da lui !

- Sei tu che non cogli i sottintesi Wenthworth..

- Mi stai prendendo in giro per caso ?

- Assolutamente no.

Elizabeth era una brava attrice, sopratutto quando vedeva di avere il coltello dalla parte del manico.

- Comunque anche se lo dice dolcemente ed è molto carino..io preferisco i serpeverde.

Si avvicinò a Wenthworth ma lui indietreggiò di un passo

- Mi stavi prendendo in giro ??!

Lei scoppiò a ridere

- Oh avanti è stato solo una piccola rivincita...dovevi vedere la tua faccia..

- Non era divertente Elizabeth..

Elizabeth lo abbracciò, gli mise le mani sui capelli e respirò il profumo di lui.

- Tu non sei divertente Wenthworth..io sto qui e aspetto..aspetto che tu faccia qualcosa ..e tu invece..

- Cosa dovrei fare ?

- Non lo so, ma io sono come creta nelle tua mani...

Lo baciò sul collo prima lievemente , poi quando sentì le mani di lui aderire alla sua schiena ,quella timidezza che l'aveva trattenuta andò dimenticata in un cassetto.

Cercò le sue labbra e le trovò subito, Wenthworth iniziò ad accarezzarle un fianco , mentre lei lo tirava più a sè , sentiva l'urgenza di sentirlo suo , continuarono a baciarsi per un tempo indefinito, troppo persi in loro stessi per sentire i passi alle loro spalle.

- Signor Cavendish, signorina Thompson !!!

Wenthworth si staccò immediatamente , cercando sistemarsi la divisa serpeverde come meglio poteva , mentre Elizabeth rossa d'imbarazzo si toccava i capelli, la professoressa McGranitt li guardava con una certa dose di malizia nella sguardo.

- Dovrei togliere alcuni punti alle vostre due case, ma credo che farò uno strappo alla regola..ora signor Cavendish farà bene a correre di filata nella sua casa !! Immediatamente!

Wenthworth era sempre stato terrorizzato dalla McGranitt, quella donna aveva un potere mistico su di lui, era peggio di Voldemort.

Lui fece un piccolo sorriso ad Elizabeth e poi corse , lei rimase appoggiata al muro con la McGranitt che la fissava sorniona.

- Vada anche lei signorina Thompson ..avanti..

Elizabeth non se lo fece ripetere due volte e senza dire una parola si chiuse nella sua sala Comune.

Minerva McGranitt invece si diresse nella sua camera, con una strana contentezza nello stomaco ,finalmente in quella scuola dove da mesi aleggiava dolore e paura aveva visto qualcosa di bello.

Aveva visto l'amore e Minerva McGranitt sapeva che dove c'era l'amore il male non poteva vincere.

Quella lezione gliel'aveva insegnata Lily Evans tanto tempo fa e lei non l'aveva dimenticata.

 

 

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Capitolo 12
*** Capitolo 11 ***


 
Ciao a tutti !!! Eccomi qui con il famoso capitolo del tutto sentimentale/tenerone / dolce come un nutellino...=)
Allora ringrazio Darksister, Riogah , Freddy16 e la new entry Jamie_Lily per le loro recensioni splendide che mi fanno sorridere e mi aiutano nello scrivere questa storia...
Bhe ragazze che dire..spero che questo capitolo soddisfi le vostre speranza sentimentali ;)
Buona lettura !!
 
 
 
 

La bocca di Wenthworth, i capelli castani di Wenthworth, gli occhi verdi di Wenthworth, le spalle amplie di Wenthworth, il sorriso furbo di Wenthworth.

Wenthworth era semplicemente perfetto.

Wenthworth ...

C'erano dei giorni che Elizabeth sarebbe potuta rimanere a guardarlo per ore, certi altri invece voleva stringerlo, certi altri ancora avrebbe voluto toccarlo e farsi toccare da lui.

Lui.

Lui era l'unica costante della sua vita, poteva ribaltarsi il mondo, ma lui sarebbe rimasto, perchè non avrebbe mai rinunciato a Wenthworth Cavendish .

L'unico serpeverde in grado di farla arrossire.

Era innamorata di Wenthworth, innamorata e basta. Non c'erano vie di fuga, non poteva scappare , era innamorata e avrebbe continuato ad amarlo per tutto il tempo.

- Dovresti smetterla di fissarlo..

Ginny le sorrise e le si mise accanto con il suo succo di zucca, era tutta pronta per la passeggiata ad Hogsmeade. 

Per un giorno si sarebbero rilassati andando in gita , Neville avrebbe accompagnato Hanna mentre lei sarebbe andata con Ginny , Wenthworth sarebbe rimasto con i suoi compagni di Serpeverde.

Elizabeth si voltò verso la sua amica e cercando di non arrossire troppo balbettò due o tre parole

- Io..io non,..non fissavo..insomma

- Certo certo..

Ginny le mise una mano sulla spalla e annuiva con la testa

- Ginny non è divertente comportarsi come se fossi una matta..io non lo stavo fissando , stavo solo guardando la nuova acconciatura di Astoria Greengrass.

- No ovviamente non lo stavi fissando , assolutamente no, è ovvio che Wenthworth Cavendish ti fa schifo..

- Adesso non esageriamo.

- Comunque non ti interessa..quindi non ti interesserà sapere che la dolce e piccola Astoria con il suo nuovo taglio ha chiesto a Wenthworth di accompagnarla ad Hogsmeade..

Elizabeth sentì lo stomaco contorcersi, se non ci fosse stata Ginny avrebbe vomitato il pudding .

- Cosa vuol dire che gli ha chiesto di accompagnarla ?? E tu come fai a saperlo ? 

- Vuol dire che Astoria con la sua boccuccia

- Sporca boccuccia vuoi dire!

- Con la bocca a cuore..

- Non ha la bocca a cuore ! E comunque vai al punto Ginny !!!

Elizabeth avrebbe potuto strozzarla e sicuramente non avrebbe sentito rimorso, se non fosse che quella era la fidanzata del prescelto.

-  Comunque gliel'ha chiesto oggi prima di colazione, l'ho scoperto grazie alle doti da pettegola di Pansy Parkinson, sembra che Astoria sia arrivata prima della sorella Daphne..

Il volto di Elizabeth si oscurò ancora di più...Astoria ,Daphne chi altro c'era in fila ??

- Daphne ?? Cosa c'entra quella biondina adesso ??

- Bionda e tutte gambe vuoi dire..

- Ginny hai intenzione di rivedere un giorno il tuo adorato Harry oppure vuoi dirgli addio adesso ?

La Grifondoro si accorse del reale pericolo che stava rischiando e cercò di trattenersi dal ridere, nel vedere le espressioni di Elizabeth ad ogni parola che aggiungeva sulle spasimanti di quello che lei "Non Fissava".

-  Comunque sembra che anche Daphne volesse andare con Wenthworth , solo che Astoria è stata più veloce e così adesso c'è anche una faida familiare in atto per colui che tu "Non fissi".

Elizabeth la uccise con lo sguardo, poi rivolse gli occhi verso la tavolata dei Serpeverde, Wenthworth chiacchierava allegramente con Astoria.

Piccola, insolente, serpeverde ! 

Era bionda come la sorella, aveva le gambe della sorella e anche la bocca a cuore !!

Elizabeth respirò, un respiro profondo, doveva far tornare giù tutta la bile che stava per farla esplodere.

- Ovviamente ha accettato Wenthworth giusto ?

lo chiese , sapendo già la risposta, dato che l'aveva sotto gli occhi .

Wenthworth che rideva a qualcosa che Astoria aveva detto, Wenthworth che la guardava, che le rispondeva sempre con il sorriso sulle labbra.

Elizabeth avrebbe voluto spaccare la faccia ad entrambi.

- Si andrà con Astoria, ma non ti devi arrabbiare Elizabeth è solo Astoria..

- Cosa vuol dire ??? In caso non l'avessi vista è bella quanto la sorella ed è una Greegrass e lui un Cavendish ..sono perfetti..

- Oh finiscila ! Wenthworth è pazzo per te...si è fatto cruciare per te !!

Elizabeth sorrise lievemente, era vero non avrebbe dovuto nemmeno avere un piccolo dubbio su quello che provava Wenthworth per lei, ma non era facile , sopratutto quando non ci si sentiva all'altezza e lei non si sentiva nemmeno un quarto all'altezza di uno come lui.

- Ehi Lizzie...

Michael raggiunse Elizabeth al tavolo e si sedette di fronte a lei, Ginny li guardò incuriosita o perlomeno guardò incuriosita Michael. 

- Mi chiedevo  se volevi venire con me ad Hogsmeade ?

Ad Elizabeth venne un colpo, mentre Ginny per poco non rovesciava il suo succo di zucca.

Michael sembrava del tutto tranquillo e sereno, Ginny appoggiò il suo bicchiere sul tavolo, sapeva che quella scena sarebbe stata divertente.

- Oh ecco..Michael è veramente una proposta gentile, ma io vado già con Ginny , mi spiace..

Elizabeth abbassò lo sguardo, 

- Ok magari potremmo fare un'altra volta , anzi facciamo che mi prometti che la prossima volta verrai con me ad Hogsmeade ..

Sorrise Corner  ed Elizabeth dovette ammettere che aveva un bel sorriso, uno di quei sorrisi gioiosi che ti mettevano allegria e poi era carino, di quella bellezza non sconvolgente come Wenthworth , ma che ti ispirava serenità.

- Oh Michael non so se..

- Non sarà mica per Cavendish..perchè ho sentito che va con la più piccola delle sorelle Greegrass..

A Ginny scappò un sorrisino di malizia, Michael sapeva di certo come rigirarti la frittata.

- No Michael non è per lui è che..

- Oh andiamo Lizzie è solo un 'uscita ad Hogsmeade ..un'uscita con il tuo compagno Michael Corner..

Il suo sguardo indugiò sul volto di Elizabeth, era uno sguardo carezzevole e caldo come quello che gli aveva rivolto quel giorno durante una riunione dell'ES.

- Ok..

Elizabeth lo disse in un soffio e Ginny la guardò sorpresa, mentre Michael si alzava dalla sedia tutto contento con la sua mini vittoria.

- Bene , allora alla prossima uscita sei mia.

"Sei mia " Ginny strinse di più il suo bicchere, la scena non era più così divertente.

Michael Corner si era preso una cotta per Elizabeth. 

Proprio una cotta, una di quelle belle grosse e Michael Corner non era uno che si faceva buttare giù facilmente.

Wenthworth Cavendish aveva un problema, un problema di nome Michael Corner.

 

 

.......

 

 

- Cavendish posso parlarti un momento ?

Elizabeth fermò Wenthworth all'entrata della sua sala comune, per fortuna con lui c'erano solo alcuni ragazzini del terzo anno.

Wenthworth le sorrise ed Elizabeth sentì mancarle un battito, le prese la mano e la portò nascosta dietro ad una colonna.

Appena furono al riparo da occhi indiscreti, si abbassò su di lei incominciando a baciarle l'orecchio.

Elizabeth chiuse gli occhi, doveva imporsi il controllo.

- Mi sei mancata...

le mani di Wenthworth presero ad accarezzarle la schiena , mentre le sue labbra arrivavano alla bocca.

Elizabeth si staccò da lui velocemente

- Andrai con Astoria Greegrass oggi a Hogsmeade ?

Il suo tono era inquisitorio e il suo sguardo non aveva niente di gentile, Wenthworth capì di essere nei guai.

- Si vado con Astoria...

- Bene.

Elizabeth teneva ancora le braccia incrociate al petto, Wenthworth cercò di avvicinarsi di nuovo alla sua bocca, ma trovò solo la colonna.

- Dimmi ti piace Astoria ?

Elizabeth era furente, i suoi occhi scuri lo stavano lentamente torturando.

- No, non mi piace affatto. è molto meglio Daphne..

sorrise, cercando di sdrammatizzare, ma non trovò risposta

- Bene perchè sembra che anche lei volesse invitarti oggi..Sono sicura che ti direbbe di sì se glielo chiedessi.

- Non mi interessa chiederglielo.

- Però ti interessa andare a passeggio con la sorella.

- Stiamo parlando di Astoria, Astoria è solo una ragazzina..

- Ha quindici anni e tu ne hai diciasette, non mi sembra che sia meno ragazzina di te !

Il tono di Elizabeth si era fatto sensibilmente più alto, indice che anche la sua rabbia stava aumentando.

- Sai che non provo niente per Astoria e nemmeno per sua sorella ..lo sai, insomma adesso non stavo di certo cercando di baciare Astoria..

- Forse perchè lei non era disponibile !

- Sicuramente sarebbe più disponibile di te .

- Vai a baciare lei allora.

- Elizabeth io voglio baciare te ! E lo sai benissimo !

- Allora perchè non vieni con me ad Hogsmeade ?!

- Lo sai il perchè ! Sai bene che se i miei compagni ci vedessero insieme farebbero di tutto per rovinarci!

- Invece Astoria Greengrass è perfetta giusto ?

- Non è questo ! 

Wenthworth si avvicinò di nuovo a lei, prendendole il viso tra le mani, Elizabeth per lui era bellissima, i suoi occhi nocciola, i suoi capelli neri e ribelli, , il piccolo neo che aveva sopra il labbro..

- Quindi andrai con lei e ti divertirai..

- Elizabeth smettila ..

- Michael Corner mi ha invitata ad andare con lui.

Lo disse con lo scopo di farlo ingelosire e ci riuscì alla perfezione, Wenthworth si staccò immediatamente da lei e la guardò con rabbia.

- E tu hai accettato ?

- Se tu vai con Astoria io posso andare con Michael.

- Non è la stessa cosa..

Wenthworth lo disse freddamente , rimaneva davanti a lei in modo da bloccarle il passaggio.

- è la stessa cosa invece..

- Corner ha una cotta per te

- Anche Astoria ha un interesse e pure sua sorella.

- Vuoi andare con Michael ?

- E tu vuoi andare con Astoria ?

Nessuno dei due era pronto a farsi piegare, troppo orgogliosi entrambi, troppo testardi entrambi.

- Adesso devo andare ..Divertiti pure con Astoria..

Elizabeth prese a camminare per il corridoio , quando sentì la voce distaccata di Wenthworth

- Anche tu divertiti con Corner.

Lei nemmeno si voltò, ma Wenthworth sentì chiaramente la sua risposta

- Lo farò non ti preoccupare.

Poi la vide sparire nel buio dei sotteranei.

 

 

 

......

 

 

 

- Neville tutto bene ?

Hanna lo chiese dolcemente , mentre cercava di sorseggiare il suo thè senza scottarsi.

Neville per tutta risposta le sorrise e addentò un pasticcino, Madame Piediburro rimaneva il suo posto preferito ad Hogsmeade.

Era un ambiente così raccolto, così intimo e caldo che delle volte ,quando Hogwarts sembrava più Azkaban che una scuola ,lui chiudeva gli occhi e si immaginava di essere da Madame Piediburro a bere un thè caldo alla cannella .

Hanna si era sciolta i capelli quel giorno e la sua pelle candida sembrava luminosa.

Neville le prese la mano e la strinse , contento di non dover nascondere almeno questo, non aveva paura che gli altri sapessero di Hanna e del sentimento che li legava.

Lei arrossì e quel rossore sembrava donarle ancora di più, Neville la guardò vedendola per la prima volta come un bellissimo giglio bianco.

La sua Hanna, la sua limpidezza , i suoi occhi così sinceri, era di questo che si era innamorato, si era innamorato delle acque cristalline che inondavano Hanna.

- Non mi guardare così..

- Io amo guardarti.

lo disse accarezzandole una guancia, ogni volta che la toccava lui si sentiva bene, si sentiva nel giusto.

Perchè era così che doveva andare, lui e Hanna erano due facce della stessa medaglia, erano il proprio destino.

- Che ne dici se andiamo a fare una passeggiata ? Vorrei stare un po' da sola con te..

Lei lo chiese con negli occhi una strana malizia, Neville acconsentì di buon grado , aveva voglia anche lui di avere la sua Hanna tutta per sè.

Uscirono velocemente da Madame Piediburro e Hanna si strinse a Neville facendo aderire totalmente il suo corpo a quello di lui.

Per Neville fu una sensazione strana che lo investì, avere Hanna così vicina, così totalmente nelle sue mani.

Sentì la pancia fargli qualche capriola e un caldo torrido  che si era impossessato del suo corpo.

Hanna sembrava incurante dell'effetto che riusciva a provocare in lui così si accostò alle sue labbra per un timido bacio, ma la reazione di Neville non fu  affatto timida ,appena sentì la leggera pressione delle bocca di Hanna sulla sua, le prese il viso tra le mani e ,con una passione che nemmeno lui pensava di possedere , iniziò a baciarla.

Il bacio più lungo della sua vita, non voleva staccarsi da lei anche se sapeva che non era da gentiluomini baciare in quel modo una ragazza in mezzo alla strada, si staccò solo per respirare, ma Hanna catturò ancora le sue labbra affondando le mani nei suoi capelli.

Fece accostare il corpo di Hanna al muro di Mielandia , mentre continuava a toccarla con un'urgenza sempre crescente , 

- Ma non eri timido Paciock ?

Fred, George e Ginny Wesley  lo guardavano sorpresi e abbastanza sconvolti.

Vedere Hanna Abbot e Neville Paciok baciarsi appassionatamente attaccati al muro di un negozio ad Hogsmeade con la gente che passava era una di quelle visioni che non rientrava nella cornice di tranquillità che veniva in mente quando pensavi a Neville, ma per essere onesti Neville in quell'ultimo anno aveva riservato non poche sorprese sulla sua personalità e sul suo carattere.

- Ragazzi ..

Neville si voltò verso di loro , Fred  e George avevano quello sguardo non affatto innocente che sembrava classificare Neville come "Finto timido che in verità aveva più successo di Harry Potter " .

Ginny invece fissava soddisfatta Hanna che cercava di sistemarsi i capelli e la divisa tassorosso totalmente sgualcita.

- Paciock tu e la Habbot..eh..

Fred gli fece l'occhiolino e Neville pensò che sarebbe potuto sprofondare in quel momento, mentre Ginny assestava una gomitata al fratello.

- Come state voi ? Il negozio va bene ?

Neville prese per mano Hanna e si avvicinò al gruppetto Wesley, cercava disperatamente l'aiuto di Ginny per uscire da quella situazione che con i gemelli poteva totalmente tramutarsi in melodramma.

- Noi ce la caviamo...invece Ginny ci raccontava di voi e dell'ES...anche se vedo che non te la cavi per niente male...

George diede una rapida occhiata sorniona ad Hanna.

- Ecco ce la caviamo in verità..sapete non è come al  quinto anno con la Umbridge..

- Si vediamo che non è affatto come il quinto anno...voglio dire hai fatto sicuramente un passo avanti..

Fred si rese conto dell'occhiata feroce della sorella 

- Ovviamente passo in avanti nel senso dell'ES , ne sei diventato il capo e tutto il resto..

- Ovvio tutto il resto..

George purtroppo non aveva notato la sorella e la sua intenzione di ucciderli appena dopo conclusa quella conversazione.

-  Adesso andiamo ! Avanti Fred e Geroge muovetevi!

Ginny li tirava per un braccio , ma i gemelli sembravano non volersi proprio spostare da lì e continuavano a guardare Neville.

- Ho detto andiamo ! Adesso !!

Neville ringraziò mentalmente Ginny , mentre vedeva i fratelli Wesley muoversi , si salutarono velocemente e Neville si stava voltando per andarsene con Hanna , quando vide Fred girarsi verso di lui e con tutta la semplicità del  mondo gli disse, stando bene attento a non farsi sentire dalla sorella,

- Neville Paciock sei il mio idolo ..!

Neville sorrise , non poteva sapere che quello sarebbe stato il suo ultimo ricordo felice di Fred Wesley.

 

 

 

 

.....

 

"Lo farò non ti preoccupare " ....Cosa voleva dire ?

Wenthworth cercava di ascoltare Astoria , ma era più forte di lui, il pensiero tornava sempre lì.

Elizabeth e la sua dannata testardaggine, Elizabeth e Corner..

Doveva riuscire a resettare quel pensiero se non voleva morire di gelosia.

Astoria continuava a parlare e lui rispondeva a monosillabi.

Non poteva, non poteva proprio accettare il pensiero di quei due insieme, gli veniva l'orticaria solo a pensarci.

- Oh ma guarda Corner con dei fiori in mano ...è davvero carino a comprare dei fiori alla sua lei...

Astoria lo disse sognante, ma Wenthworth non aveva nessuna intenzione di comprarle dei fiori piuttosto voleva strozzare con quei patetici fiorellini Michael Corner.

- Non è la sua lei..

lo disse con tono stizzitto che non sfuggì ad Astoria, c'era qualcosa di strano in Cavendish.

- Se gli ha comprato dei fiori , forse vuole che lo diventi.

Astoria era furba ed era anche brava ad insinuare il dubbio.

- Credo che degli schifosi fiorellini del tutto fuori stagione non possano convincere una ragazza.

- Dipende dalla ragazza..

Wenthworth avrebbe dovuto calmarsi, sapeva che non poteva mostrare nessun  interesse davanti ad Astoria, lei e Draco Malfoy erano molto amici e se avesse intuito qualcosa sarebbe andata subito da quel viscido serpe a dirglielo.

- Andiamo Astoria, stiamo parlando di Michael Corner...voglio dire non è niente di che..

Wenthworth finse noncuranza e cercò di spostare il discorso, ma Astoria non si faceva di certo fregare, aveva capito qualcosa e adesso voleva andare fino in fondo.

- Sai credo di aver capito chi è l'interesse di Corner...dovrebbe essere un'altra corvonero, li ho intravisti prima di venire qui..lui la guardava con tali occhi..

Wenthworth respirò a fatica, era una trappola, sapeva che era una trappola, doveva passare quella prova.

- Buon per loro, se sono innamorati...non credi Astoria che sia bellissimo innamorarsi alla nostra età, trovare la persona giusta , quella con cui ti guardi e ti capisci al volo senza nemmeno parlare..per esempio tu e Draco..

Astoria arrossì di colpo e Wenthworth capì di aver tirato una bella coltellata.

- Io e Draco niente, siamo amici..

- Sarà...e comunque tutti vediamo che lo guardi con tali occhi..

Wenthworth lasciò cadere la frase così, ma sapeva di averla messa spalle al muro.

- Allora Wenthworth cosa ne dici se andiamo a prenderci una burro birra ?

Il sorriso malfermo di Astoria gli fece capire che aveva vinto.

Lei era furba , ma lui lo era stato di più.

 

 

.....

 

 

 

Neville teneva mano nella mano Hanna , beandosi di quella tranquillità che fino a poco tempo fa gli era sembrata impensabile.

- Ehi Neville !!!!

Neville vide Wenthworth venirgli incontro, stava correndo

- Tu non dovevi essere con Astoria ??!

- L'ho mollata con sua sorella e Nott ai Tre manici di scopa ...

- Cosa ??

- Gli ho detto che dovevo tornare ad Hogwarts immediatamente..una cosa di famiglia molto urgente..adesso dovresti dirmi se hai visto Elizabeth ?

- Elizabeth è con Michael Corner dato che tu sei uscito con Astoria ..

Hanna lo disse con un tono aspro nella voce e Neville se ne meravigliò di solito la sua Hanna era la persona più dolce del mondo..di solito però..

- So benissimo con chi è, ho chiesto dove è !

- Sicuramente sarà con Michael..

Wenthworth stava per scagliarle una bella fattura, ma Neville si mise in mezzo salvando la donna della sua vita dalle ire di un serpeverde geloso.

- Non l'abbiamo vista Wentworth forse sono da Madame Piediburro ..

- Ad Elizabeth non piace il thè !

- A Michael sì però..

Hanna continuava su quella linea e Neville sapeva bene che non sarebbe durata a lungo.

- Non me ne frega niente di Michael ! E tanto per capirci faccio le domande a Neville ..

- Sei tu che hai scelto Astoria e non Elizabeth!

- Invece di preoccuparti di me e di Elizabeth perchè non ti preoccupi dello sporco traditore che c'è nella tua casa ! 

Wenthworth avrebbe potuto sbranarla

- Adesso finiscila Wenthworth !

Neville aveva lievemente alzato la voce in un tono di comando e Wenthworth senza farselo ripetere due volte, indietreggiò lievemente.

- Scusami...

- Comunque prova da Mielandia ..Elizabeth è ghiotta di cioccorane e se conosco un po' Corner gliele vorrà comprare per farsi bello ..

- E farebbe una cosa giusta..

- Hanna smettila..

Neville lo disse a bassa voce , guardando Hanna con un certo rimprovero.

- Ok grazie..

Wenthworth sorrise all'amico e poi corse verso il negozio di dolci, Neville lasciò la mano di Hanna e continuò a camminare.

La timida tassorosso rimase in silenzio finchè non cercò di riprendere per mano Neville e lui si scostò.

- Neville avanti scusami...

- Non dovevi trattare Cavendish in quel modo..

- Non capisco perchè lo difendi ?!

- Ed io non capisco perchè dovevi rispondergli con quel tono ?!

- è uscito con Astoria..

- Non sarebbe potuto uscire comunque con Elizabeth ! Hanna cerca di non scontrarti sempre con lui..

- Io non capisco Neville..

Neville la guardò negli occhi, la amava davvero, ma non avrebbe potuto proteggerla per sempre dai suoi compagni.

- Nessuno ti ha perdonata ancora a parte io , Ginny ed Elizabeth...il problema è che c'è Wenthworth, Colin, Seamus, Anthony , Michael e tutti gli altri che vogliono la testa di quel traditore e non si dimenticano che tu ti sei schierata dalla parte sbagliata..

Hanna sospirò e si sedette su una panchina, si sentiva stanca

- Anche tu hai sbagliato, eppure non mi sembra che ti stiano facendo una guerra come invece stanno facendo a me !

- Trova il traditore Hanna...

Si sedette vicino a lei e l'abbracciò, inspirò il suo profumo di vaniglia e poi chiuse gli occhi , voleva rimanere così , immobile  stretto a lei che respirava .

Quello era il suo angolino di felicità.

Quello sarebbe stato il suo ricordo più bello.

 

 

 

......

 

 

 

 

Elizabeth girava tra gli scomparti di Mielandia mentre  Michael era andato fuori a parlare con Anthony per i biglietti di una partita di Quiddich.

Avrebbe mangiato tutto il dolce che c'era in quegli scaffali.

Maledetto Wenthworth.

Maledetto Serpeverde e maledetta Astoria Greegrass.

I serpeverde ti rovinano la vita in un modo o nell'altro.

Chissà cosa stavano facendo ...? Magari lei con i suoi capelli biondi (maledetti capelli biondi) si era avvicinata al viso di Wenthworth e dolcemente aveva poggiato le proprie labbra su quelle di..

- Io li butterei quei fiori ..

la voce di Wenthworth gli era arrivata come un bel soffio di aria fresca.

Lei si voltò e lo trovò lì a pochi centimetri dal suo viso , con i suoi occhi verdi e la sua aria arrogante.

- Vuoi rubarmeli per regalarli ad Astoria ?

- Non ho bisogno di fiori io..

Le sorrise e con un dito le accarezzò la guancia, 

- E di cosa avresti bisogno ?

Elizabeth lo chiese seria, sentiva il cuore battere velocemente, le stava per venire un infarto con Wenthworth così vicino.

-  Avrei bisogno di te.

Era serio anche lui stavolta, non c'era malizia, non c'era sfida nei suoi occhi, c'era solo la verità.

Lui aveva bisogno di lei.

Ne aveva un estremo bisogno.

Elizabeth respirò lentamente , voleva baciarlo ma non poteva, non da Mielandia, con Michael che sarebbe potuto rientrare da un momento all'altro.

- Io adesso sono venuta con Michael..

- Mollalo .

- Ma io..

Wenthworth si avvicinò ancora di più stampandole un lieve bacio sulla guancia , ma lasciò indugiare la sua bocca sulla liscia pelle di lei.

- Vieni con me.

Elizabeth aveva già deciso prima di quel bacio, aveva deciso appena aveva visto i suoi occhi.

- Ci vediamo fra dieci minuti dietro la Stramberga strillante..

Wenthworth le sorrise stavolta con malizia e uscì velocemente da Mielandia.

Dopo pochi secondi Elizabeth vide rientrare Michael, le dispiaceva lasciarlo lì così  a metà giro, ma Wenthworth ...bhe....era Wenthworth, il suo Wenthworth.

- Scusami Michael ma devo scappare !

- Dove ?

- Devo andare da Ginny, sta poco bene eh..sai ha bisogno di me..

- Vuoi che ti accompagni ??

- Oh no !! Assolutamente no! Sono cose da ragazze e non vorrei si imbarazzasse con te..

Michael la guardò scettico, forse non era una brava bugiarda, anzi non lo era affatto, ma non poteva certo dirgli che doveva correre da Cavendish serpeverde.

- Ecco se è una cosa molto importante..,

- Oh si ! Molto importante , Ginny non me lo perdonerebbe mai!

Michael pareva convinto o forse voleva solamente crederci.

- Ok allora...vai pure ..

- Grazie e scusami ! Scusami davvero è stato...si davvero fantastico !

Gli diede un bacio veloce sulla guancia e prima che lui potesse fare altre domande  corse fuori alla velocità della luce.

Nemmeno con una firebolt sarebbe arrivata in meno tempo dietro a quella vecchia casa.

Vide Wenthworth aspettarla con il solito sguardo che la faceva arrossire.

- Non dovrai più uscire con Michael Corner..

lui si avvicinò alla sua bocca

- Non dovrai più uscire con Astoria Greegrass o suoi parenti di primo grado..

A Wentworth scappò un sorriso e prima che lei potesse formulare qualche altro divieto, la baciò.

La baciò senza controllo , la baciò come aveva desiderato per tutto il giorno e come avrebbe desiderato per tutta la sua vita .

 

.....

 

 

Si baciavano.

Thompson e Cavendish.

Sentì la rabbia allo stomaco.

Vendetta.

Voleva vendetta e l'avrebbe avuta.

 

 

 

 

 

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Capitolo 13
*** Capitolo 12 ***


Buonasera a tutti =D !!! Capitolo nuovo ...ci saranno un paio di colpi di scena e so già che per uno di questi mi odierete...
Comunque vi annuncio che nel prossimo capitolo avremmo i famosi tre minuti e Ginny lascerà la storia per il momento..
Ringrazio di cuore Freddy16 (che ha scritto una nuova e bella raccolta "Attimi di vita" ve la consiglio..) , Jamie_Lily e un ringraziamento speciale va a Riogah e Darksister che hanno recensito anche "Due desideri" ..grazie ragazze davvero !
Bene vi lascio al capitolo...
Buona letura !
 
 
 
 
 

Daphne Greengrass non era una ragazza che sapeva perdonare , lei non perdonava, riteneva il perdono una totale mancanza di personalità e orgoglio.

Chi la feriva, doveva essere ferito a sua volta.

La regola che utilizzava Daphne era semplice , occhio per occhio, dente per dente.

Aveva una caratteristica Daphne, sapeva sempre dove andava a colpire, sapeva sempre qual'era il punto che faceva più male e affondava la lama della sua cattiveria lì dove usciva più sangue.

Certe volte si meravigliava del suo talento innato per scoprire le debolezze altrui, per esempio sapeva che sua sorella Astoria era innamorata di Draco Malfoy o che Theodore Nott si sarebbe fatto tagliare un braccio piuttosto che ammettere di essersi preso una cotta per Ginny Wesley durante il suo quarto anno.

Il problema era che Daphne non si dimenticava nulla, lei ricordava tutto, ogni sgarbo, ogni sguardo, ogni parola di troppo, ogni piccolo gesto insignificante ,molte persone ritenevano che essere bionda e bella doveva per forza voler dire essere stupida, lei sapeva che questo era il suo alibi migliore, nessuno credeva che Daphne potesse arrivare a capire , ma Daphne guardava e si imprimeva nella mente ogni dettaglio .

Aveva notato che Cavendish non era più se stesso, che molto spesso si assentava dalla sala comune per sparire chissà dove.

Wenthworth non era mai stato come loro, lui era diverso, lo era sempre stato, aveva pochi amici nella sua casa e molto spesso non si esprimeva in nessuna questione, non era che si vergognasse o che fosse debole semplicemente non gli interessava interagire con gli altri serpeverde.

Questo aveva sempre affascinato Daphne , lui era irragiungibile per lei, mai una volta che l'avesse guardata in modo diverso, mai una volta che gli avesse un sorriso come un uomo sorride ad una donna, lui sembrava essere totalmente immune al fascino di lei, per la verità sembrava totalmente immune al mondo femminile che lo circondava , in quei sette anni ad Hogwarts aveva visto così tante ragazze serpeverde e non solo passargli sotto gli occhi cercando di attirare la sua attenzione, ma Cavendish non si esprimeva più di tanto e Daphne in cuor suo aveva sempre sperato che un giorno , lui si sarebbe accorto di lei, della sua purezza di sangue e della sua intelligenza, per Daphne Wenthworth Cavendish era l'unico ragazzo per il quale avrebbe potuto provare una sorta d'amore o comunque l'unico con cui poteva pensare al matrimonio.

Lui era essenzialmente l'unico con il quale Daphne si vedeva accanto e non riusciva davvero a immaginare diversamente.

Lei era perseverante e paziente , aveva aspettato il suo turno con Wenthworth credendo che prima o poi sarebbe arrivato, prima o poi anche lui sarebbe giunto alle stesse conclusioni di lei e cioè che erano semplicemente perfetti e perciò dovevano stare insieme.

Era così semplice che a lei sembrava impossibile che lui potesse non pensare lo stesso, molte sere in cui avevano pattugliato la scuola insieme essendo prefetti, Daphne rimaneva in silenzio a guardarlo e studiarlo, a capire come sarebbe potuta arrivare più velocemente al suo cuore.

Daphne però non aveva calcolato l'imprevisto, l'imprevisto che si chiamava Elizabeth Thompson.

Non aveva mai veramente notato quella ragazzina di Corvonero, per lei era del tutto inutile , era solo una corvonero e non la degnava di nessuna attenzione.

Elizabeth Thompson non aveva un quarto della sua grazia o della sua bellezza, era insignificante come la sua casa, il problema era che ,quel giorno in aula quando chiese ad Alecto quanto sangue sporco le circolava nelle vene, Daphne vide negli occhi verdi e impenetrabili di Wenthworth una sorta di scintilla, lui la guardava veramente , la guardava in un modo nuovo , si era addirittura alzato per proteggerla da Malfoy...

Daphne in quel momento aveva capito che stava per perdere , che tutto il suo piano stava per essere decisamente cancellato da una ragazza dal nome sconosciuto così aveva cercato di non farsi prendere dal panico e di seguire passo dopo passo Cavendish, si era tranquillizzata dopo che Nott le aveva spiegato del litigio che avevano avuto i due nei corridoi ,così vedendo Wenthworth freddo e distaccato aveva riniziato a sperare di poter recuperare terreno o per meglio dire  di incominciare a conquistare quello che era suo di diritto.

Quell'uscita ad Hogsmeade prima delle vacanze di pasqua doveva essere sua , ma ci si era messa in mezzo sua sorella Astoria che solo per farle un dispetto l'aveva preceduta facendo gli occhi dolci a Wenthworth, quando li aveva visti ai Tre manici di scopa con il serpeverde annoiato che annuiva a sua sorella del tutto dinteressanto al suo discorso, aveva percepito che la sua chance era arrivata.

Aveva trascinato Theodore dentro e senza tanti indugi si era accomodata al tavolo della sorella, Wenthworth l'aveva guardata con una specie di ringraziamento negli occhi e lei contenta aveva creduto che fosse felice di vederla.

Si sbagliava.

Non era felice di vederla, era solo felice di avere una scusa per andarsene.

Era corso via dopo dieci minuti, lasciandola lì, alle prese con la lagna di sua sorella Astoria e Nott che borbottava tutto il suo disprezzo per quella giornata noiosa.

Così era uscita anche lei, era determinata a non farsi scappare l'occasione di rimanere un po' da sola con lui, magari avrebbero fatto la passeggiata fino ad Hogwarts insieme, chiacchierando del più e del meno accorgendosi finalmente di quanto fossero simili.

Daphne però si sbagliava anche su questo.

Wenthworth era entrato da Mielandia e poco dopo ne era sucito soddisfatto a lei era bastato notare i suoi occhi, scintillavano come quella volta in classe.

Aveva aspettato nascosta e li aveva visti.

Si baciavano.

Thompson e Cavendish.

Sentì la rabbia allo stomaco.

Vendetta.

Voleva vendetta e l'avrebbe avuta.

Lui sarebbe stato suo in un modo o nell'altro.

Così quella mattina si era diretta verso l'unica persona che poteva aiutarla, l'unica persona che avrebbe reso la vita di quei due un inferno.

L'unica persona che grazie al dolore li avrebbe spezzati.

- Draco devo parlarti...

 

 

 

 

 

.....

 

 

 

 

Cercare il traditore,Hanna se lo ripeteva da giorni, doveva trovarlo, doveva portare la sua testa a Neville e agli altri.

Non poteva perdere tempo, trovarlo era la sua unica speranza per poter riacquistare fiducia.

Il problema era che nessun Tassorosso avrebbe mai potuto sospettare di un altro, erano chiusi in un silenzio leale, nessuno credeva che potesse esserci un traditore tra le loro file .

Non avrebbero mai ammesso che la casa che aveva dato i natali a Cedric Diggory e Ernie Macmillan potesse macchiarsi di una colpa così grave.

Eppure Hanna credeva all'Esercito, qualcuno di loro aveva spifferato tutto ai Carrow o forse a Piton.

I suoi compagni non la aiutavano, tutti sapevano avendoli visti ad Hogsmeade che Hanna aveva una storia con Neville , e ognuno di loro aveva ben impressa nella mente l'immagine di Neville e dell'Esercito che li minacciava di fargliela pagare cara nella loro sala comune.

Quelle erano scene che non si potevano dimenticare e i Tassorosso, oltre ad essere pazienti, gentili e leali avevano anche un'altra caratteristica e cioè quella di voler evitare lo scontro diretto.

Ai tassorosso non piaceva il litigio, pensavano che tutto si potesse sistemare con diplomazia e una buona parlantina, nonchè un'onestà non indifferente da entrambi i lati.

Il problema è che l'Esercito non era di quella opinione, l'Esercito non voleva lasciarsi tutto alle spalle, chi aveva commesso un errore doveva pagare, il perdono non era nemmeno preso in considerazione .

 Hanna vagava nel vuoto, Terry e gli altri dicevano di non saperne nulla e che l'Esercito aveva preso un granchio.

Solo Susan Bones sembrava darle l'appoggio necessario, aveva risposto a tutte le domande di Hanna senza mai avere una parola di rimprovero, aveva cercato di aiutarla anche dopo la morte di Ernie, Hanna si era stupita dell'amicizia che Susana le mostrava.

Ma erano settimane che Hanna cercava un indizio, qualcuno che si lasciasse scappare qualcosa eppure nessuno dei suoi compagni sembrava sapere.

Neville ogni giorno che passava le chiedeva notizie, Ginny esaminava ogni tassorosso senza scampo,Elizabeth cercava notare comportamenti sospetti senza nessun esito positivo, mentre Colin Canon e Michael Corner esprimevano il loro disprezzo tutte le volte che era loro possibile.

Wenthworth invece rimaneva in silenzio, dopo ciò che era successo ad Hogsmeade non si erano più parlati , si evitavano a vicenda, nessuno dei due voleva discutere con Elizabeth a causa dell'altro.

Avevano instaurato una tregua e ad Hanna andava bene così, cercava di rimanere in quella specie di tranquillità per il maggior tempo possibile, ma adesso non le serviva tranquillità , adesso le serviva un passo avanti.

Fissava il panorama dalle finestre della torre di Astronomia, una voce da dietro la fece sussultare

- Scusami non sapevo che c'eri anche tu ..

Wenthworth lo disse in tono quasi infastidito, Hanna capì che non potevano certo continuare in quello stato e poi era stanca di quella continua tensione nell'aria ogni volta che si vedevano.

-No ti prego rimani..

Hanna l'aveva chiesto con il tono più gentile di cui era capace , funzionò tanto che Wenthworth annuì un sì con faccia sorpresa.

- Io volevo scusarmi con te Wenthworth so che ti sono sembrata un'antipatica impicciona, ma credimi era solo perchè io tengo ad Elzabeth è una mia cara amica e...

- Anch'io tengo a lei Hanna.

Wenthworth Cavendish era bravo a dare risposte secche e coincise che ti lasciavano senza parole.

- So che ci tieni ma la solidarietà femminile è più forte di ogni logica...

lei sorrise dolcemente

- Mi spiace comunque di averti urlato in faccia, di solito non parlo così alla ragazze sopratutto a quelle che sono amiche di Elizabeth.

Stavolta fu lui a sorridere e Hanna capì perchè Elizabeth aveva perso la testa per quel serpeverde.

- Lo so...so che questa storia del traditore ci sta massacrando..

Hanna sospirò pesantemente e a Wenthworth sembrò che quella ragazza avesse sulle spalle tutto il peso del mondo.

- Non sei arrivata a nulla ancora...?

Hanna scosse la testa esausta

- Nessuno parla, nessuno ne sa niente , tutti affermano che è impossibile che un tassorosso ci abbia traditi..

- E tu gli credi ?

Hanna si vergognò a rispondere a quella domanda, in fondo stavano parlando della sua casa

- No..cioè per meglio dire credo che nessuno sappia chi si stato a parte la persona in questione , ma non credo che sia così impossibile come tutti sembrano pensare..è solo che non trovo spiegazione per una cosa del genere..

Wenthworth sorrise ancora una volta,sorrise dell'ingenuità di Hanna , della sua totale fiducia nei suoi compagni, solo Neville Paciock avrebbe potuto innamorarsi di lei.

- Hanna chiunque sia stato a tradire si voleva vendicare dell'Esercito..

- No ...noi ...voglio dire i tassorosso non sanno nemmeno cosa vuol dire la parola vendetta..

- La vendetta è nella natura umana Hanna , la vendetta non è sinonimo di cattiveria , è sinonimo di tantissime cose ma non di cattiveria..

Hanna lo guardò senza capire

- Se c'è una cosa che può far dimenticare agli uomini la propria moralità, i propri valori e i principì questa è la vendetta e la vendetta nasce dal dolore, dalla sofferenza ,non ci si vendica perchè siamo buoni e giusti, ci vendichiamo quando il dolore è così grande che vogliamo lo provino anche gli altri.

- I tassorosso non ragionano così...forse i serpeverde , ma non i tassorosso..

continuava a scuotere la testa Hanna incapace di credere ad una sola di quelle parole.

- E il dolore più grande nasce dal più profondo dei sentimenti l'amore..

- Non capisco Wenthworth..

- Hanna qualcuno è stato ferito nei proprio sentimenti dall'Esercito, potrebbe essere l'amor proprio come l'amore per qualcun'altro..Devi cercare qualcuno a cui l'esercito abbia portato via l'amore ...quando lo troverai avrai trovato il traditore..

- Nessun tassorosso ..nessuno di noi potrebbe..

- Siamo esseri umani Hanna , non siamo le nostre case, siamo esseri umani e gli esseri umani fanno scelte sbagliate quando sono in balia dei propri sentimenti.

Lui la salutò con un altro sorriso e poi in silenzio lasciò la Torre.

Hanna rimase ferma, incerta su quello che avrebbe dovuto fare, se Wenthworth aveva ragione allora, forse sarebbe riuscita a trovare il traditore...

 

 

 

.....

 

 

 

Wenthworth sedeva nella sala comune di Serpeverde , quella sera si sentiva rilassato , pensava ad Elizabeth e gli veniva da sorridere.

Elizabeth che lo guardava infastidita , che gli rispondeva per le rime , Elizabeth che lo baciava teneramente , Elizabeth che cercava di accarezzargli la mano durante il cambio delle lezioni nel corridoio.

Elizabeth..

- Cavendish..

la voce fredda e viscida di Malfoy gli arrivò come una doccia gelata, la sua espressione cambiò radicalmente, aveva paura che Malfoy gli potesse leggere la mente , non sapeva a che livelli era arrivato nell'arte dell'occlumanzia e di certo non voleva scoprirlo quando aveva Elizabeth nei pensieri.

Draco si sedette davanti a lui, lo guardava con espressione soddisfatta come se avesse qualcosa per cui gioire.

Wenthworth si irrigidì, se Malfoy aveva quell'espressione allora c'era qualcosa che a lui non sarebbe piaciuto .

- Com'è andata la settimana scorsa con Astoria ?

Draco era tranquillo, troppo tranquillo, Wenthworth sentì strisciare il terrore sulla schiena.

- Perchè sei geloso Malfoy per caso ?

Ma Draco rise a quella provocazione , provocazione infantile ma Wenthworth aveva bisogno di prendere tempo e calmarsi , doveva essere lucido per non cadere nelle trappole di Malfoy.

- Da quanto mi risulta la persona gelosa quel giorno era un'altra..

Astoria doveva avergli raccontato tutto, doveva aver intuito qualcosa, stupido Wenthworth a farti scappare quelle frasi poco gentili su Michael Corner.

- Non so a cosa ti riferisci e non mi interessa.

- Credo che questo tu lo riconosca..

Malfoy appogiò sopra il tavolo tra loro un fazzoletto con lo stemma di serpeverde, Wenthworth non riusciva a capire , ma sapeva con assoluta sicurezza che dentro quela fazzoletto c'era la sua condanna a morte.

- Aprilo Cavendish, avanti non ti mangerà...

Wenthworth respirò profondamente e sperando che non si notasse il tremore che aveva alle mani , lentamente aprì quell'involucro verde e argento.

Quando il suo sguardo si posò su ciò che conteneva sentì la rabbia montargli alla testa e il terrore che riusciva a contorcere il suo stomaco.

- Non ti azzardare ad alzare la bacchetta su di me Cavendish...perchè se solo mi tocchi uno dei miei e tu sai che i miei sono tanti andrà da lei e le farà quello che si chiama tortura cruciatus fino a morire. Sei solo un traditore della tua razza , sei uno sporco traditore e se scoprirò che Elizabeth Thompson è ancora nelle tue grazie la ucciderò. Io la ucciderò Cavendish. E se non sarò io sarà qualcun altro ,Nott, Tyler , Goyle o addirittura i Carrow...qualcuno di noi la ucciderà e a te non rimarrà nemmeno il ricordo della tua corvonero. Sarà meglio per te ma sopratutto per lei che tu torni ad essere un Serpeverde degno di questo nome. Altrimenti la povera Elizabeth sarà sacrificata ...sai è facile entrare nel suo dormitorio di notte è veramente facile ...

Malfoy si alzò lentamente sempre sorridendo, sapeva di avere vinto,

- Ah questo te lo lascio....ho paura che appena avrai fatto ciò che è giusto questo sarà l'ultima cosa che avrai di lei..

poi Draco si avvicinò al suo orecchio, Wenthworth sentiva la paura nelle viscere.

- Mi dimenticavo di dirti che quando dorme è davvero bella..

Wenthworth strinse i pugni fino a farli diventare bianchi, sentiva la violenza pulsargli dentro come una bestia inferocita.

- Alla prossima Cavendish.

Malfoy uscì dalla sala con il resto della sua banda, Wenthworth rimase solo, guardò ancora una volta il fazzoletto .

Una ciocca dei capelli neri di Elizabeth.

Quella sera qualcuno giurò di aver sentito un urlo straziante provenire dai sotteranei, non potevano sapere che si trattava di Wenthworth Cavendish.

 

 

....

 

 

 

Hanna aveva scritto una lista , i nomi dei suoi compagni spiccavano con accanto tutte le considerazioni possibili.

Terry, Eloise Midgen, Owen Caldwell, Laura Madley,Anthony Rickett ..

- Ehi cos'è ?

Susan le era arrivata da dietro, si sedette vicino a lei, ma Hanna nascose la lista sotto altri compiti di Incantesimi, non poteva lasciare che Susan scoprisse cosa stava pensando.

- Oh niente compiti su compiti..

Hanna fece un sorriso tirato, poi vide Susan accomodarsi meglio

- Sai ecco mi chiedevo...ti manca mai Ernie ?

Hanna sentì un dolore bruciante riaccendersi nel centro del petto, ogni volta che pensava ad Ernie il dolore che si teneva blando si riaccendeva come una fiamma impazzita.

- Mi manca sì..

Susan abbassò lo sguardo, il silenzio scese tre le due , Hanna non sapeva cosa dire , per la verità non se la sentiva di dire nulla , il ricordo di Ernie era ancora troppo pesante per sorridere.

- Una volta Ernie mi ha raccontato che vi sentiste male da mielandia..troppe gelatine vero..?

Hanna sorrise inconsapevolmente, quel ricordo di Ernie rinchiuso al bagno ai Tre manici di scopa e lei nel bagno accanto che cercava di non svenire dalla nausea la faceva ancora ridere.

- Te l'ha raccontato lui ?

Hanna era sorpresa , Ernie era molto riservato e difficile , non era uno con cui entravi subito in simpatia, poteva sembrare pomposo o arrogante ma in verità era il migliore amico che chiunque potesse desiderare , era leale fin dentro l'anima.

- Si...mi ha raccontato anche della prima volta che riuscì a fare il patronus  di come era emozionato e..

Susan parlava, parlava di Ernie con una tale sincerità che ad Hanna fece uno strano effetto, non gli dava fastidio ma era come se Susan avesse preso il suo posto in quei mesi in cui lei era troppo impegnata con Neville e con Ginny ed Elizabeth.

C'era qualcosa nei suoi occhi chiari ce Hanna sapeva di aver già visto, sentiva di essere vicina ma non riusciva a vedere con chiarezza.

- Lui ti voleva un gran bene Hanna eri come una sorella..io non oso immaginare cosa abbia voluto dire perderlo per te..

Hanna sentì un'altra portata di dolore investirla totalmente, doveva andare via da lì. Subito.

- Susan io devo andare scusami ma..

Hanna non la guardò nemmeno in volto, ma Susan capì all'istante,

- Hanna perdonami io non volevo io..

- Non fa niente Susan davvero, ma devo andare..io..

- Cerca di capirmi io posso parlare solo con te di lui eh..

- Susan davvero ti capisco..

Hanna rispondeva sconnessa alle parole di Susan , sentiva il pianto vicino, Ernie era ancora troppo vivo per poterlo dimenticare.

- Eh io ti capisco per la storia dell'Esercito e tutto il resto...anch'io avrei reagito come te..in fondo tutti abbiamo pensato che l'Esercito potesse avere le sue colpe..

Hanna non ascoltava più, le frasi della sua amica gli arrivavano così senza nessun senso nella mente.

Uscì fuori dalla sala e corse nel parco, aveva bisogno di aria.

Respirò forte e si lasciò andare alle lacrime.

Ernie, la sua morte , Susan e tutte le sue parole..Amore.

Hanna vide la chiarezza che cercava poco prima la vide.

"Io posso parlare solo con te di lui.."

Susan gli aveva detto proprio questa frase, "di lui" come se Ernie fosse un segreto.

"Devi cercare qualcuno a cui l'esercito abbia portato via l'amore ...quando lo troverai avrai trovato il traditore.."

Lo aveva trovato, aveva trovato il traditore.

 

 

 

 

.....

 

 

 

 

Hanna che correva forte , Wenthworth che aspettava .

I loro occhi ne incontrarono altri, felici e sorpresi di quelle visite forse inaspettate.

- Susan devo parlarti

Hanna lo disse in un soffio

- Elizabeth dobbiamo parlare

Wenthworth lo disse guardandola negli occhi.

Sorrisero entrambe ,non sapevano a cosa andavano incontro.

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Capitolo 14
*** Capitolo 13 ***


Ciao a tuti !!!! Nuovo capitolo, so che vi ho fatto aspettare un po', ma questo è stato un capitolo tremendamente difficile e magari non piacerà a tutti, anche perchè è molto lungo...=)
Comunque ho cambiato qualche cosa dalla storia originale, per esempio l'abbandono di Ginny, spero però di non aver fatto errori gravi ! Un'altra cosa , vorrei sapere cosa ne pensate della descrizione che ho fatto di Piton (è sempre difficile maneggiare un personaggio così contradditorio, quindi ditemi se ho sbagliato perchè non voglio farlo diventare ridicolo !!) Grazie..
Ringrazio tanto Riogah, Darksister, Freddy16 e AnneEvans per avermi recensito !!! =)
Ah dedico i tre minuti di Wenthworth a tutti voi che li avete aspettato con tale desiderio..
Buona lettura !
 
 
 

Tutto era silenzio.

Silenzio.

Elizabeth sentiva solo silenzio .

"Non ti amo e non riuscirò mai ad amarti veramente "

Gli occhi verdi di Wenthworth che la guardavano senza speranza.

"Guardati Elizabeth , io e te non potremmo mai stare insieme"

Le braccia di Wenthworth che si incrociavano nel petto e la tenevano lontana.

Elizabeth  chiuse gli occhi e si voltò nel letto.

" Non mi devi toccare...è finita "

Il tono duro della voce di Wenthworth e poi la sua schiena.

L'ultimo ricordo di Wenthworth era la sua schiena , la sua amplia schiena che se ne andava.

Poi la sua voce che gridava , le sue lacrime disperate e il freddo , gelido pavimento del corridoio buio.

L'abbandono.

La voce di Ginny e le braccia di Michael che la portavano nel dormitorio.

Il vuoto.

Silenzio, abbandono e vuoto.

Di questo viveva Elizabeth adesso.

Silenzio, abbandono e vuoto.

Wenthworth.

Lei e Wenthworth non erano più niente, lui era sparito dalla sua vita, certi giorni Elizabeth si svegliava chiedendosi se avesse mai baciato veramente le labbra di Wenthworth Cavendish.

Lui sembrava non conoscerla nemmeno, alle riunioni dell'ES si metteva in disparte ed Elizabeth lo spiava .

Spiarlo le dava la sensazione di respirare di nuovo, capiva di essere viva da quel piccolo  brivido che ancora la attraversava se pensava al sorriso di Wenthworth.

Gli erano rimasti i ricordi e se li teneva stretti, incapace di lasciarli andare nell'oblio che la sua vita stava diventando.

Non piangeva più, aveva pianto tanto in quelle settimane senza farsi vedere dagli altri , senza nemmeno che la vedesse Ginny o Hanna , non voleva che gli altri vedessero la testimonianza della sua disperazione , sarebbe stato ancora più difficile andare avanti con lo sguardo penoso degli altri addosso.

Doveva alzarsi da quel letto e andare in Sala Grande, doveva farlo, altrimenti avrebbe di nuovo saltato la colazione e fatto tardi alla lezione della McGranitt.

Sentì bussare alla porta con forza

- Lizzie....Lizzie sei sveglia...?

Michael.

Elizabeth aveva raccontato solo a Ginny e ad Hanna quello che era successo, agli altri dell'Esercito non aveva detto nulla anche se molti non erano a conoscenza del suo rapporto con Wenthworth.

Neville aveva capito tutto da solo, gli era bastata un'occhiata ad Elizabeth e lo sguardo di Hanna che fissava Cavendish con lo scopo di ucciderlo per il dolore inflitto all'amica.

Mentre Michael, Michael l'aveva trovata svenuta nel corridoio con Ginny preoccupata di non vederla tornare da quell'appuntamente con Wenthworth.

Lei si era svegliata quella stessa notte, ma non aveva trovato gli occhi verdi di Wenthworth, al suo posto c'erano un paio di occhi blu che la guardavano con crescente preoccupazione. Michael era rimasto con Ginny per farle da balia.

- Si io sono sveglia, adesso arrivo..

Elizabeth lo disse con tono stanco 

- Avanti Lizzie , oggi ci sono le frittelle al miele !!Sono o non sono le tue preferite ?

Michael era dolce, si dolce come il miele .

- Si...hai ragione..dammi solo dieci minuti ok ?

- Ok ti aspetto giù in sala Comune.

Lui e Ginny erano stati il suo collante , il collante che teneva in piedi la sua esistenza.

Elizabeth si vestì e scese , si era legata i capelli in una treccia che però appariva scomposta e il suo viso di solito sempre sorridente si era tramutato in una maschera di totale indifferenza.

Michael la vide e sentì mancargli un battito, non aveva mai provato un'emozione così forte davanti ad una ragazza che lo sapeva bene, non l'avrebbe mai amato o almeno non l'avrebbe mai amato come invece amava Wenthworth Cavendish.

Michael credeva che non avrebbe mai sopportato di essere amato di meno o di non essere amato affatto, ma la realtà era ben diversa, la realtà era che si sarebbe accontentato di stare accanto ad Elizabeth senza pretendere niente, senza pretendere amore, lui ne aveva abbastanza per entrambi.

Ginny glielo aveva detto quella notte che avevano trovato Elizabeth inerme e priva di sensi, gli aveva detto che Elizabeth non se la sarebbe fatta passare facilmente e che forse per la verità non gli sarebbe mai passata.

Lui l'aveva accettato, non voleva niente da lei, voleva solo poterle stare accanto e proteggerla dal dolore, era felice anche così.

- Allora andiamo ?

Lui le diede il braccio e lei ci si attaccò con la mano , il braccio di Michael era forte e l'avrebbe sorretta sempre.

Elizabeth lo strinse ancora di più, una smorfia di dolore parve trapassarle il viso.

- Ehi tutto bene ?

- Il braccio....

- Quello che ti ha spezzato Amycus ?

Lei accennò un debole sì con la testa , poi si avviarono in sala grande.

La sala era silenziosa, troppo silenziosa, i ragazzi mangiavano docilmente , solo Serpeverde aveva un ghigno in viso, Elizabeth vide Wenthworth fissare il suo piatto, c'era qualcosa che non andava.

Guardò Michael e anche lui parve avere la stessa identica impressione, raggiunsero il loro tavolo , Elizabeth cercò di intravedere Neville o Ginny, ma Grifondoro non era presente alla colazione.

Una strana agitazione cominciò a pervaderle lo stomaco, nemmeno uno di Grifondoro si vedeva in giro, cercò Hanna e la trovò , raggiunse i tassorosso con dietro Michael che la seguiva incapace di pensare a cosa potesse essere successo.

Hanna li guardò entrambi  e iniziò a scuotere la testa, aveva un'espressione cupa in volto, cosa che non fece altro che aumentare la sua ansia.

- Che sta succedendo Hanna ?

la tassorosso gli andò vicino, sembrava avere una strana paura che la corrodeva

- Fred e George Wesley sono ricercati...

Ginny.

- Perchè ? Cosa è successo ? Dove sono gli altri ?

Elizabeth iniziò a sommergere Hanna di domande, l'ansia era diventata una certezza.

- Calmati Elizabeth...dammi il tempo..

- Ha ragione lei Lizzie...cerca di stare calma ..

la voce di Michael sembrò essere il tranquillante di cui aveva bisogno in quel momento, perchè sentendolo così rassicurante , un po' della sua preoccupazione sembrò affievolirsi.

- Sono ricercati per via di Radio Potter e Ron sappiamo tutti per che cosa è indesiderabile...quindi i Carrow stanno interrogando tutti i Grifondoro per capire se sanno qualcosa su dove i gemelli possono essersi nascosti..

- Ginny dov'è adesso ?

Hanna si guardò intorno, non sembrava sicura di parlare

- è nascosta....è nella stanza delle necessità, ma deve tornare a casa...i Carrow la vogliono loro, pensano che tenendo in ostaggio la sorella i gemelli verranno allo scoperto..

Elizabeth sentì la bocca della pancia farsi ancora più stretta, Ginny era in grave pericolo, quei mangiamorte non si sarebbero fermati.

Il suo sguardo andò su Wenthworth, ogni volta che si sentiva preoccupata , il suo pensiero andava a lui, sperava in una consolazione .

Vederlo era la sua consolazione,ma lui non alzò la testa anche se Elizabeth poteva scommettere per come i suoi occhi erano rimasti immobili nel piatto,che stava cercando di capire la conversazione fra di loro .

.- Come ha fatto Ginny a sapere dei Carrow e dei gemelli ?? Non pensavo gli arrivassero gufi dalla sua famiglia...

la domanda di Michael era più che sensata , in effetti anche Elizabeth si era chiesta come Ginny aveva fatto in tempo a nascondersi.

Hanna a quella domanda , la guardò come se non sapesse se dire la verità.

- Wenthworth..

A quel nome , la stretta di Elizabeth si fece più forte e Michael sentì le unghia affondare nella sua pelle ,ma invece che scansarsi,rimase fermo incurante del pizzico di dolore che sentiva.

- è stato lui ad avvertirvi ?

- Ieri notte è riuscito a sapere da Daphne Greengrass che i gemelli erano stati attaccati da due mangiamorte e che erano scappati quindi ora sono i secondi indesiderabili per il Ministero dopo il trio, perciò ha pensato bene di avvertire Neville e con lui sono andati a svegliare Ginny, l'hanno portata subito nella stanza delle necessità e poi Neville mi ha chiesto di portare un cambio a Ginny e..

- Perchè non mi avete detto niente ? Perchè Cavendish non mi ha avvertita ?

- Ecco forse pensava che non fosse il caso...

Hanna abbassò gli occhi, Elizabeth si vergognò, si vergognò di se stessa e di quello che era diventata, anche lei era a capo dell'Esercito e la sua migliore amica era costretta a fuggire , non l'avevano avvertita semplicemente perchè non si fidavano delle sue capacità di giudizio.

- Devo vedere Ginny..

- Ma..

- Devo vederla ! è un ordine Hanna !

Elizabeth tolse la mano dal braccio di Michael e tirò fuori il suo tono autoritario. Michael non l'aveva mia vista così, i suoi occhi scuri e spenti, avevano ritrovato una luce.

- Si  va bene..

Hanna sorrise, un sorriso lieve, ma prima che potessero dirigersi verso la stanza , i Carrow entrarono nella sala, i loro passi erano perfettamente sincronizzati , i loro mantelli neri luccicavano alla luce del giorno e i loro marchi neri erano ben visibili.

Elizabeth sentì un brivido lungo alla schiena, nel vedere le loro espressioni compiaciute.

- Dato che i vostri amici di Grifondoro si stanno rivelando totalmente inutili e dato che la signorina Wesley sembra essere scomparsa nel nulla, verrete interrogati tutti ! A parte serpeverde che come ben sappiamo è l'unica casa in questa scuola a capire veramente dove stia la giustizia e la purezza ! Alcuni di voi verranno interrogati da Piton e altri da noi..

Con un tocco di bacchetta in ogni tavolo si presentò una lista degli interrogatori, Elizabeth vide che il suo nome, come quello di Michael era nella colonna colonna dei Carrow.

Lei, Michael, Seamus, Neville e Colin sarebbero stati interrogati da quei macellai, mentre Hanna era con Piton.

- All'ora stabilita dovrete presentarvi davanti al nostro ufficio, altrimenti sapete a cosa andate incontro o per meglio dire a cosa vanno incontro i vostri cari...

Un sorriso subdolo e malvagio sfiorò le labbra di Alecto, quella donna le faceva ribrezzo, Elizabeth non ce la faceva nemmeno a guardarla, sperava ardentemente che le toccasse lei e non Amycus, almeno avrebbe avuto un buon motivo per sfogare la sua rabbia.

Elizabeth si voltò di scatto e trovò Wenthworth che la fissava , sentì tutta la rabbia svanirle, ma nel momento stesso in cui lui respirò e con noncuranza iniziò a parlare con Daphne, sentì una fitta di cattiveri bloccarle tutto il corpo.

Non sapeva quanta fosse gelosia e quanta rabbia trattenuta per il modo in cui lui la trattava.

- Michael, io devo andare da Ginny prima dell'interrogatorio...

- Ok...

il tono di Michael era preoccupato ed Elizabeth sentì un moto d'affetto verso di lui. 

- Andrà tutto bene vedrai, ma ragazzi ascoltatemi..

prese le loro mani, sia quelle di Hanna , che quelle di Michael, le piaceva sentirli vicini.

- Dobbiamo ricordarci che siamo l'Esercito e che per nulla al mondo, per niente e nessuno dobbiamo piegarci, Harry e gli altri stanno cercando di distruggere Voldemort e quando torneranno in questa scuola..

- Sempre che tornino..

- Michael torneranno , anche Neville ne è sicuro, loro torneranno e noi dobbiamo far sì che questa scuola non perda le speranze prima del loro ritorno. 

Hanna le strinse la mano e la baciò sulla guancia, aveva gli occhi lucidi, 

- Hanna, Neville è forte nessun Carrow riuscirà mai a piegarlo..

- Lo so è solo che tu e Michael..insomma siete con loro, con quei magiamorte assassini...

- Tu sei con Piton Hanna...non mi pare che ti vada molto meglio, e sinceramente almeno i Carrow si lavano i capelli..

Michael era riuscito ad alleggerire la situazione e i tre risero, in quella sala eranog li unici dopo Serpeverde che vedevano qualcosa di cui essere allegri in tutta quella faccenda.

- Ora devo andare ragazzi..e se non ci vediamo, in bocca al lupo a tutti e due..

Elizabeths sorrise , ma Michael la trattenne per un braccio

- Non fare la solita Elizabeth..ok ? Non tirare troppo la corda con i Carrow, devi tornare tutta intera...

lui la lasciò con fatica , sembrava avesse paura di non rivederla, Elizabeth si accostò alla sua guancia e lievemente poggiò le sue labbra, sentì il profumo fresco di Michael e si accorse che non era lo stesso di Wenthworth,  che non poteva rimanere attaccata a Wenthworth e che da quel giorno tutto sarebbe stato irrimediabilmente diverso.

- Non ti preoccupare Michael..

Lo lasciò e corse verso la stanza delle necessità, corse verso Ginny.

Elizabeth non potè sentire un bicchere che si rompeva nel tavolo di Serpeverde mentre lei si accostava a Michael, mentre lei decideva di andare avanti Wenthworth la guardava e malediva ogni fibra del suo corpo.

 

 

.....

 

 

 

Ginny teneva Gabriel il ragazzino di Tassorosso tra le braccia, mentre dormiva.

Elizabeth la trovò li materna e forte come solo la rossa Wesley poteva essere.

Nei suoi occhi non c'era paura, non c'era debolezza , Ginny teneva stretta Gabriel con amore.

- Ho sempre sognato di avere un fratello più piccolo..

lo disse piano e sottovoce non voleva svegliarlo, Elizabeth si mise accanto a lei nella brandina, attenta a non fare rumori.

- Come stai ?

Ginny glielo chiese guardandola fissa negli occhi, cercava una risposta .

- Sto meglio, almeno adesso non ho intenzione di piangermi più addosso, lui ha fatto la sua scelta ed io devo fare le mie. Non è facile, ma posso sopravvivere.. Tu invece ?

Ginny fece il solito sorriso sghembo che piaceva tanto ad Elizabeth

- Io sto bene, i miei fratelli sono ancora vivi e per quanto ne so anche Harry , Hermione e Ron sono da qualche parte per cercare di sconfiggere Tu-Sai-Chi, insomma io direi che a me va tutto bene , certo devo uscire da questa scuola e mi porterò dietro lui..

Indicò Gabriel, che se ne stava tutto accocolato, era così bambino, undici anni e la sua vita era diventata un inferno, costretto a nascondersi e a lasciare la sua famiglia a soli undici anni.

Non era giusto e ad Elizabeth venne ancora più rabbia, tutta quella rabbia le dava forza, una forza che non pensava di poter avere.

- Come facciamo a farti uscire ? Pensavo che Neville non avesse trovato nulla e qui dentro non possiamo nè smaterializzarci nè usare Passaporte, a meno che non hai trovato il modo di uscire da qui e utilizzare una passaporta ..

- Vedo che il tuo cervello da corvonero inzia finalmente a tornare in azione, certo con lentezza esaperante ma d'altronde non si può volere tutto..

Le fece una linguaccia ed Elizabeth rise, accorgendosi di quanto la sua amica le sarebbe mancata.

Quella sua aria sbarazzina e allegra, quella sua testardaggine e il suo coraggio, quel suo esserci sempre in qualunque momento.

Ginny le sarebbe mancata, un altro pezzettino di sè che la lasciava.

- Con Neville avete trovato la soluzione ?

- Veramente è stato lui..

Ginny indicò di nuovo il piccolo tassorosso che teneva tra le braccia.

- Gabriel ?!

- E già ..strano vero che un ragazzino di undici anni sia più sveglio di venti ragazzi di diciasette , ma mai sottovalutare la gioventù ..insomma Gabriel il giorno che siamo andati ad Hogsmeade e che ci siamo completamente dimenticati della sua esistenza per la giornata , aveva fame , molta fame e dato che questa è la stanza delle necessità ha pensato che richiedendo un po' di cibo lo avrebbe avuto...

- E questo che c'entra ?

- Elizabeth pazienza per favore !

- Scusami mammina...

Ginny la fulminò con lo sguardo 

- C'entra perchè la stanza non gli ha fornito cibo, gli ha fornito un passaggio per andare a finire alla Testa di Porco..

Elizabeth strabuzzò gli occhi, non poteva crederci, quel passaggio era la salvezza di Ginny e Gabriel.

- La gestisce un certo Aberford , ha dato del cibo a Gabriel e ieri sera con tutto quello che è successo, mentre Neville e Wenthworth discutevano su come poter farci uscire arriva questo  piccolino e inizia a dire che lui aveva trovato un passaggio..

Alle parole Wenthworth e Neville , Elizabeth si era oscurata, Ginny se ne accorse immediatamente,

- C'è qualcosa che non va ?

- Come hanno potuto non dirmi nulla ..??

- Elizabeth ecco con la storia di Wenthworth abbiamo pensato che non fosse il caso..

- Io sono un capo di questo Esercito e il fatto che io stia male per il ragazzo sbagliato non vuol dire che sia totalmente inutile !

Elizabeth si era alzata, il pensiero che Wenthworth stava magari tentando di prenderle il posto come capo la faceva imbestialire, non avrebbe lasciato che lui le rovinasse anche l'esercito.

- Scusaci ok ? è stato tutto così veloce e...

- Lo so, ne parlerò con Neville appena tu sarai fuori di qui e alla Tana quindi tornando al piano , questo Aberford ti farebbe smaterializzare alla Testa di Porco ?

- Esatto e potrei raggiungere la Tana con Gabriel.

- Allora quando dovete andare ?

- Stasera all'ora di chiusura del locale...

Stasera.

Elizabeth sentì un'altra lieve fitta al cuore, non aveva calcolato così poco tempo per lasciarla andare.

Vide che mancava poco tempo al suo interrogatorio con i Carrow, avrebbe dovuto sbrigarsi e salutare Ginny.

- Devo andare i Carrow mi devono interrogare..

- Cosa ?? 

- Ci interrogano tutti tranne i serpeverde...

Per un secondo vide negli occhi di Ginny una certa preoccupazione

- Non ti preoccupare, siamo forti..

Sorrise per rassicurarla , ma Ginny non ne sembrava convinta, spostò Gabriel da sè con delicatezza 

- Scapperemo stasera alle dieci, ti voglio qui, devo salutare te , Neville, Hanna e tutti gli altri..quindi guardate di non fare scherzi !

- Nessuno scherzo, promesso .

Elizabeth le strinse la mano e si avviò verso la porta, uscì dalla stanza con lo sguardo di Ginny che pregava Silente di non abbandonarli.

 

 

....

 

 

 

 

 Neville

 

 

"Era importante, aveva detto Silente, combattere e ancora combattere, e continuare a combattere, perché solo così il male poteva essere tenuto a bada, anche se non poteva mai essere completamente sradicato."

 

 

Neville lo guardava con un tremendo sorriso sulle labbra, non aveva paura di Amycus Carrow, anzi lo trovava ridicolo, era solo un mangiamorte come tutti gli altri , non aveva qualcosa in più come invece aveva Bellatrix Lestrange, solo quando pensava a lei Neville sentiva una piccola stretta alla pancia, perchè lei era diversa da tutti gli altri, lei era cattiva e crudele , di quella cattiveria di chi non ha mai saputo cosa volesse voler dire essere amati, Amycus aveva sua sorella Alecto che idolatrava, ma Bellatrix aveva solo Voldemort e per compiacerlo era disposta a tutto, come se già  avergli dato la sua anima non bastasse.

- Non dovresti sorridere Paciock ...

- E lei non dovrebbe perdere tempo con me.

Amycus ebbe uno scatto con la bacchetta, ma Neville rimase immobile, senza smettere di sorridere.

- Voglio sapere dov'è Ginny Wesley !!! Subito !! Altrimenti...

- Altrimenti ?? MI crucerete, mi ucciderete ? Cosa farete ?

Amycus Carrow pensò che quel ragazzino assomigliava tremendamente ad Alice Paciock, anche Alice era stata cocciuta e senza paura a diciasette anni.

Per un attimo Amycus Carrow si lasciò andare ai ricordi, Alice era stata la sua cotta segreta, lui un fiero serpeverde aveva sempre disdegnato l'idea di uscire con una ragazza che non fosse della sua stessa casa e che la sua famiglia non approvasse, Alice non era mai stata nei suoi programmi, troppo buona, troppo dolce, troppo leale , troppo tutto.

Sapeva che era sbagliata per lui , eppure non poteva fare a meno di sentirsi desideroso di lei, in quel suo ultimo anno ad Hogwarts la figura di Alice lo tormentava nei suoi sogni di adolescente , quando l'aveva vista uscire con quel Paciock si era sentito tremendamente geloso, ma non l'avrebbe mai ammesso con nessuno.

Alla fine pensava che Alice fosse stata solo una sbandata passeggera , ma quando aveva sentito che la coppia Paciock era stata finita da Bellatrix, aveva sentito una specie di rimpianto, avrebbe tanto voluto vedere per un'ultima volta gli occhi di Alice e adesso aveva davanti il figlio.

- Non ti ucciderò Paciock , ma farò di tutto per farti passare l'Inferno..

Neville lo guardò ancora, era più forte di lui, era più forte di tutti quei mangiamorte messi assieme.

- Bene allora può iniziare , perchè non intendo dire una parola, niente di niente . 

- Bene come vuoi, razza di testardo!

Un colpo arrivò in pieno viso, Neville sentì il dolore trapassargli la testa, Amycus l'aveva colpito con pugno.

- Pensi di essere più accondiscendente adesso ?

- Pensa davvero che basti questo...? Avanti lei è un mangiamorte sono sicuro che può fare di meglio !

Arrivò un altro pugno, stavolta il dolore fu tre volte più forte, Neville sentiva scoppiargli la tempia.

- Dov'è Ginny Wesley ???

Amycus l'aveva urlato e Neville fu costretto a chiudere gli occhi per evitare che gli scoppiasse la testa.

- Continua perchè non te lo dirò..

- Sei davvero troppo testardo Paciock, farai una brutta fine..

Neville sorrise ancora, con la testa che sembrava andargli a fuoco

- Andrebbe bene lo stesso.

- Come ?

Amycus si fermò con la bacchetta a mezz'aria pronto a scagliargli un crucio.

- Ho detto che non importa che fine farò, non mi interessa, io a diciasette anni sono stato amato e ho amato, ho amici che darebbero la vita per me, come io la darei per loro, ho dei genitori che sono considerati eroi e una nonna che farebbe scappare anche Voldemort se solo volesse..Io ho avutto tutto Amycus...tu invece sei solo un vile servo e finirai nel niente come tutta la tua razza..

Neville chiuse gli occhi e respirò, 

- Crucio !!!!

Sentì la scarica dentro il suo corpo, urlò fino a piangere , poi le parole di sua madre "Vai e combatti fino alla fine" lo bloccarono, non piangeva più, non urlava.

- Vuoi che continui Paciock ??!! Dimmi dov'è la Wesley !!!

- Mi scusi...è che ho promesso di combattere fino alla fine.

Alzò le spalle Neville, e guardò negli occhi Amycus Carrow, non aveva paura e mai ne avrebbe avuta.

 

.....

 

 

 

 

 Colin 

 

"Mi ha accusato di essere 'l'uomo di Silente, sempre e comunque"

"Molto maleducato da parte sua"

"Gli ho risposto che è vero."

Silente aprì la bocca per parlare e poi la richiuse.

 

 

Alecto Carrow era una donna malvagia, Colin ne era certo, era certo che in lei non ci fosse traccia di umanità, gli occhi azzurri della mangiamorte erano come due paletti di ghiaccio che ti si conficcavano in fondo al cuore e ti lasciavano una brutta sensazione di rassegnazione e dolore come se non ci fosse più speranza per salvarsi , nemmeno per sè stessi.

- Colin Canon...sei sicuro di avere sedici anni ?

Alecto sapeva che Colin soffriva nel dimostrare meno anni di quelli che aveva a causa del suo fisico asciutto e della sua scarsa altezza, ma Colin quel giorno non si sarebbe fatto indebolire da due stupide paroline sul suo aspetto, non avrebbe venduto Ginny per una sua debolezza.

- Sono sicuro. 

Alecto gli piantò gli occhi addosso

- La tua compagna Grifondoro Ginny Wesley è scomparsa stanotte come è possibile secondo te ?

Colin alzò le spalle e rimase in silenzio, Alecto capì che quel piccolo mostro non avrebbe parlato se non con le maniere forti.

- Tu hai un fratello vero Colin ? Un fratello piccolo...giusto ?

Colin cambiò espressione , suo fratello non doveva essere toccato .

- Si ho un fratello .

- Quanti anni ha ? Otto, nove , quanti ?

- Dieci.

Alecto sorrise, un sorriso freddo come quello che , Colin si era sempre immaginato, doveva avere la morte quando ti veniva a prendere.

- Dieci...tu devi essere il suo eroe scommetto ...

- Credo che il suo eroe sia Harry Potter.

Stavolta fu Colin a sorridere, non si sarebbe abbassato sotto le minacce di una mangiamorte.

- Harry Potter...quello stupido ragazzino che pensa davvero di poter distruggere il Signore Oscuro ?

- Proprio lui, quel ragazzino che ha sconfitto Voldemort già una volta ...

Alecto strinse più forte la bacchetta, Colin sapeva di stare a giocare con il fuoco,

- Dimmi dov'è la Wesley  Canon, altrimenti tuo fratello potrebbe non vedere l'alba !

Colin sapeva che quella minaccia non sarebbe andata a vuoto, ma sapeva anche molto bene che se avesse ceduto suo fratello lo avrebbe visto come il peggior vigliacco di tutta la storia.

- Io non so dove sia. E se pensa davvero che le farò toccare mio fratello si sbaglia.

Alecto vide nello sgaurdo di quel ragazzino una determinazione che la faceva vacillare, Colin Canon era lo stesso che gli aveva sputato in faccia senza farsi problemi era quello che in quel momento , davanti a lei, davanti ad una mangiamorte stringeva la bacchetta pronto a scagliarle chissà quale incantesimo senza nemmeno un attimo di insicurezza .

Colin Canon se avesse potuto l'avrebbe uccisa o si sarebbe fatto uccidere, ma di certo non avrebbe ceduto.

- Colin sbagli, tu davvero sbagli se pensi che Harry Potter o Silente vi possano dare una speranza di vincere questa battaglia, non ci riuscirete mai e morirete, come è morto Silente, il grande Silente...vuoi seguirlo nella tomba anche tu ?

- Se dovesse servire lo seguirò anche nella tomba, se fosse necessario morirò per uccidere solo uno di voi ,  quindi mi faccia quello che vuole, ma non le dirò una parola su Ginny o su altro.

Alecto non aveva più la pazienza di seguire quelle farneticazioni, si stava irritando più del dovuto, il senso di disprezzo che vedeva nella sguardo di Colin Canon la mandava su tutte le furie, aveva voluto diventare una mangiamorte proprio per la paura che avrebbe visto nei volti degli altri e per il potere che quel terrore gli riusciva a dare.

Alecto era diventata mangiamorte per sentirsi più forte e adesso quel misero essere la faceva sentire solo un pezzo di carne come tutti gli altri.

La maledizione Cruciatus partì dalla sua bacchetta come una conseguenza naturale a quello che sentiva, vide il viso di Colin tramutarsi in una maschera di sofferenza e questo la fece gioire, gli diede la sicurezza che sembrava aver perso.

Per questo fece ricadere la bacchetta , Colin cadde pesantemente a terra. Alecto pensava di avercela fatta quando sentì Colin parlare

- La prego si avvicini, devo dirle una cosa...la prego...

Alecto sorrise vittoriosa, sapeva che il male vince sempre, si avvicinò con l'orecchio alla bocca di Colin

- C'è una cosa che devo dirle...mi ascolti bene Alecto : Esercito di Silente , sempre e comunque , fino in fondo Esercito di Silente.

Alecto a quelle parole sentì la rabbia montarle , vide Colin sorridere trionfante , aveva vinto lui, Silente aveva vinto ancora una volta.

 

........

 

Hanna

 

Silente aprì gli occhi. Piton era sconvolto.

«L'hai tenuto in vita perché possa morire al momento giusto?»

«Non esserne stupito Severus. Quanti uomini e donne hai visto morire?»

«Di recente, solo quelli che non sono riuscito a salvare» rispose Piton. Si alzò. «Tu mi hai usato [...] Ho fatto la spia per te, ho mentito per te, ho corso rischi mortali per te. Credevo che servisse a proteggere il figlio di Lily Potter. Adesso mi dici che l'hai allevato come una bestia da macello…»

«Ma è commovente, Severus» osservò Silente, serio.«Ti sei affezionato al ragazzo, dopotutto?»

«A lui?» Urlò Piton «Expecto Patronum!»

Dalla punta della sua bacchetta affiorò la cerva d'argento: atterrò sul pavimento dell'ufficio, fece un balzo e si tuffò fuori dalla finestra. Silente la guardò volar via e quando il suo bagliore argenteo svanì si rivolse a Piton, con gli occhi pieni di lacrime.

«Dopo tutto questo tempo?»

«Sempre» rispose Piton

 

 

Severus Piton le incuteva un certo timore reverenziale, sopratutto ad Hanna che sapeva non essere un genio in pozioni, la guardava con quegli occhi neri e vuoti e lei si sentiva leggermente sotto pressione .

- Hanna Abbott...

Ripeteva il suo nome da due minuti, senza farle una domanda vera e propria, avrebbe voluto che chiedesse qualcosa, che la picchiasse, insomma che dasse inizio a quella specie di interrogatorio.

- La prego la smetta di ripetere il mio nome, per favore...anche perchè non le dirò niente su Ginny quindi spreca davvero il suo tempo con me.

Ecco l'aveva detto tutto d'un fiato , l'aveva detto con gentilezza e una certe educazione , Piton cambiò espressione , i suoi occhi non sembravano più così vuoti .

- Non mi dirai nulla, perchè non sai niente o perchè non vuoi dirmi niente Hanna ?

- Non le dirò niente e basta.

Sorrise Hanna, un sorriso non di disprezzo , nè di scherno, quello era un sorriso gentile e Piton non era più abituato ai sorrisi gentili, era abituato alla rabbia, alla tristezza, alla cattiveria , ma non alla gentilezza .

Solo una donna era stata gentile con lui, di quella gentilezza affettuosa che poteva scorgere nello sguardo limpido di Hanna Abbott .

- Lei è caparbia signorina Abbott e non so se di questi tempi le convenga esserlo..

- Io sono leale Preside Piton.

Ancora quel tono paziente e discreto , Piton rimaneva affascinato dalla capacità di quella ragazzina di ricordargli Lily , nemmeno Lily alzava mai la voce, nemmeno lei era mai maleducata , nemmeno lei aveva mai cattiveria nello sguardo.

Lilì era coraggiosa, testarda , gentile e aveva il più bel sorriso che Severus Piton avesse mai visto .

Quel sorriso Severus non lo aveva mai ritrovato in nessuno , solo Hanna Abbot sembrava avere qualcosa , un piccolo barlume di quello stesso mistero che Lily conservava nel suo sorriso.

- Troveranno Ginny Wesley lo faranno anche se lei non dice niente , il suo silenzio non la proteggerà per sempre.

- Non aiuterò dei mangiamorte , traditori del bene e di Silente a trovare una delle mie migliori amiche, se sarà necessario rimarrò in silenzio per tutta la mia vita, ma di certo non la troverete grazie a me.

Hanna si aspettava una maledizione o almeno una schiaffone , ma Piton non fece niente di tutto questo, la guardava e basta, lo sguardo nero si era fatto ancora più oscuro, ma Hanna non ne aveva paura , perchè non c'era odio in quello sguardo più che altro c'era una specie di dolore, un dolore racchiuso in fondo a quell'oscurità che aveva fatto paura a tanti studenti e che adesso semplicemente sembrava aprirsi davanti alla figura semplice di Hanna.

- Tutto bene preside ?

Piton sapeva di dover andare avanti con le domande, ma l'inerzia dei ricordi era più forte e Hanna Abbott sembrava una calamità per ciò che lui aveva seppellito nel profondo del suo animo tormentato da sensi di colpa e rimpianti.

- Tutto bene, ma voglio sapere dov'è Ginny Wesley !

Hanna ebbe un brivido, Piton aveva urlato con una tale furia che le sembrava di essere tornata a quel giorno di due anni fa , quando aveva sbagliato completamente la pozione Amortentia facendola diventare di un colore giallo canarino, tanto che Piton appena vista era diventato rosso come sarebbe dovuta essere la pozione e poi le  aveva urlato la sua totale inettitudine verso la materia. 

Adesso però non sarebbe andata via piangendo come una bambina, c'era la vita di una sua amica in gioco e inoltre desiderava ardentemente che Ernie fosse fiero di lei, non si sarebbe fatta trattare così da Severus Piton, l'uomo che aveva tradito Silente , l'uomo che aveva tradito Harry Potter.

Si alzò in piedi e senza paura , senza nemmeno un briciolo di quel timore che di solito le prendeva alla bocca dello stomaco e le faceva tremare le gambe iniziò a parlare :

- Non urli , perchè non le serve urlare con me, io non le dirò niente di niente nè su Ginny nè su chiunque altro, non tradirò i miei compagni , i miei amici come ha fatto lei, lei ha tradito Silente , lei ha tradito il figlio di Lily Evans. Io non sono come lei e non lo sarò mai .

Hanna lo guardò negli occhi e Piton per la prima volta nella sua vita si sentì cedere , Hanna Abbot lo guardava con quegli stessi occhi che l'avevano accusato tanto tempo fa.

- Esca.

- Cosa ?

- Esca subito , ho detto ! 

Hanna non se lo fece ripetere due volte , uscì dalla stanza e respirò forte.

Severus Piton chiuse gli occhi e andò ad un giorno di tanto tempo prima , lui era appena diventato un mangiamorte e Lily era incinta di Harry, era ancora bellissima , anzi la gravidanza la rendeva ancora più luminosa.

Sapeva che non avrebbe dovuto vederla, aveva chiuso i contatti con lei quando aveva sposato quel borioso, arrogante di Potter , ma quel giorno l'aveva chiamato con una tale voce che Severus non aveva potuto dire di no.

L'aveva voluto vedere sul binario nove e tre quarti , lei era seduta su una panchina e lo aspettava con il suo pancione e i suoi occhi verdi , svegli e vivaci che lui tante volte aveva sognato.

- Cosa vuoi Lily ?

- Volevo vederti Severus, una volta eri il mio migliore amico. 

Severus si sentì colpito con un coltello a quelle parole, si sedette vicino a lei , guardandosi in giro, non voleva che altri mangiamorte lo vedessero assieme a lei, sarebbe stata la fine per entrambi.

- Una volta hai detto bene...

Lily si voltò verso di lui, il suo sguardo cristallino era puntato sul suo viso, non c'era scampo , quando Lily lo guardava in quel modo Severus Piton avrebbe potuto rubare la luna e portargliela come regalo.

- Perchè non puoi perdonarmi Severus...io e te siamo amici da quasi quindici anni e tu non puoi farmi questo solo perchè ho sposato James Potter ! Se tu lo conoscessi meglio...

Severus si alzò, non poteva sentire quel nome , gli dava fastidio sentirlo dalle labbra di lei, era ancora peggio che vederli assieme, sentire come lei pronunciava il  nome di James, sapere che Lily non avrebbe mai pronunciato con lo stesso amore il suo nome , era troppo , veramente troppo da poter sopportare. Lei aveva fatto la sua scelta sposandolo .

- Io non voglio conoscere nè lui , nè la vostra progenie...

lo sguardo di disprezzo che aveva lanciato al pancione d Lily la ferì profondamente come se già non l'avesse ferita abbastanza.

- Tu non sei così Severus, io ti conosco..eravamo su questo binario quando mi dicesti che saremmo rimasti amici per sempre , che niente ci avrebbe diviso e che mia sorella Petunia non l'avrebbe avuta vinta perchè noi eravamo speciali...

Lily lo guardava con affetto e dolore, sembrava soffrire, soffrire veramente per quello che stava succedendo, ma Severus sapeva che il dolore che lui provava era dieci volte il suo, lui aveva perso l'amore della sua vita , lei aveva perso solo un amico.

- Ci hai pensato da sola, tu e James Potter e la sua banda di amici ci hanno diviso. Devi lasciarmi in pace Lily ! Non chiamarmi, non cercarmi più, fai finta che io non sia mai esistito! 

Lily chiuse gli occhi , stava per piangere , Severus sentì un altro pezzetto del suo cuore spezzarsi.

- Avrei voluto chiamarlo Severus..

Si accarezzò il pancione , una lacrima le scese sulla guancia 

- Non ci provare nemmeno , non voglio che il figlio di James Potter abbia il mio nome e scommetto che non lo vuole nemmeno lui.

Stava per alzarsi e andarsene , ma una mano di Lily lo bloccò, gli aveva preso il braccio proprio dove era stato fatto il marchio nero, Severus sentì il braccio bruciargli e strattonò con forza la mano di Lily.

- Severus mi stai facendo male !

A quelle parole , lui si voltò verso di lei, era preoccupato, per quanto la odiasse non poteva sostenere il pensiero di procurarle del dolore fisico.

- Scusami io.. non volevo ...

Lily sorrise, un sorriso gentile e Severus sentì ancora una volta l'amore prenderlo al petto.

- Non fa niente, ma che ti prende ..perchè..

poi la sua espressione cambiò, un terribile terrore sembrò prenderle i pensieri e non lasciarli andare, anche la sua voce prima gentile e supplichevole divenne diversa

- Cosa hai nel braccio Severus ?

il tono era inquisitorio e lui seppe che Lily aveva capito, era finita, in quel momento capì che era finita.

- Questo.

Le mostrò il marchio con arroganza e supponenza , non avrebbe ceduto sotto lo sguardo penetrante di lei, Lily era già riuscita a rubargli cuore e dignità , non si sarebbe fatto prendere anche l'orgoglio.

- Come hai potuto Severus ?? 

lei gli prese il volto tra le mani

- Sei diventato uno di loro ...perchè  ? Perchè l'hai fatto ?

Lui le scostò le mani dal volto in un gesto repentino, gli dava un tremendo fastidio sentirsi debole e con Lily così vicina di certo non si sentiva forte.

- Tutti facciamo delle scelte Lily, la mia strada è questa.

il suo tono era di ghiaccio e non ammetteva repliche, 

- è questa la tua punizione Severus ? Io ho sposato James e tu per ripicca tradisci te stesso, me e Silente per diventare uno sporco mangiamorte , un servo di Voldemort !

 Severus le mise una mano sulla bocca, non doveva urlare , gli adepti al Signore Oscuro erano tanti e avevano orecchie da tutte le parti.

- Non urlare Lily, se ti sentono...

- Cosa mi uccideranno ?? Uccidimi tu, sarebbe molto più facile per tutti ed io non farei resistenza..avanti uccidimi Severus ! 

- Smettila Lily ! 

- Dovevi venire nell'Ordine Severus...non dovevi diventare uno di loro...non puoi tradire tutti noi..

- Adesso basta Lily...basta così..

Si alzò e iniziò a camminare velocemente, voleva allontanarsi da lei e dalle sue parole, ma Lily era caparbia 

- Severus aspetta..promettimi una cosa !

Lui si voltò e  lei si buttò tra le sue braccia, lo abbracciò stretto e Severus potè sentire il suo profumo di cioccolata invaderlo.

- Non lo chiamerò Severus, lo chiamerò Harry...ma devi promettermi che lo proteggerai se dovesse succedermi qualcosa..dimmi che ci sarai tu a proteggerlo..

- Lily io sono..

- Non mi importa quello che sei, sei il mio migliore amico, io ti vorrò bene per sempre e non affiderai a nessun altro la vita di Harry. Proteggilo per favore, Fallo per me. Prometto che non ti cercherò più, che ti lascerò andare, ma promettimi che se mancherò io ci sarai tu a proteggerlo costi quel che costi, me lo prometti ?

Lui inspirò ancora quel profumo e chiuse gli occhi, stringendola a sè

- Sempre, Lily. Lo proteggerò sempre.

 

.....

 

 

 

Seamus

 

"Quando e se per voi dovesse venire il momento di scegliere tra ciò che è giusto e ciò che è facile, ricordate cos'è accaduto a un ragazzo che era buono, e gentile, e coraggioso, per aver attraversato il cammino di Voldemort. (Albus Silente)"

 

Amycus ed Alecto lo guardavano senza dire una parola, Seamus li fissava entrambi, cercando di indovinare le differenze fra quei due cretini.

- Hai fatto un bel lavoro Amycus sai...

Alecto lo disse con una punta di orgoglio e Seamus si pentì di non aver studiato abbastanza fatture per tirargliele due o tre contemporanemente.

- Diciamo che il viso del ragazzo si prestava bene.

- Effettivamente sono sempre stato molto carino, certamente con queste cicatrici rimorchierò molte più ragazze di quante tu le abbia mai viste in vita tua, stupido magiamorte..

Amycus gli arrivò con le mani al collo e con forza lo scaraventò al muro.

- Cosa hai detto ? Sei solo uno sfregiato ..

- Ne sono onorato dato che un altro sfregiato di vostra conoscenza annienterà Voldemort una volta per tutte !

Le mani al collo si stringevano sempre di più, Seamus sentiva che non avrebbe più respirato.

- Amycus lascialo andare..

la voce della sorella era arrivata a salvare Seamus da morte certa.

Amycus lasciò la presa e Seamus scivolò al muro massagiandosi il collo.

- Allora Ginny Wesley ?

Seamus si mise a ridere, quella domanda era ridicola

- Ma mi ha guardato bene ? Suo fratello mi ha reso irriconoscibile perchè volevo andare a liberare un bambino mezzosangue e lei pensa davvero che io le dirò di Ginny..

Alecto si avvicinò un'altra volta a lui

- Potremmo finire il lavoro una volta per tutte sai ?

Seamus era un grifondoro e da buon grifondoro valoroso di cuore , si alzò in piedi , voleva guardarlo bene negli occhi, quella specie di mezz'uomo.

- E finisci avanti. 

Amycus stava per prendere la bacchetta , ma Alecto lo bloccò e andò vicina a Seamus

- Vuoi davvero che mio fratello finisca la tua faccia ? Hai due scelte Finnigan : una facile ed è quella di dirci dove si nasconde la Wesley così non ti succederà niente e magari troveremo anche il modo di sistemarti il tuo bel faccino, oppure l'altra scelta è quella difficile e cioè continuare nella tua sciocca irriverenza e farti finire la faccia solo per proteggere una ragazzina.

Seamus fece finta di pensarci un po', poi sorrise

- Scelgo quella giusta.

- Bene , allora dov'è la Wesley ?

- Ho detto che scelgo quella giusta : finitemi la faccia , accomodati Amycus so che non vedi l'ora ...

Seamus gli porse il viso sfrontato, Alecto non credette ai suoi occhi quando la mano di Amycus iniziò a battere sulla guancia del ragazzo e Seamus non disse una parola, nè un gemito di dolore uscì dalla sua bocca.

 

.......

 

 

 

Michael

 

 "L'adulto è sciocco e immemore, quando sottovaluta la giovinezza. (Albus Silente)"

 

- Corner vuoi davvero finire come Finnigan ?

Amycus lo aveva chiesto con tono sprezzante, orgoglioso del fatto di aver massacrato il viso di un ragazzo che non voleva cedere .

- E lei crede davvero che minacciandomi io le dirò quello che vuole sentire ?

Michael Corner era troppo intelligente per i suoi gusti, troppo superbo e arrogante, bisognava dargli una lezione.

Lo colpì con la bacchetta, un taglio preciso e veloce iniziò a sanguinargli dal collo.

Michael ebbe un attimo di dolore e mise la mano sulla ferita, ma lo fissò con disprezzo senza paura.

- Tagliarmi è questo il suo piano ?

lo chiese con una punta di sarcasmo, e rimase fermo, seduto, aspettava che Amycus continuasse nella sua tortura.

- Ne ho molti di piani , ma si tagliarti mi piace...

- Allora continui pure a fare quello che gli piace..

Michael incrociò le braccia sul petto ed Amycus sentì ancora di più la cattiveria dargli alla testa, non era riuscito a far parlare nessuno di quei ragazzini, Corner avrebbe ceduto, doveva cedere altrimenti il Signore Oscuro avrebbe pensato di avere degli stupidi elfi domestici piuttosto che degli onorevoli mangiamorte.

 -Bene Corner facciamo come vuoi tu allora !

Puntò la bacchetta contro il suo petto e sottovoce ripetè un incantesimo di ferita , Michael sentì la pelle aprirsi sotto la bacchetta , sembrava che un coltello infuocato lo stesse tagliando.

Non voleva urlare o piangere , non avrebbe permesso che Amycus Carrow godesse del suo dolore , strinse tra i denti il labbro così tanto che sentì il sapore metallico del sangue dentro la bocca .

Amycus si fermò quando vide delle chiazze di sangue stagliarsi sulla divisa del corvonero, voleva che lo implorasse di smettere, ma Michael non si smuoveva.

- Non potrai continuare ancora per molto Corner..

- Lei mi sottovaluta professore..

- Continuerò fino a che non mi dirai dove è Ginny Wesley !

Michael allora in uno scatto repentino sputò il sangue che aveva tenuto in bocca in faccia ad Amycus Carrow.

- Ecco , lo sente bene il mio sangue ? Perchè questo e l'unica cosa che avrà da me. Il mio sangue , nient'altro.

Amycus si pulì con la manica della sua veste e guardò ancora Michael Corner , era vero aveva sottovalutato il combattente che si trovava davanti.

 

 

......

 

 

Elizabeth

 

"L'ultimo nemico che sarà sconfitto è la morte." (Tomba di Lily e James Potter)

 

 

Elizabeth guardava Alecto con una certa insolenza, la osservava come se fosse un esperimento di cura delle creature magiche.

Alecto si innervosiva ad essere fissata in quel modo subdolo e con tanta arroganza.

Elizabeth Thompson era la corvonero più indisponente che avesse incontrato nella sua vita, di solito i corvonero non erano così coraggiosi come i Grifondoro, ma questa ragazza era speciale, era senza timore o almeno così appariva, sfrontata e intelligente che cercava in tutti i modi di darle addosso, ad ogni lezione, se non fosse stata così irritante , così buona e giusta , sarebbe potuta essere una grande mangiamorte.

Peccato che mancava di furbizia, altrimenti avrebbe capito da che parte si doveva stare in quella guerra.

- Signorina Thompson pensa di fissarmi ancora per molto ?

- Stavo cercando di capire com'è possibile che tanta cattiveria e debolezza si racchiudano in un corpo solo e in un corpo così piccolo poi...mah miracoli della vita che non capirò mai...

Quella corvonero era un osso duro, era ostinata e sfacciata abbastanza da farla infuriare.

- Credi che bastino queste due paroline per fermarmi ?

- Io non la voglio fermare, la mia era solo una constatazione..semplice constatazione..

- Non mi dira dov'è Ginny Wesley ho ragione ?

- Ha ragione, credo che questa sarà la prima e l'ultima volta che io e lei ci troviamo d'accordo su un argomento. 

Era saccente  e Alecto odiava le persone saccenti, le ricordavano la sua compagna di dormitorio serpeverde , tale Catherine Morland , quella minuscola ragazzetta le aveva rovinato il suo quinto anno, non era diventata prefetto per colpa sua , lei era più brava di lei, più carina di lei , Catherine era più tutto e questa Elizabeth Thompson gliela ricordava, aveva i suoi stessi capelli neri ricci e folti, la sua stessa aria da prima della classe, la stessa crudele arguzia e si odiavano.

Elizabeth Thompson poteva essere il suo riscatto , poteva schiacciarla stavolta, non era più un'adolescente di serpeverde che non poteva agire adesso poteva farlo, poteva ridurre a brandelli quella sporca ragazzina.

- Puoi non dirmi di Ginny Wesley adesso, puoi tacere come hanno fatto tutti i tuoi compagni, puoi resistermi, ma non potrai farlo per sempre, non potrai resistere ancora per molto tempo contro tutto questo, contro Voldemort e contro di noi , prima o poi verrai sconfitta..

Alecto sorrise ed Elizabeth la guardò ancora una volta con la stessa aria di supponenza di prima, non era cambiato niente nel suo atteggiamento, parole a vuoto.

- Sconfitta ? Lei crede che solo perchè ha un marchio nero sulla pelle e viene richiamata da suo signore come un cane che allora io dovrò essere sconfitta, lei non ha capito che siete voi quelli che avete perso, sono anni che siete dietro ad un ragazzino con una cicatrice sulla fronte che ha sconfitto il potente mago oscuro di tutti i tempi, sono mesi che tenete questa scuola sotto una specie di tirannia della crudeltà eppure nessuno di noi dopo tutto questo vi ha rivelato dove si nasconde Ginny Wesley...io credo che ci sia una sola sconfitta in questa stanza e di certo non sono io..

- Stupeficium !! 

Alecto aveva puntato la bacchetta e Elizabeth si sentì sparare in aria , atterrò a terra di colpo e la spalla che Amycus le aveva spezzato con tanta maestria prese un colpo secco.

Si morse la lingua dal dolore, riprese a respirare lentamente , non si muoveva rimaneva a terra , doveva aspettare che il dolore alla spalla si spegnesse.

Contò mentalmente dieci secondi e con sforzo si alzò in  piedi , fissando ancora negli occhi Alecto.

- La devi smettere di guardami in quel modo Thompson !

La bacchetta ancora puntata su di sè, Elizabeth nonn smetteva di osservarla

- Ha perso Alecto, lei è solo una perdente per questo deve puntare una bacchetta per farmi smettere di guardarla, lei ha perso ed io l'ho sconfitta ancora.

Elizabeth sorrise e si ritrovò ancora una volta sul pavimento bocheggiante , chiuse gli occhi e si preparò ad altro dolore.

 

....

 

 

Ginny fissava l'orologio preoccupata, mancavano solo dieci minuti alla dieci e non si era visto ancora nessuno.

Non sapeva nulla di cosa stava accandendo dentro la scuola, nessuno le aveva portato notizie, nemmeno Wenthworth sapeva , rimaneva in piedi appoggiato al muro fissando la porta .

- Tornerà..

Ginny lo disse in un sussurro ,ma Wenthworth la sentì bene, il suo orecchio era così in tensione come tutto il suo corpo che avrebbe sentito un Thestral avvicinarsi.

- Certo torneranno tutti..

- Elizabeth tornerà Wenthworth.

Lui non la guardò negli occhi, girò la testa dall'altra parte rimanendo sulla porta, pregando che si aprisse  e che Elizabeth entrasse sorridendo come solo lei sapeva fare.

Gli mancava così tanto.

Vederla e fare finta di niente, vedere che si avvicinava sempre di più a Michael e non poter fare niente, doveva lasciarla andare ma non ci riusciva . 

- Perchè l'hai lasciata Wenth ?

Ginny lo domandò con vero interesse, non c'erano accuse nella sua voce .

- Non l'amavo.

L'aveva detto vergognandosi di sè, era un bravo bugiardo , ma in quel momento non riusciva proprio a mentire.

- Credo che mentirmi non sia un bel modo di salutarci Cavendish..

Ginny sorrise e andò verso di lui, Wenthworth sorrise amaro

- Non ti si può nascondere niente vero ?

- Direi che tu sei stato molto bravo a nascondere fino ad ora, ma non ho mai creduto a quello che hai detto ad Elizabeth, non puoi non amarla..

- Non è così semplice Ginny.

La sua voce si era fatta dura , Ginny sapeva che non gli avrebbe mai detto la ragione della sua decisione, ma lei voleva che ci ripensasse , che facesse un passo indietro e si andasse a riprendere Elizabeth.

-  So che non è semplice , il mio quasi fidanzato è alla ricerca di chissà quale arma per uccidere Voldemort con mio fratello e una delle mia amiche più care , quindi so che non è semplice, ma Wenthworth stai rischiando di perderla per sempre, sempre Wenthworth ...capisci cosa vuol dire il "sempre" ?

Prima che lui potesse rispondere la porta si aprì e gli occhi di Wenthworth si incontrarono con quelli di Elizabeth , dolorante e piena di ammacature , ma viva.

Sapeva che non doveva farsi vedere troppo felice, ma sorrise e un sospiro di sollievo gli uscì dalle labbra, dietro di lei c'erano tutti gli altri, Neville , Hanna , Michael , Colin e Seamus che aveva il viso peggio di quello che ricordava.

Ginny corse incontro all'amica e l'abbracciò, lui avrebbe voluto stringerla, tenerla fino a non farla respirare ma si diresse verso Neville e lo strinse.

- Piano Wenthworth...

- Scusami ! Non ci pensavo..

Neville sorrise e andò ad abbracciare Ginny, Wenthworth vide Elizabeth avvicinarsi a Michael e passargli una mano sul viso, lui l'abbracciò e Wenthworth avrebbe voluto picchiarsi da solo così tanto da sanguinare.,

- Dovete andare adesso, Aberforth non è un tipo da far aspettare..

Neville diede un buffetto sulla guancia a Ginny, aveva le lacrime agli occhi ma non voleva farsi vedere dagli altri, Hanna gli prese la mano cosciente del momento di tristezza che Neville stava passando vedendo Ginny, la sua cara Ginny andarsene per doversi salvare, non aveva immaginato così il suo settimo anno, non aveva immaginato di dover perdere due delle sue migliori amiche per un pazzo mago oscuro.

- Ha ragione Neville devi andare..

Elizabeth l'abbracciò ancora una volta , Ginny la guardò per imprimersi nella mente ogni minimo particolare della sua amica corvonero, voleva ricordarla per tutta la vita.

- Tieni..questo è tuo..

Ginny le passo un vecchio ciondolo che ritraeva un piccolo corvo in argento.

- Ginny ma ...

- Vedi io ho un grifone e Hanna un tasso li ho comprati ad Hogsmeade un po' di tempo fa, questo è il tuo così ti ricorderai sempre di me , anzi di noi..

L'abbracciò ancora più stretta

- Mi raccomando Elizabeth...devi farmi da testimone di nozze quindi non ti azzardare a morire..

Ginny stava piangendo , Elizabeth si scostò e le asciugò le lacrime con la sua divisa 

- Il mio colore preferito è il viola, tienilo a mente per il vestito ..

- Devi andare Ginny !

Neville la salutò per l'ultima volta, Ginny prese Gabriel per mano e poi sparì . Sparì ed Elizabeth si sentì tremendamente stanca, sentiva il dolore alla spalla pulsarle come non mai, ma doveva fare ancora una cosa.

- Cavendish devo parlarti !

Richiamò Wenthworth con un tono che non si ricordava di aver mai avuto, Wenthworth la guardò sorpreso, si avvicinò a lei ed Elizabeth credette di morire avendolo così vicino.

Si sarebbe anche potuta morire con le sue labbra a poca distanza da lei.

- Non farlo mai più .

- Cosa ?

- Quello che hai fatto l'altra notte , avvertire Neville e non me. Io sono un capo dell'Esercito e quando tu scopri qualcosa io lo devo sapere come Neville, mi hai capito ? 

Wenthworth vide gli occhi di Elizabeth duri, ma aveva ragione , non dicendole nulla di Ginny l'aveva ferita nel suo orgoglio.

- Hai ragione, non succederà più. 

- Bene , siamo chiari su questo punto allora. 

Wenthworth accennò un sì con la testa , vide un'espressione di dolore passare sul viso di Elizabeth

- Stai bene ?

fece per toccarle il braccio, ma lei si scansò velocemente 

- Non mi toccare e si sto bene.

Per sempre. Adesso sapeva cosa aveva voluto dire Ginny.

Elizabeth si allontanò da lui velocemente e andò verso Neville e Hanna, Wenthworth pensò che andarsene e rifugiarsi nella torre di Astronomia era la cosa migliore.

Ma prima che potesse fare un solo passo, vide il corpo di Elizabeth cadere a terra in preda al dolore, si toccava la spalla convulsamente , corse verso di lei e ma quando arrivò Elizabeth non urlava e i suoi occhi erano chiusi.

 

...

 

 

Hanna uscì fuori dall'infermeria, il suo volto era ancora più stanco, Wenthworth la fermò immediatamente , erano ore che rimaneva immobile davanti alla porta di Madame Chips.

- Come sta ?

Hanna lo guardò colpevole

- Lo so, so che non ho il diritto di saperlo, ma ti prego Hanna, ti prego, lì c'è Michael e Neville ed io sono fuori, fuori ! Quindi utilizza un po' di quella sana gentilezza che è in ogni tassorosso di questa terra e dimmi come sta!

- è la spalla Wenthworth, la spalla che gli ha rotto Amycus quella notte..Alecto ci è andata giù pesante stamattina e la spalla non ha retto, ma si riprenderà deve solo riposarsi..

Hanna guardò a terra, c'era ancora qualcosa che non gli diceva

- Cos'altro ?

- Madame Chips dice che , insomma dice che il dolore non se ne andrà mai via del tutto, la spalla è stata fratturata così bene che le ossa di Elizabeth sono macinate..quindi avrà sempre del dolore..

- Vuoi dire che dovrà sopportare dolore per tutta la vita ?

- Voglio dire che ci saranno giorni in cui il dolore sarà molto forte e altri invece che non sentirà niente se non un pizzico.

Wenthworth sentì il sangue andargli alla testa alle parole dolore e forte.

Elizabeth avrebbe potuto vivere nel dolore solo perchè un tassorosso li aveva traditi.

Ed era stata fortunata che Amycus non l'avesse uccisa quella stessa notte.

- Hai scoperto il traditore ?

Lo chiese a bruciapelo, ma il viso di Hanna cambiò completamente.

- Devi parlare con Neville.

- Bene dì a Neville che lo aspetto qui fuori, subito Hanna.

Hanna non se lo fece ripetere, rientrò dentro e dopo pochi minuti uscì Neville.

- Sai chi è il traditore per caso ?

Wenthworth non aveva nemmeno aspettato che Neville si sedesse, il grifondoro era stremato, al limite di quella giornata tremenda.

- Si lo so.

- Perchè non ce l'hai detto ? Avevamo un patto io e te !

Neville si alzò in piedi e gli andò vicino, 

- Perchè non posso darti i tre minuti Wenthworth ..

- Me li hai promessi !

- Sei fuori di te adesso...

Wenthworth lo prese per un braccio, la sua stretta era forte troppo forte .

- Non sei capace di prendere decisioni razionali Wenthworth.

- Non voglio essere razionale , voglio avere la mia vendetta come tutti gli altri.

Neville si scostò dalla presa di Wenthworth

- Non te lo dirò , discorso chiuso, quando sarai più calmo lo saprai come gli altri.

Neville rientrò nell'infermeria e lasciò Wenthworth così senza nome, ma lui era deciso a vendicarsi quella notte stessa, aveva già perso Elizabeth non avrebbe perso anche la sua vendetta.

Rimase fermo aspettando che uscisse Hanna, ma vide Michael , lo fermò di slancio

- Che vuoi Cavendish ?

Michael lo chiese con un tono irritato nella voce

- Sai chi è il traditore dei tassorosso ?

- No, se l'avessi saputo sarei andato a cruciarlo personalmente.

- Possiamo scoprirlo però..

Michael lo guardò sorpreso, Wenthworth gli stava proponendo un 'alleanza .

- Non posso, devo stare di guardia da Elizabeth stanotte.

Wenthworth fermò il pugno che voleva far arrivare sulla faccia di Michael solo perchè sapeva che non sarebbe servito a niente picchiarlo, in fondo Michael alla fine sarebbe rimasto con Eizabeth , mentre lui non poteva e basta.

- Però so che Neville ha avuto un colloquio con Susan Bones poco tempo fa...

- Quindi lei potrebbe sapere qualcosa ?

- Credo che sappia sì..

- Grazie..e occupati di lei..

Wenthworth lo disse a bassa voce e lasciò la sala con Michael che si chiedeva cosa diavolo avesse quel serpeverde di così amorevole .

 

 

...

 

 

- Vuoi che ti spezzi la spalla Susan ?

Susan era bloccata nel corridoio del secondo piano, non poteva urlare, non riusciva a muoversi.

Wenthworth la teneva ferma con il suo corpo 

- Allora ? Vuoi che lo faccia ? Vuoi che la spezzi come hanno fatto ad Elizabeth Thompson ?

Susan scosse la testa con vigore, era terrorizzata, sapeva che i Serpeverde erano cattivi ma Wenthworth le era sempre sembrato così controllato e calmo.

- No..

- Bene, allora rispondi alla domande ..ok..?

- SI risponderò..

Wenthworth sorrise, un sorriso da serpe

- Hai tradito tu l'Esercito ?

- Io...io..

Wenthworth fece pressione con le mani sulla sua spalla, era ad un passo dal fracassarla.

- è stato Terry !

Wenthworth la lasciò andare di colpo, si allontanò da lei

- Non mi stai mentendo vero ?

- No ti giuro, non ti sto mentendo, io volevo farlo, avrei voluto dirlo perchè ero arrabbiata per Ernie e per  tutto quello che era successo , volevo vendicarmi ...così Terry mi ha accompagnata dai Carrow e ero lì davanti ad Alecto ma non ci riuscivo, non riuscivo a dire una parola, ricordavo solo Ernie e di come parlava di tutti voi e io...io non potevo...non potevo distruggere qualcosa che lui amava così tanto, ma Alecto era furiosa che non dicessi nulla e così Terry le ha detto che alcuni ragazzi, da voci di corridoio ,volevano entrare da Tassorosso quella sera per liberare il mezzosangue...lui non voleva essere picchiato dai Carrow per questo l'ha detto..

Susan aveva le lacrime agli occhi, Wenthworth sapeva di averla spaventata a morte , adesso sentiva il senso di colpa per aver minacciato quella ragazza troppo innamorata di Ernie.

- Hai detto tutto questo a Neville ?

- Si..ho raccontato tutto a lui e ad Hanna..e lui mi ha detto che ci avrebbe pensato a tempo debito...

- Il tempo debito è arrivato..grazie Susan e scusami...io non sono così è che Elizabeth sta male.

Susan gli sorrise , con le lacrime che gli rigavano il volto.

- Lo so, ho capito, non devi scusarti..

Wenthworth la salutò e sparì nei meandri del Castello.

 

 

...

 

 

Terry urlava , Wenthworth l'aveva trascinato nella stanza delle necessità , lo aveva trovato proprio davanti alla porta di Tassorosso, aveva pensato che la fortuna lo stesse baciando.

Wenthworth mandò un messaggio tramite galeone agli altri, voleva che tutti vedessero il traditore.

- Io risparmierei le energie Terry per quando ti spezzerò tutte e due le spalle..

la mano di Terry era sotto le scarpe di Wenthworth che stavano lentamente pestando le falangi delle dita di quella mano.

- Lo senti il dolore ? 

Terry stava per piangere, ma Wenthworth non si fermò , controllò l'orologio e vedendo l'ora , smise con le scarpe  e lo prese per la gola, alzandolo in piedi, lo sbattè al muro, voleva vedere negli occhi il dolore

- Allora dimmi com'è stato tradire i tuoi compagni ?

con un colpo secco gli spezzo le dita dell'altra mano , Terry urlo ancora

- Se non mi rispondi oltre le spalle , ti romperò anche il braccio..

- Io ....ti prego Wenthworth..io non volevo tradirvi..Alecto era così arrabbiata che ci avrebbe cruciati per non averle rivelato nulla !

Wenthworth a quelle parole divenne ancora più cattivo , gli prese il polso e senza nessuna fatica lo sbriciolò, 

- Ti prego Cavendish basta ! Ti prego !!

Wenthworth si allontanò da lui 

- Sei un vigliacco Terry, stavi per mandare sul patibolo i tuoi compagni solo perchè non avevi il coraggio di prenderti due schiaffoni da Alecto. Ogni giorno quelli dell'Esercito si prendono molto più di due schiaffi e tu per paura li stavi per far morire...

Wenthworth sentì i passi da corridoio, i suoi compagni stavano per arrivare, prese Terry per la divisa e fece quello che Amycus aveva fatto ad Elizabeth, il tassorosso sentì il dolore trapassargli il corpo.

Wenthworth lo lasciò agonizzante sdraiato sul pavimento, avrebbe dovuto rompere anche l'altra, ma i suoi tre minuti erano finiti.

Neville e gli altri arrivarono dentro la stanza , Wenthworth vide lo sguardo di Neville furioso verso di lui.

- Mi sono preso i miei tre minuti Neville.

Diede un'ultima occhiata a Terry che gemeva di dolore, poi uscì dalla stanza .

Aveva avuto i suoi tre minuti, sorrise e si avviò verso il suo dormitorio.

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Capitolo 15
*** Capitolo 14 ***


Ciao a tutti !! 
Scusatemi davvero per postare solo adesso, ma lo studio e l'esame di giapponese non mi permettono molto tempo libero....
Questo è  un capitolo solo di passaggio e facciamo la conoscenza del padre di Wenthworth..
Spero che vi piaccia, ma non ci conto molto...
Comunque ringrazio di cuore Riogah, Darksister, Freddy16 e AnneEvans per le loro recensioni e naturalmente ringrazio chi mi segue e chi mi ha messo tra le preferite !!! 
Grazie Mille a tutti voi !!!!!
Buona lettura...
 
 
 

- Come hai potuto ??

Neville gli aveva preso il braccio in corridoio al cambio dell'ora , aveva abbassato la voce in tono minaccioso e aspro.

- Mi sono preso solo quello che era mio di comune accordo Neville..

Wenthworth rispose con lo stesso tono , solo era più freddo e impassibile del capo dell'Esercito.

Neville gli tolse la mano dal braccio, ma non aveva intenzione di interrompere la discussione, quello che aveva fatto Wenthworth era inacettabile, aveva fatto di testa sua, era andato contro i suoi espliciti ordini.

- Cavendish molto probabilmente Terry non potrà più usare la spalla che gli hai spezzato in tre punti e sembra che anche il suo polso sia ridotto male...ti rendi conto di quello che hai fatto ?

Wenthworth sentì la cattiveria dei Serpeverde salirgli alla gola, 

- Mi rendo conto, me ne rendo conto benissimo e ti dirò di più mi dispiace di non avergli potuto finire anche l'altra di spalla, ma non escludo la possibilità di trovarlo fuori dalla scuola uno di questi giorni e concludere la mia opera d'arte !

Neville lo guardò non capendo più dove diavolo era finito il Wenthworth che lui conosceva, quello che era diventato suo amico, quello che non era mai troppo avventato, quello che gli aveva fatto credere che forse i Serpeverde non erano poi tutti da buttare, quello che era innamorato di Elizabeth...o forse quello c'era ancora..

- Vendicarti su Terry Steeval non ti servirà a niente Wenthworth, non ti riporterà quello che hai perso...

Un'occhiata in tralice di Wenthworth gli fece capire che era meglio chiudere il discorso, ma Neville non voleva affatto chiuderlo, Neville voleva approfondire e scavare, era l'unico modo per riportare il vero Wenthworth .

- Wenthworth non so cosa ti sia successo, ma lasciare Elizabeth ?! Davvero andiamo lasciarla...insomma stavi per spezzare tutte le ossa del corpo ad un tuo compagno..

- Un traditore Neville, chiamiamo le persone per quelle che sono !

- Bene allora ti chiamerò "Bugiardo imbecille" ti piace il tuo nuovo nome Cavendish ?

- Io non sono un imbecille !

- Però bugiardo lo sei , ammettilo ! Hai mentito ad Elizabeth, menti a me , menti a te stesso, stai affogando nelle tue menzogne Wenthworth !

- Vuoi la verità ?

Wenthworth l'aveva chiesto guardandolo fisso negli occhi, nel suo sguardo di solito allegro e gioviale , si poteva leggere solo rabbia e frustrazione.

- Si, voglio la verità.

- La uccideranno. Draco la ucciderà e io so che può farlo, è un mangiamorte a tutti gli effetti e la ucciderà, è riuscito ad entrare nel suo dormitorio chissà con quale trucco e se può arrivargli così vicino , sai dove altro potrebbe arrivare ? Potrebbe arrivargli a lanciarle un'avada kedavra mentre dorme o un imperio, o potrebbe anche solo affondarle un coltello nel petto. Potrebbe fare un sacco di cose ed io non voglio che la tocchi.

Neville era senza parole, adesso capiva gli sguardi che Draco lanciava ad Elizabeth di tanto in tanto o il fatto che Wenthworth si guardasse sempre le spalle, Malfoy stava aspettando un solo passo falso per poter fare ciò che più gli interessava e cioè procurare dolore e morte.

- Possiamo trovare il modo di proteggerla..

Wenthworth sorrise , un sorriso amaro e senza speranza.

- Non puoi proteggerla da lui, Draco mi odia, mi ha sempre odiato, gli serviva solo un motivo, gli serviva solo un anello debole e l'ha trovato e adesso non se lo farà scappare tanto facilmente...e comunque non puoi proteggerla da tutti i serpeverde, Nott, Tiger , Goyle e tutti gli altri della sua cerchia, escludendo cinque, dieci persone al massimo, tutti in quella casa fanno come dice Draco e se Malfoy dice andiamo addosso ad Elizabeth nessuno glielo impedirà.

- Non farti questo Wenthworth...non cedere al ricatto di un Malfoy..

Neville lo chiese con sguardo suppllichevole , ma Wenthworth era testardo e determinato , non era sua abitudine tornare sui suoi passi.

- Non posso, è più sicura senza di me e poi Corner..

La voce gli morì su quel nome , sapeva che razionalmente Michael Corner era davvero giusto per Elizabeth, lui l'amava e forse con il tempo anche lei ci sarebbe riuscita , solo che pensarla accanto a Michael era inacettabile.

- Vuoi davvero che lei stia con Corner ??

Neville lo chiese scettico, non credeva davvero che il suo amico avrebbe sopportato di vederla in compagnia di Michael, ma Wenthworth lo sorprese e senza pensarci un secondo rispose guardandolo fermamente negli occhi

- Voglio che sia al sicuro e felice e Michael Corner è in gamba, intelligente e la ama , molto probabilmente farebbe di tutto per renderla felice e per proteggerla, gli è stato vicino tutto questo tempo senza pretendere niente da lei...io l'ho lasciata, sono stato io a dirle che non la amo e che non voglio stare con lei, l'ho ferita di proposito e dato che io non posso stare con lei, voglio che almeno sia felice e Michael Corner è la sua scelta migliore.

Il serpeverde fece per allontanarsi , ma Neville lo bloccò ancora

- Pensaci bene Wenthworth..

- Ho già preso una decisione e ti prego di non dirle niente, nulla Neville . Ti prego..

Neville non voleva , avrebbe voluto gridare ad Elizabeth che era tutta una finta, avrebbe voluto ammazzare Malfoy e tutta la sua sporca famiglia che li stava distruggendo, ma lo sguardo di Wenthworth , quel suo chiederlo come se lo stesse supplicando di non tradirlo lo fece capitolare

- Ok...non gli dirò nulla ..

- Nemmeno ad Hanna, Neville. Nemmeno a lei, questo è il nostro segreto non farmi pentire di avertelo detto. Adesso devo andare...

Neville lo salutò con un cenno della testa, vedendolo sparire nella bolgia degli studenti che si riversavano nei corridoi a fine lezione.

 

 

......

 

 

 

- Stai bene oggi ?

Michael si sedette vicino a lei, Elizabeth vide il suo amico dagli occhi azzurri sorridergli dolcemente, un taglio profondo gli percorreva il collo, cicatrice delle torture subite da Amycus durante l'interrogatorio.

- Si bene, la spalla non mi fa così male almeno per il momento...Madame Chips mi ha dato un'unguento che devo spalmarmi appena sento il dolore acutizzarsi.

Michael le prese la mano stringendola , Elizabeth sentì il rossore salirle in volto, Michael era diventata una presenza costante nella sua vita, prima pensava che fosse un borioso o comunque troppo superficiale mentre adesso sapeva che il corvonero era si un po' arrogante ,ma affatto superficiale, aveva trovato un vero amico, che la sapeva ascoltare , che molto spesso la faceva sorridere e che le rimaneva vicino ogni volta che ne aveva bisogno.

Qualche volta Elizabeth si domandava se per lei Michael fosse diventato qualcosa di più e a quella domanda sapeva che non era facile rispondere.

Aveva amato solo Wenthworth e lo amava ancora, lo amava con sofferenza sapendo che la sua indifferenza era la prova che lei non era mai stata veramente ricambiata nei suoi sentimenti, o almeno questo era quello che lei si sforzava di pensare altrimenti sarebbe impazzita cercando una logica che non esisteva nei suoi comportamenti.

Adesso però c'era Michael e Michael ora, che non c'era più Ginny era diventato il centro del suo mondo insieme ad Hanna, Neville e l'Esercito, Wenthworth era solo una figura sfuocata sullo sfondo.

- Te piuttosto come stai ?

Elizabeth lo chiese passando la mano sulla ferita sul collo, Michael sentì un piccolo brivido sulla schiena, essere innamorato di lei era come stare sulle montagne russe.

- Benissimo...

Gli prese la mano e la guardò negli occhi, Elizabeth sentiva la tensione crescere fra di loro, la voce di uno dei loro compagni Corvonero appena entrato in sala Comune , riuscì  a raffredare la situazione ed Elizabeth si mise ad ascoltare attentamente le parole del suo compagno.

- Ti dico che Steeval è in infermeria con non so quante ossa rotte praticamente urla così tanto dal dolore che Madame Chips si deve mettere i tappi quando lo medica, lui dice che è stato aggredito e che non è riuscito a capire chi sia stato, ma io non ci credo..era terrorizzato e quando è entrato uno di Serpeverde è totalmente sbiancato in faccia e non per il dolore, ma perchè si aspettava qualcuno ..

Il corvonero parlava con un'altra ragazza ed Elizabeth si accostò ai due

- Vuoi dire Terry Steeval di Tassorosso ?

Il ragazzo si voltò verso di lei e accennò un sì con la testa

- E quando è successo ? Quando è stato picchiato ? 

- L'altra notte , dopo la scomparsa di Ginny Wesley , la notte stessa Hanna Abbott e Neville Paciock hanno trovato Terry davanti alla porta della sua sala Comune e  l'hanno portato in Infermeria..

Elizabeth cercò con gli occhi Michael che la guardava senza nessuna sorpresa 

- Michael che diamine è successo ?

Michael la prese per mano e si allontanarono da orecchie indiscrete

- Allora vuoi spiegarmi ?

- Terry era il traditore .

Michael rispose con schiettezza nella voce, come se quest'unica frase bastasse per spiegare tutto, ma ad Elizabeth non sarebbe bastato.

- E quindi l'avete picchiato a sangue ?

- L'hanno picchiato io ero con te quella notte in Infermeria.

- Neville non l'avrebbe mai fatto, cioè non gli avrebbe mai fatto una cosa del genere.

- Non è stato Neville...

Michael abbassò gli occhi ,sembrava sul punto di dirle qualcosa , qualcosa di importante

- E allora chi ? Seamus, Colin chi ?

- Wenthworth.

Elizabeth trattenne il respiro quando sentì quel nome

- Wenthworth ha picchiato Terry..?

- Per la verità gli ha praticamente spaccato un polso , quattro dita di una mano e gli ha disintegrato la spalla e il connesso braccio.

C'era un tono di amarezza nella voce di Michael, come se non volesse andare oltre quei dettagli.

- E per quale motivo l'avrebbe fatto ?? Wenthworth è controllato e molto spesso non si fa prendere dalla rabbia così..

- Voleva vendicarsi. 

Elizabeth lo guardò ancora con un punto interrogativo sulla fronte

- Eri svenuta dal dolore Lizzie e Wenthworth è andato a vendicarsi.

Elizabeth non voleva credere a quelle parole, a Wenthworth non importava così tanto di lei, no , non era così , c'era sicuramente un'altra spiegazione.

- Sicuramente l'avra fatto per l'Esercito.

lo disse chiaramente insicura , ma Michael era troppo onesto per darle ragione.

- L'ha fatto per te. Dovresti parlargli Lizzie...

Avrebbe voluto sorridere e rassicurarla, ma non ce la faceva , la poteva perdere da un momento all'altro , ma era giusto che lei sapesse la verità su quella storia.

- Io...parlargli...no..non è il caso..

Elizabeth fece per allontanarsi ma Michael la trattenne

- Secondo me è il caso e lo dico andando contro a quello che voglio

- Michael..

- No ti prego fammi finire, dovresti parlare con lui e vedere  c'è ancora qualcosa da salvare. Io sarò qui al tuo ritorno, comunque vada io ci sarò. 

Le accarezzò i capelli e si diresse verso il suo dormitorio , non voleva vederla mentre correva per andare da Wenthworth.

 

 

.....

 

 

Wenthworth la vide arrivare dal corridoio, i capelli scuri le ondeggiavano sulla schiena, sembrava agitata e nervosa.

Vederla era sempre un piccolo tuffo al cuore, i suoi occhi scuri si girarono dalla sua parte e lui fece finta di essere troppo occupato sui suoi libri.

Il sole di Aprile scaldava lievemente l'aria e Wenthworth preferiva andare a studiare nel parco che rimanere chiuso nella sua sala comune dove Daphne lo tallonava e Draco era troppo occupato a torturarlo con le sue minacce.

- Hai picchiato Terry Steeval ?

Elizabeth non era mai stata brava a girare intorno alle cose , quando era nervosa doveva arrivare subito al punto e togliersi il dente a Wenthworth venne da sorridere, quella sua caratteristica la rendeva buffa e fragile.

- Non so di cosa parli.

Non alzò nemmeno lo sguardo dalle pagine, ma sentiva ancora la presenza di Elizabeth proprio lì vicino a lui e la tentazione di allungarsi su di lei e riprendersela era davvero forte.

Elizabeth gli si sedette di fronte e all'improvviso gli prese il viso tra le mani, Wenthworth non se lo aspettava, non si aspettava di sentirsi debole come non mai con le mani di lei su di lui.

- Devi guardarmi quando mi parli, non sopporto che tu non mi dia il dovuto rispetto. Per quanto tu possa far finta , io e te siamo stati assieme e per un periodo io e te eravamo uniti quindi devi darmi la dignità almeno di essere guardata negli occhi quando io parlo con te.

- Ok..

Wenthworth non riusciva a dire niente con lei così vicina , gli sembravano passati secoli dall'ultima volta che aveva sentito il suo respiro sul viso o che aveva potuto notare le sfumature dei suoi capelli neri.

- Mi hanno detto che sei stato tu a picchiare Terry.

- Ci aveva traditi...cos'è anche tu devi farmi la ramanzina ? 

Non voleva essere aggressivo, voleva restare imperturbabile, ma averla lì a pochi centimetri di distanza e non poterla nemmeno sfiorare era troppo dura .

- Non voglio farti nessuna ramanzina, voglio solo sapere perchè gli hai spaccato la spalla come Amycus ha fatto con me....

Wenthworth cambiò espressione

- Così..volevo solo che provasse molto dolore..

- Solo questo ? Davvero l'hai quasi ammazzato solo per questo ?

- Si...

Non era "sì" convinto, non lo era neanche un po', Wenthworth si sentiva così debole e avrebbe voluto tanto cedere, cedere e abbandonarsi a lei .

- Non ci credo...

Elizabeth era diventata più audace , il guardarlo nel verde di quegli occhi e vedere che c'era ancora speranza , una tenue ma visibile speranza le diede un coraggio estremo.

Si avvicinò lentamente , sentiva il respiro di Wenthworth aumentare e anche il suo cuore batteva più velocemente, chiuse gli occhi e stava per avvicinarsi ancora alle sue labbra, quando una voce gracchiante e dei capelli biondi chiamarono Wenthworth con agitazione

- Wenthworth !!

Daphne Greengrass era proprio davanti a loro, Elizabeth la guardò in tralice, avrebbe potuto ucciderla senza sentire nessun rimorso e anche Daphne in quel momento stava pensando la stessa identica cosa.

Wenthworth fu preso dal panico, se Daphne avesse rivelato a Malfoy quello che aveva visto, sarebbe stata la fine di Elizabeth.

- La devi smettere di starmi addosso Thompson ! Devi smetterla !!  adesso vattene ...

Elizabeth stava per fermarlo, quando lo vide prendere la mano di Daphne e avviarsi verso il castello, le aveva preso la mano e non si era nemmeno voltato a guardarla.

Elizabeth li vide allontanarsi con Daphne sempre più vicina a lui mentre lei era diventato un puntino sfuocato della vita di Wenthworth.

Quando rientrò nella sua sala Comune andò a cercare Michael ,era l'unico con il quale voleva stare in quel momento.

Michael era lì ad aspettarla come aveva detto, Elizabeth si sentì subito meglio quando lo vide appoggiato alla poltrona, mentre cercava di finire un tema della McGranitt.

Si sedette vicino a lui e appoggiò la sua testa contro il suo braccio, Michael era una roccia , la sua roccia personale.

- Allora ?

lui lo chiese con uno strano tremore nella voce  come se avesse paura della risposta.

- Allora non c'è più niente da salvare. 

Elizabeth lo disse piano e Michael la strinse a sè ancora di più

- Andrà tutto bene,ci sono io adesso..

Lizzie lo guardò e si accorse che era fortunata, davvero fortunata , Michael era tutto quello che una ragazza poteva desiderare, perchè avrebbe dovuto correre dietro ad un serpeverde che non la guardava nemmeno  .

Alzò un po' il viso verso di lui e senza pensarci appoggiò la sua bocca su quella di lui, sentì le mani di Michael sui suoi capelli e le sue labbra rispondere alle sue con una passione crescente , come se avesse aspettato quel bacio per anni.

Elizabeth si scansò lievemente per respirare e gli sorrise accarezzandogli la guancia, era bello, gentile, simpatico e non l'aveva mai abbandonata, Michael era quello giusto.

- Ci sei tu adesso...

lo disse in un sussurro e riprese a baciarlo, baciare lui aiutava a dimenticare e forse prima o poi avrebbe sentito di nuovo le farfalle nello stomaco .

 

 

....

 

 

 

Wenthworth sapeva di essere in ritardo e sapeva che la professoressa Sprite lo avrebbe punito, facendogli pulire come minimo una decina di quella piante che Neville amava tanto e che a lui facevano un po' senso.

Vide in fondo alla porta una figura familiare , un uomo dai capelli corti neri e le spalle amplie lo stava aspettando proprio davanti alla porta dell'aula.

- Papà !!!

Wenthworth sorrise, finalmente aveva un motivo valido per sorridere , suo padre Cristopher Cavendish gli sorrise a sua volta guardandolo negli occhi.

Suo padre aveva gli stessi occhi di Wenthworth e lo stesso sorriso un po' dispettoso, Emily, la madre di Wenthworth, diceva sempre che se non fosse stato per il colore dei capelli prettamente ripreso da lei, Wenthworth sarebbe potuto passare per il sosia di Cristopher.

- Cosa ci fai qui ?? è successo qualcosa alla mamma ?

Cristopher lo guadò ancora scuotendo la testa e andò ad abbracciarlo, i due serpeverde non erano abituati alle tenerezze ,ma Wenthworth ricambiò la sua stretta forte, si era sentito solo in quei giorni e sentire l'affetto di suo padre gli dava più forza per resistere.

- Stanno tutti bene !

- E allora perchè qui ?

Wenthworth conosceva suo padre, sapeva che Cristopher non era venuto per caso, c'era qualcosa di cui doveva parlargli e di certo una lettera non era sicura.

- Vieni andiamo a fare una passeggiata..

- Ma la Sprite..

- Ho parlato io con la professoressa Sprite, è una donna molto gentile e ha acconsentito che ti potessi parlare nella sua ora.

Wenthworth iniziò a sentire la preoccupazione salirgli in petto, camminavano in silenzio, sembrava che suo padre stesse cercando le parole.

- Che succede papà ?

- Come stai Wenthworth ?

La voce di suo padre era tranquilla, senza pensieri come se quella fosse la normale chiacchierata fra padre e figlio, ma Wenthworth sapeva che non era così.

- Io sto bene..

- Bene nel senso che sopravvivi ?

- Bene e basta. E poi cosa vuol dire che sopravvivo ?

Diventava aggressivo quando non riusciva a capire suo padre o per meglio dire quando non aveva la situazione sotto controllo.

- Vuol dire che voglio sapere se sei felice ...

Cristopher si dipinse uno strano sorriso sulle labbra e Wenthworth capì che  quella domanda non era stata fatta a caso, suo padre non diceva mai nulla per caso.

- Felice ?? Papà siamo in mezzo ad una guerra e in guerra la felicità ce la scordiamo un po' tutti..

- Ma almeno te la stai costruendo ?

- Cosa vuol dire ?? Papà qui ad Hogwarts io tento di sopravvivere come tutti gli altri e la mia maggior fortuna è che sia un serpeverde quindi me la passo meglio di Grifondoro o Corvonero o Tassorosso, ma non penso davvero alla mia felicità..io sto pensando solo a far finire questa specie di tirannia dei Carrow...non mi importa della felicità !

Cristopher lo guardò, verde su verde , lo guardò quasi con delusione.

- Sei giovane hai solo diciasette anni e già combatti qualcosa di così grande e non pensi nemmeno ad essere felice...

- Papà per l'ultima volta che succede ?

Cristopher posò i suoi occhi sul grande Lago Nero, rimaneva in silenzio, soppesando tutti i respiri.

- Sono venuto qui perchè credevo di doverti preparare , ma la verità è che sei già molto più preparato di me o di tua madre, stai combattendo e non ti sei arreso, sei in guerra e non pensi ad essere felice. 

- A cosa dovevi prepararmi ?

- L'Ordine delle Fenice , l'ordine creato da Silente...

- So di che si tratta..vai avanti..

- Hanno chiesto il mio aiuto e non posso negarmi .

- E la mamma ?

- Tua madre è molto più coraggiosa di Godric Grifondoro, io volevo che si nascondesse al sicuro, ma sembra che lei non ne voglia sapere , sai com'è fatta ...voi due avete la stessa testardaggine..Molto probabilmente non saremo più ben visti dalle altre famiglie serpeverdi e forse le nostra facce circoleranno come ricercati ...è per questo che sono qui Wenthworth devi prepararti a questo, potresti non essere più al sicuro tra le file dei serpeverde.

- Non è un problema, io non ho paura. Fate ciò che è giusto, papà.

Cristopher sorrise di nuovo e il suo sguardo vagò fino ad arrivare sulla figura di una ragazza , capelli neri ribelli le incorniciavano il volto a forma di cuore, vide suo figlio trattenere il respiro a quella vista e capì che c'era ancora qualcosa che Wenthworth gli aveva tenuto nascosto.

- Chi è ?

lo chiese annotando tutte le espressioni facciali che aveva avuto il suo serpeverde alla vista di quella ragazza.

- Solo una corvonero..

Wenthworth era identico a lui, aveva ragione Emily, avevano gli stessi modi di fare, la stessa identica voce distaccata quando non volevano far capire cosa gli passava per la testa, lo stesso identico sguardo quando erano innamorati.

-  Solo....? 

- Solo esatto.

- Quindi ecco perchè sopravvivi. 

- Non capisco papà...

Wenthworth si era chiuso, non guardava più la ragazza, anzi si era voltato e si era incamminato per tornare al castello, Cristopher buttò ancora un'occhiata a quella corvonero chiedendosi per quanto tempo il figlio avrebbe continuato a negare e tacere.

- Dimmi almeno come si chiama..

- Elizabeth.

- è un bel nome...direi che gli si addice, sembra dolce ..

- Lo è.

- E perchè non sei con lei ?

- Perchè non sto con lei e adesso basta papà. Non sono io qui quello che sta per andare in missione per l'Ordine della Fenice, sei tu che dovresti darmi tante spiegazioni..

- Adesso devo andare Wenth..

Suo padre lo abbracciò ancora una volta stretto a sè

- Non devi avere paura, non avere paura mai, qualunque cosa succeda combatti e non farti intimorire da niente , io sono fiero di te Wenthworth.

- Papà...

- Niente domande , devo andare. 

Stava per andarsene , ma qualcosa sembrò trattenerlo ancora , buttò l'occhio ancora ad Elizabeth poi si voltò verso il figlio

- C'è una cosa che devi capire Wenthworth..

- Cosa ?

- Se vuoi una cosa devi andartela a prendere. Ricordatelo, vattela a prendere.

Disse solo questo , poi gli sorrise un'ultima volta e abbandonò la scuola, lasciandolo lì , immobile a guardare Elizabeth con la sensazione che quello era stato il suo ultimo consiglio.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 16
*** Capitolo 15 ***


Ciao a tutti !!!! Allora capitolo pieno di stravolgimenti,la potenza serpeverde diventa sempre più debole e Wenthworth...bhe Wenthworth..non voglio rovinarvi la sorpresa!
Comunque voglio ringraziare ovviamente Darksister, AnneEvans e Riogah per le loro recensioni, sono sempre troppo carine con me !
E ringrazio anche chiunque mi segua !!
Buona lettura a tutti voi !
 
 
 

Le maschere nere non gli facevano più paura da un sacco di tempo, la prima volta che aveva visto un mangiamorte , molti anni fa ormai, aveva sentito un brivido lungo la schiena , ma adesso, adesso era tutto diverso.

Li guardava sorridendo incurante di quell'alone di morte che sprigionavano , l'unico vero terrore che ancora lo faceva sudare freddo era il pensiero che sua moglie o suo figlio potessero finire nelle loro mani.

Per questo era felice, che in quel momento, mentre vedeva sbucare dall'angolo della strada tre mangiamorte , due sicuramente Lestrange, li aveva riconoscuti dalla camminata , Emily fosse al sicuro nascosta e Wenthworth fosse ad Hogwarts.

I tre avanzarono verso di lui che si era fermato e li stava aspettando nel bel mezzo di quella via che aveva visto troppi volti disperati , terrorizzati o senza vita in quegli anni, i cui ricordi si potevano riunire in un unico sguardo quello degli occhi di Lily Evans mentre, prima di esalare l'ultimo respiro, teneva abbracciato il figlio nel disperato tentativo di proteggerlo da quello che nessun bambino dovrebbe mai vedere.

Cristopher Cavendish era lì, proprio di fronte a quella casa che si ergeva dietro di lui , buia e morente come gli attimi che aveva vissuto quella notte di diciasette anni indietro, quando aveva visto i corpi di James e Lily riversi sul pavimento , statici e freddi , lontani mille miglia da quello che erano stati nei loro anni ad Hogwarts.

Quella scena, i capelli rossi di Lily sparsi in disordine, il viso di James stravolto in una maschera di dolore buttato davanti alle scale, come se avesse voluto impedire al più grande Mago Oscuro di tutti i tempi di salirle e irrompere nella piccola cameretta di Harry , ecco quella scena era stata per Cristopher la prova che il male assoluto esisteva e li aveva trapassati da parte a parte .

Lui si era sentito trapassato e negli anni aveva cercato di scacciare l'immagine del terrore fissato nell'iride verde di Lily , ma una volta che riesci a vedere l'oscurità in faccia non te la lasci dietro tanto facilmente.

Cristopher non se l'era lasciata e aveva promesso che sarebbe venuto il giorno in cui quella stessa oscurità avrebbe dovuto fare i conti con lui.

Quel giorno era arrivato.

- Cavendish...non ti hanno insegnato che girare a Godrics Hollow a quest'ora è troppo pericoloso per i traditori del sangue come te..

la voce gracchiante e fredda di Rockwood lo fece sorridere ancora di più

- Se il tuo intento è farmi paura Rock..

- Non ti azzardare a chiamarmi così !

Il mangiamorte gli puntò la bacchetta al petto,

- Credi davvero che potrei avere paura di quello che a quindici anni mi chiedeva consigli per uscire con Narcissa Black..Rock solo perchè hai un tatuaggio che brucia nel braccio e perchè vai in giro mascherato con i tuoi amichetti , rimani sempre un piccolo e insignificante serpeverde...

Cristopher lo guardò insolente , sapeva che il suo sguardo sfrontato e sprezzante faceva ancora un certo effetto. Rockwood indietreggiò senza abbassare la bacchetta, mentre uno dei Lestrange faceva un passo avanti , Cristopher rimaneva impassibile, tranquillo come se fosse ad una rimpatriata tra amici invece che ad una imboscata di mangiamorte.

- Non fare il simpatico Cavendish, non sei più ad Hogwarts, non sei più il giovane Serpeverde che anche Silente adorava sei solo uno degli altri, di quegli stupidi maghi che credono nel bene nella giustizia e nei babbani, sei solo un'altra delle marionette di Silente..

- E tu sei solo uno dei cani da riporto di Voldemort..

- Cosa ci sei venuto a fare qui ? 

la voce cupa e maschile dell'altro Lestrange era impaziente

- Sono venuto a prendere un po' d'aria..

- A Godric's Hollow ..? Di certo di questi tempi uno come te dovrebbe rimanere in casa ,  non dovrebbe uscire per strade deserte di notte a meno che non ci sia un motivo..

- Qualunque motivo abbia voi siete le ultime persone a cui lo direi , anzi che dico le ultime , voi non lo sapreste mai, la tomba quella sarebbe l'ultima persona a cui potrei dirlo, non voi, quindi se avete intenzione di interrogarmi con i vostri mezzucci da cattivoni vi dico in anticipo che perdete tempo..

- Tu morirai..morirete tutti come è successo a quelli prima di voi..

Lestrange lo aveva detto sibillando le ultime parole, era proprio come un serpente , freddo , subdolo e viscido.

- Io non ne sarei così sicuro.

- Hai sbagliato Cavendish, potevi essere grande tra le nostre fila e ti sei accontentato come hai potuto diventare così misero...una famiglia pura e nobile come la tua ..come hai potuto ?

Cristopher strinse gli occhi e si avvicinò a quel volto coperto

- Questo vuol dire essere grandi ? Andare in giro ad uccidere persone babbane o mezzosangue con i volti coperti , torturare e ridere del dolore altrui, no Lestrange questo non è essere grandi è solo essere crudeli, deboli e vigliacchi..e nella mia famiglia essere grande è esattamente l'opposto . 

- Allora sei pronto ad assaggiare un po' di quella crudeltà Cavendish ?

Cristopher si voltò verso la casa di James e Lily , ricatturò dai ricordi la scena di orrore che aveva visto quella notte 

- Sono diciasette anni che aspetto Lestrange.

Strinse la bacchetta , pensò al volto di suo figlio innamorato della giovane corvonero e sorrise.

Questo si sarebbero ricordati quei tre mangiamorte, il sorriso di Cristopher Cavendish prima di morire.

 

 

 

.....

 

 

 

 

Il gufo era arrivato di nascosto, sbattendo le ali alla sua finestra nel cuore della notte , per fortuna Wenthworth in quelle sere non riusciva a chiudere occhio, dalla visita di suo padre si sentiva come in equilibrio su un burrone , da un momento all'altro sarebbe caduto nel vuoto.

Prese la lettera con le mani che tremavano , respirò piano per non farsi sentire da Theodore Nott che russava pesantamente nel letto accanto.

Si accorse immediatamente che la grafia era quella di sua madre, si mise seduto cercando di leggere con calma senza quella paura straziante che gli attanagliava la pancia.

Ma quelle parole, scritte con grafia incerta sporcate da un pianto disperato , quella parole che aveva sperato fossero solo frutto della sua paura ingiustificata, quelle parole erano scritte davanti a lui , nero su bianco il suo terrore aveva preso forma e stava per divorarlo.

Si stese sul letto e aspettò, aspettò che la prima ondata di dolore passasse , aspettò che il suo corpo smettesse di tremare , aspettò che le sue lacrime si asciugassero, aspettò che i singhiozzi che lo scuotevano si calmassero e si confondessero con il silenzio di quella notte oscura che gli aveva portato via un pezzo della sua vita, che gli aveva rubato colonna portante che l'aveva fatto diventare quello che era.

Suo padre se l'erano portato via tre mangimorte mascherati, tre maschere, suo padre era morto per mano di tre maschere nere come la pece.

Si alzò e senza farsi sentire scivolò nella sua sala comune , doveva bruciare quella lettera prima che qualcuno della sua casa lo scoprisse o peggio ancora uno dei Carrow.

Rimaneva davanti al camino cercando di trovare la forza per buttare nelle fiamme la morte di suo padre, guardava il fuoco e ne avvicinava la mano senza mai lasciare andare quel pezzo di carta.

Ripensò alle sue domanda del giorno in cui era venuto a trovarlo, al suo modo di preoccuparsi  , al suo sorriso che aveva dentro un sacco di risposte che adesso lui non avrebbe più avuto, ripensò alla determinazione, al coraggio , all'ostinazione che sua madre gli aveva sempre attribuito come il suo maggior difetto.

Suo padre era ostinato, suo padre non si era arreso di fronte a tre mangiamorte , suo padre voleva che si preparasse a tutto questo.

Sapeva che l'avrebbero ucciso, lo sapeva e voleva che Wenthworth non fosse solo per sopportare tutto quello che sarebbe accaduto dopo.

- Ce la posso fare papà..

lo disse piano, sicuro che lui potesse sentirlo, poi accartocciò la lettera e la buttò nel fuoco.

Vide le fiamme alzarsi e distruggere quelle parole che avevano distrutto lui, sentì dei passi dietro di sè e una voce strisciante e fredda lo raggiunse

- Oh poverino Cavendish...devi aver saputo di paparino...

Wenthworth si voltò e trovò quella faccia meschina che gli sorrideva , avrebbe voluto ammazzarlo e buttare le sue ossa in quello stesso camino.

- Allora non dici nulla Cavendish ? Così i mangiamorte che hanno ucciso tuo padre ti hanno pure mangiato la lingua...?

Wenthworth rimaneva fermo , non parlava, Malfoy pensò che fosse ancora sotto schock e sorrise , un sorriso cattivo , di quelli che avrebbero fatto onore a sua zia Bellatrix..

- Non hai più nessuna copertura qui fra i Serperverde piccolo Wenthworth, tuo padre e quel suo Ordine di matti hanno i giorni contati e anche tu li hai...

Wenthworth avanzò dritto verso la figura di Draco, la sua espressione statica e senza emozioni, diede un sottile brivido a Malfoy.

Prima che potesse rendersene conto, una lama fredda e affilata gli trapassò il fianco, sentì il sangue pulsargli nelle orecchie e il dolore che non lo faceva respirare,

- Senti la lama Malfoy, la senti ? 

Con la stessa agilità con cui l'aveva affondato, tirò fuori il piccolo tagliacarte in argento con lo stemma dei Cavendish che il padre gli aveva regalato per il suo undicesimo compleanno all'entrata ad Hogwarts.

Draco vide il sangue iniziare a colare copiosamente dalla ferita, cercò di tamponarla con la mano

- Farai la fine di tuo padre traditore...

Draco riuscì a sibillarlo mentre il suo viso perdeva rapidamente colore, Wenthworth gli passo accanto dandogli una spinta e facendolo cadere malamente sul pavimento.

- Il tuo sangue guardalo bene..perchè da oggi in poi io farò di tutto per versarlo , avere il tuo sangue sarà il mio obiettivo primario , il tuo e quello dei tuoi amici mangiamorte...avro il tuo sangue Draco.

Lo disse piano, scandendo bene tutte le parole, poi uscì dalla Sala lasciando Draco Malfoy a terra sanguinante con la certezza  che una guerra era appena iniziata fra lui e Wenthworth Cavendish.

 

 

.....

 

 

Neville cercava Wenthworth nella sala Grande tra le fila di Serpeverde, ma sembrava scomparso , aveva saputo di suo padre da Tyger  e Goyle che non facevano altro che insultare Cristopher Cavendish come un traditore del sangue.

Più girava lo sguardo per trovarlo più gli occhi verdi del suo amico sembravano essersi dileguati nel nulla, vide entrare Elizabeth mano nella mano con Michael, forse ancora lei non aveva saputo niente , ma qualcuno doveva dirglierlo , non poteva rimanere all'oscuro su una faccenda del genere.

D'altronde era anche  lei a capo dell'Esercito e Wenthworth era uno di loro, inoltre Neville sospettava che l'unica persona che il serpeverde avrebbe voluto al suo fianco in quel momento era proprio Elizabeth.

- Elizabeth ...

Neville gli si avvicinò mentre lei cercava posto nel tavolo dei Corvonero, Elizabeth gli sorrise d'istinto, ma appena vide l'espressione cupa del suo amico , il sorriso che le aveva illuminato il volto si eclissò lasciando spazio alla preoccupazione.

- Ti devo parlare un attimo.

il tono di Neville non ammetteva obiezioni ed Elizabeth lo seguì fuori dalla Sala , al riparo di sguardi indiscreti

- Che succede Neville ?

- Il padre di Wenthworth è stato ucciso da tre mangiamorte ieri notte ..

Elizabeth si sentì mancare l'aria, una serie di emozioni le stringevano la gola in una morsa .

- Come....come..come l'hai saputo ? 

- Ne parlavano stamattina Tyger e Goyle..

- Wenthworth...

- Non sono riuscito a trovarlo, avrei voluto parlargli, ma sembra scomparso...

la voce di Neville nascondeva un velo di preoccupazione, trovare il suo amico era di fondamentale importanza .

- Possiamo provare a cercarlo...non so magari è nella stanza delle necessità, magari è dovuto scappare come Ginny..insomma se i mangiamorte sono arrivati a suo padre adesso ogni serpeverde è contro di lui..

Elizabeth era spaventata, perdere Ginny era già stato troppo per la sua emotività, non poteva perdere anche Wenthworth , vederlo era uno degli scopi principali della sua giornata.

- Neville lui..lui adesso è come un agnello in mezzo ai lupi..

la voce spezzata di Elizabeth fecero capire a Neville l'intensità del sentimento che ancora la legava a Cavendish e sentì una specie di stretta al cuore al pensiero che fossero separati da uno sporco Serpe strisciante come Malfoy.

- Non mi definirei un agnello..

la voce di Wenthworth profonda e tranquilla, fu come una cascata di cioccolato fuso , Elizabeth si voltò e l'abbracciò di scatto, senza pensare che non aveva più nessun diritto di buttarsi tra le braccia del ragazzo che le aveva spezzato il cuore, ma non poteva fare altrimenti, sentire che lui c'era, sentire il suo odore, stringere il suo collo , la corvonero sentì un colpo al cuore , sentì un buco profondon risvegliarsi, le era mancato immensamente , mentre lo teneva stretto capiva che non avrebbe potuto riempire il suo vuoto con Michael.

- Elizabeth...

Wenthworth piano la staccò da sè, guardandola dolcemente , poi i suoi occhi si spostarono a Neville che gli sorrise, un sorriso senza fondo che nascondeva tutto il sollievo nel rivedere l'amico.

- Avete saputo immagino ...

- Tutti i serpeverde ne parlano da stamattina..

- Deve essere stato Malfoy, stanotte abbiamo avuto un piccolo litigio, credo se la sia presa..

Wenthworth sorrise un sorriso sarcastico e pungente

- E tua madre ?

- Mia madre è al sicuro nascosta con Tonks non so dove, ma meglio così se è vero che sono in una tana di mangiamorte è meglio non farmi sapere troppo..

- E adesso che succede ?

Elizabeth non sapeva perchè le era uscita fuori quella domanda, forse fu perchè intravide negli occhi verdi di Wenthworth una sorta di sfida .

- Succede che l'Esercito di Silente aiuterà un suo compagno a vendicarsi !

Neville aveva parlato determinato, guardava dritto negli occhi Wenthworth , Elizabeth non l'aveva mai visto così, sembrava essere diventato un altro, sembrava che quella morte gli avesse riportato ricordi sgraditi alla memoria.

- I serpeverde non avranno più vita facile, dopo la scomparsa di Ginny dovevamo tenere un profilo basso, ma da oggi in poi non staremo più così bassi, si cambia .

- Neville io non voglio farvi passare guai..

- Ti prego Wenthworth , non si tratta di guai.

Neville non ammetteva obiezioni, si guardarono tutti e tre poi di comune accordo rientrarono in sala Grande .

Wenthworth andò a passo sicuro verso il suo tavolo, le molte occhiate di disprezzo dei suoi compagni non lo fermarono, si sedette al suo solito posto e si accorse che mentre lui si sedeva gli altri della sua casa si alzavano, anche chi non aveva finito di fare colazione si alzò con lo scopo di farlo sentire indesiderato , Wenthworth non fece niente, rimaneva seduto in tranquillità, cercando di mangiare qualcosa anche se la saliva gli bloccava la gola. Sapeva di essere solo. 

I Carrow sorrisero soddisfatti, mentre tutti i serpeverde abbandonavano il tavolo , ma la McGranitt che non era Grifondoro solo di nome cercò di fermarli

- Dove credete di andare ?

la sua voce risuonò per tutta la sala Grande , molti serpeverde si voltarono , Draco Malfoy che era a capo di quella trovata si posizionò in testa e con sufficienza rispose alla McGranitt stando attento nel farsi sentire

- Noi eredi di Salazar Serpeverde non abbiamo nessuna intenzione di condividere la tavola con il figlio di un traditore del sangue come Cristopher Cavendish.

Wenthworth strinse i pugni, Malfoy aveva appena iniziato la sua vendetta.

- Cosa pensate di fare allora di non mangiare affatto Malfoy ?

- Professoressa McGranitt noi mangeremo quando quello sporco traditore non si siederà più tra di noi !

Neville si alzò in piedi , non sopportava che uno come Draco Malfoy potesse insultare persone come Wenthworth.

- Tu e la tua stirpe di mezz'uomini non dovreste nemmeno nominare Cristopher Cavendish ! 

- Signor Paciock !

- Oh ecco che Neviluccio tira fuori il coraggio !

- Mettimi alla prova Malfoy ! 

Neville tirò fuori la bacchetta e Draco fece altrettanto

- Mettete subito giù quelle bacchette !!!! 

Rimanevano immobili anche se le urla della McGranitt si facevano più forti.

- Signor Paciock abbassi subito la bacchetta !

- Solo se l'abbassa lui per primo !

- Signor Malfoy l'abbassi !

- Non ci penso nemmeno , non sarò io il primo a cedere di fronte a Paciock !

- Ora basta !!!

La McGranitt e Vitious con un solo colpo di bacchetta le fecero cadere entrambe.

Neville guardava ancora in cagnesco Malfoy che aveva messo su quel ghigno da serpe.

- Andate ai vostri tavoli subito !

- Io non intendo sedermi con Wenthworth Cavendish ! Non è più uno di noi !

Wenthworth si alzò e dal suo posto gridò con tutto il fiato che aveva in corpo 

- Per fortuna io non sono mai stato uno di VOI !

- Noi non ci siederemo professoressa quindi non ci provi nemmeno..

- Minerva lasciali perdere , hanno ragione in fondo !

Amycus Carrow aveva parlato con quella voce sferzante che tanto odiava Elizabeth.

I serpeverde rimanevano fermi nella loro posizione ,Neville guardava con odio Draco Malfoy e i suoi compagni , ad un tratto Hanna si alzò e in tutta tranquillità , come se fosse la cosa più normale del mondo si avvicinò al tavolo dei Serpeverde e sorridendo gentilmente chiese a Wenthworth se poteva sedersi.

- Certo..

Hanna si sedette e con un colpo di mano scansò il piatto di Pansy Parkinson, poi sembrò ripensarci, lo riprese e lo tirò con un calcio ben assestato ai piedi della proprietaria.

- Ecco come si trattono le serpi, d'altronde strisciate quindi credo che non vi dispiacerà raccattare il vostro cibo da terra.

Aveva il sorriso più calmo del mondo Hanna, come se stesse cantando una ninna nanna invece che insultare un serpeverde.

Wenthworth le sorrise aggiungendo un grazie, poi Elizabeth si andò a sedere vicino ad Hanna e così tutti gli altri dell'Esercito ,uno per uno si sedettero al tavolo di Serpeverde , buttando i  piatti pieni di cibo ai  piedi delle serpi , Seamus fece di meglio lo zuccotto che era proprio di fronte a lui venne lanciato con mira esatta in faccia a Theodore Nott .

- Finalmente una bella crema che ti farà andare via l'acne Nott !

il tavolo scoppiò in una risata, mentre tutta la Sala Grande assistette allibita alla scena che aveva di fronte, Draco Malfoy e gli altri erano lì , imbestialiti, con le loro colazioni ai piedi, orgogliosi e determinati a portare in alto la bandiera dei loro stereotipi basati sul sangue, mentre Grifondoro, Tassorosso, Corvonero e Serpeverde uniti in un unico grande tavolo, erano come una barriera indistruttibile, erano uniti, erano forti come una muraglia, Minerva McGranitt si riaccomodò al suo posto assistendo alla scena con una sorta di strana felicità.

- Ce la faranno Silente ..

lo disse piano attenta a non farsi sentire da Alecto Carrow che guardava con odio Neville Paciock e gli altri.

 

 

....

 

 

 

 

In classe Neville e Seamus si sedettero vicino a Wenthworth che sentì un moto d'affetto verso i suoi veri compagni , l'Esercito era la sua famiglia, il suo mondo, non c'entrava niente con  l'essere di una casa invece che di un'altra.

Loro erano come fratelli, la guerra, la resistenza li aveva uniti indissolubilmente , se non ci fosse stato Voldemort, non si sarebbero mai parlati gli uni con gli altri, troppo abituati al non vedere oltre le loro case di appartenenza.

Alecto Carrow entrò sbattendo la porta segno che il suo umore non aveva mandato giù molto bene la scena che si era vista in Sala Grande.

Appena vide Wenthworth in mezzo a quei Grifondoro la sua espressione si fece ancora più nera.

- Signor Cavendish credo che lei abbia sbagliato posto ..

il suo tono irritato non passò certo inosservato, ma Wenthworth non era uno che si faceva scoraggiare per così poco, suo padre era morto e l'irritazione di Alecto Carrow era davvero poca cosa.

- Credo invece di essere al posto giusto dopo sette anni.

la sua risposta arrivò secca e coincisa, come se non volesse altre obiezioni da parte dei Carrow.

- Sa signor Cavendish può capitare a tutti di discendere da un ceppo malato, ma non per questo ci dobbiamo comportare come quello stesso ceppo.

Wenthworth sentì la rabbia pungergli le tempie, vide Seamus tirare fuori la bacchetta stringendola

- Maledetta bastarda..

la voce di Neville era un sussurrò

- Ci penso io.

Wenthworth lo disse sicuro e glaciale

- Se c'è un ceppo malato in questa aula di certo non sono io...

- Infatti intendevo suo padre.

la voce di Alecto si era fatta sottile e piena di astio.

- E io intendevo lei Alecto. 

Wenthworth la fissava con aria di sfida mentre gli altri trattenevano il fiato, sia i serpeverde che i grifondoro pensavano che da quell'aula Wenthworth Cavendish non ne sarebbe uscito.

- Avanti Alecto mi cruci, so già che muore dalla voglia di farlo, mi uccida come hanno fatto i suoi compagnoni mangiamorte con mio padre.

- Non deve chiamarmi Alecto io per lei sono la professoressa Carrow.

- Lei per me non dovrebbe nemmeno avere un nome, potrei chiamarla come si fa con i cani con un fischio...non credi Neville che sarebbe appropriato chiamarli tutti con un bel fischio ...

- Si credo che sia una buona idea Wenthworth, vogliamo provare ? Seamus vuoi provare anche tu ?

Seamus sorrise sarcastico, non vedeva l'ora,

- Non oserete !!!

Ma Alecto non aveva ancora capito chi aveva davanti , le minacce con quei tre andavano a vuoto, era come buttare una palla di gomma su un muro di cemento , rimbalzava ma non riusciva a colpire veramente.

I tre si misero a fischiare e metà dei Grifondoro li seguirono, 

- Smettela subito !

- Mi sa che dobbiamo fare il fischio più corto ! Questa qui non sembra capire ..

Neville aveva parlato guardandola bene in faccia , la rabbia nel viso di Alecto le fece trasfigurare i lineamenti , 

- Stupeficium!

- Protego !

Neville e Seamus fecero barriera , mentre Wenthworth scagliava uno stupeficium nel petto di Alecto Carrow , i serpeverde di misero in piedi con le loro bacchette ma i grifondoro non erano da meno , erano con le bacchette spianate pronti ad un'eventuale battaglia, ma Amycus Carrow li interruppe in preda alla furia.

- Alecto !! Oh mio Dio Alecto ! Cosa le avete fatto????

- L'abbiamo solo schiantata , si riprenderà tra dieci minuti ..

Neville lo disse con soddisfazione

- Cosa sta succedendo qui ?

Severus Piton entrò trovandosi davanti una mangiamorte a terra , un fratello imbestialito e una trentina di ragazzini pronti ad uccidersi.

- Severus l'hanno schiantata !! Questi mostri..

- Mostri ?? Senti da che pulpito..

Seamus non le mandava a dire e quella frase arrivò dritta dritta alle orecchie di Amycus.

- Io ti ucciderò Finnigan !

- Avrei dei dubbi sulla sua capacità di farlo ..

- Cru..

- Amycus metti giù la bacchetta ! Subito..

Severus Piton quando voleva sapeva placare gli animi con una sola parola.

- Adesso tutti ai vostri posti, Parkinson e Greengrass portate la professoressa Carrow in Infermeria e Cavendish, Paciock e Finnigan voi..

- Loro verranno umiliati a dovere ! Lasciali a me Severus...!

Piton guardò Amycus Carrow , sul fondo dei suoi occhi neri si poteva leggere una sorta di sfiducia 

- Non ucciderli Amycus, non abbiamo tempo di mandare altre condoglianze e spiegazioni ai genitori e inoltre sono del sangue puro. Quindi li rivoglio vivi.

la sua voce era tagliente ed Amycus annuì con la testa, 

- Malfoy, Zabini, Nott  prendeteli ! E tutti gli altri mi seguano.

Neville si guardò con Seamus e Wenthworth non sapevano a cosa andavano incontro , ma erano pronti, lo erano da tutta la vita.

 

 

.....

 

 

"TRADITORI DEL SANGUE"

Le loro pelli erano state incise , Neville si guardò il braccio, l'occhio gonfio gli faceva ancora vedere annebbiato e la la ferita al viso gli bruciava da morire, Seamus era messo peggio , alcune ferite del viso si erano riaperte e il dolore non lo faceva stare in piedi, mentre Wenthworth sanguinava da una gamba.

Arrivarono alla stanza delle Necessità e quando entrarono videro tutti i loro amici ad attenderli, si ritrovarono sommersi dalle voci e da mani che li sorreggevano.

Persero i sensi appena dopo aver capito che erano al sicuro, era stato difficile sopportare il dolore senza urlare, non piangere e pregare di smetterla, era stato difficile sopravvivere, con questi pensieri chiusero gli occhi cadendo tra le braccia dei loro compagni.

 

 

....

 

 

- Come stanno Hanna ?

Elizabeth la guardò preoccupata, erano due ore che Wenthworth e gli altri sembravano caduti in un sonno profondo.

- Credo bene, sto medicando le ferite con delle piante che mi ha detto la professoressa Sprite , Seamus però sembra il più difficile, il suo viso è stato troppo martoriato e sembra che Nott ci sia andato pesante con la scritta..

- Che scritta ?

Elizabeth non si era accorta di come erano stati marchiati

- L'hanno incisa sulla pelle , Amycus deve aver insegnato loro le più sofisticate tecniche di tortura..non c'è che dire i Serpeverde hanno la strada spianata in questo.

Elizabeth sentì la rabbia montarle addosso, Wenthworth dormiva tranquillo come se non avesse addosso il ricordo indelebile di quella guerra schifosa.

I serpeverde non l'avrebbero passata liscia, aveva ragione Neville c'era bisogno di vendetta e l'avrebbero avuta.

- Michael Anthony venite qua per piacere !

I due corvonero la raggiunsero 

- Ho bisogno del vostro cervello ragazzi, dobbiamo entrare dai serpeverde stanotte e..

- Che cosa Elizabeth ?

Michael la guardò come se fosse impazzita

- Ho un piano , ma mi servono i vostri cervelli...allora ci state ?

Anthony guardò Michael scettico

- Volete davvero lasciare i serpeverde impuniti ...?

- Non credo proprio.

Michael rispose d'istinto ma anche Anthony parve pensarla così

- Bene allora seguitemi dobbiamo andare in biblioteca abbiamo un po' da fare ! Hanna mi raccomando ..

- Non ti preoccupare ci penso io a loro...

Hanno sorrise ed Elizabeth seppe che li lasciava in buone mani

- Per tutti gli altri , ci riuniremo qui alle dieci ! Dovete esserci tutti !

Gli altri annuirono, sapevano tutti che quella notte non sarebbe stata tranquilla. Nemmeno un po' per nessuno di loro.

 

 

.....

 

 

Draco Malfoy non si rese conto di essere trascinato dal letto con tale violenza se non dopo che ebbe sentito un colpo in pieno viso.

Aprì gli occhi di scatto ma non fece in tempo a prendere la bacchetta che si sentì intrappolato , pietrificato, ma non lo era veramente, solo non poteva muoversi, a parte il viso tutto il suo corpo era immobile.

Ciò che vide gli mise i brividi, non sapeva come c'era arrivato, ma lui e tutti gli altri del suo anno erano in Sala Grande con una ventina di ragazzi o forse di più , coperti con delle maschere di quello schifoso di Harry Potter che li tenevano sotto tiro con la bacchetta, 

Vide Pansy Parkinson che stava per mettersi a piangere, non sapeva cosa stava succedendo , ma sapeva bene che quella era la vendetta per ciò che avevano fatto a Cavendish e gli altri tre.

- Bene , sono felice che siate tutti svegli , potete urlare quanto volete , ma non avete voce, siete muti , nessuno vi potrà sentire..

Elizabeth lo disse scandendo bene ogni parola, e vide negli occhi delle serpi passare un lampo di paura.

- Siete sotto un potente incantesimo di immobilità che non vi darà la possibilità di muovervi fino a domani mattina...vi abbiamo fatturato molto bene, gli studi con il vostro amato Amycus hanno dato i suoi frutti.

Gli altri ragazzi risero ed Elizabeth incontrò gli occhi di Michael e quelli di Colin erano pronti per affondare il colpo finale alla loro vendetta.

Le loro bacchette si mossero insieme , sembravano una sola mano e una sola voce, ciò impressionò non poco i serpeverde, era come se quei ragazzi che gli stavano di fronte fossero nati per combattere insieme, per agire come un'unica mente,Draco non aveva mai visto niente di simile nemmeno tra i mangiamorte amici di suo padre e non sapeva perchè ma quell' unità gli faceva molta più paura di tremila fatture.

I serpeverde si ritrovarono in biancheria svestiti dei loro pigiami, qualcunò provò ad urlare , ma fu tutto inutile, non usciva un suono da quelle bocche.

Poi i ragazzi si avvicinarono di più a loro, Draco vide sotto la maschera degli occhi scuri , li aveva già visti da qualche parte ma non riusciva a focalizzare di chi fossero,

Non erano occhi cattivi, non erano come quelli di sua zia o come quelli degli altri mangiamorte, in quegli occhi c'era rabbia, frustrazione e vendetta , ma non cattiveria.

Sentì la punta gelida della bacchetta entrargli nella carne, il dolore che provò fu terribile , non riusciva nemmeno a respirare, aprì la bocca ma dalle sue labbra non uscì alcun grido.

Vide del sangue e il bruciore gli arrivò ad infiammargli il cervello ,sarebbe impazzito se non la smetteva subito , ma non riusciva a muoversi e non poteva parlare gli sembrò di stare all'inferno.

- Questo è quello che hanno provato Cavendish, Paciock e Finnigan quando gli avete lasciato il vostro ricordino, bene questo è il nostro..

la voce femminile che gli parlò lo trafisse, girò gli occhi per vedere il suo amico Nott a cui sanguinava la guancia, Daphne piangeva mentre chi gli stava davanti finiva il lavoro con la sua bacchetta .

Poi il dolore si calmò e Draco seppe che  l' opera su di loro era stata finita .

- Bene adesso sapete che quando toccate uno di noi , voi sarete ripagati con la stessa moneta . Ditelo ai vostri mangiamorte di fiducia , è finita per voi. Finita.

la voce femminile era gelida e distaccata, quella non era una minaccia, quella era una constatazione.

Le maschere si allontanarono e Draco poteva scommettere che stavano sorridendo, li lasciarono lì mezzi nudi e immobili in Sala Grande .

Si guardarono l'un l'altro.

E. S. c'era scritto sui loro corpi.

Esercito di Silente era questo il nome del loro inferno.

 

 

 

 

 

.....

 

 

 

 

La scena che accolse professori e studenti alle otto di mattina, venne ricordata e raccontata negli anni avvenire ad Hogwarts come la più grande umiliazione dei Serpeverde.

Studenti dell'ultimo anno di Serpeverde in mutande marchiati come cavalli con l'acronimo E.S. scritto a chi sulla pancia, a chi sul braccio, a chi su una gamba aspettavano sconvolti i professori per essere liberati dalle due fatture che li tenevano prigionieri nel silenzio e nell'immobilità.

Appena Piton e gli altri riuscirono a disincantarli i ragazzi svennero , Neville guardò Elizabeth e seppe all'istante che era stata opera sua e degli altri, gli sorrise complice, sapendo bene che non avrebbe mai più trovato un'amica come lei.

Draco Malfoy passò sorretto da due compagni della sua casa e rivide quegli occhi, gli occhi scuri di Elizabeth Thompson lo osservavano sfrontati.

Elizabeth Thompson, avrebbe dovuto ucciderla molto tempo prima.

 

 

....

 

 

 

Wenthworth voleva ringraziare Elizabeth per quello che aveva fatto, ma rimaneva fermo sotto il portico ad osservarla, mentre lei abbracciata a Michael rideva per chissà quale sciocchezza.

Era geloso, geloso e invidioso, ma la gelosia era la parte più grossa, Elizabeth sembrava stare bene con Michael, sembrava serena e tranquilla.

Non poteva rimanere fermo a fissarla lo sapeva, sarebbe stato di certo scoperto da uno dei due e Michael si sarebbe di sicuro arrabbiato o infastidito. 

Si voltò e tornò indietro , non ce la faceva proprio ad andare da lei con accanto Michael e ringraziarla a dovere, era sicuro che lì davanti invece che ringraziarla avrebbe trovato una scusa per dare un pugno sul naso a Michael quando non se lo meritava affatto, dato che era stato lui il cretino vigliacco che aveva lasciato Elizabeth.

- Wenthworth !

la voce di Elizabeth lo bloccò , poi sentì la sua mano delicata scivolargli sul braccio facendolo girare.

Wenthworth se la ritrovò così vicina, con i suoi capelli scuri che le incorniciavano il volto come quel giorno che l'aveva vista suo padre.

- Ti ho visto che ecco..

- Scusami non volevo fissarti è che volevo ringraziarti, ma non sapevo...ecco stai con Michael ..

- Potevi  venire a ringraziarmi ugualmente, Michael non ti avrebbe mangiato ...

Sorrise e Wenthworth sentì un'ondata di calore colpirlò sotto lo stomaco, come poteva fargli quell'effetto solo sorridendo ?

- Comunque grazie, voglio dire sei ..sei...

Lei sorrise di nuovo e lui si sentì stordito

- Sei fantastica..

si rese conto di quello che aveva detto appena vide le gote di Elizabeth farsi rosse

- Volevo dire che siete stati tutti fantastici , insomma andare lì e marchiarli come mucche ! 

- Loro lo avevano fatto con voi e ci è sembrata una punizione adeguata.

Elizabeth lo tratteneva ancora per un braccio, Wenthworth avrebbe potuto avvicinarsi ancora , ma non voleva perdere il controllo. 

- Ehi Lizzie..

la voce di Michael li fece allontanare e Wenthworth lo guardò in cagnesco, non voleva odiarlo davvero, ma era più forte di lui.

Elizabeth gli sorrise e Michael le andò vicino, la gelosia, pensò Wenthworth fra se, era una brutta bestia.

- Andiamo in biblioteca , ci aspetta Anthony..

- Certo..

Con un cenno della testa salutò Wenthworth e prese per mano Michael avviandosi nei corridoi del castello.

Wenthworth respirò forte, respirò e sperò con tutto se stesso che quella tempesta che aveva nello stomaco sarebbe passata.

 

...

 

Rimaneva fermo ed immobile nel letto, se chiudeva gli occhi vedeva Elizabeth in tutte le salse, era peggio di un'ossessione .

Il sorriso , i capelli, gli occhi, le gambe, le mani, smettila Wenthworth, smettila se non vuoi impazzire.

- Ehi mucca !

Wenthworth si voltò verso Nott che rimaneva con gli occhi fissi al soffitto troppo traumatizzato per poter dormire, aveva paura che chiudendo gli occhi si sarebbe ritrovato con tutta la sala Grande che fissava le sue mutande.

- Cosa diavolo vuoi ?

- Tu...tu insomma come si fa a scordarsi di una ragazza..

Nott sbuffò

- Ti sembra una domanda da serpeverde questa. Noi non ci scordiamo qualcosa , noi ce lo prendiamo.

"Vattela a prendere" anche suo padre gliel'aveva detto

- E se non puoi ?

Nott si voltò verso di lui, guardandolo malamente

- E chi ha detto che non  puoi ? Non esiste il "Non puoi" . Noi siamo serpeverde , siamo ostinati e determinati, pensi che Voldemort sarebbe diventato Voldemort se si fosse fermato ai "non puoi"...

- Non è un gran bell'esempio Nott..

- Oh scusa il tuo cuoricino da mago giusto e buono si è sentito offeso, bhe tu pensala così i due più potenti maghi della storia Silente e Voldemort non si sono fermati davanti a niente per ottenere ciò che volevano . Dobbiamo prenderci ciò che è nostro. Vuoi questa ragazza , bhe non pensare che non puoi, pensa che la vuoi. Stasera la vuoi e prenditela,  domani avrai tutto il tempo per i sensi di colpa e i rimpianti...

"Vattela a prendere"

Il sorriso di Elizabeth  le sue labbra calde, vattela a prendere, vattela a prendere Wenthworth.

- Come faccio ad entrare in un dormitorio femminile ?

- Vuoi davvero entrare in un dormitorio femminile ?

- Non ripetere le mie domande Nott. Ah se lo dici a qualcuno ti ammazzo.

- Non ti preoccupare, dopo lo scherzetto che mi hanno fatto i tuoi amici non ho nessuna intenzione dirlo ad anima viva, non voglio più ritrovarmi marchiato con una bacchetta.

- Bene, siamo d'accordo. Allora come faccio ?

- Se te lo dico tu e i tuoi compagnoni dell'Esercito mi lascerete fuori da questa guerra ?

- Ti lasceremo fuori a meno che tu non vada a spifferare tutto a Malfoy , allora verrai vessato come gli altri.

- Non racconterò nulla . Niente di niente.

- Ok affare fatto. Allora ?

- Avvicinati..

Wenthworth si avvicinò alle labbra di Nott e sorrise aveva il modo per entrare nel dormitorio.

 

 

 

....

 

 

Elizabeth si sentì accarezzare i capelli, si risvegliò , stava per urlare quando vide due occhi verdi fissarla complici.

- Sono io Elizabeth..

la voce calda di Wenthworth la tranquillizzò, Elizabeth si alzò a sedere e lo guardò sconcertata.

- Cosa ci fai qui ? E come hai fatto ad entrare ?

Wenthworth sorrise e si guardò intorno, Elizabeth dormiva da sola, da quando metà corvonero se ne erano andati a causa della guerra.

- Non posso dirtelo è un segreto dei serpeverde. 

- E cosa ci fai qui ?

A questa domanda Wenthworth si avvicinò ancora e la baciò, Elizabeth non se l'aspettava , non rispose subito la bacio , ma appena si rese conto delle labbra morbide di Wenthworth si aggrappò a lui, era da tanto tempo, troppo che non sentiva il suo sapore, cercò i suoi capelli mentre le mani di Wenthworth presero a insinuarsi delicatamente sotto la maglia.

- Wenthworth...

Elizabeth fece per staccarsi ma il serpeverde non glielo permise , spostò le sue labbra sull'orecchio di lei e prese a dargli piccoli morsi

- Fa l'amore con me Elizabeth...

- Ma Michael...

Wenthworth non si fermò e la baciò ancora, con ancora più senso di possesso

- Solo stanotte Elizabeth...fa l'amore con me..

Elizabeth davvero avrebbe voluto rifiutarlo, avrebbe voluto dirgli di smetterla, avrebbe voluto resistere, ma quando lui prese ad accarezzarle il seno pensò che non voleva resistere.

Non voleva resistere affatto a Wenthworth Cavendish , il suo inferno personale dagli occhi verdi.

 

 

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Capitolo 17
*** Capitolo 16 ***


Salve ragazzi !!!! Ci siamo , ci si avvicina sempre di più alla fine, altri quattro capitoli e poi la storia si conclude...
Voglio ringraziare per le loro splendide recensioni : CloeBlack(scusami ho visto che avevi recensito altre volte ed io con la mia sbadataggine non ti avevo mai rigraziato) , Riogah, AnneEvans, Darksister e Freddy16 (mi spiace tantissimo per la mano !!! ) , e voglio ringraziare chi mi segue e anche solo chi mi legge così tanto per passare un po' di tempo...
Buona lettura ragazzi...
 
 
 

Augusta Paciock non era una donna facile, era una donna che non aveva paura di niente , poteva sembrare scontrosa e anche presuntuosa, ma in verità Augusta era una donna che aveva visto il figlio e la nuora impazzire sotto i suoi occhi.

Augusta aveva la pelle dura e non credeva che il nipote fosse fatto della stessa pasta , ma quando lesse la lettera che la sua grande amica Minerva McGranitt le aveva scritto per poco non saltò dalla gioia nel sentirsi dire dalla capo Grifondoro quanto suo nipote fosse coraggioso e quanto fosse uguale a lei, quanto stesse tenendo duro e non si lasciasse andare, stava facendo magiare la polvere ai Carrow e agli altri mangiamorte.

Per questo quando due mangiamorte la vennero a trovare nella sua casa li accolse a braccia aperte.

Quei due credevano davvero di ucciderla così in un batter d'occhio, d'altronde Augusta aveva quasi sessantacinque anni e la sua agilità non era più quella di una volta, purtroppo per i mangiamorte  la sua bacchetta non aveva perso in velocità .

Augusta Paciock prima disarmò uno e lo schiantò così forte , facendogli cadere addosso la sua amata libreria , all'altro ,che lei riconobbe subito come Dolohov , il quale  le era sempre stato particolarmente antipatico, lanciò un incantesimo Zilerius . 

Poi prima  che soffocasse del tutto si avvicinò a lui e con estrema calma , voleva che quel meschino capisse bene le sue parole :

- Dì a Bellatrix Lestrange che i Paciock non sono ancora finiti e che aspettiamo con ansia di ucciderla. Capisci Dolohov ..

Dolohov nel pieno delle convulsioni , date dal non respirare , accennò un sì con la testa, poi Augusta vide dalla finestra arrivare i rinforzi armati di maschere e mantelli neri .

Decise che era meglio darsela a gambe, doveva avvertire Neville e l'Ordine , ma prima di smaterializzarsi , prese le bacchette di quei due "poveri cretini" come li chiamava lei affettuosamente e le spezzò, facendole cadere ai loro piedi.

- Ops..le vostre bacchette..che dispiacere. Arrivederci ragazzi e salutatemi quel cattivone di Voldemort..

Dolohov la vide smaterializzarsi e pensò che quella vecchia baccuca avrebbe dato del filo da torcere al Signore Oscuro in persona.

 

......

 

- Ne vuoi un po' Elizabeth ?

Michael le stava passando le frittelle , erano proprio nel tavolo dei Serpeverde che continuavano nella loro assurda vendetta e se ne rimanevano nella loro Sala Comune durante i pasti.

Elizabeth non riusciva a guardare Michael negli occhi, si sentiva male, si sentiva una traditrice perchè poi era quello che era, un'infima traditrice della peggior specie, aveva tradito il ragazzo perfetto che l'aveva consolata e amata.

- Se non ti risponde magari non ne vuole, tu che dici Corner ?

la voce di Wenthworth arrivò tagliente come un coltello , lei alzò un momento gli occhi su di lui e le bastò vedere come lo guardava per capire che Wenthworth era in posizione di attacco, non aveva mandato giù che quella mattina all'alba, lei lo avesse cacciato via dal letto gridando che quello che avevano fatto era sbagliato, molto sbagliato.

- Sa parlare da sola Cavendish, non c'è bisogno che tu mi dica cosa vuole o non vuole la mia fidanzata.

Michael sapeva essere molto arrogante quando voleva e per finire in bellezza quella frase passò un braccio intorno alle spalle di Elizabeth.

Wenthworth strinse la mano intorno alla sua forchetta e ,come se volesse infilzare il braccio di Michael, infilzò con forza il suo bacon .

- Certo goditela finchè puoi..

Wenthworth era decisamente serpeverde quando arrivava a dire queste cattiverie e ne era contento, doveva essere la sua parte cattiva , quella che veniva fuori quando qualcun'altro si prendeva ciò che era suo.

- Che hai detto ?

Michael strinse ancora di più a sè Elizabeth e guardò con rabbia Wenthworth , non se ne sarebbe stato zitto, già era stanco di dover sopportare come quel Serpe guardava Lizzie ogni volta che erano abbastanza vicini .

- Ho detto che è meglio per te se ti godi il momento...sai non è detto che quello che hai ora, lo avrai per sempre ..le cose finiscono Michael.

Si, era cattivo lo sapeva, ma non poteva farci niente, Elizabeth adesso lo guardava come se volesse bruciarlo vivo.

- Sai Wenthworth alcune persone sono più intelligenti di altre e sanno molto bene come difendere ciò che per loro è prezioso, non siamo tutti così superficiali da capire cosa si vuole solo dopo che l'abbiamo perso.

Colpito e affondato, Corner si fece scappare un sorrisino vittorioso, ma Wenthworth non si sarebbe lasciato certo vincere da Michael Corner.

- Tu  la perderai Corner..

lo disse guardandolo bene negli occhi, con quello sguardo di chi è sicuro di avere la vittoria in pugno, Michael tolse il braccio dalle spalle di Elizabeth e appoggiò le mani sopra il tavolo, avvicinandosi alla faccia di Wenthworth.

- Vogliamo vedere chi è che vince ..brutto serpeverde bastardo..

- Oh Corner non sai nemmeno la voglia che ho di di mostrarti come posso essere bastardo.

- Finitela !

La voce di Elizabeth li fece allontanare all'istante, era furiosa, gli occhi scuri correvano da uno all'altro con rabbia.

Li avrebbe accoppati lei se avesse potuto.

- Non stavamo facendo nulla di male Elizabeth, parlavamo...

- Wenthworth smettila subito di provocarlo !

- Non c'è bisogno che tu mi difenda Lizzie..

- Lizzie ?? Oh mio Dio questo diminuitivo è così, così stupido..

Michael afferrò Wenthworth per il collo della divisa , quel Cavendish non poteva andare oltre.

- Avanti Corner colpisci...almeno avrò la scusa per romperti le ossa ..

Michael stava per farlo, quando Neville si mise in mezzo, non sapeva cosa stava succedendo, di solito Wenthworth non era così bellicoso di prima mattina.

- Ragazzi calmatevi ok...

- Michael e Wenthworth smettela subito ! Altrimenti giuro su Dio che farò finta di non avervi mai conosciuto e potete stare certi che lo farò !

Era bastata questa minaccia di Elizabeth per far mettere giù le mani a Michael  e per evitare che Wenthworth continuasse nella sua opera di attizza-risse.

Michael si rimise seduto, ma con uno sguardo pieno di odio fece capire a Wenthworth che non era finita lì.

Elizabeth incontrò gli occhi Wenthworth , lo guardò chiedendogli di smetterla, di finirla con quella sceneggiata, ma non trovò risposta.

Si alzò senza dire niente e corse via, non aveva il fegato per affrontare quella situazione, avrebbe dovuto dire a Michael quello che era successo. Avrebbe dovuto confessare di amare ancora quell'odioso serpeverde, ma non aveva coraggio, non poteva dare un dolore cosi' grande a Michael.

- Che succede Elizabeth ?

la voce di Hanna le arrivò come una manna dal cielo, aveva bisogno di sfogarsi con qualcuno, aveva bisogno di fare chiarezza.

- Prometti che non mi giudicherai con i tuoi occhioni ingenui ?

- Prometto.

Hanna sorrise, un sorriso da amica .

- Sono stata con Wenthworth.

Hanna la guardò aprendo la bocca, stava per dire "Oh mio dio ", ma si trattenne,

- O....ok...voglio dire stata in che senso ?

- Hanna...

Stavolta però non potè farci niente, stavolta non poteva non dirlo

- Oh mio Dio ! quando ? dove ?

- Ieri notte, nel mio dormitorio..

Elizabeth non voleva ricordare quei momenti, ricordarli la faceva arrossire.

- Ohhhh...hai fatto l'amore con Cavendish...oddio..è..

- Lo so, sono una sporca traditrice..

- Non volevo dire questo, sinceramente volevo sapere com'era stato ..

Hanna arrossì, il pensiero di lei e Neville che facevano l'amore le stava sorvolando da un po' di tempo nella testa.

- è stato ...bhe ecco bello...bellissimo a dire il vero, io non ho mai provato niente di simile,è come stare in apnea e ad un certo punto respiri. 

Hanna sospirò, avrebbe tanto voluto stare a respirare con Neville..

- Perchè me lo chiedi ? Non è che tu e Neville..

Hanna arrossì di colpo

- Oh no ! Figurati lui è così preso dall'Esercito e tutto il resto, noi non troviamo mai nemmeno il tempo per stare insieme decentemente.

Hanna lo disse con una punta di delusione nella voce

- Io lo amo Hanna .

- Chi ?

- Ma come chi ??! Wenthworth..

Elizabeth si mise le mani nei capelli non sapeva che fare, amava Wenthworth, ma non voleva ferire Michael e oltretutto non si fidava più del serpeverde, lui l'aveva lasciata dicendo di non amarla, l'aveva lasciata in modo repentino e senza una spiegazione plausibile e aveva continuato a ripetere che non non era la ragazza giusta per lui e invece ieri sera, aveva sussurato di amarla e di desiderarla.

Come stavano le cose ?

- Ok Elizabeth calmati..forse dovresti prenderti un po' di tempo per riflettere..

- Si forse hai ragione..io ho dimenticato il libro di incantesimi, mi aspetti ? Vado a riprenderlo e torno qui così magari andiamo in aula insieme ..

- Ok ti aspetto..

Hanna le sorrise ed Elizabeth si avviò nel corridoio, arrivò alla porta e stava per rispondere al corvo di bronzo quando una mano le coprì la bocca, Elizabeth sentì uno strano odore salirle sulle narici e prima che potesse urlare sentì una voce metallica e fredda sussurarle all'orecchio

- Vediamo quanto sei coraggiosa Thompson..

Poi Elizabeth svenne fra le braccia di Draco Malfoy.

 

...

 

 

 

Elizabeth si svegliò con il sapore metallico del sangue che le inondava la bocca, prima che potesse capire dove si trovasse , le venne naturale sputare a terra, sangue e saliva.

Un taglio profondo nel labbro , i polsi erano stretti con delle catene , si guardò intorno ma c'era solo oscurità, era  nelle sotteranee di Hogwarts , quella era la stessa cella dove si trovava nascosto Gabriel , il piccolo mezzosangue scappato con Ginny.

- Eccoti qui Elizabeth...non vedevo l'ora che ti svegliassi..

la voce viscida le rivelò chi si nascondeva nel buio, la figura sorridente di Draco Malfoy le andò vicino.

Un ghigno di soddisfazione gli si disegnò sulle labbra, quando passò le mani sulla bocca di Elizabeth.

- Quanto sei carina eh..

Draco si accostò a lei, Elizabeth sentì il suo odore forte e maschile stordirla.

- Sai Thompson mi sono sempre chiesto perchè Cavendish avesse perso la testa per una come te..

Draco spostò le mani sotto la divisa, Elizabeth si irrigidì e la paura si impossessò di lei, non sarebbe caduta sotto le mani di quello sporco figlio di un mangiamorte.

Lui si fermò con le mani proprio sulla pancia 

- Voglio averti io Thompson...prima di ucciderti ovviamente..

Draco con le sue labbra andò a coprire quelle di Elizabeth,cercò di forzarla ad aprire la bocca , lei sembrò cedere alle pressioni del giovane serpeverde , ma prima che Draco potesse sentire il suo sapore , Elizabeth gli assestò un calcio nelle sue zone basse , un gran calcio a dire il vero e Draco si piegò dal dolore

- Non ti azzardare più ad avvicinarti a me Malfoy ! Non ti azzardare !

Elizabeth urlava, aveva avuto paura, aveva sentito quelle mani così vicino a sè, quella bocca squallida così vogliosa su di lei.

Draco si rialzò e la colpì con un pugno sulla guancia, 

- Sei solo una sgualdrina Thompson ! Credi di essere migliore di me..solo perchè con il tuo manicolo di amici ci avete marchiati !

Elizabeth lo guardò, se uno sguardo avesse ucciso , Draco sarebbe finito a terra decapitato.

- Noi siamo migliori di voi da quando siamo nati !

- Adesso basta !

Draco le prese i capelli, Elizabeth sentì il dolore trapassarle la testal, avrebbe voluto paingere , ma non poteva, davvero non poteva , non davanti a Draco Malfoy.

- Tyger, Goyle, Nott ! Venite qui !

I tre arrivarono subito, Elizabeth vide Nott guardarla preoccupato

- Voglio che non fate passare nessuno qui per almeno un'ora ! Io e Thompson qui dobbiamo divertirci..

Draco la lasciò andare , poi con un gesto deciso le strappò la divisa Corvonero, Elizabeth vide il suo stemma andare a pezzi sul pavimento.

Poi Draco si avvicinò ancora , il suo sorriso cattivo non nascondeva niente delle sue intenzioni

- Dopo che ti avrò fatta urlare, ti ucciderò e farò in modo che lui sappia cosa ti ho fatto prima, farò in modo che veda come ti ho ridotta e come ti ho uccisa..

- Draco forse..

la voce di Nott era arrivata come un sussurrò 

- Cosa Theodore ?

- Non credo che sia una buona idea quella che hai in mente...

Nott non aveva paura di Draco , Elizabeth se ne accorse da come lo guardava

- E per quale motivo non sarebbe una buona idea ?

Draco non accettava critiche, nessuna critica di nessun genere.

- Perchè se qualcuno scoprisse cosa hai fatto..

- Andiamo Nott ! Mio padre è un mangiamorte e mia zia è una delle più amate dal Signore Oscuro, pensi davvero che qualcuno avrebbe qualcosa da ridire se uccido questa spocchiosa corvonero, ci hanno marchiati Theodore ! Ci hanno marchiati e svergognati di fronte a tutta Hogwarts ! Adesso vattene , io qui ho da fare..

Elizabeth pregò con gli occhi Nott di rimanere, lo pregò di fermarlo, ma Nott uscì dalla stanza.

- Adesso siamo solo io e te Elizabeth...

Draco si avvicinò ancora di più a lei ed Elizabeth sperò che la morte arrivasse presto.

 

 

...

 

 

 

Non la trovavano, Elizabeth non la trovavano .

Hanna li aveva avvertiti dopo la lezione di Incantesimi, Elizabeth era sparita nel nulla, il nulla.

Wenthworth guardò Neville con ansia crescente, era già la terza volta che setacciavano i corridoi, Michael e Anthony li raggiunsero dopo aver guardato da ogni parte nella loro Casa.

- Sparita !

Michael si toccava i capelli ,aveva urlato e Wenthworth si era poggiato al muro disperato, Neville camminava avanti e indietro, Hanna arrivò trafelata portando dietro di sè Seamus e Colin che scuotevano la testa.

Elizabeth si era dissolta.

- Forse i Carrow l'hanno presa.

Michael aveva dato voce alla paura di tutti, Wenthworth lo guardò e per una volta si accorsero di avere qualcosa in comune , a parte l'amore che provavano per la stessa ragazza, erano tutti e due in preda all'angoscia di perderla.

- Mia nonna oggi mi ha spedito una lettera..

Tutti guardarono Neville, non capivano cosa c'entrava con la storia di Elizabeth

- Alcuni mangiamorte l'hanno attaccata, è riuscita a fuggire ma..

- Ma ?

La voce di Wenthworth si era fatta ostile, se Neville sapeva qualcosa e non aveva detto nulla sarebbe morto tra le sue mani.

- Ma se i mangiamorte sono arrivati ai nostri cari, vuol dire che vogliono colpire anche noi che il cerchio si sta chiudendo e che forse tra poco colpiranno noi..quindi..forse..

- Elizabeth è stata la prima di noi ? Vuoi dire questo che Elizabeth è stata presa da loro e uccisa ?

Hanna era in preda al panico e guardava Neville sconvolta, non poteva perdere Elizabeth, prima Ernie, poi Ginny e adesso anche Elizabeth..

- Io non lo so ! Sto solo cercando di trovare una spiegazione !

Neville urlò, era in piena crisi , voleva davvero trovare Elizabeth, lo voleva con tutto sè stesso.

- Ehi ..

la figura di Nott si era parata davanti a loro, Anthony e Colin puntarono le bacchette addosso al serpeverde.

- Sono in pace ! 

- Ragazzi lasciatelo andare..

Wenthworth aveva parlato stanco, non gli improtava più di combattere, senza Elizabeth non gli importava di niente.

- Esatto lasciatemi andare perchè dovete correre a salvare la vostra amica se non volete che Malfoy la faccia diventare poltiglia !

- Cosa ?

Lo gridarono tutti in coro, Michael e Wenthworth si mossero nella stessa direzione , davanti a Nott che ebbe un po' di paura quando sentì Wenthworth sollevarlo per il colletto e sbatterlo al muro

- Ehi Cavendish ! Avevamo un patto..

- Patto annullato se non mi dici subiro dov'è Elizabeth !

Nott capì che non c'era da scherzare anche perchè sentì la bacchetta di Corner al basso ventre

- E se non lo dici immediatamente giuro su mia madre che non ti ritroverai più niente del tuo apparato riproduttivo..

- Ok..adesso calmi..ve lo dico, sono venuto apposta a cercarvi ! Dannazione per una volta che mi comporto da persona buona..

- Allora dov'è ?

Paciock aveva parlato con determinazione, quelli dell'ES non era gente con cui si poteva scherzare questo era chiaro.

- è nei sotteranei , nella cella dove stava il mezzosangue , dovete sbrigarvi Malfoy non voleva andare tanto per il sottile, te la vuole far pagare Cavendish, la sta usando per farti del male e per vendicarsi di quel marchio che ci avete fatto..

Wenthworth lo lasciò andare di colpo e con Michael dietro corse verso i sotteranei, Neville li seguì e anche Hanna gli andò dietro con Colin.

Seamus ed Anthony rimasero lì con le bacchette puntate al corpo di Nott

- Adesso dovrei andare ragazzi..

- Non ti muovi da qui..fino a che Elizabeth non è salva, se ci hai mentito muori, se il tuo Draco le ha fatto qualcosa muori e se è morta muori te e tutta la razza e nei più atroci dolori, mi hai capito Nott ?

Theodore fece segno di sì con la testa  e guardò ancora una volta il volto di Seamus ricoperto di cicatrici.

- E se mi guardi ancora prometto che io ed Anthony ci applicheremo per disegnarti le mie stesse cicatrici sulla faccia.

Nott abbassò lo sguardo e pensò che non conveniva mettersi contro quelli dell'Esercito di Silente.

 

 

 

....

 

 

 

- Devi stare ferma !

Draco la colpì ancora, Elizabeth lo aveva morso nel collo, avrebbe voluto prenderlo per la carotide e staccargliela ma purtroppo i suoi denti non erano così forti.

Draco era riuscito a strapparle alcuni bottoni della camicetta e sarebbe riuscito a farle anche peggio se non fosse stato per la forza di Elizabeth che trovava il modo di colpirlo tutte le volte che si avvicinava, Draco era convinto di non aver mai trovato una ragazza come quella, se non l'avesse odiata così tanto avrebbe potuto farci un pensierino.

Le mise una mano intorno al collo e la strinse

- Vuoi morire così Thompson ?

- L'importante è che tu non mi tocchi cane !!

Gli sputò proprio dritto in faccia , Draco si pulì con il maglione che la aveva tolto,

- Ora mi hai proprio stancato !

la sua voce era piena di rabbia e frustrazione, già aver dovuto dire a suo padre che si era fatto marchiare come una mucca lo aveva denigrato in più adesso non riusciava a sottomettere una ragazzina.

Le sue mani si infilarono sotto la gonna ed Elizabeth gridò con tutto il fiato che aveva in gola, lui rise di gusto mentre la sentiva in suo potere e arrivava con le dita a sfiorarle le mutandine.

- Crucio !

la voce di Wenthworth risuonò per tutta la stanza, la maledizione colpì Draco in piena schiena, Wenthworth si sentì bene , le urla di dolore del suo nemico lo fecero stare bene, mentre Michael si affrettava nell'andare a liberare Elizabeth,

Tyger e Goyle arrivarono trafelati ma trovarono Neville e Colin a fronteggiarli , nel frattempo Draco gemeva a terra e Wenthworth si mosse verso Elizabeth, voleva sentire la sua voce 

- Lizzie stai bene..Lizzie ?

Elizabeth si era ripresa totalmente dalla paura e sorrise

- Si sto bene lui..

- Ti ha toccata ?

la domanda di Wenthworth racchiudeva una rabbia inaudita, se solo Malfoy l'avesse sfiorata allora l'avrebbe ucciso.

- No...davvero non ha avuto tempo..Wenthworth attento !

il grido di Elizabeth arrivò prima che Malfoy potesse schiantare Wenthworth, lui si spostò, Michael tenne Elizabeth per la vita e con Hanna la portarono al riparo, Neville e Colin combattevano ancora con Tyger e Goyle a suon di schiantesimi, Wenthworth si voltò e vide Malfoy puntargli la bacchetta 

- Peccato che tu ci abbia interrotti...poteva essere divertente, sono sicuro che alla fine Thompson mi avrebbe preferito a te !

- Se solo ti avvicini a lei ti ucciderò, te l'avevo promesso..

- Sai la sua pelle è veramente liscia..è un piacere toccarla ..

- La devi lasciare in pace Malfoy..

- Ti avevo detto che se avessi continuato con lei sarebbe morta Cavendish, io mantengo le mie promesse...

- Anche io mantengo le mie , Malfoy .

Wenthworth si avvicinò con un gesto repentino a Draco e con la bacchettà colpì la sua divisa 

- Confrigo !

la voce di Wenthworth era dura e  dalla manica di Draco si alzarono delle fiamme, la bacchetta del serpeverde si stagliò a terra e scivolò fino a raggiungere Hanna che senza pensarci due minuti pensò bene di distruggerla in mille pezzi.

Appena Tyger si accolse che Malfoy stava per andare a fuoco, lasciò Neville e Colin e corse verso il suo compagno, Michael prese Elizabeth in braccio e scapparono da quella cella, mentre Wenthworth, Hanna, Neville e Colin gli andavano dietro.

Lasciarono quel posto con le grida di Draco nelle orecchie e la visione di Elizabeth impaurita e quasi svestita da Malfoy negli occhi.

Arrivati nella Stanza delle Necessità, Michael posò Elizabeth sun una brandina che la stanza gli aveva fatto trovare appena entrati, Wenthworth si accostò a lei e anche Neville preoccupato cercò notizie da Hanna.

Elizabeth era caduta in uno stato d'incoscienza , Michael le teneva la mano e Wenthworth si mise seduto accanto , avrebbe voluto stringerla, ma sapeva bene che non aveva ancora questo diritto, Michael era il suo fidanzato, era lui che poteva toccarla con diritto, lui poteva solo ambire ad intrufolarsi nel suo dormitorio la notte e pregarla di fare l'amore con lui.

Perchè è questo quello che aveva fatto, l'aveva pregata .

La voleva così tanto che non aveva pensato a niente, non aveva pensato alle conseguenze, non aveva pensato che magari lei adesso amava Michael.

Lui semplicemente se l'era presa, ne aveva bisogno.

Aveva bisogno di lei come lo zuccherò nel caffè, come il miele sulle frittelle, ne aveva bisogno, lui era completo quando stava con lei.

- Mi spiace Michael..

Corner lo guardò sorpreso, non si aspettava quelle parole non era da Wenthworth chiedere scusa.

- Di cosa parlava Malfoy..?

- Cosa ?

- TI ha detto che era stato chiaro sul fatto che se tu avessi continuato con lei, l'avrebbe uccisa ...cosa significa ? L'hai lasciata per questo ? L'hai lasciata per Malfoy ?

Michael strinse ancora di più la mano di Elizabeth, sapeva che se Wenthworth avesse risposto di sì a quelle domande, lui non avrebbe avuto più futuro con Elizabeth.

- Malfoy venne da me con una ciocca dei suoi capelli, i capelli di Elizabeth, se non le stavo lontano l'avrebbe uccisa..cosa avrei dovuto fare ? Hai visto di cosa è stato capace..

- Si ho visto...tu la ami ancora vero..?

Wenthworth accennò un sì con la testa poi rimasero in silenzio,fino a che Elizabeth timidamente non riaprì gli occhi, sorrideva 

- Wenthworth..

lo chiamò piano , a bassa voce, ma lui arrivò , le prese il viso tra le mani, mentre Michael assisteva ,incapace di dire qualsiasi cosa, al suo primo amore che chiedeva di un altro.

- Stai..stai bene ?

- Si che sto bene...

- Bene allora.

Elizabeth sorrise ancora, poi spostò il suo sguardo verso Michael, lui la guardò con amore e rassegnazione, aveva capito chi amava Elizabeth, in verità l'aveva sempre saputo,ma vederla lì insieme a lui era la prova tangibile che nella vita accade che certe persone siano destinate a stare insieme.

Wenthworth ed Elizabeth erano fatti l'uno per l'altra, lei così forte, intelligente e dolce, lui così determinato, orgoglioso e buono, erano complementari e Michael si sentì come una specie di fermata provvisoria in un destino già tracciato, il destino di quei due era stato tracciato da quel primo giorno in quell'aula della Carrow .

- Michael senti...

- Non dire niente..ok niente...ho capito, riposati ok ? Wenthworth rimarrà qui e anche io sarò con Hanna e Neville .

- Michael ma..

- Elizabeth credo che Wenthworth ti ami , ti ha sempre amato e anche tu..ed io..io ti amo , ma non sono io quello che vuoi.

Michael la guardò un'ultima volta , voleva ricordarsela con quegli occhi scuri così vivi , con i capelli sciolti e le labbra rosate.

Poi lanciò un'occhiata a Wenthworth del tipo "se le fai del male ancora , ti uccido", lui lo ringraziò,lo ringraziò davvero di cuore.

Era in debito con Michael Corner.

 

 

 

....

 

 

La cena nella Sala Grande si svolse in un cupo silenzio, Malfoy era stato ricoverato al San Mungo, si era ustionato parte del braccio, proprio dove si trovava il marchio nero dei mangiamorte.

Wenthworth cenava in mezzo a Neville e Seamus al tavolo dei Grifondoro, i Serpeverde guardavano sprezzanti verso di loro, nessuno parlava , Elizabeth vicino a Michael ed Anthony si sentì protetta , i due guardavano sospettosi verso i Carrow, la faccia di Alecto non premetteva niente di buono.

Minerva McGranitt sembrò pensarla come loro, perchè si schiarì la voce più volte nel silenzio generale, poi Alecto si alzo in piedi.

Neville guardò Elizabeth e mentre Alecto si sistemava, il galeone dell'Esercito bruciava, Neville li avvertiva di stare in guardia.

Non si poteva far ustionare il figlio di un mangiamorte e credere di passarla liscia.

- Sappiate tutti che stiamo prendendo provvedimenti per quello che è successo...Se qualcuno di voi crede davvero di non avere ripercussioni per tutti gli avvenimenti che sono successo a scapito dei Serpeverde si sbaglia di grosso.

Alecto si rimise seduta, ma lo sguardò che si scambiò con il fratello lo mise in guardia, il cerchio si stringeva, il cerchio era più stretto di quanto pensassero.

 

...

 

 

- Domani scompariremo !

- Cosa ??

Hanna lo guardò torva, Neville aveva la brutta abitudine di decidere senza nemmeno chiederle consiglio, decideva e basta.

Ovviamente nemmeno Elizabeth era a conoscenza di quella decisione, Neville l'aveva presa appena vista Alecto guardare Amycus con quel ghigno malefico.

- Che diavolo dici Neville ?

Michael non sopportava tutti quei cambiamenti, e sopratutto non sopportava che Neville prendesse decisioni senza parlarne con gli altri.

- Avete sentito Alecto ?

- Direi di sì, nella Sala non voleva una mosca.

Seamus guardò Colin , quel piccoletto aveva un certo spirito.

- Ci vogliono morti, ragazzi sta succedendo qualcosa è per questo che ci voglioni finiti. forse Harry..

- Harry ma per paicere ! Harry Potter e la sua banda non torneranno mai qui Neville !

 Michael aveva sbuffato, Neville lo guardò malamente

- Harry, Ron ed Hermione non ci hanno abbandonato !

- Infatti erano qui mentre i Carrow ce le facevano vedere di cotte e di crude!

- Lui è il prescelto Michael , credo che anche lui abbia avuto i suoi problemi , molto più che scappare dai Carrow !

Colin rispose rabbioso alle insinuazioni di Michael e Seamus gli diede una bella pacca sulla spalla.

- Ha ragione Colin, Michael sono sicura che Harry avrà avuto da pensare...

- Si a come salvare il mondo abbiamo capito..

Hanna si zittì all'istante , Michael Corner era veramente antipatico quando ci si metteva.

- Ragazzi il padre di Wenthworth è morto solo quattro giorni fa e ieri mia nonna è stata aggredita...non capite che Voldemort teme qualcosa..e noi..noi siamo l'esercito del suo acerrimo nemico, i Carrow ci vogliono morti !

- Dove dovremmo nasconderci ?

la domanda di Wenthworth incontrò molti favori, 

- Ci nasconderemo qui...questa è la stanza delle Necessità. Ci fornirà tutto la stanza..

- E come faremo ad avere notizie dall'esterno ? Per quanto dovremmo rimanere nascosti ?

Stavolta era stato Seamus, lui era il tipico Grifondoro che non voleva rimanere nascosto se fuori si combatteva.

- Le notizie ce le fornirà Aberforth come il cibo e non lo so per quanto dovremmo rimanere nascosti, forse fino a che non dovremmo combattere, dobbiamo rimanere vivi per l'ultimo atto di questa guerra.

Si guardarono l'un l'altro, Neville aveva ragione, era il momento di nascondersi se volevano riuscire a sopravvivere.

- Domani all'alba  ognuno di noi lascerà il proprio dormitorio.

Neville guardò Hanna e lei gli sorrise , poi gli prese la mano, ce l'avrebbero fatta erano insieme, si ce l'avrebbero fatta.

 

...

 

 

Wenthworth rimaneva in silenzio mentre Elizabeth gli camminava accanto.

Non avevano ancora parlato, non di tutto quello che era successo, ed Elizabeth aveva bisogno di capire.

- Io ti amo Wenthworth.

Non avrebbe voluto davvero inziare il discorso in quel modo, ma non sapeva cos'altro dire.

Wenthworth si fermò, di scatto i suoi occhi verdi erano sorpresi e felici

- Ti amo e voglio stare con te , però mi devi promettere che non mi lascerai mai più, mai più, o almeno lo dovrai fare con delle giustificazioni plausibili, tipo che russo la notte o che sono troppo polemica, o che parlo troppo, o che..

Wenthworth non le fece finire la frase, l'attirò a sè e la baciò, un bacio dolce , 

- Mai più. Non ti lascerò mai più.

Elizabeth respirò il suo profumo e poi lievemente appoggiò la testa sulla sua spalla, non si era mai sentita così felice come in quel preciso momento.

 

...

 
"Ma finalmente capiva quello che Silente aveva cercato di dirgli. Era, si disse, la differenza fra l'essere trascinato nell'arena ad affrontare una battaglia mortale e scendere nell'arena a testa alta. Forse qualcuno avrebbe detto che non era una gran scelta, ma Silente sapeva -e lo so anch'io, pensò Harry con uno slancio di feroce orgoglio- e lo sapevano i miei genitori, che c'era tutta la differenza del mondo."
 
 

Qualcuno che li strattonava, qualcuno che urlava nelle loro orecchie di muoversi, la Sala Grande illuminata, Neville si ritrovò le maschere dei Mangiamorte davanti ai suoi occhi.

Erano tutti lì placidamente allineati, come agnelli che andavano al macello.

Neville scorse Elizabeth sempre vicina a Michael , Wenthworth proprio una fila dietro di lei con accanto Nott, Hanna era lì accanto a Wenthworth che gli stringeva la mano.

Neville respirò pesantemente, e rivolse gli occhi davanti a sè con i mangiamorte che li osservavano , le loro bacchette spianate.

Minerva Mcgranitt , Vitious e la Sprite arrivarono in pigiama , svegliati dal fracasso che i servi di Voldemort avevano creato per prendere i ragazzi nel cuore della notte.

Erano tutti lì, tutti e duecento  i ragazzi sangue puro delle Case di Hogwarts, Alecto Carrow si tolse la maschera e con lei Lucius Malfoy la seguì.

Neville sentì le gambe cedergli quando vide Bellatrix Lestrange, volevano prenderli, erano venuti per vendicarsi di Draco e prenderli.

- Eccovi qua , quanto siete carini con i vostri pigiami. 

Alecto parlava con voce strascicata, era così allegra, troppo allegra.

- Sarà una notte molto lunga...vero Lucius ?

- Vogliamo l'Esercito di Silente, consegnateci l'Esercito e non verrà fatto alcun male !

Nessuno parlò ,nemmeno Nott che se ne rimaneva fermo , immobile con il sudore che gli scendeva dal collo.

- Bene...non volete collaborare..

Ancora silenzio, i ragazzi si guardavano e Neville scorse una fedeltà che non credeva possibile, Susan Bones gli sorrise, Anthony Goldstein strinse la bacchetta ,erano pronti, dovevano salvarsi, loro dovevano sopravvivere.

- No non vogliamo collaborare.

Neville fece un passo avanti e lo disse ad alta voce, in faccia a Lucius Malfoy.

No loro non avrebbero collaborato.

 

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Capitolo 18
*** capitolo 17 ***


Ciao a tutti !!! Allora eccoci qua..manca veramente poco alla fine...
Il capitolo non è molto lungo, ma questo è un capitolo di preparazione al prossimo..
Voglio ringraziare Riogah, Darksister, AnneEvans e CloeBlack..!
Buona lettura !
 

Ci sono tanti modi di vivere, questo Neville lo sapeva bene, lo aveva imparato a sue spese vedendo giorno dopo giorno, suo padre e sua madre prigionieri della lora pazzia, rinchiusi in una botola di dolore che loro non sapevano nemmeno di provare .

C'erano tanti modi di vivere e Neville aveva promesso a sè stesso che avrebbe vissuto quella parte di vita che i  suoi genitori , come quelli di tanti altri, avevano sacrificato per poter sconfiggere quel male che si stava attanagliando intorno a loro sempre di più, convinto di poterli sconfiggere solo perchè capace di uccidere senza provare rimorsi.

C'erano davvero tanti modi e in quel momento mentre si guardava alle spalle , gettando occhiate ai suoi compagni che fedeli stringevano le loro bacchette, pronti a qualunque cosa pur di non tradire ciò in cui credevano , in quel momento capì che quello era il suo modo, lui era nato per combattere , per combattere ciò che i suoi non avevano potuto sconfiggere.

Quello era il suo modo e lo avrebbe portato fino in fondo alla sua vita, combattere guardando in faccia il nemico .

I mangiamorte sorridevano credendo che sarebbe stato un gioco da ragazzi far tremare quegli adolescenti, farli uscire allo scoperto , Alecto Carrow già assaporava la soddisfazione nel sentire i pianti disperati o le urla di dolore che avrebbe inflitto.

- Io non ne sarei così sicuro signor Paciock ...parlare con noi è la cosa migliore da fare.

Lucius Malfoy era avanzato ancora entrando nelle file dei ragazzi, Neville provò a voltarsi ma Alecto Carrow lo bloccò con la bacchetta , Neville sospettava che Lucius Malfoy stesse cercando qualcuno , forse Wenthworth...o Elizabeth ...o..

- Lei deve essere Hanna Abbot ..

Neville sentì il sangue fermarsi nelle vene, c'era qualcosa di spietato nella voce di Malfoy, c'era qualcosa di molto cattivo in quella voce.

- Si sono io.

La voce di Hanna non tremava , lo sguardo limpido di lei fissava il mangiamorte con disprezzo.

- Lei ha spezzato la bacchetta di mio figlio..

- No, non l'ho spezzata. L'ho frantumata in mille pezzi e se potessi lo farei ancora.

Neville avrebbe voluto urlare ad Hanna di starsene in silenzio , di smetterla di provocare Malfoy. 

- La tua amica Paciock si sta mettendo in un brutto guaio.

Alecto glielo disse a bassa voce, con il sorriso sulle labbra.

- Anche voi vi state mettendo in un brutto guaio.

Neville gli rispose con lo stesso sorriso e Alecto premette la bacchetta ancora più a fondo sul suo petto, lo stava avvertendo di non fare troppo il coraggioso, altrimenti ci avrebbe rimesso.

- Credo che sarò io a frantumare la sua adesso signorina..mi dia la bacchetta.

Hanna lo guardò rimanendo in silenzio, la sua mano stringeva compulsivamente quella di Wenthworth,

- Ho detto mi dia la bacchetta.

Malfoy si avvicinò ancora , la McGranitt vedendo cosa stava per succedere cercò di parlare, ma Bellatrix Lestrange le si parò davanti.

Malfoy stava per arrivare proprio al naso di Hanna, quando un paio di occhi verdi lo fermarono, il figlio di Cristopher Cavendish stava facendo scudo alla sua compagna .

- Non gli darà la sua bacchetta. 

Aveva lo stesso tono determinato del padre, non ammetteva repliche o obiezioni.

- Sarei venuto anche da lei signor Cavendish, ma vedo con piacere che mi ha preceduto.

- Lucius invece di perdere tempo torturiamoli tutti ! 

Bellatrix non aveva mai avuto pazienza nella sua vita e perdere tempo con questi ragazzini le sembrava stupido, avrebbero potuto torturarli e uccidere i dissidenti.

Alcuni ragazzi si agitarono, essere torturati da Bellatrix Lestrange era l'incubo di molti in quella sala.

- Cavendish fa parte di quell'Esercito e sicuramente anche Paciock !

Daphne Greengrass lo aveva urlato con quanto fiato aveva in gola , non voleva essere torturata, aveva già sofferto per quella terribile cicatrice che portava sulla guancia, un marchio che le sarebbe rimasto a vita, ma sopratutto non aveva perdonato Wenthworth e quel suo non averla scelta.

- E anche Thompson, Elizabeth Thompson di Corvonero !!

Elizabeth fece un passo avanti ma Michael la trattenne, Neville li guardò dovevano fare qualcosa, non potevano far sì che tutti i loro compagni ci rimettessero.

Elizabeth rispose allo sguardo di Neville sapevano cosa dovevano fare, lei pregò Michael di lasciarla andare e appena liberata dalla sua presa fece un passo avanti.

- Sono io Elizabeth Thompson e faccio parte dell'Esercito di Silente.

- Anche io ne faccio parte.

- L'ho sempre saputo Paciock...

Alecto Carrow lo prese per un braccio , spostandolo dalla sua file, Neville guardò Seamus per una frazione di secondo fermandolo dal confessare la sua appartenenza all'Esercito , qualcuno di loro doveva rimanere in vita , c'era ancora una guerra là fuori e c'era bisogno dell'Esercito in quella scuola.

- E tu Cavendish ?

- Ovviamente ne faccio parte.

Malfoy lo prese per un braccio , Hanna gli lasciò andare la mano, era terrorizzata non per la sua di sorte, non gli importava della sua vita, ma Neville ,Elizabeth e Wenthworth...era terrorizzata, si guardò intorno dovevano fare qualcosa, intercettò Seamus e Colin anche loro avevano la paura negli occhi ,non potevano lasciarli andare .

- Per il momento ci prenderemo loro, ma non pensate che sia finita qui..

Alecto Carrow aveva parlato con quel tono dispotico che tanto le piaceva, in quei momenti sentiva il potere passarle per le vene e tutto questo la inebriava , la faceva sentire forte come non lo era mai stata.

La McGranitt cercò di fermare Malfoy, ma Piton non glielo permise, non avrebbe potuto fare niente , troppi mangiamorte e troppi innocenti in una sola stanza .

Elizabeth vide Bellatrix Lestrange avvicinarsi, guardò Neville che la fissava preoccupato, non voleva che la sua amica dicesse qualcosa di sbagliato e conoscendo il carattere della Corvonero c'erano alte probabilità che la cosa non andasse a finire bene.

-Vediamo chi c'è qui..

Bellatrix le mise una mano sotto il mento, facendole alzare gli occhi sul volto misero e pieno di pazzia della mangiamorte, Elizabeth sentì una scossa di paura attraversarla appena Bellatrix con tracciò con la sua bacchetta il profilo del suo volto.

- Hai un viso così bello e puro...è un peccato quello che dovrò fargli, non ti preoccupare dopo i primi minuti non sarai più in grado di sentire dolore.

Rise, una risata che metteva terrore al solo sentirla, le prese i capelli e con forza la piegò a terra , Elizabeth urlò, Bellatrix tirava ancora di più i capelli scuri della corvonero, voleva farla piangere , le piaceva come il dolore tramutava i volti.

- Ne vuoi ancora ?

Elizabeth non rispose, sapeva di doversi far vedere forte , 

- Credi davvero di poter resistere ?

Bellatrix la guardava , Elizabeth intercettò gli occhi di Neville e il pensiero di cosa era stata capace quella donna nei confronti dei genitori del suo migliore amico , le diede una forza che credeva di non possedere.

- E tu credi davvero che io mi piegherò ?!

- Ti piegherai appena ti avrò cruciato abbastanza da non poter più rispondere.

Bellatrix si alzò di scatto tirando ancora di più i capelli e cercando di trascinare Elizabeth a terra come un cane al guinzaglio.

Forse fu quella scena , quella scena dove la timida Elizabeth Thompson che aveva marchiato a vita i serpeverde , veniva trattata come un animale che sconvolse ogni piano.

Nessuno di loro aveva in mente di combattere, nessuno pensava veramente di potersi mettere contro quel manipolo di servi di Voldemort, ma Elizabeth trascinata nel pavimento da Bellatrix Lestrange era troppo, troppo per poter essere sopportato.

Colin Canon uscì dalla fila con la bacchetta puntata e senza che nessuno capisse cosa stava per fare , con voce forte e chiara scagliò la sua prima maledizione senza perdono

- Crucio !!

Il corpo di Bellatrix si alzò scosso dalle convulsioni, i mangiamorte di guardarono, Wenthworth spintonò Malfoy facendolo cadere poi senza aspettare un minuto di più gli arrivò con un destro in faccia , Neville si voltò e con rapidità schiantò Alecto facedola sbattere ad una delle colonne della Sala Grande.

- Esercito di Silente tutti con me !

Neville lo urlò con tutto il fiato che aveva in gola, gli altri si mossero come se fossero una cosa sola, tirarono fuori le bacchette e prima che i mangiamorte capissero che c'era una battaglia in corso l'Esercito prese a correre, Wenthworth aveva preso in braccio Elizabeth mentre Seamus , Colin Michael e Hanna correvano verso la porta 

- Neville l'hanno incantata ! Maledizione !

Neville si guardò intorno i mangiamorte stavano arrivando e i serpeverde da un lato cercavano di fermarli, erano in trappola , poi i suoi compagni incominciarono a inondare la Sala , alcuni Tassorosso presero a colpire i serpeverde con tutto ciò che avevano in mano, cercavano di bloccarli, mentre Grifondoro e Corvonero si sparpagliarono lanciando stupeficium ai mangiamorte che presi alla sprovvista non sapevano come guardarsi le spalle .

Neville vide Minerva McGranitt raggiungerli , le bastò un colpo di bacchetta e il portone si aprì, 

- Andatevene presto !

- Professoressa noi..

- Paciock nascondetevi e correte , i vostri compagni non potranno trattenerli ancora per molto ! 

Minerva li spinse fuori, uno per uno, Yaxley le arrivò addosso con forza 

- Correte ragazzi !

l'urlo della professoressa arrivò alle orecchie di Neville che si girò un'ultima volta per vedere Yaxley e Macnair che li stavano seguendo, mentre le porte della Sala Grande si chiudevano con dietro le urla dei suoi compagni.

- Vi prenderemo !

- Non credo proprio !!

Seamus fece scivolare nel lungo corridoio una decina di palline colorate, Macnair nel calpestò uno e una brutta fattura lo colpì in piena faccia ,

- Ma dove diavolo li hai presi ?

- Mi spiace dirti Neville che io è da quando è iniziata questa guerra che mi rifornisco e dormo sempre con sotto al cuscino la mi bacchetta e una diecina di questi..sapevo che mi sarebbero serviti !

- Dobbiamo seminare Yaxley !

- Girate qui adesso ! Al mio tre tireremo tutti un bello schiantesimo sul petto di questo cane ! 

Girarono in un corridoio buio del settimo piano,erano vicini alla stanza dovevano solo fare fuori quel cretino di un mangiamorte.

Neville fece segno a tutti di mettersi una mano sulla bocca, Yaxley non doveva sentirli, quando sentì i passi del mangiamorte abbastanza vicini, iniziò  a contare,Yaxley si guardava attorno facendosi luce con la bacchetta, fu un solo secondo, li vide uscire fuori in fila urlando "Stupeficium" , non si rese conto del colpo così forte che svenne di botto, Neville sorrise ma nel silenzio sentì altri passi, prese la mano di Hanna e iniziarono a correre più forte, mentre le urla di Bellatrix Lestrage che minacciava di ucciderli arrivavano forti e chiare .

Neville vide la porta della Stanza delle Necessità e la spalancò, sentirono Bellatrix e Malfoy urlare la loro rabbia, sentirono Amycus e Alecto Carrow maledirli, sentirono il pericolo abbandonarli.

Neville  guardò i suoi compagni respirare e chiudere gli occhi, Hanna gli stringeva ancora la mano, Elizabeth abbracciava Wenthworth, Seamus e Colin si misero una mano sulla spalla, mentre Michael e Anthony si sorrisero.

Erano dentro la Stanza.

Erano salvi.

 

...

 

 

 

Due settimane dopo

 

La stanza delle necessità aveva accolto anche Lavanda Brown, Padma e Calì Patil e altri ragazzi di tutte le case, tranne Serpeverde che invece odiava anche solo il nome Esercito di Silente.

Lavanda e le gemelle Patil erano arrivate una settimana dopo e pian piano tutti gli altri si erano rifugiati nella Stanza, Neville aveva saputo che  sia Hogwarts chee Hogsmeade erano tappezzate di loro foto segnalatiche, i volti di Neville, Wenthworth ed Elizabeth erano famosi come quelli del Trio, per non parlare poi della Lista Nera attaccata ad ogni angolo di Diagon Alley che riportava i nomi di chi faceva parte dell'Esercito e le loro caratteristiche, ogni volta che uno studente scompariva lasciando la scritta ES sul muro della scuola, il suo nome veniva aggiunto alla lista .

Erano tutti condannati a morte, ma per la verità non ci pensavano, la Stanza li aveva accolti nel migliore di modi, ogni volta che compariva uno studente si aggiungeva una brandina e anche i bagni erano aumentati con l'arrivo delle ragazze, gli stendardi delle quattro case erano in tutta la Stanza , inoltre il vecchio Aberforth della Testa di Porco gli faceva arrivare pasti gratuiti .

Il problema era che Radio Potter non portava mai buone notizie, nessuno sapeva niente di Harry e gli animi iniziavano ad agitarsi, gli scomparsi mezzosangue, babbani e sangue puro aumentavano a dismisura e il Ministero continuava nella sua repressione.

Neville si guardava intorno, molti dei ragazzi erano agitati e nervosi, volevano combattere e non avere notizie del Trio non aiutava.

Si sentivano abbandonati, si sentivano soli e volevano riprendersi la scuola.

- Quanto potrà durare ?

Elizabeth gli era andata vicino , lo guardava con una preoccupazione crescente nello sguardo 

- Poco, molti si sono stancati di aspettare, ma non posso dargli torto, non potremmo rimanere chiusi qui per sempre...

- Dovremmo fare qualche azione allora ?

- Non  lo so, ma non credo che adesso dovremmo muoverci, più passano giorni più ragazzi arrivano, dobbiamo essere un buon numero per preparare qualunque azione contro i Carrow .

Elizabeth accennò un sì con la testa, 

- Forse dovresti stare un po' con Hanna..

Neville la guardò stupitò , 

- Non voglio impicciarmi, ma Hanna insomma sente la tua mancanza e non ti dice nulla perchè sa che sei indaffarato e c'è una guerra e siamo tutti condannati a morte, ma è pur sempre innamorata di te e gli manchi..

- Ma..

- Ma nulla Neville , prenditi un po' di tempo per stare con lei, anche solo cinque minuti. Adesso me ne vado a dormire, ma pensa a quello che ho detto ok ?

- Ok...

Elizabeth gli diede la buonanotte e si sdraio nella sua brandina con Wenthworth accanto, che appena si accorse del corpo di Elizabeth  sorrise e le passò un braccio attorno alla vita, per quanto avessere una condanna di morte sulle loro teste  e fossero dei ricercati Wenthworth era felice di essere con lei in quella situazione, era felice di averla lì vicina. Mentre la stringeva a sè , lui era felice.

Neville si diresse verso Hanna che sdraiata con gli occhi aperti guardava il soffitto.

I suoi occhi limpidi lo guardarono amorevoli, 

- Posso dormire con te ?

Neville lo chiese con una punta d'imbarazzo nella voce e vide Hanna arrossire

- No ecco..voglio solo dormire io..

- Avanti sdraiati..

Hanna gli sorrise timidamente facendogli posto su quella stretta brandina, Neville si sdraio cauto, non era mai stato tanto vicino ad una ragazza, si voltò verso il suo viso e si trovarono naso a naso, Hanna iniziò ad accarezzargli i capelli e Neville chiuse gli occhi.

- Mi sei mancata

- Anche tu..

Lo baciò lievemente ,senza fretta , lui la strinse di più a sè,

- Io ti amo Neville Paciock .

- Anche io ti amo Hanna Abbot.

La abbracciò per respirare il suo profumo di vaniglia, rimasero così abbracciati per tutta la notte, svegli per sentire i loro respiri.

 

 

 

...

 

 

- Svegliati Neville ! Sveglia !

Seamus lo scrollava, 

- Cosa ,ma cosa c'è Seamus ??

Elizabeth e gli altri sembravano impazziti, parlavano ad alta voce e ridevano, Neville poteva giurare di non averli mai visti così allegri .

Neville vide Hanna saltellare con Michael e Colin, ok c'era qualcosa di strano.

- Harry , Hermione e Ron sono entrati alla Gringott ! Sono entrati !!!  Ci sono ancora , Neville non hanno abbandonato nessuno! Stanno combattendo Neville !! E sono entrati alla Gringott !

Seamus lo abbracciò e Neville rise felice, se Harry stava lottando ancora, anche loro potevano farcela , Hanna andò di corsa da loro e si buttò su Neville  baciandolo appassionatamente.

- Non siete in una camera di hotel !

Seamus li spintonò e tornò a festeggiare 

- Dovremmo dirlo anche agli altri ..

- E come facciamo Hanna ?

- Ho lasciato il mio galeone a Susan...

- Cosa ??

- Oh non fare quella faccia Neville, è una mia cara amica e dovevo dirle che stavo bene così le ho lasciato la mia moneta !

- E cosa vorresti fare adesso ?

- Potrei mandarle un messaggio tramite galeone dicendo che il Trio non si è arreso e che sono entrati alla Gringott ..

Neville non avrebbe voluto, ma Hanna gli fece quello sguardo e lui cedette.

Non era mai stato forte contro gli occhi dolci .

 

 

....

 

 

Susan Bones non era mai stata molto coraggiosa o almeno non si era mai ritenuta tale, era sempre rimasta un po' in disparte, non era mai sicura di quello che voleva, non era mai sicura di fare la cosa giusta o almeno non lo era fino a quel giorno.

La sala Grande era affollata, i Carrow nascondevano un certo nervosismo ,tutto intorno era silenzioso, solo il rumore dei piatti e dei bicchieri faceva compagnia durante i pasti.

Susan non voleva più rimanere in silenzio, pensò ad Ernie, al suo coraggio, alla sua lealtà, pensò a quello che Ernie avrebbe fatto nella sua situazione .

Ci pensò e seppe con certezza qual'era la cosa giusta da fare.

Si alzò in piedi, gli occhi di tutti le si appiccicarono addosso, teneva il galeone stretto nella tasca.

- Signorina Bones si rimetta seduta !

Amycus Carrow si era alzato e si stava dirigendo verso di lei, Susan si voltò verso tutti i suoi compagni

- Harry Potter, Hermione Granger e Ron Wesley sono entrati alla Gringott ! Stanno combattendo e Voi - Sapete- Chi non li fermerà !

La sala scoppiò in urla e applausi e quando Amycus la tirò per un braccio schiaffeggiandola, Susan non sentì nemmeno un po' di dolore, Susan era fiera e ne era sicura anche Ernie sarebbe stato fiero di lei.

 

 

 

....

 

 

- I Carrow adesso si sentono deboli...dovremmo agire..

- Non abbiamo un piano Elizabeth !

 Neville ed Elizabeth parlavano concitati, gli altri rimanevano a distanza di sicurezza, nel corso di quei mesi avevano imparato tutti che, quando quei due discutevano sulle strategie da adottare in quella guerra ,era meglio rimanerne fuori per non rischiare la morte .

Neville vide il ritratto di Ariana muoversi e sorridere, fermò Elizabeth con una mano, il ritratto era il passaggio per recarsi da Aberforth ,ma di solito Ariana rimaneva alla Testa di Porco non andava mai a far visita alla Stanza .

Neville ed Elizabeth si avvicinarono, Ariana gli sorrideva, aveva un sorriso gioioso,troppo gioioso.

- Che succede ?

- Aberforth mi ha detto che avete visite, devi venire con me ..

Neville si voltò verso Elizabeth che fece cenno con la testa di "no"

- Chi mi vuole vedere..?

- Non ne ho idea..allora vieni o no ?

- Neville non andare ! 

Hanna era arrivata a fermarlo

- Ha ragione lei non puoi andare da solo ! Verrò io con te ..

Elizabeth lo guardava determinata

- No..

- Si invece.

- Ma..

- Hanna dobbiamo andare , non ti far prendere dal panico andrà tutto bene, magari è Ginny o Luna..

Hanna non rispose, mentre Wenthworth tirò un'occhiata di preoccupazione ad Elizabeth, lei sorrise e gli tirò un bacio.

- Avanti andiamo !

Elizabeth tirò per una manica Neville, entrarono nel passaggio, Neville sperò con tutto se stesso che non fosse un'imboscata e che Aberforth non li avesse traditi, 

- Chi potrebbe essere ?

Elizabeth lo chiese con un sottile timore

- Tieni pronta la bacchetta e il galeone, se succede qualcosa devi essere in grado di mandare un messaggio agli altri.

 Elizabeth strinse la bacchetta, poi vide la luce della Testa di Porco e un ragazzo dai capelli neri scompigliati che li aspettava con dietro una ragazza dai capelli crespi e uno sguardo severo.

- Ma quelli sono..

Neville saltò giù dalla mensola ed Elizabeth capì le urla di gioia del suo amico.

Harry Potter, Hermione Granger e Ron Wesley erano lì.

Erano proprio davanti a lei.

 

 

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Capitolo 19
*** Capitolo 18 ***


Ragazzi !!!! Scusate avevo detto che avrei postato ieri sera, ma il capitolo era di una difficoltà unica e non ce l'ho fatta..
Allora è davvero lungo, ma sapete anche voi che la parte della battaglia è critica..
Alcuni dialoghi li ho ripresi dalla Rowling ovviamente anche perchè altrimenti avrei snaturato la natura di questa storia...spero di non aver fatto macelli e spero anche che non ci siano errori di ortografia gravi, in tal caso scusatemi !
Bene penultimo capitolo ..
Voglio ringraziare, Riogah, Darksister, AnneEvans, CloeBlack e InnocentPrincess per le loro recensioni ! Siete splendide !
Buona lettura =))
 
 

- Sapevo che saresti venuto! Lo sapevo Harry ! 

Neville li abbracciò con slancio fra lo stupore generale del Trio che sicuramente non si aspettava di vedere Neville Paciock conciato così male , nè una ragazza dai capelli neri che li guardava stranita.

Nessuno in quella stanza si aspettava di incontrarsi.

- Neville ...cosa ...come?

Harry Potter non capiva, davvero non riusciva a capire come Neville potesse essersi ridotto in quel modo, il viso tappezzato di ferite e lividi.

- Sono stati i Carrow ..

Elizabeth rispose guardando negli occhi del sopravvissuto, c'era una punta di fastidio nel suo tono, si rendeva conto che chi aveva davanti era il Trio, quelli che in poche parole avevano l'unica speranza di vinvere Voldemort, ma il fatto è che leggeva nei loro occhi un'incredulità che proprio non si spiegava, come se Potter e gli altri due si aspettasserò di trovarli sorridenti e tranquilli, mentre i Carrow facevano quello che volevano dentro la scuola.

- Questo non è niente Harry..devi vedere gli altri e in particolare Seamus..Elizabeth..

Elizabeth si avvicinò e si vide scrutare da tre paia di occhi , Hermione era quella che la valutava con più severità, Ron invece aveva un timido sorriso come quello di Ginny ed Elizabeth sentì una stretta al cuore in quel momento.

- Ginny sta bene è scappata dopo Pasqua, ma i Carrow non sanno dov'è !

Le era venuto spontaneo dirlo a Ron e stringergli la mano, ma un'occhiata della Granger , che voleva dirle  "stai lontana, altrimenti ti scaglio una fattura urticante" le fece ritirare le dita velocemente.

Ron però sorrise , un sorriso di gioia e di sollievo, anche Harry le lanciò un'occhiata di ringraziamento.

- Ragazzi lei è Elizabeth Thompson Corvonero..

- Fa parte dell'Esercito ? 

La domanda di Hermione era arrivata puntuale, sicuramente la grifondoro era quella più sospettosa.

- Si ne faccio parte sono solo..

- Lei è il mio secondo è a capo con me dell'Esercito !

Neville lo disse fiero, ma gli sguardi del Trio non sembravano così felici

- Lei ? Ma Luna e Ginny...

Hermione diede voce alla domanda che tutti e tre si stavano ponendo nelle loro teste.

- Luna l'hanno rapita appena tornata ad Hogwarts e Ginny bhe..ve l'ha appena spiegato Elizabeth, è dovuta scappare..

- Ma Seamus  ? Insomma Seamus era lui che..

Neville li guardò e respirò forte , Hermione non l'aveva mai visto così, non era abituata a quel Neville Paciock che non aveva paura di nulla , figuriamoci se si sarebbe vergognato di rispondere a Hermione Granger.

- Voi non ci siete stati , ma qui c'era una guerra, anche dentro Hogwarts ...Voi non sapete cosa hanno fatto i Carrow , cosa avevano intenzione di fare e abbiamo perso Ernie a metà dell'anno ed io nè metà Esercito voleva più combattere compreso Seamus ...sapete chi ha portato avanti l'Esercito ?

Neville si stava arrabbiando, Elizabeth gli pose una mano sul braccio, non voleva davvero che il primo incontro con i suoi amici fosse marchiato da un brutto litigio, per lo più sciocco .

- Neville noi..

Harry capì che attaccarli sulle loro scelte non era una grande idea, quei ragazzi avevano dovuto tenere duro, avevano avuto una guerra da combattere anche loro.

- No ti prego Harry, Elizabeth e Ginny l'hanno portato avanti mentre io mi piangevo addosso.

Hermione lo guardò con  rammarico, non voleva essere sgarbata, non voleva davvero creare problemi a Neville.

- Scusaci noi..

- Non fa niente ! Adesso perchè non torniamo dagli altri Neville e poi voi dovete entrare nella scuola giusto ? Bisogna che sappiate un paio di cose ...

Elizabeth aveva sorriso cercando gli occhi di Neville, ma incontrò quelli di Harry che annuì, mentre il trio si voltava per ringraziare Aberforth, Neville disse ad Elizabeth di avvertire tutti tramite galeone, sia Luna che Dean, che Ginny, tutti e di passare l'informazione anche a quelli dell'Ordine della Fenice.

- Cosa credi ?

- Credo che combatteremo Elizabeth, lui è tornato adesso !

Neville le sorrise

- Ah e avverti Aberforth che avrà parecchie visite stanotte .

Elizabeth annuì e appena Hermione , Harry e Ron si avviarono con Neville nel passaggio , lei parlò con Aberforth , che per la verità non era assolutamente contento di fare da stazione .

- Elizabeth vieni !

Neville la chiamò dalla mensola ed Elizabeth balzò nel passaggio. Harry e Ron erano ancora più stupiti, più avanzavano nel corridoio di quel tunnel, più le loro domande si accavalavano, Hermione invece rimaneva un po' in disparte ed Elizabeth provò un moto di simpatia nei suoi confronti, lei aveva sempre ammirato Hermione Granger , Luna gliela descriveva come coraggiosa e leale, avrebbe dato la vita per i suoi amici, oltre che intelligente .

Mentre Ron iniziava con la sua raffica di domande a Neville ed Harry li seguiva attento, Elizabeth si avvicinò alla grifondoro, voleva evitare di avere altri scontri con lei, in fondo combattevano per le stesse cose .

- Da quanto tempo esiste ? Nella mappa del malandrino non si vede questo..insomma pensavo che ci fossero solo sei o sette passaggi..

Hermione lo chiese curiosa 

- Oh sono sette, con Neville li controllammo tutti appena arrivati con i Carrow alle calcagne, il problema è che hanno messo Mangiamorte e Dissennatori in qualunque passaggio e oltretutto le uscite sono state maledette quindi..

- Vuoi dire che siete praticamente in prigione...

- Meglio dire che Hogwarts è diventata Azkaban per molti di noi..

Hermione abbassò lo sguardo , non credeva che la situazione fosse diventata così invivibile, si è vero si aspettava dei cambiamenti, ma tutto questo..

Il viso di quella ragazza era limpido, ma si poteva vedere un grosso livido attorno al collo e un taglio profondo sul labbro, certo non era come Neville, ma di certo Hermione sapeva che quelle ferite seppur superficiali non si sarebbero rimarginate velocemente , Elizabeth Thompson sembrava avere la forza della resistenza dentro di sè, ma era scomparsa quella parte pura che Hermione si ricordava di aver notato negli occhi di quella ragazza che era sempre vicino a Luna in Sala Grande.

- Comunque non importa tutto questo !

Elizabeth si sforzò di sorridere e presero a camminare velocemente per stare dietro agli altri tre

- .....Susan Bones è stata picchiata dai Carrow perchè lo ha urlato in sala Grande a cena !

- Susan Bones ? la timida tassorosso Susan si è fatta picchiare per dire che siamo entrati alla Gringott ?

Ron ed Harry lo dissero all'unisono , dopo quella notizia non sapevano davvero cosa li avrebbe aspettati ad Hogwarts.

- Certo è stata lei...

Neville lo disse come se niente fosse

- Ma ditemi è vero che siete fuggiti su un drago e dopo che ne avete fatto ??

- Hermione voleva tenerlo come animale da compagnia..

- Non esagerare Ron !

Elizabeth rise, i battibecchi fra quei due le mettevano buon'umore e di quei tempi si sentiva la mancanza di una bella risata.

- Ma raccontateci di Hogwarts !! Noi non ne sappiamo niente..

Harry lo chiese con una punta di apprensione nella voce, Elizabeth vide nei suoi occhi l'affetto che lo legava a quella scuola .

- Oh non è più la nostra Hogwarts..dopo i Carrow..

Il trio si accorse degli sguardi che Neville ed Elizabeth si lanciavano e per un attimo si sentirono degli  estranei che erano piombati sulle loro vite.

- I Carrow sono dei mangiamorte giusto ?

- Sono anche nostri insegnanti..

- Cosa ??

I tre lo urlarono all'unisono, increduli

- Si Alecto insegna Babbanologia o per meglio dire "Come odiare i babbani" , mentre Amycus insegna Arti Oscure..

- Vuoi dire Difesa ?

- No vuole dire proprio Arti Oscure.

Harry guardò Elizabeth, gli occhi scuri della ragazza facevano capire ogni cosa

- Dovevamo allenarci con la maledizione cruciatus di tanto in tanto..

- Stai scherzando ??

Le voci del trio echeggiarono per il tunnel

- Oh no non scherzo, ci hanno picchiati quando non volevamo e delle volte ci hanno addirittura cruciato..però c'è da dire che finalmente Tyger e Goyle sono bravi in qualcosa .

- Vuoi dire che siete stati cruciati ?

Hermione lo chiese senza respiro, diede un'occhiata ad Elizabeth

- Si siamo stati anche cruciati e comunque molto meglio essere torturati che sentire le lezioni di Alecto..

- Elizabeth è stata la prima ad essere picchiata pesantemente da quella piccola bastarda..

- Che avevi fatto ?

Ron non stava nella pelle

- Gli ho solo chiesto quanto  sangue babbano avevano nelle vene lei e suo fratello .

- Non era un gran momento per fare spirito..

Harry lo disse in un sussurrò, gli piaceva quell'Elizabeth Thompson , ma vedeva che era una testa calda , non riusciva a capire le ragioni del cappello per smistarla  a corvonero.

- Tu non c'eri, l'avresti fatto anche tu, noi reagivamo e gli altri prendevano speranza  Harry. Tu l'hai fatto sempre per noi e adesso noi dovevamo farlo per poter sopravvivere.

- Ma vi hanno fatti neri..

- Non importa...in fondo non ci volevano morti, troppo sangue puro sprecato.

Harry guardò ancora Neville, il suo cuore si sentiva straziato, sentire Neville parlare così , con quel tono noncurante, come se fossero abituati a tutta quella violenza lo colpì in pieno petto e dallo sguardo di Hermione capì che anche lei ne era stata segnata.

- Ed Ernie ?

A quella domanda calò un silenzio irreale, Elizabeth e Neville si diedero un'occhiata, Hermione sentì di aver calpestato una ferita aperta.

- Lo ha ucciso un mangiamorte, eravamo andati a liberare un ragazzino babbano, Gabriel di Tassorosso, che doveva farci da cavia per i crucio secondo la garbata professoressa Carrow, avevamo il ragazzo e ad un certo punto sono spuntati loro ed Ernie ha salvato Hanna da un'avada Kedavra..

Elizabeth abbassò gli occhi, c'era ancora dolore, Neville non aveva parlato, gli faceva male il ricordo e tutto quello che era successo dopo.

- Quindi avete fatto resistenza ?

Ron lo domandò per alleggerire l'aria,

- Si resistenza ma i Carrow non si sono fermati e hanno inziato a colpire le nostre famiglie, il padre di un ragazzo è morto e mia nonna è stata attaccata ..

- Come sta ?

- Oh la vecchia strega è un osso duro..

Neville fece l'occhiolino e sorrise 

- Insomma poi abbiamo marchiato i serpeverde e li abbiamo lasciati in mutande in sala Grande ..

- Non ci credo..

Ron stava per svenire, il pensiero di essersi perso quella scena gli faceva avere un grosso calo di pressione.

- Oh si li abbiamo marchiati con la scritta ES è stata Elizabeth ad avere l'idea..

- Tu sei un genio !

Ron le sorrise , avrebbe voluto abbracciarla, se non fosse che Hermione non avrebbe gradito quelle manifestazioni d'affetto.

-Dopo Malfoy ha cercato di fare del male ad Elizabeth e così siamo andati in una spedizione punitiva e Malfoy si è ustionato mezzo braccio..

Gli occhi di Ron , Hermione ed Harry erano spalancati 

- Oh ma si è già ripreso purtroppo e adesso è ad Hogwarts anche se ce lo hanno solo riferito perchè abbiamo dovuto rifugiarci tutti nella stanza delle necessità..

- I Carrow ?

- Oh non solo loro..i mangiamorte ci volevano prendere nel cuore della notte , ci hanno portati tutti in Sala Grande e stavano per farcela quando Colin ha cruciato Bellatrix ..

- Colin Canon ?? Vuoi dire quel ragazzino con la macchina fotografica ?? Vuo dire che lui ha messo al tappetto la cattivissima Bellatrix ??

Ron non ce la poteva fare, tutte quelle notizie lo stavano stravolgendo, non poteva essere la realtà quella, insomma no , non poteva, anche Harry ed Hermione sembravano non crederci , più andavano avanti , più era tutto inverosimile,

- Si Colin Canon, ti stupiresti di tutto ciò che siamo riusciti a fare Ron..quindi siamo scappati e ci siamo rifugiati nella stanza ed eccoci ci siamo..

Il trio sentì delle voci di ragazzi che urlavano, attraversarono la porta dietro il ritratto di Ariana e si trovarono al centro della stanza mentre venivano ricoperti da urla e abbracci.

- Calmi !! Ragazzi lasciateli respirare !

La folla arretrò subito, da quel piccolo gesto Harry capì che Neville era diventato un vero leader.

Il trio non poteva credere ai loro occhi, la Stanza era arredata come una gigantesca casa sull'albero, c'erano brandine, tavoli, tre o quattro bagni..

- Come siete riusciti a fare tutto questo ?

Hermione aveva spalancarto gli occhi, non aveva mai visto la Stanza in quel modo e tutti quei ragazzi, ognuno di loro portava sul viso i segni della tirannia dei Carrow.

- La Stanza ha fatto tutto lei ..

Un ragazzo dagli occhi verdi gli sorrise , portava la divisa dei serpeverde e ad Hermione venne d'istinto tirare fuori la bacchetta con Ron che la seguiva dietro.

- Non credo sia una buona idea !

Seamus e Michael Corner che erano accanto al ragazzo serpeverde gli fecero scudo.

La tensione salì nell'aria, Elizabeth che era arrivata accanto al ragazzo gli prese la mano, Harry fece cenno a Ron ed Hermione di calmarsi.

- Chi è lui ? Vi potete fidare ?

Harry lo chiese senza scomporsi

- Sono Wenthworth Cavendish, serpeverde e combatto con l'Esercito dall'inizio di questo anno..

- E chi dice che tu non sia una spia di Malfoy?

Wenthworth sospirò era stanco di tutto quel sospetto,

- Suo padre l'hanno ucciso due mangiamorte circa tre settimane fa, faceva parte dell'Ordine della Fenice se non ci credete chiedetelo a Lupin o Tonks. 

Elizabeth aveva parlato guardandoli negli occhi, sarebbe stata pronta a combattere.

- Wenthworth è un grande combattente e potete fidarvi..

- Ma come,..?

- Granger se vuoi sbattere fuori lui devi sbatterci fuori a tutti..fa parte dell'esercito che voi ci crediate o no.

La voce era quella di Seamus ma il viso era ricoperto di cicatrici e lividi, aveva ragione Neville , quello che era stato fatto a lui non era niente in confronto a come era ridotto Seamus.

- Quindi giù le bacchette ..

Michale Corner non le era mai sembrato così fiero , Harry, Ron ed Hermione si guardarono, si sentivano quasi fuori posto, era come se fossero degli intrusi in quella resistenza, era cambiato tutto, ogni cosa non era più come prima , la guerra e Voldemort avevano fatto in modo che il loro mondo così ben ordinato scomparisse.

Ron pose giù la bacchetta e anche Hermione , Neville li guardò accennando ad un sorriso.

- Wenthworth ha passato l'inferno quest'anno e in più suo padre è morto..tutti noi abbiamo passato l'inferno ragazzi e molte cose non sono più come erano prima, ma noi siamo qui e vogliamo combattere con voi. Giusto ?

I ragazzi dell'Esercito urlarono pieni di soddisfazione , Harry si volse e vide gli arazzi delle quattro case , c'erano tutte , e vedere quella di serpeverde gli fece uno strano effetto, fu come vedere una piccola luce, era vero , non tutti i serpeverde erano crudeli , c'era ancora qualcosa che poteva essere salvato.

- Allora perchè siete venuti qual'è il piano ?

Seamus lo chiese eccitato,

- Piano ?? IO, Hermione e Ron dobbiamo cercare una cosa epoi ce ne andremo.

La stanza era ammutolita, l'esercito si guardava , non avevano gradito quella risposta, anzi non l'avevano proprio capita, anche Neville sembrava deluso

- Cosa vuol dire che ve ne andrete ?

- Che non possiamo restare, dobbiamo trovare una cosa ad Hogwarts..

Harry ebbe un attimo di esitazione nella voce, il dolore alla cicatrice non si placava .Voldemort si stava avvicinando.

- Cos'è ?

- Non posso dirlo ..

- Devi fare qualcosa che riguarda la distruzione di Tu-Sai-Chi giusto ?

La corvonero aveva parlato, non lasciava la mano del serpeverde,

- Si..

- Allora possiamo aiutarti giusto ?

Gli altri ragazzi annuirono, erano giorni che aspettavano lui, Harry Potter. Adesso non potevano lasciare andare così.

- No...è una cosa che dobbiamo fare solo noi tre . voglio dire Silente voleva che fossimo solo noi tre..

- Noi siamo il suo esercito Harry e abbiamo cercato di tenere vivo il suo spirito in questi mesi, abbiamo lottato contro i Carrow , questi ragazzi sono fedeli a te , a Silente e all'Esercito..

- Senti Neville..

Ma Harry non fece in tempo a finire il discorso che il passaggio si aprì e Luna e Dean entrarono nella Stanza, Seamus corse ad abbracciare il suo amico e anche Elizabeth andò verso Luna radiosa.

- Finalmente Lizzie..sei così bella ! Io sono così felice di vedervi tutti quanti !!

Luna parlava con il suo tipico tono dolce e delicato, non sembrava fosse stata prigioniera dei Lestrange per tutto il tempo.

- Come stai Luna ?

- Oh io e Dean stiamo bene..

Elizabeth si voltò e vide Dean stringere ancora Seamus, Luna lo guardava ed Elizabeth notò una strana luce negli occhi dell'amica , ma pensò che si stesse sbagliando , che tutto quel tempo a vedere morte e distruzione la facevano essere maledettamente romantica.

- Luna lui è Wenthworth..

- Oh si Cavendish vero ?

Wenthworth annuì, quella ragazza era così esile, sembrava una fata , con la pelle lattea, gli occhi chiarissimi e quei capelli biondi fini come una distesa di grano.

- Ho sempre pensato che sareste stati bellissimi insieme..

Elizabeth arrossì di colpo, mentre Wenthworth sorrise , Luna aveva il potere di spiazzare con una sola frase.

- Oh grazie..ma noi ecco..ancora..

- Secondo me avrete dei bellissimi bambini !

Wenthworth si msie a ridere ma Elizabeth stava per sentirsi male, 

- Anche io ne sono sicuro..

Luna sorrise a Wenthworth , poi il suo sguardò vagò per cercare Neville e corse ad abbracciarlo, Neville la strinse forte, e sentì delle piccole lacrime pizzicargli il volto, non voleva piangere, davvero non voleva, ma sentire Luna , di nuovo, sentirla viva, gli fece capire che ancora c'era una speranza di uscirne da tutto quel macello, da tutta quel dolore.

- Ma che succede ? E perchè siete qui ?

Harry li guardò infastidito si toccava con una mano la cicatrice, la cosa gli stava sfuggendo di mano

- Ci hanno chiamati tramite galeone pensavamo che avremmo combattuto e..

- E liberato Hogwarts dai Carrow e Piton !

Dean non era mai sembrato così baldanzoso, estrasse la bacchetta e tutti gli altri lo seguirono.

- No non capite noi..

Prima che potesse finire la frase , vide sbucare Ginny, Fred e George con Lee Jordan dal ritratto.

Ginny si illuminò , Harry era proprio lì a due passi da lei, pensava che non l'avrebbe mai rivisto in quell'aula , pensava che forse non l'avrebbe mai più rivisto vivo.

- Aberforth è lievemente seccato, sembra che il suo pub sia una stazione ferroviaria..

Fred non aveva perso un po' del suo spirito e rise con George e Lee, Harry non sapeva più cosa fare, guardava Hermione e Ron, cercava veramente una soluzione, ma più i minuti passavano più gente entrava dentro la stanza, dopo Ginny fu il turno di Cho Chang.

- Li hai chiamati tutti ??

Harry urlò in faccia a Neville e il chicchiericcio che si era formato per l'eccitazione di rivedersi si zittì all'istante.

- Li ho richiamati tutti , pensavamo che avremmo combattuto !

- Non dovete combattere, noi dobbiamo solo prendere una cosa e andarcene !

Harry lo ripetè scandendo bene le parole, gli arrivò un'occhiattaccia di Ginny non gli piaceva affatton quando faceva il simpaticone.

- Devi farti aiutare Harry !

Neville lo disse chiaramente, lo guardò negli occhi, si era cambiato, il vecchio Neville Paciock non avrebbe mai fatto obiezioni ad Harry Potter, ma Harry si sentì orgoglioso di lui.

In quel momento mentre li guardava, tutti riuniti in quella stanza capì che poteva farsi aiutare, che loro in quei mesi avevano conosciuto Hogwarts meglio di lui e che in fin dei conti non avrebbe dovuto rivelare nulla del'Horcrux sarebbe bastato dirgli il possibile.

- Ok allora mi serve qualcuno di Corvonero perchè devo trovare qualcosa che vi appartiene, qualcosa che Voi-Sapete.Chi vuole..un oggetto con il corvo inciso sopra per esempio..

- C'è il diadema di Priscilla !

Luna lo disse sorridendo, ma Michael Corner la guardò scettico

- Il diadema è perduto Luna , nessuno l'ha mai visto !

- Il fatto che non si sia mai visto non vuol dire che non ci sia e che non sia nella scuola, di certo se Voi-Sapete-Chi voleva qualcosa di particolare di questa casa avrà sicuramente scelto il diadema..

Elizabeth aveva parlato tutto d'un fiato, Harry le rivolse un mezzo sorriso

- E si può sapere cosa aveva questo diadema di così importante ?

- Si dice che porti sapienza, che accresca la sapienza di chi lo indossi..

Harry guardò Hermione e Ron ovviamente quello era un Horcrux perfetto per Voldemort.

- Nessuno di voi ha mai visto qualcosa che gli somigli ?

Harry era disperato

- No...nessuno l'ha mai visto però c'è nella nostra sala comune la statua di priscilla e porta una copia del diadema, puoi vederlo così magari ti fai un'idea !

Cho aveva parlato con troppa energia 

- Bene allora sì direi che è il caso che magari vada a vederlo..

Cho si era alzata, ovviamente credeva di accompagnarlo, ma Ginny non era affatto di quell'idea.

- Sarà Elizabeth ad accompagnarti, lei è corvonero e conosce a meraviglia la sala Comune !

Elizabeth la guardò come se fosse impazzita, ma Ginny le rifilò quello sguardo terrorizzato, insomma stavamo parlando di Cho Chang . la ex fidanzata di Harry.

- Ok allora andiamo !

Harry tirò fuori il mantello ed Elizabeth salutò Wenthworth con un lieve bacio sulla guancia.

- Da dove usciamo ?

- Vieni Harry..

Elizabeth lo portò in un angolo dove un armadietto si apriva su delle scale, Neville li raggiunse

- Sbuca sempre in un posto diverso di Hogwarts per questo non l'hanno mai trovato, ma Elizabeth lo so dovete stare attenti..i corridoi vengono pattugliati la notte !

- Non preoccuparti Neville, ci vediamo fra poco..

Harry si voltò e saltò sulla rampa, Elizabeth diede un 'ultima occhiata alla stanza poi sorrise e si avviò dietro Harry, prima che potessero finire il tunnel , Harry la prese per un braccio e la mise sotto il mantello.

- Ma cos'è ?

- Sei sotto il mantello dell'invisibilità Elizabeth..

- Lo stesso mantello che viene citato nella storia dei fratelli e dei doni della morte ?

Harry la guardò stupito

- Ora finalmente capisco perchè sei Corvonero...

Elizabeth sorrise e con passi silenziosi avanzarono fino a ritrovarsi in un corridoio buio.

 

 

 

.....

 

 

 

Camminarono ancora per un po' , poi Harry tirò fuori la mappa del malandrino e ad Elizabeth si illuminò lo sguardo,

- Ma che diavolo di cartina è ?

- Ci fa vedere dove siamo e dove sono tutti gli altri..

Harry sorrise , Elizabeth guardava affascinata la mappa, Harry vide il loro puntino, si trovavano esattamente al quinto piano, dovevano arrivare alla torre di Corvonero e Gazza per il momento si stava allontanando da loro.

Harry sentiva il suo cuore battere all'impazzata , aveva una folle paura e in più la cicatrice gli faceva male da morire.

- Fa male ?

- Come ?

- La cicatrice dico ? Vedo che te la stai toccando spesso e chiudi gli occhi presumo che ti faccia male ..

- Si a volte, sopratutto quando sono sotto pressione !

Harry provò a sdramatizzare, ma gli occhi della corvonero lo fissavano preoccupati.

- Stai con un serpeverde insomma ?

Voleva cambiare discorso, parlare con una mezza sconosciuta della sua cicatrice in quel momento non gli sembrava la cosa migliore da fare.

- Con Wenthworth si..

- Com'è insomma ? Voglio dire come si fa a fidarsi di un serpeverde ?

- è un ragazzo non un serpeverde...insomma non vuol dire niente la casa a cui appartiene e tu lo dovresti sapere molto bene ...Peter Minus era un grifondoro ..

- Hai ragione...scusami io

- No non fa niente, anch'io ci ho messo un bel po' prima di poter capire che non è sempre vera l'equazione serpevede uguale cattiveria gratuita....Presto Harry di qua !

Elizabeth lo prese per una manica e salirono su una stretta scala a chiocciola , giunsero davanti alla porta della Casa , il problema è che non c'era nessuna maniglia solo un battente a forma di corvo 

- E adesso ?

- Adesso devo bussare ..

Elizabeth bussò attraverso il battente , ma il corvo non aprì la porta 

- Chi viene prima la fenice o la fiamma ?

Harry sussultò, quel corvo aveva parlato, era un indovinello, Harry guardò Elizabeth

- Ma non c'è una parola d'ordine ???

Elizabeth scoppiò a ridere

- Siamo corvonero , voglio dire se ci fosse una parola d'Ordine dove andrebba a finire tutto in nostro ingegno ?

- Ma sai rispondere ??

Elizabeth lo guardò malamente

- Per chi mi hai preso ? 

- Io ecco..

- La riposta è un cerchio che non ha inizio.

la porta si aprì ed Harry riuscì a vedere in una parte nascosta della stanza circolare che ospitava la sala comune , una statua di marmo bianco, si avvicinò con Elizabeth, vide il piccolo cerchietto che fasciava la testa alla donna scolpita, la scritta però era davvero troppo piccola, per poter essere vista , così scivolò da sotto il mantello 

"Un ingegno smisurato per un mago è un dono grato "

- Ah Potter devo dire che non sembra che il tuo ingegno sia così acuto..

Alecto Carrow era proprio davanti a lui, Harry stava per alzare la bacchetta quando Alecto fece in tempo a toccare il suo sigillo sull'avambraccio.

- Stupeficium!!

Elizabeth aveva schiantato Alecto in quello stesso istante, ma Harry capì che Voldemort ormai sapeva e si stava dirigendo dritto dritto verso Hogwarts.

 

 

.....

 

 

- Harry vieni !

Elizabeth riapparve da sotto il mantello ed Harry si fiondò sotto prima che una mandria di ragazzini Corvonero si riversasse nella sala Comune , i ragazzi videro Alecto e corsero verso di lei, eccitati come non mai, qualcuno sosteneva che per fortuna era morta, qualcun 'altro aveva ancora troppa paura anche solo per avvicinarsi.

- Li ha terrorrizzati...ci ha terrorrizzati tutti a dire il vero..

- Non mi sembravi molto terrorrizzata quando l'hai schiantata con assurda precisione direi

- Mi sono esercitata parecchio in questi mesi..

Elizabeth sorrise e vide Harry chiudere gli occhi ancora e toccarsi la cicatrice, quando riaprì gli occhi Elizabeth vide la sua espressione esprimere una certa dose di paura.

- Dobbiamo andare subito !

Ma prima che potessero arrivare alla porta, sentirono qualcun altro bussare e il battente porre un indovinello

- Alecto, Alecto sei lì dentro !! L'hai preso !! E tu fammi entrare !!!

Harry non conosceva quella voce, ma non gli ci volle molto per intuire di chi doveva essere

- Amycus vuole venirsi a riprendere la sua sorellina !

Elizabeth aveva stretto la bacchetta e la teneva puntata dritta alla porta

- Cosa vuoi fare ?

- Come minimo schiantarlo come ho fatto con la sorella , dobbiamo uscire da qui e tu devi prendere quello che ti serve !

Harry la guardò, i suoi occhi scuri erano freddi e determinati, la sua mano non vacillava, non sembrava avere paura eppure Harry sentiva il cuore pulsarle, sentiva l'odore della sua paura, ma Elizabet Thompson teneva la bacchetta pronta , non le importava di avere paura, non più almeno.

- Cosa sta facendo professor Carrow ?

la voce della professoressa McGranitt li sorprese e li rilassò allo stesso tempo, Elizabeth abbassò la bacchetta , non voleva certo colpire Minerva McGranitt.

- Apra questa porta  ! Maledizione !! Alecto non risponde e questo corvaccio non vuole farmi entrare !! La apra !

Minerva McGranitt rispose con distacco all'indovinello e la porta si aprì. Harry sentì un moto d'affetto quando la vide e anche Elizabeth fece in lieve sorriso.

- Alecto ! Oh mio Dio !! L'hanno uccisa ! 

- è solo schiantata...

Minerva McGranitt lo disse sospirando , l'intelligenza di Amycus Carrow era pari a un troll di montagna.

- Se non l'hanno uccisa loro ci penseràil Signore Oscuro se non gli portiamo Potter !

- Potter ??!!! 

- Si Alecto ha chiamato il Signore Oscuro da qui, quindi vuole dire che Potter deve essere entrato in questa sala !

- E perchè mai Potter dovrebbe entrare nella Sala dei Corvonero ?! Potter è della mia Casa !

 la nota d'orgoglio che Minerva aveva esclamato parlando di Harry e della sua casa lo fece sorridere.

- Non ne ho idea del perchè ! Comunque daremo la colpa ai ragazzi diremo che sono stati loro , che hanno costretto Alecto a schiaccire il marchio ! Al massimo ne moriranno due o tre !

Elizabeth fece un'espressione di disgusto, sarebbe volentieri partita per cruciare Amycus.

- Non glielo permetterò ! Lei non scharicherà le colpe sue e di sua sorella sui miei ragazzi !

Elizabeth ed Harry trattenerò il fiato, la McGranitt era proprio sotto il naso di Amycus , lo guardava fiera .

- Se non mi appoggià la pagherà cara !

Amycus le sputò proprio dritto in faccia e per quanto Harry si fosse ripromesso di stare calmo, non ce la fece, non si poteva sputare in faccia a Minerva McGranitt.

Uscì da sotto il mantello con furia  alzando la bacchetta

- Questo non dovevi farlo ! Crucio !

Amycus si sollevò da terra contorcendosi , urla di dolore invasero la stanza , poi si afflosciò in terra svenuto.

- Potter ! Oh Potter ! Cosa diavolo ci fai qui ??! e come hai potuto cruciarlo ??! 

Minerva McGranitt cercò di riprendere il controllo della situazione ,ma vedere Harry lì accanto a lei venuto fuori dal nulla, non aiutava di certo.

- Le ha sputato addosso .

-Oh Potter per quanto ammiri la tua cavalleria, ma non era proprio il caso.

- Era il caso invece e poi a questo punto ..Voldermort sta arrivando professoressa.

- Cosa ? E non l'hai detto subito !

Elizabeth spuntò da fuori il mantello, guardò Harry arrabbiata, poi guardò la McGranitt che stava per avere un infarto.

Troppi fuorilegge in un sola stanza.

- Thompson cosa..cosa ci fai qui ??

- Dovevo accompagnare Harry professoressa.

La noncuranza con cui lo disse Elizabeth fu troppo per Minerva McGranitt che si dovette sedere su una poltrona, mentre Elizabeth sommergeva Harry di domande.

- Devi scappare subito Harry !

Elizabeth lo prese per le spalle, 

- Non posso Elizabeth,devo trovare una cosa qui ad Hogwarts !

Elizabeth lanciò un'occhiata alla McGranitt che si rimise in piedi, il suo sguardo era diverso, aveva una feroce determinazione che la sorreggeva.

- Devo trovarla per ordine di Silente !

Harry era disperato, non poteva scappare ma non voleva che i suoi compagni morissero , c'era Ginny là dentro, Ginny maledizione.

- Allora ti proteggeremo e proteggeremo il Castello Harry mentre tu cerchi questa cosa.

- Ma gli studenti ? e siete sicura di potercela fare ?

- Potter credo che se ci impegnamo tutti noi insegnanti riusciremo a tenerlo a bada per un po'  e per gli studenti..

- Mandiamoli via con il passaggio alla Testa di Porco!

Elizabeth guardò Harry che annuì e spiegò tutto alla McGranitt ,

- Vieni dobbiamo andare ad avvertire tutti gli altri e rimettiti quel mantello, Thompson tu vai ad avvertire i tuoi amici..

- Ma..

- Thompson fra quindici minuti vi voglio tutti in Sala Grande ! Muoviti !! 

Harry stava per seguire la McGranitt quando si fermò e tornò indietro da Elizabeth

- Grazie Elizabeth Thompson ! Sei una forte...

- Anche tu Potter non sei male..

Gli sorrise e poi lo vide sparire dietro la porta di Corvonero, Elizabeth si voltò i ragazzini del primo anno la guardavano ammirati.

- Adesso devo andare anch'io, voi state pronti per andarvene fra poco verrà il Professor Vitious a prendervi perchè non uscite in corridoio..

Elizabeth appena portato fuori tutti i ragazzi , iniziò a correre, doveva avvertire l'Esercito .

- Thompson ! Quella è Thompson una dell'Esercito !

- Thompson ! Ehi !

Alcuni Grifondoro la chiamavano, nessuno capiva più costa stava succedendo, e vedere una fuorilegge correre per i corridoi di certo non aiutava.

Rientrò nella stanza e un'insieme di voci la sommersero, vide Wenthworth e andò verso di lui, l'abbracciò stretto, aveva bisogno di sentirlo,di sentire il suo profumo e le sue mani. Poteva essere l'ultima volta.

Wenthworth la strinse di rimando, aveva capito, aveva capito a cosa andavano incontro, gli era bastato sentire il cuore di Elizabeth.

-Elizabeth dov'è HARRY ???

Ginny e Neville lo chiesero all'unisono, lei si staccò da Wenthworth che le sorrise.

- Harry sta bene è con la professoressa McGranitt stanno avvertendo gli altri.

- Ma cosa sta succedendo ?

Neville lo chiese con una punta di apprensione nella voce, l'espressione di Elizabeth, la sua voce insicura , i suoi occhi impauriti.

-Voldemort sta arrivando.

A quelle parole la sala si ammutolì e Neville cercò con gli occhi Hanna tra la folla.

Voldemort stava arrivando, ma lui aveva bisogno di Hanna.

 

...

 

Neville cercò di capire meglio la situazione , ma le persone continuavano ad arrivare , arrivò tutto l'Ordine della Fenice e poi altri ragazzi, come Oliver Baston, Angelina Jhonson, poi Bill , Fleur e tutta la famiglia Wesley  , ricomparve addirittura Percy Wesley che dopo un freddo confronto con la sua famiglia riuscì a fargli capire che era cambiato e che era stato uno stupido. 

- Dobbiamo andare in sala Comune adesso !! Forza !

Neville era in testa come sempre, mano nella mano con Hanna, Elizabeth era accanto a Wenthworth e Luna ,ma Dean Thomas li raggiunse ,tese la mano a Luna e sorridendo con un filo di preoccupazione nella voce le disse

- Andiamo Luna...

Luna sorrise ad Elizabeth poi prese la mano di Dean , Elizabeth li vide allontanarsi nella folla, guardò Wenthworth

- Credo che siano innamorati...

lo disse così a bassavoce, si vergognava un po' a pensare quelle cose , erano alle porte di una battaglia dove molto probabilmente sarebbero morti e lei pensava a Luna e Dean.

- Come fai a dirlo scusa ?

Wenthworth le rispose con lo stesso tono leggero, come se stessero andando a prendere una burrobirra invece che affrontare il mago più Oscuro di tutti i tempi.

- Potremmo morire, tra poche ore potremmo non esserci più. E credo che in questi minuti niente deve essere in mano al caso, in questo momento scegliamo la persona che vogliamo accanto, quella con cui vogliamo passare i nostri ultimi attimi di vita...credo che siano innamorati e che Dean la voglia accanto così almeno sarà lei l'ultimo ricordo semmai dovesse andarsene, lei gli da coraggio, sentire la sua mano, sentirla vicino da' coraggio..

-Come tu fai con me..

Wenthworth le diede un bacio dolce sulla guancia 

- Io ti amo Elizabeth. Ti amo e se ne usciamo vivi credo che ti amerò per sempre.

Elizabeth gli strinse più forte la mano

- Io credo che comunque ne esca ti amerò ugualmente fino alla fine.

La sala Grande si aprì , intorno a loro i ragazzi erano radunati ai tavoli, i professori stavano tutti al loro tavolo, mancavano Piton  e i Carrow, Harry venne da loro e si mise vicino ai Wesley, cercava con gli occhi Ron ed Hermione.

- Harry che diavola sta succendendo ? Dov'è Piton ??

- Piton se l'è data a gambe dopo un accesso confronto con la McGranitt !

Fece l'occhiolino a Neville e lui rise , amava quella donna

- Dove sono Ron ed Hermione ??

- Hanno detto che andavano in bagno !

Ginny si era intromessa, voleva vedere Harry, voleva guardarlo negli occhi per una volta, vedere il suo verde e sentirlo vicino.

Lui l'abbracciò così senza un perchè, sapeva che non era il caso, che avevano una guerra e tutto il resto, ma vederla lì a pochi passi di distanza ,dopo tutti i mesi passati a sull'orlo della morte ,  e non poterla toccare gli pareva un insulto, così la strinse a sè, fino a imprimersi ogni ricordo , ogni profumo della sua pelle, dei suoi capelli.

- ....Prefetti al mio segnale condurrete i ragazzi delle vostre case al punto di evacuazione !

Harry lasciò andare Ginny,sentire la voce della McGranitt lo riportò alla realta.

Ginny si rimise accanto a sua madre sorridendo

- Abbiamo tutte le protezioni possibili, ma dovete muovervi con ordine e abbastanza in fretta , quindi vi pregherei di seguire i prefetti !

Le voci in sala Grande si moltiplicavano, i ragazzi passavano gli occhi da Harry all'Esercito.

Era chiaro che qualcosa di grosso stava per esplodere, ma nessuno studente si sarebbe mai immaginato cosa sarebbe successo di lì a poco.

La voce fredda, maligna e acuta inondò la sala, tutti capirono all'istante di chi si trattava, una maschera di terrore sembrò posarsi sui volti di tutti.Neville tenne Hanna ancora più vicina a sè, 

"So che vi state preparando a combattere , i vostri sono sforzi inutili, non potete fermarmi, ma io non voglio uccidervi.

Non voglio versare sangue di mago.

Consegnatemi Harry Potter e a nessuno verrà fatto del male.

Consegnatemi Harry Potter e lascerò la scuola intatta.

Consegnatemi Harry Potter e verrete ricompensati.

Avete tempo fino a mezzanotte "

Il silenzio calò nella stanza, gli srtudenti si voltarono dalla parte di Harry, Wenthworth vide Pansy Parkinson avanzare nella direzione di Harry, si mosse portando con sè dietro Elizabeth, sapeva cosa avrebbe voluto fare quella viscida .

- Qualcuno prenda Potter !! 

Pansy lo urlò ai suoi compagni di casa, ma prima che potesse anche solo avvicinarsi ad Harry di un altro millimetro, Wenthworth le piantò la bacchetta proprio sul petto

- Non ci proverai Parkinson, altrimenti ti uccido e sai che non scherzo .

I serpeverde si guardarono attorno, l'Esercito era in prima fila , faceva scudo ad Harry con le bacchette puntate verso di loro, gli altri ragazzi delle case loi avevano circondati, se avessero anche solo fatto un passo sarebbero stati attaccati e molti serpeverde ,potevano giurare ,che dagli sguardi che gli venivano lanciati sarebbero morti senza nemmeno dire il cognome "Potter".

- Bene dire che Serpeverde saranno i primi ad uscire dalla scuola,Parkinson segui Gazza con il resto della tua Casa..

La McGranitt guardò i serpeverde andarsene , poi si voltò verso Horace Lumacorno capo dei Serpeverde

- Se qualcuno dei tuoi crede di poterci fare qualche scherzo e provare anche solo a consegnare Potter ti dico che lo uccideremo, sono stata chiara Horace ?

- Ma Minerva..

- Niente ma, vai con loro e cerca di fargli entrare in testa questo piccolo dettaglio .

Lumacorno non se lo fece ripetere due volte e seguì i ragazzi, poi la McGranitt si rivolse alla Sala

- Adesso è il turno di Corvonero ! 

- Io voglio rimanere !

- Anch'io !

- Io voglio combattere e non mi muoverò da qui !

Molte voci si erano alzate dai Corvonero , 

- Bene chi è maggiorenne e vuole rimanere a combattere può farlo, ma gli altri, i minorenni sono pregati di andarsene ! Subito!

Il tono di Minerva McGranitt non ammetteva repliche, anche con i Tassorosso ci furono problemi per farli sgombrare.

Elizabeth fu orgogliosa di far parte di quella scuola.

Appen lo sgombro fu effettuato, ,Minerva riprese Harry da una parte, lui diede un'ultima occhiata a Ginny e poi corse via, Neville vide arrivare la McGranitt da lui

- Paciock dovete preparare un piano con il tuo Esercito mentre noi cerchiamo di raddoppiare le protezioni, nonn dovete essere impreparati se volete combattere. Abbiamo poco tempo !

Neville la guardò e senza dirle niente annuì, non riusciva a parlare , non era la paura quella che sentiva, no c'era l'adrenalina della battaglia e si sentiva vivo, ma  quella che lo stava facendo cedere di fronte alla sua professoressa di Trasfigurazione era l'emozione e forse la commozione.

- Adesso Andate ! Muovetevi !

Minerva lo spinse via, ma Neville doveva dire un'ultima cosa

- Professoressa ..

- Eh cosa Paciock ?? Cosa ?

- Lei mi ha insegnato cosa voler dire essere un Grifondoro oggi, grazie...Grazie di tutto .

La McGranitt sorrise poi Neville guardò i suoi e li richiamò, avevano una guerra da combattere.

 

...

 

 

Il piano era pronto, loro erano pronti.

Avevano parlato e parlato, alla fine si erano divisi in piccoli gruppi avrebbero cercato di occupare tutta Hogwarts, sapevano gli incantesimi, sapevano evocare i Patronus, avevano imparato che bisogna volerlo con tutta la forza per scagliare una maledizione senza perdono.

Sapevano a cosa andavano incontro però...

La paura. 

La paura che sentiva che le stringeva lo stomaco e non la faceva respirare.

Lei non poteva respirare.

Teneva stretta la bacchetta e aspettava.

Aspettava che quelle porte si spalancassero, sapeva che il suo destino era là fuori, lo sapeva da quando si era unita all'Esercito di Silente.

Lo sapeva che alla fine avrebbe dovuto combattere e ne era felice anche se aveva paura.

Sentiva le urla dei Mangiamorte avvicinarsi, sentiva l'odore di guerra , si voltò e scorse uno ad uno lo sguardo dei suoi compagni, Neville rimaneva in testa , lui era coraggioso, lui era il loro leader , in quei mesi di resistenza al regime dei Carrow, lui li aveva spronati, li aveva protetti, senza Neville si sarebbero persi.

Neville le sorrise, lui non aveva paura e lei si sentì più forte, poi una mano conosciuta scivolò tra tra le sue dita.

Il suo inferno personale era lì che la stava guardando, lei rispose a quello sguardo, si era innamorata della persona più sbagliata di questo mondo.

-Elizabeth guardami..

Lui aveva sussurato il suo nome e lei lo aveva fissato negli occhi, occhi troppo verdi lei li conosceva bene.

- Al mio tre..la stanza scomparirà...siate pronti.

Elizabeth strinse ancora di più quella mano.

Vide Hanna respirare lentamente e chiudere gli occhi.

Erano pronti.

- ESERCITO DI SILENTE !!!

Lo urlarono con tutto il fiato che avevano in gola, mentre le porte si aprivano.

Elizabeth sentì ancora la mano di lui tra le sue, chiuse gli occhi e diede inizio alla sua battaglia.

 

....

 

 

Neville

 

- Crucio !!!

Neville lo scagliò con tutta la potenza che aveva nella voce, vide il mangiamorte accasciarsi, continuò a correre, vide Hanna andare con Fred Wesley e Lee Jordan, per un momento il suo cuore fu più leggero , lei non era sola, c'era Fred e Lee..

- Avada kedavra !!!!

Neville sentì la maledizione sfiorarlo

- Pietrificus !

Wenthworth era dietro di lui e lo salvò, lui si voltò ma non ci fu tempo per parlare , un altro mangiamorte lo stava attaccando e Wenthworth iniziò a duellare .

Neville sentiva il sangue pompargli rumorosamente nelle vene, 

- Incarceramus !

- Expelliarmus !

Cercava di rimanere calmo, vide la Harry , Ron ed Hermione correre nel corridoio

- Neville , Ginny dov'è Ginny ??

- Harry è nella Torre con Tonks !! 

- Grazie io..

Poi udirono un urlo,quella era la voce di Hanna, Neville iniziò a correre con Harry, Ron ed Hermione alle spalle.

- Neville !

- Hanna ha urlato Hanna !

- Non puoi esserne sicuro !

- Io lo so ! Io la amo riconoscerai la sua voce contro tremila !

Neville corse , la trovò con Seamus e Luna. era stata colpita a terra, Yalxley le era sopra, stava per finirla, ma Neville non se lo fece ripetere due volte

- Avada Kedavra !

Non aveva mai ucciso nessuno, mai aveva visto quella luce verde brillante, uscire dalla sua bacchetta, vide il corpo di Yaxley afflosciarsi ed Hanna scansarlo con le mani, la vide sorriderle, poi la sua espressione cambiò, dietro di lui sentì un freddo e gelido respiro, per un attimo una folle paura lo prese nelle viscere.

- Expecto Patronus !

LA voce di Hanna, Seamus e Luna era arrivata all'unisono, tre patroni uscirono fuori dalle bacchette ed i dissenatori scomparirono come fumo.

- Hanna dov'è Fred ?

Ron ed Harry lo chiesero , si erano appena ripresi da un attacco di Dissenatori, avevano un debito con Hanna , Seamus e Luna.

- Abbiamo bloccato i passaggi ai mangiamorte, poi Fred è andato con Percy..

- Andiamo Ron dobbiamo raggiungere Hermione !

I due se ne andarono, Hanna andò vicino a Neville

- Allora si combatte insieme adesso !

Neville le prese la mano e con le bacchette strette andarono incontro a quello che li aspettava.

 

 

 

 

Elizabeth

 

 

- Descendo !

Elizabeth fece crollare una libreria sul corpo di Narcissa Malfoy e spero con tutto il cuore che fosse morta, sentiva le voci e i lamenti intorno a lei, non riusciva a trovare Wenthworth , ma adesso doveva salvarsi la vita , Fehnir Greynback l'aveva vista e senza darle il tempo di puntargli la bacchetta addosso, gli era arrivato alla gola, il suo alito puzzava,Elizabeth ne fu nauseata, non riusciva a muoversi, la forza di quel lupo mannaro era incredibile, poi come se niente fosse lo sentì afflosciarsi e gridare, Hermione stava di fronte a lei con la bacchetta puntata verso Greynback

- Stai bene ?

- Si..grazie Hermione !

- Attenta dietro di te !

Elizabeth disse la prima cosa che le venne in mente, non sapeva nemmeno chi era dietro le spalle, ma non le piaceva la faccia di Hermione.

- Crucio !!

Il corpo di Rockwood si sollevò da terrà e si contorse per molti secondi, poi ai riaccasciò di schianto

- Cavoli devo dire che Amycus vi ha insegnato bene.

Hermione lo disse stupita, non aveva mai visto un crucio tanto potente, forse Bellatrix Lestrange era l'unica che sapeva farlo.

- Hermione muoviti !!

Le voci di Harry e Ron la raggiunsero mentre la battaglia infuriava. Elizabeth le sorrise , poi vide Michael in difficoltà con Barty Crouch e andò verso di lui.

Michael stava duellando senza sosta, Elizabeth cercò di aiutarlo come meglio poteva, vicino a loro , Colin stava scagliando incantesimi senza sosta, aveva di fronte Dawlish, 

- Avada Kedavra !

Michael lo disse centrando in pieno petto il mangiamorte, lo videro a terra , morto, Michael si appoggiò a lei , stanco ma una luce , una luce verde vicino a loro, li fece voltare..

 

 

Colin

 

Questa era la sua battaglia e quella di tutti loro che credevano nel bene e nella giustizia , non poteva farsi sottomettere, era stanco, molto stanco , aveva già schiantato tre mangiamorte e usato due patronus.

Vide con la coda dell'occhio Elizabeth e Michael combattere , i suoi amici, quelli erano i suoi amici, 

.- Protego !

Non aveva mai urlato così tanto in vita sua, suo fratello sarebbe stato fiero di lui, far parte dell'Esercito era stata la scelta migliore che aveva fatto in sei anni di Hogwarts.

L'Esercito era diventato la sua casa  e non avrebbe mai fatto andare a pezzi la sua casa. Mai.

- Stupeficium !

Il mangiamorte si accasciò, Colin vide Michael ed Elizabeth uccidere Barty Crouch e sorrise.

I suoi amici ce l'avevano fatta.

Provò un moto d'affetto per loro, voleva raggiungerli, ma non ebbe il tempo di farlo, non sentì nemmeno , lui non sentì , troppi rumori , troppe urla, non capì cosa stava accadendo.

- Avada Kedavra !

Una luce verde lo colpì alla schiena, mentre lui stava andando verso di loro, verso Elizabeth e Michael.

Lo colpì mentre sorrideva ai suoi amici.

Lo colpì mentre si sentiva orgoglioso di sè stesso.

Colin cadde a terra  come un peso morto.

Non potè vedere la disperazione sul volto di Elizabeth , le urla di Michael, non potè vedere Wenthworth che uccideva Dawlish nello stesso momento in cui anche lui veniva ucciso.

Il suo ultimo pensiero fu che non aveva mai amato niente come aveva amato l'Esercito e poi chiuse gli occhi.

Li chiuse per sempre.

 

 

.....

 

 

La tregua.

Wenthworth vide Neville e corse verso di lui, Hanna era dietro, erano stati feriti . Il silenzio che adesso sommergeva Hogwarts era irreale, irreale e faticoso.

Wenthworth non si sarebbe mai dimenticato gli occhi di Elizabeth sul corpo di Colin, l'aveva lasciata lì con Michael e Seamus che era arrivato subito dopo.

La voce di Voldemort li aveva scossi, aveva dato la colpa ad Harry , ma loro volevano solo che Harry lo distruggesse una volta per tutte e che i suoi servi morissero all'istante.

Neville lo vide e sorrise , ogni volta che rivedeva uno deiv volti dell'Esercito sorrideva, per ora aveva visto tutti, o per meglio dire quasi, mancavano Luna, Ginny, Dean Elizabeth, Seamus , Michael e Colin.

Wenthworth però non sorrideva , non andò verso di lui e Neville capì che qualcuno non lo avrebbe mai rivisto, che qualcuno si era perso.

Hanna lo guardava con la stessa disperazione, videro Madame Chips e la professoressa Sprite correre da un posto all'altro, morti e feriti stavano a terra,Neville pregò che Elizabeth non fosse fra i morti.

- Wenth..cosa..

Hanna si fiondò da lui, Neville rimaneva un po' distaccato, non voleva sentire quelle parole, no davvero lui non voleva .

Wenthworth aprì la bocca, ma non gli uscì nessun suono, il dolore che sentiva non lo faceva parlare.

- Wenthworth parla dannazione !

Hanna adesso lo scuoteva

- Elizabeth ? Si tratta di Elizabeth ? Ginny ? Parla ti prego !

- Colin..

lo disse in un soffio, Hanna si bloccò ,Neville rimase dov'era , non sapeva cosa dire, non riusciva a pensare.

Colin.

- Dov'è ? Dov'è ???

Hanna urlava adesso

- Più avanti è con Elizabeth , Michael e Seamus ..

Hanna corse, scansò con una spinta Wenthworth e corse.

Neville e Cavendish rimasero lì a fissarsi negli occhi, non pensavano che facesse così male, non pensavano che il dolore potesse essere così forte.

Loro non pensavano di perderlo.

Colin il grande Colin.

- Dovremmo portarlo in Sala Grande. Dobbiamo disporre lì tutte le vittime.

Wenthworth lo disse in un soffio,Neville accennò un sì con la testa , si incamminarono verso il loro amico.

Neville lo vide a terra, Hanna abbracciava Elizabeth, Michael e Seamus avevano le lacrime agli occhi.

Colin sembrava ancora più piccolo, così disteso a terra, fragile e indifeso.

Lui aveva sputato in faccia ad Alecto Carrow.

Lui aveva cruciato Bellatrix Lestrange.

Lui era l'Esercito di Silente.

- Dobbiamo portarlo in Sala Grande... Michael, Seamus prendetelo da una parte io e Wenthworth lo prenderemo dall'altra.

L'avrebbero portato in alto come si addiceva agli eroi. Neville avrebbe voluto piangere ma non poteva, doveva essere forte, presero il corpo di Colin che era leggero come il vento.

Elizabeth ed Hanna erano dietro di loro, il loro senso di vendetta era più forte di qualunque cosa.

Avevano capito, in un solo momento , guardandosi negli occhi che avrebberon ucciso Dawlish .

Non importa quanto sarebbe scappato, loro lo avrebbero ucciso, insieme.

 

 

...

 

 

La Sala Grande pullulava di vittime e combattenti, Neville vide i corpi di Lupin e Tonks distesi a terra sentì un altro piccolo pezzo di sè perdersi in quelle morti, poi vide Fred.

Fred Wesley era disteso con gli occhi chiusi, sorrideva, stava sorridendo anche in faccia alla morte.

Elizabeth e Hanna si recarono da Ginny all'istante la abbracciarono stretta, mentre le lacrime scendevano copiose sul suo volto.

Neville posò piano il corpo di Colin e rimase lì fermo a guardarlo,

- Fred Wesley...

Seamus lo disse in un sussurrò , cercava Dean e lo trovò sa Madame Sprite che gli stava fasciando una ferita ad una mano, mentre Luna gli stava accanto.

- Quanti ancora dovranno morire ?

Wenthworth se lo chiese, vedeva Elizabeth piangere con Ginny ed Hanna, quanta sofferenza avrebbero dovuto sopportare , quanta ?

- Non lo so Wenth...

La voce di Neville era rassegnata e stanca, Harry arrivò verso di lui, sembrava diverso, una senso di sicurezza lo pervadeva, Hermione rimaneva con Ron e Ginny tutti stretti vicini a Fred.

- Neville.

- Ehi..

- Senti Neville io devo fare una cosa ancora..

- Da solo ?

Neville lo chiese sospettoso

- No..

- Harry non ti vorrai consegnare spero !

Neville lo disse con determinazione, 

- No certo che no..senti Neville devi farmi un favore..sai ..sai il serpente di Voldemort ? Il suo serpente enorme che chiama Nagini..?

- Si ..lo so..

- Bisogna ucciderlo Neville .

Neville non riuscì a capire qual'era il favore, insomma per quello c'era Ron ed Hermione, non credeva che Harry avrebbe affidato una cosa così a lui.

- Ma Ron ed Hermione ?

- Potremmo essere impegnati ecco..

Harry lo disse con insicurezza nella voce, c'era un tremolio, una strana paura.

- Lo ucciderò Harry. Lo farò.

Harry gli sorrise , poteva contare su Neville, aveva il suo secondo, aveva fatto in modo che tutto il lavoro di Silente e il suo non finisse nell'oblio.

Avevano ancora una via d'uscita con Neville. Harry fece per andarsene , ma Neville lo bloccò

- Continueremo a combattere Harry. 

Harry non riuscì a dire nulla, gli diede una pacca sulla spalla , poi si allontanò con il mantello.

Neville non si volle chiedere nulla.

Doveva uccidere il serpente di Voldemort.

 

 

...

 

 

La quiete prima della tempesta Elizabeth lo pensò immediatamente.

Troppo silenzio, Wenthworth era accanto a lei, vicino a una ragazzina di Tassorosso che continuava a piangere.

Wenthworth stava cercando di tranquillizzarla mentre lei gli curava la ferita sulla gamba.

- Andrà tutto bene Stella.

. Lei chiuse gli occhi, aveva solo 14 anni ed era rimasta a combattere contro l'ordine della McGranitt, era ancora viva e aveva atterrato due e o tre dissenatori.

Elizabeth non voleva procurarle dolore ma la soluzione alle erbe che gli aveva dato Madame Chips gli avrebbe bruciato come un fuoco sulla carne.

- Farà male Stella, Farà molto male, attaccati a Wenthworth ok ? e se vuoi urla !

Stella annuì e con le mani si attaccò al braccio del serpeverde, Elizabeth fece andare il liquido sulla ferita, le vene della ragazza si ingrossarono per non urlare, poi le sue urla squarciarono il silenzio.

Si dibatteva, Wenthworth la teneva ferma, Elizabeth aveva bisogno di tempo, il liquido gli aveva detto Madame Chips doveva andare in circolo nella ferita.

- Stella , ti prego ho quasi finito ! Ti prego resisti ancora..solo un po' ti prego..

Elizabeth le accarezzò la testa e Stella sembrò calmarsi, doveva darsi una mossa, con un 'altra passata sperò che la ferita avesse assorbito tutta la lozione.

Stella urlò ancora, Elizabeth allora si mise dietro di lei e cominciò a cullarla, Wenthworth rimase così ad osservarla.

Stella si calmò ed Elizabeth la lasciò andare con tenerezza

- Dovresti diventare un medimago.

Wenthworth lo disse accarezzandole una guancia, Elizabeth lo faceva essere fiero.

- Oh no io.

- Ci hai mai pensato ? Perchè avresti dovuto guardarti..saresti una gran guaritrice..

Elizabeth arrossì, non aveva avuto il tempo di pensare seriamente al suo futuro.

Sentirono, urla e passi provenienti dal parco, corsero alle finestre, videro Voldemort in testa con Hagrid dietro.

Elizabeth guardò Wenthworth poi Neville che gli era accanto.

- Harry Potter è morto ! Stava fuggendo...vi avrebbe abbandonati !  Avete perso la battaglia. Perso. !!Unitevi a me e verrete risparmiati !

Silenzio, nessuno parlava, il silenzio .

Neville respirò, Harry morto,

I mangiamorte si disposero davanti alla porta, luci rosse colpirono la grande porta della scuola,

Neville e gli altri si riversarono all'ingresso, volevano vedere Harry. Non potevano credere che fosse morto, 

No non poteva essere vero.

- No !!!!

La professoressa McGranitt fu la prima ad urlare , seguita da Ginny, Ron ed Hermione , Neville si accasciò a terra, Hanna lo seguì ed Elizabeth scuoteva la testa , Harry era lì nella braccia di Hagrid .

- Ti ha sconfitto !!!

L'urlo di Ron fu la scossa che li fece resistere ancora, Harry era morto per salvarli.

Neville gridò con quanto fiata aveva in gola, mentre gli altri preparavano le bacchette.

- è stat ucciso mentre tentava di mettersi in salvo ! è un vigliacco!

Neville  non poteva ascoltare una parola in più, uscì dalla folla con la bacchetta tesa verso di lui, verso Voldemort, lo guardava in faccia senza battere ciglio, voleva la sua morte e l'avrebbe avuta .

Non se ne accorse nemmeno, ma venne subito scagliato a terra e disarmato, Voldemort non aveva neanche parlato.

- E chi è questo giovane coraggioso ?

- Neville Paciock..il figlio degli Auror mio Signore..

la voce di Bellatrix viscida e fredda come quella del suo padrone, era peggio di qualsiasi tortura per Neville.

- Ah si ricordo..

Voldemort lo guardava mentre Neville si rialzava, così disarmato e scoperto.

Hanna trattenne il fiato e guardò verso Elizabeth, avrebbero agito, tre secondi e avrebbero agito.

- Tu sei un purosangue vero caro ragazzo ?

Voldemort sembrava felice e tranquillo,

- Si e allora ?

Neville lo guardava sfrontato, nemmeno un piccolo accenno di paura sul suo viso , Voldemort ne rimase sorpreso e ammaliato.

- Saresti un Mangiamorte molto prezioso, unisciti a me Neville Paciock !

Neville gli sorrise, Elizabeth chiuse gli occhi, la fine sarebbe arrivata con quell'ultima risposta di Neville.

- Io mi unirò a te quando l'inferno gelerà ! Esercito di Silente !

Ci fu un boato e poi incantesimi cominciarono a volare , Elizabeth si staccò da Wenthworth, e prese Hanna per mano, dovevano recuperare Dawlish.

Voldemort con tutto il suo furore gridò

- Bene l'hai voluto  tu Neville Paciock ! E adesso state bene a vedere cosa succede a chi si comporta come lui !

Elizabeth si voltò per vedere, il Cappello parlante cadere sul viso di Neville e prendere fuoco, Hanna corse all'istante con ELizabeth dietro, ma in quei secondi accaddero così tante cose che Elizabeth non si seppe mai spiegare con certezza.

Vide frecce colpire i mangiamorte e il corpo di Harry svanire nel nulla, vide Neville liberarsi dal Cappello, ma nella sua mano , non c'era una bacchetta bensì una spada, la spada di Grifondoro.

Neville vide il Serpente vicino a Voldemort e con una forza che non credeva di possedere, con un colpo netto mozzò la testa a Nagini.

Si sentì immediatamente bene , si sentì in pace con se stesso, le urla di Voldemort lo fecero stare bene , Elizabeth vide con la coda dell'occhio quello che Voldemort stava per fare al suo amico e senza pensare interpose un sortilegio scudo fra Neville e Vodemort.

Lo vedeva, vedeva Voldemort , i suoi occhi , non ebbe paura, la paura era passata all'improvviso,

Neville la prese per mano e iniziarono a correre, rientrarono nel castello, Neville colpiva con la spada quanti più mangiamorte poteva, Elizabeth vide Hanna duellare con Dawlish, mentre Wenthworth e Michael schiantavano O'Tusoe.

Bellatrix duellava con Ginny, Hermione e Luna, Elizabeth si stava recando da loro, ma Dean la precedette e fece scudo a Luna che stava per essere colpita da uno schiantesimo.

- Crucio !

Elizabeth sentì Dawlish , voleva colpire Hanna,

- Sectumsempra !

La bacchetta di Elizabeth si era mossa da sola, il crucio rimbalzò sullo scudo e andò a finire dritto nel petto di Dawlish.

Cadde a terra privo di sensi,

- Dovrei ucciderti brutto bastardo !

Hanna era lì con la bacchetta puntata, la mano le tremava, Dawlish però aprì gli occhi all'improvviso, i mangiamorte avevano una resistenza al crucio che Elizabeth non credeva possibile.

- Avada Kedavra !

Lo dissero insieme lei ed Hanna, non credevano di poter volere tanto la morte di qualcuno ma era così, lo volevano morto.

Non potevano perdonare chi aveva ucciso Colin.

Si guardarono, poi videro Bellatrix Lestrange che veniva presa d'assalto da Molly Wesley, la madre di Fred aveva uno sguardo che nessuno pensava di avergli mai visto.

- Cosa sarà dei tuoi figli quando ti avrò ucciso ? Quando sarai morta come il piccolo Freddie ?

Quel disprezzo nella voce di Bellatrix, fu troppo per Molly

- Tu non toccherai mai più i miei figli !! Cagna !

La maledizione colpì in pieno petto Bellatrix , proprio al cuore, schiantò a  terra , Elizabeth ed Hanna applaudirono spontaneamente , mentre Molly correva ad abbracciare Ginny.

Elizabeth vide Voldemort che stava duellando con la McGranitt e Kingsley alzare la bacchetta verso Molly, stava per urlare, quando qualcuno, scappò da sotto un mantello, gli occhi di Harry brillavano.

- Protego !

L'incantesimo fu così forte che il sortilegio scudo arrivò a coprire il centro della Sala.

Tutto si fermò , Wenthworth guardò Elizabeth, era al sicuro vicino ad Hanna, mentre lui rimaneva con Neville, Seamus e Michael, avevano Draco Malfoy mezzo, dalla sua immobilità Elizabeth capì che l'avevano cruciato quanto bastava per fargli perdere i sensi per un mese o giù di lì.

- Harry !

- Sei vivo ! Harry !

Hermione e Ron stavano per correre da lui ma Harry li bloccò, 

- No. State indietro, devo essere io.

I due si bloccarono, avevano paura, Elizabeth vide Harry muoversi in cerchio con Voldemort.

- Siamo io e teVoldemort , io e te..

Elizabeth chiuse gli occhi e respirò.

 

 

...

 

 

- Avada Kedavra ! 

- Expelliarmus !

Un semplice incantesimo di disarmo, Elizabeth non poteva crederci,Voldemort era morto.

Morto.

Era finita .

Morto grazie alla sua stessa maledizione che gli era rimbalzata addosso.

Morto grazie all'amore.

Perchè era questo che gli aveva detto Harry in quegli interminabili minuti, dove tutti i segreti erano stati rivelati, dove si era saputo che Piton era morto per proteggere Harry , dove si era capito che non c'è nessun potere se non c'è amore.

Voldemort aveva sottovalutato Lily Evans .

L'aveva sconfitto lei ancora una volta.

L'amore l'aveva sconfitto, la cosa che più odiava l'aveva sconfitto ancora.

La sala esplose, Elizabeth corse ad abbracciare Wenthworth e Neville e tutti gli altri, le lacrime, adesso poteva piangere, sentì le sue gambe cedere.

C'erano ancora, Neville stringeva Hanna che non riusciva a smettere di tremare.

Erano vivi.

Michael li abbracciò a lei e a Wenthworth, erano sporchi, feriti, stanchi, sudati, ma non gli importava di niente.

Non riuscivano a parlare.

La professoressa McGranitt venne da loro, 

- Ce l'abbiamo fatta tutti. Ce l'abbiamo fatta.

Neville e gli altri la presero in collo, volevano farla volare, Minerva McGranitt rideva, Elizabeth non poteva credere di respirare, di sentire la risata della sua professoressa di Trasfigurazione così cristallina.

- Elizabeth..

Si voltò e Wenthworth la baciò, con trasporto, con passione, la baciò per tutti quei mesi che avevano vissuto nel terrore , nella tortura e nel coraggio.

La baciò ed Elizabeth si rese conto che il suo futuro la stava baciando.

 

 

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Capitolo 20
*** Capitolo 19 ***


Ciao a tutti !!! Ultimo capitolo e domani o al massimo domenica posterò l'epilogo..
Io vi ringrazio a tutti di cuore , sopratutto a : Riogah, AnneEvans, Freddy16, Innocent Princess, CloeBlack e Darksister...
Buona lettura !!
 
 

Era una tiepida giornata di giugno, l'aria profumava e nessuno avrebbe potuto credere che solo due giorni prima si era scatenato l'inferno , proprio lì ad Hogwarts, proprio lì dove sette anni prima Elizabeth era arrivata con l'eccitazione alle stelle, con il suo baule pieno di libri e vestiti,con la speranza di venire smistata a Corvonero, la casa di suo padre.

Hogwarts era stato per sei anni il posto dove Elizabeth si sentiva più sicura, il posto dove lei aveva ricordi più belli, il posto che nessuno avrebbe mai potuto distruggere.

Adesso Hogwarts era il luogo dove aveva incontrato l'amore e aveva visto la morte, la morte l'aveva sfiorata, aveva sentito il suo profumo che come quello dell'amore , Elizabeth ne era certa, non avrebbe mai scordato.

Fissò la tomba di Colin , gli sarebbe piaciuta quella giornata a Colin, lui amava le giornate di sole, amava la primavera , lui era così, era come la primavera, aveva sempre il sorriso in volto, era curioso, non stava mai zitto e lo sentivi per forza quando arrivava perchè portava con sè una piccola ventata di leggerezza Alzò gli occhi davanti a sè, altre cinquanta vite erano state spezzate , forse nemmeno Silente avrebbe potuto immaginare che nella sua scuola si sarebbe dovuto costruire un cimitero, un piccolo cimitero, sotto la Grande Quercia, vicino a Lago Nero, l'aveva voluto la McGranitt, aveva detto che la Scuola aveva il dovere  di ricordare e prendersi cura dei suoi morti,

Elizabeth sentì una piccola lacrima farsi strada nella guancia , scendeva calma e tranquilla, come se fosse l'ultima di una lunga serie che in quelle due notti aveva bagnato il cuscino del suo letto.

Aveva pianto prima per gioia, per l'essere sopravvissuta, per non aver perso Wenthworth, per aver potuto rivedere gli occhi di Hanna e quelli di Ginny, poi aveva pianto per Colin, per Fred, aveva pianto per i ricordi che quella guerra non gli avrebbe mai più fatto dimenticare.

Aveva pianto per tutta la paura provata in quell'anno e alla fine aveva deciso che doveva andare a lasciare la sua ultima lacrima, lì sulla tomba del suo compagno, del suo amico, doveva lasciare la sua ultima lacrima a Colin, al grande Colin, doveva lasciarla alla' Esercito di Silente,

- Ehi..

si voltò e il viso di Wenthworth che la guardava teneramente con quella voglia di proteggerla dal dolore che però non poteva essere fermato.

- Ciao..

Elizabeth gli andò vicino e gli prese la mano, sorrise, perchè le venne il pensiero che in quei giorni non faceva altro che prendere la mano di Wenthworth , come se avesse paura che un mangiamorte qualsiasi potesse sbucare dal nulla e poterglielo portare via.

- Non è stata una brutta idea 

- Cosa ?

- Seppelirli qui, tutti insieme ...uniti anche nella morte.

Wenthworth lo disse piano, quasi sussurandolo, aveva paura di sciupare quel silenzio che sembrava cullare Hogwarts.

Come se dopo aver sentito le urla, la sofferenza e la disperazione adesso avesse bisogno di riposare.

- Hai ragione sai ? Anche se insomma sarà così diversa..

- Che intendi dire ?

- Non ci sarebbe dovuto essere un cimitero, non ci sarebbe dovuta essere nessuna guerra e...

- E non ci sarebbe dovuto essere nessun Voldemort, ma c'è stato, c'è stata una guerra e qualcuno ha sacrificato tutto quello che aveva per difendere questo posto, per difendere questo mondo.Per questo non dobbiamo dimenticare mai, per questo la McGranitt ha voluto che fossero seppeliti qui, perchè nessuno possa dimenticare cosa succede quando lasciamo andare il male che c'è dentro di noi Elizabeth..

- Ma...

- Elizabeth è la memoria che ci salva dal non commettere gli stessi errori, la memoria che ci ricorda le conseguenze delle nostre azioni, se dimenticassimo, se facessimo finta che non è avvenuto niente allora il sacrificio di Colin e di tutti gli altri sarebbe stato vano. Non dimenticare ci potrebbe salvare da un futuro Voldemort..

Elizabeth lo guardò, i suoi occhi verdi, la sua voce profonda, la piega che la sua bocca prendeva quando era felice, lo abbracciò e respirò il suo odore .

- Perchè non possiamo rimanere in questo modo ?

Wenthworth rise e la strinse ancora di più

- Per quello che ho in testa adesso sarebbe meglio un letto..o almeno un posto più appartato ..

- Wenthworth !!!

Elizabeth gli diede una spinta e rise insieme a lui, poi si incamminarono verso le rovine della loro scuola.

 

 

 

.....

 

Erano tutti insieme, dentro alla Stanza che adesso appariva spoglia, priva di arazzi  e letti.

Si erano raggruppati in cerchio, ognuno con il proprio galeone in mano, ognuno che si cercava con gli occhi.

L'indomani sarebbero partiti tutti, Wenthworth sarebbe andato in Cornovaglia dalla madre, Hanna sarebbe tornata dai suoi a Diagon Alley, Michael avrebbe fatto un giro dell'Europa con Anthony e Seamus, Neville sarebbe andato con Hanna e poi da sua nonna, mentre Elizabeth sarebbe tornata a Londra .

- Perchè mai dovremmo nascondere i galeoni, io direi di tenerceli !

Seamus aveva parlato con un po' di insicurezza nella voce

- No dobbiamo nasconderli qui..

- Perchè Neville non capisco ??

- Dobbiamo nasconderli in modo,in modo che se un giorno dovessero servire a qualcun'altro li possa trovare ..

- Noi dobbiamo sperare che non servano più !

- Certo ma se dovessero servire , la Stanza li farebbe trovare a chi ne ha bisogno e poi ..

- Poi..?

Wenthworth lo chiese con curiosità

- Poi dobbiamo lasciare qualcosa di nostro, qualcosa che tramandi il nostro ricordo.

Neville si rigirò il galeone fra le mani,

- Elizabeth tu che dici ?

Elizabeth guardò Wenthworth, poi Hanna e solo alla fine Neville, stringeva talmente tanto il suo galeone che pensò di averlo tatuato sul palmo della propria mano.

- Credo che non potremmo portarceli per tutta la vita in giro e che quindi dobbiamo lasciarli qui , in questa stanza dove sono nati..ha ragione Neville...

Neville le sorrise poi fece per posare a terra il suo galeone , ma prima che potesse farlo ,la Stanza fece uno strano rumore, si voltarono tutti e videro sotto il quadro di Ariana una piccola nicchia , sembrava creata apposta per nascondere gli oggetti.

Neville si avvicinò seguito da Hanna ed Elizabeth, 

- Questo nascondiglio è perfetto..

Hanna lo disse con gioia, l'idea di lasciare i galeoni così alla deriva, le aveva messo un una strana ansia con quel nascondiglio invece avrebbe sempre saputo come ritrovarli.

- Ma insomma...

- Niente ma Seamus..è finita ok ? Voldemort è morto , i Carrow sono ad Azkaban e moriranno lì con tutti gli altri. 

Neville lo aveva guardato negli occhi, riusciva a capirlo, capiva che lasciare andare l'ultimo pezzo di quella guerra era difficile, più difficile di qualunque altra cosa.

Per mesi quei galeoni erano stati gli unici punti di riferimento per la resistenza, per mesi quelle monete erano state la speranza di tutti loro, ma adesso , adesso era finita, dovevano andare avanti ,non potevano continuare a stringerli spasmodicamente ogni volta che uno sconosciuto faceva qualche strano movimento.

Non potevano continuare a vivere con la paura di essere torturati o uccisi, non potevano continuare a sopravvivere.

Neville lo lasciò andare proprio lì davanti a tutti, doveva essere lui il primo a farlo.

Si allontanò dal nascondiglio e spinse Hanna , lei lo guardò, lei non era pronta, 

- Avanti Hanna..

Neville le sussurrò quelle parole all'orecchio e Hanna capì che non le sarebbe più servito il galeone per sentirsi al sicuro, adesso aveva Neville, le sarebbe bastato sentire la sua voce per sentirsi protetta dal male del mondo.

Chuse gli occhi e lo appoggiò lì, accanto a quello di Neville, poi fu il turno di Michael che si guardò intorno, incontrò gli occhi di Elizabeth e il cuore gli si strinse in una morsa.

Lei era viva, accanto ad un altro , ma viva .

Lasciò cadere il suo galeone.

Seamus ne aveva due, il suo e quello di Colin, odiava tutta quella faccenda, ma non poteva rimanere incatenato nella paranoia di Voldemort a vita e poi Colin sarebbe stato più che felice di poter passare il suo galeone ad un altro combattente se ce ne fosse stato bisogno.

Si ne sarebbe stato felice, a Colin piaceva aiutare il prossimo.

Allungò la mano e senza guardare appoggiò i suoi due galeoni.

Wenthworth  guardò il suo e lo mise giù con gli altri, era un po' scheggiato a causa di quel primo crucio che si era beccato per salvare la donna della sua vita. Sorrise pensando che un giorno ,semmai qualcun altro lo dovesse trovare, magari avrà anche la fortuna di trovare il suo grande amore, con lui aveva funzionato, aveva trovato l'Esercito ed aveva trovato Elizabeth. 

Elizabeth fu l'ultima .

Lo depose in quel piccolo nascondiglio che, ne era sicura, la Stanza aveva creato apposta per loro, mentre si divideva da quell'oggetto che aveva rappresentato tutto il suo mondo in quell'ultimo anno, pensò che in quel modo Hogwarts non avrebbe potuto dimenticarsi di tutti loro.

A quel punto il nascondiglio si richiuse e il quadro tornò al suo posto, si salutarono e senza dire niente ognuno prese la sua strada.

 

....

 

 

- Allora sei pronta ?

Neville la guardò, Elizabeth Thompson Corvonero, gli sorrise, con accanto tutti i suoi bagagli.

- Non lo so..

Elizabeth abbassò gli occhi, rivedere i suoi genitori non sarebbe stato facile e nemmeno stare lontana da Wenthworth .

- Tu invece ?

- In tutta onestà credo che conoscere i genitori di Hanna sarà peggio che tagliare la testa di Nagini !

Elizabeth si mise a ridere nel vedere l'espressione di Neville al pensiero che da lì a poche ore avrebbe stretto la mano ai genitori della sua fidanzata.

- Almeno starai con Hanna..

- Perchè Wenthworth non viene da te ?

- Ecco deve andare prima da sua madre e poi andrò io da loro fra tre settimane nella loro casa in Cornovaglia .

Neville vide negli occhi di Elizabeth un lampo di preoccupazione

- Emily ti adorerà..

- Come ?

- La madre di Wenthworth dico ti adorerà, è quasi impossibile non cadere in brodo di giuggiole quando tiri fuori il sorriso con le fossette !

Le andò vicino e la stritolò in un caldo abbraccio fraterno, le sarebbe mancata.

- Mi mancherai Thompson .

- Anche tu Paciock.

Rimasero in silenzio,avrebbero dovuto dire tante di quelle cose, ma non ci riuscivano, volevano rimanere così, immobili, volevano che il loro ricordo più caro non fosse intrappolato da domande e risposte

- Certo vatti a fidare di questi Grifondoro !

Wenthworth li raggiunse,aveva un'aria scherzosa

- Avanti abbracciami Cavendish Serpeverde !

Neville lo disse a sfida e Wenthworth allargò le braccia e li prese tutti e due , lui , Neville ed Elizabeth, stavano per mettersi a ridere, quando la voce di Hanna arrivò squillante

- Abbraccio collettivo e non mi dite niente ??!!!

Si tuffò in mezzo, essendo la più esile e piccola, riuscì ad entrare tra Elizabeth e Wenthworth.

- Soffocheremo se andiamo avanti così..

Elizabeth lo disse con le risa che gli uscivano dalle labbra.

- Ancora un po' ti prego..

Hanna lo chiese con quel tono dolce a cui nessuno poteva dire di no. Fermi, stritolati in quell'abbraccio collettivo, si sentirono di nuovo uniti, si sentirono di nuovo l'Esercito.

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Capitolo 21
*** Epillogo ***


Ciao a tutti !!! Eccoci alla fine, l'epilogo di questa storia..in verità sono due epiloghi in uno ! 
Bhe devo iniziare  con il ringraziare Riogah e Darksister che mi seguono dalla mia prima ff (non so come fate ragazze a starmi dietro !!) , poi Freddy16 e le sue lunghissime recensioni che mi hanno tenuto compagnia , AnneEvans che mi faceva gli occhioni teneri ogni volta che toccavo la sua Susan Bones (penso che avrai una bella sorpresa in questo epilogo ), CloeBlack ,Fan sfegatata di Wenthworth ed Elizabeth e InnocentPrincess che per mia fortuna, non ha amato solo Neville ma tutta la storia !!
Ringrazio inoltre chi mi ha seguito fino a qui ..
Buona lettura !
 
 

Hogwarts, Stanza delle Necessità, 8 Maggio 2004

 

 

- Non dovremmo girellare qui intorno e poi questa che diavolo di aula è ??

La ragazza aveva un tono saccente, il ragazzo che era accanto a lei la squadrò, di certo non la sopportava.

- Cassidy perchè non ti calmi..? Non lo so che aula è..

- Vorrei sapere come è possibile che per cercare degli striscioni per la partita siamo finiti qui..!

- Sono le scale Cassie ! Lo sai non sono mai stato bravo ad orientarmi !

- Allora vediamo di andarcene!

- Uffa...

Il ragazzo annuì con la testa , ma prima che potessero voltarsi per andarsene, vide degli striscioni proprio lì accanto.

Erano comparsi così all'improvviso, quella scuola era mitica, suo fratello gli aveva sempre raccontato che ad Hogwarts niente è come sembra.

Cassidy era stupita quanto lui, si era studiata tutte le piantine di Hogwarts al primo anno, non voleva perdersi e fare la figura della stupida, ma quella Stanza non l'aveva mai trovata da nessuna parte.

Presero gli striscioni, ma il ragazzo notò una strana fessura sotto ad un quadro , era curioso, lo era sempre stato e poi era un grifondoro amava il rischio.

Così mentre Cassie diceva di stare fermo con quelle manacce, lui spostò il quadro e apparve una piccola nicchia , 

- Cosa diavolo c'è dentro ??

Cassie tirò fuori da lì una specie di moneta, poi guardò meglio sul muro e vide una scritta

- Hai mai sentito dire dell'Esercito di Silente ??

- Cosa ?? Esercito di Silente ?

- Ecco io..guarda un po'...

Cassidy si spostò e il ragazzo vide quei nomi che avrebbe ricordato per sempre.

Esercito di Silente:

- Neville Paciock 

- Elizabeth Thompson

- Wenthworth Cavendish

- Hanna Abbot

- Seamus Finnigan

- Michael Corner

- Colin Canon

Cassidy lo guardò ancora, non capiva, sapeva che questo Esercito aveva a che fare con Hogwarts e con la Seconda guerra magica, si raccontava che l'Esercito avesse fatto resistenza durante il regime dei Carrow, ma Cassidy non ne sapeva molto, durante la guerra aveva solo otto anni e quel periodo nella sua mente era annebbiato, i ricordi di quell'anno si basavano solo sugli sguardi terrorizzati dei suoi genitori.

Il ragazzo invece prese in mano uno di quei galeoni, lo strinse sorridendo

- Dovremmo portarli via secondo te ? Avvertire la McGranitt ?

Cassidy l'aveva chiesto confusa, quella scoperta e quella Stanza avevano qualcosa di strano.

- No non dobbiamo portarli via e non dobbiamo dirlo a nessuno.

- Ma..

- Cassidy fidati ok ? Queste monete sono speciali e chi le ha lasciate qui lo ha fatto per un motivo..

Cassidy notò che il suo compagno era diverso, era felice, sì felice, guardava quei nomi con uno sguardo nuovo.

- Non capisco perchè sei così felice ?!

- Niente....adesso richiudiamo tutto e andiamocene !

Lui rimise il quadro proprio nella posizione originaria e poi si voltò prendendo Cassidy per un braccio con dolcezza.

Camminarono in silenzio per i corridoi

- Era la Stanza delle Necessità quella.

- Che ?'

- Un amico di mio fratello mi ha raccontato della Stanza..

Cassidy era ancora più confusa , poi ripensò ai nomi scritti su quel muro e si sentì svenire,

- Dennis...tu...tu ti chiami Canon di cognome giusto ?

Dennis si voltò sorridendo

- Si Canon..

- Colin Canon era tuo fratello ? 

- Si...

- Io scusami io non sapevo..

- Oh nessuno sa veramente cosa hanno fatto quei ragazzi durante la seconda guerra,io sono riuscito a sapere qualcosa solo perchè mio fratello mi spediva delle lettere ..è morto quando avevo dieci anni, l'hanno ucciso durante la battaglia.

Dennis non aveva mai parlato a nessuno di suo fratello, certo molti avevano visto nel cimitero il nome Colin Canon , ma parecchi ragazzi tendevano a non fare domande e a non passare vicino a quelle tombe,  nessuno dopo sette  anni voleva ricordare quello che era successo in quella scuola, era ancora troppo presto per ricordare senza sentirsi feriti, c'era ancora paura e terrore che non si nominava mai il nome di Voldemort.

Cassidy gli prese la mano in un gesto d'amicizia, aveva sempre pensato che Dennis fosse un ragazzo superficiale, sembrava sempre così allegro e ottimista,parlava sempre di Quiddictch e di ragazze , non lo aveva mai sentito dire niente sul fratello.

Ma adesso guardandolo, con quel sorriso, capiva che avrebbe voluto ricordare.

- Perchè non hai preso quella moneta ?

- Oh no...quelli sono i galeoni dell'Esercito...

- Ma tuo fratello ne faceva parte !

- Non è così semplice Cassidy..quei galeoni..è una storia lunga..

Cassidy si fermò e lo guardò dritto negli occhi, lo sguardo di Dennis era così limpido e sicuro, 

- Voglio sentirla, tutta la storia.

- Ma gli striscioni ?

- Aspetteranno...avanti raccontami..

Dennis le sorrise e le prese la mano iniziando a raccontare la storia di suo fratello e dell'Esercito di Silente .

 

 

 

 Londra ,Binario 9 e 3/4, 1 Settembre 2017

 

- Sono sicuro che appena il professor Corner ti vedrà non farà altro che darti tutti Eccelenti !

- Wenthworth smettila !

Elizabeth Thompson Cavendish era rimasta la solita Corvonero che guardava il marito  con sguardo omicida.

E lui da buon Serpeverde le sorrideva con i suoi occhi verdi che avevano fatto innamorare Elizabeth da subito.

- Perchè papà ?

- Perchè il professore era innamorato di mamma  !!

- Blake Cavendish !! Finiscila !

Il figlio di dodici anni, secondo anno ad Hogwarts , Serpeverde, la guardava con gli stessi occhi del padre.

- Era innamorato di te mamma ??

- No Kathleen..

La figlia di undici anni , primo anno ad Hogwarts, che sperava ardentemente di essere smistata fra i Grifondoro o Tassorosso per rimanere con le sue migliori amiche, Temperance Thomas e Clare Paciock.

- Si che lo era ! Una volta hanno fatto quasi a botte per mamma, in Sala Grande !

- Davvero ???

Kathleen guardava il fratello con aria adorante, adorava suo fratello maggiore , gli stava sempre dietro e pensava fosse il migliore di tutti i Serpeverde.

Elizabeth si voltò verso Wenthworth 

- Gliel'hai raccontato tu ?? Wenthworth !!

Wenthworth alzò le mani in segno di resa scuotendo la testa.

- No ...non stato io !

- Wenthworth !

Elizabeth aveva voglia di strozzarlo quando faceva in quel modo, cercava di fare leva sul suo fascino.

- è stato zio Seamus a raccontarmelo !! Lui mi racconta sempre un sacco di storie divertenti !!

- Perchè non le racconta anche a me ??!

- Perchè tu sei ancora troppo piccola Katy..

Blake sorrise dispettoso alla sorella e Katy gli fece una linguaccia

- Quando sarò una Grifondoro ti batterò sempre con la mia casa Blake !

- Non credo proprio..

- Finitela !

Elizabeth e Wenthworth lo dissero all'unisono, poi Kathleen vide Clare e corse a salutarla , mentre Blake con urlo andò incontro al fratello di Clare, Frank ,che sorrise e tirò fuori la nuova figurina della cioccorane per sbatterla in faccia all'amico.

Neville ed Hanna si avvicinarono, Hanna aveva il nuovo arrivato in braccio, il piccolo Colin che dormiva beato.

- Finalmente ! Pensavo che Clare e Frank mi avrebbero fatto andare in manicomio quest'anno !

I figli di Neville erano uguali a lui, Elizabeth vedeva Frank e vedeva Neville a tredici anni , mentre Clare anche se con gli stessi occhi e capelli del padre, aveva lo sguardo tenero e dolce di Hanna , la stessa pazienza e gentilezza .

- E invece voi come va ?

- Kathleen vuole essere smistata a Grifondoro ...

Wenthworth lo disse piccato, si sarebbe aspettato che sua figlia desiderasse diventare una serpeverde come il fratello o al massimo una corvonero e invece se ne era venuta fuori con un bel "Papà voglio essere della stessa casa di Zio Neville ! "

Neville con sguardo beffardo gli mise una mano sulla spalla,

- Ah questo si chiama Karma Wenthworth.

- Ha ragione Neville Wenth..

Elizabeth gli sorrise 

- In questi momenti capisco perchè voi due siate diventati così amici !

Neville, Elizabeth e Hanna risero, mentre i figli non facevano altro che urlare , presi dall'eccitazione alla vista della civetta di Temperance , la figlia di Luna e Dean, che la portava nella sua gabbia orgogliosa .

Luna scuoteva la testa, mentre Dean aveva il suo solito sguardo da pesce lesso ogni volta che faceva arrabbiare la moglie.

Temperance salutò Clare ,Kathleen  e Frank con un gran sorriso mentre rivolse solo un cenno della testa a Blake, Elizabeth si era accorta che quei due non potevano proprio tollerarsi.

Temperance era uguale a Dean, non aveva nulla di Luna ,anche nel carattere, Temperance era una grifondoro, così istintiva e caparbia.

- Nuova civetta eh ?

Dean fece segno di non parlare, disperato per la reazione della moglie

- Già una povera civetta..che dovrà essere schiava di nostra figlia per anni.

- Luna andiamo..

Wenthworth guardò Neville, poi Dean, che scuoteva ancora la testa, la moglie non era una grande amante degli animali in gabbia, secondo lei Temperance non avrebbe dovuto avere un povero animale da sfruttare.

- Ma Temperance ha visto quella civetta e se ne è innamorata !

- La verità Dean è che non sai dire di no a tua figlia..

Luna lo guardò con i suoi occhi azzurri immensi  e Dean si ritrovò a guardarla come era successo vent'anni prima .

Ogni giorno che passava , lui si innamorava sempre di più di Luna, lei gli sorrise e poi gli diede un tenero bacio sulla guancia.

- Sai che non posso vederla con quel faccino triste..

- Anche a me succede con Kathleen..

- Infatti la scorsa settimana gli ha praticamente comprato tutta mielandia !

- Solo due dolcetti Elizabeth..

- Si infatti è per questo che la proprietaria del negozio , adesso ogni volta che ci vede, ci fa praticamente gli inchini !

Wenthworth rise trascinando con sè Hanna e Dean,

- Non so perchè ti ho sposato Cavendish..

- Perchè sono bello !

Hanna li guardò, Elizabeth e Wenthworth, erano così simili a vent'anni prima, erano così belli insieme ,non avrebbe mai voluto smettere di guardarli.

- Ha ragione Lizzie..ci ricordiamo tutti la tua sparata durante una delle Esercitazioni dell'Esercito quando urlasti "è bello Neville, è bello !! "

Elizabeth fulminò Hanna con lo sguardo

- Davvero amore non me lo avevi mai raccontato questo particolare..

- Wenthworth ti conviene smetterla se vuoi ancora avere tutte e due le gambe sane !

Elizabeth gli diede una piccola spinta, poi vide in lontananza Seamus mano nella mano con Susan e l'altra mano che teneva il figlio di otto anni,

- E voi cosa ci fate qui ?

- Elliot non può stare senza vedere il treno di Hogwarts , è Susan che gli mette queste strane idee.

Susan Bones stava per controbattere , ma Elliot le prese la mano, voleva andare a vedere da più vicino l'Espresso.

- Non dovresti trattare così Susan ...è già un miracolo che ti sopporti ! 

Dean e Neville lo dissero in coro, 

- State scherzando vero ..? Voglio dire ho dovuto corteggiarla per un anno, un anno !!! E tua moglie Paciock non mi ha nemmeno dato una mano !

Seamus fece una linguaccia ad Hanna, che passò il figlio a Neville 

- Volevo proteggere una delle mie più care amiche dal tormento dei grifondoro sanno essere così...

- Così pesanti !

Luna aveva risposto in tranquillità, ma Dean la guardò storta

- Brava ecco ! Anche tu amoruccio..

Neville aveva la bocca aperta, 

- Non è vero ! Io non sono pesante !

- Oh amore si che lo sei...ma non ti preoccupare ti amo lo stesso ..

Hanna gli accarezzò la guancia 

- Dovevano metterti a serpeverde a te non a tassorosso !

- Attenti che adesso Wenthworth si arrabbia !

- No ormai sono abituato a queste insinuazioni..

- Seamus per quale motivo hai raccontato a mio figlio di Michael e Wenthworth ?

A Seamus aveva sempre fatto paura il ciglio severo di Elizabeth,

- Era una battuta, ma Blake è sveglio e...

- Dovete smetterla di dire che Michael dà voti migliori a Blake solo perchè era innamorato di me !

- Però è così..insomma Michael ad Incatesimi ha sempre un occhio riguardo per Blake e dato che Kathleen è la tua copia esatta..ma anche Neville lo fa.. lo nega sempre, ma io sono sicura che Frank non si meriterebbe tutti quei punti in Erbologia!

- Hanna sono a capo dei Grifondoro, dovrò pure insomma ..

- Ora capisco perchè mio figlio alle tue lezioni non supera mai un'accettabile..

- Blake non è molto bravo con le piante Wenth ha ripreso tutto da te !  Per fortuna quest'anno avremo Kathleen che sono sicuro ha lo stesso cervello di Elizabeth..

- Grazie Neville..

- Siete due serpi !

- Michael è un ottimo professore e non è più innamorato di me da un sacco di tempo ! 

- Oh si certo cara, ma noi non stiamo dicendo che ti ama ancora..però di certo ha sempre un debole per i tuoi capelli scuri..

- Mamma dobbiamo andare !!!

Blake tirò per una manica sua madre , l'Espresso stava per partire, le coppie si avvicinarono ai figli e iniziarono con le solite raccomandazioni

- Frank ti prego cerca di non fare a botte con Malfoy !

- No mamma...

il tono di Frank non era proprio tranquillo.

- Blake non ti azzardare a farmi chiamare un'altra volta dalla Preside McGranitt perchè tu e Frank vi siete accaparati con Scorpius ..

- Mamma io e Frank non ci siamo accaparati , io e Frank abbiamo solo un modo diverso per dimostrare il nostro GRANDEEE affetto per Malfoy ! Insomma anche tu lo dici sempre che non è il gesto ma l'intenzione..e io volevo davvero , ma davvero fare del bene..

- Cioè sciacquando la testa di Scorpius nel bagno di Mirtilla Malcontenta avresti fatto del Bene ?

- Certo mamma, un bene alla comunità e un bene per i capelli di Scorpius.

Elizabeth si voltò verso Wenthworth, era proprio suo figlio.

- Temperance promettimi che farai copiare Blake a Pozioni ?

- Papà !

- Oh avanti ..non puoi tenerti tutto il tuo sapere per te ! Devi aiutare gli altri ! Giusto Luna ? 

Luna guardava il marito e la figlia, quei due erano la copia l'uno dell'altra.

- Ecco diciamo che magari invece che farlo copiare potresti dargli una mano se  in difficoltà ok ?

- Ok..

Temperance sospirò, quel Bake Cavendish non lo sopportava

- Clare mi raccomando quando puoi tifa Grifondoro ! 

- Ma papà sono tassorosso !

- Ho capito , ma tuo fratello è Grifondoro !

- Si ma io voglio giocare a Quiddicth con i tassorosso e se posso voglio vincere la Coppa delle Case !

Neville sospirò affranto, aveva una figlia ultrà di Tassorosso che voleva pure vincere la coppa delle Case.

- Kathleen mi raccomando non far avvicinare nessun ragazzo..

- Wenthworth !

Elizabeth lo guardò malamente

- No no, voglio dire sii gentile con tutti e cerca di farti valere come tua madre ! 

- Ok papà..

Katlheen si gettò tra le braccia del padre, Wenthworth la strinse stretta , poi lei gli sorrise formando le stesse fossette che aveva Elizabeth e si avviò per salire sull'Espresso.

Rimasero fermi, tutti in fila a guardare i loro figli su quel treno che li aveva portati nel posto che aveva cambiato le loro vite .

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