Crederò sempre in te Peter Pan.

di Trilly_94
(/viewuser.php?uid=120790)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** You. ***
Capitolo 2: *** La grande novità...20 anni dopo! ***
Capitolo 3: *** Let's go! ***
Capitolo 4: *** Finalmente da te ***
Capitolo 5: *** I've got the power! ***
Capitolo 6: *** i wouldn't change a thing ***
Capitolo 7: *** Ahhh l'amour! 1°parte ***
Capitolo 8: *** Ahhh l'amour! 2°parte ***
Capitolo 9: *** What a disaster!!! ***
Capitolo 10: *** Kiss me...now. ***
Capitolo 11: *** Sereno...variabile! ***
Capitolo 12: *** Dove sei Michael? ***
Capitolo 13: *** My love don't cost a thing. ***
Capitolo 14: *** Panic. ***
Capitolo 15: *** Neanche per sogno! Part.1 ***
Capitolo 16: *** Neanche per sogno! Part.2 ***
Capitolo 17: *** Welcome back to L.A ***
Capitolo 18: *** My Endless Love. ***



Capitolo 1
*** You. ***


‘’Quando lo vidi per la prima volta, in me scattò la cosa più magica che questo mondo potesse concepire.’’

8 Dicembre 1968

- Spero che ti troverai bene qui a Gary, Melody - disse mia madre sorridendo.
Non ero così entusiasta di questa vacanza in verità.
Tuttavia non sarebbe stato dispiacevole trascorrere due mesi in America.
Ad ogni modo, destino volle che giungessi proprio lì, in quel paese dell’Indiana.
A proposito, che maleducata, io sono Melody Grint e…sono la protagonista di questa storia che vi racconterò partendo dalla data che avete letto poco più sopra in questo foglio.
Allora ero una piccola bambina di otto anni e poco più…che non conosceva benché minimamente il mondo americano, compresa la sua musica…
- Bene, ci siamo sistemate tesoro.-
- Mamma io vado nel parco a giocare!-
- D’accordo, ma fa attenzione! Mi raccomando!-
- Va bene mamma! –
Così mi avviai verso il cortile a passo veloce, anche un po’ saltellando.
- Credo che andrò sull’altalena- dissi quasi bisbigliando
- Ehm…è libera questa altalena…bambino?-
Il mio cuore smise di battere.
Non seppi neanche io per quale motivo, percepii solo una forte scossa dentro di me.
- Sicuro..- sorrise.
Nulla fu più luminoso del suo sorriso in quell’istante.
Si trattava di un bambino di colore con grossi capelli gonfi e due grandi occhioni cioccolatosi.
Più o meno è questa la descrizione che gli attribuii la prima volta.
- Io sono Melody Grint, vuoi essere mio amico?
- I suoi occhi brillarono e il suo sorriso si allargò
- Mi piacerebbe molto-
- Io mi chiamo Michael, Michael Jackson.-
- Io sono arrivata oggi qui, non ho ancora degli amici,ma sono solo in vacanza, io e mia mamma restiamo qui per due mesi-
- Credo che tu abiti accanto a me-
- Vicino alla casetta rosa?- Domandai curiosa
- Si proprio quella! – Rise lievemente
- Senti…Michael…vieni qui spesso?-
- Si ma…sono solo..-
- Come mai?-
- Purtroppo non sono un Michael qualunque…-
- Già penso che tu sia davvero un bambino speciale- Affermai ingenuamente, poiché infondo non avevo la più pallida idea di chi avessi di fronte a me.
- è bello parlare con te, davvero. Ti va di salire su quell’albero con me?-
- Siiiiiii andiamo!-
- Dai corri!- Ci prendemmo per mano, così istintivamente, senza pensarci troppo, anche se erano solo 10 minuti che ci conoscevamo.
È proprio questo il bello dell’amicizia quando si è bambini, la naturalezza con il quale si fanno le cose.
- Afferra la mia mano Melody! –
- Ecco, ci sono quasi……Uffff! sono arrivata!- sorrisi – Grazie per l’aiuto –
- Sediamoci su questo ramo, è ben solido, io mi ci poggio sempre!-
- S- sei sicuro che reggerà?-
- Fidati di me…-
Qualcosa mi spinse a fidarmi. Cosa vi starete chiedendo, Be non lo so!
Da quel giorno tutto fu diverso.
Le mie giornate grazie a Michael si coloravano di felicità e allegria.
Mi sembrava di non aver mai conosciuto un bambino tanto gentile e premuroso nei miei confronti.
Un giorno scattammo una foto.
Un flash bellissimo.
Ritraeva noi, abbracciati ai piedi del grande albero su cui ormai ci arrampicavamo sempre.
Gli avevamo anche dato un nome.
L’albero si chiamava Dot.
Ormai era diventato il nostro posto segreto. Ogni momento era buono per salire su e raccontarci tutto quello che era successo mentre non ci eravamo visti. Ma cosa più importante ovunque andassimo parlavamo di fiabe e cartoni animati.
Il nostro mondo era quello lì.
Credevamo fermamente in quei bei racconti, e non avremmo voluto mai mettere la parola fine a questa magia.
Adoravo Michael, per la miseria.
Era la cosa più bella che potesse mai accadermi.
La foto che scattammo fu il nostro ricordo più dolce.
Ricordo, appunto.
- Michael , tu non mi dimenticherai ora che me ne andrò non è vero?- Dissi con le lacrime agli occhi.
- Non mi dimenticherò mai di te, te lo prometto.
- Ti voglio bene…-
- Anche io Melody..- Dicemmo tutti e due arrossendo.
Ci abbracciammo teneramente ed io infilai il mio viso tra i risvolti della sua maglietta di Mickey Mouse.
Adoravo anche io suo profumo…quell’aroma naturale della sua pelle era fantastico. Sapeva quasi di cioccolato!
- Per non dimenticarci l’un l’altro dovremmo fare una cosa-
- Cosa Michael?-
- Divideremo in due la nostra foto, tu prenderai la metà che ritrae me e viceversa.
La terremo sempre con noi, ed il giorno che ci ritroveremo la foto si ricongiungerà.-
- Allora, questo vuol dire che non ci vedremo per moltissimissimo tempo…-
- Ti basterà guardare la foto per sentirmi vicino-
- Ogni volta che vorrai sarò sempre con te. - Ci abbracciammo nuovamente..
- Io devo andare, la mamma mi starà aspettando…-
- Si. Forse è meglio che tu vada.-
- Sappi che…sarai sempre il mio Peter Pan –
- e tu la mia Wendy...-
Così dicendo, come solo due bambini sanno fare, ci demmo un bacino a stampo sulle labbra, molto vergognosamente, per poi ritrarci subito! Poi scappai verso casa, lasciando indietro tutto quello che di più prezioso avessi mai avuto.
Michael.
Eh si, da quel giorno non lo vidi più.



Commenti dell'autrice:
Poveri piccoli starete pensando xD Eh si devo dire che Melody era abbastanza disperata quando dovette ripartire per l'italia lasciando Mike far far away...
Secondo voi si rincontreranno? Non si vedranno mia più for ever?
Commentate!!!!!!!! Pleaseee!!!

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** La grande novità...20 anni dopo! ***


 Cap.2
 
20 years later…
 
Passarono gli anni, e col passare del tempo mi resi conto che le parole di Michael prendevano un senso…
- Purtroppo non sono un Michael qualunque…-
Già. Lui era il grande Michael Jackson.
 
 
Che ne era adesso delle nostre storie fantasiose che ogni giorno ci portavano in mondi estranei?
Come vorrei crederci ancora.
Questo perché infondo lui era il mio Peter, ricordate?
 
 
- MELODY JAY GRINT!  Ti vuoi svegliare ??? A che pensavi???-
Chi fu a parlare? Quella grandissima…eeeeeehhhhm quella carissima della amica Leyla!
Anche se mi ha colto alla sprovvista (come al solito) e vorrei letteralmente prenderla a cofanate…le voglio bene!
- Oh…a niente Leyla…-
- Sii mia cara Grint brava facciamo le misteriose…-
- Non c’è nulla da nascondere!-
- Senti Melody, ti conosco più di chiunque altro e credimi, scommetterei 500 dollari che tu stavi pensando a Michael -
- Io cosa??? Ma…ma poi, perché parli in dollari…siamo in Italia!-
 - Giààà, ma vedi…lui è americano!-
Feci una smorfia di esasperazione e mi girai dall’altra pare, poi mi girai ancora e risposi
- Ahhh smettila e rigira lo spartito che l’hai messo al contrario! –
- Haha non me ne ero accorta- fece una breve risata
- Be, certo! Ti stai facendo le serie cinematografiche su dei miei pensieri, non fondati oltretutto!-
Adottai quel tipo di voce che assumono le mamme quando il loro bambino ha rotto un vaso o qualcosa del genere…tipo ommioddio hai rotto il vasooo! Ma mamma! È caduto e si è rotto da solo…
Ingrugnai la faccia e lei ricominciò a ridere di nuovo.
Assunsi di colpo un aria più triste
- Pensi che si ricorderà ancora di me?- dissi abbassando la testa
- Ehi…- fece per alzarmi il viso con la mano.
- Lui non ti ha mai dimenticata.-
 
 
In quel preciso momento a Los Angeles un ragazzo di nome Michael soffermava i suoi pensieri su qualcosa di speciale o meglio, una persona…
 
- Ah, Melody..quanto mi manchi, è così tanto che non ti vedo..- Pensai tristemente
- Chissà se un giorno potrò rincontrarti…-
- Signor Jackson signor Jackson la sua vocalist si è dimessa!-
- Ah già Caroline, era un po’ che lo diceva, sai Klein è appena nato suo figlio e mi ha confessato di voler stare tutto il tempo con lui, per questo lo ha fatto!-
- Ed ora dovrà assumerne un'altra..-
- Un'altra???? Un'altra giusto!!!Ma tu sei un genio!!!!!! Sei, sei un mito, che Dio ti benedica Klein!!!!!
‘’Farò giungere fino in Italia la notizia e…’’
 
 
 
Ed ora diamo un occhiata a Melody…
 
Il giorno dopo io e Leyla fummo attratte da un cartellone..
Inizialmente ebbi l’istinto di passare indifferente davanti a esso, tuttavia i miei occhi furono presi a calamita da un nome. Un nome di mia conoscenza, che mi fece sobbalzare come una scimmietta…
 
‘’DAL GIORNO 21 MAGGIO SONO UFFICIALMENTE APERTI I PROVINI PER LA SELEZIONE DELLA NUOVA VOCALIST CHE PARTECIPERà AI TOUR MONDIALI DI…
 
Melody Jay Grint non leggere quel nome, non leggere quel nome, non leggere quel nome, non leggere quel nome…per l’amor del cielo NON LEGGERLO!
 
Michael Jackson.
 
 
_______________________________
 
 
 
 
 
 
- Leyla?-
- Si Mel?-
- Stai pensando anche tu quello che penso io?-  dissi euforicamente con gli occhi fuori dalle orbite stile esorcista.
- Dipende, magari secondo te non è così di cattivo gusto il cappellino che portava Giada questa mattina- ribatté disinvolta girando la pagina di una rivista.
- Leyla!?!?!? – gridai istericamente (facendo girare anche la gente intorno).
- Oh, tu non vorrai mica…-
Annuii furbescamente.
- Cioè tu.. ora…? O mio Dio…  -
Si mise una mano sulla fronte e io cominciai a ridere come una squilibrata. E come se non bastasse, per dire le seguenti parole mi misi ad urlare come un gallinaccio. Di nuovo.
-Prepara le valigie sorella, si parte per Los Angeles!!!!!!!!!-
‘’ Che vergogna….ci stanno fissando tutti…o come direbbe mia nonna…che scuorn-  Pensò Leyla paonazza in viso
Ahhh che ne era di tutti quei bei neuroni colorati che una volta alloggiavano nella mia capoccetta. 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Let's go! ***


Non ero normale.
No non lo ero affatto. Cosa pensavo? Che se Michael mi avesse visto mi avrebbe detto – ehi ciao tutto bene?-
Sciocca. Una sciocca ecco cosa ero!
O forse gli avrei potuto dire – ehi eravamo bambini insieme, ti ricordi di me?-
No. No. No. No!!!!!!
Non va bene dannazione.
- Ciao Michael…ehm senti ti ricordi la foto che abbiamo scattato tipo un secolo e mezzo fa?
- Ahhhhhhhhh basta per la miseria !!!! Sono nel palloneeee!!!
Michael Michael Michael! Il suo nome mi rimbombava nella testa come un eco interminabile.
Perché??? Sai perché???
No non lo so neanche io.
Quasi non lo sopportavo più quell’uomo!
Per fortuna a risvegliarmi per l’ennesima volta di fila ci fu Leyla!
- Melody?- - Dimmi…- - Cosa porterai all’audizione?- - Io ecco…- - Non lo sai?- - In questo momento non riesco a pensare- - Non ci vorrà molto a sceglierla, dai vediamo insieme.-
Così presi un fascio di spartiti e cominciai a sfogliare.
Nulla però sembrava catturare la mia attenzione.
Ad un tratto mi bloccai. Era lei, era quella giusta.
E l’avevo scritta io, pensando a Michael.
- L’ho trovata-
- La canzone?-
- No un mazzo di carciofi… si la canzone , tonta!-
- haha scusami è che tutti questi fogli mi hanno rimbambito-
In effetti c’era un disordine da far spavento a terra in quel momento!!
Sembrava sai i campi di battaglia? Ecco.
L’avevo trovata, avevo trovato la mia canzone.
Non vedevo l’ora. La mostrai a Leyla e ne fu entusiasta sin dal primo momento.
- Ma tu l’hai scritta…-
- Si, se vuoi saperlo…pensavo a Michael quando l’ho scritta.
Questa canzone ha una storia, mi ha fatto pensare a tutte le nostre storie, ai nostri cartoni animati alle nostre fiabe, e a lui, il mio Peter...- Pronunciando quell’ultima parola una lacrima profonda solcò il mio viso lasciandomi la voce rotta dall’emozione.
- Domani ti prometto che partiremo, nulla potrà andare storto.-
- amen, facciamo i bagagli.-
Così ci apprestammo a preparare le valigie procurarci tutto il necessario per il viaggio eccetera eccetera.
- Volo delle 7:30 direzione Los Angeles. È il nostro..- Pronunciò Leyla con fermezza e io la osservai sorridendo.
- Bene- Feci un cenno con la testa verso l’aereo
– Rock’n’ roll.-
Salimmo su quell’aereo e io mi addormentai presto. Cercai di non pensare a quello che mi aspettava, mi sarei solo agitata, e credetemi già lo ero abbastanza. Sarebbe stato come un dejavù risprofondare in quello sguardo. Così mi addormentai……………………..

- Melody…Melodyyyy…MELODY!!!!-
- eh! Si ….cosa…dove….?...che..-
- Siamo arrivate!!!-
- Ohhhh !- dissi con voce strana stiracchiandomi.
Più che a un essere umano assomigliavo a un orso uscito dal letargo.
- Respira a pieni polmoni quest’aria americana cara, siamo a Los Angeles!!!!!-
- aaaaaaaaria americana! vedi di prendere tutti i tuoi bagagli, non voglio fare come l’ultima volta…ossia volta in cui ho dovuto fare una sceneggiata napoletana con tutti gli agenti dell’aeroporto per riavere le tue valigie!-
- ah si quella volta sei stata molto divertente!!!-
- ah .. ah..- dissi sarcasticamente
- Quando sarete di nuovo come ferro e calamita io preparerò tutto per il vostro romantico fidanzamento cara!-
- Ok…forse non ci siamo capiti…-
- Ma cos…-
- AMENONPIACEMICHAELJOSEPHJACKSONCHIAROOOOOOOOO????????????? E se devo dirla tutta mi sta anche antipatico.-
- aspetta aspetta...hahahahahahahahahahahahahahahahahahaha-
e poi perche sei qui se ti è antipatico?-
- Perché…perche..perchèèè ho bisogno di soldini per tirare avantii!-
- Ah già perché serve per forza venire a Los Angeles e andare a far parte della compagnia di Michael Jackson per fare dei ‘’soldini’’…ahhh Melody non sono nata ieri!-
-Oh poveri noi…vi prego ricoveratela, fate di lei una donna con la ragione.-
Stavo ingannando me stesse e volevo avere anche ragione capisci???
In breve tempo raggiungemmo il nostro albergo, andammo a mangiare e infine entrammo in camera per dormire.
- Domani sarà una giornata molto speciale. Non so bene come andrà ma qualcosa succederà ne sono certa…-
- Buonanotte Melody -
- Buonanotte Leyla -



To be continued... :D
Please commentateee :D


L.O.V.E. 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Finalmente da te ***


Un bordello! Ecco cosa c’era quella mattina davanti al teatro di Los Angeles. Già perche quella mattina era la mattina del 21 maggio, e ricordate cosa avveniva il 21 maggio? Motivazione per cui ero li? Ebbene si, i PROVINI!

- Santo Cielo quanta gente!!!!!!- affermai
Era presto e non me la sentivo di svegliare Leyla a quell’ora, tanto non avrebbe avuto senso se fosse venuta. Mi feci perciò coraggio ad affrontare da sola quella situazione. Tenevo stretti gli spartiti tra le mani. Era la prima volta che mi sentivo così tesa. Ero vestita abbastanza semplice. Indossavo dei jeans e una maglietta a maniche corte con la faccia sorridente di Minnie sopra. Nulla di così speciale. Piano piano avanzavo nella fila, e ogni passo in avanti era un brivido in più sul mio corpo…

Nei jeans tenevo qualcosa di cui mai e poi mai mi ero separata. La nostra foto. O meglio la parte che ritraeva il mio Michael. Quel ragazzo che da anni non sentivo e non vedevo, quanto l’ho odiato in questo senso…
Quasi non sopportavo che si fosse allontanato a tal punto dal mio mondo, per questo dicevo che mi stava antipatico…e poi…il suo perfezionismo, mi dava i nervi…anche se nelle varie cose era una che cercavo anche io di continuo, proprio come lui.
Vedevo ragazze che uscendo piangevano, alcune non capivo neanche se di gioia o di disperazione, sapevo solo che mi incutevano una tale ansia…
Alla fine mi ritrovai dietro ad una ragazza dai capelli ricci che entrò zompettando. Iniziai a mordermi il labbro inferiore. Tra poco sarebbe toccato a me.
Alzai lo sguardo e nel mentre mi persi a guardare intorno.
 
- Melody Jay Grint!!!- Urlarono dalla sala
O MIO DIO STAI CALMA. NON CADERE, NON BUTTARTI PER TERRA NON GRAFFIARTI LA FACCIA, E NON ABBAIARE.
Ok Si. stavo dando i numeri.
- Bene- Si rivolse a me un uomo distinto alla destra di qualcuno nell’ombra.
- Ehm..buongiorno- dissi adocchiando le persone presenti una ad una.
 
Ma nel mentre il nostro buon Michael, a cosa stava pensando?
- No, non può essere...non posso credere che sia lei…è davvero qui… Michael stai calmo, cerca di mantenere il controllo-
- Signor Jackson iniziamo a farla cantare?-
- sisi ma c- certo!-
Ero nel pallone più totale non vedevo altro che i suoi occhi, non riuscivano a fissarmi perché ero al buio.
- Per favore accendete le luci-
- Subito signor Jackson –
Finalmente vidi ciò che avevo di fronte…Era così dolce…
 
Ed ora torniamo alla nostra Melody…
Quando si accesero le luci sentii un terribile nodo alla gola.
Era lui, era lì di fronte a me. Non potevo crederci.
Il suo sguardo mi fulminò. Mi sentivo morire. Quando mi sorrise fu come la prima volta che osservai il suo sorriso. Incantevole e assolutamente ammaliante, proprio come 20 anni fa…Ohhhh basta Mel!!!
Senza indugiare ulteriormente, abbassai lo sguardo sull’asta del microfono e iniziai a cantare.
 
''Sono grande ormai.. 
  e conosco la realtà.
  Ma non mi arrenderò mai
e non voglio piangere...
Non io...
Non io...
Non ho più fiducia,
ora non credo più
a quei bei racconti
sempre pieni di poesia, magia
e fantasia.

Vorrei
riuscire a crederci anch'io.
Vorrei
quello che un giorno era mio.
Vorrei...Vorrei...Vorrei...
...


Tutto sta cambiando..
Ma chissà dove va
Non sto più aspettando
Che arrivi il giorno in cui la mia città brucerà…


Vorrei
riuscire a crederci anch'io.
Vorrei
quello che un giorno era mio.
Vorrei...Vorrei...Vorrei...

 
 
E prima o poi
io capirò
che differenza c'è
tra il vero amore
e quel timore
nascosti dentro me…

Ora finalmente
posso credere anch'io
a quei bei racconti
sempre pieni di poesia, magia
e fantasia.

Ora anch'io
posso crederci ormai
anch'io
e volerò prima o poi
anch'io...anch'io...anch'io...
anch'io...anch'io...anch'io...

con te’’…
 
Uscii commossa da quella canzone. Mi morsi il labbro inferiore per trattenere una lacrima e volsi lo sguardo verso l’alto.
Poi lo osservai dolcemente.
Lui era lì. E nel mio stesso, identico, preciso, stato emozionale.
 
Michael*
‘’È la canzone più sincera che abbia mai sentito, finalmente ho ritrovato la mia Wendy…tutti questi anni…passati senza di lei. Le nostre storie…ah quanto mi mancano…’’
 
Melody*
- Melody…- O mio Dio aveva davvero pronunciato il mio nome, sembrava così…diverso…
- Ehm…mi perdoni, signorina Melody, la sua canzone è significativa, potrebbe dirmi come è nata l’idea?- Mi domandò Michael
- Vede…signor Jackson, circa venti anni fa conobbi un bambino, ma non un bambino qualunque, un bambino speciale, che lasciò qualcosa di indelebile dentro di me…so solo che…era la persona più buona e premurosa di questo mondo, con cui riuscii ad esplorare i mondi meravigliosi della fantasia. Già…una volta… Tutto qui.-
Ero esplosa, avevo detto tutte quelle cose…così spontaneamente, senza curarmi di nulla.
Lui mi fissava con occhi lucidi…come se stessero trattenendosi..
Mi mancava così tanto…avrei voluto stringerlo tra le braccia per digli ancora una volta ‘’ti voglio bene’’…
Volevo tornare bambina, ecco. Non volevo fossimo nel presente, ora non volevo questo.
Ma come poteva essere così?
 
Michael*
L’ho ritrovata, non posso perderla ancora. È lei la voce e la ragazza che cercavo da tanto, troppo tempo.



To be continued... :D
Commentateeeeee :)
 
  

 

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** I've got the power! ***


- Chandler, voglio lei. Vorrei che fosse la mia nuova vocalist.-
- Come vuole signore…e le altre?-
- Falle entrare, vorrei ringraziarle per essere venute fin qui e poi potranno andare.-
Chandler si girò per chiamare tutta la folla fuori dalla porta.
- Ragazze??? Il signor Jackson ha scelto la propria vocalist, entrate prego.-
Così iniziai a parlare.
- Bene, in primis vorrei ringraziare tutte voi per esser giunte fin qui…aver partecipato…esservi disturbate…alcune aver fatto un lungo viaggio…-

Melody*
- Bene, in primis vorrei ringraziare tutte voi per esser giunte fin qui… aver partecipato…esservi disturbate…alcune aver fatto un lungo viaggio…-
‘’Eccolo che comincia a chiacchierare. Non me lo ricordavo così logorroico’’
- Ho fatto una scelta…anche se vi confesso che è stato difficile, siete tutte molto brave-
Ti prego Michael, parla! Arriva al dunque…sto rischiando l’attacco apoplettico quintuplo e questo qua chiacchiera.
Eravamo arrivati al dunque, eravamo rimaste in 10…ed eravamo un 400 persone li fuori poco prima.
- Ognuna di voi ha un camerino, un piccolo camerino, su ognuno di essi c’è scritto un nome diverso. Io tra cinque minuti sarò dentro uno di questi…dentro a quello della mia nuova vocalist-
No vabbè allora dimmelo subito che me voi fa morì de crepacuore. Ma guarda questo!
Insomma, in poche parole aspettai cinque minuti e poi arrivai nel camerino.
- Vediamo ora cosa dovrei fare la faccia sorpresa, impaurita o assatanata? Mmm vediamo…-
Dissi ironicamente.
- Come se nel mio camerino ci fosse davvero lui…-
Girai la maniglia della porticina e…
NON L’AVESSI MAI DETTO.
-Oddio Santo.-
Lo so, come esordio non fu il massimo. Ma se avesse scelto proprio voi cosa avreste saputo dire di meglio spiegatemi!!!
- Ehm….io…-
- Si proprio tu. - Mi sorrise. Rimasi incantata.
Come una ritardata inciampai nelle mie stesse gambe finendo per terra.
Cominciamo bene ragazzi!
Tuttavia la mia tasca perse qualcosa di prezioso che era contenuto all’interno fino a poco prima…
- L-la…foto…- iniziai a guardare e a cercare per terra
Lui si chinò rimpicciolendo gli occhi come per scrutare ciò che stavo raccogliendo… dopodiché infilò una mano dentro al taschino della giacca ed estrasse qualcosa...
Non potevo crederci.
Prese dalle mie mani quel pezzo di foto, avvicinandolo al suo.
Sapete cosa successe vero? Potete immaginarlo ovviamente.
Ci guardammo increduli, sbalorditi negli occhi…poi il suo sguardo si fece più dolce…ed io sorrisi…
- Tutti questi anni…Michael…-
- Ho fatto una promessa, non ti avrei mai dimenticato…l’ho mantenuta…-
- Quanto mi sei mancato…-
Così dicendo ci stringemmo in un abbraccio fortissimo. Una lacrima scese dal suo viso ed io con un dito l’asciugai.
- Anche tu mi sei mancata tantissimo.-
- Sai che ti odio vero??? Non ti ho visto più..- dissi tra le lacrime e lui fece una smorfia da animaletto indifeso
-…io sarò sempre il tuo Peter…non odiarmi-
‘’ Non potrei mai odiarti amore …’’ Una vocetta si fece spazio nel mio cervello…la respinsi per imbarazzo.
Non riuscii a trattenere un pianto silenzioso. Così mi avvicinai a lui, che mi accolse teneramente in una stretta paradisiaca. Davvero mi sentii felice.
Accarezzai con dolcezza i suoi capelli riccioluti e lui fece lo stesso. Il mio cuore iniziò a battere forte. Inebriata dalla sua grazia mi abbandonai nel suo profumo zuccherino.

- Le prove inizieranno domani mattina alle 7, mi raccomando la massima puntualità!-
- Sissignore!!!-
Ridemmo insieme, poi lo lasciai andare…aveva molto lavoro da sbrigare.
Così facendo lasciai quel posto e tornai in albergo da Leyla. Nel mentre però assaporai la vita cittadina americana. Era tutto così diverso dall’Italia. Sembrava quasi un altro mondo.
Be, dai mi ci sarei abituata prima o poi!
Quando tornai in albergo da Leyla fu molto tardi…tuttavia cominciai a salutare tutte le persone che mi trovavo davanti, aprivo la porta a tutti quelli con cui attraversavo i corridoi e abbracciai la signora dei carrellini con sopra i vassoi. Ero i m p a z z i t a.
Entrai in camera da Leyla esordendo più o meno in questo modo…
I’VE GOT THE POWER!!!!!!!!!!!!! UHHHHHHHHHH!!!!!!!!
Feci volare dal letto lei la rivista e il telecomando. Mettici pure una pizza alla bajour
-Grazie a Dio era di plastica!!!!! Mi strillo in faccia
- Tu…io.. non.. sai …chi… cosa…perche mi è…..-
- Allora. Tu prima di tutto ti siedi ti calmi e bevi un sorso d’acqua poi parliamo in un linguaggio simile all’italiano, d’accordo?-
Cosi bevetti un sorso d’acqua e ripresi a parlar lare urlando!
- NON PUOI CAPI….!!!!!
- shhhhhhhhh fai piano per piacereee la gente dorme!!!-
- Ohhhh senti io sto per scoppiare di gioia…Michael…-
- Michael…-
- Mi ha presa!!! Lui…si insomma lui ha preso me…come sua vocalist!!!!-
- AAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHH Ce l’abbiamo fatta!!! –
- Era così…io non sapevo che dire…che fare… sono troppo felice!-
- Ehi, sono felice per te, davvero, te lo meriti.-
- Grazie di avermi seguito fin qui, senza il tuo appoggio non ce l’avrei mai fatta.-
Ci abbracciammo affettuosamente per poi andare ognuna nel proprio letto.
- Ma dimmi…come ti è sembrato?-
- Assolutamente meraviglioso….poi era…era..- Dissi con aria sognante
Forse non mi ero accorta con che tono stavo pronunciando quelle parole e neanche dello sguardo furbo che mi stava rivolgendo Leyla.
- E…perché mi guardi così?-
- Perché sembri rincoglionita?-
- Tu mi hai chiesto di descrivere-
- No io ti ho chiesto come ti è sembrato-
- E io te l’ho detto-
- Con quell’aria li tu non ti sei fermata al ‘’mi è sembrato’’.-
- Be…veramente…-
- Ecco brava bambina…di la verità….-
- Senti brutta impicciona curiosa che non sei altro, ora mi giro e non dico più nulla, e non pensare male.-
- Te lo dico io cosa c’è!!! Ti sei presa una bella cotta per lui mia cara!-
Finì la frase ridendo. Io proprio no invece, divenni rossa, che più rossa non si può.
Per vagheggiare feci una risatina più nervosa che altro. Ma lei non demorse!
Così la lasciai parlare tanto prima o poi si sarebbe stancata. Erano tutte cavolate che stava dicendo suvvia. No?
Ehi…no???
Perché mi guardate anche voi come lei???? Non starete mica facendo un complotto vero??? (indica e ruggisce)




To be continued...:D
Commentateeeeee :D


 

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** i wouldn't change a thing ***


- Buongiorno signorinella bella che stamattina ha molto da fare!

- Se non vuoi che questa tazza di latte e cioccolato finisca ‘’accidentalmente’’ sul tuo bel pigiamino tutto rose e margherite…PIANTALA!-

- Come siamo scontrose stamattina…-

- MMhhh- Feci una smorfia di disprezzo e ritornai a bere il latte.

-Dunque se il mio orologio segna bene l’orario, tra una mezz’ora abbondante sarai a fare le prove-

- Ebbene…si!-

- Sei emozionata?- Mi chiese maliziosamente dandomi una gomitata leggera alla spalla

- eeeeeeeeeeeeee…. – feci un giro per la stanza- eeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee – ritornai da lei- eeeeeeeeeeeeeeeeeeeee No!-

- Hahaha si dimmi tutto Jack, chiama questo numero per pronto soccorso per maggiori informazioni accidenti non guardalo negli occhi senno mi rischi l’infarto e sai quanto mi preoccupano queste cose, ricordati di abbracciarlo tre volte al giorno che toglie il medico di torno e non somministrare ai bambini sotto ai 12 anni, tutto chiaro???-

- Ovviamente! Ma…non farti strane idee chiaro? Non sarà facile il lavoro con lui, è una personcina irritante-

- Ah certo, si come vuoi tu…-

- Ma certo, come voglio io!-

- E come diciamo noi…-

- ROCK N ROLL!!!- urlammo insieme.

Che coppia di squilibrate.

 

Passarono tre giorni in tutta fretta, mi sembrava di aver ritrovato l’amico di 20 anni fa, solo che tante cose cambiarono, e ne risentivamo davvero.

Le giornate andavano pressoché bene, qualche discussione, certo…come quella di una delle mattine…discussioni strane, che finivano tutte allo stesso, identico modo…

 

25 Maggio 1988

 

Indossai una tuta grigia, legai i capelli, un filo di trucco e fui pronta.

L’aria era frizzantina quella mattina, un po’ strano essendo il 25 di maggio...

- Buongiorno a tutti ragazzi!- esordì Michael

- Buongiorno Michael!!!- rispose un coretto di persone

Sembrava di stare all’asilo ‘’buongiorno bambini!’’ ‘’buon giorno signora maestra!’’ ‘’ bene bambini oggi impariamo i numeri, contate con me! 1….2….3…’’

- Hey!- strillo una voce dietro di me, causa della quale sobbalzai! Chi poteva essere la voce?

- Buongiorno…ma mi hai spaventato!-

- A che pensavi?-

- Veramente…pensavo alle maestre..cioè ai numeri…io..ahhh lascia perdere!- Dicesi figura di merda.

- Come sei carina quando ti impicci!-

- Per tua informazione …capo  - sapevo che odiava che lo chiamassi capo, lo faceva sentire vecchio- ..ti stavo solo spiegando un pensiero contorto- continuai con faccia seria e buffa.

- Come mi hai chiamato prego???-

- Capo!-

- Ah si??? Bene da ora in poi per te sarà coordinatore di esibizioni canore mondiali, per gli altri Michael!-

- Cosa???-

- Proprio così!-

- Ma non ci penso neanche!-

- Oh tu ci pensi eccome!-

- Neanche per sogno!-

- Invece no!-  

- Invece si!-

- Invece no!-

- Invece si!!!!!-

- Ehhhiiiiiiii che sta succedendo qui???-

- Oh grazie a Dio sei arrivato tu, ti prego, toglimelo da davanti agli occhi!-

- Ma sentila! Ahhh…-

Così, un tantino irritati, anche se tutti e due sapevamo che non sarebbe stato così per molto, andammo uno a destra, e uno a sinistra.

- e comunque ha cominciato lui Jenna!-

- ah certo, ora ho cominciato io!- rispose lui da lontano

- E no ho cominciato io!!!- continuai – Ma per favore!- ribattè

- Ok ragazzi tregua! Fate pace!- ci incitò Jenna

- Si dai fate pace!- continuò Denny

- Mmm e va bene!!! –

- D’accordo…-

Ci stringemmo la mano in segno di ‘’armistizio’’ scoppiando a ridere poco dopo.

Era così, non riuscivo ad essere arrabbiata con lui per nulla.

 

Michael*

Non riesco a tenerle il broncio neanche un minuto, è più forte di me…

È come se il suo sorriso annientasse ogni mio nervosismo…

Non posso resisterle…

Melody*

È così tenero, anche quando si arrabbia, ma non lo saprà mai!

- Michael..io..-

- Melody..io..-

- Mi dispiace!- dicemmo all’unisono

- A me dispiace che a te dispiaccia…- proferì Michael

- Ok Denny, questa scena è alquanto patetica.-

- Sono assolutamente d’accordo Jenna…-

- Bene, ora iniziamo le prove…magari!- urlò Mike

- Ecco così almeno la smettete di fare i ragazzini!-  mi bisbigliò tra le risate la mia compagna Tess

Io ci risi un po’ su, era vero in effetti, ci stavamo comportando da deficienti…ma perché? Perché facevamo sempre la stessa fine…?

 

We’re like fire and rain

You can drive me insane…

But I can’t stay mad at you for anything..

We’re Venus and Mars

We’re like different stars

But you’re the harmony to every song I sing

And I wouldn’t change a thing..

 

Questa canzone rimbombava nella mia testa come un eco interminabile…già…lui era l’armonia di ogni canzone che cantavo…e non avrei mai voluto cambiare nulla.

- Mel! Cosa hai oggi si può sapere???- Mi riprese Jenna

- Oh niente Jenna, non preoccuparti…sono solo un po’…con la testa fra le nuvole!- scoppiai in una risatina isterica, senza neanche capire perché, difatti lei mi osservò con aria prima perplessa e poi con un espressione di chi la sapeva davvero lunga sui fatti.

- Ho capito tutto.-

- Capito cosa?-

- Fra che nuvole è la tua testa.-

Mi lasciò così senza la possibilità di controbattere. Ma cosa stava succedendo li dentro?

O meglio dire…cosa stava succedendo a Melody?


To be continued...:D
Commentateeee :D

  
 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Ahhh l'amour! 1°parte ***


Dopo circa 3 ore abbondanti, tutti lasciarono la sala, eccetto me…credo…
Così senza pensarci mi misi al centro del palcoscenico e iniziai a cantare qualcosa senza neanche curarmi di cosa fosse in particolare…avevo bisogno di far chiarezza nella mia mente, cantare credevo fosse il metodo migliore.

Michael*
Perché sto qui impalato a guardarla, dannazione Mike ma che ti succede?

Melody*
Ad un tratto scorsi qualcuno dietro i tendoni intento ad osservarmi…oh, ma era il mio Peter…e….e perché mi stanno brillando gli occhi????? - Michael?-
- Si?-
- Vieni fuori, non ti mangio mica.-
Si avvicinò con fare innocente, tanto che ebbi l’istinto di stritolarlo di abbracci ma poi per fortuna piano piano passò…
- Sediamoci qui- Mi incitò lui
Improvvisamente prese la mia mano e il mio cuore iniziò a battere come mai aveva fatto prima.
Lo sentivo pulsare a velocità inaudita…avevo timore addirittura che potesse sentirlo.
- Sono un pochino stanca…-
- Ci sono io apposta…vieni qui…-
Così facendo mi ritrovai con il viso sulla sua camicia, e riuscii ad ascoltare il suo di battito stavolta..
il suo profumo mi mandò all’altro mondo, avrei potuto respirarlo a pieni polmoni per ore e ore.
- Michael? Ti ricordi di Dot?-
- Cosa, il nostro albero?-
- Si proprio lui!- dissi ridendo e stringendomi ancora di più al suo petto
- Sarebbe bellissimo tornarci non è vero?-
- Già…fantastico, un mare di ricordi…-
- E chi ce lo impedisce ?-
- Cos’hai in mente?-
- Ho in mente proprio una bella cosa…-
- Michael, cosa vuoi fare?-
- Tornare da Dot.-
- Davvero lo faresti?-
- Lo faremo, anche subito se vuoi.-
- Si lo voglio!-
No, non era una proposta di matrimonio, lo so.
- Andiamo allora, il nostro amico ci attende!- - Già..da troppo tempo ormai…- bisbigliai tra me e me
Così ci allontanammo dalla sala prove..
- Ho un piano.-
- In che senso?-
- Tu non DEVI farti scoprire o è la fine del mondo, il disastro, la catastrofe, l’apocalisse, giusto?-
- Hahaha esatto!-
- Bene. Per questo noi ci copriremmo con questi bei foulard fino a che non arriveremo ad un ape color turchese sgargiante ok?-
- Chiaro…-
- Poi ci infiliamo dentro e puf! Si parte! Tutto chiaro generale?-
- Ma certo capitano!-
Iniziammo a ridere per cinque minuti buoni (per cosa poi? Mah.) e piano piano ci dirigemmo verso la mia piccola ape, deliziosa con quel turchese che ti faceva sbrilluccicare gli occhietti.
-Vai infilati infilati!!!!!!! Dovesse vedermi qualcuno!-
- Puff! Che fatica essere famosi eh Michael Jackson?-
- Non chiamarmi così..! – Si lagnò
- Non chiamarmi cosiii- lo imitai esagerando il suo tono infantile
Fui così colpita dalla sua reazione che presi la sua guancia destra tra le mani e la baciai con uno schiocco che si sentì fino in Pakistan.
Ahhh mi sentivo molto meglio ora!!!
- Ma insomma sono più responsabile io del mio datore di lavoro…mammamia…-
- Gne gne gne-
Gli sorrisi a 32 denti alzai il freno a mano e ingranai la prima.
Dopo un po’ arrivammo nella città di Gary, precisamente nel nostro vecchio quartiere.
- Siamo arrivati Mike..-
- Eh?-
- MichaelJacksonsvegliaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa-
- Ahhh si cosa, dove…si mi ero un attimo…si…ora scendo…si…-
- Ma quanto è scemo…- sogghignai
- Ecco Dot! L’ho visto! L’ho visto, ho visto Dot!- Si mise a saltellare come un ragazzino di 5 anni così stetti al gioco e mi misi ad imitarlo mentre lui ancora gridava..
- Ecco Dot, ecco Dot l’ho visto l’ho visto!!!-
- Mi prendi in giro?-
- Ma chi io??? NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO-

Si stava facendo buio, il sole stava calando e la luna era pronta per sbocciare come un fiore a primavera.
Arrivammo finalmente da Dot, osservammo dal basso quell’albero meraviglioso, che ci fece conoscere un tempo la bellezza della vera amicizia, quando una dolce musica scorse da una delle case li vicino…era così bella…


I see the heaven, each time that you smile…
I hear your heartbeat just go one for miles
And suddenly out of my life is worthwhile…
That’s what I see through your eyes…
Here in the night i see the sun Here in the dark our two hearts are one…
It’s out of our heads we can’t stop what we have began
And love just took me buy surprise, looking through your eyes…



Quelle note mi stavano facendo rabbrividire…forse perché stavo provando quelle sensazioni in prima persona?
Ma no che idea stupida…eppure…c’era qualcosa nell’aria che mi faceva sentire così…o qualcuno.
Strana coincidenza però che quel qualcuno fosse proprio Michael…
Mi sembrava così dolce il nome Michael in quel momento…non avevo mai amato tanto quel nome…ma cosa mi stava succedendo?
- Ti senti bene?-
- Si si tranquillo sto bene…ero solo…sovrappensiero! Haha -
che risata idiota.
Perché mi sentivo tremare? Perché lo guardavo come una scema? Perché ad ogni parola che diceva il mio cuore faceva due capriole un salto mortale e un triplo axel rotante???
Prontoooooooo terra chiama Melody!!! Mel! Mel! Ci senti??? Ecco perché se non ti è chiaro il messaggio te lo faccio ricevere lo stesso.
Bella mia, ti sei innamorata. -

Ma io non mi sono in.!!!-
Per tutte le papere di nettuno!!!!!! Stavo urlando…che figuraccia..che vergogna… non mi ero accorta che stavo gridando come una pazza di manicomio!
Calma controllati, Mike ti sta guardando, sta posando i suoi dolci occhietti luminescenti e fascinosi su di te, ora svegliati e spiccica una maledettissima sillaba!
- E..ddfh-  Ritenta, sarai più fortunata:
- Michael io…-  E dajeeeeeeee
- non mi ero accorta che stessi strillando scusami…-
- Ma non fa nulla piccola…-
Per tutti i fagiolini di nonno Romoaldo come mi ha chiamata???
Mi accarezzò dolcemente la guancia, io istintivamente lo abbracciai forte, quando sentii la voglia irrefrenabile di avvicinarmi al suo viso… Sempre più vicino…sempre più vicino…




Ahhhhhhh lo so sono cattiva ma don' t worry...
....To be continued...muahahahahahahahahahaha  * immaginate la risata thrilleresca* 
Commentate daiiiiiiiiiiiii sono curiosa sono curiosaaaaa
secondo voi che succede adesso??? :D


Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Ahhh l'amour! 2°parte ***


 ....Quando per l’imbarazzo assurdo abbassai il viso e pensai solo tre semplici parole: io ti amo…
CHE COSA????????????
Tu non ti puoi innamorare di Michael Jackson!!!!! Guardalo, insomma…lui è….lui è….ah, è bellissimo…
 
Gli diedi un buffetto sul mento e dissi
- sarà meglio tornare…i tuoi omoni giganti saranno in pensiero…-
- Eh no…non prima di aver fatto una cosa…- Fissò un altalena a due passi da noi
Io risposi:
- Oh Michael…l’altalena dove ci siamo conosciuti..-
E già…come fosti bello quella fresca mattina dell’8 Dicembre 1968…Gary tanto semplice che era risplendeva come un gioiello per i lumini della strada e delle case….tuttavia i tuoi occhi…ero sicura che fossero il lumino più splendente di tutto il mondo.
- è rimasta sempre uguale…e questo era il mio posticino…dove lei signorina Melody è venuta a rompermi le scatole!-
- Ah io eh??-
- La rottura di scatole più bella e piacevole che abbia mai ricevuto…-
 
Ed ora, in quel momento mi batteva forte il cuore…sapevo che era l’amore a tener vivo quel battito…ma non era così facile poterlo ammettere a se stessi.
Accarezzai i suoi capelli…erano così diversi da quelli di 20 anni fa…li adoravo allo stesso modo.
Inaspettatamente prese la mia mano e mi trascino su di se seduta sull’altalena.
Ci dondolammo avanti e indietro per qualche secondo, quando poi lo guardai negli occhi e lui poggiò le sue labbra all’angolo delle mie abbracciandomi.
Come era carino…. era proprio Michael.
- Sono davvero troppo contenta di averti ritrovato-
- Anchio…davvero…-
Mi guardò tenero e io istintivamente poggiai una mano sul suo volto e lo accarezzai, gli stampai un bacino sulla guancia e mi alzai dall’altalena.
 
Quella sera tornammo a casa con la mia ape stupendosa ( si non mi interessa perche la mia ape turchese è stupendosa)  scherzando tutto il tempo.
Pensai che fosse conveniente prima riportare lui a casa, poi andarmi a prendere una lattina di fanta e poi tornare in albergo. Non era neanche tardissimo in fondo…giusto le nove di sera.
 
- Arrivederci a domani allora…-
Lui infilò una mano nella giacca e con voce bassa rispose
- Questo l’ho preso per te-
Mi porse un piccolo cofanetto, lo aprii e all’interno trovai un braccialetto elegantissimo in oro bianco intrecciato a spirale con alcuni brillantini posti all’esterno e all’interno.
Rimasi estasiata…lo abbracciai fortissimo.
- Grazie Peter.-  Dissi con un grande sorriso
- Prego… Wendy! – rispose con un sorriso altrettanto grande
Mi diede un bacio sulla guancia ed entrò, ma si bloccò poco dopo.
- Senti, non è che…insomma…vorresti entrare?-
- Perdonami, ci vediamo domani-
Assunse un aria avvilita, mi fece tenerezza così mi avvicinai a lui…
 
- Non voglio che tu sia triste, ti prometto che domani sarò la prima ad arrivare solo per stare con te-
Eccola, avevo parlato troppo.
Me ne accorsi troppo tardi, proprio quando arrossii e lui si mise a ridere.
Ci passai sopra e continuai
- Buonanotte Michael -
- ‘Notte Melody…- Aprì le sue labbra in un sorriso disarmante e io mi sciolsi come neve al sole
 
Chiuse la porta e io mi voltai, alzai il viso fissando una stella…sapete di che stella parlo vero?
Second star to right…
Sorrisi.
- ehi stella…questa sera ho trovato qualcuno che brilla più di te…-
 
Come promesso (a me stessa…) andai a prendere quella benedetta fanta e tornai in albergo.
Povera Leyla credo di averle fatto raggiungere la soglia dell’esasperazione quei giorni a forza di urlare e farla saltare per aria. 



To be continued...



Heyyyy vi piace questo capitolo? Dai spero di si! :D
Riusciranno i nostri eroi a scendere dal mondo delle favole? Lo scopriremo nelle prossime puntate!!!
Commentateeeeeeeeeeeeeeeee <3
Trilly_94

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** What a disaster!!! ***


Qualche settimana passò. Il mio rapporto con Michael andava di giorno in giorno maturando, ci volevamo davvero bene, o forse, molto probabilmente tra noi due c’era qualcosa di più, tutti se n’erano accorti, tranne noi due.
Ma un giorno…successe davvero l’irreparabile. Stavolta Michael l’aveva proprio fatta grossa.
Ma andiamo con ordine. Dunque, era una mattina di Giugno ed io come al solito ero arrivata in sala per le consuete prove interminabili che ricoprivano la maggior parte della giornata.
 
- Michael!-
Lui si voltò di scatto e il suo volto serio si mutò in allegro e solare. Mi faceva piacere guardarlo in viso e osservare che sorridesse. Vederlo triste mi uccideva.
- Mi sei mancata…- mi sussurrò abbracciandomi
Gli accarezzai il viso e lui mi diede un lento bacio sulla guancia…Dio come sapeva farmi morire in una frazione di secondo. Le sue labbra erano così calde che anche le mie guance andavano in tilt quando venivano toccate.
Mi stringeva i capelli quando lo faceva e potevo sentire i suoi sfiorarmi il collo…mi faceva venire i brividi ad averlo così vicino…avrei potuto perdermi in quei gesti dolci, accasciarmi tra le sue braccia e respirare il profumo dei suoi capelli morbidi…quanto avrei voluto fare tutto ciò in quel momento…
 
- Questa l’ho scritta per te-
Mi porse un foglio tra le mani.
- Speechless… Michael hai scritto una canzone…per me?-
- Si esatto…cioè, tu hai ispirato me nello scriverla… e… quindi te la dedico-
- …Michael io ti am…-
Stavo per dire ciò che avrebbe portato a serie conseguenze, quindi mi trattenni.
- Io…ti ammiro per quello che hai fatto…sei…così dolce-
I suoi occhi si fecero lucidi e io d’istinto lo abbracciai. Non mi ero mai sentita così felice.
 
Ok, ma non fu questo il problema!
Naturalmente non conoscete Enrico e Reina, beh ve li presento io.
I ballerini più scorbutici e antipatici della terra. Tutti e tutte li odiano, cercano sempre di mettere nei guai la gente.
Ultimamente Reina si stava comportando un po’ troppo carinamente nei miei confronti ed io non potei fare a meno di notarlo. E neanche di notare il modo in cui mangiava Michael con gli occhi.
Non c’era urto più grande.
Tornando ai fatti, il mattino dopo con fare indifferente insieme al manager di Michael, che tutto permetteva, meno che una ragazza di affezionasse al fantomatico Michael Jackson, si mise d’accordo con i due farabutti ad andare da Mike e fargli un bel discorsetto stile lavaggio del cervello. Con se portarono un bel registratore.
- Michael - iniziò Frank
- Dobbiamo parlare.-
- Cosa succede ragazzi…-
- C’è che il gruppo si lamenta, caro Michael, tu dai troppe attenzioni a quella ragazza che sta sempre insieme a te…come è il nome? Ah Melody…-
- e inoltre-  continuò Enrico – sei sempre distratto da lei nelle prove-
-E poi-  concluse Reina – tutti ne cominciano a parlare troppo, non va bene affatto!-
 
Insomma parola dopo parola, uno dopo l’altro, stavano portando Michael all’esasperazione, fino al punto in cui scoppiò e i maligni premettero il tasto ‘’rec’’ sul registratore.
 
- Sentite, quello che a me interessa veramente è lo spettacolo, d’accordo??? Non mi interessa d’altro devo pensare solo a quello, lei non importa! Va bene??? –
Il cinico Enrico continuava a riprendere il tutto e Michael fuori di se con il viso rosso di rabbia continuò:
- ora andatevene, e imparate a rispettare le mie scelte, lei è la persona con cui voglio restare, lei è la persona più importante per me…perche io… io la amo…-
Michael divenne viola in viso e i suoi occhi brillarono, non gli sembrava vero finalmente di aver esternato ciò che provava verso Melody.
- Stupido! Premi il tasto stop diamine! Ma quanto vuoi registrare???-  Bisbigliò Reina a Enrico
- Ecco fatto, una bella sopresina l’aspetta…-
Poi alzarono il viso verso Mike
- ehhm, bene fa come vuoi- esordì Frank
- Oh ci puoi giurare…-
 
I tre alzarono i tacchi e soddisfatti della loro operazione sgattaiolarono via come tre ladri.
Reina a passo svelto si diresse verso di me salutandomi.
 
- Reina…come mai da queste parti?-
- Purtroppo non ti sto portando belle notizie…-
- Che vuoi dire?-
- Ricordi quando ti dissi che Michael non era la persona giusta per te?-
- Si…dunque?-
- Ne ho la prova…anche se farà male…ma io ti voglio bene e voglio che tu conosca la verità mia cara…-
Mi vuole bene?
- Mi stai spaventando Reina…-
- Ascolta…ero con Jenna poco fa a chiacchierare circa il più e il meno…quando ho ascoltato cose non molto piacevoli uscire dalla bocca di Michael che stava borbottando con Di Leo…-
- Ma cosa…-
- Ascolta tu stessa le sue parole…-
 
Reina perfida come non mai con tutta la gloria di gran riuscita in corpo prese trionfante il registratore e premette il tasto play…
‘’Sentite, quello che a me interessa veramente è lo spettacolo, d’accordo??? Non mi interessa d’altro devo pensare solo a quello, Melody non importa! Va bene???’’
 
-Mi dispiace tanto cara…- disse prontamente Reina fingendo rammarico
-Non…non fa..niente…non è colpa tua…-  risposi con una lacrima che mi solcò il viso come il fiume in piena.
Sentii il cuore spezzarsi in frantumi, succube di un dolore accecante.
I miei occhi si gonfiarono…non volevo credere a quelle parole, ma non le aveva inventate qualcuno, le aveva pronunciate proprio lui…ed io che mi fidavo…
 
Decisi di fare la cosa più ragionevole, ma anche la più sbagliata. Andarmene di lì, senza che Michael se ne accorgesse, e non tornare più.



To be continued...

Mie care seguitrici della storiattola (italiano a livelli altissimi signori)
Presto...ma che dico? Prestissimo accadrà qualcosa di molto speciale tra i nostri due protagonisti...e secondo voi...qual'è la cosa tanto importante che succederà???
Hehe ora vi starete strusciando le mani alla bruno vespa...
Commentateeeeeeeeeeeeee!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Vi voglio bene <3
Trilly_94

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Kiss me...now. ***


Siete pronteeeeeeeeee?????????????? Siete pronteeeee??????????
E allora, every body dance now!!!!!!!!!!!


Eppure qualcosa mi era davvero sfuggita. Perché Jenna continuava a dirmi che quella non era la verità…Michael non voleva dire davvero quelle cose.
- Melody ascoltami ti prego!-
- Per cosa? Per perdere altro tempo qui?-
- No Melody credimi, Michael non avrebbe mai detto quelle cose, l’ho sentito io fidati!!!-
- Jenna…io ti voglio bene, ma adesso devo andare…questo posto…non fa più per me…-
- Ti prego Melody…ti prego ascoltami!!!-
 
Veloce, con la mente che non diceva altro di scappare e con il cuore che non diceva altro di restare, infilai tutta la mia roba nel borsone e un gesto rapido afferrai i miei occhiali da sole.
Misi il cappuccio in testa, mi voltai e iniziai a camminare a passo svelto verso l’uscita.
Mi rivolsi a Reina.
- Buona permanenza-
Così dicendo me ne andai e chiusi la porta alle mie spalle. Lei sorrise maligna.
- Sei contenta ora??? Dico sei contenta, serpe che non sei altro???- Urlò Jenna a Reina
- Non c’era posto qui per lei…ora scusami ma ho cose più importanti da sbrigare…tipo riuscire a portarmi a letto Michael…ad esempio…ahhh i soldi mi aspettano!!!-
 
Jenna rimase allibita davanti a quella sua esternazione. Ma si poteva essere tanto venali?
Io ero lì fuori ormai. Piangevo come non avevo mai fatto in vita mia. Avevo il cuore in milioni di pezzi.
 
Nella sala intanto stava accadendo qualcosa…
 
- Hey Jenna…hai…hai visto…-
- Melody? –
- Esatto.-
- No…cioè io…io…-
- cosa Jenna?-
Jenna iniziò a piagnucolare gridando come una squilibrata
- Ho tentato di fermarla ma lei non ha voluto ascoltarmi! Quella perfida di Reina l’ha fatto apposta ha fatto dire a te quelle cose lei l’ha sentito e poi è scappata e poi….!-
- Ehiiii calma!!!-
- Io ho sentito tutto quello che hai detto su di lei Michael…tu…tu la ami?-
Michael arrossì violentemente a questa mia domanda…
- Ma lei?-
- Lei è scappata, ha sentito proprio solo quello che non doveva sentire…grazie a Reina…ha registrato tutto con una macchinetta capisci??? E poi infame l’ha fatta ascoltare a Melody!!!-
- Dove si trova adesso il registratore-
Jenna lo sventolò sotto al naso di Michael.
- Ladraccia che non sei altro…come hai fatto?-
- Ehhh questione di classe!-
- Devo trovare Melody, mi dispiace per Reina ,che fra un ora non sarà più qui, ma credo che abbia proprio dimenticato di premere il tasto stop mentre parlavo, brutta bastarda-
- Grande il mio datore di lavoro!-
- Grazie Jenna, senza di te non avrei saputo nulla…-
- Dovere. Tu e lei siete fatti per stare insieme.-
- Cosa vuoi dire?-
- Secondo te non mi sono proprio accorta che vi incontravate qui sempre cinque minutini in anticipo…che a fine lezione volevi sempre tenerla vicino e parlare…che durante le prove la guardavi sempre con occhi incantati e perduti?
Dai Michael, ok che sono un po’ sbadata e sempre con la testa fra le nuvole, ma certe cose le notano anche i deficienti!-
- Ok ok è vero…è successo…mi sono innamorato di lei…lo sono sempre stato…-
- Quindi vuoi dire…-
- Voglio dire che da bambino io…ero innamorato di lei…sentivo che era l’unica che mi facesse sentire normale…un Michael come gli altri, a cui piace giocare e inventarsi favole…perciò anche dopo 20 anni l’ho tanto cercata-
- Corri, va da lei prima che sia troppo tardi…-
- Grazie, ti voglio bene-
 
Michael iniziò a correre verso l’uscita mentre tutti i bodyguard gli domandavano dove andasse, lui ignorandoli altamente continuò per la sua strada.
Io mi trovavo nel parco, seduta su una panchina sembravo una pazza di manicomio.
Mi ripetevo: Michael, come hai potuto?
E ogni volta il mio cuore sussultava di tristezza…
Ad un tratto vidi una figura avvicinarsi a me, abbassai lo sguardo per non dar a vedere le lacrime…solo che, quel viso non mi permise di farlo…
Sognavo? No. Era Michael…
- Posso parlarti?- Chiese lui con gli occhi sull’orlo di una crisi di pianto
Si avvicinò a me e io mi scansai.
- Vattene via.-
- Ti prego ascoltami…ho qualcosa da farti sentire…-
- Ho già sentito abbastanza grazie, e mi è bastato…-
- Già…abbastanza, non tutto…-
Così dicendo tirò fuori il famoso registratore che tanto avevo odiato poco prima e spinse il tasto play.
- Purtroppo per lei, Reina ha dimenticato di premere stop…
 
- Sentite, quello che a me interessa veramente è lo spettacolo, d’accordo??? Non mi interessa d’altro devo pensare solo a quello, lei non importa! Va bene???...
 
A queste parole il mio cuore si sentì nuovamente ferito…poi tutt’ad un tratto…
 
 
…Ora andatevene, e imparate a rispettare le mie scelte, lei è la persona con cui voglio restare, lei è la persona più importante per me…perche io… io la amo…-
 
Ho le traveggole. Oh si che le ho.
Non è possibile…lui…lui…mi ama…mi ama…mi amaaaaa?
- C- cosa?-
I miei occhi brillarono…tutta quella tristezza…svanita nel nulla.
- Hai sentito bene…tu sei la persona con la quale voglio restare, quella più importante di tutte…perché… - sospirò-  …perché io ti amo Melody…-
Lo guardai intensamente negli occhi poi decisi di confessare tutto…di liberarmi di ciò che avevo dentro una volta per tutte…una volta nella vita…
- Quando insistevo per tenerti la sciarpetta era perché volevo fare mio quel profumo che adoravo da più o meno 20 anni , quando arrivavo prima era perché ti pensavo tutta la notte e non vedevo l’ora che fosse mattina per rincontrarti, quando dicevo scherzosamente di odiarti…era perché ti amavo…ti amavo da morire…ma non lo ammettevo…ma…Michael…è la verità…io ti amo…ti ho sempre amato…dal primo giorno in cui ti ho visto…l’8 Dicembre 1968…-
 
Una nuova lacrima salata bagnò la mia guancia. Michael si avvicino a me e con le sue dolci labbra rosse la asciugò. Presi il suo viso tra le mani stringendolo forte, come se non volessi che scappasse, lui protettivo mi cinse le spalle e in un tempo meravigliosamente indefinito poggiò le sue labbra sulle mie…tenero, meraviglioso…dolcissimo.
Il paradiso.
Non chiedetemi come potesse essere stato…fu la morte e la vita nello stesso momento…la neve che bagna il volto senza preavviso…una leggera pioggia d’estate che inumidisce la pelle…il più piacevole dei sogni che potessero mai invadere la mia mente…ed io mio cuore.
Avrei voluto gridare al mondo il suo nome…quel nome che da sempre adoravo…che da sempre…ogni volta che lo udivo, mi faceva sussultare.
Continuò a premere le sue labbra sulle mie…sentivo il suo respiro farsi più profondo…lo cercavo…lo volevo…e lui voleva me…
Le parole non servivano più a nulla…c’era solo il cielo, un bacio, e noi.
  


To be continued...


Finalmente si sono baciati si, lo so che lo state pensando lo sooo muahahaha
Vi è piaciuto this cappy??? Fatemi sapere!!! commentateeee!!!
Vi voglio bene mie Jacksoniane scrittrici <3
Love <3


Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Sereno...variabile! ***



Che giorno Meraviglioso.
Si, con la M maiuscola…questa parola lo descriveva a pieno.
Era passata circa una settimana da quel timido bacio che io e Michael ci eravamo teneramente scambiati. Il mondo sembrava più luminoso da quel delizioso momento, riuscivo a vedere ogni cosa come nuova e bellissima, come se fossi stata sottoposta ad un incantesimo.
Ma l’incantesimo non era provocato da altro che i suoi occhi magnetici, le sue labbra morbide, rosate e… il suo profumo speciale.
Ah e se vi fa piacere saperlo, Reina è stata licenziata!!!
Ok, quando l’ho saputo, ho esordito con un semplice…ah, meglio così…ma dentro il mio cervello c’erano 10 scimmie urlatrici che suonavano i piatti.
Ma andiamo per ordine…
 
Passarono circa due mesi e vi giuro che furono i più belli della mia vita…
Una mattina di quelle ebbi una piacevole sorpresa…
 
 
 
 
 
‘’Toc! Toc! Toc!’’
- Ok sono le 7 e mezza del mattino, io sto dormendo…chi è quel ritardato che viene a rompermi di prima mattina, sbattendo sassi sulla finestra???-
Indovinate…
La risposta è si!!!
Aprii la finestra ancora ignara riguardo a chi fosse il folle che si presentava sotto la mia finestra a quell’ora. Con stupore sbarrai gli occhi....ma cos’era quello???
Sotto ai miei occhi Michael dispose un cartellone gigante sull’erba del giardino... ‘’buongiorno Melody! ‘’ con un cuoricino accanto
- Buongiorno Melody Jay Grint!!!- Gridò infischiandosene altamente dell’orario
- Michael!!!- Dissi sorridendo – sveglierai tutto il circondario!!! Ma che ti urli, pazzoide che non sei altro!!!- aggiunsi ridacchiando.
- Mi mancavi, volevo vederti…- Rispose con aria innocente…
Quando faceva quella faccia, quegli occhi e quella voce mi sarei buttata dalla finestra come Spiderman per abbracciarlo e baciarlo, mi sarei messa a urlare e a tirare i piatti di coccio per aria…ma per fortuna tutto ciò rimase nella mia testolina.
- Amore…- sussurrai
Di scatto mi staccai dalla finestra e in pigiama e pantofole (ma si,chi se ne frega) mi scapicollai per aprirgli la porta e finii quasi addosso al suo corpo, tanto era la foga con cui ero arrivata all’ingresso.
Stavo impazzendo. Per lui!
- Mi sei mancato anche tu…- gli confessai arrossendo vergognosamente
- Ho pensato a te tutta la sera e tutta la notte, mi sono svegliato con il solo pensiero di venire da te a darti il buongiorno…-
Mi stavo per strappare quei quattro peli che avevo in testa dalla felicità. Aiuto, mi stavo squagliando, era troppo tenero…
Senza esitare, anche perché stavo morendo dalla voglia di farlo, presi il suo collo, lo avvicinai a me e feci mie le sue labbra, ancora una volta.
- scusa…- bisbigliai
- di cosa?-
- insomma ti ho…io…ecco…-
- shhh ma vuoi stare zitta ogni tanto?- mi sussurrò sorridendo all’orecchio
Alzò il mio viso con le sue dita e mi baciò…molto più profondamente…sapete cosa intendo…
Intrufolai le mie mani tra i suoi ricci morbidi…il calore delle sue labbra sulle mie stavano mandando in trance il mio cervello. Lui lentamente fece scivolare la sua mano sotto la mia maglia…sentii un brivido di piacere percorrermi il corpo, così, presa da quell’attimo, lo strinsi ancora di più verso di me,baciandolo ancora più appassionatamente.
Quando mi staccai osservai attentamente il suo viso dolce…lo amavo…mio Dio se lo amavo…
Lo desideravo davvero…era tutto ciò di cui avessi bisogno in quel momento…e per il resto della mia vita. Amavo il suo modo di porsi, di sorridere, di guardarmi, di nascondersi e di gioire…
Odiavo quando faceva troppo il bambino impertinente, quando non capiva le cose, quando era così maledettamente persuasivo e affascinante. Peccato però che la cosa che odiavo di più è che non sarei mai riuscita ad odiare nulla di lui…neanche un pochino.
 
Dopo esserci…ehm.. comedire…scambiati effusioni sul ciglio della porta lo feci entrare e facemmo colazione. (tanto ormai ero sveglia eh!)
Osservavo ogni suo movimento…era così dolcemente timido…mi faceva morire, ogni volta avrei voluto stritolarlo di abbracci…
- Ti piacciono i cornetti Michael?-
- Si amore. Moltissimo-
Fermi tutti…avete sentito come mi ha chiamato??????????????????
OMMIOOODDIOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!
Ok Melody un po’ di contegno, sei in diretta, non fare figuracce per favore.
Non puoi diventare scema ogni volta che ti chiama così!!!!!!!
Facendo finta che tutto questo turbine di pensieri inquietanti non fosse mai esistito, non esitai ad accarezzargli una guancia…presissima dal suo buffo modo di sporcarsi con la marmellata.
- Possibile che debba pulire il mio datore di lavoro…- sussurrai divertita
Feci per prendere un fazzoletto accanto a lui, ma non feci in tempo, perché fece prima lui a baciarmi. Ancora una volta mi sembrò di toccare il cielo con un dito…
- Oh be…ora sei pulito haha -
Iniziammo a ridere come due scemi e lui si fece cadere il cornetto addosso…non era giornata di cornetti e su questo non ci piove.
- Ma guarda che ti sei combinato!-  Stile: ‘’ bambino cattivello sbadato, guarda cosa hai fatto alla maglietta che ti ha regalato la nonna per la festa di San Giuseppino! ‘’
Vabbè.
Dopo circa 10 minuti iniziai a lavarmi e a vestirmi…lui aspettava calmo e tranquillo sul divano…quando all’improvviso gli piombai addosso facendolo zompare all’aria.
- Ma sei mattaaa mi hai fatto prendere un infarto!!!-
- Lo so…è per questo che…- mi fermai un attimo – è per questo che ti amo…-
Lo avevo detto.
Lo avevo detto non ci potevo credere.
Abbassai lo sguardo e la testa arrossendo violentemente.
Lui seduto sotto di me mi alzò il viso con la mano.
- Hey Melody Jay Grint…ti amo anchio…- 
Ci scambiammo l’ennesimo, meraviglioso bacio d’amore, quando lui mi riversò sul divano e io cinsi il suo collo con le mie braccia. Era così  dolce ritrovarsi accucciati al suo corpo…e quel suo profumo, mio Dio quanto lo adoravo.
Solo che naturalmente, poteva mancare l’amicone dei momenti romantici?
Qualche indizio? Fa drin drin e ti rompe le palle finché non gli dai retta…
Esatto…il cellulare!!!
- Pronto?-
- Melody, tesoro mio!-
- Mamma! Che bello sentirti, come stai???-
- Tutto bene qui in Italia e tu?-
Guardai Michael negli occhi sorridendo
- Non potrebbe andare meglio credimi…-
- Bene, ma tu dovrai raggiungermi qui per qualche giorno, ho una notizia fantastica da darti!-
- Una notizia fantastica? Di che si tratta?-
- Non posso dirti nulla, ma ne sarai entusiasta, si tratta di un ragazzo!-
- C- cosa?-
- Be, arrivederci cara, ti aspetto dopodomani all’aeroporto, fa attenzione e non dimenticarti nulla…ah a proposito, per questa cosa ci servirà anche Leyla!-
 
Che cosa?
 
- Mamma ma cosa…-
Mi attaccò il telefono in faccia!
 
Non so cosa stia organizzando. Ma non mi piace.
- Che c’è amore?-
- Niente. Nulla di speciale tesoro. Usciamo?-
 


To be continued....




Eccoci qui mie dolci lettriciiii <3
In primis volevo ringraziarvi tutte per i bellissimi commenti che lasciate...mi fate venire proprio voglia di scrivere :D <3
secondo poi...siete preoccupate girls??? Cosa succederà ora tra questi due piccioncini?? (e aggiungerei poveracci e disgraziati hahaha)
Commentateeeeeeeeeee <3
Vi voglio un mondo di bene <3
Trilly_94 <3

  

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Dove sei Michael? ***


Eccociiiiiii quiiiiiiiiii...vai con il capitoloo numerooooo dodiciiiiiii <3


E adesso cosa c’era di così importante per non esser detto al telefono? Quale era questa fantomatica notizia che mi avrebbe riportato fino in Italia??? Mah. Ci pensai un po’, poi troppo presa dal mio angelo decisi di alzarmi e lo baciai senza preavviso, lui rise divertito.
- Aspetta un attimo…non ho finito- mi fermò stringendo la mia mano destra
- Non hai finito cosa?- chiesi curiosa
Mi attirò a se e mi rigettò nuovamente sul divano…eravamo maliziosi quella mattina eh?
- Dai che dobbiamo uscire amore, su fammi finire di prepararmi- dissi seria, anche se dopo due secondi scoppiai a ridere, lui fece uguale.
Poi continuai – altrimenti stasera non sto con te e me ne vado in un localino chic con Leyla intesi?-
- T-tu cosa???-
- Hai capito bene don Giovanni -
- Ma sentila, don Giovanni io…pfuì-
 
La mattinata purtroppo passò veloce, c’erano tante cose da fare, tra cui le immancabili ed improrogabili prove quotidiane. Be, c’era anche un tour mondiale da sostenere, è chiaro!
Tuttavia la mia mente mi riportava al pensiero di mia madre…perché non mi diceva niente?
Provai a richiamarla, ma niente, cellulare o spento, o occupato, o spento o occupato. Già, perché lei aveva sempre da fare, era sempre impegnata…
- Amore mio, ti vedo pensierosa oggi- mi sussurrò Michael all’orecchio durante le prove
- Scusami è che…insomma non mi va di partire per tornare in Italia, anche fosse una settimana, e poi senza neanche sapere il motivo.-
- Ma non ti ha detto proprio nulla?-
- Diceva che centrava un tale, e che serviva anche Leyla, stop.-
- Strana tua madre…- si mise a ridere
- Già, stranissima!-
Mi guardò per un attimo negli occhi, poi mi accarezzò il collo…io in piena estasi dei suoi movimenti continuai..
- E che non vorrei lasciarti neanche per un po’, so che mi mancheresti già dopo quindici minuti-
- Ricordi che ci siamo lasciati per ben 20 anni?-
Il mio volto si fece serio, e continuai ad ascoltare le sue parole.
- Si..certo…-
- Pensa al tempo infinito che abbiamo passato separati, una settimana sarà una bazzecola in confronto, fidati tesoro…-
Lo abbracciai teneramente
- Ti amo Michael-
- Ti amo anchio Melody…ma…dovrai tornare presto, intesi? –
- Intesi mon amour-
Iniziammo a ridere fragorosamente mentre Jenna ci osservava con occhi dolci… eh si, e pensare che era stata proprio lei a far si che riuscissimo a stare insieme, dovrebbero farla santa porca miseria!!!
 
 
Il giorno dopo iniziai a preparare le valigie con una certa fretta, dato che me ne ero altamente infischiata il giorno prima. Feci una piccola lista per ricordarmi un po’ di tutte le cose.
- Mmm vediamo…ci sarà tutto…?-
‘’Toc toc’’ bussarono alla porta
- Avanti!-
Quella figura si fece avanti in punta di piedi fregandomi la lista delle cose dalle mani.
- Tu scrivi i soldi, vicino ai pigiami?-
- Senti in quel momento quello mi è venuto in mente, ma che vuoi…- dissi fintamente arrabbiata
- Che voglio?- rispose sarcasticamente
Poi continuò… - voglio te…-
Mi voltò con la sua mano verso di lui ,trascinandomi vicino al muro e tenendo ben salde le mie mani alle sue. Mi mancava assolutamente il respiro, ma sai che c’è? Non mi importava, era lui la mia aria.
Feci cadere a terra tutto ciò che tenevo in mano e lo strinsi forte a me, che stavo praticamente attaccata alla parete.
- Ok calmiamoci…devo finire di fare un sacco di cose…
ma prima…-
Ripresi il suo viso tra le mani e lo baciai con ardore…come se le sue labbra stessero scappando e io dovessi raggiungerle. Lui non tardò a ricambiarmi e lento cercò la mia lingua. Continuavo a stringerlo, quasi non riuscissi a lasciarlo andare.
Ad un certo punto, lentamente ci staccammo…lui sorrise ed io feci lo stesso…poi ripresi a finire ciò che avevo iniziato…quelle maledettissime valigie!!!!
 
 
Il giorno dopo era tutto pronto, lui mi accompagnò all’aeroporto, premuroso come sempre, ed io non riuscii a stargli lontana neanche un attimo quella mattina. Lui continuava a tenermi abbracciata a sé  nella vettura, e io beatamente appoggiavo il viso tra i risvolti della sua camicia rosso fuoco.
Dopo un tempo che non saprei specificarvi, scendemmo dalla lussuosa auto e ci dirigemmo verso l’ingresso per giungere al check in.
- Per qualunque cosa, chiamami, ed io sarò da te amore.-
- Non rendiamo questo arrivederci penosamente romantico, ti prego..-
E iniziammo a ridere come due scemi
- Ok allora ehhm, i miei ossequi signorina Grint-
- Haha vedi che sei stupido??? Ma ti amo lo stesso…-
- Si ma io ti amo di più.-  Rispose con una faccia da paraculo
- Signorina, stiamo per decollare.-  Esordì il controllore
‘’ NON MI INTERESSA, NON MI FREGA CHE STAI PER DECOLLARE, FAI DECOLLARE TUA NONNA!’’ Avrei voluto rispondergli, ma mi limitai ad un ‘’ ah la ringrazio’’
- Be, direi che è giunto il momento di andare…-
- Ciao Wendy…-
- Ci si vede…Peter…-
Un breve bacio, mi voltai e tutto ciò che vidi per i quindici minuti dopo furono porte, poltrone e qualche hostess, poi mi addormentai.
 
----------
 
- Signorina…signorina…siamo arrivate!-  Mi urlò una hostess nell’orecchio, o per quello che riuscivo a percepire in quel momento, una forma vitale con quattro peli rossi in testa.
- S…si sono sveglia…mi scusi….-
‘’Roma’’ pensai… ‘’ la mia dolce e meravigliosa Roma… eccoci qua, io e tu, tu ed io…come ai vecchi tempi…’’
- Mia madre mi starà aspettando…credo…-
Presi dall’alto la mia valigia e mi apprestai a scendere dall’aereo. Mi sentivo completamente spaesata…frastornata…
‘’sarà la dormita’’ pensai confusamente, mentre una voce piuttosto acuta esclamò a voce alta il mio nome……già….mia madre!!!
 
- Melody caraaaa-!!!
Ma come parla sta qua?
- Hey mammaaa! Che mi racconti?-
- Sapessi figlia mia, sapessi!-
- Be spero che il motivo per cui mi hai fatto fare tutto questo viaggio sia più che valido!-
- Valido dici?- rispose ridacchiando
- Si, valido!- ribattei seria
- A proposito, ma dove sta Leyla?-
- Non è potuta venire, non può lasciare il suo lavoro…ordini del capo!
- Ma come??? Dannazione…-
- Mi dici per quale motivo ti stai prendendo tutto questa preoccupazione, perché sono qui mamma?-
- Non resisto più…ebbene…quando eri in fasce,  piccola, grazie ad una grande amicizia di tuo padre, sei stata promessa sposa al figlio del conte Giacomo De Fleur…qualche settimana fa, il ragazzo ha visto alcune tue foto e ha chiesto ufficialmente la tua mano tesoro! –
- è uno scherzo vero?-
- No, non è uno scherzo…immagini cosa sarebbe per noi questa unione? Un grandissimo patrimonio piccola!-
- Ma immagini cosa sarebbe per me??? Avete fatto programmi senza il mio consenso mamma!-
- Ma ti piacerà lui…vedrai…-
- è un matrimonio combinato! Lo capisci questo???-
- Ma certo, ma ci porterà tante cose belle…-
- Cos’è bello per te??? Questo??? – E le sbattei in faccia una banconota da 50 euro.
Lei rimase scombussolata dalla mia reazione.
- Io sono fidanzata…con Michael Jackson…-
- Scusami…posso ridere?-
- Vuoi una prova…ecco l’avrai!-
Le mostrai una foto in cui io e Michael ci baciavamo…eravamo felici…davvero felici insieme.
Il suo volto si fece incredibilmente serio e con una freddezza anormale rispose…
- Ad ogni modo, tu sposerai quel ragazzo…abbiamo fatto una promessa, anzi tuo padre l’ha fatta.-
- Ma come puoi??? Si tratta della mia vita! –
- Andiamo tesoro, in fondo, ti piacerà… ci sono tante cose da fare…
A proposito…tu non tornerai a Los Angeles finché non ti sarai sposata…quel Michael potrebbe far cambiare i tuoi piani…-
- I miei piani??? I vostri ignobili accordi vorrai dire!-
- Cerca di capire, una promessa è una promessa, una questione di onore,dignità e amicizia tra famiglie fidate…tuo padre non sarebbe stato fiero di te…aveva sempre sperato per te un bel futuro tra benessere e denaro tesoro…-
- Non posso credere che tu lo stia facendo.-
- Ti prego non continuare, non posso farci niente, se non fare ciò che è dovuto.-
- Non l’avrai vinta, figlio di papà.-
 
  

To be continued...

Ragazzeeeeee non fate quei faccini dispiaciuti. Lo so lo so, la madre di Melody è una grandissima... ehem ehem ci siamo capite...
Secondo voi cosa succederà ora??? L'avranno vinta la banda dei cattivi, o l'impavida Melody???
A voi i commenti!!!
Vi voglio bene <3
Trilly_94

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** My love don't cost a thing. ***


Ma ciaooooooooooooooooooooo eccomi qui con il capitolo number thirteennnnn :D



Tutto quello che volevo in quel momento era scappare, correre via, tornare da Michael, la mia unica ancora di salvataggio.
Ahimè però fui trascinata con le corde a conoscere il mio ‘’promesso sposo’’.
Anche il suo nome mi disgustava… Jeremy. Non trovavo nome più azzeccato in quel momento per dire…odio questo essere.
Nei libri di fiabe avevo sempre letto che tutti si sposavano per amore, come avevano fatto infondo mia madre e mio padre, ma la mia vita da due giorni stava andando rovinosamente, e ciò che si prospettava davanti a me prometteva tutto, tranne che la felicità.
Pregavo e spergiuravo che tutto quello fosse solo un orribile, assurdo incubo. Ma ogni volta poi mi ritrovavo a parlare da sola come una stupida, con una squallida realtà sbattuta in faccia.
Non poteva andare peggio, credetemi.
Io amavo Michael, era tutto ciò che avevo sempre desiderato…era così difficile da credere che cercassi anchio di essere felice?
 
- Melodyyy!!!- Esordì con voce irritante mia madre
- Su muoviti Mel dobbiamo presentarci ai De Fleaur, ohhh scommetto che saranno entusiasti di vederci! E soprattutto suo figlio Jeremy sarà entusiasta di vedere te!!!-
- Io sarei entusiasta di rimanere a letto mamma.- risposi seccata
- Non frignare muoviti, dobbiamo andare, siamo in ritardo.-
 
Con fare estremamente svogliato feci per mangiare, lavarmi e vestirmi.
Quasi quasi pensavo di vestirmi da barbona, almeno così quel mister ricoperto di diamanti mi avrebbe cacciata a calci dal palazzo. Cioè almeno questa era la mia teoria.
Ci raggiunse una macchina color grigio metallizzato, di proprietà dei De Fleaur naturalmente. Porca miseria quanto avrei voluto fare con la chiave una di quelle belle righe bianche sugli sportelli che quando le vedi non sai se metterti a piangere o darti una pistolettata.
Mia madre altezzosa salutò con un gesto l’autista che ci scorse sino al grande palazzo.
Io indossavo un abito rosa pesco, non molto elegante, ma che fui costretta a vestire denotata la situazione.
Misi piede fuori dall’auto e già quell’aria che respiravo mi stava antipatica. Se non avessi avuto circa 28 anni mi sarei messa a urlare come un ubriacona chiedendo di tornare a casa.
 
- Caraaaa carissima Lauren!!!-  Iniziò il conte di fronte ai miei occhi disgustati, ma osservando mia madre compiaciuta.
- Non vedevo l’ora mio caro Giovanni, è un piacere rivederti ancora!-
- Il piacere è tutto mio!-
Ok stavo per vomitare sullo zerbino.
- Lei è Melody, la mia dolce figliola-
- Be, dal vivo sei ancora più bella Melody.-
- Grazie…-   ‘’pervertito’’
Gli strinsi la mano con fare indifferente mentre dovetti apprestarmi ad entrare.
- Papà…è lei???- Proferì emozionato Jeremy.
Quando lo vidi li, fermo immobile vicino alla scala che portava ai piani superiori solo un pensiero sfiorò la mia mente…
 
Dov’è il mio Michael??????????????????
 
…ma cos’era questo coso???
- Signorina Melody…i miei più forbiti onori nel conoscervi-  smorfioso proferì Jeremy
- Piacere signor Jeremy-  risposi svogliatamente
Sapete? Mi disgustò pronunciare quel nome!
Era un ragazzo piuttosto alto, con i capelli biondi che lo ricoprivano fino a metà collo, occhi verdi e con una compostezza degna delle barbie anni 70.
 
- Su, un po’ di allegria Melody!- disse arcigna mia madre
 
 
Mi dispiaceva dover odiare qualcuno che neanche conoscevo, ma mi ci avevano portato!
Ma cosa pensavano tutti? Che appena lo avrei visto avrei fatto i salti di gioia, avrei urlato per tutta casa come una gallina ‘’ o mio Dioooo è l’uomo più bello che abbia mai vistoooo!!!’’.
Ricco. Ricco sfondato soprattutto.
Ma che mi interessava, anche Michael era ricco sfondato, ma di certo non volevo i suoi soldi. Il suo amore compensava ogni cosa. In fondo ero innamorata di un Michael che per la prima volta vidi sull’altalena di un povero quartiere, non in mezzo a rose e diamanti.
Era ancora la stessa cosa, sarebbe potuto diventare anche un povero disoccupato, ma l’amavo lo stesso.
La mia testa sbucò fuori da questo mare di pensieri non appena la voce irritante del ragazzo iniziò nuovamente ad uscire da quella boccaccia.
- Ecco a lei un piccolo omaggio floreale mia signorina-
Un piccolo omaggio floreale eh? Ci mettiamo anche a fare i finti modesti. Ma sentilo, ha svaligiato un vivaio e ora si mette a parlare di piccolo. 1000 rose rosse…le mie preferite…che sfacciato.
- Oh, be ti ringrazio Jeremy-  dovetti rispondere fintamente appagata, tanto per farlo scemo e contento e per non sentire quel fastidioso sottofondo di disapprovazione da parte di mia madre.
Intanto i nostri rispettivi genitori stavano parlottando…
- Tua figlia non mi sembra molto entusiasta di mio figlio…-
- Oh Giovanni, vedrai, è il primo momento, sarà timida…in poco tempo si scioglierà.-
- Lo spero…questo matrimonio sarà il massimo, me lo sento.-
- Sono assolutamente d’accordo. Questi due sono anime gemelle! Giusto Giovanni?-
- Ma giustissimo Lauren!-
 
Ma sentili un po’ che menefreghisti del cavolo! Ma si devono sposare loro oppure io? Cioè non lo so….non ho parole. Vorrei solo mollare tutto e tornarmene a Los Angeles, posto in cui fino a tre giorni fa vivevo in pace e tranquillità!
 
- Ehm ehm, il pranzo è servito!- Esordì il cameriere molto cordialmente.
Mangiavamo. Qualcosa di buono in quel postaccio. Chissà se  Jeremy mi avrebbe rifilato qualche altro mazzone di fiori... da tirargli in fronte!!!!!!!!
Ci disponemmo io accanto a mia madre e a destra del conte Giovanni e Jeremy alla sinistra.
Quello spaccone non smetteva neanche per un attimo di fissarmi, avrei voluto strozzarlo con l’aragosta che avevo nel piatto ficcargli le olive nel naso e tappargli le orecchie con la lattuga.
E magari anche un po’ di senape sui capelli, almeno si sarebbe tolto quello stile leccata di vacca sulla faccia!
Ma cosa ti guardi dico io??????????? Cosa?????
Ogni tanto fissavo esasperata mia madre che mi ricambiava ogni volta con uno sguardo serio e imperturbabile. L’aragosta tra poco ci stava anche per lei!
Avrei voluto ficcarmi sotto il grembiule del cameriere e scappare dalla porta della cucina in mezzo all’immenso giardino del palazzo, ma poi mi resi conto di essere un umana, non un cagnolino.
 
Passò circa un ora e l’aria in quella sala grande si faceva mano a mano sempre più tesa. Io non sapevo più se fissare il candelabro sulla tavola con la cera che piano piano scendeva su di essa, oppure fissare il pavimento. Panico ragazzi, PANICO.
E poi, a metà pranzo lo sbruffone non si era presentato con una collana di diamanti??? Io non sapevo se ringraziarlo trattenendo tutta la rabbia dentro o tirargli il vassoio del brodo dritto in fronte. Non so ditemi voi. Ma quello che mi fece più arrabbiare, dicesi anche goccia che fece traboccare il vaso fu quando a fine pasto esordì in questo modo:
- Mia cara Melody, conoscerai gli accordi delle nostre famiglie giusto?-
- Purtroppo si…- sussurrai seccata
- Vorresti concedermi l’onore di uscire con te? Anche se poi dovrò lasciarti perché modestamente ho molti impegni sia di lavoro che sociali, sai…sono un ragazzo molto amato e stimato…quindi come puoi ben capire, la gente che mi circonda è molto altolocata e benestante, proprio come me…-
 
Decisi di non rispondere per non scendere nel volgare, perciò di istinto strinsi la mano destra tanto da unghiarmi il palmo.
Mammamia la mano mi stava partendo da sola per dargli una pizza dietro la testa!!!
Ma il peggio arrivò un secondo dopo, quando si presentò con il terzo regalo!!!
- Be, questo è un altro dei miei regali…naturalmente, ogni donna sverrebbe di fronte a questa meraviglia…-
Era un anello a dir poco sbalorditivo, non sapevo quanti carati contava…ma soprattutto quanto sarebbe potuto costare.
Rendermi felice? Neanche per sogno, ero ancora più arrabbiata di prima.
Ma questa volta non mi trattenni.
 
- Senti un po’, sai che ti dico? Mi sono stufata dei tuoi regali da spaccone si…a me non servono i soldi i diamanti e gli smeraldi per stare bene…a me serve l’amore…quindi…ricordati una cosa…
L’amore non si compra!-
 
Sbattei l’anello sul tavolino presi la mia giacca e uscii da quel maledetto palazzo sotto lo sguardo sbigottito di cameriere, servitori, mia madre, il conte, e quell’imbecille di suo figlio.
Solo due parole:  Jeremy, fottiti. 



To be continued....

Ma ciaooooooossssssssssssss :D
Bella lezione di vita eh a quello screanzatissimo di Jeremy ehhhh???
Sono sicura che starete ancora dicendo accidenti a più non posso alla madre di Melody hahahahaha
Ehi e ora...cosa succederaaaaaaaaaaaaa???? Misterooooo...
lo saprete nella prossima puntata diiii Melody la strozza-aragoste!!!!!
Commentateeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee :DDDD
Bacissimi <3
Trilly_94

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** Panic. ***


Tutte pronte???? Vamos a bailar!!!!


Di corsa presi il cellulare e chiamai Michael, dovevo assolutamente sentire la sua voce, quella perfida di mia madre aveva buttato il mio vecchio cellulare per non permettermi di chiamare Michael, ma purtroppo per lei, ricordavo il suo numero perfettamente.
Spinsi il tasto verde e mordendomi il labbro inferiore attesi impaziente una risposta.
- Pronto?-
- Amore? Amore, Michael!! Sono io Melody!-
- Melody, tesoro! Che è successo??? Ero così preoccupato!!! Ti avrò chiamata centinaia di volte!-
- Lo so,ma non c’è tempo per futili raggiri devo arrivare dritta al succo e subito. Questo viaggio in Italia è stato tutto un raggiro da parte di mia madre per trascinarmi a sposare un riccone del cavolo a cui ero stata promessa sposa tanti anni fa, ti prego devi aiutarmi…non so che fare, mi tiene continuamente sotto controllo…non posso tornare da te, dovrei tornare a casa e non mi farebbe mai uscire vedendomi con delle valigie in mano, capirebbe tutto, inutile anche scappare di sotterfugio, ti rendi conto che davanti al cancello d’entrata ha messo due pitbull formato gigante???-
 
Ero sbigottita anche io nel dire quelle cose…non avrei mai pensato che mi madre potesse arrivare a tanto per una questione di onore. Ma cos’era più importante per lei, l’onore…o la mia felicità?
 
- O mio Dio, mi stai dicendo cose assurde, ma io arriverò al più presto da te, stanne certa!-
- Ti aspetterò ad ogni ora del giorno e della notte…io voglio te, non un viziato che compra l’amore con fiori anelli e collier…-
- Amore mio ti giuro, farò di tutto per venire li in Italia…Ti amo-
- Ti amo…fosse anche l’ultima cosa che dirò, ma la dirò a te. –
 
Chiusi la comunicazione e avvilita ma al contempo felice di esser riuscita a contattare Michael mi diressi verso quella casa che ormai non sapeva più di affetto e di amore.
Intanto mia madre tanto arrabbiata quanto decisa a portare a termine la sua missione rincasò a passo veloce. Quando aprii la porta di casa mi venne incontro rivolgendosi a me con un tono freddo e assolutamente rigido.
- Senti signorinella, parliamoci chiamo…tu devi sposare Jeremy! Puoi girare attorno a questa faccenda quanto e come ti pare, ma alla fine tutte le strade portano a Roma, traduco: qualunque cosa tu faccia per ovviare alla cosa, alla fine ti ritroverai sempre al punto di partenza! Chiaro???-
Con un espressione furba e di chi la sa lunga risposi:
- Ma certo, hai ragione…-
- Bene, e ora va in camera tua!-
Mi spedì dritta al piano di sopra e io contenta di non incrociare più il suo sguardo con il mio mi apprestai a salire le scale velocemente.
 
- Ah…-  mi si rivolse nuovamente
- dimenticavo di dirti che…ti sposerai…
Fra TRE GIORNI...-
 
Il suo viso si fece colorato e impaziente di una mia risposta. O meglio avrebbe voluto assaporare il gusto della vincita contro di me.
Non demorsi, dentro il mio cuore si stringeva, non ce la faceva più, ma doveva ancora superare tanti ostacoli…ma tanti davvero.
Di fretta conclusi la rampa di scale e scoppiai a piangere, poi dalla tasca presi il mio cellulare…riformulai il numero di Michael e premetti il tasto verde:
- Michael! O mio Dio è terribile…-  bisbigliai tra le lacrime copiose
- Che ti ha fatto quella strega???-  rispose lui agitatissimo
- Il matrimonio…Michael…il matrimonio è fra tre giorni!-  A fatica finii la frase
- Che cosa?????????? Fra tre giorni???? Ma non ce la farò mai!!!!!-
- Devi farcela, o avrò detto lo voglio prima che tu possa arrivare!-
- O mio Dio…devo…e che diamine troverò un modo no???-
- Devo andare…malefica sta salendo…a dopo, un bacio.-
Attaccai di colpo e lei furtiva passo davanti alla porta della mia stanza osservandomi. Io prontamente infilai il telefonino sotto alle lenzuola e fischiettai vaga.
 
I giorni che successero, ve lo garantisco furono i più brutti della mia vita.
Scegli il vestito da sposa, scegli le bomboniere, gli inviti, la Chiesa in cui sposarsi, gli addobbi, i temi, il ristorante, il menù del pranzo…Help meeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!!!!!!!!!
Il tutto fondato sul fatto che avrei affrontato tutto questo…con l’uomo sbagliato!!!
A sentire mia madre, sarebbe stato il matrimonio del secolo, quanto di più sfarzoso sua maestà Jeremy avesse desiderato!
Ma pensa te! Sono sicura che mi avrebbe lasciato dopo qualche mese per mettersi insieme a qualche sciacquetta da quattro soldi. In fondo, si era dichiarato lui stesso un uomo ‘’con ampi rapporti sociali’’. E sicuramente questi ampi rapporti sociali erano costituiti da belle donne.
 
Ad ogni modo, ogni cosa fu pronta per il giorno maledetto, o per meglio dire per il giorno dello scempio.
Ma in cuor mio sapevo che Michael prima o poi sarebbe arrivato. Speravo…
 
Per la celebrazione era stato allestito meravigliosamente il giardino del conte Giovanni con splendidi fiori bianchi e rose rosse. La piccola cappella che avrebbe accolto il reverendo si ornava di lussuose decorazioni in oro e pietre colorate e impreziosita da alcune fasce di stoffa su colori tenui. Sulle panche erano state incisi raffinatamente i nomi di ciascun invitato al matrimonio ed infine un ampio tappeto di seta bianca si estendeva per circa 10 metri dall’inizio alla fine.
Insomma, cosa dire, era tutto perfetto...ma…magari lo fosse stato anche lo sposo.
Le damigelle, oh le damigelle erano tutte eccitatissime, ognuna di loro faceva a pugni per essere quella d’onore. Scelsi a caso, tanto Leyla non c’era, e neanche avrebbe voluto partecipare a questa pagliacciata, non l’avrei biasimata.
Non mi interessava di questo matrimonio, stavo facendo il loro gioco, tiravo alle lunghe, sperando che Michael arrivasse il prima possibile.
Quella pettinatura che mi avevano fatto…la stavo odiando, quasi non dovevo respirare per tenerla a bada…che tutte le forcette uscivano fuori! Poi le tolsi per fortuna!
Non mi davo pace, neanche al negozio di vestiti da sposa..e anche il mio famoso vestito era a dir poco sbalorditivo, mi calzava a pennello, come se mi fosse stato cucito addosso.
Si trattava di uno splendido abito stile ottocentesco, rigorosamente bianco avente linee molto morbide e delicate. Era stato da sempre il mio sogno indossare un abito come quello. Per un attimo potevi sentirti…una principessa! Come le principesse Disney, quelle che piacevano tanto a Michael.
E stare con lui mi faceva questo effetto…
 
 
21 Agosto 1988
 
Mattina del matrimonio.
PANICO TOTALE.



spazio dell'autrice:

Muuuuahahahahahahahaha ve lo finisco qua il capitolo, non uccidetemi, non appendetemi per la collottola ad un palo della luce, non buttatemi su un braciere insieme alle salsicce a primavera per favoreeeeeeeeee TT_TT
Ok apparte la PENOSA introduzione...allora, arriverà questo benedetto principe azzurro????
ahhhhhhhh Mike!!!! quanto ti fai desiderare!!!!!!!!
Ci vediamo presto!!!! Mie care girls, se vi è piaciuto this capitolo...commentateeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee <3 <3 <3
Love youuu <3
Trilly_94

Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** Neanche per sogno! Part.1 ***


Buona lettura gilrsss<3


Porca miseria.
Si, porca miseria, il giorno del mio maledettissimo matrimonio ero anche rovinosamente in ritardo.
Mi catapultai dal letto con una voglia di un bradipo sotto anfetamine e andai cercando qualcosa su cui appoggiarmi visto che barcollavo come le trottole.
Intanto piagnucolavo illimitatamente dando i calci a tutto ciò che mi si parava davanti. Già era mattina, ero sotto stress, mi ci voleva una vacanza. Ma lontano eh, magari sulla luna.
 
Ma cosa stava succedendo dall’altra parte del mondo?
 
Michael*
Quanto è vero che sono un Jackson riuscirò ad arrivare a Roma prima che si sposino e che quel si maledetto venga pronunciato.
Quell’idiota (chiamalo idiota) si sta fregando la mia donna, la ragazza della mia vita…no non posso permetterglielo. Anche se dovrò litigare con tutto il mio staff, pure con quello che lava per terra, non mi interessa, litigherò con tutti, ma arriverò da lei.
Quella mattina andai da Leyla, ancora completamente ignara di ciò che fosse accaduto alla sua migliore amica in quei giorni.
Le spiegai sommariamente la situazione, la dovetti reggere perché mi svenne  tra le braccia, e io sapevo quanto lei tenesse a Melody, avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di cacciarla fuori da qualche guaio. In lei avrei trovato la perfetta compagna di viaggio che mi avrebbe seguito fino alla meta.
 
Senza alcuna esitazione, né si, né ma, prendemmo una borsa per uno e dritti all’aeroporto. Stavo facendo una pazzia, ma la pazzia più grande che avessi potuto commettere era quella di rimanere a Los Angeles.
Quindi ,decisi come non mai, ci presentammo all’aeroporto, per lo meno io accuratamente travestito e Leyla seria e su un terribile piede di guerra. Non l’avevo mai vista così furiosa, era fuori di sé.
Il viaggio fu lungo ed estenuante,controllavo ogni secondo che ora fosse e insistentemente mordicchiavo le unghie, battevo i piedi a terra o le dita delle mani sul bracciolo della poltrona.
Stavo uscendo pazzo, mi avranno preso sicuramente per un isterico su quell’aereo!!!
 
E ora torniamo dalla nostra sfortunata protagonista…
 
Melody*
Ahhh !!! questi capelli!!!!
Non li sopporto più, ora li raso a zero e vediamo che faccia fa mister diamante!!!!
Come vi avevo lasciato poco fa, stavo ancora piagnucolando e continuai imperterrita anche quando arrivò la parrucchiera e la truccatrice che naturalmente il conte Giovanni aveva mandato per suo conto.
Jeremy, ovviamente, era già pronto da otto anni. Quella mattina era più odioso del solito. I suoi vomitevoli capelli biondo giallastro erano cosparsi esageratamente di gelatina e il suo sorriso da ebete mi faceva venire i nervi…era troppo tempo ormai che mi trattenevo dallo spaccargli quella faccia da babbuino che si ritrovava!
 
- Melody??? Ma vuoi stare calma stamattina???- Mi continuava a ripetere la parrucchiera
- Scusami, colpa mia.- risposi con aria avvilita
- Mi dispiace Melody…-
- Per cosa?-
- Per il matrimonio…insomma, lo so che non vuoi sposarlo….-
- Esattamente...-
- Ahhh e chi lo sposerebbe uno come lui…-
- Nessuno, appunto, vorrei solo poter scegliere io chi sposare…sposarmi…per amore…-
- Lo avevi già trovato?-
- Se ti dicessi chi è…be, probabilmente non crederesti ad una sola parola.-
- Scommettiamo?-
- Se sarai, o meglio se sarò fortunata, lo vedrai live al mio matrimonio.-
- Cosa vuoi dire? È un imbucato???- si mise a ridere
- Non proprio…io direi piuttosto…un fastidioso, ma piacevolissimo imprevisto!!!-
- Ah be se si tratta di imprevisti…evviva!-
- Grazie Yoanne, mi hai davvero tirato su di morale…ora so che ho davvero una speranza…-
- Una speranza?-
Feci per alzarmi dalla sedia
- Si una speranza…- sorrisi senza fornirle ulteriori informazioni…anche perché il gusto della scoperta sarebbe arrivato dopo…spero…
 
La mattinata tra prove, trucchi, capelli, vestiti e molto altro passò velocemente…così alle 11 in punto tutto fu tremendamente pronto.
Le gambe mi tremavano da pazzi. Mi guardai allo specchio e provai un forte dolore allo stomaco. Ero bellissima, davvero, per la prima volta lo potei dire.
Ma ero triste.
 
- Melody?- Si fece sentire mia madre
- Si...?-
- è ora!-
- D’accordo, solo un attimo…-
- va bene, ma sbrigati!-
Sospirai davanti alla finestra spalancata
- Se tutto dovesse andare liscio…sarà la fine, ma se qualcosa dovesse andare storto, oh be, sarà il più bel giorno della mia vita.
Meglio che vada ora….-
Così mi apprestai a scendere le scale mentre tutte le damigelle mi venivano incontro parlottando e facendosi scappare urletti di gioia inutili.
- Figlia mia, sei bellissima!- starnazzò mia madre…
- Già, ma non sono tua figlia…-
Oh, ragazzi quel colpo fu davvero sotto, mooolto sotto la cintura.
Con dignità riassunse un espressione seria e composta, ma dentro di sé scommetto 1000 euro che stava morendo!
 
Perche perche percheeeeee??? Era tutto così già perfettamente pronto????
Quando fui sul ciglio della porta scorsi una fiumana di gente già comodamente appollaiata sulle panche in trepidante attesa. Già anche io ero in trepidante attesa!!!
Mio zio August mi prese sotto braccio e insieme uscimmo dal portone…e purtroppo signori miei, partì quella dannatissima musica che da circa due settimane avevo sperato di non sentire mai.
 
Il velo copriva il mio volto…ebbene, stavo piangendo…mi sembrava tutto così…imperfetto…sbagliato…ma soprattutto non potevo fare nulla affinché le cose cambiassero, potevo solo sperare in un imprevisto…ma quell’imprevisto sarebbe giunto da me?
Avanzavo sul soffice tappeto di seta bianca a piccoli passi, come se l’altare mi spaventasse a morte e accanto a me avessi un mostro a tre teste. Ero fuori di testa lo so, ma per me stava avverandosi il peggior incubo che potessi mai fare.
Lo zio mi stringeva rassicurante, ma so che neanche lui era d’accordo con quel matrimonio, era sempre stato un tipo molto sensibile e comprensivo.
Ad un tratto, arrivai al punto della situazione, mentre Jeremy mi fissava con quegli occhi pieni di fierezza e di orgoglio, i quali tentavo in ogni maniera di non incrociare.
Egli scrutava sotto il mio velo, quando allungò le mani e lo sollevò portandolo dietro al mio capo. Scorse delle lacrime che prontamente asciugai…quando il reverendo aprì bocca e iniziò la consueta ramanzina…
- Cari fratelli e sorelle, siamo tutti qui riuniti per celebrare l’unione di quest’uomo e di questa donna…-
Il mio respiro si faceva affannato e sempre più veloce…solo un miracolo avrebbe potuto salvarmi.
 
 
Ma…a proposito! cosa starà facendo il nostro Michael???
 
Michael*
- Ma quando arriva questa merdaccia di Taxi?????? Possibile che per un taxi debba aspettare le ore??? Basta! Prendo la metro e me la faccio a piedi!!!!!-
Ero completamente fuori, affannato ed estremamente su di giri…Leyla accanto a me era furiosa e sbracciava sbraitando a più non posso anche lei, alla ricerca di un taxi.
Così stufi della situazione raggiungemmo la metropolitana…per nostra fortuna vuota, ci aspettarono un bel po’ di fermate, poi scendemmo e raggiungemmo quel maledettissimo palazzo che tanto stavo odiando in quel periodo della mia vita.
Iniziai a correre come un forsennato quando la giacca mi si impigliò nel ramo di un albero e senza esitare la strattonai e ne strappai anche un pezzo. Leyla mi seguiva a ruota, così continuammo a correre quando sentimmo delle voci provenire dal giardino della residenza.
Mi liberai da ogni maschera che indossavo fino a poco prima e voglioso di fare la mia fantomatica comparsa aspettai il momento opportuno dietro ad una colonna che era stata posta ed allestita proprio per il matrimonio.




Spazio dell'autrice:
E insommaaaaaaaaaaaaaaa....cosa si fa per amore eh?
*ALLA YOU NEED IS LOVE*         *_______*
E adesso...cosa succederà???? Lo saprete nella prossima puntata!!!! :D
LOVE YOUUU <3
Trilly_94<3



Ritorna all'indice


Capitolo 16
*** Neanche per sogno! Part.2 ***


e vai col sedicesimoooo
Rock n roll!


Melody*
‘’Oh mio Dio, prete, ti prego,rallenta, parli troppo veloce….porca di quella puttana…rallenta!!!!!!’’
Il reverendo non la smetteva neanche un attimo di seguire quella maledettissima procedura ed io stavo cominciando a sudare freddo, e la speranza stava affievolendo lentamente.
Mi giravo e mi voltavo come una ragazzina che all’uscita da scuola aspetta i genitori con l’ansia, tanto da attirare l’attenzione dei testimoni e qualche soggetto seduto in prima fila.
Prima che diciate o mio Dio…vi premetto che il prete stava per pronunciare la fatidica frase…
Tirai un lunghissimo sospiro e mi preparai al peggio…
- Vuoi tu Jeremy De Fleur prendere come tua legittima sposa la qui presente Melody Jay Grint?-
Con tutto l’orgoglio e la fierezza di questo mondo il vigliacco rispose a gran voce:
- Si, lo voglio!-
Ecco qua.
Ci siamo ragazzi.
- E vuoi tu Melody Jay Grint prendere come tuo legittimo sposo il qui presente Jeremy De Fleaur?-
No, no che non lo volevo, ero costretta!!!
 
-No che non lo vuole!- Esordì una voce squillante e cristallina proveniente da una colonna in fondo alle panche…
- Ah, e chi saresti tu per manomettere il mio matrimonio?- Chiese strafottente Jeremy
- Michael Jackson, ma che chi preferisce chiamarmi…Peter.-
Una figura angelica si fece fuori e in attimo nel mio mondo tornò la luce che un tempo regnava. Era lui, era il mio Michael…oh non potevo crederci…era tutto così…da film…surreale…insomma, mi sembrava di essere nel bel mezzo di una pellicola hollywoodiana…
- Oh Michael!!!!- 
Non mi stavo regolando.
Buttai addosso al prete il bouquet e mi si strappò anche parte del velo inceppato sotto il leggio. Come al solito mi facevo riconoscere.
Vabbè ma alla fine chissenefregaaaaaaaaaa!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Corsi ad abbracciare Michael mentre quel gambero di Jeremy aveva ancora la bocca spalancata.
Mi strinse forte e anchio feci lo stesso. Quanto mi mancava quell’amore, quell’affetto unico e inimitabile che solo quell’uomo sapeva donarmi.
Era lui che volevo, solo e soltanto Lui.
- Promettimi, ora che ti ho ritrovata non mi lascerai mai più.-
- Sarà la prima cosa che farò ora.-
Presi il suo viso tra le mani e con le lacrime che sgorgavano dai miei occhi come fontanelle lo baciai come mai lo avevo baciato prima.
Quanta attesa per quel bacio.
- Ma questa è una scorrettezza! Signor Jackson non le permetto di intromettersi nel matrimonio di mia figlia e del figlio del conte Giovanni!!!-
- Forse per una volta, una soltanto, dovrebbe imparare a capire cosa le suggerisce il cuore.
Ricorda quando era una madre sensibile …che si preoccupava se sua figlia fosse davvero felice?
Si ricorda quando ha portato Melody a Gary la prima volta?
Io posso anche essere il grande e incorreggibile Michael Jackson, ma se non riesco a fermare quest’ingiustizia ora, saprò che lo rimpiangerò per tutta la vita.
Ed io non posso lasciare che la persona che amo – si voltò verso di me- e che ama me, sposi qualcun altro.
Per questo le chiedo…lasci che sua figlia scelga il suo destino.-
Stava piangendo…o mio Dio, quelle parole avevano colpito il cuore di tutti. Ed io non potevo sperare di ricevere dono migliore di lui nella mia vita, come ragazzo e come amico.
 
- No, io sono quello che deve chiedere scusa.- disse Jeremy
- Ma cosa stai…- azzardò il conte
- Papà..!- lo azzittì il ragazzo – non dovevo provare a sposarti, soprattutto a tua involuta, insomma tu mi piacevi, mi piaci tutt’ora, ma non merito di stare con te, se è lui l’uomo della tua vita, che sia lui a stare con te ogni attimo di essa…e ora capisco perché i matrimoni combinati non dovrebbero esistere.-
Vabbè tralasciando che il mio bel trucco era andato nettamente a farsi benedire, non mi sarei mai aspettata una reazione del genere da quel ragazzo. Fui così sbalordita che mi avvicinai a lui e ci abbracciamo, così senza alcun preavviso.
- Grazie Jeremy.-
- Di cosa?-
- Di aver capito.-
Mi lasciò andare e io felice me ne tornai fra le braccia di Michael che mi aspettavano con ansia.
- Cara mamma, come vedi, l’amore vince sempre.- dissi orgogliosa con le lacrime agli occhi
- Torna a Los Angeles, e chiamami quando mi potrai perdonare Melody.-
- Ma io ti ho già perdonato.-
Scoppiò a piangere anche lei, mi corse incontro e mi abbracciò forte.
- Non avrei mai dovuto importi di sposare chi non volevi davvero, scusami Melody.-
Presi il suo viso dal mento
- Ora io tornerò a Los Angeles, lo sai questo vero?-
- Va, non aspettare ancora…hai aspettato fin troppo tesoro.-
Feci un sorriso grandissimo e la abbracciai.
 
In questo modo finì questo strano periodo di vita…stava per cominciarne un altro, stava per cominciare qualcosa di nuovo, e chissà cosa mi avrebbe portato… 


Spazio dell'autrice:
Si, lo so questo capitolo è corto, ma non sapevo come dividerlo ç.ç * piange sconsolata*
Vi posso solo anticipare che adesso le cose andranno sempre per il meglio! ;)
Se vi è piaciuto questo continuo del capitolo 15, via al televoto! :D
Vi voglio bene girlssss <3
Un megakiss <3
Trilly_94

Ritorna all'indice


Capitolo 17
*** Welcome back to L.A ***


Diciassettesimo capitolooooooo :DDDD


- Amore…-
- Si Mel..?-
- Sono felice qui con te…-
- Ed io sono felice che tu lo sia.-
Mi strinsi forte al suo braccio destro, appena saliti sull’aereo che ci avrebbe riaccompagnati a Los Angeles…e oserei dire, finalmente!
Qualunque cosa fosse accaduta da quel momento in poi, non sarei più stata triste e infelice…perche?
Perché avevo lui al mio fianco.
E sapevo che mi avrebbe protetto, sempre.
Come due cuccioli ci addormentammo uno con la testa appoggiata all’altro…in quel frangente non c’era bisogno di sognare, soprattutto per me. Tutto ciò che avevo sempre sognato era li, comodamente accoccolato sulla mia spalla.
Mi svegliai poco prima dell’atterraggio, così rimasi a guardarlo. Era soave e innocente…da non sfiorare neanche con un dito.
Con dolcezza accarezzai la sua guancia rosea e restai ad osservare i suoi occhi chiusi, scrutando ogni particolare del suo splendido viso.
Dopo un po’ si svegliò anche lui. Mi sorrise e mi baciò come fece 20 anni fa, così leggero che mi sembrò un soffio di vento.
Rimanemmo così per poco, poiché finalmente l’aereo aveva raggiunto la destinazione.
Los Angeles. Ahhh quanto ci sei mancata!!!
 
- Presto sali nell’auto Mel!-
- D’accordo, ma…le valigie?-
- Ci pensano i facchini ovviamente!!!-
- Già…mi ero quasi scordata di quanti uomini avessi al tuo servizio! Haha-
- Ma come, quel Jeremy non era un riccone?-
- Ehi, ma tu sei Michael Jackson.-
- MMM Giusto, questo particolare irrilevante me lo dimentico sempre sai?-
- Haha e forse ti dimentichi anche che sei l’uomo più sorprendente che esista sulla faccia della terra…-
- Davvero? Non mi starai adulando troppo?-
- Ma certo che no!-
- Dici?-
- Si, insomma, chi avrebbe fatto tutto quello che hai fatto tu per salvarmi da un matrimonio?-
- Ti rispondo con una semplice domanda…-
- Dimmi…-
- Hai visto Hercules giusto?-
- Ovviamente…perché?-
- Le persone fanno sempre cose pazze, quando sono innamorate.-
Il mio cuore in quell’istante prese il volo e mi tuffai nelle sue braccia come una folata di vento.
- Ti amo Melody…-
- Ti amo anchio Michael…davvero troppo…-
- Faresti qualcosa per me?-
- Tutto quello che vuoi…qualsiasi cosa amore…-
- Accetteresti un mio invito a cena, per domani sera?-
- Aspetta che controllo l’agenda eh…perché sai il mio datore di lavoro mi ha dato tante di quelle canzoni da provare che non so se troverò il tempo…ah dimenticavo un dettaglio…sei tu il mio datore di lavoro…dunque posso prendermi una serata?-
- Il datore ha detto si!-
- Bene ora vado da Michael e glielo dico!...Michael!!! Ah sei già qui, comunque posso venire a cena con te domani sera!-
Ridemmo per circa cinque minuti buoni e intanto l’auto ci aveva scortato fino al mio albergo.
- Prima le signore!-
- Ma grazie mio caro!-
Prese la mia mano e ci inoltrammo a salire gli scalini che portavano all’ingresso.
- Posso chiederti una cosa?-
- Dimmi Michael…-
- Ecco vedi…siccome è da molto tempo che tu sei in albergo e la situazione è stabile qui a Los Angeles mi chiedevo se…-
- Se…-
- Insomma ti andasse di venire a vivere a casa mia…è molto grande e quindi…ti potrai divertire con i giochi a Neverland e tutto il resto…e poi ci sono molte belle camere, ci sono anche dei balconi giganti…e poi…-
- Michael..- Lo azzittii
- Non c’è bisogno che mi fai la lista di tutte le cose che ci sono a Neverland…io rimarrei con te anche se fossi un barbone…per dirla tutta!-
- Un barbone eh? Anche con il barattolo messo in mezzo alla strada per metterci gli spiccioli?-
- Esattamente haha-
- E quindi accetti?- Sorrise
- C’è anche Leyla con me…non…non vorrei lasciarla sola…vedi…-
- Ma lei potrebbe benissimo venire!-
- Ci penso…ok?-
Si lo so non datemi della pazza perché non avevo accettato all’istante…peròòò Ehhh la nostra Melody si deve far desiderare!!!
 
- D’accordo…ma…non vedo già l’ora di sapere la tua risposta!-
- Sei più bello quando sei curioso…ti viene un aria tenera…vabbè ce l’hai sempre è chiaro…ma in questi casi…boh, non so come dire…sei…sei più carino.-
- Se mi mettessi a spiegarti in quanti modi io amo te…be allora prendi una copertina e un cuscino che facciamo l’alba…-
- Amore…- Gli diedi un bacio sulla guancia…
- Buonanotte Mel…a domani mattina…-
 
-----------------
 
-Buongiorno Principessa!!!!!!!!!!!- Mi urlò Leyla nell’orecchio
-Ma tu da 20 anni a questa parte non hai niente altro di meglio da fare nella tua vita di urlarmi di prima mattina nell’orecchio come un ossesso???-
- Daiiii che il tuo capo ti aspetta!!!!-
- Uhmmm…ah si…giusto…io ho anche un lavoro…- le risposi sarcasticamente.
Con un po’ di fretta mi sbrigai ad uscire di casa…dopo un estenuante quarto d’ora a scegliere cosa mangiare per colazione. Si, ero fuori.
 
Arrivai in sala prove e la routine riprese il via. Inizialmente andai ad abbracciare tutti quanti e raccontai in breve a Jenna cosa mi era successo. Eh si, lei mi era mancata proprio tanto…ma soprattutto senza il suo aiuto non avrei saputo affrontare quella brutta situazione con Reina!
Insomma tra una canzone e l’altra quella mattinata fu davvero piacevole, e scorse direi piuttosto in fretta!
Così con la promessa a Michael di accettare il suo invito a cena mi apprestai a tornare in albergo e prepararmi per quella che si sarebbe rivelata la più bella serata della mia vita.
Ovviamente nel pomeriggio feci una lunga, ma che dico, lunghissima passeggiata in compagnia della mia cara Leyla per shopping. Eh si, lei aveva 400 buste e io solo una…quella che conteneva un vestito speciale. Già, quella sera dovevo essere al massimo…per chi? Ma per Michael naturalmente!  




Spazio dell'autrice:
Ebbene si mie care girls, siamo giunte al penultimo capitolo...e un po' mi dispiace devo dire, mi ero affezionata a questa storia hahahaha
e vabbè mica può durare per sempre alla fine giusto?
Dunque dunque...cosa cambierà secondo voi nella vita di Melody questa sera??? Ovviamente lo sapremo nel prossimo cappy...ma per ora...indovinate! :DDDDDD
Me lo lasciate one commentino???? :DDDDDDDDDD
Vi voglio bene girlssss <3 <3 <3
Trilly_94

Ritorna all'indice


Capitolo 18
*** My Endless Love. ***


ULTIMO CAPITOLO DELLA STORIA!


Era la mia serata speciale, solo mia e di Michael…Mmm…solo mia e di Michael ho detto? Beh non andò proprio così…si da il caso che il signorino avesse organizzato una cena per ‘’brindare’’ ad un evento speciale ,di cui non azzardò ad accennare, ed invitò di conseguenza alcune persone molto importanti per noi, come i nostri più cari compagni di tour, Jenna in primis, e persone ancora più vicine, come Leyla, Janet e altri componenti della sua famiglia.
Quando io e Leyla fummo di ritorno dai nostri acquisti, stanche ma allo stesso tempo eccitate di indossare abiti stupendi per la serata in arrivo, tornammo in albergo buttandoci a capofitto sui rispettivi letti. Che vitalità ragazzi.
- Leyla, ci pensi? Stasera sarà una serata strepitosa, chissà quanto ci divertiremo…-
- Fidati, non sarà strepitosa…di più.- rispose con l’aria di qualcuno che la sapeva lunga
La osservai sospetta, come se avesse qualcosa da nascondere, poi mi arresi al suo sguardo impenetrabile e le chiesi se le andasse di iniziare a prepararci…ovviamente era solo un pretesto per indossare quell’abito stupendo che mi stava facendo friggere dalla voglia di vestirlo.
 
- Ehi, sei bellissima Melody…-
Esclamò Leyla osservandomi dopo aver indossato il vestito…
Non si trattava di un abito qualunque..eh no…la serata richiedeva, e io volevo soddisfarla nel migliore dei modi.
Michael mi aveva detto ‘’ quanto di più elegante tu possa trovare…’’
E io lo avevo ascoltato…guardate che meraviglia…
 
   
 
 
 Mi calzava a pennello, era perfetto.
- Melody?-
- Si?-
- Se un giorno di questi lo prenderò in prestito, ricordami di ringraziarti!!!-
- Perché dovrei ricordartelo io?- risposi divertita
- Ma ovviamente perché sarei troppo accecata dal vestito per ringraziare te!!! Che domande!!-
Scoppiammo in una fragorosa risata fino a quando non diedi una rapida occhiata all’orologio che segnava le cinque in punto.
- O santa Peppa, sono le cinque dobbiamo sbrigarciiiiii!!!!!!-
- Si Mel hai ragione, dai allora tu al trucco io ai capelli…diamoci una mossa, il generale ti aspetta…e a me aspetta Jermaine…-
- Cosa??? Ti piace Jermaine??? –
- Ehm…- bisbigliò arrossendo
Oh mio Dio non me ne ero accorta Leyla!!! …
sei brava a mascherare i sentimenti eh…complimenti alla mia furbona…ma la prossima volta, esigo ogni particolare!-
- Haha e va bene scusami…non lo farò più promesso…-
Ricominciammo a ridere nuovamente e intanto ci indaffarammo nel ‘’farci belle’’.
 
Erano le sei e mezza precise quando una voce dolce e flebile come un coro di angeli risuonò sotto la mia finestra.
- Oh oh Michael Jackson che mi chiama sotto casa…e ripeto.. Oh ohhhhh-
- Senti un po’ Jay Grint, è tutto il giorno che scalpito per vederti, vorresti forse negarmi una dimostrazione di amore?-
- Oh ma no di certo mio Peter…-
Mi sorrise dolcemente e io ricambiai…così come tutte le volte che gli andavo incontro mi misi a correre per le scale..(poi dici che uno se spacca la capoccia) ma con un tantino più di calma visto che avevo circa un metro di strascico, quindi no, sai com’è….
Aprii la porta con cautela, in primis perché volevo godermi quello spettacolo sovrannaturale che mi si parava davanti agli occhi e secondo poi perché volevo vedere la sua mascella cadere sulla scritta welcome dello zerbino per lo stupore.
Un po’ come a grease no? ‘’Dimmi tutto…cocco…’’ una cosa del genere…
Si, vabbè, si fa per dire…hahaha
 
- O mio…O mio…- voleva dire o mio Dio…credo…
- Dico, la stessa cosa!!!! Santa miseria sei bellissimo!!! Ma come…come fai????-
Che domanda idiota.
- Non posso accettare questi complimenti prima di averti detto che…sei la persona più bella che abbia visto su questa terra fino ad ora…e…non dico solo fisicamente…-
-  Non potrei mai desiderare un uomo migliore di te, Michael.-
Lo presi a braccetto quando Leyla ci urlò dietro…
- Aspettatemiiii ci sono anchiooooooo-  
Trafelatissima ci raggiunse velocemente e insieme salimmo su quell’auto megagigante dove a bordo già sedevano Jenna, Denny, Janet e Jermaine.
Già…Jermaine…Leyla tra poco mi sveniva addosso.
 
Il lungo tragitto non riuscì a calmarmi interiormente, ero così emozionata…Michael mi strinse la mano destra e io con tenerezza appoggiai la mia testa sulla sua spalla. Restammo così fino a poco prima dell’arrivo.
- Potete scendere madame..- si rivolse a me l’autista aprendomi lo sportello
- La ringrazio.- risposi cortese
- Allora ti piace?-
No. Ditemi che era un sogno.
Non era possibile era il posto più bello che avessi mai visto…
Non capivo bene di cosa si trattasse, sembrava tutto un enorme terrazza privata...era tutto così perfetto…i tavoli erano apparecchiati con i miei colori preferiti azzurro e bianco, e con i miei fiori preferiti, i lilium bianchi…e…potreste anche non crederci...la parte superiore dei lampioni era a forma di cuore...
Non chiedetemi che faccia avevo, probabilmente se mi aveste visto sareste rimaste a ridere per circa un quarto d’ora. Ad ogni modo, tralasciamo questa quisquilia e andiamo avanti..
Solo che mi accorsi di un piccolo, piccolissimo particolare solo un attimo dopo…eravamo a Gary!!!
- Michael…ma…mi hai portato a Gary…- dissi felice
- Voltati amore…-
Mi voltai e davanti ai miei occhi vidi una grande quercia. Sapevo già di quale si trattasse.
Le lacrime invasero i miei occhi che a stento cercavano di trattenerle a causa del beneamato rimmel.
- Io…non so come ringraziarti…-
- Mi basta un solo modo…-
Mi avvicinai di colpo al suo viso profumato…Lo baciai…come avrebbe voluto lui, con tutto l’amore possibile in corpo.
- Guarda cosa ti ho portato…-
Gli mostrai la foto di vent’anni fa…fece una breve e piacevolissima risata che mi riempì di gioia, poi accarezzò quella carta un po’ sbiadita e si rivolse a me…
- Ti amo anchio Melody... – ed io scoppiai a ridergli in faccia, come una stupida haha
- Scusa, scusa ma mi ha fatto ridere la tua espressione haha-
- Ti perdono peste che non sei altro hahaha-
- Beh, ora sediamoci.-
Mi condusse ad un tavolo al centro della terrazza, il più bello di tutti. E anche lui era il più bello di tutti… già….
Il vento gli scompigliava dolcemente i capelli, i ricci ricadevano morbidi sulla sua persona.
Era adorabile.
Il cameriere prese le ordinazioni e in poco tempo portò in tavola le pietanze. Fu tutto assolutamente ottimo…strano a dirlo quando si è figli di uno chef.
Già, mio padre mi ha sempre insegnato a mangiare bene…e mi sarebbe riuscito difficile non trovare cavilli. Ma questa volta era davvero tutto squisito…saranno anche stati gli occhi di Michael a confondermi…in alcuni momenti avrei potuto mangiare delle patate in camicia e dire che erano peperoni arrosto.
Quando finimmo di cenare, la candela che ci divideva era quasi giunta alla fine. Ma qualcos’altro ebbe inizio. Non so..una melodia…
Sgranai gli occhi verso Michael che mi guardò sorridendo…prese la mia mano ed iniziò a cantare…
 
 

There'll be no darkness tonight…
Lady our love will shine



Just put your trust in my heart
And meet me in paradise…



You're every wonder in this world to me
A treasure time won't steal away…

 
Si alzò e mi condusse verso di lui…

So listen to my heart
Lay your body next to mine…
Let me fill you with my dreams…
I can make you feel so right



And baby through the years
Gonna love you more each day
So I promise you tonight…

 
Si inginocchiò di fronte a me aprendo una scatolina…


that you'll always be the lady in my life
 
 
Lo fissai incredula negli occhi….

Melody Jay Grint…vuoi sposarmi?
 
 
 
Quel fatidico giorno risposi si al mio cavaliere. Fu un momento straordinario.
La felicità che ricercavo, finalmente, era uscita allo scoperto.
 






    
Ten years later….
 
Io e Michael, dopo tanti anni dal nostro matrimonio, ci rendemmo conto che avevamo ritrovato due cose molto importanti: un amore apparentemente perduto, a causa dei tanti ostacoli che l’avevano intralciato, e la fanciullezza, che sarebbe stata preclusa nei nostri cuori, per il resto della nostra vita.    



-FINE-






ff-thfi-fine 

Spazio dell'autrice:

Ed eccoci qui giunte all'ultimo capitolo della storia my dear gilrss.
Sono stata davvero felicissima che parecchie di voi l'abbiate seguita, e mi ha fatto molto piacere ricevere i vostri bellissimi commenti.
Se volete farmi ancora più felice mettete una recensione qui, se vi va, per dirmi se vi è piaciuto questo ultimo capitolo :DDDD
ringrazio le mie adoratissime Speechless_girl <3 e Veronica Annie per il loro costante supporto xD <3
Inoltre rigrazio le dolcissime Jenx, Michael Arianna Jackson, Annie Roxane Jackson, 96opal e Aisha Argentea per le loro stupende recensioni.
Vi voglio bene Girlsss <3 <3 <3
Trilly_94 <3
 

   

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=635143