Slave...?

di Ocatarinetabelasciscix
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Inizio ***
Capitolo 2: *** Vita all'orfanotrofio ***
Capitolo 3: *** Lo compro! ***
Capitolo 4: *** Schiava?! ***
Capitolo 5: *** Accettiamo ***
Capitolo 6: *** Addio ***
Capitolo 7: *** Arrivo ***
Capitolo 8: *** Incontro ***
Capitolo 9: *** Furia ***



Capitolo 1
*** Inizio ***


>Salve a tutti^^ Oggi ho proprio voglia di cimentarmi in una nejiten...per vostra sfortuna!Muahahahaah*_* Spero di incuriosirvi con questa minuscola introduzione alla storia...che dire,buona lettura!



Quella che era iniziata come una calda giornata estiva si era tramutata in un acquazzone in piena regola. Una bellissima donna bionda correva per le strade della città,nel futile tentativo di non bagnarsi da capo a piedi e prendersi un raffreddore. Starnutì,per poi imprecare sonoramente,non curandsi dell'occhiata di rimprovero che una vecchia signora le lanciò da sotto il suo ombrello,che condivideva con un bambino,probabilmente il suo nipotino. La donna decise di rifugiarsi sotto un albero e,finalmente al riparo, strizzò i due codini in cui erano divisi i suoi capelli,imprecando nuovamente:non aveva tempo da perdere,era in ritardo! Osservò il cielo,grigio,quasi plumbeo,che non prometteva di rischiararsi troppo presto e si rassegnò ad attendere. Non voleva bagnarsi più del necessario e non poteva permettersi di ammalarsi. Chiuse gli occhi nocciola e si appoggiò al tronco,aspettando. Sentì uno strano rumore,ma non vi badò,pensando fosse qualche gatto randagio di passaggio. Lo sentì nuovamente e stavolta le parve di identificare...non era possibile. Cercò la fonte del rumore e la individuò in un cespuglio poco lontano...ma i cespugli non piangono. Si avvicinò,ansiosa, e trovò un mucchieto di coperte fradice che tremava dal freddo. Alzò con mano tremante la copertina azzurra e sospirò sconsolata: quante volte le era capitato? Troppe,per i suoi gusti e ci rimaneva ancora malissimo. Ciononostante sollevò tra le braccia il fagottino e,coprendolo con il proprio corpo, ricominciò a correre,diretta verso la sua meta iniziale:l'orfanotrofio di Konoha.



Ma salve ragassuoli!Allora,incuriositi almeno un pò? Credo sia chiaro chi sia il personaggio misterioso,ma che cosa c'entra con l'orfanotrofio?E chi ci troveremo lì? Ops,a momenti mi faccio spoiler da sola...
Coscienza-quasi-sporca:"Questo perchè hai la lingua lunga e non sai stare zitta>_>"
Ocatarineta:"...e tu sei un'antipatica!Voi non la trovate antipatica?"*si gira verso i lettori,che fischiettano ignorandola*
Coscienza-quasi-sporca:"Vedi? Mi danno ragione." u_u
Ocatarineta:Nuoooo,sniff. Vabbè,ditemi che ne pensate,eh?*occhi da cerbiatto*

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Capitolo 2
*** Vita all'orfanotrofio ***


">Uddio,che stanchezza,ragazzi! Comunque mi sono trascinata fino al computer ed ho aggiornato,anche se in ritardo^^’ Premetto che non ho una beta e  che non avevo la forza di rileggere il tutto,quindi perdonatemi eventuali errori,ok?Vi lascio alla lettura.

Vita All’orfanotrofio

Un ragazzino di circa nove anni,on lisci capelli castani e occhi color cioccolato,correva a perdifiato verso il luogo segreto. Era in ritardo perchè la direttrice Tsunade lo aveva trattenuo in mensa per fargli mangiare tutte le carote,che lui odiava. Fece una smorfia pensando a quei minuscoli pezzetti di cibo arancione che scivolavano nel suo stomaco....assolutamente disgustoso,lui odiava il sapore delle carote! Proprio non gli piacevano.
“Teeeen! Dai,muoviti!”
Un chiassoso ragazzino biondo,il suo amico Naruto, lo chiamò a pieni polmoni,come al suo solito. Ten ridacchiò,pensando che ,con quei suoi improponibili vestiti arancioni, Naruto sembrava proprio una carota gigante con le gambe. L’unica carota che gli piacesse, a dire la verità.
“Teeen!”
“Arrivo!”
Corsero attraverso il “bosco”,come loro chiamavano uno sparuto gruppo di alberi del giardino,ed arrivarono al fortino di legno che avevano costruito l’estate prima;il loro covo,dove si rintanavano quando non giocavano.
“Dattebayo!” urlarono i due,scostando a tenda che faceva da porta e precipitandosi all’interno. Vennero accolti dallo stesso grido di battaglia,coniato da Naruto due anni prima, urlato da un ragazzino dai capelli castani spettinati e dagli improbabili  segni rossi sulle guance,Kiba, e sbadigliato da un altro,con capelli scuri,tenuti in una coda alta che lo faceva assomigliare ad un’ananas,Shikamaru.
“Ciao a tutti!...E Chouji?”
“E’ rimasto in cucina con la signorina Shizune:gli aveva promesso una fetta di torta”
Ten ridacchiò : “Mai una volta che resista alla tentazione,eh?”
“Che importa?Ci raggiunge dopo!-intervenne Kiba- Piuttosto,che facciamo oggi?”
Shikamaru,con la sua solita espressione annoiata,gli rispose:” Prima aspettiamo Lee,poi vediamo”
________________________________


Tsunade si si avvicinò alla finestra del suo ufficio ed osservò con un sorriso materno il gruppo di ragazzini,a cui ora si era aggiunto uno strambo bambino con i capelli a scodella e vestito interamente di verde, Rock Lee,mentre giocavano nel cortile,ridendo come matti.
Le sembrava passato così poco tempo da quando li aveva trovati ed aiutati a crescere,dandogli il biberon (Non so se si scrive così...NdCatarineta).
In vece erano trascorsi ben nove anni,durante i quali,ringraziando il cielo,erano tutti maturati splendidamente ed ogniuno di loro aveva dimostrato attitudini molto differenti,che erano riusciti in qualche modo a conciliare. Chouji si stava dimostrando un ottimo cuoco,sotto la guida di Shizune,la vice direttrice,che si occupava anche della mensa . Shikamaru invece era molto intelligente,riusciva bene in tutte le materie scolastiche senza studiare nulla,il suo unico difetto era una pigrizia di cui difficilmente si  sarebbe liberato in futuro.
Naruto era un ciclone,una forza della natura che riusciva a far sorridere tutti, servendosi della sua sviluppata sensibilità per capire gli altri. Un’empatia che a volte spaventava Tsunade,per la sua intensità.
 Kiba invece era l’esperto di zoologia della scuola:aveva divorato tutti i libri sugli animali presenti nella piccola biblioteca dell’istituto in pochissimo tempo,tanto che poi aveva chiesto a Tsunade degli altri testi su cui studiare,perchè aveva deciso di fare il veterinario da grande. Senza contare che, se Naruto aveva un’empatia tutta particolare con le persone,Kiba la aveva con gli animali.Tutti gli animali,senza eccezioni.
Rock Lee,il bambino più grande presente in orfanotrofio, era diventato,non si sapeva come,bravissimo in arti marziali,senza nessuna guida particolare.Quando Tsunade lo aveva interrogato sull’argomento,lui aveva risposto che aveva guardato, alla tv della sala comune, degli incontri e che semplicemente stava imitando ciò che aveva visto lì. Lei era rimasta impressionata ed aveva chiesto ad un suo vecchio amico,Gai,di continuare ad allenarlo,come favore personale. Questi aveva accettato ed ora era chiamato da tutti i bambini “Gai-sensei”,visto che tutti si potevano unire all’allenamento. Tutti gli amici di Rock Lee lo avevano fatto,tranne Chouji,che odiava le attività fisiche,e Shikamaru,troppo pigro per uno sforzo del genere. In compenso,loro osservavano ed incoraggiavano quando serviva. Per quanto riguardava Ten....bè,lui era un caso a parte. Cioè,lei era un caso a parte. Eh,sì,perchè,nonostante i vestiti maschili che era costretta ad indossare,Ten era una femmina. Una ragazzina discreta in arti marziali ed assolutamente fantastica con qualsiasi oggetto tagliente si trovasse per le mani. Tsunade si ricordava come fosse ieri il giorno di  quattro anni prima,quando Tenten,perchè questo era il suo nome completo,aveva preso e lanciato un  coltello in mensa.Coltello che aveva sfiorato lei e Shizune,senza colpirle, per fortuna.In seguito Tenten aveva dimostrato di possedere una mira ed una precisione nel lancio straordinarie,per una bimba così piccola. E tuttora si allenava,con risultati sempre migliori. La direttrice non aveva soffocato nessuna di queste loro attitudini,anche se alcune erano pericolose (Vedi TentenXD) perchè pensava che ognuno di loro dovesse coltivarle per trovare in seguito un lavoro adatto alla propria personalità. Kiba veterinario,Chouji cuoco,Ten armaiolo....bè,in verità a Ten aveva proibito di lanciare armi all’interno dell’istituto,pena,una settimana mangiando solo carote. Ed aveva funzionato alla perfezione:ora lei si allenava solo all’esterno.
L’unico dispiacere riguardante questi bambini era che ormai le loro possibilità di essere adottati erano quasi pari a zero:troppo grandi,le coppie volevano bambini più piccoli,possibilmente neonati. Osservò di nuovo Tenten e si rammaricò di non avere abbastanza fondi per rinnovare il guardaroba dei bambini. Non vi erano che pochi vestitini e nessuno della misura giusta per una bambina di nove anni,così Ten si vestiva da maschio. Pochi secondi dopoo la donna ridacchiò,vedendo come l’oggetto dei suoi pensieri avesse appena placcato Lee,facendo finire entrambi a terra.
“Dopotutto -pensò sollevata- non credo che un vestito durerebbe un giorno intero con lei.Sembri io  da giovane!”
Smise di ridere bruscamente,alla vista di un signore dall’aria distinta e con i capelli lunghi e scuri,che entrava dal cancello.
“Hiashi Hyuuga....che ci fa qui?”
 

L’AUTRICE PARLAO_O
Ah,finito!Come vedete e come si intuiva dal titolo,ho descritto un pò la vita in orfanotrofio o ,perlomeno,i suoi abitanti.Che ve ne pare?Fatemi sapere! Ed ora,passiamo alle recensioni^^

BadSilvia: Falice della tua curiosità^^ E come vedi ho svelato chi è la misteriosa donna. Al prossimo capitolo (speroXD)

Tenny_93: Grazie per i complimenti^//^ ,spero continuerai a seguirmi ed a non annoiarti.Bacioni

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Capitolo 3
*** Lo compro! ***


LO COMPRO

Salve a tutti^^ Mi scuso tanto per il ritardo di aggiornamento,ma ho avuto dei problemi.Comunque ora ho risolto tutto,perciò spero di riuscire ad aggiornare più spesso.Vi lascio al chappy^^




Un bambino,con profondi occhi nocciola, correva a perdifiato.Se non si fosse nascosto in fretta sarebbe stata la fine!
"...sette...otto...nove...dieci!Arrivooo!"
"Phew!Appena in tempo!"pensò Tenten,mentre osservava,al riparo dietro un cespuglio,il suo amico Rock Lee affannarsi a cercarla.Ridacchiò furbescamente,pensando che Lee era proprio strano:con la sua mente che funzionava in un modo tutto suo,il primo posto che sarebbe andato a controllare sarebbe stato il vecchio ed imponente albero vicino al cancello dell'orfanotrofio,il posto più difficile da usare come nascondiglio essendo troppo lontano dalla tana.Solo perchè lui adorava nascondersi tra le sue fronde non significava che tutti si sarebbero di certo nascosti lì. Ten si mise in una posizione più comoda,pronta a scattare.Appena Lee fosse stato abbastanza lontano allora lei...-zack!- sarebbe corsa a fare tana! Osservò il suo amico allontanarsi sempre di più dal luogo in cui lei si trovava e si sollevò sulle ginocchia. Doveva essere velocissima,perchè Lee era veramente un fulmine,a correre!E poi non poteva permettersi di perdere:non aveva intenzione di fare il letto di Lee per una settimana!Appena il bambino toccò il tronco dell'albero,lei scattò in avanti.
*****
"Kuso!"Tenten imprecò tra sè e sè,vedendo come Lee avesse già ridotto la distanaza tra loro della metà.Troppo occupata a tenerlo d'occhio,non si accorse della persona davanti a lei e le finì addosso,per poi cadere a terra,seguita subito dopo da Lee.Nemmeno lui era riuscito a frenare in tempo ed era inciampato su di lei,finendo faccia a terra.
"Ten!!Lee!!"
I due bembini,occupati a massaggiarsi chi il sedere,chi la faccia,sobbalzarono leggermente al suono di quella voce e rabbrividirono:la direttrice sembrava arrabbiata.
Tsunade arrivò,trafelata, e li aiutò ad alzarsi "Quante volte vi ho detto di guardare avanti quando correte?Soprattutto se c'è un ospite!Dovete fare attenzione,capito?"li apostrofò con voce severa.
Poi si rivolse al'uomo,ancora in piedi in mezzo al cortile: "E lei poteva almeno aiutarli ad alzarsi,signor Hyuuga!"
Tenten alzò per la prima volta gli occhi sull'ospite e trattenne il fiato:davanti a lei stava un uomo molto alto,con i capelli lunghi,fasciato in un kimono che aveva tutta l'aria di essere costoso e che era in tinta con i suoi occhi,completamente bianchi.Doveva essere un nobile,per come era vestito...era bellissimo.
Hiashi Hyuuga scoccò ai due bambini ,ora pieni di terra, uno sguardo digustato,per poi rispondere a Tsunade con un "Naturalmente" che non aveva nemmeno l'ombra di un tono di scuse.
Tenten provò subito un moto di irritazione verso quell'uomo:come si permetteva di di rispondere così maleducatamente?E poi voleva che la smettesse immediatamente di guardare Lee come fosse uno scherzo di natura! Certo,anche lei si rendeva conto che non era carino quanto Naruto o Kiba,ma sapeva che era forte e sensibile come gli altri non sapevano essere.Era molto maturo,per essere un bambino.Forse solo Shikamaru era come lui,ma Shika si comportava anche come un vecchio,mentre Lee era sempre allegro e vitale. E poi era il suo migliore amico e lei non avrebbe permesso a nessuno di trattarlo a quel modo,di fargli abbassare la testa e di arrossire di vergogna,come se il suo aspetto avesse qualcosa di sbagliato!Come uno scarto!Ma chi si credeva di essere quel vecchio?
Ten si posizionò di fronte a Lee ed il suo sguardo furioso incontrò quello gelido del capoclan Hyuuga,che per una frazione di secondo parve confuso da quel ragazzino che osava sostenere lo "scontro" con lui.Era troppo abituato-si disse-a vedere gli altri chinare la testa ed abbassare lo sguardo davanti a lui.Quel bambino era interessante...faceva al caso suo.
"Baka!"e il tempo si fermò. Tenten,con quell'uscita,raggiunse due risultati: stupì l'impassibile Hiashi Hyuuga e ricevette uno dei famigerati shiaffi sulla nuca di Tsunade,accompagnato da un "TEN!" perticolarmente minaccioso.
La donna cercò subito di rimediare alla maleducazione del suo protetto invitando Hiashi nel suo ufficio,a prendere un tè,ma questi,inaspettatamente,rifiutò.
"Non serve,signorina Tsunade:ho già trovato ciò per cui sono venuto-indicò Ten- Prendo lui,lo compro."

Finito!E così è entrato in scena il caro Hiashi (adoro quell'uomo!)Cosa succederà ora?Lo vedrete presto^^

Miss_Martel:Grazie mille per la tua gentilissima recensione^^Sono felice che la trama ti piaccia.Grazie per la segnalazione dell'errore e per avermi tolto il dubbio sul biberon^^Spero recensirai anche i prossimi capitoli.

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Capitolo 4
*** Schiava?! ***


Capitolo 3
Tsunade osservò,interdetta da quell'interruzione,l'uomo che aveva davanti e che non sembrava affatto scherzare. Tenten,confusa quanto la direttrice,passava lo sguardo dalla donna all'uomo.
Lee si limitò a stringere la mano la mano alla sua amica,temendo che Hiashi la portasse davvero via da loro,da lui.
"Signor Hyuuga-domandò Tsunade- posso permettermi di chiederle il perchè di questa improvvisa voglia di paternità?Ha già due figlie,mi pare,no?"
Il tono che Tsunade usò fu acido:non le era per niente piaciuto il verbo "comprare",che il nobile capoclan aveva utilizzato. Hiashi le lanciò in'occhiata irritata,per poi spiegare: "Non si tratta di me,infatti,ma di mio nipote.Da quando suo padre ci ha...lasciati,non rivolge più la parola a nessuno."
Tsunade annuì.Conosceva la storia di quel ragazzino ed aveva conosciuto i suoi genitori,a suo tempo.Aveva partecipato ai loro funerali.
"Quindi lei vorrebbe una compagnia per suo nipote,ho capito bene?Un amico..."
"Sia ben chiaro-la interruppe Hiashi- il bambino scelto non sarà certo un pari di mio nipote,ma un servo di sua proprietà. Al tempo stesso,però,vorrei che avesse un'influenza positiva su di lui,perciò mi serve che sia vivace e senza...come dite voi?Peli sulla lingua?Comunque deve saper tenere testa a Neji,se necessario.E io "-Lee strinse più forte la mano di Ten,cominciando a capire dove quel signore stesse andando a parare- "penso che questo bambino,Ten se ho capito bene, faccia al caso mio"
Tsunade strabuzzò gli occhi e scoppiò quasi a ridere:Hiashi non aveva capito che Ten era una femmina! Ma dopotutto,con i capelli corti ed i vestiti da maschio che indossava non c'era da stupirsi...
"Naturalmente"-continuò Hiashi,riportando su di sè l'attenzione della donna- "capisco che il pensiero di un vostro bambino servo non sia dei migliori,perciò vi propongo un patto: voi mi concedete la patria potestà e la proprietà e io pagherò tutti i debiti dell'orfanotrofio e farò ogni anno generose donazioni.Cosa ne pensate?"
Tsunade,furiosa,si apprestò a rispondere a tono a quell'offerta scandalosa,quando una vocina infantile si intromise:"Accettiamo,vero signorina Tsunade?"
Tsunade,Hiashi e Rock Lee posarono lo sguardo  sulla bambina che,con voce flebile e tremante,aveva appena accettato un giogo troppo pesante per il suo fragile collo.

L'AUTRICE PARLAo_o
Eccomi di nuovo!Capitolo cortissimo,lo so e mi dispiace.Comunque,coraggiosa la nostra Tenten,vero?Forse addirittura troppo...recensite!

_nejixten:Grazie per i complimenti^^Spero continuerai a seguirmi.Bacioni
tenny_93:Ciao!Spero di aver chiarito in questo chappy come mai Ten è indicata come un maschio^^Nel caso chiedi pure e io preciserò. Passerà ancora qualche capitolo prima che i due si incontrino,ma poi...kukuku!Ne vedremo delle belle.La testardaggine e gelosia made in Hyuuga si faranno sentire!Alla prossima!

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Capitolo 5
*** Accettiamo ***


Sentendo tutti quegli sguardi su di sè,Tenten arrossì,ma continuò a parlare:
"L'orfanotrofio ha bisogno di soldi e...-guardò Hiashi in cerca di conferma- "potrò sempre mandare lettere ai miei amici,vero?"
"Sì"
Hiashi sostenne lo sguardo lucido di Ten senza battere ciglio,ma ammirò quello scricciolo che,invece di gettarsi a terra ed implirarlo per la sua libertà,stava rinunciando ad essa per il bene dei suoi amici.Ebbe la conferma di avere scelto il ragazzino giusto.Era generoso,ma anche orgoglioso.Perfetto.Non poteva rischiare che Tsunade rifiutasse di lasciarglielo.
Decise perciò di fare un'ulteriore concessione:
"Inoltre una volta al mese avrai una giornata libera,durante la quale potrai uscire dalle mie proprietà("Notare che ha detto proprietà.Non villa,proprietà...vi lascio immaginare le dimensioni del giardino di casa HyuugaxD" NdMe)
E poi"-aggiunse-"ti pagherò una piccola somma da spendere quel giorno come vorrai"
Vide il bambino rilassarsi un pò e lasciare la mano del suo amico,i cui occhi si riempirono di lacrime.
Hiashi quasi storse il naso a quella vista:odiava le lacrime,o meglio,odiava vedere i bambini piangere. Pensò alla sua figlia maggiore,Hinata, e sospirò.Lei era l'esempio lampante.
Per una momento pensò di lasciar perdere l'acquisto,ma poi l'immagine di Neji gli balenò in testa.No...non poteva rinunciare a questo progetto o Neji sarebbe rimasto nello stesso orribile stato per molto tempo,se non per sempre.
"Bene-disse- allora...il ragazzo viene con me e..."
"Aspetti un attimo signor Hyuuga!"-lo interruppe Tsunade- "Io non ho dato il mio permesso e senza la mia firma non se ne fa niente!Mi lasci perlare da sola con Ten"
Hiashi sbuffò e annuì,poi si sedette su una panchina lì vicino ad aspettare.
Tsunade,Tenten e Lee si allontanarono fino ad essere fuori portata di orecchio,poi Tsunade sospirò
"Ten,non devi farlo. All'orfanotrofio farebbero comodo i soldi,è vero,ed in condizioni normali accetterei,ma non a questo prezzo!Non voglio che tu perda la tua libertà...sarebbe per sempre!"
La bambina osservò l'espressione preoccupata di quella che per lei era una madre a tutti gli effetti e rispose:
"Lo so sginorina.So che sarà per sempre,ma non importa. L'orfanotrofio ha bisogno di soldi...ho sentito mentre discuteva con Shizune-san,sa? So che questo posto chiuderà,se i debiti non verranno pagati.E dove andremmo tutti?Non voglio che i miei amici soffrano o diventino cattivi e rubino. Se vado con quel vecchio questo non succederà"
Gli occhi di Tsunade si riempirono di lacrime.Quella ragazzina aveva ragione,era più obbiettiva di lei:con il suo solo sacrificio avrebbe salvato dalla strada centinaia di bambini,anche in futuro.
Tentò di giocare la sua ultima carta,puntando i suoi occhi in quelli, scintillanti di determinazione,di Ten:
"Ma sei sicura?E poi penso che il signor Hyuuga voglia un maschio..."
"Tutti mi dicono che sono un maschiaccio e che sembro un bambino.Fingerò,non ci saranno problemi,vedrà"
"Ma..."
"Non voglio che Kiba o Naru o anche Lee prendano il mio posto.Loro hanno bisogno di libertà più di me.E poi"-le scappò un piccolo sorriso-"se li immagina a servire il tè?Sarebbero dei disastri!"
Nonostante tutto anche a Tsunade scappò un sorriso a quel pensiero.Era vero,ciò che stava dicendo quella ragazzina era la cosa più logica da fare per salvare tutti quei bambini,dannazione!
"Ten-chan..."
A quel singhizzo le due si voltarono verso un Lee piangente,con i pugni stretti lungo i fianchi.
"Non andare Yen-chan..."
"Lee,lo devo fare...così tu e gli altri avrete i vestiti nuovi.Non sei contento?"
"No!"-battè i piedi a terra-"Non voglio!"
"Perfavore,Lee..."
E lui cedette,come sempre quando la sua migliore amica usava quel tono di supplica.Capì che non c'era più nulla da fare:Ten aveva deciso e non c'era modo di farle cambiare idea.
                              **********
"Signor Hyuuga?Accettiamo"
Hiashi distolse lo sguardo,mentre Tsunade firmava il documento.Decisamente odiava le lacrime...




Eccomi qui^^Capitolo mooolto triste,ma dopotutto è anche normale,no?Mi è dispiaciuto un sacco per Lee...e pensare che sono io che scrivo-.-
Passiamo alle recensioni^^

Miss_Martel: Innanzitutto grazie per i complimenti*me si inchina* Sono contenta che il carattere sia più facile da leggere:finalmente ho capito come si usa l'html!
Per quanto riguarda Hiashi...sto cercando di farlo IC,ma alcune differenze dall'originale sono inevitabili,altrimenti,come hai detto tu la mi storia non sarebbe nemmeno nata^^ Comunque secondo me anche l'Hiashi originale vuole molto bene a Neji,solo che le tradizioni e l'orgoglio Hyuuga sono sempre in mezzo alle scatole,perciò non è che lo dimostri molto.Stessa cosa vale per Neji...ma questo lo vedrai.Kukukuku!Grazie per la recensione,spero continuerai a commentare.Ciauz!

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Capitolo 6
*** Addio ***


La data del trasferimento arrivò in un baleno. Hiashi aveva concesso a Tenten altri tre giorni per stare all'orfanotrofio,tre giorni che volarono e durante i quali Tenten spiegò tutto ai suoi amici.

Piansero tutti,nessuno escluso;persino l'impassibile Shino versò qualche lacrima,da sotto gli spessi occhiali da sole fuori moda che portava sempre.La sua amica,una dei pochi che lo aiutasse nella sua eterna ricerca sugli insetti,se ne stava andando.E non avevano ancora catturato tutti i coleotteri del giardino!

Quelli che presero peggio la notizia furono però i suoi migliori amici,la sua "gang",quella con cui passava giornate intere a giocare e correre.
Naruto e Kiba scoppiarono immediatamente a piangere e furono inconsolabili per tutti i tre giorni,anche se le rimasero appiccicati per tutto il tempo.
Lee,incredibilmente,si trattenne:voleva che la sua Ten-chan si godesse gli ultimi giorni di libertà al meglio, e come avrebbe fatto, se lui avesse pianto come una fontana?
Shikamaru invece rinunciò ai suoi sonnellini per giocare con lei e Choji non si lamentò nemmeno una volta di dover correre troppo per stare loro dietro e non fece le sue solite capatine in cucina.

Tutto ciò per sfruttare al massimo il poco tempo rimasto loro prima che Ten fosse adottata.

Tutti i bambini infatti,a parte Lee,a cui era stato imposto il silenzio,credevano che Ten stesse per venire accolta in casa di una nobile famiglia e la invidiavano persino. Tsunade e Tenten erano complici in questo "piccolo" inganno:non volevano far soffrire o sentire in colpa gli altri piccoli.


Quando Hiashi venne a prelevarla,Tenten poteva dire di essere quasi felice:i suoi amici le avevano dimostrato ancora una volta quanto fosse forte il legame tra loro e tutti le avevano fatto un regalo di addio.
Ci fu chi le donò il proprio cuscino preferito,con sopra una pezza a forma di cervo,chi la sua scorta di merendine,chi le sue bacchette portafortuna per il ramen,chi il suo insetto più raro,chi il proprio cappottino con il pelo,che sapeva le piaceva tanto e,infine, chi le regalò una foto di tutti loro, insieme,con una cornice intagliata da lui stesso.

Quando salì in carrozza Tenten aveva due borse in spalla,una con i suoi scarsi averi,giusto qualche cambio di vestiti,e l'altra con tutti i regali.
Salita sul predellino si girò verso i suoi amici e Tsunade,venuti a salutarla.
Prese un bel respiro per cercare di dissolvere il magone che sentiva in gola,ma non ebbe molto successo,perchè cominciarono anche pizzicarle gli occhi. Sapeva che avrebbe rivisto tutti di lì a un mese,ma le sarebbero mancati comunque.
Ad uno sbuffo di Hiashi,Ten capì di doversi sbrigare ed entrò nell'abitacolo.
Un cenno dello Hyuuga e la carrozza partì.
L'ultima cosa che vide Tenten,sporgendosi dal finestrino,fu Lee che correva agitando le braccia,poi la carrozza girò l'angolo.

Ten strinse al petto la sacca con i regali e si preparò ad una nuova vita.


L'AUTRICE PARLAO_O
Eccomi qua con un nuovo capitolo.L'ultimo,definitivo, addio all'orfanotrofio è stato dato.Ora si va a casa Hyuuga! 

Miss_Martel:Grazie della bella recensione,innanzitutto.Poi sono felice che Ten ti piaccia,l'ho voluta rappresentare come una bambina forte e generosa e spero di esserci riuscita bene. Lee è un pò il piagnone della situazione,ma chi non piangerebbe vedendosi portare via la propria migliore amica/sorella? Felicissima,inoltre,che tu stia prendendo in considerazione di farti piacere HIashi (a me invece piace troppo quell'uomo*_*) Quando scoprirà che è una ragazza...boh,non ho ancora scritto quel chappy,vedrò dove mi porterà la musa^^
Infine grazie per i complimenti e un bacio!

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Capitolo 7
*** Arrivo ***


Ci misero quasi un'ora ad arrivare a villa Hyuuga e tutto il viaggio trascorse nel più assoluto silenzio.
Hiashi non era quel che si dice chiacchierone e Tenten non era dell'umore giusto per intavolare una conversazione o per chiedergli ulteriori informazioni riguardo alla vita che la attendeva da quel momento in poi.
La ragazzina,infatti,alzò lo sguardo solo quando il cocchiere informò i passeggeri che erano giunti a destinazione. E rimase folgorata:davanti a lei si stendeva un enorme giardino,pieno di alberi e aiuole di fiori ed in lontananza vide una villa in stile occidentale,che si ingrandiva mano a mano che la carrozza si avvicinava.
Era almeno cinque,anzi no,dieci volte più grande del suo orfanotrofio!

"Chiudi la bocca" le ordinò Hiashi,non senza un tono leggermente compiaciuto.

"Tutto il terreno intorno alla villa-le spiegò mentre scendevano dalla carozza ed imboccavano il vialetto che conduceva all'ingresso- "è di mia proprietà. Si estende da tutti e quattro i lati per un kilometro. Non penso,quindi,che ti sentirai mai prigioniero"

Si fermarono davanti al portone,che si aprì senza che Hiashi dovesse bussare. Evidentemente lo aspettavano,o c'era qualcuno addetto all'apertura delle porte per il padrone...Ten non lo sapeva,non era pratica degli ambienti nobili,anche se aveva sempre avuto un'immagine negativa di loro: pigri,grassi, che non si curavano della povera gente.

"Bentornato Hiashi-sama"

"Ten,questa è Kurenai Yuuhi,l'insegnante e la cameriera di mia figlia maggiore,Hinata,che conoscerai in seguito,se se ne presenterà l'occasione. Sarà lei ad occuparsi di mostrarti la tua stanza e di istruirti sui tuoi compiti. Rivolgiti a lei,se dovessi abbisognare di qualcosa.Signorina Yuuhi -aggiunse poi,rivolgendosi alla donna- "conduca il ragazzo nel mio studio quando avrà finito,prego"

"Come desidera Hiashi -sama"

"Bene"
E detto questo Hiashi le lasciò sole,senza nemmeno un cenno di saluto o uno sguardo, e salì le imponenti scale che portavano ai due piani superiori.
Tenten lo seguì con lo sguardo finchè non sparì alla vista,poi si volse verso Kurenai e la osservò meglio. Era molto bella:alta,con capelli lunghi,mossi e scuri,e gli occhi di un intenso,anche se strano,color sangue.La sua però,pensò Ten,era una bellezza asettica,una femminilità priva del calore che Tsunade invece era in grado di emettere anche senza toccarti.
Tenten sospirò tra sè e si disse che non poteva essere debole,non poteva già avere nostalgia della sua casa o non avrebbe resistito un mese.

"Seguimi Ten" disse Kurenai,e Tenten eseguì,dopo essersi caricata i bagagli sulle spalle. Dovette trotterellare per riuscire a stare al fianco della donna,che avanzava con lunghe falcate delle sue gambe snelle. Kurenai aveva imboccato il corridoio a destra delle scale e lo  stava percorrendo.Arrivate in fondo,si fermò davanti ad una porta bianca e spoglia.

"Prego,entra.Questa sarà la tua stanza"

Tenten obbedì,in silenzio,poi sgranò gli occhi ed ebbe un piccolo tuffo al cuore per la sorpresa:era una camera singola!
Lei non aveva mai avuto una camera tutta sua all'orfanotrofio,anche se era sempre stato un suo desiderio inconfessabile.Non che non si divertisse nell'ampio stanzone che condivideva con gli altri (anzi,adorava fare la lotta sulle brandine) ma negli ultimi tempi aveva cominciato a provare imbarazzo nello spogliarsi davanti ai suoi compagni.Era vero che non aveva ancora nulla di cui "dovesse" vergogniarsi,ma lei,essendo più matura,si sentiva comunque in imbarazzo. Ridacchiò ricordando che solo Shika,come al solito,si era accorto di questo suo disagio ed aveva fatto in modo di distrarre i compagn dal fare scherzi o guardare,mentre lei era svestita.

"Qualcosa non è di tuo gradiento?" chiese Kurenai,vedendo che Ten si era incantato

"Eh?" -si svegliò Tenten- "No!Assolutamente no! Tutto a postissimo,grazie"

La donna sorrise debolmente mentre il ragazzino poggiava il suo bagaglio vicino al letto,ricordando perfettamente il suo primo giorno di lavoro lì.Quanto era stata abbagliata dallo spendor di qul luogo!

"Non ti preoccupare sei bagagli,metterai i vestiti a posto dopo.Ora dobbiamo andare da Hiashi-sama"

Tenten si alzò dal pavimento dove si era inginocchiata e trotterellò nuovamente dietro a Kurenai,questa volta su per lo scalone.

"Ehm,signorina Yuuhi?"

"Chiamami pure Kurenai,se vuoi.Tutti mi chiamano così"

"Va bene -sorrise- Kurenai-san. Volevo sapere...anch'io dovrò chiamare il padrone Hiashi-sama?"

"Sì,certo. -la osservò shokkata e sospirò- Ricordami che ti dovrò spiegare tutto,anche le cose elementari,domani"

"Ehm...d'accordo"

Kurenai le lanciò un'occhiata:"Non dovresti preoccuparti di lui,quanto del tuo padroncino..."

"Eh?"

"Lo vedrai. Siamo arrivati"

Si trovavano davanti ad una porta in noce intagliato,che mise Ten un pò in soggezione,a cui Kureanai bussò.
Dopo aver ricevuto il permesso di entrare,la donna spinse Tenten all'interno,sussurrandole:

"Buona fortuna"


L'AUTRICE PARLAO_O

Ok,mi scuso innanzitutto per il ritardo. Le vacanze di Pasqua (passate a Parigi *_*),i compiti e la mancanza di ispirazione mi hanno tenuta lontana da pc per un pò. Ma ora sono tornaataaa!
*i lettori le lanciano pomodori fischiando sonoramente*
*l'autrice li evita tutti con maestria e fa finta di nulla*
Scusate tantissimo ma non ho davvero il tempo di rispondere alle recensioni ora^^'(ho qualcosa come 5 minuti,poi devo uscire) Mi farò perdonare,lo giuro,in un modo o nell'altro.Maleditemi pure,se volete T.T Al prossimo capitolo!

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Capitolo 8
*** Incontro ***


Tenten si ritrovò all'interno di un ampio studio dai colori cupi. L'unica nota di colore,in mezzo a tutto quel legno scuro,erano le tende bianche alla finestra,che dava sul giardino della villa.
Fu felice di esservi entrata di giorno: la sera,alla luce della luna,quel posto doveva essere davvero inquietante!
Un piccolo colpo di tosse la riscosse dallo stato di contemplazione in cui era caduta e solo in quel momento si accorse di essere osservata dal vecch...da Hiashi-sama e da...
"Questo è Neji,mio nipote. Neji,lui è Ten,il tuo nuovo servo"
Tenten osservò meglio il bambino che si trovava di fronte a lei; era alto quanto lei,  e aveva lunghi capelli scuri. assomigliava molto a suo zio,soprattutto per gli occhi,bianchi come il latte, ma anche freddi come il ghiaccio e da cui traspariva una grande intelligenza.
Gli sorrise,ma non ottenne nemmeno un minimo stiramento di labbra.
"Neji "-continuò Hiashi- "ricordi cosa ti ho detto ieri,vero?"
"Sì,Hiashi-sama"

Ten fu colta all sprovvista: Hiashi-sama? Anche suo nipote lo chiamava con il titolo onorifico? Ma Kurenai-san  le aveva spiegato che solo i servi dovevano...allora lui lo faceva spontaneamente?E perchè era così freddo?
Se lei avesse avuto uno zio,gli si sarebbe gettata fra le braccia ad ogni occasione! Non capiva quel bambino...

"Il contratto di proprietà di Ten ti verrà consegnato solo dopo aver raggiunto una certa età...o maturità. Nel frattempo trattalo bene"

"Sì,Hiashi-sama"

Hiashi lanciò uno sguardo significativo a Tenten. Sembrava dire:"Vedi? Io non ci riesco,lascio a te il testimone"
Lei seguì Neji fuori dallo studio poco dopo,percorrendo una serie di corridoi fino ad una porta,questa volta bianca, che il bambino attraversò senza esitazioni.

"Wow..."
Ten non riuscì a trattenere lo stupore: in quella stanza avrebbero potuto dormire comodamente almeno una ventina di bambini!Com'era possibile che fosse la camera da letto di uno solo?

"Ehm...questa è la tua stanza?"

Neji non rispose,limitandosi a sostenere il suo sguardo nocciola per un pò,senza battere ciglio. Tenten capì subito che sarebbe stata un'impresa fare conversazione con lui. Scese infatti un silenzio imbarazzante,almeno per Tenten,che continuò a spostare il peso del corpo da un piede all'altro ed a guardarsi intorno,fino a che un lieve rumore non la fece girare verso il suo padrone. Lo vide riporre dei libri in una borsa e porgergliela. Lei la prese,senza capire, e lo seguì fuori dalla stanza,per un'alta serie di corridoi,fino ad un salottino,dove Neji si sedette ad un tavolo.
Tenten rimase in piedi,indecisa: poteva sedersi anche lei,o doveva chiedere il permesso al suo padrone?
Il mutismo in cui era sprofondato Neji non la aiutava di certo!
Dopo qualche minuto di attesa entrò un uomo alto,con un occhio bendato ed una curiosa zazzera di capelli argentati.

"Buongiorno Neji...ragazzi"parlò attraverso una mascherina che indossava davanti alla bocca. A Tenten sembrò le sorridesse,perciò gli rispose,grata.

"Bene bene,Neji-kun. Pare proprio che finalmente avrai un compagno di studi. Ma stare sempre sui libri non fa bene,sai?Spero lo aiuterai tu...ehm..."

"Ten"

"...Ten. Fai sciogliere un pò questo ragazzo,mi sto stancando di insegnare solo a ghiaccioli"

Tenten ridacchiò. Quell'uomo le era simpatico e scherzava su Neji senza nessuna esitazione dovuta al suo stato di nobile. Neji le lanciò un'occhiataccia che la fece ammutolire.

"A proposito -continuò l'uomo- io mi chiamo Kakashi Hatake e sono l'insegnante di Neji...bene,al lavoro!Oggi studieremo l'era Sengoku"

La lezione cominciò e Tenten cercò di assimilare più informazioni possibili :dopotutto avrebbe potuto approfittare delle lezioni private di Neji per fasi una cultura. Tsunade diceva sempre che la cultura era importante,ed aveva insegnato agli orfani a leggere e scrivere.
Tenten si pentì amaramente di non essersi esercitata di più,invece di chiacchierare con Naruto durante le lezioni, quando Kakashi-sensei,conclusa la lezione di storia ed iniziata quella di grammatica,dettò a Neji degli ideogrammi che lei non riconobbe. Per di più cominciavano a farle male le gambe:erano tre ore che stava in piedi,ferma nello stesso punto, ma non osava chiedere il permesso di sedersi da qualche parte,ora che la lezione era iniziata, non volendo interrompere.
All'ennesimo spostamento di peso da una gamba all'altra,fu il sensei stesso a fermarsi: "Perchè non ti siedi,Ten?"

"Lui farà solo ciò che ordino io"

Fu con questa frase,pronunciata con tono fermo e deciso, che Tenten udì per la prima volta la voce di Neji. Era profonda e melodiosa,ma con una sfumatura fredda che la fece quasi rabbrividire,come se all’improvviso il salotto fosse stato spazzato da una folata di vento.

Kakashi non insistette oltre,ma lanciò un’occhiata penetrante a Neji,che si limitò ad incrociare le braccia e ad appoggiarsi allo schienale della sedia,pronto per ascoltare il resto della lezione.

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Capitolo 9
*** Furia ***


Quando Tenten riaccompagnò Neji nella sua stanza era esausta: troppe ore in piedi -Neji non le aveva ordinato di sedersi- e troppe nozioni tutte insieme.
Senza tante cerimonie, appoggiò sul tavolo la borsa di Neji con un tonfo sonoro e crollò a terra,sospirando di sollievo.

"Che cosa fai? Kakashi-sensei ha detto che devi aiutarmi a fare i compiti.Non che ne abbia bisogno"

Oh,ma guarda,il padroncino le rivolgeva la parola per la seconda volta in una intera mattinata! Forse avrebbe dovuto cominciare a segnarsi tutte le volte in cui lo avrebbe fatto per poter così festeggiare il giorno in cui sarebbe stato meno in silenzio dell'anno!!Festa nazionale:Neji ha spiccicato più di mezza parola!Gioia e tripudio!
Si rese conto che i suoi pensieri le stavano sfuggendo di mano,perciò si affrettò a rispondere,mugugnando per il disappunto,mentre si alzava e si avvicinava alla scrivania.

"Ma non sei stanco? Hai appena finito le lezioni,non fai nemmeno un pò di pausa?"

Neji le rivolse uno dei suoi sguardi di sufficienza,a cui ormai Ten si stava abituando

"Non voglio che i miei voti calino ("Io Neji lo immagino così:secchione fino al midollo.Genio,sì,ma anche secchioneU_U"NdMe),e comunque in questa casa non c'è nulla da fare"

Tenten riflettè un attimo,poi sorrise,con sguardo complice,sperando,anche se con poche speranze al riguardo,di riuscire a contagiare con la sua energia il ragazzo.

"Forse non in casa,ma che mi dici del giardino?"

Neji,come Ten aveva temuto,rispose freddamente : "Non ho la minima intenzione di uscire,tantomeno con te,quindi ora lasciami studiare".

Il tono usato fece desistere Tenten,la cui attenzione venne catturata da un altro oggetto: una foto, con una cornice in argento lavorato,appesa al muro proprio sopra il letto di Neji. Sembrava l'unica cosa non impersonale della stanza,perciò attirò Tenten subito,come una calamita.
Si avvicinò,decisa ad investigare sul ragazzo dai capelli lunghi per conoscerlo meglio,perchè,si disse,se avesse dovuto aspettare lui non avrebbe certo fatto molti progressi...nei prossimi cento anni!
Doveva raffigurare qualcuno di importante per lui,vista la posizione privilegiata in cui l'aveva messa.
Tenten si avvicinò dopo aver lanciato un'occhiata a Neji per assicurarsi che non la stesse guardando: qualcosa le diceva che non avrebbe molto apprezzato la sua curiosità...forse cominciava già a capirlo almeno un pò,quel musone!
Salì sul letto senza fare rumore e guardò. Era una foto semplicissima,con tre persone che sorridevano. Sembravano molto felici e Tenten si ritrovò a sorridere con loro senza rendersene conto,soprattutto quando si accorse che il bambino in primo piano doveva essere Neji qualche anno prima. Era veramente carino,il classico bambino a cui viene voglia di fare le coccole a prima vista.

"Decisamente diverso  da ora!" pensò Tenten,che osservò di nuovo il suo padroncino senza trovare,nella sua espressione torva e seria,nulla di quel bambino felice,che sorrideva raggiante in mezzo a quelli che dovevano essere i suoi genitori.
Neji aveva decisamente preso da sua madre,una donnina esile,con il corpo di una ninfa, i lineamenti delicati,ma gli occhi erano uguali a quelli del padre,chiarissimi e...accidenti! Altro che padre, quello era Hiashi-sama!Ma non era lo zio di Neji?O era il padre?Tenten era confusa e distratta e perciò la voce di Neji la prese alla sprovvista.

"Che fai?Scendi dal mio letto,immediatamente!"

Tenten sobbalzò ed eseguì l'ordine,solo per trovarsi di fronte ad un Neji estremamente accigliato.

"Che stavi facendo?"

"Ehm...ecco,io in verità stavo...ecco..."

"Fuori!Fuori di qui!"

Tenten non sapeva che dire. La sua voce esprimeva solo furia,anche se il tono era misurato e la sua espressione rimaneva uguale al solito...solo una piccola ruga d'espressione in mezzo alle sopracciglia...

"Non dovresti trattenerti,sai? Quando sei arrabbiato dovresti sfogarti ed urlare.Fa bene"sentenziò Tenten,senza pensare.

Neji sospirò profondamente e ripetè:
"Fuori..."

Tenten si andò alla porta e la aprì,ma prima di uscire si girò un'ultima volta verso Neji: "Lo stai facendo di nuovo...trattenerti,intendo"

Fu solo grazie alla sua prontezza di riflessi che Tenten si chiuse la porta alle spalle intempo,evitando il vaso che le fu lanciato da un furioso Neji. Sentì il rumore di ceramica infranta dietro la porta e per un secondo si chiese quanto fosse costato,quel vaso,per poi pensare che in fondo non gliene importava più di tanto.
"Ecco,così va meglio,Neji...anche se magari potevi limitarti ad urlare..."sussurrò Tenten avventurandosi nei corridoi della villa,in cerca di qualcuno che la potesse riportare nella sua stanza,evitandole inutili peregrinazioni.




L'AUTRICE PARLA O_O
Ok,sono in ritardo come al solito. Simulazione di terza prova,scuola,scuola e ancora scuola,oltre che una incazzatura di mia madre (che mi ha proibito l'uso del computer-.-),mi hanno tenuta lontana dalla rete. Teoricamente quindi,causa genitrice impazzita, non dovrei nemmeno essere qui a scrivere,ma  eccomi qua...vabbè,spero che vi sia piaciuto il capitolo!

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