La fanciulla Cavaliere - Lo scontro finale

di Padme86
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L’incontro con le Fate nel Bosco di Litrandor ***
Capitolo 2: *** La Palude del Silenzio - Parte uno ***
Capitolo 3: *** La Palude del Silenzio - Parte due ***
Capitolo 4: *** Il popolo delle Fate – L’acqua del Potere ***
Capitolo 5: *** I poteri risvegliati – La forza dei sentimenti ***



Capitolo 1
*** L’incontro con le Fate nel Bosco di Litrandor ***


Una guerra incombeva
Una guerra incombeva.
Un nemico potente aspirava al potere assoluto sul loro Mondo.
Quattro giovani cavalieri, coraggiosi e impavidi.
E lei.. L’uccisore di Demoni.
Loro era il compito di fermare tale catastrofe.
 
 
*L’incontro con le Fate nel Bosco di Litrandor*
 
L’avventura era cominciata.
Da due giorni non facevano che cavalcare veloci, diretti verso le Montagne Oscure. Era li che si radunava l’Esercito delle Tenebre più oscuro che si fosse mai visto… Il tempo era contro di loro, ma la volontà e il coraggio che muoveva le loro azioni li avrebbe fatti trionfare.
I quattro giovani cavalieri e la fanciulla Uccisore di Demoni erano partiti per fermare l’avanzata dell’esercito del demone Landor.
Alina, Kei, Yuri, Boris e Rei avevano poco tempo per arrivare nel nascondiglio del demone e ucciderlo una volta per tutte, compito a cui poteva adempiere solo la giovane fanciulla cavaliere.
“Dobbiamo passare per il bosco di Litrandor, risparmieremo mezza giornata di cammino.”- disse Yuri, con tono neutro e formale: non era cambiato in quei tre mesi, era rimasto sempre lo stesso.
“Io non ci metto piede in quel posto! È pieno di creaturine di ogni genere, pronte a farti il solletico, se non di peggio!”- nemmeno Boris era cambiato in quei mesi, così come Rei che scuoteva il capo ad ogni stupidaggine detta dal compagno d’armi.
Ma chi non era davvero cambiato erano Kei e Alina: il loro amore si rinforzava sempre di più ogni momento che passavano insieme. Lui sempre fiero e carismatico, lei determinata e piena di grazia.
“Avanti Boris, Yuri ha ragione: passando di lì risparmieremo molto tempo. E se non ti è più chiaro questo è un ordine del tuo superiore.”
“Kei, sei davvero uno…”
“Basta ragazzi, coraggio andiamo. Boris, abbiamo ucciso decine di demoni e orchi, non avrai paura di qualche spiritello o folletto.”
“Ma certo che no!”- il gruppo rise e si addentrò nel Bosco di Litrandor. La vegetazione era molto fitta e a stento si vedeva la luce illuminare il paesaggio circostante. Grandi alberi impedivano ai raggi solari di irradiare a pieno il cammino dei giovani cavalieri… Ma qualcosa che illuminasse tutto c’era: piccole sfere di luce che giocavano tra loro, sicuramente lucciole. Si sentivano dolci risate, mentre si divertivano a stuzzicare i giovani con i loro giochetti.
Alina le guardò, sorridendo: le erano sempre piaciute le lucciole.
“Avete visto? Ve lo avevo detto che queste bestiacce ci avrebbero fatto il solletico! Sciò, andate via!”- Boris cercò di mandare via le lucciole, sotto lo sguardo divertito dei suoi compagni. Ma una delle creaturine pensò bene di fargli un dispetto: si mise davanti al cavallo, brillando più forte e ridendo. L’animale si spaventò e partì al trotto, inutilmente tenuto a freno dal povero cavaliere.
“Fermo! Aiutoooo!”- il giovane non riuscì a fermare l’animale, inseguito dai suoi compagni. Ma il cavallo di Boris era noto per essere uno dei più veloci e se si pensava che era spaventato…
Lo videro correre lontano, quando si fermarono e ragionarono sul da farsi.
“Che cosa facciamo?”
“Questo bosco porta in una sola direzione, andiamo avanti e sicuramente lo ritroveremo alla fine.”
“E se qualche creatura lo attacca?”- mormorò Alina, preoccupata per il compagno, ma il tocco rassicurante di Kei sulla sua spalla le placò immediatamente i timori accumulati.
“Se la caverà, non dimenticare che è un cavaliere di tutto rispetto. Troverà il modo di fermare quel cavallo, ora dobbiamo proseguire.”- i quattro ripartirono al trotto, sperando di ritrovare presto il compagno smarrito.
Aveva ragione: quelle creaturine si divertivano a fare il solletico ed altro.
Ad un tratto i cavalieri sentirono delle leggere risate angeliche venire sempre più vicino a loro…
 
*
 
“Fermati! Andiamo bello, calmati! Accidenti a te, testone!”- nel frattempo il povero Boris tentava con ogni mezzo di fermare il suo cavallo, invano. La bestia sembrava davvero imbizzarrita come mai lo era stata e per il cavaliere la situazione si faceva davvero problematica.
Ad un tratto sul suo cammino incontrò un ramo molto lungo, prendendolo in pieno con la testa e cadendo rovinosamente a terra. Fu proprio in quel momento che il cavallo decise di fermarsi, calmandosi e raggiungendo il suo padrone. Gli annusò la testa, quando gli smeraldini di Boris lo fissarono con disappunto e rimprovero.
“Solo adesso ti sei calmato, eh. Bestia ingrata.”- il cavaliere si rialzò, prendendo le briglie del suo cavallo, quando sentì una dolce risata riecheggiare nell’aria: se erano altre lucciole le avrebbe uccise!
Sguainò la spada, stando all’erta e intimando il cavallo al silenzio… Quella risata sembrava angelica, ma in quel mondo bisognava essere preparati a tutto.
Si guardò intorno, aspettando che la creatura si facesse viva, ma l’unica cosa che vide fu una piccola pallina di luce gialla venire verso di lui.
“No, un’altra lucciola no! Stavolta ti faccio fuori!”- esclamò adirato Boris, mentre la piccola luce gli era praticamente davanti e gli girava intorno ridendo allegra. Il cavaliere cominciava a perdere la pazienza: possibile che quelle bestiacce ce l’avessero con lui?
“Vattene via, sparisci! Giuro che ti faccio a fettine, lucciola indemoniata!”
“Ma io non sono una lucciola, stupidone!”- disse allegramente la piccola luce, diventando più intensa e assumendo lentamente un’altra forma… Boris poté vedere delle braccia, delle gambe toniche e lisce ma soprattutto un bellissimo viso comparire da quella luce che sembrava emanare calore quanto il sole stesso. Ad un tratto la luce sparì e al suo posto vi era una ragazza: capelli biondi come l’oro, occhi del medesimo colore, un bel vestito giallo e un sorriso luminoso. Corpo piccolo ma tonico, viso dolce e un paio d’ali da farfalla dietro la schiena.
“Ta-dan! Ecco qui Sunny, la fata del Sole! Tu sei uno dei cavalieri prescelti, vero? Ti stavo cercando! Sai, sono qui…”
“Ehi, piano! Una cosa per volta, non ci sto capendo niente! Chi saresti tu?!”- il cavaliere non riusciva a credere di avere davvero di fronte una fata. Aveva sentito tante storie su quelle creature dall’aspetto angelico e l’animo puro, ma non pensava di incontrarne una. Si diceva che erano molto riservate e che di rado si mostravano agli umani, ma erano creature buone e pure, nonché dotate di grandi poteri magici.
“Te l’ho detto: mi chiamo Sunny e sono una fata.”- disse allegra la fata, cominciando a svolazzare intorno al cavaliere, ridendo allegra. Per Boris quella risata sembrava davvero quella di un angelo…
“Ti vuoi fermare?! Ho capito che sei una fata, ma cosa vuoi da me?”
“Sto cercando il gruppo di cavalieri scelto per combattere il Male e l’Uccisore di Demoni. Io e le mie sorelle abbiamo un messaggio per lei.”
“Allora hai trovato la persona giusta, il problema è che ho perso i miei compagni. Devono essere ancora indietro, il mio cavallo…”
“Lo so, ho visto tutto! Eri così buffo!”- bene, ora anche quella fata si divertiva a prenderlo in giro, era inconcepibile!
Mise il broncio, sbuffando, salendo di nuovo in groppa al suo cavallo col chiaro intento di disfarsi di quella seccatrice con le ali. Ma la creatura non era molto d’accordo: si piazzò davanti lui, rimanendo sospesa per aria, sbarrandogli la strada.
“Nono, mio caro cavaliere, non pensare di liberarti di me! Ho una missione, esattamente come te.”
“E chi se ne importa. Ora voglio ritrovare i miei compagni e procedere per le Montagne Oscure.”
“E’ per questo che io e le mie sorelle vi abbiamo cercato. Loro avranno già incontrato i tuoi compagni, io invece mi sono persa ma per mia fortuna ti ho trovato!”
‘Per mia sfortuna, vorrà dire.’- fu il commento personale nella mente del cavaliere che capì di non avere scelta: doveva portarsi dietro quella fata scocciatrice.
“Avanti, salta su, ti porto io.”
“Sei davvero un gentiluomo! Volare tanto mi affatica, grazie.”- Sunny gli sorrise dolcemente e salì sul cavallo, dietro al cavaliere. Così non notò il leggero rossore formatosi sul viso del giovane…
I due cavalcarono, quando raggiunsero il resto del gruppo e la prima cosa che Boris notò furono le due fate che erano con loro: erano entrambe molto belle. Una era completamente vestita d’azzurro, come i capelli. Il viso era davvero bello, serio e all’apparenza freddo… Gli occhi erano due profondi cobalti in cui si avrebbe potuto annegare.
L’altra invece aveva l’aria più dolce… Indossava un vestito marroncino, i capelli castani tenuti in ordine da due codini ondulati e occhi nocciola. Viso dolce e labbra piccole e sottili… Entrambe con due ali da farfalla dietro la schiena, come Sunny.
“Sunny! Finalmente sei tornata, come al solito ti sei persa!”- esclamò la fata blu con rimprovero verso la sorella. Sunny scese dal cavallo di Boris e raggiunse le sorelle, evidentemente preoccupate per lei.
“Scusatemi, ma in compenso ho trovato l’ultimo cavaliere.”- esclamò allegra, indicando Boris, che scese dal suo cavallo e raggiunse i compagni.
“Voi avete idea di chi sono queste fate?”- domandò Boris ai compagni, mentre Kei parlava con le suddette fatine: dopo tutto il capo era sempre lui, nonostante fosse compito di Alina uccidere i demoni. Le fate però sembravano più interessate alla giovane che a loro: forse erano stupite di vedere che il grande Uccisore era solo una fanciulla.
“Tu sei Alina, vero? Come sei bella! Ci avevano detto che eri una ragazza, ma non pensavamo fossi così affascinante!”
“Sunny, vedi di conservare un po’ di decoro.”- la rimproverò la fata blu, mentre la biondina mise il broncio: Boris non poté fare a meno di pensare a quanto fosse adorabile con quell’espressione da bimba offesa.
“Uffa, le stavo solo facendo un complimento! Sky, sei un pezzo di ghiaccio!”- Alina sorrise alla fatina bionda, ascoltando poi le parole di quelle tre creature, venute per avvertirli di un pericolo…
“Visto che abbiamo avuto un assente ricomincerò da capo.”- Boris le rivolse un’occhiataccia, che però sembrava non scalfire nemmeno quella fatina. Assomigliava a Yuri: un pezzo di ghiaccio indissolubile. -“Noi siamo Fate dei Boschi. Il mio nome è Sky e sono la fata dell’Acqua, loro sono le mie sorelle: Lea, la Fata della Terra e Sunny, la fata del Sole.”
“Questo lo abbiamo capito, veniamo al dunque.”- era raro vedere Kei nervoso: era molto agitato per via della sua compagna. Il pericolo riguardava senz’altro lei se quelle tre fate avevano fatto tanta strada solo per parlarle.
“Pazienza cavaliere, so che sei turbato dalla nostra visita, ma siamo qui per aiutarvi non per arrecare altri disturbi.”- Lea sembrava una persona calma e riflessiva, a differenza delle sorelle: tre fate con caratteri completamente diversi, ci sarebbe stato da divertirsi.
“Coraggio, ditemi quello che sapete.”- mormorò gentilmente Alina, facendole sorridere: loro vedevano nell’animo umano e quella giovane era pura e il suo cuore colmo di speranza e giustizia… Come suo padre.
“Landor è sulle Montagne Oscure, lo sapete, ma non sta radunando solo orchi e demoni… Un'altra ombra si aggira nel suo esercito. È pericolosa e molto malvagia, non sappiamo esattamente cosa sia.”
“E allora cosa siete venute a fare? Se non sapete di cosa si tratta poteva risparmiarvi il viaggio.”- Boris pareva alquanto scocciato, ma Sunny non riusciva a smettere di sorridere: quel cavaliere la divertiva molto. Sky lo fissò truce, avvicinandosi a lui… Non tollerava chi osava mettere in discussione il loro operato.
“Stolto cavaliere, siamo qui per guidarvi verso le Montagne Oscure e offrire il nostro aiuto. Il cammino sarà pieno di insidie e la nostra gente ci ha ordinato di aiutarvi.”
“E’ vero, la strada per le Montagne Oscure è molto pericolosa e per quanto la Spada del Fuoco Blu possieda un potere immenso i nostri poteri vi saranno utili.”- mormorò Lea, seriamente e pacatamente: assomigliava a Rei.
“Forse hanno ragione, dobbiamo fidarci.”- fu proprio il cinese a prendere parola, mentre il gruppo rifletteva… Il capo era Kei, l’ultima decisione spettava solo a lui.
L’argenteo era molto preoccupato: quella missione stava diventando molto complicata e non potevano permettersi fallimenti. Il tocco gentile della sua fanciulla sulla spalla e il suo sorriso riuscirono a calmarlo per pochi istanti… Lei aveva questo potere su di lui: lo rasserenava solo guardandolo con i suoi grandi smeraldi colmi d’amore.
“Kei, anch’io penso che possiamo fidarci di loro. Sono fate, non possono certo nuocere agli esseri umani. Sono sicura che ci aiuteranno egregiamente, non è vero?”- Alina fissò le tre fate, che sorrisero, tranne Sky, all’Uccisore di Demoni: era davvero una persona speciale.
“Ma certo! Vi aiuteremo a sconfiggere ogni mostro o orco che si metterà sul cammino verso le Montagne Oscure!”- esclamò allegra Sunny, strappando un mezzo sorriso al cavaliere dagli occhi smeraldini… Quella fatina lo aveva colpito più del dovuto.
“Non dovete temere, vogliamo solo aiutare.”
“Lea, Sunny: basta convenevoli! Noi verremo con voi, che lo vogliate o no. E adesso è meglio cercarci un riparo per la notte, ormai sta calando.”- Sky sorpassò tutti, lasciando le sorelle da sole con i cavalieri che la fissavano basiti: altro che pezzo di ghiaccio, quando si scaldava quella fatina era peggio di un vulcano.
“Dovete perdonarla, è solo nervosa per questa missione.”
“Non preoccuparti, Lea. Ma dove possiamo accamparci? Questo posto pieno di creature magiche, non riusciremo a riposare.”- mormorò seriamente Rei, conscio dell’incidente che aveva coinvolto Boris con le lucciole.
“Dovremmo uscire dal bosco e cercare un villaggio prima che il buio cali completamente. Coraggio andiamo, prima ci muoviamo meglio è.”- ordinò Kei al gruppo che cominciò a muoversi, insieme alle due fate. Sky li raggiunse poco dopo ma per le tre volare tanto cominciava ad affaticarle e Alina se ne accorse.
“Ragazzi, perché non le portate voi? Sono stanche.”
“Non ce n’è bisogno.”- disse freddamente Sky, notando però che la sorella Sunny aveva già raggiunto Boris, salendo sul suo cavallo e stringendosi a lui: non sopportava la sorella quando si comportava in quel modo.
“Lea tu vai con il gatto, io mi prendo l’iceberg dai capelli color peperone.”- sia Rei che Yuri si voltarono accigliati, mentre il cinese fece salire educatamente la fata della Terra sul suo cavallo, sorridendole. Per un attimo la fatina si ritrovò ad arrossire…
“Allora, non mi fai salire?”- domandò acida la fata blu al cavaliere dai capelli cremisi, che sorrise furbo: non si sarebbe certo fatto sfruttare o prendere in giro da quella specie di farfalla troppo cresciuta!
“Chiedimelo per favore e ci potrei pensare.”
“Yuri, smettila e falla salire.”- ordinò Kei al compagno, non ricevendo però risposta. Il rosso continuava a fissare con aria di sfida la fata, che però sembrava essere indifferente a tutto ciò.
Ma doveva ammettere a se stessa di essere molto stanca, volare troppo le affaticava quando erano in forma umana e necessitava di un passaggio.
“Allora?”- ammiccò furbo Yuri, mentre Sky lo raggelava con lo sguardo: era come se due pezzi di ghiaccio si fossero scontrati davanti a tutti.
“Per favore… Potresti farmi salire e portarmi con te, cavaliere?”
“Così va meglio, non ci vuole molto ad essere gentili.”- Yuri porse la mano a Sky, che l’afferrò decisa, aiutandola a salire sul suo cavallo. Il gruppo li fissava: quei due sembravano molto simili, sarebbe stato divertente vederli confrontarsi durante il viaggio.
Il gruppo uscì dal bosco, trovando poco lontano un villaggio poco abitato. Cercarono una locanda e dopo aver chiesto qualche informazione ne trovarono una, dove decisero di fermarsi per la notte.
Presero tre stanze in tutto: una per le fate, una per i tre cavalieri e un’ultima per Kei e Alina. Ormai non era un segreto che dormissero insieme, anche se ancora non avevano consumato alcun rapporto, al di fuori del riposare.
Salirono al piano di sopra e arrivarono alle rispettive camere, dandosi la buona notte…
“Sveglia all’alba, mi raccomando.”- ordinò Kei al gruppo e anche alle fate, che entrarono nella loro stanza salutando i cavalieri.
L’argenteo e la fanciulla entrarono nella loro, dopo aver salutato un’ultima volta i compagni. La camera era abbastanza ben tenuta: un bel letto matrimoniale, rifiniture in legno, un piccolo bagno e una finestra che dava sul bosco.
“Non male, direi. Andiamo, mettiamoci a riposare.”- mormorò Kei alla compagna, che però lo guardava con uno strano sguardo…
Gli si avvicinò con fare malizioso, cominciando a togliergli la camicia… L’argenteo fremette a quel tocco, cominciando anch’egli a slacciare l’indumento della compagna, uguale al suo.
“Alina… Sei sicura?”
“Ci attende una battaglia dura, potremmo anche morire…”
“Non dirlo, io…”- Alina gli mise un dito sulle labbra, facendogli capire che non aveva ancora finito di parlare…
“Fammi finire: io so che faremo tutto il possibile per non fallire, ma… Prima di combattere una battaglia mortale voglio vivere qualcosa che non ho mai vissuto. Voglio essere tua, Kei… Stanotte.”- e per l’argenteo fu più che sufficiente…
La sollevò, prendendola in braccio e posandola delicatamente sul letto. Si tolse del tutto la camicia, abbandonandola in un angolo buio della stanza e sdraiandosi sopra di lei.
“Ti faccio male?”- le domandò dolcemente, alludendo al fatto che poteva farle male col suo peso… Alina gli sorrise dolcemente, baciandolo con passione e togliendosi la camicia che indossava. Kei rimase estasiato dalla visione della sua amata sotto di lui, baciandole il collo e succhiandone la pelle, quasi fosse il cibo più prelibato al mondo.
Alina gemeva sempre più forte, mentre il suo cavaliere le donava un piacere mai provato prima… Lo amava da morire, in quel momento ne ebbe la certezza assoluta.
“Sii dolce, per favore.”
“Non temere. Alina… Ti amo.”
“Ti amo anch’io, Kei… Da morire.”
E in quella notte magica il cavaliere dai capelli argentei e l’Uccisore di Demoni dal viso d’angelo consumarono per la prima volta quell’amore così forte e devastante che niente e nessuno avrebbe mai contrastato.
 
 
Ma una grande battaglia li attendeva, tante difficoltà all’orizzonte e un nemico difficile da sconfiggere… Gli audaci e coraggiosi cavalieri sarebbero riusciti a fermare l’avanzata del Male nel loro mondo?
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 


Salve a tutti, gente! Ho fatto attendere un  po’ ma ecco qui il primo capitolo del seguito de “La fanciulla cavaliere”! Siete contenti? Spero di si v.v Come vedete qui abbiamo già inserito tre bei personaggi: le fate Sunny, Lea e Sky che smuoveranno la vita dei nostri cavalieri, specialmente di tre in particolare xD
Il viaggio è appena iniziato, questo capitolo come vedete è introduttivo e mostra come il rapporto tra Kei e Aline si sia evoluto e finalmente lo hanno consumato v.v
Bhe, spero che questo seguito sia di vostro gradimento^^ Ci tengo ad informare fin da adesso che gli aggiornamenti saranno un pò lenti quindi spero che abbiate la pazienza di aspettare v.v
 
Un grande bacio e un grosso ringraziamento vanno a: La mia lover Ika, la mia tesora Lirin Lawliet, la mia scimmietta Pich, la mia piccola Avly, la mia stellina Halley_Silver_Comet, Fe85, Ps I Love You e Lady Salmeria: grazie per il sostegno e le belle parole nella prima parte^^ Spero di vedervi anche qui e di non deludere le vostre aspettative ^o^ Un bacio a tutte, vi voglio bene <3
 
 
Ed ecco qui le immagini delle fatine e di Alina in questa storia^^ Quest'ultimo è opera della mia cara Lirin Lawliet, quindi se lo volete siate così gentili da chiedere a me e a lei ^o^  


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Questa storia è dedicata alla mia piccola Avly per l’amicizia che mi dimostra ogni giorno e per l’affetto sincero che prova per me. Grazie piccola Lu, ti voglio tanto bene <3
 
 
 
Un bacio forte a tutti^^
 
 
 
La cara Pad

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Capitolo 2
*** La Palude del Silenzio - Parte uno ***


Nuova pagina 1
*La Palude del Silenzio - Parte uno *
 

Il sole sorgeva debole, illuminando con i suoi deboli raggi una piccola stanza piena d’amore. La notte trascorsa era stata magica per il cavaliere dagli occhi ametista e la fanciulla Uccisore di Demoni.
Stretti in un caldo abbraccio, in quel giaciglio… Unico testimone del loro amore. Si erano donati l’uno all’altra con tutti loro stessi, donandosi piacere e sentimento reciproco.
Fu la giovane la prima a svegliarsi, osservando il suo amato che dormiva tranquillo accanto a lei… Era stato meraviglioso con lei. Dolce e delicato, ma allo stesso tempo passionale… Gli aveva donato la sua prima volta e non ne era affatto pentita.
Lo amava più di se stessa, avrebbe dato la vita per lui e sapeva che quei sentimenti erano reciproci.
Gli baciò dolcemente la guancia, il giovane mugugnò qualcosa facendola sorridere: non era la prima volta che lo vedeva svegliarsi ma era una stupenda sensazione.
“Buongiorno…”- gli sussurrò delicatamente, baciandolo a stampo. Kei ricambiò quel bacio dolcissimo, ripensando alla notte appena trascorsa: aveva fatto l’amore con lei. Si era donata a lui con tutta se stessa e lo stesso aveva fatto lui, perdendosi nel calore del suo corpo.
“Buongiorno, dormito bene?”- mormorò il cavaliere, accarezzandole i capelli. Alina chiuse gli occhi a quel meraviglioso tocco… Le piacevano tanto quei semplici gesti da parte del suo amato.
“Sì benissimo. Kei… E’ stato meraviglioso.”
“Anche per me. Sono felice, Alina… Dopo tanto tempo.”- un altro bacio, quando i due si alzarono, consci del fatto che era l’alba e dovevano rimettersi in viaggio. Purtroppo il loro momento magico era oscurato dal fatto che il Male avanzava veloce, pronto a distruggere ogni cosa.
Si vestirono, mettendosi le rispettive armature e dopo essersi dati un ultimo bacio uscirono. Andarono alla porta della camera delle fate, non ricevendo risposta: Alina decise di controllare, mentre l’argenteo svegliava i loro compagni.
“Ehi ragazze, è ora di alzarsi.”- la giovane entrò piano, constatando che la stanza era vuota: probabilmente erano già scese, non vedeva altra spiegazione.
I cavalieri furono pronti in pochi tempo, scesero di sotto e trovarono le fatine intente a fare colazione.
“Buongiorno ragazzi! Scusate se non vi abbiamo aspettato ma avevamo appetito!”- esclamò allegra Sunny, radiosa come sempre.
“Veramente sei tu quella che ha sempre fame. Vi prego di scusarci, la prossima volta aspetteremo come si conviene a persone educate.”- Lea era veramente adorabile… Il cinese non faceva che pensarlo. Così dolce ed educata, sembrava una vera damigella più che una fata dei boschi.
“La volete piantare con queste futili scuse? Non abbiamo tempo da perdere, il cammino è ancora molto lungo.”- al contrario la cara Sky era fredda e soprattutto molto scorbutica per essere una fata.
“Voglio ricordarvi che siete voi a perdere tempo, noi siamo già pronti per partire.”- Yuri stranamente cominciava a scaldarsi: era raro che qualcosa lo scalfisse e lo facesse reagire, che fosse una parola o un semplice gesto.
Ma nemmeno la fata sembrava da meno… Il comportamento del cavaliere dagli occhi di ghiaccio sembrava non toccarla minimamente. I due erano più simili di quanto potessero immaginare…
Sky non rispose alla provocazione, alzandosi ed uscendo dalla locanda, sotto lo sguardo attonito di tutti. Al contrario Alina sorrideva: non ne capiva il motivo ma quelle tre le piacevano molto, le aveva prese in simpatia fin dal primo momento.
“Perché ridi? Quella fata non ha per niente un comportamento educato.”
“Non lo so, Kei. Mi stanno simpatiche a pelle, non riesco a spiegarti il motivo.”
“A me stanno sulle scatole, quindi vediamo di sbrigarci a portare a termine questo compito così ce ne liberiamo.”- il rosso non sembrava più lui: com’era possibile che una persona riuscisse ad irritarlo in quel modo? Non era mai successo da quando Kei e i suoi compagni lo conoscevano.
Il gruppo decise di non pensarci più, fecero una colazione veloce ed uscirono dalla locanda, mettendosi in sella e ripartendo per il loro viaggio. Le fatine viaggiavano in groppa ai cavalli dei cavalieri, anche se stavolta Sky preferì chiedere ad Alina un passaggio: quel rosso le aveva davvero fatto saltare i nervi, già precariamente in tensione per via delle sorelle.
“Lo sai, Sky? Tu sei molto simile a Yuri, forse è per questo che vi scontrate.”
“Che intendi dire?”
“Lo conosco da poco rispetto ai miei compagni, ma da quando lavoro con lui non l’ho mai visto scaldarsi per colpa di qualcuno. E credo che sia la stessa cosa per te, non è vero?”- la fata dagli occhi cobalto rimase stupita dalle parole della fanciulla cavaliere: era davvero riuscita a scuotere un uomo dall’animo di ghiaccio quanto il suo?
“Mh… Può darsi.”- Alina sorrise per la riluttanza della fatina ad ammettere la verità: si, gli assomigliava davvero tanto.
Nel frattempo altre due coppie stavano facendo amicizia…
“Da quanto sei un cavaliere, Boris?”
“Sono arrivato all’Accademia quando avevo circa sette anni, mi alleno da allora.”
“Accidenti, ci credo che sei abile! Eri piccolissimo!”- Boris sorrise: quella fata era davvero adorabile… Così solare, piena di vita e calore, spiritosa e allegra. Era proprio il suo tipo.
“Rei, tu non hai paura di quello che ci aspetta?”
“Un po’, ma sono fermamente convinto che faremo del nostro meglio per impedire al male di trionfare e questo mi da coraggio.”
“Sono d’accordo, la volontà è tutto se ci si impegna al massimo.”
“Concordo in pieno!”- Rei e Lea risero, trovandosi molto in sintonia: avevano un punto di vista e una moralità molto simili. Sarebbero andati d’accordo e la cosa rendeva felici tutti, tranne una persona…
Ad un tratto Kei, che era in testa al gruppo, fece segno di fermarsi: davanti a loro vi era un paesaggio ostile che mai avevano visto.
Sembrava una palude…
Le fate tremarono leggermente a quella visione: loro conoscevano bene quel posto…
“Questa… E’ la Palude del Silenzio.”- mormorò tremante Sunny, stringendosi a Boris che non capiva il perché di tanta paura. Anche Lea tremava, tenendosi stretta a Rei… Sky cercava di non darlo a vedere ma era spaventata quanto le sorelle.
“Ho sentito delle storie su questo posto: dicono che si nutra delle paura dei suoi viaggiatori e se un vigliacco osa percorrerla… Finisce inghiottito per sempre nelle profondità delle sue melma.”
“Grazie Yuri, ora siamo pronti per attraversarla! Ma non lo vedi che queste poverine sono spaventatissime?”
“Ha solo detto la verità, Boris, anch’io ho sentito queste storie. Forse non dovremmo passare di qui…”- mormorò Kei, pensando ad una soluzione alternativa: ma quella era la strada più veloce per arrivare alle Montagne Oscure, avrebbero perso troppo tempo facendo un altro giro.
“Kei, non abbiamo altra scelta: dobbiamo attraversare. L’importante è non cedere alle illusioni che gli spiriti di questa Palude useranno per confonderci.”- anche Alina era informata sulla storia di quel posto e se era d’accordo con tale rischio significava una sola cosa: non avevano scelta.
“Sunny, Lea, cercate di calmarvi. Ce la faremo, non dovete avere paura.”- Sky cercò di confortare le sorelle, ma la biondina sembrava davvero spaventata… Il tocco gentile della mano di Boris sulla sua però la fece sorridere.
“Non temere, ti proteggerò io.”- a tali parole la giovane fata sentì il cuore batterle più forte e le gote arrossarsi: possibile che quel cavaliere la stesse già colpendo così nel profondo?
“Grazie…”- mormorò timida, mentre lentamente i cavalieri si addentrarono in quella fitta nebbia. Il terreno era paludoso, si faceva fatica ad attraversarlo, l’odore che regnava in quel luogo era di putrefazione e morte: chissà quante vite erano state stroncante dalla malvagità di quel posto.
Alina si avvicinò a Kei, cercando di capire dove orientarsi: la nebbia era troppo fitta, si vedeva a stendo davanti a loro.
“Hai paura?”
“Un po’, ma tranquillo saprò cavarmela, e poi…”- ad un tratto le fatine e anche la fanciulla scattarono di colpo: la spada della giovane brillava e le fate si erano messe all’erta istintivamente.
“Che succede?”
“Qui c’è un Demone, lo sento. E anche la mia spada…”- Alina vide che la sua arma brillava forte e succedeva quando un demone era nelle vicinanze: era come se percepisse l’energia dei nemici.
“State vicini, mi raccomando.”- ordinò Kei ai suoi compagni, mentre tutti cercavano di capire con che razza di demone avevano a che fare.
Benvenuti nel mio regno di terrore, cavalieri. Non uscirete mai vivi da qui.”- una voce maligna e sinistra riecheggiò nella palude, facendo mettere ancora più in guardia i giovani. Le fatine erano molto spaventate, soprattutto la biondina. Lea si teneva stretta a Rei, Sky sembrava l’unica apparentemente calma.
“Continuiamo a muoverci, stando all’erta.”- ordinò Kei al gruppo, che riprese a camminare con passo lento e vigile, aspettandosi qualche mossa dal demone che, a quanto pareva, viveva in quella Palude.
Alina sguainò la spada, che si illuminò del fuoco blu, attendendo una qualche mossa: non si sarebbe lasciata sopraffare: lei doveva sconfiggere Landor.
Magia dell’Illusione.”- ad un tratto si sentì di nuovo la voce del demone pronunciare una formula, ma nessuno si sentiva strano o altro… A parte una persona.
“Ahhhhhhh!!!”- Sunny cominciò a gridare, tenendosi la testa e dimenandosi, facendo agitare il cavallo di Boris. Il cavaliere non sapeva che cosa fare: la piccola fata sembrava in preda ad un feroce incubo.
“Maledizione! L’ha colpita con l’incantesimo illusionista!”- esclamò Sky, vedendo la sorella soffrire in quel modo.
“Di che cosa si tratta?!”
“La magia dell’Illusione crea nella tua mente immagini contorte e crudeli, che ti fanno impazzire. Di solito si usa sulle menti deboli, per distruggerle o manipolarle!”- Lea sembrava terrorizzata: aveva scelto una di loro perché le fate avevano una mente più limpida e pura e quindi più manipolabile.
“Sunny, ti prego calmati!”- Boris non sapeva più che cosa fare, quando all’improvviso gli occhi della bionda si illuminarono di rosso e attaccò il cavaliere. Lo spinse giù dal cavallo, saltandogli addosso e afferrandogli la gola con tutte e due le mani.
Il giovane non sapeva come reagire: quella dolce e solare fata era stata soggiogata da un demone e lo voleva uccidere.
Kei e gli altri scesero da cavallo, accorrendo in soccorso dell’amico, seguiti dalle sorelle della fata. Alina a quel punto prese una decisione…
“Kei, vieni con me! Voi cercate di far tornare Sunny in se, sono sicura che Sky e Lea sanno come fare!”
“Che vuoi fare?”
“Cercare quel demone e ucciderlo, ma ho bisogno di te.”- Kei fissò la sua donna con sguardo fiero: aveva fiducia in se stessa e nelle sue capacità, ma soprattutto si fidava di lui. Non poté non essere d’accordo con lei: morto il demone, l’incantesimo su Sunny si sarebbe sciolto.
Il cavaliere dagli occhi ametista raggiunse la sua compagna, seguito da Sky, sotto gli occhi allibiti di tutti.
“La mia magia potrà aiutarvi, Lea se la caverà. Fidatevi, è meglio che venga con voi.”- i due guardarono la fata, vedendo sul suo viso uno sguardo che non ammetteva repliche. Ma non erano i soli a guardarla… Yuri era stupito: forse quella ragazza non era poi così terribile come pensava.
“Andate, restiamo noi qui!”- esclamò deciso Yuri, che finalmente riuscì a staccare Sunny dal collo di Boris, ma la giovane fata lo colpì con un calcio liberandosi. Li fissava ad uno ad uno con odio: non era più lei.
Morirete tutti! Nessuno uscirà vivo da qui!
“Andate, svelti!”- urlarono Yuri e Rei ai compagni, mentre cercavano di tenere a bada la fatina posseduta e Lea si occupava di Boris, sconvolto nel vedere una persona che gli aveva rivolto sguardi dolci comportarsi in quel modo.
Alina e Kei non volevano lasciarli soli, ma non avevano scelta: dovevano uccidere quel demone e l’unica in grado di farlo era l’Uccisore di Demoni,
“Andiamo Alina, ce la faranno.”- Kei afferrò la mano della sua compagna, che gli sorrise riconoscente: si, doveva avere fiducia nei suoi compagni, come sempre. Sky li osservava… Si amavano davvero tanto e sperava che il loro amore non li avrebbe condotti sulla strada sbagliata.
I tre si addentrarono nella palude, fidandosi dei sensi della fata dell’Acqua e sul potere della spada di Alina. Quando arrivarono in un terreno più solido del normale si fermarono: erano vicini.
“E’ qui vicino, dobbiamo stare pronti…”- sussurrò Sky ai due ragazzi, preparandosi anche lei a combattere. Quell’insulsa creatura non avrebbe fermato il loro cammino… Mai.
Bene bene, l’Uccisore di Demoni ha deciso di venirmi a cercare personalmente. È un onore, signorina.”- la nebbia ad un tratto si diradò e finalmente riuscirono a vederlo: era molto grosso, anche se i lineamenti erano simili a quelli degli umani. Grandi segni neri solcavano il viso dai lineamenti possenti e occhi rossi maligni li fissavano con disprezzo: era davvero un demone.
I capelli corti, verdi, gli davano un’aria quasi buffa, ma il fisico massiccio incuteva terrore solo a guardarlo… E se si considerava che era alto quasi due metri la paura aumentava.
Ma non per loro: erano combattenti del Bene e non si sarebbero lasciati sconfiggere facilmente.
“E così sei tu che ci intralci: ti conviene farti da parte, se non vuoi morire.”- Alina sguainò decisa la spada, il cui fuoco aumentò di intensità. Il demone non sembrava intimorito, anzi quasi compiaciuto da quella situazione: probabilmente era sicuro di vincere.
“Fatti sotto, fanciullina, lascio i tuoi amici in compagnia dei miei, così non si annoieranno.”- un solo gesto della sua mano e dalla terra uscirono delle creature simili a piccoli troll. Kei sguainò la spada e anche Sky si mise in guardia: era anche il suo turno, non avrebbe fallito.
“Alina, non perdere la concentrazione: noi ce la caveremo, tu uccidilo!”- esclamò Kei alla sua compagnia cominciando a brandire la sua spada, uccidendo quelle creature.
“Turbine d’acqua!”- Sky si alzò in volo e nelle sue mani si materializzò un piccolo vortice d’acqua che si abbatté su quelle creature. Kei la fissò, compiaciuto: era in gamba per essere una creatura fatata, conosciute per essere solitamente tranquille e innocue.
Alina si sentì più tranquilla nel vedere il suo uomo e la fata cavarsela egregiamente: ora poteva combattere senza pensieri.
“In guardia! Ti rispedirò all’Inferno!”
“Vediamo se ci riesci, mia cara!”
Alina partì all’attacco: la battaglia era cominciata, ed era solo l’inizio.
Ce l’avrebbe fatta la coraggiosa Uccisore di Demoni a sconfiggere il Demone della Palude del Silenzio?




 
 
 
 
 
 
 
 
 
 


Ed eccoci alla fine del secondo capitolo! Un aggiornamento abbastanza rapido, dai v.v Doveva essere più lungo ma se avessi messo anche la seconda parte dello scontro sarebbe venuto fuori un papiro v.v E poi la suspance non è bella? xD Come finirà lo scontro nella famigerata Palude del Silenzio? Riuscirà Alina ad uccidere il demone? E cosa ne sarà di Sunny? Si scoprirà xD
Ora passo a ringraziare le meravigliose persone che hanno recensito il primo capitolo ^-^ Grazie ragazze, vi voglio bene <3
 
Lady Simeria: Benvenuta anche qui, cara xD Si, ho visto che hai letto anche la prima e sono contenta che questo seguito sia di tuo gradimento e che ti piacciano le tre fatine^^ Addirittura un cosplay? Sono onorata xD Ed ecco qui il capitolo, spero che ti piaccia, attendo la tua ^-^ Un bacio ^O^
 
Eugy: Ciao! Sono contenta di sapere che mi hai seguita sempre e che ti sia piaciuta la prima parte^^ Spero che questa seconda parte ti piaccia in ugual modo^^ Ed ecco qui il secondo capitolo, attendo la tua, un bacio ^*^
 
Avly: Piccola! Sono contenta che la mia dedica ti abbia fatto piacere e poi sono tutte cose vere =) Eh si, nessuno poteva fare la parte dello scalmanato ammazza lucciole meglio di Boris xD E non mi sorprende che Sky sia già tra le tue preferite XP Eh si, queste tre fatine creeranno davvero delle belle situazioni con i nostri cavalieri xD Attendo la tua su questo capitolo, piccola ^-^ Un bacio forte, ti voglio bene <3
 
Halley_Silver_Comet: Stellina! Dio benedica le giornate di recupero, eh xD Ma sai, devo ammettere che per quella cosa ho pensato al Signore degli Anelli, in fondo quello è un fantasy da manuale xD Che bei paragoni sulle fatine, sono contenta che ti piacciano e ci hai preso sulle loro personalità, anche se Sky rappresenta l’acqua però^^ La sua freddezza è dovuta ad altro, ma comunque ci hai preso lo stesso xD Hai ragione su Kei e Alina: vivono la loro vita giorno per giorno o per usare una frase storica si potrebbe dire “Ad un quarto di miglio alla volta” (tanta venerazione per Vin Diesel *çç*), ogni momento potrebbe essere l’ultimo e quando sono insieme sono liberi e felici. Ti ringrazio per i complimenti, attendo la tua su questo, mia cara stellina ^O^ Un bacio forte, tesoro <3
 
Fe85: Ciao bella! Che bello ritrovarti anche qui, sono davvero felice! Sono contenta che questo seguito ti incuriosisca e che ti piacciano le tre fatine^^ E’ vero, come carattere assomigliano a quei tre, ci hai preso xD Ti ringrazio per le dritte, appena troverò un secondo rimedierò v.v Come vedi qui abbiamo già un suo servitore per niente simpatico v.v Attendo la tua su questo, un bacio forte ^*^
 
Aphrodite: Lover, ben arrivata! Grazie anche a te delle dritte, correggerò quanto prima v.v Sono contenta che il prologo ti abbia incuriosita e per quanto riguarda le fatine ognuna avrà il suo spazio, come vedi qui stanno già interagendo con i cavalieri, chi bene e chi male xD Per la nuova minaccia aspetta e vedrai xD Per lo stile, ti dirò che non ci ho nemmeno pensato O.o Sul serio sembra così? Non me accorgo, davvero! Sai, quando scrivo questa storia mi sento un po’ come un narratore, in effetti v.v Forse è dovuto a quello, sono i misteri dello Shinigami xD Ed eccoti qui il secondo capitolo, spero che ti piaccia^^ Attendo la tua, Sebas-chan ^-^ Un bacio rosso, love <3


 
Ringrazio anche chi legge solamente e tutti quelli che l’hanno messa tra seguiti e preferite^^ Continuate a seguirmi ^_^

 
 


Un bacio forte a tutti^^
 
 
La cara Pad

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Capitolo 3
*** La Palude del Silenzio - Parte due ***


Nuova pagina 1
*La Palude del Silenzio - Parte due *
 
La battaglia era cominciata.
Ce l’avrebbe fatta la coraggiosa Uccisore di Demoni a sconfiggere il Demone della Palude del Silenzio?
Alina attaccò il demone con la sua spada, scoprendo che era davvero resistente e veloce: pochi colpi stavano andando a segno. 
Kei e Sky nel frattempo continuavano ad occuparsi dei troll e con stupore del cavaliere la fata si stava facendo davvero onore: il suo potere era molto forte.
“Cascata dell’Onda!”- un grande fascio d’acqua colpì i troll rimasti, quando dal sottosuolo ne rispuntarono esattamente la quantità che avevano appena eliminato.
“E’ la Palude, finché quel mostro è vivo questi non finiranno di spuntare!”
“Dobbiamo resistere e credere in Alina: ce la farà.”
“Ne sei sicuro? In fondo…”
“Non dubitare di lei, Sky.”- Kei le sorrise, tornando a colpire i troll con la sua solita forza e incredibile precisione. La fata decise di ascoltare il suo consiglio e tornò ad attuare incantesimi per aiutare il giovane cavaliere.
Alina cominciava a sentirsi stanca: le ferite che riportava a quel demone guarivano in fretta, com’era possibile?
“Sei stupita, vero piccola? È la mia Palude: finché quella piccola fatina sarà sotto il mio controllo potrò nutrirmi a volontà con la sua paura!”
“Maledetto!!”- la spada del Fuoco Blu divenne ancora più luminosa, ma il demone non sembrò intimorito. 
La fanciulla cavaliere partì di nuovo all’attacco: non poteva fallire, lei aveva un compito ben preciso.
Doveva arrivare alle Montagne Oscure e sconfiggere Landor una volta per tutte. Ma soprattutto doveva aiutare Sunny e Boris…
Altri fendenti, incantesimi e rabbia: come sarebbe finito lo scontro?
 
*
 
“Sunny, sta buona, ti prego!”- nel frattempo Lea e Yuri avevano finalmente separato Sunny da Boris, che si toccava la gola: quella fatina aveva usato una forza incredibile con lui, probabilmente dovuta al maleficio che la stava possedendo. Ora il cavaliere dagli occhi ghiaccio la teneva ferma, aiutato da lui, mentre Lea cercava il modo di toglierle la magia dell’Illusione.
Spiriti del cielo e della terra, io vi invoco: liberate la vostra sorella, seguace del Sole… Liberatela dalla magia oscura che la possiede!”- le mani di Lea si illuminarono di bianco, le posò sul corpo della sorella che si illuminò di rimando. Sunny si dimenò per qualche minuto quando dal suo corpo uscì una piccola luce nera, che si dissolse all’istante: l’oscurità era uscita dal suo animo.
“Sunny!”- il cavaliere dagli occhi smeraldini si avvicinò alla fata del Sole, prendendola tra le braccia, mentre Yuri sorreggeva Lea, esausta: quella magia le aveva tolto molta energia.
Boris fissò la fata del Sole con sguardo preoccupato, implorandola di aprire gli occhi…
“Sunny, apri gli occhi di prego… Avanti piccola, forza, svegliati.”- le accarezzò delicatamente il viso e a quel tocco la giovane fatina aprì gli occhi, sorridendo al cavaliere.
“Boris…”
“Ehi, ti senti bene?”
“Adesso si… Boris, io… Mi dispiace, non volevo…”
“Shh…”- il cavaliere le mise un dito sulle labbra, sorridendole dolcemente: la fata ricambiò quel sorriso, ringraziandolo mentalmente per non odiarla per ciò che aveva fatto. Yuri e Lea osservavano quella scena, sorridendo: quei due erano davvero dolci, insieme.
Ma non andava affatto bene…
 
*
 
“La tua magia sembra essere stata annullata, mostro!”- Alina aveva colpito il braccio del demone, procurandogli una ferita molto profonda che non sembrava rimarginarsi come le altre. 
Il demone ringhiò, rabbioso: la fata doveva essere stata liberata dalla sua magia oscura e adesso era in serio pericolo.
Ma non poteva farsi battere da lei: Landor non gliel’avrebbe mai perdonato…
“Non vuol dire che hai vinto, maledetta!”- il demone si lanciò contro la fanciulla con tutta la sua forza, colpendola violentemente e facendola sbattere contro una roccia.
“Alina!”- Kei vide quanto accadde, cercando di raggiungere la sua donna per aiutarla, ma quell’esercito di troll gli impediva di muoversi.
Il demone nel frattempo si avvicinò a lei, che cercò di alzarsi e constatando che aveva preso una bella botta.
“Sei morta, maledetta!”
“Raggio del Girasole!”- una grande luce accecante colpì il demone, pronto a dare ad Alina il colpo di grazia, scaraventandolo lontano. Lea mise le mani nel terreno, proprio in direzione dei troll…
“Radici insidiose!”- dal sottosuolo uscirono proprio delle radici che afferrarono i piccoli mostri, trascinandoli di nuovo dal sottosuolo da cui provenivano. I cavalieri erano basiti: quelle fate sapevano davvero il fatto loro.
Kei si avvicinò ad Alina, notando la ferita che aveva dietro la nuca: non sembrava grave, ma comunque da non sottovalutare.
Il demone si rialzò, tenendosi il braccio ferito che perdeva sempre più sangue demoniaco: erano troppi, non poteva rischiare di mettersi contro quelle fate dai grandi poteri nelle sue attuali condizioni.
“Per questa volta avete vinto voi, ma Landor sarà felice di sapere che ho messo al tappeto l’Uccisore di Demoni!”- Alina sussultò: quel demone era al servizio del mostro che doveva sconfiggere… E si era lasciata battere da lui. -“Ma prima di andarmene voglio prendermi una piccola rivincita!”- il demone partì a grande velocità, puntando verso Sunny…
“Attenta!”- Boris si mise in mezzo alla traiettoria, spostando la fata prima che il demone potesse colpirla. Ma il mostrò, con uno del suoi artigli, ferì il cavaliere ad un fianco scomparendo nell’oscurità della Palude.
“Boris!”- Sunny prese il cavaliere tra le braccia, constatando che la ferita al fianco era grave: perdeva molto sangue. Il gruppo si avvicinò a lui, mentre la nebbia si diradava e l’ambiente cambiava aspetto, lasciando spazio al resto della foresta: la Palude del Silenzio era solo un’illusione.
Rei premette sulla ferita di Boris, mentre Lea si occupava di Alina: dovevano essere visti da un guaritore, specialmente il giovane cavaliere.
“C’è un guaritore qui vicino, dobbiamo sbrigarci!”- esclamò Sky, aiutando Yuri a mettere Boris sul suo cavallo, mentre Rei si occupava di quello del cavaliere… Alina salì insieme a Kei, lasciando la sua bestia a Lea e Sunny.
Cavalcarono veloci, raggiungendo dopo circa dieci minuti una piccola baita di legno. Si fermarono e le fate scesero dai cavalli andando a bussare alla porta: ne uscì una giovane dai profondi occhi nocciola e i capelli scuri, tenuti in ordine da un codino alto. Viso dolce e labbra rosee. Il corpo, piccolo ma tonico, le dava un’aria indifesa ma anche adulta.
“Ragazze, che cosa ci fate qui?”
“Jeanne, devi aiutarci! Abbiamo due feriti ed uno di loro è grave, ti prego!”
“Sunny calmati.”- le ordinò Sky notando la tensione della sorella. Yuri e Rei aiutarono Boris, mentre Kei prese tra le braccia Alina, ancora semi incosciente.
“Venite, da questa parte.”- Jeanne li fece accomodare, conducendoli nella stanza che usava per le guarigioni e ordinando di posarli sui giacigli che vi erano all’interno.
Si occupò prima di Boris, esaminando la ferita e capendo che era molto grave.
“Bisogna fare in fretta, Lea dammi una mano: se non facciamo qualcosa il veleno potrebbe diffondersi in tutto il corpo.”- era risaputo che molti demoni avevano gli artigli avvelenati… Alina ne sapeva qualcosa.
La giovane fata si avvicinò all’amica, prendendo tutto ciò che le chiedeva, mentre gli altri osservavano impotenti la scena.
“Dovreste uscire, mi occupo io di loro e Lea mi aiuterà. Andate, forza.”- Kei e Sunny erano riluttanti: il primo non voleva lasciare la sua donna da sola e ferita e la fatina… Desiderava solo che Boris stesse bene.
Yuri e Rei accompagnarono fuori il loro leader, mentre Sky si occupò di Sunny. Uscirono e restarono in attesa…
“E’ tutta colpa mia…”
“Sunny, non dire così. Boris è un cavaliere e ha agito secondo il suo senso di giustizia: se potesse tornare indietro lo rifarebbe.”- Yuri le mise una mano sulla spalla e la fata rimase stupita dalle parole del giovane cavaliere: erano puri di cuore, coraggiosi e onesti.  Ora ne aveva la prova… Ma dentro di sé sapeva che non era solo per senso di colpa che desiderava la guarigione di Boris.
Kei intanto era nervoso più del solito: Alina era stata sopraffatta e non andava bene. Se un demone come quello riusciva a batterli, le speranze di sconfiggere Landor diminuivano. Non voleva dubitare di lei, conosceva il suo coraggio e la sua determinazione… Tutto quello che poteva fare era spronarla a non mollare.
Passarono tre ore prima che Jeanne e Lea uscissero dalla stanza, informando i cavaliere della salute dei loro compagni.
“La ragazza sta bene, è solo un po’ intontita e ha qualche escoriazione, per il cavaliere ci vorrà almeno un giorno di riposo in modo che l’antidoto che gli ho dato lo curi totalmente dal veleno del demone.”
“Va bene, grazie mille.”- la ringraziò Kei, entrando nella stanza insieme ai suoi compagni. Sunny corse subito da Boris, prendendogli la mano, mentre il cavaliere dagli occhi ametista si avvicinò alla sua donna, baciandole la fronte.
Alina aprì gli occhi a quel tocco, incontrando lo sguardo del suo uomo.
“Kei…”
“Va tutto bene, tu e Boris vi riprendete in fretta.”
“Ho fallito… E’ scappato e adesso…”
“Sei stata in gamba, Alina, quel demone era un osso duro e sei riuscita a ferirlo gravemente. Se non fosse stato per te saremmo tutti morti in quella palude. Quindi non ti crucciare e pensa solo a rimetterti in forze.”- la voce di Sky era seria ma con una punta di comprensione che non sfuggì a nessuno, specialmente a Yuri: forse quella fata all’inizio fastidiosa non era male come pensava.
La fanciulla cavaliere sorrise riconoscente alla fata, trovando negli sguardi dei suoi compagni approvazione alle sue parole. 
Il suo sguardo si posò su Boris, ancora incosciente e amorevolmente curato da Sunny.
“Mi posso alzare?”- chiese poi alla guaritrice che l’aveva curata, che le rivolse un sorriso genuino: era molto in gamba per essere così giovane.
Jeanne annuì e con l’aiuto di Kei e Yuri la fanciulla si alzò, andando da Boris: era molto sofferente, si vedeva dal suo viso, ma era stato davvero molto nobile salvando Sunny.
“Alina, andiamo a prendere un po’ d’aria.”- Kei la prese per mano e la condusse fuori dalla baita, mentre gli altri rimasero dentro.
Doveva parlarle, non poteva permettere che quella sconfitta la demoralizzasse.
“Ti senti bene?”
“Mi sento in colpa…”
“Per cosa?”
“Non ho saputo proteggere le persone a cui tengo, ho permesso a quel mostro di far del male a Boris e Sunny! Come posso proteggere questo mondo dal Male se a malapena riesco a farlo con me stessa?!”- Kei la afferrò per un braccio, portandosela al petto e stringendola con tutta la forza che possedeva… Doveva trovare le parole giuste e lo avrebbe fatto.
“Non voglio sentirti dire cose del genere: non sei onnipotente. Sei solo una persona destinata a fare qualcosa in cui nessuno può riuscire, ma questo non significa che non ti è concesso sbagliare.”
“Kei…”
“Sei la persona più forte che conosca, amore. Questa volta è andata male ma invece di rimproverarti pensa a trarne insegnamento. Come ci hanno sempre insegnato: anche dai fallimenti si può sempre apprendere qualcosa.”- ricordava bene quella lezione, le era sempre rimasta impressa.
Abbracciò il suo uomo, ringraziando il cielo di averlo accanto: Kei era davvero la sua metà perfetta e un capo esemplare.
“Grazie…”- il cavaliere si staccò da lei quel tanto che bastava per poterla baciare dolcemente…
Finchè erano uniti, niente e nessuno li avrebbe mai sconfitti.
 
*
 
Nel frattempo anche Yuri era uscito a prendere un po’ d’aria: era stato un duro scontro, uno dei tanti che avrebbero dovuto affrontare in quella difficile impresa. Ce l’avrebbero fatta davvero? Quei mostri erano davvero forti e Alina… Forse era ancora troppo debole per competere con demoni di alto livello.
“Non sei cambiato, lo sai?”- la voce della guaritrice lo fece sorridere: non si aspettava di rivederla proprio lì e soprattutto in tali circostanze.
“Nemmeno tu, Jeanne. Non sapevo che adesso vivessi qui.”
“Bhe, ho preferito la privacy.”
“Per fare in modo che non ti cercassi?”- Jeanne si avvicinò al cavaliere, posandogli le mani sul torace, mentre Yuri le accarezzava i capelli.
“Lo sai che non è così… Mi sei mancato, Yuri.”
“Anche tu, Jeanne.”
“Quanto è passato? Un anno?”
“Due anni e mezzo per la precisione.”- la giovane si ritrovò a ridere: lui era l’unico che ci riusciva, lei lo conosceva bene.
Dietro quegli occhi e comportamento glaciali vi era un anima calda e passionale, anche dolce alle volte. E gli era mancato…
“Sempre preciso, eh. Sono felice che hai realizzato il tuo sogno…”
“Lo stesso sogno che ci ha divisi, sei davvero contenta?”
“Yuri, io ti amavo e ti auguravo ogni bene. E ancora adesso provo gli stessi sentimenti…”- Jeanne gli si avvicinò, nascondendo il viso nell’incavo del collo del ragazzo, che la strinse amorevolmente.
Ma lo sapevano… Sapevano di non poter più stare insieme.
Jeanne lo baciò a fior di labbra, timidamente ricambiata dal cavaliere, che la strinse ancora più forte.
Senza accorgersi che due pozze blu come il mare li stavano osservando, provando un astio che non riusciva a spiegarsi…
 
*
 
“Perdonami Boris…”- nella baita Sunny si occupava amorevolmente di Boris, ancora incosciente per via della ferita ed il veleno. Gli asciugava la fronte, accarezzava i capelli e lo osservava riposare: quel cavaliere le aveva fatto breccia nell’animo sin dal primo istante.
Non aveva mai conosciuto nessuno come lui: era vivace, solare, anche un po’ buffo. Ma quando combatteva dimostrava di essere fiero e leale, un vero guerriero. E si era fatto ferire da un demone per salvare lei…
“Se solo non avessi avuto paura e fossi stata più attenta, adesso tu non…”- le lacrime uscivano ormai senza sosta dai suoi occhi dorati, mentre stringeva sempre di più la mano del giovane.
Boris cominciò a mugugnare qualcosa, per poi aprire gli occhi e sorridere dolcemente alla fatina del Sole.
“Ciao Sunny…”
”Boris, ti sei svegliato!”- incurante di tutto Sunny gli si gettò al collo, provocandogli un piccolo gemito di dolore. Quando se ne accorse la fatina fece per scusarsi e allontanarsi, ma il cavaliere glielo impedì: era bello tenerla stretta.
“Ti ho fatto male?”
“No sciocchina, quindi rimani…”
“Borsi, mi dispiace tanto… Per tutto…”
“Shh… Tu non hai nessuna colpa, piccola. Lo rifarei altre cento volte.”
“Farti strangolare da me?”- disse ironica la fatina, vedendo però che il cavaliere non rideva: sembrava incredibilmente serio, cosa rara per uno come Boris.
“No, salvarti la vita… E lo farò, sempre.”- Sunny, colpita da tali parole, si strinse ancora di più al cavaliere, non notando due sguardi al di là della porta che li osservavano ridendo.
“Quei due sembrano davvero in sintonia. Non trovi, Lea?”
“Sì, hai ragione Rei. E Boris sembra già stare meglio, forse potremmo ripartire prima del previsto.”
“Speriamo. Comunque la vostra amica è brava per essere giovane.”
“Ha imparato da una nostra mentore, doveva la vita a suo padre.”
“Davvero? Bhe, tanto meglio per noi.”- Rei e Lea stavano assaporando una buona tisana di erbe fatta proprio dalla fata. Il cavaliere orientale era molto preso da quella giovane che provava quasi i suoi stessi interessi.
Ogni volta che stava con lei si sentiva strano, ma felice… E le stesse emozioni provava la fatina quando era insieme a lui.
Ma tutto ciò non andava per niente bene…
 
*
 
“L’ho messa al tappeto, mio signore! Non potrà muoversi per un po’.”
“Ma non l’hai uccisa.”
“Quelle fate me lo hanno impedito… Ma la prossima volta non fallirò, ve lo giuro!”
“Non so che farmene dei falliti!”- una sfera di luce viola colpì in pieno il demone, che si disintegrò all’istante.
Landor guardò soddisfatto la polvere rimasta di quell’essere inferiore, chiamando poi a raccolta i suoi uomini.
Vari demoni si inchinarono di fronte a lui, mentre il suo esercito del male continuava a raccogliere energia per distruggere quel mondo insulso che lui tanto odiava.
“Miei fedeli seguaci, presto questo mondo sarà nostro. Ma prima di tutto dobbiamo sbarazzarci di quei cavalieri e della Uccisore di Demoni: fatene ciò che volete, ma portatemi lei viva… Voglio ucciderla con le mie mani.”
Un grido approvazione acuto si levò nella Montagna… La battaglia era appena cominciata.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Salve gente, eccoci qui con il terzo capitolo! Come vedete lo scontro alla palude si è risolto con una mezza vittoria dei nostri eroi v.v Kei cerca di non far perdere fiducia in se stessa alla nostra Alina, mentre le cose per Boris e Rei con le loro fatine sembrano andare meglio xD E Yuri ha ritrovato un suo vecchio amore: Jeanne. E come mai Sky li osservava con astio? E come andrà a finire lo scontro con il perfido Landor? Lo sapremo presto^^
 
 
Ringrazio le meravigliose persone che mi hanno recensito lo scorso capitolo! Avrete tutte una risposta col nuovo metodo del sito, voglio provarlo anch’io xD
 
 
Al prossimo capitolo, gente ^-^
 

 
 
Un bacio forte a tutti^^
 
 
La cara Pad
 
 

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Capitolo 4
*** Il popolo delle Fate – L’acqua del Potere ***


Nuova pagina 1
*Il popolo delle Fate – L’acqua del Potere *
 
Dopo un giorno intero di riposo, Boris si era completamente ristabilito e anche Alina sembrava essere di nuovo in forma: dovevano riprendere il viaggio il prima possibile, altrimenti Landor avrebbe cominciato ad avanzare con il suo esercito.
I cavalieri e le fatine stavano preparando le loro cose, quando lo sguardo della fata dell’Acqua cadde sul giovane Yuri, intento a salutare Jeanne.
Per il giovane cavaliere era stato bello rivedere la persona che aveva amato in passato: la notte prima si era lasciati andare ai ricordi, finendo a fare l’amore come se niente fosse mai cambiato. Ma entrambi erano coscienti del fatto che ormai non potevano più stare insieme… Lui era un cavaliere impegnato a difendere il loro mondo e lei una guaritrice che lottava per rendere il medesimo mondo migliore.
Quando ella scoprì che il suo amato era un cavaliere non riuscì a sopportarlo: la paura di poterlo perdere in qualche battaglia era più forte del sentimento che provava per lui, così lo lasciò. Per il giovane fù un duro colpo, che però divenne meno forte una volta raggiunto il suo scopo… Ora era un cavaliere e questo non sarebbe mai cambiato. Ma forse quei sentimenti vivevano ancora dentro di loro…
Sky si sentiva inquieta e disorientata da quando aveva scoperto che il cavaliere dagli occhi di ghiaccio aveva amato e forse amava ancora la sua amica guaritrice. Non riusciva a capacitarsi del fatto che si sentisse… Gelosa. No, lei non avrebbe mai ceduto ai sentimenti per un essere umano come stavano facendo quelle incoscienti delle sue sorelle!
I suoi pensieri caddero poi su Alina: per quanto determinata e coraggiosa fosse quella ragazza non era ancora sufficientemente forte per poter adempiere a quella missione troppo importante per il futuro di tutti.
Forse c’era un modo per rimediare alla situazione…
“Ho qualcosa da proporvi.”- i cavalieri e le fate si voltarono verso la giovane dagli occhi cobalto, stupiti che avesse detto una parola dopo un intero giorno di totale silenzio.
Sunny e Lea erano preoccupate per lei: non era mai stata molto calorosa, ma ultimamente sembrava essere peggiorata.
“Di che si tratta?”- Kei avanzò verso di lei, curioso su cosa la fatina aveva da dire e se poteva essere d’aiuto per la loro complicata situazione… Aveva passato tutta la notte a rifletterci e si era reso conto che la sua donna era ancora impreparata al compito che l’aspettava. Se non era riuscita ad uccidere un demone inferiore come quello della palude, le possibilità di uccidere Landor erano molto scarse.
Non voleva avere poca fiducia in Alina, ma era la realtà che avevano davanti agli occhi.
“Penso che ci siamo tutti resi conto che l’Uccisore di Demoni non è ancora pronta per un compito così importante.”
“Ma come ti permetti?! Alina in tre mesi ha sterminato centinaia di mostri, non puoi dire una cosa del genere!”- Boris era furente, mentre Sunny cercava di calmarlo: non sopportava che si dubitasse delle capacità della ragazza. Una fanciulla che deve combattere è già troppo per un uomo con i suoi principi, criticare una come lei che aveva messo anima e corpo in tutto ciò che aveva fatto non era giusto.
“Erano demoni di basso livello, non è pronta per affrontare Landor.”
“Sky, perché dici queste cose?”- Lea era sorpresa non tanto dalle parole pronunciate dalla sorella, tanto dal tono incolore e senza tatto che stava usando: non era da lei. Anche Rei era piuttosto sorpreso: da quanto gli aveva raccontato Lea, la fata dell’Acqua non era mai così fredda e maligna.
“Perché sono vere, è inutile negarlo.”- Alina teneva lo sguardo alto, ma pieno di inquietudine: le parole di quella fata erano vere. Lei era ancora troppo debole e già una volta si era lasciata sfuggire quel maledetto. Cosa poteva essere cambiato? Non aveva ucciso nemmeno quell’infido essere nella palude, anzi l’aveva battuta.
“Che cosa proponi, Sky?”- fu proprio lei a parlare: se c’era un modo per diventare più forte e adempiere a pieno alla sua missione avrebbe accettato qualunque cosa.
“Di andare dagli anziani del nostro popolo. Loro sanno molto di più di quanto ci hanno detto sugli Uccisori e sulla Spada dal Fuoco Blu e forse possono aiutarci.”
“Non è una cattiva idea, ma rischiamo di perdere troppo tempo.”- intervenne Yuri, prendendosi un’occhiata di fuoco dalla fata dagli occhi cobalto che stupì tutti.
“Nessuno ha chiesto il tuo parere, preferisci fallire invece di perdere un altro giorno che potrebbe aiutarci?”
“Ehi, non ti scaldare tanto.”
“Io sono tranquilla, sei tu che mi fai innervosire e poi se non sbaglio il capo è Kei. Lui deciderà, noi faremo ciò che dice.”- Yuri non si capacitava: non l’aveva mai preso in simpatia, ma in quel momento sembrava proprio odiarlo.
Tutti spostarono lo sguardo verso l’argenteo, che rifletteva sul da farsi: le intenzioni di Sky erano ottime, ma il rischio di metterci troppo comprometteva tutto. Ma d’altra parte Alina forse aveva bisogno di aiuto e anche di risposte…
Si avvicinò alla sua donna, mettendole le mani sulle spalle: la decisione spettava a lei.
“Te la senti?”
“Sì, se posso diventare più forte e avere le risposte che cerco voglio farlo.”- Kei sorrise alla sua donna: nell’animo era sempre forte e determinata, non si stava facendo scoraggiare dallo svantaggio che circondava la loro situazione.
I suoi compagni sorrisero e anche Sky accennò un piccolo sorriso, ma quando vide Jeanne avvicinarsi a Yuri e lui sorriderle assunse di nuovo la sua espressione arrabbiata e corrucciata.
Solo qualcuno dagli occhi dorati se ne accorse e sorrise: anche la sua sorellina stava sperimentando la gelosia che tanto andava ad evitare.
“Allora è deciso: andremo dagli anziani del popolo delle Fate.”
“Quanto ci metteremo?”- domandò Boris a Sunny, che gli sorrise dolcemente: ormai quel cavaliere era entrato nel suo cuore e si sentiva felice solo ad averlo vicino.
“Non molto, da qui un giorno di cammino al massimo.”
“Allora dobbiamo muoverci subito. Forza, in sella ragazzi.”- ordinò Kei al gruppo, che saliva sui propri cavalli, facendo salire anche le fate con loro. Yuri aspettò a salire a cavallo, voleva salutare Jeanne nel modo giusto… La prese per mano e si allontanarono dal gruppo quanto bastava per restare tranquilli, sotto le occhiate dei suoi compagni: sapevano di lei, ma non avrebbero mai immaginato che l’avrebbe rivista.
“Sono felice di averti rivisto, per favore fai attenzione.”
“Stai tranquilla, quando tutto questo sarà finito tornerò a trovarti.”
“Ti aspetto… Yuri, io… Non ho mai smesso di amarti.”- il cavaliere sorrise, accogliendola nel suo abbraccio, ma quella situazione era la prova vivente che un futuro con lui l’avrebbe solo fatta soffrire. Anch’ella lo sapeva, eppure il suo cuore avrebbe continuato a battere per quel cavaliere dagli occhi di ghiaccio ma l’animo indomito e fiero.
“Ti amerò sempre anch’io, Jeanne. Fare l’amore con te, stanotte, mi ha dato una gioia immensa…”
“Lo stesso vale per me, eppure sappiamo che ormai tu ed io…”
“Niente ci impedisce di volerci bene… Forse un giorno qualcun altro entrerà nella nostra vita e ci ruberà il cuore, ma il nostro amore vivrà sempre in un modo o nell’altro.”- la baciò di nuovo, con più passione, pienamente ricambiata. La giovane guaritrice abbracciò, probabilmente per l’ultima volta, il suo amato cavaliere.
“Addio Yuri, ti amo.”
“Addio Jeanne, ti amo anch’io.”- un ultimo bacio, un’ultima carezza, un ultimo incontro di sguardi.
Yuri si allontanò dalla sua amata, salendo in groppa al suo cavallo mentre Jeanne lo fissava malinconica.
“Coraggio andiamo.”- ordinò Kei ai suoi compagni, partendo alla volta del Paese delle Fate. Alina aveva il cuore in tumulto: finalmente, forse, avrebbe avuto le risposte che cercava e avrebbe acquisito le capacità e la forza necessaria per sconfiggere Landor.
Doveva riuscirci, per il bene di tutti.
 
*
 
Il Bosco delle Fate era un luogo affascinante e misterioso. Era buio ma tenue palline di luce illuminavano il paesaggio circostante, fatto di alberi luminosi e fiori in boccio dalla bellezza quasi immortale.
Il gruppo di cavalieri, guidati dalle fate, si addentrava sempre di più nella vegetazione, cominciando a scorgere qualche creatura fatata che, a differenza delle loro guide, erano luminose come la luna.
Ad un tratto anche Sunny, Lea e Sky cominciarono ad illuminarsi, cosa che stupì i loro giovani accompagnatori.
“Che succede?”- chiese Boris preoccupato ma meravigliato dalla splendida luce che irradiava la sua bella fata: era calda come il sole e il solo contatto trasmetteva un tepore benefico.
“Tranquillo, siamo a casa e il nostro corpo reagisce al nostro territorio. Nel mondo esterno celiamo questo nostro aspetto, per questo appariamo come piccole palline di luce a volte.”- Boris sorrise, mentre Rei osservava Lea illuminata da una leggera luce verde: era come sentire il profumo dei fiori di campo e dell’erba primaverile.
Yuri invece posò gli occhi su Sky, che non lo degnava di uno sguardo: la sua luce era di un tenue azzurro e poteva percepire da lei una leggera brezza marina… Quell’aroma lo fece sentire stranamente bene…
Alina e Kei cavalcavano fianco a fianco, osservando quel meraviglioso panorama: la giovane era molto nervosa, temeva ciò che avrebbe scoperto e imparato dagli anziani… Ma era determinata a tutto: la sola cosa importante era sconfiggere quel maledetto demone.
Arrivarono in quello che pareva essere piccolo villaggio, fatto di piccole capanne bianche luminose. Davanti a loro vi era un grande arco dai riflessi blu e viola, sotto cui vi erano tre figure anziane e un uomo più giovane, di bellissimo aspetto. Capelli come l’oro, lunghi fino al fondo schiena, occhi gialli, orecchie leggermente appuntite, viso liscio e angelico… La sua pelle sembrava di porcellana, luminosa e nivea. Il fisico era snello, ma ben modellato: una creatura più angelica che fatata.
Indossava una lunga tunica bianca, come gli anziani, e dietro la schiena aveva un paio d’ali bianche con tenui riflessi d’oro.
Il gruppo si fermò davanti a loro, scesero dai cavalli e videro le tre fate avvicinarsi, inchinandosi al loro cospetto.
“Anziani, abbiamo portato qui l’Uccisore di Demoni. Purtroppo temiamo che sia ancora impreparata al compito che l’aspetta e vi chiediamo di guidarla verso il suo destino.”- fù Sky a parlare, rialzandosi insieme alle sorelle e vedendo uno degli anziani avvicinarsi a loro.
“Avete fatto la scelta giusta, brave.”- i tre anziani e il giovane uomo si avvicinarono al gruppo di cavalieri, che chinarono la testa in segno di rispetto: non era il loro mondo, ma sapevano che quelle persone lo meritavano.
“Uccisore di Demoni, fatti avanti.”- un altro anziano le porse la mano e Alina, seppur timorosa, si avvicinò afferrandola. L’anziano chiuse gli occhi, come se stesse riflettendo profondamente… Alina notò che lo sguardo del giovane uomo era rivolto proprio a lei e le sorrideva dolcemente. Non sfuggì nemmeno a Kei quello sguardo e per la prima volta si sentì geloso della sua amata: detestava quando qualcuno che non fosse lui le rivolgesse un sorriso e uno sguardo come quello.
“Tu sei forte, giovane donna, hai un grande potere ma non sai ancora gestirlo a dovere.”- dichiarò l’anziano, lasciando la mano della ragazza. Alina li fissò interrogativa: se era dotata di tanto potere come avrebbe potuto gestirlo al meglio per adempiere alla sua missione?
“Cosa devo fare per utilizzare tutto il mio potere?”
“In te albergano tanta confusione e paura… Soprattutto per le persone a cui tieni…”- disse un altro anziano, posando gli occhi sui compagni di Alina. La ragazza era sempre più confusa: cosa stavano cercando di dirle?
“Per utilizzare tutto il tuo potere, devi liberarti delle tue paure. Solo così la Spada del Fuoco Blu potrà scatenare il suo massimo potenziale.”
“Ma finché sarai con queste persone le tue paure non ti abbandoneranno.”
“Cosa state dicendo? Dovrei separarmi dalle persone che amo per poter essere forte?!”- Alina stava cominciando ad innervosirsi…
Un uccisore è sempre solo. Deve essere freddo, calcolatore e impassibile ad ogni emozione, solo così potrà gestire tutto il suo potere al massimo, concentrandosi solo sulla sua missione.”- quegli anziani sembravano dei veri pezzi di ghiaccio: le stavano dicendo senza mezzi termini che per essere forte doveva essere sola… Insensibile, fredda e senza sentimenti.
Se il prezzo da pagare era dover rinunciare al suo cuore la giovane fanciulla cavaliere non era disposta a pagarlo…
Tutto ciò che le dava forza erano l’amore per Kei e l’affetto per i suoi compagni, nonché la fiducia che tutti loro provavano per lei.
“Che state dicendo, vecchi racchi?! Noi lavoriamo insieme da mesi, ci diamo forza a vicenda e sosteniamo Alina in ogni sua missione! Questo è dare forza, non toglierla!”- Boris era furente mentre Sunny lo osservava: quel cavaliere credeva davvero nella forza dei sentimenti, quasi quanto lei…
La fata del sole e Lea non erano d’accordo sulla sentenza degli anziani, solo Sky sembrava impassibile… Yuri se ne accorse e non faceva che domandarsi cosa avesse potuto rendere tanto fredda quella fata.
“Boris ha ragione, deve esserci un altro modo.”
“Alina è nostra compagna e amica, ci fidiamo di lei e mai la abbandoneremo.”- Rei e Yuri erano fermamente convinti delle loro parole… Alina era commossa: i suoi compagni le volevano bene davvero.
Kei si avvicinò alla sua donna, fissando gli anziani con sguardo deciso e freddo: il solito che aveva quando si preparava ad affrontare un nemico.
“Ragazzo, noi parliamo per il bene della giovane Uccisore.”
“Questo lo so, ma ho imparato sulla mia pelle che essere soli e freddi non rende più forti. Un tempo ero così ma da quando Alina è al mio fianco sono diventato ancora più forte. I sentimenti danno forza, non il ghiaccio.”
“Anziani…”- Alina prese la parola, ringraziando il suo uomo con un sorriso per le parole pronunciate. -“Non rinuncerò ai miei sentimenti per il potere. Sono disposta a rinunciare alla mia missione piuttosto che perdere me stessa. Ma vi prego… Se c’è un modo per rendermi forte, che non sia essere di ghiaccio, ditemelo.”- il giovane dai capelli blu la osservò con un sorriso stampato in volto: quella giovane aveva molto carattere, una grande volontà e una forza notevole.
“L’unico modo sarebbe usare l’acqua della sorgente del Potere.”
“Kiris, non possiamo! Nemmeno a noi anziani è permesso bere da quella fonte!”
“E’ una questione di priorità: se quel demone avanza col suo esercito sarà la fine anche per noi… E non possiamo certo rinunciare ad una opportunità per delle stupide regole.”
“Cos’è l’acqua della sorgente del Potere?”
“Vieni con me, cara.”- Kiris le prese la mano sotto lo sguardo di fuoco di Kei, e condusse il gruppo in angolo del bosco più illuminato degli altri. Lì i raggi lunari colpivano con più intensità, vi era un piccolo ruscello e una cascata poco lontano… L’acqua era brillante e sembrava estremamente pura….
“Se berrai quest’acqua e vi immergerai la tua spada i tuoi poteri si risveglieranno totalmente… Ma dovrai fare attenzione e metterci molto impegno per controllarlo a dovere.”- Alina era spaventata: se non fosse riuscita a farlo le conseguenze sarebbero state molto gravi.
Fissò i suoi compagni che la guardavano fiduciosi: ce l’avrebbe fatta, aveva la forza necessaria per compiere quell’impresa.
Kei le prese la mano, posando per un attimo le sue labbra su quelle della sua fanciulla, passando poi una mano sui suoi capelli.
“Crediamo tutti in te, amor mio.”
“Grazie…”- Alina lo fissò un’ultima volta, avvicinandosi poi alla fonte, accompagnata da Kiris. Si chinò sulla fonte, prendendo la sua spada e immergendola nell’acqua… In un attimo divenne più luminosa e quando il giovane le passò una piccola ciotola di vetro trasparente per bere l’acqua, Alina la riempì bevendo.
Fù questione di poco prima che il corpo della giovane cominciò a contorcersi da dolore… Le sue urla risuonavano in tutto il bosco, ma quando Kei fece per avvicinarsi Kiris lo fermò.
“Lasciami!”
”Sta tranquillo, fa tutto parte del rituale: il suo corpo sta assorbendo il potere dell’acqua, risvegliando il suo potere. Dovrà soffrire un po’, ma se andrà tutto bene la vostra amica diventerà più forte che mai.”
“Non ci avevi detto di questo! Sei un lurido…!”- Boris fece per colpirlo ma Sunny lo fermò: se avesse aggredito un membro del consiglio lo avrebbero punito severamente e non voleva che accadesse. Il giovane cavaliere vide lo sguardo preoccupato della fata del Sole e decise di calmarsi…
Alina continuava a contorcersi dal dolore, mentre Kei la osservava impotente: non sopportava vederla soffrire in quel modo e non poter fare nulla…
“So che l’ami profondamente e vorresti fare qualcosa, ma non puoi. Credi in lei e abbi fiducia: è il solo aiuto che puoi darle.”- Kei vide lo sguardo serio di Kiris e si convinse: forse aveva davvero ragione lui…
Le si avvicinò tanto bastava per sussurrarle qualcosa…
“Ti amo Alina e credo in te… Resisti, so che puoi farcela.”- accadde tutto in un attimo…
La spada nella sorgente brillò come mai prima d’ora, mentre il corpo e gli occhi di Alina si illuminarono di una bellissima luce blu cobalto. Si sollevò, rimettendosi in piedi e levitando a mezz’aria, mentre la spada tornò da lei. Decisa la giovane afferrò l’elsa e un lampo di luce di grande intensità scaturì dal corpo dell’Uccisore di Demoni.
Tutti dovettero coprirsi gli occhi per un istante e quando tutto si calmò videro la giovane di nuovo con i piedi per terra, circondata ancora da una leggera aura blu.
Kei le si avvicinò, mentre Kiris sembrava soddisfatto… I giovani cavalieri erano preoccupati per la loro compagna, domandandosi se stava davvero bene.
Il cavaliere dagli occhi ametista si mise davanti a lei, prendendole il viso tra le mani… A quel contatto Alina aprì gli occhi e con grande sorpresa di Kei ora erano blu intenso.
“Amore mio… Ce l’ho fatta…”
“Lo so, ho sempre creduto in te.”
“Grazie…”- la luce intorno a lei scomparve e Alina perse i sensi, sorretta da Kei. Yuri e gli altri si avvicinarono, notando che la spada continuava a brillare. Gli anziani e Kiris si avvicinarono al gruppo, soddisfatti e sorpresi per il gesto e la forza della giovane.
“Ce l’ha fatta, ha superato la prova: i poteri dell’Uccisore di Demoni si sono risvegliati.”
La speranza era ancora viva.
Forse adesso potevano davvero vincere la guerra contro le forze del Male.
 
*
 
“I suoi poteri si sono risvegliati. Dannato popolo delle Fate!”- Landor era furioso: aveva percepito il risveglio totale dei poteri di Alina: ora le cose per lui si complicavano, non poteva permetterle di arrivare al suo nascondiglio, non prima di aver messo in piedi il suo esercito.
“Mio signore, non temete: rimane pur sempre una ragazzina. Possiamo sconfiggerla, abbiate fiducia in noi.”- due demoni femmina, gemelle, si avvicinarono al demone: erano belle, vestite provocanti e con segni tribali sulle guance e sulle braccia.
I corpi snelli dentro gli abiti di pelle, le labbra carnose, gli occhi rossi e i capelli neri come la notte davano loro un aspetto quasi attraente.
“Voglio che la uccidiate, lei e tutti i suoi compagni.”
“Sarà fatto, nostro signore Landor.”
”Per lei siamo disposte anche a morire…”- le due si chinarono su di lui, poggiando la testa sulle gambe del demone, che carezzò loro la testa: la devozione di quelle due stupide per lui era provvidenziale ed erano anche la sua ultima speranza di liberarsi di quella ragazzina.
Ora che aveva acquisito pieni poteri, impresa in cui nemmeno suo padre era riuscito, stava diventando una minaccia sempre più pericolosa per il suo sogno di dominio e distruzione.
Avrebbe distrutto quel mondo insulso, creandone uno nuovo in cui il caos e il sangue avrebbero regnato per sempre e lui ne sarebbe stato il padrone assoluto.
‘Nessuno intralcerà i miei sogni e i miei piani… Tieniti pronta, Uccisore, se riuscirai ad arrivare a me ti ucciderò con le mie mani.’
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Salve a tutti gente! Chiedo scusa per l’enorme ritardo, ma sono stata bloccata da forze oscure che mi hanno impedito di aggiornare prima >.< Ma ora sono qui con un capitoletto bello fresco XD Qui abbiamo conosciuto il popolo delle Fate e abbiamo scoperto come si sono risvegliati i poteri di Alina: riuscirà ora la giovane a sconfiggere Landor grazie al suo potere ora completamente risvegliato? Lo scopriremo!
 
Ringrazio tutti quelli che hanno recensito e chi l’ha messa tra preferiti e seguite^^ Anche chi legge solamente: continuate a seguirmi ^-^
 
 
Un bacio forte a tutti^^
 
 
La cara Pad

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Capitolo 5
*** I poteri risvegliati – La forza dei sentimenti ***


Nuova pagina 1
*I poteri risvegliati – La forza dei sentimenti *
 
Diverse ore erano ormai trascorse da quando Alina aveva bevuto l’acqua della fonte del Potere e risvegliato i suoi poteri. La fanciulla si era risvegliata da poco, ma si sentiva strana…
Kei e i suoi compagni avevano vegliato su di lei tutto il tempo, ancora stupiti per ciò che era successo in quella fonte.
Kiris invece non faceva che guardarla, sorridendo fiero e scatenando gli sguardi di fuoco di Kei: lui, una persona sempre calma e fredda, per la prima volta provava le fitte della gelosia.
“Come ti senti?”
“Io… Mi sento diversa. Non so spiegarlo… Più potente ma allo stesso tempo è come se fossi cambiata dentro.”
“Quando si matura si cambia.”
“Ma è diverso! Perché mi sento così?! Non voglio!”- la fanciulla era spaventata: sentiva dentro di lei un cambiamento interiore in subbuglio e non riusciva a sopportarlo… Non capiva se era dovuto al risveglio dei suoi poteri o all’acqua bevuta, ma la spaventava.
Alina corse via, sotto lo sguardo preoccupato dei suoi compagni.
“Perché fa così?”- Kei si rivolse a Kiris con sguardo furente: era stato lui a farle bere quell’acqua e aveva omesso un po’ troppe cose secondo il suo punto di vista… E per ciò che non era chiaro, Kei nutriva sempre sospetti.
“Col risveglio dei suoi poteri il suo animo ora è cambiato, deve adattarsi al cambiamento.”
“Non ci stai dicendo tutto, ne sono sicuro…”- il cavaliere dai capelli argentei si avvicinò all’essere fatato, trafiggendolo col suo sguardo furioso. Non avrebbe permesso che succedesse qualcosa alla sua donna e avrebbe saputo tutta la verità su ciò che le stava capitando.
“Mi addolora vedere che non ti fidi di me, giovane Hiwatari.”
“Io mi fido solo di me stesso e dei miei compagni e tu non sei tra questi: dimmi tutta la verità su quella fonte altrimenti ti taglio la gola.”
“Cavaliere, non puoi parlare così ad un membro del consiglio.”- fu Sky a parlare, con un tono talmente gelido e tagliente che spaventò tutti, comprese le sue sorelle: mai avevano visto la giovane fata in quello stato.
Yuri la osservava: cosa poteva averla resa tanto furiosa?
“Io parlo come voglio e a chi voglio, signorina. Si tratta della mia donna e se voglio spiegazioni userò la spada con chiunque se è necessario, consigliere o no!”
“I tuoi sentimenti sono forti, cavaliere, ma l'Uccisore di Demoni deve superare da sola questo momento se vuole diventare più forte. Ora se volete scusarmi ho una riunione, sarebbe meglio se restaste qui un altro giorno.”- Kiris era cordiale ed educato, eppure Kei non riusciva a fidarsi di lui: non voleva lasciare sola Alina adesso che aveva più bisogno di lui. Non poteva proprio fare niente per la persona che amava?
Il tocco sulla sua spalla da parte di Rei lo rassicurò: per fortuna i suoi compagni erano con lui, non lo avrebbe ammesso a voce alta ma erano la sua famiglia... Le persone di cui si fidava di più in tutto il mondo.
“Alina se la caverà, noi ora dobbiamo recuperare le forze per riprendere il viaggio. Sono sicuro che è quello che vorrebbe anche lei, non credi?”
“Sì, forse hai ragione.”
“E se avrà bisogno di noi sa dove trovarci, quindi su con la vita, capo!”- l'ironia di Boris lo irritava quasi sempre ma in quel momento riusciva per lo meno a tranquillizzarlo un po'. Avevano ragione, non doveva starle addosso, se avesse avuto bisogno di lui ci sarebbe stato in qualunque momento e in ogni luogo.
“Venite, vi conduco dove potrete risposare.”- Sunny sorrise loro gentilmente, prendendo Boris a braccetto e conducendo insieme a Lea i cavalieri dove potevano dormire qualche ora.
Yuri vide Sky allontanarsi: perché la fata si stava comportando in modo strano in quegli ultimi giorni? Era la domanda che albergava nella mente del giovane cavaliere. Incuriosito decise di seguirla, ma era solo la curiosità a spingerlo a seguire quella creatura tanto fredda quanto fragile?
 
*
 
Alina nel frattempo camminava per il bosco, entro i limiti che le guardie fatate avevano posto nel loro territorio. Osservava il paesaggio intorno a lei: era un posto meraviglioso, in un'altra occasione lo avrebbe anche trovato romantico... Sarebbe stato bello passeggiare tra le braccia di Kei senza nessuna preoccupazione. Solo loro due e l'amore che li univa ogni giorno di più...
Si stava comportando male con lui: era scappata senza volere il suo aiuto, lo aveva escluso da quel cambiamento che stava avvenendo dentro di lei... Ma non aveva potuto farne a meno, quella paura non l’abbandonava.
Sentiva un grande potere dentro di lei, cresceva ogni minuto che passava e questo la spaventava: aveva paura di non riuscire a gestirlo, facendo del male al suo compagno e ai suoi amici.
Senza accorgersene arrivò alla fonte del Potere... La stessa acqua che aveva provocato quel cambiamento in lei. Che cosa nascondeva quella fonte misteriosa?
“Sei piena di domande, lo sento nel tuo animo.”- la giovane si voltò e vide Kiris alle sue spalle sorriderle in modo quasi materno: quella creatura era tanto angelica quanto misteriosa.
“Vorrei sapere da dove viene questa sorgente. Qual'è il suo potere?”
“Ti narrerò la tua storia, così che tu possa dirla ai tuoi compagni. Il tuo ragazzo era pronto a farmi a fette, sai?”
“Davvero?”
“Ti ama tanto ed è preoccupato.”- Alina sorrise debolmente: lo conosceva bene e sapeva che mentre lei era lì a domandarsi cosa stesse accadendo dentro di lei, il suo amato stava facendo lo stesso.
“Lo so, anch'io lo amo.”
“E' evidente. Bene, ora ti dirò tutto, ma devi promettermi di non rivelare a nessun altro questo segreto, se non ai tuoi compagni. E dovrai far giurare loro di non farne mai parola. Giura.”
“Lo giuro sulla mia spada e sulla mia vita.”- Kiris sorrise: quando un cavaliere giurava sulla sua spada e la sua vita voleva dire che avrebbe mantenuto tale giuramento fino alla morte.
“In questa fonte c'è il potere del nostro popolo. È ciò che ci rende potenti e immortali.”
“Sul serio?”
“Quando gli esseri fatati vennero al mondo erano pochi e la maggior parte molto debole. Perivamo abbastanza in fretta e ciò poteva causare la nostra estinzione per sempre...”
“Cosa accadde?”
“I quattro esseri fatati più potenti del nostro popolo decisero di immergersi in questa fonte di acqua pura, lasciandovi la loro vita e il loro immenso potere. Sacrificarono loro stessi per permettere al nostro popolo di nascere e vivere per sempre.”
“Quindi quest'acqua vi rende immortali?”
“Esatto. Quando un essere fatato viene al mondo la sua luce è debole, così viene immerso in quest'acqua e quando ne esce è potente e immortale. Ovviamente l'acqua risveglia anche le sue capacità innate.”
“Come Sky e le sue sorelle? I loro poteri sono straordinari.”
“Loro rappresentano i poteri più preziosi del nostro popolo: Sky è l'Acqua, Sunny il Sole e Lea la Terra.”
“Tutte cose che permettono di vivere... E' una cosa eccezionale.”- Alina era molto colpita da quella storia e tutto cominciava ad avere un senso: se era vero che risvegliava le capacità innate di una creatura fatata forse la stessa cosa era successa anche a lei con i suoi poteri. Dopo tutto era una diretta discendente di un Uccisore di Demoni: le sue capacità erano senz'altro innate.
“Hai ragione. Ora ti è tutto più chiaro?”
“Sì, se questa sorgente risveglia le capacità innate di un essere fatato è di sicuro successo lo stesso con me, ma dubito di essere diventata immorale. Non è così?”
“Esattamente. L'immortalità viene donata solo agli essere fatati che vi si immergono, agli umani non è concesso, morirebbero.”
“Morirebbero?”
“Berla è una cosa, entrarvi completamente dentro senza la protezione di un qualunque potere vorrebbe dire morire.”
“E' anche per questo che sono stata male, vero? Non era sicuro che avrei resistito... Con gli umani normali non funziona nemmeno berla, vero?”- Kiris sorrise amaro: aveva capito tutto. Alina ora si sentiva più sicura: se era stata in grado di sopravvivere ad un tale potere, forse sarebbe riuscita a gestire il suo in poco tempo e sconfiggere Landor.
“Sapevo che ce l'avresti fatta. Dopo tutto non sei una fanciulla come le altre...”
“Ti ringrazio per avermi detto la verità, ora è meglio che torni da Kei e i miei compagni... Saranno preoccupati per me.
“Dovresti riposare, domani riprenderete il viaggio e nuove insidie vi attendono.”
“Sapremo superarle: finché saremo insieme niente e nessuno potrà mai sbaragliarci.”- Alina era convinta di ciò che diceva: i suoi compagni e il suo uomo erano la sua più grande forza. La loro amicizia e l'amore del suo cavaliere erano tutte cose che la spingevano a dare sempre il meglio ed essere forte ad ogni occasione.
“A presto Kiris, grazie.”
“A presto, fanciulla Cavaliere.”- Alina gli sorrise e si diresse dove l'essere fatato le aveva indicato che i suoi compagni stavano riposando. Voleva vedere Kei, spiegargli tutto, stare tra le sue braccia e fare l'amore con lui...
Era un Uccisore di Demoni, ma pur sempre una fanciulla innamorata...
 
*
 
Sky nel frattempo si trovava in un angolo nascosto del bosco, dove la vegetazione era più luminosa e fitta: il suo posto segreto, dove andava quando aveva voglia di stare da sola a riflettere.
Il suo animo era molto inquieto e molta paura albergava nel suo cuore: che cosa le stava succedendo?
Lei era sempre stata la più razionale tra le sue sorelle e adesso si stava facendo coinvolgere da un essere umano! Un essere umano davvero bello, in fondo...
Quei capelli cremisi, gli occhi glaciali e la pelle di porcellana. Il suo sguardo fiero e indomito, l'espressione fredda ma piena di passione ogni volta che combatteva.
“Ma che diavolo mi prende? È solo un essere odioso!”
“Chi sarebbe odioso, scusa?”- si era dimenticata la voce: così adulta e sensuale.
La fata si voltò e vide Yuri dietro di lei osservarla curioso: doveva averla seguita dopo che se n'era andata in quel modo brusco.
“Nessuno che ti riguarda, puoi lasciarmi sola?”
“Vorrei sapere cosa ti succede. So che ti sto antipatico, ma sono preoccupato per te e anche gli altri.”
“Non ne avete motivo, sto bene. Ora vattene, seccatore.”
“Lo vedi? Perché mi tratti così? Sono qui per aiutarti, eppure ti chiudi a riccio e mi insulti. E da quando abbiamo lasciato la casa di Jeanne sei anche peggiorata.”- a sentire quel nome la giovane fata si sentì strana: quella morsa allo stomaco ricominciò ad attanagliarla, come quando li aveva visti abbracciarsi prima che partissero.
“E' solo una tua impressione, ho solo voglia di stare da sola.”
“Sky, nessuno sta bene da solo, credimi.”- Yuri si avvicinò, sedendosi accanto a lei.
La fata lo osservò: era ancora più bello illuminato dalla tenue luce del loro territorio.
“Tu che ne sai?”
“Lo sono stato per tanto tempo, prima di arrivare all'accademia e conoscere i miei compagni. Grazie a loro ho capito quanto è piacevole avere qualcuno vicino, che ti sostiene e ti aiuta nei momenti del bisogno.”
“Non sono fatta per queste cose...”
“Sì che lo sei, ne sono convinto. Anch'io credevo di non esserlo e invece sono riuscito anche ad innamorarmi di qualcuno. Certo, non ho avuto un lieto fine, ma nella vita non si sa mai.”
“Che cosa vuoi dire?”
“Bhe, che tutto può accadere. Ad esempio potrei innamorarmi anche di te, chi può dirlo?”
“Ma... Ma che cavolo dici?!”
“Perché scusa? Potrebbe accadere eccome.”
“Nononono! Io non innamorerò mai di te!”
“Magari lo sei già e non te ne accorgi.”- Yuri si stava divertendo a stuzzicare la fatina, che ormai era sul punto di annegarlo con uno dei suoi incantesimi. Ma la cosa che lo divertiva di più era il rossore sulle gote della fata; il rosso sorrise, trovandola bellissima.
“Ti sbagli!”
“Ho visto come guardavi me e Jeanne: sembravi quasi gelosa.”
“Ti sbagli!”
“Da allora mi eviti, mi tratti freddamente e sei distante da me.”
“Ti sbagli!!”
“Ma nonostante tutto non ti dispiace la mia presenza, altrimenti mi avresti già steso con uno dei tuoi incantesimi.”
“Falla finita!”
“Perché ti scaldi tanto? Perché sto dicendo la verità?”
“Sbagli di nuovo!”- il cavaliere si ritrovò a ridere, Sky lo osservò: era davvero bello quando rideva e forse non aveva sbagliato a dire quelle cose su di lei...
“Cosa ti impedisce di amarmi? Potresti farlo.”
“Mi ricambieresti?”
“Immagino di si. Da quando ti ho incontrata... Ecco... Mi sei piaciuta subito. So che sei una fata e tutto il resto, ma questo non deve essere un ostacolo.”
“Temo invece che lo sia. Yuri io...”
“Shh...”- il giovane cavaliere non voleva più sentire nulla...
Desiderava solo una cosa in quel momento e non gli importava di cosa sarebbe successo dopo.
Lentamente si avvicinò a Sky, mettendole una mano sulla guancia e posando delicatamente le sue labbra su quelle della fatina che sentì il suo cuore battere talmente forte che temeva le uscisse dal petto: Yuri la stava baciando.
Il suo primo bacio e veniva da un meraviglioso umano che forse poteva amarla davvero... Ma era questo il problema: lui era umano.
Ricambiò il bacio, poggiando una mano sulla spalla di Yuri e dopo pochi minuti il ragazzo si staccò, carezzandole delicatamente la guancia su cui vi era ancora la sua mano.
“Yuri...”
“Sky, ho commesso un errore?”
“Sì, ma non voglio parlarne adesso... Forse non dovremmo...”
“Cosa ti impedisce di lasciarti andare?”
“Sei umano... E noi fate non possiamo amarvi.”
“Perché no?”
“Tu sei mortale, io vivrò per sempre... Non è giusto....”
“Ci dev'essere un modo e lo troveremo. Ma per adesso non possiamo goderci il momento?”- Sky sorrise: dopo tanto tempo si sentiva di nuovo felice con qualcuno...
Il modo di stare insieme esisteva ma ci avrebbero pensato una volta conclusa la guerra contro il male.
Per il momento voleva solo stare tra le braccia del suo amato cavaliere dagli occhi di ghiaccio.
 
*
 
“Dunque le cose stanno così: la sorgente risveglia le capacità innate di persone che le possiedono.”
“Esatto, per questo sono riuscita a farcela.”
“Potevi morire e tutto per colpa di quel...”
“Non dire così. Dai, vieni qui...”- Alina e Kei erano nella tenda del cavaliere, mentre la giovane aveva appena finito di raccontare al compagno la storia narratale da Kiris sulla fonte.
Kei era molto turbato: il pensiero che la sua amata avesse rischiato di morire per colpa di quell’acqua lo faceva infuriare. Certo, adesso era nel pieno delle forze e pronta per la sua missione, ma il prezzo era stato troppo alto così come il rischio.
La sua fanciulla lo abbracciò, accarezzandogli i capelli: era come un calmante per lui stare tra le sue braccia e sentire le sue mani toccarlo. -”Sto bene e adesso i miei poteri si sono risvegliati: è questa la cosa che conta.”
“Per me l'unica cosa che conta è la tua vita.”
“Lo so e ti amo per questo, ma adesso dobbiamo pensare a fermare quel mostro.”
“Hai ragione, ma non voglio che lo fai a costo della vita.”
“E se non avessi altra scelta?”
“Te lo impedirei: Alina, la tua vita è la mia. Se tu muori io muoio con te...”-  Alina si sentì spaventata ed emozionata: il suo cavaliere le stava facendo una vera dichiarazione. La loro vite erano una sola e questo poteva volere dire soltanto che il loro amore era destinato a durare per sempre.
“Kei... Non so cosa dire.”
“Dimmi solo che non morirai.”
“Dimmelo anche tu.”
“Non dobbiamo morire, noi siamo destinati a vivere insieme.”
“O a restare insieme anche nella morte.”
“Non avrei saputo dirlo meglio...”- Kei catturò le labbra della sua amata in bacio appassionato,  mettendosi sopra di lei... Le vesti volarono nella tenda ad una ad una, mentre i due giovani amanti consumarono di nuovo l'amore che li avrebbe uniti per sempre.
Nella Vita e nella Morte.
 
Il giorno dopo il gruppo ripartì alla volta delle Montagne Oscure, ringraziando il popolo fatato di ciò che avevano fatto per loro e la promessa di tornare una volta conclusa la battaglia. Sky stava vicino a Yuri e ormai tutti avevano capito che anche tra loro era nato un dolce e tiepido sentimento. Così come stava nascendo tra Boris e Sunny e tra Rei e Lea: ma una fata non può amare un essere umano...
Perché allora le tre fatine non sembravano nemmeno pensare a questa legge? I loro cuori ormai erano colmi dell'amore per i tre giovani cavalieri che le avevano conquistate e che stavano dimostrando vero sentimento per loro.
“Yuri?”
“Sì, dimmi.”
“Quello che hai detto ieri sera è valido anche oggi?”
“I miei sentimenti non hanno scadenza.”
“Sì, scusami...”
“Sky, cerca di stare tranquilla. Sono qui con te ed intendo restarci... Anche se tu vivessi per sempre non mi importerebbe, ok?”
“Ok... Ma un modo per stare insieme per sempre esiste.”
“Sul serio?”
“Sì, ma ti prego pensiamoci dopo la battaglia. Non voglio correre troppo se non sono sicura di vivere in un mondo di pace.”- la fatina stava ragionando bene: prima veniva la guerra e la riconquista della pace e poi avrebbero cercato il modo di stare insieme. Erano gli stessi pensieri di Boris e Rei nei confronti delle loro fate.
“Kei?”
“Sì lo so, ormai non siamo più l'unica coppia.”
“Io sono contenta, e tu?”
“Ovviamente anch'io, sono i miei migliori amici.”- Alina sorrise: il suo uomo sembrava freddo e impassibile all'apparenza ma chi imparava a conoscerlo bene come lei e i suoi compagni capiva subito che in fondo era felice della serenità delle persone a cui teneva.
“Boris?”
“Dimmi, piccola.”
“Non credevo che il tuo amico avrebbe conquistato la mia sorellona! Lei è sempre così diligente.”
“Yuri ha delle qualità molto persuasive sui sentimenti delle fanciulle...”
“Che intendi?”
“Che è fedele e leale, romantico ma senza esagerare. Darebbe la vita per chi ama e queste sono qualità che una donna apprezza.”
“Hai ragione.”
“A te cosa piace di me?”
“I tuoi capelli! Sono così buffi!”- era inutile: per quanto si sforzasse il giovane cavaliere dagli occhi smeraldini non riusciva mai a fare con lei un discorso serio che andasse oltre i due minuti.
Ad un tratto i cavalieri sentirono un rumore: qualcosa o qualcuno li stava seguendo.
“Kei?”
“Tenetevi pronti.”- i cavalieri scesero da cavallo, mentre Alina cercava la concentrazione necessaria allo scontro: era arrivato il momento di provare i suoi poteri al massimo.
Tutti sguainarono le spade, pronti a difendersi, quando dai due lati della foresta uscirono a velocità incredibile due creature dall'aspetto identico: solo i colore dei capelli era diverso. Erano femmine e sembravano essere demoni in tutto per tutto. Avevano un fisico slanciato, lunghi artigli alle mani, segni tribali su braccia e viso e occhi rosso sangue. Orecchie leggermente appuntate, mentre i capelli erano verdi e viola.
“Chi siete? Altre serve di Landor?”
“Il nostro signore ci manda ad uccidere l'Uccisore di Demoni e i suoi compagni.”
“Prima di affrontare lui dovrete vedervela con noi! In guardia!”
“Nessuno mi impedirà di uccidere quel mostro! Ora assaggerete la vera potenza dell'Uccisore di Demoni!”- Alina era decisa più che mai: la sua spada cominciò a brillare della solita luce blu, ma sembrava più intensa... I suoi occhi divennero dello stesso colore della luce e anche sui suoi capelli neri si potevano vedere dei leggeri riflessi bluastri.
I suoi compagni erano allibiti: era davvero cambiata tanto con i risveglio dei suoi poteri? Poteva arrivare a tal punto?
Lo avrebbe stabilito lo scontro che stava per cominciare...
Per il bene di tutti e per la salvezza del mondo, doveva superare quell'ostacolo.
E niente e nessuno li avrebbe fermati.
Finché erano uniti nulla li avrebbe mai sconfitti.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Lo so, ci ho messo secoli ad aggiornare questa storia, ma ho dovuto riguardarmi tutto per bene e spero tanto che apprezzerete questo capitolo^^
Come avete visto è stato svelato il potere della sorgente e finalmente Yuri e Sky hanno capito che cosa provano l’uno per l’altra ^_^
Ma due nuovi nemici ostacolano il cammino dei nostri eroi! Riuscirà Alina con i suoi poteri al massimo a sconfiggerli? Lo scopriremo!
 
 
Ringrazio tutte le persone che leggono e recensiscono! Grazie a tutti =)
 
 
Un bacio grande a tutti!
 
 
La cara Pad
 
 

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