Move to the city

di Rose_Anne
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Are you a luky little lady in the city of light or just another lost angel? ***
Capitolo 2: *** Finally I moved to the city! ***
Capitolo 3: *** Meet Bob ***
Capitolo 4: *** Looking for a job ***
Capitolo 5: *** Goodbye ***
Capitolo 6: *** Ocean... of alchool! ***
Capitolo 7: *** Fat bottomed girls you make the rocking world go round! ***
Capitolo 8: *** What's up? ***
Capitolo 9: *** Nice Boys ***
Capitolo 10: *** We're Guns n Roses! ***
Capitolo 11: *** Troubadour ***
Capitolo 12: *** Show me the way to the Hotel California! ***
Capitolo 13: *** Dazed and Confused ***
Capitolo 14: *** Message in a bottle ***
Capitolo 15: *** Sulle spine ***



Capitolo 1
*** Are you a luky little lady in the city of light or just another lost angel? ***


anne williams

“Anne Williams … Beh, non male come nome. Meglio: suppongo che mi chiameranno così per un bel po’ di tempo” pensava Jay… 
Con tutte quelle scartoffie in mano si sentiva come Marnie di Hitchcock. Con la differenza che lei non era né bionda nè fuori di testa… O almeno, beh, sperava di non esserlo…
Aveva deciso di non voler più essere Jay da anni ormai e finalmente ci era riuscita.
Si tuffò con il viso sul cuscino e, singhiozzando, iniziò a sussurrare : “ Sono Anne Williams ho 18 anni, sono nata l’8 maggio a Phoenix e mi sono trasferita qui una settimana fa”. E così andò avanti finché non si stancò di parlare.
Quindi si mise a sedere sul letto a due piazze di quella squallida camera di motel, si stropicciò gli occhi e diede un’occhiata a quel buco.
In effetti era minuscola : un’unica stanza che faceva da camera da letto e cucina e un altro stanzino che invece era un mini-bagno. Non si lamentava troppo, però:  non poteva avere di meglio in effetti…
Gli occhi ormai le si chiudevano e nel dormiveglia le vennero in mente le parole suadenti del re lucertola “Are you a luky little lady in the city of light or just another lost angel?” Temo di essere solo un altro angelo sperduto mio caro Jim….

Beh è la mia prima ff ergo non so neppure come si usi questo sito! xD
Ad ogni modo fatemi sapere le vostre impressioni su questo capitolo... Lo so è breve perciò pubblicherò or ora il secondo capitolo! O almeno ci proverò! xD
Bacioni
Rose_Anne 

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Capitolo 2
*** Finally I moved to the city! ***


anne williams  “Jaaay! La smetti di ascoltare questi LP, sì o no?! Muoviti, va’ a studiare ! Devi smetterla di perdere tempo con queste sciocchezze: non servono a niente! Ti abbassano solo la media! E poi la borsa di studio te la fregherà quella sgualdrina di Barbara! Ti ricordi, no, che non abbiamo soldi per mandarti all’università?! Già io e tuo padre ci stiamo dissanguando per farti studiare ora! E poi io odio quella Barbara quasi quanto odio sua madre! Sempre a sparlare su tutti, quella … ”
   La testa le stava come per scoppiare … Jay prese giacca, borsa e uscì di casa, senza rispondere alle urla della madre .
Con le cuffie del walkman nelle orecchie camminò per le stradine di Taylorsville fino ad arrivare a casa della sua amica Barbara.
Era la sua migliore amica da sempre e né a Jay né a Barbara interessava se la madre la odiasse.
“Hey Jay, che hai?”
“Credo di dovermene andare … Se resto ancora qui finirò per uccidere mia madre o, nel migliore dei casi, me stessa!” 
“Quanto sei melodrammatica” disse Barb ridacchiando
“Tu scherzi ma io non ne posso più! Non fa altro che mettermi pressione : l’università quello, la borsa di studio quell’altro, i soldi quell’ altro ancora… Eh che cazzo! Io ho solo quattordici anni non può buttarmi tutto addosso così!”
“ E allora vai! Perché dovresti restare ancora in questo paesino sperduto tra i boschi e in una famiglia che ti opprime?! Spread your wings, honey !”
“ Barb sii realista: ho quattordici anni, non ho un centesimo e non potrei neppure avere un lavoro… Non credo potrei andare molto lontano! E poi mi mancheresti!”
“ Oh tesoro non pensare a me! Io devo restare qui … Ma voglio il tuo bene perciò non perdere le speranze! Innanzitutto, sì, i soldi sono un problema! Trovati un lavoretto… qualche part-time. So che la signora James cerca una baby sitter!
“ Baby sitter, io? Ma vuoi farmi impazzire davvero ?! Mi ci vedi a badare a dei marmocchi che urlano e saltano e si lamentano in continuazione?! Al massimo posso badare ad un neonato : dorme, mangia e caga! E se piange gli metto un ciuccio in bocca!”
“Ah dimenticavo… Servirebbe a te una baby-sitter! Comunque i James farebbero al caso tuo: il bimbo è un amore e non si lamenta per niente … Poi, cosa più importante, pagano bene!”
“ La tua proposta mi alletta … Ma una volta avuti i soldi dove dovrei andare?”
“ Ma che domande mi fai?! Alla città della notte, delle luci, degli angeli caduti! A LOS ANGELES !” rispose Barb praticamente urlandole in faccia.
“ Mmm LA … Sì, ma sono minorenne! Come mi procuro un lavoro? E una casa? Nessuno assumerebbe né si fiderebbe di un’ adolescente!”
“ E chi ha mai detto che sapranno che sei un’ adolescente?” Jay la guardava con sguardo interrogativo… “ Oh Jay, quanto sei ingenua! Tu credi che a LA non ci si possa procurare documenti falsi?”
“ Non solo vuoi farmi scappare di casa ora vuoi farmi anche andare in galera?!”
“ Ma figurati! Nessun poliziotto oserebbe arrestare un dolce visino come il tuo !”
“ Oh cielo! Ho a che fare con una mente criminale!” rise Jay
“ Darling, non sono una criminale: io sono un genio!” disse Barb, ricambiando la risata


Erano passati due anni da quando aveva pensato di lasciare Taylorsville e ora Jay era arrivata a Los Angeles. Scese dal pullman alle 11,20 del 28 giugno del 1986.
C’era un gran sole e il caldo era appiccicoso ma a Jay non importava, aveva altro per la testa. Era riuscita a portare a termine solo la prima parte del piano: ora doveva procurarsi dei documenti!
Si incamminò senza una meta , evitando per il momento i vicoli più squallidi, nonostante sapesse che di lì a poco avrebbe dovuto andarci…

Sì, sono riuscita a pubblicare anche il secondo capitolo! xD
Che ne pensate? Siate sinceri ! ;D
Il prossimo capitolo arriverà  
entro pochi giorni: sono sicura che non vedete l'ora di vedere come continua! ahahah Ok! Basta scherzare! ;D
Baci Rose_Anne

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Capitolo 3
*** Meet Bob ***


anne 3

 - Bip Bip Bip Bip -  “Ma che cazzo?! Ma dov’è che sto ?! Ah sì, ora ricordo” Jay aveva bisogno sempre di qualche istante prima di realizzare quello che avesse fatto. Anche se era passata una settimana ormai, ancora non era abituata a svegliarsi in un letto diverso la mattina .
“Mmm oggi devo andare da Bob, o si chiamava Bill? Mi aveva detto che i documenti sarebbero stati pronti questo pomeriggio alle 5. Ma che razza di ore sono?! Porca miseria sono già le due?! Ultimamente non faccio altro che dormire! Eh certo… Che posso fare in effetti? Un lavoro ancora non posso procurarmelo ... Al massimo posso andare un po’ in giro per la città, ma con questo caldo non resisto molto.
Ad ogni modo devo darmi una mossa! Forza : uno, due e tre!” Jay scattò in piedi e si diresse al mini-bagno dove fece una mega-doccia! Per fortuna non avrebbe dovuto pagare lei la bolletta ! Jay sorrise : aveva trovato il secondo lato positivo di quel postaccio!  L’altro era che non si trovava che a cinque minuti dalla Sunset Boulevard…
   Lo stomaco di Jay iniziava a mormorare … Non mangiava molto in realtà, e d’altronde i soldi le servivano di più a pagare il motel e, in particolare, i suoi nuovi documenti. Quindi, prima di andare da quel Bob, decise che avrebbe fatto un giro in centro e mangiato un boccone .
Si legò i capelli in una coda di cavallo e optò per dei vestiti il più informi possibile : non era un bel quartiere quello dove si sarebbe diretta per incontrare quel tale e non voleva attirare l’ attenzione.
  Jay non era una bellezza mozzafiato però era carina : bassina, minuta, dai lunghi e mossi capelli marroni dello stesso colore degli occhi, piccoli ma intensi.
Di solito le piaceva truccarsi: si faceva una sottile linea nera all’attaccatura delle ciglia che infoltiva con un po’ di mascara e lasciava il resto del viso pulito. Il suo pallore durava poco, infatti le guance le si arrossavano con facilità: bastava un po’ di caldo o di imbarazzo!
La madre le rimproverava sempre di truccarsi troppo “Non sei mica una star di Hollywood, tu?! Che devi fare?! Anzi, guarda un po’ mi sembri una pin up!” In effetti quelle figure la avevano sempre affascinata ma Jay non sembrava affatto una di loro anzi era perfino più semplice delle altre sue coetanee … Ad ogni modo per questa volta avrebbe lasciato stare il make up!

“Hey tesorino!” disse Bob con un sorrisone
“Buon giorno”
“Sei puntualissima ! E guarda un po’ che cos’ho per te!” disse quell’omaccione sventolando un sacchetto a mezz’aria
“Era ora!” rispose Jay, scherzando
“Ehi carina, ci vuole il tempo che ci vuole! E poi questi documenti sono i migliori che puoi trovare a LA ad un prezzo così modico!”
“Sembri una televendita! Comunque la cifra non è poi così modica! ” disse Jay passando a quel tale una busta.
Bob l’ aprì, ne controllò il contenuto e disse “Sì, ci sono tutti! 700 tondi tondi ” Così passò alla ragazza quel sacchetto che conteneva la sua nuova identità  “È stato un piacere fare affari con te, Anne!”
Jay sorrise gentilmente e tornò indietro sui suoi passi. Ormai iniziava a orientarsi in quell’enorme città .
Erano le sette passate quando Jay finalmente tornò al motel . Nonostante fosse stanchissima, voleva dare un’ occhiata a tutte quelle scartoffie prima di andare a letto. 
Si sedette alla scrivania traballante, aprì il sacchetto e lesse il nome scritto sui nuovi documenti “Anne Williams”.

Ecco anche il III capitolo! Forse dovrei chiarire un po' di cose dei cap precedenti:
-ho citato un po' di canzoni "LA woman" dei The Doors, "Spread your wings"dei Queen e ovviamente "Move to the city" dei nostri Guns n Roses (anche se in teoria non era stata ancora pubblicata dato che il II cap è ambientato nel 1984 )
-il II capitolo ovviamente era un flashback 
-Questo invece si conclude come l'inizio del primo capitolo...
Mmm spero di esseremi spiegata adeguatamente! xD
Ah non preoccupatevi introdurrò i guns a breve ma prima dovevo dare un quadro della situazione.  Recensite mi raccomando!
Bacioni
Rose_Anne

 

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Capitolo 4
*** Looking for a job ***


anne 4 Erano le 10 quando Jay aprì gli occhi e il sole era già alto su LA.
Ora che era diventata Anne doveva cercare un lavoro così si alzò e si diresse al bagno.
Dopo una doccia rinfrescante, rivoltò tutto l'armadio alla ricerca di qualcosa da indossare. Dunque scelse un paio jeans e una T-shirt dei Ramones. Dopodiché si truccò accuratamente e scese le scale del motel.

Dopo cinque minuti si ritrovò sul Sunset e svoltò a destra alla ricerca di un cartello "Cercasi aiuto".
Passarono dieci minuti prima che trovasse un posto che esponesse un cartello simile. Era un negozio d'abbigliamento per di più molto chic .
"Lo sapevo, mi sono vestita male! La maglia dei Ramones?! Ma che mi è saltato in testa? Non mi prenderanno mai!" pensava Jay facendo una smorfia "Eh vabè... proviamoci!" .
"Buon giorno"
"Salve" rispose una donna con un tailleur rosa pastello "Posso esserle utile?"
"Veramente sarei qui per l'insegna... Cercate una commessa, no?"
"Ah, capisco" la donna la guardava con aria di sufficienza "Mi dispiace ma non credo possa fare al caso nostro"
"Ma se è per l'abbigliamento non deve preoccuparsi, potrei indossare qualcosa di più adatto"
"No, mi spiace ma stiamo già esaminado altre candidate "
"D' accordo... Buona giornata allora" disse Jay un po' abbattuta
"Altrettante" rispose la donna con tono acido

"Fanculo! Io neppure ci voglio lavorare in un posto del genere. Meglio che so... un bar!" Jay proseguì nella sua ricerca per ore, senza risultati.

Quando ormai erano le tredici decise di fermarsi ad un locale per un boccone: moriva di fame! Si sedette ad un tavolino fuori dal locale e aspettò il panino che aveva ordinato. C'era una brezza piacevole; era il luogo ideale per pensare.


Ciao! Ecco il IV capitolo ! Oggi aggiungo anche il V e il VI ! :) 
Spero vi piacciano ... Recensite in ogni caso: voglio sapere le vostre opinioni, positive o negative che siano!
Baci
Rose_Anne






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Capitolo 5
*** Goodbye ***


anne 5 Questo è il secondo capitolo che pubblico oggi ! Quindi se vi siete persi il IV tornate indietro! xD

Era il pomeriggio del 27 giugno 1986  e Jay si era incamminata per le stradine di Taylorsville fino ad arrivare alla casa di Barbara.
"Tesoro!"
"Hey Barb!" disse Jay con gli occhi già lucidi
"È il grande giorno!" rispose sorridente l'amica
"Sì ... Parto stanotte, alle 23"
"Mi mancherai ..." neppure Barb ora riusciva a trattenere le lacrime: quello sarebbe stato il loro ultimo giorno insieme. Poi non si sarebbero mai più riviste.
Si abbracciarono strette e rimasero a piangere l'una tra le braccia dell'altra.
Poi Barbara si staccò e disse "Non farmi stare in pensiero: chiama ogni tanto "
"Lo farò! Giuro che non ti dimenticherò Barb! " Jay cercò di sorridere
"Cazzo, come mi è saltato in mente di consigliarti di trasferirti?! Sono una stupida... Come faccio ora senza di te ?!" disse Barb scherzando
"Hai ragione... Come farai senza di me?! Io sono l' unica che ti sopporta!" le due scoppiarono in una fragorosa risata e si abbracciarono per l'ultima volta.
Si stava facendo sera e Jay aveva ancora tanto da fare così tornò a casa.
 Si chiuse in camera e  prese un sacco nero, di quelli per la spazzatura... Certo non era il massimo ma era la "valigia" più capiente a sua disposizione. Così vi ripose tutti i vestiti che poteva.

Ad un tratto il suo sguardo si soffermò su una vecchia fotografia. C'erano lei, sua madre e suo padre; l'avevano scattata a Natale e sembravano felici. La piccola aveva in braccio una bambola, quella che aveva chiesto a Babbo Natale, e i suoi genitori  si tenevano per mano.  Erano sereni, innamorati ...
Ma erano passati  molti anni . In quella casa ormai l'atmosfera era cambiata e la tensione era palpabile . 
Jay pensò che sarebbe stato bello avere un ricordo piacevole della sua famiglia, così la prese.

Prese anche un'altra fotografia. In questa c'erano lei e Barbara che ridevano. L'avevano scattata un mesetto prima: le vacanze erano appena iniziate e loro erano andate a fare un picnick al parco.  Anche quello era un bel ricordo.

Jay chiuse il sacco e si sedette alla scrivania per scrivere un biglietto ai suoi.
Diceva: "Sono partita. Non potevo più restare qui... Avevo bisogno di cambiare vita. Non preoccupatevi per me, starò bene. Vi prego di  non cercarmi ! Questa è la mia scelta e quindi rispettatela. Un bacio, Jay".

Alle 22.45 sgattaiolò fuori di casa . Non rischiava di essere vista: i suoi dormivano e per strada non c'era mai nessuno a quell'ora.
Dunque potè dirigersi indisturbata alla stazione, dove il bus già l'aspettava.


Ecco a voi il V capitolo... 
Recensite e passate direttamente al VI capitolo! ;D
Bacioni
Rose_Anne

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Capitolo 6
*** Ocean... of alchool! ***


anne 6 Questo è il terzo capitolo che pubblico oggi quindi tornate al capitolo IV per non perdervi nulla! :D


Anne si distrasse dai suoi pensieri quando arrivò una sorridente ragazza dai capelli biondi.
"Ecco a te il panino" disse 
"Grazie mille" 
"Figurati"
"Senti... Starei cercando un lavoro . Sai per caso se cercano qualcuno qui ?"
"Mmm Qui siamo al completo... Però c'è un pub, l'Ocean.... Avevano bisogno di una cameriera, mi pare. " disse la ragazza gentilmente
"Oh sarebbe perfetto! Mi potresti dire come arrivarci?"
"Allora: prosegui diritto per un paio di chilometri poi svolta a destra ... È proprio all'imboccatura del vicolo, non puoi sbagliare!" disse la ragazza gesticolando
"Non so come ringraziarti! Sei la mia salvezza!" rispose Anne entusiasta
"Figurati! So come ci si sente... Sei nuova di qui?"
"Indovinato! Vengo da Phoenix... Ah mi chiamo Anne"
"Io sono Christie" sorrise
In quel momento una signora piuttosto in carne urlò il suo nome "Muoviti Christie! Devi servire altri tavoli!"
"Arrivo!" rispose. Poi rivolgendosi ad Anne "È stato un piacere conoscerti!"
"Piacere mio" rispose Anne "E grazie ancora!"
 
Finito il panino, Anne si diresse alla ricerca di quel locale . 
Dopo un po' di cammino e qualche altra indicazione, arrivò davanti all'insegna "Ocean" e vi entrò.

Il pub era arredato stile marinaro: tutto in legno, con ancore e reti appese ai muri e il blu era ovunque.
"Mica mi dovrò vestire da pescatore?!" pensava Anne timorosa.
Ma potè tirare un sospiro di sollievo quando vide avvicinarsi una ragazza che indossava degli shorts e un top con la scritta "Ocean... of alchool !".
"Ciao, posso aiutarti?"
"In effetti,sì! So che cercate una cameriera... "
"Ah certo! Beh, allora ti chiamo Del, il proprietario... " la ragazza si allontanò, ancheggiando, e dopo pochi minuti, al suo posto, arrivò un uomo corpulento e dalla folta barba nera.
"Ciao, io sono Del"
"Molto piacere. Mi chiamo Anne Williams"
"Piacere mio... Dunque sei qui per il lavoro, giusto?"
"Giustissimo" rispose Anne, sorridendo
"Hai esperienze?"
"Mmm non esattamente... Ma imparo in fretta e poi ho sempre fatto tutto io a casa!" Anne sorrise di nuovo, sperando che quel tipo la prendesse.
"Devo fidarmi?" scherzò il proprietario
"Assolutamente! Sono convinta di esserne capace!"
"D'accordo: sei assunta! Ho urgente bisogno di personale... Spero che non combinerai troppi guai! "
"Oh, non ne farò! La ringrazio infinitamente... Non se ne pentirà" Anne era euforica
"Ehi, chiamami Del! E dammi del tu! Mi fai sentire vecchio, sennò! "
"D'accordo Del !" sorrise Anne "Quando inizio?"
"Stasera. Apriamo alle 21 ma dovrai essere qui per le 19. In effetti sei stata fortunata ad averci trovati aperti ora... Stavamo facendo un po' di contabilità. Non è terribile la burocrazia? "
"Mmm Non direi ... Dato che è merito suo se vi ho trovati a quest'ora!"
"Eheheh Tutto è relativo, mia cara!"
"Cavoli se è vero! "
"A proposito di burocrazia! Dopo porta i documenti che facciamo il contratto..."
"Perfetto"
"Ah aspetta... Devo darti anche la divisa! Sei una small, vero?"
Anne annuì 
"Hai un paio di shorts di jeans? "
"Sì, certo"
"Bene, mettili stasera... insieme a questo!"
Del le porse una bustina che conteneva lo stesso top dell'altra ragazza.
"D'accordo... A stasera allora!"
"Sii puntuale!"
"Senz'altro!" Anne gli sorrise ancora, uscendo dal locale.
Aveva trovato un lavoro: il pub non era lontano dal motel ... circa dieci minuti, Del sembrava un brav'uomo e la "divisa" non era neanche male... Era tutto perfetto!



Finalmente Anne ha un lavoro: ora la sua nuova vita può inziare davvero!
Spero vi stia piacendo la mia ff e non preoccupatevi: i guns stanno arrivando! xD
Mi raccomando recensite!
Bacioni
Rose_Anne

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Capitolo 7
*** Fat bottomed girls you make the rocking world go round! ***


anne 7 Alle 18,59 Anne entrò all'Ocean. Caspita se era stata puntuale! Di solito non lo era ... Ma quello era il suo primo giorno di lavoro e voleva che Del avesse una buona impressione.
"Buonasera!" disse con un sorrisone stampato in viso
"Ehi ciao!" rispose Del, che subito le porse un moccio e un secchio "Prima che apriamo, devi pulire il pavimento"
"Certo: mi metto subito al lavoro. "
Per quando il locale aprì era tutto splendente; si era data da fare e Del era evidentemete soddisfatto.

Il locale iniziò a riempirsi solo verso le 23 e Anne pensò che non sarebbe andata a dormire tanto presto quella sera.
"Ehi Pam" disse , rivolgendosi alla cameriera che aveva incontrato nel pomeriggio "Ma a che ora chiudete di solito? "
"Finchè non se ne vanno tutti... A volte anche alle 6!"
"Caspita!"
"Sì... Può sembrare faticoso ma, credimi, è meglio di molti altri lavori che si possono trovare a LA!"
"Già, credo tu abbia ragione..."

All' una c'era il pienone ed Anne andava in giro freneticamente tra i tavoli.
"Ehi scusa!" disse una voce alle sue spalle
A parlare era un giovane dalla pelle diafana che faceva contrasto con dei capelli rossissimi e due occhi cerulei.
Anne rimase per un attimo incantata da quel ragazzo, poi gli si avvicinò .
"Che ti porto?" disse sorridendo
"Facciamo due bicchieri di Jack Daniel's, tanto per cominciare..."
"Certo... Ma posso chiederti una cosa? "
"Cosa?" rispose il rosso un po' perplesso
"Che ci trovi di buono? Cioè... dicono che brucia solo terribilmente! "
"Dicono?! Vuoi forse dirmi che non ne hai mai bevuto un goccio?!" disse il ragazzo spalancando gli occhi
"Beh, in effetti, no..."
"Oh dolcezza! È il nettare degli Dei!  Senti... Facciamo che me ne porti tre di bicchieri: due per me e uno per te!"
"No, ma non è il caso..."
"Oh insisto! Non è possibile che non l'hai mai provato!"
"Okay , okay... Torno subito"
Anne si voltò, pensando che quei due occhi azzurri ora le stavano sicuramente fissando il sedere.
 
In realtà aveva sempre pensato di averne uno troppo grande, che compensava con un seno troppo piccolo... Ma Barbara le diceva che i ragazzi andavano matti per il suo "sederone" e ogni volta le cantava "Fat bottomed girls you make the rocking world go round!"

Così, pensando a quella canzone, Anne, inconsapevolmente, ondeggiava dolcemente i fianchi . Cosa che stuzzicò terribilmente il ragazzo che, appunto, le stava fissando il sedere, fasciato da un paio di aderentissimi shorts.

Anne tornò dopo qualche minuto con il whisky.
"Stai per provare la cosa più strabiliante che esita... dopo il sesso ovviamente!" disse il ragazzo con un sorriso malizioso
"Sesso" pensò Anne "Che ne so io di sesso?! Sono ancora casta e pura,io..."
"Se lo dici tu..." si limitò a rispondere.
Poi accostò il bicchiere alle labbra e buttò giù il liquido ambrato, tutto d'un fiato!
"Brucia, brucia, brucia!  " Anne saltellava e aveva la lingua i fuori
Il rosso scoppiò a ridere guardandola "Ma tu sei pazza! Non puoi mica bere lo Zio Jack in un solo sorso!"
"E io come facevo a saperlo?!"
"Ah bhò" sorrise l'altro
"Mmm credo di non essere tipa da whisky, io! Meglio un buon vino rosso!"
"Vino, eh? Conosco un vino che è una favola! Si chiama Nightrain e con un dollaro ti manda fuori completamente... Un giorno ti farò assaggiare anche questo! "
"Beh ci conto allora!"  
Anne faceva come per andarsene quando il rosso disse "Sai io e la mia band ci abbiamo anche scritto una canzone..." Tirava sempre fuori la carta del rocker quando voleva fare colpo...
"Ah ... Suoni in una band?" chiese Anne interessata
"Sono il cantante dei Guns N' Roses"
"Bel nome ... A proposito io sono Anne"
"Axl Rose" disse porgendole la mano " Sentirai presto parlare di me!"
"Non ne dubito" Anne gli fece l'occhiolino e si allontanò dal suo tavolo .

"Mamma che culo" pensò Axl prima di scolarsi il secondo bicchiere di Jack.


Ecco finalmente che Axl entra in scena ! ;D
Che ne dite di questo capitolo? Forza recensite: voglio davvero sapere la vostra opinione!
A breve anche l' ottavo capitolo! (Non credevo sarei riuscita a scrivere tanto! ;D)
Bacioni
Rose_Anne

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Capitolo 8
*** What's up? ***


anne8 Anne tornò al motel alle 5.30. Era stanchissima così si spogliò in fretta e si tuffò direttamente sul letto senza neppure struccarsi.

Axl rientrò all' Hellhouse alle 6.30 . Era completamente ubriaco e non riusciva a ricordare cosa avesse fatto dopo l' Ocean.
Certo era che si era ritrovato circa un'ora prima nel letto di una biondona tutta curve , dal quale era sgattaiolato fuori senza neppure salutare.

Quella era la sua routine: ubriaco o strafatto si scopava la prima tettona disponibile, che al suo risveglio si ritrovava sola. Più di una volta capitò che la tettona di turno lo cercasse solo per riempirlo di botte.
Sì, era decisamente uno stronzo con le ragazze, ma forse era questo a renderlo così tremendamente irresistibile.  



La luce del sole, che penetrava dalla finestra, svegliò Anne. Erano circa le 13 così decise che avrebbe chiamato Barbara: sarebbe sicuramente stata a casa, e a quell'ora doveva essere sola . La madre infatti lavorava in una piccola azienda tessile fino a sera e il padre era morto quando lei era piccola.
Uscì dal motel dopo meno di mezz'ora.

 Era una bella giornata, il sole che usciva dal cielo di LA la fece sorridere . Camminò per un paio di minuti prima di trovare una cabina telefonica, quindi inserì delle monete e compose il numero.
"Pronto" era la voce di Barbara
"Barb!" Jay quasi gridava
"Oh cazzo ! Sei tu?!"
"Sì, sono Jay ... Ma chiamami Anne! " disse abbassando il tono
"Cavoli Anne morivo dalla voglia di sentirti! Allora come va lì?"
"Bene: Abito in un motel... Non è un gran che, ma è sempre meglio di niente. E poi è  a soli cinque minuti dal Sunset"
"Fantastico!"
"Ieri ho anche trovato un lavoro e ho iniziato la sera stessa"
"Che lavoro è?"
"Faccio la cameriera in un locale"
"Bene ... Dettagli?"
"Mi pagano 270 la settimana e ho il venerdì libero"
"Ti sei sistemata bene"
"Abbastanza" sorrise Jay " E invece
a Taylorsville che succede ? " chiese preoccupata
"Beh... Ti cercano. Mi hanno chiesto dove fossi ma ho giurato di non saperlo..."
"Oh..." gli occhi di Jay iniziarono a riempirsi di lacrime
"Dai, lascia perdere! Non è più la tua vita, non deve interessarti..."
"Hai ragione" disse sospirando
"Forza! Dimmi, dimmi: scoop rilevanti?" chiese Barb 
"Mmm no..." Jay pronunciò quelle parole con un' esitazione tale che convinse Barb ad insistere
"Ah no?! Nessuna, nessuna?! "
"Beh niente di che... Ieri ho incontrato un tipo carino "
"Ah-ah! Lo sapevo che si trattava di un ragazzo! Com'è?"
"Occhi azzurri e lunghi e lisci capelli rossi... "
"Mmm interessante!" rise Barb
"Canta in una rock band"
"Woo! È perfetto! Ho sempre saputo che il tuo tipo ideale era un rocker!" disse Barb ridacchiando
"Credo anche io..."
"
Non sei mai uscita con nessuno dei ragazzi di qui: avevi occhi solo per i figaccioni sulle copertine del Rolling Stones "
Jay rise: Barb aveva ragione.


Allora ecco già l' VIII capitolo! xD
Qui ho citato un paio di versi della canzone
"Sure feels right" dei Sixx am -When the sunlight breaks through the LA sky, for some damn reason it makes me smile . Non li conosco molto bene ma l'album mi è piaciuto parecchio!
Ad ogni modo grazie tante a chi mi segue e recensisce ... Continuate così! XD
Bacioni
Rose_Anne

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Capitolo 9
*** Nice Boys ***


anne 9 Era pomeriggio inoltrato quando Axl fu svegliato da un rullo di batteria che proveniva dalla stanza accanto.

"Ehi coglioni! Suoniamo Nice boys venerdì? " disse un ragazzo tutto ricci
"Perchè no... mi piace quella canzone" rispose un'altro dai neri capelli corvini, che aspirava svogliatamente dalla sua sigaretta
"Fa' una cosa: sveglia quel minchione di Axl, così proviamo" disse uno spilungone ossigenato
"So io come svegliarlo" rise un'altro dalla faccia da bambinone


"Cazzo Steve! Ma ti è andato di volta il cervello?! Cazzo stavo dormendo!" urlò il rosso al batterista
"Senti, era ora di svegliarti: dobbiamo provare..." rispose calmo quello dai capelli neri
"Sì, ma ... Cazzo stavo dormendo!" si lamentò ancora il rosso
"Certo... Hai ragione... Ora muoviti che proviamo la scaletta per il Troubadour " tagliò corto lo spilungone

Erano una band di cinque capelloni i "Guns n Roses": Axl, il cantante dai capelli rossi, Slash,
la chitarra solista,un riccioluto dalla pelle color caffelatte , Izzy, la chitarra ritmica dai capelli corvini, Duff, il bassista biondo ossigenato e infine Steven, il biondo batterista dal sorriso costantemente stampato in faccia.

A Los Angeles la gente iniziava a conoscerli. Suonavano in diversi locali ed avevano persino prodotto un disco, il Live?!*@ Like a Suicide. Conteneva solo quattro canzoni ma i Guns ne avevano già scritte di nuove e le proponevano nelle diverse serate .

Quei cinque erano i paladini della vita spericolata come si addiceva ad una perfetta rock band... Si facevano, si ubriacavano, andavano a donne. Amavano la loro vita, ma ciò che più desideravano era sfondare, ed erano sicuri che ce l'avrebbero fatta.


Capitolo brevissimo, lo so... ma è per questo che pubblico anche il X ! xD
Fatemi sapere che ne pensate.
Bacioni
Rose_Anne

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Capitolo 10
*** We're Guns n Roses! ***


anne 10 Questo è il secondo capitolo che pubblico oggi quindi tornate al IX ! ;D

Anne aveva lavorato all'Ocean già per quattro sere e
il giovedì era arrivato senza intoppi.
Certo, il suo orologio biologico era stato stravolto: la notte lavorava e la mattina dormiva... ma per fortuna il giorno dopo avrebbe avuto la serata libera, così sperava di potersi riposare un po' . 


"Ehi ragazzi che ne dite di uscire insieme stasera?" disse il rosso ad un tratto
"Dove vuoi andare ?" chiese Izzy
"C'è un locale sul Sunset, l'Ocean... Non è male e poi ogni tanto ci fanno dei concerti. Potremmo vedere se ci prendono "
"D'accordo" rispose il chitarrista seguito a turno dagli altri tre.

Quindi, dopo aver provato a lungo per lo show del giono dopo al Troubadour, I Guns n Roses si diressero all'Ocean.

"Anne!" Axl chiamò la ragazza a voce alta per farsi sentire
"Si?" rispose lei, voltandosi "Oh ciao Axl..."
"Ciao tesoro... Ci porti una bottiglia di Jack e cinque birre? "
"Sicuro..."
"Ehi aspetta!" la fermò Axl "Sono un maleducato! Non ti ho neppure presentato i miei amici: questi sono gli altri componenti della band."
"Oh molto piacere... Io sono Anne" sorrise
"Io sono Steven" si affrettò a rispondere il biondo con un sorriso malizioso
"Lascia perdere questo qui... Io sono Slash!" si fece subito avanti il riccio
"Io sono Duff" lo spilungone la salutò con un galante baciamano
"Io Izzy" il moro le accennò un sorriso da sotto al suo berretto
"Piacere di conoscervi... Così voi siete i Guns n Roses!"
"Esatto piccola" rispose il rosso, che temeva di essere oscurato dagli amici
"Bene allora cinque birre e una bottiglia di whisky per voi rocker"
"Jack Daniel's, cara" precisò Slash "È un particolare non trascurabile!"
"Certo! Torno subito"

"Axl! Ma ci avevi tenuto nascosto il particolare più importante: le cameriere sono delle sventole!" disse Steven esaltato
"Calmo Bear! Già sto
facendo io un pensierino su Anne" disse il rosso
"Sì... Ma non è detto che lei lo stia facendo su di te!" lo sbeffeggiò Duff "Credo di aver fatto più colpo io!"
"Taci coglione! Non hai visto come mi guardava?!" disse il riccio
"Ragazzi, guardatevi intorno: di fighe ce ne sono in quantità!" rivelò Izzy
"Esatto! Non rompete i coglioni a me! Per una volta che me ne voglio fare una, tutti la vogliono!" sbottò Axl indispettito
"Aspetta, aspetta, aspetta... Ancora non te la sei scopata?!" chiese Slash esterrefatto
"Beh... no" Axl abbassò lo sguardo per l'imbarazzo "Ma non è colpa mia! Sono venuto un paio di volte ma lei lavorava... Non so neppure se si è accorta che io ci ho provato! "
"Ahahah Axl va in bianco!" lo derise Steven
"In bianco proprio no... Non mi sono risvegliato nel suo letto la mattina, ma neanche nel mio!" si vantò il rosso

Anne tornò al loro tavolo dopo pochi minuti.
"Ecco a voi Gunners!" disse, fecendo l'occhiolino
"Senti ma... Quand'è che sei libera?" chiese il rosso con sguardo languido
"Mmm domani..." 
rispose un po' esitante
"Oh! Ma allora è destino: domani suoniamo al Troubadour! Vieni a vederci!" quasi gridò Axl
"Mmm non so..."
"Dai forza vieni!" la incitò Duff 
"Non ti puoi proprio tirare indietro!" Steven sfoggiò uno dei suoi sorrisi migliori, contagiando Anne, che sorrise a sua volta
"Allora... ok! Come si arriva al Tr... com'è che si chiama?"
"Il Troubadour" disse Axl "Facciamo così: ci vediamo qui davanti, alle 19 e ci andiamo insieme... non è lontano"
"Perfetto" sorrise lei.

I Guns n Roses erano all'Ocean non solo per provarci con le cameriere, ma anche per ottenere un ingaggio così chiesero di parlare con il proprietario.
"Posso esservi utile?" domandò Del a quei cinque
"Forse siamo noi a poterti essere utili ! " disse Axl 
"Spiegati meglio, amico"
"Siamo i Guns n Roses, la migliore rock band emergente di LA e vorremmo suonare nel tuo locale..." disse  Slash 
sfacciato
"Non so... Non vi ho mai sentiti nominare" rispose Del esitante
"Ma come?!" Steven era allibito
"Senti amico" Izzy prese in mano la situazione "stiamo andando forte a LA: suoniamo spesso al Troubadour, al Roxy e  qualche volta al Whisky a go go... Puoi ricavare pubblicità da noi e noi da te!"
"Già! Va bene ad entrambi!" ribadì Slash
"E poi metà del prezzo dei biglietti ti finisce dritto dritto nelle tasche!" Izzy aveva toccato il tasto giusto
"Dici?" disse Del mordendosi il labbro
"Assolutamente" affermarono i cinque in coro.
 

Ecco anche il X capitolo!
Che ne dite? Fatemi sapere...
Bacioni
Rose_Anne
P.s Sto già scrivendo l' XI e mi sto divertendo tantissimo! xD

 





 

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Capitolo 11
*** Troubadour ***


anne 11 Erano già le 18 ed Anne iniziava a prepararsi per la serata.
"Sarà anche vero che stai mangiando meno , ma cazzo Anne sei grassa! " si disse, guardandosi allo specchio
"Che ti metti stasera con questo pancione?! Sembri incinta! Vabbè dai, non ti scoraggiare vedrai 
che qualcosa lo troviamo !"
Anne si mise a rovistare nell'armadio e alla fine trovò un vestitino nero con delle rose rosse disegnate. Se lo provò. Le stava davvero bene. Era aderente, corto fino a metà coscia, e le metteva in evidenza il "sederone".
"Ah no... non sei poi così grassa" pensò Anne, sorridendo
"Mmm per le scarpe non ho scelta : ho solo queste!" prese un paio di tacchi che le aveva regalato Barb prima che partisse "Non vorrai mica andare con le tue scarpe da ginnastica ai gran gala di LA?!" le aveva detto.
Così li indossò e iniziò a camminarci per prenderci la mano... All'inizio traballava un po' ma poi acquistò sicurezza. D'altronde aveva un buon equilibrio, per via degli anni di danza classica che aveva fatto a Taylorsville .
"Oso troppo se mi metto il rossetto rosso?" si chiese, dirigendosi al bagno per il "trucco e parrucco".


"Ragazzi allora ci vediamo più tardi!" disse il rosso uscendo dall'Hellhouse.
"Va' a prendere quel bocconcino, tu!" gli rispose Duff
"Guarda che, se non vuoi, posso benissimo andarci io!" gridò Steven per farsi sentire dal frontman, che intanto aveva già chiuso la porta, ovviamente dopo averli mandati a fanculo. 

Anne, traballando sui suoi tacchi, camminava verso l'Ocean dove doveva incontrarsi con Axl. Si sentiva a disagio.
"Forse ho esagerato... Non mi sarei dovuta mettere il rossetto rosso... Non è che sembro una battona?!" pensando così, Anne cercava di tirarsi giù l'orlo del vestito in modo da coprirsi un po' di più le gambe.
Ma potè tirare un sospiro di sollievo quando vide il rosso che l'aspettava d'avanti al locale. Di certo Anne non sarebbe sembrata esagerata vicino a lui.

Axl indossava degli aderentissimi pantaloni di pelle nera, che non lasciavano molto spazio all'immaginazione, una camicia nera sbottonata, i cui soli lembi erano annodati, un foulard legato in vita a mo' di cintura, dei guanti di pelle, anch'essi neri e immancabilmente un paio di occhiali da sole .

Quando Anne lo vide non potè fare a meno di sorridere: era piuttosto bizzarro ma anche molto sexy.

"Ehi piccola... Sei uno schianto!" le disse Axl, squadrandola da capo a piedi
"Grazie... Anche tu stai bene." sorrise imbarazzata Anne
"Oh lo so!" scherzò lui "Allora andiamo" disse poi, prendendola per i fianchi.



"Ooooh attento!" gridò Steven "Cazzo piccola stai bene?" chiese alla sua batteria "Quel bastardo di Izzy voleva farti male..."
"Ufff " sbuffò il moro "Portatela in spalla la tua 'piccola' fino al Troubadour! Nella mia macchina solo così posso farla entrare! "
"Mi dispiace tesoro... Sei un po' pesantuccia per me, quindi devi resistere un pochetto... Okay?! " le disse il biondo, impietosito
Gli altri tre scoppiarono a ridere, guardandolo parlare tranquillamente alla sua sofferente batteria, anche se, in fin dei conti, potevano capirlo...

"Eccoci arrivati" disse Axl fermandosi
L'insegna davanti a loro diceva "Doug Weston's, Troubadour"
All'nterno la taverna era poco illuminata; si vedeva il lungo bancone in legno del bar da un lato, dei divanetti di pelle nera da un altro e un palco in fondo alla sala, dove si scorgevano alcune sagome.

"Era ora!" gridò Duff
"Ehi io sono puntualissimo!" rispose il rosso
"Ma chi è questa sventola?" Slash si avvicinò con una bottiglia di Zio Jack in mano "Oh Anne! Stai una meraviglia!"
"Grazie Slash..." sorrise lei
"Amico, non essere maleducato offrici da bere! " disse Axl, strappandogli la bottiglia di mano
"Guarda che oggi abbiamo da bere GRATIS..." rispose il riccio compiaciuto
"Grande!" esultò Axl , poi porse la bottiglia alla ragazza "Stavolta fai piccoli sorsi"
"No,meglio di no..."
"Ma che dici?!" la riprese Duff "Non vorrai mica passare un'intera serata con i Guns completamente sobria?!"
"Eh poi non si dice mai di no allo Zio Jack" aggiunse Slash
"Allora ..." Anne prese la bottiglia e fece un sorso. Questa volta il whisky le bruciò in gola delicatamente, un bruciore... gradevole.
"Ti piace, vero?" le chiese Axl, vedendo la sua espressione soddisfatta
"L'avevo giudicato male" ammise lei
"Oh piccola ... Hai appena firmato la tua condanna a morte" scherzò Izzy
"Perchè?" domandò lei perplessa
"Perché non potrai più reggerti in piedi alla fine della serata" rise Izzy, seguito dagli altri quattro


Anne era seduta sul palco con le gambe penzoloni, mentre i Guns n Roses sistemavano gli strumenti e facevano il sound-check .

Non c'era ancora nessuno e lei un po' si annoiava, dato che non poteva fare nulla mentre quei cinque erano così indaffarati...
Ad un tratto lo sguardo le si posò sulla bottiglia di whisky che giaceva abbandonata accanto a lei .
"Di certo un sorso non mi farà male..."si disse e così bevve ancora quello che i Guns chiamavano Zio Jack. 
Le iniziava davvero a piacere e il caldo, che era lì dentro, le aveva fatto venire sete così fece un altro sorso e poi un altro ancora.
Dopo il terzo sorso iniziò a sentirsi la testa leggera. Poggiò di nuovo la bottiglia per terra "Basta così, non esagerare!" si raccomandò.

Lo show avrebbe dovuto iniziare alle 21,30 ma l'orario stampato sui volantini era puramente convenzionale: la gente si presentava quando voleva .

Alle 21 iniziarono ad arrivare delle ragazze... erano davvero belle. Anne pensò che fossero probabilmente delle fan della band e delle abituali frequentatrici del back stage.
In effetti furono accolte calorosamente.

"Bambolina! Aspettavo proprio te!" disse entusiasta Steven, stringendo il sedere di una sensualissima bionda, che rispose baciandolo appassionatamente.
Slash intanto aveva iniziato a palpeggiare il seno prosperosissimo di una mora, Duff sbaciucchiava una biondona e Izzy stringeva tra le braccia una bella donna dai capelli castani .
Una ragazza alta, dai capelli scuri e gli occhi azzurri si stava invece avvicinando
ad Axl, ancheggiando in modo provocante ma il rosso la respinse ed anzi andò a sedersi accanto ad Anne.
"Piccola che dici? Sei qui in silenzio da un mucchio di tempo" disse Axl scostandole i capelli dal viso.
"Tutto bene... Non vedo l'ora che inizi il concerto"
"Anche io. È sempre fottutamente eccitante esibirsi" disse lui cingendole la schiena
"Già... Quando esci sul palco con i riflettori puntati su di te, il pubblico che ti guarda e la musica che inizia, l'adrenalina sale alle stelle! " disse Anne pensando ai suoi passati da ballerina
"Anche tu ti esibivi?" chiese lui interessato
"Sì, ballavo... Danza classica"
"Oh, mi ha sempre affascinato. Perchè hai smesso? "
"Beh... Mi sono trasferita qui"
"Un giorno voglio vederti ballare!" rise Axl
"Oh credimi: non sono un bello spettacolo! "
"Non provarci nemmeno! Nessuno può dire di no ad Axl Rose !" sorrise lui malizioso


Erano le 22,30 e ormai il locale era pieno così il concerto ebbe inizio.
Quelle flebili luci che illuminavano il Troubadour si spensero e nel buio una voce iniziò a sussurrare .
"Buonasera" un faro illuminò Axl
"Questa notte sarà all'insegna del rock n roll ragazzi! Noi siamo i Guns n Roses e la prima canzone si chiama ... Out ta get me!
 La musica partì. Le luci si alzarono su tutto il palco ed il pubblico iniziò a cantare a squarciagola assieme ad Axl, che si dimenava senza freni .
 Poi toccò ad un'altra canzone; Axl disse che l'ispirazione venne, quando un uomo si avvicinò loro dicendo "You know were you are? You're in the Jungle, baby, you're going die! ". Quella mandò tutti in delirio: era fottutamente rock e fottutamente reale!
 Poi suonarono una canzone d'amore, "Think about you". Quella successiva raccontava invece di una donna, una certa Rocket Queen.
 Anne iniziò a pensare al numero
esorbitante di "compagne" che quei ragazzi dovevano aver avuto.
Scacciò quel pensiero quando partì 'Move to the city'. Parlava di una sedicenne che si trasferiva in città. Era come fatta su misura per lei . Le ritornò tutto alla mente "When you, you gonna move to the city? Into the city where it all began?! ". Affogò quei ricordi con un lungo sorso di Jack Daniel's .
 Poi si sentì un fischio come quello di un treno e iniziò così un'altra canzone. "I'm on the Nightrain ready to crash and burn!". "Oh ma è la canzone del vino!" rise Anne, ormai più che brilla.
 La canzone successiva iniziava invece dolcemente per poi diventare più dura. Parlava della difficile vita di una tale Michelle, chissà se era un'amica, una fidanzata o cos'altro.
 Un'altra aveva un suono così malinconico, si chiamava Don't Cry, ma avrebbe fatto commuovere chiunque .
Dopo questa, You're Crazy risollevò l'altmosfera. Una donna aveva rifiutato uno di loro. Certo non doveva capitare spesso così la consideravano fottutamente pazza!
 Dello stesso stile era Back of Bitch. Era tremendamente divertente : Axl
, imitato dal pubblico, insultava una ragazza "Back off bitch, face of an angel with the love of a witch!" 
 Anything goes parlava sfacciatamente di sesso . Quella canzone di norma avrebbe fatto arrossire Jay, ma Anne quella notte si sentiva una volgare camionista che beveva fiumi d'alchool, diceva parolacce e che si divertiva a cantare "My way, your way anything goes tonight!"*
 La canzone successiva conquistò tutti "Take me down to the Paradise city where the grass is green and the girls are pretty! Take me home!". Qualcuno pensò bene che il paradiso fosse il palco così vi salì sopra, ma fu cacciato da degli antipaticissimi body-guard.
 Axl annunciò la canzone seguente "Nice Boys don't play rock n roll"!
"Bene, non ho mai voluto un bravo ragazzo" pensò Anne, divertita
 
Al termine di questa Axl iniziò a presentare la band "Alla chitarra ritmica Mr. Izzy Stradlin, al basso Mr. Duff Rose Mckgan,alla batteria Mr Steven Adler e alla chitarra solista Slash!". Il pubblico applaudiva ed esultava ad ogni nome: erano stati davvero grandiosi! 

I Guns n Roses conclusero così la serata augurando a tutti "a fucking good night", anche se sapevano che per loro la notte era appena iniziata. 




* Anything goes alt. lyrics
 Ecco l' XI capitolo! Scusate per l'attesa! Che ne dite? L' ho fatto più lungo, ma spero di non aver combinato un casino! xD
Ad ogni modo devo fare alcune precisazioni:
-Il vestito di Anne: ho preso spunto da una foto di Beverly Hills 90210! xD
- Ho descritto approssimativamente il concerto al Troubadour del' 11/7/1986; se vi va, su youtube ci sono anche dei video (Axl era vestito più o meno come l'ho descritto)



 


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Capitolo 12
*** Show me the way to the Hotel California! ***


anne 12 Anne sotto a quel palco, con la musica alta, e il sapore dell'alcool in bocca si era sentita viva, viva come mai prima.
Quel concerto le aveva mostrato la sua nuova vita: Anne sarebbe stata una donna a tutti gli effetti e la Jay ragazzina era solo un vecchio ricordo.

Quando il concerto finì andò nel backstage dove i Guns n Roses stavano festeggiando tra bottiglie di whisky, birra, e vodka.
"Anne!" disse Axl, quando la vide "Ti è piaciuto il concerto?"
"Assolutamente!" rispose lei con un sorriso smagliante.
"Bene! Vieni ... " le fece segno di sedersi accanto a lui.
Anne lo accontentò, poi si guardò i piedi e con un goffo gesto si levò quei tacchi, che la stavano torturando.
"Ora va molto meglio" disse lei, poggiando stancamente la testa sulla spalla del rosso. 
"Ehilà piccola! Vuoi della vodka ?" le chiese Slash, porgendole una bottiglia
"Certo" Ormai le piaceva che l'alcool le facesse sentire la testa leggera, senza pensieri.
"Tesoro fa' piano" rise Axl , avvolgendola tra le sue braccia.
Anne sentì il calore dell'alcool mescolarsi a quello del corpo di lui... era così piacevole .

Rimasero nel back stage per un po', approfittando delle bevande gratis, finchè il proprietario non cacciò letteralmente tutti fuori.
I Guns si divisero, andandosene ognuno con una o più compagne, mentre Axl prese in braccio Anne, per riaccompagnarla al motel.
 Era completamente ubriaca e continuava a cantare "Show me the way to the next whisky bar! Oh don't ask why ! Oh don't ask why!" e il rosso le rispondeva maliziosamente "Show me the way to the next little girl! Oh don't ask why, oh don't ask why! " baciandole il collo.
Nonostante le sue condizioni, Anne riusciva ancora ad evitare le labbra del rosso. Le desiderava così tanto ma non voleva cedere: pensava che poi sarebbe diventata solo una delle tante.

Giunti davanti al motel, Anne scese dalle braccia di lui.
"Ecco: questo è il mio Hotel California" rise
"Non vuoi farmi entrare?" chiese lui avvicinandosi
"Non è il caso... Sai , poi non potresti lasciarlo mai più!" sorrise
"Correrò il rischio. E poi voglio sapere se è un paradiso o un inferno!" disse lui afferrandole i fianchi
"Beh... Benvenuto all'Hotel California."
Axl le prese il viso tra le mani e la baciò dolcemente .
Anne non riusciva più a resistergli.

Il rosso la prese nuovamente in braccio e la portò fino alla camera.
Quando furono entrati, lui si guardò intorno e, sorridendo, iniziò a canticchiare "Such a lovely place... Such a lovely face" avvicinandosi ad Anne e sfiorandole il viso .
Si baciarono di nuovo, stavolta con più passione, ed Axl le tirò giù la zip del vestito, che scivolò sul pavimento con facilità.
Le baciava le spalle, il collo, le labbra e le sue mani esperte le accarezzavano la pelle candida.
Nonostante la mente di Anne fosse offuscata, era cosciente di ciò che stava succedendo, ma non riusciva a impedirlo, o forse non voleva.
 Quando però lui iniziò ad armeggiare con il suo reggiseno, lo fermò "Non posso" disse
"Che c'è, piccola?" le chiese Axl, guardandola negli occhi
"Non posso farlo" disse, ripescando il vestito 
"Perchè?"
"Io non ..." si fermò "Non posso dirgli che non l'ho mai fatto" pensò Anne
"D'accordo piccola... Non importa" disse lui, scostandole i capelli dal viso.
  Di norma Axl l'avrebbe lasciata lì da sola, senza pensarci due volte, ma era affascinato davvero da quella ragazza .
"Honey... Hai del vino?" chiese piuttosto
"Non serviamo quella bevanda dal 1969" canticchiò lei, dirigendosi al frigo e tirandone fuori una bottiglia
"Ne sono certo: questo è il paradiso!" disse lui, abbracciandola

Al mattino c'erano ben tre bottiglie di vino rosso vuote sul pavimento di quella camera e un pacco di biscotti al cioccolato aperto.  
Anne si alzò d'improviso, per correre al bagno e vomitare anche l'anima.
 Il rumore dello sciacquone svegliò Axl, troppo stanco e ubriaco per tornare all'Hellhouse durante la notte.
"Anne ?! Tutto bene?" chiese
"Sì..." gridò lei dal bagno "Va meglio ora"
"Oh piccola, sono i postumi di una bella sbornia!" rise lui, guardandosi l'orologio .
"Cazzo sono già le 12,45?!"disse saltando giù dal letto "Devo scappare piccola! Ci si vede!" urlò Axl già quasi in strada.
"Ciao Axl!" rispose Anne, grattandosi la fronte "Certo è strano" pensò sorridendo tra sè e sè

"Speriamo che quei quattro cazzoni stiano ancora dormendo! Non mi va di rispondere al loro terzo grado!" pensava il rosso, camminando in fretta per il Sunset blvd.

L'Hellhouse era la casa dei Guns n Roses, un vecchio e malridotto magazzino dove si erano stabiliti da un po'.
Si trovava sempre sul sunset a circa 15 minuti di cammino dall' "Hotel California", ma Axl, quella volta, ne impiegò praticamente la metà.
 
Aprì lentamente la porta ed entrò senza far rumore. C'era silenzio "Stanno dormendo!" pensò esaltato
"Buongiorno " disse una voce alle sue spalle
"Cazzo! Vabè meglio Izzy di Slash" pensò il rosso 
"Ehilà! Come mai già sveglio?" chiese sorridente, voltandosi verso l' amico, che beveva il suo caffè
"Piuttosto sono io a dover fare domande... Che hai fatto stanotte con la brunetta?"
"L'ho riaccompagnata a casa e... sai come finiscono queste cose!" disse allusivo
"Te la sei fatta?"
Axl prima annuì, poi scosse la testa "No... Non ha voluto" ammise, abbassando lo sguardo
Izzy rise di gusto, dopodiché chiese "Allora perchè sei tornato a quest'ora?"
"Beh... Abbiamo bevuto ancora da lei, poi ho iniziato a sentirmi la testa pesante, la vista mi si è affievolita e ho dovuto fermarmi per la notte..."
"Che fai citi gli Eagles adesso?!" rise l'amico
"Beh è una lunga storia... Comunque che dico agli altri? Mi vergogno di dire la verità!"
"Axl sei proprio un coglione" lo sbeffeggiò di nuovo Izzy
"Non avrei dovuto dirlo neppure a te !" disse Axl, rivolgendo all'altro un'occhiataccia " A loro dico che me la sono scopata!" disse sorridendo
Izzy non rispose, ma il suo sguardo severo era più eloquente di qualsiasi parola
"No? Allora...mmm... Ho trovato: me ne sono fatta un'altra! Che dici? "
"Sei un caso perso amico!" rise il moro uscendo
"Cazzo Izzy ti ho chiesto un consiglio!" urlò il rosso, tappandosi subito la bocca "Ci manca solo che sveglio gli altri" pensò.

Anne entrò nella doccia ed aprì il tiepido getto dell'acqua. Le scoppiava la testa sia per la sbornza sia per quello che era successo con Axl.
"Diamine... Non avrei dovuto uscire con lui: stavo per perdere il controllo! Ma cazzo se l'avessi perso forse mi sentirei meglio ora. Voglio rivederlo... Quei suoi occhi mi fanno un effetto così... così... Non lo so, fatto sta che non riesco a resistergli, specialmente ora che l'ho sentito e visto cantare. Ha una voce che mi fa venire i brividi e sul palco era così dannatamente sexy! E poi stanotte è stato così dolce! Non mi ha fatto pressione per il sesso, nè si è incazzato! È rimasto con me invece e abbiamo parlato, credo... forse abbiamo solo bevuto . Non so, non ricordo un gran che! Non mi ero mai ubriacata prima, mai fino a questo punto almeno. Non è una bella sensazione... Cioè ieri lo era ma adesso  mi sento uno schifo. Ho ancora la bocca impastata e cazzo, ho vomitato prima! "
Anne uscì dalla doccia e infilò un morbido accappatoio con un cappuccio che le cascava sugli occhi. Si guardò allo specchio, aveva un aspetto terribile. Aveva dimenticato di struccarsi e dalle ciglia colavano dei goccioloni neri . Anne rise, guardandosi. Poi si pulì il viso accuratamente e tolse l'accappatoio.
"Ma che caz...?!" Anne aveva visto un piccolo livido all'altezza della clavicola "Ecco che abbiamo fatto stanotte!" pensò coprendosi il viso con le mani "Ma ... ma... Io non faccio di queste cose!"  


Scusatemi se ho ritardato così tanto! Ma ultimamente c'era sempre qualcuno a casa che non mi faceva scrivere!
Ad ogni modo in questo capitolo ho citato Alamaba song dei The Doors e anche Hotel California degli Eagles... Beh che dire: Recensite! xD
Bacioni
Rose_Anne



 



 

 

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Capitolo 13
*** Dazed and Confused ***


anne 13 Anne uscì dal motel con i capelli ancora umidi. Voleva salutare quella Christie e ringraziarla nuovamente per averle detto dell'Ocean. Era stata la sua salvezza.
  Il sole batteva forte su LA ed Anne raccolse i suoi capelli,ormai asciutti, in una coda spettinatissima. Era carina anche così e lei, in fondo, lo sapeva.

Dopo un po' di cammino, riconobbe il bar dell'altra volta ed entrò alla ricerca di quella ragazza.
"Salve, sto cercando Christie... C'è? " chiese Anne ad una corpulenta signora, dietro un bancone
"Sì, è di là" rispose quella, puntando il suo dito grassoccio verso un tavolo.
Anne la raggiunse "Ciao ... Ti ricordi di me?"
La ragazza si voltò con un sorriso cordiale "Hey! Certo...Anne giusto? Com'è andata per il lavoro?"
"Anne, esatto ... Beh è andata benissimo ed è tutto merito tuo! Grazie ancora!"
"Oh ma figurati... Mi fa piacere esserti stata d'aiuto."
"Senti ti andrebbe di venire al locale una di queste sere? Vorrei offrirti qualcosa... Non so, mi sembra il minimo che possa fare per ripagarti!" disse Anne sorridente
"Oh perchè no! Cerco di liberarmi per stasera ... tanto qui chiudiamo prestino. "
"Allora ti aspetto!" Anne salutò Christie e s'incamminò verso il motel.


"Devo pisciare" pensò il riccio aprendo appena appena gli occhi.
Dalla finestra penetrava un po' di luce . Le lenzuola erano finite sul pavimento insieme ad un paio di boxer e un perizzoma. Nel letto Slash era solo; quella formosissima mora l'aveva abbandonato già da qualche ora e nella fretta doveva aver dimenticato la sua biancheria intima.
Sul pavimento c'erano anche alcune bottiglie di jack e vodka ed un paio di siringhe .

A Los Angeles si drogavano praticamente tutti ed i Guns n Roses non facevano eccezione. A loro piaceva farsi e la l' eroina stava diventando un' ossessione. A volte le loro esibizioni ne risentivano e allora volavano scintille, ma il concerto della sera prima era andato alla grande ed una dose era il modo migliore per festeggiare.

Il riccio raccolse i boxer da terra ed andò al bagno. Quando uscì vide il rosso sdraiato sul divano.
"Axl? Ma che cazzo fai?"
"Guardo la tv"
"Questo l'avevo capito ma... perchè stai a testa in giù?!"
"Le cose si vedono in modo diverso così..." disse sospirando
"Ah..." Slash si avvicinò, grattandosi la testa, poi si sedette sul sofà e imitò l'amico "Cazzo, hai ragione!"
 Rimasero per qualche minuto in quella strana posizione, poi Axl si riaddrizzò "Mi sta venendo il mal di testa..."
"Cazzo rosso... sei tutto rosso!" rise l'altro, tornando dritto anche lui

"Hey hey hey! Ma vi sembra il caso di tenere così alto il volume della tv?! Mi avete svegliato!" si lamentò il batterista
"Questi bastardi hanno svegliato anche me!" disse lo spilungone con una tazza di caffè in mano
"Guardate che di solito siete voi a svegliare me!" disse il rosso indispettito "E poi tu non dovresti neppure essere qui!"disse al bassista. Duff gli rivolse un occhiata talmente minacciosa che Axl si pentì subito di quanto detto.

Il biondo aveva una relazione piuttosto seria con una certa Mandy e vivevano insieme da parecchio tempo. I due però avevano avuto un brutto litigio e Duff si era spostato dai ragazzi da quasi due di settimane.

Improvvisamente Steven spalancò gli occhi, come se gli si fosse accesa una lampadina
"AXL!" 
"Che c'è?" rispose l'altro un po' allarmato
"Com'è andata con Anne???"
Axl sbuffò rumorosamente "Fortuna che sono previdente ed ho una buona scusa" pensò compiaciuto. "È un segreto tra me e lei! Le ho promesso di non dirvelo..." rispose quindi
"Ma tu non fai promesse, nè tanto meno le mantieni!" rise Steven
"Questa volta sì! Non vi dirò una sola parola!" affermò Axl gesticolando
"Ma che stai facendo?!" gli chiese perplesso Slash
"Perchè non si è capito?! Mi sono cucito la bocca!"
"Okay okay, non raccontarcelo... Però puoi mimarcelo! " lo incitò Steve
"Noooo"
"Per me non te la sei fatta..." disse Duff
"Pure secondo me" concordò Slash
"Sentite: sono affari miei! Smettetela di impicciarvi! " disse Axl 
"È proprio andato in bianco" rise Steven seguito dagli altri
"Fanculo! Mi hanno scoperto!" pensò il rosso, uscendo

Anne camminava per il Sunset ripensando alla sera precedente.
Che le stava capitando? In fondo era solo un' ingenua ragazzina . No... Forse Jay lo era, ma Anne iniziava a far parte di un mondo tanto dissoluto che avrebbe finito per incrinare quella sua innocenza. 
 Si sentiva confusa, aveva davvero bisogno della sua migliore amica.
Entrò in una cabina telefonica e compose il numero.
"Pronto"
"Sono... Anne" disse esitante
"Oh! Finalmente!" rispose l'altra esaltata "Come va?"
"Ad essere sincera non lo so..."
"Che ti succede?"
"Beh... Ricordi quel tipo carino, il rocker?"
"Certo"
"Beh ieri sono andata ad un concerto della sua band e... mi sono ubriacata"
"Oh piccola, non c'è niente di male!" rise l'amica
"Sì, lo so... Il punto è che dopo lui... Axl, mi ha riaccompagnata al motel e ci sono quasi andata a letto..."
"Oh... E lui? "
"È stato sorprendentemente gentile! Siamo stati insieme tutta la notte a bere, chiacchierare e vabè... hai capito! " disse Anne arrossendo
Barbara rise "Non me lo sarei mai aspettato da te, sai?!"
"Già, neppure io... Ma ora che devo fare, Barb?! "
"Senti, hai fatto bene a non averci fatto sesso ieri. Non potevi essere ubriaca la tua prima volta. E poi gli piaci, quindi avrete altre occasioni. L'importante è che
tu faccia quello che ti senti, senza rimpianti nè rimorsi e andrà tutto bene, vedrai! "
"Dici che gli piaccio?"
"Non sarebbe rimasto con te per tutta la notte altrimenti."
"Oh cazzo! Non ci capisco più niente! È tutto così fottutamente confuso e... non mi riconosco più! "
"Tesoro, tu sei sempre la stessa. Stai solo facendo uscire una parte di te, che nessuno conosceva. Tutto qua... "
 Anne sospirò "Ti voglio bene Barb"
"Anche io te ne voglio"

Anne tornò al motel forse persino più pensierosa di prima.
"Ma perchè devo farmi tutti questi problemi?! Sicuramente lui non se ne fa affatto! Basta, Barb ha ragione: devo fare quello che mi sento di fare... Devo lasciarmi trasportare e non preoccuparmi delle conseguenze. Sì, devo fare così!"
"I go crazy, oh so crazy, living on my own de do de dee!" canticchiava, preparandosi per il lavoro.
Indossò gli shorts e il top, notando che, fortunatamente, il livido veniva coperto; sarebbe morta di vergogna altrimenti! Infine si diede una sistemata ai capelli e si truccò sobriamente. "Ok, andiamo!"

"Buonasera!"
"Ciao Anne" rispose Del
"Senti mi sento energica stasera! Che posso fare?"
"Meglio perchè Pam mi aiuta di nuovo con i conti ed Angie è malata quindi... Tocca a te dare una sistemata a questo posto!"
Anne si grattò il capo "Caspita... Sarà meglio iniziare!" disse sorridente "Almeno mi distraggo" pensò tra sè e sè la ragazza
"Bene. Ah... Tu sei amica dei Guns n Roses, no?"
"Mmm ... Beh non proprio, cioè li ho conosciuti da poco..."
"Vabè " tagliò corto Del "Se dovessi vederli, di' loro che ho bisogno di incontrarli. Si esibiranno qui tra qualche sera e dobbiamo discutere."
"D'accordo, lo farò..."
Anne si mise a pulire e mettere tutto in ordine, canticchiando "Cause I'm T.N.T., I'm dynamite, T.N.T. and I'll win the fight, T.N.T. I'm a power load, T.N.T. watch me exploooode!". Beh, era davvero riuscita a distrarsi!

Il locale iniziò a riempirsi verso mezzanotte e l'assenza di Angie si faceva sentire.
 Lei era la tipica ragazza californiana: bionda, occhi azzurri, pelle dorata, in altre parole bella oltre che simpatica; Angie si trovava bene con la sua nuova collega e, del resto, lì tutti volevano bene ad Anne .
In effetti, Jay era sempre stata piuttosto timida, ma a LA si era lasciata andare, diventando più socievole, e chiunque l' avesse incotrata, era rimasto stupito dalla sua affabilità.

"Anne?" una voce chiamò la ragazza che correva freneticamente da un tavolo all'altro
Lei si voltò "Oh Christie! Sei venuta!"
 La bionda indossava un abitino blu piuttosto ampio, tuttavia le sue forme non potevano non essere evidenti. Anne non aveva notato la sua prosperosità prima, ma come aveva fatto?! Aveva un seno enorme! 
 "Mmm... Tavoli liberi al momento non ce ne sono, ma intanto ti posso offrire qualcosa al bancone... Che prendi?"
"Del vino rosso andrà benissimo, grazie"
"Ottima scelta!" disse Anne, ricordandosi inevitabilmente di Axl e della loro serata. 
"Mi dispiace non poter rimanere un po' con te a chiacchierare, ma oggi c'è il pienone e siamo con una cameriera in meno. Il che vuol dire doppio lavoro per me" sorrise, porgendole un calice
"Se posso esserti d'aiuto..."
"No, no, assolutamente. Stasera è come se fossi mia ospite! Te ne stai qui buona a bere il tuo vino e ti godi la serata"
"Agli ordini!" rise Christie

Dopo circa due ore la gente iniziava a dimunuire ed Anne aveva rallentato il ritmo, quando un'altra voce chiamò Anne. Non appena la sentì fu come un pugno allo stomaco, doloroso ed inaspettato.
Si voltò, incrociando un paio di occhi cerulei, che la paralizzarono. Lui non sembrò farci caso e la abbracciò, cercando le sue labbra ma Anne lo respinse .
"Ciao Axl... Del vuole discutere di una vostra serata ..." disse lei piuttosto freddamente 
"Ah sì... Sono venuto proprio per questo. " mentì il rosso "Ma che dico?! Io sono venuto per lei! Porca puttana: sono davvero venuto per lei ? Cazzo... " pensò lui, evidentemente confuso "Beh allora io vado dal capo... Ci vediamo "
Anne annuì e continuò il suo giro tra i tavoli.
"Chi è quello?" le chiese Christie, che aveva preferito rimanere al bancone
"Chi? Quello dai capelli rossi?"
"Sì... C'è qualcosa tra di voi, vero?"
"Axl... No, beh... Non ci conosciamo granchè... "
"Ma tu vorresti che qualcosa ci fosse e, credimi, lo vorrebbe anche lui!" sorrise la bionda
"Ah... "Anne era sempre più confusa "Ad essere sincera non ci capisco più niente! Ho bisogno di parlare con qualcuno, un'amica! Qui non conosco quasi nessuno... Posso fidarmi di te?"
"Certo che puoi!"
Anne le raccontò tutto, o almeno tutto quello che riusciva a ricordare e Christie giunse alle stesse conclusioni di Barbara "Buttati! Prova a vedere come va! È evidente che c'è qualcosa tra voi... "
"Sembra facile, detto così..." disse Anne con una punta di amarezza
"Oh, ma lo è!" la rassicurò l'altra, sorridendo

"Heylà!" disse Axl entrando in una stanza, lo studio di Del
"Oh ciao... Sei il cantante dei Guns, no? Come è che ti chiami?"
"Axl ... Dunque, per quanto riguarda la serata, ti lascio il numero del nostro menager, Alan, e vi organizzate voi... Mi ha espressamente detto che non dobbiamo interferire. " disse il rosso svogliatamente. Di solito non gli piaceva essere messo da parte e avrebbe interferito anche solo per dispetto, ma al momento aveva la testa troppo tra le nuvole per farlo .
"D'accordo... Allora va' che non ho tempo da perdere..." rispose Del, frugando tra pile di scartoffie

Axl tornò nella sala principale e osservò Anne destreggiarsi tra i tavoli con leggerezza. Aveva i capelli raccolti disordinatamente e delle All Star ai piedi. Non come l'altra cameriera tutta agghindata e su tacchi da 10 centimetri. Anne era così bella nella sua semplicità; Axl, appoggiato ad una colonna, la guardava incantato. Era da un po' che non si sentiva tanto affascinato da una ragazza ed era confuso. Si destò da quell'incanto e rimise la sua maschera da playboy per avvicinarsi a lei.
"Hey piccola" disse cingendole la vita
"Oh mi hai spaventata..." disse Anne scostandosi "Ti porto qualcosa?"
"Vorrei te... ma per il momento mi accontento di whisky! "
"Arriva..." disse Anne evidentemente imbarazzata  

"Hey non respingerlo!" la rimproverò Christie
"Lo so, lo so..." sbuffò Anne

"Ecco a te... Mmm gli altri non vengono?"
"Non so" non appena Axl pronunciò queste parole entrarono nel locale i due chitarristi
"Toh guarda: Slash e Izzy!"
"Hey piccola" dissero quasi all'unisono
"Ciao ragazzi ... Vi porto qualcosa?"
"Che domande: whisky!" disse Slash

Anne tornò al bancone "Ehy Cristie perchè non ti siedi con quei tre? Mi spiace che tu sia qui da sola..."
"Con chi?" la bionda si voltò discretamente "No! Cioè... si è fatto tardi,è meglio che vada... Ci vediamo Anne!" disse nervosamente, affrettandosi ad uscire
"Beh ... D'accordo... Ciao" rispose l'altra perplessa tornando dai tre ragazzi, che parlottavano tra loro

"Ma che ci fate qui?" li rimproverò il rosso
"Passavamo da queste parti... Perchè non ci vuoi?" disse Izzy
"No: Sloggiate!"
"Non pensarci nemmeno! Mi piace qui" rispose il riccio "E poi sta arrivando il nostro whisky!"

"Ecco a voi ragazzi!" sorrise Anne. Si sentiva già più a suo agio ora che non poteva rimanere sola con Axl
"Grazie dolcezza" rispose Izzy

Intorno alle 5.30 il locale stava chiudendo e non c'era più nessuno. Nessuno tranne Axl.
"Quindi ora chiudete... Quindi sei libera... Quindi ti va se ti riaccompagno a casa?" diceva il rosso con un sorriso malizioso. Era terribilmente caparbio ma anche così carino.
Anne rise "Non credo che finirebbe come ti aspetti..."
"No ma ... Io non mi aspetto niente... Figurati! È solo che non voglio che tu vada in giro per strada, a quest'ora
, da sola! "
"Oh ma non ce n'è bisogno!"
"No, no insisto! Lasciami fare il gentiluomo!"
"D'accordo allora... Possiamo andare!" disse slegandosi i capelli

Ciao a tutti! Scusatemi davvero! Lo so, sono passate 2 settimane e mi sento terribilmente in colpa. Spero di essere riuscita a rimediare con questo capitolo! :D
Il fatto è che ho finalmente comprato "Slash", che mi ha preso qualche giorno... A proposito, leggendo, ho capito che wikipedia fa schifo infatti l'Hellhouse non era la casa dei Guns. Quella specie di magazino si chiamava Hotel and Villas e ci hanno vissuto per un po' solo Axl e Slash. Ad ogni modo fingiamo che almeno quei quattro vivessero insieme in una specie di appartamentino (Duff in teoria dovrebbe vivere con Mandy anche se non ho ancora deciso...).
Poi, beh, il titolo è preso da una canzone dei Led Zeppelin perchè mi sembrano tutti un po' confusi, no? xD
Ho citato anche i Queen con "Living on my own" e gli AC/DC con "T.N.T"
Mmm penso sia tutto... Fatemi sapere che ne pensate!

Bacioni
Rose_Anne
* Mi ero dimenticata che la scena in cui sono sdraiati a testa in giù sul divano l'avevo già scritta prima di leggere Slash! Anzi, quando ho letto quella parte, sono morta dal ridere! xD 

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Capitolo 14
*** Message in a bottle ***


anne 14 ll cielo iniziava a tingersi di rosa e tirava una fresca brezza. Anne in fondo era in top e pantaloncini così, con la scusa di riscaldarla, Axl la stringeva forte tra le sue braccia. Non parlavano, semplicemente si godevano quel momento, contemplando il cielo estivo e una Los Angeles semivuota

Quando arrivarono di fronte al motel di Anne, Axl la fece voltare delicatamente verso di sè. La guardò nei suoi occhi marroni, così intensi ed innocenti. Le sembrava anche più bella al chiarore dell'alba.
Le labbra di lui si avvicinarono a quelle vellutate di lei, si sfiorarono e si aprirono, terminando in un gioco di lingue.
 Anne si sentiva mancare il fiato. Neppure da lucida, riusciva a resistergli. Il suo sguardo profondo la disarmava.
Le mani di Axl accarezzavano la vita di Anne e pian piano scendevano fino ai fianchi e poi più giù fino ai glutei.
 Anne non fece nulla per impedirglielo; sentiva la sua eccitazione crescere e il suo battito accellerarsi.
Gli prese le mani e lo guidò fin dentro al motel. Voleva essere sua quella notte. Non le importava della sua verginità, nè che si conoscessero da così poco. Semplicemente lo voleva, come lui voleva lei.
 Axl continuava a baciare ogni più piccola parte della sua pelle morbida, mentre si lasciava guidare nella sua camera.
Quando entrarono, Anne si tolse il top e per un attimo lui la contemplò sorridendo, poi si avvicinò e le baciò le labbra, poi il collo, il ventre, le cosce, la fece sdraiare sul letto e le sfilò le scarpe. Anne provò a togliergli la maglietta ma fece da solo.
Si sentiva così goffa; quando lui fu a torso nudo su di lei e prese a sbottonarle i pantaloncini, sussultò.
"Nnn... No... " sussurrò
"Shh... Va tutto bene" disse lui sfiorandole il viso con le labbra
"È che... Io non... Io non l'ho mai fatto"
"Oh piccola" lui la baciò delicatamente "Andrà tutto bene"
Anne annuì, tentando di calmarsi, mentre lui le sfilò gli shorts con maestria.
Lei gli sfiorò il torace candido. Era così perfetto.
Axl continuava a baciarle il ventre morbido e poteva sentire il suo cuore battere così forte, che sembrava come sul punto di spezzarsi. Tornò all'altezza del suo viso e la guardò negli occhi. Erano così puri e poteva scorgere il timore, che provava. Sorrise, la baciò sulla fronte e si stese al suo fianco.
"Non sei pronta" disse, accarezzandole i capelli "Non ancora"
Anne rallentò i respiri, chiuse gli occhi e si raggomitolò tra le sue braccia. Si addormentarono così, l'uno accanto all'altra, con i battiti che si armonizzavano.    

Axl aprì gli occhi. La luce del sole che penetrava dalla finestra illuminava la camera.
Anne era stesa su un fianco e il lenzuolo le ridisegnava il profilo. Era adorabile. Le si avvicinò e le baciò la fronte sussurrando quasi a se stesso "Should I stay or should I go?"
Anne sorrise "Resta" disse
"Non pensavo fossi sveglia"
Lei si lasciò abbracciare "Che ore sono?"
"È l'una"
"Non mi va di alzarmi"
"D'accordo... Anche se stavo pensando... Che dici di andare a mare?"
"Oh mi piacerebbe, ma ho il lavoro... "
"Torniamo in tempo"
"Okay"
"Devi alzarti però!"
"Mmm cinque minuti" si lamentò lei
"Forza! Ti prendo di peso?"
"No,no! Giuro che mi alzo tra cinque minuti!"
"Ora!"
"Okay... " Anne si stropicciò gli occhi "Sei un despota! Te l'hanno mai detto?" disse con un broncio
Axl rise "Più spesso di quanto credi!"
Anne stava per sgusciare dal letto quando disse "Oh chiudi gli occhi!"
"Perchè?"
"Sono in... desabillè!"
"Piccola ti ho già vista in "desabillè" ben due volte!"
Anne lo guardò storto "Tu chiudi gli occhi comunque!"
"Va bene..."
Lei corse nel bagno e chiuse la porta "Ok puoi aprirli ora!" gridò
"Come se li avessi chiusi" pensò il rosso divertito "D'accordo tesoro! Facciamo che ora torno a casa e ti vengo a prendere tra 3/4 d'ora."
"Va bene! A dopo Axl!"

Anne sorrise "Continuo a non capirci niente ma... che mi frega?! Lui mi piace... Questo almeno l'ho capito!"

 Axl tornò a casa mentre gli altri dovevano stare ancora dormendo. "Meglio" pensò "Niente spiegazioni da dare!"
Iniziò a frugare nell'armadio e tirò fuori un paio di boxer rossi lunghi fino al ginocchio. Li indossò; erano il suo unico costume ma li adorava, a suo parere gli mettevano in evidenza il... pacco. Prese anche un asciugamani e lo conficcò in una borsa a tracolla. "La protezione solare! Mi scotto subito io!" si disse.
Infilò un paio di infradito, una T-shirt nera dei Police, con su scritto "I'll send an S.O.S to the world", si annodò una bandana rossa intorno alla testa e mise i suoi occhiali da sole; infine rubò le chiavi dell'auto di Izzy da un cassettino. "Mi perdonerà" pensò, sorridendo.

Quando Axl arrivò con la Mustang nera di Izzy , dotata di un certo fascino anche se terribilmente malandata, Anne era già sul marciapiadi ad attenderlo in un vestitino bianco, dal quale si poteva intravedere un bichini blu.
"Bella macchina" disse Anne sedendosi
"L'ho presa in prestito ad Izzy" disse il rosso sorridendo "Gliel' hanno regalata i suoi..."
"Presa in prestito, eh?" rise Anne
"Beh sì... Più o meno" rise l'altro
"Uh ! Adoro la tua maglia! I'll send an S.O.S to the world, I hope that someone gets my ..."
"Message in a bottle!" continuò Axl "I police erano dei grandi! Ad ogni modo... Direzione: Santa Monica!"
"Non vedo l'ora! Non sono mai stata a mare prima... Solo in qualche piscina o lago... "
"Oh, è la tua prima volta! Lusingato che ci sia io con te!" disse malizioso, avvicinandosi per baciarla
Anne arrossì per l'evidente allusione, ma ricambiò il bacio comunque. Non poteva di certo resistergli.  

Arrivarono a Santa Monica in meno di mezz'ora.
"È un paradiso! Muoviamoci voglio farmi un bel bagno!" disse Anne esaltata
"Agli ordini piccola!" disse Axl chiudendo lo sportello dell'auto

Camminarono lungo un pontile in legno, scesero delle scale e finalmente sentirono la sabbia bianca sotto i piedi. Buttarono le borse, non troppo delicatamente in un angolo, si spogliarono e corsero sul bagnoasciuga.
 Anne aveva terribilmente caldo e si buttò in acqua quasi subito, Axl era invece più titubante.
"È fredda" disse
"Ma che?! È perfetta... Vieni!" disse lei
"Gradualmente, piccola, gradualmente!"
"Mmm" Anne si alzò dall'acqua e gli si avvicinò, con naturale sensualità; Axl tentò di indietreggiare ma lei gli saltò in braccio, bagnandolo tutto. "Anche io so essere una despota, quando voglio!" rise
"Questa te la faccio pagare!" rise Axl
 Iniziarono a schizzarsi come due bambini. Erano ridicoli e non si addicevano affatto all'ambiente glamour che li circondava, ma a loro non importava .
"Okay, sventolo bandiera bianca!" scherzò Axl
"Fai bene! Non hai speranze contro me"
Il rosso
le si avvicinò e la prese tra le braccia "Ti va un tuffo?"
"No... Sto benissimo così" rispose lei, poggiando la testa nell'incavo della sua spalla
"Come
preferisci" disse, alzandole il mento e baciandola

Axl aveva comprato della birra e si erano seduti sotto un ombrellone di paglia del bar; una volta finita la bottiglia chiese "Ti va di inviare un messaggio al mondo?"
Anne rise "Perchè no?"
Il rosso prese uno dei volantini sparpagliati sul tavolo, e si fece dare una penna da una cameriera.
"Dunque... Che vuoi scrivere?" gli chiese Anne
"Mmm ci sono: Axl Rose ed Anne vi spaccheranno il culo!" propose soddisfatto
"Troppo violento! Meglio... che so: I Guns n Roses sfonderanno! Ve lo dicono Axl ed Anne! " sorrise lei
"Andata!"
Si alzarono e tornarono sulla riva.
"Bene, saliamo sul pontile!" disse Axl
"Ma così ci vedono!" esclamò Anne
"Chi? I bagnini?! Quelli sono troppo impegnati a mostrare i muscoli!" rise seguito dalla ragazza
"Anche se tu, con questo costume rosso, potresti sembrare uno di loro!" lo sbeffeggiò Anne
"Fanculo!" disse indispettito
"Su, scherzavo" disse lei avvicinandosi e lasciandosi baciare
Salirono sul pontile e arivarono in fondo ed Axl tirò la bottiglia più lontano che potè.
"I hope that sameone gets my message in a bottle" rise Anne

Per le cinque dovettero rimettersi in auto.
"Mi spiace di dover andare a lavoro... Saremmo potuti rimanere ancora, altrimenti." disse Anne
"No, va bene... Al dire il vero mi sa che mi sono già scottato!" ammise Axl, provocando
alla mora una risata 
"Sì, in effetti sei tutto rosso"
"Anche tu lo sei, piccola!" disse per poi baciarla

Arrivarono al motel di Anne in venti minuti.
"Direi che ci possiamo salutare qui stavolta" scherzò lei
"Sicura? Sai mi piace la tua camera... Non posso salire?" disse lui baciandole il collo
"No... Meglio evitare" rispose, scostandosi "Chissà perchè, ma posso immaginare come andrebbe a finire!" disse ridendo
"Oh lo so io il perchè!" disse baciandola con passione
Anne rispose al bacio ma poi disse sorridendo "Si sta facendo tardi... Ciao Axl"
"Ciao piccola" rispose un po' deluso

Questo capitolo è arrivato in tempo di record! Spero che mi perdoniate per l'attesa di quello precedente così! :3
Direi che non c'è molto da chiarire... Spero che vi sia piaciuto! In ogni caso fatemi sapere che ne pensate!
Bacioni
Rose_Anne
* ho aggiunto una piccola nota al capitolo precedente. ;D




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Capitolo 15
*** Sulle spine ***


anne 15 Axl rimase fermo sotto quel motel, mentre Anne saliva alla sua camera. 
"Devo averla" pensava, guardandola allontanarsi "Stanotte. Devo averla stanotte. Cazzo sono già tre giorni che non scopo! Non resisto più... Basta smancerie, basta scrupoli! Ho bisogno di sesso dannazione! " diceva a se stesso il rosso.


Entrata nella camera, Anne si diresse al bagno, dove lasciò cadere i vestiti sul pavimento ed entrò in fretta nella doccia.
Aprì il getto d'acqua fresca e sentì le gocce caderle con forza sulla pelle arrossata.
"Dire che sono scottata, sarebbe un eufemismo" pensava divertita guardandosi "Però, cavoli, è stata una bella giornata...  Axl è così affascinante, dolce, divertente ... Mi spiazza ogni volta!"
Anne uscì dalla cabina ed indossò il soffice accappatoio di spugna bianca, quando vide una cosa che le stampò una smorfia sul viso. 

Axl rientrò a casa, aspettandosi un Izzy piuttosto incazzato, dato che era sparito con la sua macchina
per tutto il pomeriggio. Quando aprì la porta lo trovò seduto sul divano a suonare la sua acustica.
"Sei andato al mare?" gli chiese, vedendolo in costume e infradito
"Già, a Santa Monica... Sono abbronzato?" disse Axl con un sorriso smagliante
"Certo... Abbronzato come un'aragosta!" rise l'amico "Però, la prossima volta dimmi che ti serve l'auto. Ho cercato le chiavi dappertutto... Ma che dico?! Fa' in modo che non non ci sia una prossima volta, cazzone! " disse il moro, lanciandogli un cuscino in pieno petto 
Axl aveva le labbra contratte in un broncio "Forse hai ragione... Mi bruciano le spalle e il naso e i piedi! Come si ci può scottare i piedi?! Porca miseria!"
Izzy scosse la testa "Sei un piagnucolone Rose! Ehy! Che mi dici di Anne, piuttosto? Ancora niente?"
"Indovinato, amico" rispose il rosso, sprofondando sul divano accanto a lui "Sto per impazzire, credimi"
"Oh lo so...  L'astinenza non fa per te" rise l'altro, poggiandogli una mano sulla spalla "Ci siamo passati tutti... Quella è una che ti tiene sulle spine! Ti fa ribbollire... Il sangue ti sale alla testa o meglio al... "
"Porca puttana Izzy!" disse Axl, alzandosi di scatto "Così non mi aiuti!"
L'altro scoppiò in una
fragorosa risata "Come sei suscettibile!"
"Sono tre sere che non scopo è normale che sia suscettibile!" disse, prendendo a caminare avanti e in dietro per la stanza "Ma stasera, oh stasera..."
"Stasera cosa?!" lo provocò Jeff
"Me la faccio! Ecco cosa!" disse l'altro sfacciato
"Oh beh questo dipende anche da lei!"
"Tranquillo... Nessuna può resistermi tanto a lungo" affermò passandosi una mano tra i capelli, spocchiosamente
L'amico scosse la testa rassegnato "Sempre il solito modesto, eh?" rise
"Fanculo Jeff! Io vado a farmi una doccia" disse, dirigendosi al bagno
"Bella fredda, mi raccomando! Magari si calmano i tuoi bollori!" lo derise nuovamente il moro che si beccò una cuscinata e un "Vaffanculo" nuovo di zecca
 
Anne si guardava allo specchio insoddisfatta. I capelli mossi le ricadevano delicatamente sulle spalle e il mascara le incorniciava lo sguardo, eppure non era convinta del suo aspetto quella sera. La pelle le sembrava troppo arrossata e il top troppo stretto. Mise una mano sulla pancia lievemente gonfia, sospirando sconsolata. Dopodichè scosse la testa "Datti una mossa o farai tardi" si disse prendendo la borsa.

Il sole iniziava a calare e la brezza fresca della sera era un toccasana per il suo malessere. Anne camminava lentamente, come per godersi quel momento piacevole più a lungo.
Osservava la gente intorno a lei interessata. A volte pensava che le sarebbe piaciuto entrare nella testa di uno sconosciuto, solo per scoprire come ci si dovesse sentire ad essere qualcuno diverso da lei.
In fin dei conti, però, ci era riuscita. Era diventata Anne; aveva potuto ricominciare da zero, essere letteralmente qualcun'altro... Eppure, forse solo ora era davvero se stessa. Sorrise amaramente a quel pensiero e scosse la testa come per scacciarlo via.
 Svariati uomini in completo grigio tornavano a casa dopo una giornata di lavoro con la loro ventiquattrore in pelle nera, un gruppo di motociclisti sostava sulle loro Harley in un angolo isolato a bere birra, alcune coppiette camminavano mano nella mano o erano intente a sbaciucchiarsi su una panchina o litigavano animosamente. Anne soffermò lo sguardo su quell'ultima coppia.
 Un uomo magro e slanciato dai capelli biondissimi, fumava svogliatamente una sigaretta mentre la sua compagna, una ragazza minuta, dai biondi e cotonati capelli urlava e agitava le mani con foga.
Quel ragazzo le era familiare. Mise meglio a fuoco la figura "Ma è Duff! Beh non credo sia il caso di andarlo a salutare proprio ora... Non pensavo che fosse fidanzato... Quella sera al Troubadour non mi sembra
neppure di aver  visto questa ragazza ... Beh basta! Non sono affari miei!"

Affrettò il passo per non tardare al lavoro, l'ultima cosa di cui aveva bisogno era che Del la riprendesse.
Dopo una decina di minuti entrò nel locale. Le luci giallastre illuminavano la sala semi vuota.
"Buona sera ragazze!" disse Anne alle sue colleghe
"Hey cara" le rispose sorridente Pam, che stava passando uno straccio sul bancone in legno lucido
"Ciao " sospirò Angie tamburellando le dita su una bottiglia di whisky
Anne aggrottò le sopracciglia "Dov'è Del?"
"Non è ancora arrivato" rispose Pam
"Strano... " disse per poi avvicinarsi alla bionda "Hey Angie che ti succede?"
"Niente..." mormorò imbronciata
"Mmm sicura? Non eri malata ieri, vero?"
La bionda sbuffò "Malata no... Ma stavo male! Malissimo! Anche ora sto da schifo!" disse, con gli occhi lucidi
"Ha rotto con il fidanzato... di nuovo!" spiegò Pam
"Per sempre! Cazzo, ho rotto per sempre con lui!" alzò la voce Angie
"Oh tesoro, che ha fatto?" le chiese Anne premurosa, accarezzandole le spalle
"Aveva un'altra... O meglio ero io l'altra!" singhiozzò
"Ah cazzo! Che stronzo..." Pam non era certo nota per il suo tatto
"Già" la bionda si versò dell'altro whisky e buttò giù un lungo sorso
"Mi dispiace... Ma ora devi tirarti su!" disse Anne portandole via la bottiglia "Se Del ti vede bere si infurierà! E poi diamine, Angie, odio vederti così! Troverai qualcuno adatto a te! Ne sono certa!" sorrise rassicurante
La bionda
si alzò dallo sgabello e asciugò i suoi occhioni blu dalle lacrime "Hai ragione! Grazie" disse con un sorriso lievemente tirato
"Beh... Ma Del non c'è... Io dico che uno shot non ci farebbe male" Pam prese tre piccoli bicchieri di cristallo, li riempì con dello Jack Daniel's e ne passò due alle colleghe.
"Sai mi piace la tua proposta!" rise Anne, prendendo il suo
"Sì! Ci vuole un brindisi! Mmm Prima o poi il nostro principe azzurro arriverà sul suo cavallo bianco!" disse Angie sognante
"Cazzo no! Molto meglio un rocker in Harley!" rise Pam seguita dalle altre due

Axl legò una bandana azzura intorno alla testa e si avviò alla porta "Io esco..."
"Hey! Aspetta!" gridò Izzy prendendo la sua coppola verde bottiglia "Vengo con te!" aggiunse sorridente
Il rosso sbuffò "Che vuoi Jeff?"
"Uscire con il mio buon vecchio amico! Ecco che voglio!"
"Sì, come no... Vabè andiamo " sospirò scocciato  Axl

Camminarono a passo spedito verso l'Ocean. Non c'era neppure bisogno di discuterne, quella era la loro meta.

Il locale era affollato. Le luci giallastre, il forte odore di fumo e alcool davano a quel posto un'atmosfera sinistra ma al contempo familiare. C'era qualcosa che accomunava tutti i pub notturni di LA. Forse erano proprio quegli odori forti, forse le luci soffuse, forse la calca dell'ora di punta.
Non appena entrato, Izzy si guardò un po' intorno, poi si portò una sigaretta alle labbra e l'accese con disinvoltura.
 
Axl alzò i suoi immancabili occhiali da sole sopra la testa e iniziò a cercarla con i suoi occhi cerulei.
Proprio come immaginava, Anne saltava freneticamente da un tavolo all'altro. La raggiunse e le strinse dolcemente la vita con un braccio; Lei si voltò e gli sorrise. Era davvero felice di vederlo.
"Come va piccola?"
"Scottata... Ma non mi lamento! A te come va?" chiese dandogli una pacca sulle spalle
"Aglia! Beh sono molto scottato anche io! " rise
Anne rise a sua volta, poi si ricompose "Allora, posso esserle utile giovanotto?" chiese tentando di restare "seria"
"Tanto whisky per me e... per il mio amico" disse cercando Jeff con lo sguardo
Era al bancone e chiacchierava di fronte un bicchiere vuoto con una cameriera dallo sguardo triste
"Non perde tempo il mio amico" disse il rosso, sorridendo
"Nemmeno la mia amica a quanto pare!" agiunse Anne, scuotendo la testa divertita. In fin dei conti Angie aveva bisogno di tirarsi un po' su e Izzy sembrava un "bravo" ragazzo... Per quanto uno dei GNR potesse esserlo!
"Preferisci tavolo o bancone?" gli chiese poi
"Il tuo letto, no?"
Anne rise "Mi spiace ma neppure stasera il mio letto è disponibile..."
"Mi togli già tutte le speranze?!" disse il rosso con gli occhi spalancati
"Sì... E per tutta la settimana, mi sa... Capisci che voglio dire?"
Axl era confuso e la guardava perplesso "Al dire il vero... no!"
Anne rise poi, gli si avvicinò all'orecchio e disse "Beh... Sono in quel periodo del mese!"
Sentire quelle parole fu per Axl come un pugno allo stomaco. Se una donna era in "quel periodo" voleva dire niente sesso e carattere instabile! Non ce l'avrebbe mai fatta!
"Dai vieni al bancone... Ti offro il primo giro" disse Anne baciandolo e, prendendolo per mano, lo fece sedere su uno sgabello
Axl aveva le labbra contratte in un broncio, ma non appena bevve il primo shot si sentì subito meglio.

Izzy intanto, tra whisky e sigarette, consolava una giovane cameriera dagli occhi blu.
"Non era adatto a te!" le diceva "Troverai di meglio..." "Tu hai bisogno di un vero uomo! Un gentleman! Uno che ci sappia fare... anche a letto!" sorrideva malizioso ad una Angie completamente affascinata dalla sua voce e dal modo in cui fumava la sua sigaretta.
Certo una donna che ha appena rotto con il fidanzato era una "preda" facile, ma Izzy affascinava tutte con il suo savoir faire e nessuna avrebbe mai potuto resistere alle sue avances, tantomeno Angie.

Cof cof ... Sono tornata! :D
Scusatemi ero partita... Ma ecco il XV capitolo! Che ne pensate? Voglio saperlo davvero! E non è tanto per dire: se non vi piace cercherò di migliorare e se invece vi piace non potrò che essere contenta! Quindi come on recensite! ;D
Bacioni
Rose_Anne





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