Come and Get Your CANDY! ♥
CAPITOLO 2.
-Ehi, gentaglia, serve una mano?
La ragazza dai capelli bruni si voltò, incrociando lo
sguardo con quello di un ragazzo dagl’occhi marroni. Questo fece uscire
dal palmo della mano sinistra una fiamma, che lanciò addosso ad un paio
di soldati che stavano circondando la ragazza, bruciandoli.
Haruhi, approfittandone della distrazione degl’altri nemici,
diede un pugno sulla mascella di uno, schiantandolo brutalmente a terra.
Il ragazzo si avvicinò ai soldati prendendo la rincorsa e
dando un calcio ad uno di essi. Poi, i due ragazzi, sconfissero il resto
degl’uomini sferrando attacchi grazie alle loro mani.
Appena tutti i nemici furono a terra, esausti, i due ragazzi si
guardarono in faccia, studiandosi a vicenda.
-Non avevo bisogno del tuo aiuto, potevo farcela benissimo da
sola- sbuffò lei, incrociando le braccia e voltando lo sguardo da
un’altra parte.
-D’accordo- sorrise il ragazzo, alzando le braccia, poi mise
una mano sul suo petto. –Comunque il mio nome è Kyon, potrei
sapere il tuo?
-Haruhi Suzumiya, cerca di ricordartelo- sbottò lei,
ricevendo una silenziosa risata da parte di Kyon.
Dei rumori che assomigliavano a dei pianti fecero voltare i due,
vedendo una ragazza sul freddo terreno, con del sangue che le fuoriusciva dal
ginocchio.
-Mikuru, sei ancora a terra?- Haruhi le andò incontro,
seguita dal ragazzo.
-H…Haruhi, io…- la ragazza smise di singhiozzare per
qualche secondo, per poi mettersi ad urlare disperata. -…non riesco
più ad alzarmi! Fa male! Fa male!
Scoppiò nell’ennesimo pianto sonoro.
-Dev’essere medicata il prima possibile- osservò
Kyon.
-Sì, ma come facciamo? Non può camminare!
-La porto io!
Haruhi lo guardò poco convinta per qualche secondo, per poi
sospirare. –Va bene, ma solo perché non c’è altra via
d’uscita.
Kyon abbronzò un sorriso, per poi aiutare Mikuru ad alzarsi,
per poi metterla sulle sue spalle.
Haruhi fece una smorfia, e cominciò a percorrere una
stradina,seguita da Kyon.
-Ehm…chi sei tu?- domandò Mikuru imbarazzata, poggiando
il viso stanco sulla calda schiena del ragazzo.
-Sono Kyon. E questa bellissima ragazza che si trova sulle mie
spalle si chiama Mikuru, vero?- le chiese sorridente, e un po’ rosso in
volto.
-Mh- annuì lei, sentendosi fin troppo lusingata.
Kyon sorrise. In effetti era la ragazza più carina che
avesse mai visto. Chissà che elemento dominava, e poi…
Arrossì, accennando un sorriso lievemente idiota quando
sentì il prosperoso seno della ragazza, spiaccicato sulla sua schiena.
-Sei un dominatore del fuoco, vero?- l’improvviso tono
rigido di una Haruhi che camminava davanti a lui, lo fece leggermente
sussultare.
-Eh? Ah, sì…- notò che Haruhi stringeva i
pugni. –E tu sei un membro del Team Luce?- chiese poi.
-E anche se fosse? Sei una spia, non è vero?
Kyon fece una smorfia: era abbastanza perspicace.
-No, non lo sono. Io sono un vagabondo.
Haruhi si bloccò improvvisamente, e così fece anche
lui.
-Bugiardo! Io odio i bugiardi!
Kyon abbassò lo sguardo. Troppo perspicace, troppo
perspicace!
-Non sto mentendo.
Haruhi sospirò, per poi riprendere a camminare.
Restarono entrambi in silenzio, si udiva solo il rumore dei loro
passi.
Kyon si sentiva arrabbiato e preoccupato nello stesso tempo.
Quella ragazza avrebbe mandato a monte tutti i suoi piani.
-Haruhi! Sei tu!- delle voci attirarono la loro attenzione. Da dei
cespugli uscirono tre ragazzi; Kyon notò subito che erano gli stessi
dello spettacolo, compreso il ragazzo che doveva essere il Capo.
I tre notarono però, la presenza sconosciuta.
-E questo chi è?- fece il ragazzo dai capelli neri con
qualche ciocca, indicando Kyon.
-Ehm…- la vocina imbarazzata di Mikuru fece voltare tutti
gli sguardi verso di lei. –Si chiama Kyon. Mentre io e Haruhi stavamo
combattendo, uno dei nemici mi ha fatto male. Poi Haruhi si è trovata in
difficoltà…ed è stato allora che è entrato in scena
Kyon e insieme li hanno sconfitti tutti.
-Grazie per aver salvato Haruhi- sorrise Kunikida al ragazzo,
chinandosi leggermente come in segno di gratitudine.
-Lui non mi ha salvato!- protestò Haruhi, lamentandosi.
-Come potremmo mai sdebitarci con te?- chiese Kunikida.
-No, non ce n’è bisogno, davvero- sorrise Kyon.
-Insisto.
-Mmmhh…ok. Se proprio insistete…vorrei unirmi a voi,
il Team Luce. Posso?
Rimasero in silenzio, scossi dalla richiesta inaspettata. Rimasero
immobili a fissarsi per qualche secondo fino a ce la voce di Haruhi non
tuonò nelle orecchie degl’altri.
-Assolutamente no!
Kyon sospirò. Forse adesso sarebbe stato costretto ad usare
le maniere forti per eliminarli. E all’istante.
-Aspetta Haruhi, è una decisione un po’ prematura-
cercò di farla ragionare Kunikida.
-Macché- protestò lei. –È un dominatore
del fuoco! È nostro nemico.
Kunikida ammutolì. In fondo i dominatori del fuoco avevano
portato distruzione anche nel suo villaggio…
-M…Ma in fondo ha salvato Haruhi- balbettò Mikuru,
ricevendo un sorriso intenerito da parte di Kyon.
-Lui non mi ha salvato!- protestò ancora la bruna.
-Penso che sia una decisone che dovremmo prendere tutti insieme-
disse Taniguchi, poi si voltò verso Kyon. –Potresti allontanarti
per un po’?
-Certo- sorrise falsamente Kyon. Poggiò delicatamente la
piccola Mikuru a terra, e si allontanò di circa qualche metro. Gli altri
si avvicinarono alla rossa, per evitare che questa facesse sforzi.
-Ti fa male, piccola?- le domandò Taniguchi, preoccupato.
-Un po’- cercò di sorridere lei.
-Comunque come fa a conoscere la nostra vera identità?-
chiese Kunikida.
-L’avrà…i…intuito- mormorò Mikuru.
-Secondo me è una spia- incrociò le braccia Haruhi,
sicura di quello che stesse dicendo.
-Beh, però dobbiamo contare il fatto che sia un dominatore
del fuoco- disse Taniguchi.
-M…Ma…ha detto di essere un vagabondo- lo difese
Mikuru.
-E tu che ne sai se dica la verità o meno?- le chiese
guardandola male Haruhi. Mikuru ammutolì.
-Personalmente io rimango in una posizione neutra. Facciamolo
entrare, ma non abbassiamo troppo la guardia.
-Non sono d’accordo- ribatté Haruhi arrabbiata. Poi
sospirò, mostrando un’espressione più serena. Si
voltò verso la ragazza accanto a lei. Aveva dei capelli grigi e stava
leggendo un libro. –Yuki, secondo te è vero quello che dice
quel...coso?
-Chissà…- sussurrò a voce bassa lei,
continuando a leggere con la sua solita espressione indifferente a leggere il
libro.
Haruhi sospirò.
-Io lo voglio dentro il Team- disse Kunikida.
-Anche io! Anche io!- urlò Mikuru, contenta.
-Massì…si può fare- sorrise Taniguchi, poi si
voltò verso Yuki. –Anche tu vorresti provare, vero?
-Corretto- sussurrò lei, girando una pagina del linro.
-Quattro contro uno- sorrise maliziosamente Taniguchi ad Haruhi.
-Uffa! Ma quando sarà troppo tardi non venite a
piagnucolare da me!- li urlò contro lei, infuriata.
-Kyon! Puoi venire!- urlò Mikuru, contenta, agitando la
mano destra.
Questo sorrise, avvicinandosi a loro.
-Puoi entrare- la ragazza dai lunghi capelli rossi sorrise
timidamente. –Come tu già sai, io sono Mikuru, Mikuru Asahina e il
mio elemento è l’erba.
-Wow…- sorrise Kyon. Era proprio carina.
-Io sono Kunikida, e domino la roccia- si presentò il
ragazzo dai folti capelli marroni.
-Va bene…
-Taniguchi. Terra- sbuffò il ragazzo dai capelli neri un
po’ scocciato all’idea di dire qualcosa di troppo lungo, ma poi gli
accennò un sorriso.
-Perfetto.
-Io sono Yuki Nagato. Domino il ghiaccio- sussurrò
freddamente la ragazza dai capelli grigi.
-Oh!- fece sorpreso Kyon: era rarissimo incontrare una dominatrice
del ghiaccio. Infatti quella era la prima volta che ne vedeva una; si sentiva
un po’ lusingato di averla incontrata.
-Mh, ehi!- urlò Taniguchi alla ragazza dai capelli bruni
che era rimasta in disparte seduta su un enorme sasso. –Tu non ti
presenti al nostro nuovo arrivato?
-Tsk, meglio di no- si girò sbuffando dall’altra
parte. –Non voglio che dica il nome il cognome del capitano del Team Luce
al Team Magma.
-Uh, come siamo suscettibili…Haruhi Suzumiya- disse alla
fine Taniguchi, con un ghigno, facendo infuriare un po’ la ragazza.
Quest’ultima dopo un po’ sospiro. –Va beh…tanto
glie l’avevo già detto io in precedenza.
-C_Capitano…?- mormorò semplicemente Kyon, quasi
terrorizzato.
-Esatto!- la bruna si alzò da terra e si avvicinò al
resto del gruppo. Poi con un dito si indicò. –Sono Haruhi
Suzumiya, capo del Team Luce e in casi di battaglia o luoghi dove andare prendo
io il controllo della situazione.
Kyon era rimasto senza parole, e anche piuttosto seccato: se
Taniguchi fosse stato il capo sarebbe stato tutto più semplice. Ma a
quanto pare, il triste destino voleva rendergli la vita più complicata.
Conquistare la fiducia di Haruhi sarebbe stato davvero intricato.
-Vado a fare una passeggiata- borbottò Haruhi, prima di
andare verso il bosco, perdendosi tra gli alberi.
Kyon fece per seguirla e cercare di ragionare con lei, dato che
doveva ottenere la sua sicurezza a tutti i costi, ma venne bloccato da
Taniguchi. Il ragazzo si voltò, incrociando lo sguardo dell’altro.
Quest’ultimo gli fece segno di no con la testa, come per dirgli
“Non andare proprio tu”.
Rimasero tutti in silenzio, finché Mikuru alzò la
mano. –Mi offro io.
Kunikida aiutò la ragazza ad alzarsi, e questa andò
zoppicante tra gli alberi, sotto gli occhi degl’altri, che sospirarono,
sperando che riuscisse almeno un po’ a convincere Haruhi.
Appena superate un paio di canne di bambù, Mikuru vide
Haruhi: era seduta davanti ad un laghetto e lanciava dei sassolini al suo
interno, facendoli rimbalzare sull’acqua un paio di volte.
-N…Non hai detto che lanciare sassi nell’acqua è da
bambini piccoli?- domandò la rossa, attirando l’attenzione
dell’altra.
-M_Mikuru? Stai a riposo, è meglio se non cammini per un
po’ di tempo- le urlò preoccupata Haruhi.
-Non ti preoccupare- si avvicinò alla ragazza zoppicante,
sedendosi accanto a lei con fatica. –Per me più importante vedere come stai.
Haruhi non disse niente; si limitò a lanciare
l’ennesimo sasso nell’acqua.
-Io odio quel tipo, odio tutti i dominatori del fuoco- Haruhi
sembrava essere un po’ spazientita. –Il Team Magma ha portato morte
e povertà in molti paesi, villaggi, città…ha persino
conquistato tutta la regione di Albion! Tra l’altro considerano
“inferiori” tutti coloro che dominano un elemento diverso dal fuoco
e “miserabili” tutti quelli che non hanno poteri.
-Mh…ma…- Mikuru incrociò lo sguardo con il suo.
-…sei sicura che sotto questo non ci
sia…umm…ecco…un’altra ragione?
-U_Un’altra ragione?- Haruhi sembrava quasi terrorizzata da
quelle parole e, spontaneamente, quella
scena le ritornò in mente.
“-M…Ma…perché hai
fatto questo? Hai ucciso mia sorella e…i miei genitori- mormorò
una ragazzina di all’incirca dodici anni e dai capelli bruni che guardava
pietrificata le figure a terra, piene di sangue. –Perché?
Perché? Noi ci amiamo!
Un ragazzino un po’ più
alto di lei, situato davanti alla ragazza, sospirò. –Haruhi, ora io appartengo al Team
Magma, e il compito assegnato dai miei superiori era quello di sterminare la
famiglia Reale di “Water City”, o almeno tutti quelli che abitano a
palazzo- poi le mostrò un sorriso. –Suppongo che a quanto pare il
nostro fidanzamento termina qui- fece un ghigno. -…Principessa Haruhi Suzumiya.
La ragazza fece qualche passo indietro,
terrorizzata. –N…No, non uccidermi. Non avrei mai il coraggio di
oppormi a te- una lacrima le scese dal viso. –Non troverei mai la forza
di rispondere agl’attacchi della persona che amo. Io…pensavo che
anche tu mi amassi. Mi hai ingannata per bene, eh…
-No, ti sbagli- a quelle parole Haruhi
alzò lo sguardo e il ragazzino si girò di spalle e fece per
andarsene. –Anche io ti amo, ed è appunto per questo che non ti ho
ancora uccisa- detto questo se ne andò, lasciando la ragazza ancora in
lacrime”.
Haruhi scosse la testa, confusa. Si era promessa di non pensarci
più, eppure…no, era troppo carino per essere dimenticato.
Sospirò.
-Ehi, Haruhi…va tutto bene?- domandò Mikuru,
preoccupata.
-Sì, tutto okay- Haruhi le mostrò un debole sorriso.
–Comunque…no, non c’è nessun altro motivo.
Mikuru le mostrò un’espressione poco convinta, per
poi alzare le spalle.
-Tu credi nell’amore?- l’improvvisa domanda di Haruhi
fece sussultare l’altra.
-Ehm…m__ma Haruhi, non è da te fare questo genere di
domande…beh…
-Rispondi e basta.
Mikuru ammutolì. –E…Ecco, magari quello che sto
per dirti ti sembrerà un po’ infantile ma…ecco…io
penso che al mondo ci sia solo una persona che può renderti davvero
felice, e tu devi fare il possibile per cercarla.
-Davvero? E come fai a capire che è quella giusta?- chiese
Haruhi, stranamente incuriosita.
Mikuru alzò le spalle. –Penso che sia il tuo cuore a
capirlo.
-Mmmhh…- Haruhi la guardò con aria un po’
arresa. –Però…allora bisognerebbe conoscere tutte le persone
di questo mondo.
La rossa fece una risata.
-Già.
Haruhi si alzò. –Bene! Continuiamo questo viaggio con
quel tipo…ehm…come si chiama?
-Kyon…
-Eh, sì, giusto, andiamo!- aiutò Mikuru ad alzarsi e
la aiutò a dirigersi dove c’era il resto del gruppo.
Haruhi era ritornata dagl’altri e Yuki aveva medicato la
ferita a Mikuru e le aveva consigliato di evitare di fare troppi sforzi,
altrimenti a furia di combattere e camminare con essa, la situazione della sua
gamba sarebbe peggiorata. Inutile dire che, nel sentire quelle parole, Mikuru
scoppiò in lacrime.
Ma ora, per la sfortuna del nostro Taniguchi era arrivato il
momento di continuare il viaggio, e di conseguenza, di decidere le postazioni
del carro.
-Alloraaa…- Haruhi guardò tutti i membri del Team
Luce. –Mikuru resta a riposo, quindi sale sopra il carro.
Mmmh…Taniguchi, vai con lei.
-Cosa?- Taniguchi era rimasto sbalordio. –Haruhi, sei sicura
di stare bene?
-Mh, mh- annuì frettolosamente lei, per poi continuare a
girare lo sguardo.
Taniguchi lanciò un urlo di gioia, per poi balzare sopra il
carro, dove era situata anche Mikuru. Le prese le mani, mettendole sopra le
sue.
-Oh, Mikuru. Questo è sicuramente un segno del destino-
disse con lo sguardo sognante.
-E…Ehm…- mormorò terrorizzata lei, contraria
alla frase detta dal ragazzo dai capelli neri.
-Yuki e Kunikida, guidate il carro. Ah, salgo anche io con voi-
poi la ragazza guardò maliziosa il bruno. –A quanto
pare…ehmm…come si chiama si limiterà a seguirci a piedi.
-Mi chiamo Kyon. E
comunque…come? Ma sei pazza?- sospirò. Come era possibile che lui
dovesse essere l’unico a camminare a piedi?!
-Zitto! Tu devi solamente eseguire
i miei ordini e tacere!- gli disse arrabbiata Haruhi.
-…Bambina.
-Era un insulto?
-Esattamente.
Haruhi strinse i pugni,
guardandolo male. Glie ne voleva dire quattro, a quel tipo. Come osava sfidare
il capitano del suo stesso Team….?! Massì, in fondo sarebbero
venuti i suoi amichetti del fuoco ad aiutarlo se l’avesse attaccato.
Chissà…magari erano anche nascosti tra gli alberi.
-…-
Eppure…perché non
riusciva a dire niente? Socchiuse le labbra, continuandolo a guardarlo
negl’occhi. Sì, quegl’occhi…
Però…prima che
iniziasse la guerra Haruhi aveva l’impressione di averlo già visto
da qualche parte. Sì, subito dopo che era terminato il suo fidanzamento
con quell’affare.
Ah, odiava ricordare la sua
immagine, così tanto da non riuscire a pronunciare il suo dannatissimo
nome. Se si fossero rincontrati, sarebbe stata capace di sconfiggerlo? O
meglio, avrebbe avuto il coraggio di colpirlo?
Sospirò silenziosamente,
per poi ritornare a guardare il ragazzo dai capelli bruni.
-Mi insulti, eh…
-H…Haruhi- le urlò la
rossa - a causa del troppo vento che le arrivava sul volto - con voce un
po’ insicura. –Sei sicura di non essere stata un po’
troppo…ecco, crudele?
-Ma no, figurati- le rispose
Haruhi, incrociando le braccia, contenta. Poi si voltò verso la ragazza
dai capelli grigi. –Ehi, Yuki, più veloce!- esultò la
bruna, contenta, scoppiando in una risata compiaciuta.
-Ok- sussurrò Yuki, poi
allungò il viso verso il cavallo che andava al galoppo. –Accelera.
Questo fece così, e il
carro andò ancora più
veloce di quanto andasse prima.
-Aspettate! Aspettate!- le urla di
un Kyon disperato che correva come un pazzo rimbombarono nelle orecchie di
Haruhi, che sorrideva soddisfatta.
Nonostante si conoscessero da
pochissimo, Haruhi era sembrava avere già preso l’abitudine di
stuzzicare quel ragazzo. Già, lo trovava divertente.
Eh sì…si divertiva un
mondo a sfottere…ehm…come si chiama!
//SPAZIO
AUTRICE//
Hola!! Beh, che dire? Sinceramente sono rimasta poco soddisfatta da
questo capitolo, mmm…non penso sia venuto tanto bene.
VabbéH…spero di scrivere il prossimo capitolo al
più presto, soprattutto perché gli esami *parte musichetta terrorizzante* si
stanno avvicinando.
Bwaaahh, che paura çwç
Spero che vi sia piaciuto.
Recensite, mi raccomando.
Kurumu