Harry Potter e la Maledizione delle Canzoni Disney

di Argento
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** - Ti Vada O No - ***
Capitolo 2: *** Riflesso ***
Capitolo 3: *** Preghiera Di Una Madre ***
Capitolo 4: *** Il Mondo è Mio ***
Capitolo 5: *** L'Amore è Nell'Aria Stasera ***
Capitolo 6: *** Farò di Te Un Uomo ***
Capitolo 7: *** I Colori del Vento ***
Capitolo 8: *** L'Amore Troverà La Via ***
Capitolo 9: *** Quello Che Conta È Quello Che Hai Dentro ***
Capitolo 10: *** Parte Del Tuo Mondo ***



Capitolo 1
*** - Ti Vada O No - ***


Ti Vada o No
 

 
Quella sera, alla Torre di Grifondoro c’era in sala comune una calma innaturale.                                                  
Erano circa a metà anno, e gli studenti di quinto e di settimo anno cominciavano a preparare il ripasso in vista degli esami.                                                                                                                                                         
In uno degli angoli più nascosti della Sala Comune due ragazze, rispettivamente di quinto e di sesto anno, discutevano animatamente.

<< Ma Ginny! Come ti vengono in mente queste cose! Non devi neanche pensarci! >>

<< Invece io dico che ho ragione. >>

L’argomento in questione riguardava un ragazzo di Grifondoro, rosso di capelli.                                                                        
Era uno dei fratelli maggiori di Ginny Weasley, e amico di Hermione Granger, oltre che di Harry Potter.

<< Non sono innamorata di tuo fratello! Te l’ho già detto. >>

<< Ne sei proprio sicura? >>

Hermione tirò un lungo sospiro, poi rispose.

<< Se esiste un premio per gli ingenui, io l'ho già vinto da tempo. Lui non mi dispiace affatto ma delusioni ne ho avute troppe.>>

<< Cosa credi amica, non si può far finta quando tutto parla chiaro ma io ti leggo dentro e anche se lo neghi, sai si vede bene quanto immenso sia. >>                                                                                                                      

<< Non so perché non lo ammetterò mai. >>                                                                                                                                  

<< Ti vada o no, l'ami e dillo.>>

<< Ma è certo che l'amo e non lo saprà. So bene come andrà a finire, ed i pensieri miei vanno. Io sento dentro "puoi fidarti", mentre la testa mia "non lo fare".>>

<< A bene, almeno l’ammetti. >>

<< Ma io non so se gli piaccio! >>                                                                                                                                     

<< Quanto sei curiosa, tu nascondi l'evidenza. Io che ti conosco,  so che non t'arrabbieresti tanto senza una ragione, se non fossi tanto presa da Ron… >>

<< Non so perché, ma è più forte di me! >>

<< Ammettilo, che felice sarai.>>

<< Scusami, ma non glielo dirò. >>

<< Che storie fai? Tanto glielo dirai! >>

<< Non lo farò, io, piuttosto, non so. >>

<< Tanto lo sa già. >>

<< Lasciami, tanto no..>>

<< Ti vada o no, l'ami e glielo dirai!>>                                                                                                                         

<< Non cederò, ma io l'amo e lo so. >>

Ginny la guardò soddisfatta.

<< Be’, almeno questo è un passo avanti! >>
 
*
Salve a tutti! Grazie se siete arrivati a leggere fin qui. Bene, come dicevo nell’introduzione, avevo intenzione da un pò di tempo di scrivere qualcosa del genere, e ho pensato che questa canzone fosse perfetta per indicare i continui tentativi di Hermione a non accettare di essersi innamorata di Ron.. Le scritte in blu sono fatte appositamente perchè sono le frasi tratte direttamente dalla canzone originale. Ginny era perfetta a fare la consigliera! Comunque.. allora che mi dite? E il caso che mi faccia ricoverare al San Mungo o posso continuare?:)



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Capitolo 2
*** Riflesso ***


Riflesso
 


<< Perché? Perché proprio io? Non voglio, non sono pronto. Ma devo.. o li ucciderà.. o ucciderà tutta la mia famiglia.. >>
 
<< No… dimmi che cosa c’è che non va… io posso aiutarti… >>
 
Gemeva la voce di Mirtilla Malcontenta.
 
<< Nessuno può aiutarmi >>
 
<< Farai a cosa giusta… >>
 
<< Guardami, non potrei sembrare un uomo mai. O un bravo figlio…
Ma lo so, questo ruolo non mi va. Sono qui, ma se io facessi ciò che vorrei,
i miei cari perderei
.>>


<< Ma…>>
 
<< Dimmi, dimmi chi è l'ombra che riflette me,
non è come la vorrei perché, non so…
Chi sono e chi sarò,
Lo so io, e solo io.
E il riflesso che vedrò, mi assomiglierà!
Quando il mio riflesso avrò, sarà uguale a me
…>>
 
Disse lui, guardandosi allo specchio.
La ragazza, guardandolo impietosita, si gettò su di lui abbracciandolo, dimenticando che era un fantasma.
I fantasmi non possono abbracciare.
Ma quella sensazione di acqua gelata che attraversò il corpo del ragazzo quando il fantasma gli passò attraverso ebbe l’effetto contrario.
Quell’abbraccio gli scaldò il cuore.
Non era solo.
 
*
*
*

Da quanto tempo ;) allora, io ADORO il personaggio di Draco (non per niente mi chiamo Signorina Malfoy ù.ù), e ho pensato che questa canzone, per chi non la conoscesse (sempre che esiste qualcuno che non la conosca) è ‘Riflesso’ tratta dal cartone animato Mulan, si addica molto alla situazione di Draco.. Be’, io sono convinta che non è cosi cattivo.. Se fossi stata li l’avrei stritolato a furia di abbracci :D
Questa volta il colore della canzone è azzurro cielo come i suoi occhi .. *_*
E' ambientato al sesto anno (capitolo 24 pag 474 :D) quando Harry lo vede piangere..
Ma comunque, fatemi sapere come avete trovato questo capitolo!
 
 
 

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Capitolo 3
*** Preghiera Di Una Madre ***


Preghiera Di Una Madre
 


Gentile Professor Silente,
in casi normali, non mi sarei mai rivolta a lei per un aiuto, ma questa volta ho davvero bisogno della sua pietà.                                                                                                                                                      
Mio figlio Draco è solo un ragazzo, ma purtroppo il carico che porta sulle spalle è esagerato per la sua età.                                                                                                                                                                

Ha accettato un incarico da Lei-Sa-Chi perché è stato costretto a farlo, inizialmente era eccitato all’idea di poter servire L’Oscuro Signore, ma dopo poco si è reso conto che era troppo per lui.                            
Gli è stato ordinato di fare qualcosa di estremo, qualcosa che neanche L’Oscuro Signore è stato ancora in grado di compiere.                                                                                                                                       

Ma io so perché gli è stato ordinato ciò.                                                                                                                                                                  
Mio marito non si è comportato esattamente come L’Oscuro Signore desiderava, e questa è la nostra punizione.                                                                                                                                                   
Non si aspetta di vederlo trionfare in quest’impresa, vuole che Draco muoia nel tentativo, o lo ucciderà personalmente se il ragazzo non riuscirà.                                                                                            
Mio figlio.. il mio unico figlio..                                                                                                                            

Io prego perché lei, vegli su di lui.                                                                                                           
Saggezza gli darà, lo proteggerà.
Dia lui fede e poi, guidalo se vuoi*, dove in salvo lui sarà.
Dia lui forza e poi,
Tienilo se vuoi*, dove in salvo lui sarà.

Le chiedo solo questo professor Silente, la prego, vegli su mio figlio.

Con affetto,
Narcissa Black Malfoy
 

*
*
*

Rieccomi qui. So che può sembrare un po’ OOC che Narcissa chieda aiuto a Silente, ma io ho sempre pensato che non fosse esattamente il genere di persona arcigna e orgogliosa come il marito; dopotutto, per essersi rivolta a Piton, perché non si sarebbe potuta rivolgere anche a Silente?                                                                                                                                                                 
Le frasi con l’asterisco [guidalo se vuoi e tienilo se vuoi] le ho lasciate in seconda persona perché alla terza suonava veramente male, se si legge col ritmo della canzone originale. Secondo voi ho fatto male?                                                                                                                   
Questa volta il colore della canzone è il verde.
Ho deciso che dovesse essere questo perché, oltre a essere il colore caratteristico di Serpeverde, è il colore della speranza, e Narcissa spera che Silente possa aiutare Draco.                                                                                                                 
In questo capitolo, come avrete notato, la canzone utilizzata non è della Disney, ma della Warner Bros, e il cartone animato da cui è tratta la canzone è “La Spada Magica- Alla Ricerca di Camelot”.
Ho pensato che la canzone calzasse a pennello a Narcissa, voi che ne dite?

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Capitolo 4
*** Il Mondo è Mio ***


Il Mondo È Mio

 

 

 

Ron e Hermione stavano facendo le ronde notturne, quella sera, quando Ron si senti male.

 

<< Ron vieni torniamo alla nostra sala comune, non puoi continuare la ronda in questo stato! >>

Erano circa a meta delle scale tra il secondo e il terzo piano, con Ron piegato su un fianco e dolorante.

 

<< Non posso lasciarti continuare da sola! >>

Disse, non senza difficoltà.

<< Sono perfettamente in grado di cavarmela da sola. >>

Disse Hermione in tono autoritario, ma con una punta di dolcezza nella voce; dopotutto, Ron era solo preoccupato per lei.

Giunsero a fatica davanti il quadro della Signora Grassa, dove Hermione pronunciò ansimante la parola d’ordine.

<< Mimbulus Mimbletonia >>

Entrarono, e Hermione cercò con lo sguardo Harry, finché non lo individuò seduto vicino al fuoco a chiaccherare con Neville e Ginny.

<< Ron, scusami, scusami tanto, ma come Prefetto devo continuare a sorvegliare i corridoi. Posso lasciarti con Harry e Ginny? >>

<< Ovviamente. Grazie per avermi aiutato ad arrivare fin qui. >>

Ron le rivolse un sorriso un po’ impacciato, che sarebbe andato da una guancia all’altra, se non fosse stato per la smorfia di dolore che cercava di dissimulare.

Hermione gli sorrise a sua volte, e poi iniziò a chiamare Harry e Ginny, che si girarono a guardarli per raggiungerli subito dopo.

<< Harry, per favore, aiuta Ron, si sente male. Io devo ancora sorvegliare i corridoi per un po’, vi raggiungerò appena posso. >>

Harry non parlò, ma prese un braccio di Ron e se lo portò sulle spalle, sorreggendolo, e la stessa cosa fece Neville, con l’altro braccio, che si era affrettato a raggiungere Ron.

Hermione era un po’ scossa: non voleva lasciare Ron, ma il suo ruolo da Prefetto la richiamava al dovere.

Vedendola combattuta tra se, Harry si rivolse a Hermione.

<< Vai pure, ci vediamo dopo. Stai tranquilla. >>

Aggiunse subito dopo, dato che Hermione era ancora dubbiosa.

<< Si, Hermione, Ron è con noi. Non preoccuparti, ti aspetteremo. >>

Ginny accompagnò le ultime parole con uno sguardo incoraggiante, e allora Hermione decise che poteva andare.

Dopo alcuni minuti Hermione si ritrovò in uno dei corridoi del primo piano, pensando a com’era possibile che Ron si fosse sentito cosi male all’improvviso.

Pensierosa, si affacciò da una grande finestra che dava sul Campo di Quidditch, e notò che c’era qualcuno che volava, allenandosi a lanciare un bolide per poi colpirlo con una grossa mazza.

Un Battitore, pensò Hermione.

Da dov’era lei non riusciva a vedere il viso del ragazzo, perché, chissà perché, qualcosa le diceva che era un ragazzo e non una ragazza. E aveva ragione.

Sporgendosi un po’ di più riconobbe al buoi la Divisa di Quidditch Rosso e Oro, che portavano i giocatori del Grifondoro.

I Battitori del Grifondoro erano Fred e George Weasley, ma quella sera non era previsto nessun allenamento, altrimenti Harry e Ron sarebbero andati al Campo di Quidditch subito dopo cena.

Erano circa le 20.00 di sera e Hermione era del tutto convinta che chiunque fosse li non sarebbe dovuto esserci.

Consapevole che alle 21.00 in punto doveva essere alla Torre di Grifondoro*, s’incamminò verso il Campo di Quidditch.

Quando raggiunse gli spalti riconobbe la figura che volava silenziosamente.

Era Fred Weasley.

Ne era sicura, perché ormai, da quando li aveva conosciuti, si era resa conto di alcune differenze sia fisiche che caratteriali nei gemelli.

Lui sembrò non averla notata, essendo molto concentrato, perciò Hermione decise che non voleva disturbarlo e si sedette a guardarlo.

Fred continuò ad allenarsi per parecchi minuti, prima di accorgersi di qualcuno che stava seduto sugli spalti del Grifondoro e che lo osservava.

Si accorse che era una ragazza guardandole i capelli, erano troppo lunghi per appartenere ad un ragazzo. Erano ricci e piuttosto in disordine, e mentre le si avvicinava con la scopa capì chi era.

<< Ciao Hermione. >>

<< Ciao, Fred. >>

<< Che ci fai qui? >>

<< Veramente pensavo di chiederlo a te. >>

<< Ma io te l’ho chiesto per primo! >>

Disse Fred, fingendosi indignato e trattenendo a stento le risate.

Hermione gli lanciò un occhiataccia ma rispose divertita.

<< Ti avevo visto e sono venuta qui. >>

<< Per vedermi meglio? >>

Disse tra il curioso e il divertito.

Altra occhiataccia.

<< No. Comunque tu perché sei qui? È tardi. >>

<< Avevo bisogno di schiarirmi le idee. E poi volevo allenarmi. La prossima partita di Quidditch è tra meno di due settimane! >>

<< Ma ti stai allenando da un sacco di tempo! E poi, bhé, il Quidditch, insomma..è ehm cosi importante…? >>

<< Si. >>

Questa volta fu Hermione a ricevere a ricevere un’occhiataccia.

<< Giusto, capisco. Ma secondo me ti alleni troppo. Voli bene. >>

<< Grazie, Hermione. Ma come sapevi che mi stavo allenando da un po’ di tempo? >>

Fred la guardava con un pizzico di malizia.

Hermione si sentì le guance in fiamme, ma quando rispose la sua voce suonò calma e tranquilla.

<< Non sei venuto a cena. >>

<< Oh, te ne sei accorta. >>

La scrutava con lo stesso sguardo di prima.

<< Bhè, si certo.. >>

<< Mi cercavi con lo sguardo e non mi hai trovato? >>

Questa volta la guardava decisamente divertito.

<< Ma no, ehm, è- è successo per caso, c-cercavo Ginny e l’ho vista seduta accanto a George e quindi ho notato che non c’eri. >>

Disse lei balbettando leggermente e non guardandolo dritto negli occhi.

<< Si, certo. E io dovrei crederti? >>

La guardò scettico.

<< Assolutamente si. >>

Si guardarono negli occhi e dopo qualche istante scoppiarono a ridere.

Fred era ancora sulla scopa.

<< Non.. non ti andrebbe di fare un giro con me? >>

<< Fred, non so.. Io non so volare.. >>

<< Ottima occasione per rimediare, allora. >>

Le regalò uno dei suoi sorrisi più belli.

<< Posso, posso stare tranquilla? >>

Chiese Hermione un po’ intimidita.

<< Hermione >>

<< Si? >>

<< Ti fidi di me? >>

Ora il sorriso sul suo volto era appena accennato.

Era serio.

Hermione lo guardò intensamente negli occhi.

Fred sembrava non avere fretta.

Dopo un tempo incalcolabile rispose, quasi sorridendo.

<< Si >>

Le sorrise raggiante e le porse la mano, aiutandola a sistemarsi sulla scopa.

<< Vai piano! >>

Fred rise.

Hermione era decisamente spaventata e si aggrappava a lui con tutta la forza che aveva.

Non che a Fred dispiacesse.

<< Ora vieni con me, verso un mondo d’incanto.
Principessa, è tanto che il tuo cuore aspetta un si.

Quello che scoprirai, è davvero importante!
La scopa volante ci accompagna proprio lì.
Il mondo è tuo, con quelle stelle puoi giocar!
Nessuno ti dirà, che non si fa,
è un mondo tuo per sempre
. >>

Hermione lo guardò felice.

Nessuno l’aveva mai chiamata Principessa!

Fred la stava facendo sentire bene e a suo agio. Anche su una scopa.

<< Il mondo è mio, è sorprendente accanto a te. Se salgo fin lassù, poi guardo giù, che dolce sensazione nasce in me. >>

Questa volta fu Fred a girarsi a guardarla, sorprendendosi della sua risposta, ma cosi facendo dovette frenare un po’ bruscamente la scopa per non cadere giù.

<< C’è una sensazione dolce in te. >>

Hermione lo guardò raggiante.

<< Ogni libro che ho, anche quello più bello, no, non vale la stella che tra poco toccherò!

Il mondo è mio! >>

<< Apri gli occhi e vedrai >>

<< Tra mille diamanti volerò >>

<< La tua notte più bella >>

<< Con un po’ di follia e di magia, tra stelle comete volerò! >>

<< Il mondo è tuo >>

<< Un corpo celeste sarò >>

<< La nostra favola sarà >>

Ormai andavano all‘unisono.

<< Ma se questo è un bel sogno, non tornerò mai più, mai più laggiù.
È un mondo che appartiene a noi, soltanto a noi, per me e per te >>

<< Ci aiuterà >>

<< Non svanirà >>

Lui..

<< Solo per noi >>

Lei..

<< Solo per noi >>

E poi di nuovo insieme. Per sempre.

<< Per me e per te. >>

Scesero a terra.

Erano entrambi molto imabarazzati.

<< Grazie, Fred. >>

<< Di cosa? >>

<< Non ho più paura di volare. >>

Fred sembrò un po’ deluso.

<< Oh. Mi fa piacere. >>

<< Fred? >>

<< Si? >>

Fece lui, speranzoso.

<< Volevo dirti.. No, niente. Lascia perdere. >>

Si girò dandogli le spalle.

Ecco. Ora succedeva di nuovo.

Ogni volta che tentava di parlare dei suoi sentimenti non ci riusciva.

Sentiva che voleva dirgli qualcosa.

Prima non voleva ringraziarlo perché non aveva più paura di volare, ma non aveva avuto il coraggio di dire altro. Ancora una volta.

Lei, una delle streghe più brillanti della sua età, riusciva a farsi capire dagli altri solo quando parlava in termini di studio.

Ma forse Fred aveva capito. Forse.

La fece girare e la guardò negli occhi.

In quegli occhi profondi di una tonalità più scura dei suoi.

Magnetici.

Sapeva che se li avesse visti non sarebbe stato più in grado di distoglierne i suoi.

Ma la tentazione era cosi dolce.

<< Hermione. >>

<< Fred. >>

<< Ho paura di essermi innamorato. >>

<< Ho paura di essermi innamorata. >>

Quale dichiarazione poteva essere più esplicita di quella?

Gli occhi ancora incastonati tra loro.

Si avvicinarono ancora un po’

Ora sorridevano, consapevoli di essere importanti l’uno per l’altro.

E la distanza tra le loro labbra fu annullata.

*

*

*

Lo so che il capitolo è esageratamente lungo ma non avevo idea di come accorciarlo.
Lo so che i Prefetti non facevano le ronde notturne ma mi serviva per creare la storia.

Lo so che sono stata cattiva con Ron (e io non ho niente contro di lui, sia chiaro!) ma mi serviva una scusa per toglierlo di torno.
Lo so che Fred e Hermione non avevano questo grande rapporto di amicizia ma volevo fare una Fred e Hermione a tutti i costi.
Lo so che Hermione non si sarebbe mai messa a balbettare come un’idiota ma dovevo far vedere che in quel momento era profondamente insicura.
L’asterisco l’ho messo perché, per chi non lo ricordasse, ai ragazzi del quinto anno era permesso stare per i corridoi fino alle 21.00.
Non ha altro da dire, a parte che scrivere una FF su questi due personaggi mi è piaciuto davvero tanto e penso che lo rifarò.
Che ne pensate?

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Capitolo 5
*** L'Amore è Nell'Aria Stasera ***


L’ Amore è Nell’Aria Stasera

 


Quella sera Lily Evans stava parlando con delle compagne di stanza quando si avvicinò loro un ragazzo. Lily se ne accorse e lo guardò.

Era diventato un bel ragazzo, James Potter, non che non lo fosse prima, ma aveva abbandonato il suo atteggiamento da sbruffone e prepotente, e di questo, Lily ne era compiaciuta.

<< Ciao Evans >>

Disse sorridendo. Nonostante durante quell’anno, il settimo ed ultimo, avessero legato molto, James si ostinava ancora a chiamarla per cognome.

Non era un segno di distacco aveva detto, quando lei gli aveva chiesto il perché, ma gli piaceva da morire chiamarla cosi.

<< Ciao James >>

<< Ti andrebbe se dopo cena andassimo a fare un giro? >>

Ecco, cosi era James Potter. Era passato il periodo in cui balbettava quando parlava con Lily Evans, ma non poteva impedire una sensazione di fuoco alle guance quando la guardava.

E ora la guardava.

Lily era una ragazza gentile, non faceva mai troppe domande se credeva che potessero dare fastidio.

Perciò si limitò a sorridergli e pronunciare un << Si >> sommesso, pur notando che James era in effettivo imbarazzo.

Lui le sorrise di rimando e si allontanò.

Avevo sempre pensato che fosse un buono a nulla, un buon alunno e un bravo giocatore di Quidditch, questo si, ma comunque un prepotente.

Eppure da quell’anno, sentiva che dentro di se le stava simpatico, e che le piaceva passare del tempo insieme.

Non era la prima volta che lui la invitava a stare con lui, anche se a parte le uscite ad Hogsmeade, non facevano altro che camminare peri corridoi chiacchierando.

Ma anche quel poco la faceva sentire bene, la faceva sentire felice. Semplicemente felice.

*

<< Evans, andiamo? >>

Il sorriso stampato in faccia.

<< Arrivo >>

Si sorrisero e cominciarono a camminare.

Entrmbi avevano ancora le divise scolastiche, e nessuno aveva fatto qualcosa per provare a sedurre l’altro, e questa cosa piaceva molto ad entrambi. Infatti volevano essere certi di essere apprezzati per come erano, senza maschere né trucchi.

Per un po’ nessuno parlò, poi Lily si fece avanti.

<< Come va a Quidditch? >>

<< Oh, benissimo. Non vedo l’ora di vedere la faccia del Capitano di Sepeverde non appena gli prenderò il Boccino sotto il naso! >>

Lily sorrise. Sempre il caro vecchio James.

Erano arrivati alla Torre di Astronomia.

<< Guarda le stelle.. È bellissimo stare qui. >>

<< Si è vero, hai ragione Lily. Sai, a volte vengo qui per pensare. >>

<< A cosa? >>

Si voltò a guardarla.

<< A te, ovvio >>

Sorrise, ma non si avvicino di più a lei. Non ancora.

Lily lo guardò intensamente negli occhi.

Avrebbe voluto dire “Anch’io” ma ora che aveva la possibilità di dirglielo non ci riusciva.

Nel frattempo, non molto lontano, Sirius e Remus li guardavano sotto il Mantello dell’Invisibilità “preso in prestito” da James.

Sirius li guardò malizioso, poi senza farsi udire disse qualcosa a Remus.

<< Io l’ho già capito >>

<< Cosa? >>

<< Ma loro ancora no! >>

<< Chi? >>

<< Si stanno innamorando. >>

<< Fra stelle e pleniluni, c’è un’aria di magia, è un attimo cosi romantico..>>

<< Vedrai lo porta via! >>

E l'amore avvolgerà

I sogni e la realtà

Fra tutti c'è perfetta armonia

Che ognuno incanterà

James e Lily continuavano a fissarsi sorridendo.

James pensava a lei..

Per dirle che io l’amo, dovrei spiegar perché, ogni volta che la guardo, mi sento un vero Re!

Lily pensava a lui..

Qualcosa mi nasconde, ma io non so cos’è. Posso solo immaginare che lui voglia rivelarlo a me! >>

E l'amor avvolgerà

I sogni e la realtà

Fra tutti c'è perfetta armonia

E ognuno incanterà

E fra voi si poserà

Un mondo di magia

E il giorno poi le ombre dissolverà

Spalancherà la via

<< Lily, mi sono innamorato di te >>

Ce l’aveva fatta! Gliel’ aveva detto finalmente!

<< Anche io, James >>

Si guardarono ancora.

Un gioco di sguardi.

Poi Lily si fece più vicina.

Si avvicinò di più anche James, finché le sue labbra non incontrarono quelle di Lily, in un bacio dolce e atteso.

<< Sirius? >>

<< Si, Remus? >>

<< Credo che dovremmo andare.. >>

<< E perdermi la parte più bella? No, grazie. >>

<< James ci ucciderà! >>

<< Non penso proprio. Dopotutto, che Malandrini saremmo altrimenti? >>

*
*
*

Salvee :D Allora, che ne dite di questo capitolo???

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 6
*** Farò di Te Un Uomo ***


Farò Di Te Un Uomo

 

 

Quella sera l’Esercito di Silente si preparavo per la sua prima riunione.

Finalmente, grazie a Dobby, avevano trovato un posto per esercitarsi indisturbati: la Stanza delle Necessità.

Harry, Ron e Hermione arrivarono per primi. Quando l’ES fu al completo, Harry parlò a tutti.

<< Bene. Avevo pensato di iniziare con l’Incantesimo di Disarmo. So che forse potrete trovarlo facile, ma - >>

<< Se avessi saputo cosa avremmo fatto, non sarei venuto! >>

Zacharias Smith non si diede la pena di non farsi udire.

Ma Harry non perse il suo autocontrollo.

<< Se ritieni che questa possa essere una lezione inutile, allora puoi anche andartene. Chiunque non voglia stare qui può andare. Non costringiamo nessuno. Comunque, tanto perché tu lo sappia, Smith, l’Expelliarmus mi ha salvato la vita in giugno, da Voldemort stesso. >>

Nessuno si mosse. Tutti fissavano Harry attoniti.

<< Dicevo, sono certo che l’Incantesimo di Disarmo sia ottimo per iniziare. Disponetevi a coppie ed esercitatevi. >>

Un brusio si levò dalla sala; nel frattempo Harry passava tra i ragazzi per vedere come lavoravano.

<
La Umbridge ha vita corta, se vivrà, vedrà!
E anche se voi siete deboli,
lavoreremo ancora di più. >>

Si avvicino a Smith e lo guardò con una punta di disgusto.


<< Si vedrà l'uomo che, non sei tu.
La Foresta
Proibita è calma, ma nasconde in sé,
mille e più minacce, vi trasformerò!
Fino a fare di voi degli uomini,
Sempre pronti a tutto e poi,
degli eroi, come me, anche voi! >>

Si sentì ancora la voce di Zacharias Smith con un accenno di terrore:

<< Così ci distruggerà! >>

Ma il resto del gruppo non era d’accordo.

Harry meno che mai.

<< E sarai >>

<< Veloce come è veloce il vento >>

<< E sarai >>

<< Un uomo vero senza timori >>

<< E sarai >>

<< Potente come un vulcano attivo! Quell'uomo sarai che adesso non sei tu!
Manca poco tempo,
il Rospo* ormai, è qui.
Sopravviverete, spero, ma non so.. >>

Si rivolse a Marietta Edgecombe e Zacharias Smith, che fissavano tutti disgustati.

<< Io combatterò, ma senza voi, quindi va, non servi più. L'uomo che cerco io, non sei tu! >>

<< E sarai >>

<< Veloce come è veloce il vento >>

<< E sarai >>

<< Un uomo vero senza timori >>

<< E sarai >>

<< Potente come un vulcano attivo! Quell'uomo sarai che adesso non sei tu! >>

Per la prima volta quella sera, Harry sorrise: era stata una gran bella lezione.

*

*

*

*Il Rospo sarebbe la Umbridge.

Allora che ne pensate di questo capitolo??

Dico, ma Harry non è PERFETTO come Li Shang? :D

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Capitolo 7
*** I Colori del Vento ***


I Colori del Vento
 


Era tardi, ma Hermione si stava ancora esercitando negli Incantesimi Rallegranti, poiché aveva perso la lezione col professor Vitius.

Era in un’aula al secondo piano, quando qualcuno entrò bruscamente.

<< Ancora qui, mezzosangue? >>

Hermione non si girò. Aveva imparato a riconoscere quella voce odiosa.

<< Problemi, Malfoy? >>

<< Si, e sai quali? Sei una Sanguesporco! >>

<< Hai altro da dirmi o hai finito? Muoviti, devo esercitarmi. >>

Non perdeva mai la calma, lei. Sapeva come trattare quello stupido figlio di papà.

A Malfoy però non piacque la risposta, e senza rispondere a sua volta, tirò fuori la bacchetta dalla veste.

Ma Hermione aveva intuito le sue mosse, e lei, inoltre, aveva già la bacchetta in mano.

<< Pietrificus Totalus! Questo non te l’aspettavi vero, Malfoy? Ma c’è dell’altro.

Tu pensi che io sia indegna,
mentre tu hai il sangue puro e questo io lo so,
ma dimmi allor perché se feccia chiami me,
ci sono tante cose che non sai.

Tu non sai.
Tu credi che ogni cosa ti appartenga,

il potere, e la notorietà.

Ma sappi invece che ogni cosa al mondo, è come te:
ha uno spirito e un perché.
Tu pensi che sia giusto in questo mondo,

pensare e comportarsi come te!
Ma solo se difenderai la vita,
scoprirai le tante cose che non sai.
Hai sentito il lupo che ulula alla luna blu?
Che ne sai tu di me, che ne sai?
Pensi che sia meglio esser Mangiamorte,

che ammettere che a Incantesimi son più brava di te?
Un Expelliarmus è il migliore amico, e lo Stupeficium è un mio fratello sai,

insieme nel segreto della magia,
in un cerchio che per sempre esisterà,
chissà la
magia cos'è,

se la fermerai neanche tu saprai,
e non sentirai quel lupo e il suo pregare mai,

almeno fino a che non lo vorrai,
non distinguer dalle origini di ognuno,

e una vita in ogni cosa scoprirai! >>

Lo guardò intensamente e con disgusto.

<< Tu non capisci niente, Malfoy! >>

Lo liberò dall’incantesimo e si allontanò con passo fermo.

Quella notte Draco Malfoy sognò che era un Mangiamorte e che nella sua stessa casa Voldemort lo obbligava a torturare un uomo solo perché era un Mezzosangue, ma Draco non voleva.

E poi sognò che Voldemort stesso era un Mezzosangue.

“Impossibile”

Pensò il mattino dopo.

 

*
*

*

Allora, che ne dite? Io adoro la canzone “I Colori del Vento” e ho pensato che si addicesse alla perfezione.. È ambientato al terzo anno, anche perché Hermione colpisce Malfoy in una circostanza, quindi ho pensato che mi sarebbe piaciuto mostrare un’Hermione forte e fiera. Ho scelto questi due personaggi solo perché sono una Mezzosangue e un Purosangue e perché Malfoy la prende in giro per questo, quindi non considerateli una coppia. Ammetto che la parte: "Che ne sai tu di me, che ne sai? Pensi che sia meglio esser Mangiamorte, che ammettere che a Incantesimi son più brava di te? Un Expelliarmus è il migliore amico, e lo Stupeficium è un mio fratello sai." è un pò stupida ma non avevo idea di cosa mettere.
Ragazzi! Aiuto, le idee cominciano a scarseggiare.. quali sono le vostre canzoni Disney preferite? Così mi 'rinnovo' un pò :)

Un Grazie enorme a chi legge e chi recensisce,
Signorina Malfoy

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Capitolo 8
*** L'Amore Troverà La Via ***


 

 L’Amore Troverà La Via 

 

 


Era passato un po’ di tempo da quando l’avevano capito.

Da quando avevano capito di essersi innamorati.

E per quanto impossibile potesse essere, lei lo amava come non aveva mai amato nessuno, e lui l’amava come non aveva mai amato nessuna.

Perché è una legge.

È magnetismo.

Gli opposi si attraggono.

Draco Malfoy le aveva rivelato questo piccolissimo segreto alla fine del loro quarto anno. Perché vederla al Ballo del Ceppo con Viktor Krum gli fece male, ma impiegò molto tempo prima di capirlo. E gli facevano ancora più male le notizie che trovava sulla Gazzetta del Profeta. Sapeva benissimo che la maggior parte erano tutte sciocchezze inventate da Rita Skeeter, ma leggere che c’erano tutti quei ragazzi a farle la corte lo riempiva di gelosia.

Hermione Granger, dal canto suo, non faceva altro che pensare a sei parole.

Sole sei. Ma le aveva dette lui.

Hermione Granger non avrebbe mai dimenticato quel pomeriggio in biblioteca.

Stava studiando. Era stata fortunata però: aveva trovato un posto abbastanza isolato, e lei doveva finire un tema per Piton e quindi necessitava della massima concentrazione.

Nonostante si fosse già fatta sistemare i denti da Madama Chips, non le andava proprio giù quell’ignobile scherzo dei Serpeverde. Si erano messi a lanciare incantesimi in corridoi contro Harry, ma uno aveva colpito lei e i denti aveva cominciato a crescere, enormi.

Dopo una buona mezzoretta di lavoro però, sentì i passi di qualcuno che si avvicinava. In biblioteca non c’era mai molto rumore, perciò li distinse. Inizialmente pensò si trattasse di Viktor Krum, che recentemente le stava sempre tra i piedi.

Ma si stupì come mai prima quando vide che vicino a lei c’era Draco Malfoy.

Si guardarono negli occhi.

Sembrava che ogni fibra del corpo del ragazzo si stesse costringendo a mantenere la calma. Parlò con la sua voce di sempre, ma questa volta non era di scherno.

<< Granger, volevo colpire Potter, non te. >>

Si riferiva ai denti da castoro. Hermione ne era certa.

Era colpita dall’atteggiamento di Malfoy, ma questo non significava che dovesse abbassare la guardia. Con voce fredda replicò, fissandolo negli occhi.

<< Lascia stare, Malfoy >>

Si fissarono ancora.

Poi lui se ne andò.

Hermione ebbe quel pensiero fisso per due settimane.

Era qualcosa di incredibile, davvero. Non se lo sarebbe mai aspettato.

E non si sarebbe mai aspettata che un giorno lei lo avrebbe guardato con occhi diversi.

Non si sarebbe mai aspettata che un giorno sarebbe stata capace di amarlo.

E così durante il loro quinto anno ad Hogwarts non si scannarono come negli anni precedenti. Le battutine non mancavano mai, ma non erano pesanti come prima.

L’anno per loro due passò così, leggero e fluido e piacevole, se non fosse stato per la Umbridge che stava rovinando la scuola e le vite degli studenti e dei professori.

Ma poi arrivò la fine dell’anno.

Poi successe, è quasi buffo a pensarci, un piccolo incidente.

Harry, Ron, Hermione, Neville, Ginny e Luna si ritrovarono come catapultati al Ministero della Magia.

Là avvennero molte cose. Molti di loro vennero feriti.

Hermione venne colpita da un Mangiamorte che le scagliò un incantesimo non verbale. Non morì ma per alcuni giorni fu costretta in infermeria con Madama Chips che le somministrava 10 pozioni al giorno.

In quel periodo Hermione non stava fisicamente bene, ed era costretta a passare le notti in infermeria. Una di queste notti ricevette una visita.

Non se lo aspettava, ma ci sperava con tutto il cuore.

Il letto di Hermione Granger era nella fila di sinistra, sotto la terza finestra.

Era coperto dalle tende ma LUI era certo che Hermione fosse lì.

Si avvicinò cautamente e facendo il meno rumore possibile, dato che c’erano altri ragazzi nella grande sala dell’infermeria.

Con mani tremanti scostò le tende del letto.

Hermione dormiva apparentemente tranquilla. O almeno, così pensava lui.

Perché Hermione non dormiva affatto.

Non disse nulla. Si limitò ad osservarla e ad accarezzarle i capelli.

Quei capelli tanto crespi quanto amati.

Rimase in quella posizione per diversi minuti, poi accorgendosi che la ragazza aveva la fronte sudata, prese un panno umido che stava in una bacinella sul comodino accanto al letto, e glielo passò sulla fronte e sul collo.

Dopo si sentì confuso. Non avrebbe mai creduto di poter compiere un simile gesto per una SangueSporco.

Mentre pensava queste parole la guardava. Poi sorrise: era la sua Mezzosangue.

Si chinò lentamente e la baciò sulle labbra.

Era un semplice bacio; niente di esagerato, niente di volgare.

Ma in quel semplice bacio le aveva trasmesso un’armonia che nasceva dal suo cuore.

La sera successiva Hermione venne dimessa dall’infermeria. Per tutto il giorno aveva pensato soltanto a una persona.

Aveva pensato a Draco Malfoy. Non riusciva a non pensare alle sue labbra e alle sue mani, al suo tocco leggero e piacevole.

Non riusciva a non pensare a lui.

Quella sera camminava per il parco di Hogwarts, squassata da mille pensieri: la Umbridge, l’Ufficio Misteri, la morte di sirius, l’entrata a sorpresa di Silente, i suoi amici, Voldemort in carne e ed ossa, i Mangiamorte, Bellatrix Lestrange, Lucius Malfoy, Draco Malfoy.

Temeva che Draco fosse in pericolo.

Temeva che sarebbe diventato come suo padre. Pensava che era un Purosangue.

E che lei era una Mezzosangue.

Due entità divise, separate.

Si sedette vicino la riva del Lago Nero e si perse a contemplare la sua immagine riflessa.

Parlava . . .

O pensava a voce alta?

<< E noi siamo qui,

in un mondo che,

Noi affronteremo, da soli, io e te.

Io non voglio avere quello che hanno gli altri.

Forse non son forte ed ho paura,

ma dentro al cuore son sicura,

l'amore troverà la via!

Non mi perderò, con te
Mi sentirò a casa mia
Due note fanno un'armonia
Che nasce dentro al cuore,

per noi due l'amore,

Troverà la via. >>

Non si accorse che qualcuno poco lontano la stava osservando.

E rispose alle sue parole.

<< Se tu avrai paura, no, non capirai,
Che l'amore è giusto e non ti lascia mai.
È perfetto il mondo dentro agli occhi tuoi
>>

Hermione lo guardava raggiante e gli corse incontro.

<< Con la gioia che c'è in te e c'è in me >>
Si abbracciarono, felici. Continuando a ripetere parole gonfie d’amore.

<< Agli altri noi diremo che:
L'amore troverà la via!
Non mi perderò,

con te,
Mi sentirò a casa mia,
Due note fanno un'armonia!
Che sboccia come un fiore,
Per noi due l'amore..
Troverà la via.

Per noi troverà,

La via. >>

Si amavano. Si sarebbero amati per sempre.

Perché anche per due persone cosi distanti l’amore trova la via.

Perché, a volte, la tua anima gemella è l’ultima persona a cui avresti mai pensato.

*
*
*

Bene, eccoci qui. Che ve ne pare?

Questo capitolo è stato difficile da scrivere, perché per quanto ami le Dramioni, dovevo unire due personaggi che apparentemente non hanno nulla in comune, e senza un’adeguata descrizione di eventi e sentimenti è impossibile scrivere veramente bene una Dramione, secondo me.

Con grande dispiacere vi informo che questo è il penultimo capitolo, perché ho in cantiere una long-fic ma non posso postarla prima di aver terminato questa o combinerò dei pasticci. Se mai dovesse tornare l’ispirazione perònon mancherò di aggiornare questa FF!

P.s: scusate il ritardo, causa mancanza di internet.

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Capitolo 9
*** Quello Che Conta È Quello Che Hai Dentro ***


Quello Che Conta È Quello Che Hai Dentro

 

 


- Eccomi qua Hermione, sono arrivata!-

La più piccola dei Weasley entrò piano nel dormitorio Grifondoro dove la sua vecchia amica la stava aspettando impaziente

- Oh Ginny, grazie al cielo sei arrivata!|-

- Stai tranquilla, sono qui! Qual è la grande emergenza di cui parlava il tuo patrono?-

-Viktor mi ha invitato al ballo!-

- Questo lo so, e allora?-

- Tu sei brava in queste cose! Fammi più bella e affascinante per cortesia!-

-Non preoccuparti Lo diventerai, ora siedi, bimba sei mia!-

La ragazza indicò una sedia all' amica, che si sedette delicatamente.

-Basta con tutta questa cipria, mi fai girare la testa! -

La ragazza lasciò la cipria e cominciò a lavorare la testa di Hermione con una spazzola.

- Quanto stile nei capelli, dammi il vestito, le scarpe, la bigiotteria!-

Hermione mostrò un vestito verde all’amica, un paio di paperine dello stesso colore e una collana di perle.

- Non dirmi che vuoi scendere sotto così!|-

-Non si giudica dall’esteriorità, perché non fa mai centro. La cosa che conta è quello che hai dentro.-

- Ok, hai ragione! Ma c'è un limite a tutto. Non puoi ballare con uno dei più grandi giocatori di Quidditch dei nostri tempi vestita come mia zia Muriel. Aspettami qua. -

La rossa uscì velocemente dalla stanza per poi tornare cinque minuti dopo con un bellissimo vestito di seta rosa e con i suoi accessori.

- Oh Ginny è magnifico! Fammi più bella, come una stella, anzi una star!-

- C'è una certa avvenenza . . .-

- Ma è soltanto apparenza, non te lo scordar! -
Ginny prese in mano delle forbici.

- Taglia, spunta e vedrai! Sarai perfetta come non mai!-

Poi prese in mano i trucchi.

- La bocca, gli occhi, il naso, il mento.-

- Ciò che conta è quello che hai dentro! -

- Stai tranquilla: tu farai centro con quello che hai dentro! Sei perfetta, Hermione.-

La bruna si infilò il bellissimo vestito e poi si guardò allo specchio.

Era pronta per il suo primo ballo!

*
*
*
Dunque, questa FF non è farina del mio sacco, è stata scritta da figlia dei fiori, che ha recensito spesso le mie fic e mi ha chiesto di inserirla nella mia raccolta.
Noterete infatti, che lo stile di scrittura è un pò diverso, e per i ringraziamenti, spettano tutti a figlia dei fiori.
 

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Capitolo 10
*** Parte Del Tuo Mondo ***


Parte del tuo Mondo.

 



Sono passati degli anni, eppure, non sono migliorata.
So che non migliorerò.

So che ora che lo sono diventata non potrò essere mai più come i miei fratelli.
So che non è colpa mia.
So che non è colpa di nessuno se non di quei Babbani.
So che sono una magonò.
So che vorrei essere come i miei fratelli.
So che vorrei andare anch’io a Hogwarts.
Ma non mi è concesso.
Guardate un po' quello che ho,
è una raccolta preziosa, lo so.

Ho collezionato tante cose in questi anni.
Mi sono fatta portare di tutto dai miei fratelli.
Vi sembrerà che io sia
Una che ha tutto ormai!

Ogni volta che avevano una gita ad Hogsmeade, li supplicavo di portarmi qualunque cosa.

Dalle Api Frizzole, alle Gelatine Tutti i Gusti+1, le Palline di Sorbetto Levitante, le Caramelle Effetti Speciali, le Piperille Nere, Scarafaggi a Grappolo, Pallini Acidi e tutto il resto.
Che tesoro! Che ricchezze!
Chi al mondo ne ha quanto me?

Perché alla fine non mangiavo mai niente, conservavo tutto.
La mia stanza è piena di questi doni preziosi.

Se guardi intorno dirai: Oh, che meraviglie!
Ho le cose più strane e curiose
Non ho nulla da desiderar
Vuoi un... come si chiama? Io ne ho venti!

Ma la fuori, cosa mai ci sarà?
Imparerei tutto, già lo so

I miei fratelli sono bravi a scuola.

Imparerei con loro.
Potrei appassionarmi a Incantesimi o Trasfigurazione.
Vorrei provar anche a duellare!
E volar su quei, come si chiamano? Ah, Thestral.

Vedrei anch'io la gente che,
Al Sole sempre sta,

come vorrei,
Essere là, senza un perché,

In libertà!
Come vorrei poter uscir fuori da qua,
Che pagherei per stare un po' sdraiata al sole,
Scommetto che
ad Hogwarts, le ragazze non le sgridano mai...
E la magia, fanno in fretta ad imparar...

Ti sanno incantare e conoscono,
Ogni risposta a ciò che chiedi!

Se fossi li lo saprei anch’io!

Vorrei esserci, vorrei andarmene dalla mia prigione.
Vorrei fare parte di quel mondo.
*
*
*
Eccomi qui, con l'ultimo capitolo di questa Raccolta.
E' stato bellissimo scrivere queste FF, mi sono divertita tantissimo, e ringrazio voi per aver letto e recensito.
Forse capiterà che aggiungerò un capitolo o due qualche volta, quando avrò l'ispirazione.
Ma al momento questa Raccolta è conclusa, dato che ho intenzione di dedicarmi a una long-fic.
Riguardo al capitolo: è su Ariana Silente, e sui pensieri che la struggevano, in quanto è stata costretta a vivere come se non esistesse.
La canzone è - Parte del Tuo Mondo - de La Sirenettta.
Spero vi piaccia,
Signorina Malfoy


 

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