1. Alba

Quei raggi che spuntavano la mattina, tingendo il cielo con i loro colori tenui, segnavano sempre un inizio, quasi che ogni giorno fosse separato dall'altro come storie con diversa trama che cominciavano quando il sole faceva capolino da dietro la linea rosea dell'orizzonte e terminavano quando l'astro svaniva in tonalità uguali eppure più aggressive.
Ogni narrazione inizia con quell'alba, eccetto la loro, che in quel sorgere si chiude, come un libro che comincia dalla fine.
Allo spuntare del sole si dividono, un'unica storia che tornano ad essere due separate.
Lo spadaccino e l'Imperatore che alla luce dell'alba non possono amarsi.

[100 parole]

Eccomi qui con una nuova raccolta di drabble sui prompt. Saranno cento, oh, se lo saranno. E la coppia sarà Mihawk x Shanks. Che dire? Fatemi sapere <3

Un venticello frusciò nel pomeriggio reso fresco dall'aria frizzante presente sulla riva del mare.
Il Rosso camminava a piedi nudi, lasciandosi lambire dalle onde che gli provocavano un lieve quanto piacevole solletico.
Mihawk osservava da dietro quella figura a metà tra cielo e mare, che andavano tingendosi dei colori del pomeriggio, facendo risaltare l'Imperatore quasi fosse adornato da un'aura rossa e arancione, come parte integrante del paesaggio com'era in grado solo Shanks.
“Ti lascio indietro?” chiese il minore, facendo roteare le iridi dorate dell'altro.
Il pomeriggio venne abbandonato senza indulgi alle loro spalle, mentre le labbra si andavano incontro.  

[100 parole]

Ed ecco qui la seconda. Ringrazio chi ha letto quella passata e chi passerà a dare un'occhiata anche a questa. Un grazie particolare a Saruwatari_Asuka, Anrashomonna e Kamy per la recensione. Alla prossima <3

Una sottile linea aranciata all'orizzonte.
Ecco cosa rimane del caldo astro che ogni giorno brucia le sabbie a cui i pirati ancorano le loro navi.
Il tramonto si perde nell'acqua, brillante come se anche da morente volesse ricordare che quello è solo il preludio della sua ennesima rinascita.
Non importa a nessuno, infondo: quel sole porta con sé pudore e sottintesi impossibili da esprimere alla luce, che possono essere svelati solo al suo svanire nell'acqua.
Così, come di volta in volta il sole muore in turbinii arancioni di fuoco, la passione tra i due amanti rinasce ad ogni nuovo tramonto.

[100 parole]

Via con la terza. Ringrazio tensai88, anrashomonna, kamy e little snorky per le recensioni e spero mi facciate sapere anche questo capitolo ^-^

Dovrebbe far freddo, sulla riva, quando il giorno è giunto al suo termine.
La sabbia però ancora tarda a divenire gelida sotto il corpo di Shanks, come se accogliendo i due amanti si scaldasse come fa al mattino.
Il vento soffia scompigliando i capelli neri di Mihawk, causando brividi piacevoli sulla pelle, mentre spuntano in cielo le prime stelle della sera.
Un momento in cui la notte comincia ad insinuarsi, ma il calore del giorno ancora non si è dissipato.
I due lasciano che, sfiorandosi, i loro corpi ardano mentre la sera si dirada.
Ormai, ambedue, sono caldi di passione.

[100 parole]

Chiedo scusa per il ritardo, ma ero in vacanza. Eccomi qua con la quarta drabble. Spero vi piaccia <3

Custode di amanti e segreti, avvolge lussuriosa tra le coperte chi brama un luogo dove potersi carezzare.
Notte di stelle e di luna piena, protettrice con il suo buio di chi non vuole farsi scoprire, dona ai romantici la magia degli astri delle tenebre, facendo in modo ornino il cielo.
Spettatrice maliziosa dell'amore proibito o di quello più puro, ricopre il ruolo di madrina nell'incontro carnale tra Shanks e Mihawk.
Duello che si ripete ad ogni nuova ed oscura notte, con le stelle e la luna a fare da mute ma curiose spettatrici di scontri svolti oramai soltanto nel letto.

[100 parole]

Vi informo che da oggi le drabble verranno aggiornate ogni domenica. Fatemi sapere <3

“Sto bene. La mia forza non è cambiata per un braccio in meno”.
Mihawk piantò la spada a terra, infuriato con se stesso e soprattutto con il Rosso per quelle parole così sincere eppure ipocrite.
Sapeva che era vero, che l'abilità del suo rivale di sempre non era certo diminuita, ma lo stesso non lo sopportava.
Afferrò Shanks per la collottola, baciandolo con rabbia.
“Non dirmi che stai bene. Menti agli altri, ma mai a me” ringhiò.
Il minore rimase stupefatto una manciata di secondi, prima di poggiare il capo sul petto dello spadaccino.
Ora stava davvero bene.

[100 parole]

Ed ecco a voi l'aggiornamento settimanale. Grazie a Little snorky, Anrashomonna e Saruwatari_Asuka per le recensioni. A domenica!

Un broncio che avrebbe avuto dell'adorabile, se chi lo portava non avesse avuto quarant'anni e una taglia stratosferica.
“Mi hai fatto male!” si lamentò Shanks, massaggiandosi il fondoschiena con l'impudicizia di un bambino e la sensualità di un adulto.
Occhi di falco sbuffò “Sei delicato, Rosso” commentò apatico.
“Scusa se non mi sono mai fatto mettere sotto da nessuno!” borbottò l'Imperatore.
Lo spadaccino non disse nulla, ma attirò l'altro a sé, baciandolo con delicatezza “Allora, stavolta..non ti farò male” sussurrò, lasciando scivolare le mani su quel corpo scolpito.
Il Rosso sorrise birichino, abbandonandosi soddisfatto alle carezze sensuali dell'altro.

[100 parole]

Non sto bene in questi giorni, quindi non riesco ad alzarmi troppo dal letto. Inoltre, l'ispirazione manca. Informo tutti, quindi, che non so quando ricomincerò ad aggiornare le mie storie.

8. Luce.

Gli sguardi dei due rivali brillavano ogni volta nello scontrarsi, anche quando avveniva per caso.
I loro occhi parevano risplendere di luce intensa ed uguale quando s'incrociavano, intrecciandosi ancor prima delle lame.
Accecanti nel loro confrontarsi con la stessa decisione e testardaggine, onice nell'oro, pietre preziose illuminate dalla voglia di battersi ancora una volta.
Luce testarda di chi vuole sempre superarsi e battere l'altro, nonostante le mille lotte in parità.
Sguardi che s'intrecciano splendendo ogni volta di più come fossero sempre più determinati a raggiungere lo scopo.
Ed infine, la luce maliziosa che li accende ogni sera quando sono soli.

[100 parole]

Non sto ancora bene, purtroppo. A quanto pare è impossibile riprendersi, credo debba rassegnarmi. Quindi in barba ai giramenti di testa e tutto, vi pubblico l'ennesima drabble. L'aggiornamento di Ritual non è previsto. Quello di Rival or Lover invece sì. Il capitolo è quasi pronto e arriverà a breve. Phoenix & Mugiwara è stata aggiornata qualche giorno fa e il nuovo capitolo è pronto ed ho in programma un'altra fiction AU con mille e più coppie. Per quel che riguarda questa raccolta di Drabble, ne ho pronte altre trentuno, quindi no problem. Ho anche delle piccole Drabble ZoroLuffy che vorrei pubblicare, ma non so se lo farò mai. In programma qualche altra fic SanjiLuffy e una – udite udite – MihawkBenn. Bene, credo di aver detto tutto. Alla prossima!

Un alone che incuteva rispetto e ammirazione traspariva da ogni gesto di Mihawk e Shanks non ne era rimasto immune.
Osservava le mosse fluide ed eleganti del suo eterno rivale eseguite perfettamente dalla Yoru, scandite dai toni profondo di Occhi di falco.
Anche se era pari all'altro, il Rosso non aveva nemmeno un decimo di quell'innata grazia tipica di chi vuole mantenere un aspetto superiore e nobiliare.
L'aura che circondava lo spadaccino, però, era anche di pura oscurità che come una protettiva amante l'avvolgeva.
Ma bastava un sorriso dell'Imperatore per diradare quell'ombra pericolosa.
Loro non erano fatti per nascondersi nell'oscurità.

[100 parole]

Spero sia di vostro gradimento anche questo capitolo, ci sentiamo al prossimo spero <3

Special! 96. Tema libero – Compleanno.

Shanks si sporse del parapetto, osservando Mihawk sul suo canotto.
Il mozzo sorrise ampiamente, spingendosi più in avanti “Taka no me!” chiamò.
Teneva con una mano il prezioso cappello del suo Capitano “Allora sei venuto!”.
Lo spadaccino arricciò le labbra.
“Ero da queste parti, Akagami” rispose, quasi fosse lì per sbaglio.
Il minore non perse il sorriso.
“Cosa vuoi?” domandò, come l'altro non avesse parlato.
Il maggiore atterrò sulla ringhiera con un balzo.
Si chinò, avvicinando le labbra all'orecchio di Shanks “Buon compleanno, Akagami”.
Un bacio sulla guancia.
Poi, com'era arrivato, Mihawk se ne andò.

 [1 00 parole]
 

Sorge necessaria una parentesi. Come sapete sto facendo i prompt in ordine di..beh, prompt. Quindi perché questo cambio improvviso, che è uscito pure male? Semplice, perché oggi è il compleanno di Saruwatari_Asuka, ergo il mio Capitano. E visto che a codesta Capitano mi sono affezionata a velocità della luce ho voluto dedicarle un pensierino. In attesa di un regalo migliore, mille auguri Capitano ♥

Erano così diversi che forse a definirli opposti non si sarebbe a pieno resa l'idea di ciò che li distingueva l'uno dall'altro.
Neanche l'essere spadaccini avevano in comune, poiché Shanks non aveva mai rispettato le rigide regole morali che caratterizzavano Mihawk e il suo stile di vita.
Entrambi pirati, ma uno Imperatore e l'altro venduto al Governo disgustato dal marciume che invadeva i mari.
Così diversi, la stessa decisione a caratterizzarli, accomunandoli per un breve, illusorio, istante.
Poi le differenze li sommergono, separandoli nuovamente.
Due lati opposti della stessa medaglia destinati a non combaciare a causa di un frammento spezzato.

[100 parole]

Ecco a voi un'altra drabble. Torniamo a seguire i normalissimi prompt. Ringrazio chi ha recensito e anche chi legge, sperando vi piaccia e mi facciate sapere <3

Incontrandolo nei suoi territori, Shanks ad un primo impatto pareva una figura inquietante, avvolta dal nero mantello da cui s'intravedevano solo la chioma cremisi e gli occhi adombrati.
Se si capitava nel mezzo di una delle sue feste, invece, dava l'aria di un ingenuo bambino che non ha intenzione di crescere, gonfiando infantilmente le guance.
Un ghigno seducente ornò quelle labbra perfette, mentre i denti mordevano la carne di Mihawk.
Sensuale predatore pronto a lottare per il predomineo, proprio come lo spadaccino: questo era in realtà Shanks.
E con la sua vista da falco, Drakul l'aveva compreso fin troppo bene.

[100 parole]
 

Salve <3 eccomi qui con l'ennesima drabble. So che ho altre millemila storie da aggiornare, ma sono influenzata e la scuola non perdona. Contante però che aggiorno sempre, prima o poi, quindi non disperate <3 

Il cullare delle onde era una melodia sottile che arrivava alle orecchie discreta, ma invadente.
C'era sempre, udibile anche quando il mare era lontano e non si vedeva che sabbia e terra a perdita d'occhio.
Niente riusciva a sovrastare quella canzone che frusciava in ogni vero pirata, spingendolo sempre verso l'acqua salata d'avventura.
Udibile perfettamente come i gemiti d'un amante, da essi cancellata.
Arrivano strozzati come un'imprecazione, sopra quella melodia, solo all'orecchio dell'altro, cancellando d'un tratto qualsiasi altro suono all'infuori di quello che non vorrebbe farsi udire.
Mihawk ghigna, malizioso.
Al suo udito non sfuggirà nessuno dei gemiti di Shanks.

[100 parole]

Rada sotto le dita, la barbetta ispira di Shanks pareva una calamita per Mihawk.
Al tocco non era morbida, pungeva come volesse fare il solletico a quelle mani che la sfioravano impudenti, in maniera appena accennata.
Come ogni parte del corpo del Rosso, anche quella al tatto dello spadaccino pareva fatta apposta per essere torturata da lui e dalle sue dita, sfiorata in tocchi più o meno veloci che parevano a volte carezze, altre insulti.
Tramite quei tocchi, grazie alle sue mani che nonostante gli allenamenti erano ben curate, lo spadaccino esprimeva ciò che non diceva.
Affetto trasmesso grazie al tatto.

[100 parole]

Mare, sake e libertà.
Questo era il gusto che si attribuiva alla pelle di ogni pirata.
Shanks non rimase però troppo sorpreso nello scoprire che il sapore della cute di Mihawk non vi aveva davvero niente a che vedere.
Era un gusto più ferruginoso, quasi di sangue e metallo, inadatto ad un palato delicato.
Il sapore di determinazione, di un'ambizione così radicata da rimanere impressa sulla pelle e sulla lingua di chi l'assaggiava.
Così sgradevole, così allettante, così sensualmente irresistibile.
Era un sapore così strano, un gusto così particolare, che il Rosso sapeva di non poterne più fare a meno.

[100 parole]

Odorava di mare in un modo che aveva dell'irritante.
Il suo non era propriamente il profumo salmastro dell'acqua, gradevole dietro il retrogusto pungente che penetrava nelle narici.
Pareva più odore di malinconia e ricordi, di chi ha passato troppo e nonostante abbia molto davanti si sente troppo vecchio per iniziare a fare qualcosa.
Mihawk percepiva quel profumo nelle narici, aspirandolo a pieni polmoni fino a farsi invadere e offuscare completamente la mente da ciò che il suo olfatto percepiva quando passava sulla pelle di Shanks.
Lo spadaccino si lasciò avvolgere da quell'odore, consapevole che non se ne sarebbe mai stancato.

[100 parole]

Limpido come il sorriso di un bambino, il cielo azzurro mostrava orgoglioso i suoi colori.
Una giornata serena, di nome più che di fatto.
Era ingannevole, quella volta priva di nuvole, quasi si preparasse ad esplodere.
Somigliava al Rosso e al suo rapporto con Mihawk, che pareva bloccato nella staticità di una giornata limpida.
Uguale la loro abilità nel maneggiare la spada, come uguale era il cielo nelle giornate in cui non una nube l'attraversava.
Monotona staticità interrotta da una sola nuvola a rovinare la volta celeste serena e da un solo bacio a far cessare la sfida di spade.

[100 parole]

Ticchettava come le lancette di un orologio, ma senza ritmo preciso.
Sottili lacrime del cielo capaci di donare la vita a flora e fauna così come di distruggerla.
Fastidioso imprevisto che s'insinua prepotentemente in ogni dove senza chiedere il permesso.
Invadente e malinconica accompagnatrice di danze improvvisate o di dolori nascosti, si poteva fingere di non notarla ma era impossibile passasse inosservata.
Pericolosa quanto dolce, incollava i vestiti alla pelle come un amante possessiva.
Mihawk sospirò, osservando Shanks sotto l'acqua scrosciante.
E per un solo attimo, lo spadaccino si chiese se stesse pensando alla pioggia o all'Imperatore, in quella descrizione.

[100 parole]

Cominciamo il ciclo di aggiornamenti con le drabble, che sono facili facili. Spero siano di vostro gradimento, che a me arrivare a cento piacerebbe molto. La coppia MihawkShanks la adoro, perché sì. Che è la migliore motivazione, a dire il vero XD

Beh, spero mi facciate sapere e se volete qualche drabble in particolare, fate un fischio <3

Uno Shanks diciassettenne sorrise, osservando la figura mal fatta di quello che avrebbe dovuto essere un pupazzo di neve.
“Drakul!” chiamò, con un sorriso immensamente soddisfatto.
Nessuna risposta, se non il suono di una lama che ruota poco lontano.
Il minore si voltò, osservando la figura candida vestita di nero in quel manto stupendo quanto freddo.
Era come la neve, Mihawk, gelido eppure meraviglioso.
“Drakul! Guarda!”.
Questi, sbuffando, si voltò verso il pupazzo, sorridendo appena vedendo la soddisfazione del Rosso.
Perché era come la neve, Drakul.
Gelido, meraviglioso e pronto a sciogliersi al calore del sorriso di Shanks.

[100 parole]
 

Si torna ad aggiornare anche qui! Beh, nessuno recensisce, ma a chi importa? In fondo se qualcuno legge, vuol dire che piacciono. Almeno spero, ecco <3

Fatemi sapere, sono anche aperta a richieste se volete ^^

Né un soffio di vento né un suono si levavano, durante gli scambi di sguardi tra i due rivali.
Silenzio tale che nonostante lontani, sentivano il respiro cheto e ancora rilassato dell'altro che studiava e si faceva studiare.
Combattevano da tutta una vita, ed ancora non cessavano di farlo, squadrandosi come fosse ogni volta la prima, attenti ad ogni battito di ciglia o al modo in cui l'avversario inspirava ed espirava.
Ossessione nello studiare i dettagli più minuscoli, immobili ma pronti a scattare.
Una nuvola oscura entrambi.
È lei il giudice di ogni sfida.
Uno scatto, ed è ancora battaglia.

[100 parole]

Infuriano minacciosi vento e mare, reclamando lo scrosciare di pioggia e fulmini, pretendendo lampi e gelo, come ce l'avessero con qualcuno in particolare.
Galoppano veloci fiato e cuore, reclamando carezze e baci, pretendendo morsi e spinte, come non ne avessero mai abbastanza.
Mihawk spinge più affondo nel Rosso, ignorando l'infuriare della grandine alla sua finestra.
Shanks morde quella pelle, mentre il cielo s'illumina di tuoni, facendo splendere la camera che li accoglie ancora una volta.
Tempesta di elementi che disturba i sonni di adulti e bambini.
Infuriare violento di sentimenti che di far dormire gli amanti non ne ha intenzione.

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21. Giallo.

Brillanti come il sole d'estate a mezzogiorno, profondi come preziosi pozzi in cui annegare avvolti da quel colore così caldo e così freddo allo stesso tempo.
Parevano una giornata serena di gennaio, gli occhi di Drakul Mihawk, dai colori intensi eppure gelidi in un contrasto che si perdeva nel vortice di quelle iridi.
Shanks era incantato dall'osservare ciò che al suo rivale aveva donato il soprannome di 'Occhi di falco', ammirando quelle iridi dal colore scostante eppure intenso.
Occhi che si scioglievano, facendosi liquidi nel momento piacere, divenendo di un giallo talmente meraviglioso da poter essere definito soltanto color oro.

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