Iris

di lety91
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 14 ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


                                                               Image and video hosting by TinyPic                                                                 

                                      Prologo
 

Mi chiamo Iris, ho ventidue anni. Ero sempre stata una ragazza solare, che amava sognare, amava la vita. Non aveva paura di soffrire anzi avevo sempre affronato i problemi a testa alta e non tirandomi mai indietro almeno fino ai miei diciotto anni.
Proprio in quegli anni diciotto ho aperto gli occhi rendendomi conto della realtà e per la prima volta in vita mia ho avuto veramente paura. Un sentimento che per me era nuovo come la voglia di scappare da questa vita, il desiderio di essere un’altra persona. Una ragazza che nulla aveva a che fare con Iris.
Sapevo di dover fare una scelta che comportava la mia sofferenza, ero cosciente di dover coivolegere qualcuno nei mie problemi per riuscire a salvarmi da questa bufera.
La scelta fatta mi ha portato ad accettare delle conseguenze, mettendo a tacere la mia anima. Sapevo che a causa di questa scelta non sarei mai stata felice ma l’ho fatta per una buona causa. 

                                                          

     

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


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                                           Capitolo 1  
 

Iris dove sei?”la voce preoccupata di mia madre a telefono mi fece capire che era tardissimo. Era arrivato il momento di rientrare.
Mamma, mi sto avviando verso la stazione e fra un quarto d’ora sono a casa” avevo la voce affanata per la corsa, avevo fatto proprio tardi. Purtroppo sono queste le conseguenze quando si decide di andare a fare shopping con la tua migliore amica, la quale ogni volta che vedeva un negozio si fermava ad ammirare la vetrina per poi comprare quasi tutto.
ok fai presto che qui ti stanno aspettando tutti e fra poco viene anche il tuo ragazzo, ci vediamo fra poco ti voglio bene”
“ok anche io ti voglio bene” risposi interrompendo la chiamata.
La stazione aveva dodici binari però non era molto grande, fortunatamaente, altrimenti non mi saprei proprio orientare sbadata come sono. Scesi dalle scale e infilai il biglietto per timbrare, guardai il tabellone, fra pochi minuti il mio treno sarebbe partito. Mi avviai verso il binario numero otto, solo ora notai che c’erano poche persone anzi pochissime.
 Non notai che dietro di me c’erano tre ragazzi, solo quando fecero una risata fin troppo malefica che  mi fece venire i brividi e sobbalzai, mi voltai con cautela e li vidi. Stavano parlando tra di loro quindi non mi notarono, erano presi da un discussione ma poi incrociai  gli occhi di uno di loro e mi voltai subito guardando l’orologio, aspettando che il treno partisse. Cercai di rimanere calma e mi guardai intorno per distrarmi ma la paura stava prendendo il controllo su di me. Presi il cellulare per chiamare la mia amica almeno mi avrebbe fatto compagnia in questi minuti. Stavo componendo il numero quando senti dei passi: “Ehi bella, che ci fai qui tutta soletta?” il tono della voce mi fece sobbalzare a pochi centimetri da me feci cadere il cellulare a terra.  Mi voltai, avevo indovinato era il ragazzo che aveva incrociato il mio sguardo, si vedeva che non aveva buoni intenzioni, lo leggevo nei suoi occhi. Distolsi lo sguardo e cercai di allontanarmi da lui.
“Dove credi di andare!” venni intrapollata dai suoi amici che mi afferarono allonandomi dal treno. Cercai di difendermi ma erano molto forti, dopo tanti svarianti tentativi riusci a divincollarmi, però caddi per terra  sbattendo la testa. Cominciai a sentire un dolore forte, la mia vista era ormai offuscata, i miei sensi diventavano deboli. Senti afferrarmi le braccia; cercavano di intrappolarmi di nuovo, sentii qualcuno pesarmi addosso, il suo respiro vicino al mio orecchio mi diede fastidio, sentivo le risate e le mie lacrime che cominciavano a scendere chiedendo di essere risparmiata. Avrei voluto gridare ma mi sentivo debole. Il peso si tolse e mi senti libera, respirai profondamente, sentivo dei rumori, ma la testa mi girava ancora, mi alzai con molta lentezza. Quando ripresi lentamente coscienza la testa non vorticava più e vidi un ragazzo di spalle, indossava un paio di jeans, una maglietta grigia, un cappello nero, e uno zaino dietro le spalle. Non riuscìì a vedere il suo volto, ma sapevo che non apparteneva al gruppo e che mi aveva salvata da una orribile sorte. Quando il suo sguardo incrontra il mio, il cuore comincia a battere all’impazzata e le lacrime cominciarono ad uscire, mi tuffai in caldo mare verde dei suoi occhi e mi senti prottetta solo dal suo sguardo. Mi sforzai ad alzarmi e corsi verso di lui, stringendolo a me con tutta la forza che avevo. Il mio salvatore ricambiò il mio abbraccio e mi consolò finchè le lacrime non smisero di scendere inzuppandogli la maglietta.
“E’ tutto finito, non ti daranno più fastidio, stai tranquilla non piangere” la voce dolce dello sconosciuto mi arrivò vicino all’orecchio come un’ancora di salvezza che mi trascina con se in un posto pieno di luce. Mi staccai da lui anche se non vorrei farlo, lo guardo negli occhi e lui mi regala un bellissimo sorriso: “Stai bene, ti hanno fatto del male?” e il suo sguardo  diventa più scuro segno che è arrabbiato.
“Si, sto bene” sussuro imbarazzata e per istinto mi tocco la testa come faccio sempre quando mi sento a disagio e sento un forte dolore “Ahi!” gemo, lo sconosciuto sgrana gli occhi e alza la mano toccando con molta delicatezza il punto dove avevo sbattuto la testa. A quel tocco il mio cuore battè fortissimo, avevo le farfalle nello stomaco, le gambe mi tremavano, le mie guance diventarono rosse, tutte queste meravigliose sensazioni che sto provando erano dovute solo da una carezza.
“Sono caduta e ho sbattuto la testa” dico cercando di allontanarmi ma rimango immobile la mia mente non reagisce al mio comando e il mio cuore ormai a perso il controllo e batte molto forte tanto da farmi male.
“Per fortuna non è nulla di grave ti uscirà solo un bel bernocollo” e mi sorride, quanto è bello è l’unica cosa che penso. Come può solo con un sorrisso farmi dimenticare quel brutto evento successo diversi minuti prima e farmi sorridere come una stupida, non capisco niente.
“che ci facevi qui tutta sola?” mi domanda incuriosito.
“stavo prendendo il treno numero otto per andare a casa quando quei tizi..” e non continuò perché sento le lacrime che vogliono uscire, sento afferrarmi per il braccio e trascinarmi verso il binario otto che sta per partire. “Ti accompagno io, non voglio lasciarti sola” l’ha fatto di nuovo,  sento di nuovo tutte quelle sensazione ma questa non è stata una carezza mi ha solo detto che non voleva lasciarmi sola, più tempo passo con lui, più mi sento confusa delle mie sensazioni. Ci sediamo uno di fronte all’altro e lui mi guarda come a voler memorizzare ogni mio gesto, respiro e ogni mio movimento. Ogni volta che mi scruta mi fa arrossire : “ Che stupido che sono, siamo qui da un quarto d’ora e neanche non ti ho chiesto come ti chiami?” mi chiese distraendomi.
“M.. mi chiamo Iris” balbetto un pò rossa in viso lui sorride.
“Iris è un bellissimo nome, è unico e scommetto che sei una ragazza molto speciale”  mi fa arrossire di nuovo.
“Non credo di essere una persona speciale io sono come tutte le altre, e non credo di aver fatto granchè per essere considerata così” gli dico, piuttosto è lui una persona speciale che è comparso all’improvviso nella mia vita a scombullarmi e che presto sparirà come un angelo custode che ti salva la vita senza che lo ringrazi.
“ A volte bastano poche parole per capire una persona e tu sei una ragazza speciale credimi” e mi sorride di nuovo, non posso credere a quello che ha detto. Con mia grande sfortuna mi accorgo che la mia fermata è vicina quindi mi alzo “Devo scendere” gli dico, lui si alza  “Ti accompagno” e io annuisco.
“Beh! Ti ringrazio per quello che hai fatto per me, è stato un piacere di averti conosciuto “ gli sorrido e lui ricambia.
“ Il piacere è tutto mio, mia dolce Iris” e si avvicina a me, il mio cuore che non ha mai smesso di battere così forte sembra che si sia fermato, il mio respiro si ferma e il mio cuore inizio ad aumentrea di qualche battito ad ogni suo passo, mi accarezza la guancia e mi da un bacio in fronte, io automaticamente chiusi gli occhi. Le porte si aprirono automaticamente ma io non mi accingo ad uscire, la mia mente è divisa in due: da una parte se ne vuole andare sapendo che non lo vedrà più almeno si sarebbe salvata da una situazione assurdo ovvero di innamorarsi di uno sconosciuto; dall’altra parte vorrebbe. Io ho sempre odiato fare scelte purtroppo ci sono delle conseguenze buone o cattive e sono sicura che se andrò via soffrirò perché non lo rivedrò. Chiudo gli occhi e indietreggio esco dal treno “ A presto, spero che ci rivedremo” lui annuisce e mi regala per l’ultima volta un sorriso, cerco di memorizzare il colore dei suoi occhi verdi chiaro che mi incantano, il suo sorriso capace di farmi dimenticare tutto, i suoi lineamenti, il suo corpo slanciato e asciutto, perfetto.
Le porte si chiudono “Addio Angelo custode” sussurro a voce bassa.

 

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Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***


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                                                                                                                   Capitolo 2 

Apro la porta del mio appartamento, tutto è buio segno che Fabrizio ancora non è arrivato, ottimo; così avrò il tempo di prepararmi. Vado in bagno e apro l’acqua calda, mi spoglio e  osservandomi allo specchio, i miei occhi verdi acqua erano lucidi, le mie guance erano mele rosse ogni volta che mi veniva in mente il volto di quel sconosciuto. I miei capelli ricci color rosso ramati che arrivano fin alle spalle rendendomi nonostante avessi ventidue anni una ragazzina, non mi sono mai lamentata del mio aspetto fisico certo. L’unica cosa che mi lamento è il mio scarso un metro e sessanta di altezza. Entro nel box della doccia e i getti dell’acqua calda mi fanno rilassare sentendo scivolar via tutta la tensione accumulata, esco fuori solo dopo che esser sicura di stare serena da poter sopportare una serata che sarebbe stata pesante, ne ero certa. Indossai un vestitino rosa comprato stamattina, i tacchi vertiginosamente alti, dello stesso colore, mi asciugai i capelli rimanendoli liberi sulle mie spalle. Sentii la porta aprirsi mi voltò e avverto la voce di Fabrizio “Amore sono a casa!” lo sento avvicinarsi nella stanza da letto, un ragazzo alto dagli occhi marroni, capelli neri si avvicina cingendomi la vita stringendomi forte a lui. Io automaticamente sorrido: “Bentornato amore” gli dico. Si stacca da me e mi bacia, in quel momento mi rendo conto di non sentire quelle sensanzioni sentite solo da una carezza, da una voce e da un bacio sulla fronte da parte dello sconosciuto, non dovevo ricordare  e addio alla doccia calda fatta per rilassarmi. Ogni volta che pensavo allo sconosciuto tutte le emozioni provate riapparono, facendomi sentire a disagio. Fabrizio si staccà e mi osserva: “Lo sai che tu sei sempre bellissima Iris, ma oggi sei piuttosto sexy, a che devo tutto questo”. Io rido. Come al solito non ricorda le date nonostante lui sia un tipo che non dimentica niente: “Mmm ! veramente mi sono preparata perché vorrei uscire con te, visto che tu con il lavoro e io con lo studio non abbiamo avuto un po’ di tempo per restare soli…” rimasi la frase a metà sperando che abboccasse e che quando avrebbe scoperto che in realtà non saremo stati soli mi perdonasse. “Dammi  dieci minuti e usciamo fuori da questa casa” mi sussurrò vicino alle labbra. Potevo sentire il suo respiro, prima che si allontanasse lui mi da un bacio a fior di labbra e dirigendosi in bagno. Mi siedo sul letto cercando di respirare regolarmente, trattengo la voglia di scappare da questa casa, da Fabrizio e da tutti. I ricordi che avevo custodito gelosamente e sigillato nel cassetto escono fuori, facendo in modo di sentirmi una persona inutile che non merita un amore così. Cerco di riprendere il controllo ma nonostante sia passato un pò di tempo è sempre doloroso, cerco di distrarmi e un volto mi appare nella mente il volto dello sconosciuto. Tutto il dolore che sentivo cominciò a sparire e tutto il merito a quel bellissimo viso d’angelo, chissà se ti rivedrò e questo la domada che mi faccio e che non vuole andarsene. Ho paura di dimenticarti mio dolce angelo, in questo momento ho bisogno di una certezza che mi faccia andare avanti. Eppure sento che tutto quello che ho fatto in questi ultimi anni sia stato solo scelte sbagliate e che almeno ho fatto felice una persona che volevo molto bene. Non ho ancora trovato una certezza fino ad oggi. Fino a quando non ho incrociato i suoi occhi. Eppure sono così famigliari e come se ti lo avessi incrontrato da qualche parte però non ricordo dove, ma so che sei stato una parte importante per me e per questo che ho paura di non incontrarlo. Ho paura di perdere la certezza di aver trovato, forse, la persona che ho sempre voluto e che cercavo da tutta la vita. Ho bisogno di lui, ho bisogno di questa certezza. Sento la box aprire, mi alzo, mi guardo allo specchio e cerco di togliere i segni della mia tristezza, mi dirigo in cucina e prendo la borsa e dopo alcuni minuti Fabrizio e vicino a me che mi avvolge la vita dandomi un bacio sulla spalla: “Adoro il profumo della tua pelle” poi mi volta verso di lui e guardandomi negli occhi: “ adoro i tuoi occhi, che sono così limpidi e così innocenti”  sento gli occhi pizzicarmi e cerco in tutti i modi di non piangere, perché queste parole sono così famigliari pronuciate da labbre che non sono di Fabrizio, mi accarezza i capelli: “Adoro i tuoi capelli, la tua pelle e il tuo corpo non riesco a smettere di non guardarlo sei una dea Iris” mi guarda negli occhi e riesco a leggere tutto l’amore che prova per me, chissa cosa legge nei miei occhi : “Ti amo Iris e farò di tutto per renderti felice” avrei voluto sentire queste parola da un’altra persona, Fabrizio mi guarda aspetta un mio cenno, io lo abbraccio e una lacrima solitaria mi sfugge, mi dispiace Fabrizio ma non posso dirti ti amo, non ancora, non sono pronta e non credo che lo sarò. Usciamo da quella casa che è testimonia di tutto quello che sto vivendo, ci dirigiamo al “Luminèè” un bellissimo locale molto intimo e che io adoro molto, entriamo, le luci sono tutte spente, Fabrizio sembra confuso fino a quanto delle voce urlano: “Buon compleanno!!” lui guarda tutti i suoi amici stupiti e guarda me per l’ultima io mi avvicino e gli sussuro vicino all’orecchio : “Tanti auguri amore” e automaticamente mi abbraccia e mi sorride, io lo ricambio.
La festa sta procedendo bene e tutti si stanno divertente tranne io, come sempre, le feste mi scombusalano un po’, mi siedo sul divanetto e cerco di rilassarmi. La mia migliore amica si siede accanto a me e mi osserva: “Questo vestito ti sta proprio bene, hai visto che avevo ragione e che te lo dovevi comprare” sorrisi.
“Si Marika, hai sempre ragione tu e poi ti confido un segreto questo vestito mi piace molto”  Marika mi sorride, mi scruta e dice “ Sputa il rospo so che c’è qualcosa che non va” io la guarda sbalordita infondo lei riesce a leggere qualsiasi mia reazione e riesce a capire quando sono triste.
“Non è successo niente” mento, non ho voglia di parlarne e lei lo ha capito e sbuffa “ok, quanto sarai pronta di parlarne sai dove trovarmi” e mi sorrise. Marika ti voglio bene e sai benissimo che senza la tua amicizia non so cosa farei, lei come se mi avesse letto nel pensiero risponde “ lo so” e si allontana.
 Mia madre si avvicina e si siede dove sono seduta io e mi guarda: “ Iris sei così bella.” La sorrido imbarazzata “Grazie mamma anche tu sei molto bella”, infatti mia mamma nonostante la sua età è bellissima.
“No quanto te, come stai cara?” mi disse, anche lei come Marika, mi conosceva molto bene e sapeva quando ero triste, lei è come se mi leggesse nella mente e questo a volte mi spaventa.
“Sto bene” menti, mia madre si avvicinò a me e mi abbracciò mi diede un bacio sulla guancia e disse : “Lo sai mi ha telefonata tua cugina Lucy” mi immobilizzo e il mio cuore sono sicura che si è fermato “mi ha detto che è arrabbiata con te che non ti sei fatta più sentire, e che domani ti vuole parlare e la devi telefonare e poi mi ha dato una bellissima notizia si sposa” a quelle parole ila ferita che avevo al cuore si riaprì, pulsava e sentivo molto dolore.
“E così hanno deciso di fare il grande passo?” chiedo privo di felicità.
“Si, così ha detto. Come sono felice” e mi sorride “ spero che prima o poi anche tu mi darai questa bella notizia” e si illumina, si alza e mi bacia la fronte.
Ho voglia di piangere, ma devo essere felice per mia cugina, lei che mi è sempre stata vicina, adesso ha bisogno di me, vuole me nel momento più importante della sua vita,questo mi rende ancora più triste. Mi alzo e esco fuori ho bisogno d’aria, mi sento come se mi avessero privato di ossigeno, come una condannata che non merita niente solo quella di morire. Infondo è giusto che venga trattata così. Esco fuori e neanche l’aria fresca mi riesce ad aiutare le lacrime escono fuori e comincio a piangere. Il dolore è troppo e non credo di sopportarlo. Solo una cosa mi può risollevarmi, voglio lui, voglio stare affianco a lui, voglio stringerlo a me, voglio amarlo come ho fatto una volta. Ma questo non succederà perché e solo stato un sbaglio, lo sbaglio più bello della mia vita. Non ho mai parlato di te a nessuno, preferisco tenerti custodito nel mio cuore perché nessuno potrebbe capire quello che abbiamo vissuto. Io e te nel bene e nel male eravamo unici.
All’improvvisso sento un rumore e mi volto spaventata, mi guardo intorno e poi intrevedo una figura maschile, all’inizio non riesco a capire chi è, il buio copre il suo volto. Si avvicina e il mio cuore batte più forte che mai, il ragazzo del treno che ci fa lui qui? Mi osserva non dice niente poi si avvicina e mi avvolge in  un dolce e bellissimo abbraccio. Tutto la mia triste è stata spazzata via da questo abbraccio, sento il suo cuore battere allì’impazzata  come il mio, due cuori che il loro suono sembrano così simili, lo stesso identico ritmo che sembrano un unico cuore. Come mi piace stare, accocolata tra le sue braccia mi sento protetta. Le sue labbra si avvicinano al mio orecchio e mi dice : “ Non permetterò a nessuno di farti del male, tu sei unica e ti giuro mia dolce Iris che non ti farò più soffrire” parla come se ci conoscessi da tanto tempo.
“ Ma chi sei?” e questa per me è la domanda molto importante lui si stacca, mi guarda sbalordito poi mi sorride e dice “Iris non ti ricordi proprio di me” e si avvicina, troppo vicino, mi osserva le labbra e sento il suo respiro caldo sul mio viso, tutte le sensazioni riapparono, come se non sene fossero mai andati dal mio corpo. So cosa vuole fare, mi vuole baciare e io non mi muovo voglio che colma questa maledetta distanza, perché voglio che mi baci? Troppe domande e niente risposta. Mentre lui è apochi millemetri da me qualcuno mi chiama “Iris” è Marika mi voltò per vederla e poi guardo lo sconosiuto ma lui non c’è è sparito.

Salve a tutti mi presento mi chiamo Letizia è questa è la mia prima storia, spero che vi piacerà e fatemi sapere che ne pensate.

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Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***


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                                    Capitolo 3


Sono trascorsi diversi giorni da quella sera , eppure non posso fare a meno di non pensare a lui....A quel ragazzo sconosciuto ...alle sue parole ..ai suoi gesti cosi familiari..ai suoi occhi già incrociati...alla sua bocca già sentita su di me ...come se già conoscevo la morbidezza dei suoi capelli ....e il coinvolgimento del suo corpo...Di notte appena chiudo gli occhi mi appare la sua figura su di me.....accanto, e quando mi volto torno alla  realtà vedendo che vicino a me c’è Fabrizio..Ormai credo di essere impazzita, il mio povero cervello ha provato a ricordare se ci fossimo già conosciuti, ma l’unica cosa che io riesco a paragonare al mio passato sono gli occhi. Quel verde mare che mi incatena e mi spiazza...perché mi ritorna in mente il mio grande dolore......la mia ferita mai sanata del tutto..ma solo soffocata ...Un suono forte mi fa sobbalzare. E la sveglia di Fabrizio che mette ogni mattina alle cinque e mezza e torno nella mia vita quotidiana ...quella di sempre...quella in cui sopravvivo...ma non vivo completamente ...Fabrizio subito la spegne perché non vuole svegliarmi.. Sa che ho studiato fino a notte fonda ..Lui è davvero unico, il sogno di ogni ragazza, è premuroso e gentile ... Sento che mi accarezza delicatamente per non svegliarmi... un bacio leggero mi sfiora appena le labbra ...sento che si allontana e mi cullo di nuovo nei miei pensieri sentendomi in colpa... Dopo un po' l’ aroma del caffè che proviene dalla cucina invade la camera..dopo un po' sento la porta chiudersi...Adesso sono sola in casa. Mi volto  verso destra e mi tuffo nel cuscino di Fabrizio il suo lato è ancora caldo...In lui non trovo nulla di negativo perfino il suo corpo slanciato e asciutto. La prima cosa che mi colpì di lui fu il suo sorriso e la sua spontaneità. Mi piace il modo in cui mi abbraccia, mi sposta i capelli, mi accarezza come se fossi una cosa preziosa. Qualsiasi ragazza si innamorerebbe di lui,  ma allora perché non riesco ad amarlo come lui ama me..? e nel momento che mi pongo questa domanda il mio cuore risponde lui per me .... anche se ho provato ..ma ciò che sento è solo bene e bisogno di appoggio morale...So che dovrei buttare tutto via ma non ho il coraggio di fargli del male..so cosa vuol dire soffrire per qualcuno che ami.... Sono su questo letto e sento il suo profumo...ma non quello che vorrei inebriarmi... Vorrei tuffarmi in quel verde ....perdermi senza limiti .. vorrei che le sue mani accarezzarmi come onde sui miei fianchi ..vorrei suoi baci  sul mio corpo come pioggia che mi bagna ...e le sue braccia come calore per avvolgermi come un sole che risplende su di me....
 “ vorrei, vorrei esaudire tutti i sogni tuoi...vorrei, vorrei cancellare ciò che tu non vuoi , però lo sai che io vivo attraverso gli occhi”  .
 Cremonini tutto ciò non accadrà mai ....tutto questo è dedicato ad un altra..e solo al pensiero esco pazza...  Le lacrime vagano sul mio volto ...libere perché sono solo in casa e posso dar vita al mio dolore. Mi infilo nel box doccia e simbolicamente lascio scorrere via il dolore dai miei occhi....esco dalla doccia mi vesto velocemente  e bevo il mio amato caffè ....senza sarei uno zombie....esco di casa e mi dirigo verso la stazione...arrivo alla facoltà che la mia amica Marika mi invade i timpani cantando Manifesto futurista di Vasco..  e mi abbraccia come fa sempre .... “Marika come fai ad essere sempre felice ?” dissi guardandola sbalordita, a volte mi domando se è un umano o un alieno.
“Beh! Iris, non vedi che è una bellissima giornata di sole e poi io ho dormito tutta la notte, non sono come te che studio negli ultimi giorni” e mi guarda con uno sguardo che dice prova a ribattere e ti faccio vedere io.
“Su entriamo che economia politica sta per iniziare” le dissi iniziando ad entrare.
Mentre il professore spiega vedo Marika sbuffare e io rido, lei si volta e mi minaccia con lo sguardo. Alla fine della lezione usciamo fuori dalla classe e con il volto triste ci dirigiamo verso l’aula studio.
Marika hai perso il buonumore?” e sorrido maleficamente per farla incavolare..
infatti si volta verso di me e mi dice: “Odio economia politica, non riesco a comprende nulla, per non parlare delle leggi, ma soprattutto del grafico cartesiano”
Dai è una cosa semplicissima, su adesso ti spiego tutto”
cominciamo a  studiare e noto gli occhi di Marika si illumina segno che sta comprendendo quello che sto spiegando e questo mi rende felice. Un tonfo sul tavolo ci fa sobbalza,una figura maschile vicino al nostro banco con le mani appoggiate su di esso ci guarda in modo scocciato e arrabbiato: “Ciao Paolo come mai vieni a darci fastidio?” gli chiedo scocciata a mia volta.
“Mia cara dolce Iris tu lo sai che ogni volta che vengo da te mi obbligano a parlarti” alzo il sopracciglio “Dimmi quello che mi devi dire così te ne puoi andare”   “ Stasera tu e Fabrizio siete invitati a cena da mio padre, quindi ci vediamo alle nove al ristorante Tre Stelle, ok?” ed io  annuisco. i Paolo come è venuto così se ne va, io e Marika ci guardiamo e cominciamo a ridere. Il padre di Paolo è il mio capo lavoro con lui da quando ho iniziato l’università, lui è un grande imprenditore ed è un amico di famiglia di Fabrizio, da lui imparo molte cose ed mi è di grande aiuto. Io e Marika continuiamo a studiare fino a quando lei sbuffa e chiude il libro “Adesso se non parli impazzisco, mi dici cosa hai?”
io la guardo sbalordita apro la bocca per dirgli che non avevo nulla, ma lei mi blocca “ e non dirmi che non hai nulla sono diversi giorni che stai tra le nuvole e sei sempre spenta . Non riesco a capire cosa  successo”.
“La mia mente sta giocando contro di me vuole distruggermi” cerco di fare una battuta e noto Marika confusa, quindi faccio un grosso respiro e ricomincio a parlare: “ il mio passato sta tentando di impadronirsi del mio presente e del mio futuro e non mi da pace”.
“Capita tutti di dover affrontare il proprio passato prima o poi” mi dice Marika.
“Io non voglio affrontarlo, ho paura, perché so che qualcuno soffrirà quindi preferisco non affrontarlo”.
“Iris tutti noi abbiamo degli scheletri nell’armadio e sappiamo che prima o poi escono fuori. Iris non devi avere paura, devi essere forte. Poi ti conosco e so che sei una ragazza forte e che non ti fai scoraggiare facilmente. Quindi sono sicura che tu non permetterai al tuo passato di rovinare il tuo presente e il tuo futuro” mi consola appoggiando la sua mano sulla mia. Ma le sue parole non mi danno conforto perché so che il mio passato mi distruggerà.
“no Marika non è facile affrontare il passato. Il passato distruggerà tutto quello che ho costruito fino adesso” le lacrime scendono sul mio volto e Marika tenta di ribattere, io non glielo permetto “Marika tu non sai quello che ho fatto. Non sai che ho dovuto fare una scelta tra essere felice e vedere una delle persone a cui voglio bene infelice oppure essere per sempre infelice ma almeno vedrai quella persona felice. E tu lo sai che scelta ho fatto?” Marika fa cenno di no, “ Ho scelto l’infelicità...perché era la scelta più giusta da fare... e scappo da quella conversazione con le lacrime agli occhi...
Se solo cinque anni non ti avessi incontrato forse adesso sarei felice con Fabrizio. Se soltanto fossi stata forte a resisterti forse adesso non sarei qui a piangermi addosso, non mi sentirei inutile, una traditrice. Il cellulare squilla e leggo sul display un nome che in questo momento non ci voleva...
“Pronto”. Rispondo.
“Ciao piccolo bocciolo di fiore, che adesso è sbocciato mostrando un bellissimo Iris”  mi immobilizzo. “Lucy” sussurro a bassa voce, con il cuore muto e il respiro che si è bloccato in gola. Non ci posso credere alle mie orecchie, dopo cinque lunghi anni sento la voce di mia cugina.
“No sono l’uomo nero, ma chi credevi che fossi, hai pronunciato il mio nome come se fossi un fantasma” mi disse facendo finta di essere arrabbiata. “Iris tesoro, da quanto tempo. Sono molto arrabbiata con te non ti sei fatta più sentire. Sei sparita all’improvviso senza salutarmi, se non era per tua madre che ha detto che ti eri iscritta all’università a Bologna, credevamo che ti avessero rapita e adesso dovevo cercare un corpo senza vita. sono stata in pensiero lo sai?” la voce triste di Lucy mi si spezzò il cuore, non volevo che fosse triste. Io mi ero allontanata per il suo bene. “Scusami non volevo farti preoccupare mi dispiace”.
“Va be quel fatto è fatto. Dai che mi racconti di bello, ho saputo che il mio fiorellino preferito è sbocciato. Come lo hai conosciuto, come ha detto tua madre che si chiama…. Ah!  Fabrizio, allora come l’hai conosciuto raccontami tutto?” mi ordinò Lucy, feci un grosso sospiro e cominciai a raccontargli quando l’ho conosciuto la prima volata, la sua determinazione a farmi accettare a uscire con lui, la sua dolcezza a mettermi il suo giubbotto quando ho freddo, il modo come mi guarda ogni volta che parliamo, Fabrizio è un ragazzo perfetto.
“Mio Dio, Iris sei molto fortunata è un ragazzo d’oro e bisogna tenerlo stretto”.
“è già” dissi con finto entusiasmo.
“Comunque vedi che devi fare la mia damigella al mio matrimonio e non accetto un no come  risposta capito” mi bloccai un’altra volta in mezzo alla strada, le persone che mi passavano vicine e mi guardano per vedere se non mi sento bene , infondo è vero, io non sto bene. Perché mi devo sentire così male? Non voglio  partecipare al suo matrimonio , non voglio vederlo vestito in un bellissimo abito che prometterà di amore per sempre lei e non io . “Lucy io non posso essere la tua damigella, adesso vivo a Bologna, non ho nemmeno il tempo di venire da te..” ma Lucy mi interrompe .
“Infatti io vero da te, come si dice se la Maometto non va alla montagna allora la montagna va da Maometto” io rimango sconvolta, non è possibile.
“ comunque adesso devo proprio staccare ci sentiamo presto ok?” mi disse Lucy.
“ ok a presto. Lucy sono felice per te e p.. e… r… Dylan” è stato difficile pronunciare il suo nome. Quel nome che mi fa impazzire. Quel nome che sogno tutte le notti. Quel nome che per me ormai è un incubo. Lucy fa un respiro profondo e mi dice “Iris, Iris, Iris. Non se devo piangere o arrabbiarmi. Si vede che non ci sentiamo da cinque anni altrimenti sapresti che io e Dylan ci siamo lasciati da ben tre anni e che sto per sposarmi con un vecchio amico dell’università”.
A quelle parole il mio volto sorride senza che io me ne accorgo e piango di felicità.
Il mio Dylan sussurro.
 

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Capitolo 5
*** Capitolo 4 ***


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                                       Capitolo 4

Entro nel mio appartamento senza controllare le chiamate perse in segreteria e senza fare altro mi butto sul letto con la mente stanca  da pensieri e ricordi e nuove scoperte.. è proprio vero che pensare troppo nuoce sia alla psiche che al corpo...La conversazione di Lucy era memorizzata nella mia testa...quelle parole vagavano libere ...quelle parole che non so definire ne positive  ne negative...quelle parole che hanno recato lacrime e sorrisi contemporaneamente...non so nemmeno io cosa provare....   tutta questa situazione prima o poi mi farà impazzire a livello clinico..Mi alzo e accendo la radio. La stanza si riempie dalle note musicali di Eternity di Robbie Williams..Questa canzone è come un tuffo nel passato ...un passato di errori sofferenze rinunce...infelicità...ma anche di un breve attimo di paradiso .....che avrei voluto che durasse per sempre....ma non è cosi ti illudi che puoi farcela e poi ritorni alla realtà dove ci sono obblighi da rispettare; e impegni da mantenere e non puoi più sognare e realizzarlo....è come la ruota panoramica quando sali è bellissimo perché vedi le stelle e quasi le puoi toccare ...quando scendi vedi la terra e vedi che le stelle sono lontane....vedi solo terra fango....vedi solo il dovere senza mai sentirsi pienamente soddisfatti...e cominci a credere che l’amore sia solo un aggettivo astratto....che solo tu percepisci la grandezza...di un amore segreto che nessuno allora poteva sapere...un amore che ancora oggi sento sulla mia pelle e quasi la bacerei per sentire quell’ ebbrezza ...per sanare quelle ferite ancora aperte nel mio cuore ......ricordo quando mi chiudevo in camera e abbracciavo il mio cuscino sempre bagnato dalle mie lacrime quando guardavo lui che la stringeva ..quando la baciava ... Lui il mio Dylan che poi mio non era per niente ...Credevo di superare giorno per giorno , invece aumentavano..Ricordo quel giorno che mi ha inseguita in quel campo pieno di Iris ed io volevo sviare ..scappare da lui. ma lui mi ferma e mi fa sedere accanto a lui porgendomi un fiore di iris ..Si vi sembrerà strano che mi chiami cosi...ma mia nonna amava molto questo fiore....e fece in modo di convincere mia madre...
“Iris un nome cosi raro..un nome che rappresenta fedeltà coraggio saggezza. Sono tutte qualità che una persona dovrebbe  avere e che non ha ..sono rare anzi tu sei rara ...sei bellissima con la tua purezza e tua determinazione....sei dolce come il loro profumo cosi irresistibile” ...e sento il suo volto cosi vicino al mio e sento le sue labbra vicino la mia guancia ..

“Non permettere a nessuno di rovinare la tua vita  e farti perdere quel sorriso cosi bello che mi acceca” ........e sentii la sua mano stringermi con forza ...tremante sulla mia mano..
e i mie 18 anni....un giorno eccitante per un ragazzina ..Puoi patentarti , puoi decidere chi votare, in poche parole puoi fare cose che da bambini non potevi fare, puoi inserirti nella società scegliendo che lavoro o facoltà frequentare  e dire quello che vuoi senza che gli altri ti rinfacciano che sei troppo piccolo per capire certe cose. Ma per me compiere diciotto anni era come compiere sedici anni un normale compleanno, non era un giorno speciale...Quel giorno i miei parenti e i miei amici ma soprattutto lui, vennero alla bellissima festa che i miei genitori organizzarono in un locale bellissimo ..anche quell’occasione fu una fitta a cuore ..vederli felici come una coppia perfetta che tutti ammiravano...feci un lunghissimo sospiro per non piangere e decisi di allontanarmi un po' tanto nessuno si sarebbe accorto di me. Entrai in una stanza con una grandissima finestra illuminata dalla luna piena e dalle stelle contemplai le stelle .........Oh! Iris lo devi dimenticare. Non capisci che se continui così soffrirai molto. Lui appartiene a Lucy. Lucy è pazzamente innamorato di lui. E anche lui lo è. Ti prego se vuoi stare veramente bene non ti tormentare così....la mia coscienza prendeva voce in capitolo ...Il destino con me è stato crudele .. mi ha incrociato un amore impossibile....potevo diventare un poeta e decantare il mio amore come Dante con Beatrice..come Petrarca con Laura ...o ancora peggio come Leopardi con Silvia ...Sentii la porta aprirsi e chiudersi e il rumore mi sviò i pensieri ..mi voltai e vidi lui che si avvicinava e si sedeva accanto....”E’ bellissimo questo cielo, è da tanto che non vedo le stelle e poi sono felice di vederle insieme a te”

non poteva dirmi queste cose .....Quanto male mi rechi e non l’ho sai...mio angelo
stavo per alzarmi quando lui mi blocca sentendo qualcosa nel ventre come un adrenalina piacevole ...un adrenalina di piacere e paura..Lui si avvicinò, sentivo il cuore battere a mille e il suo corpo sfiorare il mio....Che cosa vuole fare? Lui si avvicina sempre di più e mi dice :”Iris da quanto tempo desideravo perdermi nell’ arcobaleno che emettono i tuoi occhi...Iris il tuo profumo dolce e delicato...Iris il tuo nome che è sempre nei miei pensieri più belli ..nei miei sogni più proibiti...Iris ...Iris non sai quante volte sono impazzito vedendoti con altri ragazzi... “
“Iris tra le tue poesie ho trovato qualcosa che parla di noi..Iris ti ho detto ti amo e se questo ti piace rimani con me ....”

le sue labbra sule mie cosi morbide....mi stringe e mi appoggia sul divano ....non dimenticherò mai quella notte cosi bella in cui donai me stessa a lui per la prima volta .........ma da quel giorno la mia vita divenne un incubo e scappai via....
Ed eccomi qui ora sul letto a pensare a momenti passati .....e la voce di Fabrizio invade la camera...”Ti sei dimenticata che stasera dobbiamo andare a cena con il tuo capo?” e mi bacia la fronte
“no sono solo un po’ stanca...noto che ti sei già preparato” lo guardo indossa un paio di jeans neri con una camicia nera “ sei bellissimo” e lui mi sorride. Entro in bagno e acqua calda scende sul mio corpo...ho permesso ai ricordi di riportarmi indietro come una macchina del tempo..........ed ora mi ha rispedito nel presente ...

esco dal bagno ed indosso una gonna nera e una camicetta dello stesso colore spezzando con la cinte e sandali e borsa fango...arriviamo e il Signor Stuart mi sorrise e mi salutò cordialmente “Iris come stai figliola?”
“Bene e lei come sta?” gli dissi.
“bene, bene. E tu Fabrizio come stai?”
“bene scusateci del ritardo” disse Fabrizio.

“no tranquillo siamo appena arrivati e comunque ci manca solo una persona e poi possiamo cenare”. Ci sediamo, sento una voce familiare alle miei spalle “ scusate del ritardo ma ho avuto un contrattempo” mi volto con un sorriso sulle le labbra e vedo il suo volto ....non può essere sarà una somiglianza...
“non ti preoccupare ci siamo appena seduti e comunque vi presento Dylan Connor” al suono di quel nome un colpo al cuore .........era cambiato i capelli più corti .....lo sguardo era diverso... sentivo i suoi occhi su di me ....
“Iris stai bene?” mi sussurrò Fabrizio.
“Fabrizio non mi sento tanto bene credo che uscirò a prendere una boccata d’aria” il mio sussurrò era quasi percettibile.
“Vuoi che ti accompagni?”
“no tranquillo” mi alzai e usci fuori dal ristorante. Mi appoggiai al muro e cercai di far arrivare ossigeno al cervello visto che la mia mente si è disconnessa e il mio cuore è impazzito. Lui è qui, è a Bologna...
“Vedo che ti sei ricordato di me mia dolce Iris” la sua voce mi fece sobbalzare. Dylan di fronte che mi osserva  “ sei sempre bella Iris, sono passati cinque anni ma il tempo non ti ha cambiata anzi sei diventata ancora più bella, disse Dylan.
Io non gli risposi troppo emozionata, troppo incantata dai suoi occhi l’unico cosa che la mente diceva era il suo nome “Dylan… Dylan” Lui non disse niente mi afferrò per il polso e mi attirò a se e mi abbraccio, poi mi guarda e mi bacio. Un bacio che sognavo tutte le notte. Un bacio che desideravo da tanto tempo...ancora una volte eravamo al posto sbagliato nel momento sbagliato......

“ti ricordi davvero di me ..ti ricordi come bella fare l amore e sentire com’è dolce il sapore
 

ECCOMI DI NUOVO QUI, CON IL NUOVO CAPITOLO DI IRIS. RINGRAZIO A TUTTI QUELLI CHE MI STANNO SEGUENDO E SPERO DI RICEVERE I VOSTRI COMMENTII SU QUESTA STORIA. A PRESTO UN GRANDISSIMO BACIO 

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Capitolo 6
*** Capitolo 5 ***


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                                       Capitolo 5

Vorrei che il tempo si fermasse e ci risucchiasse con se, e che questo momento non finisca mai... non aveva importanza stare fuori dal ristorante intrappolata dai suoi occhi mentre Fabrizio era seduto al tavolo probabilmente preoccupatissimo... unire le nostre labbra è stata come essere racchiusi in una bolla che ci separava dal resto che ci circondava ...nulla contava !!! le mie emozioni erano sempre le stesse ...nulla era cambiato ...il mio amore era come quello di cinque anni fa .. ero come stordita , le gambe tremavano e il cuore era impazzito senza controllo e il cervello spento ....solo i miei sensi erano accesi ...e la mia voglia di lui era cosi forte che avrei fatto l’ amore anche li fuori senza pensare a nulla..... ma il suono di un clacson mi riporta alla realtà , staccandomi bruscamente da lui e risvegliando il mio lato razionale...mille pensieri turbavano la mia mente ....la mia testa era sul punto di scoppiare... no sono caduta di nuovo tra le sue braccia...ho tradito Fabrizio ....mi vergogno di me stessa....
mi vergogno ...voglio sparire lontano da tutti.....non posso sostenere questa situazione ...sono matura ora, e ho delle responsabilità. Non posso mettere la vita che ho condotto fino ad ora per un ricordo del passato ...non posso essere cosi egoista ...non sono più la ragazzina che lui ha incantato...e con quest'ultimo pensiero Iris torna dentro e sente il bisogno di abbracciare  Fabrizio..Si Fabrizio è il ragazzo giusto per lei…non l’ha mai fatto soffrire....ma allora perchè questo abbraccio non è spontaneo..perchè con Dylan tutto viene da se ...come se fossi una marionetta ......
“Iris che c'è ?” mi  chiede Fabrizio con un sorrisso caldo ma preoccupato..... mentre lo sguardo di Dylan mi seguiva,mi tormentava ...come può una persona turbarti solo con uno sguardo? solo una persona può avere questo effetto su di noi.... chi ci ha rubato il cuore.
“sto bene amore ...tranquillo è solo troppo stress la sera è come se i nervi cedessero...”
“ragazzi non ho finito le presentazioni...sapete con l'età certe cose sfuggono ...lui è Dylan ...........e loro sono Fabrizio e Iris una coppia nella vita ...semplicemneti perfetti....non vedo l'ora che decideranno la data della loro unione a tutti gli effetti..........”
Fabrizio mi abbraccia forte: “ E questa ragazza sarà mia tutta la vita” ....dice ridendo 
“a sono contento per voi ..scusate vado devo fare una chiamata”...
Lo sguardo di Dilan era a dir poco furibonto....mi stava uccidendo con quei suoi occhi che sono gelidi come il ghiaccio in questo momento.....ed io volevo solo sprofondare 
 
DYLAN
 
Le uniche parole per descrivere quello che sento è rabbia ...molta rabbia .....avrei voluto strapparla dalle sue braccia .....e tappare la sua bocca quando ha detto "sarà mia per sempre" chi è lui? è solo un intruso...un diversivo che ormai deve sparire....Iris è mia....lui non c'entra con lei....se penso a tutte le volte che hanno fatto e che fanno l'amore li ammazzerei ........immagginarli in un letto che si stringono e provano il piacere di unirsi divento pazzo...si pazzo di gelosia .....perchè Iris è mia in tutti i sensi.....
e lui, lui!!! e tu Iris? perchè ? so che mi ami ancora ..ho sentito le tue labbra come desideravano le mie ..e come le tue mani si aderivano al mio corpo e come impazzivi  alle mie carezze........poco fà...perchè sei andata via?? perchè mi hai lasciato solo nel nostro inferno personale? un inferno che ancora brucia...vedendoti con un altro che per di più ha intenzione di sposarti!!!!  no non posso permetterlo... 
ricordo una settimana fà quando ti ho salvato dalle grinfe di quei ragazzacci...........di come eri impaurita .....e tu non mi hai riconosciuto....e poi tutte altre volte che ti seguivo..........oh Iris mi viene da dire ti amo lo sai.........
 
Iris

Non può accadere di nuovo ....sento un brivido...un brivido mescolata da paura , preoccupazione e anche emozione di averlo qui....di nuovo.. non sempre il passato resta indietro.....quando resta in risolto...torna perché altrimenti anche la tua vita non avrà mai un vero senso. E’ come quando si risolve un problema di economia ...se sbagli alcuni indici alla fine del progetto vedi che è solo un fallimento....
Ed io cosi mi sentivo una fallita..perché stavo tradendo la fiducia di Fabrizio....sono una traditrice... ma come posso resistere a quello sguardo ...verde come erba fresca di un prato ....baciato dal sole...come posso resistere al mio grande amore? Il mio amore irrisolto...ecco perché non posso amare Fabrizio...il mio cuore è in sospeso.... senza soluzione...
“Iris piccola mia ...sono sicuro che tu e Dylan lavorerete bene insieme” ... la voce del signor Stuart mi gela con quelle parole
“lavoreremo insieme in che senso?”
“si al progetto dell’ apertura del mio nuovo cantiere..e per te è un ottima occasione per farti valere e anche per la tesi di laurea”....
“grazie”..
dovevo essere felice..il mio sogno professionale era su un piatto d’ argento......si ma quel piatto scottava più delle fiamme dell’ inferno che bruciava dentro di me...
 
Nel tragitto del ritorno a casa i mie pensieri erano sempre più intensi...avevo un mal di testa che sentivo la testa scoppiare .....
arrivati a casa, Fabrizio mi prende da dietro ...
“Iris che c'è che non va? Sono qui per ascoltarti ...io ti voglio aiutare sono qui per te ...sempre”
“no niente. è l'esame che mi mette ansia ..non preoccuparti passa”
“Iris non credo che un esame ti riduca allo sfinimento..sembri una candela spenta ....dimmi cosa ti turba”
“non c'è niente... Se ti dico che va tutto bene che insisti a fare.. mi soffochi ...non ne posso più”...
“Iris ti rendi conto. Io mi sto preoccupando e tu mi tratti cosi? Ma che razza di persona sei”...
“E che sono stanca ...tutti trascorrono dei periodo cosi ..voglio essere lasciata in pace”.
“ok ti lascio sola..è ciò che ti meriti”......e se ne va sbattendo la porta, mi sento in colpa...ma ero esausta troppe cose insieme..non sono un robot che assorbe e non scoppia... non volevo prendermela con lui ..ma ho perso la ragione ...
“Dove sarà andato ora? iris sei egoista!!!!”
un messaggio al mio cellulare.
"IRIS FABRIZIO DORME DA ME ....STA TRANQUILLA POI DOMANI MI SPIEGATE CON CALMA ..DORMI E NON STARE IN PENSIERO.."
 meno male so dov'è....e si rende conto di come è vuoto e grande quel letto ..e si sente davvero sola...abbandonata a se stessa...
 

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Capitolo 7
*** Capitolo 6 ***


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                                        Capitolo 6

 
Ricordo ancora quando mia madre pettinava i miei capelli rossi ramati. Ricordo le sue mani che li accarezzavano delicatamente come se fossero fatti di vetro. Ricordo le sue parole che mi sussurrava all’orecchio:” Iris la vita è una lotta continua senza sosta ..nulla è facile. Se non combatti niente conquisterai...Iris, la vita è una continua lotta. No per vedere chi è il migliore tra tanti uomini, ma è un conflitto tra il cuore e la mente. Ricorda Iris la mente è sempre in contrasto con cuore. In ogni occasione che ti capiterà se il cuore vince la mente te lo rinfaccerà finché non troverà un’altra occasione per vincere. Se invece sarà la mente a vincere il cuore, subirà tutto senza dire niente, però griderà dal dolore che sta subendo. Sarà una nuova cicatrice aggiunta alle altre. Ricordati che la mente ti distruggerà mentre il cuore ti darà la serenità che tutti bramano e che nessuno lo troverà perché loro non ascoltano il cuore. Quindi mia dolce Iris segui sempre le parole del cuore perché sono le parole più belle e più giuste che ti possono consigliare”. Non ho mai afferrato a pieno il significato di quelle parole....ma se scruto me stessa, e la situazione in cui mi trovo ora mi calzano a pennello....sono amareggiata ...come se in questi tre anni non avessi vissuti ma recitati ...si recitati da un copione che mi sono imposta per anestetizzare il dolore..cancellare le tracce di un amore non giusto... ma non sempre le decisione giuste sono quelle adatte a noi..adatte alla nostra felicità....ci ostiniamo a fare sempre scelte sagge..ma il nostro cuore non ha importanza? Non ha mai voce in capitolo? Solo quando ci fa comodo lo seguiamo...solo quando la storia è facile non abbiamo regole....al primo ostacolo e deviazione subito entra in scena la mente, la coscienza.....ma il cuore? dov'è? perché lo trascuriamo e mettiamo da parte ? perché l'ho chiudiamo dentro di noi e scegliamo di andare in quella via dove c'è solo la ragione senza sentieri che conducano alla vera strada che porta alla felicità!!!
Ed ora mi ritrova tra due uomini.
Fabrizio che mi ha sollevato da un incubo ...da un precipizio che sembrava senza uscita....la mia ancora d’ aiuto ...la mia salvezza fisica......il mio sollievo...la mia protezione .......
Dylan le mie lacrime, i miei battiti cardiaci, i baci rubati; la pelle d'oca, i sorrisi...il mio lasciapassare di emozioni....il mio incubo..il mio sogno più bello.....
Ecco tra i due non c'è molto da capire!!! Per chi il mio cuore batte!!!
Ecco il passato è ancora dentro me...ma non mi accontenta solo dell’ immaginazione...
Apro un cassetto e prendo una scatola di un normale orologio...il mio piccolo segreto....la foto..l'unica foto con Dylan....ricordo ancora imbarazzo...le guance rosse, le mani sudate...e le gambe tremati...il tocco delle sue dita sulla spalla erano un richiamo dei sensi a me sconosciuti prima che lui entrasse nella mia vita senza pudore...senza bussare......vedo i miei occhi raggianti e luminosi...le mie labbra che davano vita ad un sorriso cosi contagioso che dava impressione che nulla contava ..ma solo quell’ istante...
Poi prendo anche la foto di Fabrizio....i miei occhi sono seri..divertiti ma seri...non c'è emozione ma solo un lieve sorriso di chi ha trovato un po’ di sollievo .....
Fabrizio è il rifugio.......
Dylan la vita stessa!!!!!
Ma, ma, ma ........la mia coscienza....mi tormenta sempre........Iris Fabrizio ti ha donato tutto senza chiedere mai....è questo ciò che fa per te...un amore sicuro e confortevole.....Dylan in fondo non ha mai fatto nulla per te...
No, no, no che mal di testa.....basta, basta, basta....non ne posso più......
Dylan è stato solo un sogno di una notte che non dimenticherò mai.....ma come tutti i sogni al mattino svaniscono e si deve pensare alla vita reale.....
Si Fabrizio è quello giusto per me!!! Infila a volo qualcosa e corre verso casa di Luca.
“Ehi Luca”
“Iris ciao dorme ancora se vuoi puoi restare io scappo ho una causa ...poi parliamo con calma...”
“ok grazie..”
Dorme sul divano....com'è dolce...sono una sciocca..ho un ragazzo meravigliosamente bello sia dentro che fuori, e non riesco ad amarlo......sembra un bambino che cerca qualcosa.....
mi inginocchio e l'accarezzo....le sue labbra si aprono ,mostrando un bellissimo sorriso e mi contagia con la sua tenerezza...
“Fabrizio....tesoro”
“Ehi amore se qui! Non sei andata via da me.....ho pensato al peggio quello che hai detto ieri mi hanno ferito molto, io mi sono sacrificato per te e che cosa ottengo nulla. È questo che mi fa più male. A volte penso che non t’importa niente di me” si avvicina a me, mette le mani sopra le mie spalle e mi attira a sé. “Non permettermi di farmi pensare che ci sia un altro, perché se soltanto mi darai una possibilità di farmelo pensare. Giuro che farò di tutto per scoprirlo..”
 
“No sono qui...è resterò sempre con te!! E stata colpa dello stress..troppo studio....devo staccare la spina dopo la tesi.....”
mi prende mi porta su di lui...i suoi baci e le sue mani mi percorrono tutto il corpo....... si col tempo non sarebbe stato solo piacere fisico...col tempo non sarebbe stato solo sesso.....ma anche amore...si lui lo merita..merita tutto il meglio di me ....
il bacio con Dylan è un’altro sogno.........senza futuro reale....
 
 
 
 
Mi siedo sulla panchina.....vedo arrivare Marika sempre sorridente e il suo impaccabile i pod con le canzoni del suo Ligabue....le sue parole sono legge per lei......
“Iris” la voce squillante di Marika mi distoglie dai miei pensieri, “Marika” mi alzo e prima che mi dice qualcosa “Ti chiedo scusa per quello che ti ho detto l’altra volta, sono imperdonabile” lei mi scruta poi fa un sospiro e mi dice “Iris io sono tua amica...no maestra di vita..posso solo ascoltarti e darti il mio punto di vista ..ma tocca sempre a te fare comportarti come meglio credi.... anche se a volte mi tratti come una che va fare una seduta dal psicanalista...ci va solo quando vuole.....e non va bene questa non è amicizia.... mi fa male.... so che stai male..io so che c'è qualcuno che ti sta scombussolando...io so che tu ti stai svegliando e hai bisogno di vivere e no di recitare una parte che ormai di sta troppo stretta......
“Marika io...è sol che” ....e mi blocco..le parole si perdono......
“Iris tu sei innamorata......e Fabrizio non è questa persona........”
 
 
 
Marika.
Che noia economia aziendale. A volte mi domando perché sono dovuta entrare a tutti costi in questa università.......che palle papà..grazie tante..
Entro nell’aula seguita da Iris che sta tra le nuvole. Ogni giorno è sempre più triste e mi si spezza il cuore. Mi dispiace aver inferito su di lei ma deve capire  che deve discuterne con me .......altrimenti che valore ha la nostra amicizia...
“Buongiorno ragazzi oggi non sarà la solita monotona lezione. Ho deciso ognuno di voi dovrà portarmi lunedì un progetto. Vediamo signorina venga qui” non è possibile mi sta indicando devo andare da lui, mi guardo intorno “ io?” gli domando, “no la regine dell’Inghilterra, certo che dico a lei, su venga” mi alzo e mi avvicino all’enorme cattedra. Lui mi avvicina una busta piena di fogliettini “ estragga un foglio”.
“E che devo fare con questo foglio?” gli domando. “ il nome che uscirà sarà il tuo partner” mi risponde.
“e se poi non mi piace il partner si cambia vero?”
“no non è un gioco...”
Chiudo gli occhi e prendo un foglio, lo apro e leggo “ Paolo Stuart” lo dico in un sussurro di sorpresa. “ Bene. Signor Stuart venga vicino a noi”
lui si alza silenziosamente ma il suo volto dimostra che è seccato “Nooo! Professore vorrei cambiare partner, so già che mi toccherà lavorare da sola. Lui non farà un bel niente. E poi lui si scoccia di fare tutto perfino quello di riprodurre....speranza a lui tutti gli esseri umani vanno in via di estinzione......”
Leggo rabbia nei confronti del mio partner. “ ma cosa dice lui ha un padre che dirige una delle famosissime ditte del nostro paese, quindi sono sicuro che sarà in grado di fare questo progetto...”
“Professore non è degna neanche di spiegazione......poi chiedilo a tutte le tue amiche e ragazze qui in giro.......se valgo qualcosa..” mi dice Paolo.
“mmm beh sai oggi anche i bambini di 10 anni fanno sesso...ma ciò non vuol dire che...meglio non continuare lei non è degno di spiegazione.....”
“Ah si!...Marika ..vorresti una dimostrazione pratica ....se vuoi facciamo anche anatomia...cosi dopo vedremo se sono stanco......” mi dice avvicinandosi a me con quell’aria strafottente
“basta sei talmente prevedibile .....che risulti banale...”
il professore ci interrompe “ basta non voglio sentire oltre, quindi prendete queste fogli voglio che mi fate una simulazione d’impresa per lunedì”. Mi risiedo e vedo lo sguardo divertito di Iris che mi fa infuriare ancora di più, gli faccio una linguaccia ma lei continua a sorridere, per fortuna la lezione e finita e come sempre Iris è la più fortunata visto che deve fare il progetto da sola. “Vado a prendere un caffè” mi dice Iris e si allontana, io mi fermo a chiacchierare con un amico.
Cazzo proprio con l’essere che più odio........che fregatura è la vita........
 
 
 
Iris
Ah! Questo caffè mi ha salvato....
“E così ci rivediamo di nuovo mia dolce Iris” questa voce la riconosco mi volto con molta lentezza e incronto gli occhi di Dylan. Il mio cuore impazzisce di nuovo, cerco di mantenermi in equilibrio appoggiandomi al distributore. Che cosa ci fa lui?
“Perché mi tratti così” mi dice. “ Che ci fai qui?” cercando di essere arrabbiata. Ci guardiamo negli occhi “ sono venuto qui a portare alcuni documenti a Paolo” si abbassa vicino al mio collo e respira profondamente “speravo di trovati. Oh! Iris hai un buon profumo” cerca di baciarmi il collo ma io mi allontano.
“ti ricordo che io sono fidanzata con Fabrizio, quindi lasciami andare” appena nomino Fabrizio i suoi occhi diventano un verde scuro,ed è arrabbiato. Si avvicina di più a me facendomi perdere la testa.“Tu non lo ami Iris” non era una domanda ma un’affermazione. “Sono passati cinque anni Dylan io non sono più la stessa di allora. Cinque anni fa ero innamorata di te adesso ho una vita..” mi interrompe “quindi non sei più innamorata di me?” mi domanda con uno sguardo triste. Iris fatti forza e diglielo così lui ti lascerà stare e potrai continuare la tua vita. Il suo sguardo mi sta incatanto sento che sto per cedere, lui comincia a baciarmi il collo “dimmelo Iris”. Chiudo gli occhi e faccio uno sospiro “come posso dimenticarmi. Io non riesco a dimenticarti. Nonostante sono passati cinque anni. Io sono ancora innamorata di te” lo confesso ad alta voce e mi sento un po' meglio, lui si stacca dal mio collo e si alza per guardarmi. Ma non gli do tempo di incantarmi lo abbraccio e lo bacio. Un bacio che bramo ogni santissimo giorno. Vorrei che Dylan fosse solo mio. Io solo sua per sempre, ma questo non può succedere, mi stacco da lui con le lacrime agli occhi e mi allontano correndo via da quell’aula....
devo essere forte...tutto ciò non deve accadere mai...più.................
 
Ed eccomi di nuovo con il capitolo 6 di Iris. Volevo ringraziare a tutte le persone che mi sta seguendo.
A quelli che hanno messo la mia storia nelle seguite
1 - Hell Girl
2 - Mary_Sophia_Spurce
3 -valenina
4 -vieri27
A quelli che hanno messo la mia storia nei preferiti
1 - blackday 
2 - NexiRain 
3 - onda92
Ringrazio ancora a blackday che mi ha inserita tra gli autori.
Ringrazio a tutti quelli che recenciscono e spero che continuate a farlo.
Spero che il nuovo capitolo vi piaccia aspetto le vostre recensioni un bacio a presto. ^^ 

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Capitolo 8
*** Capitolo 7 ***


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                                      Capitolo 7

  

Una volta Marika mi disse “Iris secondo me, la notte prima degli esami, nonostante sia una di quelle serate bellissime. Dove l’ansia e il divertimento si uniscono formando un’adrenalina tanto forte da riuscire a fare tante cose.  ma dimenticare ciò che ti ha colpito…è impossibile... Perché la persona che ti piace ti entra dentro ed è difficile riuscirlo a dimenticare. Possono passare anni, fare nuove esperienze ma sono sicura che quando avrai quaranta anni la prima cosa che racconterai è il primo amore” le sue parole mi  fanno  riflettere.....
 Marika è la migliore amica che una persona possa avere ed io sono molto fortunata. Marika è una ragazza semplice dolce, gentile, espansiva e dice sempre quello che le passa di mente
 avvicino a lei e mi regala uno dei suoi meravigliosi sorrisi che mi fa sentire meglio dopo quello che ho fatto prima. Ma il suo sorriso si spegne vedendo qualcuno dietro di me, mi volto e incrocio un paio di occhi neri come la pece, si avvicina a noi come se andasse al patibolo. “ che vuoi Paolo?” e il tono di Marika è irritata. “Che c’è Marika hai dimenticato che abbiamo un progetto da fare e per mia sfortuna sono venuto per domandarti dove ci dobbiamo incontrare e a che ora?” entrambi sbuffano, mi chiedo proprio che cosa ne uscirà fuori da tutto questo.
 non vedo l’ora di vedere come finirà questo progetto “ A casa mia alle sedici ok?” risponde Marika imitando l’aria sconciante di Paolo.  Non riesco a trattenere un sorriso.Fa un cenno di affermazione come risposta e se ne va senza salutare. 
“ E’ una mia impressione o Paolo è più antipatico del solito” domando a Marika e lei alza le spalle e dice“ forse il suo povero ego è stato colpito” e ride .
Ci salutiamo e io mi dirigo verso la biblioteca lo squillo del cellulare mi fa sobbalzare. Chi sarà? Rispondo “Pronto”. “Tesoro dove sei?”. “ Fabrizio” come mai mi ha chiamata a quest’ora di solito non l’ha mai fatto “sto andando in biblioteca e tu come mai hai telefonato?” gli domando “No! Non è successo niente volevo solo sentirti tutto qui” mi risponde. “ Ah! Capito”. “Dopo vai a lavorare?” che strano perché mi fa queste domande “certo come tutti i giorni” gli dico. “ok ti volevo dire che una mia collega ci ha invintato alla festa del suo compleanno che si svolge a casa sua domani” uffi odio le feste “ certo” dico con finto entusiasmo “ok adesso devo andare a stasera un bacio amore mio” e chiude la chiamata. Dopo due ore di studi, sono stanca ma non devo mollare visto che devo affrontare una situazione ancora più pesante, lavorare con Dylan. Cerco di evitarlo in tutti i modi possibile, se ho bisogno di una aiuto lo domando alla signora Filipe che una vecchietta molto gentile e il piano sta andando bene. “ Signora Filipe per favore ho bisogno che lei mi corregga questi calcoli non mi riesco a trovare. 
 faccio la faccia innocente che ha bisogno di aiuta ma lei non demorde “ Iris oggi ti ho aiutato ma vedi che anche devo svolgere i mie compiti quindi adesso non posso proprio aiutarti, perché non vai da Dylan visto che voi dovete lavorare insieme” sto odiando la Signora Filipe 
“ Vede Signora Filipe che il signor Dylan è molto impegnato quindi non posso distibarlo per un misero calcolo” 
“Io non credo proprio che sia così tanto impegnato visto che sta venendo nella nostra direzione” mi dice la signora Filipe e mi volto lentamente trovandomi la figura di Dylan dietro di me e mi osserva “qualche problema signorina Iris?” mi domanda Dylan, io abbasso lo sguardo “ non ho nessuno problema..” lui prende il mio foglio tra le mani e lo legge con molta attenzione sorride “Signorina Iris è un banalissimo errore che perfino un bambino l’ho può individuare” me l’ho mostra e me l’ho spiega. Devo ammettere che era un errore banale ovviamente non l’ho ammetterò mai davanti a lui. Non mi sono accorta che lui si avvicina a me e mi dice “ piuttosto di evitarmi dovresti venire da me per qualsiasi problemi. Dovresti separare la vita privata da quello del lavoro” ridendo sotto i baffi, giuro che l’ho prendo a sberle, mi allontanai un po' ma lui mi afferrò il braccio e si avvicinò di nuovo vicino al mio orecchio “ hai un buonissimo profumo, in questo momento vorrei tanto baciarti..” mi allontanai e lo fulminai con gli occhi anche se quelle parole mi fecero battere il cuore a mille e avrei voluto abbracciarlo e baciarlo, lì davanti a tutti. Ma non potevo. “ come ti permetti di dirmi queste parole qui, dove lavoro” gli dico con rabbia
 “per questo che l’ho detto a bassa voce per non farmi sentire da nessuno”
“non me ne frega. Quello che importa è che tutti sanno che io sono la fidanzata di Fabrizio e non voglio avere niente a che fare con te...tu sei il passato....
 
Marika
 
non ci posso ancora credere....Io Marika Tunner studiare affianco di Paolo Stuart…c'è è come cercare di far star bene il diavolo e angelo, la guerra e la pace...dittatura e democrazia...i buoni che diventano cattivi e viceversa...innocenza e perversione...c'è impossibile...come un equazione...che risultato uscirà fuori? sento il citofono bussare.... “Chi è?”.
“sono io chi può essere.....sono le sedici...o aspetti qualcun'altro? o meglio ancora sei ancora impegnata con qualche scemo che ci casca…”
mmm i mie nervi sono già a mille spingo con forza il pulsante per aprire e apro anche la porta ...
“ah allora sei sola ?” dice ridendo con quel suo sorriso bastardo come il suo carattere che odio e odierò sempre...sempre
“beh ora non più...è arrivato uno stronzo....prego”
“mmm simpatica...allora non ho sorprese...sai le conosco le ragazze come te...tutte per la moda e figlie di papà…che studiano solo per avere l’ assegno mensile e divertirsi con le amiche...e poveri scemi che cadono....”
“allora mettiamo in chiaro le cose:
Punto primo tu di me non sai nulla  e non sai i mie scopi e obbiettivi...
Punto secondo quello che faccio della mi vita privata non devo renderne conto
Punto terzo tu sei ultima persone che puoi dare giudizio… avendo un carattere che tutti detestano e che solo le oche che conosci tu posso cascare nel tuo letto e poi gettarle via...io non sono cosi e non ti permetto di dare delle sentenze...”
“ calma dai...comunque bella casa...anche molto ordinata... iniziamo dai prima è meglio finisco i miei rapporti scolastici con te...”
“per la prima volta sono d accordo con te...”
il tempo passava ed io a volte mi perdevo a fissarlo...concentrato è tutto un altro ragazzo...
“ qui c'è uno sbaglio!!!”
“non ho dubbi io sono imbranata a riguardo...”
“dai ascoltami che ti spiego...”
Ha sorriso...un sorriso candito e puro...No dai non posso restare incantata...si certo è un bel ragazzo...anzi bellissimo ma è un bastardo...ed ora sembra un angelo...lo sento parlare...spiegare con convinzione...Dio mio quant'è bello con quell’ aria sicura...
“hai capito? o ripeto?”
mi sento come sdraiata su una nuvola...l'ho ascolterei ancora...ancora...no, no, no Marika lui è Paolo...lo stronzo per eccellenza..."tipi come lui sono come vampiri ti incantano e poi quando capiscono che sei nella sua trappola ti succhiano tutto il sangue”
“no ho capito...” mi scappa un sorriso... cazzo sto provando qualcosa nello stomaco...mi trema...devo bere qualcosa...deve riprendermi
“vuoi bere qualcosa?”
“si grazie...è possibile una birra ?”
“certo ora te l'ha preparo col ghiaccio e tanto di stuzzichini”...dico ridendo...
“ottima idea ci vogliono...”
“ok li preparo...”
“senti ma tu sei impegnata davvero allora ?”
 
 
 
Paolo
 
Cazzo, cazzo, cazzo ma che ti salta in mente di chiederle?  Non so neanche quale reazione possa suscitare la sua risposta...cazzo, cazzo, cazzo perché sento un po’ di rabbia se lei è di qualcun altro visto che l'ho sempre odiata e addirittura mai calcolata...cazzo no.
“No non l'ho sono! sono molto difficile di gusti!! L’ amore è qualcosa di unico...non credo al colpo di fulmine ...ma che le persone siano legate come dice Platone, che ognuno di noi ha la sua metà che combacia ...credo nell’amore che cresce e si fortifica...come un bambino che deve essere nutrito per maturare e andare avanti...
a molto meglio ora ...non dovrò mettermi alla ricerca del eventuale ragazzo e farlo fuori dalla sua vita ........
cazzo perché penso queste cose....la guardo porgermi ciò che ha preparato...l'ha fatti per me....la guardo e mi incanto...certo non è bella com'è una modella...ma è una bellezza cosi particolare ....una bellezza che rivela il suo carattere ribelle...una bellezza che non lascia indifferente....e non è neanche un oca... è intelligente... non ho mai sentito nessuno parlare dell’ amore come lei......in quel momento volevo anche io un sentimento...come quello che ha descritto...lei…
 

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Capitolo 9
*** Capitolo 8 ***


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                                  Capitolo 8

 

Marika
 
Il tempo sembra incantato. Dopo il mio discorso, di sicuro avrà
pensato che sono una stupida ragazzina che crede nelle favole. Ma tutto ciò non ha importanza per me, il pensiero degli altri non mi influenzaio dico sempre quello che penso.Mi perdo nei suoi occhi cosi profondi, perchè i nostri sguardi sono incatenati tra loro? Ed è bello tuffarmi nel buio dei suoi occhie il mio cuore che per la prima volta non batte solo per una vittoria di pallavolo! 
Il suono del telefono, rompe questa meravigliosa atmosfera portandoci alla realtà.Mi sento confusa come se stessi sognando.
Vedo che anche lui sembra frastornato e sballato.Mi alzo e rispondo al cellulare!
"We ciao bene grazie e tu?Certo tutto già organizzato!
a domani allora un bacio forte!"stacco il cellullare e ritorno accanto a lui.
“scusami era una mia amica per la partita di domani!”
“capisco tranquilla”.
“è il mio sogno. Voglio diventare una sportiva famosa”
“allora perchè frequenti qualcosa che non ti piace?”
“mio padre vuole che debba avere una laurea in economia, dice che non è possibile che la figlia di un finanziere non abbia una laurea di successo!”
“ma cosi è come un perso!”
“e ma dopo non mi matiene la pallavolo e quindi abbiamo fatto un patto”
“capisco!”per un attimo i nostri occhi si perdono contemporaniamente! Tutti e due ci rendiamo conto di ciò che sta per accadere ma lui molto più calcolatore di me si alza
“beh ora è meglio che vada!”
“certo ti accompagno”
“ok allora ci vediamo Marika'
“certo se vuoi venire domani mi fa paicere!”
lui si volta completamente e mi fissa di nuovo, in quel modo che mi fa impazzire e smuovere il sangue nelle vene
“vedo se posso! grazie ciao”e Marika lo vede andar via. Scema che sei lui è semrpe lo stesso stronzo, devi smetterla
sta male per il suo modo di fare  chiude la porta e si getta sul divano per buttar giù i penseri.
 
 
Paolo

 Sei una scemo!!!  Non ti rinosci più! stavi per baciarla. Ti rendi conto che morivi dalla voglia di sapere con chi era al cellullare? Stai impazzendo,si dice tra se e se e lei non fa niente per allontanarlo!! 
 
Iris
 
Come vorrei godermi una bellissima vacanza e allontanarmi da tutti questi problemi. Perché il destino si diverte a farmi questo. Se lui fosse una persona, lo avrei già presto a calci nel sedere, lo avrei denunciato per molestie e persecuzioni. Busso alla porta dell’ ufficio del capo.
“Avanti” dice una voce all’interno della stanza entro e incontro gli occhi simile a quelli di Paolo, infondo il Signor Stuart e suo padre. Il Signor Stuart nonostante l’età è un uomo di bella presenza, affascinante insomma simile al figlio. Sono sicura che quando Paolo avrà la sua stessa età starà uguale identico a lui. “Ho portato i documenti che voleva” e gli consegno i documenti, lui mi sorride “ grazie Iris. Allora dimmi come procede il lavoro con Dylan. E’ un bravo ragazzo e il suo lavoro è impeccabile” un tonfo al cuore al sentir nominare Dylan “si infatti mi trovo molto bene a lavorare con lui. Sto imparando molte cose. Signor Stuart le posso chiedere una cosa?” gli chiesi un po' titubante. “ Dimmi cara” mi disse dolcemente “ come ha conosciuto D..y.. l..an?”
 Fu difficile pronunciare quel nome ma dovevo sapere, avevo il diritto di sapere, come aveva fatto a trovarla, il Signor Stuart cercò di leggere sul mio volto qualcosa che potesse comprendere il motivo di quella domanda “ veramente un amico di Firenze mi ha presentato Dylan dicendo che era un ottimo commerciante e mi avrebbe fatto comodo avere come socio nella mia impresa. Sai lui si è laureato con il massimo dei voti, quindi non potevo perdere un’occasione del genere” non so perché ma mi sentì delusa. “Che cosa ti aspettavi Iris, che lui ti avrebbe cercato mare e monti in tutta Bologna per dirti che ora potete stare insieme. Te l’ho avevo detto Iris, Dylan non ha mai fatto niente per te e tu pensi ancora a lui. Ricordati di quello che hai deciso stamattina. Hai scelto Fabrizio” stupida coscienza, ci fosse una volta che non mi da ragione. Ti odio coscienza. Ti odio destino. Ti odio stupidi sentimenti. E odio te Dylan che mi fai provocare tante emozioni bellissime al punto da far crollare tutti i miei principi. “Capisco grazie mille di avermi risposto e scusa del disturbo Signor Stuart” gli dico e faccio per voltarmi. “ Non devi ringraziarmi mia dolce Iris, ricordati per qualsiasi problema, puoi venire da me” e mi sorride dolcemente. Esco fuori e faccio un profondo respiro. Prendo il telefono e compongo il numero di Marika. “Pronto” la voce di Marika mi dà un po' di sollievo. “Marika” gli dice “Ehi Iris tutto bene? È successo qualcosa?” mi domanda preoccupata “no, non è successo nulla avevo voglia di sentirti. E volevo chiederti com’è andata la giornata con quello stronzo, scocciatore di Paolo?” gli dico preoccupata, di sicuro i suoi poveri nervi saranno a pezzi. Infondo per sopportare quell’antipatico di Paolo ci vorrebbero dieci litri di camomilla, anche se sono sicura che non bastino.
Bene” meno male. Un momento è una mia impressione ha detto bene e dalla sua voce sembra anche felice. No non è possibile che sia andato tutto bene, io m’immaginavo che Marika doveva ritornare di nuovo a casa di suo padre perché di sicuro lo aveva distrutto, fatta a pezzi la sua povera casa. Invece un semplice bene ha cambiato tutte le carte in tavola. “Aspetta un attimo hai detto bene, questo vuol dire che non vi siete amazzati, quindi Paolo è ancora in circolazione pronto a tormentare altre persone innocenti” dico tutto un fiato che alla fine devo respirare profondamente per prendere ossigeno, sento che Marika ride e dice “tu esageri sempre. Comunque Paolo si è comportato molto bene, è una persona molto gentile e lo sai che mi ha spiegato anche alcune operazioni che non ero in grado di fare. Ed è molto più bravo di te a spiegare subito l’ho capita ed erano così facile” mi dice divertita, “ questo lo sapevo non ci voleva che me lo dicessi tu Marika, va Be adesso devo staccare ci sentiamo ok un bacio ti voglio bene” lei per risposta mi dice “ io no, ahah, ok a dopo ciao”e disconnette la chiamata impedendomi di ribattere. Sbuffo e mi volto per andare in ufficio ma mi scontro con il mio sogno proibito, il mio incubo, il mio amore. “ e così vai a chiedere informazioni su di me al Signor Stuart potevi dirmelo direttamente a me” si avvicinò a me e la mia mente vacillò sentivo la coscienza dire è il momento di fuggire. “Avevo bisogno che qualcuno mi desse una conferma” lui mi guarda confuso “ conferma?”.
 “volevo sapere se tu sei venuto qua per me, oppure è stato per il tuo lavoro e sai cosa ho scoperto” gli chiedo lui è in attesa di una risposta “ho scoperto che tu sei venuto solo per il tuo lavoro non sei venuto per me” ero arrabbiata, mi aveva fatto credere che era venuto per me invece è stato il suo lavoro a portarlo da me. Ti odio destino crudele. Adesso quella stupida della mia coscienza se la sta ridendo e sta dicendo che sono una stupida ingenua. Lui si mette a ridere e dice “ vedi che stai sbagliando tutto, è vero ho trovato lavoro per puro caso qui a Bologna, ma per quanto riguarda, c’è un motivo per cui non sono venuta a cercati prima ed è..”
“no non voglio sapere niente. Adesso sto con Fabrizio e tu sei stata solo un sbaglio della mia vita che mi toccherà scontare” gli dico arrabbiata ma mi blocco perché i suoi occhi mi fanno paura, sono di un verde scuro, ed è molto arrabbiato “ sai una cosa hai ragione tu stai con quel santo di Fabrizio, io invece mi troverò una vera donna che può ricambiare a pieno i miei sentimenti e che non mi faccia sentire una merda come fai tu” le sue parole fanno molto male. Mi allontano da lui e purtroppo mi scontro con una persona che non dovevo vedere Paolo che mi fa arrabbiare ancora di più “ ehi Iris perché non stai più attenta” poi mi guarda e mi dice “è successo qualcosa?”.
“Ci mancava solo tu a completare la mia rabbia perché non ti fai gli affari tuoi e mi lasci in pace” gli dico arrabbiata ormai ho perso il controllo, anche lui sembra che si sta arrabbiando si avvicina a me con lo sguardo minaccioso, a me non fa paura “ ti consiglio di andare a lavorare” non me lo dice come consiglio ma me lo ordina questo mi fa infuriare ancora di più “senti stronzo tu a me non mi dai ordini perché qui, anche se sei il figlio del capo hai i stessi diritti che ho io, siamo alla pari, quindi non darmi ordini” gli urlo e mi allontano.
“che carattere” dice Paolo.

Dylan

Sono incazzato davvero. Iris riesce a farmi infuriare e a farmi dire cose che non voglio. Dio perché ha dovuto incontrare quel Fabrizio, perché non ha voluto aspettarmi? Quando li vedo insieme,  vorrei strapparla dalle sue braccia e fargli capire che Iris e solo mia e di nessun altro. Mia.
“Quell’ Iris ha un caratterino bisogna tenerla a bada”.La voce sfrontata di Paolo mi risveglia dai miei pensieri.abbiamo litigato” gli dico“ avete litigato e se l’ha prende con me” e si mette a ridere.
 “sto cercando di capire che cosa ha di tanto speciale da farti innamorare di lei”  mi dice in modo scherzoso, anche se sembra serio, ormai lo conosco da anni quindi so come si comporta.
“ non riesco a dimenticarla” gli dico esausto, lui mi guarda scettico.
“sai che sta con Fabrizio” mi dice ed io lo blocco
 “lui è solo una pedina da eliminare, un intruso”  specifico ma questa volta e lui a bloccarmi “.
“ e Lucy cos'è stata?  Anche lei è stata una pedina per arrivare a Iris giusto?  e tutto logico,  come un equazione, i fattori fanno il risultato” dice lo Paolo sicuro e stronzo.
No” è la mia voce aulente di qualche ottavo “ io ho amato Lucy poi ho conosciuto Iris e tutto è cambiato”  lui mi guarda come se non ci crede a queste parole .Infondo lui non crede all’amore, non credo che qualcuno possa farti uscire pazzo, meglio cambiare argomento!
“a proposito, come è andato il progetto con Marika”in reazione a quella domanda, vedo la sua espressione strana e indescrivibile...diversa ma sempre scettica.
“bene, infondo abbiamo solo studiato insieme”  risponde con naturalezza. Ma non mi convince“strano che sia andato tutto bene, mi aspettavo la terza guerra mondiale” dico ironico per stuzzicarlo e noto un po’ di rigidezza sulla sua fronte“ma che dici che guerra, io so essere anche serio e lo sai che quando si tratta di studio sono concentrato”
“e mi sa che Marika abbia fatto centro senza accorgersene” continuo a dire ridendo.Lui continua a fare il vago, come se l’argomento non lo riguarda per nulla “sai che gioca anche a pallavolo? ed è bravissima”  continuando a provocarlo per capire meglio
“lo so già!”
“quindi sai che domani ha una partita?”
“si e tu come lo sai?”
“beh sono stata invitato! vado con Rebecca lei è lo sponsor del loro marchio, e ha invitato pure me”
“a capisco!”
“si Rebecca è molto amica dell' allenatore, e si dice in giro che sono anni che è innamorato di Marika. Infatti l'ha sempre aiutata e privilegiata, dopo tutto non c'è da meravigliarsi non solo allenatore ma anche altri... una ragazza bella e simpatica me lei non passa indifferente e non credi?”
“beh si” leggo nel suo sguardo qualcosa che mi sa di rabbia.
“anche se lei non pensa a nessuno!” dico per rilassarlo, ormai si è rivelato!
“e non deve pensare a nessuno” riesce a dire a con un po’ di voce.
 
Marika

cazzo e ancora di nuovo, perché lo penso sempre? Non è possibile! è un sintomo di pazzia, sono impossessata. Marika ritorna in te!  Essere che possiedi il mio corpo esci fuori!!!!! sono al massimo dell'esasperazione.Il campanello bussa.
“chi è?”
“sono Iris”
“ti apro ciccia”apro la porta e Iris si butta tra le mia braccia affranta“ehi che c'è?”
“Marika non ne posso più! Devo parlare con te, perché solo tu puoi aiutarmi”.
 “dimmi sono qui per te, intanto preparo una bella cioccolata calda.Ed Iris mi raccontò ciò che avevo sempre sospettato. Dylan era qualcosa del suo passato incompleto.
 “capisco, insomma ora la situazione è inversa!”
“e già, sbagliamo sempre i tempi”.
“le persone giuste nel momento sbagliato!”
“e si! Non azzecchiamo mai i tempi”.
“l'amore è davvero qualcosa di complicato. Sei ancora tanto innamorata vero?”
“si come allora,nel rivederlo il mio cuore è tornato a vivere, dopo tanto tempo che indossava una maschera”
“io l'ho sempre detto che tu non eri innamorata di Fabrizio.Comunque devi vedere bene con calma e seguire il tuo cuore, pensa a te questa volte e basta. Non stare a pensare a chi puoi ferirealtrimenti non sarai mai felice” e l'abbraccio forte per farle sentire il mio calore e rassicurarla!
“grazie Marika sei davvero una amica meravigliosa”
“lo sai che ti voglio bene!”
“senti ho dimenticato di chiederti una cosa?”
“dimmi”
“con Paolo com'è andato? Vedo la tua casa senza residui di una catastrofe!” dice ridendo tra le lacrime
“scema! No abbiamo solo studiato!” dico cercando di nascondere, anche se invano
“A.A.A noto una certa tensione nel rispondere”
“ma che tensione. E’ che davvero abbiamo solo studiato poi Paolo è diverso quando si tratta di cose serie è un  altro!
“noo allora sei stata bene con lui?”
“si! No cioè normale nel senso di studio è molto bravo!”
“eee non ci credo. Questa è una notizia bomba. Marika Tunner innamorata di Paolo Stuart!!”
“la smetti! Io non sono innamorata e basta”
cazzo Iris mi conosce troppo bene, ma che mi sta succedendo non mi riconosco più lo spirito che mi ha impossessato è ancora dentro di me. Esci ho detto! Altrimenti per me è la fine!!!!
 
Eccomi qui scusate dell’enorme ritardo. Spero che il capitolo 8 vi piace e fatemi sapere che ne pensate. Vi voglio presentare tutti i personaggi della storia.

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Ringrazio a tutti quelli che mi seguono e a  Rose Hale Cullen che ha messo la mia storia nelle preferite, a  sterne che ha messo la mia storia da ricordare. Vi volevo dire che ho scritto una nuova storia “ Sense unique love” se volete passare mi farebbe molto piacere un bacio a presto^^. Lety91

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Capitolo 10
*** Capitolo 9 ***


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                                                  Capitolo 9

 

Mi chiedo come sia possibile, che un messaggio possa cambiare il mio umore!! Quel messaggio. Quella persona. Quelle parole. Già la mattinata non era cominciata bene. Un gran mal di testa l’aveva accompagnata. Sono senza uscita. Il posto vuoto di Fabrizio, mi reca solitudine. Sembro egoista, ma a volte ho bisogno di lui. Come sempre scendo dal letto e controllo il cellulare. Una luce accesa. Sullo schermo “un nuovo messaggio”. Il suo nome. Dylan. Il mio cuore impazzito. I miei occhi bagnati e la mente che vaga indietro nel tempo.
 Buongiorno ! Ho bisogno di vederti e parlarti ci vediamo oggi a casa mia. Iris ho bisogno di te. Sei e resterai  colei  che ha rubato il mio cuore..”
Il mio cervello sta per esplodere..Che posso fare? Io ho bisogno di vederlo.
Dylan sei sempre stato con me.
So, che ora ho una vita solida.
So, che ora ho una storia costruttiva e sicura.
So anche, che tutto questo non è Dylan.
Mi infilo nella doccia, con la speranza di non pensare. Vorrei, che i tormenti andassero via. Vorrei farli scivolare via, come il bagnoschiuma sul mio corpo.
 
Arrivo  all’università, e noto Marika diversa dal normale. È seduta sul muretto, e non mi vedo neanche. Pensierosa e altrove.
“Svegliati Marika. Sei ancora sulla terra?”
“Iris sei matta? Mi è preso un colpo.”
“Dai non esagerare. Comunque a cosa pensavi?”
“Nulla.Tu come stai?”
“ bene, devo solo trovare una soluzione”  gli dico con aria pensierosa.
“La soluzione è unica, e non c’è bisogno di pensarci troppo. Non si può stare con chi non si ama. La vita già è difficile e bastarda. Reprimere anche l’amore, non è per nulla positivo”
“Marika non è cosi semplice”
“Iris ma quando in qua, l’amore è semplice. Amare qualcuno fa male. Amare qualcuno è bello, ma anche distruttivo. Perfino la persona più fredda fa crollare e impazzire. Fa perdere il controllo. Non è facile, e non l’ho sarà mai”. Mi  soffermo su quelle parole. Il tono della voce è rammarica toma anche sognante. Mi chiedo se stava parlando ancora del mio problema. Marika innamorata? Non è possibile, sconvolgerla cosi tanto. Chi sarà mai?
All’improvviso vedo Paolo avvicinarsi. Si avvicina a Marika.
“Ehi” Marika” le dice con quel tone strafottente di sempre. Come fa Marika a dire, che è gentile? La rivelazione più grande è Marika.
“Ciao Paolo. Come stai?” gli dice con voce quasi imbarazzata. Un momento. Occhi ed orecchie miei ditemi che non ho sentito ed udito davvero. Non può essere Paolo. No Marika salvati…
“Bene. Ci vediamo oggi alle 16-00 da te?”
“Certo”
“Ok. Ci vediamo oggi” Lo vedo andare via senza aggiungere altro. Che stronzo!
“Dio che essere irritabile..Non trovi?”
“Beh non ha detto nulla di irritabile”. No Marika ritorna in te. Non posso credere, che arrivi al punto di giustificarlo!
“Beh! Comunque oggi devo vedermi con Dylan, e dovresti coprirmi con Fabrizio”
“Certo. Tranquilla”
“Grazie. Sei un amore” Marika è davvero unica. Non ho mai incontrato una persona più dolce e solare. Merita il meglio. Spero solo, che per Paolo sia una attrazione passeggera.
 
Dylan 
Altre  due ore, e lei sarà qui...  Mi torna in mente la canzone di Ramazzotti “Lei tra poco arriverà. È il momento che aspettavo da un eternità. Non riesco a crederci da me lei verrà, e stasera da quell’altro non andrà. Nella mente solo lei, come un ossessione lei, che non so mandarla via”
Non ti ho mai dimenticato.
Non voglio perderti ancora.
Voglio averti con me.
Paolo entra senza bussare.
“Cos’è sta novità? Perché devo lasciarti casa libera?”
“Devo vedere Iris .Paolo è l’unico posto tranquillo”
“Va beh. Contento tu” Sapevo di poter contare su di lui. Nonostante il suo essere presuntuoso è sempre generoso e disponibile. Non è per niente cosi superficiale. È l’amico più sincero e leale, che abbia mai incontrato.
 
 
Marika
Mmm! Questa doccia ci voleva. Tra poco arriva cazzo! Infilo direttamente la tuta, per gli allenamenti.Perché ogni mio pensiero ha il tuo nome .
“Ti sento al punto che disturbi. Al punto che è già tardi. Rimani quando vuoi”.Eh mio caro Ligabue. Ti prego illuminami.Il campanello suona.Il mio cuore batte.Apro senza chiedere.
“Ciao Paolo”
“Hai aperto senza chiedere chi è? Ti rendi conto che sei imprudente. Poteva essere chiunque” mi dice serio.
“Beh dai non esageriamo. Poi aspettavo te” e mi avvicino. Sembra in difficoltà. I nostri sguardi si incatenano. Lui mi fissa in modo, che mai nessuno ha fatto. Dio mio come sei bello.
“Beh iniziamo” mi chiede severo.
“Certo andiamo in cucina”
Il tempo volava, e mi resi conto del modo in cui mi fissava. Anche se voleva avere controll , e fingeva con aria indifferente.
“Marika stasera allora ti alleni?”
“Si. Infatti ho già indossato la tuta”
“Questa sarebbe una tuta? Occorrono per forza cosi corti questi pantaloncini?” mi dice con aria accigliata.Resto un po’ scioccata. Perché?
“Beh sono  i modelli alla moda. Siamo atlete, e il fisico va messo in mostra. Sempre nel limite”
“Capisco. Beh ti alleni molto?”
“Si. Il nostro allenatore è un grande perfezionista”
“Vai d’accordo con lui?”
“Beh si! Anche se lui è innamorato di me da una vita, ma ha compreso che non ricambio. Siamo buoni amici ora”
“Capisco. Beh devo andare”. Lo vedo molto strano e pensieroso..
“Ok. Scendo con te”  e detto questo prendo le mie cose.
Mentre usciamo da casa, lui mi prende e mi bacia.
Si può morire di emozione? Io ero sul punto di esserlo.
Lo stringo e ricambio. Dio mio come preme le sue labbra sulle mie. Poi la catastrofe. Lui si stacca e scappa.Mi lascia sola in balia delle mie lacrime e illusioni, che vanno a braccetto in quel istante.
Si può morire di delusione? Io ero sul punto di farlo.
Questa affermazione qui, l’ha trovo più realistica della precedente.
 
Iris
La porta è semi aperta..
Entro, e mi colpiscono le tante foto nell’entrata.Un Paolo diverso.Un Dylan diverso.Il mio Dylan..
“Eccoti” la sua voce mi rapisce tutta.Non occorrono parole.Non occorrono.Mi getto su di lui.Tra le sue braccia.Viva!Finalmente viva.Sentire il suo corpo.Il suo calore.I nostri gemiti di piacere.Dio mio… Solo Dylan è capace di farmi accendere cosi.Passione…Emozione...Dolcezza…Voglia di sentirlo sempre di più dentro di me…
 
Finalmente sono riuscita a pubblicare il capitolo 9 di Iris. Mi scuso ancora per non essermi fatta più viva. Ma adesso eccomi. Ed iniziamo questo nuovo anno con questo bellissimo capitolo. In cui c’è una svolta tra Iris e Dylan. E una Marika sempre di più innamorata di Paolo.
Ringrazio a tutti quelli che leggono le mie storie. Ringrazio a:
1)     onda92
2)   sammyjoe Storm
3)    C r i s 
Ringrazio a quelli che hanno messo la mia storia tra i preferiti:
1)   blackday
2)    NexiRain
3)    onda92
4)    Rose Hale Cullen
Ringrazio a quelli che hanno messo la mia storia da ricordare:
1)    Camilla91
2)   sterne 
Ringrazio a quelli che hanno messo la mia storia nelle seguite:
1)   Bryce 78
2)    Hell Girl
3)   Mary_Sophia_Spurce
4)    Misfatta91
5)   valenina
6)    vieri27 
E infine ringrazio a quelli che mi hanno messo negli autori preferiti:
1)    blackday 
2)   Dear Juliet
Se volete potete passare anche alle altre mie storie.
 Sense unique love
 La nuova me
Buona lettura a presto. Un bacio.

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Capitolo 11
*** Capitolo 10 ***


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                                             Capitolo 10

Iris‏
 

Mentre ero in puro senso di serenità con Dylan il telefono rompe il silenzio.
-Pronto?-
-Ehi amore.-
- Ehi Fabrizio.-
-Tutto bene ?-
-Si a te?-
-Bene. Senti Iris io sto partendo. Ho una conferenza medica. Non posso mancare. Ci sentiamo appena arrivo ok? ­­-
-Ok stai attento. Ciao-
Riattacco, e vedo Dylan imbronciato. Dio quanto è bello. Sembra un bambino, con quell’ aria tentatrice.
-Avremo due giorni tutti per noi! Fabrizio parte.-
-Beh cosi ti schiarisci e fai una scelta. Non possiamo andare avanti cosi. Non siamo più dei ragazzini, che giocano. Io voglio puntare in alto con te, e voglio farlo alla luce del sole.-
-Certo.-  sono un po’ preoccupata ho paura di quello che accadrà, ma per il momento voglio godermi il mio Dylan.Solo Dylan.Mi chiedo: cosa ha fatto al mio cuore, per rendermi cosi pazza di lui?Lui mi ha rapito.Lui mi ha conquistata senza far nulla.Dio mio quanto l’amo.Nessuno può dividerci.No stavolta non l’ho permetto.Non sono più la ragazzina di tanto tempo fa.
 
Dylan
 Quel deficiente doveva chiamare proprio ora! Mio Dio quando finirà questa storia? Non possiamo continuare cosi!  Uno dei due si stancherà prima o poi. Siamo adulti, e non dobbiamo nascondere i nostri sentimenti. Dobbiamo avere il coraggio di dire: io amo lei, oppure io amo lui. Che vita è se si ha paura di amare e assaporare a pieno l'amore? Iris non ti permettero di affondare il nostro amore. Non questa volta! 

 

Iris
 

Sono arrivata all’università, e vedo Marika con aria scocciata e assente. Dio mio Paolo non le fa bene. Spero che le passi subito.
-Ehi Marika!-
-Ciao Iris- sento la sua voce triste.
-Che successo?-
-Paolo ieri mi ha baciato, e mi ha lasciato li, come si fa con un oggetto. Si usa e si posa.-
-No dai! Non posso crederci. Che bastardo.- dico arrabbiata.
-Va be comunque io vado. Ci vediamo direttamente stasera alla partita.-
-Certo.-
La vedo andare via. Poveretta, con tanti ragazzi proprio lo stronzo per eccellenza. Stavolta me la paga. Si conosco già il modo se ho capito il perché!
 
 
 Marika

Cazzo vorrei tanto avere una bacchetta magica, e scomparire.A quanto pare invece ho il potere di far comparire gli stronzi.  
-Senti ti devo parlare.-
-Non ho motivo da prestarti ascolto.- Lui mi dice con quel suo modo di fare da bastardo.
-Invece tu mi ascolti. Tu sei uno stronzo in cima alla classifica, sei l’essere più irritante che abbia mai conosciuto. Tu non sai neanche il significato di rispetto verso altri. Sei egoista, e per questo resterai sempre solo. Nessuno ti amerà mai. Nessuno!
E vado via piangendo perché io vorrei altro. Cazzo Paolo perché non capisci?
 
 Paolo
Quelle parole mi hanno bloccato del tutto. Lei. Proprio lei ha detto che mai nessuno mi amerà. Solo a sentirle dire quelle parole l’avrei sbattuta contro al muro, e sfogata la mia rabbia, l’avrei baciata e fatta sentire tutto il mio peso. Li perde il coraggio. Li sembra una creatura spaventata. Li addirittura mi ricambia. Ed io impazzisco, perché vorrei farla tacere e fare ciò che voglio. Perché sento di poter fare di lei ciò che mi va. Solo io. Nessuno devo azzardarsi. Nessuno deve toccarla o pensarla. Ho deciso che stasera vado a vederla giocare, cosi incontro anche quel deficiente dell’allenatore. Almeno prima di farlo fuori  devo pur conoscerlo.
 
Iris
Dopo una lunga giornata di studio e lavoro mia preparo ad andare alla partita di Marika. Infondo sono la loro mascot senza di me cosa fanno. Entro e saluto alcune persone. Mi guardo intorno e mio Dio non ci credo Dylan e Paolo. Un momento Paolo che ci fa qui? Io non capisco più nulla. Allora è vero che si innamorato di Marika? Non posso credeci. Loro due sono come acqua e fuoco. Per concludere c'è anche Ludovica con loro. La modella che ha occhi solo per Dylan. Cavolo che rabbia. Dylan sto per ammazzarti! Attento alle tue mosse!

Marika mi viene in incontro. Sempre bella e sorridente. Mi abbraccia forte. Sento il suo bene per me. Lei è semrpe cosi dolce. Troppo dolce per uno come Paolo. Troppo sensibile per un carattere di merda. Troppo per bella, e questo è un gran problema.

-Iris sono contenta che sei qui! - mi dice emozionata, e vedo arrivare alle sue spalle il suo allenatore. Alessandro, che da una vita è innamorato di lei. Infatti  la prende da dietro, e l'abbraccia. Marika sorride, anche se lo so dentro come sta. Scommetto che fa cosi per non pensare a quello stranzo, e Alessadro è ottimo per non pensare. Lui fa ridere semrpe, e la riempie di attenzioni e parole.
-Ciao Iris! Oggi la mia piccola stella darà il massimo.- 
- Lo so Ale! - 
-Iris sta venendo Dylan e Ludovica. Cazzo c'è anche Paolo! Perchè è qui? - Marika cambia subito espressione.
-Ciao Marika .- Dylan la saluta sorridendo, e si avvicina a me. Lo guardo con istinto da omicidia. Lui fa quello sguardo da cucciolo. E’ ufficiale, lui vuole essere ammazzato.
-Ciao Dylan. Ciao Ludovica. Ciao Paolo.- 
- Marika vado di la.Ti aspetto.- Ludovica entra nello spogliatoio.
-Bhe sono i tuoi amici? Non mi presenti?- Alessandro dice stringendola forte. Non sa che sta mettendo a dura prova l'autocontrollo di Paolo. Infatti vedo il sopraciglio sinitro di Paolo alzarsi. Brutto segno.
- Dai Marika presentaci tutti.- Paolo provoca Marika.
- Lui è Ale il mio allenanatore. Loro sono Dylan e Paolo - Paolo lo guarda attentamente. Lui studia bene le sua vittime.  Lo conosco bene. Marika non andare oltre.
- Piacere! Io e Marika ci conosiamo da anni. Ormai siamo una sola cosa.- dice Ale col sorriso sulle labbra. Si vede perfettamente che è innamrato di lei. Paolo fulmina Marika con lo sguado. Mio Dio abbi pietà di lei. Salvala da Paolo!
Infatti lui si allontana. Segno che sta per spaccare la faccia ad Alessandro.
 
Paolo
 
Cazzo cazzo! Allora è vero. Come la stringeva quel deficiente, e lei che sorrideva sempre. Te ne farò pentire Marika. Credi che io mi lascio trattare cosi da te? No io non sto a guardare. Saldo sempre i miei conti. Vedo arrivare Dylan verso di me.
- Ehi che ti prende?-
-Nulla. Quindi è lui quel cazzo di imbecille? Si legge in faccia che è pazzo di lei. - dico soffocato dalla rabbia.
-Beh questo si sa, ma non stanno insieme. So che si sono baciati, ma nulla di più. -
-Cosa?- la rabbia sta arrivando a superare il limite di controllo.
- Cavolo pensavo che sapevi. Beh in fondo che ti importa mica state insieme?- 
Lui l'ha baciata. Un altro l'ha toccata. No Marika! Non hai neanche l'idea di ciò che ti aspetta.
La partita stava iniziando. Lui si siede vicino a me. Beh devo dire che è pronto per essere fatto fuori da me.
- Ale certo che Marika è davvero brava. Tutto questo grazie a te. Lei ti ammira molto sai! - Iris che parla semrpe quando non devo parlare.  Anzi posso sapere particolari che ancora non so. 
- Be lei è straordinaria. Ha tutto ciò che un ragazzo può volere. Bellissima e dolce. Ha un gran cuore ed è leale. Spero che stasera mi dica di si.-
- Dire di si a cosa? - ormai il controllo è andato a farsi fottere. 
-Se vuole diventare la mia ragazza. Non posso farne a meno.- sto per esplodere. Aspetto che finisca la partita. Non posso ora dare spettacolo di me stesso. Ogni  cosa ha il suo tempo. Ed io so già che fare.
 

Marika 

Abbiamo vinto! Stranamente non sono felice come dovrei. Dopo gli abbracci e complimenti entro nello spogliatoio. Ho  bisogno di una doccia per non pensare. Ho bisogno di cancellare. Paolo perchè sei entrato nella mia vita? Io ti odio  da morire. Ti amo questo è il problema. Ti amo cosi tanto da star male. Ti amo che mi fa mancare l'aria. Ti amo anche se mi fai male. Ti amo anche quando mi tratti come un gioco. Ti amo anche quando mi provochi. Ti amo sempre. Non posso far nulla. Sono vittima di te.
 
Paolo
 
 Entro nello spogliato. Deve essere qui!
-Che ci fai qui? Non puoi entrare!-
-Io faccio come mi pare.- dico duro, anche se  vedendola solo in intimo e tutta sudata mi soffermo sul suo corpo. Cazzo però! Perché sei cosi maledettamente bella?
-Vattene via. – mi dice. Non le do neanche il tempo di infilarsi qualcosa, che la sbatto fortemente al muro.
-Mi fai male.-
-Non mi importa. Infondo io sono crudele non ricordi.- e la stringo di più.
-Che c’è ancora ?-
-Ho visto come si comporta l’allenatore con te, e come ti lasci abbracciare da lui.- le dico con rabbia e la stringo ancora di più a me. Le faccio sentire il mio peso. La sento tremare .
-Cosa ti importa? Io faccio quello che mi pare. Poi non c’è ancora nulla tra me e lui.- ora si che mi arrabbio. Cosa vuol dire ancora? Le premo la testa.
-Ancora niente? Vi siete baciati. Perché? – Le urlo la mia rabbia.
-Non sono tenuta a risponderti. Poi è lui che mi ha preso e mi ha stretta a lui per baciarmi. Ha detto che mi ama e vuole stare con me.-  no Marika tu vuoi proprio che io perda il controllo.La stringo ancora di più.
-Mi fai male. Ti prego basta.-
-No. Dimmi cosa hai risposto? Dimmi l’ho corrispondi?-
-Non ho risposto nulla, e ho detto che non poteva esserci nulla. Solo che lui insiste ancora.- sono più rilassato.
-Vediamo un po’ questo ti farà rendere conto.- prendo e la bacio. Dio mio mi ricambia. Cazzo come mi piace averla.Mia. Solo mia. Vederla cosi nuda tra le mie braccia. Mia che trema dalla paura e dall’eccitazione. Perché lei mi vuole.Nessuno deve tenerla cosi. Nessuno! Solo io
-Vedi questo? È un segno. Ti ha preso cosi quel deficiente? – e la lascio così.
 
 Marika
 Mi sento usata. Mi umilia sempre.Mi fa del male.Mi bacia.Mi tratta come un oggetto suo.Perché Paolo non mi ami?Perché mi tratti cosi?Perché io non riesco ad odiarti?Perché ti amo ?
 
Salve a tutti ecco il nuovo capitolo. Be adesso le situazioni stanno avendo una svolta diversa. Comunque spero che vi piaccia e fatemi sapere cosa ne pensate. Ringrazio alla mia migliore amica che mi aiuta sempre.
Ringrazio a maylea85 che ha messo la mia storia nelle seguite. Ringrazio a Samyss che ha messo la mia storia da ricordare. E a tutte le ragazze che leggono la mia storia.
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Capitolo 12
*** Capitolo 11 ***


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                                                    Capitolo 11

Iris
 
Quell'oca, gli sta sempre attorno. Lui, dal deficiente che è, non fa nulla. Sono una scarica di rabbia. Ho davvero un istinto omicida verso quell'oca, e anche verso di lui. A eccolo che si avvicina. Il deficiente, si è accorto che esisto ancora. Ora mi faccio sentire, e per lui non c'è scampo.
-Ehi cucciola. Che fine hai fatto? Ti stavo cercando?- mi dice con l'aria vaga. 
-Bhe non si direbbe. Visto, che ha speso bene il tuo tempo. Eri in ottima compagnia. Infondo fai bene, e grazie per il consiglio.-
-La smetti? Che cavolo dice. Tu già hai fatto abbastanza. Ora andiamo.- mi da anche gli ordini. Dylan, tu non sai come sono diventata.
- No io vado con Marika. Tu e Paolo dovete sparire. Se non vuoi una strage collettiva. Sai che divertimento. Ammazzo prima Paolo, perché è più furbo, e poi te.-
-L'ha smetti.-
-No Dylan. Io vado, e ti lascio qui. Ecco Marika. Io vado.-e lo lascio cosi. Deve imparare come ci si comporta. 
Corro verso di Marika, e la vedo sconvolta e con gli occhi gonfi.
-Marika. Cosa è successo?- le dico preoccupata, ma sono sicura che Paolo è il colpevole. Dio mio, ma lui che c'entra con lei? 
-Andiamo via!-
Siamo in auto, e Marika guida spericolata come una pazza. Si salvi chi può. Meglio che non chiedo nulla. A casa con calma mi spiegherà.
Arrivate a casa, l'ira si manifesta.
-Quello stronzo ti rendi conto che ha fatto? Mi ha sbattuto e minacciato. Mi ha stretto cosi tanto, che  l'ossigeno mi mancava. Era incavolato, perché ho baciato Ale. Non vuole che ricambi, e non vuole che stia con nessuno. Io mi chiedo perché? Non è il mio ragazzo, e non mi ama.- mi dice amareggiata e distrutta. Paolo l' ha sta davvero riducendo a pezzi.
-Mi  chiedo il perché? Paolo non si innamora, e con te è sempre guerra.-  non so che pensare.
-Infatti. Io non posso stare ai suoi sbalzi di umore. Tanto lui non mi ama.- ha lo sguardo perso e triste. Un momento: è triste perché Paolo non l'ama?
-Bhe è una fortuna. Paolo non è l'ideale, come ragazzo. Puoi trovare di meglio credimi.-
- Ma io, non voglio trovare altro.- No. Non ci credo. Marika ama Paolo? 
-No! Dimmi che ho capito male. Dimmi che non è vero!.-
-No. Stavo delirando! Io non sono innamorata di un mostro.-
-Ah meglio! Anzi, e chi è allora?- 
-Beh non l'ho conosci. Un tipo strano, scontroso, prepotente, ed egoista. Un tipo che si crede Dio, e il suo carattere è intrattabile. Lui è uno stronzo per eccellenza. Lui è antipatico e violento. Lui è bellissimo e intelligente. Lui quando è concentrato è una meraviglia di dolcezza. Sembra un'altro- mi dice in fretta e in furia. Un momento, ma io conosco solo un essere cosi.

-Non sapevo, che esistesse un altro Paolo? 
-Che c'entra lui?-
-Beh hai descritto il suo essere. Lui è così, e sinceramente non sapevo dell'esistenza di altri come lui.-
-Infatti lui è unico.-
-Bhe mi stai confondendo le idee. Ma di chi stiamo parlando? Paolo, o del misterioso ragazzo?-
-Beh, ma sono una persona.-
-Oh mio Dio...Dimmi che è una fase...Dimmi, che è la botta che hai preso? Dimmi che non sei in te.- le dico supplichevole.
-Cazzo Iris. Non l'hai capito? Io sono innamorata di Paolo! Io amo Paolo. Tanto, ma davvero tanto.- 
-No. L'hai anche confermato. Tu l'odiavi. Lui ti ha trattata malissimo, e tu l' ami. Marika, ma dove è finita la tua grinta?- 
-Sai che ti dico, che io non mi fermo. Deve pagarla. Ora prepariamoci. Ti presto un mio vestito. Sai che sono tutti bellissimi,e  su di te saranno ancora più belli.-
-Infatti ho voglia di divertirmi, e non pensare.-
-Beh perché ? Cosa è accaduto?-
-Dylan stava parlando con Ludovica, e non faceva nulla per evitarla. Quella stronza vuole morire.- le dico, con aria furibonda..
-Sai che ti dico? Stasera sarai una bomba. Dai prepariamoci.-
-Si, e che serata esplosiva sia.-  e ridono come delle pazze. Un po’ per rabbia, e un po’ la rivelazione di Marika. Dio mio.
Questa sera, succederanno delle belle.
 

Dylan
 
Quell'idiota. Quella sciocca, mi fa incavolare sempre. Non capisce mai nulla, e sta sempre sulla difensiva.
Crede, che io sto con Ludovica. Proprio lei si lamenta, e sta con lui ancora. Iris sei immatura, come ti ho lasciato.
Sei sempre, la solita impulsiva ed egoista.
-Ehi Dylan.- vedo Paolo, che si butta sul divano. Tutto incavolato. Ultimamente è sempre strano.
-Ehi!- gli rispondo scocciato
-Che successo? -
-Iris è immatura, e sciocca. Non capisce un tubo, e pretende di dare lezioni di vita. Mentre lei, non mette in pratica.Quindi un idiota ed egoista. Stasera, anche stronza.- finalmente mi sfogo.
-E quella deficiente di Marika? Non è meglio di Iris? Che si fa baciare da quell'allenatore banale, che non tiene le mani aposto. Lei, poi che ride e ricambia. L'ammazzerei.- mi dice tutto in attimo, ed io non riesco ad elaborare. Perché Paoloè arrabbiato con Marika? Non è la sua ragazza.
-Beh ma tu che c'entri?- Marika può fare quello che vuole.-
-Lei non deve fare nulla, e nessuno deve farle nulla. Quella scema, non mi ascolta, anzi fa peggio.
Non capisce, che non deve contraddirmi.- resto sconcertato, e mi chiedo: perché dice questo?
-Paolo, ma lei non è un tua proprietà. Non puoi dirle  quello che deve, o non deve fare. Non è tua. Puoi stare conchi vuole.- guardo il sguardo gelido. Brutto segno.
-Beh, neanche Iris è tua. Ufficialmente sta con Fabrizio. Tu sei il suo passato, che è ritornato.- lo fulmino con lo sguardo.
-Beh, ma io amo Iris. Allora visto il paragone, anche tu sei innamorato di Marika.- dopo queste parole , vedo Paolo caderedal divano. La verità fa sempre male.
-Io che mi innamoro? Lo sai che è impossibile. Io non provo nulla per lei, e mi diverto solo. Tutto qui.-
-Ah bene. Allora dovrai smetterla.-
perché?-
- Alessandro stasera, le chiederà di stare ufficialmente con lei.-  vedo il suo sguardo nervoso, e questo non promette nulla di buono. Anzi! Chissà stasera!
 

 
Paolo
 
 
Quella demente. Non solo l'ho minacciata, lei fa peggio. Si crede, che io faccio solo chiacchiere. Sono incavolato nero. Marika, che sta succedendo? Marika, cosa hai combinato? Tu non hai idea, cosa vuol dire aver fatto innamorare me. Tu non sai, che se voglio qualcosa nulla mi ferma.
Mi fai solo impazzire, e perdere la testa. Sei tremendamente bella, e vederti impaurita è un impulso incontrollabile.
Ti voglio, ma non riesco ad accettarlo.
Non voglio dirtelo, ma non voglio che tu stia con un altro.
Ti ammazzerei.
Ti annienterei.
Non sei più libera. Ormai ho deciso, e tu accetterai.
 

 

Marika
 
Siamo arrivate alla festa, e ho ancora quella sensazione di paura. Non posso amare qualcuno, che si prende gioco di me. Non voglio. La mia vita, è sempre stata scorrevole e divertente. Lui, non esisteva. Lui, non era nei piani. Lui, non è ideale. Mio Dio, quanto ti amo Paolo. Mi distruggi, ma ti amo lo stesso. Un amore malsano, che mi porta al delirio interiore. C'è qualcuno, che può salvarmi? Alessandro, forse è la soluzione. Mah si, devo soffocare il mio amore segreto. Un amore, che non avrà mai inizio.
-Marika, che ti imbamboli pure ora?- la voce divertita di Iris, mi riconduce alla realtà. Dio è vero, sto esagerando troppo a pensare. Basta!
-Hai ragione.- dico per tranquillizzarla, che tutto va bene.
-Ciao ragazze.- solo lei ci mancava. Ludovica. Iris, è già su di giri.
- Ciao Ludovica. - le dico, Iris ricambia con un falso sorriso. Se potesse ammazzarla, e non aggiungo altro.
-Con chi sei venuta? - ecco Iris, che indaga.
-Con un amico. Dylan non si capisce più, da un paio di mesi. Mi ha lasciata tre mesi fa. Il passato, non si fa i cavoli suoi. Ritorna sempre, e lui ne è vittima. Vorrei sapere questa ragazza, che ha di cosi speciale.- dopo quella rivelazione, Iris diventa viola di rabbia, ma cerca di trattenersi. Almeno cerca.
-Ah si? Stavate insieme?-
-Si, anche sei ero consapevole di tutto. Lui fu chiaro dall'inizio, che non mi amava. Io innamorata pazza, pur di averlo ero disposta a tutto. Per lui era solo sesso e compagnia, invece per me tutt'altro.-
-Capisco.- Iris era infuriata. Meglio agire .
-Bhe Ludovica, perché non adiamo da Ale? Ci aspetta per la foto.- e trascino Ludovica con me. Dovevo intervenire, prima di rovinare la festa.
 

 
Dylan
 

Eccola li. Devo parlare con lei.
-Eccola Dylan. Vedo che ha ottima compagnia.- Paolo è sempre lui. Ama incitarmi alla violenza
-Paolo, tu guardi li. Alessadro la tiene stretta, come la cosa più preziosa. Si nota da qui, che muore per lei. Marika è in ottime mani-  Lui si gira, e mi fulmina. Ho esagerato, ma anche lui poteva risparmiarsela.
Mi avvicino ad Iris, e la trascino via.
- Che vuoi?-la sua voce  è pungente.-
-La smetti di dare spettacolo. Sei ridicola, e mi sta stufando. -
-Tu sei ridicolo. Perché non vai da Ludovica, che soffre per te. Stavate insieme, ed io l'ho saputo da lei.- mi dice delusa. Lei è delusa, e io come devo stare?
-Tu sei l'ultima persona, che può giudicare. Tu sei ancora fidanzata. Io appena ti ho rivista, l' ho lasciata. Vedi chi dei due è ridicolo, o meglio dire stronzo. Fatti un esame di coscienza, che non tutti amano giocare come te. Beh ora ti lascio. Continua la tua parlata, non crescerai mai. Sono solo una sciocco e illuso. Davvero Ludovica soffre per uno sciocco, che ama un’ immatura. Una che non merita nulla.- e me ne vado. Lasciandola li. Deve crescere. Non possiamo giocare. Non è facile amare, e lei deve capire.
 

 

Iris
 
Quelle parole, sono state un pugnale al cuore. Mi ha definito, egoista e immatura. Lo so, che la gelosia mi ha reso distante e scontrosa, ma ero accecata. Lui doveva capirmi.  Non posso smentire ciò che ha detto, perché è tutto vero. Io non posso giudicarlo. Io sono quella che non tronca una storia senza amore.  Io sono quella, che non fa nulla. Sto rischiando di perderlo di nuovo. Non posso. Di nuovo senza lui, non posso resistere.

 
 

Paolo
 
Eccola da sola. Appena mi vede, si allontana.
-Ehi ferma.- le blocca la mano, ma senza forza. Mi rendo conto, di come la sua pelle mi richiami. Quel semplice contatto.
-Cosa c'è?-
-Non ti vedo in compagnia? Stai applicando?- le dico divertito.
-No caro, infatti stavo andando. Non mi importa nulla di ciò che dici. Tu non sei nessuno.-
-Beh allora vuoi davvero, che io applichi le mie intenzioni? -
- Senti, a me non importa nulla. Io ti voglio fuori, dalla mia vita. Io voglio essere lasciata in pace.-
-Lasciarti tra le braccia di quell'idiota li? Mai! Non l'ho permetterò- le dico minaccioso ..
-Beh io sto, con chi mi pare. Io non ho bisogno del tuo permesso.-
- Invece si! Tu sei, come un nuovo gioco uscito alla playstation. Sei un gioco. Solo il mio gioco.-
-Infondo non hai torto. Tu sei giocatore, e ti diverti. Ricorda, che prima o poi il gioco finisce. Prima o poi non hai più carte in mano.Non conta se hai vinto o perso, tanto resterai solo. Con la tua vittoria, o con la tua perdita.- e dopo avermi spiazzato, va via. Lasciandomi davvero solo. Senza nulla in mano.
 

 
Marika
 
Mi ha definito un giocattolo. Vedrai, come so giocare bene. Non mi sottovalutare.
-Ehi Ale! Devo parlarti. Possiamo uscire fuori?-
-Certo Marika.-
Ci allontaniamo dalla festa. Si ho intenzione di baciarlo e stare con lui. Almeno Paolo non mi calcolerà più.
-Ale sai, mi sono resa conto della tua importanza. Sei davvero speciale, e vorrei provare a farti felice. Te lo meriti.- e glielo  dico cosi. Autoconvincendomi da sola, che è la cosa giusta.
-Marika! Tu non sai come rendi felice.-  lo prendo, e lo bacio. Lui deve vedere, che non conta nulla.
-Ehi stronzo - vedo lui che mi butta a terra, e che prende a pugni Alessandro. Cerco di fermarlo, ma lui mi butta e ributta a terra.
-Ho detto basta! Lascialo stare. Lui non ti ha fatto niente!- gli urlo contro. Lui si alza, e mi sbatte contro il muro. Mi fa male. Come al solito.
-Alla fine mi hai fatto incavolare davvero. Ma che brava! Hai visto che non scherzo?- e mi fa sempre più male.
-Mi fai male.-
-Questo non è niente. Tu mi ha sfidato giusto? Devi accettare le conseguenze. Io ti avevo avvertita, e tu hai fatto il contrario. Con te occorrono i fatti, le parole non servono. Sei immune. -
- Che vuoi da me? Perché fai questo. Lasciami alla mia vita.-
-Scordatelo. Ormai è troppo tardi.- e mi trascina via.
-Cosa è troppo tardi?- non mi risponde, e mi scaraventa in auto. Paolo, ma cosa vuol dire tutto questo? Cosa significa "è troppo tardi”?.

 
 

Salve a tutte. Finalmente sono riuscita  ad aggiornare il capitolo.
Ringrazio a tutte le ragazze che seguono e che leggono la mia storia.
Ringrazio a  cleziana che ha messo la mia storia nelle preferite.
 Ringrazio a Marilyn_Flox per aver messo la mia storia nelle seguite.
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Ho creato anche un gruppo se volete passare ^^
Siamo fatti della stessa sostanza dei sogni
A presto un bacio ^^

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Capitolo 13
*** Capitolo 12 ***


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                                     Capitolo 12

Marika

Oh Dio, ma dove andiamo? Questo matto, che ha intenzione? Forse vuole uccidermi? Da questo pazzo, ormai mi aspetto di tutto. Ho tanta paura. Cosa vuole da me?
-Dove andiamo?-
- Taci, che sono ancora incavolato.-
-Ma di cosa? Mica sei il mio ragazzo.-  dico con aria un po’ impaurita, ma sfrontata.
- Non farmi ricordare, ciò che hai fatto prima- 
-Ma non ti riguarda. Io posso fare quello che mi pare. Soprattutto quello con chi mi pare. - continuo a ribattere, cerco di avventarmi su di lui per frenare.
-Ma che fai? Sei scema? Potevamo sbandare.-
-Io voglio scendere!-
-Hai paura di me? Siamo soli. Tu sei solo, e con me. Vedi, non hai scelta. Stattene buona, e non irritarmi.- ma che stronzo.
-Tu devi piantarla con me? Cosa ti ho fatto? Cosa vuoi da me? - gli dico disperata. Lui mi guarda solo, senza rispondere.
-Siamo già stati soli, e mi volevi. Addirittura quando ti ho minacciata, tu mi hai ricambiato. Vedi sei tu la colpevole.-
- Ma colpevole di cosa? Io non ti ho mai calcolato. Io sto con un’ altra persona, e l' ho fatto anche per te. Cosi non giocavi più con me, cercavi altrove. Io con un'altra persona che non vuole giocare, e tu con una persona che vuole giocare. Vedi è semplice. -
-Taci. Te lo consiglio.-
-Ma parchè? Sembra che ti dia fastidio. Se non ti conoscessi, penserei tutt' altro.-
- tipo che io ti amo? Marika tu davvero credi che io ti ami? -
- Beh lasciami amare qualcun'altro. Ale mi ama tanto, e  io voglio stare con lui. Scusa se non mi ami, perché non lasciarmi andare?- e dopo aver detto questi, lui frena di botto, facendomi sbattere con la testa. 
- Ma sei pazzo? Potevo farmi male, sul serio! -
-Siamo arrivati. Scendi!- mio Dio è tutto oscuro e brutto. Sembra quelle foreste, in cui i vampiri vanno a caccia. Ho tanta paura.
-Io non scendo!- 
-Rimani pure da sola. Tanto qui è morto.- e sta per andarsene. Davvero mi lascia qui. Apro la portiera e scendo. Mio Dio, non l' ho vedo più.
-Paolo dove sei?- 
-Sono qua.- mi dice, spuntando da dietro.
-  Ah sei tu. Mi hai spaventato. Mi fa paura qui! -
-perché hai paura di questo posto?- lo guardo. Sembra più calmo.
-Questo posto è oscuro. Ci sono degli animali?-
-Certo. Siamo in bosco.-  no. Ecco lo sapevo. Mio Dio ho davvero terrore di questo posto.
- Restami vicino. Ho paura. Non te ne andare.-  Che stronzo. Si è allontano. Inizio a piangere contro volontà. Odio quell' essere.
 

 

 
Paolo
 
 
La vedo piangere. Mi fa troppa tenerezza. Lei è cosi fragile. Sempre bella. Anzi di più ancora. Quando ha detto quelle parole: "Restami vicino. Ho paura. Non te ne andare.", mi ha letteralmente bloccato. Ho sentito il suo bisogno di me. Le tendo la mano, e l'accarezzo dolcemente il volto.
-Stavo scherzando! Non piangere. Sono qui, dove potevo andare? - le dico, e lei mi stringe. Senza parlare.
- Oddio mio. Cos'è li? - e si butta addosso. Mi stringe forte a lei. Mi vuole accanto. Si sente sicura, ed io abbasso tutte mie difese.
-Dai non è niente? Andiamo!. - e per tutto il tempo, mi stringe senza sosta. Come mi piace. Marika, se solo sapessi.
- Finalmente siamo al sicuro.- dice più sollevata. 
- Eh si. Comunque fa come se fossi a casa tua. -
-Dove siamo qui?-
-Siamo in una proprietà della mia infanzia. Io non ho mai avuto, paura. Questo posto, io l'ho amo soprattutto di notte. Vedere le stelle da qui è meraviglioso. Quando il tempo è buono.-
- Che bello! Meravigliosa questa tua passione.- mi sorride contenta. Come se io, non le avessi mai fatto nulla male. Un sorriso puro e vivo.
- Posso stendermi? Ho visto quel divano, ed è  un colpo di fulmine.- e si tuffa dentro, e si vede tutto. Mio Dio, mi fa impazzire. Si è stesa, senza importarsene nulla della posizione. Mi avvicino a lei, e mi siede vicino.
-Sei stanca?-
-Un po’. - mio dio è cosi bella e smarrita. Como posso resistere? 
- Ho perso il controllo di me, e non accade facilmente!- le dico, senza neanche pensare
-perché? Io non ti ho mai fatto nulla. Sei cosi strano.-
- Ti interessa davvero lui? - le dico cambiando domanda.
-Beh è dolce e mi fa star bene. Poi sono pensieri privati, e non sono tenuta a dire nulla.-
-Sei arrabbiata con me, perché ti ho portata qui?-
- Sono incavolata per come ti comporti. Vuoi avere autorità su di me, senza che c'entri nulla con me. Mi tratti male, e non hai rispetto di me. Mi usi, come si usa una gomma da cancellare. Mi prendi e mi porti con te come una borsa, senza rispetto. Tu mi tratti come un oggetto. Io ho un cuore ed un anima, ma tu non capisci mai nulla. Sei fatto cosi.  Invece Ale mi tratta come qualcosa di bello. Mi tratta con dolcezza e amore. Ogni suo gesto mi comunica quello che prova per me. Lui mi ama tanto- senza pensare due volte, mi butto si lei, e la stringo forte.
- Cosi questo Alessandro è il tuo ideale?  Solo lui è capace di dare amore? -
-Mi fai male. Vedi tu come sei?-
- Ma tu non mi ami, neanche a lui. Eppure ti lasci toccare da lui.-e la stringo ancora di più.
- Come posso amare uno come te? Starei con chiunque, ma non con te-
-Quindi andresti a letto con chiunque? Allora posso farmi anch’ io un giro con te? -
- Scordatelo. Io andrei con chiunque pervertito, ma non con te. Mi fai schifo.- si libera e scappa via.Il telefono proprio ora deve squillare.
-Pronto.-
- Che fine ha fatto Marika? Paolo sono serio.-
-Non l' ho so.-
-Paolo se non dici nulla, entro mezz'ora ti arriva la polizia per sequestro di persona, e danni fisici su Alessandro.-
-Non ci credo.-
-Beh allora davvero vuoi che chiami la polizia ?- mio Dio è serio.
-Sta qui. Dorme tranquillo.-
-Mi posso fidare?-
- Come non ti fidi di me? Cosa potrei mai fare a Marika? -
- Quindi non l'ammazzeresti?-
-Mica sono un killer.-
- Va beh. Comunque Alessandro sta bene. Vuole Marika. Ha detto che dovevano dormire insieme. Lo sapevi?- Dylan ti ci metti pure tu.
- Beh stacco.-
 

 
Dylan
 
Mio Dio. Chissà Marika che fine ha fatto? Dalla voce di Paolo, non è che promette bene.
Beh meglio andarmene. Qui mi scoccio solo. Vedo Iris appoggiata vicino alla mia macchina.
-Che vuoi?-
-Non trovo Marika!-
-Sta con Paolo.-
-La sta facendo del male? -
- No non credo.-
- Non accompagni Ludovica?- mi dice con quella voce da oca.
-No. Io non mi chiamo Iris, che ha bisogno di qualcuno. Perché non sa stare sola.-
- Penso che dobbiamo chiarirci. Non possiamo continuare così.-
-A si? Beh io ho le idee chiare. Quella che deve riflettere sei tu. Quella che ha permesso a ridurci cosi sei tu. Io non ho voglio di giocare all' amante. Io  voglio vivere.-
-Mi serve solo tempo.-
-Il tempo...-
-Beh è necessario. Credimi. Tu puoi capirmi.-
-Appunto, e non voglio che tu faccio il mio sbaglio. Essere egoisti è brutto, ed io so cosa vuole dire sentirsi in colpa.-
- Hai ragione, ed ora ci ritroviamo sempre al momento sbagliato.-
-Beh sono io che non vado bene per te. Forse sono ciò che non  meriti. Quindi ti lascio stare Iris. Ti lascio vivere.- e sto per andarmene, ma lei mi ferma.
-Io voglio stare con te. Io ti amo. Lo vuoi capire? Voglio solo trovare il modo giusto, e ti prometto che appena torna lo faccio.-
- Anche io ti amo Iris, ma ora scusa voglio stare da solo. Sono troppo confuso e deluso.-
- Mi dispiace.-
-Non fa nulla. Comunque tra me e Ludovica non c'è mai stato nulla di serio. Solo sesso e attrazione fisica. Quindi non puoi paragonarla alla tua storia. Comunque non ti giudico. Infondo la sostanza è uguale.-
-Io ti voglio. Ero solo gelosa perché lei ti ama ancora, e me l'ha detto. Che dovevo fare; i complimenti?-
-Iris ma io ho sempre solo il tuo amore, e quello di lei non era nulla.-
-Dylan io voglio essere tua. Voglio sentirti mio. Non andare via. Non lasciarmi qui. Da sola. Senza di te.-
La prendo e la bacio dolcemente. Come mi sono mancate quelle labbra rosse. Quella pelle chiara. Dio mio, non ho scampo dal suo profumo.
 

 
 

Marika
 
 
Oh Mamma che paura. Era meglio se venivo a vivere con te a Malta.  Qui tutto si muove. Ho paura e non riesco a capire la strada.
Non posso non piangere. Perché a me?
-AAAAAAAH- mi trovo di fronte Paolo. Che paura l'abbraccio forte. Non dovrei, ma meglio lui.
- Dai sono qui? Perché sei scappata?-
-Tu mi hai fatto male!-
- Quindi è un buon motivo per scappare? Se incontravi un maniaco? -
- Beh su questo hai ragione.-
- Non permetterti più di scappare da me.- e mi prende con lui.
-Vieni con me.-
-Certo.- che bello questo lago, ed il riflesso della luna è spettacolare. Qui sembra un paradiso, e tutto questo insieme a lui. Paolo se solo tu sapessi quanto ti amo.
-Che bello.-
- E tu volevi pure scappare.- Paolo dice con un sorriso. Mio Dio quanto sei bello.
-Beh è colpa tua. Mi hai spaventata.-
-Tu mi hai fatto incavolare.-
-Ma non avevi motivo!-
-Io ti avevo avvertito-
- Beh ma mica sei il mio ragazzo?-
-No. Non sono il tuo ragazzo, ma alcuni tuoi comportamenti mi danno troppo fastidio.-
-Appunto mi hai fatta scena di gelosia. Se non ti conoscessi, penserei tutt'altro. -
-Cosa penseresti?-
-Beh qualcosa di letteralmente impossibile-
-Ti da fastidio stare sola con me?- mi avvicino a lui, e lo guardo.
-Adesso no-  e mi tolgo il vestito
-Che fai?-
-Beh mi spoglio. Ho voglia di fare un bagno.-
-Ah capisco.-
-Non ti butti con me?- gli dico in modo seducente. Voglio metterlo alla prova.
-Noo!-
-Ah ok! Mi trovi cosi brutta in costume, che ti faccio spavento? - e mi allontano ancora da lui. Non gli piaccio. Si vede da lontano. Lui si avvicina.
- Non ti ho mai detto che sei brutta, e sei tutt'altro.-
-Capisco. Beh non mi devo piacere a tutti. Saresti l'unico, visto che attiro senza rendermene conto.-
-Beh allora sono l'unico per te?-
-Beh si, e dipende anche in che modo-
-Beh dipende da te-
-Non credo. Comunque ho trovato chi mi ama.- e  mi butta in acqua.
-Ma sei pazzo?-
-Tu prova a ripeterlo, e ti affogo direttamente- la sua espressione e divertita, ma il suo sguardo è serio.
-Dai, infondo devo pur stare con qualcuno. Tu che ne pensi? -
-Beh penso, che sei innamorata di qualcuno, ma stai con una persona che non ami. Sono curioso di conoscere, questo tale. - il suo tono è cambiato.
-Beh è qualcuno che vorrei tenere con me, dargli tutto il mio amore. Qualcuno d'amare e riempire di attenzioni.-
-Ma questo chi è? Lo conosco?-
-Beh più o meno.-
- Dai non fare i giri di parole. Chi è?-
-Sei tu!- lui è sconvolto.
-Non puoi scherzare cosi. Mi incazzo.-
-No. Io sono innamorata di te.-
-Non prendermi in giro-
-Mio Dio. Paolo io ti amo. Dal primo litigio. Io mi perdevo quando spiegavi. Ti amo, e non posso farne a meno. So che è impossibile, ed per questo che sto con un’altro. Per te, cosi ti lascio in pace- e mi afferra il braccio forte.
-E tu hai fatto tutto questo per me? Ma come ragioni? Stare con un'altro, per non pensarmi?-
-Beh voleva evitarti. Tu sei cosi cattivo con me, e mi hai sempre usata e trattata male- e mi bacia. Un bacio lungo e violento. Un bacio che ti smuove l'anima.
-Beh che vuol dire questo? Paolo non ferirmi ancora-
-Sei tu che mi hai provocato. Hai suscitato rabbia. Per tutto questo tempo mi hai fatto dannare, invece tu mi ami? -
- Si. Io ti amo. Ti amo come mai fatto prima, e so che tu non mi ami- e mi bacia di nuovo. Lentamente mi accarezza le labbra con lingua, e mi  fa impazzire.
- Marika, anche tu sei nei miei pensieri. Mi hai fatto dannare. Non hai idea di come impazzivo, vedendoti con lui -
- Davvero ? Allora non ti sono indifferente-
-Marika non lo sei mai stata- e mi bacia ancora. Un bacio bagnato. Un bacio dolce. Un bacio, che non si può spiegare.
 

Salve ragazze. Ecco il dodicesimo capitolo. Spero che vi piace. Mi farebbe un gran piacere sapere una vostra opinione.
Ringrazio a  I Love_Malfoy per aver commentato la mia storia e per avermi messo negli autori preferiti.
Ecco le mie altre:
 Sense unique love 
 La nuova me
Ecco il mio gruppo:
Siamo fatti della stessa sostanza dei sogni
 
Un bacio al prossimo capitolo. 

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Capitolo 14
*** Capitolo 13 ***


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Capitolo 13

 

Marika

Mi sento tra realtà e sogno. Tutto quello che sto vivendo è qualcosa di impossibile. Io e Paolo. Marika e Paolo che si dichiarano, sotto un cielo stellato. Paolo che manifesta amore. Paolo che la bacia. Paolo che la trattava male, solo per farle capire quello che provava. Paolo che ora è li, con lei. Mi sento come un narratore di una storia impossibile. Tutto è cosi surreale.
- Paolo dimmi che non è un gioco. Dimmi che non è una scommessa-  dico supplichevole. Non riesco a fidarmi del tutto. Lui è cosi imprevedibile. Lui è un ragazzo che gioca con le persone, e non ha nessun valore emotivo delle cose.
- Marika io ho solo una cosa che mi distingue da tutti: io dico sempre le mie intenzioni, sia belle che brutte. Dico sempre tutto in faccia. Quindi non sto scherzando per nulla al mondo. Siamo due persone diverse, che sono stanche di fare la guerra. Siamo due persone, che ormai non possono fingere. Se tu non mi fermavi, io l’avrei ammazzato a quell'idiota, e meglio se non continuo. Vedere quella scena è stato un colpo alla testa, e sono partito. Ora tu devi promettere, anzi devi interrompere ogni legame-  mi dice lui guardandomi serio. Certo che vedere un Paolo cosi è un effetto molto strano.
-Certo. Paolo è la serata più bella della mia vita. Molto più di un sogno. Tu superi ogni cosa-  dico con voce bassa, e lui mi prende e mi bacia. Mi stende sul prato, e inizia ad accarezzare il mio corpo ancora un po’ bagnato.
-Marika sei bellissima. Hai una pelle cosi morbida- e poi scende sul mio corpo con baci lenti e profondi.- E sei cosi buona- mi sento morire. Non ho mai avuto questo contatto meraviglioso. Lui era incredibile. Voglio ricambiare, e mi butto su di lui.  Lo sento gemere ad ogni tocco e bacio. Mi stringe ad ogni sfioramento con le labbra. Vederlo impazzire, è qualcosa di unico. Poi capovolge la situazione, e mi blocca. Sento le sue dita che, sfiorano il bordo delle mie mutandine. Le sfila via, ed io lo fermo. Mio Dio, ed ora che dico. Non l'ho mai fatto prima, ed ho paura e vergogna di come dirlo.
- Cosa c'è?- mi dice turbato. Beh non ha tutti i torti. In fondo non è normale tutto ciò.
- Non l'ho mai fatto prima Paolo. Mai nessuno mi ha mai avuto cosi. Sei il primo- dico senza neanche riflettere. Lui si incanta. Mi guarda e mi stringe forte.
-Marika non sai come mi rendi felice- ed io sorrido imbarazzata. Lui è stato con tante ragazze, ed ora è contento di stare con una che non è mai stata con nessuno. Paolo è una scoperta continua.
- Io mi vergognavo che- e mi ferma con un bacio.
- Marika vuoi che...-
-Si Paolo. Con te. Solo con te- e comincio a perdermi in una gioia cosi profonda, che ha il nome di amore. Ogni movimento era una fitta di dolore e piacere assurdo. Lui la stava conducendo, e si lasciava cullare da quei movimenti. Ogni gemito era un urlo esasperato. Sentirlo dentro di lei, era del tutto devastante. Marika non sapeva se si poteva morire di piacere, ma era sul punto di qualcosa molto simile alla morte. Una morte dolce, e senza ferite. Una morte che portava ad una rinascita immediata.
 
 

 

Paolo.
Sapere che lei è stata solo mia, è la cosa più bella che abbia mai avuto. Lei è in tutti i sensi mia. Doveva restare mia. Mia come l'acqua che bevo. Mia, senza nulla che interferisca. Non questa volta. Lei è ciò che stavo aspettando. La guardo ancora accaldata. Ha un sorriso stampato sulla faccia. Non è possibile di quanto sia bella. Bella in ogni verso e modo. Bella sempre, e anche di più. Bella, ma solo per me.

 

Iris 
Mi sento come rinata tra le sue braccia. Dormire con lui, è un momento di pura pace. Nulla mi spaventa e preoccupa. Lui mi rende felice. Vorrei restare per sempre cosi. Vorrei essere in un altro mondo. Un mondo solo io e lui. Dylan ti amo da morire, e sto male senza di te. Mi  sento senza nulla. Mi sento vuota. Tu mi riempi solo con uno sguardo. Vederti dormire qui accanto a me, e una gioia incredibile. Sei bellissimo da impazzire, e ti voglio solo per me. Non posso perderti ancora. Devo fare qualcosa. Ti prometto che farò qualcosa. Ho solo bisogno di tempo, per non sbagliare nessuna mossa. Lo so che il tempo è una tortura, ma se serve per averti non mi spaventa. L'unica cosa che mi spaventa è perderti. Io non l'ho permetterò mai.
-Ehi che fai mi guardi mentre dormo?- lui apre gli occhi, e si volta verso di me. Mi accarezza dolcemente.
-Beh sei bellissimo- gli dico sorridendo.
-Tu lo sei- lui mi bacia, ma il cellulare ci disturba. Allungo il braccio e rispondo senza guardare il nome. 
-Ehi amore- la voce di Fabrizio mi blocca, e mi sento in netta difficoltà.
-Ehi. Tutto bene?- 
-Si. Comunque sono li in giornata. Ok? A dopo amore e non vedo l'ora di vederti- 
-Ok. Anche io. A dopo- e stacca, vedo Dylan alzarsi da letto. Cerco di trattenerlo, ma è inutile. Ha capito, e non posso dargli torto.
-Beh vai. Tranquilla ho capito- mi dice freddo e distaccato. Lui è cosi quando è incavolato. Si allontana del tutto, e tratta con distacco. Meglio che lascio perdere. Non voglio peggiorare. Dylan è meglio lasciarlo solo in questi casi.
-Beh ci vediamo a lavoro- mi avvicino a lui. Mi da un bacio veloce, si allontana senza rispondere. Come è amare questo conta da pagare. 
 

Sono all'università, e Marika non è qui. Sono preoccupata. Sta con Paolo, e non è del tutto affidabile. Poi all'improvviso i miei occhi, vedono qualcosa di strano. Qualcosa che non avrei mai immaginato. Qualcosa che è più stupefacente della fine del mondo. Qualcosa, che non riesco a credere: Paolo e Marika che si baciano come una coppia normale. Paolo che sorride, e Marika che ricambia. No sto dormendo ancora. Vedo Marika avvicinarsi.
-Ciao tesoro. Come stai?- mi dice sorridente.
-Io bene, ma tu? Ho visto che tu e Paolo che...- 
-Si. Io e Paolo stiamo insieme- mi dice come se fosse la cosa più normale del mondo. Con tutta la naturalezza possibile. In fondo Marika è cosi.
- Posso sapere stanotte che cosa è successo? Mi dici Paolo cosa ti ha fatto? -
-Eh stanotte....- e mi racconta tutto nei particolari, e io sgrano gli occhi ad ogni minima parole e affermazione. Non è possibile. Paolo che si innamora, e di Marika.
-Dai ma con lui? Lo sai che non è affidabile, e gli hai dato anche tutta te stessa in una notte-
-Dai è stato il cuore che me l'ha detto. Non hai idea di come era felice, all'idea che non ero mai stata con nessuno- mi dice sognate ed innamorata.
- Beh ci credo. Sei stato solo sua. Conoscendo Paolo- 

-Sai è dolcissimo in modo assurdo. Ama le stelle, la luna i pianeti. Sa tutto sulle costellazione e fenomeni. Ti fa sognare con poco- i miei occhi si sgranano ancora di più. 
-Marika ma stai parlando di Paolo? Lui non può essere cosi! Lui è un freddo e senza cuore. Mi chiedo come fai ad essere così innamorata di lui, e per di più dire che è dolcissimo- 
-Beh con me lo è- e vedo arrivare anche lui.
-Ciao Iris? Come va- mi dice ironico. Già sa che sono scioccata.
- Bene- 
-Beh la sai la grande notizia?- continua lo stronzo. Cosa ci troverà mai Marika in lui? Non riesco ad immaginarlo dolce e romantico.
-Si ho saputo- 
-Beh io devo scappare. Ciao amore. Ciao Iris- 
-Ciao Marika- le dico. Le do un bacio. Le voglio troppo bene, e se Paolo la fa soffrire è meglio che si scava una fossa. Anzi lo brucio dopo averlo ammazzato.
-Ciao e mi raccomando. Non parlare con nessuno e cerca di salutare il meno possibile- resto sconvolta. Le sta ordinando come comportarsi. No Marika. Perché?
-Scusami, ti sei fatta male? - il ragazzo le dice preoccupato, e le mette una mano sulla fronte. 
-No tranquillo. Niente di grave- Marika gli dice sorridendo. Marika è sempre cosi, e non credo che a Paolo questo piace. Infatti si avvicina a loro. 
-Che succede qui?- dice duro.
-No niente. Sono ho solo urtato contro Michele- 
- Beh Marika ci vediamo a corsi allora- e si allontana. Paolo guarda Marika infuriato. Mio Dio; non pensavo che fosse cosi geloso. Andiamo bene,  con il carattere di Marika e la sua reputazione. Non so che succederà. Pregherò per lei.
-Lo conosci pure allora? Bene! Marika devi stare più attenta hai capito- le dice irritato e autorevole. 
-Beh ma può capitare-
-Tu cerca di evitarlo- e si allontana. Mio Dio Marika , in che guaio ti sei cacciata. Vedo Fabrizio avvicinarsi. Lui è tornato.
-Ehi amore. Non vedevo l'ora di abbracciarti- e mi stringe a se.
-Anche io. Devo parlarti-
-Ora non posso. Magari stasera a cena. Ti porto fuori. Ok?- 
-Ok-
-Beh ti ho portato questo- e mi porge una scatola. L'apro, e una luce di brillanti mi colpisce in pieno lo sguardo. Una collana di Cartier.  Quanto è bella.
-Non dovevi-
- Ma che dici. Ti starà benissimo. Adesso scappo- e si allontana. Io mi ritrovo con le mani piene, un vuoto dentro che mi fa male.
 
 
 
Marika
 Mamma mia. Paolo sa essere davvero pesante. Mi avvio verso l'aula.
-Ehi scusa. Posso chiederti un informazione?- un ragazzo si avvicina a me. Non l'ho mai visto. Ha un aria sorridente e solare.
-Certo dimmi pure. Se posso ti aiuto- gli dico senza problemi.
-Puoi indicarmi la sala di diritto?-
-Certo. Infondo a sinistra. Sei una nuova matricola?- gli chiedo curiosa.
- No. Veramente sono l'assistente del professor Lauri. Lui per un periodo sarà assente-
-Wau. Mi scusi, ma lei sembra un coetaneo- gli dico imbarazzata.
-Beh, lo prendo come un complimento, che detto da una bellissima ragazza è davvero piacevole- mi dice sorridente. Meglio che taglio corto. Se viene Paolo sono finita.
- Grazie. Beh devo scappare. Alla prossima-
- Ci vediamo a lezione. Mi raccomando, non mancare- e va via. Meno male che Paolo non ha visto nulla. Non avrebbe capito. Mah, ha un carattere cosi strano. Speriamo bene tra me e lui. Non voglio che finisca. Non voglio rimpiangere questa storia, e la fiducia che ho posto in lui.
 
 
 

 Dylan 
Non posso andare avanti in questo modo. Non sono un ragazzino. Cazzo ho 27 anni, e non ho voglia di giocare a far l'amante. Tanto vale che ne cambio una sera, e via. Tanto lo stesso non siamo legati io e lei. C'è sempre quello in mezzo. Non riesco a lavorare neanche bene.
- Ehi Dylan.- la voce di Paolo m riconduce alla realtà. Entra e si siede.
- Allora? Tu e Marika! Mio Dio il mondo va al rovescio- dico ridendo.
-E si. Ma non deve farmi incazzare. Altrimenti questa volta so già come agire- dice convinto.

-No aspetta! Marika è meravigliosa e brava. Non è quel tipo di ragazza. Beh è bellissima e tutti prima le andavano dietro, ma lei non ha mai dato importanza. Perché dovrebbe ora? - cerco di rassicurarlo. Dopo tutto lo capisco. Il suo passato è stato letale.
- Comunque. Novità lavorative? Qualche appalto? Dobbiamo superare i bilanci. Stanno nella norma, ma noi dobbiamo sfondare la classifica-
- Be si. Comunque c'è una cosa che devo dirti. Il nuovo docente di diritto si chiama Flavio Rossi, ma non è sicuro che Marika l'ho incontri. Addirittura non sono neanche sicuro che sia lui. Ti ho solo avvertito per sicurezza- vedo la sua tensione. Si alza di botto e sbatte la porta. Senza dire nulla. Spero solo per Marika.
 

Paolo.
Non ci voleva. Cazzo, cazzo, cazzo! Provo a chiamarla. Non risponde.
-Pronto- la voce di Iris mi stupisce.
- Che ci fai col telefono di Marika?-
-Paolo sono in ufficio. Entra-
-Marika dove sta?-
-Lei si sta allenando come tu sai, e mi ha lasciato la borsa dei libri. Evidentemente ha lasciato il cellulare tra i libri. Capita-
- Lo sa benissimo che non deve lasciarlo. Quella deficiente-

 Sono preoccupato. Se lei non ha il cellulare, come faccio a controllare.Questa volta farò il possibile.

 

ANGOLO DELL’AUTRICE.
Salve ragazze finalmente sono riuscita a pubblicare il tredicesimo capitolo. Ringrazio a  cri91_1,  TVD forever Delena.  Ringrazio a cri91_1,  I Love_Malfoy per aver recensito la mia storia. Ci tengo a sapere cosa pensate della mia storia.
Ecco le mie altre storie:
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Ecco il mio gruppo:
 
Siamo fatti della stessa sostanza dei sogni
 
Al prossimo capitolo un bacio ^^.

 
 

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Capitolo 15
*** Capitolo 14 ***


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Capitolo 14
 

Iris  

 Mi sento una merda. Vedere lo sguardo di Dylan deluso, mentre mi vedeva andare via. Non posso deluderlo. Devo trovare il coraggio di dire a Fabrizio: che tra è finita.
- Amore sono contento di essere a cena con te. Dopo che siamo stati lontani-
-Anche io. Comunque io devo dirti una cosa- 
-Beh anche io. Iris voglio sposarti- e mi mostra un anello bellissimo più del normale. Brillante. Il sogno di ogni ragazza.
- Perché? Scusa è troppo presto. Mi hai sconvolto-
-Beh ti amo. Tutto è semplice. Capisco che non puoi subito darmi una risposta. Io ti darò del tempo, mentre sarò fuori-
-Perché dove vai?-
-Ho un convegno di medicina. Un mese fuori- 
-Tieni l'anello. Per il momento non posso metterlo-
-Allora vuol dire, che te lo metterò direttamente io- mi dice con un sorriso. In fondo mi ama tanto, e mi sento una sciocca. Dylan però, è tutto. Lo è sempre stato. Anche nel mio cuore, solo lui. Fabrizio si trova solo in superficie.
-E si- dico con un finto sorriso. Dylan questo mese mi darò la forza necessaria. Non posso lasciarti andare. Questa volta, farò di tutto.
-Bene allora tutto ok! Io domani parto-
- Io voglio stare da Marika. Non mi va di restare sola- dico con finta sicurezza e sincerità. Anche se sto diventando sempre più brava a mentire.
-Ma certo. Molto meglio che stai con lei. La sera da sola, può sempre mettere  un po’ di disagio e paura- mi dice premuroso. Quanto amore. Ogni ragazza vorrebbe essere qui, a questo tavolo. Dopo questo pensiero   spero,  che la serata finisca al più presto possibile.
 

 Marika

 Mamma mia! Sono stanchissima. Anzi di più. Tutto quell'allenamento mi ha ridotto "un cadavere che cammina". Devo chiamare Paolo. Ho voglia di sentire la sua voce, e vederlo magari. Quanto sono innamorata di lui. Solo pensare a quello, che ci sta succedendo : mi sento come una farfalla che vola felice.
Apro la porta. Entro in casa, e crollo sfinita sul divano. Cerco il cellulare nella borsa, ma non lo trovo. A si! L' ho dato ad Iris. Che scema. La porta bussa, e vado ad aprire.
-Amore stavo per chi....- non mi lascia finire che mi scaraventa contro il muro. Mi fa male. Tanto male. Mi stringe con rabbia. Sento le gambe venir meno. In realtà, tutta me si sente cosi.
-Paolo ma che ti prende?- gli dico sconcertata.
- Dove cazzo sei stata? Perché il cellulare non l' hai con te? Io devo sempre avere un modo, per rintracciarti. Ci siamo intesi? - dice furioso. Il suo sguardo è nero.
-Ma l' ho dimenticato. Non l'ho fatto apposta. Andavo troppo di corsa- dico con un po’ di voce. Sento troppo male, e la testa sta  per scoppiare. Lui mi preme con tanta forza.
-Marika non deve mai accadere. Non voglio ripeterlo mai più- e lascia la presa.
-Comunque, non si agisce in questo modo. Io non ho fatto nulla. Sono andata ad allenarmi,  sono sfinita. Tu non hai nessun diritto di comportarti cosi - dico nervosa. Non si agisce come una bestia furiosa su qualcuno.
- Marika! Io devo sapere tutto di te. Devo sapere dove sei, e rintracciarti. Capito? Divento cosi se mi incazzo. Devi accettarlo- dice un po’ più calmo. 
- Vai via. Voglio restare sola. Forse è meglio che io rifletta, prima che ci siamo troppo dentro- dico con tristezza. Lui mi prende di nuovo tra le sue braccia. Mi stringe forte.
- Non hai nulla da riflettere. Ormai ci siamo dentro, e tu sei mia. Marika tu resti con me, senza riflessioni. Ci siamo dentro, e tu non vai da nessuna parte. Ed io non voglio- mi dice con una voce dura, ma tipo: "non lasciarmi".
- Paolo non so. Non si fa come hai fatto tu- dico decisa, ma lui mi prende e mi bacia. Una passione cosi grande, che mi sento come "sospesa".
- Marika non farmi incazzare. Non vedi come stiamo bene insieme? Tu sei solo mia. Deve restare con me-
Cosi mi perdo tra le sue braccia. Ci ritroviamo sul letto, e lui mi bacia ovunque. Mi fa impazzire.
- Dio quanto sei bella. Bella solo per me. Come sei buona. Come sei…- e mi perdo ancora di più. Mani e bocca sul mio corpo. I miei seni racchiusi nelle sue mani, e la sua bocca che scende sempre più giù. Ancora e ancora. Non mi lascia far nulla.
-Voglio mangiarti. Voglio il sapore della tua pelle, e sentire i tuoi gemiti. Il modo in cui pronunci il mio nome mentre....- ed entra dentro. Profondo. Nel profondo. Entra ed esce, come una dolce tortura.
- Ancora, e ancora Paolo...Ancora- urlo disperata.
- Si. Dillo ancora. Pronuncia ancora il mio nome. Urla ancora- e sempre più forte è dentro...Dentro...Dentro...Dentro...Ci siamo davvero "già dentro", e non solo cosi.
 

 

Dylan

Sono solo a casa. Accendo un po’ di TV, ma i miei pensieri mi danno una visione già pronta.
Lui e lei a cena insieme. Lui che la guarda innamorato, e lei che non può non ricambiare.
Lui che le tocca la mano, e le sussurra che l'ama, e le mancata. Lei che sempre ricambia.
Lui e lei, ed io qui. Che situazione devastante.
Lui sicuramente la bacerà.
La toccherà, e le sfilerà il vestito.
La guarderà, ed io impazzisco di rabbia e gelosia pura. Non sono tipo che manifesto apertamente le cose. Lascio sempre una certa libertà, ma su certe cose vado in bestia. Mi sento come un attore fuori scena, che assiste alla parte dei due protagonisti. Il terzo incomodo. La candela.
Non è giusto. Tutto questo non è per me.
 
Angolo dell’autrice:
Salve scusate del ritardo. Ecco il quattordicesimo capitolo di “Iris”. E’ vero è un po’ corto ma è molto importante perché apre il centro della storia. Spero di sapere una vostra opinione. Ringrazio a Ella_Horan,  epril68 per aver messo la mia storia nelle seguite. Ringrazio a cri91_1 per aver recensito la mia storia e ringrazio a  mammacri61 per avermi messa tra gli autori preferiti.
Ecco le mie altre storie:
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Al prossimo capitolo un bacio ^^.

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