UnCassandra di R e d_V a m p i r e (/viewuser.php?uid=99685)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Break 1. Ombre allo specchio ***
Capitolo 2: *** Break 2. Fuuma, i distruttori di profezie da Osaka ***
Capitolo 3: *** Break 3. La seconda Cassandra ***
Capitolo 1 *** Break 1. Ombre allo specchio ***
Distruttori di Profezie.
Esecutori di Profezie.
Profeti.
A questo mondo
esistono delle persone che giocano col destino. Ne intrecciano i
fili, li sconvolgono, tessono nuove trame e tagliano legami.
E’ una corsa
contro il tempo che vince solo chi arriva prima.
Rimanere a guardarli
senza poter far niente di concreto mi distrugge. Non posso
fare altro che parlare loro, dare consigli.
Riunirli.
Il mio potere
è limitato a ciò. Devo e posso fare solo questo.
Non mi è
concesso altro, in questo crudele gioco di inganni e tempo che fugge.
Mi siedo stanco su
questo trono di marmo, fra stoffe impolverate e ricordi
stantii.
Accavallo le gambe,
mentre lo specchio davanti a me riflette
un’immagine sempre diversa, ma in fondo ancora la stessa.
Mi basta socchiudere
gli occhi e concentrarmi, per vedere oltre il riflesso di
questo mio corpo ospite.
Per vedere
ciò che sono stato, ciò che non sarò
più.
Per lei. Per colpa sua.
Entrambi legati, gioco
e pedine di una maledizione che ritorna nei secoli e che
non si esaurirà mai del tutto.
Le mie dita sfiorano
il vetro freddo, e una nuova immagine appare.
Una maschera nera
ghignante.
Una lacrima di sangue
che scorre lungo la pietra.
<< Mia Cassandra …
Perché hai
voluto tutto questo?
>>
UnCassandra
<<
Senpai dietro di te!
>>
Il
furgone alle loro spalle ruggisce, minaccioso, scontrandosi con una
bancarella
ambulante di frutta e verdura che non ne rallenta però la
corsa.
Il
ragazzo sulla bicicletta scassata, che ha “preso in
prestito” circa una decina
di minuti prima da un povero ciclista sbalordito dal trovarsi davanti
quella
stramba coppia scarmigliata e affaticata, accelera come può
facendo forza sui
pedali, mentre la giovane aggrappata alla meno peggio alle sue spalle
per non
cadere dal portapacchi che le fa da sellino continua a guardarsi
nervosamente
dietro.
<<
Dov’è finita Chiasa? >>
Le parole di Banjo si sentono appena fra il frastuono del motore e le
ruote
contro l’asfalto.
La ragazza si guarda attorno, come a cercare la risposta a quella
domanda. Il
furgone senza conducente sembra essere più veloce del
previsto, e la compagna
non si vede ancora.
Si aggrappa più forte all’amico quando questo
sterza bruscamente, cadendo giù
con la bici e scivolando sull’asfalto, poco lontano dal mezzo
pesante che si
schianta contro una gru spuntata appena in tempo a fermare la sua folle
corsa.
Chiude
gli occhi, aspettandosi di vedere il furgone andare in fiamme o,
peggio,
esplodere davanti ai loro occhi ma non succede nulla nemmeno quando la
gru si
sposta leggermente in avanti con un cigolio sinistro, facendo muovere
anche l’altro
mezzo, ma bloccandosi appena in tempo.
<<
Predizione distrutta! >>
Bekku
sospira, lasciandosi cadere stirata a terra, le braccia larghe e il
petto che s’alza
e s’abbassa freneticamente.
I
suoi capelli saranno sicuramente un disastro, per non parlare degli
abiti e
delle varie escoriazioni che bruciano sulle porzioni di pelle che hanno
sfregato
contro la strada nell’impatto.
Sorride
nervosamente quando Banjo si sporge su di lei, gli occhiali storti sul
naso e
le lenti incrinate, facendole ombra e rivolgendole uno dei suoi sorrisi
innocenti e allegri oltre ogni dire.
E
che le danno un’immane fastidio, soprattutto dopo che hanno
rischiato per l’ennesima
volta la pelle.
<<
Ahia! >>
Kizaki
sbuffa, seduto a gambe incrociate, tenendosi la guancia su cui spicca
rosso il
segno della mano della compagna.
Non
capirà mai Becky. Dovrebbe essere contenta per aver
distrutto l’ennesima
profezia con successo!
<< Così impari a essere così
sconsiderato. E allegro. Dannazione, ma non
lo senti il dolore tu? >>
Lei a momenti sviene. Dev’essersi slogata un polso cadendo
male.
E di nuovo dannazione al senpai!
<< Fammi vedere Bekku. Mi sa che dovremmo andare
all’ospedale >>
Fa quello, pensieroso, tastandole delicatamente il polso.
Nanaki arrossisce, ritirando con malagrazia la mano e massaggiandosela
a sua
volta.
<<
Certo che dobbiamo andare all’ospedale! Cosa avevi intenzione
di fare,
tornartene a casa? >>
Per
fortuna che a salvarlo ci pensa Chiasa, che corre verso di loro
agitando le
braccia e facendo segno d’ok, il cappello sbilenco sulle
lunghe code bionde che
le ondeggiano impeccabili sulle spalle.
Bekku
pensa che detesta anche lei. Non ha mai un capello fuori posto, forse
perché
tutto il lavoro sporco tocca a lei e quell’idiota del suo
compare.
Però
non può fare a meno di sorridere alla ragazzina, ricambiando
con un cenno di
vittoria.
<<
Brava Chiasa! Però la prossima volta non aspettare
così tanto per salvarci, ne
>>
La giovane volta il viso, rossa di imbarazzo, le braccia dietro la
schiena.
<< Mpf, non è colpa mia. Scusa se non sono
brava come te a guidare le
gru! >>
Evidentemente
Banjo deve pensare che non ha tutti i torti, perché si
astiene dal commentare
ulteriormente alzandosi
da terra e
passando distrattamente le mani sui pantaloni rovinati, come se potesse
aggiustarli cacciando via un po’ di polvere.
Una
volta aiutata Nanaki a rimettersi impiedi, con un braccio alla vita e
uno
dietro le sue spalle a sostenerla, le due ragazze si voltano verso il
più grande
che si sistema con nonchalance gli occhiali rotti sul viso.
<<
E adesso? >>
Chiasa e Bekku si voltano, guardandosi con aria depressa.
<<
Dobbiamo andare all’ospedale, baka!
>>
Ma
all’improvviso Banjo scatta sull’attenti, guardando
qualcosa lontano, per poi
darsi alla fuga sorpassandole velocemente.
<< Eh? >>
Le ragazze si voltano a guardarlo, mentre Kizaki agita una mano
all’aria come a
salutarle.
<<
Ci vediamo all’ospedale!
Mi raccomando!
>>
E solo quando una folla inferocita composta dal tizio della bicicletta,
il
proprietario del carretto e altri vari passanti si nota avvicinarsi
all’orizzonte
le due capiscono.
E
si danno velocemente alla fuga anche loro.
°°°
<<
Mh >>
Una nuvola di fumo, mentre la sigaretta appena accesa viene accolta
dalle rosse
labbra schiuse, e gli occhi si chiudono quasi pigramente sulla scenetta.
I
tre ragazzi corrono ancora, inseguiti da chi dovrebbe essere loro grato.
<<
E così sono loro >>
La
figura appoggiata al lato opposto della colonna guarda curiosa la
più piccola
inciampare ed essere subito recuperata dai due compagni fra sbuffi e
rimproveri
volanti.
Il
sorriso sul suo volto si amplia, divenendo quasi infantile.
<<
Come sono kawaii >>
Un
pugno colpisce dritto sul capo quello che si rivela essere un ragazzo,
mentre la
ragazza ancora appoggiata di spalle al cemento rigira nervosamente la
sigaretta
fra due dita.
<<
Non devono esserlo. Sono “distruttori di profezie”!
>>
Quello che sembra il più grande fra i due piagnucola
qualcosa, le mani fra i
capelli e le lacrimucce agli occhi.
<<
Sei sempre così violenta sorellina! >>
La ragazza getta la sigaretta a terra, voltando le spalle alla strada
ormai
deserta e infilando le mani nelle tasche dei pantaloni, dirigendosi
verso le
due moto nere parcheggiate lì vicino.
<<
Mpf. Smettila di dire cretinate e andiamo. Non dobbiamo perderli
>>
Angolino
di R e d_V a m p i
r e
Sì, io
infetto tutto. Sono peggio di una malattia. E da brava malata mentale
non
potevo non cimentarmi con un fandom quantomeno sconosciuto. Se si
può chiamare
fandom. Suppongo che non siano in molti a conoscere UnCassandra.
Peccato. Potete
leggere comunque *trollface*
Che dire? Essendo una
miniserie composta da sole due uscite, è naturale che mi
sia venuta voglia di vedere
nel futuro.
Nel mio caso
modificarlo. Embé, non sono una distruttrice di profezie, ma
solo
una povera piccola autrice baka.
Perdonatemi se potete.
See you, al prossimo
capitolo Darling <3
|
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Capitolo 2 *** Break 2. Fuuma, i distruttori di profezie da Osaka ***
E
così sono loro.
Li hanno trovati finalmente.
Pensavo ci avrebbero messo più tempo.
Sembrano
così giovani... Sono giovani.
Dei ragazzini che il
destino ha scelto.
Sfioro la loro
immagine riflessa allo specchio, seguendoli con lo sguardo.
Sono stanco,
così stanco... Anche se questo mio corpo è
giovane quasi quanto loro.
Vorrei riposare, ora
che li hanno trovati.
Ma non posso. So che
non è tutto così facile.
Lei è in
aguato. Non permetterà che riescano ad arrivare a me.
Per questo rimango
immobile, sfiorando le trame del destino e dilaniando la mia anima.
Per salvare loro.
Per salvare me stesso.
Per salvare tutti noi.
<< Coraggio... >>
UnCassandra
Bekku non pensava che
le sue condizioni fossero tanto gravi dal doverla ricoverare.
E invece eccola, seduta sul letto dell'anonima stanza dell'ospedale
dove tante volte è andata a trovare il senpai dopo che
aveva rischiato l'osso del collo sventando una profezia.
Come si dice, tocca a tutti prima o poi.
<< Su Nanaki almeno potrai riposarti un pò,
no? >>
Chiasa vuole essere incoraggiante, forse, ma a giudicare
dall'espressione sul viso incerottato dell'amica non ci riesce
granché bene.
Banjo seduto davanti alla finestra a trafficare col suo quadernetto -
da quando due anni prima ha perso il taccuino delle predizioni se ne
porta sempre uno dietro - solleva il capo, come attirato da qualcosa
nella discussione unidirezionale e monosillabica intrapresa dalle due
amiche.
<< Banjo? >>
Chiasa lo guarda, speranzosa. Magari vuol chiedere scusa a Bekku e
sollevarle il morale. Glielo deve, in ogni caso.
Lei è sempre stata al suo fianco, passando anche intere
notti al suo capezzale quando a star male era lui.
<< I conti non tornano >>
La più piccola dello strano trio sospira, desolata,
abbassando le spalle.
Figurarsi, quel ragazzo non riesce a pensare ad altro che alle
predizioni. E' naturale che Bekku poi lo tratti sempre male.
L'interessata da una pacca nervosa sul letto, attenta a non sforzare la
mano fasciata. Come previsto il polso era veramente slogato.
<< In che senso? >>
Non le piace stare all'oscuro delle cose, cose che tra l'altro
interessano anche lei.
Banjo questo lo sa bene, d'altronde è da così
tanto tempo oramai che si conoscono e lavorano insieme che la conosce
come le sue tasche. Quindi si volta, dando le spalle alla finestra e
sventolando il piccolo quadernetto nero che l'ha interessato tanto da
quando sono riusciti a sfuggire alla folla inferocita e chiedere asilo
politico in ospedale, rintanandosi in quella stanza.
<< Le predizioni. Credevo che dopo aver distrutto la Maschera di Cassandra
sarebbero, se non cessate, almeno diminuite >>
La bionda ragazza inarca un sopracciglio, confusa.
<< E così è stato >>
<< Fino ad un paio di settimane fa >>
La corregge lui, chiudendo con uno scatto il quaderno e poggiandolo al
suo fianco, una mano al mento, l'espressione riflessiva.
Chiasa e Nanaki si scambiano uno sguardo. Sanno entrambe di cosa sta
parlando. Stranamente da un paio di settimane a quella parte le
predizioni sono aumentate in maniera esponenziale, e preoccupante,
tanto da richiedere nuovamente di ritornare a sventarle.
Certo, Bekku avrebbe tanto sperato in un pò di pace,
soprattutto dopo che la predizione della morte di Banjo era stata
sventata e lui era sopravvissuto, ancora una volta, a rompere le
scatole a tutti loro.
Ma si sa che più una cosa si desidera meno è
facile ottenerla.
<< Cosa può voler dire? >>
Kizaki fa quasi per aprir bocca e cercare una risposta plausibile a
quella domanda che si è posto anche lui, ma si ritrova a
dover gettarsi a terra perché il vetro alle sue spalle si
infrange, esplodendo, lasciando solo una voragine di schegge e mattoni
dove prima c'era una finestra.
Chiasa urla coprendosi il volto, ma lo sguardo di Bekku è
fisso sulla scia di sangue che attraversa il viso pallido dell'amico.
Vorrebbe muoversi ma non ci riesce, così urla coprendosi il
volto.
<< Bekku... Bekku... Nanaki! >>
La ragazza sbatte le palpebre, confusa.
Banjo la tiene per le spalle guardandola preoccupato. E vivo.
<< Era solo una profezia >>
<< Cosa hai visto? >>
Chiasa le si avvicina, sfiorandole un braccio mentre Banjo torna alla
finestra, perplesso. Nanaki fa per dire qualcosa ma qualcuno l'anticipa.
<< Via da lì! >>
La porta è stata aperta con foga e una figura si getta
veloce sul ragazzo atterrandolo prima che la finestra esploda colpita
con violenza da una trave sfuggita al controllo di una gru che sta
partecipando a dei lavori lì vicino all'ospedale.
Il cuore di Bekku perde un colpo.
<< Profezia distrutta. Bel lavoro sorellina
>>
La ragazza si volta verso chi ha parlato.
Sulla porta sta, appoggiato allo stipite, un bel ragazzo che non deve
essere più grande del senpai se non di uno o due anni,
lunghi capelli verde scuro - tinti - legati in un codino basso e ferini
occhi dorati, in una tuta nera da motociclista, che si volta verso di
lei sorridendole allegramente.
<< Yo Bekku-chan! >>
La giovane non fa in tempo a domandargli come mai conosce il suo nome
che quello fa una smorfia, colpito da un calcinaccio.
<< Piantala di fare il cretino, Sanako! >>
A riprenderlo una ragazza identica a lui, solo con capelli corvini e
occhialetti trasparenti a circondarle gli intelligenti occhi da gatta,
che aiuta Banjo ad alzarsi da terra. E' stata lei a salvarlo.
Chiasa li guarda, sospettosa, stringendosi all'amica.
<< E voi due chi siete? >>
I due fratelli si scambiano un'occhiata prima di muoversi e mettersi
spalla a spalla una mano ad un fianco, in posa.
<< Sanako e Hoshizuka. I gemelli "distruttori di
profezie" Fuuma >>
Kizaki che si è avvicinato alle compagne li guarda con un
barlume di comprensione battendo un pugno sul palmo.
<< I gemelli Fuuma, ma certo! >>
Bekku lo guarda, confusa, grattandosi una guancia libera dai cerotti.
<< Li conosci? >>
Il ragazzo si volta verso di lei sorridendole ebete, imbarazzato.
<< Per niente >>
Chiasa sbuffa guardando i due che, scornati, sono finiti a terra.
<< Allora perché hai fatto capire di
sì? >>
Kizaki cerca di aggiustarsi gli occhiali mentre Bekku lo scrolla, in
ginocchio sul letto, a mò di pupazzo.
<< Mi sembra poco carino... >>
<< Ancora non ho capito chi siete nè che
volete o perché avete salvato Banjo, però
>>
La minore ignora la patetica scenetta dei compagni rivolgendosi ai
fratelli che sono tornati alle loro posizioni iniziali.
La femmina pulisce distrattamente i vetri degli occhiali, riflettendo
sulle parole da usare.
<< Siamo distruttori di predizioni come voi. Veniamo
dalla prefettura di Osaka, ed è da un pò che vi
osserviamo. Siamo stati mandati qui col preciso compito di trovarvi e
portarvi con noi... >>
Sta volta è il maschio a parlare guardandoli attentamente
uno per uno.
<< ... Distruttori di profezie Banjo Kizaki e Chiasa
Masamune*. E la seconda Cassandra, la Profetessa Nanaki Bekku
>>
°°°
Seduta su di una trave di ferro simile a quella che ha
colpito poco prima l'ospedale sta una giovane donna ammantata di nero,
solo parte dei lunghissimi capelli rosso sangue si scorgono dal
cappuccio, mossi dal vento forte che tira a quell'altezza.
<< I distruttodi di profezie di Osaka... Ci mancavano
solo i gemellini scocciatori a mettersi contro il destino
>>
S'alza all'impiedi in equilibrio sulla trave, mentre il vento tira
più forte rendendo la sua figura come lambita da lingue di
fuoco dei suoi capelli.
<< Makita non aveva tutti i torti, sarà
difficile eliminarli soprattutto quel Banjo... Ma se uccido lui
avrò la seconda Cassandra >>
Un sorriso tagliente e folle si disegna sotto il cappuccio.
<< Staremo a vedere >>
La trave si inclina con uno stridulo suono metallico. La donna apre le
braccia, indietreggiando d'un passo.
<< Ci vedremo presto! >>
E poi è solo una risata seguita da un salto nel vuoto.
Angolino di R e d_V a m
p i r e
*Non conosco il cognome di Chiasa, dunque inventato v.v
Ed ecco tre nuovi personaggi. I gemelli Fuuma, visti il capitolo
precedente di straforo, e una donna.
I primi dicono di essere distruttori di profezie, la seconda sembra
essere un'esecutrice.
Cosa vorranno mai dai nostri eRRRoi? (xD) E perché chiamano
Bekku "la seconda Cassandra"?
Tutto a tempo debito. Tutto a tempo debito.
See you!
|
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Capitolo 3 *** Break 3. La seconda Cassandra ***
L'odio e la vendetta sono due
sentimenti legati, ostici e duri a morire.
Non basta cancellarli
perché spariscano.
Non basta ignorarli
perché ci lascino credere che non siano mai esistiti.
Ho sono,
così tanto sonno.
Le ferite dell'anima
bruciano come infettate da sale.
Guarda come ci hai
ridotto amore mio.
Era necessario
quest'eterno mutilarci per saziare la tua fame di vendetta?
Le dita nivee di
questo corpo sfiorano lo specchio macchiandolo di rosso sangue che
contamina la pelle di marmo gocciolando lungo il palmo da ferite
invisibili.
Un fruscio metallico
di seta mentre le catene si stringono attorno a me, dilaniandomi la
carne, spezzando le mia ali piumate e mozzandomi il respiro.
La mia benedizione non
potrà preservarli a lungo dai pericoli.
<<
Presto, fate presto e attenti! >>
UnCassandra
<<
La seconda Cassandra? >>
A differenza di
ciò che si può pensare a parlare non è
stata Bekku ma, da com'è facile intuire, Banjo.
Fuuma (la femmina) gli
rivolge un'occhiata annoiata da sopra le lenti come se la scocciasse
ripetere una cosa per lei relativamente ovvia.
<< Non
è compito nostro darvi spiegazioni. Vi basti sapere solo che
Bekku è la seconda Cassandra e che, com'è logico
supporre esista una prima Cassandra. Entrambi frammenti creati dalla Cassandra Originale.
E che tu Nanaki Bekku-chan sei in pericolo; la prima Cassandra vuole
ucciderti e la profezia di poco fa ne è stata una prova
>>
Termina con un sorriso
caustico indicando la voragine dove prima c'era la finestra da cui
sporge ancora la trave che l'ha colpita.
<< Io
non... >>
Inizia fra il confuso
e lo scettico la Profetessa, rigirandosi il lenzuolo fra le dita.
Fuuma (il maschio) si
sporge verso di lei, sorridendole gentile e posandole una mano sullo
spettinato capo biondo.
<< Hoshi
non vuole spaventarti Bekku-chan ma è per questo che dovete
venire con noi. Tenshi-sama ci sta aspettando, ti spiegherà
tutto lui >>
Ma una mano si stringe
attorno al polso del ragazzo attirandone l'attenzione.
<<
Chi... >>
Il sorriso cordiale e
pacato di Banjo è quasi irritante.
<< Chi
ci assicura che stiate dicendo la verità? Che non siate
emissari di questa prima Cassandra venuti ad eliminare Bekku?
>>
L'altra gemella emette
uno sbuffo irritato, le braccia severamente incrociate sotto il seno.
<< Ti
abbiamo salvato la vita e poi la vostra amica è tranquilla;
niente mal di testa niente pericoli no? >>
<< No ha
ragione Kizaki. Per questo, Bekku-chan... >>
Fa divertito Sanako
abbassando il capo ed avvicinando il viso a quello della ragazza,
schiudendo le labbra a un soffio da quelle di lei sotto lo sguardo
annoiato della sorella e quello nervoso dell'altro ragazzo.
<<
Permettimi di farti conoscere la verità >>
Sussurra,
posando le labbra sulle sue in un bacio leggero ma sensuale.
Nanaki sgrana gli
occhi. Non capisce di che si tratti di preciso ma è come una
sensazione, qualcosa che la irradia nel profondo.
E poi delle immagini:
Hoshizuka che ferma un'auto in corsa rischiando di farsi investire
mentre il fratello trae in salvo una bimba cadua a terra nel mezzo
della strada.
Altri squarci. Tutte
predizioni sventate.
Le labbra di Sanako si
incurvano in un sorriso mentre lui si scosta solevandosi e facendola
tornare in sè.
Alza una mano
impedendo appena in tempo a Banjo di saltare a dosso al ragazzo e
picchiarlo, probabilmente.
<< Non
mentono, sono amici >>
<<
Questo solo perché ti ha baciata?
>>
Kizaki piega le labbra
in una smorfia ricevendo la gomitata di Chiasa che lo guarda male.
<<
Scusa, ma non è obbiettivo! >>
La ragazzina gli
rivolge un'occhiata ironica.
<< Solo
perché sei geloso
non- >>
Ma la risata flautata
della gemella al loro fianco li fa distrarre.
La ragazza si rivolge
con un pigro sorriso felino al fratello alle spalle di Bekku.
<< La
prossima volta bacia Kizaki-kun fratellone >>
Sanako risponde con un
sorriso sornione, da stregatto; dà l'impressione che, se
avesse la coda, la struscerebbe maliziosamente contro il braccio della
Profetessa, sporgendosi dalla sua spalla.
<<
Banjo-kun io non sono un vero e proprio Profeta. Ma posso mostrare le
predizioni atttraverso un contatto fisico che si basi su certe
emozioni... E' così che la sorellina ci informa delle
profezie da distruggere >>
Il ragazzo si sistema
gli occhiali sul naso guardandolo diffidente.
Non sa se credergli o
meno, anche se Bekku sembra convinta che dica la verità. La
conosce, dovrebbe fidarsi di lei. Eppure...
Sospira. Forse Chiara
ha ragione, forse è solamente geloso anche se stenta a
crederlo e trova la cosa irritante.
<< E va
bene. Diciamo che potrei credervi >>
Fratello e sorella si
scambiano uno sguardo vittorioso.
<< Ma
chi è questo Tenshi? >>
Chiasa seduta di
fianco all'amica, le gambe incrociate, inclinando curiosamente il capo
biondi di lato li guarda aspettando una risposta.
I gemelli si guardano
nuovamente, poi si affiancano, spalla a spalla.
Hoshizuka si toglie
gli occhiali, pulendoli mentre Sanako si passa una mano fra i capelli.
I due sono
incredibilmente teatrali.
<< Vi
spiegherà tutto lui. Per noi c'è l'obbligo del
silenzio >>
Il fratello
dà di gomito alla ragazza, sogghignando.
<< Ma
secondo Hoshi è un tipo affascinante >>
La più
piccola sbotta qualcosa, pestandogli con forza un piede e facendo
così piagnucolare il maggiore.
<< Ma
è vero che lo trovi carino! Anche se temo che per te sia un
pò troppo vecchio sorell-ouch! >>
I tre guardano
sbigottiti la ragazza rimettere con nonchalance gli occhiali, il
gemello ai suoi piedi in lacrime.
Da l'aria di essere
una scena che s'è ripetuta molte volte nel corso degli anni,
e dopo tutto il ragazzo si riprende in fretta, anche se non smette di
piagnucolare come un bambino.
E' difficile pensare
che sia lui il maggiore fra i due gemelli.
La ragazza dai capelli
corvini porta una mano ad un fianco con un'espressione
tra l'annoiato e il nervoso dipinta sul bel viso dai
lineamenti ferini e i tratti seri.
<<
Allora? Che ne dite di spicciarvi? L'areo parte tra non meno di venti
minuti! >>
°°°
Il fruscio della
stoffa del lungo mantello sul legno del parquet è
l'unica cosa che si ode nella stanza illuminata dal sole mattutino che
si affaccia dalle vetrate che riempiono la parete frontale.
Il ragazzo che sta
fermo davanti a queste, una mano nella tasca dei jeans e una chiusa a
pugno sul vetro, il braccio trasversale e la fronte appoggiata su
questo, non sembra però farvi caso.
Gli occhi dalle
sfumature rossiccie guardano fisso davanti a sè, senza
vedere realmente nulla, coperti in parte dai capelli nivei, scalati,
che gli ricadono in un codino sopra la spalla sinistra.
E' dotato di una
bellezza efebica, rovinata dalla piega crudele delle labbra carminio.
L'alta figura
slanciata si ferma alle sue spalle, e una mano sottile dalle unghie
dipinte di nero si solleva dalla stoffa, facendo per posarsi sulla sua
schiena.
<< Hai
fallito >>
Sono le parole che si
odono, soavi e musicali, e che hanno il potere di freddare la figura e
fargli abbassare nervosamente la mano, ritirandosi indietro di qualche
passo.
Nonostante non abbia
urlato, e non ci sia apparentemente durezza nel tono di quello, sente
come un brivido percorrergli la spina dorsale e ghiacciargli il cuore.
Quello che sembra poco
più che un ragazzino ha il potere di terrorizzarla.
<< Non
avevo messo in conto loro
>>
Il cappuccio scivola
sulle spalle, rivelando una cascata di capelli color fiamma e ardenti
occhi aranciati su un viso sottile e aggraziato, ma che ha qualcosa di
selvaggio.
Il ragazzo annuisce,
per poi voltare lentamente il viso verso di lei e guardarla con
espressione vuota, lo sguardo vacuo.
<<
Esecutrice di Profezie Leona,
mi spieghi a cosa mi servi se non sai nemmeno adempiere al tuo dovere?
>>
La donna sostiene il
suo sguardo, sforzandosi di non abbassarlo e farsi vedere debole.
Potrebbe non volerla più al suo fianco, altrimenti.
E lei non
può permetterselo.
<<
Nemmeno tu avevi visto i Distruttori di Profezie gemelli, o sbaglio?
>>
Il ragazzo si
irrigidisce appena, voltandosi nuovamente a guardare fuori dalle
vetrate.
Leona si rilassa,
portando una mano al petto. Guardarlo ogni volta è un colpo
al cuore. Sarà che è così bello.
Sarà che è così inquietante.
Sembrerebbe un angelo,
se non fosse per quella maschera demoniaca che gli ricopre il lato
destro del volto, spezzata, piegata in un ghigno crudele che alle volte
viene completato da quello che si vede delle sue labbra.
<< Il
futuro è cambiato troppo velocemente. Lo specchio non mi ha
dato il tempo di avvertirti >>
Liquida la faccenda,
dopo qualche secondo.
<< Ma
con questo non vuol dire che il tuo incarico sia concluso! Recupera
Makita e Daiki e completate quello che avete iniziato >>
La donna dai capelli
rossi lo guarda per qualche istante.
<< Sei
ancora qui?! >>
Schiude le labbra,
scossa, ricacciandosi il cappuccio sul viso e sparendo in un fruscio di
stoffa dalla stanza, così com'è arrivata,
completamente ignorata dal ragazzo che si allontana dalla finestra,
andando a sedersi nel divanetto in fondo alla stanza, accavallando le
gambe e prendendo da un panno nero sul tavolino in vetro davanti a lui,
un piccolo specchio d'argento intarsiato da ametiste e cristallo.
Lo solleva, e la luce
del sole rimanda un viso giovane e imbrunito, dai grandi occhi verdi
e ricci capelli rossi che sorride mettendo in mostra dei
denti bianchissimi.
Il giovane piega il
capo, devoto.
<< Mia Cassandra...
>>
|
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