UnCassandra

di R e d_V a m p i r e
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Break 1. Ombre allo specchio ***
Capitolo 2: *** Break 2. Fuuma, i distruttori di profezie da Osaka ***
Capitolo 3: *** Break 3. La seconda Cassandra ***



Capitolo 1
*** Break 1. Ombre allo specchio ***


Distruttori di Profezie.
Esecutori di Profezie.
Profeti.
A questo mondo esistono delle persone che giocano col destino. Ne intrecciano i fili, li sconvolgono, tessono nuove trame e tagliano legami.
E’ una corsa contro il tempo che vince solo chi arriva prima.
Rimanere a guardarli senza poter far niente di concreto mi distrugge. Non posso fare altro che parlare loro, dare consigli.
Riunirli.
Il mio potere è limitato a ciò. Devo e posso fare solo questo.
Non mi è concesso altro, in questo crudele gioco di inganni e tempo che fugge.
Mi siedo stanco su questo trono di marmo, fra stoffe impolverate e ricordi stantii.
Accavallo le gambe, mentre lo specchio davanti a me riflette un’immagine sempre diversa, ma in fondo ancora la stessa.
Mi basta socchiudere gli occhi e concentrarmi, per vedere oltre il riflesso di questo mio corpo ospite.
Per vedere ciò che sono stato, ciò che non sarò più.
Per lei. Per colpa sua.
Entrambi legati, gioco e pedine di una maledizione che ritorna nei secoli e che non si esaurirà mai del tutto.
Le mie dita sfiorano il vetro freddo, e una nuova immagine appare.
Una maschera nera ghignante.
Una lacrima di sangue che scorre lungo la pietra.
<< Mia Cassandra … Perché hai voluto tutto questo? >>

 

UnCassandra

 

 

 

 

 

<< Senpai dietro di te! >>
Il furgone alle loro spalle ruggisce, minaccioso, scontrandosi con una bancarella ambulante di frutta e verdura che non ne rallenta però la corsa.
Il ragazzo sulla bicicletta scassata, che ha “preso in prestito” circa una decina di minuti prima da un povero ciclista sbalordito dal trovarsi davanti quella stramba coppia scarmigliata e affaticata, accelera come può facendo forza sui pedali, mentre la giovane aggrappata alla meno peggio alle sue spalle per non cadere dal portapacchi che le fa da sellino continua a guardarsi nervosamente dietro.
<< Dov’è finita Chiasa? >>
Le parole di Banjo si sentono appena fra il frastuono del motore e le ruote contro l’asfalto.
La ragazza si guarda attorno, come a cercare la risposta a quella domanda. Il furgone senza conducente sembra essere più veloce del previsto, e la compagna non si vede ancora.
Si aggrappa più forte all’amico quando questo sterza bruscamente, cadendo giù con la bici e scivolando sull’asfalto, poco lontano dal mezzo pesante che si schianta contro una gru spuntata appena in tempo a fermare la sua folle corsa.
Chiude gli occhi, aspettandosi di vedere il furgone andare in fiamme o, peggio, esplodere davanti ai loro occhi ma non succede nulla nemmeno quando la gru si sposta leggermente in avanti con un cigolio sinistro, facendo muovere anche l’altro mezzo, ma bloccandosi appena in tempo.
<< Predizione distrutta! >>
Bekku sospira, lasciandosi cadere stirata a terra, le braccia larghe e il petto che s’alza e s’abbassa freneticamente.
I suoi capelli saranno sicuramente un disastro, per non parlare degli abiti e delle varie escoriazioni che bruciano sulle porzioni di pelle che hanno sfregato contro la strada nell’impatto.
Sorride nervosamente quando Banjo si sporge su di lei, gli occhiali storti sul naso e le lenti incrinate, facendole ombra e rivolgendole uno dei suoi sorrisi innocenti e allegri oltre ogni dire.
E che le danno un’immane fastidio, soprattutto dopo che hanno rischiato per l’ennesima volta la pelle.
<< Ahia! >>
Kizaki sbuffa, seduto a gambe incrociate, tenendosi la guancia su cui spicca rosso il segno della mano della compagna.
Non capirà mai Becky. Dovrebbe essere contenta per aver distrutto l’ennesima profezia con successo!
<< Così impari a essere così sconsiderato. E allegro. Dannazione, ma non lo senti il dolore tu? >>
Lei a momenti sviene. Dev’essersi slogata un polso cadendo male.
E di nuovo dannazione al senpai!
<< Fammi vedere Bekku. Mi sa che dovremmo andare all’ospedale >>
Fa quello, pensieroso, tastandole delicatamente il polso.
Nanaki arrossisce, ritirando con malagrazia la mano e massaggiandosela a sua volta.
<< Certo che dobbiamo andare all’ospedale! Cosa avevi intenzione di fare, tornartene a casa? >>
Per fortuna che a salvarlo ci pensa Chiasa, che corre verso di loro agitando le braccia e facendo segno d’ok, il cappello sbilenco sulle lunghe code bionde che le ondeggiano impeccabili sulle spalle.
Bekku pensa che detesta anche lei. Non ha mai un capello fuori posto, forse perché tutto il lavoro sporco tocca a lei e quell’idiota del suo compare.
Però non può fare a meno di sorridere alla ragazzina, ricambiando con un cenno di vittoria.
<< Brava Chiasa! Però la prossima volta non aspettare così tanto per salvarci, ne >>
La giovane volta il viso, rossa di imbarazzo, le braccia dietro la schiena.
<< Mpf, non è colpa mia. Scusa se non sono brava come te a guidare le gru! >>
Evidentemente Banjo deve pensare che non ha tutti i torti, perché si astiene dal commentare ulteriormente  alzandosi da terra e passando distrattamente le mani sui pantaloni rovinati, come se potesse aggiustarli cacciando via un po’ di polvere.
Una volta aiutata Nanaki a rimettersi impiedi, con un braccio alla vita e uno dietro le sue spalle a sostenerla, le due ragazze si voltano verso il più grande che si sistema con nonchalance gli occhiali rotti sul viso.
<< E adesso? >>
Chiasa e Bekku si voltano, guardandosi con aria depressa.
<< Dobbiamo andare all’ospedale, baka! >>
Ma all’improvviso Banjo scatta sull’attenti, guardando qualcosa lontano, per poi darsi alla fuga sorpassandole velocemente.
<< Eh? >>
Le ragazze si voltano a guardarlo, mentre Kizaki agita una mano all’aria come a salutarle.
<< Ci vediamo all’ospedale!  Mi raccomando! >>
E solo quando una folla inferocita composta dal tizio della bicicletta, il proprietario del carretto e altri vari passanti si nota avvicinarsi all’orizzonte le due capiscono.
E si danno velocemente alla fuga anche loro.

 

°°°

 

<< Mh >>
Una nuvola di fumo, mentre la sigaretta appena accesa viene accolta dalle rosse labbra schiuse, e gli occhi si chiudono quasi pigramente sulla scenetta.
I tre ragazzi corrono ancora, inseguiti da chi dovrebbe essere loro grato.
<< E così sono loro >>
La figura appoggiata al lato opposto della colonna guarda curiosa la più piccola inciampare ed essere subito recuperata dai due compagni fra sbuffi e rimproveri volanti.
Il sorriso sul suo volto si amplia, divenendo quasi infantile.
<< Come sono kawaii >>
Un pugno colpisce dritto sul capo quello che si rivela essere un ragazzo, mentre la ragazza ancora appoggiata di spalle al cemento rigira nervosamente la sigaretta fra due dita.
<< Non devono esserlo. Sono “distruttori di profezie”! >>
Quello che sembra il più grande fra i due piagnucola qualcosa, le mani fra i capelli e le lacrimucce agli occhi.
<< Sei sempre così violenta sorellina! >>
La ragazza getta la sigaretta a terra, voltando le spalle alla strada ormai deserta e infilando le mani nelle tasche dei pantaloni, dirigendosi verso le due moto nere parcheggiate lì vicino.
<< Mpf. Smettila di dire cretinate e andiamo. Non dobbiamo perderli >>



Angolino di  R e d_V a m p i r e


Sì, io infetto tutto. Sono peggio di una malattia. E da brava malata mentale non potevo non cimentarmi con un fandom quantomeno sconosciuto. Se si può chiamare fandom. Suppongo che non siano in molti a conoscere UnCassandra.
Peccato. Potete leggere comunque *trollface*
Che dire? Essendo una miniserie composta da sole due uscite, è naturale che mi sia venuta voglia di vedere nel futuro.
Nel mio caso modificarlo. Embé, non sono una distruttrice di profezie, ma solo una povera piccola autrice baka.
Perdonatemi se potete.
See you, al prossimo capitolo Darling <3

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Capitolo 2
*** Break 2. Fuuma, i distruttori di profezie da Osaka ***


E così sono loro.
Li hanno trovati finalmente. Pensavo ci avrebbero messo più tempo.
Sembrano così giovani... Sono giovani.
Dei ragazzini che il destino ha scelto.
Sfioro la loro immagine riflessa allo specchio, seguendoli con lo sguardo.
Sono stanco, così stanco... Anche se questo mio corpo è giovane quasi quanto loro.
Vorrei riposare, ora che li hanno trovati.
Ma non posso. So che non è tutto così facile.
Lei è in aguato. Non permetterà che riescano ad arrivare a me.
Per questo rimango immobile, sfiorando le trame del destino e dilaniando la mia anima.
Per salvare loro.
Per salvare me stesso.
Per salvare tutti noi.
<< Coraggio... >>



UnCassandra




Bekku non pensava che le sue condizioni fossero tanto gravi dal doverla ricoverare.
E invece eccola, seduta sul letto dell'anonima stanza dell'ospedale dove tante volte è andata a trovare il senpai dopo che aveva rischiato l'osso del collo sventando una profezia.
Come si dice, tocca a tutti prima o poi.
<< Su Nanaki almeno potrai riposarti un pò, no? >>
Chiasa vuole essere incoraggiante, forse, ma a giudicare dall'espressione sul viso incerottato dell'amica non ci riesce granché bene.
Banjo seduto davanti alla finestra a trafficare col suo quadernetto - da quando due anni prima ha perso il taccuino delle predizioni se ne porta sempre uno dietro - solleva il capo, come attirato da qualcosa nella discussione unidirezionale e monosillabica intrapresa dalle due amiche.
<< Banjo? >>
Chiasa lo guarda, speranzosa. Magari vuol chiedere scusa a Bekku e sollevarle il morale. Glielo deve, in ogni caso.
Lei è sempre stata al suo fianco, passando anche intere notti al suo capezzale quando a star male era lui.
<< I conti non tornano >>
La più piccola dello strano trio sospira, desolata, abbassando le spalle.
Figurarsi, quel ragazzo non riesce a pensare ad altro che alle predizioni. E' naturale che Bekku poi lo tratti sempre male.
L'interessata da una pacca nervosa sul letto, attenta a non sforzare la mano fasciata. Come previsto il polso era veramente slogato.
<< In che senso? >>
Non le piace stare all'oscuro delle cose, cose che tra l'altro interessano anche lei.
Banjo questo lo sa bene, d'altronde è da così tanto tempo oramai che si conoscono e lavorano insieme che la conosce come le sue tasche. Quindi si volta, dando le spalle alla finestra e sventolando il piccolo quadernetto nero che l'ha interessato tanto da quando sono riusciti a sfuggire alla folla inferocita e chiedere asilo politico in ospedale, rintanandosi in quella stanza.
<< Le predizioni. Credevo che dopo aver distrutto la Maschera di Cassandra sarebbero, se non cessate, almeno diminuite >>
La bionda ragazza inarca un sopracciglio, confusa.
<< E così è stato >>
<< Fino ad un paio di settimane fa >>
La corregge lui, chiudendo con uno scatto il quaderno e poggiandolo al suo fianco, una mano al mento, l'espressione riflessiva.
Chiasa e Nanaki si scambiano uno sguardo. Sanno entrambe di cosa sta parlando. Stranamente da un paio di settimane a quella parte le predizioni sono aumentate in maniera esponenziale, e preoccupante, tanto da richiedere nuovamente di ritornare a sventarle.
Certo, Bekku avrebbe tanto sperato in un pò di pace, soprattutto dopo che la predizione della morte di Banjo era stata sventata e lui era sopravvissuto, ancora una volta, a rompere le scatole a tutti loro.
Ma si sa che più una cosa si desidera meno è facile ottenerla.
<< Cosa può voler dire? >>
Kizaki fa quasi per aprir bocca e cercare una risposta plausibile a quella domanda che si è posto anche lui, ma si ritrova a dover gettarsi a terra perché il vetro alle sue spalle si infrange, esplodendo, lasciando solo una voragine di schegge e mattoni dove prima c'era una finestra.
Chiasa urla coprendosi il volto, ma lo sguardo di Bekku è fisso sulla scia di sangue che attraversa il viso pallido dell'amico. Vorrebbe muoversi ma non ci riesce, così urla coprendosi il volto.
<< Bekku... Bekku... Nanaki! >>
La ragazza sbatte le palpebre, confusa.
Banjo la tiene per le spalle guardandola preoccupato. E vivo.
<< Era solo una profezia >>
<< Cosa hai visto? >>
Chiasa le si avvicina, sfiorandole un braccio mentre Banjo torna alla finestra, perplesso. Nanaki fa per dire qualcosa ma qualcuno l'anticipa.
<< Via da lì! >>
La porta è stata aperta con foga e una figura si getta veloce sul ragazzo atterrandolo prima che la finestra esploda colpita con violenza da una trave sfuggita al controllo di una gru che sta partecipando a dei lavori lì vicino all'ospedale.
Il cuore di Bekku perde un colpo.
<< Profezia distrutta. Bel lavoro sorellina >>
La ragazza si volta verso chi ha parlato.
Sulla porta sta, appoggiato allo stipite, un bel ragazzo che non deve essere più grande del senpai se non di uno o due anni, lunghi capelli verde scuro - tinti - legati in un codino basso e ferini occhi dorati, in una tuta nera da motociclista, che si volta verso di lei sorridendole allegramente.
<< Yo Bekku-chan! >>
La giovane non fa in tempo a domandargli come mai conosce il suo nome che quello fa una smorfia, colpito da un calcinaccio.
<< Piantala di fare il cretino, Sanako! >>
A riprenderlo una ragazza identica a lui, solo con capelli corvini e occhialetti trasparenti a circondarle gli intelligenti occhi da gatta, che aiuta Banjo ad alzarsi da terra. E' stata lei a salvarlo.
Chiasa li guarda, sospettosa, stringendosi all'amica.
<< E voi due chi siete? >>
I due fratelli si scambiano un'occhiata prima di muoversi e mettersi spalla a spalla una mano ad un fianco, in posa.
<< Sanako e Hoshizuka. I gemelli "distruttori di profezie" Fuuma >>
Kizaki che si è avvicinato alle compagne li guarda con un barlume di comprensione battendo un pugno sul palmo.
<< I gemelli Fuuma, ma certo! >>
Bekku lo guarda, confusa, grattandosi una guancia libera dai cerotti.
<< Li conosci? >>
Il ragazzo si volta verso di lei sorridendole ebete, imbarazzato.
<< Per niente >>
Chiasa sbuffa guardando i due che, scornati, sono finiti a terra.
<< Allora perché hai fatto capire di sì? >>
Kizaki cerca di aggiustarsi gli occhiali mentre Bekku lo scrolla, in ginocchio sul letto, a mò di pupazzo.
<< Mi sembra poco carino... >>
<< Ancora non ho capito chi siete nè che volete o perché avete salvato Banjo, però >>
La minore ignora la patetica scenetta dei compagni rivolgendosi ai fratelli che sono tornati alle loro posizioni iniziali.
La femmina pulisce distrattamente i vetri degli occhiali, riflettendo sulle parole da usare.
<< Siamo distruttori di predizioni come voi. Veniamo dalla prefettura di Osaka, ed è da un pò che vi osserviamo. Siamo stati mandati qui col preciso compito di trovarvi e portarvi con noi... >>
Sta volta è il maschio a parlare guardandoli attentamente uno per uno.
<< ... Distruttori di profezie Banjo Kizaki e Chiasa Masamune*. E la seconda Cassandra, la Profetessa Nanaki Bekku >>

°°°

Seduta su di una trave di ferro simile  a quella che ha colpito poco prima l'ospedale sta una giovane donna ammantata di nero, solo parte dei lunghissimi capelli rosso sangue si scorgono dal cappuccio, mossi dal vento forte che tira a quell'altezza.
<< I distruttodi di profezie di Osaka... Ci mancavano solo i gemellini scocciatori a mettersi contro il destino >>
S'alza all'impiedi in equilibrio sulla trave, mentre il vento tira più forte rendendo la sua figura come lambita da lingue di fuoco dei suoi capelli.
<< Makita non aveva tutti i torti, sarà difficile eliminarli soprattutto quel Banjo... Ma se uccido lui avrò la seconda Cassandra >>
Un sorriso tagliente e folle si disegna sotto il cappuccio.
<< Staremo a vedere >>
La trave si inclina con uno stridulo suono metallico. La donna apre le braccia, indietreggiando d'un passo.
<< Ci vedremo presto! >>
E poi è solo una risata seguita da un salto nel vuoto.



Angolino di  R e d_V a m p i r e

*Non conosco il cognome di Chiasa, dunque inventato v.v
Ed ecco tre nuovi personaggi. I gemelli Fuuma, visti il capitolo precedente di straforo, e una donna.
I primi dicono di essere distruttori di profezie, la seconda sembra essere un'esecutrice.
Cosa vorranno mai dai nostri eRRRoi? (xD) E perché chiamano Bekku "la seconda Cassandra"?
Tutto a tempo debito. Tutto a tempo debito.
See you!

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Capitolo 3
*** Break 3. La seconda Cassandra ***


L'odio e la vendetta sono due sentimenti legati, ostici e duri a morire.
Non basta cancellarli perché spariscano.
Non basta ignorarli perché ci lascino credere che non siano mai esistiti.
Ho sono, così tanto sonno.
Le ferite dell'anima bruciano come infettate da sale.
Guarda come ci hai ridotto amore mio.
Era necessario quest'eterno mutilarci per saziare la tua fame di vendetta?
Le dita nivee di questo corpo sfiorano lo specchio macchiandolo di rosso sangue che contamina la pelle di marmo gocciolando lungo il palmo da ferite invisibili.
Un fruscio metallico di seta mentre le catene si stringono attorno a me, dilaniandomi la carne, spezzando le mia ali piumate e mozzandomi il respiro.
La mia benedizione non potrà preservarli a lungo dai pericoli.
<< Presto, fate presto e attenti! >>



UnCassandra


<< La seconda Cassandra? >>
A differenza di ciò che si può pensare a parlare non è stata Bekku ma, da com'è facile intuire, Banjo.
Fuuma (la femmina) gli rivolge un'occhiata annoiata da sopra le lenti come se la scocciasse ripetere una cosa per lei relativamente ovvia.
<< Non è compito nostro darvi spiegazioni. Vi basti sapere solo che Bekku è la seconda Cassandra e che, com'è logico supporre esista una prima Cassandra. Entrambi frammenti creati dalla Cassandra Originale. E che tu Nanaki Bekku-chan sei in pericolo; la prima Cassandra vuole ucciderti e la profezia di poco fa ne è stata una prova >>
Termina con un sorriso caustico indicando la voragine dove prima c'era la finestra da cui sporge ancora la trave che l'ha colpita.
<< Io non... >>
Inizia fra il confuso e lo scettico la Profetessa, rigirandosi il lenzuolo fra le dita.
Fuuma (il maschio) si sporge verso di lei, sorridendole gentile e posandole una mano sullo spettinato capo biondo.
<< Hoshi non vuole spaventarti Bekku-chan ma è per questo che dovete venire con noi. Tenshi-sama ci sta aspettando, ti spiegherà tutto lui >>
Ma una mano si stringe attorno al polso del ragazzo attirandone l'attenzione.
<< Chi... >>
Il sorriso cordiale e pacato di Banjo è quasi irritante.
<< Chi ci assicura che stiate dicendo la verità? Che non siate emissari di questa prima Cassandra venuti ad eliminare Bekku? >>
L'altra gemella emette uno sbuffo irritato, le braccia severamente incrociate sotto il seno.
<< Ti abbiamo salvato la vita e poi la vostra amica è tranquilla; niente mal di testa niente pericoli no? >>
<< No ha ragione Kizaki. Per questo, Bekku-chan... >>
Fa divertito Sanako abbassando il capo ed avvicinando il viso a quello della ragazza, schiudendo le labbra a un soffio da quelle di lei sotto lo sguardo annoiato della sorella e quello nervoso dell'altro ragazzo.
<< Permettimi di farti conoscere la verità >>
Sussurra,  posando le labbra sulle sue in un bacio leggero ma sensuale.
Nanaki sgrana gli occhi. Non capisce di che si tratti di preciso ma è come una sensazione, qualcosa che la irradia nel profondo.
E poi delle immagini: Hoshizuka che ferma un'auto in corsa rischiando di farsi investire mentre il fratello trae in salvo una bimba cadua a terra nel mezzo della strada.
Altri squarci. Tutte predizioni sventate.
Le labbra di Sanako si incurvano in un sorriso mentre lui si scosta solevandosi e facendola tornare in sè.
Alza una mano impedendo appena in tempo a Banjo di saltare a dosso al ragazzo e picchiarlo, probabilmente.
<< Non mentono, sono amici >>
<< Questo solo perché ti ha baciata? >>
Kizaki piega le labbra in una smorfia ricevendo la gomitata di Chiasa che lo guarda male.
<< Scusa, ma non è obbiettivo! >>
La ragazzina gli rivolge un'occhiata ironica.
<< Solo perché sei geloso non- >>
Ma la risata flautata della gemella al loro fianco li fa distrarre.
La ragazza si rivolge con un pigro sorriso felino al fratello alle spalle di Bekku.
<< La prossima volta bacia Kizaki-kun fratellone >>
Sanako risponde con un sorriso sornione, da stregatto; dà l'impressione che, se avesse la coda, la struscerebbe maliziosamente contro il braccio della Profetessa, sporgendosi dalla sua spalla.
<< Banjo-kun io non sono un vero e proprio Profeta. Ma posso mostrare le predizioni atttraverso un contatto fisico che si basi su certe emozioni... E' così che la sorellina ci informa delle profezie da distruggere >>
Il ragazzo si sistema gli occhiali sul naso guardandolo diffidente.
Non sa se credergli o meno, anche se Bekku sembra convinta che dica la verità. La conosce, dovrebbe fidarsi di lei. Eppure...
Sospira. Forse Chiara ha ragione, forse è solamente geloso anche se stenta a crederlo e trova la cosa irritante.
<< E va bene. Diciamo che potrei credervi >>
Fratello e sorella si scambiano uno sguardo vittorioso.
<< Ma chi è questo Tenshi? >>
Chiasa seduta di fianco all'amica, le gambe incrociate, inclinando curiosamente il capo biondi di lato li guarda aspettando una risposta.
I gemelli si guardano nuovamente, poi si affiancano, spalla a spalla.
Hoshizuka si toglie gli occhiali, pulendoli mentre Sanako si passa una mano fra i capelli.
I due sono incredibilmente teatrali.
<< Vi spiegherà tutto lui. Per noi c'è l'obbligo del silenzio >>
Il fratello dà di gomito alla ragazza, sogghignando.
<< Ma secondo Hoshi è un tipo affascinante >>
La più piccola sbotta qualcosa, pestandogli con forza un piede e facendo così piagnucolare il maggiore.
<< Ma è vero che lo trovi carino! Anche se temo che per te sia un pò troppo vecchio sorell-ouch! >>
I tre guardano sbigottiti la ragazza rimettere con nonchalance gli occhiali, il gemello ai suoi piedi in lacrime.
Da l'aria di essere una scena che s'è ripetuta molte volte nel corso degli anni, e dopo tutto il ragazzo si riprende in fretta, anche se non smette di piagnucolare come un bambino.
E' difficile pensare che sia lui il maggiore fra i due gemelli.
La ragazza dai capelli corvini porta una mano ad un fianco con un'espressione  tra  l'annoiato e il nervoso dipinta sul bel viso dai lineamenti ferini e i tratti seri.
<< Allora? Che ne dite di spicciarvi? L'areo parte tra non meno di venti minuti! >>

°°°

Il fruscio della stoffa  del lungo mantello sul legno del parquet è l'unica cosa che si ode nella stanza illuminata dal sole mattutino che si affaccia dalle vetrate che riempiono la parete frontale.
Il ragazzo che sta fermo davanti a queste, una mano nella tasca dei jeans e una chiusa a pugno sul vetro, il braccio trasversale e la fronte appoggiata su questo, non sembra però farvi caso.
Gli occhi dalle sfumature rossiccie guardano fisso davanti a sè, senza vedere realmente nulla, coperti in parte dai capelli nivei, scalati, che gli ricadono in un codino sopra la spalla sinistra.
E' dotato di una bellezza efebica, rovinata dalla piega crudele delle labbra carminio.
L'alta figura slanciata si ferma alle sue spalle, e una mano sottile dalle unghie dipinte di nero si solleva dalla stoffa, facendo per posarsi sulla sua schiena.
<< Hai fallito >>
Sono le parole che si odono, soavi e musicali, e che hanno il potere di freddare la figura e fargli abbassare nervosamente la mano, ritirandosi indietro di qualche passo.
Nonostante non abbia urlato, e non ci sia apparentemente durezza nel tono di quello, sente come un brivido percorrergli la spina dorsale e ghiacciargli il cuore.
Quello che sembra poco più che un ragazzino ha il potere di terrorizzarla.
<< Non avevo messo in conto loro >>
Il cappuccio scivola sulle spalle, rivelando una cascata di capelli color fiamma e ardenti occhi aranciati su un viso sottile e aggraziato, ma che ha qualcosa di selvaggio.
Il ragazzo annuisce, per poi voltare lentamente il viso verso di lei e guardarla con espressione vuota, lo sguardo vacuo.
<< Esecutrice di Profezie Leona, mi spieghi a cosa mi servi se non sai nemmeno adempiere al tuo dovere? >>
La donna sostiene il suo sguardo, sforzandosi di non abbassarlo e farsi vedere debole. Potrebbe non volerla più al suo fianco, altrimenti.
E lei non può permetterselo.
<< Nemmeno tu avevi visto i Distruttori di Profezie gemelli, o sbaglio? >>
Il ragazzo si irrigidisce appena, voltandosi nuovamente a guardare fuori dalle vetrate.
Leona si rilassa, portando una mano al petto. Guardarlo ogni volta è un colpo al cuore. Sarà che è così bello. Sarà che è così inquietante.
Sembrerebbe un angelo, se non fosse per quella maschera demoniaca che gli ricopre il lato destro del volto, spezzata, piegata in un ghigno crudele che alle volte viene completato da quello che si vede delle sue labbra.
<< Il futuro è cambiato troppo velocemente. Lo specchio non mi ha dato il tempo di avvertirti >>
Liquida la faccenda, dopo qualche secondo.
<< Ma con questo non vuol dire che il tuo incarico sia concluso! Recupera Makita e Daiki e completate quello che avete iniziato >>
La donna dai capelli rossi lo guarda per qualche istante.
<< Sei ancora qui?! >>
Schiude le labbra, scossa, ricacciandosi il cappuccio sul viso e sparendo in un fruscio di stoffa dalla stanza, così com'è arrivata, completamente ignorata dal ragazzo che si allontana dalla finestra, andando a sedersi nel divanetto in fondo alla stanza, accavallando le gambe e prendendo da un panno nero sul tavolino in vetro davanti a lui, un piccolo specchio d'argento intarsiato da ametiste e cristallo.
Lo solleva, e la luce del sole rimanda un viso giovane e imbrunito, dai grandi occhi verdi e  ricci capelli rossi che sorride mettendo in mostra dei denti bianchissimi.
Il giovane piega il capo, devoto.
<< Mia Cassandra... >>

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