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Forse non era il migliore
dei nascondigli; ma qualunque posto che non fosse quella fabbrica che la gente
chiamava orfanotrofio le andava bene.
Anche questo campo di grano un po’ sperduto. Concentrata, la ragazza si
scostò i capelli dal viso e si guardò intorno: ecco, quel punto
laggiù... Proprio dov’era piantato lo spaventapasseri.
Si avvicinò al
palo, si chinò, estrasse il coltellino di Charlie e scavò con
cura, fino a sotterrare il barattolo.
Quando ebbe finito,
sospirò di sollievo e alzò lo sguardo sul buffo personaggio che
la sovrastava. Sorrise.
« Sarà il
nostro segreto, d’accordo? »
Alla luce della luna,
gli occhi neri dello spaventapasseri sembravano quasi ricambiare il suo
sguardo.
[ 110 parole ]
Spazio
dell’autrice
Beh, gente, mi ha
dato di volta il cervello. Ufficialmente.
Notate la
peculiarità della cosa: io ho un esame tra meno di nove ore, un esame sul quale non sono assolutamente
preparata a livello teorico e il cui aspetto pratico mi terrà impegnata
di certo per tutta la notte... Eppure sono qui ad iniziare a pubblicare una
nuova raccolta; nonsolo: una raccolta su un fandom che non
potete obiettivamente conoscere, per il semplice fatto che TheScarecrow
in Italia non esiste – cioè, non potete conoscerlo a meno
che non abbiate avuto l’occasione che ha avuto Morgana le fay, che ringrazierò a
vita per non avermi fatta sentire sola. ♥
Comunque, sappiate che la mia riconoscenza verso quelle meravigliose
persone che verranno a leggere lo stesso le mie deliranti sciocchezze pre-esame
è fin da ora talmente grande da obbligarmi
a lasciare qui sotto la contestualizzazione di questa prima drabble,
nonché di tutto il film. Se avete intenzione di seguirmi – motivo per
il quale vi adorerei tutti a vita – eccovi qui i beneamati(?) spoiler. Scritti
in chiaro, così potrete decifrarli soltanto selezionando il testo, solose
siete sicuri di volerlo. ^^
The Scarecrow
è la storia di Polly, una giovane orfana che,
insieme ai suoi tre fratellini, vive in un istituto che in realtà
è una fabbrica tessile in cui i ragazzi sono costretti a lavorare. Polly, com’è naturale, nutre speranze di
vivere felicemente altrove, e pertanto inizia a risparmiare alcune delle monete
guadagnate dai tessuti venduti: e i suoi risparmi decide di nasconderli in un
campo di grano fuori dai confini del paese, giusto ai piedi di uno
spaventapasseri. La ragazza non sa che là vive una strega, la quale una
notte decide di dar vita allo spaventapasseri per renderlo suo amico e
insegnargli a parlare, a muoversi e – cosa non meno importante, tenetelo
a mente – a ballare. Con il tempo lo Spaventapasseri ormai praticamente
umano s’innamora di Polly, pur non facendole
mai scoprire la verità, per non rischiare di spaventarla e di perdere la
sua amicizia. Sì, perché Polly oramai
si confida con il ‘suo’ spaventapasseri proprio come se per lei
fosse un vecchio amico.
Dunque,
vi trovate con la prima drabble? Piuttosto comprensibile,
ne?
Volete saperne
di più? Oh, perfetto! *_*
Grisham,
il miglior ballerino del paese – che a suo tempo è stato allievo
di danza della strega, e ha scoperto da lei un incantesimo grazie al quale
qualunque donna, ballando con lui, se ne innamora – ha messo gli occhi su
Polly. La sua intenzione è di sposarla, e
pensa di poterla facilmente conquistare con la sua ricchezza, soprattutto
perché il primo pensiero di Polly è
sempre il benessere dei suoi fratelli. Ma Grisham scopre accidentalmente che la
ragazza ha dei risparmi suoi – pertanto ha la possibilità di
rifiutare ogni sua proposta – e ne informa il direttore dell’orfanotrofio/fabbrica,
che segue Polly fino al campo di grano e scopre
così il nascondiglio del suo barattolo di monete, ormai del tutto pieno.
L’uomo tenta di rubare il barattolo in assenza di Polly,
ma a questo punto è lo Spaventapasseri – ignorando bellamente le
conseguenze del proprio atto – a reagire per impedirglielo: mentre il
patetico ometto fugge, lo Spaventapasseri decide, assieme all’amico topo
Max e alla scopa incantata della strega, di recarsi in paese per restituire il
denaro a Polly. Ma è troppo pericoloso per uno
spaventapasseri farsi vedere in giro –
ricordiamoci che nel Medioevo la stregoneria non era affatto ben vista! –
e così, dopo una serie di peripezie che sarebbe troppo lungo riportare,
il nostro dolce protagonista ottiene un’altra magia dalla strega che l’ha
creato. Diventa un uomo: Feathertop. E il resto ve lo
racconto la prossima volta. ^^
Oh, cielo, una drabble di centodieci parole e poi un fiume di note d’autore.
Che cosa ironica! xD
Ah: il titolo della
raccolta ha un perché. Ma magari ve lo spiego più in là. Devo studiare, santo cielo.
Se vi ho incuriositi
almeno un po’, mi trovate qui col prossimo capitolo. ♥
Aya ~
Nota: Se non avete
problemi con l’inglese, né con la qualità VHS, qui potete
trovare il film. Può sembrare un po’ infantile e non sempre al
massimo dell’animazione, ma vi assicuro che merita. Il racconto di NathanielHawthorne cui la trama
s’ispira, Feathertop: A moralizedlegend, è una delle cose più belle che
abbia mai letto. ♥
Era così disperata
che sul momento non si era accorta di nulla. Contava solo il furto; il
barattolo era sparito, e con esso tutti i suoi sogni di andar via da quel posto,
avere una vita vera e una casa vera dove poter crescere con affetto e dedizione
i suoi fratelli. Ma c’era un’altra
cosa che era sparita – e quando si calmò e smise di piangere, si
sentì un po’ in colpa per non aver notato prima che il palo era
vuoto.
Si asciugò le lacrime, confusa, e nel
silenzio si sollevò dolorosamente in piedi.
Dov’era finito, il suo spaventapasseri?
[ 100 parole ]
Spazio
dell’autrice
Per
la cronaca, l’esame è andato bene.
Molto più di quanto pensassi. ^^
Ma la cosa che mi fa più felice
– e non esagero – è vedere che ci sono state così
tante letture, e anche delle recensioni, quando ero convintissima che nessuno si
sarebbe mai interessato a questa raccolta. Dico sul serio, siete adorabili. Adorabili. ♥
Contestualizzazione della drabble:
naturalmente ci troviamo nel momento in cui Polly
scopre che il suo barattolo di risparmi è sparito; non può sapere
che in realtà è stato lo Spaventapasseri, ora scomparso dal campo
di grano, a salvarlo dalle grinfie del suo aguzzino, il leccapiedi di Grisham.
Né che molto presto incontrerà Feathertop.
Grazie
ancora, di vero cuore, a chiunque passi di qui.
Aveva una bella voce, e
belle gambe, e belle mani. Il modo in cui danzava e cantava nella piazza
affollata era unico e sorprendente; come se... come se nonpotesse fermarsi. Non
era possibile che fosse uno dei soliti artisti di strada. Topo ammaestrato o
meno, era lui a stregare quella
gente, solo lui. Ed era incredibilmente piacevole lasciarsi toccare da quella
magia.
« And even I have learnt a
step or two; would you like to see? »
E quando, anche a quella
distanza, li vide posarsi su di sé, Polly ebbe
l’irragionevole certezza di conoscere
intimamente i suoi occhi neri.
[ 100 parole ]
Spazio
dell’autrice
Contestualizzazione
della drabble: Feathertop,
già Spaventapasseri, balla nella piazza per racimolare qualche soldo –
probabilmente per Polly – spacciandosi per un
qualunque artista di strada e ammaestratore della topina ballerina Maxine... che è poi Max, il piccolo grandissimo
personaggio senza il quale questo film non sarebbe lo stesso xDPolly lo vede così per
la prima volta dalla fabbrica/orfanotrofio, dove si trova assieme ai fratelli. Ho
pensato che, considerato come si evolverà in seguito il suo rapporto con
Feathertop, fin da allora le sembrasse – a ragione – di conoscerlo
già. (La frase in inglese è tratta dalla canzone cantata da Feathertop durante il numero; vero che è
carinissima? Non riesco a smettere di canticchiarla ♥)
Ma lo sapete che
siete meravigliosi ad essere ancora qui? ♥
A partire dalla
prossima avremo qualche drabble dal punto di vista di
Feathertop. Come sempre, hopeyoulikeit.
Erano le prime parole di
lei cui potesse rispondere. E probabilmente non avrebbe mai saputo come avesse potuto parlarle con tanta
sicurezza, quando in realtà tutto, dentro il suo corpo nuovo, fremeva
come la cara vecchia paglia. Ma continuò a sorridere, e le disse che, nessun problema, le avrebbe insegnato
lui, e ricambiò la stretta gentile della sua mano – anche se si
sentiva bruciare.
Quando corse via, con
addosso la voglia di abbracciare il mondo, a stento si rese conto di non averle
neppure detto il suo nuovo nome.
Ma poco importava;
perché Polly guardava Feathertop proprio come aveva
sempre guardato lo spaventapasseri.
[ 110 parole ]
Spazio
dell’autrice
Contestualizzazione
della drabble: prosecuzione diretta della precedente.
Dopo il numero di Feathertop nella piazza e l’arrivo
dell’attendente di Grisham, che annuncia l’organizzazione di una gara
di ballo con in palio una certa somma di denaro – notare che lo scopo di
Grisham è di partecipare alla stessa gara con Polly,
e farla innamorare di sé grazie all’incantesimo strappato alla
strega – dopo tutto ciò, dicevo, Feathertop
avvicina Polly e le chiede di essere la sua compagna
nella suddetta gara. Così, di punto in bianco. E Polly
ne è felice, poiché, come gli spiega, ha davvero bisogno di quel
denaro, che Feathertop sarà lieto di cedere
interamente a lei in caso di vincita – aw,
quanto la ama! Ma poi la ragazza gli confessa di non saper ballare, al che lo
Spaventapasseri dall’aspetto umano le promette che le insegnerà
lui. Si danno appuntamento per quella sera stessa al molo. E vi assicuro che
è un’apoteosi di fluff la
scena in cui Feathertop, felicissimo di aver
finalmente parlato con Polly, corre via in estasi ed esulta con Max per i
risultati raggiunti ( « I touchedher! [...] And tonight, I’m gonna dance with her... and maybe I’ll get to kiss her! » ) Dai, è un amore,
semplicemente un amore. ♥
Spero davvero tanto
che vi sia piaciuta. Grazie ancora a tutti di essere qui.
Il corpo leggero e
morbido di lei sembrava volare tra le sue braccia. Chiunque, sapendo che quello
era il suo primo ballo, sarebbe rimasto sorpreso di vederla così sicura,
libera; ma non lui. Lui si limitava a stringerla, a lasciarla andare per
ritrovarla subito dopo con le mani tese verso le sue. Perché tutto
questo era naturale: per volare non avevano bisogno che delle braccia
dell’altro.
« Forse ti ho solo
sognato » concluse Polly, serena.
Feathertop la tenne più
vicina. « Forse no. »
Lei si lasciò
andare; e insieme volarono ancora un po’ più in alto.
[ 100 parole ]
Spazio
dell’autrice
Contestualizzazione
della drabble: la lezione di ballo che Feathertop dà a Polly la
sera del loro incontro. E qui non mi dilungo: la scena parla da sé. ♥
A questa tengo
particolarmente, ma ho paura che non sia venuta proprio come la immaginavo. Spero
comunque vi piaccia.
Era
questa, la notte più bella. Più di quando era venuto alla vita,
più di quando lei gli aveva accarezzato il volto ancora ruvido
sussurrandogli che gli voleva bene. Era soltanto adesso, con le mani di Polly strette alle sue, che iniziava davvero a vivere.
« Ti amo. »
Glielo
disse di nuovo – più volte – come aveva già fatto sul
carro. E questa volta neppure Max avrebbe potuto negare l’evidenza: lei
lo amava molto di più di come
si ama un pupazzo, o il formaggio.
Sì;
furono le labbra di Polly, e non
una stupida piuma blu, a farlo sentire vivo per la prima volta.
[ 100 parole ]
Spazio
dell’autrice
Contestualizzazione
della drabble: Feathertop e
Polly, come in ogni favola che si rispetti, hanno
vinto la gara di ballo. Lui le ha ceduto l’intero premio, e a sera la sta
accompagnando all’orfanotrofio in carretto. All’improvviso si
voltano l’uno verso l’altra e si dicono «Ti amo» nello stesso istante, e Feathertop
– memore delle discussioni avute con Max al riguardo, all’epoca in
cui aveva ancora un aspetto da spaventapasseri – si affretta ad
assicurarsi che Polly lo ami di più di quanto
si ami il formaggio. Non c’è niente da fare: è troppo lol e troppo fluff. ♥ Il riferimento alla ‘piuma’ riguarda il fatto
che è proprio quest’ultima a rendere possibile l’incantesimo
che conferisce un aspetto umano allo Spaventapasseri; senza quella piuma
azzurra sul cappello, Polly e chiunque altro
scoprirebbero il suo segreto. Anche questo è un particolare da tenere a
mente – ma chi di voi è stato tanto adorabile da andare a guardare
il film sicuramente lo saprà già. ^^
Grazie a tutti,
tutti, tutti. Giuro che ogni lettura
per me è una gioia.
La prossima
sarà nuovamente dal punto di vista di Polly.
;)
Ritardare sembrava ormai
una peculiarità insita di Feathertop; eppure
era una cosa così distante dal suo abituale modo di essere. Sembrava
spensierato, sì, ma pronto a tutto. Sembrava davvero innamorato di lei.
Eppure non era venuto.
Lo aveva aspettato – prima e dopo che Grisham tentasse di rovinare tutto –
fino alla fine; ma lui non era venuto.
I bambini
l’avevano lasciata sola a malincuore, allarmati dai suoi occhi lucidi.
Per una volta, Polly non aveva fatto nulla per
tranquillizzarli. Non c’era nessuno a tranquillizzare lei, a dirle che Feathertop
non era un bugiardo, che qualcosa – qualcuno
– lo teneva lontano.
Non c’era nessuno
a dirle che il suo sogno non era
finito.
[ 110 parole ]
Spazio
dell’autrice
Contestualizzazione
della drabble: Grisham ha scoperto il segreto di Feathertop – o meglio, dello Spaventapasseri –
e gli ha rubato la piuma magica per impedirgli di presentarsi in chiesa e
sposare Polly. (Non
chiedetemi come sia possibile che due persone decidano di sposarsi la mattina
dopo essersi dichiarate il proprio amore: misteri dei cartoni animati.) Oltre a
ciò, Grisham ha anche intrappolato lo Spaventapasseri nel suo vecchio
campo di grano, cui ha appiccato il fuoco; lui si appropria intanto della piuma
per fingersi Feathertop e sposare Polly.
Naturalmente la situazione poi si risolverà, grazie soprattutto all’intervento
di Max che salverà lo Spaventapasseri e recupererà la piuma
azzurra – ma, in tutto questo, i sentimenti di Polly
dinanzi alla scomparsa di Feathertop vengono
bellamente tralasciati. Perciò non potevo non scrivere su questo momento.
Non sono convinta
fino in fondo del risultato; ma come ho detto, il fatto che Polly
sia più o meno abituata ai ‘ritardi’ di Feathertop
non poteva certo renderle più sopportabile la lontananza da lui. Spero
solo di aver espresso un po’ di ciò che deve aver provato.
Vi annuncio
ufficialmente che, a partire dalla prossima, le ultime drabble
della raccolta rappresenteranno dei momenti post-epilogo. E naturalmente vi
ringrazio ancora tutti di continuare a leggere!
Tante cose erano rimaste
in sospeso. Polly sembrava aver accettato il fatto
che lui, semplicemente, non avesse
spiegazioni per tutto, e che quei momenti in cui aveva cercato di allontanarsi
da lei gli fossero troppo insopportabili da rievocare e spiegare: ma,
com’era ovvio, a volte azzardava comunque una domanda che si rivelava
più o meno difficile.
« Feathertop, che ne è stato di Maxine?
»
Feathertop sorrise, giocando con i
suoi capelli al vento, nella piazza colorata in cui si erano sfiorati per la
prima volta. Questa non era poi tanto
difficile.
« L’ho
lasciata andare. Ora vivo di te. »
Una mezza verità.
[ 100 parole ]
Spazio dell’autrice
Come annunciato,
ecco il primo post-epilogo – se ancora non conoscete il finale del
film e non volete spoilerarvelo, non
leggete la seguente contestualizzazione. ^^
Feathertop ha
deciso di rinunciare all’amore di Polly perché
ha capito che non potranno mai stare davvero insieme: lui è pur sempre
uno spaventapasseri, anche se con aspetto umano. Nel frattempo, Grisham ha
deciso che se non potrà avere Polly non gli
resta altro da fare che ucciderla – che esagerato u__ù – perciò
fa sabotare un ponte attraverso il quale la ragazza, avvertita dallo stesso
attendente di Grisham, ha intenzione di fuggire dal paese. Feathertop
viene a sapere tutto, e naturalmente
compie l’eroica impresa di sostenere
il ponte – O__O – mentre la carrozza che trasporta Polly e i suoi fratelli lo attraversa. E naturalmente sono gli stessi Grisham e Feathertop a cadere nel vuoto. Il nostro eroe però
si salva; non solo, ma quando riesce ad arrampicarsi in cima allo strapiombo e
a riabbracciare Polly, dicendole in modo molto
evasivo che non possono stare insieme e che lui intende partire, scopre che l’incantesimo
della piuma è diventato permanente: ormai è un uomo a tutti gli
effetti. Questo perché la strega – sant’anima! ♥ –
predisse che lo Spaventapasseri sarebbe diventato un vero uomo solo se il suo
amore lo avesse spinto a rinunciare alla vita stessa, o qualcosa del genere. Ergo,
lui e Polly ora sono liberissimi di vivere per sempre
insieme felici e contenti. E il mio post-epilogo non è altro che un
piccolissimo istante in cui, pur avendo accettato tutti i misteri dell’amato,
Polly tasta il terreno dei suoi silenzi con una
domanda superficiale: che fine ha fatto il topo che Feathertop
aveva con sé il primo giorno in cui si sono visti in piazza? xD Mi sono sempre chiesta se Polly
ci avesse mai pensato, che ‘Maxine’ a un
tratto era scomparsa dalla vita di Feathertop!
Mi scuso del
ritardo, ma è davvero un periodaccio in termini di impegni e anche di
salute. Spero di essere regolare con l’aggiornamento di domani. ^^’
Ora che il campo era
abbandonato, i corvi imperversavano tra le spighe mature, e nessuno se ne
curava. Polly se ne rattristò. Se solo il suo
spaventapasseri fosse stato ancora lì...
Feathertop non parlava. Lo aveva
portato con sé per mostrargli il luogo in cui aveva coltivato i suoi
sogni di ragazzina, ben nascosti in una buca, sotto un palo e lo sguardo quasi
vivo di un fantoccio. Lui aveva sorriso in modo strano. Certamente capiva
quanto fosse importante quel posto per lei; forse era solo per questo che
restava in silenzio.
Si voltò a
cercare il suo abbraccio, e vide che quel sorriso strano era ancora lì.
[ 108 parole ]
Spazio dell’autrice
D’accordo,
questa avrei potuto strutturarla molto meglio. xD
Un
altro post-epilogo in cui Polly, volendo condividere
tutto della sua vita con Feathertop, decide di
portarlo nel campo di grano in cui è praticamente cresciuta. Naturalmente
Feathertop sorride perché, in un certo senso,
in quel campo è cresciuto anche lui. E in cuor suo sta decidendo se dire
la verità o meno all’amata.
Ecco perché
dicevo che avrei potuto strutturarla meglio; quest’ultimo particolare non
credo sia comprensibile a una prima lettura. ^^’
Perdonatemi di nuovo
il ritardo. Ma ancora grazie a tutti!
Per questa domanda. Per questo silenzio. Perché avevo
paura.
Feathertop non era un eroe, e
– nonostante l’amore e la magia – non era neppure un uomo. In
cuor suo era ancora quel pupazzo innamorato che le aveva appena confessato di
esser stato, quel pupazzo che temeva soltanto di non avere alcun diritto di provare un sentimento tanto
umano.
Ma Polly
sorrise, e i suoi occhi si fecero umidi di emozione, e le sue labbra salirono
fino alle sue; e l’uomo che era stato uno spaventapasseri capì che
non c’era alcun motivo di aver paura d’amare. Mai e per nessuno.
[ 104 parole ]
Spazio dell’autrice
Beh, l’ultima drabble della raccolta non poteva che riguardare il momento
della rivelazione. Non penso ci sia bisogno di spiegare nulla ^^
Ah, mi viene in
mente che poi non ho più specificato il perché del titolo. Dieci passi alludeva al fatto che i
capitoli sarebbero stati dieci, per seguire le lettere che compongono il nome
‘Feathertop’; passi era anche un richiamo alla danza, che alla fine è
ciò che più unisce i due protagonisti, metaforicamente ed
effettivamente.
Ringrazio di vero
cuore Morgana le fay
per tutte le sue dolcissime recensioni e per aver inserito questa storia tra le
preferite; la mia carissima Fede_Wanderer; Lalla T_and_J; Seleliu
per averla aggiunta alle seguite. E grazie a tutti i lettori, davvero. Scrivere
su uno sfigafandom è estenuante, ma trovare un
tale numero di persone che ti seguono pur senza avere idea di cosa sia stato ad
appassionarti a un film così sconosciuto è... è
realizzante. Dico sul serio.