Vocal Coach

di Elettra28
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Presentazioni ***
Capitolo 2: *** Nutella e Maionese ***
Capitolo 3: *** Confidenze ***
Capitolo 4: *** Impresa ***
Capitolo 5: *** Accordare le anime ***
Capitolo 6: *** Paparazzi ***
Capitolo 7: *** Panico ***
Capitolo 8: *** Toast ***
Capitolo 9: *** Compleanno ***
Capitolo 10: *** Verità ***
Capitolo 11: *** Brittana ***
Capitolo 12: *** Day by day ***
Capitolo 13: *** Video ***
Capitolo 14: *** Tour ***
Capitolo 15: *** Mamma Morris ***
Capitolo 16: *** Italia ***
Capitolo 17: *** Decisioni ***
Capitolo 18: *** Darren Potter ***
Capitolo 19: *** Ballerini ***
Capitolo 20: *** Short ***
Capitolo 21: *** Alchimia ***
Capitolo 22: *** Febbre ***
Capitolo 23: *** Sorpresa ***
Capitolo 24: *** Misguided ghosts ***
Capitolo 25: *** Gwyneth ***
Capitolo 26: *** April ed Annie ***
Capitolo 27: *** Natale a casa Rivera ***
Capitolo 28: *** Body Shots ***
Capitolo 29: *** Guardare oltre il problema ***
Capitolo 30: *** Ricordi ***
Capitolo 31: *** Partenze e Ritorni ***
Capitolo 32: *** Like Never Before ***
Capitolo 33: *** Casa ***



Capitolo 1
*** Presentazioni ***


 
Per parlare di HeMo e Naya devo prima presentarmi e raccontare un po’ di cose….
Il mio nome è Stefano, e come si capisce sono italiano, Vocal coach del cast di Glee, produttore musicale e da qualche anno ombra di Ryan nonché colui che viene svegliato alle ore più improbabili della notte perchè semplicemente a quel pazzo è venuta in mente qualche canzone, mush-up o altre follie varie…..
Il mio pazzo rapporto col pazzo personaggio che vi ho appena citato inizia con un incontro ad una festa di un mio amico ,Sean… incontrai Ryan li e subito lo notai perchè era circondato da persone più strambe di lui e diciamo che era la Star della festa.
Ci ritrovammo a chiacchierare non mi ricordo nemmeno io come ma gli argomenti puntarono sulle produzioni musicali di Broadway ed il sempre poco budget a disposizione per riuscire a fare qualcosa di decente…. Io alle spalle ormai avevo collaborazioni abbastanza importanti, avevo seguito come vocal coach molti artisti come Robbie Williams, Bublè, Anastacia, Cristina Aguilera e per tanto tempo Madonna…. Penso che solo per questo ultimo nome Ryan quella sera mi abbia degnato di una considerazione, perchè Sean mi ha presentato come colui che ha fatto miracoli con la regina del Pop.  E poi forse perchè sono italiano (lui ha un’ammirazione innata per tutto ciò che è italian Style).
La conversazione si faceva sempre più accesa Sean era un produttore tra i più ricchi di Los Angeles e Ryan si batteva per fargli capire che bisognava rischiare in nuove produzioni e lasciar stare sempre le solite storie d’amore tra il buono e la bella di turno…. Secondo Ryan bisognava essere coraggiosi! Fù così che ci accennò ad un suo progetto sul quale stava lavorando che parlava di un gruppo di ragazzi di uno dei tanti normali licei americani che cantavano in un club e attorno voleva far girare tutta la vita adolescenziale americana.
Ci fù un momento di gelo quando Sean accennò ad un sorriso sarcastico rispondendo a Ryan che di high school musical ce n’era già uno e già gli americani si stavano stufando di questi slavati che ballavano e cantavano come dei professionisti in un liceo, che lui aveva molte più potenzialità e poteva impegnarsi di più e lasciar stare il target “adolescenti sognanti”.
Penso che Ryan abbia avuto degli istinti omicida in quel momento!
Ma che  invece mi abbia adorato quando ho preso la parola e ho detto che comunque il target adolescenziale è quello che piace di più e se dovessi scegliere trà vedere un telefilm a casa per rilassarmi dove c’è della bella musica e belle coreografie contro magari uno dove si vedono budella in sale operatorie preferivo di gran lunga la spensieratezza del liceo! …. Ryan non credeva alle sue orecchie, non avrebbe mai pensato prendessi le sue difese contro il mio amico (me lo confessò dopo tanto tempo).
Ma io ero abituato a dire quello che pensavo e diciamo che a Sean non è mai interessata più di tanto la mia opinione e a me la cosa non dispiaceva sinceramente.
Passarono dei mesi da quell’incontro e un giorno piovoso mentre cercavo di prendere la metro con una massa di cinesi in vacanza che mi travolgevano, squilla il mio cellulare con un numero sconosciuto:
“Ciao Stefano sono Ryan Murphy, ci siamo conosciuti qualche mese fa alla festa di Sean ricordi?”
Aveva chiesto il mio numero a Sean, come potevo dimenticare quel personaggio così originale…. Dissi di sì tra la folla ed in mezzo a lingue incomprensibili…. mi disse che mi doveva parlare e fissammo un appuntamento per il giorno dopo a casa sua a cena.
Non riuscivo ad immaginare cosa volesse Ryan da uno come me…. Ma non vedevo l’ora di incontrarlo.
Fù una serata strana, lui era pieno di entusiasmo nel vedermi io penso di avere avuto in faccia un grosso punto interrogativo per tutta la sera.
Non so se mi sembrava di essere più ad un colloquio di lavoro o ad un provino, perché Ryan ha voluto sapere tutto di me, così gli raccontai il perché avevo lasciato l’italia con alle spalle una brillante carriera da direttore di orchestra tra i più giovani al mondo, di come avevo vissuto tutta la mia adolescenza e parte della mia giovinezza a studiare musica per poi prendere tutte quelle qualifiche, diplomi e lauree che alla fine mi erano sembrate dei fogli di carta da appendere come decorazioni. Raccontai ancora del mio profondo momento di crisi quando morì mia sorella ,a cui ero legatissimo, per un incidente stradale e di come avevo messo tutto in discussione perché sentivo che non ero felice, e quella non era la vita che volevo. Così mollai tutta la mia brillante carriera e me ne andai il più lontano possibile da tutti quei ricordi e da tutte le situazioni patinate che mi ero creato e volai negli Usa. Prima a NY e poi mi stabilii a LA iniziando tutto da capo, studio compreso. Amavo la musica, e la visione che avevo in quella vita nuova che mi ero voluto reinventare era di una musica libera, senza regole precise e senza impostazioni e clichè. 
Ryan mi ascoltava estasiato non so perché dicevo ad una persona praticamente sconosciuta tutte quelle cose così personali ma lui ha sempre avuto questa dote di saper ascoltare e leggerti dentro.
Mi confidò che aveva chiesto un po’ di informazioni a Sean e che fino ad ora confermava tutto e che Sean non aveva esagerato.
In quella sera abbiamo visto video, parlato di musica (un sacco di domande su Madonna, lui è letteralmente ossessionato), cinema, teatro e ci siamo riscoperti ad avere tante passioni in comune.
Una serata fantastica che si chiuse con un: “accidenti sono le 4 io trà un po’  ho un volo alle 7 per Parigi, devo sbrigarmi, grazie Stefano è stata una serata veramente illuminante” ringraziai a mia volta ma credo di essere andato via ed averlo salutato sempre con quell’eterno punto di domanda sul viso.
Non capivo…. Continuavo a non capire…..
Arrivai a casa e crollai…..
Al mio risveglio trovai un sms di Ryan che diceva così: “Starò via una settimana…. se non li conosci già ascolta i Journey …. Il Glee ti aspetta!!!!”
Quell’uomo era pazzo!!!! Punto di domanda sempre più grande…. Era pazzo ma mi affascinava! Ascoltai i
Journey anche se non era decisamente il mio genere e ogni canzone provai ad interpretare una frase o un testo cercando di trovare il significato di quell’sms che per una settimana mi ossessionò.
Come quella parola…. Glee…..
Ryan tornò, ci vedemmo il giorno dopo il suo ritorno e mi spiegò tutto!
Mi parlò per più di due ore del progetto c’erano miliardi di schemi, personaggi, sceneggiature e canzoni e a quelle, mi disse, ci dovevo pensare io!
Aveva trovato i soldi per cominciare, voleva fare i casting al più presto e mettersi a lavoro…. Lo ascoltai per tutto quel tempo, non lo interruppi mai perché era un vortice, un tornado, una meraviglia! Ti faceva vivere le cose come se fossi dentro.
Alla sua domanda: “ bè che ne dici?” risposi che mi aveva spiazzato e gli chiesi che cosa lo spingesse a credere che io avessi accettato.
Mi disse che era perché ero come lui, avevo rischiato nella mia vita e le sfide mi affascinavano.
Aveva ragione….
Accettai. Da quel giorno abbiamo lavorato fianco a fianco con l’equipe degli autori e tutto il team, abbiamo scelto il cast e trovato delle voci e dei personaggi incredibilmente talentuosi e la cosa bella era che nessuno di loro aveva una grossa carriera ed esperienza alle spalle…. Erano tutti dei pezzi di creta grezzi da modellare e Ryan si sentiva come il maestro artigiano che portava loro ad avere una forma ben definita.
Iniziammo le riprese in un caldo settembre ma tutta l’estate io avevo lavorato con le voci principali del cast, praticamente per due mesi avevano vissuto a casa mia Lea, Amber, Cory, Chris e Kevin principalmente, poi per qualche settimana anche Matthew Morrison che era l’adulto e quello con più carriera alle spalle.
Mesi faticosi in cui veramente Ryan mi ha portato alla disperazione perché aveva l’adrenalina a mille e fosse stato per lui non avrebbe né dormito e né mangiato in quel periodo!
I ragazzi erano entusiasti e il cast cominciava ad affiatarsi, io cominciavo ad abituarmi a quel delirio prodotto dalla mente malata di Ryan.
 
Poche settimane prima di iniziare le riprese, mentre ero intento con il mio collaboratore a mixare e correggere una canzone di Cory, Ryan mi chiamò dicendomi se potevo trovare mezz’ora perché stava venendo da me a portarmi 3 cheerleader…. Ormai ero abituato alle sue frasi strane e dissi semplicemente “ok” ….con rassegnazione.
La mia casa è grande e li ho tutto: studio di registrazione, stanze quanto basta e giardino dove far scorrazzare una gatta, unica mia compagna di vita.
Erano le 16 di un Settembre caldissimo e mi stavo bevendo una birra fresca nell’attesa di Ryan e la sua compagnia…. Suonarono alla porta andai ad aprire e trovai lui che, abbracciato a due biondine tutto pepe con un sorriso smagliante, mi sorrideva e mi diceva : “Amico ti ho portato le cheerleader” sorrisi a quella frase e li lasciai entrare, solo dopo mi accorsi che dietro il trio c’era un’altra ragazza dai capelli scuri che sembrava alquanto timida. Ryan la prese per mano e le disse: “Dai Naya non fare la timida. “
La ragazza sorrise e seguì Ryan  dentro con le altre.
Offrì loro da bere e ci sedemmo. Ryan mi disse : “ allora ti piacciono? Hanno un talento fantastico! Heather sa ballare magnificamente e pensa che era da noi come assistente per insegnare a Chris e a Jenna la coreografia di Single Lady, l’ho vista e con quel sorriso poteva solo essere lei: Brittany la mia Brittany, la mia cheerleader Brittany!!!! “ disse con entusiasmo! “ lei è Dianna, non ha un viso dolcissimo? Non è la cheerleader per eccellenza? È proprio Queen la regina e la capitana della squadra delle cheerleader!”
“E tu chi saresti invece?” Mi rivolsi io alla moretta davanti a me
“Io sarei Santana la cheerleader stronza di turno” disse con un sorriso che sapeva proprio di Santana.
Ryan la guardava estasiato e disse:” Naya è un talento incredibile vedrai, loro sono 3 talenti e movimenteranno il Glee, saranno quel pizzico di sale e pepe che farà decollare la serie… vedrai Stefano vedrai!!!”
Le 3 ragazze lo guardavano sognante e si gongolavano in mezzo a tutti quei complimenti che il loro nuovo regista gli faceva.
“Tu le trasformerai in 3 cantanti perfette”. Quella frase mi uccise, non le conoscevo, non le avevo provinate io, e soprattutto non le avevo mai sentite cantare….. come poteva dirmi una cosa del genere davanti a loro soprattutto dove io non avevo modo di controbattere….. Inoltre avevo un sacco di lavoro da fare con gli altri, mixare le canzoni, arrangiarne altre…. Non sapevo proprio cosa dire.
“ ce la farai” mi disse quasi come se mi avesse letto nel pensiero, ormai ci conoscevamo bene e io avevo imparato che le intuizioni di Ryan erano dei veri capolavori ma questa volta era difficile.
Approffittai del momento in cui lui si allontanò al telefono per litigare con uno della produzione, per parlare con le ragazze. Cercai delle informazioni veloci sulle loro esperienze soprattutto canore. Heather che era la meno timida tra di loro mi disse che aveva preso qualche lezione e cantato in qualche musical locale ma che non c’era problema per lei era sicura di farcela e poteva fare qualsiasi cosa. Capii subito che era la più scarsa ma anche la più determinata e questa cosa mi piaceva molto. Anche se il connubio grande talento nel ballo+ grande talento nel canto lo vedevo sempre molto raro ed ero abbastanza scettico.
Dianna mi disse che aveva preso molte lezioni di canto e anche se la sua voce non era potente era intonata.
Infine Naya mi disse che amava cantare anche se non l’aveva mai fatto professionalmente. Le chiesi cosa ascoltava e cosa amava cantare magari sotto la doccia e mi fece nomi del panorama musicale più vario che spaziava dal pop al Soul con Heather che ogni volta che Naya faceva nomi di canzoni aveva un commento del tipo “ bellissima” “ noooo anche questa troppo bella” ecc…..
Mi accordai con loro per vederci dopo una settimana, mi serviva del tempo per organizzarmi, e chiesi loro di preparare una canzone da portare che rispecchiasse il loro stile canoro e di farmi anche una lista delle canzoni che vorrebbero interpretare.
Entusiaste ma anche un po’ spaventate mi dissero di si.
Nel frattempo Ryan era rientrato dalla sua sofferta telefonata con un “ mamma mia Stefano ma non potevi bloccarmi quella sera quando ti dissi la pazzia che stavo per fare?” gli risposi se secondo lui sarebbe cambiato qualcosa se l’avessi fatto mi rispose: “ nooooooooooo solo l’omicidio avrebbe risolto!!!”
Prese le ragazze e se ne andò …. Heather prima di andare via mi disse: “arrivederci signor Stefano” gli risposi che poteva chiamarmi solo Stefano e lei mi disse: “ok allora tu puoi chiamarmi HeMo come mi chiamano tutti”.
 
 

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Capitolo 2
*** Nutella e Maionese ***


Una settimana passò e io non me ne resi nemmeno conto…. Ero distrutto ma allo stesso tempo curioso di scoprire come avrebbero affrontato il momento le ragazze e di sentire le loro voci.
Squillò il cellulare, era Ryan che mi spiegava che Dianna era impegnata sul set e mi avrebbe mandato solo Naya ed Heather.
Una in meno = meno lavoro quindi ero contento!
Arrivarono dopo mezz’ora insieme, Heather era gasatissima, Naya al contrario terrorizzata. Avevo subito notato che rispetto alla prima volta che le vidi il loro rapporto e la loro intesa era cresciuta tantissimo, era passata solo una settimana ma sembrava si conoscessero da sempre!
Volevo metterle a loro agio e non iniziammo subito,mentre  si sedettero vicine e stavano con la mano nella mano tutto il tempo, inizia a chiedere un po’ come stava andando, avevano iniziato da una settimana le vere e proprie riprese e potevo immaginare lo stress fosse alle stelle.
Niente di tutto questo per loro, erano gasatissime, mi sembrava che si fossero anche loro drogate di quella sostanza che si chiama “Ryanite” evidentemente era contagiosa!!!
Heather mi disse che si ballava tanto, che stavano preparando delle coreografie bellissime e che il suo personaggio anche se non aveva tante battute le piaceva sempre più, poi aggiunse guardando Naya: “ il cast è bellissimo, andiamo tutti d’accordo, chi più chi meno ovviamente, ma per esempio io ho trovato un’amica in Naya, non riusciamo a staccarci più” Naya ricambiò lo sguardo sorridendo, un sorriso dolce che non aveva bisogno di tante parole.
Offrii loro da bere, Heather prese qualcosa ma Naya mi disse: “no grazie non riesco ad ingerire niente, potrei vomitare all’istante”. Evidentemente il mio viso si fece più serio, perchè lei assunse lo sguardo di una persona che aveva appena fatto un guaio dicendo proprio la cosa sbagliata.
Mi avvicinai addolcii il mio sguardo per non traumatizzarla ulteriormente e dissi: Naya che motivo c’è per essere così tesa?stiamo chiacchierando tranquillamente quando ti sentirai pronta canterai (anche se avevo una leggera premura nel lavorare visto tutto quello che dovevamo fare ma non era importante che in quel momento lei lo sapesse), l’altra volta quando mi hai raccontato dei tuoi pezzi preferiti ti brillavano gli occhi da li una delle poche cose che ho capito di te è che ami cantare, magari sei stonata io non lo so non ti ho mai sentita, ma ami la musica ed il canto, questo per me è importante! Vidi Heather che mi guardava estasiata, sorridente e con un sorriso grandissimo guardò l’amica annuendo come per dire:”hai capito? È così”.
Naya sorrise ad Heather ma poi abbassò lo sguardo e mi confidò una cosa: “ E’ che gli altri mi hanno detto tutte quelle cose su di lei”- “ su di te!” – la interruppi….sorrise
“su di te, che mi sono spaventata! Hai un curriculum impressionante, hai fatto di tutto, hai lavorato con dei mostri sacri e a quanto dicono gli altri sei super esperto nel canto”
Risi…  e dissi: “ bella presentazione!!!, aspetta fammi immaginare mmmm…. Uno dei nomi potrebbe essere Lea? Ah ah ah! Quella ragazza mi ha mitizzato un po’!!!”
Sorrise e disse: “ non solo lei, ma … si soprattutto lei…”
Heather prese la parola dicendo: “secondo me ha ragione”
Naya rispose: “sei una lecchina HeMo!”
E si misero a ridere tutte e due.
Notai che la situazione si stava alleggerendo, e ne ero felice.
Chiesi quanto tempo avevano a disposizione durante la giornata per capire come organizzarmi e mi risposero che si erano tenute libere tutto il giorno, andava benissimo per me perchè volevo proprio andarci piano, lasciare l’ansia da parte e pensare di passare una giornata “leggera” con loro per non andarci troppo pesante. Chiamai i miei collaboratori e diedi loro vari incarichi e mansioni che avrei dovuto svolgere io durante la giornata e diventai libero anche io.
Iniziammo ascoltando musica e vedendo dei video live, sono convinto che il miglior modo per mettere a proprio agio le persone sia quello di farsi trascinare dalla musica, possono nascere miliardi di conversazioni, idee e le persone si lasciano andare facendosi conoscere.
Heather infatti ha colto per bene il significato del momento perchè oltre a mettersi a suo agio scalza per la casa ne approfittava per coreografarsi delle canzoni, mentre Naya ed io ci scompisciavamo sul divano a ridere…. La giornata aveva preso una svolta molto positiva e molto intima! Ne ero felice!
“bene ora siete pronte! Lo sento! Lo vedo nei vostri occhi” dissi con fare teatrale scimmiottando un qualsiasi veggente di turno! “ HeMo rompi il ghiaccio? Tanto già hai rotto un bicchiere nella foga del ballo” Dissi ridendo e suscitando altre risate in loro….( L’ho chiamata HeMo e da quel giorno non ho più smesso di chiamarla così. )
“Oooook capo inizio io” Disse facendo il gesto dell’attenti .
“bene cosa ci fai sentire?” dissi incuriosito e divertito allo stesso tempo.
“ dunque ho portato Wannabe delle Spice e Immagine di Lennon….”
Non so cosa mi abbia trattenuto dal non ridere per le due scelte che erano veramente due mondi completamente diversi, ma forse la mia attività di insegnante mi aveva fatto capire tante cose.
Dissi semplicemente: “ HeMo è come se avessi scelto di portare la nutella e la maionese!” con fare serio ed indagatore….
Mi rispose: “infatti mi piacciono tutte e due moltissimo!” sorrise.
“ok falle tutte e due” dissi ricambiando il sorriso.
Volle iniziare con Immagine, misi la base e mi andai a sedere vicino a Naya che intanto Non aveva accennato ad una risata e ciò mi fece pensare che sapesse già le canzoni e che avessero provato insieme.
Tanto che nel momento di iniziare vidi con la coda dell’occhio che Naya diede proprio l’attacco ad HeMo, quel gesto confermava il mio pensiero.
HeMo cantò Immagine con una passione incredibile, era intonata ma aveva una voce molto bassa, non sicuramente come quella di Lea, ma era calda e la passione che ci metteva mi faceva pensare che era anche una brava attrice, prometteva bene.
Applauso finale del pubblico e lo sguardo di Heather si posò subito sugli occhi di Naya che la guardò soddisfatta, non resistette, si alzo ed andò ad abbracciarla.
Arrivato il momento di Wannabe HeMo non si trattenne e si mise anche a ballare! Io ero ammirato perche si sentiva che aveva la danza nel sangue si muoveva a ritmo, era più sciolta e per questo il canto ci perdeva abbastanza ma era solo una questione di esercizio. Prese per mano Naya e si mise a ballare con lei, vederle ballare era uno spettacolo, capii che Ryan ancora una volta non si era sbagliato.

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Capitolo 3
*** Confidenze ***


Dopo aver fatto i complimenti ad HeMo dissi a Naya che ora era il suo turno…. Non si poteva più rimandare!
Si alzò dal divano e mi disse: “ho portato You make me feel like a natural Woman….”
Rimasi di stucco non avrei mai pensato una scelta così coraggiosa, ma sempre col mio fare tranquillo per non agitarla dissi: “è perfetta!” e sorrisi.
Misi la base e mi sembrò che il tempo si fosse fermato…. Quello scricciolo minuto con i capelli nerissimi nascondeva dentro se un’anima Soul, R&b e chi più ne ha più ne metta, voce gracchiata e soffiata allo stesso tempo che nel ritornello esplodeva in note altissime che superavano il coro che era inserito nella base….. Guardai per un attimo HeMo che guardava l’amica estasiata ed orgogliosa. Naya cantava ad occhi chiusi, non ha mai aperto gli occhi e questo era un modo che tanti cantanti usavamo per isolarsi e non farsi distrarre dal mondo esterno.
Non so cosa mi stesse succedendo ma io già da quell’incontro adoravo quelle due ragazze!
Finta l’esibizione Naya aprì gli occhi e vide me ed HeMo ancora li assorti a contemplarla…. Io mi destai da quel momento e inizia un applauso legandoci un Wau!!!!…. HeMo rise e mi disse :” Sembri Shuster dopo le esibizioni del Glee Club”….  Ridemmo tutti e tre.
Mi venne un’idea e la proposi a Naya dicendo: “conosci 9 Crimes di Damien Rice?” mi rispose entusiasta : “Uhhh siiiii”  le proposi di fare un duetto al volo  solo al piano e mi seguirono in sala prove.
HeMo subito mi disse: “questa è la sala dove registrate anche con gli altri?” Risposi di si… e la vedevo che girava per la stanza come una bambina in un parco giochi!
Mi misi al piano ed iniziammo…. Naya iniziò ed io la seguì col piano…. Fù un momento speciale e segnò la nostra amicizia nonché la fiducia di Naya che in quel momento mi guadagnai.
Ci girammo tutti e due a cercare HeMo che era sparita dalla stanza, guardai Naya come per chiedere dove fosse e mi rispose: “sicuramente è al telefono con Taylor” . immaginai fosse il suo fidanzato…. Dopo un ventina di minuti HeMo rientrò completamente trasformata, la faccia era tristissima e cadaverica, mi ero accorto io della cosa figuriamoci Naya che le si avvicinò e le chiese: “tesoro tutto bene?” rispose cercando di camuffare il disagio: “si solite storie con Taylor”….. Mi accorsi che HeMo stava per piangere, capii che forse dovevo farmi da parte e dissi: “Vado un attimo a fare delle chiamate importanti, vi lascio sole”.
Naya mi guardò come per ringraziarmi ed imbarazzata mi disse: “ok grazie”.
Riscesi in sala dopo mezz’ora e vidi HeMo sdraiata sul divano con la testa che poggiava sulle gambe di Naya che le accarezzava i capelli, tutte e due sorridevano.
Entrai e dissi: “tutto bene?” guardando HeMo che mi rispose:”Si è Naya che mi fa stare bene.” Si guardarono e sorrisero.
La giornata andò avanti con un po’ di esercizi corali e feci provare loro alcuni pezzi che avremo dovuto fare nei giorni seguenti con gli altri…. Insegnai alcune voci di alcune canzoni che avremo dovuto registrare per gli episodi. Mentre loro facevano una pausa io mi misi a trafficare nella sala mixaggio con tutte le mie attrezzature…. HeMo si avvicinò e volle sapere un sacco di cose, mi faceva mille domande, mi disse che era appassionata di montaggi ma preferiva video, e che un giorno avrebbe voluto produrre, scrivere e dirigere un film tutto suo…
Gli spiegai alcune cose e vidi che i suoi occhi si illuminarono, HeMo mette sempre molta passione in tutto quello che fa, non c’è niente che dia per scontato e soprattutto è instancabile.
Stavamo lì sotto da più di 4 ore di fila senza vedere il sole…. Proposi una boccata d’aria e le ragazze concordarono felici.
Era giunta l’ora della cena e proposi loro una pasta italiana “ma non come quella  che mangiate nei finti ristoranti italiani gestiti dai cinesi di LA” dissi- “questa è vera pasta italiana”
Entusiaste mi dissero che avrebbero accettato.
Preparai degli spaghetti al pomodoro dalla scorta di pasta e pelati che puntualmente mi arrivava dall’italia, mia mamma ci teneva molto che io non perdessi  le buone e sane abitudini italiane, anche se io la mia italianità la sfociavo solo con gli ospiti perché quando ero da solo mangiavo malissimo, il mio gatto mangiava meglio di me.
HeMo si innamorò della mia pasta e ne mangiò due piatti nonostante l’insistenza e la predica di Naya sui Carboidrati assassini.
Era stata una giornata perfetta, conclusa con una cena perfetta dove ne approfittammo per conoscerci ancora di più….
Riempii ancora una volta i loro bicchieri di quel buon vino toscano che faceva parte della mia scorta e rivelai loro che era il preferito di  Ryan, concordarono che Ryan avesse buon gusto anche in queste cose.
Ci sedemmo tutti e 3 sul divano stanchi e assonnati dopo la giornata stancante, ma bella, appena passata.
In un momento di silenzio HeMo prese la parola:
“Stefano mi dispiace per il momento di imbarazzo che c’è stato questo pomeriggio” Intanto Naya la guardava con occhi tristi come se stesse soffrendo per lei e con lei. “ vedi ero al telefono col mio ragazzo, è un po’ possessivo, abbiamo una storia complicata e la lontananza non ci aiuta perché lui fondamentalmente non si fida di me” continuò la bionda “ci sono dei momenti in cui veramente vorrei mandarcelo perché con la vita che faccio non avrei proprio tempo per spassarmela con altri, ma poi non ce la faccio, ci vogliamo troppo bene”
La lasciai sfogare e nonostante la situazione mi imbarazzasse, anche perché non avevamo tutto questo rapporto così intimo, rimasi ad ascoltarla tutto il tempo senza interromperla.
Mi disse che erano stati insieme al liceo, che lui era un giocatore football e viveva lontano e si vedevano pochissimo ma si sentivano tanto. Mentre mi diceva tutte queste cose teneva sempre stretta a lei la mano di Naya che, come me, stava ad ascoltarla senza interrompere, ma a differenza mia si intuiva che lei fosse a conoscenza di tutta la storia.
Finì con un “ ecco tutto qui, mi scuso ancora”
“ma non ti devi assolutamente giustificare, non ce né bisogno” dissi con fare un po’ imbarazzato “ mi dispiace solo che lui non si fidi di te, non ti conosco molto ma mi sembri una ragazza a posto” e sorrisi.
Sorprendentemente dopo quella affermazione HeMo si lancio in un abbraccio inaspettato verso di me che mi spiazzò, mentre Naya rideva e mi diceva annuendo: “lei è così”.
Io sorrisi e capii che HeMo era una ragazza solare e gioiosa che amava divertirsi e che voleva godersi tutti i suoi 24 anni , ma che allo stesso tempo quel ragazzo con la sua possessività le tappava le ali e la rendeva triste.
Era ormai l’1 del mattino ed era tardissimo. Ci congedammo e ricordai loro che ci saremo dovuti vedere con tutto il cast tra due giorni per registrare dei cori. Andarono via insieme e mi confidarono che Naya sarebbe andata a dormire da HeMo quella sera perché ne aveva davvero bisogno.
Decisi di suonare un po’ per rilassarmi rima di andare a dormire, è un rito che mi concedo quasi sempre, mi fà stare bene il suonare solo ed esclusivamente per la mia gatta che stava li ad ascoltare come ogni sera, spettatrice fedele.
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Nota dell’autrice:
Scusate se non ho scritto tanto e non riesco a postare capitoli con regolarità, ma scrivo quando ho l’ispirazione. 
Spero vi piaccia, sopratutto spero vi piaccia  Stefano questo personaggio inventato. Stò già scrivendo il 4 capitolo quindi lo posterò presto. I tre personaggi interagiranno tanto insieme e Stefano aiuterà molto Naya ed HeMo nel loro percorso.
Grazie a tutti quelli che leggono e se vi và mi piacerebbe sapere se vi piace e anche suggerimenti.
Ciiiiiiiiaaaaaooooo!
Elettra.

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Capitolo 4
*** Impresa ***


La mattina seguente mi recai agli studios dove già si iniziava a lavorare con il cast, si provavano coreografie, costumi e anche canzoni.
Raramente andavo agli studios, tutta quell’ aria patinata un po’ mi urtava, c’era poi sempre molta agitazione, Ryan era una corda di violino perché la puntata Pilota sarebbe dovuta uscire da li a poco….
Quella mattina fui quasi costretto da Ryan ad andarci, mi voleva li, aveva bisogno di consulenze varie.
Entrai e vidi i ragazzi che provavano una coreografia , il viso di Lea si illuminò al vedermi, tanto che si distrasse e perse il tempo scaraventandosi contro Amber che urlò: “che kakkio Lea!!!”, Sorrisi ed andai a cercare subito Ryan.
Era seduto in una stanza isolato con davanti un pc…aveva delle cuffiette, non si accorse nemmeno che entrai e che rimasi ad osservarlo per qualche minuto. Notai che era molto teso.
Gli feci cenno con la mano e finalmente si accorse di me.
“Oh Stefano sei arrivato” disse come destato da un sonno
“se è un brutto momento posso ripassare” risposi
“no no stai pure, anzi mi servi proprio tu” disse iniziando a gesticolare con fare molto agitato.
“ allora abbiamo bisogno di ragazzi che suonano, non c’è tempo per un casting, stasera  giriamo delle scene di alcune canzoni e ci serve una band”
Disse tutto talmente così in fretta che mi ci volle un po’ per capire che stava chiedendo a me di trovare queste persone.
“cioè tu mi stai dicendo che in poche ore io devo trovare un gruppo di ragazzi che accettino la proposta di suonare e farsi riprendere qui???” dissi abbastanza sconvolto.
“ si…. e ovviamente musicisti veri, non voglio gente che faccia finta, non ho tempo per fermarmi anche a far vedere loro come muovere due bacchette ” disse gesticolando sempre più. “Poi ovviamente sarà tutto in regola c’è James pronto a far firmare a questa gente i contratti, mi serve solo che tu mi trovi dei professionisti, ne conoscerai no? È il tuo mondo”….
Si certo era il mio mondo ma proprio perché lo era sapevo che non era facile convincere dei professionisti a fare una cosa del genere in poco tempo ed impegnandoli per un tempo non definito.
Contrattai con lui (quasi inutilmente) per  portare tutta la band la mattina seguente, non ci sarei mai riuscito per il pomeriggio. Alla fine quel testone si arrese e mi disse “ ok basta che me li trovi, sono nella merda Stefano, conto su di te mi raccomando non deludermi” disse mentre il suo sguardo si fece sempre più preoccupato.
Uscì da quella stanza sconfortato, preoccupato ed anche un po’ arrabbiato non capivo chi me lo facesse fare a sbattermi così per una cosa che nemmeno si sapeva  sarebbe durata più di una puntata.
Immerso in questi miei pensieri mi ritrovai in un andito a camminare per cercare un’uscita  ed iniziare la mia ricerca, in lontananza vidi una figura alta , bionda, vestita da Cheerleader che parlava al telefono con molta foga e mi accorsi che piangeva di un pianto disperato…. Era HeMo, rimasi per qualche minuto ad osservarla…  mi si strinse il cuore perché avrei sul serio voluto prendere quel telefono e dire alla persona che c’era dall’altra parte di smetterla perché la persona con cui stava parlando era letteralmente distrutta.
Ma non potevo purtroppo. L’unico problema era che dovevo per forza passare da li ed Hemo oltretutto mi aveva già visto, infatti cercava di coprirsi la faccia ma non si allontanava.
Sentiii che diceva :”senti Ty ora devo andare sul serio, sono in ritardo, ti giuro non c’è nessuno…. Ok ti chiamo io quando finisco, ok….” Chiuse la chiamata e chiuse anche gli occhi e scoppiò in un pianto disperato.
Non ce la facevo a stare li fermo e mi avvicinai “ Hey tutto bene? “ dissi mettendo una mano sulla sua spalla “posso fare qualcosa? Mi spiace tanto” non so perché dissi che mi dipiaceva ma avevo capito tutto e volevo farglielo capire in modo che non si dovesse sentire in dovere di togliere scuse o giustificarsi.
Si girò, mi guardò in faccia e vidi degli enormi occhi azzurri immersi in un lago di lacrime…. “ non ce la faccio più” disse abbracciandomi, ricambiai l’abbraccio senza dire niente e solo dopo che si era un po’ calmata riuscì a dire:” andrà tutto bene non preoccuparti, te lo prometto” …..
Mentre stavamo li ancora abbracciati arrivarono Naya e Dianna preoccupatissime e videro la scena, Naya si precipitò verso di noi e superò Dianna in corsa, mi guardò e disse: “che è successo?” HeMo si accorse da quella frase che era arrivata Naya mi lasciò e si buttò sulle sue braccia dicendo “oh Nay” , La mora mi guardò come per chiedermi se sapevo qualcosa, mi bastò dire: “era al telefono” per farle capire tutta la situazione in un secondo e Subito cambiò l’espressione del suo viso che era passato da pieno di compassione per l’amica a rabbia per chi continuava a provocare tutto quel dolore alla persona che stava abbracciando in lacrime.
In tutto questo Dianna era rimasta in disparte come se avesse già visto quella scena altre volte ma sapeva che non poteva farci molto. Io mi avvicinai a lei per togliere un po’ di imbarazzo a tutta quella scena e per lasciare sole le due amiche che forse avevano bisogno di stare trà di loro, mi rivolsi a Dianna: “ hei ciao tutto bene?” salutandola con un gesto della mano “ un po’ di tensione oggi eh?” continuai, sentomi un perfetto idiota ma non sapevo davvero come smorzare quell’aria tesa che si respirava. “ eh già… parecchio” disse Dianna con un sorriso forzato e molto imbarazzato.
Mi avvicinai ancora di più a lei e le dissi:” senti io devo scappare qui mi sembra che abbiate tutto sotto controllo, saluta tu per me Naya e soprattutto HeMo” dissi indirizzandomi verso la strada che ora era libera perché le due si erano rinchiuse in una stanzina vicina. “ certo non preoccuparti e grazie” disse Dianna con un sorriso.
Me ne andai pensieroso e molto abbattuto per quella scena che mi aveva ucciso, non si poteva ridurre in quello stato una persona. Se si amava qualcuno davvero non lo si poteva far soffrire così.
 Il pensiero del mio incarico interruppe quella mia constatazione, subito cercai di capire come contattare varie persone e già sul taxi feci delle chiamate.
Il mio cellulare era rovente, chiamai tutta la mattina miei colleghi, o amici di amici, ma le risposte erano sempre le stesse…. Sapevo che non potevo contare su persone che notoriamente vivono la loro vita programmata nel minimo dettaglio.
Era tardissimo, avevo una lezione in accademia di li a pochi minuti e non potevo saltarla, ma proprio col nome accademia,mi venne un’idea geniale!
Mentre pensavo a come realizzarla mi arrivò un sms, era HeMo e mi scriveva:
“grazie per prima, e scusami, non ci credo che in due giorni che ci conosciamo mi abbia visto in queste situazioni imbarazzanti. Voglio dirti che io non sono così normalmente, è un periodo di merda dal punto di vista sentimentale contrastato da uno stupendo professionalmente. Il tuo “andrà tutto bene” mi ha rassicurato…. Davvero! Ti prego non raccontare niente a Ryan. HeMo”
Risposi subito perché non volevo dimenticarmi  di farlo:
“tranquilla… Ryan non saprà niente! ma HeMo  se posso permettermi  cerca di capire se ne vale la pena, se è davvero una persona che ti fa felice, mi ha straziato il cuore vederti in quello stato. So che tu non sei così, se hai bisogno io e la mia pasta al pomodoro ci siamo! J “
Quel pomeriggio Ero riuscito a coinvolgere i ragazzi dell’accademia, che entusiasti e soprattutto contenti di guadagnare qualcosa in più per pagarsi degli extra accettarono!
Mi ero risolto la giornata!
Chiamai Ryan e gli diedi la notizia. Mi disse che non aveva dubbi risolvessi la cosa…. Un po’ mi spaventava quella frase perché sicuramente si sarebbe ricordato di questa magagna che gli avevo risolto e ne avrebbe approfittato in altre occasioni, ma ero troppo felice al momento e quindi non ci pensai più di tanto! 
 
Il giorno dopo mi recai prestissimo agli studios, radunai i ragazzi della band che avevo formato per spiegargli e far sentire Don’t Stop Believin’ che era la canzone che andava fatta per prima quel giorno. Intanto arrivò Ryan che mi abbraccio e con un grande sorriso mi disse: “grazie amico”.
“aspetta li hai appena visti non sai nemmeno se vanno bene” dissi ricambiando l’abbraccio.
Mi disse: “ guarda sono sicuro andranno benissimo mi fido di te e poi dopo la giornata di ieri questa mattinata può solo essere migliore” disse allontanandosi di fretta e gesticolando come suo solito.
Quella frase mi colpì, cosa poteva essere successo di così grave da rendere ed il suo eccessivo gesticolare Ryan così nervosi? Mentre ci pensavo arrivò il cast.
Tutti vennero a salutarmi, avevo costruito un rapporto abbastanza amichevole con tutti.
Dovevamo girare la scena della canzone all’auditorium solo con i 6 ragazzi protagonisti per quella puntata.
Gli altri avrebbero avuto una comparsata piccola piccola….
Mentre Ryan prendeva in mano la situazione ed insieme al coreografo sistemava tutti,  vidi in lontananza Naya vestita da Cheerleader  seduta nelle ultime sedie dell’auditorium era insieme a Mark, mi girai e la salutai, mi rispose con un sorriso forzato ed un cenno della mano…. Pensai fosse perchè stava facendo una sorta di Training per entrare nella parte di Santana, valli a capire gli attori, hanno sempre dei metodi strani.
Ripresi a lavorare con la band e segui i cantanti nel loro primo playback della canzone, notavo che quella che aveva più difficoltà era Amber, cercai di darle delle dritte per migliorare.
A metà scena l’assistente di regia gridò “Jane e Cheerleader in posizione, Mark dall’altra parte”.
Guardai in alto nel loggione e vidi Jane Lynch posizionarsi affianco a Dianna e Naya stava poco più indietrodi loro. Avendo letto la sceneggiatura mi ricordavo ci dovessero essere 3 cheerleader, ne vidi solo 2, provai a cercare HeMo pensando fosse poco più spostata rispetto a Naya ma non la vidi.
“semplicemente hanno cambiato qualcosa nella sceneggiatura stamattina” pensai dentro di me, quando sentii Ryan che disse: “ragazze visto che dopo gli ultimi avvenimenti siete rimaste solo in due mettetevi in fila, Naya non stare dietro, tanto ci state”con  mano al microfono e gesticolare sempre più agitato.
Che cosa era successo? Mi sembrava fosse un trio assodato nella sceneggiatura della storia, la capo cheerleader e le sue due scagnozze, perfetto! Ryan me ne aveva parlato con così tanto entusiasmo.
“bene 30 minuti di pausa ragazzi dobbiamo cambiare scenografia” urlò l’assistente.
Avevo l’esigenza di capire se fosse davvero successo qualcosa, mi avvicinai a Ryan e dissi:” ma le ragazze non dovevano essere in 3?” sedendomi affianco a lui prendendolo di sprovvista.
“hai detto bene, Dovevano!” mi disse guardandomi deluso. “ che è successo Ryan?” chiesi sempre più curioso, “Succede che voglio i ragazzi concentrati, non lavoro con chi ha problemi esterni che possono compromettere tutto il lavoro   e far perdere la concentrazione a tutto il cast” disse sempre più deluso.
Iniziai a capire un po’… mancava HeMo e la mattina l’avevo lasciata abbastanza sconvolta.
“hai mandato via HeMo?” chiesi quasi con paura della sua risposta.
“si ieri è stata l’ennesima, ha perso un occasione! Mi spiace ma ne và della serenità di tutti”  disse alzandosi in fretta per rispondere ad una chiamata.
Mi lasciò così…. Di stucco, amareggiato e preoccupato.
Dovevo andare subito a cercare Naya, lei sapeva sicuramente e mi avrebbe spiegato meglio.
Mi diressi fuori dagli studi, i ragazzi stavano facendo pausa e mangiavano al sole. Vidi Naya che era al telefono aspettai finisse e mi avvicinai.
“hey tutto bene?” dissi fingendo spudoratamente, perchè le avrei voluto chiedere immediatamente altro.
“non troppo bene” Naya mi guardò e solo allora mi accorsi che aveva gli occhi lucidi.  
Decisi che era ora di fare la domanda: “che è successo ieri? E soprattutto che è successo ad HeMo?”
“non ti ha detto Ryan?” mi rispose guardandomi dubbiosa….
“mi ha fatto capire qualcosa ma era troppo incazzato e non ne voleva più parlare” dissi velocemente.
“HeMo ha fatto un casino…. Cioè quello stronzo di ragazzo che si ritrova ha fatto un casino” lei parlava ed io pendevo dalle sue labbra. “ ieri dopo l’ennesima litigata si è presentato agli Studi” continuò lei “ HeMo era spiazzata non pensava sarebbe arrivato a tanto. All’inizio è rimasto tranquillo lei è riuscita a camuffare un po’ la cosa presentandolo a tutti e dicendo che le aveva fatto una sorpresa” mentre parlava realizzavo che Ryan non era molto contento solitamente di avere esterni sul set perchè ci tiene molto che il cast sia concentrato. Continuai ad ascoltarla mentre diceva” Dio mio Stefano avevano questo sguardo da pazzo quando abbiamo iniziato a provare una coreografia con gli abiti di scena, al primo break si è avvicinato a lei ed ha iniziato ad urlare che non c’era bisogno di avere le gonne così corte perchè in fondo dovevano rappresentare delle minorenni e quella non era una serie tv porno” mentre Naya parlava immaginai tutto lo scenario… “ urlava ed HeMo non sapeva che fare perchè non voleva nemmeno spostarsi, è stato imbarazzante, noi tutti eravamo allibiti” risposi che immaginavo. “il casino è successo quando Ryan si è accorto di tutto e si è avvicinando chiedendo ad HeMo che stesse succedendo, Taylor ha iniziato a prendersela con lui, arrivando a dire che era un pervertito e che visto che era Gay poteva far vestire in gonnellina i suoi amichetti e farli ballare, non la sua ragazza” non ci poteva credere, era una scenata assurda “ ed HeMo in tutto questo? Non l’ha fermato?” chiesi “HeMo piangeva pietrificata. Taylor ad un certo punto la prende per mano ed urla a tutti che la sua ragazza non aveva bisogno di mostrare il sedere a tutti per lavorare. HeMo ha cercato di divincolarsi dalla stretta di Taylor ma non c’è riuscita. Ryan non ci ha visto più e ha urlato a Taylor che andava benissimo e si è rivolto ad Heather dicendole che era fuori dal cast!” Naya iniziò a piangere mentre mi diceva:”eravamo tutti sotto schock Stefano, qualcuno ha provato a parlare con Ryan dopo ma non c’è stato verso era troppo incazzato. HeMo ha provato a chiamarlo ma non ci ha nemmeno voluto parlare. Come si fa? Era un’occasione unica, ci credeva!!! Lei è brava! Sono a pezzi Stefano” Sentiii di abbracciarla, non mi ricordo di avere danto così tanti abbracci nella mia vita come in quei giorni.  
“prova a parlarci tu” mi disse con gli occhi pieni di lacrime.
Sapevo che quando Ryan era in quelle condizioni difficilmente cambiava idea e difficilmente era molto propenso ad ascoltare chiunque. Ma decisi di provarci, doveva ascoltarmi, almeno questo me lo doveva.
Provai a rassicurare Naya e la lasciai perchè già la chiamavano per riprendere a lavorare.
Mi avvicinai da Ryan e gli dissi: “hey! Naya mi ha raccontato” fingendo una serenità che in quel momento non mi apparteneva. “Naya? Bene ti avrà detto tutto per bene così non c’è bisogno che ti racconti io e chiudiamo questa storia” disse senza nemmeno guardarmi.
“perchè?” dissi aumentando il tono della mia voce “ me l’hai presentata come un talento, eri entusiasta e ora basta un pazzo che si ritrova ad avere come fidanzato per far cadere tutto?” inspiegabilmente avevo quasi perso il controllo, Ryan mi guardò perplesso “che cosa ti prende amico? Calmati!” disse con uno sguardo abbastanza confuso, “mi prende che questa volta ti devi fidare di me Ryan, richiama HeMo, è un’occasione sprecata!” probabilmente non mi aveva mai visto così deciso nei suoi confronti perchè incuriosito da tutto questo mio interesse iniziò a disegnarsi sul suo viso un sorriso malizioso che non aveva bisogno di molte parole ma poi disse: “ Hey Amico ha solo 24 anni! “ mi disse con sguardo interrogatore….
Gli dissi che era fuori strada che non avevo nessun interesse se non artistico nei confronti di HeMo ed iniziai a ricordargli tutte le volte che aveva elogiato la ragazza per le sue doti artistiche.
Dopo una discussione accesa di ben 20 minuti forse anche per esasperazione mi disse: “ Ok le dò una possibilità, solo una Stefano! Lo faccio per te, perchè mi hai salvato il culo miliardi di volte, ma ripeto non voglio casini sentimentali nel mio cast quando lavoriamo, l’ho ripetuto anche ai ragazzi oggi, non voglio legami sentimentali tra di loro o fuori che portano solo distrazioni e casini e soprattutto non voglio più vedere quel tizio davanti ai miei occhi!!!” disse con il suo ormai caratteristico gesticolare.
Io penso di aver sfoggiato un sorriso grandissimo in quel momento e lui per non darmi soddisfazione mi disse “e dì ad Heather che si dovrà riguadagnare la mia fiducia e la mia stima!!” allontanandosi da me.
“Ok glielo dirò! Non te ne pentirai fidati di me!” lo salutai con ancora il sorriso ancora ben stampato in faccia.
Mi precipitai a cercare Naya per dirglielo, la trovai che maneggiava col cellulare, sicuramente messaggiava con lei, pensai.
Naya vide che avevo ancora quel sorriso da ebete ben stampato in faccia, non potè fare a meno di sorridere contagiata da me e disse: “non ci credo!” io annuì con un sorriso ancora più grande “non ci credo Stefano mi stai prendendo in giro?” si alzò e venne verso di me, la guardai e dissi: “puoi dire ad HeMo che domani alle 6 deve essere qui, senza quel tizio, per il suo bene è meglio che non venga mai fuori nemmeno il suo nome”  Naya venne verso di me e mi abbracciò fortissimo “grazie grazie grazie! La chiamo subito vieni con me? Così la sentiamo insieme” disse prendendomi per mano. “no devo scappare ho una lezione tra pochissimo e sono in ritardo, salutala tanto e magari ci sentiamo più tardi” non volevo che HeMo si sentisse ancora una volta in imbarazzo ci sarebbe stato il tempo di parlarne in quel momento era bene continuasse a sfogarsi con la sua amica.
Potevo ritenermi soddisfatto aver fatto cambiare idea a Ryan Murphy non era una cosa di poco conto!
 
Note dell’autrice:
C’è tanto Stefano e poco Naya ed HeMo mi rendo conto ma avevo bisogno di far capire un po’ meglio il carattere di questo nuovo personaggio. Prometto che nel prossimo capitolo ci saranno più le ragazze.
Grazie a chi legge e soprattutto a chi scrive le recensioni e dà consigli.
Elettra

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Capitolo 5
*** Accordare le anime ***


La puntata pilota era andata molto bene, la Fox aveva accettato di fare una serie con conseguente prolungamento se avesse riscosso il successo sperato. Eravamo a metà serie e Glee otteneva sempre più successo tra il pubblico, stava nascendo una specie di GleeMania tra gli americani!

HeMo non era stata inserita nella prima puntata, era un modo di Ryan per  far capire ad HeMo e anche a tutti gli altri chi comandava! Dalla seconda puntata piano piano sia HeMo che Naya si fecero notare, anche se non avevano ancora cantato veramente, Ryan aveva abbastanza in mente tutto lo scenario e io sapevo che  credeva fortemente nelle due attrici e voleva giocare la loro carta più avanti.

In tutti quei mesi con le due ragazze eravamo diventati amici, loro praticamente erano sempre da me… c’era una stanza adibita appositamente per le mie due piccole star, era il loro rifugio, anche se ancora non erano nel cast ufficiale e di conseguenza non partecipavano a tutte le serate organizzate per Glee.

Con HeMo avevo un rapporto più fraterno e dal giorno della mia difesa nei suoi confronti, quando sembrava che la sua opportunità fosse sfumata, mi aveva praticamente venerato. Naya invece era sempre molto dolce e disponibile ma a parte la sua bionda amica non c’era nessun’altro che riusciva a farla aprire ed essere sé stessa. HeMo diventava protettiva nei suoi confronti…… tendeva a diventarlo un po’ con tutti, ma con Naya di più.

Ryan spesso si univa alle nostre cene che diventavano uno spasso, tra lui ed HeMo avrei detto che ci fosse davvero amore se non avessi la certezza che fosse gay al 100 per cento!

Nel poco tempo libero davo lezioni di canto  alle due ragazze (soprattutto HeMo) e ne approfittavo quando registravamo col coro per farle cantare in mezzo ai ragazzi in modo che si abituassero a cantare insieme ad altre voci e cose simili…. Mi sembrava che tutte e due non vedessero l’ora di cantare nella serie ,soprattutto Naya  , e non aveva tutti i torti visto la voce che si ritrovava. HeMo si accontentava anche solo di ballare ma anche a lei non sarebbe dispiaciuto cantare.

Una sera eravamo a cena tutti e 3 assieme ed improvvisamente dopo una battuta di HeMo che ci aveva fatto ridere, Naya diventa seria, mi guarda e mi dice:

“Stè tu credi in noi?” fissandomi con quei suoi occhi neri profondi.

“certo Naya” risposi un po’ perplesso.

Eravamo in una situazione completamente di scherzo e gioco e pensavo fosse una delle sue tante volte dove veniva fuori la sua parte di attrice e mi stava prendendo in giro, decisi di farmi furbo e anticiparla, dissi ancora:

“certo magari non ai livelli di JD, lui crede ciecamente in te”

(JD era un mio collaboratore, mi aiutava nel mixaggio ed essendo un DJ anche nelle canzoni più movimentate di Glee.  Naya si era fatta qualche storia con lui, niente di serio ma si piacevano e giocavano abbastanza tra di loro)

“ah ah buona questa Brò” mi disse HeMo lanciandomi un cinque con la mano.

Ero soddisfatto di aver anticipato per una volta Naya e  di non esserci cascato.

“sono seria Stè” mi guardò fisso senza abbassare lo sguardo.

Guardai HeMo come per avere una conferma del fatto che non stesse scherzando, si fece seria anche lei, come se già sapesse, ed annuì.

“Mi stai mettendo in imbarazzo tesoro, perché questa domanda e soprattutto perché hai dei dubbi?” chiesi un po’ deluso.

“perché nonostante tu conosca alla perfezione le nostre voci non hai ancora suggerito a Ryan di darci almeno una misera strofa da cantare” pronunciò quella frase senza guardarmi in faccia questa volta.

“Naya sai benissimo che Ryan non è così influenzabile e sai altrettanto bene quanto io odi le raccomandazioni, non sono nel mio stile, mi sono esposto quella volta per HeMo ma perché era un’emergenza. E sappi che anche Ryan non ha mai amato questo genere di cose.”

Continuai alzando un po’ il tono della voce

“ ogni volta che mi ha chiesto di voi io ho sempre detto tutto il bene possibile, soprattutto della tua voce, che io adoro.”

Mi guardò finalmente accennando ad un sorriso “ mi ferisce questa cosa,e non poco ,soprattutto per il fatto che li dentro, insieme a Ryan,  siete le persone a cui tengo di più”

HeMo rimase in silenzio ma capii dal suo sguardo basso che aveva intuito che la cosa mi avesse fatto male.

 “questo lo sò, e lo sà anche HeMo, lo sappiamo fin troppo bene visto che gli altri ci guardano come se fossimo le raccomandate di turno perché siamo sempre da te  e pensano che siamo dentro Glee solo perché siamo carine, ci sappiamo muovere e dormiamo dal direttore musicale” Rispose la mora.

Non capivo che cosa avesse scatenato tutto questo in Naya, ma non riuscivo a sostenere ancora quella discussione. Mi alzai dicendo:

“Ok ho sentito abbastanza, vado via”

e uscii dalla cucina a passo svelto senza girarmi.

Mi rifugiai nell’unico posto che mi dava serenità: la mia sala di musica. Non suonai, fissai i tasti senza toccarli. Il mio cervello sembrava un centro commerciale nell’ora di punta…. C’erano miliardi di pensieri, sensazioni, dialoghi che riaffiorarono nella mia mente.

Non mi accorsi che era passata un’ora quando mi sentiii toccare la spalla:” Hey!” era HeMo che nel frattempo mi stava abbracciando legata alla mia schiena.

“Hey! “ risposi e continuai a fissare i tasti fingendo un falso sorriso.

“posso stare un po’ qui?” mi sussurrò all’orecchio

“si” accennai.

“Naya è andata via, abbiamo mezzo litigato perché ti ho difeso, ma poi secondo me ha capito” disse sedendosi al mio fianco nello sgabello del pianoforte.

“bene oggi ce l’aveva col mondo mi sembra”risposi…  pronunciando la frase con amarezza.

HeMo sospirò e mi disse:

“non voglio prendere le sue difese, anche perché non ho voglia di litigare ora anche con te”

accennò ad un sorriso

“ma…. Stamane sul set è successa una cosa… anzi l’ennesima cosa”

Mi girai a guardarla perplesso:

“cosa?” chiesi subito.

“siamo sottoposti a continui stress, lo sai, Ryan vuole sempre di più e tra di noi si cerca di andare d’accordo ma ci sono davvero persone frustrate ed a volte cattive…..”

si fermò come se si pentisse di quello che mi stava per dire .

“Continua per favore “dissi

“come ti diceva Naya prima, ci accorgiamo che tra di noi ci sono inevitabilmente gelosie e ci si parla alle spalle, il rapporto che io e Naya abbiamo con te è sempre stato visto come ambiguo e loro lo vedono come un modo per sedurti ed approfittarci di te per ottenere quello che vogliamo”

“ e non è così vero? “ mi pentii un secondo dopo di quella domanda idiota.

Hemo mi guardò incredula e disse:

“Cazzo Stè ma sei serio??? Pensi che non ti avrei già portato a letto se fosse così?” accennò ad un sorriso.

“si scusa hai ragione, continua” dissi mortificato.

“insomma…. una di quelle che ha sempre da lamentarsi è Amber e non sopporta Naya , credo ci sia una specie di rivalità trà loro, è buffo anche perché Naya non ha avuto la minima possibilità di entrare in competizione con lei visto che non si è mai esibita. Questa mattina quando Ryan ha messo davanti Naya in una scena e lei dietro, ha fatto dei commenti non piacevoli, dicendo cose tipo: mettere in primo piano un bel culo è utile per ottenere ascolti ecc…”

“Wau !!!” dissi con ironia

“già… “ continuò HeMo “Naya l’ha sentita e non ci ha visto più e  nella pausa, ovviamente perché sai che Ryan non sopporta che litighiamo tra di noi, gli ha detto un po’ di cosette. Giusto per capire che problema avesse con noi”

“e lei?” chiesi

“lei ha detto che era la verità quello che aveva detto,   che lei  le scene e le canzoni se le era guadagnate con il talento e che si stupiva del fatto che evidentemente non bastava andare a letto con il direttore musicale per farsi assegnare le parti cantate ma bisognava usare altri mezzi, fortunatamente il regista aveva altri gusti” raccontò HeMo.

“Oh cazzo!!! Che frustrata” osai dire.

“ già…. in quel momento è arrivato Ryan e Naya si è allontanata gridando ad Amber un bel vaffanculo e lasciando tutti di stucco” continuò la bionda “l’ho seguita…. è stata malissimo, non ci voleva venire stasera qui, l’ho convinta io.“

“capisco” mi limitai a dire….

Ero abbastanza perplesso e deluso soprattutto del fatto che la gente quando vuole sa essere veramente cattiva. Ero deluso anche da Amber, non me l’ aspettavo , c’era sempre stato un bel rapporto e pensavo avesse capito come sono fatto e soprattutto come lavoro.

HeMo capì  che la mia mente non si fermava ad un “capisco” e mi disse portando la sua mano sul mio mento perché la guardassi: “Hey noi lo sappiamo che non è così…. Che importa degli altri? Naya si lascia troppo prendere dal giudizio altrui, è pesante lo so…. Ma che pensino quello che vogliono no?” accennò ad un sorriso.

Lo ricambiai ma l’avrebbe capito anche il mio gatto che non era sincero….

Squillò il cellulare di HeMo che  disse: “e la mia Naynay faccio pace ed arrivo…. “ si alzò “ rimani lì Brò e suona!!! solo così capisco che sei vivo e hai ripreso a respirare” disse indicando il pianoforte ed uscendo velocemente.

Risi di quella buffa affermazione.

Rientrò dopo qualche minuto,era  felice, capii che avevano fatto pace….

“come và?” disse fissandomi  con quegli occhi luminosi

“mah… ho bisogno di riflettere su stà cosa….” Accennai facendo un accordo col piano….

“Naya come stà? Avete fatto pace?”

“avevi dubbi? “ sorrise… “è molto dispiaciuta per ciò che è successo, sa che non ti meritavi quello sfogo, appena l’orgoglio finirà si farà sentire” 

“ certo non c’è problema”annuì.

“brò và bene se vado da Naya? Tu stai bene? Se vuoi rimango qui! Sei il mio fratellone, se stai male non ti lascio solo”   HeMo mi abbracciò.

“tranquilla vai pure stò bene” dissi sorridendo.

Il suo fratellone…..

mi ricordo come fosse ieri  da dove  era nato quel chiamarmi  “Brò” (da brother)  di HeMo, ci conoscevamo da nemmeno un mese e dopo una cena post lezione ci sedemmo in giardino a guardare le stelle, era la serata perfetta per fare delle confessioni e conoscersi a vicenda…. Lei mi parlò di Taylor e di come era stato difficile lasciarlo e per questo non riusciva ancora a non sentirlo ogni tanto perché stava veramente male, era finito in terapia dopo che lei l’aveva lasciato….

Poi ha voluto sapere di me, della mia vita…. in effetti la sera pensai che io sapevo un sacco di cose di HeMo, anche molto personali, ma lei non sapeva niente di me, a parte il curriculum che Lea non perdeva occasione di ricordare ogni volta a tutto il cast. Mi ritrovai a parlare di Sara, mia sorella, senza nemmeno accorgermene. HeMo mi ascoltava mentre raccontavo di quanto fossimo legati anche se avevamo parecchi anni di differenza, lei era la mia sorellina e io stravedevo per lei. Raccontai dell’incidente, di come,  per colpa di uno ubriaco fradicio che aveva invaso la corsia opposta, avessi perso una delle persone più importanti della mia vita, e di quanto mi mancasse ogni giorno sempre di più. Non parlavo volentieri di mia sorella ma HeMo era così predisposta all’ascolto, sentivo che faceva sua ogni frase, ogni silenzio che  c’era nel mio racconto …. Per darmi il tempo…. Per deglutire ed evitare le lacrime.

Mi ritrovai a dire ad HeMo che lei mi ricordava molto mia sorella, perché, come  lei ,era molto solare, agli occhi degli altri si faceva vedere forte ma io sapevo che era molto sensibile e soffriva per tante cose ma non lo dava mai a vedere.

 In quel momento lei si avvicinò al mio sdraio così velocemente che quasi mi fece prendere uno spavento, mi accarezzò la guancia, dove forse era scesa qualche lacrima che speravo il buio della sera coprisse, e mi disse che in quel momento io ero diventato il suo Brò, il suo fratellone ,e anche se non poteva mai sostituire Sara era felice della somiglianza e sentiva che da quel momento ci legava qualcosa di speciale, qualcosa di fraterno….  Ed in effetti dopo quella serata è stato così.

Posso farti una domanda prima che tu vada da Naya? “dissi

“assolutamente! “ rispose convinta la bionda

“cosa c’è tra te e Naya?” dissi con una frase secca.

HeMo mi guardò come se non avesse capito la domanda.

“in che senso scusa?” rispose…

“ dai Smettila di fare Brittany!!! Mi hai capito!” dissi sorridendo.

“Non c’è niente Stefano cosa ci deve essere a parte una bella amicizia?”

vidi che si incupì ed il fatto che mi aveva chiamato per nome non mi convinse proprio…

“perché questa domanda?” disse ancora.

“non lo so, c’è troppa alchimia tra di voi, siete sempre assieme, ci sono sguardi inequivocabili, e complicità incredibile” affermai.

“è la mia migliore amica è normale che sia così e sai anche quanto sono fisica con le persone a cui voglio bene” sentii che si stava alterando…..

“ok… ok io vi vedo spesso e noto dei particolari, però sicuramente è come dici tu”

“e si…. ma se lo dici con quel sorriso non và bene però, mi prendi per il culo?” disse sempre più con la fronte corrucciata.

“no no… tranquilla, è solo che dormite spesso assieme… insomma tutte quelle cose che  sono quasi normali in un rapporto di amicizia…. Maaaa la mia era solo una domanda HeMo tranquilla" iniziavo ad essere in difficoltà….

“mmmm non mi piace questa cosa, io sono Etero amico! Ed il discorso è da approfondire sicuramente” disse indirizzando l’indice con sfida verso di me.

“Ok “ …. Risposi

“e togliti quel sorriso ebete dalla faccia, capito???? “ si avvicinò e mi diede un finto schiaffo “mi sembra ti sia ripreso abbastanza quindi posso andare dalla mia AMICA” urlò scandendo l’ultima parola.

Rise di cuore e mi avvicinai per stamparle un bacio in fronte dicendole “grazie sorellina”

“di niente Brò” mi abbracciò e scappò di corsa verso la sua AMICA.

 

Passò una settimana e non sentì Naya per tutti quei giorni, la tentazione di mandarle almeno un sms era forte ma sentivo che in quel caso doveva fare lei dei passi verso di me, anche se io, dopo il racconto di HeMo non ce l’avevo assolutamente con lei.

In quella settimana vidi alcuni ragazzi per registrare, tra cui Amber che notai in imbarazzo senza apparente motivo, visto che  credo di essermi comportato come sempre. Sono molto professionale nel mio lavoro, forse anche troppo serio, HeMo ogni volta mi prende sempre in giro per come cambio completamente quando stò lavorando!

Stavamo registrando i cori e i solo per Jump, i ragazzi erano abbastanza allegri anche se stanchi perchè avevano girato tutto il giorno. Chiamai Amber per farle sentire il pezzo che doveva fare, era un acuto abbastanza importante, ma sapevo che non aveva problemi, solo volevo si scaldasse per bene la voce. Appena eravamo soli nella saletta vicina e le spiegai come volevo quel pezzo mi accorsi che c’era un po’ di tensione e le chiesi:

“tutto bene?”

“si si, sono un po’ stanca e poi onestamente non pensavo sarebbe toccato a me quel pezzo così importante, pensavo lo facesse Lea” mentre pronunciava quelle parole non mi guardava in faccia.

“e perchè mai? Si sa che Mercedes si becca tutte le chiusure e gli acuti ad effetto” dissi sorridendo e con sicurezza.

“non c’entra niente Mercedes, pensavo che dopo gli ultimi avvenimenti e per il quale sono sicura tu sia stato informato, non avrei fatto più nessun assolo”

Avevo capito a cosa si riferiva e sentivo che forse era il caso di chiarire con lei.

“a parte  il fatto che io dò solo dei consigli a Ryan e lui mi dice per filo e per segno chi deve fare e cosa deve fare, sò scindere perfettamente le questioni personali da quelle lavorative, e se per quella scena Mercedes deve fare un assolo perchè solo lei può farlo, non mi metto nessun tipo di problema per il bene della serie.”

Dissi senza esagerare nei toni, perchè vedevo che era un po’ spaventata.

“ Amber lavoriamo da mesi ormai, sai che adoro la tua voce, non ti ho mai nascosto che c’è ancora tanto da lavorare perchè sono abbastanza sincero per queste cose…. E con tutta sincerità voglio dirti che non c’è motivo per sentirti minacciata da Naya o da HeMo solo perchè abbiamo costruito un bel rapporto che và al di là del lavoro. Succede in qualsiasi posto che delle persone si trovino più bene che con altre, ma stiamo parlando di cose che vanno al di là del lavoro. Ho troppo rispetto per tutti voi e per il vostro lavoro per comportarmi da meschino facendomi comprare da una scopata con Naya Rivera per quanto possa essere una bella ragazza ” dissi tutto d’un fiato.

Amber mi guardò stupita per quelle parole così forti.

“ ti assicuro che non c’è niente tra noi 3 se non una bella amicizia, sappi che non ci ritroviamo nemmeno a parlare di lavoro per quanto siamo saturi tutto il giorno.
Non dovrei nemmeno dirtele queste cose perchè riguarda la nostra vita privata, ma forse è il caso che tu lo sappia visto che magari le fantasie di alcuni di voi vanno oltre la realtà. Pensi che Naya a quest’ora non avesse avuto più assoli di Lea? Spero che il vostro rapporto migliori perchè dovete convivere per tante ore sul set  e per ancora molti giorni, avere questa tensione non è piacevole per nessuno” chiusi il mio discorso così.

Amber alzò lo sguardo e disse:

“Credo di aver combinato un casino …. È che sono talmente insicura, che mi sembra di vedere che tutto il mondo complotti contro di me” iniziò a piangere “non volevo creare tensione e nemmeno fare del male a Naya ma ho visto in lei un pericolo”

“ c’è spazio per tutti vedrai, è la potenza di Glee, la gente vi adora tutti e ti ho detto mille volte che non hai motivo di tutte queste insicurezze. Il successo di Glee è nei personaggi che interpretate, è nelle canzoni che cantate. Vedi HeMo per esempio è una bellissima ragazza, balla divinamente ma dice una, massimo due battute a puntata che sono esilaranti e la gente la ama per questo. Oppure Lea, non è una stangona o una super figa ma la gente la adora per la sua voce, per come buca lo schermo quando interpreta le canzoni!”

Le presi le mani e dissi:

“come la gente adora Mercedes per la sua semplicità e per come esploda tutto il suo talento quando canta e produce note che arrivano fino al cielo per far esultare gli angeli” la fissai dritto dritto negli occhi pieni di lacrime.

Mi abbracciò e mi disse: “scusa, scusami tanto, non so che fare per scusarmi”

“chiarisci con Naya mi faresti felice solo così” dissi stampandole un bacio in fronte.

“ok “rispose asciugandosi le lacrime

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“ma cosa sei? Una specie di Santo? Un Gandhi italiano? Una madre Teresa al maschile?” risposi al telefono e c’era HeMo dall’altra parte.

“intanto si dice Buongiorno in Italia” risi rispondendo

“se… se Buongiorno!! Non so tu ma io sono sveglia dalle 5 quindi per me è già pomeriggio” affermò con voce squillante

“eh si mi accorgo dal tono di voce, conta che mi sono svegliato mezz’ora fa anche se sono andato a letto un’ora prima che ti svegliassi tu…”

“si si, non ci crede più nessuno con le tue storie che lavori fino a tardi, lo sanno tutti che stai nelle chat porno per soddisfare le tue frustrazioni” rispose la bionda “ ma comunque volevo dirti che ieri miss Amber Riley ha chiamato Naya, hanno parlato un po’ e si è scusata.”

“Wau, bellissimo!!!” risposi con entusiasmo

“Si Wau wau…” continuò HeMo “c’è solo una piccola coincidenza, l’ha chiamata dopo essere stata da te a registrare, tu ne sai niente?” domandò curiosa

“assolutamente! Ma mi fa piacere!” dissi

“si si… a me non la dai a bere Brò! Sei incredibile, ci vediamo stasera agli studios per la riunione?” mi chiese.

“quale riunione?” non sapevo di nessuna riunione.

“ti chiamerà Ryan credo, o come al solito si presenterà alla tua porta, quindi ti conviene toglierti il perizoma che indossi ancora da ieri notte per i tuoi amichetti della chat, prima che arrivi Ryan e ti  salti addosso”

Risi a quella battuta e dissi: “Non porto nessun perizoma e stanotte stavo lavorando!!!”

“si si adesso si chiama così! Scappo che mi chiamano…. Grazie per quello cha hai fatto per Naya tesoro” disse addolcendo la voce

“non ho fatto fatica, mi piacerebbe solo che mi parlasse ora… non ci sentiamo da una settimana.”

“dagli tempo vedrai! Bacio” mi lasciò così.

Pensai a quel “dagli tempo”, ci volevamo bene e per questo ero sicuro avremo chiarito ma Naya mi mancava.

Nemmeno il tempo di finire quel pensiero che suonarono insistentemente alla porta…. Conoscevo molto bene quel modo di suonare …. Ed HeMo aveva indovinato tutto, fatta eccezione per la parte del perizoma.

Era Ryan. Entrò senza quasi nemmeno salutare e quando era così avevo paura!

“E’ arrivato il momento Stefano!” mi disse super eccitato.

“per cosa?” chiesi terrorizzato

Louise  Veronica  Ciccone “ scandì quelle parole quasi disegnandole nell’aria

“vuoi fare un’altra canzone di Madonna?” immaginai.

“non una canzone ma un’intera puntata dedicata, la prima volta nella storia di Glee, faremo una puntata dedicata a Madonna!!!”  mi disse con gli occhi che gli brillavano.

Ci sedemmo (cioè io avevo bisogno di sedermi, per reggere il colpo), iniziò a parlarmi di un miliardo di cose, arrangiamenti, scene, canzoni. Tra le miliardi di cose mi disse:

“voglio far cantare tutti, voglio dare degli assolo a Naya, sarà la puntata dove consacreremo Santana e Brittany” a quelle parole lo guardavo come se mi stesse annunciando un evento incredibile.

Lavorammo tutto il giorno a quel progetto, scegliemmo le canzoni da abbinare alle varie scene e gli assolo da abbinare ai ragazzi. A Santana sarebbe toccato un pezzetto di Express yourself , dei cori in Vogue e soprattutto un pezzo abbastanza importante in Like a Virgin.

La sera andammo insieme alla riunione con il cast e Ryan era così adrenalinico che non vedeva l’ora di comunicare ai ragazzi la notizia.

Eravamo già seduti sulla scrivania davanti alle sedie, mentre arrivarono tutti. Faceva un po’ lezione scolastica ma era l’unico mezzo per vedere tutti in faccia.

I ragazzi entrarono a gruppi, alcuni ancora con gli abiti di scena perchè avevano appena finito di provare delle coreografie con Zach il coreografo. Infatti HeMo venne a salutarmi che era abbastanza stanca mi diede un bacio dicendomi:

” ti sei ricordato di togliere il perizoma?” bisbigliò con un sorriso maligno.
“vai via puzzi come un topo di fogna” le dissi come per vendicarmi di quello che aveva detto.

“io lavoro bello, 12 ore al giorno! e mi faccio il mazzo, mica stò a sfiorare dei tasti dolcemente con le dita tutto il giorno” mi lasciò strizzando l’occhio.

Entrò Naya ancora con gli abiti di Santana, era molto imbarazzata nel vedermi, accennò ad un sorriso e ad una mano per un saluto che ricambiai con un bel sorriso e una linguaccia scandendo il  labbiale con un “mi manchi”  (sapevo che dopo la notizia che Ryan stava per dare sarebbe morta di felicità). Rise e picchiando l’indice nella sua tempia mi fece capire che ero pazzo.

Ryan diede la notizia e scoppiò un urlo generale, tutti super eccitati, soprattutto le ragazze che mi guardavano come se mi volessero dire che non vedevano l’ora di cominciare.

Lui disse solamente che avrebbero cantato tutti questa volta e vidi il viso di Naya che si illuminava.

Finita la riunione io e Ryan chiamammo HeMo e Naya per parlare bene di quello che da quella puntata in poi il regista aveva in mente per loro. Comunicammo a Naya i pezzi che avrebbe dovuto fare e quasi piangeva dalla felicità.

Alla fine di tutto Naya aspettò che si allontanasse la folla che avevo attorno a me, con gli attori che mi facevano mille domande sulle parti che consegnavo loro,e si avvicinò.

“Naya voglio che ti studi benissimo soprattutto Like a Virgin ma anche le altre sono importanti in particolare  dove ci sono solo i vostri cori” dissi velocemente consegnando le partiture. Mi prese la mano e disse:

“sono una stronza, peggio di Santana!” aveva gli occhi lucidi “non meritavi niente di tutto questo e io non merito la tua amicizia e soprattutto la tua comprensione” continuò.

La lasciai parlare, mentre si stava distruggendo con le parole, ogni frase conteneva un’autodistruzione della sua persona. Doveva essere stata davvero male in quei giorni per avere avuto il bisogno di dirmi tutte quelle cose.

“basta Naya! “ mi sentii di interromperla “ hai finito di farti a pezzetti da sola?” le ripresi la mano.

“non ti è passato minimamente per la testa che ti voglio bene?” la guardai negli occhi

“ ..che è stata un’incomprensione? Tu eri impaurita ed arrabbiata, non ci siamo capiti. Non eravamo in sintonia”  mentre parlavo continuava a non guardarmi in faccia.

“le nostre anime hanno suonato note diverse, dovevamo accordarci” …continuai

“ti dico una cosa: sai quel’è il momento che preferisco quando dirigo un’orchestra?”

Attirai la sua curiosità e finalmente mi guardò

“prima che l’orchestra inizi a suonare c’è quel momento fondamentale dell’accordo degli strumenti, c’è un casino totale, ogni strumento fa note diverse sembrano tutti per conto loro, io in quel momento chiudo sempre gli occhi e mi fermo ad ascoltare quel miscuglio di note che normalmente potrebbe disturbare, invece io lo adoro.E’ esattamente quello che ci è successo Naya! I nostri strumenti suonavano delle note diverse ma era necessario, per accordarci e suonare sintonizzandoci  sulla stessa nota, così insieme, con un’armonia perfetta,suonare la nostra musica”

Non disse niente e mi abbracciò, sentii che pianse, io non potei fare altro che stringerla ancora più forte. In lontananza incontrai lo sguardo di HeMo che ci guardava emozionata. Le lanciai un occhiolino che ricambiò.

“le vediamo insieme le canzoni? Mi dai una mano?” mi disse la mora sollevando lo sguardo

“Sicuro! Se non hai paura che gli altri sparlino di te se vieni a casa mia” pronunciai quella frase con un sorriso

“scemo” mi diede un colpo al petto “ non mi frega più di niente…. si fottano!” disse con la sua solita delicatezza.

Risi e continuai ad abbracciarla.

“scusate interrompo qualcosa? No perchè vi consiglierei di prendervi una stanza non è molto professionale avere relazioni con il cast, e questo il direttore musicale dovrebbe saperlo” ci interruppe HeMo.

“sei solo gelosa” la schernì l’amica.

“mmmm si forse… Ma giusto per chiarire: tu morettina tutto pepe che sculetta con la divisa da Cheerleader, sei mia e dovresti saperlo…. e tu….” Si rivolse a me puntandomi l’indice quasi sul naso “ Emigrato extracomunitario che si diletta a fare opere di bene distribuendo amore per il mondo e nel tempo libero strimpella, sei il mio Brò, mio e solo mio! Capito?” ridemmo tutti e tre.

“avanti vieni qui cavalletta” dissi prendendola in un abbraccio a tre collettivo.

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Note dell’indegna autrice:

Capitolo un po’ più lungo per farmi perdonare dell’assenza prolungata.

Mi sono resa conto che dall’inizio della storia non ho precisato (ma forse è abbastanza scontato -.-‘’’) che non conosco assolutamente gli attori (anche se mi piacerebbe) Stefano è un personaggio completamente inventato. Posso anche  aver scritto, o scrivere in un futuro, qualche castroneria che riguarda le canzoni, le puntate, e le miliardi di cose che i super esperti di Glee e gli Stalker del Cast che leggono noteranno quindi chiedo scusa a tutti.

Inoltre per quanto riguarda questo capitolo volevo precisare che io adoro il personaggio e la voce di Mercedes in Glee e l’attrice che la interpreta, quello che ho scritto qui non riguarda i miei sentimenti verso la sua persona (e non lo stò scrivendo per pararmi il didietro).

Detto questo spero vi piaccia, che non vi siate annoiati soprattutto.  Elettra.

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Capitolo 6
*** Paparazzi ***


“Tu sai che il motivo principale per il quale rimango a dormire qui è il tuo caffè la mattina vero?”
Naya sorseggiava il mio caffè italiano, fatto con una vera caffettiera e sembrava gustasse la cosa più buona del mondo.
“e tu sai che io adoro la tua simpatia mattutina vero?” risposi con un sorriso falso
“ti svegli la mattina e la prima cosa che vedi è questa bomba sexy che gironzola nella tua cucina, non dovresti lamentarti caro….” Ribattè la mora con altrettanto sorrisino
“bè allora non avresti problemi se ti facessi ora una foto a quella massa di capelli tutti scompigliati e con una pinzona in testa e la mettessi su Twitter, così che tutti possano invidiarmi per la bomba sexy che mi ritrovo davanti” risi e presi il mio cellulare simulando uno scatto della fotocamera.
“non provarci nemmeno!!!” ribattè lei “e poi tu odi tutti i social network quindi non c’è pericolo” continuò.
“certo! sono come le fotografie, ti rubano l’anima, ed il pensiero che stasera dovrò essere a quella premiazione con davanti tutti quei paparazzi mi fa morire” risposi con una certa tristezza.
La sera ci aspettavano gli Ammy e io ero stato chiamato e nominato insieme al cast per la premiazione.
la puntata su Madonna aveva riscosso un successo grandissimo, la cantante stessa mi aveva chiamato molto entusiasta per come avevamo lavorato e montato le scene. Dopo quella puntata Naya ed HeMo erano state molto più considerate dalla stampa, partecipavano a continue manifestazioni ed i fotografi iniziavano a paparazzarle in ogni posto. La cosa a Naya non dispiaceva, ad HeMo forse un po’ di più… eravamo abbastanza simili in questo, io non sopportavo tutto quel contorno del mondo Hollywoodiano e tanto meno che si toccasse la mia privacy.
“Dai è solo una premiazione Stè, è una gratifica per il tuo lavoro, dovresti essere contento dopo tutti i sacrifici che hai fatto,  iniziano ad arrivare i frutti no? E poi non sei solo saremo tutti li” mi disse  Naya facendo l’occhiolino.
“questo è vero! Credo che ti farò una foto e mi creerò un account su Twitter almeno stasera si concentreranno su di te e sulla tua trasformazione  dal giorno alla notte” dissi scompigliandole i capelli.
“ il giorno che lo farai mi raperò a zero!!” disse “e poi non sono dei bei complimenti da fare ad una signorina questi” mi mise il broncio
Mi avvicinai, le diedi un bacio in fronte e le dissi: “lo sai che sei sempre bellissima Naya Rivera e io ti preferisco così, più che con lustrini, perché sei più vera. E sò di essere un uomo fortunato!”
“così và meglio” annuì compiaciuta.
“devo scappare ho una marea di cose da fare.  quando il ghiro biondo si sveglia salutala, ti chiamo più tardi per consulenza smoking!” feci il cenno con la mano del telefono.
“uuuuuhhh adoro la consulenza smoking” rispose al mio saluto  con la mano e riprese a sorseggiare il suo caffè.
 
 
 
“Hey” 
HeMo arrivò in cucina tutta assonnata con addosso una canottiera celeste e dei pantaloncini verdi cortissimi, abbracciò Naya da dietro mentre sorseggiava pensierosa il suo caffè.
Naya sorrise a quel tocco, aveva riconosciuto l’odore dolce e profumato della pelle della ragazza.
“Ciao amore hai dormito bene?” posò la tazzina, si girò verso HeMo e con le braccia la spinse verso di sé.
“si ho dormito…. parecchio anche, da quanto sei sveglia?” disse
“mmmm da un’ora circa…. non ti ho svegliato perché dormivi così bene, tanto oggi non giriamo, anche se abbiamo un casino di cose da fare”
 erano così vicine che Naya mentre pronunciava quelle parole strofinava il suo naso contro quello della bionda.
Ci fù silenzio per qualche secondo, Hemo chiese:
“Stefano dov’è?”
“è uscito poco fa, siamo solo noi due” rispose Naya con un sorriso.
HeMo rispose al sorriso e fissò intensamente la ragazza ,che nel frattempo la attirava sempre di più a sé e aveva iniziato ad accarezzarle i cappelli. La mora si avvicinò sempre più alle sue labbra che prima sfiorò leggermente con delicatezza e poi iniziò a toccarle mordicchiandole  fino a congiungerle pienamente in un bacio lungo ed appassionato. dopo qualche minuto si staccarono ma rimasero con le due fronti incollate senza perdere il contatto dei loro occhi.
“hai fame? Vuoi fare colazione?” disse Naya ancora presa da quel momento.
“in questo momento avrei fame di altro, ma mi rendo conto che siamo in ritardo veramente” sorrise affermando quella frase e fissando la ragazza davanti a lei.
“già… siamo troppo impegnate Heather Morris per pensare a queste sconcerie, dovremmo essere più serie e concentrarci solo sul lavoro” ribattè Naya dirigendosi verso la cucina per preparare la colazione.
“Oddio Ryan esci da questo corpo!!! “ rispose la ballerina mimando una posa da esorcismo, scatenando la risata della compagna.
“cappuccino e croissant ovviamente no?”  chiese mentre ai avvicinava alla macchinetta per fare il caffè di produzione rigorosamente italiana.
“Ovvio! Anche se tu non lo sai fare come lo fa Brò “ disse HeMo col broncio
“ti devi accontentare di me, la prossima volta ozierai di meno ed avrai il cappuccino di Stè” rispose con voce finto arrabbiata.
HeMo si avvicinò cingendole la vita con le braccia e sussurrandole:
“tu sei bravissima in altre mille cose”
e dandole un bacio sul collo continuò a dire
” lo dovremo dire a Stefano non credi?”
 
“Dirmi cosa?” dissi entrando in cucina.
Avevo dimenticato il cellulare come mio solito ed ero dovuto tornare indietro. Vidi HeMo attorcigliata alla schiena di Naya il quale aveva in mano il barattolo del caffè, pronta a versare nel contenitore della macchinetta che lasciò cadere e versò tutto sul pavimento per lo spavento!
“Cazzo Stefano ma sei scemo???” si voltò HeMo agitatissima. Naya era paralizzata dallo spavento appena preso.
“non puoi entrare in casa così e farci prendere un colpo!” continuò la bionda
“tesoro è casa mia, ho le chiavi, O dovevo suonare? Rilassati!” dissi sorridendo e dandole un bacio nella guancia
 “ è stato divertente però “ continuai divertito “non ho tempo ora, ma voglio sapere  al più presto quello che mi dovete dire…. e pulite tutto prima di andare via!”
Scappai schioccando un bacio sulla fronte a Naya che era ancora sotto schock.
…….
“camicia bianca classica o grigia?” dissi dopo aver composto il numero di Naya per la consulenza smoking
“ti meriteresti la camicia di forza per quello che hai fatto stamattina, ho perso 3 anni di vita” rispose l’attrice.
“hey ma volete ancora condannarmi per essere entrato a casa mia senza citofonare???? Mi sa molto di coda di paglia questa” replicai io un po’ scocciato.
“vabbè lasciamo perdere” continuò la voce dall’altra parte del telefono
” gessato grigio, camicia bianca e cravatta nera, ora ti lascio che stò provando il vestito per stasera. Sfigato!!!!”
“anche io ti voglio bene” dissi chiudendo la conversazione.
…………
La fatidica sera arrivò, io ero tesissimo, chiesi a Ryan se potevamo andare assieme mi disse che non c’era problema anche se la sua preoccupazione maggiore era che arrivati al red carpet ci dividessimo per le foto perché magari i giornalisti potevano pensare male immaginando e tessendo una nostra relazione.
Era la cerimonia degli Emmy e io non ci ero mai stato anche se parecchie volte ero stato invitato come ospite ma non come premiato. C’era una confusione incredibile, sentivi persone che ti chiamavano da tutte le parti, vidi un personaggio che aveva un foglio con tutte le foto delle star da premiare tra i quali riconobbi  la mia e mi disse:
“Stefano Previani giusto? Direttore Musicale di Glee?” mi urlò
Il mio istinto voleva rispondere di no, ma ero talmente in panico che dissi:
“Certo! Piacere” e porsi la mano al tipo che mi ignorò completamente, mi  resi conto che magari bastava un semplice si.
“venga con me” mi prese un braccio e mi trascinò in una specie di palchetto davanti a decine di fotografi e urlò loro quello che aveva chiesto a mè qualche secondo prima e cioè:
“Stefano PreGiani direttore musicale di Glee”
“PreViani… Stefano PreViani” dissi al tipo che già si era allontanato, girandomi verso i fotografi vedevo miliardi di luci e le persone che mi chiamavano per nome come se mi conoscessero dall’infanzia.
“Salve!... Heilà…. Tutto bene?” dissi sfornando dei saluti cercando di rispondere a tutti quelli che mi chiamavano.
Tra le luci vidi una figura bionda che mi si avvicinò, riconobbi HeMo in un abito color oro, era stupenda, Arrivò in mio soccorso,  mi prese a braccetto e guardando sempre verso i fotografi, che ora avevano smesso di urlare il mio nome ma pronunciavano il suo ancora più forte, disse:
“ma che fai? Saluti i fotografi? Non guardarmi, tieni le mani ferme o mettile in tasca e guarda loro, sorridi e basta. “
disse tra i denti aprendo a mala pena la bocca e sfociando sorrisi a tutti!
 
“ed il premio per Miglior mixaggio per una serie commedia và a ……
….Glee  per l'episodio The Power of Madonna” Urlò il premiatore!
 Tutti si alzarono ed urlarono applaudendo verso la mia parte… io volevo solo sprofondare.
Salimmo tutti sul palco, parlò Ryan per fortuna, ma mi chiamò vicino e disse a tutti che il merito della maggior parte del lavoro era il mio e altre migliaia di parole di elogio.
HeMo e Lea piangevano, Naya mi guardava con aria soddisfatta ed orgogliosa.
Ci fù il party del dopo premiazione, i ragazzi erano super euforici, io mi sentivo estremamente a disagio e dissi a Ryan che non stavo bene e volevo tornare a casa.
Mentre mi dirigevo verso la macchina mi fermarono un paio di persone tra cui un giornalista che non voleva lasciarmi andare e disse :
“Sig. Previani complimenti per il premio”
“grazie, grazie” risposi aprendo il portello della macchina
Trattenne lo sportello per non farmelo chiudere mentre il suo collega con la telecamera riprendeva tutto. Il giornalista continuò e disse:
“si vocifera di una storia con qualche attrice del cast, si dice che spesso gli attori rimangano a dormire da lei …come commenta questa notizia?” disse avvicinando il microfono così vicino alla mia bocca da darmi un colpo.
“che non corrisponde a verità, sono giovane è vero, ma potrei anche essere il padre di alcuni” risposi abbastanza scocciato.
“per esempio cosa ci dice del suo rapporto con Heather Morris? È stata vista spesso insieme a lei” continuò
“siamo legati da una bella amicizia… ora mi scusi ma devo proprio andare”
Incalzai, mentre cercavo di chiudere lo sportello della macchina.
“Stefano non sembrerebbe così, ci sono foto dove sono palesi abbracci e manifestazioni di affetto”
sbattè le mani nel finestrino mente io mettevo in moto e sfrecciavo verso la strada rischiando di investire le persone che erano davanti alla mia macchina.
Tornai a casa sconvolto…. Se prima il mio stare male era una scusa per tornare a casa,ora sentivo lo stomaco chiudersi e una nausea incredibile. Mi sdraiai sul divano e rimasi a luci spente.
Dopo qualche minuto squillò il telefono non volevo rispondere ma la suoneria personalizzata mi diceva che era Naya che mi chiamava. Feci uno sforzo e mi alzai per prendere il telefono.
“tesoro ma dove sei? Perché sei andato via? Dovevamo festeggiare!” sentii dall’altro capo del telefono
“hey, non stò tanto bene ho preferito tornare a casa, ora và meglio davvero. Voi vi divertite?” cercai d non far trasparire dalla mia voce l’agitazione che ancora avevo.
“si c’è Cory ubriaco fradicio e ci stiamo divertendo! Aspetta ti passo HeMo che ti vuole sentire” urlò al telefono
“Brò ma stai bene?” sentivo che la voce di HeMo era preoccupata “perché non mi hai detto che stavi male? Sarei venuta via con te” continuò
“mmmm no magari non era proprio il caso!” dissi pensando a quello che mi era successo all’uscita dal locale.
“in che senso? Perché?” domandò lei
“no no niente, come vedi sono sano e salvo a casa. Voi divertitevi e ricordatevi che domani sera abbiamo delle prove, non arrivate tutti senza voce per favore. E dì a Cory di non esagerare!” cercai di sviare l’argomento.
“mmm ok ma… mi devo fidare?” rispose la bionda
“si si tranquilla sorellina” ribattei.
“ok a domani ti voglio bene Brò”
“anche io, a domani!” chiusi la chiamata e provai a dormire.
 
La mattina dopo mi svegliai e decisi di andare a correre un po’…. Era domenica anche se la sera dovevo lavorare, volevo dedicare parte della giornata un po’ a mè stesso.
Tornai dalla mia corsa e notai la macchina di HeMo parcheggiata.
“Sei una celebrità” appena mi vide mi schiaffò addosso un po’ di riviste e quotidiani
C’erano dei titoli più svariati dal “Glee alla conquista del mondo” al “La Fox e la sua nuova Gallina dalle uova d’oro: Glee” in tutti c’era il mio nome come rivelazione nel campo degli arrangiatori di livello tra i più apprezzati in America.
“Addirittura????”affermai ridendo e guardando HeMo
“si…. poi ci sono questi”  
e mi diede un’altra pila di giornali dove c’erano le nostre foro fatte alla premiazione di ieri e altre rubate in situazioni più varie tra cui anche nel giardino di casa mia. Gli articoli erano molto duri e si presentavano con cose del tipo: “Heather Morris lascia il ballo per inseguire il suo nuovo amore :il canto o il suo direttore musicale?” oppure “Heather ha conquistato il suo timido musicista” ecc….
Dovevo essermi sbiancato mentre leggevo perché HeMo mi prese e disse:
“sediamoci Brò”
“ma sono tutte cazzate, si sono inventati tutto…. Ma perché?” dissi sconcertato.
“perché sono giornalisti ed hanno bisogno di gossip per vendere” rispose l’attrice con aria abbastanza serena.
HeMo mi prese la mano e continuò:
“mi ha chiamato il mio agente svegliandomi stamattina, mi sono voluta precipitare qui per poterti far vedere tutto io, non ci sei abituato e capisco che può essere scioccante, ma non è niente di che….” Disse toccandomi il viso “si stancheranno prima o poi, quando si accorgeranno che non c’è niente di vero e fino a che non troveranno altre storie su cui ricamare”
In quel momento squillò il telefono mi ricordai di averlo lasciato in cucina e lascia HeMo per andare a prenderlo vidi che c’erano parecchie chiamate non risposte e vidi che mi stava chiamando Lea:
“pronto?” risposi alla chiamata
“Pronto Stefano sono Lea ma che fine avevi fatto? Stavo per venire a vedere se eri ancora vivo, è tutta la mattina che ti chiamo” disse tutto d’un fiato.
“ero fuori a correre e ho lasciato il telefono a casa” affermai.
“ti stò chiamando per precisarti che per quanto riguarda l’articolo, che sicuramente avrai già letto, con l’intervista che mi hanno fatto ieri, io non ho detto assolutamente al giornalista che tu ed HeMo siete più che amici, credimi Stefano non farei mai una cosa del genere nemmeno se fosse vera!!!”la cantante iniziò ad agitarsi
“Lea tranquilla ho visto solo le copertine ed i titoli per ora, non ho letto niente e non credo che leggerò altro…. Tranquilla” la rassicurai.
“fai bene sono dei dannati bastardi e si beccherà una querela quello stronzo!” continuò Lea “ma tu stai bene? Hai bisogno di qualcosa?”
“si si stò bene” non mi sentivo di dirle che c’era HeMo con me.
“bene se hai bisogno sai dove trovarmi ok? Ci vediamo stasera un bacio.” Disse lei chiudendo la chiamata.
“ok bacio” risposi.
Tra le chiamate non risposte vidi che c’erano 5 chiamate di Ryan, mi avvicinai ad HeMo e dissi:
“cazzo ci sono 5 chiamate di Ryan che faccio?” un po’ allarmato.
“chiamalo che aspetti?” disse lei.
Lo chiamai e non era molto contento, ovviamente aveva letto i giornali ed addirittura l’avevano chiamato per delle dichiarazioni. Lui mi aveva detto che ovviamente si fidava di me e che aveva sempre smentito tutto dicendo che i suoi collaboratori sono tutte persone serie e concentrate sul lavoro. Ma mi disse di stare attento con queste cose perché potevano peggiorare ed incasinare tutto.
Lo ringraziai della comprensione e del conforto e ci salutammo.
HeMo era in salotto che messaggiava. Mi vide e disse:
“stò parlando con Naya voleva sapere come stavi e… stà arrivando comunque…. Si è appena svegliata”
“non so come stò onestamente, mi sembra di essere caduto in un vortice” risposi.
“Tranquillo ti ci abituerai” mi rispose la ballerina.
“ma tu perché sei così tranquilla? Come fai?” la interrogai perplesso.
“perché è normale per noi, ma ero preoccupata per te solamente, per quanto riguarda i gossip passerà e sono più confortata che ci sia questo tipo di Gossip che altro credimi…. Almeno questo non corrisponde al vero”
“in che senso?” chiesi
“stà arrivando Naya e capirai.” Mi disse alzandosi ed andando ad aprire la porta.
 
Piccola nota:
ho deciso da questo capitolo in poi di mettere le scene HeYa ,che ovviamente Stefano non potrà vedere, in grassetto nero.  Spero non vi complichi la vita. E…. fatemi sapere se vi stà piacendo…. Non riesco a capire quanti leggono.
Ciao Elettra

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Capitolo 7
*** Panico ***


“NayNay”
HeMo aprì la porta di casa di Stefano con un sorriso smagliante  e subito abbracciò Naya che ricambiò l’abbraccio , si scambiarono un bacio veloce a stampo, Stefano era in salotto e non poteva vederle.
“sei sicura tesoro? Lo dobbiamo fare proprio oggi? proprio adesso?  Non ha avuto già abbastanza traumi per oggi? “
Disse la mora mentre fissava con preoccupazione gli occhi blu della ragazza
“si amore, non ce la faccio più e poi credo che l’ abbia capito…. Cioè è sempre Stefano nel suo mondo fatato, ma qualcosa l’ha capita credo….” Rispose lei.
“si ma se viene fuori questa cosa siamo nei guai lo capisci? Non possiamo rischiare le nostre carriere, tutto quello che abbiamo fatto fino ad ora, quello che ci siamo guadagnate…. E se lo dicesse a Ryan? O peggio se per difendersi dai paparazzi dicesse che la storia non ce l’hai con lui ma con me….?”
“Hey hey stop! Stop! Fermati!” la interruppe HeMo mettendo un dito sulle labbra della ragazza per bloccare il suo panico… poi continuò:
“ne abbiamo già parlato tanto…. Tesoro è Stefano, non dimenticarlo!... è ciò che si avvicina di più ad una famiglia per noi qui, in questa città demenziale!”
Le sorrise…..  le diede un altro bacio rischiando di essere scoperta…
Naya non si sentiva di sorridere era troppo agitata, si limitò a ricambiare il bacio, per poi  abbracciarla e stringerla forte a sé….
La bionda  le prese il mento e la fissò negli occhi dicendole:
“fidati di me ok? Andrà tutto bene”
“Ok” rispose Naya.
 
Erano passati 5 minuti ed HeMo era ancora alla porta, nessuno aveva suonato,  mi venne il dubbio che magari avevo capito male io, preso dalla confusione della mia testa e mi avesse detto altro, così la chiamai mentre cercavo di massaggiarmi le tempie, per calmare il forte mal di testa dato dalla tensione…
“hey  tutto bene li? Ma Naya è arrivata?” urlai verso l’altra stanza.
“si arriviamo!” sentii la voce di HeMo.
Le due ragazze entrarono prese per mano, Naya si avvicinò e mi abbracciò fortissimo….
“pessima mattinata vero?” mi disse con occhi compassionevoli.
“già direi che peggio di così…. Meno male che siete arrivate voi, può solo migliorare ora…. “ dissi accarezzando il viso liscio della mia amica.
“già può solo migliorare!” ripetè Naya, ma stranamente fissava l’altra ragazza scandendo quelle mie parole. Non mi preoccupai più di tanto.
Mi fecero leggere alcuni articoli nonostante il mio parere negativo, sostenevano che anche se la cosa era dura, mi avrebbe forgiato e avrei imparato che per le prossime volte dovevo essere più prudente, soprattutto leggemmo l’articolo del giornalista ,che mi aveva piantonato la sera della premiazione, aveva scritto nell’articolo dicendo che ero in evidente stato di imbarazzo, il che voleva solo dire che ci aveva azzeccato. Pensai subito che  La psicologia giornalistica evidentemente non comprendeva l’imbarazzo da timidezza.
“per questo quando risuccederà…. E risuccederà sicuro…. Tu devi riderci su, scherzare sulla cosa, svincolarti con battute, in modo da far capire loro che la cosa non ti tocca, perché non è vera ed essendo fantasie ci giochi anche tu… capito?” disse premurosamente Naya.
“Ma non posso semplicemente rinchiudermi in casa o fuggire in un paese lontano senza dare troppe spiegazioni?” menzionai questa prospettiva..
“se se certo come no! È arrivato l’Alexander Supertramp italiano” ribattè la ballerina
“ e poi noi non te lo permetteremo mai, sei dentro fino al collo in questa cosa” continuò.
“Ok ho bisogno di un caffè”dissi
“anche noi e bello forte”  sorrise Naya.
“perché cosa si festeggia? La mia morte prematura per suicidio?” sdrammatizzai.
“ti dobbiamo parlare di una cosa molto importante” HeMo si fece seria nel dirmi quella frase.
Mi girai a cercare Naya e vidi il suo viso teso.
“Oddio e queste facce?” dissi iniziando seriamente a preoccuparmi.
“abbiamo solo bisogno che ci ascolti fino alla fine” pronunciò HeMo mentre prese la mano di Naya che si era seduta al suo fianco.
In quel momento mi preoccupai seriamente, pensai svariate cose (forse preso anche dalla drammaticità della mia mattinata) come per esempio ad una malattia di una delle due, o di Ryan o addirittura che la situazione gossip/paparazzi/Ryan fosse peggio di quello che già sapessi. Ma comunque cercai di liberare la mia testa che viaggiava facendo zapping con mille storie tutte insieme ed annuì semplicemente.
Da quel momento pendevo dalla bocca di HeMo, che mi sembrava fosse la più sicura in quel momento.
“ricordi qualche mese fa quando mi hai chiesto scherzando cosa c’era tra me e Naya e io reagìì in quel modo abbastanza impanicato? Bene era panico! Puro! Con la paura di essere scoperta.”
Disse guardandomi  negli occhi senza paura.
“E’ una cosa nuova per tutte e due Stè, non lo sa nessuno ma volevamo lo sapessi almeno tu. Siamo molto felici e vorremo sentirci libere almeno qui, anche con te” disse Naya.
“magari avevi capito qualcosa, perché non credo fosse solo una battuta quella” continuò la bionda “però vogliamo tenere tutto questo per noi e sappiamo che tu ci vuoi bene e sei la persona più discreta di questo mondo”
Avrei voluto una telecamera per rivedere la mia faccia al momento della notizia, improvvisamente tutte le fiction di prima erano scomparse, e ripensavo ai momenti in cui loro due mi erano sembrate fin troppo vicine, ma essendo migliori amiche credevo che in qualche modo le ragazze fossero così… non lo sapevo, ma non me ne preoccupavo onestamente in quel momento.
“Ecco è tutto Brò, io e Naya stiamo insieme”
HeMo finì il discorso sorridendomi e girandosi verso la compagna che le sorrise.
A quel punto toccava a me e io avevo bisogno di respirare, di gettarmi addosso dell’acqua fredda in testa,perché stava per scoppiare, talmente era calda, e non sapevo onestamente che rispondere.  E dissi:
“oh kakkio!”
Rimasero in silenzio, aspettando continuassi, ma giuro non mi veniva niente di sensato….
HeMo prese la parola e disse:
“Bè potrebbe essere interpretato in miliardi di modi questo Oh Kakkio…. tutto qui?”
“si… no cioè… non so che dire… cioè avrei delle domande ma non riesco a collegare le cose… non so…. Non so che dire…. “
Mi salvò il citofono….
“scusate torno subito, suonano alla porta… avete sentito anche voi no?” dissi… e fuggii da quella situazione.
Era il vicino che mi riportava la mia gatta che ancora una volta era scappata e si era rifugiata nel suo magnifico giardino, facendo danni ai suoi fiori. Nonostante gli insulti che mi propinava, io gli sorrisi perché in quel momento era la persona più bella e gentile della terra, perché mi aveva salvato da una situazione assurda.
Mi scusai, rimproverai la gatta e salutai il vicino chiedendo ancora scusa.
Approffittai dell’apertura della porta per  respirare un po’ d’aria  fresca, mi balenò in testa anche l’idea di cogliere l’occasione e scappare fuori, correre veloce, e non fermarmi più…. Ma era evidentemente una scena che poteva succedere solo nei film demenziali. Feci un lungo sospiro, presi coraggio e rientrai pensando che dovevo dire qualcosa, anche se non sapevo cosa…
Le trovai esattamente li, tutte e due, stessa posizione…. Come delle statue. Avevo considerato anche il fatto che magari non si erano nemmeno parlate da quanto fossero tese anche loro.
Le guardai tutte e due, HeMo era evidentemente imbarazzata, Naya evidentemente terrorizzata.
Accennai ad un sorriso che  ricambiarono ma c’era sempre la domanda sul loro viso che parlava e mi diceva “Quindi?”
“bè ….dobbiamo festeggiare!!!” finsi entusiasmo e continuai “vado ad aprire una bottiglia di un bel rosato fresco”
“si dai!” disse Naya seguendomi.
“NO! Festeggiamo dopo se c’è da festeggiare. Ora tu ti siedi e mi dici quello che ti passa per la testa Stefano!!!”
sentii la voce di HeMo rimbombare così forte nella mia testa…. Potevo ingannare Naya, ma non lei, ed infatti non ci riuscii.
Naya si rimise al suo posto e ridiventò seria.
L’altra mi fissò con sguardo serio ed arrabbiato, aspettando mi rimettessi seduto sul divano.
“ok… vuoi sentire cosa ne penso?” iniziai a parlare
“penso che non so perché lo state dicendo a me, penso che fino a qualche mese fa stavi con un Uomo palesemente psicopatico e non volevi nemmeno lasciarlo, perché dicevi di esserne innamorata, rischiando la tua carriera, penso che il discorso dei paparazzi che mi hai fatto prima, sullo stare tranquillo perché tanto non corrisponde a verità ,era un modo per dire: recitiamo questa parte! paraci il culo ancora una volta Stefano!!! lascia credere che Heather Morris sia etero, così posso scopare indisturbata con la mia ragazza, a casa del mio ragazzo di copertura tutte le volte che mi và…. Perché tanto ci pensa sempre Stefano. Diciamolo a lui, si terrà questo segreto, non lo dirà a nessuno. …Ecco Heather Morris che ne penso! Penso che mi sono sentito usato e tradito ed onestamente non credo di meritarlo. Ma soprattutto: vi amate sul serio? O sono solo capricci?… voglia di novità? …. Non lo voglio manco sapere guarda !  
…per non parlare di JD e Naya! Ma andate affanculo!!!!“
Mi alzai e le lasciai li… sbiancate e paralizzate.
Forse non mi avevano mai visto così…. E forse anche io mi ero visto in quello stato rarissime volte.
Che cazzo mi era preso? Non potevo semplicemente fingere, come sapevo fare bene e rendere felici le persone che amavo? E soprattutto… se gli volevo bene perché avevo reagito così? Perché mi sentivo così tradito? Perché HeMo alla mia domanda di qualche tempo fa non aveva risposto subito?
Non mi importò niente se era una scena da film demenziale, ero ancora vestito in tuta… aprii la porta ed iniziai a correre…. Volevo solo correre… scappare…. E corsi non so per quanto tempo quel  giorno.
Mentre correvo avevo ancora impresse le facce delle mie due ragazze:
HeMo teneva  lo sguardo fisso su di me triste e deluso, mentre io dicevo quelle cose terribili, Naya con le mani davanti alla  bocca che piangeva.
Arrivai fino ad un parco… era l’ora di pranzo e faceva un caldo terribile…. Non riuscivo quasi più a respirare, mi accasciai sotto un albero, con la faccia in su e mentre vedevo i raggi del sole che filtravano tra i rami piangevo. In quel momento mi sentivo sfruttato, tradito, preso in giro…. Era una delle cose che più odiavo al mondo, una delle cose che, spesso, mi faceva mettere un muro con le persone e mi faceva chiudere in me stesso. Con HeMo e Naya ero riuscito ad aprirmi e a fidarmi, perché vedevo la nostra amicizia talmente pura e genuina  che non avevo dubbi su niente.
Mi dovevo calmare…. Dovevo fermare i pensieri…. Riflettere, riprendere il controllo, seppur minimo, di me stesso.
Chiusi gli occhi e mi misi seduto, con le gambe incrociate ,ed iniziai a respirare piano….
Iniziai a sentire il battito regolare del mio cuore dopo mezz’ora…. Riacquistai un po’ di lucidità e mi venne in mente che la sera avevo fissato le prove con tutto il cast. Non ce la potevo fare, non quel giorno, non dopo così poco tempo. Non ero pronto ad affrontare nessuno.
Presi il cellulare e chiamai il mio collaboratore più fidato, mi inventai che avevo la febbre alta e che non sarei riuscito a combinare niente quel giorno, gli chiesi di sentire tutti e spostare le prove al nostro studio di registrazione vicino alla Fox. Gli spiegai bene cosa fare coni ragazzi e dissi che per registrare ci avremmo pensato più avanti. Prima di chiudere la conversazione lo avvisai che avrei spento il cellulare e non avrei risposto al telefono fisso, perché avevo bisogno di riposare.
Chiusi la chiamata un po’ più sereno. Ero libero di stare da solo.
Mi diressi verso casa, questa volta camminai, ero talmente distrutto che non avrei retto un’altra corsa.
Ero sicuro di non trovare nessuno, provai ad immaginare la scena dopo la mia sfuriata… ma non ci riuscii, mi sembrava talmente irreale anche la mia scena, per cui fù davvero difficile provare a capire come avessero reagito le due ragazze…. Sicuramente non era stato piacevole.
Arrivai a casa ed iniziai ad entrare in tutte le stanze , non so perché… forse cercavo qualcosa…. Forse mi aspettavo di trovare qualcuno o un biglietto…. Oppure la casa distrutta per la rabbia di HeMo… a quel pensiero decisi che forse stavo seriamente uscendo di testa. Spensi il cellulare e mi addormentai sul divano.
Non so quanto dormii, ma sognai:
“Stefano dai non è fredda…. Su fifone!!!” Sara, mia sorella, saltellava nell’acqua e faceva schizzi invitandomi a seguirla.
“No, non mi và e poi abbiamo mangiato solo da un’ora, sai bene che bisogna aspettare tre ore prima di farsi il bagno per aspettare che la dig….”
“OOOOhhhh Madòòòò come sei palloso! Forzaaaaa vengo a prenderti e ti bagno eh?” disse interrompendomi mentre si avvicinava.
“no Sara dai non mi và davvero!” le urlai e mi girai sdraiato a pancia in giù.
Dopo pochi secondi sentii dell’acqua freddissima nella schiena, mi sembrò si fermasse il cuore da quanto era gelida! Mi girai di scatto e vidi Sara che strizzava i suoi lunghi cappelli sulla mia schiena
“Ma porc…. Meno male che non era fredda eh?!!!” dissi alzandomi di scatto ed iniziando ad inseguirla visto che era scappata immediatamente.
“ah ah ah hai visto che ti sei alzato? Basta poco….” E continuò a schizzarmi mentre cercavo di acchiapparla.
Improvvisamente gli schizzi si fermarono, non sentii più la risata di mia sorella, la cercai e la chiamai disperatamente… mi tuffai più volte, risalivo a galla solo per respirare…. Niente… mi misi in piedi e chiamai,con tutto il fiato possibile, il suo nome…
“sono quiiiii Hey!!! Non mi vedi?” mi girai e vidi una figura bionda che mi chiamava.
“Brò stò andando lontano non riesco a tornare  da te….. vieni a prendermi”
Nuotai verso di lei e ci arrivai in un secondo… mi vide… si girò…. Era HeMo.
Mi mise le mani al collo e mi disse : “Bròòò finalmente! Mi aspettavo arrivassi, mi hai detto che ero la tua sorellina e che non mi avresti abbandonato, io lo sò che tu non mi lascerai mai” disse dandomi un bacio.
Poi continuò:
“ora portami dalla mia Naynay ci penserà lei a me” indicandomi la riva
 mi girai e dall’altra parte, sulla riva c’era Naya che ci salutava.
Mi accorsi che camminai  verso la riva con HeMo in braccio.
Sentii Naya che urlava qualcosa, ma riuscii a sentire solo “….famigliaaaaaaaa…. “
e quella parola mi martellava la testa.
Mi svegliai di soppiatto ero sudatissimo e avevo le lacrime…. Ero confuso…. Continuavo a piangere…. Guardai l’orologio ed erano le 2 del mattino. Mi alzai, mi feci una doccia e non riuscivo ancora a smettere di piangere….
Suonai insistentemente il campanello, dopo qualche minuto HeMo arrivò e sentii dall’altra parte della porta:
“Ma che cazzo… chi è che suona così??” disse con voce assonnata….
Non avevo nemmeno la forza di parlare…. Continuavo a piangere, non sò nemmeno come fossi riuscito ad arrivare fino a casa di HeMo, sapevo solo che dovevo farlo….
Sentii che guardava dallo spioncino della porta….
Io Riuscii solo a dire un: “ti prego apri”
“Stefano che è successo?”  la vidi… anche lei sconvolta… aveva le occhiaie, sicuramente anche lei aveva pianto quella sera.
“perdonami…”  riuscii solo a dire quello senza nemmeno guardarla negli occhi….
“ma… ma sono le tre del mattino…. Ma sei ubriaco?” mi chiese quasi sorreggendomi.
“no… no… ho sognato Sara eravamo al mare… “continuai singhiozzando “non la trovavo… poi sei comparsa tu e poi mi hai detto che ti avevo promesso….”
“hey hey piano….piano shhhhh…. Vieni dentro… “ mi prese e mi portò dentro, mi fece accomodare nel divano all’ingresso del suo appartamento.
Mi portò un po’ d’acqua… mi fece calmare…. Mi guardava come se fossi un alieno, credo non mi abbia mai visto in quelle condizioni e così fragile.
Mi ripresi un po’ dopo qualche minuto….
“che hai fatto oggi oltre che tentare di distruggere un rapporto?” Mi disse col sorriso, forse per smorzare un po’ di tensione e farmi parlare.
“quando ci è arrivato il messaggio che le prove si spostavano alla Fox e ci sarebbe stato Adam, mi sono preoccupata…. Tu che salti il lavoro….?? È proprio da stare male”
continuò mentre mi scrutava, come se si accertasse continuamente che stessi meglio.
“niente di che…. Ho corso… “ dissi con gli occhi chiusi.
“ah bene così facciamo scendere un po’ di pancetta” disse toccandomi l’addome.
Accennai ad un sorriso.
“và meglio?” ricambiò il sorriso.
La guardai e non potevo credere che dopo tutto quello che le avevo vomitato addosso, potesse ancora parlarmi.
“riuscirai a perdonarmi?” dissi
“pensi ti avrei aperto altrimenti?” mi rassicurò.
 Ma poi disse:
“ci hai distrutto in 5 minuti, eri la prima persona a cui dicevamo il nostro segreto, io ero convinta fossi felice per noi e ho rassicurato Naya, dicendo che avresti capito ed accettato subito la cosa, non mi aspettavo quella reazione, ma almeno ho visto che anche tu ti incazzi alcune volte e quando lo fai sei decisamente pericoloso” rise….
“ a parte le cazzate è stato traumatico per me e Naya sentire tutto quello che ci hai detto e  che…., credimi Stefano, non corrisponde a verità… non abbiamo mai pensato di usarti, ti abbiamo sempre visto come la nostra famiglia in questa città e quando stavamo da te ci sembrava di rientrare a casa dai nostri genitori, i nostri fratelli e sorelle, per questo volevamo sentirci libere al cento per cento. Per questo ti abbiamo voluto dire della nostra storia. “ disse con amarezza.
Mentre lei parlava io ripresi a piangere  … lei mi prese la mano… mi accorsi della forza di HeMo,  era mille volte più forte di me. Lo capivo da quegli sguardi, da quella lucidità.
Presi coraggio e dissi:
“io sono felice se voi siete felici, lo sai… non so che mi è preso, sono andato in panico per tutte quelle storie dei giornalisti, la pressione di Ryan, tu che quella volta non mi hai detto la verità, quando te lo chiesi… ho pensato miliardi di cose e tutte negative. Devo aver raggiunto livelli di stress non indifferenti. Non lo so Heather… possiamo tornare indietro? A quando io ti chiesi se tra te e Naya c’era qualcosa? Rifacciamo il ciack e diciamo che non è stata buona la prima ma la scena è da rifare. Sono stato pessimo e ti giuro non ricordo nemmeno tutte le cazzate che vi ho detto…”
“Io si… benissimo… se vuoi te le elenco” mi disse con orgoglio.
“no preferisco di no…” ero a pezzi.
“raccontami del sogno” mi disse
Mi misi a raccontare per filo e per segno del sogno, di quando è scomparsa Sara ed è comparsa lei, mentre raccontavo, HeMo piangeva…. “perché piangi?” chiesi.
“non lo so mi sembra talmente assurdo che la persona a cui vuoi bene reagisca così… sei talmente sicura che ti abbraccerà , anche se ti rendi conto che la notizia che gli stai dando in quel momento lo possa sconvolgere …..” Iniziò a piangere seriamente mentre continuava
“ti giuro che tutto ciò che avrei voluto in quel momento era che ci stringessi a te e ci dicessi che sarebbe andato tutto bene, che tu eri con noi…. In qualsiasi difficoltà… eravamo… e siamo, spaventate, ma io pensavo di poter trovare in te un rifugio per la mia stanchezza, per lo sconforto che mi prenderà quando ci troveremo di fronte barriere. Invece tu hai pensato solo che ti stavamo usando…. Non hai visto al di là…. Non hai capito che noi ti stavamo dando le chiavi per aprire il nostro scrigno segreto e tu le hai buttate in mare”
Non sapevo che dire….aveva  ragione! Ogni singola parola corrispondeva a verità….
“sono una pessima persona, non merito la fiducia che tu e Naya mi avete dato” dissi con le mani tra i capelli.
“io e Naya abbiamo visto oltre, abbiamo visto il tuo cuore, tu sei una persona meravigliosa, non ho mai conosciuto uno come te, hai un cuore grande e la tua passione per la musica la trasmetti a chiunque,
 tanto da farla amare anche ad un sordo, che non potrebbe sentire le note che stai suonando, ma la amerebbe semplicemente guardandoti mentre la esegui” mi disse con gli occhi ancora umidi prendendomi per mano.
“ma dopo questo ho capito una cosa di te, hai estremamente paura di essere tradito ed usato, forse in passato hai avuto esperienze che ti hanno segnato… no so…. Ma ora nel presente ti dico che per noi non è così, non mi è mai venuto in mente di usarti con i giornalisti per coprire la mia storia con Naya, credimi!”
Questa ragazza mi stupiva sempre più… mi leggeva dentro, ero un libro aperto per lei.
“hai ragione ho sbagliato…. L’ho capito troppo tardi…. Dammi la possibilità di rimediare ti prego!”
Dissi quasi supplicandola.
HeMo mi abbracciò semplicemente e mi disse:
“sono contenta che mi abbia riportato tu a riva da Naya”
Piangemmo come due cretini e ci addormentammo nel divano, stanchi di tutte quelle lacrime che ci avevano provato anche fisicamente.
 
Mi svegliai che HeMo non c’era più… credo di ricordare che si fosse spostata durante la notte per andare nel suo letto…
Sentii un profumo di Pancake bruciacchiato e capii al volo che si era messa ai fornelli per cercare di prepararmi la colazione, ero affamato non mangiavo praticamente da 24 ore… ma non so se potevo farcela a mangiare quella schifezza, conoscendo le scarse doti culinarie della mia amica.
“Heather Morris sarai anche una brava ballerina ma in cucina fai decisamente schifo!” esordì con questa frase entrando nella stanza.
“ho bruciato tutto, mi ha chiamato Naya e mi sono distratta…. Accidenti dovremo andare in uno Starbucks a colazionare…” disse con un sorriso.
“ti vedo dispiaciuta” risposi…- HeMo adorava Starbucks-.
“già… hai dormito un po’? ”. Sorrise e mi diede un bacio sulla guancia
“un pochino si… sono crollato praticamente” . Risposi.
“Oggi girate tu e Naya?” chiesi
“no, ma io tra due ora ho un servizio fotografico” rispose
“benissimo! Io salto l’accademia! ufficialmente sono ancora malato… “ sorrisi e continuai
“vado a prelevare Naya, devo chiedere scusa anche a lei, tieniti libera per pranzo, vi porto fuori a mangiare”
“aspetta… tu salti l’accademia?, ma… in questo momento stò parlando con Stefano Previani?” mi guardò incredula!
“già sono io! Abbiamo detto troppo stress no? Ho bisogno di rilassarmi con la mia famiglia”
La bionda mi fece un sorriso grandissimo per quella frase.
La abbracciai e mi diressi verso casa.
 
Naya mi aprì la porta con una faccia che non lasciava niente all’immaginazione…
“lo so… vorresti sbattermi la porta in faccia o peggio prendermi a pugni” dissi sulla soglia della sua porta.
Mi fece cenno con la testa di entrare…. Senza dire una parola.
Non sapevo da dove iniziare avrei voluto solo abbracciarla, ma sapevo che dovevo dare delle spiegazioni.
“so che un mi dispiace non può bastare, so anche che potrei darti miliardi di spiegazioni ma non cambierebbe il fatto che ti ho fatto male” non mi guardò mai in faccia e continuava a tenere le braccia strette al petto come se volesse fermare il dolore che ancora teneva dentro di se. Era delusa e lo sentivo.
“dimmi qualcosa ti prego” la supplicai.
“non ho niente da dire…. Mi verrebbero decine di parolacce da gridarti in faccia. Ma non sarebbero abbastanza per quello che ci hai fatto passare ieri.”  Aveva alzato lo sguardo e vidi i suoi occhi pieni di rancore. “pensavo fossi intelligente e non un omofobo del cazzo! “
“io non sono un omofobo che dici?” risposi subito
“ah no? E la reazione di ieri come la vogliamo interpretare?” ribattè la mora.
“non so che mi è preso, ero sconvolto da mille cose tutte insieme e ho reagito così…. Ma non so perchè”
Provai a spiegare.
“cazzo Stè è come se ti avessimo dato il nostro cuore e tu li avessi presi tutti e due, fatti a pezzetti come un macellaio e senza preoccupartene li abbia sparsi per terra! Ti rendi conto?” la durezza del suo sguardo cambiò in  un‘esperessione di delusione e sofferenza, aveva gli occhi lucidi e stava per piangere.
“io non volevo dirtelo ancora, ha insistito HeMo per farlo, non eri ancora pronto, sebbene fosse abbastanza evidente la cosa visto che molte notti le passavamo a casa tua”
“già…” risposi
“siamo spaventate, felici ma spaventate…. E dopo la reazione dell’unica persona a cui abbiamo deciso di dirlo, convinte che avrebbe capito e ci avrebbe appoggiato incondizionatamente, lo siamo ancora di più”
Iniziò a piangere, avrei voluto abbracciarla all’istante, ma sapevo che non me l’avrebbe lasciato fare.
“cosa devo fare per farmi perdonare? Dimmelo e lo faccio, qualsiasi cosa Naya! Ho sbagliato, ho avuto una reazione di merda perchè mi sono sentito tradito e sfruttato, soprattutto da HeMo, ma ho capito che ho fatto una cazzata, ho agito di impulso, non ho ragionato…. Se lo vuoi ancora io ci sono, e sono davvero felice per voi credimi!!!” le dissi provando ad avvicinarmi di più a lei che nel frattempo piangeva e faceva no con la testa.
“non so se voglio perdonarti, non so se posso fidarmi ancora di te, non dopo ieri” singhiozzò la mora.
Non ce la facevo più mi avvicinai e la abbracciai, si lasciò prendere tra le mie braccia. Tenevo quello scricciolo così fragile avvolto tra le mie braccia  e mi si stringeva il cuore…. Piansi anche io.
“sei uno stronzo!!! Perchè… perchè??? Hai rovinato tutto!!!!” pronunciò mentre mi dava dei pugni al petto.
“lo sò…. Lo sò tesoro non mi perdonerò mai questa cosa.” Dissi.
Ci calmammo tutti e due, uscimmo nel giardino di casa sua e ci sedemmo al sole.
Naya era ancora scossa… aveva sofferto troppo e io mi sentivo tremendamente in colpa.
Davvero avrei voluto fosse tutto un film… avrei avuto la possibilità di tornare indietro e rigirare la scena.
Decisi di farla parlare di cose belle, presi la mia sedia, mi misi di fronte a lei e dissi con un sorriso:
“Raccontami come è successo”
 
“Uhhh è venerdì e  Abbiamo la festa di Jason stasera, mi è venuto in mente ora” disse la ballerina bionda mentre, sdraiata su uno dei materassi della scenografia di Jump, muoveva velocemente le gambe in aria.
“Dio HeMo mi spieghi come fai? Siamo tutti a pezzi  qui…. Ho acido lattico in ogni muscolo e non ho forze nemmeno di alzarmi…. Credo che glisserò la festa stasera, mi dispiace per Jason” disse Chris mentre era completamente disteso immobile  sul materasso  a fianco della ballerina, sfinito dopo aver girato le scene con la coreografia super movimentata con le note della canzone Jump.
“noooo dai folletto non puoi mancare!” urlò Naya che era distesa nello stesso materasso di HeMo
“Naya… se ti alzerai da questo materasso e mi farai altri 20 salti senza sentire dolore giuro che verrò” rispose il giovane attore.
“li faccio io!!!” urlò HeMo….
“no cara, tu non sei in competizione,non essendo umana, mi spiace.” Sorrise con sarcasmo Chris
“ok…. promesso?” ribattè Naya
“promesso! però non devi barare” rispose  lui.
Naya si alzò con fatica, sentiva sul serio dolore dappertutto ma non voleva darla vinta all’amico. Iniziò a saltare da un materasso all’altro…. Le facevano male i polpacci, i glutei, ma aveva piantato in viso un sorriso… Che diamine era un’attrice poteva benissimo fingere e reggere al dolore pensò.
Chris sapeva che Naya stava fingendo ma stava al gioco… e disse:
“seeee vabbè miss orgoglio finiscila che stai morendo!!!”
“non è vero stò benissimo”  urlò sempre col sorriso.
“ah ah ah tesoro sei talmente rossa che stai per scoppiare” Rise la ballerina bionda.
“ok ok ho capito, hai vinto fermati! Non ti voglio avere sulla coscienza” Strillò l’attore.
“allora…. Verrai?” chiese col fiatone
“ok… ma non ballerò,  perchè non ce la posso proprio fare…. Mi siederò su una sedia a sorseggiare un martini ,come un’anziana signora, voglio avere la visuale della situazione e divertirmi ad individuare tutti i finti etero che ci saranno alla festa!” rispose Chris con aria di sufficienza.
“ah ah ah! Potrebbe essere divertente e forse dopo questa mia ultima performance per convincerti, ti farò compagnia credo…” ammise Naya toccandosi il sedere.
“eh no tu alla festa ci vieni con me e ballerai con me tuuuuuutta la sera” HeMo la prese e la buttò nel materasso tenendole le mani sotto di lei. Naya si divincolava e disse:
“tu sei fuori, non ce la potrei fare a starti dietro tutta la sera”
HeMo la teneva stretta e la fissava sorridendo… i loro nasi quasi si toccavano…. Rimasero così per qualche secondo, col sorriso stampato entrambe…
Naya si perse in quegli occhi blu e per un istante le mancò il fiato, ma non per la stanchezza… era ipnotizzata da quello sguardo… gli occhi della mora facevano un su e giù continuo tra gli occhi e la bocca dell’altra che la teneva prigioniera in quel momento.
Solo la voce di Chris ,che era lì ad assistere alla scena, le fece tornare alla realtà.
“Hemmm vedo nell’aria un po’ di arcobaleni e cuoricini volanti…. Vado a dire ad Amber che ho perso una scommessa e quindi ,per dovere, ci deve venire anche lei alla festa ad accompagnarmi, che lo voglia o no!”il ragazzo  si alzò  e continuò dicendo:
” e andateci piano voi due con stì giochi pericolosi” sorrise maliziosamente ed uscì.
HeMo lasciò la presa e si distese affianco alla mora…. Erano sole ora dentro quella stanza… ci fù un silenzio imbarazzante…. Lo interruppe la ballerina:
“cos’era quello?” disse rivolta all’amica…
“cosa?” rispose l’altra facendo finta di non aver capito
“quello che è appena successo Naya!!!  smettila di fare finta di non capire…”
“non lo so HeMo… non riesco a capirlo… e non è la prima volta che mi… o forse che ci… succede”
“lo so… io ci penso da un po’… ne… dovremo parlare…? “ chiese la bionda.
“non ne ho idea… dici che ci potrebbe fare bene?” ribattè Naya
“forse no…” HeMo si alzò dal letto e si mise di spalle all’amica.
“ok… non insisto… andiamo insieme alla festa stasera ? “ chiese toccando la schiena della bionda.
“non da sole, chiedo a Jenna se passa da me e poi veniamo a prenderti” rispose senza guardarla in faccia.
“dov’è il problema se siamo solo noi due?”  si alzò e si mise davanti all’amica per guardarla in faccia.
“Naya hai visto Chris? Le battute vengono facili e qui dentro gira in fretta la voce… “ HeMo era evidentemente impanicata.
“Chris vede gay e lesbiche in ogni angolo! Lo sanno tutti dai!”  Naya le prese la mano “non capisco poi cosa ci deve essere da spettegolare se non c’è motivo no?... “
HeMo la guardò e disse: “se lo dici tu?.... comunque ci andiamo con Jenna”  si alzò ed andò via lasciando Naya nella stanza.
La sera andarono insieme a Jenna e si erano aggiunti anche Amber e Chris al gruppo. Naya non era felicissima della cosa, ma non tanto per gli amici che la accompagnavano, ma perchè ,dopo quella discussione, HeMo l’aveva completamente ignorata sul set ed era freddissima.
Alla festa non si erano calcolate minimamente, Naya stava nella parte dei divani con Chris ed Amber a spettegolare sugli invitati. HeMo ballava col festeggiato ed altri suoi amici, divertendosi e strusciandosi con tutti i ragazzi che aveva attorno. Naya la vedeva e non poteva fare a meno di essere gelosa, sentiva che l’amica lo stava facendo perchè tutti vedessero che le piacevano i ragazzi.
La festa era ormai al termine il gruppo della macchina di Jenna decise che era ora di andare… Naya vide che HeMo era seduta ad un tavolino con tre ragazzi, era evidentemente ubriaca, le si avvicinò e disse:
“HeMo dobbiamo andare” toccando la spalla dell’amica che si girò e disse:
“Naya Rivera! Dov’eri finita stronza di una cheerleader? La festa comincia ora tesoro dobbiamo ancora ballare taaaanti lenti”
Naya non poteva crederci che l’amica si era ridotta così, sapendo che era una festa aperta a tutti, anche se con persone selezionate da Jason, ma potevano uscire  foto e commenti che sarebbero finiti inevitabilmente sui giornali e su internet.
“ dobbiamo andare su vieni con me” le prese la mano.
“lasciami stare! Io non ci torno con te! Torno con lui” disse indicando uno dei ragazzi che era al tavolo con lei… il ragazzo rispose: “certo l’ accompagno io tranquilla” con un sorrisino che non tranquillizzò per niente Naya.
“Oh Cristo Santo HeMo andiamo sei ubriaca e non conosci nemmeno questo individuo” si alterò Naya.
“Hey rimango io e l’ accompagnio io” era Mark che aveva seguito la scena fin dall’inizio ed era preoccupato anche lui per l’amica.
“Ecco c’è il mio amico Mark… contenta mamma?” disse la bionda.
“si felicissima!” rispose “grazie Mark, fammi sapere quando la porti a casa, tanto resto sveglia” si avvicinò e diede un bacio al ragazzo ringraziandolo per  aver salvato la situazione. E se ne andò furiosa.
Dopo qualche ora squillò il cellulare di Naya
“la signorina qui piange a dirotto che vuole che la accompagni li da te, che faccio?”  era Mark.
“Dio mio è fradicia vero?” rispose la mora
“stà un po’ meglio, ha vomitato e gli ho fatto un caffè amaro… “disse il ragazzo.
“ok Mark portala qui, non mi sento di lasciarla a casa da sola, grazie”
…………………..
“hai bisogno di una doccia sei uno straccio” Naya prese l’amica e la fece sedere su una poltrona. “te la senti? Ti accompagno in bagno” chiese.
“si” rispose solamente lei… si reggeva perfettamente in piedi e forse la sbronza le stava passando ed era rimasto solo un enorme mal di testa.
“HeMo parlami però…. Cos’hai?” chiese preoccupata.
“stò bene… faccio una doccia” la ballerina si diresse verso il bagno che conosceva benissimo.
Naya rimase in silenzio e guardò pensierosa la ragazza, mentre si dirigeva a passo lento verso il bagno.
Passarono venti minuti, la mora decise di sedersi per terra vicino alla porta dove l’amica stava facendo la doccia. Ad un certo punto l’acqua smise di scorrere e ci fù silenzio.
“Heather…. tutto bene?” disse con preoccupazione…
Non ci fù risposta dall’altra parte. “HeMo per favore rispondi! Dimmi se và tutto bene…. Stai male?” si alzò e toccò la porta lievemente, avvicinando l’orecchio per sentire meglio. Non ricevette nessuna risposta…
Decise di entrare subito, Aprì la porta…  trovò HeMo  rannicchiata sotto la doccia…. Era Nuda con le braccia tra le gambe e la testa abbassata. Piangeva a dirotto.
Naya si precipitò verso di lei si bagnò tutto il pigiama, le prese il viso tra le mani…
“no… non così… non fare così… che succede tesoro? Perchè piangi?” quasi le venne da piangere nel vedere l’amica in quelle condizioni.
HeMo la fissò in quegli occhi neri e profondi, prese la sua faccia tra le mani e la baciò.
Un bacio lungo… appassionato, le loro lingue si cercarono con foga, come se si stessero cercando da una vita. Naya non capiva quella reazione, forse era confusa da quel bacio, ma non pensava assolutamente di tirarsi indietro, in quel momento capì che per tutto quel tempo era stata la cosa che aspettava da sempre, forse da quando l’aveva vista la prima volta. Sentiva il cuore battere a mille, sembrava che volesse uscire dal suo petto da un momento all’altro ed andare a congiungersi con quello dell’angelo che era davanti a lei.
Si staccarono per un secondo, HeMo con ancora il viso di Naya tra le mani accennò ad un sorriso, mentre la mora riapriva gli occhi come se si svegliasse da un sogno bellissimo
“mi ci voleva una sbronza per capire che ti amo e non ci posso fare  niente, voglio solo te, se tu mi vuoi”
Naya rispose semplicemente con un altro bacio ancora più lungo.
 
“ e poi quella sera abbiamo fatto l’amore per  la prima volta” disse Naya con soddisfazione.
Ero impietrito…. Cioè… le avevo chiesto io di raccontarmi tutto… ma mi ero decisamente dimenticato che Naya aveva l’abitudine di essere molto descrittiva e riempire di particolari i racconti. Per questo nel Cast lei e Chris erano considerati i più pettegoli.
“ok… ok non voglio sapere gli altri particolari, non continuare per favore” le strappai una risata!
“ti stò mettendo alla prova, voglio veramente vedere se sei pronto ad essere amico di due lesbiche non dichiarate” mi disse lei con aria di sfida.
“se non lo sono vi perdo e, decisamente, non sono pronto a perdervi, se non l’avevi capito. Per il resto non credo sia così difficile”risposi
“lo sai solo tu Stè, mi fido di te e non vogliamo lo sappia nessun altro per ora, siamo terrorizzate al solo pensiero, stiamo attente a tutto, perchè sono sicura che succederebbe un casino, ma io non rinuncio ad HeMo e voglio correre questo rischio” mi disse sicura.
“lo sò… tesoro fidati di me, non lo dirò a nessuno, mi sono comportato da stronzo, non merito il tuo perdono ma ti chiedo di provare a fidarti. Ok?” mi ero alzato per guardarla negli occhi e dire quella frase.
Naya mi guardò e sorrise dicendo:
“ok, ma non deve più succedere ti prego…. Siamo state troppo male”
“Non succederà più promesso.” Dissi abbracciandola.
 
Un po’ lunga questa volta…. C’è di tutto, ma soprattutto c’è parecchio dramma, me ne rendo conto… la reazione di Stefano è stata abbastanza strana…  ma c’è un perchè e forse HeMo ci ha azzeccato in qualcosina…
Volevo solo segnalare che la battuta di HeMo su “Alexander Supertramp” per chi non lo sapesse è data dal  nome del protagonista del film “Into the Wild”. Fatemi sapere… non sono molto entusiasta di questo capitolo….
Grassetto nero scene HeYa ricordate ;)
Un bacio a tutti quelli che leggono.
Elettra.

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Capitolo 8
*** Toast ***


“Facciamo finire Kurt e Mercedes nei Cheerios… diamo a quel gruppo di sciacquette un po’ di credibilità con i nostri due talenti!!”
Ryan era seduto sul nostro solito tavolo nella saletta adiacente alla mia sala prove, stavamo scegliendo alcune canzoni per un episodio.
“cosa ne pensi di Beautiful della Aguilera per Mercy?” continuò
Era impressionante come, quando sceglievamo le canzoni,Ryan chiamasse i ragazzi con i nomi dei personaggi, come se non volesse uscire dalla trama, anche se poi alla fine la canzone la cantava Amber e non Mercedes come in questo caso, ma io oramai ci ero abituato e mi stava bene.
“Mi sembra buona, deve usare un po’ di delicatezza in più, visto il contesto ed il significato che vogliamo dargli” risposi.
“Si si è proprio così, ma non ho dubbi che riuscirai a rendere tutto come deve essere” disse sorridendo.
Ad un certo punto mi guardò e mi disse:
“Senti ho bisogno di aggiornamenti canori per quanto riguarda i ragazzi…. HeMo e Naya? Come sono messe?”
“Naya è pronta già da parecchio e ha fatto molti cori abbastanza notevoli…. HeMo le darei ancora qualche mese” risposi senza alcun problema, visto che ne avevo anche già parlato con loro ed erano d’accordo.
“bene, hai pensato a qualcosa per Naya?” mi disse
“mmmm… si vorrei facesse un duetto con Amber… “ dissi fiero.
“cazzo punti in alto! Amber è Amber….” Mi rispose abbastanza sconvolto.
“si ma Naya è Naya…. Vedrai, le loro voci si sposano molto bene” risposi strizzando l’occhio.
Lavorammo ancora per qualche ora a cercare canzoni e vari duetti…. Ci aspettava una pausa di 3 mesi,perchè Ryan doveva girare un film. Io ero felicissimo, perchè potevo dedicarmi a qualcos’altro, portare a termine qualche mio progetto e magari lavorare anche con più calma con i ragazzi.
Decidemmo di fare una pausa e mentre preparavo il caffè Ryan mi osservava ed era pensieroso…
“che c’è?” gli chiesi?
“stavo pensando come sviluppare la storyline  di Santana e Brittany…. E mi è venuto in mente che potrei farle avvicinare molto…. “ mi disse sempre con fare pensieroso
“in che senso avvicinare? …Sono migliori amiche no?” risposi
“mmmm le vorrei far avvicinare di più…. Ci vedrei una storia Lesbo tra loro due, moooolto Sexy”
A quella frase quasi mi andò di traverso il caffè che stavo bevendo…. Iniziai a tossire…. Ryan si avvicinò e mi disse:
“Hey che succede? Tutto bene? Non pensavo ti scandalizzassi così facilmente” sorrise.
Accennai ad un sorriso per tranquillizzarlo e cercai di camuffare la mia agitazione dicendo:
“ma scherzi? Non mi scandalizzo! È solo che non me l’aspettavo. Essendoci  l’omossessualità di Kurt, già ampiamente sviluppata nella serie, non pensavo volessi metterci altre storie simili.”
“non è mai troppa, credimi amico!” mi rispose.
“ certo questo è vero! Ma Santana non è una mangiatrice di uomini? E Brit ha fatto sesso con tutti i ragazzi della scuola?”  cercai di far ragionare Ryan
“E’ proprio per questo! La storia è completamente diversa da quella di Kurt, mentre lui lo è sempre stato ed è consapevole, voglio far rivivere in Santana tutti i confusi e spaventati adolescenti che scoprono la loro sessualità…. Non sò ancora come, ma lo voglio fare in modo drammatico. Domani ne parlo con Naya ed HeMo per capire  se se la sentono.” Affermò sosrseggiando il caffè.
“come ti è venuto in mente?” chiesi
“bè intanto perchè sono un genio…” Agitò in modo esagerato le mai come suo solito, poi continuò “…e poi mi è venuto in mente l’altro giorno, osservando Naya ed HeMo… sono così unite, mi piace molto il loro rapporto”
In quel momento volevo sparire, non so se potevo continuare a reggere quella situazione. Quindi dissi semplicemente:
“Si è vero, concordo” e poi proposi di continuare a lavorare sui pezzi. Per fortuna Ryan mi assecondò.
 
Erano le 3 del mattino e Ryan era andato via solo da due ore, avevo appena preso sonno che squillò il mio cellulare.
“pronto?” Risposi tutto assonnato senza nemmeno aver visto chi chiamava
“Facciamo un Tour!!!” era Ryan
“ma tu non dormi mai?..... aspetta cosa? Cosa… cosa hai detto?” realizzai in quel momento quello che avevo sentito nel dormi-veglia
“Facciamo un Tour a Maggio, finiamo le riprese della prima serie e partiamo…. Non te lo potevo dire prima di avere la conferma… oggi ho aperto la mail e ho avuto le mie risposte…. Mi sembra una notizia bellissima no?..... Stefano?.... Stefano ci sei?”
“si si …. Ma ma perché non me l’hai detto che c’era questo progetto? Cioè è un tour…. Ryan un TOUR” quasi urlai “e un Tour si canta e suona dal vivo e Glee ha anche le sue coreografie…. E…”
“Stefano respira! Ho pensato a tutto e ce la facciamo! Tu ovviamente dirigerai i lavori, accompagnerai i ragazzi ed in questi mesi di Stop iniziate le prove. E’ tutto sotto controllo!” mi interruppe
Non capivo se stavo vivendo un incubo (e quindi avevo bisogno di svegliarmi al più presto) o se era uno scherzo di Ryan che non aveva sonno quella sera.
Realizzai che era tutto vero, ovviamente non riuscii a dormire e la mattina presto Ryan tornò a casa ed iniziammo a lavorare. Inutile dire che era un fiume in piena. La sera aveva fissato una riunione con tutto il cast e la Troupe per dare la notizia.  L’entusiasmo di Ryan mi aveva contagiato quel giorno.
…………………………………………………………………………………………………………………
“riunione col capo dove sei presente anche tu…. Che succede??? Ogni volta che ci sono queste cose mi stravolgete la vita!!! Parla o ti uccido il gatto rognoso che hai”
Avevo appena lasciato Ryan e stavo cercando di mangiare un toast in santa pace ed invece la mia adorata amica, Naya Rivera, non aveva perso tempo a chiamarmi, appena ricevuto il messaggio per la riunione.
“mi stai minacciando?” risposi a Naya che era dall’altra parte del telefono.
“mi scoccia dirlo… ma si! Anche perché non mi verrebbe difficile ucciderla visto che l’altro giorno mi ha rovinato delle scarpe da 200 dollari” rispose lei
“Non lo faresti mai, uno perché HeMo la adora e due perché ti ricordo che io posseggo un po’ di informazioni per poterti minacciare. Quindi capiti male bimba!” ribattei soddisfatto.
“daiiiiiiiiiiiii, amore mio puccioso… il più bello degli italiani che abbia mai conosciuto…. Dimmelo dai!” mi disse
“Naya quanti italiani conosci?” le chiesi.
“Tu! …. Però sei bello! Dai dai dai!”
“non posso Naya! Ryan mi fa lo scalpo! Lo saprai tra qualche ora! Resisti! e ora devo finire il mio toast” LA liquidai.
“ti odio sfigato!”
“anche io ti voglio bene, a dopo” chiusi la chiamata così… come era nostro solito.
Mi preparai ad addentare il mio toast, nemmeno il tempo di aprire la bocca e risquillò il telefono, pensai seriamente di buttarlo nella spazzatura, ma c’era la solita suoneria personalizzata che non poteva non convincermi a rispondere… in quel momento mi venne in mente che però una cosa potevo farla in futuro: togliere le suonerie personalizzate!!!
“You are… only exception…. You are only exception…. “
“HeMo che vuoi? E ascolta qualcos’altro oltre i Paramore, non ne posso più, mi piacevano prima che me li facessi odiare tu!”
“ingrato! Io ti dedico una canzone e tu rispondi così?” mi rispose la bionda dall’altra parte del telefono.
“si perché stò mangiando ed è l’unico momento libero che ho, e poi so già il motivo per il quale mi stai chiamando!” dissi mentre guardavo il mio toast che si sfreddava.
“ ma tu sei il mio fratellinooooo!!! dai che ti costa?” mentre rispondeva, sentii una voce familiare che ridacchiava vicino a lei.
“HeMo!” le dissi con voce ferma
“Eh!” rispose
“sei con Naya???” chiesi, ma sapevo già la risposta.
“Si!” e sentii ridere.
“andate affanculo tutte e due! Non vi dico niente e ci vediamo dopo!” chiusi il telefono.
Le adoravo e sarei stato al gioco, se non avessi avuto un toast che aspettava soltanto di essere mangiato.
La sera ci vedemmo agli studios per la riunione, Ryan diede la notizia in modo entusiasmante, come solo lui sapeva fare: aveva fatto preparare un video mettendo un po’ di spezzoni di canzoni e coreografie e poi lasciando un po’ di suspance, dopo un attimo di nero nel video, aveva fatto comparire la scritta GLEE Tour 2010!!! Con un esplosione di urla isteriche di ragazzi che aveva preso da non so quale Live. Era come se stesse regalando un sogno a questi ragazzi e nello stesso tempo stesse realizzando anche il suo! Io ero affascinato da tutto ciò!
I ragazzi erano strafelici, dopo che tutti avevano realizzato e festeggiato, Ryan iniziò a diventare serio e professionale come solo lui sapeva fare, ed illustrò bene tutto quello che ci sarebbe stato per realizzare il Tour: le prove, gli studi delle canzoni e delle coreografie, possibili date ecc… Annunciò che lui non poteva seguire tutto direttamente, ma che avrei preso in mano tutto io, e sarei stato il referente per qualsiasi cosa. Tutti erano felici.
Incrociai lo sguardo di HeMo che mi fece l’occhiolino e Naya che mi guardò soddisfatta. Tornai a casa ad organizzare il lavoro per quei 3 mesi. Ci aspettavano giorni duri ma, ero sicuro, belli!
 
“cosa ne pensi di quello che ci ha proposto Ryan?” HeMo accarezzava i capelli di Naya che era poggiata con la testa sulle sue gambe.
“penso che può essere un’opportunità per il nostro lavoro, stiamo crescendo, sono ruoli difficili da interpretare, Santana farà un salto di qualità….. perché gli hai detto che ci volevi pensare?” chiese la mora.
“perché ho paura che poi ci ritroviamo in uno stereotipo di attore, ci faranno fare solo ruoli di lesbiche e non mi và tanto.”rispose
“ma non è vero, ora non più…  ci sono attori che fanno la fila per interpretare questi ruoli perché sono molto apprezzati dal pubblico.” Disse Naya
“…e poi i nostri fan hanno già abbastanza fantasie su noi due… non saremo più così libere tesoro… ogni gesto gentile verrà interpretato, come un gesto di due persone innamorate e dovremo nasconderci ancora di più” rispose la ballerina.
“ma in fondo è solo la verità no? Noi lo sappiamo! E magari, chissà, se un giorno decidessimo di dirlo al mondo, senza avere paura e doverci nascondere, ci può tornare utile tutto questo” mentre lo diceva Naya accarezzò la guancia della ragazza.
“io so solo che amo te Naya Rivera, tutto il resto mi importa ben poco” le diede un bacio sulle labbra e si alzò dal divano per andare in cucina a prendere da bere.
Naya rimase sdraiata nel divano, così come l’aveva lasciata HeMo, abbastanza irritata, disse:
“Sai che è un po’ irritante questo Gay panic che ti prende improvvisamente? Soprattutto quando tagli le conversazioni e mi lasci così come hai fatto ora!
“Avevo sete” rispose indicando la bottiglia d’acqua.
“Ok” disse soltanto Naya girandosi dall’altra parte del divano.
HeMo si era riavvicinata e sdraiata accanto a lei, le cingeva la vita con le braccia, e da quella posizione poteva sentire il profumo dei suoi capelli nerissimi ,che sapevano di fiori di mandorlo, il suo preferito.
“non litighiamo ti prego…” le sussurrò piano.
Naya avrebbe voluto girarsi immediatamente, per  ritrovare quegli occhi blu che la facevano smarrire in un mondo tutto suo, ogni volta che ci si imbatteva. Ma doveva resistere, voleva che la ragazza capisse che ogni volta che rifiutava quel suo essere, rifiutava un po’ anche lei, e questo la faceva soffrire terribilmente.
“non riusciamo a parlarne serenamente, perché tu scappi, e questo non ci aiuta lo sai?” disse solamente con la faccia rivolta al divano.
“lo so amore…. Dammi tempo, non sono pronta a giustificare con tutti una cosa che per me è diventata naturale. Vorrei rimanesse solo per noi, che ci importa degli altri? di quello che pensano, di come ci vedono…. Ci siamo io e te. Il resto per ora non conta Naya!” rispose la bionda che continuò “dai… posso vedere quegli occhi stupendi?” e mentre lo diceva, cercava di farsi spazio tra Naya ed il divano.
“posso baciare quelle labbra così morbide?” continuò, mettendosi sopra Naya e facendo leva tra il divano e lei ,fino a riuscire ad infilarsi ed a mettersi davanti alla sua faccia.
“Ahi mi fai male così…. Sei scema?”a Naya scappò un sorriso….
Era inutile, non ce la poteva fare quando HeMo faceva così, era impossibile stare seri e resisterle. Dovette cedere alle facce buffe che faceva.
“sei un’adorabile idiota” disse Naya ridendo.
“lo so… per questo mi ami” mentre diceva quella frase HeMo iniziò a darle piccoli baci veloci sulle labbra, il modo in cui le mordicchiava le labbra, a Naya faceva impazzire
“mmmm forse credo di amarti più per come sai fare queste cose” rispose tra un bacio e l’altro la mora.
Hemo prese il viso di Naya si guardarono per un’istante, Naya riusciva a vedere così da vicino quel taglio degli occhi della ragazza, così particolari, che la ipnotizzavano ogni volta.
La bionda la baciò, lentamente…. le loro bocche si aprirono ed iniziarono una danza infinita, armoniosa, dal quale non si sarebbero staccate mai. Naya aveva dimenticato tutto in quel momento, anche il motivo per il quale si era sentita offesa poco prima. Sarebbe rimasta così, tra quelle labbra, tutta la vita.
Quando si staccarono la mora disse: “ adesso sono indecisa se ti amo di più anche per questo bacio” e riprese a baciarla.
HeMo sorrise e rispose: “posso darti altre motivazioni sempre più valide se vuoi” e dicendo così le sollevò la canottiera, era talmente piccola che ci volle un attimo a toglierla, si perse nei suoi seni ormai nudi. La mora non capiva più niente ormai, sentiva la ragazza che la baciava d’appertutto e non aveva nemmeno la forza di ricambiare i suoi baci. HeMo la faceva morire, sapeva come farla morire ogni volta. E forse aveva ragione la sua ballerina ciò che contava erano loro due e quanto si amavano.
 
 
Capitolo di transizione perché il prossimo è abbastanza impegnativo…. Lo stò già scrivendo.
Ditemi se vi piace e grazie delle recensioni bellissime che ogni volta mi fate.
Siete troppo buone!
Baci
Elettra.

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Capitolo 9
*** Compleanno ***


“Buon compleanno amore mio”
 Naya aveva aspettato che la sua ragazza si svegliasse da sola, lei si era svegliata di buon mattino facendo pianissimo, voleva organizzare al meglio quella giornata, era il compleanno della persona che amava più della sua stessa vita.
HeMo si stropicciò gli occhi e quando realizzò che era un giorno speciale e che davanti a lei aveva la persona che amava, fece un grande sorriso e disse:
“Grazie… da quanto sei sveglia amore?”
Naya si mise sopra di lei e dopo averle stampato un bacio sulle labbra disse:
“da un po’…. Sai che dormo sempre poco, al contrario di te, ma oggi poi avevo un po’ di cose da sbrigare prima che ti svegliassi” sorrise guardandola negli occhi sfregando il suo naso contro quello della ragazza.
“mmmm tipo?” chiese curiosa
“tipo… tu cosa vorresti fare oggi?” le chiese la mora
“bè se potessi scegliere starei qui tutto il giorno a farmi fare le coccole da te, a fare l’amore con te…. Un bel bagno caldo sempre con te… insomma tu ci sei sempre… troppo banale? “ rispose facendo ridere Naya, ma poi continuò: “se non fosse che tra due ore abbiamo prove coreografia concerto, e poi dopo siamo da Brò per le canzoni…. E poi ci dobbiamo preparare per la mia stupenda festa e poi sarà un altro giorno. “ disse con un po’ di amarezza, anche se erano tutte cose belle, ma davvero la sua giornata l’avrebbe passata solo con la ragazza a fare tutto quello che aveva elencato.
“mmmm vediamo per la prima parte… ce la fai ad aspettare fino a stanotte?” propose Naya guardandola maliziosamente
“tesoro se mi guardi così direi anche no!” prese Naya e la girò nel letto mettendosi sopra di  lei…. “posso avere un assaggio adesso?” le sussurrò all’orecchio.
La mora non poteva dire di no a quella richiesta, era troppo invitante e poi era il suo compleanno !!!
HeMo indossava una canottiera nera con solo le mutandine, quel nero faceva risaltare ancora di più i suoi biondissimi capelli e la sua pelle chiara.  Naya prese la canottiera della ragazza e gliela sfilò, L’altra fece altrettanto e con una foga incredibile si ritrovarono nude sul letto.
La bionda prese il comando della situazione, mentre teneva le mani della donna che amava, inziò a baciarla in ogni parte, fino a scendere giù, nell’unico punto dove desiderava arrivare fin dall’inizio, sentiva i gemiti di Naya che la eccitavano ancora di più, riprese a salire e improvvisò una danza meravigliosa, armonizzando il suo corpo con quello della ragazza che insieme andavano su e giù. Naya si sentiva morire, HeMo  si perdeva nel collo della ragazza che profumava di fresco e, se era possibile, quell’odore la eccitava ancora di più.
Era davvero un compleanno fantastico, solo per quel momento che stava vivendo.
Squillò il telefono….
“mmmm non rispondere” disse la ballerina mentre continuava a godersi il suo regalo mattutino
“è Stefano, devo rispondere è urgente” rispose Naya
“come sai che è urgente? Magari è una cazzata….” Disse la bionda abbastanza irritata.
“non è una cazzata, lo so… perché riguarda il mio regalo per te” sorrise l’altra
“mmmm allora rispondi và….” Si arrese.
 
 
“no vabbè rispondi quando vuoi? Eh?” dissi abbastanza irritato visto che avevo già fatto due chiamate a vuoto per accordarci su come dare l’ingombrante, ma delizioso, regalo che quella pazza di Naya aveva fatto ad HeMo.
“ero impegnata e non avevo sentito” mentre mi rispondeva sentii una risata al suo fianco.
“mi sembra di capire che la peste è già sveglia?” chiesi
“già… sveglissima direi!!!” sorrise Naya “te la passo và, così le fai gli auguri”
“Ciao Brò, tempismo perfetto!!! “ mi disse la festeggiata…
“ciao sorellina Auguri!!! Perché tempismo? Mi aspettavi?” chiesi
“Si guarda tesoro, ero proprio qui sul letto che stavo dicendo a Naya… ma Stefano non ha ancora chiamato?… ed aspettavamo in silenzio.  Grazie per gli auguri comunque” sentìì le risate di tutte e due
“bene vedo che siete ben sveglie allora, vi aspetto qui… passate prima di andare in palestra da Zach, ok?”Dissi
Intanto mi misi d’accordo con Naya per la sorpresa.
 
Avevo preparato tutto, Naya mi aveva fatto uno squillo  e ciò significava che erano a 3 minuti da casa.
Suonò HeMo, riconoscevo il modo in cui suonava perché faceva 3 suoni veloci e uno più lungo….
Poisizionai il regalo nella porta dell’ingresso di casa, mi allontanai mentre aprii il cancello.
 
HeMo vide in lontananza una scatola rossa aperta sulla soglia della porta di Stefano… guardò Naya che era più eccitata di lei, le prese la mano e avanzarono insieme…. Mentre si avvicinavano sentirono dei miagolii, Hemo si rivolse a Naya dicendo:
“non ci credo!!”
La mora sorrise ed annuì.
La ballerina lasciò la mano della ragazza e si precipitò verso la porta per vedere il suo regalo… dentro una scatola aperta c’erano due gattini, uno nerissimo ed uno color miele, come li vide non ci poteva credere.
Si girò verso Naya che soddisfatta la osservava da dietro. La festeggiata aveva lo sguardo incredulo di una bambina che aveva appena ricevuto il regalo sempre desiderato.
“avanti prendili… o prendine almeno uno” disse la mora.
HeMo si avvicinò con delicatezza, i gattini avevano circa due mesi ed erano dei batuffoli delicatissimi. Prese quello color miele e se lo coccolò e baciò tutto. Naya allora si avvicinò e prese quello nero.
Le due ragazze si guardarono, HeMo aveva gli occhi lucidi si avvicinò e diede un dolce bacio sulle labbra alla ragazza dicendo:
“grazie amore mio è il più bel regalo che potessi ricevere”
“sono due femminucce dobbiamo trovarle un nome” disse la mora che poi continuò dicendo: “ma guardali bene, c’è ancora un’altra sorpresa”
HeMo prese il suo gattino color miele e aveva visto che al collo aveva un braccialetto, lei  all’inizio pensava fosse un collarino. Rimise il gatto nella scatola e sfilò il bracciale… era un bracciale d’oro che aderiva perfettamente al suo polso così esile. Era molto semplice aveva solo un cuore rosso al centro, osservandolo bene, notò che aveva una piccola scritta dietro  “ti amerò per sempre. N” . Guardò Naya che aveva il viso soddisfatto perché sapeva che le sarebbe piaciuto, si avvicinò e le diede un lungo bacio, quando si staccò la guardò negli occhi e le disse:
” qualunque cosa succeda, anche io ti amerò per sempre”
Dopo un bacio interminabile e gli occhi che non volevano staccare lo sguardo l’una dall’altra, Naya si ricordò che Stefano aspettava un segnale per venir fuori e salutare la festeggiata. Aveva chiesto aiuto al suo amico per preparare la sorpresa, Stefano le avrebbe lasciate sole per il momento del regalo perché fosse un momento intimo tra loro due, poi lo avrebbe chiamato.
“kakkio Stefano aspetta un segnale per uscire, mi stavo dimenticando!!” Disse Naya mettendosi una mano sulla fronte. La bionda rise e disse: “ci penso io….”
 
Ero in cucina mentre aspettavo che le mie due amiche mielose ed innamorate, finissero il loro momento intimo di consegna del regalo romantico, come avevo promesso a Naya, avevo assolto il mio compito e mi ero fatto da parte.  Revisionavo uno spartito con un’armonizzazione di una canzone che non mi piaceva tanto ,quando ad un tratto mi sentii un peso morto che mi saltò sulla schiena, quasi caddi dalla sedia.
“Bròòòòòòòò…. È il mio compleannoooooo!!!” era HeMo che mi era saltata addosso e mi riempiva di baci.
“ah ah ah Auguriiiii!!!” Dissi alzandomi in piedi con ancora lei sulle spalle e facendola girare per tutta la cucina…. La portai dritta verso il mio regalo e la feci scendere.
“ecco il mio regalo” dissi indicando la scatola.
“nooooo ma è grandissimo!!!! Lo apro?” si rivolse a me
“e certo!!” risposi.
Intanto Naya aveva portato dentro i gattini che già dormivano uno sopra l’altro nella scatola, si avvicinò per vedere anche lei l’apertura del regalo, anche se già sapeva di cosa si trattava. Si avvicinò a me:
“grazie tesoro, sei un angelo” mi disse abbracciandomi e dandomi un bacio.
“e di che piccola? Non vedo l’ora di consegnarle il regalo che le abbiamo fatto insieme” le dissi accarezzandola.
Mi guardò ed annuì felice.
Intanto HeMo aveva aperto il mio regalo: le avevo fatto arrivare dall’italia una macchina per il caffè simile alla mia ed una fornitura delle sue cialde preferite.
“nooooooooo bellissimo!!!! Adesso dovrò imparare per forza a fare il caffè…. Ma non sarà mai buono come lo fai tu brò”  si alzò per abbracciarmi e mi disse: “grazie”
Annuì e la abbracciai forte.
“dobbiamo darti il nostro regalo ora…” disse Naya
“ancora? Ma…. Conservatevi un po’ di idee, non è mica l’ultimo compleanno che passeremo insieme questo!” disse la bionda!
“ah ah ah… non si sa mai, io ho ancora in testa quel progetto di fuggire lontano nelle terre selvaggie” dissi prendendo HeMo per mano e dirigendomi verso la sala prove.
 HeMo guardò Naya perplessa come se volesse capire perché ci stavamo dirigendo in sala prove.
“Adesso capirai” la rassicurò Naya.
Entrammo in sala, io mi misi al piano, Naya prese un microfono e HeMo si mise su una sedia davanti a noi… era eccitatissima e aveva lo sguardo incuriosito. Prese la parola Naya:
“un giorno stavamo provando ed in una pausa siamo finiti a parlare di te, ed è venuta fuori una canzone…. Io ovviamente ho scritto il testo e Stefano l’ha musicata. Spero ti piaccia.” Disse con una voce che lasciava trasparire l’enorme emozione che aveva.
Anche io mi sentivo abbastanza emozionato ed avevo le mani che tremavano, guardai HeMo che mi sorrise già con gli occhi lucidi. Inizia a suonare….
 
Ti ho cercato amore mio,
ti ho cercato come nel deserto si cerca l’acqua,
come nel cielo infinitamente stellato si cerca la stella più luminosa,
come nel comporre una canzone si cerca la nota che la caratterizza.
Ti ho cercato e ti ho trovato
ho trovato l’amore, l’amica, la sorella
nel momento in cui la mia gola era arida
il mio sguardo cercava di vedere una stella luminosa nel mio abisso di cielo scuro
e la  canzone della mia vita aveva bisogno di una nota  speciale
Grazie di esserti  fatta trovare.
Grazie perché rendi la mia vita così meravigliosa.
 
L’avevamo provata varie volte, riaggiustata altre miliardi di volte ma Naya non l’aveva mai cantata così…. Una voce calda, piena di sentimento….
Mi girai verso HeMo e vidi che piangeva… anche Naya si era commossa, le due si abbracciarono e si diedero un bacio, discretamente, visto che c’ero anche io, non avevano mai esagerato davanti a me. Poi la bionda si avvicinò a me e mi abbracciò, pianse ancora più forte e mi disse: “Sono felice che tu sia entrato nella mia vita, sei una persona meravigliosa”
Non potei che ricambiare l’abbraccio dicendo “anche io sono felice che tu ci sia, e anche questo scricciolo” indicai Naya e le feci cenno di avvicinarsi a noi per un abbraccio a tre e rivolgendomi alla mora le dissi: “hai cantato divinamente, era il tuo cuore che cantava”
“anche tu hai suonato con l’anima” mi rispose.
Si era fatto tardissimo e le ragazze fuggirono in palestra per le prove coreografiche e io mi preparai ad accogliere la band che doveva fare le prove per il tour.
Il pomeriggio avevo tutto il cast per le prove corali, ogni volta che c’era un compleanno di uno di loro erano sempre più gasati del solito. Il telefono di HeMo  stava per collassare per i tanti sms e chiamate che riceveva… ad un certo punto mentre stavo facendo provare un seconda voce a Kevin notai che HeMo rispose al telefono e si spostò dalla sala prove, con Naya che la seguiva  con lo sguardo da lontano preoccupata. Chiesi scusa a kevin e mi avvicinai da Naya :
“è successo qualcosa?” le chiesi.
“l’ha chiamata Taylor” mi disse indicandola con la testa e con lo sguardo preoccupato.
“ok…. è normale no? L’ha chiamata per farle gli auguri, stai tranquilla tesoro! “ le risposi dandole una carezza.
“si certo…” mi rispose ma sapevo che non l’avevo rincuorata.
Per tutto il resto delle prove HeMo cercò di nascondere quel senso di ansia che aveva e che io non riconoscevo dai tempi della sua storia con Taylor, poteva ingannare gli altri ma non me.
In un momento di pausa mentre tutti erano impegnati a coccolare e far giocare i gattini di HeMo mi avvicinai e le chiesi:
“tutto bene sorellina?”
“si… si tutto benissimo!” mi fece un sorriso abbozzato.
“era Taylor prima vero? che ti ha detto?” andai subito al sodo.
“si era lui… niente voleva farmi gli auguri…..” rispose velocemente
“e poi?...” continuai io
“eeehh niente mi ha detto che era in città e voleva vedermi per darmi il regalo…” cercò di rendere la cosa il più semplice possibile.
“e tu che gli hai detto?” chiesi
“gli ho detto che oggi non avevo tempo, che stavo provando tutta la sera e avrei fatto tardi…. E se domani mi fossi liberata l’avrei chiamato” Affermò la bionda
“bene…. Quindi non gli hai detto della festa?” mi resi conto che le stavo facendo quasi un interrogatorio ma quando si trattava di Taylor, HeMo  cambiava, e perdeva tutte le sue sicurezze.
“certo che no Brò!!! Non voglio rovinarmi il giorno del mio compleanno!!!” rispose.. e se ne andò dagli altri.
 
“Eri tremendamente sexy mentre ballavi stamattina, non so come ho fatto a non saltarti addosso”
Naya aveva portato HeMo nella stanza da letto che usavano loro, quando stavano da Stefano. Questo era uno dei tanti segreti che nascondevano agli altri colleghi del cast.
“lo so….mentre ballavo pensavo al dolce risveglio di stamattina” la bionda sorrise e si avvicinò per baciarla.
“Che voleva Taylor oltre gli auguri?” chiese l’altra
“niente mi ha detto che era in città e voleva darmi il suo regalo” le rispose la bionda mentre le accarezzava i capelli.
“cosa???? È venuto fin qui?” urlò Naya incredula.
“Hey amore calmati! Gli ho detto che oggi non potevo e che se mi fossi liberata l’avrei chiamato domani.” La rassicurò HeMo
“si… e secondo te uno come Taylor si arrende così? Gli dovevi dire che non era il caso e di tornare a casa… e non dargli speranze così…. “ Si allontanò da lei abbastanza scocciata.
“ha fatto tutta quella strada, non mi sembrava carino dirgli di tornarsene a casa” ribattè la ballerina
“HeMo tu quando si tratta di Taylor non capisci più niente, hai presente che quell’individuo non è normale ed è violento? Come ti salta in mente anche solo di pensare di incontrarlo? Tu sei fuori completamente” Naya stava perdendo la pazienza.
“calmati dai…. “ la prese di nuovo tra le sue braccia e continuò “oggi non lo vedrò, domani ci penseremo…. Possiamo goderci oggi senza pensare a lui? Eh? Non roviniamo questa giornata, ti prego!” le sorrise…
La ragazza ricambiò il sorriso e si fece forza per lei, nonostante la preoccupazione le disse:
“ok… “ la guardò e le diede un bacio, si staccò da lei dicendo: “hai una vaga idea di quanto io ti ami Heather Morris?”
“mmmm si ma avrei bisogno di un ripassino… attendo stanotte per quello” sottolineò la ballerina.
 
Io non sono mai stato un tipo da feste, con ballo sfrenato, ubriacature, risate esagerate…. Anche a scuola quando c’era qualche festa cercavo di glissare sempre e se non potevo dire di no mi defilavo il prima possibile…. Preferivo gli ambienti intimi, con le poche, ma buone persone attorno che chiacchierano e si divertono. Ma …. Era la festa della mia amica, avevo provato a trovare delle scuse mettendo in mezzo il lavoro, ma HeMo non voleva sentire ragioni. Gli feci soltanto promettere che non mi avrebbe coinvolto in nessun ballo… ero veramente negato !
Così mi ritrovai alla festa di compleanno di Heather Morris, in un locale esclusivo di Los Angeles con tutti i suoi amici invitati ed una marea di giornalisti all’uscita, che aspettavano soltanto qualche scoop da chiunque partecipasse.
Era una bella festa e tutti si divertivano, c’era anche Ryan ed ero perfino contento di stare con lui su un tavolino, a parlare di lavoro…. Sarà strano, ma la cosa mi faceva sentire più a mio agio.
Aspettai il taglio della torta che era già esageratamente tardi ed iniziavo a sentire la stanchezza della giornata. Mi avvicinai ad HeMo e le dissi:
“tesoro sono a pezzi và bene se vado?” le chiesi urlando in un orecchio per la musica troppo alta.
“ok fratellino, è già troppo quello che hai fatto fino ad ora” disse capendo perfettamente il mio sforzo.
“bene ci sentiamo domani e divertitevi”  le dissi dandole n bacio.
Salutai tutti e mi recai all’uscita…. Mentre uscivo un signore della sicurezza mi disse:
“c’è una folla esagerata fuori dal locale, è sicuro che vuole uscire da qui?”
“c’è un’uscita secondaria?” gli chiesi
“si…. c’è ugualmente gente ma sembra meno, l’ accompagno” mi disse gentilmente.
Mi portò verso l’uscita, lo ringraziai e mentre apriva la porta mi ritrovai in mezzo ad una massa di Flash che non mi permettevano di vedere nemmeno dove mettevo i piedi… mi misi la giacca davanti alla faccia per cercare di vedere qualcosa…. Ovviamente tutti urlavano il mio nome, questa cosa mi inquietava sempre abbastanza, perché era come se camminassi in mezzo ad una città affollata e tutti mi chiamassero e sapessero tutto di me e della mia vita. Mi facevano le domande tutti insieme e mettevano microfoni in ogni punto della mia faccia, riuscivo a capire parole di frasi a metà come: Heather Morris…. Relazione…. Finita…. Rivera ecc….
Mi salì un po’ di panico e mi misi a correre verso la macchina che in quel momento non ricordai nemmeno dove l’avevo parcheggiata.
Ero riuscito a seminarli grazie a qualcuno che usciva dopo di me e che aveva attirato l’attenzione dei giornalisti… questo qualcuno, era Cory che era più popolare di me grazie a Dio.
Trovai la mia macchina, non feci in tempo ad infilare le chiavi nella fessura della portiera, che mi sentii toccare dietro la spalla. Mi girai. Vidi un ragazzo alto, capelli scuri, con gli occhi pieni di rabbia che non era sicuramente un giornalista, che mi disse:
“non ci credo che mi ha lasciato per un idiota come te” si avvicinò pericolosamente verso di me, iniziai ad avere paura di quegli occhi così strani.
“hey amico…..sbagli persona…. “dissi rigirandomi per aprire  il più in fretta possibile la portiera.
“direi di no… mi avevano descritto un perfetto idiota, goffo e senza palle e avevano ragione!” si avvicinò sempre di più a me , mi prese per il colletto della camicia e mi sbatté fortissimo contro la mia auto, non riuscivo a dire mezza parola, ero pietrificato, avrei voluto urlare aiuto ma non mi usciva niente.
“come cazzo ha fatto Heaty a mollare me per mettersi con te???” mi urlava in faccia.
Dopo quella frase, capii che quello che mi stava ad un millimetro dalla faccia era Taylor, e forse mi venne ancora di più la paura.
“se-senti ti sbagli… siamo solo amici… non badare a quello che dicono i giornali” riuscii a dire.
“i giornali un cazzo, fottuto bastardo!! ti diverti con la carne fresca eh?” mi diede una ginocchiata nello stomaco, mentre con tutta la sua forza mi sollevava da terra. In quel momento sentii un dolore atroce alla pancia, mi mancava l’aria e stentai a respirare, mi lasciò cadere e mi ritrovai piegato i due.
“alzati bastardo” mi sollevò di nuovo e mi diede un pugno fortissimo in faccia, per poi sferrarmi un calcio nella mandibola, che mi accorsi si spostò, e mi fece un male incredibile.
Mentre ero a terra lui continuava a parlarmi… capii solo una delle tante frasi scombussolate che diceva più o meno così:
“tu suoni vero? Hai bisogno delle mani giusto??? Adesso ti faccio capire io cosa vuol dire quando ti privano di un tuo bisogno fondamentale… io avevo bisogno di Heaty capisci???” dopo quella frase sentiii un dolore immenso alla mano sinistra , mi aveva scaraventato un pietrone con forza sulla dita… il dolore era troppo… mentre stavo per svenire sentii delle voci in lontananza e capii che lui era scappato… a quel punto persi i sensi.
 
 
…Particolarmente sofferta questa ultima parte…. Spero vi piaccia e ….tranquilli non vi lascio per tanto tempo col fiato sospeso, saprete al più presto di Stefano.
Spero non sia problematico il passaggio continuo tra il racconto di Stefano e le scene HeYa.
Aspetto recensioni e consigli come sempre.
Grazie a chi si fa sentire dopo aver letto.
Elettra.

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Capitolo 10
*** Verità ***


“Signore riesce a sentirmi?” Aprii gli occhi e mi ritrovai dentro un’ambulanza, o almeno in quel momento mi sembrava … Avevo davanti a me una persona con in mano una lucetta che mi controllava gli occhi…
“Signore ripeto, riesce a sentirmi? Se mi sente faccia si con la testa” mi disse… cercai di muovere la testa…. ci riuscii, sentivo dolore d’appertutto, mi facevano malissimo la mascella e la mano più di tutte…. Appena il dolore si fece più acuto iniziai ad urlare perchè era diventato veramente forte.
Mentre urlavo sentii la persona che mi aveva fatto le domande che disse a voce alta:
“dobbiamo addormentarlo altrimenti rischiamo che si faccia ancora più male”
Tra tutto il caos, sentii affianco a me una voce familiare
“Stefano, Stefano calmati andrà tutto bene, cerca di stare calmo”  riconobbi la voce di Cory…. Avevo la testa che mi scoppiava, mi venne in mente solo di chiamarlo vicino a me e dirgli:
“Naya… “ dissi con fatica
“Naya?... si è ancora alla festa, nessuno sa niente credo…. Stai calmo, non agitarti.”
“no… no… chiama Naya…. … le devi dire…. Di portare HeMo a casa…. Per …. Per favore chiama… Naya”
Riuscii a dire solo quello e poi sentii il medico che disse:
“signore la stiamo addormentando! stia tranquillo è tutto ok!”
 
Arrivò Kevin che prese Naya da una parte  e disse:
“vieni con me….” La trascinò in bagno per poi dirle: “dove hai il cellulare maledizione!!!”
“hey calmati!!! L’ho lasciato in borsa… che succede? Perchè quella faccia?” disse Naya preoccupata
“Mi ha chiamato Cory, stà cercando di chiamarti ma non rispondi al cellulare…. È con Stefano in ambulanza” disse Kevin cercando di stare calmo
“cosa? Perchè? Cosa è successo?” si disperò la mora
“non lo so… mi ha detto che dovrebbero averlo picchiato pesantemente a quanto pare….” Rispose il ragazzo
“Oh mio Dio dove lo stanno portando? Ma come stà?” chiese lei
“Naya non sò altro su come stia, era abbastanza agitato e mi ha solo detto che stavano entrando al pronto soccorso,   Stefano è riuscito solo a dire di avvisarti di portare HeMo a casa…. E basta.” Disse velocemente Kevin
“HeMo a casa? Ma perchè??? …. Ok chiamo Cory, passami il telefono” disse lei prendendo il cellulare dell’amico.
“Pronto? L’hai trovata?” disse Cory rispondendo
“Sono Naya, che cazzo è successo? Sei con lui?” chiese Naya
“Maledizione  Naya!!!  ti ho chiamata venti volte, ti porti quel fottuto cellulare anche in bagno a volte…. Comunque ora no, è entrato in sala emergenze, non è messo bene” rispose l’attore.
“Oh mio Dio ma cosa è successo? eri con lui quando l’hanno picchiato?”chiese
“no, sono uscito poco dopo di lui ed ero assalito dai giornalisti, quando qualcuno ha urlato che stavano aggredendo un uomo in fondo alla strada… stavo per infilarmi in macchina per andare via, quando ho sentito un giornalista urlare che era Stefano e mi sono precipitato li… “ disse… e poi continuò “non era messo molto bene… prima che lo addormentassero è riuscito a dirmi di avvisarti di portare HeMo a casa… ma che succede?” Chiese preoccupato.
“non lo so… ma se ha detto così c’è un motivo… senti tu puoi stare li? Io porto HeMo a casa e ci sentiamo per tenermi aggiornata ok?”
“si si ok… ho chiamato Ryan che stà arrivando…” rispose Cory.
Naya chiuse la chiamata e si mise a piangere… realizzò in quel momento che l’amico era all’ospedale e non si sapeva niente… Kevin si avvicinò vedendo che tremava per il panico e le disse:
“hey tesoro stai calma… andrà tutto bene vedrai” e l’ abbracciò.
Fece un bel respiro e pensò che doveva essere forte, per Stefano, perchè gli aveva chiesto di fare quella cosa… doveva  cercare di fare tutto col meno danno possibile, lasciò la stretta dell’amico  dicendo:
 “si devo stare calma… allora, non possiamo creare il panico li dentro giusto? Kev tu vai a cercare qualcuno della sicurezza o qualcuno che possa accompagnarci a casa con discrezione…. Fuori ci sarà il finimondo sicuramente.”
Organizzò tutto, ed intanto pensò a come dare la notizia ad HeMo, l’avrebbe sconvolta quanto aveva sconvolto lei, se non di più… si avvicinò alla bionda che in quel momento stava aprendo i regali, cercando di nascondere la tensione. La bionda la vide e disse:
“Nayaaaa!! guarda la borsa stupenda che mi hanno regalato Lea e Dì” disse felicissima
“è bellissima!... Senti puoi spostarti un attimo? Ti devo dire una cosa” le disse la mora all’orecchio
“ma… ora? Ho pile di regali da scartare!!!” rispose la festeggiata.
“Si ora!” rispose fermamente l’altra
HeMo aveva capito dalla faccia di Naya che era il caso di spostarsi ed andare con lei… si recarono in una stanzina dove c’era solo un divanetto e un mobile. Vide che la faccia della ragazza  non prometteva niente di buono e si preoccupò.
“che succede?” chiese
“amore voglio che tu stia calma ok? Dobbiamo essere lucide per gestire bene tutto” Naya aveva le lacrime agli occhi…
“Naya cazzo! dimmi che succede!!!” le urlò
“Stefano… è stato portato in ospedale, da quello che abbiamo capito è stato aggredito e pestato a sangue da qualcuno, mentre usciva da qui… c’è Cory con lui non sappiamo altro” mentre lo diceva le lacrime scorrevano sempre di più e vedeva il volto della ragazza trasformarsi di un dolore immenso
“no… no… non è vero… Stefano…. Dov’è? Devo andare… dobbiamo andare…. Lo devo vedere” rispose lei avviandosi verso la porta.

Naya la bloccò, la strinse a sé e le disse:
“no no no! Ti prego amore non così… aspetta…. Respira, respira ti prego… fallo per me … vuoi?” cercò di abbozzare un sorriso per calmarla.
HeMo si calmò, guardando negli occhi Naya, sentiva che poteva fidarsi di lei, se le diceva di respirare e calmarsi, doveva farlo!
“ci sono un sacco di giornalisti li fuori, c’è il delirio, dobbiamo cercare di essere lucide… ok?” le disse Naya sempre guardandola negli occhi ed accarezzandola….
“ok” rispose semplicemente l’altra.
“Kevin stà cercando qualcuno della sicurezza che ci può accompagnare a casa “ spiegò la mora
“a casa? No… no io devo andare in ospedale da Brò” si agitò di nuovo
“HeMo…. HeMo ascoltami!” le prese il viso tra le mani e continuò “ mi ha detto Cory che Stefano è riuscito solo a dirgli di chiedermi di portarti via, a casa….non sò perchè, ma lo dobbiamo fare.  Ok?“ disse
“ma perchè… ?” rispose la ballerina
Naya le prese il viso e le diede un bacio veloce… alla bionda sembrava che quel bacio fosse una sorta di calmante.
“fidati di me e basta… per favore amore mio!” le disse la ragazza ancora con le lacrime agli occhi.
In quel momento Naya era agitata quanto la bionda, ma era ancora più preoccupata di quello che Stefano gli aveva detto di fare… non capiva perchè aveva detto quello a Cory, ma aveva la sensazione che doveva farlo al più presto. Doveva portare HeMo a casa.
Kevin aveva recuperato due della security che erano pronti ad accompagnarle a casa,aveva anche  avvisato i ragazzi del cast  dell’incidente,  in modo che poi potessero defilarsi prima che il caos fosse totale. Nel frattempo era arrivata la polizia per capire cosa era successo…
HeMo ,Naya e Kevin erano saliti su un pullmino con i vetri scuri, che era arrivato fino davanti alla porta dell’uscita secondaria,i giornalisti non si arrendevano, continuavano a fare foto dalle poche fessure libere e  da dietro i vetri scuri, mentre si stavano allontanando, ad HeMo sembrò di vedere la figura di Taylor in mezzo ai giornalisti… non era sicura, non disse niente perchè non voleva allarmare Naya, ma le prese un’angoscia che era difficile da gestire… aveva addosso la giacca che le aveva prestato Kevin quando aveva visto che tremava. Il ragazzo era seduto davanti con l’uomo della security, lei era dietro con Naya che le teneva la mano, sentì il bisogno di stringersi a lei, le mise la testa sulla spalla e si mise a piangere…. La mora l’ abbracciò stretta, le avrebbe voluto dare un bacio ma in quel momento non poteva, si limitò a guardarla negli occhi e a darle un candido bacio in fronte…
“andrà tutto bene, ci sono io qui”. Le disse.
 
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“Si stà svegliando….” Sentii in lontananza una voce, provai lentamente ad aprire gli occhi… non sentivo la percezione di tutto il mio corpo, probabilmente ero sedato, realizzai.
 “Signor Previani mi sente?” Aprii gli occhi e vidi una figura maschile vestita di bianco che mi parlava da vicino, cercai di dire si ma non ci riuscii… provai a muovere la testa… sentivo la bocca come paralizzata.
“bene… riesce a sentirmi vedo, non si deve muovere, né agitare…. Ha subito un intervento alla mandibola per una frattura scomposta, gliel’abbiamo risistemata non si preoccupi, per qualche giorno non potrà parlare…. In più ha una frattura alla mano sinistra per fortuna non scomposta… ha le mani forti grazie a Dio! Se ora se la sente ci sono delle persone che sono qui da ieri notte… sono molto preoccupati, magari se la vedono, si tranquillizzano e possono tornare a casa, così anche l’ospedale può svolgere le attività comuni di tutti giorni, visto che è bloccato per via dei giornalisti e per i fan dei suoi amici” mi disse ridendo…
Mi aveva riempito di parole, ed un secondo dopo non ricordai nemmeno più tutto quello che mi aveva detto… mi ricordai inevitabilmente che ero abbastanza bloccato e non potevo parlare.
“bene potete entrare massimo due per volta per favore, non fategli domande perchè per ora non può parlare e soprattutto non stancatelo, 5 minuti massimo per ciascuno” sentii il medico che con autorità spiegava agli altri come comportarsi.
Entrò Ryan per primo, volle entrare da solo:
“Hey… potevi dirmi che avevi bisogno di un po’ di ferie senza fare tutto stò casino! “ disse
Io risi, ma mi faceva un male cane in ogni punto del corpo e smisi subito, cercai di sorridere con gli occhi…
“non ridere che ti fai male da solo!!!” mi disse, poi continuò: “ora devi pensare solo a guarire, ho già messo Adam a lavoro che, a proposito, ti saluta… andrà tutto bene, ma ti devi rimettere in forze presto, senza te non è la stessa cosa amico mio” mi diede un bacio in fronte e disse: “hai capito?”
Mi limitai ad annuire  pianissimo…
Entrarono poi Kevin e Cory che mi portarono i saluti degli altri che, per ovvi motivi di sicurezza, soprattutto dell’ospedale che era già affollato così, non erano venuti… Cory mi lesse qualche sms veloce che i colleghi gli avevano mandato per me, ed erano tutti dolcissimi.
Per ultime entrarono Naya ed HeMo…. Le vidi, e la cosa che riuscii a pensare subito era che erano sane e salve, feci un sospiro, anche se mi faceva male anche fare solo quel gesto, ed improvvisamente sentii che mi scese una lacrima…. Non volevo piangere ma non riuscii a comandare quella cosa… mi sentivo molto sollevato perché erano lì e stavano bene…. Quel pazzo non era arrivato fino a loro.
“Brò…. Come stai?” mi chiese HeMo, con un fiume in piena negli occhi.. “già è vero non puoi parlare…. Voglio abbracciarti…. Ma non posso vero?.... no… ti faccio male…. Posso prenderti almeno la mano destra?” feci si con la testa. Mi toccò delicatamente la mano, provò a stringerla un po’, io ricambiai la stretta, sentivo che l’unico arto che potevo muovere, e dove avevo un po’ di forza, era la mano destra e quindi ne approfittai. Feci cenno a Naya, che ancora non aveva parlato e mi stava a guardare in un angolo  con gli occhi lucidi, di avvicinarsi verso la parte della mia mano libera…. Mi prese la mano anche lei e mi sorrise…. Stringevo le loro due mani ed ero contento.  Naya scoppiò a piangere, HeMo la rimproverò dicendo:
“amore! meno male che ci siamo dette che dovevamo essere forti!!!” la rimproverò la mia amica bionda
“hai ragione!” si asciugò le lacrime, mentre io risi per quell’affermazione,  e mi disse: “ci hai fatto prendere un bello spavento tesoro!”, si chinò ancora di più verso di me e mi diede un bacio in fronte dicendomi: “hai visto chi è stato?”
“i 5 minuti sono passati, scusate tanto, ma il signor Stefano deve riposare, ha subito un intervento!!!” mi salvò l’infermiera che entrò per congedare le mie amiche…
io sorrisi nel vedere lo sguardo di odio di HeMo ed il broncio di Naya che voleva stare ancora li.
“ma voi siete quelle di Glee? Le cheerleader? potete farmi un autografo? L’ho chiesto anche ai vostri colleghi, mia nipote và pazza per Glee, ed anche io” sentii che l’infermiera si rivolse ad HeMo
“si certo… se lei  però ci fa restare un po’ di più” HeMo le rispose prontamente facendole l’ occhiolino per convincerla.
“non se ne parla signorina! Ordini dall’alto! “ ribattè fermissima nella sua posizione l’infermiera.
 
“sbrigati a tornare, stò odiando Adam… ci fa fare troppi esercizi per scaldare la voce… mi annoiano!!!”
“li faccio fare anche io, solo che tu non li fai con me, perchè te ne approfitti” risposi ad HeMo che era dall’altra parte del telefono.
“mmmm è vero, ma lo odiano anche gli altri… a proposito hai ricevuto un sms di Lea? Mi ha detto di chiederti di valutare quello che ti ha proposto…. Cosa ti ha proposto? Sono curiosa” disse
“niente era una versione molto particolare di Pocker Face… mi ha mandato un mp3 per farmela sentire…. A volte penso che Lea assomigli sempre di più a Rachel… o forse è Rachel che è stata costruita su misura per Lea” risposi
“mmm forse di più la seconda… comunque…. quando vai via da quel posto dove ci è stato vietato di andare? Non è mica colpa nostra se la gente ci ama… non ti vedo da 10 giorni…. e quando ti vedrò potrò abbracciarti?” chiese dolcemente.
“domani o dopo domani dovrebbero dimettermi, devo fare qualche giorno di riposo ancora… e si… potrai abbracciarmi ! “ le dissi, poi sentii una voce famigliare che diceva:
“avanti passamelo ci sei stata troppo” era Naya ovviamente.
“ciao J.Lo-pez” risposi scherzando
“Ciao Rocky Balboa, come và la mascella?” mi rispose
“meglio…. un po’ di dolore ancora ma oggi sono riuscito a masticare un pezzetto di hamburger… la cosa positiva è che ho perso 5 kg!” affermai
“si vabbè, ti facevo fare una dieta io se me l’avessi detto… lo sai che i metodi fai da te sono sempre disastrosi” rise lei e rise anche la compagna che era affianco a lei.
“perchè hai messo in vivavoce ora? E quando parlavo con HeMo non l’ha voluto mettere?” domandai
“perchè la mia ragazza è un’egoista non lo sapevi?” rispose la mora…
“si lo sapevo! È anche egocentrica!” dissi prontamente
“no vabbè se volete anche dirmi che sono stronza fate pure!” disse la ballerina scatenando una risata in tutti e due.
“dai ti lasciamo riposare, ci sentiamo domani tesoro” mi disse Naya
“torna presto che non ne posso piùùùùùùùùùùù!!!” urlò HeMo
“ok…salutate tutti domani e…. non fate sconcerie mi raccomando” dissi a tutte e due.
 
“mi manca tanto… “ disse HeMo mentre si avvicinò al lato del letto e si posizionò sulla spalla della ragazza.
“anche a me…. “ la mora le stampò un bacio sulla testa e continuò “ non ha mai voluto parlare di quello che è successo, nemmeno con noi…. Appena ritorna ho deciso di tartassarlo… voglio capire cosa è successo”
“la polizia ha trovato una specie di testimone, un giornalista, che ha detto di aver visto un ragazzo giovane ma era troppo lontano… e Stefano dice di non conoscere il ragazzo, non l’aveva mai visto in vita sua” le disse la ragazza bionda
“amore?” chiese Naya rivolgendosi alla ragazza
“si?”
“perchè queste cose succedono sempre alle persone buone come Stefano?”chiese la mora
“non lo so tesoro…. Non lo so proprio…” rispose
Improvvisamente squillò il telefono di HeMo, lo prese e disse:
“è Taylor!” subito gli scese il terrore negli occhi
“non rispondere! Lascialo perdere!” disse subito l’altra
“voglio vedere cosa vuole, non mi ha più chiamato dopo il mio compleanno… si sarà offeso?”
Premette il tasto verde e disse “pronto?”
Naya non era per niente contenta di quel gesto… ma tanto era inutile, si limitò ad ascoltare….
“Hey Haty…. “ disse il ragazzo dall’altra parte… aveva la voce molto confusa ed HeMo si accorse subito…
“ciao Taylor, stai bene?” chiese
“hey… senti io… io non so cosa mi è preso… non volevo… ma… ma lui era li… e  gli altri mi dicevano che era sicuro che stava con te… che stavate insieme…” blaterava parole sconnesse al telefono
“Taylor ma che dici? Stai bene? Dove sei?” le chiese lei
“Haty non volevo fare del male a quel tizio credimi… quando i giornalisti mi hanno detto che era lui… che stava con te, non ci ho visto più… e ho perso il controllo… non ha nemmeno reagito… non può….. non può stare con te uno del genere…. Ti… ti… deve proteggere…. Non può capisci?”
All’improvviso HeMo collegò le cose…. Cominciò a capire e mentre capiva, la rabbia le salì dentro, forse non aveva mai sentito in vita sua tanta rabbia e tanto risentimento, come in quel momento…
disse urlando al telefono: “cosa???? Ma ho capito bene? Sei stato tu ad aggredire Stefano? Dimmi di no…. Dimmi che mi stò immaginando questa conversazione per favore!!!!”
“pe- pensavo te l’avesse detto, per quello ti ho chiamato… per scusarmi…. “disse il ragazzo
Mentre la ragazza incredula sbarrava gli occhi al telefono col suo ex, Naya era seduta sul letto con le mani sul volto che faceva no con la testa….
“sei un fottuto bastardo! Un codardo! È meglio per te se sparisci da questo mondo! Hai capito??? Non chiamarmi più, ucciditi, drogati fai il cazzo che ti pare non me ne fotte più niente!!!! hai capito lurido psicopatico???? Non chiamarmi mai più perchè ti denuncio!!!!” le urlò la ballerina con tutto il fiato che aveva in corpo! E chiuse la chiamata.
“Cazzo, cazzo, cazzo… è tutta colpa mia…. Capisci? Poteva ucciderlo… è un pazzo…. Come ho fatto io ad innamorarmi di un pazzo??? “ continuava andando avanti ed indietro per la stanza, presa dal panico….
Naya non rispondeva… teneva sempre le mani sul volto
“Naya dì qualcosa anche tu, ti prego!!!!” le urlò la ragazza
Naya non rispondeva, la ballerina risalì sul letto e si avvicinò a lei, le prese le mani e gliele levò dal viso, aveva una faccia terrorizzata e piangeva, quasi non riusciva a respirare… HeMo era spiazzata non sapeva cosa dire….
“amore….” Disse soltanto, guardando con pietà la mora che le stava davanti.
Naya prese un respiro guardò la ragazza e disse:
“ti rendi conto che poteva fare del male anche a te? E che stefano si è preoccupato di farci avvisare in quel momento drammatico? ….. ti prego Heather mi devi giurare che non vedrai mai più e sentirai mai più quel tizio…. Ti prego, non possiamo vivere col terrore….. ma hai visto cosa ha fatto a Stefano?” pianse a dirotto
La ballerina la prese tra le braccia e la strinse forte per farla calmare….
“lo so… è terribile…. Non ci posso pensare….. te lo prometto non lo sentirò mai più, ora calmati amore mio ti prego…” le disse stringendola a sé sempre di più.
“perché Stefano non ce l’ha detto? Taylor và denunciato e anche subito!!!!” disse Naya.
“Voglio capire perche… basta!” Hemo prese il telefono e compose il numero di Stefano.
 
Stavo risentendo nel mio i-pod la versione che mi aveva mandato Rachel di Pocker Face, ed indubbiamente non era male, quando squillò il telefono:
“Hey fatti una vita sorellina! Ti manco già?” risposi alla chiamata di HeMo
“perché non me l’hai detto?” mi disse serissima
“detto cosa?”
“mi ha chiamato Taylor….” Disse solamente
Feci solo silenzio… mi terrorizzai al solo pensiero che quel tizio potesse raggiungerla e chiamarla quando voleva. Mi feci serio,  E le dissi:
“bè… mi sembra ora di cambiare numero forse…”
“ora tu mi devi spiegare…. Non è il momento di fare il Santo o il Gandhi della situazione Stefano….”HeMo era veramente arrabbiata.
“non stò facendo il Santo…” risposi ma non sapevo come giustificarmi….
“allora adesso tu avvisi l’infermiera di turno che stiamo venendo da te, e se non ci fa passare faccio un casino ok?”
“ma… ma sono le 23.30 di notte… non puoi, tutti dormono qui…. Non puoi aspettare a domani?” balbettai
“non me ne frega un cazzo! Stiamo arrivando!!!” e mi chiuse il telefono.
Mi preparai a quella sfuriata, ed avvisai l’infermiera di turno, che per fortuna era una di quelle buone, che sarebbero arrivate le mie due amiche, trovai la scusa del depistare i  fans e giornalisti, per giustificare l’ora.
Decisi di giocare la carta sentimento e mi preparai ad accoglierle, puntando sul fatto che l’ultima volta che mi avevano visto, ero in un letto che non potevo muovermi, ora stavo meglio e non ci vedevamo da tanto, non ero molto sicuro di riuscire nell’impresa, ma ci provai.
“Stefano sono arrivate” l’infermiera le accompagnò nella mia stanza, la ringraziai e le chiesi se potevamo stare da soli. Ci lasciò e chiuse la porta.
Entrò per prima HeMo con lo sguardo incazzato… appena mi vide si fermò sulla soglia della porta… avevo ancora qualche livido in faccia dopo l’operazione…
“Hey potete avvicinarvi, non ho la peste” sorrisi spalancando il braccio sano.
Naya mollò la borsa per terra e si mise a correre verso la mia sedia, mi abbracciò e pianse soltanto.
HeMo rimase alla porta con le braccia conserte… ma io capivo che moriva dalla voglia di abbracciarmi la guardai e le dissi:
“dai… vieni qui…. Dopo parliamo!” e le feci l’occhiolino…. Sapevo che poi la conversazione sarebbe stata dura…. Avevo bisogno di sentirle con me e di avere quell’abbraccio.
La mia amica ballerina non resistette e venne ad abbracciarmi….
“mi dispiace….è tutta colpa mia” mi disse piangendo…
“và tutto bene, stò bene ora” le dissi.
Presero le sedie e si sedettero davanti a me…. Sorrisi imbarazzato, non avevo ancora parlato con nessuno di ciò che mi era successo e non era piacevole .
Raccontai com’era andata e decisi di non tralasciare nessun particolare… volevo che HeMo si mettesse paura… volevo capisse che quel personaggio era pericoloso… desideravo che non le venisse voglia di vederlo mai più….
“mentre ero per terra lui continuava a parlarmi e farfugliava un sacco di cose che non capivo, ad un certo punto prese un pietrone dalla strada e mi disse che voleva farmi capire come ci si sente quando ti viene tolto qualcosa di cui hai bisogno e mi massacrò la mano “
in quel momento mi vennero gli occhi lucidi, e forse per la prima volta realizzai che non avrei potuto suonare ancora per un po’… e mi mancava terribilmente.
HeMo continuava a piangere, Naya vedevo che era troppo arrabbiata per piangere e disse:
“perchè non l’hai detto alla polizia? Lo dobbiamo denunciare, può fare del male ancora a qualcun altro” e mentre lo diceva guardò la bionda.
“perchè volevo parlarne prima con HeMo” dissi aspettando la risposta della bionda.
Rimase in silenzio per un po’, poi disse:
“non lo so… è un casino….” Disse la bionda
“cosa?? Stai scherzando vero?” rispose subito Naya, guardando incredula la ragazza.
“è una persona che ha problemi e và aiutato Naya, non risolvi niente sbattendolo in prigione!”
si alterò HeMo.
“ok…. Ok… io ho bisogno di aria…. Esco un po’…” rispose la mora che si alzò ed uscì.
“Naya…..!” HeMo cercò di fermarla ma io dissi:
“lasciala andare! È comprensibile, è spaventata e preoccupata per te!”
“non mi farà niente, non c’è da preoccuparsi” disse lei
“non lo sai Heather, uno come lui è imprevedibile, e io ho avuto seriamente paura che ti raggiungesse quella sera….” Le rivelai
“lo so’… siete tutti preoccupati per me… mi è sembrato di vederlo tra i giornalisti quella sera, ma ero troppo preoccupata per te che non ci ho più pensato”
“cosa facciamo?dimmi tu… se vuoi io lascio stare, sono disposto a non denunciarlo se tu me lo chiedi. Ma devi chiudere definitivamente con lui HeMo, cambi numero di telefono e non lo vedrai mai più o sentirai mai più, cambierai casa ecc… queste sono le mie condizioni.” Gli dissi fermamente.
Si avvicinò e mi accarezzò la guancia dicendo: “perchè faresti questo Brò?”
“perchè per un secondo l’ho quasi capito…. Un secondo solo però eh?” risi e continuai “ quel ragazzo è impazzito perchè non ti ha più avuto con lui… certo io non reagirei mai così, ma ho pensato come dovessi sentirmi se non ti avessi più in giro a rompere le palle come solo tu sai fare!” dissi sorridendole.
Mi abbracciò e basta.
“ora vai a recuperare Naya ed andate a dormire… domani avete un’altra lunga giornata.”  Le dissi
“si… vado… hai idea di quanto ti voglia bene? “mi disse
“penso di si… e per me è lo stesso…. “ le risposi.
Si allontanò verso la porta, per andare dalla ragazza, la richiamai dicendo:
“ah HeMo!”
“si?”
“due cose: Non convincermi mai più a partecipare ad una festa! E dormi da Naya nei prossimi giorni!”
Si mise a ridere e mi fece l’occhiolino  mentre  usciva.
 
HeMo vide la ragazza che l’aspettava all’uscita dell’ospedale, vicino al distributore di bevande, sorseggiava  un caffè pensierosa….
“hey” disse la bionda sedendosi affianco
“hey” rispose solamente l’altra
Rimasero in silenzio per un po’…
Hemo disse: “andiamo a casa.”
Si alzarono e si diressero verso casa di Naya, durante tutto il tragitto nessuna delle due disse niente, rimasero semplicemente in silenzio.
Arrivate a casa la bionda si preparò per andare a letto, mentre l’altra rimase seduta sul divano, sempre pensierosa…
“vieni a dormire? E’ tardissimo e domani dobbiamo svegliarci presto” chiese la ballerina
“non ho sonno… “ rispose senza guardarla.
HeMo si avvicinò al divano, si mise al lato della ragazza, in ginocchio, e la guardò semplicemente.
“perchè fai così?” chiese Naya con gli occhi lucidi questa volta guardandola negli occhi.
HeMo continuava a guardarla, sapeva che la ragazza aveva solamente bisogno di sfogarsi, per non trattenere tutto quel dolore e preoccupazione.
“non ti rendi conto che metti in pericolo la tua di vita e anche quella degli altri? Guarda cosa è successo? Stefano è stato massacrato di botte, se non vuoi pensare a te, pensa almeno a chi ti stà vicino Heather!!!” le lacrime scesero sul viso della mora che continuò a parlare, mentre la ragazza la fissava imperterrita.
“io ho paura capisci? Ho paura per te, per noi…. Non me lo potrei mai perdonare  se succedesse qualcosa a te, o di nuovo  a Stefano, e io non ho fatto niente per convincerti a denunciare quell’uomo!!! Incontriamo tanta gente ogni giorno, c’è sempre folla in mezzo a noi… come facciamo a controllare questa cosa me lo dici?”
Naya ormai piangeva a singhiozzi e respirava male per l’ansia. HeMo non ce la faceva più a vedere la ragazza in quelle condizioni e disse:
“vieni qui… avanti vieni qui” Naya avvicinò la testa al suo petto, lei la strinse forte mentre la ragazza continuò a piangere.
Dopo qualche minuto Naya si calmò… e aspettò delle risposte dalla ragazza che disse:
“non lo denuncerà… ma mi ha fatto giurare di cambiare numero di telefono, che non l’avrei visto e sentito mai più e che avrei cambiato casa…. Per la sicurezza di tutti. Non credo che dopo la mia reazione si faccia risentire, conoscendolo… ma non si sa mai…. Quindi…. Ecco… sono alla ricerca di un posto dove dormire…. Pensi che al centro di accoglienza per barboni di L.A. abbiano un posto per me?” disse sorridendo.
“scema!!!” finalmente  Naya sorrise “puoi stare qui se ti và e non è troppo impegnativa come cosa….”
“pagherò l’affitto”  disse HeMo
“assolutamente! Il tipo di pagamento lo decido io però” rispose Naya dandole un bacio.
HeMo mentre la baciava, sentiva il sapore del sale delle lacrime che aveva versato la ragazza… in quei giorni avevano pianto troppo, forse principalmente a causa sua e dell’effetto che Taylor ancora aveva su di lei… decise di cancellarlo dalla sua vita per non far soffrire più le persone che amava.
 
Faticaccia, questa volta…. J
Stefano se l’è vista brutta ma come avete letto stà bene alla fine… Ci ho messo un po’ per definire le reazioni delle due ragazze… mi sembrano troppo tragiche ma in fondo Naya ha ragione a preoccuparsi così ed HeMo è un po’ incosciente… Boh? Ditemi se vi piace… vi aspettavate diversamente? Sono curiosa J
Bacio.
E.
 
 

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Capitolo 11
*** Brittana ***


“Come cavolo fai ad essere un DJ e poi in macchina ascoltare Jazz???, sei un controsenso umano amico, ma ti adoro proprio per questo!”
Stavo finalmente uscendo dalla prigione ospedaliera ed era venuto a prendermi J.D., il mio collaboratore, che non finiva di stupirmi, era una delle persone più strane che conoscessi, sapeva fare il suo lavoro benissimo, se avevo bisogno di consulenze su basi Rap, Hip Hop e Dance lui era il migliore… ma la sua cultura musicale era infinita e quella mattina, ancora una volta, mi aveva stupito mettendo nel suo stereo musica Jazz.
“Ah ah ah… le mie orecchie hanno bisogno di sentire altro ogni tanto, e poi questa è roba di classe” mi rispose, guardandomi col suo cappellino dei Boston Celtics.
“eh si… mi sembra di sentire!” sorrisi.
“come ti senti?” mi chiese premurosamente.
“Benone, finalmente vedo decentemente il sole” risposi.
“bene! Così tornerai al più presto a lavoro… immagino sia la cosa che ti manca di più” disse
“Già…” ci pensai un po’, e poi gli dissi: “A proposito non portarmi a casa… voglio andare agli studi, so che Adam stà registrando con Lea e Cory stamattina… così li saluto”
“sei sicuro? Non è che ti stanchi?” mi disse lui
“Hey mica sono incinta! Ho solo una mano ingessata! Tranquillo!” feci ridere il mio amico.
Arrivai in sala di incisione e salutai tutti i miei collaboratori, mi recai da Adam che era nella saletta e per incidere con Lea il pezzo dell’acuto finale di   “Halo / Walking On Sunshine” .
Non mi feci vedere da Lea perchè l’avrei distratta, rimasi al lato per ascoltare. Lea fece un acuto finale sorprendente… pensai che era meraviglioso riprendere così, e che mi era mancato terribilmente tutto quello.
“Rachel Berry eri calante!” dissi con un sorriso, avvicinandomi al microfono della cabina dove c’era Adam.
Lea mi vide e le si illuminò il viso con quegli occhi bellissimi, si levò le cuffie e corse subito verso di me.
“Stefanoooo, il mio maestro preferito!” e dicendo quello mi abbracciò.
“Hey, hey piano! Ho ancora qualche acciacco” le dissi ricambiando l’abbraccio.
“Oh scusa… “ si fermò. “come stai? La mano?” mi disse ancora, toccando il mio gesso.
“la mano starà per un po’ qui dentro.” Le risposi.
“non poterti venire a salutare di persona è stato frustrante, credimi!”
“lo so… ma è il prezzo della popolarità Lea Michele che ci puoi fare???” dissi per prenderla in giro!
“smettila!!!” disse.
Mi piaceva l’umiltà di Lea e il suo carattere sempre solare! Ero estremamente soddisfatto del cast che avevamo messo su, erano tutti dei bravissimi ragazzi e dei grandi professionisti e nel bene e nel male si volevano davvero tutti bene.
Non resistetti e mi misi a lavorare un po’ con Adam, che ringraziai per essersi sobbarcato tutto il lavoro al posto mio. Mi stavo già programmando tutti i giorni a venire, praticamente mi ero preso altri due giorni di riposo a casa e poi avrei ripreso in mano la vita normale di tutti giorni. La sala dove stavamo aveva un pianoforte all’interno, mi fermai a guardarlo… mi venne voglia di suonarlo, mi avvicinai… nel frattempo Adam capì tutto e senza dire niente mi lasciò fare.
Mi misi davanti alla tastiera, poggiai la mano destra, che era quella sana, ed iniziai a fare degli arpeggi con i tasti… mi venne un sorriso spontaneo… mi bloccai improvvisamente quando mi accorsi che con una mano non era la stessa cosa… mi mancava la sinistra che produceva le note basse… mi sentivo incompleto… il cervello dava impulsi al mio braccio sinistro di sollevarsi da quel tutore, che teneva il braccio immobile attaccato a petto, ma non potevo… sentivo la pesantezza del braccio e sentivo le dita che non potevano muoversi…. Mi vennero in mente quelle parole che risuonarono nella mia mente: “tu suoni vero? Hai bisogno delle mani giusto??? Adesso ti faccio capire io cosa vuol dire quando ti privano di un tuo bisogno fondamentale…” associate al viso di Taylor che con tutta la sua forza scaraventò quella pietra nella mia mano. Fù strano perché, improvvisamente, sentì un dolore acutissimo alla mano. Mi misi la mano tra i capelli come per scuotermi e far andare via quel ricordo… notai che Adam mi stava osservando, vidi che si alzò improvvisamente e si mise affianco a me, mi guardò, e senza dire niente mi fece cenno di riprendere a suonare con la mano destra e lui iniziò a seguirmi con la sua sinistra, suonammo spontaneamente ed armoniosamente una melodia, che poteva essere abbastanza , ma per me in quel momento era la più bella che potessimo produrre. In quell’istante capii che, fino a quando hai degli amici al tuo fianco, che ti sostengono, le mancanze saranno sempre colmate dall’altro.  A quel pensiero sorrisi e guardai Adam con gratitudine.
 
“Naya sei fuori tempo!!! Attenzione!!!”
Quella mattina Zach, il coreografo, sembrava avesse preso di mira la mora, oppure semplicemente quella mattina la ragazza, si sentiva più impedita del solito nell’imparare la coreografia.
“Naya!! non dietro Jenna che poi non ti si vede… Su!”  Era un continuo rimprovero…. “ok… oggi non è giornata mi sà… 30 minuti di pausa”  disse il coreografo.
Naya si mise a sedere distrutta, affianco ad Amber e Jenna, mentre vedeva che HeMo parlava con Zach…. Sembrava freschissima, non capiva come diavolo potesse  stare così. dopo aver ballato per due ore di fila. Aveva sempre difficoltà nell’imparare le coreografie, le potevano affidare le seconde voci più difficili, che le imparava subito… ma i passi di una coreografia no, non riusciva a memorizzarli così velocemente e doveva ringraziare solamente la pazienza e la bravura della ragazza, che fortunatamente ogni volta si prodigava per ripassarle assieme a lei a casa. Poi quel giorno era particolarmente stanca, aveva fatto tardissimo, per imparare una canzone che avrebbe dovuto incidere nel pomeriggio, e se non l’avesse saputa bene, Stefano, che ormai era rientrato in modo definitivo a lavorare ancora più esigente e severo, l’avrebbe sgridata malamente. Insomma una giornata che si prospettava traumatica.  
La ballerina ed il coreografo parlavano molto fitto, HeMo gesticolava dei passi come se volesse mettere in pratica  delle idee che Zach le dava. Naya li osservava e pensava che la bionda in confronto a lei era molte spanne avanti come professionalità, competenza, tempi di recitazione, talento… insomma HeMo era perfetta, se non l’amasse così tanto e non avesse la certezza che fosse sua, avrebbe anche provato della sana invidia da competizione.
“Zach si è lamentato con te di me?” chiese la mora mentre erano in pausa nella loro roulotte, HeMo mangiava uno yogurt ed era seduta su una sedia, lei era sdraiata sul divanetto con le gambe sollevate per farle risposare un po’.
“si, mi ha detto che non ne può più della tua scarsa memoria nei passi” disse con noncuranza continuando a mangiare il suo yogurt.
Naya si gelò… e guardò HeMo con terrore…
La bionda si girò verso di lei e disse: “Stò scherzando!” sorrise per prenderla in giro.
La ragazza fece un sospiro di sollievo.
“dovresti rilassarti un pò, sei troppo tesa’” continuò la bionda, osservando il bicchiere dello yogurt che era quasi finito.
“è facile per te! Sei una spugna… ti fanno vedere le cose e tu magicamente le fai” rispose
“ti ricordo che sono una ballerina … ho iniziato a ballare prima di imparare a leggere e scrivere” ribattè la bionda.
“si ma non sei nata cantante o attrice, eppure sei superba anche li”
“Onestamente è un dono che non ho, ma essendone consapevole, mi faccio il mazzo per cercare di essere per lo meno sufficiente, al contrario di te, che hai un dono naturale per questo, e non ti devi sforzare” rispose,  indicando la ragazza con il cucchiaino che stava usando per mangiare.
“non credo proprio!” rispose Naya
“E’ proprio questo il tuo problema, non credi! Non credi in te stessa Naya!” si avvicinò al divano dove era sdraiata la ragazza, le prese le gambe, le mise sulle sue ginocchia e le massaggiò, per poi continuare
“basta una giornata così: Zach che ti rimprovera, un po’ di stanchezza e perdi tutte le certezze che ti sei costruita per anni e…. Puff! Naya crolla e và giù, giù, giù” mimò con la mano una caduta dall’alto verso il basso.
“Non è vero!” rispose la ragazza sdraiata dall’altro lato del divano.
“allora perchè stai così?” chiese
La mora non rispose….
“amore tu non ti rendi conto del talento che hai… davvero sono seria!” HeMo guardò Naya con sicurezza e continuò:
“Santana è una ragazza completamente diversa da te, quando la interpreti mi spaventi a volte, riesci ad essere stronza, opportunista in modo così reale!!! Tu non sei così, sei l’opposto, sei una delle persone più dolci che io conosca e ti fai in quattro per gli amici, pensi sia semplice entrare così nei personaggi?”
Naya abbassava lo sguardo senza rispondere
“…e per quanto riguarda il ballo, non è semplice ballare come facciamo noi, soprattutto se non siamo tutti ballerini, lo capisco, Zach pretende il massimo da noi perchè sà che lo possiamo dare, come lo fà anche Stefano e Ryan. Se ci credono loro in noi, perchè non possiamo farlo noi stesse?”
Naya finalmente le sorrise.
“ed ora alza quel culo da questo divano, che riprendiamo i passi che ti sei dimenticata prima” le disse HeMo dandole una pacca sul sedere
“Noooo sono stanca” rispose facendo il broncio e gli occhi da cerbiatto.
“eh no però… sei scorretta, lo sai che non resisto a quello sguardo! Ti devo baciare per forza!” affermò la ballerina
Naya approfittò della cosa e sorrise continuando  con quello sguardo.
“noooo anche il meraviglioso sorriso Nayoso no!” HeMo non ce la fece più a stare ferma e si lanciò verso il collo della ragazza e prese a farle tante pernacchie, mentre le faceva il solletico.
Naya rise di gusto e pensò di essere fortunata ad avere una persona così bella e forte affianco…. La fermò e le disse:
“aspetta, aspetta, aspetta…. Mi sono dimenticata una cosa” le prese il viso tra le mani mentre ancora ridevano
“cosa?”
“ti amo tantissimo!” le disse con un sorriso bellissimo che uccise HeMo, la quale disse
“Bang!!!” e mimò la sua morte, accasciandosi sul petto della ragazza che rise dicendo:
“ah ah ah Idiota!”
HeMo sollevò lo sguardo, le diede un bacio: “io ti amo di più”
 
Journey!!! Mi ero svegliato con una canzone dei Journey in testa, non feci nemmeno colazione, mi piazzai al piano ed iniziai a suonare Faithfully… immaginando Cory e Lea che si dividevano le strofe… le doppie voci… il coro che entrava alla fine… tutto nella mia testa.
Cercavamo una canzone per il finale di stagione… era perfetta!!! Era LA canzone! Chiamai Ryan, che assolutamente non poteva lamentarsi delle mie chiamate improvvise perchè erano solo la metà di quelle che mi faceva lui, e le suonai e cantai la canzone al telefono, poteva sembrare una cosa bizzarra per gli altri ma per noi era normalissima. Mentre la eseguivo dicevo in mezzo delle cose, perchè Ryan capisse cosa volessi fare con i due cantanti.
“Ahhhh tu si che mi dai delle soddisfazioni! I miei Journey! E Faithfully è una della mie preferite!” disse particolarmente entusiasta! “Ok stasera lo comunico ai ragazzi e domani la mettiamo su… che ne dici di un intero medley dei Journey??? Sarebbe fantastico!” mi propose!
“già… ci potremo lavorare!” risposi.
“senti visto che ci siamo, volevo dirti che tra due giorni  dobbiamo presenziare ad un raduno della Fox, vogliono tutto il cast, più noi. E con quel noi intendo anche tu!” mi anticipò prima che potessi rifiutarmi.
“mmmm è la Fox… quindi niente no, giusto?” chiesi
“niente No mi spiace amico, Glee fortunatamente stà prendendo una piega abbastanza seria, non l’avrei mai detto qualche anno fa… quindi dobbiamo stare anche a queste cose! Ci saranno domande anche per te… ma niente panico mi raccomando… ok?” disse
“mmm ok! Mi ci dovrò abituare, ho capito ormai!”
……………………………………………………………………………………………………………………………….
Arrivai in quel delirio di transenne, guardie del corpo, agenti di Star che seguivano i loro assistiti come cagnolini, e poi c’erano i miei preferiti: I giornalisti! Mi ero svegliato la mattina con tanti buoni propositi, HeMo e Naya mi avevano fatto fare il ripassino del bravo Vip la sera prima che consisteva nel: Sorridere, essere divertente, reagire con battute a domande provocanti. Tutto qui… secondo HeMo …. Per me era peggio di un debutto al teatro la scala!!!
La cosa che mi consolava era che quel posto era pieno zeppo di Star dei telefilm della Fox ed io in fondo ero una pedina piccola piccola, quindi a parte qualche foto all’entrata per il resto, me la scampai. I miei amici Gleeks si divertivano con interviste e foto da tutti i lati possibili, io iniziai ad avvicinarmi al palco da dove ci saremo dovuti sedere, quando sarebbe arrivato il momento del cast di Glee.
Vidi che sotto il palco era pieno zeppo di Fan, che probabilmente avevano partecipato a qualche concorso, per vincere la possibilità di stare li a due passi dai loro beniamini.
Mi si avvicinò Naya che mi chiese:
“come stai?”
“vuoi la verità?... Vorrei essere altrove…” risposi con un sorriso isterico.
“coraggio sarà breve ed indolore vedrai” mi sorrise.
Ryan volle me e Zach vicino, gli altri ragazzi erano seduti uno dopo l’altro in fila… sembravamo un gruppo di delinquenti, pronti alla fucilazione, schierati davanti ai loro esecutori. HeMo e Naya erano sedute vicine esattamente all’opposto del semicerchio e potevo vederle bene. Non facevano che lanciarmi sguardi rassicuranti, tutto il cast era perfettamente a suo agio, sembrava quasi che recitassero una parte.
I giornalisti iniziarono a tartassare per primo Ryan che se la cavò egregiamente, poi fù il turno di Lea, Cory e a seguire tutti gli altri…. Ci fù una domanda, che mi fece gelare, che fecero ad HeMo e Naya, una fan chiese loro cosa ne pensassero di una loro storia nella serie, perché c’era una grossa fetta di fan, che faceva il tifo per una loro relazione. Vidi HeMo che un po’ iniziò ad agitarsi, ma subito partì con battute varie che smorzarono la tensione, anche con l’aiuto di Naya che in risposta a quello che aveva detto HeMo, riguardo il loro essere migliori amiche, disse: “e comunque per noi non è una difficoltà perché siamo tutto il tempo così” ovviamente scherzava, ma HeMo ebbe un momento difficile, guardò Naya e poi si girò verso la persona che aveva fatto la domanda e disse: “già lo facciamo sempre” scatenando le risate di tutti.
Arrivò il mio turno quando si parlò delle canzoni, un giornalista mi chiese il criterio delle scelte delle canzoni e delle voci che le interpretavano… iniziai tutto un discorso sulla tipicità delle voci di ciascuno, che forse era troppo lungo, perché mi accorsi che Ryan, ad un certo punto, prese la parola interrompendomi e dicendo agli altri: “vi prego non fate domande tecniche a Stefano perchè non usciamo prima di mezzanotte da qui!!” giù tutti a ridere… io un po’ meno perché non capivo tanto…. Vedevo solo HeMo che, con lo sguardo, mi faceva capire di non preoccuparmi e ridere di quella battuta. Seguì la mia amica  e risi con gli altri.
Dopo lo strazio di quel pomeriggio mi ritrovai le mie due pesti a cena a casa…. Avevamo finito presto e non stavamo insieme da un po’… quindi decidemmo di andare a casa, a farci una pastasciutta delle mie. Dopo cena, ci aspettava il nostro solito momento in giardino a guardare le stelle e a rilassarci. HeMo coccolava Lucy, la mia gatta, io mi guardavo lo spettacolo stellare e Naya, drogata di internet, navigava col suo Mac come al solito.
“mi ha un po’ infastidito che tutta quella gente sconosciuta vi chiamasse per nome” dissi, mentre osservavo una costellazione.
“Wau! Noto una vena di gelosia e possessività” mi disse la bionda sorridendo compiaciuta. Naya rise.
“No sul serio! Vi conoscono perché siete Santana e Brittany…. Non sanno niente di Naya ed Heather, tra l’altro… tesoro ti chiamavano HeMo addirittura!!!!…. Che è una cosa intimissima!!” dissi schifato rivolgendomi alla bionda affianco a me.
“ah ah ah ma ci siamo abituate, ci sono persone che ci seguono ovunque e si informano su tutto quello che facciamo… quindi chissà, magari qualche fan mi conosce meglio di te!” disse lei per schernirmi.
“impossibile!” risposi orgoglioso.
“ci azzeccano abbastanza a volte!” disse Naya
“ho visto… poi dovete spiegarmi la naturalezza col quale avete risposto a quella domanda su un rapporto sentimentale tra Brittany e Santana…. Io mi sono gelato ragazze!” dissi ancora rabbrividendo.
“ah ah ah siamo attrici mica per niente… e poi davvero ci siamo abituate, ed il segreto ormai sai anche tu qual è no?” mi chiese la ballerina
“sorridere e sdrammatizzare con battute….” Risposi, ripetendo a memoria quella frase.
“bravo!”
“poi tu non sai tutto quello che gira nel Web!!! Tutte le fantasie su di noi… è impressionante! questa cosa stà prendendo una piega grandissima… è troppo divertente!” disse ancora Naya.
“già tu non sai del Brittana” affermò HeMo
“del Bri cosa?” chiesi
“Brittana, sai che si usa unire i nomi per le coppie?”mi spiegò la mora.
“quindi sarebbe Brittany + Santana = Brittana? Che cosa idiota!” affermai mentre le due annuirono e risero.
“vieni qui che ti faccio vedere” mi disse Naya portandomi  vicino il suo mac.
Mi fecero vedere una quantità impressionante di Siti, Blog, Forum che parlavano delle due ragazze del Glee, che andavano in giro per la scuola, con i mignoli incrociati. Io non potevo crederci.
“Si…. Naya si droga con queste cose” disse HeMo con aria un po’ schifata
“non è vero!!! Mi divertono!” rispose l’altra offesa.
“ma i vostri colleghi che ne pensano?” chiesi
“ti dico solo una cosa , a noi è andata anche bene…. Ci sono fan che si fanno film su Kurt e Finn e anche su Chris e Cory…. Oppure c’è un’immenso gruppo che impazzisce per Lea e Dianna… insomma è un delirio” disse Naya, entusiasta di poterne parlare.
Risi di tutta questa pazzia …anche se mi sembrava alquanto inquietante.
 
“e…. 5,6,7,8 eh su – braccio- braccio eh… gamba e piega tira su! Ok?” HeMo ripassava in una stanza la coreografia di “Give Up the Funk” con Naya, in una saletta vicina al teatro dove dovevano girare.
“Cazzo non mi ricordo niente amore!!! Zach mi ucciderà” si disperò la mora.
“forza non pensarci! Allora il braccio và tenuto più teso” mentre spiegava, HeMo si mise esattamente dietro Naya , e la guidava tenendo le mani nei suoi fianchi “ok… teso e gira e…. apri “ Naya rideva perché soffriva terribilmente il solletico….
“amore se ridi non mi aiuti però… “ l ballerina ansimava per la doppia fatica
“lo so… lo so… scusa” disse la mora….
“ok ripendiamo da qui… braccio” Naya non ce la faceva e si girò per baciarla mentre rideva….
“daiiiiiiiii!!!!” HeMo rise e continuò “se fai così non ce la faremo mai!”
“un altro bacio e poi facciamo seriamente” disse la mora guardando con occhi maliziosi la ragazza.
HeMo non poteva dire di no a quegli occhi e a quel sorriso invitante.
Naya le prese il viso tra le mani e le diede un bacio appassionato, che non aveva niente di casto e veloce.
“Ragazze Zach ci vuole tutte sul palco sub….. Oh scusate…. “Entrò improvvisamente Jenna nella stanza.
HeMo era spalle alla porta e si girò immediatamente, Naya abbassò subito le mani dal viso della ragazza e si girò dall’altra parte mettendosi una mano in testa…. Per qualche secondo nella stanza ci fù il gelo.
“hem niente … Zach ci vuole immediatamente” ripetè Jenna che, con imbarazzo, se ne andò.
“oh cazzo!!!  E adesso?” disse Naya che nonostante la sua pelle olivastra era sbiancata.
HeMo si portò le mani davanti alla bocca in segno di disperazione.
“Ci dobbiamo parlare assolutamente!” disse Naya.
…………………………………………………………………………………………………………………………………….
OOOOOk non sono per niente convinta della parte raduno Fox ed intervista…. Infatti la volevo togliere… però vabbè l’ho lasciata.
Vi piace??? Vedremo come risolveranno la questione Jenna.
Fatemi sapere. Grazie a chi scrive dopo aver letto e anche a chi legge e basta.
E.

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Capitolo 12
*** Day by day ***


“HeMo sei calante, ti concentri per cortesia?” era la quinta volta che interrompevo la base della canzone, perchè la mia amica sembrava non esserci quel pomeriggio. Stavamo registrando un coro per una canzone… niente di così complicato, normalmente avremo risolto in mezz’ora ma quel giorno c’eravamo già il doppio.
“si… si scusa! Oggi ho difficoltà a sentire, ho un forte mal di testa, scusami” rispose lei.
Aveva il viso teso, capii che qualcosa non andava. Mi avvicinai e le dissi:
“caffè?”
“si magari, grazie!” rispose.
“che succede?” le chiesi mentre preparavo il caffè
“niente, sono stanca” mi rispose
“mmmm e la verità?... qual è?” la guardai “quando sei stanca ti accasci su qualsiasi cosa ti capiti a tiro, ma non hai sicuramente quella faccia” dissi.
Mi guardò con aria di sconfitta, e si arrese dicendo:
“stamattina Jenna è entrata nella stanza dove io e Naya ci stavamo baciando” disse mettendosi una mano in fronte.
“oh kakkio!!!” risposi.
Non mi aspettavo fosse una cosa del genere, vidi che era abbastanza disperata e mi avvicinai per darle un abbraccio.
“le avete parlato?” chiesi.
“non ancora, non c’è stato il tempo…. Abbiamo provato tutta la mattina la coreografia e io poi sono dovuta scappare per venire qui” mi rispose mentre era ancora tra le mie braccia.
“Naya? Come stà?” chiesi preoccupato.
“in ansia ed impanicata…. Mi ha già mandato una ventina di sms .…”
“tu? Che vorresti fare?” chiesi mentre vedevo che rimaneva abbastanza seria.
“non lo so Brò… non ho voglia di dare spiegazioni alla gente, su chi amo e su cosa faccio, mentre la mia ragazza mi riempie di sms, con possibili soluzioni su come dirlo a Jenna, ipotizzando vari scenari apocalittici”
Mi strinse ancora di più e poi disse:
“Questa pressione mi stà uccidendo….”
“Lo so” risposi solamente. Aveva bisogno di tempo…. Sentivo che l’ansia era talmente grande che faticava a respirare.
“andiamo un po’ fuori… vuoi?” le chiesi guardandola in faccia e sorridendole.
La portai in giardino, e ci sedemmo sotto il nostro albero preferito…. HeMo lo chiamava l’albero delle confessioni, quello che conosceva tutti i nostri segreti.
“sono sicuro che Jenna capirà e non ci sarà nessun problema vedrai” le dissi, mentre lei giocava con un ciuffo d’erba.
“anche io sono sicura che capirà, ma ripeto non è quello il problema… non mi và di dover giustificare la mia vita ed i miei sentimenti agli altri, sai quanto sono riservata da questo punto di vista.” Mi rispose…
Mi accorsi che c’era un certo disagio… c’era qualcos’altro che non andava, mi feci coraggio e le chiesi:
“C’è qualcos’altro che non và? Non sei sicura? Vuoi tornare indietro tesoro?”
Fece qualche minuto di silenzio che io rispettai… aveva bisogno di tempo, e forse stava elaborando tutto in quel momento, grazie a  quelle mie domande. Sospirò… mi guardò e disse:
“io amo Naya, la amo da morire ti giuro…. Ma odio essere categorizzata, semplicemente perchè amo una donna come me. Capisci? Io sono innamorata di Naya come persona, ed il fatto che sia una donna poi, per me può essere anche secondario, perchè non sono attratta dalle altre donne…. Anzi ti dirò che mi giro a guardare gli altri ragazzi, piuttosto che le ragazze. Non so se riesco a spiegarmi” mi guardò
“si” risposi, e la lascia continuare.
“Per questo non voglio dare spiegazioni, e per questo non faccio questo discorso con Naya, perchè lei potrebbe interpretarlo come se io mi vergognassi di amarla…. Ma non è così, se la gente non andasse per scompartimenti standard io lo urlerei anche al mondo!” continuò sempre con più foga
“perchè ti preoccupi tanto di quello che dice la gente? Se tu sei sicura di amarla, la gente può dire quello che vuole, senza che a te colpisca.” Le chiesi
“perchè per quanto possiamo essere forti, la gente sa fare molto male! E se vogliamo continuare a fare questo lavoro non è facile.” mi disse
“forse la soluzione potrebbe essere quella di andare a piccoli passi no? Giorno per giorno… adesso risolvetevi questa magagna, Parlate con Jenna e chiedetele se può tenersi riservata questa cosa, poi per il resto quando verranno i problemi li risolverete volta per volta, giorno per giorno, insieme! “ le proposi.
“perchè sembra sempre che tu mi capisca così profondamente? Come se vivessi le mie stesse sensazioni?” mi disse guardandomi con quegli occhi splendidi.
“perchè forse è davvero così!” buttai quella frase ad effetto spiazzando HeMo, che mi guardò con una faccia perplessa….. Sorrisi, pensai che forse era ora che ne parlassi con qualcuno, il momento era diventato così intimo che presi fiato ed iniziai:
“Non mi allontanai dall’italia solo per la morte di mia sorella… “ Hemo mi guardò e vedevo che pendeva dalle mie labbra, improvvisamente mi prese la mano e me la strinse, come se avesse capito che le stavo per dire una cosa importantissima. Le feci un sorriso, lei rimase seria.
“quando mi hai fatto il discorso che ami Naya come persona e non perchè è una donna, ti ho capito perfettamente, e sò cosa vuol dire amare una persona talmente tanto da non considerare il sesso, la bellezza, l’età… niente!.” Iniziai ad emozionarmi, non parlavo di queste cose da quando era morta mia sorella, unica persona che sapeva il mio segreto.
“Era il mio professore di composizione, di 15 anni più grande di me, io avevo 20 anni allora, ed ero un brillante studente, che tutti cercavano di accaparrarsi, perchè ero una sorta di genietto  sfigato che viveva solo di studio e musica. Lui Mi aiutò tanto, mi insegnò un sacco di cose…. C’erano periodi dove non mettevo il naso fuori casa per giorni, perchè dovevo studiare per esami, e dovevo essere eccellente, anzi ..più che eccellente, perchè i miei genitori si aspettavano questo da me, come anche tutti quelli che mi giravano attorno.
Si preoccupava per la mia salute, mi disse che sarei finito in un manicomio se avessi continuato così, iniziò a farmi conoscere un sacco di cose del mondo, la bellezza della natura, la meraviglia di un tramonto… cose semplici, che però io non avevo mai guardato, se non con occhi distratti. Iniziò a portarmi con sé alle mostre, ai concerti, facendomi assaporare la bellezza della vita in tutte le sue sfumature. Io ero completamente rapito da lui, dalla sua personalità, dalla sua voglia di vivere ed ogni giorno che passava, pensavo sempre di più a lui, dovevo fare una cosa e mi ritrovavo a pensare: chissà cosa farebbe Federico in questa situazione…. Passavamo tanto tempo insieme. Un giorno stavamo studiando una mia composizione, l’avevo scritta per un esame molto difficile,io ero seduto al piano, lui per farmi vedere un accordo particolare, si mise dietro di me e quasi abbracciandomi mise le mani sulla tastiera. Io sentii dei brividi a quel tocco ed eravamo così vicini… mi girai, ci guardammo e lui mi diede un bacio. Da quel momento, la mia vita era cambiata, vivevo per Fede, ho passato forse l’anno più bello della mia vita. Non l’avevamo detto a nessuno, Sara sapeva perchè mi vedeva talmente felice che non avevo potuto più nasconderglielo. “
HeMo aveva gli occhi che le brillavano mentre parlavo, e mi guardava estasiata.
“fino a che un giorno… “ continuai il mio racconto “ mi disse che lo trasferivano a Milano per un importante lavoro, al quale non poteva rifiutare per la sua carriera… ero distrutto ma mi ripetei continuamente che non c’era problema, in fondo Milano non era così distante da Firenze dove mi trovavo io, ed il nostro amore, ero sicuro, era più forte di qualsiasi cosa. Ero innamorato di lui e avevo la certezza che quell’amore sarebbe durato per sempre. Anche io, appunto come te, non mi sentivo attratto dagli uomini ma nemmeno da nessun’altra donna…. Amavo lui ed il fatto che fosse un uomo era solo un caso. Per un anno continuammo la relazione, a distanza, alternando momenti stupendi, a veri abissi infernali. Io soffrivo, perchè lo sentivo allontanarsi sempre di più… mi accontentavo anche solo di vederlo una volta al mese, mi bastava o per lo meno me lo facevo bastare, pur di poter stare con lui. La sua carriera andava avanti e stava diventando sempre più importante… io intanto mi ero rifugiato di nuovo nei miei studi. Un giorno mi chiamò al telefono e mi disse che era in città, pensai mi volesse fare una sorpresa, e felice, mi recai all’appuntamento, dove mi disse che non potevamo più stare insieme, che mi amava e che sicuramente ci saremo amati per sempre, perchè quello che provava per me non l’aveva mai provato per nessuno, ma stava per sposarsi con una donna che aveva conosciuto un anno prima e con la quale aveva già una relazione da un po’ anche mentre stava con me. Mi disse quelle frasi tutte insieme, come se non vedesse l’ora di liberarsi di quel peso. Io non dissi una parola e fuggii da quella caffetteria…. Mi ricordo che addirittura, nella foga di scappare, inciampai su una sedia e caddi rovinosamente per terra, ferendomi una gamba che era sanguinante, ma non mi fermai e fuggii lasciandolo li. Ti giuro che volevo morire… mi sembrava tutto un bruttissimo sogno e volevo solo svegliarmi, e tornare a quando non conoscevo quell’uomo, e vivevo senza problemi, ma poi pensai a tutti i momenti vissuti insieme e arrivai anche a pensare di dirgli che non me ne fregava niente se sposava una donna per apparenza e per comodità, ero disposto anche a vivere quella relazione segretamente…. Pensa un po’ com’ero messo” guardai HeMo che sorrise. “Sara, mi ha aiutato tanto in quel periodo… penso che senza di lei forse non ce l’avrei fatta… mi sarei ridotto a perseguitare quell’uomo fino a farmi arrestare magari…. Mi buttai sulla brillante carriera  che stavo intraprendendo, per non pensare più a niente,  con grandi concerti, direzioni di orchestre importanti, viaggi in tutto il mondo.
 Poi se ne andò anche Sara, allora lì arrivò  l’abisso… mi era rimasta solo la musica e solo su quella mi rifugiai… io e lei… la mia vera compagna che non mi avrebbe tradito mai. Lo rividi una sola volta dopo la morte di Sara, era venuto a trovarmi dopo una settimana dalla sua morte, sapeva quanto tenessi a mia sorella e mi conosceva bene, forse un po’ di pietà gli era rimasta ancora dentro. Venne a casa mia per scusarsi ed “assicurarsi che stessi bene” mi disse. Forse era stato un bene, perchè gli rivoltai addosso tutta la mia rabbia, forse ero diventato un mostro non so… arrivai ad umiliarmi talmente tanto da chiedergli un bacio… avevo bisogno di baciarlo, avevo bisogno di sentirlo ancora mio, anche solo per un minuto, volevo avere quella sensazione, che solo Federico mi dava e mi aveva sempre dato, e cioè che non ero solo, che c’era qualcuno che viveva per me e mi amava. Mi prese il volto tra le mani e mi baciò, penso più perchè gli avevo fatto provare pena che per altro e poi mi disse di andare via da lì, c’erano troppi ricordi che mi legavano, non sarei uscito vivo da quella situazione… io continuavo ad implorarlo di restare con me e non lasciarmi solo, ma mi disse che non poteva, che lo faceva anche per me. Mi ripetè di andare via e di riprendere in mano la mia vita, ricominciando tutto da capo. Dopo qualche mese ascoltai il suo consiglio, prima di precipitare definitivamente in un abisso senza fine, e partii per venire in questo fantastico continente che è come se mi abbia ridato la vita.”
HeMo non aveva smesso di tenermi la mano e con gli occhi lucidi mi disse solamente:
“grazie”
“grazie a te…. Non l’ho mai detto nemmeno a Ryan, dopo Sara ed ovviamente Fede sei l’unica che sa questo mio segreto” le dissi.
“mi sento onorata, e ora capisco perchè sei una persona così bella tesoro.” Mi disse.
“non credo tu abbia pensato la stessa cosa, dopo la mia reazione alla notizia del tuo stare con Naya. Ti ricordi quando mi hai detto che pensavi avessi reagito così perchè sicuramente avevo i miei motivi che tu non conoscevi?” lei annuì
“Ti spiego perchè…. Ho avuto paura… paura che ti potesse succedere quello che era successo a me e al solo pensiero sono uscito fuori di testa, poi ho riflettuto sul fatto che tu e Naya siete fatte veramente l’una per l’altra, ed ora avete il diritto di vivere la vostra storia, se vi amate, con tutti i rischi, anche quello che poi succeda quello che è successo a me, ed a quel punto, io ci sarò sia per te che per Naya, ma non era giusto non vivere una storia così solo per la paura che finisca”
HeMo mi guardò ed a quel punto lasciò la mia mano per abbracciarmi e piangere, io la strinsi forte a me, sentivo di volere così bene a quella persona, che quasi mi spaventava la cosa.
“io amo così tanto Naya… ora è così, non so tra un anno o dieci, ma ora voglio stare con lei, la felicità che mi dà lo stare con lei non è paragonabile a niente. Voglio ascoltarti e vivere questo rapporto giorno per giorno e voglio tenerti nella mia vita per sempre, perchè sei una persona meravigliosa e speciale, ti voglio un bene assurdo fratellino mio”  Sorrisi con la lacrima che scese anche a me e pensai che alla fine la vita ti toglie molte cose, ma ti ridà anche tanto se sai aspettare e sai interpretare il suo messaggio.
“ora proviamo a registrare stà benedetta voce e poi chiami Jenna per spiegarle tutto?” le dissi dandole un bacio in fronte.
“ok” mi disse alzandosi di scatto col suo solito entusiasmo.
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HeMo Era rientrata agli studi della Fox dove si trovavano ancora tutti gli altri del cast, dovevano girare la scena finale di quella puntata.
“Mi hai intasato la casella degli sms amore! E per di più Stefano voleva uccidermi, perchè ero troppo distratta, per incidere un coretto stupido, ci abbiamo messo un’ora!” disse la bionda mentre era nella roulotte con la ragazza, senza accennare alla chiacchierata fatta con l’amico poco prima. Aveva promesso a Stefano  che non l’avrebbe detto a nessuno e voleva tenere quel segreto .… lei riusciva a tenere i segreti alla sua ragazza, al contrario di  Naya che al suo posto non ce l’avrebbe fatta e sicuramente gliel’avrebbe detto subito…
“lo so ma dobbiamo fare qualcosa… oggi! Prima che le venga in mente di dirlo al mondo….” Naya era chiaramente tesa e nel panico.
“com’era in queste ore? Vi siete parlate?” chiese la ballerina
“certo che no! L’ho evitata accuratamente!” rispose
“bella la mia ragazza piena di coraggio!!!” le disse HeMo dandole dei pizzicotti in viso.
“Amore sei andata via che eri cadaverica e ritorni qui felice, come se non fosse successo niente? Che sostanza ti ha dato Stefano?” chiese incuriosita la mora, per l’improvviso cambiamento della ragazza.
“niente!.... Tu mi ami?” chiese lei
“certo che ti amo che c’entra?”rispose ancora più perplessa.
“come che c’entra? È il centro di tutto!!! Ci amiamo, ora…. Oggi siamo felici…. Giusto?” le disse mettendole le mani sulle spalle e guardandola dritta negli occhi.
“si… giusto…” Naya non capiva dove volesse arrivare la ragazza.
“allora non importa se Jenna ci ha viste, ora vado li e glielo spiego, ovviamente le chiedo di non dirlo a nessuno, ma credo che ci rispetterà. Ok?” disse con un sorriso la bionda
“o… ok” balbettò Naya
“ok vado…” si allontanò lasciando Naya impalata e perplessa. Poi tornò indietro e disse:
“aspetta… dimmi che mi ami?” le chiese mentre Naya non si era mossa di un centimetro dalla posizione in cui l’aveva lasciata.
“ti amo!” rispose ridendo.
“bene, anche io! Dammi un bacio!” le stampò un bacio veloce e disse: “ora vado” ed uscì.
Naya rimase sempre ferma, paralizzata, pensando se davvero la ragazza fosse impazzita.
HeMo bussò alla roulotte di Jenna e la trovò da sola che messaggiava col suo iphone seduta sul divano.
“hey! Posso?” chiese la bionda.
“si vieni!” le disse la ragazza.
“Amber?” chiese HeMo
“stà ripassando la scena con Chris” le disse.
Bene, pensò HeMo, siamo sole… coraggio. Le due ragazze avevano un bel rapporto, Jenna era amica di tutti nel cast e stava bene con tutti, HeMo adorava il suo carattere così solare e si trovava sempre molto bene con lei, tante volte erano uscite assieme, divertendosi da matti. Si posizionò affianco a lei nel divano. C’era un po’ di imbarazzo nell’aria, ma decise di smorzare la tensione con una battuta.
“come stai ora che hai scoperto che io e Naya siamo due delfini?” disse, riferendosi alla battuta di Brittany nel telefilm, dove diceva che i delfini sono squali gay.
“ah ah ah ma sei idiota!!! “ rise di gusto!
HeMo fece semplicemente spallucce e rise.
“mi avete un po’ scioccata, cioè…. niente in contrario e non c’è niente di male per carità, ma non pensavo che il vostro rapporto fosse così…. Come dire…. stretto.” Cercò di spiegare la mora
“in realtà non credo di essere proprio delfino delfino ecco…. Amo semplicemente una persona che è del mio stesso sesso…. Amo Naya prima di tutto, poi che sia una donna è un particolare” le disse
“ma da quanto tempo và avanti la cosa?” le chiese Jenna
“da circa 6 mesi, dalla festa di Jason” le rispose
“ e avete nascosto questa cosa per tutto questo tempo? Come avete fatto? Cazzo stiamo insieme per 12 ore al giorno tutti i giorni e non ci siamo accorti di niente? Cioè siete sempre state molto unite… ma qui siamo tutti baci ed abbracci non fa differenza il sesso.” Disse
“si infatti, siamo state bravissime fino a che…. appunto qualcuno…. “ ed indicò lei ridendo “ non ci ha scoperte!”
Jenna sorrise e poi disse: “avete intenzione di dirlo a tutti?”
“ non lo so tesoro… non sappiamo niente, è tutto nuovo, vorremmo viverci questa storia solo per noi ora… poi non so che succederà in futuro. Quindi ti chiederei, se ce la fai, a tenerlo per te, se non ti dispiace!”le disse seria HeMo.
“certo! Non preoccupatevi!” le assicurò l’asiatica.
“non troveremo su twitter un post con scritto: HeMo e Naya amano i delfini?” le fece l’occhiolino la bionda.
“ah ah ah… però bella idea, potrebbe essere divertente!!!” risero tutte e due… poi la mora disse:
“cazzo Heather Morris e Naya Rivera stanno assieme… due bombe sexy da paura… che ogni uomo vorrebbe avere… chi l’avrebbe mai detto?”
“ma io fino a qualche mese fa, non pensavo nemmeno che potessi baciare una ragazza seriamente, se non per recitare…. “ disse HeMo che poi continuò: “ma amo davvero Naya, è stato difficile accettarlo perchè ti vengono mille paranoie, soprattutto per via del lavoro, la carriera e tutto quello che gira attorno a questo mondo. Ma ci amiamo davvero tantissimo e stiamo imparando ad andare avanti insieme, in queste difficoltà”
“tesoro io vi voglio bene lo sai…. E se voi siete felici, per me và bene… e non c’è differenza davvero! Potete stare tranquille ok?” le prese la mano.
HeMo la guardò con gli occhi che le brillavano dalla gioia e l’abbracciò.
Mentre erano ancora abbracciate bussò l’assistente di studio dicendo loro che si sarebbe girato tra dieci minuti.
“vado a dirlo a Naya” disse la bionda dando un ultimo abbraccio all’amica.
Prima di uscire si girò e  le disse “Jenna! Grazie”
La mora sorrise solamente e le fece cenno con la mano.
 
Entrò nella roulotte dove stava la ragazza… la vide seduta sul divano, era chiaramente tesa e preoccupata.
Come la bionda  entrò, Naya si alzò di scatto e disse:
“allora? Come è andata?”
“vieni qui… “ le disse attirandola a sé ed abbracciandola forte “è andata bene, ha capito… siamo fortunate, perchè abbiamo persone meravigliose attorno a noi”
Sentiva che mentre parlava, Naya non diceva niente, e singhiozzava, come se avesse scaricato tutta la tensione di quella giornata, col pianto e si stesse abbandonando tra le braccia della ragazza.
HeMo le sollevò la faccia, la guardò e la baciò. In quel momento Naya era così fragile, che avrebbe voluto tenerla così, stretta, per proteggerla tutta la vita.
“ho avuto tanta paura” disse la mora in lacrime
“lo so amore mio…. Lo so…” le rispose la bionda aggiungendo: “ora dobbiamo andare a lavorare, ma poi voglio tornare a casa e chiudere questa giornata, che è stata piena di emozioni, la voglio chiudere insieme a te… voglio fare l’amore con te, e vivere così l’ultima emozione di oggi” disse mentre la guardava in quegli occhi umidi di pianto.
La mora non credeva di poter amare così tanto una persona in vita sua.
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Evvai di capitolo scritto di getto!!!! Tante rivelazioni che vi ho tenuto nascoste ma non ce la facevo più… ora si spiegano alcuni atteggiamenti di Stefano che ha dentro se una sensibilità a volte poco maschile. Ci saranno ancora risvolti su questo argomento. PS: HeMo è stata una grande in questo capitolo a parer mio!
Fatemi sapere. Grazie ancora per tutti complimenti e per la fedeltà nella lettura.
E.

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Capitolo 13
*** Video ***


Le due ragazze dormivano beatamente sul letto, Naya stringeva HeMo che era posizionata con la testa vicina al  petto della ragazza, fino a quando non furono  svegliate dalla loro gattina color miele a cui avevano dato il nome  Brit. La gattina era salita sul letto, iniziava a fare le fusa rumorosamente ed a leccare la mano di HeMo che nel dormiveglia disse:
“mmmmm dimmi che non è Brit questa”
“è Brit” rispose Naya ancora con gli occhi semichiusi.
“ma perché non è semplicemente indipendente come la sorellina?” chiese la bionda tutta assonnata, mentre scacciava la gattina dalla sua mano. Si riferiva all’altra gattina di colore nero a cui avevano dato il nome di San.
“perché è Brit… !” Rispose l’altra sorridendo e facendo sospirare la ragazza.
“Cambiamole nome allora, chiamiamola Tana così magari si sveglia un po’…” disse la ballerina che nel frattempo aveva posizionato il cuscino sopra la sua faccia.
“mi alzo io… vado a darle da mangiare e la butto fuori” disse Naya
“ti ho mai detto che ti amo?”
“eh si… ma la prossima volta che mi viene in mente di farti un regalo del genere, spero che Stefano mi uccida prima”
Naya prese la gattina dalla pancia di HeMo e la portò in cucina… le diede un po’ di latte portando la ciottola fuori in giardino…. Vide la sorellina che beatamente dormiva sotto una pianta, sorrise  e pensò: San sei la migliore l’ho sempre detto io.
Tornò a letto dalla ragazza, era appena sorto il sole ed era ancora abbastanza presto.
“hai fatto? L’hai sbattuta fuori?” chiese la bionda ancora col cuscino sopra il viso.
“si… quando ti deciderai a far uscire anche lei la notte, come la sorella?” le chiese la ragazza
“ma è lei che vuole entrare, evidentemente c’è freddo!” rispose
“bè ma se non muore la sorella, non muore nemmeno lei no?” chiese Naya
“ma San ha la pellaccia dura si sa!” tolse il cuscino dal viso e le sorrise, poi disse “più che altro, dovremo farle capire che magari la domenica, che non lavoriamo e non dobbiamo svegliarci all’alba, non ci deve rompere!”
“si certo! Sicuramente!.... torna a dormire sono le 7” le disse la mora dandole un bacio sulla fronte
“ e tu?” chiese HeMo
“ lo sai che quando succede così non riesco più a riprendere sonno, mi rivedo un po’ di canzoni per lunedi e cerco di capire come fare per i vari appuntamenti della settimana prossima” le disse.
“mmmm amore è domenica! Hai tutto il tempo di farlo dopo…” la rimproverò sempre con voce assonnata.
“e cosa dovrei fare? Se non dormo?” rispose
“per esempio….  potresti coccolarmi tutto il tempo ed aspettare che mi riaddormenti …. “ dicendo quello HeMo si avvicinò a Naya e le sorrise, mettendo la testa sul suo petto….. La mora si sciolse per quello sguardo, non poteva rifiutare una cosa del genere…. Iniziò ad accarezzare i capelli biondissimi della ragazza che improvvisamente iniziò a fare:
“prrrrrr prrrrrrr” come il verso delle fusa della gattina che si era appena allontanata….
Naya rise di gusto e disse:
“Ecco da chi ha preso la nostra Brit” le diede un bacio sulle labbra e continuò l’operazione coccole.
La Bionda si riaddormentò  e Naya si ritrovò ad osservare lo sguardo della ragazza, che dormiva così serenamente…. Le piaceva guardare HeMo mentre dormiva, sarebbe rimasta per ore, adorava quello sguardo così sereno, era come vedere un angelo.
…………………………………………………………………………………………………………………………………….
La bionda si svegliò soddisfatta dopo un sonno ristoratore, vide che la ragazza non era più nel letto affianco a lei.  HeMo era una ragazza molto attiva durante la giornata, ma quando si trattava di restare a dormire un po’ di più non le dispiaceva. Naya invece non dormiva mai tanto ed oltre quelle ore non riusciva a stare a letto senza fare niente. La ballerina guardò l’orologio e si accorse che aveva dormito veramente tanto, perchè erano le 11, decise a malincuore di alzarsi dal letto.
Andò nel salotto e vide che la mora era seduta davanti al pc, e le dava le spalle…. Si fermò a guardarla per qualche secondo, aveva una canottiera bianca che risaltava la sua pelle olivastra e metteva in evidenza la sua schiena terribilmente sexy. Adorava la schiena liscia di Naya.
Si avvicinò lentamente, l’altra non si accorse, stava vedendo un video su Youtube di una performance Live di Amy Lee degli Evanescence, in un’arena gremita di pubblico, non voleva spaventarla e quindi come per avvisarla della sua presenza disse:
“buongiorno” e si avvicinò mettendole le braccia intorno al collo
“Hey” rispose
“un giorno anche tu avrai un’arena piena tutta per te, che ti acclamerà, mentre canterai con la tua splendida voce.” Le disse la bionda stampandole un bacio leggero sulle labbra.
Naya sorrise e le disse:
“sei troppo di parte non vale…. Poi lei è incredibile, la adoro!”
“tu sei più brava e anche più sexy” le disse, poi continuò “ho dormito troppo come al solito, che hai fatto tutto questo tempo?”
“niente ho ripassato un po’ di canzoni… inizio ad avere un po’ di ansia… tra una settimana iniziamo il tour… mi sembra incredibile, non ho mai cantato davanti a così tante persone, chissà come sarà, e se sarò in grado” le rispose la mora con lo sguardo un po’ terrorizzato.
HeMo fece girare la ragazza e si mise in ginocchio davanti a lei, in modo da poterla guardare dritta negli occhi, quegli occhi bellissimi dove ogni volta si perdeva, e le disse:
“Amore non hai niente da temere, la tua voce è qualcosa di incredibile, farai impazzire tutti, ci siamo io e tutti gli altri, faremo tutto insieme vedrai, sarà un’esperienza indimenticabile. Poi c’è Brò non dimenticarlo, ci darà un sacco di dritte e ci farà stare bene!” mentre la guardava dritta e fiera negli occhi.
Naya la guardò intensamente e le diede una carezza….. era così tenera quando cercava di tirarla su e trasmetterle l’autostima che le mancava. Si avvicinò e la baciò, un bacio che divenne sempre più profondo , HeMo si avvicinò sempre più alla ragazza, si staccò un attimo dal bacio, la guardò negli occhi ed iniziò a stringerla forte a sé, dandole baci profondi sul collo. Naya iniziava ad eccitarsi seriamente, inarcò le schiena sentendo un brivido, mentre la bionda le inseriva la mano dentro la canottiera accarezzandole i seni. La ballerina la prese in braccio e spostando il suo mac la fece sedere sul tavolo, le levò la canottiera, perchè era diventata solo un impedimento alla sua foga, Naya non capiva più niente,sentiva amplificato ogni tocco della ragazza, che prese a scendere sempre più giù con i baci. La bionda decise che era troppo scomoda quella posizione, prese la ragazza e la portò sul divano, con la bocca sempre incollata alla sua pelle morbida e profumata. Le sfilò i pantaloncini che vennero fuori insieme alle mutande e finalmente poteva ammirare perfettamente lo spettacolo magnifico del corpo nudo della sua donna. Era una cosa indescrivibile, la perfezione di quel corpo faceva eccitare HeMo a livelli assurdi. La amava, la amava con tutta la sua forza ma anche con tutti i suoi sensi, glielo voleva dimostrare, e Naya ancora una volta capì, da come avevano fatto l’amore quella mattina, di quanta passione era fatto il loro rapporto.
……………………………….
“…e se cado mentre faccio un passo di danza?” le chiese la mora, mentre era ancora tra le braccia della ragazza che le accarezzava i capelli, dopo il momento meraviglioso che avevano appena vissuto.
“Ti prego… se succederà voglio esserci! Non posso perdermi questo spettacolo!” rispose ridendo la ballerina
“Scema! Mi aiuterai ad alzarmi spero!”
“assolutamente…. Dopo aver riso a crepapelle però!” le disse la bionda immaginandosi la scena.
“ti odio! Non è facile ballare e cantare contemporaneamente… soprattutto ballare!” disse Naya
“Amore basta! ci saranno un sacco di problemi, cadute, stecche, dimenticanze ecc…. ma la gente ci adora, e tu potresti anche cantare l’alfabeto, che con quel tuo sorriso le persone non capirebbero  più niente”  le diede un bacio sui capelli e continuò: “cosa facciamo oggi?” le chiese
“io stasera devo uscire con Mark ricordi? Ha detto che mi deve parlare” le ricordò Naya con la voce un po’ preoccupata.
“UUUUhhh già è vero… avrà qualche problema? È troppo serio quel ragazzo… oppure si deve dichiarare… ti sbava dietro da un po’… “ le disse con ironia
“uff che palle, è mio amico e gli voglio bene, ma spero sia qualcos’altro…. Non ho voglia” rispose lei.
“si vede lontano un miglio amore che è preso da te… e comunque occhio ai giornalisti!” affermò la bionda.
“si, ci abbiamo già pensato… arriviamo separatamente nel locale…. Ma… non sò se essere lusingata o offesa per il fatto che non sei gelosa” le chiese Naya
“ne abbiamo già parlato abbastanza mi sembra…. Siete buoni amici e lui è uno a posto, se le dirai chiaramente che non sei interessata, se ne farà una ragione credo… è normale che la gente ti sbavi dietro amore mio, li capisco tutti benissimo. E poi sei solo mia, lo sai.” Le disse dandole un bacio, come per confermarle la cosa.
“mmmm così và meglio. Tu che farai senza di me?” chiese l’altra
“io vado da Brò, anche se ancora non lo sa. “ sorrise.
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“No Mike, forse non hai capito che deve essere tutto perfetto per la generale di giovedì, non me ne frega un cazzo se la società che gestisce i tir è in sciopero e non sanno se riescono a partire in tempo….” Mentre litigavo col mio capo staff tecnici vidi HeMo, le feci cenno di entrare mentre continuai:
“cerca un’altra agenzia, è pieno zeppo a L.A. di queste cose no? Per il budget non preoccuparti. Entro un’ora voglio un altro nome di un’agenzia… lo so che è domenica!  Io ho 4 ore di sonno tra ieri ed oggi se ti può interessare. Aspetto la chiamata! Coraggio amico ce la puoi fare! A dopo” chiusi con un sospiro…
“brutto momento?” mi chiese la mia amica
“no, è così tutto il giorno, tranquilla” risposi facendole cenno di avvicinarsi per un abbraccio.
“povero Brò… ti fanno sgobbare” mi disse abbracciandomi forte.
“guarda, fino a che si tratta di musica và tutto bene, sono disposto a soffrire, ma quando c’è tutta questa burocrazia dietro, che con la musica non c’entra niente, divento insofferente” le dissi dandole un bacio in fronte, poi continuai:
“sei sicura che vuoi passare la sera qui? Sarà un tam tam continuo di chiamate, potrei anche sclerare se continua così…. Sei ancora in tempo a fuggire” le dissi
“no rimango qui a farti compagnia, e ad evitare che scleri, ci servi sano…” mi rispose.
Eravamo nel salotto, io ero al pc che cercavo di sistemare delle documentazioni e nel frattempo messaggiavo su skype con Ryan, HeMo giocava a supermario con la wii.
“Naya è impanicatissima… ogni giorno di più… ha paura di sbagliare tutto, di cadere mentre balla… non riesco più a tranquillizzarla. “ mi disse mentre cercava di uccidere il mostro dentro il castello per liberare la principessa.
“lo so… mi manda continui sms pieni di ansia, andrà tutto bene vedrai, ho assistito a performance imbarazzanti di artisti , che venivano comunque acclamati dal pubblico nonostante fossero qualcosa di vomitev…. HeMo ci devi saltare 3 volte sul mostro e le palle di fuoco le devi evitare… non te lo faccio superare il quadro questa volta, devi imparare da sola!!!”  le dissi mentre si impegnava a superare il quadro, inutilmente, perchè dopo pochi secondi rimase uccisa. Si girò e mi fece il suo classico muso da bambina in difficoltà, a cui sapeva non potevo resistere, ma le dissi:
“No! Non è leale giocare così! Non te lo faccio.” Le dissi con voce ferma, ma non ci credevo nemmeno io…
“daiiiiiiiiiiiii, non riesco con questo stupido mostro!” mi disse aumentando il broncio da piccola peste.
“uff sei una palla al piede!!! “ le dissi ridendo, e presi in mano il telecomando superando il quadro con facilità, avendo giocato mille volte a quel gioco. HeMo mi saltò addosso con la sua solita foga e mi disse:
“eeeeehhhh sei il mio eroe Previani!”
“non ti aiuto più però!” le risposi, sempre ridendo ,e riconsegnandole il telecomando, mentre tornavo al mio lavoro.
“non ci credi nemmeno tu…” mi disse sicura, e io non potevo che pensare che avesse ragione.
“ma Naya che doveva fare?” le chiesi
“uscire con Mark” rispose
“Wau… come mai?”
“mah… io sono convinta che ci voglia provare… Naya dice e spera di no…. Ma secondo me…” mi rispose mentre continuava a giocare.
“Bè… sono molto uniti, Mark è la seconda persona con cui stà più spesso, dopo te….. Ma tu non dovresti essere un po’ gelosa?” la istigai
“moltissimo, ma a lei non lo darò mai a vedere, a meno che Mark non esageri”
“ah ah ah Morris e l’orgoglio… prossimamente al cinema!” dissi facendo il verso ad uno speaker di un qualche trailer di un film.
Le arrivò l’ennesimo sms di  Naya che l’aggiornava praticamente ogni 10 minuti. Vedendola leggere il messaggio le chiesi:
“sono arrivati al secondo?”
“ah ah ah… no mi ha scritto che Mark è molto teso… povera. Non vorrei essere nei suoi panni!” mi disse.
“A proposito di cibo… ordino del Messicano ti và?” le chiesi
“Yep! Ora devo uccidere questa maledetta tartaruga malefica!” mi rispose.
Arrivò il cibo e chiesi il favore ad HeMo di andare ad aprire per ritirarlo visto che io ero ancora al telefono con Ryan…dopo qualche minuto rientrò con i sacchetti in mano e vidi che aveva un viso strano.
“Ryan, hanno suonato alla porta ti richiamo dopo” dissi senza dirgli che c’era HeMo con me.
Mi guardò e mi disse: “fottuti paparazzi! Domani aspettati una foto sui giornali!”  
“mi sono rotto le palle! Ma non si può stare tranquilli? Quanti erano?” le chiesi abbastanza contrariato
“Erano in 3” mi disse
“perché sei così preoccupata?” le chiesi vedendo che non si calmava.
“non lo so… erano abbastanza invadenti, mi sono venuti quasi addosso.” Mi disse.
Mangiammo velocemente, HeMo si era incupita abbastanza e volle tornare a casa quasi subito.
Ci salutammo , dovevamo vederci il giorno dopo, per fare le prove. …………………………………………………………………………………….
La bionda era accovacciata sul divano, faceva freddo quella sera, decise di mettersi una coperta, mentre aspettava che Naya rientrasse, faceva zapping alla tv. Aveva ricevuto un sms dove la mora le diceva che stava arrivando. Infatti dopo qualche minuto Naya rientrò a casa.
“Hey! “ la salutò la ballerina con un sorriso
“c’è un freddo cane fuori… stavo per morire assiderata” lasciò la borsa sul tavolo e si andò a mettere vicino alla ragazza sotto la coperta, le diede un bacio.
HeMo rispose al bacio, non vedeva l’ora che Naya rientrasse per sapere come fosse andata con Mark.
“come è andata?” le chiese
Naya la guardò, l’abbracciò e le disse:
“avevi ragione…. Mi ha detto che si stava innamorando di me… era teso come una corda di violino, e da li ho capito che la cosa era seria”
“lo sapevo io” disse con aria soddisfatta la ballerina che poi continuò “come te la sei cavata ?”
“intanto mi ha fatto una pena… poi gli ho detto che gli volevo davvero molto bene, ma niente di più… allora mi ha fatto la fatidica domanda… “ disse guardandola maliziosamente
“se eri innamorata di qualcun altro?” rispose subito HeMo
Naya annuì
“e cosa hai risposto tu?”
“di si… mi conosce, mi ha detto che mi vedeva felice e quindi si era capito” ribattè la mora
“mmmm si capisce così tanto?” scherzò HeMo dedicandole uno dei suoi sorrisi.
“ a quanto pare si… comunque mi ha chiesto se lo conosce, e gli ho risposto che preferivo, per ora, non entrare nei particolari…. “
“ci mancherebbe… non sono mica affari suoi!” rispose un po’ indispettita la ballerina
“ah… e mi ha detto anche che lui non si arrende, voleva informarmi di questo” disse maliziosamente Naya, per provocare la gelosia della ragazza.
“è una gara persa in partenza, caro il mio moikano!” rispose lei
“ah ah ah tutte queste sicurezze, Heather Morris ,da dove le tiri fuori?” le disse, mentre le prese tra le mani il viso pronta a baciarla.
“perchè lui non può fare questo…” HeMo le diede un bacio profondo e staccandosi andò verso il collo e la baciò dietro l’orecchio, sapeva benissimo che era uno dei punti deboli di Naya… “e questo…” continuò prendendole il lobo dell’orecchio e  dandole piccoli morsi delicati che a Naya procurarono un brivido di piacere, chiuse gli occhi per trattenersi dal non cedere ad un lamento…. “ed anche questo….” Guardandola maliziosamente, la bionda ritornò alle sue bellissime labbra, ed iniziò a mordere il labbro superiore, spostandosi velocemente, quando l’altra avanzava per la voglia di possedere totalmente quelle labbra…. Naya voleva quelle labbra ardentemente, ma HeMo era così veloce da riuscire a togliere le labbra, prima che la mora arrivasse ad acchiapparle con la lingua… non ce la faceva più, e ridendo mise una mano dietro la nuca della bionda, per tenerla ferma, e la fece prigioniera delle sue labbra, dove finalmente la sua lingua poteva esplorare la sua bocca.
HeMo rise per la foga con il quale la ragazza le prese le labbra, e le disse fiera:
“Mark non sà come farti morire così…”
………………………………………………………………………………………………………………………
 
“bene ragazzi ci siamo!!!” eravamo arrivati alle prove generali, ci aspettava una giornata intensa che si sarebbe conclusa con la visione dell’ultima puntata a casa mia tutti assieme, avevo davanti tutti i ragazzi compresi i musicisti, volevo creare un clima di famiglia, dovevamo andare in giro per più di due mesi e volevo che il clima fosse il più sereno possibile, quindi decisi di fare un discorso.
“Prima di tutto mi sento di ringraziare già da ora tutti, per il lavoro che avete fatto e soprattutto che farete da qui in poi…” dissi sul palco mentre tutti erano seduti sugli spalti che mi ascoltavano.
“vorrei fossimo una famiglia in questi mesi di concerti… vi dico subito che non sarà facile, ci saranno problemi, stanchezza, incomprensioni ed altre mille cose, ma se avremo sempre la capacità di confrontarci serenamente ce la faremo! Io ci sarò per ciascuno di voi e non c’è niente, e dico niente, che non si possa risolvere…. E poi voglio dire… se balla Finn possiamo fare qualsiasi cosa!” dissi quella frase guardando Zach e fecendo ridere tutti… era diventata il tormentone delle prove del tour!
Iniziammo la prova generale, e da quel giorno imposi un rito scaramantico prima dell’inizio: il rito consisteva nel metterci tutti in cerchio  abbracciati, ed urlare per 3 volte “Merda!”, spiegai loro che era un rito tipicamente italiano.
Avevamo invitato un po’ di pubblico, per testare la cosa e per dare carica ai ragazzi. La generale andò benissimo, c’era qualche problema tecnico, ma non mi preoccupai tantissimo. Per tutto il Tour sarei stato sul palco con i ragazzi, suonavo le tastiere, era una cosa che avevo scelto di fare per far stare più tranquilli loro… avevo un microfono che, durante il live, mi permetteva di comunicare sia in regia  per le varie disposizioni tecniche, che con gli altri musicisti che con i ragazzi stessi. Potevano sentirmi tutti. Ryan era entusiasta ed anche il pubblico aveva risposto bene. Mi avvicinai da Naya che era tra le più tese e le chiesi:
“bè come ti è sembrato?” le sorrisi
“è una figata, avevo l’adrenalina a mille…. Che meraviglia!!!” mi rispose sorridendo.
“hai cantato divinamente!” Le dissi per rassicurarla, c’erano state un po’ di magagne ma erano veramente irrilevanti. Poi un furetto indemoniato mi salì sulle spalle, capii subito che era HeMo senza nemmeno girarmi.
“Zach mi ha detto che sono stata bravissima! Tu?” mi disse mentre penzolava le gambe ancora sopra le mie spalle.
“hai fatto schifo! Ho chiesto di abbassarti il microfono!” le risposi mentre Naya rideva davanti a noi.
………………..
Ci trasferimmo tutti a casa mia per vedere la puntata finale, i ragazzi erano stanchissimi, ma felici ,ed avevano ancora l’adrenalina in corpo.
Chris era quello più euforico, immagino che per un ragazzo di 19 anni non sia semplice gestire tutte queste emozioni.
Vedemmo la puntata, con lui che commentava qualsiasi cosa e gli altri che ridevano, c’era chi faceva delle chat in diretta con vari siti… alla fine quello più concentrato sulla puntata ero io.
Finita la puntata avevamo allestito una specie di buffet per mettere sotto i denti qualcosa, visto che stavamo lavorando tutto il giorno. Sembrava che nessuno volesse andare via e lasciare quel clima di festa, infatti Jenna e Kevin misero un po’ di musica, ed iniziarono a ballare tutti…
Ad un certo punto stavo curiosando insieme a Chris e Amber nei vari siti, per leggere i commenti alla puntata finale… almeno per questo erano utili  questi blog, quando improvvisamente Chris aprì un video segnalato da un fan, che diceva che Naya e Mark avevano una relazione, ed erano stati avvistati in tenere effusioni all’uscita da un locale, la sera prima.
Ovviamente per i due attori era una super notiziona! Ed Amber subito si prodigò a farmi sapere che la mattina Naya, si era presentata con un succhiotto evidentissimo, e l’avevano presa tutti in giro e disse:
“ora capisco tutto!” guardando con malizia l’amico.
“aaaallooooora…. HeMooooooooo!!!” urlò Chris chiamando la ballerina che si era fermata per bere qualcosa.
“che fai?? Lasciala tranquilla! Stà ballando!” dissi subito io, immaginando che magari non fosse il caso  che vedesse quel video.
“Naya non si sbottonerà mai, HeMo è la sua migliore amica, e potremmo captare qualche informazione in più su ieri sera!” disse Chris guardando l’amica che annuiva con complicità.
Non feci in tempo a bloccare la situazione, che HeMo era già davanti a noi…
“guarda un po’ la tua amica come se la spassa? E non ci dice niente!!!!” disse Chris indicando il pc ed il video.
Chris aprì il video, non c’era niente di particolare se non Mark e Naya che uscivano da un locale ed erano circondati da fan e paparazzi, tra cui la persona che riprendeva… i due firmavano autografi… solo che ad un certo punto (forse per il troppo freddo della sera) Naya si avvicinò a Mark che la abbracciò, evidentemente per scaldarla un po’… ma la situazione, per chi ovviamente non sapeva, risultava alquanto ambigua. Vidi HeMo che si fece subito seria e disse:
“le avevo detto di stare attenta!”
“quindi? Vuoi aggiornarti tu? O dobbiamo fare il conto dei succhiotti che ha Naya , per sapere come è andata la serata tra i due piccioncini?” disse Amber
“daiiii HeMo che succede tra questi due?” chiese Chris
“non succede un cazzo Chris, bisogna solo stare attenti!” rispose la bionda allontanandosi velocemente.
Dissi subito ai due di non esagerare con queste cose, perchè c’erano già abbastanza pettegolezzi al di fuori e non era il caso di aumentare la dose anche tra di noi. Nel frattempo vidi HeMo che si dirigeva, con passo veloce ,verso Naya che parlava con Mark.
 
“mi accompagni un attimo a fare una cosa?” le chiese HeMo avvicinandosi all’orecchio di Naya “Scusa Mark te la rubo un secondo” le disse con un sorriso falso.
“hey che succede? Hai una faccia…” le chiese Naya
Arrivarono nella loro stanza
“meno male che ti avevo avvisata di stare attenta….” Le disse la bionda
“perchè che è successo?”
“c’è un bel video di ieri, dove ci siete tu e Mark all’uscita del ristorante… con non so quante visualizzazioni e commenti su una storia tra voi due, in più le nostre due Gossip girl ci stanno già facendo dei film sopra, con succhiotto compreso!” Naya sapeva che con Gossip Girl la ragazza si riferiva a Chris ed Amber, la bionda gli aveva dato quel soprannome, che conoscevano solo loro due.
“un video? Ma comunque non mi sembra di aver assunto nessun atteggiamento ambiguo…. cosa si vede?” chiese incredula la mora.
“bè tipo che ci sei tu, tutta coccolosa, che ti attacchi a lui, e diciamo che l’altro non si tira poi così tanto  indietro… “ rispose HeMo con evidente fastidio.
“c’era un freddo cane ieri ed ero abbastanza scollata, come hai potuto vedere tu stessa… mi stavo sentendo male dal freddo… per quello cercavo un po’ di riparo.”
“bè potevi entrare dentro il locale, mentre ti portavano la macchina, ed evitare anche tutte le foto che vi avranno fatto e che troveremo sui giornali da domani sicuramente” le disse
“Oddio amore, dimmi che non stò sentendo una scenata di gelosia… perchè non è proprio il caso, ti prego!”
Le domandò incredula Naya.
“dovresti vedere il video e sentire i commenti degli altri… anche io, non sapendo avrei pensato esattamente così, poi unendo anche la scena di stamattina col succhiotto, coincide tutto” le rispose la ballerina
“Amore il succhiotto me l’ha fatto tu ieri… “ le disse avvicinandosi per baciarla.
HeMo si allontanò e le disse:
“so perfettamente che te l’ho fatto io… ma questo non toglie il fatto che dovevate stare attenti!”
Si girò e se ne andò, lasciando Naya da sola nella stanza.
 
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………
Allora…. il famoso video a cui mi sono ispirata esiste veramente ed è questo (se mai vi interessasse vederlo anche se non cambia molto ai fini della storia):
http://www.youtube.com/watch?v=0fjs05gF5dI      (dal minuto 4:00 se non volete vedervelo tutto)
Molte scena Heya un po’ Hot… un pochino però niente di esagerato.
È stato una faticaccia scrivere questo capitolo, c’è tanta roba…. spero vi piaccia. Fatemi sapere, se vi và.
E.

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Capitolo 14
*** Tour ***


Ero al telefono che parlavo con un mio collaboratore quando vidi HeMo uscire sparata dalla stanza dirigendosi verso l’uscita, prese la borsa e le chiavi, c’era talmente tanta confusione che nessuno, tranne me, si accorse della cosa…
“scusa ti richiamo dopo” dissi alla persona che era al telefono con me, e cercai di inseguirla nonostante camminasse velocemente. Riuscii a bloccarla e le dissi:
“hey dove vai? Tutto bene?”
“si Stefano lasciami andare… non c’è nessuno da salvare questa volta, puoi tornare dentro” mi disse quella frase senza guardarmi in faccia e continuando ad andare dritta verso la macchina. Io mi fermai e la guardai andare via…. Ormai la conoscevo, e sapevo che quando era così non aveva voglia di parlarne e voleva stare da sola. Non mi aveva ferito affatto quella frase, voleva allontanarmi e sapeva che quello era l’unico modo.
Rientrai dentro casa e mi accorsi che Mark aveva sentito del video e lo stava guardando insieme a  Cory, mi avvicinai per dire loro di chiudere il pc, ma nel frattempo arrivò Naya, che chiese a Mark di rimetterlo dall’inizio perché lo voleva vedere. Mark e Cory avevano l’aria abbastanza divertita e con le loro risatine, mi accorgevo, che stavano indisponendo Naya, che era ancora abbastanza scossa da quello che era successo poco prima.
Infatti Sentii che ad un certo punto si rivolse a Mark dicendo:
“non c’è niente da ridere Mark…. !” e se ne andò lasciando i due ragazzi di stucco.
Vidi che si diresse di nuovo verso la stanza che era sua e di HeMo quando le ospitavo, decisi di seguirla.
“Hey! Tutto bene?” le chiesi
Era in piedi col cellulare in mano ed andava avanti ed indietro.
“ce l’ha spento!” mi disse indicando il telefono.
“Naya calmati!”
“come cazzo faccio a calmarmi eh? C’è un problema? Lei scappa!!! Scappa cazzo! Fa sempre così… non  mi dà possibilità di replica…. Mi dice la sua e poi se ne và, lasciandomi di merda!” iniziò a piangere.
“lo sai che fa così…. Quando si renderà conto che è solo uno stupido video, tornerà sui suoi passi, vedrai!” le dissi avvicinandomi.
“si, ma deve capire che non è giusto fare così…. Quasi non mi ha fatto parlare, prima mi dice che non è gelosa… poi mi fa stè scenate!” la stringevo  già tra le mie braccia,  mentre diceva quella frase.
“fà la figa, ma lo sai meglio di me che è gelosa!” le dissi
“ma non c’è motivo, avevo freddo ho cercato di spiegarglielo ma lei non ascolta quando è così…. Dove sarà andata ora? Sono preoccupata” mi disse guardandomi disperata.
“sarà andata a farsi un giro per schiarirsi le idee, quando le verrà in mente che ha fatto una cazzata, tornerà da te, vedrai! “ le dissi accarezzandole i cappelli per tranquillizzarla.
Rimasi con lei ancora un po’, poi volle tornare a casa, sperando che magari nel frattempo HeMo fosse tornata.
I ragazzi andarono tutti a casa, per l’euforia della giornata, mi era sembrato che nessuno si fosse accorto di quello che era successo.
Erano passate 3 ore da quando avevo lasciato andare via HeMo, provai a chiamarla al cellulare ma era ancora spento…. Naya era disperata, ci eravamo già sentiti 4 volte, nessuno dei due riusciva ad andare a letto. Decisi di mettermi al piano per provare a tranquillizzarmi un po’, tanto non avevo la testa per lavorare… mentre suonavo sentii che entrò qualcuno, poteva essere solo HeMo, lei e Naya avevano le chiavi di casa ormai, il suo viso era cupo e stravolto dal pianto, mi disse soltanto:
“posso stare qui a dormire?”
La guardai, l’avrei soltanto voluta abbracciare, ma la lasciai libera di decidere cosa fare, e le risposi semplicemente:
“certo!” e le feci un sorriso.
Si fermò un attimo in silenzio. Io ripresi a suonare, non volevo chiederle niente per il momento.
“ok… notte” mi disse facendo cenno con la mano.
“notte a te” le risposi.
Appena Hemo uscì dalla sala presi il telefono e chiamai Naya, per tranquillizzarla e dirle che la ragazza era qui.
“ma come stà?” mi chiese
“non lo so… non mi ha detto niente, mi ha solo chiesto se poteva stare qui a dormire” le risposi.
“Oh Cristo Santo questo orgoglio del cazzo!!!” mi disse
“tesoro ora è qui, al sicuro, si fa una bella dormita…. Anzi tutti ci facciamo una bella dormita e domani ne riparliamo, cerca di dormire ti prego, sarà una lunga giornata domani.” La implorai.
“ok ci provo…. Ma la vedo dura” mi disse con la voce rotta dal quasi pianto.
“ti voglio bene ed andrà tutto bene vedrai” le dissi
“anche io te ne voglio tantissimo. Notte tesoro”
“notte”
Decisi di seguire anche io il consiglio che avevo dato a Naya e mi avviai verso il mio letto, ero a pezzi ed era davvero tardi.
Stavo per raggiungere le braccia di Morfeo, quando sentii che il lenzuolo del letto si sollevò ed heMo  ci si era appena infilata dentro.
“e tu che ci fai qui?” le dissi
Si avvicinò di più a me, mise la sua testa sul mio petto e mi disse:
“mi dispiace di averti detto quelle cose prima”
“non importa, era l’unico modo per impedirmi di seguirti” le dissi dandole un bacio tra i cappelli.
“sono stata davvero pessima, non so che mi è preso…. “ mi rivelò…
“mmmm vediamo…. La potremo chiamare scenata di gelosia?” dissi ironicamente
“perché Naya mi fa uscire così di testa? Non mi è mai capitato di perdere il controllo così”
“forse perché forse sei innamorata?” risposi
“la smetti di rispondere a delle domande con delle domande?” disse dandomi un colpo sul petto
Io risi perché in effetti aveva ragione.
“posso stare qui? Non riesco a dormire” mi chiese.
“ok…”
“grazie… notte”
“notte… ah… HeMo”
“si Brò?”
“potevo essere anche nudo sotto le lenzuola!” le dissi
“impossibile! Sei troppo perfettino per fare certe cose” rispose.
La mattina dopo mi svegliai prima della mia amica, decisi di lasciarla ancora un po’ a letto ed intanto preparale un buon cappuccino come piaceva a lei, dovevamo iniziare presto le prove con tutti.
Aveva dormito poco la notte, sentivo che si muoveva tantissimo  e sbuffava…. Le mancava Naya si percepiva troppo, quelle due erano fatte per stare insieme e vivere quasi in simbiosi.
“buongiorno!”
La svegliai portandole la colazione a letto, aveva bisogno di essere coccolata un po’.
“buongiorno….” Cercò di pronunciare assonnata.
Mi sorrise appena si rese conto che le avevo portato un cappuccino fumante e un croissant caldo.
“farò più spesso la stronza se i risultati sono questi” disse sorridendo
“non ti illudere, è solo perchè ci tengo che tu stia bene, ci sono interessi per milioni di dollari intorno al tuo cantare e ballare… e poi era il modo per farti svegliare il prima possibile visto che siamo già in super ritardo” le dissi indicando l’orologio.
“oh cazzo è tardissimo!” cercò di bere il più in fretta possibile, anche se era caldo e si alzò.
“l’ho fatto più dolce del solito…. Sia mai che magari ti addolcisca un po’…” le dissi sorridendo
“stronzo! Io sono sempre dolce…!” Mi disse
“si certo… mi fai il favore di chiamare Naya e mettere da parte quel cazzo di orgoglio che ti ritrovi addosso?”
“le ho scritto un sms ieri notte… ma a quanto pare era già stata avvisata da qualcun altro… “ mi disse mentre mi guardava con sfida.
“certo che se ti impegni sai essere veramente stronza sorellina!” le dissi abbracciandola.
“lo so… “ rise.
………………………………………………………………………….
Arrivammo al teatro dove era allestito tutto per fare le ultime prove, avevo intenzione di non forzare la mano per non far stancare le voci dei ragazzi… saremo dovuti partire il giorno dopo e il sabato avremo dovuto avere la prima data del tour.
I ragazzi erano tutti già li, ancora più gasati e tesi del giorno prima. Vidi Naya che parlava con Jenna,  mi recai subito dalla mora per sapere come stava, ci spostammo da un lato.
“hey tesoro come stai? Hai dormito un po’?” le chiesi dandole un bacio.
“dov’è?” mi chiese con degli occhi spenti e tristi
“è con Zach, stanno vedendo delle cose. “ avrei voluto fare di più per alleviare il dolore di Naya, ma non potevo…. Dovevano risolvere da sole la questione, ed ero sicuro che appena HeMo si fosse sentita pronta si sarebbe fatta avanti.
“stà bene?” mi chiese
“si, ha dormito poco ma stà bene!” l’abbracciai e le dissi: “andrà tutto bene vedrai!”
“si…” mi strinse fortissimo, aveva bisogno di quell’abbraccio.
Iniziammo le prove e mi accorsi che le due si evitarono tutta la mattina, Naya stava con Dianna e Lea, mentre HeMo nelle pause era sempre occupata a provare delle cose con Harry e Zach.
Avevo necessità di far provare più accuratamente Cory e Lea in alcune canzoni, soprattutto Faithfully e decisi di dire agli altri che potevano fare una pausa.
………………………………………………………………………………………………………………
Naya non ce la faceva più a fare finta di niente, cercava il suo sguardo, ma HeMo la ignorava, sembrava si trovasse mille cose da fare, pur di non incrociare lo sguardo della ragazza e stare lontana almeno una decina di metri da lei. Aveva pensato miliardi di strategie per fare pace con lei e finalmente parlarle , ma non spettava a lei questa volta, era HeMo che doveva fare un passo indietro, perchè questa volta aveva veramente esagerato… però le mancava, terribilmente…. Non aveva dormito quasi niente quella notte, era distrutta e davanti a lei aveva una giornata che si prospettava incredibilmente faticosa,  stavano per partire per un lungo tour e di certo non ce la poteva fare se continuava a dormire così poco e ad avere tutte quelle ansie. La mattina, al risveglio dopo quelle poche ora di sonno, si era girata dall’altra parte del letto ed aveva cercato il viso della ragazza, come faceva ogni mattina, ma questa volta lei non c’era….
Era seduta con Jenna e Dianna che commentavano la performance di Chris e Lea…. secondo le due colleghe sarebbe stato uno dei pezzi più emozionanti del tour
“non credi anche tu Naya?” le chiese Dianna
“come?... ah… si! Assolutamente” rispose… non aveva ascoltato per niente quello che avevano detto le due amiche
“và tutto bene Nay?” le chiese Jenna mettendole una mano sulla spalla.
“si.. ho solo dormito poco stanotte, e se continuo a stare seduta qui finisce che mi addormento, vado a prendere una boccata d’aria. Mi mandi un sms quando stiamo riprendendo?” le chiese.
“certo! Vuoi compagnia?” le domandò l’asiatica
“no tranquilla faccio due passi”
Doveva assolutamente uscire e respirare, quella situazione era diventata insopportabile, non era abituata ad essere ignorata da HeMo, da quando si erano conosciute, qualsiasi cosa, la facevano e vedevano insieme, era come se l’avessero privata di un polmone… si sentiva ogni tanto a corto di ossigeno, aveva bisogno di lei, in quel momento e nello stato in cui si ritrovava.
Uscì dal teatro ed iniziò a camminare, incrociò un gruppetto di fan che aspettava il cast dopo le prove, sentii che la chiamarono ma non ce la poteva fare a sorridere, nemmeno con loro,  fece finta di parlare al telefono per evitarli e li salutò solo da lontano. Dopo 10 minuti le arrivò un sms di Jenna per avvisarla che stavano riprendendo. Non ce la poteva fare ad entrare, non aveva le forze di vedere HeMo che faceva finta di niente e la ignorava, soprattutto non poteva vedere HeMo senza saltarle addosso….
Si fece coraggio ed entrò. Stefano aveva appena comunicato che avrebbero provato il pezzo Halo/Walking on sunshine con coreografia, chiese a Lea di non fare l’acuto finale a voce piena per riservare la voce e disse anche alle altre di non cantare forte, ma accennare la canzone.
Bene… pensò che se era riuscita a  trovare il coraggio di entrare li dentro, ora doveva solo trovare il coraggio per fuggire da quella situazione, per un momento aveva odiato Stefano per aver proposto proprio quel pezzo… doveva ballare e cantare con grinta e gioia, due cose che al momento lei proprio non aveva, e cantare Walking on sunshine non rispecchiava esattamente il suo stato d’animo al momento, ma soprattutto nella coreografia aveva HeMo a portata di sguardo, c’era anche un momento dove dovevano prendersi per mano. Le salì il panico al solo pensiero. Si avvicinò al direttore musicale e gli disse:
“Stè non mi sento bene per niente, ho la pressione sotto i tacchi, và bene se salto questo pezzo?”
Stefano la guardò e capì subito che il motivo era un altro, e le disse:
“ok…sei pallida, hai bisogno di qualcosa?” le chiese
“no…. solo di sedermi, vi guardo da qui… ok?”
“ok, ma… Naya… cerca di reagire, lo so che è un po’ egoistico il mio ragionamento, ma iniziamo un tour massacrante tra due giorni, non puoi davvero affrontarlo così, quindi per favore tira fuori un po’ di palle… ok?”
Naya lo guardò senza rispondere, fuggì da quel palco perrifugiarsi in bagno a piangere senza essere vista.
HeMo l’aveva vista… l’aveva osservata per tutto il tempo, stava male, si vedeva lontano un miglio… l’aveva fatta stare male lei, ed ora, per il suo stupido orgoglio, non riusciva ad andare a chiederle scusa… vide che parlava con Stefano e che poi si allontanò di fretta. Naya non era come lei, non riusciva a fare finta di niente, forse doveva fare qualcosa, doveva smettere di far soffrire così la persona che amava di più sulla terra. Vide che Stefano si avvicinò con il volto scurissimo e a passo veloce verso di lei, la prese per un braccio e la portò da una parte lontano dagli altri:
“devi fare la stronza ancora per molto? Per un video del cazzo? La stai uccidendo e punendo per una cazzata! Quindi ora prendi quel tuo prezioso culo e lo porti lontano da qui,  vai a cercarla, e quando torni qui sopra voglio le Naya ed Hemo di prima che non pensano ad altro che a cantare e ballare!”
Hemo lo guardò fisso negli occhi, Stefano era veramente arrabbiato e forse le serviva una spinta del genere per spronarla… aveva ragione lui, stava esagerando, stava punendo Naya per una cazzata. Non disse niente e si allontanò dal palco.
Cercò Naya prima nei camerini ma non la trovò, incrociò soltanto i ragazzi, che nella pausa giocavano con i videogiochi, chiese loro se per caso avessero visto la mora, Chris le disse che l’aveva vista dirigersi verso i bagni.
Si mise a correre, aveva fatto quel passo di mettere da parte l’orgoglio, ed ora voleva solo vederla.
Entrò nel bagno, ci fù silenzio, pensò che Naya aveva sentito dei rumori e, non volendo essere disturbata e vista da nessuno, aveva fatto silenzio.
“sono io!” disse la bionda
Non trovò nessuna risposta, ma sentì il profumo inconfondibile della ragazza, sapeva che era li, sentì che iniziò a singhiozzare.
“Naya sono io, avanti apri!” continuò, mentre bussò in tutte le porte del bagno del teatro.
Sentì il rumore di una chiave nell’ultima porta, si avvicinò, la aprì. Vide Naya rannicchiata in lacrime… le fece una pena indescrivibile, solo in quel momento capì che davvero era stato troppo, non avrebbe mai voluto far soffrire così la ragazza. La vide così fragile, voleva solo abbracciarla per farla calmare.
Decise di sedersi affianco a lei, fecero silenzio per svariati minuti… aspettò che Naya si calmasse, sentiva il suo respiro che andava a scatti ed ogni scatto era un colpo al suo cuore, ogni scatto erano i passi che Naya stava facendo per reagire, anche se le mancava il respiro. Non ce la faceva più.
“sono una stronza!” disse
Naya non rispose… continuò a tenersi le ginocchia sul petto e a poggiarci il mento sopra, mentre ancora il suo respiro era frammentato.
La bionda non sapeva come fare per calmarla.
“scusa…. Sono un’idiota, onestamente non sò ancora come faccia a stare con me, davvero Naya!” si sentiva troppo in colpa e sentiva che forse non si meritava il perdono della ragazza. Mentre pensava tutte quelle cose vide che Naya nascose la testa tra le gambe e riprese a piangere. Hemo aveva il cuore a brandelli, non poteva più sopportare che la ragazza continuasse così, si girò, le sollevò la testa e la guardò.
“amore basta, mi stai uccidendo così, cosa devo fare per farti calmare?” le disse
Finalmente Naya prese fiato, smise di piangere fece un bel respiro e disse:
“mi hai detto che non sai come faccia a stare con te…. Bè io non posso fare a meno di te, non ce la faccio Heather, ho provato, ti giuro mi sono impegnata, ho pensato che dovevo creare questa sorta di indipendenza, perchè non sappiamo se staremo insieme tutta la vita, ma non ci riesco… mentre ero con Mark pensavo tutto il tempo a te perchè mi mancavi, stamattina mi sono svegliata e non vedendo il tuo viso ho iniziato la giornata piangendo, mi manca il respiro se non ti vedo o sento… lo so che non è una cosa molto normale o sana però…” non riuscì più a parlare perchè non aveva più fiato e ricominciò quel suo respiro frammentato. HeMo la guardò mentre pronunciava quelle parole e pensò che era la cosa più bella che una persona le avesse mai detto, ed il fatto che Naya glielo stesse dicendo in un momento di sofferenza per causa sua, era ancora più assurdamente bello, le vennero le lacrime agli occhi
“amore mio!” le disse mentre la sollevò da terra per abbracciarla forte, piansero tutte e due, ad un certo punto si guardarono e la bionda disse:
“sono una stronza!”
“sei un’orgogliosa del cazzo!” le disse Naya finalmente col sorriso.
Si baciarono finalmente, quel bacio che per tutte quelle ore le due avevano desiderato.
HeMo interruppe quel momento per guardarla negli occhi e dirle:
“Ti amo Naya ed anche per me è così” le diede un altro bacio
“si… ma tu riesci a nasconderlo meglio di me” disse la mora ridendo
Poi Naya prese coraggio e le disse :
“dobbiamo imparare a parlare , anche quando ci sono questi momenti difficili, tu non puoi dire la tua e scappare, lasciandomi sempre senza parole” mentre teneva la sua fronte incollata a quella dell’altra
“lo so…” le rispose la bionda
“è una cosa che mi spiazza sempre, e mi fa incazzare terribilmente!” le disse la mora, mordicchiandole il labbro superiore, per addolcire quelle parole.
“mi impegnerò, te lo prometto” le rispose.
Si diedero un altro bacio, Hemo le asciugò le lacrime e disse
“sei pronta a tornare?”
“si. “
………………………………………………………………
 
“Signore e Signori da questo pullman in partenza per Phoenix stà per cominciare….. iiiiiil Glee Touuuuuur!!!!”
Chris aveva monopolizzato il microfono del pullman, era il più piccolo, ma di certo non il più timido, e sicuramente era tra i più gasati! L’atmosfera era delle migliori, c’era la giusta adrenalina. HeMo e Naya avevano fatto pace, le mie amiche erano serene e questa cosa tranquillizzava anche me.
“ora dai il microfono a me ragazzetto!” presi in giro Chris che si era voluto sedere nella prima fila del pullman con me, ed iniziai a ricordare ai ragazzi alcune cose fondamentali. Mi alzai per farmi vedere da tutti!
“allora ragazzi mi raccomando, per tutto il tour non voglio vedere gente la mattina con le occhiaie perchè ha fatto tardi in giro per locali, non voglio sentire: sono senza voce perchè ho cantato ed urlato tutta la notte….” Fui interrotto dalle urla euforiche generali, tra le tante sentii HeMo che urlò:
“avantiiiii nemmeno Shuster rompe le palle così suuuuuuuu!!!”  e lì tutti a ridere.
“ragazzina bionda sono serio! E voglio che giriate tutti con un foulardes, seppur leggero, al collo per proteggere la gola… so che vi esaspero con questa cosa della protezione ma è importante! Per esempio è una cosa che HeMo non fà mai, quindi facciamo una campagna per aiutare Heather Morris a proteggere la voce.!” Urlai
“ma ho caldo!!!” rispose
“si HeMo copriti su e scopriti giù è meglio!” urlò Mark scatenando le risate di tutti, soprattutto i ragazzi.
“dovresti coprirti la testa tu! Se prende freddo il criceto che ti gira nel cervello si ferma!” rispose la bionda, scatenando l’urletto delle ragazze nel pullman.
Mark si alzò dirigendosi verso la postazione dove stava HeMo, ovviamente vicino a  Naya, e disse
“ah ah ah noooooooooo amooooreeeee!!” e abbracciò HeMo che rise insieme a lui.
Bene …il clima è quello giusto, pensai!
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Eravamo arrivati alla prima data, l’arena era piena, le prove erano andate meravigliosamente, i ragazzi erano molto concentrati e preparati, avevamo provato tanto. Prima di iniziare li chiamai tutti per il nostro rito scaramantico e dissi:
“ci siamo ragazzi! Cantiamo per questa gente che è venuta a vederci e ci ama, ma cantiamo anche per tutti noi! Come già sappiamo fare!” dissi
Prima che ci dividessimo mi avvicinai a Naya e la abbracciai
“La mia Nay Nay spaccherà stasera! Sicuro!!!” e le diedi un bacio
Mi strinse forte e mi disse:
“ti voglio bene Stè”
“Anche io tesoro”
Salii sul palco e dalla mia posizione avevo una visione totale di tutto, feci la prova microfono per verificare se tutti mi sentivano in cuffia, ero anch’io molto agitato, ma era la giusta tensione che ci voleva per lo spettacolo.
Iniziò Don't Stop Believin' e ci fù un boato nell’arena! Il pubblica era incredibile e nei ragazzi vedevo una luce particolare nei loro occhi!
Andò avanti tutto perfettamente, Lea era una performer incredibile e anche gli altri riuscivano a tenere testa abbastanza bene.
Fino a che non iniziai a suonare  le note di Faithfully… Lea e Cory dovevano iniziare a cantare davanti a delle quinte chiuse, vidi che avanzarono mentre facevo l’intro, avevo davanti Cory che aveva un viso terrorizzato, mi guardò, e mi fece cenno col dito sull’orecchio, come per dire che le sue cuffie spia non funzionavano e non sentiva niente, mi gelai inizialmente, poi le feci cenno di togliersi le cuffie per sentire almeno come veniva fuori in sala e magari prendere la nota da li, prima avevano fatto la coreografia di Jump e si erano sbattuti, saltellando da una parte all’altra, dovevano essersi rotte in quel momento pensai. Cory sempre più impanicato mi faceva cenno che non sentiva, era la canzone che faceva più paura al ragazzo per questo non riusciva a concentrarsi. Feci un respiro profondo, allungai l’intro e dissi al microfono dove potevano sentirmi i ragazzi:
“Lea avvicinati delicatamente a Cory e digli di muovere la bocca, canto io al suo posto.” Lea fece cenno di si con la testa senza guardarmi e si avvicinò a Cory improvvisando una piccola coreografia, poi dissi
“preparate delle cuffie spia di riserva subito!” ed iniziai a cantare la parte di Cory:
Highway run into the midnight sun
Wheels go round and round
You're on my mind

 
Vedevo che Cory muoveva la bocca e camminava verso Lea… tutto ok… mi dissi… la gente non se ne accorgerà stai andando alla grande… continuavo a ripetermi per darmi coraggio. Lea continuò la sua strofa ed insieme cantammo:
 
They say that the road
Ain't no place to start a family
Right down the line it's been you and me
And loving a music man
Ain't always what it's supposed to be

 
E poi ancora:
 
I'm forever yours
Faithfully

 
Ok ce l’avevo fatta, ma dovevo ancora fare una cosa…. Mentre partì l’assolo della chitarra dissi immediatamente a Lea di avvicinarsi a Cory e dirle di uscire a fare il cambio delle cuffie, la cantante con una freddezza impressionante si avvicinò a lui e vidi Cory che usciva dal palco mentre i ragazzi facevano il coro sulla chiusura della canzone. Pregai che Cory rientrasse in tempo per fare il suo pezzo in Any Way You Want It, vedevo gli sguardi terrorizzati dei ragazzi mentre facevano il coro. Arrivò lo stacco ed il cantante ancora non arrivava… i ragazzi iniziarono:
Any way you want it
Thats the way you need it
Anyway you want it

 
Mi preparai al peggio e mentre stavo per cantare entrò con un tempismo perfetto Cory dal lato del palco:
 
She loves to laugh
She loves to sing
She does everything
She loves to move
She loves to groove
She loves lovin' things

 
Felice e carichissimo, mi guardò e sorrise. Io mi rilassai e sorrisi a Cory… i ragazzi a turno mi guardarono increduli e felicissimi. Mi ricordo che pensai: Lea Michele ti adoro!!!
 
Appena finito il concerto ed i saluti mi precipitai ad assicurarmi che Cory non avesse avuto un infarto per quello che era successo. Mi vide da lontano e mi venne incontro per abbracciarmi dicendo:
 
“grandeeeee!!!! “
Sorrisi e le dissi: “tutto bene? Sei ancora vivo?” stringendolo forte
“si si! Adrenalina pura!!!” mi disse come se avesse appena vinto una partita!
Cercai Lea perchè la volevo ringraziare, la vidi che commentava insieme a Dianna quel momento, con una risata quasi isterica, come mi vide si precipitò verso di me e mi saltò in braccio:
 
“Dio mio, Dio miooooooooo” mi urlò di gioia.
“sei stata una grande, senza di te non avremo potuto fare niente!” le dissi con ammirazione.
“sei un’artista incredibile Lea Michele” le scompigliai i cappelli.
“e tu sei un maestro di una professionalità incredibile Stefano! Sei un esempio per me!” mi disse
“E’ stato solo culo!” le risposi.
Continuai per il corridoio e vidi HeMo che incrociando il mio sguardo iniziò ad inchinarsi muovendo le braccia da su verso giù come in segno di venerazione.
“ah ah ah smettila!” le dissi
“sei un mito!” mi disse saltandomi addosso!
La sera festeggiammo, tutto sommato era andata bene, io ero talmente euforico che non mi ricordai più di sgridare i ragazzi perchè cantavano a squarciagola o sgridare HeMo perchè non proteggeva la voce. Me ne fregai di tutto!
 
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Ciao ecco aggiornato il capitolo, spero vi piaccia…. Ho un po’ di dubbi su alcune cose… però vabbè spero riusciate a fare almeno una lettura scorrevole.
 
Grazie alle persone che scrivono sempre almeno due righe. E’ importante per me il confronto.
Baci
E.

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Capitolo 15
*** Mamma Morris ***


“Stefano!” mi girai subito perchè sentire la voce di HeMo associata al mio nome completo era una cosa insolita…. Solitamente mi chiamava Brò. Ormai avevamo ingranato abbastanza col tour eravamo alla tappa di Los Angeles, era come stare a casa.
“Hey! “risposi e vidi che la ragazza prendeva a braccetto una signora bionda come lei che le assomigliava tantissimo.
“finalmente ti posso presentare mia mamma! La mia vita!!!” mi disse con gli occhi che splendevano.
“tanto piacere signora!” le dissi stringendole la mano e vedendo ancora di più la somiglianza impressionante.
“Stefano il piacere è mio, Heather non fa altro che parlarmi di lei e di come la stia aiutando nel canto, non so come ringraziarla per quello che stà facendo per lei… è una consolazione sapere che la mia bambina abbia trovato qualcuno che possa prendersi cura di lei ogni tanto, visto che io non posso esserci” mi disse con tutta la gentilezza ed educazione che potesse avere una donna della sua età.
In quel momento pensai un sacco di cose, avrei voluto dirle che io facevo del mio meglio ma HeMo aveva Naya che si prendeva cura benissimo della figlia, poi mi ricordai che la signora non adorava in modo particolare Naya, senza nemmeno sapere niente di loro due…. E sapevo da HeMo che era abbastanza all’antica, insomma la classica Americana cristiana e puritana. Pensai per un secondo all’ansia della mia amica lì davanti e all’altra mora sua compagna che in quel momento sicuramente stava morendo di ansia. Mi limitai a dire semplicemente:
“è solamente un piacere per me signora Morris e non è una difficoltà, sua figlia è meravigliosa” sfoggiai tutta la mia galanteria e vedevo che la signora si scioglieva ad ogni mia parola e la figlia sorrideva soddisfatta come se avesse azzeccato la persona a cui presentare la madre in quel momento.
“Manca poco allo spettacolo e non voglio disturbare la vostra concentrazione” disse e poi rivolgendosi alla figlia “Tesoro io sarò lì tutto il tempo a guardarti, sono orgogliosa di te” e l’abbracciò.
“grazie mamy… ci vediamo dopo” le rispose la bionda con un sorriso smagliante.
“arrivederci signora è stato un piacere conoscerla!” le dissi.
“Ci vediamo dopo” mi fece l’occhiolino e si allontanò.
“mamy?... ho sentito bene? Mamy detto in quel modo?” mi rivolsi ad HeMo per prenderla in giro.
“smettila!!! È la mia mamyyyyy…” disse mettendosi i pugni sul mento e facendo gli occhi dolci.
Sapevo che dopo la morte del padre di HeMo quando lei aveva 14 anni la mamma era diventata il suo punto di riferimento, si erano aiutate a vicenda e tutte e due avevano un rapporto morboso, anche se poi appunto la ragazza si era dovuta trasferire per lavoro. non mi aveva mai parlato della morte del padre, non ne parlava volentieri, deve essere stata dura, tutto quello che sapevo me l’aveva detto Naya. Io non avrei mai forzato una cosa del genere, sapevo quanto fosse difficile parlare di queste cose, quando si sarebbe sentita pronta ero sicuro che me ne avrebbe parlato.
“la tua metà dove si è nascosta?” le chiesi.
“non lo sò… ora vado a cercarla… starà morendo di ansia” mi disse tornando seria.
“bè se deve competere con la tua mamy perfetta la capisco” affermai
“smettila non c’è niente da competere, non è la prima volta che la incontra” rispose
“ma questa è la prima volta che la incontra da quando state assieme, è un po’ diverso tesoro”
“Brò, ti hanno mai detto che sei la persona adatta per tranquillizzare le persone?” mi schernì lei
“hai ragione, concentriamoci sullo spettacolo!” le dissi
“ecco… bravo! A proposito, mia mamma non sa che vivo con Naya ora e se vedesse che nella casa in cui stò c’è un solo letto e per di più matrimoniale credo che morirebbe all’istante, quindi mi sono inventata che tutti noi per stare concentrati anche se siamo a L.A. dormiamo in albergo, ho preso una stanza per me e lei al Palace… ma volevo sapere se possiamo fare una cena da te dopo il concerto, invito un po’ di ragazzi del cast, che ne pensi?”
“Oddio, dovresti avvisarli che non esagerino con alcool, perchè altrimenti è la fine e io perderò tutta la reputazione che mi sono fatto di bravo ragazzo agli occhi di tua madre” le dissi facendo l’occhiolino per farle capire che il mio era un si.
“grazie grazie grazie! Io ti adoro, vado subito a dirlo a Naya”
“ok… tra 20 minuti ci ritroviamo tutti mi raccomando, ora c’è il concerto Heather!” le dissi assumendo un’aria seria e tornando al mio ruolo.
Mentre si allontanava pensai: Povera Naya.
 
“hey sei sparita!” HeMo era andata a cercare la sua ragazza nei camerini e la trovò seduta su un divanetto col suo ipod che ascoltava musica per rilassarsi prima del concerto. Si mise vicino a lei.
“ero tra le grinfie di Sandy, oggi sembra che i miei cappelli non ne volessero sapere di sistemarsi, ci ha messo un po’ di più e ha maledetto l’umidità di Los Angeles” disse la mora fingendo una serenità che non aveva, sapeva che quella sera ci sarebbe stata la mamma della ragazza, e sapeva che non le stava particolarmente simpatica, l’aveva vista poche volte ma era sempre stata abbastanza distante e critica nei suoi confronti, HeMo le aveva raccontato che lei adorava la gentilezza e l’eleganza di Dianna, lei e Dianna erano completamente diverse nel modo di vestirsi e comportarsi, anche se erano molto amiche, ma da quello Naya aveva capito che non aveva proprio nessuna possibilità con la signora Morris, Ed il fatto che forse aveva una minima possibilità di rincontrarla quel giorno per la prima volta da quando lei ed HeMo stavano assieme le metteva un’ansia non indifferente, unita a quella per lo spettacolo imminente che si stavano accingendo a fare.
HeMo era felice, si vedeva dal sorriso che aveva stampato in faccia.
“come stai?” le chiese la bionda
“bene, solita ansia pre spettacolo” rispose senza guardarla.
“non è aumentata da mia mamma in platea?” le disse
“noooo ma scherzi? Non c’è pericolo avrà gli occhi solo su di te… e su Dianna” rispose la mora.
“e su Cory anche… dimentichi che lo vede come il ragazzo da sposare!” cercò di sdrammatizzare la tensione della ragazza.
“ah già… lui non l’avevo contato, scusa ma mi viene difficile pensare ad un ragazzo che possa competere con me ora come ora.” Rispose acida
“tu non puoi competere con nessuno, né maschio, né femmina! Ricordatelo” le rispose dandole un bacio veloce sulle labbra.
“scusa stò facendo la stronza” le disse la mora dopo aver ricevuto quel complimento dalla ragazza.
“sei sexy quando fai Santana” le rispose sorridendo.
Naya sorrise ed in quel sorriso HeMo vide che non c’era niente della stronzaggine del personaggio che la ragazza interpretava, ma c’era tutta la dolcezza di Naya.
“facciamo una cena da Brò dopo lo spettacolo,  ci sarà anche mamma e ho invitato alcuni del cast…verrai?” le chiese.
Naya sentì il gelo a quella richiesta, tutto avrebbe voluto in quella giornata tranne che stare per svariate ore a contatto con la sua ansia peggiore, soprattutto dopo la stanchezza di uno spettacolo… non sapeva come dirlo ad HeMo senza che si offendesse, fece silenzio per un po’…
“hey! Non è mica una cena di famiglia!!! ci sono quasi tutti, hai già incontrato mia madre in passato, non starà tutto il tempo a parlare con te tesoro” le disse HeMo vedendo che la ragazza si era irrigidita a quella richiesta.
-Non ho dubbi- pensò Naya dentro di sé, poi prese coraggio e disse:
“amore non lo so se me la sento, davvero, sai quanto sono distrutta dopo un concerto e affrontare una situazione così mi farebbe stramazzare al suolo.” Le disse
“oddio, la fai sembrare come se dovessi incontrare l’inquisitore in persona” disse HeMo evidentemente offesa
-eh… quasi- pensò sempre Naya dentro di sé… ma si accorse che HeMo stava davvero soffrendo per quella risposta e disse:
“Ok lo faccio solo per te, perchè ti amo da morire” le disse con un sorriso, sapendo di rendere felice la bionda
HeMo le fece un sorriso bellissimo, le stampò un altro bacio e disse: “grazie amore!”
 
Lo spettacolo andò benissimo, HeMo aveva dato il massimo, solitamente era sempre così ma quella sera si vedeva che aveva una motivazione in più. Lei e Naya a differenza dalle altre volte avevano evitato di flirtare durante i vari numeri, io mi accorsi della cosa e sicuramente anche gli altri ragazzi che vedevano HeMo cambiare alcune cose della coreografia.
Ci spostammo a casa mia, nella mia macchina avevo le due Morris ed una Amber particolarmente entusiasta che ci fosse la mamma di HeMo.
“sono così orgogliosa di te tesoro! Sei stata fantastica lì su, e sono sicura che anche tuo padre lo sarebbe stato” le disse e si sporse per dare una carezza ad HeMo che era seduta affianco a me nel posto davanti, io guardai con la coda dell’occhio e vidi HeMo con gli occhi lucido, rendere felice la madre penso sia stata una delle motivazioni per il quale la ragazza fosse così determinata nel suo lavoro.
“grazie mamy!” le rispose.
“e anche tu cara sei stata fenomenale, la tua voce è una di quelle che preferisco in assoluto!” si rivolse ad Amber
“grazie signora! Mi fa piacere!” disse la cantante
“bè mamma però a questo punto Stefano si potrebbe offendere hai fatto i complimenti a tutti tranne a lui” disse HeMo mentre mi guardò sapendo di mettermi in imbarazzo
“ma che dici?” le dissi a bassa voce.
“Oh no tesoro, se voi siete questo è tutto merito suo credimi! Non basterebbe una serata per esprimere la mia gratitudine per Stefano” rispose la madre della bionda.
“è vero signora Stefano è una persona importante per tutti noi” disse Amber
“ooook ora basta eh? Altrimenti non mi concentro sulla guida se mi emoziono” dissi per tagliare il discorso.
“oh per carità di Dio… non sia mai, si concentri, si concentri” rispose la signora
Ridemmo tutti.
Arrivammo a casa mia e vidi che Naya era già arrivata con Jenna, forse era l’unica che poteva in quel momento ascoltare la sua ansia. Immaginai che la sua collega avesse cercato di tranquillizzarla un po’ nel tragitto. Mi avvicinai a lei per vedere come stava
“tesoro sei pronta all’incontro?” le dissi sorridendo
“no… posso fuggire o fingere un malore?” mi disse
“coraggio, la saluti e poi la ignorerai per tutta la serata. Fallo per HeMo” risposi
 
HeMo girò tutti i suoi colleghi presentando la mamma, alcuni li aveva già conosciuti in passato, aveva complimenti per tutti.
“mamma ti ricordi di Dianna?” le disse HeMo
“come non ricordare questo viso angelico… complimenti Dianna, sul palco hai un carisma non indifferente” le disse dandole due baci.
“signora la ringrazio, anche sua figlia non scherza però!” le rispose l’attrice.
Si avvicinarono verso Jenna e Naya che erano vicino al giardino che sorseggiavano una bibita.
Naya le vide
“se dico cose senza senso per il panico, intervieni tu mi raccomando!” disse Naya rivolgendosi alla collega
“stai tranquilla, fai un bel respiro ed andrà tutto bene” le rispose
Si avvicinarono,  HeMo teneva sempre la mamma a braccetto ed aveva un sorriso splendido e felice, Naya provava l’impulso di saltarle addosso, darle un bacio e dire alla signora che amava la figlia, ma era una scena che forse sarebbe esistita solo nei film. Si limitò a sfoggiare il suo più bel sorriso da attrice, pronta a mettere in scena un nuovo atto.
“mamma lei è Jenna, non l’hai ancora conosciuta è una delle più anziane del cast” disse la bionda, per prendere in giro l’amica.
“anziane si fa per dire! Ho un anno più di te tesoro! Tanto piacere signora, HeMo parla spesso di lei, ha una vera ammirazione per la sua mamma!”
“il piacere è mio cara, e complimenti per la performance di stasera” disse la signora Morris assumendo un atteggiamento molto formale con Jenna che sfoggiò uno dei suoi sorrisi a cui era difficile resistere.
Naya sentendo nell’aria tutta quella formalità si sentiva morire…. sarebbe voluta sparire in quel momento
Arrivarono davanti a lei e si accorse che, mentre HeMo la presentava, la signora la squadrò dalla testa ai piedi. Naya ripassò a mente tutto quello che aveva addosso, in fondo aveva un paio di jeans neri nemmeno troppo attillati, un paio di scarpe col tacco sempre nere ed una camicia che faceva intravedere un po’ il reggiseno ma niente di preoccupante, aveva cercato di vestirsi il più casto possibile per quella sera.
“poi lei è Naya che sicuramente ricorderai mamma… è la mia migliore amica” le disse fiera la ballerina
“ma certo! Naya!la cheerleader ribelle, come stai? Che piacere” disse dandole la mano
“tutto bene signora è un piacere rivederla, HeMo non vedeva l’ora” cercò di essere il più naturale possibile mentre vedeva che la ragazza le lanciava sguardi di amore misto a tensione… una miscela che terrorizzava Naya, perchè non sapeva mai dov’era il confine tra amore e tensione in queste situazioni.
HeMo improvvisamente prese la mano di Naya e rivolgendosi alla madre disse:
“non è solo la cheerleader ribelle mamma, Naya è soprattutto la mia migliore amica” disse guardando la mora negli occhi.
Ecco… queste erano le situazioni dove HeMo la spiazzava, per il suo coraggio e la sua dolcezza. Si limitò a ricambiare lo sguardo della ragazza. In quello sguardo c’era tutto quello che Naya voleva dirle.
“si lo so tesoro” rispose la mamma guardando da altre parti, poi aggiunse “ma fammi visitare questa magnifica casa di Stefano che è anche studio di registrazione e tante cose importanti per te e la tua carriera, anzi dov’è? Voglio fare il giro anche con lui, è una persona meravigliosa!” e si portò via la figlia
HeMo prima di lasciare la mano di Naya la strinse forte e la guardò per un altro secondo, poi guardò anche Jenna e disse:
“scusate!” e si allontanò.
Ordinai delle pizze perchè eravamo talmente stravolti e l’idea di mettermi a cucinare mi uccideva solo a pensarci. Ammiravo la solidarietà degli altri ragazzi, era stata una giornata stancante ma erano venuti lo stesso perchè HeMo ci teneva tanto.
“come stà andando?” chiesi a Naya mentre era seduta sul divano che osservava HeMo e la mamma che parlavano con Lea e Dianna. La mamma aveva uno sguardo di ammirazione verso le due ragazze, uno sguardo che non aveva visto sicuramente per lei.
“bè l’unico contatto che ho avuto è stato prima di cena quindi non mi posso lamentare, a  cena mi ha completamente ignorata e aveva dei complimenti per tutti tranne che per me e per Chris ovviamente” mi rispose
“dai meglio no?” le dissi
“non lo so cosa è meglio…. In questo momento il mio meglio sarebbe chiudere questa serata con questa messa in scena patetica” mi disse mentre sorseggiava la sua  bibita.
“resisti tesoro, ce la puoi fare” non sapevo che dire…
“facile per chi ha conquistato il cuore della signora Morris… si è praticamente innamorata di te, penso che ti chiederà di sposarla”
“non essere ridicola Naya! Rilassati, tra un po’ sarà finito, partirà domani” la tranquillizzai.
“già penso che chiuderò questa lunga serata, non reggo più, chiedo a Jenna se possiamo andare” mi disse sconsolata
Capii che stava male e forse aveva bisogno di respirare un po’, le dissi:
“no ti accompagno io!”
Ci avvicinammo alle due Morris e vidi che Naya fece un bel respiro, come per darsi coraggio per un ultimo sforzo.
“signora Morris io la saluto, sono un po’ stanca e domani ci aspetta un’altra dura giornata di lavoro, mi ha fatto piacere rivederla” ero meravigliato da come era riuscita a sfoggiare un sorriso da Oscar, era indubbiamente una brava attrice.
“Oh certo! Ciao Naya!” la signora invece non si sforzò minimamente di sembrare gentile ed affettuosa con Naya e dopo aver pronunciato quelle poche parole di cortesia si rigirò a parlare con Lea.
“vai già via?” HeMo si avvicinò a noi due rivolgendosi alla ragazza.
“si mi accompagna Stè, sono un po’ stanca” disse
“vi accompagno fuori” disse la ballerina
 
“stai bene amore?” si erano messe fuori dal cancello, vicino alla macchina di Stefano, che le aveva lasciato un momento di privacy, sapendo che sarebbe stato l’unico della serata. HeMo era vicinissima al viso di Naya, le aveva messo le mani sulle sue spalle.
“si non preoccuparti, sono solo davvero molto stanca, è stato difficile reggere la tensione.” Disse
“mi dispiace… non siamo stati insieme niente tutta la sera, mia mamma sembra si sia innamorata di Dianna e Lea. Le faceva complimenti in continuazione” affermò ballerina sorridendo.
“già… come a tutti gli altri, tranne che a me” rispose con amarezza
“non è vero, ha riconosciuto che sei la cheerleader ribelle, quindi vuol dire che hai trasmesso benissimo il personaggio” le disse
“Heather…. Si vede lontano un miglio che non mi sopporta”
“secondo me è solo gelosa, perchè ha capito che tu sei importante per me” e mentre le diceva quella frase si avvicinò per baciarla. Naya si ritirò indietro e disse:
“che fai? Ci possono vedere è pericoloso!”
“non mi importa, voglio baciarti” le disse, e afferrò la sua testa per avvicinarla verso di lei, le diede un bacio che inizialmente era abbastanza casto, poi non riuscirono a trattenersi, quelle labbra si volevano troppo, aprirono tutte e due la bocca per lasciar danzare le loro lingue…. Solo il rumore del clacson di Stefano interruppe quel momento:
“ma che cazzo???” disse sbucando dalla macchina terrorizzato “voi mi volete far linciare ho capito!!” le ragazze risero, ed HeMo diede una carezza a Naya per lasciarla andare.
Un istante dopo sbucò la mamma di HeMo dal cancello
“tutto bene tesoro? Non rientravi più e mi sono preoccupata” disse
Naya stava per svenire e Stefano rientrò in macchina come se fosse un bambino appena beccato dalla mamma con le mani nel barattolo di nutella e fece finta di niente. HeMo prese la parola e disse:
“s-si mamma, ci stavamo mettendo d’accordo per domani su come andare alle prove prima dello spettacolo!” disse con incredibile freddezza.
Sbucò Stefano di nuovo dalla macchina e disse:
“Naya è tardi, hai bisogno di riposare per essere in forma domani” disse con un sorriso complice.
La mamma di HeMo lo guardò ed annui compiaciuta per l’affermazione di quell’uomo così saggio.
“arrivo! Ciao HeMo, arrivederci signora” disse Naya scappando in macchina.
 
“sei un paraculo” mi disse Naya dopo la mia performance davanti alla mamma di HeMo
“bel modo di ringraziarmi! Vi ho salvato la vita, vi avrebbe beccato di brutto!” le risposi
“magari non sarebbe stato male… così finiva la messinscena” disse imbronciata
“non credo che HeMo, nel caso, glielo voglia dire così”
“HeMo non glielo dirà mai, se è per quello” mi rispose la mora
“devi avere…” - 
“pazienza, lo so devo avere pazienza Stè… lo so” mi interruppe, abbastanza triste.
“lei ti ama! Ti ama tantissimo Naya! Non si sente pronta a dirlo al mondo ed onestamente non c’è tutto quel bisogno ora come ora, soprattutto per la vostra carriera che stà nascendo e decollando ora” le dissi
“so anche questo…” fece un attimo di silenzio e poi disse:
“cazzo alcune volte mi sembra che voi due ragioniate con lo stesso cervello, stessi discorsi, stessi atteggiamenti, stesse parole… sembrate fratello e sorella sul serio”
Risi di quell’affermazione che non poteva che farmi piacere.
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HeMo entrò a casa e subito le due gattine la accolsero con vari strusciamenti sulle sue gambe e miagolii… non vedevano la loro padroncina da un po’ di settimane.
“hey! Siete state brave in mia assenza? San sei ti sei presa cura di tua sorella?” le chiese accarezzandole tutte e due.
Cercò la ragazza che pensava dormisse, invece sentì l’acqua della doccia scorrere.
“Naya?”
“sono in doccia! Amore sei già qui?”urlò la mora.
HeMo si affacciò in bagno e vide lo splendido corpo della ragazza sotto l’acqua, era uno spettacolo indescrivibile, quel corpo così perfetto, scrutò la ragazza avidamente: il collo, la schiena e poi più giù il suo sedere e le sue gambe così incredibilmente belle.
“Mamma è partita presto, perchè sei già sveglia? Volevo svegliarti io…” disse facendo il broncio…
“perchè non riesco a dormire bene senza di te”si voltò e la guardò maliziosamente.
La bionda non resistette e decise di entrare nel bagno, senza togliere lo sguardo dalla ragazza, si levò i vestiti, fingendo un finto spogliarello…. Naya rise, ma appena la bionda fù nuda, e vide il suo corpo perfetto, si fece seria ed il suo sguardo diventò solo pieno di desiderio.
Lo spogliarello durò poco, perchè HeMo voleva entrare al più presto nella doccia, per toccare quel corpo che bramava con tutte le forze. Non sentì nemmeno il fastidio delle prime gocce di acqua sulla sua pelle… era talmente calda che, se anche l’acqua fosse stata fredda, non avrebbe sentito niente.
Naya aprì le braccia per accoglierla e la bionda non si fece aspettare, si precipitò sul collo della ragazza per baciarlo, per poi scorrere sul viso, guardarla negli occhi e darle finalmente un bacio… ormai era completamente bagnata, e l’acqua era solo un contorno intorno a loro. C’era solo Naya, la sua pelle, il suo seno che accarezzava, ed il suo odore… l’odore dell’eccitazione della mora che la faceva morire.
Naya iniziò ad accarezzare Hemo, mentre la bionda la baciava sul collo. Si abbassò leggermente per arrivare alla pancia della ballerina e a toccare con la lingua i suoi addominali scolpiti, che l’acqua rendeva ancora più eccitanti. Hemo in quell’istante gemette di piacere, e quando sentì che la ragazza scendeva sempre più giù con la lingua, mentre le accarezzava le cosce così perfette, gemette:
“Oh Dio Naya… Naya!!” disse tirando la testa all’indietro toccando il muro dietro la sua schiena.
Naya, dopo pochi minuti, risalì soddisfatta e si riportò verso le labbra carnose della ragazza, le fece un sorriso e le disse:
“Heather ti amo, e non c’è nessuno che potrà impedirmelo” la baciò ancora più avidamente.

HeMo rispose a quel bacio, mentre prese Naya e la mise al suo posto con la schiena al muro, le tenne le braccia in alto, mentre scorreva tutto il suo corpo, soffermandosi sul suo seno perfetto, per poi andare giù, abbassandosi con facilità come solo una ballerina poteva fare. Naya si trattenne a stento dall’urlare di piacere, perchè in quel momento, la ragazza le stava procurando un piacere che annullava tutta la frustrazione che aveva provato la sera prima davanti alla mamma. Risalì verso il collo della mora, le morse il lobo dell’orecchio destro e le sussurrò:
“ti amo anche io, tutto il resto non conta”
 
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Il lungo Tour era terminato, la gioia che si poteva vedere negli occhi dei ragazzi, per me era la più bella ricompensa, per tutte le fatiche vissute. Avevamo avuto varie difficoltà: Chris che si era quasi rotto un ginocchio, Amber era caduta due volte sul palco, Lea aveva rischiato di perdere la voce per una puntura di cortisone troppo forte ed altri miliardi di problemi…
Ryan aveva organizzato una festa a casa sua il giorno dopo, prima che il cast si disperdesse nelle sospirate vacanze. Io avevo in serbo una sorpresa per le mie due amiche, ed approfittai di un momento dove eravamo tutte e tre assieme per proporgliela.
“Rivera, sei delusa di non essere caduta nemmeno una volta sul palco?” dissi ridendo
“io si! Mi aspettavo una scena del genere!” rispose subito HeMo assecondandomi
“aiuto…. meno male che è successo ad Amber e non a me” disse la mora
“ah bene! vedo che la solidarietà tra colleghi è sempre molto forte!!” risposi io.
Ridemmo tutti e tre.
“ho una proposta da farvi” dissi guadagnandomi la loro curiosità
“oddio se è una cosa a tre io non credo di potercela fare Brò!” disse HeMo
“la tua idiozia mi colpisce sempre, anche a distanza di mesi sai?” le risposi.
Naya rise. HeMo mi diede un bacio sulla guangia.
Io continuai il mio discorso che voleva essere serio inizialmente:
“volevo farvi conoscere il mio paese, i luoghi dove sono nato e quindi portarvi con me qualche giorno in Italia” dissi
Le due si guardarono… non si aspettavano per niente una richiesta del genere, io continuai
“ovviamente se non avete altri progetti per le vacanze” conclusi.
“l’unico progetto che avevamo era quello di riposare e fare i bradipi per tutto il tempo, per recuperare la stanchezza, ma ad una richiesta del genere non credo si possa dire di no!” disse con entusiasmo Naya che poi guardò HeMo per conferma.
“esatto! Io non ci sono mai stata! oddio una vacanza con il mio Brò e la mia ragazza, cosa si può desiderare di più?” disse battendo le mani velocemente con entusiasmo.
Sarei tornato in Italia dopo tanto tempo, mi serviva il supporto delle mie due pesti.
 
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La Signora Morris… personaggio non molto amato da me, se non si era capito…. -.-‘’’
Comunque fatemi sapere se vi è piaciuto e grazie sopratutto a chi puntualmente lascia due righe dopo aver letto.
Prossimo capitolo i nostri tre saranno nella nostra patria…. Chissà chissà….
Baci
E.

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Capitolo 16
*** Italia ***


BONGIONNO Itallia
era l’esordio di HeMo appena messo piede in terra italiana, avevamo fatto un lungo viaggio, ma la mia amica sembrava non sentisse per niente la stanchezza e la differenza dell’orario, Naya invece era distrutta, non amava particolarmente volare, ma il suo lavoro l’aveva portata a superare questa paura, anche se quello era stato il viaggio più lungo che avesse mai fatto.
“Oddio, hai cambiato completamente timbro vocale… parlare italiano ti fa sembrare un trans” le dissi, scatenando le risa delle ragazze.
“non puoi capire quello che ho passato  le scorse settimane… mi ha distrutto col suo voler imparare a parlare a tutti i costi l’italiano” mi disse Naya con gli occhi al cielo, ed onestamente aveva tutta la mia compassione.
“certo! devo fare buona impressione davanti alla tua famiglia: Molti piacire sonno Heather” disse porgendomi la mano destra.
“ho l’impressione che saranno  dei giorni difficili…..” dissi, guardandola come se fosse una pazza.
“ho imparato le cose essenziali per la sopravvivenza, come per esempio: Bongionno, ciao, mi chiammo Heather, spagetto , cappucino. “ elencò sulle sue dita i vocaboli.
“bene, vedo che almeno cappuccino l’hai azzeccato, mi sembra essenziale per la tua sopravvivenza!” le dissi
“non prendermi in giro!!!” mi rispose dandomi un colpo sulla spalla.
Sollevai lo sguardo, guardai il cielo limpido della mia terra, iniziai a sentire l’odore inconfondibile, e riaffiorarono miliardi di sensazioni…. Chiusi gli occhi per un secondo e respirai profondamente, come se avessi bisogno che quell’aria entrasse a pieno nei miei polmoni.
“ti mancava tanto vero?” Naya si era accorta di tutto e sembrava mi avesse letto nel pensiero.
“si, per alcuni versi si… “ le risposi
“sono contenta che ci hai chiesto di accompagnarti” mi guardò con quegli occhi stupendi, che ogni volta mi facevano sciogliere per la dolcezza
“non avrei potuto fare diversamente, siete parte della mia famiglia ora” le risposi abbracciandola, ed insieme ci  incamminammo per raggiungere HeMo, che era già partita più avanti di noi, col suo solito passo veloce.
Arrivammo all’uscita per i voli internazionali, sapevo che sarebbe venuto mio padre a prenderci, non lo vedevo da 6 anni, anche se ci sentivamo e vedevamo spesso grazie a Skype, ma riabbracciarlo sarebbe stato diverso. Lui era quello che mi aveva capito di più, quando avevo detto ai miei che partivo così lontano… ho sempre avuto la sensazione che avesse intuito la mia sofferenza, non solo per la morte di Sara ma anche per come stava andando avanti la mia vita in quegli anni. Non è stato facile lasciarli soli, avevano appena perso una figlia,  e io stavo andando lontano migliaia di km, credo che mia mamma non mi abbia mai perdonato per questo.
Lo riconobbi subito da lontano, aveva un viso teso e stava con le braccia conserte mentre aspettava, mi sembrava addirittura di ricordarlo più alto, ma per quanto riguardava gli anni, era rimasto sempre lo stesso.
Aumentai il passo, lasciando indietro le mie due amiche
“papà!” gli urlai mentre correvo ad abbracciarlo.
“Figlio mio!” mi disse, rispondendo all’abbraccio che durò per qualche minuto… non volevamo lasciarci, mi mancava quella stretta forte e confortante di mio padre. Mi ricordai che non ero solo, così mi staccai dall’abbraccio, ma lui mi teneva il volto tra le sue mani, mi guardava negli occhi e piangeva… non potevo reggere ad un emozione così e mi scesero le lacrime.
“come stai?” le chiesi
“adesso benissimo” mi sorrise.
Vidi con la coda dell’occhio che le due mie amiche erano rimaste a distanza, per lasciarci la privacy che ci serviva, erano prese per mano e tutte e due visibilmente commosse.
“loro sono due mie amiche Heather e Naya, fanno parte del cast di Glee ricordi?” gliele  indicai, mentre feci cenno alle due di avvicinarsi.
“certo che ricordo! sono Brittany e Santana di Glee!!” disse, abbracciandole amorevolmente.
Credo che le due avessero capito solo i nomi delle due protagoniste del Telefilm che interpretavano, perchè sorrisero e mi guardarono stupite.
“mio padre segue Glee!” le tranquillizzai facendo l’occhiolino.
Mi resi conto in quell’istante che avrei passato tutte le mie vacanze a tradurre dall’inglese all’italiano e viceversa… la cosa mi traumatizzò un po’…. Ma poi pensai che, come in quel caso, gli sguardi ed i gesti parlavano da soli.
Arrivammo a casa mia,  a mia mamma prese quasi un infarto nel vedermi… pianse talmente tanto che pensai si stesse sentendo davvero male… Intanto mio padre cercava di comunicare con le due, che si limitavano a sorridere ed annuire come se fossero davanti alla stampa con i paparazzi, HeMo cercava di ripetere alcune parole che mio padre le insegnava.
Avevo passato una giornata decisamente emozionante, in più stare dietro anche alle mie due amiche spaesate mi aveva distrutto fisicamente. I miei ci avevano lasciato la casa tutta per noi, si erano trasferiti nella nostra casa in campagna, ma mia madre si era preoccupata di farci trovare ogni confort, compresa una marea di roba da mangiare con piatti tipici.
Salutai i miei, che sembrava non volessero lasciarmi, dicendo loro che avremmo dovuto riposare, visto che non dormivamo da più di ventiquattro ore.
“Aiuto stò per stramazzare al suolo!!!” dissi appena chiusi la porta, dopo averli salutati.
HeMo sorrise, si avvicinò, mi abbracciò fortissimo e mi disse:
“hai una famiglia bellissima!!!”
“ah ah ah contando che non hai capito mezza parola….” Le dissi
“bè bastava vedervi…” mi disse Naya aggiungendosi all’abbraccio…. Uno dei tanti nostri abbracci collettivi.
Mostrai  loro la casa, raccontando degli aneddoti divertenti per ogni stanza, le storie riguardavano la vita che facevo da perfetto Nerd in quegli anni….
“bè non sei cambiato tanto allora…” mi disse la bionda prendendomi in giro.
Entrando nella stanza, dove ai tempi studiavo, mi accorsi che non era cambiato niente, era tutto li: il mio piano, i miei libri, la mia chitarra e i miei riconoscimenti scolastici con premi vari…. Come se i miei avessero deciso di lasciare tutto così, nella speranza che, magari un giorno, fossi ritornato.
Mi misi subito al piano, sentii il cuore che batteva a mille, c’erano troppi ricordi lì dentro, ed ora sembrava fossero riaffiorati tutti insieme:  ci eravamo dati il primo bacio, quella stanza racchiudeva tutti i nostri segreti, mentre i miei pensavano fossimo dentro chiusi a studiare, io e Federico stavamo facendo tutt’altro, quelle pareti avevano visto tutto il nostro amore, quel pianoforte aveva sentito la passione con il quale ci eravamo amati. Iniziai a suonare, mi venne spontaneo…. Suonai “Fix You” dei Coldplay, una delle canzoni che amavamo fare insieme. Naya mi venne dietro ed iniziò a cantare, ero sollevato dalla cosa, aveva interrotto quel momento che stava diventando pesante per me, riportandomi alla realtà, al mio presente… senza Federico.
Tra le foto, che erano appese nella parete, c’era una foto dell’accademia che frequentavo e dove Federico era il mio insegnante di composizione, era una foto di gruppo e lui, in mezzo a tutti i suoi alunni, nella foto mi metteva la mano su una spalla. Guardammo insieme la foto e io spiegai che quella era una delle mie ultime foto in accademia, prima di diplomarmi e, come se volessi farlo capire ad HeMo, indicai il mio insegnante vicino a me.
HeMo mi guardò annuendo e facendo l’occhiolino.
Entrammo nella stanza di Sara, anche quella era rimasta così come l’avevo lasciata, stessi pupazzi, stesse foto che raffiguravano noi due, al mare, prima di un mio concerto, mentre pattinavamo.
“lei è Sara?” mi chiese Naya prendendomi la mano, si era accorta che ero emotivamente provato entrando in quella stanza.
“si è lei!” dissi accarezzando la sua mano.
“era bellissima e ti assomigliava molto!” disse HeMo
“era più bella di me sicuramente!” risposi con un sorriso mentre fissavo la foto e ricordavo il momento esatto di quando ce l’avevano scattata.
“per questo ci vuole poco Brò!” sembrava che HeMo volesse smorzare la tensione…. .sapeva come fare sicuramente.
“a proposito…. ci pensi che ora conoscerò un sacco di italiani e non potrò più dire che sei il più bello degli italiani che conosca, perché non sei più l’unico?” mi disse Naya tirandomi verso di lei
“finalmente!!!” le risposi facendo gli occhi al cielo
“intanto sappi che tuo padre ti ha già superato!” ribattè lei.
Ridemmo tutti.
Mi girai e vidi appeso al muro, il ritratto che Sara mi aveva fatto, era incorniciato, studiava restauro ed era molto brava a disegnare. Improvvisamente mi venne in mente quel preciso momento, staccai il ritratto dal muro, perchè sapevo che c’era scritto qualcosa dietro la cornice. C’era uno dei nostri soliti vaneggi, rivedendo la scritta poteva essere considerata come una specie di Chat trascritta a mano. La cosa buffa era che, ad ogni conclusione di frase, ci firmavamo tra parentesi col nostro nome. Avevo iniziato io:
-          Questo ritratto fa schifo! (Stefano)
-          Perchè è il soggetto che è brutto (Sara)
-          Perchè non sai disegnare (Stefano)
-          Ti voglio bene (Sara)
-          Sei scorretta… io no comunque (Stefano)
-          Lo sò, visto che non me lo dici mai (Sara)
-          Non è vero, non lo dico perchè lo sai già (Stefano)
-          Sò solo che sei uno scemo (Sara)
-          E comunque il ritratto fa schifo (Stefano)
Quel “non me lo dici mai” mi uccise…. Mi strappò il cuore in mille pezzi… se avessi riavuto un’ora della mia vita ancora con lei, l’avrei utilizzata solo per dirle quei ti voglio bene che le erano  mancati…. Mi mancò il respiro e mi accasciai piangendo.
“tesoro no ti prego…. “ HeMo mi risollevò e mi abbracciò forte, mentre Naya leggeva il retro di quel ritratto.
“lei sa che le vuoi bene e che è  nei tuoi pensieri continuamente… ne sono certa!” mi disse Naya, prendendo in mano il mio viso che era disperato.
“mi manca tantissimo!!!” dissi sfogando tutto il mio pianto.
Le mie amiche mi abbracciarono…... semplicemente…. e lasciarono finire il mio pianto, forse trattenuto per troppo tempo, in silenzio.
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“mi ha fatto una pena Stefano” Naya era già a letto nella Stanza degli ospiti che i genitori di Stefano avevano preparato per loro, li aveva avvisati di preparare la stanza col letto matrimoniale, era sempre pieno di attenzioni per loro.
“già… lo capisco fin troppo bene” HeMo si abbassò verso di lei e le diede un bacio, prima di sdraiarsi al suo fianco.
La mora la guardò e nonostante la stanchezza ed il sonno, pensò di avvicinarsi a lei per farle un po’ di coccole. Si mise con la testa sul suo petto, mentre le cingeva la vita col braccio. HeMo la prese sotto la sua protezione e la strinse forte.
“a te manca tuo padre?” le chiese, un po’ intimidita per la domanda
“moltissimo, ogni giorno… a volte mi devo fermare, perchè mi manca così tanto, che mi sembra di perdere dei battiti del cuore”
Naya, sentendo quelle parole, avrebbe voluto seriamente prendere la sofferenza della sua ragazza su di sé, non sapeva cosa voleva dire, non aveva mai perso una persona cara e così vicina, come era successo a lei e a Stefano. L’unica cosa che poteva fare era stringerla ancora più forte.
“quando mi succede così, se posso, chiamo subito mia mamma….” Continuò la bionda
“i primi mesi dopo la sua scomparsa mi succedeva sempre, sembrava che, dal panico, il mio cuore si dovesse fermare da un momento all’altro…. Lei è sempre riuscita a farmi calmare e a darmi sollievo”
Naya, forse per la prima volta, provò gratitudine per quella donna.
“ricordi il giorno che mi hai raccontato la storia di tuo padre?” le chiese la mora
“certo… come dimenticarlo, ti eri accorta  che ero un po’ giù… era il suo anniversario di morte, mi eri stata vicina senza sapere il motivo di quel mio malessere, è stato lì che ho deciso di parlartene, e lo sai che non lo faccio praticamente mai.”le rispose
“quel giorno ho visto tutta la tua fragilità, che tu così abilmente tenevi nascosta dietro la tua vitalità che ti caratterizza, non sapevo cosa fare mentre piangevi, mi sentivo impotente, avrei voluto strappare quel tuo dolore e prenderlo al tuo posto, pur  di non vederti più così” le disse guardandola negli occhi
HeMo le diede un bacio e la strinse ancora di più.
“lo so amore mio,quel giorno ci sei riuscita a togliermi un po’ di dolore, sei stata con me e mi hai fatto sentire meno sola, e così è sempre stato da quel momento.”
“Ammiro tantissimo la tua voglia di vivere e la tua positività, nonostante tutto quello che ti è successo, la tenacia con il quale hai portato avanti la tua passione per la danza. Non molli mai e sei fortissima!” le disse Naya, con gli occhi pieni di orgoglio per la persona che aveva davanti ed amava.
“lo faccio per lui, per renderlo fiero da lassù, e per mia madre che ha fatto tanti sacrifici perchè continuassi a studiare…. So che lui mi dà la forza, sempre, quando sento di non farcela, c’è una forza che mi spinge sempre di più verso l’alto. Poi ora ci sei tu, sono forte anche per il mio piccolo scricciolo così fragile” le disse, guardandola negli occhi e dandole un bacio nella punta del naso.
“io sono forte!!! “disse un po’ offesa.
“lo so! Ma con me affianco sei invincibile!” disse la bionda, portando il braccio libero in alto come se fosse un supereroe.
“ora dormiamo? Domani ci aspetta un mega giro per Firenze” disse HeMo
“si…. Posso avere un bacio prima?” chiese Naya, con quello sguardo così dolce, che fece sciogliere la bionda affianco a lei.
HeMo sorrise, si abbassò verso di lei per darle quel bacio richiesto, le labbra morbide di Naya erano sempre un posto confortante dove andare a rifugiarsi. Naya approfondì il bacio aprendo la bocca, e volendo esplorare quella dell’altra compagna, che nel frattempo, con la mano libera, le accarezzava il viso. Si addormentarono abbracciate, come spesso capitava quando sentivano il bisogno di sentirsi unite, sperando, magari, di riunirsi anche nei loro reciproci sogni.
 
Eravamo in italia ormai da una settimana, avevo portato HeMo e Naya a Roma, avevamo visitato Firenze ed eravamo stati al mare parecchie volte, cercai di stare il più possibile con i miei e non mi dispiaceva, li sentivo felici e sereni. Avevano accolto le mie due amiche benissimo e le due attrici si trovarono molto bene.
Una sera mio padre decise di organizzare una festa in loro onore e radunò l’immensa parentela che mi ritrovavo ad avere, non ero dispiaciuto, perché così, in un colpo solo, potevo salutare tutti senza fare giri immensi.
“Siete pronte per il mega raduno della famiglia Previani?” chiesi a poche ore di distanza dalla festa
“bè mi mancavano le feste devo dire…. “ rispose HeMo
“eh si ma scordati una festa Hollywoodiana qui…. Sarà tutt’altro!” Affermai.
“io adoro questo posto, si stà così tranquilli, c’è una pace…. “ disse la mora.
“già… lasciamo tutto e veniamo a vivere qui!” rispose HeMo prendendo tra le braccia Naya e stampandole un bacio sulle labbra.
“non ci credi nemmeno tu che lo stai dicendo… io me ne torno a casetta tra qualche giorno se voi riuscite a stare senza di me…. Vi lascio qui” sentenziai.
“ormai Giorgio ti ha sostituito in tutto e per tutto, mi fa anche bere tutto il vino che  voglio” mi rispose la bionda per schernirmi, Giorgio era il nome di mio padre, ormai si davano del tu per quel poco che riuscivano a comunicare.
“perché non ha mai visto come ti riduci da ubriaca” le risposi.
La festa iniziò ed arrivarono tutti i miei parenti, compresi i cugini, che erano venuti esclusivamente perché sapevano che c’erano due belle attrici di Hollywood e volevano conoscerle.
Naya ed HeMo si divertirono tantissimo, ballarono tutta la sera con le persone, che facevano a gara per fare da cavalieri.
Riuscii a ritagliarmi un momento per me, sorseggiando una grappa fatta da mio zio Antonio, mi affacciai nel balcone della villa che avevamo in campagna, scrutai le colline del Valdarno, mi piaceva andare a passeggiare in mezzo a quel verde e miliardi di volte ci ero stato con Federico, lui vedeva un mondo in ogni cosa e ci disegnava sopra una storia. Era una delle cose che mi affascinavano di più di lui.
Mentre mi perdevo nei ricordi, si avvicinò Naya
“hey!” disse
“hey tesoro, ti stai divertendo?” le chiesi
“moltissimo, sembra che in questo posto i rapporti siano più veri, anche la mia famiglia è molto unita, ma non capita quasi mai che ci vediamo sempre tutti assieme” rispose entusiasta
“ci sono più facce della medaglia in questo…. Ma voglio lasciarti godere di quest’aria genuina” le accarezzai la guancia.
“come stai Ste? Sembra che non riesci a rilassarti qui… nonostante la pace che hai attorno” mi chiese guardandomi negli occhi.
Naya sapeva guardare dentro le persone, era sempre molto discreta, soprattutto rispetto ad HeMo con il quale ero abituato a sentirmi fare domande, senza mezzi termini, quando c’era qualcosa che non andava. Lei era sempre molto delicata e ci andava abbastanza piano nelle cose, rispettando i silenzi, se ci dovevano essere. In più era una buonissima ascoltatrice.
“forse ho troppi ricordi che mi fanno male, e non riesco a lasciarli andare” risposi.
“sò che non è semplice quando si è persa una persona cara….”
“Naya! non è solo per Sara” la interruppi bruscamente. Mi sentivo pronto per rivelarle il mio segreto. Naya mi guardò, si spaventò per la mia reazione, non capiva.
“non ho perso solo Sara qui….” Continuai “ho avuto una storia con uomo più grande di me, era il mio professore in accademia….” raccontai la storia tutta d’un fiato, Naya mi stava ad ascoltare ed assumeva espressioni sempre più stupite, come se stesse parlando con una persona che stava conoscendo per la prima volta da dieci minuti.
“mi-mi dispiace tantissimo Stefano….. io-io non immaginavo niente di tutto questo” balbettò tenendomi la mano dopo che avevo finito il mio racconto.
“non potevi saperlo tesoro, è una storia che Non sa nessuno tranne gli interessati ed  HeMo tra quelli in vita… l’altra era Sara. Ed ora lo sai anche tu.” Le feci un sorriso per rassicurarla che stavo bene.
“io…. Non so che dire” mi disse
“non devi dire niente, mi hai ascoltato e magari ora abbracciami” le dissi aprendo le braccia, felice di essere riuscito a parlarne un’altra volta con qualcuno. Pensai che Magari man mano che ne parlavo la ferita poteva rimarginarsi, era come quando sei costretto ad entrare nella ferita infetta, per poter togliere il pus, devi aprirla e far uscire tutto, altrimenti non guarisce. Forse stavo iniziando a fare pulizia li in mezzo, per poter guarire definitivamente.
Naya mi abbracciò e mi disse:
“ti voglio bene, sei una delle persone più importanti della mia vita”
Mi sconvolse con quella frase che non mi aspettavo.
“Stefano ti devo parlare!” ci interruppe mio cugino con sguardo malizioso, dopo che aveva visto me e Naya abbracciati.
Naya ci lasciò da soli.
“la moretta eh? Bella scelta!” mi disse dandomi una gomitata
“ma non dire cazzate, non sei cambiato niente in questi anni!!!” sorrisi.
“si vabbè ti porti in giro due pezzi da novanta così e mi vuoi dire che non ci fai niente? Non ci credo proprio!” mi disse
“già… sapessi…” le dissi
“vabbè, se hai bisogno di una mano io sono disponibile!” affermò con complicità.
“non ne ho bisogno credimi!” cercai di tagliare il discorso.
“senti ti devo chiedere un favore immenso che non mi puoi negare!” e dicendo così, iniziò a raccontarmi che non stava passando un bel periodo a lavoro, organizzava eventi nella nostra zona, mi ricordo che quando ancora stavo li, e facevo concerti, cercavo di metterlo in mezzo nelle varie società organizzative, perchè potesse imparare il mestiere del PR. Stava organizzando un evento di beneficienza per un’associazione e mi chiese se potevo fare qualcosa il giorno, coinvolgendo anche Naya ed HeMo, aveva bisogno di pubblicità e se avesse messo nelle locandine i nostri nomi sicuramente sarebbe arrivata molta più gente.
“Luigi è una cosa che non possiamo fare, mi dispiace…. Per contratto siamo tutti e tre legati alla Fox e non possiamo fare esibizioni senza il loro permesso, passeremo dei guai.” Gli dissi con dispiacere
“ma è beneficienza! Non prendete nessun compenso!avanti Stefano siamo in Italia, i vostri capi non si accorgeranno nemmeno che siete capitati li” mi disse.
“ne parlerò con Naya ed Heather poi ti dirò”
 
La sera a casa ne parlammo…. Forse io ero la persona che avrebbe passato meno guai, non avevo un agente che mi tartassava ogni giorno, per sapere se avevo fatto qualcosa di sconsiderato, da far scandalizzare la stampa americana.
HeMo non si preoccupò tanto della cosa, mentre Naya era molto titubante…. La sua estrema razionalità in quel momento si era fatta avanti.
“avanti amore! È una canzone!!! Possiamo dire che ci hanno incastrate il giorno stesso, mentre assistevamo allo spettacolo” le disse HeMo  per convincerla
“Naya se non te la senti lo capisco… davvero! Non voglio mettervi nei guai, posso fare un pezzo io al piano. Sarà sufficiente” le dissi per tranquillizzarla.
Dopo varie discussioni Naya si convinse, decidemmo la canzone, e per fare una cosa carina pensammo questa soluzione: io al piano, Naya alla voce ed HeMo avrebbe montato una coreografia, decidemmo di fare una delle nostre canzoni preferite, che facevamo spesso a casa. La canzone era “Hometown Glory” di Adele, si prestava molto per la voce di Naya e come testo era azzeccatissima alla situazione, per quanto riguarda HeMo bè… avrebbe potuto ballare qualsiasi cosa.
Mio cugino quasi svenne alla notizia, ed il giorno dopo erano state già modificate le locandine con la scritta che diceva che gli ospiti speciali della serata sarebbero stati i “Stefano Previani Trio”, avevamo optato per mettere solo il mio nome, così avremo rischiato meno.
Ci divertimmo molto a preparare il numero per la serata, non capitava spesso che potessimo fare un esibizione con quello che sapevamo fare meglio e soprattutto di farla assieme.
La serata andò benissimo avevamo fatto il pienone, ci divertimmo molto, perchè la presentava un comico famoso in Italia e prima di esibirci, ci fece fare una specie di sketch dove ci provò con HeMo.
La canzone andò benissimo, mi emozionai tanto, stavo suonando nella mia terra dopo tanto tempo e Naya la sera fù perfetta, quella voce calda e così particolare entrò nel cuore di tutti, HeMo ballò divinamente. Sembrava avesse cucito su misura i suoi passi sulla voce di Naya, aveva un vestito bianco e mentre volteggiava mi sembrava di vedere un angelo. Le adoravo tutte e due.
“bene…. se ci và male dopo Glee sappiamo cosa fare!” ci disse HeMo visibilmente contenta.
“è stato bellissimo! Lo dovremmo fare più spesso!” disse Naya
 
“Stefano?” mi sentii gelare con quel suono che arrivò alle mie orecchie, c’erano 35 gradi quella sera, ma improvvisamente mi venne freddo, sentivo uno strano ronzio nelle orecchie ed un senso di vuoto…. Pensai di essermi immaginato di sentire il mio nome. Probabilmente sbiancai, perchè HeMo, che era davanti a me, mi guardò perplessa.
“Stefano Previani?” era la conferma che avevo sentito bene. Mi girai senza pensarci, come se le mie gambe non fossero collegate al cervello.
Dissi “si?” prima di girarmi, ma sapevo e sentivo già, verso a chi e cosa andavo incontro girandomi.
“Oddio Stefano, ma sei veramente tu???” ….non era cambiato molto, se non i cappelli un po’ brizzolati, ed un pizzetto insolito, per il quale forse HeMo, che l’aveva visto solo in foto, non lo riconobbe. Io si, non potevo non riconoscerlo, conoscevo ogni lineamento di quell’uomo, ogni modo di fare, sapevo che quando rideva, gli si formavano delle rughe simpaticissime sulla  fronte e gli occhi diventavano piccolissimi.
Mi abbracciò, con naturalezza…. Se fosse successo il contrario, probabilmente io sarei scappato per non farmi vedere, invece lui adesso era li che mi stava abbracciando. Gli diedi due pacche veloci sulle spalle mentre cercavo di ragionare, provando a respirare di nuovo e trovando la lucidità per dire almeno qualcosa.
“Federico! Quanto tempo, come mai qui?” dissi con, probabilmente, ancora il terrore negli occhi. Al solo nominarlo vidi che HeMo si avvicinò e per senso di protezione mi strinse la mano.
“ho letto sulla locandina il tuo nome, pensavo fosse un omonimo, ma nel dubbio sono venuto lo stesso e sei proprio tu!!!”  disse con un entusiasmo che mi colpì.
“loro sono Heather Morris e Naya Rivera, sono qui con me in vacanza” le presentai mentre HeMo mi rivolse uno sguardo preoccupato.
Subito si presentò rivolgendosi in inglese con le due. Federico sapeva parlare benissimo l’inglese. Fece i complimenti alle due per la performance. E poi mi disse:
“tu… oh tu sei stato fantastico sul serio! Sei migliorato moltissimo!”
“g-grazie!” balbettai.
Naya mi disse: “noi andiamo a salutare i tuoi, ci sentiamo dopo” mentre mi guardava con gli occhi preoccupati. Le sorrisi per farle capire che andava tutto bene e le dissi: “ok, arrivo tra un minuto”
“come stai?” mi disse
“che ci fai qui?” non avevo tempo per i convenevoli, era l’ultima persona che mi aspettai di trovare li.
“io ci vivo qui” mi rispose un po’ scocciato.
Non era una domanda scontata visto che mi aveva spinto lui ad andare via da quel posto, come aveva fatto lui… la sua risposta quindi mi lasciò perplesso.
“pensavo vivessi a Milano” spiegai.
“sono tornato da quando l’ho lasciata” disse…. come se conoscessi già la storia e me la stava solo ricordando.
“oh mi spiace…” riuscii a dire.
“e’ stato meglio così.” Disse rassegnato.
Mi fissava sempre con quel sorriso, pieno di felicità ed ammirazione… non riusciva a sostenere lo sguardo e spesso guardavo oltre la sua figura o per terra.
“io vivo a Los Angeles ora” cercai qualcosa da dire, perchè quel silenzio e quegli sguardi, mi stavano uccidendo.
“si, lo so… sei diventato importante! Ma l’ho sempre saputo, il tuo talento non poteva essere ridotto a queste piccole terre” rispose fiero.
“tu che fai ora?”
“io ho ripreso ad insegnare qui a Firenze, nella nostra accademia” …. Quel “nostra” mi fece un effetto strano, gli avrei voluto dire un sacco di cose in risposta, per esempio che “nostra” lo era quando stavamo insieme, e poteva esserlo ancora, se solo non mi avesse lasciato, come si butta nella spazzatura  una lattina vuota, dopo averne gustato il contenuto. Ma non volevo assolutamente affrontare tutto quello, non volevo affrontare lui!!! ed improvvisamente mi mancò l’aria e sentii il bisogno di andare via, e lasciare quella persona davanti a me.
“bene sono contento… ora scusami ma devo andare” gli dissi molto frettoloso.
“spero di rivederti prima che tu riparta” mi disse stringendomi la mano
“mah… speriamo…. Sai siamo sballottati in giro, tra parenti e giri per la zona” mi inventai
“ok… “ disse semplicemente salutandomi.
Mi allontanai a passo svelto quando sentii:
“ah Stefano?”
Mi girai “Si?”
“è stato bellissimo incontrarti!” con un sorriso che mi provocò un mal di stomaco immediato ed un senso di nausea incredibile.
Feci solamente cenno con la mano, sforzandomi di sorridere, e mi voltai per andare via.
Tornai dalle mie due amiche, le trovai che cercavano di capire qualcosa del discorso di ringraziamento che mio cugino stava facendo loro.
Mi avvicinai ad HeMo e le dissi:
“non mi sento molto bene, io vado a casa, voi state pure, vi accompagna Luigi a casa”
“non se ne parla, veniamo a casa con te!” mi guardò dritto negli occhi con aria seria e sapevo benissimo che, quando lo sguardo della mia amica era così, non c’era niente da fare.
Ci dirigemmo verso casa in silenzio, nessuna delle due osò dire qualcosa, avevano capito che ero sconvolto e non avevo voglia di parlarne in quel momento. Il mal di stomaco era sempre più forte, il senso di nausea mi stava distruggendo, improvvisamente non riuscii più a guidare, mi fermai all’estremo di un marciapiede frenando di scatto:
“che succede?” chiese HeMo spaventata.
Aprii lo sportello della macchina e mi precipitai fuori a vomitare….
 
La mattina dopo mi sveglia rintronato…. Non avevo capito se HeMo e Naya mi avessero fatto una tisana rilassante per rimettermi a posto lo stomaco, o se ci avevano messo qualche sostanza che mi aveva fatto crollare in un sonno profondo…. O forse semplicemente ero distrutto da tutta quella situazione che mi aveva provato fisicamente e mentalmente.
Mi alzai e mi accorsi che le due dormivano ancora, feci colazione e decisi di andare a correre, la corsa era sempre stata la mia valvola di sfogo nei momenti di massima tensione. Lasciai un bigliettino sulla cucina, per informare le mie due amiche che sarei andato a correre.
 
………………………………………………………………………………………………………………………………………………..
Hemo si era svegliata presto quel giorno, voleva vedere Stefano, aveva dormito poco, si era svegliata più volte, non riusciva a fare niente per alleviare il dolore dell’amico. Capì subito che il suo svegliarsi presto era diventato un “relativamente “ presto, quando vide il bigliettino dell’amico, che scriveva che era andato a correre. Evidentemente si era svegliato molto prima di lei. Si sentiva impotente, e quella sensazione non la lasciava tranquilla, doveva fare qualcosa. Decise di svegliare Naya, era una cosa un po’ egoistica, visto che la ragazza non lo faceva mai con lei, la maggior parte delle volte che si svegliava sempre prima, ma quella era un’emergenza.
Si avvicinò al letto e sussurrò dolcemente:
“amore?... svegliati!”
Naya aprì gli occhi subito, aveva il sonno molto leggero da sempre, riconobbe gli occhi azzurri della ragazza, ci mise un nanosecondo a realizzare che non erano a casa loro e che la sera prima era successo di tutto a Stefano, così spalancando gli occhi disse:
“che è successo? Stefano? Dov’è?”
“hey hey! Non è successo niente, tranquilla… stà bene, è andato a correre” disse la ragazza con un sorriso confortante.
“ma l’hai visto?” chiese Naya
“no… ha lasciato un biglietto… “ rispose…. ed in quell’istante realizzò che, in effetti, non era poi così sicura stesse bene, infatti Naya le disse:
“allora stà bene un bel niente, non lo sappiamo se non l’hai visto”
“Naya calmati! È andato semplicemente a correre, ha bisogno di sfogarsi e lo sai che è una delle cose che fà sempre, quando ha bisogno di scaricare la tensione” affermò come per tranquillizzarla.
Suonarono alla porta.
“vado ad aprire… sarà Luigi” disse HeMo
La bionda arrivò alla porta con un sorriso grandissimo ed aprì, convinta fosse il cugino di Stefano. Si ritrovò una figura alta, con i cappelli brizzolati ed il pizzetto, la stessa persona che Stefano le aveva presentato la sera prima e per il quale era stato così male. Subito il suo sorriso sparì dalla faccia.
La persona si rivolse a lei in inglese dicendo:
“ciao, sono Federico, ci siamo conosciuti ieri, cerco Stefano…. È in casa?”
HeMo voleva chiudergli la porta in faccia, semplicemente perchè era lui….. e perchè aveva fatto male ancora una volta al suo Brò.
“no, non è in casa, è andato a correre” disse con fare serio.
Lui fece un sorriso come di soddisfazione e disse: “tipico!”
HeMo non capì quella parola e disse: “come scusa?”
“niente, niente… ti dispiace se l’aspetto?” chiese.
“no certo… entra pure!” gli disse.
Federico si accomodò sul divano, conosceva benissimo quella casa e si avviò, senza che la ragazza gli indicasse la strada. HeMo si mise davanti a lui e lo fissò… gli voleva dire tante cose, gli voleva chiedere soprattutto cosa volesse dal suo amico, perchè continuasse a comparire così improvvisamente nella sua vita. Federico si accorse degli sguardi della bionda e chiese imbarazzato:
“bè come procede la vacanza? L’Italia è un po’ diversa dall’America”
HeMo non ce la faceva più e gli disse guardandolo negli occhi:
“è una della persone più sensibili che conosca, se gli farai ancora del male te la dovrai vedere con me”
 
 
Capitolo finito con sofferenza… è stato faticoso mettere alcuni dialoghi.
Fatemi sapere e desidero ringraziare tantissimissimo le persone che puntualmente scrivono due righe dopo aver letto, mi danno tanta carica davvero!
Per le canzoni
Se ci fosse anche un solo essere umano che non conosce Fix You dei Coldplay la trova qui:
http://www.youtube.com/watch?v=fJp8Mg9rjq0
La canzone di Adele che i tre fanno alla serata di beneficienza invece è questa:
http://www.youtube.com/watch?v=sCziT0ZWBDQ
A presto.
Baci.
E.

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Capitolo 17
*** Decisioni ***


Arrivai stremato davanti alla porta di casa, avevo corso tanto e decisamente mi sentivo meglio, anche se mentre correvo non riuscivo a togliermi dalla mente quel viso un po’ invecchiato e sorridente, che avevo incontrato la sera prima. Non ero più sicuro fosse stata una buona idea quella di tornare a casa per le vacanze, avrei potuto invitare i miei e farli stare da me quanto volevano, mi sarei rilassato di più a casa mia. Cercai di cancellare tutti quei pensieri dalla mia testa prima di aprire la porta, non volevo far passare delle vacanze di merda alle mie due ospiti ed ero deciso a passare una giornata divertente con loro, perlomeno fingendo di stare bene…. ce la dovevo fare!!!! Lo dovevo fare per HeMo e Naya.
“Hey dormiglione sono a casa! Alzate il culo dal letto che vi porto in un posto speciale oggi, ed udite udite oggi l’ubriacatura è conc….”
Mi mancò il fiato… totalmente. Federico si alzò dalla sedia, sorseggiava un qualcosa da una tazza. Inquadrai in due secondi tutta la stanza: HeMo con le braccia conserte, in piedi, poggiata davanti al lavello della cucina che aveva uno sguardo per niente felice, Naya seduta davanti a lui che sicuramente, prima che arrivassi io, cercava di chiacchierare con l’ospite, per educazione.
Avevo voglia di urlare :NO BASTA!!! Volevo scagliarmi contro quell’uomo ed implorarlo di lasciarmi in pace…. Mi stava togliendo tutte le forze, che avevo raccolto per andare avanti. Stava diventando come la mia criptonite.
“Ciao!” mi disse con fare disinvolto.
“come mai sei qui?’” avevo deciso di non usare più la gentilezza.
“ho bisogno di parlarti” mi disse
Subito HeMo e Naya si diressero verso l’uscita della cucina, ed HeMo si avvicinò dicendomi:
“devi solo dirlo e noi rimaniamo, e comunque impara a portarti dietro quel fottuto cellulare” stringendomi fortissimo il braccio e dandomi un bacio sulla guancia.
Pensai che avesse cercato di avvisarmi della sua presenza… ma non mi curai di quello, avevo lo sguardo fisso su Federico, mi girai un secondo a guardarla ma non le diedi una risposta.
 “non c’è bisogno che le tue amiche vadano via, pensavo di andare fuori se ti và” si avvicinò lievemente
Io balbettai un “o-ok”
Guardai Naya e le dissi
“mi sposto un attimo”
La mora mi guardò preoccupata, e disse a voce alta, per farsi sentire anche da lui:
“ricordati che abbiamo quell’impegno più tardi”
Non c’era nessun impegno, ma capii che Naya mi stava dando un motivo per svincolarmi all’occorrenza.
“certo, certo non preoccuparti” le sorrisi forzatamente.
“e portati dietro il cellulare!!!” mi urlò HeMo dall’altra stanza.
Andai a prendere il cellulare nella mia stanza, mentre Federico si dirigeva verso l’uscita, era nervoso quanto me, lo percepivo.
“scusami non sono molto presentabile, ho corso per quasi un’ora e sono ancora sudato” non sò perché mi venne quella frase e non sò nemmeno perché aprii la bocca per parlare. Maledicendomi un secondo dopo, mi ripetei di tenere il controllo e non parlare di sproposito.
“ah ah ah non preoccuparti, la colpa è mia” mi disse senza aggiungere altro.
Mi venne il dubbio se quella frase era riferita alla sua comparsa improvvisa la mattina, o al fatto che fossi andato a correre per causa sua, perché mi aveva sconvolto di nuovo la vita.
Andammo in un parco di fronte a casa. Quel parco c’è sempre stato, ma nei miei sei anni di assenza l’avevano rimesso a nuovo e ci avevano messo anche un laghetto. Iniziammo a camminare, io non mi sentivo tanto di farlo, sia perché avevo le gambe stanche dalla corsa, e sia perché ero troppo teso e non riuscivo a fare tante cose contemporaneamente quali: camminare, ascoltare ed eventualmente parlare. quindi gli chiesi:
“ti dispiace se ci sediamo li? Ho le gambe un po’ stanche”
“certo!” sorrise di nuovo….
Stavano diventando pesanti tutti quei sorrisi, non li potevo reggere più.
Rimasi in silenzio senza guardarlo, rispettando il patto che avevo fatto poco prima con me stesso. In fondo doveva parlarmi lui, quindi aspettai  che prendesse parola, con il cuore che batteva a mille.
“ti starai chiedendo cosa voglia ancora da te….” Iniziò
Non risposi, era scontata la risposta. Sentivo che lui era molto teso e si sfregava nervosamente le ginocchia con le mani.
“ho sbagliato tutto nella mia vita…. L’unica cosa giusta che ho fatto è stata quella di innamorarmi di te e decidere di stare con te. Forse è stato l’unico periodo in cui ho vissuto veramente”
Chiusi con forza gli occhi, non potevo sentirmi dire quelle parole, non ce la potevo fare, non le volevo sentire…. In quel momento mi sembrò di essere come un bambino che risvegliandosi da un brutto incubo, avendolo ancora in testa, chiudeva gli occhi e si concentrava su altre cose belle, per dimenticare quelle immagini.
“ho lasciato Lisa perché non facevo altro che pensare a te, ad un certo punto non riuscivo più a trovare stimoli, avevo un senso di colpa che mi attanagliava, ti avevo lasciato andare, avevo lasciato andare l’unica cosa che mi avrebbe reso felice per tutta la vita, così ho pensato di punirmi e di restare da solo piuttosto che rovinare la vita anche ad un’altra persona.”
Non lo guardai mai in faccia…. Cercavo di regolare la respirazione, sentivo un impulso incredibile di girarmi e dargli un pugno….
“ho avuto paura Stefano, ti ho allontanato perché ho avuto paura, ma non ho mai smesso di amarti. Ho pensato che avrebbe fatto male anche a te, alla tua carriera, se avessimo portato avanti la nostra storia, avremo dovuto vivere situazioni pesanti e non ero pronto…. e nemmeno tu lo eri.”
Mi sembrò di sentire il sangue che scorreva più veloce nelle mie vene, ed andava dritto al cervello, ad una velocità improponibile per il mio fisico. Strinsi i pugni prendendo brandelli di stoffa dai pantaloni della canadese. Mi girai  finalmente lo guardai , e mi accorsi che aveva gli occhi lucidi,eravamo così vicini,  riuscii ad intravedere le tante rughe che si erano formate negli anni.  Non riuscii più a trattenermi:
“ma tu che cosa ne sai di quello che ho provato io? Come pretendi di sapere cosa potevo o non potevo affrontare in quel periodo? Me l’hai mai chiesto? Ti sei mai messo il problema di come la vedevo io?”
Vedevo che mi guardava perplesso, come se non avesse mai pensato a quella cosa.
“hai sempre deciso tutto tu, hai deciso di farmi innamorare di te, hai deciso  tu di darmi il primo bacio, hai deciso tu di lasciarmi e di tradirmi, tu hai pensato fosse per il mio bene…. Tu, tu e sempre tu!”
Sentivo che mi stavo agitando e che lui era sempre più basito da quella mia reazione.
Pensai a come sarebbe stata orgogliosa HeMo di quella mia risposta, non so perché mi venne in mente, visto che non c’entrava niente in quel momento.
“ma- ma io penso sia stata la cosa giusta…. Visto dove sei arrivato” mi disse
“non me ne fotte un cazzo di dove sono arrivato, sono arrivato li perché era l’unica cosa, al momento, al quale mi potevo aggrappare per non cadere…. Io ti amavo, ti amavo tantissimo, eri tutto per me. Quando mi hai lasciato, ho dovuto imparare di nuovo a respirare, ho dovuto trovare la forza di alzarmi la mattina e riprendere a camminare…. !” gli urlai contro, mentre mi accorsi che avevo usato il verbo al passato pronunciando quel “ti amavo”.
“non rinnegherò mai quegli anni in cui siamo stati assieme, perché sono stati i più belli della mia vita, e questo sicuramente grazie a te,perchè mi hai fatto crescere, mi hai fatto cambiare… “
“ma tu ora non puoi capitare qui, nella mia vita, e per scaricarti il senso di colpa, dirmi tutte queste cose… non è giusto! È l’ennesimo atto di egoismo da parte tua!” non riuscivo a credere che a parlare fossi io…. Quelle parole uscivano da sole, era la mia rabbia per il dolore vissuto in tutti questi anni che me le faceva pronunciare.
“io volevo solo lo sapessi… poi comunque ora stai con Heather” mi disse con fare ovvio
“cosa? E questo da dove viene?” gli chiesi
“in tutti questi anni ti ho seguito Stefano, da lontano, ho seguito i tuoi lavori, la tua carriera, ho seguito le performance dei cantanti che avevi preparato, per poi arrivare a Glee, il live… sai internet ,ti fa annullare le distanze in questo caso, e poi vedevo le foto e leggevo gli articoli che riguardavano te e l’attrice di Glee.”
Mi fece impressione, perché mi sentivo Seguito e spiato, e poi perché capii che Federico, non aveva mai smesso di pensare a me.
“a parte che sono tutte cazzate inventate dai giornalisti, io non stò con Heather, e non sono stato mai più con nessuna donna o uomo dopo di te” gli dissi guardandolo in faccia. Mi accorsi che fece un sorriso di soddisfazione sotto il suo pizzetto. Pensai che forse potevo anche evitare di sbilanciarmi così. Vidi che gli vennero le lacrime agli occhi e sentii il suo respiro farsi più affannato. Mi prese la mano.
“ti prego dammi un’altra possibilità… ho quasi cinquant’anni lo sò… ma è come se non fossi mai vissuto fino a questo momento…. Anzi è come se fossi vissuto solo per questo momento, Stefano io ti amo e non ho mai smesso di amarti in tutta la mia vita da quando ti ho conosciuto”
Mi strinse ancora più forte la mano….  sentivo quelle parole  rimbombare in testa, le sentivo come un’eco, come se fosse un sogno… cercai di concentrarmi perché in quel momento non capivo più niente.
Mi alzai di scatto e gli lasciai la mano… mi accorsi di essere sconvolto ed avere gli occhi lucidi:
“t-tu non sai… non sai cosa stai dicendo… tu non puoi…. “ e mentre piansi lo indicai come se fosse stato un ladro: il ladro della mia anima, che avevo recuperato tempo fa e che ora stava abilmente cercando di riprendersi.
“ti prego, lo so che anche tu mi vuoi…. Ti prego” si alzò e cercò disperatamente di prendermi il viso per baciarmi.
Lo respinsi, guardandolo come se fosse un pazzo, anche se non capivo se quel bacio lo volevo o no…
“Rimani qui..fermiamo il tempo, ricostruiamo tutto… vuoi? Ti prego, stanotte non ho dormito pensando a te, pensando di avere quel tuo corpo caldo sopra il mio” mi disse ancora.
La mia testa scoppiava, sentivo un ronzio fastidioso che mi offuscava la mente…. Non capivo più niente.
Non capivo se volevo prendere quella persona e stringerla per non lasciarla più o respingerla definitivamente dalla mia vita. Avevo bisogno di respirare e fuggire per riprendere il controllo.
“io-io devo andare…. Devo andare ti prego…….. Ti……. prego…” gli dissi
Vidi che si tranquillizzò, smise di piangere e mi disse:
“io sono qui…  ti aspetto… ti aspetto tutta la vita amore mio” mi accarezzò con lo sguardo disperato.
Lo guardai un’ultima volta, prima di scappare…. Di nuovo…. per l’ennesima volta….
 
Camminava nervosamente avanti ed  indietro nella sua stanza… Naya non sapeva come calmarla.
“amore siediti, non risolvi niente facendo un solco nel pavimento a furia di camminarci sopra” le disse
“se tra un’ora non è qui lo chiamo, ho deciso…. No ma… hai visto la faccia da stronzo che aveva quello?”
“HeMo , Stefano è un adulto, sà gestire perfettamente le situazioni” Naya iniziava a spazientirsi, perché forse la ragazza stava prendendo la cosa con troppa emotività.
“ok allora devo ricordarti cosa è successo ieri? Per averlo visto 5 minuti?” le rispose
“era una cosa inaspettata, è preso un colpo a noi, figuriamoci a lui…. Magari è un bene che si chiariscano definitivamente no? Così ci mette una pietra sopra e basta!”
“chi ti dice che ci mette una pietra sopra? E se magari ci casca?” le chiese la bionda
“allora Heather, Stefano non è scemo, è  abbastanza intelligente, qualsiasi decisione prenda, noi dobbiamo stare dalla sua parte, perché sono sicura che è la cosa giusta!” Naya si alzò dalla poltrona ed andò ad abbracciare la ragazza che, dalla tensione, aveva il respiro affannoso. La abbracciò da dietro e le cinse la vita, HeMo sospirò come se le fosse arrivata una coperta calda in un giorno di estremo freddo. Strinse le mani di Naya che le avvolgevano la vita. Naya sorrise e le diede un bacio sul collo.
“che ridi?” le chiese perplessa.
“ti adoro quando sei arrabbiata per le persone che ami, e vorresti fare la paladina delle loro vite” risero tutte e due… Naya era riuscita a smorzare un po’ la tensione.
HeMo si girò, le prese il viso e la baciò. Erano i momenti in cui sentiva ancora di più che Naya era quella giusta, solo lei riusciva a farla stare così, solo lei capiva e sapeva come fare per calmarla.
 
Mi girava la testa, non ce la facevo ad andare in giro per una città che dopo 6 anni mi sembrava sconosciuta, mi spaventai per la mia situazione e decisi di tornare a casa, per cercare un po’ di conforto dalle mie due amiche. Entrai e non feci in tempo a chiudere la porta che avevo già HeMo davanti a me.
“hai pianto…” mi disse preoccupata.
“si ma stò bene…. “finsi, e le feci un sorriso.
Ci guardammo per un secondo… l’avrei voluta abbracciare, lei teneva le braccia conserte, come se volesse farsi violenza per non abbracciarmi e rispettarmi. Mi accorsi che non ce la fece più… fece di no con la testa e mi abbracciò…. Mi abbandonai a quell’abraccio, ne avevo bisogno, avevo bisogno di qualcuno che mi dicesse che andava tutto bene, perché nella mia testa, non andava per niente tutto bene. Mi strinse così forte che mi mancò il respiro.
“brò….puzzi di renna!” mi disse
Era lei… era la mia Heather… quella che sapeva che, quando la tensione era così alta, non serviva parlare…. E quello non era il momento… non ce l’avrei fatta a raccontarle tutto in quell’istante. Le diedi un bacio in fronte e le dissi:
“ho capito, vado a farmi la doccia” mi strappò un sorriso.
Vidi Naya che come al solito stava un po’ defilata, mi avvinai prima di dirigermi in bagno e le dissi:
“hey NayNay” mi sorrise e mi abbracciò
“la tua metà dice che puzzo di renna, non dovresti abbracciarmi”
“chi se ne frega!” rispose, e mi strinse ancora più forte.
Feci una doccia che durò mezz’ora…. Stavo sotto l’acqua inerme, la lasciavo scorrere…. sperando che lavasse via un po’ di pensieri,mentre mentalmente mi passavano le immagini di quel dialogo. Arrivai a pregare che fosse stato solo un sogno, e magari adesso mi sarei svegliato nel mio letto a L.A. e pensando di essere in ritardo, mi sarei preparato per andare a lavoro…. Il lavoro, quanto mi mancava in quel momento, improvvisamente odia lei vacanze ed odiai la malsana idea che mi era venuta di tornare quaggiù. Ma forse non era quello che volevo? Non era quello che avevo desiderato da 6 anni a questa parte? Quel dialogo l’avevo sognato per tanto tempo…. Ed ora che era arrivato? Ora non lo sopportavo? Che parte di me stava respingendo tutto questo? Pensai ai miei ultimi due anni, a quanto finalmente ero riuscito ad essere un po’ felice… mi vennero in mente i momenti iniziali di lavoro con Ryan, pensai a quanto volevo bene a Ryan, pensai ad HeMo e Naya, mi vennero in mente un sacco di Flash di momenti felici passati assieme. Ad uno ad uno mi si focalizzarono le facce degli altri ragazzi: Lea, Cory, Amber, Dianna, Kevin e tutti, uno dietro l’altro….. ero pronto a lasciare tutto questo, per una persona che ha condizionato parte della mia vita e che oramai non conoscevo più? Non sapevo più chi era…. Non sapevo se pensava realmente tutto quello che quella mattina mi aveva detto tra le lacrime. Mi misi le mani in testa, perché la sentivo scoppiare. Decisi di spegnere il cervello. Uscii dalla doccia, mi preparai e decisi di uscire con le mie due amiche…. Saremo andati a fare una passeggiata nelle campagne di Firenze. Passai prima dai miei e presi un po’ di roba da mangiare, una tovaglia e del vino… tanto vino! Mi avrebbe aiutato a liberare la mente.
Il sole splendeva alto e faceva caldissimo quel giorno…. Ci sistemammo in una pineta sotto un albero, per avere un po’ di fresco… HeMo e Naya mi avevano promesso che avrebbero fatto tutto quello che gli avrei chiesto, volevo decidere io quel giorno.
“questo è buonissimo assaggia questo tesoro!” dissi ad HeMo porgendole l’ennesimo bicchiere di un vino rosso fortissimo, di produzione di mio zio.
“mmmm kakkio è forte Brò!” mi disse
“mmmm no! La grappa di mio zio è forte! Quella si che è forte! Questo è succo di frutta in confronto!”  le diedi una pacca sulla spalla che la sbilanciò verso Naya.
“oh scusa amore!” le disse ridendo.
Io ed HeMo eravamo evidentemente già abbastanza brilli…. Naya probabilmente, aveva deciso di non esagerare perché magari sarebbe servito qualcuno sobrio.
“Naya ora tu devi mantenere la promessa!” le dissi “devi essere ubriaca almeno quanto noi, se non più di noi” guardai HeMo che fece cenno con la testa per approvare.
Naya rise, convinta di non cascarci.
“oooook, ok , ora facciamo un gioco! Io dico delle parole in Italiano e…. Naya…. Si proprio tu ,che mi guardi così, devi indovinare il significato, se sbagli un bicchiere tutto d’un fiato di….. attenzione….. HeMo rullo di tamburi….. ? Grappa di zio Antonioooooo!!!!” HeMo applaudì entusiasta.
Naya era troppo orgogliosa per rinunciarci, ed accettò.
“allora… pronta? Una facile facile….Lampadina” dissi la parola in italiano…. HeMo finse di saperla, mi guardò e disse: “oooooh daaaai però è troppo facile….”
Naya ci pensò, mentre io iniziavo a riempirle il bicchiere…. “una pecora?” disse indicandomi, convinta di aver indovinato.
“ohoho noooooooooo butta giù Rivera!”urlai, porgendole il bicchiere per poi dare un cinque ad HeMo.
Andammo avanti così per altri due o tre giri….. ed anche Naya era andata…. Ci ritrovammo a ridere per ogni scemenza e a rotolare in quel prato, come se fossimo tre bambini che si divertivano…. Ad un certo punto mi scappò una lunga risata e dissi:
“è proprio uno stronzo di prima categoria!!!” Naya mi guardò, ci mise un po’ a capire di chi parlavo per via dell’alcool, ma poi disse:
“già è proprio un fottuto stronzo, di prima categoria!!!!” mi urlò
“già…. Federico fottitiiiiiii!!!” urlò HeMo al cielo! Ridemmo tutti e tre di gusto, mentre Naya si era versata addosso della grappa.
Improvvisamente….. mentre ancora ridevamo, dissi:
“mi ha chiesto di restare”
Ci fù un improvviso silenzio…. HeMo mi guardò…. Io avevo ancora il sorriso stampato sulle labbra dopo le risate fatte…..
“aaahhhh illuso di un bastardo!!!! Ah ah ah! Fottiti di nuovo Federico!” urlò alzandosi in piedi.
Naya fece silenzio mentre guardava HeMo urlare….
“non ho….. non ho ancora deciso!!!” dissi barcollando “non ho ancora deciso…già…. Non ho…..”
HeMo mi fissò seria e smise di ridere….
“vaffanculo sei ubriaco!”  mi indicò con il bicchiere vuoto.
Naya si mise una mano tra le labbra.
La guardai solamente senza rispondere, e mi accasciai a terra dall’altra parte!
Ci fù silenzio per svariate ore, io probabilmente mi addormentai, quando mi risvegliai visi che HeMo e Naya erano dall’altra parte della macchina mezze nude.
“oh cazzo hanno fatto anche sesso davanti a me” pensai.
Il sole stava per tramontare…. Mi buttai  dell’acqua fresca in testa per svegliarmi un po’. Cercai di svegliare le due accendendo la radio della macchina… non volevo che si trovassero in imbarazzo, accorgendosi che le avevo viste mezze nude.
“cazzo Stè spegni quella specie di cosa, mi scoppia la testa.” mi urlò Naya
Arrivammo a casa dopo un viaggio in completo silenzio, ero sicuro che tutti e tre ci ricordassimo benissimo tutto quello che ci eravamo detti….
Naya andò a distendersi, perché stava veramente male dopo la sbronza, HeMo la seguì… ormai era notte ma io non avevo sonno… dopo il post sbronza, erano ritornati i soliti pensieri… mi feci una tisana rilassante, sperando potesse riconciliare il sonno, mentre stavo sdraiato nel mio letto.
Entrò HeMo e si infilò trà le lenzuola affianco a me….
“devi toglierti questo vizio tesoro, non so se Naya è molto felice di questa cosa…. Sono pur sempre un uomo!” le dissi
“Naya dorme, e poi non sarebbe più un problema, visto che se rimani qui non potrò più farlo”  affrontò subito l’argomento come suo solito.
“ho detto che non ho deciso ancora…” le dissi un po’ scocciato.
Si avvicinò e mise la testa sul mio petto, lasciai la tazza sul comodino affianco al letto, e la presi tra le mie braccia.
“cosa ne pensi?” le chiesi
“sei tu che devi decidere, non posso dirti cosa devi fare, anche se dentro di me vorrei dirti che mi uccideresti così” mi strappò un sorriso…. poi continuò “ma se davvero è la cosa che ti fà felice, cercherò di farmi forza.”
“non lo so se è la cosa che mi fa felice…. Ho la testa che mi scoppia…. Improvvisamente non so più niente credimi!” le risposi.
“lo so tesoro…. Però pensa che la tua vita è cambiata, e questa persona ti stà chiedendo di scegliere tra lui e tutto quello che ti sei costruito con fatica in questi anni” sospirò.
Aveva ragione…. Federico mi stava chiedendo di lasciare tutto quello che avevo e mi rendeva felice, per stare li con lui…. Senza garanzie, se non quello che mi aveva detto quei pochi minuti la mattina.
Mi accorsi che HeMo stava piangendo, la strinsi ancora più forte e le dissi:
“tesoro non piangere ti prego.”
“so che non è molto corretto fare così… non ti facilito le cose” mi disse, guardandomi con quegli splendidi occhi azzurri, resi più brillanti dalle lacrime.
“non sono facili comunque, stai tranquilla.” Le diedi un bacio in fronte e chiusi gli occhi, facendomi cullare dal calore del suo corpo e dal suo respiro…. Finì per addormentarsi… rimasi qualche ora con lei ad accarezzarle i biondi cappelli…. Non riuscivo ancora a prendere sonno e delicatamente la spostai per alzarmi dal letto.
Mi ritrovai seduto sul divano a fissare il vuoto. Improvvisamente vidi una figura minuta che attraversò l’andito, per dirigersi verso di me, tutta assonnata disse:
“Hey che ci fai ancora sveglio?”
“non riesco a dormire” risposi
“hai visto HeMo?” mi chiese
“è sul mio letto che dorme…. Scusami, io gliel’ho detto che deve smetterla di comparire sul mio letto perché non è bello nei tuoi confronti…”
“hey stop… tranquillo!” mi sorrise e si posizionò affianco a me…. Mi abbracciò e mi fece un sorriso.
“non c’è problema, sò perfettamente cosa sei tu per HeMo. Sei la cosa che si avvicina di più ad un padre o ad un fratello per lei…. Quindi è tutto a posto tesoro” si strinse ancora di più a me.
Le diedi un bacio sulla testa che profumava di pesca.
“che casino Naya…. Non credo di essere pronto a perdere tutto questo sai?.... a perdere HeMo, te, Ryan e tutta la famiglia…. “
“lo so… è difficile, devi solo cercare di intuire se fare questo taglio, ti può portare ad essere felice più di quanto tu lo sia adesso…. Noi non ci perderemo mai di vista questo lo sai vero?” disse guardandomi negli occhi. “io sarò con te, qualsiasi cosa deciderai di fare, anche se mi farà stare malissimo se deciderai di restare qui, ma mi farò forza se capisco che stai bene. Però pensaci bene, perché è un salto nel vuoto”
La saggezza di quella personcina di ventiquattro anni mi stupiva sempre più… capivo perché HeMo amasse così tanto tutto quello che era la persona di Naya Rivera.
In quel momento capii che non potevo fare a meno di tutto quello… non potevo fare a meno del mio lavoro che amavo e della mia vita dall’altra parte del mondo. In quel momento presi la mia decisione.
 
“Ciao Federico,
ancora una volta non ho avuto le palle per affrontare la situazione faccia a faccia e ti stò scrivendo questa lettera.
Mi hai chiesto una cosa grande due giorni fa: mi hai chiesto di rinunciare a tutto quello che, con fatica, avevo costruito e che finalmente mi rendeva felice.
Mi hai detto che hai fatto degli errori nella tua vita e ho apprezzato il modo che hai usato per chiedermi scusa, quando hai detto che l’errore più grande era stato quello di lasciarmi.
Anche io ho fatto degli errori, ho vissuto la mia vita eternamente deluso, dopo che mi hai lasciato, deluso da te! Infatti mi aspettavo fossi così forte, da poter stare affianco a me per superare tutto insieme. Sono stato deluso da come sei fuggito, lasciandomi affondare in un abisso, dal quale fortunatamente sono riuscito a risalire grazie alla musica e grazie alle persone che ora mi stanno vicino, quelle persone che in questo momento, sono la mia famiglia e sono la mia felicità concreta ed assoluta e che, sono sicuro, non mi lasceranno cadere mai nell’abisso dove mi hai portato tu quel giorno.
Mi hai detto delle cose bellissime, davvero! E ti giuro che per un momento mi sono illuso di poter ricominciare tutto da capo, per potermi finalmente sentire amato da te, come era successo tempo fa, ma poi ho capito alcune cose. Ho pensato che una persona che aveva avuto il coraggio di lasciarmi così, forse poteva, un giorno, rifarlo. Magari eri sincero, magari era giusto darti un’altra possibilità….  non lo so questo ed onestamente non lo voglio nemmeno scoprire. Non voglio scoprire come và a finire la nostra storia. Finalmente ho avuto chiaro in mente quello che voglio da ora in poi: voglio chiudere definitivamente col ricordo che ho di Federico e Stefano tanti anni fà, insieme felici. Perché è questo che ho capito fondamentalmente. Ho capito che non sono innamorato di te, ma sono soltanto innamorato del ricordo di me e te di tanti anni fa…. Una cosa che non ci potrà essere mai più!!!! Quindi questa storia la chiudo a chiave in uno scrigno e la butto in mare. Me ne libero definitivamente.  Torno a quella, che ora, considero la mia casa, il mio lavoro, i miei affetti, che mi hanno permesso di riprendere in mano parte della mia vita.
Sò che ci credevi, sò che soffrirai e per questo ti stò scrivendo e non ho il coraggio di dirtelo in faccia, perché sono ancora troppo fragile e davanti a te sono sempre stato insicuro e debole, tu avevi questa capacità e forse ancora ce l’hai.
Non aspettarmi come mi hai detto l’altro giorno. Cerca di recuperare la parte di vita che ti resta da vivere e goditela a pieno!
Ti ringrazio perché molto di quello che sono diventato è merito tuo, nel bene e nel male.
Stefano.
 
 
 
“sai che ti dico Brò? L’hanno prossimo decido io dove andare in vacanza!!!”
Ci avviammo verso la scaletta dell’aereo che ci avrebbe riportato a casa, tra le risate di felicità per essere rimasti ancora insieme.
 
 
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Ecco ce l’ho fatta… faticaccia.
Spero si sia capito ogni vaneggio di Stefano… nel caso ve lo spiego io… sempre se ci riesco :D
Ditemi che ne pensate… se vi immaginavate tutto, se… boh? Dite qualcosa!
PS: Chiara (Willow) soprattutto tu!!! Sono curiosa hihihi….
Oltre appunto a ringraziare Willow ringrazio anche SB_Honey che è sempre la prima a leggere e a scrivere tante cose belle e  LittleTwilightLove   che mi fa sempre mille complimenti. Grazieeee!
Vabbè nel prossimo capitolo, per la gioia di Stefano, si torna a lavorare per la seconda stagione ma con graaaaandi altri colpi di scena! BONGIOLLO ITALLIA a tutti!
E.

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Capitolo 18
*** Darren Potter ***


“come è andata la vacanza in quel paradiso terrestre?” mi chiese Ryan, con gli occhi che pareva prendessero le sembianze di un cuore. Ero rientrato da nemmeno tre giorni e già Ryan era a casa mia per lavorare alla seconda serie di Glee.
“diciamo bene, un po’ movimentata…. Ma sono felice di essere rientrato” risposi, cosciente che non immaginasse niente di tutto quello che era successo, ed il termine “movimentata” non era sicuramente quello giusto. Ci eravamo messi subito a lavoro, la mattina facevamo i casting per dei nuovi personaggi e la sera lavoravamo alle canzoni, avevo iniziato a pieno ritmo e tutto questo mi rendeva felice.
Ci sarebbero state tante novità nella seconda serie, una delle cose che mi riguardava molto da vicino era l’idea malsana di Ryan di inserire un nuovo gruppo corale, che cantasse a cappella. Per gli attori non c’era problema, bastavano un paio di visi carini, ma per le registrazioni dovevo trovare un coro, e decisi di cercarlo tra quelli già formati, che avevano una certa esperienza ed affiatamento. Quindi le mie serate le passavo in giro per locali o teatri, ad ascoltare concerti di gruppi a cappella.
Finalmente arrivò la mia pausa pranzo…. L’unica pausa della giornata, e cosa non insolita squilla il telefono, impeccabile, puntuale come la morte…. Solo due persone avevano quel tempismo perfetto: mia madre ed HeMo. La differenza era che, mia madre aveva come scusa il fusorario, l’altra invece non aveva proprio scuse.
“che tempismo!!!” risposi con sarcasmo
“stai mangiando?” mi disse, fingendo di essere sorpresa.
“no… io non mangio mai… ricordi? La mia pausa pranzo la passo con te al telefono, mi nutro delle parole e della saggezza di Heather Morris”
“la mia è solo una ricordella*…. Poi ti lascerò alle schifezze che sicuramente ti sei preparato” mi disse un po’ offesa.
“una ricordella? E per cosa? Tu non sei a San Francisco per uno stage di danza con Zach?” chiesi
“si ma stò partendo ora, perchè stasera abbiamo un appuntamento importante ricodri?”
In quel momento fù come se mi si aprì un intero file nascosto, e collegai: ricordella-Harry Potter- cinema- prima parte dei doni della morte con HeMo.
“Oh kakkio!!! Mi ero completamente scordato!” risposi, già immaginando la reazione della mia amica.
“ecco appunto…. Aspettati una strillettera* la prossima volta!!!”
Era impressionante come, ogni volta che si parlava di Harry Potter, si trasformasse in una perfetta maghetta di Hogwarts, iniziava ad usare termini specifici con nomi di incantesimi. Eravamo due super appassionati del maghetto, in realtà io amavo i libri ma non amavo tantissimo le rappresentazioni cinematografiche. Mi ricordo che per l’uscita del primo film, ci rimasi malissimo perchè mi ero fatto un’idea mia di tutti i volti dei personaggi, e vedere che non rispecchiavano la mia immaginazione, mi aveva deluso moltissimo, poi mi ero rassegnato ad associare inevitabilmente i personaggi della storia, agli attori del film.  HeMo invece adorava tutto ciò che riguardava la Saga della Rowling,  e tornavamo bambini tutti e due quando affrontavamo l’argomento. Naya lo odiava, ed odiava noi due quando entravamo in quel mondo dove lei era tagliata fuori, e spesso succedeva che, per prenderla in giro, utilizzavamo termini Potteriani per farla arrabbiare. Una volta HeMo le aveva detto: ”Sei una Mandragola* Naya!!” facendolo sembrare un insulto, e lei se l’era presa tantissimo.
Dovevo rimediare al danno, anche perchè la sera, mi ero prefissato di andare a sentire un gruppo vocale, che mi avevano segnalato come bravissimi e non potevo fare tutte e due le cose.
“tesoro, mi sono dimenticato…. Ho un concerto stasera, devo andare a sentire un gruppo vocale per lavoro”
“stai scherzando vero Stefano?” quasi urlò al telefono
“HeMo non posso sdoppiarmi non ho una Giratempo*!!!!” le risposi, cercando di colpirla con un altro termine della Rowling.
“Uuuuhhh una giratempo…. L’oggetto dei miei desideri” mi disse, immaginai di vedere la sua faccia più serena…. Poi aggiunse: “ possiamo andarci dopo! Così daremo anche meno nell’occhio. Io ti posso accompagnare al concerto prima, e poi stò a dormire da te ok?” In quei giorni Naya era a casa dai suoi ed HeMo era da sola.
Ci concordammo per l’appuntamento e tornai al mio panino.
-
Ryan arrivò molto agitato quel pomeriggio, mi accorsi che dall’agitazione non riusciva a concentrarsi, decisi di prendere di petto la situazione e chiedergli cosa non andasse.
“ che succede amico?”
“niente… perchè?” finse
“avanti Ryan, ti conosco abbastanza bene per capire che c’è qualcosa che non và” le dissi
Si fermò un attimo, come se avesse paura di rivelarmi quello che gli passava per la testa.
“ci sono troppe pressioni su questa seconda serie…. Ho fatto leggere le bozze alla produzione e non amano tutta questa attenzione verso il mondo gay,  stanno facendo a pezzi il personaggio di Kurt, in più ho accennato a quella di Santana, come possibile altra storia gay, e mi hanno detto che non se ne parla” mi disse affranto
“che covo di bigotti!” affermai abbastanza deluso
“dovremo rivedere alcune cose.” Mi guardò come se avesse dovuto tagliarsi un braccio. Gli stavano mutilando la creatività e questo io non potevo permetterlo, soprattutto senza lottare.
“non ci credo che stai rinunciando a lottare!” sbattei il pugno sul tavolo dove stavamo lavorando.
“non ti riconosco più! Ricordi quando, due anni fa, rispondesti con tanta sicurezza ed entusiasmo a Sean ed alla sua critica sul tuo progetto?.... dove sono quegli occhi Ryan? Dov’è quel coraggio?” non riusciva a guardarmi negli occhi mentre gli dicevo quelle cose, io continuai a spronarlo
“Glee è una tua creatura! Kurt e Santana sono delle tue creature, li hai pensati tu, e tu devi decidere come farli andare avanti nella storia!”
“sono i soldi che decidono Stefano! Lo sai meglio di me come funziona!” mi disse a mezza voce
“i soldi sono arrivati grazie alla tua creatività, milioni di persone hanno guardato la prima serie di Glee, si sono appassionate a quello che tu hai pensato e hai messo davanti ad una macchina da presa! Non quegli stronzi, che pensano di aver capito come funziona il mondo, e che basta nascondere ai propri figli la verità, fino a che, non se la troveranno sbattuta in faccia un giorno!” ormai mi ero appassionato alla causa e mi ero anche alzato in piedi, e con foga continuai
“quante persone ci hanno scritto per ringraziarci, perchè grazie a Kurt sono riusciti ad andare avanti? quanti ragazzi e ragazze guardano a Rachel ed Artie come degli esempi, che anche loro ce la possono fare? E soprattutto, quanti aspettano la seconda serie? Sai meglio di me che si è creato un mondo attorno a Glee e tutto questo è nato da te, quindi, secondo me, puoi permetterti di dire la tua e di imporre alcune cose!” conclusi il discorso.
“ok… domani vieni con me alla riunione coi capi e dici tutto questo!” mi disse con un sorriso.
Ecco… lo sapevo… Accidenti alla troppa passione che ci metto nel fare le cose…. Pensai.
 
 
 
“Brò mi stò addormentando….” Mi disse HeMo sottovoce
Eravamo in un piccolo teatro, dove si esibivano gli “AcappellaMan”, io ero intento col mio blocchetto degli appunti, che cercavo di scrivere alcune caratteristiche del gruppo che potevano interessarmi.
“Brò mi hai sentito?” aumentò la voce
“eh? Si si è quasi finito” dissi, sporgendomi più avanti per concentrarmi su di loro, e non lasciarmi distrarre dalla mia amica.
“sei un secchione e staccanovista di merda!” disse quasi a voce piena
Mi girai, la guardai e vidi che stava ridendo… le dissi
“sul serio?”  
Mi fece cenno con la testa di si, mentre rideva
“vaffanculo! E tu sei un’egoista, visto che stò lavorando per far guadagnare anche te!” improvvisamente sentii una voce dietro di noi di una signora:
“ssshhhh se non siete interessati potete andare a chiacchierare fuori, invece che disturbare chi vuole sentire!!!” disse abbastanza alterata.
Mi sembrava di essere tornato a scuola, guardai malissimo HeMo che, con alcune ciocche davanti agli occhi, continuava a ridere.
“che stronza!” le accennai col labbiale, mentre ridevo anche io.
Improvvisamente HeMo si girò verso la signora e disse:
“signora, non dovrebbe parlare così perchè il mio amico è qui per lavoro, la maleducata è lei!”
Non ci potevo credere che stava cercando dei modi per distrarsi, facendo la stronza, per farmi sentire in imbarazzo.
La signora era seduta affianco ad una ragazzina adolescente che, più annoiata di HeMo, messaggiava col cellulare. Improvvisamente si illuminò ed urlò:
“oddio!!! Brittany? Cioè tu sei Brittany di Glee????”
Bene….. la mia copertura è andata… pensai. Per un attimo mi fidai dell’intelligenza della mia amica ed immaginai che avrebbe negato spudoratamente la cosa, così avrei chiesto scusa alla signora, dato un calcio al ginocchio della mia amica, in modo da mutilarla per un paio di giorni, e sarei tornato a sentire i ragazzi che cantavano prendendo allegramente i miei appunti. Invece….
“si! Sono io! Ciao Heather Morris piacere! Segui Glee?”
La ragazzina iniziò ad agitarsi ed a dire:
“oh DioDioDioDio!!! Si certo che lo seguo… ma ma sei tu? Sei il mio personaggio preferito…. Oddio Nonna c’è Brittany non ci posso credere! Ti prego posso fare una foto con te? Le mie amiche non ci crederanno mai!” disse mentre si agitava nella sedia.
Io guardai la scena, ma soprattutto mi ritrovai a guardare malissimo la mia amica, che fece spudoratamente finta di niente.
“certo! Come ti chiami?” le chiese, sfoggiando il suo migliore sorriso.
“Ashley!” rispose ancora incredula la ragazzina.
Mi resi conto che tutta la gente intorno, aveva ormai gli occhi puntati su di noi, e non notava più i cantanti sul palco. Decisi che, per rispetto di quei poveri ragazzi, era bene alzarsi ed andare via. Aspettai che quella dispettosa facesse la foto e firmasse l’autografo alla ragazza, poi la presi per un gomito e la trascinai fuori dalla sala:
“ora sarai contenta?” le dissi mentre uscivamo
“che ci posso fare se mi ha riconosciuto? Dobbiamo sempre essere carini con i fan!” mi disse col suo finto sorriso innocente.
“potevi negarlo, c’era buio non ti avrebbe riconosciuto…. Anzi, potevi evitare di girarti verso la signora!!!” le dissi
“daiiii Brò era di una noia mortale quel concerto!non erano nemmeno bravi!” fece il broncio!
“non erano male invece!”
Uscimmo dal teatro e c’era un gruppetto che ci aveva seguito ed un altro che ci aspettava fuori… non era possibile che la voce si fosse sparsa così velocemente, mi ritrovai a pensare incredulo.
Erano per lo più ragazzine, che chiedevano foto ad Heather ed autografi. Lei ovviamente non si tirò indietro, ad un certo punto vidi che arrivarono anche dei giornalisti, e la cosa stava diventando pesante, la presi per mano e la trascinai via dal gruppetto, attirandomi l’odio di tutti. Mentre camminavamo verso la macchina a passo veloce, sentii alcuni Flash. Salimmo in macchina e ci dirigemmo verso il cinema.
“ti faccio decidere anche che fila fare, ci dobbiamo dividere perché siamo in ritardo: Biglietti o popcorn?” le dissi
“mmmm biglietti, c’è meno gente, e poi posso scegliere io la posizione” mi disse con l’adrenalina a mille, per l’imminente visione. Vidi che c’erano degli sguardi troppo attenti a noi due, e delle ragazzine che ci guardavano e parlottavano tra loro.
“Ok…mettiti il cappuccio della felpa” le dissi
“ma così sembrerò un rapinatore”
“non importa mettilo!” le dissi, con fare autoritario, era l’unico modo perchè mi ascoltasse.
“oooook, Mr. Paranoia!” disse, mentre sollevava il cappuccio fino alla testa.
Facevo la fila per dei popcorn, una diet coke per HeMo ed un succo d’arancia per me, non avevo bisogno di chiedere cosa prendesse, sapevo a memoria i suoi gusti. Ad un certo punto delle urla isteriche mi fecero girare verso l’altro lato della sala. Vidi HeMo, circondata da un gruppo di ragazze, che si avvicinavano sempre di più verso di lei, la vedevo in difficoltà. Lasciai la mia fila per andare a vedere se fosse tutto ok.
C’erano decine di voci intorno, tutte che gridavano il nome di HeMo o del personaggio che interpretava, mi stupii della cosa, perchè non avevo mai assistito a delle scene deliranti così forti, almeno per quanto riguardasse lei, mentre per Cory e Lea era quasi routine. Mi resi conto da quell’episodio che forse la sua popolarità stava aumentando sempre più. HeMo cercava di firmare autografi e sorridere, anche se vedevo che era terrorizzata e diceva ai ragazzi di fare piano, che avrebbe firmato a tutti gli autografi. Cercai di intrufolarmi nella folla, ma non mi era possibile, controllai se per caso ci fosse qualche guardia nelle vicinanze, per chiedere una mano, ma non ne vidi.
Un ragazzo da dietro iniziò a spingere perchè voleva avanzare, le persone ormai erano attaccate a lei e gli stavano addosso, a quel punto cercai di farmi spazio con forza per avvicinarmi, perchè vedevo che stava avendo un attacco di panico, mentre avanzavo una ragazzina, spintonata da qualcuno, la colpì con la penna appuntita quasi vicino all’occhio, HeMo  subito si mise la mano in faccia, a quel punto buttai per terra della gente, per avanzare verso di lei.
“tesoro!” aveva le mani in faccia e non mi guardava. “Heather sono io… ti sei fatta male? Guardami!” le dissi con voce ferma. Mi guardò e mi disse:
“ti prego portami via da qui” non me lo feci ripetere due volte,  la presi in braccio facendomi spazio tra quegli esaltati….. alcune volte la gente sa essere veramente folle! Vedevo che mi inseguivano, ad un certo punto mi girai, e con rabbia dissi:
“ma non vedete che le avete fatto male? Ma che razza di persone siete? Calmatevi Cristo Santo!”
“Brò ti prego andiamo via” mi disse, mentre si stringeva a me, nascondendo il volto nel mio petto.
Finalmente eravamo in macchina, misi subito in moto e mentre guidavo cercai di controllarle il volto, stava sanguinando. Mi fermai di colpo e mi disse:
“non è niente, è solo vicino all’occhio ma per fortuna non l’ha beccato”
“dobbiamo andare al pronto soccorso” le dissi preoccupato
“no! No ti prego non è niente, andiamo a casa”.
Ero spaventato, ed allo stesso tempo arrabbiato con la negligenza di HeMo.
“Mr. paranoia eh? Ecco perchè tanta  paranoia!!!” dissi sbattendo con rabbia la mano sul volante.
“ti potevi far male seriamente Heather! E non è una questione di essere gentili coi fan, la gente perde il controllo e la folla è pericolosa!” continuai ad urlare. Mi girai, e vidi che si teneva la mano sulla tempia ferita che sanguinava, cercai dei fazzoletti nel cruscotto della macchina e glieli diedi.
Arrivammo a casa, corse in bagno e si chiuse a chiave.
“Fammi entrare!” urlai bussando nella porta.
“Heather cazzo! voglio vedere come stai!”
“stò bene! Voglio stare da sola! Lasciami in pace, per favore!” urlò.
Decisi di rispettarla, anche se avrei sfondato la porta del bagno, per vedere com’era la situazione, ma era abbastanza scossa , e forse avevamo bisogno di calmarci tutti e due. Andai in cucina a bere un po’ d’acqua e preparai una tisana, in previsione della sua uscita dal bagno.
Dopo dieci minuti uscì, mi precipitai a vedere la situazione.
“fai vedere qui!” le presi il viso e mi accorsi che aveva pianto.
“non è niente è solo un graffio!” mi guardò con gli occhi stanchi.
“non volevo urlarti contro così, ma mi sono spaventato….” Cercai di giustificarmi
“lo fai raramente, ma odio quando urli così e perdi il controllo!” mi disse.. per poi abbracciarmi
Risposi all’abbraccio e le dissi: “solitamente mi succede quando  toccano le  persone che amo, e mi sono spaventato moltissimo stasera.”
“lo so… anche io” mi disse, affondando la sua faccia trà il mio petto.
Mentre preparavo qualcosa da mangiare, HeMo non perse tempo a chiamare Naya, per raccontare l’accaduto, e sentivo che discutevano sul fatto che oramai dovevano stare più attente, perché, evidentemente, la popolarità era aumentata, ed avevano molti più fan tutte e due. La cosa poteva rendere felici loro due, ma decisamente preoccupava me.
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“Allora… Darren Criss…. Suoni un sacco di strumenti vedo?” Ryan si rivolse ad un ragazzo con dei folti ricci neri e occhi altrettanto scuri, aveva la faccia di un bambinone ed era sorridente, non sembrava per niente teso per quel provino.
“bene Darren sentiamo…. cosa ci proponi?” chiesi io.
Iniziò a suonare la chitarra e già da lì capii che era un bravo chitarrista, le prime note mi sembravano conosciute.
“Puorte o cazone cu 'nu stemma arreto
'na cuppulella cu 'a visiera alzata….”
Mi accorsi che era napoletano… certo un napoletano americanizzato… che capiva solo lui… Ryan mi guardò perplesso perchè non capiva che lingua fosse.
Mi avvicinai al suo orecchio e le dissi:
“è una specie di napoletano” mi guardò, ed annuì perplesso.
Il ragazzo, felice, continuò la sua canzone….
“Tu vuò fa l' americano!
mmericano! mmericano
siente a me, chi t' ho fa fa?
tu vuoi vivere alla moda
ma se bevi whisky and soda
po' te sente 'e disturbà….”
mi misi una mano davanti alla bocca, perchè non volevo mi vedesse ridere, e non era carino. Ryan invece, rise senza ritegno.
Terminata la canzone, il bastardo che abitava dentro il corpo di Ryan disse:
“Darren, sai che il Signor Stefano è italiano?” con una risatina diabolica
Io annuì, ed alzai le mani, come per dire che era vero, ma anche che mi dispiaceva per lui.
Il ragazzo sgranò gli occhi e sbiancò. Io a quel punto risi di gusto e dissi:
“non preoccuparti! Io sono toscano e sentire il napoletano è quasi come sentire una lingua straniera… sei stato bravo!” gli dissi per tranquillizzarlo. Lui rise per l’imbarazzo e la figura che aveva appena fatto e disse:
“Oh Dio…. mi dispiace tanto!”
Darren aveva conquistato tutti, perfino Zach si era entusiasmato per come si muoveva con quella chitarra…. Aveva uno stile alla Elvis.
Quel giorno trovammo due personaggi che ci servivano per la seconda serie. Uno era Darren e l’altro era un biondino, molto carino e bravo anche lui a suonare ed a cantare, che aveva un nome bizzarro: Chord Overstreet…. Quale genitore era messo così male, da dare un nome tale al figlio? Era un mistero per me.
 
 
Arrivai a casa, mentre ero al telefono in viva voce con Naya (che nel frattempo era rientrata dalla mini vacanza dai suoi) ed HeMo. Raccontavo loro la scena della canzone di Darren, e descrivevo, con minuziosi dettagli, i loro due nuovi colleghi.
“ma quello che dovrebbe fare il ragazzo di Kurt è gay?” mi chiese HeMo
“non lo so tesoro, non c’era nel curriculum ovviamente…. Ma a me sembra di no… !”
“Si… vabbè… se dobbiamo stare a guardare il tuo gay radar stiamo fritti” disse Naya
“vi ho detto io che Robbie era gay… infatti…” affermai con voce offesa
“e certo, perchè ci ha provato con te…. Più chiaro di così!” rise la bionda.
“e sappi che il moretto, finto Napoletano, ha fatto Harry Potter in un musical” le dissi, come per vantarmi di sapere più cose rispetto a loro.
“Oddio potrei anche innamorami di lui! “ affermò la bionda…
improvvisamente sentii un tonfo  e chiesi:
“che è successo?”
“niente, l’ho solo scaraventata giù dal divano” mi rispose Naya.
Ridemmo tutti e due mentre sentii da lontano HeMo che urlava: “Daaaarrennnn eccomiiii! Sono la tua Ginnyyyyy”
Suonarono alla porta
“Naya suonano alla porta, ci sentiamo dopo, e non massacrarla! ha già una cicatrice di una settimana fa!” le dissi
“ah ah ah ok… ci proverò!”
Andai ad aprire e dall’altra parte della soglia c’era una figura alta quanto me, cappelli castani e sempre sorridente: era Zach! Il nostro coreografo. Il sorriso di quell’uomo e la sua positività mi avevano colpito fin da subito. Zach era uno che non si lasciava prendere mai dallo sconforto, aveva avuto a che fare con persone completamente scoordinate, come Cory e Mark, e nelle puntate li aveva fatti sembrare delle persone che si muovevano a tempo con i compagni. Mi ricordo che la mia stima nei suoi confronti aumentò nel momento in cui, gli comunicarono che Kevin, uno dei più bravi ballerini del cast, avrebbe avuto la parte di Artie, un ragazzo in sedia a rotelle, lui non si scompose per niente e si mise subito a lavorare con lui, per far stare al passo nelle coreografie il personaggio con i suoi compagni del Glee. Se a me avessero detto che Lea avrebbe dovuto interpretare la parte di una studente muta, sicuramente non avrei reagito così con Ryan.
“Hey amico! Che piacere! Entra…” accompagnai Zach nel salotto.
“ti sei dimenticato vero?” mi disse sempre sorridendo. Improvvisamente mi gelai, perchè ricordai il motivo per il quale Zach era venuto a casa.
“Oddio il taglio di Empire State of my mind per la coreografia!!!” mi misi le mani in testa. Mi ero scordato totalmente della cosa. Dovevamo girare la prima puntata la settimana dopo, ed aveva bisogno almeno del taglio della canzone che si pensava di dare, per la coregrafia. La canzone non l’avevamo nemmeno incisa ancora, eravamo in ritardo su tutto, ed i casting e la ricerca di quel benedetto coro vocale mi aveva assorbito tutto il tempo.
Mortificato gli dissi:
“Zach perdonami! È un casino…. Siamo in ritardo su tutto e mi sono dimenticato”
“a chi lo dici… non preoccuparti me la dai domani” mi disse.
“assolutamente no!! la preparo ora, se hai dieci minuti di tempo!” risposi subito
“ho tutta la sera se vuoi…. Ma sul serio riesci a farlo in dieci minuti?” mi chiese
“certo è un gioco da ragazzi, ti faccio vedere, vieni!”
Andammo nello studio di registrazione, e mentre trafficavo col mio fidato Mac per tagliare la traccia, vidi che Zach era affascinato da tutta quella tecnologia. Capii che non doveva essere proprio un genio del computer.
“caspita sembra la NASA qui dentro! “ disse meravigliato
“ah ah ah magari!!!” risposi
“pensa che il mio PC nemmeno si accende più e non capisco il perchè” mi confidò affranto
“sul serio? Potrei dargli un’occhiata se vuoi!”
“davvero? Oh si grazie, te ne sarei grato a vita! Sai sono un po’ impedito con queste cose” rise imbarazzato.
Per la prima volta, mi accorsi che quel sorriso era accompagnato da degli occhi bellissimi che brillavano di vita. Mi fermai ad osservarli per qualche secondo, fino a che lui non mi rivolse di nuovo la parola, e mi destò da quel silenzio imbarazzante
“allora ok… te lo porto, la prossima volta”
“facciamo così, ora io devo andare a sentire un gruppo per stò famoso coro a cappella che mi stà esasperando, se mi accompagni,  dopo possiamo passare da te e come premio avrai il tuo PC come nuovo” gli proposi…. Non capivo nemmeno perchè avevo azzardato quella proposta, eravamo amici certo, ma non ci eravamo mai frequentati se non per motivi di lavoro. Zach accettò con entusiasmo.
La carica di energia di quel ragazzo mi faceva sentire bene.
La serata andò benissimo e probabilmente Zach mi portò anche fortuna, il gruppo che avevamo sentito era fantastico mi avvicinai a loro, dopo lo spettacolo, proponendogli un incontro a casa mia per fare un provino.
 
 
“Questo computer è dell’era paleozoica!” gli dissi appena vidi quel portatile tutto scassato.
“dai…. non è così vecchio ha solo 5 anni! E poi lo uso pochissimo, mi serve per aprire le miliardi di mail che mi manda Ryan” disse
“capisco il problema…. Una volta arrivò a mandarmene una ogni mezz’ora per tutta la notte, la mattina, aprendo la posta, non potevo crederci!” affermai ridendo, mentre ricordavo quel momento.
“comunque vediamo che si può fare qui….” Ero eccitato all’idea di esplorare quel reperto archeologico…il Nerd che era in me si risvegliava sempre in questi momenti.
“io intanto preparo un caffè”
Provai ad accendere il computer, ma non ottenni risultati, controllai la batteria ed era perfettamente al suo posto, pensai magari fosse scarica, Attaccai il pc all’alimentatore ma niente… mi girai verso la presa che teneva attaccato, oltre al pc, anche una lampada, lo stereo ed una sorta di sveglia e vidi che la presa del pc era leggermente staccata. “non ci credo!” pensai, mentre la infilavo per bene nella presa. Provai ad accenderlo e si avviò subito. Risi di gusto ed urlai:
“Zaaaach ho fatto!”
“non ci credo! così in fretta?” entrò nella stanza meravigliato “come hai fatto?” mi chiese
“non sono sicuro tu voglia saperlo!” gli risposi ridendo
“oh si invece”
“vedi la presa li? Non era infilata correttamente, quindi hai usato il computer con la batteria l’ultima volta, fino a che non si è esaurita e non avendo più corrente non si accendeva più” spiegai, cercando di farlo sembrare il più semplice possibile
“oh Dio quanto sono idiota!” disse
Ci ritrovammo a ridere tutti e due.
“come hai conosciuto Ryan?” mi chiese mentre sorseggiavamo rilassati una birra sul suo divano
“ad una festa di uno stronzo!” risposi facendolo ridere “pensa che gli aveva detto che il progetto Glee era una pessima idea…. che idiota!” mi ritrovai a scuotere la testa, mentre ripensavo a Sean ed alle sue sentenze sparate a zero.
“ah ah ah bè solo un pazzo come Ryan, poteva mettere in piedi una cosa del genere!” disse
“bè…. il giorno eravamo diventati in due… perché io presi le sue difese contro tutti e dissi che il progetto era molto valido!” dissi con orgoglio.
“meno male! Altrimenti chissà che fine avrebbe fatto la direzione musicale di Glee senza di te” affermò guardandomi
“già meno male, anche perchè, grazie a Glee, ci siamo conosciuti” sparai quella frase senza rendermene conto, Zach mi guardò perplesso, probabilmente pensò che avrei potuto dire miliardi di altre motivazioni ma, proprio quella, non se l’aspettava e nemmeno io onestamente.
“ah ah ah hai ragione!” rise imbarazzato quanto me.
 
 
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Arrivò Il giorno della prima riunione delle riprese della seconda serie, ed era come ritornare al primo giorno di scuola. Ci ritrovammo nel nostro “finto” Auditorium della McKinley High School, Ryan davanti a noi con miliardi di scartoffie in mano, gli attori tutti in prima fila in trepidante attesa, che pendevano dalle labbra del regista.
Ryan iniziò ad elencare le novità, presentò i nuovi arrivati, raccomandando il vecchio cast di trattarli bene e farli sentire a casa, ed annunciò che HeMo e Naya erano entrate ufficialmente nel cast principale e che avrebbero avuto molto spazio nella seconda serie.
“Heather ti dico subito che la seconda puntata si chiamerà Britney/Brittany e sarà dedicata alla Spears e la nostra Brit sarà la protagonista.” Buttò così la cosa, facendo venire un infarto alla bionda, che non si aspettava minimamente che, già nella seconda puntata, sarebbe stata così coinvolta…. Ma Ryan era così, secondo lui avevano meno effetto le cose, se non erano dette con sorpresa.
Finita la riunione, come al solito, mi misi subito a consegnare agli attori i pezzi da studiare, con gli appuntamenti per le registrazioni.
“oddio! What I Did For Lovecome prima canzone mi sembra un inizio favoloso, ma io ti amo Previani!” mi disse una Lea entusiasta di poter cantare un’altra canzone di un musical.
“bè dovevo pur rimediare a Telephone” le risposi, sapendo quanto Lea non amasse particolarmente Gaga, ma da professionista qual’era cantava tutto.
Mentre parlavo con Lea vidi che tutti gli altri si complimentavano con HeMo, mi avvicinai e consegnandole le parti le dissi:
“finita la pacchia carissima, queste sono le parti, ed ora assaggerai un po’ di Previani- tortura pre registrazione” le sorrisi soddisfatto.
“Oddio HeMo Auguri!!! Lo vedo molto motivato!” affermò Amber con fare terrorizzato.
La ballerina mi guardò con aria incredula e mi disse:
“ti prego…. dimmi che non è uno di quei programmi dove ti fanno gli scherzi, ti riprendono, e poi esce fuori tutta la troupe, urlando che era uno scherzo, perché potrei morire ora…. Qui… all’istante!!!”
“ah ah ah no è tutto vero tesoro!” non mi fece nemmeno finire  di dire la frase, che mi saltò addosso per abbracciarmi.
 
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“ci pensi che io farò Madonna e tu Britney? In uno dei video più lesbo - Hot della storia della musica pop?” disse Naya mentre si rileggeva il copione .
“già, dillo a Jeremy che mi stà chiamando ogni ora per convincermi a chiedere di tagliare quella scena” Jeremy era l’agente di HeMo, sosteneva non facesse bene alla carriera della sua assistita catalogarsi in un clichè che riguardasse solo la fascia gay del pubblico della serie televisiva.
“che si fotta! Brittany è molto più che una che flirta con Santana, se non l’ha capito, che cambi mestiere allora. “ disse Naya imbronciata.
“credo sospetti qualcosa, soprattutto da quando viviamo insieme, ma la cosa non mi preoccupa è un buon agente, ma se non gli stanno bene alcune cose, può benissimo farsi da parte”
Decisero di guardarono insieme il video originale, perché Zach aveva detto loro che sarebbero stati molto fedeli al video.
“Pronta?” le chiese la ballerina con un sorriso eccitato.
“si!” le rispose la mora tenendole la mano.
HeMo cliccò play e partì il video.
“Oh mio Dio questo video emana sesso da tutti i lati” disse Naya
“già” si girò HeMo, guardandola con malizia.
La ballerina non riusciva più a stare seduta, si alzò e provò a rifare dei passi, Naya si accorse della cosa ed improvvisamente si ritrovò a guardare lei, piuttosto che il video.
HeMo faceva delle mosse sensualissime sulle note della canzone, una delle cose che eccitava di più Naya in assoluto era vedere la ragazza ballare, se poi si trattava di vedere quelle mosse così sensuali, era la fine.
Mentre ballava la bionda cantava…. conosceva a memoria la canzone:
“Get on the floor, baby lose control
Just work your body and let it go
If you wanna party, just grab somebody


Indicò la ragazza con malizia dicendo:
“Hey NAYA
We can dance all night long”
Naya si alzò, non poteva resistere a quell’invito e cantò, avanzando verso di lei
“Hey Britney, you say you wanna lose control
Come over here I got somethin' to show ya”
La prese con forza e l’attirò verso di lei, facendo ridere la ballerina.
Ormai il video andava da solo, perché le due iniziarono una danza sensuale, che non lasciava più spazio alle parole,le loro bocche erano impegnate a fare tutt’altro che cantare.
“Oh Woh…. Se ti prende così credo che ci censureranno, e faremo coming out in un secondo davanti a tutti” disse HeMo staccandosi per un attimo dalle labbra della compagna.
“no questa è una coreografia che riservo solo per te” le rispose la mora, prima di riprenderle il viso tra le mani e baciarla
“bè sono i passi di danza più perfetti che abbia mai visto in vita mia”.
 
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….
 
Lungo capitolo, ma di transizione, volevo dare un po’ di respiro dopo il dramma degli scorsi capitoli, ma nello stesso tempo lanciare un po’ di cose per il prossimo, che sarà molto intenso e pieno di novità.
Vabbè smetto altrimento spoilero troppo.
Per quanto riguarda i termini potteriani dove ho messo l’asterisco, potete trovare il significato qui:
http://it.wikipedia.org/wiki/Oggetti_magici_di_Harry_Potter
per la ricordella e la gira tempo… la mandragola invece :
http://it.wikipedia.org/wiki/Piante_magiche_in_Harry_Potter#Mandragola
ho messo un po’ della mia passione per il maghetto.
Grazie come sempre a chi legge e soprattutto a chi commenta dopo, fatemi sapere come sempre.
Tra pochissimi giorni l’altro capitolo.
Baci
E.

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Capitolo 19
*** Ballerini ***


"Abbassa le spalle e rilassale, stringi il sedere e fai lavorare il diaframma!”
Le lezioni di canto si erano fatte più intensive per HeMo, visto che in questa serie avrebbe dovuto cantare di più, la cosa si faceva più seria. Non c’era mai tutto il tempo che avrei voluto a disposizione per preparare i ragazzi al meglio nelle canzoni, anche perché molti di loro non avevano una grande esperienza.  Ma mi dovevo adeguare ai tempi del telefilm.
“ok… siamo qui da mezz’ora, solo per scaldare la voce con eserciz,i e sono più stanca di quando ballo per tre ore di fila… non ce la posso fare Brò” disse sconsolata.
“ti ho detto mille volte che la frase non ce la posso fare non la voglio sentire Heather!”  quando lavoravo seriamente diventavo un po’ stronzo con loro.
Mi avvicinai a lei e le misi una mano sull’addome dicendo:
“stringi qui…. Forza! che cavolo ci stà a fare quella tartaruga scolpita se non lavora?” le sorrisi per alleggerire un po’ la cosa… mentre contemporaneamente, con l’altro mano cercavo di abbassare le sue spalle.
Suonarono alla porta, ad HeMo sembrò un aiuto dal cielo, infatti guardando in alto  esclamò “Evvai!”
Ci guardammo tutti e due con sfida, e tutti e due scattammo verso la porta, come due bambini che, annoiati, non vedono l’ora di vedere l’ospite che aveva appena suonato. A volte ci comportavamo come due idioti, ed il fatto che io avessi molti più anni di lei non mi importava molto, perché solo con lei riuscivo a tirare fuori quella spensieratezza che, in passato, mi era mancata.
Arrivammo insieme alla porta e tra le risate aprimmo.
Dall’altra parte c’era un incredulo Zach che, vedendo la situazione, rise con noi.
“hey pensavo si lavorasse qui!” affermò ridendo
“Oh ma tu sei un angelo mandato dal cielo amore!” una Heather felicissima le saltò addosso.
Heather adorava Zach, erano amici da moltissimo, sentiva di doverle tanto, perché era grazie a lui se era entrata nel giro di Glee. La cosa era reciproca, perché lui la prendeva come riferimento per il cast e gli era di grande aiuto.
 Ero felice di vederlo, non capivo perché, ma sentivo il cuore che batteva più forte. Mi ritrovai ad osservarlo mentre giocava con la mia amica, era vestito con una semplice maglietta verde militare e dei jeans, vestiva sempre abbastanza sportivo.
“hey!” mi avvicinai dandole una pacca sulla spalla
Si fermò lasciò HeMo e disse:
“hey! Sono venuto a riportarti il libro che mi hai lasciato. Avevi ragione, è bellissimo!” mi guardò negli occhi con un sorriso di gratitudine.
“sono contento ti sia piaciuto, non avevo dubbi.” Gli risposi.
“bene ora scappo e vi lascio lavorare”
“se vuoi puoi stare, facciamo una pausa” gli dissi
HeMo mi guardò stupita ma non ci pensò nemmeno un secondo a dire:
“si si dai rimani!!”
“no, non posso davvero tesoro, ho appuntamento con i ballerini per le prove di stasera, a proposito a che punto sei con i passi di Slave?” le chiese
“ho tutto in testa perfettamente!” le disse la ballerina.
“bene, visto che ci sarà la grande rimpatriata, pensavo di andare a casa mia dopo le prove che ne dici? Non ci vediamo dallo scorso tour …. Stiamo un po’ insieme!” le chiese
“certo non vedo l’ora di riabbracciarli tutti!” rispose entusiasta.
“perché non vieni anche tu? Se ti và ovviamente!” mi chiese
“oh io in una casa piena di ballerini? Morirei…. “ affermai scherzando, poi dissi “ho prove con Naya ed Amber per una canzone molto difficile, che dobbiamo incidere tra qualche settimana, credo faremo tardi. “
“bè sei libero di decidere anche all’ultimo momento se ti và!” mi fece l’occhiolino sorridendomi.
“ok grazie!” ricambiai il sorriso.
“bene vi lascio lavorare….. tesoro, segui i consigli del maestro mi raccomando!” si rivolse ad HeMo.
“ok ci provo,ma è severo….” Disse col broncio
“non è vero!!! “ risposi dandole un colpetto sulla spalla.
Zach sorrise e ci salutò, andando via.
HeMo lo accompagnò alla porta, mentre io lo guardavo andare via da lontano.
Chiuse la porta, si girò e mi scrutò per qualche secondo.
“mi sono persa qualcosa?” mi disse con fare indagatore.
“in che senso?” risposi
“mmmmm vediamo : sguardi profondi, sorrisi ammiccanti…. Devo continuare?”
“non so dove tu voglia arrivare” risposi subito, e mi girai per tornare in sala prove.
Si mise e a correre, mi superò e si piazzò davanti a me impedendomi di avanzare. Con un sorriso stampato in faccia mi disse:
“stai scherzando? Zach????”
Fece ridere anche me, la superai e continuai a camminare dicendo:
“non dire cazzate, siamo solo amici…. Torniamo a lavorare abbiamo perso fin troppo tempo”
Mi risuperò per guardarmi in faccia, col sorriso sempre stampato, mi seguì fissandomi negli occhi e facendo il moonwalker disse:
“ti tengo d’occhio Previani” mettendosi due dita davanti agli occhi, per poi indicarmi e rigirarsi andando via come se stesse facendo una sfilata di moda.
 “quanto sei idiota!!!” le dissi ridendo.
 
Ero con due delle voci che preferivo del cast, dovevamo provare una canzone impegnativa “river deep mountain high” , soprattutto per Naya, Amber aveva già superato abbastanza brillantemente altre canzoni difficili.
Naya era migliorata tantissimo in quell’anno e mezzo di studio, si impegnava molto e a lezione arrivava sempre preparatissima, la cosa che non la aiutava era la sua scarsa autostima…. Era come un blocco che le impediva di utilizzare tutta la sua potenzialità. Stavamo lavorando per questo, e speravo che in questo duetto potesse superare un po’ questo problema.
“ok Naya, la voce di Amber è più potente, sono d’accordo, ma tu la tua la stai usando a metà! Qui non c’è nessun effetto forte/piano da utilizzare, qui si fa tutto a piena voce… ok???’” dissi abbastanza irritato perché stavamo provando quel pezzo per la quinta volta
“posso cercare di fare più piano io se c’è bisogno” intervenne Amber
“ma non se ne parla, vai benissimo così, so che Naya può fare di più” la guardai negli occhi e le sorrisi per tranquillizzarla. La presi da una parte e le chiesi:
“c’è qualcosa che non và tesoro?”
“no, solo un po’ di pressioni, sui passi di danza per il pezzo che devo fare con HeMo, sembra che tutti abbiano paura dei riscontri del pubblico dopo quella puntata, ed è solo la riproduzione fedele di un video. Immagina un po’ come mi sento, tra l’ansia degli agenti, HeMo che ha paura della mamma, del suo agente e dei giornalisti…. Insomma la pressione è forte!” mi disse con occhi stanchi.
“oh cavolo! Non pensavo ci fosse tutto stò casino dietro a questo!” le dissi meravigliato, poi chiesi
“Ryan che dice?”
“Ryan è solo preso dal fatto che parteciperà la Spears a questa puntata, poi il resto è tutto relativo.”
“tesoro andrà tutto bene, vedrai, provate a divertirvi, sono cose rare queste. Potrebbero capitarvi una volta nella vita, cogliete l’occasione senza troppi problemi!” le dissi abbracciandola.
“mmmm Stè fai sembrare le cose sempre così facili tu…. Io ti adoro” mi disse stringendomi forte.
Finalmente riuscii a trovare un motivatore per Naya, proponendole di pensare che stava urlando
“I love you baby” ad HeMo e a tutti quelli che si potevano scandalizzare perché semplicemente si amavano.
Decisamente la voce della ragazza venne fuori con una rabbia impressionante.
Riuscimmo a provare per intero la canzone tutti e tre soddisfatti.
Amber dovette scappare perché doveva presenziare ad una festa di beneficienza e rimanemmo solo io e Naya.
Presi il cellulare e mi accorsi che c’era un sms di Zach :
*dai pigrone passa a trovarci, ci stiamo divertendo qui*
Mi avvicinai a Naya e le chiesi:
“hai da fare stasera?”
“mmmm a parte studiare un po’ il copione , rivedermi i passi e fare training per la registrazione di domani no!” mi disse sarcastica.
“oddio Naya a volte sei peggio di me e ci vuole tanto eh?” la schernì
Si mise a ridere
“cosa mi volevi proporre?”
“andiamo a trovare la tua ragazza e i suoi amici…. Zach mi ha proposto di passare” le dissi felice
Mi guardò come se fossi un pazzo e disse:
“oddio no…. Ma non ci penso nemmeno! Immischiarsi in un posto pieno di ballerini, ma tu sei fuori!!!”
“hey c’è la tua ragazza li!” le ricordai
“lo so benissimo! Ma tu sai cosa vuol dire stare ad una festa dove ci sono solo ballerini? Secondo me no!”
La guardai perplesso, sembrava mi stesse parlando di persone con una malattia rara e contagiosa. Si accorse che non capii e mi spiegò
“allora ti spiego, quando sono tutti assieme sono in un mondo a parte, tutto loro, iniziano a parlare un linguaggio che capiscono solo loro, per ogni cosa che devono fare, parte un passo di danza con pose sexy ed ammiccamenti da video porno, si inventano una coreografia per ogni cosa…. Credimi ti troveresti a disagio sicuramente!”
Mi stupì come Naya parlasse così tranquillamente di quelle cose sapendo che a farle poteva esserci benissimo anche la ragazza. Ma a quel punto mi fece venire la curiosità e poi continuavo a pensare a Zach ed al suo sms…. Ero felice che avesse pensato a me in quel momento, con tutte quelle persone che non vedeva da tempo, aveva trovato uno spazio per scrivermi e ricordarmi che mi aspettava. Mi ritrovai ad arrossire senza nemmeno accorgermi. Mi concentrai di nuovo sul discorso di Naya e le dissi:
“dai adesso mi hai fatto venire la curiosità, accompagnami, al massimo ci faremo compagnia a vicenda se non ci fanno entrare nel loro mondo”
Riuscì a convincerla, scrissi subito a Zach dicendogli che sarei passato con Naya. Mi rispose con una faccina sorridente.
“hai scritto ad HeMo che stavi arrivando da lei?” le chiesi mentre giudavo.
“no, tanto ignora il cellulare in queste occasioni” mi rispose. La sentivo tesa.
“allora le farai una sorpresa!” le dissi
“speriamo…”
Arrivammo a casa di Zach e ad aprirci fù proprio HeMo
“Hey Brò!” mi diede un bacio, poi vide Naya e disse:
“Naya? Che ci fai qui? Non mi hai detto che saresti venuta”
“anche io sono felice di vederti amore!” disse abbastanza delusa dell’accoglienza della bionda
“è colpa mia, l’ho convinta ad accompagnarmi all’ultimo momento!” dissi cercando di levare l’imbarazzo che circolava nell’aria.
“dai entra scema!” sorrise HeMo mentre la trascinava dentro.
Zach ci vide arrivare e ci venne incontro!
“eccoviiiiii!” abbracciò sia me che Naya…. quell’abbraccio mi stupì, non pensavo fosse così felice di vedermi.
Arrivò un ragazzo alto con un bel fisico che rapì HeMo dicendo:
“forza che dobbiamo finire l sfida di ballo con la Wii, c’è una fila dopo di noi…. Perdiamo il turno polpetta!”
HeMo ci guardò, mentre la trascinarono via e la immersero nella folla davanti allo schermo del gioco. Naya fece una faccia schifata nel sentire come quel ragazzo aveva chiamato HeMo.
“dai venite che vi offro da bere!” disse Zach accompagnandoci in cucina, dove c’era più tranquillità.
Vedevo che Naya era profondamente a disagio, mentre guardava continuamente verso la ragazza e i suoi amici che facevano tutti il tifo per lei nel gioco. Era proprio l’attrazione della serata…. Come biasimarli, sapeva benissimo che la bionda era di compagnia e riusciva a far sorridere e stare bene con tutti.
Si avvicinò una ragazza mora, svolazzò come se dovesse fare un passo a due con Zach e le disse:
“amore, la techila è finita e qui siamo ancora tutti sobri, direi che questa festa deve decollare!” lo guardò maliziosamente, poi si accorse della nostra presenza, si avvicinò a Naya e disse:
“oh Naya ciao! Come stai? HeMo non mi ha detto che ci saresti stata anche tu!”
Vidi che Naya fece un sorriso falso e disse: “Ciao Lauren, tutto bene, non te l’ha detto perché non lo sapeva, è stata una improvvisata che abbiamo fatto a Zach”
“bellissimo adoro le sorprese! Allora capo questa techila?” si girò verso Zach
“mi è rimasta solo la Vodka, accontentatevi di quella…” rispose
“vabbè meglio di niente….” E prese due bottiglie che il coreografo le porse, le sollevò in alto e si fece strada tra la folla sculettando ed urlando:
“Vodka per tuttiiiiii!” i ragazzi si fiondarono verso di lei e col ritmo della musica che suonava più alta di prima, si misero a ballare attorno a lei bevendo  tutti dalle bottiglie che si passavano a vicenda. Iniziarono balli sensuali e strusciamenti vari tra di loro. Cominciavo a capire cosa intendesse Naya qualche ora prima.
“ah ah ah sono troppo fuori! Non si vedevano da tanto…. Siamo un bel gruppo, molto affiatato” disse Zach entusiasta mentre si muoveva leggermente a ritmo anche lui.
Vidi che Naya osservava HeMo ed il ragazzo che era venuto a rapirla prima, che ballavano fin troppo vicini, mi avvicinai e le dissi
“perché non ti rilassi e ti butti in mezzo alla folla a ballare così la raggiungi?”
Mi guardò come se avessi detto una fesseria e disse:
“perché non posso competere con i loro balli, mi renderei ridicola!”
“stai scherzando vero? Andiamo!!! Sei Naya Rivera e ti ho visto ballare, togli fuori la tua sensualità e li stendi tutti!”
Ad un certo punto vidi che HeMo incrociò il viso di Naya, le sorrise e mentre ballava, le fece cenno con l’indice di avvicinarsi…. Naya fece no con la testa imbarazzata, HeMo continuò per un po’, ma vide che la ragazza non era facilmente corruttibile, alzò le mani come per arrendersi e si girò a ballare con Lauren che le aveva già messo le mani al collo.
“andiamo in giardino a chiacchierare, che qui non si capisce più niente” ci disse Zach
Naya ci disse ch preferiva rimanere li, io lo seguì in giardino, avvicinandomi prima a Naya e dicendole:
“almeno ubriacati, così non ricorderai più niente di questa serata!”
Rise e mi disse: “ci proverò!”
Mi dispiaceva averla trascinata fin li, e vederla così a disagio, pensavo che con HeMo si fosse poi trovata bene. Invece….
 
Aveva lo sguardo fisso su Lauren che, mentre si strusciava con la sua ragazza, ogni tanto buttava lo sguardo su di lei, era ubriaca e si vedeva benissimo, ma Naya sarebbe voluta andare li in mezzo e dirle di concentrarsi su qualcun altro, perché HeMo era sua, e anche se le due ballerine si conoscevano dall’infanzia, perché avevano studiato assieme per tanti anni, non la autorizzava ad avvinghiarsi così.
“Naya Rivera in questo covo di pazzi ballerini! Cosa è successo? “ Naya si girò perché riconobbe subito quella voce ed era anche felice di sentirla.
“Kev!! Cazzo ci fai qui?” le sorrise
“bè io sono amato da tutti i ballerini, Zach mi ama…. Insomma mi amano tutti! Piuttosto tu…. Ti conosco abbastanza bene da sapere che odi queste feste, ed odi la categoria, a parte la biondina che ora si dimena con la sua amica mora.” Le disse con sicurezza.
“già…. Lascia perdere, dovevo essere a casa ora, mi ci ha trascinato Stefano” e mentre parlava continuava a guardare HeMo e la sua amica.
Kevin se ne accorse e le disse:
“sono amiche da una vita, di certo se doveva nascere qualcosa non avrebbero aspettato fino ad ora…. Stai tranquilla sono solo ubriache”
“cosa ti fa pensare che me ne importi?” le chiese la mora stupita per quell’affermazione.
“a parte il fatto che la stai fissando con odio?” risero tutti e due, poi l’attore continuò
“andiamo Naya! Stiamo insieme per 12 ore al giorno, per buona parte dell’anno, non siamo stupidi ed ingenui come i personaggi che interpretiamo!!” affermò Kevin
“il mio personaggio non è per niente ingenuo ti ricordo!” Naya iniziava a sudare, perché la conversazione stava prendendo una brutta piega, e decise di parlare di Santana per cambiare argomento “Santana potrebbe scatenare una guerra tra quelli del Glee, se solo lo volesse”
“bè non ho dubbi, come anche che Naya Rivera è bravissima a sviare gli argomenti!” rise
Si versarono altra Vodka e Kevin continuò
“siete convinte che nessuno si sia accorto di niente? “
“Kevin dove vuoi arrivare? Accorgersi di cosa?” finse di essere irritata, ma dentro stava morendo, quella frase detta senza nessun preavviso la stava sconvolgendo…. Doveva sul serio affrontare quel discorso con Kevin in quel momento? In quella situazione? Mentre la sua ragazza si strusciava ubriaca con un’altra? Anzi ora che guardava bene erano diventati, un’altra più un altro… decisamente doveva essere più decisa quando Stefano le aveva proposto quella follia la sera! A quest’ora sarebbe stata nel letto di casa sua a studiare la sua parte per il giorno dopo, e non a dover affrontare un argomento imbarazzante, come stava tentando di fare Kevin con lei.
“Naya non voglio insistere se non ne vuoi parlare, ma si vede benissimo che c’è qualcosa di più tra te ed HeMo, vivete assieme, ogni tanto sparite dal set e potrei continuare con un elenco interminabile di cose. E tu puoi negarlo fino alla morte, ma sono convinto della mia idea”Affermò il ragazzo.
“ma non dire idiozie! Ci vogliamo molto bene, certo che ti fai film peggio di Chris… ora scusami, mi sono ricordata che devo dire una cosa ad HeMo” si alzò di scatto, si accorse che la reazione non era delle migliori e che sicuramente aveva confermato quello che Kevin le aveva appena detto, comportandosi così, ma pensò che doveva dirlo alla ragazza e magari quella poteva essere una scusa per trascinarla via da quell’orgia che si stava creando.
Si avvicinò al gruppo dei ballerini e cercò di staccare Lauren ,che era avvinghiata come un polpo sulla bionda, le prese la mano trascinandola via. Justin, l’altro ballerino, vedendo la scena si lamentò, ma Naya lo ignorò, mentre HeMo rideva. La portò in un bagno lontano dal casino. HeMo si mise a ridere e le disse:
“ mmmm una sveltina qui nel bagno di Zach?” disse la bionda mentre già la prendeva per i fianchi pronta a saltarle addosso…. Naya rise perché era evidentemente ubriaca, poi disse
“ma che fai? No… no sei ubriaca amore!”
“e quindi? Non vuol dire che non ti posso far godere… dammi dieci minuti e ne riparliamo” dicendo così iniziò a baciarle il collo, Naya già iniziava a barcollare e le vennero i primi brividi ma pensò che non era il momento di fare sesso, e poi era ancora troppo arrabbiata per quegli strusciamenti, al quale la bionda l’aveva portata egoisticamente ad assistere.
“no Heather ferma!” la spinse via con forza.
“ma che c’è??? Allora??? Perché mi hai portato qui? Avanti NayNay rilassati, sei peggio di un pezzo di legno, ci stiamo divertendo qui se non l’avevi notato!” iniziò ad irritarsi
“bè si l’ho notato abbastanza!” commentò
“comunque ti volevo dire che Kevin sà di noi! E a questo punto credo anche gli altri del cast… non ne sono sicura, ma che lui lo sappia si!”
HeMo la guardò strizzando gli occhi pensando che l’alcool le avesse fatto travisare il discorso di Naya.
“cosa? Hai detto a Kevin di noi?” le chiese
“non ho detto un bel niente io! Me l’ha detto lui, dicendo che si vede benissimo!” rispose la mora
“e tu cosa hai detto? Hai negato spero?”
“si ma non mi ha creduto, poi mi sono alzata e sono venuta a dirtelo!” ribattè Naya
“oh bene, una mossa perfetta, così non si immaginerà che sei entrata in panico, e stai venendo a dirmelo!”
“avrei potuto fare qualsiasi cosa, che non sarebbe cambiato niente, era abbastanza convinto della sua opinione credimi!” iniziò ad urlare.
“oh cazzo parleranno di noi tutto il tempo lì in mezzo allora…  arriveranno anche a fare scommesse magari, figurati mi sembra di vederli….” Si disperò, mettendosi le mani nei folti cappelli biondi sudati dopo il ballo.
“non esagerare, non sono così stronzi, sono abbastanza convinta che ciascuno si tenga la propria opinione a riguardo.” Affermò la cantante.
“si certo come no!” disse HeMo
“e poi magari oggi hai l’occasione di fargli cambiare idea, visto come ti stai strusciando con tutti, almeno lo confonderai, tra maschi, femmine, gay, lesbiche… insomma ne hai per tutti” non poteva più trattenersi, e quella frase le uscì di impulso senza nemmeno pensarci.
“Oddio Naya, stiamo ballando, non stiamo scopando!!! Perché sei venuta qui se sapevi di non riuscire a trattenere la tua gelosia? Ti ho anche invitato a ballare con me…. Più di così onestamente non potevo fare” disse cercando di stare calma, perché la frase che aveva sentito l’aveva offesa e non poco.
“forse ci sareste arrivati a scopare magari… e poi mi hai invitato sapendo benissimo che non avrei accettato, così ti sei messa la coscienza a posto” urlò la mora.
“ok…. Cosa vuoi Naya? Vuoi che esca da qui e dica: ok fermi tutti questa è la mia ragazza, che nessun altro mi tocchi, solo lei può farlo, ballo solo con lei e se lei non vuole ballare me ne stò seduta vicina vicina, così non si ingelosisce per dei semplici passi di danza con persone che, tra l’altro, considero fratelli. Vuoi che faccia questo? Che cos’è? Una prova d’amore? Hai bisogno di dirlo agli altri? Che tutti sappiano? Non ti basta sentirti dire che ti amo ogni mattina come prima cosa, al nostro risveglio? Che cazzo di problema hai Naya, dimmelo!!! Perché ora sono qui ad ascoltarti! Non stò fuggendo vedi? Sono qui!” Hemo era molto alterata e le sue parole esprimevano solo rabbia e frustrazione, per una condizione che non reggeva più… la pressione di Naya e l’ansia continua, non permettevano alle due di vivere serenamente il loro rapporto, dovevano risolvere questa cosa.
Naya, mentre sentiva le parole così dure della ragazza, piangeva e dentro sé malediceva Stefano che l’aveva invitata a quella serata, sbagliata fin dall’inizio, e la sua poca volontà nel rifiutare…. Non ci doveva essere quella sera, non doveva succedere tutto quello. Sentiva tutta la frustrazione di HeMo in quelle parole, sentiva che la ragazza stava facendo di tutto per renderla felice e cercare di vivere il rapporto serenamente, sentiva , soprattutto, che stava chiedendo ad HeMo più di quello che le poteva dare, e non era giusto. Provava rabbia, verso tutti, verso Stefano, verso Kevin che aveva trovato il momento sbagliato per dirle quelle cose, verso quei ballerini, verso sé stessa anche…. Le prese un panico assurdo, e si accorse che continuare quel discorso, in quelle condizioni, avrebbe portato solamente a distruggere ancora di più, tutto quello che aveva costruito con la ragazza fino a quel momento. Guardò HeMo, che aspettava ancora una sua risposta, ed in lacrime uscì di corsa dal bagno.
La bionda guardò la ragazza uscire e rimase inerme con le braccia conserte, era troppo arrabbiata per inseguirla, anche se vedeva che Naya era sconvolta. Sentiva che l’alcool stava iniziando a farle effetto, uscì dal bagno e si diresse di nuovo verso gli amici, rubò dalle mani di Lauren la bottiglia di vodka ed iniziò a berne vari sorsi senza fermarsi, mentre beveva le uscivano le lacrime, fino a che non si avvicinò Justin che la bloccò e le disse: ” Hey polpetta così ti fai del male però”
La bionda lo guardò intensamente, ancora con le lacrime agli occhi, si girò per vedere se Kevin la stesse guardando, e poi disse al ragazzo che stava davanti:  “perché altrimenti che fai? Mi baci?” le sorrise e le prese il viso tra le mani baciandolo. Il ragazzo sorpreso, non si staccò, anche perché con tutto l’alcool che aveva in corpo non ne aveva la forza e poi era piacevole sentire quelle labbra, che sapevano di vodka alla pesca. HeMo mentre lo baciava piangeva, non sapeva nemmeno lei perché, ma negli sprazzi di lucidità pensava a Naya e ai suoi occhi pieni di lacrime.
Il giardino di Zach era molto grande e pieno di piante stranissime che non avevo mai visto, aveva anche un laghetto con tantissimi pesci rossi, pensai che somigliasse un po’ a quei giardini che si vedono nei film giapponesi. In fondo il modo di fare di Zach era un po’ Zen.
“sembra il giardino di qualche film tipo karatè kid” affermai
“ah ah ah bè ho cercato di creare un ambiente che mi desse un po’ di serenità, la mattina faccio Tai Chi e mi aiuta molto avere intorno un ambiente sereno.” Mi disse.
“Wau deve essere interessante, io oltre la corsa, non ho mai sperimentato nient’altro per rilassarmi e fare un po’ di sport”
“bè il tai chi non è propriamente uno sport, diciamo che è una sorta di meditazione con movimento” mi disse
“interessante… mi piacerebbe provarlo!” affermai
“possiamo farlo insieme qualche volta se ti và” mi propose.
Eravamo seduti su degli sdrai davanti al laghetto, in lontananza si sentivano le urla dei ballerini che si scatenavano in salone, sicuramente il tasso alcolico era aumentato molto. Mi sentivo bene in quella situazione, ero rilassato e per niente teso, quella persona mi trasmetteva serenità solo con la sua vicinanza.
“sai mi trovo bene con te, all’inizio pensavo fossi uno che non si filava nessuno, che pensava al lavoro in continuazione, ed era gentile per educazione” mi disse sinceramente
“bene sono felice di averti dato questa impressione” sorrisi
“poi un giorno ci ritrovammo con HeMo a parlare di te” continuò
“Oddio la mia fine!” scherzai
“ah ah ah, no tutt’altro mi parlò di te, delle tue passioni, raramente Heather esalta le persone quando le descrive e con te si è sbilanciata moltissimo. Mi ha detto un sacco di cose belle, dicendo che non aveva mai conosciuto uno come te e che eri diventato come suo fratello.”
Mi riempì di orgoglio sentire quelle parole e dissi:
“bè la cosa è reciproca, ci siamo trovati, ed onestamente sembrava ci stessimo cercando da una vita”
“la cosa bella è che poi, conoscendoti bene, hai confermato da solo tutto quello che mi aveva detto, pensavo che quello di HeMo fosse solo entusiasmo, invece no! Tu sei effettivamente così” disse, guardandomi e sorridendomi.
Perché i sorrisi di quel ragazzo mi spiazzavano? Perché ogni volta che mi sorrideva vedevo come un alone di luminosità attorno a lui? Era una cosa abbastanza comica ripensandoci bene, ma l’effetto era così, mi ritrovavo sempre a fissare quel sorriso come ipnotizzato.  
“ti ringrazio! Anche io mi trovo bene con te e ho scoperto un amico con il quale è piacevole stare a chiacchierare” oddio quanta formalità in quella frase che avevo appena detto…. Pensai.
Mi arrivò un sms, lo guardai
*sono andata via ho preso un taxi, serata troppo dura. Prenditi cura di HeMo stasera* era Naya, doveva essere successo qualcosa. Senza far capire niente a Zach dissi:
“bene si è fatto tardi, Naya è già andata via, andiamo a vedere come stanno laggiù ,se c’è qualcuno da accompagnare a casa mi offro volentieri” gli dissi.
Lui, abbastanza sorpreso, si alzò e disse:
“si certo, poi domani giriamo Slave, è meglio se andiamo tutti a dormire.” Mi diede una pacca sulla spalla.
Entrammo nella sala ed i ragazzi erano stravolti, solo pochi di loro ballavano ancora imperterriti, vidi che HeMo era stravaccata sul divano con la ragazza bruna, che si era avvicinata prima a chiedere altro alcool, che aveva la testa sulle sue gambe e si faceva accarezzare beatamente i capelli dalla bionda. Mi accorsi che la mia amica era in condizioni pietose, mi avvicinai e dissi:
“Hey abbiamo festeggiato per bene vedo…”
“Brò non c’è più techila mi spiace, ne volevi? Jason và a comprarla…. Non è vero Jason?” cercò di rivolgersi ad un ragazzo sdraiato sul divano vicino al suo….
“Oh si tesoro, devi solo darmi un altro bacio così e mi fai prendere il volo…. Così volo al negozio, e ti prendo tuuuuuutta la techila che vuoi!”
“he he he ,io lo faccio volare con i miei baci!” mi disse ridendo e facendo l’occhiolino.
“hai baciato Jason?” le chiesi
“siiii più volte, e anche Lauren, vero tesoro?” si rivolse alla ragazza sotto di lei
“oh siiii…. HeMo è una gran baciatrice!” sorrise con gli occhi chiusi.
Pensai a Naya ed al suo messaggio e mi sentii tremendamente in colpa.
“Naya è andata via lo sai?” le dissi con fare arrabbiato
“Certo che lo sò, che credi? Io sono rimasta li ad aspettare, è lei che è fuggita questa volta! La colpa non è mia Brò!” Mi disse biascicando le parole.
“si Brò non si fugge davanti ad HeMo… HeMo si bacia eeeeee baaaasta!” mi disse la moretta, che si adagiava sulle gambe di Heather.
HeMo le diede uno schiaffetto in fronte e le disse:
“non chiamarlo Brò, solo io lo chiamo Brò…. Tu no Brò CAPITO Lauren???” si rivolse a lei arrabbiata.
Ok la situazione era alquanto degenerata, decisi di prendere HeMo e portarla a casa. Mentre Zach cercava di far smuovere i ballerini dai vari angoli della casa ,presi la mia amica, la sollevai dal divano e ,cercando di farla camminare, mi recai verso Zach e gli dissi:
“porto a casa questa personcina ok?”
Lui si mise a ridere e disse:
“ok! Grazie per essere venuto, se ti và vieni a vedere Slave domani, sarà uno spettacolo e poi ci sarà anche la vera Britney!”
“ok verrò sicuramente!” gli dissi.
Mi caricai in macchina la ragazza e, mentre guidavo, cercai di capire cosa fosse successo tra lei e Naya.
“ok tesoro ora ti porto da Naya” le dissi sistemandole i capelli che erano tutti arruffati.
“non ci voglio andare da Naya, portami a casa con te!” mi  disse subito.
“perché? Cosa è successo?” chiesi.
“sono stufa delle paranoie di Naya. Portami a casa tua e basta!”
Ok era ubriaca…. Anche se era un discorso abbastanza lucido… ma cercai di non pensarci al momento.
Misi a letto HeMo che ormai non rispondeva nemmeno più e scrissi un sms a Naya, per sapere se stava bene, non mi rispose, provai a chiamarla ed aveva il cellulare spento. Capii in quell’istante che la cosa era seria.
 
Capitolo veloce stò continuando a scrivere, ma stava diventando troppo lungo e poi rischio di annoiarvi J
Quindi beccatevi questa prima parte.
Grazie come sempre delle recensioni con mille complimenti.
Baci
E.

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Capitolo 20
*** Short ***


Era mezzogiorno, dovevo svegliarla…. Il pomeriggio avrebbe dovuto girare delle scene importanti, non poteva andare sconvolta sul set. Mi avvicinai al suo letto, aveva una faccia cadaverica e gli occhi rossi, se Ryan si fosse accorto di qualcosa, si sarebbe arrabbiato e non poco, la chiamai delicatamente.
“HeMo…” non ci fù risposta, se non avessi visto il suo petto che si muoveva, avrei pensato fosse morta.
“Heather….. Heather è tardissimo, svegliati” aprì gli occhi e la prima parola che disse fù:
“Naya?” Toccando l’altro lato del letto, mi fece una tenerezza incredibile in quel momento. Le diedi una carezza e le dissi:
“sono Stefano.” Mi guardò e mi sorrise
“tesoro adesso faccio entrare un po’ di luce ed apro la finestra, c’è un bel sole fuori. Ok?” con una mano tra gli occhi, mi fece cenno di si con la testa. Vidi che la luce le provocò molto fastidio, evidentemente doveva avere un forte mal di testa post-sbronza.
“come ti senti?” le chiesi accarezzandole i cappelli, nel frattempo mi ero sdraiato affianco a lei.
Si avvicinò verso di me e mi abbracciò, posando la sua testa nel mio petto. Non aveva ancora detto una parola, a parte il nome della ragazza.
“Ricordi qualcosa di ieri?” le chiesi
“purtroppo tutto…” mi disse, e mi fece sorridere
“hai fatto un bel casino tesoro”
“già…. Soprattutto non dovevo baciare Jason…. Ora sarà un bel casino, ha sempre avuto una cotta per me. “
Mi confessò
“perché Lauren? Non è stato meno grave.” Affermai
“Lauren è etero e fidanzatissima da secoli, eravamo ubriache e sò che quando la vedrò, tra poco, sarà tutto ok….” Rispose.
La sentivo preoccupata….
“hai sentito Naya?” mi chiese
“ieri aveva il cellulare spento e stamattina squillava a vuoto, le ho scritto un sms dicendole che ero preoccupato, ma non ha risposto.” La guardai in viso e continuai “non ce la dovevo portare lì è stata tutta colpa mia”
“era una bomba pronta ad esplodere, se non succedeva ieri sarebbe successo prima o  poi, troppe pressioni personali e troppe, soprattutto, nel nostro rapporto.” Mi disse come se ci avesse riflettuto già miliardi di volte.
“cosa vuoi fare?” le domandai
“non lo sò, ho troppo mal di testa e devo liberare il cervello da tutti questi pensieri, se voglio riuscire a stare decentemente in scena stasera” si alzò dal letto, dopo avermi stampato un bacio in fronte, poi mi disse
“mi faccio una doccia, mi fai uno di quei tuoi caffè che mi tirano su?” mi sorrise nel chiedermelo.
“certo!” le risposi…. Stava cercando di fare la forte, ma io sentivo che moriva dentro.
“ah brò… “ tornai indietro “forse potrei aver bisogno di stare qualche giorno qui, se per te và bene” mi disse quasi in lacrime.
La guardai e le avrei voluto dire “no ti prego, parla con Naya e fate pace, non ne vale la pena” ma mi limitai a dire: “certo HeMo non c’è problema” perché percepivo che non voleva parlarne in quel momento.
“Ok …..oggi arriva Britney Spears sul set e io ho un umore di merda, ed ieri ho pensato bene di devastarmi per accoglierla come si deve…. Quanto sono idiota Brò?” sorseggiava il suo caffè ,mentre pronunciava con amarezza quelle parole.
“bè diciamo che è nel pieno stile Britney, se proprio vogliamo dirla tutta!” si stava già facendo male da sola, non sentivo di infierire, dicendole che effettivamente aveva fatto una cazzata. Quindi optai per la battuta che la fece ridere.
“ah ah ah già direi che sò calarmi abbastanza nella parte!” mi disse.
*
Arrivammo agli studios ed HeMo si era ripresa decentemente, il viso era sempre preoccupato ma, da buona attrice, cercava di nascondere la sua angoscia. L’entrata era solitamente più affollata e c’erano più guardie della sicurezza, e come al solito qualche fan che aspettava gli attori. Solitamente parcheggiavamo tutti fuori perché, a parte le grandi star, non c’era posto per tutti, ma quel giorno decisi di entrare e far evitare ad HeMo i fan. Mentre passavamo tra la folla, c’era un gruppetto che acclamava l’attrice, HeMo decise di abbassare lo specchietto della macchina e salutarli, firmando alcuni autografi.
Una ragazzina piccolina si avvicinò di più al finestrino, quasi entrando con metà corpo, e disse:
“Brittany e Santana saranno sempre amiche vero Heather? Non si divideranno mai? Ti prego dimmi di si”
HeMo la guardò e fece silenzio per qualche secondo…. Mi guardò e poi girandosi verso la ragazza disse:
“certo! Sono amiche e si vogliono molto bene, niente le potrà dividere”
La ragazza andò via sorridendo e saltellando. Io guardai la mia amica e le dissi:
“che cos’era una metafora della tua situazione attuale?”
“no è solamente la storia di Brittany e Santana, niente di più” rispose gelida in viso.
Entrammo sul set allestito per le coreografie, cercai subito Naya ma seppi dall’assistente di studio che, a parte HeMo, il resto del cast non ci sarebbe stato per registrare quella canzone, perché Ryan voleva la massima concentrazione di tutti, senza confusione.
Ryan era molto teso per quelle riprese, ogni volta che una star arrivava a fare un cameo per il telefilm c’era sempre più agitazione del solito, lui esigeva la perfezione da tutti.
Mi avvicinai per salutarlo e vidi che era al telefono, che parlava animatamente, vicino a lui c’era anche Zach con la faccia abbastanza preoccupata.
“che succede?” chiesi al coreografo
“non lo so…. È al telefono con uno dello staff della Spears, ma poi ha cominciato a strillare e non ci ho capito più niente” mi disse con fare ansioso. Anche lui era abbastanza teso per le riprese.
“mmmm brutto segno quando gesticola così….” Gli dissi indicandolo
“già… lo so bene”
“ieri come è andata poi? Sei riuscito a mandar fuori di casa quella mandria di ubriachi?” cercai di distrarlo
“si… è stato faticoso ma ce l’ho fatta… hanno esagerato un po’ effettivamente, solo che stamattina erano tutti belli freschi, come se non fosse successo niente… meno male che sono giovani!” sorrise.
Si avvicinò Ryan,abbastanza scuro in volto, e disse ,urlando per farsi sentire da tutti:
“ok Britney non verrà oggi, le scene che dovevamo girare con lei si rimandano, mi dispiace ragazzi, per non sprecare questa giornata, giriamo le scene in aula canto ed altre cosettine, Fred voglio tutto il cast qui tra mezz’ora, non mi importa dove si trovano in questo momento li voglio tutti qui, al trucco tra mezz’ora!!!”
scandì l’ultima frase per farsi sentire bene da tutti.
“cosa è successo?” gli chiesi
“bè quello stronzo mi ha detto che ieri la signora Spears ha avuto una serata difficile e non stava bene e quindi oggi… era indisposta…. Si sarà bevuta un intero frigo bar!” Ryan era molto incazzato ma io a quell’affermazione pensai ad HeMo, e alla sua serata di ieri, e risi della coincidenza con la sua alter ego.
 
“Bene, la coreografia è saltata, così non dovrò strusciarmi con Jason senza aver prima chiarito” pensò HeMo, mentre era seduta sulla sua sedia con la scritta Heather Morris. Iniziò a pensare come pianificare i chiarimenti con i suoi amici, per quello che era successo la sera prima, era sicura che con Lauren avrebbe risolto in un minuto, ma con Justin, doveva usare tutta la diplomazia che aveva a disposizione, per cercare di non ferirlo, gli voleva bene e sapeva che il gesto della sera prima, era stata la cosa più sbagliata che avesse potuto fare nei suoi confronti. Era arrivata anche a sperare che non ricordasse niente, ma la percentuale di possibilità era molto bassa. Da quando si era svegliata, continuava a pensare alle miliardi di soluzioni, per risolvere con i suoi amici ballerini, ma non aveva pensato per niente a come risolvere con Naya. Voleva risolvere? Ancora una volta doveva andare lei a dare spiegazioni? In quel momento sentiva che, di certo, le cose tra loro due dovevano cambiare, non poteva più sopportare tutta quella tensione che ogni volta, per ogni minimo problema veniva fuori. Si sentiva spesso come una una ladra, perché doveva nascondersi, perché non poteva amare come voleva e soprattutto quando voleva, perché ogni volta doveva dare spiegazioni alle persone, perché quando si sentiva a disagio ed aveva delle ansie, non poteva nemmeno parlarne con Naya perché, a causa delle sue insicurezze, prendeva tutto sempre e solo sul personale. Aveva dato tutto per quella storia, aveva soffocato la sua sete di libertà, che sempre l’aveva contraddistinta, l’aveva fatto perché ama Naya e la cosa non era difficile per lei. Ma c’era un problema, il problema più grande e che causava tutti gli altri problemi: nonostante gliel’avesse dimostrato in miliardi di modi, con tutti gli atteggiamenti possibili e la fantasia che la sua testa gli forniva, Naya non era sicura che lei l’amasse, non credeva che HeMo non pensasse ad altro che a lei, che non c’era uomo o donna più importanti di lei. A Naya non bastava questo, non capiva… non riusciva a capire perché doveva continuamente dimostrarglielo, perché non aveva questa sicurezza. HeMo si sentiva sempre in debito con lei, si sentiva sempre messa alla prova, e se sbagliava, se non ci arrivava, Naya non glielo perdonava, o per lo meno glielo faceva pesare. Ecco… era questo il vero problema, sentiva che la ragazza le stava chiedendo troppo, era tutto troppo… troppissimo. Provò un senso di soffocamento, perché seppur era sempre stata sicura delle sue decisioni, per la prima volta non aveva più sicurezze, non sapeva più se a Naya bastasse quello che lei poteva darle.
“Ciao Polpetta! Ti sei ripresa dopo ieri?” due braccia che la avvolgevano da dietro ed un bacio sulla guancia, interruppero tutto il fiume di pensieri di Hemo. Tanto che Jason, al suo arrivo, la fece saltare dalla sedia per lo spavento.
“Jas ma sei matto? Mi fai prendere un colpo!” si girò, e vide che era felicissimo, aveva gli occhi che gli brillavano…. le si strinse il cuore.
“non balliamo oggi, perché quella stronza non viene!” disse col broncio.
“Si ho sentito, oggi Ryan non sarà facile da reggere, è incazzato nero. Vi consiglio di svignarvela voi che potete.”le disse
“si ,non mi sembra vero di poter andare a dormire, ieri è stato un devasto, però ci siamo divertiti!” disse il ballerino, poi la guardò negli occhi e le disse: “ti và se stasera usciamo? Ti porto in un posto speciale, hai delle occhiaie tremende tesoro, hai bisogno di rilassarti”
Per un secondo HeMo pensò di accettare, perché quel ragazzo le stava offrendo una serata spensierata, senza ansie, tensioni e paura di essere scoperti. Jason voleva solo divertirsi, e forse HeMo aveva bisogno di passare delle ore spensierate. Ma c’erano troppe cose in ballo, troppi chiarimenti, troppa stanchezza…. Doveva riposare decentemente, perché quei giorni erano stati difficili.
“Jason… io non ti voglio prendere in giro, sai quanto ti voglio bene” il ragazzo iniziò a perdere il sorriso, mentre la bionda continuò “ieri eravamo tutti e due ubriachi, quel bacio, quei baci… non so quanti sono stati onestamente,non erano niente, io ero arrabbiata per una situazione brutta che stavo vivendo, tu ti volevi divertire. Credimi, vorrei accettare, e venire a divertirmi con te, che sei un mio grande amico, ma so che ti illuderei facendo così e non è giusto”
Il ragazzo fece silenzio per qualche secondo, poi le prese tutte e due le mani e disse:
“Wau….. HeMo, volevo solo farti rilassare un pò, non volevo farti una proposta di matrimonio. Ok… è tutto a posto, non ce la fai, hai i tuoi impegni ora, sei quella che ce l’ha fatta tra di noi, per questo sei il nostro orgoglio, ma per favore non cambiare… mi hai spaventato ora con tutto questo discorso….  la HeMo che conoscevo non si metteva tutti questi problemi, se c’era da divertirsi era la prima della fila, ora vedo nei tuoi occhi tanta preoccupazione, sò che  la tua vita è cambiata, è piena di pressioni da tutte le parti. Ma ti prego rimani la Heather allegra e divertente che abbiamo conosciuto, perché è lei quella che amiamo.”
Ogni singola parola del suo amico era una pugnalata al cuore, uno schiaffo morale, Jason aveva ragione, che cazzo le stava prendendo? Certo non era più la diciottenne spensierata ,che se ne fregava di fare tutte le sere le tre del mattino, e poi andare a lavoro e ballare tranquillamente per otto ore di fila, ma veramente, se continuava di questo passo, con tutti questi pensieri la testa le sarebbe scoppiata. Non poteva reggere.
Abbracciò l’amico e le vennero gli occhi lucidi, perché sentiva che quelle parole erano dette col cuore. Lo ringraziò semplicemente e gli promise di non cambiare.
Si avvicinò Stefano che le portò una Diet Coke, la sua preferita, meno male che c’era il suo Brò, che non la lasciava mai. Lo abbracciò, aveva bisogno di sentire un abbraccio di protezione in quel momento, perché era tutto troppo complicato e la testa le stava scoppiando.
“sei pronta ad affrontare la furia del regista incazzato?” le chiese l’amico
“preferivo fare dieci volte di fila Slave senza fermarmi, con Britney davanti che mi guardava con aria di sfida” risero tutti e due.
Iniziarono ad arrivare gli altri attori, si avvicinarono Lea e Dianna che chiesero
“HeMo che cosa è successo? Dovevate registrare Slave oggi” chiese Dianna
“si, ma la signora Spears era indisposta…” rispose, facendo una faccia schifata
“oddio se diventerò così uccidetemi prima vi prego!” disse Lea incredula.
Arrivò Naya, HeMo la vide da lontano, aveva una faccia stravolta, si vedeva che non aveva dormito quella notte, riusciva ad essere perfetta lo stesso però. Per una frazione di secondo incrociarono i loro sguardi, subito la mora abbassò il viso e prese a sistemarsi i cappelli nervosamente, HeMo sapeva perfettamente che quello era il suo atteggiamento, quando era a disagio o nervosa. Si stupì di saper leggere ed interpretare ogni minima mossa della ragazza, la conosceva così bene, conosceva a memoria ogni minimo centimetro della sua pelle, dove erano posizionati i suoi nei, dove portava i tatuaggi, dove la sua pelle si faceva più liscia e morbida. Sentì una fitta al cuore…… poteva lasciar andare tutto quell’amore?
“HeMo? HeMo mi hai sentito?” la voce di Lea la fece ritornare alla realtà.
“eh? Scusa il mal di testa mi stà uccidendo… dicevi?”
“ti ho chiesto se hai capito che cosa giriamo oggi….. ho un po’ di ansia, immaginando che Ryan non sia molto di buonumore oggi.” Le ripetè con pazienza la cantante
“ah no… cioè ha detto che avremo girato le scene in aula canto… ma non sò quali.” Rispose distrattamente
“ok glielo vado a chiedere, qualcuno deve pur affrontare quell’uomo, Di vieni con me?” Lea con fare deciso prese la mano di Dianna e si diressero verso il regista.
HeMo vide Lauren che insieme agli altri ragazzi stava andando via. Decise di risolvere l’altro problemino e si diresse verso di lei, la chiamò, mentre salutò gli altri ragazzi da lontano.
“Hey sweety, non si balla oggi…. Volevo strusciarmi un po’ con la mia bionda preferita” disse, mentre con una mossa del bacino sfiorò il sedere di HeMo. L’attrice rise, ed intanto si sentì lo sguardo di Naya addosso.
“si la Brit deve averci dato giù duro ieri, quasi quanto noi! “ le disse HeMo, mettendole un braccio sulla spalla.
“già… ti vedo a pezzi, stiamo invecchiando Morris… o stai diventando troppo seria? “ le sorrise facendole l’occhiolino.
Lauren era l’amica di sempre, dall’età di 16, si erano conosciute in accademia di danza, quando HeMo era una timida ragazza, venuta dall’Arizona, che aveva appena perso il padre. Ne avevano fatte tante insieme, e Lauren era stata spesso ad ascoltarla, nei momenti più duri della sua adolescenza, la spensieratezza della ragazza, aveva aiutato l’attrice a prendere le cose con più leggerezza, le era grata per tante cose.
“già… mi sa che stò invecchiando, a proposito di ieri…. “ accennò la bionda
“Oh cristo HeMo, non vorrai parlare del bacio e di quanto eravamo ubriache spero?” la interruppe
“no… cioè si… volevo sapere se è tutto a posto” chiese timidamente
“ma certo che è tutto a posto, non ci vedevamo da tanto, mi mancavi molto, eravamo felici ed ubriache…. Devo aggiungere altro? Anzi… ringrazia che ci siamo fermate al bacio” disse ridendo, poi vide che la ragazza era diventata seria ed aggiunse: “stò scherzando tesoro! “ fece una smorfia strana.
“ah ah ah si si tranquilla, lo sò”
“sei sicura di stare bene HeMo? Hai gli occhi stanchi… “le chiese preoccupata
“si si più o meno… un po’ di pressioni qua e là… “ rispose vagamente
“senti… non ne abbiamo mai parlato e ti rispetto, ma…. Perché non risolvi con Naya? Ieri ti sei  voluta fare del male, non ti sei ubriacata per divertirti,  e quando una agisce così c’è qualcosa che non và”
La sua amica aveva colto nel segno, senza bisogno di altre parole, senza bisogno che HeMo dovesse dare spiegazioni sul suo rapporto con Naya.
“si vede così tanto?” chiese, ormai arresa all’evidenza
“si vede che la ami tesoro! Ma si vede anche che ci sono delle cose da risolvere. Lei è fortunata ad aver centrato il cuore di una persona bella come te” le sorrise e l’abbracciò.
“ti voglio bene Lauren, sei una buona amica!” le sussurrò tra i cappelli
“lo sai che ci sono sempre vero? Anche se il lavoro ci ha portate distanti, tu conta sempre su di me” le disse la mora, guardandola negli occhi commossa.
 
“E’ tardi forza!” aspettavo HeMo per uscire ed andare a correre, ormai era da me da cinque giorni, con Naya ,a parte un episodio dove avevano deciso un momento di pausa, non si erano più riviste dopo quella sera, la coincidenza aveva voluto che, le scene che dovevano girare, erano tutte separate e per quei cinque giorni non si erano incrociate. Cercavo di sentire Naya al telefono, oppure passavo sul set quando sapevo che c’era lei, per sapere come stava. Ero preoccupato, non avevano mai litigato per così tanto tempo. Intanto la storia di Britney Spears non si era ancora risolta perché l’agente della star, si era arrabbiato con Ryan il giorno della famosa telefonata piena di insulti. Se avessero continuato così la puntata su Britney Spears sarebbe saltata.
“arrivo arrivo…” mi disse arrivando già saltellante davanti a me.
Corremmo per tre chilometri ,e ci fermammo a fare stretching in un parco. Il corpo snodato della mia amica, ogni volta, mi lasciava perplesso, sembrava non avesse le ossa.
“Stasera vado con Zach a sentire un concerto, ce la puoi fare senza di me?” si mise a ridere di quella mia affermazione, mentre faceva la spaccata.
“se vuoi puoi invitare qualcuno…” buttai lì l’idea
“per esempio?” mi chiese
“per esempio Naya!” sparai secco
“un nome a caso?” mi disse sorridendo
“si il primo che mi è venuto in mente… HeMo non ti manca?” le chiesi
“si… ma questi giorni mi servono per capire delle cose, e credo servano anche lei” rispose sicura
“dovrete pur incontrarvi sul set prima o poi….” Affermai per provocarla
“certo, ci vediamo tra qualche ora, dobbiamo girare delle scene insieme” mi disse con tranquillità, non capivo come riuscisse ad essere così serena, mi ero convinto stesse fingendo.
“allora vogliamo affrontare l’argomento Zach una volta per tutte? O devo aspettare che vi sposiate?” mi abbozzò un sorriso, ma capì che voleva affrontarlo seriamente, e non aveva nessuna idea di sfottermi.
Mi fermai per qualche secondo titubante. Lei mi guardò e con estrema semplicità, come se fosse tutto ovvio mi disse:
“Brò sono io… che succede?”
“non lo sò…. Sò solo che questa persona mi fa stare bene, e per la prima volta, dopo Federico, penso ad un altro uomo in modo diverso…. Cioè stiamo bene ci cerchiamo molto, non so nemmeno se a lui piacciano gli uomini kakkio!” mi stavo agitando…. Ne stavo parlando per la prima volta, ed era come se tutte le sensazioni che provavo, si amplificassero.
“Zach stava con un ballerino fino a tre anni fa…. Poi l’ha lasciato, dopo che l’ha scoperto a letto con un altro suo collega” mi disse, avvicinandosi a me con fare sereno.
“ah ok… non lo sapevo…” mi scappò un mezzo sorriso nascosto. Hemo se ne accorse ma non infierì.
“buttati, non hai niente da perdere, se stai bene che male c’è? Lasciati alle spalle quel pensionato egocentrico, e fai quello che ti senti di fare. Non stai uccidendo nessuno, lasciati andare se lo senti. Zach è una persona meravigliosa, è positivo, è uno che non si fa mille problemi e vuole bene in modo genuino alle persone, senza secondi fini”  mi stava parlano col cuore, capivo il bene che mi voleva dalla trasparenza delle sue parole, non mi avrebbe mai mentito, ero sicuro che se non lo sentiva non mi avrebbe mai detto di farlo.
“ho paura HeMo!” le confessai.
“di cosa? Di provare di nuovo la sensazione di sentirti amato?” ora era seduta davanti a me, e mi guardava fisso negli occhi.
“ho paura che qualcun altro mi spezzi il cuore, ci sono già passato, e ho appena ricucito i brandelli rimasti…  sono sereno, non dico felice, ma sereno ora….” Le dissi con gli occhi lucidi.
La felicità è reale solo quando è condivisa. ….”  Mi guardò, citandomi a memoria quella frase di “into the wild” che era il nostro film preferito.
“sarebbe bello stare da soli tutta la vita e non affrontare le difficoltà dello stare a contatto con gli altri, del condividere un amore con qualcuno,  con gli alti e i bassi, ma devi pensare che insieme alle difficoltà ci sono le gioie dell’amarsi, e credimi, vale la pena solo per quello!” mi disse con le lacrime agli occhi….
Ero sicuro che tutto quello, lo stesse dicendo contemporaneamente anche a sé stessa, oltre che a me, e si vedeva dalla passione con la quale me lo stava dicendo.
“ok, allora caro Alex Supertramp, rispondo a me, come a te, con un’altra frase che dice *Se vuoi qualcosa nella vita, allunga la mano e prendila.*riprenditi Naya, è la cosa che vuoi di più al mondo, lo so che non è facile e non lo sarà mai. Ma la ami e non ci puoi fare niente, la serenità che cerchi la dovete trovare assieme, se stai da sola non l’avrai mai. Fate parlare solo i vostri cuori e non tutto l’altro che vi gira intorno” le dissi col cuore in mano.
HeMo mi abbracciò e per la prima volta dopo quella sera disastrosa pianse sinceramente, aveva resistito tutto questo, tempo facendo  la forte anche con me, e tenendosi tutto dentro, ma ora era il momento di lasciarsi andare.
 
“ok Slave lo giriamo senza di lei, che si fotta!” disse Ryan, con rabbia. In quei giorni il regista era veramente intrattabile, nessuno osava contraddirlo.
 “dopo questo Naya preparati, perché giriamo anche ,me against the music ,ed il pezzo finale con HeMo lo giriamo quando la star, ci degnerà della sua presenza, Zach tutto chiaro? ”
Si rivolse al coreografo.
“si si Ryan tutto ok, siamo pronti!”  rispose.
“tutti gli altri, potete andare a casa, scusate per questi casini con gli orari ,ma potete capire che non è colpa mia e sono stato per giorni in sospeso quanto voi! Signori….. a parte Naya ed Heather ci vediamo domani!”
Gli altri attori presero tutti le loro cose, ed andarono via,qualcuno si avvicinò a Naya per confortarla, perché sapevano che non era facile ballare e per di più con Ryan in quelle condizioni.
Naya voleva morire, quel giorno, per la prima volta nella sua vita, aveva desiderato tornare ad essere una semplice cameriera, di un fast food qualunque, di una città il più lontana possibile da L.A. Non reggeva più, e per di più, a sorpresa, aveva avuto anche questa notizia. Ballare con HeMo quella coreografia l’avrebbe devastata, non sapeva se mai sarebbero tornate anche solo a parlarsi, dopo quella sera si erano ignorate per giorni, come se tutti quei mesi passati assieme non avessero contato più, si erano viste per dieci minuti il giorno dopo il loro litigio, concordando che avevano tutte e due bisogno di tempo per capire come andare avanti decentemente, e poi dopo quei dieci minuti non c’era stato più niente. Non riusciva più a fare un sonno tranquillo e duraturo da giorni, non capiva cosa doveva fare, la ragazza le mancava terribilmente, ma non sapeva se sarebbe stata la cosa giusta per tutte e due tornare assieme. Forse stava pensando troppo, ed il suo cervello stava iniziando a fondere, doveva stare concentrata sul lavoro, quel giorno in particolare.
Avrebbero girato prima Slave e Naya si ritrovò a ringraziare qualcuno lassù che le aveva permesso di avere un po’ di respiro. Decise di non assistere alle riprese e di prendersi un momento per rilassarsi e ripassare la coreografia. Si stava incamminando verso la sua roulotte, quando incrociò HeMo con gli abiti di scena, pronta per girare. Gli si fermò il cuore per un attimo… camminava con passo svelto, mentre trafficava col suo iphon, non si era accorta che Naya era a due passi da lei, ferma immobile. Aveva degli short cortissimi blu elettrico ed un reggiseno verde che risaltava il suo decolté, la pancia scoperta che faceva vedere chiaramente i suoi addominali scolpiti. Era bellissima, ed improvvisamente diventò rossa al solo pensare di desiderare ardentemente il suo corpo. HeMo sollevò lo sguardo e la vide, le sorrise, per la prima volta dopo cinque giorni, e le disse:
“hey! Come stò? Sembro un po’ Britney Bitch?” le disse, facendo un giro su sé stessa.
Naya l’avrebbe presa subito, lì sull’istante fregandosene di tutto e tutti…. Deglutì e disse semplicemente:
“stai benissimo, Britney vedendoti morirà di invidia”.
Si parlavano per la prima volta, dopo quel momento allucinante, finalmente, Naya non sapeva se piangere o ridere o avventarsi su di lei, perché fino a poco prima, non aveva proprio più speranze che potessero anche solo riprendere a dialogare.
“dove vai? Stiamo per girare… non vieni a vedermi? Ballerò per te!” si avvicinò pericolosamente a lei, Naya sentì il cuore battere forte, sembrò volesse uscire dal petto, fece un respiro profondo, guardò per terra e disse:
“oh…. Si o- ok…” le fece un timido sorriso
HeMo le sollevò il  mento e la costrinse a guardarla dicendole:
“dopo dobbiamo ballare assieme, è meglio se mettiamo da parte i problemi, per ora”
“oh si…. Si certo concordo” disse riabbassando lo sguardo.
“bene… ci vediamo dopo allora… hai bisogno di un aiuto per ripassare la coreografia?”  le chiese infine
“eh? No no… tranquilla, ho chiesto a Zach se mi dava in affitto Nancy per il ripasso” rispose impacciata, Nancy era l’aiuto coreografa di Zach.
“ah benissimo, sei in buone mani allora”
“già… bene io vado… “ disse salutando con la mano
“ok ti aspetto allora… “ le disse la bionda, mentre camminava all’indietro senza togliere lo sguardo da lei
“ok…” Naya si girò ed iniziò a sventolarsi, improvvisamente sentì il suo viso infuocato, si affrettò ad entrare dentro il suo alloggio, per non rischiare di incontrare nessuno. Chiuse a chiave la porta e si buttò a peso morto sul divanetto. Prese un po’ d’acqua, da una bottiglia che era posata affianco in un mobile. Tirò indietro la testa e pensò:
“mi ha rivolto la parola solo per poter lavorare decentemente… sei una stupida idiota Naya! Sei un’illusa! L’hai persa a causa della tua insicurezza, hai perso la persona che ami di più a questo mondo per la tua fottuta insicurezza!”
Si lasciò andare nel divano, mentre le lacrime scorrevano lente sul suo viso.
 
Era seduta affianco a Stefano, in quei giorni era spesso sul set, non capiva perché, ma il fatto che ora fosse affianco a lei tranquillizzò Naya. Si concentrò a fare dei respiri profondi ,mentre pensò a quel “ballerò per te” detto con molta spontaneità, che l’aveva fatta stramazzare al suolo.
Zach si avvicinò a loro due, era emozionato come se dovesse ballare lui al posto di HeMo, fece un sorriso a Stefano e gli disse:
“speriamo che non mi censurino la coreografia, io ho rispettato il video quasi fedelmente… c’è solo qualche strusciatina in più!” disse facendo un occhiolino a Stefano.
Quei due non la convincevano… iniziò a guardare Stefano con aria sospetta tanto che lui se ne accorse e disse:
“che c’è?... pronta agli infarti?” ammiccò poi sorridente.
Partì la base e Naya ebbe un sussulto,HeMo iniziò ad avanzare con passo da modella e ad eseguire i primi passi di danza, i cappelli così mossi la rendevano molto simile a Britney, ma lei era decisamente più bella, il suo fisico rasentava la perfezione…. è proprio vero che ti accorgi di quello che hai perso, nel momento in cui non lo puoi più avere. Nel suo Playback riportava fedelmente tutti i sospiri e le parole sussurrate registrate in precedenza,la mora deglutì per l’ennesima volta quel giorno. Iniziò ad agitarsi, quando vide che HeMo aveva lo sguardo fisso su di lei, anche Stefano se ne accorse, e prontamente si girò verso di lei inarcando sarcastico un sopraciglio, per un momento sorrise, ma poi tornò a fissare lo sguardo della ballerina, che non faceva altro che guardare oltre la telecamera, dove c’era lei. Si muoveva nella sedia, non riusciva a stare ferma, aveva l’impulso di andare li in mezzo e mettersi tra quei ballerini per poter avere addosso quel fisico stupendo, non le importava se non reggeva il confronto con le mosse perfette degli altri, sicuramente la ragazza avrebbe preso solo lei. Sentì caldo d’appertutto, stava per alzarsi dalla sedia perché non ce la faceva più, quando il regista disse:
“Stoooop buona questa!  HeMo grandissima! Kakkio Zach siamo in fascia protetta, ci spaccano per questa scena! Pausa per cambio scena ragazzi.” Disse Ryan per la prima volta con un sorriso.
HeMo si avvicinò ai due amici…. Era tutta sudata, aveva le gocce di sudore che le grondavano la fronte ed un sorriso che era splendente. Naya non reggeva davvero più… era una tortura vederla così e non poterla avere.
“bè com’era?” chiese
“Wau tesoro farai morire tutti così!” le disse Stefano.
Si girò verso Naya aspettando una risposta, vide che si agitava e senza guardarli in faccia disse:
“scusate non mi sento bene!” si alzò e fuggì verso i camerini
HeMo guardò Stefano perplessa e disse:
“che ho detto ora?”
Stefano rise e le disse:
“avanti vai! La stavi facendo morire, si dimenava sulla sedia, sei una stronza!”
HeMo sorrise e si girò per andare a rincorrerla
La trovò dentro la sala trucco in quel momento deserta. Era girata verso lo specchio con le mani sulla scrivania che respirava a fatica. Entrò piano e si avvicinò a lei.
“hey tutto bene? Che succede?”
Naya non rispose…. HeMo si avvicinò e le toccò i fianchi posizionandosi esattamente dietro di lei poteva  vedere il suo sguardo riflesso sullo specchio.
“non….. non toccarmi HeMo…. “ sentiva che tremava.
Le mise il viso tra i cappelli .ed assaporò il profumo che tanto le era mancato in quei giorni.
Naya non ce la fece più, si girò e prese le sue labbra avidamente, come se avesse viaggiato per mille chilometri sotto il sole, e le labbra di HeMo fossero la sorgente che aveva bramato per tutto quel tempo. Toccava quella pelle sudata, che per quei minuti interminabili aveva visto dimenarsi davanti a lei. HeMo adorava quando Naya faceva uscire il lato più selvaggio, nascosto dentro di sé… amava provocarla, ed amava soprattutto, quando perdeva il controllo, quel controllo che aveva causato tanti guai nel loro rapporto.
HeMo sentiva le labbra caldissime della compagna, erano così carnose e vogliose di lei che aveva voglia di morderle, sentire i suoi sospiri così accentuati, la facevano eccitare ancora di più. Aveva iniziato a farsi spazio con le mani tra i pantaloni di Naya, erano strettissimi ed in quel momento li stava odiando, li voleva strappare, ma poi sarebbe stato un guaio ricomporsi. Si arrese, e passò alla maglietta, accarezzando i suoi seni, con quei capezzoli gonfi e duri di piacere. La mora iniziò a sfilare il reggiseno verde che faceva parte del costume minimizzato della bionda. Era bellissimo quel costume di scena, ma in quel momento stava diventando solo un ostacolo al suo contatto con la pelle sudata ,ed eccitata ,della ragazza.
HeMo staccò per un secondo le labbra dalla mora e disse:
“Naya….. devo girare ancora delle scene con questo costume, ti prego” mentre ansimava per il piacere.
“Non me ne frega niente, ci parlo io con la costumista, se non te lo togli tu te lo strappo Heather!!!”
La bionda rise di quell’affermazione così violenta, che non apparteneva all’autocontrollo di Naya. Si snodò il laccio dietro e lo lasciò cadere. Naya non desiderava vedere altro, se non quel seno splendido, così candido e così sudato, si tuffò su quei capezzoli diventati rigidi al contatto.
Non gli bastò la parte alta, ed insoddisfatta, scese verso quegli short blù elettrico, così stretti che riprendevano perfettamente le linee delle parti intime della ragazza. Passò la mano più e più volte, mentre HeMo non riuscì più a controllarsi, ed ansimò a voce alta, quel falso contatto della mano di Naya la stava facendo impazzire, quello sfregare senza sentire direttamente il contatto della mano, era una vera tortura. Se li slacciò e li lasciò andare, perché Naya potesse finalmente arrivarci ,e perché stava rischiando di rovinarli ,talmente era bagnata.
“dobbiamo parlare HeMo” disse Naya mentre saliva verso la bocca della bionda dopo essersi nutrita.
“eh?.... Si dopo dopo…. “ HeMo non voleva pensare a cosa si dovevano dire dopo…. in quel momento voleva solo avere quel corpo tutto per sé.
 
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Ok la seconda parte è finita…. Molto HeYa ed anche un po’ Hot.
Grazie alle mie fedeli commentatrici e a chi segue costantemente la storia.
Baci
E.

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Capitolo 21
*** Alchimia ***


“Naya fermiamoci ti prego” HeMo aveva fatto una faticaccia a pronunciare quella frase, aveva dovuto liberare la mente da tutte quelle sensazioni, che la ragazza le stava regalando e dal quale non si sarebbe mai  staccata.
Naya si fermò, col respiro ancora accelerato, appoggiò la fronte sul petto nudo della ragazza.
Tutte e due respiravano ancora a fatica, la bionda deglutì, prima di prendere coraggio e dire:
“non possiamo…. Non qui…. Non così”
Naya chiuse gli occhi per un secondo, fece un respiro profondo, come se volesse respirare, ancora per l’ultima volta, quel meraviglioso profumo, prima di allontanarsi con uno scatto veloce.
“hai ragione” la guardò fisso negli occhi un’ultima volta, prese le sue cose, si infilò la maglietta ed uscì da quella stanza.
HeMo si lasciò cadere seduta per terra, mezza nuda con le mani tra i cappelli,  e pianse…. Sfogò la sua rabbia lanciando il reggiseno verde dall’altra parte della stanza ed urlando:
“Vaffanculo!!!!”
Naya si diresse con passo veloce verso la sua roulotte, stringeva i pugni, probabilmente se avesse trovato qualcuno davanti a lei, che le bloccava la strada o provava solo a fermarla, l’avrebbe colpito violentemente, tanta era la rabbia che provava in quel momento. Finalmente arrivò, entrò chiudendo la porta a chiave, si mise a sedere sul divano, inerme, con le braccia conserte, pensò a quel momento. L’avevano voluto tutte e due sicuramente,  ma cos’era stato? Non poteva essere solo sesso, non potevano ridursi a desiderarsi e basta, non dopo tutto quello che avevano passato assieme, si erano dette di amarsi, di appartenersi, non poteva finire tutto così. Si lasciò andare sul divano mentre le lacrime le rigarono il viso.
Quel giorno non girarono il video di me against  the music, il regista preferì  filmare tutto il video di Slave, a Naya sembrò un aiuto dal cielo, fuggì da quel set e tornò a casa.
 
“Abbiamo dormito poco stanotte…. Hai una faccia….” HeMo era arrivata a fare colazione, sapevo che non era andato tutto bene il giorno prima con Naya, ma non ne voleva parlare, le avevo detto che ero pronto anche a rimandare il concerto con Zach, per restare a farle compagnia, ma mi aveva detto che preferiva rimanere sola.
“E tu hai fatto tardi ieri… come è andata? Vi siete divertiti?” cercò di abbozzare un sorriso malizioso…. quando voleva cambiare argomento era decisamente la migliore.
“si è andata bene e ci siamo divertiti. Tu che hai fatto?” le chiesi
“mi sono ordinata una pizza, ho giocato a guitar hero e poi a supermario, fino a che non ho perso la pazienza con quello stupido mostro, e poi ho letto il libro che mi hai regalato tu…”
Coelho è il mio autore preferito e l’Alchimista il mio libro preferito, non potevi continuare ad essere mia amica e non aver letto quel libro, è un crimine per l’umanità!” le dissi, mentre le porgevo il cappuccino che le avevo appena preparato.
“si… ma forse questo non è il periodo giusto…. Mi stà uccidendo leggere quel libro.” Rispose mentre soffiava sulla tazza
“ed invece secondo me è proprio quello giusto, per iniziare a realizzare la tua leggenda personale” citai la famosa frase dello scrittore, mentre le davo un pizzicotto sulle guance.
“sei schifosamente innamorato, ed io sono schifosamente triste ed invidiosa di tutto questo miele che viene dalle tue parole” mi rispose, facendo una faccia schifata.
Mi misi a ridere e poi dissi:
“quella innamorata sei tu…. Io sono nella fase del *chissà… vediamo come andrà*, che non è per niente mielosa, credimi!”
Si fece triste a quella frase, capivo che stava vivendo un momento di profondo dolore. La abbracciai e la strinsi forte a me sussurrandole:
“quando ne vorrai parlare io ci sarò, ricordalo”
Le vennero gli occhi lucidi ma non pianse, pensai non volesse  affrontare l’argomento, perché fondamentalmente aveva una gran confusione in testa.
“che fai oggi?” le chiesi, per smorzare un po’ di tensione….
“finisco il libro” mi sorrise
“bene! Volevo dirti che nel pomeriggio verrà Naya per la registrazione.” Mi sembrava giusto che lo sapesse.
“non c’è problema” rispose.
“ok, io vado da Zach a fare un po’ di Tai Chi” dissi, mimando una specie di mossa alla karate kid.
“bene, così quando diventerai bravo, lo insegnerai anche a me” abbozzò un sorriso mentre lo diceva.
Aveva gli occhi tristi, mi si spezzò il cuore nel  lasciarla li da sola, se solo mi avesse chiesto di rimanere non ci avrei pensato due volte.
“sicura che non vuoi che rimanga con te?” le chiesi per l’ultima volta.
“si davvero, stò bene Brò”
L’ abbracciai forte, volevo fare di più, ma non mi era possibile, così le stampai un bacio in fronte e le dissi:
“ti voglio un bene assurdo sorellina”
Mi sorrise e mi disse:
“anche io Brò, grazie”
**
Arrivai davanti a casa di Zach, il cuore mi batteva forte, stavamo passando un sacco di tempo insieme ed ogni volta mi trovavo sempre meglio con lui. Mi aprì col suo solito sorriso smagliante, aveva addosso un paio di pantaloni neri larghi ed una casacca bianca, mi ritrovai a pensare che era davvero bello e, probabilmente a quel pensiero, arrossii. Sperando non notasse quel mio cambiamento repentino di colore al viso, lo salutai facendo un a specie di inchino. Si sbellicò dalle risate e mi disse
“coraggio entra!”
Il giardino era attrezzato con uno stereo posizionato vicino alla fontanella che forniva l’acqua al laghetto, ebbi la sensazione di essere stato catapultato improvvisamente in Cina, lo stereo suonava una musica orientale molto lenta e rilassante.
“Wau! Meglio di un viaggio in Cina” dissi.
Iniziammo con degli esercizi per rilassare i muscoli, quell’atmosfera era veramente magica, improvvisamente andarono via tutti i pensieri dalla mia mente, Zach mi spiegò che era importante liberare la mente, perché anche il fisico si potesse rilassare adeguatamente.
Mentre mi spiegava tutte quelle cose in modo così semplice, mi ritrovavo a seguire i lineamenti del suo viso, così semplici, ma che a me parvero perfetti. Cosa mi stava succedendo? Stavo provando attrazione per un altro uomo, dopo tanti anni? Dovevo buttarmi come mi aveva suggerito la mia amica?..... no! Stefano devi liberare la mente…. Mi ripetei, per rimanere concentrato su quello che mi stava dicendo Zach.
Aveva un modo di muoversi così naturale, certo era un ballerino, ma non credo centrasse per quel tipo di disciplina, io in confronto sembravo un robot che cercava di imitare i suoi esercizi.
“devi essere più sciolto, se stai così rigido tutta l’energia sia positiva che negativa la trattieni dentro di te… devi lasciarla andare” mi disse avvicinandosi pericolosamente a me…. Iniziai a sentire caldo, quando mi prese le braccia per indirizzarle meglio.
“lasciarla andare….” Ripetei come un automa
Mi stavo agitando e non era il caso.
Zach, si avvicinò e si mise dietro di me, cercando di indirizzare il mio busto in avanti e farlo muovere. Sentire il suo corpo così vicino mi fece provare un brivido. Avvicinò il suo viso vicino al mio collo per dirmi:
“sei troppo rigido rilassati” soffiò sul mio orecchio. A quel punto non c’era più mente libera che tenesse, ero andato completamente. Abbozzai un
“ok” ,con un sorriso forzato, ma avevo il respiro pesante e, forse, diventai ancora più rigido.
Sentire il suo respiro così vicino ed il suo profumo, mi tolse la lucidità.
“certo che hai un pessimo rapporto col tuo corpo…. Ora prova a muoverlo come se dovessi danzare”mi disse, prendendomi i fianchi e facendoli muovere. Forse per lui erano cose normali, si ritrovava a fare queste cose con i ballerini o peggio con dei pezzi di legno come Cory…. Ma per me era tutto così nuovo e così tremendamente eccitante.
“ecco, così và meglio” mi disse “chiudi gli occhi e lasciati guidare da me” a quel punto non era più tai chi, stava diventando una danza sensuale, sentivo il suo corpo attaccato al mio, e sentivo il suo respiro, la cosa mi stava facendo letteralmente impazzire.
Senza che nemmeno me ne accorgessi, gli avevo messo una mano  sul viso ed inclinai la testa verso la sua spalla, improvvisamente riaprii gli occhi, ritrovando  i suoi, bellissimi, ad un millimetro dal mio viso. Ci guardammo per un istante, io mi girai verso di lui e ci baciammo. Sentire quelle labbra morbide e così calde, mi portò in un altro mondo, Zach mi prese il viso tra le sue mani, mentre le nostre bocche si aprirono per accogliere le reciproche lingue. Stava diventando tutto molto movimentato ed appassionato, sentivo di volerlo e di volere sempre di più da lui. Ci fermammo, lui con ancora il mio viso tra le mani mi disse:
“sei sicuro di volerlo?” facendomi un sorriso , guardandomi dritto negli occhi.
Mi fece sentire libero con quella domanda, libero di amarlo….. e ricambiando il sorriso gli dissi:
“non sono mai stato così sicuro nella mia vita”
Ci trascinammo a furia di baci dentro casa, mentre con la stessa foga, Zach si tolse la casacca, riuscimmo ad arrivare al divano e li ci lasciammo andare. Facemmo l’amore, e dopo tanto tempo mi risentì amato, provando davvero una sensazione bellissima.
*****************

Naya fece un gran respiro mentre avanzava nel vialetto di casa di Stefano, stringeva forte il suo quaderno con gli spartiti in mano, continuava a dormire poco e si sentiva stanca, sentiva che il suo fisico stava cedendo, era raffreddata ed aveva anche mal di gola quel giorno, probabilmente si sentiva anche qualche linea di febbre. O forse era l’ansia che le stava provocando tutte quelle sensazioni.
“ti prego fai che non mi apra lei, fai che non sia nemmeno in casa” si ritrovò a pensare ed a supplicare.
Suonò alla porta e sentì dall’altra parte:
“Arrivooooo”
Il suo cuore perse un battito, si ritrovò a dire :”ecco appunto….”
Cercò di sfornare il suo più bel sorriso, e per quei pochi secondi si concentrò per  pensare a cosa dire.
HeMo aprì la porta, aveva dei pantaloncini gialli cortissimi ed una canottiera rossa, i cappelli  erano raccolti e tutti arruffati, era scalza come al solito… non era una novità, adorava stare scalza in qualsiasi situazione potesse farlo, questo Naya lo sapeva bene. Sicuramente stava provando una coreografia, in sottofondo si sentiva la musica di Toxic, avrebbero dovuto girare quella scena l’indomani.
“Hey!” disse la bionda.
Stefano era in ritardo, HeMo si era preparata all’arrivo di Naya. Sapeva che sarebbe stata puntualissima come suo solito, cercò di sorridere e sembrare naturale, ma appena aprì la porta e la vide, tutta la sua preparazione svanì di colpo. Era bellissima, e vedendola, sentì ancora di più che le mancava terribilmente, sentì l’impulso di abbracciarla subito, in quel momento si ritrovò a desiderare di tornare a qualche mese fà, dove erano soltanto migliori amiche e quei gesti erano così spontanei…. Ma ora non era possibile, ogni cosa, doveva essere pensata e ragionata, ogni atteggiamento…. HeMo odiava dover calcolare tutto e stare attenta a tutto, non era nella sua natura.
“Hey” rispose la mora abbozzando un sorriso
Ci fù qualche secondo di silenzio, dove le due si guardarono, probabilmente a tutte e due passò per la mente il momento intenso, che avevano vissuto il giorno prima. Naya decise di rompere quel silenzio imbarazzante dicendo:
“devo vedere Stefano, perchè dobbiamo registrare le voci per Toxic” era ancora sulla soglia della porta.
“si lo so… è in ritardo, e tu sei puntualissima come al solito” le disse sorridendo, le fece cenno di entrare.
A Naya quella frase sembrò come un rimprovero, perchè questo costringeva HeMo a  dover stare con lei, quindi disse:
“si scusami…”
“e di che? Per una volta sono contenta che sia in ritardo” le rispose la ballerina.
In quel momento, con quel sorriso della bionda lì davanti, Naya si ritrovò a ragionare sul fatto che, ancora una volta, aveva pensato male, ancora una volta si era ritrovata a pensare il negativo, quando HeMo sembrava sincera, dicendo che le faceva piacere.
“ti và un caffè?” le chiese
“no… cioè si… ma mi sembra di capire che stavi provando, e non voglio interromperti, aspetto Stefano in sala registrazione” disse, come se volesse fuggire, sentendosi in colpa per i pensieri appena fatti.
“non c’è problema davvero, faccio una pausa volentieri” continuò a sorriderle.
HeMo era felice di vederla, aveva bisogno almeno di vederla, per sapere che stava bene e non stava rischiando di cadere in un abbisso…. Conosceva bene gli abbissi di Naya, quando ci cadeva, si rifugiava sempre da lei, cercando conforto, ma ora non poteva farlo, visto che la causa del suo dolore, questa volta, era lei stessa, quel pensiero la preoccupò, le venne la paura terribile che si sentisse sola e non trovasse conforto da nessuno. Lei aveva Stefano e ringraziò per questo…. così mentre preparava il caffè le disse:
“come stai?”
Naya improvvisamente ebbe l’ impulso di risponderle che stava di merda, che non faceva altro che pensare a lei e al momento incredibile vissuto il giorno prima, per poi dirle che le dispiaceva per tutto e le mancava da morire. Ma si limitò a dire:
“bene, ho un po’ di raffreddore e mal di gola, proprio oggi che dobbiamo registrare”  accennò ad un sorriso imbarazzato.
“si, hai la faccia un po’ distrutta infatti…. Ma hai febbre?” le chiese
“non lo so, ma credo di no…” si toccò la fronte.
HeMo spontaneamente si avvicinò a lei e le disse:
“fai sentire”
Si posizionò dietro di lei, e come si fa con i bambini, appoggiò le labbra sulla sua fronte, quel gesto era così spontaneo e tenero che a Naya procurò un accelerazione impressionante dei battiti ed un calore in tutto il corpo, anche se non avesse avuto la febbre due secondi prima, in quel momento, sicuramente, era salita improvvisamente la sua temperatura corporea. HeMo decise di rimanere così per un po’, ormai non era più una questione di misurare naturalmente la temperatura, le aveva avvolto un braccio intorno al collo. Naya si ritrovò a sospirare, strinse il braccio di HeMo fortissimo, mentre le scesero le lacrime. La bionda sentì cadere sul suo braccio una lacrima di Naya, lasciò la fronte della mora per stringerla più forte anche con l’altro braccio e poisizionare le sue labbra sulla testa della ragazza, respirando quel profumo a lei famigliare, inspirò profondamente e chiuse gli occhi.
“Oh Naya….” Le uscì il suo nome spontaneamente, mentre continuò a stringerla forte.
Sentirono la porta aprirsi e Stefano arrivare di corsa, il quale le trovò ancora così abbracciate.
Ero in ritardo di 15 minuti, conoscendo la puntualità di Naya mi venne il panico, ero ancora preso dal momento stupendo che avevo vissuto quella mattina e non mi accorsi che avevamo fatto tardi. Entrai in fretta a casa e non badai al silenzio che c’era, entrai in cucina e trovai le due abbracciate con Naya in lacrime, mi ritrovai a maledire me ed il mio tempismo, cercai di recuperare dicendo:
“oh scusate! Non pensavo… vado… vado di là, Naya fai tranquillamente” ero mortificato, perchè sicuramente stavo interrompendo un momento particolare.
Naya si alzò subito dalla sedia,si asciugò il viso e mi disse:
“no tranquillo, arrivo subito, siamo in ritardo!” mi disse quella frase mentre guardava negli occhi HeMo, che rimase lì ferma, ancora abbastanza presa dal momento appena vissuto.
I due si allontanarono dalla stanza, Heather rimase ancora li, incrociò le braccia…. Quelle braccia che, fino ad un momento prima, stringevano quello che volevano di più al mondo. Le scese una lacrima, voleva Naya, per quanto ci fossero miliardi di ostacoli, miliardi di difficoltà tra loro due, l’amore che provava era più forte, la ballerina lo sentiva con tutte le sue forze. Si ricordò di un passaggio, che aveva letto, nel libro che le aveva regalato Stefano, lo andò a cercare, sfogliando il libro ancora tra le lacrime per poterlo rileggere:


“È facile capire come nel mondo esista sempre qualcuno che attende qualcun altro, che ci si trovi in un deserto o in una grande città. E quando questi due esseri s'incontrano e i loro sguardi s'incrociano, tutto il passato e tutto il futuro non hanno più alcuna importanza. Esistono solo quel momento e quella straordinaria certezza che tutte le cose, sotto il sole, sono state scritte dalla stessa mano, la mano che risveglia l'Amore e che ha creato un'anima gemella per chiunque lavori, si riposi e cerchi i propri tesori sotto il sole, perché se tutto ciò non esistesse non avrebbero più alcun senso i sogni dell'umanità.”
Bagnò la pagina che stava leggendo con una lacrima, non sapeva se Naya la volesse ancora, sapeva solo che non esisteva né passato, né futuro, perchè sentiva fortemente che tutto di lei, compreso il suo cuore,apparteneva a  Naya.
 
 
 
Ok alcune cosette:
Alzi la mano chi non ha odiato Stefano per il suo tempismo perfetto (per l’ennesima volta).
Volevo precisare che non ci saranno scene erotiche tra Stefano e Zach, perchè fondamentalmente non le sò trattare e verrebbero fuori delle schifezze, quindi ve le risparmio e mi butto solo sul loro rapporto, ma vi prometto che sarà romanticissimo (almeno spero).
HeYa vi fà ancora penare… ma abbiate pazienza e sarete ricompensati.
La frase ovviamente è tratta dal libro “l'Alchimista” di Paulo Coelho, per chi non l’avesse letto lo consiglio.
Infine grazie ancora e sempre a chi legge e scrive due righe dopo averlo fatto.
Baci
E.

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Capitolo 22
*** Febbre ***


“tesoro mi dispiace tanto, non volevo interrompervi” mi scusavo per l’ennesima volta, vedevo che Naya era molto provata, aveva gli occhi lucidi.
“davvero Stè non è successo niente. Possiamo iniziare?”
“ok, ma stai bene? Sei molto pallida” le chiesi
“si ho solo un po’ di raffreddore, ho bisogno di scaldare bene la voce” mi rispose.
Le feci riscaldare adeguatamente , ma mi accorsi che era molto giù di voce, intanto pensavo ad HeMo dall’altra parte della casa. L’avevo lasciata molto scossa, non sapere come stesse mi stava uccidendo.
Provammo prima le voci al piano, vidi che ogni tanto chiudeva gli occhi e la faccia era sempre più cadaverica, così le dissi:
“Naya possiamo registrare un altro giorno, perché non vai a casa a riposare?”
“no! stò bene davvero! Facciamo questa cosa e basta!” mi rispose, quasi irritata.
Suonai le prime note del ritornello che doveva cantare, mi girai a guardarla, ed improvvisamente vidi che tirò su gli occhi e si stava per accasciare a terra, feci in tempo ad alzarmi dallo sgabello e prenderla, prima che cadesse rovinosamente per terra…. Era svenuta. Mi spaventai moltissimo.
“Naya?... Naya ti prego rispondi!!!”
Mi venne il panico e chiamai HeMo
“Heather!!! Heather corri ti prego!!”
Arrivò In un secondo, quasi come se avesse sentito col cuore, più che con le orecchie.
“Dio Mio!! Naya?” si avvicinò a noi e si inginocchiò davanti a lei
“ma cosa è successo?” mi chiese col viso terrorizzato
“stavamo provando, e ad un certo  punto si è accasciata”
HeMo toccò la fronte  della ragazza
“Scotta, ha la febbre alta! Portiamola nel salotto deve respirare”
 
Naya aprì gli occhi con fatica, sentiva che respirava male e gli occhi le facevano malissimo, appena riuscì a mettere a fuoco riconobbe il viso di HeMo sorridente, pensò di fare il solito sogno: ultimamente sognava di svegliarsi e trovare il viso della bionda davanti a lei.
“Hey Wonder Woman…. I tuoi super poteri hanno fatto cilecca questa volta” HeMo le accarezzava la fronte, Naya abbozzò ad un sorriso.
“che è successo? Sono svenuta?”
“già, pare proprio di si… hai la febbre alta” le disse la bionda, guardandola dolcemente con un sorriso tranquillizzante.
Sentì una voce in lontananza che disse:
“si è ripresa? Ho preparato dell’acqua fresca per degli impacchi, per far scendere la temperatura” riconobbe che era la voce di Stefano.
“grazie Brò” rispose la ballerina, che iniziò a mettere il panno bagnato sulla fronte di Naya
“hey tu! Mi hai fatto prendere uno spavento, come ti senti?” le disse Stefano
“mi gira un po’ la testa….” Rispose, e si girò verso HeMo, che tentava di mantenere il sorriso in viso, ma Naya capiva che era preoccupata.
Voleva evitare di far preoccupare tutti così tanto, ma onestamente non aveva le forze per fare finta che stesse bene.
Passò mezz’ora ed HeMo non si era mai staccata da Naya, non aveva mai smesso di tenerle la mano, la mora, ogni tanto, doveva chiudere gli occhi perché le facevano troppo male, e non aveva le forze di tenerli aperti, ma nei pochi momenti in cui li apriva la ragazza era sempre li, che vigilava su di lei, ebbe tutto il tempo di pensare e desiderare che quel momento si prolungasse per l’eternità, per avere la persona che amava più di ogni altra cosa, sempre li al suo fianco.
“sembra stia scendendo un po’, ma è ancora alta” la ballerina le aveva rimisurato la temperatura.
“voglio provare ad alzarmi” disse Naya, aprendo gli occhi
“sei sicura?” le chiese Stefano
Si appoggiò ad HeMo e riuscì a sedersi sul divano dove era posizionata, sentì la testa girare, ma chiudendo gli occhi e respirando profondamente, le cose migliorarono.
“com’è?” chiese HeMo
“meglio, adesso ti vedo dritta” cercò di sorridere e smorzare la tensione con una battuta.
“Bene vado a preparare il letto nell’altra stanza, così ti metti a letto…. Hai bisogno di riposare” disse Stefano, mentre già si dirigeva verso la stanza.
“no!” lo interruppe Naya, utilizzò le sue poche  energie per urlare quella parola. “no davvero, vado a casa stò meglio!” disse.
“non se ne parla nemmeno, non sei assolutamente in condizioni di…”
“Brò!” questa volta venne interrotto da HeMo. “andiamo a casa, ci penso io a lei, non preoccuparti…” le disse, mentre si alzò dalla posizione in cui stava da quasi un’ora, per dirigersi verso l’amico e guardarlo negli occhi. Stefano sapeva bene che, quando HeMo era così determinata, non c’era niente che potesse farle cambiare idea, e poi in fondo era d’accordo, le due avevano bisogno di stare un po’ da sole e lui le aveva interrotte già abbastanza per quel giorno.
“no Heather davvero non c’è bisogno…. stò bene” questa volta era Naya ad ostacolare la ferma decisione della bionda.
HeMo si girò e la guardò negli occhi, si era fatta seria. A Naya colpì la fermezza e la serietà con il quale la ragazza la guardò, ed avvicinandosi le disse:
“Naya, per favore” addolcendo lo sguardo.
Le stava chiedendo di lasciare che si occupasse di lei, Naya non sapeva se era per l’occasione particolare o se le stava chiedendo di farle di nuovo spazio nella sua vita. Decise che per il momento non le importava, per ora le bastava quel gesto.
Arrivarono a casa, HeMo respirò profondamente l’odore di quelle pareti, le era mancato tanto quel posto, c’erano troppi ricordi e troppe sensazioni che la tenevano legata li. Mentre sorreggeva la sua super ragazza, che non si reggeva nemmeno tanto bene in piedi ma, nonostante tutto,  voleva tornare a casa da sola…. le venne da sorridere per quanto fossero due testarde, erano molto diverse tra loro, ma in quanto a testardaggine, forse la gara era dura, non si sapeva bene chi poteva vincere.
Mentre si dirigevano verso la camera da letto, Naya ebbe un altro cedimento
“Hey Hey! Tutto ok?” le disse, mentre cercava di sostenerla.
“si si…. Scusa”
“la febbre stà risalendo…. Ora a letto Rivera, hai bisogno di fare un po’ di nanna!” le disse, mentre la fece sdraiare, concedendole un sorriso.
Naya era talmente intontita dalla febbre alta, che non capiva se tutto quello che stava succedendo era vero, se HeMo era a casa con lei e si stava preoccupando per lei. Si limitò a sorridere e a godersi quel momento, nonostante stesse malissimo.
Era passata qualche ora e la febbre stava scendendo, ma Naya si sentiva molto stanca e debole, probabilmente l’inappetenza di quei giorni, avevano contribuito a debilitare ancora di più il suo fisico. Si girò verso il comodino, al fianco del letto, e trovò un bicchierone pieno zeppo di frullato alla frutta con una cannuccia. Naya adorava i frullati che le preparava la sua ballerina preferita, sembrava avessero un non sò che di magico, glieli faceva sempre quando era stanca e giù fisicamente, dopo una giornata intensa di lavoro, e la tiravano sempre sù. Sorrise nel pensare che HeMo,senza che lei dicesse niente, avesse capito che aveva proprio bisogno di quello. Cercò di sollevarsi un po’ dal letto, la testa le girava ancora tanto, prese il bicchiere e bevve un sorso dalla cannuccia, chiuse gli occhi per gustarsi meglio quella bontà divina, come li riaprì, HeMo era davanti a lei che la osservava. Con quel suo splendido sorriso.
“và meglio?” le chiese sulla soglia della porta.
“si grazie… riesco ad aprire gli occhi senza sentirli pizzicare” rispose
“bene, vuol dire che la medicina stà facendo effetto, devi cercare di dormire, sai che il riposo è la migliore medicina in questi casi”
Naya si mise a ridere, quando HeMo diventava così protettiva era buffa, perché veniva fuori con frasi da luoghi comuni , tipiche di una mamma apprensiva.
“che ridi?” chiese curiosa.
“niente niente…” disse scuotendo la testa.
“saluti da Brò era preoccupato, mi ha chiamato tipo 5 volte…”
“povero, si deve essere spaventato parecchio! “ Rispose la mora.
“si ,ma per fortuna è riuscito a prenderti in tempo, prima che cadessi malamente per terrà e ti facessi male seriamente”
Si avvicinò al letto e si mise nel lato di Naya sedendosi vicina.
“Ora cerca di dormire Naya, ne hai bisogno, sei stremata…” le mise il lenzuolo fino a sotto il mento, le diede una carezza e le venne spontaneo darle un bacio lievissimo sulle labbra, la guardò intensamente negli occhi, stanchi dalla malattia, per dirle:
“io sarò in salotto, sul divano, se hai bisogno devi solo chiamare”.
Si allontanò lentamente, mentre lasciò solo la luce lieve di una lampada, dal lato che ,prima, le apparteneva.
“Heather!” Naya la chiamò con voce sicura, era già sulla soglia della porta,si girò per guardarla
“ti prego rimani qui con me” le disse, con quei suoi bellissimi occhi che parlavano da soli.
HeMo probabilmente non aspettava altro, le sorrise e le disse:
“ok” e semplicemente si andò a sdraiare al suo fianco. Non ne poteva più di calcolare ogni mossa, e decise spontaneamente di avvicinarsi, ed abbracciarla. Naya si lasciò andare tra le sue braccia, sentiva il respiro profondo della ragazza…. era un respiro emozionato.
“ora dormi amore, ci sono io qui con te e non vado via.” HeMo le diceva quelle parole con voce rotta dall’emozione, mentre la teneva ancora più stretta. Naya poteva sentire nitidi i battiti del cuore della ragazza e con quel dolce ritmo si addormentò, finalmente serena, tra le braccia del suo angelo.
La mattina dopo, HeMo si svegliò che ancora aveva la mora vicino, che  si era agitata varie volte nel sonno, sentiva un mal di schiena atroce, perché aveva cercato di muoversi il meno possibile da quella posizione, per evitare di svegliarla. Fece un sospiro, mentre la guardava, era così bella anche se aveva il viso distrutto dal giorno prima, posizionò le labbra sulla sua fronte, per sentire se era ancora calda, ed al tocco le sembrò di no. A quel tocco Naya aprì gli occhi, sentendo il calore delle labbra della bionda e non più quello della febbre, sorrise incrociando gli occhi più belli ed azzurri che avesse mai potuto incontrare nella sua vita.
“buongiorno” le disse la ballerina ancora tenendola tra le sue braccia.
 Naya si sentiva felice, svegliarsi in quel modo, era quello che aveva sognato da una settimana, si sentiva decisamente meglio e probabilmente ottenere un abbraccio per tutta la notte da HeMo era stata la più forte medicina, per farla stare meglio. Si destò, perché si rese conto che la stava fissando con aria da idiota e che magari l’altra aspettava una risposta.
“buongiorno” rispose finalmente.
“hai dormito per ben 6 ore di fila, mi sembra un record” le disse senza lasciarla, nonostante il dolore alla schiena si facesse sempre più forte.
“avevo un cuscino comodissimo ed avvolgente” affermò.
HeMo sorrise e poi disse:
“come ti senti? Hai un colorito un po’ più decente rispetto ad ieri”
“mi sento decisamente meglio…. Sarà il frullato?” la schernì
“mmmm secondo me sono le coccole” Naya rise di gusto. Poi si fece seria e domandò
“perché fai tutto questo?”  guardandola dritto negli occhi.
HeMo avrebbe voluto baciarla e basta, per lasciar dire alle sue labbra quello che provava, ma sentiva che questa volta doveva parlare, fece un bel respiro prima di dire:
“perché ti amo Naya! Non ho mai amato nessun individuo come amo te, sei la persona che cercavo, sei quella che mi completa,  quella creatura che fin dalla nascita è stata pensata per me…. E dovremo smetterla di farci continuamente del male, di avere dubbi sul nostro amore e di avere paura di viverci, sei la cosa più bella che mi sia capitata nella mia vita, ed anche se mi dovessero succedere altre cose fantastiche e si dovessero avverare tutti  i miei sogni in futuro, tu sarai sempre in cima alla lista  come il sogno più bello che si sia mai realizzato.”
A Naya mancò il respiro per qualche secondo, non aveva mai sentito niente di più bello nella sua vita. Perse completamente la ragione, e la confusione nella testa, che aveva il giorno prima, procurata dalla febbre alta, era niente in confronto a quella che ora aveva. Il suo cuore stava per scoppiare per l’emozione, gli occhi divennero umidi. Voleva dire qualcosa, ma aveva paura di spezzare quella poesia che la ragazza era riuscita a creare, semplicemente dicendo quello che il cuore le suggeriva. Decise allora che le parole non servivano, ed avvicinò le sue labbra a quelle di HeMo, era un bacio d’amore, delicato e lento, perché il dare troppa foga avrebbe rovinato quel momento così magico e tenero.
HeMo assaporava quelle labbra che sapevano di sale, perché Naya stava piangendo, non era stato facile per lei far parlare il suo cuore così, ma sentiva che doveva essere sincera sia con Naya che con sé stessa.
“perdonami” le disse solamente Naya guardandola negli occhi.
HeMo le fece un sorrise e le disse:
“basta avere dubbi ok? Ce la faremo vedrai….” La rassicurò.
 
Era il Britney/Brittany day e decidemmo di vederci la puntata assieme, organizzai a casa un mega schermo in giardino con una festicciola al seguito. Erano passate tre settimane dal terribile litigio, HeMo era tornata a stare da Naya, e per fortuna avevano risolto, ero felice perché vedevo che le due ,solo insieme, erano serene. Oltre ,ovviamente, alle due ragazze ed a Zach avevo invitato anche tutto il cast, e per quella sera si era tenuto libero anche Ryan, era una vera e propria rimpatriata delle nostre, non succedeva spesso per i vari impegni di tutti, ma quando succedeva era bellissimo.
Zach era venuto prima per aiutarmi a sistemare tutto, ed a preparare il buffet per il dopo puntata.
Mentre stavamo preparando mi fece la fatidica domanda, che aspettavo da un po’, ma che ancora non era arrivata:
“ma tra HeMo e Naya c’è qualcos’altro?”
“cosa te lo fa pensare?” gli sorrisi maliziosamente.
“Ok… sono delle brave attrici, ma me against the music era troppo azzardata per essere stata ballata solo da due amiche…. Erano fin troppo esperte e consapevoli dei reciproci corpi” mi disse con fare esperto.
Io gli sorrisi solamente, mentre addentavo uno dei pasticcini che stavo sistemando, alzai le spalle e risposi:
“questa domanda falla ad HeMo è meglio”
Si avvicinò e mi cinse la vita da dietro, mi diede un bacio nell’incavo tra la spalla ed il collo che mi procurò dei brividi, per poi sussurrarmi:
“pensavo che potessimo iniziare a dirci tutto noi due”
Respirai profondamente, anche per meno le avrei potuto dire qualsiasi cosa, ma stavamo parlando di HeMo e della sua fiducia nei miei confronti, così girandomi verso di lui, e guardandolo negli occhi, gli dissi:
“amore non posso davvero…. “ gli stampai un leggero bacio sulle labbra, mi faceva morire quando chiudeva gli occhi anche per un semplice, singolo, bacio casto, mi faceva sentire come se, anche quel semplice gesto, fosse importante per lui e lo emozionasse. “parla con HeMo, sono sicuro che troverai le risposte che cerchi” le sorrisi accarezzandogli il viso.
Sconfitto si allontanò, capendo che non c’era speranza che io rispondessi, lo acchiappai per il cappuccio della felpa prima che si potesse allontanare del tutto, si sbilanciò e fece finta di cadere, per poi girarsi stupito da quel mio gesto, mettendosi a ridere. Tornò indietro verso di me, mise le sue braccia intorno al mio collo, iniziò ad accarezzarmi i cappelli ed a scrutare il mio viso, le venne da ridere.
“che c’è?” chiesi quasi offeso
“niente, pensavo che se sei così fedele in amore come lo sei in amicizia sono in una botte di ferro!” ridemmo tutti e due.
Zach diventò serio mentre, scrutando attentamente le mie labbra, assunse un’espressione di desiderio, prese il mio mento tra le sue mani e mi baciò, continuando ad accarezzarmi i cappelli. La delicatezza con il quale mi baciava mi faceva morire, sembrava avesse tra le labbra una delle cose più preziose e fragili. Ci fermammo, e le nostre fronti rimasero ancora incollate insieme ai nostri occhi che si scrutavano.
“Hem hem….” Si sentì dall’altra parte della stanza, mi fece quasi  saltare il cuore fuori dal petto….               era HeMo,che ridendo disse:
“ci sono le stanze da letto per queste cose, potreste traumatizzarmi così…”
Zach si mise a ridere, io mi arrabbiai e le dissi
“ci sono anche i campanelli, per suonare alle porte e farsi annunciare”
“dimentichi che ho le chiavi, e dimentichi anche che uno scherzetto simile l’hai fatto anche a me in passato” sorrise con aria di soddisfazione.
“ecco, allora mi ricorderò di riprenderti le chiavi, così riacquisterai le buone abitudini” ovviamente scherzavo e lei lo sapeva benissimo.
Mi venne incontro di corsa e mi saltò addosso dicendo:
“nuuuuu dai, come faccio a farti questi scherzi poi?” dandomi un bacio in fronte
“sei una stronzetta egoista  lo sai?!” le dissi mentre facevamo naso naso
“si” rispose.
Zach ci osservava con la faccia compiaciuta e, probabilmente per la prima volta, si era accorto di quanto fosse veramente speciale il nostro rapporto.
HeMo la sera era gasatissima, non sapeva che impatto potesse avere la cosa sui colleghi, visto che non avevano partecipato alle riprese, ed il poter vedere in diretta la loro reazione la elettrizzava. Io avevo seguito le riprese dei due video che riguardavano propriamente lei e poi quello con Naya, mi ricordo che in studio c’era una carica di sensualità non indifferente, chiunque si sarebbe accorto che alle due non venne difficile eseguire quelle mosse così sensuali, con strusciamenti reciproci, contando che avevano da poco fatto pace.
Gli altri arrivarono tutti insieme quella sera, ci raggiunsero dopo le riprese. Quando eravamo tutti riuniti  avevo sempre la sensazione di vedere una classe scolastica, i ragazzi si divertivano molto assieme.
Iniziò la puntata, HeMo e Naya erano sedute vicine a me e Zach, Ryan stava affianco al suo pupillo che portava il nome di Chris Colfer e gli altri erano sparsi per il pavimento.
“bè qui però inizio a sentire caldo!” iniziò Cory con le battute, alla visione di Slave e di una HeMo che la magia della pellicola rendeva ancora più sexy.
“avrei stretto di più qui!” si pronunciò il regista
“Andiamo Ryan è perfetta” ribattè subito Lea
“Tesoro qui hai cambiato un passo, non che non vada bene, ma hai destabilizzato Frank e si nota….” Zach si rivolse ad HeMo.
“Oddio, quasi mi stò pentendo di questa idea di vedere la puntata tutti assieme” disse la ballerina
Io risi a tutte quelle affermazioni buffissime.
Il culmine arrivò per il secondo video, che in puntata era quasi subito,a parte l’affermazione di Ryan sull’interpretazione dell’estrema stronzaggine di Santana, mentre si rivolgeva al dentista e le lodi per Naya, ci fù un tripudio di commenti che quasi non si sentì la canzone.
Naya ed Hemo si presero per mano durante quelle scene, mentre i colleghi maschi non si risparmiarono ai commenti.
“Wau! Ryan ma non siamo in fascia protetta?” disse Cory rivolgendosi al regista
“ragazze qui siete fantastiche, a partire dal trucco, i costumi e la coreografia è tutto perfetto, e molto fedele, complimenti” disse Jenna mentre le guardava.
“si si…. i costumi…. HeMo sembra volesse strappare il costume di Naya” disse Kevin mentre schioccava un cinque a Mark che approvava compiaciuto.
“non è colpa nostra è la coreografia che era così, quindi la colpa è di Zach” rispose Naya
Vidi che Zach tentò di intervenire prendendo la parola e dicendo: “veramente siete state voi che….” Fino a che non sentì una mia gomitata, ed uno sguardo eloquente, che gli fece capire che non era il caso di alimentare altre battute “….che siete bravissime a rispettare alla lettera, quello che vi ho chiesto” continuò, per poi guardarmi storto, mentre si teneva il fianco…..  io gli sorridevo soddisfatto.
“ragazze non vedo l’ora di andare a dormire stanotte e sognarvi così, magari con me in mezzo” Mark si girò verso le due, con occhi ammiccanti
“attenzione…. perchè magari potresti sbagliarti e sognare quella puzzola che, dalla tua testa, si stacca per andare a morderti le palle Salling!!!!”  ribattè subito Heather con l’approvazione di Naya, attraverso un sorriso malizioso, ed un cinque con la mano schioccato da Dianna.
Mark incassò la battuta, insieme agli scherni dei colleghi.
La puntata finì e ci dedicammo ai festeggiamenti, Ryan era abbastanza soddisfatto e rispondeva alle chiamate dei boss della Fox per i complimenti. A quanto pare nessuno si era lamentato dei balletti troppo spinti.
Heather si sentiva bene quella sera, era insieme a Naya a casa del suo brò e c’erano tutti i suoi colleghi, che non avevano fatto altro che complimentarsi con lei, era tutto perfetto.
“sono ancora arrabbiato con te per aver cambiato quella sequenza” si avvicinò Zach con quel suo sorriso inconfondibile
“Oh andiamo!! era solo un passo, non una sequenza….. e poi era un giorno particolare per me, avevo la mente piena zeppa di preoccupazioni” si lasciò scappare la bionda
“e perché?” chiese inevitabilmente il coreografo.
HeMo ebbe un sussulto, avrebbe dovuto rispondere che era perché si erano lasciate con Naya ed era preoccupata, ma decise di dire una mezza verità
“avevo appena litigato con Naya” rispose velocemente, sperando che quella risposta gli bastasse.
“a proposito, io ho chiesto a Stefano se c’era qualcosa in più tra te e Naya, oltre ad una bellissima amicizia, ma mi ha risposto di chiederlo a te….. così…. Ecco…. te lo chiedo!” gli disse
HeMo si sentì orgogliosa del suo amico, sapeva di potersi fidare di lui, ma quella era stata l’ennesima conferma che poteva fidarsi ciecamente di Stefano.
“cosa te lo fa pensare?” le rispose
“Hemo…. vi ho visto ballare quella coreografia, e a partire dagli sguardi per finire con la conoscenza reciproca del vostro corpo, ho capito molte cose”
HeMo si mise a ridere…. Pensò che dal momento che Zach ormai stava insieme a Stefano, e lei non voleva rinunciare alla libertà di stare a casa dell’amico con la ragazza come e quanto voleva, forse doveva dirglielo, anche se lui l’aveva già capito.
“io e Naya stiamo insieme, con alti e bassi, ma ci stiamo provando…. Stà diventando sempre più difficile tenerlo nascosto, soprattutto con le persone che stanno a contatto con noi tutto il giorno,ma viviamo alla giornata, affrontando i problemi, quando arrivano.”  Disse tutto d’un fiato guardandolo negli occhi.
Zach l’ abbracciò, le voleva molto bene e sapeva che era felice.
“grazie per esserti fidata, non lo dirò a nessuno tranquilla” le disse
“grazie, ormai sei entrato nella famiglia, era giusto te lo dicessi e penso che Stefano si senta più tranquillo così” le rispose la ballerina. Non trovò difficile dirlo a Zach e la cosa la stupì, ma visto che erano in argomento, sentì dal profondo del cuore di dirle un’altra cosa:
“a proposito…. Ti prego…. non farlo soffrire, non potrei sopportarlo, ha già sofferto abbastanza ed è molto sensibile, quindi se non sei sicuro, tesoro, ti prego agisci ora che è relativamente presto, anche se è già abbastanza preso da te” le chiese con tutta sincerità
“sul serio? mi stai chiedendo questo come una mamma apprensiva HeMo?” le sorrise Zach
HeMo annuì con un mezzo sorriso, perché non aveva capito se Zach si era offeso per quella frase o si sentiva gratificato
“ho trovato una persona speciale, mai visto uno così, mi sento fortunato e ti dirò di più cara mammina apprensiva e protettiva, credo pure di amarlo…. E sai, perché mi conosci, che non tendo a sbilanciarmi mai così presto, stiamo insieme da tre settimane soltanto, ma sento che è così, dobbiamo capire un sacco di cose…. Però se tu mi dai il permesso di amarlo e proteggerlo, ci posso provare”  la prese in giro
“scemo!!! È bellissimo quello che mi hai appena detto, e sono contenta che vi siate trovati, perché sai che voglio molto bene anche a te!” le disse, per poi abbracciarlo.
Naya scherzava con Mark, lo prendeva in giro mentre imitava Cory che ballava, quando lui non è che fosse poi  un etoile. Ad un certo punto il ragazzo si avvicinò pericolosamente a lei, le cinse la vita e guardandola negli occhi le disse:
“eri così sexy con quel completino bianco e quel trucco così pesante, le tue labbra sembravano ancora più carnose” si morse il labbro inferiore, mentre la fissava e teneva tra i fianchi
Naya si scostò e sempre con aria scherzosa le disse:
“Mark fatti una doccia fredda, mi sembri troppo accaldato stasera!”
Mark la prese per mano e la trascinò fuori dall’altra parte del giardino, dove non c’era nessuno.
“perché non mi vuoi? Cos’ho che non và? Mi stai facendo impazzire Naya!!!” il suo viso si fece improvvisamente serio, con un velo di sofferenza.
“Mark… ne abbiamo già parlato mi sembra, perché mi costringi a ripeterti cose, che poi ti fanno inevitabilmente male?” Naya non voleva continuare quella conversazione, e per l’ennesima volta non voleva ripetere le stesse cose. Sperò che Mark con quella risposta si fermasse.
“è per via di HeMo vero?” Naya si gelò, non ebbe il coraggio di rispondere.
“si vede benissimo, e quando mi hai detto che ami un’altra persona, ed ho iniziato ad osservarti, l’ho capito ancora di più….” Il viso di Mark cambiò improvvisamente e da arrabbiato,  assunse un’espressione come di schifato, continuò a sfogare quella frustrazione dicendo:
“cazzo Naya!!! Heather  è una donna…. Tu ami una donna capisci? È assolutamente contro natura! Per non parlare delle conseguenze che può avere nel tuo lavoro.” Mark non si rendeva conto del male che stava provocando all’amica. Naya provava disprezzo per quella persona, sentire quelle parole dalla sua bocca le fecero desiderare di non averlo mai conosciuto.
“Mark è la rabbia che ti stà facendo parlare così, perché ti senti rifiutato, ma io sono felice e se mi volessi veramente bene, saresti felice anche tu per me, nonostante tutto!” gli urlò
“è perché ti voglio bene che te le stò dicendo, non lasciarti trascinare da questi sentimenti, che non sono veri…. O da… da….dalle mode del momento, vuoi molto bene ad HeMo ma è solo amicizia, una bella amicizia…. ma non amore, non ci si può sentire appagati sentimentalmente e soprattutto sessualmente, con uno del tuo stesso sesso, sono cazzate Naya! Svegliati!” urlò ancora più forte.
Naya iniziava a provare pena per Mark, pena e disprezzo. Disgustata disse:
“non vale la pena nemmeno continuare a parlane più, per quanto mi riguarda la conversazione finisce qui ed anche la nostra amicizia!” gli urlò chiaro in faccia, e fece per andarsene, quando Mark la afferrò ad un braccio.
Naya iniziò ad avere paura e gli urlò:
“lasciami stare Stronzo!”
Mark continuò a tenerla stretta mentre la fissava con delusione. Naya sapeva che Mark non le avrebbe mai fatto veramente del male, e che, quando era arrabbiato, non riusciva a trattenersi, soprattutto con lei, ma incominciava ad avere paura.
“che stà succedendo qui?” Naya vide la faccia angelica di Dianna dietro di lei.
Mark allentò la presa e disse:
“niente che ti interessi D. tranquilla, torna dagli altri”
L’attrice non considerò nemmeno la frase del ragazzo, e continuando a fissare Naya chiese:
“Naya và tutto bene? Che succede’” come per chiedere conferma alla mora
Naya iniziò a piangere ed a fare di no con la testa, sentì di cercare protezione nelle braccia dell’amica che, con un tempismo perfetto, era comparsa per salvarla da quella situazione pesante.
“Mark direi che la cosa è diventata di mio interesse, quindi, se non ti dispiace ,vorremmo te ne andassi”
Mark si trovò spiazzato dalla fermezza della bionda, aveva ancora tanta rabbia in corpo per quel rifiuto.
“vaffanculo! Sono capitato in un covo di Gay del cazzo!” diede un pugno nell’albero vicino a dove erano Dianna e Naya, facendole sussultare, e si allontanò.
Naya si sfogò in un pianto tra le braccia di Dianna, riuscì a dirle:
“grazie…”
“hey tesoro, è tutto ok… non c’è niente e nessuno che può dirti chi puoi amare, ricordalo” lo sguardo rassicurante ed amorevole della bionda, procurarono un sorriso a Naya.
Capì che Dianna sapeva, ma che le voleva bene e per lei non era un problema.
“da quanto l’hai capito?” le chiese, dopo essersi calmata.
“si vede da parecchio tesoro, non guardi nessuno come guardi lei, vi cercate a vicenda…. Sempre! Insomma si capisce” le disse, tenendola ancora tra le braccia e dandole un bacio in fronte, mentre gli scostava le ciocche dei cappelli dalla faccia umida per le lacrime.
“non ti devi preoccupare, siamo tutti una famiglia qui, e fortunatamente non siamo tutti come Mark,  lui è solo arrabbiato, dagli tempo e capirà che sei felice così,e si arrenderà all’evidenza. Vi vogliamo bene, e se voi siete felici così, lo siamo anche noi. Se poi qualcun altro non capirà, peggio per lui, che si fotta!”
L’ultima parola di Dianna ,procurò una risata a Naya, che trovò sollievo in quelle parole rassicuranti della collega.
“ti voglio bene” le disse la mora, stringendola ancora di più a se.
Le due ragazze si ritrovarono in cucina a cercare tutte e due da bere, HeMo le schioccò un bacio sulle labbra e le disse:
“tutto bene Nay?” vedendo che aveva gli occhi rossi.
“si tutto bene, grandi scene Brit Brit….”le disse facendole l’occhiolino
“è tutto merito tuo San…. E dell’anestesia miracolosa” risero tutte e due.
“L’ho detto a Zach, mi sembrava giusto liberare Stefano da questo impaccio, non credo ce l’avrebbe fatta a trattenersi ancora nel non dirglielo” le disse la bionda, mentre le accarezzava i cappelli.
“ho vinto io, l’ho detto a Mark e Dianna” sorrise compiaciuta.
“davvero? E come è successo?” chiese la ballerina.
Naya non voleva raccontarle della reazione, estremamente omofoba, del collega, perché era sicura che la ragazza sarebbe andata immediatamente da lui per dirgliene quattro, così disse:
“Mark è passato di nuovo all’attacco e praticamente alla fine l’ha capito”
“e come l’ha presa?” chiese HeMo
“male…. ma è normale, pensava di avere delle possibilità ancora, e scoprendo questo, sono svanite del tutto” disse
“bene ….mi odierà…” pronunciò la ballerina
“ gli passerà se vuole, e  se ci tiene a noi, altrimenti non ci perdiamo niente, fidati!” era ancora abbastanza arrabbiata con l’attore, per la scenata di prima.
“e Dianna?”
“lei semplicemente l’ha capito, e mi ha confermato che è la persona splendida che conosciamo, mi ha detto che ci vuole bene e che siamo una famiglia e chi tiene a noi capirà”  disse con orgoglio Naya.
HeMo si mise a correre verso l’altra stanza, andò dritta verso Dianna, e senza preavviso l’abbracciò, dicendole ad un’orecchio:
“ti voglio bene…. Grazie”  lasciando Lea di stucco, che era davanti alla bionda ed assistette alla scena.
Dianna capì immediatamente che Naya aveva aggiornato la ragazza e, anche se era ancora sconvolta dall’improvvisata che le aveva fatto la ballerina, si girò verso Naya ,che la osservava da lontano ridendo, facendole segno col dito indice sulla tempia, come per dire che era matta. Naya rise e fece cenno di si con la testa. La ballerina tornò di corsa da Naya e disse:
“eccomi scusa, ma lo dovevo fare…. dunque stavamo dicendo….. che Mark è uno stronzo giusto?” e le sorrise
“ah ah ah amore tu sei completamente fuori!” Naya rise, ed improvvisamente non le importò più niente della stupida reazione di Mark, se poteva avere persone così splendide al suo fianco.
 
 
 


Solo due parole per ringraziare tutte le persone che hanno recensito lo scorso capitolo, grazie è stato molto gratificante e stimolante per me ricevere tutti quei complimenti, poi che pensi di non meritarli è un altro discorso.
Baci
E.
PS: ovviamente non conosco Mark e non ho niente contro di lui, la sua omofobia è una mia pura invenzione (spero) ed ovviamente adoro il personaggio di Puck.

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Capitolo 23
*** Sorpresa ***


“….stà di fatto che non capisco perché il primo bacio gay nella storia di Glee, se lo debbano dare Santana e Brittany…. Quando Kurt si è dichiarato dalla prima stagione!”
“Tesoro, non capisco quale sia il problema, non è certo una situazione imbarazzante, non avessi mai baciato Naya lo capirei.”
Ero sul divano di casa mia, col mio ragazzo affianco, che mi faceva mosse intimidatorie ,per chiudere il telefono con la mia migliore amica, che da 15 minuti si lamentava, dopo aver visto il suo copione, della puntata Duets di Glee.
“Brò… si scatenerà l’inferno, io e Naya non avremo più una vita, impazziranno i fan che hanno sempre fantasticato su di noi ed in più tutto il mondo gay ci adorerà, per non parlare poi di come reagirà la stampa.”
“bèh, non mi sembra male  accrescere la popolarità, per chi fa un lavoro come il vostro no?” le chiesi, mentre Zach aveva dedicato l’attenzione alla mia gatta, ormai stufo di supplicare la mia.
“il punto è: cosa ha in mente Ryan? E perché tu, quando l’hai saputo, non ci hai messo parola?” mi disse abbastanza delusa.
“HeMo…. quante volte te lo devo ripetere che Ryan non mi consulta per ogni scena, in questo caso non ci sarà nessuna canzone durante il vostro tanto pauroso bacio, e di conseguenza Ryan non mi ha informato, è tardi, è stata una giornata lunga per tutti e due, dormici su, ne riparliamo domani. Ok?” vidi che lo sguardo di Zach improvvisamente s’illuminò, e fece una faccia buffissima che mi fece ridere.
“mmmm ok…. Colazione assieme domani?””
“domani non posso tesoro scusami….” Sentì silenzio dopo la mia risposta.
“hey! Cercherò di passare agli studi domani, tanto sarete tutto il giorno li giusto? Ci ritagliamo un momento solo per noi, te lo prometto” era da un po’ che non stavamo noi due assieme da soli, e la mia amica aveva ragione, per vari impegni reciproci ci eravamo un po’ trascurati.
“mmmm ok…. “ rispose poco convinta.
“Naya dov’è? “ le chiesi prima di chiudere.
“a presenziare ad una festa, stà per tornare”
“ok salutala allora e non litigate anche per questa cosa!” le dissi, consapevole che per le due, questo del venire allo scoperto, era un argomento critico.
“ok…. Brò?”
“dimmi” risposi subito
“ti voglio bene!”
“tesoro…. anche io tantissimo!” guardavo Zach, che ormai inscenava una coreografia con violini e occhi sognanti, mentre mimava uno svolazzamento di angioletti. Gli lanciai un cuscino per farlo smettere.
 
“la devi smettere di fare il buffone, mentre sono al telefono” mi lanciai su di lui e lo feci cadere per terra.
“siete schifosamente mielosi e potrei anche ingelosirmi!” mi disse ridendo
“no… non puoi! È la mia sorellina, non c’è niente da essere gelosi!” Le dissi schioccandole un bacio sul naso.
“dov’è il problema nel baciare Naya davanti ad una telecamera? Stà recitando!!!” mi chiese
“niente….. sono le sue paranoie, ci sono in mezzo pigrizia nel non voler dare spiegazioni, voglia di privacy ed una mamma bigotta”  
“deve imparare a scindere le due cose però…. In quel momento è Brittany non Heather” mi disse
“dobbiamo continuare a parlare di HeMo? Oppure possiamo concentrarci su altro?” gli chiesi mentre gli accarezzai il ciuffo, adoravo i capelli di Zach erano sempre così morbidi
“ok… parliamo del tempo allora” ridemmo tutti e due, mentre mi prese e mi buttò sopra l’altro lato del divano, scrutandomi attentamente il viso, per poi baciarmi.
Dopo tanto, forse troppo tempo, mi sentivo felice con Zach, sentivo che tutto attorno a me era positivo, mi  ritrovai a pensare che, forse ,mi stavo innamorando di nuovo…. A quel pensiero mi venne un brivido ed una sensazione di paura, che mi fece irrigidire subito. Zach se ne accorse….
“amore tutto bene?”
“si… pensavo che sono felice con te, e non succedeva da parecchio” le dissi.
Mi sorrise,ci baciammo di nuovo e di nuovo ancora….poi guardandomi dritto negli occhi mi disse:
“Stefano…. ti amo!”
Mi si offuscò la mente, non mi aspettavo che, quella frase, venisse fuori in quel momento e soprattutto così presto…. Improvvisamente, mi venne in mente il momento in cui Federico me lo disse per la prima volta, dopo che io gliel’avevo già detto un’infinità di volte, ed aspettavo con ansia lo facesse anche lui. Non era bellissimo che in un momento, così importante, mi venisse in mente Federico, cercai di scacciare quel pensiero dalla mia mente, per concentrarmi sulla dolcezza infinita dell’uomo che avevo davanti, e che mi stava dichiarando una cosa importante.
“Oh…. Wau! “ riuscì solo a dire, sciogliendomi alla vista dei suoi occhi così profondi. Gli risposi con un bacio lungo e profondo, non riuscivo a rispondere con nient’altro, quella frase per me era ancora troppo.
 
HeMo studiava il copione per il giorno dopo, sarebbe stata una giornata importante, doveva baciare Naya,  davanti a tanta gente, essendo consapevole che poi tutta l’America  avrebbe visto quella scena….. nel copione c’era scritto: Stanza di Brittany: Santana è posizionata sul letto sopra Brittany , le due sono abbracciate, Santana bacia Brittany mentre si fanno le coccole.
“Ok…. quindi è Naya che dovrebbe baciarmi, ovviamente… è Santana che decide sempre….  “ pensò.
Cercava di immaginare le reazioni a quella scena, si ritrovò a sperare che nessuno dei colleghi potesse assistere, e che non ci fosse nemmeno nessun fotografo sul set quel giorno.  Fermò i suoi pensieri un secondo e disse a voce alta:
“cazzo Heather sei un’attrice! È Brittany che bacia Santana! Che problema c’è? Non è professionale!!! Non è assolutamente professionale, entrare in panico in questo modo!” sbattè il copione sul letto.
Sentì un rumore dall’altra parte della casa, era Naya che stava rientrando.
“hey! Sei ancora sveglia?” Naya entrò nella camera in tutto il suo splendore, aveva un abito nero lungo e stretto ed i cappelli raccolti, il cuore di Heather sussultò nel vederla così. Le fece subito un sorriso.
“ripassavo il copione, per la grande giornata di domani…. “ le disse
“mmmm non hai molto da ripassare ,se non immaginare di limonare con me” Naya si distese sul letto con ancora il vestito addosso, si era tolta le scarpe appena varcata la soglia di casa.
La bionda si mise di fronte a lei
“già…. ma devo immaginare se farlo così…..” si avvicinò dolcemente alle sue labbra e le sfiorò
“così….” Le diede un piccolo morso sul labbro superiore, mentre a Naya venne da ridere
“oppure così….”  Prese tutte e due le labbra della mora, ed iniziò a danzare con la sua lingua, dentro la bocca dell’altra, per poi staccarsi e rincollare di nuovo le loro labbra col solito gioco.
Naya aveva ancora gli  occhi chiusi, quando disse:
“mmmmm direi che col terzo, rischiamo la denuncia dal comitato per la protezione dei minori…”
La ballerina rise, lasciando andare la sua testa tra il collo della ragazza.
Aveva deciso di non parlarle delle sue ansie per quella ripresa, non voleva litigare per l’ennesima volta sempre per quel motivo.
 
La mattina le due ragazze erano arrivate presto agli studi. Tutte e due erano abbastanza tese, Hemo però, si rese conto che Naya, in queste situazioni ,era sempre molto più lucida e professionale, si calava nella parte di Santana perfettamente, anche per questo era ancora più apprezzabile, riusciva ad interpretare un personaggio così diverso dal suo carattere.
Il set era allestito con la stanza di Brittany, HeMo adorava quella stanza, anche se sicuramente la sua stanza non sarebbe potuta mai essere così, era tutto così rosa…. Ma rispecchiava perfettamente il personaggio che interpretava, sorrise al pensiero che, anche quell’ambiente, contribuiva a farla entrare di più nella parte. Gli altri del cast non erano arrivati ed in giro non c’era nessun fotografo accreditato nel set, la bionda fece un sospiro di sollievo. Quel giorno Ryan era agitato. Naya lo andò a salutare subito abbracciandolo come suo solito, ed arrivò anche HeMo subito dopo, quell’uomo era un vero e proprio guru per tutti, aveva la capacità di essere dolce ed allo stesso tempo autoritario con tutti, quando c’era bisogno e teneva tutti i suoi ragazzi sotto uno scudo protettivo, contro ogni malignità che girava nel mondo patinato di Hollywood.
“allora ragazze siete pronte? Voglio la massima concentrazione….. Santana sei tu che hai il controllo di tutto, tu decidi cosa fare e come farlo ok?” Ryan, per tenere concentrate le ragazze sul set, le chiamava col nome dei personaggi che interpretavano.
“ok…” le rispose Naya mentre guardava HeMo, che iniziava ad essere preoccupata. Si spostarono da una parte, Naya si avvicinò alla bionda e, per smorzare un po’ la tensione ,le disse ad un orecchio
“tutte le tue prove di ieri non sono servite a niente, ho io il controllo di tutto come al solito BritBrit” le fece un occhiolino.
HeMo le disse:
“Naya vacci piano…. “  Naya a quella risposta si accorse che, HeMo, non era per niente tranquilla e soprattutto non era entrata nella parte.
“Who Who…. Hey……… Hey…. Aspetta…. HeMo mi stai entrando nella fase gaypanic…. Allora…. Ragioniamo un attimo” Naya aveva inspiegabilmente una calma ed un autocontrollo, che alla bionda diede quasi fastidio.
Le prese tutte e due le mani, e le disse:
“ora chiudi gli occhi…. E fai dei respiri profondi” la bionda la guardò stranita.
“ti prego fidati di me!” le disse sicura…. La ballerina a quel punto ubbidì e chiuse gli occhi.
“sei Brittany…. Ricordi? A Brit non importa tutto questo…. Si stanno facendo delle coccole, è tra le braccia della sua Santana…. Ci stà costantemente…. e beatamente, sono  sul suo letto, dove ci sono state tante volte, a farsi le coccole e Brit sorride….” Fece qualche secondo di silenzio per poi dire:
“ Ora voglio vedere il sorriso di Brit, che pensa che è nel suo letto ,con la sua migliore amica, a farsi delle semplici coccole” disse Naya con tutta la calma possibile
HeMo, con ancora strette le mani della ragazza, aprì gli occhi e subito sfornò il sorriso innocente,
ma allo stesso tempo malizioso, della bionda cheerleader che interpretava. Naya sorrise e disse:
“così mi piaci Brit!”
“Ragazze in posizione” urlò l’aiuto regista.
Naya porse il mignolo alla ragazza, che lo acchiappò subito, guardandola maliziosamente, ed insieme si diressero, sculettando,  verso il letto del set, perfettamente nella parte.
L’assistente spiegò alle due come posizionarsi, era una posizione alquanto scomoda, ma dovevano stare in favore delle telecamere. Ryan si avvicinò dicendo:
“Ok… gireremo la scena facendo una panoramica sulla stanza, poi sulle foto di Brittany da piccola e, partendo da giù ,stringiamo su di voi per ottenere l’effetto sorpresa, voi in tutto questo iniziate a baciarvi. “
A Naya venne da ridere, perché la posizione, che avevano assunto, era alquanto strana, e per quanto ne avesse provato milioni con la sua ragazza, quella non le sarebbe mai venuta in mente…. Guardò HeMo che ancora rideva, sentiva che respirava a fatica ancora tesa.
“pronta Brit per i miei sweet lady kisses? “ le disse sorridendo.
“San… hai messo il tuo lucidalabbra alla fragola, quello che mi piace tanto, e che ti ha regalato la fatina dei folletti?” rispose HeMo con l’aria svampita alla Brittany. Naya sorrise e rispose:
“Certo BritBrit”.
“Ok….  Silenzio…….. ciack…..Motore…..azione!” urlò l’assistente
Le due sentirono attorno a loro un silenzio incredibile, si sentiva solo il rumore della telecamera che si muoveva per riprendere la panoramica della stanza. Naya iniziò a baciare sul collo la bionda che, per copione, doveva solo abbracciarla, ad un certo punto la guardò negli occhi e le diede prima un bacio leggero, quasi soffiando sulle labbra, poi approfondì il bacio che divenne sempre più intenso, mentre HeMo, con la sua mano, dalla schiena, era passata al sedere di Naya.
“Oh cazzo…….. STOOOOOP!!!!” urlò il regista.
Per qualche secondo le due continuarono, non accorgendosi della cosa, poi Naya si staccò e si appoggiò sulla fronte di HeMo e rise.
“ragazze…. se avessi voluto girare un porno ve l’avrei detto Cazzo!!!” Ryan era alquanto irritato.
HeMo girò lo sguardo verso il regista e dietro di lui vide Zach che ridacchiava, nascondendo la sua risata dietro una mano.
“Ryan, nel copione c’era scritto che le due si baciano o sbaglio? Mi sembra ci si baci così al mondo!”
Rispose Naya, un po’ offesa per le parole pesanti che aveva usato il regista.
“si ,ma non due sedicenni dello stesso sesso, e non in un programma in fascia protetta!” rispose.
“bè… dovresti rivederti le altre scene dei baci degli altri personaggi allora….” Rispose la mora, ormai seduta sul letto.
Ryan fece silenzio per qualche secondo, l’aria in tutta la sala si gelò
“ok…. Tutti fuori immediatamente!!!” urlò Ryan. Le due si alzarono, pronte a scattare fuori dagli studi, ma il regista le fulminò con lo sguardo, e scandì:
“voi due NO!”

HeMo tirò indietro la testa e pensò: “siamo fottute!”
Naya aveva le braccia incrociate, era ancora arrabbiata per la discriminazione del regista, gay dichiarato, e che per questo stupì l’attrice.
Le due si erano risedute nel letto, HeMo aveva il viso preoccupato, iniziò a mangiarsi le unghie, Naya la guardò e capì che la ragazza era preoccupata, le tolse la mano dalla bocca, per farla smettere di torturarsi, e gliela strinse. Il regista si mise davanti a loro, le scrutò per qualche secondo in silenzio.
“ok… è dal video di me against  the music che ve lo dovevo dire….. che succede tra voi due?” indicò prima una e poi l’altra velocemente con l’indice.
La bionda perse per un secondo il respiro e si sbiancò, Naya sospirò…. Sentendo quel sospiro, HeMo pensò che la ragazza, ormai stufa di doversi nascondere, stesse per dire la verità al regista.
“non succede niente! Stiamo recitando, se non và bene che siamo troppo reali, devi solo dirlo e correggerci, ma non puoi farcene una colpa…. Era un bacio Ryan!” Rispose con coraggio Naya. HeMo riprese a respirare quando capì che Naya stava resistendo.
“era un bacio tra due donne, e ci vorrei andare piano se permetti! Altrimenti scateniamo l’inferno là fuori!”
Naya non poteva credere che stava parlando con il primo gay omofobo della storia! Era riuscita a far passare il gaypanic alla ragazza, ma di certo non poteva immaginare, che doveva stare a tranquillizzare anche il regista, che aveva scritto ed indirizzato le due in quella scena.
“Ryan allora facci capire tu… evidentemente non ci siamo! L’abbiamo interpretato male, non so che dirti” si alzò nervosamente Naya.
“io vi stò chiedendo ora, se c’è qualcosa che dovete dirmi sul vostro rapporto! Perché mi sembra di intuire che non stiamo più parlando di amicizia e non mi sembrava che, quello ,fosse un bacio tra due attrici amiche!” rispose abbastanza scocciato.
Naya era quasi pronta a rispondere, ma HeMo per la prima volta si fece avanti.
“non c’è niente da dire Ryan, stiamo cercando di fare bene il nostro lavoro, perciò se stiamo sbagliando dacci tu le direttive!” disse, mentre Naya la guardò stupita per quella sua affermazione.
La discussione si concluse, Ryan si spostò nel suo ufficio e cambiò il copione, dicendo alle due che dovevano solo farsi delle coccole e sfiorarsi le labbra senza toccarle, girarono quella scena una decina di volte e stava diventando pesante per tutti, le due si sentivano talmente in imbarazzo, che non vedevano l’ora di terminare quelle riprese.
 
“Naya non sarebbe cambiato niente, ed anzi, avrebbe peggiorato le cose se gliel’avessimo detto!” le due erano nella loro roulotte ,dopo quella mattinata sfiancante, HeMo aveva la testa tra le gambe di Naya mentre le accarezzava i cappelli.
“lo so…. Sono delusa però. Ha avuto paura di quegli stronzi bigotti della Fox sicuramente. Ryan stà perdendo colpi ultimamente.” Disse la mora
“lui sa cosa può e non può fare per mandare aventi la baracca, fidiamoci di lui, poi so che tu tieni tanto alla relazione tra Brittany e Santana amore, ma anche se non arriverà che importa? La nostra è un’altra storia. “ con un balzo in avanti, sforzando gli addominali , si allungò verso la ragazza per darle un bacio.
“hai ragione a volte mi immedesimo troppo”  le sorrise la mora
“già, pensa che io posso darti tutti i baci che vuoi, anche quelli meno casti” la ballerina le sorrise maliziosamente.
“mmmmm mi piace questa cosa, io oggi avrei fatto così la scena…..” Naya si abbassò verso di lei, le prese il mento tra le mani, ed aprendole la bocca le infilò la lingua, nel frattempo le mise una mano sul seno, massaggiandoglielo al ritmo dei suoi giri con la lingua. HeMo le mise tutte e due le mani sul viso, ansimando per quel lieve piacere, che Naya le stava dando.
Si fermarono e si guardarono, i loro occhi erano pieni di desiderio, la bionda disse:
“altro che Santana Lopez, Naya Rivera è molto meglio!” e riprese le labbra, che prima aveva lasciato per dire quelle poche parole.
Squillò il telefono di HeMo, che subito si fermò ,riconoscendo la suoneria.
“è Brò, è arrivato agli studios…..” sorrise
Naya sbuffò per quel bellissimo momento, interrotto da una suoneria.
“amore…. non ci vediamo da una vita, ci ritagliamo un momento insieme oggi….tanto Siamo in pausa per un’ora” le disse la bionda, per giustificarsi, mentre le stampò un bacio sulle labbra.
“mmmmm si si…. Vai dal tuo brò!” le diede una pacca sul sedere, e si mise a ridere, vedendo quanto fosse felice la ragazza.
 
“mi hanno messo dei cuscini perché si vedesse meglio il mio viso, poi me li hanno tolti, poi Ryan ha detto di rimetterli…. Dovevi esserci…. Un delirio!”
HeMo mi stava raccontando la ripresa della scena del bacio, che poi alla fine non c’è stato, tra Santana e Brittany, non capivo se era contenta o se era delusa.
“Oddio, era da ridere….” Dissi, mentre attraversavamo gli studi per andare in una caffetteria vicina, cercando di sviare i fan che erano all’uscita, ed inseguivano HeMo, per gli autografi e le solite foto.
“Naya non stava tanto ridendo però… e nemmeno Ryan” disse, mentre cercava di passare dritta senza fermarsi, ma solamente salutando e sorridendo.
“mi sembra che almeno tu sia soddisfatta della cosa no? Ti sembrava una cosa azzardata il bacio!”
“si… ma non pensavo che Ryan andasse così in panico, onestamente! Ha cambiato il copione e ha aggiunto battute a Brittany, per farla parlare durante la scena, in modo da distrarre il pubblico, facendosì che Santana si rompesse di tutto quel parlare…. A Naya non è venuto difficile incazzarsi!” ridemmo tutti e due, mentre ci ordinavamo un caffè, ed andavamo a sederci in un tavolo vicino.
“stai dimagrendo?” mi chiese mentre mi scrutava, mi misi a ridere per quella frase
“tesoro… non ci vediamo solo da una settimana….” Le risposi sorpreso.
“lo so, ma mi sembri dimagrito….” Mi guardò con fare malizioso, per poi dire” secondo me Zach ti stà sfiancando”
“HeMo ma che dici?” mi fece arrossire. “ non hai idea del lavoro che mi ha procurato questa puntata dei duetti, ci sono miliardi di canzoni da registrare, pensa che non abbiamo ancora inciso il duetto di Lea e Chris” le dissi come per giustificarmi.
“mmmm è per questo che mi hai trascurato tutta la settimana?” chiese.
la guardai come per farle capire che forse stava esagerando.
“lo so… stò esagerando, ma mi manchi tanto….” Mi disse, facendo il suo solito faccino.
“sorellina, stò lavorando tanto sul serio…. A mala pena riusciamo a vederci con Zach” le presi la mano, mentre mi accorsi che c’erano dei fotografi fuori che immortalavano il momento.
HeMo mi lasciò subito la mano, e sbuffò.
“ma…. Ho una sorpresa!” le dissi, Subito si illuminò in viso.
“se non avete impegni il prossimo week end io e Zach siamo liberi e pensavamo di andare nella sua casa al mare per riposare un po’, e staccare da tutto stò casino, gli ho proposto di invitare anche te e Naya ed era felicissimo!” le chiesi, facendole l’occhiolino.
“Oh siiiiiiiiii…. Io sono libera e credo anche Naya…. Si si si!!!!” mi disse entusiasta.
Io sorrisi davanti a tutta quell’euforia. Poi si fece seria e mi disse:
“Brò ma non è che volete stare un po’ da soli? Magari ne avete bisogno….” Mi chiese.
“bè non te l’avrei proposto altrimenti…. E poi è meglio così, forse stiamo correndo un po’ troppo” mi sfuggì quella frase, senza che nemmeno me ne accorgessi.
Mi guardò con aria sospetta ed iniziò a scrutarmi….
“che c’è ora?” le chiesi
“mmmm è successo qualcosa?” disse
“no…. Ci- Cioè s- si… boh?” balbettai
“oooook! È qualcosa di serio allora, se spunta fuori l’omino balbuziente inizio a preoccuparmi!” rise.
“niente….. l’altro giorno  mi ha detto la famosa frase spaventosa” non avevo nemmeno il coraggio di ripeterla.
La mia amica sgranò gli occhi e disse:
“aspetta…. ti ha detto che ti amava?”  disse incredula a bassa voce ed avvicinandosi a me,  per non farsi sentire “ Zach Woodlee ha pronunciato la parola ti amo???”
Io semplicemente Annuì
“l’ha fatto dopo solo un mese di relazione?”
“Si Heather! “ risposi scocciato, prima che continuasse a fare ripetute domande di conferma….
“oddio devi proprio averlo fatto uscire di testa!..... Cazzo hai fatto sbarellare Zach!” iniziò a ridere incredula!
“hey! Non è un gioco! La cosa è seria!” le dissi offeso!
“certo che è seria, lo conosco da secoli e non l’ho mai visto sbilanciarsi così!”
“bene, la cosa mi tranquillizza un sacco!” affermai
“ma… ma… aspetta…. C’è un problema giusto?” iniziò a capire….
Io sollevai gli occhi al cielo, come per farle capire che finalmente ci era arrivata.
“Oh merda….tu non gliel’hai detto….”  Ci arrivò finalmente.
“già…. “confermai “e mi è preso anche il panico per di più!”
“e cosa hai risposto al suo ti amo?” mi chiese
“con un imbarazzato Wau!”
“bene…. Sarà stato felicissimo!” mi disse
“non è colpa mia, non sono io quello che stà andando troppo veloce!” mi misi sulla difensiva.
“dov’è il problema?” mi chiese diventando seria.
Decisi di essere sincero, sapevo che poteva capirmi solo lei.
“mi è venuto in mente Federico ed il momento in cui, con tutto l’amore e l’entusiasmo che avevo in corpo, gli dissi Ti Amo”
“oh kakkio Brò! “ si mise una mano davanti alla bocca…. “cioè, tu mi stai dicendo, che mentre Zach ti ha detto ti amo…. a te è venuto in mente il nonnino pensionato italiano?”
Mi stava irritando quel suo modo di ribadire le cose, perché già era difficile dirle, in più lei le scandiva con dei particolari ed alcune volte anche pesanti. La guardai male e le dissi:
“HeMo stai esagerando…. “
“ok hai ragione, ma è più forte di me…. Scusa…. Non lo reggo. “ si mise una mano sul petto per scusarsi.
“pensi che ci sia rimasto male?” continuò
“non credo, penso l’abbia capito e poi si sia auto insultato, per aver pronunciato, così impulsivamente, quella frase. Ma è tutto ok, và splendidamente tra noi. “ dissi per tranquillizzarla.
“si ma forse glielo devi dire bene…. Penso sia necessario…. Certo, magari tralasciando il fatto di Federico magari…. “ disse sorridendo
“ovvio…. Ma non so che dire onestamente” affermai pensieroso.
“tu cosa provi per lui?” mi chiese
Il fatto che dovessi mettere i miei sentimenti, davanti ad un tavolino di una caffetteria, con fuori dei fotografi, che immortalavano ogni mio minimo respiro, mi metteva una certa ansia, senza contare l’imbarazzo generale.
“non lo so… cioè ci stò bene, sono attratto da lui, mi piace molto…. Ma non sono pronto a dire ti amo…. così, subito…. Soprattutto dopo che, l’ultima volta che l’ho detto, pensavo di dirlo a quella persona per tutta la vita.”  Mi vennero gli occhi lucidi, ma non era proprio il caso di farmi prendere dalla situazione.
“ok allora diglielo, lo capirà vedrai” HeMo mi riprese la mano, questa volta non preoccupandosi dei fotografi.
Tornammo agli studios, consapevoli di doverci immergere di nuovo nella folla. Cercammo di essere il più veloce possibile, HeMo aveva il suo passo super ed io faticavo a starle dietro come sempre, mentre passavamo tra i fans, notai una ragazzina che, pietrificata, stava piangendo, di un pianto isterico….la cosa mi scioccò.
“aspetta!” tornai indietro verso quella ragazza
“Stefano che fai?” mi urlò Hemo
Mi avvicinai a lei, mentre tutti i ragazzi mi accerchiarono.
“hey! Perché piangi così?” le chiesi chinandomi verso di lei…. Singhiozzava e non riusciva nemmeno a parlare.
“He…HeMo” mi disse, guardandomi
“si HeMo,ma perché piangi?” ripetei
Mi rispose l’amica, che la sorreggeva, ed era più tranquilla.
“siamo venute fin qui dal Texas, solo per poterla vedere”
Sgranai gli occhi…. “dal Texas???” dissi
La piccoletta, ancora in lacrime, mi fece cenno con la testa di si.
“vieni con me!” le dissi, e la portai dall’altra parte, dove HeMo mi stava aspettando.
La ragazzina mi strinse forte la mano, sentivo che tremava, la mia amica assisteva divertita alla scena da lontano.
“come ti chiami?” le chiesi
“Kate!” mi rispose timidamente
“bene Kate, adesso ti accorgerai che Heather Morris è umana e parla, mangia come te…. Niente di più”
La portai di fronte ad HeMo che le sorrise.
“Oh mio Dio, Oh mio Dio!!!” iniziò a dire mentre riprese a piangere.
“hey Kate non piangere!” le dissi
“Heather lei è Kate, è venuta fin qui dal Texas, solo per vederti” la presentai.
“dal Texas? Sul serio?” chiese , mettendole una mano sulla spalla
“s-si” balbettò la ragazzina.
“Sarai  stanchissima” le chiese sempre sorridente.
“no… no assolutamente, si è avverato un sogno!” le disse
“che dolce! Allora facciamo una foto?”
Scattai la foto alle due, HeMo la abbracciò forte e la ragazzina, probabilmente, stava per avere un infarto, poi le firmò una maglietta e le fece un autografo. Andò verso l’amica saltellando, mentre tutti gli altri oltre il cancello urlavano e, probabilmente, odiavano Kate per la sua fortuna.
“ti rendi conto che la gente piange e si fa Km per poter vedere una stronza come te???? Ahhhhh  se solo sapessero!” la presi in giro, mentre mi spintonava.
 
La casa di Zach era a Santa Monica, ci spostammo tutti e quattro col Suv del mio ragazzo. Non mi sembrava vero che avevo ben due giorni per rilassarmi e riposare con tre delle persone che più amavo a questo mondo. Era stata una settimana difficile: per me che avevo lavorato quasi tutte le notti per remixare canzoni e registrare col cast, per Zach che stava preparando una puntata importante dedicata al Rocky Horror, e per Naya ed HeMo era stata snervante, perchè Ryan aveva reagito veramente male dopo quella mattina del finto bacio, ed aveva ricostruito un po’ la storia dei due personaggi che dovevano interpretare, facendo mettere insieme Brittany con Artie. Insomma tutti e quattro avevamo assolutamente bisogno di staccare da tutto.
Appena arrivati HeMo si fiondò in piscina, adorava l’acqua e nuotare, in questa cosa mi ricordava tanto Sara, io avevo soltanto voglia di crogiolarmi al sole e la mia amica Naya concordava con me nell’oziare al sole….
“Brò mi avvicineresti l’asciugamano?” HeMo aveva deciso di uscire dall’acqua
“che palle mi devo alzare da qui?” le dissi senza nessuna voglia di assecondarla
“a meno che non ti metta a lanciare l’incantesimo di Levitazione da li, non vedrei altra soluzione” disse citando uno degli incantesimi di Harry Potter per far levitare gli oggetti.
“ecco appunto, lancia un incantesimo di appello e chiamalo con un Accio asciugamano!!!” mimai il gesto, come se avessi una bacchetta in mano
“non posso non ho la bacchetta non lo vedi?” mi disse come se fosse una cosa ovvia. Ci divertivamo troppo ad entrare ogni tanto in quel magico mondo.
“Oddio basta, te lo prendo io amore…. prima che  arriviate a parlare quella specie di lingua tutta con la S” Naya si riferiva al serpentese, una lingua usata sempre nel libro.
Ridemmo tutti e due, mentre Zach ci guardava un po’ storto. Uno dei miei obbiettivi era riuscire a far leggere tutti i libri di Harry al mio ragazzo… ci sarei riuscito prima o poi.
Naya si alzò dallo sdraio, aveva un’enorme cappello di paglia in testa ed i suoi grandi occhiali neri, sembrava un po’ una diva degli anni 70.
“Eccolo” glielo porse….
Con un scatto felino ed una forza negli avambracci, HeMo acchiappò il braccio di Naya e la buttò in piscina.
Naya si arrabbiò tantissimo, ma poi vedendo che HeMo le si avvicinò e le schioccò un bacio, si calmò e si mise a ridere
“sei una stronza amore!” le urlò
Vidi che le due parlottavano tra di loro, la cosa non mi piacque per niente, chiamai Zach pianissimo dicendogli:
“pssss…. amore…. Non la vedo bene la cosa….non mi fido di HeMo, ci conviene entrare dentro se vogliamo evitare un tuffo in piscina” pronunciai pianissimo.
“dici?.... mmmm ok, vieni con me” mi disse.
Mi avvicinai a lui, non feci in tempo a muovere due passi, che mi prese di peso e mi buttò dritto dritto in piscina per poi tuffarsi con una capriola. Ci ero cascato in pieno!
HeMo e Naya si avvicinarono e cominciarono a schizzarmi
“ah ah ah Previani sei uno Sfigato!” mi urlò la mia amica ballerina.
Passammo un pomeriggio spensierato, ed il giorno dopo lo passammo al mare, non c’era quasi nessuno in spiaggia e decidemmo di rimanere li, aspettando romanticamente il tramonto, prima di ripartire per tornare a casa.
Naya ed Hemo si erano allontanate per una passeggiata, mentre il sole iniziava a calare sul mare, pensai che magari  le due l’avessero fatto anche per dare un po’ di intimità a me e Zach.
Mi avvicinai a lui e gli presi la mano, per poi dargli un bacio sulle labbra.
Mi sorrise e mi disse:
“tu ci credi a questa storia?” mentre guardava l’orizzonte davanti a sé.
“certo! Perché me lo chiedi?” risposi perplesso
“perché ci sono delle volte che ti sento con me, in tutto e per tutto….. ed altre invece sei lontano…. Come se avessi paura, come se tutto questo fosse troppo e non ti fidassi di me.” Si girò per guardarmi negli occhi.
“amore non è così, davvero…. Io mi spavento per tutto lo sai…. Le novità mi uccidono e tu sei troppo importante per me e ho paura di correre troppo e rovinare tutto” gli spiegai, mentre gli accarezzavo la guancia per tranquillizzarlo.
“perché non ti lasci andare? Che importa se si corre e si sbaglia? Tante volte ho sbagliato nella mia vita, ma ho sempre fatto quello che sentivo di fare e non me ne pento, anzi rifarei tutto, comprese le cose che mi hanno fatto male!” mi disse.
“lo so…. Tu sei più forte e più coraggioso di me” risposi guardando per terra.
“Amore, guardami” mi prese il viso tra le sue mani e poi mi disse:
“io non sono Federico, non sono quella persona che ti ha fatto male, voglio che ti fidi di me e che ti lasci andare” mi guardò dritto negli occhi. Mi venne da piangere.
“lasciati andare amore mio e non te ne pentirai” mi disse prima di baciarmi profondamente. Rimanemmo abbracciati per così tanto tempo che il sole fece in tempo a calare, senza nessun bisogno di dire più niente, ma ascoltando solo i nostri reciproci respiri.
 
“ci voleva proprio questo week end, mi sono rilassata un sacco, ci aspetta una settimana pesante!” le due ragazze erano rientrate a casa, dopo il week end fantastico che avevano vissuto.
“esatto, sarà pesante per me vedere Kevin che limona con te, soprattutto!” disse Naya imbronciata.
La bionda si avvicinò e le diede un bacio, per poi guardarla e dirle:
“io limono solo con te!” Naya rise di quella battuta, poi si fece seria, la guardò e con una mano ancora sulla sua guancia le disse:
“amore se ti dico una cosa non ti arrabbi?”
HeMo si preoccupò di quell’affermazione  ma disse:
“mmm ho un po’ paura però…. Ok! Spara!”
“tutta la situazione così famigliare di questi due giorni, mi ha fatto desiderare di avere una famiglia con te, e magari anche dei bimbi….. ma era solo un pensiero che mi è venuto, so bene che abbiamo 24 anni e tutta una carriera davanti a cui pensare” disse subito, per non far preoccupare la bionda davanti a lei, che divenne seria di punto in bianco.
“oddio amore è una cosa dolcissima, ma appunto mi sembra un pensiero ancora molto futuristico, contando che solo l’1 per cento di quelli che ci conoscono, sanno di noi due” sorrise e l’abbracciò, per non rattristarla. Poi continuò
“però, quando succederà vorrei che nostro figlio somigliasse a te!” le sorrise e con quella frase provocò un sorriso stupendo alla ragazza, che l’abbracciò per poi baciarla appassionatamente.
Squillò il telefono di HeMo con una suoneria, che entrambi conoscevano bene.
La ballerina andò subito a prendere il cellulare e rispose:
“ciao Mamy!”
“Heather Elizabeth Morris ! sono sotto casa tua, o perlomeno quella che pensavo fosse ancora la tua casa, per farti una sorpresa, quando una ragazza sconosciuta, mi apre la porta e mi dice che sei andata via tempo fà….. ESIGO UNA SPIEGAZIONE SUBITO!!!!”
 
*************************
Faticaccia e non piace nemmeno tanto il capitolo.
Comunque ringrazio e tutti quelli che continuano a leggere, siete tantissimi mammamia!
Ovviamente un ringraziamento particolare và a chi scrive due righe dopo perché veramente mi dà gli stimoli per continuare.
Una piccola Nota sulla scena del bacio:
Come tutti, credo, la prima volta che l’ho vista sono rimasta scioccata e positivamente sorpresa, per non dire che ro gasatissima…. Poi rivedendola più e più volte mi è sembrato che, soprattutto HeMo fosse moooolto tesa, e non fosse una scena venuta poi così spontaneamente…. Quindi mi sono immaginata tutto quel casino che ho scritto, sognando che in principio doveva esserci un vero bacio.
AHHHHHH i sogni…. E vabbè
Grazie e a presto
E.
PS: non odiatemi per le ultime frasi che vi terranno in sospeso, ma ormai lo sapete che sono sadica. =)

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Capitolo 24
*** Misguided ghosts ***


Naya vide che la ragazza si mise una mano davanti alla bocca e sbiancò…. Aveva la faccia sconvolta. Pensò subito che fosse successo qualcosa alla mamma o a sua sorella, poi sentì che la bionda disse:
“mamma posso spiegarti… davvero non…”
“Vorrei ben vedere che mi devi spiegare un bel po’ di cose Heather!” la  signora Jeannie era veramente infuriata.
“ok… stò arrivando…. Stai tranquilla mamy ok? Arrivo subito!” le disse. La mamma chiuse il telefono senza nemmeno dare una risposta alla figlia.
Naya, non ebbe bisogno di spiegazioni perché capì subito cos’era successo. Si avvicinò alla ragazza e la abbracciò.
HeMo era talmente terrorizzata, che non riusciva nemmeno a piangere, lasciò Naya e si sedette nel letto perché le gambe non le reggevano più…. Si mise una mano in fronte per la disperazione, respirava a fatica.
La mora si inginocchiò davanti a lei, e le tolse la mano dalla fronte, per farla respirare meglio.
“andrà tutto bene tesoro…. Vedrai” non era sicura di quella frase, ma sentiva che doveva dirla, doveva dire qualcosa per tranquillizzare la ragazza.
“no Naya…. Non andrà tutto bene!! Come puoi dirlo? Stò per dare a mia mamma una grandissima delusione!”
Era vero… era tremendamente vero, pensò la mora, sarebbe stata una tragedia ed avrebbe fatto male alla mamma sentire tutto quello, forse ,dopo la morte del padre, sarebbe stato il più grande dolore, ed a procurarglielo sarebbe stata proprio lei. Naya era sicura che anche HeMo stava pensando le stesse cose e se faceva male a lei, anche solo pensarci, immaginava quanto potesse distruggere la ragazza. Non sapeva che fare, si sentiva impotente.
“devo andare!” si alzò improvvisamente dal letto
Naya prese coraggio e le fece la proposta:
“Lascia che venga con te, facciamola insieme questa cosa” le disse, tenendole il viso tra le mani.
Hemo la guardò con tenerezza, le prese le mani da suo volto per dirle:
“Naya non è il caso, devo farlo da sola”
Si abbracciarono e si strinsero forte, alla mora vennero gli occhi lucidi, HeMo lasciò l’abbraccio, la guardò per un’ultima volta negli occhi e si diresse verso l’uscita.
Le tremavano ancora le gambe, mentre guidava cercava di fare dei respiri profondi, si ripeteva in continuazione di restare lucida e non farsi prendere dal panico…. Intanto pensava a cosa dire.
Non le veniva in mente nemmeno una frase, perché tutto quello che focalizzava erano immagini, tra le più drammatiche, di situazioni in cui avrebbe travato la mamma. Pensò allora che doveva lasciar parlare il cuore.
“papà ti prego aiutami tu! Parla al suo cuore….” Si ritrovò a pensare, chiedendo al suo angelo che stava in cielo, le scese una lacrima che asciugò subito, non voleva farsi vedere piangere. Desiderava solo che la mamma la capisse e la amasse lo stesso.
Arrivò davanti alla sua vecchia casa, la mamma era in piedi davanti al cancello che andava avanti ed indietro, era preoccupata e parlava al telefono, sicuramente stava parlando con April, la sorella…. HeMo si pentì di non averlo detto nemmeno ad April, magari in questo momento le avrebbe potuto dare almeno una mano. Scese dalla macchina ed il respiro si fece più pesante, sentiva un dolore fortissimo al petto, sicuramente dato dall’ansia. Non vedeva la mamma da più di un mese e, per come stava, aveva solo voglia di abbracciarla. Arrivò a passo svelto verso di lei, la mamma la vide e chiuse immediatamente la conversazione. HeMo si mise davanti a lei, la fissò, non aveva il coraggio di fare niente. Il primo passo lo fece la signora, che andò verso di lei e, non resistendo anche se era arrabbiata, la abbracciò. HeMo la strinse forte, voleva godersi quel momento, ed aveva bisogno di quell’abbraccio, inconsapevole, per riuscire ad affrontare quello che doveva dirle dopo.
“tesoro che cosa è successo? Cosa c’è stato di tanto grave da non potermi dire questa cosa? Heather non mi sarei mai aspettata una cosa del genere da te!” iniziò a farsi seria.
HeMo non voleva conversare li, in mezzo alla strada, e davanti alla sua vecchia casa.
“mamma ti prego saliamo in macchina, ti spiego tutto, però non qui.” Le disse.
Si diressero verso un parco li vicino, aveva bisogno di avere attorno a sé un ambiente tranquillo ed all’aria aperta.  Durante il tragitto nessuna delle due aveva detto mezza parola, la signora Jeannie scrutava in continuazione la figlia, perché la vedeva troppo tesa e non riusciva a capire cosa ci fosse di così tanto grave da tenere la sua bambina così in ansia. HeMo si sentiva quello sguardo fisso e cercava di concentrarsi sulla guida, per non farsi prendere ancora di più dall’ansia.
Si sedettero in una panchina, Jeannie prese la mano della figlia ed aspettò che parlasse.
Alla bionda non uscì mezza parola, non sapeva da dove iniziare, aveva troppa paura di fare del male alla mamma.
La signora non reggeva più tutta quella tensione e tutto quel mistero, perciò disse:
“tesoro che succede? Cosa c’è di così grave, da non poterti confidare con me e da farti cambiare addirittura casa?’”
In realtà non c’era niente di grave, ed il cambio di casa era stato fatto per via di Taylor, ma HeMo non volle raccontare alla mamma del casino che aveva fatto il suo ex, perché avrebbe aggiunto ansia e preoccupazioni in più, in fondo anche senza Taylor, lei e Naya sarebbero andate a vivere lo stesso insieme .
Si concentrò su Naya, sul suo sorriso, su quanto fosse bella dentro e fuori e, soprattutto, su quanto l’amasse, l’aveva capito ed era arrivato il momento di andare avanti, e costruire la sua leggenda personale come Santiago,  il pastore dell’Alchimista, il libro che le aveva regalato il suo Brò…. Si ritrovò a desiderare di avere Stefano affianco in quel momento, perché potesse darle forza per dire quelle parole. Si ricordò una frase dello scrittore che diceva:” Ascolta il tuo cuore. Esso conosce tutte le cose.” Fece un bel respiro, ascoltò il suo cuore e disse:
“mamma…. io ora ti devo dire una cosa che, probabilmente, ti farà male, però voglio che ti ricordi che sono tua figlia e  che ti ricordi il bene che mi vuoi…. Ho aspettato a dirtelo perché ho paura, paura di farti del male…. ricordi quando è morto papà e tu hai fatto promettere, a me e ad April, che saremo sempre state unite e che non ci saremo mai fatte del male? Ecco, io avevo paura di farti del male” la signora aveva uno sguardo ancora più preoccupato, perché non capiva dove volesse arrivare la figlia con quelle parole.
“tesoro che cosa hai fatto?” chiese ancora più perplessa.
“io vivo da Naya adesso….. anzi vivo con Naya per la precisione.” La donna spalancò gli occhi e scosse la testa.
“in… in che senso? Perché ti stà ospitando Naya?” chiese
“non mi stà ospitando, abbiamo deciso di vivere assieme, perché abbiamo una relazione …. Io e Naya ci…. amiamo….” Ecco l’aveva detto, c’era riuscita…. Ebbe la sensazione come se si fosse tolto un tappo da una vasca piena d’acqua e di colpo in un vortice la vasca si svuotasse, così la ragazza riprese a respirare correttamente.
La signora fece silenzio per qualche secondo, ad Heather parve di sentire il cuore che le batteva in testa, nei polsi, tra la giugulare…. In ogni punto del suo corpo. Lasciò le mani della ragazza che fino a due secondi prima stringeva preoccupata, e si mise le mani davanti alla bocca in un’espressione di stupore.
“Heather che scherzo è questo? Per favore sii seria e dimmi la verità!” le disse
“mamma ti sembra stia scherzando?” rispose la ballerina
“tesoro hai bisogno di qualcosa? Di soldi? Ti droghi? Bevi? Sei nei guai con la polizia?con Ryan? Dimmi la verità!” sembrava che non volesse capire. HeMo iniziava ad irritarsi.
“mamma la verità è quella che hai appena sentito dalla mia bocca, amo una donna e sono felice, per la prima volta nella mia vita. Perché sento che è quella giusta, non è stato facile capirlo, ma ora lo so” cercò di sorridere a quel viso di ghiaccio che aveva davanti.
“Heather io lo sapevo che questa vita ti avrebbe cambiata, ma la mia paura era che iniziassi a fare uso di droghe o a bere pesantemente…. Non che intraprendessi una relazione saffica!” a quell’ultima parola la ballerina si mise a ridere, le aveva sentite tutte, ma quella parola, ancora non gliel’aveva mai detta nessuno.
“ma che dici? Cioè avresti preferito mi drogassi? Fammi capire!” chiese ormai stupita la ragazza.
“a tutto c’è rimedio… tesoro io posso capire che tutto questo vortice ti stia facendo fare una vita disordinata, che ti confonda…. E magari sentire tutte le storie dei fan ti ha suggestionato, come la storia di Santana e Brittany … credo che abbia bisogno di riposare un po’ e vedere bene tutte le cose.”
“mamma tu stai beatamente continuando a fare finta di niente, e ad evitare il discorso. Non mi ha suggestionato niente e non sono nemmeno presa dalle mode del momento, amo Naya, e sono pienamente consapevole che sia una donna, amo tutto di lei. So che non è facile per te accettare questo, non ti stò chiedendo di saltare dalla gioia e farmi gli auguri, ma non è nemmeno facendo finta di niente che possiamo risolvere la cosa o che magicamente io torni ad essere single o a sposarmi con un uomo”  la bionda ormai si sentiva sicura di tutto, e voleva che la mamma se ne rendesse conto.
La signora la guardò per qualche secondo, poi abbassò lo sguardo ed iniziò a piangere…. HeMo voleva morire in quel momento, senti il cuore pietrificarsi, diventare pesante… aspettava da un momento all’altro che questo cadesse per terra e si frantumasse in mille pezzi.
“perché mi stai dando questo dolore figlia mia? Io… io non lo capisco…. Mi stai punendo per qualcosa? Non sono stata una buona madre per te? Perché mi fai questo?”
Hemo non sapeva cosa rispondere, sembrava che tutte le peggiori paure, come quella di deludere sua madre e di farla soffrire, si stavano realizzando in quell’istante. Pensò a quanto era stata orgogliosa durante il suo diploma, a tutti i traguardi della sua carriera da ballerina, lei era sempre li, con gli occhi che le brillavano, a supportarla, così orgogliosa della sua talentuosa figlia.
“mamma ti prego, non dire così…. Rendi tutto più difficile. Non stò facendo niente di male, che male c’è nell’amare una persona? Anche se quella è del tuo stesso sesso? Che importa?”cercò di farla ragionare
“E’ contro natura…. Lo capisci? Non si può…. Tutto quello che ti ho insegnato dove è andato a finire? Heather mi stai facendo sentire una fallita!”
“mamma non dire così, non si può comandare chi amare!” le disse
“invece si! Si possono mandare via i pensieri non buoni ed impuri, non sei un’animale Heather! Puoi controllare i tuoi istinti!” alzò la voce, ed il viso si fece sempre più serio.
“Oddio mamma non siamo più nel medioevo, tutti dovremo poter scegliere chi amare, io non posso fare finta di niente!” le mise una mano nella spalla
“Si che puoi! Io lo sapevo che quella ragazza ti avrebbe portato a fare qualcosa di sbagliato, certo non mi aspettavo arrivasse fino a questo punto però!” iniziò a gesticolare nervosamente.
“mamma perché non lo vuoi accettare? Naya è una persona fantastica, la devi solo conoscere meglio….” Stava iniziando ad avere gli occhi lucidi, perché non vedeva nessuna speranza in quel dialogo.
La mamma si fermò a pensare per qualche secondo…. Per poi dire:
“tesoro senti…. Facciamo una cosa, sentiamo Ryan e le diciamo che stai poco bene ed hai bisogno di un periodo di riposo, perché sei molto stressata, così puoi tornare a casa con me, stiamo un po’ assieme vuoi?” le accarezzò il viso….
“ Stai con la tua mamma e magari ti fai anche una chiacchierata col dottor Stan, che ti ha aiutato tanto dopo la morte di papà…. Eh? Che ne dici?” ad HeMo sembrò veramente che quella che aveva bisogno di cure era lei, perché aveva assunto un’espressione da pazza isterica e stava continuando a recitare la parte di quella che faceva finta non fosse successo niente.
“mamma io stò benissimo! Non capisco perché continui a fare finta che la mia relazione con Naya non esista” le disse abbastanza scocciata.
“Heather basta!!! Ok??? Mi stai facendo arrabbiare adesso!!!” si alzò in piedi improvvisamente, lasciando la ragazza impietrita.
“ora ti alzi e torni a casa con me, è più importante la tua salute della tua carriera! Sei chiaramente confusa ed hai bisogno di aiuto!!” urlò, attirando l’attenzione di alcuni passanti.
“mamma no! Io non vado da nessuna parte!”cercò di stare il più calmo possibile.
“Heather…. io adesso mi muoverò verso la tua macchina, ti aspetto li, ti lascio un momento per riprenderti, per poi salire in macchina e tornare a casa con me. Non voglio sentire altre discussioni” si allontanò a passo svelto.
HeMo rimase lì su quella panchina, stranita…. Le sembrò tutto così surreale, sapeva che se non avesse seguito la madre probabilmente l’avrebbe persa….
Perché non voleva provare solamente a capirla? A sentire quanto era felice? Ad amarla come l’amava prima? Nel suo ultimo sguardo, aveva visto tanta delusione, e probabilmente non l’avrebbe mai più guardata come la guardava prima. Si mise le mani in testa disperata. Sentì il bisogno di fare una cosa, prese il cellulare  per comporre il numero di Naya.
Naya era rimasta a casa e non aveva la forza e la lucidità di fare niente, se non stare seduta sul divano e dondolare nervosamente le sue gambe accavallate. Senti la suoneria del suo cellulare personalizzata e sapeva già chi c’era dall’altra parte, rispose subito:
“amore dove sei?”  le chiese
“Naya tu mi ami vero? Ti prego dimmi che mi ami, perché ho bisogno di sentirmelo dire in questo momento” le disse la bionda
La ragazza ebbe paura di quella richiesta e le vennero subito le lacrime agli occhi, si sentiva fragile e molto labile…. Ma rispose subito, perché in quel momento HeMo ne aveva bisogno.
“Ti amo! Ti amo Heather con tutta me stessa, ogni cellula del mio corpo è fatta per amare te!”
HeMo sorrise e si sentì più sicura, sentire la sua voce le aveva dato coraggio.
“grazie! Anche io ti amo tanto e mi serviva sentirlo per quello che stò per fare!”
Naya si gelò, non sapeva cosa pensare e come interpretare quelle parole.
“amore dove sei?  dov’è tua mamma? E soprattutto cosa stai per fare?” chiese apprensiva.
“lo capirai, ora devo andare”chiuse il telefono e lasciò Naya così… in sospeso.
Si diresse, fiera, verso la sua macchina, dove l’attendeva la mamma. Entrarono in macchina, la mamma sorrise e disse:
“ Andrà tutto bene tesoro vedrai, torneremo ad essere felici” le mise una mano sulla spalla. HeMo guidava e non rispose.
La mamma vide che la figlia si fermò, ad un certo punto, in una strada che non era quella che portava fuori città.
“dove vai tesoro?” le chiese
“ti stò accompagnando all’aeroporto mamma. Perché così puoi andare a casa” non disse nient’altro, mentre la signora si metteva la mano nei capelli disperata.
“Heather non fare la sciocca fidati di….”
“mamma!” la interruppe “ho deciso, e non voglio discutere! Quando sarai pronta ad accettarmi così come sono, mi troverai qui pronta ad abbracciarti”.
Scesero dalla macchina tutte e due. HeMo aveva le mani incrociate sul petto e nel cuore suo sperò che, con quel gesto, la mamma ci ripensasse, fino all’ultimo ci aveva creduto.
La mamma si girò verso di lei e le disse:
“mi hai deluso Heather e non credo di meritare questo. Tuo padre sarebbe deluso quanto me, se fosse ancora in vita.” Si girò e se ne andò.
HeMo si strinse ancora più forte le braccia al petto, salì in macchina e scoppiò a piangere, tutta la tensione, la rabbia, la delusione la sfogò in quel pianto disperato dentro quella macchina.
L’aveva lasciata, con una delle frasi più brutte che potesse mai  immaginare. Avrebbe avuto per sempre, come ultimo ricordo, la mamma che si allontanava da lei, dopo averle detto quelle parole che le spezzarono il cuore.
Aprì tutti i finestrini, sentiva il fiato corto…. Aveva bisogno di fare dei forti respiri. Mise in moto, non voleva andare a casa, sapeva che Naya era a casa in ansia, ma aveva bisogno di stare da sola. Si diresse verso il mare. Guidava in quella strada ,tra le palme altissime tipiche della città che la ospitava, decise di attaccare il suo ipod alla sua radio, perchè la musica le facesse un po’ di compagnia.
La prima canzone fù:  Miguided Ghost …. Rimase colpita da quella traccia venuta fuori dal random dell’ipod …. Sembrava che ,quell’aggeggio, avesse intuito il suo stato d’animo. Le colpì una frase che Hayley Williams cantava con estrema malinconia:
We are just misguided ghosts
Travelling endlessly
The ones we trusted the most
Pushed us far away
And theres no one role
We should not be the same
But I'm just a ghost
And still they echo me
They echo me in circles

Sentiva ancora quell’eco delle parole così dure della mamma. Le venne da piangere, di nuovo… pensò che non aveva mai pianto così  tanto nella sua vita, come nell’ultimo periodo. Si fermò davanti ad un parcheggio, scese dalla macchina e si diresse verso la spiaggia. C’erano alcuni ragazzi in spiaggia che giocavano a pallavolo, più in là una mamma con le sue due bambine ed il loro cane. Vedere tutta quella normalità le fece bene, sentire che anche lei faceva parte del mondo e che non era solo un personaggio inventato della TV, la tranquillizzò. Il sole era caldo nonostante fosse relativamente presto, si mise all’ombra di una torretta, seduta con la schiena che poggiava su un pilastro, poggiò la testa ed iniziò a respirare la brezza marina. Provò un senso di solitudine, sapeva benissimo di non essere sola, aveva Naya ed aveva anche Stefano, erano la sua famiglia ora…. Erano tutto quello che le era rimasto, aveva fatto delle scelte coraggiose, non si era pentita, anche se aveva distrutto la vita di altre persone, si ritrovò a sperare di non doversene pentire mai in futuro. Si guardò il polso destro e giocò col braccialetto che le aveva regalato la sua ragazza per il compleanno, cercò quella scritta dietro che diceva”ti amerò per sempre N.”  Mentre pensava quelle cose, le arrivò una chiamata di Stefano, la interpretò come un segno del destino, aveva voglia di sentirlo e schiacciò il tasto verde del cellulare….
“ sei pronta a fare i cori a Miss Gwyneth Paltrow e soprattutto a ballare con lei?” informavo la mia amica della mega notiziona, che l’attrice avrebbe partecipato come Guest Star al programma. HeMo l’ adorava e io adoravo i Coldplay e ,di conseguenza, anche lei ,avendo sposato l’uomo più dolce della terra.
“hey fratellino…..” mi rispose, sentì che aveva una voce strana e rotta dall’emozione. Mi accorsi subito che qualcosa non andava. Sentivo degli strani rumori provenire dall’altra parte del cellulare.
“HeMo tutto bene? Dove sei?”
Iniziò a piangere talmente tanto, che non riusciva nemmeno a parlare.
“Heather che cosa è successo e dove sei? Calmati!” cercai di stare calmo, ma stavo morendo d’ansia.
Sentì che cercava di respirare tra i singhiozzi, per potermi rispondere, riuscì finalmente a dire
“ho appena accompagnato mamma all’aeroporto… sà tutto.”
Capì tutto al volo, compreso il fatto che stesse malissimo, ed era sola in quel momento.
“dove sei ora?” le chiesi.
“sono in spiaggia a Long Beach….”
“stai li, stò arrivando.”
Mi chiesi come mai Naya non era con lei, ma poi realizzai che quando HeMo stava così ,aveva bisogno di stare da sola, non mi importò molto la cosa, non poteva stare da sola in un momento del genere, senza scrupoli, mi infilai la prima maglietta che trovai, per uscire di casa e raggiungerla.
Mentre guidai mi immaginai scenari apocalittici, non sapevo nemmeno come le due fossero arrivate a parlare, così improvvisamente, di questa cosa…. Pensai addirittura che, qualche stronzo che sapeva della sua relazione con Naya, avesse chiamato la mamma per informarla. Riconobbi la sua macchina parcheggiata, fermai la mia affianco alla sua, scesi dalla macchina in fretta per cercarla.
La trovai sotto una torretta, seduta accovacciata con le braccia che stringevano le sue gambe strette al petto. Mi fermai qualche secondo a guardarla, mi sembrò così piccola e fragile in quel momento…. Percepì che si sentiva sola…. Non volevo assolutamente si sentisse così, e mi avvicinai subito.
Mi misi davanti a lei, per evitare che si spaventasse, le sorrisi. Sollevò lo sguardo, ed aveva ancora le lacrime, mi accorsi che aveva pianto davvero tanto, dai suoi occhi rossissimi. Mi inginocchiai davanti a lei per guardarla dritta in viso, per poi abbracciarla.
“andrà tutto bene…. Te lo prometto.” Non riuscì a dire altro.
“mi ha trattato come se fossi malata…. Non ha voluto nemmeno sapere se ero felice, voleva solo farmi guarire….”
“ssshhhhh non ora…. Silenzio” le dissi, perchè non riusciva nemmeno a respirare bene, e non era il caso si agitasse ancora di più.
Si calmò dopo un’ora, era sdraiata con la testa sulle mie gambe, le accarezzai i capelli per non so quanto tempo, rimanemmo li senza dire niente.
“come si può dire di amare una persona e poi, appena c’è un ostacolo, lasciarla andare così?  Mi chiese
Mi fece una tenerezza incredibile.
“E’ tua madre Heather, ti ama a prescindere, non può non amarti…. È spaventata, la paura porta a reazioni incontrollabili a volte. Ti fà pensare che quella cosa che ti fa paura non esiste, anche se è evidente, li davanti a te e dovresti solo affrontarla, per capire che poi non è così terribile.”  Le risposi mentre continuavo ad accarezzarle i capelli.
“sai, mio papà mi accompagnava sempre a danza quando ero piccola, lo faceva ,perchè amava vedermi danzare, io volevo che mi accompagnasse e poi andasse subito via, perchè mi vergognavo, ed avevo paura di sbagliare davanti a lui” mi sorrise.
Io mi stavo rendendo conto che mi stava parlando per la prima volta di suo padre, sentì improvvisamente un tuffo al cuore.
“eri già una stronzetta da piccola!” le dissi ,mentre le diedi un bacio in fronte.
“sai cosa faceva allora? Faceva finta di andarsene e si nascondeva dietro un pilastro, per potermi vedere. Un giorno mi accorsi della cosa e gli andai incontro per rimproverarlo, e dirgli che non era giusto, perchè mi stava imbrogliando…” sorridemmo tutti e due
“ed allora mi disse: perchè non vuoi che ti guardi? Anche se sbagli non importa Lily, (mi chiamava così mio papà) io non ti voglio meno bene se sbagli, ricordalo sempre!” mi guardò con gli occhi lucidi
“da quel giorno lo feci assistere, e da quel giorno…. ogni volta che sbagliavo o non riuscivo in una cosa, quelle parole mi hanno dato sempre la forza di andare avanti e ricominciare, perchè pensavo che il mio papà tanto mi voleva bene lo stesso”
“è bellissimo HeMo! Assomigli tanto a tuo papà secondo me” non avevo mai visto nemmeno una foto del padre, ma avevo sempre avuto questa convinzione.
“si mia mamma mi ripete sempre che sono testarda come lui!” in quel momento mi ritrovai a ringraziare per la testardaggine della mia amica, ereditata dal padre, perchè questa, le aveva permesso di resistere, all’estremo egoismo della mamma quel giorno.
“io penso che oggi tuo padre sia orgoglioso di te!” quella frase mi uscì dalla bocca inspiegabilmente.
“pensa che lei mi ha detto il contrario prima di lasciarmi….” Rispose con amarezza. “ma io mi sono ricordata del momento in cui, lui, mi ha detto quelle parole in palestra, e mi sono tranquillizzata”
“vedrai che arriverà il momento in cui tua madre capirà, e le mancherai talmente tanto, che sarà pronta ad affrontare tutto insieme a te. Fino ad allora tu non sarai sola, ci sono io e c’è la persona per il quale hai affrontato tutto questo casino…. Che credo ti stia aspettando con ansia a casa…” le dissi pensando a Naya che, sicuramente, era in uno stato penoso in quel momento.
“si… è vero, ma non volevo mi vedesse in quelle condizioni e si sentisse in colpa, perchè non è assolutamente colpa sua”
“certo l’ho capito…. “ le sorrisi.
Si alzò e mi abbracciò per poi dirmi:
“ricordati che mi hai promesso che andrà tutto bene” sorridendomi
Mi sentì il peso di quella responsabilità, ma in quel momento sentivo che non poteva che andare diversamente e la strinsi più forte a me.
 
La bionda entrò a casa con in braccio San, che era andata ad accoglierla in giardino, appena varcata la soglia la lasciò andare libera, verso la sua ciottola d’acqua.
Naya si precipitò all’entrata, l’unica cosa che voleva vedere in quel momento era il viso della ragazza, per poter capire come stava. Si fermò davanti a lei, con le braccia strette al suo petto, guardandola con apprensione. HeMo sollevò lo sguardo e la vide, pallida ed in ansia. Le sorrise e si avvicinò per abbracciarla.
Si strinsero forte per lungo tempo, la bionda si spostò per trovare gli occhi bellissimi della ragazza, impazziva per quel taglio degli occhi di Naya, in quel momento, per lei, era la creatura più bella che potesse stringere. Aveva fatto tutto questo per lei, ed abbracciandola si rese conto che aveva fatto la cosa giusta, e che tutto il resto poi si sarebbe sistemato.
Naya non resistette e le chiese:
“come ha reagito?”
“niente di diverso da quello che ci immaginavamo e soprattutto niente di quello che speravamo” disse con gli occhi lucidi.
“mi dispiace tanto amore….” Anche gli occhi della mora si fecero umidi.
“No! Doveva arrivare questo momento, e finalmente è arrivato, è stata una liberazione e non voglio che ti dia delle colpe!”  la strinse di nuovo a sé.
“non mi sento sola perchè ci sei tu con me, e quando ti ho chiamato e mi hai detto quelle parole, ho capito che, se ci sei tu con me, posso fare tutto. Tu starai sempre con me vero  NayNay?’” le chiese con un sorriso.
Naya sollevò lo sguardo e le disse:
“sempre! “
Finalmente si baciarono, ed in quelle labbra Heather trovò conforto, aveva paura…. Ancora tanta paura, ma sapeva che non era sola e che, come gli aveva detto Stefano, se le paure le avrebbe affrontate non sarebbero state poi così terribili…. Stava cercando di affrontarle e non era sola, c’era Naya con lei.
 
Ho aggiornato al più presto per non tenervi troppo sulle spine.
Spero vi sia piaciuto, a me questa volta è piaciuto e mi ritengo soddisfatta.
Grazie come sempre a tutti: con le vostre recensioni, oltre ad emozionarmi ,mi fate anche ridere, perchè alcune sono troppo divertenti. =)
La canzone che ascolta HeMo in macchina è Misguided ghosts dei Paramore (che è il gruppo preferito di HeMo nella mia FF ovviamente)
http://www.youtube.com/watch?v=Kb9jXwHmkM0&feature=share se la volete ascoltare la trovate qui.
Bacio E.

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Capitolo 25
*** Gwyneth ***


HeMo aprì gli occhi sentendo un respiro profondo vicino al suo viso. Giusto il tempo di mettere  a fuoco, e li spalancò spaventata. Aveva davanti la sua ragazza che la fissava con un sorriso.
“ma che diamine! Naya!” urlò
Naya non si scompose e disse solamente:
“Gwyneth- Day!” con un sorriso.
“Oddio amore…. Da che ora sei sveglia?” le chiese, mettendosi il cuscino sul viso
“mezz’ora” rispose, non muovendosi minimamente dalla sua posizione.
HeMo si levò il cuscino dal viso e la guardò stupita, per poi dire
“e per mezz’ora sei rimasta a fissarmi mentre dormivo?” la mora fece di si con la testa, senza togliersi quel sorriso dalla faccia “Cristo Naya! uno di questi giorni mi farai prendere un infarto!”
“mi piace guardarti mentre dormi, lo sai ormai!!! Mi piace guardare quello sguardo angelico, e soprattutto quella bocca aperta sul cuscino, dal quale esce sempre quella bavettina deliziosa” si spostò minimamente, per metterle un dito vicino alla bacca.
“smettilaaaaa!” la ballerina gli lanciò il cuscino.
“comunque potrei anche offendermi, perché se dici che ti spaventi, vuol dire che sono una brutta visione da vedere al mattino” le fece il broncio e si girò dall’altra parte.
HeMo si prese qualche secondo per pensare che, effettivamente, non era una bella cosa da dire…. Poi si fiondò dietro la schiena di Naya per avvolgerla in un abbraccio
“Non può iniziare la giornata se non mi sveglio e la prima cosa che vedo sei tu….” Le sussurrò all’orecchio.
 Con quell’affermazione, sapeva già di essersi riconquistata la sua ragazza.
“mmmm ma quanto è romantica la mia ballerina?” Naya si girò ed aveva gli occhi vicinissimi a quelli della bionda, le accarezzò il viso e le diede un lieve bacio….
“certo se però eviti di fissarmi come una psicopatica è meglio…” l’attrice si precipitò sopra di lei ed iniziò a farle il solletico, HeMo soffriva terribilmente il solletico, ed era un problema perché, essendo una ballerina, per varie coreografie veniva presa e toccata nei punti più cruciali per la sua sofferenza.
“no no no ti prego! Ti prego! Scherzavo!!! Ahahahah!!! Nayaaaaaaaaa!!!” urlò
Avevano dormito a casa  di Stefano e si trovavano nella loro stanza di casa Previani. Bussarono alla porta, ma le due, intente nel loro gioco, non si accorsero.
“Disturbo?”
“Oddio Zach!!! Ma sei pazzo? “ urlò HeMo
“potevamo essere nude!!!” intervenne anche l’altra
“Naya ….sono abbastanza sicuro di essere Gay!” disse lui sorridendo.
Si mise  a correre, e si lanciò sul letto vicino a loro.
“vi devo chiedere un consiglio” disse, mentre sorreggeva il viso sui gomiti poggiati nel letto.
“ti avviso, non voglio di nuovo fare coppia con Artie e dover ballare spingendo una carrozzella” rispose subito HeMo.
“non stò parlando di lavoro, e poi ti ci dovrai abituare comunque, visto che Brittany stà insieme ad Artie.” La guardò con aria severa. HeMo sbuffò, mentre Naya rise.
“comunque…. Stefano è sotto la doccia e volevo approfittare per chiedervi un consiglio…” disse
“Oddio Zach… noi non siamo molto afferrate in queste cose…. Cioè la doccia è un posto così intimo… devi agire d’istinto” Naya mentre diceva quelle parole, guardò HeMo che rise, pensando a tutte le volte che l’avevano fatto sotto la doccia.
“Oddio no… no.. Naya ma che…. Ma che dici???’” imbarazzatissimo, iniziò a gesticolare ed a ridere mettendosi le mani sul viso.
“scusa…. Ho una ragazza pervertita, che pensa solo a cose sconce appena nomini la doccia!” HeMo, in quel momento, si stava vendicando terribilmente del solletico che le aveva fatto la ragazza, che prontamente, dopo quella battuta, le lanciò una cuscinata.
“scusa Zach” disse ridendo Naya.
“comunque dicevo, ho approfittato del fatto che è in doccia, per chiedervi un consiglio su cosa regalargli, visto che tra due giorni è il suo compleanno” finalmente riuscì a dire tutto, senza essere interrotto dalle due.
“intanto… se non vuoi essere lasciato all’istante, non organizzargli nessuna festa e tantomeno una festa a sorpresa! Sarebbe la tua fine!” disse subito HeMo
“e nemmeno dei gatti…. Te ne pentiresti!” disse Naya
HeMo la guardò storto…. Naya sorrise, come per farle capire che era una risposta dispettosa, per quello che  aveva detto prima.
“mmmmm vediamo…. Kakkio quest’uomo ha tutto… e poi è uno che non ha pretese…. Quindi….. “ HeMo si grattò la testa e si mise a pensare.
“potresti scrivergli una poesia, che poi lui potrebbe musicare, e diverrebbe la vostra canzone!” disse Naya, con l’espressione di chi ha avuto un’idea geniale. HeMo la guardò con fare adorante “ooooooh amoooore” disse con tono innamorato
“hemmm no Naya, non ho queste doti, mi spiace…” si scusò imbarazzato
“allora, vediamo…. È molto stanco in questo periodo…… perché non gli regali un week end romantico e rilassante in una SPA, solo per voi due?” disse la bionda
Zach si illuminò, ed abbracciò fortissimo HeMo…. “Ma io ti amo tesoro! Buonissima idea… e poi è molto da lui, una cosa discreta, senza troppa gente ed attenzione su di lui. “
Mentre Zach abbracciava forte HeMo e Naya sorrideva, entrò Stefano con l’accappatoio e l’asciugamano in mano, con il quale si strofinava i capelli.
“mi sono perso qualcosa? Sembra molto una cosa a tre…. Così di prima mattina?” risero tutti
“Naya…. capisco Zach ed HeMo, ma tu mi stupisci, pensavo fossi una all’antica!!!”  fece ridere di nuovo tutti.
Naya corse verso di lui e lo abbracciò dicendo
“le farei solo con te queste sconcerie, lo sai!”  dandole un bacio.
“ecco…. Il fascino del musicista bello e dannato…. Io lo sapevo…. I ballerini ormai hanno perso punti! Pensano siano tutti gay!” disse Zach, abbandonandosi nel lettone con faccia da finto disperato.
HeMo gli saltò addosso col cuscino, facendo finta di soffocarlo.
“comunque, di che parlavate?” chiese Stefano.
I tre si guardarono con terrore…. Poi Naya disse:
“dicevamo che oggi è il Gwyneth- Day!!!!” e sollevò le braccia urlando.
HeMo e Zach sorrisero, pensando a quanto fosse davvero geniale Naya per aver salvato la situazione imbarazzante.
“siiiii, e ci pensi che questo pomeriggio sarà qui, a casa tua, per registrare con noi i cori?” disse HeMo saltando sul letto.
“già…. Favoloso!!!” continuò Zach!
“eh si… speriamo si porti dietro il maritino…. Ma ne dubito!” disse Stefano ammiccante
“spero di no per te!” ribattè subito Zach con sguardo severo.
Mi stavo godendo un momento di vera famiglia con i miei amici, anche se nessuno di noi 4 aveva legami di sangue, sentivo fortemente che quella, in quel momento, era la mia famiglia, volevo molto bene ai miei genitori, ma in quel paese straniero mi sentivo al sicuro con loro. Volevo soprattutto che HeMo sentisse di non essere sola, e che noi non l’avremo mai abbandonata. Dopo quel momento traumatico con la mamma, aveva spesso crisi di malinconia, Naya le stava molto vicino, cercava di non lasciarla mai da sola.
La situazione stava prendendo una piega molto divertente perché ,nel frattempo, Naya era tornata sul letto, a dare una mano alla ragazza, contro Zach che era riuscito ad immobilizzarla e a toglierle il cuscino dalle mani
“Amore certo che potresti aiutarmi, queste due hanno una forza impressionante!” urlò soffocato da una gamba di HeMo, che gli stava esattamente in faccia.
“ma come capo! Tu sei sempre quello che ci dice che dobbiamo fare molta attività fisica, per poter reggere le tue meravigliose coreografie!!! Eccoti servito!” disse la bionda.
Io mi godevo quella scena e non avevo assolutamente intenzione di immergermi nella mischia, perché sicuramente, conoscendo la mia sbadataggine, ne avrei preso più di tutti.
Suonarono alla porta, e quel tipo di suono, così insistente, poteva dire solo un nome: Ryan!
Non feci in tempo a dire niente, che i tre, presi dal gioco, si precipitarono ad aprire, senza ragionare sul fatto che erano tutti e tre in pigiama, io ero sistemato peggio di loro perché ero in accappatoio.
Arrivò per prima HeMo, come al solito era sempre la più veloce
“prima!!!!” urlò facendo la linguaccia a Zach, che era subito dietro di lei.
Io non feci in tempo a dire: “aspetta HeMo!”
Che aprì la porta.
Ryan era immobile, col suo sguardo serio, che scrutava i due li davanti, mentre Naya, ormai arresa, era rimasta indietro…..
“mi sono perso una festa?” disse, col suo solito fare
“Oh Ryan…. Ciao!” disse HeMo fingendo naturalezza.
Mi accorsi che Zach si grattò la testa imbarazzato. Io intervenni subito
“Ryan che sorpresa entra pure!” dissi facendo spostare gli altri due, e superando Naya, che era rimasta impietrita dietro.
“ah era una festa in piscina?” disse scrutandomi, poi guardando anche gli altri aggiunse: “O pigiama party in piscina?”
“ah ah ah niente di tutto questo, accomodati, stavamo per fare colazione, posso offrirti qualcosa?”
Le dissi ,vedendo che era ancora abbastanza stranito. Zach non parlava e mi stavo preoccupando…. Che le altre due fossero terrorizzate ci stava, ma che lui fosse così pietrificato mi lasciava perplesso.
“s…si… ok…. Se mi spiegate che succede qui però….” Disse il regista.
Ci fù uno sguardo di intesa tra me ed HeMo, dove lei annuì subito e disse:
“ok, io e Naya andiamo a lavarci e cambiarci, ci vediamo dopo” disse, prendendo per mano e trascinando la mora. Non volevo che entrassero nella discussione,per poi sentirsi  costrette, dalle domande insistenti di Ryan, a dover rivelare la loro situazione sentimentale. Era una questione mia e di Zach in quel caso. Lo cercai con lo sguardo e vedevo che era teso…. Non capivo di cosa avesse paura, a differenza di HeMo e Naya non eravamo giovani attori e non avevamo nessun agente e nessuna pressione delle multinazionali, che condizionassero la nostra vita.
Ryan si rivolse direttamente a lui
“Zach hai dormito qui?” con aria perplessa.
“si Ryan” rispose solamente
“ma… ma ragazzi che succede?” chiese mentre si stava spazientendo.
Presi coraggio e risposi io
“Ryan io e Zach …da un po’ di tempo ci stiamo…. Ecco come dire…. “ 
“stiamo insieme!” Zach mi interruppe e si avvinò a me, prendendomi la mano, in quel momento sorrisi, perché riconobbi l’uomo che amavo.
“Oh Santa Gaga ma da quanto tempo???” disse incredulo
“qualche mese….” Risposi.
“ma…. Ma perché non me l’avete detto? Ragazzi vi sembra una cosa da nascondermi questa?” disse tra il felice e il deluso per la mancata comunicazione.
Mi accorsi che il discorso stava prendendo una bella piega, e vidi anche il viso di Zach più sereno e sorridente.
“volevamo dirtelo, ma con tutti i casini che ci sono stati, non abbiamo trovato il tempo!” rispose Zach.
“ragazzi venite qui….” E ci fece segno di avvicinarci per abbracciarci.
Non potevo credere che fosse andato tutto così liscio…. Ci guardò fisso negli occhi
“inutile dire che, se mettete i vostri casini di coppia sul lavoro, vi faccio castrare come dei gatti in calore vero?” ecco… pensai…. Qualcosa doveva pur esserci, ma era Ryan e tutto era nella norma.
“ah ah ah tranquillo!” dissi
“no sul serio ragazzi, sono felice per voi ma questa è una priorità per me, e lo sapete bene tutti e due” ci indicò a turno con l’indice.
“ora parliamo delle altre due, che molto furbescamente se la sono svignata…. Stefano stai aprendo una colonia gay per caso?” mi chiese…. Mentre tutti e tre ci mettemmo a ridere.
In quel momento rientrano le due ragazze, prese per mano, e mi sembravano abbastanza decise, forse avevano parlato nella stanza.
Ryan le guardò e smise di ridere.
“potrebbe essere un’idea!” Naya prese la parola, e con fare sicuro guardò il regista. Vedevo che HeMo le stringeva fortissimo la mano e le sfuggì uno sguardo veloce verso di me che, capendo la situazione, le mandai un sorriso rassicurante.
“Ryan, penso che tu l’abbia capito ormai, siamo partite da una bella amicizia e poi abbiamo capito di amarci, non è stato facile, perché  appunto ,ci sono un sacco di problemi, ma come sai, non si possono controllare  ed ignorare queste cose” continuò Naya, con una sicurezza che mi rese veramente orgoglioso.
“vogliamo dirti che per noi non è un gioco, io qualche giorno fa l’ho anche detto a mia mamma, ed è stata un’esperienza terrificante” HeMo continuò, visibilmente emozionata e con gli occhi lucidi. Ryan le stava ad ascoltare, col viso che non tradiva nessuna emozione. Era sempre difficile capire, dalle espressioni di Ryan, che cosa gli passasse per la testa.
Ci fù silenzio per qualche secondo, poi Ryan si avvicinò serio alle due, mi accorsi che tutte e due si stringevano la mano e tremavano, avevo l’impulso di avvicinarmi e di abbracciarle, come per proteggerle, ma era un momento loro, che dovevano affrontare da sole. Sentii che Zach ,in quel momento, mi prese la mano e me la strinse, era teso anche lui, io lo guardai e gli sorrisi per rassicurarlo.
“venite qua!” Ryan gli fece cenno di avvicinarsi per abbracciarle, capì che era emozionato “siete due pazze! Tu fino ad un anno fa, stavi rischiando la tua carriera per una ragazzo” disse rivolgendosi ad HeMo “ ed ora tutte e due, la state compromettendo per questo? E mi sembrate anche sicure!” disse sorridendo.
Le due avevano gli occhi lucidi, e fecero segno di si con la testa al regista.
“ma siete sicure? Perché davvero non sarà una cosa facile ragazze!” chiese per conferma.
“si Ryan” disse sicura HeMo.
“Oddio Stefano, ho bisogno di qualcosa di forte, cazzo sono venuto qui per preparare l’incontro con Gwyneth, e mi ritrovo a dover sentire due coming out in piena regola!!! Sarà una giornata emozionante oggi… ho questa sensazione! “ disse sventolandosi con le mani.
Ryan era una persona meravigliosa, ero felice di averlo come amico.
“sono preoccupato per voi piccole, spero che non vi facciano troppo male!” disse, guardando le due con apprensione.
“ce la caveremo, siamo insieme e cerchiamo di vivere tutto, poi ora ci sei anche tu no?” gli disse Naya dandole una carezza.
“mmm già, ma non potrò espormi più di tanto, lo sapete no? Gli altri ragazzi lo sanno?” chiese
“alcuni si, altri immaginano, altri se ne fregano!” disse HeMo
“bè ok… mi piacerebbe non nascano problemi tra di voi per questa cosa però… quindi, se ritenete opportuno, cercate di gestirla bene, parlandone agli altri del cast”
Sicuramente le due pensarono subito a Mark, e alla reazione che, Naya mi aveva raccontato, aveva avuto il ragazzo.
“oooook ora mettiamoci a lavoro, se ci date un po’ di privacy signorine…” si rivolse alle due attrici “sono venuto qui per lavorare con Stefano e visto che, per puro caso” scandì quelle ultime due parole in tono scherzoso “c’è anche Zach, si mette a lavorare anche lui con noi, così impara a rapire il cuore del mio direttore musicale!”
 
La signora Paltrow era una vera dea, arrivò dall’alto del suo metro e non so quanto di altezza, e noi la guardavamo con ammirazione, soprattutto i ragazzi erano veramente eccitati, Chris la guardava con gli occhi a cuore, Lea era già partita con i complimenti, appena le aveva toccato la mano per presentarsi, Dianna, con la sua classica gentilezza, le disse che era onorata di conoscerla. Mi girai a cercare HeMo e la vidi tutta impegnata a giocare con Apple, la figlia dell’attrice, che si era portata dietro…. l’attrice si avvicinò alle due dicendo:
“Ohhhh ecco Brittany ,il mio personaggio preferito del Glee Club” evidentemente seguiva la serie, Ryan si gongolava dietro di lei, ed HeMo disse:
“oh che onore… sul serio?”  le chiese
“ma certo! Io non scherzo su queste cose!” le fece un occhiolino.
HeMo imbarazzatissima le disse: “la ringrazio tanto!”
L’attrice si girò verso tutti e disse:
“allora ragazzi, non voglio sentire formalità… dimenticate oscar e film vari , perché dobbiamo lavorare assieme, e non voglio sentire signora di qua e signora di là…. Ok?” guardò HeMo, che sorrise.
Ci divertimmo molto quella sera, perché l’attrice era molto divertente e spontanea, ma allo stesso tempo professionale ,e registrammo le tracce con i cori, in un paio d’ore senza nessuna difficoltà.
Gwyneth fù letteralmente conquistata dai ragazzi e fece i complimenti a Ryan per la scelta del cast, il regista, quel giorno, continuava a gongolarsi, per i tanti riscontri positivi che aveva avuto.
In particolare, la mia amica ballerina, aveva toccato il cuore dell’attrice, e della sua figlioletta che non si staccava da lei… HeMo ci sapeva fare davvero con i bambini, mi ritrovai a cercare Naya che la osservava con ammirazione, mi avvicinai
“ti prego Rivera…..ok che lo state dicendo a tutto il mondo, ma mi sembra troppo presto per pensarci…. Non mi sento pronto per diventare zio!” la guardai, con un finto viso terrorizzato
“Idiota! È solo che è incredibile, riesce a conquistare sempre tutti…. La amo così tanto Stefano!” mi disse, guardandomi intensamente. Mi fece commuovere con quelle parole.
“lo sa Naya…. “ e le diedi un bacio sulla guancia.
 
Era arrivato il giorno del mio compleanno….. per fortuna dovevamo lavorare tutti tantissimo e non c’era il tempo di fare grandi festeggiamenti, odiavo stare al centro dell’attenzione, ed il giorno del tuo compleanno sei, inevitabilmente, al centro dell’attenzione. Avevo avuto un romanticissimo risveglio quella mattina, il mio ragazzo mi aveva svegliato, portandomi la colazione a letto, e facendomi trovare sotto la tazza una prenotazione per un week end romantico in una SPA, solo per noi due. Era il genere di regalo che apprezzavo tantissimo, e non vedevo l’ora di andarci con la persona che amavo. Poi era dovuto scappare a lavoro, quel giorno avrebbe dovuto coreografare il numero di danza di Lea e Gwyneth, abbastanza complicato. L’avrei rivisto la sera, ma sicuramente la giornata sarebbe volata, avevo tantissimo da lavorare anche io quel giorno: dovevo vedere i ragazzi del coro e Darren per registrare le voci di Hey, Soul Sister  per i fringuelli.
Triplo suono più uno lungo…. Era inevitabilmente HeMo, che si faceva annunciare dal campanello, anche se aveva le chiavi, da quando stavo con Zach, le avevo fatto giurare che avrebbe avvisato così prima di entrare.
Le due pazze entrarono cantando “happy Birthday “ e tenendo un mega pacco in mano, con un sorriso incredibile. Io mi misi le mani in faccia, fingendo imbarazzo, per poi riscoprirla dicendo:
“eravate di un calante imbarazzante!” con un finto rimprovero
Le due si diedero uno sguardo d’intesa, poggiarono il pacco e mi saltarono addosso.
“Auguri tesoro” Naya mi accarezzò, per poi baciarmi fortissimo la guancia.
HeMo non si staccò dal mio collo, me lo stava per spezzare e non reggevo più il suo peso
“Dio mio…. Dio mio…. ma tu ti rendi conto di quanto ti voglio bene?” mi disse
“dimostramelo scendendo dal mio collo tesoro! Me lo stai per spezzare!” commentai
Naya rise…. HeMo si imbronciò….
“dai vieni qui!” le dissi, spalancando le braccia, ed ottenendo un vero e sano abbraccio.
“anche io ve ne voglio tanto…. Grazie ragazze” dissi.
“ora devi aprire il regalo, ed anche in fretta perché siamo in ritardo, e Ryan ci uccide se anche oggi arriviamo tardi” disse Naya
Mi avvicinai al mega pacco… vidi che le due erano super eccitate, ed aspettavano solamente la mia reazione.
Lo aprì e vedendolo capì subito cos’era. Persi un battito per l’emozione perché, oltre alla felicità, avevo avuto immediatamente la sensazione di essere letto nel pensiero, e solo le persone che ti amano veramente, possono farlo così. Era un Theremin, uno strumento elettronico che si usa sfruttando le onde magnetiche di due antenne, ed è come suonare l’aria.
“Oh Gesù ma è un Theremin….. cioè un vero Theremin????” mi girai per chiedere conferma
Le due annuirono felici, ed HeMo disse:
“non sappiamo nemmeno cosa sia e che suono faccia, ma tu l’altra sera avevi detto che l’avevi visto a casa di JD, e l’avevi provato e lo desideravi tantissimo, allora siamo andate ad indagare da JD e l’abbiamo comprato sotto suo consiglio!”
Mi disse HeMo, compiaciuta per la mia reazione.
“No ragazze, voi non sapete che regalo mi avete fatto…. È…. È…. Non ho parole….”  Corsi ad abbracciarle tutte e due.
“bene ,non vediamo l’ora di sentire come lo suonerai!” mi disse Naya
“bè tesoro, credo che ci vorrà del tempo, ma mi impegnerò ad imparare al più presto!” risposi
“non ho dubbi!” mi disse HeMo.
“bene io vado…. Amore non fare tardi ti prego…. Odio dover trovare scuse per giustificarti con Ryan” disse Naya, avicinandosi alla ragazza e schioccandole un bacio sulle labbra, evidentemente voleva lasciarci un po’ da soli.
“ma da quando in quà andate a lavoro in macchine separate?”  le chiesi
“da quando Ryan ha attivato il suo programma protezione Lesbiche contro i paparazzi….. mi sono pentita di averglielo detto quel giorno!” mi disse la mora, girando i tacchi e facendo segno con la mano per salutare.
“sul serio?” chiesi sconvolto alla bionda
“eh già…. Spero che Naya resista, e non le venga un attacco di nervi per poi ucciderlo sul set!” mi rispose.
“mmmm non vorrei essere nei panni di Ryan se Naya si incazza” dissi, facendo una faccia terrorizzata per poi continuare “maaaaa comunque…. Un Theremin…. Cioè tesoro ti rendi conto?” non stavo più nella pelle ed ero felicissimo!
“lo so…. Lo so… quando faccio le cose, le faccio bene io!” mi disse fiera.
“e comunque Brò… non esultare così tanto davanti a Zach ,che si potrebbe offendere, pensando che il suo regalo sia da meno…. Cioè…. lo so che non può competere con me…. Ma facciamoglielo credere!” mi disse facendo l’occhiolino.
“ah ah ah ma tu sei fuori! Ma dove ti ho trovato io?” le risposi stringendola a me.
“cosa indosserai per la festa a sorpresa che ti ha organizzato Zach per stasera?” mi disse improvvisamente, mentre era ancora sotto la mia stretta.
Improvvisamente mi gelai e lascia la presa…. Non poteva averlo fatto…. Sapeva benissimo che non era il mio genere di festeggiamento.
“cosa????” le chiesi…
Mi guardò seria per un attimo…. Poi non resistette e mi disse:
“stò scherzando!!!” ridendo
“vaffanculo mi hai quasi ucciso!!!” le dissi.
“hey! Ma sai che i compleanni si festeggiano? Perché tutto questo rifiuto? Mi sà tanto di scarso amore personale questo, Brò!” mi disse seriamente.
“HeMo non è scarso amore, si chiama timidezza e non voglia di stare al centro dell’attenzione, mi conosci ormai…” risposi
“si, ma le persone che ti vogliono bene, ti vogliono festeggiare, perché in questo giorno sei nato tu, tu sei uno che dà tanto amore agli altri, ma si lascia amare pochissimo e non è giusto!” affermò
Io non seppi cosa dire a quell’affermazione, perché fondamentalmente aveva ragione.
“lasciati amare tesoro, perché tu pensi di non meritarlo, invece lo meriti eccome!” mi diede una carezza.
Strinsi quella mano che mi accarezzava e le dissi:
“stasera venite a cena qui, con me e Zach…. Solo noi quattro, c’è tutto quello che possa desiderare, per sentirmi veramente amato e stare sereno.”
“ok…. Come vuoi, verremo con piacere” affermò
“ora devo scappare…. Altrimenti mi uccidono! Non stancarti, che stasera ci dobbiamo divertire!” mi disse stampandomi un bacio.
“ok capo!” feci cenno con la mano del saluto militare, l’accompagnai alla porta ed in quell’istante stava arrivando Darren
“Hey HeMo! “ disse subito il ragazzo
“ciao Potter!” ormai Darren era diventato Potter per lei, lo abbracciò e le diede un bacio per poi dirgli
“è il suo compleanno oggi… mi raccomando fategli una bella canzone delle vostre!” indicandomi e facendo l’occhiolino, per poi girarsi verso di me e salutarmi con dispetto
“che stronza!” le dissi col labbiale
Labionda arrivò agli studi di corsa…. Incontrò dei giornalisti all’entrata, ma si giustificò dicendo che era in ritardo, per non doversi fermare con loro. Firmò solo alcuni autografi dei fans.
Si precipitò verso la sua roulotte, per lasciare tutte le sue cose e correre al trucco, si infilò il vestito da cheerleader ed uscì.
Incontrò per la strada Mark, che anche lui si avviò in ritardo verso gli studi, lo chiamò… il ragazzo si girò, la vide e riprese la sua strada, facendo finta di niente. Non si erano parlati dal giorno della festa per la visione della puntata su Britney…. HeMo sapeva che non l’aveva presa bene, ma dovevano lavorare insieme e voleva chiarire le cose con lui. Allungò il passo e lo raggiunse
“Hey siamo in due allora…. Meno male, ci prenderemo mezza sfuriata” cercò di essere il più naturale possibile
“già…” disse Mark ,proseguendo senza guardarla in faccia.
“Mark tutto bene? Non mi rivolgi la parola dal giorno della festa!” le disse
“tutto benissimo HeMo tranquilla”
“so che Naya ti ha detto di noi….” Aggiunse la bionda
Il ragazzo continuava a camminare,  sempre a passo sostenuto, senza mai guardarla in faccia.
“Naya non mi ha detto un bel niente ,sono stato io a capire tutto!” disse
“non hai detto niente a me però….” La bionda le fece un sorriso, in fondo sperava che si fosse rassegnato.
Mark si fermò all’improvviso, quasi facendo scontrare HeMo contro il suo corpo
“cosa ti devo dire Heather? Auguri e figli maschi!” fece un falso sorriso, guardandola finalmente in faccia,per poi  continuare a camminare
“Mark aspetta! So che eri innamorato di Naya…. Mi spiace, non vorrei che il nostro rapporto cambiasse” le disse, mentre il ragazzo continuò ad andare dritto per la sua strada senza risponderle.
“vaffanculo Mark!” pensò dentro di sé.
Quel giorno girarono le scene della canzone con Gwyneth e si divertirono tantissimo.
Ryan era soddisfatto del lavoro e di come i ragazzi si stavano comportando.
In un  momento di pausa HeMo, in un corridoio vuoto ancora addobbato con la scenografia del McKinley, stava aggiornando Naya del suo incontro con Mark.
“amore non pensarci, non sarà né il primo né l’ultimo che non accetterà questa cosa…. Ci dobbiamo abituare ed andare avanti” le disse Naya
“è un omofobo del cazzo Naya! Non si può reagire così alla sua età, capisco mia madre, ma lui no! Contando che c’era una bella amicizia prima!” disse la bionda
“Heather la sua reazione non è solo omofobia, è data dal fatto che l’ho rifiutato per una donna, credo sia estremamente umiliante per un uomo…. “ rispose la mora
HeMo improvvisamente vide che stava passando Mark in quel momento, non c’era nessuno, ed istintivamente, senza pensarci due volte, prese il viso di Naya e la baciò…. La mora non capì e strizzò gli occhi sorpresa e spaventata.
Mark vide la scena e diventò subito rosso dalla rabbia, urlando:
“hey prendetevi una stanza! Abbiate almeno la decenza di non farlo davanti a tutti!” disse schifato
HeMo lasciò la bocca di Naya, che nel frattempo si era sbiancata, sia per la paura di essere vista da qualcun altro, sia per la possibile reazione della ragazza, che si avvicinò a passo svelto verso l’attore.
“Mark mi spieghi che problema hai?” era davanti a lui con le mani sui fianchi, voleva affrontarlo, voleva capire se aveva le palle per dirglielo.
“è meglio se le vostre cose ve le fate a casa HeMo, tutto qui!” rispose
“no, non è tutto qui! Perché sono sicura che se Naya ti avesse baciato, qui in corridoio, non sarebbe stato così scandaloso!” nel frattempo la mora, si era avvicinata a lei e la stava prendendo per un gomito per allontanarsi
“HeMo per favore, andiamo via, non ne vale la pena!” era la prima volta che Naya si trovava così vicina a Mark, dopo quella sera, non riusciva nemmeno a guardarlo in faccia e, fondamentalmente, aveva paura succedesse qualcosa di più grave in quel momento.
Mark perse l’attenzione dal viso di HeMo per concentrarsi su Naya…. La guardò, ed il suo viso, da arrabiato ,diventò compassionevole, stava soffrendo tanto in quel periodo, perché era veramente innamorato di Naya.
La bionda si accorse di quello sguardo e d’istinto prese la mano di Naya.
“amore aspetta, voglio capire dov’è il problema di Mark, non possiamo fare finta di niente!”
Mark, sentendo come Hemo aveva chiamato la mora, si gelò e per qualche secondo sentì una confusione in testa.
“vuoi sapere qual è il mio problema? Siete due bellissime ragazze HeMo! Ogni ragazzo farebbe la fila per poter stare con voi, e voi giocate così, con i sentimenti degli altri! Per puro divertimento e ricerca di novità” disse con amarezza.
“noi non stiamo giocando Mark! Ci amiamo sul serio! Mi dispiace che tu ti sia innamorato di Naya, ma poteva succedere anche che, Naya non ti amasse, perché innamorata di un altro uomo! Dovresti accettare lo stesso la cosa e se le vuoi bene veramente essere felice per lei…. Per noi! Pensavo fossimo amici!” Heather sapeva che, in quel momento ,stava dicendo parole dure che facevano male al ragazzo.
“oh ma per favore HeMo! Ma che discorsi sono questi? Tra qualche anno sarete li a ridere, con i vostri rispettivi uomini,  di quanto vi siete divertite, quando facevate le lesbiche per farvi pubblicità!”
Naya si accorse che HeMo stringeva sempre più forte la sua mano, e che il livello di sopportazione era arrivato al limite.
“Per favore Basta!!!” Naya urlò con tutto il fiato possibile  “Mark una volte per tutte io non ti amo! Fattene una ragione! HeMo andiamo, questa conversazione deve finire qui!” disse
HeMo non voleva lasciare la cosa così in sospeso e non si mosse, mentre Naya la tirava verso di sé.
Mark era diventato rosso dalla rabbia, dopo le parole pesanti della ragazza, preso dall’impeto urlò
“sapete che vi dico Vaffunculo!!! Vaffanculo a tutte e due!”
“hey che cazzo succede qui? Cosa sono queste urla?” Mark rimase impietrito, le due si girarono e videro Ryan in testa ad un gruppo dove c’erano Lea, Chris, Amber Kevin e Matt ed alcuni macchinisti, tutti attirati dalle urla dei ragazzi.
Il regista capì subito la situazione ed urlò
“tutti e tre nel mio ufficio!!!”
“mah… Ryan io passavo solo nel corridoio è colpa loro” disse Mark, come un bambino che si giustificava per non avere la punizione
“Mark non voglio discutere!!! Nel mio ufficio ora!!!!”
I tre si trovarono in un’aula di una classe, che Ryan usava come  suo ufficio. Le due erano prese per mano e Mark stava in piedi con le braccia conserte, il più lontano possibile da loro due.
Ryan fece qualche secondo di silenzio…. L’aria era gelida lì dentro, nessuno osava dire niente.
“che è successo?” chiese con molta calma
“chiedilo a loro che è successo” esplose Mark
“Mark siediti per favore…”
“no stò in piedi….” Lo interruppe il ragazzo
“Mark…… siediti!” il regista con tutta la sua calma, che era abbastanza terrorizzante, fece cenno al ragazzo di sedersi.
“Naya che è successo?”  guardò la ragazza
“E’ colpa mia!” intervenne HeMo “l’ho baciata nel corridoio…. Lo sò non dovevo, ma non c’era nessuno in quel momento e poi è passato Mark, che ha evidenti problemi di omofobia!” disse, guardandolo con rancore
“Heather…. Mi era sembrato di essere stato chiaro l’altro giorno…” continuò con la sua consueta calma
Mark incredulo disse:
“cioè, mi stai dicendo che tu sapevi di loro due? Oh cazzo!!! Proprio una bella storia questa!” si alzò dalla sedia
“Mark non voglio più ripeterlo, siediti e stai calmo!” scandì le parole.
“Ve lo ripeto solo una volta e non ci voglio ritornare sull’argomento” guardò a turno tutti e tre i ragazzi
“non voglio si ripetano più scene del genere all’interno del mio set, che pensiate sia giusto o no, non voglio succeda più una cosa del genere! Se pensate di non essere in grado di riuscirci, la porta è quella e vi pregherei di avvicinarvi nell’ufficio di Jack per le formalità di scissione del contratto, prima di andare via”
I tre si gelarono, Naya guardò HeMo e le strinse ancora più forte la mano.
“io ora uscirò da qui, e vi lascerò dieci minuti di tempo per parlarvi  e chiarirvi, se ritenete sia opportuno, oppure per decidere di andare via da qui. Dopodiché se decidete di rimanere vi voglio sul set, concentrati e pronti a lavorare e voglio che dimentichiate questa storia o, perlomeno, facciate finta di andare d’amore e d’accordo, nelle ore lavorative. Ci sono domande?” chiese
“niente che non si possa chiarire con una chiacchierata Ryan” disse subito Mark, evidentemente spaventato per le parole del regista. HeMo lo guardò, in quel momento le avrebbe voluto spaccare la faccia per la sua ipocrisia.
“bene, vedo che avete capito come vanno le cose, spero di potervi vedere tra qualche minuto di nuovo con noi!” disse, prima di uscire e chiudersi la porta dietro.
“niente che non si possa chiarire con una chiacchierata Ryan….. bella reazione da uomo questa”  HeMo fece il verso al ragazzo.
“sentite, io non ho nessuna intenzione di perdere il posto di lavoro, per due bambine viziate che vogliono divertirsi, perciò  ora uscirò da qui ed andrò dagli altri, e se voi siete intelligenti farete la stessa cosa. Per quanto mi riguarda, farò finta che non sia successo niente, continuate a fare le vostre limonate lesbo quando volete, non me ne frega un cazzo!!” Disse abbassando la voce per non farsi sentire.
“sei un ipocrita Mark!” sentenziò la bionda
“Mark, sappi che mi hai deluso, pensavo di conoscerti, ma mi sbagliavo, pensavo fossimo amici!” si avvicinò Naya.
Lui la guardò con compassione e le disse:
“Naya, quando ti sarai stancata di giocare, sono sicuro che capirai e tornerai da me” le disse, ed uscì dalla stanza.
Hemo era pietrificata dalle parole del collega, si mise una mano in fronte e pianse per la tensione.
La mora si avvicinò a lei e le prese il viso tra le mani.
“Hey…. Ecco un altro ostacolo…. Lo sapevamo no?.... amore guardami!” le disse, spingendo il viso della ragazza verso di lei, per guardarla negli occhi.
“lo sapevamo…. Questo è un esempio di ciò che potrebbe capitarci varie volte, questo…. Tua madre…. E chissà cos’altro” Naya aveva gli occhi lucidi al solo pensiero.
“Heather ce la fai? Dimmi sinceramente!” le disse
La bionda si riempì il viso di lacrime e disse
“se ci sei tu con me… credo di si”
“io sono qui, e non vado da nessuna parte” le disse, mentre avvicinò le sue labbra a quelle della ragazza, per un dolce bacio profondo ed intenso.
“ti amo!” le disse Naya guardandola negli occhi.
“ti amo anche io….” Rispose la ballerina.
“ora torniamo lì dentro e spacchiamo il culo a tutti, facendo vedere chi siamo, soprattutto a Mark Salling!” le sorrise, asciugandole il viso bagnato dalle lacrime.
Si diedero un altro bacio per poi abbracciarsi forte.
 
 
Grazie grazie ed ancora grazie  a chi segue costantemente questa storia e scrive recensioni meravigliose.
Qui trovate la spiegazioni sullo strumento che Naya ed HeMo hanno regalato a Stefano:
http://it.wikipedia.org/wiki/Theremin
Spero vi sia piaciuto anche questo capitolo
Un bacio
E.

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Capitolo 26
*** April ed Annie ***


 Naya era seduta davanti al suo Mac che si riascoltava la sua prima canzone da solista appena registrata, adorava la Winehouse, e Valerie era una delle sue canzoni preferite. Non riusciva mai ad avere un giudizio critico e parziale nel valutare la sua voce, Stefano era molto contento di quella registrazione, ma lei più la sentiva e più continuava a notare imperfezioni. Decise di non ascoltarla più….. in quell’istante rientrò a casa la ragazza, senza nemmeno poggiare la borsa, si avvicinò subito a lei per abbracciarla e darle un bacio.
“Hey NayNay!” le schioccò un bacio sulle labbra.
Naya era seduta con una gamba sulla sedia , aveva i cappelli sciolti ed una lunga maglietta a farle da pigiama.
“Hey! Sei stravolta amore…. Avete ballato fino a poco tempo fa?” le chiese, vedendo le occhiaie della ballerina.
“già…. Viva il Rock and Roll acrobatico!” fece un finto segno di esultanza, sollevando le braccia.
Naya rise per quell’affermazione.
“devo dire a Brò di stancare di più Zach… è iperattivo in questo periodo!”  disse, facendo un sorriso malizioso
“ah ah ah Heather!!!” Naya le diede un colpo sul braccio
Si spostò in cucina per prendere una bottiglia d’acqua e tornò dalla mora.
“come è andata a te invece? Siete riusciti a registrare tutto?” le chiese, mentre sorseggiava la sua acqua
“si ….la stavo riascoltando proprio ora….” Disse
“ma….?” HeMo si accorse dell’insoddisfazione della ragazza.
“ma…. Niente…. È passabile” disse
“Oddio Naya…. Non dirmelo…. Pensi che Stefano ti avrebbe fatto incidere una canzone, che poi sarebbe risultata Passabile??” scandì l’ultima parola.
La mora Non rispose e cambiò argomento
“hai sentito i pezzi della puntata di Natale? Sono bellissimi!!!” disse con entusiasmo.
“vabbè…. non ti chiedo nemmeno di farmela sentire, perché tanto è una partita persa, visto che non le fai mai sentire prima a nessuno…. Comunque no! Non li ho ascoltati” rispose.
Hemo si buttò nel divano di fronte a Naya.
“sono bellissimi e poi solo sentirli mi ha catapultato immediatamente nel clima Natalizio!” le disse, battendo le mani velocemente.
Naya adorava il Natale, era la sua festa preferita, ed ogni anno entrava in una specie di stato alla Brittany Pearce…. Dove tutto sembrava magico. Anche ad Hemo piaceva il natale, ma  quello che stava arrivando sarebbe stato, inevitabilmente, diverso per lei. Naya vide che la ragazza si incupì, si avvicinò al divano.
“Hey BritBrit che c’è? Tu ami il Natale e i folletti di Babbo Natale!” le disse, avvicinando il suo naso a quello della bionda.
HeMo fece un sorriso e poi le disse:
“a volte vorrei essere come lei,avere la sua spensieratezza, e credere che ancora i miracoli possano succedere…” Naya le prese la mano, ed era pronta ad ascoltarla.
“Brittany sa guardare dentro le persone e và al di là dell’aspetto, della tendenza sessuale di una persona, perché non possiamo essere tutti un po’ Brittany?” le chiese, con gli occhi lucidi.
Naya provò una tenerezza disarmante per quelle parole, la guardò intensamente ed accarezzandola le disse:
“perché Brittany è unica, non esistono altre come lei, però niente e nessuno ci vieta di credere nei miracoli, e credere che le persone hanno la possibilità di tornare indietro e capire i loro errori, fino a che sono in vita.”  HeMo la fissava, come se pendesse dalla bocca di Naya, come se avesse bisogno di sentire dalla ragazza ,che ci sarebbero state speranze, che potesse tornare tutto alla normalità.
“vedrai che alla fine Brit avrà ragione nel non perdere mai le speranze, questo lo puoi fare anche tu! Lo possiamo fare insieme amore!”  Naya si avvicinò e dopo aver navigato, per qualche secondo, nel blu dei suoi occhi umidi di lacrime, la baciò.
HeMo non voleva più lasciare le labbra di Naya, si girò con tutto il corpo verso di lei fino a salirle sopra, voleva trovare rifugio nelle labbra morbide della mora, voleva dimenticare tutto, perdendosi in quella bellezza. Si fermò un secondo per guardarla, scrutando attentamente i tratti del suo viso, gli occhi, il naso che lei adorava, e la bocca, quella bocca che era solo sua. A Naya venne da ridere e disse:
“che c’è?”
“c’è che sei bellissima, il primo miracolo per me sei tu!” le sorrise, mentre tornò su quelle labbra per baciarle avidamente, cercò la sua lingua che trovò pronta ad accoglierla, mentre Naya cercava di infilare la mano nella zip della giacca della tuta di HeMo per toglierla, non ci riuscì, la bionda se ne accorse, si staccò per un secondo e, con un gesto velocissimo, si levò la giacca della tuta che indossava, rimanendo soltanto con la canottiera. Naya, vedendo quanto era veloce la ragazza, rise maliziosamente  e disse:
“visto che ci siamo io toglierei anche l’altra”  rubò un sorriso alla bionda, che non ci pensò due volte e se la tolse, rimanendo solo col reggiseno.
Si rituffò sul collo di Naya ,mentre le sollevava la lunga maglietta, ritrovando subito le mutandine, salì con la mano verso la pancia della mora e sentì i suoi addominali tesi a causa della posizione in cui stava,  perché aveva le gambe incrociate sulla schiena di HeMo, si ritrovò a salire più su e fare la piacevole scoperta dell’assenza di reggiseno e quindi del contatto immediato dei suoi seni. Naya nel frattempo aveva sganciato il reggiseno della ballerina, che in quel momento, era solo di ostacolo. HeMo iniziò a danzare sopra di lei ed a seguire il ritmo intenso del respiro ansimante di Naya. Scese sempre più giù e Le prese le gambe per tenerle tra le sue mani, la mora nel frattempo si tolse la maglietta, aveva solo le mutande addosso. La ballerina ogni volta si stupiva di quel corpo perfetto, ed il solo pensiero di averlo tutto per lei, la faceva eccitare a livelli impressionanti.  Decise di fare un viaggio con la sua mano per esplorare delicatamente il fisico scolpito di Naya. Partì dal collo sfiorando leggermente la sua pelle, arrivò ai seni e sentì i capezzoli della ragazza irrigidirsi sempre più, ci fece un giro intorno mentre non smetteva di fissare il viso eccitato di Naya, che con occhi chiusi, viaggiava in un mondo tutto suo, mentre si mordeva il labbro inferiore, per evitare di urlare di piacere. Già quando arrivò alla pancia sentì che Naya si dimenava e stringeva il cuscino del divano, posizionato dietro di lei, avvicinò il suo viso ai seni della mora e prese a baciarli ed accarezzarli delicatamente, decise che aveva ancora fame delle sue labbra e si avvicinò per baciarle di nuovo, spostandosi sul collo, prese a morderle delicatamente il lobo dell’orecchio, Naya continuava a spingere il suo bacino contro quello della ragazza, mentre la stringeva  a sé. HeMo decise di andare a prendersi il tesoro più bello e scese  verso quel punto rimasto ancora inesplorato quel giorno, passò il viso tra le cosce di Naya che già profumavano di quell’odore che la mandava in estasi, gliele accarezzò delicatamente, Naya ormai era andata, non capiva più niente e si dimenava sempre più, infilò una mano dentro le mutande e sentì che  era caldissima , la ballerina si morse le labbra dal desiderio, sentendo che Naya ansimava sempre più e non reggeva
“Oh Cristo, Heather basta! Toglimi quelle cazzo di mutande!” urlò stremata!
La bionda sorrise ed ubbidì, non voleva soffrisse ancora. Si tuffò su quella collina che richiamava il suo desiderio e, delicatamente, la fece sua prima con le labbra e poi infilandoci due dita, mentre compiva i suoi movimenti, avvicinò il suo viso a quello di Naya per danzare ancora di più insieme a lei, si muovevano in un sincrono perfetto, aumentando gradualmente quel ritmo, fino a che Naya non urlò tutto il suo piacere  e  venne sulla mano della ragazza. Che, con un sorriso, si abbandonò stremata sopra di lei, in attesa che il loro respiro si regolarizzasse.
Naya prese il viso di HeMo tra le sue mani, la baciò intensamente e poi le disse:
“sei diventata bravissima”
“E’ tutto merito di Santana!” rispose ridendo, ed abbandonandosi sul suo petto. Naya rise di gusto e tenne stretta a sé l’amore della sua vita.
 
Puntata delle provinciali, ero sul set perché quel giorno si girava di tutto e quando c’erano queste situazioni c’era il delirio intorno a me.
Ryan era isterico, Zach si era svegliato alle 5 del mattino per iniziare una seduta straordinaria di Tai Chi e poi fiondarsi agli studios da prestissimo. HeMo aveva le gambe a pezzi e piene di lividi per la coreografia che doveva ballare insieme ad Harry, e Naya era sul depresso andante perché non riuscivo a convincerla che la registrazione andava benissimo ed era impeccabile, per dimostrarglielo l’avevo perfino fatta sentire a Lea davanti a lei il quale l’aveva rassicurata. Il più sano li dentro potevo essere io…. Invece no! Perché avevo ben tre gruppi da guidare nel playback, oltre alle New Direction, c’erano anche i Warblers ed un altro gruppo. In conclusione odiavo sempre più tutte le performance delle gare canore di Glee, perché erano un accumulo di stress assurdo.
Dopo tre ora ininterrotte di riprese, Ryan diede finalmente la pausa. Vidi Zach dall’altra parte del teatro che stava radunando i ballerini per provare i passi, era distrutto, bianco e sudava, decisi di fare una cosa
“vieni con me! Scusate ragazzi torniamo subito!” lo presi e lo trascinai fuori dal teatro, all’aria aperta, dietro dei container.
“Hey che succede?” mi disse perplesso.
“sei a pezzi e cadaverico, stai bene?” le chiesi preoccupato
“si… si amore stò bene tranquillo…. Adesso devo andare!” mi rispose, cercando di scappare.
“Aspetta!” lo presi per un braccio trascinandolo davanti a me. Lo guardai e gli sorrisi.
“che c’è?” mi chiese irritato
Chiusi gli occhi ed inspirai l’aria fresca che proveniva dalle correnti provocate dai corridoi, li riaprì e dissi
“chiudi gli occhi e respira!”
“Stefano non ho tempo, devo….”  “ti prego! Fallo per me” lo interruppi. Si fidò di me, fece un sospiro e li chiuse.
Gli presi il viso tra le mani e lo baciai, aveva ancora gli occhi chiusi e mi sorrise. Aspettai li aprisse spontaneamente e poi, con ancora il suo viso tra le mani gli dissi:
“ti amo Zach Woodlee” guardandolo negli occhi e sorridendogli
Si mise a ridere ed incredulo disse:
“tu sei pazzo! Sei completamente andato!” continuò a ridere imbarazzato e felice per quello che finalmente ero riuscito a dirgli. Ridemmo come due scemi per qualche minuto, poi si fece serio, mi guardò e toccandomi i cappelli mi baciò. Ero felice, felice di amare liberamente una persona meravigliosa come lui.
“Zach dove cazzo sei finito? Abbiamo bisogno di te qui!” si sentì dalla radiotrasmittente di Zach
“Stefano in sala audio!”  partì subito dopo anche la mia radio.
Ci staccammo con una risata e ci mettemmo a correre felici verso l’auditorium.
Giravamo il pezzo di Valerie, io ero nel lato, dietro le tende, e guardavo Naya, cercando di incrociare il suo viso e rassicurarla. Ryan diede le direttive, i due ballerini di Glee si scaldarono e provarono alcuni passi insieme a Zach, che annuiva soddisfatto.
Partirono le riprese ed iniziò la base, in cima alle scale c’erano Naya e Lea ed HeMo che fecero indossare alla cantante un cappellino, mentre scendeva dalle scale intonando la prima strofa, HeMo le diede una pacca nel sedere, non credo fosse previsto, ma se Ryan non aveva interrotto, vuol dire che andava bene. Naya aveva un playback perfetto, arrivò al lato del palco con l’asta del microfono, per lasciare spazio al centro all’assolo dei ballerini, era un pezzo di Rock acrobatico, così mi aveva spiegato il mio ragazzo. Erano bravissimi e perfettamente in sincrono, Harry faceva fare dei voli alla bionda come se fosse di piuma, ad un certo punto, fece una presa ,sollevando Hemo e portandosela dietro la schiena, la ragazza non riuscì a scivolare correttamente sulla schiena del ballerino e cadde rovinosamente a terra sbattendo la schiena. Si sentì un tonfo che superò anche l’audio della base musicale.
Vidi la scena in diretta e fui il primo a precipitarmi, Harry era sconvolto, Hemo rimase a terra ma con gli occhi aperti.
“Hey tutto bene?” le dissi tenendole la mano
“Hemo ti sei fatta male?” le chiese il ballerino, inchinato su di lei dall’altro lato.
“amore! Amore stai bene?” era Naya, che già in lacrime, si era precipitata verso di noi.
“Hey un attimo lasciatela respirare!!!” arrivò Zach, che mandò tutti indietro lasciando solo me e Naya vicino.
“hai sbattuto la schiena, senti dolore?”  le chiesi
“un po’…..ma stò bene!” rispose
“ok adesso tesoro ti provi ad alzare ma lentamente, se senti un forte dolore ti sdrai immediatamente ok?” le disse Zach ,prendendola per mano ed aiutandola ad alzarsi. Naya non diceva niente, era pietrificata.
HeMo si alzò senza nessuno sforzo, tenendosi la schiena, ma si mise subito in piedi e fece delle flessioni in avanti, si sollevò e sorrise! Partì l’applauso da parte di tutti, e Cory urlò “Evviva la donna di gomma!!”
Naya si rilassò e sorrise anche lei!
“che diamine! sei una ballerina Morris, mi sarei stupito del contrario!” Zach le allungò una mano per schioccarle un cinque.
“Cazzo mi ha fatto prendere un colpo dolcezza!” disse Harry
“Harry cerca di stare attento però!” le disse Naya ,avvicinandosi a lui
“Nay è stata colpa mia! Non ho messo le mani nel punto giusto! È tutto ok, stò bene”  le fece un sorriso per tranquillizzarla, mentre schioccò un cinque anche ad Harry, che sorrise orgoglioso.
“perfetto si riprende ragazzi! HeMo ci sei?” urlò Ryan.
“ci sono Caro! Vai col Rock and Roll!” urlò
Mentre ci dirigevamo ai nostri posti sentii Naya che pronunciò
“aaahhhh i ballerini ….che categoria di merda!”  scuotendo la testa. Mi misi a ridere e la abbracciai.
 
Mancavano pochi giorni a Natale, i ragazzi erano sul set per registrare le ultime scene sulla puntata dedicata a quel periodo dell’anno, poi avrebbero avuto una pausa di due mesi.
“adoro Brittany in questo episodio, la morderei tutta…. HeMo facevi delle facce impressionanti…. Davvero!” disse Lea , mentre erano nel suo alloggio nella pausa pranzo, c’erano anche Naya ,Dianna e Jenna.
“scena Epica davanti a Babbo Natale! Stupenda!!!” disse Dianna, mentre punzecchiava la sua insalata.
“ah ah ah mi sono divertita un sacco!” rispose Hemo un po’ imbarazzata.
“da oggi in poi per me Brittany è il Natale!” disse Naya.
“seeee vabbè ma tu non conti! Sei di parte tesoro! Sei innamorata del personaggio e dell’attrice” disse Lea con naturalezza. L’aria nella stanza si gelò.  Le ragazze si guardarono. Lei alzò lo sguardo e disse:
“che c’è?”…. vide gli sguardi perplessi delle amiche
“non penserete mica che sia così stupida vero? Ho chiesto conferma a D. ma l’avevo capito da sola, e non ci voleva molto, soprattutto dopo la scenata con Mark nel corridoio” disse riprendendo a mangiare.
“ma… ma … perché non ci hai detto niente?” chiese HeMo ancora scioccata.
“ma scusa tesoro, quando ci siamo presentate la prima volta io ti ho detto per caso – ciao sono Lea Michele e sono Etero-?”  disse rivolta alla bionda
“n-no!”
“ecco allora che differenza fa scusa? Non mi importa chi ami HeMo!” disse semplicemente la cantante.
Le ragazze sorrisero…. E Lea aggiunse
“certo…. mi importa che non fai stare male la mia amica Naya Rivera, altrimenti ti spacco il culo sappilo!” risero tutte e cinque di gusto. Naya andò ad abbracciarla e le schioccò un bacio fortissimo nella guancia.
Squillò il telefono della ballerina, HeMo vide il nome nel display e le spuntò un sorriso.
“April!” disse
Naya capì che era la sorella, si erano sentite alcune volte dopo il litigio con la mamma, la sorella aveva cercato di starle vicina anche se la distanza non aiutava.
“ciao peste! Che fai?” le chiese
“sono in pausa pranzo…. Tu? Come stai?”
“io sono fuori da questi dannati studi e nessuno mi fa entrare, che diamine siamo sorelle, ci somigliamo un po’! “ disse sapendo di averle fatto una sorpresa.
“oh Dio, stai ferma li, stò arrivando!” disse chiudendo la chiamata.
Naya vide il sorriso splendido della ragazza e non potè fare a meno di sorridere anche lei e dire:
“che succede?”
“April è qui fuori…. Vieni con me!”  la prese e la trascinò fuori, lasciando le altre senza parole.
“HeMo…. HeMo aspetta! No so se è una buona idea…. Non vi vedete da tanto….” Disse Naya bloccandosi.
“certo che è una buona idea, io ho solo buone idee, dovresti saperlo ormai…. Ora vieni con me e zitta!” le disse, stringendole la mano e sorridendole eccitatissima.
Arrivarono all’ingresso degli studi, c’era una folla incredibile quel giorno, HeMo si mise a correre, i fan iniziarono ad urlare, vedendo le due ragazze.
“Paul!!! Paul!!” la ragazza urlò alla guardia che era davanti ai cancelli senza avvicinarsi troppo, l’uomo si girò
“che diamine è mia sorella! Falla entrare!!!” gli fece cenno.
La guardia subito accompagnò la ragazza e, mentre entrò ,si vide, tenuta alla sua mano, uno scricciolo biondo che guardò l’omone e lo salutò, era la nipotina che Heather tanto amava.
“oddio Annie…. Annieeee” urlò appena la vide
La bimba appena vide la zia si mise a correre verso di lei urlando:
“zia HeMo!” mentre HeMo, con le lacrime agli occhi, si abbassò pronta ad accoglierla tra le sue braccia.
Naya con le mani davanti alla bocca si commosse a quella scena.
La bambina arrivò tra le braccia della zia che la strinse fortissimo
“ohhhh Annie…. Annie!” le lacrime scorrevano ancora più abbondanti nel viso della ballerina.
“lo sai che l’altro giorno ho compiuto 4 anni?”  fece cenno con le dita.
“certo che lo so… ti è arrivato il mio regalo?” le chiese
“siiiii! Mamma ha detto che lo dovrò indossare solo quando farò il saggio di fine anno…. Io volevo mettere il tutù con le scarpette che mi hai regalato per farlo vedere alle mie amiche”
Naya guardava quella scena avvolta da una tenerezza indescrivibile, si mordeva il labbro per evitare di piangere. Mentre vedeva avanzare April verso la sorella, anche lei visibilmente emozionata.
HeMo mise giù Annie per abbracciare la sorella.
“vieni qui puzzetta!” le disse April prima di stringerla forte a sé.
HeMo abbracciò la sorella, mentre la piccola da sotto cercò di abbracciare sia la mamma che la zia, fino a che non  si abbassò per prenderla e continuare l’abbraccio a tre.
Naya stava in disparte, non voleva rovinare quel bellissimo momento e vedendo quella scena trattenne a stento le lacrime, ma non voleva che April la vedesse piangere, era un po’ imbarazzante come prima impressione.
“Oh April lei è Naya!” la bionda la presentò con un po’ di imbarazzo
“ciao Naya, finalmente ti conosco!” disse April
“già… sono veramente felice di conoscerti April” disse l’attrice con formalità
“tu sei Santana l’amica di Brittany”  la piccola Annie tirò il vestito da Cheerleader di Naya, che si abbassò al suo livello per risponderle
“si piccola sono io!” e le porse la mano per presentarsi
“e quindi sei amica di mia zia?” le chiese
“già, sono l’amica di tua zia!” le sorrise
HeMo la riprese in braccio e disse:
“vieni qui piccola peste! La guardi sempre la zia alla TV?” le chiese dandole un bacio
“si la guardo sempre insieme alla nonna!” rispose la bambina. Il viso della ballerina si fece triste, al pensiero che la mamma, dovesse assicurarsi che la figlia stesse bene dalla TV.
“zia tu sei vestita da Brittany adesso?”
“già…. Ti piaccio?” le chiese mettendola giù per farsi osservare meglio.
“siiiii io so fare la pirouettes dalla quinta posizione, sai?” HeMo fece uno sguardò sorpreso e disse:
“oh ma davvero? Mostramelo!”  e mentre lo faceva la guidava:
“quinta….  eeeeh  passé e giro giro giro…. Ma sei bravissima tesoro!”
“la mamma dice che, se voglio diventare brava come te, devo fare mooooolti anni di danza e non devo dire che non ho voglia di andarci!”
“Annie adesso basta, stai riempiendo la zia di parole!”  disse la mamma
“lasciala stare…. Vieni qui!” disse HeMo e la prese in braccio. Naya stava in silenzio a godersi la scena tenerissima.
“avete mangiato?” chiese Naya
“no veramente no, stavamo li a fare la fila insieme agli esaltati!” sorrise April
“c’è un ristornate qui vicino possiamo andare li se vi và, abbiamo ancora un’ora di pausa.” Disse HeMo guardando sia Naya che April che annuirono.
“tesoro a te và?” chiese alla bambina, poggiando la fronte sulla sua.
“mi fai mangiare le patatine fritte?”
“certo che si!” le rispose.
 
“pensate che non è bastata nemmeno la carta d’identità, perché il tizio mi ha detto che non avrebbe funzionato ,visto che qualcuno ci aveva già tentato di spacciarsi come vostro parente con documenti falsi…. Ma cosa siete diventate???’” Naya pensò che quella donna era veramente uguale alla ragazza, non tanto nei lineamenti che erano abbastanza simili, ma proprio nei modi di fare, tutte e due non tolleravano l’arroganza ,ed erano pronte a battersi per far valere le proprie idee… aveva capito che si volevano molto bene e per questo, April, aveva sfidato la sua severa madre, per poter vedere la sorella ed assicurarsi che stesse bene.
“ah ah ah… abbiamo dei fan che ci seguono abbastanza costantemente, alcuni anche esageratamente…. Ma è colpa dei miei colleghi, che fomentano gli animi, scrivendo ogni fesseria su Twitter o Facebook o altre diavolerie” si girò verso Naya, sapendo che una di quelle, anche se con meno frequenza, era lei.
“come stà mamma?” ebbe il coraggio di fare finalmente quella domanda.
“vive la sua fiction… ultimamente litighiamo spesso, non riesco a capire come faccia a  vivere, facendo finta di niente, fa credere a tutti che sua figlia è molto impegnata e non può venire a casa, ma che stà bene e vi sentite tutti i giorni…. È talmente convinta, che alcune volte mi fa pensare che non abbia capito niente!” disse, con un gesticolare sempre più somigliante a quello della sorella.
Naya abbassò la testa, sentendo un senso di colpa. HeMo se ne accorse e le prese la mano sorridendole.
“tu…. Voi come state?” chiese April
“noi stiamo bene, mi manca tanto…. Ma l’avresti dovuta sentire, mi ha detto delle cose terribili” rispose la ballerina
“HeMo lo so…. Ma è la mamma, te lo saresti dovuta aspettare da lei… cosa pretendevi? Dalle tempo, le mancherai talmente tanto, che toglierà quella cazzo di maschera e se ne farà una ragione!”
“uh…. Zia…. Mamma ha appena detto una parolaccia” la bimba si avvicinò all’orecchio di HeMo per farle quella rivelazione.
“si lo so tesoro…. Mamma è monella, ma non lo farà più, perché sa che non si dicono! Vero mamma che non le dici più?” HeMo, con aria soddisfatta, si rivolse alla sorella, che la guardò schifata perché aveva trovato l’occasione di rimproverarla davanti alla figlia.
Naya rise, era felice che HeMo l’avesse costretta ad andare con lei quel giorno.
“non penserete di tornare a casa stasera e rifarvi 6 ore di macchina….” Le disse la bionda
“pensavo di prendere una stanza e ripartire domani, devo lavorare e poi mamma non sa che sono qui.”
“no… no assolutamente! Venite a stare da noi…. Io dormo sul divano e voi tre potete stare sul lettone!” disse subito Naya. HeMo la guardò con amore, sorridendole.
“no Naya non preoccuparti non vogliamo disturbare.”
“no…. sul serio April è un piacere per me.” Le disse.
“evviva vieni a dormire dalla zia sei contenta? Sai che io e Naya abbiamo due gattini?” si rivolse alla piccola
“siiiiiiiiiii mamma posso giocare con i gattini di Naya?” e dicendo così, prese la mano della mora che gliela strinse ricambiandola con un sorriso.
“veramente i gattini sono della zia!” disse HeMo offesa.
Naya ed April si guardarono e sorrisero della gelosia di HeMo.
Le due tornarono a lavoro nel pomeriggio mentre, April ed Annie, utilizzarono quel tempo, per andare a passeggiare per L.A.
La sera si erano ordinate una pizza e la bimba aveva giocato tutto il tempo con Brit e San, fino a che i gattini non si stancarono ed uscirono dalla casa stremati.
La bambina allora dedicò la sua attenzione a Naya, l’aveva proprio conquistata ,ed arrivati al momento di andare a nanna, aveva voluto assolutamente stare nel divano letto con Naya. Le due sorelle arrese, e con l’approvazione di Naya, glielo concessero.
“Heather sei felice?” April stringeva la sorella tra le sue braccia, mentre si erano messe a letto. La ballerina poggiava la testa sul suo petto per sentire il cuore della sorella battere.
“si! E se la prossima cosa che mi chiederai è, se ne è valsa la pena, ti dico ancora di si!” rispose.
“non avevo intenzione di farlo…. Però vabbè…. “ risero tutte e due.
“mi sembra speciale…. Perché mamma non l’ha mai sopportata?” chiese perplessa.
“secondo te? Perché è sempre stata gelosa di Naya…. Per questo!” disse HeMo
“che mamma strana che abbiamo…. “ si ritrovò ad affermare April
“Heather?”
“mmmm” rispose la ballerina
“ti ricordi la volta che tornasti a casa ubriaca ed in lacrime perché Brad Colling ti aveva fatto ubriacare per poi cercare di approfittarsi di te?”
“come dimenticarlo…. Aveva anche tentato di chiamare i suoi amici, io avevo paura che mamma lo scoprisse e facesse una strage”
“già e quindi arrivasti da me in condizioni pietose, mi spaventai a morte quel giorno, avevi solo 15 anni cazzo! E volevo andare a spaccare la faccia a quel coglione”
“già e mi sembra che poi ci sei andata, con Molly, la tua amica alta 2 metri che aveva i muscoloni!” disse ridendo HeMo
“già…. Ah ah ah che momento! Si era cagato sotto!!!” sorrise, ricordando quell’episodio.
“comunque… ti ricordi che ti dissi di non fidarti mai dei ragazzi?” la ballerina annuì
April iniziò a ridere…. HeMo sollevò la testa per guardare la sorella perplessa
“Diamine non volevo dire così alla lettera….” E continuò a ridere
“che idiota che sei!” e si buttò sopra di lei per picchiarla, mentre la sorella si ammazzava dalle risate
“sssshhhh che svegliamo le altre due” disse per fermarla.
“comunque poi ti ho detto un’altra cosa quella sera, ricordi?” la guardò negli occhi “ti ho detto che per qualunque cosa o qualunque persona ti facesse del male, dovevi subito venire da me, perché ci avrei pensato io, te lo feci promettere ricordi?” HeMo con gli occhi lucidi annuì di nuovo.
“ecco è ancora valida quella cosa…. Ho promesso a papà che ti avrei difeso ad ogni costo, certo non credevo di doverti difendere anche da nostra madre…. Ma questo è un altro discorso!” adesso anche April aveva gli occhi lucidi.
HeMo la strinse forte a sé e le disse:
“grazie! Grazie di essere venuta, di aver provato almeno a capire i miei sentimenti ed aver accettato Naya. Sono innamorata di lei April, ed il fatto che sia una donna per me non cambia niente… sul serio!”
“lo so, sono venuta ad accertarmi che mia sorella non fosse impazzita, mandando a puttane tutto quello che si era conquistata con fatica, e ho capito che non è così, si vede da come vi guardate e da come vi cercate reciprocamente.” Disse, dandole un bacio sulla fronte.
“ti voglio bene April”
“anche io puzzetta! E ora portami la peste qui, e vai a stare dalla tua Naya!” le disse, dandole una sculacciata.
La ballerina si alzò e vide una scena talmente tenera nel suo salotto, che le scesero di nuovo le lacrime. Annie era rannicchiata in posizione fetale attaccata alla ragazza, ed aveva la manina sul viso di Naya mentre con  l’altra mano si succhiava il pollice. Dormivano beatamente. HeMo si avvicinò e prese in braccio Annie, che mugugnò e si avvinghiò alla zia, le diede un lieve bacio e la portò alla mamma, salutò April con un bacio ed un forte abbraccio, dandole la buonanotte.
Si diresse verso il letto dove stava Naya, si avvicinò per guardarla, la mora aprì gli occhi e vide che al suo fianco c’era la ragazza, sorrise e mettendo bene a fuoco disse:
“amore…. stai piangendo?” si preoccupò
“si… ma di gioia” Naya sorrise e richiuse gli occhi per riprendere a dormire, mentre HeMo le stampò un bacio sulle labbra e l’avvicinò a sé per stringerla.
 
 
Ok penserete che sia pazza…. In effetti forse si…. O forse è solo la febbre, sono a letto con la febbre da due giorni.
Questo capitolo non era nemmeno pensato, ero pronta a scrivere un capitolo sul Natale,quando mi sono detta: ma…ma… e Valerie? Come posso lasciarla così senza menzionarla? (questa FF non finirà mai se devo stare dietro a tutte le cose che mi sono piaciute della seconda serie) poooooi è venuto fuori Stefano e la sua voglia di dire ti amo a Zach…. Poooooi è venuta fuori April con la bellissima Annie….. insomma, capitolo non pensato, che sicuramente sarà una schifezza… mi scuso anche per gli errori che ci saranno…. Giudicate voi….
Ah e per la scena iniziale chiedo scusa se ho scandalizzato qualcuno….. ma considerate sempre che ho la febbre ed avrei voluto uno dei frullati miracolosi che HeMo sa fare così bene.
Ok… avete dedotto che il prossimo capitolo sarà sul Natale… W gli spoiler!!!!
Basta la smetto. Mi misuro la febbre.
Baci
E.

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Capitolo 27
*** Natale a casa Rivera ***


Era la vigilia di Natale, per tutti i comuni mortali era un giorno di festa, per stare in famiglia, per comprare i regali, per addobbare l’albero…. Insomma, una lunga lista di luoghi comuni…. Ma per me e Zach no.
Ero felice di avere questa cosa in comune con lui, non avrei sopportato l’idea di farmi violenza per accontentare il mio ragazzo, e fare tutte le cose che ho elencato prima. Una delle poche cose che mi faceva apprezzare il Natale erano i canti…. Fin da bambino non avevo mai capito perché quei canti bellissimi, con quelle splendide armonie, si dovessero cantare solo per poco più di un mese…. E poi scomparivano dalle orecchie e dalla bocca  della gente. Voglio dire… le canzoni parlano di neve che scende dal cielo, di bambini che giocano felici, dell’amore, la gioia…. Tutte cose che si possono trovare anche a gennaio o a febbraio….. non necessariamente solo il 25 dicembre. Ero felice di aver registrato le canzoni, per la puntata di Natale di Glee, a Novembre, perché rispecchiava perfettamente il mio andare controcorrente su questo argomento.
però non mancava di certo l’allegria…..
“ah ah ah hai presente un robot?..... ecco, sei tu amore!”
In un momento di pura follia, Zach ,aveva messo Safety Dance, e mi stava insegnando la coreografia, o per lo meno ci provava. Mi stavo divertendo da morire, con Zach avevo scoperto che il mio corpo poteva muoversi a ritmo e danzare.
“destra- sinistra- destra- sinistra- ah ah ah apri bene il bracciooooo” urlò…
La musica era altissima e io mi stavo veramente scatenando.
“amore è bellissimoooooooo!!!” aaaahhhh che liberazioneeeee!” mentre facevo un giro su me stesso, mi bloccai di scatto ad una visione….. mi spaventai tantissimo. Si accorse anche Zach, ma non si scompose.
Davanti a me c’erano HeMo e Naya, la mora con la mano davanti alla bocca, si tratteneva dallo scoppiare dalle risate, la bionda con lo sguardo pietrificato, in un misto tra incredulità ed ilarità, aveva la bocca aperta.
“Oh Gesù bambino nella culla!!!! Ma state scherzando???? Naya ti prego dammi un pizzicotto, perché non sò se è vero quello che ho appena visto” disse HeMo
Naya a quel punto scoppiò in una delle sue rumorose risate. HeMo la guardò e si mise a ridere anche lei.
“HeMo ma quante volte…”
“NO! E non dirmi che dovevo suonare, perché ho suonato, ma avevate la musica troppo alta per sentire!” mi interruppe la ballerina.
“provavamo Safety Dance” disse Zach, come se la cosa fosse normalissima.
“ah si ho visto…. Stai cercando dei nuovi ballerini per il tour? No perché ,se vuoi, ho qualcuno un po’ più esperto da suggerirti!”dopo quell’affermazione di HeMo, Naya continuò la sua risata ancora più forte,  rendendo fiera la sua ragazza della battuta appena fatta.
“non è divertente!!!” offeso, mi avvicinai allo stereo, per spegnere la musica.
“no ma che fai??? Continuate pure, fate come se non ci fossimo!” continuò la bionda
“dai HeMo! Hai rovinato tutto!!!!” disse Zach dispiaciuto
“Hey io sono una ballerina ok? E se c’è da ballare….. Balliamo!!!” disse ,mentre si riavvicinò allo stereo per rimettere la canzone.
Partì la canzone e lei e Zach iniziarono a fare perfettamente la coreografia divertiti, si unì anche Naya che, pur non conoscendo la coreografia, riusciva più o meno ad imitare il loro movimenti. Io ero davanti a loro, con le braccia conserte, e non ridevo minimamente.
“avantiiiii amore lasciati andare!” mi disse Zach
HeMo venne vicino a me, mi sorrise e mi schioccò un bacio sulla guancia, per poi trascinarmi tra di loro. In quel momento dissi: “ma chi se ne frega!” e mi buttai a ballare.
Sembravamo quattro scemi ubriachi, anche se non avevamo assolutamente toccato un goccio d’alcool, fù un momento memorabile.
Approfittai di un momento in cui eravamo soli, per parlare con HeMo, sapevo che, al contrario del sottoscritto, ci teneva molto a questa festa e l’aveva sempre passata con la sua famiglia.
“Allora…. sicura che te la senti di andare con Naya a casa dei suoi stasera?” le chiesi
“si Brò, è meglio così”
“guarda che per noi non c’è problema, ci guarderemo un film e farò gli spaghetti al pesto genovese” le dissi.
“ne abbiamo parlato a lungo con Naya, preferisco stare con lei, sarà stranissimo, ma le farei passare un Natale di merda se dovesse pensare tutto il tempo a me da sola. Sai quanto ci tiene a questa festa.” Mi rispose un po’ malinconica.
“tua sorella che dice?”
“mi avrebbe voluto con lei, ma non volevo che mia mamma ed il suo orgoglio rimanessero da soli, preferisco che lo passi assieme a mia sorella e la sua famiglia, io non sono sola qui…. Giusto?” mi chiese conferma.
“certo che non lo sei! E non lo sarai mai…. Io non ti lascerò mai!”
Mi abbracciò fortissimo e sembrava non si volesse più staccare. Poi mi guardò seriamente e mi disse:
“ti rendi conto di tutte le volte che ti ho pregato di ballare? Anche quando eravamo solo noi due?.... e poi arriva un bel fustacchione ,ballerino affascinante e cedi subito così???? “
“ah ah ah è l’amore che ti fà fare follie!!” risposi stringendola.
“ sei consapevole che mi ricorderò a vita di questa cosa?” mi disse
“già…. Purtroppo si!” risposi rassegnato.
 
****************

“HeMo è tardi! Ci dobbiamo muovere! Mia mamma mi metterà sull’albero al posto della stella ,se non ci muoviamo!” urlò Naya
“ah ah ah solo per questo farei ritardo!” rispose dal bagno la bionda.
“non è divertente!” Naya entrò improvvisamente nel bagno, dove stava la ragazza e si mise davanti a lei.
Aveva il viso splendente, era felice …. HeMo lo poteva vedere dai suoi occhi così belli. Quando Naya sorrideva, lo faceva soprattutto con gli occhi, i suoi occhi parlavano e dicevano chiaramente quando era felice o quando era triste. Quando sorrideva ad HeMo lo faceva in modo diverso rispetto agli altri, la bionda se ne accorse un giorno in particolare, forse è stato in quel momento che ha capito che quello che provava per lei era più che un’amicizia, quel giorno stavano registrando una scena, dove ballavano e cantavano una canzone, e Naya, mentre ballava scatenata e sorrideva a tutti del cast, incrociando lo sguardo di HeMo cambiò l’espressione del suo viso, sorrideva sempre, ma il suo sguardo era diverso, la bionda non avrebbe saputo spiegarlo, ma era così.
“si che è divertente!” le rispose avvicinando il viso ancora di più al suo.
“no invece! Perché i miei fanno l’albero in giardino, un albero vero, e dovresti salire fino in cima per venirmi a prendere!” le disse con aria di sfida.
“uuuuuhhh bellissimo! Anche mio padre lo faceva nel mega albero dietro casa e io ci salivo sempre per addobbarlo…..” appena si accorse di aver detto quella frase, si bloccò, le mancò il respiro. Naya se ne accorse….. le fece un sorriso e prendendole le mani le disse:
“allora, eccezionalmente, permetterò solo a te di salire fino in cima per venire a salvarmi….” E la baciò, prendendole tra le mani il viso, si accorse che alla ragazza sceseuna lacrima, lasciò le sue labbra per stringerla forte. HeMo si abbandonò a quell’abbraccio, Naya inziò a dondolare e danzare, cantando delicatamente:

‘O Christmas tree, O Christmas tree! 
How are thy leaves so verdant! 
O Christmas tree, O Christmas tree, 
How are thy leaves so verdant! 


HeMo la guardò perplessa e si mise a ridere…. Naya ,mentre cantava, le fece cenno con gli occhi di seguirla nella sua danza e nel suo canto,  insieme cantarono abbracciate:

‘For every year the Christmas tree, 
Brings to us all both joy and glee 
O Christmas tree, O Christmas tree, 
Much pleasure doth thou bring me! 

“Adesso sei pronta per affrontare la famiglia Rivera, la più pazza che ci sia!” le disse la mora, avvicinando il suo naso a quello della ragazza.
“ce la posso fare!” disse
“certo che ce la fai! Sei Heather Morris….. mica una qualunque…. E pensa un po’ che culo…..sei solo mia!”
Risero tutte e due e si diedero un altro bacio.
“ora però andiamo sul serio, non credo tu voglia sperimentare  la furia di mamma Anita come primo approccio….”
HeMo era preoccupata, e nasconderlo a Naya non era semplice, non aveva mai conosciuto i genitori, l’unico della famiglia che conosceva bene era Carlos il fratello che aveva 17 anni, era il secondo della famiglia. Carlos era un ragazzone di quasi 2 metri, ben piazzato e giocatore di football,aveva gli stessi occhi di Naya e quando le due attrici dovevano assentarsi da casa per tanto tempo, lui badava a San e Brit. Andava molto d’accordo con Carlos, soprattutto da quando, una volta, era rientrata a casa un giorno prima di Naya e lo aveva beccato nel pieno di un festino con i suoi amici, con la casa sottosopra. La ragazza aveva giurato di non dirlo mai a Naya, che si sarebbe arrabbiata moltissimo, a patto che, anche lui, promettesse di non fare mai più feste a casa loro. L’aveva anche aiutato a mettere tutto in ordine e Naya, rientrando, non si accorse di niente.
“Amore….. andrà tutto bene stai tranquilla! Rilassati e fidati di me.” Naya avevo lo sguardo rassicurante, la bionda chiuse gli occhi ed annuì, meritandosi un bacio sulle labbra ed un mega sorriso della mora.
La casa  dei Rivera era molto grande, stava a Sherman Oaks, un distretto di L.A., erano una famiglia di artisti e tutti, a parte Carlos che voleva dedicarsi allo sport, lavoravano nel campo dello spettacolo.
Anche se aveva la chiavi, la mora decise di suonare . Ad aprire fù Dana, la sorella più piccola di Naya, aveva un cappellino rosso da Babbo Natale in testa ed un sorriso identico a quello della sorella maggiore, HeMo percepì subito che era molto timida, ma d’altronde aveva 14 anni, un’età abbastanza particolare.
“Ciao scricciolo in versione Natalizia!” Naya l’abbracciò, la ragazzina ricambiò l’abbraccio sorridendo.
“lei è Heather, ma credo che ti concederà volentieri di chiamarla HeMo.” Le disse, indicando la ragazza.
“ciao Dana piacere di conoscerti” Dana allungò la mano guardando, dal basso del suo metro e cinquanta, la bionda affascinata, e le disse:
“sei molto più bella dal vivo!” HeMo notò lo sguardo orgoglioso di Naya, sentendo le parole della sorella
“Oh grazie mille Dana!” le disse molto gentilmente.
“ooooh eccole finalmente sono arrivate! Tesoro non siamo poi così distanti da casa tua!” la signora Anita si diresse dritta ad abbracciare Naya ,schioccandole un bacio.
“c’era traffico mamma….” E mentre era soffocata dall’abbraccio della mamma, lanciò uno sguardo assassino in direzione della ragazza, che fece finta di niente. La mamma si girò in direzione di Hemo, e la ragazza capì immediatamente da chi, Naya e Dana, avessero preso quel meraviglioso sorriso.
“Heather che piacere averti qui! Siamo molto onorati che ci sia stasera con noi!” le disse con una estrema dolcezza. HeMo era spiazzata, ed inevitabilmente non poteva che fare i confronti con sua madre, che aveva sempre trattato Naya con aria di sufficienza.
“signora, sono io che la devo ringraziare per l’invito!” le disse. La signora Anita improvvisamente abbracciò la bionda, che rimase per qualche secondo sotto shock, ma poi ricambiò l’abbraccio.
“Naya ci teneva così tanto, ed anche noi volevamo conoscerti!” HeMo cercò lo sguardo della ragazza, che vide pieno di riconoscenza, per l’accoglienza  che la mamma le aveva riservato.
“Naya fai gli onori di casa, io ritorno al mio arrosto in cucina…. Ah e Dana… dì a tuo fratello di staccarsi dall’XBox…. Papà stà arrivando, è andato a prendere i nonni all’aeroporto” disse, mentre si dirigeva di corsa nell’altra stanza.
Alla bionda sembrò tutto così armonioso e normale…. Si ritrovò a pensare alla sua famiglia… chissà che facevano in questo momento, sicuramente si preparavano anche loro alla cena, e la mamma stava sfornando una delle sue buonissime   e tradizionali torte di zucca… a destarla da quel pensiero fù la visione degli addobbi di casa di Naya, ce n’erano dei più vari, con vischio, agrifogli ed immagini Natalizie sui vetri delle finestre, decorate da tante luci, si vedeva anche uno scorcio del grande albero di Natale, dall’altra parte del giardino. Ora capiva perché Naya era così presa da quella festa, l’aveva sempre vissuta come un momento speciale, insieme a tutta la sua famiglia.
“ vieni, ti faccio vedere la mia stanza!” la prese per mano e la portò su delle scale.
HeMo trovò la stanza della ragazza buffissima, aveva una carta da parati color panna e c’erano appesi vari poster tra cui alcuni delle Destiny Child e Madonna, ce n’era uno che occupava un posto speciale, era posizionato solitario in una parete, era il poster di Michael Jackson con tanto di autografo.
“oh Dio! ma l’hai incontrato sul serio?” le chiese Stupita
“purtroppo no, me lo portò mio padre, che era riuscito a farselo fare ,perché lavorava in uno studio televisivo dove era stato ospitato” rispose la mora.
“bellissimo!” esclamò la ballerina.
“come stà andando?” le chiese Naya ,avvicinandosi e cingendole la vita
“bene, tua mamma e tua sorella sono dolcissime, ed il fatto che non hai dovuto dare spiegazioni ai tuoi su noi due, è una cosa stupenda amore” le disse HeMo
“dimentichi che io sono avvantaggiata, ho uno zio gay, il fratello di mia madre, ed è pure sposato!” sorrisero tutte e due, poi la mora aggiunse “lo ringrazierò a vita, mi ha aperto la strada”
“io invece? come stò andando? Sono abbastanza carina?” le chiese la bionda
“tu non hai bisogno di sforzarti per essere carina, conquisti la gente solo perché sei tu!” le disse, per poi stamparle un bacio ed abbracciarla.
“torniamo giù? “ le chiese Naya. La ragazza annuì, tenendo stretta la mano della mora.
Passarono affianco alla stanza di Carlos, il ragazzo era intento a fare una partita di basket con l’Xbox, sdraiato sul suo letto.
“hey  Big C.!” Naya entrò nella stanza del fratello, che senza distogliere lo sguardo dallo schermo disse:
“Hey Diva, hey HeMo che si dice?” Heather rise dell’atteggiamento un po’ alla ‘Noha Puckerman ‘di Carlos, decise di stare al gioco

“hey Carlos come butta?” le diede un cinque, convincendolo a distrarsi per qualche secondo dalla partita.
Naya rise di quell’atteggiamento da presa in giro e di confidenza della ragazza.
“Nayaaaa puoi venire giù un momento? C’è la zia Karen al telefono che ti vuole salutare” urlò la mamma.
Si scambiarono uno sguardo di intesa ed Heather disse:
“stò qui con Carlos, vai tranquilla!”
“posso?” Heather si sdraiò sul letto, nella stessa posizione del ragazzo.
“sicuro!” rispose.
“bene, visto che mi devi un favore….. “il ragazzo si girò per un secondo verso di lei terrorizzato, sperando che, proprio quella sera, ad HeMo non venisse in mente di rivelare il loro segreto.
“non preoccuparti, non dirò niente…. Ma vorrei qualche dritta per conquistare i tuoi… che dici?” le chiese.
“aaaahhhh bè…. tranquilla! Fai i complimenti a mia mamma per il cibo, anche se…. Ti rivelerò un segreto: non sa cucinare e ha commissionato alla vicina di casa la cena, e già con questo, avrai guadagnato mille punti. Poi ci saranno le solite cose….. mio padre si metterà al piano, le mie sorelle insceneranno un festival della canzone famigliare…. Ed in quel caso, se vuoi raggiungere l’apice, fai i complimenti a mio padre per come suona, ed avrai fatto bingo….. cazz… fottuto Pivot, mi ha fregato!” disse sconfitto dal gioco.
HeMo rise e poi disse:
“ah ah ah ok, terrò presente tutte queste cose. Ma tu non giochi a super mario? Io sono brava e ho un amico che è bravissimo!”
“mmmmm Naaaaah, è roba per femminuccie o per gay!” HeMo pensò subito a Stefano e si mise a ridere, ripromettendosi che, quella frase detta da Carlos, doveva ricordarsi di  riportargliela.
“senti, posso farti una domanda?” le disse il ragazzo, che ormai aveva abbandonato il joystick sul letto.
“ma a te non attraggono gli uomini con i muscoli? Cioè un bel paio di addominali scolpiti come questi, non ti fanno impazzire?” e si sollevò la maglietta, sfoggiando una forma fisica prorompente.
HeMo si mise a ridere per la spontaneità del ragazzo, e pensò che quelli di Naya erano nettamente più sexy per lei.
“in realtà anche tua sorella li ha ed abbastanza scolpiti” gli disse, facendogli l’occhiolino.
“bleah che schifo! Cosa ci trovi in mia sorella non riesco proprio a capirlo…. Io avrei puntato più su Dianna, lei si che è una bella gnocca!“
“ah ah ah… ma per te è a posto che stiamo assieme vero?” le chiese
“certo! L’ho detto anche a Naya, che credi? lei ha gusto…. Se mi permetti… ho apprezzato la sua scelta!” disse, guardandola con fare da macho.
Si sentì un chiasso infernale nella stanza sotto, ed Heather capì che erano arrivati i nonni. Carlos si precipitò giù, lasciando HeMo nella stanza, senza curarsene.
Si ricordò che nel frattempo le erano arrivati due sms, li lesse, uno era di April:
- mi stò attrezzando …. Video chiamata dopo la mezzanotte dal bagno ;) manchi puzzetta!- 
fece un sorriso leggendo quelle parole e le venne un nodo in gola, mancava tanto anche a lei, le rispose:
-ok ;) tieni sveglia la peste, la voglio vedere nel bel mezzo dell’estasi natalizia, manchi anche tu sorellona-
L’altro sms era di Stefano
-come và a casa dei “suoceri”? :D qui inizia la serata etilica e chissà come finiremo…. Forse ci raggiunge Ryan ed il suo nuovo amichetto, se non fate tardi passate, tanto si fa l’alba sicuro…. Techila permettendo ;)-
HeMo rise di gusto a quel messaggio e pensò che Zach stava facendo davvero un buon lavoro col suo Brò, lo sentiva finalmente felice.
- ok, se i “suoceri” non mi cucinano al posto del tacchino ;) saluta il mio ballerino preferito, ed in tal caso lasciatemi un po’ di techila :D-
Sentì dei passi e vide entrare Naya con quel sorriso, che portava stampato da tutta la sera.
“hey, sono arrivati i nonni…. È troppo per te anche i nonni?” le chiese preoccupata.
“no tesoro, tranquilla!” le diede un bacio veloce sulle labbra, lasciando Naya sognante, col sorriso stampato.
“ok… andiamo?” le prese la mano.
Scesero dalle scale e ad HeMo sembrò una scena stile ballo di fine anno: le due  principesse che scendono le scale, ammirate da tutta la famiglia, con lo sguardo rivolto verso l’alto. Provò un po’ di imbarazzo, ma per fortuna, il suo lavoro l’aveva abituata a ben altri imbarazzi e spettatori.
Il primo che la bionda riuscì ad intravedere fù il papà di Naya, una persona molto giovanile, i capelli nerissimi  lunghi, legati da una coda ed un pizzetto molto curato. Le sorrise subito, ed andò a prendere le due, cavallerescamente. La bionda incrociò lo sguardo di Carlos, che sorrise ammiccante ,sollevando le sopracciglia, mentre Dana guardava le due con aria sognante.
“ciao Heather, finalmente ti conosco di persona, oltre che sul video e devo dire che sei molto meglio dal vivo. Come stai?” chiese gentilmente.
“la ringrazio signor David, tutto bene grazie” rispose, altrettanto formalmente
“ti prego chiamami  solo David” le disse
La ragazza incrociò di nuovo lo sguardo divertito di Carlos, che gli mimava una pugnalata al cuore ,come per dire che aveva fatto breccia nel cuore del padre.
“vieni ti presento miei nonni” disse Naya.
HeMo si trovò di fronte due simpatici personaggi, non troppo alti che le sorrisero, ebbe l’impressione che, quelle due persone, si amassero da una vita e sempre con la stessa intensità
“tu sei la collega di Naya giusto? Ti ho visto in TV, ma hai sempre quella coda, meglio i capelli sciolti, lo dico sempre a Naya!” disse la nonna.
“eh… sapesse quanto lo vorremmo noi…. È colpa della nostra coach, ci vuole con i cappelli legati!” Affermò la bionda sorridendo.
Il nonno di invece, era timidissimo e si era fermato ad un semplice: “piacere di conoscerti Heather!”
La cena andò benissimo, HeMo mangiò il cibo con la coscienza che a cucinarlo non fosse stata la mamma di Naya, ma la vicina che era stata molto brava. Ogni tanto c’era qualche occhiatina simpatica con Carlos, tanto che, Naya ad un certo punto, se ne accorse e le disse in un orecchio:
“ma che avete da scambiarvi sguardi complici con mio fratello?” un po’ irritata.
“niente Nay…. Tranquilla!” le rispose.
“signora Anita, complimenti è tutto buonissimo, mai mangiato un arrosto così!” disse HeMo a voce alta, per farsi sentire da tutti e lanciando un’occhiata di intesa a Carlos, che sorrise e le fece l’occhiolino.
“oh grazie cara, sono felice che apprezzi la mia cucina” rispose la signora.
Naya guardò la mamma un po’ stranita, perché effettivamente era tutto buono, ma sapeva che era negata in cucina, lanciò uno sguardo al fratello, che con gli occhi, gli fece capire di fare finta di niente…
Naya capì che centrò la vicina e sorrise.
Dopo cena arrivò il momento che Carlos gli aveva anticipato: tutti in salotto davanti al pianoforte.
In quell’istante HeMo capì perchè Naya era sempre insoddisfatta dei suoi risultati artistici e puntasse sempre al meglio, era circondata da artisti, la sorellina cantava divinamente e la mamma non era da meno, il padre suonava il pianoforte con una passione evidente, pensò che la musica era stata sempre compagna di Naya fin dalla nascita. Per fortuna nella sua famiglia solo lei aveva la passione del ballo e non aveva dovuto competere con nessuno, ora c’era la piccola Annie, che prometteva bene, ma chissà se sarebbe durata.
Iniziò una lunga lista di duetti e canti di gruppo, HeMo cercò di partecipare, ma era affascinata dalle stupende voci che aveva attorno, era seduta affianco a Carlos che, fregandosene altamente di tutta la situazione, stava chattando col cellulare.
Ad un certo punto Naya si avvicinò al padre e gli disse qualcosa all’orecchio, HeMo vide che tutti si misero a sedere e rimase solo la mora affianco al padre, che iniziò le note di una canzone che HeMo conosceva.
Iniziò a cantare :

‘When the rain is blowing in your face,
and the whole world is on your case,
I could offer you a warm embrace
to make you feel my love.’


Vide che Naya era molto emozionata e la guardava, capì immediatamente che gliela stava dedicando…. Naya Adorava Adele, ed HeMo adorava Naya che cantava le canzone di Adele, era impressionante come sapeva interpretar lesi strinse forte le mani per scaricare un po’ la tensione…. Si emozionò nel momento in cui Naya cant,o guardandola con gli occhi umidi, la frase:
‘When the evening shadows and the stars appear,
and there is no one there to dry your tears,
I could hold you for a million years
to make you feel my love.’

 
Per fortuna ci pensò Carlos a farla ridere e smorzare un pò la tensione , infatti il ragazzo, spostando finalmente lo sguardo dal suo cellulare, le diede una gomitata e con un ‘espressione divertentissima le fece capire che era tutto per lei, quel momento romantico. HeMo rise per qualche secondo e poi si riconcentrò sulla creatura stupenda che amava, e che le stava dicendo, con la sua voce e con tutta se stessa, che le avrebbe fatto sentire il suo amore in qualsiasi momento ed in qualsiasi posto.
Il papà sorrideva ed HeMo riuscì ad intravedere la mamma con gli occhi lucidi. Naya , che solitamente cantava con gli occhi chiusi, ogni tanto li apriva per guardare HeMo. Concluse la canzone con:

‘I could make you happy, make your dreams come true.
Nothing that I wouldn't do.
Go to the ends of the Earth for you,
to make you feel my love’


Ci fù un’applauso  fortissimo, la ballerina sarebbe voluta correre tra le braccia di Naya, ma era troppo per lei attraversare la sala e passare davanti a tutti, la mora lo capì e si avvicinò a  lei verso il divano, la ragazza si alzò e ricambiò l’abbraccio, avvicinandosi all’orecchio di Naya le sussurrò:
“sei incredibile, ti amo tantissimo!”  la mora a quelle parole la strinse ancora più forte, poi le prese la mano e le disse:
“vieni con me…”
Andarono fuori, vicino all’albero addobbato, pieno di luci…. Naya la portò proprio sotto l’albero, intorno a loro c’erano tutte le lucette dell’albero, contornate da quelle della città, che sembrava illuminassero tutto il cielo. Ad HeMo sembrò di stare nel bel mezzo di uno di quei film romantici natalizi, tutto sembrava surreale, si commosse al pensiero che, la ragazza, avesse fatto di tutto, per rendere quel momento,  speciale e sereno, per darle un minimo di felicità.
“amore ,questa direi che ufficialmente diventa la nostra canzone, sei stata incredibile, l’hai cantata div….”
Naya bloccò le sue parole con un bacio, la strinse forte, ed HeMo sentì che, quello, era uno dei baci più intensi e romantici che si fossero mai scambiate.
“ssshhhhh abbracciami e basta” le disse Naya
A quel punto la ballerina non potè trattenere più le lacrime, e mentre stringeva la ragazza pensò che, fino a che aveva Naya, poteva sopportare tutto, perchè  avrebbe avuto la capacità di addolcire e rendere meno traumatica ogni situazione.
“e poi si… ‘make you feel my love’, può essere ufficialmente la nostra canzone”le rispose sorridendo.
In quell’istante squillò il cellulare di HeMo, lo guardò e vide che la sorella stava richiedendo l’accesso per una videochiamata da skype. Sorrise e rispose.
“ziaaaaaaaaaa, lo sai che babbo natale forse non passerà stanotte? Perchè mamma ha detto che non sono stata proprio buona buona, ma io anche oggi ho raccolto tutti i giocattoli dalla mia stanza e….” Annie partì a raffica con la sua solita parlantina, appena vide il viso della zia raffigurato sul pc, fino a che April non intervenne….
“sssshhhh fai piano…. Ricordi che abbiamo detto che eravamo in missione segreta, per non farci sentire dalla nonna?” le disse a bassa voce.
HeMo e Naya sorrisero a quel quadretto comico così dolce, la bionda aveva già gli occhi lucidi.
“Hey ci siete?” chiese April
“si, siamo qui vi vediamo!” rispose la bionda
“zia HeMo…. però mi avevi promesso che saresti venuta a casa, ed anche Naya me l’aveva promesso”
A quel punto la ragazza non si trattenne più e pianse, Naya le strinse la mano e rispose lei, perchè la bimba non si turbasse
“tesoro, ci vedremo presto vedrai e poi ti abbraccerò forte forte , e ti darò tanti baci veloci veloci sulla guancia, come piacciono a te”
Vide che la bionda si era calmata e gliela passò
“amore, ci vediamo presto, te lo prometto! E ti prometto anche che stanotte babbo natale passerà da te e ti porterà tanti doni” le disse sorridendole.
La bambina sorrise felice, poi passò il pc alla mamma.
“Hey… ma dove vi siete intrufolate?” le chiese HeMo
“siamo in missione segreta nel bagno…. Shhhhh” disse April ,fingendo di essere un agente segreto per non far urlare Annie.
HeMo avrebbe voluto abbracciare fortissimo la sorella, le mancava tanto ed al pensiero le venne da piangere di nuovo.
“puzzetta  non piangere ti prego…. Perchè io mi stò trattenendo per non farmi beccare…” le fece l’occhiolino.
April? Tesoro? Ma che fate in bagno??? Sbrigatevi che dobbiamo andare alla messa
HeMo sentì in lontananza la voce della madre che chiamava tesoro la sorella…. Le mancò tantissimo sentire quella parola detta dalla bocca di sua madre.

“niente mamma arriviamo subito!” si sentì April che rispondeva, mentre tappava la bocca alla piccola perchè non rispondesse lei.
“ho cercato di farla ubriacare, perchè così sarebbe crollata e ci saremo risparmiate la messa…. Ma non c’è stato verso! … a proposito Mike ti saluta, sarebbe stato troppo problematico rinchiuderci in tre in bagno…. Mi ha detto di dirti che gli manchi…. Soprattutto perchè non sa con chi imboscarsi, nelle pause, per bere qualcosa di più forte del succo di mirtillo….” Si fermò a pensare un po’ mentre HeMo rideva…
“ma sul serio gli anni passati vi imboscavate a bere senza di me?” le chiese April
“ah ah ah certo! Era l’unica cosa per poter reggere la predica di padre Smith….” Rispose la bionda
“ecco perchè ti addormentavi sempre ogni anno….” Le disse
Naya rise di gusto, perchè era proprio tipico di HeMo….
“Naya tu stai bene? Come si stà comportando mia sorella? “ disse April
“si si tutto bene, stà facendo la timida, ma ora ho capito che la devo far bere un po’ per farla rilassare!” risero tutte e tre.
“non so se conviene, potrebbe rovinare il buon nome della famiglia Morris!” disse April
“Bè tanto più di così…. “ disse amaramente la ballerina.
“smettila Heather!” la ammonì la sorella, per poi continuare “Naya mi raccomando, confido nella promessa che ci siamo fatte”
“quale promessa?” chiese curiosa la bionda
“niente una cosa tra di noi!” disse Naya.
“ragazze ora devo proprio andare, ci sentiamo con più calma… Puzzetta mi raccomando non voglio lacrime, pensa che sei fortunata a perderti la messa quest’anno” April le fece l’occhiolino per sdrammatizzare
“ah ah ah già è l’unica nota positiva!” rispose
“Annie vuoi salutare la zia e Naya?” le chiese la mamma, indirizzando la fotocamera del pc sulla bimba
“ciao ciao…. “ salutò con la manina.
“ciao amore, ci vediamo presto te lo prometto!” disse HeMo con gli occhi lucidi.
“ciao piccolina mandami un bacio?” le chiese Naya
La piccola avvicinò la manina alla bocca e mandò un bacio alla mora, che si sciolse immediatamente.
“bene vado sul serio…. “ disse April di fretta
“April aspetta…..” la ragazza si fermò, prima di chiudere la chiamata
“ti voglio bene…. E dì alla mamma che ci siamo sentite e che le faccio gli auguri di buon natale!” concluse HeMo
April visibilmente commossa rispose: “ti voglio bene anche io tesoro, anzi vi voglio bene!” cercò lo sguardo di Naya che a quell’affermazione sorrise emozionata. “buon natale ragazze! Se domani leggerete che è stato ucciso un prete, la notte di Natale a Thousand Oaks, sappiate che è stato mio marito, perchè gli mancava il supporto della cognata!”
Chiusero la chiamata, HeMo sospirò e si rimise il cellulare in tasca.
“stai bene?” le chiese Naya preoccupata
“si… credo di si…” rispose
“April è fantastica!” le disse la mora
“si… è vero!” si abbracciarono e si diedero un lieve bacio.
“voglio sapere della promessa…” le disse HeMo che moriva dalla curiosità
Naya rise, perchè sapeva che, la ragazza, non avrebbe resistito a chiederglielo, era troppo curiosa di natura.
“niente …semplicemente quando ci siamo salutate l’ultima volta, le ho promesso che mi sarei presa cura io di te e, nei momenti di sconforto, ti avrei ricordato che hai delle persone che ti amano per quello che sei, senza volerti cambiare”  le disse accarezzandole la guancia e provocando un brivido nella ballerina
HeMo chiuse gli occhi, pensò a quello che le aveva appena detto Naya e realizzò che effettivamente era così ,ed era sicura che c’era lo zampino del padre, che aveva fatto in modo, che non fosse sola in questa scelta. Poi si ricordò di una cosa e disse:
“ho una cosa per te!”  togliendo un pacchettino dalla tasca dei pantaloni
“no amore però sei scorretta, avevamo detto niente regali!”  Naya era arrabbiata, si erano dette che non si sarebbero fatte il regalo per Natale, se ne facevano anche troppi durante l’anno e tutte e due amavano le sorprese, quindi farselo a Natale sarebbe stato troppo scontato.
“lo so, però sapevo che oggi mi avresti fatto un grande regalo, stare qui con la tua famiglia, ricevere tutto questo amore da te Naya, per me è uno dei regali più belli che potessi desiderare….” Disse sorridendole
“e poi… anche questa è risultata una sorpresa no? Quindi ho rispettato i patti!” le fece l’occhiolino e riuscì a convincere la mora strappandole un sorriso.
Naya aprì il pacchettino e spalancò gli occhi, quando vide che c’era un braccialetto identico a quello che lei le aveva regalato per il suo compleanno, lo girò e cercò istintivamente una scritta, la trovò e c’era scritto:
‘ti amerò per sempre H.”
 Naya guardò la ragazza e l’abbracciò, perdonandole quella piccola trasgressione al loro patto. Si baciarono, sotto quell’albero pieno di luci ad intermittenza che non riuscivano a reggere minimamente la velocità del battito dei loro cuori.
 
 ***************
Questo capitolo è di un mieloso da fare schifo! Vabbè…. Pazienza… sarà la mancanza di quelle due, sono in astinenza da Live e novità HeYa…. Lo so che c’è stato il bacio e dovrei accontentarmi…. Ma non è così.
Un po’ di cosette:
- quanto è difficile scrivere un capitolo sul Natale a luglio???? Non ve lo descrivo nemmeno. :)
- poi vi do i link dei brani inseriti nel capitolo (sembra quasi una puntata di Glee talmente è pieno di canzoni questa volta)
Dovreste essere tutti super mega fan di Glee e quindi non ci sarebbe bisogno di mettere alcune cose ma per quei pochi:
Stefano e Zach ballano Safety Dance che trovate qui:
http://www.youtube.com/watch?v=yBXZt9pGbNA&feature=player_embedded
vi ho messo la versione del delirio dell’ultimo concerto a Dublino, perchè è troppo divertente, ballano tutti.
Poi Naya canticchia dolcemente ad HeMo : ‘Oh Christmas tree’, cantata da Matt ma voi immaginatela con la dolce voce soffiata di Naya:
http://www.youtube.com/watch?v=Tl69Tvg1KUk&feature=related
Naya dedica ad HeMo la canzone di Adele “make you feel my love” vi lascio questa stupenda versione:
http://www.youtube.com/watch?v=LLoyNxjhTzc&feature=share
Naya l’ha cantata veramente una sera in albergo dopo il tour, con Darren al piano… ma purtroppo credo che HeMo non ci fosse. Spero che gliela faranno cantare nella prossima stagione perchè, se vi cercate il testo, è perfetto per  la storia di Santana e Brittany.
Ho scritto troppo. Chiudo ringraziando di cuore tutti quelli che recensiscono e che leggono. Mi date lo stimolo per continuare.
Fatemi sapere se vi è piaciuto anche questo.
Baci e Buon Natale :)
E.
Ps: adoro il “mio” Carlos Rivera.

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Capitolo 28
*** Body Shots ***


“AAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHH” Naya sentì urlare dal bagno di casa sua, si precipitò immediatamente a capire che stesse succedendo.
“Amore che succede?” disse, affacciandosi alla porta del bagno e vedendo la sua ragazza, davanti allo specchio, con le mani sul volto, che si guardava disperata.
“ho un brufolo…. Un gigantesco brufolo!” rispose, indicando, col dito, la parte del viso dove stava il motivo del suo terrore.
“Oh no… povero tesoro , dov’è?” Naya si mise davanti alla sua faccia, come per scrutare meglio
“proprio qui, guarda….” Illustrò alla ragazza il punto incriminato.
Il viso, all’inizio dolce ,di Naya si trasformò in uno sguardo assassino, serrò gli occhi, prese il mento di HeMo, il quale lasciò di stucco per quel gesto così veloce e preciso,  e disse:
“se lanci un altro urlo del genere per una cazzata così, facendomi prendere un infarto, giuro che la prossima volta ti sveglio con una secchiata d’acqua gelida, anche se siamo a gennaio” avvicinando il viso ad un millimetro da lei.
HeMo aveva gli occhi spalancati, incredula per quello a cui stava assistendo.
“ ora amore per cortesia ti devi muovere, siamo…. O per meglio dire sei ,in ritardo, perché io stò uscendo ed arriverò puntuale, ma, come al solito, Ryan se la prenderà con me, perché tu non sei ancora arrivata!”
Continuò con la sua calma, che faceva molto aria da serial killer. HeMo rimase ancora a bocca aperta, nonostante, Naya, avesse già tolto la mano dal suo mento.
La mora si spostò e fece per uscire, salutando cortesemente con la mano alzata, ed un sorrisino falso. HeMo scosse la testa, come per riprendersi dalla schock ,e disse, prima che la ragazza uscisse totalmente dal bagno:
“Naya?”
“si?”
“ma… sei seria? “
“serissima amore mio”le rispose, mentre HeMo la gardava dietro di lei, riflessa nello specchio.
“mi hai fatto quasi paura….” La bionda fece il broncio e, girandosi, spalancò le braccia per accoglierla dicendo: “voglio un bacio, altrimenti rimarrò traumatizzata e non ce la farò a baciare Kevin e Chord oggi….”
Heather sapeva che, togliendo  fuori l’argomento scena festa per Blame It On The Alcohol, la puntata che avrebbero dovuto registrare quel giorno e dove avrebbe dovuto baciare ben due suoi colleghi,avrebbe convinto la ragazza a tornare sui suoi passi, per poi guadagnarsi un bacio. Naya era di un puntuale quasi maniacale e lei era di un ritardatario cronico, ogni volta erano continui battibecchi, a causa di  questo lato opposto del loro carattere.
La mora si avvicinò e condivise l’abbraccio con la ragazza dandole un bacio, HeMo tentò di approfondire il bacio e di avere qualcosa di più, quando Naya si staccò, e sorridendo disse:
“non mi farai arrivare in ritardo a lavoro amore!”

“ma…”
“ma niente…. Io vado, tu sei ancora in pigiama, e per quanto tu possa vantarti di baciare due ragazzi oggi, se continui così, rischi di non baciarne nemmeno uno, perché Ryan si incazzerà talmente tanto questa volta ,che dirà a Paul di non farti nemmeno entrare negli studios!”
HeMo per la seconda volta, in pochi minuti, rimase a bocca aperta.
Naya le stampò un bacio veloce sulle labbra, e ,facendole l’occhiolino, le disse:
“lo faccio per te, perché ti amo…”
E se ne andò. HeMo ancora perplessa riuscì a dire soltanto:
“a-anche io.” Salutando una figura scomparsa davanti a lei. Fece spallucce e continuò ad osservare il suo brufolo allo specchio.
Naya aprì la porta e sentì un chiasso infernale oltre il cancello del suo giardino, si diresse verso l’uscita e come aprì il cancello, venne letteralmente accecata dai flash e quasi travolta dai giornalisti, con telecamere e microfoni.
“Hey hey…. Che succede?” chiese, sperando che qualcuno la sentisse. Decise di concentrarsi su alcune domande, per capire perché quella folla si fosse radunata lì quella mattina. Avevano vinto un Golden  Globe due giorni fa, ma quel boom, ritardato di due giorni di fotografi ,era alquanto strano. Improvvisamente le venne in mente che, comunque, doveva sorridere, non poteva far trasparire nervosismo o intolleranza verso quelle sanguisughe.
“Naya, cosa ne pensi delle ultime rivelazioni su te ed Heather?” - “Naya parlaci di Hether Morris da quanto state assieme?” - “vivete assieme?”- ” Naya avete reso felici i fan del Brittana così”- “Naya” -“Naya guarda qui…”-  “Naya dov’è Heather’”
Improvvisamente non riuscì più a capire niente, i giornalisti erano veramente tanti, sentiva tutte quelle voci che le rimbombavano in testa, non ce la fece più e decise di ritornare dentro casa. Chiuse la porta e sentì che i fotografi si arrampicarono sulle grate del suo cancello, per fare foto sulla sua fuga. Corse in casa e chiuse la porta.
HeMo sentì sbattere forte la porta e, spaventata, corse verso l’ingresso.
“che succede?” chiese, vedendo Naya evidentemente sconvolta.
“è pieno di giornalisti fuori, non so che cazzo è successo….. mi hanno fatto domande su di noi….”
“su di noi?” chiese perplessa.
In quel momento squillò il cellulare di HeMo, lo prese e vide che era il suo agente.
“Jeremy?”
“sono il tuo agente, dovrei essere la tua ombra, e poi non sò mai un cazzo!” urlò talmente tanto che anche Naya sentì la conversazione
“calmati che è successo? Quà fuori è pieno di giornalisti!” le disse la bionda
“me lo devi dire tu che succede HeMo, come posso lavorare per te se poi non ti fidi di me? Stamattina è uscita una notizia che diceva che Chris ha rivelato la relazione tra te e Naya!” disse
“che cosa?” dissero le due ragazze nello stesso momento.
“aprite internet e, senza nemmeno cercare più di tanto,troverete la notizia da tutte le parti” disse Jeremy
“ok, ti richiamo tra qualche minuto” le disse HeMo
“HeMo io voglio essere chiaro con te, lavorare così a me non stà bene!”
“Jer ne parliamo con calma ok? Ora non è il momento” chiuse la chiamata.
Si girò, e Naya era già al pc che cercava le notizie, si avvicinò e vide che internet, era intasato da quello scoop, c’erano le foto di loro due insieme (le miliardi di foto che ingenuamente avevano fatto davanti ai fotografi abbracciate) ed una foto di Chris per citare la fonte della notizia.
“non ci credo, proprio Chris non può aver fatto una cosa del genere!” disse Naya sconvolta.
Squillò il telefono di Naya e poi subito dopo quello di HeMo.
Naya rispose al suo agente, che decise di precipitarsi a casa sua, per capire insieme cosa fare, in fondo lì fuori ancora non avevano scoperto che HeMo era li.
“sono arrivato agli studi stamattina e c’era la terza guerra mondiale, con miliardi di giornalisti che mi chiedevano della storia tra te e Naya che succede Morris?” era Ryan al telefono di HeMo.
“Ryan non lo sò… dovresti chiedere a Chris, a quanto pare sembra abbia rivelato, in un’intervista ai giornalisti,  la nostra storia” disse alquanto agitata
“cosa? Impossibile, proprio Chris non farebbe mai una cosa del genere!” rispose Ryan
“stiamo cercando di capire, ti richiamo appena risolviamo, faremo un po’ di ritardo.” Rispose
“và bene, intanto giriamo le scene con Matt e gli altri, se riuscite ad essere tra un’ora qui mi fate un favore HeMo, lo sapevo che questa storia avrebbe dato problemi!” Ryan era molto arrabbiato, ma capiva che questa volta le due centrassero ben poco.
“ok a dopo.”
“che diceva Ryan?” Naya aveva già lo sguardo impanicato, e respirava a fatica, la bionda si accorse che doveva fare qualcosa, perché tutto stava diventando troppo drammatico.
“non era molto contento…. “rispose
“Oh Cazzo, non ci voleva anche questo però….” Si mise le mani nei capelli disperata.
HeMo fece un bel respiro, si posizionò davanti a Naya costringendola a guardarla
“Naya…. Non sappiamo bene cosa è successo, è inutile farne un dramma…. Andrà tutto bene, cerca di stare lucida però. Adesso sai che facciamo? Chiamiamo direttamente Chris ,e ci facciamo spiegare che è successo. Ok?” le disse con tutta calma.
“ok hai ragione.” Rispose la mora
HeMo le sorrise e le diede un bacio, per farla tranquillizzare.
Naya prese il cellulare e chiamò Chris
“Hey Nay?” rispose il ragazzo
“Folletto che succede?”
Naya e Chris erano molto amici, tutti del cast avevano un senso di protezione per quel giovane talento, era il più piccolo tra di loro, ma anche quello che aveva più successo per le sue doti artistiche, in molti campi dello spettacolo.
“succede che stò arrivando, c’è traffico, tra cinque minuti sono agli studios, dì a Ryan di scusarmi, ma sono in taxi!” Chris era convinto che, Naya, lo stesse chiamando, per capire il motivo del suo ritardo a lavoro.
“Non sai niente?” le chiese Naya
“su cosa?” domandò perplesso il ragazzo
“stamattina è uscito un gossip dove, a quanto pare, Chris Colfer rivela la relazione tra Naya Rivera ed Heather Morris di Glee, dopo un’intervista che hai fatto ieri, per la vincita del Golden Globe!”  Naya cercò di spiegare con tutta calma quello che era successo.
Ci fù silenzio per qualche secondo. Poi il ragazzo prese la parola e disse
“cosa? Io non ho mai detto una cosa del genere…. Ma è impazzito?”  urlò Chris con la sua voce acuta
“Chris sei sicuro? Cerca di ricordare se non ti è scappato qualcosa…” disse HeMo, che ascoltava dal vivavoce del cellulare di Naya
“Oh HeMo si… come potrei mai dire una cosa del genere?...... oddio aspetta” il ragazzo si bloccò, ci fu silenzio e le due ragazze rimasero in apprensione.
“quindi?” chiese Naya
“praticamente…. c’è stato un momento ,nel quale mi ha chiesto come reagivano i miei colleghi ,al fatto che fossi gay dichiarato e….. io ho risposto con un sorriso ,dicendo che io e Ryan non eravamo gli unici gay lì dentro….ma era tutta una situazione giocosa, io continuavo a dire che avrei fatto un pensierino su chiunque lì dentro… stavamo giocando…”
“oh cazzo Chris ,ma loro aspettano soltanto queste cose, per buttarsi a capofitto! “disse la bionda
“che casino ragazze mi dispiace, non pensavo assolutamente succedesse il finimondo per una battuta!”  Chris era mortificato e, dalla voce ,le ragazze si accorsero che stava andando in panico
“ok ,almeno sappiamo che non è trapelato niente di certo, quindi li possiamo incastrare come vogliamo…. Non preoccuparti folletto, ci vediamo tra un po’, se riusciamo ad uscire vive da qui” gli disse Naya per tranquillizzarlo.
“ok… HeMo sei arrabbiata?” chiese il giovane attore
Ad HeMo scappò un sorriso e disse: “no tesoro, però cerca di stare più attento la prossima volta!” le disse
“oh si ci puoi contare…. Ragazze vi voglio bene davvero, e non farei mai una cosa del genere credetemi!”
“lo sappiamo Chris tranquillo, ci vediamo dopo!” le rispose la mora
Le ragazze riuscirono a far disperdere il giornalisti, uscì prima Naya col suo agente ,che era andato a prenderla,  facendo credere che a casa sua non ci fosse nessuno, e che Heather fosse già agli studi.
Heather uscì dall’altra parte della casa, scavalcando il muretto del giardino e passando dal giardino della casa della signora Gray , dall’altra parte della strada c’era Jeremy che l’aspettava.
Era abbastanza arrabbiato e, quando HeMo salì in macchina, non disse una parola. La ragazza pensò che era giunto il momento di dirgli tutto, aveva affrontato la mamma poteva affrontare chiunque, anche Jeremy ,che probabilmente avrebbe lasciato l’impegno che aveva con lei, per questa cosa.
“hai ragione dovevo essere chiara con te….” Lui annuì senza parlare e senza guardarla
“io e Naya non siamo solo amiche…”
“ma và?.... pensa te?” finalmente reagì
“ecco qual è il tuo problema Jer…. È che sei sempre così polemico…. Ogni volta succede una tragedia… ecco perché non ti dico le cose!” sbottò la bionda
“il problema è che non ti fidi di me HeMo… e quando le cose stanno così, non ha più senso collaborare assieme!” disse gelido, come se già avesse studiato quel discorso “come posso coprirti le spalle se mi nascondi le cose? che poi non sei nemmeno tanto brava, lo sapevo da secoli che tu e Naya stavate assieme, ed, anche se sono contrario, non posso dirti chi devi amare, non è compito mio, ma posso metterti in guardia, sui rischi che questo comporta per il tuo lavoro.”
HeMo non aveva mai visto Jeremy così calmo, si accorse di non conoscerlo bene. Si era sempre rifiutata di avere un agente che le dicesse cosa fare, dove andare e con chi…. Era uno spirito libero e quando poi era stata costretta ad assumerne uno, perché Ryan gliel’aveva praticamente ordinato, a causa dei sempre più numerosi impegni e richieste e soprattutto per la sua popolarità in crescita, l’aveva sempre visto come un ostacolo alla sua libertà, perché molte cose che voleva fare, fregandosene altamente della stampa, lui gliele vietava.
“lo so Jer mi dispiace….” Gli disse
Per la prima volta la guardò, impietosito dalla bionda che, in fin dei conti voleva bene, lavoravano insieme da due anni ormai, e si era abituato alla sua stravaganza.
“ti devi fidare di me Heather! Se ti dico determinate cose o ti faccio fare determinate, cose è perché so che è per il bene del tuo lavoro, poi per conto tuo, e senza farti vedere dal mondo, ti scopi chi vuoi, non m’importa. “ disse, riprendendo il suo solito atteggiamento duro.
“Hey è una cosa seria con Naya!” lo ammonì la ragazza
“ok ok… spero solo che ci abbia pensato, ed un giorno non verrai a piangere da me, chiedendo di salvarti il culo, perché vi siete divertite  a fare le lesbiche innamorate!”  
La ragazza rabbrividì a quelle parole, era consapevole che stesse guidando, perché altrimenti gli avrebbe già stampato un bel pugno in pieno naso. Fece un respiro e disse:
“ferma la macchina!”
“HeMo non fare la stronza, non è il momento delle tue scenate ora!” disse svogliato
“Jeremy, ferma la macchina cazzo!” urlò
L’uomo si fermò e la guardò, si accorse che era veramente arrabbiata
“andiamo… ho detto una cazzata, ero arrabbiato per la cosa di stamattina e non volevo non….”
“vaffanculo Jeremy! Non ti voglio più vedere! E se osi rivelare anche una minima mia storia privata ai giornalisti, ti riduco in mutande, e giuro che non troverai più nemmeno un povero cristo disposto ad assumerti. Ti conviene stare buono, per il tuo bene.” Le disse, scese dalla macchina sbattendo fortissimo la portiera.
“ma- ma dove vai? Fatti almeno accompagnare, siamo lontani venti minuti dagli studi!” la ragazza camminò senza girarsi, facendo finta di niente
“oooohhh ma vaffanculo, pazza isterica!!!!” se ne andò suonando il clacson.
HeMo continuò a camminare, voleva piangere, ma era in mezzo ad una strada di un quartiere residenziale di L.A., con il pericolo di incontrare qualche giornalista. Le venne un’idea, vide passare una macchina, all’interno c’era un ragazzo moro, abbastanza giovane. Si ricordò che una volta aveva fatto l’autostop quando era al liceo, aveva litigato con la mamma e stava cercando di andare ad un week end al mare, a casa dell’amica, anche se la mamma si era rifiutata di accompagnarla. Si era divertita un sacco, perché aveva incontrato una famiglia in un camper, che stava andando a passare il week end in spiaggia da quelle parti e le diede un passaggio. Arrivò dagli amici e ci rimase solo per qualche ora, nemmeno passò la notte li, perché arrivò April a prenderla,  costretta dalla madre. Si ricordò benissimo di quella sera, lei aveva solo 16 anni ed il padre era morto da due, aveva dentro sé una sete di libertà e di trasgressione, che forse serviva a colmare quel distacco, così doloroso, che quella morte le aveva provocato. Se la ricordava soprattutto perché ,quella sera, in macchina, mentre rientravano, April era scoppiata in lacrime, fù un vero e proprio sfogo per la sorella, ed HeMo rimase  veramente colpita. La sorella piangeva perché non reggeva più l’apprensione della mamma da un lato  e la sua voglia di ribellione dall’altro, si ritrovava sempre in mezzo, sentiva gli sfoghi di una e dell’altra e non sapeva mai che fare…. Le chiese se, per favore, poteva cercare di fare qualcosa, se non per la mamma, almeno per lei, perché stava veramente per scoppiare, non reggeva più quella situazione. Heather non aveva mai visto la sorella in quello stato, l’aveva vista sempre forte, sdrammatizzava tutto ed era stata sempre al suo fianco per difenderla, ma non sapeva che dietro c’era tutta quella sofferenza e che nessuno, dopo la morte del padre, aveva pensato effettivamente a come stava lei. In quell’istante capì che doveva cambiare rotta, che doveva stare vicina alla madre ed alla sorella e prendersi cura anche lei di April, dovevano farlo reciprocamente, tutte e tre dovevano stare unite. Dopo quei primi anni di ribellione, HeMo divenne una figlia modello, si dedicò alla danza e fece di tutto per diplomarsi, nonostante fosse difficile fare tutte e due le cose, trovò un punto di unione con la mamma che diventò sempre più stretto, tanto da diventare quasi morboso e con April si stabilì un legame sicuro ed intenso. April era la sua ancora di salvezza, la sua amica, la sua confidente.
“hey! Hey! Fermati” si mise in mezzo alla strada, costringendo il ragazzo a frenare
“ma che cazz… hey sei ubriaca di prima mattina?” chiese affacciandosi al finestrino.
“no, ho solo bisogno di un passaggio, me lo daresti?” si avvicinò al finestrino con un sorriso.
Il ragazzo spalancò gli occhi incredulo e disse:
“oh mio Dio… tu-tu- tu sei quella di Glee…. la cheerleader?”
HeMo sorrise con soddisfazione, per essere stata riconosciuta
“esattamente! Me lo dai un passaggio alla Fox?”
“s-si certo… certo… in fondo andavo solamente a scuola, che importa?” rispose
HeMo si fermò a pensare: “oh cazzo ,stò adescando un liceale!” pensò, poi fregandosene salì in macchina.
“quanti anni hai?” le chiese un po’ terrorizzata
“17, ma tra tre mesi ne compirò 18” disse
“aaaah  bè” annuì l’attrice.
“ma tu sei quella che ha partorito giusto?” chiese mentre guidava.
La ragazza perse tutto l’entusiasmo, aveva capito che il ragazzo l’aveva confusa con Dianna…. maledetta ragazza è da una vita che dice di volersi tagliare i capelli, perché diamine non lo fa? La gente le confondeva sempre.
“hemmm no, quella è Quinn, io interpreto Brittany, la ballerina….. un po’ stupida…” cercò delle cose che magari potevano ricordare Brittany, anche se il suo personaggio era di più di tutto questo.
“aaaahhhh si! Capito… ops scusa…. Che figura!” disse diventando rosso
“tranquillo ci confondono tutti!” lo tranquillizzò.
“scusa, posso farti una domanda?” le chiese il ragazzo
“certo è il minimo, visto che mi stai dando un passaggio”
“ecco appunto… ma non  dovresti essere ricca sfondata, da avere un autista con limousine che ti porta a lavoro tutti i giorni?” chiese
HeMo rise di gusto, pensando che, le limousine, venissero fuori solo nei momenti di Galà seri, dove pagava la produzione e non di certo lei di tasca sua, e gli venne in mente Ryan, ed il suo continuo lamentarsi, che non ci fossero finanziamenti per mandare avanti la baracca.
“ah ah ah bè è una lunga storia, ma comunque, solitamente, viaggio con la mia macchina, oggi è un giorno particolare… come ti chiami?”  le chiese
“Robert!” rispose
“grazie Robert, mi stai salvando la vita!” le disse, con un sorriso
Il ragazzo divenne subito rosso, mentre erano fermi ad un semaforo e poteva osservarla bene in tutta la sua bellezza.
“sei bellissima, possiamo fare una foto? altrimenti  I miei amici non ci crederanno che ti ho dato un passaggio!” fecero la foto insieme col cellulare del ragazzo, ed Heather ,con un pennarello, scrisse nel cruscotto bianco della macchina:
“al mio fedele autista Robert, mi hai salvato la vita! Heather Morris (Brittany) PS: sei l’autista più carino che abbia mai incontrato. “
Robert quasi non riusciva a guidare dall’emozione, quella era la prova che HeMo era stata lì, nella sua macchina.
Erano vicini agli studios e l’attrice vide che erano assediati da giornalisti e fan ,che sicuramente, avevano appreso la notizia, la situazione non era migliorata, anzi era peggiorata. Squillò il suo cellulare.
“amore dove sei? Non riesco più a far calmare Ryan!” disse Naya con tono preoccupato.
“stò arrivando, se non mi assalgono sono li da voi tra 5 minuti” rispose per poi chiudere.
“ok Robert, ora mi devi ascoltare attentamente, ti devo chiedere l’ultimo favore ok?” il ragazzo annuì preoccupato, ma ancora scioccato, per tutto quello che in pochi minuti gli stava succedendo. Guardava la ragazza attentamente e si accorse che era veramente di una bellezza disarmante, aveva gli occhi bellissimi.
“adesso mi porterai proprio davanti ai cancelli, ti fermerai li, aspetterai che scenda dalla macchina e poi qualsiasi cosa succeda, andrai via, non ti fermerai con nessuno e non dirai a nessuno il tuo nome ok? È tutto chiaro?”
“o-ok…” il ragazzo annuì perplesso.
Si diresse verso il cancello, accecato da miliardi di flash ,e fermò la macchina ,senza spegnere il motore, pronto a fuggire, come le aveva chiesto l’attrice.
Heather lo guardò e le sorrise, il ragazzo si sciolse a quel sorriso
“grazie Robert, sei stato un angelo mandato dal cielo” gli prese il viso tra le mani e lo baciò sulle labbra, in quel momento si sentì un boato e le macchine fotografiche impazzirono, il ragazzo spalancò gli occhi e rimase a bocca aperta, anche dopo che la ballerina scese concedendogli l’ultimo sorriso. Robert acquisì un po’ di lucidità e subito fece marcia indietro e scappò da quella folla inferocita. HeMo entrando a lavoro, e sentendo tutte quelle voci ,che chiedevano miliardi di cose su lei e Naya, urlò:
“vi inventate continuamente cazzate, e ora lasciateci lavorare!” salutò con la mano e si diresse a lavoro.
Arrivata nella sua roulotte, poggiò le  sue cose, ed uscendo per dirigersi al trucco, incontrò subito Ryan che la abbracciò, non era arrabbiato e la cosa le sembrò alquanto strana.
“stai bene tesoro?” le chiese
“s-si… tutto bene!” rispose un po’ perplessa.
“ok rientriamo nel tuo alloggio” si fece di nuovo serio, ed assunse l’aria severa, Heather iniziò a pensare che soffrisse di schizofrenia.
“cazzo Heather si è scatenato l’inferno, questa cosa è troppo per voi, lo capisci?” si sedette nel divano disperato. Alla ragazza sembrò come se il regista stesse avendo uno sfogo, proprio con lei…. Non era mai successo che Ryan si lasciasse andare così con i suoi attori.
“Ryan la stavamo gestendo bene, fino a che Chris non si è lasciato andare un po’ troppo… “ disse
“Chris è mortificato, si è scusato mille volte con Naya… ma era solo una questione di tempo, lo sai questo vero? se non era Chris sarebbe stato qualcos’altro o qualcun altro” affermò il regista.
“che intendi fare?” chiese la ballerina, capendo che il regista aveva qualcosa in mente.
“confondere le acque tramite il telefilm, ci avevo già pensato, ho capito che tutti tendono a confondere moltissimo tra telefilm e vostra vita privata, perciò, in questa puntata,sarete super etero baciando vari ragazzi, la prossima ci saranno dei dubbi, insomma farò in modo che si stufino e rinuncino a capire” 
HeMo capì che, il regista, ci stava pensando da tanto a questa soluzione, e che sicuramente avrebbe attirato molta attenzione da parte del pubblico, i fan di glee, ed in particolare suoi e di Naya stavano aumentando sempre più.
“ok come vuoi Ryan, ma non chiedermi di rinunciare alla mia vita privata, perché ho dato troppo per questa storia perdendo persone care, che mi hanno portato a scegliere. Non lascerò Naya per quattro giornalisti stronzi” disse, con fermezza
“lo so, ma vi chiedo solo di stare più attente, cercate di farvi vedere il meno possibile insieme al di fuori, lo dico per voi HeMo!”  
“si, cercheremo di stare più attente te lo prometto!” lo rassicurò.
Tornarono sul set, i ragazzi, tutti preoccupati, andarono incontro alla ragazza. Chris si fece spazio tra gli altri e mortificato disse:
“HeMo ho solo fatto una battuta, non pensavo si scatenasse tutto questo casino…. Mi dispiace, mi dispiace tanto!” ad HeMo quel piccolo scricciolo fece una tenerezza indescrivibile, lo abbracciò e gli disse:
“vieni qui…. Non è successo niente… a parte che mi devo cercare un agente!” disse guardando Naya, che capì subito, la prese da una parte e le disse:
“hai licenziato Jeremy?” la bionda annuì
“oh cazzo, che giornata di merda! “si lasciò andare la ragazza.
“e ti dirò di più, dopo averlo mandato a quel paese, ho fatto l’autostop, rimorchiando un liceale diciassettenne, che ho baciato davanti a tutti i giornalisti, all’entrata degli studi!” disse la bionda divertita, metre Naya la guardava sconvolta
“che cosa? Ma tu non sei normale amore…perché l’hai baciato?”
“bè mica potevo lasciarmi sfuggire l’occasione di far vedere ai giornalisti che sono etero, e poi dovevo pur ricompensarlo in qualche modo” fece l’occhiolino.
“oh mio Dio stò con una pazza!” Naya rise, pensando alle pazzie della ragazza, mettendosi la mano in fronte.
“ah e a proposito, al contrario di quello che mi dicevi stamattina, oggi bacerò ben tre ragazzi cara mia, e potrei anche cambiare idea e decidere che mi piace di più baciare un ragazzo!” sorrise divertita.
“veramente Brittany ne bacierà solo due, Heather ne ha baciato uno, rischiando la denuncia per pedofilia, è diverso cara mia!”
Naya sapeva come tener testa alla ragazza, era inutile, non c’era niente da fare. Lasciò HeMo immobile e perplessa, mentre lei se ne andò verso gli altri ,sculettando e salutandola.
 
“ok ragazzi, sono  già  le 10 e per questo, dobbiamo ringraziare i giornalisti ed il signor Colfer per il contributo prezioso, che ha dato per questa vicenda” Ryan si rivolse ai ragazzi, prima di iniziare la mattinata che era già per la metà stata persa da quegli inconvenienti  “ ma siamo finalmente tutti sani e salvi sul set, quindi, riepilogando ,oggi sarà una giornata  di baci tra le più svariate coppie, danze e alcool per tutti! Al lavoro! Prepariamoci per la festa a casa di Rachel!” urlò. Ci fù un grido di entusiasmo da parte degli attori.
“oh Dio Lea ma come ti hanno vestita?” Naya si rivolse all’amica, che aveva un vestito lungo color acqua marina e pieno di fronzoli e pizzi ,che nemmeno la nonna, ai suoi tempi ,usava quando era giovane.
“hey! Lascia stare il mio vestito è trendissimo, non capisci niente Rivera, è adatto alla mia festa!” disse l’attrice facendo un giro su sé stessa.
“Oh si allora se è per la festa a casa Berry ci stà benissimo, è in tema!” intervenne Dianna.
“sei pronto per baciare una strafiga? È la tua giornata fortunata amico!” HeMo diede una spallata a Kevin che si stava sistemando sulla sua fidata sedia a rotelle, per entrare nel personaggio di Artie.
“Oh siiii, è stato un dolce risveglio al pensiero!” la schernì l’amico
Erano pronti per girare la scena della canzone di Rachel e Blaine. HeMo era posizionata in braccio a Kevin e portava i suoi occhiali da vista.  Si scambiarono un’occhiata con Naya che, scherzando, le fece il gesto che Brittany, aveva fatto a Santana nella scena di duets : indicò tutti e due i seni e fece no con lo stesso dito. HeMo rise e poi le fece uno sguardo di sfida e scandendo il labbiale le disse: “sono Britany ora!” facendo l’occhiolino.
Naya e Chord erano posizionati in un divano, poco distante da dove stavano lei e Kevin, la bionda poteva vederli benissimo.
Ryan era molto preso da tutta quella situazione, ed aveva lanciato in aria il copione, ciò significava terrore per tutti, perché era intenzionato ad improvvisare.
Iniziarono a girare e i due cantarono la canzone, HeMo prese a baciare Kevin in modo molto naturale, erano amici e non c’era nessun imbarazzo, dovevano fare finta di essere ubriachi e perciò ci stava anche che si divertissero e si mettessero a ridere. Naya era un po’ imbarazzata, conosceva da poco tempo Chord , erano messi uno affianco all’altra sul divano, e si davano lievi baci con le labbra chiuse. Ad un certo punto Ryan urlò:
“stooooop!” si fermò tutto, i ragazzi rimasero in silenzio e il regista si avvicinò a Naya e Chord
“Santana piazzati sopra Sam!” indicò le gambe del ragazzo. La mora ubbidì un po’ perplessa. Chord rise e lei rispose:
“che ridi?” divertita anche lei
“avanti Naya lasciati andare!” le disse il ragazzo
HeMo osservò la scena divertita, per una volta era Naya che aveva difficoltà ad entrare nella parte.
“Santana, devo ricordarti che devi far morire Quinn di invidia e sfogare la tua rabbia, per non avere il coraggio di prenderti Brittany?” le disse Ryan
“cazzo no Ryan!” disse disgustata, in un’espressione tipica di Santana.
“bene! Guarda Brit? Vedi cosa ti sei persa? Così impari a stare con quel due ruote paralitico!” urlò Ryan guardando Naya e non HeMo, era un modo per motivare la ragazza.
La  mora assunse uno sguardo malizioso e di sfida, si girò verso Chord e prese a baciarlo intensamente, togliendo il fiato al ragazzo.
Il regista diede subito il via, cogliendo al balzo la situazione, e la scena diventò veramente calda….
La mora si dimenò sulle gambe del ragazzo a ritmo di musica e ci diede dentro con la lingua. HeMo con la coda dell’occhio, vide che la ragazza si era lasciata andare.
Il regista chiamò lo stop e disse:
“perfetto! Perfetto Santana!! Perfetto!!!!” urlò estasiato.
Si prepararono per il cambio scena, HeMo fece in tempo ad avvicinarsi alla ragazza e dire:
“e’ bastato poco per farti entrare nella parte vedo…”
“sono una professionista che credi?” rispose presuntuosa. HeMo rise
“anche io… vedrai dopo.. “ disse ,poi si rivolse a Chord “è il tuo giorno fortunato!” 
Naya la guardò mentre si allontanava e si toglieva la camicia, per rimanere in short e reggiseno, per la scena che doveva girare con Kevin. Si avvicinò a Zach, che le spiegò come voleva si muovesse, per quelle riprese.
Girarono quella scena, mentre tutto il cast in silenzio stava a guardare, HeMo aveva un fisico stupendo, Naya gioì ,nel pensare che, se avessero avuto le forze, quella sera stessa ,quel corpo sarebbe stato suo e guardò sorridendo la ragazza, che ogni tanto le buttava uno sguardo malizioso.
“ok ok… perfetto Brit… eri favolosa!” disse il regista. “ora vieni qui… avanti!!” incentivò l’arrivo veloce di HeMo verso di lui, che si infilò la camicia mentre avanzava.
“no no resta ancora senza… “ la guardò maliziosamente “sdariati qui… “ la posizionò sopra due sedie. Tutti i ragazzi erano spiazzati ed impauriti, non sapevano dove voleva andare a parare il regista. Zach lo guardò perplesso e divertito allo stesso tempo.
“a proposito di confondere lo spettatore…” le disse Ryan ,facendo l’occhiolino alla ragazza, che oramai era visibilmente terrorizzata in quella posizione ambigua.
“Santana… vieni qui!” indicò la ragazza, e le fece segno di avvicinarsi.
“hai mai fatto un body shots?”
“che cosa?.... n-no Ryan non credo sia una buona idea” rispose Naya nel panico
HeMo scese da quella posizione, facendo una capriola all’indietro e dicendo:
“non se ne parla!”
Il regista si spostò verso di lei con uno scatto, dicendo:
“ecco, ecco perfetto, dopo il body shots ti alzi dalla sedia così… è perfetto no Zach?” si rivolse al coreografo. Ryan era come in una situazione di trans, e tutti sapevano, che rompere quello stato creativo, poteva essere pericoloso per chiunque.
“certo… mi sembra buonissimo” disse sorridendo Zach,attirandosi gli sguardi assassini delle due.
Naya vide gli sguardi divertiti di tutti gli altri suoi colleghi, e Dianna che si avvicinò e le disse:
“avanti Naya, pensa che è HeMo, ti poteva capitare un body shots fatto da Mark!” le disse facendole l’occhiolino.
Le due si arresero, HeMo era sdraiata con lo sguardo terrorizzato, e la sua posizione col busto così teso faceva risaltare ancora di più il suo respiro affannato. Naya si avvicinò e le disse
“rilassati Brit è un gioco!”
“se non avessi litigato con mia mamma, non avrei mai accettato una cosa del genere!” disse un po’ scocciata la bionda.
“hey sono io!!! “ Naya si offese.
“lo so che sei tu! Ma con la situazione che c’è, non mi sembrava proprio il caso!” aveva ragione, ma oramai erano in ballo e non potevano rifiutarsi, Naya decise di sdrammatizzare, utilizzando il metodo Agron:
“pensa che ti è andata bene, poteva capitarti la lingua di Mark!” disse
“oh Cristo Naya!” disse disgustata la bionda.
“sono Santana! Ricordalo Brit, smemorina mia!” le disse, dandole un pizzicotto sulla guancia
Hemo riabbassò la testa e si mise in posizione, Naya si accorse che respirava un po’ meglio e la pancia era più rilassata, stava iniziando ad eccitarsi nel vedere quegli addominali ,che lei adorava baciare. Gli versarono il sale nella pancia e la bionda, per non fremere, decise di pensare al momento buffo della mattina e a Robert, poi le venne in mente quello stronzo dell’agente e le passò tutta l’eccitazione, era quello che le serviva. A Naya consegnarono un vero bicchiere di Techila con una scorza di limone.
“impegnati a farlo bene per due motivi, uno perché non reggi l’acool e due perché non so se posso concentrarmi e tenere a freno gli istinti” le disse la bionda a bassa voce. Naya rise di gusto. Il regista diede il Ciack e partì la musica, Naya si avvicinò alla pancia perfetta e passò velocemente la lingua prendendo buona parte del sale versato, mentre sentì che HeMo ebbe un fremito, la vide con gli occhi chiusi, si eccitò moltissimo, ma ,per distrarsi, si buttò sul limone che le diede un sapore fortissimo in bocca e bevve d’un fiato la Techila. Urlò come le aveva suggerito Ryan.
Per fortuna la scena la dovettero fare solo due volte, una da sole e l’altra con i ragazzi urlanti intorno a loro, la seconda volta fù più semplice, perché erano distratte tutte e due dai loro colleghi.
 Erano ormai le 11 della notte e, Ryan soddisfatto, mandò tutti a casa, ricordando che il giorno dopo non ci sarebbero stati né Santi né giornalisti ,che potessero giustificare un possibile ritardo, perché dovevano girare le ultime scene con la coreografia di Ke$ha. Fermò le due ragazze dicendo:
“bel lavoro ragazze, fidatevi di me e la gente non capirà più niente della vostra situazione!” disse Ryan abbracciandole
“guarda, stanno venendo dubbi anche a me figurati!” disse HeMo, per poi prendersi uno scappellotto dalla mora nettamente offesa!
“ah ah ah sono un Dio, sono un Dioooooo!” Ryan si allontanò gesticolando con le mani in alto visibilmente contento.
 
“…..Poi dovevi vedere Ryan, era in uno stato di trans…. Completamente fuori Brò!”
“ah ah ah lo so, me l’ha raccontato Zach!”
HeMo stava raccontando la sua giornata a Stefano, si era appena fatta la doccia, mentre aspettava sul letto che Naya uscisse dal bagno.
“come farai con Jeremy?” le chiese il musicista
“che si fotta, troppi problemi, cercherò un'altra persona, penso ci sia la file fuori no?” le disse abbastanza sicura.
“mmmm non so tesoro, sono abbastanza preoccupato, posso occuparmi io di chiedere a qualcuno di mia fiducia?” le chiese Stefano
“ok Brò, ma so cavarmela da sola…. Però se sei più tranquillo così, và bene…” mentre stava parlando al telefono, vide entrare Naya con una bottiglia di Techila in mano ,un piattino con delle scorze di limone e del sale sopra. Con lo sguardo malizioso, si sdraiò e, sempre guardando la ragazza, si sparse il sale sul suo petto nudo.
“… si perché ho un amico che è stato anche agente di madonna un tempo e che forse può essere….”
Ormai la ragazza sentiva solo in lontananza, le parole dell’amico dall’altra parte del telefono. Trovò solo il coraggio di interromperlo, tenendo lo sguardo fisso sulla meraviglia che aveva affianco, per dire:
“Brò… ci sentiamo domani, si stà scaricando la batteria” e chiuse la chiamata…. Naya rise di gusto.
“non reggo l’alcool eh? Vediamo signorina ‘limono con chi mi pare’ cosa sai fare! Poi vediamo se la tua confusione ti passa” disse Naya con un sorriso malizioso.
HeMo, a quella visione, ringraziò Dio che a Ryan non fosse venuto in mente di fare il contrario quel giorno, perché probabilmente, lei non sarebbe riuscita a rimanere così lucida come era successo a Naya. Si avvicinò alla ragazza e prese in mano la bottiglia di Techila, prima di tuffarsi su quegli addominali perfetti e pieni di sale, disse:
“Santana non regge l’acool, tu benissimo…. Sono io che non reggo a questa visuale!”
 
 
Capitolo leggero per un prossimo impegnativo.  C’è solo un piccolo cameo di Stefano :( il prossimo ci sarà molto di più. Spero vi siate divertite, c’erano un po’ di cosette comiche (che magari fanno ridere solo a me)
Graaaaaaazie per le cose belle che avete scritto sullo scorso capitolo, la famiglia Rivera mi ha chiesto di ringraziarvi :)
Come sempre mi piacerebbe sapere che ne pensate.
E.
 
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 29
*** Guardare oltre il problema ***


“il segreto è non spezzare mai in due lo spaghetto, vedi? Altrimenti è come se gli tagliassi l’anima” insegnavo a Zach, una volta per tutte, a cucinare decentemente una pasta all’italiana, tutte le volte che ci aveva provato era stato un disastro.
La situazione era molto buffa, perchè ci trovavamo tutti e due in cucina con un grembiule e sembravamo in uno di quei programmi televisivi, dove dovrebbero insegnarti a cucinare. Zach mi guardava, con in mano un attrezzo da cucina, e sorrideva.
“che ridi? Hai capito?” gli dissi, un po’ irritato
“no…” rispose, continuando a ridere
“come no? Cosa c’è di difficile nella frase che ho appena detto?”
“…è che sei così sexy quando sei indaffarato in cucina, ti starei a guardare per ore…. Quindi no, non ho capito, me lo rispieghi?” si mise con la testa inclinata e le braccia conserte, era di una tenerezza spiazzante, mi misi a ridere e lo baciai.
Dopo tanto tempo riuscivamo a fare un pranzo decente a casa, ci eravamo ritagliati un paio d’ore solo per noi, il nostro lavoro, in quel periodo, era talmente frenetico, che riuscivamo a vederci solo la notte e, spesso, eravamo talmente stravolti, che c’era soltanto il tempo di capire se stavamo tutti e due bene ,che i nostri occhi si chiudevano. La sera mi aspettava la registrazione delle canzoni per la puntata Sexy e dovevo vedere Gwyneth Paltrow, insieme a Naya ed HeMo, per registrare due canzoni.  Zach doveva preparare i ballerini per la scena del tango con la canzone Kiss di Prince. Avevamo poche ore solo per noi.
Il bacio diventava sempre più appassionato e sentivo che Zach tentava di togliermi il grembiule, fallendo miseramente. Sentimmo un rumore e ci accorgemmo che, l’acqua che stava cuocendo gli spaghetti, uscì dalla pentola, cadendo sulla piastra della cucina.
“mmmm la pasta, se non la togliamo diventa scotta…” dissi,  cercando di allontanare con dispiacere il mio ragazzo, che non ne voleva sapere, contemporaneamente suonarono alla porta, Zach si arrese e poggiando la sua testa sul mio petto, con il respiro ancora affannato dal bacio appassionato, disse:
“che palle… tu controlla la pasta, io vado a vedere chi rompe e giuro che chiunque sia lo farò dileguare da questo luogo in un secondo….” Mi guardò negli occhi, per poi dire “e non ho finito con te!” indicandomi con un sorriso.
Mi misi a ridere e mi precipitai a scolare la pasta, mentre lui si avviò di corsa verso l’ingresso.
Feci in tempo a scolarla ed a versare la pasta in un recipiente, sentii un silenzio strano dall’altra parte, e pensai che magari Zach aveva liquidato in fretta chiunque fosse, e mi stava preparando qualche sorpresa o scherzo, decisi di andare a vedere.
“Amore chi era?” entrai nel soggiorno con il grembiule ed un tovagliolo in mano. Vidi che Zach era ancora davanti alla porta, parlava con qualcuno che non riuscivo a vedere. Zach si girò, e mi accorsi che il suo sguardo era cambiato, mi guardò con occhi spenti e spostandosi dalla visuale mi fece vedere chi, in quel momento, aveva suonato alla porta.
Davanti a me avevo una figura magra, con un cappellino, che nascondeva la testa  completamente rasata, gobbo e nettamente fragile, se quello di Zach era uno sguardo spento, il suo era uno sguardo triste. Riconobbi a fatica che, quello davanti a me, era Federico. Ebbi la sensazione che quella felicità, che avevo sentito due minuti prima tra le braccia del mio uomo, fosse risucchiata immediatamente da un vortice e sparisse completamente dalla mia percezione sensoriale.
Riuscì a farmi un sorriso, lieve e stanco, ed alzò la mano per salutarmi. Zach interruppe quel silenzio imbarazzante e mi disse:
“vado in cucina a controllare la pasta” guardandomi preoccupato, sicuramente Federico si era presentato e Zach aveva capito immediatamente chi fosse.
Riuscì a dirgli solamente: “ok”, mentre Federico era ancora sulla soglia della porta.
Mi avvicinai e ,da così vicino, notai le sue occhiaie profonde.
“ciao, che ci fai qui?” ebbi il coraggio di chiedere
“posso entrare?” mi disse.
In quel momento mi accorsi del fatto che non l’avessi invitato ad entrare, mi venne in mente che la mia era, inconsciamente, una forma di protezione, un po’ come succede in quei telefilm dei vampiri, dove il vampiro in questione, non può entrare nella casa dell’umano se non è invitato, ma una volta che è stato invitato ci può entrare per sempre…. Ecco, per me, far entrare Federico nella mia nuova casa, che faceva parte della mia nuova vita in America, era un po’ così: avevo paura che, facendolo entrare una volta, poi ci sarebbe potuto entrare tutte le volte che avrebbe voluto.
Non potevo fare quel discorso insensato a voce alta ovviamente, così mi limitai a dire:
“certo, entra pure” ci spostammo nel salotto e lo feci accomodare nel divano, posizionandomi dall’altra parte davanti a lui. Era molto teso, come lo ero anche io, ma avevo più la curiosità morbosa, di sapere che cosa lo avesse spinto ad arrivare fino a prendere un aereo e farsi migliaia di km. Sperai che magari era a L.A. per lavoro e che fosse semplicemente passato a trovarmi, nonostante gli avessi scritto nella lettera, che non lo avrei voluto rivedere mai più. Era diverso dal Federico che avevo lasciato a Firenze, sembrava stanco.
Teneva le mani congiunte e se le torturava, rigirandole tra loro, aveva una maglietta a maniche corte e mi accorsi, osservando attentamente, che aveva le braccia piene di lividi.
“e’ il tuo ragazzo?” mi chiese subito.
“scusami, ma credo che non siano affari tuoi.” Iniziare la conversazione con una domanda sulla mia vita privata, mi aveva alquanto fatto incazzare. Smisi di osservarlo e di farmi viaggi mentali e gli chiesi:
“perchè sei qui?”  
Mi guardò e mi sorrise, non capivo cosa volesse, non riuscivo ad interpretare quel viso, che poteva trasmettere calma come tensione, o stanchezza, o preoccupazione.
“hai ragione non sono affari miei, scusa” alzò le mani, con quel sorriso mezzo malinconico. Io aspettai in silenzio che rispondesse alla mia seconda domanda.
“Sai quando si fa quel gioco dove ti chiedono: se avessi pochi mesi di vita cosa faresti?” mi disse, guardandomi negli occhi.
Io annuì in silenzio.
“ecco…. io stò giocando a quel gioco, e una delle cose da sbarrare, era quella di poterti vedere un’ultima volta”
Non capivo dove volesse arrivare con quel discorso, e feci una faccia perplessa, lui si accorse che ancora non avevo afferrato il concetto e decise di agire più chiaramente, e togliendosi il cappellino e mostrandomi la testa completamente rasata, disse:
“ho un tumore al cervello in fase avanzata, la mia testa è piena di metastasi, l’hanno scoperto dopo avermi aperto il cranio per rimuovere una cellula cancerogena” mi mostrò l’immensa cicatrice che aveva da un lato.
Non ebbi il coraggio di dire niente, mentre lui, vedendo il mio stupore, continuò:
“Non sono venuto a cercare la tua pena o compassione, sono venuto perché il mio tempo è finito e come si fà prima di partire per un lungo viaggio, ci si saluta decentemente…. Una fredda lettera non mi bastava.” Accennò ad un lieve sorriso e notai che aveva gli occhi lucidi. Mi aveva spiazzato, non sapevo cosa dire…. Cosa fare…. Ero letteralmente sotto schock. Mi ricordai che c’era ancora Zach in cucina, volevo recuperare un po’ di ossigeno così trovai un espediente:
“vuoi che ti porti un po’ d’acqua? Hai fatto un lungo viaggio sarai stanchissimo!” gli dissi.
“sono qui da un paio di giorni, c’è voluto un po’ prima di trovare il coraggio di venire. Comunque si grazie, mi fa piacere….” Mi rispose.
Mi precipitai in cucina. Vidi Zach seduto sullo sgabello, davanti al tavolo dell’sola della mia cucina che giocherellava nervosamente con una forchetta, davanti alla pasta ormai fredda. Era preoccupato e teso.
Notò il mio sguardo terrorizzato e mi disse:
“che vuole? Perché è venuto?”
“ha un tumore all’ultimo stadio, voleva vedermi prima di morire, così mi ha detto su due piedi….. “ dissi, mi misi la mano tra i capelli e comincia a camminare nervosamente avanti ed indietro, nella mia cucina.
“oh cazzo che situazione, cosa si deve dire? Cosa cavolo dici ad uno che ti dice che stà per morire?” dissi tra me e me, ma nel cuore aspettavo una risposta da Zach, che rimase in silenzio ed impassibile.
“Zach dì qualcosa cazzo! Aiutami!” mi avvicinai per non farmi sentire
“non so come aiutarti, non so cosa tu possa fare per questa persona…. Davvero Stefano, non lo so!” mi guardò con compassione.
“Cristo Santo,  mai un momento sereno, ma chi me lo fa fare ad impegnarmi ,anima e corpo, in storie che poi vanno a puttane e queste sono le conseguenze!” mi resi conto, un secondo dopo, che avevo detto una cosa, che poteva offendere estremamente anche Zach, ed infatti, nell’istante in cui mi accorsi della cosa, lo guardai e vidi che, il suo giocare con la forchetta sul piatto, si era fatto più violento e nervoso.
“s-scusa…. Non volevo… non-non intendevo Zach….”
Lasciò di colpo la forchetta sul piatto, il quale fece un rumore sordo che rimbombò sulla mia testa, come se fossi dentro una campana appena suonata, e disse:
“continui a fare paragoni…. “disse con la faccia verso il piatto, poi alzò il viso e mi guardò dicendo:
“sappi che io non avrei mai fatto questo ennesimo gesto egoistico, mettendoti in questa situazione!” si alzò e fece per andarsene uscendo dalla parte del giardino. Mi venne il panico, mi stava sfuggendo tutto di mano, stavo perdendo la lucidità e non potevo stare da solo con quell’uomo…. Non ce la potevo fare.
Lo bloccai e le dissi:
“Zach ti prego! Rimani qui con me, non lasciarmi da solo….” Lo pregai
Mi guardò ed il suo viso cambiò, con uno sguardo amorevole
“non posso stare qui, mi dispiace, devi risolvere tu la cosa, è una questione tra voi due, non centro niente, io sono il tuo presente ed il tuo futuro se lo vorrai…. Ma nel tuo passato non ci posso entrare” mi guardò un’ultima volta ed uscì.
Ero nuovamente da solo a combattere con i fantasmi del mio passato, che avevo creduto di aver sconfitto e lasciato in Italia, invece erano tornati, più minacciosi e pericolosi di prima, mi sentì senza forze, che cosa dovevo fare? C’era una persona malata, che non sapevo nemmeno cosa volesse realmente da me, se non farmi venire quel senso di colpa, che già sentivo forte dentro. Ero stato troppo tempo via dal salotto e dovevo portare l’acqua a Federico.  Presi una bottiglia e due bicchieri e mi recai di nuovo li, quasi tremolante.
Arrivai, e lui era li che mi attendeva col sorriso, si era tolto il cappellino e quella testa così rasata mi fece un’impressione assurda.
“non l’ha presa molto bene vero?” mi chiese, come se mi leggesse dentro…. In fondo era sempre stato molto bravo a leggermi dentro.
Non risposi.
“sà di noi?” continuò a provocarmi. Non volevo trattarlo male, ma non volevo che entrasse minimamente nella mia vita con Zach. Decisi di essere sincero e dissi:
“non voglio parlare di questo argomento ok? ….Piuttosto dimmi come stai ora tu e come è successo!”
“nel giro di due mesi sono passato dal purgatorio all’inferno, senza nemmeno quasi accorgermi, avevo sempre forti emicranie e la mia vista si stava abbassando sempre più, decisi di fare dei controlli e dopo una settimana ero già in chemio” mi disse, come se fosse un racconto di un film, invece era tutto vero e lui l’aveva vissuto. Gli vennero gli occhi lucidi, ma mi accorsi che si sforzò di non piangere, per non rendermi la cosa ancora più difficile.
“si sono accorti della gravità della cosa quando, aprendo per esportare il tumore, c’era un casino nella mia testa…. Hanno richiuso e lasciato tutto così, dandomi la possibilità di avere questi mesi o giorni….”
“mi dispiace…. Ma non dovevi affrontare un viaggio così lungo e faticoso” gli dissi.
Mi guardò e si mise a ridere per poi dire:
“se permetti, decido io come passare gli ultimi attimi della mia vita, e l’unica cosa che mi è venuta in mente era quella di vederti ad ogni costo, e dirti addio decentemente!”
Era tutto surreale quello che stava succedendo, mi ricordo di aver pensato varie volte, dopo la morte di Sara, alle cose che avrei voluto e non avevo potuto fare con lei, a tutte quelle occasioni sprecate che, inevitabilmente, mi ero pentito di non aver colto. Ed ora avevo davanti a me una persona che voleva passare gli ultimi giorni della sua vita con me, era un suo desiderio…. Come potevo negare questo a chi mi stava davanti? Non lo amavo più, ero sicuro di amare Zach, ma volevo bene a Federico e gliene avrei voluto per sempre.
Gli sorrisi e gli dissi:
“bene! Cosa vuoi fare allora? Io sono qui. “ mi ritrovai ad aprire le braccia per rendermi disponibile, sentii che dovevo chiarire delle cose, per onestà verso tutti e due ed anche nei confronti del mio ragazzo.
“prima voglio dirti delle cose” lo guardai sicuro negli occhi
“io non ti amo più, non provo più niente per te, se non un affetto profondo che è rimasto per tutto quello che abbiamo condiviso assieme”
“questo lo so, l’ho capito anche l’altra volta.” Mi disse, poi continuò “non ti stò chiedendo di fare finta di amarmi, non sono arrivato a questo punto…. Sei la persona a cui sono più legato ed al quale voglio più bene in questo momento, e so anche che sei molto impegnato, voglio solo starti vicino, vedere la tua vita qui, vivere con te la tua quotidianità…. Tutto qui!” me l’aveva messa molto semplice come cosa, anche se io sapevo che non era così. Acconsentì con un sorriso.
“ti chiedo solo qualche giorno e poi, prima che diventi un vegetale, me ne tornerò in italia, però vorrei che in questi giorni facessi finta di niente, non voglio che pensi in continuazione che stai passando la tua giornata con un morto che cammina.”
“ok…. La mia vita è frenetica, non so se reggerai!” gli feci un occhiolino e gli proposi di fare un giro per vedere la mia casa, poi l’avrei portato agli studi per conoscere il cast.
***********
“non lo so questa relazione mi confonde” HeMo era seduta su una sedia nei camerini degli studios col copione in mano di fronte aveva Naya
“anche la colazione ti confonde!” rispose Naya, dando una visione veloce al suo copione
“Beh, a volte e' dolce, a volte e' salata. Ad esempio... se mi facessi delle uova per cena? Come la chiameresti allora?” rispose la bionda, assumendo quel delizioso sguardo di Brittany ,che spiega delle cose ovvie per lei, ma strambe per chi l’ascolta
Naya non riuscì a reggere e rise, trasformando l’espressione seria di Santana, in una copiosa risata alla Naya Rivera.
“daiiiii Nayaaaaaa!” esclamò HeMo, che non riuscì a nascondere un sorriso
“scusa scusa scusa….. ma questa battuta è bellissima e poi riesci a dirlo con una ovvietà incredibile….. ok…..” si schiarì la voce e disse: “ci sono!” mettendosi composta sulla sedia.
“ma è una cosa ovvia infatti, se ci pensi ha un suo perché!” disse la ballerina, per difendere il suo personaggio
“bè basta guardare l’orario e capisci cos’è” rispose la mora, che poi si fermò per qualche istante a pensare e disse: “oddio stiamo cercando di trovare un filo logico nelle affermazioni di Brittany?” Naya riprese a ridere.
HeMo si sentì offesa, come se quella cosa la toccasse. Naya se ne accorse e si avvicinò per baciarla per poi dire:
“hey… tu non confondi la colazione, a meno che non sia troppo ubriaca, da non capire nemmeno che quelle che hai davanti siano uova” disse, facendo ridere la ragazza
“idiota!” la spinse via
“piuttosto dobbiamo chiedere a Ryan, perché Santana ha il letto incasinato e deve raccogliere i cuscini da terra, mentre dialoga con Brit, non vorrei ci avessimo dato dentro e non siamo state informate della cosa!” disse Naya facendo l’occhiolino.
“bè direi che è un elemento importante da capire…. Sei sempre troppo sconvolta dopo che hai fatto l’amore con me, quindi le cose cambiano decisamente!” affermò con orgoglio HeMo.
“ma finiscila, sono sicurissima che Brittany e Santana sono più brave di noi…. “ rispose maliziosamente Naya
“mmmm può essere…. Chissà, le dovremo vedere all’opera per giudicare!”
Sentirono bussare nella porta del loro camerino, entrò Jenna con una mano davanti agli occhi
“stò entrando….. se siete nude rivestitevi!” ridacchiò
“ah ah ah devi proprio aver subito un trauma!” le disse la ballerina
“no, ma non si sa mai con voi due….” L’attrice le schernì
“hey non sono una ninfomane come Santana….!” Ribatte Naya , dandole una spallata, per poi aggiungere “HeMo si, io no!” fece l’occhiolino.
“oooook decido di stare zitta e fare finta di niente, perché potrei citare delle cose per il quale dimostrerei il contrario…. Ma…. No lo faccio!” HeMo scandì bene l’ultima frase.
“bene, sono venuta per lavorare, mica per parlare di sesso….. quindi, per la modica cifra di 10.000 dollari, canterò per voi la parte di Holly… per esercitarvi, l’ho studiata e sono prontissima!” disse
“grazie tesoro…. “HeMo le saltò addosso e le diede un bacio.
“ok, dopo questo lo faccio gratis! Mi sento appagata!” Jenna scatenò una risata in tutte e due le ragazze.
Si era offerta di provare con loro la canzone, ed essendo un po’ più libera, aveva imparato la parte della Paltrow ,per permettere alle due di provare le seconde voci, succedeva spesso che i ragazzi si aiutassero reciprocamente per queste cose. Naya mise la base e provarono.
Dopo mezz’ora di prove, le tre ragazze soddisfatte, si diressero verso il set, che era allestito per girare la scena di Brittany e Santana nella stanza di quest’ultima.
Attraversarono il corridoio che dai camerini portava al set, ed in lontananza videro che c’era Stefano, HeMo gli corse incontro come al solito.
“amoooooooreeeeee!” gli saltò addosso
“hey hey!” Stefano cercò di ammortizzare il peso morto della ballerina
“ciao tesoro! Tutto bene?” chiese ad HeMo
“si, dobbiamo girare una scena con Naya…. Questa puntata è molto Hot!” rispose la bionda.
“ah ah ah vedo che sei dispiaciuta!” affermò Stefano
“per niente…. Ma che ci fai qui? Dobbiamo venire da te più tardi con Gwyneth per la canzone, l’abbiamo appena provata con Jenna ed è andata bene!” disse con entusiasmo.
HeMo vide avvicinarsi un uomo  con un cappellino, che prima parlava con Ryan e poi, come la vide parlare con Stefano, si avvicinò.
“ciao Heather come stai?” chiese l’uomo
La ragazza non lo riconobbe e strinse gli occhi per mettere meglio a fuoco, Stefano lo capì e disse
“è Federico ricordi?” sgranando gli occhi ,come per farle capire quale Federico fosse.
HeMo si gelò e sbiancò, guardò fisso negli occhi Stefano, gli avrebbe voluto dire “che cazzo stai facendo?”  ma non poteva essere così sfacciata.
“ahhhh si Federico, certo che ricordo…. L’ italiano!” la ragazza notò che quella persona era completamente diversa, non riusciva a capire perché.
“ah ah ah già l’italiano!” disse.
Poi si rivolse a Stefano dicendo:
“senti io vado a prendere un caffè vieni con me?”
“si si certo, comincia ad avviarti ti raggiungo!” le rispose, si accorse che la ragazza era sconvolta e voleva parlarle, disse al suo collaboratore: “Adam per favore accompagneresti il mio amico al bar qui vicino? Vi raggiungo subito, devo vedere una cosa con HeMo prima”  i due si avviarono, mentre HeMo prese Stefano violentemente per un braccio e lo portò da una parte
“che cazzo succede? Che ci fa qui?” chiese subito
“è arrivato qualche ora fa…. Si è presentato a casa mia…..” non lo lasciò nemmeno finire, e disse
“bè bastava dire, non ho tempo per la terza età, fottiti!!!..... e liberartene con facilità!”
Stefano si spazientì e disse:
“posso finire prima?” mettendosi le mani sui fianchi.
“si scusa…”
“dicevo, si è presentato a casa, è malato gravemente, ha un tumore all’ultimo stadio e gli hanno dato poco da vivere” cercò di riassumere il più possibile la cosa.
“ok ma è venuto perché? Non sei un medico….” Stefano non poteva credere che, l’amica, fosse così cinica davanti a quella situazione, contando anche che il padre era morto a causa di quel male.
“che- che cosa? Ma ti ho appena detto che stà morendo HeMo….” Le disse, indicando la parte da dove Federico si era allontanato.
Heather stava con le braccia conserte, e lo fissava.
“l’ho sentito e mi dispiace tantissimo, che senso aveva venire fin qui? Non lo farai di certo guarire dalla sua malattia!” rispose
“oh Cristo, non ci posso credere che stò sentendo queste parole da te…. Che ti prende Heather? Tu non sei così!!!” continuò incredulo
“non ha senso agire così…. Stà di nuovo cercando di entrare nella tua vita, nonostante tu l’abbia cacciato chiaramente!” continuò con lo sguardo imperterrito.
“mi ha detto che voleva salutarmi bene prima di morire, e stare un po’ con me….. ma-ma poi perché devo stare qui a dare spiegazioni ovvie…. Io non ti capisco, che ti prende?” era fortemente deluso, HeMo lo sentiva dal tono della sua voce. La sua reazione era semplicemente data dalla paura, che Stefano tornasse a soffrire, che quella persona, che aveva un potere non indifferente sull’amico, potesse riprendersi tutta la sua vitalità, ancora…. Per l’ennesima volta.
“non ce la fai…. “ disse quelle poche parole, lasciando perplesso l’amico
“non ce la fai a sostenere lucidamente una cosa del genere….. lo capisci? Ci hai pensato almeno?”
“non c’è niente da sostenere, se non quello di far felice una persona a cui vuoi bene e  che tra un po’ non vedrai più…. HeMo, lo capisci?”
La ragazza continuava a scuotere la testa.
“basta non starò qui a discutere inutilmente con te….” Disse visibilmente arrabbiato, per poi aggiungere
“ Ti dico solo una cosa Heather, per quanto tu volontariamente o involontariamente, un giorno, possa farmi del male e poi tornassi da me, per chiedermi una cosa del genere, lo farei senza esitare, perché il bene che ti voglio và al di là di tutta questa merda che c’è attorno, e finchè so che sei in vita te lo dimostrerei, sapendo che poi non potrei più farlo” si avvicinò ancora di più a lei  puntandole il dito, mentre la ragazza era ancora impassibile davanti a lui, dicendo: “ e sono abbastanza sicuro, perché ti conosco bene, che tu faresti lo stesso per me! Non sei meno egoista di lui comportandoti così, ricordati!” si girò e disse gesticolando
“ci vediamo dopo….. e vaffanculo!” si allontanò e la lasciò in quella stessa posizione.
Naya si accorse della discussione accesa trai due, e si avvicinò alla ragazza
“che è successo? Dove và Stefano così incazzato?” HeMo, senza nemmeno guardare la ragazza, e continuando a seguire l’amico con lo sguardo, disse:
“devo cercare Zach, quell’uomo che era con lui è Federico!”
“che cosa? Che ci fa qui?” disse la mora sconcertata.
“a quanto pare gli resta poco da vivere, credo sia tornato per riprenderselo ed averlo per i giorni che gli rimangono” Naya guardò la ragazza e vide la preoccupazione nei suoi occhi.
“HeMo….. se ha bisogno del tuo aiuto te lo chiederà, sà che può contare su di te, non lascerà Zach è tutto il resto per questa cosa, se lo stà facendo c’è un motivo, fidati di lui!”
Heather la guardò fissa negli occhi, lo sguardo serio non prometteva niente di buono, e Naya questo lo sapeva
“vado a cercare Zach” come se avesse completamente ignorato il consiglio che le aveva dato Naya, si diresse verso l’auditorium.
Lo vide che provava la coreografia del tango  con i ballerini, stava mostrando una figura per un passo che dovevano fare. La ragazza si accorse subito che era nervoso, quando Zach era così si capiva subito, iniziava ad essere assente e a non curarsi più di tanto delle cose, togliendo quella mania di perfezione che lo caratterizzava nel suo lavoro. La ballerina sbagliò il passo e Zach disse:
“non è propriamente così, ma và bene, non avrai l’inquadratura fissa su di te, quindi non preoccuparti” gli disse. HeMo pensò che, se si fosse trovato in un altro stato emotivo, avrebbe fatto provare la ballerina fino allo sfinimento e fino a che quel passo non le veniva perfetto. Decise di avvicinarsi e lo chiamò
Il coreografo la vide e disse:
“facciamo 10 minuti di pausa ragazzi, riprendete fiato” scese verso la ballerina
“era un passo importante e Lexie è perfettamente in grado di farlo, se glielo fai provare bene” esordi la bionda.
“che fai…. vuoi rubarmi anche il lavoro ora?” le disse con un sorriso
“no, ma c’è qualcuno che stà tentando di rubarti il ragazzo!” rispose pungente
“ah hai saputo?” rispose deluso
“si, perché l’ha portato qui in gita turistica!”
“hey calmati…. Che succede? non capisco perché sei così agitata, è solo una persona che stà male ed è venuta a cercare conforto!” le disse il coreografo
“si ok… stà male e tutto il resto…. Ma è anche una persona che gli ha stravolto la vita, ed inevitabilmente gliela stravolgerà di nuovo, perché  è pronto a fargli vivere un altro dramma.” Disse gelida
“non ci possiamo fare niente, è una decisione sua HeMo!”
“si che ci puoi fare qualcosa invece, ti puoi riprendere il tuo uomo… cazzo Zach ma non lo capisci?” aveva gli occhi lucidi
“non mi devo riprendere niente, perché non me lo stà portando via, e se succederà, sarà perché l’ha voluto anche lui!” Zach aumentò i toni della sua voce
“oh cazzo non ci posso credere…. Stai lasciando andare le cose così, nonostante stai di merda, e non dirmi di no perché lo so benissimo!” la ballerina stava piangendo
“ tesoro, ti giuro che vorrei andare da lui in questo momento ed incollarmelo addosso per non lasciarlo, perché ho paura quanto te, ma è una decisione sua, è lui che deve decidere cosa fare, e per quanto gli vogliamo bene, non possiamo decidere per lui, capisco la tua paura, credimi!” la abbracciò.
HeMo lo strinse a sé fortissimo, mentre Zach le disse:
“non puoi pensare che tutto debba andare come vuoi tu, perché magari non è la cosa giusta per quella persona. Dobbiamo solo aspettare, Stefano ha un cuore grande lo sai quanto me.”
 
*****
Incontrai Naya per il corridoio mentre, con Federico, ci dirigevamo sul set, per salutare Ryan ed andare a casa, dovevo preparare tutto per la registrazione.
“hey tesoro!” la salutai con un abbraccio, mentre mi fece un sorriso bellissimo.
“ciao Stè e ciao Federico, benvenuto nella nostra pazza città, che non è di certo come la tua bellissima Firenze” disse con una dolcezza disarmante. Naya era una boccata d’aria fresca per me in quel momento, con quegli sguardi, voleva farmi capire che era con me, e che rispettava quella mia decisione. L’avrei voluta stringere ancora una volta per ringraziarla.
“eh già ma sicuramente è più affascinante!” rispose Federico, tendendo la mano a Naya per salutarla
“si ,ma dopo un po’ ti stanchi” disse facendo l’occhiolino.
Naya si dovette allontanare, perché la chiamarono per iniziare le riprese della scena che dovevano girare, io e Federico tornammo a casa.
***
Le registrazioni andarono bene, avrei avuto motivo di scatenare la mia ira su HeMo tartassandola durante la registrazione e fermandomi ad ogni imperfezione, ma decisi di non farlo. Federico intanto, decise che era stanco e tornò in clinica, stava in una clinica privata, ma gli concedevano, fino a che stava bene, di uscire per determinate ore al giorno. Era stato l’unico modo per convincere i medici italiani a rilasciarlo per venire qui.
Mi allontanai dallo studio di registrazione, nel sottopiano di casa mia, per andare in cucina e prendere del buon vino, da offrire alle attrici che avevano fatto una buona performance, Gwyneth adorava il vino italiano.
Sentii che una figura mi seguì, riconobbi i suoi passi ,ma feci finta di niente.
“hey potresti aspettarmi….” Mi disse
“non ne vedo motivo, non ti ho chiesto di seguirmi, me la cavo benissimo da solo” risposi, quasi come se fosse una metafora alla nostra discussione di prima
“si, ma ti faccio compagnia così non sei solo in questo viaggio….” Il nostro, ormai ,era un dialogare metaforicamente e tutti e due ne eravamo consapevoli.
Mi superò e si mise davanti a me, io ero arrabbiato e non volevo guardare i suoi occhi azzurri, che poi inevitabilmente, mi avrebbero fatto cedere.
Mi fissò e mi disse
“la mia è solo paura di perderti!” affermò, addolcendo lo sguardo
“bè allora è il modo sbagliato questo, perché potresti ottenere il contrario, facendo così” la superai e tirai dritto verso la cucina. Mi resi conto di aver usato una frase forte, ma doveva capire che non era il modo giusto, perché stava agendo egoisticamente.
Provai una sensazione strana, come un impulso, che mi fece girare di scatto, per scoprire che a quelle mie dure parole, HeMo stesse piangendo immobile, con le braccia conserte. Mi si sciolse il cuore e tornai indietro. La abbraccia e le dissi:
“HeMo tu non mi perderai mai è chiaro questo? È una paura inesistente la tua, come te lo devo far capire? E tantomeno sarà Federico a portarmi via da te.” La guardai, mi stava stringendo impaurita, come una bambina che ha paura del buio e non vuole che la mamma la lasci da sola a dormire.
“due persone che si vogliono bene come noi, dovrebbero appoggiarsi, qualsiasi decisione l’altro prenda, e stare vicini, qualunque siano le conseguenze. Federico è una persona che ha bisogno di aiuto, e io sento che glielo devo dare, anche se mi ha fatto soffrire!”
“io non voglio che tu soffra di nuovo” mi disse tra le lacrime
“non soffrirò e, se succederà, farà meno male, se tu sarai con me e non mi lascerai solo!” le risposi
Mi guardò con quegli occhi umidi per dirmi:
“mi dispiace…. Ho agito impulsivamente come al solito, la paura non mi ha fatto vedere oltre…. Come il film che ci ha costretto a vedere Zach l’altro giorno ricordi?” annuì sorridendo, e mi venne in mente, in  quell’istante,  il pensiero di quanto amassi Zach e la vicinanza di Federico non avesse leso minimamente quel sentimento.
“si appunto, dobbiamo imparare a vedere oltre il problema, davanti a noi abbiamo non il Federico che ha fatto male a Stefano tempo fa, ma quello che ora è malato e ha bisogno di un po’ d’amore, per passare gli ultimi istanti della sua vita serenamente,  puoi dargli anche tu un po’ d’amore, se vorrai” le dissi mettendo la mia fronte sulla sua, e sorridendole.
Naya  Interruppe quel momento, era preoccupata e salì per vedere come mai non eravamo ancora arrivati.
“Hey non tornavate più!” ci disse. La guardai sorridendo, ricordandomi che era stata l’unica a capirmi, senza che dovessi dare spiegazioni, mi avvicinai a lei e le schioccai un bacio sulla guancia dicendole:
“sei una persona speciale Naya Rivera!” la ragazza mi guardò perplessa.
Poi vidi HeMo che si avvicinò e le disse:
“vieni qui amore mio, ti ho trattato di merda prima” le diede un bacio che stava diventando sempre meno casto
“hey hey!!!abbiamo un premio oscar lì sotto che ci stà aspettando!” sorrisi, mentre Naya era ancora scossa.
“Wau, ma che ho fatto per meritare questo? Se vi prende così, verrò più spesso ad interrompervi!” ridemmo tutti e tre e ci dirigemmo dalla nostra attrice preferita.
 
Avevo bisogno di Zach, non avevamo mai litigato da quando avevamo iniziato la nostra relazione,  e litigare con lui per me era una cosa strana, mi sentivo a disagio, come se avessi un polmone non funzionante. Decisi di andare a casa sua.
Suonai alla porta, anche se era tardi, sapevo che era sveglio.
Aprì la porta, ed appena lo vidi non resistetti e lo baciai subito, Zach non si tirò indietro, da come aveva risposto al bacio, avevo capito che gli mancavo allo stesso modo.
Ci trascinammo, a suon di baci, sul suo letto e facemmo l’amore.
“ho un casino in testa, è stata una giornata frenetica…..” eravamo sdraiati insieme sul suo letto, io poggiavo la testa sul suo petto muscoloso “ HeMo che mi viene addosso  così, senza nemmeno provare a capirmi, Federico ripiomba nella mia vita, senza preavviso e con una situazione assurda…. L’unica cosa che ho voluto per tutta la giornata è stato tornare da te” gli dissi.
Lui si mise a ridere e disse:
“che casino assurdo oggi! E dire che dovevamo farci tranquillamente un piatto di pasta, per stare un po’ sereni assieme” mi disse stringendomi.
“Già…” Risposi, dandogli un bacio sulle labbra.
Squillò il mio cellulare, era tardissimo, mi preoccupai e risposi subito.
“pronto?”
“il Signor Previani?”
“si sono io”risposi con il cuore in gola
“dovrebbe venire subito alla clinica San Joseph, il suo amico stà molto male, è urgente”
Credo di aver sentito, in quel momento, il cuore battere talmente forte ,che era come se il mio fisico fosse una cassa di risonanza. Chiusi la chiamata, e mi strinsi forse a Zach, ringraziai di essere con lui in quel momento, mi resi conto che tremavo, Zach non disse niente ma si limitò a stringermi più forte.
“ti prego non lasciarmi solo, stai con me ….. ti prego Zach, so che non è facile, ma fallo per me!”
Mi resi conto che fece un sospiro profondo, prima di rispondermi
“ok…. Andrà tutto bene, non ti lascio da solo.” Mi disse. Mi sembrò la risposta più bella e rassicurante che potessi sentire in quel momento.
Ci dirigemmo insieme verso la clinica, mi sentivo più forte perché Zach era con me.

 
“Domani mi dirai che mi ami” le disse la bionda, mentre le faceva un massaggio alla schiena, con un olio profumato. Naya soffriva tantissimo di mal di schiena, ed il suo lavoro non l’aiutava a superare quel problema.
“domani lo dirò a Brittany non a te!” rispose secca la mora, mentre godeva di quel tocco così esperto della ragazza….. era bravissima a fare i massaggi.
“oh che importa…. Penserai a me…. E io ti darò buca!” la bionda fece una risata diabolica
“sarà una scena molto importante per me….” Naya Si fece seria.
“lo so tesoro, domani la riproviamo, ma sono sicura che sarai bravissima!” HeMo le diede un bacio sulla spalla profumata.
“speriamo…. Certo che Ryan stà facendo fare dei salti incredibili al personaggio…. Stò impazzendo ad entrare nella testa di Santana ultimamente. Ha un casino! “
“è colpa di Brit, quella ragazza le dà alla testa!” le sussurrò nell’orecchio, facendola fremere
“già…. la capisco…” rispose con un sorriso malizioso
“mi stai dicendo che ti stai innamorando anche tu di Brittany S. Perce?” fece la finta offesa.
“mmmmm no, di una che le somiglia tanto, sembrano gemelle, solo che lei è testarda…. “ e si girò verso la faccia della bionda per darle un bacio, “e possessiva” ,le baciò il collo ,“un po’ stronza anche” le morse il lobo dell’orecchio delicatamente, “ma sa farsi perdonare…” le diede un bacio profondo ed intenso.
“mmmm per esempio come?” chiese ancora ad occhi chiusi la bionda
“per esempio con un massaggio del genere….” Le spiegò Naya.
“lo so, sono una dea!” rispose soddisfatta
“già…. Però vacci piano con Stefano, oggi hai esagerato!” le disse Naya
“lo so…. È che la mia paura e la mia impulsività a volte vincono sulla ragione….” Si fece seria
“non avere paura di perderlo, ci tiene quanto ci tieni tu alla vostra amicizia!” le disse l’attrice
“lo so…. Possiamo tornare all’argomento massaggi? Li so fare benissimo anche in altri punti del corpo sai?!” affermò con un sorriso
“davvero? Non ci credo….” Rispose ridendo Naya
“si si…. Ora te lo mostro….”
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Solo due parole per ringraziare ancora una volta chi scrive quelle bellissime recensioni e tutti quelli che leggono questa storia.
Volevo chiudere tutto in un capitolo ma ci sono troppe cose quindi sarà diviso in due.
Il film che Zach ha fatto vedere ai 3 amici è Patch Adams, uno dei suoi film preferiti, e la scena è questa:
http://www.youtube.com/watch?feature=share&v=-4ar_kL3_RU&gl=IT
spero vi sia piaciuto e spero di postare al più presto l’altra parte.
E.

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Capitolo 30
*** Ricordi ***


“no papà… papà…. Signora per favore…. Per favore non gli faccia male” Naya rimase impotente davanti alle urla nel sonno della ragazza, non era la prima volta che HeMo faceva incubi, e soprattutto non era la prima volta che nominava il padre. Sapeva che non poteva fare niente, ma ogni volta le faceva una pena incredibile, perchè, attraverso i sogni, traspariva tutta l’angoscia che aveva provato in quel periodo.
“no,no… Brò non puoi entrare, non puoi vederlo…. Non si può vedere così…. Noooooooooooooooo!” lanciò un urlo fortissimo e si mise seduta sul letto. Si era svegliata di botto e stava piangendo. Naya cercò di essere il più delicato possibile mentre si avvicinò
“hey…. Và tutto bene amore…. qui sei al sicuro, ci sono io” le accarezzò i capelli. HeMo si girò verso di lei e Naya notò il suo sguardo terrorizzato, decise di sorriderle mentre accese una luce, perchè potesse realizzare che erano a casa al sicuro.
La mora chinò la testa e sfornò uno dei suoi sorrisi rassicuranti, solo in quel momento, la bionda rientrò nella realtà e si buttò tra le sue braccia, sfogò la sua paura in un pianto disperato, mentre Naya la stringeva forte.
Per Naya era ormai chiaro che la ragazza doveva aver subito un forte trauma, durante il periodo della malattia del padre, in fondo aveva solo 14 anni e, a quell’età, la vita di una ragazza doveva essere spensierata, non fatta di ospedali e chissà cos’altro. Improvvisamente capì la reazione brusca che Heather aveva avuto, quando Stefano, quel giorno, le preannunciò la novità di Federico e della sua malattia, non ne aveva fatto parola, nemmeno con lei, ma la ragazza non voleva che Stefano vivesse le cose che aveva vissuto lei a quei tempi, e per il quale passava ancora notti da incubi. In quel momento capì tutta la rabbia ed il senso di protezione di HeMo, non erano solo capricci i suoi. Si accorse che smise di piangere, forse perchè troppo stanca, cercò di farla sdraiare di nuovo e si mise vicinissima a lei, incrociarono le loro mani, la mora si accorse che la ragazza iniziava a respirare meglio. Si girò di lato e le cinse la vita.
“andrà tutto bene, ci sono io qui con te….. “ HeMo le strinse il braccio che poggiava sul suo addome, e le venne di nuovo da piangere, si girò anche lei su un fianco, per guardare in faccia Naya, che le diede una carezza.
“se ne vuoi parlare io ti ascolto, altrimenti cerchiamo di  riprendere a dormire se vuoi” la mora le sussurrò quelle parole vicina al suo viso, per poi stamparle un bacio veloce, la ragazza non aveva ancora detto niente dopo il brusco risveglio. HeMo fece qualche secondo ancora di silenzio, mentre scrutava gli occhi scuri dell’angelo che aveva davanti, per poi dirle:
“proviamo a dormire…” Naya annui facendole un sorriso, la prese tra le sue braccia e rimasero abbracciate, sentendo il respiro l’una dell’altra. Succedeva sempre così: la mora le chiedeva se ne voleva parlare e lei non se la sentiva mai…. Naya rispettava sempre quell’esigenza di HeMo, senza volerla forzare, la finivano sempre a dormire abbracciate.

“Nay….?” Sentì una voce fragilissima nel buio.
“dimmi amore” le rispose
“so che è una cosa abbastanza infantile…. Ma mi manca mia mamma” disse con la voce rotta dall’emozione, mentre la stringeva sempre più.
Naya ebbe un tuffo al cuore e provò una tenerezza infinita
“non è per niente infantile Heather, per niente….” Le disse, mentre le stampò un bacio sulla fronte.
Aspettò che la ragazza si addormentò tra le sue braccia, per poi  sistemarla comodamente nel suo cuscino, cercando di non svegliarla. Si girò dall’altra parte e, finalmente, potè liberare la sua tensione e la sua compassione per quel momento, in un pianto silenzioso, per poi cedere al sonno.

****
“ha avuto una forte crisi epilettica, abbiamo dovuto bloccarlo, perchè rischiava di farsi male”
Davanti a noi avevamo il medico di turno che ci spiegava la gravità della situazione di Federico. Mentre parlava, guardai al di là del vetro, scrutando uno spettacolo mai visto in vita mia…. Era in un letto, sedato, con polsi e caviglie legate e una specie di tutore che gli teneva bloccata la bocca, per evitare che si mordesse la lingua.
Il medico ci spiegò che le metastasi si stavano espandendo, ostruendo alcune parti del cervello, e che presto si sarebbe formato del liquido all’interno e sarebbe peggiorato sempre più, le crisi epilettiche erano la prima avvisaglia, probabilmente sarebbe rimasto paralizzato.
Zach continuò a fare domande specifiche, sulla possibilità di vita di Federico e su quanto potesse durare il suo calvario. Io non riuscivo nemmeno a realizzare ancora tutto questo.
Decidemmo di aspettare che si svegliasse…. ci andammo a prendere un caffè nel bar della clinica.
“amore, vai a dormire almeno tu…. Domani sarà una giornata impegnativa” gli dissi, vedendo che era stremato.
“non preoccuparti, ce la faccio”mi sorrise. Mi sentivo fortunato ad avere quell’uomo al mio fianco, sentire che Zach mi amava, mi dava una carica incredibile, mi sentivo forte.
Federico si svegliò, Zach decise di aspettarmi fuori, non sapevamo che reazione poteva avere dopo quella crisi.
“hey!” Riuscì a dirgli sorridendogli
Appena mise a fuoco e mi riconobbe mi sorrise. I medici, vedendo che era tranquillo, lo slegarono e gli tolsero quella sorta di imbragatura dalla bocca. Ero felice di vederlo libero da quelle cose orribili.
“vuoi un po’ d’acqua?” gli chiesi?
“si ti ringrazio!” rispose lievemente. Lo aiutai a bere, mi sembrò ancora più minuto ed ebbi l’impressione che, in quelle ore, fosse dimagrito ancora di più. Le sue gambe erano diventate esili.
Rimasi con lui per un’ora, poi si addormentò, decisi di tornare a casa e riposare un po’, prima della giornata lavorativa, anche se erano le 4 del mattino.
Mi diressi verso la macchina e vidi che Zach si era addormentato mentre mi aspettava, rimasi ad osservarlo per qualche secondo e poi lo portai a casa a riposare.
 
*****
La bionda aprendo gli occhi si girò cercando la ragazza e si accorse che non era a letto, guardò il suo cellulare e vide che erano appena scattate le 6, si strofinò gli occhi e la chiamò:
“Nay?” non sentì risposta…. “Amore?” ancora silenzio.
Decise a malavoglia di alzarsi, per andare a vedere dove diavolo fosse finita la ragazza. Sentì dei rumori che provenivano dal salotto, si avvicinò.
Naya aveva l’ipod tra le orecchie e, con una sedia al centro dalla stanza, stava provando la coreografia di Do You Wanna Touch Me? che doveva ballare con HeMo e Gwynet. La bionda divertita, decise di mettersi in un lato della stanza, per poterla osservare senza essere vista. Naya, serissima, provava i passi, destreggiandosi con la sedia, ed accennava pianissimo le parole della canzone. Heather si domandava come, la ragazza, potesse trovare la forza, ed anche la sensualità, per ballare quella coreografia a quell’ora del mattino, ma guardandola si accorse che ce la stava facendo benissimo. La mora sollevò la gamba per poter superare lo schienale della sedia e passarla dall’altra parte, ma, avendo dato poco slancio, la sbattè rovinosamente sulla sedia.
“cazzo che male….” Disse a bassa voce, si girò e vide dall’altro lato HeMo, piegata in due dalle risate.
Non potè fare a meno di sorridere anche lei, vista la situazione buffa che aveva creato, ma decise di giocare a fare l’offesa:
“da quanto sei lì che ridacchi?” chiese, con le mani sul polpaccio dolorante
“da cinque minuti, e tu da quanto stai ballando?” rispose, ancora sorridente la bionda
“mmmm mezz’ora…. Ahi che male…” si morse il labbro per il dolore
“bè contando che sono SOLO le sei del mattino… ma ti sei fatta male?” iniziò a preoccuparsi, e si avvicinò per capire se era tutto ok.
Si abbassò verso la mora e toccò il polpaccio dolorante, le sembrò non fosse niente di grave.
“sembra ok… ma hai la muscolatura delle gambe troppo esile amore…. Bisogna rafforzarle!” le disse, facendo venir fuori la sua esperienza da ballerina.
Naya sorrise, felice che la ragazza si stesse preoccupando per lei. Si ricordò della notte appena passata e così chiese:
“buongiorno…. Và meglio?” stampandole un bacio sulle labbra ed un sorriso.
“si…. Grazie per stanotte” rispose, ricambiando il sorriso
“figurati, vorrei poter fare di più ogni volta…” le disse dandole una carezza.
HeMo abbassò lo sguardo, concentrandosi sul polpaccio poi disse:
“fai già tanto, và bene così….” Sollevò lo sguardo e continuò: “anche se sono le 6 del mattino eri sexy da morire prima.” Dandole un altro bacio
“già…. sexy come una patata bollita… sono goffa.” Le rispose
“io trovo la tua goffagine tremendamente Sexy invece, e sono sicura di non essere l’unica…”
Si prepararono per una lunga ed importante giornata lavorativa, prima di uscire, mentre Naya prendeva le chiavi della sua macchina, per andare a lavoro separatamente dalla bionda, come ormai erano state praticamente obbligate a fare, HeMo la bloccò e le disse:
“Aspetta!” Naya si fermò, sentì che la ragazza l’attirò verso di sé e le stava ad un millimetro dal suo viso. Vedere quegli occhi azzurri bellissimi di HeMo così da vicino, le procurava sempre delle emozioni particolari.
“che c’è?” sorrise per quel gesto inaspettato
“andiamo insieme, oggi è particolare…. Pazienza se si arrabbiano tutti.” Le disse sorridendole.
Naya si sciolse in un secondo e la baciò, sapendo che la giornata sarebbe stata intensa di emozioni e poi le venne in mente la notte difficile, che aveva passato HeMo……… quindi disse:
“ok…” annuendo dopo essersi staccata da HeMo.
Si abbracciarono, e decisero di prendere la macchina della bionda.
Arrivarono davanti ai cancelli degli studios e c’era la solita folla, in lontananza videro dall’altra parte della strada che Kevin stava arrivando, HeMo lo fece passare e si posizionò esattamente dietro di lui, erano bloccati dalla folla di Fan e fotografi, che non li facevano passare, nonostante la guardia avesse aperto il cancello. Subito dietro arrivò Lea e dopo un secondo Cory, seguiti immediatamente da Jenna ed Amber. Era una scena buffissima, c’era praticamente mezzo cast in fila ai cancelli, i fan ed i giornalisti erano impazziti, non sapevano dove andare. Cory iniziò a suonare il clacson
“avantiiii!!! chi è quell’imbecille che non si muove?!”  sapendo benissimo che c’era Kevin,
HeMo iniziò a suonare il clacson anche lei ,seguita poi da Jenna, c’era un delirio, tra le urla della folla ed il rumore dei clacson, ad un certo punto Lea si affacciò dal tettuccio della sua macchina decapottabile ed urlò
“Morris ti muovi???” mentre tutti i fan si buttarono verso di lei, per un autografo.
“ho deciso di tamponarvi in questo istante se non vi muoveteeeee!” urlò Amber
“ah ah ah ma è divertentissimooooo!!!” disse HeMo rivolta a Naya, che  non sembrò sorpresa per niente, infatti la guardò e disse:
“amore… non per dire, ma succede sempre quando giriamo le scene tutti assieme…. Tu sei sempre in ritardo, per questo non assisti mai a questi siparietti.”
“Oh…. Sul serio?” disse sorpresa.
“già!” affermò divertita la mora.
Si girarono e videro passare affianco a loro Harry in moto, che ,superando tutti, salutò con la mano ed entrò agli studi senza difficoltà.
“ecco… vedi? Ho deciso, mi compro una moto, così arriverò prima di te!” disse, per vendicarsi contro la mora
“si prima di me in ospedale! “ rispose Naya
Finalmente Kevin riuscì ad entrare e tutta la fila delle macchine lo seguì.

*****
Mi stavo dirigendo a passo veloce verso lo studio di registrazione della Fox che era affianco al set, avevo il mio fidato mac, ma camminavo distrattamente, il mio pensiero andava in continuazione alla persona che avevo lasciato, sofferente, su un letto quella mattina. Improvvisamente mi sentii toccare una spalla
“hey sfigato dove vai così di corsa?” era HeMo, che mi aveva raggiunto
“non sono sfigato, vorresti essere una sfigata come me!” le dissi ,continuando a camminare, sapevo che tanto HeMo avrebbe retto benissimo il mio passo accelerato.
“Zach?” mi chiese con preoccupazione
“l’ho appena lasciato….” Mi feci serio, lasciando un attimo di sospensione,  senza guardarla in faccia
“cioè?....” si fermò
Mi girai e le sorrisi:
“l’ho appena lasciato davanti al set! Che avevi capito???” dissi sorridendo, perchè c’era cascata in pieno
“che stronzo!” mi disse, accorgendosi che l’avevo appena presa in giro
“e poi sarei io lo sfigato!!!” ripresi a camminare e mi seguì
“ci sarai quando faremo Landslide?”
“come posso mancare alla prima canzone saffica della storia di Glee?” sorrisi guardandola
HeMo si fermò stupita e mi disse:
“cazzo ma hai scritto tu la battuta di Rachel subito dopo l’esibizione?”
“no… ma l’ho sempre detto che la Berry è la migliore!” affermai
Si mise davanti a me…. E mi costrinse a fermarmi
“stai scappando…..” mi fissò dritto negli occhi
“no, semplicemente è tardi e devo fare tante cose….” Risposi secco…. Iniziavo a sentire che, quella conversazione, stava prendendo una brutta piega, vedevo la mia amica troppo motivata.
“Federico?” mi chiese. La guardai, non volevo che affrontasse di nuovo tutto questo…. Aveva già avuto a che fare con un malato terminale, non era giusto si preoccupasse. Decisi di mentire
“tutto bene, l’ho appena sentito e si andava a fare una passeggiata al mare oggi.” Non riuscii a guardarla in faccia, per me era difficile mentire in generale, ma a lei ancora di più.
Mi guardò per qualche secondo e, prima che potesse dire qualsiasi cosa a riguardo, le dissi:
“ma tu non dovresti essere concentrata per le scene importanti che devi girare oggi? Cioè…. non fate così voi strani attori?…. Cose del tipo traning…. E roba simile?”
“no… io non ne ho bisogno….” Mi sorrise “ma la mia ragazza si, quindi vado a darle supporto!” mi abbracciò e mi disse :
“sai che se hai bisogno di qualsiasi cosa io ci sono, vero?”
“certo che lo so, che domande fai?” le risposi
“così…. Un po’ di promemoria…. Sei peggio di Brit ultimamente con la memoria… ci vediamo dopo Brò!”
“per me è un complimento a me Brit piace…” le feci l’occhiolino, per poi dirle “ a dopo tesoro!”
Mi misi una mano in fronte per la tensione, ma felice per non essere stato scoperto, mi diressi in sala di incisione.
 
“Come stai tesoro?” il regista era seduto davanti a Naya in una stanza che usavano come aula scolastica sul set, c’era un silenzio tombale, la mora era preoccupata, perché Ryan l’aveva chiamata per parlare.
“bene…. È successo qualcosa?” chiese preoccupata.
“no…no niente….. scherzi? È tutto perfetto, tu sei perfetta, stai facendo un grande lavoro su Santana, davvero!” gli rispose il regista.
Naya annuì soddisfatta per quei complimenti.
Il regista si tolse il cappello, ed un po’ imbarazzato disse:
“ti devo dire una cosa che, volendo, potrebbe essere  considerata poco professionale….”
Naya non capiva ed inizò ad agitarsi.
“era perfetta la scena di Landslide, davvero…. Ma sento che si può fare qualcosa in più…. “
La mora pensò che, il regista, stava trovando un bel modo, per dirle che aveva fatto schifo e che si doveva ripetere…. O forse che, Gwyneth, si era lamentata di lei….
“so che quello che ti chiederò ora non è il massimo per un’attrice, ma vorrei che per la scena della dichiarazione, ci  fosse Naya che dice ad HeMo di amarla” continuò il regista.
Naya sgranò gli occhi, non capiva se, quella di Ryan, fosse un’idea geniale oppure stesse offendendo le sue capacità interpretative.
“sono convinto che Santana direbbe a Brittany ti amo, nel modo più splendido e dolce che possa esistere, ma, voglio qualcosa di più in quella scena Naya!” il regista iniziò ad entusiasmarsi “voglio qualcosa di vero, e tra te ed Heather c’è questa…. Questa alchimia cazzo!!! che nessuno ha qui dentro! Mi capisci?” si alzò dalla sedia e si avvicinò a lei.
Naya rispose perplessa
“s-si…”
“ok… proviamo questa cosa và bene? Non dire niente ad Heather…. Te lo chiedo per favore!” disse il regista
“và bene Ryan” si limitò a dire.
Non capiva perché il regista le stava chiedendo tutto questo, ma sapeva che si doveva fidare, doveva solo cercare di fare un lavoro mentale diverso, si era preparata tanto per quella scena, ed ora doveva cancellare tutto. Certo, dire ad Heather ti amo, non era di certo così difficile per lei, ma doveva farlo come se glielo stesse dicendo per la prima volta. Ryan era uscito dalla stanza lasciando sola la ragazza.
A Naya venne il panico, non era sicura di riuscire a fare un buon lavoro, nel modo che gli aveva suggerito Ryan, pensò che in fondo poteva fingere e, fare la scena, come l’aveva pensata lei per giorni ….. ma la paura che il regista si accorgesse era tanta.
Si mise per terra, incrociò le gambe, chiuse gli occhi e fece dei bei respiri profondi, pensò alla prima volta che aveva capito di provare qualcosa di più profondo per HeMo, forse l’aveva provato da sempre, ma si concentrò sul momento in cui ebbe la consapevolezza della cosa.
HeMo stava ancora con Taylor e lei era decisamente etero, si divertiva abbastanza con vari uomini, che le ronzavano attorno, ma non aveva mai avuto delle storie serie e durature,  soprattutto non aveva mai sentito, per nessuno, quello che sentiva per HeMo. Iniziò a sentire dentro la sensazione di imbarazzo che provò, quando capì che si stava innamorando della sua migliore amica. Non poteva succedere una cosa del genere, era decisamente la cosa più sbagliata che potesse fare, rischiava anche di perdere quella meravigliosa amicizia che era nata così spontaneamente. Si ricordò che, per mesi, era rimasta in quello stato, in miliardi di occasioni, aveva avuto la possibilità di confessare all’amica quella verità, ma non ce l’aveva mai fatta, e la sera, quando andava a dormire, si ritrovò a desiderare di avere Heather, possedere il suo corpo e desiderare di baciarla. Fino a che, anche la bionda, non iniziò a provare qualcosa, dopo che aveva lasciato Taylor, si ritrovarono spesso a dormire insieme, perché lei era troppo scossa e spaventata, casa di Stefano era diventato il loro rifugio e quando HeMo le proponeva di andare li, sapeva che poi avrebbero finito per rimanere a dormire la notte insieme. Iniziò il periodo di eterni silenzi tra di loro, grandi imbarazzi, sembrava che i loro corpi si cercassero e cercassero qualcosa di più di un abbraccio o una mano stretta all’altra,  ma che le loro menti rifiutassero quella situazione, perché era troppo pesante, troppo nuova e rischiosa. Ecco…. Naya doveva concentrarsi su quello, sentiva che era la chiave giusta, doveva solo tornare ad un anno fà, quando voleva dire ad Heather tutto il suo amore, ma non ci riusciva. Le scese una lacrima e sorrise, pensando di aver capito cosa quel genio di Ryan intendesse.
 
 “sei molto sexy con questo giubbino…. Volevo dirtelo prima di darti buca” HeMo si avvicinò con un sorriso, aveva notato che la ragazza era molto tesa e seria, si era preparata bene per quella scena e ci teneva che venisse bene e Ryan fosse soddisfatto. Lei, in fondo, doveva solo agire come sempre, non era ancora arrivato il momento di Brittany, così gli aveva detto Ryan per prepararla alla scena, Brittany amava Santana, ma il suo era amore puro e genuino, non si metteva tanti problemi, perché forse non sapeva cosa volesse dire essere innamorati.
“Heather non è il momento di giocare, dobbiamo stare concentrate, lo sai” erano vicino agli armadietti, la bionda rimase di stucco, nel sentire che, la ragazza, l’aveva chiamata col suo vero nome, non lo faceva mai prima di girare, perché era già entrata nella parte….
“vuoi dire Brit?” chiese perplessa.
“ah si scusa!” disse, mentre il regista urlò alle ragazze e alle comparse di prepararsi, e chiese a Naya di partire dal corridoio più lontano.
Mentre andava a mettersi in posizione, Naya disse tra sé e sé: “Brittany, devo solo ricordare di chiamarla Brittany… dai Naya non è difficile!”
Il regista chiamò il ciack e Naya, si diresse spedita verso la bionda, mentre camminava, pensò che in quell’occasione la ragazza era proprio vestita da Brittany, molto adolescenziale ed ovviamente assumeva quell’aria innocente che normalmente HeMo non aveva…. Si ritrovò a maledire, per quella volta, la bravura di Heather.
Iniziò le prime battute tranquillamente, ed HeMo stava li ad ascoltarla, perfettamente nella parte, non immaginava che poi, dopo che Naya le avesse chiesto se avesse capito il discorso ,si scatenò tutto quello.
“io voglio stare con te…” alla mora  venne in mente quando, HeMo distrutta dopo l’ennesima litigata con Taylor, si era catapultata a casa sua per rifugiarsi tra le sue braccia, c’era stato un attimo, quella sera, in cui si erano guardate negli occhi e lei stava per cedere….
“nonostante tutto devo accettare il fatto che… che ti amo” si accorse che le scesero le lacrime
“io amo te, e non voglio stare con Sam o Finn…. “
HeMo si accorse che Naya era molto presa, l’avevano provata tante volte, ma non aveva mai pianto così, si sentì impotente….
“ti prego dimmi che anche tu mi ami…” quello sguardo implorante della ragazza, la stava distruggendo…. Doveva stare nella parte, non poteva pensare a Naya in quel momento, lei stava solo recitando benissimo la parte di Santana…. “sei Brit, non sai cosa ti voglia dire veramente Santana!” si ripetè, dentro di sè, mentre Naya finiva il suo discorso e lei, a malincuore, era pronta a dire la sua battuta, provando una pena infinita per la persona che le stava davanti. Naya si allontanò velocemente da lei
Finirono le battute e ci fù qualche secondo di silenzio, fino a che Ryan non disse:
“ah… s-stop!” il regista alquanto scosso,  scese dallo sgabello e si diresse verso Naya per abbracciarla, la ragazza era ancora presa dalla scena e piangeva, ci fù un applauso da parte di tutto lo staff, HeMo rimase li, ad aspettare che il regista si staccò, osservò Naya ancora così presa, gli altri iniziarono ad allontanarsi da loro due mentre Ryan disse:
“non ho parole, ed il fatto che ti sia fidata di me, mi lusinga tantissimo Naya, sei un talento incredibile!” Appena il regista si allontanò, facendo dei complimenti anche ad Heather, la bionda prese la ragazza di scatto, mentre tentava di asciugarsi le lacrime senza far sbavare il mascara, la portò dentro una stanza, le prese il viso tra le sue mani e la baciò, non voleva più staccarsi da quelle labbra, che erano diventate ancora più grandi, dal pianto di prima.
“Naya io ti amo e voglio stare solo con te, capisci? Solo con te!” le disse disperata.
La mora fece un sorriso e pensò che, la ragazza, dovesse essere molto presa ancora dalla scena e per rassicurarla le disse:
“amore lo so…. Lo so benissimo!”
HeMo fece un respiro e cercò di calmarsi
“scusami… è che era così reale quella scena, non sembravi Santana, lei…. Lei non si lascia andare così…. I tuoi occhi erano…erano i tuoi…. Oddio Naya scusami, so che odi quando esco dal personaggio ma ho avuto difficoltà a vedere Santana in quella scena!”  HeMo era mortificata
Naya rise e poi disse:
“era proprio così,ero io in quel momento, ti stavo dicendo che ti amavo…. Me l’ha chiesto Ryan, e mi ha detto di non dirti niente!”
“cosa? Oh porca….. ma siete fuori tutti e due? Mi stava per venire un infarto…. Pensavo di non riuscire più a fare bene il mio lavoro e mi stavo preoccupando! “ disse, tenendosi le mani nei capelli, con un mezzo sorriso
“invece sei stata brava a riconoscermi e, nonostante tutto, a rimanere nella parte, amore mio!” le disse la mora, avvicinandosi per baciarla.
“certo che sei proprio una stronza, una fottuta, ma bravissima, stronza!” le disse abbracciandola.
 
*****
“vengo anche io!”
“non se ne parla!”
“invece si, perchè?”
“per vari motivi HeMo!!!” mi stavo irritando, e Zach non mi dava nemmeno una mano, era tardi e stavamo andando in clinica, ed avevo quella testarda che insisteva per venire anche lei.
“per esempio? Avanti ti ascolto!” si piazzò davanti a me, con le braccia incrociate, ed il suo viso tipico di sfida.
Guardai Zach, come per dirgli di darmi una mano
“Dov’è Naya?” le chiese Zach
”E’ con Lea e Dianna per un’intervista!” disse sbrigativa
Zach mi guardò, come se volesse farmi capire che ci aveva provato.
“stò aspettando le motivazioni!” continuò a fissarmi
“non è prudente che ti vedano in una clinica, sei un personaggio popolare ricordi?” cercai la prima scusa che mi venisse in mente.
“ohhhh andiamo! Non sono la Roberts, e poi in una piccola clinica chi vuoi che ci sia?” mi smontò subito con quella risposta.
Alla fine vinse lei, come per la maggior parte delle volte, dovetti anche ammettere che le avevo mentito, sulla salute di Federico e che non stava per niente bene.
“posso dire una cosa a tutti e due?” Zach pronunciò quella frase, durante un nostro momento di silenzio, dopo l’ennesimo battibecco.
“forse dovreste smetterla di essere così fastidiosamente possessivi l’uno nei confronti dell’altra!” disse, con tono misto tra l’infastidito ed il divertito
“e tu dovresti smettere di parlarti con Naya per queste cose!” rispose HeMo, facendo capire che la ragazza le dicesse le stesse cose in continuazione.
“non ho bisogno di parlare con Naya, per notare queste cose. Cazzo a volte sembrate una di quelle mamme rompipalle ed iperprotettive verso il figlio quarantenne, che ancora si fa fare il letto dalla mammina!”  
“Wau! Hai reso l’idea! Complimenti!” dissi, divertito per quella frase.
“amore mai sei geloso?”le disse la ragazza, mettendo le braccia intorno al collo, avvolgendo anche parte del sedile della macchina.
“no HeMo, e lo sai benissimo, è solo che vi fate del male se continuate così”rispose baciando il suo braccio
Io lo guardai e gli sorrisi, appena incrociai i suoi occhi, poi dissi:
“hai ragione… cercheremo di impegnarci di più, anche se non sarà facile”
Arrivammo in clinica e decidemmo che era meglio salissi solo io, Zach non voleva interferire e tantomeno turbare Federico, avevo promesso ad HeMo che, se stava un po’ meglio, l’avrei fatta salire.
Entrai nella stanza, l’infermiera mi sorrise e vidi che Federico era in piedi, stanco, gobbo, ma in piedi. Dovevo avere un sorriso grandissimo, perchè feci sorridere anche lui appena mi vide.
“hey! Come stai?” gli chiesi andando ad abbracciarlo
“in piedi e le mie gambe funzionano ancora!” mi disse visibilmente entusiasta
“lo vedo! È bellissimo!” dissi
Si affacciò alla finestra e vidi che notò, nel giardino, i miei due amici, mi guardò e mi disse:
“perchè non sono saliti? Non è contagioso il cancro!” sorrise
“non sapevo se ti avesse fatto piacere, soprattutto vedere Zach” pronunciai per la prima volta il suo nome davanti a lui.
“non c’è problema…. Se a loro fa piacere io sono contento!” mi sorrise…. Era un Federico cambiato, mi accorsi che quella esperienza stava forgiando la sua anima.
Decisi di andare a proporre la cosa di persona e li raggiunsi nel giardino della clinica.
Stavano provando una presa per qualche coreografia, mi fermai ad osservarli divertito, sembravano due cuccioli che si divertivano a giocare assieme. Avevo davanti a me, due delle persone più importanti della mia vita, erano la mia forza ,per affrontare quel momento terribile che stavo passando.
“avete smesso di dare spettacolo anche qui?” alzai la voce per attirare la loro attenzione. HeMo si girò e, tutti e due, assunsero uno sguardo preoccupato, perchè ero già li così presto.
Li anticipai dicendo:
“stà decisamente meglio, e mi ha detto che ,se ve la sentite, lui è contento di salutarvi”
HeMo sorrise e si precipitò verso di me, pronta a venire con me, mi accorsi invece della strana reazione di Zach e dissi ad HeMo:
“mi lasci solo con lui un attimo?” chiesi. Capì subito ed annuendo si spostò.
“hey ,se non te la senti non c’è problema davvero” gli dissi, avvicinandomi ed accarezzandogli il viso
“no… è che non so…. Davvero non conosco questa persona e mi mette a disagio….” Rispose imbarazzato
“lo so… è capitato tutto all’improvviso e ti ho catapultato, inevitabilmente, dentro il mio vortice…. Quindi se non te la senti lo capisco.” Gli dissi
“ho promesso di starti vicino…. Quindi facciamolo!” mi disse sorridendomi
Gli sorrisi,e gli diedi un lieve bacio
“ti amo!” gli sussurrai
Mi sorrise e mi disse: “Anche io”
Salimmo e passammo un’ora con lui splendida, ero diventato l’argomento principale, la mia sbadataggine, che a quanto pare, dal racconto dei miei amici, non era cambiata negli anni, le gaffes che facevo in continuazione…. Insomma tutte le cose comiche portavano a me. ero felice, però, di fare da anello di congiunzione per loro tre. Vedevo che ogni tanto Federico osservava me e Zach, sicuramente voleva capire se era una cosa seria, o se ci stavamo solo divertendo. Vidi HeMo particolarmente rilassata, forse ,pensai, che avesse deciso di fare questa cosa ,per scacciare un po’ di fantasmi del passato, non credo che si sia più trovata a contatto con un malato terminale di cancro dopo l’esperienza col padre, quindi conoscendola, forse voleva mettersi alla prova, insieme ad avere la sicurezza che io stessi bene.
Ci raccontò del suo risveglio di quella mattina, e di come avesse trovato la sua ragazza, alle 6 del mattino, in salotto, ad eseguire una coreografia con movenze sexy e di come, il suo polpaccio, abbia avuto un incontro ravvicinato con la sedia. Ci fece anche l’imitazione, vedevo Federico che rideva di gusto alle battute della mia amica. Pensai che, Naya, non sarebbe stata altrettanto contenta della cosa, ma poi HeMo ci fece giurare di non far venir fuori la cosa con lei, perchè sarebbe stata la sua fine.
Lasciai un Federico stanco, ma sereno, e quella sera riuscii a dormire un po’ più tranquillo anche io, pensando di godermi quei momenti fino a che c’erano.
“e’ una persona speciale, capisco perchè ti sia innamorato di lui, ha un carisma non indifferente ed una intelligenza che affascina” mi disse Zach, mentre mi teneva tra le sue braccia a letto
“già… a quei tempi è stato la mia ispirazione per tutto!” confessai.
Fece silenzio e mi diede un bacio sulla fronte, con un sorriso malinconico.
Sentii di dover aggiungere qualcosa
“sai ho sofferto tanto quando mi ha lasciato, ma poi, quando ho capito di essermi innamorato di te, ho ringraziato che sia successo, perchè diversamente, non sarei mai venuto qui e non avrei mai potuto incontrare te…. Quindi è vero che, magari, ci succedono delle cose terribili nella nostra vita, però a volte succedono, perchè poi avvenga qualcosa di più bello” dissi guardandolo negli occhi.
Ci baciammo e cullati dai nostri reciproci respiri ci addormentammo stremati.
 
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Non pensavo di soffrire così tanto per scrivere questo capitolo, ho avuto momenti di vuoto dovuti non so da che cosa…. C’è molta sofferenza anche se non ho voluto esagerare… non mi entusiasma per niente.
La scena della dichiarazione è un delirio mio, che non so nemmeno se in una vita reale possa succedere, penso che Naya (e soprattutto Ryan) mi denuncerebbe se lo leggesse. Però non ci posso fare niente se la mia fantasia è partita così.
Vabbè giudicate voi, se non vi piacerà sappiate che vi capisco.
Grazia a chi legge e commenta come sempre.
E.
PS: non so niente di oncologia e quindi posso aver scritto delle castronerie. Sorry.

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Capitolo 31
*** Partenze e Ritorni ***


“che cazzo ci faccio qui?” continuava a ripetersi dal momento in cui era capitata in quel quartiere residenziale, ville tutte uguali, giardini uguali, strade uguali…. Tutto costruito col copia ed incolla, pensò che sarebbe riuscita sicuramente a perdersi più in questo posto, che nelle immense strade di Los Angeles. Quel posto le ricordò Wisteria Lane, la cittadina che, faceva da scenario, ad una delle serie tv che amava : Desperate Housewives, ed in fondo, pensò, che i personaggi che ci vivevano, non si distoglievano molto da quelli raccontati nel telefilm. Il tassista si fermò e disse:
“ecco signorina, siamo arrivati al 25 di Blue Ridge Avenue”
“grazie mille” pagò l’autista e si ritrovò davanti ad una villa, circondata da un grande giardino, sorrise al pensiero di chi popolasse con giochi e risate quel posto.
“ormai sei qui…. Hai avuto il coraggio di mentire, prendere un aereo, ed arrivare fino a qui. Metà del lavoro è compiuto!” fece un respiro profondo e suonò il campanello.
“arrivo!!” si sentì dall’altra parte, le sembrò un dejavù, stesso tono di voce, che conosceva benissimo e stesso modo di rispondere. Quel pensiero la tranquillizzò un po’ di più.
“Naya? Cosa ci fai qui? È successo qualcosa ad Heather?” April, improvvisamente cambiò l’espressione del suo viso, appena vide la ragazza.
“no, no tranquilla, stà bene!” disse subito per tranquillizzarla.
“dio mi hai fatto prendere un colpo! Vieni qui!” la trascinò verso di sé, per abbracciarla.
“scusa, non volevo farti spaventare!” disse, ancora presa dalla stretta della ragazza
“ma che ci fai qui? Stai bene? Perché non hai avvisato che venivi?” le disse April
“perché ho deciso in fretta e non volevo ti preoccupassi!” rispose.
Erano ormai in cucina, davanti ad un caffè caldo, che la padrona di casa le aveva offerto, April continuava a guardarla incredula.
“certo che vi siete proprio trovate con mia sorella, siete due folli, completamente!” sorrise scrutandola.
“stai paragonando la mia follia a quella di tua sorella? Non credo di poterla eguagliare!” sorrise
“HeMo lo sa?” chiese
“secondo te? Non me lo avrebbe mai lasciato fare….. le ho detto che andavo a fare un servizio fotografico, con tanto di intervista, poi lei in questi due giorni è impegnata con Zach,  per un festival di danza”  affermò la mora
“Naya tu sei fuori completamente…. Ti rendi conto? Sei sicura di volerlo fare?” April continuava a guardarla incuriosita, ed allo stesso tempo orgogliosa, che ci fosse una persona che amasse così tanto la sorella.
“April ,sono venuta prima qui per cercare di trovare un po’ di coraggio, ma mi stai terrorizzando ancora di più così” le disse.
La  bionda si mise a ridere e dandole una carezza disse:
“perché non voglio ti distrugga in un secondo, sai che ne è capace vero? Voglio che tu sia preparata, però sappi che apprezzo moltissimo quello che stai facendo…. Davvero!” la abbracciò.
A Naya sembrò di sentire HeMo in quelle parole ed in quei gesti, chiuse gli occhi pensando che in quel momento ci fosse realmente lei ad abbracciarla e darle coraggio. Sospirò e disse:
“lo so….. ma se non lo faccio, rimarrò col dubbio di non averci provato. “
Squillò il cellulare di Naya. Lo prese e vide che era HeMo, fece cenno ad April di fare silenzio, fece un bel respiro, e con una grande tensione rispose:
“Hey!”

“ciao amore tutto bene?” disse la bionda dall’altra parte
“rispetto ad un’ora fa? Tutto benissimo…. “ sorrise e fece sorridere anche April
“smettila! Ti stò chiamando per dirti che mi è appena passata vicino J.Lo! “
“Wau! E non le hai dato una toccatina al sedere, per vedere se è tutto vero?”
“no, ma da quello che ho potuto vedere è molto meglio il tuo!” rispose
“ah bè grazie, sono contenta del paragone…”
Dall’altra parte della stanza si sentì una voce squillante, Naya sgranò gli occhi ed April iniziò ad agitarsi e fare cenni a Naya di chiudere, perché HeMo avrebbe riconosciuto, sicuramente subito, la voce della nipote.
“hemmm… mi chiamano devo chiudere ,ci sentiamo dopo” e senza nemmeno dare il tempo alla ragazza di ribattere chiuse la chiamata.
“mamma abbiamo visto i pesciolini rossi nel laghetto nuovo che c’è al parco” la bimba corse verso la mamma, ed inizialmente non si accorse che c’era un’altra persona in cucina. April la prese in braccio e la girò verso Naya. La bambina lanciò un urlo e, con un balzo, saltò dalle braccia  della mamma, per andare verso Naya
“Nayaaaaaa “ si buttò sulle sue braccia
Naya la prese e la strinse forte, le diede i baci veloci veloci sulla guancia, che Annie adorava tanto e che le aveva promesso. La bimba sorridendo la guardò e disse:
“dov’è zia HeMo?”
La mora sentì che il suo cuore perse un battito, cercò di non rattristarsi e disse:
“oggi non c’è, ma verrà presto vedrai!”
“lo sai che sono andata al laghetto nuovo del parco e c’erano taaaanti pesci rossi e c’era uno che era bianco,ma solo uno” disse la bambina
“si e lo sai che, se non ti acchiappavo per il cappuccio della felpa, saresti caduta giù a fare compagnia ai pesci?” entrò una figura alta, mora ed abbastanza muscolosa, era Mike il marito di April e padre di Annie. Naya non l’aveva mai conosciuto, ma HeMo ne aveva sempre parlato bene, adorava il cognato perché ,nei momenti di eterna noia alle riunioni parentali ,lui era il suo unico salvatore, trovava dei modi per farla divertire sempre.
April sorrise, vedendo il marito entrare, con una faccia abbastanza stravolta, dopo essere stato per due ore in giro con la figlioletta.
“Mike lei è Naya!” sapeva già che bastava nominarla, perché il marito capisse chi fosse.
“oh Wau! Naya…. Che piacere…. Ma c’è anche Hemo?” chiese subito.
“ciao Mike, no sono qui da sola” rispose
La bimba si sporse verso il padre, dalle braccia di Naya per dire:
“papy mi ha salvato la vita vero?” dandole un bacio
“mmmmm si piccolina…..” poi si girò verso la moglie dicendo” spero che non mi faccia pentire della cosa!” facendo l’occhiolino. Naya sentì la battuta e si mise a ridere, April esclamò:
“Mike!” dando un colpo sulla spalla al ragazzo.
Naya ,trascinata da Annie verso la stanza dei giochi ,si mise a giocare con la bambina.
“come mai è qui?” chiese curioso il ragazzo
“per una missione impossibile…. Vuole affrontare la tua regina delle tenebre!” rispose April
“cosa???? Ma- ma- si droga per caso?” disse, sgranando gli occhi
“no, ama soltanto alla follia una persona!” rispose, guardandola da lontano con ammirazione.
“eh si ho capito, ma così è autopunirsi…. Rischia di non amare più nessuno , ha presente il potenziale di quella donna? Cioè…. ti uccide con lo sguardo!!!” Mike era uno di quelli terrorizzato dalla suocera, che non faceva altro che metterlo a disagio ogni volta, e criticare ogni sua scelta.
“amore non esagerare ora! La stai dipingendo come un mostro! “ rispose seccata
“è peggio, un mostro lo puoi sconfiggere, lei è un essere soprannaturale!” fece la faccia misteriosa. April rise della goffaggine del marito, e si fiondò a darle un bacio, accarezzandole il viso.
“vado a prepararmi per il mio amato turno di notte, dì pure a Naya che può stare qui stanotte, sempre se resterà in vita!” sorrise, e stampò un altro bacio alla moglie.
“Sicura che non vuoi che venga con te? Guarda che per me non c’è problema davvero!” disse April, prima che la mora si accingesse a scendere dalla macchina, davanti a casa Morris.
“no davvero, so che lo faresti senza problemi ,ma è una cosa che devo fare da sola April”
“ok, noi ti aspettiamo al parco a 100 m da qui, quando hai finito ci trovì li….. in bocca al lupo Naya!” l’abbracciò
“crepi!” le sorrise e si allontanò.
“Ah Naya?.... sono così felice che mia sorella abbia trovato una persona come te!” le disse con gli occhi umidi.
Naya annuì e, prima di farsi prendere dalla situazione ,salutò e si girò per dirigersi verso la porta.
“mamma perché non andiamo dalla nonna? Solo Naya ci và?” disse la piccola
“si tesoro, per ora si… speriamo di poterci andare tutti assieme un giorno.” Rispose tristemente.
“Ok Naya …sei ancora in tempo…. “ pensò dentro di sé, forse April aveva ragione, poteva darle una mano, sapeva quantomeno come far calmare e ragionare la madre…. Poteva chiamare un taxi e come era arrivata andare via, prima che la signora Morris se ne accorgesse, era sicura che April l’avrebbe capita.
“ma no no no Naya!!!! Che dici? Il più è fatto!!! Devi solo premere quel cazzo di bottone dove c’è scritto Morris e poi il resto andrà da sé…. Ci devi provare per lei, lo devi fare per lei!!!” rispose alla sua anima, che si stava torturando.
Non fece in tempo a pigiare il bottone ,che il cancello, improvvisamente senza averlo nemmeno sfiorato, si aprì e di conseguenza anche la porta.
“grazie Molly il tuo supporto è stato veramente importante per me, sarà una bellissima pesca di beneficienza” la signora Morris, stava congedando un’altra elegante signora e Naya era li davanti immobile, le due si accorsero della ragazza all’ingresso .
“Naya? Che ci fai tu qui’” affermò la signora Morris
“ma Jeannie non è la collega di Heather quella?” chiese l’ospite
“s- si certo Molly è lei” impanicata, riprese il controllo, sfornando il suo bel sorriso formale.
“ohhhh ma che carina, è venuta a farti visita! Si vogliono troppo bene quelli del cast, ho letto un articolo carinissimo su di loro, dicono che sono tutti una grande famiglia…. Meno male per Heather così lontana da casa, almeno non è sola….” La signora attaccò un discorso che a Naya sembrò interminabile, era ancora al cancello immobile.
“ma entra cara che mamma Morris ti offre una fetta delle sue deliziose torte che abbiamo appena sfornato insieme… non è vero Jen?” la signora si rivolse alla mamma di HeMo
“s-si, vieni accomodati Naya!” il suo sorriso teso, non faceva una piega, ma Naya sapeva che stava continuano a fingere.
La mora prese coraggio e avanzò verso le due signore. La signora Molly prese le mani di Naya e la baciò dicendo:
“sei una bellissima ragazza, d’altronde siete tutte belle li dentro! Io devo andare cara, mi sarei trattenuta volentieri a chiacchierare ma devo preparare la cena, altrimenti avrò contro marito e figli! “ fece una copiosa risata, seguita da Jeannie che la imitò
“Jeannie salutami tanto Heather, e dille che aspettiamo che finalmente ci faccia conoscere questo futuro marito! Certo, per un personaggio come lei ,è difficile nasconderlo ,ma qui da noi può stare tranquilla è in famiglia!” salutò con due baci l’amica, che rispose imbarazzata:
“c-certo certo Molly lo farò, appena la sentirò” guardò Naya, che assunse uno sguardo impassibile davanti a quelle  patetiche affermazioni.
“Arrivederci cara, buona fortuna per Glee e per tutto!” le disse
“arrivederci signora, piacere di averla conosciuta!” sfornò uno dei suoi sorrisi da attrice . Naya fù quasi sedata dalla parlantina di quella signora, le venne in mente, che anche la signora, doveva avere i suoi scheletri nell’armadio, ed il bisogno maggiore di queste persone, per nascondere tutto, è quello di parlare e far venir fuori una patina finta di vita vissuta, da far sembrare reale e coprire tutta l’immensa sofferenza che c’è dietro queste persone, forse la signora era un’attrice molto più brava di lei, perchè non aveva nessuno che gli urlava lo stop, per farla tornare alla realtà, come succedeva nel suo lavoro.
Sentì il cuore battere a mille, Jeannie  stava in silenzio, seria, e la osservava. In quell’istante Naya desiderò di scappare, come una bambina davanti all’orco dei suoi incubi. Aveva spento il cellulare prima di scendere dalla macchina, non poteva nemmeno chiedere aiuto ad April ,che era a pochi metri da lei. “cazzo Naya è una persona,calmati! Male che vada ti butta fuori da casa sua, non ti può mica uccidere!” si ripetè con forza dentro di sé.
La signora fece cenno col capo a Naya di entrare, la ragazza entrò e si diressero verso il salotto, dove ancora c’erano tutte le vettovaglie, riservate all’accoglienza della signora Molly.
“siediti” disse
“la ringrazio” aveva la voce tremolante e respirava a fatica. Sapeva che doveva iniziare lei il discorso, perché  in fondo era venuta lei a parlare.
“perché sei venuta Naya?” disse, con fare molto calmo.
“per prima cosa, le volevo dire che Heather stà bene, sono sicura che se lo stava chiedendo, avendomi vista qui…” non era sicura di questo, ma voleva pensare così.
“mi fa piacere…” disse gelida
“sarebbe più felice e starebbe decisamente meglio, se sentisse la mamma e se sapesse di poter contare su di lei sempre, come succedeva prima” continuò Naya
“è stata una sua scelta…” affermò, senza guardarla in faccia, mentre le versava una tazza di tea.
“è proprio questo il punto, l’ha portata a scegliere tra due cose che amava di più al mondo!” Naya prese coraggio, ormai era in ballo e doveva approfittare per dire tutto, senza lasciarsi dentro niente.
“non osare paragonare l’amore di una madre con… con … non so nemmeno come chiamarlo…” disse schifata
Naya si sentì il sangue scorrere più forte dentro, e salire più velocemente verso il cervello. Fece un bel respiro e disse la famosa frase:
“per quanto lei non lo possa accettare, io amo sua figlia ed Heather ama mè.” Disse, scandendo perfettamente quella frase.
La signora si gelò a quelle parole, ma cercando di non scomporsi disse:
“voi siete abituati ad usare le parole importanti ,come se fossero battute di un copione! Confondete amore, con divertimento, mode…. E quant’altro!”
“mi creda, che non ci stiamo divertendo, non immagina tutte le difficoltà che stiamo passando per questa relazione, se non fosse che ci amiamo così tanto, avremo già lasciato perdere, perché l’ipocrisia della gente è veramente grande” e dicendo quello ,sapeva che avrebbe toccato nell’orgoglio anche la signora.
La signora divenne rossa in viso dalla rabbia:
“io so solo che, mia figlia, era una persona di sani principi,prima di conoscere te! Era meravigliosa! “ ebbe un cedimento di voce.
“Heather è meravigliosa, e non è cambiata, a parte che ogni giorno, ha sempre quei momenti di tristezza, perché le manca terribilmente la mamma, che sentiva tutti i giorni e che adesso non si chiede nemmeno come stia!” disse la mora
“non è vero Naya! io ci penso tutti i giorni e prego per lei!” disse, guardando la ragazza
“immagino che preghi per la sua felicità giusto? Ed allora perché non fa qualcosa perché lei sia felice? Pensa che lasciando me, potrà ridarle la felicità? Non può essere felice senza di me, come non può essere pienamente felice, senza di lei!”
“Stai ancora paragonando il rapporto mio e di mia figlia, col tuo!” rispose arrabbiata
“no, si sbaglia, sono due cose diverse, ma sono tutte e due cose di cui Heather non può fare a meno e non gli si può chiedere di rinunciare, perché nel momento in cui una delle due glielo chiederà , come appunto è successo, la perderà!”  Naya non voleva farsi intimidire dalla durezza della donna.
“non è più la mia Heather quella che stà con te…. La mia Heather mi avrebbe ascoltato, avrebbe ascoltato la sua mamma, e sarebbe tornata a casa con me…” non ce la fece più, ed iniziò a piangere.
A Naya si strinse il cuore, per un attimo aveva pensato di mollare tutto e rinunciare all’amore della sua vita, per far stare meglio quella persona e perché tornasse tutto com’era prima. Ma non poteva, ed HeMo non gliel’avrebbe mai permesso, lo sapeva bene… le venne in mente che, si sarebbe arrabbiata moltissimo ,sapendo quello che in quel momento stava facendo.
“e’ sempre la sua Heather, è quella che ha portato per nove mesi in grembo, quella che ha cresciuto, che pettinava con le codine da piccola, che la preparava per andare a danza, quella a cui ha tenuto la mano e per il quale si è fatta forte, per reggere la perdita di un padre a quell’età prematura….”Naya Si alzò e si avvicinò alla signora , aveva il volto coperto, per non far vedere che piangeva, le tolse le mani dal viso, perché la potesse guardare negli occhi:
“e’ sempre la sua Heather, che si preoccupa di tutti, che si taglierebbe una gamba, sapendo quanto è indispensabile per la sua passione, per le persone che ama, la Heather testarda che soffre per le ingiustizie e ci mette un attimo a mandare a quel paese chiunque, la Heather impulsiva…. È ancora tutto questo…. “
La signora la guardò in lacrime, era stupita, perché si accorse che, Naya ,conosceva la figlia nel profondo, forse quanto lei.
“l’unica cosa che Heather non ha più, ma vorrebbe riavere ,è la sua mamma, che le stà affianco e le vuole bene per quella che è…. Semplicemente sua figlia!” Naya concluse il suo discorso e si accorse che anche lei stava piangendo.
Decise di lasciarla sola, aveva bisogno di tempo e poi fondamentalmente le aveva detto tutto quello che aveva dentro.
Si avvicinò e si inginocchiò davanti a quella donna distrutta dal pianto per dirle:
“io sono a casa di April, parto domattina, non le stò chiedendo niente, sono venuta, perché avevo bisogno sapesse queste cose. Non pretendo che diventiamo amiche e che, improvvisamente ,approvi la nostra storia, potremo anche non vederci mai più noi due, a me stà bene se lei vuole così, ma per favore, torni da sua figlia, e non le chieda un’altra volta di rinunciare a me, se non mi vuole tra i piedi, io sparirò ogni volta. Ma torni da HeMo.” Prese la borsa ed uscì.
Lasciandosi dietro quella porta chiusa, Naya sentì l’aria fresca che le riempì i polmoni e le sembrò ,come quando stai tanto tempo sott’acqua e poi risalendo, con uno salto in superficie ,senti i polmoni che si riempiono d’aria. Le venne da piangere, ma era fiera di essere riuscita ad affrontare ,finalmente ,quella donna. Le aveva sempre fatto paura, ma, quella sera, aveva visto che era una donna fragile, che nascondeva le sue paure, dietro quell’aria da tiranno che si portava in giro.

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Era un sabato con un sole bellissimo, spingevo la carrozzina di Federico per il vialetto del giardino della clinica, poteva camminare, ma era troppo debole per passeggiare, la morfina lo stava uccidendo. Dimagriva a vista d’occhio, ma sentivo che era felice di vedermi ogni volta, ed il fatto di poter dare dei frammenti di felicità al mio amico, mi rendeva felice. Zach ed HeMo erano fuori per il week end ad una manifestazione importante di danza e Naya era a fare un servizio fotografico ed una intervista non so dove.
“ho voglia di suonare” mi disse ,con la fronte alta verso il cielo, sentivo che aspirava aria fresca più che poteva.
“domani ti porto la tastiera con le cuffie, così non disturberai nessuno” gli dissi
“no…. Voglio sentire il suono pulito del pianoforte, voglio toccare dei veri tasti duri!” mi disse, rimasi perplesso, perché non capivo dove volesse arrivare, la clinica non era dotata di un pianoforte.
Mi guardò e mi disse:
“andiamo a casa tua!”
“non se ne parla! Non sei in condizioni, assolutamente!” dissi subito
“andiamo Stefano stò bene! Non ho una crisi da ieri mattina! Le medicine mi stanno aiutando…. Ti prego!” mi disse implorante.
mi sembrava che, ogni richiesta sua, fosse amplificata cento volte tanto, perché il pensiero andava sempre al fatto che, poteva essere l’ultima volta che poteva farlo, e così ,ogni cosa, veniva fatta bene, con passione…. Era un buon modo, anche se abbastanza inquietante, per vivere fino in fondo ogni attimo della propria vita.
Riuscì a convincermi, così lo feci salire in macchina, e vedendo il suo sorriso soddisfatto lo portai a casa.
Improvvisamente mi guardò, mentre guidavo, mi accorsi di quello sguardo, ed incrociando i suoi occhi mi disse:
“possiamo fare che, oggi ,viviamo la nostra giornata perfetta?” mi sorrise.
Ricambiai il sorriso e dissi: “ok! Cosa vuoi fare?”
“te lo dirò ogni qual volta mi verrà in mente, per ora voglio suonare il tuo piano!”
Annui e mi diressi verso casa.
suonò per un’ora ininterrottamente, un professionista, che faceva concerti ,non ce l’avrebbe fatta senza esercizio, e lui non si esercitava da mesi, era solo spinto dalla passione, io non mi mossi dalla sedia, era un concerto che mi gustai, tutto per me….. mi emozionai più volte, perché, in quel concerto, c’erano vari pezzi della nostra storia. Federico raccontava la nostra storia, con i tasti del pianoforte,  ed ogni volta che suonava un pezzo significativo, mi guardava e sorrideva.
“Wau! Quanto devo pagare per questo concerto? Sono disposto a qualsiasi cifra!” dissi per smorzare un po’ di tensione, eravamo visibilmente emozionati entrambi.
“dire che un bel bicchiere di chianti fresco, possa ricompensare questa fatica!” mi rispose.
“subito maestro! Corro in cantina e glielo porto!” mi recai felice a prendere la bottiglia di vino, quando ritornai Federico era accasciato sul piano. Posai la bottiglia sul tavolo e ,preoccupato ,corsi a vedere come stava.
“hey hey! Tutto bene!” mi guardò con gli occhi stanchi e mi disse
“la testa ogni tanto pulsa!”
“andiamo, ti porto immediatamente in clinica!” le afferrai il braccio, per aiutarlo ad alzarsi
“no! No! Ti prego! Stò bene…. ! gustiamoci questo chianti e poi, sai che voglio fare?”
“cosa?” chiesi curioso
“voglio andare in spiaggia, voglio vedere il mare, portami al mare ti prego!” mi guardò con aria seria e triste
“ok… ma poi torniamo in clinica, ti prego!” gli risposi
“ok, te lo prometto!” mi disse
Mi sembrò che il vino gli diede una carica in più, io ero sempre abbastanza preoccupato, perché non mi piaceva la situazione… comunque decisi di esaudire anche quella sua richiesta ,e lo portai al mare. Era ora di pranzo e ci fermammo in un fast food, aveva voglia di mangiarsi delle schifezze, si lamentava sempre delle verdure che gli offriva la clinica!
“aaahahhhh cosa c’è di meglio di un doppio cheeseburger, con doppia salsa, e una mega coca cola?” mi disse ,soddisfatto, mentre mangiavamo di fronte al mare
“non lo so…. magari una doppia denuncia da parte del dottor Wyle, per tutto quello che ti stò facendo bere e mangiare?” dissi sarcasticamente!
“ah ah ah non lo saprà mai tranquillo! Rilassati!” mi diede una spinta
“sono rilassato” ricambiai la spinta e forse gliela diedi troppo forte, e cadde con tutto il corpo sulla sabbia
“oddio Fede, scusa… ti ho fatto male?” mi avvicinai e mi accorsi ,che avevo il viso a due centimetri dal suo, ci fù un momento di silenzio, in cui i nostri occhi si ritrovarono,  così vicini e sembrò non succedesse da secoli.
Fù lui a rompere il silenzio:
“tranquillo ero solo sbilanciato… “ mi disse, risollevandosi aiutato dalla mia mano.
Rimanemmo tutto il pomeriggio a prendere quel debole sole invernale, a ricordare cose divertenti di compagni di corso in accademia ,e cose buffe ,che ci erano successe ,quando stavamo assieme, come per esempio, la volta che ci eravamo appartati nel bagno di un ristorante e la signora delle pulizie ci scoprì nel bel mezzo…. Ci spaventammo moltissimo, ed uscimmo tutte e due con i pantaloni quasi sulle caviglie ed imbarazzati, per non affrontare nessuno, lasciammo 200 euro sul tavolo, sapendo che la cena era costata molto meno, ma volevamo dare la mancia per il disturbo.
“ti ricordi che, io volevo rientrare e scrivere un bigliettino ,per dire che ,il resto di mancia ,doveva andare alla signora che puliva i bagni, per le cure dallo psicologo, dopo lo shock che aveva subito???” mi disse piegato in due dalle risate
“ah ah ah oh si… e io ti pregai di non farlo, e per convincerti ,inventai la balla che il padrone del locale conosceva mio padre” risposi divertito
“perché era una balla?” si fermò a fissarmi
“e certooooo!!! Ah ah ah ci avevi creduto?” ormai ero sdraiato in terra dalle risate
“maledetto ti odio!!! Ora mi rimarrà sulla coscienza la signora!!!” si buttò addosso a me.
Era stanco, sentivo il suo respiro farsi affannoso.
“Fede forse è meglio se andiamo ora…. Stà tramontando il sole e stà facendo freddo, stai tremando!”
Gli dissi ,strofinando il suo braccio
“aspetta, finiamo questa giornata perfetta col tramonto…. Ti prego, e poi ti prometto che mi lascerò portare in clinica.”
“ok… in fondo ci vorrà solo mezz’ora perché cali il sole” mi sorrise ,come un bambino al quale è stato concesso, dai genitori, di rimanere ancora un po’ fuori a giocare.
Vedevo che tremava, gli diedi la mia giacca e gliela feci indossare, dopo avergliela messa, mi venne spontaneo abbracciarlo, mi misi dietro di lui e lo strinsi forte. Mi strinse il braccio, che lo avvolgeva, e mi disse:
“per favore, possiamo rimanere così?” quasi sussurrando.
Risposi solamente: “si!”
Rimanemmo in silenzio per tutto quel tempo, guardando il sole che, piano piano, moriva davanti a noi, io non reggevo più tutta quella tensione così, cercando di non farmi sentire da lui, affondai la mia faccia dietro la sua schiena e mi misi a piangere, il più silenziosamente possibile.
“sei un campione di organizzazione di giornate perfette!” mi sorrise ,mentre lo mettevo a letto, era stremato e mi ero preso un cazziettone grande come una casa dal medico, ma non mi ero pentito. I suoi occhi erano felici.
“hai fatto tutto tu, io ho solo ubbidito agli ordini!” gli sorrisi e gli stampai un bacio in fronte. Improvvisamente mi prese e mi diede un abbraccio fortissimo, penso che abbia concentrato tutte le sue ultime forze  in quella stretta.
“ti amo e ti amerò per sempre, ricordatelo…. Non dimenticarlo mai ti prego!” pianse….
Io ero sconvolto, non sapevo cosa fare, cosa dire…. Mi limitai a dire:
“grazie!” e sorridendogli dissi: “ci vediamo domani, verrò con Zach!”
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Naya giocava con Annie alla “signora che andava a comprare il pane dalla signora del pane” questo era il nome che Annie aveva dato al gioco.
“zia HeMo dice le bugie vero Naya?” disse improvvisamente, mentre metteva dentro il piccolo carrello rosa di Naya,  il pane di plastica.
“no tesoro! Perché dici così? Zia HeMo non dice mai le bugie!” Naya rimase spiazzata da quell’affermazione
“si, tu sei brava e non le dici!” Naya fece la faccia strana, per far capire alla bimba che non aveva capito
Allora la bambina continuò
“si è così, perché tu mi hai detto che saresti venuta a giocare con me ed infatti sei venuta, anche zia heMo l’ha detto e non è venuta. Quindi zia HeMo è bugiarda!” la conclusione della bambina non faceva una piega, solo che Naya sapeva il vero motivo
“non è così, vedi, zia HeMo ti pensa tutti i giorni e vorrebbe stare qui a giocare con te, ma ci sono cose che le impediscono di farlo, quando sarai più grande lo capirai, ma sappi che non dice mai le bugie ed un giorno tornerà qui a giocare con te!” le disse
“ok ,ti credo perché tu non mi hai mai mentito!” disse  per poi aggiungere “sono 200 dollari comunque!”
“oh caspita però… 200 dollari un po’ di pane? Certo che li sai fare gli affari…. eh piccola?”
Sentirono bussare alla porta, la bimba si precipitò ad aprire con April che urlò
“Annie quante volte ti devo dire che non devi andare ad aprire la porta da sola? Soprattutto di not…. Mamma ciao!”
Naya ,sentendo la frase di April ,si affacciò verso l’ingresso e vide la signora Morris, visibilmente provata, si capiva benissimo che aveva pianto tanto. Aveva un pacco in mano, venne aggredita dalla nipotina che si precipitò sulle sue gambe sbilanciandola, rischiando di far cadere il contenuto del pacco.
“entra mamma, non stare sulla porta” disse April
“si… grazie…” April guardò perplessa la mamma e diede un’occhiata a Naya, facendo intendere che non capiva l’atteggiamento della mamma in quel momento.
La signora si avvicinò a Naya e le porse il pacco dicendo:
“questa è una torta di zucca, la preferita di Heather, gliela puoi portare da parte mia per favore?”
April ,a quelle parole ,si mise una mano davanti alla bocca ,ed iniziò a piangere copiosamente, capì che, in quel momento, la mamma stava dicendo a Naya che voleva provarci, voleva riavere la figlia ed accettare la loro relazione. La bimba si preoccupò, vedendo la madre piangere così, April la prese in braccio e le sorrise per tranquillizzarla.
Naya prese il pacco e le sorrise dicendole:
“gliela possiamo portare insieme se vuole!” la signora annuì dicendo:
“sempre se ancora vorrà vedermi e perdonarmi!”
“non ho dubbi su questo!” Naya sapeva benissimo che HeMo non aspettava altro.
April ,presa dall’emozione ,si avvicinò ed abbracciò tutte e due con la piccola Annie tra le sue braccia. Naya si sentiva strana in mezzo a tutte quelle Morris che l’abbracciavano, ma era felice e soddisfatta.
 
“amore domani mi vieni a prendere in aeroporto?” erano al telefono già da mezz’ora, Naya aveva bisogno di sentire Heather, che era distrutta, perché il raduno era stato alquanto massacrante., avrebbe anche voluto darle la notizia, ma non poteva rovinare la sorpresa e non vedeva l’ora che arrivasse l’indomani, per vedere la faccia della ragazza.
“mmmm ok… è solo perché mi manchi terribilmente ,che rischio che i giornalisti ci becchino per l’ennesima volta assieme!” rispose.
“anche io non vedo l’ora di vederti… amore ti amo tantissimo lo sai?” disse, per colmare la voglia che aveva di dirle che cosa aveva combinato per lei quel giorno
“certo che lo so Nay…. Ti amo tantissimo anche io…. Ora possiamo andare a dormire? Sono stremata amore….lo so che tu non dormi, ma io ho bisogno delle mie otto ore….” Disse mortificata, ma era veramente stanca.
“si si lo so… volevo solo dirtelo!” chiusero la chiamata e Naya si mise a letto felice. Non avrebbe chiuso occhio la notte, ma che importava? Ci era abituata e giornate così non succedevano tutti i giorni
“grande Naya Rivera! Hai fatto un buon lavoro!” si ripetè felice.
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“sei pronto? Su che è tardi!” Zach era appena rientrato da un week end devastante, dove aveva ballato, coreografato, incontrato giornalisti, fatto interviste…. Insomma, tutto tranne riposato, ma lo conoscevo abbastanza bene da pensare che ,tutte quelle cose, lo divertivano da morire. Gli avevo concesso di fare una doccia per poi andare in clinica da Federico, non vedevo l’ora di vederlo dopo la bellissima giornata passata insieme il giorno prima.
“arrivooooo!!” Arrivò pimpante, saltellando verso di me per dirmi: “non posso andare puzzolente e tutto spettinato davanti al tuo ex… altrimenti non posso competere!” mi disse scherzando!
Gli sorrisi e ,prendendogli il viso tra le mie mani, lo bacia per poi dirgli:
“tu non puoi competere con nessuno ricordalo!”
“bè diciamo che ieri ho visto un bel po’ di gente che poteva competere benissimo con me!” disse amareggiato
“oooohh andiamo di Zachary Woodle ne esiste solo uno….” Dissi
“per fortuna!” aggiunse
“già….. ed è tutto mio!” aggiunsi.
Arrivammo alla clinica ed entrando nella sua stanza vidi che era vuota, il letto rifatto e la scrivania spoglia. Mi girai a guardare Zach e spaventato gli presi la mano, che mi strinse forte.
Non sentimmo entrare il medico, talmente eravamo tesi ,e quando iniziò a parlare ci prese un colpo
“E’ andato via stamattina presto!” disse gelido
“E’ andato via? Ma..ma perché?” chiesi perplesso
“abbiamo insistito, non ci sono state ragioni, ha chiesto solo di essere accompagnato in aeroporto,e ci ha pregato, caldamente, di non avvisarvi” disse il medico
“ma… non potevate…. Non potevate lasciare che andasse via così, non era in condizioni….” Dissi con le lacrime agli occhi
“è stata la sua volontà… mi dispiace signor Previani, so che è una cosa dolorosa da capire…. Ma è così, mi ha detto di consegnargli questa!” mi diede una lettera ,che aprì immediatamente

“Ciao Previani! Ti ricordi che in accademia giocavo a chiamarti così per non farci scoprire dagli altri? Ma eravamo poco furbi, perché, praticamente ,chiamavo solo te col cognome, gli altri li chiamavo per nome….
Non sono bravo a scrivere lettere di addio come le scrivi tu, quindi vado al sodo:
Non cercare di capire dove sono diretto, perché non stò tornando in italia, stò andando a morire in un bel posto tranquillo, ho organizzato tutto… sai che si dice che le balene abbiano un posto preciso nell’oceano dove vanno a morire? Ecco io ho trovato il mio posto e… tranquillo, non è l’oceano, ma un posto sulla terra ferma.
Vado via felice e morirò felice, questo grazie a te,voglio che tu lo sappia e che non viva col rimorso per tutta la vita. Devo dirti che non credevo avresti accettato la mia folle proposta in questi giorni, ti avevo sottovalutato, evidentemente avevo dimenticato la persona stupenda che sei, o forse ancora avevo un forte ascendente su di te… chi lo sa… voglio pensare che tu l’abbia fatto ,perché ci siamo amati talmente tanto e ci siamo mancati reciprocamente così tanto che Ho avuto una  paura folle che un giorno, ti saresti chiesto se potevamo fare qualcosa concretamente , invece di mancarci senza fare niente e non avresti più potuto farlo perché io ,a quel punto ,non ci sarei  più stato. Quindi niente rimpianti!  Ho fatto degli errori nella mia vita ed il più grande è stato quello di lasciarti andare…. Ma forse è stato meglio così, avresti sofferto il doppio, se fossimo rimasti assieme.
Ti chiedo solo una cosa…. Anzi due: la prima è quella di tornare a comporre….
Ritorna ascrivere Stefano !!sei portato per mettere la tua anima in note, puoi fare il tuo lavoro lo stesso anche se componi, anzi …magari puoi arricchire di perle preziose Glee. La seconda che ti chiedo è quella di non dimenticarmi, io sarò lassù ,con Sara, a guardarti e ridere della tua goffaggine!
Ti amo per sempre
Federico
Ps: Zach è quello giusto! Non lasciarlo andare….

 
Mi misi in ginocchio e scoppiai a piangere disperatamente, mi accorsi che il medico uscì per lasciarci un po’ di privacy, Zach si inginocchiò davanti a me e mi guardò impotente, mi accorsi che non sapeva che fare, forse non mi aveva mai visto in quello stato, gli diedi la lettera
“Dice che sei quello giusto”  in una risata isterica mista a pianto, Zach prese in mano la lettera ma non curandosene mi abbracciò e mi strinse stretto.
“amore ti prego…. Non fartene una colpa, ha scelto lui….ha scelto tutto lui, tu hai fatto quello dovevi fare….” Mi sussurrò all’orecchio…..
“Adesso alzati ed andiamo a casa!”  mi disse con dignità, mentre mi sorreggeva, perché ero senza forze per l’immenso dolore.
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Heather rientrò a casa e vide che le sue due gattine erano fuori in giardino ,appena la videro, la accolsero con vari strusciamenti…. Era troppo stanca per inchinarsi e giocare con loro ed era anche in ritardo, perché doveva farsi una doccia veloce, per poi andare a prendere Naya.
Entrò e sentì una musica all’interno della casa, pensò ci fosse ancora Carlos, che era appena venuto a dare da mangiare a San e Brit.
“Carlos?” lo chiamò
Entrò nel salotto e urlò
“ma che cazz…!”
Carlos era sul divano di casa loro, con sopra una ragazzina, e stavano beatamente limonando, la ragazza si strusciava sopra di lui, mentre, beatamente ,il ragazzo le accarezzava il sedere.
“oh…. HeMo sei già qui?” disse imbarazzato il ragazzo
La ragazzina si accorse della presenza nella casa di HeMo ed affermò
“oh cazzo Heather Morris di Glee, ma allora è vero!!! Pensavo avessi organizzato tutto con foto finte ecc… per farmi credere che fossi il fratello di Naya Rivera…. Invece cazzo è proprio vero!!!” disse, mentre guardava il viso soddisfatto di Carlos che annuiva e quello turbato di HeMo.
“Carlos ti devo parlare!” lo trascinò in cucina
“Ma tu sei fuori di testa! Ma cosa ti salta in mente di continuare a portare estranei a casa di tua sorella, senza curarti del fatto che è un personaggio popolare???!!!” gli disse, dandole una spinta per il quale il ragazzo, con la sua stazza, non si mosse di un millimetro
“hey non è un’estranea, è la mia ragazza!” affermò
“da quanto?”
“da ieri!” disse convinto
“ah bè allora….mi sembra abbastanza per portartela a limonare nel divano di tua sorella!” disse visibilmente arrabbiata, poi aggiunse “avevamo un patto noi due ricordi?”
“certo che ricordo! il patto era: niente festini a casa di Naya!” ripetè quella formula per far capire alla bionda che ricordava benissimo
HeMo quasi disperata si mise una mano tra i capelli “niente festini e niente estranei, era sottointeso quello!!! Oddio e poi dicono che Brittany è stupida! “
“hey mi stai dando dello stupido? Uno stupido non rimorchierebbe, sfruttando la popolarità della sorella!” disse con un ghigno sul viso.
“non sei uno stupido infatti ,sei un idiota!!! E lo dirò a Naya questa volta! Te la vedrai con lei!”
Il ragazzo si fece serio e disse:
“no ti prego HeMo, non dirlo a Naya… mi ucciderà, non posso reggere l’ira di mia sorella!”
“Carlos non ci possiamo più fidare di te capisci? Non può entrare chiunque qui dentro… tra l’altro, dovresti sapere, che la nostra storia non è pubblica… quindi cosa andrà a dire la tua amichetta ora? Per quanto ne so, potrebbe già aver fatto foto alla casa o rubato foto personali” disse
Il ragazzo, preoccupato, si girò verso la stanza dove stava la ragazza, corse a vedere e la vide giocare con Brit… si girò verso HeMo, che l’aveva seguito, e disse:
“eh eh eh vedi che io scelgo solo il meglio?”
“oh cristo, ma come puoi essere il fratello di Naya tu? Se non vi somigliaste così tanto, penserei che ti hanno scambiato appena nato!”
“dai HeMo non dire niente a Naya ti prego, mio padre mi ucciderebbe e non mi lascerebbe più il pickup da guidare….ti prego! Non porterò mai più nessuno qui dentro, te lo giuro!” disse implorante.
Non sapeva perché, forse per quei suoi occhi così somiglianti a quelli della sorella, o qualcos’altro, ma non sapeva resistere alle implorazioni di Carlos.
“ringrazia che sono in ritardo, ora entrerò a farmi una doccia, quando uscirò,non voglio più vedervi qui intorno, mi hai capito?” le scappò un sorriso
Il ragazzo fece un mega sorriso ed HeMo vide quanto era preciso a quello della sorella
“grazie grazie…. Sei una Dea, se non fosse che sei la ragazza di mia sorella, ti sposerei!” le disse abbracciandola.
“vattene Carlos! ORA!!!”  si diresse verso il bagno scuotendo la testa.
Si portò verso la direzione degli arrivi, era in ritardassimo, si ritrovò a sperare che avesse fatto ritardo anche l’aereo, altrimenti Naya l’avrebbe uccisa, soprattutto se aveva attorno giornalisti e fotografi che la seguivano. Le arrivò un sms:
“Amore stò uscendo dalla parte delle partenze perché è pieno di fotografi, ci vediamo al bar all’uscita dell’aeroporto” conosceva bene quel posto, perché con il cast ,quando dovevano rientrare tutti assieme, adottavano quella tattica, per dividersi e disperdere i giornalisti ,e poi incontrarsi di nuovo in quel bar che era un po’ nascosto. Riprese la macchina e si diresse verso il luogo che Naya le aveva segnalato.
Scese dalla macchina impaziente, mentre si guardava intorno, per vedere se era nascosto qualche paparazzo, aveva una felpa col cappuccio per non farsi riconoscere.
Naya si era messa d’accordo con la signora Morris ,che andasse prima lei a salutare HeMo e le chiedesse se andava bene incontrare la mamma, aveva insistito per fare il contrario, sicura che HeMo non avrebbe avuto nessun ripensamento ad abbracciare la mamma. Allora decise di fare di testa sua.
La vide, bellissima, che aspettava ,passeggiando e guardandosi intorno furtiva, la riconobbe subito anche se aveva la felpa ed il cappuccio, poteva riconoscere anche solo la sua ombra, se fosse stato necessario, talmente conosceva quel corpo alla perfezione. Si avvicinò e non potendo fare altrimenti la abbracciò soltanto
“hey!” disse stringendola.
“presto amore sali in macchina che è pieno di paparazzi” le disse, guardandola negli occhi e sorridendole per la felicità di averla vista.
Naya la bloccò e le disse
“aspetta!”
La bionda si fermò, sorpresa dalla determinazione di Naya. In quel momento si accorse che Naya era molto agitata
“che succede Nay?” le chiese
“c’è una persona qui per te, mi raccomando non agire di impulso e ascolta solo il cuore” le disse, guardandola dritta negli occhi. HeMo non capiva che cavolo le prendesse in quel momento ,dove dovevano solo intrufolarsi in macchina e sparire veloce da quel luogo pericoloso per la loro privacy. Vide che Naya si spostò ed, in lontananza, riconobbe subito una figura a lei famigliare, ferma immobile davanti a lei.
Si tolse il cappuccio e disse:
“mamma?” guardò Naya ,che annuì già con gli occhi umidi
La signora Morris si avvicinò, HeMo iniziò a tremare, sentiva un vuoto e le orecchie che le ronzavano fortemente, strinse forte gli occhi e ,quando la madre fù abbastanza vicina per sentirla, disse:
“mamma…. Cosa ci fai qui?” voleva abbracciarla, ma voleva essere sicura che non fosse un errore, aveva paura di illudersi, per poi stare di nuovo male. Ma aveva la garanzia di Naya, non avrebbe mai fatto niente che le potesse ancora fare del male.
Per la prima volta vide sua madre insicura e fragile, aveva quasi paura di parlare, vide che fece un bel respiro prima di dire:
“sono qui per chiederti scusa e per dirti che, se vuoi ,possiamo ricominciare, mi manchi Heather non riesco a vivere senza di te!” le disse, con le lacrime che scendevano copiose sul suo viso.
HeMo non disse niente e prese la madre tra le sue braccia, per stringerla forte, aveva sognato quell’abbraccio per tanto tempo, le era mancato il profumo, inconfondibile, della mamma e quel modo tutto suo, che aveva di accarezzarle i capelli.
Heather pianse talmente tanto ,che non riuscì nemmeno a parlare, voleva dire tante cose in quel momento ma non era il tempo, sentì che, per fortuna, avrebbe avuto di nuovo la possibilità di avere tanto tempo da passare con la madre per poterle dire tutto.
Si staccò e la mamma ,carezzandole il viso ed asciugandole le lacrime, disse:
“devi rigraziare lei” indicò Naya, che da una parte piangeva di gioia “è venuta fino a casa per farmi capire delle cose” disse
“l’avevo capito….” Rispose HeMo.
Naya dormiva nel letto del divano, ad un certo punto, sentì qualcuno infilarsi tra le lenzuola ed abbracciarla, aprì gli occhi e vide vicinissimo il viso della ragazza che le indicò con l’indice di fare silenzio.
“oh no…. No no… mi sono appena guadagnata la simpatia di tua madre e non puoi rovinare tutto così, facendoci trovare insieme nello stesso letto !” disse, cercando di fare il più piano possibile.
“sssshhhhh dorme serenamente, è molto stanca, dai vieni qui, sotto le lenzuola con me…” le sorrise maliziosamente
“Heather, mi sembra un po’ troppo se ci scoprisse, ok accettare che stiamo insieme, ma scoprirci a fare sesso, non mi sembra una buona idea” disse la mora spaventata.
“uff… ok và bene ci coccoliamo e basta…. Ma dai NayNay vieni qui da me”
La mora non resistette e si infilò sotto le lenzuola, abbracciando la ballerina e ridendo di quella infantile trasgressione.
“ti rendi conto che hai affrontato tutto questo per me? Tu sei pazza amore!” le disse la bionda
“si lo so, anche April me l’ha detto…” affermò
“cosa? Sei stata da April? Con Annie?” chiese, mentre Naya annuì felice
“maledetta ti odio!” le disse
“non è vero mi ami”
“già ti amo tantissimo!” si diedero un bacio profondo e Naya sentì che la sua ragazza piangeva di felicità.
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Sentivo il bisogno disperato di dover sistemare alcune cose…. Capitolo molto pieno di emozioni.
Ancora una volta Federico ha agito egoisticamente, ma forse questa volta aveva le sue ragioni, chissà….
…..Ed ancora una volta Naya è stata una grande.
I love Carlos Rivera forever  :)
Grazie a chi legge ma soprattutto a chi ha recensito. Spero che anche questo capitolo vi abbia emozionato.
E.

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Capitolo 32
*** Like Never Before ***


Ritorna a scrivere Stefano !! sei portato per mettere la tua anima in note…”
Quella frase della lettera mi rimbombava nella testa dal momento in cui la lessi per l’ultima volta, prima di strapparla con rabbia, aveva aperto delle ferite che pensavo rimarginate…. Avevo avuto una reazione strana dopo che Federico era andato via in quel modo….. in effetti non doveva stupirmi più di tanto, era il suo modo….era il  “Metodo Federico”:
Arrivo – ti stravolgo la vita- e poi decido di andare via, lasciandoti senza parole.
Semplice…. chiaro come il sole…. Ma questa volta avevo reagito diversamente, dopo alcuni giorni di dolore, avevo deciso che dovevo prendere in mano la mia vita, fino in fondo, e non lasciarmi più condizionare dai fantasmi del passato… è vero, il mio cuore era di nuovo lacerato, ma pulsava ancora e decisi di prendere in parola, uno dei consigli che mi aveva dato, in fondo quello di andare via dall’Italia era  stato un buon consiglio, non avrei potuto fare questa vita che mi ha salvato, e sopratutto non avrei potuto conoscere le persone meravigliose, che ora sono la mia famiglia…. Quindi, un giorno, mi alzai e decisi di buttare la mia rabbia sui tasti di quel piano, mi misi a comporre e scoprì che era una cosa veramente liberatoria e curativa, perchè era come se abbandonassi quello che avevo dentro l’anima, e lo lasciassi nello spartito ,e nel momento di riprenderlo, per suonarlo e cantarlo, non era più mio ed il mio approccio diventava distaccato nei suoi confronti. Sputavo la mia rabbia sui versi, vomitavo il mio dolore sulle note.
Giorni e giorni sul piano, non curavo nemmeno più gli arrangiamenti delle canzoni per le puntate, c’era una pausa di un mese, dopo la puntata di Sexy, quindi avevo tutto il tempo di prendermela comoda. Mi fermavano solo i crampi alle mani o Zach ,che mi prelevava di peso ,per uscire o fare qualcos’altro. Non mi aveva mai lasciato, aveva rispettato quel mio stato, aveva capito che, era come se, mi stessi purificando e liberando da tutto il dolore che avevo dentro.
In 10 giorni avevo scritto 20 canzoni, con musica e testo…. Ci poteva venire fuori un album.
Avevo cambiato anche il mio modo di suonare, non avevo più quella postura composta che ,appunto, il mio carnefice, mi aveva insegnato: schiena dritta, spalle rilassate…. Trovavo più liberatorio far muovere il mio corpo, come si sentiva di fare e spesso mi ritrovavo gobbo, con la faccia vicinissima alla tastiera del piano.
 
Ero intento a suonare una delle mie 20 canzoni e con rabbia cantavo:

What have I done? 
I wish I could run, 
away from this ship going under 
just trying to help out everyone else 
now I feel the weight of the world is on my shoulders 

what can you do when your good isn't good enough 
and all that you touch tumbles down? 
cause my best intentions 
keep making a mess of things, 
I just wanna fix it somehow 
but how many times will it take? 
oh, how many times will it take for me to get it right, to get it right?
 

Mi resi conto che picchiavo, sempre più forte, sul piano, ed il mio corpo si faceva sempre più una cosa sola con lui. Mi fermai, perchè respiravo a fatica. Mi misi una mano in fronte, per provare a rilassarmi e controllare il respiro, mi accorsi che qualcuno avanzava dietro di me, pensai fosse Zach, ma man mano che si avvicinava, riconobbi il profumo inconfondibile. Chiusi gli occhi, sentì le sue braccia avvolgermi e stringermi forte. Istintivamente strinsi quelle braccia e poggiai il mio viso sull’incavo dei suoi gomiti, per respirare profondamente, le sue ciocche bionde mi caddero tra le spalle. Regolammo i nostri respiri in un sincrono perfetto.

“non voglio sentire te l’avevo detto o avevo ragione io per…..”
“sssshhhhhhhh per favore Brò” fui interrotto immediatamente ,mentre mi cullava dolcemente. Volevo resistere, ma mi scese una lacrima, e sentivo che anche lei piangeva, anche se non potevo vedere la sua faccia.
Si spostò e si sistemò con le gambe accavallate, sul sedile del pianoforte, mi girai anche io nella stessa posizione, per mettermi di fronte a lei, mi asciugò le lacrime e mi disse:
“l’hai scritta tu?”
“si” risposi
“musica e parole?”
Annuì
“non mi piacciono le parole….” Mi disse seria, guardandomi dritta negli occhi
“perché?” chiesi
“perché, per quanto ne so, hai sempre fatto la cosa giusta, o per lo meno che credevi fosse giusta, e non te ne devi fare una colpa” mentre incrociavamo le nostre mani, lei me le accarezzò, scrutando i calli ancora più accentuati nelle mie dita
“mai giudicare un testo, solo dalla prima strofa! Ora ti stupirò” dissi, con un sorriso soddisfatto
Mi girai verso il piano e suonai l’inciso cantando:

so I throw up my fists, throw a punch in the air, 
and accept the truth that sometimes life isn't fair! 
yeah, I'll send down a wish and I'll send up a prayer 
and finally someone will see how much I care 



mi girai verso di lei e la vidi sorridere:
“cosi’ và meglio” mi disse
“E’ sempre sul depresso andante però…. Vero?” la anticipai.
“mmmm si un po’!” mi diede una carezza.
Sentii di abbracciarla di nuovo, e quindi le dissi:
“vieni qui scricciolo!” non se lo fece ripetere due volte e rimanemmo così, abbracciati, per qualche minuto.
“và bene….. potremo anche iniziare a diventare gelosi però così!” una voce conosciuta, interruppe il nostro abbraccio. Mi girai e vidi Naya, che si avvicinò un po’ tesa, ma con un sorriso splendido. Dietro c’era Zach che sorrideva della battuta, appena detta dalla mora.
“oddio davanti a me c’è Naya Rivera? La ragazza delle imprese impossibili? Quella che ha fatto cambiare idea, alla terribile strega cattiva Morris?” spalancai le braccia, per richiamare il suo abbraccio, sembrava non aspettasse altro ,e mi venne incontro per stringermi forte.
“che scemo che sei!” mi disse, affondando il viso sul mio petto.
“quanto è coraggioso il mio amore? Eh? quanto?” la bionda si avvicinò, per fare naso naso con la ragazza.
“ok mi sento di troppo…. Vado a pulire la cucina…” disse Zach ,sapendo che ,a quell’affermazione, ci sarebbe stata una rivolta, infatti tutti e tre ci mettemmo a correre verso di lui, per abbracciarlo con talmente tanta foga, che lo buttammo a terra.
Io esclamai:
“E’ questa la mia famiglia!” con un urlo liberatorio, per poi prendere il viso di Zach e baciarlo ardentemente
“hey hey hey….. “ HeMo ci staccò, con faccia contrariata
“non state girando un video porno gay… che schifo, per favore! “ si mise a ridere
“ma che vuoi?” gli dissi, spingendola….
Si mise davanti a me e ,con le mani giunte, mentre dondolava come una bimba, mi disse:
“un altro abbraccio?” facendo gli occhi dolci.
La strinsi di nuovo fortissimo e le diedi un bacio sulla nuca.
“domani ti rapisco tutto il giorno!” mi disse
“eh? E perché mai?” chiesi
“perché si…. passiamo una giornata assieme, mi manchi e ,con tutti questi casini, non stiamo mai assieme, ho chiesto il permesso a Zach e Naya” si rivolse verso di loro. Vidi che tutti e due annuirono.
“bè se hai il permesso di Zach e Naya allora….. “ si misero tutti a ridere.
“ok… chi vuole delle fantastiche crepes, con dentro tutto quello che ci và?” urlò Zach!

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“non passavamo così tanto tempo insieme da quanto? Un’eternità!” aveva la testa poggiata sulle mie gambe e carezzavo i suoi capelli biondissimi e morbidi. Ero letteralmente distrutto dalla giornata, aveva voluto fare di tutto: dallo shopping compulsivo alla classica fermata da Starbucks, per poi andare a pranzo in uno dei ristoranti vicino al mare, avevamo passeggiato in riva al mare e mi ero beccato acqua gelata, perchè avevamo deciso di giocare a schizzarci come due bambini. Ed ora ci stavamo rilassando sulla spiaggia.
“e meno male…. Mi hai ucciso oggi, sono distrutto” risi, prendendola in giro.
Si alzò e si posizionò con la sua schiena davanti a me, mi prese le braccia e se le mise attorno alla vita
“ho freddo” mi disse
“ci credo, sei praticamente caduta in acqua…. Vuoi che torniamo a casa?”  le chiesi, stringendola per farle sentire meno freddo.
“assolutamente no, stò così bene qui…”
“potremmo essere un bell’obbiettivo ora, per i nostri amici fotografi!” dissi, sorridendo.
“che si fottano, ormai stò con tutti e poi il metodo confusione di Ryan, funziona abbastanza bene!” mi disse, tirando la testa indietro, verso la mia clavicola.
Mentre sentivo i suoi morbidi capelli sulle mie labbra, pensavo a quanto le volevo bene, e se, qualche anno fa, ci fosse stato qualcuno ,che mi avesse detto che, in così poco tempo ,era possibile volere un bene così profondo ad una persona, non ci avrei creduto. Mi venne in mente la prima volta che l’avevo incontrata. Mi misi a ridere.
“che ridi?” mi disse
“mi è venuta in mente la prima volta che ci siamo incontrati!” risposi
“Oddio… Ryan era euforico, ci aveva prelevato dal set e portato da te, Naya era terrorizzata…. Io semplicemente, ho pensato che fossi uno di quegli sfigati tutto casa e musica. “
“che meraviglia… grazie tesoro!” dissi, con sarcasmo.
Si mise a ridere e io continuai
“io invece pensai da subito che fossi una persona piena di talento!”
Si girò per guardarmi:
“sul serio?” chiese
“certo, poi quando ti sei presentata con Immagine e Wannabe ,ho cambiato idea e lì ho capito quanto fossi folle!”
“è la prima impressione quella che conta!” mi disse, quasi offesa
Ci ritrovammo a sospirare tutte e due, con una punta di malinconia. HeMo ruppe il silenzio
“quante ne abbiamo passate da quel giorno? E quanto ci siamo legati?” mi strinse la mano
“già…. Ne abbiamo passate tante e più ne passavamo e più ci legavamo” dissi, spostandole la fronte indietro, per darle un bacio.
Sgattaiolò dalle mie braccia, per mettersi davanti a me, con le gambe incrociate, mi adattai e mi misi nella sua esatta posizione anche io, con una mano sul mento, pronto a sentire cosa avesse da dirmi.
“sei diventato una delle persone più importanti della mia vita!” quei suoi occhi così azzurri, brillavano, mentre mi guardavano. Serrai gli occhi, in un’espressione di gioia, e risposi:
“anche tu!” mettendole una ciocca dei capelli dietro le orecchie, guardai l’orizzonte, scrutando il mare e mi venne da dirle:
“Glee prima o poi finirà… “ 
“smettila non è il momento… stai rovinando tutto!!!” mi interruppe
“aspetta! “ le dissi, guardandola per rassicurarla
“dicevo… prima o poi finirà, ed inevitabilmente i nostri lavori ci porteranno lontano, tu diventerai una Star e girerai l’America ed il mondo, a ballare e a recitare…. chissà… “
“oh magari, la finirò ad insegnare danza, nella palestra vicino a casa mia” mi disse, sconsolata
“non credo… ma comunque, io non ti lascerò mai, anche se saremo lontani, lontanissimi…. tu sarai sempre con me, hai un pezzo del mio cuore e, quindi, dove andrò io ,ci sarai anche tu, e se ci mancheremo così tanto, dobbiamo solo fermarci, ed ascoltare il battito del cuore, perchè troveremo anche quello dell’altro…. Non voglio che ci siano distanze che affievoliscano il nostro rapporto… ok?” dissi con fermezza, mentre lei mi guardava con gli occhi umidi.
Annuì e disse: “Ok”
Ci abbracciammo e decidemmo di andare a prendere le due persone che amavamo, per condividere, anche con loro, un po’  di tempo.

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Il mese di pausa passò in fretta, ed, improvvisamente, mi ritrovai con una mole di lavoro arretrato da portare avanti, aspettavo Ryan, per programmare i tagli di alcune canzoni, per la puntata delle regionali. Sentii suonare con insistenza il campanello, e poteva essere solo lui. Lo andai ad accogliere e ci mettemmo subito a lavoro, mentre cercava l’ispirazione per una scena, notò che sul pianoforte c’era uno spartito, incuriosito, si avvicinò e mi disse:
“questo? Cos’è?”
“e’ una canzone che ho scritto” risposi imbarazzato
“la voglio sentire!” mi disse serio
“dai Ryan non è niente di importante, ho scritto un po’ di pezzi in questa pausa… ero ispirato” sorrisi, grattandomi la testa, non volevo fargli perdere tempo.
“avanti Stefano…. Fammi sentire questa…. “get it right” “ disse, leggendo di nuovo il titolo.
Iniziai a suonarla e a cantarla, mi accorsi che assunse quello sguardo pensieroso ed impassibile, tipico suo, dove non capisci mai cosa gli passa per la testa. Suonai l’ultima nota e mi girai verso di lui dicendo:
“ecco… contento?”
“è la canzone di Rachel questa….” Disse guardandomi
“n-no… nel senso… non mi sembra di aver copiato da nessuno… che io sappia… è una canzone originale!” dissi perplesso… avevo il dubbio, che avesse sentito la somiglianza, con qualche altra canzone, che voleva far cantare a Lea.
“ecco… bravo! Sei un genio!” mi disse
Continuavo a non capire, si accorse del mio sguardo perplesso
“Canzoni originali Stefano!!! Questa è la canzone perfetta, per come si sente Rachel ora! Tu hai scritto, involontariamente, una canzone originale, raccontando Rachel” disse velocemente, come era suo uso.
“ma… veramente, l’ho scritta per come mi sentivo io…” ribattei ,un po’ in imbarazzo
“vabbè è un dettaglio, vuol dire che, tu e Rachel, siete in sintonia, in questo momento” rispose frettoloso
In realtà, non sentivo proprio ,che la mia situazione, fosse simile a quella di un’adolescente che voleva diventare una star della canzone ed ambisse ad avere, Finn  Hudson, come amore della sua vita…. Però tenni per me questa osservazione.
Ryan volle sentire altre canzoni e ne scelse alcune…. Per le puntate…. Era talmente gasato, che ne scrivemmo una insieme, per tutto il Glee Club, l’idea era partita da me, perchè ero stufo di sentirmi chiamare sfigato da HeMo, e così nacque Loser Like Me, con il suo contributo.

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“perchè non la fai dal vivo mentre registrate?” mi trovavo con Naya, in studio di registrazione, dovevamo incidere una canzone importante, forse la più importante per lei, perchè doveva cantarla ,senza cori e solo accompagnata al pianoforte, ma soprattutto la doveva cantare a Brittany, in una situazione molto intima.
“perchè non ce la faccio a reggere l’emozione… è troppo.” Mi disse.
“secondo me sarebbe molto più bello e più vero se la facessi così, e saresti perfettamente in grado di fare bene tutte e due le cose” la rassicurai.
“non lo so… intanto proviamola.” Mi rispose
Non ci fù bisogno di provarla più di tanto, perchè Naya era perfetta, la sua voce migliorava sempre più. Per me Naya Rivera era l’alunna modello, ogni consiglio che le davo, lo metteva subito in pratica alla lettera, ed arrivava sempre preparatissima in studio. Si percepiva, da come cantava ,la passione che aveva per la musica, per questo mi sentii di dirle:
“dio Naya la tua voce è migliorata così tanto…. Hai costruito un timbro stupendo e raro”
Mi sorrise e diventò rossa per il complimento
“Questo è merito tuo” mi disse
“no, è solo merito della passione che ci metti e del tuo talento!” gli risposi
“ho un buon maestro, per quanto riguarda la passione nel fare le cose!” si avvicinò e mi abbracciò, non avevo ancora parlato con Naya, di quello che era successo con Federico, la sua solita e bellissima discrezione, l’avevano portata a rispettarmi, ma io l’ho sempre sentita vicina, attraverso sorrisi ed abbracci silenziosi.
“mi piacerebbe cantassi dei miei pezzi un giorno, magari potremo lavorare insieme ad un album” le dissi
“sarebbe un onore per me!” mi rispose commossa…
 

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“fammi sentire solo un accenno… daiiiii!” HeMo cercava di sentire, dall’ipod di Naya, la canzone che, Santana, avrebbe dovuto dedicarle…. Come suo solito ,Naya, non faceva mai sentire a nessuno, a parte Stefano con il quale studiava, le canzoni che incideva per le puntate, era diventata una cosa quasi scaramantica per lei e poi, in quel caso, non voleva rovinare l’effetto sorpresa ad HeMo.
“no amore, voglio che la senti in diretta, come la ascolterebbe Britt…. Perderesti la spontaneità altrimenti” le tenne la mano, con la quale provava a prendere una cuffia dal suo’orecchio. Erano a letto, pronte per andare a dormire e Naya voleva sentire, ancora una volta la canzone, per fare un playback perfetto.
“uff…. sono triste…. Come un triste panda…” disse la bionda, ripetendo un pezzo che aveva appena studiato dal copione, e che doveva dire l’indomani sul set….
Naya si mise a ridere, soprattutto per la faccia che aveva fatto Heather
“amore…. se tu domani, mi fai quella faccia, io non ti canto la canzone…. Ma ti sbrano Britt!” si buttò sulla ragazza, abbandonando l’ipod e facendole il solletico. HeMo era completamente inerme davanti al solletico, non poteva competere, perdeva tutte le forze, usò la sua solita tattica
“aspetta aspetta aspetta….. ti prego!!!” Naya ovviamente si fermò
“sono triste…. Come un triste panda….” Fece la faccia ancora più triste, ma le scappò da ridere…. “così và meglio?” chiese la bionda
“oh si come no?” e si ributtò sopra di lei, per farle il solletico. HeMo riuscì a bloccarle le mani e rimasero per qualche secondo a scrutarsi reciprocamente…. Naya non resisteva allo splendere degli occhi azzurri di HeMo, era come rimanere ipnotizzati, quell’azzurro cristallino, la attirava inevitabilmente verso la ragazza.
Si avvicinò lentamente e la baciò, la bionda ricambiò il bacio e piano piano lasciò le braccia di Naya, capendo che il momento del gioco era finito, per lasciare spazio ad un altro, più appassionato. Naya, avendo le mani libere, prese con una mano la testa di HeMo, per annullare definitivamente le distanze tra i loro visi, si staccò dalle sue labbra, per navigare con le sue labbra attraverso il collo e la clavicola della ragazza. La bionda si rilassò, sotto i baci delicati della ragazza, la abbracciò, per stringerla forte a sé e perchè i loro corpi diventassero una cosa sola.
Prese tra le mani il viso di Naya, che ancora presa dalla foga e perplessa, la guardò, HeMo sentì l’impulso fortissimo di dirle:
“ti prego, non lasciarmi andare mai” non capiva perchè le era venuta fuori quella frase, ed in quel momento particolare, ma aveva sentito di dirla e l’aveva fatto. Anche Naya rimase perplessa a quella richiesta, ma per tranquillizzarla rispose:
“non ci penso nemmeno, amore mio” sorridendole e riprendendo a baciarla.

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Mi recai di corsa agli studi, perchè Ryan mi aveva chiesto di andare per suonare Songbird, voleva che Naya la eseguisse Live. Mi feci convincere, solo perchè mi aveva assicurato, che non mi avrebbero ripreso mentre suonavo, conosceva perfettamente la mia allergia alle telecamere. 
Appena ,le due mie amiche ,mi videro rimasero stupite, eravamo rimasti che non sarei andato a seguire quelle riprese, perchè avevo da fare.
“Hey non hai resistito vero?” HeMo si avvicinò felice, era splendida, aveva i capelli mossi biondissimi, che cadevano sulle sue spalle, ed un viso pulito, reso ancora più splendente da un vestito rosso. Le sorrisi abbracciandola e le dissi:
“veramente sono stato costretto a venire!”
“perchè?” mi chiese, in quel momento si avvicinò anche Naya
“Ryan non ve l’ha detto?” domandai
“detto cosa?” chiese Naya, già con lo sguardo terrorizzato
In quel momento, quasi come se avesse sentito il mio panico, si avvicinò Ryan che disse:
“la esegui dal vivo và bene?” si rivolse a Naya, non era la prima volta che eseguivano canzoni dal vivo, era già successo con gli altri attori, ma c’erano sempre le basi e mai in scene così importanti.
“oh no Ryan ti prego!” la mora era entrata in panico, HeMo le prese subito la mano, come per tranquillizzarla.
“Naya… Naya.. Naya…” il regista si avvicinò e le prese il viso tra le mani “ancora non ti fidi di me? e soprattutto di te stessa… stiamo registrando, proviamoci, se và male, ma non andrà male sicuramente, c’è sempre la base” le disse con sicurezza.
Naya si convinse e rispose:
“ok…. Ci provo!”
HeMo la guardò fiera e le sorrise.
Ci misero tutti in posizione e Ryan mi chiese se poteva filmarmi almeno le mani mentre suonavo, risposi che non c’era problema. Fece fare la scena iniziale a Brad, che si beccò un bel complimento come elemento da arredamento da parte di Santana. Cambiammo scena e, prima che iniziassimo a girare, mi avvicinai a Zach e gli sussurrai:
“la suonerò solo per te!”
Mi sorrise e ,non potendo fare altro, mi guardò dritto negli occhi ed annuì.
Era una strana sensazione stare dentro la scena, avevo sempre visto tutto dal di fuori ,ed era completamente diverso. Ryan fece uscire tutti quelli che non erano indispensabili, per girare la scena ,e nonostante tutto, c’erano una quindicina di persone all’interno. Si avvicinò a Naya e le disse che non le avrebbe dato nessuna indicazione, avrebbe sentito lei se e quando avvicinarsi a Brittany.
 Ad HeMo disse :
“è arrivato anche il tuo momento Brittany, non deludermi!” le diede una carezza sulla guancia, e la accompagnò nella sedia, dove doveva stare per l’inquadratura.
C’era una strana atmosfera, ed io mi sentivo molto emozionato, conoscevo bene la canzone e non era difficile da suonare, ma mi venne la pura di sbagliare. Poco prima di dare il ciack ,mi ritrovai a sorridere a Naya per tranquillizzarla, vidi che chiuse gli occhi e fece un bel respiro. Iniziai a suonare e, la voce calda della ragazza ,si sparse per il silenzio della sala, stava cantando divinamente, potevo vedere solo HeMo dalla mia posizione e ,proprio in quel momento, mi accorsi, vedendo il suo viso commosso, che era Naya che cantava ad HeMo “I love you like a never before” , quell’amore che si stavano promettendo, e che si erano sempre promesse, lo stavano mettendo in musica, ed il pensiero che stessi contribuendo, con la musica, mi fece emozionare.
Naya si avvicinò sempre più ad HeMo e la situazione diventava sempre più intensa, anche il mio suonare sentivo che era diverso, rispetto alle prove. Finì di suonare l’ultima nota, e mi accorsi che HeMo si alzò dalla sedia e fece uno scatto in avanti verso Naya ,le prese il viso tra le mani, e la baciò intensamente, vidi che Naya non si tirò indietro… io ero pietrificato ed a bocca aperta, incrociai lo sguardo di Zach che, con una mano davanti alla bocca, sorrise incredulo. Mi accorsi che Ryan non chiamò lo stop e continuavano a girare, lo staff era concentrato e non si scompose. Le due si staccarono e tornarono alla realtà, sorridendo,  con ancora la fronte incollata.
Ryan urlò lo stop e ci fù un silenzio imbarazzante in tutto il set, alcuni tecnici si avvicinarono al regista per chiedere se aveva cambiato qualcosa, mentre le due, non riuscivano a staccare il contatto visivo ed erano isolate da tutto il casino che c’era intorno a loro. Mi avvicinai di corsa e dissi:
“Hey…. Hey? Sono qui…” muovendo la mano, vidi che HeMo staccò, per un momento, lo sguardo da Naya e si rivolse a me
“che c’è?” tornando sugli occhi della ragazza
“ma… ma il bacio era previsto scusa?”
“no…” mi rispose, mentre sorrise alla ragazza
“oh cazzo!” affermai grattandomi la testa preoccupato della reazione di Ryan.
“è stato bellissimo” affermò Naya ,non curandosi della mia affermazione, ma sempre con lo sguardo fisso su HeMo
“si, hai cantato divinamente” le disse la bionda
“e tu mi hai baciato divinamente!” rispose Naya
Mi arresi, perchè non c’era proprio possibilità di entrare in quel cerchio amoroso, mi diressi verso Ryan e vidi che cercava di tranquillizzare tutti i tecnici agitati, ad un certo punto perse la pazienza ed urlò:
“Ok signori silenzio per favore!!” solo in quel momento, vidi che le due tornarono alla realtà e si girarono preoccupate.
“So che il bacio non era nel copione, ma ho detto io ad Heather, poco prima di girare, di farlo, quindi signori tranquilli è solo pura improvvisazione… esiste anche questo!” affermò, sorridendo verso le due, che vidi si rilassarono.
“giriamo solo gli ultimi minuti come da copione, poi deciderò io che taglio fare alla scena!” si avvicinò alle due e sentì che disse:
“era perfetta…. Rivera consideralo un premio ,per esserti fidata di me” poi si rivolse ad Heather dicendo:
“HeMo complimenti, hai un bel bacio molto scenico!”
“grazie Ryan!” rispose fiera la ragazza.
 
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“sbaglio o la seconda serie è stata più faticosa?” ero sdraiato sulle gambe di Zach, dopo aver mandato via tutto il cast, per la rituale festa finale della seconda serie.
“già… ma anche più bella, ne abbiamo passate tante!” mi accarezzava i capelli, mentre mi sorrideva
Io giocavo con l’altra sua mano, la intrecciavo con la mia.
“ora ci aspetta un tour massacrante!” dissi
“vedrai che ci divertiremo anche…” mi diede un bacio
Lo guardai e gli dissi:
“sai… io penso che tu sia un angelo, che è stato creato apposta per me…. per stare al mio fianco…. Per farmi felice!”
Mi guardò perplesso, per quella frase detta così all’improvviso, e mi disse:
“amore mio, credo che siamo stati creati entrambi, per stare assieme, l’ho capito nell’istante in cui ti ho baciato per la prima volta, mi sembrava di aver cercato quelle labbra da sempre”
Mi feci cullare da quelle parole, mentre baciavo l’anima più bella che avessi potuto mai incontrare nella mia vita.


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Non devo mica dirvi da dove arriva la canzone “get it right” vero?  Comunque canzone originale cantata da Rachel alle regionali. ;)
Grazie ancora a chi ha recensito e letto lo scorso capitolo, mi date tanta carica.
Songbird …..ci voleva troppo il bacio, infatti mentre guardavo la scena, con gli occhi a cuore, mi aspettavo che, da un momento all’altro, HeMo o Naya prendessero l’iniziativa, così come anche nella scena del Prom… vabbè ci hanno illuso più volte.
Spero vi procuri emozioni anche quest’altro capitolo.
Grazie ancora
E.

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Capitolo 33
*** Casa ***


Circa un anno dopo….. (ci saranno dei flashback messi in corsivo durante il capitolo)
 
 
Eccomi qui, sono davanti a casa tua, ancora una volta, probabilmente per l’ultima, la prima volta che ci venni ero elettrizzata, eccitata. Volevo conoscere la persona che, già sapevo dentro di me, mi avrebbe insegnato un sacco di cose, ora, invece, sono dentro la mia macchina, davanti al cancello e non sono nemmeno sicura di volerci entrare…. Non so cosa possa succedere. Ma devo farlo, si devo farlo perché è stato dato a me questo maledetto compito, ho promesso di farlo e lo farò… ho promesso anche di essere forte, ma non so se riuscirò a mantenere la promessa. Mi ritroverò davanti una famiglia, felice, eccitata del cambiamento ed entusiasta, sicuramente, di quello che l’aspetta li dentro. In fondo io devo mettere soltanto una firma, indicare le cose principali ed andare via…. Fuggire. Non ci torno da più di un anno, ho paura dell’effetto che mi potrebbe fare, ho paura che, mettendo piede in quel giardino, venga risucchiata in un vortice spazio temporale ed il mio cuore non possa reggere…. Lo so…. Non ce la può fare di nuovo.
Mi servirebbe un “andrà tutto bene” detto da te, come lo sai dire tu …. Ma forse, oggi ,non ci crederei più, ci ho creduto tempo fa, perché me lo dicevano per primo i tuoi occhi, ma ora…. Ora non ti credo più, mi hai mentito…. Mi avevi detto che sarebbe andato tutto bene…. Ed invece, mi ritrovo qui, fuori da questa casa, angosciata e con la paura di entrare. Sei un fottuto bugiardo!!!  Dovrei odiarti e dimenticarti perché mi hai mentito, ma è impossibile per me e questo lo sai benissimo, perché io le promesse le mantengo e fondamentalmente non ce la farei a non pensarti più.
Ci sarebbe dovuto essere anche Zach qui con me, ma lui non ce l’ha fatta, e mi si è stretto il cuore quando, stamattina, mi ha chiamato, per chiedermi se ce la facevo da sola, perché lui non credeva proprio  di farcela… allora ho fatto un bel respiro e sfoggiato la mia esperienza da attrice e soprattutto da bugiarda (sai tutto il tempo a negare la propria storia omosessuale ha dei vantaggi) e gli ho detto che non c’era problema, che avrei fatto quello che dovevo fare e sarei passata da lui. Tutto regolare, tutto sotto controllo Zach… tranquillo!

Tutto sotto controllo HeMo tranquilla…..
 
-HeMo non poteva credere che, ad un certo punto durante “Safety Dance” ,si era presentato Stefano al suo fianco a ballare…. Non poteva credere che aveva lasciato la sua tastiera ed il suo angolino nascosto sul palco, per andare a dimostrarle che per lei poteva farlo! Si era messo proprio affianco a lei e ridendo come un pazzo le aveva urlato: “hey hai visto??? Stò ballando con teeee!!!” facendo mosse sconclusionate, era talmente incredula che si dimenticò la coreografia e quando vide che felice si unì anche Zach, e poi di seguito Naya ,pensò che si erano tutti ubriacati ,senza renderla partecipe della cosa…. Ma pazienza, era ubriaca di gioia in quel momento!
La gente d’Irlanda è notoriamente calorosa, e, per quell’ultimo concerto a Dublino ,ai ragazzi  sembr
ò che, un’intera nazione, si fosse fermata per fare festa con la famiglia di Glee, il nome famiglia non era a caso, i ragazzi si erano legati moltissimo tra di loro, oltre il cast abituale, c’erano i musicisti, i ballerini , le costumiste e tutto lo staff che aveva vissuto 2 mesi intensi in giro per decine di città….. quell’ultimo giorno di concerto ,si festeggiavano due mesi intensi di lavoro, divertimento ed amicizia. Era successo di tutto in quell’ultima tappa, Naya era perfino salita sul palco improvvisamente ,per stamparle un bacio sulle labbra, davanti a migliaia di persone. Era adrenalina pura…. Tutto quanto…. in ogni pezzo, tutti i ragazzi impazzivano!

Erano veramente stanchi ed il giorno dopo, sull’aereo che li riportava in America ,nessuno aveva nemmeno la forza di alzarsi. La bionda dormiva con la testa poggiata sulla spalla di Naya, che era stravolta ed ancora mezzo convalescente, alcuni di loro avevano preso uno strano virus in europa. Si sentì toccare la spalla ed ,aprendo gli occhi, vide il viso di Zach.
“Hey!” le disse, ancora assonnata
“hey tesoro…. Scusa se ti ho svegliato…. Stefano ha un po’ di febbre, non è che, per caso, vi sono rimaste delle pastiglie che avete usato quando Naya stava male?” le chiese.
“si certo, aspetta ce le ho proprio qui…. Ma ha la febbre alta?” chiese preoccupata
“un po’, ma stà bene…” la tranquillizzò il coreografo
“Aspetta vengo a vedere… ormai sono esperta di questo cazzo di virus, ho fatto la crocerossina in questi giorni” sorrise e si porto davanti a Zach, per raggiungere la postazione di Stefano.
“hey! Se ballare ti fa questo effetto, meglio se ti dedichi solamente  a picchiare i tasti!” gli disse toccandogli la fronte.
Stefano la guardò ed ebbe solo la forza di farle un sorriso.
!Eh mi sa che è alta….
hai anche la nausea?” gli chiese prudentemente
“no HeMo ho febbre…. E basta” rispose.
“ok ,prendi questa e vedrai che scende in un baleno…. “ gli consegnò una pastiglia
“ok grazie, ora mi faccio una dormita!” 
“ecco si fai bene, potrei anche pensare che sei stato a letto con la mia ragazza ,se ti sei preso il virus anche tu…. Attenzione Previani!” disse ridendo, mentre fece la finta arrabbiata
“potrei esserci stato anche con Dianna e con Chord e con Kevin e con JD ed anche con Molly…tranne te, che con la tua fottuta fortuna , non ti ammali mai!” disse il musicista, guardando storto la ragazza
“sono una Morris e, da generazioni, i Morris hanno la pellaccia dura!”
Si allontanò facendo l’occhiolino a Zach, per poi tornare dalla ragazza.

 All’ aeroporto di L.A Stefano aveva ancora la febbre, HeMo preoccupata gli disse:
“tesoro non è scesa minimamente, conviene vedere un medico”
“è solo un po’ di febbre data dalla stanchezza!” rispose
“mmmm ok…. Io e Naya stiamo andando direttamente a casa, da mia mamma, ma ti chiamo più tardi per sapere come stai, però lo senti il medico?”
“ooohh HeMo basta! è tutto sotto controllo tranquilla!!!” esclamò abbastanza scocciato Stefano.-
 
Una febbre…. Cazzo! uno quando ha la febbre, si prende una pasticca e passa….
Ma perché a distanza di un anno continuo a cercare spiegazioni?

 
“bollettino medico?” HeMo aveva chiamato Stefano la mattina dopo da casa della mamma
“uguale ad ieri notte quando ci siamo lasciati, solo che oggi mi fà male tutto il collo e la gola!” rispose a fatica Stefano
“oh kakkio l’hai presa bene vedo…. Meno male che ti è successo alla fine del tour!”
“già ,meno male… tesoro ho proprio bisogno di riposare, non riesco a parlare al telefono, ci sentiamo quando stòmeglio ok?” disse
“si… ma mi stai facendo preoccupare, perché non senti un medico?”  disse la bionda
“lo sento, lo sento ok? Ora lo sento…. Per evitare di sentire, poi ,la tua voce,che mi ripete ,come un disco continuo ,di sentire un medico “disse ,mentre in lontananza si sentivano le risate di Zach.
“ok… cosìvà meglio…. Mi tranquillizzi. Ti voglio bene Brò!”
“anche io te ne voglio sorellina…. Certo…. te ne vorrei ancora di più ,se fossi meno petulante ed apprensiva…” disse Stefano
“non è vero!” rispose prontamente la bionda
“già…. Purtroppo non è vero ,è impossibile volerti più bene di così!”
 
 
 Non c’è spiegazione…. Non c’è logica in tutto questo!
 
“Hey Zachary come stà il tuo pianista?” HeMo rispose al telefono, mentre era in giro con Naya e la nipotina Annie
“HeMo devi venire subito!” la voce di Zach era tremolante
“Zach che succede?” iniziò a sentire il cuore in gola
“ sono in ospedale…. Stefano… “il ragazzo iniziò a piangere

Leucemia Beta Fulminante…. Una cazzo di febbre e mal di gola….chi se lo immaginava? Me lo spieghi? Dopo che, mezzo cast, era nelle tue condizioni ed è andato tutto bene ,con una semplice aspirina ed antibiotico?.... no, tu vuoi fare le cose in grande Previani!

 Arrivo in ospedale e tu sei in coma, non mi puoi rispondere neanche…. Come faccio adesso? Ti devo dire delle cose…. Ti devo dire che sei stato uno stronzo a non ascoltarmi ed a prendermi in giro, perché sono apprensiva…. Ti devo dire che ,la prossima volta, mi ascolterai allora!!!
Ma il medico mi dice che non è possibile prevenirla, che per il 98 per cento dei casi si muore e che i sintomi sono quelli che avevi tu…. Un fottuto mal di gola e febbre…. E quindi, non ti posso nemmeno rimproverare stronzo!

 
“Brò… Brò mi senti? Brò ti prego ti devi svegliare…. Mi devi rispondere…. Ti devo chiedere alcune cose, per favore Brò svegliati!”
HeMo era nel lato del lettino dove Stefano era intubato in coma, dall’altra parte c’era Zach, Naya era rimasta fuori dalla stanza, perché non si poteva stare in tanti dentro.

Sentendo le parole di HeMo , Zach pianse a singhiozzi, non riuscì più a trattenersi.
“hey stanno arrivando i tuoi… ti prego ,quando arriva tua mamma ,non puoi farti trovare cosìdevi svegliarti! Le faremo una sorpresa ok?.... Brò….mi stò incazzando, e lo sai che quando mi incazzo io non è bello!” Iniziò a piangere e a dare pugni al letto. Naya entrò e la portò fuori.

Sono dentro una macchina e mi stò facendo del male con i ricordi…. È da un anno che continuo a parlarti così, forse non smetterò mai, ero troppo abituata a raccontarti tutto, qualsiasi cosa…. Perché ora posso fare solo così, perché tu Signor “andrà tutto bene te lo prometto!” nel giro di un paio d’ore, te ne sei andato quella sera, e da allora io ti continuo a parlare, perché ti sento dentro di me…. Perché ti ho fatto una promessa quella sera sulla spiaggia, ed io, diversamente da te, le promesse le mantengo.

io non ti lascerò mai, anche se saremo lontani, lontanissimi…. tu sarai sempre con me, hai un pezzo del mio cuore e, quindi, dove andròio ,ci sarai anche tu, e se ci mancheremo cosìtanto, dobbiamo solo fermarci, ed ascoltare il battito del cuore, perchè troveremo anche quello dell’altro….”

Mi fermo sempre ad ascoltare il mio cuore, e ti trovo lì…. Ho imparato a trovarti in quei battiti che scandiscono il ritmo, come quando mi facevi lezione, eri il mio metronomo vivente, scandivi i battiti, tenevi il ritmo…. Hai scandito il ritmo della mia vita, anche se per un periodo troppo breve.
 
 
Ha dovuto leggere Dianna la mia lettera alla tua ricorrenza funebre, io non ce la facevo:

“Brò…. So che puoi sentirmi, so che sei con me… lo sento perché il mio cuore batte forte, e quando batte così’ forte, tu mi stai facendo sentire che ci sei, che sei dentro di me, me lo stai ricordando…. Ed io, come promesso, mi fermo ad ascoltare quel battito e mi tranquillizzo e vado avanti. Perciò tu non mi hai mai lasciato. Lo so…. Lo sento.  Ieri ho pensato a come avrebbe reagito Brittany , lei avrebbe detto che ora Stefano gioca nel bosco della fantasia con le fate e gli gnomi del paradiso e con lui c’è anche Sara e chissà magari anche il mio papà, sicuramente starai suonando tu la musica e mettendo in riga i folletti per fare bene i cori, non puoi fare altrimenti ,è più forte di te! Non cambierei niente di quello che abbiamo vissuto, nemmeno se qualcuno mi avesse detto, prima di conoscerti, che sarebbe finita cosìe così presto soprattutto. Ciao Brò non ti dimenticherò mai!”

Ho fatto un casino il giorno del tuo funerale, me la sono presa con tutti i giornalisti, mi hanno dovuto fermare in quattro,sembravo Santana nelle sue migliori performance da urlatrice latina. Tu li odiavi e loro erano li, anche al tuo funerale, non ho resistito e glielo dovevo dire!

…..Questi stronzi di compratori non arrivano e io mi stò rompendo, anche perché se continuo a stare qui da sola a parlare con te, probabilmente impazzisco.

 A proposito di pazzie…. Naya doveva essere qui con me oggi ed invece è rimasta a NY per completare la registrazione del disco, hai scritto proprio dei gran bei pezzi, secondo me un po’ troppo sul depressivo andante ,ma per te e Naya vanno bene…. Evidentemente ho un debole per i depressi ed i nostalgici. C’è dentro anche la canzone che  mi avete scritto per il giorno del mio compleanno…. Ecco… basta nominare il mio amore e lei mi chiama

“HeY Nay?”
“amore come stai? Sei ancora da sola?”
“si, stò aspettando in macchina, non sono ancora arrivati”
“Hemo perché non mi hai dato ascolto e non hai chiesto a JD? O ad Adam?”
“perché la devo fare io questa cosa Naya! È tutto ok… stò bene, ti richiamo dopo io”
“ok…. Ti amo e mi manchi”
“anche io ti amo e vorrei fossi qui con me!”
“ci sono…. Il mio cuore è li con te!”

OOOOOK  questa forse non la sai…. Ma certo che la sai, voi vedete tutto no?…. Comunque ieri sera Naya mi ha detto che vorrebbe un bimbo… sono sbiancata. Ok, ormai abbiamo fatto outing e lo sanno tutti, ma mi sembra esagerato.  Per fortuna che eravamo al telefono e non mi ha visto in faccia, ma tu mi immagini con un bimbo da seguire? Siamo sballottate da una parte all’altra, abbiamo giusto il tempo di vederci a mala pena noi e dovremo stare a badare alla cacca ed al vomito di un bambino? lei farà il disco e la  tournè, io dovrò lavorare a due film, non credo ci sia il tempo di badare ad un pargolo. Dovrei farla parlare un po’ con April, magari le farebbe cambiare idea, mia sorella è molto convincente quando si tratta di parlare di fare figli. Comunque ,per troncare l’argomento, gli ho detto che l’avrei voluto, solo se avesse avuto i geni di Zach e quindi sarebbe diventato, sicuramente, un ballerino. Mi ha preso sul serio e non pensavo lo facesse…. So che ora stai ridendo, mi sembra di vederti, hai sempre preso in giro Naya per questa cosa…. Questa sua voglia di maternità….. ma vabbè lo affronteremo più avanti e cercherò di farle cambiare idea. Intanto abbiamo tre gatti a cui badare e mi sembra già molto faticoso, anche se ,Lucy la tua simpatica gatta, è sparita da una settimana e non si è più vista, è già successo che sparisse, ma non per così tanto.

Sono arrivati i coniugi Wells, bene….. così chiudiamo definitivamente questa cosa.

Mi si è fermato il cuore a varcare questo cancello, cazzo Brò dammi la forza, perché mando tutto a puttane qui, la signora mi stà pure antipatica e mi fa domande del cavolo.
Non esiste più la tua sala di incisione, non sapevo che Adam e JD avessero portato via tutto…. È triste vedere la sala così spoglia…. Ok…… mi stà venendo da piangere, è meglio se li porto in giardino così respiriamo.
“Questi alberi così centrali, li tagliamo per la piscina, giusto amore?”
“no, perché? Sono degli alberi bellissimi!” ok la piscina…. ma non può tagliare il nostro albero delle confessioni Brò! La signora mi stà proprio sul cazzo, chi si crede di essere?
“Oddio ma quella è Lucy?” Brò c’è Lucy l’hai vista? È arrivata fino a qui da casa nostra….
“no, aiuto bisogna farla portare via, non voglio animali qui”
“ma signora lei ha vissuto qui, è la sua casa…. Ha fatto tanti km per ritornare qui”
“non se ne parla proprio, mi dispiace signora Morris, ma la casa quando diventerà nostra, cambierà parecchio, so che c’è affezionata, ma purtroppo abbiamo esigenze diverse!”
Lucy….. è tornata qui…. Brò che cosa mi vuoi far capire?

 
 
“Pronto amore?”
“hai fatto tutto HeMo?”
“Naya ho ritrovato Lucy, si è fatta km per tornare qui nella sua casa!”
“davvero? Oddio che carina…. Ora come ce la riporti a casa nostra? Chiama Carlos per farti aiutare magari!”
“no amore, Lucy rimane qui ed anche noi torniamo qui, Brò mi ha fatto capire, tramite Lucy, che voleva ci stessimo noi in questa casa che amava tanto…. Ho mandato via i Wells e non la vendo più, ci stiamo noi e………. nostro figlio”
“……..”
“Naya? ci sei ancora?..... amore che fai piangi?”

“ti amo Heather …….e Stefano ha compiuto l’ennesima impresa miracolosa!”

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Ok…. Non mi viene molto da dire, sono abbastanza provata e non sono soddisfatta del capitolo, anche perché non credo renda giustizia a tutta la storia, ma era un’impresa abbastanza difficile.
Vi prego…. non odiatemi tantissimo, so che qualcuno voleva continuassi la storia, ma sentivo che a lungo andare rischiavo di rovinarla ed ho capito che, l’unico modo per chiuderla, era che Stefano se ne andasse, è stata dura anche per me, che ci crediate o no.
Ci ho messo passione in questa storia, è la mia prima FF e non pensavo ,onestamente, che una cosa del genere mi appassionasse così tanto. Mi piaceva leggerle, ma non pensavo di essere in grado di scriverle.
Stefano ha lasciato un segno, qualcuno può pensare che è stato sfigato, ma io penso che la sua vita sia stata come uno dei suoi concerti: piena di passione, con momenti forti ed anche delicati e l’abbia vissuta proprio come vivono le farfalle la loro breve vita: intensamente. Sono convinta sia morto felice, perché aveva trovato la felicità ,con le persone che amava così tanto. Ho riflettuto sul fatto che, ad ogni situazione dolorosa, ne sia seguita una gioiosa, come a far capire che, alcune volte, bisogna saper leggere i messaggi che la vita ed il destino ci danno. Pensate un po’ agli avvenimenti di questa storia e poi ditemi se ho ragione.
Concludo ringraziando veramente tutte le persone che con le loro recensioni mi hanno dato coraggio per continuare e fatto appassionare sempre più. Il sapere che ho procurato anche delle minime emozioni in oi mi ha dato tanta gioia.
Sento di ringraziare in modo speciale Chiara (Willow) perché mi ha aiutato parecchio dandomi consigli preziosi con infinite e-mail di domande e risposte discutendo appassionatamente dei personaggi della storia. : )
Heather Morris e Naya Rivera hanno ispirato questa storia, non le conosco, ma nella mia mente voglio immaginarle così, anche se sicuramente non lo sono. 
Chiudo col dirvi che stò lavorando ad un’altra storia HeYa un po’ particolare e spero che abbiate ancora voglia di seguirmi in questa avventura. Ora non massacratemi pleeeeease -.-‘’’
Bacio e a presto
Elettra.
 
 
-Non provare pietà per i morti, Harry. Prova pietà per i vivi e soprattutto per coloro che vivono senza amore. (Silente)-

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