Kiss my eyes and lay me to sleep

di Feel Good Inc
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Piume {Harry/Ginny} ***
Capitolo 2: *** Macerie {Ron/Hermione} ***
Capitolo 3: *** Ferite {Neville/Luna} ***
Capitolo 4: *** Lacrime {Harry/Hermione} ***
Capitolo 5: *** Ombre {Neville/Ginny} ***
Capitolo 6: *** Farfalle {Harry/Luna} ***
Capitolo 7: *** Scoperte {Fred/Hermione} ***
Capitolo 8: *** Parole {Oliver/Katie} ***
Capitolo 9: *** Maschere {Draco/Ginny} ***
Capitolo 10: *** Gocce {Dean/Luna} ***
Capitolo 11: *** Vittorie {James/Lily} ***
Capitolo 12: *** Oblio {Severus/Lily} ***



Capitolo 1
*** Piume {Harry/Ginny} ***


Piume

{ 240 parole }

 

 

 

Soffia il vento, che non riesce ad asciugare le lacrime dai volti delle creature riunite a piangere la morte dell’uomo più grande che sia mai esistito. Quelle sul viso di Ginny Weasley sono le più difficili da mandar via; e lei non si vergogna del fatto che c’è dell’egoismo, nel suo pianto: dopotutto, forse, non lo vedrà mai più.

« Sento che vorrei odiarti » sussurra alla superficie immobile del lago; « ma non ci riesco. »

Alle sue spalle, Harry sospira: lei sa che è un sospiro di rabbia e impotenza, così come sa che la sua mano è stata sul punto di sfiorarle i capelli, per un attimo soltanto... prima che il peso della realtà la spingesse di nuovo giù.

« Dovresti farlo. » Lo dice come se ci credesse – senza un’esitazione. « Sarebbe molto più giusto per te tornare a una vita normale... con un ragazzo normale... senza la paura di vederlo morire il giorno dopo. Senza la paura di morire con lui, il giorno dopo. »

Ginny si volta. Lascia che il vento cerchi ancora di sferzarle via le lacrime, e nell’accoglierlo si avvicina al ragazzo che ama e che la sta uccidendo e fa sì che la realtà – per il tempo di un abbraccio – se ne stia di nuovo zitta e li lasci in pace a piangere insieme. E non è una sorpresa che a farla sorridere sia solo la stretta disperata di Harry, là dove le sue certezze diventano piume al vento.

 

 

Preferisco morire domani che vivere cento anni senza conoscerti.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Spazio dell’autrice

 

L’atmosfera febbrile da ultimo film ha contagiato anche me, e ieri – dopo essermi ripresa dal fiume di lacrime – mi è venuta una voglia viscerale di tornare a scrivere su Harry Potter, fandom che in genere ho l’autentico terrore di toccare – ogni mostro sacro mi fa questo effetto, ma il capolavoro della Rowling è così... completo che scriverci su mi sembra poco meno che un’eresia. Per parte mia, naturalmente. Non sarò mai in grado di rendere giustizia a personaggi di un tale spessore emotivo.

Ma, come dicevo, la febbre da Doni della Morte Parte II non mi ha risparmiata: e per quanto non abbia voluto cimentarmi prima con raccolte multipairing potteriane, questa volta ho deciso di provarci. Ma da brava idiota quale sono mi sono complicata la vita andando a scegliermi dodici pairing, dodici citazioni da film, e facendo i dovuti accostamenti. Questa prima flashfic è appunto basata sulla celeberrima frase di John Smith in Pocahontas.

Vi dico subito che l’Harry/Ginny non è tra i miei pairing preferiti: ho deciso di includerlo soltanto perché, be’, ci stava. Una raccolta senza Harry/Ginny sarebbe un’altra eresia – e lo dice una che non ama la coppia; perciò pensate a che livello si trova la mia adorazione nei confronti di quest’opera!... Comunque, ero partita nel dirvi questo soltanto per giustificarmi sul fatto che, se la flash non è esattamente un capolavoro, in parte dipende anche dalla freddezza dei miei gusti nei confronti del personaggio qui trattato. Ginny mi pare un po’ troppo Mary Sue. Ma d’altro canto, in quel momento de Il Principe Mezzosangue in cui Harry le dice chiaramente che deve lasciarla perché Silente gli ha lasciato un compito, in fin dei conti posso capire come debba essersi sentita. Posso capirlo molto più di quanto sia disposta ad ammettere, a dirla tutta.

Il titolo della raccolta è un verso della canzone Prelude 12/21, AFI. Si rifà al fatto che ogni capitolo avrà dell’angst e/o del fluff, e ‘baciami gli occhi e mettimi a dormire’ mi sembrava una frase adatta a entrambe le interpretazioni.

... Rileggendole, queste note mi paiono tanto malinconiche. Immagino sia ancora l’effetto della fine di un’era. ;_; Oh, be’.

Ringrazio chiunque sia giunto fin qui; se vorrete seguirmi, alla prossima coppia! <3

Aya ~

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Capitolo 2
*** Macerie {Ron/Hermione} ***


Macerie

{ 240 parole }

 

 

 

Dopo la tempesta, la quiete. Hogwarts la reduce è tornata a respirare al sole d’estate; e anche se l’aria è ancora piena di singhiozzi trattenuti e di nomi sussurrati di persone che non sono più, il sole porta con sé la vita. E la mano di Hermione stretta alla sua.

Ron non la guarda – ha quasi paura di vederla svanire nella nebbia del mattino. È la prima volta che restano soli, dalla notte precedente, dalla Camera dei Segreti, dalla battaglia, dall’ufficio del Preside, dalla morte di Fred; da allora. Hermione non gli ha detto nulla, consapevole soltanto che lui aveva bisogno di lei: e in fondo è sempre stato così. Lei c’è sempre stata, persino quando lui se l’è lasciata alle spalle.

Ma se il sole porta la vita, il silenzio non può durare in eterno.

« Sai... » Si schiarisce la voce, arrochita di fumo e macerie e grida spente dal dolore. « Quello... Quello che è successo. Insomma, il... Mh... Lo sai, ecco. Io... Io volevo dirti che... »

Ma Hermione è Hermione; e le basta posargli un dito sulle labbra per porre fine a quel suo misero balbettio impaurito di andare avanti. Quando si volta e incontra il suo sguardo, appena prima che le guance rosse di lei sfiorino le sue, ha la fugace impressione di vederla sorridere.

E Ron le risponde, grato, perché quelle macerie non lo terranno imprigionato se ci sarà lei a condurlo per mano verso il sole.

 

 

Sì, questo è un bacio. È una cosa potente.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Spazio dell’autrice

 

Innanzitutto voglio ringraziarvi infinitamente per l’interesse con cui avete accolto questa raccolta *////* Non mi aspettavo tante letture, recensioni e via dicendo per una cosa così banale. State facendo crescere la mia autostima. Ecco perché aggiorno con tanto anticipo sulla mia tabella di marcia *lol*

La citazione, stavolta, è tratta da Peter Pan, versione 2003. È una frase che mi ha sempre fatta ridere e intenerire in egual misura. <3

Be’, il Ron/Hermione. Cosa dire al riguardo? Se l’Harry/Ginny mi sta appena appena simpatico, il Ron/Hermione è indubbiamente il mio pairing canon preferito. Di recente, altri gusti più crack me l’avevano un po’ oscurato, ma – forse anche grazie agli ultimi film – ho ritrovato intatto tutto ciò che me lo ha fatto apprezzare fin dal terzo libro, quando ai miei occhi di dodici-tredicenne disperatamente sdolcinata appariva evidente che il loro litigare sarebbe finito col farli innamorare l’uno dell’altra. Sono felice di averci visto giusto. ^^

Il momento rappresentato – penso sia comprensibile – è l’alba del giorno dopo, il nuovo inizio di Hogwarts; mi sono chiesta: ma come ne avranno parlato, poi, del bacio improvviso che si sono scambiati? Soprattutto considerato che Ron era distrutto dalla morte di Fred? E spero di essere riuscita a rappresentare il fatto che è grazie a Hermione che Ron andrà avanti, perché dopotutto lei lo ha già ‘salvato’ una volta, quando lui aveva deciso di voltare le spalle a Harry.

Ancora grazie per essere qui :3 Alla prossima flash!

Aya ~

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Capitolo 3
*** Ferite {Neville/Luna} ***


Ferite

{ 188 parole }

 

 

 

La Stanza delle Necessità è diventata un lazzaretto. Sempre meno fatture e incantesimi, sempre più lamenti e singhiozzi repressi. E sangue, anche; sangue fresco sul pavimento – non importa quanti gratta e netta gli si pronuncino sopra: sta sempre lì.

Sul volto pesto di Neville si fa strada un sorriso storto, al pensare che gran parte di quel sangue è sua. E sarebbe facile, si dice, lasciarsi andare così sul pavimento, inermi, a leccarsi le ferite senza alcuna forza di rialzarsi. Sennonché...

« Neville, non lo devi neanche pensare. Hogwarts sarebbe perduta senza di te. »

« Come fai a sapere a cosa sto pensando? »

La mano di Luna, che stringe un fazzoletto imbevuto d’acqua e glielo passa leggera sulle abrasioni – farlo con la magia non sarebbe la stessa cosa – gli porta lo stesso sollievo che emana la sua voce, limpida come i suoi occhi.

« Hai la testa piena di Gorgosprizzi. »

Neville ha tanta voglia di baciarle, quelle sue dita sottili, perché sa che Luna è semplicemente troppo buona e troppo Luna per dirgli che, qualche volta, la disperazione gli si legge in faccia. Se non ci fosse lei, lui sarebbe perduto.

 

 

Con che cosa si coltiva la fantasia? Con il cuore o con la mente?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Spazio dell’autrice

 

Con tanti saluti alle Hannah Abbott e ai Rolf Scamandro di turno, per me il Neville/Luna è canon. E sarò eternamente grata a Yates per avermi dato ragione, lol!

Questa volta ho voluto concentrarmi sull’Esercito di Silente dell’ultimo anno a Hogwarts. Il senso della flash si raccoglie tutto nella citazione che ho scelto (tratta da Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato): qualche volta, l’unico mezzo per sopravvivere e non lasciarsi abbattere dalla realtà è la fantasia, intesa qui come distacco, evasione dalla realtà stessa. Neville forse non si è mai arreso, ma secondo me è stata soprattutto Luna, che di fantasia ne ha da vendere – e non soltanto perché è in grado di vedere i Gorgosprizzi che deprimono le persone – a dare forza a lui e al resto del gruppo. Ma soprattutto a lui. Perché sono canon <3

Mi seguite in così tanti che non potrò fare altro che ringraziarvi tutti alla fine della raccolta, per essere sicura di non dimenticare nessuno: ma grazie, grazie sul serio. Mi commuovete. E spero che anche questa vi sia piaciuta ;////;

Aya ~

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Capitolo 4
*** Lacrime {Harry/Hermione} ***


Lacrime

{ 220 parole }

 

 

 

Seduto sul suo letto, la guarda piangere in silenzio. La tenda sembra più piccola ora che è piena degli echi del suo dolore.

Eppure sono soltanto le sue spalle, che tremano e sussultano al riparo di capelli e coperte, a suggerire a Harry che Hermione sta ancora piangendo. Non emette un suono, non un sospiro. Forse sa che farsi sentire da lui lo farebbe stare peggio.

Ma c’è una cosa che Hermione non può sapere – non può, vero? Ha fatto di tutto per tenerlo nascosto persino a se stesso – e che in questo momento, egoisticamente, gli fa ancora più male di quelle lacrime che lei gli nasconde.

Voltare le spalle a Ron deve averle fatto malissimo; e tuttavia lei è lì con lui, per lui.

Si alza di colpo, quasi fosse una cosa premeditata. Va a distendersi accanto alla sua migliore amica, il viso tra i suoi capelli, e la circonda con le braccia. E quando Hermione fa scivolare la mano sulla sua, intrecciando insieme dieci dita, di colpo Harry è certo che sappia, che abbia sempre saputo anche questo.

Non è rimasta perché sentiva di doverglielo. È rimasta perché lui è Harry. È rimasta perché lei è Hermione.

Le bacia piano una spalla, senza dirle niente, neppure un grazie – perché le lacrime di lei sopprimono anche la sua voce.

 

 

Ci sono dei momenti in cui uno vorrebbe dire talmente tante cose

che forse l’unico modo per dirle tutte è stare zitto.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Spazio dell’autrice

 

Attenzione: da qui in poi si va verso il crack. I pairing canon torneranno, ma solo alla fine della raccolta.

Bene, più che una Harry/Hermione mi pare una Harry/Hermione/Ron xD Ma ho sempre pensato che Hermione non sia rimasta fino alla fine con Harry soltanto perché lui era ‘il Prescelto’ e perché gli Horcrux andavano necessariamente distrutti. C’è tanto altro, tra questi due personaggi – un’intesa troppo unica per la sfera dell’amicizia. “È come una sorella,” dice Harry di Hermione; ma forse in fondo c’è qualcos’altro ancora, perché a volte neppure per un fratello si arriva a dare le spalle al mondo intero.

La citazione è tratta da Il ciclone. Mi piace molto perché è espressa in quel linguaggio semplice, schietto e quasi dialettale che presuppone un sentimento assolutamente genuino e spontaneo. Mettere un concetto simile in termini più altisonanti non sarebbe stata la stessa cosa. Amo Pieraccioni anche per questo.

Come sempre, sono lusingata dai miei lettori e recensori, che ringrazio sull’orlo delle lacrime ;////;

Aya ~

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Capitolo 5
*** Ombre {Neville/Ginny} ***


Ombre

{ 200 parole }

 

 

 

Il fuoco scoppiettante è l’unica luce e fonte di calore nella sala comune. Neville lo guarda pensoso, disteso prono sul tappeto con piuma e pergamena, chiedendosi se in quel punto si siano mai seduti anche loro, e se fossero già consapevoli che un giorno – troppo presto – quella sala non sarebbe più stata un luogo sicuro. Chiedendosi se Ginny, là nella sua poltrona, si stia chiedendo le stesse cose.

Si volta a guardarla. Anche lei si rigira tra le dita una piuma che non sa da dove cominciare, e i riflessi delle fiamme disegnano ombre scure sul suo bel viso. A Neville si stringe il cuore nel rendersi conto di colpo che probabilmente il fuoco non c’entra niente.

« A chi scrivi? »

Ginny lo guarda ed esita. Poi mente.

« Alla mamma. Tu? »

Neville guarda il fuoco e sorride. E mente anche lui.

« A Hermione. Per dirle che gli elfi domestici lavorano più volentieri che mai. Sono dei duri; le farà piacere saperlo. »

E Ginny, miracolosamente, ride. Neville rivolge il sorriso a lei, lasciando che la sua risata lo permei come un balsamo, sperando con tutto il cuore che quelle dannate ombre non tornino più – né alla luce del fuoco, né al buio.

 

 

“Lui ti fa brillare così? Ti fa ridere così?”

“Nessuno mi fa ridere come te.”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Spazio dell’autrice

 

Recentemente mi sono appassionata anche a questo pairing. Mi piace pensare che Neville non sia soltanto l’altro ipotetico Prescelto, ma anche l’altra persona grazie alla quale Ginny è andata avanti, provata dalla lontananza di Harry e Ron ma circondata dell’amicizia di persone speciali come appunto Neville – Neville che non si è mai arreso, e che forse, per l’Esercito di Silente e per Ginny, ha assunto per un po’ il ruolo di Harry: quello di guida. Oh, magari è poco per creare un presupposto romantico tra i due, certo; fatto sta che il Neville/Ginny continua a piacermi più dell’Harry/Ginny *rolls*

Può sembrare strano che a Hermione faccia piacere che gli elfi domestici continuino a lavorare ‘volentieri’: in realtà, ho pensato che l’arrivo dei Mangiamorte a Hogwarts significasse un’era di terribili sofferenze per i poveri elfi delle cucine – Dobby stesso afferma che all’epoca di Voldemort i membri della sua specie erano trattati come vermi – ma anche loro, in qualche modo, resistono, e lo fanno dandosi più da fare che mai per essere d’aiuto agli studenti. In questo senso Hermione sarebbe fiera di loro, non credete?

Lo scambio di battute è tratto da L’uomo bicentenario. Quando dico che Neville e Ginny ‘mentono’ entrambi è perché in realtà Ginny sta cercando le parole per scrivere a Harry, mentre Neville sta soltanto scrivendo a sua nonna – ma mente anche lui soltanto per far ridere Ginny. Da lì il riferimento alla citazione.

Ringrazio di cuore tutti i lettori, e in particolare chi ha così gentilmente commentato la scorsa flash assecondando il mio punto di vista su Harry e Hermione pur non condividendolo: sono lieta che, anche per chi li vede soltanto come migliori amici e/o fratello e sorella, l’episodio sia parso plausibile ^^

Alla prossima!

Aya ~

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Capitolo 6
*** Farfalle {Harry/Luna} ***


Farfalle

{ 255 parole }

 

 

 

Si sente chiamare nella stazione affollata e si volta. Luna lo raggiunge, nel suo passo spensierato e leggero, tra i capelli un fermaglio a forma di farfalla. No, forse non è una farfalla: con più probabilità è un’altra di quelle strane creature che di tanto in tanto vede solo lei.

Si ferma; e ora si fronteggiano, mentre file e file di persone passano loro accanto senza toccarli.

« Ginny mi ha detto che non tornerai a scuola. »

Harry sorride. Non c’è mai bisogno di preamboli, con Luna: quelli sono per chi ha paura di parlare, e lei non sembra averne mai. Annuisce piano.

« Allora, immagino che questa potrebbe essere l’ultima volta che ci vediamo, noi due. »

È pensierosa: lo si intuisce da come i suoi occhi sempre sognanti si sono oscurati. Harry si sorprende a pensare a quante cose sappia di lei – e a quante altre non sa e forse non saprà mai. Poi, la vede sollevare lo sguardo e avvicinarsi.

« Ti chiederei di non farlo, se avessi qualche speranza che tu possa cambiare idea. Ma ti è sempre piaciuto cacciarti nei guai, Harry Potter; non è vero? »

E si avvicina ancora, e ancora, ed è una cosa nuovissima e inaspettata l’abbraccio delicato in cui lo avvolge – eppure è anche giusto: in questa stazione non c’è nessun altro che potrebbe riuscire a toccarlo come è in grado di toccarlo lei.

È davvero solo una farfalla, quella tra i suoi capelli... E questo è un guaio in cui Harry Potter non si sarebbe mai aspettato di cacciarsi.

 

 

Tu mi mancherai più di tutti.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Spazio dell’autrice

 

Ok, loro mi piacciono da morire insieme. Da notare quanto siano eclettici i miei gusti xD Ma davvero, Luna è così diversa, così estraniata dalla durezza del mondo, così giusta per uno che invece è quasi disperato come Harry, che non posso non pensare che sia andata a dirgli addio prima della sua ricerca degli Horcrux, consapevole che forse non si sarebbero mai più visti.

La frase finale è tratta da – ebbene sì! – Il Mago di Oz, per grande costernazione di chi di voi, conoscendomi e seguendomi da tempo, si era illuso che il mio interesse per lo Spaventapasseri/Dorothy fosse scemato XD

Grazie infinite a tutti, tutti, tutti. Spero sempre che la raccolta continui a incuriosirvi. Con questa flash siamo alla metà esatta; a presto la settima!

Aya ~

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Capitolo 7
*** Scoperte {Fred/Hermione} ***


Scoperte

{ 340 parole }

 

 

 

« Tu, Frederick Gideon Weasley – vieni subito qui! »

Fred non si sorprenderebbe troppo, se fosse sua madre a pronunciare il suo nome completo in quel tono rigido e impettito. Ma ci sono scarse possibilità che la mamma sia giunta fin qui, nella sala comune semideserta dei Grifondoro, pur di tenere d’occhio i contrabbandi suoi e di George. E dacché anche la presenza di Percy è fuori discussione, non resta che una sola persona in grado di chiamarlo in quella maniera ridicola.

« Dimmi, Granger, quand’è che ti sei presa la briga di imparare il mio nome? »

Hermione marcia verso di lui, gesticola verso i ragazzini del primo anno che scappano via – terrorizzati dai suoi occhi in fiamme – e infine gli strappa di mano il sacchetto di Pasticche Vomitose. Il tutto alla velocità della luce.

« A differenza di te, Fred, io ascolto tua madre quando parla. Ti avevo chiesto di far sparire questa roba. »

Fred si sporge verso di lei, enfatizzando i movimenti; cerca di catturare di nuovo il sudato sacchetto che Hermione nasconde dietro la schiena. Peccato che George sia impegnato a vendere Torroni Sanguinolenti in Sala Grande; in due, forse, la spunterebbero. Senza volerlo le sfiora la vita. Ha un buon profumo, Hermione.

« Io penso » sogghigna, quando la vicinanza la fa indietreggiare d’istinto, « che in realtà tu sia solo molto interessata a me. »

Hermione lancia un’esclamazione scandalizzata, diventa della stessa sfumatura dei capelli di Ginny e per un attimo dimentica di tenere il sacchetto fuori dalla sua portata. Quell’attimo gli basta: Fred lo afferra, fermandosi a una distanza minima dal viso rosso e offeso di lei. È anche carina, Hermione.

« Grazie mille! » le dice allegro. Poi abbassa la voce. « Sai, penso che il papà distragga la mamma nello stesso modo, ogni tanto. »

E le stampa un bacio sulle labbra, prima di scappare via, lasciandola lì senza parole e augurandosi che per un po’ non le ritrovi – perché, oh, mai avrebbe pensato che sarebbe stato così piacevole mettere a tacere il Prefetto Hermione Granger: ed è una scoperta da gustarsi in silenzio.

 

 

Se mai mi fossi sposato con qualcuno sarebbe stata lei.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Spazio dell’autrice

 

Finalmente! Finalmente scrivo una Fred/Hermione! Sono così esagitata xD

Bon, so che come tematica è piuttosto scontata – siamo seri, Hermione prefetto che sequestra le merendine Weasley è un’immagine vista e rivista... Ma non ho saputo resistere, perché mi piaceva l’idea di poter sfruttare un ipotetico secondo nome di Fred. Non mi pare che la Rowling abbia mai rivelato i nomi completi dei gemelli Weasley; tuttavia a qualcuno in rete piace pensare che siano ‘Frederick Gideon’ e ‘George Fabian’, in onore dei fratelli di Molly rimasti uccisi nella prima guerra contro Voldemort. Ho preso quest’idea per buona, immaginando che Fred restasse colpito più che altro dal fatto che Hermione conoscesse il suo secondo nome – lei spiega la cosa sostenendo di ascoltare la signora Weasley quando parla, ma non è escluso che sia davvero soltanto interessata a lui. Spero di non essere sembrata troppo scontata, insomma.

La citazione è tratta da Il signore degli Anelli: il ritorno del Re. È una frase che, nel film, mi fa piangere a dirotto, ma che qui ho cercato di colorare di un accenno di comicità. Fred e Hermione dopotutto si punzecchiano proprio come una coppia di sposini – almeno, così la vede il mio Fred. Resta il fatto che quel se mai continua a farmi piangere a dirotto perché può riferirsi tranquillamente a lui ;_;

Grazie infinite a tutti i lettori e recensori, vecchi e nuovi. La prossima sarà... Naah, non ve lo dico.

Aya ~

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Capitolo 8
*** Parole {Oliver/Katie} ***


Parole

{ 258 parole }

 

 

 

« Non pensavo che ti avrei rivisto così presto. »

Oliver fa un sorriso storto, abbassa lo sguardo, strascica i piedi per terra. Ci mette un secolo a risponderle – e anche quando schiude le labbra per formulare le parole, quelle sembrano decidere di disertare, perché di colpo lui scuote la testa e la sprofonda un altro po’ tra le spalle. Dal suo letto, Katie sorride: Oliver Baston non è mai stato un oratore abile con le ragazze quanto lo è sul campo da Quidditch; e in fondo a lei piace anche per questo.

« Ehi, guarda che non devi sentirti in imbarazzo perché mi vedi giacere in un letto d’ospedale. Sto bene, adesso. »

Oliver solleva lo sguardo e la fissa con un’aria da credi davvero che sia questo il problema?... Be’, lei non osa sperarci, ma è quasi sicura che il senso sia quello.

E poi, vincendo finalmente l’impaccio, Oliver si schiarisce la voce e sussurra quelle che sono le sue prime parole fin da quando è entrato nella stanzetta e le ha chiesto come si sentisse.

« Ho avuto paura di non poterti rivedere mai più. »

Katie si sente avvampare. Nessuna maledizione è minimamente comparabile a come quell’unica frase sia in grado di flagellarle il cuore.

Ecco, ora, se lei fosse appena un po’ più coraggiosa gli direbbe che il modo migliore che ha per non perderla è di non lasciarla mai, giusto? Ma forse... Forse non serve cercare di parlargli, perché... a giudicare da come Oliver si sta chinando sul suo viso... forse in realtà l’ha già capito da sé.

 

 

Posso tenerti con me?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Spazio dell’autrice

 

Perché Oliver e Katie sono tanto tanto amore <3

Il contesto è naturalmente quello del Principe Mezzosangue, durante la convalescenza di Katie al San Mungo. Anche qui, tema un po’ scontato, ma anche qui è la prima volta che mi cimento con il pairing descritto: pietà ;////;

La frase è di Casper. Oddio, la amo. La amo alla follia.

Grazie come sempre, e a presto!

Aya ~

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Capitolo 9
*** Maschere {Draco/Ginny} ***


Maschere

{ 360 parole }

 

 

 

Vaga senza meta né compagnia. La spilla verde e argento sulla sua uniforme è un lasciapassare per ogni angolo del castello, proprio adesso che non c’è più nessun posto in cui andare. Succede sempre più spesso che si scopra a camminare nei corridoi più vuoti, anche se non gli è di alcun sollievo. Ma oggi quel corridoio non è vuoto.

Avverte la presenza davanti a sé; sfodera la bacchetta d’istinto – è la prima cosa che insegnano qui, ormai – e si ritrova a fronteggiarne un’altra, puntata direttamente sul suo cuore.

La ragazza è immobile di fronte a lui; alle sue spalle l’arazzo di Barnaba il Babbeo. Draco sorride, freddo. Quella maschera è tutto ciò che gli rimane di sé.

« È là che vi nascondete, vero? Come due anni fa con la Umbridge. »

« Non so di cosa parli. »

La sua voce è dura, inflessibile. Contrasta in modo impressionante con lo squarcio che uno dei Carrow le ha aperto nella guancia bianca, sporcandola di rosso. È... sbagliato, in qualche modo.

Così sbagliato che, mentre la bacchetta di lei è ferma, quella tra le dita di Draco trema impercettibilmente.

Ginny Weasley deve giungere alla stessa conclusione; perché il suo sguardo cambia – o almeno, così gli pare alla luce delle torce.

« Harry me l’ha detto, sai? »

Draco alza il sopracciglio. Lei non cambia espressione.

« Non l’avresti fatto. Silente. Non l’avresti ucciso. » A sorpresa, abbassa la bacchetta. « Voi due vi somigliate più di quanto pensi, Malfoy. Anche Harry aveva quello sguardo, anni fa, quando tutti credevano che fosse l’Erede di Serpeverde... Quando lo credevano diverso da ciò che era. »

Sostiene il suo sguardo, consapevole che quella dannata bacchetta trema più che mai. Consapevole del fatto che lei si sta avvicinando, che non lo teme – che ha capito, maledizione, ha capito tutto.

Abbassa la mano a sua volta, sperando che non veda anche quanto è scosso.

« Se sparisci immediatamente non dirò nulla ai Carrow, Weasley. »

Ginny sorride appena, e gli passa accanto sfiorandolo con una scia di profumo di fiori e di posti irraggiungibili.

« So che non lo farai. »

Draco resta solo nel corridoio ormai davvero vuoto, con dentro una cosa che somiglia a un ennesimo rimpianto.

 

 

Stringimi.”

“Non posso.”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Spazio dell’autrice

 

Bene. Il Draco/Ginny. Il Draco/Ginny mi piace, anzi se devo essere sincera è uno dei pochi pairing che coinvolgano Draco a piacermi sul serio. Diciamo che però sono anche una persona molto realista e... e dunque vedo come molto tirato il fatto che possa succedere davvero qualcosa tra loro due. Voglio dire, sono più dell’idea che Ginny potrebbe riconoscere che Draco non è quello che vuole sembrare e, viceversa, che Draco potrebbe essere segretamente attratto da lei per questa sua comprensione. Come vedete uso molti condizionali. Non me la sentivo di scrivere nulla di più ‘approfondito’ su di loro, perché mi sono stufata di torbide relazioni sentimentali che stravolgono il carattere degli studenti di Hogwarts: pur dimostrando la sua sostanziale umanità negli ultimi due libri, Draco Malfoy non proverebbe mai niente di romantico per una Weasley, punto. E per quanto mi piacciano insieme non volevo assolutamente finire OOC. (Lo stesso fatto del non dire nulla ai Carrow mi ha messa in crisi, non mi sembra affatto da lui.) Perciò, perdonatemi se la flash è così semplicistica; ho solo voluto renderla il più verosimile possibile.

Il breve dialogo finale è tratto da Edward Mani di Forbice – ho pensato che potesse esprimere questo rapporto conflittuale che i due mi suggeriscono.

Adesso, lo sapete che mancano soltanto tre flash e sono un po’ in alto mare per le ultime due? Le idee ci sono, ma l’ispirazione va e viene ;__; Tenete le dita incrociate per me, sì? Naturalmente se avete intenzione di continuare a seguirmi!

Grazie come sempre a tutti voi,

Aya ~

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Capitolo 10
*** Gocce {Dean/Luna} ***


Gocce

{ 220 parole }

 

 

 

Qui giace Dobby, un Elfo Libero.

Dean sorride triste: solo Harry avrebbe potuto scegliere quelle parole, perché è stato lui a renderle vere. Più di una volta.

Il vento solleva dal mare gocce di spuma e odore di salmastro; e la strana ragazza al suo fianco respira a fondo, annuisce e spezza il silenzio nel suo tono più leggero.

« È un bel posto per dormire. »

La guarda inginocchiarsi accanto al cumulo di terra smossa e sistemare sotto la pietra un mazzo di papaveri rosso sangue.

« Non sono sicura che agli elfi domestici piacciano i fiori; e tu, Dean? »

Alza il viso, serena. Luna Lovegood è così: tutto il mondo, in quei suoi occhi, si stempera nella dimensione eterea e azzurra del sogno, e il nero più fitto resta fuori. Lontanissimo. Forse non è affatto strana, dopotutto. Forse ha solo capito troppo presto come si vive.

« A lui piaceranno, vedrai. »

Sorride anche lei, senza ombra di tristezza. E mentre si alza e gli viene vicino, un po’ di quei sogni Dean se li sente addosso.

« È davvero un bel posto » ripete Luna, gli occhi blu fissi sul mare di una sfumatura appena più spenta. « Potremmo anche rimanere qui per un po’. »

Non si ritrae, quando lui si fa coraggio e le prende la mano nella sua.

Ora l’aria profuma di papaveri.

 

 

“Potresti restare.”

“Che bell’idea. Che folle, pazza, meravigliosa idea.”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Spazio dell’autrice

 

Confesso di averci pensato, sì. Luna mi piace immaginarla più che altro con Harry o Neville, ma non mi è sfuggito il riferimento a Dean, che non si limita a Villa Conchiglia ma viene ripreso anche dopo, al riunirsi dell’ES per la battaglia di Hogwarts. Dean Thomas è uno di quei personaggi che mi dicono poco o niente, ma ho pensato che, ritrovandosi dopo la lunga fuga dai Ghermidori e dai Mangiamorte in un posto così bello assieme a una persona particolare come Luna Lovegood, non possa essere rimasto indifferente. E magari a entrambi è venuta voglia di restare un po’ lì, lontano dal mondo, a riprendere fiato prima di ricominciare a soffrire.

Il dialogo è tratto da Alice in Wonderland; l’idea ‘pazza’ del ‘restare’ era particolarmente adatta per spiegare che questa voglia di quiete di Dean e Luna è solo momentanea: nessuno dei due si sognerebbe mai davvero di fuggire via dalla guerra – entrambi ne sono troppo coinvolti per rifiutarsi di lottare. I papaveri, per inciso, sono tradizionalmente i fiori della morte.

Be’, io me ne vado a scervellarmi sulle due ultime flash... Grazie ancora a tutti di essere qui!

Aya ~

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Capitolo 11
*** Vittorie {James/Lily} ***


Vittorie

{ 280 parole }

 

 

 

Quando Potter afferra il Boccino, il pubblico esplode. Lily applaude automaticamente; non è mai stata una patita del Quidditch, per quanto possa farle piacere la sesta vittoria consecutiva della Coppa da parte della sua Casa. Niente di nuovo, insomma... Almeno finché Potter non punta la scopa verso il pubblico e si avvicina pericolosamente a lei.

La tribuna è percorsa da un’ovazione, mentre Lily osserva con una certa ansia i movimenti di Potter che frena a due palmi dal suo sedile, restando lì a mezz’aria a fronteggiarla con il Boccino ancora in mano e uno sguardo che non gli ha mai visto negli occhi.

Le sue amiche ridacchiano tra i battimani, ma lei si limita a guardarlo esasperata. Sa già cosa sta per dirle. Esci con me, Evans? Non è certo la prima volta che l’affronta dopo una vittoria a Quidditch; anche se, be’, non l’ha mai fatto davanti allo stadio gremito.

Ma le sue sicurezze vacillano quando Potter la chiama per nome. Non l’ha mai chiamata per nome.

« Lily, ho fatto l’idiota per sette anni. Adesso però mi sono accorto di quanto fossi – di quanto sono serio. Sono innamorato pazzo di te. E se non accetti di venire a Hogsmeade con me il prossimo finesettimana, vado dritto dritto a buttarmi nel lago! »

Gli studenti più vicini intensificano risa e tripudi, come c’era da aspettarsi; ma ora il resto della squadra è addosso al Cercatore, a festeggiare la vittoria appena raggiunta, allontanandolo dal pubblico per trascinarlo da Silente, che ha la Coppa pronta tra le mani.

È esattamente nell’ultimo istante in cui gli occhi nocciola di James Potter fissano i suoi, con un’innaturale intensità, che Lily inizia a porsi delle domande.

 

 

Trovare una persona che ami e che davvero ami te... Insomma, le probabilità sono davvero minuscole.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Spazio dell’autrice

 

Oh, gaudio! Mi sono sbloccata, e finalmente ho buttato giù la mia prima James/Lily :3 L’ho detto, ricordate?, che sarebbe tornato il canon. Ebbene, eccolo qua.

Ero un po’ incerta se usare o meno questo pairing, perché James – sarò sincera – non mi fa impazzire come personaggio, fin dal quinto volume; naturalmente non nego però che i suoi sentimenti per Lily andassero al di là dei patetici tentativi di far colpo su di lei in adolescenza, e dunque è stato su questo punto che ho deciso di focalizzarmi. Insomma, deve pur esserci stato un momento in cui si è reso conto che l’amava sul serio. Mi è venuta in mente questa dichiarazione riflettendo sul fatto che Harry, moltissimi anni dopo, bacia Ginny dopo che il Grifondoro ha vinto la Coppa del Quidditch: l’analogia mi è venuta spontanea.

La citazione è tratta da Notting Hill, uno di quei pochi film sdolcinati che posso dire di adorare davvero. L’ho scelta pensando che quella ‘probabilità minuscola’ si era appena presentata a Lily, che inconsciamente si stava già innamorando di James.

L’ultima flash è già pronta. Ci tengo particolarmente, perciò me la riguarderò un pochino prima di pubblicarla. A prestissimo, comunque. E grazie a tutti!

Aya ~

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Capitolo 12
*** Oblio {Severus/Lily} ***


Oblio

{ 152 parole }

 

 

 

Sembrerebbe un giorno come tanti.

Il fumo si solleva in lente spirali; la sua mano, per contro, rimesta veloce, agitata, e non perché la pozione va mescolata così. I minuti scorrono via silenziosi – come gli anni: quanti anni passati in silenzio, ad amalgamare i ricordi, nella speranza di ridurli a un fagotto pregno di dolore da relegare nell’angolo più buio dell’anima. Ma non ce l’ha mai fatta. Non gli resta che quell’infuso – il fumo che si solleva lento.

Sembrerebbe un giorno come tanti, ma non lo è. Oggi non ha neppure bisogno di vedersi sotto il naso il ragazzo per provare quel dolore lancinante all’altezza del cuore che non ricorda di avere.

La pozione è pronta. Smette di mescolare; affonda un calice nel calderone rovente, incurante di scottarsi, e se lo porta avidamente alle labbra. Le sue palpebre si fanno subito pesanti.

Per un altro anniversario, dormirà di un sonno senza sogni.

 

 

A ogni Halloween m’imbatto in qualcuno che conoscevo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Spazio dell’autrice

 

Ed eccola, l’ultima flash, scritta per il mio pairing preferito. Perché quell’unico, fottutissimo capitolo mi fa piangere come una bambina ogni-sacrosanta-volta che lo leggo. Sempre.

Tempo fa stavo guardando Penelope – il film che per primo mi ha fatto prendere una sbandata colossale per James McAvoy, e arrivata a quella sua frase sono rimasta come fulminata: Severus e Lily, mi è venuto in mente. Immagino che anche lui s’imbatta in lei a ogni Halloween. Anche quando non c’è Harry nei paraggi: non gli servono i suoi occhi per ricordare, e per desiderare di dimenticare.

Spero tantissimo che vi sia piaciuta, perché in tutta onestà è la mia preferita. E si era capito, ne? ^^

 

E adesso, voglio ringraziarvi tutti, uno per uno:

ElyTheStrange, monochrome, figlia dei fiori, Miss Avril, Morgana le fay, ChloeBlack_, Nutellomane, ScarlettBurton, _Maria_, nalu, sadie_, Umbriel, SeleneLightwood, Roxanne Potter, DragonTheWise, Smoky, Shizue Asahi, _memme, davidesanti91, Fede_Wanderer e MayBelle per le splendide e gentilissime recensioni, che mi hanno invogliata sempre più ad andare avanti e a ridurre i tempi tra un aggiornamento e l’altro;

anarchistZoe, Anthymea, beatrice bs, ChloeBlack_, Elvendork, Eoviel, figlia dei fiori, gaia_star, gio123123, Isabella Potter, itsanerd, korkyna, Lady_BlackRiddle, Lynn_Malfoy, Minerva McGonagall, MissRavenclaw_, Nuit, NymphCalypso, Pro, Pumpkinpie, Rain e Ren, ramoso90, Roxanne Potter, Sanjna, ScarlettBurton, SeleneLightwood, Silvialunastorta, terryborry, Umbriel e _Maria_ per aver seguito questa raccolta;

Crazymoonlight, Fiore_Appassito_, jalilah, Lady_Thalia, monochrome e nan96 per averla aggiunta alle storie ricordate;

Alastor_Moody, anarchistZoe, Astrasi, Chicca Weasley, ChloeBlack_, Euforia, Haley28, Hikaru_Zani, luna19, Miss Weasley_, Morgana le fay, nalu, sciarpa_a_righe, Shadow Eyes e Smoky per averla aggiunta alle storie preferite;

nonché tutti i lettori che di volta in volta sono venuti ad aprire i capitoli e hanno dedicato qualche minuto ai miei viaggi mentali.

Seriamente, spero che un grazie semplice ma sincero sia all’altezza.

 

Con la speranza di ritrovarvi tutti in una prossima storia, vi abbraccio forte!

Aya Lawliet ~

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