CrissColfer? Cos'è, si mangia?! di DumbledoreFan (/viewuser.php?uid=13062)
Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.
Lista capitoli:
Capitolo 1: *** CrissColfer is on, bitches! ***
Capitolo 2: *** CrissColfer sex riot. ***
Capitolo 3: *** It's called CrissColfer, isn't it? ***
Capitolo 4: *** CrissColfer is so on it hurts! ***
Capitolo 5: *** My life is like CrissColfer: secret, but real. ***
Capitolo 6: *** CrissColfer Crew. ***
Capitolo 7: *** CrissColfer couldn't be real... ***
Capitolo 8: *** CrissColfer is a beautiful secret. Really beautiful, and not so much secret. ***
Capitolo 9: *** Mission CrissColfer round two! ***
Capitolo 10: *** Sure CrissColfer isn't real? ***
Capitolo 11: *** CrissColfer from fake to real in 5 simple steps. ***
Capitolo 12: *** The CrissColfer You-Know-What Conspiracy ***
Capitolo 13: *** CrissColfer end of the world. ***
Capitolo 14: *** CrissColfer going Disney. ***
Capitolo 15: *** The CrissColfer Crew Raid. ***
Capitolo 16: *** CrissColfer From Fake To Real Step 1: Blaime it on the alcohol! ***
Capitolo 17: *** If I don't remember, CrissColfer didn't happen! ***
Capitolo 18: *** CrissColfer going NCIS. ***
Capitolo 19: *** CrissColfer From Fake To Real Step 2: Don't stand so close to me. ***
Capitolo 20: *** CrissColfer is gonna use the Slytherin Way! ***
Capitolo 21: *** CrissColfer vs the Sushi ***
Capitolo 22: *** The CrissColfer Humbug. ***
Capitolo 23: *** CrissColfer is in Chord's hands! ***
Capitolo 24: *** #CrissColferShirt ***
Capitolo 25: *** CrissColfer From Fake To Real Step 3: Toxic. ***
Capitolo 26: *** You say CrissColfer best, when you say nothing at all. ***
Capitolo 27: *** CrissColfer From Fake To Real Step 4: You can't always get what you want. ***
Capitolo 28: *** The Last CrissColfer Feat. ***
Capitolo 29: *** CrissColfer From Fake To Real Step 5: Kiss! ***
Capitolo 30: *** CrissColfer is real. ***
Capitolo 1 *** CrissColfer is on, bitches! ***
Buona
sera ** Sì, sono io, la pazza isterica che scrive quelle
assurde CrissColfer xD Oggi dopo una full-immersion nel libro di
biologia, mi sono decisa a scrivere questo primo capitoletto di questa
FF ancora più folle delle precedenti (ed è tutto
dire!). Non ho delle idee molto precise in testa, quindi spero che mi
verranno mano a mano xD Non ho idea di quanto possa diventare lunga (e
anche se l'avessi, alla fine viene sempre il doppio delle previsioni)
né di che piega possa prendere, so solo che per il momento
siamo sul comico andante xD Specialmente perchè Chris
è convinto che Darren sia davvero etero! Questo
sì che è buffo!
Ora vi lascio a questo primo capitolino e me ne ritorno da Darwin!
Enjoy!
CrissColfer?
Cos'è, si mangia?!
Darren
Criss e Chris Colfer non avevano mai litigato.
Dal primo momento in cui si erano conosciuti, era scattato qualcosa.
Una sintonia, un’affinità, una
complicità. Erano diventati amici affiatati legati da
interminabili ore di maratone di Star Wars e altre decine di cose
decisamente da nerd che condividevano.
Quando erano insieme parlavano sempre fitto fitto e molto spesso le
persone accanto a loro li guardavano confusi non riuscendo a capire
cosa stessero dicendo e perché ridessero tanto quando erano
insieme.
“Sei cretino?! Come fai a dire una cosa del genere?! LUI
E’ UN EROE!”
“Tu sei cretino, proprio come lui! Ma quale eroe,
è un incapace a cui qualcuno deve sempre salvare le
chiappe!”
Darren Criss e Chris Colfer non avevano mai litigato, fino ad ora.
E tutti ovviamente li stavano guardando molto perplessi,
perché questa volta avevano capito il motivo
dell’accesa e quasi furiosa discussione, e non si potevano
dire stupiti.
Per cosa avrebbero potuto litigare quei due, se non per una cosa del
genere?
“Lui ha salavato il culo a tutto il mondo! Si è
sacrificato per tutti gli altri!” stava sbaraitando Darren.
“Ma magari si fosse sacrificato prima, e come si deve!
E’ talmente incompetente che non riesce a morire nemmeno
quando vuole! E vogliamo parlare di tutte le persone che sono morte per
lui? Se l’avessero ucciso nel cimitero saremmo stati tutti
più contenti!” ribattè Chris irato,
gesticolando ampiamente.
“Non sono morti per lui, sono morti per liberare il mondo, e
lui, con il suo amore, era l’unico che poteva
sconfiggerlo!”
“Stronzate! Se lui avesse conosciuto qualche incantesimo in
più del solito Expelliarmus, forse a quest’ora
gente come Sirius si sarebbe salvata!”
Sì, Darren Criss e Chris Colfer stavano litigando per Harry
Potter.
A quanto riferito da alcuni testimoni, una manciata di minuti prima
Chris, mentre cantava la canzone di “A Very Potter
Musical” di Harry e del drago, aveva confessato a Darren
quanto l’adorasse perché secondo lui rispecchiava
perfettamente il personaggio di Potter: uno stupido incompetente che
senza i suoi amici non sarebbe arrivato da nessuna parte.
L’avesse mai detto.
Si era accesa una sonora disputa che stava decisamente degenerando, e
tutti i compagni di cast intorno a loro li osservavano con tanto
d’occhi, non tanto per l’argomento della loro
discussione, ma perché vederli litigare era qualcosa di insolito
e innaturale.
“Questo non è assolutamente vero!! Harry ha
combattuto coraggiosamente, e non è colpevole della morte
degli altri! Sono cose che dovevano succedere, però ti
ricordo che alla fine ha vinto!” sbottò Darren
facendo uno smorfia compiaciuta.
“Oh certo, ha vinto! Bello schifo, non ha avuto neanche il
coraggio di usare un incantesimo decente, sempre il solito Expelliarmus
imparato al secondo anno! Ha, come al solito, avuto il culo che la
bacchetta di Voldemort gli appartenesse!” ribattè
Chris mettendosi le mani sui fianchi in una posa risoluta e
infastidita.
Alcuni poterono giurare di aver visto il fumo uscire dalle orecchie del
ragazzo riccioluto.
“Lui non ha usato altri incantesimi perché non
è uno spietato crudele assassino!”
“Lui non ha usato altri incantesimi perché
è UN INCAPACE!” strepitò il soprano
aprendo le mani teatralmente.
Andarono avanti per almeno una decina di minuti ad urlarsi contro,
attirando praticamente l’attenzione di ogni persona sul set,
quando finalmente Mark si fece avanti per cercare di farli calmare.
“Andiamo ragazzi, non litigate! E' solo un libro”
L’avesse mai detto.
Entrambi immediatamente si voltarono verso di lui con gli occhi ridotti
a fessure e decisamente infuocati, tanto che sembravano lanciare
fulmini. Se uno sguardo avesse potuto uccidere, Mark Salling si sarebbe
ritrovato morto stecchito sul pavimento.
“COME OSI?!”
Darren e Chris sbottarono perfettamente all’unisono, un altro
sintomo della loro incredibile affinità.
Ormai nessuno ci faceva più caso quando parlavano insieme, o
si anticipavano le frasi, era diventata una cosa abbastanza normale.
Comunque, il povero Mark dovette tirarsi immediatamente indietro,
coprendosi il capo con le braccia per proteggersi dalla dose di odio e
insulti che i due amici gli stavano riversando contro per essersi
permesso di dire che Harry Potter era soltanto un libro.
Per qualche momento si dimenticarono anche del loro litigio, troppo
presi a urlare contro Mark (d’altronde si sa, un nemico
comune unisce i più fermi rivali), fino a quando
quest’ultimo non se ne andò a passo di marcia
borbottando indignato agli altri “io c’ho
provato”.
A quel punto, Darren e Chris tornarono a fronteggiarsi.
Si gurdarono alterati per degli interminabili istanti, poi il soprano
tirò su le spalle e la testa in gesto stizzito, andandosene
offeso a sua volta, camminando veloce e ondeggiante con la schiena
dritta e rigida.
Il ragazzo riccioluto rimase immobile a fissare la figura del suo amico
andarsene via spedita, e quando questo svoltò
l’angolo, tutta la rabbia montata per quell’acceso
diverbio svanì all’istante.
Non sarebbe mai riuscito a portare rancore a Chris, figuriamoci poi se
l’avrebbe fatto per una discussione su Harry Potter.
Si guardò intorno notando che tutti lo stavano fissando ad
occhi spalancati, così si lasciò andare ad un
sorrisino incerto.
“E’ tutto a posto” disse Darren prima di
dileguarsi a sua volta.
*
“Toc toc!”
Chris alzò gli occhi al cielo. I battiti alla porta del suo
camerino erano stati accompagnati dalla voce di Darren, il cui tono
lasciava chiaramente ad intendere che stava sorridendo allegro come
sempre.
Il soprano non rispose, ancora un po’ offeso.
Non tanto per la litigata in sé e per sé, ma
perché non aveva mai discusso con Darren, e non credeva che
lui l’avrebbe mai permesso.
“TOC TOC!” ripetè più forte
il ragazzo riccioluto, facendo inevitabilmente stendere le labbra di
Chris in un sorriso tirato.
“Chi è?” chiese con tono esasperato.
“Tu sai!” esclamò Darren esaltato.
Il soprano sapeva perfettamente dove voleva andare a parare, e lo
assecondò con un sospiro diverito.
“Tu sai, chi?”
Darren irruppe nella stanza con un balzo.
“Esatto! Avada Kedavra!!”
Chris si impegnò con tutte le sue forze per non mettersi a
ridere, perché voleva fare un po’ il sostenuto, ma
non ottenne buoni risultati, e ridacchiò appena della
piccola scenetta appena fatta dall'amico.
Darren aveva la vitalità e l’energia di un
bambino, e cercava sempre di far divertire le persone,
perché sosteneva che non ci fosse niente di più
bello di veder qualcuno ridere.
Darren si mise a sedere sul divanetto accanto al soprano e gli porse
una lattina di Diet Coke come pegno di tregua.
Chris storse la bocca e prese un sorso della bevanda dalla cannuccia
rosa shocking che Darren aveva personalmente messo dentro.
“Mi dispiace”
Chris tenne lo sguardo lontano dal collega e increspò appena
il labbro inferiore impegnandosi in un broncio infantile in piena
regola. Darren lo osservò divertito e sorrise ampiamente,
prendendogli delicatamente il mento fra le dite e facendolo voltare ad
incrociare i suoi occhi.
“Sei adorabile quando metti il broncio”
Tutta la forza di volontà del soprano si
sbriciolò all’istante di fronte alla dolce
spontaneità di quello che poteva ormai definire il suo
migliore amico.
Adorava quel modo disinteressato con cui gli faceva i complimenti senza
aver paura che Chris potesse pensare a qualcosa di più.
Per quanto i ragazzi potessero essere aperti e di supporto, era davvero
difficile che un ragazzo etero si permettesse di essere dolce con lui
senza avere paura.
Darren non sembrava neanche farci caso, e non solo: non aveva mai,
nemmeno una volta, frainteso qualche attenzione del soprano nei suoi
confronti.
Se anche Chris si permetteva un complimento o una tenerezza, mai
scappava o s’irrigidiva. Erano arrivati a condividere una
bella amicizia, che Chris credeva di poter avere solo con una ragazza.
E, nonostante i primi tempi fosse un po’ confuso
(più che altro gli era stato difficile concentrarsi a causa
della bellezza di Darren che lo aveva subito spiazzato,
d’altronde era un per sempre un ragazzo gay), ora si era
abituato a non farsi venire strani scompensi ormonali ed era contento
del rapporto che avevano creato.
“Stai solo cercando di arrufianarti il mio perdono”
sbuffò Chris sogghignando.
“Mmm…un pochino” acconsentì
il ragazzo riccioluto sorridendo angelico.
Chris lo guardò per qualche istante, poi sospirò
accondiscendente.
“Sei perdonato…ma che non accada
più!” gli concesse il soprano puntandogli contro
un indice.
Darren saltò sul posto e squittì battendo le
mani, per poi lanciarsi ad abbracciare l’amico.
“Grazie Chris! Sei il migliore!”
“Lo so…” disse a mezza voce il soprano,
alzando gli occhi al cielo.
“Uh modestia saltami addosso” lo prese in giro
Darren staccandosi da lui.
“Senti chi parla! Tanto lo so che ti masturbi davanti allo
specchio!” replicò sarcastico mentre Darren
spalancava gli occhi e si metteva una mano davanti alla bocca indignato.
“Questa è un’assurdità e una
cattiveria!!” esclamò risentito per poi incrociare
le braccia al petto e alzare il mento.
“Ora sono io quello ufficialmente offeso”
Chris ridacchiò e poggiò il mento sulla sua
spalla.
“Ma io non ho detto niente di male…se è
vero che ti reputi bellissimo, non è colpa mia”
fece con tono innocente il soprano, sbattendo velocemente le ciglia.
“Ma io sono bellissimo!”
“Mai detto il contrario”
“Non è vero!”
Chris sospirò rumorosamente e girò di qualche
centimetro il capo perché Darren lo sentisse meglio.
“You’re
tall funny and pretty, you’re really really skinny, Darren”
gli canticchiò facendo immediatamente scoppiare
l’altro a ridere.
“Oddio la versione con il mio nome è
bruttissima!” commentò il ragazzo riccioluto,
sempre mentre rideva.
“Poi il primo aggettivo non ci azzeca proprio”
replicò Chris ironico stringendo le labbra.
“Ancoraaa! Non sei bravo a farti perdonare” lo
rimbeccò Darren.
“Hai ragione, non posso fare a meno del mio sarcasmo nemmeno
cinque secondi. Che ci vuoi fare, fa parte di me”
ribattè l’amico alzandosi in piedi e porgendo la
mano a Darren.
“Andiamo, o gli altri penseranno che ti ho ucciso e che ora
ti sto spezzettando per metterti nel mio congelatore segreto dove tengo
le scorte di Diet Coke” fece il soprano ghignando.
Darren afferrò la mano di Chris per alzarsi e lo
guardò stupito.
“Hai un congelatore segreto di Diet Coke?!”
Chris sogghignò divertito e senza lasciare la sua mano lo
condusse fuori dalla stanza.
*
“Stavano litigando per Harry Potter?!” chiese
incredulo Cory, uno dei pochi che si era perso l’epica scena.
“Stavano FURIOSAMENTE litigando per Harry Potter! Dovevi
sentirli!” rispose Dianna.
“Già, e se non fossimo stati tutti troppo
sconvolti, probabilmente ci saremmo rotolati in terra dalle
risate” disse Chord che aveva appena affiancato la bionda.
“A me non ha fatto ridere” bofonchiò
Mark ancora turbato dalla vagonata di insulti che gli era stata rivolta
da Darren e Chris.
Tutti ridacchiarono e si avvicinarono un po’ di
più a Naya, che aveva sulle gambe il suo laptop e stava
digitando veloce sui tasti.
“Sei sicura sia una buona idea? Di solito quando cerco su
Internet qualcosa di noi mi imbatto sempre in cattiverie che mi fanno
perdere ogni autostima” chiese Heather rivolta
all’amica che aveva gli occhi fissi sullo schermo.
“Tranquilla HeMo, sto cercando solo siti di
fan…anzi, penso che cercherò qualche sito
specificatamente Klaine…è sempre divertente
vedere i Klainers che si disperano perché RM non gli ha
ancora dato un altro bacio su cui sclerare”
ribattè Naya ridacchiando sommessamente insieme agli altri.
La calda ed estremamente entusiasta risposta del fandom aveva suscitato
in tutti una lusingata sorpresa, perché c’era
stata una vera e propria “Klaine Sex Riot” da
quando era stata mandata in onda la sedicesima puntata, e ormai avevano
imparato come pensavano e reagivano i fan della coppia.
Dopo qualche minuto di ricerca però, quello che trovarono
lasciò tutti molto perplessi e stupiti, e in un secondo
momento, divertiti.
Quando Chris e Darren li raggiunsero, li trovarono chini sul portatile
a parlottare e indicare lo schermo.
Lea, sentendo i passi avvicinarsi, si voltò verso i due.
“Oh eccovi! Proprio voi! Venite un po’ a vedere
qui!” fece la ragazza invitandoli con un gesto della mano.
“Vi prego ditemi che non state cercando cose su di noi,
perché lo sapete quanto odio andare nei meandri di Internet
a scovare le cattiverie della gente” rispose Chris
già sulla difensiva.
“Oh no tranquillo, siamo su un sito di fan, che dice anche
cose molto lusinghiere nei vostri confronti…”
replicò Naya spostando appena lo schermo nella loro
direzione.
La pagina era aperta su un sito internet, più precisamente
un blog, la cui scritta in alto recitava a caratteri cubitali e
scintillanti:
“CrissColfer
is on, bitches!”.
Entrambi la guardarono molti perplessi, finchè Darren non
esclamò:
“CrissColfer? Cos’è, si
mangia?!”
Spazio
dell'Autrice.
Ve l'ho
già detto vero che non ho la più pallida idea di
quello che sto scrivendo? Bene, siamo a cavallo. Diciamo che mi era
sempre piaciuta l'idea che gli attori entrassero in contatto con il
fandom, e mi sono sempre chiesta cosa avrebbero pensato e come
avrebbero reagito vedendo qualche movimento dei fan. Quindi eccoci con
questa FF pseudo-demenziale che non so assolutamente dove
andrà a parare! Promettente eh? xD
Un bacione a tutti miei adorati! Hope you liked it!
|
Ritorna all'indice
Capitolo 2 *** CrissColfer sex riot. ***
Salve
miei adorati! Stamattina ho dato l'ultima interrogazione dell'anno, e
con questo 9 a biologia chiudo definitivamente la mia sessione di
studi! Per la vostra gioia (?) da oggi in poi mi dedicherò
SOLO alle FF! Ed infatti eccomi, neanche 24 ore dopo, con il nuovo
capitolo di questa assurda storia xDD Ed è sempre peggio
ahahah spero che vi piaccia!
Enjoy!
“No aspettate, fatemi capire…alcuni dei nostri fan
pensano che io e Darren stiamo insieme?” chiese decisamente
attonito Chris, dopo aver dato più di qualche occhiata a
quel blog zipillo di post che alludevano ad una loro presunta relazione
romantica.
“In realtà, MOLTI dei nostri fan SONO CONVINTI che
tu e Darren stiate insieme” rettificò Lea, che
come tutti gli altri (ad eccezione dei due diretti interessati) era
parecchio divertita dalla cosa, e se la stava visibilmente ridendo.
“Ma…ma…insomma, è assurdo!
Cosa abbiamo mai fatto di tanto ambiguo da farglielo
pensare?” domandò il soprano spaesato, tornando ad
osservare lo schermo in cerca di risposte.
Naya stava scorrendo tra i commenti del blog.
“Vediamo…allora qui c’è una
certa gLeegurl92
che dice: ‘tra quei due c’è talmente
tanta tensione sessuale che si taglia con il
coltello’”
Chris e Darren si voltarono contemporaneamente a guardarsi con gli
occhi sgranati.
“Ten…tensione sessuale?”
boccheggiò Chris.
“A quanto pare…marypuckerman8
dice che si stupisce di come riusciate a respirare quando siete nella
stessa stanza, visto che l’aria intorno a voi è
sempre piena di sesso” continuò Naya voltandosi
interessata verso i due, guardandoli come se cercasse di cogliere
questa tensione.
“Ma…non è vero! Come fa ad esserci
tensione sessuale fra noi due se Darren è etero?”
domandò il soprano interdetto, indicando con entrambe le
mani il suo migliore amico, che stava annuendo con il capo.
“Ecco a proposito di questo…LoserLikeMe25 dice:
‘se Darren Criss è etero, io sono Tina
Turner’” tornò a leggere Naya
trattenendo una risata.
Il diretto interessato spalancò gli occhi e trattenne per un
attimo il fiato.
“Oddio, sembro davvero gay?!” fece facendo
improvvisamente zittire tutti, che stavano palesemente evitando il suo
sguardo.
“OH MIO DIO LO PENSATE ANCHE VOI!”
esclamò Darren indicandoli tutti con fare accusatorio.
“Ma certo che no, tesoro. Lo sappiamo che sei
etero…è solo che…”
cominciò Heather senza terminare la frase.
“E’ solo che?” insistette il ragazzo
riccioluto, mentre tutti si scambiavano delle occhiatine eloquenti.
“E’ che a
volte…sei…così…cioè,
non so come spiegarlo” terminò la bionda
guardandosi intensamente le scarpe.
“Diciamo che se smettessi di andare in giro cantando le
canzoni delle Principesse Disney sarebbe un passo avanti per il
mantenimento della tua reputazione da etero” disse Chord
stringendo appena le labbra e annuendo con il capo.
“Ma che c’entra questo con l’orientamento
sessuale!! Quelle canzoni sono bellissime, così romantiche,
così piene d’emozione!” rispose il
ragazzo mettendosi le mani sul petto e alzando gli occhi al cielo
sognante.
Tutti lo guardarono in tralice per poi lanciarsi occhiate eloquenti.
Darren lo notò ed incrociò le braccia al petto.
“Chris, tu che sei un esperto in questo campo, puoi dire che
non sembro gay?” fece il ragazzo riccioluto chiamando in
causa il suo migliore amico.
Silenzio.
Darren si voltò verso il soprano che si stava guardando le
unghie con molto interesse, facendo l’indifferente.
“OH MIO DIO LO PENSI ANCHE TU!!” sbottò
mettendosi una mano davanti alla bocca.
Chris roteò gli occhi e gli rivolse un sorriso di cortesia.
“Ma no gioia che non lo penso…è una
cosa così da etero quando saltelli in giro battendo le mani,
o quando vieni con me a fare shopping e ci metti 45 minuti per decidere
se una camicia ti sta bene o no” rispose battendogli qualche
colpetto sulla spalla, sempre con il solito sorrisino di
compassione.
Darren spalancò i suoi grandi occhioni da cucciolo.
“E’ solo che…che sono un po’
indeciso! E se poi vedo qualcosa che mi piace di più?
E’ un’operazione delicata! E per il fatto del
saltellare…è solo che sono sempre tanto
allegro!” si giustificò con tono quasi
piagnucolante.
“Lo so dolcezza, infatti io sono sicurissimo che tu sia
etero! Cos’ho detto appena due minuti fa? Come fanno a
pensare che ci sia tensione sessuale se tu sei etero? E poi non puoi
chiedere a me queste cose, io sono gay, per puro istinto di
sopravvivenza penso che in ogni persona ci sia una piccola vena
omosessuale” replicò Chris quasi come se stesse
consolando il suo migliore amico.
“Oh Darren non disperare, senti qui…una certa klainebow1994 ha
scritto ‘non metto in dubbio che a Darren possano piacere le
donne, ma di sicuro gli piacciono anche gli uomini…o meglio,
di sicuro gli piace Chris!’” lesse Lea
avvicinandosi un po’ allo schermo.
Darren rimase di nuovo perplesso e un po’ interdetto, poi si
voltò sorridendo al soprano.
“Effettivamente sei così carino!” gli
disse dandogli un pizzicotto sulla guancia.
Tutti si girarono per guardarli scettici.
“Ok, questo non migliora di certo l’opinione che si
sono fatti su di voi” commentò Naya tornando ad
osservare lo schermo.
“Siamo amici! Ci facciamo i complimenti! Voi non ve li fate
tra di voi?” chiese Chris indicando le ragazze in cerca di
aiuto.
“Sì beh ma fra me e Heather non
c’è tensione sessuale” rispose Dianna in
modo significativo.
“Neanche fra me e Darren se è per
questo!!” ribattè deciso il soprano, aprendo le
mani in un gesto eloquente.
“Sì beh in questa foto però lo stai
guardando un po’ strano…” disse Cory
indicando lo schermo, facendo si che i due amici si gettassero
immediatamente in mezzo a loro per vedere.
“In effetti sembra che tu stia un po’
sbavando” acconsentì Darren guardando con
più attenzione la foto in questione.
“Io NON SBAVO guardandoti, ok?! Avrai anche un bel sorriso e
un bel fondoschiena, ma io ho un
bell’autocontrollo!” replicò Chris
mettendosi le mani sui fianchi.
“Uh davvero pensi che abbia un bel fondoschiena?!”
fece esaltato Darren cominciando a girare su sé stesso
cercando di guardarsi il sedere.
Chris alzò gli occhi al cielo e sospirò.
“Non è questo il punto. E poi il mio è
più bello” rispose il soprano mettendosi le mani
nelle tasche posteriori dei jeans.
“Fai vedere!” proruppe Darren prendendolo per le
spalle e facendolo girare.
“Sì ok hai un bel culetto, ma se riuscissi a
vedere meglio il mio…” disse prima di ricominciare
a girare su sé stesso.
Tutti quanti li stavano guardando interessati, come se finalmente
vedessero qualcosa che prima non gli era mai saltata
all’occhio.
“Wow, siete davvero equivoci!” commentò
Chord che li stava osservando con la testa leggermente inclinata.
“Non è che ci nascondete davvero qualcosa voi
due?” domandò maliziosa Naya, inarcando le
sopracciglia.
Chris sospirò esasperato.
“Dannazione no! Non siamo affatto equivoci! Siamo AMICI,
è normale che scherziamo e ci prendiamo in giro!”
rispose stressato.
“Quindi non pensi davvero che ho un bel culo?”
domandò Darren deluso, smettendo di rigirarsi.
“Non è questo il punto” rispose il
soprano molto lentamente, cercando di mantenere la calma. Poi
tornò a concentrarsi sullo schermo.
“Secondo me è nato tutto dopo il Kliss. Le fan
stanno confondendo Kurt e Blaine con me e Darren, stanno facendo
confusione, e prese dall’euforia che quei due finalmente si
sono messi insieme, hanno cominciato a pensare che anche noi stiamo
insieme” dedusse Chris mentre scorreva con il mouse i
commenti ed i post.
“Beh magari se evitavi di dire che come baciatore Darren
merita un 10” disse Dianna eloquente.
“E se tu Darren magari evitavi di ricambiare, dicendo che
quel bellissimo ragazzo accanto a te meritava un
12” continuò Naya con lo stesso tono.
“E se te Chris evitavi di dire che dopo il primo bacio sul
set avevi bisogno di una sigaretta” andò avanti
Lea.
“E se te Darren evitavi di dire che avevi preferito baciare
Chris che Lea” insistette Heather.
“Ok abbiamo capito l’antifona grazie!!”
sbottò Chris mettendo fine a quella specie
d’inquisizione.
“Erano tutte affermazioni innocenti e scherzose”
precisò poi, redendosi conto solo ora di come tutte quelle
dichiarazioni insieme avessero potuto creare un’idea distorta
del suo rapporto con Darren.
Ok, non poteva negare che la prima volta che lo aveva visto, aveva
desiderato immergere una mano nei suoi bei riccioli mori e
l’altra nei suoi pantaloni, ma era soltanto una normale
reazione fisica di un normale ragazzo gay di vent’anni di
fronte ad un bellissimo ragazzo come Darren.
Ma quando questo gli aveva detto di essere etero, Chris aveva
accantonato ogni pensiero poco casto (che avrebbe comunque tenuto per
sé, perché non era professionale) e non si era
più concesso di pensare a lui sotto quella luce,
specialmente poi dopo essere diventati così amici.
Gli sarebbe sembrato quasi come se si fosse approfittato di lui e della
totale buona fede che aveva dimostrato nei suoi confronti.
Era anche vero che l’innegabile sintonia e
affinità fra i due era tangibile, ma rimaneva tutto sul
piano dell’amicizia. Forse a causa di quei baci sul set si
era venuto a creare una sorta di alchimia che i due non avevano
percepito come niente di diverso dalla solita complicità.
Perché Chris non si era accorto di trattare Darren in modo
diverso, o guardarlo in modo diverso, o pensare a lui in modo diverso,
ed era convinto di non farlo. Sarebbe stato così poco
professionale, così complicato, così intricato!
E poi Chris non era decisamente il tipo di ragazzo omosessuale con la
fissa di voler convertire gli etero. Per lui, uno che gli diceva di
essere tale, era un caso chiuso. Quindi Darren era sempre stato un caso
chiuso.
Rimasero un altro po a scorrere le pagine del blog, leggendo post e
commenti, finchè Darren non battè una mano sulla
sedia accanto a lui e sospirò stanco.
“Basta Chris, io non ce la faccio più!”
esclamò esasperato mettendosi dritto.
Il soprano voltò lo sguardo e lo osservò confuso.
“Come scusa?” chiese interdetto.
“Io…io credevo di essere abbastanza forte, ma
questo sta diventando troppo! Io non ce la faccio più a
tenerlo nascosto!” continuò con lo stesso tono
avvicinandosi di qualche passo al suo migliore amico, mentre tutti lo
guardavano perplessi.
“Mentire ai nostri amici, agire sempre di soppiatto,
sgattaiolare, non fa per me!” disse Darren con voce
totalmente seria.
Fece una carezza sulla guancia di Chris in modo talmente delicato e
dolce che provocò una violenta scarica di brividi al soprano.
“Ormai anche i nostri fan se ne sono accorti, dobbiamo
accettare che non possiamo più mentire, è una
cosa troppo grande da nascondere, e io non voglio nemmeno farlo! Voglio
gridarlo al mondo” insistette aprendosi in un sorriso
raggiante.
Chris lo guardò con tanto di occhi e bocca spalancata,
completamente terrorizzato.
“Di che…di che diamine stai parlando?!”
sbottò terrificato.
Darren lo afferrò per i fianchi e con un gesto deciso se lo
trascinò addosso, il viso a pochi centimetri dal suo.
“Del nostro amore” rispose con enfasi, mentre il
suo fiato caldo si scontrava con la pelle di Chris, vicinissima.
Il soprano era completamente pietrificato dal terrore. Gli occhi stavano
rischiando di cadergli dalle orbite, specialmente quando il ragazzo
riccioluto, con una lentezza disarmante, si avvicinò alle
sue labbra.
Arrivò a sfiorarle, e Chris sbiancò
completamente. Lo vide chiudere gli occhi e aspettare qualche secondo,
così, con la bocca che stava quasi toccando la sua.
Poi Darren socchiuse appena un’occhio ed un secondo dopo si
stava allontanando ridendo a crepapelle.
“Oddio Chris avresti dovuto vedere la tua espressione!!
Ahahah non credevo che l’idea di essere baciato da me ti
spaventasse tanto!” esclamò piegato in due dalle
risate.
Il soprano riprese solo in quel momento a respirare, e si
sentì avvampare di vergogna e rabbia.
“DARREN CRISS SEI UN IDIOTA!!” sbraitò
cominciando a colpirlo sul petto.
“Ahia!! Smettila mi fai male!” si
lamentò il ragazzo riccioluto, senza riuscire a smettere di
ridere.
“Qualcuno avrebbe dovuto farti una fotografia, sembravi un
cucciolo di pinguino spaurito!” insistette Darren mettendosi
una mano sulla bocca per trattenere le risa.
“Oh, qualcuno dovrebbe fare una foto ora, perché
sto per infilzarti con i miei sai!” replicò il
soprano mettendosi le mani sui fianchi irato.
“Dai, non fare il permaloso, era solo uno scherzo!”
ribattè Darren smettendo finalmente di ridere.
“NON ERA DIVERTENTE!” sbottò isterico
Chris scuotendo le mani.
“L’avevo notato dalla faccia che hai
fatto…che poi non ho ancora capito
perché…mi hai già baciato, e hai detto
che sono un ottimo baciatore!” fece il ragazzo riccioluto
perplesso.
“Perché abbiamo appena scoperto che quasi tutti i
nostri fan pensano che io e te scopiamo, e baciarmi così nel
mezzo al set non è UN BUON METODO PER FARLI CAMBIARE
IDEA!” sbraitò il soprano.
“Infatti fossi in voi non farei mai una cosa del genere in
pubblico, i fan potrebbero completamente dare di matto!! Sarebbe una
delirante CrissColfer sex riot dappertutto”
commentò Naya divertita.
“Già m’immagino le migliaia di commenti
entusiasti!! Chissà cosa direbbero!” fece euforica
Lea.
Chris si voltò improvvisamente verso le due ragazze che
avevano parlato, con una diversa luce negli occhi, come se qualcosa gli
fosse appena balenato in testa.
“Come avete detto?” domandò con aria
pensierosa.
“Beh leggendo come hanno reagito a qualche vostro scambio di
battute, pensa cosa farebbero se vi vedessero così!
Sclerebbero completamente! Sarebbe troppo divertente!” disse
Naya ghignando.
Sul volto di Chris si aprì un sorrisino vagamente
compiaciuto, mentre alzava gli occhi al cielo pensando soddisfatto
all’idea che aveva appena avuto.
“Oh sì…eccome se lo sarebbe!”
Spazio dell'Autrice.
Chissà
cos'è appena balaneto nella testa del signorino
Colfer...comunque sì, quei due sono decisamente equivoci, e
spero che ne siano consapevoli! Mi sono resa conto che questo capitolo
è vagamente delirante, ma va beh, ormai ho perso tutte le
speranze di scrivere qualcosa di serio xD Ci tengo a precisare che
tutte le citazioni di frasi di Chris e Darren sono autentiche, mentre
quelle delle fan sono mie citazioni personali, cioè cose che
più di una volta ho scritto su Tumblr o FB xD Spero tanto
che questo capitolo vi sia piaciuto!!
Ringrazio davvero di cuore le stupende persone che mi seguono
assiduamente, e mi lasciano delle meravigliose recensioni! Ovviamente
un grazie stratosferico anche a tutti quelli che semplicemente leggono,
e che hanno aggiunto la FF tra seguite e preferite! Love you all
<3
Alla prossima guys ^^
|
Ritorna all'indice
Capitolo 3 *** It's called CrissColfer, isn't it? ***
Buona
sera a tutti miei splendori!! Come state? Io sto seriamente cominciando
a godermi l'aria di vacanza, il caldo che non mi fa dormire, il sonno
che sparisce, la mente libera da tutte quelle stupide cose che ho
imparato a scuola e che mai mi serviranno...il clima perfetto per
scrivere FF insomma! xD Questo capitolo è un capitolino un
po'...beh, non proprio di transizione, ma quasi, diciamo che introduce
bene il prossimo ^^ Sempre spassoso però xD Spero vi
piaccia!
Enjoy!
“Mmmh Chris sei sicuro che sia una buona idea? Non
è che possono tipo…rintracciarci?” fece
Darren perplesso davanti allo schermo del suo portatile, che era appena
andato a prendere nel suo camerino.
Erano tutti riuniti ad un tavolo della sala mensa, con il computer di
Naya e quello di Darren occupati da quest’ultimo e dal
soprano.
“Darren, sono fan, non hacker…e poi ci
mimetizzeremo benissimo” rispose Chris mentre digitava veloce
sui tasti.
“Anche perché sinceramente…se qualcuno
ti scrivesse su internet dicendoti che è Jennifer Lopez, gli
crederesti?” continuò il soprano mentre inclinava
un po’ la testa e rileggeva i dati appena inseriti.
Darren annuì leggermente.
“In effetti” acconsentì controllando a
sua volta le informazioni che aveva appena scritto.
“Perfetto! Ora mi manca solo un nickname!”
esclamò allegro Chris strusciandosi le mani.
“Io il mio l’ho già trovato!!”
replicò Darren entusiasta battendo le mani, come faceva
sempre, provocando il solito giro di occhiate scettiche.
Questo però non lo notò, evidentemente troppo
preso dal gongolare perpetuo per aver trovato subito un nickname
soddisfacente e girò il computer in direzione degli altri.
Nell’apposita barra bianca era stato digitato “supermegafoxyawesomehot”.
“Wow originalità saltami addosso”
borbottò il soprano.
“Devo saltarti addosso? Credevo che avremmo fatto qualcosa di
un po’ più velato!” rispose Darren che
si era perso metà frase a causa del gongolamento insistente.
Chris alzà gli occhi al cielo e sospirò
esasperato.
“Ho detto ORIGINALITA’ saltami addosso! Dio,
comincio a capire perché i nostri fan pensano che ci sia
qualcosa fra noi due…” ribattè il
soprano scuotendo il capo.
“Eh scusa non avevo sentito! Che ne so, magari i gleek ci
hanno visto giusto e volevi farmi una proposta
indecente…” rispose il ragazzo riccioluto alzando
le mani in un gesto di tregua.
“Comunque la scelta era fra questo e I_love_DarrenCriss.
O DC.is.totally.awsome”
continuò annuendo soddisfatto.
“Caspita, quando distribuivano la modestia qualcuno era in
bagno eh? O la davano insieme all’altezza e te le sei perse
entrambe?” replicò estremamente sarcastico Chris
facendo scoppiare gli altri a ridere.
“Ah-ah signorino Colfer quanto siamo spiritosi, vorrei farti
notare che sei solo una manciata di centimetri più alto di
me, quindi non fare il simpaticone!” ribattè
Darren incrociando le braccia al petto vagamente risentito.
Chris si sporse verso di lui e gli diede un pizzicotto sulla guancia.
“Oh gioia non fare così! Stavo scherzando, non
volevo offenderti” disse il soprano accarezzandogli i
capelli.
Darren lo guardò con il capo piegato verso di lui e dopo
qualche secondo cedette sorridendogli.
“Lo so che è difficile stare lontano da tutti i
tuoi parenti e dalla Terra di Mezzo” continuò
Chris facendo di nuovo piombare tutti nell’ilarità
generale, tranne Darren che lo scansò indignato.
“Certo che quando ti ci metti sei davvero uno
stronzo!” esclamò il ragazzo riccioluto, che
però cercava di nascondere un sorriso.
In realtà, quella parte incredibilmente sarcastica e
pungente di Chris era una delle cose che adorava di più di
lui.
“Basta complimenti che così
arrossisco…ora devo concentrarmi per trovare un bel
nickname” fece il soprano tornando a posare la sua attenzione
allo schermo del computer.
“Mmm vediamo…” disse prima di digitare
qualche opzione.
ChewieChewie90.
RaffaelloNinja.
MischiefManaged.
Nessuno di questi lo soddisfaceva a pieno.
“Ci sono!!” esclamò finalmente Chris
digitando velocemente.
“Glinda1990…sì,
è perfetto!” fece soddisfatto il soprano premendo
invio.
Proprio in quel momento arrivò in sala mansa anche Kevin,
che non aveva assistito poco prima alla scoperta del
CrissColfer.
“Ehi ragazzi! Che combinate tutti qui?” chiese il
ragazzo appena arrivato vedendo tutti molto concentrati intorno ai
computer.
“Non sai che è successo!!”
esclamò allegra Dianna scuotendo una mano con fare incredulo.
“Prima stavamo girovagando per internet, alla ricerca di
qualche sito Klaine per leggere gli insulti che stanno lanciando a Ryan
Murphy, e ci siamo imbattuti in un blog che ci ha aperto un
mondo!” spiegò eccitata Naya gesticolando
ampiamente.
“Praticamente abbiamo scoperto che tantissimi fan sono
convinti che Chris e Darren stiano insieme!! Cioè, proprio
loro due…proprio insieme insieme!”
terminò Lea vagamente esaltata.
“Oh, lo so” rispose Kevin semplicemente e con
nonchalance prendendo una sedia e mettendosi vicino a loro.
Tutti lo guardarono con gli occhi sgranati.
“In che senso lo sai?!” domandò
sbigottito Chris.
“Nel senso che lo sapevo già, mi diverto da morire
a girare per il fandom e vedere quello che combinano e si inventano i
nostri fan, specialmente durante gli hiatus…lo chiamano
CrissColfer, no?” fece Kevin tranquillamente.
“E perché non ce l’hai mai
detto?” chiese Darren interdetto.
“Perché lo fanno con tutti! Achele, Monfer,
Sallingstreet, Colchele, HeYa…esistono anche i nomi per le
threesome, tipo l’altro giorno, su Tumblr, mi sono imbattuto
in una fotografia che era stata catalogata come Monferstreet”
rispose il ragazzo facendo spallucce.
Tutti rimasero per qualche istante perplessi ad osservare Kevin in
silenzio, mentre questo li rivolgeva uno sguardo stranito.
“Comunque devo ammettere che il CrissColfer è
quello che scatena più…delirio. Certo, la maggior
parte, per non dire tutti quelli che lo seguono sono
Klainer…avete presente di cosa sono capaci i Klainer,
no?” continuò Kevin divertito.
“E’ per questo che a Chris è venuta in
mente un’idea!” fece Mark indicando il suo collega
ancora un po’ confuso riguardo a tutti quei nomi, e ancora un
po’ perso nel chiedersi come sarebbe possibile fare una cosa
a tre con lui, Cory e Chord.
“Che hai in mente?” domandò Kevin
rivolgendosi al soprano.
“Non pensare subito male…ho solo pensato che
potremmo divertirci un po’ ” rispose
quest’ultimo falsamente innocente.
“Tipo?” insistette il collega.
“Tipo…fare di proposito qualche dichiarazione e
vedere come reagiscono i fan…” rispose il soprano
facendo un po’ l’indifferente.
“Dichiarazioni di che genere?” replicò
Kevin immediatamente.
“Ma nulla di che, ovviamente, è solo che ho
pensato che hanno costruito una cosa enorme su frasi che abbiamo detto
come amici, e ho immaginato che se di proposito volessimo mettere la
pulce nell’orecchio, verrebbe fuori il pandemonio! Voglio
provare a vedere che effetti riusciamo a provocare. E ci siamo anche
iscritti al blog, per tenere d’occhio dall’interno,
e magari agire anche da lì!” spiegò
Chris sogghignando.
“Hai già in mente un piano d’azione
più preciso?” s’informò Kevin
curioso. Il soprano prima di rispondere si lanciò uno
sguardo d’intesa con Darren.
“A dire la verità sì…stasera
Darren ha un’intervista, quindi potrebbe cominciare a dire
qualcosina…però non sappiamo cosa gli
chiederanno, quindi dovrà improvvisare”
replicò guardando di nuovo il suo migliore amico.
“Mi lascerò prendere
dall’ispirazione” confermò Darren
sorridendo divertito.
“Mi raccomando, non esagerare troppo come tuo solito!
Vogliamo fargli un po’ sclerare, non morire
d’infarto! Perciò, per favore, evita di nominare
il mio bel culetto o simili…” lo ammonì
Chris puntandogli l’indice contro.
“Stai tranquillo, sono un attore anche io, so che bisogna
essere diplomatici…” ribattè il ragazzo
riccioluto.
“Oh è per questo che una volta hai detto che
quando hai scoperto che Chris era davvero un fan di A Very Potter
Musical riuscivi solo a pensare “Wow Chris, io ti
amo”?” fece Dianna sarcastica, leggendo ad alta
voce una citazione di un’intervista trovata nel famoso blog.
Tutti si giraro verso Darren per guardarlo in tralice.
“Beh, che c’è? E’ vero che lo
pensavo!” rispose Darren alzando le spalle e le mani.
All’unisono tutti scossero il capo rassegnati.
“Va beh, comunque, per favore, stasera non essere troppo
diretto. Devi dire qualcosa di velato che sia
d’impatto!” replicò Chris cercando di
figurarsi qualcosa del genere.
Senza sapere le domande dell’intervista però, era
un po’ difficile.
“Non ti preoccupare, m’inventerò
qualcosa…” lo rassicurò Darren tornando
a guardare lo schermo del computer.
Stava spulciando nella galleria delle foto, ed effettivamente non
sembrava esserci niente di troppo ambiguo, come alcune delle loro
dichiarazioni, però dai commenti che leggeva, i fan
sembravano vedere nei loro sguardi o nei loro semplici gesti qualcosa.
E Darren non voleva certamente negare che tra loro due ci fosse
effettivamente qualcosa, perché c’era, ed era
speciale. Non è qualcosa di speciale quel sentimento che ti
lega al tuo migliore amico?
Mentre scorreva tra le foto, il ragazzo riccioluto notò che
nella casella del suo account era apparsa la notifica di un messaggio
privato.
Aggrottò la fronte e andò a vedere, notando che
erano due.
Il primo da una certa
klaineliscious che diceva:
“Un altro fan
di AVPM eh? Ormai i fandom sono quasi gemellati xD Benvenuto e
divertiti! CrissColfer is on!”
Darren lo osservò per qualche istante leggermente perplesso,
per poi andare a leggere l’altro messaggio.
“Quella foto
dell’account non si può vedere…per
favore cambiala” da parte di…Glinda1990.
Il ragazzo riccioluto roteò gli occhi sbuffando.
“Che ha quella foto che non va? E’ quella che ho
anche su twitter!” fece Darren voltandosi verso Chris, che
aveva gli occhi fissi sul computer.
“Appunto, sarebbe l’ora tu la cambiassi anche
lì…” rispose il soprano senza smettere
di premere veloce sui tasti.
“Ehi ragazzi che state combinando tutti qui?”
La voce di Ryan Murphy arrivò da appena qualche metro da
loro, e infatti tutti alzarono lo sguardo e si voltarono per vederlo
incamminarsi verso di loro.
“Oh stiamo guardando un po’ cosa architetta il
fandom” rispose Cory facendosi scappare una risatina.
“Oddio non mi dite che siete su qualche sito Klaine! Quanti
tipi di morti lente e dolorose mi stanno augurando? Quei ragazzi sono
insaziabili! E’ per questo che sto aspettando a girare il
secondo bacio! Perché, quando avrò girato un
secondo bacio, ne vorranno un terzo, e poi un quarto che
dovrà essere pomiciare, e poi vorrano del sesso! E allora
tanto vale che vada a produrre Queer As Folk!” fece il
produttore palesemente provato dalle aspettative dei fan del Klaine.
“Oh sì ti prego Ryan portami con te e fammi fare
una bella scena con Justin! Dio, il sogno di una vita!”
esclamò Chris con gli occhi lucidi di passione.
Si dava davvero al fangirling per Sunshine.
“Comunque no, non stiamo controllando a che livelli si stanno
organizzando i Klainer per gli attacchi terroristici a casa
tua” fece Naya rivolta al produttore.
“Abbiamo scoperto che esiste una coppia che fa sclerare i
nostri fan quanto il Klaine!” esclamò con
entusiasmo Lea.
“Quanto il Klaine?! Impossibile!! E sarebbe?”
chiese Ryan curioso.
“Molti nel fandom pensano che Chris e Darren stiano insieme!!
Proprio loro due, proprio insieme!” disse Dianna elettrizata.
“Ah, lo so” rispose semplicemente il produttore
facendo spallucce.
Tutti lo guardarono sbigottiti.
“Ma lo sapevano tutti tranne noi?!” fece
contrariato Chris.
“Beh io ci tengo alla mia incolumità, quindi tengo
d’occhio i fan e quello che combinano…lo chiamano
CrissColfer, no?” domandò Ryan gettendo uno
sguardo allo schermo del computer di Darren.
“E sembrano anche abbastanza convinte, no? Beh, lasciatevelo
dire, se non vi conoscessi personalmente e non vi dovessi sopportare
tutto il giorno, anche io avrei qualche dubbio…”
commentò il produttore facendo un cenno d’assenso
con il capo.
“Ma dai!! Siamo AMICI!” esclamò il
soprano aprendo le mani verso il cielo.
“Lo so, ovvio che lo so Chris…e poi Darren crede
di essere etero, perciò…” rispose Ryan
dando una pacca sulla spalla del ragazzo riccioluto.
“Anche tu non sei proprio convinto della mia
eterosessualità, eh?” chiese
quest’ultimo con tono totalmente rassegnato.
“Ma certo che ne sono convinto zuccherino”
replicò con tono leggermente compassionevole il produttore
battendo più forte sulle spalle di Darren.
“E’ soltanto che tra voi due
c’è…non so, una scintilla!”
fece Ryan prima di girare i tacchi e avviarsi fuori dalla sala.
“SIAMO AMICI!” gli urlò dietro Chris.
“E IO SONO ETERO!” gridò Darren.
“Certo raggio di sole, certo…”
Spazio dell'Autrice.
Sto esaurendo i
nomingnoli con cui chiamare Darren quando lo rassicurano della sue
eterosessualità (*coffcoff*) quindi VIA CON I SUGGERIMENTI!
Alla persona che mi suggerirà il nomignolo più
bello e originale verrò inviata a casa una boccetta del
sudore di Darren!! Offerta speciale, ultima settimana! (Mamma mia
stasera sono più fulminata del solito, e meno male che me lo
dico da sola).
Piccola guida ai nickname!
Beh, quelli di Darren sono abbastanza chiari, perchè sono
tutti riferimenti a A Very Potter Musical...se non l'avete visto, shame
on you! u.u xD
Quelli di Chris sono di vario genere invece...
Il primo, è riferito al Chewbacca, quell'esserino di cui ha
uno zaino fatto uguale che avrete di sicuro visto nelle foto delle
riprese a New York o nella foto del suo profilo di Twitter.
Il secondo, è riferito alla sua abilità con i
sai, e con il fatto che in un'intervista disse che aveva imparato
proprio perchè da piccolo era fissato con le tartarughe
ninja (quella che usa i sai, difatti, è Raffaello).
Il terzo, è la formula in inglese per "chiudere", se
così si può dire, la Mappa del Malandrino, "fatto
il misfatto", per intenderci. Visto che Chris si è collocato
abbastanza in mezzo agli schieramenti, mi sembrava carino.
L'ultimo, quello scelto, si riferisce al nome di una delle due
protagoniste di Wicked. Avete presente l'ultima puntata, dove Rachel e
Kurt cantano il duetto? Bene, Kurt canta appunto la parte di Glinda.
Questo è quanto!!
Ringrazio sentitamente e calorosamente tutte le persone che hanno
letto, recensito, e che hanno aggiunto la FF tra le preferite, le
ricordate e le seguite! Semplicemente vi amo!
Al
prossimo capitolo!!
|
Ritorna all'indice
Capitolo 4 *** CrissColfer is so on it hurts! ***
Buon
giorno miei cari. Oggi finalmente è stato l'ultimo giorno di
scuola, e adesso ho davanti a me tre meravigliosi mesi per dedicarmi
solamente alle FF! Non siete contenti?? (No!! NdTutti Cattiviii
ç_ç NdMe) Questo capitolo l'ho scritto stamani in
classe, nelle uniche tre ore che ci siamo stati xD E', come al solito,
un capitolo vagamente sclerotico, ma ormai ci siete abituati, o no? xD
Enjoy!
“Ragazzi fate piano! Sennò sale il vicino con il
fucile a canne mozze!” sbraitò Chris entrando nel
salotto con in mano due casse di lattine di Diet Coke. Casa sua era
stata designata come ritrovo ufficiale per assistere prima
all’intervista di Darren, e poi al delirio del fandom
CrissColfer. Ovviamente rinchiudere in una sola stanza tutto il cast di
Glee era davvero una mossa azzardata. Forse per l’abitudine,
o forse per natura, quando quei ragazzi erano insieme, poco importava
se alcuni di loro fossero quasi trentenni: sembravano adolescenti.
Heather e Amber stavano saltando sul divano cantando, Chord e Kevin si
stavano rotolando per terra (per una ragione del tutto ignota alle
comuni menti mortali), Cory, Harry e Mark si stavano rincorrendo mentre
facevano slalom fra i puff e i cuscini, e le restanti Jenna, Dianna,
Lea, Naya e Ashley erano sedute sul tappeto in cerchio, con le mani
appoggiate su quelle della persona accanto, che cantavano una
filastrocca.
Ok, rettifico: sembravano bambini.
Chris osservò la scena e sospirò pesantemente.
Lui era l’unico che non era ancora maggiorenne, ma come al
solito toccava a lui prendere in mano le redini della situazione,
perché paradossalmente era il più maturo del
gruppo. Già.
“Bambini se non fate i bravi chiamo le vostre mamme e vi
faccio sculacciare!” sbottò il soprano posando le
lattine sul tavolino di vetro al centro della stanza che stava
seriamente rischiando la propria incolumità.
“Oh sì sculacciami!” esclamò
Mark fermandosi davanti a lui facendo versi sconcissimi, come quello di
autosculacciarsi e andare al trotto.
“AAAH SALLINFER!!” sbraitarono tutti additandoli e
ridendo sguaiatamente.
“Il Sallinfer non esiste! Lo sanno tutti che è il
Sallingstreet quello vero” rispose Chris tranquillamente
mettendosi a sedere sul bracciolo del divano.
“Che c’è? Sei geloso Signorino Colfer?
Tranquilli, ce n’è per tutti!” fece con
tono borosio Mark afferando al volo Chord e avvicinandosi a Chris per
abbracciarli entrambi.
“Se tu ci provassi con me le fan del CrissColfer ti
squarterebbero, lo sai vero? Sono in una botte di ferro”
replicò il soprano spingendoli via.
“Andate ad amoreggiare pure in camera mia, ma non sporcatemi
le coperte!” disse ai due con ironia.
“Solo Darren ha il permesso di sporcartele? O rompi anche a
lui? Tipo: ‘ah ah oddio sì sì ah Darren
ASPETTA NON VENIRE SULLE MIE LENZUOLA DI SETA!’”
ribattè Mark facendogli un ipotetico verso molto volgare.
“Mamma mia sei una cosa indecente!! Dovrebbero censurare ogni
parola che dici!” esclamò Chris vagamente
indignato.
“E poi io e Darren SIAMO AMICI!”
Durante la giornata quella frase era stata ripetuta talmente tante
volte che rischiava di far sanguinare le orecchie ai ragazzi.
Perché, anche se non l’avevano mai notato prima di
quella mattina, Chris e Darren erano spesso ambigui, e prenderli in
giro dava una soddisfazione unica.
“Via Chris dacci qualche dettaglio” fece Kevin
mettendosi a sedere accanto a lui e ammiccandogli maliziosamente.
“Com’è a letto il nostro hobbit?
E’ vera la regola della L?” chiese provocante
l’amico. Chris si coprì immediatamente il volto
con le mani e arrossì vagamente. Ma che razza di domande
erano?!
“Oh santo cielo sono capitato in una gabbia di matti! Lo
sapevo che dovevo restarmene a Clovis!” bofonchiò
il soprano scuotendo il capo.
“Ma cosa gli dici Kevin!! Anche se stanno insieme lui e
Darren non fanno sesso, Chris è ancora piccolino!”
esclamò Amber abbracciando in modo molto protettivo il
padrone di casa, che la guardò decisamente perplesso.
“Punto primo, io ho già fatto sesso. Punto
secondo, piccolino ‘sto cazzo, ma vi siete visti voi? Vi sto
facendo da baby sitter. Punto terzo: IO E DARREN NON STIAMO
INSIEME!” sbottò esasperato il soprano.
“Shhh smettila di far casino Chris che mi sa che
comincia!!” fece Lea avvicinandosi alla televisione
strisciando sul tappetto. Tutti si unirono a lei per terra e Chris con
un sospiro stressato e rassegnato, borbottando un “senti da
che pulpito”, si unì a loro guardando lo schermo.
Il presentatore del talk show, come previsto da Lea,
annunciò Darren, e questo entrò nello studio
saltellando e sorridendo raggiante. Aveva indosso un paio di jeans
scuri parecchio stretti e una camicia a quadri blu e rosa, con i primi
due bottoni aperti. I capelli liberi dal gel gli incorniciavano la
fronte e sul viso aveva un leggero accenno di barba. Insomma,
nell’insieme risultava decisamente sexy, nonstante stesse
ballettando per lo studio salutando il pubblico come un ritardato
mentale. Strinse la mano al presentatore prima di mettersi a sedere
perché cominciasse l’intervista.
“Come fa ad essere sempre così allegro e pieno di
energia? Dove la mette tutta?! Da dove la prende?” fece Cory
con tono sconcertato guardando la figura di Darren alla tv.
“Siamo sicuri che non si droghi?” chiese Naya
inclinando appena il capo.
“Spero per lui di sì, perché se
è così al naturale siamo messi davvero
male” rispose Dianna con sarcasmo, facendo scoppiare tutti a
ridere.
“No seriamente gente…” disse Chord
cercando di richiamare l’attenzione di tutti.
“Quel ragazzo non può essere completamente
etero” continuò annuendo con la testa, imitato
prontamente da tutti gli altri che iniziarono ad osservare il loro
collega alla televisione come se guardassero un’interessante
specie di gamberi marini per capire se sono maschi o femmine.
“Chris, senza scherzare, te che te ne
intendi…secondo te è un po’
bi-curioso?” domandò Ashley voltandosi insieme
agli altri verso il soprano. Quest’ultimo strinse le labbra e
fece spalluce.
“Secondo me qualcosa ha sperimentato, però non mi
ha mai confessato nulla…comunque ci sta,
decisamente” rispose Chris.
“Dovremmo farlo sbronzare bene bene una volta e circuirlo per
farci confessare tutti i suoi più scabrosi
segreti” disse Mark strusciandosi le mani.
“Penso che l’alcohol non basterebbe, servirebbe del
Veritasserum” replicò Chris facendo un cenno
d’assenso con il capo, mentre tutti lo guardavano vagamente
perplesso. Questo se ne accorse e sbuffò sonoramente
contrariato.
“La vostra assenza di cultura potteriana è
imbarazzante! Solo Darren mi capisce!” ribattè
Chris facendo alzare un coro di “uuuh” e di
“come siete cariniii”. Chris si lasciò
andare a quello che doveva essere il millesimo sospiro esasperato della
giornata, visto che l’aveva passata interamente in compagnia
di quei pazzi e delle loro assurde scene su lui e Darren.
Fortunatamente le battutine cessarono subito per ascoltare quello che
si stavano dicendo l’intervistore e Darren. A
quest’ultimo gli rivolse domande abbastanza banali, per la
maggior parte sui Warblers e sul loro inaspettato successo
all’interno del fandom, perché anche se erano gli
avversari delle New Directions, tutti li adoravano.
“E’ sicuramente merito delle divise”
scherzò il ragazzo riccioluto, utilizzando quella battuta
che amava rifilare alle persone che gli rivolgevano quella domanda.
“A parte gli scherzi, quei ragazzi sono davvero stupendi,
è ovvio che gli spettatori e i fan riescano a
percepirlo…sono tutti davvero pieni di talento e di energia,
come d’altronde tutti i miei compagni di cast…sono
davvero fortunato a far parte di un gruppo del genere”
continuò Darren sorridendo.
“E fra poco andrete tutti in tour con il Glee Live, no? Sei
emozionato?” domandò il presentatore.
“Oh sì, tantissimo!! E’ la prima volta
che sono coinvolto in un qualcosa di così grande, un tour
che arriverà addirittura in Europa! Sarà
assolutamente strepitoso!” commentò Darren
elettrizzato.
“Immagino che avrete già cominciato a scegliere la
scaletta e fare qualche prova…dimmi, quale pensi
sarà il numero che piacerà di più al
pubblico, e qual è il tuo preferito?”
Darren strinse le labbra e alzò un attimo gli occhi al cielo
prima di rispondere.
“Sono sicuro che “Loser like me”
piacerà tantissimo, è molto coinvolgente e
farà sentire il pubblico molto partecipe…non vedo
l’ora di lanciare tutti quei coriandoli!” rispose
battendo le mani e sorridendo compiaciuto.
“Per quanto riguarda il mio preferito comunque, è
un’ardua scelta, ma direi che…beh, sì,
che il numero che mi piace di più è
“Single Ladies”…sapete no, Chris Colfer
fa perdere la testa un po’ a tutti” disse il
ragazzo riccioluto aprendosi in un sorrisino sghembo.
Nel salotto di casa Colfer si levò un boato da stadio, come
se gli Stati Uniti avessero appena segnato un goal alla finale dei
Mondiali. Tutti cominciarono a saltellare in giro urlando
“woooh”, battendosi le mani, abbracciandosi ed
altre scene di giubilo e di sclero. Conoscevano il CrissColfer solo da
un giorno, eppure erano subito entrati perfettamente nello spirito.
L’unico rimasto immobile davanti alla tv era Chris, che era
rimasto a fissare la figura di Darren allo schermo senza riuscire a
smettere di sorridere.
*
Darren arrivò a casa di Chris quasi un’oretta dopo
l’intervista, il tempo di finire e districarsi nel traffico
infernale di Los Angeles. Salutò il portiere come fosse un
vecchio amico e salì in ascensore premendo al volo il
pulsante che portava all’attico. Quando arrivò in
cima suonò il campanello di casa Colfer e aspettò
che gli aprissero.
“Questo è Darren!!” esclamò
elettrizzato Chord correndo alla porta. Quando questa si
aprì e rivelò la figura sorridente di Darren si
levò un altro grande fragore e tutti accorsero ad
abbracciarlo e saltellargli intorno.
“Grande, sei stato grande!” esclamò Mark
battendogli forte sulla schiena e trascinandolo dentro. Lo
accerchiarono completamente cominciando a parlare tutti insieme,
chiamandolo per attirare la sua attenzione e strattonandolo di qua e di
là.
“Bambiniii potete fare i bravi un attimo!!”
sbraitò Chris cercando di farsi strada fra tutti i suoi
compagni di cast e raggiungere Darren.
Riuscì sgomitando un po’ ad arrivare fino al suo
collega al quale rivolse un sorrisino vagamente compiaciuto. Tutti
improvvisamente si zittirono e osservarono i due amici con trepidazione
e attenzione. Questi rimasero qualche istante a guardarsi, poi Chris si
mise le mani sui fianchi e lo osservò soddisfatto.
“Single Ladies eh? Non sapevo ti piacesse tanto”
commentò Chris, mentre Darren ricambiava il suo sorriso.
“Il body nero ti dona particolarmente” rispose il
ragazzo riccioluto scatenando una serie di urletti e applausi di
apprezzamento, mentre Kevin gridava “CrissColfer is on,
bitches!”.
“Avete già visto che cosa sta succedendo sul
blog?” domandò Darren notando che sul tavolino in
mezzo alla stanza era poggiato il portatile di Chris.
“Non proprio…questi pazzi isterici hanno voluto
iscriversi per commentare anche loro….avresti dovuto sentire
cosa ho dovuto subire fino ad ora! Penso che li denuncerò
tutti per violenza psicologica!” rispose Chris voltandosi per
andare a sedersi per terra davanti al computer.
“Si sono voluti iscrivere?! Oh mio dio!! Che nickname avete
scelto?” chiese curioso Darren mettendosi a sedere accanto a
lui.
“Mmm cose abbastanza stupide e sconce…Mark
qualcosa come “PornStar25”,
che a detta sua il numero è quello dei suoi centimetri, ma
dubito seriamente…Chord si è tipo
messo…mmm “LegallyBlond”,
o qualcosa del genere…Lea invece “EverySoloIsMine”…insomma
tutte cose del genere” rispose il soprano digitando
velocemente sui tasti per aprire il blog. Arrivato sulla schermata
principale fece il log-in con il suo account e andò a vedere
gli ultimi post, mentre tutti si precipitarono a guardare.
“Oh mio dio” esclamarono completamente
all’unisono.
Nell’ultima ora erano state pubblicate qualcosa come diverse
centinaia di commenti al post sull’intervista, che la
riportava tutta, con l’unica particolarità che la
frase su Single Ladies era stata evidenziata e scritta a caratteri
cubitali. L’unico commento che l’admin si era
concesso di fare alla fine del post era “CrissColfer is so on
it hurts”.
Andarono subito a scorrere tutti i commenti e immediatamente
scoppiò una fragorosa risata generale.
“Chissà quante esibizioni private di Single Ladies
ha fatto Chris a Darren per fargli perdere la testa!” lesse
ad alta voce Cory.
“Single Ladies gli farà anche perdere la testa, ma
di sicuro gli fa anche alzare qualcos’altro!” lesse
a sua volta compiaciuto Mark indicando il commento e ridendo
sguaiatamente.
“Oddio già m’immagino Chris in camera da
letto che balla solo per Darren una versione estremamente pornografica
del balletto! Ci credo che ha perso la testa!” lesse Naya
scompigliando i capelli del ragazzo riccioluto.
Andarono avanti per quasi due ore a leggere il delirio totale provocato
dall’affermazione di Darren, leggendo di come quasi tutti
avevano scritto di essere svenuti, impazziti, di aver cominciato a
saltellare (proprio come tutti nel salotto di Chris), di aver urlato o
essersi rotolati.
“Wow, è incredibile! Questo fandom è
decisamente sensibile!” commentò Chris sorridendo.
“Beh Chris, ora per par condicio, dovrai dire qualcosa anche
te…” fece Darren tirando una pacca sulla spalla
del soprano. Si scambiarono un sorriso complice.
“Impazziranno” rispose quest’ultimo senza
riuscire a smettere di sorridere soddisfatto.
“Eccome se impazziranno!” esclamò Darren
compiaciuto.
Piano piano tutti cominciarono ad andarsene, e uno degli ultimi fu
Darren, che abbracciò sia Chris e Lea prima di uscire.
“Via tesoro mi levo di torno anche io…dopo questa
serata ho decisamente bisogno di dormire” disse la ragazza
avviandosi sulla porta. Uscì in corridoio e
abbracciò il suo migliore amico.
“Non passare tutta la notte sul blog!” fece Lea
ridacchiando. Poi si voltò stranita verso la porta a vetri
che dava sul terrazzo.
“Che c’è?” fece Chris
interdetto.
“Mi era sembrato…boh, no niente, sono
completamente ubriaca…buona notte Chris!” lo
salutò prima di salire in ascensore e andarsene.
“Buona notte Lea!” le disse dietro il soprano, e
quando le porte si chiusero si lasciò andare ad un sospiro
sollevato.
Spazio dell'Autrice.
Io sono
estremamente convinta che il numero preferito di Darren sia Single
Ladies. Chiamatelo sesto senso, chiamatela follia (dovuta al fatto che
mi sto vedendo a ripetizione tutte le esibizioni di quel numero,
pensando che fra soli...mmm 14 giorni ci sarà io
lì ad assistere dal vivo agli sculettamenti di Chris e
morirò d'infarto), sta di fatto che ne sono troppo convinta!
Insomma quale altro potrebbe essere? xD Il fandom, come giusto, sta
delirando...e loro hanno appena iniziato!! xD
Non ho altre cavolate da aggiungere, quindi ringrazio sentitamente
tutte le persone che hanno letto, recensito e che seguono la mia
storia! Vi adoro!
Un bacione **
|
Ritorna all'indice
Capitolo 5 *** My life is like CrissColfer: secret, but real. ***
Salve
a tutti!! Ed eccomi con un altro capitolino xD In questi giorni sono
stata via ma ce l'ho fatta comunque a scrivere...ora, non so se
riuscirò a postare il nuovo capitolo prima di
giovedì (non so se lo sapete, ma EFP cambia server, o
qualcosa del genere, e quindi quel giorno non
funzionerà...). In quel caso slitteremo al week end ^^
Farò il possibile comunque, non vi abbandonerò!
Ora, dopo queste informazioni di servizio, vi lascio!
Enjoy!
“Ragazzi buon giorno!! Stamani sono pieno di energia, spero
che anche voi siate carichi!” esclamò un pimpante
Ryan Murphy mentre entrava nella sala prove con gli occhi puntati su
una bozza di copione.
Nessuno rispose.
Il produttore, quando finalmente si accorse che l’unico
rumore nella stanza era il frinire dei grilli, alzò il capo
perplesso osservando la sala completamente deserta, tanto deserta che
non si sarebbe stupito se fosse passata qualche palla di fieno.
Cominciò a guardarsi intorno interdetto, a cercare sotto le
sedie, nel bagno, sopra gli armadietti…niente.
I suoi attori si erano dissolti.
Eppure la sera prima era stato chiarissimo: la mattina dovevano
ritrovarsi lì per provare la nuova coreografia.
Certo, ora che ci ripensava non era proprio sicuro che tutti
l’avessero ascoltato, visto che sembravano davvero impegnati
a confabulare fra di loro fitto fitto e a spingere Chris e Darren
l’uno contro l’altro. In quegli ultimi giorni si
comportavano da bambini più del solito.
Ryan uscì dalla stanza con fare vagamente smarrito,
lanciando occhiate in tutte le direzioni per cercare di avvistare
qualcuno dei suoi attori.
Chiese ai tecnici delle luci, a quelli del suono, ai costumisti, ai
truccatori, agli scenografi…ancora niente.
Sembravano completamente svaniti nel nulla, nessuno li aveva visti.
Eppure dovevano esserci, perché quando era arrivato il
produttore aveva visto nel parcheggio molte delle loro macchine.
Chissà in quale guaio si stavano cacciando, o meglio, quale
guaio stavano architettando.
Sospirò esasperato e cominciò a girare per tutti
i camerini, notando sempre più paurosamente come fossero
tutti completamente vuoti.
Alla fine l’ultimo che gli era rimasto da controllare era
quello di Darren, il più lontano di tutti, e quando
arrivò alla porta notò che era socchiusa e che da
lì provenivano delle voci anche troppo conosciute.
Si avvicinò dunque a passo di marcia e spalancò
la porta.
“AHIA!”
Il guaito di dolore proveniva da Chord, che era a sedere per terra a
gambe incrociate proprio dietro la porta.
La scena che si presentò agli occhi di Ryan era abbastanza
raccapricciante.
I 13 + 1 componenti del Glee Club erano rinchiusi nel camerino di
Darren (andando contro ogni legge della fisica), ed ognuno aveva con
sé il proprio laptop.
Erano a sedere sul pavimento, sui tavoli, sulle sedie, sui mobili, e
sul divanetto dove era appostato Darren che teneva a sedere sulle
proprie ginocchia Chris, e nello spazio tra la sua schiena e il proprio
torso il computer, mentre il soprano aveva il suo sulle sue gambe.
Tutti erano concentratissimi nell’osservare lo schermo e
battere veloci e frenetici sui tasti, parlando di tanto in tanto per
farsi qualche domanda. Erano talmente presi da quello che stavano
facendo che nessuno alzò il capo per guardare Ryan, nemmeno
Chord, che dopo la botta si era semplicemente rimesso a lavorare con il
suo portatile.
“Ragazzi che diamine ci fate tutti qui?!”
sbraitò il produttore aprendo le mani interdetto.
L’unico che si degnò di alzare lo sguardo fu
Chris, senza però smettere di digitare sui tasti
(un’immagine molto inquietante, in effetti). Questo
guardò Ryan come si guarda uno strano insetto entrato per
disturbare la quiete della stanza.
“Stiamo lavorando” rispose semplicemente il
soprano, tornando finalmente a guardare lo schermo.
Il produttore sbuffò sonoramente e si mise le mani sui
fianchi assumendo una posa scettica ed esasperata.
“Lavorando? Sapete come dovreste lavorare?! Venendo a fare le
prove della coreografia, come vi avevo detto ieri sera!”
ribattè Ryan.
“Ora siamo impegnati” replicò Chris
sempre concentrato sul suo computer.
Il produttore sgranò gli occhi, osservando uno ad uno i suoi
migliori attori (già, proprio loro) starsene incollati ai
rispettivi schermi, risucchiati da non si poteva sapere cosa, con le
dita che scorrevano veloci o sui tasti o sul mouse.
Ok, erano sempre stati un po’ strani e tendenti al delirio
(la loro mania di nascondersi e nascondere le cose, la loro ossessione
di fotografarsi anche mentre sono in bagno per pubblicarlo su Twitter),
però alla fine erano tutte cose a cui ci si poteva abituare,
dopo un po’.
In quei giorni però si stavano rasentando limiti di follia
incalcolabili. E sapeva che il motivo che li aveva fatti sclerare
così tanto in quelle ultime giornate c’entrava con
quello che stava succedendo nel camerino di Darren.
“E di grazia, con cosa siete impegnati? Qual è
questa faccenda talmente importante da far slittare addirittura il
lavoro al secondo posto?!” domandò seriamente
irritato Ryan.
“Stiamo creando un blog CrissColfer”
Eccola la parola magica che in quei giorni aleggiava
nell’aria come una perenne ed inquietante presenza che stava
diventando sempre più ingombrante.
Improvvisamente non si parlava d’altro, non si riusciva a
parlare d’altro. Tutti si comportavano come delle fangirl
isteriche, e la cosa che lo straniva di più era il fatto che
sclerassero paurosamente per Darren e Chris che facevano volutamente
delle cose ambigue, per far credere ai fan che stessero insieme, quando
questo non era vero.
Insomma, Darren e Chris fingevano, ma gli altri intorno a loro si
comportavano come se non lo sapessero, come se anche loro osservassero
la situazione dall’esterno.
Che poi, il produttore doveva ancora capire cosa ci trovassero di tanto
divertente nel vedere migliaia di commenti deliranti di fan che
rischiano l’esaurimento nervoso, ma forse lui era troppo
sconvolto da quello che gli scrivevano i Klainer per capirlo.
Ryan sospirò molto rumorosamente lanciando sguardi vagamente
disperati ai suoi attori, che erano tornati a comportarsi come se lui
non fosse lì e loro non dovessero essere a provare.
“Un blog CrissColfer? Ma qualche giorno fa non vi eravate
già iscritti ad un blog del genere?”
domandò il produttore, provando a fare il loro gioco, che
sembrava l’unica strada possibile per ottenere qualcosa.
“Sì, ma abbiamo capito che ci serve assolutamente
la possibilità di controllare in prima persona le notizie e
le foto che vengano pubblicate…lì potevamo solo
commentare, e non era abbastanza” rispose Darren con il tono
più serio che gli fosse mai uscito dalla bocca in tutta la
sua vita.
Infatti Ryan rimase particolamente perplesso, e strinse le labbra in
una smorfia incerta.
“Ehm…ragazzi…non per essere,
ma…non è che state prendendo questa cosa un
po’ troppo seriamente?” domandò il
produttore dubbioso.
Tutti alzarono contemporaneamente il capo verso di lui, in modo
terribilmente inquietante, e gli lanciarono degli sguardi di fuoco.
“Il CrissColfer è una cosa seria!”
sbottarono in coro Mark, Naya e Kevin, mentre tutti gli altri annuivano
con decisione.
“Sì ma…insomma, non è
nemmeno reale!” replicò Ryan ovviamente.
“Appunto per questo dobbiamo impegnarci per far credere che
lo sia!” ribattè Chris con altrettanta
ovvietà.
“Beh in realtà non dovete impegnarvi poi
così tanto, se continuate a starvi in collo” disse
il produttore storcendo le labbra.
“Non c’era spazio, e non potevo sedermi sulle gambe
di una ragazza…e comunque, non è questo il
punto” rispose il soprano alzando gli occhi al cielo.
“Mmmh quindi state creando un blog per traviare le menti dei
nostri fan?” chiese Ryan cercando magari di insinuare un
po’ di sensi di colpa nei suoi attori.
“Ma hanno cominciato loro!! E tu non ti sei dovuto leggere i
commenti dove dicevano che mi facevo cavalcare da Darren!”
sbottò Chris incrociando le braccia al petto.
“Effettivamente alcuni non hanno molto tatto”
acconsentì il ragazzo riccioluto battendo sulla spalla del
soprano. Il produttore tirò l’ennesimo sospiro,
questa volta con una nota decisamente rassegnata.
Non c’era proprio speranza di recuperarli…e sapete
come si dice, no? Se non puoi batterli…unisciti a loro.
“Avete bisogno di qualcuno che vi faccia la grafica? Avevo un
futuro da pubblicitario quando ero più
giovane…” fece Ryan con tono vagamente remissivo e
accondiscendente.
A quell’affermazione tutti cominciarono ad applauidire ed
urlare compiaciuti, mentre il produttore sapeva che si sarebbe
amaramente pentito di essere salito a bordo di quella pura follia
capitanata dai suoi attori…ma cosa poteva fare altrimenti?
“Sarebbe assolutamente stupendo Ryan! Con photoshop un
po’ ce la caviamo, ma non siamo così ferrati con
l’HTML…” rispose Darren battendo le mani
entusiasta.
“Andrò a prendere il mio portatile, voi vedete di
farmi un posticino…” replicò il
produttore. Prima di uscire però si voltò e
domandò.
“Una curiosità…come l’avete
chiamato il blog?”
“My life is
like CrissColfer: secret, but real”
ribattè Chris soddisfatto.
“Il nome è stato una mia idea!”
esclamò Naya compiaciuta. Ryan sorrise, poi puntò
loro l’indice contro.
“Vi aiuterò, ma ad una
condizione…dovete promettermi che non vi farete prendere
troppo la mano!”
Tutti si misero una mano sul cuore e dissero all’unisono.
“Non ci faremo prendere troppo la mano”.
*
Decisamente si fecero prendere troppo la mano.
Il blog, dopo neanche una settimana di vita, aveva raggiunto
già un gran numero di visitatori da tutto il mondo (Darren
aveva insistito per inserire un piccolo riquadro che mostrava le
bandiere degli stati e il numero degli utenti che si collegavano).
Avevano creato una rifornita galleria di loro foto, e si erano
impegnati nel pubblicare già un bel po’ di post,
di cui una buona parte parlava dell’ultima dichiarazione di
Darren.
In quella settimana però, la vera attrazione era stata
Twitter.
Perché, in attesa dell’intervista di Chris, il
resto del cast di Glee aveva insistito per rendersi utile e cercare di
fare qualcosa. Ma considerando la stabilità mentale di quei
ragazzi, era prevedibile che avrebbero decisamente perso il controllo
delle loro azioni.
Avete presente quando la mattina suona la sveglia, e si spegne pensando
“ancora cinque minuti”. Perché in fondo,
che cosa può succedere di tanto grave, sono solo cinque
minuti in più.
Ma poi si riaprono gli occhi e sono le 11 e 30, si è perso
la riunione che determinava la salvezza della propria azienda e si
viene licenziati. E allora sono cazzi. Già.
Tutto era cominciato con un innocuo, innocente e inoffensivo tweet di
Lea che diceva quanto gli sembrassero divertenti Darren e Chris la
mattina dopo le loro interminabili maratone di Harry Potter (le quali
avvenivano qualcosa come una volta al mese, e Darren si ritrovava
sempre un gran mal di schiena a causa della scarsa ora di sonno passata
sul duro parquet di casa Colfer).
Lo stamp dello stato di Lea su Twitter era stato pubblicato subito da
Mark sul blog, con sotto qualche commento che alludeva ad altri
passatempi dei due e ad altre cause del mal di schiena di Darren.
I commenti erano apparsi come funghi, tutti estasiati
dall’idea che quei due avessero passato la notte insieme
nella stessa stanza (e poco importava se il ragazzo riccioluto era
stato scaraventato sul pavimento da Chris che voleva stare
più comodo, e che quando si era alzato la mattina aveva
rischiato di pestarlo. Ai fan bastava poco per mettergli in testa
immagini ben diverse).
Poi era venuto il momento di Kevin, che si era concesso di scrivere che
aveva finalmente convinto Chris e Darren a smettere di fare gli
asociali, soli in un angolo a dividere le cuffie dello stesso Ipod, e
ad unirsi agli altri per una partita a basket.
Questo aveva scatenato una lunga serie di disegni e fotomontaggi,
alcuni dovevano ammettere, davvero carini.
A quel punto, anche Mark si era sentito libero di scrivere qualcosa su
Twitter, e come c’era da immaginarselo, Mark trovava sempre
il modo di esagerare.
Il suo tweet fu breve ma estremamente efficace: “Dobbiamo provare, e Chris e
Darren non si trovano da nessuna parte”.
Questo scatenò decisamente il delirio, un’ondata
di commenti sclerati e volgari tanto grande e incontrollabile che Mark
fu costretto a scrivere, qualche ora dopo “Non si erano persi nelle fogne
comunque, erano solo a parlare con RM”, facendo
imperversare delusione e scetticismo.
Il colpo di grazia, fu comunque quello di Cory, per colpa della sua
stupida mania di fare le fotografie e postarle su Twitter.
Un pomeriggio, mentre tutti erano nella saletta relax ad aspettare che
finissero di montare la scenografia, Darren chiese a Chris se poteva
fargli spazio sul divano, visto che quest’ultimo era
completamente steso mentre leggeva un libro.
Chris aveva alzato le gambe, e quando Darren si era seduto, gliele
aveva appoggiate addosso, per continuare a stare sdraiato. Darren aveva
sbuffato e aveva appoggiato a sua volta il laptop sulle gambe di Chris,
che si era limitato ad alzare gli occhi al cielo ma senza dire nulla.
Cory non poteva certamente farsi scappare un’occasione del
genere, così aveva afferrato il suo Iphone, aveva
immortalato i due, e aveva pubblicato la foto su Twitter, con scritto
“Cosa non si
fa per avere un po’ di divano”.
Così scoprirono che le foto avevano un effetto molto
particolare sui fan.
Spazio dell'Autrice.
Decisamente
ci stanno prendendo troppo la mano xDD Il protagonista indiscusso di
questo capitolo è il grande Ryan Murphy, che alla fine
decide di unirsi alla banda di crisscolferiani incalliti xDD A suo
rischio e pericolo, ovviamente. E Twitter che diventa il palcoscenico
del CrissColfer per colpa degli altri pazzi sclerati del cast xD
Insomma, via, con questa FF si va sempre peggio xD Spero comunque che
vi piacciano questi sprazzi di delirio.
Nessuna precisazione da fare, quindi passo a ringraziare tutte le
adorabili persone che leggono e recensiscono la mia storia!
Un bacione a tutti!
|
Ritorna all'indice
Capitolo 6 *** CrissColfer Crew. ***
Salve
salve a tuttiii!! Mamma mia, proprio a pelo eh? Devo anche andare a
cena fuori, ma dovevo assolutamente postare prima di andarmene! Voi
venite sempre prima di tutto! (ruffiana MODE ON!) Tra l'altro, ho alle
spalle pochissime ore di sonno, anzi ora che ci penso, una e mezzo,
perchè stanotte ho visto in streaming il concerto di Darren,
e poi ero troppo ispirata e provata per dormire xD Anche se questo
capitolo mi è costato un po' di fatica scriverlo, spero vi
piaccia!
Enjoy!
“CORYYY!!”
L’urlo bellico proveniva dalla leggiadra e per questo
estremamente paurosa figura di Chris che si stava avvicinando a passo
di marcia al tavolo dove si ritrovava quella che avevano nominato la
“CrissColfer Crew” ( “CCC” o
“C alla terza” per gli amici). Il ragazzo era
riuscito a tirar fuori una voce tanto alta che i cani nel raggio di 3
chilometri avevano cominciato ad abbaiare come pazzi. Quando
arrivò di fronte al diretto interessato si mise le mani sui
fianchi e inclinò il capo battendo un piede per terra.
“Potevi avvertirmi che avresti scatenato il
finimondo!” disse il soprano irritato. Cory lo
guardò molto perplesso.
“Finimondo? Io non ho fatto niente!”
ribattè il collega alzando le mani con fare innocente. Chris
sbuffò sonoramente e tirò fuori dalla tasca dei
suoi jeans il proprio Iphone, fecando passare qualche volta il dito
sullo schermo, e poi mostandolo a Cory. Questo si avvicinò
stringendo un po’ gli occhi per vedere meglio, e poi
esclamò.
“Ahhh, la foto!! Che c’è, posto sempre
foto di noi” rispose il ragazzo facendo spallucce. Chris si
massaggiò le tempie e prese un grande respiro.
“Ok, è vero che non sono nemmeno due settimane che
siamo entrati nell’universo CrissColfer, ma dannazione,
dovremmo esserci da abbastanza tempo da sapere che genere di
conseguenze una foto del genere può avere!”
ribattè il soprano cercando di mantenere la calma.
“Conseguenze? Di che stai parlando?”
domandò Cory confuso. Chris alzò occhi e mani al
cielo.
“Il mio Twitter è invaso di commenti!! Su Tumblr
è in corso una vera e propria rivoluzione, e nel giro di
un’ora sono nate non so quante pagine CrissColfer su
Facebook! Tutti i social network sono stati presi d’assalto!
Nessuno di voi è entrato sul blog dopo che Cory ha postato
la foto?” chiese Chris vagamente allarmato. Tutti
all’unisono fecero segno di no con il capo. Il soprano si
passò una mano sul mento scuotendo a sua volta la testa.
“Di chi è il portatile più
vicino?” domandò guardandosi intorno.
“Mio!”
Chris si voltò di scatto verso la persona che aveva appena
parlato, alle sue spalle. Darren era appena arrivato con la tracolla
del computer.
“Considerando tutte le mention che sto ricevendo su Twitter,
credevo ci sarebbe stato utile” disse il ragazzo riccioluto
facendo l’occhiolino a Chris prima di porgerglielo.
“Stupendo! Anche a te stanno scrivendo di tutto?”
chiese il soprano mettendosi a sedere e accendendo il laptop di Darren.
“Abbastanza. Mi hanno chiesto se sei leggero come
sembri” rispose lui aggrottando la fronte.
“A me se sei comodo” replicò Chris
arricciando le labbra. Aprì una pagina internet e
digitò veloce l’indirizzo del blog. Quando apparve
l’homepage il soprano inclinò appena il capo.
“Wow” sussurrò sbattendo le palpebre.
“Wow cosa?”domandò Cory sporgendosi
verso lo schermo.
“Da quando hai pubblicato la foto abbiamo ricevuto 10 mila
visite, solo dagli Stati Uniti! E’ una
cifra…esorbitante! E guardate quanti commenti!”
rispose Chris additando il computer. Tutti si riunirono intorno a lui
per leggere quello che i fan stavano scrivendo.
“E’ impressionante!” esclamò
Mark sbalordito.
“I fan stanno letteralmente vomitando arcobaleni”
fece Naya che stava leggendo qua e là i commenti, i quali
avevano tutti un tono incredibilmente dolce. A quanto pare i
sostenitori del CrissColfer si erano letteralmente sciolti di fronte a
quella fotografia, che effettivamente era carina da morire. Non
c’era niente di malizioso, nessun doppio senso in quella
posa; ma al contrario, quel loro intreccio affatto imbarazzato, ed anzi
molto dolce, sembrava trasudare affinità. Si riusciva a
percepire qualcosa guardando quella foto.
“Siete adorabili” si lasciò sfuggire con
tono sognante Heather.
“Darren, quando capirai di essere omosessuale, devi davvero
metterti con Chris…siete una gioia per gli occhi”
insistette Lea spostando lo sguardo dalla fotografia sullo schermo a
loro due. Il soprano strinse le labbra e le stirò in un
sorrisino incerto.
“E’ l’amicizia che condividiamo che ci fa
sembrare così adorabili…se non fossimo
più amici, non saremmo più così
carini” le fece notare Chris.
“Sarà…” disse scettica la sua
migliore amica tornando ad osservare il computer.
“Ragazzi, grazie dell’aiuto, ma è
chiaro…non gli piaccio abbastanza”
replicò Darren abbassando il capo fintamente sconsolato.
“Oh per piacere Darren! Lo sai che mi piaci!”
sbuffò il soprano alzando gli occhi in
un’espressione esasperata. Il ragazzo riccioluto
alzò la testa di scatto e sorrise compiaciuto.
“Lo so! Ma sentirselo ripetere è sempre
bello” ribattè avvicinandosi al suo
migliore amico finchè le loro spalle non si toccavano del
tutto. Chris scosse il capo stressato e divertito allo stesso tempo.
Darren afferrò la mano del soprano che era poggiata sul
tavolo facendolo trasalire.
“Ti prometto che quando non sarò più
etero, sarai il primo da cui correrò!” disse con
tono molto solenne il ragazzo riccioluto.
“Allora sei consapevole del fatto che prima o poi cambierai
sessualità!” esclamò soddisfatto Chord.
“Più prima che poi…” gli fece
eco Kevin.
“Via Chris mi sa che non dovrai aspettare molto per far
avverare le tue fantasie erotiche su Darren!” disse Mark
battendo una mano sulla spalla dell’amico, che si
voltò a guardarlo indignato.
“Io non faccio fantasie erotiche su Darren!!”
sbottò risentito. Il collega alzò gli occhi al
cielo.
“Ma per piacere! Non ti crede nessuno!! Ovvio che le
fai…e scommetto alcune anche molto maialine, signorino
Chris-mi-spaccio-per-un-angelo-caduto-dal-cielo-Colfer!”
ribattè Mark puntandogli un indice contro.
“No!! No che non le faccio!! E’ perché
sono gay? Questa è omofobia!!” replicò
Chris offeso.
“Non è perché sei gay, è
perché sei un ragazzo! Io ho fatto fantasie su tutte
loro!” disse Mark indicando le ragazze intorno a loro, che
cominciarono a fingere di vomitare. Poi il ragazzo si
avvicinò pericolosamente al soprano.
“E lo ammetto, un paio anche su di te zuccherino”
fece ammiccandogli in maniera davvero imbarazzante ed esagerata.
“Oh mio dio stai alla larga da me!!”
sbraitò terrificato Chris allontanandosi di botto, finendo
quasi in collo a Darren, che lo abbracciò con fare
protettivo.
“Ehi Salling, giù le zampe! Vai a rinchiuderti in
camerino con Chord!” fece il ragazzo riccioluto.
“Uuuh qualcuno è geloso qui, eh? Tranquillo
hobbit, non travierò il tuo piccolo angioletto…so
che solo tu puoi farlo. Ora magari vi lasciamo soli così
potete fare sesso sul tavolo della mensa” replicò
Mark inarcando le sopracciglia malizioso.
“Oh santo cielo che schifo!! Ma dannazione Mark come fai a
dire delle cose del genere! A me poi! Che sono così puro e
innocente!” sbottò Chris coprendosi il volto con
le mani.
“Ma fammi il favore! Lo sappiamo tutti che gli strapperesti i
vestiti di dosso a morsi!” insistette il collega facendo
avvampare d’imbarazzo Chris dalla punta dei piedi a quella di
capelli.
“NON E’ VERO!! Smettila di dire queste cose che mi
fanno sanguinare le orecchie, anche perché non è
assolutamente vero!!” sbraitò il soprano
incrociando le braccia al petto profondamente irritato.
“L’avevo detto che non gli piaccio
abbastanza” commentò Darren ironico, beccandosi
un’occhiataccia da Chris.
“Ti ci metti anche te ora? Basta, ora vado da Ryan e gli dico
che è venuto il momento per Kurt di andare a fare
volontariato in un posto sperduto dell’Africa, e per me di
scappare con un ballerino brasiliano in Polinesia!”
esclamò il soprano alzandosi in piedi e avviandosi fuori
dalla sala a grandi passi.
“Chris!! Chris dai aspetta!” lo chiamò
Darren senza ottenere risultati. Quest’ultimo si
voltò verso i suoi colleghi e fece spallucce.
“Ormai se non fa un’uscita di scena drammatica al
giorno non si sente soddisfatto”
*
Heather bussò veloce al camerino di Chris. Dovevano andare a
pranzo tutti insieme per decidere come organizzarsi per la sera, visto
che ci sarebbe stata l’intervista del soprano, che doveva
fare la sua piccola e ambigua dichiarazione CrissColfer.
Aspettò qualche secondo e nessuno le aprì.
Provò bussare più forte e ancora niente.
“Chris? Chris ci sei?!” chiese ad alta voce mentre
bussava una terza volta. Immediatamente il soprano aprì e le
sorrise cordiale. Aveva una cuffietta dell’Ipod in mano, e
l’altra ancora all’orecchio.
“Scusa, avevo la musica a palla…andiamo a pranzo
allora?” fece Chris sempre sorridendo alla bionda che
annuì.
“Sì, hai già qualche idea carina per
stasera?” domandò Heather mentre il collega la
affiancava e si avviavano insieme davanti all’entrata del
set, dove li aspettavano tutti gli altri.
“Sinceramente non ne ho la minima idea, magari riuscite a
darmi qualche spunto…” rispose il ragazzo facendo
per svoltare l’angolo.
“Scusa, devo recupare il portatile che ho lasciato nella
saletta relax” si giustificò Chris mentre si
dirigeva nella stanza in questione per riprendersi il computer
abbandonato lì la mattina.
“Ormai con questa storia del blog me lo porto dappertutto,
anche al bagno! Dorme perfino accanto a me!” disse Chris
facendo ridere la bionda. Raggiunsero gli altri velocemente (beccandosi le battute di come Chris fosse sempre l'ultimo ad arrivare) e si
avviarono al ristorante italiano vicino al set, per sfuggire almeno una
volta alla mensa degli studi cinematografici, e perché
Darren si gasava da morire a fare le ordinazioni in italiano, anche se
per tutta la durata del pranzo non faceva che gongolare o menarla sul
fatto che “come la facevano a Firenze, non la fanno da
nessuna parte!”.
“Certo coglione, Firenze è in Italia!! Sapranno
fare la pasta come dei veri italiani? Qui come minimo il cuoco
è messicano!” esclamò Chord facendo
ridere tutti, mentre sul volto di Darren si disegnava un leggero
broncio infantile.
“Eddai non fare quel faccino” fece Chris dandogli
una dolce spallata.
“E ora basta fare le vostre solite battute squallide e
concentriamoci su stasera. Allora, io ho l’appuntamento da
Lopez alle 7 e mezza, e devo arrivare lì già
vestito e tutto, loro devono solo truccarmi un pochino…tra
intervista e cavolate varie ci metterò un’oretta,
perciò credo che casa di Darren sia troppo
lontana…” spiegò il soprano storcendo
la bocca.
“Ma scusa, non ho capito qual è il problema. Non
ci troviamo a casa tua?” domandò Dianna
interdetta. Chris sgranò gli occhi e per poco non
sputò la Diet Coke in faccia a Kevin.
“Come scusa?! Voi sognate se credete che vi lasci casa mia
mentre io non ci sono!!” sbottò il soprano, per
poi scusarsi con un cenno al collega di fronte a lui.
“Perché scusa? Siamo tutti maggiorenni
qui…anzi, mi correggo, siamo tutti maggiorenni tranne te!
Tutti grandi e vaccinati!” esclamò Cory, questa
volta facendo davvero sputare la Diet Coke a Chris (fortunatamente
Kevin con fare previdente si era già nascosto sotto il tavolo).
“Grandi e vaccinati? Grandi e vaccinati?! Ma voi avete dei
problemi!! Mi avete quasi sfasciato il salotto a forza di salti e corse
e rotolamenti vari, mi sentivo come una baby-sitter mal pagata!
Sì, perché l’unico non maggiorenne qui
doveva fare la bambinaia a tutti voi miei cari uomini e donne
vissute!” fece Chris indicando tutti con fare accusatorio.
“Ma dai, non essere così tragico! Stavamo solo
giocando un po’” disse Kevin che aveva appoggiato
il suo ombrellino sul tavolo, pronto ad ogni evenienza.
“Giocando come dei selvaggi bambini scatenati che vanno
all’asilo! No gente ve lo potete scordare, già
è difficile farvi stare buoni quando ci sono io a
controllarvi, figuriamoci lasciarvi DA SOLI! Senza alcun controllo e
protezione nella mia casa!” insistette il soprano scuotendo
energicamente il capo.
“Eddaiii Chris!! Ormai è tradizione! Per
scaramanzia dobbiamo stare lì anche stasera, così
che tutto vada per il meglio, proprio come con Darren”
replicò Lea usando il tono più ragionevole che
riusciva ad avere.
“Tradizione? Ma se è successo una volta sola! E
poi tu dici sempre che la scaramanzia è solo una gran
cavolata!” ribattè Chris determinato.
“Non saranno soli allo sbando, li posso tenere
d’occhio io” si propose Darren aprendosi nel
sorriso più smagliante del suo repertorio, che
però non provocò l’effetto sperato.
Chris gli lanciò uno sguardo in tralice tra lo scettico e il
compassionevole.
“Tu? Darren Criss? Quello che dorme con la copertina di
Mulan? Ora sì che mi sento rassicurato sapendo che sarai tu
a tenerli d’occhio!” esclamò il soprano
con voce intrisa di aspro sarcasmo.
Ma combattere con il cast di Glee era come combattere contro i mulini a
vento. Una battaglia persa in partenza. Infatti i ragazzi andarono
avanti almeno per una decina di minuti implorandolo, finchè
Chris esasperato non afferrò il telefono.
“Che stai facendo?” domandò interdetto
Darren al soprano.
“Prenoto il volo per la Polinesia”
Spazio dell'Autrice.
Bene,
promettente, Chris sta per avere un esaurimento nervoso per colpa dei
suoi colleghi e vuole scappare in Polinesia con un ballerino
brasiliano! Non può andare meglio di così, no? xD
Mark ogni capitolo mi diventa più tremendo, è
impressionante!! xD Non l'ho nemmeno riletto, anche perchè
non ho proprio tempo, aggiusterò gli errori di battitura
domani ** Approfitto per chiedere venia per non aver risposto a tutte
le recensioni, rimedierò il prima possibile!
Grazie di cuore a tutti voi che mi leggete e mi seguite, e un grazie
particolare a chi recensisce questa storia! Luv ya.
Un bacione!
Ps: ieri notte, dopo il concerto di Darren, ero talmente ispirata che
ho scritto una one-shot CrissColfer molto introspettiva e sentimentale.
S'intitola "No regrets, just love", andate a dargli un'occhiata e
ditemi cosa ne pensate!! Grazie mille **
|
Ritorna all'indice
Capitolo 7 *** CrissColfer couldn't be real... ***
Buon
salve a tutti!! Ripresi dal blocco di EFP? Lo so, è stato
traumatizzante, cose del genere non dovrebbero mai accadere. Oggi sarei
dovuta andare al mare con i miei compagni di classe, ma
ahimè quel traumatizzante periodo mensile che affligge noi
donne ha deciso di arrivare proprio ora, e quindi me ne sono rimasta a
casina a scrivere. Poco male, no? Poi io odio il mare. Più
di preciso odio il sole. Già, quella creatura diabolica che
minaccia la mia pallidissima e bellissima carnagione ** Ok, a voi non
ve ne importa assolutamente niente, quindi vi lascio al nuovo capitolo!
Enjoy!
Come promesso, questo capitolo
è dedicato a Francesca, che mi ha aiutato nella ricerca di
un'intervista che volevo citare ma per la quale stavo sclerando, visto
che non riuscivo a trovarla!
Grazie del tempestivo
aiuto!
Chris si passò una mano sulla fronte con aria decisamente
preoccupata, mentre dalla tempia gli colava qualche goccia di sudore
freddo.
Non riusciva a credere di essersi fatto convincere a fare una cosa del
genere!
Che poi, non si era proprio fatto convincere, tecnicamente, solo che
piuttosto di far stare zitti e fermi i suoi compagni di cast, aveva
accettato la loro malsana proposta.
Erano dei campioni nella tecnica del “prendi le persone per
sfinimento”.
E c’erano riusciti anche con Chris, anche se questo
già un secondo dopo aver acconsentito se n’era
amaramente pentito.
Gli avrebbero sfasciato casa, ne era certo.
Si passò di nuovo la mano sulla fronte. La cosa veramente
sconvolgente era il fatto che Darren avesse seriamente insistito per
controllare gli altri e fare il baby-sitter, il che era veramente
comico.
Darren era una specie di Peter Pan vivente, non avrebbe resistito
nemmeno due secondi come bambinaia. Lui era intriso
dell’anima di un bambino!
Quindi già se lo immaginava correre insieme agli altri nel
salotto di casa sua, buttando in terra tutto quello che capitava sul
suo cammino, e sporcando dappertutto (Chris già sapeva che
avrebbe trovato Red Vines sparse in tutta la casa per giorni!).
Quello che non sapeva però, era che invece la situazione a
casa sua era decisamente diversa.
Prima di tutto, c’era silenzio.
Un pauroso, inverosimile e assolutamente inquietante silenzio.
Tutti i componenti del cast avevano accerchiato Darren impedendogli
ogni via di fuga, esattamente al centro del salotto, e lo stavano
fissando intensamente senza mai distogliere lo sguardo.
Non avevano detto una parola da quando lo avevano
“imprigionato”, si limitavano ad osservarlo
insistentemente, come se cercassero di leggergli nel pensiero.
Il povero innocente Darren fissava tutti a sua volta con gli occhi
sgranati e l’espressione spauirita.
“Ehm…ragazzi…che state
facendo?” domandò il ragazzo riccioluto con voce
timorosa.
Tutti continuarono a fissarlo, finchè, con una sincronia
davvero terrificante, sui loro volti non si aprì un ghigno
malandrino.
“Niente tesoro, stai tranquillo…vogliamo solo
chiederti un paio di cose” rispose Naya inarcando le
sopracciglia e avvicinandosi al ragazzo come se fosse in una specie di
film dell’horror.
Nel mentre, Chord aveva preso una sedia e l’aveva portata
proprio dietro Darren, così che la ragazza potesse farlo
sedere.
“Ehm…perché mi
state…legando?” domandò la povera
vittima dopo esserci accorto che Mark e Kevin gli stavano assicurando i
polsi dietro la schiena con un fazzoletto di stoffa.
“Solo qualche precauzione dolcezza, non ti
preoccupare” rispose Dianna usando un tono fintamente
rassicurante che per questo suonò anche troppo terrorizzante.
“Ragazzi, sto seriamente cominciando ad avere
paura” piagnucolò quasi Darren guardando tutti
come un cucciolo bastonato.
I suoi occhioni erano davvero un’arma infallibile, ma con
loro non attaccava.
Si posizionaro di nuovo tutti intorno a lui, sedendosi per terra ed
incrociando le braccia al petto, mentre lo osservavano con lo sguardo
più serio che riuscivano ad avere.
“Allora Criss, confessa…stai davvero mettendo le
tue sporche manacce sul nostro ingenuo angioletto?” chiese
Mark con tono inquisitore.
“Co…cosa?! NO! No che non lo faccio!”
rispose il ragazzo riccioluto facendo una smorfia di dissenso.
“Ma vorresti, non è così?!”
sbottò Cory alzandosi sulle ginocchia e puntandogli un dito
contro.
“CONFESSA!!”
“No, no, no!! Ragazzi, ma siete davvero impazziti tutti?!
Chris è il mio migliore amico, ed è
così dolce, ed innocente, e io sono etero!
Non…non voglio mettergli le mani addosso, e comunque anche
se volessi non potrei!” ribattè Darren.
“In che senso?” domandò interdetta Lea.
“Nel senso che, se fossi attratto da lui e lui ricambiasse,
non potremmo comunque farci coinvolgere in una relazione romantica
perché siamo colleghi! E non solo, interpretiamo Kurt e
Blaine! Vi immaginate se disgraziatamente litighiamo a morte e ci
lasciamo, quanti problemi porteremmo? Sapete di cosa sono capaci i
Klainer! Se rovinassimo il Klaine ci verrebbero a cercare e ci
scuoierebbero vivi!” spiegò Darren annuendo
vigorosamente con il capo.
Poi abbassò lo sguardo e arricciò le labbra.
“Insomma, anche se volessimo, non potremmo stare
insieme” disse facendo spallucce.
Tutte le ragazze sospirarono sognanti.
“Oddio, questo rende ancora tutto più
romantico!” esclamò Jenna alzando gli occhi al
cielo.
“Una storia alla Romeo e Giulietta!” fece estasiata
Heather. Darren scosse il capo rassegnato.
“Ragazziii! Io e Chris siamo migliori amici, ed io sono
etero” ripetè per quella che doveva essere la
millesima volta.
“Ecco, a proposito di questo…” disse
Amber cercando le parole giuste per esprimere il loro scetticismo.
“Non ti crede nessuno amico!” esclamò
Chord senza un minimo di tatto, beccandosi un’occhiataccia
dalla collega.
Darren sbattè le palpebre più volte ed
inclinò il capo.
“Ma è vero!” replicò il
ragazzo riccioluto, beccandosi le occhiate in tralice di tutti.
“Chris aveva ragione…servirebbe
del…del…com’è che si
chiamava?” fece Mark schioccando le dita e storcendo la bocca.
“Veritu…veritam…veritas…”
bofonchiò Cory.
“Veritaserum, ragazzi. Veritaserum! La vostra assenza di
cultura potteriana è imbarazzante!”
ribattè Darren sospirando esasperato.
“Sì, ce l’ha detto anche
Chris” commentò Kevin stringendo le labbra.
“Che carini, dicono anche le stesse cose”
sussurrò Ashley a Dianna che annuì sorridendo.
“Comunque, potreste anche farmi bere un intero calderone di
Veritaserum, e otterrete le solite risposte! Non vi sto
mentendo!” replicò Darren.
“Quindi, per davvero, non hai MAI, dico mai, avuto nessun
tipo di esperienza con un ragazzo? A parte il Kliss”
domandò Mark avvicinandosi un po’
all’interrogato.
Questo lo guardò per qualche istante, poi abbassò
appena lo sguardo.
“Beh, non mi hai chiesto proprio questo
prima…” borbottò il ragazzo riccioluto
facendo scoppiare un boato di “AAAH LO SAPEVO!”.
“Allora ci sei andato con qualche ragazzo!!”
esclamò Chord mentre finiva di saltellare.
“Ora non esagerate!! Ho baciato qualche
ragazzo…insomma, così, amichevolmente, niente di
appossionato…sapete, ho avuto qualche compagno di stanza
gay, quindi a qualche compleanno, cose
così…” rispose vago Darren facendo
spallucce.
“Cioè…fammi capire. Tu, presunto
ragazzo etero, solitamente baci sulla bocca i tuoi amici
gay?” chiese decisamente interdetto Mark, mentre tutti
guardavano il ragazzo riccioluto con scetticismo.
“Sì…cioè no, non sempre! In
un paio di occasioni” replicò Darren puntando gli
occhi verso le sue scarpe.
“E Chris? Chris l’hai mai baciato sulla bocca fuori
dal set? Così, amichevolmente…”
domandò Lea con curiosità.
Darren scosse il capo.
“No, mai…”
“E perché?” insistette la ragazza
incrociando le braccia al petto.
Darren la osservò perplesso, poi si strinse nelle spalle.
“Perché non mi sembra…appropriato,
insomma…” rispose il ragazzo un po’
incerto.
Lea lo studiò attentamente.
“Pensi che Chris potrebbe fraintendere?”
“No, no!”
“E allora hai paura che possa piacerti troppo, e che la tua
fittizia eterosessualità si sgretoli del tutto?”
domandò Mark intromettendosi nella discussione.
“Ho già baciato Chris, so
com’è…” ribattè
Darren.
“No, in realtà tu hai baciato Kurt, mentre tu eri
Blaine…non è affatto la stessa cosa”
disse Kevin.
“Anche se era proprio un bel bacio”
commentò Dianna ripensando alla scena.
Darren si lasciò scappare un sorriso.
“Ragazzi, mi dispiace deludervi, ma davvero…fra me
e Chris non c’è niente di più della
nostra splendida amicizia, e per ora, mi piacciono le
ragazze” sentenziò il ragazzo riccioluto.
“Hai detto bene…per ora” fece Chord
prima di andare ad accendere la televisione.
“Oh ragazzi è cominciato!”
esclamò il biondo facendo accorrere tutti.
Si sedettero per terra davanti alla TV e osservarono interessati il
presentatore che finiva di intervistare il primo ospite.
“Ehm…ragazzi, non mi slegate?” chiese
Darren interdetto, venendo subito azzittito da un violento
“SSSHHH!”.
“Ed ora, accogliete con un caloroso benvenuto il
co-protagonista del telfilm di grande successo, Glee…Chris
Colfer!” disse entusiasta il presentatore alzandosi in piedi
mentre da un lato dello studio entrava un sorridente Chris.
Aveva indosso degli stretti pantaloni neri, una camicia del medesimo
colore, con i primi due bottoni aperti, e una giacca di pelle marrone.
“Ok, Chris è un figo”
commentò Naya inclinando appena il capo mentre osservava la
figura del collega nello schermo.
“Oh puoi dirlo forte!” replicò Amber
scambiando qualche sorrisino con le altre ragazze.
Chris era molto bello, e tutti ne erano perfettamente consapevoli.
Inoltre, quella sua aria da angelo era incredibilmente affascinante. Le
persone rimanevano estasiate da lui, e da quell’aurea di
talento che lo circondava perennemente.
Il presentatore cominciò a fare qualche domanda a Chris, che
rispose come al solito facendo ridere tutto il pubblico ed esibendosi
in alcune delle sue migliori espressioni.
Il meglio di sé, come sempre, lo diede parlando della sua
voce, e di come fosse naturalmente alta.
“Sì è una benedizione e una
maledizione…” stava dicendo il soprano, spiegando
come questo l’avesse segnato per tutta la vita, anche se ora
era la causa del suo enorme successo.
Raccontò che al telefono lo scambiavano sempre per una
ragazza, aggiungendo che ormai non gli dava neanche più
fastidio, perché faceva parte della sua vita.
“Quindi, quando chiami nei posti e ti rispondono al telefono,
pensano che tu sia una donna?” domandò il
presentatore divertito.
“Sempre” rispose Chris mentre tutti in studio
ridacchiavano.
Continuò raccontando qualche aneddoto divertente, poi si
fermò un attimo come se stesse rimuginando su qualcosa.
“Sì insomma, al telefono mi scambiano sempre per
una ragazza…beh, a volte non solo lì. Scommetto
che un paio di volte anche Darren Criss mi ha scambiato per una
ragazza” disse fintamente pensieroso per poi scoppiare a
ridere fragorosamente, seguito a ruota dal presentatore, al quale
però non dette la possibilità di chiedere altro,
mettendosi subito a raccontare di quando era stato in Francia.
Tutto il cast di Glee riunito nel salotto di casa Colfer
scoppiò a ridere e a saltellare battendo le mani.
“Non c’è niente da fare
gente…Chris ci sa fare”
*
“Ti prego fa che non sia distrutta, ti prego fa che non sia
distrutta” si stava ripetendo Chris come un mantra mentre
guidava verso casa sua.
Aveva cercato di fare il prima possibile, prendendo addirittura un paio
di semafori rossi e sentendosi molto “Fast and
Furious”.
Quando arrivò davanti al palazzo dove abitava
considerò già un buon segno non vedere alcun tipo
di fumo o fiamma, e neanche l’ombra di polizia e pompieri, ma
di certo non si poteva ancora ritenere tranquillo.
Parcheggiò il più veloce che poteva e si
lanciò letteralmente fuori dalla macchina per correre
dentro.
Salutò di striscio il portiere e chiamò
insistentemente l’ascensore, finchè le porte di
quest’ultimo non si aprirono e lui schizzò dentro.
Arrivato all’ultimo piano si precipitò
fuori e, con le chiavi già prontamente in mano,
aprì la porta.
“ECCOLO GENTEEE!” esclamò un decisamente
sovreccitato Chord che gli si lanciò incontro
abbracciandolo, mentre gli altri applaudivano entusiasti.
Chris si divincolò quasi subito dall’abbraccio del
biondo e si guardò intorno con aria circospetta.
Quasi tutti stavano saltellando qua e là, sui divani e sul
tappeto, mentre gli altri correvano e mangiucchiavano.
Così ad una prima occhiata non gli sembrò di
trovare nulla di rotto, soltanto i mobili un po’ spostati,
patatine sbriciolate sul pavimento, cuscini per terra, e il tavolino un
po’ bagnato. Cose tutte facilmente rimediabili.
Il soprano allora tirò un sospiro di sollievo.
Poi osservò meglio i suoi amici ed inclinò il
capo perplesso.
“Ragazzi…che ci fa Darren legato ad una
sedia?!”
Spazio dell'Autrice.
Possibile che in
questo capitolo si veda uno pseudo sprazzo di serietà? Dai,
prima o poi doveva saltare fuori xD Ok che è venuto fuori
mentre un Darren legato rispondeva all'inquisizione degli altri
colleghi del cast, però almeno c'è stato!
Allora piccolo chiarimento...l'intervista di Chris che ho usato come
modello è quella del 17 maggio al Lopez Tonight, ripresa
quasi interamente tranne la prima frase che dice il presentatore, e
ovviamente la citazione su Darren. In realtà non avrei
potuto usarla perchè mentalmente la mia FF è
ambientata un attimino prima, fate conto uscita dell'episodio Born This
Way, però la adoro talmente tanto (è una delle
mie interviste di Chris preferite) che mi è venuta in mente
l'idea e ho dovuto usarla!
Anche la citazione di Darren sul fatto che aveva baciato altri ragazzi
è vera! (Ed era l'intervista che non riuscivo a trovare ma
che mi ricordavo perfettamente xD)
Altri precisazioni da fare non ci sono, quindi finisco ringraziando di
cuore tutte le persone che continuano a leggere e recensire!! Vi adoro
<3
Un bacione!
|
Ritorna all'indice
Capitolo 8 *** CrissColfer is a beautiful secret. Really beautiful, and not so much secret. ***
Buona...mmm
notte? xD Allora prima di lasciarvi a questo capitolo devo chiedervi
assolutamente: avete visto le foto di Darren alla sfilata di Versace a
Milano?! Avete visto quanto era etero con quei calzini fucsia e quelle
gambe accavallate in modo così virile?! Della serie "Salve
mi chiamo Darren Criss, sono eterosessuale e non ci crede nessuno,
nemmeno io". Dio quanto ho sclerato stasera!! Che poi, gli costava
tanto avvertire un pelino prima?! Non che avessi potuto comunque
prendere il primo treno per Milano, ma dannazione almeno mi sarei
preparata psicologicamente! Vieni in Italia caspita avvisa!
Sì va beh avete capito sono sempre iperprovata da questo
episodio, quindi vi lascio al capitolo xD
Enjoy!
“Oddio, non è che l’avete
stuprato?!” sbraitò il soprano correndo verso il
suo migliore amico, ancora legato alla sedia.
“No che non l’abbiamo stuprato!”
replicò indignato Mark incrociando le braccia al petto.
Chris si inginocchiò accanto a Darren e lo
squadrò preoccupato.
“Stai bene?” chiese controllando i suoi vestiti.
“Sì che sto bene! Non hanno abusato sessualmente
di me…almeno quello” rispose Darren bofonchiando
l’ultima parte della frase mentre alzava gli occhi al cielo.
“Hanno abusato di te in altri modi?”
domandò perplesso il soprano.
“Ma no! Volevamo solo essere convinti che lui non abusasse di
te!” esclamò Cory facendo sbuffare esasperato
Chris.
“Siete proprio senza speranza. Posso capire i nostri fan, ma
voi!” commentò scuotendo il capo e facendo il giro
della sedia per slegare Darren.
“Che c’entra! Il CrissColfer unisce tutti, non
importa se sei etero o gay, bianco o nero, fan o
attore…” replicò quasi indignato Chord.
“Uh che nuovo fantastico slogan! Twitteralo a Lady Gaga,
magari ci fa il continuo di Born This Way” replicò
il soprano con sarcasmo, mentre finalmente liberava Darren dalla
stretta.
Questo si alzò in piedi e stirò le braccia
indolenzite, per poi massaggiarsi i polsi un po’ dolorante.
“E c’era proprio bisogno di legarlo per chiedergli,
per l’ennesima volta, se stiamo insieme?”
domandò seccato Chris mentre controllava che sui polsi di
Darren non ci fossero venuti dei lividi.
“Oh che fidanzatino premuroso che sei!” lo
scimmiottò Mark beccandosi un’occhiataccia dal
soprano.
“E’ che ci serviva qualche precauzione…e
non avevamo mica il…il
Verit…Veritam…” fece Dianna pensierosa.
“VERITASERUM!” sbottarono perfettamente
all’unisono Chris e Darren, per poi voltarsi l’uno
verso l’altro con gli occhi quasi illuminati.
“La loro assenza di cultura potteriana è
imbarazzante!” dissero in coro scoppiando subito a ridere
fragorosamente, mentre tutti li osservavano perplessi, per poi
lanciarsi sguardi molto eloquenti tra di loro.
Potevano negare che ci fosse una relazione romantica, e poteva essere
vero, ma fra quei due c’era qualcosa.
Si percepiva nell’aria, come se ci fosse un filo
immaginario che li legava, un collegamento.
Insomma, parlavano all’unisono!
“Meno male sei arrivato…essere circondato da tutti
questi babbani stava diventando estenuante”
commentò Darren appoggiando una mano sulla spalla di Chris,
che annuì a sua volta.
“A parte che ti hanno legato, che hanno combinato questi
pazzi?” domandò il soprano tornando a guardarsi in
giro per assicurarsi che fosse davvero tutto a posto.
“Oh niente di che, in linea di massima sono stati dei bravi
bambini” replicò Darren ridacchiando.
“Va beh, abbiamo sclerato solo durante l’intervista
e aspettando che tu arrivassi” precisò Lea
sorridendo.
“A proposito, hai fatto un’uscita davvero
brillante!” esclamò Dianna dando una pacca sul
braccio del diretto interessato.
“Come ti è uscita?” chiese curiosa
Ashley, con un ghignetto che diceva chiaramente “non
è che ti sei ispirato alla realtà?”.
Chris lo colse al volo e ridacchiò divertito. Erano proprio
senza speranza.
“Usando la tecnica più efficace di tutte:
l’improvvisazione” replicò il soprano
sorridendo soddisfatto di sé.
Poi lanciò uno sguardo al tavolino e notò che, a
parte i bicchieri, era vuoto.
“Non siete ancora andati a postare sul blog?”
domandò Chris dubbioso.
Tutti scossero il capo.
“No, volevamo aspettare te…magari poi ci accusavi
di aver combinato qualcosa” fece Cory alzando le mani con
fare innocente.
“Ok allora vado a prendere il computer”
ribattè Chris facendo per avviarsi in camera sua.
“Aspetta, te l’ho nascosto perché sulla
scrivania era troppo alla portata dei monelli”
replicò Darren seguendo il suo migliore amico.
“Sì va beh lo sappiamo che è solo una
scusa per imboscarvi due minuti!” esclamò
malizioso Chord.
“Che c’è, sei geloso? Vuoi venire anche
te?” chiese fintamente seccato Darren.
“Oh di sicuro lo vuole!” ribattè Mark
cogliendo al volo quell’invitante doppio-senso servito su un
piatto d’argento e facendo scoppiare gli altri a ridere.
“Oddio e come si chiamerebbe? CrissColferStreet?!”
fece elettrizzato Kevin. Chris alzò gli occhi al cielo.
“Ed io che ogni volta mi convinco che non possono cadere
più in basso di così”
commentò scuotendo il capo mentre usciva fuori dal salotto e
si avviava in camera sua con Darren a seguito.
Ovviamente quest’ultimo prese il portatile che aveva messo
nell’armadio dell’amico il più
velocemente possibile e tornarono subito in salotto, perché
di certo non volevano subirsi altri maliziosi commenti dai loro
compagni di cast, più di quanti ne ricevessero di normale.
Chris appoggiò il computer sul tavolino di vetro al centro
della stanza e si mise a sedere sul tappeto a gambe incrociate, imitato
subito da Darren, mentre gli altri si posizionavano tutti intorno.
Accese il portatile e aprì internet digitando velocemente
l’indirizzo del loro blog. Appena entrò nel sito
notò che molte persone avevano lasciato dei commenti
all’ultimo post pubblicato che inneggiavano tutti
all’ambigua affermazione appena pronunciata da Chris.
Così quest’ultimo fece schioccare le nocche delle
mani ed aprì velocemente la pagina per pubblicare un nuovo
post.
Andò a cercare se c’era già un video
dell’intervista (e sì, c’era
già ovviamente) e lo inserì subito, per poi
riportare sotto per scritto la citazione interessata ed un commento:
“Che cosa
avrà voluto dire Chris con questa frase decisamente ambigua?
In che cosa Darren lo ha scambiato per una ragazza, e perché
non ha precisato? Non so voi, ma a me sembra proprio di sentire puzza
di bruciato! Sinceramente a me una frase del genere fa pensare a tutto
tranne che a qualcosa di innocente. Insomma, il modo in cui
l’ha detto, e quella risata fragorosa subito dopo averla
pronunciata che sembrava così…compiaciuta! Una
dichiarazione così, insieme a quella di poco tempo fa di
Darren riguardo Single Ladies mi convince sempre di più che
quei due ci nascondono qualcosa, e a dire la
verità…non lo fanno nemmeno troppo bene!”
Il soprano rilesse soddisfatto il commento controllando che non ci
fossero errori di battitura, e poi con un ghignetto compiaciuto
aggiunse, come conclusione:
“CrissColfer
is a beautiful secret. Really beautiful, and not so much secret”
“Oh questa mi piace!” commentò Darren
sorridendo.
“I fan andranno in delirio!” esclamò Lea
entusiasta battendo le mani.
“Oh ci puoi giurare” replicò il soprano
senza smettere di sogghignare.
“Comunque, stavo pensando una cosa” disse Chord
facendo voltare tutti verso di lui con occhi decisamente sbalorditi.
“Oddio, chi sei tu, e che ne hai fatto di Chord!!”
esclamò con tono volutamente esagerato Mark facendo il segno
della croce verso il biondo, che sbuffò seccato.
“Ah ah spiritosi, sì ogni tanto anche io penso, e
credeteci o meno, ma questa è una teoria seria!”
ribattè facendo una smorfia.
“Allora; se davvero vogliamo credere, giusto un pochino, che
Darren sia etero, cioè che lo sia un po’, questo
paradossalmente va a favore del CrissColfer, perché Chris
è la cosa più simile ad una ragazza che
c’è tra noi del cast maschile”
spiegò Chord con aria quasi intellettuale.
Tutti lo guardarono interdetti.
“E questa sarebbe la cosa seria che stavi
pensando?” replicò con sarcasmo Chris, aggrottando
la fronte.
“Beh sì…ha una logica!”
ribattè Chord.
“Una logica assurda, però ce
l’ha…” acconsentì Cory
(perché soltanto uno come Cory poteva essere
d’accordo con Chord).
Il soprano sbuffò sonoramente.
“No che non ce l’ha! Ce l’avrebbe se
fossimo tutti uomini naufragati in un’isola deserta, ma come
potete notare non lo siamo!” replicò stizzito.
Chord fece una smorfia quasi infastidita.
“Quando fai l’intelligentone così sei
davvero antipatico” commentò il biondo incrociando
le braccia al petto e tirando su la testa di scatto.
Chris alzò gli occhi al cielo e si passò una mano
sul viso esasperato.
“Non sto facendo l’intelligentone, sto facendo
l’essere umano dotato di raziocinio”
ribattè il soprano scuotendo il capo.
“E’ lo stesso, sei sempre antipatico!”
insistette Chord con la stesse espressione, che fece sorridere tutti.
“Mark, vai a consolare il tuo fidanzatino” lo
apostrofò Darren divertito.
“E tu convinci il tuo a fare meno il saputello”
replicò Mark.
“Non stavo facendo il saputello!! Era solo un ragionamento
innocentemente logico!” piagnucolò quasi Chris
battendo la testa contro il tavolo.
“Cosa ho fatto di male per meritarmi tutto questo? Nella mia
vita precedente dovevo essere tipo Jack lo Squartatore, e ora il Karma
me le sta rifacendo pagare tutte! E sta anche cominciando ad
esagerare!” bofonchiò il soprano mentre Darren gli
accarezzava i capelli annuendo con il capo.
“Su su Chris…in questa vita sei una delle persone
più splendide che esistano, e vedrai che il Karma te lo
riconoscerà” gli fece il ragazzo riccioluto con
tono consolatore.
Appena finita la frase però, si voltò
minacciosamente verso i loro compagni di cast.
“Il primo che sospira sognante o esclama qualcosa come
“oooh che cariniii!” verrà prontamente
defenestrato…ed è un bel volo da qua
su” gli intimò minaccioso Darren.
“Qualcuno qui ha la coda di paglia eh” lo
scimmiottò Mark, che non perdeva mai l’occasione
di farlo.
Darren sbuffò mentre tornava a guardare Chris che si era
accasciato esausto sul tavolino, con gli occhi chiusi.
“Sei stanco?” gli domandò premuroso.
Nonostante Chris avesse una personalità decisamente
più incisiva della sua, e nonostante la sua età
risultasse più maturo e provato di lui, a volte non riusciva
proprio ad evitare di sentire un moto di protettività nei
suoi confronti.
Il soprano alzò il capo e si stropicciò gli occhi.
“No sto bene…” disse anche se i suoi
occhi affaticati dicevano tutt’altro.
“Vediamo che cosa hanno detto” continuò
puoi aggiornando la pagina del blog.
L’ultimo post pubblicato, in pochissimo tempo, era stato
riempito di commenti, la maggior parte di questi proponevano ipotesi
per rispondere al mistero sull’affermazione di Chris: in cosa
Darren l’aveva scambiato per una ragazza?
Tutti erano, ovviamente, sulla stessa lunghezza d’onda.
Chi diceva che Darren aveva trovato Chris un paio di volte piegato, con
quei suoi pantaloni attillatissimi, e scambiandolo inizialmente per una
ragazza, si era lasciato trasportare dalla libido; chi diceva che
l’aveva sentito cantare nella doccia qualche canzone di
Wicked e si era unito a lui, e chi diceva che comunque, quando Darren
si era accorto che invece era Chris, gli era piaciuto anche di
più.
Perché tutti erano assolutamente convinti che a Darren Chris
piacesse in ogni cosa che era e faceva, e a discapito di ogni cosa che
era e faceva.
In fondo, quando qualcuno è così speciale,
è davvero importante il suo sesso?
“Stasera alcuni dei nostri fan sono profondi
eh…” commentò Darren sorridendo.
Chris storse la bocca.
“Ci rifilano sempre qualcosa di filosofico nel mezzo al
delirio” replicò prima di alzarsi in piedi.
“So che me ne pentirò ma…prego,
divertitevi” disse ai suoi compagni di cast indicando il
computer.
Tutti si fiondarono per cercare di accaparrarsi per primi il computer e
cominciare a postare cavolate e commenti squallidi sul blog, mentre
quelli che non erano stati così veloci ed agili afferravano
il loro Iphone e cominciavano a Twitterare le proprie stupidaggini.
Cory, Chord, Kevin e Amber iniziariono anche una guerra su Twitter,
sì di quelle dove ti fotografi mentre fai una mossa e la
pubblichi indirizzandola a qualcuno in particolare.
Un passatempo estremamente avvincente.
Chris si lasciò cadere sul divano e sprofondò
lì, sentendosi davvero esausto.
Mandare avanti un blog CrissColfer, ed il CrissColfer in sé,
era davvero più impegnativo di quello che sembrava.
Un quarto d’ora dopo, quando Darren si voltò a
guardarlo, notò che il soprano si era addormentato.
Sorrise e disse agli altri di fare piano, e cominciare ad andare a
casa, così tutti si scambiarono la buona notte e piano piano
si avviarono fuori dall’appartamento.
Darren si avvicinò lentamente al divano, e facendo molta
attenzione a non svegliarlo, prese in braccio Chris e lo
portò in camera sua, guardandosi bene dal rischiare di
picchiare da qualche parte.
Chris era più alto di lui, però era magro e
quindi riusciva a tenerlo con facilità fra le sue braccia.
Addormentato così poi, si mostrava in tutta la giovinezza
che non dava a vedere quando era cosciente, e accentuava ancor di
più quella sua aurea angelica, anche quella spazzata via
quando era sveglio dal suo pungente sarcasmo.
Darren lo stese sul letto con delicatezza, gli sfilò le
scarpe e lo coprì con il lenzuolo, per evitare che sentisse
freddo.
Si soffermò qualche istante a guardarlo, sorridendo
leggermente, poi gli accarezzò lentamente la guancia e
uscì dalla stanza in silenzio.
Spazio dell'Autrice.
Mmmm oddio,
possibile che DI NUOVO abbia messo uno sprazzo di pseudo
serietà? No, qui più che altro
è...fluffosità. Sì, insomma, ne avevo
davvero bisogno. Scrivere una FF dove sono solo amici comincia a
diventare abbastanza estenuante D: Infatti sto cercando di scrivere il
più veloce possibile xDD E ditemi se non è
adorabile Darren che mette a letto Chris ** Dolcezza allo stato puro!
Per il resto siamo sempre al solito delirio xDD Mark che non si
smentisce mai, Chord e le sue teorie geniali, Cory e la sua ingenua e
adorabile stupidità...che quadretto xD
Ok è mezzanotte e mezzo, la notte è ancora
giovane e io probabilmente passerò le prossime ore su Tumblr
partecipando alla "Darren Criss Socks Riot". Sì, i suoi
calzini fucsia stanno scatenando il delirio. Indi per cui, vi lascio **
Ringrazio tantissimo tutte le persone che leggono e recensiscono questa
mia piccola follia! I love you guys, from the bottom of my heart.
Un bacione **
Ps: avete presente la guerra di Twitter che ho citato quasi alla fine?
Beh, c'è stata davvero xDD Li adoro, sono troppo sclerati xD
|
Ritorna all'indice
Capitolo 9 *** Mission CrissColfer round two! ***
La mattina seguente, quando Chris arrivò sul set, era
stranamente di buon umore, e questo non accadeva praticamente mai,
perché la mattina era un momento decisamente critico nella
vita di Chris Colfer.
Infatti appena
sveglio il soprano possedeva l’acidità di una
vipera assassina e la reattività di un bradipo in coma
profondo.
Un mix decisamente
controproducente, e distruttivo, specialmente per lui.
Anche
perché i suoi dispettosi compagni di cast lo consideravano
il momento ideale per attaccarlo, scatenando poi crudeli ritorsioni.
Quella mattina
però Chris era tranquillo e sorridente, non aveva rinunciato
a primarie funzioni corporali per dormire qualche minuto in
più, ed era in perfetto orario.
Entrò
negli studi salutando tutti non con il solito gesto da zombie ma con un
vero e proprio saluto e si diresse alla ricerca dei suoi colleghi, che
scoprì essere già tutti lì, in sala
relax.
Quando
entrò nella stanza notò che tutti erano seduti al
tavolo centrale ed erano estremamente concentrati su qualcosa.
C’era chi
stava usando il computer, chi stava scrivendo su dei fogli, chi
mostrava ad altri qualcosa in un’atipica quiete che
solitamente si guardava bene dallo stare nel luogo di ritrovo del cast
di Glee.
“Ragazzi
che ci fate già tutti qui?” chiese Chris per poi
dare un’occhiata al suo orologio.
Era sicurissimo di
essere praticamente in anticipo, ed infatti lo era.
“Siamo
qui già da un bel po’…stiamo
controllando la situazione” rispose Lea senza staccare gli
occhi dal quaderno su cui stava scrivendo con una matita.
“Oh
riguardo l’intervista di ieri sera? E’ successo
qualcosa di grave?” domandò interessato il soprano
avvicinandosi a loro.
Automaticamente,
senza neanche farci caso, Darren si alzò in piedi e gli
lasciò la sedia davanti al computer, ma prima di mettersi a
sedere Chris lo abbracciò velocemente augurandogli il buon
giorno.
Darren rimase
abbastanza stupito, perché la mattina se non si voleva
incorrere in future e atroci vendette, Chris era inavvicinabile, e
anche se lui adorava dargli fastidio saltellandogli intorno, non
rischiava mai tanto.
Chris sapeva
decisamente terrorizzarlo.
E appena sveglio il
soprano si trascinava da un posto all’altro senza riuscire ad
interagire praticamente con nessuno, il massimo che riusciva a fare era
salutare le altre persone dello staff per cortesia ed educazione, ma
con i colleghi poteva tranquillamente permettersi di ignorarli
palesemente.
Perciò
il buon giorno di Chris gli risultò come aver appena visto
un elefante rosa risalire il cielo su un arcobaleno di zucchero filato.
Impossibile e stupendo.
“Ti senti
bene Chris?” domandò il ragazzo riccioluto
aggrottando la fronte.
Il soprano gli
rivolse un sorriso allegro.
“Certo,
benissimo. Stamattina mi sono svegliato di buon umore”
rispose mettendosi a sedere al posto di Darren.
“Oh lo
vedo. E questo non succedeva da?” chiese all’amico.
Chris fece spallucce e storse le labbra.
“Mmm
dalla mattina del mio compleanno. Di 15 anni fa”
replicò prima di mettersi a guardare lo schermo.
Era aperta la
homepage del blog e lui la osservò cercando il motivo di
tanto interesse.
Lesse i commenti
che si era perso e ridacchiò di tutta la malizia di cui
disponevano i fan, però apparentemente non trovò
niente di insolito.
“Qual
è il problema? Come mai tanta apprensione?”
domandò Chris non notando niente di strano.
Darren si
abbassò e con una mano si appoggiò alla spalla di
Chris per non cadere, mentre con l’altra gli
indicò una scritta sullo schermo.
“Guarda
gli ultimi commenti ricevuti”
Chris
arricciò la bocca e con il mouse digitò la
scritta che indicava il numero dei commenti.
Si aprì
allora tutto l’elenco dei commenti globali e si accorse che
gli ultimi in ordine cronologico parlavano tutti della foto postata da
Cory due giorni prima.
“Beh,
quindi?” domandò sempre senza capire.
“Chris
hai appena fatto una dichiarazione molto molto ambigua in diretta
nazionale, non dovrebbero parlare della foto, dovrebbero parlare di
questo!” sbottò Kevin facendo cadere la matita sul
tavolo e passandosi una mano sulla fronte con aria vagamente
preoccupata e stressata.
“Abbiamo
fatto qualche calcolo…” disse Chord porgendo a
Chris un quadernino su cui erano stati scritti un sacco di numeri a
penna.
“Spero
che non gli abbia fatti tu” bofonchiò sarcastico
il soprano osservando i calcoli.
“Ah-ah
spiritoso, guarda che io andavo forte a matematica” lo
rimbeccò il biondo facendo una smorfia mentre gli altri
ridacchiavano.
“Alle
elementari andavamo tutti forte a matematica”
continuò Chris.
“Mmm io
andavo male anche alle elementari” ammise Cory facendo
scoppiare tutti a ridere.
“Comunque
tranquillo Chris, i conti li ho fatti io, e praticamente il post della
foto ha ricevuto il triplo delle visualizzazioni della media degli
altri, e almeno il 30 % in più di commenti. E nonostante la
tua dichiarazione, ne stanno ancora parlando a raffica”
spiegò Dianna girando lo schermo del suo computer e
mostrandogli una pagina di Tumblr.
“I social
network ne sono invasi, le persone non fanno che pubblicarla, e
ripubblicarla, e condividerla e ricondividerla. E’ diventata
l’immagine del profilo di un quinto degli utenti che segue il
nostro blog!” continuò la bionda passandogli un
foglio su cui lei stessa aveva scritto.
“Wow. Ma
continuo a non capire quale sia il punto” rispose Chris
fecendo spallucce.
“Il punto
amico, è che dobbiamo cambiare strategia” disse
Mark facendo voltare il soprano verso di lui.
“I nostri
fan hanno ragione…per quanto ambigue, ed interessanti, e
piene di doppi sensi possano essere le parole, sono sempre parole. Voi
fondamentalmente potete dire comunque qualsiasi cosa e loro non
avrebbero in mano niente. Potrebbero essere tutte bugie, come infatti
sono. E’ ovvio che siano più attratti da una
fotografia, che è così reale e concreta, invece
che a qualche frase” spiegò il ragazzo annuendo
vigorosamente con il capo.
Chris lo
osservò inclinando appena il capo, pensieroso.
“Intendi
che dobbiamo smetterla con le dichiarazioni?” chiese
dubbioso.
Tutti fecere segno
di sì.
“Beh come
inizio è stato sicuramente promettente, anzi grandioso, ma
le reazioni dei fan parlano chiaro: non sono abbastanza. Quelle parole
potrebbero tranquillamente esserse smentite con un niente; è
ovvio che sì, i fan sclerino e si lascino prendere dal
delirio, però poi alla fine niente di più. Le
parole lasciano il tempo che trovano, mentre quell’unica,
innocente foto, fatta addirittura senza preterintenzione, ha provocato
una vera e propria rivolta! E persiste, capisce? I fan continuano a
parlarne e riguardarla…è chiaro che sia una
strategia vincente” disse Naya rivolta in particolar modo al
soprano, l’unico che si era perso tutte le discussioni sulla
vicenda.
Chris
guardò la collega per qualche istante, poi tornò
ad osservare la pagina del blog.
“Beh
sicuramente avete ragione ragazzi…quella foto ha scatenato
il delirio; ma…non possiamo essere troppo concreti. Avete
afferrato il punto, le foto sono reali, ma noi non lo siamo. Il
CrissColfer non è vero, vogliamo solo divertirci a farlo
credere. E’ per questo che le parole andavano
bene…perché i fan potessero largamente ricamarci
sopra e sbizzarrirsi con la loro immaginazione, rimanendo
comunque…salvi. Se qualcuno ci chiedesse cosa sono tutte
queste voci potremmo tranquillamente dire niente. Ma se cominciamo a
postare foto, nelle foto si deve vedere qualcosa, e quel qualcosa
rimane” replicò il soprano che sembrava un
po’ perplesso.
Era preoccupato del
rischio di oltrepassare un certo limite che avrebbe potuto influire
seriamente sulla loro quotidianità.
Perché
far credere qualcosa ai fan era semplice, ma rischiare di farlo credere
a tutti era pericoloso.
“Possiamo
essere ambigui anche con le fotografie” rispose Darren che
era ancora accanto a Chris, il quale si voltò verso di lui.
“Guarda
la foto di Cory…non stavamo facendo niente, e possiamo
tranquillamente dirlo, perché era del tutto vero. Quella
foto non era premeditata, ci stavamo solo comportando come sempre.
Eppure ha scatenato il pandemonio! Non è necessario postare
foto di noi avvinghiati in qualche anfratto che pomiciamo
selvaggiamente” continuò il ragazzo riccioluto
sorridendo divertito alla fine.
“Oh
però sarebbe una scena molto interessante da
vedere” commentò Ashley facendo ridacchiare
maliziose tutte le ragazze.
“Beh per
godercela potremmo sempre convincere Ryan a metterla nel
telefilm” ribattè Lea mentre continuavano a
sogghignare.
“Ah
lasciate perdere…cento verdoni a testa ed è
andata!” esclamò Chris facendo scoppiare un sonoro
boato di approvazione.
“Non
provocarci Colfer, potremmo farlo!” rispose Dianna
indicandolo divertita e compiaciuta allo stesso tempo.
“Addirittura
sareste disposte a sborsare cento dollari per veder pomiciare due
ragazzi?” chiese allegro Darren, positivamente sorpreso dalla
loro reazione.
“Beh per
vedere pomiciare due ragazzi no…ma per veder pomiciare voi
due eccome! Anche duecento! ” esclamò Amber
beccandosi la rumorosa approvazione di tutte le altre.
“Siamo
pur sempre fan del CrissColfer…” disse Heather
aprendo le mani al cielo.
“Delle
assatanate fan del CrissColfer” borbottò
fintamente scandalizzato Chris, facendo di nuovo ridere tutti.
“Comunque,
tornando a noi, Darren ha ragione…non
c’è bisogno di cose TROPPO compromettenti, lo
sappiamo bene, siamo attori anche noi, sappiamo quali potrebbero essere
le conseguenze; e comunque finchè Darren insiste a voler che
la gente creda che sia etero, non possiamo fare niente di
radicale…però possiamo giocare anche con
quelle” fece Kevin strusciandosi le mani già
pronto ad architettare tanti allettanti scenari.
Chris
alzò gli occhi pensiero e dopo qualche istante si convisce
che avevano ragione.
Non era necessario
fare niente di esagerato, e avrebbero ricevuto un’enorme
risposta. Ne sarebbe valsa pena.
“Bene,
allora che la seconda fase della missione CrissColfer abbia
inizio!”
*
Appena
l’ultimo ciack sentenziò la fine delle riprese
mattutine e l’inizio della pausa pranzo, tutti i membri del
cast si fiondarono in sala mensa per una riunione straordinaria della
CCC.
Si accaparrarono il
tavolo centrale e cominciarono a radunare un po’ di idee per
la foto che avrebbe fatto partire tutta la seconda parte della loro
“missione”.
Ma dopo almeno una
decina di minuti che erano lì e che molti si erano persi a
divagare sull’attività sessuale dei due diretti
interessati, il gruppo venne (fortunatamente per Chris e Darren)
interrotto.
“RAGAZZIII!”
Tutti si voltarono
immediatamente verso l’entrata della sala, il punto da cui
era partito quell’urlo da una voce decisamente familiare,
specialmente per Darren e Chris.
Sulla porta, a
braccia aperte e bocca allegramente spalancata, c’erano Riker
Lynch, Curt Mega e Titus Makin.
Darren
scattò in piedi e cominciò ad urlare correndogli
contro, finchè non saltò letteralmente in collo
al povero biondino che li avevi chiamati, rischiando di farlo crollare
miseramente.
Anche Chris si
alzò velocemente per andarli ad abbracciare, cosa che
finì con il prendersi per mano e cominciare a saltellare
intorno come dei bambini.
“Oddio
ragazzi non sapete quanto ci mancate! Questo posto non sembra
più lo stesso senza di voi!” esclamò
elettrizzato Darren che stava saltando più di quanto fosse
umanamente possibile.
D’altronde,
gli Warblers erano gli Warblers.
Gli esemplari di
esseri umani più carini, simpatici, gentili e straordinari
che esistessero. Averli nello show era stato un dono.
“Anche
voi ci mancate tantissimo, tutti di qui ci manca! Per questo siamo
passati a salutarvi!” replicò Curt che non la
smetteva di battere pacche sulla spalla di Chris.
I tre si unirono al
tavolo salutando calorosamente anche tutti gli altri membri del cast e
dopo i convenevoli si sedettero con loro.
“Ora,
devo essere sincero…c’è anche un altro
motivo per cui siamo venuti qui” ammise Riker facendo
scorrere lo sguardo tra Chris e Darren.
“Non
è che…state combinando qualcosa?”
chiese senza staccare gli occhi dai due interessati.
“In che
senso?” domandò Chris confuso.
“Beh
stamattina abbiamo incontrato delle fan italiane”
cominciò a raccontare Titus dopo essersi scambiato
un’occhiata eloquente con gli altri.
“Uh che
carine!” commentò immediatamente Darren, che alla
parola “italiane” si era già illuminato
tutto.
“Sì,
già…e una di loro mi ha chiesto se voi due state
insieme” continuò Riker che sembrava un
po’ incerto.
Tutti spalancarono
gli occhi.
“Sul
serio?!” fece Chris immediatamente.
Sembravano tutti
molto sorpresi dall’audacia di quel gesto.
“Sì,
e quando gli ho detto che Darren è
etero…beh…mi ha..."
Riker
guardò i due amici un'altra volta.
"...riso in
faccia” concluse il biondino.
Tutti rimasero un
attimo in completo silenzio, metabolizzando la notizia leggermente
perplessi, per poi scoppiare a ridere fragorosamente (tranne Darren,
ovviamente).
“Beh,
reazione prevedibile e assolutamente legittima!”
replicò Mark sempre ridendo di gusto.
“E tu poi
cosa le hai detto?” chiese Darren.
“Niente,
cosa avrei dovuto dirle? Non aveva tutti i torti…abbiamo
dato un’occhiata al fandom su internet, e sta succedendo un
po’ di delirio in questi ultimi due giorni…che
state combinando voi due?” chiese confuso Riker.
Sui volti di tutti
si aprirono dei sorrisini vagamente inquietanti.
Era tempo per la
CCC di fare nuove reclute.
Spazio dell'Autrice.
Bene,
come avete potuto constatare, sono viva e vegeta (più o
meno, ho delle crisi di depressione ogni 10 minuti, ma per il resto
è tutto apposto!). Lo spettacolo, neanche a dirvelo,
è stato una delle cose più belle che abbia mai
visto, ed ero PAUROSAMENTE vicina al palco di Single Ladies (fate conto
che quando gli Warblers sono scesi da lì per andare al parco
centrale gli ho toccato la mano ** A tutti tranne che a Darren,
perchè lo ammetto, quando me lo sono ritrovata davanti sono
rimasta pietrificata, non ho avuto nemmeno il coraggio di tendergli la
mano. Era troppo per me!) Stanotte vedo di postare finalmente le foto
che ieri non mi faceva pubblicare (stupido Facebook!).
Per quanto riguarda il capitolo, viene introdotta quella che
sarà la seconda parte della storia, la parte delle
fotografie. E anche lì ci sarà da divertirsi!
Una nota di precisazione: l'incontro di Riker, Curt e Titus con le fan
italiane e la domanda su Darren e Chris è una cosa veramente
successa. Come faccio a saperlo? Bene, perchè sono stata io
a fare quella domanda a Riker!
Sì, proprio io in persona xD Gli abbiamo incontrati fuori
dalla O2 Arena, e sono veramente le persone più adorabili
che abbia mai incontrato, sono rimasti lì con noi a parlare
per dieci minuti, gentilissimi e dolcissimi, e io non potevo farmi
scappare un'occasione del genere! Così ho chiesto a Riker se
Darren e Chris stavano insieme, e quando lui mi ha detto "No, Darren is
straight" io...gli sono scoppiata a ridere in faccia! Insomma, che
altro avrei dovuto fare? xDD E scommetto, scommetto che gliel'ha
raccontato, quindi mi sento vagamente potente xDD
Bene, ora dopo questo vi lascio, ringraziando tutte le stupende persone
che hanno letto e recensito (a queste ultime prometto una risposta,
stanotte quando torno mi ci metto e rispondo a tutti, perchè
vi amo u.u).
Bye bye!
|
Ritorna all'indice
Capitolo 10 *** Sure CrissColfer isn't real? ***
Buon
salve ** Oddio, io che posto di pomeriggio? Lo so, avrei dovuto postare
ieri notte, ma all'una sono crollata, e non so nemmeno
perchè! Boh, a volte capita...comunque il capitolo era quasi
terminato, quindi ho aggiunto le ultime scene ed eccoci qui! Come al
solito, più scrivo e più mi rendo conto che la
storia si allunga, spero non vi dispiaccia! **
Enjoy!
“Quindi…se ho capito bene, state organizzando
tutto questo di proposito per vedere a quale livello di
insanità mentale riesce ad arrivare il nostro
fandom?” domandò Titus sempre un po’
perplesso.
I ragazzi gli avevano raccontato tutta la storia, di come avevano
scoperto di questa grande fetta di fan che credevano in una relazione
romantica fra Darren e Chris, di come gli fosse balzato in testa di
provare a scatenare di proposito qualche reazione, e di come il primo
tentativo avesse avuto tanto successo da incitarli a continuare.
“Beh, il fatto che siano fan di gente come noi vi dovrebbe
far capire che potreste non finire mai” commentò
ironico Curt mentre faceva una smorfia divertita.
“E questa cosa quando è cominciata?”
chiese Riker dubbioso.
“Due settimane fa” rispose Darren dopo aver fatto
due conti.
“Quindi tutte le cose successe prima…non erano
dette di proposito?” domandò il biondino un
po’ incerto.
“Ehm…no” replicò Chris non
capendo dove volesse arrivare Riker.
“Ma…voi due…non…non state
insieme, vero?” chiese quest’ultimo dopo qualche
istante di silenzio.
“No, ovvio che no!” rispose immediatamente Chris.
"Ehm...sicuri?" domandò Riker titubante.
"Certo!" sbottarono in coro Darren e Chris.
“No era solo per esserne sicuro,
perché…” fece il biondino fermandosi a
metà frase e guardando in aria indifferente.
“Perché?” lo incitarono nuovamente
all’unisono Darren e Chris. I tre Warblers si guardarono fra
di loro complici.
“Beh perché
fate…così” rispose Curt indicando i due
interessati.
“Insomma c’è sempre stato qualcosa di
forte fra voi due” continuò Titus annuendo con il
capo ragionevole.
“E poi un sacco di cose che avete detto sono…un
po’…equivoche” disse Riker storcendo le
labbra.
Curt mise una mano sulla spalla di Darren.
“Lo sapete vero che ci potete dire tutto, no? Siamo amici,
non sarebbe di sicuro un problema, anzi, saremmo felici per
voi” lo rassicurò il morettino sorridendogli
confortante.
“Ragazzi! Non anche voi vi prego”
bofonchiò il soprano appoggiando la testa fra le braccia
incrociate sul tavolo.
“Sul serio, io e Chris siamo solo migliori amici, non stiamo
insieme, e io sono etero” ribattè Darren con quella
frase che in quei giorni aveva ripetuto almeno un milione di volte.
I tre lo guardarono un attimo in silenzio, poi abbassarono lo sguardo
cercando palesemente di non mettersi a ridere, e dopo qualche istante
Riker si mise una mano sulla bocca per trattenersi e nascondersi.
“Ragazzi!!” replicò Darren facendoli
definitivamente scoppiare a ridere.
“Ahah scusa amico, ma ora ho capito perché quella
ragazza ha riso! Non avevo mai sentito quanto effettivamente risultasse
divertente” rispose il biondino sempre cercando di contenere
le risate, senza molto successo.
Darren cominciò a battere la testa sul tavolo mentre i tre
amici cercavano di darsi un contegno, impresa affatto semplice
considerando che anche gli altri avevano iniziato a dargli corda.
“E’ quello che stiamo cercando di fargli capire da
sempre” disse Chord ridacchiando divertito insieme ai
colleghi.
“Insomma si dipinge le unghie arcobaleno, si mette i calzini
fucsia, e poi pretende che la gente non rida?”
commentò Mark che infatti se la stava ridendo alla grande.
Il ragazzo riccioluto che stava insistendo nel tirare testate al
tavolo, da quella posizione riuscì a scovare il sorrisino di
Chris nonostante avesse il capo appoggiato sulle braccia, e lo
indicò con fare accusatorio.
“Non puoi abbondarmi anche te, non posso combattere da
solo!” esclamò Darren con tono fintamente
disperato, aggrappandosi alle spalle del soprano con
teatalità. Chris ne rise soddisfatto e alzò il
busto.
“Ma no che non ti lascio a combattere da solo, non lo farei
mai” rispose con tono di voce abbastanza basso, mentre faceva
qualche carezza ai ricci di Darren.
Si accorsero solo dopo qualche istante che improvvisamente tutti
avevano smesso di ridere e li stavano osservando con insistenza.
“Che c’è?!” sbottò
Chris sospirando esasperato.
“Siete adorabili” si lasciò sfuggire
Riker con tono vagamente estasiato, mentre gli altri due Warblers
annuivano in silenzio. Il soprano alzò gli occhi al cielo
spazientito.
“Sì lo sappiamo…ora possiamo tornare a
fare le persone pseudo-serie?” ribattè Chris, che
si era appena accorto di avere una mano sulla spalla di Darren,
togliendola velocemente.
“Ok, scusate…quindi eravamo rimasti che avete
formato la CrissColfer Crew, avete un blog tutto vostro dove pubblicate
le cose che voi stessi decidete di dire, e guardate l’effetto
che provocate sui fan…” disse Titus riprendendo in
mano le redini della situazione.
“Esattamente!” rispose Darren felice che la
conversazione avesse virato dalla piega che aveva preso.
Che prendeva sempre.
“E ora vi siete accorti che le foto hanno un impatto
decisamente maggiore sui fan rispetto a qualche dichiarazione, quindi
vi volete organizzare per scattare qualche foto ambigua ma non troppo
compromettente da postare in modo anonimo per scatenare il delirio tra
i fan” continuò Curt mentre tutti annuivano
entusiasti.
I tre Warblers si scambiarono l’ennesimo sguardo
d’intesa.
“La trovo un’idea machiavellica, assurda e del
tutto priva di un minimo di senso logico…”
commentò Riker prima di aprirsi in un sorrisono beffardo.
“Quando si comincia?”
*
“Cory, manca ancora tanto?” piagnucolò
Darren che si stava dondolando impaziente sul sedile accanto al
guidatore.
“E’ la centesima volta che lo chiedi nel giro di
due minuti! Stai tranquillo che tra poco arriviamo” rispose
il collega accanto a lui sbuffando leggermente.
Darren incrociò le gambe in una posizione infantile e
appoggiò la testa contro il finestrino.
“Devo ancora capire perché abbiamo scelto un posto
così lontano” borbottò il ragazzo
riccioluto che si era stancato di stare in macchina ascoltando il CD
preferito di Cory e senza avere Chris a portata di mano con cui
parlare.
“Perché, razza di gnomo, dobbiamo andare in un
posto fidato e non alla mercè di tutti. E di certo non
potevamo rimanere sul set, sennò tutti avrebbero capito che
c’era qualcosa di strano!” spiegò per
l’ennesima volta Mark sospirando esasperato.
“Quindi il ristorante del cugino di terzo grado di Chord era
l’unica alternativa disponibile?”
domandò seccato Darren, incrociando le braccia al petto.
“Sì riccioli d’oro, perché
era l’unico disposto a chiuderci il locale gratuitamente, e a
non dire una parola ad anima viva. La nostra è una missione
seria!” replicò il collega alzando gli occhi e
scuotendo il capo.
Poi si voltò verso Curt e Riker che stavano parlando a
bassisima voce fra di loro sincronizzando gli orologi.
Si erano vestiti come delle spie uscite da uno squallido telefilm
trash, tutti di nero con i cappucci delle felpe alzate, dando in
realtà molto più nell’occhio di quanto
avrebbero fatto vestiti normali, ma ovviamente non avevano voluto
sentir ragione.
Loro sì che l’avevano presa seriamente.
“Ok Capelli di Grano, i nostri orologi adesso sono
perfettamente sincronizzati. Hai messo la vibrazione al
telefono?” chiese Curt al biondino.
“Certo Gnomo dei Boschi” lo rassicurò
Riker.
Il morettino alzò gli occhi al cielo pensieroso e fece una
smorfia con la bocca.
“Credo sempre che il mio nome in codice si confonda troppo
con quello di Darren…” commentò
pensieroso.
“Ma no! Darren è l’Hobbit Saltellante,
sono completamente diversi!” replicò Riker
annuendo vigorosamente.
“Ragazzi, non abbiamo bisogno di nomi in codice, non stiamo
andando in missione con la CIA” disse con un sospiro Cory
dando un’occhiata ai due dallo specchietto retrovisore.
“Certo che ne abbiamo bisogno Gigante delle Nevi!”
ribattè quasi indignato il biondino, tornando a parlare
fitto fitto con l’amico di fianco a lui, mentre Cory e Mark
scuotevano il capo con rassegnazione.
Darren intanto si stava rigirando il cellulare fra le mani, guardando
l’ora ogni 10 secondi con fare spazientito e sperando di
ricevere un messaggio da Chris.
Qualche minuto dopo, come se l’avesse predetto, il telefonino
vibrò e Darren in tutta fretta lo aprì per
leggere l’sms.
Le ragazze sono entrate
in discorsi davvero sconci e imbarazzanti. Salvami.
Il ragazzo riccioluto sorrise ampiamente e si affrettò a
chiamarlo, portandosi il cellulare all’orecchio sotto lo
sguardo curioso degli altri.
Neanche il tempo di due squilli che Chris rispose.
“Aiutamiii!” esclamò con tono fintamente
disperato che fece scoppiare Darren a ridere fragorosamente.
“Ti stanno molestando?” domandò sempre
ridacchiando.
“Peggio, stanno cercando di farmi il lavaggio del
cervello!” replicò Chris mentre Darren riusciva a
sentire in sottofondo lo sghignazzamento selvaggio delle ragazze in
macchina con lui.
“Lavaggio del cervello?” chiese confuso mentre i
ragazzi lo guardavano mimando con le labbra un “chi
è?”.
Darren con la stessa tecnica mimò
“Chris” e gli altri ghignarono senza ritegno,
beccandosi un’occhiata esasperata dal ragazzo riccioluto.
“Sì, cercano di indurmi a fare pensieri a luci
rosse su di te! E’ orribile!” rispose il soprano
mentre in sottofondo si sentiva Naya urlare “tanto anche lui
li fa su di te e sul tuo bel culetto!”.
“Oh non pensavo che ti facessi tanto schifo”
ribattè Darren divertito.
“Ma cosa dici! Non è per quello!”
replicò Chris visibilmente sull’orlo di una crisi
psico-emotiva. Darren scoppiò di nuovo a ridere.
“Comunque ci tengo a precisare che io non faccio pensieri a
luci rosse su di te e sul tuo bel culetto”
continuò il ragazzo riccioluto mentre da entrambe le
macchine si levò un grido di dissenso, tra
“buuuh” e “bugiardooo!”.
“Tutti fanno pensieri a luci rosse su Chris e sul suo bel
culetto” ribattè Mark con fare saputello,
beccandosi uno sguardo stranito da Darren.
“Ops, forse non avrei dovuto dirlo, il tuo fidanzatino
è geloso Chris!” fece il ragazzo urlando
l’ultima parte così che anche il soprano al
telefono con Darren potesse sentire.
“Sono senza speranza” sospirò Chris
scuotendo il capo.
“Dai tra non molto saremo arrivati, e potremmo porre fine a
questa tortura” lo rassicurò Darren.
“Finchè faremo parte di questo cast, la tortura
non finirà mai” rispose con tono rassegnato il
soprano.
“Grazie del supporto comunque”
Darren sorrise ampiamente.
“Dovere Ninfa dei Boschi” rispose senza smettere di
sorridere, per poi sentire Chris sospirare rumorosamente
dall’altro capo del telefono.
“Delle Nevi Darren. Sono una Ninfa delle Nevi”
E detto questo riattaccò.
*
Un quarto d’ora dopo arrivarono finalmente a destinazione, e
parcheggiarono le auto sul retro del ristorante, dove ad accoglierli
c’era un ragazzo biondo sui trent’anni che li
salutava con la mano.
“Ehi ragazzi! Siete arrivati” esclamò
per poi andare ad abbracciare Chord.
“Cugino, è tanto che non ci vediamo! Da quando sei
diventato una star, non hai più tempo per le riunioni di
famiglia” disse ironicamente mentre l’altro
ridacchiava.
“Oh questo non è vero! Comunque grazie del favore
Robert, ti dobbiamo davvero qualcosa” rispose Chord dando una
pacca sulla spalla al cugino.
“Ma figurati, ho solo ritardato di un’oretta
l’apertura…niente di che, anche se, devo essere
sincero, non ho ancora capito bene di cosa avete bisogno”
fece vagamente confuso Robert, guardando i membri del cast uno ad uno e
soffermandosi un po’ stranito su Curt e Riker.
“Dobbiamo solo scattare una foto, però ci serviva
un posto sicuro…non possiamo farci vedere”
spiegò il biondo con tono calmo.
“Tranquillo, niente di losco, solo cose da star” lo
rassicurò Chris sorridendo.
“Oh ok, allora non chiedo altro e vi lascio il via libera, se
c’è qualcosa io sono in cucina” rispose
Robert prima di rientrare nel ristorante.
Appena si chiuse la porta alle spalle tutti cominciarono a girare per i
tavolini esterni del locale cercando quale sarebbe stato il migliore,
mentre Mark e Chord con la macchina fotografica cercavano un posto
perfetto per appostarsi (non potevano farla da troppo vicino, doveva
sembrare la foto di un paparazzo).
Curt e Riker si misero a girare intorno al ristorante assicurandosi che
non ci fosse nessuno (muovendosi come se fossero la caricatura di due
spie), mentre Darren e Chris osservavano la scena immobili, lanciandosi
di tanto in tanto qualche occhiata confusa.
Dopo almeno dieci minuti finalmente Mark trovò il punto
perfetto e Dianna e Lea spinsero i due interessati verso un tavolo per
due all’angolo, abbastanza appartato.
“Forza forza sedetevi” disse la bionda impaziente.
Quando Darren e Chris furono appositamente seduti le due colleghe si
allontanarono un po’ per osservare la scena
nell’insieme.
“Mmm non è abbastanza compromettente”
commentò Lea storcendo la bocca.
“Darren prendi la mano di Chris” suggerì
Kevin.
“No no, troppo avventato, è solo la prima
fotografia…” replicò Dianna scuotendo
il capo. Rimase qualche istante ad osservarli pensierosa, poi
sogghignò soddisfatta.
“Mark, sei pronto con la macchina fotografica?”
Spazio dell'Autrice.
Quindi,
ricapitolando, la CCC si è procurata altre tre reclute, di
cui due la stanno prendendo davvero seriamente, anche troppo
seriamente, e hanno architettato la loro prima fotografia, il cui
sfondo è un ristorante.
Alcune precisazioni sul capitolo: la cosa di loro due a pranzo insieme
era un rumor uscito un pochino di tempo fa su Tumblr, quindi ho preso
spunto, però ovviamente non c'era mai stata una prova.
Mentre, la storia della "Ninfa dei Boschi" e della "Ninfa delle Nevi"
è una citazione autentica: Darren ha detto che Chris gli
ricorda una ninfa dei boschi, e il soprano disse che invece si vedeva
di più come una ninfa delle nevi. Non credo ci sia altro ^^
I commenti li lascerò fare a voi che siete molto
più bravi di me xDD
Ringrazio tutte le stupendissime persone che hanno recensito lo scorso
capitolo (ed erano davvero tante! Siete meravigliosi, io vi amo **) e
tutte quelle che hanno letto! Grazie mille **
Un bacione **
|
Ritorna all'indice
Capitolo 11 *** CrissColfer from fake to real in 5 simple steps. ***
Buon
pomeriggio!! Oddio, di nuovo che posto di pomeriggio! Che sta
succedendo? D: No ok lo so perchè...verso le due e mezzo a
cominciato ad annuvolarsi il cielo, e c'era aria di pioggia. E non
c'è niente al mondo che mi da più ispirazione
dell'aria di pioggia, perchè mi ricorda tantissimo l'aria di
casa. Così mi sono messa sul terrazzo e in quattro e
quattr'otto ho buttato giù il nuovo capitolo, che racchiude
un'idea che mi è venuta in mente...mmm quando, ieri? Boh,
comunque è una cosa che non avevo mai considerato, quindi
vedremo come andrà a finire eh xD
Enjoy!
Una volta assicurati di avere una foto soddisfacente che convincesse
tutti in pieno, il cast di Glee salutò il cugino di Chord
ringraziandolo calorosamente e firmandogli qualche autografo, per poi
dirigersi nuovamente alle proprie auto.
Darren ovviamente battè i piedi come un bambino capriccioso
finchè non si accaparrò un posto sul sedile
posteriore della macchina di Amber accanto a Chris, lasciando che Naya
andasse in macchina con Heather e che Chord si ricongiungesse ai suoi
cari compari Cory e Mark.
“Andiamo Hobbit Saltellante, mettiti in mezzo fra me e
Chris” disse Dianna al ragazzo riccioluto spingendolo
delicatamente dentro l’auto.
“Beh alla fine è valsa la pena fare tutta questa
strada, no? La foto farà impazzire tutti”
commentò compiaciuto il soprano una volta che tutti avevano
preso i loro posti.
“Direi, direi decisamente!” replicò
Amber mettendo in moto.
“Per curiosità Darren, che gli hai detto di
preciso mentre scattavamo la foto?” domandò Dianna
rivolgendo al ragazzo accanto a lei un sorrisino curioso.
“Gli ho detto che secondo me Mark ci prende sempre in giro
per nascondere la sua palese relazione di sesso con Chord”
rispose il ragazzo riccioluto ridacchiando, immediatamente seguito
dagli altri.
“Quando avrete finito di torturare noi, dobbiamo
assolutamente cominciare con loro…il Sallingstreet ha
decisamente il suo fascino!” ribattè Chris
provocando la decisa approvazione delle ragazze.
“Oh puoi dirlo forte! Che poi non si impegnano nemmeno a
negare” replico Lea con tono vagamente soddisfatto.
“Va beh quello è puro istinto di conservazione,
guardate noi due: tra un po’ faremo passare degli striscioni
attaccati alle code degli aerei con scritto “Chris Colfer e
Darren Criss NON stanno insieme”, e voi continuate
imperterriti, perché tecnicamente ogni cosa che diciamo
è un sì!” fece Chris affatto seccato,
ma anzi, visibilmente divertito.
“Beh perché è ovvio che nagate
perché non potete fare altrimenti” rispose Amber
con tono risoluto, facendo ridere Darren mentre scuoteva il capo, per
poi appoggiarlo sulla spalla del soprano.
“Va bene io vi lascio ai vostri discorsi fra ragazze, visto
che per tornare a Los Angels ci vorranno minimo due ore e mezzo di
macchina, approfitto per fare un sonnellino”
annunciò il ragazzo riccioluto per poi passare una mano
intorno alla vita di Chris e chiudere gli occhi con aria completamente
beata.
“Darren, mi dispiace deluderti, ma io non sono un
cuscino” commentò il soprano sogghignando.
Sempre tenendo gli occhi chiusi, Darren si aprì in un
sorriso e si strinse un po’ più forte a lui.
*
Nel mentre, nell’auto di Cory, la conversazione stava
prendendo una piega decisamente inaspettata, rispetto ai normali
standard raggiunti in quelle ultime due settimane. O almeno, da parte
di Chord.
“Ragazzi, vi dico, vi assicuro, che secondo me non stanno
mentendo!” disse con convinzione il biondo, seduto sul sedile
anteriore accanto a Cory che guidava.
“Ma andiamo! E’ chiaro come il sole che fra quei
due c’è qualcosa! Sembra che intorno a loro ci
siano dei lampeggianti al neon che lo gridano”
sbottò Mark sporgendosi in avanti occupando il vuoto fra i
due sedili anteriori, e invadendo un po’ dello spazio vitale
di Riker, che insieme a Curt, stava ascoltando la discussione dei tre
in silenzio.
“Ma io non sto dicendo questo…che fra loro due ci
sia una speciale sintonia lo sanno tutti, lo sanno anche loro, ma
questo non implica necessariamente che stiano insieme! E secondo me,
non stanno insieme” ribattè Chord girando un
po’ il busto per guardare il collega.
“Come mai ne sei così convinto?”
domandò Cory arricciando le labbra.
“Perché li abbiamo tartassati fino alla
sfinimento, e non hanno accennato nemmeno ad un piccolo, minuscolo
cedimento! Non è umano! Darren l’abbiamo
addirittura legato ad una sedia, e nulla…perché
essere così disumanamente determinati se non fosse
vero?” spiegò il biondo aprendo le mani in un
gesto di ovvietà.
“Perché vogliono tenerlo segreto”
rispose Mark con altrettanta ovvietà.
“Sì ma perché? Non ha senso! Non
avrebbe il minimo senso tenerlo nascosto a noi, andiamo siamo loro
amici, non abbiamo di certo problemi ad ammettere che a volte certi
ragazzi sono etero finchè non incontrano il ragazzo giusto,
e per quanto possiamo fare gli stupidi e anche i dispettosi, siamo
tutte persone civili e sensibili. Saremmo felici per loro! Per Chris,
specialmente, che ne ha passate tante…quindi se non ce lo
dicono, evidentemente è perché non lo
sono” insistette Chord sempre più convinto delle
sue parole.
“Beh non tutti sono noi Chord” replicò
Cory con tono amaro.
“Lo so, infatti un conto sarebbe dire a tutti che stanno
insieme, un conto sarebbe dirlo a noi! Sappiamo cosa vuol dire,
sappiamo come gestire una cosa del genere. E poi pensateci,
quant’è dannatamente difficile tenere una
relazione così completamente segreta, a tutti? Le cose
sarebbero un milione di volte più semplici se ce lo
dicessero, anzi potremmo aiutarli, ed entrambi lo sanno
benissimo” ribattè il biondo.
“Beh magari sono preoccupati per le conseguenze
lavorative…magari per Ryan e gli altri”
tentò di nuovo Mark con tono flebile, visto che ormai si
stava tristemente convincendo che Chord avesse ragione.
“Ryan e gli altri non hanno mai fatto problemi a nessuno,
perché sappiamo come distinguere lavoro e vita privata.
Chris non avrà nemmeno vent’uno anni, e Darren
potrà sembrare un Peter Pan vivente, ma prima di questo sono
degli ottimi, eccezionali attori, e dei professionisti. Sarebbero
perfettamente in grado di gestire una relazione senza rovinare un
minimo della storyline dei loro personaggi, che fra l’altro
non sappiamo neanche come andrà a finire”
replicò Chord facendo spallucce.
“Kurt e Blaine si sposeranno e adotteranno un figlio che
chiameranno Toronto” bofonchiò Cory come se fosse
sovrappensiero.
Tutti in macchina lo guardarono straniti.
“Che c’è? Me l’ha detto Chris.
Ha una fissazione per i nomi delle città. Mi ha anche detto
che se fosse una femmina la vorrebbe chiamare London”
replicò il ragazzo alla guida dopo essersi accorto delle
occhiate stralunate dei suoi colleghi.
“Comunque, scusate se mi intrometto, ma secondo me Labbra di
Salamandra ha ragione” commentò Riker.
“Già, anche secondo me, insomma siamo diventati
molto amici con Darren, non vedo davvero ragione per tenerci nascosta
una cosa simile. Potremmo anche aiutarlo per un futuro coming-out,
perché lo sappiamo che non è proprio una cosa
da prendere alla leggera” replicò Curt stringendo le labbra
comprensivo.
Mark sospirò pesantemente e si lasciò sprofondare
nel sedile posteriore, tornando ad invadere soltanto il suo spazio
vitale.
“In dieci minuti avete distrutto ogni mia speranza e sogno da
fan del CrissColfer” mugugnò amareggiato e
affranto con lo sguardo basso fisso sulle proprie mani.
"Che poi te proprio ora dovevi cominciare a fare discorsi intelligenti?
Mi piacevi di più quando dicevi solo stronzate"
borbottò sempre con tono afflitto Mark.
Chord sospirò e si voltò del tutto per dargli
un’incoraggiante pacca sull ginocchio.
“Dai amico, non disperare. Sono sempre in tempo a capire che
sarebbero assolutamente perfetti l’uno per
l’altro” lo consolò il biondo
sorridendogli.
A quelle parole Mark sollevò il capo di scatto, con gli
occhi vigilmente aperti e una strana luce ad illuminarglieli.
“Perché aspettare…”
sussurrò con tono ispirato, mettendosi meglio a sedere.
“Come?” chiese Cory lanciando uno sguardo confuso
allo specchietto retrovisore.
“Perché aspettare? Quei due sono palesemente
perfetti l’uno per l’altro, potrebbero
tranquillamente fare la fine di Kurt e Blaine, allevando tanti piccoli
pargoli da ricreare un mappamondo, e nessuno rimarrebbe stupito. Si
capiscono al volo, si leggono nel pensiero, hanno tante cose che li
accomunano, caratteri non uguali né opposti, ma compatibili,
una sintonia pazzesca in tutto quello che fanno e
dicono…sono perfetti!” esclamò Mark
improvvisamente elettrizzato.
“Sì, lo sappiamo Monello di Città, lo
sanno tutti…i fan se ne sono accorti anche prima di noi
furboni” commentò Riker non capendo cosa avesse
scatenato tanta improvvisa eccitazione nel collega di fianco a lui.
“Lo sanno tutti tranne loro due…”
replicò Mark aprendosì poi in un ghignetto
beffardo e compiaciuto.
“Per ora”
E detto questo si affrettò a prendere il proprio cellulare
dalla tasca dei pantaloni sotto lo sguardo confuso dei suoi amici.
“Mark, che hai intenzione di fare?”
domandò scettico Cory, conoscendo bene le “geniali
idee” dell’amico.
Questo sorrise sempre più soddisfatto mentre digitava veloce
un messaggio e lo inviava a Lea.
Un paio di macchine indietro, il cellulare della ragazza
vibrò e questa andò velocemente a leggere il messaggio di
Mark:
CrissColfer from fake to
real in 5 simple steps. Are you in?*
Sul volto della ragazza si aprì un sorrisino compiaciuto e
si girò verso i sedili posteriori, osservando i suoi due
colleghi teneramente addormentati l’uno contro
l’altro.
In silenzio mostrò il messaggio prima a Dianna, poi ad
Amber, ed entrambe annuirono con decisione, così Lea scrisse
immediatamente la risposta a Mark.
We are so much in it
hurts**
Il ragazzo lesse l’sms e il suo sorriso divenne ancora
più ampio.
Inoltrò il messaggio anche a Naya e a Kevin, da cui
ricevette subito risposte affermative ed entusiaste.
“Mark, che diamine sta passando per il tuo cervellino
bacato?” domandò Chord che cominciava a trepidare
dalla curiosità.
Il collega alzò gli occhi dal proprio cellulare senza
riuscire a smettere di ghignare.
“Quei due proprio non c’arrivano da soli, quindi
hanno bisogno di un piccolo…aiutino” rispose Mark
con fare fintamente innocente.
Gli altri quattro in macchina spalancarono gli occhi.
“No, non dirmelo, vuoi fare il Cupido?!”
esclamò sbalordito Curt sporgendosi in avanti per guardare
meglio il diretto interessato.
“Non voglio fare propriamente il Cupido, quei due
già si amano…solo che ancora non se ne sono
accorti. Dobbiamo solo renderglielo palese tanto quanto è a
noi!” replicò Mark strusciandosi le mani.
“Chissà perché ho il presentimento che
non sia una buona idea” commentò Cory vagamente
incerto, facendo sbuffare sonoramente Mark.
“Perché sei un dannato guastafeste e non sei
abbastanza intelligente da fare piani così geniali come il
mio…” replicò quest’ultimo
sentendo nuovamente vibrare il cellulare.
Era di nuovo Lea.
“E di grazia, come avresti intenzione di mettere in pratica
questo GENIALE piano?” chiese il ragazzo alla guida con
evidente sarcasmo.
“Ho promesso cinque mosse, ma ho il presentimento che ne
basteranno meno” rispose Mark sporgendosi di scatto
nuovamente fra i sedili anteriori, facendo malamente capitombolare
Riker addosso a Curt che lanciò un guaito di disapprovazione.
“Lea mi ha appena mandato questo MMS: Darren e Chris stanno
dormendo abbracciati in macchina” disse prima di porgere il
telefono ad entrambi, che non poterono trattenere un sorriso intenerito.
“Fai vedere, fai vedere, fai vedere!!” cominciarono
a sbraitare Curt e Riker mentre cercavano di riassumere posizioni che
non minassero l’apparato respiratorio e digerente di nessuno.
“Sì un attimo bambini” rispose Mark
mostrando anche a loro la foto dal proprio Iphone.
Contemporaneamente i due Warbler sospirarono sognanti, dimenticandosi
del gomito di Riker che rischiava di perforare irrimediabilmente
l’intestino di Curt.
“Si può essere più carini?”
fece Riker con lo stesso tono di una ragazzina di 11 anni di fronte al
suo primo poster di Justin Bieber.
Tutti gli altri ridacchiarono.
“Beh allora, hai già un piano genio del
male?” chiese Chord attirando nuovamente
l’attenzione di Mark.
“Certo che ce l’ho, con chi diamine credi di
parlare!” ribattè il collega confiando il pietto
con fierezza, beccandosi uno sguardo in tralice dal biondo e le risa
sguaiate dei due Usignoli accanto a lui.
“Ehi uccellacci, chiudete il becco” li
rimproverò Mark tornando a respirare normalmente.
“Allora, a grandi linee il piano è
questo…c’è solo una cosa che
può far scattare dall’amicizia al
romantico” continuò fermandosi qualche secondo per
creare un po’ di suspance.
“Il sesso”
Dalla macchina si levò un “uuuh”
generale, e Mark sogghignò.
“Tra quei due c’è talmente tanta
tensione sessuale che un giorno il set esploderà, e non
riesco ancora a capire come possano sopravvivere con tutto
quell’accumolo di istinti repressi! Comunque, per questo,
basterà semplicemente…fargliela notare”
concluse il ragazzo compiaciuto della sua mente diabolica.
“Questa è una cosa davvero subdola!!”
esclamò Riker indignato.
Poi si voltò ad incrociare gli occhi di Curt e sul volto di
entrambi si aprì un sorriso malandrino, che si distorse solo
quando esclamarono all’unisono:
“Quando si comincia?”
Spazio dell'Autrice.
* CrissColfer da finto a reale in
5 semplici passi. Ci state?
** Ci stiamo
così tanto che fa male (ovviamente in italiano
è del tutto privo di senso, visto che è un modo
di dire inglese, comunque il senso è questo)
E dopo il teatro nel teatro, la missione nella missione xDD Mark
è semplicemente un mito, e Chord che fa il primo discorso
intelligente di tutta la sua vita? Amiamolo xD Insomma i nostri cari
compari hanno deciso di mettersi in mezzo, e alla fine, avrà
ragione Mark, o l'iniziale scetticismo di Cory verrà
assecondato? Non lo so neanche io, quindi non provate nemmeno a
scervellarvi xDD Come vi ho già detto, questa idea mi
è venuta proprio al momento, mi piaceva, mi piaceva che
venisse da Mark, e ce l'ho infilata. Comunque secondo i miei calcoli,
non modificherà affatto il finale che ho già in
testa, quindi alla fine poco male.
Ah, qualche parola va anche dedicata a Riker e Curt, che sono
assolutamente adorabili, anche più del solito, e ai nostri
due protagonisti, no? Che in realtà in questo capitolo ci
sono davvero poco, perchè preferiscono dormire l'uno
appoggiato all'altro in macchina, ma dire che abbiamo apprezzato
comunque, no?
Via ora vi lascio che tra un'oretta fanno vedere le repliche di Glee su
Sky, e siccome sento di non averle viste abbastanza volte (giusto quel
milione o due xD) me l'andrò a guardare, ovviamente
commentando tutto il tempo l'orrenda traduzione italiana e sbraitando
"aaaaaaaaah in inglese non diceva
cosìììì" per poi togliere
l'audio e mettermi io stessa a recitare a memoria le battute. Tanto chi
fa da sè fa per tre! Poi oggi fanno vedere la 2x09, e ci
sono i miei amori Riker e Curt, e non posso non gasarmi indicandoli in
Tv e urlando "IO LI HO VISTI, LI HO ABBRACCIATI, CI HO PARLATO, GLI
INTERESSAVA IL MIO NOME, HO RISO IN FACCIA AL BIONDO DOPO CHE MI HA
DETTO CHE DARREN E' ETERO". Normale routine insomma.
Oh oh oggi ero in vena di chiacchiere, eh? Ora vi lascio via xD
Ringrazio calorosamente tutte le meravigliose persone che hanno letto e
recensito, siete la mia gioia *w*
Un bacione!
Ps: ribadisco, non esitate ad aggiungermi su Facebook per assistere in
diretta ai miei scleri (che culo, eh? xD). A quanto ricordo tanto sono
l'unica Alexa Dominici, e mi riconoscete perchè nella foto
del profilo sono abbracciata a Curt.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 12 *** The CrissColfer You-Know-What Conspiracy ***
Oh!
Ora sì che si ragiona! Sono le due di notte, l'ora
assolutamente perfetta per pubblicare un nuovo capitolo!
Così si fa u.u Btw, ho aggiornato l'ultimo capitolo soltanto
8 ore fa, e ne ho subito scritto un altro...cioè due
capitoli in nemmeno mezza giornata, amatemi! *w* I know, I know, my
Slytherin is showing...can't hide it, so sorry! Visto che anche se era
uscito il sole, alla fine l'ispirazione è rimasta! Quindi
non mi resta che lasciarvi!
Enjoy!
La mattina seguente si erano dati tutti appuntamento un po’
prima che cominciassero le riprese sul set per postare insieme la
fatidica foto scattata il giorno prima sul blog, e assistere entusiasti
alla reazione dei fan, che già prevedevano sarebbe stata
incontenibile.
Ovviamente però, ancora prima di
quell’appuntamento, Mark aveva convocato una riunione
straordinaria della CCC (Darren e Chris esclusi) per discutere del suo
piano “CrissColfer from fake to real”.
Si erano chiusi nella stanza relax, dopo essere passati sotto gli
sguardi straniti degli scenografi, e ora Mark dal centro del tavolo
stava richiamado l’ordine picchiando su un martelletto da
tribunale.
“Chi diamine ha dato un martelletto in mano a questo pazzo
furioso?!” sbottò Kevin indicando interdetto il
suo collega.
“Attento a come parli o te lo do in capo!”
ribattè Mark vagamente permaloso.
“E’ una proposta indecente Salling? Scusa ma, non
potrei mai fare una cosa del genere a Chord”
replicò Kevin con sarcasmo facendo scoppiare tutti gli altri
a ridere fragorosamente.
Mark sbuffò sonoramente e riprese a battere furiosamente con
il martelletto.
“Ehi ma quello è il martelletto di
Wes!!” esclamò Titus indicandolo come se avesse
improvvisamente avuto un’illuminazione.
Mark se lo rigirò fra le mani guardandolo decisamente
soddisfatto.
“Proprio lui, l’ho recuperato da quello che
è rimasto della scenografia della Dalton” disse il
ragazzo per poi battere un’ultima volta.
“Comunque, ora non è più il martelletto
di Wes, è il mio, e con questo dichiaro ufficialmente aperta
la prima seduta clandestina del FFTR!” esclamò
Mark con enfasi.
A quella affermazione tutti lo guardarono veramente perplessi.
“FFTR?” chiese Chord interdetto, dando voce ai
pensieri di tutti. Mark sbuffò esasperato
dall’ottusitià dei suoi colleghi.
“From Fake To Real!” rispose rendendo chiara la
sigla.
I ragazzi nella stanza rimasero in silenzio per qualche secondo.
“Ma che schifo di nome!”
Questa volta fu Naya a dare voce ai pensieri di tutti i presenti, in
fondo era lei quella che con i nomi ci sapeva fare. Mark di nuovo
battè spazientito.
“Va beh non ci importa assolutamente niente di uno stupido
nome, ne troveremo un altro o cominceremo semplicemente a chiamarci
come i “Noi-sappiamo-cosa”, va bene? Ora un
po’ di attenzione!” sbottò con tono
leggermente isterico (risultato delle scarse ore di sonno e
dell’ironia sprezzante dei suoi amici).
“Questa riunione segreta all’oscuro di Darren e
Chris è stata convocata perché, dopo una lunga e
insolitamente intelligente arringa del nostro Signor
Overstreet…”
“Labbra di Salamandra!!” esclamarono in coro Riker
e Curt interrompendo Mark e beccandosi da questo uno sguardo truce.
“Se è una cosa tanto segreta, allora sì
che ci servono i nomi in codice!” replicò Riker
mettendosi le mani sui fianchi con decisione.
Mark tirò un grosso respiro e si decise ad andare avanti
senza tirargli addosso il suo nuovo amato martelletto.
“Insomma, il biondo con la bocca gigante ci ha deliziato con
una sua accurata riflessione che ci ha fatto arrivare alla conclusione
che…Darren e Chris, seriamente non stanno insieme”
Le ragazze, ancora molto sensibili a quell’argomento,
trattennero il respiro sconvolte e deluse.
“Lo so dolcezze, ci sono passato anche io…ma state
tranquille, il vostro Mar…” prima di finire di
pronunciare il suo nome, Mark lanciò uno sguardo a Riker e
Curt che lo stavano fissando vagamente minacciosi con gli occhi ridotti
a fessure.
“Com’era il mio?” si arrese
definitivamente Mark, aprendo le mani con far sconfitto.
“Monello di Città!” risposero
all’unisono i due Warbler. Mark sospirò
pesantemente.
“Il vostro…Monello di Città, ha un
piano!” esclamò stendendo le braccia in modo
teatrale e accaparrandosi qualche applauso e fischio
d’approvazione.
“Ok, allora, come ho già accennato al biondo, allo
spilungone e ai due uccellacci, Darren e Chris sono assolutamente
perfetti per stare insieme. Entrambi sono due enormi talenti musicali e
ottimi attori, nerd, ossessionati da Harry Potter, vitali e ironici,
non si prendono mai troppo sul serio, riescono a passare delle intere
ore a parlare senza mai stancarsi, gli è sufficiente uno
sguardo per capirsi al volo, e sono visibilmente legati da una sintonia
paurosamente tangibile. Wow, mi sono appena reso conto che potrei
scrivere una tesina universitaria su quei due”
spiegò Mark aggrottando leggermente la fronte alla fine,
mentre tutti annuivano compiaciuti.
Poi fece spallucce e continuò.
“Comunque, questi due geniacci non hanno ancora capito che
sono l’uno l’amore della vita dell’altro,
e abbiamo il dovere, come loro amici, di aiutargli ad arrivare a questa
consapevolezza” concluse Mark con convinzione.
“Un po’ come ha fatto Pavarotti con Kurt e
Blaine!” esclamò Riker alzando l’indice
in aria.
Mark aprì le mani e abbassò il capo.
“Osserviamo un minuto di silenzio per il coraggioso pennuto
che si è sacrificato per il Klaine” disse il
ragazzo imitato immediatamente da tutti gli altri che chinarono la
testa rispettosi.
“Bene, noi non saremo così drastici come il nostro
valoroso Pavarotti, ma comunque faremo qualcosa”
ricominciò a parlare Mark, dopo che tutti erano rimasti in
religioso silenzio.
“Apparentemente i due condividono una solida
amicizia…e c’è solo una cosa che rende
la loro amicizia diversa da una relazione romantica;
c’è solo una cosa che non
fanno…”
Mark lanciò uno sguardo elettrizzato a tutti i presenti.
“Sesso”
I ragazzi che si erano accaparrati un posto al tavolo cominciarono a
batterci i pugni e a ululare entusiasti, mentre li altri in piedi o sul
divanetto applaudivano esaltati.
Mark si godette un po’ di quell’euforia, poi con le
mani chiese nuovamente il silenzio.
“Direi che la tensione sessuale accumolata fra quei due
è un fardello che ci dobbiamo portare
tutti…insomma, a forza di reprimere, e reprimere, e
reprimere, stanno diventando due bombe ad
orologeria…” riprese il filo del discorso mentre
tutti tornavano ad ascoltarlo interessati.
“Ora, considerando questo, a noi basterà
semplicemente…tagliare il filo sbagliato” disse
Mark con un sorriso malandrino che tutti ricambiarono immediatamente.
“O meglio…i 5 fili sbagliati” concluse
passandosi il martelletto dalla destra alla sinistra, e una volta
libera la mano prediletta, la alzò inizialmente a pugno
chiuso.
“Ho promesso a Lea cinque fasi per far scoppiare quei due, e
questo è quello che mi è venuto in
mente” sentenziò Mark alzando il pollice.
“Fase Uno: l’Imbarazzo. Dobbiamo forzare qualche
situazione imbarazzante, dal punto di vista sensuale ovviamente, per
far insinuare il tarlo nella loro testa” cominciò
mostrando il primo dito alzato.
“Fase Due: la Vicinanza. Fra quei due
c’è una dannata chimica, e avete presente cosa
succede quando si mettono insieme alcune determinate sostanze, no? I
fuochi d’artificio” disse facendo vedere due dita.
“Fase Tre: la Nudità. Dobbiamo sbattergli davanti
quello che potrebbero avere, quello che si stanno perdendo, dobbiamo
sventolarglielo in faccia con brutalità, per svegliare
entrambi dal loro stato comatoso” continuò alzando
un terzo dito.
“Fase Quattro: la Gelosia. Una volta appurato quello che
potrebbero avere, dobbiamo fargli provare cosa vorrebbe dire perderlo,
cosa sentirebbero se qualcun altro lo prendesse al posto
loro” spiegò mostrando le ormai quattro dita
alzate.
“Fase Cinque: la Trappola. Una situazione da cui non possono
sfuggire, da cui non possono scappare neanche pregando in arabo. Non
m’importa se dovremmo chiuderli a chiave in una stanza,
legarli di nuovo, minacciarli con una pistola puntata alla
testa…dobbiamo intrappolarli” concluse Mark
alzando la mano ormai completamente aperta.
Nella stanza si levò un altro applauso soddisfatto.
“Wow allora finge solo di essere stupido!”
commentò sarcasticamente Kevin beccandosi una botta di
martelletto sulla spalla, della quale si lamentò con un
guaito sofferente.
“Che stronzo, e io che volevo farti un
complimento!” brontolò il ragazzo arricciando il
labbro inferiore.
“Ah se questo era un complimento, non oso sentire quelli che
fai alla tua ragazza…” ribattè Mark
ironico.
“E sentiamo, genio del male…quando avresti
intenzione di cominciare con questo tuo piano del
“CrissColfer, rendiamolo reale”?”
domandò Dianna incrociando le braccia al petto e guardandolo
con aspettativa. Mark fece spallucce.
“Il prima possibile…dobbiamo solo organizzare un
dettagliato piano per ogni fase, quindi testoline malate, cominciate a
farvi venire in mente qualche idea, perché di certo non
posso fare io tutto il lavoro!” esclamò picchiando
una sola volta con il martelletto per dare solennità alle
sue parole.
Kevin fece una smorfia infastidita.
“Ti minaccerei di infilartelo su per il culo, ma
probabilmente finiresti con l’apprezzarlo e basta”
commentò sarcastico e scansandosi prontamente dal colpo che
Mark cercò di infliggergli.
“Mi hai scambiato per Darren amico” rispose
quest’ultimo facendo scoppiare tutti a ridere.
“Ora, io credo proprio che sarà necessario
convocare un’altra di queste riunioni, magari per i
prossim…”
Mark non riuscì a terminare la frase che la porta della
saletta si aprì di colpo, rivelando le figure di Darren e
Chris entrare velocemente.
Appena i due li videro, gli rivolsero degli sguardi decisamente
straniti, aggrottando la fronte.
Tutti sobbalzarono per lo spavento e Mark fece cadere il martelletto
per terra, prendendo in pieno il piede del povero Kevin, che gli
dedicò una serie di spergiuri degni di uno scaricatore di
porto, mentre Mark gli borbottava un “questo era per
prima”.
“E voi che diamine ci fate già tutti
qui?!” sbottò sconvolto Chris,
mettendosi le mani sui fianchi e assumendo quella classica posa da
creatura apparentemente innocua e quindi ancora più
terrificante.
“Ehm…niente!! Vi stavamo aspettando”
rispose Chord sfoderando uno dei suoi sorrisi più
smaglianti.
Il soprano lanciò uno sguardo interdetto al suo orologio.
“Sono le 7 e mezzo in punto, non ci credo che siete arrivati
qui tutti cinque minuti in anticipo!” replicò
Chris tornando ad osservarli con sguardo accusatorio.
“Che malfidato che sei” bofonchiò Mark,
venendo palesemente ignorato dal collega appena arrivato.
“Che state combinando alle nostre spalle?!”
domandò il soprano con tono inquisitore facendo un passo
avanti nella stanza, seguito a ruota da Darren.
“Niente, perché dobbiamo sempre combinare
qualcosa, scusa?” ribattè Cory cercando di fare il
risentito, ma beccandosi soltanto un’occhiataccia paurosa da
Chris.
“Oh ma fatemi il favore, e levatevi di dosso
quell’espressione da angioletti! Non vi crede nessuno! Siete
meno credibili dell’eterosessualità di
Darren” ribattè il soprano mentre il ragazzo
riccioluto alzava gli occhi al cielo.
“Grazie CC eh” replicò sarcastico, ma
anche lui venne ignorato.
“Ecco a proposito di questo! Perché siete arrivati
insieme, eh? Che coincidenza!” esclamò Mark
indicandoli e cercando di distrarli, senza successo ovviamente.
“Oh Salling non ci provare nemmeno a rigirare la frittata,
voi e le vostre fissazioni! Quando dobbiamo svegliarci così
presto Darren mi passa sempre a prendere, lo sapete” rispose
quasi amareggiato Chris.
“Se non arrivo con la banda sotto casa sua col cavolo che
scende da quel letto” commentò Darren annuendo con
il capo.
“Quindi sputate il rospo! Che stavate architettando alle
nostre spalle?!” sbottò il soprano al limite dei
suoi livelli di pazienza standard, che a dirla tutta, erano davvero
molto bassi.
Mark abbassò il capo e aggirò il tavolo per
andare a fronteggiare Chris.
“Vedi Ninfa, c’è una cosa che volevo
dire prima a loro che a voi due, perché non sapevo come
l’avreste
presa…io…ecco…”
cominciò Mark sempre con lo sguardo basso e il tono
imbarazzato.
“Io sto per diventare padre” sentenziò
con una drammaticità degna di un premio Oscar.
Darren spalancò la bocca e Chris inarcò un
sopracciglio per niente convinto.
“Oh davvero? Congratulazioni Chord! Sai già se
è maschio o femmina?”* domandò
sarcastico il soprano girandosi verso il biondo che con un dito lo
mandò gentilmente a quel paese.
Mark finalmente alzò gli occhi e ridacchiò
soddisfatto della sua sceneggiata.
“Andiamo Chris, non stavamo facendo proprio niente di male,
smettila di essere così dannatamente malfidato! Se proprio
lo vuoi sapere, stavamo intrattenendo un dibattito” disse il
ragazzo andando a raccogliere il proprio martelletto.
“E io facevo da mediatore” continuò
picchiando sul tavolo con aria soddisfatta.
Chris fece una smorfia esasperata e lo osservò con
sufficienza.
“Un dibattito? Su cosa?” chiese scettico.
Mark ghignò.
“Su chi di voi due è l’attivo”
Spazio dell'Autrice.
Prima
di tutto:
* VENDETTAAA!! Dopo una precedente FF passata da Chord a riempire Chris
di opuscoli sulla gravidanza e simili, finalmente il nostro soprano
preferito si prende la sua rivincita u.u Glielo dovevo xDD
Bene, di nuovo in questo capitolo il protagonista indiscusso
è il nostro mitico Mark, che prende letteralmente le redini
della situazione e decide di esporre a tutti il suo "geniale" piano per
far diventare il CrissColfer reali. Come ha già spiegato
lui, mostrandoci una certa acutezza, ci saranno cinque fasi, e vedremo
un po' se avranno successo o se faranno solamente un gran bel pasticcio
xDD E poi alla fine irrompono i nostri grandi, indiscussi protagonisti,
e per un pelo i nostri "cospiratori" non vengono beccati!
Bene, mi sono appena resa conto che sono tre capitoli che vi tengo in
sospeso sulla questione della foto, quindi credo che nel prossimo
sarà il caso di tirarla fuori xD
Che altro dire, vi ringrazio tantissimo per aver letto e recensito, e
spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto!
Buona notte a tutti!
|
Ritorna all'indice
Capitolo 13 *** CrissColfer end of the world. ***
Avvertenza:
questo capitolo non è stato riletto, ed è stato
concluso mentre io ero sempre singhiozzante in lacrime a causa del
bacio CrissColfer. Sì, quello vero che quei due si sono dati
durante l'ultimo show Live. Lo correggerò con calma, se non
muoio ovviamente, domani. Intanto leggetevi quello che succede, e
abbiate pietà degli errori di battitura.
Enjoy!
Chris si era ufficialmente dato per vinto e aveva deciso di lasciar
perdere i suoi compagni di cast e i loro strani complotti, o qualunque
cosa fossero.
Probabilmente si trattava solo di qualche scommessa o una stupidata
simile, perciò con un sospiro esasperato e un cenno di
sufficienza con la mano dichiarò la discussione chiusa e
prese il posto di Mark al tavolo.
Tirò fuori dalla sua borsa a tracolla il portatile e lo
accese mentre tutti si riunivano intorno a lui per vedere lo schermo.
Cory passò al soprano una chiave USB e questo la
inserì nell’apposita uscita, aprendo poi la
cartella per scaricarne il contenuto.
C'erano tutti gli scatti che avevano fatto il giorno prima,
così Chris cominciò a visualizzare tutte le foto
per scegliere quella che sembrava più naturale e
più “paparazzata”.
Dopo qualche minuto aprì una fotografia a tutto schermo e i
ragazzi rimasero qualche momento imbambolati a guardarla.
Nella foto Darren e Chris non erano seduti compostamente; erano
entrambi piegati in avanti l’uno verso l’altro, e
si vedeva il ragazzo riccioluto sussurrare qualcosa
all’orecchio del soprano, mentre questo teneva lo sguardo
basso e sorrideva leggermente mordendosi appena il labbro inferiore.
L’espressione di Chris colta in quello scatto era
assolutamente estasiante, e faceva pensare a tutto, tranne che Darren
gli stesse facendo qualche divertente commento sui vestiti di qualcuno.
“Non possiamo pubblicare una cosa del genere” disse
con un fil di voce Chris, continuando a tenere gli occhi fissi sulla
foto.
“Non voglio far morire d’infarto metà
dei nostri fan” continuò inclinando appena il capo.
“Te lo sei proprio meritato quel Golden Globe”
commentò Chord con voce vagamente sognante.
“Succederà il finimondo” fece Darren
anche lui a bassa voce, voltandosi poi a guardare Chris.
“Impazziranno, impazziranno tutti. Manderemo a puttane tutti
i calcoli dei Maya sulla fine del mondo” insistette il
ragazzo riccioluto, incrociando poi gli occhi azzurri del soprano che
sembrava altrettanto concentrato.
Poi entrambi si sorrisero e Chris tornò a guardare il
computer, aprendo la pagina del blog e cominciando a scrivere un nuovo
post mentre tutti sogghignavano decisamente soddisfatti.
Chris inserì la foto all’inizio e scrisse di
averla trovata su Tumblr, fatta evidentemente da qualcuno che aveva
beccato i due a cena insieme, e poi aggiungendo una serie di commenti
entusiasti su come ormai fosse troppo evidente che quei due
nascondessero qualcosa di più di una splendida amicizia.
Il soprano rilesse quello che aveva scritto più e
più volte, poi alzò uno sguardo verso i suoi
compagni di cast.
“Avete presente quando Ryan ci aveva detto di non
esagerare?” domandò Chris scorrendo gli occhi su
ogni persona in quella stanza.
Tutti annuirono silenziosamente ed il soprano sospirò.
“Questo è esagerare”
E detto questo, cliccò sul bottone
“pubblica”.
*
Se quello che aveva appena fatto il cast di Glee era esagerare, non
avevano minimamente idea a cosa stavano per andare incontro.
Appena pubblicata la foto rimasero tutti immobili davanti al computer,
osservando il contatore dei visitatori del blog crescere a dismisura,
per poi venire completamente inondati di commenti.
La foto cominciò a venire pubblicata in tutti i social
network esistenti, e in tutti gli altri blog riguardanti le news sul
cast e il gossip.
Presto, molto presto, i twitter di entrambi i ragazzi vennero sommersi
di menzioni, e in quel momento si vide una chiara divisione nel fandom:
quelli che si stavano chiedendo che diamine stesse succedendo e
perché Darren Criss stesse apparentemente sussurrando
qualcosa di malizioso all’orecchio del suo collega Chris
Colfer, mentre erano da soli a cena, e quelli che gridavano e
proclamavano ai sette venti l’amore CrissColfer, affermando
orgogliosamente di averlo sempre saputo.
Anche quella piccola parte di commenti che inneggiavano a rimanere con
i piedi per terra praticamente era sparita, tutti sembravano troppo
impegnati dall’essere travolti da quella devastante ondata di
amore per preoccuparsi del fatto che alla fine la foto non era una
prova così schiacciante, nonostante facesse venire dei seri
dubbi a chiunque.
Erano tutti troppo ipnotizzati dall’espressione di Chris, e
il dubbio sembrava attanagliato ovunque, meno che nei fan del
CrissColfer, i quali ormai dichiaravano ufficiale quella relazione, e
si lasciavano prendere dall’entusiasmo.
Decisamente. Le reazioni raccontate nei commenti erano delle
più disparate, da svenimenti, infarti, perdita totale della
sanità mentale; gente che diceva di aver vomitato
arcobaleni, essere uscita a ballare per strada, aver fatto le capriole
per casa, chi aveva pianto, chi aveva urlato ed esultato, chi si era
rotolato per terra, stava di fatto che alle 8 di mattina il mondo del
fandom di Glee sembrava già essere devastato.
A tutto questo la CCC stava assistendo in diretta, facendosi mano a
mano contagiare da quello spirito di delirante entusiasmo, ogni minuto
di più, finchè anche loro non si ritrovarono a
saltare, sbraitare e brindare con una bottiglia di spumante che Kevin
aveva trovato non si sa dove.
Tanto non c’erano pericoli, se da sobri erano in quelle
condizioni, da ubriachi potevano solo migliorare.
Naya si era strategicamente posizionata davanti al portatile di Chris,
cominciando a leggere fra le risa i commenti più sconci che
avevano lasciato, riguardo a cosa Darren avesse sussurrato a Chris, e
si accorsero immediatamente che dei fan di Glee si poteva dire di
tutto, ma non che non avessero fantasia!
Erano stati aperti sondaggi e scommesse, mentre le idee più
disparate ed imbarazzanti spuntavano come funghi.
“Ok ok sentite questa… “Darren sta
proponendo a Chris di stenderlo lì sul tavolo, spogliarlo,
condirlo con olio, sale e aceto, e leccarlo
tutto”!” lesse Naya facendo scoppiare tutti a
ridere sguaiatamente, mentre Chris avvampava e Darren rischiava di
soffocare con lo spumante.
“Nessuno si è mai lamentato che fossi
scondito” replicò il soprano aumentando ancor di
più il livello di risa nella stanza.
“No oddio alcuni di questi commenti fanno arrossire anche
me” commentò Mark che si era sporto da dietro Naya
verso lo schermo per leggere a sua volta alcuni messaggi lasciati sul
blog.
“L’avevo detto che sarebbe stata la fine del
mondo” ribattè Darren sghignazzando e saltellando
verso i due colleghi.
In quel momento la porta della stanza si aprì una seconda
volta e da lì si affacciò un ragazzo dagli
arruffati capelli castani, con in volto un’espressione
decisamente perplessa e negli occhi azzurri uno sguardo smarrito.
“Ehm…devo preoccuparmi?”
Appena i presenti si resero conto dell’intrusione, si
voltarono ad osservare il ragazzo che aveva appena parlato, e Lea,
già sovreccitata a causa del finimondo CrissColfer, fece un
salto di almeno un metro, tirando un gridolino felice e buttandosi
letteralmente fra le braccia del nuovo arrivato.
“JONATHAN!”
La ragazza lo strinse in un abbraccio quasi micidiale, che
rischiò di soffocare il suo migliore amico, che infatti
cominciò un po’ a tossire.
“Lea mi stai uccidendo” bofonchiò e lei
finalmente allentò la presa.
“Jonathan! Sei arrivato e non mi hai nemmeno
chiamata?!” si lamentò Lea staccandosi
definitivamente dal collo del suo migliore amico, e mettendosi le mani
sui fianchi in una posa fintamente severa.
“Beh, tanto mi hanno portato diretto agli studi, quindi
sapevo che ti avrei vista subito…poi quando sono arrivato
qui vi ho cercato in giro e non c’eravate, così
Ryan mi ha borbottato qualcosa riguardo una…missione
su…Chris…e un blog, sempre su di lui, e mi ha
detto che probabilmente eravate tutti rinchiusi da qualche
parte” rispose il ragazzo lanciando degli sguardi confusi a
tutti gli altri.
“Oh mi sa che non intedeva me…”
replicò Chris avvicinandosi a lui.
“Se ha detto “CrissColfer”, non intedeva
me” continuò per poi tendere le braccia in
direzione del nuovo venuto.
“Beh? A New York non si saluta più?”
chiese interdetto e l’altro si affrettò subito a
sorridere e ad abbracciare il soprano.
Jonathan Groff aveva già fatto parte del cast di Glee
l’anno scorso, conquistando praticamente il cuore di tutti,
essendo una delle persone più adorabili che avessero mai
messo piede sulla faccia della terra (proprio tutto il contrario del
personaggio che interpretava).
Era già il migliore amico di Lea, e non c’era
voluto molto prima che anche gli altri si affezionassero a lui; con
Chris specialmente era nato un bel rapporto, visto che in quel periodo
il soprano era tormentato dai dubbi, soprattutto per come fossero
bruscamente cambiati i rapporti con i ragazzi a causa della sua fama e
dei suoi cambiamenti (insomma, era successo tutto molto in fretta; una
mattina Chris era il ragazzino sfigato in una cittadina campagnola che
veniva costantemente additato come “diverso”, e il
giorno dopo era famoso in tutta America e i ragazzi sembravano non
riuscire a non notare quanto fosse bello e pieno di talento, volendolo
con loro a tutti i costi, possibilmente nel loro letto).
Jonathan l’aveva aiutato a venire a capo di tutte le sue
paure, delle sue incertezze, dando una risposta ai suoi dubbi e
mettendo fine a quell’unica insicurezza che gli era rimasta,
visto che per il resto Chris era una persona molto forte,
già provato dalla vita e pronto a superare con
determinazione ogni situazione.
Jonathan si sarebbe riunito al cast per girare quelle ultime puntate
tre puntate della stagione, dove appunto il suo personaggio faceva la
sua ricomparsa, e alla notizia tutti erano stati molto entusiasti nel
riaverlo nello show.
Staccatosi dall’abbraccio con Chris, Jonathan
passò a salutare, abbracciare e baciare tutti gli altri,
presentandosi ai nuovi arrivati con un sorriso raggiante.
“E tu sei Darren! Oh finalmente ti conosco! Ormai sei una
star” esclamò Jonathan prima di abbracciare il
ragazzo riccioluto che ricambiò contento la stretta.
“Piacere mio Jonathan! Lea ci parla sempre di te”
rispose Darren sorridendo ampiamente.
Finito il giro di saluti, Jonathan tornò da Chris e gli
posò un braccio sulle spalle inclinando il capo verso quello
dell’altro.
“Ma…Darren gioca nella nostra stessa
squadra?” chiese sottovoce al soprano che ghignò
divertito.
“Non ancora” rispose Chris senza smettere di
sogghignare.
“Te lo stai lavorando?” domandò
malizioso Jonathan tirando una gomitata d’intesa
all’amico.
“No, ovvio che no! Semplicemente se ne sono accorti tutti
tranne lui…diamo tempo al tempo”
replicò il soprano lanciando un’occhiata a Darren
che stava parlottando con Chord.
Intanto Mark osservò Chris e Jonathan con un’aria
vagamente compiaciuta, e si sporse verso Kevin per sussurrargli
all’orecchio:
“Hai presente la fase quattro? Credo proprio che sia
sistemata!”
Kevin gli rivolse un sorrisino soddisfatto e gli battè il
cinque.
“Allora, me lo raccontate cosa state combinando, o potrei
finire in galera?” chiese Jonathan staccandosi da Chris e
aprendosi in un’espressione divertita.
“Beh effettivamente ci potrebbero accusare di omicidio di
massa” commentò Mark sarcastico beccandosi
un’occhiata abbastanza allarmata di Jonathan.
“Ok, sto cominciando a preoccuparmi”
Tutti scoppiarono nuovamente a ridere, e Lea diede una confortante
pacca sulla spalla del suo migliore amico.
“Tranquillo, non stiamo progettando qualche nuova arma
batteriologica, non stiamo modificando un ceppo della peste, e non
stiamo organizzando un attentato terroristico…stiamo solo
facendo impazzire i nostri fan” gli disse Lea sogghignando.
“Impazzire i nostri fan? Più di quanto fate
già con il Klaine?” domandò leggermente
confuso Jonathan, anche se negli occhi aveva sempre una scintilla di
allegria.
“Meglio!” rispose Chris con un sorriso soddisfatto
stampato in faccia.
“Non so cosa mai potrebbe essere meglio del Klaine”
replicò Jonathan ricambiando il sorriso del soprano.
Quest’ultimo si avvicinò a Darren e gli avvolse le
spalle con il braccio, mentre questo lo cingeva a sua volta in vita.
“Il Criss…” disse il soprano indicando
Darren accanto a sé.
“…Colfer” concluse indicando se stesso.
Spazio dell'Autrice.
Dite che me la
posso permettere un po' di contaminatio? Ma sì dai, Jonathan
Groff ci sta sempre bene nelle FF, tra l'altro casca a fagiolo con il
periodo in cui è ambientata la storia! E lasciate perdere i
drammi dell'altra FF, come avrete già capito i rapporti sono
molto più tranquilli xD Però il nostro bel Groff
ci può sempre fare comodo, come ci ha detto Mark! Ed ecco
ancora un altro membro della CCC...che dite, si unirà? xD
Via gente, io vado a morire sul bacio CrissColfer, mi trovate a
delirare su FB!
Ringrazio tutte le persone che hanno letto e recensito (lo scorso
capitolo 20, wow siete TOTALLY AWESOME!)
Se non mi vedete più postare, è perchè
sono morta dopo aver visto il video del bacio!
Un bacione!
|
Ritorna all'indice
Capitolo 14 *** CrissColfer going Disney. ***
Salve
salvino! No, non sono morta guardandomi a ripetizioni per ore il bacio
CrissColfer, però ammetto di esserci andata molto vicina! E
ho anche ritrovato la forza di scrivere! Caspita, già al
14esimo capitolo, e so che i miei calcoli non verranno rispettati
comunque (se vi interessa, ho contato che in tutto dovrebbero essere
20, ma scommetto che almeno uno in più ci scappa, come
vedermi!) Intanto godetevi questo!
Enjoy!
“Quindi, questo è tutto un piano escogitato da voi
per mandare in delirio i fan, più di quanto effettivamente
facciano Kurt e Blaine? E questo è tutto dire”
fece Jonathan dopo che gli altri membri del cast si erano prodigati a
raccontare tutte la storia della loro missione CrissColfer, di come era
cominciata, e di come si stava evolvendo il loro piano.
“Esatto” acconsentì Chris, seduto al
tavolo fra lui e Darren.
“E a quanto vedo, ci state riuscendo”
commentò Jon lanciando un’altra occhiata alla
pagina del blog che prima gli avevano accuratamente mostrato,
evidenziando con entusiasmo chi aveva contribuito a cosa.
“Ti piace come abbiamo impostato la gallery? L’ho
fatto io!” commentò con entusiasmo Cory indicando
lo spazio delle fotografie al nuovo arrivato.
“Uh e il nome, il nome ti piace? E’ stata una mia
idea!” esclamò Naya soddisfatta.
“Sì e i due che fingono di dirsi porcate
all’orecchio, ti piacciono? Siamo io e Darren”
ribattè con sarcasmo Chris facendo scoppiare a ridere
Jonathan.
“Loro sono la mia parte preferita! E non solo la mia a quanto
pare…certo che alcuni dei nostri fan sono davvero
perversi” replicò divertito e compiaciuto Jon
leggendo qua e là i commenti.
“Leva pure “alcuni” e dì pure
“tutti”, perché da quando abbiamo
postato quella foto, il nostro intero fandom ha detto addio alla
propria sanità mentale” gli disse Chris storcendo
appena le labbra.
“Cosa che il cast aveva già fatto da
tempo” fece Kevin ridacchiando insieme agli altri.
“Tali attori, tali fan…”
sospirò fintamente rassegnato Mark.
“Ma dunque…voi
due…non…” cominciò a dire
leggermente titubante Jonathan, ma non fece in tempo a finire la frase
che Darren e Chris dissero perfettamente in coro:
“Non stiamo insieme!”
Jonathan li osservò un po’ perplesso e Chris
sospirò scuotendo il capo.
“Sì però parlano
all’unisono” replicò Dianna.
“Sembrano i gemelli di Harry Potter!”
ribattè Mark tutto gongolante per essere riuscito a fare un
riferimento alla saga preferita dei due (da quando aveva detto che
Harry Potter era solo un libro, cercava di recuperare punti).
“Infatti i gemelli Weasley non stanno insieme”
rispose Darren aprendo le mani in un gesto di ovvietà,
mentre Chris annuiva deciso con il capo.
“Noi siamo colleghi, amici, e Darren crede ancora di essere
etero” insistette il soprano, e questa volta fu il ragazzo
riccioluto ad annuire alla sua affermazione, senza fare nemmeno
più caso alla battuta sulle sue tendenze sessuali.
“Beh peccato, stareste bene insieme”
commentò Jonathan rivolgendo ai due un sorriso dolce.
Mark si scambiò qualche sguardo complice con gli altri senza
farsi vedere da Darren e Chris, e ghignò soddisfatto.
“Sì ce lo dicono praticamente tutti”
borbottò il soprano alzando gli occhi al cielo.
“E tu Jonathan? Come va a ragazzi?” chiese poi
guardando l’amico con un sorrisino malizioso.
Questo ricambiò il sorriso vagamente divertito.
“Niente di eclatante, ma sto con le antenne tese”
rispose Jonathan.
“Pff, non ci posso credere che uno come te non ha un
ragazzo…se non ce l’hai tu, che
possibilità ho io?” ribattè
demoralizzato il soprano.
“Oh ma cosa dici Chris!” replicò con
tono quasi indignato Darren.
Il suo migliore amico si voltò a guardarlo.
“Ora, non dovrei dirlo qui davanti a tutti perché
cominceranno di sicuro a saltare e sclerare e a decantare il nostro
amore, ma tanto lo farebbero comunque, quindi pace: tu sei la persona
migliore che conosco” fece il ragazzo riccioluto, mentre
tutti stranamente rimasero in silenzio ad osservare lo scambio di
battute.
Chris gli sorrise e gli posò una mano sul braccio.
“Sei un ottimo migliore amico” gli rispose mentre
anche l’altro ricambiava il suo sorriso.
“Perché i cameramen non ci sono mai quando
servono?!” sbottò Kevin facendo finalmente
scoppiare delle fragorose risate.
In quel momento qualcuno bussò alla porta e i ragazzi si
voltarono vedendo Ryan entrare nella stanza.
“Cosa avete combinato questa volta? Ditemi che #dinnerdate non
è un TT* per colpa vostra” chiese il produttore
senza riuscire a trattenere un sospiro.
Tutti cominciarono a parlare uno sopra l’altro cercando di
giustificarsi, anche Jonathan cominciò a dire cose come
“no ma non è come sembra”, mentre Riker
e Curt ripetevano a “Berretto Giallo” che poteva
stare tranquillo.
Ryan sospirò di nuovo esasperato, levò dalle mani
di Mark il martelletto e cominciò a picchiare sul tavolo,
per avere un po’ di silenzio.
“Chris, tu che sei il più affidabile qui dentro,
dimmi che avete architettato questa volta per far impazzire i
fan” fece Ryan indicando il soprano con il martelletto.
Questo esitò qualche istante.
“Beh…noi…ecco, io e Darren ci siamo
fatti fotografare mentre fingevamo di essere a cena fuori, e poi
abbiamo pubblicato la foto sul blog, dicendo di averla trovata su
Tumblr, e…niente, abbiamo assistito alla reazione del
fandom, che ha abbastanza…delirato”
confessò Chris un po’ titubanete, mentre Ryan si
passava una mano sulla fronte rassegnato.
Prese un grosso respiro e alzò di nuovo lo sguardo.
“Fatemi vedere questa foto” disse incoraggiandoli
con un cenno della mano.
Chris velocemente si riappropriò del proprio computer e
aprì subito la foto, girando lo schermo verso il produttore,
che sgranò immediatamente gli occhi.
“Meno male vi avevo detto di non esagerare! Sembra che Darren
ti stia sussurrando la trama di un film porno che vuole rifare con
te!” sbottò Ryan mettendosi entrambe le mani sul
viso.
“Sì, hanno detto anche questo”
commentò Ashley stringendo le labbra.
“Ma non ti devi preoccupare, è tutto sotto
controllo” si affrettò a dire Darren, mentre Ryan
gli lanciava uno sguardo decisamente scettico.
“Oh io non mi preoccupo, non mi preoccupo
affatto…se il fandom è felice
così…perché è felice, non
è vero?” chiese il produttore apprensivo.
Tutti sorrisero.
“Vai a leggere qualche commento, magari sorvolando quelli
sconci…sono felicissimi!” replicò Naya
soddisfatta.
Ryan si concesse un ultimo sospiro, questa volta sollevato.
“Bene, adesso la vostra missione è
finita?” domandò il produttore.
Gli altri presenti cominciarono a lanciarsi sguardi perplessi.
“Non saprei…se non ci vengono in mente altre
idee” rispose Chris facendo spallucce.
Ryan non potè che annuire.
“Basta che non vi date troppo al
trasgressivo…niente foto di voi due che fate sesso in
macchina!” gli intimò indicandoli minaccioso con
l’indice.
“Ecco Ryan, a proposito di questo, secondo te chi
è l’attivo dei due?” domandò
Mark con aria davvero concentrata.
“Ti prego non rispondere” lo implorò
Chris immediatamente. Ryan ghignò.
“Tra mezz’ora tutti sul set, anche tu Jonathan
e…voi Warblers no ovviamente, a proposito che ci fate
qui?” chiese Ryan accorgendosi finalmente dei tre infiltrati.
“Siamo entrati nella CCC” rispose Curt annuendo
insieme agli altri.
Il produttore alzò gli occhi al cielo.
“Prevedibile…beh allora potete rimanere a
gironzolare. Ricordate, tra mezz’ora, puntuali!”
esclamò Ryan avviandosi verso la porta.
Prima di uscire del tutto però, si voltò e
guardò per qualche secondo Mark.
“Secondo me Chris”
E detto questo uscì, sotto i fischi di approvazione dei suoi
attori.
*
Nella pausa fra una ripresa e l’altra, tutti andarono a
riposarsi e a ripassare le battute appollaiandosi sulle proprie sedie,
così Mark approfittò per andare a parlare con
Jonathan.
“Ehi amico, ti devo dire due parole…”
gli disse prendendolo sotto braccio e guardando accuratamente dove
fossero Chris e Darren.
Appena si accorse che i due erano a sedere lontani da loro, e che
sembravano concentrati sui loro copioni, tornò a guardare il
collega che sembrava decisamente curioso.
“E’ una cosa assolutamente top-secret, quindi
confido nella tua discrezione, anche perché ci serve il tuo
aiuto” cominciò Mark notando che
l’espressione di Jonathan si faceva sempre più
interessata.
“Sarò una tomba! Spara” lo
incitò trepidante.
“Riguarda Chris e Darren…vogliamo fargli capire
che starebbero davvero bene insieme, quindi abbiamo organizzato una
specie di piano a fasi, e per una ci torneresti davvero
utile” spiegò Mark a bassa voce.
“Tipo?” chiese Jonathan incuriosito.
“Per la parte della gelosia…prima vogliamo
mostrare ad entrambi cosa potrebbero avere, e poi fargli capire cosa si
prova se lo perdessero…e visto che tu sei gay, e sei in
confidenza con Chris, pensavamo che saresti perfetto per flirtarci un
po’ e far ingelosire Darren!” continuò
Mark.
Jonathan lo osservò inclinando appena il capo.
“Ma io e Chris siamo sempre stati solo amici”
replicò Jon.
“Sì e tranquillo, non c’è
bisogno di niente di esagerato…anche perché
già di normale Darren e Chris sono molto, molto
attaccati…scommetto che basterebbe solo che tu passassi
semplicemente un po’ più di tempo con Chris e
Darren reagirebbe…” ribattè Mark
cercando di convincerlo.
Jonathan alzò un attimo lo sguardo pensieroso, poi si
strinse nelle spalle.
“Beh, è per una buona causa in
fondo…” acconsentì facendo aprire
l’altro in un sorriso compiaciuto.
“Allora ci stai?” chiese Mark tendendogli la mano.
Jonathan ghignò e la strinse.
“Ci sto” rispose con convinzione.
“Bene, sappi allora che finite le riprese ci ritroviamo nella
mia roulotte per organizzare la prima fase, e mi raccomando non farti
assolutamente vedere da Darren e Chris” gli disse Mark
staccandosi finalmente da lui.
“Farò la massima attenzione” rispose
Jonathan divertito da quella situazione alla
“Alias”. Tra l’altro, aveva sempre amato
da morire quel telefilm.
“Ah, e a proposito…se senti Riker e Curt dire
qualcosa riguardo ad un certo Forestiero della Mela, sei tu”
fece Mark prima di voltarsi ed andarsene, lasciando un Jonathan
decisamente confuso.
Intanto, dall’altra parte della stanza, Darren aveva
cominciato a parlare a macchinetta a Chris, che seduto accanto a lui si
stava rileggendo le battute senza calcolarlo di striscio.
E non lo faceva con cattiveria, assolutamente. Quello era puro istinto
di sopravvivenza.
Se qualcuno avesse davvero prestato attenzione tutte le cose diceva
Darren, sarebbe sicuramente finito morto suicida, e o in galera per
omicidio.
Darren Criss non stava zitto nemmeno quando dormiva, e la cosa
più assurda di tutte, era che a volte parlava cantando.
Quindi Chris, passando molto tempo con Darren, aveva sviluppato questo
sistema di estraneazione che gli permetteva di sopravvivere senza
prendere una mazza da baseball e zittire Darren a forza di botte (anche
se poteva giurare che avrebbe continuato a parlare anche da morto).
Dopo almeno un quarto d’ora abbondante che il ragazzo
riccioluto parlava allegramente senza essere minimamente ascoltato dal
suo migliore amico, si accorse di questo e si fermò tirando
un sospiro.
Non gli dava fastidio quando Chris faceva così, anzi si
divertiva a riconquistare la sua attenzione.
Così, si avvicinò al braccio dell’amico
con il viso e cominciò a strusciarci il naso, come un
cucciolo di cane in cerca di coccole.
Chris alzò gli occhi al cielo e scosse il capo, mentre
Darren continuava imperterrito a chiamarlo con il naso, sfoderando
anche il suo migliore sguardo languido.
Finalmente il soprano si voltò verso di lui guardandolo
scettico, e Darren gli rivolse un sorriso raggiante.
“Smettila di fare il cucciolo in cerca di
attenzioni” lo riprese Chris senza riuscire a non ricambiare
il sorriso.
“Ma ti stavo dicendo una cosa che poteva
interessarti” si lamentò Darren tornando a sedere
dritto.
“Mi permetti finalmente di aggiustarti quelle oscene
sopracciglia triangolari?” chiese Chris speranzoso.
“Ma ovvio che no!! Queste sopracciglia sono il mio marchio di
fabbrica, e le mie fan ne vanno matte” rispose quasi
indignato il ragazzo riccioluto.
Chris scoppiò a ridere.
“Ti ci farò una bellissima maglietta stile Born
This Way” replicò sempre ridacchiando.
“Comunque, ti stavo dicendo che ho appena comprato Mulan in
Blue Ray!” esclamò Darren cominciando a battere le
mani entusiasta. Chris spalancò la bocca.
“E me lo dici ora?!” sbottò risentito il
soprano, mentre Darren gli lanciava uno sguardo da “mi stai
prendendo in giro”, che però Chris
ignorò palesemente.
Infatti gli puntò un indice contro ed esclamò
autoritario:
“Alle otto a casa mia, puntuale come la morte!”
Spazio dell'Autrice.
* "appuntamento
a cena", e TT sta per Twitter Trend. Non so se usate Twitter e siete
pratici, ma praticamente sulla bacheca c'è una lista delle
10 parole più twittate, che si chiamano appunto Trend,
ovvero tendenze. Per esempio, sapete che "They Kissed" riferito ai baci
sul palco di Glee ieri è stato TT per diverso tempo? xD
Bene, ormai anche Jonathan è entrato in pieno nella CCC e
nella "Noi - sappiamo - cosa", ed è stato reclutato da Mark
per la quarta fase. Vi avevo detto che avrei usato un po' di
contaminatio xD Anche se ovviamente sarà del tutto diverso
dalla FF precedente! E poi diciamocelo, Jon ci sta sempre bene u.u
L'ultima scena ve la dovevo, e soprattutto me la dovevo. E' estenuante
scrivere di loro due solo amici, quindi ho decisamente bisogno di un
po' di fluffosità. Ah, se v'interessa, la scena di Darren
che chiama Chris con il naso, è direttamente ispirata da me
e la mia migliore amica xD Siccome io ho un cane che fa sempre
così, specialmente in classe glielo faccio sempre xD
Poi va beh, se non conoscete Alias, vi basta sapere che è un
telefilm di spionaggio (che io ho AMATO *O*).
E direi basta xD
Ringrazio tutte le persone che hanno letto e recensito, e appena torno
dal parrucchiere provvederò a rispondere singolarmente alle
recensioni dello scorso capitolo, scusate se non ho avuto tempo prima!
Grazie mille ancora a tutti!
Un bacione.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 15 *** The CrissColfer Crew Raid. ***
Buon
giorno a tutti! Vi scrivo dal treno diretto per Genova, sono in viaggio
per andare a trovare dei parenti, ma tranquilli, come si può
notare ho computer e chiavetta internet dietro, quindi a parte gravi
imprevisti, non ci dovrebbero essere problemi con il ritmo di
scrittura! Ora, sono certa che con questo capitolo vi
stenderò xD *alexa gongola allegramente* Ma non vi anticipo
altro e vi lascio alla lettura!
Enjoy!
“Ordine! Ordine!” sbottò Mark picchiando
con il suo amato e ormai inseparabile martelletto sul tavolo dove era
scomodamente seduto a gambe incrociate.
Beh non era certo stata un’impresa da poco far entrare tutti
nella sua roulotte, ma se erano entrati nel camerino di Darren, di
certo potevano stare anche lì. Infatti, alla meglio o alla
peggio, tra seduti per terra, sui mobili, Chord addirittura in bagno,
c’erano entrati tutti, e avevano cominciato a parlare uno
sopra l’altro sparando quasi a caso idee per la maggior parte
esagerate e insensate.
“Dannazione, Chord non può fingere di farmi un
pompino per metterli in imbarazzo! Che poi, che razza
d’imbarazzo sarebbe?!” sbraitò Mark
quando finalmente gli altri si furono calmati.
“Oh non lo so, ma sarebbe comunque una fantastica scena da
vedere!” replicò Dianna provocando grida di
apprezzamento generale.
“Possiamo lasciar perdere la vostra perversione verso il
porno gay e andare avanti? Dobbiamo occuparci della prima fase della
nostra missione!” ribattè Mark alzando gli occhi
al cielo.
“Uh ecco, a proposito di porno gay! Potremmo obbligarli a
vederne uno tutti insieme! Quello sì che sarebbe
imbarazzante!” esclamò Curt come improvvisamente
illuminato da questa idea folgorante.
“Oh questa sì che è
un’idea!!” esclamò Ashley battendo il
cinque al Warbler seduto di fronte a lei, per terra.
“Ma andiamo, non si faranno mai convincere, e non possiamo
legarli…di nuovo! E poi se li obbligassimo a stare legati su
una sedia davanti ad un porno, credo che capirebbero che stiamo
architettando qualcosa! Deve essere più sottile, qualcosa di
più naturale…” rispose Mark rigirandosi
il martelletto fra le mani.
“Io non capisco perché non possiamo semplicemente
tartassarli di domande imbarazzanti” replicò Cory
aprendo le mani.
“Intendi più di quanto facciamo di
solito?” chiese Naya vagamente perplessa.
“Beh perché ci servirebbe che rispondessero! E
tanto non lo faranno…” ribattè Mark
demoralizzato.
“Se solo avessimo quella fottuta pozione di cui parlano
sempre l’Hobbit e la Ninfa” bofonchiò
Chord avvilito.
“Che pozione?” chiese Titus dubbioso.
“Quella che ti fa dire solo la
verità…” replicò Amber
schioccando le dita mentre cercava di farsi venire in mente il nome.
“Aaah, il Veritaserum! Sì, in effetti ci farebbe
comodo” ribattè Riker annuendo con il capo.
“Non esiste niente di babbano uguale a quella cosa? Nei
telefilm di spionaggio fanno sempre vedere quel liquido che chiamano
siero della verità…” fece Kevin
pensieroso.
“Beh peccato che noi non siamo spie della CIA”
sbuffò Dianna incrociando le braccia al petto.
“E non c’è niente di simile in
commercio, facilmente reperibile?” domandò Jenna
interdetta.
Tutti cominciarono di nuovo a parlottare fra di loro, finchè
timidamente Jonathan non alzò la mano, come se fosse a
scuola e chiedesse il permesso di parlare. Mark lo vide e
picchiò con il martelletto per ottenere un po’ di
silenzio.
“Zitti zitti che Jona…ehm, il Forestiero della
Mela vuole dire qualcosa” fece Mark riprendendosi in
extremis, visto che c’erano già Riker e Curt
pronti a tirargli la prima cosa che gli fosse capitata sotto mano, e
poco importava se era una penna o una mazza chiodata.
“Grazie…ehm ragazzi, non c’è
bisogno che vi infiltriate nei magazzini della Sicurezza
Nazionale…esiste una cosa facilmente reperibile in qualsiasi
supermercato che funziona praticamente come una specie di
Veritaserum” disse Jonathan cercando di incitare gli altri ad
arrivare a quell’idea che a lui era sembrata subito ovvia.
“Oddio davvero?! E’ una specie di
medicina?” domandò elettrizzato Chord, facendo
scuotere il capo a Jon.
“Ma no! Dai è semplice, è una cosa che
avete sottomano praticamente tutti i giorni!”
replicò Jonathan provando a smuoverli, ma tutti sembravano
solamente molto perplessi, così il ragazzo
sospirò e aprì le mani con ovvietà.
“L’alcohol gente!”
Tutti i presenti si aprirono in un fragoroso
“AAAH!” mentre Jonathan alzava gli occhi al cielo.
“Questo ragazzo ci sa fare!” esclamò
compiaciuto Kevin scarruffandogli i capelli.
“Ragazzi ma Chris non beve” fece notare Lea
storcendo la bocca.
“Meglio! Gli basterà poco per cedere ai fumi
dell’alcohol” replicò Mark scendendo dal
tavolo.
“Domani sera li portiamo a bere fuori, e cominciamo con la
fase uno del nostro piano “from fake to
real”!” disse Mark con entusiasmo, battendo una
volta con il martelletto, per dare un tocco di solennità
alle sue parole.
“Perché aspettare?” chiese Lea alzandosi
in piedi a sua volta.
Tese l’Iphone che aveva in mano verso Mark per mostrargli
cosa stava guardando.
“Darren su Facebook si è localizzato a
“Casa Colfer”. Stanno guardando Mulan”
gli fece notare la ragazza.
“Oddio quei due altro che stare insieme, sembra che siano
già sposati da vent’anni!”
commentò Cory.
“Oh ma è assolutamente perfetto!”
replicò Mark strusciandosi le mani.
“Forza, CrissColfer Crew tutti in piedi!” gli
incitò con degli ampi cenni delle braccia.
“E’ tempo di incursione!”
*
Intanto, a Casa Colfer regnava una piacevole tranquillità.
Il film era appena cominciato, e Chris e Darren erano comodamente
seduti sul divano, spalla a spalla, con una gigantesca ciotola di
popcorn in mezzo, mentre canticchiavano allegri e si scambiavano
qualche sorriso compiaciuto.
“Comunque, io è da un po’ che ho una
teoria in testa” fece Chris tirandosi su e incrociando le
gambe sul divano.
Darren si voltò incuriosito a guardarlo.
“Tipo?” domandò il ragazzo riccioluto
prendendo una generosa manciata di popcorn.
“Secondo me il capitano Shang è palesemente
gay” disse il soprano prendendo a sua volta un po’
di popcorn.
“Oddio l’ho sempre pensato anche io!”
esclamò Darren battendosi una mano sulla gamba.
“Cioè andiamo, è chiaro come il sole
che si era innamorato di Mulan prima di sapere che fosse una
ragazza!” insistette il ragazzo riccioluto, e Chris
aprì le mani in gesto di realizzazione.
“Esatto! Si vede benissimo che aveva un gigantesco debole per
lei, ma lui non sapeva che fosse una donna! E secondo me è
anche per questo che quando lo scopre ci rimane tanto male, insomma a
causa sua era diventato gay, e poi si scopre che è una
ragazza?! Mi sarei incazzato anche io!” replicò
Chris ormai con il busto completamente girato verso Darren.
“E’ vero! Cioè, in fondo lei era stata
coraggiosissima, perché infuriarsi tanto? Ok, gli aveva
mentito, ma caspita li aveva anche salvati! Sì
sì, decisamente era per quello”
acconsentì il ragazzo riccioluto.
Entrambi tornarono contemporaneamente a guardare lo schermo.
Chris si appoggiò allo schienale del divano e Darren
inclinò il capo fino a poggiarlo sulla spalla del suo
migliore amico.
Anche il soprano posò la testa su quella di Darren e
respirò forte, strofinandoci appena il naso. I capelli di Darren sapevano insolitamente di
camomilla, mentre normalmente non avevano un odore così
dolce.
“Hai cambiato shampoo?” chiese Chris alzando
nuovamente il capo.
Darren non si mosse, e non distolse lo sguardo dalla TV.
“Sì, ti piace?” domandò a sua
volta il suo migliore amico.
Chris osservò la massa di ricci appoggiata sulla sua spalla
e ci passò una mano accarezzandoli.
“Sì, sono anche morbidissimi” rispose
tornando a concentrarsi sul film, senza smettere però di
passare le dita fra i capelli di Darren, che per un attimo socchiuse
gli occhi.
Se fosse stato un gatto, avrebbe sicuramente cominciato a fare le fusa.
Si erano appena gettati entrambi in una sentita permormance di
“I’ll make a man out of you” quando
qualcuno suonò il campanello.
“Oh finalmente deve essere arrivata la pizza” fece
Chris alzandosi velocemente in piedi e andando verso la porta.
Quando l’aprì però, non si
trovò di certo davanti il ragazzo delle consegne.
“SORPRESA!!”
Chris spalancò gli occhi e con un gesto quasi violento
chiuse immediatamente la porta, appoggiandocisi con la schiena e
alzando gli occhi al cielo pregando di esserselo semplicemente sognato.
Ma il campanello suonò di nuovo, con insistenza, e qualcuno
cominciò anche a bussare.
“Che è successo?” chiese Darren
perplesso.
“Decisamente non è la pizza” rispose
Chris vagamente impaurito.
“CHRIS! Chris aprici!!” sbraitò Mark
picchiando sulla porta.
“Dovrete passare sul mio cadavere!”
ribattè il soprano con teatralità, mentre i suoi
folli colleghi di cast continuavano a suonare e bussare.
“Dai Chriiis! Se stai facendo le cose sporche con Darren,
abbiamo portato i popcorn apposta per assistere allo spettacolo! Potete
fare come se non ci fossimo!” urlò Amber
dall’altra parte della porta.
“NON STO FACENDO LE COSE SPORCHE CON DARREN!”
gridò a sua volta Chris con tono tra l’esasperato
e il disperato.
“Ci stiamo guardando in pace Mulan, quindi per me potete
tranquillamente tornarvene a casa!”
“Andiaaamo Chris! Non fare lo scontroso! Siamo venuti per
farvi un po’ di compagnia! Apri apri apri!” fece
Chord con insistenza.
Chris tirò un lungo sospiro e unì le mani in
segno di pregheria, con un’espressione in volto che diceva
chiaramente “che ho fatto di male per meritarmi tutto
questo?!”.
Poi si levò dalla porta e sapendo già che se ne
sarebbe pentito amaramente, l’aprì.
Come un’orda di bufali impazziti i suoi compagni di cast si
riversarono i casa sua, tirandogli pacche sulla spalla mano a mano che
passavano ed esultando entusiasti.
Con orrore il soprano notò che in mano avevano diverse buste
piene di bottiglie.
L’ultimo della mandria fu Jonathan, che fece capolino
lentamente guardandosi intorno.
“Ciao Chris!” lo salutò tranquillamente
posandogli un bacio sulla guancia.
“Ciao Jon. Wow come sei calmo! Non mi dire che sei immune
alla loro follia contagiante” replicò il soprano
facendo ridacchiare l’amico.
“Non è molto che mi sono unito alla
banda” rispose Jonathan facendo spallucce.
Chris si voltò verso Riker e Curt.
“Neanche loro, ma guardarli!!”
I due Usignoli stavano facendo le capriole sul pavimento, per una
ragione del tutto sconosciuta ad ogni persona presente, compresi loro
stessi.
Jonathan scoppiò a ridere fragorosamente.
“Probabilmente tra un paio di giorni anche io farò
le capriole, ma per ora reggo” rispose il ragazzo.
“Avete già bevuto? Ti prego dimmi di
sì, non mi dire che sono già così da
sobri” fece Chris con tono demoralizzato.
“Mi dispiace deluderti ma no, non hanno toccato
goccio” ribattè Jonathan ed il soprano si
aprì nell’ennesimo sospiro.
“Morirò prima di aver compiuto la maggiore
età, me lo sento” disse Chris allontanandosi dalla
porta.
“Beh almeno hai già vinto un Golden
Globe” cercò di conosolarlo Jon, ed infatti il
soprano si aprì in un sorriso smagliante.
“Vuoi vederlo? Ce l’ho di là in
camera” fece mentre non riusciva a trattenersi dal gongolare.
Jonathan annuì energicamente.
“Oh santo cielo Chris! Il primo ragazzo gay che entra in
casa tua e già te lo vuoi portare i camera da letto! Sei
proprio senza freni!” lo prese in giro Mark faendo scoppiare
tutti in una fragorosa risata.
“Fai poco lo spiritoso, sono sempre in tempo a chiamare la
polizia e farvi arrestare tutti per violazione di proprietà
privata” replicò il soprano puntandogli contro un
indice minaccioso.
Poi accompagnò Jonathan nella sua stanza per mostrargli il
premio fieramente esposto in bella vista sul suo comodino
(sì, gli piaceva guardarlo prima di addormentarsi,
perché era la prova concreta che i sogni possono diventare
realtà).
Jonathan approfittò per fargli le congratulazioni di persona
e i due tornarono in salotto, Chris sempre più orripilato da
come i suoi compagni di cast gli stessero sconvolgendo casa.
Avevano spostato il tavolino da caffè da una parte e
attaccato la televisione al muro, dopo essere stata prontamente spenta,
per poter liberamente godere della musica a tutto volume che era stata
appena accesa.
Erano apparse bottiglie di alcohol praticamente dappertutto, e Chris si
passò una mano sulla fronte con aria disperata, pregando di
sopravvivere alla notte. Ma non aveva minimamente idea che quello era
soltanto l’inizio.
“Allora, prendete tutti un bicchiere e mettetevi a sedere per
terra! Qui ci vuole un bel giro di “Io
mai”!” esclamò Mark esaltato.
Oh no, Chris non aveva minimamente idea.
Spazio dell'Autrice.
Ve
l'avevo detto che vi avrei steso con questo capitolo MHUAUHHA
La fase uno del piano sta per cominciare! Sarebbe già dovuta
esserci in questo capitolo, ma come ao solito, mentre scrivo mi vengono
in mente altre idee, e allora mi ritrovo che ho già scritto
un capitolo senza aver messo quello che avevo in mente! Spero non vi
dispiaccia comunque, anche perchè via, ormai ci siamo **
Jonathan ha risolto la situazione, ma che bravo bambino *w* Si fa amare
più del solito!
E vogliamo parlare della scena super fluffosa di Darren e Chris che
guardano Mulan insieme?
Ah, ovviamente, la teoria del capitano Shang è stata
sviluppata da me e dalla mia migliore amica (crediamo anche che Mulan
sia una lesbica repressa, ma dettagli xD) e non potevo non metterla!
Cioè, secondo me è vero u.u Sarà un
po' fissata, però dai!!
E poi arrivarono i pazzi! Con tanto alcohol da stendere una un manipolo
di tedeschi e russi e la loro solita follia.
"Io mai", che gioco meraviglioso! Non vedo l'ora di scrivere il
prossimo capitolo, in cui, assicuro, ci sarà SICURAMENTE la
fase uno.
Grazie mille a tutte le meravigliose persone che hanno letto e
recensito!!
Un bacione!
|
Ritorna all'indice
Capitolo 16 *** CrissColfer From Fake To Real Step 1: Blaime it on the alcohol! ***
...lo
so, lo so, sono in ritardo xD In mia discolpa posso dire che ero in
Liguria da alcuni parenti e che questi mi hanno strapazzata bene bene,
quindi la sera ero esausta! E poi mi ero rimessa a scrivere una vecchia
Klaine che avevo cominciato a Febbraio, e chissà, che magari
finita questa pubblicherò ^^ Anyway, ora che sono tornata in
quel di Firenze, ho finito il capitolo tanto atteso!!
Enjoy!
Chris incrociò le braccia al petto e guardò
storto Mark.
“Che diamine è “Io
mai”?” chiese leggermente crucciato.
Era ancora un po’ indignato dal fatto che i suoi colleghi gli
avessero preso d’assalto la casa, rovinando la sua serata
Disney con Darren.
Insomma, certe cose erano sacre, e non dovevano essere profanate.
“E’ un gioco, molto semplice. Ci mettiamo in
cerchio, e uno per volta, diciamo una cosa che non abbiamo mai fatto.
Se c’è qualcuno che quella cosa
l’ha fatta, deve bere quello che ha nel bicchiere alla
goccia” spiegò Dianna per poi battere nel mani
entusiasta, mentre gli altri esultavano allegri.
Chris sgranò gli occhi.
“Io non gioco!!” sbottò il soprano
immediatamente.
“Colfer non fare il rompipalle e siediti!” lo
apostrofò Mark facendogli con la mano un cenno verso il
tappeto.
“Ma non ci penso minimamente! Anche perché non so
se avete presente, ma io non bevo! Sono ancora minorenne”
replicò Chris battendo un piede per terra, testardo.
“Oh ma fammi il piacere! E poi dovrai cominciare prima o poi,
no? Beh meglio che cominci a casa tua con i tuoi amici, che in giro per
qualche bar sperduto pieno di uomini allupati che ti aprirebbero
volentieri quel bel culetto che ti ritrovi”
ribattè Mark porgendo a Chris un bicchiere.
Quest’ultimo lo guardò per qualche istante
titubante, poi si passò una mano fra i capelli esasperato e
prese il bicchiere.
“Perché non ho prenotato quel volo per la
Polinesia” bofonchiò fra sé e
sé il soprano mettendosi a sedere accanto a Jonathan che gli
rivolse un sorriso d’incoraggiamento.
Anche Darren, che per tutto il tempo era rimasto ad osservare i suoi
colleghi trasformare la casa del suo migliore amico con
un’espressione molto perplessa, si mise a sedere con loro,
proprio di fronte a Chris, e prese a sua volta un bicchiere.
“Allora, vediamo di togliere quel muso lungo al padrone di
casa…forza Chris, comincia te” lo
esortò Mark quando tutti furono a sedere in cerchio.
Il soprano sbuffò sonoramente e alzò gli occhi al
cielo.
“Io non ho mai…tirato un pugno ad un mio collega.
Purtroppo” disse dopo qualche istante di esitazione.
Cory, Kevin e Dianna bevvero tutto d’un fiato, e gli altri si
voltarono interrogativi verso la bionda.
“E’ una lunga storia, e quella se lo meritava. Una
puttana in piena regola” si giustificò facendo
levare uno scroscio di applausi e di fischi.
“Vai Jon sta a te” fece Lea indicando il suo
migliore amico.
“Mmmh oh semplice…io non ho mai…fatto
sesso con una ragazza!” esclamò sogghignando
soddisfatto.
Tutti i ragazzi e Naya bevvero alla goccia.
“Eh beh la vendetta ci vuole…io non ho mai fatto
sesso con un ragazzo!” disse Cory ghignando, così
Jonathan alzò le mani in segno di resa, ed insieme a Chris e
alle ragazze bevve tutto d’un fiato.
Il soprano tossicchiò un po’, ma si riprese
subito, sperando comunque di non essere più costretto a bere
così.
Tutti i ragazzi poi si voltarono verso Darren con sguardo impaziente,
ed il ragazzo ricambiò guardandoli perplessi.
“Perché mi fissate?” domandò
interdetto.
“Darreeen, lo sai vero che in questo gioco bisogna dire la
verità? Forza bevi!” lo scimmiottò Mark
tirandogli una spallata.
“Eddai non dategli fastidio” replicò
Chris mentre si riempiva di nuovo il bicchiere.
“Oh sentitelo come difende il fidanzatino! Va bene, smettiamo
di dare noia al tuo amore” lo prese in giro Chord mentre il
soprano sbuffava indignato e alzava gli occhi al cielo.
“Comunque qui andate tutti un po’ troppo sul
leggero…ah se non ci fossi che smuovo le
serate…allora io non ho mai…fatto un
pompino!” esclamò estramamente compiaciuto Mark,
facendo levare grida di approvazione da quasi tutti i presenti.
Chris sbuffò sonoramente ed insieme a Jonathan bevve tutto
d’un sorso, questa volta riuscendo ad evitare di tossire.
“Oddio non riesco proprio ad immaginarmi il mio piccolo Chris
con il viso fra le gambe di un ragazzo!” esclamò
Cory passandosi una mano sul viso e facendo ridere tutti.
Il soprano alzò lo sguardo scuotendo il capo, ma questa
volta non riuscì a trattenere un sorriso.
“Invece quando fai sesso con un ragazzo che sembra
così innocente è ancora più eccitante!
Proprio perché non riesci ad immaginarlo, quando lo fa
è…beh, è notevole”
commentò Jonathan beccandosi gli sguardi curiosi di tutti i
presenti.
“Jon, eri te quello che aveva Chris fra le gambe?”
domandò incuriosito Mark facendo scoppiare a ridere il
diretto interessato e arrossire da capo a piedi il soprano.
“Ma no, Chris è il mio cucciolo!”
esclamò Jonathan sporgendosi per passare un braccio intorno
alle spalle dell’amico e trascinarselo al petto.
“Vero Chris che sei il mio cucciolo?”
domandò Jon con lo stesso tono che si rivolge ai bambini
guardando Chris con un sorriso.
“Certo, ma ora smettila di trattarmi come un bambino di due
anni” gli rispose liberandosi dalla sua stretta.
“Io fossi in te non mi prenderei tutte queste confidenze che
Darren è geloso” ribattè Chord
voltandosi verso il ragazzo in questione che scosse leggermente il capo.
“Appena Mark ti ha chiesto se eri stato con Chris ha rizzato
il pelo come un gatto!” replicò Kevin divertito.
“Lui sì che se lo immagina bene Chris con il viso
fra le sue gambe!!” esclamò Mark tirando una
gomitata a Darren che spalancò occhi e bocca sconvolto.
“Oddio BASTA!” si lamentò Chris
sdraiandosi con la schiena sul pavimento e coprendosi il viso con un
braccio.
“Beh perché non hai visto la sua reazione alle
parole di Jon! Non gli si è rizzato solo il pelo!”
ribattè Chord.
Darren avvampò completamente e si aprì in
un’espressione ancora più sconvolta e indignata.
“MA NON E’ VERO!!” sbottò
risentito mentre Chris si alzava di scatto e lo osservava inquisitore.
“E tu non guardarmi così, non è vero
che mi sono eccitato immaginandoti!” esclamò
Darren intercettando lo sguardo del suo migliore amico, che non
potè fare a meno di controllare lanciando
un’occhiata fra le gambe del ragazzo riccioluto.
“Vuoi che gli tiriamo giù in pantaloni per farti
controllare meglio?” domandò Kevin già
in piedi sulle ginocchia.
“O per soddisfare le sue fantasie?”
continuò Mark che già aveva afferrato Darren.
“Ma NO!” sbraitò Chris coprendosi il
volto con entrambe le mani.
“Dio siete gli amici più imbarazzanti che potevo
trovarmi, e questo gioco è stupidissimo!”
mugugnò il soprano sconsolato.
“Forza forza, che abbiamo appena iniziato! Non piagnucolare
angioletto” lo esertò Cory.
“Dai basta sta a me…allora io non ho mai fatto
piensieri sconci su Chris!!” sbottò Darren
incrociando le braccia al petto, e beccandosi in pieno il contenuto di
tutti i bicchieri dei presenti sul viso e addosso, Chris escluso.
“Ah!! Ma siete rincoglioniti!!” sbraitò
asciugandosi il volto e lanciando uno sguardo sconsolato ai suoi
vestiti bagnati.
“Il mio tappeto!!” si lamentò Chris
cominciando a sbattere la testa sulla spalla di Jonatan.
“E’ questa la penitenza per chi mente! Oh, e devi
anche bere naturalmente!” esclamò Chord.
“Ma io non stavo mentendo!” piagnucolò
Darren scuotendosi i capelli come un cagnolino fradicio.
“Senti amico, ti si legge in faccia tutte le volte che ti
passa davanti Chris che lo sbatteresti alla prima cosa che ti capita a
tiro, quindi zitto e bevi” ribattè Mark con tono
autoritario.
Chris smise di picchiare il capo su Jon e si voltò verso
Darren.
“Perché, come mi guardi quando ti passo
davanti?” domandò interdetto il soprano.
“In nessun modo! Dai non mi dire che credi a questi
pazzi!” replicò il ragazzo riccioluto aprendo le
mani esasperato.
“Scusa, hai ragione” rispose Chris storcendo appena
le labbra.
“Va beh devi bere lo stesso perché ho deciso io
punto e basta!” ribattè Mark autoritario e Darren
dopo un ennesimo sospiro buttò giù il contenuto
del suo bicchiere.
Continuarono a giocare per un bel po’, senza smettere di
tartassare i due poveri diretti interessati con battute sempre
più squallide e volgari, tanto che avrebbero fatto arrossire
anche la più famosa porno-star.
Non smisero finchè non furono sicuri che Chris e
Darren fossero abbastanza brilli da lasciarsi andare, e a quel punto
Heather alzò la musica a palla e spinse praticamente tutti
al centro della stanza a ballare.
Chris appena si alzò capì di essere
sull’ubriaco andante, visto che la testa gli girava
pericolosamente e sentiva tutti i sensi come intorpiditi.
Si stranì immediatamente di come il suo corpo percepisse
tutto un po’ distante, ma non ebbe molto tempo di
preoccuparsene perché Dianna e Lea lo afferrarono quasi di
peso e lo trascinarono in mezzo al tappeto cominciando a farlo ballare.
In un attimo il soprano si dimenticò di tutto e
afferrò di buon grado il bicchiere che Chord gli stava
tendendo.
Anche Darren era ormai abbastanza ubriaco, ma non essendo la prima
volta, come per Chris, non si preoccupò di niente e
cominciò a saltellare e ballettare per la stanza ridendo
praticamente di ogni cosa.
Aveva iniziato ad arrampicarsi su diversi mobili (un vizio duro a
morire), mentre Riker e Curt ridendo sguaiatamente cercavano di
riportarlo giù e spingerlo in quella pista improvvisata.
Quando Naya dopo mezz’ora porse a Chris l’ennesimo
bicchiere, il soprano era ormai completamente ubriaco.
Stava improvvisando insieme a Heather una sensuale lap-dance usando
come palo una delle lampade del salotto e si strusciava sulla bionda
mentre tutti si erano radunati intorno ai due e li stavano applaudendo
ed incitando fragorosamente.
La bionda si concesse anche uno spogliarello rimanendo solo in
biancheria, e senza troppi complimenti, una volta lanciati via i suoi
vestiti, afferrò Chris e gli sfilò i pantaloni
incoraggiandolo a levarsi anche la maglia.
Probabilmente il soprano non si accorse neanche di essere rimasto solo
con le mutande addosso, e probabilmente nemmeno di essere stato
agguantato da Mark e buttato letteralmente addosso a Darren, che
diventò il nuovo palo della sua lap-dance.
Il ragazzo riccioluto afferrò i fianchi di Chris mentre
questo si strusciava su di lui andando su e giù, e
cominciò a seguire con il bacino il ritmo della musica,
scontrandosi spesso con quello del suo migliore amico.
Il soprano ad un certo punto si girò e cinse il collo di
Darren con le braccia, assecondando con i propri movimenti quelli del
suo migliore amico, completamente spalmato su di lui.
Ballarono così per un po' di tempo, incrociando di tanto in
tanto gli occhi e sorridendosi, ma per il resto concentrandosi sui
movimenti dei loro corpi, vicinissimi.
Gli altri, evidentemente non abbastanza ubriachi da dimenticarsi del
CrissColfer, li osservavano speranzosi e trepidanti.
Quando Chris si sporse verso Darren erano tutti già pronti
ad esultare, ma poi con molta delusione, si accorsero che il
soprano era semplicemente svenuto fra le braccia del suo migliore amico.
*
Quando Chris la mattina dopo si svegliò, non
riuscì neanche ad aprire gli occhi a causa delle fitte
lancinanti alla testa che avevano cominciato ad assalirlo.
Ci mise un po’ di tempo a rendersi conto del
perché era ridotto in quelle condizioni penose, ricordandosi
dell’assalto dei suoi colleghi in casa sua e del loro
stupidissimo gioco “Io mai”.
Del resto della serata però, aveva ricordi vaghissimi, per
non dire interi black-out.
Oltre la testa che pulsava dolorasamente, sentiva lo stomaco
completamente accartocciato e un forte magone, accompagnato da
indolenzimento generale a tutti gli arti.
Provò un po’ a muoversi e solo in
quell’istante capì di essere steso sul pavimento,
abbracciato ad un cuscino stranamente caldo, e
che…respirava?!
Aprì un occhio e capì di essere appoggiato con la
testa ed una buona parte del busto a Darren, che aveva sempre gli occhi
chiusi e gli stava cingendo le spalle con un braccio.
Cercò di rigirarsi e tirarsi su senza svegliarlo, ma appena
si mosse il ragazzo riccioluto aprì gli occhi e si
tirò su a sua volta, passando una mano dietro al collo del
soprano.
“Come stai?” domandò premuroso Darren.
Chris non ebbe il tempo di rispondere che sentì un conato di
vomito risalirgli lo stomaco, così si alzò in
piedi come un fulmine e corse più veloce che poteva verso il
bagno.
Fece appena in tempo ad inginocchiarsi davanti al WC che
iniziò a vomitare anche l’anima.
Darren gli corse subito dietro e si sporse per tenergli la testa e
accarezzargli la spalla in modo rassicurante.
Quando i conati sembrarono cessati, Chris si lasciò cadere
sul pavimento appoggiando la schiena contro la doccia, e Darren
andò a bagnare un asciugamano per poi inginocchiarsi accanto
a lui e passarglielo sulla fronte e poi su tutto il viso.
“Non berrò mai più”
mugugnò il soprano.
Darren si aprì in un sorrisino scettico.
“Sì, lo dicono tutti”
Spazio dell'Autrice.
La
prima sbronza del nostro piccolo Chris *w* Sono così
orgogliosa di lui! ** Ovviamente i sintomi della sbronza descritti con
precisione chirurgica, perchè li ho provati anche troppo
spesso xD Però vedi queste esperienze di vita tornano sempre
utili se si è degli scrittori xD
Comunque, in questo capitolo i nostri amati sono più
imbarazzanti che mai, e i nostri due poveri eroi se la vedono dura,
almeno finchè non si sbronzano bene bene.
Abbiamo un po' di strusciamento e un po' di fluffosità alla
fine (la scena non è molto romantica, ma fateci i caso, i
gesti di Darren sono adorabilissimi ed incredibilmente premurosi...non
trovi molte persone che mentre vomiti l'anima fanno queste cose)
Spero di essermi fatta perdonare l'attesa!!
Ringrazio tutte le meravigliose persone che hanno letto e recensito!!
Un bacione **
|
Ritorna all'indice
Capitolo 17 *** If I don't remember, CrissColfer didn't happen! ***
Uuuh
sono le due passate! Il mio orario abituale ** Allora visto che questa
volta sono stata veloce a scrivere il nuovo capitolo? Mi sto facendo
perdonare dai! Questo è un capitolo un po' cuscinetto, mi
serviva per fare un po' di ordine e per cominciare poi l'ideazione
della nuova fase ** Spero che comunque vi piaccia!
Enjoy!
Darren si alzò in piedi e porse una mano al soprano, per
aiutarlo ad alzarsi.
Erano rimasti almeno dieci minuti a sedere sul pavimento, Chris ancora
con lo stomaco accartocciato e dolente, e Darren che gli puliva e
accarezzava il viso nella speranza che il suo migliore amico
riprendesse un po’ di colore.
Chris allora afferrò la mano del ragazzo riccioluto e si
tirò su, appoggiandosi a lui mentre questo gli cingeva i
fianchi e lo teneva stretto.
“Vieni, lavati i denti” gli disse Darren indicando
al soprano il lavandino dietro di loro.
Chris si appoggiò al bordo e aprì
l’acqua, per poi cominciare a spazzolarsi i denti e lavarsi
la faccia beandosi della sensazione dell’acqua fredda sul
viso.
Quando alzò lo sguardo e si vide riflesso nello specchio si
lasciò scappare un lamento sofferente.
Aveva un aspetto terribile.
La sua carnagione, oltre ad essere più pallida del solito
(il che era tutto dire), era disgustosamente verdognola; inoltre aveva
delle occhiaie profonde e le labbra secche e screpolate.
Insomma, un vero disastro.
“Sono uno straccio” mugugnò affondando
il volto nell’asciugamano.
Darren gli accarezzò ampiamente la schiena e
osservò il suo migliore amico premuroso.
“La prima sbronza è sempre la
peggiore…poi ci fai l’abitudine” disse
cercando di consolarlo.
“Io non voglio farci l’abitudine!! Dio non riesco a
credere che quei pazzi isterici siano riusciti a ridurmi
così e…e…OH SANTO CIELO DOVE SONO I
MIEI VESTITI?!” sbraitò il soprano quando
finalmente si rese conto di avere addosso soltanto i suoi boxer a
fumetti.
Darren lo squadrò grattandosi il capo pensiero per poi fare
spallucce.
“Non lo so…non mi ricordo quasi niente”
ammise il ragazzo riccioluto.
“Oddio spero che nessuno abbia abusato di me”
mugugnò Chris passandosi una mano fra i capelli.
Darren ridacchiò e lo prese di nuovo sottobraccio.
“Dai non disperare, magari hai solamente fatto uno
spogliarello, sono cose che capitano quando si è
ubriachi…anzi, praticamente sono un topos” rispose
il suo migliore amico accompagnandolo di nuovo in salotto.
Quando Chris ebbe la completa visione della sua casa sbiancò
ancora di più, diventando praticamente una specie di
fantasma vivente.
Il divano della sua sala era rovesciato sulla schiena e spostato quasi
al centro della stanza, il tappeto era macchiato e schizzato
praticamente dappertutto, una delle tende appese sopra la finestra
principale si era quasi completamente staccata (come se qualcuno ci si
fosse aggrappato), la televisione sporgeva pericolosamente dal suo
mobilino, il tavolino da caffè era completamente capovolto,
e c’erano bottiglie e bicchieri praticamente ovunque.
A completare il quadro, come un’appropriatissima ciliegina
sulla torta, i suoi compagni di cast erano ancora tutti sparsi per la
stanza, collassati, la maggiorparte sul pavimento.
Chris arricciò con violenza le labbra e strinse i pugni, per
poi tirare un urlo tanto acuto che non solo tutti si alzarono di colpo
blaterando di un qualche allarme anti-incendio, ma che fece cominciare
ad abbaiare tutti i cani nel raggio di qualche chilometro.
Anche se il grido di Chris aveva raggiunto gli ultrasuoni, Darren
potè giurare di averlo sentito pronunciare un inquietante
“SIETE MORTI!”.
Quando i presenti si accorsero che non era stata una sirena a
svegliarli, ma la “celestiale” voce del padrone di
casa, si misero tutti inconsciamente in riga e lo osservarono
completamente terrorizzati, con le mani dietro la schiena e gli occhi
intrisi di puro terrore.
Sì, perché Chris Colfer riusciva ad essere
terrificante anche quando aveva indosso soltanto dei boxer con
disegnati sopra dei fumetti.
I suoi compagni di cast lo guardarono in silenzio mentre questo faceva
avanti e indietro nella stanza come una trottola, urlando le peggiori
minacce e i peggiori insulti, ed esponendo piani di vendetta che
avrebbero spaventato perfino Lord Voldemort, sempre con quella sua voce
tanto acuta da rischiare di rompere tutti i vetri delle finestre.
Chris andò avanti a gridare contro i suoi colleghi per
almeno dieci minuti, poi si bloccò di colpo mettendosi
istintivamente una mano sullo stomaco.
Lanciò uno sguardo preoccupato a Darren per poi voltarsi e
correre di nuovo in bagno, assalito da un’altra scarica di
conati.
Il suo migliore amico accorse nuovamente a sostenerlo, accucciandosi
accanto a lui e accarezzandogli il collo e i capelli, finchè
non ebbe finito.
Aspettò con lui che si lavasse un’altra volta e
poi gli cinse la vita trascinandolo in cucina, che fortunatamente era
rimasta abbastanza indenne.
Il soprano si sedette su una sedia e appoggiò la testa sul
tavolo, mentre piano piano i suoi compagni di cast cominciavano a fare
capolino per assicurarsi che stesse bene e sperando che il vomito gli
avesse fatto dimenticare tutta la sua ira.
Chris alzò lo sguardo su di loro e bofonchiò uno
stanco “vi odio”, prima di tornare a nascondere il
volto fra le braccia.
“Vieni Chris, prendi l’aspirina…vedrai
che poi ti sentirai meglio” gli disse Darren porgendogli un
bicchiere e una pasticca bianca.
Il soprano alzò il capo sconsolato e ingoiò
l’aspirina, per poi crollare di nuovo sul tavolo.
Forse la sua crisi isterica non aveva propriamente giovato al suo stato
di salute. Ma mettetevi nei suoi panni. Una scena del genere avrebbe
fatto saltare i nervi anche ad un santo!
“Qualcuno di voi sa perché sono senza
vestiti?” domandò con tono rassegnato Chris, senza
alzare la testa dal tavolo.
“Oh abbiamo ballato la…la lap-dance, e poi abbiamo
fatto uno spogliarello” rispose Heather arricciando le labbra
con fare innocente.
Darren ridacchiò divertito con in volto la tipica
espressione da “te l’avevo detto”, e
Chris si tirò su di scatto sgranando gli occhi.
“Una lap-dance?! E il palo dov’era?!”
esclamò sbigottito il soprano.
“All’inizio abbiamo usato la lampada,
poi…” replicò la bionda fermandosi a
metè senza concludere la frase.
“Poi??” la incitò impaziente Chris.
Heather esitò qualche istante.
“Poi…hai cominciato ad
usare…Darren” terminò un po’
titubante abbassando lo sguardo.
Gli occhi di Chris rischiarono seriamente di sgusciargli fuori della
orbite, mentre anche la bocca si spalancava per
l’incredulità.
Si voltò verso il suo migliore amico con espressione quasi
terrificata, e Darren lo guardò pensieroso.
“Volete dirmi che io…Chris Colfer…ho
ballato la lap-dance…in mutande…usando come
palo…DARREN?!” sbottò Chris tornando a
rivolgersi ai suoi colleghi, che annuirono lentamente.
Il soprano si coprì il viso con entrambe le mani, per poi
cominciare a battere la testa contro il muro accanto a lui mugulando
una cantilena di “vi odio, vi odio, vi odio”.
“Ma quindi Chris tu non ti ricordi niente?” chiese
confusa Lea dopo qualche momento.
Chris smise di battere il capo contro la parete e si girò a
guardare la sua migliore amica.
“Niente! Niente di niente! Ho un totale black-out!”
ribattè con tono vagamente disperato.
“E tu Darren?” domandò Heather guardando
interrogativa il ragazzo riccioluto.
Questo strinse le labbra e alzò gli occhi al cielo, per poi
scuotere in capo.
“Non proprio…ho dei vari flash, ma è
davvero tutto confuso…praticamente non ricordo nulla nemmeno
io” rispose tornando ad osservare i suoi colleghi.
“Bene, assolutamente perfetto. Se non me lo ricordo, non
è successo!” replicò con fermezza il
soprano, cercando più di convincere se stesso che gli altri.
“Questo tecnicamente funziona se non ci fossero
prove” ribattè Mark beccandosi immediatamente gli
sguardi terrorizzati dei due diretti interessati.
“PROVE?!” sbottarono all’unisono
sconvolti.
Mark annuì e lanciò un’occhiata a Cory,
che prontamente tirò fuori il suo Iphone e dopo qualche
istante, lo mostrò a Darren e Chris.
Sulla schermo c’era una foto di loro due, un po’
buia ma abbastanza nitida, che ballavano appiccicati l’uno
all’altro, strusciandosi visibilmente.
Entrambi spalancarono la bocca, tanto che le loro mascelle rischiarono
di toccare il pavimento, e rimasero imbambolati e shockati davanti a
quella fotografia, del tutto increduli.
Oh quei due non potevano essere loro!
Quello non poteva essere Chris!
E pensare che aveva l’abitudine di possedere una
dignità!
D’un tratto il soprano sembrò riprendersi tutto
d’un colpo e con fare minaccioso puntò
l’indice contro Cory.
“Tu e la tua dannata mania di fotografare anche i peli del
naso delle persone!! Ma sei IMPAZZITO?! Sai se disgraziatamente questa
foto capita nelle mani sbagliate che cosa succede?! Altro che
CrissColfer, qui scatta lo scandalo, e tra un po’ anche la
galera! Non si può essere più stupidi al mondo!
Devi cancellarla IMMEDIATAMENTE!” sbraitò Chris
gesticolando ampiamente e pericolosamente.
Cory d’istinto fece un passo indietro, impaurito dalla
reazione quasi violenta di Chris, e subito abbassò gli occhi
sul cellulare per cancellare la fotografia.
Il soprano, dopo aver visto la foto sparire dallo schermo del telefono
di Cory, si rilassò all’istante, e
sospirò rincuorato.
“Bene, come stavo dicendo, se non me lo ricordo, non
è successo” ripetè Chris con tono
leggermente soddisfatto, prima di tornare a crollare sul tavolo.
“E a parte questo, è successo altro di
particolarmente imbarazzante?” domandò Darren un
po’ titubante, più che altro perché non
era proprio sicuro di voler sapere la risposta.
“Mmmh non avete fatto niente, se è questo quello
che vuoi sapere. Niente pomiciate, niente di niente.
Purtroppo” rispose Lea mentre gli altri sembravano tutti
molto concentrati nel cercare di ricordare.
“Già praticamente ad un certo punto Chris ti
è svenuto addosso e nulla, vi siete
accasciati…” replicò Chord facendo
spallucce.
“Certo, anche noi abbiamo dei ricordi particolarmente
confusi, ma più o meno” commentò Naya.
Darren sospirò sollevato e si voltò a guardare
Chris, che aveva steso le braccia sul tavolo e ci aveva appoggiato
sopra la testa, mentre aveva chiuso gli occhi.
Darren gli si avvicinò e gli posò una mano sulla
spalla.
“Come ti senti?” gli chiese preoccupato.
“Come se mi fosse passato sopra un carroarmato; come se
avessi un martello pneumatico nella testa e un masso sullo
stomaco” rispose il soprano mugugnando.
Darren arricciò appena il labbro inferiore, sconsolato, e
continuò ad accarezzare Chris sulla spalla cercando di
confortarlo.
“Beh credo che il nostro angioletto abbia bisogno di mettersi
a letto e dormire per un bel po’, quindi noi leviamo il
disturbo” disse Mark facendo già un passo verso la
porta.
“Fermo lì o ti eviro con i miei sai!!”
esclamò minaccioso Chris alzando il capo e puntandogli
contro un dito.
Mark si bloccò terrorizzato con ancora un passo in aria, e
Chris si alzò in piedi incrociando le braccia al petto e
guardando tutti i suoi colleghi con fare crucciato e autoritario.
“Statemi tutti a sentire attentamente. Avete non solo ridotto
uno schifo me, ma avete anche sfasciato tutto il mio salotto. Quindi
voi non vi muovete di qui finchè non è tutto
lindo splendente come l’avete trovato!” disse Chris
ostentando un po’ di dispotismo.
“Ma tu hai seriamente bisogno di riprenderti, in un posto
silenzioso” insistette Ashley, anche lei preoccupata per le
condizioni dell’amico.
Chris fece spallucce incurante.
“Darren portalo a casa tua e fallo dormire lì,
mentre noi ripuliamo tutto” propose Amber con tono
apparentemente tranquillo, ma che in realtà nascondeva il
fatto che dentro di sè stava gongolando ampiamente.
Chris sospirò e annuì con il capo.
“Va bene, basta che quando torno sia tutto scintillante! E se
c’è qualcosa di rotto, non provate neanche a
nascondermelo, e vedete di rimediare il prima possibile”
ribattè Chris per poi strisciare in camera sua a cercare i
primi due stracci disponibili, tanto per non uscire in mutande.
Quando ebbe finito di vestirsi, lanciò ai suoi colleghi
qualche altra minaccia per poi andarsene insieme a Darren, lasciando
via libera ai commenti sconci e alle esultanze per la buona strada che
il loro piano stava prendendo.
“Amico, ma non l’hai mica cancellata davvero quella
foto, no? Non per pubblicarla ovviamente, ma è la cosa
più CrissColfer che esiste in tutto il mondo!”
fece Mark tirando una gomitata d’intesta a Cory.
Quest’ultimo ghignò soddisfatto.
“Ma figurati, ne ho almeno altre due copie!”
Spazio
dell'Autrice.
Capitolo
ChrisNeurotic!Center praticamente xDD Il nostro piccolo angioletto,
ovviamente una volta aver visto il casino successo, sclera di brutto e
rischia di andare in prigione per tentata strage xD Per di
più si sente anche uno straccio, povero, e chi meglio di
Darren Crocerossina per prendersi cura di lui? Grande idea quella di
Amber, sia benedetta quella ragazza **
Ora i nostri pazzi
isterici furiosi devono risistemare tutto l'appartamento di Chris
mentre quest'ultimo è con il suo infermierino preferito a
riprendersi dalla sbornia paurosa, e ovviamente dovrenno cominciare ad
organizzarsi per la seconda fase!
Chissà
cosa avranno in mente!
Ah, ci tenevo a
precisare che la frase "se non me lo ricordo, non è
successo" è uno dei miei aforismi, che mi capita di ripetere
spesso xDD
Che altro dire?
Nulla, perchè sono un po' stanca, quindi ringrazio
calorosamente tutte le eccezionali persone che leggono e recensiscono!!
Un bacione **
Buona notte!
|
Ritorna all'indice
Capitolo 18 *** CrissColfer going NCIS. ***
Salve
gente ^^ Sono arrivata sana e salva a Trieste, e no, non sono morta
ieri, sono "sopravvisuta", nonostante abbia versato tutte le mie
lacrime...due volte! (Sì, perchè ieri sono andata
a vederlo DUE VOLTE, una volta alle 14 e 30 e una alle 20! Mamma mia
lasciamo perdere) Oggi in treno ho scritto il nuovo capitolo, e
comunque mi rendo conto che questa FF tocca livelli di sclero sempre
peggiori ahaha va beh dai non vi dico altro e vi lascio al chap!
Enjoy!
“Dio, non ci posso credere che c’eravamo arrivati
così vicini!” sbottò Mark battendo con
un gesto stizzito la scopa sul pavimento che stava pulendo.
“Se Chris avesse retto un po’ meglio
l’alcohol…giusto un pochino di più,
sarebbe andata, dopo una fase sola!” replicò Chord
mentre puliva con uno straccio umido il tavolino da caffè.
“Dai ragazzi non disperate…siamo solo
all’inizio del nostro piano, e guardate quanto ci siamo
avvicinati! Quei due erano sull’orlo di scoparsi qui davanti
a tutti noi, vuol dire che della tensione c’è
davvero! Abbiamo ancora quattro fasi per tirarla fuori tutta”
ribattè Dianna che insieme a Lea stava riattacando
accuratamente la tenda quasi del tutto crollata.
“E non dimentichiamoci della genialità di Amber.
Li ha spediti nella stessa casa, nello stesso letto, da
soli!” fece Naya, mentre stesa in terra sul stava smacchiando
insieme ad Ashley, Riker e Jonathan il tappetto.
“Amber se funziona giuro che ti offro la cena nel tuo
ristorante preferito. A Parigi!” esclamò Mark
sorridendole complice.
La ragazza di colore si aprì in un sorriso soddisfatto.
“Oh no, non potrei mai accettare. Parigi è la
città dell’amore! Portaci Chord”
replicò Amber mentre si piegava a raccogliere
l’ennesimo bicchiere. Mark sbuffò alzando gli
occhi al cielo.
“Per precauzione comunque, io direi di cominciare a tirare
fuori qualche idea per la seconda fase…” disse
Cory che insieme a Kevin e Curt si stava occupando di risistemare il
divano.
“Lo stangone ha ragione, non possiamo perdere tempo! Su quei
due non si può mai essere certi, sempre bene avere un piano
b” rispose Chord scrocchiandosi la schiena dolorante.
“Qual era la seconda fase?” domandò
Titus, affacciandosi dal terrazzo che lui e Harry stavano ripulendo.
“La vicinanza” ribattè Mark facendosi
improvvisamente molto pensieroso.
“Beh questa dovrebbe essere semplice…basta
spingerli addosso” replicò Cory facendo spallucce.
“Dio possibile che tu abbia l’intelligenza di un
canarino in coma? Scommetto che Pavarotti avrebbe tirato fuori idee
più brillanti delle tue!” sbottò Mark
sentendo l’impellente bisogno di battere su qualcosa con il
suo amato martelletto.
Dannazione, perché non se l’era portato dietro?
Cory gli rivolse una smorfia seccata e tornò a concentrarsi
su un’estesa macchia sul divano.
“Qualcuno che non abbia le capacità neurologiche
di un cucchiano da tè ha un’idea
migliore?” domandò dopo qualche istante Mark,
guardando i suoi colleghi nella stanza alzare gli occhi da quello che
stavano facendo con fare pensieroso e concentrato.
Per un attimo nella stanza regnò un surreale silenzio, poi,
com’era prevedibile, tutti cominciarano a parlare
l’uno sopra l’altro, sparando, neanche a dirlo,
idee completamente assurde.
“Riempiamoli di attack e incolliamoli!”
“Rinchiudiamoli in un sarcofago!”
“Paralizziamoli dal collo in giù e mettiamoli uno
su quell’altro!”
Mark si massaggiò le tempie con le dita ripetendosi
insistentemente di stare calmo. In fondo quelli erano gli unici alleati
che aveva.
Prese un libro dagli scaffali accanto a lui e cominciò a
batterlo con forza per terra.
Quando finalmente tornò la calma, Mark lanciò uno
sguardo sconsolato al libro sospirando un “non è
la stessa cosa”, e poi tornò a concentrarsi su i
suoi compagni di cast.
In quel momento Jonathan, l’unico che insieme a Mark era
rimasto in silenzio tutto quel tempo, si schiarì la gola, in
un modo che assomigliava inquietantemente a quello della professoressa
Umbridge di Harry Potter.
“Jonathan! Mio caro, carissimo, amatissimo Jonathan! Dimmi
che hai un’idea!” esclamò Mark aprendo
le braccia e indicandolo speranzoso.
Il ragazzo si aprì in un ghignetto soddisfatto.
“Ovvio che ce l’ho!”
*
“Vuoi che chiuda le tapparelle?” chiese Darren una
volta entrato insieme a Chris nella sua camera.
“No, non mi piace stare al buio quando fuori
c’è la luce” rispose il soprano
dirigendosi a passi un po’ strascicati verso il letto.
Ci si mise a sedere non tanto delicatamente e si prese la testa fra le
mani. Darren lo raggiunse e lo guardò apprensivo.
“Vuoi che ti porti un’altra aspirina? Un
po’ d’acqua? Qualcosa?” chiese il ragazzo
riccioluto un po’ preoccupato di vedere Chris ancora ridotto
così.
“No grazie Darren, credo di aver bisogno solamente di
dormirci sopra e sperare che una volta sveglio, la sbornia se ne sia
andata” rispose il soprano con un sospiro.
Darren annuì e gli rivolse un sorriso dolce, prima di
scostargli il lenzuolo per permettere al suo migliore amico di
stendersi e infilarsi sotto. Chris appoggiò la testa sul
cuscino morbido e lanciò uno sguardo a Darren.
“La prossima volta che mi vedi arrivare al terzo bicchiere,
picchiami a sangue” gli disse Chris facendolo ridere.
“Non ti sembra un po’ drastica come
opzione?” domandò Darren sedendosi sul bordo del
letto accanto a lui.
“Di sicuro mi sentirei meglio di come sto
ora…quindi no, mi sembra un’opzione molto
adeguata” replicò il soprano passandosi una mano
sulla fronte.
Dopo qualche secondo chiuse gli occhi e con fastidio sentì
ancora più chiaramente la testa pulsare, ma cercò
di ignorarla e concentrarsi sulla stanchezza che provava, sperando di
scivolare fra le braccia di Morfeo il prima possibile.
Ad un certo punto sentì il materasso farsi più
leggero e aprì di scatto gli occhi.
“Dove vai?” chiese immediatamente a Darren, che si
era alzato per lasciarlo solo a riposare.
“Ehm…di là, per farti dormire in
pace” replicò facendo spallucce.
“Non resti qui con me?” domandò Chris
con tono quasi infantile, guardandolo con i suoi grandi acquosi che
celavano una nota di delusione.
Non voleva che Darren lo lasciasse solo.
Il ragazzo riccioluto si aprì in un sorriso tanto
raggiante che illuminò tutta la stanza e fece il giro del
letto, sdraiandosi accanto a lui.
Si girarono entrambi su un fianco per potersi guardare, e rimasero un
po’ così, a fissarsi senza dire niente, prima che
gli occhi di Chris si facessero troppo pesanti per stare aperti.
Li chiuse lentamente, e Darren allungò una mano per
accarezzargli i capelli con dolcezza, cercando di essere il
più delicato possibile per non dargli fastidio.
Chris, sempre tenendo gli occhi chiusi, cercò la mano libera
di Darren e la strinse, mentre il ragazzo riccioluto sorrideva
intenerito di quanto Chris in quel momento sembrasse un adorabile
bambino.
Di solito era sempre lui quello che faceva la parte del bambino, mentre
Chris cercava di tenerlo a bada come una brava babysitter.
Però in quel momento non gli dispiacque affatto che le parti
si fossero invertite.
Vedere Chris così teneramente addormentato che gli stringeva
la mano per paura che se ne andasse, era uno spettacolo a cui avrebbe
potuto assistere per il resto della sua vita.
Darren spostò la ciocca di capelli con cui stava giocando e
si avvicinò un altro po’ a Chris.
Da quella distanza riusciva a sentire il suo respiro ormai regolare
infragersi sulla sua pelle e il profumo del suo migliore amico gli
invase le narici con prepotenza.
Si sporse quanto bastava per depositargli un dolce bacio sulla fronte,
poi appoggiò meglio la testa sul cuscino e chiuse gli occhi
anche lui, coordinando incosciamente il suo respiro con quello di Chris.
Dopo pochi minuti entrambi erano ormai stati rapiti da Morfeo, ma
durante tutto il tempo che dormirono insieme, non si lasciarono mai
andare le mani.
*
Quando Chris aprì gli occhi si rese conto che il campanello
che sentiva suonare freneticamente non era solo nei suoi sogni, ma
stava davvero rimbombando con insistenza.
Darren sbuffò seccato e lanciò uno sguardo
davvero minaccioso in direzione della porta d’ingresso. Si
tirò appena su facendo perno sugli avambracci e Chris si
voltò a sua volta confuso verso la fonte del suono.
“Che ore sono?” bofonchiò il soprano con
la voce ancora impastata dal sonno.
Darren lanciò uno sguardo all’orologio.
“Le due del pomeriggio…abbiamo dormito qualche
oretta” disse convincendosi finalmente ad alzarsi in piedi.
“Cento dollari che sono quei pazzi isterici furiosi che ci
ostiniamo a chiamare amici” fece il ragazzo riccioluto
avviandosi nell’ingresso per aprire la porta.
Appena la spalancò seccato pronto ad urarle contro ad i suoi
colleghi che quello non era il modo di svegliare le persone, questi lo
travolsero letteralmente, entrando in massa in casa e fiondandosi il
più velocemente possibile verso la camera da letto di
Darren, spintonandosi e sgomitando.
Quando entrarono e videro Chris ancora un po’ assonnato che
li stava osservando esasperato con gli occhi socchiusi, si bloccarono
di colpo e cominciarono ad osservare con aria circospetta la stanza.
Darren, che nel mentre era finito con il fondoschiena a terra, si
lamentò e cominciò a bofonchiare ingiurie contro
i suoi compagni di cast e la loro delicatezza da mandria di elefanti
impazzita.
Che poi, che diamine volevano ancora? E perché da giorni
andavano in gruppo praticamente dappertutto? Ma non ce
l’avevano una vita loro?!
Il padrone di casa si alzò sempre lamentandosi e si diresse
a passo di marcia verso la sua camera, che i suoi
“cari” colleghi avevano cominciato ad ispezionare
meticolosamente.
Darren li osservò perplessi e inclinò il capo
confuso.
“Ehm ragazzi…si può sapere
perché diamine siete arrivati a casa mia come un gregge
impazzito di pecore mannare e avete cominciato a perquisire la mia
stanza? Giuro che sono pulito, niente droga, niente di
niente” fece Darren alzando le mani in un gesto innocente.
“Ci mancherebbe altro che ti drogassi anche! Guarda
lì in che condizioni se ridotto al naturale!” lo
prese in giro Chord che stava controllando sotto il letto.
“Infatti io non ho bisogno di sostanze stupefacenti, sono
già stupefacente di mio!” esclamò
teatralmente Darren beccandosi le occhiatacce di tutti. Il padrone di
casa sbuffò e incrociò le braccia al petto.
“Allora?! Non mi avete ancora risposto” insistette
contrariato mentre Chris si rigirava mettendosi di pancia e premendosi
sulla testa un cuscino per non sentire.
“Stiamo cercando delle prove” rispose Mark con tono
serio, mentre controllava dietro il comodino.
“Prove di cosa?!” sbottò Darren non
riuscendo a capire.
“Prove del fatto che in questo tempo avete fatto
sesso” replicò Naya che stava cercando nei
cassetti.
Se fosse stato in un cartone animato, a Darren sarebbero cadute le
braccia.
“Allora potete anche smettere, tanto non troverete niente. Io
e Chris non facciamo sesso, abbiamo dormito. Chris è ancora
mezzo scombussolato” rispose il ragazzo riccioluto cercando
di rimanere il più calmo possibile.
“Certo, perché noi vi crediamo che dopo una serata
passata a strusciarvi mezzi nudi avete solo DORMITO, mentre eravate
insieme nello stesso letto” ribattè con sarcasmo
Naya.
Darren si concesse un sospiro esasperato.
“Chris sta male” rispose scandendo bene tutte le
parole.
“Infatti avete giocato al dottore! Ammettilo che ti sei messo
il costume da infermiera sexy di Santana e l’hai accudito
bene bene” esclamò Mark per poi girarsi vero Amber.
“Cerca nell’armadio” disse indicando il
guardaroba.
Darren si battè una mano sulla fronte, scuotendo il capo con
in viso la classica espressione da “non
c’è più speranza”.
“Ragazzi, per l’amore del cielo, che diamine state
dicendo! Io e Chris non facciamo sesso, non l’abbiamo fatto
neanche ora, abbiamo solo dormito! Guardate, siamo vestiti, il letto
non è sconvolto, e io ho il segno del cuscino stampato sulla
guancia” cercò di convincerli Darren per sperare
che se ne andassero.
“Beh, queste sono tutte cose che potete aver fatto
tranquillamente dopo il sesso. Heather, Jenna, andate a controllare il
bagno, e fate particolare attenzione alla doccia” fece Cory
tirandosi su dopo aver controllato sotto l’armadio.
“Comunque basta fare la prova del nove” disse Chord
tirando fuori dalla sua borsa a tracolla una specie di lampadina lunga
e cilindrica, che accesa emanava un bagliore blu. Darren
spalancò gli occhi.
“Vi prego, vi scongiuro, ditemi che quella non è
la luce che usa la polizia per trovare le tracce di fluidi
corporali” mormorò quasi disperato.
“Proprio quella…l’abbiamo rubata nel set
di NCIS” replicò con orgoglio Lea, mentre Chord
cominciava a controllare tutte le lenzuola, il pavimento, i mobili,
ovunque.
Darren si battè nuovamente la mano sulla fronte.
Quando il biondo ebbe finito di controllare anche l’ultimo
centimetro della stanza e del bagno, tirò un sospiro
rassegnato.
“Per questa volta la passate liscia…ma vi teniamo
d’occhio!” esclamò Mark andandosene con
tutto il gruppo decisamente deluso e abbattuto.
Spazio dell'Autrice.
Sempre, sempre peggio. Stiamo degenerando decisamente xDD La lucina
dell'NCIS è stata la ciliegina sulla torta, e sinceramente
non so nemmeno come mi sia venuta in mente!! Cioè, io amo
NCIS, però questo collegamento proprio! Va beh, ormai mi
conoscete, tiro fuori queste cose deliranti così senza
nemmeno accorgermene...
Ovviamente vi DOVEVO lasciare sulle spine sull'idea di Santo Jonathan
da New York, che se non ci fosse lui questa FF non andrebbe avanti, e
soprattutto la FFTR non andrebbe assolutamente avanti!! Alla fine gli
faremo una statua d'oro a questo ragazzo.
...credevate che qui due c'avrebbero dato dentro come istrici eeeeh?
Sèèè, troppo semplice! Vi sarebbe
piaciuto! E invece no, però almeno vi ho dato una
carinissima, struggentissima, scena super mega fluffosa...dai dai forza
e coraggio, che la vita è di passaggio!
E ora ci aspetta il prossimo capitolo, con la fase 2 e l'idea di
Jonathan! Cosa sarà? xD
Grazie mille a tutti voi miei cari che avete letto e recensito! Un
bacione **
Ps: consiglio a tutti i fan di Harry Potter di dare un'occhiata alla FF
che ho scritto stanotte, "Magic
will never end", che unisce tutte le mie riflessioni e le
mie sensazioni riguardo all'ultimo film, ad una tenerissima scena
CrissColfer...
Grazie **
|
Ritorna all'indice
Capitolo 19 *** CrissColfer From Fake To Real Step 2: Don't stand so close to me. ***
Buona
sera a tutti i miei amati! Sono appena tornata da vedere Harry Potter
(per la quarta volta, e non capisco perchè mi permetto di
torturarmi in questo modo, visto che tutte le volte piango come se
fosse la prima, anzi, anche peggio!! Perchè so
già quello che succede, quindi scoppio in lacrime prima! Uno
strazio) e ho finalmente il tempo di postarvi questo nuovo capitolo,
con l'inizio della fase 2! Spero che l'idea geniale di Jon vi piaccia!
Enjoy!
“Chissà perché non avevo dubbi che tu
ne avessi un paio di queste” esclamò Dianna
vagamente divertita in direzione di Mark.
“Perché siete dei malfidati, le avevo comprate
qualche anno fa per Halloween” rispose il collega
giustificandosi.
“Sì va beh dicono tutti
così…tanto lo sappiamo che te e
Chord…” cominciò a scimmiottarlo Kevin,
prima di beccarsi un colpo di martelletto (sì, Mark si era
finalmente riappropriato del suo amato martelletto giurandogli di non
lasciarlo mai più, infatti aveva cominciato a girarci
dappertutto).
“Basta, dobbiamo concentrarci su Chris e Darren
adesso!” sbottò prima di voltarsi verso Jonathan e
passargli un braccio intorno alle spalle.
“Amico se funziona giuro che ti pago i migliori
spogliarellisti di Los Angels per una settimana!”
esclamò Mark facendo scoppiare a ridere il collega.
“Beh penso che già la scena di Chris e Darren che
limonano sarebbe una bella ricompensa, ma apprezzo molto il
pensiero” rispose Jon sempre ridacchiando.
Entrarono sul set e gli altri già lì si
avvicinarono a loro in fretta.
“Allora? Le avete trovate?” chiese subito Cory
guardandosi intorno per assicurarsi che Darren e Chris non fossero in
ascolto.
“Certo, ce le aveva Mark” replicò Dianna.
“Chissà perché la cosa non mi
stupisce” commentò Amber facendo sghignazzare
tutti mentre Mark alzava gli occhi al cielo vagamente esasperato.
“Siete così ripetitivi…ora, possiamo
tornare ad occuparci della nostra missione? Grazie”
ribattè Mark sbuffando sonoramente, per poi guardarsi
intorno a sua volta.
“Dove sono?” chiese non vedendo i loro due
obiettivi in giro.
“Darren è a fare colazione, Chris non è
ancora arrivato” rispose Lea annuendo con il capo.
“Bene, appena la Ninfa arriva e si mette abbastanza vicino
all’Hobbit, qualcuno deve distrarli, o in caso placcarli,
tanto bastarà solo qualche secondo” rispose Mark
facendo scorrere lo sguardo su tutti i suoi colleghi.
“Distrarli come?” domandò perplesso
Kevin.
Mark si passò una mano sul mento.
“Mmmh beh Chord potrebbe spogliarsi, scommetto che
rimarrebbero entrambi parecchio imbambolati”
replicò il ragazzo pensieroso.
“Sì ma anche tu rimarresti parecchio imbambolato,
quindi meglio di no…magari Jonathan!”
esclamò Dianna beccandosi un’occhiattaccia da
parte di Mark.
“Va beh comunque male che vada io, Cory, Chord e Harry ci
buttiamo a pesce per immobilizzarli” ribattè il
ragazzo mentre si rigirava il martelletto fra le mani.
In quel momento dalla porta entrò uno strascicante Chris,
con gli occhi celesti ancora pesantemente velati da un alone di
sonnolenza e le mani che reggevano due lattine di Diet Coke
già aperte.
Si buttò a peso morto sulla sua sedia e sospirò
senza prestare ai suoi colleghi attenzione.
La prima mattina era un momento molto delicato nella vita di Chris
Colfer, specialmente dopo aver passato il week-end con i postumi di una
tremenda sbornia.
Tutti lo osservarono attentamente, vedendo bene però di
stare ad una certa distanza di sicurezza, visto quello che era successo
a casa sua, e visto quanto Chris sapesse essere vendicativo se lo
infastidivano appena sveglio (lo avevano provato sulla loro stessa
pelle).
C’era solo una persona che in quel momento poteva
permettersi di avere il coraggio di saltellargli intorno e dargli
fastidio.
Mark tornò a concentrarsi sui suoi colleghi e si
avvicinò appena a loro.
“Chi vuole avere l’onore?” chiese a bassa
voce, per non farsi sentire.
Tutti si lanciarono fra di loro degli sguardi incerti, poi Lea fece un
passo avanti.
“Faccio io” disse accompagnando le parole con un
deciso gesto del capo.
Mark annuì e senza farsi vedere le infilò
qualcosa nella tasca della felpa.
“Ehiii ragazzi!”
Darren entrò giusto in quel momento facendo qualche piroetta
e sorridendo allegro.
Tutti si voltarono immediatamente verso di lui ricambiando il sorriso
in modo un po’ inquietante, ma ovviamente Darren non lo
notò e saltellò verso di loro.
Poi notò Chris seduto sulla sua sedia in stato catatonico e
dopo qualche momento balzò verso di lui.
“Sei arrivato!” esclamò allegro il
ragazzo riccioluto una volta raggiunto il suo migliore amico, che
rispose con un grugnito per poi bere un abbondante sorso di Diet Coke.
“Come stai?” gli chiese Darren mettendosi a sedere
accanto a lui.
“Mmmm” fu la comprensibile risposta del soprano,
che continuava a tenere lo sguardo fisso sul pavimento.
“Allora non saprai mai cosa ho visto ieri sera alla TV!
Praticamente c’era…” iniziò
Darren cominciando a parlare a macchinetta saltellando un po’
sulla seria e gesticolando ampiamente con le mani, mentre Chris
chiudeva e apriva gli occhi assonnato, chiedendosi perché
fosse venuto a lavorare quel giorno invece di restarsene spaparanzato
nel suo bel lettuccio.
Intanto, gli altri li stavano osservando pensierosi e attenti, e se
Darren non fosse stato troppo impegnato a sclerare e Chris a cercare di
uscire dal suo stato di coma profondo, probabilmente si sarebbero
accorti che avevano qualcosa in mente, perché il modo in cui
li guardavano insistentemente era davvero allarmante.
“Bene, dobbiamo agire” disse Mark battendosi piano
il martelletto sulla mano.
“Sì ma sarebbe meglio se fossere in
piedi…così mentre voi li distraete io agisco da
dietro” replicò Lea che stava giù
studiando la tattica.
Jonathan si diede qualche occhiata in giro, pensieroso. Poi
notò una confezione di lattine di Diet Coke sul tavolo e
lanciò uno sguardo a Chris, che sembrava ancora in stato
catatonico.
Si avvicinò alle lattine e ne aprì una.
Il soprano alzò lo sguardo di scatto, riconoscendo subito il
rumore, e sembrò fiutare l’aria come un cane.
Jonathan sogghignò soddisfatto di essere riuscito ad
attirare la sua attenzione, ma non era ancora sufficiente.
Così fingendo che gli scivolasse, fece cadere la lattina per
terra.
Chris sgranò gli occhi sconvolto e si alzò
immediatamente, portanto le mani alla bocca shockato.
“JONATHAN!!” urlò quasi traumatizzato
raggiungendolo con un paio di falcate e guardando tutta la sua amata
bevanda versata sul pavimento.
“Oh mi dispiace!” replicò il ragazzo
fingendosi seriamente dispiaciuto.
“Sono proprio così sbadato”
“NON SI FA CADERE LA DIET COKE!” sbraitò
Chris passandosi una mano fra i capelli senza smettere di guardare
vagamente disperato il pavimento bagnato.
Darren, che ormai non poteva più fingere che Chris lo stesse
ascoltando, si alzò a sua volta e affiancò il suo
migliore amico guardando perplesso la lattina ancora per terra.
“Se non vuoi rischiare di essere usato come bersaglio quando
si allena con i sai, ti consiglio di stare più attento
quando hai in mano una Diet Coke” disse Darren a Jonathan.
Intanto, Lea si era avvicinata furtivamente ai due, senza che questi si
accorgessero di lei, e notò che fortunatamente avevano le
mani abbastanza vicine.
Chris stava scuotendo il capo sconsolato e Darren spostava lo sguardo
dal pavimento a Jonathan stringendo le labbra.
Quando Lea fu appena dietro di loro, e Mark, Cory, Chord e Harry
arrivarono stranamente molto vicini ai due, accerchiandoli quasi, la
ragazza afferrò al volo il polso di Chris, poi quello di
Darren, e prima che potessero accorgersene, li ammanettò.
Entrambi spostarono contemporaneamente lo sguardo verso i loro polsi e
sgranarono gli occhi sbalorditi.
Lea esultò soddisfatta e gli altri si aprirono in un
“SI” entusiasta, mentre Mark e Chord alzavano il
pugno elettrizzati.
Intanto, Darren e Chris stavano ancora fissando sconvolti i loro polsi
uniti da queste manette scintillanti.
“MA CHE CAZZO...?!” sbottò Chris alzando
finalmente gli occhi verso la sua migliore amica.
“Perché diamine ci avete ammanettati?!”
fece a sua volta Darren.
Nessuno sembrò degnarli di attenzione, perché si
misero a saltellare e a battere le mani eccitati.
“RAZZA DI IDIOTI!” sbraitò il soprano
partendo di scatto verso Mark, non ricordandosi però di
essere attaccato a Darren, finendo infatti per capitombolare su di lui.
“Ahia Dio Chris il mio stomaco! Mi servirebbe
ancora!” esclamò Darren dolorante muovendosi
appena da sotto il soprano.
“Jonathan sei un fottuto genio! Tutti gli spogliarellisti che
vuoi!” commentò esaltato Mark battendo una pacca
sulla spalla dell’amico.
“Ma di che diamine state parlando?!” fece Chris
cercando di alzarsi in piedi.
Quando riuscì a rotolare via da Darren e a tirarsi su,
aiutando anche il suo migliore amico, lanciò uno sguardo
inceneritore e assolutamente terrificante agli altri suoi compagni di
cast.
“Potreste gentilmente dirci CHE CAZZO VI PASSA PER QUELLA
TESTOLINA BACATA?!” gridò Chris alzando le mani in
un gesto stizzito, e trascinandosi dietro un braccio di Darren.
“Oh, come sei permaloso Colfer! E’ solo uno scherzo
innocente” replicò Mark fintamente angelico.
Chris sospirò esasperato e si passò una mano
sulla fronte.
“Dio, dammi la pazienza, perché se mi dai la forza
li uccido tutti” disse il soprano a sé stesso,
mentre Darren gli accarezzava la spalla cercando di consolarlo e
calmarlo.
“Va bene, ora potete liberarci?” domandò
il ragazzo riccioluto voltandosi verso Lea.
“Io non ho le chiavi” rispose la ragazza alzando le
mani in un gesto innocente.
Chris sbuffò sonoramente e Darren si voltò verso
Mark.
“Non vorrete mica lasciarci così?!”
esclamò sbalordito.
Il collega sogghignò compiaciuto.
“Solo per un po’…”
Gli occhi di Chris e Darren rischiarono seriamente di sgusciargli fuori
dalle orbite.
“Ma…ma…ma quanto?!”
sbottò Darren sbigottito.
Gli altri colleghi si lanciarono fra di loro degli sguardi complici.
“Non saprei…domani potremmo riparlarne”
rispose Mark ghignando ampiamente.
Chris diventò completamente rosso, e nessuno si sarebbe
stupito se gli fosse uscito del fumo dalle orecchie.
“DOMANI?! Ma io vi uccido tutti!!”
sbraitò il soprano facendo un altro scatto verso il collega,
che questa volta Darren riuscì a seguire senza inciampare e
finirgli addosso.
“Woh woh!” fece Mark muovendo qualche passo
indietro e puntando il martelletto contro Chris.
“Lo vedi il tuo amato martelletto? Lo uso per fare il pesto
con i tuoi genitali!!” sbottò infuriato il
soprano.
Mark rimase shockato e spalancò la bocca.
“Dai Chris, perché ti arrabbi tanto? Non ti piace
l’idea di stare vicino vicino al tuo caro Darren per
un’intera giornata?” chiese Chord prendendolo un
po’ in giro.
Chris si aprì in un sospiro che lasciava presagire un crollo
psico-emotivo e una violenta crisi di nervi.
Darren si voltò verso il suo migliore amico
sull’orlo di diventare un serial killer e gli strinse la mano.
“E noi come diavolo facciamo a vestirci? Ad andare in
bagno?!” esclamò Chris cercando di controllarsi.
Tutti sogghignarono.
“E’ questa la parte divertente!”
*
“Oh, finalmente non devo venire a rincorrervi per fare una
prova di una coreografia! Bene, allora disponetevi” fece Ryan
Murphy allegro, battendo le mani.
Era un evento praticamente storico, il fatto che i suoi attori si
fossero presentati in orario nella sala da ballo senza che dovesse
correre su e giù per tutto il set mentre loro giocavano a
nascondino, era praticamente un sogno.
Già si era avviato verso la stanza sconsolato, pronto ad
avvissare tutti di stare in guardia per cercare di avvistare i membri
del cast, invece quando era entrato si era trovato davanti ai suoi
attori al completo, che chiacchieravano e ridevano animatamente
aspettandolo.
Quando si misero in fila però, Ryan notò che
c’era qualcosa di strano.
Come, come non poteva esserci qualcosa di strano e vagamente folle,
quando si parlava del cast di Glee?
Il produttore strabuzzò gli occhi e li osservò
perplesso.
“Ragazzi…perché Darren e Chris sono
ammanettati?”
Tutti, a parte i due diretti interessati, si misero a ridacchiare,
mentre Chris sbuffava seccato e cercava di incrociare le braccia al
petto, fallendo miseramente visto il braccio di Darren attaccato al suo.
“Lascia perdere” bofonchiò stizzito il
soprano.
Ryan sospirò rassegnato.
“Spero solo che Darren ti stia dietro...dopo avevo anche una
mezza di farti provare Single Ladies”
Spazio dell'Autrice.
Santo Jonathan
da New York! Costruiamo una statua in suo onore, un obelisco, qualcosa!
Ha avuto la geniale idea di ammanettarli! E ora devono stare
così, vicini vicini, per un giorno intero! Grande, no? Oh, e
devono anche provare Single Ladies bwhuahuahua già
immaginarmi la scena in mente è esilarante xDD
In questo capitolo vi ho anche fatto qualche accenno di MarkxChord e
MarkxMartelletto xD (già, il nostro amato martelletto
è tornato e Mark non se ne separarà
più!)
Beh, altre precisazioni e commenti non ne ho, quindi vi lascio sperando
che il capitolo vi sia piaciuto!
Mi scuso profondamente di non essere riuscita a rispondere alle
recensioni, ma essendo in vacanza a Trieste dalla mia migliore amica,
già è tanto se ho il tempo di scrivere! Mi
dispiace tanto ç_ç Quando tornerò in
quel di Firenze rimedierò!
Grazie mille a tutti i miei adorati che hanno letto e recensito!
Un bacione **
|
Ritorna all'indice
Capitolo 20 *** CrissColfer is gonna use the Slytherin Way! ***
Salve
salvino miei adorati! Scusate il lieve ritardo, ma in questi ultimi due
giorni sono stata segregata in casa a fare maratona di Harry Potter e a
ingozzarmi di ogni schifezza possibile (BEST WAY TO DIE EVER WOOOH!)
con due mie amiche, e non vi dico le scene che sono venute fuori, in
certi momenti sembravamo davvero ubriache. Il poco sonno, i troppi
zuccheri, e la prolungata esposizione a Harry Potter fa uscire le parti
più interessanti delle persone ahahah Anyway, oggi ho
scritto il nuovo capitolo, e oh mio Dio, se continuo di questo passo
questa storia arriverà a 30 capitoli. 30, vi rendete conto?!
30 capitoli di puro sclero...spero che mi sopporterete! xD
Enjoy!
“Oddio sono distrutto” mugolò Darren
buttandosi scompostamente sulla sedia più vicina,
trascinandosi rovinosamente dietro Chris, preso alla sprovvista, che
rischiò, per la millesima volta, di capitombolargli addosso.
I ricci di Darren erano completamente bagnati dal sudore, aveva il viso
accaldato e si sentiva stanchissimo.
D’altronde, come avrebbe potuto non essere in quelle
condizioni? Aveva appena passato un’ora e mezzo a provare
Single Ladies, o meglio, a cercare di stare dietro a Chris per
rendergli possibile di provare, il che era stato un’impresa
quasi impossibile, essendo ammanettato ad un suo polso.
Praticamente aveva dovuto impararsi quasi tutti i passi a specchio,
arrancando per quasi tutto il tempo dietro al soprano e ai suoi
sculettamenti, che con grande disappunto, Darren si rese conto non
saper imitare bene quanto lui.
“E non ci posso credere che Ryan voleva anche farmi provare i
vestiti di scena! Già è un’impresa
entrare in quel body di normale, figuriamoci se sono
ammanettato!” ribattè indignato Chris, resistendo
al forte impulso di incrociare le braccia al petto, visto che non
poteva.
“Dannazione ragazzi, avete intenzione di slegarci ora? Non
era già abbastanza divertente vedermi annaspare per cercare
di seguire i passi di Chris?” replicò Darren senza
fiato, mentre si asciugava la fronte con la mano libera.
“Certo che non abbiamo intenzione di slegarvi! Il
divertimento è appena cominciato!” rispose Dianna
sedendosi anche lei su una sedia davanti ai due interessati. Avea un
sorriso a 32 denti stampato in faccia, come tutti i suoi colleghi del
resto.
Chris sbuffò sonoramente.
“Quanto desidero in questo momento possedere una bacchetta
magica” bofonchiò il soprano stringendo i denti.
“Per liberarci dalle manette?” chiese Darren
retoricamente.
“No, per ucciderli tutti e far sparire i corpi senza
sporcarmi le mani” ribattè Chris con
ovvietà lanciando uno sguardo torvo ai suoi compagni di
cast, che nonostante le crudeli minacce non la smettevano di fissarli
divertiti e sognanti.
“Non essere così permaloso, ti divertiresti anche
tu se ti vedessi dall’esterno…e poi non ti abbiamo
mica ammanettato ad un barbone qualunque” replicò
Chord cercando di addolcire il soprano, ottenendo soltanto uno sguardo
ancora più truce.
“Prima o poi riuscirò a farvi internare
tutti” mormorò Chris spontando la sua sedia
abbastanza vicino a quella di Darren, così che potesse
sedersi. In quel momento agli attori in pausa si avvicinò un
titubante Ryan.
“Ehm…ragazzi, non è che mi potreste
slegare un attimo i due piccioncini? Vorrei fare una prova con
Chris…” chiese il produttore esitante.
“Neanche per sogno!!” esclamarono quelli in un
inquietante coro. Ryan annuì sospirando.
“Me l’ero immaginato…domani li liberate
o dovrò aggiungere al copione che durante i loro giochini
erotici Kurt e Blaine sono rimasti ammanettati e non trovano
più la chiave?” domandò il produttore
sarcastico.
“Oddio, i fan amerebbero alla follia una cosa del
genere!!” esclamò Lea battendo le mani entusiasta.
“Spero che ci liberino domani, sennò questo
telefilm da Glee diventerà “Klaine”,
dato che non resterà nessun altro. A quel punto, puoi
metterci tutti i giochini erotici che vuoi” rispose Chris.
“Già, immaginavo anche
questo…” replicò Ryan prima di
andarsene.
Chris lanciò uno sguardo tra l’irritato e lo
sconsolato a Darren, che strinse le labbra per poi sorridergli.
“Dai, se continui a tenere quel muso e ad essere
così seccato comincerò ad offendermi, pensando
che ti da fastidio stare con me” fece Darren cercando di
tirar su di morale il suo migliore amico.
Chris roteò gli occhi.
“Non dire sciocchezze” replicò quasi
bofonchiando.
“Ok, visto che questi pazzi isterici furiosi che finiranno
breve in manicomio hanno deciso di coinvolgerci in questo stupido
scherzo, vedrò di prenderla con filosofia” disse
dopo un po’ il soprano, e gli occhi dei suoi colleghi si
illuminarono improvvisamente di speranza.
“Maratona Harry Potter?” chiese Chris sorridendo al
migliore amico, che a sua volta si aprì in un sorriso
raggiante.
“Non c’è niente che un po’ di
Harry Potter non possa curare” acconsentì Darren.
*
“Sei sicuro che sia una buona idea?”
domandò Cory mentre si grattava la testa pensieroso.
“Certo che sono sicuro che sia una buona idea! Anche
perché non vedo molte altre opzioni disponibili”
replicò Mark quasi stizzito, lanciando uno sguardo oltre le
spalle del collega.
In fondo alla stanza, Chris, Darren, Lea e Dianna stavano parlottando,
mentre gli altri si erano riuniti dall’altra parte della
sala, cercando di non dare troppo nell’occhio.
“Non possiamo stare sempre con loro, perché
è ovvio che se ci siamo noi davanti non succederà
niente, ma non possiamo nemmeno lasciarli totalmente soli,
perché se succedesse qualcosa negherebbero fino alla
morte…quindi l’unica soluzione possibile rimasta
mi sembra proprio questa: spiarli!” spiegò Mark
facendo scorrere lo sguardo sui suoi colleghi.
“Sì, ma noi siamo delle pessime spie!”
replicò Cory aprendo le mani. Mark si grattò la
fronte concentrato.
“Beh, so a memoria tutte le serie di Alias…questo
potrebbe aiutare” disse timidamente Jonathan.
“E Lea quelle di NCIS” fece a sua volta Heather.
“Aaah ecco perché era così elettrizzata
quando Mark Harmon* è venuto a chiederci di restituire la
luce!” esclamò Ashley schioccando le dita.
“E poi non dobbiamo dimenticarci che tra le nostre file ci
sono due “esperti”…”
replicò Chord sogghignando.
Tutti si voltarono verso di lui vagamente interrogativo, e Mark
alzò gli occhi al cielo.
“Oddio no, loro no!”
*
“Ehm…vestito così non sembro una spia,
sembro un dissennatore” si lamentò Cory, dopo
essersi messo in testa il cappuccio della felpa nera che gli avevano
rifilato i due “esperti”.
“Oh ma per favore Gigante delle Nevi. Non lamentarti, e non
perdere il walkie-talkie” replicò Curt dandogli
una pacca sulla schiena, segno di uscire dal camerino per far entrare
il prossimo.
I due Warbler erano stati avvertiti immediatamente dell’idea
di Mark e prima che riuscissero a dire “Dalton”
erano arrivati sul set, dopo aver ovviamente recuperato tutto quello
che secondo loro era indispensabile ad una spia.
Poi si erano rintanati nel camerino di Lea e mano a mano avevano
cominciato a preparare tutti per la missione che li aspettava una volta
finita la giornata di lavoro sul set.
Dopo Cory, entrò Jenna, a cui venne fornita una maglia nera,
un capello del medesimo colore, e degli occhiali da sole.
“Ok allora tu sei in gruppo con Ashley, Dianna e Lea, a cui
abbiamo già dato il walkie-talkie. Dovete andare dritte a
casa Colfer e appostarvi sul terrazzo, dovreste riuscire ad entrare
senza problemi dalla porta a vetri che da sul corridoio dove
c’è la porta d’ingresso
dell’appartamente…e dovrete aiutare a far montare
Harry, Heather, Naya e Cory sul balcone che da sulla camera da letto.
Tutto chiaro?” spiegò accuratamente Riker,
ripassando con Jenna il piano che aveva ideato insieme a Curt (quante
ingiurie aveva tirato a Chris per aver comprato un appartamento
all’ultimo piano di un palazzo).
“E se ci scoprono? Insomma, se escono in terrazzo per una
boccata d’aria?” domandò Jenna
preoccupata.
“Se si fiondano su Harry Potter non dovrebbero farlo,
né se si fiondano l’uno sull’altro,
comunque in caso vi nascondete dietro i grandi vasi di piante che tiene
all’angolo in fondo…al buio non dovrebbe
vedervi…” rispose Curt annuendo con il capo.
“Ok, grazie ragazzi” replicò Jenna
rivolgendo ad entrambi un sorriso prima di uscire.
Subito dopo entrò Jonathan, che doveva essere già
lì fuori ad aspettare, e anche a lui vennero dati degli
indumenti neri che indossò all’istante.
“Allora Forestiero…tu sei in gruppo con Kevin,
Titus e Amber, ma dovrete dividervi…perché ci
servono due che pattugliano l’uscita e il parcheggio dietro
il palazzo, e due pronti a pedinarli in macchina in caso se ne
vadano…decidete voi come disporvi, comunque ecco un
walkie-talkie…un altro l’abbiamo già
dato ad Amber” spiegò Curt porgendo a Jonathan
l’oggetto in questione.
“E voi due più Chord e Mark? A parte seguirli
dall’uscita del set a qui?” domandò il
ragazzo infilandosi il walkie-talkie al sicuro nella tasca della felpa.
“Ci arrampicheremo per le scale anti-incendio…da
lì possiamo vedere la finestra del
bagno…” rispose Riker.
“Wow geniale…bene, allora noi cominciamo ad
andare…appena partono ditecelo…Mark e Chord sono
già appostati nel parcheggio” replicò
Jonathan prima di uscire dal camerino.
Curt e Riker si scambiarono uno sguardo determinato, poi si tirarono su
i capucci e dopo aver esclamato insieme un
“andiamo!” con tono incoraggiante, si avviarono a
loro volta fuori.
*
“Sei sicuro di riuscire a guidare? Sennò chiamo un
taxi” disse Chris dopo essere finalmente riuscito a montare
in macchina con Darren (si era dovuto trascinare oltre il posto del
guidatore, visto che non potevano entrare da due parti diverse).
“Tranquillo, non mi dai fastidio…” lo
rassicurò il ragazzo riccioluto mettendo in moto, per poi
posare la mano destra sul bracciolo fra i due sedili, così
che Chris non dovesse stare con il braccio steso in avanti, che dopo un
po’ doveva essere tremendamente scomodo. Tanto riusciva a
guidare tranquillamente con una mano sola.
Partirono diretti alla volta di casa Colfer parlando di come secondo
loro il quarto film di Harry Potter fosse stato diretto male, ma dopo
un po’ Darren venne distratto da qualcosa.
Il ragazzo lanciò uno sguardo perplesso allo specchietto
retrovisore per poi alzare gli occhi al cielo esasperato.
“Ok, promettimi che non darai di matto” fece Darren
tornando a guardare la strada.
“Non dirmi che secondo te il C.R.E.P.A. non era
così importante perché sennò ti revoco
dalla posizione di mio migliore amico” replicò il
soprano, che appunto si stava lamentando di come nei film non avessero
fatto nemmeno un piccolo accenno al movimento contro il maltrattamento
degli Elfi Domestici di Hermione.
“No, no, non c’entra questo…”
ribattè Darren lanciando un’altra occhiata allo
specchietto.
“Ci stanno seguendo” disse spostando lo sguardo per
qualche secondo su Chris, il quale spalancò gli occhi
sbigottito.
“Chi?!” sbottò sconvolto.
“Chi, quei geni dei nostri colleghi! Ho visto la macchina di
Chord superarne un’altra due auto dietro di noi”
rispose Darren.
Chris sgranò ancor più gli occhi, per poi
battersi una mano sulla fronte.
“Non si può vivere
così…prima ci ammanettano, poi ci pedinano!
Scommetto che si apposteranno sul balcone per vedere se facciamo
sesso!” ribattè Chris esasperato.
“Ah, se si sono affidati ai geni dello spionaggio Curt e
Riker, di sicuro! Si calerebbero dal tetto se fosse per loro”
replicò Darren scuotendo il capo rassegnato.
“Appena arriviamo a casa gli faccio una sfuriata che dovranno
andare in analisi un anno per riprendersi!”
esclamò Chris con convinzione.
Darren rimase un attimo in silenzio, in volto dipinta
un’espressione pensierosa. Poi le sue labbra si stirarono in
un sorriso malandrino.
“Ho un’idea migliore” replicò
il ragazzo riccioluto.
“Le torture cinesi?” chiese speranzoso il soprano,
facendo scoppiare a ridere l’altro.
“No, non proprio…però li faremo
impazzire comunque…” rispose sogghignando.
“Hai presente quello che abbiamo fatto fino ad ora con i fan?
Mostrargli cose ambigue e velate per farli sclerare, senza che
però fossero troppo evidenti e schiaccianti da
comprometterci? Beh, possiamo fare così anche con
loro…” spiegò Darren compiaciuto,
voltandosi verso Chris, per scambiare con lui uno sguardo
d’intesa.
Il soprano si aprì in un sorrisino soddisfatto e
inarcò un sopracciglio, puntando un indice verso il suo
migliore amico.
"Darren, questo è decisamente...decisamente Serpeverde!"
Spazio dell'Autrice.
* Mark Harmon
è l'attore che interpreta Gibbs in NCIS, appunto xD
Sì, lo so che si nota che in questi giorni mi sono sparata
15 ore di Harry Potter, e che il mio orgoglio Serpeverde si sta
mostrando. Io sono sempre stata molto, molto fiera di essere
Serpeverde, ma dopo che il vero e unico eroe della storia è
stato mostrato al mondo, sto scoppiando di orgoglio ** Non faccio che
ripetere "AH, IN CHE CASA ERA IL MIGLIORE DI SEMPRE, LA PERSONA PIU'
CORAGGIOSA DEL MONDO, IL VERO EROE DI TUTTA LA STORIA?! EH, IN CHE CASA
ERA?!".
Severus ç___ç
Comunque...a parte questa mia degressione sul quanto sono fiera di
essere Serpeverde...questo capitolo in realtà doveva
già mostrare la parte di Darren e Chris a casa, ma tra una
cosa e l'altra mi sono ritrovata ad aver già scritto un
capitolo, quindi dovrete aspettare solo un pochino per vedere quello
che hanno in serbo i nostri due eroi preferiti xD
Ah, e per chi se lo sta chiedendo, dopo questo, tornerà la
missione originale della CrissColfer Crew, che in questi capitoli ho
dovuto un po' trascurare, ma che non è assolutamente finita!
Chris ha ancora una o due idee in testa ^^
Domani me ne torno in quel di Firenze, quindi probabilmente in treno
scriverò il nuovo capitolo, perciò vedrete che
non vi farò aspettare tanto **
Ci tengo tantissimo a ringraziare con tutto il mio cuore le stupende
persone che hanno recensito lo scorso capitolo, quanto mi dispiace non
avere il tempo di rispondervi ç___ç Ma sappiate
che con ogni recensione mi rendete la persona più felice del
mondo ** Grazie di cuore ovviamente anche a tutti quello che hanno
letto, vi adoro!
Inoltre, un ulteriore ringraziamento perchè la storia ha superato le 2000 letture!! Dio se vi amo **
Un bacione!
|
Ritorna all'indice
Capitolo 21 *** CrissColfer vs the Sushi ***
Buona
sera...mmmmh notte a tutti i miei adorati lettori!! Eccoci al capitolo
che so che aspettavate con trepidazione! Beh, devo avvertirvi di
cominciare a prepararvi psicologicamente, perchè
c'è una scena che so che vi farà sclerare un
pochino...ma basta, non vi dico altro e vi lascio al capitolo!
Enjoy!
“Monello di Città a Gigante delle Nevi, Monello di
Città a Gigante delle Nevi, mi ricevi?” fece Mark
parlando nel walkie-talkie la cui lucina rossa lampeggiava, segno che
stava trasmettendo.
“Qui Gigante delle Nevi, ti ricevo Monello”
La voce gracchiante di Cory si diffuse dal walkie-talkie alla macchina
di Chord, appostata dietro un albero qualche metro più in
là dall’entrata del palazzo dove abitava Chris.
“La Ninfa e l’Hobbit hanno parcheggiato ora.
Avverti tutti” replicò Mark, mentre da dietro,
Riker tirava fuori un binocolo e osservava i due obiettivi che
cercavano di scendere, con qualche difficoltà, dalla
macchina.
Cory annuì con il capo e chiuse la conversazione con Mark,
premendo poi un altro tasto del walkie-talkie.
“Gigante delle Nevi a Forestiero della Mela, Gigante delle
Nevi a Forestiero della Mela. La Ninfa e l’Hobbit sono
arrivati, ripeto la Ninfa e l’Hobbit sono arrivati! State
pronti” disse nell’apparecchio.
Jonathan, dopo aver ascoltato il messaggio, avvicinò la
bocca al walkie-talkie e rispose.
“Qui Forestiero della Mela…gli obiettivi sono
appena entrati nel nostro campo visivo…stanno per avviarsi
all’ascensore. Ripeto, stanno per avviarsi
all’ascensore. Passo.”
Jonathan e Amber si abbassarono dietro il grande vaso
all’angolo del corridoio dove si erano appostati, e
osservarono Darren e Chris entrare dal portone principale, cercando di
stare completamente immobili.
Cory, dal balcone che dava sulla camera da letto, si sporse verso il
terrazzo grande.
“Ehi ragazze, ragazze stanno arrivando!
Nascondetevi” gli disse il ragazzo cercando di non alzare
troppo la voce. Lea, Dianna, Jenna e Ashley annuirono e si avviarono
verso l’angolo opposto del terrazzo, infondo, e si misero
dietro le grandi piante, tranne Lea che scivolò fra il muro
e la persiana.
“Forestiero della Mela a Monello di Città, via
libera! Ripeto, via libera!” esclamò Jonathan
parlando nel walkie-talkie quando le porte dell’ascensore si
chiusero davanti a Darren e Chris.
Appena sentito il messaggio, Chord, Mark e i due Warbler balzarono
fuori dalla macchina e si diressero quatti quatti verso le scale
anti-incendio, per poi cominciare a salire facendo attenzione a non
fare rumore.
Intanto, nell’ascensore, i due poveri malcapitati stavano
discutendo sul da farsi.
“Quindi in pratica fingiamo soltanto di flirtare?”
chiese Chris che sembrava particolarmente divertito
dell’astuta inventiva di Darren.
“Esatto! Beh, non mi sembra il caso di concedergli la visuale
di un porno gay…non gratuitamente, almeno”
scherzò il ragazzo riccioluto facendo scoppiare
l’altro a ridere.
“Vedo con piacere che hai capito come funziona il
mondo” replicò il soprano sempre ridacchiando
insieme al suo migliore amico.
“Comunque, dobbiamo contare che dalla nostra parte abbiamo il
fatto che non sentono quello che diciamo…quindi
basterà soltanto lavorare di gesti” riprese
Darren, appena un attimo prima che le porte si aprissero
nuovamente.
Uscirono sul pianerottolo, senza notare Titus e Kevin appollaiati sulle
scale sotto di loro, ed entrarono in casa.
Lea, guardando nel piccolo spazio tra il muro e la persiana,
riuscì a vederli entrare e dirigersi in cucina, quindi
sgattaiolò fuori dal suo nascondiglio e si
accucciò vicino alla finestra, per riuscire a sbirciare tra
la tenda.
Venne seguita a ruota da Dianna, mentre Jenna e Ashley si mettevano
dall’altra parte, sperando seriamente che ai due non venisse
in mente di andare in terrazzo.
“Mi dispiace che oggi ti dovrò far scorrazzare per
casa…ma sai, cause superiori” si scusò
Chris alzando il braccio ammanettato.
Infatti il soprano si stava trascinando Darren dietro mentre arrancava
in cucina alla ricerca di qualcosa da preparare.
Il moro, vedendolo in difficoltà, lo fermò.
“Che ne dici se ordiniamo un po’ di sushi?? Anche
perché la vedrei davvero dura cucinare in queste
condizioni…” gli disse Darren, per poi lanciare
uno sguardo interdetto alla finestra.
“Secondo te dove si sono appostati?”
domandò a bassa voce subito dopo, facendosi di un passo
più vicino.
“Oh di sicuro qualcuno è entrato sul terrazzo,
visto che ci si arriva dal corridoio. Spero che abbiano avuto la
decenza di non mettersi tutti lì, sennò
sarà impossibile fingere di non vederli”
replicò il soprano facendo una lieve smorfia.
Poi si avviò nuovamente in salotto, con Darren dietro, e
afferrò il telefono per ordinare il giapponese a domicilio.
Intanto Darren si avvicinò allo scaffale dei dvd, non tanto
per guardarli e scegliere davvero, ma per avvicinarsi alla finestra che
dava sul terrazzo e vedere se effettivamente qualcuno dei suoi pazzi
colleghi era appostato lì fuori.
In un primo momento sembrava tutto perfettamente tranquillo, poi il
ragazzo riccioluto vide il guizzo di un’ombra e non
riuscì a trattenere un sorrisino compiaciuto.
Quanto si sarebbero divertiti! Quanto li avrebbero fatto impazzire!
Così imparavano la prossima volta ad ammanettarli…
Quando Chris chiuse la chiamata, Darren gli si avvicinò
mettendosi completamente davanti a lui, così da coprire
tutta la visuale che avevano gli altri.
“Avevi ragione, c’è qualcuno sul
balcone…” disse piano il ragazzo riccioluto
muovendo quasi impercettibilmente la testa verso la finestra dietro di
lui.
“Ho visto un’ombra muoversi…”
continuò quando Chris lo guardò stranito.
Il soprano lanciò uno sguardo di sfuggita dietro il suo
migliore amico, per poi sporgersi di scatto ad abbracciarlo.
Passò il braccio libero intorno al collo dell'altro
e appoggiò il mento sulla sua spalla, socchiudendo gli
occhi.
Darren spalancò gli occhi sorpreso, ma istintivamente
avvolse la vita di Chris.
“Ehm…perché mi stai
abbracciando?” domandò il ragazzo riccioluto, e
Chris dovette seriamente trattenersi dallo sbuffare seccato.
Si staccò e cercò di mantenere
un’espressione dolce.
“Ma sei scemo? Cosa mi hai appena detto fino ad ora? Che
dobbiamo flirtare” rispose mantenendo un sorriso che in
realtà non si addiceva affatto al tono e alle parole
stizzite che aveva usato.
Darren sembrò illuminarsi e di nuovo, Chris usò
tutte le sue forze per non battersi una mano sulla fronte.
“Giusto…giusto, scusa, era solo…non me
l’aspettavo così di punto in bianco”
replicò Darren mentre Chris non riuscì a
trattenersi dall’alzare gli occhi al cielo.
“Beh allora ufficializziamo che da questo momento comincia la
nostra missione, quindi non risultare troppo sorpreso”
rispose il soprano per poi avviarsi verso la tv e inserire il dvd di
“Harry Potter e la Pietra Filosofale”.
Intanto, sul terrazzo, Dianna e Lea avevano avuto una perfetta visuale
della scena, ed erano rimaste abbastanza sorprese di quello slancio
d’affetto.
Darren doveva aver detto a Chris qualcosa di dolce, e la cosa le stava
già mandando su di giri.
La bionda fece un cenno a Jenna per attirare la sua attenzione, e con
le labbra le mimò di passare dalla loro parte.
Le due ragazze, facendo molta attenzione a passare dalla parte buia,
per non farsi vedere, raggiunsero le altre due, e si sporsero verso
Dianna per sentire cosa voleva.
“Ashley, ce la fai a tenere Jenna sulle spalle? Se riuscite
ad arrivare alla finestra lì in alto di sicuro vedreste
meglio di uno spiraglio” disse loro a bassissima voce, mentre
le due annuivano.
In effetti la fessura fra la tenda e la fine della finestra non
concedeva una grande visuale, e da quello che avevano appena visto, la
serata prometteva bene.
Jenna salì sulle spalle di Ashley e appoggiò le
braccia al bordo della finestra, tirandosi un pochino su.
Da lì riusciva a vedere perfettamente i due ragazzi, ormai
seduti sul divano uno accanto all’altro.
Il capo di Darren si appoggiò placidamente alla spalla di
Chris, che a sua volta poggiò la testa su quella del suo
migliore amico.
“Per colpa di queste manette non posso nemmeno
abbracciarti…non sono stati poi così
furbi” disse Darren tenendo lo sguardo fisso sullo schermo.
Chris sorrise lievemente, anche lui con gli occhi saldamente puntati
sulla TV.
“Beh possiamo trovare altro…” rispose il
soprano intrecciando le dita della mano ammanettata a quelle di Darren.
Il ragazzo riccioluto lanciò un breve sguardo alle loro mani
per poi farsi scappare un breve sorriso.
Jenna si fece velocemente passare il walkie-talkie e premette il tasto
0, quello che apriva la comunicazione con tutti.
“La Ninfa e l’Hobbit si stanno tenendo le mani,
ripeto, la Ninfa e l’Hobbit si stanno tenendo le
mani”
Tutti, ricevendo il messaggio, esultarono silenziosamente e si misero
sull’attenti.
Curt, prendendo il binocolo di Riker, si affacciò alla
finestra del bagno e si rese conto di riuscire a vederli grazie alla
porta lasciata aperta, e al bagno che dava sul salotto.
Per un po’, Darren e Chris rimasero semplicemente
così, mano nella mano a guardare il film, poi il ragazzo
riccioluto tirò su le gambe, e con la mano libera
cominciò ad accarezzare lentamente il braccio di Chris,
disegnando con un dito dei cerchi immaginari.
“Stenditi…così posso accarezzarti i
capelli” disse il soprano, facendo scorrere lo sguardo dalla
TV a Darren.
Questo, dopo poco, allungò le gambe e si sdraiò,
appoggiando la testa in grembo a Chris, il quale passò le
dita della mano libera fra i ricci ribelli del suo migliore amico,
giocandoci e massaggiandolo.
Darren a sua volta spostò la mano libera appoggiandola
placidamente sulla gamba di Chris, per poi cominciare anche
lì a fare su e giù con il dito.
Lea, Dianna e Jenna, che riuscivano a vedere abbastanza bene,
l’ultima meglio delle altre, spalancarono gli occhi
incredule, e si dettero mentalmente delle stupide per non essersi
portate dietro la macchina fotografica.
Quella sarebbe stata davvero una bella scena da immortalare.
Darren e Chris rimasero così, in quella posizione per almeno
un quarto d'ora, finchè qualcuno non suonò alla
porta.
“Oh questo deve essere il sushi” disse Chris mentre
Darren si rimetteva seduto e si alzava con lui, per andare ad aprire la
porta.
Non pensarono nemmeno per un secondo che la visione di due ragazzi in
casa, soli e ammanettati poteva essere qualcosa di strano, infatti
aprirono al fattorino come niente fosse, beccandosi lo sguardo
decisamente stranito del ragazzo.
Chris, notoriamente più sveglio di Darren, capì
al volo cosa avesse provocato l’espressione interdetta del
fattorino, e gli sorrise divertito.
“Una scommessa…non dovremmo farci coinvolgere in
queste ragazzate” disse Chris per giustificare le manette, e
il ragazzo alla porta gli rivolse immediatamente un sorriso complice,
annuendo con il capo altrettanto divertito.
“Ne ho combinate di peggiori…sono 42 dollari e
70” rispose porgendo le buste al soprano.
Darren tirò fuori il portafoglio e pagò il
fattorino, lasciandogli il resto di mancia, per poi chiudere le porta.
“Ti devo 42 dollari e 70, ricordamelo” fece Chris
mentre appoggiava tutto sul tavolo da caffè davanti al
divano.
“Oh ma per favore!!” esclamò indignato
Darren, aiutando Chris a tirare fuori le confezioni dalle buste ed
aprirle (fare le cose di tutti i giorni ammanettati a qualcuno era
più difficile di quanto pensassero).
Si sedettero nuovamente sul divano, le varie scatoline sulle gambe o
sui cuscini accanto, e cominciarono a mangiare.
Chris in particolare si era messo sul ginocchio un intero piattino di
wasabi, a cui attingeva per ogni pezzetto di sushi che mangiava, sotto
lo sguardo ammirato di Darren che sarebbe potuto collassare se avesse
mangiato tutto quel wasabi.
“Mi fai assaggiare quello, Darren?” gli chiese il
soprano indicando il nigiri che il suo migliore amico aveva in mano.
Quest'ultimo annuì, e fece per prendere il sushi con le
bacchette, ma poi si bloccò un attimo per l’idea
che aveva appena avuto.
Prese il nigiri con le dita e lo avvicinò a Chris per
imboccarlo, guardandolo complice.
Il soprano capì al volo le intenzioni del suo migliore
amico, e gli rivolse un sorrisino compiaciuto prima di sporgersi con
lentezza quanto bastava per avvolgere le labbra intorno al nigiri.
In quell'esatto momento, lanciò uno sguardo a Darren
talmente malizioso, che l’altro si dovette davvero impegnare
per tenergli il gioco, perché il soprano lo stava guardando
con una lussuriosa intensità, come se in bocca non avesse
propriamente del sushi, e un’espressione del genere sul
visetto angelico di Chris avrebbe fatto impazzire chiunque.
Darren però riuscì a non vacillare, e
ricambiò la sua malizia con un sorriso sghembo, senza
staccare i suoi occhi da quelli azzurri di Chris, il quale sembrava
davvero soddisfatto.
Finirono di mangiare senza smettere di lanciarsi delle cariche
occhiate, e alla fine Darren pulì l’angolo della
bocca di Chris con il pollice, indugiando qualche istante sulle sua
labbra.
Scesa dal viso dell'altro, la mano libera di Darren si posò
sulla coscia del suo migliore amico, ed il ragazzo riccioluto si sporse
verso di lui per sussurargli all’orecchio.
“Dopo questa scenetta li ritroveremo domani mattina tutti
morti d’infarto” gli disse sorridendo, mentre il
suo naso sfiorava lentamente la pelle dell’altro.
“Oh no, altri corpi da rimuovere!”
esclamò divertito Chris, beccandosi un’occhiata
ironicamente stranita dal suo migliore amico.
“Altri?!”
Entrambi si guardarono per qualche secondo, per poi scoppiare a ridere
di gusto.
Quando le risa furono scemate, fu la volta del soprano di sporgersi
verso l’orecchio di Darren.
“Pronto a dargli il colpo di grazia?”
mormorò sogghignando, per poi alzarsi dal divano.
Darren lo imitò ghignando a sua volta e lo seguì
in camera da letto, chiudendo la porta dietro di sè, e poi
insieme a Chris, con un gesto secco, le tende della finestra.
Spazio dell'Autrice.
Ok, calma e sangue freddo.
Allora, non so perchè questo capitolo mi sia risultato
così difficile da scrivere, o meglio, nel senso; non
riuscivo a scrivere fluida, ma ogni due righe mi fermavo. Mi ha fatto
strano perchè avevo in testa la scena in modo davvero
davvero limpido (e vi potete immaginare anche perchè), e
quindi credevo di buttarlo giù ieri notte, ma come avete
potuto notare non è successo. Però ora sono
riuscita a finirlo e mi devo dire abbastanza soddisfatta.
Intanto, la CCC
versione "Spie Segrete Non Tanto Segrete" è stupenda xDD Il
modo in cui si prendono sul serio specialmente è esilarante!
Ma di certo non sono loro i protagonisti di questo bel capitoletto...
Darren, Chris e il
sushi dominano indiscussi la scena!
Allora, dovete
sapere che io amo da morire il sushi, tipo lo mangerei tutti i giorni,
e ho scoperto di recente che è il cibo preferito di Darren
(BE MORE PERFECT, I DARE YOU!) quindi ho pensato che sarebbe stato il
modo perfetto di usarlo! E sì, direi che la scena
è venuta discretamente bene xD Lo so, lo so che avreste
voluto che si saltassero addosso, e poi boh che ne so, che Chris
spalmasse di wasabi Darren e poi lo leccasse tutto (...mmmh wow ci
scriverò una one-shot super smut penso, anche
perchè loro due amici cominciano a farmi venire
l'orticaria), ma ormai avete capito che in questa FF l'andazzo
è questo.
Per chi non si intendesse particolarmente di sushi, il famoso "nigiri" che cito, è il classico sushi che di solito tutti hanno in mente, ovvero il rettangolino di riso con sopra una sottile fetta di pesce, che può essere tonno, salmone ecc.
Un ultima nota: il
titolo di questo capitolo è un omaggio al mio telefilm di
spionaggio preferito in assoluto, "Chuck", se non l'avete mai visto
fatelo perchè è TOTALLY AWESOME, e io sono
completamente partita per quel telefilm **
Comunque, visto che
in questo capitolo i nostri cari compari della CC si danno allo
spionaggio, ho deciso di chiamare il capitolo nello stesso modo in cui
chiamano tutte le puntate di Chuck, ovvero "Chuck vs qualcosa".
Per ultimo, ma non
per meno importante, ringrazio tutte le stupende persone che leggono e
che recensiscono! (wow, abbiamo superato le 250 recensioni, ma io vi
amo! *O*)
Un bacione e buona
notte a tutti!
|
Ritorna all'indice
Capitolo 22 *** The CrissColfer Humbug. ***
Buona
sera miei cari! Come state? Oggi dalle mie parti è venuto
uno stupendo temporale, quindi ho scritto subito il nuovo capitolo!
(Sapete quanto la pioggia influisca positivamente sulla mia ispirazione
**) In realtà è un capitolo un po' di passaggio,
dove si chiarisce tutta la situazione del capitolo precedente ^^ Spero
vi piaccia lo stesso!
Enjoy!
Questo
capitolo è dedicato ai 18 anni che oggi compie Giusy!
Tanti auguri!
“No aspetta aspetta…COSA?!?!”
sbottò Mark avvicinandosi in maniera quasi inquietante a
Jenna, che si aspettava una reazione del genere.
“Mark, aspetta, ora te lo rispiego meglio! Allora, si sono
messi sul divano a mangiare il sushi, ok? Erano lì,
tranquilli che mangiavano, senza dirsi praticamente
niente…poi Chris ha detto qualcosa, che evidentemente doveva
essere qualcosa tipo “mi passi uno di quelli”,
perché Darren a quel punto ha preso questo nigiri con le
dita e lo ha avvicinato alla bocca di Chris per imboccarlo.
Cioè, già che si imboccano
è…è…oddio, sto andando in
iperventilazione” fece la ragazza cominciando a sventolarsi
con le mani.
Dianna e Lea, a sedere sul divanetto della sala relax, erano in una
specie di stato di trance, stato che persisteva dalla sera precedente,
in cui avevano assistito alla scena del sushi.
Se ne stavano lì, con gli occhi persi nel vuoto e un sorriso
ebete stampato in faccia che non accennava ad andarsene.
“Calma Jenna…calma…” le disse
Harry dandogli una pacca sulla spalla.
“Ok…” rispose lei facendo dei profondi
sospiri.
“Allora…dicevo…Darren lo ha imboccato,
quindi…Chris si è sporto verso il sushi, lo ha
preso con la bocca, e ha lanciato un’occhiata a Darren che
neanche in un film porno!! Cioè lo ha guardato come se in
bocca non avesse un nigiri, ma ben altro! E non è stato solo
una frazione di secondo, ha indugiato parecchio guardandolo
così! E Darren…Darren gli sorrideva malizioso!
Malizioso, capite?!” esclamò Jenna che stava
visibilmente delirando, infatti scuoteva le mani istericamente e il suo
tono di voce si faceva sempre più acuto.
Tutti i membri della Cospirazione
“Voi-Sapete-Cosa”, riuniti nella saletta relax
prima che cominciassero le riprese, come sempre, cominciarono a dare
dei visibili segni di squilibrio.
Naya e Heather si coprirono la bocca commosse, i tre Warblers
cominciarono a saltare per la stanza, Mark, Chord e Cory si
abbracciarono di slancio, Amber, Jonathan, Kevin e Ashley si presero le
mani e iniziarono a saltellare sul posto lanciando strani urletti,
mentre Lea e Dianna rimanevano nel loro stato catatonico sul divano.
“Beh non è finita…si sono rimessi a
mangiare come se niente fosse, capito così! Prima si
lanciano occhiate da censura mentre Chris mangia dalle dita di Darren
un nigiri e lo guarda come se gli stesse facendo un servizietto, e poi
si rimettono belli tranquilli a finire il loro sushi. Poi, dopo che
hanno mangiato tutto, Darren ha pulito l’angolo della bocca
di Chris, e anche lì lasciamo perdere…ma il bello
arriva ora!! Darren gli ha messo una mano sulla coscia e si
è avvicinato per sussurargli all’orecchio!
SUSSURARGLI ALL’ORECCHIO! Cioè, siete in una casa
vuota, perché sussurrare all’orecchio se non fosse
per fargli una proposta indecente?! Infatti poi si sono alzati e si
sono chiusi in camera da letto! SI SONO CHIUSI IN CAMERA DA
LETTO!!” sbraitò Jenna, ormai vicina ad un crollo
psico-emotivo.
Nella stanza si levò un boato di giubilo che fece voltare
stranito praticamente chiunque sul set.
Ryan Murphy, sentendo il frastuono proveniente a quell’ora
nella sala relax, scosse il capo rassegnato e si passò una
mano sulla fronte sospirando.
“OH MIO DIO, OH MIO DIO, OH MIO DIO!!” stavano
dicendo più o meno tutti, abbracciandosi a vicenda e
saltellando come dei conigli sotto effetto di LSD.
La sera prima erano rimasti a piantonare la casa finchè le
loro forze glielo avevano permesso, poi sfiniti erano tornati a casa un
po’ per volta, rimandando l’aggiornamento
dettagliato alla mattina seguente.
Dunque, fino a quel momento, solo le quattro ragazze che erano
appostate sul terrazzo sapevano precisamente quello che era successo.
“DUE FASI GENTE, DUE FASIII! Sono un genio!”
sbraitò Mark che si era inginocchiato per terra, stile
esultanza dopo un goal alla finale dei Mondiali.
“Ma quale genio, il vero eroe è
Jonathan!!” replicò Kevin indicando il sopracitato
ragazzo, che ridendo cominciò a fare qualche inchino, prima
di essere preso di peso da Cory e Chord e fatto girare per tutta la
stanza, sotto gli applausi e i fischi di approvazione di tutti.
“Jonathan, come ti piacciono, mori, biondi, di colore,
misti?? Ti prenoto tutti quelli che vuoi! Una promessa è una
promessa!” fece Mark già pronto a chiamare
l’agenzia di spogliarellisti per la ricompensa che aveva
promesso a Jon.
In quel momento, incuriosito dal frastuono e speranzoso che non fosse
successo niente di irreparabile, Ryan Murphy fece capolino nella stanza
rimanendo davvero perplesso davanti alla scena di pura euforia che gli
si presentava davanti.
“Ehm…ragazzi? Che state facendo? Cory, Chord,
perché avete sollevato Jonathan sulle spalle?”
chiese il produttore titubante, non propriamente sicuro di voler
sentire la risposta.
La domanda provocò una serie di urla entusiaste e gridolini
eccitati, in cui Ryan riuscì a distinguere soltanto la frase
“hanno fatto sesso”.
“Chi è che ha fatto sesso?!” chiese
seriamente stranito il produttore.
“CHRIS E DARREN!”
Ryan spalancò gli occhi e la bocca incredulo, rimanendo per
qualche secondo imbambolato davanti alla mandria dei suoi attori che si
rotolavano qua e là in preda al delirio.
“Come scusa?!” esclamò sconvolto il
produttore.
“Chris e Darren hanno fatto sesso!!”
ribattè Mark battendo le mani euforico.
Ryan rimase un po’ interdetto, non sapendo come metabolizzare
la notizia.
“E voi come diamine fate a saperlo?!”
sbottò dubbioso.
“Già, e voi come diamine fare a saperlo?”
Tutti si voltarono immediatamente verso la porta, da dove erano appena
entrati Darren e Chris.
Quest’ultimo, che aveva appena parlato, aveva la mano libera
poggiata sul fianco in una posa tra lo scettico e il severo.
“Allora è vero! Avete fatto sesso!!”
fece Chord additando i due.
Chris alzò gli occhi al cielo e sospirò
esasperato.
“No che non abbiamo fatto sesso!”
replicò il soprano scuotendo il capo.
Nella sala calò per un attimo il silenzio, e tutti rivolsero
a Darren e Chris degli sguardi smarriti.
“Ma…ma…come?? Come non avete fatto
sesso?!” esclamò sbalordito Mark.
“Non è possibile!! Non è possibile!!
Voi due, per tutte la sera vi siete lanciati sguardi da porno, e poi
Darren ti ha sussurrato nell’orecchio, e vi siete chiusi in
camera da letto!! Ci volete davvero far credere che non
l’avete fatto?! Non ha senso!” sbraitò
Jenna, ancora preda della sua crisi psico-emotiva.
Darren e Chris si voltarono l’uno verso l’altro
scambiandosi un ghignetto compiaciuto, prima di scoppiare a ridere
fragorosamente.
“Sei un genio” disse fra una risata e
l’altra il soprano, per poi battere il cinque al suo migliore
amico.
“Beh è stato semplice”
replicò Darren che proprio non riusciva a placare le risa.
Tutti gli altri li osservavano ancora più sbigottiti, con la
fronte aggrottata e la bocca spalancata.
“Ragazzi, scusate ma io sono un attimo confuso…mi
potete spiegare che state combinando?” domandò
Ryan che faceva scorrere lo sguardo da Darren e Chris agli altri,
neanche stesse guardando una partita di tennis.
“Ora ti spieghiamo com’è
andata…” rispose Chris riuscendo finalmente a
smettere di ridere.
“Allora, ieri questi pazzi ci hanno ammanettato, obbligandoci
a passare tutta la sera e la notte insieme…così,
ho proposto a Darren la nostra solita maratona mensile di Harry Potter.
Mentre ci avviavamo a casa, in maniera anche molto precaria visto che
Darren stava guidando con una mano sola, avendo l’altra
ammanettata alla mia, ci siamo accorti che questi furboni ci
stavano pedinando. Figurati se ci lasciavano in pace! Giustamente dopo
averci incatenato volevano vedere il prodotto del loro
lavoro…peccato che siano le spie peggiori del
mondo!” spiegò Chris rivolgendo uno sguardo di
sarcastica sufficienza ai suoi colleghi.
“Non basta sapere a memoria qualche serie TV per essere delle
brave spie” gli fece eco Darren.
“Ma…ma…Alias”
borbottò Jonathan con il tono di un bambino che stava per
mettersi a piangere.
“Quindi voi sapevate che vi stavamo spiando?!”
chiese Curt con estrema delusione.
“Certo che lo sapevamo. Ribadisco, siete le peggiori spie del
mondo” rispose il soprano.
“Perciò…” cominciò
a dire Mark, mentre un’espressione di puro terrore gli si
dipingeva in volto.
Spalancò gli occhi, e si vide chiaramente una scintilla di
panico attraversarli. Provò a parlare, ma quando
aprì la bocca non uscì nessun suono.
“Sì Mark. Abbiamo fatto tutto di proposito.
Abbiamo finto di flirtare paurosamente per tutta la sera solo per farvi
impazzire, proprio come stiamo facendo con i nostri fan”
sentenziò Chris vagamente soddisfatto.
La stanza calò nuovamente nel silenzio, questa volta carico
di delusione e fallimento.
Kevin, che di nuovo era riuscito a recuperare una bottiglia di spumante
da non si poteva sapere dove, la posò sul tavolo avvilito,
rinunciando ad aprirla.
Riker e Curt si guardarono sconsolati, i labbri inferiori di entrambi
arricciati in una smorfia di infantile tristezza.
Jonathan, che si era sentito davvero l’eroe del momento, si
mise a sedere per terra con le gambe incrociate e
un’espressione imbronciata, deluso dal fatto che la sua idea
non avesse dato l’effetto sperato, come tutti si erano
aspettati.
Lea e Dianna si ripresero finalmente dal loro stato di trance e
lanciarono a Darren e Chris un’occhiata interdetta.
“Ora, potete liberarci? Ho seriamente bisogno di levarmi di
dosso questi vestiti…perché non so se ci avevate
pensato, ma è impossibile levarsi una maglietta se si ha il
braccio attaccato ad un’altra persona!”
esclamò Chris guardando vagamente schifato gli indumenti che
aveva dovuto indossare per tutto il giorno e tutta la notte.
“Quindi…non…non avete nemmeno fatto una
doccia insieme?” chiese abbattuto Chord.
“No! A parte che non l’avremmo fatta comunque,
avrei tipo, tenuto il polso ammanettato fuori” rispose il
soprano aggrottando le sopracciglia.
“E io ho seriamente bisogno di andare in
bagno…potrei morire!” replicò Darren,
che infatti stava stranamente spostando il peso da una gamba
all’altra.
“Non siete mai andati al bagno?! In 24 ore?!”
sbottò incredula Jenna.
“Certo che no! Mi vergognavo…”
ribattè Chris abbassando un attimo lo sguardo.
Mark sbuffò contrariato e tirò fuori dalla tasca
dei jeans due piccole chiavi, per poi andare ad aprire le manette.
Appena furono liberi, Darren scappò alla velocità
della luce in bagno e Chris si fiondò nel suo camerino per
cambiarsi.
“Ryan…riesci a tenerli occupati per un po' quei
due, e soprattutto lontani da questa stanza?” chiese Mark al
produttore, una volta che i due diretti interessati si furono dileguati.
“Ehm…sì, ma ho paura di chiedere
perché” replicò Ryan guardandolo
stranito.
“Ci serve immediatamente una riunione della Cospirazione
Voi-Sapete-Cosa” rispose Mark lanciando uno sguardo deciso ai
suoi colleghi.
“Una riunione di cos...ah, no, guarda, non dirmelo, non lo
voglio sapere…” ribattè il produttore
alzando una mano.
Cosa si era detto qualche tempo?
Se non puoi batterli, unisciti a loro.
“Li terrò lontani il più
possibile…voi vedete di sbrigarvi con la
vostra…ehm…riunione”
continuò Ryan prima di avviarsi a sua volta fuori dalla
stanza.
Mark si mise a sedere sul tavolo al centro della sua stanza, e
afferrò il suo amato martelletto, battendo un paio di colpi.
“Se quei due credono di averci fregato, si sbagliano di
grosso!” esclamò picchiando di nuovo sul tavolo,
per dare enfasi alla sua affermazione.
“Abbiamo ancora tre fasi del nostro piano, perciò
non c’è assolutamente motivo di
disperare!” continuò con convinzione Mark.
“Inoltre, avranno anche potuto fingere, ma scommetto che
mentre si scambiavano quelle occhiate pornografiche, qualche pensierino
è venuto a tutti e due! E hanno dormito insieme!
Perciò questa fase è stata comunque
proficua…” spiegò il ragazzo, mentre
vedeva l’animo di tutti i suoi colleghi risollevarsi.
Fece scorrere lo sguardo su tutti i presenti nella stanza, e poi diede
un altro colpo di martelleto.
“Ragazzi, giuro sulla mia collezione di porno, che
quant’è vero che mi chiamo Mark Salling, quei due
alle fine si metteranno insieme! Parola di Monello di
Città!”
Spazio dell'Autrice.
Lo so, lo so che
tutti vi aspettavate una dettagliata scena della camera da letto, ma
visto che non è successo niente in quella camera...beh,
avevo poco da raccontare. Ho pensato a varie opzioni per questo
capitolo, ma alla fine questa mi sembrava la migliore! Lasciarli
crogiolare un po' nell'entusiasmo, credendo di avercela fatta, per poi
venire smontati dai nostri due malefici Darren e Chris, che se la
ridono ampiamente xDD
E cosa abbiamo ottenuto da tutto questo? Una Cospirazione ancora
più incattivita e determinata a far finire i nostri due eroi
insieme! Ora sì che siamo a cavallo! xDD
Nel prossimo capitolo, come avevo promesso, tornerà la
missione originale della CCC dopo un'idea di Chris, che sicuramente a
voi fan del CrissColfer non suonerà come qualcosa di nuovo xD
Che altro dire, ringrazio di cuore tutte le meravigliose persone che
hanno letto e recensito!!
Un bacione **
|
Ritorna all'indice
Capitolo 23 *** CrissColfer is in Chord's hands! ***
Ma quanto
sono brava? Un aggiornamento ogni 24 ore! Cioè cosa volete
di più dalla vita? xD (mmmh si oggi mi sento modesta) A
parte queste assurde cretinate, vi do questa buona
notizia...cercherò di tenere questo ritmo di un capitolo al
giorno, perchè sinceramente sennò non ci levo le
gambe. Anche perchè, dopo questa chilometrica FF (non riesco
a credere che sto seriamente riempendo 300 pagine di puro sclero), ci
sarà il suo continuo, tutto incentrato sul Glee Live! Tour,
e poi avrei anche una Draco/Hermione da continuare a scrivere, e siamo
già all'ultima settimana di Luglio...mi devo dare una mossa
insomma. Ok, dopo queste comunicazioni di servizio, vi lascio al
capitolo!
Enjoy!
Chris uscì dal camerino
finalmente rassettato, e con dei vestiti puliti.
Tirò instintivamente un sospiro di sollievo, e senza nemmeno
farci caso, si toccò il polso che prima era ammanettato a
quello di Darren.
La sensazione di essere legato persisteva nonostante li avessero
liberati, e ci sarebbe voluto un po’ per mandarla via.
Il soprano si strinse nelle spalle e si diresse di nuovo verso la sala
relax.
Voleva approfittare del fatto che la CCC fosse tutta riunita per
mostrargli la nuova geniale idea che aveva avuto per la loro Missione
CrissColfer, e sapeva che avrebbe avuto un gran bell’impatto.
Forse non grande come quello della loro ultima foto, ma comunque bello
forte.
Ad un certo punto sulla strada incrociò Darren, anche lui
diretto verso la saletta, e questo gli rivolse un sorriso divertito
alzando entrambe le mani, in segno di libertà.
“Oddio Darren levati dalla mia vista!”
esclamò Chris ironicamente, coprendosi un po’ gli
occhi con la mano.
“Ma dai!!” si lamentò il ragazzo
riccioluto ridacchiando.
“Dai un bel niente, sono stato un’intera giornata
ammanettato a te, capisci?! Ammanettato! Non ci siamo allontanati per
più di cinque centimetri l’uno
dall’altro per ben 24 ore! Non voglio più vederti
per almeno una settimana” ribattè il soprano
alzando il palmo aperto in direzione di Darren, che se la stava ridendo
ampiamente.
“Beh, non s…” cominciò a dire
il ragazzo riccioluto, ma venne interroto bruscamente da un appena
apparso Ryan Murphy.
“Oh eccovi qua!!” esclamò il produttore
raggiungendoli velocemente.
“Dobbiamo andare nel mio ufficio…”
continuò mettendo una mano sulla spalla di entrambi per
spingerli nella direzione opposta a quella della sala relax.
“E perché dobbiamo andare nel tuo
ufficio?” chiese confuso Chris, mentre guardava Ryan
interdetto.
“Perché…perché dobbiamo
parlare di Kurt e Blaine” rispose il produttore, continuando
ad indirizzarli verso il suo studio.
“Kurt e Blaine? Oddio, siamo già arrivati alla
loro prima volta?! Ti prego niente candele e petali di rosa
perché potrei andare in coma diabetico”
replicò il soprano, che sembrava quasi sdegnato da una
possibile scena del genere.
“No…no! Niente sesso per ora…devo
ancora trovare un modo per placare i Klainer bramosi del mio
sangue…ma dobbiamo parlare di…di
un’altra scena importante” ribattè Ryan,
il quale stava visibilmente improvvisando, anche se i due attori non
sembravano notarlo.
“E sarebbe?” chiese curioso Darren, che si esaltava
sempre particolarmente per le importanti scene con Kurt.
Anche se non lo diceva mai apertamente a Ryan, per paura di
terrorizzarlo, era un grandissimo fan del Klaine.
“Sarebbe…sarebbe la scena in cui…Kurt e
Blaine…ehm…si dicono ti amo per la prima
volta!!” esclamò il produttore quando finalmente
gli venne in mente qualcosa di plausibile.
Chris inarcò un sopracciglio.
“Si dicono ti amo? Ma quando? Non c’era questa
scena nei copioni” replicò il soprano interdetto.
“Infatti l’ho aggiunta io ora, nella Season Finale.
Mi è venuta in mente leggendo le ultime email minatorie che
promettevano di far saltare in aria casa mia…quando ci si
mettono, i Klainer sanno essere davvero convincenti”
ribattè Ryan, che ormai li stava trascinando come due
bambini.
“E dove si direbbero questo fatidico ti amo?”
chiese curioso Chris.
Anche se la cosa poteva sembrare un po’ strana, si emozionava
per queste cose, perché si era davvero affezionato al
personaggio di Kurt, ed era impossibile non rimanere colpiti ed essere
emozionati da quello che si era creato fra lui e Blaine.
In fondo, se il New York Post li aveva dichiarati una delle coppie
più amate del millennio, c’era un motivo.
“A…al Lime Bean” rispose Ryan con il
primo posto che gli venne in mente.
“Al Lima Bean? Sul serio?” domandò
leggermente scettico Darren.
“Certo! Il Lime Bean è stato un posto importante
per la storia di Kurt e Blaine, e poi andiamo…sono
così palesemente innamorati l’uno
dell’altro che potrebbero dirselo anche…non so,
riparando lo scarico del water!” replicò il
produttore, trattenendo un sospiro di sollievo quando vide la porta del
suo ufficio.
Darren e Chris si guardarono inizialmente pensiorosi, poi entrambi
annuirono convinti.
*
“Non esiste, non esiste che quei due vedendosi nudi non
desiderino ferocemente saltarsi addosso…” fece
Mark con convinzione.
Ormai non faceva che battere sul tavolo con il martelletto, e aveva gli
occhi inniettati di una strana luce di pura determinazione che lo
rendeva quasi inquietante.
Beh, se c’era una cosa che non piaceva al nostro Mark, era
sicuramente fallire. Specialmente dopo aver fermamente creduto di aver
trionfato.
Ma, come aveva detto lui stesso, non dovevano disperare.
Avevano ancora tre fasi da mettere in atto, una più
infallibile dell’altra, e alla fine, sapeva che ce
l’avrebbero fatta.
“Il fatto è che anche se non si salteranno
materialmente addosso, gli insidieremo un tarlo nel cervello talmente
insistente, che alla fine dovranno almeno provare! E su questo dobbiamo
puntare specialmente su Darren…”
replicò Dianna alzandosi in piedi dal divanetto.
“Che intendi?” chiese Amber dubbiosa.
“Che Chris, comunque, sa che Darren è attraente,
è cosciente del fatto che si leverebbe un paio di voglie con
lui…ed è normalissimo! Chris è gay, e
Darren è sexy…niente a che vedere con il loro
rapporto, è solo una cosa…naturale”
spiegò la bionda.
“Ma per Darren, beh è un po’ diverso.
Perché, per quanto buffo ci possa risultare, Darren non
è mai stato veramente con un ragazzo, e probabilmente non ci
ha mai nemmeno pensato…quindi, dobbiamo farcelo pensare.
Dobbiamo fare in modo che guardi Chris e pensi di far scorrere le sue
mani su di lui, e immaginare cosa proverebbe a
farlo…” concluse Dianna, per poi tornare a sedere
accanto a Lea.
“Di ha completamente ragione…dobbiamo lavorare di
psicologia, e saremo anche abbastanza fortunati, visto che quella di
Darren non è così complicata” fece
Kevin seduto sul tavolo a una distanza di sicurezza fra Mark e il suo
martelletto.
“A nostro favore abbiamo il fatto che Darren è
incredibilmente aperto…penso che se gli venisse qualche
pensiero, non avrebbe troppi conflitti interiori…insomma,
è consapevole che una persona ti piace per quello che
è, e non per quello che ha in mezzo alle gambe”
continuò Naya stringendo le labbra, per poi sorridere.
“Quindi ora ci serve soltanto
un’idea…un’idea per farli rimanere
svestiti e possibilmente a rischio di…toccarsi”
disse Mark per poi tirare un sospiro pensieroso.
Tutti si voltarono istintivamente verso Jonathan, senza nemmeno provare
a dire le loro solite, assurde stupidaggini.
Era lui quello che aveva tirato fuori sempre le idee migliori, il genio
che li aveva portati il più vicini possibili al successo, e
l’unico che pareva aver conservato un briciolo di
sanità mentale.
Ma Jonathan se ne stava a sedere dove prima, lo sguardo affranto
puntato verso il pavimento e in volto un tenero broncio infantile che
avrebbe fatto addolcire anche il Signore Oscuro.
Quando si accorse del silenzio improvviso, alzò gli occhi e
notò come tutti lo stessero fissando speranzosi.
“Scusate ragazzi…ma non sono nell’umore
di tirare fuori idee brillanti ora” disse Jonathan tornando a
guardarsi le mani intrecciate abbattuto.
“Oh dannazione! Abbiamo perso la nostra migliore
speranza!” esclamò frustrato Mark, coprendosi il
viso con una mano.
Cory, lì accanto a lui, gli battè un colpetto
d’incoraggiamento sulla spalla.
“Non fare così, Jonathan è solo ancora
un po’ giù, e poi comunque abbiamo ancora altri 15
cervelli…troveremo qualcosa di efficace” lo
consolò il collega.
“Non ti sei considerato nella conta dei cervelli,
vero?” lo prese in giro Mark, beccandosi una spallata di
indignazione da Cory.
“Quanto sei stronzo” ribattè
quest’ultimo ridacchiando.
“Ehi, attento a come parli o ti prendo a
martellate” replicò ironico Mark, mostrandogli il
martelletto.
“E non è piacevole, credimi”
continuò Kevin facendo scoppiare gli altri a ridere, anche
Jonathan.
“Allora, forza cervellini bacati…vedete di tirare
fuori qualcosa di pseudo-intelligente, o che almeno funzioni”
li spronò Mark battendo le mani.
Come al solito, tutti si buttarono nella loro solita tempasta di idee,
che durò almeno una decina di minuti e si concluse con
praticamente un bel niente, a parte la consapevolezza che molti di loro
avrebbero avuto un serio bisogno di ricoverarsi in un manicomio.
Ma questo era abbastanza chiaro già da un pezzo.
“Ehm…ragazzi, io avrei qualcosa”
Tutti si girarono stupiti in direzione di Chord, seduto sul bracciolo
del divano.
“Ok, se dobbiamo affidarci a Chord siamo davvero messi
male” bofonchiò Kevin, beccandosi ovviamente una
decisa martellata in capo da Mark.
Tutti ridacchiarono e Amber cominciò a battere le mani
gongolando mentre canticchiava “Sallingstreet,
Sallingstreet”.
“Che hai in mente?” chiese Cory con
curiosità.
Chord esitò qualche secondo, poi alzò gli occhi
al cielo.
“Beh è un’idea un
po’…strana, ma potrebbe funzionare…solo
che…” fece titubante, per poi tornare a guardare
verso gli altri.
“Dovremmo intrufolarci di nuovo sul set di NCIS”
Lea scattò in piedi esultando euforica e Mark si
passò una mano fra la cresta, rassegnato.
“Uno di questi giorni ci lincenziano, anzi
peggio…ci denunciano!” commentò
esasperato.
“Dio, spero che questa volta venga a cercarci Michael
Weatherly*! Lo adoro!” esclamò elettrizzata Lea,
saltellando sul posto.
“Io spero che ce la facciano passare liscia di
nuovo!” ribattè Kevin.
In quel momento la porta si aprì e da lì fecero
capolino Darren e Chris.
“Oh siete ancora tutti qui! Stupendo, perché vi
devo parlare” fece Chris, molto più di buon umore
dopo essersi sistemato e dopo aver parlato del “ti
amo” con Ryan.
“Non parti per la Polinesia vero?! Il nostro era solo un
scherzo, lo sai quanto ti vogliamo bene!” scattò
subito sulla difensiva Chord.
Chris lo guardò seriamente perplesso.
“Polinesia? No, ma…no! Quale Polinesia! No no non
c’entra niente né la Polinesia né il
mio ballerino brasiliano” replicò il soprano
andando a sedersi accanto a Mark sul tavolo, mentre Darren si
appoggiava sulla parete lì accanto.
“Ballerino brasiliano?” chiese interdetto Jonathan.
“Il nostro Jon drizza subito le orecchie, eh?? Ti piacciono i
brasiliani?” lo scimmiottò un po’ Mark,
facendolo poi ridacchiare.
“Beh, non mi dispiacciono affatto…”
replicò Jonathan divertito.
“Comunque, lascia perdere Jon,
è…è una lunga storia, e una
stupidaggine, come del resto tutto quello che esce dalle nostre
riunioni” ribattè Chris, per poi afferrare il
martelletto di Mark e battere sul tavolo per richiamare
l’attenzione di tutti i presenti.
“Ehi! Come ti permetti!!” si risentì
subito Mark strappando il suo amato martelletto dalle mani di Chris, il
quale lo guardò stranito, per poi fare spallucce e lasciar
perdere.
“Vi volevo parlare di una nuova idea che ho avuto per la
Missione CrissColfer!” esclamò entusiasta il
soprano, e tutti subito si aggiustarono attenti e sorrisero in
direzione del ragazzo.
Se c’era una cosa che li avrebbe rallegrati, specie dopo la
delusione di quella mattina, sarebbe stato proprio un bel po’
di sclero targato Fandom CrissColfer.
“La foto ovviamente è stato un successone,
più che un successone, ha girato penso ogni blog di ogni fan
di Glee, e ha creato del serio scalpore, che ancora oggi possiamo
gustare sul nostro blog. Però a me è venuto in
mente qualcosa di altrettanto carino…”
continuò Chris, fermandosi un attimo per creare un
po’ di suspance.
“Io e Darren dovremmo farci vedere in giro, a distanza di
qualche giorno, con indosso la stessa maglietta. I fan perderebbero
completamente la testa!”
Tutti si alzarono in piedi entusiasti cominciando ad applaudire e a
lanciare grida di approvazione.
“Chris, sei un dannato genio!” esclamò
Mark indicandolo.
Il soprano fece un inchino borioso.
“Lo so, lo so”
Spazio dell'Autrice.
* Attore che
interpreta il mitico DiNozzo in NCIS <3
Sooo...che cosa abbiamo qui? Un Ryan Murphy che tiene occupato il
più possibile i nostri Darren e Chris, facendosi venire in
mente una scena a caso, mentre gli altri pazzi della Cospirazione
cercano di tirare fuori un piano per la fase 3. E ora che il nostro
Jonathan è triste e abbattuto, riuscirà il nostro
amatissimo Chord a salvarci? Che cosa avrà pensato il nostro
biondo preferito? E sarà un'idea sana di mente? No,
ovviamente no. Ma questo era prevedibile.
Ah, e sì, devono di nuovo intrufolarsi sul set di NCIS,
rischiando probabilmente una denuncia, ma chi se ne importa!! Per il
CrissColfer si fa questo e ben altro!
E poi abbiamo Chris, che arriva con la sua geniale idea. Ora, lo so, lo
so che tutti sapete perfettamente di quale maglia, anzi precisiamo, di
quale CAMICIA sto parlando. Perchè io NON CI CREDO che loro
abbiano due camicie identiche, semplicemente non ci credo. E quelle
erano identiche.
Ah, a proposito!! Cioè, non a proposito, perchè
passo di palo in frasca, ma mi è venuta in mente una cosa!
Ci
sarebbe nessuno bravo a disegnare, che avesse voglia di farmi una
FanArt su una scena qualsiasi di questa FF, a vostra scelta?
Io sono una vera dilettante a disegnare, e mi piacerebbe
davvero tanto vedere una delle cose che ho scritto...così,
non so, mi è presa questa voglia!
Insomma, se ci fosse qualcuno di così gentile da farlo,
può contattarmi qui sul mio account EFP, o aggiungermi su
Facebook (Alexa Dominici) e contattarmi lì!
Vi sarei infinitamente grata ovviamente, e sono altrettanto ovviamente
disposta a ritornare il favore **
Va beh, la finisco e vi lascio **
Grazie mille di cuore a tutte le adorate persone che continuano a
leggere e a recensire questa pazzia! Potessi vi abbraccerei tutti,
perchè semplicemente siete la mia gioia!!
Un bacione **
|
Ritorna all'indice
Capitolo 24 *** #CrissColferShirt ***
Buona
sera miei cari! Bene, eccoci con un altro aggiornamento giornaliero!
Oh, sono così felice di aver preso il ritmo, anche
perchè sinceramente non vedo l'ora di finire questa FF e
cominciare a scrivere il continuo ** Non fraintendetemi, la amo
profondamente, sono molto orgogliosa, nonostante sia molto sclerotica,
ma proprio per questo voglio terminarla...per vederla realizzata ** Ora
vi lascio al vostro capitolo quotidiano :3
Enjoy!
“Ascoltate ragazzi…io, io non è che non
vi voglia bene, affatto…è solo che…non
possiamo andare avanti così” disse Chris con un
sospiro, rivolto ai suoi colleghi, non che amici, non che occupatori
abusivi del suo salotto.
Quella sera, come sempre, erano arrivati tutti in branco,
stravaccandosi chi per terra, chi su vari divani, sedie o simili, e
usando la scusa di dover mettere in atto la nuova idea per la Missione
CrissColfer, si erano stanziati in pianta stabile nel salotto di Casa
Colfer.
“Qual è il problema Chris?” chiese Lea
sfoderando i suoi occhioni da cerbiatta e l’espressione
più innocente del suo repertorio, quando in
realtà sapeva benissimo cosa c’era che non andava.
Chris tirò un forte sospiro e si massaggiò le
tempie.
“Il problema è che, non potete accamparvi tutte le
volte nel mio salotto. Da quando è cominciata la nostra
avventura nel magico mondo del fandom CrissColfer, non ricordo di aver
avuto una giornata di pace!” ribattè il soprano.
Alzò lo sguardo per contemplare un’altra volta la
stanza.
Ovviamente, era sovraffolata, ma nessuno sembrava farci caso, o meglio,
a nessuno sembrava dare particolarmente fastidio, visto che ormai ci
erano abituati.
Insomma, erano entrati nel camerino di Darren una volta, andando contro
ogni legge della fisica spazio-temporale, nel salotto di Chris ci
stavano anche belli comodi.
Erano state portate diverse sedie dalla cucina, e molte altre cose
erano state trascinate, spostate, accostate, rendendo il tutto nella
stanza molto più confusionario.
Ognuno sembrava intento a sgranocchiare o bere qualcosa (rischiando
ogni tre secondi di sporcare, ovviamente, ma la parte positiva della
cosa era che ai rifornimenti di cibo avevano provveduto loro stessi,
sennò Chris li avrebbe seriamente mandati via a calci, o
scortati dalla polizia).
Naturalmente, appena entrati, il soprano gli aveva minacciosamente
intimato che se avessero tirato fuori anche solo una minuscola goccia
di alcohol, avrebbe maciullato i loro corpi con un macete e poi dato
quello che ne rimaneva in pasto ai coccodrilli (sì, in quel
periodo Chris aveva scoperto una strana passione per i film horror).
“Ma dai Chris, lo sai che è tradizione, e poi
quando siamo insieme ci divertiamo sempre tantissimo!”
ribattè Lea, cercando di addolcirlo.
“Non vi da neanche un po’ fastidio non avere
più una vita?” fece sarcastico il soprano,
decidendo di farsi strada tra corpi e mobili per poi rioccupare
rassegnato il suo posto sul divano (almeno quello l’aveva
preteso).
Tutti ignorarono palesamente quel commento un po’ acido del
ragazzo, e tornarono alle proprie attività, le quali
mangiare, parlare, ridere, e fare versi bizzarri di cui la maggior
parte della razza umana sana di mente si sarebbe spaventata.
Chris decise allora di cominciare a fare qualcosa di utile per la
società e accese il portatile, mettendoselo sulle ginocchia.
“Maaark mi passi la tua fotocamera che passò le
foto sul computer?” chiese il soprano rivolto al ragazzo
dall’altra parte nella stanza, appollaiato accanto alla
libreria e impegnato a parlare fitto fitto con Chord.
Infatti questo nemmeno si accorse della domanda di Chris e
continuò imperterrito a bofonchiare con il biondo.
Il soprano sospirò rumorosamente.
“Qualcuno può gentilmente dire ai piccioncini di
smetterla di dirsi porcate nel mio salotto e di farmi arrivare qui la
macchina fotografica?” fece Chris leggermente esasperato.
Darren, seduto sul tavolino da caffè, si alzò e
raggiunse i due ragazzi in questione, che smisero di parlare di colpo
appena Darren fu abbastanza vicino da sentirli.
“Scusate se invado la vostra privacy, non voglio
intromettermi nella vostra vita di coppia, ma Chris ha bisogno della
macchina fotografica, e sta diventando abbastanza irritabile
ultimamente…” fece il ragazzo riccioluto, per poi
sporgersi un po’ più vicino a loro.
“Si sta anche dando ai film horror, e sta facendo
qualche discorso strano riguardo a motoseghe e
asce…” sussurrò con tono un
po’ preoccupato.
Chord e Mark spalancarono gli occhi, e quest’ultimo si
sbrigò a porgere a Darren la sua fotocamera.
Il ragazzo riccioluto sorrise ai due e si fece nuovamente strada nella
stanza, arrivando al divano e porgendo la macchina fotografica a Chris,
per poi sedersi accanto a lui sul bracciolo.
“Darren, sei troppo vicino” lo
rimproverò il soprano mentre collegava la fotocamera al
computer.
“Oh ma dai, non ti sei ancora disintossicato da
me?” chiese Darren sogghignando.
“No, ti avevo detto una settimana, sono passati solo tre
giorni” rispose l’altro, lanciando poi uno sguardo
divertito al suo migliore amico.
“Oh per favore smettete di fingere che non vi sia
fottutamente piaciuto stare tutti appiccicati…vi abbiamo
solo fatto un favore” li rimbeccò Dianna alzando
gli occhi al cielo.
Chris fece una smorfia in direzione della bionda e tornò a
concentrarsi sul suo computer.
Darren si sporse un po’ per poter vedere le foto che Mark
aveva fatto a Chris mentre camminava per strada con indosso la camicia
a quadri blu di Darren, che quest’ultimo aveva indossato ad
una festa due giorni prima.
Avevano accuratamente controllato che per il fandom fossero girate le
foto di questa festa, e poi avevano deciso di fare qualche fotografia
stile paparazzata a Chris.
E sapevano, sapevano che i fan avrebbero subito fatto il collegamento.
Beh, non che ci volesse un genio, in effetti.
Sì vedeva chiaramente che era la stessa camicia, e nessuno
avrebbe mai pensato che ne avevano due identiche, anche
perché le possibilità che questo potesse
succedere davvero erano infinitisemali.
Al contrario, tutti avrebbero fatto il ragionamento più
logico: se l’erano scambiata dopo una selvaggia notte di
sesso.
E avrebbero sclerato. Paurosamente.
“Stavi bene con quella camicia, comunque”
commentò Darren mentre Chris stava facendo scorrere le foto
sullo schermo.
“Grazie, ma non era molto il mio genere…mi duole
ammetterlo, ma stava meglio a te” replicò il
soprano.
Il ragazzo riccioluto ridacchiò scuotendo il capo.
“Beh, perchè io sono
supermegafoxyawesomehot”
Chris roteò gli occhi, lasciandosi scappare un sorriso
divertito, e poi tornò a concentrarsi sulle foto.
“Beh, credo che dovremmo pubblicarne più di una,
per rendere più realistica la paparazzata…e poi
postare il confronto” disse Chris morendosi il labbro
inferiore pensieroso.
Aprì velocemente la pagina del loro blog, e
cominciò a scrivere un post dove caricò cinque
delle foto che aveva scelto, scrivendo sempre molto vagamente, che le
aveva trovate pubblicate su Tumblr, e che appunto avevano paparazzato
Chris che camminava vicino al set.
Si concesse qualche commento su quanto fosse bello, beccandosi una
battutina e qualche risata da Darren, e poi cominciò a
scrivere l’ultima parte:
Sicuramente la cosa che
più mi ha colpito però, non è stato
propriamente quello che stava facendo, ma quello che stava indossando!
Ok,
inizialmente credevo di avere le allucinazioni, e mi sono detto
“dai, tu ormai pensi troppo al CrissColfer”. Non
poteva essere vero quello che avevo notato! Eppure, dopo aver
controllato, mi sono proprio accorto che invece avevo ragione!
La camicia
che porta Chris in questi scatti…non vi sembra un
po’…familiare? Non vi sembra di averla vista
già addosso a qualcuno, qualche giorno fa?
Beh,
è così. Questa stessa identica camicia
l’aveva indosso Darren alla festa di tre giorni fa.
E’ la stessa!
Ora, io mi
rifiuto categoricamente di credere che loro abbiano due camicie
perfettamente uguali…quindi, l’unica cosa che ci
rimane da pensare, è che se la siano scambiata.
Le circostanze di come possa essere successo le lascio alla vostra
fervida immaginazione, anche se la cosa mi sembra abbastanza palese
ormai.
CrissColfer
is canon, bitches!
Chris finì di scrivere con un sorrisino beffardo stampato in
volto, e sotto caricò una foto della festa a cui aveva
partecipato Darren, per mostrare appunto come le due camicie fossero
realmente identiche.
Rilesse tutto accuratamente e poi si scambiò uno sguardo con
il suo migliore amico, che gli sorrise divertito.
“Ci ritroveremo i twitter invasi…di
nuovo” commentò Darren.
“E CrissColferShirt sarà TT, e Ryan
sclererà di nuovo…” replicò
Chris, anche lui divertito.
“Beh, è questo il bello”
ribattè il ragazzo riccioluto.
Il soprano annuì senza smettere di sorridere, per poi
tornare ad osservare lo schermo.
“Bene, siete pronti a scatenare un’altra
rivoluzione del fandom CrissColfer? Perché mi sa che anche
questa volta, regnerà il delirio” fece ad alta
voce Chris, rivolgendosi a tutti i suoi colleghi, che annuirono
immediatamente, già in trepidante attesa di gustarsi lo
sclero dei fan.
Così Chris premette il pulsante
“pubblica”, e poi osservò soddisfatto
per qualche secondo il post con tutte le foto, specialmente
l’ultima parte.
“Perfetto, ora non ci resta che aspettare”
commentò compiaciuto, lanciando uno sguardo ai suoi amici
sparsi per la stanza.
“Bene bene, ora che abbiamo, per il momento, finito con la
missione CrissColfer, io avrei un annuncio da fare” disse
Chord alzandosi in piedi.
“Tu e Mark vi sposate?! Congratulazioniii!!”
esclamò Kevin cominciando ad applaudire come un pazzo,
mentre tutti ovviamente lo seguirono con grida e fischi di
approvazione.
Chord lanciò loro uno sguardo interdetto e Mark
sbuffò contrariato, alzando gli occhi al cielo.
“No razza di idioti…siamo ancora troppo
giovani” replicò Mark lasciando un attimo tutti
perplessi, per poi farli scoppiare a ridere fragorosamente.
“No, no, ok potete per un attimo smetterla di concentrarvi su
me e Mark? Grazie” riprese Chord e aspettò che
tutti smettessero di ridere.
“Dicevo, che ne dite domenica pomeriggio di venire tutti da
me? Ho appena finito di sistemare il portico, è bellissimo,
e grande abbastanza da permettere a tutti di sedersi su sedie e
divani…e poi così almeno Chris
smetterà di lamentarsi che gli occupiamo sempre
casa” continuò il biondo facendo alla fine un
gesto in direzione del soprano.
“Beh io mi lamento perché è vero!
Invadete e distruggete, siete peggio dei barbari!”
replicò Chris, sentitosi chiamato in causa.
“Come sei cattivo con noi! In fondo siamo i tuoi
amici” si risentì Amber, mettendo un finto broncio.
Il soprano aprì le braccia in un teatrale gesto di
incredulità.
“Io non sono cattivo con voi! Siete voi che attentate alla
mia già precaria sanità mentale”
ribattè Chris.
“Sì ma ti prego non andare in Polinesia! Noi ti
vogliamo bene!” esclamò Chord immediatamente,
beccandosi un’occhiata perplessa dal soprano.
“O almeno, se ci vai, ti prego, ti prego portami con
te…il tuo ballerino brasiliano per caso ha un fratello? Un
cugino? Un amico?” replicò Jonathan ironico.
“Mi informerò Jon, tranquillo, non ti abbandonerei
mai in questa gabbia di matti…” rispose Chris
sorridendo.
“E me?!” esclamò risentito Darren.
Il soprano si voltò confuso verso di lui.
“E te cosa?” domandò perplesso.
“Me mi lasci qui, così, in questa gabbia di
matti?” chiese con tono quasi offeso.
“Darren, tu sei matto. Stai benissimo con loro, è
il tuo habitat ideale…” ribattè Chris
sarcastico.
“Sì ma…ma…ma io sono il tuo
migliore amico!” replicò indignato.
Chris lo scrutò per qualche istante, poi sospirò.
“Va bene, se mai dovessi partire e far perdere ogni traccia
di me, porterò anche te” si arrese, abbassando le
spalle.
“Me lo prometti?” insistette Darren con tono
vagamente infantile.
“Sì te lo prometto” rispose con tono
strascicato Chris.
“Giurin-giurello??” continuò porgendo il
mignolo al soprano, che lo guardò con aria di sarcastica
sufficienza.
“Darren Everett Criss. Hai 24 anni. Per favore!”
esclamò Chris esasperato.
“Quindi non vuoi mantenere la promessa?!” lo
accusò il ragazzo riccioluto imbronciato.
Chris cercò di radunare tutta la sua pazienza prendendo un
bel respiro e chiudendo gli occhi.
“Se non vuoi fare questo, possiamo fare anche il Voto
Infrangibile di A Very Potter Musical” continuò
subito Darren, aprendo il palmo della mano e abbassandosi per sputarci
sopra.
“NO! I mignoli andranno benissimo!!”
esclamò subito Chris disgustato, porgendo il proprio mignolo
a Darren, il quale tutto soddisfatto lo intrecciò con il suo
e sancì quella promessa con il suo solito modo di fare
fanciullesco.
E anche se Chris non voleva ammetterlo, e anche se spesso gli urtava i
nervi, adorava quel suo modo di fare.
“Migliori amici per sempre!!” esultò
Darren battendo le mani, come un bambino.
Chris fece una smorfia.
“Suona molto come una minaccia”
Spazio
dell'Autrice.
Si nota che sto
leggendo "Swing Sets and Sandboxes" vero? xDD Va beh a parte che Darren
è sempre così adorabilmente infantile e
cucciolone da strapazzare di coccole :3 :3 :3
Mmmm ok la smetto xD
Piuttosto, ho una proposta per voi. E' un'idea che mi è
balzata in testa così, pensando al fatto che cerco sempre di
far incastrare cose davvero accadute nella realtà con la mia
FF, quindi stavo pensando...nel prossimo capitolo volevo inserire
qualche commento riguardo la storia della camicia, come ho
sempre fatto, specialmente all'inizio. Però quelle erano
tutte cose che ho detto e/o pensato io, e magari sarebbe carino
prendere spunto anche da altri!
Insomma, tutto questo gigante giro di parole per dirvi che, se vi va,
mi potete lasciare qualche bel commentino pungente su questo:
E io vi
citerò nel prossimo capitolo ^^
Pensate di vedere questa foto nel blog "My life is like CrissColfer:
secret, but real" e di dovere commentare ^^ Sarò ben felice
di citarvi!
Bene, altre precisazioni...ah, la mitica scena di A Very Potter Musical
dove Draco e Voldemort fanno il Voto Infrangibile stringendosi la mano
dove hanno appena sputato...se non l'avete visto, correteee! Best
musical EVER WOOOOH!
E poi il titolo: l'asterisco e le parole tutte attaccate sono il classico modo in cui vengono scritti i Twitter Trend ^^
Ok, ho finito ^^
Ringrazio con tutto il mio cuoricino nel stupende, meravigliose,
eccezionale persone che non solo commentano e leggono, ma mi supportano
e mi dimostrano amore in continuazione! Siete i migliori lettori che
possa desiderare, sul serio!
E mi dispiace davvero non riuscire a rispondere singolarmente, ma
già tenere questo ritmo di scrittura è dura
ç_ç Sappiate però che amo alla follia
ogni piccola cosa che mi scrivete, e spero che non smetterete di farlo
*w*
Un bacione a tutti e...beh, a domani! ^^
|
Ritorna all'indice
Capitolo 25 *** CrissColfer From Fake To Real Step 3: Toxic. ***
Buon
pomeriggio miei cari!! Ed eccomi anche oggi con il mio aggiornamento
quotidiano...un aggiornamento al giorno leva il medico di torno!! (sono
pessima lo so) Allora piccolo avvertimento prima di
cominciare...intanto, questo capitolo è più lungo
del normale, quasi 3 pagine, e ovviamente per merito vostro e dei
vostri bellissimi commenti che mi avete lasciato! ** Siete state
mitici...
E poiii, c'è un po' di fluffosità *w* E detto
questo, vi lascio al capitolo!
Enjoy!
Chris uscì dalla macchina e si calò
immediatamente gli occhiali da sole sugli occhi.
Quel pomeriggio la luce a Los Angeles era quasi acciecante, e gli aveva
sempre dato fastidio.
Sì incamminò verso l’alto cancello
verde di casa Overstreet, e dal giardino udì immediatamente
le voci inconfondibili dei suoi compagni di cast, che neanche a dirlo,
stavano facendo confusione come dei bambini dell’asilo.
Sentì delle strane grida e una ben udibile minaccia
proferita dalla voce Mark, il quale molto probabilmente si stava
rivolgendo ad un malcapitato Kevin.
Suonò il campanello un paio di volte e udì molti
dei suoi amici lanciare qualche gridolino indefinito, mentre dei passi
si avvicinavano e la voce di Chord strillava: “Darreeen,
questo deve essere il tuo fidanzatino!”
Chris roteò gli occhi stressato, ma poi rivolse un sorriso
al biondo quando gli aprì.
“Ehi amico…vieni entra! Ora mancano solo gli
Usignoli…mmmh ho il brutto presentimento che si siano
persi” lo salutò Chord posandogli una mano sulla
spalla e invitandolo dentro.
“Sai per caso se venivano con la macchina di
Riker?” chiese il soprano dubbioso.
Il biondo ci pensò su.
“Sì mi pareva di aver capito che li passava a
prendere lui” rispose guardando l’espressione di
Chris farsi quasi dolorante.
“Allora siamo fottuti. Probabilmente sono finiti a Narnia.
Ah, gli ho voluto bene” commentò sarcastico
facendo ridacchiare Chord, il quale lo stava conducendo sul retro del
giardino.
Appena svoltò l’angolo il soprano ebbe una
perfetta panoramica del parco (perché sarebbe stato davvero
riduttivo chiamarlo giardino) e del nuovo grande portico, color crema e
aperto sul davanti.
Tutti i suoi colleghi erano lì, a sedere su varie sedie,
divanetti, cuscini; Dianna e Lea erano stese sul prato che prendevano
un po’ di sole, e Darren era seduto sul dondolo accanto ad un
grande albero che gli faceva ombra.
“CHRIIIS!” esclamarono un po’ tutti a
ripetizione, salutandolo con le mani, e passando a tirargli qualche
pacca sulla schiena o qualche abbraccio.
“Salve pazzi…scusate il ritardo”
replicò il soprano con un sorrisino divertito.
“Ah, non possiamo nemmeno dirti che eri a fare porcate con
Darren perché lui era qui…quindi, non ci
interessa perché eri in ritardo”
ribattè Kevin fintamente sconsolato, facendo ridere gli
altri.
“Magari facevamo sesso telepatico” rispose Chris
scuotendo le mani vicino alla sua testa in un gesto ironico.
“Oddio è possibile?! Lo fate?!”
sbottò Mark alzandosi di scatto, entusiasta.
Chris sospirò e si pentì subito di aver dato
corda ai suoi colleghi.
Ormai avrebbe dovuto imparare che con loro si doveva sempre smorzare le
cose sul nascere, anche se la maggior parte delle volte, non bastava
neanche quello.
Chris dunque lanciò un ultimo sguardo rassegnato ai suoi
amici che se la ridevano soddisfatti e si avviò verso il
dondolo, sedendosi accanto a Darren.
“Ciao” lo salutò sorridendogli.
“Ciao” replicò l’altro
ricambiando il sorriso.
“Che ci fai qui tutto solo soletto?”
domandò Chris inclinando appena il capo in direzione del suo
migliore amico.
“Ti stavo aspettando” rispose con
semplicità Darren senza smettere di sorridergli con
dolcezza.
Chris lo osservò per qualche secondo in silenzio, poi
aggrottò appena le sopracciglia.
“Come mai quell’espressione da cucciolo? Che hai
combinato?” chiese divertito il soprano.
Darren sbuffò ironico.
“Sempre il solito malfidato…non posso essere
felice di vederti che subito pensi che debba chiederti un
favore”
Chris sbattè appena le palpebre, poi si arrese e
ampliò il suo sorriso, appoggiando la testa sulla spalla di
Darren.
“Ti è passata l’overdose da me,
vedo” commentò il ragazzo riccioluto facendo
scorrere un braccio dietro la vita di Chris e appoggiandosi a sua volta
sul capo dell’altro, strofinando appena il naso sui suoi
capelli.
“Sì, credo di averla smaltita, ma se succedesse
un’altra volta credo potrei rimanerci” rispose il
soprano lottando con l’istinto di socchiudere gli occhi,
visto che Darren con un dito aveva cominciato a tracciare dei
leggerissimi cerchi immaginari sul suo fianco.
“Ieri non ci siamo mai visti” replicò
Darren.
“Ecco da cosa veniva tutta quella tranquillità e
pace interiore!” ribattè sarcastico Chris.
Il ragazzo riccioluto sbuffò fintamente offeso, e il soprano
si strinse un po’ più forte a lui, facendo
sorridere l’altro.
“Non ti sono mancato nemmeno un pochino?”
sussurrò Darren fra i capelli di Chris.
“Mmmh” mormorò il soprano indecifrabile.
“Nemmeno un pochino pochino pochino?” insistette il
suo migliore amico speranzoso.
Chris sbuffò.
“Forse solo un pochino pochino
pochino…forse” acconsentì sapendo che
sennò Darren non avrebbe più smesso.
Il ragazzo riccioluto esultò soddisfatto.
“Lo sapevo! Non si può non sentire la mia
mancanza” commentò compiaciuto mentre Chris si
apriva in una smorfia seccata.
Rimasero qualche istante in silenzio, poi Darren aggrottò la
fronte e guardò dubbioso Chris.
“Beh, non me lo chiedi?” domandò
interdetto.
“Chiederti cosa?” replicò il soprano
confuso.
“Se mi sei mancato!” rispose con ovvietà
Darren.
Chris si aprì in un sorrisino contento.
“Non ho bisogno di chiedertelo”
*
Gli altri osservarono la scena non troppo palesemente, cercando di non
interferire (l’avrebbero già fatto troppo tra
poco, quindi considerarono saggio lasciar stare i due amici, cosa che
avrebbe addirittura potuto portare i suoi frutti), poi Naya prese il
computer e controllò sul blog gli ultimi sclerotici commenti
riguardo al post della camicia.
“Ehi piccioncini, venite qui” li chiamò
la ragazza divertita, così Darren e Chris si alzarono e la
raggiunsero al tavolo dentro il portico.
“Ci hanno lasciato dei commenti stupendi, i nostri fan hanno
una fantasia unica” disse Naya prima di cominciare a leggerne
un paio.
“Aaaaaaaah, ma
insomma, a chi vogliono darla a bere? Due camicie uguali?? Nononooo!
L’unica spiegazione logica è che dopo una nottata
movimentata la maglietta di Chirs era sporca
di…di…di bianco e quindi Darren è
stato così gentile da prestargli una delle sue camicie!
Tanto vale che escano allo scoperto, ormai si sono rovinati! My
CrissColfer heart”
“Si
beh magari hanno due camicie uguali....perchè in fondo il
look campagnolo è proprio nello stile di Chris...magari tra
un pò lo vedremo indossare anche un paio d occhiali da sole
rosa...si come no!!!!Per me Chris ha indossato la camicia per non far
notare che indossava gli stessi vestiti della sera prima!!”
I ragazzi scoppiarono inevitabilmente a ridere, la nota di
perversione sempre presente nei loro fan era esilarante, come il fatto
che riuscissero con così tanta facilità a trovare
doppi sensi praticamente su qualunque cosa.
Sapevano che la reazione sarebbe stata quella, ma non riuscivano mai a
non rimanerne colpiti e divertiti.
“Ok sentite questa: ‘Dalla foto, la faccia di Darren
dice: ooh yeah, guardate questa camicia. Perche io e CC questa sera
scoperemo alla grande e poi domani gliela infilerò. E Chris
rientra in albergo pronto a restituirla dopo una lunga e intensa
scopata. FUCKYEAH!’. Ahah oddio sono quasi
peggio di Mark” lesse Naya scoppiando poi a ridere.
“No te ci scherzi ma alcune sono davvero peggio di me! Io non
arrivo a tanto! Senti qua: ‘Ormai è TROPPO troppo
palese su! Ovviamente quei due fanno sesso! Scommetto che hanno fatto
così tanto sesso selvaggio che per la furia Darren ha
strappato i vestiti a Chris, poverino, non ne poteva più di
stare lì a sbottonare bottone per bottone! Si sà
l'effetto che gli fa Colfer. E poi il giorno dopo, PUFF! CC ha dovuto
mettersi la sua camicia. Ma noi tutti lo sappiamo, un giorno
ammetteranno che non è solo sesso e che scapperanno insieme
cavalcando un unicorno rosa su una moltitudine di arcobaleni atterrando
a NY e sposandosi lì con un tipo di prete travestito
da....Harry Potter!! E solo questione di tempo’.”
lesse Mark chiamato in causa, e ormai le risa stavano diventando
convulse.
“Oh mio dio questa è geniale!”
commentò Darren che si teneva la pancia dal troppo ridere.
“Chiunque sposerò, pretendo il prete vestito da
Harry Potter. E magari anche l’unicorno, ma prima il prete
vestito da Harry Potter” continuò il ragazzo
riccioluto ridendo ancora più forte.
“Perché vogliamo parlare di questa? 'Scommetto che con quella
camicia ci hanno fatto uno streap tease degno dei più famosi
night club. Aah, già m'immagino Chris dandosi da fare al
palo!'. Cioè arrossisco pure io davanti a cose
del genere” riprese Mark, notando infatti che Chris,
nonostante ridesse quasi da non avere più fiato, era
avvampato completamente.
“Ma parlano tutti di sesso?” domandò
Chris quando finalmente si calmò.
“No aspetta ci dovrebbe essere qualc…no, ok,
parlano tutti di sesso. Sono tutti commenti di questo genere: ‘NO. FREAKING. WAY. Io
l'ho sempre detto che quei due scopano come ricci incalore! Darren deve
aver 'lasciato' la camicia a casa di Chris dopo una notte di sesso,
è così ovvio! E sono anche così
sfacciati da non nasconderlo! CrissColfer is soooo ON!’.”
Continuarono tutti a leggere e ridere per almeno un altro quarto
d’ora, poi sfiniti si accasciarono lì nei dintorni
e mangiarono un po’ della merenda che Chord gli aveva offerto
(era un ottimo padrone di casa il ragazzo).
“Bene, direi che è il momento giusto per il nostro
esperimento!” esclamò entusiasta Mark battendo le
mani e alzandosi quasi saltellando.
Chord fece altrettanto e si diressero in casa elettrizzati.
“Ho così paura di chiederlo ma…di che
stanno parlando?” domandò interdetto Chris,
lanciando uno sguardo in tralice verso la porta da dove erano appena
spariti i due.
“Ma le loro solite stronzate…hanno tipo visto un
video su youtube, e non hanno fatto che farneticarne per
giorni…ma non è che abbiamo proprio capito
neanche noi” rispose Amber tranquillamente.
I ragazzi tornarono poco dopo, Mark con in mano due gigantesche
bottiglie di Coca Cola, e Chord con delle strane ampolle chiuse e un
paio di provette vuote.
Poggiarono il tutto su un tavolo in giardino, e Mark dalla tasca dei
pantaloni tirò fuori qualche mascherina e dei guanti di
plastica.
Chris spalancò gli occhi quasi impaurito e si
alzò subito, raggiungendo i due amici con sguardo
preoccupato. Darren lo seguì al volo.
“Oh santi numi che diamine volete fare?”
domandò allarmato il soprano.
“Abbiamo visto un video fighissimo qualche giorno fa. Avete
presente quella cosa della Coca Cola con le caramelle che la fa
esplodere, no? Beh un tizio, con delle altre sostanze, è
risciuto a fare delle colonne di Coca Cola alte quasi tre
metri!” raccontò Mark mentre si infilava i guanti.
“Solo che queste sostante mischiate insieme possono essere
alquanto pericolose, quindi è bene essere
prudenti” continuò Chord sistemandosi la
mascherina.
“Pericolose?! In che senso?!” sbottò
Chris sgranando gli occhi.
“Tossiche. Per la pelle, specialmente” rispose Mark
con una certa non curanza, mentre stappava le bottiglie.
“E a voi due teste bacate è venuta
l’idea di rifare questa scemenza con delle sostanze
pericolese a casa?! Voi, che siete le persone più sbadate
del mondo?!” esclamò quasi sconvolto il soprano.
“Dai staremo attenti…guarda, abbiamo tutti in
necessario per stare tranquilli…”
ribattè Chord cercando di calmare l’amico, che
fece un profondo sospiro.
“E queste dove le avete prese?” chiese interdetto
Chris indicando le ampolle.
“Mio cugino fa il tecnico di laboratorio” rispose
il biondo facendo spallucce.
“Ma tu hai un cugino per ogni evenienza?”
replicò il soprano sarcastico, facendo ridere gli altri.
Tirò un altro sospiro e si mise lì con loro.
“Dai, lasciatemi fare da supervisore. Andavo forte a
chimica” disse appoggiandosi al lato del tavolo, con Darren
accanto che guardava curioso.
Gli altri due si misero a trafficare con le ampolle, finchè
non presero un barattolo di vetro e lo riempirono con varie dosi delle
varie sostanze, finchè non fu praticamente pieno.
“Siete sicuri di quello che state facendo, vero? Quel coso ha
un colore strano e fa delle bollicine inquietanti”
commentò Chris storcendo il naso.
“Tranquillo, con l’acido della Coca Cola si
dovrebbe neutralizzare” replicò Mark passando il
barattolo a Chord, che era proprio lì accanto agli altri
due.
Poi, successe tutto molto in fretta.
Mark parlando dette una forte botta al braccio del biondo, che
rovesciò tutto il contenuto del barattolo addosso a Darren e
Chris.
Il liquido gli finì addosso, nei capelli, un po’
sulle spalle, colando sulla schiena, e giù per le gambe.
Ci fu un attimo di silenzio terrorizzato, Chris e Darren tennero gli
occhi serrati per paura, e poi li aprirono completamente terrificati.
La tensione venne interrotta da Chord che cominciò a
sbraitare.
“Oh mio dio!! E’ tossico, è tossico!!
Levatevelo di dosso!! Veloce veloce!” sbottò il
biondo facendo però insieme a Mark qualche passo indietro,
per paura di venir schizzati a loro volta.
Chris e Darren cominciarono a spogliarsi velocemente, sentendo con puro
orrore che il liquido gli aveva e gli stava bagnando la pelle, e
rimanendo soltanto in intimo.
Chord corse alla cannella vicino al grande albero del dondolo, e ci
attaccò il tubo di gomma, aprendo l’acqua.
“Ragazzi correte dovete assolutamente sciacquarvi!! Subito,
dovete levarvelo subito di dosso!” ripetè con voce
un po’ incrinata per il timore.
Chris e Darren non se lo fecero ripetere due volte e andarono subito a
bagnarsi.
Chris tenne il tubo in alto così che Darren potesse lavarsi
completamente, strusciandosi veloce le mani addosso, passandole su ogni
parte del corpo e cercando di mandare via tutto il prima possibile.
Piegò appena il capo per sciacquarsi completamente i
capelli, e una volta finito, tenne il tubo per Chris che a sua volta si
lavò strofinandosi meticolosamente, facendo scorrere le mani
dovunque potesse arrivare, soffermandosi sul ventre, sulle gambe e sui
capelli.
“La schiena!” esclamò Mark con tono
preoccupato.
“Darren aiutami” disse Chris voltandosi
velocemente.
Darren con la mano libera cominciò veloce a strusciare sulla
schiena candida del soprano, facendo bene attenzione a toccare ogni
porzione di pelle, di quella morbidissima pelle che di certo non voleva
veder rovinata.
Passò il palmo sulle spalle, sui fianchi, lungo tutta la
spina dorsale, fino ad arrivare all’elastico dei boxer, e
quando pensò che fosse abbastanza, allontanò la
mano, anche se aveva la sensazione di aver indugiato un po’
troppo.
Una volta che Darren ebbe finito, Chris prese il tubo
dell’acqua e si mise a lavare la schiena di Darren
scrupolosamente.
Chissà perché aveva avuto il presentimento che
quella storia sarebbe finita male.
Ormai zuppi e ripuliti, il soprano chiuse l’acqua e
guardò Darren ricominciando a respirare normalmente.
“Ti senti bene? Ti brucia da qualche parte?”
domandò il soprano squadrando la figura bagnata del suo
migliore amico, che fece altrettanto.
“No, io…no, sto bene” disse a bassa
voce.
Chris si lasciò scappare un sospiro di sollievo e sorrise a
Darren, che lo stava sempre guardando con aria concentrata.
“Venite, vi do dei vestiti puliti” disse Chord
indicandoli di seguirlo e fare il giro della casa.
Quando furono tutti e tre fuori portata d’orecchio, Amber si
avvicinò a Mark e gli poggiò un braccio sulla
spalla.
“Cos’era quello che gli avete buttato
addosso?” domandò divertita.
Mark ghignò.
“Acqua e sapone colorato. Per pelli sensibili
ovviamente”
Tutti scoppiarono a ridere compiaciuti.
Si sarebbero complimentati con Chord per l’inventiva dopo.
Spazio
dell'Autrice.
Allora,
ok...questa è una specie di follia xD E tutti vi chiederete
"come diamine ti è venuta un'idea del genere?" Mmmh se vi
interessa, è stato un concorso di cause...
Primo, come avrete notato, tutti i titoli della fasi hanno il nome di
una canzone di Glee, (lo avranno anche i prossimo ovviamente) e quindi
stavo cercando qualcosa di sexy che si intonasse...e come potevo non
pensare alla sex-riot della seconda stagione di Toxic? E appena ho
letto questo titolo, ho avuto un'illuminazione.
Ripensandoci, mi è venuta in mente una scena di Chuck, della
prima stagione, dove Sarah e Chuck fanno una cosa del genere,
spogliarsi e lavarsi, perchè hanno aperto una specie di
scatolina che gli ha sparato della polvere (che lo credevano fosse tipo
antrace o simili), invece poi era borotalco xDD
Quindi sì ecco ripensando a tutte queste cose, ta-daaan, la
geniale idea di Chord. Non l'ho specificato ovviamente, ma le ampolle e
tutte le altre cavolate scientifiche, sono quelle rubate dal set di
NCIS xDD Poveri, me li manderanno in galera.
Ah, e all'inizio ovviamente la scena fluffosa non poteva mancare!! Ma
quanto sono carini e coccolosiii? ** Non posso fare a meno ormai di
scrivere queste chicche!
Ultima cosa...ringrazio davvero tutti per gli stupendi commenti sulla
foto che mi avete lasciato, siete state grandi e vi ho amato
profondamente!
Ma, come avete visto, purtroppo non ho potuto mettervi tutti
perchè già questo capitolo mi è venuto
quasi tre pagine più del normale, se vi mettevo tutti facevo
un papiro ^^ Ovviamente però vi ringrazio tutti allo stesso
modo, e in particolare le persone citate: Endgame_Klaine, lady marion,
Alice Pierce, _hurricane, __PumpkinPie_ e Lisa (oddio perdona non mi ricordo il tuo
account .-. Sono proprio pessima)
Ho detto tutto? Sì, credo di sì!
Quindi vi lascio, perchè ora la mia migliore mi deve
insegnare il balletto di Single Ladies...sì, è
una lunga ed imbarazzante storia, lasciate perdere!
Tantissime grazie alle 13 meravigliose persone che hanno commentato, e
a tutti quelli che hanno letto! Vi amo <3
Un bacione **
|
Ritorna all'indice
Capitolo 26 *** You say CrissColfer best, when you say nothing at all. ***
Buon
pomeriggio miei amati! E anche oggi eccovi l'aggiornamento quotidiano,
che, devo essere sincera, credevo c'avrei messo molto di più
a scriverlo, perchè ero un po' nella fase "due righe
-cazzeggio -due righe -cazzeggio", ma poi ho preso il via e sono filata
dritta. Anche questo è un capitolo più di
chiarimento che di azione, spero comunque che vi piaccia ugualmente. E,
ah, ovviamente, e soprattutto finalmente, dovrei riuscire a tirare le
fila di questa storia e dirvi che dopo questo mancherebbero altri 4
capitoli alla fine ^^ Ora vi lascio!
Enjoy!
“Non ci posso credere che ci siamo persi la
scena!!” sbottò contrariato Curt lanciando uno
sguardo quasi furioso al biondino accanto a lui, che aprì le
mani con fare innocente.
“Non guardarmi così! Il mio navigatore si
è rotto, e lo sai che non ho un grande senso
dell’orientamento” si difese Riker.
“Tu non hai senso dell’orientamento
punto!” replicò sarcastico il moretto alzando gli
occhi al cielo seccato.
Ma sapeva che non sarebbe riuscito a tenere il broncio al suo amico per
più di cinque minuti, quindi lasciò perdere e
tornò a guardare Mark, il quale fino a quel momento gli
aveva raccontato per filo e per segno tutto quello che era successo
qualche ora prima.
Infatti i tre Warblers erano riusciti a raggiungere casa Overstreet
solo in serata, quando ormai Chris e Darren se n’erano
andati.
Ovviamente gli altri avevano detto che anche loro sarebbero andati via
a breve, e alcuni di loro avevano addirittura finto di farlo, girando
semplicemente qualche volta nell’isolato, perché
sarebbe stato un po’ sospetto se li avessero mandati via
dicendogli che tutti gli altri invece sarebbero rimasti.
Ma la Cospirazione “Voi-sapete-cosa” aveva bisogno
di fare accuratamente il punto della situazione e organizzarsi
velocemente sulla quarta fase.
Perché, nonostante fosse l’unica per cui non
serviva una geniale idea (il piano di azione era effettivamente molto
semplice), era sicuramente la più delicata.
Andava a toccare degli equilibri molto sottili e dovevano stare attenti
a non superare certi limiti, sennò avrebbero semplicemente
rovinato tutto.
“E pensate che qualcosa sia cambiato? Insomma, ha avuto
qualche risultato?” domandò Titus curioso.
“Beh…lo so che sembra un po’ una cosa
astratta ma…Darren lo guardava…intensamente,
ecco…ed è stato molto più tempo a
lavargli la schiena di quanto sia stato Chris” rispose Mark
leggermente pensieroso.
“Non possiamo di certo entrargli nel cervello e leggere i
suoi pensieri, per quanto siano semplici…e forse siamo noi
che ci lasciamo coinvolgere dall’entusiasmo e tutto
ma…sì, c’era qualcosa. Li abbiamo
sott’occhio tutti i giorni, sappiamo come si guardano e tutti
i tipi di sguardi che si scambiano…Darren aveva una luce
più…assorta, ecco, lo guardava attentamente, come
se avesse appena notato qualcosa…”
replicò Dianna cercando di spiegarsi il più
chiaramente possibile, anche se non era propriamente facile descrivere
quello che avevano visto, e soprattutto l’impressione che
avevano avuto da quella scena.
“E un’altra cosa…quando li ho
accompagnati ad asciugarsi e cambiarsi, beccandomi ovviamente le
ingiurie di Chris, tutta la sua pantomima, e poi le domande su dove lo
avevamo visto e tutto il resto, Darren per tutto il tempo è
stato…zitto” spiegò Chord quasi
titubante.
I tre Usignoli spalancarono gli occhi increduli.
“Darren…zitto?! Non è
possibile!!” esclamò Riker esterrefatto.
“Darren non sta zitto nemmeno quando dorme! Probabilmente
continuerà a parlare anche da morto!” insistette
Curt sconvolto.
Tutti annuirono eloquenti. Era un dettaglio che aveva colpito tutti,
visto che l’estrema loquacità di Darren era
decisamente famosa.
“Se stava zitto deve essere successo qualcosa”
asserì Titus anche lui sempre sbigottito.
“Non penso che possiamo cantare vittoria ma…direi
che possiamo concederci un po’ di ottimismo” disse
sorridendo allegro Mark, sancendo il tutto con un colpo di martelletto.
“Oddio e quello da dove l’hai appena tirato
fuori?” esclamò sorpreso e un po’
intimorito Kevin.
“Lui è sempre con me” rispose con enfasi
Mark stringendo il martelletto in un caldo abbraccio.
“Un giorno te lo brucerò”
borbottò Kevin risentito, mentre Mark spalancava la bocca
indignato.
“Come osi?! Non starlo a sentire mio amato, dovrà
passare sul mio cadavere prima di metterti le sue sudice mani
addosso” continuò cominciando a cullare il
martelletto, mentre Kevin alzava gli occhi al cielo esasperato.
“Bene, intanto io proporrei un altro brindisi per Chord,
perché il suo unico neurone si è finalmente
convinto che giocare a nascondino da solo non è divertente e
ha tirato fuori una brillante idea! A Chord”
esclamò Naya alzando i bicchieri di cui prima tutti si erano
forniti.
Chord fece un inchino fintamente imbarazzato e sorrise divertito e
lusingato.
“Grazie, grazie! Beh devo dire che
all’inizio…” cominciò il
biondo, prima di essere interrotto da Cory.
“Sì va beh nessuno ha chiesto il
discorso…ora dobbiamo andare avanti”
Chord sbuffò alzando gli occhi al cielo, poi si sedette sul
divano del suo salotto accanto ad Amber.
“Perfetto, quindi ora dobbiamo organizzare accuratamente la
fase 4, che ricordo a tutti essere la gelosia”
sentenziò Mark mettendosi a sedere sul tavolo a lato del
salotto.
“Ecco a proposito, una cosa che mi stavo
chiedendo…non è troppo sospettoso se nel giro di
due giorni facciamo ingelosire entrambi?” domandò
Lea pensierosa.
“Cioè non potranno pensare che sia un caso che
Jonathan magicamente cominci a fare gli occhi dolci a Chris e il giorno
dopo una di noi si strusci un po’ a Darren”
continuò la ragazza spiegandosi meglio.
“Intanto perché dovrebbe essere una ragazza e non
un ragazzo a strusciarsi un po’ su Darren?” chiese
interdetto Mark, beccandosi qualche occhiata in tralice e decisamente
perplessa.
“Perché, se lo facesse uno di voi non vi
prenderebbe mai sul serio, e Jonathan non può passare da
Chris a Darren così! Inoltre, credo che a Chris darebbe
molto più fastidio se fosse una donna a provarci e non un
uomo…una donna gli toglierebbe ogni speranza”
spiegò Lea con un tono molto simile a quello di Hermione
Granger.
“Sempre che ce l’abbia”
commentò vagamente sconsolata Heather.
“Ce l’ha, ce l’ha…almeno una,
piccolissima, ma ce l’ha” assicurò Mark
battendosi il martelletto su una mano.
“Comunque, ribadisco, secondo me è troppo
sospettoso” insistette Lea mentre molti annuivano con il capo.
“Quindi che cosa proponi?” domandò Cory
curioso.
“Propongo di continuare a battere sull’anello
debole: Darren” rispose la ragazza alzandosi in piedi e
raggiungendo Mark al tavolo.
“Vi ricordate l’altro giorno, quando avevamo
occupato il salotto di Chris per pubblicare le foto della camicia?
Quando Jon ha chiesto a Chris di portarlo con lui, e subito Darren si
è risentito, cercando subito di attirare
l’attenzione di Chris? Beh, è di sicuro lui quello
un pochino più possessivo, anche solo parlando della loro
amicizia…vi ricordate quel giorno che Chris
rimandò la loro serata film e Darren gli tenne il broncio
per un giorno intero?!” fece Lea finendo la frase con enfasi.
Tutti annuirono velocemente, perché quell’episodio
era praticamente passato alla storia.
Nessuno, fino a quel momento, si ricordava una volta in cui Darren e
Chris non si erano voluti parlare per più di
un’ora.
Anche il giorno della loro famosa e unica litigata per Harry Potter,
Darren c’aveva messo tipo un quarto d’ora ad andare
a scusarsi con Chris.
Semplicemente era così innaturale vederli arrabbiati
l’uno con l’altro.
E Darren, era sicuramente quello più restio a non parlare
con l’altro.
Chris dalla sua parte aveva un bell’orgoglio, che a volte lo
tratteneva un po’, infatti per le poche volte che qualcuno
aveva fatto qualcosa che all’altro non era piaciuto, era
sempre stato Darren a tornare da Chris con i suoi infallibili occhioni
da cucciolo, a cui il soprano, orgoglio o no, non sapeva proprio
resistere.
“Quindi è chiaro che quello
più…reattivo, diciamo ad una possibile gelosia,
è Darren, e questo rende le cose molto semplici al nostro
Jon, che non dovrà essere esageratamente palese nel flirtare
con Chris, ma solo un po’
più…amichevole del normale”
continuò Lea lanciando un sorriso complice al suo migliore
amico, che ricambiò subito.
“E poi io stavo pensando un’altra cosa”
fece Dianna attirando l’attenzione su di sé.
“Alla fine la gelosia avrà un effetto anche su
Chris, e molto più costruttivo della diretta gelosia su
Darren…perché, se Darren si ingelosisce un
po’, e lo dimostra a Chris, beh lui si
sentirà…lusingato. A chi non è mai
capitato! Sapere che qualcuno è un po’ geloso di
noi, nei limiti ovviamente, fa sempre piacere, ci fa sentire
importanti, desiderati e unici. Quindi avrà comunque un buon
effetto su entrambi” spiegò la bionda.
“Dianna e Lea hanno ragione…secondo me dobbiamo
puntare solo sulla nostra carta Jonathan”
acconsentì Kevin, e Mark annuì con il capo.
“Sì, sì è
vero…Jonathan, gioia, vieni qui” fece il ragazzo
indicando all’altro di avvicinarsi.
Jon si alzò e si mise accanto a Mark, che gli
posò un braccio sulle spalle.
“Come ti senti?” gli chiese premuroso.
“Bene, bene” rispose l’altro sorridendo
leggermente.
“Perfetto, perché lo sai che ora abbiamo bisogno
di te come non mai, giusto?” chiese Mark al ragazzo accanto a
lui, che annuì serio.
“Nelle prime due fasi sei stato grandioso, ma che
dico…geniale! Ci hai fatto avvicinare tanto quanto non ci
saremmo mai immaginati, e siamo tutti molto fieri che tu ti sia unito
al gruppo. Ma ora, ora devi dare in assoluto il meglio di te”
continuò Mark con tono solenne.
“E’ un’operazione delicata Jonathan, ma
tu ce la puoi fare” concluse incoraggiandolo e picchiettando
un po’ sulla sua spalla.
“Grazie della fiducia, e…a proposito di
questo” replicò Jon che sembrava un po’
titubante.
“Io e Chris siamo amici. L’ho aiutato molto quando
si è trovato un po’ confuso dal fatto che
improvvisamente fosse al centro dell’attenzione di molti,
troppi ragazzi, e lui non voleva semplicemente andare con il primo che
capitava, o portarsene a letto uno dietro l’altro. Quindi si
è creata una bella fiducia insomma. E non vorrei
che…fraintendesse, ecco…visto che io sono in
incognito” spiegò il ragazzo accuratamente.
Tutti annuirono.
“Sì sì capiamo
perfettamente…per questo, puoi stare tranquillo, puoi andare
cauto. Siete già normalmente affettuosi l’uno con
l’altro, quindi Chris non noterà niente di diverso
se lo abbracci o gli stai vicino…e anche se lo guardi un
po’ più negli occhi, non sarà
abbastanza perché Chris pensi che ci stai
provando…ma per Darren lo sarà” rispose
Mark tranquillamente.
“Ma quindi devo fare solo questo? Un po’ gli occhi
dolci a Chris e starci un po’ più
vicino?” chiese perplesso Jonathan, non sembrando molto
convinto.
Mark alzò gli occhi al cielo pensieroso, passandosi una mano
sul mento.
“Beh no, no…ci serve qualcosa di un po’
più incisivo…non troppo, ma più
d’impatto. Specialmente per Darren”
replicò il ragazzo pensandoci su.
“Ci serve un’idea” commentò
Kevin guardandosi intorno per vedere se a qualcuno dei suoi colleghi si
fosse accesa la lampadina.
Ma a molti, probabilmente, si era fulminata tempo fa.
“Beh…non vi ricordate quello che ho detto
prima?” fece Lea facendo voltare tutti verso di lei.
“Riguardo a cosa?” domandò confuso Cory.
“L’unica volta in cui Darren è riuscito
a tenere il broncio a Chris per una giornata intera, è stato
quando Chris ha rimandato la loro serata film. E se vi ricordate, Chris
l’aveva fatto perché voleva finire di scrivere un
capitolo del suo libro…” rispose Lea eloquente.
“Vi immaginate se Chris rimandasse per uscire con
Jonathan?” continuò vagamente elettrizzata la
ragazza, sapendo di aver colpito nel segno.
Gli occhi di tutti improvvisamente si illuminarono.
Lea aveva dannatamente ragione!
Darren di certo avrebbe reagito con gelosia ad una cosa del genere!
Vedersi portare via il suo migliore amico, la loro sera speciale, da un
altro ragazzo, gay per giunta, avrebbe sicuramente smosso qualcosa.
“Sì ma come faccio a chiedergli di uscire quella
sera senza che possa dirmi di no? Se lo invito semplicemente a bere
qualcosa, lui mi dirà “no guarda stasera non
posso, facciamo domani” e non arriveremo a niente”
ribattè giustamente Jonathan (sì, era sempre il
più intelligente del gruppo).
“Beh, devi invitarlo a fare qualcosa per cui non
può dirti di no!” rispose con
semplicità Mark.
“Qualcosa per cui hai prenotato e che non puoi
disdire” continuò Kevin annuendo con il capo.
Tutti si soffermarono a pensarci un attimo, poi Lea schioccò
le dita in segno di successo.
“C’è ancora Rent in città,
vero?”
Spazio
dell'Autrice.
Capitolo
tranquillo, ma comunque importante, visto che è
l'organizzazione della fase 4, nonchè penultima fase del
loro malefico piano "From Fake To Real".
Decidono di puntare ovviamente sul nostro caro vecchio Jonathan, che si
è ripreso dal suo stato post-depressione, fortunatamente, e
ha mantenuto un briciolo di sanità mentale (che anche poca,
in quella gabbia di matti, risalta sempre).
Ora ho da fare qualche comunicazione di servizio:
• Domani viene da me per il week-end un mio carissimo amico,
quindi, sicuramente non potrò scrivere i tre capitoli
giornalieri, anche se spero di tirarne fuori almeno uno.
• Lunedì, o Domenica pomeriggio, non ho ancora ben
capito, parto per il mare. La mia migliore amica ha la casa al mare e
intanto vado questi primi dieci giorni da lei...idem non
credò riuscirò a postare tutti i giorni, ma spero
di tenere un bel ritmo. Avrò internet, ma non a disposizione
fisso, quindi probabilmente lo userò solo per pubblicare.
• Questa storia sta volgendo al termine, ma nemmeno tanto,
perchè appena finito mi metterò a scrivere il
continuo, che mi imporrò essere una decina di capitoli (lo
so, lo so, anche questa doveva essere dieci capitoli, invece sono 30,
ma davvero, questa volta devo tenermi sull'easy perchè ho
tanto altro da scrivere).
Ah, per ultimo, una curiosità sul titolo, se vi interessa:
non sapevo bene cosa metterci perchè appunto questo capitolo
è più chiarimento che azione, quindi ho pensato
alla cosa più buffa che avevo menzionato, ovvero Darren
zitto, e al collegamento che loro pensano avere con il CrissColfer, e
quindi mi è venuta in mente una delle mie canzoni preferite,
"When you say nothing at all" e tadaaan ecco il titolo! ^^
Bene, detto questo vi lascio!
Ringrazio con tutto il mio cuore le 19 supermegafoxyawesomehot persone
che hanno recensito lo scorso capitolo, e tutti quelli che hanno letto!
Love you so much!
Un bacione, e spero di risentirvi il prima possibile.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 27 *** CrissColfer From Fake To Real Step 4: You can't always get what you want. ***
Buon
pomeriggio miei carissimi!! Ma sì, vedete che sono riuscita
a scrivere comunque? (Certo, perchè Mattia non ha fatto che
assillarmi dal vivo ahahah e ha voluto leggere in anteprima,
naturalmente xD) Spero di riuscire ad aggiornare abbastanza preso,
perchè ormai ci mancano gli ultimi tre capitoli!
Enjoy!
Chris stava controllando il blog CrissColfer dal suo Iphone,
ridacchiando sotto i baffi per gli ultimi commenti lasciati dai fan.
E un po’ gli dispiaceva pensare che quella probabilmente
sarebbe stata l’ultima idea della loro missione, ma avevano
creato abbastanza scalpore.
Anche troppo.
Insieme a Chris, comodamente seduto sul divano della saletta relax,
c’erano al tavolo Darren, Mark e Cory che stavano
allegramente parlando dell’ultima partita di basket che
avevano visto insieme, e Lea e Dianna a sedere sul tappeto che stavano
ripassando il copione.
“Buon giorno gente!” salutò allegramente
Jonathan entrando nella stanza e rivolgendo a tutti un allegro cenno
della mano.
Tutti ricambiarono chi più chi meno distrattamente, e il
ragazzo si mise comodamente seduto accanto a Chris, passandogli un
braccio intorno alle spalle e attirandolo un po’ a
sé.
“Ehi cucciolo” gli disse rivolgendogli un ampio
sorriso. Chris ricambiò velocemente.
“Ciao straniero”
Jonathan si girò un po’ meglio verso di lui, e lo
guardò vagamente elettrizzato.
“Ho una sopresa per te!” esclamò
entusiasta posando una mano sul ginocchio del soprano, che
spalancò appena gli occhi sorpreso.
“Una sopresa per me?” domandò
interdetto.
L’altro annuì.
“Già, un regalo!” specificò
Jonathan annuendo soddisfatto.
Chris inarcò le sopracciglia piacevolemente stupito.
“Un ragalo? Perché dovresti farmi un regalo? Non
è il mio compleanno” ribattè Chris
stranito.
Jon fece spallucce.
“Perché, ho bisogno di un’occasione
particolare per fare un regalo ad una persona a cui tengo? Li ho visti,
ho pensato a te e li ho presi! Semplice” replicò
mentre Chris si apriva in un sorriso intenerito.
Jonathan arrivava ad essere adorabile a livelli inimmaginabili.
“Non ti dovevi disturbare per me” rispose con
cortesia il soprano, facendo sbuffare l’amico.
“Oh lascia perdere i convenevoli!” lo
rimproverò gentilmente, per poi spostare la mano dal
ginnocchio dell’amico alla tasca della sua felpa.
Da lì tirò fuori due biglietti e li
sventolò soddisfatto davanti a Chris, che appena lesse il
titolo dello spettacolo, spalancò gli occhi e la bocca
estasiato, rimanendo per qualche secondo imbambolato ad osservare i due
biglietti con sguardo sognante.
“Oh mio Dio! Jonathan!” esclamò euforico
facendo un balzetto emozionato.
L’amico si aprì in un sorriso raggiante.
“Beh, sapevo che era uno dei tuoi preferiti, quindi ho
approfittato. In realtà è un regalo anche per
me!” replicò Jon che lo osservava senza riuscire a
smettere di sorridere.
Chris spostò finalmente lo sguardo dai biglietti a Jonathan,
e aprì le mani incredulo.
“Rent! Tu sì che sai come far felice un
ragazzo!” ribattè elettrizzato, facendo aprire
l’amico in una risata cristallina.
“Beh in effetti so anche un altro paio di modi, ma
sì, me la cavo anche così”
scherzò maliziosamente Jon, mentre Chris alzava gli occhi al
cielo scuotendo il capo divertito e sorridendo ampiamente.
Tornò a guardarlo felice e si sporse per abbracciarlo.
“Grazie mille! E’ stato un pensiero così
carino da parte tua!” disse il soprano stringendo
l’altro un po’ più forte prima di
staccarsi.
“Ma figurati! Come ti ho detto, è stato
praticamente un regalo anche per me!” replicò
Jonathan.
“Andiamo solo noi due? Non viene anche Lea?” chiese
curioso Chris.
L’altro scosse il capo.
“No, solo noi due, rimpatriata tra amici che non si vedono da
troppo tempo. E’ tantissimo che non dedichiamo una sera solo
a noi” rispose Jon tranquillamente, rivolgendo un sorriso
dolce al soprano che questo non potè non ricambiare.
“Sì, sembra una vita”
acconsentì Chris, per poi continuare.
“Quando c’è lo spettacolo?”
domandò pimpante, già elettrizzato
all’idea di andare a teatro a vedere uno dei suoi musical
preferiti, e prendersi una serata libera dallo stress degli ultimi
sforzi sul set.
“Venerdì sera” rispose Jonathan.
L’espressione di Chris mutò velocemente da
entusiasta a titubante, e rimase a fissare il suo amico con aria
combattuta.
Poi alzò lo sguardo, sapendo perfettamente che avrebbe
incrociato quello di Darren.
Infatti il ragazzo riccioluto lo stava fissando serio e con una certa
intensità, mentre nei suoi occhi si poteva scorgere un
pizzico di delusione.
In realtà, era da quando Chris e Jonathan avevano cominciato
a parlare che Darren li osservava di sfuggita ascoltando la
conversazione con attenzione.
“Venerdì?” domandò interdetto
il soprano, distogliendo lo sguardo dal suo migliore amico.
“Sì, venerdì. Ti prego non mi dire che
hai giù un impegno!” ribattè Jonathan
con tono deluso e triste.
Chris osservò l’amico che lo stava osservando
pieno di aspettativa, e poi alzò di nuovo gli occhi verso
Darren, che lo stava fissando esattamente con lo stesso sguardo,
smettendo addirittura di fingere di stare ascoltando la conversazione
di Mark e Cory.
Semplicemente lo guardava fisso, senza bisogno di dire niente,
perché sapeva che Chris avrebbe capito quello che stava
pensando.
Chris avrebbe capito cosa c’era che non andava.
Il soprano tirò un sospiro e strinse le labbra, lanciando
un’occhiata dispiaciuta al suo migliore amico.
“No, nessun impegno venerdì sera”
Jonathan si aprì in un sorriso ancora più
raggiante.
“Perfetto! Allora ti passò a prendere io alle
sette e mezzo” rispose il ragazzo dando una stretta al
ginocchio del soprano prima di alzarsi e uscire dalla stanza.
Chris si appoggiò allo schienale del divano e
guardò di nuovo verso Darren.
Il suo sguardo si era rattristato ulteriormente, e lo stava fissando
dritto negli occhi, tra l’incredulo e l’abbattuto.
Poi scosse il capo stizzito e se ne andò velocemente a sua
volta, a passo di marcia.
Chris si lasciò andare ad un sospiro e si passò
una mano sulla fronte per poi sbuffare.
Sapeva che Darren l’avrebbe presa male, ed era sempre un duro
colpo quando succedevano queste cose, perché lui e Darren
non litigavano mai, né, tanto meno, si portavano rancore.
Era successo così poche volte che si potevano contare sulle
dita di una mano, e quando accadeva era sempre estremamente traumatico
per tutti.
Il soprano si alzò in piedi e con un ultimo sospiro si
avviò per raggiungere Darren e parlargli.
*
“Sssh zitti! Zitti non si sente niente” fece Mark
alzando la mano in direzione dei suoi colleghi che stavano
chiacchierando fra di loro eccitati.
Erano tutti stipati nel camerino di Chord, e alcuni di loro erano
riusciti ad attaccarsi con le orecchie al muro, per origliare quello
che stava succedendo nel camerino adiacente, ovvero quello di Darren.
Erano riusciti a pedinare silenziosamente Chris finchè
questo non era entrato nel camerino del suo migliore amico, sicuramente
per chiarire la situazione.
Tutti nella saletta relax si erano accorti del modo in cui Darren aveva
guardato Chris quando questo aveva accettato l’invito di
Jonathan per venerdì sera, rinunciando così alla
loro serata film, la loro tradizione che durava praticamente da quando
si erano conosciuti.
Era stato un colpo per lui e sapevano anche che Chris sarebbe
immediatamente corso da lui per cercare di chiarire e farlo ragionare,
nonostante Darren fosse particolarmente affezionato a questa loro
abitudine.
Nonostante Darren fosse particolarmente affezionato a lui.
“Che stanno dicendo?” chiese curiosa Jenna
avvicinandosi ai colleghi che erano al muro per cercare di ascoltare.
“Non lo so, non riusciamo a sentire, stanno parlando
pianissimo” rispose Chord.
“Fate silenzio assoluto, forse riusciamo a captare
qualcosa…” replicò Lea avvicinandosi il
più possibile alla parete.
“Dio ma la gente quando è arrabbiata non alza la
voce?!” ribattè Naya indignata.
Rimasero qualche minuto in completo silenzio, poi finalmente riuscirono
a sentire qualcosa.
Evidentemente, Darren aveva cominciato ad alzare la voce, un
po’ alterato.
“Scusa se mi da fastidio! Scusa se mi da fastidio dover
rinunciare alla nostra serata”
Tutti scattarono sull’attenti e rischiarono di entrare nel
muro da quanto erano appiccicati per sentire.
“Dai, per favore! Se non lo facciamo venerdì, lo
possiamo fare sabato! Jonathan mi ha comprato i biglietti, è
stato così gentile, come potevo dirgli di no…noi
il film lo possiamo vedere quando vogliamo, per lo spettacolo non
potevamo andare un altro giorno” sentirono Chris dire mentre
cercava di addolcire l’altro.
Non lo udirono chiaramente, ma tutti poterono giurare che Darren avesse
sospirato pesantemente.
Di quello che disse dopo, captarono solo “…diverse
priorità”.
“Perché la devi prendere così? Non
è niente di che” replicò Chris,
sembrando esasperato.
“Lo sai quanto odio che tu mi tenga il broncio, specialmente
per una cosuccia del genere” continuò il soprano,
con voce appena udibile dalla stanza accanto.
Quello che si dissero dopo non riuscirono a sentirlo, ma a quanto pare
rimasero a parlare per un altro bel po’, perché
potevano udire le loro voci, ma senza riuscire a distinguere quello che
effettivamente stavano dicendo.
“Ma stanno litigando?” domandò Dianna
stranita.
“No, non proprio. Darren sta facendo il bambino capriccioso e
Chris sta cercando di farlo ragionare. Comunque Darren sembra non voler
demordere. Ci tiene proprio tanto al loro venerdì
sera” rispose Cory.
“Non credo che sia solo il loro venerdì sera il
problema…credo proprio che abbiamo colpito il
segno” ribattè Kevin annuendo con il capo.
“Sì, credo anche io che il problema sia Chris che
gli da buca per uscire con un figone, per giunta gay”
replicò Amber.
Di nuovo tutti tornarono a tendere le orecchie perché Chris
e Darren avevano alzato nuovamente la voce.
“Davvero, non è quello!! E’ solo
che…che…” cominciò a dire a
Darren, e le ultime parole sfumarono.
“Il nostro venerdì sera è
sacro!” sbottò qualche istante dopo irritato.
“Dannazione, smettila di fare il bambino!”
esclamò Chris stressato, e lo sentirono chiaramente aprire e
chiudere la porta di scatto, andandosene a grandi passi.
Quelli che erano attaccati alla parete e riuscivano a sentire si
guardarono vagamente allarmati.
“Chris se ne è appena andato sbattendo la
porta” comunicò Mark interdetto. Tutti si
guardorono un po’ inquieti.
*
“Ehi, ehi Chris!” lo fermò Jonathan
mentre l’altro si stava avviando verso la sua macchina.
“Ciao Jon” lo salutò sorridendo.
“Che cos’è successo? Con Darren intendo.
Eravate un po’ strani…”
domandò il ragazzo perplesso.
Chris sospirò e fece spallucce.
“Niente…” rispose con finta non curanza.
Jonathan inarcò un sopracciglio scettico.
“Niente? Non vi siete praticamente rivolti parola tutto il
pomeriggio…è voi non fate altro che
parlare”
Il soprano sospirò di nuovo, più pesantemente.
“Non prenderla sul personale, tu non c’entri
assolutamente niente…è solo che il
venerdì sera è la sera in cui io e Darren ci
chiudiamo in casa mia con qualche chilo di gelato e diversi litri di
Diet Coke e guardiamo qualche film insieme. E’ una cavolata,
ma per noi è una specie di…abitudine sacra. E lui
se l’è un po’ presa perché
invece vengo a teatro con te. Ma sinceramente è
l’ora che la smetta di fare il bambino. O almeno, che la
smetta in queste situazioni. Non mi sembra la fine del mondo se
rimandiamo a sabato” spiegò Chris stringendo le
labbra.
“Oh, mi dispiace, se avessi saputo…”
ribattè Jonathan fingendo rammarico.
“No, ma figurati! Tu sei stato gentilissimo, e carinissimo,
è solo Darren che ha tutte queste sue…fisse, e
cose del genere. Stai tranquillo, lo sai che non possiamo tenerci il
broncio per più di un giorno” replicò
il soprano alzando la mano in un gesto incurante.
“Allora…rimaniamo d’accordo per
venerdì alle sette e mezzo?” chiese Jonathan
speranzoso.
Chris gli rivolse un ampio sorriso.
“Non fare tardi”
Spazio
dell'Autrice.
Ed anche la fase
4 è andata! E ha decisamente avuto il suo effetto...il
nostro Darren si è, come previsto, risentito del fatto che
il suo piccolo Chris gli dia buca la loro sera sacra, e si crea un po'
di tensione.
Perchè Darren non può sempre ottenere tutto
ciò che vuole!
A proposito, un ringraziamento speciale al mio amore Mattia che mi ha
dato l'idea per il titolo!
Grazie mille di cuore alle stupende 14 persone che hanno recensito lo
scorso capitolo, e a tutti quelli che leggono ** Love you all <3
Bacioni **
|
Ritorna all'indice
Capitolo 28 *** The Last CrissColfer Feat. ***
Buon
salve mie amati! Vi scrivo dalla macchina, mi sto allegramente
dirigendo con la mia migliore amica verso il mare, e ho approfittato
per ultimare questo bel capitoletto! Ormai la fine si percepisce
nell'aria, e nonostante mi dispiacce finire questa storia che mi ha
accompagnato per questi due mesi, in realtà all'idea di
completare questa storia mi sento estremamente soddisfatta!
Preparatevi, perchè verrà fuori qualcosa di
esplosivo!
Enjoy!
“OH MIO DIO!”
Mark cadde sulle ginocchia al centro della saletta relax, non appena
ebbe alzato gli occhi sopra il tavolo della stanza.
Attaccato alla lampada, con un inquietante cappio, c’era il
martelletto di Mark, impiccato.
Il ragazzo era quasi sul punto di piangere, le braccia aperte in
direzione del suo amato martelletto.
Rimase a fissarlo per qualche lunghissimo istante, mentre gli altri
presenti si limitarono semplicemente a fissarlo in silenzio, poi si
voltò di scatto e lanciò uno sguardo di fuoco a
Kevin, l’unico che si stava premendo con forza la mano sulla
bocca per non scoppiare a ridere.
“TU!!” urlò Mark minaccioso indicandolo
con il dito e guardandolo sempre con quello sguardo che avrebbe potuto
uccidere.
Si alzò in piedi velocemente e Kevin scappò fuori
dalla stanza alla velocità della luce, rincorso
immediatamente da un furioso Mark che minacciava di ucciderlo con le
sue stesse mani.
Gli altri colleghi scoppiarono a ridere di gusto, girandosi per
osservare la scena estremamente divertiti.
Ad un certo punto, Mark corse nuovamente dentro la stanza, si
gettò sul tavolo e liberò il suo amato
martelletto dalla morsa del cappio, per poi tornare a rincorrere Kevin
per picchiarlo.
Molti ormai erano praticamente piegati in due dal ridere, e Kevin
urlava per tutto il set cercando di scappare dalla furia di Mark, e ai
suoi violenti colpi di martelletto.
“Non dovremmo fermarlo? Va beh che Kevin ci serve sulla sedia
a rotelle, ma rischia di rimanerci davvero” fece Naya quando
finalmente riuscì a smettere di ridere.
In quel momento tre straniti Warblers entrarono nella saletta.
“Ehm ragazzi…perché Mark sta
rincorrendo Kevin urlandogli i peggiori insulti e minacciandolo di una
morte lenta e dolorosa?” domandò perplesso Riker.
“Kevin gli ha impiccato il martelletto…sono giorni
che progetta di farlo” replicò Cory ridacchiando.
“Ouch…ha avuto un bel coraggio!”
commento Titus voltandosi verso la porta per vedere un saettante Kevin
entrare e chiudersela alle spalle, dove Mark fermò la sua
corsa con un tonfo sordo.
“Apri la porta bastardo!! Ti faccio a pezzi!!”
sbraitò Mark picchiando con il pugno sulla porta.
“Mark…Mark…calmati, dobbiamo parlare
della quinta fase! Pensarei a picchiare Kevin più
tardi” disse Chord ad alta voce per farsi sentire.
Mark da fuori fece un profondo respiro e aspettò qualche
secondo, poi rispose un flebile "ok".
Kevin si attaccò alla schiena di Cory e quando Mark
entrò si nascose completamente dietro il suo collega.
Mark tirò un altro sospiro esasperato e si mise a sedere al
suo solito posto, sul tavolo in fondo alla stanza, lanciando uno
sguardo a tutti i suoi colleghi per controllare che non mancasse
nessuno all’appello.
In quel momento arrivarono anche Jonathan e Lea, e la riunione della
Cospirazione potè ufficialmente cominciare.
“Allora…primo ordine del giorno. Jon, che
cos’è successo l’altra sera?”
domandò Mark dopo aver dato un colpo di martelletto e uno
sguardo tagliente a Kevin, sempre nascosto dietro Cory.
Jonathan si alzò in piedi e attirò
l’attenzione di tutti.
“Beh è stata una serata tranquilla, ci siamo
divertiti e tutto…lo spettacolo era stupendo, ma Chris
sembrava sempre un po’…distratto, sovrappensiero.
Un paio di volte ho dovuto anche richiamare la sua attenzione quando
parlavo. E credo proprio che fosse per…Darren”
spiegò lentamente, con l’espressione concentrata
di chi sta riflettendo e ricordando qualcosa.
“Sono stati strani per tre interi giorni…si sono
parlati pochissimo, e un po’ anche
evitato…è ovvio che avevano delle questioni in
sospeso” commentò Lea.
“Questa cosa li ha colpiti, entrambi…non si
possono essere offesi solo per la loro serata film”
continuò Chord annuendo con il capo.
“E sinceramente, se sono stati così per tutti
questi giorni, significa che era qualcosa di grosso. Darren e Chris non
litigano mai, né tanto meno stanno senza parlarsi
così per niente” insistette Amber.
“Quindi possiamo dire che la nostra penultima fase abbia
avuto successo, no? Ora che abbiamo colpito, non ci resta che
affondare” ribattè Mark dando un altro colpo di
martelletto.
“Hai già in mente qualcosa o dobbiamo darci alla
nostra solita, pericolosa tempesta di idee?”
domandò Jon con espressione leggermente sofferente.
Mark sospirò e annuì, anche lui con espressione
un po’ dolorante.
“C’ho pensato tutto il week-end…ci serve
qualcosa di super efficace, e non teoricamente
efficace…praticamente efficace” rispose con
convinzione.
“In che senso praticamente efficace?”
domandò perplesso Harry.
“Nel senso che deve succedere qualcosa. Non è
più sufficiente cercare di far succedere qualcosa, ora deve
accadere. E dobbiamo essere noi i fautori di questo”
replicò Mark con decisione.
“Fautori? Era la tua parola del giorno?” lo prese
in giro Dianna per l’uso di questa parola forbita.
Tutti ridacchiarono e Mark le rivolse una smorfia indispettita.
“Spiritosi fra tutti…dai ragazzi, dobbiamo
concentrarci. E’ la nostra ultima occasione” li
spronò battendo sul tavolo.
“Sì, il punto è cosa facciamo? Come
facciamo a far succedere materialmente qualcosa? Possiamo, e li abbiamo
spinti verso qualcosa, ma qui comincia a diventare complicata la
situazione” domandò Cory confuso.
Tutti sospirarono pensierosi, e cominciarono a parlottare tra di loro
cercando di fare mente locale e farsi venire in mente qualche idea.
“Ci siamo giocati tutte le cose che riguardano
l’alcohol con la prima fase…Chris ci minaccia di
morte ogni volta che anche solo ci avviciniamo a lui con in mano una
birra” bofonchiò Chord con disappunto.
“Già, quindi dobbiamo scartare anche cose stupide
tipo gioco della bottiglia, penso che Chris potrebbe tirarcela in testa
la bottiglia” commentò Lea con tono serio.
Rimasero un po’ a discutere, senza molto successo alla fine.
“Beh non penso sarebbe sufficiente nemmeno puntare
sull’orgoglio, cose tipo “non avreste mai il
coraggio di baciarvi, per paura che vi piaccia troppo”,
perché ci manderebbero decisamente al diavolo,
già me li vedo” replicò Amber sbuffando.
“Ma credete che un bacio basti? Insomma, Darren e Chris si
sono baciati decine di volte sul set, e non è successo
niente” ribattè Mark pensieroso.
“Oh qui ti sbagli…Darren e Chris non si sono mai
baciati” fece Kevin uscendo finalmente da dietro la schiena
di Cory.
“Kurt e Blaine l’hanno fatto, non Darren e Chris.
Per quanta sintonia e affinità ci possa essere fra quei due,
prima di tutto sono professionisti, e non si farebbero mai e poi mai
coinvolgere, specialmente per un bacio. Sono bravissimi attori, sanno
come funziona. Quando si sono baciati erano completamente calati nei
loro personaggi, non erano loro. Non sanno com’è
baciarsi a vicenda…scommetto che se lo sapessero,
cambierebbe qualcosa” spiegò Kevin accuratamente.
Tutti i presenti lo osservarono riflettendo.
“Credetemi, so quello che dico…ci basta solo
un’idea per far sì che quei due si bacino, e
secondo me, potrebbe essere fatta” insistette il ragazzo.
“Anche se in questo momento mi immagino di schiantare la sua
testolina con il mio martelletto, hai ragione” si convinse
Mark.
“Sì, comunque torniamo al punto di
prima…come diamine facciamo a convincerli a baciarsi, con
consenso di entrambi?” domandò Dianna titubante.
Passarono altri dieci minuti di chiacchiere su chiacchiere e parole su
parole, scendendo sempre più nell’assurdo,
finchè Naya non scattò in piedi.
“Ragazzi, ragazzi!! Io forse ho qualcosa”
esclamò cercando di richiamare l’attenzione dei
presenti.
Nella stanza scese un attimo il silenzio e tutti prestarono speranzosi
la loro attenzione verso la ragazza.
“Ci siamo dimenticati di una cosa…della nostra
missione originale. Vi ricordate per cosa ci siamo riuniti la prima
volta, la prima volta in assoluto?” domandò Naya.
“Per far impazzire il fandom facendoli credere che quei due
stanno insieme…” rispose con ovvietà
Mark.
“Già, e per fare questo abbiamo fatto di
tutto…dichiarazioni, tweet, foto…non credete di
poter unire l’utile al dilettevole?”
continuò Naya spostando lo sguardo verso tutti i suoi
colleghi.
“Teoricamente non c’è niente di utile in
quello che facciamo, solo dilettevole” ribattè
Kevin beccandosi un gesto stizzito dalla ragazza ispanica.
“Va beh, dettagli, comunque possiamo unire le due
cose…possiamo unire le nostre due missioni”
replicò Naya con sicurezza.
“Convinciamo Darren e Chris a farsi fare una foto mentre si
baciano” disse dopo qualche istante di silenzio.
Nella saletta si levarono decine di commenti uno sopra
l’altro, un po’ di complimenti, e del notevole
scetticismo.
“Non li convinceremo mai. Abbiamo più e
più volte superato il limite, lo sappiamo bene, questo
è seriamente andare oltre” ribattè
Ashley preoccupata.
“Dobbiamo soltanto essere ambigui come lo siamo sempre
stati” replicò Naya aprendo le mani.
“Beh è un po’ difficile essere ambigui
pubblicando una foto di loro due che si baciano…non penso
che le persone si farebbero tante domande vedendola” fece Lea
stringendo le labbra.
“A meno che non sia una foto dove non si vede chiaramente che
sono loro due” esclamò Naya, e tutti
improvvisamente si zittirono, interessati.
“Dobbiamo fare una foto in pieno stile paparazzi, e non
può essere un primo piano di profilo, no? Sarà
una foto da lontano, e di uno dei due si vedrà solo il capo,
da dietro. Non dovrà essere una foto nitida,
perché gliela faremo fare di sera, ma loro, loro dovranno
baciarsi sul serio. E allora sarà fatta! Poi possiamo anche
non pubblicare, non è importante”
spiegò la ragazza con convinzione, e tutti si misero a
rimuginare attentamente sulle sue parole.
“Ok, questa è geniale”
acconsentì Mark passandosi una mano sul mento.
“Questa è più che geniale…se
si convincono, è praticamente fatta! Si baceranno come
Darren e Chris, e anche se non sarà spontaneo, saranno
loro!” disse a sua volta Kevin, alzando un pugno in segno di
esultanza.
“Allora è deciso, non ci manca che parlarne con i
nostri due piccioncini…” fece Cory soddisfatto.
Proprio in quel momento la porta della saletta si aprì e da
lì entrarono i due diretti interessati.
La cosa che colpì tutti subito fu che i due ragazzi stavano
ridendo allegramente, con il loro solo modo di fare complice, e si
stavano guardando come se niente fosse mai successo.
Entrambi però si zittirono di colpo appena notarono che
tutto il cast (e qualche piccolo intruso) era riunito al gran completo
nella stanza.
“E voi che ci fate tutti qui?” fece interdetto
Chris aggrottando la fronte stranito.
“Noi? Niente” ribattè con fare innocente
Mark alzando le mani.
Darren e Chris si scambiarono uno sguardo scettico, poi tornarono ad
osservare i loro colleghi.
“So che state combinando qualcosa ma ho paura di sapere
cosa” commentò il soprano sarcastico.
Il ragazzo riccioluto gli poggiò una mano sulla spalla e
avvicinò un po’ il viso al suo orecchio.
“Fidati, meglio non sapere” gli disse fintamente
preoccupato, facendolo sogghignare e annuire.
Tutti gli altri attori cominciarono a guardarsi eloquenti, felici di
constatare che qualunque cosa fosse successa, qualunque possibile
incomprensione o litigio, evidentemente si erano chiariti, e tutto era
tornato esattamente come sempre, stessa atmosfera, stassa sintonia,
stesso modo di comportarsi tra di loro.
“In realtà vi stavamo aspettando per una riunione
della CCC” rispose Cory facendo poi un cenno del capo a Mark.
“Una riunione? Ma a noi non avevate detto niente”
replicò Darren confuso.
“No infatti l’abbiamo deciso ora, e vi stavamo
aspettando” ribattè Mark annuendo con il capo.
“E l’ordine del giorno sarebbe?” chiese
curioso Chris, mettendosi a sedere sul tappeto.
Darren lo imitò immediatamente, sedendosi accanto a lui.
“L’ultima grande impresa per concludere in bellezza
la Missione CrissColfer” rispose Chord vagamente elettrizzato.
“La camicia non è stata abbastanza?”
domandò perplesso il soprano.
“No, ci vuole il colpo di grazia, quello che stenda i fan una
volta per tutte!” esclamò elettrizzato Mark
battendo con il martelletto per l’ennesima volta.
Chris in arcò un sopracciglio nuovamente scettico, e poi si
scambiò un altro sguardo con Darren.
“Perché ho il brutto presentimento che
sarà un’idea assolutamente folle ed
esagerata?” fece Chris sarcastico.
Mark ghignò.
“Perché lo è”
Spazio
dell'Autrice.
E quindi alle
fine, ci sarà un bacio. Un bacio tirato fuori con l'inganno,
ma sempre un bacio no? Considerando con sono settimane che mi assilate,
è già un passo avanti, non credete? xD
Intanto la prima scena è stupenda! Non so perchè
ho voluto cominciare questo capitolo in maniera così
esilarante, ma erano giorni che ci pensavo a Kevin che impiccava il
povero martelletto di Mark come vendetta! E ovviamente Mark lo salva e
cerca di vendicarsi!
MARKELLETTO IS ON, BITCHES!
E poi tirano fuori l'idea, l'idea di questo bacio. Ho dovuto riflettere
un po' per decidermi a chi dare l'onore di partorire quest'ultima idea,
e alla fine, sotto suggerimento di Mattia, ho deciso Naya, che se ci
pensate, è la prima che ha scoperto il CrissColfer ^^
Ah, e alla fine arrivano anche i nostri due eroi preferiti, che hanno
fatto pace, fortunatamente. E ora saranno alla mercè degli
altri pazzi!
Grazie mille alle meravigliose 14 persone che hanno recensito lo scorso
capitolo, e a tutti quelli che hanno letto! Vi amo!
Un bacione **
|
Ritorna all'indice
Capitolo 29 *** CrissColfer From Fake To Real Step 5: Kiss! ***
Buon
giorno a tutti i miei carissimi lettori! Come state? Io vi scrivo dalla
spiaggia, c'è un bel venticello e tra un po'
dovrò andare a fare le prove di Single Ladies (è
una lunga storia, ve la racconterò...).
Insomma, ridendo e scherzando siamo arrivati al penultimo capitolo. Il
prossimo sarà il gran finale e non vedo l'ora di scriverlo,
anche se mi dispiace mettere la parola fine a questa FF. Ma ora non
c'è tempo di pensarci, e godetevi finalmente questo tanto
atteso momento!
Enjoy!
“Aspettate…COSA?!” sbottò
Chris incredulo.
Darren si aprì in un’espressione abbastanza
sconvolta, ma rimase in silenzio, fissando Mark con la bocca e gli
occhi completamente spalancati.
“Volete pubblicare una foto di noi due che CI BACIAMO?! Ma
voi vi drogate!” esclamò alterato il soprano.
“Beh se almeno ci fate finire di spiegare”
ribattè Mark mettendo le mani avanti.
“Che c’è da finire di spiegare?!
E’ una follia che dire follia è un
eufemismo!” replicò Chris aprendo le braccia in un
gesto stizzito.
“No aspetta aspetta…non sarà una foto
esplicita” rispose Mark cercando con lo sguardo
l’aiuto degli altri.
“Come fa una foto di noi due che ci baciamo a non essere
esplicita?!” ribattè il soprano indispettito.
“Cosa diremo ai fan, che avevo perso una lente a contatto
nella bocca di Darren e stavo cercando di ripescarla con la
lingua?!” insistette alzando gli occhi al cielo indignato.
Se Darren non fosse stato troppo sconvolto dall’insana idea
dei suoi colleghi, probabilmente sarebbe scoppiato a ridere di gusto.
“Smetti di fare l’isterico un attimo e lasciami
spiegare” ribattè Mark cercando di far calmare il
collega che stava visibilmente andando su di giri.
Forse l’approccio così diretto non era stata poi
una buona idea.
Chris sbuffò sonoramente e roteò di nuovo gli
occhi, per poi incrociare le braccia al petto e lanciare uno sguardo
scettico in direzione del suo collega.
“Allora…innanzi tutto, non sarà una
foto dove si vede chiaramente che siete voi due. La scatteremo di sera,
da una certa distanza, quindi non tanto nitida, e uno di voi due
sarà di spalle, così che si vedrà
solamente il capo” spiegò lentamente Mark,
rigirandosi fra le mani il martelletto.
“Pensavamo, ovviamente, di far stare di spalle Darren. Una
foto di Chris che bacia un ragazzo avrà decisamente un
impatto diverso rispetto ad una foto di Darren che bacia un ragazzo. In
quel caso probabilmente tutti si limiterebbero ad andare in giro
urlando “io ve l’avevo detto” senza
curarsi di chiedersi dell’altro ragazzo”
continuò Naya, che essendo ideatrice di questa ultima
impresa, aveva anche avuto modo di rifletterci più
accuratamente, e potè andare in aiuto a Mark per convincere
i due.
“Quindi, se pubblicassimo una foto dove si vede Chris baciare
un ragazzo, non ci sarebbe nessuno scalpore, ma soltanto la folle e
incontrollabile curiosità di sapere chi sia il fortunato. E
le fan del CrissColfer ovviamente noteranno subito i capelli ricci e
penseranno subito a Darren, anche se non lo potranno assicurare con
certezza” riprese Mark annuendo con il capo.
“E scateneranno la rivolta. Neanche, qualcosa di molto
più grande! Insomma, ormai conosciamo i nostri fan, sappiamo
come reagiscono…per una cosa del genere, potrebbero
seriamente perdere ogni briciolo di ragione” concluse Naya
scambiando con Mark un’occhiata d’intesa.
“Sarebbe il colpo di grazia, la causa del delirio
più grande della storia! Il perfetto modo per concludere la
missione CrissColfer” commentò Chord elettrizzato.
“Immaginate tutto quello che potrebbe scatenare, tutte le
rivoluzioni dei fan, tutti i social network esplodere, molto, molto di
più di come abbiano fatto in questi ultimi tempi!”
fece Lea cercando di trasmettere il suo entusiasmo ai due diretti
interessati.
“Non possiamo di certo farci scappare un’occasione
del genere!” esclamò Cory facendosi più
vicino a loro.
Chris guardò tutti in silenzio, l’espressione meno
dura ma le braccia sempre incrociate in segno che non aveva ancora
mollato.
Poi si voltò verso Darren e gli rivolse uno sguardo
silenzioso ma eloquente, o almeno, loro due sembrarono capirsi
perfettamente.
Il soprano tornò a guardare i suoi colleghi e fece una
smorfia con la bocca.
“Prendiamo in considerazione la malsana, malsanissima idea
che noi accettiamo la vostra proposta…quale sarà
la location del bacio?” fece Chris con tono restio.
Mark lo osservò un attimo interrogativo, poi si
girò verso gli altri.
“In realtà a quello dobbiamo ancora pensarci, se
qualcuno ha una bella idea…” rispose il ragazzo
cercando il supporto degli altri.
“Io credo che in macchina sarebbe perfetto…si vede
il minimo indispensabile, ed è una situazione molto
tranquilla e spontanea” replicò dopo qualche
istante Jonathan.
Mark lo indicò con una mano soddisfatto e tornò a
guardare Darren e Chris speranzoso.
“In macchina…ci appostiamo in un parcheggio e
proviamo a fare un po’ di scatti, vediamo come e da dove ci
viene meglio e più ambiguo…male che vada, se ci
rendiamo conto che le foto sono troppo evidenti, lasciamo
perdere…ma almeno un tentativo dobbiamo farlo!”
insistette Mark ostinato.
Chris scambiò di nuovo con Darren un lungo sguardo incerto,
mentre entrambi ponderavano mentalmente la situazione.
Poi il soprano si lasciò andare ad un sospiro sconfitto.
“Meno male che Ryan si era raccomandato di non
esagerare!”
Sul volto di Mark comparve un ghigno vittorioso.
“Lo prendiamo come un sì?”
*
Chris chiuse la portiera dell’auto accompagnando il gesto ad
un sospiro incerto, per poi tirare giù il finestrino come da
indicazione.
Dopo qualche istante anche Darren salì in macchina, al posto
del passeggero, e si appoggiò allo schienale osservando
alcuni dei suoi colleghi aggirare l’auto.
Lea, Jonathan e Kevin si accucciarono dietro gli sportelli dal lato del
conducente con tutti i loro vari armamentari, e accesero il loro
apposito walkie-talkie.
Infatti Mark, insieme a Dianna e Naya, stava preparando la macchina
fotografica dopo essersi appostato un po’ più
lontano, e aveva bisogno di dare indicazioni e diregere la situazione,
dato che erano loro quelli che potevano vedere come la scena
effettivamente appariva.
Così avevano deciso di comunicare le loro istruzioni via
walkie-talkie ai tre appostati dietro la macchina, e questi le
avrebbero spiegate ai due diretti interessati, senza entrare nel campo
visivo della fotocamera, ovviamente.
Gli altri avevano circondato tutto il parcheggio, controllando che non
ci fossero strane incursioni o interruzioni, e cerando nuovi
appostamenti per scattare altre foto, perché ovviamente
avevano bisogno di diverse angolature e punti di vista.
Mark finì di montare l’obiettivo della sua
macchina fotografica e accese il walkie-talkie.
“Benissimo, io sono pronto. Dite a Darren e Chris di
cominciare quando vogliono” comunicò a Lea per poi
chiudere la comunicazione e preparsi a scattare.
“Ok ragazzi, quando volete” disse la ragazza ad
alta voce dando il via libera ai due dentro la macchina.
Chris si voltò verso Darren e sospirò
rumorosamente, incrociando il suo sguardo senza imbarazzo, ma
più che sembrava svogliato.
Non era ancora totalmente convinto che tutta quella storia fosse una
buona idea.
Il suo migliore amico però gli rivolse un sorriso tranquillo
e si girò appoggiando la spalla allo schienale.
“Pronto?” chiese il ragazzo riccioluto con tono
divertito.
“L’abbiamo fatto decine di volte” gli
fece notare Chris con ovvietà.
Poi si aprì a sua volta in un sorriso e annuì con
il capo.
“Forza, leviamoci il dente” lo
incoraggiò il soprano invitandolo ad avvicinarsi con un
cenno della mano.
Darren si sporse con la schiena verso il suo migliore amico,
posizionandosi rispetto a Mark completamente di spalle, e
cominciò ad avvicinare il viso a quello di Chris.
In quel momento una strana musica melensa cominciò a
diffondersi nell’auto, chiaramente proveniente da fuori, ed
il soprano aggrottò la fronte seriamente interdetto.
Si voltò e si affacciò al finestrino, lanciando
uno sguardo smarrito in direzione dei suoi tre colleghi.
Jonathan, l’ultimo della fila, stava suonando con il
sassofono una di quelle melodie da soap-opera trash che infilano sempre
in qualsiasi scena romantica, specialmente quelle più
intime. Chris spalancò gli occhi incredulo e poi
tornò a fissarlo sbigottito.
“Jonathan” lo chiamò con tono scettico.
“Che diamine stai facendo?!” domandò
sconcertato.
Il ragazzo smise di suonare e si girò verso di lui
guardandolo con ovvietà.
“Atmosfera”
Il soprano lo guardò sempre con aria scettica, solo che in
quel momento si era aggiunta una grande dose di esasperazione.
“Non abbiamo bisogno di atmosfera, ma grazie
comunque” disse sospirando quasi.
Jonathan lo guardò sconsolato e appoggiò il
sassofono per terra, con delusione.
Chris roteò gli occhi e scosse il capo sdegnato.
Proprio lui si doveva ritrovare con i colleghi più
rincretiniti del mondo!
Tornò a sedere normalmente e si voltò verso
Darren, che era rimasto nella stessa posizione di prima, la schiena un
po’ avanti e il braccio appoggiato sul sedile del guidatore.
“Non ti serve il sassofono per concentrarti, vero?”
chiese sarcastico Chris al suo migliore amico, che scosse il capo
divertito.
“No, niente sassofono” confermò Darren
sorridendo allegro.
Si guardarono per qualche istante negli occhi, senza dire niente, senza
nessuna particolare espressione in volto, semplicemente aspettando.
Poi Darren si avvicinò velocemente al viso di Chris e
quest’ultimo d’istinto chiuse gli occhi e socchiuse
le labbra.
Darren allora si sporse quel poco che bastava per chiudere la lieve
distanza che rimaneva fra le loro bocche e lo baciò.
Le sue labbra si appoggiarono morbide su quelle del suo migliore amico,
e in un attimo entrambi le stavano muovendo sinuosamente, le une contro
le altre.
Il contatto era lento e dolce, e Chris si lasciò sfuggire un
lieve sospiro, perché la bocca di Darren era delicata e
morbida, e le sue labbra si muovevano insieme alle proprie con una
sincronia disarmante.
Darren cominciò a succhiare il suo labbro inferiore e Chris
senza neanche rendersene conto affondò una mano nei ricci
del suo migliore amico, così Darren istintivamente fece
scivolare la lingua nella bocca del soprano.
Il bacio si fece più umido, ma rimase lento e coordinato, le
lore lingue si strusciavano e accarezzavano con un perfetto
sincronismo, e i loro respiri erano profondi e regolari, anche quelli
coordinati.
Mark cominciò a scattare con un sorriso che gli andava da
guancia a guancia, come del resto avevano tutti quelli che grazie a
binocoli e simili riuscivano a godersi la scena.
“Dì a Darren di mettersi un po’
più dritto perché sennò becco anche un
po’ del suo profilo, mentre Chris dovrebbe sporgersi un
po’ più a destra” disse Mark nel
walkie-talkie, e Lea ripetè le istruzioni ai due ragazzi.
Darren si avvicinò un po’ e si sistemò
meglio sul sedile, e Chris inclinò la testa quanto bastava,
senza mai staccare le loro labbra.
Darren appoggiò una mano sulla vita di Chris e lo strinse un
po’ a sé, beandosi di quel contatto caldo e dolce.
Si baciarono per dei minuti interi, poi si staccarono lentamente, le
labbra bagnate e il respiro più profondo.
Si guardarono per qualche istante in silenzio, i visi sempre vicini,
poi Chris sospirò con una nota di soddisfazione.
“Darren Criss, sei un grande baciatore”
commentò con tono vagamente estasiato, facendo scoppiare a
ridere il suo migliore amico.
“Anche tu non scherzi. Hai le labbra più morbide
che abbia mai baciato” rispose Darren, accompagnando la sua
affermazione al gesto del suo pollice che accarezzava il labbro
inferiore del suo migliore amico.
“Grazie, è tutto merito del burro di
cacao” replicò il soprano sorridendo divertito.
Darren si passò la lingua sulle labbra e tolse la mano dalla
vita di Chris, appoggiandosi con il gomito allo schienale del suo
sedile.
“Perché hanno smesso di baciarsi? Io devo fare
altre fotografie!” si sentì dire dalla voce di
Mark che uscì un po’ gracchiante dal walkie-talkie
di Lea.
“Ragazzi! Mark non ha ancora finito con le foto” li
richiamò la ragazza alzandosi un po’ per guardare
dentro la macchina.
Entrambi si voltarono verso di lei e Chris sbuffò.
“Ancora?! Ci siamo baciati per tipo un quarto
d’ora!” esclamò il soprano interdetto.
“Veramente saranno stati neanche cinque minuti, e poi sta
cambiando postazioni per vedere da dove viene meglio la fotografia. Lo
sapete meglio di noi che è una cosa delicata e dobbiamo
essere il più precisi e impeccabili possibili”
ribattè Lea con convinzione.
Chris sbuffò di nuovo e alzò gli occhi al cielo.
“Avete bisogno del sassofono?” fece Jonathan
allegro spuntando da dietro le spalle di Lea.
Chris sospirò esasperato.
“No grazie, facciamo decisamente meglio senza”
rispose il soprano facendo un gesto irritato in direzione dei suoi
amici.
Questi allora tornarono ad accucciarsi dietro gli sportelli e Darren si
avvicinò di nuovo a Chris.
“Pronto?” gli chiese di nuovo.
Chris sogghignò.
“Nato pronto”
E le loro labbra s’incontrarono di nuovo.
Spazio
dell'Autrice.
TADADAAAN!!
Eccolo via, questo bacio c'è stato. Siete contenti? Lo so
che è dal primo capitolo che lo volevate xD
Darren e Chris si fanno convincere da quei pazzi manipolatori dei loro
colleghi, e finalmente si baciano, ed è un bel bacio. Ma il
punto è...ora cosa succederà?
Chris e Darren capiranno che la loro tensione sessuale è
incontenibile e si arrenderanno ad essa? Darren sarà
spaventato dal fatto che questo bacio gli è piaciuto e
deciderà di smettere di essere amico di Chris? Chris si
renderà conto che non prova attrazione per Darren ma che
è innamorato di Jonathan e questa FF si
trasformerà in una Grolfer? Darren capirà di
essere gay ma si prenderà una cotta per Jonathan e questa FF
si trasformerà in una Croff, o Griss?
Chris e Darren decideranno di fare una cosa a tre con Jonathan e questa
FF si trasformerà in una CrissGrolfer?
Chi lo sa! xD Cioè, io lo so, ma dovrete aspettare il
prossimo capitolo per sapere come si concluderà questa folle
FF!
Grazie mille a tutte le meravigliose persone che hanno recensito, e che
mi leggono e mi seguono. Vi adoro!
Un bacione a tutti, e spero di postare il prima possibile!
|
Ritorna all'indice
Capitolo 30 *** CrissColfer is real. ***
Wow.
E così ci siamo miei adorati. E' arrivato il momento. E'
arrivato questo ultimo capitolo...è stato davvero bello
scriverlo, e non mi sento di dire altro se non preparatevi!
Enjoy!
Appena arrivò sul set la mattina dopo Chris si diresse a
grandi passi verso il camerino di Darren.
Non era ancora sicuro di voler confessare al suo migliore amico quel
pensiero che gli era vorticosamente frullato in testa per tutta la
notte, ma non si sentiva nemmeno di tenergli nascosta una cosa simile,
considerando che quella cosa riguardava entrambi.
Chris si fermò davanti alla porta del camerino di Darren e
sospirò rumorosamente.
Si guardò intorno guardingo, controllando che non ci fosse
nessuno spione nei paraggi, e poi entrò nel camerino del suo
migliore amico.
“Ehi” lo salutò a bassa voce.
Darren alzò gli occhi in direzione del soprano che si stava
chiudendo la porta alle sue spalle, e gli rivolse un ampio sorriso.
“Ehi” lo salutò a sua volta alzandosi
dal divanetto dov’era comodamente spaparanzato.
Chris gli lanciò uno sguardo titubante e mentre gli
sorrideva si morse appena il labbro inferiore.
Era l’evidente sintomo del fatto che il soprano stava
attentamente ponderando se dire qualcosa o no.
Il ragazzo riccioluto intercettò immediatamente
l’espressione dell’altro e si avvicinò
di qualche passo a lui.
“Che succede? Sei preoccupato di qualcosa?” chiese
immediatamente Darren con fare premuroso.
Chris rimase in silenzio e abbassò lo sguardo,
così il ragazzo riccioluto lo raggiunse e gli
poggiò entrambe le mani sui fianchi, attirandolo un
po’ a sé.
Il soprano a quel punto rialzò lo sguardo e si immerse
completamente negli occhi cangianti di Darren, senza dire niente, tanto
sapeva che tutta la sua insicurezza era lì in bella vista
agli occhi del suo migliore amico.
“Credi…credi che l’abbiano
scoperto?” domandò esitante il ragazzo riccioluto,
cercando di capire quale fosse la causa del turbamento che leggeva
negli occhi dell’altro.
A quella domanda, l’espressione di Chris si distese, e le sue
labbra si aprirono in un sorriso divertito.
Buttò le braccia al collo di Darren e scosse lievemente il
capo, sempre con la solita espressione rilassata.
“Ma figurati! Non l’hanno scoperto in tutto questo
tempo, non l’hanno scoperto quando i fan
gliel’hanno sbattuto in faccia...non lo scopriranno
mai”
Darren si aprì a sua volta in un sorriso raggiante, e si
sporse appena per lasciare sulle labbra di Chris un dolce e lieve
bacio.
Cercavano di evitare completamente quel tipo di attenzioni quando si
trovavano sul set o nei paraggi dei loro compagni di cast, e
specialmente nell’ultimo periodo, erano diventati
più prudenti che mai.
Nascondere del tutto una relazione del genere, una relazione tanto
speciale e tanto escluvisa che erano sicuri gli altri non avrebbero
potuto capire appieno e che volevano conservare gelosamente come
qualcosa di unicamente loro, non era certo un’impresa
semplice, ma loro comunque stavano tirando avanti, con più o
meno successo, da mesi.
Due mesi e mezzo, per la precisione.
Nessuno dei due si ricordava esattamente come, forse perché
fino al momento della svolta entrambi avevano cercato di ignorare ogni
segnale, ma il loro rapporto era cambiato.
Era successo gradualmente, senza che se ne accorgessero veramente,
specialmente perchè sia Darren che Chris evitavano
categoricamente di porsi delle domande.
Darren non si chiedeva come mai, ogni volta che arrivava sul set, la
prima persona che cercava era Chris.
Chris non si chiedeva come mai Darren fosse l’unica persona
che la mattina, nonostante il suo stato catatonico, era felice di avere
accanto.
Entrambi non si chiedevano come mai i loro venerdì sera
adibiti a maratone di film erano diventati venerdì e sabato,
e poi venerdì, sabato e domenica.
Darren non si chiedeva come mai si presentava sempre più
spesso la sera a casa di Chris con un po’ di pizza e un paio
di Diet Coke, semplicemente per passare più tempo con lui.
Chris non si chiedeva come mai, dispiacendogli così tanto di
lasciare Darren a dormire su divano, lo aveva semplicemente invitato a
dormire nel letto con lui.
Erano migliori amici. Si volevano bene e condividevano un rapporto
davvero speciale, quella era la verità e non avevano bisogno
di interrogarsi oltre.
Così Darren aveva cominciato a rimanere sempre
più spesso a dormire da Chris, insieme a lui.
E inizialmente entrambi se ne stavano alle estremità opposte
del letto, come di norma.
Poi, piano piano, avevano cominciato a dormire più vicino.
E nessuno dei due aveva avuto il coraggio di chiedersi
perché.
Una sera però, capirono che non avevano bisogno di farsi
delle domande perché entrambi sapevano già la
risposta.
*INIZIO FLASHBACK*
“Metto un po’ di musica?” chiese Chris
avviandosi verso il mobile dove teneva lo stereo e tutta la sua
collezione di CD e DVD.
“Certo, e tanto che ci sei tira fuori il film”
acconsentì Darren, seduto comodamente sul divano di casa
Colfer.
Stavano aspettando la cena a domicilio, e dopo avrebbero guardato
insieme il film che avevano concordato quella mattina.
Un normale venerdì sera, come molti altri.
Chris annuì con il capo e premette play sul suo Ipod
attaccato alle casse.
In quel momento una dolce melodia di chitarra si diffuse nella stanza e
Chris sorrise riconoscendo immediatamente le prime note di
“Lucky”.
Anche Darren sorrise e iniziò ad ondeggiare con la testa
seguendo il ritmo.
Adorava quella canzone, la trovava dolcissima, e senza smettere di
sorridere cominciò a cantare la prima strofa.
"Do you hear me,
I'm talking to you
Across the water across the deep
blue ocean
Under the open sky, oh my, baby
I'm trying"
Il sorriso di Chris si fece più ampio quando
sentì la calda voce di Darren sovrastare quella della
canzone, e senza voltarsi dalla pila di DVD che stava esaminando,
iniziò a cantare la parte femminile.
"Boy
I hear you in my dreams
I
feel your whisper across the sea"
Si voltò verso il suo migliore amico e si portò
una mano al petto, accostando le parole della canzone agli appropriati
gesti scenografici, da brava diva da palcoscenico.
"I
keep you with me in my heart
You
make it easier when life gets hard"
Darren ridacchiò divertito e si tirò avanti sul
divano, anche lui cominciando a cantare atteggiandosi come se fosse sul
palcoscenico.
"I’m
lucky I’m in love with my best friend
Lucky
to have been where I have been
Lucky
to be coming home again"
Mentre intonava il ritornello, Chris cominciò ad ondeggiare
sui fianchi e a fare qualche giravolta, così Darren si
alzò in piedi e lo raggiunse, iniziando anche lui a seguire
il ritmo del suo migliore amico.
Si guardarono divertiti mentre dai loro sorrisi traboccava allegria, e
continuarono imperterriti la loro performance.
"They
don’t know how long it takes
Waiting
for a love like this
Every
time we say goodbye
I
wish we had one more kiss
I’ll
wait for you I promise you, I will"
Cantando le ultime parole, Chris stese il braccio in direzione del suo
migliore amico, e questo lo afferrò al volo e lo strinse a
sé, trascinandolo in un ballo un po’
confusionario.
Chris scoppiò a ridere, e intrecciò le dita con
quelle di Darren, mentre la mano libera si poggiava sulla spalla
dell’altro, e Darren appoggiava la sua sul fianco del suo
migliore amico.
Così si misero a volteggiare per il salotto, cantando
insieme il ritornello.
"I’m
lucky I’m in love with my best friend
Lucky
to have been where I have been
Lucky
to be coming home again
Lucky
we’re in love every way
Lucky
to have stayed where we have stayed
Lucky
to be coming home someday"
Darren fece fare un paio di giravolte a Chris e poi lo
ritirò a sé facendolo girare su sé
stesso, così che il soprano si trovasse con la schiena
appoggiata al petto di Darren, e le braccia incrociate al petto mentre
teneva le mani al suo migliore amico.
"And
so I’m sailing through the sea
To
an island where we’ll meet
You’ll
hear the music fill the air
I’ll
put a flower in your hair"
Darren poggiò il mento sulla spalla di Chris e gli
cantò dolcemente nell’orecchio, facendo aprire il
soprano in un sorriso intenerito, prima che riprendesse a cantare anche
lui.
"Though
the breezes through trees
Move
so pretty you’re all I see
As
the world keeps spinning round
You
hold me right here right now"
Darren fece volteggiare di nuovo Chris per poi stringerlo ancora e
tornare a ballare normalmente, i visi ad una spanna l’uno
dall’altro, e gli occhi improvvisamente incatenati.
Sui volti di entrambi era sparita ogni nota di divertimento, ironia e
allegria, per lasciare spazio ad un’espressione intensa e
assorta.
I loro corpi erano vicini, si muovevano a tempo, insieme; i loro occhi
erano calamitati, ed improvvisamente, sentirono qualcosa.
Percepirono quell’insolita sensazione di calore e completezza
che li avvolgeva interamente, tipica di quando sei esattamente al posto
giusto, nel momento giusto, con la persona giusta.
Improvvisamente, le parole che stavano cantando così
soavemente cominciarono a rimbombargli in testa con prepotenza.
"I’m
lucky I’m in love with my best friend
Lucky
to have been where I have been
Lucky
to be coming home again
I’m
lucky we’re in love every way
Lucky
to have stayed where we have stayed
Lucky
to be coming home someday"
Si cantarono quelle parole guardandosi come se al mondo non esistesse
nient’altro degno di essere guardato; si cantarono quelle
parole guardandosi come se improvvisamente, tutto fosse chiaro e
limpido come la luce del sole; si cantarono quelle parole guardandosi
dritti nell’anima e sapendo, sapendo di aver trovato quella
risposta a tutte le domande che non avevano mai avuto il coraggio di
porsi.
Erano innamorati del proprio migliore amico.
Non si erano nemmeno accorti di aver smesso di ballare.
Si erano semplicemente fermati, uno davanti all’altro, le
mani intrecciate e le labbra che continuavano ad intonare gli ultimi
“oooh ohoh” della canzone, troppo presi dal
rendersi conto che effettivamente, erano innamorati l'uno dell'altro in
tutti i modi possibili.
Quando la canzone finì loro erano sempre lì, a
guardarsi come non si erano mai guardati prima, il respiro
più profondo e il cuore che aveva deciso di accelerare
pericolosamente i battiti.
Chris fu il primo a riprendersi e a scuotere il capo come se si fosse
appena svegliato bruscamente da un sogno.
Si allontanò di qualche passo da Darren e si
voltò per tornare al mobiletto dei DVD, ma il suo migliore
amico gli afferrò dolcemente il polso e lo
riavvicinò a sé.
“Wow…non me n’ero mai accorto”
sussurrò il ragazzo riccioluto osservando attentamente
Chris, come se lo vedesse per la prima volta.
“Di cosa?” domandò confuso il soprano,
anche lui con un fil di voce e uno strano groppo allo stomaco che si
faceva sempre più pesante.
Darren si avvicinò quanto bastava per far si che i loro nasi
si sfiorassero, e gli fece una morbida carezza sulla guancia.
“Di quanto sono fortunato”
Chris trattenne il respiro finchè Darren non si sporse del
tutto per baciarlo.
*
“Ehi Chris! Chris aspetta” lo chiamò
Darren mentre il soprano si stava avviando alla macchina.
Questo si voltò verso di lui e poi si guardò
intorno controllando che non ci fosse nessuno.
“Mi hai fatto prendere un colpo prima!!” lo
rimproverò Chris cercando di tenere il tono di voce basso.
“Prima quando?” domandò Darren quando
ormai lo aveva raggiunto.
“Quando hai fatto finta di baciarmi davanti a tutti e di
voler rivelare la nostra storia” rispose Chris a denti
stretti scuotendo il capo mentre il ragazzo riccioluto scoppiava a
ridere divertito.
“Hai fatto un viso meraviglioso”
commentò piegandosi appena.
Chris lo guardò in cagnesco.
“Certo, e ho anche rischiato l’infarto, quindi
fossi in te ci darei un taglio!” ribattè indignato
il soprano, incrociando le braccia al petto.
Darren allora smise di ridere e gli sorrise dolcemente.
“Ok, ok, la finisco…e a
proposito…” fece il ragazzo riccioluto guardandosi
anche lui in giro prima di riprendere a parlare.
“La storia di fare impazzire le fan disseminando indizi su
noi due…non è un po’
pericolosa?” chiese incerto tornando a guardare Chris negli
occhi.
“Beh, no, non credo. Tanto i fan ormai hanno già
capito, e paradossalmente questo è il miglior modo di
nasconderlo agli altri…fingere di far finta. E’
come quando cade un fulmine. Il posto più sicuro dove
mettersi è il punto dove è appena
caduto” rispose il soprano stringendo appena le labbra.
Darren ci pensò un attimo e poi annuì con il capo.
“Vero…” acconsentì per poi
rimanere un attimo in silenzio.
“Secondo te…come hanno fatto a capirlo? I nostri
fan intendo” domandò dopo qualche momento,
pensiero.
Chris si aprì in un sorriso allegro.
“E’ semplice…perché loro ci
amano. E sanno distinguere l’amore nei nostri occhi”
*
“Non passare tutta la notte sul blog!” fece Lea
ridacchiando.
Poi si voltò stranita verso la porta a vetri che dava sul
terrazzo.
“Che c’è?” fece Chris
interdetto.
“Mi era sembrato…boh, no niente, sono
completamente ubriaca…buona notte Chris!” lo
salutò prima di salire in ascensore e andarsene.
“Buona notte Lea!” le disse dietro il soprano, e
quando le porte si chiusero si lasciò andare ad un sospiro
sollevato.
“Puoi uscire ora!” fece ad alta voce voltandosi
verso la porta a vetri.
Questa si aprì lentamente e da lì uscì
Darren, che richiuse le tende e si avvicinò a Chris.
“Possibile che tu non riesca a stare fermo nemmeno quando ti
nascondi?” chiese divertito il soprano, scuotendo appena il
capo, mentre Darren gli rivolgeva un ghignetto soddisfatto.
“Eh beh, è stata una serata movimentata e piena di
emozioni” rispose allegro il ragazzo riccioluto.
Chris lo prese per la mano e gli lanciò un sorrisino e uno
sguardo decisamente malizioso.
“Vieni, ti sei meritato un’esibizione privata ed
estremamente pornografica di Single Ladies” gli disse con
voce un po’ strascicata prima di trascinarlo di nuovo in casa.
*
Darren afferrò Chris per i fianchi e lo sollevò
facendolo sedere sul tavolo, così che lui potesse mettersi
comodamente fra le sue gambe e continuare l’adorabile tortura
che gli stava infliggendo al collo.
“Ah…ah…Darren…Darren sai che
non dovremmo” disse Chris con un fil di voce, cercando di
trattenere i gemiti, mentre con una mano artigliava una spalla di
Darren e con l’altra i suoi ricci.
Senza neanche pensarci, cinse la vita dell’altro con le gambe
e se lo tirò il più vicino possibile,
così che i loro bacini fossero completamente a contatto.
Entrambi avvertendo la frizione dei loro corpi trattennero il respiro e
Darren succhiò più voracemente la pelle di Chris,
che mugolò di piacere.
Il soprano allora cominciò a muovere i fianchi
istintivamente, strusciandosi contro Darren e facendolo gemere
sommessamente.
“Questo non è il metodo migliore per convincermi a
smettere” sussurò con voce strascicata e il
respiro affannoso, visto che il soprano stava continuando a spingere il
proprio bacino contro il suo.
“Sei tu che ti sei precipitato nel mio camerino e mi hai
sbattuto al muro” bofonchiò Chris mentre
mordicchiava il lobo dell’orecchio di Darren.
“Sei tu che giri con questi pantaloni indecenti addosso.
Ultimamente che tutti sospettano di noi e non possiamo concederci
proprio niente, la tensione sessuale mi sta uccidendo”
rispose Darren accarezzando la coscia di Chris e assecondando i
movimenti dei suoi fianchi.
“I fan hanno ragione, faremo esplodere il set un giorno di
questi” acconsentì il soprano per poi dedicarsi
completamente a baciare e leccare la gola di Darren e a sfilargli la
maglietta velocemente, passandogli con avidità le mani sul
petto.
Darren allora lo spinse contro lo specchio e si fiondò sulle
sue labbra bramoso, affondando la lingua nella sua bocca mentre con una
mano si infilava sotto la sua camicia per accarezzare quella pelle
così morbida e lattea che lo faceva andare su di giri.
Chris gemette e abbassò una mano per cercare di sganciare i
pantaloni di Darren.
In quel momento, con estremo orrore, si sentì qualcuno
bussare alla porta.
Entrambi si pietrificarono all’istante, staccandosi
l’uno dall’altro e guardandosi con puro terrore.
“Cazzo!” esclamò Chris fra i denti per
poi allontanare Darren con un gesto secco e scendere velocemente dal
tavolo.
Bussarono di nuovo, e Chri raccolse al volo la maglietta
dell’altro da terra e gliela tirò addosso.
“Nasconditi sotto il divanetto, forza, veloce
veloce” gli sussurrò indicandogli il divano
attaccato alla parete.
Darren si buttò a terra e strisciò lì
sotto, mentre Chris si sistemava la camicia e si guardava intorno in
cerca di un’idea.
“Chris? Chris ci sei?!” lo chiamò la
voce di Heather, bussando di nuovo.
Il soprano afferrò al volo l’Ipod e si
infilò una cuffia all’orecchio, per poi fiondarsi
ad aprire la porta.
“Scusa, aveva la musica a palla…allora, andiamo a
pranzo?” improvvisò Chris cercando di allontanarsi
il più velocemente possibile dalla stanza.
La bionda annuì e lui l’affiancò
trattenendo un sospiro di sollievo.
*
“Aspetta” mormorò con voce impastata
Chris.
Darren, che non aveva ancora chiuso la porta alle sue spalle,
rientrò nella camera e lanciò uno sguardo curioso
al soprano.
“Ti ho svegliato portandoti a letto?”
domandò Darren un po’ dispiaciuto.
Chris aveva ancora gli occhi quasi del tutto chiusi, si vedeva che era
molto stanco, ma comunque gli sorrise dolcemente.
“Figurati…è da quando ero piccolo che
nessuno mi portava a letto in braccio, e lo adoro” rispose il
soprano cercando di aprire il più possibile gli occhi.
“Non andare. Resta qui con me” gli disse lentamente
dopo qualche istante.
Darren si aprì in un’espressione completamente
intenerita e si avvicinò a letto, per poi levarsi le scarpe
e stendersi accanto a Chris, che si accoccolò fra le sue
braccia.
“Non so come tu abbia fatto ad addormentarti mentre quegli
altri facevano tutta quella confusione in salotto. La tua uscita su io
che ti ho scambiato per una ragazza ha fatto decisamente
scalpore” sussurrò Darren all’orecchio
del soprano, che sogghignò appena.
“Sono solo così stanco che mi addormenterei anche
in mezzo alla strada” bofonchiò Chris passando un
braccio intorno alla vita di Darren.
Quest’ultimo cominciò ad accarezzargli i capelli
con dolcezza e gli posò un bacio sulla fronte.
“Fai tanti bei sogni” gli augurò il
ragazzo riccioluto.
Chris sorrise di nuovo.
“Di che me ne faccio dei bei sogni quando ho te?”
*
“No ma ti sembra possibile che quei pazzi irrompano in casa
mia così?!” si lamentò Darren dopo aver
mandato via i suoi deliranti colleghi, i quali gli avevano appena
perquisito tutta casa con la luce rubata sul set di NCIS.
“Io ci sono abituato ormai” mugugnò
Chris, rigirandosi da una parte, ancora mezzo intontito dalla sbornia.
“Hanno perlustrato tutta casa! Sono da ricovero!”
commentò indignato Darren sedendosi al bordo del letto.
Chris sogghignò appena.
“Meno male non sono andati a casa mia con quella luce,
altrimenti si acciecavano” borbottò sarcastico il
soprano facendo scoppiare a ridere l’altro.
“Già, meno male non lo facciamo quasi mai da
me…” replicò Darren stendendosi di
nuovo accanto a Chris e stringendosi a lui.
“Quando stai meglio però, possiamo
rimediare” gli sussurrò all’orecchio
complice, e l’altro annuì un paio di volte prima
di rimettersi a dormire abbracciato a Darren.
*
Chris salutò Jonathan con un abbraccio per poi avviarsi
all’entrata del palazzo dove abitava.
La serata era stata adorabile, il musical era stato strepitoso, e
avevano riso un sacco insieme.
Ma per tutta la sera Chris non era riuscito a togliersi dalla testa
Darren e quello che era successo in quegli ultimi tre giorni; non
riusciva a non pensare a quanto odiasse che lui gli tenesse il broncio
e che avessero litigato solo per quell’uscita.
Certo, capiva che Darrem non potesse essere proprio felice di vederlo
uscire da solo con un suo caro amico, gay per giunta, e specialmente
che lo facesse rimandando la loro serata speciale, ma Darren doveva
fidarsi, non doveva nemmeno pensare che quell’uscita potesse
compremettere il loro rapporto.
Doveva smettere di essere così infantile certe volte.
Chris salì in ascensore e sospirò rumorosamente.
Non si erano visti da soli per tre interi giorni e questo lo stava
tormentando.
Non era proprio contento di ammetterlo, ma la sua vita senza Darren era
tristamente incolore.
Quando arrivò all’ultimo piano e le porte
dell’ascensore si aprirono, Chris rimase completamente
stupito di vedere Darren a sedere accanto alla porta di casa
sua, con le spalle al muro e le gambe raccolte al petto.
Il ragazzo riccioluto alzò immediatamente gli occhi verso il
soprano, e quest’ultimo lo osservò interdetto,
uscendo dall’ascensore.
“Che ci fai qui?” gli chiese confuso.
“Mi dispiace” rispose immediatamente Darren, senza
neanche fargli finire di dire la frase.
Sì alzò in piedi di scatto e raggiunse Chris,
prendendogli le mani tra le sue.
“Mi dispiace, mi dispiace, sono un totale idiota. Solo
che...è davvero difficile dover rinunciare a te”
continuò il ragazzo riccioluto, guardando fisso negli occhi
azzurri del soprano, che dopo qualche secondo, annuì
lievemente.
“Da quant’è che mi aspetti?”
domandò Chris, stringendo un po’ più
forte le mani dell’altro.
Darren sorrise dolcemente.
“Da tutta una vita”
*FINE FLASHBACK*
“Allora, che cosa c’è che non
va?” domandò premuroso Darren, allontandosi quanto
bastava dal viso di Chris.
Quest’ultimo sospirò profondamente.
“Forse abbiamo decisamente esagerato con la foto del
bacio” rispose il soprano stringendo le labbra.
Darren lo osservò con attenzione per qualche istante, e poi
gli posò una leggera carezza sul volto.
“Stai tranquillo, i nostri colleghi sono dei pazzi da
rinchiudere, ma per queste cose sanno farci. Non si vede che sono io,
si può solo immaginare, e la foto di te che baci un ragazzo
non è niente di che. Non devi preoccuparti” lo
rassicurò continuando ad accarezzargli la guancia.
Chris ci pensò su un attimo, poi si arrese e sorrise a
Darren, sporgendosi ad abbracciarlo.
Si tennero stretti per un po’, beandosi del calore
dell’altro, finchè il soprano non si
staccò lanciando a Darren uno sguardo tra il dubbioso e il
divertito.
“Credi…credi che dovremmo dirlo prima o poi ai
pazzi?” chiese Chris sogghignando.
Darren lo guardò negli occhi altrettanto divertito e
restò in silenzio per qualche secondo, semplicemente
intercettando il pensiero del soprano.
“Naaah!” esclamarono all’unisono i due
ragazzi, per poi scoppiare a ridere di gusto.
Uscirono entrambi dal camerino e si avviarono verso la saletta relax
per sapere i resoconti del pandemonio che stavano per scatenare nel
fandom CrissColfer.
Ad un certo punto videro sfrecciare Mark verso un corridoio e lo
chiamarono a gran voce per attirare la sua attenzione.
“Ehi! Ehi Mark!! L’avete pubblicata la
foto?!” urlò quasi Darren in direzione del
collega.
Questo si voltò di scatto e aprì le braccia verso
di loro, con in volto un’espressione decisamente sovreccitata
che non preannunciava niente di buono.
“Oh mio Dio ragazzi!! Cercavo proprio voi!! Dovete CORRERE!!
Vi dico solo questo… “CrissColfer is
real” è appena diventato TT” fece Mark
saltellando elettrizzato e facendogli segno con il braccio si seguirlo.
Quando si voltò, Darren e Chris si scambiarono un occhiolino
d’intesa.
FINE.
Spazio
dell'Autrice.
...
...
...
Oddio non ci posso credere di aver concluso questa FF! Mi sento strana,
un po' combattuta in effetti...da un lato, finire una storia
così lunga è sempre triste, perchè
è lasciare andare via una piccola parte di te. Da un lato
però ne sono estremamente soddisfatta, perchè
fino a questo ultimo capitolo, la storia non era completa.
Sì, gente, l'ho fatto davvero. Vi ho fatto credere per 29
capitoli che Darren e Chris erano solo amici, lamentandomi pure, e
invece non lo erano. Ci hanno preso tutti per il culo, hanno finto di
far finta.
Ammettetelo, non ve lo sareste mai immaginato un finale del genere!
Vi consiglio di ricollegare accuratamente tutti i piccoli flashback ai
determinati momenti della storia, e a rileggervi i capitoli
collegati...noterete tante piccole piccole cose che in un primo momento
non avete notato ^^
Chi mi segue su FB sa che da un po' di tempo a questa parte avevo una
lancinante fissa per Lucky. Bene, ora sapete perchè. Non
riuscivo a togliermi dalla testa la scena di Darren e Chris che ballano
per il salotto cantando Lucky. E' una delle cose più belle
che abbia mai immaginato.
E poi quest'ultimo pezzo, che sì un finale, ma sa tanto di
inizio. Perchè, se credete di liberarvi di me e di queste
mie follie, vi sbagliate di grosso. Ora comincio bene bene subito a
scrivere il continuo, ambientato durante il Glee Live! Tour. Ce ne
saranno delle belle anche lì mi sa!
E c'ho infilato anche un po' di lime, siete contenti?! xD Mi avete
assillato per settimane!
Altri chiarimenti non mi vengono in mente, quindi che posso dire?
Quando ho cominciato a scrivere questa FF non avrei mai e poi potuto
immaginare che riscuotesse tanto successo. Il vostro supporto, tutti i
vostri complimenti e l'attaccamento che avete dimostrato a questa mia
piccola grande follia è stato la gioia di questi miei
giorni, credetemi.
Questa FF, per quanto comica e buffa e sclerotica, è una
parte di me, e il fatto che l'abbiate apprezzata mi rende felicissima,
più che felicissima. Non saprei nemmeno come spiegarvelo.
E mi dispiace, mi dispiace davvero potervi solo dire grazie,
perchè grazie non è abbastanza in questo caso.
Vorrei abbracciarvi singolarmente uno ad uno e poter ricambiare
concretamente quello che avete significato per me.
Mmmh alle tre di notte divento romantica xD Ma sì, ve lo
meritate, eccome se ve lo meritate!
Dunque ringrazio con tutta me stessa tutti voi, che mi avete letta,
seguita e recensita durante la stesura di questa FF!
Spero vivamente che continuerete a seguirmi!
Un bacione gigantesco! Vi amo <3
|
Ritorna all'indice
Questa storia è archiviata su: EFP /viewstory.php?sid=729830
|