Journey on Silent Rails

di reilin
(/viewuser.php?uid=102982)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Mentre Tutto Scorre ***
Capitolo 2: *** Tre Minuti ***



Capitolo 1
*** Mentre Tutto Scorre ***


mentre tutto scorre
Autore: reilin
Titolo:
Journey on Silent Rails
Capitolo: Mentre Tutto Scorre
Fandom: Huntik Secrets & Seekers
Personaggi:
Dante Vale; Zhalia Moon;
Pairing: Dante x Zhalia
Word Count:
779 (W)
Rating: Verde
Genere: Song- fic, Sentimentale, Malinconico
Avvertimenti: Missing Moments,Raccolta,
Angst
Note: Quali sono i pensieri che si agitano nella mente di Zhalia e di  Dante nel viaggio di ritorno dal castello di Vlad Dracul, dopo il tradimento della cercatrice dai lunghi capelli color notte? Ecco la mia interpretazione attraverso una raccolta di Missing Moments - o per meglio dire "missing thoughts" ispirata dalle canzoni dei Negramaro.

 Disclaimer: 1. I personaggi di Huntik appartengono ad Iginio Straffi e alla Rainbow SpA;
2.
Mentre Tutto Scorre: dall'album "Mentre Tutto Scorre" dei Negramaro © 2005 Sugarmusic - testo di Giuliano Sangiorgi.
3. Partecipante al The One Hundred Prompt Project con il prompt 056. passato.


mentre tutto scorre


Parla in fretta

e non pensar
se quel che dici
può far male
perché mai
io dovrei
fingere
di essere fragile
come tu mi vuoi .

Siamo di ritorno dal castello di Vlad Dracul: a distanza di poche ore, ci troviamo sullo stesso treno che ci ha visti giungere in queste terre desolate della Transilvania del tutto ignari di quello che realmente ci attendeva. È incredibile come le cose siano cambiate nell’arco di così poco tempo: siamo partiti pieni di speranze, ognuno con i propri pensieri, certo, ma ora è tutto diverso e nulla sarà più come prima… È così difficile per me credere che quella che abbiamo vissuto negli ultimi mesi altro non era se non una menzogna, una tua recita costruita a regola d’arte per potermi meglio annientare: davvero ogni tua parola ed ogni tuo gesto non erano che una finzione? Sei seduta di fronte a me, la testa appoggiata al finestrino dello scompartimento e lo sguardo basso, ti mordi nervosamente un labbro e te ne stai in silenzio, chiusa in te stessa. Ti guardo, cerco di stabilire un contatto visivo con te, ma i tuoi occhi rimangono chiusi, cercando accuratamente di evitare ogni interazione con l’ambiente che ti circonda: solo l’alzarsi ed abbassarsi ritmico del tuo petto tradisce il tuo respiro nervoso ed affannato. Perché non mi guardi, Zhalia? Perché te ne stai zitta? Ti prego parlami, parlami in fretta e non preoccuparti se quel che mi dirai mi farà soffrire: non sono così fragile come credi, mi fa male molto di più questo tuo silenzio; il non sapere cosa ti ha spinto a tradirci, a tradirmi, mi sta dilaniando l’anima.


Vuoi nasconderti in silenzi
mille volte
già concessi
tanto poi
tu lo sai
riuscirei
sempre a convincermi
che tutto scorre .

Lock e Sophie, nonostante siano stremati dalle fatiche e dalle emozioni della giornata, cercano di distrarmi includendomi nelle loro conversazioni, ma io non riesco a distogliere la mia mente da te neanche un attimo. Smettila di nasconderti in quei silenzi ed in quegli sguardi sfuggenti dei quali ho finto fin troppo spesso di non accorgermi nei giorni passati: perché non mi parli apertamente di ciò che ti è accaduto, della persona che sei realmente e di quel che vuoi fare da ora in poi della tua vita? Dovresti conoscermi tanto bene da sapere che nonostante tutto ancora mi fido di te, che ti ho sempre creduta a dispetto di tutto e tutti e che se tu me ne darai l’occasione, io continuerò a riporre in te le mie aspettative… non vedi che la mia mano è ancora tesa verso la tua? Perché mi stai escludendo dalla tua vita, Zhalia?

E dimmi ancora
quanto pesa
la tua maschera
di cera
tanto poi
tu lo sai
si scioglierà
come fosse neve al sol
mentre tutto scorre

Nonostante tu ti stia sforzando di dissimulare ogni emozione, sul tuo viso riesco a leggere le tracce di una profonda sofferenza. Parlami e dimmi quanto dolore ti ha causato vivere indossando questa maschera di indifferenza e freddo sarcasmo, ed infine liberati di essa, tanto lo sai che altrimenti finirà per sciogliersi come neve al sole, portandosi via anche la tua anima.

Sparami addosso
bersaglio mancato
provaci ancora
è un campo minato.

Tu però continui a non guardarmi, te ne stai in un angolo e vorresti essere invisibile ai nostri occhi, il tuo solo desiderio è sparire nel nulla, non essere mai entrata nelle nostre esistenze. Non ti riconosco più, Zhalia, dov’è finita la donna combattiva e testarda che ho imparato a conoscere ed apprezzare? A questo tuo mutismo immobile preferirei mille volte che tu mi aggredissi: sparami addosso, e se mi manchi riprovaci ancora: so difendermi dagli attacchi dei nemici ma non dal silenzio di chi è per me così importante…

Quello che resta
del nostro passato
non rinnegarlo
è tempo sprecato
macchie indelebili
coprirle è reato
scagli la pietra chi è senza peccato
scagli la pietra chi è senza peccato
scagliala tu perché ho tutto sbagliato

Vorrei chiederti cosa hai intenzione di fare ora? Continuerai a tacere o cercherai di spiegarci le tue ragioni? Sparirai non appena scenderemo da questo treno o rimarrai con noi? Non puoi certo rinnegare di essere stata una spia dell’Organizzazione, ma allo stesso modo sarebbe del tutto inutile e profondamente sbagliato se tu decidessi di ignorare il nostro passato insieme, tutti i momenti trascorsi come squadra, come amici. Tu credi che le tue colpe siano talmente gravi da non poter essere dimenticate… probabilmente hai ragione, ma tu davvero credi che a questo mondo ci sia qualcuno senza peccato che possa scagliarti contro la prima pietra? Probabilmente dovresti essere tu a scagliarla contro di me perché ho sbagliato tutto: ho finto di non avere occhi per vedere ed orecchie per sentire, e questo mi ha reso in qualche modo colpevole quanto te.

Usami
straziami
strappami l’anima
fai di me
quel che vuoi
tanto non cambia
l’idea che ormai
ho di te…

Perciò, Zhalia, parlami, anche se le tue parole dovessero essere talmente crudeli da straziarmi l’anima, preferirei comunque ascoltarle piuttosto che continuare a chiedermi cosa si nasconde dietro il tuo silenzio. Sfogati, gridami contro, fai di me quello che vuoi, tanto lo sai che ormai non cambierà mai l’idea che ho di te, perché ciò che avrei desiderato dirti su questo treno durante il viaggio d’andata , te lo vorrei dire ancora ed ancora, se tu sei ancora disposta ad ascoltarmi, se nella tua vita c’è ancora un posto per me…


Questa storia partecipa al The One Hundred Prompt Project con il prompt 056.passato .
The One Hundred Prompt Project
 prorecensioni
zhante shipper

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Tre Minuti ***


tre minuti Autore: reilin
Titolo:
Journey on Silent Rails
Capitolo: Tre Minuti
Fandom: Huntik Secrets & Seekers
Personaggi:
Dante Vale; Zhalia Moon;
Pairing: Dante x Zhalia
Word Count:
865 (W)
Rating: Verde
Genere: Song- fic, Sentimentale, Malinconico
Avvertimenti: Missing Moments,Raccolta,
Angst
Note: Quali sono i pensieri che si agitano nella mente di Zhalia e di  Dante nel viaggio di ritorno dal castello di Vlad Dracul, dopo il tradimento della cercatrice dai lunghi capelli color notte? Ecco la mia interpretazione attraverso una raccolta di Missing Moments - o per meglio dire "missing thoughts" ispirata dalle canzoni dei Negramaro.

 Disclaimer: 1. I personaggi di Huntik appartengono ad Iginio Straffi e alla Rainbow SpA;
2.
Solo Tre Minuti: dall'album "Mentre Tutto Scorre" dei Negramaro © 2005 Sugarmusic - testo di Giuliano Sangiorgi.
3. Partecipante al The One Hundred Prompt Project con il prompt 082. bugie
4.
Dedicata ad Aya-chan e alle mitiche ragazze del forum di Huntik La Nuova Era (Shyra Ellen, Heather Morris e Starfantasy).

Zhalia 3 minuti

Tre minuti
solo tre
minuti per
parlarti di me
forse basteranno
a ricoprirti
di bugie
come se
io dovessi
mostrar di me
quello che
ancora no…
non sono stato mai

Questo treno che ci sta riportando a Venezia continua la sua corsa tra monti e città, indifferente ai sentimenti dei suoi passeggeri… come vorrei anche io possedere la capacità di andare dritta al mio scopo senza curarmi di nessuno… invece tu sei seduto di fronte a me, e mi guardi: so bene cosa cerchi, di cosa hai bisogno, Dante… O meglio posso solo provare ad immaginare cosa ti passi per la mente: ti ho mentito, tradito, ho quasi ucciso sia Lok e Sophie che te, poi ho voltato le spalle all’Organizzazione ed ucciso Klaus, colui che più si avvicinava ad essere mio padre… ti chiederai che razza di persona io sia e di quali bassezze io mi sia macchiata e sia capace ancora di macchiarmi. Tutto questo leggo nei tuoi occhi, Dante, ed ho paura, sì, temo che se non parlerò ora, non avrò più la possibilità di spiegarti le mie ragioni… o quantomeno, se tu non potrai comprendermi, io spero che tu possa comunque accettare le mie scuse. Mi sono rimasti pochi minuti per parlarti di me, della mia infanzia sulle strade, della fame, delle violenze, della solitudine… ma forse a te sembreranno solo tante bugie dette per attrarre la tua pietà, come se io volessi dipingermi per la Zhalia che non ti ho mai mostrato, che forse pensi io non sia mai stata.



Tre minuti
solo tre
minuti per
fidarti di me
pensi basteranno
a ricoprirmi
di bugie
come se
tu dovessi
saper di me
quello che
ancora no …
non sono stato mai

 

Se anche io parlassi con te, ora, tu davvero saresti disposto a credermi, a fidarti di me, Dante? Ho paura di aver perso irrimediabilmente la tua fiducia, ma prima di uscire per sempre dalla tua vita, ho bisogno che tu sappia cosa significa trascorrere la propria infanzia senza il sostegno e l’amore di una madre e di un padre, non avere nessuno che sia disposto ad ascoltarti, ad asciugare le tue lacrime e dirti che tutto andrà bene. Nei momenti di difficoltà ho dovuto farmi forza e contare solo su me stessa… ho imparato presto che per sopravvivere bisognava dissimulare le proprie debolezze ed approfittare  di quelle degli altri. Poi ho incontrato lui, Klaus, e da allora non è che la mia vita sia diventata più facile, però, come dire, in qualche modo lui mi ha dato il sostegno di cui avevo tanto bisogno, con lui per la prima volta mi sono sentita parte di qualcosa molto simile ad una famiglia. Lui mi ha insegnato ad essere una cercatrice, mi ha dato un tetto sulla testa, abiti puliti ed un pasto caldo nel piatto: ero così felice e grata per quello che mi era stato concesso…


Per convincerti ho
due minuti
ancora due
minuti ma
non li sprecherei
per mentirti mai
.

 

Ora mi guarderai con quel tuo sguardo severo, chiedendomi dov’è finita tutta quella gratitudine, visto che non mi sono fatta scrupolo a togliere la vita a Klaus… hai ragione, Dante, me lo sto chiedendo anche io… e mi sto odiando ogni attimo di più per quello che ho fatto a voi, a Klaus, perché di questa mia vita piena di menzogne non c’è una sola cosa che io salverei. Potrei dirti che dopo aver incontrato te, ho finalmente capito che ciò che ho sempre bramato è essere amata per quella che sono realmente e non per il mio potere o per quella che gli altri vogliono che io sia. Tu e gli altri mi avete accettata con i miei eccessi di sarcasmo e la mia scostanza, mi avete protetta a costo della vostra vita anche se ero una perfetta estranea: nessuno, neanche Klaus, l’aveva mai fatto per me… ma io ho tradito anche voi, ho tramato contro le vostre missioni, attentato alle vostre vite! Con quale coraggio posso stare ora dinnanzi a voi  e giustificarmi, domandarvi un perdono che nessuna persona sensata mi concederebbe? Forse starò sbagliando ancora una volta, ma prima di sparire una volta per tutte dalla tua esistenza, voglio che tu sappia tutto, e questa volta guardami negli occhi: non sto mentendo…

 

Come neve
fredda scenderei
per coprir
tutto quello
che sei
come sale
bianco brucerei
le bugie
che ogni giorno
direi

 

Non voglio più mentirti, Dante, perché per me sei diventato la ragione stessa del mio continuare a vivere… dimostrandomi la tua fiducia incondizionata a dispetto degli altri e delle stesse apparenze, rivolgendomi sempre una parola speciale al momento giusto, piano piano mi sei entrato nel cuore e da lì non sei più andato via, nonostante io abbia provato con tutta me stessa a reprimere questi miei sentimenti. Oggi, sul tetto del castello di Vlad Dracul, mentre giacevi inerme in attesa del mio colpo di grazia, il tuo sguardo pieno di delusione e sincero dolore mi ha straziato l’anima: in quell’istante ho capito che avrei dato la mia vita per te… sarei scesa su di te come una coltre di neve per proteggerti dal male che ti circondava, avrei dato qualunque cosa per tornare indietro e poter bruciare tutte le bugie che ti ho detto in questi mesi… tutte quelle menzogne che pesano sul mio cuore come un macigno e bruciano come se fossero del sale su delle ferite aperte.



…un minuto
resta un minuto
per poterti dire…

Dante, se potessero davvero le mie parole giungere al tuo cuore, mostrarti quanto male mi faccia l’aver realizzato di averti perso per sempre a causa delle mie menzogne… ed invece non posso far altro che stare seduta di fronte a te, incapace di sostenere il tuo sguardo, mentre il treno rallenta in stazione e le nostre strade stanno per separarsi per sempre.


Questa storia partecipa al The One Hundred Prompt Project con il prompt 082.bugie .
The One Hundred Prompt Project
 prorecensioni
zhante shipper

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=763205