Choices-Maya Sommers-

di flory2710
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1-Si apre il sipario ***
Capitolo 2: *** 2-Mystic Falls:La scelta giusta ***
Capitolo 3: *** 3-Vecchi Incontri ***
Capitolo 4: *** 4-Incontro e scontro ***
Capitolo 5: *** 5-Confidenze ***
Capitolo 6: *** 6-Mystic Falls High School ***
Capitolo 7: *** 7-La Sfida ***
Capitolo 8: *** 8-Collera ***
Capitolo 9: *** 9-Indifferenza ***
Capitolo 10: *** 10-Festa a base di Gelosia ***
Capitolo 11: *** 11-Mi importa di te! ***
Capitolo 12: *** 12-L'errore più giusto della vita! ***
Capitolo 13: *** 13-Interruzioni ***
Capitolo 14: *** 14-Weekend al Lago[Parte Prima] ***
Capitolo 15: *** 15-Weekend al Lago [Parte Seconda] ***
Capitolo 16: *** 16-La strana presenza ***
Capitolo 17: *** 17-Visita Inaspettata ***
Capitolo 18: *** 18-Spiegazioni ***



Capitolo 1
*** 1-Si apre il sipario ***


Capitolo 1
 Si apre il sipario

 "La cara, carissima Norland" disse Elinor, "ha probabilmente l'aspetto consueto di questa stagione. I boschi e i viali tutti coperti di foglie morte"

"Oh!" esclamò Marianne. "Con quali intense sensazioni le osservavo cadere! Quanto godevo, mentre passeggiavo, nel guardarle roteare intorno
a me come una pioggia, trascinate dal vento! Quanti sentimenti mi hanno sempre ispirato, insieme alla stagione e alla stessa aria!
Ora non c'è più nessuno che le possa guardare. Sono ritenute solo come un fastidio, vengono spazzate via in fretta, e nascoste il più possibile alla vista".

"Non tutti" disse Elinor "hanno la tua passione per le foglie morte".
"No; è raro che i miei sentimenti siano condivisi, è raro che siano compresi. Ma qualche volta lo sono".


Chiusi il libro con un leggero tonfo e sospirai per la centesima volta in quella giornata,lasciai che la mia mano vagasse per la vecchia ,quasi friabile ,copertina .

Con estrema delicatezza mi soffermai ad accarezzare i caratteri dorati che rilucevano nella scura rilegatura. Quella copia di Ragione e Sentimento

era una fra le più vecchie in circolazione e la mia,in particolare, mi era stata regalata quando avevo

poco più di otto anni,prima di me era appartenuta a mia nonna che l’aveva custodita con estrema apprensione .

Ricordo ancora come mi brillavano gli occhi quando ,andando a casa sua,mi soffermavo ad osservare l’elegante libreria dove faceva bella mostra di se il romanzo che ora tenevo fra le mani.

Un sorriso mi riaffiorò sulle labbra mentre ripensavo alla gioia che mi aveva pervaso quando ,scartando l’involucro con cui era avvolto ,mi ero ritrovata fra le mani la pesante rilegatura.

A quel tempo la facciata principale del libro ,per quanto antica,non era ancora cosi evidentemente consumata, e le pagine interne non erano caratterizzate da pesanti orecchioni ,

ma per me nessun libro aveva aspetto più bello di quello.La mamma me ne aveva regalata una copia nuova il natale precedente,avevo apprezzato realmente il suo gesto

,ma per quanto bella e nuova fosse quella copia non poteva sostituire il posto speciale che aveva nel mio cuore la copia precedente.

_E’ tutto distrutto!_ mi aveva fatto notare lei quando mi aveva ritrovato fra le mani nuovamente quella ,

_E’ confortante,sapere che non tutto è destinato a cambiare _avevo risposto io prontamente.

‘’Non tutto è destinato a cambiare’’ ora quella frase suonava del tutto sbagliata. Sbuffai pesantemente e appoggiai il capo al cuscinetto della poltrona reclinabile dell’aereo.

_Mademoiselle vous voulez quelque chose?_ sussultai lievemente mentre la voce cordiale della hostess mi raggiungeva allontanandomi dai miei pensieri,

spinse una sorta di carrello verso di me come per mostrare a cosa si stava riferendo.

_No,grazie sto bene cosi_ avevo risposto dopo aver dato uno sguardo sommario e veloce ai prodotti contenuti nel carrello.

La ragazza aveva annuito  ed infine era passata oltre.Sinceramente l’unica cosa che volevo in quel momento era scendere da quel dannato aereo e lasciare che gli arti inferiori riprendessero vita,

erano ormai ore che ero in quella posizione aspettando che l’aereo mi portasse da Parigi,una delle più belle e rinomate capitali europee che aveva ospitato i miei ultimi giorni di vacanza,

a Mystic Falls cittadina sperduta della Virginia dove,probabilmente,avrei passato il resto dei miei giorni.

_Ti troverai bene li,vedrai._ mi aveva assicurato mio padre una volta datami la notizia,avevo dei seri dubbi al riguardo.

Le uniche volte che mi ero recata a Mustic Falls era stato durante i mesi estivi quando mio padre decideva di passare l’estate nella sua cittadina d’origine insieme alle sue sorelle .

Trascinava me e mia madre fino a casa Gilbert dove alloggiavamo durante tutta la permanenza, a zia Kate e famiglia la cosa non sembrava dispiacere e devo ammettere che anche a me

l’idea di passare un’intera estate con Elena e Jeremy non poteva che rallegrarmi.

Questa routine era andata avanti fino all’estate del mio tredicesimo compleanno,dopo di che tutto era cambiato.Non avevo mai veramente saputo la causa che aveva prodotto il litigio fra mio padre e zia Kate

ma da allora non vi erano più state visite a Mystic Falls o almeno,non fino al giorno del funerale.

Inspirai profondamente ,erano passati tre lunghi anni dalla mia ultima estate in casa Gilbert e non era certo quello il momento per riprendere vecchi e tragici ricordi,

dovevo concentrarmi sul presente che era già abbastanza complicato di perse. Sentii l’aereo iniziare ad abbassarsi cosi mi decisi a guardare fuori del finestrino ;

le nuvole incontrate ad alta quota, si andavano dissipando,iniziando a mostrare il paesaggio sottostante.In quel momento provai la strana sensazione che si prova quando si assiste ad una prima teatrale,

uno strano senso di euforia misto a curiosità mentre guardi il tendono rosso alzarsi scoprendo lo scenario iniziale che ti accompagnerà per buona parte dell’opera.

Cosi,allo stesso modo,le nuvole si allontanavano davanti a me,scoprendo il sipario della mia nuova vita.
 

 
 
 

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Capitolo 2
*** 2-Mystic Falls:La scelta giusta ***


:( Non ho trovato commenti,ma posto ugualmente con la speranza che a qualcuno sia piaciuta la storia.Spero che questa volta commentiate e se non vi piace non createvi problemi a lasciare le vostre critiche :)


Capitolo 2

Mistyc Falls:La scelta giusta

 

_Vuole che l’aiuti signorina?_ chiese nel suo miglior inglese  un’hostess mentre con occhio critico mi guardava trasportare la mia stracolma valigia.

Mi affrettai a scuotere il capo _No,la ringrazio,ma credo di potercela fare_ la ragazza lanciò un’ultima occhiata veloce alla valigia ed infine a me poi mostrò un sorriso
non molto convinto ma non insistette .

Scesi dall’aereo barcollando leggermente a causa del peso che ero tenuta a portare,ad un tratto fui grata del fatto di aver deciso di portare personalmente solo un bagaglio.

Il pensiero di dover aspettare qualche settimana prima che i miei mi mandassero il resto della roba non sembrava più così brutto in alternativa all’idea di dover trascinare per
l’aeroporto altri bestioni come quello che reggevo nella mano destra.

Percossi i vari corridoi aeroportuali ,aiutata dalle sommarie indicazioni,per essere una piccola cittadina dovevo ammettere che Mystic Falls poteva ben vantare degli spazi del proprio aeroporto.

Per un attimo mi ritrovai a pensare che avrei potuto facilmente fare la fine di Alice, nel labirinto del ’’ paese delle meraviglie’’ ,
o ancora meglio,ritrovarmi ad alloggiare nei padiglioni aeroportuali come in quel film con Tom Hanks.

Fortunatamente le mie malaugurate previsioni  furono scongiurate non appena inquadrai le porte scorrevoli che si aprivano mostrando una zona affollata da persona in trepidazione.

Dedussi che quelle persone fossero parenti,amici o comunque conoscenti,che attendevano con ansia l’arrivo di un caro.

Mi accinsi ad oltrepassare le porte ,che si aprirono davanti a me . Mi soffermai una volta dall’altro lato percorrendo con lo sguardo i vari volti che mi si presentarono
davanti,molti di loro ricambiarono lo sguardo ma rimasero delusi tanto quanto me quando ci si rendeva conto che quello che stavi osservando era un perfetto estraneo.

Ricontrollai nuovamente per assicurarmi di non essermi sbagliata,ma sfortunatamente,questa volta non fui smentita;ad aspettarmi non c’era proprio nessuno,
nessun cartello di benvenuto con il mio nome sopra,nessun parente pronto ad accogliermi e nessun volto familiare che mi dicesse ‘’benvenuta tesoro’’.

_Merda_ sbuffai alquanto seccata,non mi aspettavo certo un’accoglienza regale con tanto di lacrime ed eccessi di gioia ma speravo almeno che zia Jenna non si scordasse di me.

Non era proprio il modo migliore per iniziare una convivenza presentarmi in casa dicendo ‘’Ehi ciao zia,quanto tempo!Scusa non è che potresti pagare il tassista qui fuori,
sai com’è mi sono dovuta arrangiare per arrivare fino a qui’’ e no,non sarebbe stato il migliore dei modi per riprendere un vecchio rapporto interrotto.

Mi accorsi solo in quel momento di essere rimasta ferma nello stessa porzione di pavimento che avevo calpestato una volta oltrepassate le porte scorrevoli.

La gente continuava a lanciarmi occhiate furtive e alcuni non sembravano molto felici di trovarmi ancora li ferma ,sembrava che da un momento all’altro mi sarei sentita gridare contro
‘’Ehi tu,abbiamo già appurato che non sei tu la persona che aspettiamo,quindi potresti farci la cortesia di sgombrare la zona’’.

Ovviamente questo non avvenne ma per evitare anche solo un’evenienza simile decisi ugualmente di allontanarmi.

Mi mossi all’interno del padiglione centrale con non troppa convinzione,mi guardai a destra e sinistra trovando qualche negozietto ai margini e persino una sorta di caffetteria.

Feci per voltarmi in direzione di quest’ultima quando mi ricordai di avere con me solo dieci miseri dollari,e data la situazione era molto probabile che li avrei dovuti investire per
arrivare a casa,o almeno ,quella che da quel momento in poi avrei dovuto definire ‘’casa mia’’.Sospirai sconsolata,mentre dicevo addio all’idea di una fumante tazza di caffè fra le mani.

Decisi cosi che l’unica cosa da fare era uscire da quel posto ,un po’ d’aria fresca mi avrebbe aiutato a schiarire le idee.

Trascinai la valigia fino all’uscita dell’aeroporto e una volta fuori inspirai a pieni polmoni l’aria salutare di Mystic Falls, notai con piacere che la giornata era abbastanza mite
anche se un po’ freddina per essere una giornata di fine agosto.

Pensai come a quest’ora a casa il sole battesse forte tanto da indurre tutte le persone ad abbandonare qualsiasi attività stessero facendo per concedersi un giorno di meritato riposo in spiaggia.

Scossi il capo bruscamente per scacciare via quel pensiero.Los Angeles non era più casa mia,ora mi trovavo  a Mystic Falls e se volevo abituarmi in fretta necessitava
che facessi corrispondere a quest’ultima l’appellativo di ‘’casa’’.

Mi guardai intorno con aria spaesata,oltre ad alberi e asfalto non notavo elementi che mi potessero aiutare come ad esempio zone taxi.

Ma tutto sommato la cosa non doveva sembrarmi strana o ridicola,molto probabilmente non ci si aspettava che in quella cittadina qualcuno avesse bisogno di un taxi,non mi ero mica trasferita a New York City .

La nuova scoperta mi fece ricadere  in uno stato di scoraggiamento ,se non c’erano taxi come avrei potuto muovermi di li?

Estrassi il telefono colta da un improvviso senso d’impotenza,con fare sbrigativo scorsi velocemente la lista dei nomi nella rubrica fino alla ‘’M’’ dove mi fermai una volta
trovato il numero di mia madre ma prima che potessi dare il via a quella chiamata fui bloccata da una nuova sensazione d’ inadeguatezza.

‘’Cosa vuoi fare stupida?’’ mi ritrovai a chiedermi mentalmente ‘’ti hanno spedito qui con un biglietto di sola andata e qualche pacca affettuosa sulla spalla!A loro interessano poco i tuoi drammi ‘’ .

Guardai un ultima volta il telefono,poi richiusi lo schermo rabbia e lo rificcai nei meandri delle mie tasche. Era tutto dannatamente vero!Mi avevano spedito lontano da casa senza pensarci due volte ,

‘’E’ per il tuo bene’’ si erano giustificati, ‘’Con tutti questi cambiamenti potresti ritrovarti spesso sola e noi non saremmo tranquilli nel saperti in balia a te stessa in una città come questa’’
aveva proseguito mio padre che ,con il termine ‘’grandi cambiamenti’’ si riferiva alla loro separazione dovuta a Stacy avvenente segretaria di mio padre che non si era accontentata di
svolgere solamente un ruolo professionale,ero stata io la prima a scoprire la loro relazione ma non avevo detto nulla,penso che mio padre lo avesse intuito ma non aveva mai sollevato l’argomento,a lui stava bene cosi.

Scoperta la storia mia madre aveva voluto chiudere con lui e in un certo senso anche con me!Si diceva delusa e sconvolta.

Da allora niente era stato più lo stesso;mio padre era stato cacciato di casa e adesso abitava in un lussuoso loft con Stacy,io ero rimasta in casa con mia madre
che però aveva intensificato i suoi turni di lavoro alla galleria d’arte e io mi ero trovata spesso sola fino a tarda notte in casa.

La goccia che aveva fatto traboccare il vaso era stata quando avevano arrestato il mio, allora ragazzo, con l’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti ,
i miei erano andati su tutte le furie e  avevano infine deciso di spedirmi qui a vivere con zia Jenna e i miei cugini,qui nella città che aveva ospitato estati felici
quando eravamo ancora una famiglia e quando i corpi degli zii non risiedevano nel cimitero cittadino.

Si erano messi la coscienza apposto regalandomi un viaggio a Parigi,una settimana per me e mia madre soltanto,la cosa aveva in qualche modo aggiustato il nostro rapporto
tanto che pensavo non mi avrebbe più spedita via,ma invece lei si era detta preoccupata per me e aveva concluso dicendo ‘’Mystic Falls sarà un toccasana per te!’’ aveva aggiunto
che non si sarebbe trattato di una situazione permanente ma ovviamente io conoscevo la verità.

Scacciai un sassolino con la punta della scarpa e sollevai lo sguardo,odiavo essere triste!

_Mayaaaa!!_ una voce squillante mi riportò alla realtà scostandomi finalmente dalla prigione dei miei ricordi.

Voltai lo sguardo in direzione della voce ,vidi una donna correre e sbracciarsi nella mia direzione,sentii un sorriso sfuggirmi mentre continuavo ad osservare la figura trafelata di zia Jenna correre verso di me.
_Maya….tesoro ….sono in un ritardo ….colossale….scusami_ concluse una volta raggiuntami,fra una boccata d’aria e l’altra.

La vidi piegarsi portandosi le mani sulle ginocchia mentre continuava a respirare faticosamente ,per un attimo pensai perfino che avrebbe potuto crollare a terra.
_Credi di sentirti bene?_ mi informai non riuscendo a nascondere un tono divertito,
_Si riprenderà tranquilla_ mi aveva risposto un’altra voce, sollevai nuovamente lo sguardo per incontrare quello di un ragazzo dei capelli scuri e gli occhi castani ,corrugai la fronte
_Jeremy?_ chiesi leggermente sorpresa,il ragazzo sorrise arrossendo leggermente,riconobbi in quel gesto il bambino di 13 anni mio coetaneo con il quale mi ero cacciata nei migliori guai durante le mie estati  in quel luogo.

Corsi ad abbracciarlo spinta da un’improvvisa necessità
_Sei cresciuto_ costatai stupefatta una volta staccatami da lui,
_Non sono il solo_ mi prese in giro lui,gli diedi un pugno scherzoso sulla spalla.
_E a me niente abbracci?_ ritrovai zia Jenna nuovamente in posizione eretta mentre si passava il dorso della mano sulla fronte imperlata di sudore,
un nuovo caloroso sorriso mi pervase mentre strinsi fra le braccia mia zia. La sentii continuare a respirare faticosamente
_Non hai più l’età per certe cose_ la sbeffeggiai,mentre con una mano mi ravvivavo qualche ciocca bionda. Jenna mi fissò con finta aria minacciosa
_Ehi ragazzina,sono ancora la zia più figa che tu possa conoscere_ mi rispose puntandomi un dito contro.Sollevai le sopracciglia con aria divertita
_Non lo metto in dubbio_ammisi.Lei sembrò soddisfatta e abbassò il dito
_Bene_concluse aggiustandosi la maglia,poi spostò lo sguardo sulla mia valigia
_Sarò anche giovane e scattante ma quella la prendi tu_ informò Jeremy indicando il punto in cui faceva bella mostra di se il mio bagaglio.

Mio cugino fece una piccola smorfia mentre sollevava la suddetta valigia
_L’hai caricata con massi e mattoni?_ chiese mentre iniziavamo a incamminarci ,roteai gli occhi
_No femminuccia,è abbastanza leggera !Mai pensato di fare palestra?_ lo schernii con aria furba,lui per tutta risposta mi assestò una leggera spinta.

Mi accomodai sul sedile posteriore della vettura,rilassandomi totalmente quando zia Jenna mise in moto,finalmente la sensazione iniziale di inadeguatezza, che avevo provato una volta ritrovatami sola,si era dissolta .
_Hai fatto buon viaggio?_ chiese Jenna mentre svoltava all’esterno del parcheggio dell’aeroporto,
_Abbastanza buono anche se non spero di rifarlo prossimamente_ammisi ripensando alle lunghe e scomode ore di volo,
_Hai sentito i tuoi?_ si informò Jenna con aria concentrata sulla guida,riuscii ugualmente a percepire una nota d’insicurezza in quella domanda
_No_ mi affrettai a rispondere. _Ed Elena dove l’avete lasciata?_ chiesi senza dare spazio ad ulteriori questioni sul tema.
_E’ a casa che si dà da fare fra un fornello e l’altro_ spiegò Jeremy voltandosi per guardarmi
_Ti ha voluto salvare dalla cucina di Jenna_ aggiunse abbassando il tono ,
_Ti ho sentito_ lo informò Jenna.Ridemmo entrambi ,dovevo ammettere di sentirmi sollevata mentre appuravo che la vecchia complicità fraterna fra me e Jeremy
non era andata persa,ero curiosa di vedere come sarebbe andata con Elena.

Anche se di un anno più grande di me non mi aveva mai trattata come si fa con una cugina più piccola,mi aveva sempre trattato alla pari e sinceramente mi auguravo che le cose non fossero cambiate.

Il viaggio in macchina non fu particolarmente lungo,anche se come mi aveva fatto notare Jeremy, qualunque viaggio non poteva sembrarmi lungo se paragonato alle molteplici ore passate su quell’aereo.

Scesa dalla macchina mi bloccai qualche istante ad ammirare la graziosa costruzione che si ergeva d’innanzi a me.
_Wow_mormorai scossa da una piacevole sensazione di familiarità.

Casa Gilbert era rimasta uguale e come la ricordavo con quella sua facciata bianca,il tetto beige e il porticato che aveva ospitato numerose serate estive.

Fui felice di notare che non tutto era realmente destinato a cambiare.

Quella sensazione,però, durò poco non appena entrammo in casa una strana tristezza mi pervase mentre con la mente ricordavo i momenti in cui zia Kate e zio James ci venivano incontro ,
il modo in cui zia Kate mi abbracciava …quel momento mi sarebbe mancato probabilmente per sempre.

Fortunatamente anche quella sensazione fu spazzata velocemente dall’arrivo di Elena _Maya!_ pronunciò il mio nome con un tono misto fra sorpresa e gioia le sorrisi e a quel punto lei fu sicura di non sbagliarsi.

Ci abbracciammo mentre i ricordi di estati lontane pervasero tutt’e due.
_Ti ricordavo…diversa_ammise mia cugina trattenendomi con le braccia mentre faceva scorrere il suo sguardo sulla mia figura .
_Te l’ho detto che eri cresciuta_ si intromise Jeremy mettendomi un braccio sulle spalle.

La bambina che ricordavano loro aveva un corpo esile e privo di forme e portava la lunga chioma dorata legata in una treccia.

Ora le cose erano evidentemente cambiate, il corpo minuto de bambina si era evoluto con forme più flessuose da donna e la lunga treccia bionda era stata sostituita da una sfoltita massa di onde bionde
che cadevano morbidamente sui lati del volto caratterizzando maggiormente l’azzurro degli occhi.
_Bene ,ora che la famiglia è stata riunita ,credo che potremmo metterci a …_ la voce di Jenna fu interrotta dal campanello
_Deve essere Stefan _puntualizzò Elena dirigendosi verso la porta, rivolsi uno sguardo confuso a Jeremy che lo interpretò adeguatamente
_Stefan è il suo ragazzo_ spiegò brevemente Jeremy,nel suo tono notai una certa esitazione,come se non avesse detto tutto.

Archiviai quella percezione come paranoia e mi concentrai sul nuovo arrivato. ‘’Cavoli’’mi ritrovai a pensare,dovevo ammettere che Elena sapeva scegliere bene.
_Ehi,tu devi essere Maya!Piacere di conoscerti_ il ragazzo mi porse la mano cordialmente e io la strinsi con una certa riverenza,
rimasi leggermente stupita nel sentire quanto fosse fredda ma decisi di non darvi troppa importanza,stavo seriamente iniziando a dare segni di paranoia.
_Bene,credo che ora possiamo metterci a tavola_ confermò Elena .

La cena passò velocemente fra un ottimo stufato accompagnato da molte chiacchiere e qualche risata.

Scoprii che Stefan era di origina italiana ,cha abitava con il fratello in una sorta di mega villa ,cosi l’aveva definita Jeremy, ai margini della foresta .

Notai il modo in cui lui ed Elena si guardavano,un modo carico di amore come se quando i loro sguardi si incontravano il mondo non esisteva più.

Dopo cena avevo iniziato a sentire il peso dell’intera giornata cosi mi ero fatta mostrare la stanza che un tempo era stata degli ospiti,mentre ora era la mia, e dopo aver salutato tutti mi ero tuffata
fra le coperte in morbido lino.Una volta da sola e al buio lasciai che la mia mente vagasse.

Ammisi di invidiare mia cugina,ma non per il ragazzo,Stefan era veramente affascinante ma non esattamente il mio tipo,invidiavo il loro rapporto,cosi carico di significato,amore e …rispetto.

Quell’ultima parola non si addiceva propriamente al mio ultimo rapporto amoroso, David non era mai stato particolarmente attento ai miei sentimenti,amava l’idea di me,
un bel trofeo da esibire davanti agli amici,sicuramente amava anche il mio corpo ma non amava ME.Questo era stato chiaro fin da quando lo avevo scoperto a ‘’spassarsela’’ con un’altra,
ricordo di non essere rimasta più sorpresa di tanto e forse anche per questo che ,quando tornò a chiedermi scusa , lo perdonai senza troppa remore .

Ovviamente dopo quella volta lui non aveva smesso di andare dietro ad altre ragazze ma io continuavo a far finta di niente.

Non credo che il mio fosse amore,era solo bisogno di affetto,sentire che a qualcuno importa di te,anche se pensandoci bene a David non importava realmente.

Avevo trovato il coraggio di troncare il nostro rapporto dopo il suo arresto.Sapevo che a lui e ai suoi amici piaceva provare emozioni forti ma non pensavo che sarebbe arrivato fino a quel punto.

Ricordai la sua ira quando gli avevo detto senza troppi preamboli e con tutta la rabbia che avevo in corpo che era realmente finita,per un attimo pensai che se non mi fossi sbrigata ad uscire dalla sua stanza
mi avrebbe volentieri messo le mani addosso.E così l’idea di Mystic Falls non mi era sembrata più cosi tanto brutta e dopo la splendida serata mi ritrovai a credere che forse Mystic Falls era proprio la scelta giusta.

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Capitolo 3
*** 3-Vecchi Incontri ***


Capitolo 3

Vecchi Incontri

 


 

_Maya,svegliati_ una voce lontana e ovattata mi raggiunse facendo breccia nel sonno,
_Mmh_ mi lamentai voltandomi dall’altro lato senza tentare minimamente di aprire gli occhi ,
_Maya_ questa volta la voce giunse più forte e ne riconobbi la provenienza,aprii solo un occhio per accertarmi di non sbagliare.
_Vuoi dormire tutto il giorno?_ Elena mi guardava con aria divertita mentre se ne stava a braccia incrociate al lato del letto.
_Sarebbe un’idea_ mormorai passandomi una mano sugli occhi come a voler allontanare il sonno con quel gesto.

La sentii muovere nella stanza ma prima che potessi chiederle cosa stesse facendo vi fu un rumore simile ad uno strappo e una luce abbagliante invase la stanza spazzando via le ombre della notte.
_Noo_ mi lamentai continuando a tenere gli occhi chiusi,avevo seriamente paura che si potessero liquefare a contatto con tanta luce .
_Perchè mi fai questo?!_ le chiesi con tono lamentoso,
_Coraggio pigrona fuori c’è una splendida giornata,senza contare poi che è una delle ultime prima dell’inizio della scuola_ fece una pausa che mi costrinse ad aprire gli occhi,
come immaginavo una volta trovata la mia attenzione proseguì _Quindi propongo un giro di ricognizione per la città,che dici?!Ti va l’idea?_

Mi ci volle qualche istante per elaborare il complesso discorso,prima o poi avrei dovuto ricordare a mia cugina che le persone normali impiegano un certo lasso di tempo prima di poter
recepire a pieno messaggi elaborati come quello.

Forse il mio sguardo lasciava trapelare la mia confusione poiché Elena si affrettò ad aggiungere _Ma prima penso che potremmo prenderci  un caffè_ alla menzione  del paradisiaco liquidi nero
il mio corpo reagì istintivamente ,scostai le coperte e raggiunsi una posizione eretta.Elena sembrò soddisfatta del suo operato_Ti aspetto di sotto_ mi informò prima di uscire dalla stanza.

Diedi un’occhiata fuori dalla finestra e per un attimo mi persi in quella luminosa giornata,Elena aveva proprio ragione,era un peccato sprecare una giornata come quella.
La vista dei verdi alberi illuminati dagli intensi raggi solari fu un ulteriore incentivo . Lasciai ricadere la tenda davanti la vetrata e uscii nel corridoio, giunta davanti la porta del bagno intravidi la sagoma ondeggiante di Jeremy
_Però,hai un aspetto magnifico_ lo derisi,
_Riesci a fare battute sarcastiche anche di prima mattina,come fai?_ mi chiese con voce assonnata
_ Anni di duro allenamento_ conclusi facendo spallucce. Lui scosse la testa leggermente prima di iniziare a scendere le scale.
_E’ stato un piacere vederti_ strillai in sua direzione prima di chiudermi in bagno.

Mi concessi una doccia veloce,seguita da un’ancora più rapida scelta del vestuario.Avendo a disposizione un solo bagaglio la scelta fu davvero limitata ma mi potei ritenere soddisfatta una volta indossati dei jeans
chiari a cui feci combaciare una maglietta in cotone bianco che andava portata con le maniche calate sulle spalle.
_Buongiorno_salutai non appena mi fui introdotta nella cucina ,
_Hai fatto presto_ mi salutò mia cugina mentre passava una tazza fumante di caffè a un Jeremy ricurvo sul piano cottura .Osservai la scena divertita, _Dov’è Jenna?_ chiesi una volta accortami dell’assenza di mia zia,
_E’ uscita con Alaric,il suo ragazzo_ si affrettò ad aggiungere Elena mentre io mi allungavo verso uno stipetto alla ricerca di una tazza .
_Jenna ha un ragazzo?_ chiesi piuttosto sorpresa una volta afferrata una capiente tazza blu che battezzai subito con un’ingente quantitativo di caffè .
_Già e si da il caso si tratti del nostro professore di storia_ aggiunse Jeremy che ora sembrava leggermente più sveglio e reattivo.

Lasciai che il liquido caldo e scuro si introducesse nel mio palato facendo saltare di gioia le mie papille gustative.
_Si ma non è un comune e noioso professore tutto casa e libri!Dovresti conoscerlo!_ mi informò Elena che nel frattempo stava rovistando nella sua borsa.
_Credo che non mancherà occasione_ aggiunsi senza troppa attenzione mentre la osservavo armeggiare freneticamente con gli oggetti all’interno della borsa.
_Cavolo,non c’è_ concluse .
_Cosa cerchi?_ le chiesi mentre continuavo a sorseggiare il mio caffè.
_Non trovo la mia collana_ rispose lei iniziando ad aprire vari cassetti della cucina e rovistando pure li ,
_Ti riferisci alla collana che portavi ieri?_ feci mente locale ricordando il grosso ciondolo che aveva sfoggiato la sera prima e a cui non avevo fatto particolare attenzione.
_Si,proprio quella_ chiarì lei calandosi sotto il tavolo .
_Penso di averla vista questa mattina sulla mensola del bagno _ammisi  mentre mi accorgevo con tristezza di aver già finito la mia dose di caffeina.

Elena mi lanciò una piccola occhiata prima di correre su per le scale,la seguii qualche secondo con lo sguardo ,poi tornai a concentrarmi su Jeremy.
_Allora?Che programmi hai per oggi?Ci onori della tua compagnia?_ lui sollevò lo sguardo dalla sua,ormai vuota tazza, e lo riportò su di me
_Mi dispiace deluderti ma per oggi ho gia un impegno_ mi informò rimanendo sul vago .
_Che genere d’impegno?_ chiesi prendendo posto nella sedi a davanti alla sua, lui fece spallucce _Devo vedermi con Bonnie_ ammise finalmente.
_Bonnie…Bonnie_ ripetei quel nome a voce alta mentre cercavo di collegarlo ad un volto,poi ad un tratto ricordai la graziosa ragazza che passava interi pomeriggi estivi con me ed Elena.
_Bonnie l’amica di Elena?_ chiesi conferma a lui che annuì senza darsi peso di rispondermi verbalmente.
_E tu perché ti devi vedere con lei?_ chiesi leggermente confusa ,in un primo tempo senza riuscire a collegare le due cose.

Vidi il modo in cui il volto di Jeremy andò surriscaldandosi prendendo una tonalità più rosea e tutto mi fu  chiaro. Una piccola ‘’O’’ uscì insonora dalle mie labbra ,ma prima che potessi approfondire il discorso Elena tornò nella camera .
_Trovata _ annunciò facendo muovere leggermente la collana che aveva già legato al collo, _Possiamo andare_ concluse dirigendosi verso la porta. Schioccai un sorriso furbo a mio cugino
_Divertiti con il tuo impegno_ dissi con aria allusiva prima di scoccargli un bacio frettoloso sulla guancia dopo di ciò seguii Elena fuori dalla porta.

_Da dove vuoi partire?_ mi domandò Elena una volta incamminateci , socchiusi gli occhi dandomi una finta aria concentrata
_Mm..Vediamo.._ picchettai un dito sul mento _ Dall’ultima volta che sono venuta qui sono passati all’incirca… tre anni_ guardai un attimo mia cugina che annuì per confermare le mie parole
_Ok,dunque,a meno che in questi tre anni Mystic Falls non abbia inglobato New York non penso che abbiamo una cosi vasta scelta_ conclusi ,Elena ridacchiò allegramente.
_Hai ragione,penso che un giro sommario vada più che bene_ decretò lei prendendomi a braccetto.

Come previsto ci vollero solo due ore per visitare i punti salienti della città ,e fui abbastanza sicura che di quelle due ore novanta minuti erano stati impiegati solo nel cammino a piedi,
con una macchina avremmo girato la città in poco più di venti minuti,ma la cosa non mi dispiacque più di tanto

.Avevo vissuto tutta la mia vita in una città caotica come Los Angeles senza mai sentirne l’impellente attrazione ,perciò l’idea della vita in una graziosa e tranquilla cittadina non mi creava troppi problemi,
e poi fui costretta ad ammettere che il paesaggio che faceva da sfondo ad ogni zona di Mystic Falls era realmente magnifico.

Ogni albero sembrava immergersi con il resto della vegetazione nei tiepidi raggi solari che davano un tocco idilliaco alla cittadina.

Con quella prospettiva sembrava che niente di brutto potesse accadere in un posto cosi.
_Bene ,penso di poter affermare che il giro turistico è concluso_ mi informò Elena una volta raggiunto il centro della città,
mi guardai per un attimo intorno alla ricerca di qualcosa che potesse interessarmi realmente perciò fu un piacere quando notai alle mie spalle una graziosa struttura che portava la scritta ‘’Mystic Grill’’ .
_E quello?_ chiesi indicano la struttura verde scuro attorniata da alcuni graziosi tavolini riparati dal sole da uno sporgente tendono .
_Vuoi un caffè?_ propose Elena ,sorrisi allegramente come una bambina a cui è appena stato promesso un gran quantitativo di caramelle.
_C’è da chiederlo?!?_ risposi retorica mentre la seguivo all’interno del pub.

Non appena entrata constatai come la poca illuminazione conferiva un’aria più familiare al luogo,Elena mi condusse verso alcuni tavolini e prendemmo posto nel primo disponibile.
_Cos’è_ chiesi mentre mia cugina mi allungava il menu,lei roteò gli occhi divertita
_Il menu,sai quel foglio dal quale prendi coscienza delle cose che ti offre un determinato luogo di ristoro_ fu il mio turno di fare roteare gli occhi
_So,cos’è un menu!Intendevo  cosa dovrei farci?!Sappiamo benissimo entrambe che prenderò una sorta di barile di caffè_ le ricordai.
_Come preferisci_ acconsentì lei mentre iniziava a squadrare il fatidico menu,
_E sappiamo anche che mi seguirai a ruota_ proseguii io con aria beffarda. Sollevò lo sguardo dal foglio e sorrise _Hai ragione_ ammise.
_Brava ragazza_ mi complimentai prima di alzarmi ,la vidi corrugare la fronte _Dove vai?_ chiese in tono confuso.
_Vado a ordinare_spiegai ,
_Sicura?Se vuoi vado io_ si offrì lei ,scossi la testa
_No,no ho bisogno di interagire con la gente,non vorrei dovere rivolgere la parola solo a te,Jenna e Jeremy per il resto della vita_ scherzai ,
_Oh d’accordo,non sarò certo io ad impedirti di familiarizzare con il barista del posto_ rispose a tono Elena alzando le mani in segno di resa.

Dopo un ultimo sorriso mi allontanai in direzione del bancone,notai che a quell’ora il luogo era già abbondantemente popolato.
_Cosa posso portarti?_ chiese un uomo de dietro il bancone,rifocalizzai la mia attenzione sul mio interlocutore
_Due tazze di caffè,grazie_ .Il barista annuì e si allontanò verso la macchina del caffè,tornò dopo soli due minuti con due tazze stracolme di bollente liquido nero.
_Quant’è?_ chiesi estraendo qualche dollaro dalla tasca _Due dollari_rispose lui ,gli passai le due banconote e dopo aver afferrato le tazze mi allontanai.

Feci qualche passo e cercai con lo sguardo il tavolo dove Elena mi aspettava,a una prima occhiata non lo individuai cosi mi fermai per perlustrare meglio la zona.

Quando lo ebbi individuato mi fu subito chiaro il motivo per il quale non l’avevo riconosciuto subito,_Non era cosi affollato qui quando ti ho lasciata_ constatai una volta raggiunta la combriccola.

Elena sollevò lo sguardo su di me afferrando la tazza che le porsi ,poi spostò lo sguardo sui ragazzi che mi stavano fissando con aria curiosa e io la imitai. _Maya ti ricordi Matt ,Caroline e Tyler?_
aggrottai le sopracciglia mentre continuavo ad osservare i due ragazzi davanti a me che,adesso,mi fissavano con aria divertita.
_Ehi Maya,come va?_ mi chiese Matt ,
_Abbastanza bene,un po’ sorpresa devo ammettere_ risposi con aria frastornata,l’ultima volta che avevo visto Matt si teneva per mano con Elena mentre la guardava con aria sognante,
quindi mi sembrava un po strano ritrovarlo li abbracciato con un'altra ragazza che se non ricordavo male,era una delle migliori amiche di Elena.
_Però,sei cresciuta parecchio_ quella terza voce mi distolse dai miei pensieri provocandomidei brividi lungo tutto il corpo una volta riconosciuta la provenienza ,
spostai lo sguardo sul diretto interessato che lo ricambiò  con aria divertita .
_Ehi Tyler_ lo salutai una volta ripreso l’uso della parola.Lo vidi ridere senza distogliere lo sguardo evidenziando il carattere sicuro che lo aveva sempre contraddistinto
_Ehi Maya_ contraccambiò lui.
_Oh che bello rivederti_ la ragazza,Caroline,mi si gettò fra le braccia con fare espansivo _Non ci vedevamo da un secolo_ trillò una volta distaccatasi ,
avrei voluto aggiungere che era passato il tempo necessario da farmi dimenticare il suo nome,ma non lo feci,sembrava realmente entusiasta di vedermi e inoltre la mia concentrazione era focalizzata solo imparte su di lei ,
se l’avessi concentrata a pieno mi sarei sicuramente resa conto della temperatura innaturale del suo corpo ma,invece, una gran parte del mio cervello era concentrato sul ragazzo che stava qualche passo dietro di lei e di Matt,
lo stesso ragazzo che mi aveva fatto prendere una sbandata alla tenera età di undici anni e lo stesso ragazzo che ora mi stava fissando con il suo miglior sguardo.
_Lasciala respirare Caroline_ la ammonì allegramente Matt, 
_Stavo appunto dicendo ai ragazzi che ti sei trasferita qui_ spiegò Elena introducendomi al discorso,
_E’ una cosa fantastica sono sicura che ti troverai benissimo qui_ cinguettò Caroline,
_Già,ne sono sicura anch’io_ ammisi guardando con la coda dell’occhio Tyler che continuava a mantenere il suo sguardo su di me,
_Ehi amico,dobbiamo andare siamo già in ritardo_ la voce di Matt mi ricordò della loro presenza così mi affrettai a riprendere posto nella sedia accanto ad Elena,_Ritardo per cosa?_ chiese quest’ultima
_Una partita di football _ spiegò velocemente Tyler posando lo sguardo solo per qualche istante su di lei,
_Non sapevo che già fosse iniziato il campionato_ si stupì Elena ._
Infatti non è iniziato,si tratta di una partita informale fra alcuni amici_ si affrettò a chiarire Matt. _E ora dobbiamo proprio andare_ aggiunse prima di dare una pacca sulla spalla dell’amico,
che sembrò tornare alla realtà solo in quel momento .
_Andiamo?_ insistette ,
Tyler annuì _A presto Maya_fu il suo saluto e dopo un ultimo sorriso si allontanarono dal tavolo.

Caroline si unì a me ed Elena e rimanemmo semplicemente li a conversare per una buona mezzora .
 
_Siamo a casa_ gridò Elena una volta rientrate,Caroline si era offerta di darci un passaggio cosi avevamo accanzato tempo e risparmiato i muscoli delle gambe.
_Oh eccovi,bene_ Jenna uscì dalla cucina sventolando una sorta di bastoncino che solo in un secondo momento fu chiaro trattarsi di un mestolo da cucina,
_Stai cucinando?_ chiese Elena indicando con aria critica il grembiule indossato al contrario.

Jenna non le diede retta e si rivolse a me _Hai qualche intolleranza alimentare che io non ricordi in questo momento?_ parlò velocemente e per un attimo pensai di non aver recepito bene la domanda
_Non fino ad ora_ risposi seriamente preoccupata.Jenna non diede peso alla mia battuta e tornò verso la cucina,scambiai un’occhiata  con Elena che sembrò confusa tanto quanto me.
_Magari vado a contenere i danni_ disse prima di togliersi la giacca e dirigersi verso la cucina.

Salii le scale e attraversai il corridoio che separava le camere,mi soffermai davanti a quella di Jeremy e bussai.
_Avanti_ gridò lui dall’altro lato,aprii la porta e mi introdussi nella stanza. _Ehi,già di ritorno?_ mi chiese togliendosi le cuffie dalle orecchie,
_Potrei  farti la stessa domanda_ gli feci notare mentre prendevo posto nel letto accanto a lui.
_Divertita?_  chiese ignorando la mia provocazione ,feci spallucce e iniziai a giocare con i miei jeans
_La ricordavo più grande,ma penso che agli occhi di una bambina ogni cosa può sembrare spropositata_ constatai .Vidi Jeremy annuire mentre iniziava a sfogliare un fumetto,
_Ho visto che Matt adesso sta con Caroline_ proseguii io ,
_Già beh,lui ed Elena non formavano poi una coppia cosi bella!_ rispose lui in modo del tutto cinico,
_Probabilmente hai ragione_ ammisi senza troppa attenzione._Insieme a loro c’era anche Tyler _ aggiunsi,a quel punto Jeremy fece scattare la testa lontano dal fumetto e fui certa di avere la sua completa attenzione
_Tyler?Lo stesso Tyler per cui ti eri presa una sbandata?Ti riferisci a quel Tyler?_ chiese dimenticandosi di respirare fra una domanda e l’altra.

Roteai gli occhi _Quello era tre anni fa_ risposi cercando di sviare il suo sguardo inquisitore
_Ok,quindi posso stare certo che non provi più alcun interesse per quell’idiota?_ sollevò le sopracciglia per dare una maggior enfasi alla domanda,lo guardai per qualche istante poi sbuffai e mi distesi totalmente sul letto .
_Maya?_ insistette lui,
_No Jeremy,stà tranquillo Tyler Lockwood non è più un mio interesse_ risposi con voce atona.

Continuò a sostenere il mio sguardo _Dico davvero_ mi affrettai ad aggiungere e a quel punto  sembrò rilassarsi.
_Meno male perché quello è davvero un coglione _ concluse lui afferrando nuovamente il fumetto che aveva abbandonato poco prima.

Mi soffermai qualche istante a guardare il soffitto e a ripensare alla mia affermazione; era davvero cosi? Tyler Lockwood non era più affar mio?  

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Capitolo 4
*** 4-Incontro e scontro ***


Capitolo 4

Incontro e Scontro


Le foglie sempre più gialle e fragili evidenziavano la fine dell’estate mentre i vari pacchi scartati sparsi per la mia camera sembravano voler denotare la mia,ormai,
appartenenza a quel posto.

Mi abbassai a raccogliere un piccolo calendario da tavolo da dentro un grosso scatolo posto nell’estremità più esterna della camera.

Scorsi velocemente fino a raggiungere il mese d’agosto i cui primi quindici giorni erano stati sbarrati da alcune crocette fatte a penna,segni apportati durante le mie ultime giornate a Los Angeles,
mi resi conto di essere arrivati al tre settembre ,era ormai passata una settimana dal mio primo giorno a Mystic Falls e insieme all’autunno si avvicinava anche l’inizio della scuola.

Adagiai il calendario sulla scrivania accanto alla finestra e rimasi per qualche istante a guardare gli ultimi cenni di brezza estiva che si incontravano con le foglie già cadute,primi segni di un autunno imminente.

Durante quella settimana avevo avuto poco tempo per soffermarmi a pensare a quello che mi circondava.

Erano stati giorni affollati per lo più, avevo conosciuto il famigerato nuovo ragazzo di Jenna,durante una cena alla quale si erano uniti anche Stefan e suo fratello maggiore,Damon,
era impressionante notare quanto i due fratelli,se pur diversi,possedevano la stessa bellezza glaciale.

Quando avevo fatto questa considerazione davanti a Bonnie e Jeremy i due avevano riso con forse una nota di tensione nella voce, ma avevano archiviato la questione con un banale
‘’Esagerata’’ e io non avevo più sollevato la questione.

Ovviamente avrei potuto aggiungere che oltre a condividere la propria bellezza condividevano anche l’interesse per la stessa ragazza,ma mi guardai bene dal farlo presente ad Elena,
inoltre immaginai che certe cose una ragazza le intuisse da sola, ma potevo benissimo immaginare la sensazione di disagio che provava Elena a tal proposito.

Drr Drr, qualcosa nella tasca iniziò a vibrare e io fui costretta a tornare al mondo reale, estrassi il cellulare che continuò a vibrare nella mia mano,fui leggermente sorpresa quando riconobbi il numero .
 _Mamma?_ chiesi scetticamente,
_Ehi tesoro _ rispose la sua voce dall’altro capo del telefono.
_Tutto ok?_ chiesi leggermente preoccupata,in quei giorni aveva chiamato solo due volte e mai direttamente al mio cellulare ,
_Si tesoro,volevo solo sapere come stavi_ spiegò.

Per un attimo mi limitai ad annuire dimenticandomi che era un gesto del tutto inutile data la situazione _Sto benone_la informai
_Sono felice di sentirtelo dire_ riconobbi quel tono come quello usato nelle occasioni in cui voleva suonare garbata ed interessata ma in realtà era solo il tono che precedeva l’esposizione delle vere intenzioni.
_Ascolta cara_ roteai gli occhi ‘’Eccoci’’ pensai prima di ricominciare a prestare attenzione _volevo dirti che in questi giorni sarò  via per lavoro quindi mi sarà impossibile spedirti gli altri pacchi_
continuai ad ascoltare per niente sorpresa dal suo repentino cambio di argomento _quindi se hai bisogno di qualcosa urgentemente dimmelo che vedrò di fare un ultima spedizione prima della partenza_ concluse ,
mi sembrò persino di sentirla trarre un respiro di sollievo.
_Credo di poter sopravvivere per qualche giorno_ la rassicurai e lei sembrò nuovamente sollevata
_Ok tesoro,ora vado che ho ancora un mucchio di cose da sbrigare.Un baciopiccola_ ,
_D’accordo,ci sentiamo,ciao_ la salutai prima di troncare la conversazione.

Rimasi per qualche istante ad osservare il telefono .Quando lo riposai nella sua precedente sistemazione ritornai ad osservare gli scatoloni che affollavano la mia stanza.

Decretai che per quel giorno potevo fermarmi ,conoscendo mia madre sarebbe stata via per almeno quattro giorni ciò significava che i nuovi scatoloni non sarebbero arrivati prima di una settimana,
questo mi lasciava più tempo per spacchettare quelli già presenti.Lanciai un ferma carte trovato per terra in uno degli scatoli aperti ed uscii alla svelta dalla camera chiudendomi la porta alle spalle.

Avevo seriamente paura che i pacchi potessero animarsi e seguirmi anche all’esterno della camera ricordandomi che non sopportavo molto bene la confusione.

Mi appoggiai allo stipite della porta e mi concessi qualche secondo per decidere il da farsi. Jenna ed Elena erano fuori con i rispettivi ragazzi ,Bonnie e Caroline avevano programmato una gita fuori città
alla quale ero stata invitata ma avevo declinato poiché in un primo momento avevo pianificato di rimanere l’intera giornata chiusa in casa e cercare di dare un nuovo ordine alla camere.Piano miseramente fallito.
Guardai la porta infondo al corridoio ,a quanto pareva Jeremy era rimasta la mia unica possibilità.

_Posso?_ chiesi introducendo il volto nella camera di mio cugino,
_Solo se prometti di non trascinarmi a forza nella tua camera per aiutarti a disfare gli scatoloni_ mi avvisò con aria minacciosa.

Portai la mano destra al petto e sollevai la sinistra _Giuro_ promisi dopo di che entrai.
_Persino io ho deciso di staccare_ gli confessai e lui sembrò sorpreso
_Però,pensavo di doverti venire a scollare personalmente da quella stanza _ammise.
_Già,ma sarebbe un peccato sprecare il penultimo giorno di vacanza sommersa nei pacchi_ spiegai scostando un paio di jeans dal letto per farmi posto.

Lo vidi distogliere lo sguardo dal computer e girare la sedia reclinabile fino a guardarmi _Cosa hai in mente?_ mi chiese leggermente incuriosito,
_Partita a biliardo al Mystic Grill?_ proposi,in quei giorni avevamo passato svariati pomeriggi davanti a quel tavolo da biliardo. Jeremy sembrò soppesare la proposta,
_Mm,sembra una buona idea_ acconsentì.Sorrisi soddisfatta
_E avevi dubbi?Ogni mia idea è brillante_ mi vantai, lui mi guardò di sbieco
_Ho detto ‘’buona’’ ,brillante sarebbe stato distruggere la scuola_ concluse ,
_Oh beh,liberissimo di farlo_ gli dissi prima di uscire dalla porta _Sbrigati_ aggiunsi.

Dopo venti minuti circa stavamo entrando nell’affollato pub cittadino . Ci dirigemmo verso il fondo della sala dove campeggiava il tavolo da biliardo stranamente ancore libero.
_Vuoi qualcosa da bere?_ chiese Jeremy mentre mi passava una stecca ,stavo per dirgli che ero apposto cosi quando una figura al bancone richiamò la mia attenzione,
_Si ma vado io ad ordinare_ dissi cercando di non lasciare trapelare il mio interessamento ma Jeremy non fu cosi astuto da analizzare la mia offerta,
_D’accordo basta che torni con una birra_ accordò iniziando a passare il gesso sulla punta della stecca.Senza lasciarmelo ripetere due volte mi allontanai da Jeremy e mi spostai verso il bancone.

_ Wow hai molta sete_ Tyler si voltò alla ricerca del suo interlocutore e un sorriso sorpreso gli si dipinse sul volto quando incontrò il mio sguardo divertito,
indicai con il dito il barile di birra che teneva sotto braccio e lui abbozzò un ghigno
_Per quanto io detesti smentirti,mi trovo costretto ad informarti che non è solo per me ,serve alla festa stasera_ mi informò ,mi appoggiai al bancone mentre annuivo
_Mentre questa è mia_ concluse sollevando una bottiglia di birra dal bancone ne bevve un sorso e la sporse verso di me _Vuoi?_ chiese con tono scettico,mi sentii quasi indignata da tanta incredulità
cosi afferrai la bottiglia e ne bevvi un lungo sorso sotto lo sguardo al contempo divertito e strabiliato di Tyler.
_Devo ammettere che sei cambiata_ constatò mentre io riposavo la bottiglia sul banco in legno.
_Mi sembra normale,sono cambiate molte cose dall’ultima volta che ci siamo visti_ gli feci notare .
_Già, sinceramente pensavo che non ti avrei più rivista_ questa volta la sua espressione fu realmente seria questo bastò a farmi provare una sorta di sfarfallio nello stomaco
_Anche io _gli confessai a quel punto lui mostrò un sorriso incoraggiante
_E allora cosa ti ha spinta a tornare ?_ distolsi lo sguardo dal suo poiché per un attimo pensai di ustionarmi se solo avessi continuato a sostenere quello sguardo diretto .
_Diciamo che è una lunga storia e che mi servirebbe più di un sorso di quella per raccontarla_ conclusi indicando la bottiglia di birra e lui ricomincio a ridacchiare.
_Dovresti venire alla festa stasera!_propose inclinando leggermente la testa di lato,_Cosi avresti tutto il tempo e la birra che vuoi per spiegarmi_ aggiunse sollevando ,verso il finale,il barilotto di birra.

Aprii bocca per rispondere ma sentii un braccio passarmi fra le spalle e mi voltai giusto in tempo per vedere Jeremy lanciare uno sguardo di fuoco a Tyler che lo ricambiò senza troppi problemi.
_Tyler_ lo salutò con voce atona ,
_Jeremy_ rispose Tyler sollevando le sopracciglia per denotare la sua indifferenza,
_Interrompo qualcosa?_ chiese lasciando scorrere lo sguardo da me a Tyler che per tutta risposta sfoggiò il suo miglior ghigno
_Veramente si_ sentii il braccio di Jeremy irrigidirsi sulla mia spalla mentre Tyler continuava a mostrare la sua strafottenza
_Stavo giusto invitando Maya alla festa di stasera,sai l’annuale festa che precede il rientro a scuola_ proseguì senza distogliere lo sguardo da quello di Jeremy.
_Ma davvero!?_ la voce di Jeremy usci priva di ogni inflessione ,vi fu un’altra lunga occhiata fra i due e per un attimo ebbi paura che in qualunque momento uno dei due potesse scagliarsi contro l’altro,
ma alla fine Tyler tornò a guardare me e vidi il suo sguardo addolcirsi _Sul serio,dovresti venire May_ sentii il mio cuore mancare un battito quando Tyler pronunciò il vecchio nomignolo che mi aveva affibbiato
durante una delle tante giornate estive passate insieme._Ora devo andare_aggiunse lanciandomi un ultimo sorriso,poi tornò a fulminare Jeremy.
_Ci vediamo_ salutò prima di dileguarsi fra la folla.Mi ci volle qualche istante per riprendermi dall’intera vicenda .

_Cazzone_ sbuffò con stizza Jeremy,gli diedi una gomitata nello stomaco e lui corrugò la fronte senza scomporsi troppo
_Non mi dirai che hai seriamente intenzione di partecipare a quella festa?_ indicò con il braccio il punto nel quale Tyler era sparito.
_Perchè no?_ chiesi semplicemente senza guardarlo mentre tornavo verso il tavolo da biliardo
_Perchè?!?_ ripetè lui sconvolto, _Perchè Tyler Lockwood è un idiota_ concluse mettendo una certa enfasi nell’ultimo appellativo, sbuffai esasperata mentre mi decidevo a voltarmi per affrontarlo
_So che fra voi due non c’è mai stata una grande amicizia ma cosa può essere successo in tre anni da trasformarvi da perfetti sconosciuti a ‘’se ti vedo ti incenerisco’’?_mimai le virgolette con le mani
,tendevo a gesticolare più del solito quando ero nervosa.
_E’ successo che ho visto come tratta le ragazza ,Maya!_ rispose esasperato,
_Non ti seguo_ ammisi abbassando la difensiva ,lui sembrò accorgersene
_Senti lo so che ti è sempre piaciuto e che hai un ricordo abbastanza bello di lui,ma credimi se ti dico che Tyler Lockwood è ben lontano dall’essere il ragazzo adatto a te,anzi a pensarci bene è lontano dall’essere il ragazzo
adatto ad una qualsiasi ragazza sulla faccia della terra_
_E tu cosa ne sai?_ sbuffai furente ,
_Io cosa…_ iniziò a ripetere le mie parole,poi si fermò e si passò una mano fra i capelli _Ricordi Vicky Donovan,la sorella di Matt?_ rimasi un attimo interdetta,non riuscivo ad afferrare il collegamento
ma cercai ugualmente di seguire il filo del discorso.Vicky Donovan aveva detto? Ma certo la sorellina di Matt,avevo un ricordo molto sfocato di lei tanto da non avere notato la sua assenza fino a quel momento.
_Si…_ risposi non molto sicura,
_Bene lei e Tyler stavano insieme e voglio solo dirti che una sera se non fossi intervenuto l’avrebbe violentata solo perché lei aveva detto NO_ Jeremy iniziava a surriscaldarsi seriamente e capii che c’era qualcosa sotto,
qualcosa che doveva andare ben oltre l’antipatia che poteva nutrire per Tyler,qualcosa di più profondo.

Poi tutto mi fu chiaro mentre come un flashback mi tornò alla mente il volto di un Jeremy dodicenne che si illuminava alla vista di una giovane Vicky Donovan.
_Tu eri innamorato di lei_ mormorai più a me stessa che a lui ,lo vidi abbassare lo sguardo mentre qualcosa simile a rammarico si disegnava sul suo volto
_Si_ ammisi finalmente tornando a guardarmi
_Beh Jer,questo cambia un po’ le cose_ ammisi,lui scosse la testa
_No Maya,questo non cambia niente!_ parlò con aria sicura e non osai controbattere, _Il fatto che io provassi qualcosa per Vicky non cambia il fatto che Tyler la trattasse come una bombola da usare
solo quando aveva voglia di appagare i suoi istinti _ proseguì lui _Credimi se ti dico che la mia non è semplice gelosia ,è un’opinione fondata_ concluse guardandomi negli occhi.

Annuii _La gente cambia_ mormorai con un filo di voce,
_Non Tyler Lockwood ,Maya!Non lui,arrenditi alla verità_ sollevai nuovamente lo sguardo
_Apprezzo il tuo parere Jer ma questa sera andrò alla festa con o senza la tua approvazione_ lo informai  ,prima che potesse aprire bocca per replicare aggiunsi:
_Se vuoi tenermi d’occhio e assicurarti che tutto fili liscio,vieni con me!_.Lo vidi sollevare gli occhi al cielo _Oh Maya…_ gli serrai la bocca con due dita
_Non era una domanda Jeremy_ conclusi.A quel punto lo sentii sospirare
_E va bene,andremo alla festa ma solo per un paio d’ore_ si arrese.Mi sentii soddisfatta di quella piccola vittoria
_Ora possiamo andare a casa?Non ho più molta voglia di biliardo_ spiegò lui,questa volta fu il mio turno d’acconsentire,dovevo ammettere che anche io non sentivo più il desiderio di fare una partita.

Camminammo per le strade di Mystic Falls in silenzio,io continuavo a rielaborare nella mia mente l’intera discussione,ripensai a come Tyler usciva veramente male dalle descrizioni di Jeremy
,ma se una cosa avevo imparato nella vita era che non bisognava mai giudicare qualcuno senza conoscerlo.Jeremy aveva tutte le ragioni per odiare Tyler ma io che giustificazione avrei potuto trovare per allontanarmi da lui?
Se veramente fosse stato il ragazzo della descrizione di Jeremy avrei trovato la forza per dirgli addio,ma se come pensavo,in realtà la figura di Tyler non fosse stata cosi tanto superficiale avrei potuto stupire me stessa
e forse persino Jeremy.

Mentre arrivavo a quella conclusione mi soffermai a soppesare un altro punto,qualcosa che mi sembrava essermi sfuggito nella conversazione.
_Jer?_ lo chiamai ,lui abbassò lo sguardo su di me
_Si?_ rispose
_Che fine ha fatto Vicky?_ domandai increspando la fronte,vidi il volto di Jeremy indurirsi leggermente
_Lei…_ iniziò,_Lei è scomparsa!_

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Capitolo 5
*** 5-Confidenze ***


Capitolo 5

Confidenze


Avevamo camminato per quella che mi era sembrata un ‘infinita e per un attimo crebbi perfino  che in realtà Jeremy mi stesse facendo girare intorno di proposito,
perciò quando iniziai a sentire la musica trassi un sospiro di sollievo mentre guardai con la coda dell’occhio Jeremy,era palese quanto poco entusiasta fosse all’idea di quella festa,
durante tutto il tragitto non aveva fatto altro che ripetermi che eravamo solo di passaggio.

Quell’aria imbronciata e petulante lo faceva assomigliare sempre di più ad un vecchio stitico e paranoico ma evitai di dar voce a quel pensiero,rischiavo solo di farlo indispettire ulteriormente.

Si voltò a fissarmi a sua volta e dopo qualche istante lo vidi aprire la bocca per parlare.
_NO_ tuonai prontamente portando la mia mano fin davanti il suo volto,come se quel gesto non avrebbe fatto trapelare i suoni della sua voce.
_Giuro,Jeremy,che se mi ripeti anche sola una volta che ‘’siamo di passaggio’’  ti prenderò a colpi di questa_ dissi con tono aggressivo alzando la piccola borsetta che tenevo in mano come ultimo gesto disperato.

Lui sembrò soppesare un attimo le mie minacce poi riprese a camminare senza aggiungere altro .Sospirai sollevata,forse non avrei potuto impedirgli di  abbandonare quell’aria sconsolata ma di certo sarei stata molto
meglio senza sentire le sue paranoie.

Quando giungemmo nella radura dove ,Jeremy era sicuro, si sarebbe tenuta la festa,rimasi incantata mentre un _Wow _usciva dalla mia bocca.

La zona,classica radura circondata da alberi ,era stata adibita con qualche lanterna e qualche fiaccola per l’occasione,ma la vera fonte luminosa della serata era il gigante falò posto al centro

.Attorno ad esso si muovevano a ritmo di musica una massa numerosa di ragazzi,mentre molti altri si sperdevano per tutta l’area .
_E’ fantastico_ constatai perlustrando la zona con lo sguardo ,la risposta di Jeremy fu un banale grugnito. _Dai vieni signor musone,andiamo a prendere una birra_ dissi prima di trascinarlo verso la zona
dove si trovavano alcuni barili di birra.
_Aspetta_mi fermò lui,roteai gli occhi e mi voltai per guardarlo
_Cosa c’è adesso?_ chiesi con lo stesso tono che immaginavo usasse una madre con un figlio particolarmente capriccioso.
_Mi è sembrato di vedere Bonnie_ rispose lui iniziando a sollevare la testa per guardare meglio fra quella massa scomposta di gente. Cercai anch’io di guardare nella sua direzione
_Sai se veniva?_ chiesi quando mi resi conto che per me sarebbe stato impossibile sovrastare le viarie teste della gente,
_Non ne sono sicuro_ ammise lui .

Ad un tratto mi resi conto che quell’incertezza poteva diventare la mia ancora di salvezza _E allora va a cercarla,ci rivediamo  qui quando l’avrai trovata_proposi io con tono neutro quando invece avrei
voluto semplicemente spingerlo verso la folla in modo tale che lo risucchiasse.

Lui abbassò lo sguardo su di me _Sei sicura?_ chiese non molto convinto,gli regalai il mio miglior sorriso
_Và_ gli intimai ,fece saettare nuovamente lo sguardo da me alla folla e infine si allontanò. Sollevai gli occhi al cielo producendo una preghiera silenziosa e tornai ad avvicinarmi alla birra.

Ne riempii un bicchiere abbondantemente ,_Sapevo di trovarti qui _ ammise una voce divertita alle mie spalle,non ebbi bisogno di voltarmi per riconoscerla ma roteai ugualmente il volto .
_Io invece non sapevo dove trovare te _ replicai prima di prendere un sorso dal bicchiere.
Tyler annuì _Quindi è una fortuna che ti abbia trovato io_ concluse regalandomi un occhiolino,gli porsi il bicchiere che tenevo in mano
_Vuoi?_ gli chiesi imitando lo stesso tono scettico che aveva usato lui quel pomeriggio,
_Grazie_ disse prima di afferrare il bicchiere e berne un lungo sorso._Allora?Dov’è la guardia del corpo?_ chiese una volta allontanata la bocca dal bicchiere che mi ripassò,
_Ti riferisci a Jeremy?_ non aspettai neanche la conferma per proseguire _E’ alla ricerca di Bonnie_ conclusi con un sorriso furbo sul volto che lui ricambiò con un ghigno
_Perfetto,dato che ti sei sbarazzata del cugino oppressivo che ne dici di una passeggiate verso le cascate?_ propose .

Diedi un ultimo sguardo alle sue spalle ,Jeremy non era in vista _D’accordo_ acconsentii.Allungò un braccio per indicarmi la strada e attese che io lo precedessi .

Ci allontanammo dalla folla attraversando il percorso d’alberi che precedeva il ponte eretto sulle cascate.Lontano dalla musica martellante della festa si poteva finalmente udire il rumore dell’acqua che
, non trovando punti d’arresto cadeva liberamente incontrandosi con la parete di rocce alle proprio spalle,questo connubio creava un bellissimo sottofondo naturale.

Attraversammo il ponte in silenzio e giunti alla fine mi voltai verso di lui _Che ne dici di sederci qui?_ dissi indicando il lato del ponte
_Ok_ acconsentì lui iniziando ad abbassarsi,imitai il suo gesto facendo attenzione a non sporgere troppo le gambe fuori dagli spazi vuoti della ringhiera in legno.

Mi concessi qualche istante per osservare lo spettacolo dell’acqua che cadeva senza sosta ,quasi dimenticandomi della presenza di Tyler,
perciò fui piuttosto sorpresa quando mi voltai per guardarlo e trovai i suoi occhi fissi su di me.
_Cosa?_ chiesi con un mezzo sorriso confuso ,
_Stavo cercando di riconoscere la bambina con cui mi divertivo a combinare guai a quattordici anni_ spiegò lui distogliendo lo sguardo solo per qualche istante per poi riportarlo su di me.
_Sono cambiata davvero cosi tanto?_ chiesi realmente curiosa, lui sorrise ulteriormente
_Non lo so,dimmelo tu_ rispose seriamente interessato.
_Mmm_ riportai lo sguardo sulla cascata per concentrarmi meglio _Credo che tutti cambiamo,non credi?_ gli concessi uno sguardo una volta ultimata la mia affermazione,lo vidi annuire
_Non sai neanche tu quanto questo sia vero_ ammise con aria triste mentre abbassava lo sguardo,la cosa mi sorprese molto,
ma prima che potessi aggiungere altro a riguardo ,lui riportò il suo sguardo su di me e mi resi conto che quel momento di tristezza che, mi era sembrato catturare nei suoi occhi un attimo prima, era sfuggito.
_Allora,se non sbaglio sei venuta qui per mantenere una promessa_ rimasi un attimo interdetta dalle sue parole e lui sembrò accorgersene poiché si affrettò ad aggiungere
_Devi ancora raccontarmi cosa ti ha spinto a trasferirti da una città come Los Angeles a una come Mystic Falls_ disse ultimando la frase con un gesto delle braccia che servì ad evidenziare il suo ultimo riferimento.
_Oh andiamo mi sembra chiaro,a Los Angeles non si trovano cascate così belle_ scherzai ,il modo in cui rise alla mia battuta mi riscaldò il cuore.

‘’No ,cosi non va bene Maya ,finirai per innamorarti di lui ‘’ mi schiaffeggiai mentalmente senza però riuscire a distogliere lo sguardo da quello di Tyler che nel frattempo era tornato serio,probabilmente attendeva ancora una risposta.
_ Vuoi la verità?!_ chiesi conoscendo già la risposta,Tyler si limitò ad annuire _Ok_ sospirai. _Diciamo che sono stata spedita qui_ ammisi rimarcando l’ultimo verbo,lo vidi strabuzzare leggermente gli occhi
_Spedita?Dai tuoi genitori?_questa volta fu il mio turno di annuire,
_Già_ risposi.
_Ma perché?_ insistette lui, abbassai lo sguardo sulle pieghe del vestito blu scuro che avevo scelto per l’occasione.
_ Pensavano che fosse la cosa migliore per me,o almeno,questo è quello che hanno detto_ spiegai tornando a guardarlo,
intravidi una piccola ruga di confusione sul suo volto così mi affrettai a spiegare_I miei si sono separati all’inizio dell’anno,dopo che mia madre ha scoperto la relazione fra mio padre e la sua segretaria.
Io avevo già scoperto tutto qualche mese prima di lei,ma non ne avevo fatto parola con nessuno,ti prego non chiedermi il perché_ lo supplicai ,
notai nel suo sguardo qualcosa che non si avvicinava minimamente alla compassione ,
che solitamente nasceva fastidiosamente sui volti dei miei interlocutori una volta ascoltata la stori,era qualcosa di molto più vicino alla complicità.
_Non avevo intenzione di farlo_ mi rassicurò.
_Bene,perché non saprei cosa rispondere_ammisi onestamente _Penso che in cuor mio sperassi soltanto che mio padre potesse lasciar perdere quella situazione senza mettere in crisi l’intera famiglia.
Solo ora mi rendo conto di quanto fosse ridicolo quel pensiero _ proseguii con una maggior nota di amarezza nella voce, _Ho trovato il coraggio di ammetterlo solo dopo aver trovato mia madre in lacrime inseguito alla
lettura di alcuni messaggi particolarmente espliciti inviati da mio padre verso la sua segretaria,mi sono sentita  in colpa e cosi mi sono decisa a vuotare il sacco.
Ovviamente lei non ha preso bene la mia confessione e in un certo senso ha voluto chiudere anche con me.Ha intensificato il suo orario di lavoro,ha iniziato a viaggiare molto più frequentemente,
non c’era quasi mai a casa_ spiegai mentre Tyler continuava a seguire la storia in silenzio
_Come se questo non bastasse ,qualche mese dopo ,il mio ragazzo è stato arrestato con l’accusa di spaccio di stupefacenti_ questa volta Tyler sembrò sbalordito ed io mi concessi un sorriso
_Già,è la stessa faccia che ho fatto io quando sono stata informata dell’accaduto.Ovviamente i miei non hanno creduto alla mia estraneità ai fatti  ,in un primo momento hanno persino pensato
che io potessi essere una sorta di complice e anche dopo essersi ricreduti hanno deciso che sarebbe stato meglio per me venire a vivere qui lontano dalle ‘’cattive compagnie’’_ conclusi mimando le virgolette con entrambe le mani.
_Fine della storia_ aggiunsi dopo un momento di silenzio,

_Ehi non è stata una storia poi così lunga e non ti è servita neanche quella_ schierzò Tyler indicando il bicchiere di birra al mio lato.Risi di gusto,
_Già,hai ragione_ concordai.Lui sembrò contento della mia reazione . _E tu ?Che mi dici di  te?_ chiesi prima di prendere un sorso di birra,Tyler sollevo le spalle
_Non c’è molto da dire ,ti sorprenderesti nel sentire quanto possa essere noiosa la vita a Mystic Falls_ qualcosa nella sua voce tremò mentre concludeva la sua affermazione ma in quel momento non vi badai molto.
_Oh andiamo ,è impossibile! Il Tyler Lockwood che conoscevo io si cacciava giornalmente nei guai_ gli ricordai provocandogli una risata sincera.
_E dall’episodio a cui ho assistito oggi fra te e Jeremy ho ben ragione di credere che le cose non siano cambiate poi molto_ aggiunsi.
_Nah,tuo cugino è un povero idiota_ minimizzò lui ,un sorriso di scherno mi si dipinse sul volto
_Stessa cosa che pensa lui di te_ gli confessai ma lui non sembrò particolarmente colpito.
_Diciamo che non ci amiamo molto_ ammise lui,
_C’entra qualcosa Vicky Donovan?_chiesi, quella domanda uscì spontanea senza che io potessi  trattenerla ma mi maledissi l’attimo dopo quando vidi il volto di Tyler impallidire e il suo sorriso trasformarsi in una smorfia d’amarezza.
_Ti ha raccontato anche questo?!_ interpretai quella domanda più come un’affermazione quindi non mi diedi peso di rispondervi.
_Si,penso che la storia di Vicky ci abbia portati a quello che siamo oggi_ ammise
_Due ragazzi che rischiano di darsele ogni volta che si vedono?_ scherzai io per alleggerire la tensione  ma Tyler non sembrò intuire la nota canzonatori e si limitò ad annuire
_Già proprio cosi_ affermò tornando a guardarmi negli occhi mentre io leggevo in quello sguardo tanta amarezza e mi maledissi nuovamente per aver menzionato Vicky Donovan.

‘’Complimenti Maya,bel modo per conquistare un ragazzo’’ mi ritrovai a pensare,ma che stavo dicendo,io non volevo conquistare Tyler.Non volevo,giusto?

Dovevo ammettere di essere sempre più confusa,non riuscivo a essere razionale mentre concentravo il mio sguardo su quei pozzi marroni  che mi ricordavano incredibilmente il fuoco che avevo visto
ardere durante i primi minuti della festa.  
_Sai May_ iniziò lui riutilizzando per la seconda volta in quella giornata il nomignolo che lui stesso mi aveva affibbiato _sono felice che tu sia tornata_ ammise infine,trovai sorprendente quella affermazione e
dovetti lottare con tutte le mie forze per non arrossire._Non dirmi che ti sei imbarazzata?_ domandò stupito lui prima di scoppiare a ridere,gli diedi un leggero schiaffo sul braccio,che dovetti ammettere essere molto muscoloso,
_Piantala,non mi sono imbarazzata_ mentii ma lui non diede segno di voler smettere di ridere, cosi lo spinsi ulteriormente e rimasi piuttosto sorpresa quando lo vidi cadere con la schiena all’indietro ,
e ancora più sorpresa quando sentii la sua mano racchiudersi intorno al mio polso e trascinarmi giù con lui.

Atterrai sopra il suo petto che era ancora attraversato dalle ultime scosse prodotte dalla precedente risata.

Mi ci volle qualche secondo per rendermi conto che mi trovavo schiacciata contro di lui,essendo in cima avrei potuto perfettamente liberarmi dalla sua presa ed allontanarmi,ma i miei muscoli non ne vollero sapere di
muoversi mentre i miei occhi si riperdevano in quel caldo marrone simile a cioccolato fuso,sentii la sua mano liberare il mio braccio e salire fino a toccarmi il volto ,
per un attimo ebbi l’impressione che stesse per parlare ma quel momento fu bruscamente interrotto da un’intromissione esterna.

_Maya!_ la voce di Jeremy mi raggiunse facendomi sussultare,mi allontanai velocemente da Tyler che nel frattempo aveva distorto lo sguardo per voltarsi verso la foresta poco illuminata dalla quale proveniva la voce.
_Maya_ questa volta la voce giunse più vicina e fui costretta ad alzarmi per avvistare Jeremy,stava procedendo a passo lento verso il ponte mentre si guardava a destra e sinistra,
intuii che mi stesse cercando  e trassi un sospiro di sollievo nel sapere che non aveva visto la scena di poco prima fra me e Tyler,avevo seriamente paura che gli potesse venire un infarto davanti ad una scena come quella.
_Jer_ lo chiamai senza troppo entusiasmo,finalmente lui puntò lo sguardo su di me,velocizzò il passo e quando fu a pochi metri di distanza vidi il suo sguardo saettare velocemente da me a un ancora seduto Tyler.
_Ti ho cercata dappertutto _ mi informò senza però degnarmi di uno sguardo,era troppo impegnato a fulminare Tyler.
_Mi sembra che tu mi abbia trovata_ risposi con una nota evidente di stizza nella voce,questo riportò la sua attenzione su di me
_Si,beh,dobbiamo andare_ concluse.

_Liberissimo di andartene Jeremy,la riaccompagno io_ si intromise Tyler che nel frattempo si era alzato,
_Non prenderti il disturbo_ sibilò Jeremy ,
_Nessun disturbo_ controbatte Tyler facendosi più vicino a mio cugino.
_Credimi Tyler : nevicherà all’inferno il giorno in cui io ti affidi Maya_ il tono di Jeremy non nascondeva la propria rabbia.
_Cosa stai insinuando Gilbert?_ Tyler si era fatto pericolosamente vicino a Jeremy e iniziava a perdere la proprio indifferenza
_Niente Lockwood solo che ripensando agli ultimi trascorsi non sono molto sicuro che tu sappia come ci si debba comportare con una ragazza e scusami tanto
se non ho voglia di sperimentare la cosa su mia cugina_ con quell’ultima provocazione ebbi seriamente paura che Tyler potesse saltargli addosso cosi mi affrettai ad afferrargli il braccio.

Tyler sembrò ricordarsi solo in quel secondo della mia presenza,abbassò lo sguardo sulla mia mano e sembrò riprendersi leggermente.
_Sai Jeremy dovresti ritenerti fortunato che qui ci sia Maya e che mi secchi molto scioccarla con la vista del sangue del cugino,perché altrimenti ti avrei fatto tornare a casa senza lingua_ concluse Tyler.

Strattonò il braccio che gli stavo trattenendo e dopo aver dato una spallata a Jeremy si allontanò.Lo seguii con lo sguardo mentre si allontanava scomparendo fra gli alberi ,
avrei voluto chiamarlo o magari raggiungerlo ma ero totalmente impietrita dopo la scena a cui avevo assistito.

Quando mi ripresi leggermente lanciai un’occhiataccia a Jeremy _Dovevi proprio farlo incazzare cosi?!?_ gli urlai contro,
_Sta tranquilla che a quest’ora si starà riprendendo tra le braccia di qualche cheerleader _ mi informò lui .

Gli passai accanto fulminandolo nuovamente e mi affrettai a raggiungere la radura dove si stava svolgendo la festa,mi alzai sulle punte per visionare meglio la zona alla ricerca di Tyler ma non lo trovai.
_Andiamo a casa_ disse Jeremy che nel frattempo mi aveva raggiunto,mi limitai ad annuire sommessamente mentre lo seguivo lontano dalla festa.

Prima che fosse troppo tardi mi voltai nuovamente con la speranza di riuscire a vederlo,ma restai nuovamente delusa una volta appurata la sua assenza.

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Capitolo 6
*** 6-Mystic Falls High School ***


Vorrei ringraziare Federica e Debs per il loro supporto :)

Capitolo 6

Mystic Falls High School


 

_No_  ripeté Elena per la terza volta nell’arco di cinque minuti,
_Oh andiamo Elena,sì ragionevole _ insistette Jeremy continuando a gesticolare con gli arti superiori,
_Lasciarti guidare la macchina quando non hai ancora neanche ottenuto la patente,non mi sembra il massimo dalla ragionevolezza _ controbatté Elena che iniziava a dare segni di disperazione,
_Tecnicamente sto per prenderla e poi se non mi fai provare come faccio a essere sicuro di saperla portare?!_ roteai gli occhi davanti elle opprimenti pretese di Jeremy, guardai l’orologio e sbuffai;
erano circa dieci minuti che andavano avanti cosi, Jeremy aveva avanzato la proposta non appena ci fummo seduti in macchina e fu sicuro di essere fuori dalla portata d’udito della zia Jenna,
non che con Elena se la stesse cavando facilmente.  

_Per la centesima volta NO Jeremy_ tuonò Elena mentre con mano malferma cercava di infilare le chiavi nell’apposito quadrante.
_Tutti hanno bisogno di far pratica e poi il tragitto da qui a scuola non è poi così lungo_ , ‘’Oddio’’ pensai ,iniziavo a non tollerare più quella discussione,e pensare che la giornata era iniziata tranquillamente
ero persino felice di non provare alcun tipo di ansia legata all’inizio del primo giorno scolastico,avevo fatto una sana colazione con cereali e latte ,avevo indossato un paio di jeans e una maglia che si abbinavano
alla perfezione ed infine avevo salutato zia Jenna e avevo seguito Jeremy ed Elena fino all’auto di quest’ultima.

Era stato allora che l’inferno era cominciato; Jeremy aveva chiesto ad Elena di lasciargli guidare l’auto fino a scuola ma la sorella non aveva preso con entusiasmo la sua proposta cosi
era iniziato uno scambio incessante e inconclusivo di battute che tutt’ora andava avanti.
_Maya,diglielo anche tu che posso benissimo guidare di qui a scuola_ mi chiamò in causa mio cugino utilizzando il classico tono da ‘’ necessito il tuo appoggio ’’
distolsi lo sguardo dal finestrino per puntarlo sul volto di Jeremy _No_ sibilai,
lui sembrò per un attimo sorpreso _Non posso credere che tu sia ancora arrabbiata per la festa_ disse con tono sconvolto ma io non mi degnai di rispondergli.

Erano passati due giorni dalla vicende avvenuta durante la festa e io non l’avevo ancora smaltita.Avevo passato il giorno precedente ad ignorarlo concentrandomi sugli scatoloni che chiedevano di essere
 spacchettati e sistemati,questo mi aveva aiutato ad evitare Jeremy e a non pensare a Tyler di cui non avevo avuto più notizie in seguito agli eventi delle festa.Mi ritrovai a pensare che forse era anche dovuto a quello
la mia voglia di scuola,volevo assicurarmi che Tyler stesse bene e che l’atteggiamento di Jeremy non avesse influito,in qualche modo, anche su di me.

Fino ad allora Jeremy avrebbe dovuto subire il mio comportamento schivo.Finalmente sentii il rumore della macchina in accensione e trassi un sospiro di sollievo.
_E’ una vera ingiustizia_ concluse Jeremy iniziando a guardare fuori dal finestrino
Non fare il bambino_ lo ammonì la sorella ma lui non replicò.

 In effetti,come detto da Jeremy,il viaggio non fù per niente lungo,dopo soli tre minuti ci ritrovavamo nel parcheggio della scuola e dopo qualche secondo Elena infilò la vettura in uno spazio vuoto accanto al cancello.
_Allora Maya,emozionata?_ mi chiese mia cugina una volta che tutti fummo scesi dalla macchina, mi diedi qualche secondo per soppesare la domanda di Elena mentre lasciavo che lo sguardo vagasse
per l’imponente edificio che si ergeva davanti a me.Ammirai la facciata bianca e rossa dell’edificio,dove compariva una modesta targa che portava la scritta ‘’Mystic Falls High School’’ .
_Effettivamente dovrei_ammisi tornando a guardare il volto curioso di mia cugina _ ma credo che momentaneamente io non debba scappare in bagno a vomitare o a cercare di controllare una crisi di nervi_ conclusi facendo spallucce.
A quel punto Elena sorrise e mi prese a braccetto _Bene,perché sono un pessimo aiuto durante le crisi di vomito_ mi confessò mentre iniziavamo a incamminarci verso l’entrata.

Una volta dentro fummo sommerse dal caos studentesco.Rimasi alquanto sorpresa dall’elevato numero di giovani liceali presenti a Mystic Falls,alcuni di loro correvano in direzione di altri scambiandosi
dalle pacche amichevoli e virili a più sdolcinati abbracci seguiti da allegri gridolini,altri ancora si spostavano,chi in gruppo,chi per conto suo, fra i corridoi dell’ecificio.Avanzammo fra il rumore di armadietti aperti o richiusi,
tra lo sfogliare di qualche libro di testo e lo scalpiccio delle scarpe sul suolo.Esaminai i volti dei vari studenti con cui incrociavo il cammino e mi resi conto che non sarebbe stato poi cosi tanto facile trovare Tyler li immezzo.
_Cerchi qualcuno?_ mi domandò Elena corrugando la fronte,mi resi conto solo allora di aver continuato a sollevare e girare la testa negli ultimi due minuti,
_No…no_ balbettai in un modo poco convincente _Stavo solo cercando di individuare la segreteria _mentii sentendo il sangue che iniziava ad affiorare sulle guance _Sai com’è per prendere l’orario…e quant’altro_ farneticai,
sfortunatamente fra i miei innumerevoli difetti ,oltre a quello di gesticolare, avevo anche il vizio di straparlare nei momenti d’imbarazzo.

Elena iniziò ad annuire senza però riuscire a mascherare un mezzo ghigno che le affiorò sulle labbra _Si,certo,l’orario_ ripeté lei .

A quel punto conclusi che sarebbe stato meglio tenere la bocca chiusa se volevo cavarmela in quella situazione.
_Vieni,la segreteria è per di qua_ aggiunse Elena iniziando a trascinarmi verso il lato sinistro del corridoio,ci facemmo strada fra la folla
_Ma è sempre così affollato qui?_ chiesi con tono scocciato mentre venivo urtata per la seconda volta in cinque minuti, Elena scosse la testa
_No,solitamente questo caos è tipico del primo giorno.Vedrai che da domani questa scuola non ti sembrerà più così tanto affollata_ mi assicurò prima di fermarsi davanti ad una porta.
_Qui c’è la segreteria_ mi informò indicando la porta con il braccio,guardai per un attimo la grossa scritta a caratteri blu che faceva bella mostra di se sulla vetrata della porta.

_Credo che dovrei entr…_ non conclusi la frase poiché la mia attenzione fu richiamata dai gesti convulsivi di Elena,iniziava a ricordarmi una giraffa mentre allungava il collo per osservare meglio la calca
_Stai cercando qualcuno?_ chiesi emulando il  tono che aveva utilizzato lei stessa poco prima , mi portai una mano al fianco con aria soddisfatta ,la vidi sussultare leggermente mentre si accorgeva di essere stata beccata .
_Non ho ancora visto Stefan_ sembrò voler giustificarsi lei,
_Và a cercarlo_ la esortai io,la vidi mordersi il labbro,tipico gesto che adottava quando era insicura.
_Non posso lasciarti sola!_  concluse ricominciando a fendere l’aria,prima che potessi aprir bocca per rassicurarla sentii un braccio circondarmi la cintola.

Mi voltai di scatto pronta a chiedere spiegazioni all’estraneo che avesse compiuto quel gesto ma restai leggermente di stucco quando mi resi conto che l’estraneo in questione non era altri che un sorridente Tyler.
_Stavi per mozzarmi la mano,vero?_  mi derise, ­decisi di stare al gioco
_Ma no,prima mi sarei accertata che non si trattasse di un ragazzo aitante_ controbattei,il ghigno sul suo volto si allargò
_Allora penso che ti sia andata più che bene_ rispose con tono allusivo a cui risposi con un’alzata di sopracciglia.
_Mhmh_ richiamò l’attenzione Elena ,
_Ehi Elena _ la salutò lui spostando il suo braccio dal mio ventre fin sopra le spalle ma non dando cenno di volerlo togliere,
_Ciao Tyler_ rispose mia cugina con aria divertita mentre faceva passare lo sguardo da me a lui e viceversa,
_Non vedo Stefan_ constatò Tyler con tono vago,convenni che aveva usato quella scusa per spostare l’attenzione da noi.
_Stavo giusto dicendo ad Elena di non preoccuparsi per me e di andarlo a cercare_aggiunsi prontamente io, sul volto  di Elena ricomparve un’espressione dubbiosa
_Elena ,vai tranquilla,sono in ottime mani_ insistetti io.

La vidi soffermare lo sguardo su Tyler ed infine su di me, _D’accordo_sospirò lei arrendevolmente ma anche leggermente sollevata _Ci vediamo dopo_ ci salutò prima di essere inghiottita dalla folla.
_Sono contento che tu abbia una cosi alta considerazione delle mie mani_ sollevai lo sguardo su di lui guardandolo di sottecchi
_Hai forse fatto un bagno d’umiltà stamattina?!_ lo canzonai _Oh no,sono cosi umile già di mio_ controbatté  lui,lo spinsi via giocosamente e lui tornò a ridere.
_D’accordo mr. Umiltà,credo proprio che a questo punto ci convenga entrare in segreteria_affermai tornando a guardare il quadrante del mio orologio,le lezioni sarebbero iniziate di li a dieci minuti.
_Perchè tanta fretta?_ domandò lui corrugando la fronte
_Perchè non vorrei beccarmi una nota di demerito al primo giorno e tutto per nonaver controllato l'orario in tempo_ risposi,suonando esagerata persino alle mie orecchie.
_Va bene va bene,entriamo_ acconsentì Tyler dopo essersi concesso una canzonatoria risata a cui era seguita una mia occhiataccia.

_Salve,sono Maya Sommers ,mi sono iscritta quest’anno e dovrei ritirare il mio orario scolastico e la lista del materiale da comprare_ ripetei la classica cantilena alla donna occhialuta che si trovava dietro la scrivania.

La vidi digitare al computer qualcosa,probabilmente il mio nome e dopo aver scrutato per qualche istante i risultati allo schermo ,aprì un cassetto dal quale estrasse alcuni fogli.
_Ecco qui,orari delle lezioni,nomi dei professori,piantina della scuola e lista di libri e quant’altro da acquistare _ mi illustrò i vari fogli ed infine me li porse.
_Signor Lockwood_ aggiunse con tono sorpreso una volta spostata la sua attenzione sul mio accompagnatore, _Non mi dica che devo già annunciarla al preside?!_ chiese con aria meravigliata.

Spostai anch’io il mio sguardo su di Tyler che si limitò a sollevare l’angolo sinistro della bocca in quella che risultò essere una smorfia di scherno
_Non ancora Louise,per il momento non ho  combinato nulla_ dichiarò,vidi la donna annuire con aria scettica,infine Tyler mi spinse fuori dalla stanza.

_Su andiamo ti accompagno alla tua prima lezione_ esordì una volta riemersi nel corridoio leggermente meno affolato, fece qualche passo prima di accorgersi che non lo stavo seguendo.
_Cosa?_ chiese in tono confuso una volta notata la mia espressione incredula .
_Quante volte sei stato convocato in quella stanza da arrivare a chiamare quella donna con il suo nome di battesimo?_ chiesi scioccata, per tutta risposta lui sollevò la testa iniziando a sghignazzare
_ Diciamo che l’anno scorso ho combinato qualche guaio che mi ha portato più volte a passare del tempo con Louise nell’attesa che il preside affilasse la mannaia_ spiegò lui senza cancellare dal suo volto il ghigno divertito.

Inarcai le sopracciglia _Allora scommetto che tu e il preside siate arrivati ad affibbiarvi dei nomignoli_ scherzai io mantenendo un’aria alquanto dubbiosa,lui si avvicinò per prendermi il braccio e iniziare a trascinarmi lungo il corridoio
_Nah,Charles non ha il mio stesso senso dell’umorismo,pensa che non mi consente neanche di chiamarlo per nome,si ostina a voler sentirsi dire ‘’signor preside’’_concluse lui regalandomi un occhiolino.

Sorvolai su quelle ultime informazioni e diedi uno sguardo all’orario delle lezioni _Dovrei avere storia a prima ora_ lo informai
_Oh bene ,conoscerai quel simpaticone di Alaric _ rispose lui rimarcando con una nota beffarda l’ultimo aggettivo, corrugai la fronte
_Si da il caso io lo abbia già conosciuto trattandosi del ragazzo di Jenna_ gli ricordai _e poi,non mi è sembrato tanto male_ aggiunsi .
_Oh certo se ti piacciono i tipi noiosi e saccenti lui fa al caso tuo_ rispose  con tono cinico.

Dovetti rimandare le mie proteste poiché raggiungemmo l’aula in questione _Bene,eccoci qui!Questa è un’aula,probabilmente a Los Angel facevate lezione sulla spiaggia fra sole e surf,
ma qui siamo più modesti_ mi canzonò lui guadagnandosi l’ennesimo schiaffo sul braccio
_Ehi,so come funziona la scuola_ gli feci notare,sollevò le mani in segno di resa
_D’accordo,d’accordo!Non ti surriscaldare,ci vediamo a mensa_ mi salutò prima di allontanarsi nella direzione opposta,lo seguii con lo sguardo per qualche secondo e infine mi decisi ad entrare nell’aula
dove già Alaric stava scrivendo qualcosa alla lavagna.

_Scusate il ritardo_ mi affrettai a dire una volta che tutti gli sguardi furono su di me ,
_Signorina Sommers,avevo iniziato a perdere le speranze di vederla_ mi salutò Alaric,
_Mi scusi A….professor Saltzman_ feci un promemoria mentale per ricordarmi di dare sempre del lei ad Alaric durante le ore scolastiche,
stavo per commettere l’imperdonabile errore di chiamare per nome il fidanzato di mia zia che in quel momento vestiva i panni del mio insegnante e non del futuro zio.

Così,dopo avergli lanciato un veloce sguardo di scuse mi diressi verso l’unico banco libero posto a metà classe.Percepii istantaneamente i vari brusii che iniziarono a circondarmi,alcune ragazze
mi lanciarono delle occhiate poco garbate prima di richiamare l’attenzione dell’amica per sussurrargli velocemente qualcosa all’orecchio,mentre i ragazzi si sprecavano in occhiate fin troppo eloquenti ,
qualcuno si spinse fino al punto di mandarmi un bacio.Non lasciai che tutte quelle attenzioni non desiderate mi deconcentrassero dalla lezione,cosi dopo aver tirato fuori dalla borsa un blocco e
una penna iniziai a prendere appunti mentre le voci intorno a me si andavano placando anche se sapevo benissimo di star giocando il ruolo della ‘’nuova arrivata’’ in una cittadina come Mystic Falls,
dove tutti si conoscevano e mai niente di esaltante attirava le loro attenzioni quindi mi arresi all’idea di rimanere sulla bocca di tutti per un tempo indeterminato.

Passai il resto delle ore a destreggiarmi fra una classe e l’altra senza un attimo di sosta perciò quando la campanella della quarta ora segnò la pausa per la mensa.Seguii l’orda scomposta di studenti che ,
come previsto,sfociò  nell’ampia sala pranzo. _Maya!_la voce trillante di Caroline mi raggiunse togliendomi il peso di dover passare al setaccio ogni tavolo presente nella sala prima di trovare quello dei miei amici,
la intravidi gesticolare in un tavolo posto quasi al centro della mensa,accanto a lei riconobbi Matt e con uno sguardo più attento fui in grado di individuare anche Tyler che era circondato da alcuni atleti,
riconoscibili per la stazza e l’aria spavalda ,e da qualche ragazza,probabilmente cherleaders .
_Salve_ esordii una volta raggiunto il tavolo, Caroline mi lanciò un sorriso luminoso ,
_Allora ?Finora sei sopravvissuta?_ mi voltai verso Tyler che aveva smesso di prestare attenzione ,alla piccola combriccola che lo circondava,
nel momento in cui si era accorto della mia presenza.Notai anche qualche sguardo velenoso delle ragazze disposte di fronte a lui,probabilmente mi avrebbero volentieri staccato la testa
per riacquistare l’attenzione di Tyler ma cercai di ignorarle
_Si,fino ad adesso è andato tutto liscio_risposi ma prima che potessi aggiungere altro una delle ochette che poco prima mi aveva fulminata rischiando di incenerirmi,si sporse sul tavolo verso Tyler,
mettendo ulteriormente in mostra lo scollo della maglietta.

_Ehi Ty_ con voce suadente richiamò la sua attenzione.Guardai come lui faceva scorrere lo sguardo sulle sue forme prorompenti e a quel punto non volli assistere ad altro.
_Credo che andrò a cercare Elena e Jeremy_ annunciai alzandomi bruscamente dal tavolo, Caroline sembrò un tantino sorpresa
_D’accordo…ti accompagno?_ si offrì,tornai a guardare il punto in cui Tyler e la gatta morta continuavano a conversare ,
_No,non ti preoccupare_ rassicurai Caroline costringendomi a mostrare un sorriso forzato.Mi allontanai del tavolo cercando di non sembrare troppo furente,ma mi era impossibile poiché il mio unico desiderio
era quello di tornare indietro e strappare il cuoio capelluto di quell’ochetta ossigenata.

Portai una mano fra i miei capelli ‘’Sta calma,calma!’’ mi ripetei ,non riuscivo a spiegare neanche a me stessa quella reazione spropositata.Tyler non mi apparteneva,non ero la sua ragazza e non avevo il
diritto di prendermela ogni volta che una ragazza ci provava con lui,anche se il termine ‘’provare’’ non rendeva a meglio la scena pietosa a cui avevo assistito poco prima,ma ad ogni modo,non era affar mio.

Attraversai le porte della mensa per passare nella zona scoperta e a quel punto fu piuttosto facile individuare il tavolo nel quale sedevano i miei cugini con i loro rispettivi partner.
_Tutto ok?_ fu la prima cosa che mi chiese Elena una volta che mi fui unita a loro
_Alla grande_ mentii, la vidi scambiarsi uno sguardo con Bonnie che risultò più confusa di lei.
_ Pensavo che  avresti  pranzato con Tyler_ disse Jeremy non sapendo quanto inopportuno potesse suonare quel commento in quel preciso istante,
_Pensavi male_ risposi secca evitando di fulminarlo con gli occhi.

Fortunatamente dopo un attimo di silenzio l’attenzione venne rivolta altrove e i quattro tornarono a conversare cercando di non mostrare interesse verso il mio stato d’animo.

Sentii lo sguardo di Stefan per qualche istante addosso ma non ebbi il coraggio di sostenerlo, avevo la sensazione che lui potesse scrutare nei meandri della mia mente e captare la rabbia omicida che mi attanagliava in quel momento.

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Capitolo 7
*** 7-La Sfida ***


Grazie alle mie 3 lettrici ecco a voi:

Capitolo 7

La Sfida

 

L’ultima ora passò rapida e indolore e quando mi ritrovai nuovamente nel parcheggio della scuola mi sentii finalmente libera,mi incamminai verso il punto in cui Elena mi attendeva insieme a Stefan .

_Ehi May ,fermati_ un brivido mi percosse lungo tutta la schiena mentre mi voltavo per vedere la figura di Tyler correre verso la mia direzione.

Non avevo ancora smaltito del tutto l’episodio della mensa cosi ,anziché accoglierlo con il solito sorriso,lo attesi incrociando le braccia e picchettando un piede al suolo.
_Ehi,tutto bene?_ chiese con tono stranito notando la mia espressione tesa,feci spallucce
_Tutto alla grande_ risposi in  tono neutro,soppesò per qualche  attimo il mio volto e infine lasciò cadere l’argomento.
_Volevi qualcosa?_ lo esortai ,dopo aver intravisto l’ espressioni, al contempo confuse e curiose ,di Elena e Stefan che ci stavano osservando da non molto lontano.

Tyler annuì, sembrava aver riacquistato la propria sicurezza , _Si,volevo chiederti se ti andava di assistere all’allenamento_ spiegò.
_Assistere all’allenamento?_ ripetei un tantino sorpresa mentre scioglievo la posizione rigida adottata poco prima,lui annuì nuovamente _
L’allenamento di football _ specificò.Mi ritrovai costretta ad ammettere che quella proposta mi aveva stupita a tal punto da farmi dimenticare il motivo per cui ,poco prima, lo avrei volentieri messo sotto  con un autotreno.
_Non saprei _ ammisi leggermente interdetta mentre mi voltavo nuovamente per guardare il punto del parcheggio in cui Elena e Stefan mi attendevano.
Tyler sembrò intercettare il mio sguardo _Oh andiamo,devi venire!_ insistette _Ti riaccompagno io a casa ,una volta finito_ promise.

Lo guardai per qualche secondo,stava davanti a me con le mani in tasca e un’espressione sincera sul volto,cercai di riscontrare qualche somiglianza fra il Tyler che mi stava davanti e quello che,
qualche ora prima aveva, esaminato con spropositata malizia il decolté della prorompente biondina .

Alla fine sospirai arrendevole _D’accordo_ accettai ,sul suo volto si dipinse un sorriso trionfante mentre mi si avvicinava per passarmi un braccio intorno alle spalle poi lo vidi alzare lo sguardo in direzione
di Elena mentre con la mano le segnalava la situazione,mi voltai in tempo per vedere il segno d’approvazione di mia cugina che infine sventolò la mano verso di noi ,prima di montare in macchina.

Ormai era fatta,da quel momento sarei stata costretta a seguire gli allenamenti di Tyler nell’attesa che lui mi riportasse a casa,certo c’era sempre il piano B che comprendeva una lunga e solitaria camminata che ,
però,nella mia mente,si concludeva con la mia figura persa nel bosco ,molto stile ‘’La bambina che amava Tom Gordon’’.

Sbuffai richiamando l’attenzione di Tyler _Già pentita?_ mi chiese con tono ironico,
_Tu non sai quanto_ lo schernii io.Lo sentii sghignazzare mentre raggiungevamo il campo da football,vidi alcuni ragazzi nelle loro possenti uniformi ,al centro campo
_Cavolo,hanno già iniziato il riscaldamento_ constatò Tyler con tono grave prima che potessi chiedergli il perché di tanta preoccupazione, la spiegazione giunse da sola;
_Signor Lockwood,che piacere vederla!Se non le dispiace che ne dice di correre a cambiarsi per poi eseguire dieci giri del campo mentre noi inguaribili puntuali, iniziamo gli allenamenti?!_ gridò il coach dal  centro del campo ,
vidi la mascella di Tyler contrarsi leggermente, quel ragazzo aveva qualche problema con le figure autoritarie,semplicemente non le tollerava.

Ma proprio quando pensai che avrebbe mandato al diavolo il coach lo sentii sospirare sconfitto _Ci vediamo dopo May_ disse prima di scomparire verso gli spogliatoi.

Mi guardai un attimo intorno,vidi qualche ragazzo fissarmi con aria divertita da centro campo ma decisi di non prestar loro troppa attenzione ,cosi mi voltai e mi diressi verso gli spalti vuoti alle mie spalle.

Mi accomodai sul gradino più basso,così da non richiamare troppo l’attenzione dei giocatori,giravano già troppe voci sul mio conto in quella città, e io non avevo alcuna intenzione di aggiungerne delle altre.

Stetti per qualche minuto semplicemente li seduta,ad osservare i giocatori muoversi per il campo sotto le istruzioni urlate dal coach,che ricorreva all’odioso fischietto ogni volta che doveva richiamare l’attenzione o,
ancora peggio,quando doveva sollecitare Tyler a compiere quei dieci giri in modo più veloce.
_No,non ci credo!_ delle voci  femminili arrivarono dall’altro lato del campo richiamando la mia attenzione.Vidi un piccolo gruppo di ragazze avanzare per il campo sorreggendo i loro borsoni mentre si scambiavano qualche battuta di spirito.

Intuii subito che si trattasse di cheerleader e ne ebbi la certezza quando individuai fra loro la figura snella di Caroline ,sorrisi mentre la vidi continuare a parlare con le sue compagne.Mi alzai dagli spalti decisa a raggiungerla ,
_Car…_ iniziai a chiamarla ma il resto delle lettere si dispersero nella mia bocca senza che io le pronunciassi ,
rimasi pietrificata quando,in seguito ad uno sguardo più attento,mi resi conto che fra quel piccolo gruppo di ragazze vi era anche l’oca ossigenata che aveva prontamente
messo in mostra il suo davanzale per attirare l’attenzione di Tyler durante l’ora di pranzo.

Sfortunatamente ,anche se non ero riuscita a completare del tutto il suo nome,Caroline si voltò ugualmente,come se mi avesse udito,vidi il suo volto illuminarsi mentre si allontanava velocemente dal gruppo per raggiungermi.
_Maya,che bello trovarti qui_ mi strinse velocemente fra le braccia lasciandomi la visuale libera oltre le sue spalle dove ,adesso,il gruppo di cheerleaders si era fermato e osservava la scena.
_Già,non sai quanto io sia felice_ risposi con ironia spropositata ma Caroline non sembrò notare il mio riferimento
_Vieni con me,ti presento al resto della squadra_ mi propose iniziando a trascinarmi per un braccio,sentii il sangue gelarsi nelle vene
_Oh no Caroline!Non c’è bisogno_ cercai di declinare il suo invito mentre tentavo di liberare il braccio dalla sua stretta,era sorprendente forte per essere una diciassettenne che passava il suo tempo fra balli scolastici e ragazzi.
_Sciocchezze! _ insistette lei continuando a trainarmi per il campo.

Mentre avanzavo  nel prato pregai che il terreno si aprisse creando una voragine che mi  risucchiasse sottraendomi a quell’imminente umiliazione ,ma ,ahimè, la terra non si mosse e non diede segno di volerlo fare di li a poco.  
_Ragazze, questa è Maya Sommers,è la cugina di Elena_ mi presentò con tono squillante Caroline una volta raggiunto il gruppo delle arpie.

Le vidi scambiarsi qualche sguardo fugace per poi tornare ad osservarmi _Ciao Maya_ salutarono in coro.
_E così sei la cugina di Elena?_ mi chiese una di loro
_Si,mio padre era il fratello di sua madre_ spiegai brevemente.
_E sei qui perché vuoi entrare a far parte delle cheerleaders ?_ spostai il mio sguardo sulla diretta interessata e non fui per niente sorpresa quando mi resi conto che a parlare era stata
la ragazza della mensa.

Mi fissava con braccia incrociate mentre non si preoccupava  di nascondere il proprio scetticismo .
_No_ risposi secca mentre sentivo tutta la rabbia di quella mattina ripresentarsi.

La vidi ghignare _E allora cosa ci fai qui?Questi allenamenti sono riservati solo alle cheerleaders e ai giocatori di footbal_ sentenziò, _Vuoi forse entrare a far parte della squadra?_ aggiunse provocando qualche
risata fra le sue compagne.
_Michelle_ sibilò Caroline frapponendosi fra me e la ragazza,che ora conoscevo come ‘’Michelle’’ ,
_Oh no sta tranquilla,ho un fisico troppo sottile per poter giocare a footbal, ma ehi,tu saresti perfetta!_ risposi io con finto tono amichevole.Il sorrisino compiaciuto ,che le si era allargato poco prima fra le labbra ,
scomparve quando sentii le sue amiche apprezzare la mia battuta .
_ Cosa staresti insinuando?_ tuonò facendo qualche passo verso di me che ,al contrario delle sue previsioni,non indietreggiai 
_Niente,dico solo che col fisico possente che ti ritrovi sei sprecata come cheerleader _ le spiegai con tono neutro.
_Ah si?_ chiese con una nota beffarda ,fermandosi solo a qualche passo distanza da me _Sai cosa penso invece io?_ chiese retoricamente ,_Penso che la tua sia tutta invidia! Sei tanto brava con le parole ,
ma come te la cavi con i fatti?_ chiese con tono di sfida,inarcai le sopracciglia
_Cosa vuoi dire?_ la vidi ricominciare a ghignare
_Scommetto che mi critichi tanto soltanto perché invidi le mie doti da cheerleader _ spiegò lei riavviandosi i capelli .

Mi ci volle tutta la mia buona volontà per non scoppiarle a ridere in faccia _Ma fammi il piacere_ risposi prima di emettere una risata divertita. Il suo volto si rabbuiò nuovamente
_Ok,adesso basta ragazze!_ si intromise Caroline ma nessuna delle due parve ascoltarla.
_Stai insinuando che saresti una cheerleader migliore di me?_ continuò Michell con tono sarcastico ,
_No ,sto insinuando che potrei soffiarti il posto in meno di due minuti_ chiarii io con tono minaccioso.
_Oh davvero?_ chiese scetticamente lei mentre si beava delle risatine delle sue compagne, _Dimostralo!_ aggiunse prima di voltarsi verso la sua amica _Gina,prendi la radio e metti questo_ ordinò alla ragazza passandole
un cd che aveva prontamente estratto dalla borsa.

La ragazza eseguì alla perfezione le istruzioni di Michelle che nel frattempo si guardò intorno compiaciuta _Che ne dite di lasciare un po’ di spazio?!_ chiese alzando il tono della voce in modo spropositato mentre
il suo sguardo si soffermava verso i giocatori,mi resi conto solo in quell’istante dell’incredibile poca distanza che separava i due campi,una volta seguito lo sguardo di Michelle ritrovai nel mio campo visivo Tyler e il
resto della squadra intenta a guardarci e capii subito il piano di quella vipera infida; voleva semplicemente farmi fare brutta figura davanti a Tyler in modo tale da catturare il suo interesse.Non sapeva con chi stava giocando.

Ad un tratto la voce di Christina Aguilera echeggiò nel campo  con le prime note della canzone ‘’Keeps getting better’’, _Guarda e impara_ mi invitò lei prima di iniziare ad ondeggiare a ritmo di musica.

some days I’m a Super Bitch
up to my old tricks
but it won’t last forever
next day I’m your Super Girl
out to save the world
and it keeps gettin better


La osservai , accorgendomi che le sue doti erano soprattutto legate ad un abile movimento del bacino

so baby yes i know what i am
and no i don’t give a damn
and you’ll be lovin it


Si abbassò esponendo ulteriormente il lato B e fui pronta a giurare che mentre lo faceva lanciasse qualche sguardo provocante a Tyler .Sentii il sangue iniziare a bollire mentre un sorriso amaro si dipingeva sulle mia labbra si stava scavando la
fossa con le sue mani !

kiss kiss gonna tell you right now
i make it sweet on the lips
and simply knock you out

 
Le concessi I suoi ultimi due minuti di successo mentre si beava degli sguardi vogliosi dei ragazzi e di quelli complici delle amiche.

_Hai finito?_ le chiesi finalmente sollevando le sopracciglia per rimarcare il mio tono caustico .

Sembrò ricordarsi solo in quel momento della mia presenza ma si riprese subito _Prego,è il tuo turno_ rispose indicando con la mano il punto in cui cinque minuti prima aveva sculettato lei.

_Vedi Michelle_ iniziai lasciando che la musica continuasse a scorrere

yeah baby there’s a villain in me
so sexy sour and sweet
and you’ll be lovin it

 
_Oltre a saper fare questo _ dissi prima di muovere il bacino nello in modo sensuale copiando i movimenti eseguiti da lei poco prima .
_E questo_ proseguii iniziando ad ondeggiare accompagnata dalla voce dell’Aguilera

some days I’m a Super Bitch
up to my old tricks
but it won’t last forever


 _Bisogna saper fare anche questo_ dichiarai prima di torcere velocemente il busto  verso il suolo fino a formare una sorta di ponte che mi permise di darmi un’ulteriore spinta con gli arti inferiori che ,
una volta giunti in aria vennero flessi  in modo tale da farmi completare il movimento in modo armonioso mentre i piedi ritoccavano il suolo.

next day I’m your Super Girl
out to save the world
and it keeps gettin better


Ripetei l’avvitamento più volte sotto lo sguardo esterrefatto dei miei spettatori  .

hold on
it keeps gettin better
hold on
it keeps gettin better


 _Oppure questo_ aggiunsi prima di prendere una piccola rincorsa in avanti  a cui feci seguire una capriola dapprima con entrambe le mani

in the blink of an eye
in the speed of light

Poi con una sola,
I’ll hold the universe up
and make your planets collide


E infine senza

when i strap on my boots
and i slip on my suit
you see the vixen in me
becomes an angel for you


_Quando saprai fare queste cose potrai ritenerti una ginnasta migliore di me _ conclusi mentre venivano trasmesse le ultime battute della canzone

some days I’m a Super Bitch
up to my old tricks
but it won’t last forever


Seguì un attimo di silenzio in cui tutti si soffermarono a soppesare quello che avevano appena visto,poi un fischio d’approvazione interruppe il silenzio dando seguito ad ulteriori fischi e qualche applauso provenienti soprattutto dall’altro campo.
_Sei stata incredibile _ trillo Caroline prima di buttarmi le braccia al collo mentre iniziava a saltellare.Vidi con la coda dell’occhio l’espressione attonita di Michelle che si limitò ad afferrare la sua borsa e iniziare a correre verso gli spogliatoi,probabilmente stava trattenendo a stento una crisi isterica.
_Ma come hai fatto?_ mi domandò una stupefatta Caroline.Feci spallucce
_Risulta più facile farlo sulla terra ferma ,quando per anni sei stata costretta ad eseguirli su una trave_ spiegai dando un leggero accenno del mio passato nella ginnastica artistica.

Caroline mi strinse un’ ultima volta prima di voltarsi verso le altre ragazze _Va bene gente,lo show è finito iniziate a riscaldarvi_ intimò con voce autoritaria mentre io ritornavo verso gli spalti per poter finalmente
assistere agli allenamenti di Tyler.

Mi concentrai sul football ,mentre una parte di me continuava ad assaporare la vittoria,fin da quando mia madre ,all’età di otto anni,mi aveva trascinato controvoglia in una delle migliori scuole di ginnastica della città,
avevo sempre sognato di poter sfruttare quello che avevo imparato in quei sei anni di lezioni ma fino a quel momento non si era mai presentata l’opportunità.Sorrisi nuovamente, o almeno non fino a quando Michelle me
ne aveva dato occasione.

Passai la mezzora seguente a guardare le azioni di Tyler e dei suoi compagni ,trovandomi costretta ad ammettere che il football ,con tutti quei placcaggi e passaggi,non faceva per me.
_Ehi Maya_ la voce di Caroline mi allontanò finalmente da quei complicati schemi di gioco.
_Ehi_ la salutai io, mentre prendeva posto accanto a me,
_Sei stata veramente straordinaria oggi_ tornò a complimentarsi ,scossi la testa
_ Ho fatto semplicemente quello che mi riusciva meglio!_ ammisi,
_Eseguire degli avvitamenti ginnastici?_ mi chiese Caroline aspettandosi una conferma
_No_ la sorpresi io _Far innervosire Michelle_ risposi in tono ironico. _Già devo ammettere che la sua faccia è diventata verde_ mi confessò lei ridacchiando.
_Ho una proposta da farti_ aggiunse una volta interrotta la risata,corrugai la fronte mentre osservavo i suoi occhi sfavillare pericolosamente
_Cioè?_ chiesi dubbiosa ,
_Che ne dici di unirti a noi?_ spiegò finalmente indicando con la testa il resto delle cheerleaders che ,avendo finito l’allenamento,si affannavano per raccogliere le proprio cose.

Quasi mi venne un colpo a sentire quella proposta a dir poco oscena _Non se ne parla_ quasi gridai, Caroline ,che sembrava essersi preparata a tale evenienza , fece sporgere il labbro inferiore iniziando a sembrare un cucciolo di cane,
_Abbiamo bisogno di te!_ disse con tono disperato.Roteai gli occhi
_Caroline ,saltare su e giù dimenando un paio di pon-pon non fa al caso mio_ cercai di giustificarmi mentre lei intensificava il suo sguardo da cucciolo bisognoso .
_Non andrebbe cosi,con te in squadra potremmo finalmente aggiungere qualche acrobazia e le ragazze oserebbero di più per seguire il tuo esempio_ spiegò lei. Sospirai
_Caroline ,molte di quelle ragazze farebbero a gare per spezzarmi qualche gamba in modo tale da mettermi subito fuori gioco_ le feci notare ,lei scosse la testa
_Sciocchezze,hanno visto quanto vali,ora ti rispettano_ mi assicurò lei
_E poi…_ iniziò,tornai a guardarla incuriosita dalla scusa che avrebbe adottato questa volta._E poi se non vuoi farlo per me ,fallo per Tyler!_ strabuzzai gli occhi mentre rischiavo di affogarmi con la mia stessa saliva ‘’Colpita e affondata’’ pensai .
Vidi un sorriso buffo formarsi sul suo volto _Tyler?!?_ balbettai,
_Oh andiamo,mi sembra chiaro che tu abbia fatto tutto ciò per lui_ sentenziò lei.
_Se per tutto ciò ti riferisci allo scontro con Michelle mi preme ricordarti che è stata lei a sfidarmi _ Caroline annuì senza smettere di sorridere in modo beffardo
_Si certo,effettivamente è state lei ad iniziare anche oggi a pranzo!_confermò riportando alla mia mente un particolare che pensavo  lei non avesse notato,
_Tu come…?_ iniziai ma non riuscii ad articolare bene la domanda che Caroline intuì ugualmente
_Come me ne sono resa conto?_ concluse per me,mi limitai ad annuire sconvolta,
_Oh andiamo Maya,io sono un’ottima osservatrice e poi la tua aura negativa ha rischiato di soffocarci tutti in quel tavolo_ spiegò.

_Scusate l’interruzione_ sussultai leggermente mentre la voce di Tyler interrompeva le spontanee rivelazioni di Caroline ,mi voltai per guardare Tyler che ricambiò il mio sguardo da qualche panca di distanza
_Io ho finito,andiamo?_ mi chiese prima di far scorrere lo sguardo da una sconvolta me ad una sorridente Caroline.
 _Si_ mi affrettai a rispondere ,una volta riprese le mie capacità verbali, _Ci vediamo domani_ salutai Caroline prima di raggiungere Tyler
_Ah ,Maya_ mi richiamò lei costringendomi a voltarmi nuovamente, _Pensa alla mia offerta_ mi ricordò prima di farmi l’occhiolino.

Notai l’espressione incuriosita di Tyler che ,però riuscì a trattenere le domande fino a quando non fummo saliti nella sua auto.
_A cosa si riferiva Caroline?_ mi chiese finalmente una volta inserita la prima, scrollai le spalle
_Vuole che entri a far parte delle Cheerleaders_ conclusi con una smorfia, lui sembrò divertito
_Dopo lo spettacolo che hai tenuto oggi penso che sia normale il suo interessamento_ mi fece notare lui,
_Hai assistito proprio a tutto?_ chiesi accentuando la smorfia di poco prima cosa che lui non vide ,indaffarato com’era ad uscire dal parcheggio scolastico,.
_Io, e tutti gli altri ragazzi della squadra_ aggiunse lui prima di lanciarmi un’occhiata  veloce
_E devo dire che ho apprezzato davvero tanto tutto quel  dimenare di fianchi_ confessò con aria divertita,roteai gli occhi
_ Maschi! Puoi mostrar loro uno spettacolo ricco di acrobazie e loro noteranno solo il movimento del posteriore._Lo sentii ridacchiare,
_E’ stata piuttosto divertente anche la faccia di Michelle,solo ,non pensi che avresti potuto aspettare qualche giorno prima di farti dei nemici?_ mi schernì.
_Nah,perché aspettare  quando puoi avere tutto e subito?!_controbbatei con tono ironico.
_In fin dei conti Michelle non è una poi così gran minaccia_ mi informò lui mentre davanti a noi iniziavano a delinearsi i contorni di casa Gilbert.
_La conosci molto bene?_ mi trovai a chiedergli mentre ripensavo alla sua precedente affermazione,lo vidi sollevare leggermente le spalle
_No ,scambiamo qualche parola ogni tanto, niente di più_ rispose tranquillamente
_Beh oggi a mensa sembrava che ci fosse molta affinità fra te e i suoi splendidi occhi_ affermai,lo vidi distogliere lo sguardo dalla strada per puntarlo su di me ,svelando un aria confusa e leggermente perplessa
_Oh andiamo Ty ‘’occhi’’ era un eufemismo e stava per ‘’seno’’_ risposi puntando il mio,a quel punto lo vidi scoppiare a ridere _Si molto divertente_ risposi acida,
_Fra me e Michelle non c’è niente_ rispose_Non è il mio tipo_ aggiunse poi, regalandomi un’occhiata carica di significato,avrei voluto approfondire l’argomento ma in quel momento non trovai il coraggio.

Vidi la macchina svoltare nel vialetto di casa Gilbert prima di sentir spegnere il motore _Eccoci arrivati_annunciò Tyler mentre lasciava il volante. Annuii
_Grazie del passaggio Ty_ lui mostrò un sorriso sincero
_Grazie a te per lo splendido spettacolo di oggi pomeriggio_ controbbattè lui ,
_Idiota_lo apostrofai con una risata prima di aprire lo sportello e scendere dalla macchina.
_A domani May_ si allungò verso lo sportello, ancora aperto ,per un ultimo saluto ed infine ripatì.

Seguii la sagoma della sua auto per qualche istante e infine ,dopo un lungo sospiro, entrai in casa.
 

 

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Capitolo 8
*** 8-Collera ***


Grazie a Debs,ti dedico questo capitolo :

Capitolo 8

Collera

 

_Samuel Richardson scrisse ‘’Pamela’’ nel  1740_ continuò a blaterare la professoressa Marcey dilungandosi nell’esposizione della vita di Richardson .

Avevo già studiato quel determinato autore e le sue opere l’anno precedente ,alla luce di ciò e dalla noia ,conferita dalla monotona cadenza della Marcey,  
ricacciai la testa sul banco cercando di ignorare quell’insopportabile timbro,paragonabile al ronzio di una mosca . Aprii l’agenda ,che avevo gettato sul banco una volta entrata in classe, sfogliai le pagine ,ancora nuove,
fino a raggiungere la data del giorno. Il numero 7 campeggiava in cima alla pagina ,accompagnato dalla scritta  ‘’Settembre’’.

Sbuffai,poco importava controllare che giorno fosse,non avevo bisogno di un’agenda o di un calendario per ricordarmi che erano già due giorni che Tyler non si faceva vivo.

Richiusi l’agenda che emise un leggerò tonfo ,sollevai lo sguardo per accertarmi che la Marcey non avesse udito il rumore e mi rilassai una volta constatato che era ancora intenta a blaterare qualcosa a cui ,
nuovamente,non prestai attenzione. Dopo l’episodio del campo di football, nel quale avevo finalmente avuto la mia vendetta contro la spocchiosa Michelle,
Tyler mi aveva riaccompagnato a casa come promesso e non mi era sembrato particolarmente strano,anzi,mi era parso del tutto normale,non certo uno che sta covando una brutta influenza .

Questo era quello che mi era stato riferito da Caroline quando ,il giorno dopo, avevo notato l’assenza di Tyler,avevo chiesto all’intero gruppo sue notizie ma Caroline sembrava l’unica ,fra Matt,Bonnie ,Elena e Stefan,
ad essere a conoscenza della cosa,anche se nel sua spiegazione si era preoccupata di aggiungere che aveva appreso quelle notizie da Matt,che aveva ricevuto una chiamata dall’amico stesso la sera prima. 

Avevo cercato qualche segno di smentita nei volti dei miei amici ma Bonnie ed Elena avevano distolto velocemente il loro sguardo iniziando una conversazione alquanto improvvisata,Matt si era limitato ad annuire con un sorriso tirato
sulle labbra mentre Stefan aveva semplicemente sostenuto il mio sguardo con tranquillità.Il giorno dopo avevo provato a rintracciarlo senza ,però,ottenere dei risultati.

E così eccomi qui, mentre con la mente ripercorrevo le giornate precedenti al posto di prestare attenzione all’odierna lezione di Letteratura Inglese.Mi sporsi leggermente di lato per assicurarmi che la Marcey
non mi potesse vedere,ed infine estrassi il cellulare per controllare eventuali avvisi di chiamata ,non fui per niente sorpresa quando ne appurai l’assenza .
_Signorina Sommers,cosa sta facendo?_ la voce piccata della Mercey mi fece sussultare ,mi affrettai a ricompormi sul banco mentre con una mano cercavo di nascondere il telefono
_Mi era caduta…_ iniziai a sudare freddo mentre con gli occhi vagavo sul banco alla ricerca di qualcosa da mostrare _ehm…la matita_ aggiunsi sollevando la mano per evidenziare l’oggetto.

L’insegnante sembrò soppesare le mie parole,la vidi scrutare attentamente il mio volto e proprio quando stava per aprir bocca il suono acuto della campanella risuonò per tutta l’aula _D’accordo,andate_ concluse la Marcey
lanciandomi un ultimo sguardo furente.
Trassi un respiro di sollievo ma non persi tempo ad impilare ordinatamente i libri dentro la borsa,vi gettai dentro il tutto e mi affrettai ad abbandonare l’aula.

Una volta nel corridoio mi ritrovai a sospirare nuovamente,mentre appuntavo un promemoria mentale per ricordarmi di mostrarmi leggermente più interessata alla prossima lezione della Mercey,forse in questo modo avrebbe chiuso un occhio sull’accaduto del giorno.
Ebbi il tempo di concludere la mia constatazione e di svoltare verso gli armadietti quando vidi Caroline appoggiata ad uno di essi mentre intratteneva una conversazione con qualcuno.

Focalizzai meglio la scena per riconoscere il suo interlocutore,che in quel momento mi dava le spalle, e quasi sussultai una volta riconosciuta la figura ben scolpita di Tyler.
_Pensavo che saresti rimasto a casa oggi_  disse lei con tono deciso,la vidi corrugare la fronte ,sembrava  preoccupata _Soprattutto oggi_ aggiunse confermando le mie ipotesi.
_Non ti preoccupare so quel che faccio_ rispose lui con aria schiva,più che una conversazione aveva l’aria di una discussione,o almeno gli si avvicinava molto.

I due non sembrarono avermi notata cosi decisi di rimanere li dov’ero ,nascosta quanto bastava dagli armadietti,tanto da consentirmi una visuale discreta della situazione.
_Sappiamo entrambi che è comunque un rischio_ insistette lei fulminandolo con lo sguardo
_E credi che io non lo sappia?_  controbatté lui ,non potei vederlo in faccia ma a sentire il tono sembrava veramente spazientito da quella conversazione.
_Non direi dato che ti trovi qui_ lo schernì Caroline mentre si portava una mano al fianco per far valere maggiormente la sua espressione contrariata. _Mi sembrava che mi avessi detto che saresti rimasto a casa fino a
quando non fosse finita_ aggiunse senza però curarsi di abbassare il tono.

Finita?Cosa doveva finire? Iniziavo ad avere seri dubbi che l’argomento della conversazione fosse una banale influenza,Caroline sembrava davvero turbata dalla presenza di Tyler a scuola,aveva chiarito
esplicitamente che non si aspettava di rivederlo ,o almeno,non oggi,non prima che fosse ‘’finita’’.
_Non potevo rimanere a casa,mia madre si è insospettita dopo una telefonata della segreteria_ spiegò lui senza smorzare il tono,metteva un’enfasi inaudita ad ogni parola,senza che ce ne fosse bisogno.
_Hai combinato qualcosa?_ si informò lei incrociando le braccia.
_Ma no,hanno chiamato semplicemente perché avevano bisogno di consegnare un documento solo che non potevano darlo a me dato che non ero a scuola _. Caroline sospirò esasperata
_La solita fortuna!_ affermò in tono ironico sollevando la testa, _D’accordo,solo cerca di non combinare qualche casino!So come ti scombina l’avvicinarsi d…._ Caroline lasciò in sospeso la frase quando
il rumore di una suoneria vibrò nell’aria, abbassai istintivamente lo sguardo sulle mie tasche presa da un orribile sospetto ,confermato non appena vidi la lucina del mio telefono illuminarsi per segnalare l’arrivo di un messaggio.

Un attimo di panico mi travolse mentre immaginai le figure di Tyler e Caroline svoltare l’angolo ,richiamati dal suono, ritrovando me in quella posizione da origliatrice,
mi avrebbero presa per una perseguitatrice e non mi avrebbero più rivolto la parola.Decisi cosi di iniziare a camminare mentre,con una mano,afferravo velocemente il cellulare aprendolo e puntandoci sopra il mio sguardo ,
feci finta di essere immersa nella lettura di qualcosa di veramente interessante mentre mi immettevo nella folla studentesca,una volta entrata nel loro campo visivo mi voltai ,
_Ehi ragazzi!_ li salutai mostrando una faccia sorpresa.Caroline sorrise calorosamente
_Maya!_ mi salutò, fortunatamente non sembrava aver intuito niente. Mi avvicinai a loro mentre Tyler continuava a darmi le spalle e quando li raggiunsi mi voltai istintivamente verso di lui che ricambiò vagamente il mio sguardo,
quasi trasalii alla vista di due pesanti borse violacee che facevano capolino sotto i suoi occhi , erano maggiormente evidenziate dal colorito pallido del suo volto.
_T…Ty,stai bene?_ balbettai confusamente,lo vidi sollevare lo sguardo dal mio viso per riportarlo su Caroline
_E’ solo una brutta influenza,te l’avevo detto_ insistette lei rispondendo prontamente.
_Già,un’influenza_ confermò lui con tono quasi beffardo.
_Bene ragazzi,io devo scappare ,ci vediamo dopo_ annunciò Caroline prima di allontanarsi.

Ero troppo impegnata ad osservare il volto stremato di Tyler, che quasi non feci caso all’occhiata in tralice che gli lanciò Caroline prima di scomparire definitivamente fra la folla.
_Hai un’aria distrutta_ gli feci notare,mi risparmiai di aggiungere che era TROPPO distrutta per trattarsi di una banale influenza.
_Non ho dormito bene_ ammise ,questa volta il suo tono fu sincero, anche se non potei non notare la durezza con cui pronunciò quelle parole.
_Ero preoccupata,non avevo avuto più tue notizie_iniziai a spiegargli mentre lui continuava ad osservarmi quasi…infastidito. _Ho provato a chiamarti,ho persino lasciato qualche messaggio in segreteria ,
ma tu non hai risposto_ conclusi con una leggera ansia nella voce.
_E perché avrei dovuto farlo?!_ chiese lui spiazzandomi totalmente,
_Cosa?_ mormorai stentando a credere alle mio orecchie,
_Perchè avrei dovuto richiamarti?_ aggiunse lui con maggior veemenza ,per la seconda volta nell’arco di due minuti mi trovai totalmente disorientata dalle sue risposte
_Beh,perché io…perché noi…_ iniziai ma lui non mi diede il tempo di finire
_Non c’è nessun NOI Maya_ chiarì scagliandomi contro quelle parole,le sentii arrivare come lame affilate _pensavo che_ balbettai senza riuscire a concludere intimidita dai suoi occhi,
gli stessi occhi che due giorni prima avevo osservato ammaliata mentre li vedevo illuminarsi ad un sorriso,sentii di non poter continuare a lungo a reggere quello sguardo che ora sembrava solamente accusatorio,privo di anima.
_Qualunque cosa pensassi ,pensavi male_ concluse lui  prima di allontanarsi con passo deciso.

Rimasi li,impietrita,guardandolo andare via,senza poter muovere un muscolo,avrei voluto urlargli contro di andare al diavolo,spingerlo,schiaffeggiarlo ,avrei voluto reagire!Invece ero rimasta semplicemente li in maniera passiva .

Mi accorsi solo in quel momento delle lacrime che scendevano silenziose rigandomi il volto,le asciugai con il dorso del braccio ,ma loro non vollero fermarsi,iniziarono a scendere copiosamente appannandomi la vista,
reagii d’istinto,afferrai la borsa che avevo lasciato scivolare dalla spalla e che ora si trovava a terra e poi corsi! Raggiunsi il bagno delle ragazze,dove ,fortunatamente, non c’era nessuno,mi resi conto che probabilmente
la campana era già suonata,ma in quel momento non me ne importò.Mi limitai a dare libero sfogo alle mie lacrime mentre con la mente ripercorrevo l’intero episodio.Mi accasciai contro il muro e rimasi semplicemente
li a piangere per un tempo che mi sembrò un’infinità .

Saltai la pausa pranzo e anche l’ora che seguì, e alla fine uscii con qualche minuto d’anticipo,decisi che avrei camminato a piedi fino a casa,lasciai un messaggio telefonico ad Elena,informandola della mia decisione.

Era da qualche giorno che ripromettevo a me stessa di fare quel percorso a piedi,per bearmi della natura circostante,ma sicuramente non era questa l’occasione che avevo immaginato,non mentre gli occhi erano talmente
gonfi che minacciavano di uscire fuori dalla orbite,ma preferii ugualmente andare a piedi ,volevo rimanere un po’ da sola,cosa che avevo già ampiamente fatto nelle ultime due ore.Iniziai a frugare nella borsa
,ricordavo di avervi posato il mio ipod.

Finalmente ,dopo numerose ricerche lo trovai immerso fra i libri che ,nella fretta,avevo dimenticato di riposare nell’armadietto,morale della favola avevo un carico extra di libri nella borsa.Infilai le cuffie
prima di premere play e girare la rondellina fino ad ottenere un volume completo.La mezzora seguente la passai persa nelle parole delle canzoni ,neanche mi resi conto di essere arrivata a destinazione ed infilai
le fino a quando non mi ritrovai davanti la casa.

Trassi un sospiro di sollievo quando,una volta dentro,mi resi conto di essere sola,salii al piano di sopra e mi gettai sul mio letto dove ,finalmente,mi persi nella beata incoscienza del sonno.
 
Mi risvegliai quello stesso pomeriggio con un’emicrania tremenda ,trovando ,d’un tratto,l’idea di quel sonnellino veramente pessima. Mi spostai pesantemente fino al bagno dove,una volta chiusa la porta,mi concessi una doccia
bollente,lasciando che i miei muscoli si sciogliessero a contatto con l’acqua calda .

Quando ne riemersi mi sentii rigenerata, diedi un leggero colpo di phon ai capelli ,non volevo far ritornare l’odiosa emicrania,ed infine infilai un vecchio paio di jeans ed una felpa comprata quell’estate a Parigi.

Scesi di sotto,con nelle mani la mia vecchia copia di ‘’Ragione e Sentimento’’, mi sorpresi nel trovare Jeremy intento ad armeggiare con la macchina del caffè.
_Sei sicuro di riuscire a farcela?_ gli chiesi con tono seriamente dubbioso,lo vidi sussultare,probabilmente non mi aveva sentita arrivare,
_Mi hai fatto prendere un colpo_ chiarì non appena gli sottrassi il contenitore del caffè solubile dalle mani. _Che fine hai fatto oggi?_ chiese mentre io iniziavo a versare quattro grossi cucchiai di caffè in un contenitore ricolmo d’acqua,
_Sono tornata a piedi_ spiegai brevemente ,_No,intendevo oggi ,durante l’ora di trigonometria_ specificò lui.

Mi maledissi mentalmente per non essermi ricordata che condividevo l’ora di Trigonometria con Jeremy e che quindi non passavo inosservata.
_Stavo poco bene_ mi giustificai con un tono che non ammetteva repliche,lo vidi osservarmi per qualche secondo,come se stesse cercando un motivo valido per controbattere ma fortunatamente rimase zitto lasciando cadere il discorso.Gli concessi uno sguardo ,constatando che era ancora vestito
_Vai da qualche parte?_ gli domandai prima di passargli una grossa tazza di liquido nero
_Mi vedo con Bonnie al Grill,vuoi venire?_ si informò,scossi la testa
_No,credo che oggi mi godrò una meritata giornata di riposo in compagnia di questo_ conclusi alzando la copia stropicciata di ‘’Ragione e Sentimento’’.Jeremy la osservò con aria critica
_Quanti secoli ha quel libro?!?_ mi derise,non badai alla sua provocazione ,mi limitai ad ammirare la preziosa rilegatura in pelle . _Non ti danno fastidio tutte quelle pieghe?_ proseguì lui una volta visto l’interno,
_E’ proprio questo il bello_ gli risposi alzando un attimo lo sguardo su di lui _Conosco ogni piega,occhi macchia e ogni scarabocchio di questo libro,ad esempio ,so che a pagina 12 c’è un piccolo schizzo che,
a prima impressione, sembrerebbe caffe,mentre in realtà si tratta d’acquarello .Mentre, pagina 58 è leggermente rovinata ai bordi_ proseguii elencando i piccoli ‘’difetti’’ di quel libro
_Ma so anche che non troverò niente in più e niente in meno,conosco questo libro alla perfezione e non potrò mai rimanere delusa_ conclusi con un sorriso leggermente amareggiato .
_Beh,contenta tu_ si limitò a rispondere mio cugino prima di afferrare la giacca da una sedia, _Ora è meglio che vada!Sicura di non voler venire?_ si informò nuovamente, annuii
_Sicurissima_ risposi. _D’accordo,allora dì a Jenna che sarò a casa per cena_ aggiunse prima di chiudersi la porta alle spalle.

Una volta rimasta sola afferrai la mia copia e mi diressi verso il salotto,mi sistemai in una poltrona e iniziai a sfogliare le pagine per trovare il punto in cui mi ero fermata la volta precedente ma,prima che potessi 
trovarlo sentii bussare alla porta d’ingresso. Roteai gli occhi spazientita mentre abbandonavo Ragione e Sentimento sulla poltrona per raggiungere la porta.
_Jeremy hai dimenticato qualc…_ prima che potessi concludere la frase aprii la porta rimanendo di stucco una volta ritrovato Tyler Lockwood sulla soglia di casa mia.

Per un attimo pensai di avere le allucinazioni,fu solo quando lui mormorò qualcosa che suonò molto come: _Ehi_ che mi convinsi di non stare semplicemente sognando.

Guardai con aria smarrita la figura di Tyler che mi fissava con le mani infilate dentro le tasche dei pantaloni, e un’aria leggermente titubante sul volto.
_Posso entrare?_ chiese una volta capito che non avrei ricambiato il suo saluto,
_Credo che tu stia bene li dove sei_ risposi asciutta,
_Andiamo Maya sono venuto qui a…_ non gli lasciai terminare la frase,la mia mano si mosse come spinta da una forza invisibile ,la sentii prendere velocità nell’aria prima di colpire sonoramente la guancia di Tyler.

A quel punto sentii i nervi  ricominciare ad affiorare mentre guardavo ,il punto in cui la mia mano si era scontrato con il suo volto,divenire rosso.  
_Non mi interessa cosa tu sia venuto a fare qui,voglio che tu te ne vada!_ scandii le parole con lenta e calcolata freddezza,in quel momento tutto il mio corpo era un fascio di nervi tesi. Si portò la mano sinistra sulla mascella ,iniziando a massaggiarla.
_So che sei arrabbiata _ iniziò lui in modo accondiscendente,cosa che mi irritò maggiormente
_Addio Tyler_ sentenziai iniziando a chiudere la porta,il tentativo fallì miseramente quando lui la trattenne con una mano
_Aspetta_ insistette ,non riuscii a decifrare bene la sua espressione,sembrava deciso e tormentato al contempo ,
_Cosa vuoi?_ gli chiesi iniziando a sentire un leggero accenno d’isteria nella mia voce.
_Voglio solo scusarmi per il mio comportamento ,e…_si affretto ad aggiungere sentendo nuovamente la pressione che infierivo alla porta ,_voglio che tu sappia che oggi sono stato un idiota …_
_Io avrei detto coglione_ lo interruppi nuovamente, lui annuì,
_Si sono stato un vero coglione ma spero che tu mi creda quando ti dico che non è stata colpa tua_ smisi di tentare di chiudere la porta,era impossibile riuscirci, Tyler era evidentemente molto più forte di me.Incrociai le braccia
_Non mi interessano più le tue giustificazioni_ risposi acida ,
_Si lo so_ ammise lui rivelando un’aria colpevole. _Ma avevo bisogno di fartelo sapere_ continuò puntando il suo sguardo nel mio,mi resi conto che le occhiaie ancora campeggiavano sotto i suoi occhi ,
ma ora sembrava più tranquillo,più padrone di se.

Non lasciai che queste constatazioni placassero la mia ira,cosi continuai a guardarlo in modo schivo. _E’ tutto?_ sibilai, lo vidi passarsi velocemente una mano fra i capelli 
_Dannazione May,non pensavo quelle cose_ tuonò all’improvviso con aria disperata,non so se fosse stato il tono,la sua espressione o semplicemente il sentire pronunciare nuovamente dalle sue labbra il mio nomignolo,
so solo che lasciai che quelle parole mi colpissero nuovamente sciogliendo leggermente la mia difensiva,la cosa mi infastidì parecchio cosi mi scagliai contro di lui come una furia.
_Non chiamarmi più cosi_ gli intimai a denti stretti mentre mi preparai ad assestargli un ulteriore schiaffo,ma questa volta la sua mano afferrò la mia a mezz’aria,avanzai l’altra che fu fermata a sua volta.
_Lasciami_ strillai cercando di liberarmi dalla sua presa,avevo bisogno di schiaffeggiarlo,d’insultarlo,avevo bisogno di provocargli dolore,lo stesso dolore che lui aveva provocato a me.
_Sei un idiota,un bastardo,uno stronzo un.._ non riuscii mai a completare la lunga lista di appellativi che gli avevo affibbiato poiché in un attimo lui aveva stretto la vicinanza fra noi ed infine aveva avventato le sue labbra sulle mie.

Sentii le sue calde labbra spostarsi sulla mia bocca, mentre la sua lingua si faceva spazio fra le pieghe di quest’ultima, per incontrare la mia che non si fece attendere.Sentivo il suo bisogno e la mia collera fondersi in un tutt’uno
mentre le nostre lingue familiarizzavano. Le sue mani lasciarono le mie che corsero ad allacciarsi al suo collo,mentre lui esplorava i miei fianchi.

Non fu un bacio lento e dolce,no,questa era passione,rabbia,impeto e desiderio,era dolce e anche amaro,  era l’incontro non solo di due labbra ma anche di due anime .Assaporai ogni piccolo attimo di quel momento
fino a quando non sentii il bacio andare scemando fino a interrompersi del tutto.Mi resi conto solo allora di aver trattenuto il respiro per tutta la durata del bacio, ritrovandomi con il fiatone,
guardai Tyler che si trovava nella mia stessa condizione mentre i suoi occhi brillavano come due fuochi ardenti,
_Io…_ farfugliò, _Io…devo andare_ concluse prima di voltarsi e iniziare a correre verso la sua auto, sentii il rumore delle ruote sull’asfalto ed infine una sgommata,poi più niente.

Portai la mia mano tremante verso le labbra che al tatto apparvero gonfie,stentai a credere a quello che era appena successo,stavamo litigando e poi? Sbattei un paio di volte le palpebre come per focalizzare
meglio la scena nella mia mente, e poi mi aveva baciata .Rientrai in casa muovendomi come un automa ,mi sedetti sulla poltrona dove ancora attendeva la mia copia di Ragione e Sentimento.

Sentii il mio cuore iniziare a placarsi mentre le farfalle nel mio stomaco eseguivano intere piroette,Tyler Lockwood mi aveva baciata! Ripensai a questo per tutto il resto della serata .

Evitai perfino d’intrattenere qualche conversazione particolarmente lunga con Jenna o con Elena ,avevo paura che sul mio volto potessero leggere quell’episodio che avrebbe cosi perso la propria magia
ma ovviamente questo non accadde.

Quella notte,una volta sola nella mia stanza,mi avvicinai alla finestra per ammirare una splendida luna piena che risplendeva nel cielo rischiarando tutto il paesaggio e pensai che sotto quel cielo niente di brutto poteva accadere.

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Capitolo 9
*** 9-Indifferenza ***


Prima di iniziare volevo ringraziare Deba e Debs, ho apprezzato i vostri commenti!Ecco a voi il prossimo capitolo:

Capitolo 9

Indifferenza
 

_Giorno a tutti_ salutai non appena entrata in cucina dove si stava svolgendo la tipica colazione mattutina,
_Che ti prende?_ mi chiese Jeremy, leggermente sconvolto dal sorriso luminoso che continuavo a sfoggiare, feci spallucce mentre passavo accanto a Jenna per riempire
un bicchiere con il succo che teneva in mano.

_Sembri più felice del solito!_ proseguì lui,
_Già,ha ragione_ ammise zia Jenna una volta giratasi a guardarmi, corrugai la fronte
_E’ forse un reato essere felici?_ chiesi sentendomi messa alle strette,
_Ovvio che no_ si affrettò a rispondere Elena
anche se mi fissava con la stessa aria curiosa degli altri due.
_Vorremmo solo sapere a cosa dobbiamo tanta allegria_ si affrettò ad aggiungere Jenna,
_Ho avuto un bellissimo sonno ristoratore_  risposi ,non era del tutto una bugia,quella notte dopo tanto tempo,avevo riscoperto i piaceri del sonno nel quale mi ero persa facilmente
una volta che la mia testa ebbe toccato il cuscino.

_Tutto qui?_ chiese in tono scettico Jeremy, sorrisi nuovamente
_Che vuoi che ti dica?!Mi accontento di poco_ conclusi prima di uscire dalla stanza.Potei giurare di aver sentito i loro sguardi seguirmi fino ai primi gradini della scala.

Pensandoci bene ,il mio era un comportamento a dir poco sospettoso;solitamente al mattino mi limitavo a farfugliare qualche saluto assonnato prima di agguantare una fumante
tazza di caffè,andavo avanti a grugniti per una buona mezzora, evitando d’intrattenere discorsi particolarmente articolati.Ma quella mattina era diverso,quella mattina era carica di buoni propositi.

Mi introdussi nella stanza per afferrare la borsa  ,la lasciai scivolare sulla spalla prima di tornare di sotto. _Pronta?_ mi chiese Elena fissandomi da davanti l’ingresso, annuii
_Si,possiamo andare_ risposi .

Come sempre arrivammo a scuola in perfetto orario e ,mentre Elena e Jeremy, si allontanavano alla ricerca dei rispettivi partner ,io rimasi qualche minuto davanti l’ingresso.

Speravo seriamente di riuscire a vedere Tyler prima che le lezioni iniziassero,avevamo bisogno di parlare.Avevo rimuginato più e più volte sull’accaduto ,
cercando di trovare una spiegazione razionale al suo comportamento,mi ero persino convinta che fosse accaduto tutto accidentalmente,lui poteva essere inciampato ritrovandosi le mie labbra sulle sue
‘’Si e poi ha anche accidentalmente sbadigliato e la sua lingua è scivolata fuori’’ aveva ribattuto la mia vocina interna,avevo riflettuto allungo su ogni possibile significato di quel bacio ma ero arrivata semplicemente alla conclusione ,
che avevo bisogno di parlare con lui. Volevo capire cosa lo avesse spinto a fare quello che aveva fatto,non che la cosa mi fosse dispiaciuto,solo la sua reazione successiva mi aveva spiazzato nuovamente,
una fuga è l’ultima cosa che ti aspetti dopo un bacio come quello.
_Mayaaa_ sussultai sentendo chiamare il mio nome,mi voltai in direzione del parcheggio per trovare un sorridente Matt che sventolava le mani in mia direzione.
_Ehi Matt_ lo salutai una volta che mi ebbe raggiunta,
_Come va?_ gli chiesi scavando nel repertorio delle ‘’frasi classiche da utilizzare in caso di conversazione banale’’,
_Tutto ok_ rispose _Mhmh_ fino a quel momento non mi ero resa conto del ragazzo accanto a lui,lo sentii richiamare l’attenzione mentre fingeva di schiarirsi la voce.

Vidi il volto di Matt illuminarsi,come se d’un tratto si fosse ricordato di dover fare qualcosa d’importante,
_Ah Maya,conosci Dick Senders?_ chiese indicando il biondino al suo lato,lo guardai per un secondo ,cercando di collegare quel volto da bravo ragazzo a qualcuno già conosciuto in precedenza,
_Non mi risulta_ risposi schiettamente, in quel momento non avevo più voglia di convenevoli,se avevo nutrito una vaga speranza  riguardante la possibile presenza di Tyler a scuola,
fu totalmente abbandonata mentre constatavo che non era  in compagnia di Matt.

_Matt è un impiastro con le presentazioni_ si scusò il ragazzo porgendomi la mano ,_Io sono Dick_ si presentò,
_Piacere io sono …_ iniziai a dire mentre gli stringevo la mano,
_Maya Sommers,tutti in questa scuola sanno chi sei_ mi surclassò lui.
_Davvero?_ chiesi scetticamente una volta conclusa la nostra stretta di mano,
_Beh di sicuro tutti quelli che hanno assistito allo scontro al campo di football_ si corresse mentre alludeva all’episodio avvenuto qualche giorno prima durante l’allenamento della squadra di football e delle Cheerleaders.

In quell’occasione avevo letteralmente umiliato una certa Michelle ,stupendo i presenti e guadagnandomi un invito nelle cheerleaders,offerta a cui non avevo ancora dato una risposta,non avevo più trovato
il tempo per ripensarci,ero stata troppo impegnata a preoccuparmi per Tyler.
_Ehi Maya,stai bene?_ la voce preoccupata di Matt mi riportò alla realtà,
_Eh?_ chiesi leggermente scossa,
_Sembrava stessi sognando ad occhi aperti_ spiegò il ragazzo,Dick, scossi la testa
_Si,scusate,ho la testa fra le nuvole ultimamente_ mi giustificai _Adesso penso che andrò in classe_ mi affrettai ad aggiungere _E’ stato un piacere conoscerti Dick_ lo salutai,forse eccedendo troppo con i termini,
cosa che notai soltanto quando lui sembrò illuminarsi _Il piacere è stato tutto mio_ ammise.
_Ci vediamo dopo Matt_ ignorai la risposta di Dick per concentrarmi su Matt che annuì ed alzò una mano per ricambiare il saluto.

Passai le ore successive fra una lezione e l’altra fino a quando la campana  segnò la pausa pranzo.

Mi diressi verso la mensa  con aria leggermente sovrappensiero, ricordai la faccia stremata di Tyler ,stava davvero male,influenza o no,qualunque cosa avesse lo aveva reso uno straccio
dunque era abbastanza normale la sua assenza.

Quando mi ero quasi convinta della normalità di quella situazione fui costretta a dovermi ricredere una volta giunta in mensa.Sentii la mascella abbassarsi mentre osservavo con aria stupida il tavolo centrale ,
in cui,un tranquillo Tyler intratteneva un’allegra conversazione con alcuni ragazzi. _Maya _ sussultai sentendo una mano posarsi senza preavviso sulla mia spalla,
_Tranquilla sono solo io_ si affrettò ad aggiungere Caroline notando il mio scatto.
_Scusami non ti avevo sentita arrivare_mi giustificai,la vidi annuire
_Ti unisci a noi per il pranzo?_ mi chiese una volta che il mio cuore ebbe ripreso il suo decorso, rimasi qualche secondo interdetta, ma ,dopo aver lanciato un ultimo sguardo al tavolo in cui
Tyler sfoggiava un comportamento tranquillo,decisi!
_Sicuro_ accettai ,vidi il volto di Caroline illuminarsi prima di prendermi la mano e dirigersi verso il tavolo.

_Salve ragazzi_ salutò lei una volta raggiunto il piccolo gruppo
_Ehi tesoro_ l’accolse Matt lanciandole un sorriso carico d’amore mentre lei si accomodava nel posto che lui le aveva accuratamente riservato .

Mi guardai un attimo intorno,notando che l’unico posto libero era proprio alla sinistra di Tyler che non sembrava essersi ancora accorto della mia presenza. Trassi un respiro profondo e mi accomodai ,finalmente
lo vidi  voltarsi verso di me,mi diedi un attimo per analizzarne l’espressione; fu quasi impossibile non notare come,le borse violacee e il pallore innaturale che il giorno prima gli
avevano conferito un’aria  da malato terminale,ora erano spariti.
_Tyler_ lo salutai mentre notavo una totale indifferenza nel suo volto,
_Ciao May_ mi salutò lui,non potei non accorgermi il tono strano con il quale proferì quelle parole,non era un tono irritato o gioioso ,era semplicemente indifferente.
_Tutto ok?_ mi chiese cordialmente,con lo stesso tono informale che avevo usato io quella mattina con Dick. Lo vidi sollevare le sopracciglia mentre io ritardavo la risposta
_Eh,si…si ,sto bene_ mentii ma a lui non sembrò importare molto ,lo vidi tornare a voltarsi verso il resto del gruppo ,ricominciò a parlare tranquillamente con uno o due ragazzi senza più degnarmi di uno sguardo o di una parola.

Mi sentii travolgere da qualcosa ,che solo in un secondo momento, riconobbi come delusione.

Rimasi a fissarlo mentre ripercorrevo ,come in un flashback, tutto quello che era successo dal momento del bacio ad ora,mi soffermai a riflettere su quel senso di febbrile eccitazione che mi aveva percorso
tutta la mattinata, avevo persino cercato di non far caso alla sua assenza,la prospettiva di un chiarimento una volta tornato mi aveva sospinta a non perdere le speranze,mentre adesso?
Cosa dovevo fare adesso?
Adesso che era li,proprio accanto a me, adesso che mi ignorava mentre conversava con i suoi amici,
adesso che aveva surclassato tutte le mie convinzioni con un’occhiata indifferente e un banale ‘’come va’’.

’’Tutto ciò non è normale’’ pensai ,avrebbe dovuto mostrare una qualche genere di reazione nei miei confronti, ‘’Ci siamo baciati,maledizione!’’ imprecai mentalmente non riuscendo a capacitarmi del suo comportamento,
era come se fossimo due perfetti estranei,come se quel bacio non ci fosse mai stato,come se fosse normale ignorarci a vicenda.

Il suono stridulo della campana mi riportò alla realtà,facendomi uscire da quello stato d’inerzia nel quale mi ero rinchiusa. A poco a poco il tavolo venne sgomberato mentre tutti si affrettavano a raggiungere le proprie lezioni
_Maya,vieni?_ mi chiese Caroline , lei e Matt condividevano l’ora di biologia con me . Notai che Tyler si stava allontanando dalla mensa con passo spedito,così scossi la testa
_No andate,io vi raggiungo subito_ affermai prima di partire all’inseguimento di Tyler
_Non ritardare_ rispose Caroline ,
_Sta tranquilla_ le urlai in risposta prima di riemergere nei corridoi dove erano disposti una fila di armadietti,fortunatamente Tyler si trovava proprio li.

_Sembra che tu stia meglio_ dissi una volta che lo ebbi  raggiunto,lo vidi sollevare lo sguardo con aria vagamente sorpresa,forse non si aspettava di ritrovarmi li.
_Già,sai come funzionano questi raffreddori autunnali !_ rispose lui con un sorriso vago, prima di tornare ad armeggiare con il proprio armadietto.

Annuii cercando di tenere sotto controllo la rabbia,dovevo cercare di apparire calma e distaccata. _Beh,sono felice che tu ti senta meglio,ieri avevi davvero una brutta cera_ gli feci notare mentre aggiungevo un ‘’casuale’’
riferimento alla giornata precedente,lui annuì prima di richiudere l’armadietto.
_Già,senti mi piacerebbe rimanere qui a parlare, ma ho lezione con il prof. Smith ed è un tipo che ama regalare note di demerito ai ritardatari quindi credo sia meglio che vada_ concluse iniziando ad incamminarsi nella direzione opposta,
_D…d’accordo_ balbettai confusamente,
_Ah,prima che me ne scordi!_ iniziò facendo nuovamente qualche passo verso di me,
_Questa sera do una festa a casa mia !_ spiegò _mi farebbe piacere se venissi_ concluse con aria distaccata,sembrava di intrattenere una conversazione con un estraneo.
_Ci penserò_ risposi gelidamente ,
_Ok,ci si vede in giro_ mi salutò prima di correre via. _Certo, ci si vede in giro_ ripetei in tono ironico e dopo un’ultima ochhiata,non ricambiata ed infine,mi diressi
anch’io verso la lezione alla quale ero ufficialmente in ritardo.

_Signorina Sommers è un onore averla fra noi_ fu il saluto pungente dell’insegnante
_Mi scusi ma stavo …_ iniziai a giustificarmi ma fui interrotta dalla sua mano che iniziò a roteare in aria,come ad evidenziare l’inutilità delle mie parole,
_Si limiti a sedersi signorina Sommers e si ricordi che una seconda volta non sarò cosi buono_ concluse in tono grave.

Mi affrettai a sedermi nel posto vuoto che Caroline mi aveva tenuto,accanto a lei.

Uscii un quaderno ed una penna mentre il prof. Riprendeva ad introdurre il regno delle monere. Strappai un pezzo di carta e mi affrettai a scarabocchiarci sopra qualcosa prima di farlo atterrare sul banco
di Caroline che abbassò lo sguardo verso il punto dove era atterrato il piccolo foglio appallottolato ,
lo prese fra le mani con aria critica e infine lo aprì.Vidi dipingersi sul suo volto un piccolo sorrisino nel leggere :‘’Festa di Tyler,stasera!’’

a in cucina dove si stava svolgendo la tipica colazione mattutina,

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Capitolo 10
*** 10-Festa a base di Gelosia ***



Capitolo 10

Festa a base di Gelosia


_Aspetta,aspetta,aspetta_ ripetei nuovamente ad una ormai spazientita Caroline , _Non credo che sia una buona idea_ aggiunsi con tono insicuro.

Erano ormai dieci minuti che continuavo a sostenere la stessa cosa ,eravamo arrivati a casa Lockwood da non più di cinque minuti ed io avevo continuato a cambiare idea all’incirca un centinaio di volte.

Ormai giunta ad un passo dalla festa mi ero quasi totalmente convinta che quello fosse un errore madornale. Caroline roteò gli occhi ,mentre richiudeva ,per la terza volta, lo sportello della macchina ,
_Maya,è solo una festa_ insistette con tono esasperato,ricominciai a mordicchiarmi il dito con aria sempre più nervosa,
_Solo tutto d’un tratto non mi sembra più la cosa giusta da fare_ ammisi,le unghia smaltate di Caroline iniziarono a tamburellare sul volante
_Ascolta_ sospirò pesantemente, _Non so di preciso cosa stia succedendo fra te e Tyler_ ammise lanciandomi un’occhiata veloce _ ma qualunque cosa sia va risolta, e anche subito!_ sentenziò .
_E credi che il posto migliore per farlo sia ad una festa?_ chiesi in tono scettico,Caroline sollevò le spalle
_Che alternative hai?_ controbatté.

Sospirai sconsolata _Non sono nemmeno sicura che mi voglia a questa festa_ constatai dando voce alle mie incertezze,
_Schiocchezze_ affermò lei, _Hai detto tu stessa che ad invitarti è stato proprio lui!_ aggiunse .
_Ma…_iniziai a replicare ma lei non me ne diede il tempo _Oh andiamo Maya, siamo arrivate fin qui che senso ha farsi dei complessi proprio ora!_ mi fece notare con aria diplomatica,
_Inoltre sarebbe un vero peccato sprecare quel vestitino  _ aggiunse indicando il mio completino blu notte .

Inspirai a fondo lanciando un ultimo sguardo alla grande casa illuminata,infine sospirai _D’accordo_ mi arresi, Caroline sbattè velocemente le mani con aria entusiasta,
_Allora cosa aspettiamo,andiamo!_ concluse saettando fuori dalla macchina.

Roteai gli occhi prima di seguire il suo esempio, _Perchè so che me ne pentirò?!_ chiesi in tono retorico una volta che iniziammo a salire la gradinata che ci distanziava dall’ingresso.
_Perchè sei paranoica_ mi schernì lei,non ebbi il tempo di risponderle poiché una volta spinta la porta d’ingresso ci trovammo sommerse da un’orda scomposta di persone e dall’eccessivo volume della musica.

Mi guardai per un attimo intorno con aria sconvolta,sembrava che l’intero corpo studentesco della Mystic Falls High School si fosse riversato in quella casa.
_Vieni,andiamo a cercare qualche volto familiare_ urlò Caroline nella speranza di sovrastare la musica.Ci facemmo strada fra la folla fino a raggiungere un altro angolo della stanza
_Caroline!Maya!Da questa parte_ Matt iniziò a sbracciarsi nella nostra direzione e Caroline mi fece segno di seguirla. _Ehi,ce l’avete fatta_ ci salutò lui una volta che lo raggiungemmo,
_Già,abbiamo avuto qualche piccolo inconveniente lungo il tragitto_ spiegò Caroline mentre mi lanciava un’occhiata complice,
_Beh l’importante è che siate arrivate,stavo iniziando a dare i numeri qui dentro _ ci confessò
_ Sei stato qui da solo tutto il tempo?_ si informò Caroline ,
_No,fino a qualche minuto fa c’era Dick con me,ma si è allontanato per prendere un bicchiere di birra e non è più tornato_ spiegò .  
_Si sarà perso fra la folla._ concluse Caroline, _E il padrone di casa dov’è?_ chiese lanciandomi una mezza occhiata,vidi Matt fare spallucce
_Quando l’ho visto l’ultima volta stava ballando con una ragazza_ raccontò brevemente.

_Scusate ragazzi,mi allontano a prendere qualcosa da bere_ annunciai con tono falsamente neutro ,la verità era che nella mia testa si era già riprodotta la scena di un lento e focoso ballo fra Tyler e una qualche ochetta,
che nella mia visione aveva il volto di Michelle. _Vuoi che ti accompagni?_ si offrì Caroline ,che evidentemente aveva intercettato il mio malumore. Mi affrettai a scuotere la testa
_No ,no,voi due godetevi un ballo_ ultimai la mia frase con un occhiolino, dopo di che, iniziai a farmi largo fra la gente,alla ricerca di qualcosa da bere,solo che senza volerlo trovai qualcos’altro,o per meglio dire,qualcun altro.

Tyler era in compagnia di una biondina leggermente meno prorompente di Michelle,stavano in un angolo della stanza a scherzare con un piccolo gruppo di persone,mentre lui le avvolgeva le spalle
con il braccio e lei disegnava dei piccoli ghirigori immaginari sul suo petto con le dita.Lo vidi voltare la testa verso di me,_Scusate ragazzi,torno subito_ disse una volta incontrato il mio sguardo.

Non potevo stabilire con assoluta certezza quale fosse la mia espressione facciale,ma credo di non sbagliare se dico che era puro sconcerto. _Ehi_ mi salutò una volta che mi ebbe raggiunto
_Non mi aspettavo di ritrovarti qui_ ammise senza mostrare il minimo interesse.
_Invece eccomi qui_ risposi con la stessa freddezza che leggevo nei suo occhi,stava li davanti a squadrarmi come una statua di sale. _Carina la tua amica_ aggiunsi in tono ironico senza distogliere lo sguardo dal suo,
_Una come tante_ minimizzò inespressivo.
Sorrisi sardonicamente _Oh,già quasi dimenticavo che il grande Tyler Lockwod è circondato da attraenti spasimanti_ proseguii con tono canzonatorio,ma era abbastanza udibile anche la nota acida nella mia voce.
_Hai bevuto?_ mi chiese lui con tono serio ,alle mie orecchie arrivò come l’ennesima provocazione
_No_ ammisi _ma ho intenzione di iniziare a farlo_ aggiunsi prima di strappargli la bottiglia di birra che teneva in mano.

La sollevai verso di lui come per brindare e infine ne bevvi un lungo sorso , _Se hai finito con la tua scenata di gelosia ,io andrei_affermò ,questa volta non riuscì a celare la nota accesa nel suo
tono anche se in quel momento non riuscii ad afferrare quella sottigliezza ,era troppo impegnata a rielaborare le sue parole _Io sarei gelosa?_ tuonai ,
_Non è cosi?_ mi chiese scettico sollevando un sopracciglio
_Sai credo che quello ubriaco qui sia tu!_ affermai con stizza evitando di rispondere alle sue insinuazioni.

Lo vidi aprire bocca per ribattere ma fummo entrambi interrotti dall’arrivo di un sorridente Dick. _Maya,che bello trovarti qui!_  sia io che Tyler puntammo lo sguardo su di lui, _Oh,ci sei anche tu amico!_ assestò una pacca
amichevole sulla spalla di Tyler che lo guardò con aria di scherno. _Voi due vi conoscete?_ chiese lasciando scorrere lo sguardo da me a Dick ,che continuò a sorridere,
_Si,ci ha presentati Matt proprio questa mattina_ rispose ingenuamente. Vidi una piccola scintilla attraversare lo sguardo di Tyler che aveva totalmente distrutto la facciata d’indifferenza dietro la quale si era nascosta per tutta la giornata.
_Ma davvero?!_ questa volta si rivolse a me ,che rimasi un tantino sorpresa dal suo repentino cambio d’umore.

Leggevo nel suo volto lo stesso fastidio che avevo provato io nel vederlo in compagnia di un’altra ragazza. _Beh neanche io sapevo che voi due vi conosceste_ si intromise Dick,
_Da tutta una vita_ gli rispose con tono piatto Tyler senza degnarlo di uno sguardo mentre continuava a puntarlo su di me.

_Ehi Ty,hai intenzione di venire o no?_ strillo la ragazzetta alle sue spalle, rompendo il magnetismo che si era venuto a creare fra i nostri sguardi.
_Arrivo_ rispose lui voltandosi solo per un istante
_Ha fretta la tua amica !_ constatai con tono pungente.
_Ty?Allora?_ la mia attenzione fu riportata sulla piccola figura che si era aggiunta a noi,passò una mano sul braccio di Tyler facendomi fremere di rabbia. _Ti stiamo aspettando_proseguì lei senza degnarmi di uno sguardo.

Avrei tanto voluto cancellare quel tono civettuolo dalla sua voce,avrei voluto… Un’idea fulminea mi attraversò il cervello lasciandomi abbandonare tutte le altre congetture maligne sulla ragazza.
_Ehi Dick_ lo chiamai mentre continuavo a puntare il mio sguardo su Tyler, _Mi offriresti da bere?_ chiesi prima di voltarmi a guardare il ragazzo su cui viso si dipinse un’espressione di piacevole stupore.
_Ma certamente_ si affrettò a rispondere, lanciai a Tyler un ultimo sguardo che mi permise di appurare quando fosse irritato da quella storia.
_Credo che questa sia tua_ gli lanciai la bottiglia di birra che lui afferrò al volo mentre continuava a fulminarmi con lo sguardo.

Gli voltai le spalle ,con uno sforzo immane, e seguii Dick che mi scortò fino ad un tavolo pieno di varie bottiglie dal contenuto alcolico. _Cosa ti andrebbe?_ mi chiese lui,
_Un bicchiere_ risposi io tranquillamente ,lo vidi grattarsi leggermente la testa con aria confusa cosi mi affrettai a specificare _Un bicchiere  di ogni tipo!
 


_Ehi Carolain_ trillai non appena ebbi trovato la mia amica in mezzo  a quell’orda di gente,sentivo la testa leggera come un palloncino,o almeno ,come immaginavo si sentisse un palloncino.

Feci una piccola piroetta dimenticandomi di avere indossato uno scomodo paio di tacchi per la serata,e quasi caddi a terra ma,fortunatamente, Matt mi afferrò in tempo.
_AHAHAHAH_ scoppiai in una fragorosa risata mentre mi reggevo a Matt.
_Maya,hai bevuto?_ chiese Caroline suonando ovvia persino a se stessa,
_Solo un goccetto_ minimizzai mostrando l’illusoria quantità con le dita , _Mi ha tenuta d’cocchio Dick,non è vero?_ cercai conferma nel ragazzo che stava alle mie spalle,
_Io non credevo…scusate non…_ cercò di giustificarsi senza però trovare le parole, vidi Caroline fulminarlo con gli occhi,la cosa mi sembrò alquanto divertente così ricominciai a ridere
mentre continuavo a sentirmi come una piuma in balia ad una leggera brezza estiva.

La sensazione di torpore era iniziata dopo il terzo bicchiere, sotto mia richiesta ,Dick aveva riempito con i vari liquori ,alcuni bicchieri che poi mi aveva passato.Riuscii ad assaporare a pieno solo i primi due,
dal terzo in poi non ne distinguevo neanche più i sapori,bevevo solo per aumentare quella sensazione di piacevole intorpidimento che stava avvolgendo i sensi.
_Maya,sai dirmi quanti bicchieri hai bevuto?_ mi chiese Caroline calandosi su di me,un momento,Caroline si era calata?!Perche aveva bisogno di calarsi se io ero in piedi,mossi gli occhi verso il basso ,
provocando un leggero capogiro che non fece altro che aumentare la mia allegria,mi accorsi solo allora di essere seduta in una piccola poltroncina.
_Oooddio!_ esclamai  con aria sorpresa e al contempo divertita.  
_Ok,ti riporto a casa_ annunciò Caroline ,feci scattare la testa velocemente verso di lei _NO!_ strillai in preda al panico mentre la testa continuava a frusciare, _Questa festa è cosi bella _constatai.

Vidi Caroline e Matt scambiarsi qualche sguardo preoccupato, _Penso che tu ti sia divertita abbastanza,neanche ti reggi in piedi_ mi fece notare Caroline.
_Si che mi reggo in …_ pensai un attimo al termine che dovevo usare _piedi_ aggiunsi iniziando a sollevarmi con aria malferma. _Vedi!_ sbottai oscillando vistosamente.

_Ehi,cosa succede?_ la figura di Tyler fece capolino nel gruppo scostando bruscamente Dick per avvicinarsi meglio a Caroline e Matt che continuavano a guardarmi con aria preoccupata.
_Oh bene,ci mancava solo lui_ biascicai,si voltò verso di me con aria critica .
_ Sembra di avere davanti Jack Sparrow _ ammise Caroline con aria avvilita, una impeto d’ilarità mi travolse nuovamente mentre ricominciavo a barcollare con passo malfermo,anche troppo,
tanto che persi nuovamente l’equilibrio cadendo rovinosamente in avanti.

_Merda!_ imprecò Tyler prima di afferrarmi al volo,prima che potessi scontrarmi con il suolo. _Ma quanto ha bevuto?_ ringhiò voltandosi verso Dick con aria minacciosa
_Ehi calma amico,non l’ha costretta nessuno_ tentò di discolparsi lui.
_Oh,e immagino che tu abbia fatto di tutto per impedirglielo _ controbatté Tyler in tono piccato.

_Io sto benee_ mi lamentai tornando a sollevarmi,
_Permettimi di dissentire_ rispose lui,lo fulminai con lo sguardo
_Quello che faccio io non è affar tuo _replicai .

_Ok basta,la porto a casa_ si intromise Caroline notando l’espressione furiosa di Tyler
_No,non voglio andare a casa_ mi lamentai,non usavo quel tono da quando avevo otto anni e non volevo scendere dalle giostre.
_Invece ci andrai_mi contraddì lei,
_No aspetta_ la fermò Tyler,Caroline rimase per un attimo interdetta , _Non può andare a casa,o almeno non in questo stato_ si affrettò a spiegare lui. ­_Se Jenna la vede cosi saranno guai_ concluse lanciandomi uno sguardo veloce.

Caroline sembrò pensarci un attimo, _D’accordo_ acconsentì _Cosa proponi di fare?_ aggiunse con aria turbata.
_Potrei portarla da me!_ si offrì Dick che fino a quel momento si era limitato ad osservare la scena.Tyler si voltò di scatto verso di lui con un’espressione minatoria sul volto
_ Questo non accadrà mai_ sibilò ,
_Ehi calma stavo solo dicendo che.._ iniziò a spiegare l’altro ma Tyler non gli diede il tempo ,iniziò ad avanzare verso di lui con i pugni serrati,
_So esattamente a cosa stavi pensando!_ ringhiò .

Vidi Matt frapporsi fra i due _Va bene,calmiamoci_.
_Non dirlo a me è lui quello pronto a saltarmi addosso_ controbbattè Dick
_Oh puoi giurarci_ affermò Tyler che non dava segno di voler lasciar perdere.
_BASTA_ strillai io mentre tutto d’un tratto l’iniziale euforia si andava affievolendo mentre i capogiri si trasformarono in vera e propria vertigine,’’La giostra si sta fermando’’ mi ritrovai a pensare con angoscia.evidentemente
il mio volto doveva lasciar trasparire i miei pensieri poiché Tyler in un attimo mi fu nuovamente accanto _ Che hai?Riesci a reggerti in piedi?_ mi chiese mentre allacciava il suo braccio sul mio ventre,giusto in tempo,
un attimo dopo sentii le mie gambe smettere di sostenermi mentre le ginocchia si afflosciavano .

_Cosa facciamo?_ domandò ansiosamente Caroline.Avrei voluto tranquillizzarla, dirle che stavo bene anche se non era vero ,ma in quel momento l’unica cosa che riuscii a fare fu appoggiare la testa sul petto di Tyler
_La porto di sopra_annunciò Tyler prima di rafforzare la sua presa sui miei fianchi per iniziare a muoversi
_Sei sicuro che sia una buona idea?_ si intromise con aria titubante Caroline,
_Più che sicuro_ replicò lui.

Sentii i miei piedi staccarsi dal suolo,e per un attimo pensai di stare volando,solo in un secondo momento mi resi conto che ero sostenuta totalmente dalle braccia di Tyler che mi sosteneva in stile nuziale.
_Sei arrabbiato con me?_ gli chiesi mentre iniziava a salire le scale,abbassò lo sguardo su di me
_Abbastanza_ ammise con aria torva.Sospirai,quella sarebbe stata una lunga notte!  

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Capitolo 11
*** 11-Mi importa di te! ***


Come sempre grazie a Debs per il commento :) e ora andiamo al prossimo capitolo

Capitolo 11

Mi importa di te!

 

_Eccoci arrivati_ Tyler mi adagiò con non troppa cura sul letto,
_Ehi!_ mi lamentai io ma lui mi ignorò scomparendo per un istante verso la sala da bagno adiacente.

Con qualche difficoltà,causa capogiro, mi guardai intorno ,doveva essere la sua stanza quella,anche se la cosa mi sorprese molto;non era la tipica camera che ti immagini per un ragazzo di quell’età,nessun poster  sui muri,
niente indumenti sparsi per terra ed il letto era un comodo doppio dalle lenzuola in seta nera.

Tyler riemerse dal bagno con un bicchiere ricolmo d’un liquido trasparente _Bevi_intimò porgendomelo,afferrai il bicchiere con la stessa gentilezza che aveva usato lui ,avrei voluto volentieri tirarglielo addosso,
ma in quel momento non avevo la giusta coordinazione mano-occhio.Cosi mi limitai ad esaminare il bicchiere con aria critica,sembrava della banale acqua,lo portai alle labbra e assaporai la sostanza che rivelò
un retrogusto quasi ferreo.Una smorfia di sdegno si dipinse sul mio volto,_Ma cos’è?_ chiesi allontanando il più possibili il bicchiere dalle mie labbra.
_Serve a far passare la sbornia_rispose vagamente lui,
_Beh,qualunque cosa sia io non la bevo_ sentenziai,lo vidi sorridere a mo di scherno
_Sul serio? E come hai intenzione di far smettere al mondo di girare?_ si informò,aprii bocca per replicare ma la richiusi subito dopo,non aveva tutti i torti,tornai a guardare il liquido trasparente,poi Tyler,
che continuava ad osservarmi con un sopracciglio sollevato,ed infine di nuovo il liquido. _E va bene_ sospirai sconfitta prima di ricominciare a far scorrere quella bevanda metallica nella mia bocca.

_Credo che vomiterò_ sentenziai una volta finito,
_No che non lo farai_ controbatté lui ._ Dovrai ammettere che è stato alquanto stupido ridurti in questo stato!Cos’è volevi forse far colpo su Dick?!_ lo guardai malamente
_No, la colpa è solo tua se mi ritrovo in questo stato_ biascicai riuscendo però a risultare ugualmente accusatoria,lo vidi corrugare la fronte
_Colpa mia?_ ripetè scetticamente portandosi una mano verso il petto come per indicarsi,annuii,pessima mossa!La testa iniziò a vorticare più velocemente,
Tyler mi fu subito accanto _Ora stenditi_ lo guardai di traverso _Hai bisogno di riposare_ aggiunse ,obbedii di malavoglia ,ma effettivamente non riuscivo più neanche a mantenere una posizione eretta da seduta.

Chiusi gli occhi mentre sentii Tyler ricoprirmi con qualcosa di morbido e leggero.
Mi ci vollero poco più di cinque minuti prima che la testa smettesse di girare mentre cadevo in uno stato d’incoscienza.


Percepii uno scalpiccio sommesso ,risuonava lontano ed ovattato come se si trovasse in un'altra dimensione .Udii il rumore della porta che si apriva per poi essere richiusa velocemente ,poi più nulla.
Decisi che sarebbe stato meglio aprire gli occhi ed abbandonare  quel piacevole torpore che avvolgeva ogni fibra del mio essere.

Sbattei un paio di volte le palpebre infastidita dalla luce che aleggiava per la stanza,dovevo ammettere che non era molto forte, in quanto proveniva da un piccolo lumetto  posto alle mie spalle,
ma per una qualche strana ragione i miei occhi non riuscivano a tollerarla .
_Ti sei svegliata_ constatò Tyler una volta che mi decisi a sollevarmi leggermente.

Mi guardai un attimo intorno con aria smarrita ,dopo qualche sforzo riuscii a fare mente locale ricordando di trovarmi nella stanza di Tyler ,mi aveva portata lui stesso li dopo che ero stata trovata in un pessimo stato .
_Quanto ho dormito?_ chiesi titubante, lo vidi sollevare le spalle prima di riportare le mani dentro le tasche dei suoi jeans,
_Non molto!All’incirca un’ora_ spiegò.Strabuzzai gli occhi
_E io che pensavo di aver fatto la fine della ‘’bella addormentata nel bosco’’_ ammisi,
_Per il bel principe?_ chiese inarcando un sopracciglio a cui aggiunse il classico ghigno per risultare maggiormente allusivo ,
_Per il sonno eterno_ controbattei scoccandogli un’occhiata denigratoria. Lo vidi sorridere divertito.

’’Non ha senso’’ mi ritrovai a pensare, tutta quella storia non aveva un senso! Il giorno prima mi aveva baciata,poi ignorata ed adesso se ne stava li a guardarmi con aria serena e divertita,
come se in quegli ultimi giorni non mi avesse quasi mandato al manicomio,no,non aveva proprio senso.
_Io…credo che sia meglio che vada!_ annunciai con aria risoluta iniziando a scendere dal letto,evitai di guardarlo in faccia,avrebbe solo peggiorato le cose,avrei finito per urlargli contro e in quel momento non
ero molto sicura di riuscirlo a fare,mi sentivo come se un autotreno mi fosse passato di sopra .
_Cosa?_ chiese lui con aria scettica avvicinandosi .
_Ho detto,che è meglio che vada_ ripetei meccanicamente,mentre iniziavo a cercare le scarpe con gli occhi.
_Oh,andiamo non ti reggi neanche in piedi_ replicò lui con tono saccente,
_E invece mi reggo beni…_ non potei finire la frase poiché una volta in piedi le mie gambe evitarono di reggermi ,fortunatamente Tyler fu più veloce di me ,mi afferrò prontamente tirandomi leggermente su,per avere una presa migliore.
 _Si,ho notato!_ mi canzonò abbassando leggermente lo sguardo per osservarmi meglio,
_Lasciami_ sbottai irritata più che mai dal fatto che il suo tocco continuava a provocarmi degli spasmi inauditi. _Voglio andare a casa_ insistetti mentre lui mi aiutava a rimettermi sul letto.
_Hai cosi tanta fretta di farti uccidere da Jenna?_ si informò, incrociai le braccia e spostai lo sguardo su un punto remoto del pavimento _Non hai ancora smaltito la sbornia_ aggiunse prima di accomodarsi nella porzione di letto accanto alla mia.

_Non capisci?!_ scoppiai senza più riuscire a trattenermi mentre scattavo giù dal letto per puntargli lo sguardo dritto negli occhi lo vidi corrugare la fronte con aria confusa _Non voglio stare qui un minuto di più_ strillai esasperata
mentre sentivo qualcosa di molto simile alla nausea attanagliarmi, lui continuò a fissarmi senza proferire parola. Davanti a quell’ennesima reazione imperturbabile mi affrettai a voltarmi verso la porta _Come immaginavo_ mormorai
prima di muovere qualche passo , _Aspetta_ sentii la sua mano afferrare il mio polso
_Tyler ,lasciami andare!_ gli intimai a denti stretti senza però guardarlo.
_Non se prima non ti calmi _ replicò lui,cercai di liberarmi dalla sua presa ma dopo qualche vano tentativo lo sentii spingermi contro la porta in modo tale da bloccarmi davanti a lui
_Mollami,mollami_ continuai a ripetergli mentre scaraventavo una raffica di pugni nel suo petto.
_Ma cosa ti prende ?Sei impazzita?_ sbottò lui senza però spostarsi di un millimetro.
_Non capisci che mi uccide stare qui!_ spiegai finalmente mentre sentivo i miei occhi iniziare a bagnarsi ,vidi la sua espressione confusa trasformarsi in pura sorpresa mentre finalmente faceva qualche passo indietro,
tanto ormai non sarei più andata da nessuna parte avevo intenzione di tirare fuori tutto quello che mi aveva fatto star male in quei giorni,volevo liberarmene!

_Mi fa male stare qui …con te_ proseguii appoggiandomi alla parete alle mie spalle in modo tale che mi sostenesse mentre io sprecavo le mie ultime forze con quelle accuse,
_Con te, che un giorno mi fai credere di contare qualcosa per te mentre il giorno dopo ti comporti come se non esistessi_ gli puntai addossò tutta la mia rabbia
mentre lui si limitava ad osservarmi in silenzio . _Abbi almeno il coraggio di ammettere che non ti importa nulla di me_ aggiunsi ,
_Credi questo?_ proruppe lui con tono deciso ,_Credi che non mi importi nulla di te?_tuonò sempre più forte ,sbattei un paio di volte le palpebre senza sapere cosa dire o cosa fare,credevo veramente questo?
_Vuoi rispondere ,maledizione!_ imprecò lui avvicinandosi nuovamente.
_Io non so che pensare_ mormorai sincera, _Dimmelo tu!_ aggiunsi tornando a guardarlo dritto negli occhi _Dimmi tu cosa devo pensare!_ proseguii, _Ti importa di me?_ chiesi con un filo di voce
_Ma certo che mi importa_ sbraitò come se quella fosse la domanda più ovvia del mondo.
_Beh,in questi giorni hai dimostrato tutto il contrario_ replicai con tono asciutto,
_Maledizione Maya,l’ho fatto per il tuo bene!_ sbraitò ,un sorriso scettico si dipinse sul mio volto
_Oh si ne sono sicura_ ribattei.
_Ascoltami_ mi intimò prima di piazzarsi nuovamente davanti a me anche se questa volta il suo sguardo risultò totalmente nitido cosi decisi di prestargli attenzione.
_So che il mio comportamento non è stato dei migliori_ ammise ,_Ma devi credermi quando ti dico che staresti meglio non avendomi nella tua vita_ concluse.

Rimasi per un attimo semplicemente ad osservarlo,il suo sguardo sembrava realmente sincero,pensava veramente le cose che mi aveva detto.Sollevai un mano iniziando a carezzargli la guancia
_Lascia che sia io a decidere questo!_ sussurrai prima di avvicinarmi per premere le mie labbra sulle sue.

Per la seconda volta in soli due giorni le nostre lingue si incontrarono mentre lui rispondeva con passione al mio bacio,le sue mani iniziarono la loro lenta discesa fino a raggiungere
i miei fianchi.Lo sentii sollevarmi da terra riuscendo a non interrompere il bacio che si era fatto sempre più intenso .Mi adagiò sul letto disponendosi sopra di me ,sorreggendosi sulle
braccia per non gravare sul mio corpo.Mi sembrava di potermi liquefare da un momento all’altro mentre percepivo le sue mani sollevare leggermente il vestito per poter carezzare la pelle nuda.
La mia mano corse sul lato del suo collo.Lasciammo che le nostre bocche si separassero per riprendere fiato,nel frattempo Tyler aveva iniziato a baciarmi la mascella,lasciai che i miei occhi si
chiudessero per lasciarmi trasportare totalmente da quelle suggestive emozioni.Percepii i suoi denti iniziare a stuzzicare il lobo del mio orecchio provocandomi una serie di brividi lungo tutto la schiena.
Una volta che ebbe finito quella piacevole tortura spinsi,nuovamente, la sua testa verso la mia per ricongiungere le nostre labbra mentre la mia mano correva sul suo petto cercando di tirar via la maglietta,
lui sembrò capire le mie intenzioni ,cosi mi aiutò liberando il suo torace.Sorrisi lievemente quando risentii le sue labbra sulle mie,percepii la sua mano abbassare la cerniera laterale del mio vestito che non oppose resistenza mentre faceva la stessa fine della sua maglietta.Si staccò qualche secondo da me per osservarmi ,sentii i suoi occhi percorrermi con malcelata lussuria,
_Sei bellissima_ mi sussurrò all’orecchio facendo scorrere le sue calde dita sul mio ventre.Ci guardammo per un lungo istante lasciando che i nostri occhi parlassero al posto delle nostre labbra
_Sei sicura?_ mi chiese quando sentì i miei polpastrelli sulla sua cinta,_Si_ risposi senza esitazioni.Vidi i suoi occhi addolcirsi ulteriormente mentre lo aiutai a disfarsi dei pantaloni,
a cui seguirono gli ultimi indumenti intimi.

Ben presto i nostri corpi si scoprirono a vicenda ,aderendo l’uno a l’altro con infinita perfezione,mentre i nostri occhi continuarono ad esprimere tutte le emozioni che avevamo dentro.

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Capitolo 12
*** 12-L'errore più giusto della vita! ***


Grazie Stefy ,sono contenta che la storia ti abbia coinvolta !Ecco a te il nuovo capitolo:

Capitolo 12

L'errore più giusto di tutta la vita!

 

Percepii i miei sensi come rinchiusi in una bolla di sapone che li ovattava, separandoli dal resto del mio corpo,mentre un tenue bagliore luminoso iniziava ad inondare la camera.


Aprii lentamente gli occhi accorgendomi che la luce proveniva dalla finestra di fronte, corrugai la fronte leggermente confusa mentre i miei muscoli ,
ancora intorpiditi,iniziavano a formicolare. Cercai di sollevarmi leggermente ma qualcosa sul mio bacino me lo impediva,abbassai lo sguardo per individuare la fonte dell’impedimento,
quasi sussultai quando capii che si trattava del braccio di Tyler.

 


Guardai la sua figura addormentata accanto a me e tutto mi tornò alla mente come in un flashback. Con eccessiva attenzione mi svincolai dal suo braccio e scesi dal letto,
cercando di non produrre troppo rumore, iniziai a cercare i miei indumenti sparsi per la stanza.Lanciai uno sguardo verso la finestra ,la luce mattutina iniziava a filtrare anche se i raggi solari erano ancora invisibili,
calcolai che fossero all’incirca le sei del mattino,avevo solo poco tempo a disposizione prima che Jenna si fosse alzata e avesse notato la mia assenza

Senza pensarci un attimo iniziai a cercare la borsa che avevo lanciato insieme alle scarpe una volta arrivata in quella stanza,fortunatamente, la ritrovai quasi subito adagiata in un piccola poltroncina,
iniziai a scavarvi dentro alla ricerca del mio telefono e quando lo trovai mi affrettai a comporre il numero della prima persona che mi venne in mente.

Lo sentii squillare per qualche minuto rendendomi conto che era quasi impossibile riuscire a rintracciare una persona a quell’ora. _Dai,rispondi rispondi_ supplicai tornando a guardare per qualche istante la figura tranquilla di Tyler. _Si….pronto_la voce assonnata di Caroline mi raggiunse attraverso il telefono,
_Caroline?!?Oh,grazie al cielo hai risposto!_ iniziai a farneticare,vi fu un attimo di silenzio dall’altro lato, _sono Maya_ mi affrettai ad aggiungere,
_Maya! Stai bene?E’ successo qualcosa?_ mi chiese prontamente lei con tono più sveglio,
_No,no!Sto bene…solo ho bisogno di tornare subito a casa,prima che Jenna si accorga della mia assenza_ spiegai in tono grave continuando a mantenere un timbro basso,l’ultima cosa che ci voleva era che Tyler si svegliasse.
_Non ti accompagna Tyler?_ si informò lei ,volsi un attimo il capo verso il diretto interessato che continuava a dormire,
_No lui sta dormendo!_ tagliai corto con un tono che non ammetteva repliche.
_D’accordo_ concluse lei dopo una breve pausa, _Sarò li fra dieci minuti,non farmi aspettare_ concluse prima di chiudere la telefonata.

Una volta sentito il BIP metallico dell’apparecchio mi affrettai a rificcarlo nella borsa e a raccogliere le mie cose ,sparse per la stanza.Sollevai lo sguardo sul letto dove giaceva Tyler con aria beata e sentii delle fitte nervose allo
stomaco,cosi mi affrettai a recuperare le la mia roba, ed uscii dalla stanza.

Dopo cinque minuti mi ritrovai davanti l’ingresso di casa Lockwood ad attendere l’arrivo di Caroline mentre lanciavo occhiate preoccupate all’orologio,se Jenna si fosse alzata prima del previsto, scoprendo cosi il mio letto vuoto ,
avrei rischiato la forca.Sentii il rumore di un clacson in lontananza e trassi un respiro di sollievo quando mi accorsi che si trattava proprio di Caroline.

Con passo barcollante sui tacchi della sera prima raggiunsi l’auto che si era soffermata davanti il vialetto della villa. _Ehi Car,grazie per il passaggio!Sarò in debito con te a vita!_ annunciai una volta entrata in macchina e richiusa la portiera,
la mia amica mi lanciò uno sguardo divertito _Credo che il termine ‘’a vita’’ non basti!_ sentenziò ripartendo.Guardai nuovamente l’orologio ,che segnava le sette e trentadue minuti,
cercando di convincermi che avrei avuto il tempo di arrivare a casa e coricarmi ,prima che Jenna fosse entrata nella stanza per controllare,cosi mi rilassai leggermente ,abbandonando la testa nel sedile.

Notai che Caroline continuava a lanciarmi occhiate curiose le risposi con un’occhiata confusa, _Allora?Cosa è successo?_ si decise a chiedere finalmente, corrugai la fronte con espressione dubbiosa
_Che vuoi dire?_ replicai
_Voglio dire,perché mi trovo in macchina con te alle sette del mattino cercando di non farti beccare da tua zia ,quando a correre questo rischio era pronto Tyler?!_chiarì lei.
Spostai il mio sguardo fuori dal finestrino _ Te l’ho detto,dormiva_ risposi vaga,
_Potevi svegliarlo_ insistette lei,roteai gli occhi
_Non ne avevo molta voglia_ ammisi rivolgendole una breve occhiata che la insospettì ulteriormente.
_ Voi…avete litigato?_ domandò con aria confusa, scossi la testa,
_Discusso?_ proseguì lei, inspirai a fondo
_Abbiamo fatto sesso_ conclusi evitando accuratamente il suo sguardo. Una brusca frenata, della macchina, rischiò di farmi finire fuori dal parabrezza ,fortunatamente la cintura di sicurezza impedì ciò.
_Voi cosa?_ trillò lei mentre io strabuzzavo gli occhi per la frenata .
_Ehi ‘’zia in procinto di svegliarsi a casa’’_ le ricordai,lei sembrò accorgersi solo in quel momento di aver fermato la macchina ,cosi ,dopo aver appurato l’assenza di altri veicoli sulla strada ripartì.

Potevo ancora notare l’espressione di shock che le si era dipinta sul volto _E’ per questo che hai chiamato me?_ mi chiese senza staccare gli occhi dalla strada, sbuffai
_Già,diciamo che non avevo molta voglia di risolvere la questione proprio mentre rischio di essere uccisa da Jenna!_sentenziai ,
Caroline annuì con aria vaga _Non ci credo…_ mormorò a un certo punto, _Voglio dire,si notava una certa attrazione fra voi due,ma non pensavo che foste già arrivati a questo punto_ si affrettò a correggersi.
Scossi la testa _Non siamo arrivati proprio a nessun punto Car_ replicai io con tono serio, le vidi aggrottare le sopraciglia
_ Cosa intendi dire?_ mi chiese con aria confusa.Sospirai appoggiandomi al sedile
_Intendo dire che non so neanche io cosa tutto questo abbia significato!Ma dati i nostri trascorsi non credo che per lui ,dopo ieri sera,sia cambiato qualcosa_ spiegai _In realtà le ha solo peggiorate_ conclusi mentre iniziavo a intravedere la sagoma di casa Gilbert farsi sempre più chiara.
_Ascolta,Tyler può essere stato un idiota e uno stronzo,ma non per questo vuole farti soffrire,non è quel tipo di ragazzo_ Caroline sembrava convinta di quello che stava dicendo  mentre io non avevo proprio nessuna certezza neanche riguardo me stessa.

Aspettai che la macchina accostasse nel vialetto della casa e infine aprii lo sportello _Grazie del passaggio_la ringraziai prima di scendere ,lei sorrise con aria rassicurante
_Semplice dovere d’amica_rispose con un occhiolino.Ricambiai il sorriso ed infine scesi dalla macchina
_Ehi Maya!_ mi chiamò lei prima che potessi richiudere lo sportello,
_Si?_ chiesi abbassandomi nuovamente per vederla in faccia ,
_Parla con Tyler!_ concluse lei ,annuii sommessamente senza prometterle niente, ed infine  chiusi la portiera prima di dirigermi verso l’entrata di casa Gilbert.

Estrassi il mazzo di chiavi che tenevo nella borsa e aprii la porta,che ,fortunatamente,non produsse alcun tipo di rumore.trassi un respiro di sollievo quando appurai che ancora dormivano tutti,mi spostai indisturbata
fino al piano superiore,dove una volta raggiunta la mia stanza,mi affrettai ad indossare una semplice canotta bianca e uno sbiadito paio di pantaloncini,mi affrettai a fare una fermata in bagno e ,una volta ritornata nella stanza,
mi infilai sotto le coperte.Dovevo ammettere di averla scampata proprio bella , ripromisi a me stessa di fare più attenzione in seguito.Chiusi gli occhi mentre sentivo un piacevole torpore iniziare ad invadermi ,per ovvi motivi
non avevo dormito molto quella notte,quindi quel sonno ristoratore faceva al caso mio.

Era deciso,avrei passato il sabato mattina a letto per recuperare le ore di sonno perse e per smaltire totalmente la sbornia colossale della sera precedente.Percepii il sonno raggiungermi e avvolgermi ‘’Benvenuto Morfeo’’ pensai mentalmente ,iniziando a tirare maggiormente le coperte,e proprio mentre credevo di stare per cadere nell’oblio,la porta della mia camera si spalancò facendomi sussultare per la sorpresa.
_Oh,sei già sveglia_ costatò zia Jenna facendo un passo verso il mio letto
_Non proprio_ bonfocchiai con voce impastata.
_Oh,avanti pigrona ,alzati che prepariamo una colazione come si deve.Jeremy e Elena sono già in cucina a scaldare i tost_ mi informò lei,sbuffai sonoramente
_Ma sono le otto di sabato mattina _mi lamentai ,
_No, sono le nove_ mi corresse lei.Per un attimo pensai di mandare all’aria la mia copertura strabuzzando gli occhi ma fortunatamente riuscii a contenermi,era già passata un’ora dal mio rientro,
avevo perso troppo tempo a far scomparire i vestiti della sera prima e a cercare di avere un’espressione sobria mentre lavavo più volte faccia e denti finendo per perdere un’intera ora in cui avrei potuto dormire realmente.

Vidi lo sguardo di Jenna ancora su di me,cosi decisi che fosse stato meglio assecondarla
_E va bene,va bene!Mi alzo_ conclusi iniziando a mettere un piede fuori dal letto,vidi il suo sguardo trionfante mentre io infilavo le pantofole.

La seguii di sotto dove,effettivamente,Elena e Jeremy erano intenti ad imburrare qualche tost.I residui di alcol minacciarono di uscire una volta inalato il profumo di cibo che aleggiava nella cucina ,ricacciai indietro
la nausea e mi costrinsi a mostrare un sorriso tirato mentre incontravo lo sguardo dei miei cugini ._Giorno_ li salutai guardando con gratitudine Elena mentre mi porgeva una tazza di caffe,
mentre assaporavo la dolce sensazione della calda bevanda che invadeva le mie papille gustative scacciando i residui di nausea che avevo provato,decretai che quella sarebbe stata la prima di una serie di fumanti tazze di caffè durante
tutta la giornata.
_Sei tornata tardi ieri sera,non ti ho sentita_ quasi mi strozzai con la mia bevanda mentre ascoltavo le parole di Elena ,
_Ehm… si ,ho fatto leggermente tardi.C’è voluta una vita per scrollare Caroline dalla festa_ mi giustificai inventando tutto di sana pianta .
_Beh,mi è dispiaciuto non esserci potuta essere ma Stefan non ne aveva molta voglia_ spiegò mia cugina mentre passava due fette di tost a me e Jenna,quest’ultima l’accettò con piacere mentre io mi limitai a declinare l’offerta con la testa.
_Non vi siete persi poi molto_ ammisi,senza specificare che era stato un bene che loro non mi avessero vista dopo il quarto bicchiere alcolico .

_Hai visto Tyler alla festa?_ si informò Jeremy che fino a quel momento era rimasto in silenzio limitandosi ad osservarmi con aria critica.Mi costrinsi a non arrossire ,
_Per qualche minuto_ mentii prima di ritornare a sorseggiare il mio caffè,non era necessario che mio cugino apprensivo scoprisse che la notte precedente ero stata alquanto intima con il ragazzo che odiava di più sulla faccia dell’universo.

_Che programmi avete per oggi?_ fortunatamente Jenna richiamò involontariamente l’attenzione suscitando la mia gratitudine nei suoi confronti,
_Non saprei…tu hai qualche impegno Maya?_ si informò Elena,ci pensai per qualche istante; l’idea di rimanere l’intera mattina a letto era andata ,ormai, in fumo ,in alternativa a questo c’era sempre una giornata da passare nel buio della mia stanza a riflettere sul mio NON rapporto con Tyler.
_Sono totalmente libera_ conclusi,sperando vivamente che mia cugina potesse evitarmi quel calvario. _Potremmo andare tutti e tre al Grill_ propose lei a quel punto,vidi Jeremy fare spallucce
_Mi sembra un’ottima idea _ sentenziai io.Elena annuì entusiasta, _Bene ,allora è deciso!_ affermò ,
_Vado  a sbrigarmi_ annunciai prima di allontanarmi dalla cucina.

Avrei volentieri passato una giornata con Jeremy e Elena,inoltre era possibile che questo m’impedisse di pensare incessantemente a me e Tyler.

Salii le scale in legno ,accorgendomi ,solo una volta in cima ,di essere stata seguita da Jeremy. _Ehi_ lo salutai io con aria turbata,
_Hai un minuto?_ mi chiese lui,
_Certo_ risposi prima di infilarmi in camera seguita da lui.Chiusi la porta della stanza e mi voltai a guardarlo,aveva un’espressione seria dipinta sul volto. _Stai bene?_ gli chiesi con aria preoccupata,lui annuì senza però guardarmi,
si limitò a volgere lo sguardo verso il letto leggermente disfatto. _Sei rientrata tardi stanotte_ ripetè per la seconda volta,
_Si te l’ho detto,…_ iniziai a giustificarmi ma lui non me ne diede tempo
_So che non hai dormito a casa!_ affermò spiazzandomi del tutto. Cercai di balbettare qualcosa ma dalla mia bocca uscirono solo versi privi di un nesso logico,
_Sei stata con lui?_ mi chiese senza troppi giri di parole inchiodandomi con il suo sguardo accusatore.Cercai di riprendermi da quell’attimo di sorpresa,
_Non penso siano affari tuoi_ mormorai ancora leggermente scossa.Lo vidi sollevare lo sguardo al soffitto
_Oddio,lo sapevo_ .
_Jeremy_ lo supplicai con aria stanca,
_Sai cosa penso di lui Maya!_ tuonò,
_Shhh_ lo ammonii stizzita indicando la porta,lui sembrò calmarsi .
_Ti farà soffrire,a lui non importa nulla dei tuoi sentimenti…_attaccò con la solita solfa .
_Jeremy basta!_ lo frenai, _Qualunque cosa ci sia stata la scorsa notte fra me e Tyler poco importa!In questi giorni ho capito come stanno veramente le cose,e hai ragione_ ammisi  a malincuore ma del tutto sincera
_A lui non importa nulla di me!_ conclusi abbassando lo sguardo.Ripensai alla sera precedente e a come lui mi aveva assicurato di tenere a me,ma ormai mi sentivo scottata dentro,avevo paura di rivivere
la stessa cosa che avevo vissuto dopo il nostro primo bacio,per questo ero scappata quella mattina,era molto meglio così,ammettere di aver commesso un errore e cercare di andare avanti.

Vidi il volto di Jeremy addolcirsi _Mi dispiace!_ affermò,sollevai le spalle
_Non è colpa tua!_ risposi. _Credo che sia meglio se mi sbrigo_ aggiunsi,lui annuì e si affrettò ad uscire dalla porta mentre io iniziavo a scegliere qualche cosa da indossare mentre evitavo di ripensare a Tyler.
 


Qualche ora dopo entrammo al Grill ,affollato come ogni sabato.Gli studenti della Mystic Falls High School erano quasi tutti li,a divertirsi fra il biliardo,qualche birra e una chiacchierata fra amici.

Io e Jeremy ci avvicinammo al tavolo da biliardo ancora disponibile,mentre Elena si era diretta al bancone per ordinare i nostri tre caffè.

Iniziai a posizionare le palline sul tavolo quando sentii la voce di Jeremy esclamare _Oh no!_sollevai lo sguardo con aria confusa portandolo,dapprima sul volto attonito di mio cugino,ed inseguito,dopo aver seguito la traiettoria del suo sguardo,individuai il motivo del suo sgomento.Tyler avanzava verso di noi con passo spedito e aria torva.

Deglutii sommessamente mentre sentivo il sangue raggelarsi nelle vene, _Dobbiamo parlare_ sentenziò lui una volta giunto davanti a me,osservai la sua espressione adirata per qualche istante,poi riportai lo
sguardo sul tavolo verde e ricominciai a sistemarvi sopra le palline. _Maya_ insistette lui con voce spazientita,
_Che ci fai qui?_ chiesi con tono infastidito senza degnarlo di uno sguardo,
_Sono venuto a cercarti a casa tua ma ho trovato tua zia che mi ha detto che avrei potuto trovarti qui_ spiegò brevemente lui.
_Ho chiesto, cosa fai qui!Non come hai fatto a trovarmi!_ replicai beffarda allungando una mano per prendere una pallina sfuggita al mucchio centrale.
_Abbiamo bisogno di parlare!_ ripetè lui avanzando di qualche passo verso di me,finalmente mi decisi ad osservarlo fulminandolo con lo sguardo
_Non credo che abbiamo nulla da dirci_ sbottai,per tutta risposta Tyler afferrò una pallina e la tirò facendola sbattere contro un muro,sussultai leggermente al tonfo sordo che venne prodotto .
_Sul serio?_ replicò lui caustico ,
_Non ho nulla da dirti_ proseguii io distogliendo nuovamente lo sguardo,questa volta fu più difficile trovare qualcosa da fare,cosi mi limitai ad osservare le restanti palline.
_Beh,io credo che qualcosa troverai_ controbattè lui in tono di scherno.

­_Ma sei sordo?Ha detto che non vuole parlarti,quindi va via!_ sollevai lo sguardo su Jeremy che si era improvvisamente frapposto fra me e Tyler che come sempre non indietreggiò.
­_Credimi Gilbert,penso che oggi non sia la giornata adatta per provocarmi,quindi togliti di mezzo_ sibilò con aria minacciosa._Ok ora basta_ mi spostai da dietro Jeremy per potermi posizionare fra i due che ,però,
non badarono minimamente alla mia intromissione .

_Cosa sta succedendo?_ la figura di Elena comparve sulla scena ,vidi il suo sguardo saettare da me,a Tyler a Jeremy,questi ultimi continuavano a fronteggiarsi con aria di sfida.
_Elena,se ci tieni a tuo fratello,ti conviene portarlo via di qui_ la informò Tyler senza però distogliere lo sguardo da Jeremy ,
_Penso che qui sia tu l’indesiderato_ replicò lui in tono piccato.Il ghigno di Tyler scomparve dalla sua faccia mentre avanzava maggiormente verso Jeremy

_Ok,ho capito,andiamo_ afferrai il braccio di Tyler e iniziai a trascinarlo verso l’uscita del locale, _Cosa?_ chiese lui confusamente.
Sbuffai _Volevi parlare no?Parliamo!_ sentenziai una volta all’esterno della struttura,strinsi la giacca maggiormente intorno al mio petto,più per il nervosismo che per il freddo.

Tyler mi guardò per un lungo istante mostrando dapprima un’espressione rigida che si andò addolcendo una volta incontrato il mio sguardo.
 _Non puoi fare così_sbraitai io in tono accusatorio,lui corrugò la fronte
_In che modo?_ mi chiese confuso,
roteai gli occhi _Non puoi presentarti qui pretendendo di parlare mentre minacci mio cugino_ tuonai.

Lui sembrò infastidito _Oh certo,tu dici a me cosa è giusto e sbagliato fare?!_ rispose con tono piccato _Eh dimmi un po’,nella tua lista di cose ingiuste da fere a che posto sta ‘’scappare dal letto del ragazzo
con cui hai fatto sesso’’_ replicò lui spiazzandomi nuovamente,feci cadere pesantemente le spalle mentre lui continuava ad osservarmi con aria infuriata.
_Non ero pronta_ mormorai distogliendo lo sguardo,
_Non eri pronta?!Mi sembra di non averti forzato,di averti chiesto se eri sicura e tu hai risposto di si_ ringhiò lui sentendosi accusato, mi affrettai a sollevare lo sguardo su di lui
_Non mi riferivo a quello_ aggiunsi velocemente,lo vidi rilassarsi leggermente a quelle parole questo mi diede un’ulteriore spinta a proseguire,
_Non ero pronta a sentirmi ignorare di nuovo,non ero pronta a essere trattata come un’estranea_ lo inchiodai con lo sguardo _come una delle tante_ conclusi. 

Lui sembrò vagamente sorpreso _Tu non sei una delle tante_ rispose con tono diretto, _e mi sembrava di aver chiarito questa cosa!_ affermò continuando ad osservarmi con aria irata.
_Oh andiamo Ty! Sappiamo entrambi come sarebbe andata a finire_ sbottai spazientita,lo vidi inarcare un sopracciglio
_Ah si e sentiamo,come sarebbe finita?_ domandò in tono scettico mentre incrociava le braccia al petto
, _Uno,due giorni massimo, e poi tutto sarebbe tornato come prima!Tu avresti ricominciato a fare il coglione con qualche cheerleader particolarmente dotata mentre io avrei finito per affogare nel dolore_spiegai incrociando il suo sguardo ,
_Ho semplicemente evitato tutto questo ad entrambi_conclusi.

Fra di noi intercosse un lungo attimo di silenzio _Ammettiamo semplicemente che è stato un errore e chiudiamola qui,prima che uno di noi due si faccia male sul serio_ mormorai ,la sua espressione era illeggibile ,
continuava ad osservarmi con braccia incrociate e sguardo acceso _Hai ragione_rispose finalmente _E’ stato un errore_ammisi,non potevo immaginare che quelle parole potessero fare cosi male,infondo ero stata io
a spingerlo a dire quelle cose,era quello che volevo ,no?!
_Ma non un semplice errore_ proseguì lui richiamando nuovamente la mia attenzione _E’ stato l’errore più giusto della mia vita, e non avrei paura di rifarlo!_ concluse abbandonando totalmente la sua espressione indurita.

Sentii il mio cuore saltare qualche battito mentre i miei occhi si riempivano di lacrime , _Io pensavo…_iniziai a mormorare ma lui mi serrò la bocca con un dito
_Le altre ragazze contano niente in confronto a te, io voglio solo te!_ affermò in tono risoluto,lo vidi sorridere davanti alla mia espressione stupefatta.
_Dici sul serio?_ chiesi con un filo di voce,lui annuì prima di sorridere nuovamente
_Perchè cercare un’altra ragazza quando in te posso trovare tutto quello che mi è sempre piaciuto ,compresa la parte del letto_ concluse con un occhiolino malizioso ,gli diedi un piccolo schiaffo giocoso sul braccio.
Scoppiò a ridere di gusto prima di tirarmi fra le sue braccia
_Vieni qui!_ disse prima di posare le sue labbra sulle mie .

Quel bacio fu un bacio molto diverso dai precedenti,gli si avvicinava per intensità e passione ma aveva qualcosa in più che lo distingueva rendendolo unico e imparagonabile; era un bacio consapevole e carico di promesse !

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Capitolo 13
*** 13-Interruzioni ***


Scusate il ritardo :) come sempre ringrazio le persone che seguono e commentano e dedico loro il capitolo seguente:

Capitolo 13

Interruzioni

 

_Ty…piantala_ cercai di suonare perentoria ma fu alquanto difficile riuscire a sembrare seria mentre Tyler continuava a solleticarmi,

_Piantarla di fare cosa…questo?_ chiese velocizzando ulteriormente il movimento,
_Nooo_ gridai stremata dalle risate,lui continuava ad osservarmi divertito dalla sua posizione dominatrice ,una volta entrati nella sua stanza mi aveva gettata sul letto iniziando la sua tortura con la mano libera,
mentre l’altra era corsa a bloccarmi i polsi sulla testa e non dava segno di volermi liberare,stava godendo di quella situazione mentre io iniziavo ad avere le lacrime agli occhi per le eccessive risate.
_Dì che ti arrendi!_ mi intimò lui continuando a solleticare l’angolo destro del mio bacino,trattenni a stento l’ennesimo gridolino ,
_Mai!_ replicai ,lo vidi ghignare divertito dalla mia testardaggine .

Lo guardai bearsi della situazione di totale controllo di cui godeva,decisi che non lo avrei lasciato vincere cosi facilmente.Lo guardai con sguardo languido lasciando trasparire un pizzico di malizia,
allacciai le mie gambe ,unici arti non totalmente bloccati dal corpo di Tyler,alla sua cintola,il ghigno divertito che gli aveva dipinto il volto fino a quel momento si trasformò in un’espressione di piacevole stupore.

Lentamente iniziò ad abbassare il suo volto verso il mio ,concentrandosi sulle mie labbra che, nel frattempo si erano schiuse invitanti, perciò non si reso
conto dell’espressione furba che avevo adottato. Accorciai le distanze sollevando la testa per incontrare la sua a metà strada, ci iniziammo a baciare con trasporto,come previsto,sentii la sua mano liberare i miei
polsi per poter avvicinare maggiormente la mia faccia verso la sua. Approfittai di quel momento per agire,appoggiai le mie mani sul suo petto muscoloso e prima che lui potesse comprendere le miei intenzioni feci leva
su di esso riuscendo ad invertire le posizioni.

Notai l’espressione sorpresa sul suo volto mentre interrompevo il bacio per gongolare vittoriosa,_Ora chi è che sta in cima?_ domandai con aria scaltra,
_Mi hai raggirato_ si lamentò lui ,anche se non sembrava per niente dispiaciuto di quella inversione dei ruoli, _Anche se devo ammettere che ne è valsa la pena_ aggiunse con tono allusivo mentre iniziava a far scorrere le sue
calde mani sui miei fianchi.Mi aggiustai una ciocca di capelli dietro l’orecchio in modo da potere abbassare il volto indisturbatamente, raggiunsi nuovamente le sue labbra che accolsero le mie senza rimostranza.

Questa volta mi lasciai catturare totalmente da quel bacio che si surriscaldò in poco tempo mentre le sue mani continuavano a vagare su tutto il mio corpo che continuava a flettersi verso il suo con impeto.
_Non credi di essere un po’ troppo vestita?_ chiese lui quando le nostre labbra si separarono momentaneamente per recuperare un po’ d’ossigeno,
sorrisi provocante _Beh cosa proponi?_ controbattei,per tutta risposta lui sorrise malizioso mentre iniziava a sollevare la mia maglietta,lo aiutai a tirarla via prima di avventarmi nuovamente sulla sua bocca ,
iniziai a far vagare la mia mano sotto la sua maglietta soffermandomi sugli addominali ben scolpiti, _Credo che questa non serva_ conclusi iniziando a liberarlo dalla maglia,lui annuì divertito,ma prima che potessi
anche solo sollevarla fui interrotta dal rumore della porta che veniva aperta.

_Mhmh_ sussultai voltandomi di scatto,giusto in tempo per vedere la madre di Tyler ferma davanti la porta con sguardo critico.
_Mamma!_ esclamò Tyler in tono sconvolto mentre io iniziavo a scendere dal suo corpo,
_Scusate l’interruzione_ rispose lei in tono piccato mentre faceva scorrere lo sguardo da suo figlio a me dove si soffermò per qualche istante di troppo ,mi ricordai solo
in quel momento che la mia parte di sopra era coperta solo dal reggiseno in pizzo viola,arrossii violentemente mentre iniziavo a cercare con lo sguardo la maglietta.

Tyler sembrò percepire le mie intenzioni cosi si affrettò a passarmi la felpa ,della quale si era sbarazzato prima che iniziassimo a rotolarci sul letto.Mi affrettai ad indossarla cercando di non badare alla smisurata grandezza di quell’indumento . _Mamma,lei è…_ iniziò Tyler portando una mano verso di me,ma la signora Lockwood non gli diede il tempo di ultimare la frase
_Credo che potremmo rimandare a dopo le presentazioni_ sentenziò   acidamente ,senza degnarmi di uno sguardo ,vidi Tyler deglutire pesantemente,_Ci vediamo di sotto fra cinque minuti! _ concluse lei,_Sarebbe gradito che ognuno
indossasse i propri indumenti_ aggiunse lanciandomi uno sguardo, prima di uscire ,badò bene a lasciare la porta aperta.

Attesi di sentire i suoi passi allontanarsi giù per le scale,e saettai fuori dal letto iniziando a cercare in modo convulsivo la mia maglietta. _Dove diamine è finita?_ imprecai mentre mi iniziavo ad abbassare per guardare sotto il letto,
_Maya_
_Deve essere qui da qualche parte_ proseguii ignorando la voce di Tyler,
_Maya_ insistette lui,
_E pure qui non c’è ma deve…_
_MAYA!_ mi richiamò nuovamente lui alzando leggermente il tono della voce, mi convinsi a guardarlo
_Cosa?_ sbottai, lo vidi roteare gli occhi mentre faceva penzolare davanti alla mia faccia l’oggetto della mia ricerca,la afferrai prima di dirigermi verso il bagno.

_Dove vai?_ chiese lui con tono confuso,
_A mettere questa_ lo informai sollevando l’indumento che tenevo in mano,lo vidi alzare un sopracciglio con aria critica
_Cos’è ora non posso più vedere il tuo corpo?!_ domandò divertito,
sbuffai _Non ho intenzione di spogliarmi davanti a te mentre tua madre è di sotto ad affilare la mannaia_ risposi in tono isterico.

Lo vidi roteare nuovamente gli occhi mentre si spostava dal letto per raggiungermi,lanciai uno sguardo preoccupato verso la porta mentre lui iniziava a liberarmi dalla sua felpa _Sei impazzito?_ bisbigliai
_No,ora puoi indossare la tua maglietta_ concluse lanciando la felpa dall’altro lato della stanza, lo guardai con aria ammonitrice
_E se tua madre fosse entrata nuovamente?_ chiesi mentre iniziavo ad infilare la canotta.Lo sentii sbuffare pesantemente
_ Senti,ammetto che è stato leggermente imbarazzante_ minimizzò
_Leggermente?_ ripetei con aria scettica,
_Ok,diciamo alquanto_ convenne lui tornando a guardarmi, _Ma non serve a niente farti prendere dal panico_ aggiunse mettendo un braccio sulle mie spalle prima di iniziare a spingermi verso la porta,piantai i piedi a terra
_Non potrei semplicemente scendere dalla finestra e correre a casa?_ mi informai con tono supplichevole ,lo vidi sorridere divertito,come poteva mantenere quell’aria divertita anche durante un momento critico come quello?!
_No_ rispose lui
_Ti prego!_ insistetti.
_Maya,sei la mia ragazza,non c’è niente di cui vergognarsi_ replicò lui ricominciando a trainarmi fuori dalla stanza .
_Oh ma certo,d’altronde mi ha solo vista mezza nuda sopra a suo figlio,credo che potrei giustificarmi dicendo che stavo controllando le tue tonsille_ ironizzai io con aria nervosa,
_Credo che non funzionerebbe_ rispose lui scoccandomi uno sguardo divertito _Me le hanno tolte quando avevo otto anni_ concluse prima di iniziare a scendere le scale con me sotto braccio._Grandioso!_ mormorai.


_Ehi mamma_ la salutò Tyler una volta in cucina,passò accanto alla madre posandole un leggero bacio sulla guancia,la vidi sorridere al contatto con il figlio ma la sua espressione sorridente
fu subito cancellata una volta che ebbe posato il suo sguardo su di me,
_Sei tornata prima,pensavo che saresti rimasta dalla zia Sarah fino a domani_ aggiunse Tyler ,che non aveva notato il modo in cui la madre mi stava fulminando, spostò velocemente lo sguardo per riportarlo sul figlio
_Ho anticipato il rientro,non sapevo di trovarti in compagnia_ sentenziò scoccandomi l’ennesima occhiataccia.

Questa volta Tyler percepì il suo sguardo su di me cosi si affrettò a raggiungermi _Mamma,lei è Maya,la nipote di Jenna Sommers _ ci presentò,mi costrinsi a mostrare un sorriso cordiale anche se uscì fuori una sorta di espressione dolorante,
_E’ un piacere fare la sua conoscenza signora Lockwood!_affermai cercando di suonare convincente,la donna mi continuò ad osservare senza un accenno di cordialità sul volto
_E cosi tu sei la nipote dei Gilbert?!_ chiese con tono piatto,annuii con aria tesa,Tyler sembrò accorgersene cosi mi passò il braccio intorno alle spalle,questo non fece altro che irrigidirmi maggiormente
_Che riposino in pace!_ aggiunse la signora Locwood prima di puntare con lo sguardo il braccio di Tyler che mi circondava.

Quella situazione iniziava ad essere insostenibile,l’iniziale imbarazzo cominciava a trasformarsi in fastidio mentre notavo lo sguardo di sufficienza con cui mi guardava quella donna .
_E’ quasi ora di pranzo,penso che sia meglio che torni a casa!_ annunciai voltando lo sguardo verso di Tyler ,
_Ok,ti accompagno_ acconsentì lui,annuii prima di voltarmi nuovamente verso la signora Lockwood ma prima che potessi aprire bocca per salutarla e congedarmi lei mi precedette

_Mi farebbe molto piacere se  tu rimanessi a pranzo con noi_ mi informò anche se la sua espressione diceva tutt’altro ,
_Oh la ringrazio ma penso che Jenna…cioè zia Jenna,mi stia aspettando_ mi affrettai a declinare quell’offerta che suonava molto come un invito alla forca.
_Insisto_ replicò lei con un tono che non sembrava ammettere repliche.
_D…d’accordo_ acconsentii non molto convinta,la donna mostrò un sorriso tirato, _Dirò a Maria di aggiungere un posto a tavola_ ci comunicò prima di allontanarsi dalla cucina.

Sospirai pesantemente una volta che io e Tyler fummo soli, _Mi odia!_ sentenziai scambiandomi uno sguardo con lui ,
_No che non ti odia_ mi contraddisse cercando di suonare rassicurante ma non ci riuscì molto bene ,
_Ty,ho persino paura che possa avvelenare il mio cibo!_ replicai ,
lui sorrise _Sono sicuro che ti risparmierà la vita,per oggi!_ rispose lui in tono ironico.
Roteai gli occhi , _ Se lo dici tu_ conclusi con un’alzata di spalle,
_Vieni qui_ mi intimò prima di tirarmi verso di lui ,cercai di oppormi ma prima che potessi anche solo replicare le sue labbra si avventarono sulle mie,risposi brevemente al bacio ma non appena sentii dei passi avvicinarsi
mi affrettai a staccarmi da lui che scoppiò a ridere notando la mia espressione sconvolta.

_Possiamo accomodarci nell’altra stanza ,Maria ci servirà il pranzo_ ci comunicò la signora Lockwood una volta riemersa in cucina. Annuii senza degnare Tyler di uno sguardo e la iniziai a seguire fuori dalla stanza,
sentii Tyler velocizzare il passo per raggiungermi e quando mi fu dietro percepii la sua mano posarsi sul mo fianco prima di scendere velocemente a toccare il mio posteriore ,
gli scoccai un’occhiata omicida a cui lui rispose con un ghigno provocatorio.
_Maya,hai qualche intolleranza alimentare?_ si informò la signora Lockwood costringendomi a voltarmi nuovamente verso di lei mentre emergevamo nel salotto
_No,niente del genere_ risposi brevemente guardandomi intorno,in quella settimana ero stata più volte in quella casa ma l’unica volta in cui mi ero introdotta in quella stanza era stato durante la festa, quindi ne avevo un ricordo vagamente più caotico.

Mi accomodai al tavolo insieme a Tyler e sua madre,come previsto, a me e Tyler spettarono i posti ai poli opposti del tavolo mentre la signora Locwood sedette in mezzo a noi,a capo tavola,sospirai cercando
di non farmi sentire,sarebbe stato il pranzo più lungo della mia vita!
_Allora Maya,come mai ti trovi da queste parti?_ mi chiese subito la donna ,per un attimo mi ritrovai a credere che per ‘’queste parti’’ intendesse casa sua,e iniziai a cercare qualche giustificazione plausibile,_A Mystic Falls_ aggiunse dissipando ogni dubbio.Fui grata di non dover iniziare a dare qualche spiegazione su come mai mi aveva trovata mezza nuda sopra il figlio.
_ Beh, sono sempre venuta qui d’estate,o almeno fino a qualche anno fa,cosi i miei genitori hanno pensato
di farmi rimanere qui per qualche anno visti i loro molteplici impegni di lavoro_ spiegai brevemente mentre Maria,la governante di casa Lockwood,iniziava a servirci la prima portata.
Fui felice di notare che si trattava di semplice arrosto,niente di troppo raffinato o complicato.
_Capisco, beh è un bel lavoro per una donna giovane come Jenna tirare su tre adolescenti_ constatò lei iniziando a tagliare con estrema attenzione la sua porzione d’arrosto,
mi scambiai uno sguardo d’intesa con Tyler che mi lanciò un occhiolino.
’’Ok Maya,è la madre del tuo ragazzo!Bisogna che tu la rispetti,niente battute sarcastiche o denigratorie ‘’ _Già,ma fortunatamente Jenna se la cava alla grande _ risposi in tono pacato.
_Ne sono certa_ replicò lei in tono scettico.

Per qualche minuto ognuno si concentrò sul proprio piatto mentre l’unico rumore che si riusciva ad udire era quello delle posate che sfregavano contro i piatti in porcellana.
_Eh dimmi Maya,hai un ragazzo o preferisci goderti i piaceri della vita?_ .
Quasi rischiò di andarmi di traverso il boccone che stavo masticando,mi voltai con aria stralunata verso la signora Lockwood che aveva smesso di mangiare per potermi osservare meglio con aria provocatoria.
_Si,ha un ragazzo e sarei io_ si intromise Tyler ,lo guardai fissare la madre con aria di sfida , per un momento avevo pensato di rispondere a tono a quella donna  perciò fui  grata dell’intervento di Tyler che sembrava infastidito tanto quanto me.

La signora Lockwood allontanò lo sguardo da me per riportarlo sul figlio _Oh davvero?!?_ chiese con tono piatto _Sorprendente_ concluse infine ricominciando a prestare attenzione al suo cibo.
Mimai un ‘’grazie’’ con le labbra verso Tyler che abbozzò un mezzo sorriso in risposta.

Il resto del pranzo passò lentamente ,ma la signora Lockwood evitò di pormi altre domande malevole e si limitò a conversare con il figlio. Perciò ,trattenni a stento un grido gioioso quando Tyler mi
chiese se ero pronta per tornare a casa. Ridimensionai il mio entusiasmo e salutai con garbo la signora Lockwood che mi congedò con un ‘’E’ stato un piacere fare la tua conoscenza’’che  suonò come una bugia ma cercai di prenderlo per buono.

Quando finalmente mi ritrovai nel confortevole abitacolo della macchina di Tyler trassi un sospiro di sollievo, Tyler si voltò per lanciarmi un’occhiata divertita ,mentre iniziava la retromarcia ,
_Non è andata poi così tanto male!_ affermò quando ci immettemmo nella strada, lo guardai di sbieco
_Escludendo il fatto che mi ha preso per una poco di buono?!?_ gli ricordai ,sul suo volto si dipinse uno sorriso ironico
_ Non è abituata a vedermi con qualche ragazza,solitamente evito di farle conoscere i miei passatempi_ spiegò lui,roteai gli occhi
_Già,anche perché penso che  non avrebbe avuto un attimo di pace con una ragazza nuova al giorno_ ribattei piccata.Lui scoppiò a ridere _Lo trovi divertente?_ chiesi acidamente ,
_Oh,andiamo May_ mi derise lui vedendo la mia espressione corrucciata .

Sbuffai _Penso che non riuscirò a fare mai più niente a casa tua!_ ammisi mentre mi tornava in mente l’espressione di puro sconcerto della signora Lockwood mentre osservava me e suo figlio scambiarci effusioni ,
_Non fare promesse che sai di non potere mantenere_ mi ammonì lui con tono allusivo .Gli diedi un piccolo schiaffo sulla spalla e lui ricominciò a ridere.

I contorni di casa Gilbert si andarono facendo più chiari,man mano che ci avvicinavamo, _Oh no_ mormorai quando fummo abbastanza vicini da vedere la sagoma di Jeremy ferma sul portico.Lo vidi seguire con lo sguardo
l’avanzata della vettura , _Accosta,proseguo a piedi_ sentenziai notando lo sguardo irritato di mio cugino,era una settimana che evitava di parlarmi a causa della mia storia con Tyler.
_Ty,mi hai sentita?_ chiesi con aria confusa mentre l’auto continuava il suo tragitto indisturbata, _Ty!_ lo richiamai quando capii le sue intenzioni

.Sollevai lo sguardo al cielo con aria avvilita quando la macchina fermò proprio davanti il porticato di casa Gilbert. Guardai Tyler, sogghignava mentre notava il modo in cui Jeremy cercava di ignorare la nostra presenza,
_Sei peggio di un bambino_ lo ammonii prima di volgermi verso la portiera,ma prima ancora che potessi aprirla sentii il braccio di Tyler circondarmi prima che la sua bocca catturasse la mia,strabuzzai 
gli occhi quando percepii la sua lingua introdursi prepotente fra le mie labbra,portai una mano sul suo petto per allontanarlo e lui non oppose resistenza.

Mentre riprendevo respiro guardai dapprima Jeremy che ci lanciò un’occhiata disgustata e poi Tyler che lo fissò con aria divertita, _Dovevi proprio farlo?_ chiesi con tono accusatorio mentre lui riportò lo sguardo su di me
_Cosa?Ho semplicemente salutato la mia splendida ragazza_ si giustificò lui senza però riuscire a mascherare un ghigno soddisfatto .
Roteai gli occhi _Si certo certo_ replicai, _Ora è meglio che vada,grazie a te non mi parlerà per un’altra settimana_ aggiunsi .
Sentii Tyler sbuffare _E’ un cazzone !_ dichiarò tornando a guardare Tyler
_ Già e anche tu_ replicai io ironica prima di uscire dall’abitacolo.
_Non mi dai neanche un bacio?_ mi chiese lui sporgendosi dal lato del passeggero,
_Credo che ti possa bastare quello di poco fa_ replicai ,lui sorrise compiaciuto mentre io richiudevo la portiera. Sollevai la mano prima che lui scomparisse del tutto ,infine mi voltai ,inspirando a lungo ,
prima di iniziare a salire gli scalini del portico dove mi attendeva Jeremy. _

Ehi Jer_ lo salutai io con un sorriso leggermente imbarazzato, lui si limitò a scoccarmi un’occhiataccia prima di girare i tacchi e marciare verso casa. _Oh andiamo_ sbottai prima di seguirlo, con aria infastidita,dentro casa.
_E’ una settimana che non mi rivolgi parola_ proseguii una volta che fummo in cucina ,lo vidi versarsi una tazza di caffè senza degnarmi di una risposta,
_Potresti almeno guardarmi mentre inveisco contro di te!_aggiunsi senza ottenere alcun risultato.

_Ma cosa sta succedendo qui?_ una confusa Elena fece capolino in cucina mentre faceva saettare lo sguardo da me a Jeremy ancora girato di spalle.
_Chiedilo a lui_ risposi indicandolo con la mano,Elena roteò gli occhi
_Non dirmi che state ancora litigando per Tyler?!_ chiese lei con aria stupita.

_Potresti almeno evitare di portarlo qua_ sbottò finalmente Jeremy quando si decise a tornare a guardarmi in faccia.Strabuzzai gli occhi
_Mi ha solo riaccompagnato a casa,non è neanche sceso dalla macchina!_ urlai,
_Beh la scena che ho visto mi è bastata!_ controbatté alludendo al bacio fra me e Tyler,roteai gli occhi
_ Non credo di essermi mai lamentata delle effusioni pubbliche fra te e Bonnie_ replicai piccata.

_Ok ,piantatela tutti e due_ si intromise Elena. _Prima di sentirvi litigare per l’ennesima volta, stavo per venirvi a dire che io e Bonnie_lanciò un rapido sguardo verso il fratello _Abbiamo pensato di organizzare una sorta di scampagnata
fra amici alla casa sul lago_ concluse lasciando scorrere lo sguardo da me a Jeremy che a sua volta mi lanciò un’occhiata fugace.

_ Tu che ne dici?_ chiesi rivolgendomi a lui,
_Perchè lo chiedi a me?_ replicò in tono stizzito,
_Beh mi chiedevo se saresti stato capace di tollerare la vista mia e di Tyler per un intero weekend ,ti giuro che mi limiterò a dargli qualche pacca amichevole_ spiegai in tono ironico,
_La domanda giusta è ‘’il tuo ragazzo riuscirà a non comportarsi come un emerito idiota per 48 ore’’?_ controbatté lui scetticamente.
_Lo terrò a bada_ gli promisi in tono asciutto,lo vidi annuire con aria dubbiosa,
_In tal caso ci sto_ concluse.
_Si,anche per ma va bene_ informai mia cugina ,che ci rivolse l’ennesimo sguardo preoccupato.

_D’accordo,informo gli altri_ concluse prima di allontanarsi.
_Elena_la chiamai io prima che potesse uscire dalla cucina
_Si?_ chiese voltandosi con aria confusa,
_Lascia a casa i coltelli!_

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Capitolo 14
*** 14-Weekend al Lago[Parte Prima] ***


Come sempre grazie Debs ;)

Capitolo 14

Weekend al Lago [Parte Prima]

 

_Quanto manca?_ chiese per l’ennesima volta Caroline che continuava a sbuffare dal sedile posteriore della macchina di Tyler, mi voltai verso di lei
_Credo che sia la decima volta che lo chiedi in …_ feci finta di controllare l’orologio _Dieci minuti_ conclusi ,
_E credo di poterti rispondere nello stesso modo in cui ti ho risposto precedentemente: non manca molto_ ripetè Tyler sollevando velocemente lo sguardo sullo specchietto per lanciare un’occhiata di scherno
all’amica che gli rispose con una linguaccia.

Erano circa venti minuti che eravamo in macchina diretti verso la casa sul lago che apparteneva ai miei zii ,avevamo deciso di partire con due macchine e Tyler aveva deciso che una di queste due sarebbe stata la sua,
mentre la seconda era guidata da Stefan.

Inutile dire che Jeremy costrinse Bonnie a sedere nella macchina con Stefan ed Elena,lui e Tyler si erano limitati a scambiarsi un’occhiata non troppo amichevole mentre aspettavamo che Matt e Caroline arrivassero a casa di Stefan,
scelta come punto d’incontro comune.Lanciai uno sguardo nel sedile posteriore ,Caroline aveva iniziato a lamentarsi dopo i primi cinque minuti di viaggio,odiava dover soggiornare nel sedile posteriore ,le avrei ceduto il mio posto ma
Tyler non era stato altrettanto d’accordo.
_ Non potresti andare più veloce?_ chiese lei con tono avvilito,
_Matt potresti farla tacere!_ lo supplicò Tyler che non ne poteva più delle infinite richieste dell’amica. Sospirai
_Car,siamo quasi arrivati_ le ripetei prima che lei potesse aggiungere qualcosa sul commento di Tyler.
_Gia tesoro, e poi,è meglio non irritare Tyler mentre è al volante_ gli ricordò Matt cosi lei sembrò rassegnarsi.

_Ehi May!_ mi chiamò lei utilizzando il nomignolo che mi aveva affibbiato Tyler,
_Si?_ chiesi voltandomi nuovamente verso di lei
_ Se non sbaglio io e te avevamo una questione in sospeso!_ affermò guardandomi con aria furba,aggrottai le sopracciglia
_A cosa ti riferisci?_ chiesi in tono dubbioso,
_ Le cheerleaders ,ricordi?_ una smorfia di pure sgomento mi si dipinse sul volto
_Oh_ risposi semplicemente.Sentii la risatina sommessa di Tyler

_Pensavi di essertela scampata?_ mi chiese con aria scettica,
_Lo speravo!_ replicai prima di tornare a guardare la diretta interessata
_Senti Car,ci ho pensato davvero tanto _ iniziai
_Si certo_ mi sbeffeggiò Tyler ottenendo in cambio un’occhiata omicida,
_E?_ mi esortò lei ignorando il commento di Tyler,
_E penso che tutto quel dimenare di pon-pon  non faccia per me_ conclusi con un’alzata di spalle.Sul volto di Caroline si formò un’espressione carica di delusione
_Mi dispiace!_ cercai di giustificarmi,
_Oh,andiamo Car,non puoi costringerla_ le fece notare Matt con tono accondiscendente,lo stesso che usava mio padre per giustificare un divieto verbale di mia madre,

_Saresti stata una favola con la divisa della squadra_ mi informò lei con aria imbronciata
_Si, già mi ci vedo, con indosso un gonnellino striminzito a saltellare su è giu per il campo da football!_ replicai 
_Io ti ci vedo!_ affermò Tyler aggiungendo un occhiolino malizioso,
_Tu e il resto della squadra_aggiunse Matt,
_Cosa?_ chiesi in tono confuso. _Matt intendeva dire che sei il sogno erotico della maggior parte dei componenti della squadra di football_ si affrettò a chiarire Caroline come se la cosa fosse ovvia. Strabuzzai gli occhi
_Ti riesce tanto difficile crederlo?!?Sei la ragazza nuova e misteriosa con un fisico da urlo,cosa ti aspettavi?_ controbatté lei .

_Ripensandoci credo che tu abbia fatto bene a rifiutare la sua offerta_ sopraggiunse Tyler cercando di suonare indifferente, sorrisi scaltra
_Cosa,ora non mi ci vedi più a sfoggiare un gonnellino corto mentre saltello?_ chiesi con tono insinuante, lui mi lanciò un’occhiata veloce prima di ghignare
_Chi ha detto questo? Quel gonnellino lo puoi sempre indossare mentre fai i tuoi saltelli in privato con me_ rispose allusivo. Gli diedi un piccolo pizzicotto mentre sentivo Caroline reagire a quelle parole con un
‘’EH’’ disgustato mentre Matt si limitava a sospirare in modo rassegnato,Tyler si limitò a ridere di gusto.

Fortunatamente di li a pochi minuti arrivammo a destinazione,lasciammo la macchina nello spiazzale che circondava la casa.
Una volta scesa dalla macchina inspirai a fondo una boccata d’aria fresca mentre sentivo il resto del gruppo scendere dalle rispettive vetture,
_Finalmente pensavo di non arrivare più!_ ammise Caroline con tono elettrizzato,
_Ma se saranno stati solo venti minuti di macchina_ la canzonò Bonnie,che nel frattempo ci aveva raggiunti con a seguito Jeremy,Elena e Stefan.
_Trentacinque per l’esattezza_ la corresse Caroline aggiungendo una piccola linguaccia.

_Dove le scarico queste?_ Matt e Tyler avevano estratto dal bagagli aglio della macchina una serie di bagagli,fra i quali spiccavano quelli formato giganti di Caroline,
_Venite,apro la casa cosi possiamo sistemarci_ comunicò Elena prima di incamminarsi verso l’entrata dell’abitazione.

Attesi Tyler che mi raggiunse passandomi il braccio libero intorno alle spalle,mentre con l’altra mano aveva sollevato due borsoni stracarichi _Ehi conserva un po’ di quella energia_ lo schernii con tono ironico
_Dipende da quale attività tu abbia in mente_ rispose lui con tono allusivo,sfortunatamente Jeremy non era molto lontano da noi e una volta sentite le parole di Tyler si voltò per scoccarci un’occhiata truce.
_E con questa fanno altre due settimane.._ sospirai pensando a quanto tempo Jeremy ci avrebbe messo per digerire quel discorso,
Tyler mi guardò con aria divertita _Non ha ancora visto niente_ replicò lui con aria di sfida,sollevai lo sguardo su di lui _Cosa?_ mi chiese notando l’espressione di fastidio che si dipinse sul volto
_Avevi promesso!_ gli ricordai, lo sentii inspirare profondamente mentre portava gli occhi al cielo
_E va bene,farò il bravo_ promise con aria solenne,lo guardai con aria scettica _Dico sul serio_ aggiunse con un tono che non suonò molto convincente,ma per il momento mi sarei accontentata di credere alle sue parole.

Raggiungemmo gli altri che nel frattempo erano già entrati in casa.Non ero stata più di un paio di volte nella casa sul lago,perciò ne conservavo un ricordo sfocato.Mi guardai un attimo intorno ammirando la costruzione in
legno che conferiva a quel luogo un’aria familiare e accogliente.

Per nostra fortuna quella casa comprendeva quattro camere da letto;Jeremy insieme a Bonnie occuparono la sua vecchia camera,mentre Elena cedette la sua a Caroline e Matt,mentre lei e Stefan si sistemarono nella
stanza che era appartenuta ai miei zii.A me e Tyler era toccata la stanza degli ospiti,e la cosa non mi dispiaceva .

Tyler posò le nostre borse sopra il letto ancora privo di lenzuola,mentre io mi avvicinai alla finestra per ammirare il magnifico paesaggio circostante.
_Non trovi che sia stupendo?_ chiesi con aria ammaliata senza voltarmi,sentii i passi di Tyler avvicinarsi prima di percepire la sua mano che si posava sul mio bacino,iniziò a baciarmi il collo
_Si,estremamente stupendo_ mi sussurrò all’orecchi con voce suadente, roteai gli occhi
_Intendevo il paesaggio_ gli feci notare  prima di voltarmi ad incontrare il suo sguardo provocante.
_Oh, si, anche quello è carino_ confermò lui con un sorriso furbo.
_Ty_ lo richiamai mentre lui ricominciava a concentrare la sua bocca sul mio collo
_Mhh?_ mormorò senza distogliere la sua attenzione.
_Non possiamo passare il weekend chiusi in camera_ gli ricordai ,lo sentii sospirare mentre si staccava da me ,ma prima che potesse replicare sentii qualcosa iniziare a vibrare nella tasca dei miei jeans.

Con un dito gli feci cenno di tacere mentre estraevo il telefono per guardare il piccolo monitor illuminato.Corrugai la fronte non riconoscendo il numero,
_Si?_ chiesi una volta accettata la chiamata,
_Non ci credo,Mya!_ la voce dall’altro capo del telefono trillò talmente forte da costringermi ad allontanare l’apparecchio dall’orecchio ,_Mya,pronto ?Ci sei?_ proseguì la voce,rimasi per un attimo interdetta,riuscendo a
stento a credere alle mie orecchie. _S..si_ mormorai vagamente confusa,
_Non mi riconosci?Sono io,Penelope_ rispose quest’ultima rischiarando ogni dubbio.
_Penelope,ma certo_ replicai io con tono accondiscendente,fingendo ,persino,un barlume di entusiasmo.

Vidi la faccia di Tyler osservarmi con aria confusa mentre il mio volto si andava rabbuiando,avrei dovuto capire che si trattava di uno di loro non appena avevo udito il nomignolo che mi avevano affibbiato,
solo a Los Angeles mi chiamavano ‘’Mya’’ e mi ero sinceramente augurata di non sentire più pronunciare quell’appellativo.

Sentii Penelope emettere una leggera risata,che mi costrinse a sospirare mentre mi accomodavo sul materasso ,scansando leggermente le valigie ,
_ Ti eri già scordata di me?_ mi chiese con tono canzonatorio quella che un tempo era stata la mia migliore amica,
_Certo che no_ risposi mentre alla mente mi tornavano in mente tutti i motivi per cui mi ero augurata che fosse stata lei a dimenticare me.
_Però, è un secolo che non ci sentiamo_ proseguì lei,un ghigno amaro si dipinse sulle mie labbra ‘’Già,più o meno da quando mi hai confessato di essere andata a letto con il mio ex ragazzo’’ pensai evitando,però,
di esporre verbalmente quella riflessione _Come stai? Come ti trovi li da tua zia?_ si informò con tono interessato,roteai gli occhi ,il premio per la migliore faccia tosta andava sicuramente a lei.

Sollevai lo sguardo su Tyler che si era posizionato davanti a me con le braccia incrociate e aria curiosa, _Qui va tutto bene,volevi dirmi qualcosa?_ chiesi tagliando bruscamente la conversazione,non avevo poi molta voglia di fingermi
amichevole o persino felice ,avrei voluto solo sbatterle il telefono in faccia.Anche se non avevo mai amato David, e ora la nostra storia era acqua passata,non riuscivo ugualmente a perdonare Penelope per quello che aveva fatto,p
erciò fui ben felice di costatare che non aveva intenzione di continuare con i convenevoli.
_Ho trovato il bracciale che mi avevi chiesto!Ricordi?Quello che hai lasciato a casa mia l’estate scorsa_ specificò,sbattei un paio di volte le palpebre con aria vagamente sorpresa,ricordavo bene quel
bracciale,l’avevo pregata di cercarlo per un intero anno senza ottenere risultati,quindi mi stupiva quell’improvviso interesse. _Ehi,ci sei ancora?_ si assicurò lei quando ritardai più del dovuto nel risponderle,
scossi leggermente la testa per tornare a prestare attenzione, _Eh…si,si ci sono!Sono felice che tu lo abbia trovato_ ammisi,
_Si,beh,so quanto ci tenevi!_spiegò lei suonando alquanto falsa.
_Immagino_risposi in tono scettico,ma lei non sembrò farci caso
_Perciò…_ iniziò lei,inarcai le sopracciglia incuriosendo maggiormente Tyler
_Perciò?!?_ ripetei io,
_Dammi il tuo nuovo indirizzo ,cosi posso spedirtelo_concluse.
_Puoi portarlo a mia madre,me lo spedirà lei insieme al resto della roba_ risposi mentre mi continuavo a chiedere da dove nascesse tutto quell’interesse.La sentii ridacchiare
_Ora come ora non penso che tua madre sarebbe felice di vedere me,o qualunque altro di noi_ mi fece notare .Inspirai a fondo,non aveva tutti i torti,mia madre non avrebbe esitato un attimo a cacciarli
fuori a colpi di una delle tante statue Inca della galleria.

Ero alquanto restia a dare il mio nuovo indirizzo a Penelope,ma avevo anche voglia di riavere il mio bracciale cosi dopo un attimo di indecisione le
diedi le informazioni di cui aveva bisogno per spedire il pacco,il tutto avveniva sotto lo sguardo sempre più stranito di Tyler .
_D’accordo,posso ancora indirizzarlo a ‘’Maya Sommers’’ o hai già cambiato cognome inseguito ad un matrimonio lampo?_ chiese lei con tono ironico aggiungendo una risatina sommessa,roteai gli occhi sempre più infastidita da quell’atteggiamento ._Niente del genere_ replicai con tono distaccato,
_Okok,allora provvederò a spedirti il pacco domani stesso_ aggiunse lei ,
_Penelope,apprezzerei molto se questo indirizzo lo tenessi per te!_affermai mentre iniziavo a immaginarmi possibili conseguenze di tutta quella storia.
_Certo certo_ rispose con la stessa battuta evasiva che aveva appreso da me,
_No,dico sul serio_ insistetti _Evita soprattutto di informare David_ aggiunsi.
_Sta tranquilla Mya,ho capito,terrò l’indirizzo solo per me_ mi ripromise.Rimasi qualche secondo a soppesare le sue parole,ero abbastanza convinta di non potermi fidare di quella promessa ma prima che potessi esporre
ad alta voce i miei dubbi lei si affrettò a defilarsi, _Bene,adesso devo andare!Devo vedermi con i ragazzi_ spiegò alludendo all’intero gruppo di persone che una volta consideravo amici.
_Mi ha fatto piacere risentirti Mya,a presto!_ mi salutò prima di interrompere la conversazione.Mi soffermai qualche istante ad osservare il monitor del mio telefono,infine sospirai pesantemente e mi accasciai sul letto.

_Chi era?_ mi ricordai solo in quel momento della presenza di Tyler,che ,evidentemente,non aspettava che farmi quella domanda.
_Solo una vecchia conoscenza_ risposi brevemente,
_Beh non sembrava ‘’solo una vecchia conoscenza’’_ ribatté lui,lo guardai per un breve istante
_Era Penelope,un’amica di Los Angeles_ spiegai senza troppo entusiasmo mentre mi sollevavo dal materasso ,
_Non sembravi molto felice di sentirla_ constatò lui,una piccola risatina di scherno mi uscì dalle labbra
_Già,succede quando quella che consideravi la tua migliore amica si porta a letto il tuo ragazzo,i rapporti tendono a freddarsi_ risposi in tono ironico.

Tyler strabuzzò leggermente gli occhi _Oh è acqua passata!_ mi affrettai ad aggiungere mentre circondavo il suo collo con le mie braccia, _Ora nella mia mente c’è qualcun altro _ proseguii mentre percepivo le sue mani posarsi sui miei fianchi
_Ah davvero?_ chiese lui in tono ironico,annuii mordendomi il labbro inferiore mentre lo vedevo sorridere con aria soddisfatta.
_In tal caso…_ lasciò in sospeso la frase per avvicinarsi maggiormente alle mie labbra che non si fecero attendere .

Risposi al bacio con trasporto e fu quasi una tortura doverlo interrompere._Dobbiamo raggiungere gli altri_ spiegai notando il suo sguardo perplesso,
_Dobbiamo proprio?_ chiese con aria dubbiosa.
_Si_ replicai prima di iniziarr a tirarlo fuori dalla stanza.


_Ehi voi due,dove eravate finiti?_ ci chiese con tono curioso Caroline ,una volta che fummo entrati nella cucina della casa,dove già erano all’opera i nostri amici.
_Non credo di voler sentire la risposta_ osservò Bonnie lanciandoci uno sguardo ironico,
_Già,nemmeno io_ ammise infine Caroline prima di tornare a sistemare le provviste nei vari stipetti.

_Avete bisogno di una mano?_ mi informai quando Elena fu di ritorno nella stanza,
_Ah…si,dovremmo fare i letti!_affermò,_D’accordo_acconsentii prima di rivolgermi a Tyler
_E tu?Hai intenzione di aiutare?!_ lo vidi sollevare le spalle prima di mostrare un piccolo ghigno
_ Credo che me la cavo meglio a disfare i letti_ replicò includendo un occhiolino alla sua affermazione, roteai gli occhi mentre sentivo Elena tossicchiare
_Credo che per adesso potresti limitarti ad andare a prendere della legna con Matt e Jeremy_ si intromise Bonnie scoccandogli un’occhiata canzonatoria.
_E va bene…vado_ si arrese infine _Ma noi riprendiamo il discorso più tardi_mi sussurrò all’orecchio con voce seducente prima di allontanarsi.
Fui grata di poter constatare che nessuna delle presenti aveva sentito l’ultima parte della nostra conversazione.

Seguii Elena nelle varie camere da letto dove sistemammo lenzuola e coperte in ogni letto ed infine raggiungemmo gli altri,che nel frattempo si erano spostati all’esterno della casa dove i ragazzi avevano
iniziato una sorta di partita di football mentre Caroline a Bonnie li fissavano dal porticato.
_Ci siamo perse qualcosa?_ chiesi in tono scettico mentre osservavo i ragazzi effettuare qualche passaggio ,
Bonnie sbuffò _Hanno trovato quella palla fra le vecchie cose di Jeremy e adesso non sembrano avere intenzione di separarsene_ ,sospirai sonoramente
_Tipico dei maschi_ affermai con aria sconsolata.

_Beh,almeno noi abbiamo un po di tempo per le chiacchiere _ sentenziò Caroline che tendeva al positivismo in ogni occasione.
_E di cosa vorresti parlare?_ le chiese Bonnie guardandola con aria critica,
_Non saprei…_ iniziò lei con aria vaga,fece vagare lo sguardo nell’aria ed infine lo riportò su di me _Ad esempio potreste aiutarmi a cercare di convincere Maya ad unirsi alle cheerleaders_ concluse mentre un sorriso ,
che oserei definire diabolico,le si dipingeva sul volto.
Roteai gli occhi _Non cominciare_ la supplicai,
_Cosa?Non sapevo che avessi fatto i provini_ ammise con aria sorpresa Elena,
_Oh in effetti non li ha fatti,ma ci ha regalato una piccola esibizione qualche settimana fa_ spiegò Caroline alle due ragazze che continuavano a far vagare lo sguardo da me a lei, _E lasciatemi dire che è veramente favolosa!_ sentenziò
con eccessivo entusiasmo.

_Car,sette anni di ginnastica artistica non sono serviti per entrare a far parte delle cheerleader_ replicai ironicamente,
_E  a cosa sono serviti?_ ribattè lei scetticamente,’’colpita e affondata’’mi ritrovai a pensare non trovando nulla da obiettare .
_Diteglielo anche voi_ aggiunse rivolgendosi alle altre due che si erano limitate ad assistere in silenzio a quella conversazione,
_Non credo di essere la persona più indicata per consigliarle di fare la cheerleader_ replicò Elena con un’alzata di spalle,
_Già ,nemmeno io_ la seguì a ruota Bonnie ,entrambe lanciarono uno sguardo di scuse a Caroline che però non sembrò darsi per vinta
_Beh,solo perché voi due avete abbandonato il gruppo,non significa che anche Maya dovrebbe fare lo stesso_  affermò.

_Non smetterai fino a quando non accetterò,non è cosi?_ chiesi con tono avvilito mentre mi rendevo conto di non avere poi molte scelte,Caroline annuì vigorosamente ,inspirai a fondo _E va bene!_ conclusi mentre sentivo il rimorso
impossessarsi subito di me una volta terminata la frase,il volto di Caroline si illuminò gioioso
_Fantastico_ trillo prima di sporgersi verso la mia sedia per stringermi in un abbraccio eccitato.
_Ma se riterrò che la cosa non faccia per me mi avvalgo della facoltà di cambiare idea_ la avvertii una volta che ci fummo staccate,lei continuò ad annuire
_Sisi,vedrai non te ne pentirai_ mi assicurò
_Ne dubito_ mormorai provocando le risatine sommesse di Elena e Bonnie.
 
_Ehi piccola_ mi accorsi solo in quel momento che i ragazzi avevano interrotto la loro partitella e si erano avvicinati a noi,sollevai lo sguardo sul mio ragazzo che si era appoggiato alla mia sedia
_Ehi_ ricambiai il suo saluto,
_Già finito?_ chiese con tono sorpreso Bonnie mentre Jeremy le si sedeva accanto ,evitando appositamente di volgere lo sguardo verso me e Tyler,
_Abbiamo pensato che vi sentiste sole senza di noi_rispose Stefan scoccando un bacio veloce a Elena,
_No,non è vero,il pallone si è bucato_ ammise Tyler .
_Ehi amico,da che parte stai?_ lo ammonì Matt con tono divertito.

_D’accordo,penso che sia arrivato il momento di preparare qualcosa,sto letteralmente morendo di fame_ ammise Elena portandosi una mano allo stomaco per evidenziare le sue parole.
_Già anche perché inizia a fare piuttosto freddino qui fuori_ aggiunsi lanciando uno sguardo al cielo limpido che si andava tingendo di una sfumatura più scura di blu,
_Accendiamo il camino?_propose Stefan scambiandosi un’occhiata con gli altri tre, che annuirono
_Qualcuno dovrà andare a prendere la legna che si trova nel capanno_ constatò Elena lanciando uno sguardo ai quattro ragazzi che puntarono lo sguardo su Tyler che sospirò sconfitto
_Va bene va bene,vado io_ acconsentì _Ma tu ,vieni con me_ aggiunse dando un colpetto sulla spalla di Matt che non provò neanche a replicare,si limitò a scoccare un bacio veloce a Caroline e a seguire  Tyler verso il capanno.

Mentre i due recuperavano la legna ci accomodammo in casa,dove Elena e Bonnie presero posto davanti ai fornelli mentre io e Caroline iniziammo a preparare la tavola.
_Era ora,pensavamo di dover mandare i soccorsi a cercarvi_ canzonai Matt e Tyler quando,venti minuti dopo,ricomparvero dalla porta d’entrata.
_La legna già pronta era poca,abbiamo dovuto tagliare qualche legno_ spiegò Matt mentre entrambi lasciavano cadere i carichi di legna vicino al camino.

I ragazzi riuscirono ad accendere il camino giusto prima che Elena e Bonnie servissero la cena.Prendemmo tutti posto a tavola e consumammo il nostro piatto di verdure e carne,Tyler non fece altro che accarezzarmi
la caviglia con il suo piede per tutto il tempo della cena mentre mi lanciava qualche fugace occhiata scaltra.

Una volta che la cena si concluse ,aiutai Bonnie a ripulire la catasta di piatti e dopo qualche breve minuto davanti al caminetto ci avviammo ognuno nelle nostre stanze.

Seguii Tyler nella nostra camera e una volta dentro lui badò bene a chiudere la porta. _Era ora_ affermò prima di tirarmi verso di lui per iniziare a depositare una serie di caldi baci sul mio collo,
socchiusi gli occhi beandomi di quella sensazione _Non vuoi neanche sapere come è andata la giornata?!_ chiesi ironica, lui si scostò leggermente dal mio collo
_Penso di essermi goduto i momenti salienti insieme a te_ replicò prima di premere le sue labbra sulle mie
_Mmm_ mi distaccai _Ho accettato di entrare a far parte delle cheerleaders_ gli comunicai appoggiando le mani sul suo petto,vidi un’espressione al contempo stupita e confusa dipingersi sul suo volto
_Mi era sembrato di capire che non eri interessata_ mi fece notare,annuii
_Già, ma penso che se non avessi accettato Caroline mi avrebbe torturata per tutta la vita_ ammisi,vidi lo sguardo di Tyler irrigidirsi _Cosa?!_ chiesi confusa _Credevo che non ti dispiacesse l’idea di vedermi in una
sexy tenuta da cheerleader_ lo provocai prima di posargli qualche bacio delicato sotto l’incavo della mascella
_ Ma certo,io e tutta la squadra ne saremo lieti_ replicò lui torvo.Mi allontanai di qualche centimetro da lui per guardarlo di sottecchi
_ Sei geloso?!_ chiesi divertita ,
_No,solo che conosco i miei compagni di squadra, posso già immaginare i loro commenti_ spiegò risuonando irritato,roteai gli occhi mentre un piccolo sorriso si affacciava sulle mie labbra
_ Beh possono fare tutti i commenti che vogliono,ma solo tu hai il privilegio di poter godere delle mie doti ginnastiche anche fuori dal campo da football_ gli feci notare con un pizzico di malizia nella voce,
lui riportò il suo sguardo su di me prima che un ghigno gli si riaffacciasse sul volto
_ Davvero?E di preciso di quali doti parli?_ mi chiese stringendomi maggiormente a lui,sollevai le sopracciglia con fare allusivo
_Sarò ben felice di mostrartele_ risposi .
Sorridemmo entrambi prima di tornare a baciarci e perderci in quel vortice di sensazioni.

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Capitolo 15
*** 15-Weekend al Lago [Parte Seconda] ***


Ed eccomi qui con la continuazione del precedente capitolo,vorrei ringraziare in modo particolare Stefy;è sempre un piacere leggere i tuoi commenti :)

Capitolo 15

Weekend al Lago [Seconda Parte]

 

Erano ormai dieci minuti che percepivo i raggi solari riscaldarmi tiepidamente la pelle ,risvegliando a poco a poco i miei sensi,
sentii qualcosa,come dita di una mano,accarezzarmi lievemente procedendo in un moto continuo lungo tutto il braccio provocandomi delle piccole ondate di piacere per tutta la zona interessata.

Con non troppa convinzione ,lasciai che i miei occhi si aprissero per abbandonare definitivamente quell’incoscienza pacifica,fortunatamente la luce non mi recò troppo
fastidio e potei abituarmici istantaneamente.Sollevai di poco lo sguardo senza spostare minimamente la testa dal cuscino,
_Buongiorno_ mi salutò Tyler non appena incontrò i miei occhi,
_Ehi_ lo salutai io con voce ancora impastata dal sonno, _Da quanto tempo sei sveglio?_ chiesi mentre lui continuava a far vagare le sue calde dita sul mio braccio sorreggendosi  la testa con l’altro braccio
in modo tale da poter mantenere una posizione d’equilibrio , _Non molto _ spiegò.
_Sai che ore sono?_ mi informai con tono confuso mentre mi sollevavo leggermente ,
_Le dieci o giù di li_ rispose con una scrollata di spalle.

Gli carezzai le labbra con il pollice _Ci dovremmo alzare_ suggerii ,
_Non c’è fretta_ controbatté lui avvicinando la sua bocca alla mia,lasciai che la mia mano vagasse sul suo collo una volta che le nostre labbra si allacciarono.
_Non ora!_ lo fermai quando percepii la sua mano correre verso il mio ventre,
_Perchè no?_ chiese con aria critica,roteai gli occhi
_Perchè dobbiamo raggiungere gli altri_ spiegai prima di cercare di spingerlo giù dal letto
_E va bene va bene_ portò le mani sulla testa a mo di resa e io sorrisi ,lui ghignò beffardo _Sai ,solitamente le ragazze non mi hanno mai detto di no_ mi informò con aria provocatoria,gli scoccai un’occhiata omicida
_Io non sono ‘’le ragazze’’_ replicai piccata prima di scostare brusca le coperte e sollevarmi , lo sentii ridere ed infine percepii i suoi passi dietro di me prima di sentire il suo braccio avvolgermi

_Cosa?_ sbottai vedendo il suo volto divertito
_ Sei sexy quando ti arrabbi _ mi informò con tono  seducente ,
_E tu sei un coglione_ risposi piccata anche se l’iniziale fastidio era ormai scomparso,
_Dammi un bacio_ mi intimò senza allontanare le sue mani dai miei fianchi
_Perchè dovrei?_ ribattei inarcando un sopracciglio ,
lui sorrise _Perchè mi trovi incredibilmente attraente anche quando faccio lo stronzo!_ affermò ,roteai gli occhi,non lo avrei mai ammesso ma aveva fastidiosamente ragione.
_beh si da il caso che io non voglia baciarti_ lo informai con aria di sfida _Ah no?_ chiese scetticamente lui ,_No_ replicaii cercando di sostenere il suo sguardo dubbioso,
_Sicura?_ insistette iniziando a carezzarmi l’angolo del collo,
_S..si_ cercai di suonare perentoria ma mi fu impossibile.
 _A-ah_ mormorò lui piegandosi sul lato del mio volto _Farò finta di crederti_ mormoro prima di salire a baciarmi la mascella prima di tornare sul collo.

Dovetti trattenere qualche gemito mentre percepii i suoi denti sul mio lobo , sentii le sue labbra dispiegarsi in un ghigno,sapeva di star vincendo pur giocando sporco . Quando vidi il suo volto spostarsi finalmente
verso il mio dischiusi le labbra pronta a ricevere le sue,ma tutto quello che ottenni fu una risatina carica di scherno _Non mi dire che ora saresti disposta a farti baciare ?!_ chiese con finta aria stupita.Sentii la rabbia rimontarmi dentro,
_Fottiti_ tuonai prima di spingerlo via ma prima che potessi fare anche solo un passo la sua mano si andò a chiudere sul mio braccio ,venni tirata verso il muro e a quel punto Tyler si dispose davanti a me,
aprii bocca per tirar fuori l’ennesimo insulto ma le mie labbra vennero sigillate dalle sue.

Ci staccammo solo quando entrambi percepimmo l’assenza d’ossigeno , _Perdonato?_ mi chiese in un sussurro mentre appoggiava la sua fronte alla mia,
annuii _Mi hai dato delle buone motivazioni_ risposi con tono allusivo provocando una piccola risata in lui. _Ok ora andiamo_sentenziai prendendogli la mano prima di dirigermi fuori dalla stanza.
 
_Buongiorno_ salutai una volta che fummo riemersi in cucina già pienamente popolata.
_Era ora!_ fu la risposta di Caroline ,
_Già _ rincarò Matt.
_Avete fatto il caffè_constatai ,cercando di cambiare discorso prima che Tyler potesse dar voce a qualche battutina allusiva delle sue.

_Ehi!_ si lamentò Jeremy quando gli soffiai la sua tazza fumante da sotto il naso,
_Quante storie per un po’ di caffè_ replicai prima di far scorrere quello stupefacente liquido caldo ,nella mia bocca.
_Hai intenzione di lasciarmene almeno un goccio?_ si informò con aria sconsolata , feci finta di pensarci per un attimo
_No_ conclusi alla fine.
_Come immaginavo_ mormorò lui prima di dirigersi verso lo stipetto delle tazze.

Guardai con aria critica la mia ,ormai vuota,tazza di caffè _Ok,penso che andrò a fare una doccia_ sentenziai ,
_Hai bisogno di una mano?_ si offrì Tyler mostrandomi un ghigno malizioso,
_No grazie,ma puoi sempre chiedere a Matt_ replicai provocando le risate dei presenti,esclusi i due diretti interessati.

Mi diressi verso il bagno ed una volta arrivata mi chiusi la porta alle spalle,lascia surriscaldare l’acqua della doccia prima di immergermici interamente.

Percepii i miei muscoli iniziare a sciogliersi mentre l’acqua continuava a scorrere copiosa.

Quando riemersi dal bagno trovai gli altri all’esterno della casa e mi affrettai a raggiungerli _May_ mi chiamò Caroline facendomi segno di raggiungerli,si trovavano a pochi passi dal lago e sembravano intrattenere una conversazione pacifica.
_Mi sono persa qualcosa?_chiesi prima di prendere posto sul prato accanto a Bonnie ed Elena,
_Non molto_ rispose quest’ultima con un’alzata di spalle.

_Ehi amico guarda li!_ esclamò all’improvviso Tyler rivolgendosi a Matt con aria stupita mentre indicava l’acqua calma del lago,tutti ci voltammo a cercare cosa avesse richiamato la sua attenzione
_Io non vedo niente_ replicò Matt dando voce ai nostri pensieri,ma Tyler continuò ad indicare il lago
_Come no?_chiese stupito prima di alzarsi e incamminarsi verso il punto che aveva precedentemente indicato,mi scambiai un’occhiata curiosa con Caroline prima che entrambe ci alzassimo per raggiungerlo,
seguite a ruota da Matt ,Stefan,Elena e Bonnie che tirava un restio Jeremy.

Ci avvicinammo tutti sulla sponda del lago dove sostava Tyler, _Vedere cosa?_ sbottò Matt mentre gli si faceva più vicino, Tyler si calò
_Guarda li_ insistette,Matt trasse un sospiro profondo prima di imitare la postura di Tyler e ricominciare a guardare con aria critica l’acqua scura
_Io non vedo nien…_ prima che potesse anche solo finire la frase Tyler con uno scatto veloce lo spinse in acqua.

_Non eri abbastanza vicino_ gli gridò una volta che l’amico tornò in superficie,scoppiammo tutti  a ridere mentre Matt continuava ad osservare Tyler con aria stupita.
_Adesso hai una visuale migliore_ aggiunse con aria tronfia, vidi Caroline allontanarsi da me per raggiungere con passo felpato la figura di Tyler che si era nuovamente piegato verso l’acqua per osservare meglio l’amico ,
capii le sue intenzioni ancora prima che potesse spingere Tyler in acqua .

_E’ molto fredda?_ gli chiese in tono ironico una volta che fu riemerso .
_Questa me la paghi Caroline Forbes _ la informò lui con finto tono minatorio,
_Eh no,prima me la paghi tu_affermò Matt prima di raggiungere l’amico alle spalle e spingerlo sott’acqua.Vi fu una piccola battaglia giocosa fra i due che infine si sussurrarono qualcosa a vicenda prima di
tornare a guardare quelli di noi che erano ancora perfettamente asciutti.

_Oh no_ mormorai mentre i due iniziavano a uscire dall’acqua e a correre nella nostra direzione.
_Tanto vale buttarci noi_ concluse Stefan e prima che Elena potesse solo rielaborare le sue parole ,lui l’afferrò e la tirò con se in acqua.

Cercai di scappare ma non fui abbastanza veloce,sentii un braccio bagnato circondarmi la vita _Noooo_urlai stridula mentre riconoscevo la presa sicura di Tyler,
_Mi dispiace ma ti tocca_ mi informò con tono divertito,
_Ma io non ti ho fatto niente_ protestai mentre continuavo a cercare di liberarmi dalla sua presa,
_Già ma a Caroline sta già pensando Matt_ spiegò lui, voltai il capo verso il lato opposto e fui sorpresa di trovare Caroline occupata in una disputa con un bagnato Matt.
_Come hai fatto a convincerlo?_ chiesi io sorpresa,
_Gli ho semplicemente detto che non avrebbe avuto speranza con te_ rispose lui ,non potei vedere il suo volto ma fui abbastanza certa che sulla sua bocca si era disegnato un ghigno compiaciuto.

_Ok,adesso andiamo!_sentenziò prima di ricominciare a tirarmi
_Noooo,ti prego_ lo supplicai mentre continuavo a  dibattermi.
_Ti conviene otturarti naso e bocca_ mi informò lui prima di sollevarmi totalmente e lanciarsi all’indietro.

Emisi un piccolo urlo mentre percepivo la terra allontanarsi dai miei piedi ma fortunatamente serrai prontamente la bocca prima dello scontro con l’acqua.

Le braccia di Tyler allentarono la presa quando fummo risucchiati sott’acqua.Le percepii rafforzarla nuovamente prima che  facesse leva sulle sue gambe per tornare in superficie.

Inspirai a fondo quando finalmente il mio volto riemerse,mi ci volle qualche secondo per riprendere a respirare regolarmente. Tyler nel frattempo si spostò davanti a me mostrandomi la sua faccia compiaciuta
_Imbecille_ lo insultai cercando di rispingerlo nelle profondità dell’acqua ma come previsto non ci riuscii,
_Ehi che fine ha fatto il ‘’se salto io salti tu’’?_ chiese in tono ironico citando una delle frasi di Titanic ,
_Oh te lo faccio vedere io che fine a fatto_ replicai con tono minaccioso prima di iniziare a scaraventargli un fiotto d’acqua in faccia,
_Ok,ok tregua_ gridò lui. Sorrisi soddisfatta
_Guardati le spalle_ aggiunsi prima di nuotare verso gli altri.

L’acqua del lago era veramente gelida o perlomeno ,era gelida per una persona cresciuta sulle spiagge californiane,ma in fin dei conti non era spiacevole.

Constatai con piacere che eravamo tutti nella stessa situazione,perfino Bonnie e Jeremy si trovavano in acqua.

Restammo in acqua per un tempo indeterminato,a scherzare fra di noi mentre Caroline cercava di vendicarsi sul proprio ragazzo,ed infine ci ricordammo di non aver neanche pranzato.


Il resto del pomeriggio passò tranquillo ,_Credo che potrei rimanere cosi per sempre!_ affermai mentre mi beavo degli ultimi tiepidi raggi solari,
_Ci sono modi migliori per passare il tempo_ suggerì Tyler,aprii solo un occhio per fulminarlo
_Perchè devi essere sempre un tale cazzone?_ gli chiesi con tono canzonatorio,

_Credo che gli riesca naturale_ mormorò Jeremy,non abbastanza piano da non farsi udire da Tyler che si voltò verso il punto in cui sedeva mio cugino
_Potresti ripetere?_ sibilò con tono minaccioso ,costringendomi a sollevare il mio volto dalle sue gambe per cercare di placare la situazione
_ Stava solo scherzando_ mi intromisi io lanciando qualche sguardo verso gli altri per cercare appoggio,incontrai lo sguardo preoccupato di Elena che si affrettò ad aprire bocca per venirmi in soccorso ma Jeremy non le diede tempo
_No che non scherzavo_ insistette con tono gelido.

Stupendo,quando voleva anche lui riusciva a essere un imbecille completo
. _Senti amico,se sei ancora in vita devi ringraziare tua cugina e tua sorella,ma se continui a provocarmi credo che potrei rivalutare la situazione_ lo informò Tyler che nel frattempo si era alzato in piedi,
_Fortunatamente io non sono un tuo ‘’amico’’_ replicò Jeremy alzandosi a sua volta,Stefan si affrettò ad imitarli per frapporsi fra i due,seguito a ruota da Matt.
_Ok,calmiamoci_propose quest’ultimo facendo scorrere lo sguardo fra i due,
_No,sono stanco di dover lasciar perdere _ sbottò Tyler facendo qualche passo in avanti, _Vuoi dirmi qual è il tuo problema o preferisci prenderle senza un motivo?_ chiese rabbiosamente,
_Il mio problema sei tu!Non riesco a capire come mia cugina possa stare con un tale cazzone_ replicò schiettamente Jeremy.

Roteai gli occhi,iniziavo a non tollerare più quella situazione,in quei due giorni avevo pensato che avessero potuto arginare i loro dissapori,ma evidentemente non era cosi.
_Su questo siamo pienamente d’accordo,neanche io riesco a capire come possa frequentarti_ controbattè piccato Tyler ,Jeremy cercò di avanzare ma Stefan glielo impedì,la stessa fortuna non la ebbe Matt che fu quasi travolto dallo slancio di Tyler.

_ORA BASTA_ gridai con tutta l’aria che avevo nei polmoni,non mi ero neanche resa conto di essere saltata in piedi per i troppi nervi.

I volti dei presenti si girarono a guardarmi con aria stupita,sentii il mio corpo iniziare a tremare dalla rabbia _Io…non ci riesco_ sibilai scoccando un’occhiata tesa ai due, vidi un’espressione confusa balenare sul volto d’entrambi
_Non riesco più a sopportare tutto questo,le vostre continue frecciatine e il vostro quasi giungere alle mani ogni volta che vi rivolgete la parola_ spiegai con aria torva,
_Per di più usate me come argomento della discussione_ aggiunsi alzando la voce di qualche ottava, _Ma sapete benissimo che il vostro problema non sono io!Siete voi!_ tuonai facendo scorrere rapidamente lo sguardo sulle loro
facce attonite _Non riuscite a sopportare la vista l’uno e dell’altro senza neanche averne veramente motivo_ proseguii mentre percepivo gli occhi iniziare a bruciare,
_Inoltre non è molto d’aiuto sapere che all’origine di questa sorta di sfida ci sia un’altra ragazza_ conclusi fissando il mio sguardo in quello di Tyler
_Non è così…_ cercò di giustificarsi lui ma io iniziai a scuotere la testa
_ Invece è proprio cosi Tyler!_ affermai con stizza.

Vi fu un attimo di silenzio generale _Mi dispiace Matt_ aggiunsi rivolgendomi al ragazzo biondo che si trovava a qualche passo di distanza da me e che adesso teneva lo sguardo basso per evitare che si potesse
leggere la tristezza e il rammarico nei suoi occhi,feci tornare rapidamente lo sguardo su Tyler indurendo nuovamente l’espressione
_Ma sono stufa di essere paragonata a Vicky_ conclusi prima di voltare le spalle all’intera situazione e iniziare a camminare verso il bosco.

_Oh,andiamo May_ mi chiamò Tyler,
_Lasciala stare_ mi sembrò di sentire dire da Caroline.

Velocizzai il passo per evitare che qualcuno potesse raggiungermi per vedermi piangere,avevo solo bisogno di starmene un po’ per conto mio ,a riflettere. 

Quella continua lotta fra Tyler e Jeremy era già abbastanza stressante senza dover aggiungere il motivo centrale di tutto quell’odio.

Mi inoltrai fra gli alberi senza neanche rendermene conto,stavo solo cercando di allontanarmi il più possibile da quella scena pietosa.

Vicky Donovan aveva combinato un bel casino ma io non avevo intenzione di prendere il suo posto in questa sorta di competizione.

Mi accorsi di essermi addentrata eccessivamente nella foresta,solo quando notai il sole sparire fra gli alberi che si annodavano insieme creando una sorta di barriera naturale che non dava molto spazio hai
raggi solari che riuscivano ad illuminare sommariamente dall’esterno.Smisi di camminare per guardarmi intorno,fortunatamente non sembravo essermi allontanata dal percorso che riconduceva verso l’uscita,
decisi cosi di sostare qualche minuto li,fra il silenzio della natura incontaminata.

Mi sedetti sulla sporgenza di una roccia e iniziai a contemplare il verde paesaggio circostante mentre percepivo la rabbia,che mi aveva attanagliata poco prima,iniziare a scemare .

Sospirai pesantemente, quella situazione di conflittualità mi aveva stressata oltre modo ,per tutta la settimana mi ero sentita come una sorta di pomo della discordia e quell’ultimo diverbio era stata la goccia che aveva fatto traboccare il vaso.

Sfortunatamente non sarei potuta rimanere li per sempre,la luce andava cedendo il passo al crepuscolo e ,come tutti sanno,non è raccomandabile sostare in un bosco oltre le ore solari.
Cosi dopo un ultimo respiro profondo mi rimisi in piedi facendo ben attenzione a dove mettessi i piedi per evitare d’inciampare ,perciò fui piuttosto sorpresa quando udii qualcosa di simile al rumore di una radice spezzata.
Voltai lo sguardo verso la mia destra,dove la vegetazione si faceva sempre più fitta,ero sicura che il rumore provenisse da li!Attesi qualche altro minuto con tutti i sensi in allerta ma non accadde nulla,probabilmente me lo ero solo immaginata.

Truck ,questa volta il suono fu più chiaro e distinto,scattai nuovamente con la testa verso la zona della foresta nella quale gli ultimi raggi solari non riuscivano più a trapelare.
Truck truck,sentii il sangue raggelarsi nelle vene mentre il rumore sommesso di uno scalpiccio mi raggiunse ulteriormente.
_C’è qualcuno?_ chiesi cercando di risuonare calma e sicura, truck  ,sentii un brivido percorrermi lungo tutta la schiena _Ty…sei tu?_ gracchiai ,ma anche questa volta non vi fu alcuna risposta.

Rimasi per qualche istante pietrificata con lo sguardo puntato verso il folto della foresta,attesi di sentire nuovamente qualche rumore ma niente si mosse
‘’Era solo un animale,solo un animale…’’ cercai di convincermi mentre cercavo di riprendere la cognizione del mio corpo,notai solo allora che le tenebre che avevano avvolto solo una parte della foresta fino
a quel momento,iniziavano a ricoprirla interamente.

Cercai di non fare caso alla sensazione di panico che continuava ad attanagliarmi,e mi diressi nella direzione dalla quale ero venuta,lanciai un ultimo sguardo alle mie spalle ,
per assicurarmi un ultima volta che ci fossi solo io in quel posto, pessima mossa,il mio piede si impigliò in una radice che sporgeva dal terreno e io caddi con le ginocchia a terra
_Dannazione _ imprecai percependo il ginocchio destro iniziare a bruciare,
truck truck truck,scattai in piedi mentre il mio cuore iniziava a battere precipitosamente ,questa volta il rumore sembrava sempre più vicino e la poca luce rimasta non mi permise di smentire questa costatazione .

Sgranai gli occhi mentre quello scalpiccio frettoloso si introduceva nelle mie orecchie facendo accelerare ulteriormente il battito del mio cuore.
‘’Scappa’’ gridò la voce nella mia testa,senza pensarci due volte iniziai a correre nella direzione opposta a quel suono inquietante.

Nella furia della corsa l’unico suono che riuscii a sentire fu quello dei miei piedi che battevano ferocemente sul terreno mentre cercavano di porre un’adeguata distanza fra me e la fonte di quel rumore,
mi feci strada fra arbusti e alberi senza fermarmi neanche un istante per assicurarmi che non stessi andando nella direzione sbagliata e la penombra non sembrò facilitare quel compito.

Ad un tratto sentii il respiro iniziare a mancare cosi decisi di costringere le mie gambe a fermarmi,
‘’Dove diamine sono?’’ mi domandai con orrore quando mi resi conto di essere finita in una sorta di punto morto.Intorno a me la vegetazione regnava sovrana,e il viale spianato che indicava la fuoriuscita da quel posto era scomparso.

Evidentemente mi ero allontanata dal percorso quando avevo iniziato a correre,
‘’Stupida’’ mi maledissi .
Cercai di mantenermi calma,se cosi si può dire,mentre portavo le mani tremanti alla tasca dei jeans alla ricerca del telefono.
_No_ mormorai sconvolta quando percepii il tessuto liscio dei pantaloni,con sgomento ricordai di aver lasciato il telefono nella camera,non me ne ero servita per tutta la giornata.

Con sguardo disperato cercai di orientarmi in quella macchia verde ma l’unica cosa che riuscii a distinguere con quella poca luce ,furono le forme tutte uguali degli alberi,
‘’Stupida,stupida,stupida’’ continuai a maledirmi mentalmente,mi ero allontanata dalla strada di ritorno per scappare ad un banale rumore prodotto con ogni probabilità dal vento.

Truck,fui costretta a ricredermi quando lo udii per l’ennesima volta,questa volta fui sicura che si trattasse di passi,e non di passi animaleschi,truck truck,erano passi umani e venivano nella mia direzione.
Resistetti all’impulso di ricominciare a correre mentre un urlo mi si bloccava in gola,feci aderire la schiena ad un albero ,che si trovava alle mie spalle, e rimasi immobile ,in attesa che l’intruso se ne andasse.

_Ahahahah_ sussultai convulsamente quando una sorta di risatina crudele proruppe alle mie spalle,mi scostai dall’albero mentre sentivo le gambe iniziare a tremare
_CHI SEI?_ gridai incontrollatamente ,mentre i miei occhi si spostavano veloci da una sagoma scura all’altra,riconobbi solo alberi e nient’altro,ma ormai ero sicura,non ero sola.
_Ahahah_ la risata tornò nuovamente risuonando nelle mie orecchie più del dovuto,
_Fatti vedere_ ordinai con voce rotta mentre le mie gambe minacciavano di non sorreggermi.

Vi fu un fruscio sommesso intorno a me,probabilmente quell’ultimo rumore era stato prodotto solo dal vento,ma tanto bastò per farmi scattare come una molla mentre ricominciavo a correre.

Corsi come non avevo mai fatto in tutta la mia vita,senza voltarmi mai indietro mentre sentivo il mio volto ricominciare a bagnarsi dalle lacrime che scendevano incontrollate .Non poteva star accadendo veramente,
questa era una pazzia che si vedeva solo nei film dell’orrore mentre mangi pop corn insieme agli amici e critichi la povera sfigata protagonista.Non potevo veramente stare affrontando una situazione del genere,
_Ahhhhhhh_ gridai quando il mio piede si incagliò in qualche punto sconnesso del terreno,facendomi cadere rovinosamente a terra.Sentii l’adrenalina iniziarsi a convertire in puro panico che immobilizzò i miei muscoli non consentendomi il minimo movimento.

_Mayaaa_ il mio cuore mancò qualche battito mentre udivo il mio nome,avrei voluto alzarmi e ricominciare a correre ma il mio cervello e il mio corpo non sembravano essere collegati
sulla stessa frequenza in quel momento. _Maya!_ la voce risuonò più vicina e questa volta potei coglierne la nota preoccupata .

Cercai di sollevare il busto ma il mio braccio tremava troppo per sorreggermi cosi mi accasciai totalmente con aria impotente.
Chiusi gli occhi ,proprio come facevo da piccola quando mi ritrovavo ad avere paura dell’uomo nero,solo che quella volta sapevo non sarebbe servito a niente.

Sentii una mano calda posarsi sul mio braccio _Ahhh_ gridai nuovamente cercando di scansarmi , aprendo gli occhi per farlo
_Ehi,piccola sono io_ riconobbi la voce di Tyler e cercai di mettere al fuoco la sua immagine 
_Ty?_ chiesi ancora titubante ,
_Si piccola,sono io_ ripetè lui. Notai solo in quel momento di essere scossa da tremiti incontrollabili , _Maya?Stai bene?_ si inginocchiò accanto a me mentre con una mano mi sollevava il volto
_Ehi ehi calma_ mi sussurrò quando iniziai a piangere copiosamente. _Cosa è successo?_ domandò con aria preoccupata mentre io mi lanciavo fra le sue braccia aggrappandomi al suo collo e inalando a pieno il suo odore.

Cercai di aprire bocca per rispondere ma l’unica cosa che fuoriuscì dalle mie labbra fu un singhiozzo disperato. _Ok,piccola ,calma,è tutto finito_ cercò di consolarmi lui lasciando che la sua mano scorresse fra i miei capelli
ancora umidi dopo la nuotata di quella mattina.

_Mayaaa_ delle altre voci ci raggiunsero e mi sembrò di riconoscere quella di Jeremy,
_E’ quiii_ gridò in risposta Tyler ,facendomi sussultare lievemente,lui sembrò accorgersene _Scusami_ aggiunse sottovoce .

_O mio Dio,Maya!Cosa le è successo?!_ Jeremy si precipitò verso di noi ,alle sue spalle udii ulteriori passi.
_E’ sconvolta,non so perché!L’ho trovata in questo stato_ spiegò Tyler .
_Sta bene?_ chiese una voce,che riconobbi come quella di Stefan,
_Non ne sono sicuro_ ammise Tyler in tono preoccupato.
_Ok,portiamola via_ sentenziò Stefan.

_Ehi May,riesci a camminare?_ mi chiese dolcemente Jeremy abbassandosi verso la spalla di Tyler sulla quale poggiavo il volto.Cercai di riprendere leggermente il controllo di me stessa mentre Tyler e Jeremy mi
aiutavano a mettermi in piedi,ma quando mi ritrovai in posizione eretta sentii la testa iniziare a vorticare velocemente e le forze abbandonarmi
_Wo,Maya_ gridò Tyler prima di afferrarmi rapidamente,fu l’ultima cosa che riuscii a percepire prima di perdere i sensi.

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Capitolo 16
*** 16-La strana presenza ***


Oddio,i commenti di Stefi e Debs sono sempre fantastici,vi voglio proprio ringraziare ragazze,per il vostro continuo supporto ;) Ecco a voi ,e ai miei anonimi lettori,il seguito:

Capitolo 16

La strana presenza



Sbattei lentamente le palpebre,in modo quasi inconsapevole riuscendo solo ad appurarne l’innaturale pesantezza con la quale reagivano all’impulso.
_Sei sicuro?_ chiese una voce ,che solo in un secondo momento riconobbi appartenere a Tyler,potei percepire la sua cassa toracica vibrare nell’emissione di quelle parole,mi accorsi ,cosi ,
di trovarmi sospesa a mezz’aria fra le sue braccia. _Si,non ci sono tracce _ rispose quello che mi sembrò Stefan.
Cercai di fare mente locale per dare un filo logico a quella conversazione,ma riuscii solo a riconoscere le sagome scure degli alberi che si stagliavano intorno a noi.
_Ma hai detto di aver percepito qualcosa,o meglio qualcuno_ replicò con tono insistente Jeremy.
Cercai di muovere una qualunque parte del mio corpo,ma mi fu impossibile,mi sentivo come inglobata in una gigante bolla che ovattava tutti i miei sensi ,ero una spettatrice inerme e inconsapevole,
proprio come durante un sogno in cui senti di non possedere alcuna facoltà mentale.
_Ne ho percepito la presenza mentre ci addentravamo ,ma appena sono arrivato tutto era tranquillo_ spiegò Stefan con tono confuso.
Tyler mosse lievemente il braccio con il quale sosteneva le mie gambe e io sussultai colpita da un lieve dolore,simile quasi a un crampo,che divampò lungo tutta la gamba destra.
_Ehi,piccola_ mi chiamò Tyler una volta accortosi del mio leggero fremito dolorante.
_E’ sveglia?_ chiese Jeremy avvicinandosi velocemente,
_Sembrerebbe in uno stato confusionale_ concluse Stefan dopo avermi dato un’occhiata veloce.Prima che il mio cervello potesse elaborare con la dovuta attenzione quelle informazioni sentii le palpebre tornare a calarsi
sui miei occhi per la seconda volta in quella giornata.

 
_Maya!Maya_ qualcuno continuava a chiamarmi senza che io riuscissi a distinguere la voce,
_Maya,svegliati_ insistette la voce che questa volta riconobbi come quella di Elena.

Lentamente sentii il mio cervello uscire da quello stato d’incosciente torpore ,ricominciai a percepire ogni singolo muscolo del mio corpo e ne fui grata.
_Si sta svegliando_ constatò qualcun altro mentre iniziavo ad aprire le palpebre.
_Cosa succede?_ chiesi in tono leggermente stordito mentre iniziavo a mettere a fuoco i volti di tutti i presenti. _Ah_ mi lamentai una volta sollevata la testa dai morbidi cuscini del divano
_Che ti prende?_ chiese Tyler in tono preoccupato,notai solo in quel momento che si trovava ai piedi del divano e teneva lo sguardo puntato su di me.
_La testa…fa male_ spiegai fra un rantolo e l’altro.

_Ci hai fatto prendere un bello spavento_ mi informò Elena mentre Tyler mi aiutava a mettermi seduta. Guardai uno per uno i volti dei miei amici che continuavano ad osservarmi
_Ehi sto bene_ cercai di rassicurarli ,anche se momentaneamente il mio cervello era più simile ad una gelatina.

_Ricordi qualcosa?_ chiese Stefan che si era mantenuto leggermente in disparte,cercai di fare mente locale sugli accaduti della serata e sul perchè ogni parte del mio corpo era dolorante.
Senza troppi sforzi ricordai la litigata fra Tyler e Jeremy,la mia fuga nella foresta,la luce che andava calando,io che cercavo di tornare a casa ed infine….
Quasi sussultai quando alla mente mi tornò vivido il ricordo carico di panico e tensione di tutto quello che era seguito da quel momento.

Mi voltai d’istinto a guardare Tyler che era ancora seduto accanto a me mentre mi fissava con aria allarmata, _C’era qualcuno nella foresta!_ affermai,anche se la voce uscì talmente fievole da risuonare come un sussurro,
ma tanto bastò per far accrescere l’interesse dei presenti.
_Chi?_ chiese subito Tyler con voce ferma, scossi la testa
_Non lo so…non ho visto_ ammisi,mi parve di cogliere al contempo delusione e sollievo sul suo volto.

_Sei sicura?Voglio dire lì fuori è pieno di animali!_ sentenziò Caroline ,le lanciai uno sguardo scettico
_Credi che non sappia cogliere la differenza fra un essere umano e un animale?_ sbottai,
_Non intendevo questo_ tentò di giustificarsi lei, _Dico solo che dato che non hai visto nessuno…_ proseguì ma io non gliene diedi tempo
_Non ho visto nessuno ma ho sentito una sorta di…_ feci una piccola pausa_ risata_ aggiunsi dopo aver lanciato uno sguardo a Tyler.Fra i presenti calò un silenzio surreale,

_Cosa?_ chiesi notando le espressioni vacue sui loro volti,
_Eri molto stanca e arrabbiata, questo ti ha giocato un brutto scherzo_ spiegò Stefan con aria professionale,non riuscii a trattenere una risatina di scherno
_Oh si,sono sicura che la rabbia riesca a produrre degli effetti sonori veramente convincenti_ replicai acida.

Era chiaro che non avevo ancora smaltito i nervi prodotti da quella vicenda,ma il loro comportamento scettico e contraddittorio non aiutava certo a farmi sbollire più rapidamente,
_Va bene,siamo tutti stanchi_affermò Elena _Sarà meglio metterci in macchina e ritornare a casa,siamo gia in ritardo e Jenna sarà preoccupata_ concluse infine lanciandomi uno sguardo d’intesa.Sospirai sconfitta,
_D’accordo andiamo…_ risposi semplicemente.

Tyler mi aiutò a rimettermi in piedi cosa che produsse un leggero fastidio al mio ginocchio,sollevai la stoffa dei jeans quanto bastò per scoprire la zona della pelle in cui si era formato un grosso ematoma violaceo.
_Non male per una con delle allucinazione_ constatai in tono piccato,nella stanza eravamo rimasti solo io e Tyler,gli altri si erano volatilizzati con la scusa di sistemare i bagagli in macchina.
Sentii Tyler sbuffare _Nessuno ti ha dato della visionaria_ mi fece notare,lasciai che i pantaloni ricadessero sulla gamba per coprire il livido
_Ah no?_ replicai in tono beffardo, lo vidi evitare il mio sguardo _So quello che ho sentito Tyler!_ insistetti rimarcando il suo nome per costringerlo a voltarsi a guardarmi nuovamente,
non appena il suo occhi incontrarono i miei una sorta di nuova consapevolezza mi paralizzò.

Alla mente mi tornarono dei ricordi confusi e sfocati,come se si trattasse di un film girato con una vecchia cinepresa. _Voi ne avete parlato mentre stavamo uscendo dal bosco_ asserii leggermente disorientata,
il volto di Tyler si irrigidì per un momento _Cosa?_ chiese con aria confusa,
_Non mi ricordo molto bene…ma so di aver sentito che tu ,Jeremy e Stefan parlavate di tracce e di…_
Tyler non lasciò che io ultimassi la frase _May,ti ho trovato in uno stato di delirio quasi totale,sono certo che qualcosa ti abbia spaventato e sono anche estremamente incazzato con me per averti permesso di andare da sola nel bosco_ ammise alzando leggermente il tono della voce _Ma qualunque cosa ti abbia spaventata ,credimi se ti dico ,che non era nulla di umano_ dichiarò,in quel momento non diedi molto peso al significato di quelle parole,
mi sembrò solo che Tyler stesse avvalendo,proprio come gli altri,l’ipotesi dell’animale .
_Ok_ risposi asciutta, _ho capito_ aggiunsi prima di dargli le spalle ma lui fu più veloce,una sua mano corse a stringersi intorno al mio braccio
_Senti,mi sento già un verme per averti lasciato da sola in un posto del genere_ mi confessò con aria tormentata,questo mi costrinse ad abbassare le mie difese,
_Mi sono spaventato veramente quando ti ho vista per terra in quello stato_ proseguì senza distogliere lo sguardo dal mio , _Se ti fosse successo qualcosa di orribile non me lo sarei mai perdonato_ concluse prima di lasciare scivolare
la mano dal mio braccio.

Rimasi per un attimo ferma e muta del tutto spiazzata da quelle dichiarazioni,aprii bocca per rispondere ma l’unica cosa che fuoriuscì fu un suono atono,il volto di Tyler si illuminò di un sorrisetto sbilenco
_Sai anche i ragazzi stronzi hanno un cuore_ mi informò con aria divertita. _Dai vieni qui_ aggiunse prima di tirarmi delicatamente a se per depositarmi un bacio sulle labbra.
_Sai,credo che dovrei perdermi più spesso_ ammisi quando finalmente ripresi le mie facoltà verbali,lo vidi ghignare divertito _Non credo sia necessario_ replicò.

_Ehi voi due,andiamo?!_ ci chiamò Caroline,ci voltammo a guardarla prima di scambiarci un ultimo sguardo e incamminarci verso l’esterno della casa dove ci aspettavano tutti.

Ci sistemammo tra le due vetture e con mia somma sorpresa Tyler lasciò che a guidare questa volta,fosse Matt,mentre lui si sistemò nel sedile posteriore accanto a me.
Lasciai che la mia testa si appoggiasse sul suo petto mentre la macchina usciva dai confini della casa sul lago. _Ehi May,stai bene?_ mi chiese Caroline voltandosi verso di noi,le sorrisi brevemente
_Sono solo un po stanca_ ammisi beandomi della piacevole sensazione di formicolio che producevano le dita di Tyler sul mio ventre. Caroline annuì,
_Beh hai ben trentacinque minuti di strada per schiacciare un pisolino_ mi informò.
_Non ho sonno_ mentii senza però riuscire a trattenere uno sbadiglio che fece vibrare il petto di Tyler a causa di una risatina sommessa, _Certo,come no_ mi schernì.
Gli assestai un buffetto leggero sulla spalla prima che quel piacevole dondolio avesse la meglio su di me.


_Chi sei??_ gridai con tutta l’aria che avevo in corpo ,i miei muscoli erano paralizzati e percepivo le forze iniziare ad abbandonarmi mentre una figura scura iniziava ad avanzare verso di me.
Cercai di fuggire ma mi trovavo,come incollata al suolo,
_Va viaaaaa_ strillai in preda al panico,ma la figura scontornata non dava segno di volermi ascoltare,continuò ad avanzare con calcolata lentezza verso il mio corpo inerme.


Un urlo mi morì in gola quando aprii gli occhi ritrovandomi immersa in una pozza di sudore,mi guardai intorno mentre percepivo sotto le dita la consistenza morbida delle mie lenzuola .

Trassi un respiro di sollievo quando mi resi conto che si era trattato solo di un incubo,ero perfettamente al sicuro nella mia camera. Guardai la piccola sveglia che brillava al buio nell’angolo del mio comodino,
i numeri 03.30 luccicavano nel piccolo schermo,sbuffai esasperata.

Era la terza volta che mi svegliavo percossa da incubi tremendi.Eravamo rientrati da ormai quattro ore ,Tyler mi aveva accompagnata fino alla mia camera e dopo essersi assicurato che io stessi bene ,
mi aveva salutato dicendomi che ci saremmo visti l’indomani a scuola.

Mi ci era voluta un’ora buona per riprendere sonno,ma ad ogni nuovo sonno corrispondeva un nuovo e più vivido incubo.Sbuffai esasperata mentre ricacciavo la testa sul cuscino, sapevo che Tyler e gli altri si sbagliavano su quella vicenda,a terrorizzarmi non era stato un animale,ne ero più che certa,ma non avevo voglia di litigare con loro sull’argomento.Cosi avevo lasciato che loro credessero di avermi convinta,questo ,probabilmente,li avrebbe aiutati a dormire
sogni più tranquilli,a loro,ma non a me ,che continuavo a rivivere nella mente i momenti più terrificanti di quel pomeriggio.

Mi costrinsi a chiudere gli occhi per l’ennesima volta nel giro di un’ora e quando percepii finalmente il lieto arrivo di Morfeo ,mi augurai che questa volta incappassi in un sonno privo di sogni.

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Capitolo 17
*** 17-Visita Inaspettata ***


Come sempre un grazie particolare a Debs e Stefy, e un saluto anche ai miei lettori anonimi :)

Capitolo 17

Visita inaspettata

 

Ricontrollai l’orologio per l’ennesima volta ,sbuffai esasperata quando vi lessi nuovamente l’orario,Tyler era in un ritardo pauroso,il che di per se non consisteva una novità,

ma quando si trattava di far arrivare in ritardo anche me era tutta un’altra storia.Incrociai le braccia al petto mentre un piede continuò a scandire il passare dei secondi sul terreno.

Era una settimana che andava avanti quella storia,dopo l’incidente nel bosco ,Tyler aveva cercato ogni scusa per tenermi sotto controllo,non so neanche io di cosa avesse paura ,
anche se io avevo qualche dubbio sull’entità della presenza del bosco,lui era sembrato piuttosto sicuro quando aveva dichiarato trattarsi di un animale.

 

Ad ogni modo ,il giorno dopo l’accaduto aveva insistito per accompagnarmi a scuola,la stessa cosa si era ripetuta il giorno dopo,e il giorno dopo ancora,fino ad arrivare ad una settimana precisa.

Passare del tempo extra con il mio ragazzo non era un male,tutt’altro, ma arrivare in ritardo a scuola era una cosa che proprio non tolleravo,tutti quei richiami e quelle scuse poco credibili da abbozzare,
quando avrei potuto benissimo farmi dare un passaggio da Elena e Jeremy,evitando cosi situazioni come quella.

‘’Venti minuti di ritardo’’ mi trovai a pensare mentre osservavo la strada sgombra davanti a me,non aveva mai fatto cosi tardi,certo chiedere a Tyler di essere puntualie era come chiedere al sole di smettere di brillare,
ma venti minuti di ritardo erano troppi perfino per lui.

Stavo quasi per sedermi nella gradinata del portico,quando sentii il rumore di una vettura che percorreva quella strada ,subito saltai in piedi e mi sollevai sulle punte per dare un’occhiata nella direzione in cui avevo
sentito il rumore del motore di una macchina.Sfortunatamente la vettura in questione non sembrava essere quella grigio metallizzata di Tyler,
perciò fu piuttosto curioso notare che continuava ugualmente ad avanzare verso casa mia.

Inarcai le sopracciglia quando la macchina svoltò nel viale di casa Gilbert e accostò a qualche metro di distanza da me,non ebbi neanche il tempo di accertarmi che non si trattasse di un equivoco ,
quando lo sportello venne aperto per permettere la fuoriuscita del conducente.
_Splendore ,che bello rivederti_ sentii la mascella cadere pesantemente mentre un sorridente David faceva capolino dalla macchina,sbattei un paio di volte le palpebre,sperando che si trattasse solo di una
qualche sorta di visione da stress,ma sfortunatamente ogni nuovo battito di palpebre non spazzava via la sagoma di David.
_Che…che ci fai qui?_ balbettai incredula senza però riuscire a nascondere un briciolo d’isteria nel timbro,
_Ma come?Non sei felice di vedermi?_ replicò lui eludendo palesemente la mia domanda.
_Certo che no!_ strillai esasperata mentre sentivo il mondo cadermi addosso,avevo cercato con tutte le mie forze di non rivederlo,avevo persino apprezzato la distanza che ci separava credendola l’unica fonte di salvezza,
e ora lo ritrovavo a pochi passi da me,vicino il portico della mia nuova casa a squadrarmi con sguardo viscido,feci una smorfia schifata,lo sguardo di David!
_Allora?Cosa ci fai qui?_ insistetti mentre cancellavo l’iniziale stupore per convertirlo in rabbia ma David non ne fu minimamente colpito
_ Che domane Mya,sono venuto per riportarti a casa_ spiegò con tono ovvio,come se quella fosse la ragione più ovvia del mondo.Una piccola risatina di scherno uscì dalle mie labbra,
_Beh non dovevi prenderti il disturbo,io sono già a casa_ controbattei ,David sospirò pesantemente
_ Immaginavo che fossi ancora arrabbiata_ ammise con aria teatrale facendo aumentare i miei nervi,
_Forse non ci siamo capiti David!Quando dicevo che fra di noi era finita,intendevo VERAMENTE finita!_ esclamai . 
_Ma tesoro…_ iniziò lui
_Non chiamarmi tesoro_ sibilai ,lui sollevò le mani in segno di resa
_Ok Maya,capisco il tuo stato d’animo ma abbiamo tutto il tragitto per casa per parlarne_ spiegò lui prima di indicare con una mano la macchina accanto a lui.

Roteai gli occhi sempre più infastidita _David,basta!Non ho intenzione di tornare a Los Angeles con te_ replicai _La mia vita ora è qui,con persone che mi amano veramente_ aggiunsi scoccandogli uno sguardo d’intesa ma lui non sembrò coglierlo. _Non dire sciocchezze tes…Maya_ si corresse immediatamente, _Il tuo posto è con me ,Penelope e gli altri a Los Angeles_ una risatina ironica fuoriuscì dalle mie labbra
_Già Penelope!Dovevo immaginare che quello del bracciale era tutto un piano architettato a regola d’arte da te_ constatai mentre ogni singola tassella del puzzle andava al suo posto._
No,ma che dici,Penelope non voleva dire niente,sono stato io a convincerla_ spiegò con aria poco credibile _Inoltre_ si calò dentro la macchina e ne riemerse un secondo dopo con qualcosa fra le mani,
_La storia del bracciale era vera_ aggiunse mostrandomelo.

Con passo deciso scesi i gradini e percorsi la distanza che ci separava ,afferrai il bracciale che continuava a fare pendere davanti la mia faccia e incrociai nuovamente le braccia al petto
_Perfetto,sei stato un postino formidabile,grazie mille!Ora che hai assolto il tuo compito puoi tornartene da dove sei venuto_ conclusi acidamente.

Prima che lui potesse aggiungere qualcosa ,il rumore di una seconda macchina distrasse entrambi.Distolsi lo sguardo dalla figura di David per riportarla sulla macchina grigio metallizzato dalla quale scese Tyler.

Sentii il sangue gelarsi nelle vene mentre notavo l’espressione al contempo curiosa e infastidita che si dipinse sul volto di Tyler mentre faceva scorrere il suo sguardo da me a David.
_Ehi_ mi salutò senza mostrare troppo entusiasmo ,si avvicinò a me continuando a puntare David con lo sguardo. _Scusa per il ritardo_ si scusò mentre mi passava un braccio intorno alle spalle,
_Mi sono perso qualcosa?_ chiese infine con tono ironico mentre  fissava David con aria omicida.

_Dovevo immaginarlo!_ affermò quest’ultimo ignorando del tutto le parole di Tyler che sollevò un sopracciglio con aria dubbiosa _E’ per lui che fai tante storie?_ aggiunse David rischiarando ogni dubbio.
_Adesso ti sbatti questo?_ chiese in tono piccato,sentii il petto di Tyler vibrare dalla rabbia mentre faceva qualche passo avanti,mi affrettai a posargli una mano sul petto per cercare di calmarlo

_Ty non ne vale la pena,David se ne stava giusto andando_ affermai scoccando l’ennesima occhiataccia al ragazzo dall’aria tronfia davanti a me. Sul volto di Tyler nacque nuovamente un’espressione confusa
_David?_ ripetè guardandomi con aria critica ,_David il tuo ex?_ aggiunse pronunciando l’ultima parola come fosse un insulto.
_In persona_ rispose piccato lui,potei notare la rabbia crescere negli occhi di Tyler _E tu sei?_ chiese David con aria di sufficienza ,
_Tyler_ risposi io, _Il suo ragazzo_ aggiunse con un sibilo lui.

_Immaginavo_ si limitò a replicare David mentre continuava ad osservare la scena con aria di superiorità, _Beh,scusami nuovo ragazzo,ma Maya ora torna a casa con me_ lo informò indicando prima me e
poi se stesso,sentii una risatina ironica prodursi dalle labbra di Tyler _Ne dubito_ replicò secco facendo un altro passo in avanti. I due continuarono a guardarsi in cagnesco per un lungo istante,
_Lo vuoi un consiglio?_  proruppe ad un tratto Tyler,David sollevò un sopracciglio con sguardo critico senza degnarsi di rispondere
_Rientra nella tua macchinina e torna da dove sei venuto,senza più farti vedere qui_ concluse con aria minacciosa Tyler.
_Altrimenti?_ lo provocò David aggiudicandosi un’occhiata omicida da entrambi,
_Altrimenti mi vedrò costretto a provvedere io stesso al tuo ritorno a casa_ spiegò Tyler mantenendo un timbro freddo e controllato.

David scoppiò a ridere in un modo che mi suonò alquanto sgradevole, _Ma fammi il piacere_lo canzonò,sul volto di Tyler si dipinse un ghigno spaventoso
_ Non stavo scherzando_ lo informò.
_Senti bello…_ iniziò a replicare David,ma Tyler non gliene diede il tempo
_Chiamami bello un’altra volta e vedrai cosa succede_ rispose truce.

Potevo leggere una rabbia incontrollabile nel suo volto,da un momento all’altro sarebbe sfuggito al mio controllo e si sarebbe scagliato contro David,che probabilmente non aspettava altro.
Conoscendolo stava godendo infinitamente dell’ira che aveva suscitato in Tyler,non sapeva di giocare con il fuoco,o più probabilmente ,ne era consapevolmente entusiasta.
_Non me ne vado di qui senza di lei_ affermò muovendo la testa nella mia direzione,Tyler sorrise truce
_Che peccato,lei non va da nessuna parte_ lo informò.
_Oh davvero?_ continuò a provocarlo,
_Davvero_ replicò Tyler ricominciando ad avanzare,ormai era arrivato ad un passo da David e la cosa non prometteva bene.

_D’accordo Ty,siamo in un ritardo fottuto_proruppi frapponendomi fra i due e dando le spalle a David,
_Si,hai ragione…_ ammise dopo avermi lanciato uno sguardo veloce,annuii
_Bene,andiamo_ conclusi prendendogli la mano e trascinandolo verso la sua macchina.

_Tranquilla va pure,mi ritrovi qui al tuo rientro_ mi urlò dietro David.Tyler si voltò nuovamente pronto a ripercorrere la distanza che li divideva e saltargli addosso,ma io rafforzai la presa sulla sua mano.
_Ty,ignoralo_ lo supplicai. Lo vidi chiudere gli occhi mentre inspirava a fondo
_Sali in macchina_ si arrese mentre mi apriva lo sportello.Mostrai un sorriso grato,mentre sollevandomi sulle punte gli posavo un piccolo bacio sulla bocca.

Quando la macchina uscì dal vialetto di casa Gilbert trassi un sospiro di sollievo,anche se sapere che David si trovava ancora li mi lasciava un po inquieta.Voltai lo sguardo verso
Tyler che manteneva lo sguardo sulla strada con espressione rigida, _Gli hai detto tu dove ti trovavi?_ proruppe ad un tratto,sbattei un paio di volte le palpebre per assicurarmi di aver sentito bene e
quando lui mi lanciò un’occhiata insistente capii che non stava scherzando _Certo che no_ sbottai _E’ stata Penelope_ aggiunsi prima di riportare lo sguardo sul bracciale che avevo agganciato al mio polso,sbuffai,
se non fosse stato per quello a quest’ora non avrei avuto tutti quei problemi.

Tyler sembrò calmarsi leggermente mentre io intravedevo il parcheggio della Mystic Falls High School _Bene,siamo in ritardo di quasi un’ora_ constatai mentre lui introduceva la vettura nell’unico spazio disponibile.

Scendemmo dalla macchina sbattendo entrambi gli sportelli senza troppa cura, _Non posso credere che stessi con un coglione del genere_ dichiarò affiancandomi lungo la strada,roteai gli occhi
_Se può consolarti non lo amavo,era più una cosa fisica_ ammisi sovrappensiero, pentendomene subito dopo quando vidi lo sguardo di Tyler puntarmi nuovamente con aria scettica
_Oh si,questo aiuta molto_ replicò ironico.
_Sai cosa intendo_ sospirai,
_No ,veramente non lo so,illuminami_ controbattè scettico,gli afferrai il braccio mentre piantavo entrambi i piedi per terra,eravamo ufficialmente in ritardo ma in quel momento non me ne importava poi molto,
la sua espressione accigliata e furente era in cima alla mia lista dei problemi. _Ascolta,non ho intenzione di litigare con te a causa sua!_ lo informai con aria seria, _Quindi perfavore,non sfogarti in questo modo_ aggiunsi
_Quale modo?_ sbotto lui,gli lanciai uno sguardo allusivo e vidi il suo volto addolcirsi leggermente mentre prendeva coscienza .

Sospirò pesantemente passandosi una mano sul volto _Mi dispiace…_ ammise ,
_Non importa_ mormorai carezzandogli una guancia,
_Questa storia mi manda in bestia_ aggiunse,annuii
_Lo so_ replicai.
_E' che…_iniziò surriscaldando nuovamente il tono
_Shh_ lo ammonii posandogli un dito sulle labbra prima di avvicinare il mio volto a suo,le sue mani si racchiusero a coppa sul mio viso avvicinandolo velocemente al suo mentre
le sue labbra catturavano le mie dando vita ad un bacio furente e passionale.

_Va meglio?_ chiesi una volta che ci fummo separati
_Leggermente_ ammise lui .
Gli sorrisi prima di prendergli la mano e ricominciare a camminare,i corridoi erano deserti mentre dei leggeri brusii provenivano dalle porte chiuse,la prima ora era del tutto persa ,questo avrebbe costituito
un sonoro richiamo ma non vi badai molto.

Quando la campanella suonò la folla scomposta di studenti fuoriuscì dalle classi per ammassarsi nuovamente nei corridoi. _Ehi amico!_ Matt ci raggiunse assestando una pacca amichevole sulla spalla
di Tyler che rispose con un mezzo sorriso, _Burckley è andato su tutte le furie ,credo che sia meglio se tu ci vada a parlare_ lo informò alludendo all’allenatore di football,Tyler sospirò pesantemente sollevando gli occhi al cielo.
_Vai_lo esortai,lui mi lanciò un’occhiata critica,roteai gli occhi _Mi è sembrato di vedere Caroline agli armadietti,devo raggiungerla per metterci d’accordo per gli allenamenti della prossima settimana _ spiegai,
effettivamente quella storia era vera,gli allenamenti ufficiali delle cheerleaders sarebbero iniziati la settimana entrante ed io dovevo informarmi su alcune cosa.
_D’accordo_ si arrese dopo avermi guardato per un lungo istante
_Ci vediamo dopo_ lo salutai scoccandogli un piccolo bacio sulle labbra _Ciao Matt_ aggiunsi rivolgendomi al nostro amico che ricambiò il mio saluto con un’alzata di mano prima di spingere Tyler fra la folla.

Mi affrettai a raggiungere gli armadietti dove,come previsto,sostava Caroline , _Ehi May_ mi salutò allegramente quando mi appoggiai all’armadietto accanto al suo,ancora aperto _Hai una faccia stravolta­­­­­­­_ costatò con aria curiosa.
Sbuffai producendo un piccolo rantolo _Perchè quando qualcosa va bene poi inevitabilmente deve crollare tutto?_ chiesi con tono lamentoso, la vidi sbattere un paio di volte le palpebre con aria confusa
_Non credo di seguirti_ ammise prima di richiudere il suo armadietto e prendermi a braccetto
_David,il mio ex ragazzo, è qui in città_ spiegai,
_Cosa??_ gridò lei ,per un attimo l’intero corpo studentesco presente nel raggio di un metro si volse a guardarci
_Potresti evitare di urlare_ la ammonii quando tutti ripresero le proprie attività.
_Scusa_ mormorò lei_Ma è incredibile_ si giustificò sbuffai
_Lo so,lo so,non dirlo a me._
_Ma Tyler lo sa?_ si affrettò a chiedermi lei con tono preoccupato ,
annuii _Si,hanno avuto uno splendido incontro giusto…_feci finta di controllare l’orologio _dieci minuti fa_ conclusi calciando un pezzo di carta appallottolato che giaceva sul pavimento.

Sentii Caroline trattenere il respiro con aria preoccupata _E?_ chiese
_E…fortunatamente ho evitato che arrivassero alle mani,anche se non mancava poi molto_ ammisi _ma David non ha intenzione di muoversi da qui,o almeno non senza di me_ spiegai ,
_Ma tu non vuoi andare con lui,giusto?_ si affrettò ad assicurarsi Caroline,le lanciai uno sguardo di sbieco
_Certo che no_ sbottai e lei trasse un sospiro di sollievo.
_Ascolta_ iniziò poi_devi solo ignorarlo,e trovare il modo per non farlo incontrare con Tyler,vedrai che si stancherà e tornerà a casa_ concluse lei ,sorrisi,era la solita ottimista
_Mi piacerebbe crederlo_ ammisi _ma conoscendo David rimarrà fino a quando non avrà provocato qualche danno,Tyler gli ha dato motivo per restare_ spiegai con rammarico .

Arrivammo all’aula dove si sarebbe dovuta svolgere la lezione di biologia e ci affrettammo a prendere posto prima che il professore iniziasse il suo solitario monologo sul mondo animale.

Per tutta la lezione Caroline non fece altro che lanciarmi occhiate cariche di solidarietà e io gliene fui grata ,anche se sapevo perfettamente che avrei dovuto cercare di risolvere la situazione in fretta e da sola,prima che le
cose mi sfuggissero di mano.


Le ore passarono lente e monotone come sempre,perciò quando la campanella dell’ultima ora decretò la fine delle ore didattiche ,trassi un sospiro di sollievo.
_Tu e Tyler fate qualcosa?_ si informò Caroline mentre richiudevo l’armadietto,una piccola smorfia incerta increspò le mie labbra
_Non saprei ,dopo quello che è successo oggi non abbiamo parlato poi molto_ ammisi mentre ci dirigemmo verso l’uscita dell’edificio.

Caroline annuì con aria mesta _Conoscendo Tyler,non avrà pensato ad altro per tutta la giornata_ concluse,
_Non è il solo_ la informai con un piccolo sguardo allusivo.Una volta nel parcheggio ci incamminammo alla ricerca di qualche volto amico ma prima che potessimo svoltare verso il posto auto ,nel quale soggiornava la vettura di Tyler,
piantai i miei piedi a terra costringendo anche Caroline ad effettuare una brusca frenata.
_Cosa?_ mi chiese guardando la mia espressione sconvolta,
_Non …ci …credo_ mormorai scandendo bene sillaba per sillaba. Caroline corrugò la fronte prima di seguire la traiettoria del mio sguardo che si fermava nel punto esatto in cui David era comodamente appoggiato alla propria vettura.
_E’ lui?_ chiese Caroline in tono allusivo,annuii senza preoccuparmi di darle una risposta verbale,sapevo che aveva già afferrato il tutto.

_Ehi splendore_ mi salutò alzando leggermente la voce in modo tale da raggiungermi,digrignai i denti mentre con passo spedito avanzavo verso di lui
_Cosa fai qui?_ sibilai una volta fermatami a qualche passo di distanza
_Oh Maya,mi hai già fatto questa stessa domanda stamattina,ricordi?!_ si prese gioco di me,
_Intendevo qui a scuola_ specificai indurendo ulteriormente il tono.
_ Ah certo certo, beh avevamo lasciato un discorso in sospeso_ spiegò.

Potevo leggere nei suoi occhi quanto tutta quella storia lo stesse divertendo _Mi sembra di essere stata abbastanza chiara:devi andare via_ la mia voce rimase bassa ma il tono si avvicinò molto ad una sorta di urlo.
Lo vidi superarmi con lo sguardo mentre una piccola smorfia divertita gli compariva sulle labbra _Proprio ora che inizia il bello?_ chiese con tono retorico.

Increspai leggermente la fronte ,prima di voltarmi per individuare la fonte del suo divertimento. _Oh no_ mormorai quando vidi Tyler stringere i pugni mentre camminava verso di noi ,seguito da Matt e Caroline.

_Cosa ci fa lui qua?_ tuonò,anche se la domanda sembrava rivolta a me il suo sguardo si fissò su quello di David,
_Non vi sentite un po’ ripetitivi?!_ replicò in tono ironico quest’ultimo. _Sai in una piccola città come questa non è poi tanto difficile trovare questo liceo_ spiegò come se fosse la cosa più ovvia del mondo _Che poi,è anche l’unico_ aggiunse .

Vidi la mano di Matt correre a stringersi intorno al polso di Tyler per bloccare lo slancio di quest’ultimo,_Stai rischiando grosso_ lo informò ignorando la presa di Matt,
_Sul serio?_ replicò lui in tono scettico,Tyler digrignò ulteriormente i denti
_Si,sul serio_ .

_Ci stanno guardando tutti_ mi mormorò all’orecchio Caroline distogliendomi la mia attenzione da quella scena, mi guardai intorno nel parcheggio e rimasi alquanto sorpresa nel notare che Caroline non aveva tutti i torti,
una folla di curiosi si era disposta intorno a noi,tutti puntavano lo sguardo su Tyler e David e fra di loro mormoravano qualcosa.Con uno sguardo più attento potei individuare le figure di Elena e Jeremy che erano a pochi passi di distanza da noi.

_Ci tieni davvero tanto ad avere spaccata la faccia?_proseguì Tyler riportando la mia attenzione su di loro, David sorrie
_Oh andiamo,sei già pronto alle mani?!_ lo sfidò.

_Ok ora basta_ mi intromisi impedendo che Tyler potesse rispondere a quella domanda ,i due si volsero finalmente verso di me che sospirai sconsolata. _D’accordo,dimmi che cosa vuoi!_ dissi con tono schietto rivolgendomi al mio ex,
evitando di guardare Tyler in faccia,sapevo che quella scesa a compromessi non gli sarebbe piaciuta poi molto,ma dovevo farlo,per il bene di entrambi.
_Semplice,voglio che tu torni con me a Los Angeles_ rispose banalmente,scossi la testa
_No,sai che questo non si può fare_ replicai , lo vidi portarsi due dita al mento con aria pensosa
_Ok,allora credo che mi accontenterò di una chiacchierata _ concluse,poi volse lo sguardo verso Tyler _Una chiacchierata fra noi due,da soli_ specificò facendo scorrere il dito da me a lui.
_Scordatelo_ ringhiò Tyler mentre Matt rafforzava la presa sul suo braccio,
_D’accordo_ acconsentii io.

Vidi il volto di Tyler saettare verso la mia direzione ,mentre un’espressione sconvolta gli si dipingeva sul volto _Cosa?_ gridò incredulo,cercai di sostenere il suo sguardo il più possibile,

_D’accordo,dimmi tu quando e dove_ aggiunse David con aria soddisfatta.Sospirai pesantemente
_Ci vediamo a casa mia alle sette_ risposi _Di li andremo insieme al Mystic Grill_ mi affrettai ad aggiungere prima che Tyler potesse urlarmi contro.
_D’accordo,a più tardi allora_ concluse con un occhiolino prima di rinfilarsi nella sua macchina e sgommare verso l’uscita.

_Sei impazzita?!_ tuonò Tyler liberandosi dalla presa di Matt prima di sovrastarmi,
_E’ solo una chiacchierata Tyler,vuoi calmarti_ gli intimai.
_Tyler andiamo_ cercò di scostarlo Matt ma lui lo ignorò
_Solo una chiacchierata? Sai benissimo che lui vuole più di questo_ strillò, tutto intorno i curiosi si erano stretti maggiormente intorno a noi e adesso Elena e Jeremy ci avevano raggiunto .

_Tyler ,stai dando spettacolo_ lo informò Caroline .
_Non ti deve importare quello che vuole lui,tu devi fidarti di me_ risposi piatta ,una risata di scherno uscì dalle sue labbra
_Oh ma certamente, quale ragazzo non sprizzerebbe di gioia nel sapere che la propria ragazza ha un appuntamento con il suo ex_ sbraitò senza dare il minimo segno di resa.
_Tyler non è un appuntamento_ gridai perdendo la calma
_Dimmi che non hai realmente intenzione di incontrarlo_ proseguì senza badare alle mie parole,
_SI invece,devo farlo!_ controbattei .
_No che non devi_ gridò ulteriormente,per un attimo ebbi come un’allucinazione, mi sembrò di vedere i suoi occhi divenire improvvisamente gialli e prendere una forma quasi felina

_Ok Ty,ora è meglio che tu ti calmi _ non mi ero neanche resa conto che Stefan era subentrato sulla scena e ora si era frapposto fra me e Tyler coprendomi la visuale. Lo sentii sospirare pesantemente
_Sai che ti dico?_ aggiunse infine una volta ripreso il controllo di se, _Non mi importa_ concluse prima di scostare bruscamente Matt e allontanarsi.

_Ok,lo spettacolo è finito, riprendete le vostre vite_ iniziò a gridare Caroline verso la folla di curiosi mentre io rimasi semplicemente per qualche istante a contemplare il vuoto davanti a me.

Mi ero talmente scaldata che avevo persino creduto di vedere cambiare colore e forma degli occhi al mio ragazzo.Sbattei le palpebre per annullare quella visione e riprendere il controllo di me.
_Mi sa che è meglio se salgo in macchina con voi_ affermai rivolgendomi ai miei cugini ,
Elena annuì _Si ,lo penso anch’io _ ammise.

_Sta tranquilla,si calmerà_ mi informò Caroline aggiungendo un piccolo sorrisetto insicuro,in realtà sapevamo entrambe che Tyler non avrebbe digerito facilmente quel discorso.Sospirai
_Si ,può darsi_ mormorai ,
_Ok ,ora è meglio che andiamo_ aggiunse Jeremy prima di passarmi un braccio intorno alle spalle.

Lo seguii fin dentro la macchina e quando finalmente mi sedetti fra i comodi sedili della vettura inspirai a fondo, _E’ tutto un casino!_ decretai ,Jeremy si voltò a guardarmi
_ Anche io avrei reagito come lui_ ammise infine,sollevai un sopracciglio mentre lo osservavo con aria critica
_Ma se fino a qualche giorno fa eravate pronti a emulare una scena simile a quella di prima_ replicai in tono scettico ,lo vidi roteare gli occhi
_Non ho detto di amare Tyler,dico solo che non è bello sapere che la propria ragazza ha una sorta di incontro con il suo ex_ spiegò.
Ricacciai la testa sul sedile _Già,immagino che sia vero_ conclusi prima che Elena si introducesse al posto del guidatore e accendesse la macchina.

Guardai fuori dal finestrino con aria persa mentre la vettura si metteva in movimento,avrei dovuto concludere quella storia in fretta.

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Capitolo 18
*** 18-Spiegazioni ***



Capitolo 18

Spiegazioni


Quel pomeriggio ripensai più e più volte alla discussione fra me e Tyler,mi ero persino sentita in colpa nei suoi confronti  arrivando quasi ad annullare il mio incontro con David per correre a casa sua ,ma fortunatamente mi ero costretta a rivedere la mia lista delle priorità.
Controllai la mia immagine nello specchio della mia stanza,sbuffai sonoramente quando percepii nuovamente il senso di colpa attanagliarmi,come un serpente che stringe la sua preda, ‘’Sta calma’’ avevo continuato a ripetermi .
Dovevo concludere quella situazione senza darle il tempo di fomentarsi ulteriormente,il piano era semplice e lineare:avrei concesso a David il tanto agognato confronto fra me e lui,dopo di ciò gli avrei nuovamente illustrato le ragioni per le quali non sarei mai tornata a Los Angeles con lui ed infine lo avrei convinto a ripartire,oggi stesso.
_Maya,David è qui_ mi informò Elena dal piano di sotto.
_Arrivo_ urlai in risposta mentre i palmi delle mani iniziavano a studiare,se era la cosa giusta,perché continuavo a sentirmi un verme?Tyler aveva espresso chiaramente il suo dissenso in tutta quella storia eppure io avevo ignorato le sue motivazioni convincendomi di essere dalla parte della ragione .
Eppure in quel momento non mi sentivo più poi cosi sicura. Inspirai a fondo,non era quello il momento di farsi venire dei rimpianti.
Uscii dal bagno con aria più calma e controllata
_Esci?_ la voce curiosa di mia zia Jenna mi fece sussultare,non l’avevo neanche sentita arrivare,talmente presa com’ero dalle mie fisime mentali.
 _Eh..si_ risposi dopo qualche istante d’esitazione ,
_Con Tyler?_ chiese lei corrugando la fronte, scossi la testa
_No,oggi è arrivato in città un vecchio amico cosi vado a prendere qualcosa con lui_ la informai,sul volto di Jenna si dipinse un’espressione critica _Tu e lui da soli?_ chiese in un primo momento in tono scettico _E Tyler lo sa?_ aggiunse poi sempre più curiosa.
Sospirai mentre mi sforzavo di non roteare gli occhi,perché in quella giornata tutti dovevano farmi sentire come un essere viscido,
_Si,lui lo sa_ replicai vaga.
_Mmm…ok,allora…divertiti_ mi augurò lei senza indagare ulteriormente,abbozzai un mezzo sorriso grato _Ci proverò_ aggiunsi prima di scendere le scale.
_Ci vediamo dopo_ salutai prima di uscire dalla porta principale,strinsi leggermente la giacca intorno alle braccia una volta che l’aria fresca mi colpì non appena superai il portico di casa Gilbert.
David mi stava aspettando davanti la sua vettura ,mi osservò avanzare verso di lui con un mezzo sorriso sul volto.
_Proprio come ai vecchi tempi_ esordì richiamando alla mente alcuni vecchi episodi risalenti al periodo in cui ci potevamo ancora definire una coppia.
Roteai gli occhi _Non cominciare_ lo avvisai,lui portò le mani in cielo,a mo di resa,
_Posso?_ chiese infine prima di aprirmi lo sportello,gli lanciai un’occhiata scettica
_Cosa?_ chiese lui in tono neutro,
_Lascia perdere_ sospirai io prima di entrare nell’abitacolo della vettura e richiudermi lo sportello.
_Dove andiamo’_ si informò una volta che prese posto al volante e accese i motori,
_Il posto si chiama Mystic Falls,si trova giù in centro_ lo informai senza troppo entusiasmo,
_E’ la cosa che si avvicina di più ad un pub in questa città?_ replicò in tono canzonatorio, feci una piccola smorfia d’indifferenza con le labbra
_Qualcosa di simile,solo che non troverai nessuno a cui vendere della droga_ replicai in un modo acidamente allusivo.
Aveva voluto quel confronto?!Tanto valeva non perder tempo!
_Eddai Maya,ti ho spiegato com’è andata!_ inziò a giustificarsi _Vendevo solo a qualche amico_ proseguì, _Gira a destra_ dissi senza badare minimamente alle sue scuse,avevo sentito quelle stesse parole un’infinità di volte.
_So che sei particolarmente incazzata per questa storia ma ti assicuro che…_
_Adesso a sinistra_ lo interruppi brusca,
_Ma hai intenzione di ascoltarmi?_ sbottò,
_E tu hai intenzione di dirmi la verità?!_ replicai caustica.
_Puoi accostare qua_ aggiunsi una volta che ci ritrovammo a pochi metri dal Mystic Grill.
Lui ascoltò le miei indicazioni,e una volta effettuata qualche manovra di posteggio spense la vettura.
Uscii fuori dalla macchina senza attenderlo ma lui mi fu ugualmente vicino in pochi istanti.
_Carino il posto_ ammise una volta che fummo dentro al locale,fortunatamente l’atmosfera li era più calde e accogliente dell’abitacolo della macchina di David,avevo scelto quel posto appositamente,li avrei potuto interagire con lui in modo più calmo ,era come giocare in casa.
Prendemmo posto nel primo tavolo libero che incontrammo,_Hai voglia di bere qualcosa?_ mi chiese dopo un breve attimo di silenzio, _Credo di essere apposto cosi_ ammisi atona, lo vidi roteare gli occhi _ Manterrai questo atteggiamento indisposto per tutto il tempo?_ chiese caustico,sorrisi con aria furba _ Ovvio che no,potrei adottarne uno anche peggiore!_ affermai.
_Oh Maya…_ si lamentò lui sollevando la testa verso il cielo,era la classica mossa che riproduceva quando non si sentiva a sui agio.
_Ascolta,so di aver commesso qualche errore_ minimizzò con finta aria sincera
 _Qualche?!_ ripetei incredula, _Io direi che ne hai commessi qualcuno più di qualche_ replicai piccata. _Si,d’accordo…non sono stata un ragazzo esemplare,ma tutti sbagliamo nella vita_ si giustificò,sbuffai pesantemente prima di appoggiarmi alla spalliera della sedia
_Diciamo che tu sei un maestro in questo_ gli feci notare lanciandogli un’occhiata d’intesa, _Ma non è questo il punto_ mi affrettai ad aggiungere mentre lui apriva bocca per ribattere , _Il punto è che è inutile che tu sia venuto qui con la speranza di risolvere le cose_ lo informai con aria seria _Io non torno a Los Angeles_ conclusi .
_Ma perché no?Il tuo posto non è qui!_ affermò sporgendosi verso la mia parte del tavolo,
_Ah davvero?_ chiesi scettica,
 _Si,davvero,il tuo posto è a Los Angeles con me ,Penelope e per i tuoi amici_ sentenziò.
Una risatina di scherno fuoriuscì dalle mie labbra _Certo ,come no,vediamo…. Se ho capito bene_ iniziai con finta aria pensosa _Dovrei tornare a Los Angeles per te_ dissi indicando lui _Che mi hai mentito per tutto il tempo della nostra relazione,per Penelope che mentre giocava a fare la mia migliore amica si portava a letto il mio ragazzo_ proseguii con inclinando leggermente il capo verso il lato destro _e per i miei cosiddetti ‘’amici’’ che sono le stesse persone che hanno smesso di farsi sentire dopo che io ho rotto con te_ conclusi,lo vidi cercare di ribattere qualcosa ma una volta aperta bocca non emise alcun suono,evidentemente non aveva trovato nulla da obbiettare _No grazie,credo che sia meglio rimanere qui_ sentenziai prima di incrociare le braccia.
 _Pensi che la gente di questo posto sia diversa?_ chiese in tono scettico
 _Oh si,ci puoi giurare!Qui ho delle persone che mi vogliono bene…che tengono a me!_ affermai guardandolo con aria accusatoria _Li non avevo nulla del genere!_ affermai.
_E’ per quel Tyler,non è vero?_ sbottò ,
_Anche _ ammisi,
_Oh Maya,come puoi essere cosi cieca?!Pensi che lui sia meglio di me?Pensi che lui tenga realmente a te?_ sbraitò con aria critica _Si David,lui è diverso da te ,non mi farebbe mai quello che tu hai fatto a me!_ replicai con tono asciutto.
Aprì nuovamente bocca per replicare ma prima che potesse farlo il suo sguardo mi sorpassò mentre si posava su qualcosa alle mie spalle,vidi un piccolo sorrisino disegnarsi sulla sua bocca _Ne sei veramente convinta?_ insistette senza però tornare a guardarmi,il suo sguardo rimase fermo nel punto di prima mentre quel sorrisetto si andava trasformando in un ghigno soddisfatto .
Senza pensarci due volte voltai la testa colpita da un forte sospetto.
Quasi caddi dalla sedia quando i miei occhi si posarono sulla figura sorridente di Tyler che indugiava sulla soglia del locale mentre con un braccio circondava le spalle di una ragazza .
Sbattei un paio di volte le palpebre con aria incredula mentre guardavo il mio ragazzo,o quello che doveva essere tale, scherzare allegramente con la morettina che teneva sotto braccio.
_Quella che è con lui non mi sembri tu!_ affermò in tono ironico David che continuava ad osservare la scena con aria divertita.Senza neanche degnarlo di una risposta,scostai la sedia bruscamente mentre mi dirigevo come una furia verso Tyler e la sua amichetta,percepii David fare altrettanto prima di precipitarsi nella mia direzione.
Vidi lo sguardo di Tyler volgersi verso di me ,sul suo volto era dipinta un’espressione sicura e saccente non lasciava trasparire il minimo barlume di sorpresa o stupore,non cercò neanche di allontanarsi dalla ragazza,anzi se era possibile la strinse ulteriormente.
_Cosa ci fai qui?_ tuonai una volta fermatami davanti a lui,
_Pensa per una volta questa domanda non è rivolta a me_ scherzò David disponendosi al mio lato.
Lo sguardo di Tyler saettò da me a lui prima di ristabilirsi su di me
_Cosa pensi che stia facendo?_ chiese con aria provocatoria,
_Voi due vi conoscete?_ si intromise la ragazza con tono scettico,
_Sarei la sua ragazza_sbraitai piccata senza degnarla di uno sguardo,ero concentrata ad osservare l’espressione impassibile di lui che continuava a puntare il suo sguardo gelido su di me.
_Non sapevo avessi una ragazza_ ammise lei rivolgendosi direttamente a lui ,che però la ignorò.
_Sai è curioso vedere il modo in cui ti surriscaldi nel trovarmi qui,infondo sto facendo esattamente quello che hai fatto anche tu_ mi pungolò lui con tono provocatorio,
_Non credo proprio_ replicai scetticamente, _Io non vado in giro con una troietta sotto braccio_ aggiunsi piccata.
_Ehi_ si lamentò la ragazza,
_Mi sembra di trovarti ugualmente in compagnia_ replicò lui prima di scoccare un’occhiata allusiva a David che continuava a ridersela sotto i baffi
_Geloso?_ lo provocò quest’ultimo aggiudicandosi l’ennesima occhiata truce.
_A chi hai chiamato ‘’troietta’’?_si intromise la morettina frapponendosi fra me e Tyler,
_Proprio a te?Perchè avresti il coraggio di contraddirmi? Con quella scollatura posso arrivare a vedere il tuo ombelico _ replicai acida.
_Non credo che tu possa giudicare le mie compagnie,non mi sembra che tu mi abbia dato voce in capitolo a tal proposito! _ affermò Tyler riportando la mia attenzione su di lui.
_Puoi essere più ridicolo di cosi?_ chiesi con aria avvilita, _ Sai cosa ti dico?!Non mi importa!_ conclusi _Fà quello che vuoi_sentenziai ripetendo le stesse parole che mi aveva urlato contro lui,quello stesso pomeriggio, _Mi sento solo stupida per essermi sentita in colpa nei tuoi confronti_ ammisi ,vidi la sua espressione dura vacillare leggermente _Ma non importa,sei esattamente come lui!_ conclusi prima di indicare David _Uno stronzo!_specificai prima di sorpassarlo badando bene a sbattere contro la sua spalla prima di avviarmi verso l’uscita.
Percepii i passi di David dietro di me _Toccala anche solo con un dito e ti ammazzo!_ sentii la voce di Tyler uscire minacciosa mentre bloccava David per un braccio e gli lanciava un’occhiata carica di promesse omicide, _Non è da me che sta scappando!_ replicò quest’ultimo scostandosi la mano di dosso prima di tornare a seguirmi.
Una volta fuori ,lasciai che l’aria fredda della sera mi entrasse nei polmoni ,raggiunsi la macchina di David e attesi che lui arrivasse per infilarmici dentro.
 _Stai bene?_ mi chiese lui quando fu uscito dal parcheggio,sollevai lo sguardo su di lui
_Perchè dubito che tutta questa situazione ti possa dispiacere?_ constati con vena scettica,lo vidi fare spallucce _Ora almeno hai capito come stanno realmente le cose!_  affermò,sospirai pesantemente, _David,questo non cambia niente_ lo informai _fra di noi intendo_ mi affrettai a specificare.
 _Ma…_ iniziò a replicare _Nessun ‘’ma’’,il mio posto è ancora qui ,Tyler è solo una delle tante ragioni per cui ormai mi sento di appartenere a questo posto_ spiegai.
Lo vidi lanciarmi uno sguardo fugace prima di riportarlo sulla strada, _Tu lo ami!_ sentenziò,sollevai rapidamente lo sguardo ,sorpresa da quella affermazione
_Cosa?_ chiesi sbalordita
_Ti ho appena detto che non è l’unico motivo e tu…_ non mi diede il tempo di finire
 _Non mi riferivo a questo_ spiegò _Parlavo del modo in cui lo hai guardato quando lo hai visto con un’altra_ sbattei nervosamente le palpebre _Non hai mai guardato me in quel modo,neanche dopo avermi trovato in compagnia di Penelope_ concluse.
Rimasi qualche istante a soppesare le parole che mi aveva appena detto.
Non avevo mai seriamente riflettuto sul sentimento che nutrivo nei confronti di Tyler,ma in quel momento le conclusioni di David non sembravano poi cosi sbagliate… _Non lo so_ammisi sinceramente,
_Tranquilla Mya,la mia non era una domanda_ rispose lasciandomi nuovamente in silenzio.
_Spero solo che tu sappia che lui non è il tipo da ricambiare un sentimento del genere_ proseguì,
_Neanche lo conosci_ gli feci notare,
_Conosco il tipo_ affermò.
Sbuffai sonoramente,amavo veramente Tyler? Voglio dire fra di noi c’era molta chimica e passione ma era amore? A quel punto credevo di poter rispondere affermativamente,almeno nella parte che riguardava me,ma non potevo essere certa che Tyler si trovasse al mio stesso livello emotivo,men che meno dopo quella sera.
_Non c’è nient’altro che io possa dire o fare per farti cambiare idea?_ chiese con aria speranzosa,abbozzai in un mezzo sorriso
_No,penso proprio che sia tutto!_ risposi sincera.
_D’accordo…_ sospirò con aria arrendevole,vidi il profilo di casa Gilbert stagliarsi davanti a noi e mi sentii quasi realizzata.
_Penso che questo sia un addio_ constatò una volta spento il motore davanti il vialetto di accesso, sorrisi ironica _Oh no… ti prego niente citazioni cinematografiche_ lo canzonai facendolo sorridere.
_Allora ciao!_ concluse , _Grazie per avermi riportato questo_ risposi sollevando il bracciale che tenevo al polso. Lui annuì mentre io aprivo lo sportello,
_Ehi Mya_ mi chiamò prima che io potesse richiuderlo,
_Si?_ chiesi con aria confusa,
_Tieniti fuori dai guai_ aggiunse,
_Vorrei dire lo stesso a te,ma so che non lo farai_ replicai con un sorrisetto,
_Già probabile_ convenne prima di richiudere la portiera.
Attesi di vederlo ripartire e dopo aver tratto un sospiro profondo mi avviai verso casa.
Camminai con lo sguardo basso mentre la mia testa si affollava di molteplici pensieri ma questi furono tutti scacciati una volta che giunsi davanti il portico dove ad attendermi c’era qualcuno.
_Ehi_ mi salutò Tyler sollevando lo sguardo su di me,si trovava seduto nella panchina del mio portico,con il corpo protratto in avanti sostenuto dalle braccia appoggiate alle gambe .
_Ehi_ risposi con tono sorpreso, _Non mi aspettavo di trovarti qui_ ammisi sincera,lui abbozzò un piccolo sorriso _Sono venuto qui dopo che tu sei corsa via_ spiegò.
Annuii abbassando lo sguardo per evitare il suo,
_Lui …se n’è andato?_ chiese senza troppi giri di parola,
_Si_ risposi semplicemente prima di tornare a guardarlo _E la tua amica invece dov’è?_ replicai con aria serena ma evidentemente Tyler mi conosceva troppo bene per lasciarsi abbindolare da quell’espressione cordiale,sorrise
_ Da qualche parte,non mi importa_ spiegò ,
_Ah no?_ chiesi scetticamente mentre lui si sollevava e mi si avvicinava,
_No_ ripetè prima di fermarsi davanti a me _Mi importa solo di una persona in questo momento_ aggiunse prima di scostare una ciocca bionda dalla mia fronte,
_Pensavo che mi avessi detto il contrario oggi_ gli ricordai lui roteò gli occhi
_Tendo a dire molteplici cazzate _ ammise.
Sospirai _Già me ne sono resa conto_ replicai incrociando le braccia al petto,
_Ascolta…vederti con lui…ha veramente messo a dura prova la mia pazienza_ mi confessò senza riuscire a guardarmi negli occhi
_Beh presentarti con un’altra ragazza non è stata la mossa migliore_ gli feci notare,
 _Oh Maya_ sospirò,scostandosi leggermente _Devi capire che è difficile per me…_ cercò di giustificarsi portando entrambe le mani al petto,lo guardai con aria critica
_Cosa è difficile?_ chiesi con aria interrogativa,
_Io…io non sono abituato a fare i conti con tutto questo_ spiegò aumentando ulteriormente la mia confusione
_Questo cosa?_ insistetti, lo vidi sospirare prima di tornare a guardarmi
_Con questo sentimento…non so come ci si comporta quando…_ iniziò per poi lasciare in sospeso _Quando?_ lo esortai,
_Quando si ama qualcuno_ concluse puntando il suo sguardo nel mio.
Sentii il mio cuore mancare un colpo mentre quelle parole iniziavano a girarmi per la testa,
_Tu…_ iniziai a mormorare senza però riuscire a mettere insieme una parola di senso compiuto,lo vidi sorridere leggermente
_ Hai intenzione di dire qualcosa?_ mi chiese davanti ad un mio ulteriore boccheggio,
_ Io ..pensavo che tu_ serrai nuovamente la bocca _Pensavo che fossi solo geloso_ spiegai sinceramente ,lui annuì portandosi le mani in tasca
_ Sono incredibilmente geloso di te, penso che se qualcuno dovesse toccarti potrei seriamente ucciderlo_ ammise , _Ma non è solo questo,riesci a farmi provare emozioni che non credevo possibili_ aggiunse infine tornando ad accarezzarmi una guancia
_Ma…Vicky…_ iniziai ma lui non mi diede il tempo di finire
_Quello che c’era fra me e Vicky non è neanche lontanamente paragonabile alla nostra storia_ concluse lasciandomi nuovamente senza respiro.
 _Non so che dire…_ ammisi lo vidi sorridere nuovamente _
Allora non dire niente_ concluse prima di racchiudere le distanze fra noi.
Sentii le sue labbra posarsi d’apprima docilmente e poi con sempre maggior possessività,sulle mie che non aspettavano altro.
Mi sembrava di stare respirando nuovamente dopo un’intera giornata in apnea,mentre le nostre lingue si incontravano e i nostri corpi si avvicinavano.
La tensione di un’intera giornata sembrava svanita in un momento come quello mentre non c’era posto per delle sensazioni che non fossero la pura esaltazione dei sensi.
Lasciai che la mia mano accarezzasse il suo collo mentre l’altra si portava sopra il petto possente.
 _Ho dimenticato una cosa_ annunciai staccandomi bruscamente da lui, lo vidi corrugare la fronte con aria sorpresa,
 _Cosa?_ chiese vagamente perplesso, sorrisi
 _Ti amo anch’io_ mormorai mentre la veridicità di quelle parole mi colpiva come un fiume in piena ,vidi un’espressione stupita dipingersi sul suo volto,per poi lasciare posto ad un sorriso mozzafiato _
Lo immaginavo_ mi prese in giro, roteai gli occhi,
_Sempre il solito_ constatai prima che il suo braccio mi tirasse nuovamente a lui per far nascere un nuovo incontro di labbra,anime e cuori.
In quel momento pensavo di poter toccare il cielo con un dito per la gioia,inconsapevole che qualcosa ci stesse osservando .
Nascosto dietro un albero qualcuno si stava godendo lo spettacolo,qualcuno che non avrebbe tardato poi molto a sconvolgerci la vita.

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