I must KILL them all

di Ayame Chan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Vittima sbagliata ***
Capitolo 2: *** Peggio di così non può andare ***
Capitolo 3: *** Oltre i sentimenti ***
Capitolo 4: *** Uragano in arrivo ***
Capitolo 5: *** Angelo delle tenebre ***
Capitolo 6: *** Dolore al cuore ***
Capitolo 7: *** Nel buio più totale ***
Capitolo 8: *** Addio ***
Capitolo 9: *** Risveglio ***
Capitolo 10: *** Più rabbia che mai ***
Capitolo 11: *** Sangue di troppo ***
Capitolo 12: *** Scoprire l'amore ***



Capitolo 1
*** Vittima sbagliata ***


I must KILL them all

 

 

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1.Vittima sbagliata

 

 

Sunako era nella sua stanza stringendo tra le braccia Hiroshi-kun. Iniziò a parlare con lui lamentandosi del sangue perso la scorsa notte durante la festa. In quel momento per la prima volta si era considerata carina, ma quel pensiero fu subito cacciato quando sentì che qualcuno apriva lentamente la porta.
- Apri quella porta e ti uccido. urlò Sunako con una mannaia alla sua portata di mano.
La porta si fermò, restando semichiusa, ma da dietro si sentiva una voce.
- Sunako ma è già l'ora di cena . Ho fame!
Come al solito Kyouhei pensava solo al cibo.
Sunako non poteva crederci che sua zia non rinunciò all' idea di farla diventare una vera signorina. Doveva abitare ancora con quelle splendenti creature, ma non per molto. Voleva ucciderli uno per uno e il primo sarebbe stato sicuramente Kyouhei. A quel pensiero uno strano sorriso si stampò sulla faccia della ragazza. Quel sorriso era acccompagnato da una sola parola : veleno.
Mise Hiroshi-kun a riposare sul letto e uscendo dalla stanza, senza degnare Kyosuke nemmeno di uno sguardo, andò verso la cucina.
- Cibo!
Kyouhei la seguiva come un cagnolino per tutta la cucina, ancora un pò e sarebbe iniziato a saltellare quando vide Sunako preparare gamberi fritti.
- Ora però vattene da qui. Voglio farvi un sorpresa.gli disse Sunako senza guardarlo.
Non lo voleva tra le gambe perchè il suo piano sarebbe andato a farsi benedire.
Kyouhei se n'era accorto che quella sorpresa non era niente di buono, ma non gli importava dato che tra poco il suo stomaco sarebbe stato pieno. Era contento che finalmente, dopo tre giorni, avrebbe potuto mangiare qualcosa cucinato da Sunako.
Erano tutti a tavola quando la ragazza portò i dango. Tutti e quattro di affretarono a mangiarli, infatti in meno di dieci secondi il piatto si svuotò. Sunako sorrideva compiaciuta mentre andava nella sua stanza.
- Sarà una bellissima serata, Hisoshi, Josephine... sarete fieri di me. Diceva mentre puliva la mannaia che poco prima stava per usarla su Kyouhei.
Guardò l'orologio.
Erano passati una decina di minuti quindi il sonnifero nascosto nei dango dovrebbe già aver avuto effetto. Finalmente una di quelle creature della luce sarebbe stata uccisa così Sunako avrebbe potuto vivere senza spargimenti del suo sangue.
Portandosi la mannaia dietro entrò in quella che sarebbe dovuta essere la stanza di Kyouhei. Aprì la porta silenziosamente avvicinandosi al letto. Il lenzuolo era gonfio quindi Sunako, sicura che lì ci fosse il ragazzo, alzò la mannaia sopra la testa per colpirlo ma prima di poter fare un'altra mossa, la mannaia le volò di mano andando a colpire il comodino con un tonfo assordante. Mentre cercava ancora di capire cos'è successo si ritrovò sul letto con qualcuno sopra di lei che le teneva le mani sopra la testa.
Dei capelli rossi le sfiorarono il viso mentre si sentì la porta sbattere forte.
- Cos'è successo, Ran...!?!
Tutti e tre erano alla porta guardando con la bocca aperta il comodino rotto e soprattutto Ranmaru e Sunako sul letto in una posizione che diceva molto.
- CHE CAVOLO CI FAI SOPRA A SUNAKO? Urlò Kyouhei mentre lo buttava giù dal letto. Era un donnaiolo, ma nessuno avrebbe mai pensato che ci sarebbe andato anche con Sunako. Ranmaru cercava di spiegare che non l'aveva toccata e che mai sarebbe successo dato che non voleva finire come il comodino.
- Ho sbagliato persona... disse Sunako raccogliendo la mannaia.
- Sunako? chiese Yuki che se ne stava dietro a Takenaga. Tutti e quattro stavano guardando la ragazza che stava uscendo dalla stanza camminando appena.
- Cosa dirò a Hiroshi e Josephine? Ho anche lucidato e preparato la mia mannaia preferita.

 

Continua

Ok, questa storia prosegue dopo la festa [cioè proprio dopo la fine del anime] il manga non l'ho ancora letto, scusate.
çAç forse questo capitolo è troppo simile a un episodio, quindi mi scuso anche per questo :3

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Capitolo 2
*** Peggio di così non può andare ***


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2. Peggio di così non può andare
 

- ...Ho anche lucidato e preparato la mia mannaia preferita.
Quelle parole riecheggiavano ancora nella stanza, anche dopo che Sunako se n' era andata.
I ragazzi stavano ancora fissando la porta, come se si fossero pietrificati.
- Chissa cosa voleva fare con quella mannaia... disse Yuki che già dalla prima volta che aveva visto Sunako si era nascosto dietro a Takenaga.
Nessuno disse niente. Il comodino rotto parlava da solo.
- Allora, Ranmaru, cosa ci faccevi nella mia stanza? Chiese Kyouhei mettendosi a sedere sul letto. Ora il suo unico pensiero era quello di dover comprare un altro comodino ma non aveva abbastanza soldi.
- Beh, dopo aver mangiato improvisamente avevo sonno e siccome la tua stanza era quella più vicina mi sono messo a dormire qui, ma proprio quando stavo per chiudere gli occhi ho visto Sunako entrare.
- Capisco. Lo sapevo: sonnifero!
- Non penserai che... ?chiese Takenaga ai due ragazzi. Era un tipo sveglio e capì il piano di Sunako, anche se un pò troppo tardi.
- Già. Nei dango c'era del sonnifero. Grazie Ranmaru per aver mangiato anche la mia porzione di dango.
Kyouhei sorrise dando delle pacche sulla spalla del amico. Si era reso conto che qualcosa non andava già da quando Sunako gli disse di uscire dalla cucina . Fu facile prevedere le cattive intenzioni della ragazza. Ora conoscendola meglio, sapeva cosa le passava per la mente.
- Cosa? Lo sapevi? Sarei potuto morire se non l'avessi fermata! Cosa avrebbero detto le mie fans? Io posso morire di passione, di amore e dolcezza ... tra le braccia delle mie amanti mentre mi coccolano e amano. Io posso morire solo tra le braccia di una vera donna!
- Ora so perchè non avrai mai una ragazza! Disse Kyouhei per poi ignorarlo del tutto. Anche nelle situazioni estreme Ranmaru rimaneva sempre un grande donnaiolo.
- Come ti permetti?
Ranmaru sembrò arrabbiarsi ancor di più quando vide che nessuno dei ragazzi lo stava ascoltando.
Poco tempo dopo Kyuohei rimase solo nella stanza. Era abbastanza tardi e domani dovevano sopportare un'altro giorno noioso di scuola.
Si sdraiò nel letto.
Non avevano chance. Avevano provato di tutto ma Sunako sarebbe rimasta Sunako. Non potevano trasformarla in una vera signorina. Il suo carattere è l'opposto di quello che sarebbe dovuta diventare.Sbuffò girandosi nel letto. Lui aveva soldi appena per pagare la sua parte di affitto, se si fosse triplicata sarebbero stati guai seri.
La notte passò senza che Kyuohei chiuda occhio. Aveva pensato a tutte le opzioni per far diventare Sunako una signorina ma lei era troppo complicata, chiusa in se stessa, negativa e forte.
Andò in cucina. Era più depresso che mai, quello che succedeva di rado, ma questo non influenzò sul suo aspetto. Tutti erano già in cucina a fare colazione. Ranmaru stava analizzando il cibo per essere sicuro che non ci fosse qualcos'altro dentro.
- Giorno! disse Kyouhei mettendosi a tavola.
- Sembri stanco. osservò Yuki. Lui era già bello e profumato pronto per partire a scuola.
- Infatti lo sono.
Appena usciti di casa tutte le ragazze sulla strada gli fissavano. C'erano alcune che gli inseguivano e poco a poco quelle poche ragazze si erano trasformate in centinaia di ammiratrici. Quando entrarono nel cotile della scuola tutte si spostarono lasciandogli passare. Ormai si erano abituati, ma Sunako no. Seguendo i ragazzi cercava di trattenersi dal esterminare quel esercito di fans esaltate.
I ragazzi andarono poi ognuno nella sua classe. Sunako rimase con Kyouhei, ma lei aspettava solo che le lezioni finiscano per poter andare via da questa marea di gente. Quasi non si rese nemmeno conto che lui le aveva iniziato a parlare.
- Suuuu-chan!! gridò qualcuno. Tutti nel corridoio si girarono per vedere chi stava urlando così forte, o meglio dire chi stava chiamando. Kyouhei non ebbe nemmeno il tempo di dire qualcosa che Sunako iniziò a correre alla velocità della luce. Sembrava scappare da qualcosa.
Qualcuno stava ancora gridando e quando Kyouhei si girò si ritrovò davanti un ragazzo molto alto con i capelli dello stesso colore di Sunako ma con gli occhi verdi. Era snello e poteva quasi competere con le quattro creature della luce.
Il ragazzo si fermò davanti a lui e assunse un'espressione seria.
- Ti ho visto parlare con Su-chan. Se sei il suo ragazzo da ora in poi dovresti stare in guardia. gli disse lo strano ragazzo per poi continuare a correre nella parte dov'era fuggita Sunako.
Una minaccia? Voleva Sunako o cosa? "E per precisare NON SONO IL RAGAZZO D-DI... SU-CHAN?!?!" pensò Kyouhei seguendo il ragazzo con lo sguardo.


*w* ringrazio quelli che hanno letto il primo capitolo e soprattutto a quelli che hanno recensito :3

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Capitolo 3
*** Oltre i sentimenti ***


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3. Oltre i sentimenti(c'è la stupidità di Kyouhei xD)


Kyouhei per tutta la giornata pensò a quello che disse il ragazzo.
Sentimenti strani nascevano dentro di lui ma negava quel che aveva sento in quel momento con tutta la sua forza. Ora invece era arrabbiato. Arrabbiato perchè un tizio che chiamava Sunako, Su-chan, e che non aveva mai visto prima gli disse di stare attento, in più con un tono di minaccia. E poi quello pensava che lui e Sunako fossero fidanzati.
- Ma che diamine di scherzo sarà mai questo!!? urlò Kyouhei andando a farsi una spuntino. Lui arrivò a casa per primo quindi doveva essere solo in tutta la villa.
- Kyouheeeeeeeei!! urlarono i tre ragazzi catapultandosi in casa.
Ora possiamo anche eliminare il fatto che era solo in casa.
- Kyouhei! Kyouhei! H-ho visto... ho visto... iniziò Yuki.
Tutti e tre erano senza fiato come se avessero fuggito da scuola fino a casa.
Kyouhei, arrabbiato ancor di più perchè aveva progettato di stare davanti alla play senza rotture di scatole (o per dire meglio senza vedere le facce di quei tre) aspettava che i ragazzi iniziassero a parlare per bene. Si mise sul divano mangiando del gelato tutto tranquillo mentre i ragazzi riprendevano fiato, ma proprio mentre Ranmaru voleva iniziare a parlare si apri la porta. Sunako, senza degnare nessuno di uno sguardo, andò nella sua stanza. Si erano abituati a essere spesso ignorati dalla ragazza. Appena la porta della stanza di Sunako si senti chiudere Yuki, Tanmaru e Takenaga si voltarono verso Kyouhei.
- Abbiamo visto Sunako... iniziò questa volta Takenaga.
- ...Con un ragazzo! continuò Ranmaru.
- Alto, capelli neri, occhi verdi e molto carino? chiese Kyouhei con la stessa indifferenza di sempre.
- Si! risposerò i tre ragazzi parecchio scioccati.
- Non sei geloso, Kyouhei? Nella pausa pranzo Sunako stava solo con lui. Parlavano e ridevano persino!
Era vero. Tutti e tre gli avevano visti. Sunako sembrava una ragazza normale. Non importava chi era quel ragazzo ma se accanto a lui la ragazza si comportava normalmente allora c'era la possibilità di farla diventare una vera signorina.
Kyouhei finì il gelato e si avvicinò ai tre ragazzi sorridendo.
- Ma non è una cosa positiva? Avremmo la possibilità di farla diventare una lady.
- Kyouhei! Ci dispiace sacrificare il tuo amore verso Sunako per l'affitto. dissero i ragazzi abbracciandolo mentre stavano quasi per metteresi a piangere. Si erano commossi nel vedere che Kyouhei pensava di più a loro e all'affitto che all'amore che provava per Sunako.
- Ma cosa vi prende? Di cosa parlate?
"Sono proprio strani certe volte" pensò Kyouhei andando nella sua stanza.
Certe volte questi ragazzi si comportavano in un modo davvero strano quado si trattava di lui e Sunako.
Si sdraiò sul letto. Ora non aveva più voglia di giocare alla play. Pensando a Sunako e a quel tizio iniziò a fargli male il petto e sentiva un bruciore nella pancia, più ci pensava e più di sentiva depresso. Lo stomaco gli si contorceva talmente forte che gli veniva da piangere. "Sarà per colpa del gelato... forse era scaduto " pensò mentre in quel preciso instante Ranmaru stava sfondando la porta della sua stanza.
- Ma che ca...!!? urlò Kyouhei dopo essere caduto dal letto per lo spavento.
Ranmaru iniziò a trascinarlo letteralmente fuori di casa.
- Sunako è uscita di casa vestita in modo molto strano. Era in una gonna viola e un top nero!!
Più di mezz'ora dopo erano tutti e quattro nascosti dopo una panchina in un parco. Sunako stava passenggiando con il ragazzo che prima avevano visto nella scuola. Il loro comportamento diceva solo una cosa: APPUNTAMENTO!
Takenaga stava cercando di ascoltare quello che si dicevano mentre Ranmaru strascinava unA Yuki vestita da femmina nel nascondiglio dopo la panchina. Yuki cercò di fuggire di nuovo mentre imprecava e piangeva dato che era l'unico che è stato costretto a trasvertirsi.
- Ma perchèèè!? Piangeva mentre implorava Ranmaru di lasciarlo andare via da lì. Era troppo imbarazzante per lui.
- Kyouhei ma cosa stai faccendo? Chiese Takenaga mente lo guardava mangiare delle patatine. Cioè... loro stavano spiando Sunako mentre era a un appuntamento e quel idiota di Kyouhei si era messo a mangiare.
- Ah, questo? Mentre guardavo quei due iniziò a farmi male il petto e lo stomaco, quindi avevo pensato che forse ho fame. Ho comprato le patatine da lì. rispose Kyouhei indicando a qualche metro più in là un chiosco.
- IDIOTA! urlò Ranmaru colpendo Kyouhei in testa.
In quel preciso instante Sunako si girò verso di loro.


Ok, un pò TROPPO in ritardo... ecco a voi il terzo capitolo.
A me piace un sacco questa parte xD ... si vede che sono una fan della stupidità di Kyouhei!!? Voglio anche ringraziare quelle 4 persone che seguono il mio fanfiction e anche a quelli che semplicemente cliccano su questa pagina ^w^

PS: ho letto anche il manga *O* S-T-U-P-E-N-D-O!!

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Capitolo 4
*** Uragano in arrivo ***


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4. Uragano in arrivo

Lo sguardo che Sunako rivolgeva nella loro direzione era alquanto inquietante. Sembrava proprio che gli volesse mangiare.
- Noi andiamo! Restate qui.
Ranmaru iniziò a trascinare Yuki dal nascondiglio sorridendo nel suo modo affascinante. Si avvicinava sempre di più a Sunako e il suo accompagnatore. Yuki gli stringeva forte la mano cercando di non inziare a piangere. Non sopportava il fatto di dover farsi vedere in pubblico vestito in quel modo.
- Ciao Sunako! recitò Ranmaru come se avesse incontrato una vecchia amica, però Sunako lo guardava come se lo volesse azzannare proprio in quel momento. Per qualche secondo i ragazzi pensarono di scappare da lì e salvarsi la vita ma Ranmaru sapeva che non poteva lasciare perdere il suo piano, ma Yuki si spaventò così tanto che si nascose dietro al playboy.
- Ciao! rispose lei con noncuranza mentre il ragazzo che era con Sunako si girò verso di loro.
- Tuoi amici Su-chan?
- Io sono Ranmaru e lei... è Yukina. disse tirando Yuki per il braccio per presentarlo ma lui si ostinava ancora a stare nascosto.
- Ma che carinaaa! guardò Yuki poi il ragazzo continuò – Piacere, sono Ryuu. Su- chan è la mia...
- Noi dobbiamo andare. Ryuu ci si sente dopo. disse subito Sunako prendendo Yuki e Ranmaru per il braccio allontanandosi senza aspettare altro.
- Salutatemi anche il biondino! si sentì la voce di Ryuu.
Ora i ragazzi erano in un mare di guai.
Ranmaru aveva messo in atto questo piano solo perchè Sunako si comportava ancora più strano del solito, non si sa se in senso buono o no, e in più c'era anche quel ragazzo di cui non sapevano niente.Ovviamente l'aveva fatto pure per Kyouhei, anche se lui sembrava fregarsene di tutto, Ranmaru sperava davvero che si sarebbe dato una mossa a capire cosa prova per Sunako prima che fosse troppo tardi.
Almeno sapevano una cosa: si chiamava Ryuu.
Yuki stava per iniziare a piangere (per la 3564834 volta quel giorno), Ranmaru stava tremando, Takenaga si era pietrificato e Kyouhei aveva finalmente smesso di mangiare. Ecco che effetto aveva uno sguardo omicida di Sunako.
Tutti seguivano la ragazza come dei cagnolini spaventati, tranne Kyouhei che non aveva ancora capito cosa stava succedendo. L'aura nera che seguiva Sunako diceva solo che era arrivata la fine dei ragazzi. Per tutta la strada verso la villa non avevano smesso di pensare ai modi più orrendi di omicio e loro erano le vittime.
Entrando nella casa si fermarono tutti nel soggiorno.
- Se interferite di nuovo nella mia vita non posso assicuravi che arriverete a vedere la luce del sole domani mattina.
Senza dire altro andò nella sua stanza sbattendo la porta. Ranmaru si toccò il braccio, niente di rotto, poi il petto, il cuore stava battendo all'impazzata (e non certo per amore, anzi...) poi si toccò le gambe... le aveva ancora attaccate al corpo, in poche parole era ancora vivo!! Ma le parole di Sunako erano bastate per far tremare i ragazzi, soprattutto perchè sapevano che lei sarebbe davvero capace di una cosa del genere.
- Ryuu ti saluta! Disse il playboy sorridendo a Kyouhei. Aspettava con ansia la sua reazione. Voleva vedere se si sarebbe infuriato. Inoltre era il suo rivale in amore, o forse Kyouhei aveva già perso?
- E chi sarebbe?
Un instinto omicida invase il corpo di Ranmaru quando sentì quella domanda. Era persino andato contro Sunako per poter scoprire di più su quel ragazzo e Kyuohei non sapeva un cavolo di niente, anzi... non lo interessava nemmeno. Quel idiota aveva davvero poche chance per arrivare al cuore di Sunako.
Si calmò.
Lo voleva aiutare, anche perchè per Ranmaru avere tra i suoi amici un verginello (per di più mai innamorato veramente) era un pò da sfigati e non voleva apparire male tra le sue amanti.
- Oddio Kyouhei, il fidanzato di Sunako si chiama Ryuu...
Kyouhei guardò Ranmaru per due secondi per poi correre nella sua stanza sbattendo forte la porta. Dietro di lui tremavano le finestre, come se fosse appena passato un uragano. Era davvero... incazzato.


òwò su questo capitolo non ho niente da dire, tranne che inizio a stimare [ma poco eh] il playboy xD

PS: awww **
♥ ringrazio quelli che seguono questo ff e che l'hanno messa tra i preferiti. ma vorrei anche scusarmi perchè scrivo così poco xD

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Capitolo 5
*** Angelo delle tenebre ***


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5. Angelo delle tenebre

Era troppo silenziosa la casa. Sunako stava cucinando tranquillamente mentre Kyouhei si annoiava da morire nel soggiorno. Il suo stomaco chiedeva da mangiare ma la ragazza non aveva ancora finito. Stranamente non aveva nemmeno voglio di dirle di sbrigarsi che tra poco sarebbe morto di fame. "Dannata Sunako" pensò entrando in cucina. Erano tutti già a mangiare.
- Ma che cazz..! urlò abbuffandosi di tutto quello che trovò sul tavolo. Appena toccò il cibo la sua rabbia svanì e in pochi era già sul divano a pancia in sù.
- Dovevate chiamarmi! Urlò di nuovo Kyouhei quando vide i tre ragazzi salire le scale per andare nelle loro stanze.
- Di solito vieni da solo a tavola. Spiegò Takenava proseguendo insieme ai ragazzi.
Sembrava tutto normale, almeno finchè Ranmaru non si trovò Sunako davanti alla sua porta. Il suo primo pensiero fu quello di avere un 'allucinazione ma appena sentì la voce della ragazza si ritrovò a fissarla.
- Posso entrare?
- Certo.
Chiuse la porta dietro a Sunako e entrambi iniziarono a guardarsi. "Che diamine ci faceva Sunako qui?"
- Beh... iniziò lei senza proseguire.
Sembrava imbarazzata.
- Cosa c'è? Chiese Ranmaru impaziente e curioso.
- Ho un favore da chiederti.

Il giorno seguente Kyouhei guardava la tv quando la porta della villa si aprì con un grande tonfo. Solo una persona poteva così tanto casino per entrare in casa.
- Buon giorno, cari! Disse la zia avvicinandosi. Aveva un vestito lungo, tutto rosso con dei diamanti intorno al petto. I capelli erano sciolti e mossi brillando di luce propria. In men che non si dica i ragazzi erano intorno a lei.
- Avete preparato Sunako per il ballo di stasera? Ho mandato un messaggio tramite fax due giorni fa. Sapete... ero in Africa. Spiegò tutta sorridente.
Kyouhei, Yuki e Takenaga pietrificarono. Loro non sapevano niente di nessun ballo. Era la loro fine. Avevano rischiato così tante volte la morte dopo aver conosciuto quelle due che erano preparati a tutto, ma la voce di Ranmaru e il rumore dei passi che si avvicinavano dal piano di sopra gli risvegliò.
- Ma certamente. Sorride Ranmaru dopo aver baciato la mano della donna .Andò da Sunako ad aiutarla a scendere le scale.
Gli altri tre rimasero a bocca aperta. In quel momento Sunako sembrava più bella della zia. Indossava un vestito nero lucido che arrivava fino a terra. Sorrideva in modo quasi innaturale e camminava graziosamente, degno di una regina delle tenebre.
Guardandola persino Kyouhei arrossì. Era come un angelo oscuro. Il cuore gli batteva così forte mentre incontrò gli occhi della ragazza che per un attimo pensò che i tuoi battiti potevano sentirli tutti e che il cuore stesse per uscire dal petto.
- Sei proprio bellissima Sunako. Bel lavoro ragazzi.
La zia era davvero contenta. Aveva davvero una nipote incantevole.
- G-razie! Disse Takenaga guardando Ranmaru.
Sunako aveva chiesto a Ranmaru di aiutarla a diventare una signorina ma senza dirlo agli altri.
Ovviamente era un piacere far diventare una persona "normale" in una dea quindi il ragazzo fu d'accordo. Era fiero di ciò che uscì dalle sue mani. Quasi, quasi ci avrebbe provato con lei se non fosse per il fatto che Sunako restava comunque la Sunako che conosceva. Ora aveva solo mascherato un pò quella violenta e sadica Sunako.
- Ci si vede! Mi raccomando... prendetevi cura della casa. Ora è come se fosse vostra. Disse la zia prendendo Sunako e avviandosi verso la limousine.
- Cosa significa? Chiese Ranmaru uscendo fuori e avvicinandosi alla macchina.
- Niente affitto. Sorrise entrando nella limousine insieme alla sua nipote.
Per qualche secondo i ragazzi pensarono di non aver sentito bene, solo dopo un pò si resero conto che non dovevano più pagare l'affitto.
- E tutto grazie a me! Iniziò a pavoneggiarsi Ranmaru.

Erano tutti stra-felici, anche se secondo Kyouhei sarebbe stato ancora meglio festeggiare mangiando qualcosa preparato da Sunako. Nel pieno della loro "festa" il telefono squillò. Tutti lo ignorarono ma dopo la quarta volta Takenaga rispose.
"Oh, diamine! La zia" cercò di communicare agli altri tramite segni mentre aveva il telefono all'orecchio. Tutti parvero sbiancare. Nessuno pensava che avrebbe chiamato nel bel mezzo del ballo.
- S-si...? iniziò Takenaga.
- MA CHE STATE FACENDO? VI CHIAMO ORMAI DA ORE. MA SIETE STUPIDI? MANCO FOSTE SORDI! Urlò dall'altro capo del telefono mentre Takenaga faceva del suo meglio per tapparsi le orecchie per non diventare per davvero sordo.
- Ci scusi. Riusci a dire il ragazzo tra le sue grida.
- Bene! Sospirò poi continuò: - Vi ho ciamati per dirvi che Sunako non verrà stanotte a casa.
- Davvero?
- Ma Kyouhei è lì?
Takenaga per un attimo guardò nella stanza. Gli altri attendevano la fine della chiamata per poter sapere cos'è successo.
- Si, perchè?
- Sunako mi ha detto che uscirà con un ragazzo. Pensavo fosse Kyouhei. Disse la zia evidentemente preoccupata.
- Cioè... sarà con un ragazzo per tutta la notte?

A quella domanda gli altri si fecero ancora più curiosi.
- A quanto pare.
- Capisco. Takenaga non seppe dire altro.
- A dopoo ragazzi. Bonsoir! E chiuse il telefono. Il ragazzo invece restò con il telefono ancora in mano parecchio scosso da quel che sentì. Ascoltava quel "tu...tu...tu..." pentre pensava. Si girò verso gli altri con l'aria preoccupata. Guardava particolarmente nella direzione di Kyouhei.
- Ha detto che Sunako noo verrà a casa stanotte. Disse lui.
- Uffa, mi tocca farmi da solo da mangiare... e io che volevo festeggiare. Kyouhei si avviò versona la cucina. Si era abituato a mangiare cibo buono preparato dalla ragazza e questo lo fece particolarmente rattristire. Il cibo per lui era importante quasi quando l'aria.
- Ha un appuntamento con Ryuu stanotte.

Kyouhei si fermò.


:3 adoro sto capitolo! ùwù dato che l'ho scritto io mi pare ovvio x°D
Allora, io ho già scritto [sul quaderno però] il prossimo capitolo. Vi annuncio che mancano circa 3 capitoli alla fine del fanfiction. Ora la domanda è :
Lo volete più lungo? [senza doppi sensi, grazie xDD] Io ho già in mente altri capitoli ma se volete lo posso concludere tra qualche capitolo. Apero che mi direte quale preferite. Se poi per caso nessuno dice niente io metterò il fanfic in versione corta ^w^

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Capitolo 6
*** Dolore al cuore ***


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6.Dolore al cuore
 

Kyouhei si girò verso i ragazzi particolarmente preoccupato e agitato. Nemmeno lui capiva bene il perchè ma sentì un dolore fitto dritto nel petto mentre Takenaga raccontava la notizia. Non aveva mai riflettuto veramente perchè sentiva quelle nuove emozioni quando si trattava di Sunako.
- Kyouhei...disse Ranmaru. Voleva consolarlo ma non sapeva come. Ora davvero l'aveva persa e si sentiva male per l'amico.
- Allora speriamo che si diverta! Disse cercando di sorridere. Stranamente anche sorridere gli era difficile.
Si morse un labbro mettendosi a sedere sul divano.
Poco fa erano tutti contenti e in qualche secondo tutti erano giù come se ci fosse un funerale.
Tutti erano zitti, non sapendo cosa dire. Quel silenzio tombale fu tagliato quando qualcuno bussò alla porta.
Yuki andò ad aprire e a stento poteva credere chi aveva davanti.
- Posso entrare? Chiese vedendo che Yuki non diceva nulla.
- S-si.
Il ragazzino lo accompagnò in soggiorno. Lì erano tutti sotto l'effetto del funerale del cuore di Kyouhei.
- Oddio! Avete la PlayStation3? Sembrava un bambino ma tutti e quattro lo guardavano male con lo sguardo del tipo "Cazzo ci fai qui?". Specialmente Kyouhei.
- Cosa vuoi Ryuu? Chiese Ranmaru parecchio scocciato.
- Volevo solo fare una visitina. Posso giocare?
Senza aspettare la risposta accese la TV e la play iniziando a giocare non curandosi di non essere a casa sua. Ranmaru quasi quasi lo avrebbe strozzato se non fosse per Takenaga e Yuki che lo tenevano fermo. Mormorava parole senza senso mentre Kyouhei era attento alla tv. Vedendo che Ryuu vinceva alla grande si mise accanto a lui e iniziarono a giocare in due.
Senza rendersene conto le ore passarono ed era già l'una di notte. Kyouhei e Ryuu erano ancora attaccati alla play giocando a Tekken 6.
Ranmaru era evidentemente molto arrabbiato. Ryuu era il ragazzo di Sunako quindi secondo lui avrebbe dovuto sbatterlo fuori casa. Pensando ai modi più brutali di farlo fuori (si sentiva il paladino dell'amore) di ricordò qualcosa. Sunako non dovrebbe essere con lui?
Piombò nel soggiorno dove trovò i due urlando parole mai sentite nella sua vita. Si avvicinò velocemente a loro.
- Ryuu, ma Sunako non dovrebbe essere con te stanotte?
Arrivarono anche gli altri. Ora Ryuu aveva quattro paia d'occhi addosso ma questo non lo metteva a disagio. Sorrise passandosi una mano tra i capelli.
- Ah, già. Ero venuto qui per questo...
Tutti lo fissavano attendendo che continuasse.
- Sono venuto per dire a Kyouhei dov'è Sunako. disse ancora.
Kyouhei rimase un pò perplesso. Perchè proprio a lui?
- Ma la zia ci ha detto che era con il suo ragazzo, cioè te, no?chiese Yuki parecchio incuriosito.
- Io? Ma io sono solo un amico d'infanzia.
Sorrise al biondo che era derutato. Apparte che per capire certe cose gli ci voleva tempo, ora davvero non ci capiva niente.
- Come scusa? E quello che mi hai detto la prima volta che ci siamo visti?cercò di spiegare Kyouhei.
Ryuu lasciò perdere il gioco e andò sul divano.
A Ranmaru gli ribolliva il sangue perchè questo qua faceva come se fosse a casa sua. Sbuffò iniziando a sentire quello che l'ospite aveva da dire.
- Già. L'avviso. A quanto pare non l'hai preso in considerazione, ma non stavo dicendo di me. Comuqnue ora è troppo tardi. Sospirò guardando gli altri. Ancora non capivano niente. Non doveva più girarci in torno perchè questo branco di idioti non capirebbero, così iniziò a uralre.
- Sapete il ragazzo che piaceva a Sunako anni fa? Si sono rivisti e ora sono entrambi in un hotel!
Tutti sbiancarono, Kyouhei per primo. Non c'era bisogno di dire cosa avrebbero fatto in quel hotel. Almeno quello lo avevano capito benissimo da soli.
- Il ragazzo che fece diventare Sunako così?chiese Takenaga quasi non potendo crederci.
- Proprio lui che la respinse la prma volta. Infatti è il mio cugino.sorrise sdraiandosi sul divano. Lui aveva detto a Kyouhei di stare in guardia. Si vedeva da lontano che Sunako e Kyouhei, nonostante fossero così diversi, erano in sintonia e si capivano meglio di chiunque altro, ma ora l'aveva persa per sempre.
- Kyouhei ho una cosa per te.
Ryuu allongò una mano. Kyouhei si avvicinò si si trovò un foglietto sul palmo.
Forse era un idiota mangione, testardo, pigro, imbecille e a volte anche rincoglionito ma lo voleva auitare. Ryuu voleva aiutare il biondo perchè conoscendo Sunako sapeva che lei provava qualcosa per lui e forse anche Kyuohei provava la stessa cosa. Certo, non voleva che il suo cugino soffrise ma si era comportato da bastardo con lei e non la meritava.
- Lì c'è il nome del hotel e il numero della stanza dove sta mio cugino. Fai quello che de...ma non finì nemmeno la frase che Kyuohei non si trovava più in casa.
Il biondo iniziò a correre come un pazzo verso il hotel scritto sul foglio. Anche se era parecchio distante l'avrebbe trovata.
Era già stanco ma lui continuava a correre senza guardare dove metteva piede. Non la voleva perdere così. Non prima di dirle che solo lei gli faceva battere il cuore quasi fino a uscirgli dal petto, solo lei poteva farlo sorride e persino arrossire. Da quando l'aveva conosciuta aveva esperimentato nuove emozioni. Tutto grazie a lei... Glielo voleva dire. Voleva dirle che per lui era molto importante...

Sentì un dolore in tutto il corpo.

Che ci faceva sdraiato?

Si guardò intorno con gli acchi socchiusi.

C'era un monte di gente intorno a lui.

Ma perchè si trovava in strada?

Perchè non riusciva ad alzarsi?

La testa gli faceva un male cane.

Tutto quello che vide nei prossimi secondi fu il buio.

Avrebbe dovuto prendere un taxi.



^w^ ecco a voi il next, aspetto il vostro parere.

si capisce che è stato investito alla fine, vero? w>

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Capitolo 7
*** Nel buio più totale ***


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7. Nel buio più totale

Kyouhei si svegliò. Aprì lentamente gli occhi perchè la luce era troppo forte. Si mise a sedere guardandosi intorno per capire dove fosse.
Era nella sua stanza, nel suo letto.
Di sotto si sentiva un grande rumore. Sembrava che delle persone stavano litigando. Guardò l'orologio, si vestì in fretta e andò in cucina trovando Sunako ridere con i ragazzi.
Sunako stava ridendo?
- Ehi...disse avvicinadosi a loro. Tutti si fermarono a guardarlo.
- Buon giorno, dormiglione!gli disse Takenaga.
- Giorno. Disse la ragazzo per poi ignorarlo andandosene.
Qualcosa si pezzò dentro di lui. Era così fredda. A dire la verità Sunako era sempre stata così ma questa volta Kyouhei si rese conto che era diverso.
Ad un tratto il ragazzo si ricordò di quella notte. Cos'era successo?
Il cuore iniziò a battere velocemente fino a toglierli il respiro. L'ultima cosa che ricordava era che era ciocondato dalle poche persone che quella notte stavano passeggiando. Il ricordo del dolore che sentì quando fu investito lo fece tremare. NO, non era per questo che stava tremando, ma era il fatto di non essere arrivato a destinazione. Il fatto di averla persa.
- Sunako! Gridò lui come se si fosse appena svegliato da un incubo.
Proprio in quel momento la ragazza si avvicinò a lui con la colazione in mano.
- Kyouhei, scusa se non ho fatto di più da mangiare ma devo uscire tra poco.
Sunako mise il piatto sulla tavola e poi si allontanò salendo verso la sua stanza. Kyouhei non si era nemmeno mosso.
- Sunako. La chiamò con la voce più bassa.
La ragazza si fermò.
- Dimmi.
- Dove uscirai?
Sunako sorrise quasi divertita poi rispose.
- Come al solito. Andrò dal mio ragazzo. E svanì nella sua stanza.
L'unica cosa che sentiva ora Kyouhei, era l'eco delle ultime parole della ragazza:

MIO RAGAZZO...

MIO RAGAZZO...

MIO...

Andò a tavola cercando di reprimere quella voglia di gridare. Guardava il piatto ma non aveva apetito.
Senza pensarci troppo iniziò a correre verso la stanza di Ranmaru.
Lui lo aveva sempre appoggiato in amore e forse gli avrebbe spiegato cosa diamine stava succedendo. Sunako si era fidanzata, ok, ma come era arrivato a cosa e cosa era successo veramente dopo che fu investito?
Trovò il rosso leggendo un libro. Aveva pure gli occhiali. Se ora le sue ammiratrici lo avrebbero visto sarebbero svenute dissanguate*.
- Ranmaru... disse avvicinandosi a lui. Era un miracolo vederlo leggere. Ranmaru guardò il biondo mentre si toglieva gli occhiali.
Kyouhei sorrise parecchio imbarazzato(?) perchè non aveva mai ammesso di provare qualcosa verso la ragazza quindi per lui era alquanto strano parlare di amore.
- Ma Sunako si è davvero fidanzata? Chiese tutto d'un fiatto.
- Ma che ti prende? Ranmaru sembrava preccupato. - E' fidanzata da più di due anni ormai! Continò il rosso sorridendo.
DUE ANNI?
- Ne sei sicuro?
- Kyouhei non fare lo cretino. Lo sanno tutti che è fidanzata. Sei proprio strano oggi. Disse Ranmaru ignorandolo e iniziando aleggere di nuovo.
Non capiva niente. Sunako in tutto questo tempo era fidanzata ma lo aveva nascosto?
Andò da Takenaga. Voleva più spiegazioni. Lo trovò giocando alla TV. Una cosa parecchio strana, ma non ci pensò troppo e si avvicinò a lui.
- Takenaga, davvero Sunako è fidanzata da due anni?
Il moro lo guardò abbastanza arrabbiato per avrelo interrotto.
- Si, Kyouhei. Non ti ricordi? Ce lo presentò il primo giorno che venì qui. Rispose Takenaga continuando a fissare la TV.
- Come?
- Quando la signorina Mine le disse che poteva abitare nella villa fino alla fine degli studi. Tu non te lo ricordi davvero o sei scemo?
La fine degli studi?
Kyouhei uscì dalla stanza ancora più preoccupato di prima.
Lui doveva essere morto e forse questo era l'Inferno.
Andò in cucina trovando Yuki cucinare. Lo ignorò prendendo delle patatine e andò a sedersi sul divano.
Kyouhei pensò che questo era il gioeno più lungo della sua vita.
Sentì che la porta principale si apriva e vide Sunako entrare accompagnata da un ragazzo. Era molto più alto di lei. Avevo i capelli castani e un pò più lunghi di Kyouhei. Era vestito in modo davvero elegante.
Senza volere Kyouhei pensò che loro due stavno davvero bene insieme. Anche troppo.
Gli vide dirsi qualcosa all'orecchio e poi il ragazzo lo salutò. Kyouhei non rispose ma lo seguiva con lo sguardo mentre lui andava nella stanza della ragazza.
Sunako si avvicnò al biondo. Lui aveva il cuore a mille vedendola così elegante. Indossava un sopra abito nero, lungo fino alle ginocchia. I suoi capelli cadevano sulle spalle in un modo davvero grazioso. Aveva le gambe scoperte e un paio di stivali con il tacco grande.
Era andata a cena fuori con quello con cui era appena arrivata.
Solo allora Kyouhei si ricordò di non aver mangiato niente oggi. Si chiedeva se gli era mai successo prima.
- Dove sono gli altri? La voce di Sunako ora gli sembrava fredda, distante, quasi fosse annoiata a parlare con lui.
- Yuki in cucina e gli altri due nelle loro stanze. Rispose cercando di non guardarla in faccia. Aveva già il cuore spezzato, se l'avesse guardata di sarebbe trasformato il granelli.
Poco dopo erano tutti riuniti nel soggiorno. Il ragazzo di Sunako tornò di sotto con due grande valigie.
Cosa stava succedendo?
Tutti sorrisero nel guardagli insieme. Tranne il biondo che non capiva niente.
- Vado ad abitare con lui.
Kyouhei si pietrificò. Non aveva mai sentito un dolore così grande. Voleva urlare e piangere ma restò indifferente. Se ne stava lì aspettando che qualcosa lo uccidesse.
Gli atri ragazzi l'abbracciarono sorridenti e augurandole una vita felice.
E lui? A nessuno importava che lui stava male come un cane? "In effetti è colpa mia. Ho realizzato troppo tardi che mi piace." pensò triste.
Peggio di così non poteva andare.
Sunako si allontanò un pò dai ragazzi. Il suo fidanzato lasciò le valigie e abbraccio la ragazzo da dientro mentre lei si accarezzava la pancia sorridente.
Tutti sbiancarono.
La voce di Sunako fu forte e decisa:
- Sono incinta e... abbiamo deciso di tenere il bambino.
Silenzio.
Silenzio.
Troppo silenzio.
Kyouhei sentì che sarebbe scoppiato.
Iniziò a correre di sopra sentendosi le guancie umide. Non si era nemmeno reso conto di aver iniziato a piangere.
Si scioglieva.
Si scioglieva lentamente in quel dolce dolore che causò Sunako.
Ora nel cuore del biondo non c'era nessuna traccia. Si era sciolto, andato via, insieme a quelle lacrime.
Non si era mai sentito così in vita sua.
Un dolore ancora più grande gli sguarciò il petto seguito da più singhiozzi.
Non si riconosceva più. Non aveva mai pianto in vita sua. Si sentiva inutile. Ninete gli andava bene.
Chiuse gli occhi mentre si sdraiava sul letto.
Fu abbracciato dal buio mentre lentalmente si calmava.
Sperava di non risveglirsi mai più.


Ci sono parecchio cose che non avrete capito, lo so. Nel prossimo capitolo si chiarirà tutto.


 

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Capitolo 8
*** Addio ***


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8. Addio

Era tutto così noioso.
Cosa non faceva lei per quei ragazzi? Anche erano delle creature della luce per lei erano pur sempre degli amici. Si era persino vestita come una lady e ora stava chicchierando con non so che nobil donna. I tacchi le facevano male e le sembrava di essere quasi nuda con quel vestito.
Stava cercando di rimanere con la testa in quella stanza cercando di rispondere a varie signore che la zia le presentava.
- Quindi come si trova con quei ragazzi? Chiese una donna che le si avvicinò.
- Oh, molto bene. Sono quattro ragazzi davvero ben educati "tranne quel rompi scatole di Kyouhei" avrebbe voluto aggiungere.
Poco dopo la sua borsa iniziò a vibrare. Si allontanò dalla sala scusandosi e prese il cellulare.
Era sicura che era un SUO messaggio. Infatti era sorpresa quando lo lesse.
Andò nella sala per annunciare che lei doveva andare. Aveva un appuntamento con un ragazzo. La sua zia evidentemente si preocupò ma non si fece caso e prese un taxi per andare all'hotel.
Era davvero impaziente.
Arrivò all'hotel in una decina di minuti e andò direttamente nella sua stanza. Sorrise al ragazzo mentre le apriva la porta.
- Ciao! Disse lui sorridendo a sua volta.
Era un bel ragazzo, alto, capelli e occhi castani e da quando si vedevano si era sempre vestito in modo elegante ma il suo fascino era incomparabile a quello di Kyouhei e il sorriso falso che aveva sempre stampato sulla faccina lo rendeva ridicolo.
Per un pò non si parlarono ma si guardarono.
Sunako quasi si spaventò quando il ragazzo le si avvicinò. Non si mosse nemmeno quado le loro labbra si incontrarono.
Cercò di ignorarlo e la ragazza entrò sedendosi su una poltrona togliendosi quelli odiosi tacchi.
- Ci hai pensato? Gli chiese lui mentre chiudeva la porta e poi seguendola fino alla poltrona.
- Che cos'hai veramente?
- Nulla. Voglio solo che tu venga con me.
Sunako sbufò annoiata. Non aveva intenzione di stare con lui e sapeva che neanche lui lo volesse. Stava succedendo qualcosa di strano.
- Senti, davvero io non posso stare con te. Si, mi sei piaciuto davvero tanto. Per me eri semplicemente bellissimo, unico e vederti anche sono una volta al giorno mi rendeva felice... ma mi piace qualcun altro. Disse l'ultima frase così veloce che era quasi sicura che lui non l'aveva sentita.
- S-sei sicura?
La ragazza lo prese per il colletto avvicinandolo a se fino a potergli sfiorare il naso. Aveva già abbandonato le buone maniere.
- Ora dimmi la verità! Perchè sei venuto? Sono passati due anni e tu ti fai vivo solo ora per chidermi perdono e poi desireri pure che io vada con te? Ma sei impazzitto? Sputa il rospo perchè non credo a niente di quello che mi hai detto!!
Il ragazzo stava iniziando a tremare e a diventare rosso. Si mordeva il labbro cercando si sfuggire allo sguardo di Sunako.
- Sto aspettando! Urlò.
- Ok, ok! Con poca grazia il ragazzo si allontanò da lei.
- Da quando ti ho respinta la mia vita è cambiata totalmente. Nessuna ragazza mi guarda più, stavo per anneggare e sono stato all'ospedale per tre mesi e ho perso un anno di scuola. In pratica da quando ti ho respinta sembra che sia seguito dalla sfortuna.
Sunako iniziò a ridere rumorosamente e di gusto. Non aveva mai incontrato qualcuno più stupido. Come cavolo si era innamorato di lui non lo sapeva.
- Senti... la ragazza diventò seria e sorrise mettendogli una mano sulla spalla.
- Cerca di dimenticare che io sia mai esistita. Cerca, per prima cosa, di non fare più stronzate come questa. E non preoccuparti, non è colpa mia. Tu sei già sfigato di per te.
Sunako lo lasciò lì, senza dire altro si allontanò dall'hotel. Lì aveva lasciato anche tutti i vecchi ricordi di un cuore infranto.
Improvvisamente si ricordò quello che le aveva detto Ryuu quando si erano reincontrati.

Forse non l'hai mai amato veramente. Era solo la tua prima cotta ed è andata male, ma non vuol dire che sei sola e che il vero amore non esiste anche per te.

E pensando a quelle parole sono una persona le venne in mente: una seducente creatura della luce dai capelli biondi. Lo poteva odiare ma anche piacerle allo stesso tempo?
Fu svegliata da quei pensieri quando sentì il cellulare vibrare di nuovo.
Rimase scioccata quando sentì la voce di Yuki scossa dai singhiozzi. Cercava di dire qualcosa ma lei non capiva niente. Qualche secondo dopo, dall'altro capo del telefono, sentì la voce ferma di Takenaga.
- Ma che ha Yuki? Chiese Sunako.
"Vieni subito a casa!" urlò lui.
La ragazza inarcò un sopraciglio quasi divertita ma allo stesso tempo preoccupata.
"Kyouhei è stato investito mentre andava da te. Ora è all'ospedale... in coma."
Appena sentì quelle parole il cellulare le sfuggì di mano e prese subito un taxi per l'ospedale.
Con il pensiero stava maledicendo il biondo.
Ecco il secondo più stupida sulla faccia della terra.


^w^ ecco un altro capitolo!
<.< scusate se ci ho messo così tanto...
comunque... questo è quello che è successo nell'hotel con QUEL ragazzo, non ho dato nome al ragazzo del quale Sunako era innamorata perchè non lo sapevo. Nel manga mi pare che c'è il suo nome scritto (era inglese mi pare) e siccome non ho trovato il nome ho detto che sarebbe meglio non darglielo.
çAç a me seinceramente non piace per niente com'è uscito il capitolo ma vabbè...

 

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Capitolo 9
*** Risveglio ***


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9. Risveglio


Erano già passate parecchie settimane.
Tutti erano preoccupati. Ogni tanto gli altri andavano nell'ospedale a far visita a Kyouhei.
La sua situatione non era peggiorata ma neanche migliorata.
Kyouhei aveva la mano rotta e un monte di lividi. Sulla guancia aveva un grosso taglio che faceva davvero impressione.
Yuki era sulla sedia accanto al letto di Kyouhei. Non aveva dormito da giorni e le grosse occhiaie lo confermavano.
- Yuki, resto io per ancora un pò. Vai a casa. Guarda che si sta facendo notte.
Takenaga lo prese per un braccio alzandolo con cautela.
- Quando si sveglierà? Chiese il più piccolo con un filo di voce sul orto del pianto.
Il moro sospirò rendendosi conto che non poteva lasciare che Yuki vada a casa da solo. Erano passate le dieci di sera e non se la sentiva di mandarlo da solo. Ranmaru poi era sicuramente da qualche sua amante per farsi coccolare.
- Non lo so. Rispose sincero.
- Ma è già passato un mese!
Yuki stringe a se il moro iniziando a piangere. Voleva vedere gli occhi di Kyouhei.
Tutti volevano vederlo alzarsi da lì.
Ma anche se erano passati parecchi giorni dall'incidente, Kyouhei non aveva mai mosso un muscolo. Il dottore gli aveva detto di non perdere la speranza e che era parecchio strano perchè non lo investirono forte per mandarlo in coma per così tanto tempo. Forse era qualcos'altro che gli impediva di risveglirsi, qualche risentimento. E i ragazzi lo sapevano benissimo.
Secondo loro solo Sunako poteva risvegliarlo.
Takenaga mi mise a sedere prendendo Yuki in braccio.
Sorrise quando si rese conto che si addormentò. Gli accarezzava distrattamente la testa del biondino mentre guardava Kyouhei. Era così immobile, sembrava quasi un cadavre, solo le macchine alle quale era collegato dicevano che era ancora in vita.
-Sunakoooo!
Una voce risuonò dal corridoio dell'ospedale.
Takenaga, che stava per addormentarsi, cercò di alzarsi ma si ricordò di Yuki che le stava in braccio.
Guardò l'orologio che segnava le 2 di notte.
Vide che il piccolo stava per sveglirsi così si alzò piano e lo miso sulla sedia.
Si avviò vreso il corridoio per vedere chi diamine stava urlando così quando la porta si aprì con un scatto e lo colpì dritto in faccia mandandolo a terra.
- Ma che...! urlò massaggiandosi la fronte cercando di alzarsi.
- Tu! Ferma lì! Urlò qualcuno mentre Sunako piombò nella stanza lanciando crani ovunque.
- Ma che succede?
Ranmaru cercava di trattere Sunako che stava lanciando crani contro Kyouhei. Poco dopo arrivò anche un'infirmiera ma mentre Ranmaru le chiedeva aiuto lei rimase imbambolata non solo perchè aveva paura di Sunako ma anche per la bellezza del rosso.
Ranmaru imprecava mentre Yuki, svegliandosi, andò a nascondersi dietro la sedia.
Un cranio arrivò proprio in testa a Kyouhei.
- Svegliati, maledizione! Urlò la ragazza.

 

Gli faceva fatica aprire gli occhi, come se qualcosa gli tenessi incollati.
La testa le pulsava e faceva fatica anche a respirare. Gli faceva male tutto.
Qualcosa lo colpì in testa facendo aumentare ancor di più il mal di testa.
Mosse piano la mano e aprì gli occhi.
Intorno a lui c'era silenzio, finchè non si sentì una voce di ragazza.
- Ha funzionato?
Si guardò intorno. Un ragazzino biondo si avvicinò sorridendo e uno moro e un'altro rosso lo seguirono. Poco dopo una ragazza si avvicinò. Aveva un viso serio, a differenza degli altri ragazzi, ma anche lei, come gli altri aveva delle occhiaie davvero pronunciate.
- Hei, Kyouhei... disse lei.
"Che voce calda..." pensò Kyouhei guardandola. Perchè il cuore gli batteva così forte quando incontrò i suoi occhi?
Kyouhei prese un bel respiro prima di iniziare a parlare.
- M-ma voi... chi siete?


ok, prima voglio chiarire il capitolo 7, che parla di Sunako che è incinta
in pratica è il sogno che Kyouhei fa quando è in coma.
E che Sunako non fosse stata rifiutata? la risposta è il capitolo 7 :3

ora sono un pò in panico però xD non so come continuare, sono piena di verifiche a scuola (eh si, solo a scuola mi viene l'ispirazione) quindi ho poco tempo per pensare alla ff
comunque spero di non deludervi

PS: LOL il nome del capitolo sa di VAMPIRI

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Capitolo 10
*** Più rabbia che mai ***


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10. Più rabbia che mai

- E' sicuramente posseduto. Disse Ranmaru guardando Kyouhei che era sdraito sulle scale.
Era inciampato.
- Credo di nn aver visto nesssun ragazzo più rincoglionito di lui. affermò il moro che era sul divano leggendo un libro. Sunako Sospirò mentre gli altri alzarono lo sgurdo verso di lei.
Kyouhei aveva già una settimana da quando si era svegliato e lo avevano subito dimesso.Purtroppo non si ricordava di nessuno dei quattro ma dei suoi genitori si .
Ora si comportava in un modo davvero strano, non era più se stesso.
Ranmaru tossi come per avvertire la ragazza
- Non sono la sua baglia! disse lei indicando Kyouhei che si stava sforzando di alzarsi. Gli sguardai degli altri si fecero più intensi e lei non potè far altro che andare dal biondo e aiutarlo.
Non sapeva nesseno lei perchè non lo aveva ignorato e se n'era andata nella sua stanza.
- Grazie Sunako! Disse il biondo abbracciandola.
Lei subito se lo tolse di dosso.
- Sembri un bambino.
Poco dopo la ragazza andò in cucina per preparare la cena e il biondo la seguiva sempre.
Lo avrebbe sbattuto fuori di casa se non fosse che ha un'amnesia. Doveva avere pazienza, così aveva detto il dottore, ma sapeva che la sua pazienza tra poco sarebbe finita se Kyouhei non si sarebbe comportato come prima.
- Cosa farai di buono?
- Il tuo piatto preferito, sperando che ti ricorderai qualcosa. disse piano.
Kyouhei stava seduto su uno sgabello seguendo con lo sguardo la ragazza che cucinava. C'era un bel profumino e in qualche modo gli era famigliare ma non riusciva a ricordare.
Guardò di nuovo la ragazza e subito il suo cuore prese a maltellare. Gli faceva uno strano effetto, ma gli piaceva il modo in cui si prendeva cura di lui.
Srrise pensando che quello non poteva essere che amore.
Si amavano.
Il biondo ne era sicuro.
"Da quand'è che non l'ho baciata? Forse prima dell'incidente l'abbiamo anche fatto. " penso Kyouhei sorridendo.
Senza preaviso, come se il suo corpo si fosse mosso da solo, si avvicinò a Sunako e la baciò. Fu un bacio corto ma dolce.
Sunako non ricambiò nemmeno perchè si girò cercando di placare la rabbia.
Il biondo arrossì rendendosi conto di ciò che aveva fatto e andò subito a tavola, nel solotto, cercando di non dare troppa importanza al suo cuore che sembrava volergli uscire dal petto.
- Dannazione! Urlò la ragazza colpendo il muro davanti a sè.
Era arrabbiata non solo perchè non si era nemmeno scusato per quel gesto ma ora il naso le sanguinava.
Si puliva la faccia mentre bestemmiava.
La ragazza portò i piatti nel salotto e iniziarono a mangiare. Mise un piatto di gamberi fritti davanti a Kyouhei. Quest'ultimo iniziò subito a mangiare sotto lo sguardo degli altri. Ancora un pò e avrebbe finito ma gli altri non avevano cominciato nemmeno.
-Che c'è? Chiese il biondo con la bocca piena mentre gli altri lo guardavano.
- Non ti ricordi niente?
- Mmh... no. e risprese a mangiare.
Sospirando, anche gli altri iniziarono a mangiare, ma molto più silenziosamente del solito. Spesso a tavola c'erano Sunako e Kyouhei che animavano la cena litigando. Ai ragazzi quasi mancavano quei momenti ma nessuno sapeva che colui a cui mancava di più il vecchio Kyouhei era proprio Sunako.
E il biondo ci provava, ci provava a ricordare perchè odiava quel velo di tristezza che si dipingeva sul volto dei suoi amici quando lo guardava.
- Io vado a letto. disse improvisamente la ragazza alzandosi.
Nessuno disse niente quindi si avviò verso la sua stanza. Era parecchio stanca e salutando Hiroshi e Josephine iniziò a cambiarsi.
- Sai, Hiroshi. Sono cambiata parecchio. Ultimamente il mio instinto omicida si è placato.
Sospirò dando la buona notte a tutti i suoi "amici"e si mise a letto.
Dopo qualche ora si svegliò sentendo un peso sopra di lei.
Si girò e incontrò un paio di occhi marroni. Spinse subito giù dal letto quella creatura gridando. Solo dopo che sentì un "ouch" si rese conto di chi era quella voce.
- Cosa ci fai nel mio letto? chiese lei arrabbiata.
- Pensavo che di solito noi dormiamo insieme.
- Cosa? Tu hai la tua stanza. Perchè dovresti dormire qui?
- Emh... perchè stiamo insieme. cercò di giustificarsi il ragazzo. Lui pensava che loro due erano fidanzati per il modo in cui gli batteva forte il cuore e per tutte le attenzioni che riceveva dalla ragazza ma evidentemente si era sbagliato e per di più aveva fatto incavolare Sunako.
- Razza di idiota! Urlò lei lanciandolo dalla porta e rompendola con il proprio corpo, Kyouhei andò a sbattere con la testa contro il muro.
- Oddio! La ragazza si avvicinò a lui. Vide il petto del biondo che si muoveva. Almeno respirava.
Aprì lentamente gli occhi e guardò Sunako abbastanza perplesso.
- Che ci faccio qui?
- Eh?
- L'ultima volta era nel bel mezzo di una strada e andavo da t-te... finì quella frase quasi con terrore ma Sunako non ci fece caso e lo abbracciò. Lo strinse forte temendo che quello era solo un sogno ma appena la mano del biondo le accarezzò la testa seppe che non stava sognando. Sorrise aiutandolo ad alzarsi.
- Andiamo che ti spiego tutto. E bentornato.
Non si curò nemmeno degli sguardi interrogativi degli altri tre che avevano asistito alla scena o del fatto che erano le due di notte.
Semplicemente prese Kyouhei per mano andando nella stanza del ragazzo.



Non ho niente da dire su questo capitolo.
Solo da ringraziare a quelli che continuano a leggere sto fanfiction :3

 

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Capitolo 11
*** Sangue di troppo ***


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11. Sangue di troppo

C'era qualcosa di strano nell'aria.
Da quando Kyouhei era tornato “normale” la villa sembrava più ostile, quasi innaturale.
Sunako e Kyouhei non avevano più litigato così spesso, anzi, sembravano ignorasi e evitarsi.
- Ma io non ci sto capendo niente. disse Ranmaru guardando per l'ennesima volta Kyouhei che passava accanto a Sunako senza degnarla di uno sguardo.
- E si erano persino abbracciati. Lo abbiamo visto tutti.
- E non dimentichiamoci che erano andati nella stanza di Kyouhei insieme. si intromise Yuki.
Ranmaru aveva fatto una riunione con gli altri due nel salotto.
Non sopportava quel silenzio, non dopo tutto quello che aveva passato per colpa di quelli due che ora non si parlavano.
Lui aveva già molte idee per la testa e ipotesi  e quella più probabile era che uno dei due non vogliono formare una coppia.
E qui dovrebbe intervenire il “dio” dell'amore, Ranmaru.
- Qualunque cosa pensi di fare io non voglio averci a che fare. disse Takenaga già intuendo che il rosso aveva qualche piano in mente per far parlare quei due.
- Ma non sai nemmeno cosa penso che dovremmo fare.
- Senti, quando ci sei te in mezzo e l'amore nulla va bene. E Sunako ci ha già avvertiti che non avremmo rivisto il mattino. E Sunako è davvero capace di una cosa dal genere.
- Ma io adoro i raggi di sole al mattino. disse Yuki capendo poco di quello che quei due discutevano.
Takenaga ormai non volendo ascoltare più Ranmaru prese Yuki per un braccio cercando di salvare anche lui dal piano che il rosso stava progettando.
Anche lui voleva che tutto tornasse come prima e era perfino stupito del comportamento dei due dopo la scena che avevano fatto due giorni fa.
Tutti speravano che sarebbe usciti dalla stanza di Kyouhei come una coppia ma niente.
Erano ancora più strani di prima.
Anche se era rimasto da solo Ranmaru voleva comunque cercare di capire cosa avevano quei due.
La prima cosa da fare era seminare uno dei due, magari loro si parlavano ma non davanti a tutti.
Vide Sunako in cucina quindi decise che avrebbe iniziato con lei.
La ragazza prese un panno da un cassetto e andò nella sua stanza ma Ranmaru si meravigliò perchè non passarono due minuti e uscì dirigendosi verso la parte della villa dove erano le stanze dei ragazzi e lei entrò proprio in quella del biondo.
Non ci pensò troppo e andò subito a informare Takenaga.
Lo trovò nella sua stanza e come sempre stava leggendo.
- Sunako è nella stanza di Kyouhei! disse tutto d'un fiato.
Takenaga alzò gli occhi dal libro guardando dritto verso il rosso.
- Non m'interessa. poi lo ignorò continuando la sua lettura.
Ranmaru sapeva bene che era davvero difficile far cambiare idea al moro così andò da Yuki, lui lo avrebbe sicuramente aiutato.
Lo trovò in cucina, intento a mangiare uno di quei buonissimi dolci fatti da Sunako.
- Yuki, ho bisogno del tuo aiuto. Ora! urlò il rosso prendendo il povero Yuki per un braccio e trascinandolo con sé.
Il più piccolo non voleva assolutamente andare con Ranmaru, Takenaga gli aveva già detto che si sarebbe messo nei guai ma il rosso non smetteva di tirarlo con sé.
Aveva davvero paura perchè Sunako gli aveva già avvertiti che se si sarebbero intromesso di nuovo gli avrebbe davvero uccisi.
“Ma a me piace il sole.” pensò Yuki ricordando le parole della ragazza e gli avvertimenti del moro.
“Qualcuno mi aiuti.”
Dopo un po' Ranmaru si fermò e Yuki notò che erano davanti alla stanza del biondo.
Sicuramente si sarebbe arrabbiato anche lui se sarebbero entrati.
Yuki era nei guai fino al collo.
Il rosso guardò la porta per qualche secondo poi lentamente cercò di aprirla.
Sunako avrebbe dovuto essere ancora lì.
- R-Ranmaru... disse Yuki tirando l'altro per un braccio facendogli vedere che da sotto la porta si vedeva qualcosa di rosso.
Ranmaru lasciò perdere la porta e si inginocchiò toccando lì dove si vedeva rosso.
Il dito gli si macchiò di quella sostanza e non fece nemmeno in tempo a annusarla che Yuki si piombò nella stanza di Takenaga.
- S-s-sangue!
- Yuki?
Takenaga si alzò vedendo che il più piccolo stava quasi tremando.
Qualche secondo dopo arrivò anche Ranmaru con la mano piena di sangue.
- Ma che è? chiese il moro facendo sedere Yuki su una poltrono per poi mandare frecciatine al rosso sapendo che sicuramente era colpa sua.
- Sangue da sotto la porta di Kyouhei.
Takenaga sgranò gli occhi non volendo credere a ciò che diceva.
Era come se avesse detto che il biondo aveva ucciso qualcuno. Quello era il lavoro di Sunako.
- Dobbiamo capire cosa sta succedendo. O vuoi essere la prossima vittima? continuò Ranmaru per suscitare l'interesse del moro.
Non durò molto che tutti e tre di ritrovarono di nuovo davanti alla stanza di Kyouhei.
Nessuno aveva il coraggio di aprirla infatti Yuki, come al solito, si era persino nascosto dietro al moro.
Vedendo che nessuno muoveva un muscolo il rosso prese un bel respiro e aprì la porta.
Tutti rimasero immobili.
C'era sangue dappertutto: sull'armadio, letto persino sui vestiti che Kyouhei lasciava a giro nella sua stanza, e del pavimento non ne parliamo. Non si distingueva nemmeno il suo vero colore.
Takenaga si sentiva soffocare, e non per la visuale, ma perchè qualcuno dietro di lui lo stringeva troppo forte.
- Yuki mi lasci... ma le parole le erano morte in gola appena si girò.
Sunako era dietro di loro con un monte di panni tra le mani.
Si girò anche il rosso e sussultò spaventato appena la vide anche lui.
Ognuno cercava di giustificarsi ma non sapevano che dire.
- Ragazzi, ho un po' da pulire. Spostatevi. disse la ragazza con voce ferma.
- Se non sai resistere neanche a un bacio, quando mi avvicino a te schizzi sangue da tutti i pori. disse Kyouhei passando “casualmente” da quelle parti dopo avergli visti davanti alla sua stanza.
Una mannaia si materializzò nella mano di Sunako appena sentì quelle parole e il biondo non guardò indietro che subito prese a correre per salvarsi la vita.
I tre rimasero a guardare quella scena sorridendo.
Tutto era tornato come prima e non erano stati nemmeno uccisi.
Per una volta la fortuna era stata dalla loro parte.




sono ritornata, ma per poco (credo)
devo pensare a un finale addatto ma non mi viene molto in mente.
per ora inizio a correggere gli altri capitoli (D: ci sono centimaia di ORRORI)

PS: scusate per l'assenza

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Capitolo 12
*** Scoprire l'amore ***


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12.Scoprire l'amore


Sunako si mise sul letto del biondo iniziando a raccontagli tutto: di come era finito all'ospedale e di come aveva perso la memoria. La ragazza era così assorta nel racconto che non si rese conto che Kyouhei si era seduto accanto a lei.
- Ma perchè mi sono svegliato contro il muro? chiese massaggiandosi la testa.
- Perchè sei uno stupido ecco perchè! Pensavi che fossi la tua ragazza e sei entrato nel mio letto e ovviamente io ti ho “spinto” via.
Appena sentii quelle parole Kyouhei distolse lo sguardo fissandosi le mani.
Non aveva idea di cosa dire e a lui non piaceva restare in silenzio.
- Sunako... la chiamò il ragazzo e lei non fece nemmeno in tempo a chiedergli cosa voleva che sentii le labbra del ragazzo premere contro le sue.
La ragazza si staccò subito svenendo riempiendo la stanza di sangue.
- Ehi, Sunako! cercò Kyouhei di risvegliarla.
- Non farlo più! urlò lei alzandosi e pulendosi il naso.
Si guardò intorno e poi usci andando a prendere dei panni per lavare via tutto il sangue che c'era nella stanza.
Aveva un bel po' da lavorare.

 

- Ma come ha potuto farmi una cosa nel genere? Se mi tocca un'altra volta lo uccido! Continuava a borbottare Sunako nella sua stanza non riusciendo a non pensare a quel bacio che Kyouhei le aveva dato senza motivo.
- Sunak-
Appena sentì la sua voce provenire dalla porta, la ragazza lanciò un coltello nella direzione del biondo che aveva appena fatto capolino nella sua stanza.
Kyouhei si spostò appena in tempo ma subito dove ne arrivò un altro conficcandosi nella porta.
- Ma tu tieni cose nel genere nella sua stanza? chiese il ragazzo prendendo i coltelli e alzando lo sguardo verso la ragazza notò che era armata di altri due coltelli legati alle cosce, una falce dietro la schiena e una mannaia in mano.
- Fai conto che non abbia chiesto niente. continuò indietreggiando capendo che era ancora arrabbiata per il bacio.
- Io volevo solo ringraziarti. Sai, senza di te credo che anche ora sarei senza memoria e volevo dirti che... sono contento... che tu non abbia scelto di allontanarti da me, cioè dalla casa! disse Kyouhei chiudendo la porta e andandosene.
Senza capire perchè quelle parole provocarono una strana felicità alla ragazza.
A cena tutti e cinque mangiarono in silenzio, cosa davvero strana.
Sunako stava ancora pensando alle parole del ragazzo mentre lui voleva dire cosa sentiva quando c'era lei accanto.
Lo sguardo della ragazza si sposò sulle labbra di Kyouhei proprio mentre quest'ultimo se le leccava cercando di pulirsi.
Improvvisamente sentì le proprie guance andare a fuoco e distolse lo sguardo ma quando si girò di nuovo verso di lui incontrò il viso del ragazzo a pochi centimetri dal suo.
- Ma sai mangiare? Sei tutta sporca sulla faccia. disse il ragazzo.
- Guarda chi parla, quello che mangia come un-
Ma le parole le si fermarono in gola guardo la mano di Kyouhei iniziò a sfioragli la guancia e le labbra.
Sunako sentii il proprio cuore battere forte come non mai mentre Ranmaru, Yuki e Takenaga presero i propri piatti correndo più lontano dalla ragazza mentre quest'ultima stava riempiendo il tavolo, e Kyouhei, di sangue svenendo.
Quando aprii gli occhi la ragazza si ritrovò sul proprio letto.
Mettendosi a sedere notò che Kyuohei era accanto a lei e subito distolse lo sguardo.
- Ti devo parlare.
Il tono serio che il ragazzo aveva usato fece sussultare Sunako e si girò verso di lui.
Il ragazzo sospirò iniziando il proprio discorso.
- Senti, non so come spiegarlo ma... tu mi fai uno strano effetto. Cioè per colpa tua provo cose delle quali non avevo idea prima, il mio cuore batte così forte quando ci sei tu accanto a me che ho paura che possa uscirmi dal petto certe volte poi proprio non riesco a toglierti dalla mia mente. Cioè penso a te quasi di più che al cibo e ti assicuro che non mi era mai successo e poi...
- Anche io. sussurò lei.
- Tranne quella cosa con il cibo. continuò dopo.
- Eh? chiese il ragazzo non capendo.
Sunako sospirò mettendo la testa sulle gambe.
Era il loro primo discorso serio.
- Anche a me succede così quando ti guardo...
- Ranmaru dice che sono innamorato di te...

Sunako alzò improvvisamente la testa guardandolo.
- Ma io non ne sono sicuro, cioè non lo so... come dire... ma il ragazzo non finì che Sunako lo baciò senza esitazioni.
- Beh, che ne dici di scoprire insieme se siamo innamorati uno dell'altra? chiese la ragazza sorridendogli per la prima volta.
Il ragazzo annui baciandola di nuovo ma non riusci nemmeno ad approfondirlo che Sunako svenne mentre le usciva di nuovo sangue dal naso.
-Direi che la prima cosa da scoprire è come non farti più sanguinare il naso in questo modo. sussurò cercando di risvegliarla.
- Ehi ragazzi, siete rimasti lì per tutto il tempo! Ora non potete entrare e aiutarmi un po'? continuò guardando la porta mentre quest'ultima veniva aperta dagli altri tre ragazzi.
- Ok, ma non dire a Sunako che vi abbiamo spiati. disse Ranmaru andando verso di loro.
- Ma guarda che l'ha capito anche lei che eravate alla porta a origliare.
- Ragazzi fatevi le valige e scappate in un paese che Sunako non conosce! urlò Ranmaru fuggendo dalla stanza della ragazza mentre li altri due lo seguivano lasciando Kyouhei solo con Sunako.




 

Fine

 

Finalmente! :33
Beh, il finale non è proprio romantico ma non volevo cambiare troppo il carattere dei personaggi.
Spero comuqnue che vi piaccia perchè io penso che sia il finale (quasi) perfetto.

:3 Baci a tutti e vi ringrazio per tutte le recensioni e per aver letto la mia prima fanfiction.

 

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