Le avventure non finiscono mai.

di planet
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La vendetta. ***
Capitolo 2: *** Rischio espulsione? ***
Capitolo 3: *** Un evento inaspettato ***
Capitolo 4: *** Il kappa ***
Capitolo 5: *** LA MISTERIOSA CREATURA ***
Capitolo 6: *** La prova di Hermione ***
Capitolo 7: *** L'inizio ***
Capitolo 8: *** Il peggior ricordo di Piton ***
Capitolo 9: *** Il ballo e la rivelazione. ***
Capitolo 10: *** Piton si confessa ***
Capitolo 11: *** Il ritorno alla realtà. ***
Capitolo 12: *** Pensieri,parole e sogni. ***
Capitolo 13: *** Il bacio. ***



Capitolo 1
*** La vendetta. ***


Era stata una lunga giornata e Hermione Granger non vedeva l’ora di terminarla al più presto,prese l’orario nella borsa,dopo antiche rune le rimanevano ancora due ore di pozioni. Doveva “solo” affrontare le angherie di Piton ai Grifondoro,scese la scala che conduceva al sotterraneo molto lentamente,anche perché era in notevole anticipo e sapeva che Piton le avrebbe tolto dei punti se si fosse presentata in anticipo,d’altronde avrebbe fatto la stessa cosa anche se fosse arrivata in ritardo e molto probabilmente avrebbe trovato anche altre ragioni per togliere comunque dei punti ai grifoni. Aspettò che arrivassero anche gli altri,poi,dopo non molto arrivò l’ultimo ostacolo che le impediva ancora di andare a riposare. Era semplicemente una giornata no,a volte capita di svegliarsi un po’ stanchi e anche tristi ma non si sa bene il perché e ciò è molto più frequente quando si era stressati dagli esami dei M.A.G.O. Piton entrò in classe invitando gli alunni a fare altrettanto,il modo in cui lo disse non era il solito tono cattivo e glaciale,no,era molto più glaciale del solito. Harry,Ron ed Hermione si guardarono,avevano pensato la stessa cosa “E’ incavolato nero,ed ora la sua ira ricadrà su di noi!”
-Sedete! Oggi dovrete preparare l’elisir dell’euforia,se la volta scorsa siete stati attenti non vi sarà difficile ricordare tempo di cottura e ingredienti ma visto che ciò mi sembra particolarmente difficile per alcuni di voi- e il suo sguardo cadde maligno su Harry e Ron - avrete modo di ripetere ascoltando i vostri compagni rispondere alle domande-
“Oh no,non ho ripetuto,oggi va tutto male” pensò una Hermione davvero preoccupata “E se non so rispondere?” si girò per vedere se Harry era preoccupato tanto quanto lei ma riuscì a scorgere sul viso dell’amico solo rabbia e dei palesi insulti rivolti al professore mentre Ron era diventato più rosso dei suoi capelli,il che non era di certo facile.
-Allora,chi mi sa dire cos’è l’elisir dell’euforia ?-
la mano di Hermione scattò automaticamente in aria,neanche avesse una molla nel braccio ma Piton come d’abitudine non le diede la minima importanza e si rivolse ad un ragazzo biondo
-Lei signor Malfoy?- 

-Certo professore, l’elisir dell’euforia è una sostanza che mette di buon umore chi lo beve- rispose con voce strascicata Malfoy che poi ghignò in direzione di Hermione che ricambiò con uno sguardo disgustato.
-Eccellente signor Malfoy, ha appena fatto guadagnare cinque punti alla sua casa,ora… Weasley mi sa dire gli ingredienti?-
Ron stava per rispondere “Forse uno degli ingredienti potrebbe essere un po’ d’olio proveniente direttamente dai suoi capelli” ma fu fortunatamente fermato da una gomitata di Harry che aveva praticamente intuito ciò che Ron  stava per dire.
-Ahi!- disse Ron non riuscendo a trattenersi
-Mi meraviglio di lei Weasley,è la prima volta che mi dice qualcosa di senso compiuto-
La battuta scaturì delle risa da parte delle serpi.
-Ma non mi ha risposto,forse il ragazzo che è sopravvissuto saprà rispondermi- spostò lo sguardo da Ron a Harry che rispose tranquillamente -Non lo so professore-
-Ah no? Beh allora chi è che mi sa rispondere?- nessuno tranne Hermione aveva alzato la mano,Piton seccato disse ad Hermione di rispondere e lei lo fece in modo impeccabile,naturalmente questa volta Piton non assegnò punti anzi era voglioso di toglierli,ma pensò che ci sarebbe stata di sicuro un occasione nel corso della lezione che si prospettava molto lunga per i grifoni.
-Iniziate,avete 1 ora di tempo!- sedette e scrutò torvo tutti i grifoni e in particolar modo quella insopportabile so-tutto-io che le dava sui nervi,ma si sarebbe vendicato e naturalmente a discapito della Granger.Si alzò e come un avvoltoio cominciò a girare per la classe elogiando Malfoy,poi arrivò al banco di Harry e guardando il suo intruglio disse -Davvero sorprendente, stai migliorando Potter ora la tua capacità nel fare pozioni è pari a quella di un TROLL!- ghignò e stava per aggiungere qualcos’altro ma si girò di colpo,in tempo per intravedere Hermione che cercava di aiutare Neville con la pozione e gli diceva di stare tranquillo. – Signorina  Granger !Pensa forse che abbia a che fare con uno stupido? 20 punti in meno!- Hermione che non aveva capito a cosa si stesse riferendo gli chiese -Ma per cosa?!-
Al che Piton con un sorriso cadaverico le si avvicinò,si chinò su di lei e le disse -Osa anche fare la finta tonta? Già prima non pensavo fosse una ragazza intelligente ma ora ho la conferma che lei è al livello dei suoi amici,il livello di un Troll ovviamente-si girò e si sedette poi disse
-Nel caso non avesse capito lei è in punizione! Ha capito o vuole che le faccia un disegnino?-
Hermione arrossì e chinò il capo cercando di nascondere le lacrime e passò il resto della lezione concentrandosi sulla pozione che in realtà aveva già finito da un pezzo. Quando suonò la campanella Hermione raccolse le sue cose e si fiondò fuori dall’aula ma…

 -Non così in fretta Granger!Venga le devo dire l’orario della punizione oppure si crede così intelligente da saperlo già?-
Hermione fece un sospiro profondo e si girò,non voleva dare soddisfazione a quell’uomo mettendosi a piangere,avvicinatasi alla cattedra attese che lui le dicesse l’ora ma Piton la fissò per un po’,solo per gustare a pieno quella vendetta e dopo quelli che ad Hermione parsero 5 minuti le disse
-Questa sera alle 11 davanti la capanna di Hagrid,ti dirò lì cosa dovremo fare- Hermione stava per andarsene quando Piton riprese a parlare -Naturalmente lei è in punizione per tutta la settimana- Hermione si fermò davanti la porta,stava tremando dalla rabbia avrebbe voluto scagliarsi contro Piton ma dopo due o tre respiri trovò la calma e andò al dormitorio femminile,erano le cinque. Studiò fino le otto,poi scese nella sala grande,mangiò e risalì di nuovo e si addormentò.Aveva chiesto a Ginny di svegliarla verso le undici.

-Ehi,Herm,SVEGLIA!! Sono le 11,Herm!!-
-Uhm Ginny,tira le tende c’è troppo sole… troppo sole?? Oh mio Dio ma che ore sono?-
-Sono  le 11,ma perché mi hai detto di svegliarti proprio a quest’ora? Non abbiamo nessuna materia,oggi sono incominciate le vacanze di natale!Ho capito che ti piace studiare ma non puoi fare quella faccia dovresti essere felic-
-GINNY IO TI AMMAZZO!!!!!­­-
-Ma cosa ho fatto,calmati!- Ginny non ci stava capendo più nulla…
-Avresti dovuto svegliarmi alle 11 di IERI sera,avevo un punizione con Piton,PITON capisci!!??-
-Oh,io non…-
-Oh mio dio,mi ammazzerà,no di più,prima mi crucierà e poi mi ammazzerà e io lo implorerò di farlo per non sopportare più il dolore,oh mio Dio!!!- Incominciò a diventare bianca,poi rossa,poi verde. Aveva assunto quasi tutti i colori possibili e immaginabili quando Ginny riuscì a calmarla promettendole di assumersi la colpa dell’accaduto ma Hermione rincuorata dall’amica e non più adirata con lei dopo averla vista veramente dispiaciuta scelse di non mettere nei guai anche lei e si diresse quasi tremante verso l’ufficio di Piton.
 

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Capitolo 2
*** Rischio espulsione? ***


-Hei,Hermione!Buongiorno dormigliona!-
Ron la salutò sorridendo felice per le vacanze di Natale poi notando il volto ansioso dell’amica che stava scendendo le scale del suo dormitorio aggiunse - ma cosa hai? Tutto bene?- Hermione non rispose,non aveva neanche capito quello che l’amico le aveva appena detto. Era troppo preoccupata.

-Giorno- Disse Harry –allora ci vuoi dire cosa ti prende?-
-Mi dispiace ragazzi non è giornata,ditemi solo buona fortuna e sperate che non mi uccida-
Harry e Ron si guardarono basiti ma non preoccupati,con tutti i compiti che avevano era normale essere preoccupati e anche un po’ ansiosi il che era tipico di Hermione.
-Buona fortuna-Dissero all’unisono poi Harry chiese di nuovo basito –Ma esattamente…a chi è venuta la malsana idea di ucciderti?- Troppo tardi,i ricci di Hermione erano già scomparsi dietro la signora Grassa.
La grifondoro camminava a passo di marcia verso l’ufficio di Piton preparando il discorso e le scuse che avrebbe dovuto fargli. “Perché a me? Forse dovrei portare Ginny con me? No,non voglio che punisca anche lei infondo è stato un errore,capirà. Non è stata colpa mia! E di certo Ginny non l’ha fatto apposta,capirà. Mi dispiace e dispiace anche a Ginny,capirà.” Poi si fermò di botto e incominciò a sudare freddo,stavamo parlando di Piton non di un altro professore ma PITON! E in quel preciso istante la consapevolezza che Piton non avrebbe capito si fece strada fra i suoi pensieri e le sfuggi una specie di rantolo.
S’incamminò nuovamente ma sta volta venne fermata da un ragazzino di corvonero che non aveva mai visto prima –Tu sei Hermione Granger?- Glielo chiese con voce tremante come se fosse emozionato,Hermione annuì e il ragazzino continuò –la preside Mc Granitt ti vuole vedere con urgenza e… -

-E cosa? Continua…-
-E ha detto che devi avvisare il professor Piton di fare altrettanto,vi vuole vedere entrambi…-
-Ok capito,grazie-
Il ragazzino la fissò imbambolato per un po’ poi rendendosi conto di aver assunto un espressione da babbeo arrossì e se ne andò.

“Ok,calmati Hermione,calmati,fai un bel respiro,riprendi un po’ di lucidità.” Hermione Granger  in quel preciso istante rassomigliava stranamente ad un fantasma “Perché la Mc Granitt mi vuole vedere? E poi perché mi devo presentare lì con Piton?” Stava ancora rimuginando su questo quando arrivò nei sotterranei che quel giorno erano stranamente più freddi e più spaventosi del solito,come se non bastasse il barone Sanguinario le passò attraverso rinnovando la paura e la tensione che aveva accantonato durante il tragitto. Eccola lì,la porta nera dell’ufficio di Piton,si fece coraggio e bussò ma lo fece così piano che non sentì il rumore neppure lei “Coraggio Hermione,non ti può uccidere è un professore,è un eroe,al massimo ti toglierà dei punti” le sue nocche erano vicino la porta quando pensò “Ma chi, Piton? Non posso mentire a me stessa,sto parlando di Piton!!!Ci sono due possibilità o mi ammazza o mi mette in punizione a vita” Dopo cinque buoni minuti trovò il coraggio di bussare,questa volta bussò come si deve
–Era ora signorina Granger,non crede di essere un tantino in ritardo?-

Hermione entrò nella stanza,si avvicinò alla scrivania di Piton e prese a guardarlo in cerca di furore o di qualsiasi altro sentimento ma lui non lasciò trapelare nulla,aveva la sua solita espressione neutra con un ghigno odioso sul viso.
“Ma come? Sta sorridendo? Non ci capisco più niente,meglio che mi scusi comunque”
-P-professore ecco i-io volevo scusarmi per non essermi present…-
-Sta zitta!- Disse solo questo ma il tono in cui l’aveva detto bastò a far tacere Hermione, Piton chinò il capo e continuò a scrivere su una pergamena che aveva il simbolo di Hogwarts.La curiosità di Hermione prese il sopravvento e cercò di leggere ciò che il professore di pozioni stava scrivendo,alla fine riuscì a leggere e rimase sconvolta,si accasciò improvvisamente e sedette su una delle due sedie che erano ubicate davanti la scrivania. Piton che stava osservando divertito la scena,gustò ogni particolare del viso di Hermione,la tristezza,la rabbia e l’incredulità regnavano incontrastate sul suo viso.
-Ebbene signorina? Chi le ha dato il permesso di sedersi? Si alzi!-
Nonostante l’ordine perentorio di Piton,Hermione non trovò letteralmente la forza di alzarsi era troppo,non poteva crederci,come aveva osato quel bastardo,come l’avrebbe detto ai suoi genitori? “Su quella pergamena,su quella maledetta pergamena c’è davvero scritto ‘Domanda di espulsione riguardante l’allieva Hermione Jean Granger’? No non poteva farle questo,eppure lo stava facendo”  Piton si alzò e le si avvicinò molto lentamente poi si chinò e mise le sue mani sui braccioli della sedia incastrando Hermione
–Si signorina Granger,ha letto bene,questa è la sua domanda di espulsione,non presentarsi ad una punizione è molto grave e se fosse stato per me a quest’ora sarebbe già sul treno,ma- e qui fece una smorfia-sfortunatamente la decisione spetta alla preside- Detto ciò si allontanò e Hermione non riuscì a trattenere un sospiro di sollievo che non sfuggì a Piton.Il professore le lanciò uno sguardo inceneritore,era furioso,non poteva permetterle di passarla liscia,avrebbe convinto la preside,si,ci sarebbe riuscito.

-Si alzi!Ora andiamo dalla Mc Granitt…e signorina è pregata di seguirmi senza fiatare,al minimo suono che verrà pronunciato dalle sue labbra ecco… potrebbe rimpiangere amaramente di trovarsi ancora qui-
La guardò come se fosse feccia strattonandola per farla alzare dalla sedia e sempre trascinandola la condusse nell’ufficio della preside,dal canto suo Hermione per tutto il tragitto aveva cercato di non piangere con scarsi risultati ma quelle poche lacrime che caddero lo fecero in silenzio.

-Entrate,vi aspettavo- Disse la Mc Granitt
Hermione e Piton si sedettero, il viso di Hermione incarnava la tristezza e quello di Piton la felicità poi quest’ultimo chiese
–Come mai ci stava aspettando?-

-Vi ho convocati io qui,la signorina Granger non gliel’ha detto?-
-No a quanto pare la signorina Granger non rispetta più nessuna autorità- Piton ghignò apertamente.
-P-professore veramente lei mi ha detto di stare zitta!-
-Granger CHIUDI quella insopportabile bocca!!-  
Lo sguardo della Mc Granitt passò più volte da Hermione a Piton poi decise di continuare e di spiegare il motivo di quella convocazione –Allora,torniamo a noi,vi ho convocati perché, Severus, io non trovo affatto giusto che la qui presente signorina Granger venga messa in punizione addirittura il giorno di Natale,quindi ti pregherei di spostare la punizione…-
-Non sarà necessario- fu la risposta strascicata di Piton
-Mi permetta di chiederle il perché professore-
-Perché,preside temo che la qui presente signorina venga espulsa prima di Natale-
-Espulsa? E perchè mai?- La Mc Granitt era totalmente pietrificata non si aspettava di certo di espellere un allievo e soprattutto non Hermione! –La signorina so-tutto-io ha avuto l’ardore di non presentarsi ad una mia punizione senza una valida ragione e ciò è intollerabile!-
-Non è esattamente così!- replicò armai rossa in viso Hermione
-Calmatevi entambi! Severus sono sicura che la signorina Granger ha avuto una più che valida ragione nel non presentarsi,ora signorina mi puoi dire cosa le ha impedito di raggiungere il professor Piton?- Hermione con voce tremante si approssimava a raccontare l’accaduto,dopo che ebbe finito il racconto,Piton si alzò di scatto e disse –NON MENTIRE A NOI!-
-Non sto mentendo!- Hermione aveva nuovamente le lacrime agli occhi
-Su su,non pianga,signorina devo ammettere che non la ritenevo così sprovveduta,ma…-
-Professoressa ero stanca,ieri è stata una lunga giornata e così ho pensato di riposare prima della punizione-
-Mi lasci finire di parlare…-
-E’ inutile preside,le ripeto ogni volta di non interrompermi ma non riesce mai a chiudere quella sua boccaccia!-
-Bene allora se sa che è seccante eviti di farlo anche lei- lo rimbrottò la Mc Granitt-stavo dicendo,Hermione ti sei comportata da irresponsabile è vero ma non meriti l’espulsione-
-Ma,preside forse lei non capisce…-
-Capisco benissimo,e la pregherei nuovamente di non interrompermi professor Piton- La Mc Granitt gli lanciò uno sguardo pietrificante e Piton strinse i pugni,Hermione pensò a quanto costasse al professore non sbraitare contro la Mc Granitt e ovviamente anche non ucciderle.
-Ora-riprese la preside-capirai che comunque meriti una punizione e sarà il professor Piton a stabilire il tipo di punizione e la sua durata,questa volta non interferirò qualunque sia la sua scelta professore- Piton le scoccò un occhiata di fuoco e uscì di tutta fretta dall’ufficio
-Mi dispiace Granger non posso fare altrimenti-
-Non si preoccupi professoressa e grazie,davvero,grazie- Prima di uscire dall’ufficio ringraziò ancora la Mc Granitt che onestamente dopo aver visto la faccia del professore di pozioni pensò che forse si sarebbe pentita di non averla espulsa,per la ragazza sarebbe stato il minore dei mali vista la rabbia di Piton.Nei sotterranei il professore Severus Piton meditava la sua vendetta,avrebbe fatto pagare caro l’affronto subito sia alla Mc Granitt che alla Granger…  

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Capitolo 3
*** Un evento inaspettato ***


-Si professoressa,le dico che nella foresta c’è qualcosa o forse qualcuno molto pericoloso-
Nella sala dei professori Hagrid stava raccontando ciò che gli era successo,si era letteralmente catapultato nella sala con la speranza di trovare la Mc Granitt e lei era lì. Sul viso gli si leggeva chiaramente l’incredulità per ciò che aveva visto,per ciò che era accaduto.
-Hagrid calmati e siedi,avrai modo di raccontarci tutto con calma-
-S-si- dopo che si fu seduto,la Mc Granitt riprese a parlare –Bene,ora puoi dirci ciò che hai visto aggirarsi nella foresta-
Il guardiacaccia incominciò a singhiozzare rumorosamente,la professoressa Sprite mise una mano sulla sua spalla cercando di consolarlo –Su,su Hagrid coraggio-.
Così Hagrid con voce rotta dal pianto iniziò il racconto- I-io ero nella capanna con Thor quando ho sentito qualcuno chiamarmi,pensavo che fossero Harry,Hermione e Ron,non che loro vadano girando per il castello di notte-si affrettò ad aggiungere,poi guardandosi intorno con aria smarrita chiese – Stavo dicendo?-
Fu Piton a rispondergli – Che hai sentito un rumore e che Potter,Granger e Weasley vanno girando per il castello di notte-
-No,no, non ho detto questo- Divenne tutto rosso.
-Hagrid finisci il racconto- lo incoraggiò la Mc Granitt
- Certo,si…allora qualcuno mi ha chiamato e io sono uscito dalla capanna con Thor al seguito e sempre seguendo quella voce che mi chiamava mi sono addentrato nella foresta. Dopo non molto non ho sentito più nulla,mi sono girato ma Thor ma c’era più- si soffiò rumorosamente il naso e proseguì –così ho cominciato a cercarlo e dopo pochi passi ho…io ho visto m-mio PADRE!-
-Ma Hagrid,tu mi hai detto che tuo padre è morto!-
-Infatti è così professoressa…-
-Magari è il fantasma di tuo padre- suggerì Piton
-Impossibile,riconosco i fantasmi quando li vedo e quella cosa di certo non era un fantasma-
-E poi cos’è successo?- Chiese la Sprite visibilmente sconvolta
-Poi Thor è ricomparso e l’ha aggredito,subito dopo quella cosa ha urlato il mio nome in modo agghiacciante. Il tempo di sbattere le palpebre e quella cosa non c’era più,si era come volatilizzata-
-Hagrid sei sicuro di quello che dici? Io non ho sentito parlare di qualcosa del genere,e voi? –
Tutti i presenti nella sala fecero cenno di no con la testa e questa risposta preoccupò maggiormente la preside.
-Severus voglio che tu vada nella foresta proibita per scovare il padr… per scovare questa cosa. E desidero anche che tu mi dica tutte le informazioni che riuscirai a scoprire su di essa,mentre tutti voi altri fate attenzione che nessuno degli allievi si avvicini alla foresta!-
Uscirono tutti visibilmente preoccupati,solo Piton e la preside erano rimasti nella sala.
-Quando hai intenzione di andare nella foresta Severus?-
-Sta sera stessa,con me verrà anche la signorina Granger- Piton ghignò,si stava vendicando della Mc Granitt e fra poco si sarebbe vendicato anche della Granger.Che giornata perfetta per lui.
-M-ma Severus potrebbe essere pericoloso…-
-Nessun ma Minerva,sbaglio o hai detto che non avresti interferito con la punizione della Granger?-
-Si,ma…-
-Nessun ma,Minerva,nessun ma.L’hai promesso-
Piton sorrise maligno nel vedere la faccia sconvolta della Mc Granitt che sapeva di non poter metter bocca sulla punizione della Granger.La preside arricciò le labbra e si avviò verso la porta della sala lasciando Piton nella stanza che stava sghignazzando allegramente. Doveva solo comunicare la punizione alla Granger.
“E’ quasi ora di cena,meglio che vada nella sala grande. Comunicherò la punizione alla Granger lì.”
Entrò nella sala grande,era in ritardo,quasi tutti stavano già cenando.Non c’era bisogno di cercare la Granger nella sala,lui sapeva perfettamente dove sedeva. Infatti,eccola lì vicino Potter e Weasley,cosa ci trovasse poi in quei due non l’avrebbe mai capito.Si fermò esattamente dietro di lei e la chiamò –Granger!-
Hermione si strozzò quasi con il succo di zucca poi,tossendo ancora,si girò verso il professore pallida in volto
-Mi dica professore-
Piton indietreggiò per non rischiare di essere sputacchiato dalla Granger
-Le comunico che lei è in punizione per un mese!-
-Si,professore- Hermione era tranquilla,si aspettava molto peggio da Piton…
-Questa sera alle 22 davanti il portone principale-
-Si,professore-
-Spero per il suo bene che questa volta si degni di venire!-
Hermione arrossì
-Ah ,dimenticavo signorina,è bene che non si dimentichi la bacchetta potrebbe essere pericoloso e non vorrei per nulla al mondo che le accadesse qualcosa di… sgradevole-
Ghignò divertito e si allontanò verso il tavolo dei professori.Hermione si voltò verso i suoi amici e disse –Ah-Ah-Ah.Che simpaticone!-
-Scusa-.
-Non preoccuparti Ginny,va tutto bene- “Se consideriamo un bene uscire con un pipistrello gigante di notte…”
-Vedi il lato positivo,sarete fuori dai confini della scuola.Magari appena si distrae lo puoi trasformare in un rospo bruttissimo- Propose Ron stranamente serio,ma Harry rapidamente scartò quella proposta –No,così gli faresti un favore-
-Perché?- chiese Ron abbattuto
-Anche il più brutto dei rospi in confronto a Piton sarebbe un macho- rispose ragionevolmente Harry
-Già,hai ragione.Hermione devi trovare un essere più brutto di Piton e poi trasformarlo in quell’essere…-
-Non credo esista- mugugnò Hermione
Le 22 arrivarono in fretta e Hermione puntuale giunse al portone d’ingresso,Piton arrivò dopo pochi minuti
-Vedo che è venuta.Mi ha ritenuto degno della presenza della sua persona,commuovente…-
Hermione non rispose,si limitò a sostenere lo sguardo dell’uomo poi questo disse –Mi auguro che abbia seguito il mio consiglio e che abbia portato la bacchetta,è cosi?-
-Si,ho portato la bacchetta.Ma perché ha detto che potrebbe essere pericoloso?-
-Troppe domande Granger,si limiti a seguirmi e a stare in guardia-
Professore e allieva s’incamminarono verso la foresta proibita…


*** Vorrei dire grazie a tutti quelli che hanno letto la storia e che continueranno a farlo,naturalmente ringrazio in modo particolare coloro che hanno scritto una recensione. Quindi...GRAZIE!

  

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Capitolo 4
*** Il kappa ***


Hermione seguiva silenziosamente il suo professore di pozioni,aveva freddo e anche un po’ di paura.Il silenzio del professore e il buio pesto in cui si stavano addentrando contribuivano ad aumentare la paura.
-Lumos- sussurrò Piton.Hermione fece lo stesso,ora la situazione era migliorata.Il buio era diventato meno profondo e finalmente riusciva a vedere dove metteva i piedi.Nella foresta c’erano strani rumori,il vento fra gli alberi,versi,ululati e dei passi,ma non dei passi umani,erano quasi felpati,come se fossero di un felino.Si trovavano in una radura quando Piton si fermò di colpo ed Hermione gli rovinò addosso.
-Stia più attenta stupida ragazzina!-
-Mi scusi professore e che lei si è fermato bruscamen…-
Hermione non finì la frase,deglutì rumorosamente e indicò una parte ben precisa della foresta. L’aveva vista,ma come era possibile? Lei era morta quando Hermione aveva nove anni…
Piton notò lo sguardo di Hermione e si voltò verso il luogo che stava indicando,non c’era nulla.
-La smetta di fare quella faccia da idiota,non c’e niente!-
-I-io…mi era parso di intravedere mia…ma è impossibile,non può essere-
-Non mi faccia perdere tempo inutilmente,io non sono Potter!-
Stava per girarsi e proseguire quando vide,dietro Hermione,una grossa scimmia ricoperta di squame che si stava scagliando contro l’allieva.Prontamente Piton spinse di lato Hermione e alzò la bacchetta ma non fu abbastanza veloce,la bestia lo colpì e lo fece sbattere contro un albero.Aveva sbattuto la testa,stava perdendo copiosamente sangue.Cercò di rialzarsi ma non vi riuscì,sentiva le forze abbandonarlo,le palpebre si stavano abbassando inesorabilmente.Piton perse conoscenza.
Hermione uscì indenne dall’attacco grazie all’intervento di Piton,l’aveva salvata.Severus Piton si era di nuovo comportato da eroe.Hermione vide il suo corpo esanime,voleva correre a soccorrerlo ma la scimmia si stava avventando nuovamente su di lei,si spostò appena in tempo,il colpo della scimmia andò a vuoto. Hermione creò una barriera magica fra lei e la bestia,la barriera sarebbe durata per pochi minuti ma quei minuti per Hermione erano indispensabili per capire cos’era e come eliminarla.L’osservò attentamente mentre questa si scaraventava contro la barriera nella speranza di distruggerla. La risposta ai quesiti di Hermione si fece strada rapida nella sua mente ora sapeva cos’era. “Ma certo,come ho fatto a non riconoscerlo prima! E’ un kappa!Per sconfiggere un kappa basta lanciargli contro un cetriolo con su inciso il nome della vittima per impedirgli di attaccarla!Bene…oh no cavolo! Dove lo trovo un cetriolo ora! Ma ti pare mai possibile che io debba combattere un mostro con un cetriolo?!CON UN CETRIOLO!” La barriera cedette,il mostro si scaraventò su di lei che questa volta non fu abbastanza veloce a scansarsi e il mostro le afferrò la gola.Le mani del kappa stringevano sempre di più,gli occhi della ragazza erano vicino la cavità che vi era sulla testa della scimmia e che conteneva dell’acqua,guardandola ricordò all’istante cose doveva fare. Diede una testata al kappa e dalla cavità fuoriuscì un po’ d’acqua,il kappa allentò la presa e Hermione riuscì a divincolarsi.
-REDUCTO!- L’incantesimo sfiorò il mostro e colpì un albero.Il kappa sogghignò e lo stesso fece Hermione. L’albero sul quale si era abbattuto l’incantesimo si frantumò e un grosso ramo cadde sul kappa che perse l’equilibrio e rovesciò tutta l’acqua contenuta nella cavità,poi cadde senza più forze al suolo.
“Come? Come ho fatto a non ricordarlo prima! Lupin ci aveva detto più volte che il modo più efficace per sconfiggere un kappa era indurlo a chinarsi facendo rovesciare l’acqua dalla cavità,privandolo così delle sue forze.” La ragazza scavalcò il kappa e corse verso il professore che giaceva ancora inerme,si chinò su di lui e con un incantesimo rimarginò la ferita alla testa del professore,poi lo fece rinvenire. Piton aprì gli occhi,fece cenno ad Hermione di spostarsi e cercò di nuovo di alzarsi. La ragazza gli porse la mano ma lui non la prese neanche in considerazione,le scoccò solo un occhiata furibonda,nel frattempo si era rimesso in piedi reggendosi all’albero sul quale aveva sbattuto.
-E’ tutta colpa tua ragazzina! Se fossi stata attenta ora non sarei in queste condizioni!-
Era furibondo,Hermione sapeva che se Piton non fosse stato debole si sarebbe scagliato contro di lei come il kappa.
“Se per sconfiggere un kappa ci vuole un cetriolo,per sconfiggere Piton ci vorrebbe uno shampoo!”
Piton divenne ancora più furibondo. Hermione aveva la strana sensazione che il professore avesse letto ciò che stava pensando.
-Stupida ragazzina!Come osi?- Piton avanzò verso di lei e Hermione arretrò,avrebbe preferito affrontare altri cento kappa piuttosto che un Piton furibondo!
L’uomo dopo pochi passi barcollò mantenendosi la testa,gli doveva fare molto male pensò Hermione che si avvicinò e lo aiutò a non cadere,ma subito dopo venne scacciata dal professore in malo modo.
-Professore lei ha bisogno di aiuto e non m’interessa cosa dirà,ma io l’aiuterò a raggiungere l’infermeria,che le piaccia o no!-
-Granger non osare…- La ragazza non diede la minima importanza a ciò che le aveva detto,mise il braccio del professore intorno al suo collo e così si avviarono verso Hogwarts.
Piton durante il tragitto perse varie volte conoscenza e il peso del suo corpo cadde spesso su Hermione che in quei momenti non riusciva a credere che i pipistrelli,anche se giganti, pesassero tanto. La grifondoro si stava dirigendo verso l’infermeria quando Piton le disse  –No,non in infermeria,nel mio ufficio!-
-Ma professore!Lei ha bisogno di cure!-
-Granger!Faccia quello che le dico o le giuro che quando mi rimetterò gliela farò pagare cara!-
Rassegnata la ragazza lo portò nel suo ufficio e lo fece accomodare sulla sedia dove non molto tempo prima lei aveva appreso la notizia della sua domanda di espulsione.
-Ha bisogno di qualcosa,professore?-
-SPARISCI GRANGER!-
Hermione non se lo fece ripetere due volte. Stava uscendo quando Piton le afferrò il polso
-Grazie-
-Pr-prego- Hermione era sconcertata. Piton,Severus Piton le aveva davvero detto grazie?
-Bene,ora se ne vada!- detto ciò Piton la spinse letteralmente fuori dall’ufficio e le chiuse la porta in faccia lasciando la ragazza ancora più basita di prima. Hermione si diresse verso il suo dormitorio e in men che non si dica si ritrovò sotto le calde coperte del suo letto. Era stanca eppure non riusciva a chiudere occhio,erano capitate tre cose strane:
1)Piton l’aveva salvata dal kappa,ma questo non era poi tanto strano in fondo era pur sempre un professore.
2)Piton l’aveva ringraziata e questo era decisamente strano. Forse aveva subito un trauma cerebrale a causa della ferita.
3)Ed è questo ciò che più le pareva strano,prima dell’attacco del kappa lei aveva visto aggirarsi nella foresta una persona…le era sembrato di aver visto sua nonna…ma era impossibile,da quando le persone morte si mettono a girovagare per la foresta proibita? No,era semplicemente impossibile,eppure era sicura di averla vista…
  

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Capitolo 5
*** LA MISTERIOSA CREATURA ***


-Ginny! Sveglia!!-
-Uhmm,Hermione,cosa c’è? E’ la vigilia di Natale,lasciami dormire ancora un po’-
-Poi vorresti venire con me in biblioteca?-
-In biblioteca? Hermione non so se hai capito ma ho detto che oggi è LA VIGILIA DI  NATALE!-
-Quindi,vieni o no?-
-NOO.Ora lasciami dormire!Stavo facendo un sogno bellissimo…-
-Ok,ok ora vado e ti lascio dormire.-
Scese le scale a chiocciola del suo dormitorio e arrivò nella sala comune di grifondoro,c’erano pochissimi ragazzi svegli,quasi tutti stavano ancora dormendo e non si meravigliò che Harry e Ron facessero parte di coloro che ancora dormivano.
Oltrepassò il ritratto della signora Grassa e si diresse verso la biblioteca che era praticamente deserta. Hermione incominciò la ricerca che le premeva tanto,voleva scopri cos’era quella “cosa” che somigliava a sua nonna,perché di certo non poteva essere sua nonna in carne ed ossa.Prese alcuni libri sui mostri rari e sulle apparizioni,ma non trovò nulla,non che si aspettasse di trovare qualcosa nella sezione non proibita della biblioteca.Si guardò intorno,non c’era ancora nessuno e così si decise ad entrare nella sezione proibita con la speranza di trovare delle informazioni,d’altronde la biblioteca l’aveva sempre aiutata.La sua fiducia era ora riposta nei libri proibiti di Hogwarts.Stava sfogliando un grosso tomo senza successo quando sentì un rumore,qualcuno doveva essere entrato in biblioteca,doveva uscire immediatamente dalla sezione proibita.Sentì dei passi,quella falcata era inconfondibile,Piton era entrato in biblioteca. Ora si che era nei guai,non voleva aggravare la sua posizione nei confronti del professore.Aspettò che Piton si girasse per poi sgattaiolare via nascondendosi dietro uno scaffale.Spiccò una corsa cercando di non essere notata,si voltò a guardare indietro,Piton non c’era più,poi improvvisamente si ritrovò per terra.Aveva sbattuto contro Piton che non aveva visto a sua volta uscire Hermione dalla sezione proibita ma intuì quello che aveva fatto la ragazza appena incontrò il suo sguardo.
-Faccia attenzione quando cammina signorina Granger-
-Mi scusi e che…che sono in ritardo per la lezione-
-Strano…non sapevo che ad Hogwarts si tenessero lezioni nella vigilia di Natale- Ghignò divertito e maligno
-Allora signorina da cosa stava scappando?Forse da me?- Il ghigno sul viso del professore si allargò
-Da lei? E perché mai?- Mentì spudoratamente Hermione
-Ah,questo me lo dovrebbe dire lei,non trova?-
-Ecco…io avevo solo fretta di tornare nel mio dormitorio-
-Ah si?- Ora il ghignò era sparito rimaneva solo uno sguardo pieno di cattiveria.
-Signorina Granger! Io non sopporto che mi si menta!-
-Ma io non sto mentendo professore- Hermione stessa non credeva di essere capace di mentire così spudoratamente,anche se in realtà non era propriamente una bugia.Lei aveva veramente fretta di tornare nel suo dormitorio pur di sfuggire al professore.
-A quanto pare,Potter ha scelto bene i suoi amici,bugiardi e spavaldi come lui!-
Hermione non rispose e Piton proseguì – Comunque signorina le ricordo la sua punizione.Questa sera,stessa ora e stesso posto della notte scorsa…ah dimenticavo,buona vigilia signorina Granger-
Hermione fremeva di rabbia,aveva dimenticato le punizioni che doveva affrontare con Piton e proprio quest’ultimo,soddisfatto della reazione ottenuta si allontanò dalla ragazza con un sorriso fantasma sulla labbra.La giornata passò in fretta,le ore scorrevano veloci come un fiume in tempesta ed Hermione era un piccolo pesce travolto dallo scorrere del tempo.Aveva raccontato a Harry,Ron e Ginny ciò che aveva visto nella foresta ma neanche loro seppero darle qualche informazioni riguardanti la creatura.Ron continuava ad insistere nel dire che era la presenza di Piton che faceva venire spesso delle allucinazioni spaventose,ma questo faceva solo innervosire Hermione,lei era sicura che quella creatura fosse reale e non un allucinazione.Arrivò nel luogo prefissato per la punizione con pochi minuto di ritardo,Piton la stava aspettando con aria molto poco amichevole.
-Ben arrivata signorina Granger,temevo che anche questa volta non si sarebbe presentata- Hermione arrossì e spostò lo sguardo dal professore ai suoi piedi,Piton senza dar importanza alla reazione di Hermione incominciò ad avventurarsi nella foresta.
-Si muova! O vuole stare lì per tutta la notte?-
Hermione si affrettò a seguirlo,il tempo questa volta sembrava non trascorrere mai.
-Hai sentito?- Piton si fermò e allungò il braccio impedendo ad Hermione di proseguire
-Sentito cosa?- Hermione rispose lasciando trasparire chiaramente una nota di paura nella voce
-Come cosa?Qualcuno mi sta chiamando!- Il professore impallidì,aveva riconosciuto di chi era la voce che lo stava chiamando…la voce era quella di Lily Evans,la donna che aveva sempre amato,l’aveva amata anche dopo la sua morte.
Incominciò a correre seguendo quella voce,Hermione invece correva seguendo Piton ma ad un tratto fu lei a fermarsi.
-PROFESSORE!-
Piton si voltò alzando la bacchetta,poi guardò Hermione negli occhi e capì.Anche la ragazza sentiva una voce chiamarla,sentiva una voce rauca e affaticata era la voce di sua nonna.
-Cosa stai sentendo?- Il professore la scrollò per le spalle,Hermione si era irrigidita.
-I-io sento una voce che mi chiama,che urla il mio nome con disperazione…ma anche con tenerezza…- Smisero di parlare e i loro sguardi si posarono su una luce che stava avanzando verso di loro e che si stava ingrandendo sempre di più.Per Hermione quella luce divenne sua nonna,per Piton,Lily.La strana creatura allungò il braccio e li chiamò con dolcezza,Hermione e Piton allungarono a loro volta il braccio e toccarono la creatura.Un gran calore colpì entambi,Piton all’improvviso si ricordò di ciò che aveva detto Hagrid e cercò di staccare la sua mano dalla creatura ma più cercava di allontanarsi più otteneva il risultato opposto.Hermione dal canto suo non cercava neanche di allontanarsi dalla creatura ne era affascinata e il solo contatto con quella la faceva stare bene,si era sempre sentita in colpa per la morte di sua nonna ed ora averla lì annullava quel senso di colpa.Il professore non ottenendo risultati decise di smettere di dimenarsi e guardò quei meravigliosi occhi verdi che l’avevano fatto innamorare per la prima ed ultima volta.Alla vista della donna la corazza di cui Piton si era servito dopo la sua morte si frantumò e una lacrima velocemente attraversò la guancia di Piton che era ammaliato da quella vista.
Un grido assordante uscì dalle labbra di quella creatura,la terra sotto i piedi di Hermione e di Piton scomparve,tutto divenne buio.Stavano viaggiando in quel buio guidati da quella luce che invece di illuminare quel buio,lo rendeva nero,come se non ci fosse null’altro al mondo.Solo Hermione,Piton e quella creatura.Il viaggio sembrava non finire mai,era come cadere in un pozzo senza fondo,poi alla fine toccarono di nuovo terra.Il buio si trasformò in una luce accecante,la creatura era scomparsa.C’erano solo Hermione e Piton.Man mano la luce si affievolì,lasciando intravedere il luogo in cui si trovavano.Hermione emise un urlo e arretrò.Erano tutti lì e le stavano sorridendo,compresa sua nonna… 

 

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Capitolo 6
*** La prova di Hermione ***


Flashback
Era estate,un caldo e afoso giorno in piena estate.Hermione Granger aveva nove anni e guardava i cartoni animati alla televisione mentre sfogliava distrattamente un libro,i suoi genitori si stavano preparando per uscire.
-Hermione cara,vuoi venire con noi a trovare la nonna? Ormai è una settimana che è in ospedale e tu sei venuta solo una volta…-
-Mamma,fa troppo caldo e poi mi scoccio-
-Dai,vieni a trovare la nonna!L’altro ieri è rimasta molto male perché tu non sei venuta-
-Noo,papà non insistere,non ne ho voglia. Magari vengo domani,ok?-
-Va bene cara,ma domani non ci saranno scusanti!-
 
Hermione ritornò di colpo alla realtà e sentì il senso di colpa ripiombarle addosso. La nonna di Hermione era morta il giorno stesso in cui lei si rifiutò di andare a trovarla e a detta di suo padre le ultime parole della nonna erano rivolte alla sua mancata presenza.Ma ora era diverso.Si trovava in una stanza d’ospedale e sua nonna era in piedi lì,davanti a lei, che le sorrideva con dolcezza.Nella stanza non c’era solo la nonna di Hermione,ma erano presenti anche Fred,Lupin,Tonks ,Silente e tutte le persone a cui aveva voluto bene che erano morte.Dietro Hermione si ergeva silenzioso Piton che osservava la scena stupefatto.
-Hermione,resta con noi!Resta qui!Non te ne andare!- Dissero tutti i presenti all’unisono creando un mormorio che fece venire i brividi ad Hermione.La ragazza li osservò attentamente,i loro capelli,il loro viso,le loro mani,poi i suoi occhi si soffermarono nei loro e notò qualcosa di strano.Silente che da vivo aveva gli occhi azzurri,ora li aveva viola,così come tutti gli altri.Era interdetta,poi prendendo coraggio chiese con un filo di voce
-Ma come è possibile?Voi siete…siete vivi?Cos’è successo?Siamo morti anche noi?Oddio per favore spiegatemi tutto!-
Una sedia comparì dal nulla e Hermione si sedette,incapace di stare in piedi visto la tremarella che l’aveva colpita.Piton appoggiò una mano sulla spalliera della sedia,anche lui aveva qualche difficoltà nel comprendere cosa stava succedendo.
Silente si avvicinò ad Hermione e le mise una mano sulla spalla che ebbe l’effetto sperato,infatti la Granger si tranquillizzò.
-Signorina Granger…Hermione noi ti vogliamo bene,resta con noi!-
-Prima,preside,mi spieghi cosa è successo?Voi siete morti o vivi? E noi?-
Il preside si fece da parte e a rispondere alla domanda fu sua nonna.
-Ho aspettato tanto che tu venissi da me,poi quel giorno ho visto solo mia figlia e suo marito.Tu non c’eri,io volevo abbracciarti.Tradita da ciò che mi era più caro al mondo,la mia unica nipote!-
Hermione scoppiò a piangere.
-Nonna,nonna…non sai quanto mi dispiace.Non me lo sono mai perdonato,i-io se avessi saputo sarei venuta,ti avrei abbracciato.Ti prego,ti prego perdonami! Io ti voglio bene!-
-Dimostralo!Troppe volte l’hai detto e poi non sei neanche venuta al capezzale di tua nonna!-
Quelle parole squarciarono il cuore di Hermione,una,dieci,mille cortellate sarebbero state meglio di quella frase. 
-Come?Come faccio a dimostrartelo?-
Il viso della nonna che aveva assunto un’aria arcigna ora ritornava dolce.Accarezzò la guancia della nipote con tenerezza.
-Cara,resta qui con noi e mi dimostrerai che ti spiace,abbandona la vita che stavi conducendo.Resta qui e il senso di colpa che provi sparirà,se decidi di andartene invece aumenterà diventando un atroce fardello!-
-Ma i miei genitori,Ron,Harry?-
-Loro non appartengono a questa dimensione,lasciali stare,resta con noi!-
-Si,Hermione,loro se la caveranno,abbiamo bisogno di te!-Aggiunse Lupin
Lasciare tutti gli altri,abbandonarli per entrare nel mondo dei morti? Oppure non pensare neanche all’idea di abbandonarli.Hermione era terrorizzata,non voleva lasciare i suoi genitori né i suoi amici.Cosa fare?Però voleva anche dimostrare a sua nonna che le dispiaceva e a quanto pare quello era l’unico modo.
-Granger cosa aspetti?Non pensarai veramente di rimanere qui?-Piton s’intromise per la prima volta nel discorso.Hermione sapeva che Piton aveva ragione ma era difficile deludere ancora una volta sua nonna.Le immaggini dei suoi genitori le passarono davanti gli occhi,i momenti più belli passati con loro e alla fine decise.
-No,non resterò,nonna che tu mi creda o no io ti voglio bene e mi dispiace ma non posso abbandonare gli altri!-
All’improvviso un boato riempì la sala che cadde nell’oscurità,dopo alcuni minuti ritornò la luce,più che una luce era un chiarore pallido.Gli occhi di Silente così come quelli degli altri erano ritornarti normali.La nonna abbracciò la nipote con le lacrime agli occhi
-Sono orgogliosa di te,cara.Sapevo che avresti superato la prova.Sei proprio mia nipote!-
I suoi occhi brillavano di orgoglio per la nipote che era sempre più basita,Piton non mostrò nessuna sorpresa anche se Hermione sospettava che fosse più basito di lei.
-Nonna?Io non ci capisco più niente!- Sconsolata Hermione riabbracciò la nonna e poi tutti gli altri.Aveva capito che erano ritornati normali,ma cosa erano? E perché prima si erano comportati in modo strano?Dov’era il mostro?
Silente intuendo ciò che stava pensando Hermione incominciò a dare le attese spiegazioni riguardanti la creatura e riguardanti loro.
-Signorina,Severus vi spiegheremo tutto con calma ma prima devo dire che anche io sono orgoglioso di lei signorina Granger.Io stesso non so se avrei superato la prova che ti è stata posta-
-Prova? Professore la prego,ci spieghi tutto!-
-Certo,certo.Allora la prima cosa da dire è che noi siamo morti,mentre voi due siete vivi e vegeti…-
-Ma allora Albus com’è possibi…-
-Severus,lasciami finire.La creatura che avete incontrato è molto rara,coloro che l’hanno vista non hanno avuto modo di raccontarlo,si sono…persi se così posso dire-
Hermione e Piton si guardarono senza capire ciò che volesse dire il vecchio preside che continuò a parlare.
-Innanzitutto la creatura si chiama mahara,compare nei luoghi presso i quali è avvenuta una grande battaglia che si è conclusa con un grande spargimento di sangue e di vite.Essa infatti si nutre delle persone che soffrono per aver perso una persona cara e venendo qui era certo di trovarne in abbondanza.La mahara assorbe le persone dentro di lei creando dimensioni parallele a quella reale.In queste dimensioni ci possono essere ricordi,oppure l’ombra delle persone care che hai perso.Noi per essere chiari siamo appunti ombre di ciò che eravamo,che tu signorina Granger conservavi nella tua mente e che la creatura ha riprodotto. Spesso le persone rimangono intrappolate volontariamente nella dimensione creata dalla creatura abbandonando quella reale,cosa che tu non hai fatto superando la prova!- Silente sorrise
-Prova?- Hermione aveva capito cos’era la creatura ma non le era ben chiaro la storia della prova
-Esatto!Vedete per uscire dalla dimensione creata dalla creatura bisogna solo scegliere di farlo ma,come hai visto,la creatura sfrutta le nostre sofferenze o i nostri sensi di colpa per spingerci  a rimanere.Decidere di andarsene è un’impresa ardua,ecco perché quasi tutti alla fine decidono di restare-
-Quindi possiamo andarcene?Ma come facciamo?-
-No,non potete andarvene.Ti ricordo che anche il professor Piton deve superare la prova prima di poter uscire da questa dimensione.Siete stati assorbiti dalla mahara nello stesso momento e questo ha creato un legame fra di voi.Se Piton decide di restare anche tu rimarrai con lui e sarebbe valso il viceversa se tu avessi deciso di restare.-
-Albus,come faremo ad eliminare questa creatur…la mahara? Se qualcun altro fosse assorbito da lei potrebbe non fare la scelta che ha fatto la Granger -
-Severus l’unico modo di eliminare una mahara è quello di fuggire dalle sue dimensioni,se ci riuscirete,al vostro rientro nella realtà la mahara si sgretolerà non essendo riuscita ad assorbirvi e quindi non essendo riuscita ad accumulare forze-
-Bene,quindi ritorneremo indietro presto!- Piton ghignò,si era preoccupato per nulla.Il ghigno però scomparì appena notò il luccichio triste negli occhi di Silente.
-Non ne sarei così sicuro Severus,la dimensione creata per te dalla creatura potrebbe essere molto diversa,e la prova molto più difficile da superare-
-Cosa intendi dire?- Era una domanda futile,Piton aveva già compreso a cosa si stesse riferendo il vecchio preside,così aggiunse
-Come farò a superare quella prova?-
-Segui il tuo cuore e i saggi consigli della signorina Granger…-
Piton non sopportava le risposte sibilline di Silente. Cosa intendeva dire con segui il tuo cuore?E poi seguire i consigli della Granger? Lo voleva Morto?
Stava per rispondere quando ci fu un altro boato e tutto per l’ennesima volta divenne nero,poi com’era successo prima man mano si schiarì.Ma non si trovavano più in una stanza di ospedale,non c’erano neanche più Silente,la nonna di Hermione e gli altri.Piton comprese che la sua prova stava per avere inizio…  

 

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Capitolo 7
*** L'inizio ***


Piton comprese che la sua prova stava per avere inizio…
Si guardò intorno,riconosceva il luogo in cui la sua prova era abbientata,Hogwarts.
Hermione invece era nuovamente interdetta,che ci facevano ad Hogwarts?
Qualcuno avanzò vicino Hermione e le prese il braccio,la ragazza si girò e non riuscì a soffocare un grido.Un ragazzo magrolino,dai capelli neri e unticci con un naso aquilino le stava stringendo il braccio.
-Professore?Ma cosa le è successo?-
-Si ricorda cos’ha detto Albus?Le dimensioni create dalla Mahara possono anche essere dimensioni create dai ricordi delle persone.Questo è un mio ricordo e per l’appunto in questo ricordo io sono ragazzo,quindi sono così come ero in quell’istante-
-E di cosa parla di questo ricordo?-
-Fai silenzio!Devo pensare a come affrontare la prova che mi aspetta.-
Due persone stavano andando incontro ad Hermione e Piton,erano una ragazza e un ragazzo.
-Severus!Finalmente ti abbiamo trovato!Ma cosa ci fai qui?E soprattutto perché sei con un’altra mezzosangue?Non ti basta la Evans?-
-Basta Nacissa,non c’è tempo,fra un po’ inizia Pozioni.Faremo meglio ad andare se non vogliamo arrivare in ritardo-
Lucius Malfoy e la futura signora Malfoy sorrisero a Piton che fece lo stesso di rimando.
-Andate avanti,vi raggiungo fra un po’-
-Come vuoi,ma ti consiglio di non perdere più tempo con tale feccia!- Detto ciò Lucius si allontanò in direzione del castello.
Hermione non capiva come mai Lucius fosse riuscito a vederla,il ricordo era di Piton e lei di certo non ne aveva mai fatto parte,ma allora perché l’aveva vista?
Il professore,ora ragazzo intuì ciò che passava per la mente di Hermione.
-Questo non è un ricordo normale,Granger.Questa è una dimensione che si rifà sul ricordo,quindi gli altri ti possono vedere e tu puoi interagire con loro.-
-Ok.Ma come faceva a sapere che sono mezzosangue?-
-Già,strano-
-Malfoy ancora non mi conosceva quando era ragazzo,e come avrebbe potuto,non ero ancora nata!-
-Quante volte ti devo dire che questa è una dimensione e che quindi non rispecchia la realtà?!-
-Cosa dobbiamo fare?-
-Seguire il corso naturale del ricordo!Vado a lezione-Piton sorrise,andava a lezione?Si,andava di nuovo a lezione,avrebbe potuto rivivere una parte della sua adolescenza e in questo modo,almeno in quella dimensione avrebbe potuto cambiare le cose.
-E io?-
Piton se ne andò senza risponderle,lasciandola sola ad affrontare un mondo a lei sconosciuto.Hermione non sapendo cosa fare decise di vedere com’era la Hogwarts di Piton,di Sirius,dei genitori di Harry e di Lupin,magari durante il suo giro di ricognizione avrebbe potuto incontrarli,parlare con loro.Era semplicemente curiosa.Così intraprendendo il cammino che in precedenza aveva percorso Piton,si avviò verso il castello.
Incominciò a piovere,prima solo due goccie poi improvvisamente si scatenò una furiosa tempesta.Hermione si rifugiò nella sala grande,dove incontrò una persona che aveva già visto nella dimensione creata per lei.
-Hermione cosa ci fai qui?-
-Lupin?-
-No,Sirius.Certo che sono Lupin.Dimmi ti hanno lanciato un confundus?-
-N-no.-
“Strano,mi conoscono tutti quelli che incontro.Piton ha detto che posso interagire con il suo ricordo anche se non ne faccio parte ma allora perché le persone in questo ricordo mi riconoscono come se fossi parte integrante di esso?”
-Ci siamo preoccupati sai? Soprattutto Lily.Hermione Granger che salta una lezione,assolutamente incredibile!-
-Lily?-
-Sicura che tu non sia vittima di un confundus?Hai sbattuto la testa o cosa?- Lupin preoccupato le andò in contro e si assicurò che stesse bene.
-Credo di non ricordare bene alcune cose,mi potresti rinfrescare la memoria?-Hermione approfittò dell’occasione,Lupin le avrebbe detto ciò che lei non riusciva a capire,che ruolo aveva in quel ricordo?
-Si,certo.Ma prima dimmi chi è stato a farti perdere la memoria!-
-Uhm…Lucius Malfoy-Era l’unico serpeverde che conosceva,inoltre così si sarebbe anche potuta vendicare.L’aveva chiamata mezzosangue,così come faceva quel furetto di suo figlio Draco.
-Gliela faremo pagare,tranquilla,ora cos’è che non ricordi?-
-Perché voi mi conoscete?-
-Ovvio,no?Ti abbiamo conosciuta quando il cappello parlante ti ha smistato nel nostro dormitorio e da allora siamo diventati amici-
“Quindi ho ragione!Io sono parte integrante del ricordo cioè,non del ricordo di Piton bensì della dimensione della Mahara e in questa dimensione s’intrecciano la mia realtà se fossi nata quando è nato Piton e il ricordo di quest’ultimo”
-Forse è meglio che ti porti in infermeria,hai una brutta cera!-
-No,no.Sto bene,scherzavo!Ci sei cascato,figurati se io non mi ricordo come ci siamo conosciuti!- Hermione distese le labbra in un sorriso che sperava non sembrasse falso,doveva essere piuttosto brava a fingere,visto che Lupin si lasciò andare in una risata che assomigliava ad un ululato.
-Incredibile,oggi sei piena di sorprese,prima salti una lezione e poi vai in giro a fare scherzi.Sicura di essere Hermione Granger?-
-Ovvio che si.Comunque per quanto riguarda Lucius,facciamogliela pagare lo stesso,è un peccato non farlo!-
-Ok,ora ho la conferma che tu non sei Hermione!-
-Ahahah,divertente-
-E chi ti dice che io stia scherzando?-Lo disse in tono serio,ma su quel volto che fin da ragazzo non nascondeva le traccie di un terribile segreto,comparve un sorriso.
-Tu,invece,perché non sei a lezione?-
-Ecco,io…non ne avevo voglia. Sono stanco,ieri sera non ho proprio dormito-Immediatamente il sorriso scomparve,era chiaro che Lupin si stesse riferendo al fatto che molto probabilmente la sera precedente si fosse trasformato in lupo mannaro.
-Oh…ehm mi potresti dare l’orario per favore? Io l’ho dimenticato-
Lupin non rispose e le porse solamente l’orario,Hermione aveva bisogno di vedere Piton,avrebbero dovuto parlare trovando il modo di tornare alla realtà.
Sull’orario c’era scritto che dopo pozioni c’era Difesa contro le arti oscure con i serpeverde,quindi ci sarebbe stato anche Piton.
-Bene andiamo a lezione!-
-Tu vieni senza libri?-
-Oh,già i libri…-
“Saranno in dormitorio,meglio che li vada a prendere”
Il castello non era affatto diverso.Prese i libri e si diresse verso l’aula di Difesa contro le arti oscure…
  
Recensite!! Se non vi è chiaro qualcosa,domandate pure! P.s. Grazie in anticipo… 

 

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Capitolo 8
*** Il peggior ricordo di Piton ***


 -Sedete,prego- Il professore di Difesa contro le arti oscure era un tipo robusto con grosse spalle e due grandi paia di baffi che gli conferivano un’aria severa,il classico professore capace di mantenere il silenzio solo con lo sguardo. Hermione e Lupin sedevano allo stesso banco,entrambi attenti a ciò che diceva il professor Alekos.Stava spiegando gli incantesimi muti e la loro efficacia durante le battaglie,infatti per l’avversario era molto più difficile individuare la contromossa esatta.
-Bene,allora ragazzi ora ci alleneremo un po’ con la pratica-
I ragazzi spostarono i banchi con un incantesimo per far spazio.Il professore incominciò a dividerli a coppie,un grifondoro e un serpeverde.
- Potter-Malfoy,Black-Averroè e Piton-Granger.Su,a lavoro!Ricordatevi,l’importante è la concentrazione!-
“Che fortuna,così finalmente posso parlare con lui!”
-E ricordate,non voglio sentire una parola!- Aggiunse Alekos
“Meraviglioso!Addio ‘parlare con Piton’!”
Hermione e Piton si posizionarono una davanti l’altro,Piton doveva attaccare e Hermione si doveva difendere.La bacchetta di Piton si mosse senza che lui proferisse parola ma Hermione prontamente pensò “Protego!” e mosse la bacchetta con grande velocità.L’incantesimo venne respinto dal Protego di Hermione.Piton assunse un’aria furente. Quella stupida ragazzina non aveva capito le sue intenzioni. Aveva provato un incantesimo,da lui inventato,che consentiva a due o più persone di parlare telepaticamente. Doveva trovare un altro modo per parlare con lei,tutti nella stanza non badavano a cosa stessero facendo gli altri così sussurrò –Muffliato-
L’aveva sussurrato proprio per far capire le sue intenzioni a Hermione,che capendo l’errore commesso arrossì visibilmente,aumentando il fastidio di Piton.
-Ho sempre trovato quell’incantesimo utile!-
-Immagino che tu,Potter e Weasley abbiate usato più volte questo incantesimo per progettare le vostre grandissime e gloriose imprese durante le ore di lezione!-
-Mentre lei,invece,lo usava per ascoltare meglio le lezioni immagino?-Hermione era visibilmente alterata,ma chi si credeva di essere?
-Ma come osi?Ti devo ricordare che io sono pur sempre il tuo professore?-
-Quante volte le devo dire che questa è una dimensione e che quindi non rispecchia la realtà?!-Disse Hermione,ripetendo la frase che poche ore prima aveva detto Piton
-Già,hai ragione sai Granger?Io qui non sono un tuo professore,quindi non ho nessuna regola che m’impedisca di lanciarti una fattura,ma…-
-Ci provi solamente!-Hermione si meravigliò di se stessa e si pentì immediatamente.
-Non m’interrompa o potrei cambiare idea su quello che stavo per dire!Vede ciò che mi spinge a non farle del male è il dimostarle il mio essere superiore …Ma anche la pazienza ha un limite,signorina Granger!-
Nessuna parola riuscì ad uscire dalle labbra di Hermione,era come paralizzata.
-Ho fatto l’incantesimo per darle appuntamento,questa sera subito dopo cena davanti l’aula di trasfigurazione.Per lei non deve essere una novità aggirarsi di notte nel castello- Piton sorrise maligno e tolse l’incantesimo in contemporanea con il professore che annunciava la fine della lezione.La giornata trascorse in modo tranquillo,o almeno fu tranquilla fino il pomeriggio.Gli studenti avevano finito le lezioni e ora si gingillavano nel parco con il sole che tramontava.Hermione stava parlando con Lily,era sempre stata curiosa riguardo i genitori di Harry ed era rimasta visibilmente stupita quando Lily disse che James era un bambino di tre anni viziato e prepotente. C’erano anche James,Lupin,Sirius e Minus.Lupin leggeva tranquillo un libro,mentre Sirius guardava annoiato James acchiappare il boccino che poi liberava di nuovo e Minus faceva lo stesso.
La scena che seguì dopo inorridì Hermione.Piton stava risalendo verso il castello quando James lo chiamò insultandolo,Piton tirò fuori la bacchetta ma Sirius lo disarmò,poi seguirono varie fatture tutte a danno di Piton.Lily sconvolta corse a difendere Piton ma lui la chiamò ‘mezzosangue’ e la ragazza offesa lo lasciò nelle mani di James e Sirius.
-Chi vuole vedermi togliere le mutande a Mocciosus?-
Era la voce di James,una voce beffarda e fredda.Tutti risero e lo incitarono mentre Hermione consapevole di non poter far nulla si voltò per non assistere alla scena.Dopo un po’ sentì una mano posarsi sulla sua spalla.Era quella di Lupin.Aveva un espressione del tipo ‘si divertono così,non ci possiamo fare nulla’
-E’ finita,lo hanno lasciato andare.Puoi girarti.-
-Ma perché?-
-L’ha chiamata mezzosangue,meritava una lezione!-Intervenne Sirius che sorrideva al solo pensiero di ciò che avevano fatto.
-Non l’avrebbe mai chiamata così se non fosse stato umiliato prima da voi!-
-Calmati Hermione.Sai come sono fatti…-
-No che non mi calmo!Perchè lo trattate così?-
-Semplicemente perché esiste- Rispose Sirius con un’alzata di spalle
James che stava ascolatando da lontano la discussione si avvicinò per dar man forte ai suoi amici
-Che problema hai?-Sorrise beffardo.
-Che problema ho?Io non posso credere che al mondo possano esistere persone tanto crudeli e idiote!-
-Idiota a chi?Vuoi fare la fine del tuo amichetto Granger?- Fulmineo mise una mano sotto la veste ed estrasse la bacchetta
-Levicorpus!-
-Protegooo!- L’incantesimo scudo funzionò con tale forza da mandare a terra ambo tre i ragazzi.Hermione era furiosa,stava per prendere a calci il padre di Harry!
-INCARCERAMUS!- l’incanto uscì come un grido sovraumano dalla bocca di Piton che assisteva,nascosto dietro un albero,alla scena.
Aveva deciso d’intervenire,ne aveva abbastanza di ragazze che lo difendevano.Lui si sapeva difendere da solo,non aveva bisogno di nessuno!
L’incanto colpì in pieno petto Sirius che stava cercando di liberarsi senza riuscirvi
-Basta!-Ora era Lupin ad essere furibondo-James,Sirius,Hermione FINITELA!-
Tutti lo guardarono basiti,era rosso dalla rabbia.
-Si,certo-La voce di Sirius era come svuotata
-La finiamo,ci stavamo solo divertendo,tutto qui!-
Lupin abbassò lo sguardo e mugugnò qualcosa rivolto ai suoi amici che notando lo sguardo furioso e la tristezza che non abbandonavano il suo volto scelsero di ritornare al castello,lasciando soli Piton ed Hermione.Era buio,la luna non si vedeva e per il parco imperversavano le tenebre.
-Professore,come si sente?-
-Hai assistito a tutta la scena?-Si avvicinò alla ragazza con passo fermo e deciso,controllando a fatica la rabbia.
-I-io…si!-
Piton si avvicinò ulteriormente alla ragazza,le afferrò i polsi.Li stringeva così forte che Hermione non sentiva più lo scorrere del sangue.
-Giura!Giura che non ne parlerai con nessuno!NESSUNO!- Non smise di stringere i polsi della ragazza che ora aveva seriamente paura. Lei cercò di divincolarsi ma non l’ebbe vinta.
-Lo giuro!Lo giuro!Mi lasci andare,mi fa male!-
La lasciò andare e s’inoltrò nelle tenebre… 

 

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Capitolo 9
*** Il ballo e la rivelazione. ***


-Scusa Hermione,mi dispiace.Non dovevo prendermela con te!- Le scuse di James apparivano sincere,così Hermione decise di perdonarlo,anche perché era troppo stanca per affrontare una nuova discussione su ciò che i malandrini avevano fatto a Piton.Le dispiaceva per quell’uomo che per la prima volta appariva agli occhi di Hermione come un uomo,semplicemente come un uomo.Aveva sofferto e per questo aveva alzato un muro fra sé e gli altri.Hermione voleva abbattere quel muro,voleva che lui si fidasse di lei,voleva che lui non dovesse più soffrire.Piton per lei non era più un pipistrello gigante che si gingillava rendendo un inferno la vita altrui,ma un eroe incompreso,un uomo solo che aveva bisogno di aiuto.Stancamente si lasciò cadere sul letto,s’infilò sotto le lenzuola e si fece cullare dal dolce tepore che vi era sotto le coperte,mentre fuori il vento non smetteva di soffiare.
 
-Hei,Hermione,sveglia!E’ Natale!Auguri!-
-Sono tornata?Piton c’è riuscito o ho solo sognato tutto?- Sgranò gli occhi assonnati e invece di Ginny vide Lily che la guardava stranita.No,non aveva sognato.Era ancora nella dimensione della mahara,questo era solo un altro ricordo di Piton,il sorriso sulle labbra della ragazza scomparì per lasciar posto a una smorfia carica di malinconia.
-Ma che dici?Hai sbattuto la testa ieri sera?-Nonostante il tono ironico Lily le sorrideva con gentilezza e con un po’ di preoccupazione.
-Hai detto che oggi è Natale?- Non ci poteva credere,Piton aveva un ricordo doloroso perfino del giorno di Natale.
-Certo che è Natale!E’ meraviglioso non trovi?Ho sempre adorato il ballo di Natale e poi questo è l’ultimo!Dovrà essere speciale!-
-Oh,già…il ballo,beh io non ci andrò!-
-Ma che dici?!-La guardò scioccata e incredula poi non avendo ricevuto risposta proseguì- Hermione che ti prende?Lupin ti ha invitata una settimana fà e tu hai accettato!Inoltre hai già comprato il vestito!-
Lily era indignata.Dal canto suo Hermione ricordò di come funzionassero le dimensioni create dalla mahara e la meraviglia dipinta sul suo volto diminuì lievemente.
-Certo,certo.E’ che sono un po’ stanca in questi giorni.Figurati se non mi ricordo del ballo e di tutto quello che hai detto- Si mise a sedere sul letto e incominciò a pensare a quello che Lily le aveva appena riferito. Lupin l’aveva invitata…lei sarebbe andata al ballo con lui.Le gote di Hermione arrossirono leggermente quando pensò che sarebbe andata al ballo con un suo ex professore.Aveva anche voglia di vedere il vestito,così chiese a Lily
-Hai detto che ho già comprato il vestito,dov’è?-
-Nel cuscino!-
-Cosa?-
-Hermione!Dove vuoi che sia?!Che dici,magari è nell’armadio?-
-Ok.Bastava dirlo-
-Si può sapere cosa diavolo hai stamattina?-
-Nulla- Lily le lanciò uno sguardo scettico e Hermione alzandosi dal letto ripetè più a se stessa che a Lily  –Davvero,sto bene!- Aprì l’anta dell’armadio e rimase sbalordita.Il vestito oscurava tutti gli altri abiti,era blu notte,lungo e un po’ pomposo.In poche parole era stupendo!
Mentre contemplava quel capolavoro di sartoria si rese conto che Lily continuava a lanciarle delle occhiate come se dovesse svenire da un momento all’altro.
-Tu andrai con James?-Sperava di spostare l’attenzione di Lily da lei a James.
-Beh avevo pensato a babbo Natale ma a quanto pare è impegnato,così la mia scelta è ricaduta su James- Scoppiarono in una fragorosa risata che coinvolse tutte le altre ragazze nel dormitorio.Il giorno trascorse in fretta,tutte le ragazze lo passarono in gran parte preparandosi per il ballo,nei bagni dei dormitori era un fuggi-fuggi generale.Ragazze e ragazzi si prepararono con molta cura e prima di uscire ricontrollavano per la decima,o ventesima volta in alcuni casi,i capelli,l’abito e il trucco( questo solo le ragazze). Lily era bellissima con i capelli rossi che ricadevano su un vestito verde smeraldo che faceva risaltare i suoi occhi.Hermione,invece, aveva raccolto i capelli come una dama ottocentesca e infilò l’abito con molta cura e attenzione.Le stava benissimo,sembrava fatto su misura per lei.Scesero insieme fino la sala grande dove,davanti la porta c’erano i due ragazzi ad aspettarle.
-Sei bellissima-Disse James a Lily
-Sei bellissima-Disse Lupin a Hermione
“Che fantasia” pensò Hermione.I ragazzi offrirono loro il braccio e le ragazze prendendolo si diressero al centro della sala.Hermione e Lupin stavano già ballando da molto quando lei accaldata gli chiese di andare a prendere qualcosa da bere.
-Questa sera ogni tuo desiderio è un ordine- Si allontanò cercando di evitare le altre coppie che danzavano.
-Potrei vomitare- Una voce fredda e sarcastica le giunse alle spalle.Si voltò di scatto e si ritrovò Severus Piton di fronte.
Piton era già nella sala quando Hermione e Lily avevano fatto il loro ingresso a fianco dei rispettivi accompagnatori. Il suo sguardo si era posato su Lily,non l’aveva mai vista così raggiante,così bella,poi notò il suo accompagnatore e il suo cuore si spezzò proprio come quella sera.Il dolore rimaneva anche nei ricordi,ma almeno lì,nei ricordi Lily era viva e questo lo rendeva felice.Dietro Lily e James c’erano Lupin e una ragazza davvero carina.Strano,non si ricordava di quella ragazza,nel suo ricordo Lupin non aveva neanche partecipato al ballo.Improvvisamente capì.Era la Granger!Hermione sorrise,forse per qualcosa che le aveva detto Lupin,e Piton si disse che carina non era l’aggettivo adatto,quella sera la Granger era davvero bella!Aveva bisogno di parlarle,doveva dirglielo,lei doveva sapere.Attese per quasi tutta la serata che Lupin si allontanasse dalla ragazza e quando questo accadde si avvicinò ad essa...
-Come scusi?-
-Ho detto che potrei vomitare!Non pensavo che Lupin potesse essere così disgustosamente sdolcinato-
-Se per lei è così disgustoso perché si è avvicinato a noi?- Chiese Hermione con un cipiglio che sapeva di vittoria
-Mi sono avvicinato a lei signorina,non a lui!-
-E’ lo stesso.Perchè l’ha fatto?-
-Mi concede un ballo?- Allungò la mano come per invitarla a danzare.Hermione era a dir poco stupefatta,Piton che le chiedeva di ballare? Forse aveva davvero sbattuto la testa!La mano di Piton non accennava ad abbassarsi.La ragazza si voltò per controllare se Lupin stesse tornando ma non si vedeva da nessuna parte.
Piton continuava ad osservarla ghignando,doveva aver capito cosa stesse pensando Hermione che alla fine prese la mano del professore e si lasciò condurre in pista.Piton era impeccabile,non sbagliava nulla.Hermione era troppo imbarazzata per vedere dove metteva i piedi così facendo quelli di Piton erano decisamente in pericolo!Il professore ora ragazzo non aveva smesso per un solo istante di guardare Hermione,che,al contrario,faceva di tutto per non incontrare lo sguardo del professore.  Piton mormorò qualcosa e Hermione alzò lo sguardo.
-Cosa ha detto?-
-Ti ho appena chiesto scusa!Non costringermi a dirtelo di nuovo!-
-Scusa?E per cosa?- “Magari si è deciso a cambiare,a non trattare male ogni cosa che respiri intorno a lui!”
-Credo di aver fallito…non ho superato la prova Granger.Resteremo qui,bloccati,per sempre!-
 Hermione smise di ballare,delle lacrime scesero dai suoi occhi attraversando le gote e poi cadendo ,con un tonfo sordo,a terra. Era incastrata in quella dimensione!Non avrebbe più rivisto i suoi genitori né Harry né Ron…La realtà,la vita vera,era finita per lei…sarebbe dovuta rimanere nei ricordi di Piton per tutta la vita?Perchè?Perchè Piton credeva di non aver superato la prova?Perchè non aveva chiesto il suo aiuto? Lasciò la mano di Piton e corse fuori dalla sala.Aveva bisogno di aria,di allontanarsi il più possibile dall’uomo che le aveva fatto perdere la famiglia,gli amici,la vita.Dall’uomo che le aveva fatto perdere tutto…  

 

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Capitolo 10
*** Piton si confessa ***


 Eccola.Finalmente l’aveva trovata,aveva controllato ogni zona del castello per scovarla,non trovandola aveva pensato di andare in riva al lago,l’aveva notata spesso lì durante i setti anni ad Hogwarts.Era in piedi e fissava con sguardo vitreo il lago,Piton rallentò il passo e le si posizionò accanto.L’aveva seguita per timore che la Granger potesse fare qualche pazzia,ma era più forte di quanto credesse.Rimase in silenzio aspettando che la ragazza si sfogasse contro di lui.La reazione che Piton si aspettava da Hermione non si lasciò attendere.Hermione puntò i suoi occhi in quelli neri e freddi del professore,prese un respiro,e puntò l’indice accusatorio verso di lui.
-Lei!Lei!Brutto,lurido,infame pipistrello gigante!Io non potrò più rivedere i miei genitori per colpa sua!La mia famiglia!I miei amici!Non potrò neanche rivedere la MIA Hogwarts per colpa sua!Io rimarrò qui per sempre,in un luogo,dentro dei ricordi,che non mi appartengono!-riprese di nuovo fiato e ricominciò senza dare a Piton il tempo di parlare -Che stupida che sono!Lo sa cosa ho pensato di lei ultimamente?Ho pensato a lei come ad un eroe,un EROE!Un uomo che ha rischiato la sua vita per la nostra,un uomo che ha sofferto e che per questo è diventato crudele.Con Ron ed Harry l’ho sempre difesa,sempre!Ma mi sbagliavo!A lei non interessa nulla degli altri,tutto gira intorno a lei e alle sue sofferenze!Lei si deve comportare sempre e solo come uno STRONZO!- Aveva il fiatone,non riusciva più a parlare,cercò di reprimere le lacrime senza riuscirci. Piton si era oscurato in volto,non si riusciva a capire cosa stesse provando poi fece un passo avanti e la luna colpì in pieno la sua figura,i suoi lineamenti erano quelli di una persona furiosa che cercava di controllarsi a stento
-Ma cosa credi?Piccola signorina so-tutto-io!CHE CREDI? Credi che io mi diverta a rivivere i più dolorosi momenti della mia vita?!Se solo non lo avessi fatto…se solo fossi riuscito a non rifarlo…- Il volto di Piton era il volto di un ragazzo straziato dal dolore,la rabbia di Hermione improvvisamente scomparve guardandolo.Non era possibile,non era umanamente possibile soffrire tanto.
-P-perché pensa di aver fallito la prova?-
-La prova consisteva nel non ripetere uno dei più grossi errori della mia vita,io non volevo dirlo,so solo che in quel momento non ero padrone delle mie azioni.Quelle maledette parole sono uscite dalle mie labbra senza la mia volontà.Era come se non fossi io a dirle,ma le ho dette!- Si sedette e lo stesso fece Hermione che però continuava a non capire.
-Non riesco a capire!Quali parole non avrebbe dovuto dire?-
-Per capire dovrei raccontarti tutto-
-Allora lo faccia!-
-Granger il mio passato NON ti riguarda!!- Hermione si gonfiò così tanto che Piton temette che da un momento all’altro potesse scoppiare e infatti così fece…
-NON MI RIGUARDA?!CERTO CHE MI RIGUARDA!IO SONO QUI PER COLPA SUA E LEI E’ TENUTO A SPIEGARMI ALMENO IL PERCHE’!- Hermione era fuori di se dalla rabbia.Piton dovette ammettere che la ragazza aveva ragione,inoltre comunque non avrebbe potuto raccontare nulla del suo passato a nessuno vista la situazione in cui erano.Lentamente incominciò a raccontarsi e a narrare il suo passato.Per lui non era facile,ma viste le circostanze e la persona a cui lo stava raccontando era meno difficile del previsto. Stimava Hermione,la reputava intelligente anche se alcune volte era davvero saccente.Le raccontò del suo arrivo ad Hogwarts,del primo incontro con James e Sirius,del primo incontro con Lily.Le disse che l’aveva sempre amata e loro erano stati amici fino a quando lui non aveva rovinato tutto.Il peggior ricordo della sua vita era quello a cui Hermione aveva assistito,e proprio in quel ricordo lui chiama mezzosangue Lily,nella prova non era riuscito a non dirlo nonostante si fosse morso la lingua pur di non parlare,quelle parole sono uscite lo stesso relegandoli in quella dimensione.Era indeciso se continuare o no a raccontare,non era necessario dire nient’altro per far capire ad Hermione cosa era successo,ma quando i suoi occhi incontrarono quelli ambrati della ragazza continuò a narrare la sua vita.Delineò con particolari il suo ingresso nei mangiamorte,Lily con James,la sua sofferenza,la profezia che aveva ascoltato e che poi aveva riferito a Voldemort,l’orrore e il senso di colpa quando scoprì a che si riferiva la profezia,l’incontro con Silente,la morte di Lily e infine tutti gli anni trascorsi nelle file dei mangia morte come spia di Silente,poi l’ordine dello stesso Silente di ucciderlo,di uccider l’unica persona che si fidava di lui,l’unica persona cara che gli era rimasta.Quando finì il racconto ci fu solo il silenzio ad attenderlo,forse si era spinto troppo in là eppure si sentiva meglio.Aveva raccontato tutta la sua storia solo a Silente di cui si fidava ciecamente,ora che l’aveva raccontata anche ad un’altra persona era felice che quella persona fosse la Granger.
-Ho raccontato tutto questo solo a lei e a Silente-
Tutto ciò che Piton le aveva detto ebbe uno strano effetto su Hermione che senza parlare(cosa avrebbe potuto dire?) prese la mano del professore nella sua e incredibilmente il professore non la ritrasse.
Incominciò a nevicare,ma loro non si mossero,entrambi fissavano il lago con sguardo vitreo cercando di non pensare a nulla.
Hermione lasciò andare la mano del professore e lui sembrò infastidito da quel gesto ma non parlò,cosa che invece fece Hermione.
-Grazie-
-Grazie?-Piton ghignò,era strano sentirsi dire grazie da una persona che avevi appena condannato ad una vita composta solo dai tuoi ricordi.
Hermione annuì,poi tornò a fissare il lago,e il suo sguardo fu catturato da una luce che veniva verso di loro attraversando il lago.Un rumore assordante echeggiò nell’aria.
-Professore?-
-Si ho sentito!Dietro di me Granger!- Hermione senza bacchetta ubbidì a Piton che prontamente cacciò la sua da sotto il mantello.La figura avanzava lentamente,come se stesse male o come se fosse ferita.Man mano che avanzava i suoi contorni apparivano sempre più nitidi.Era bianca,un bianco quasi cristallino.Il corpo di una donna con il viso e le sembianze di un infero era ora a pochi metri da loro.Aveva tre occhi e quattro braccia,era mostruosa.Sia Piton che Hermione capirono chi era la creatura che avevano di fronte.Era la mahara,e quello era il vero aspetto di essa.Piton ,che era più vicino, vide che all’altezza del terzo occhio c’era un buco che si allargava ogni secondo che passava.Un secondo boato tornò a riempire l’aria,seguito da un grido straziante,quello della mahara.Tutto divenne nero,poi di un bianco accecante. Hermione e Piton non sentirono più il terreno sotto i piedi,stavano cadendo in un pozzo senza fondo.Chiusero gli occhi.Un altro boato,poi solo due tonfi di due corpi che toccavano terra. 
 
 
RECENSITE!!! 

 

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Capitolo 11
*** Il ritorno alla realtà. ***


Il ritorno alla realtà.

Hermione aprì gli occhi e quando vide l’ambiente che la circondava,non riuscì a non ridere.Piton li aveva aperti nello stesso istante e l’ombra di un sorriso apparì anche sul suo volto.Tutto quello che era accaduto era a dir poco surreale,ma la fine di quel viaggio non era  stata irreale,no,era stata semplicemente improvvisa e inaspettata.Scoprirono per la prima volta la bellezza della foresta proibita e dei suoi alberi che li sovrastavano,era bella perché era reale,perché loro la conoscevano,anche se non a fondo,ma comunque la conoscevano.Della creatura che poi avevano scoperto essere una mahara nessuna traccia,sparita o meglio distrutta.Si rimisero in piedi con qualche difficoltà,erano esausti come se non dormissero da giorni,e si diressero verso il castello,il vero castello.
-Professore,non mi fraintenda,sono felice di essere tornata nella vita reale,ma perché esattamente ci siamo riusciti?-
-Ecco,io…io credo di essermi sbagliato…-
Hermione guadò il professore che era ritornato ad essere un uomo,sul suo volto si leggeva chiaramente l’ombra di quel ragazzo che sulla riva del lago le aveva aperto il cuore.
-Vuole dire che la prova della mahara non era quella di non chiamare Lily mezzosangue?-
-No,ed ora capisco il perché io l’abbia chiamata nuovamente così,nonostante non volessi-
-Perché?-
-Credo che la mahara non abbia reso possibile cambiare quella parte di ricordo,per poi costringermi ad affrontare la vera prova-
-E sarebbe?- Immaginava quale potesse essere la risposta,ma voleva una conferma.
-Signorina Granger,credo che lei conosca già la risposta-
-Beh,si…forse la prova consisteva nel mostrare la sua parte migliore a qualcuno?Oltre Silente intendo…-
-Deduzione corretta,Granger- 
-Quindi…quindi…-
-Si,quindi abbiamo eliminato quell’informe creatura-
 Hermione rabbrividì al solo ricordo della mahara,c’era qualcosa nel suo aspetto o in quello che faceva che la rendeva temibile e spaventosa.Sperava di non rincontrare mai più in tutta la sua vita una creatura tanto abominevole.Il castello si faceva sempre più vicino.Erano appena usciti dalla foresta quando Piton bloccò la strada ad Hermione.
-Si ricorda della promessa che mi ha fatto?- La voce del professore era calma,i suoi occhi scrutarono quelli della ragazza.
-C-certo…io non dirò niente a nessuno,manterrò la promessa!-
-Io l’avviso Granger,e mi creda,glielo sto dicendo solo per il suo bene- si chinò sul viso della ragazza e continuò sussurrandole all’orecchio-se lei dirà quello che le ho detto,se lei infrangerà la promessa fattami,le accadranno cose molto spiacevoli- rialzò il capo e tornò a fissarla negli occhi.Con un immenso sforzo si girò e si allontanò dalla ragazza.
-P-professore dove sta andando?-
-Dalla preside,le devo dire tutto quello che sappiamo sulla mahara.Ci vedremo domani signorina Granger. Notte.-
-Buona notte,professore-
Vedendo la figura del professore allontanarsi,Hermione si sorprese a pensare che gli voleva essere accanto in ogni momento,dalle occasioni più difficili a quelle più futili.Era cambiato qualcosa in lei.Arrivò nella sala comune dei grifondoro continuando a pensare al suo professore,al mistero ancora non svelato del tutto,che lo circondava e al suo più che discreto fascino.
-Hey,Hermione…sei tornata,finalmente!-
Harry e Ron l’avevano aspettata insieme a Ginny che però si era addormentata sulla sedia vicino il focolare.
-Ragazzi!Che bello vedervi!Ho avuto tanta paura!-
 Veloce come un missile li abbracciò tutti (anche Ginny che stava dormendo),era felicissima.
Harry e Ron perplessi da quella insolita e violenta manifestazione d’affetto (Hermione stava quasi uccidendo Harry nell’abbraccio stritolatore) si allontanarono da Hermione temendo un nuovo attacco alias abbraccio da parte della ragazza.
-Hermione?Perchè poco fà hai cercato di stritolarci?- chiese Ron che continuava a rimanere fuori dalla sua portara.
Harry e Ron non si erano accorti di nulla?Eppure era stata in quella dimensione per due giorni!Poi la grifondoro ricordò le parole di Silente.Spesso nelle dimensioni parallele alla realtà il tempo scorre in modo diverso,due giorni trascorsi in quella dimensione equivalevano ad un’ora trascorsa nella realtà.Le sue ipotesi era giuste come dopo ebbe modo di appurare,ma in quel momento smise di pensare alla questione temporale relativa le dimensioni e si concentrò nel raccontare ai suoi amici cosa le era successo. Come promesso a Piton,Hermione tralasciò gran parte di ciò che le era accaduto e che riguardava il passato del professore.
-E’…è…mio Dio- Questo è tutto quello che Ron riuscì a proferire,dopo aver ascoltato attentamente ciò che Hermione aveva detto,Harry,invece, capì che l’amica aveva tralasciato alcune cose,ma non le chiese nulla al riguardo.
-Hai detto che hai visto Fred?Ti ha detto di dirmi qualcosa?- Era una domanda più che legittima da parte di una persona che aveva recentemente perso un caro,ma Hermione con un piccolo cenno del capo rispose a Ron ,che no,Fred non aveva detto nulla.Ron spostò lo sguardo  e incominciò a fissare in modo quasi morboso un punto lontano fuori dalla finestra,poi un rumore catturò l’attenzione dei tre.Ginny che stava ronfando ignara,era caduta dalla sedia,e sembrò che neanche la caduta fosse riuscita a risvegliarla,ma dopo poco la ragazza si alzò lamentandosi per il dolore.
I tre incominciarono a ridere a più non posso,Ron si era letteralmente messo a gattoni sul pavimento e batteva con il pugno per terra,Hermione si teneva un fianco per il troppo ridere ed Harry si era accasciato dalle risate.
-Ah,ah,ah.Divertente!Davvero molto!- Non ottenne nessuna risposta dagli altri ancora impegnati a ridere e così continuò-Hermione almeno tu!-
-S-si,si scusa Ginny- Hermione si asciugò le lacrime e corse a riabbracciare l’amica.
L’orologio della torre di grifondoro suonò la mezzanotte.I quattro,che erano gli unici ancora svegli nella sala,si diedero gli auguri di Natale e corsero a prendere i regali.Per Hermione questo era il secondo Natale in soli due giorni,inoltre avrebbe partecipato al ballo del settimo anno per la seconda volta!Era entusiasta ma la felicità lasciò presto spazio alla stanchezza e alla tristezza.
-Piton ti ha messo in punizione anche a Natale, vero?- Chiese Ginny
“No,cavolo.L’avevo dimenticato.Dopo tutto quello che ho passato,Piton non può ancora volermi dare una punizione a Natale!Sarebbe un’ingiustizia!Domani andrò dritta nel suo ufficio e gli chiederò di spostarmi la punizione!”
Con questa idea in mente,Hermione Jean Granger salì la scala a chiocciola del suo dormitorio e si lasciò andare in un sogno ristoratore.
 
Piton era appena tornato nel suo ufficio,si stava togliendo il mantello quando si fermò a pensare alla Granger e all’avventura affrontata insieme. Ripercorrere quei ricordi in sua compagnia era stato molto meno doloroso.Quella notte l’immagine di Hermione,con il suo vestito blu,fece capolino diverse volte nella mente del professore. 

Recensite!

 

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Capitolo 12
*** Pensieri,parole e sogni. ***


La vita non è illusione né finzione ma i sogni e le illusioni fanno parte della vita, son elementi essenziali della realtà; sono la più alta e degna e nobile espressione della vita
Giovanni papini
 

La neve incominciò a cadere lentamente, posandosi sul suolo, fuori dal castello. I piccoli fiocchi erano stati attesi con ansia da tutti, professori, studenti e Gazza, beh forse quest’ultimo non l’attendeva poi così tanto. Nella torre di Grifondoro gli studenti e le studentesse stavano dormendo, beandosi del dolce calduccio che vi era sotto le coperte. Anche Hermione, sfinita dalla strana avventura, affrontata con un bizzarro compagno di viaggio, si era addormentata.
 
Era seduta vicino la riva del lago, ghiacciatosi per la neve e il gran freddo. Una figura avvolta di nero stava procedendo, con passo cadenzato, verso di lei, e più si avvicinava più ad Hermione tremavano le gambe. Un mostro, che Hermione aveva scoperto essere nel suo stomaco, si trasformò in un dolce gattino, appena quella figura si fermò proprio davanti la ragazza. Portava un grosso cappuccio in testa,come se non volesse essere riconosciuto, la sua voce era poco più di un sussurro, capace sia di gelarti il sangue sia di farti provare le sensazioni più belle.
-Sei in anticipo-
-Si, non riuscivo a dormire -Le guance di Hermione si tinsero di porpora e spostò lo sguardo dalla figura, che rimaneva ancora senza volto, al lago.
-Sei venuta per prendere una boccata d’aria o per me?- L’uomo ghignò.
-P-per te… -rispose la ragazza, cercando di capire da dove uscissero quelle parole, e chi ci fosse  sotto quel cappuccio nero. Il suo cuore sapeva chi era la figura incappucciata, ma il suo cervello, per la prima volta in tutta la sua vita, confondeva e rendeva incomprensibile ciò che stava succedendo. Un brivido corse lungo la schiena di Hermione quando la distanza tra lei e l’uomo diminuì. La misteriosa figura, interpretando quel brivido come un brivido di freddo, si tolse il mantello e glielo porse, nel far questo però si era dovuto togliere il cappuccio. Il viso e il corpo di quell’uomo presero le sembianze di Severus Piton. Il mostro ubicato nello stomaco di Hermione incominciò a fare le fusa, sperando che la distanza tra i due potesse diminuire ancora. Severus, come se volesse esaudire il desiderio del mostro, ora micio, si avvicinò ancora di più, i suoi occhi erano immersi in quelli di Hermione e quelli della ragazza nei suoi. Tutto accadde come se fosse stata la cosa più semplice e scontata del mondo, l’uomo le prese delicatamente la testa fra le mani e, chinandosi, portò le sue labbra su quelle di Hermione. Un bacio, solo un bacio.
 
-AHHHH-
Hermione si svegliò di colpo a causa di quel grido. Tutte le altre ragazze nel dormitorio si erano svegliate in contemporanea, ponendo fine ai loro sogni, nel caso di Hermione, ponendo fine al suo più che apprezzato sogno.
-Scusate- Una Ginny dal colore rosso, e non mi riferisco ai capelli, si era alzata a metà busto sul letto e , rispondendo allo sguardo irato, incuriosito e assonnato delle altre, si giustificò dicendo di aver sognato Harry che si baciava con Lavanda Brown, mentre quel ‘cretino’ di suo fratello, Ronald, lo incitava. Tra tutti gli sguardi irati, quello più furioso era quello di Hermione che, maledicendo la sua amica, cercò di tornare a dormire, sperando, come il mostriciattolo, di tornare a sognare Piton. Quella notte, con grande delusione della ragazza, Piton non apparve più nel suo sogno, ma nonostante questo nulla riuscì a rovinarle il giorno di Natale, fino a quando   non parlò davvero con Piton. La sera prima si era ripromessa di andare da Piton a chiedergli di essere esonerata dalla sua punizione e, così, finita la colazione, uscì dalla sala grande, ascoltando a mala pena il “Buona fortuna” di Harry e Ginny e “L’ ammazzalo” di Ron.Velocemente si diresse nell’ufficio, che ormai conosceva a mena dito ma, non trovandolo, incominciò a cercarlo nel castello. Entrò in sala professori, ma non lo trovò, nella torre nord, nella sala dei trofei, nella guferia, entrò anche nel ripostiglio delle scope, ma non trovò nessuno che rassomigliasse a un pipistrello gigante. Delusa, e anche un po’ stanca, si avviò di nuovo verso la sala grande. Ormai era ora di pranzo.
-Hei! Allora a quando i funerali?-
-Dalla faccia che ha, presto ci saranno i suoi funerali, non quelli di Piton -Mormorò Harry rivolto a Ron. Hermione, fingendo di non aver sentito, si sedette vicino Harry e incominciò a mangiare con una voracità sorprendente.
-Beh?Alloscia?- Chiese Ron, sputacchiando un po’ di quello stava masticando.
-Allora cosa?Ron non si parla con la bocca piena!- 
Ron ingoiò il boccone e rispose senza tener conto dell’ultima affermazione di Hermione
-Come è andata con Piton?-
-L’ho cercato per tutta Hogwarts, ma non c’è traccia di lui!-
-Se fossi in te non mi preoccuperei- disse saggiamente Harry
-Già, in fondo i pipistrelli dormono di giorno-
-Ron!-
-Che c’è?Non l’hai capita?- Hermione bianca in volto cercò di dare un calcio all’amico, ma era troppo distante, e così fece uno strano cenno con il capo, che Ron interpretò male.
-Era una battuta! Piton è un grosso e brutto pipistrello, e non l’hai trovato perché i pipistrelli dormono di giorno! L’hai capita ora? Ah, ho detto che è un pipistrello unticcio?-
Con uno sforzo sovrumano Harry riuscì dove l’amica aveva fallito,dando un calcio a Ron. Il viso di Ron divenne bianco come quello dei suoi due amici e un pensiero tremendo gli attraversò la mente.
-E’ dietro di me, vero?- Si girò lentamente, i lineamenti del suo viso si contorsero come quando vedeva un grosso ragno. Piton sorrise malignamente vedendo la paura negli occhi del giovane mago.
-Ma che bravo signor Weasley! Lei riesce sempre a stupirmi, la sua stupidaggine va oltre ogni mia immaginazione! -Ron mugugnò qualcosa di incomprensibile, e Piton proseguì impassibile –Lei è in punizione Weasley! E 20 punti in meno a grifondoro! Questa sera aiuterà Gazza a pulire i trofei, so che è rimasto notevolmente colpito dalla sua abilità nel pulirli, dimostrata nel secondo anno… e per la punizione riguardante lei,signorina Granger,ci vediamo alle 20:00 nel mio ufficio!-
-Ma,ecco io…-
-Granger non mi faccia perdere tempo!Cosa mi deve dire?-
-Veramente, mi chiedevo se è possibile rimandare la mia punizione,sa sta sera c’è il ballo e io…-
-Penso che i suoi ammiratori possano fare a meno di lei per qualche ora e, se così non fosse, non è un problema mio – Ghignò, e sventolando il mantello raggiunse gli altri professori, era… era quasi raggiante.
-Maledizione!- Ron era disperato.
-Oh,beh ok - Hermione non lo era poi così tanto,non le dispiaceva passare il Natale sola con il professore. Severus Piton, che stava fingendo di ascoltare un interessante resoconto della vita della Mc Granitt, pensava in segreto ad una persona, che gli era entrata nel cuore, come solo un’altra aveva fatto. Il ricordo di Lily era ancora vivido, ma Hermione non era un ricordo, lei era viva. Si possono amare due persone contemporaneamente? Non sapeva rispondere a questa domanda, eppure era quello che il suo cuore stava facendo. Aveva paura, paura di rovinare la vita ad Hermione, lui era un uomo, lei una ragazza,una ragazza matura è vero, quasi una donna ma pur sempre una ragazza, rispetto a lui. Tutto era cambiato in così poco tempo, Hermione aveva preso la sua mano e in lui era nato il desiderio che lei non la lasciasse più. Perchè gli aveva preso la mano? Forse provava la stessa cosa per lui?
-Severus? C’è qualcuno lì dentro?-
-Certo, certo Minerva-
La Mc Granitt continuò il racconto e Piton si costrinse ad ascoltarla. Non voleva pensare a nulla. Tutta colpa di quella dannata ragazza! Al tavolo dei grifondoro Hermione pensava ai suoi sentimenti nei confronti del professore. Era maggiorenne, matura e intelligente, sarebbe stata benissimo con Piton, la sua unica domanda era: Piton cosa prova per me? 

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Capitolo 13
*** Il bacio. ***


“Che il vostro cuore sia sempre colmo d’amore. Una vita senza amore è come un giardino senza sole e coi fiori appassiti. La coscienza di amare ed essere amati regalano tale calore e ricchezza alla vita che nient’altro può portare.”
Oscar Wilde
 
“Nel primo bacio d’amore rivive il paradiso terrestre.”
Byron
 
Era davanti quella famigerata e temuta porta, che invece, quella sera, le sembrava la porta che conduceva all’eden. Bussò timidamente, un fioco ‘avanti’ fu la risposta. Aprì la porta e fissò shoccata la scena che le si presentava. Sulla scrivania del professore c’erano varie pietanze, le sedie erano posizionate l’una davanti l’altra, la stanza era illuminata tenuemente e tutto ciò   le conferiva sia un’aria romantica che lugubre,stile Piton. Il professore era appoggiato al muro, dietro la scrivania, con le braccia incrociate e un piede davanti l’altro, quando vide la ragazza entrare si scostò dal muro e , vedendo il viso basito, la rassicurò.
-Non potevo mica farti morire di fame, signorina Granger- sorrise debolmente e proseguì – anche se, devo dire, che non mi dispiacerebbe affatto- mentì spudoratamente.
Hermione prese posto, e lo stesso fece Piton.
-La mia punizione?-
-Cenare con me-
-Beh, allora non è una punizione- Hermione si lasciò sfuggire queste poche parole, e Piton alzò un sopracciglio.
-Non crede che sia una punizione?-
Hermione per l’ennesima volta arrossì davanti il suo professore, quest’ultimo, sempre con il sopracciglio alzato,  comprese i sentimenti di Hermione e ne fu,suo malgrado,sollevato. Aveva organizzato tutto quello perché voleva parlare liberamente con Hermione, ma non aveva pensato che il suo sentimento potesse essere ricambiato. Aveva pensato tutto il pomeriggio al da farsi, e poi aveva deciso. Lily era morta, aveva vissuto troppi anni soffrendo per lei, non trovando il coraggio di farsi una vita, di andare avanti, ma poi era arrivata Hermione. Era bastato un suo tocco per fargli provare un sentimento da cui prima diffidava per il troppo dolore che causava. Avrebbe continuato ad amare Lily, ma in modo diverso. Non sapeva cosa gli fosse accaduto, ma era successo.
-Granger, dimmi cosa pensi…-
-Credo che lei lo abbia già capito, e…e lei?-
-Sarebbe sbagliato!-
-Ma quindi, quindi anche lei…-
Piton annuì impercettibilmente. Dopo pochi minuti il silenzio sceso fra i due fu rotto dalla rabbia del professore.
-Non posso! Granger… perché? Perchè ci è successa questa disgrazia!-
-Disgrazia?!- Hermione perse il controllo, ma non urlò. Aveva sussurrato quella parola come se non meritasse neanche di essere proferita ad alta voce.
-Come? Come può considerare l’amore una disgrazia?!-
-PERCHE’ FA SOLO SOFFRIRE LE PERSONE!-
-Non è giusto- sussurrò Hermione
-La vita non è giusta! Cosa potrei darti io? Solo dolore…-
-No!Non è come dice lei!L’amore non fa soffrire le persone, sono loro che decidono di soffrire, e lei ne è l’esempio!-
-Io NON voglio soffrire. Lo faccio per te!-
-Per me?E perché mai?Io…io ti amo!- Hermione parve stupita dalle sue stesse parole eppure era così, l’amava, l’amava come non aveva mai amato nessun altro. Avrebbe fatto di tutto per averlo. Non sarebbe stato una spettatrice del dolore del professore!
-Sono un vecchio e tu una bambina!-
-Dovresti metterti un paio di occhiali, tu sei un uomo ed io una donna!-
-Sono un mangiamorte! Ho ucciso, torturato, solo per il piacere di farlo!-Piton stava urlando, mentre Hermione si era decisamente calmata e gli rispondeva con voce pacata.
-Eri un mangiamorte, ora sei un eroe!L’uomo più coraggioso che io abbia mai conosciuto!-
Piton la fissò sbalordito, quella dannata ragazza aveva una risposta per tutto! Hermione incominciò a parlare scandendo bene le parole, con una serenità sorprendente.
-L’amore è un concetto estensibile che va dal cielo all’inferno, riunisce in sé il bene e il male, il sublime e l’infinito.Non è l'amore che fa soffrire, ma il tentativo di soffocarlo!-
Piton continuò a fissarla, non è l’amore che fa soffrire, ma il tentativo di soffocarlo? Come le era venuta questa?
Hermione gli si avvicinò e gli prese la mano, lui non la ritrasse.
-Ascoltami, io per tutti questi anni mi sono fidata di te, ora ti chiedo di fare lo stesso-
Severus scosse la testa, la ragazza non capiva.
-Non è che io non mi fidi di te! Capisci che io ti rovinerei la vita?-
-I-io… io non so cosa accadrà, ma so quello che voglio ora! Perchè pensare al futuro? Pensiamo al presente…-
-Bene, vuoi il presente? Io ti descriverò il presente! Tu sei un’allieva ed io un tuo professore!-
-Io sono maggiorenne! L’importante è che nessuno lo scopra prima della fine della scuola!- Hermione si era scavata la fossa con le sue mani, il futuro spaventava anche lei e così aveva pensato di spostare l’argomento sul presente, cosa che non avrebbe dovuto fare. Il professore aveva colto al volo l’occasione presentatagli.
-Cosa direbbero i tuoi amici? Cosa direbbero i tuoi genitori? No, no è sbagliato!- sbatté il pugno sulla scrivania e Hermione indietreggiò, capiva che Piton fosse furioso con se stesso, ancora una volta era costretto a soffrire per amore.
-Mia madre dice sempre che l’amore non ha età e per…-
-Solite stupidaggini da babbani!Tua madre non lo pensa veramente, è solo una frase che si dice!Ma… ma supponiamo che lei lo pensi, cosa direbbe Weasley? E il nostro salvatore?- La voce si alzò con disgusto quando pronunciò le ultime tre parole. Il viso era contratto dalla furia, le mani stringevano lo spigolo della scrivania con forza, il corpo teso e l’anima confusa. Il cervello gli diceva una cosa e il cuore un’altra, ma lui era abituato a soffocare tutto ciò che gli diceva il cuore, come se non esistesse nessun organo con questo nome.
-Ron e Harry sarebbero felici per me! Loro vogliono che io sia felice ed io sarei felice con te!- Rispose Hermione con una sicurezza tale che le difese del professore caddero, non sapeva cosa rispondere, come far capire alla ragazza che sarebbe stato sbagliato?
Un piccolo pensiero, con celerità, si impossessò della mente di Piton, che non riuscì a respingerlo.
“E se la Granger avesse ragione?” Hermione, scorta l’indecisione, aumentò il carico.
-Orazio, un poeta babbano, diceva carpe diem! Cogli l’attimo! Pensiamo solo a quest’attimo! Io e te, qui, da soli…-
Piton alzò lo sguardo. Tolse le mani di scatto dalla scrivania e, velocemente, portò il suo viso a pochi centimetri di distanza da quello di Hermione. La inchiodò al muro e la guardò negli occhi.
-Lo vuoi davvero? Sei veramente convinta di quello che dici? - Nei suoi occhi c’era una strana fermezza.
-Si-
-Sei un insopportabile so-tutto-io! - Le labbra di Piton si curvarono in un sorriso. Non un ghigno, ma un sorriso! Anche se comunque era un sorriso di scherno. Quell’uomo era capace di rovinare anche i momenti più romantici.
-Non è vero, io… -
Hermione stava incominciando a protestare, ma Piton non le diede il tempo di farlo. Aveva appoggiato le sue labbra su quelle della ragazza, un bacio casto, ma pieno di significato. La ragazza cercò di dire qualcosa, ma di nuovo il professore non le lasciò il tempo di farlo.
-Ma possibile che tu non stia mai zitta!- La guardava sorridendo, poi le prese il polso e la condusse fuori dall’ufficio, fuori dal castello. Andarono in riva al lago, era diventato un luogo importante per loro, e si fermarono ad osservare il riflesso della luna.
-Mi dispiace-Disse Piton
-Per cosa?- chiese Hermione stupita, tutto stava andando bene, si stava scusando per il bacio? Hermione in cuor suo sperava di no.
-Questa sera saresti dovuta andare al ballo, al tuo ultimo ballo ad Hogwarts-
-Onestamente sono felice di non esserci andata, altrimenti questo non sarebbe accaduto…-
Severus Piton, un po’ imbarazzato, prese la mano della ragazza.
-Beh, se è così, mi concede nuovamente l’onore di ballare con lei, signorina?- Dal castello giungeva la musica, un lento riecheggiava nell’aria. La grifondoro e il serpeverde iniziarono a ballare. Un ballo unico e stupendo. Hermione e Piton volteggiavano in un mondo tutto loro, i loro occhi brillavano, e le loro labbra si ricongiunsero. I loro corpi si allacciarono, le braccia di lei intorno al collo di lui, le braccia di lui intorno alla vita di lei, il bacio divenne passionale e nelle loro bocche incominciò una amabile battaglia fra le loro lingue. Unica spettatrice della loro unione, la luna, che sorride bonaria agli amanti.
Severus Piton da quel momento cambiò idea sull’amore.
Tutta colpa della Granger e dei suoi maledetti baci!
 
The end!
E con questo capitolo concludo la mia prima fanfic, ringrazio tutti coloro che l’hanno letta e che la leggeranno. Un grazie grande, grande va a coloro che hanno recensito, in particolare ad Hermgranger che mi ha deliziato sempre dei suoi commenti.
P.S. anche se è completa continuate a recensire!! xD  

With love,
planet.
  

 

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