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Chilometri d’asfalto che si snodano, tra parchi
naturali e laghetti artificiali, ricoperti da chewing-gum rinsecchiti.
La città dove è possibile vedere
contemporaneamente, sedute al tavolo di una caffetteria, aitanti settantenni
che sorseggiano il the in eleganti tazze di ceramica, consultando
l’orologio da taschino, ligie alla regola che vuole la cerimonia del the
come il rito a chiusura di una giornata di lavoro-o, nel loro caso, di
chiacchiere interminabili davanti all’uncinetto- e inappuntabili working
girl che si godono un aperitivo alla luce del tramonto, a braccetto con i loro
corteggiatori, rigorosamente in giacca Burberry.
Londra; la città in cui innovazione si scontra con
abitudini che si perdono nell’Inghilterra elisabettiana.
Semplicemente Londra; indefinibile proprio perché in
costante movimento…indefinibile perché unica.
Ma c’è un elemento che assimila questa
fantastica città alle altre metropoli europee; gli Starbucks.
S-t-a-r-b-u-c-k-s.
Ennesimo simbolo della globalizzazione, e piaga dei
movimenti alternativi, sta di fatto che questa rinomata catena di caffetterie
costituisce la mia unica salvezza; o dovrei dire la nostra unica salvezza.
Bè…cercate di mettervi nei nostri panni; eletti
da qualche mese paladini del mondo magico, la popolarità si fa sentire,
cosa credete…non dico che non sia piacevole…
Solo che, alla lunga, inizia a pesarti il fatto che tu non
ti possa concedere una passeggiata a Diagon Alley, senza essere assalita da
frotte di bambini urlanti che sgomitano, pur di avere un tuo autografo; neanche
fossi della nazionale di Quidditch, diamine!
Ma quando, due settimane fa, in una pausa dal turno di
pattuglia, mi hanno rovesciato l’ennesimo caffè sulla divisa-solo
per avere una ciocca dei suoi capelli…se me lo dicevate prima,
facevo la ceretta a Grattastinchi, e credetemi che nessuno avrebbe capito che
erano peli quelli che distribuivo in giro-, mi sono ripromessa di darci un
taglio.
“Ti va se domani ti porto alla scoperta della Londra
babbana, Ron?”; e, che ci crediate o no, lui ha accettato di
sottrarsi ai suoi quotidiani bagni di folla; e credo che questo basti a darvi
un’idea di quanto siamo esauriti…
Ed eccoci qui, a distanza di due settimane, pronti a
concederci un caffè ristoratore in un’anonima caffetteria, a due
passi da Covent Garden.
Ron, con passo rapido e sicuro, spinge la porta
d’ingresso e, regalandomi uno dei suoi sorrisi, fa un mezzo inchino.
“Dopo di lei, Madame…”;
ecco…ci scommetto che sono arrossita…mi chiedo se lui sa
l’effetto che mi fa quel dannato sorriso.
Mi siedo al tavolino e tento di coprirmi le gambe; queste
gonne le fanno sempre più corte, cavolo…getto uno sguardo al
bancone e saluto, con un cenno, Ethan, il cameriere.
“Allora, Ethan, cosa offre la casa, oggi?”,
chiede Ron, afferrando al volo due bustine di zucchero…fruttosio per me,
bianco per lui.
Ethan scuote la testa e ride a quel gesto, ormai diventato
un’abitudine per entrambi.
“Allora, capo, oggi, proprio perché sei tu,
grande offerta…un cappuccino e una barretta di cioccolato di quelle che
ti piacciono tanto alla modica cifra di tre pounds!”; Ron alza un
sopraciglio, divertito e, dopo essersi accarezzato la pancia, annuisce
lentamente.
“Ah…oggi ci diamo alla pazza gioia, eh, Ron?
E’ perché hai fatto più addominali durante
l’allenamento?”, esordisco, schermandomi la bocca con una
mano…non mi va che capisca quanto mi diverto stano con lui, durante le pattuglie...
Fa una mezza piroetta su se stesso e pianta i suoi occhi
cobalto nei miei, per poi sorridermi, prima di raccogliere la mia provocazione.
“Sai, ‘Mione…per compensare la tua
acidità devo dare fondo a tutti i miei zuccheri…dovrò pur
recuperarli, in qualche modo, no?!”; lancio un’occhiata ad Ethan e,
dopo qualche secondo, scoppiamo a ridere tutti e tre.
“Anche per te il cioccolato, Hermione?”; io odio
il cioccolato…
“No, grazie, Ethan…il solito cappuccino, ma in
bicchiere, visto che abbiamo i tempi contati…”; Ethan annuisce e si
mette a trafficare con la macchina del caffè, mentre Ron si siede nella
sedia accanto alla mia.
“Tu non sei normale…”, dice, addentando la
sua tavoletta di cioccolato al latte.
Piego la testa da un lato ed inizio a giocherellare con le
bustine che ha portato.
“Come non si può amare il cioccolato?”,
continua, imperterrito, portandosi l’indice sulle labbra e ricacciando in
bocca un pezzo di cioccolata scappato al suo controllo.
“E’ perché non è come si
presenta.”, dico, afferrando il Times; ogni tanto è utile
dare un’occhiata alle notizie babbane.
“Non è come si presenta? E che vuol dire,
scusa?”.
Alzo gli occhi al cielo…sapevo che era meglio se me ne
stavo zitta.
“Di solito pensi che le cose chiare siano dolci e
quelle scure amare, giusto?”; annuisce, spostandosi il colletto della
divisa color melma dalla guancia e calandosi il berretto sulla fronte.”Il
cioccolato è marrone, giusto?”.
Annuisce ancora.
“Allora uno, quando lo mangia, si aspetta che sia
amaro…e invece, no! E’ dolce…talmente tanto dolce da farti
venire la nausea…non è come si presenta…è
falso.”.
Mi guarda per un secondo interdetto e scoppia a ridere.
“Questa è bella…ma allora, qualche volta,
spari cazzate anche tu!”; mi liscio la gonna e respiro
profondamente…non vale la pena di arrabbiarsi, non vale la pensa di arrabbiarsi,
non vale la pena di arrabbiarsi, non vale la…
“Ma scusa, quindi ti piace il cioccolato bianco
perché è come si presenta…leale, talmente leale che ti
salva la linea?”, dice, con un sorriso malizioso.
“Non che lei ne abbia bisogno, capo…”,
interviene Ethan, appoggiando i bicchieri di cappuccino sul tavolo, insieme
allo scontrino.
Ron si acciglia a quelle parole e squadra male Ethan.
“Grazie, Ethan…ecco, capitano Weasley, impari le
buone maniere da ragazzi così a modo!”.
“Capitano Granger, se il ragazzo in questione passasse
dodici ore al giorno con lei, perderebbe qualsiasi buona maniera…”;
sospira e si porta il bicchiere di cartone alle labbra, sorseggiando lentamente
il cappuccino.
Come vorrei essere al posto di quel
bicchiere…contegno, Granger, contegno!
“Che hai? Sei arrossita!”, dice lui, passandomi
l’indice sul naso.
Ma, un improvviso scampanellio alla porta mi salva dal
dovergli rispondere.
Istintivamente, porto il mio sguardo all’ingresso e,
dal nulla, emerge, eterea nella sua sfavillante bellezza, Magdalene.
“Len!Che ci fai da queste parti?”, esclama Ron,
alzandosi e raggiungendola.
Magdalene scuote i suoi vaporosi capelli biondi e, avanza
verso di lui, stretta nella sua minigonna.
Magdalene; la segretaria del ufficio Auror…se pensavo
di aver visto il peggio con Lavanda Brown, dopo cinque minuti di conversazione
con quella, ho dovuto ricredermi…in confronto, la Brown è la McGranitt.
“Ron!Ma che piascere vederti qui!E io che pensavo di
essere l’unica ad omore il caffè babbano…”, dice, con
accento francese, sbattendo le ciglia, e passando l’indice sul petto,
medagliato, di Ron.
In genere sono contro i movimenti nazionalistici; ora come
ora, però, vi assicuro che capisco appieno la rivalità che
c’è tra la
Francia e l’Inghilterra…non solo;
l’appoggio pure!
Dov’è che devo firmare per l’espulsione
dei francesi dal suolo della nostra amata Inghilterra? Guardate che sono pure
disposta a comprare le spilline, eh!
Ethan mi scocca un’occhiata inquisitoria.
“Caffè babbano? Cos’è, un nuovo modo
di dire?”; è ufficiale…è un’idiota patentata
quella, altroché...parlare così davanti ad un babbano!
Poi, all’improvviso, la straniera sembra
accorgersi anche di me.
“Oh…cosetta!Sci sei anche tu!”;
getta un’occhiata al tavolo ed intercetta l’involucro della
barretta di cioccolato.
Rabbrividisce, inorridita, e sembra volersi mangiare le
unghie per lo shock; ma non si può certo sacrificare delle unghie lunghe
tre cm e laccate fucsia solo per me, no?
Corre- si fa per dire, visto che neanche una top come lei
può correre su degli stiletti tacco dodici- verso il tavolino ed afferra
con malagrazia la carta.
“Tu hai mansciato questo?Hiiiiiii!Sono scirca
scentoscinquanta calorie!”; però…sa leggere!
Se c’è una cosa che una donna può dire
ad un'altra donna per farla incazzare è rinfacciarle di aver mangiato
qualcosa di pesante o, ancora peggio, di aver mangiato più di
lei…ti fa sentire una merda, scusatemi il termine.
Ron scoppiaa
ridere- ridi, ridi, che la mamma ha fatto gli gnocchi…aspetta solo che la
straniera sia evaporata e vedi cosa ti aspetta- e si avvicina a
Magdalene, strusciandosi, casualmente, ovviamente, contro il suo fianco.
“Ma no, Len! La nostra ‘Mione odia il
cioccolato…”; Magdalene mi guarda, ostentando un sorrisetto che,
generalmente, preannuncia l’arrivo di una frecciatina niente male.
“Menomale…sai, cosetta, ultimamente sei
ingrassata un po’…”; touchè…dopo questa
l’autostima è salita alle stelle.
Mi mordo le labbra; avete presente quando si ha voglia di
rispondere per le rime ma ci si trattiene, nella consapevolezza che se ci si
lascia andare si fa una strage? Ecco, l’avete presente; allora avete
anche presente quanto è frustrante trattenersi…molto frustrante.
“Sai, Ron…”…Dio, ma come
l’ha detto??!!!Tesoro, a questo punto, era meglio se non mettevo zucchero
nel caffè…la glicemia, dopo questa, è al
massimo…”Dicono che il scioccolato è un potente
afrodisiaco…effetivamonte cosetta non sombra una molto focosà!”
Hai capito…balenottera e per niente focosà!
Ok, com’è il Tamigi, che credo sia ora che mi faccia una nuotatina
fuori stagione?
Ethan torna la bancone, e si mette a pulire i bicchieri,
annusando nell’aria tempesta…bravo ragazzo, ha capito tutto della
vita.
“Ron…hai saputo che questo sabato danno un
ballo in mascherà al quartier scenerale?”, dice lei, con
voce roca, allacciando le braccia al collo di Ron e accarezzando il suo polpaccio
con il suo piede.
Lo vedo arrossire in zona orecchie…dì la
verità, ragazzo, andate a decantare le lodi di quella come lei, ma alla
fine, venite sempre da noi…bè, tu ancora no, ma magari un giorno
di questi ti svegli, no?
Altro scampanellio e, di nuovo, gli occhi di tutti i
presenti, corrono alla porta.
“Eccovi qui!”; è Luke…il capitano
Luke Wilson, un ragazzo della nostra età dai capelli biondi e gli occhi
grigi, molto simpatico…a me, non certo a Ron, ma certe cose è
persino inutile specificarle.
“Hermione!Ti ho cercato in lungo e in largo…ma
non dovevate essere a Trafalgar Square, per il turno delle dodici e
mezzo?”; eh…dovevamo, dovevamo, Luke…ma un paio di gambe
toniche e abbronzate hanno rallentato un po’ i piani…
Luke si avvicina al tavolo e afferra la sedia dove era
seduto Ron, un attimo prima.
“Ron!”, lo saluta, facendo il saluto
militare…Ron risponde con un grugnito…e l’uomo delle caverne
sia con te!
“Hermione…sabato danno un ballo…ti va di
venirci con me?”, dice Luke, prendendomi la mani tra le sue…al di
là della sue spalla, posso vedere Ron abbracciato a Magdalene, dalla cui
minigonna spuntano un bel paio di mutandine di pizzo rosa…bene, mi sembra
di non avere grandi scelte….sperando che, prima o poi, il bradipo si
svegli…
“…Perché no?”.
*****************
Ma ciaooooo! Dite la verità, non ne potete
più di me, vero?
Che volete farci, stanotte ho dormito pochissimo e, nel
dormiveglia, mi è venuta fuori questa ficcina che, presumibilmente, non
andrà oltre i quattro chappy…è una sorta di esperimento,
visto che è la prima che scrivo di questo genere…dai, è
rilassante, niente a che vedere con la trama ingarbugliata di TS&D
(---->ma sì, un po’ di pubblicità occulta non fa mai
male!^^!!!)…che dire, se non….la vedete quella scritta in basso in
blu? Ecco, quella aspetta solo di essere ciccata…lasciatemi una
recensione, ragasssi !<-----che fa tanto Gollum, signore degli
anelli…^^!
Il vento filtra leggero tra
le fronde degli alberi, incoraggiando le foglie verde brillante ed i timidi
germogli primaverili, appena sbocciati, ad intraprendere una danza vivace.
Da un paio di giorni la
nostra uggiosa e fredda cittadina ha deciso di aprire le porte alla bella
stagione…le prime stelle brillano alte nel cielo terso di blu, mentre il
sole si appresta a giocare a nascondino dietro Westminster.
E un piacere concedersi una camminata in queste
serate, dove un alito di brezza ti scompiglia delicatamente i capelli.
Mi sistemo il colletto della
camicia, tentando di scostare il pizzo dalla guancia…ma
chi me l’ha fatto fare di vestirmi da Doge veneziano?
Mi passo una mano tra i
capelli rosso fiamma, tentando di dargli un tono…troppo
lisci, per i miei gusti….niente a cui una
passata di gel non possa porre rimedio, però, no?
Il Big
Ben solletica, con la sua punta, il cielo stellato e segna, dall’alto del
suo quadrante, le nove meno un quarto.
Un quarto d’ora, ed
avrò tra le braccia la bella Magdalene… certo, qualcuno di voi
potrebbe obbiettare che non ci sarebbe nulla da
rallegrarsi al pensiero di doverla sopportare per un’intera
serata…ma, ammettiamolo gente, chi di voi si sarebbe rifiutato di portare
al ballo la sosia di Sienna Miller?
Io odio questi
gala…di positivo c’è che, almeno, questo non
sarà esattamente la fotocopia del precedente…un ballo in
maschera…ogni tanto persino Percy riesce ad avere delle belle trovate.
Pochi passi, un paio di
bambini urlanti che mi passano accanto, indicando, divertiti, il mio vestito, e
sono davanti alla porta dell’appartamento di Lene.
Pigio il bottoncino dorato
appena sopra la targhetta con su scritto il suo nome.
“Sì?”, sussurra,
roca, al citofono.
Come se non sapesse che ero
io…
“Ron.”,
rispondo; la porta si apre con uno scatto e, dopo aver percorso saltellando una
rampa di scale, me la ritrovo davanti.
Mi sorride, invitandomi ad
entrare nel suo appartamento, avvolta in una miriade di veli di una consistenza
impalpabile, che le lasciano il seno prosperoso
praticamente scoperto…odalisca!
Si è vestita da
odalisca!Non vedo l’ora di vedere la faccia di
mia sorella ed Hermione quando la vedranno entrare nel salone…
Si passa la lingua sulle
labbra, e sbatte languidamente le ciglia, civettuola.
Bella, è bella, non
c’è ombra di dubbio, ma…tutto quel
ben di Dio messo perennemente in mostra sta cominciando a stancarmi,
sinceramente.
Mi da un bacio leggero sulle
labbra, e l’essenza del suo profumo entra prepotentemente nelle mia narici…sensuale ed intenso, proprio come
lei.
“Solo un minuto,
Ron…vorrei ancora sistemare la piega…ed anche il trucco ha bisogno
di qualche ritocco…”, mormora, con un tono di voce bassissimo.
Crede di essere
tremendamente eccitante quando usa questa voce roca, a
malapena udibile…ma per me è solo fastidiosa.
Il punto è che di
ragazze del genere, ne ho frequentate almeno una
quindicina negli ultimi due mesi…il trucchetto non attacca più,
dopo un po’.
“Mettiti comodo,
Ron…un minuto, e sono da te!”, dice, volando verso la toilette.
Sospiro; quanto ci
metterà per prepararsi?
Cinque minuti? Dieci minuti?
Mezz’ora? Un’ora? Un’intera serata?
Mmm…quest’ultima
opzione non è poi da scartare alla
leggera…sarei costretto a passare qui la notte…ed arriveremmo al
sodo senza troppe cerimonie.
Mi lascio cadere sul
divano-di un bianco immacolato, come tutto il resto della casa…se questa venisse alla tana le prenderebbe un colpo, ne sono
più che sicuro-, ed afferro una delle tante riviste femminile
abbandonate sul tavolino di mogano.
Cosmopolitan.
Una bella ragazza ammicca,
invitante, dalla copertina azzurra, dove il titolo del mensile è
riportato a caratteri cubitali, in una tinta vivace.
Un brivido mi corre lungo la
colonna vertebrale; questo giornaletto è il preferito di
Ginny…Harry mi ha detto che una volta ha provato
a darci una sbirciatina, e che per quella sera, non ha più avuto il
coraggio di guardarla in faccia.
Confesso che mi attira
sapere cosa passa nella testa delle donne…mi lascio
vincere dalla curiosità ed inizio a sfogliarlo, pagina per pagina.
E pagina per pagina, le mie sicurezze si
rafforzano…un mucchio di cazzate, una dietro
l’altra…chissà se anche lei lo prende…
In fondo è la
migliore amica di Ginny…quindi, in definitiva, anche se la sua mente
è cento volte superiore a quella di un
qualsiasi essere umano, qualche distrazione se la deve pur concedere anche lei,
no?
Decine e decine di semi-adolescenti grissino mi sorridono, e non posso fare
a meno di pensare che siano tutte uguali tra loro….non
un segno che le distingue l’una dall’altra…nulla di nulla.
Anche Magdalene, in fondo, non è che una copia di
tutte le mie ex…ma lei…lei è unica.
Unica nella sua
determinazione, unica nella sua testardaggine, unica
nel suo acume, unica nella sua pungente ironia, unica nel suo modo di essere
completamente donna…semplicemente, è unica.
E’
Hermione…non se ne trovano
tante di ragazze così, neanche a volerle cercare in tutta Londra.
Ed è forse questo che mi frena; sapere che,
proprio perché unica, non merita uno come me…chi sono io, in
fondo?
Solo Ronald
Weasley…ufficialmente, un bastardo che si diverte a passare da un letto
all’altro per testare il suo fascino…ufficiosamente, un pazzo che
è tremendamente, perdutamente, irrimediabilmente innamorato perso della
sua migliore amica, miss perfezione-è-il-mio-secondo-nome
Hermione Jane Granger.
E che tenta di trovare un’altra che possa
sostituirla…pazzo perché non mi dichiaro?
Forse…ma, ora, siate
sinceri, chi di voi troverebbe mai il coraggio di
dichiararsi ad una come lei?
Mi riderebbe in
faccia…lo so.
Continuo a sfogliare
distrattamente il giornale e lo sguardo cade su un articolone in azzurro: Nella
sua testa.
Sorrido, preparandomi a
divertirmi a spese di quell’insulso giornaletto…”Secondo
un recente sondaggio, l’82% degli uomini soffre di ansia
da prestazione…”.
Come-come-come? L’82%???!!!E dopo dicono che l’effetto serra produce solo
danni all’ambiente…per fortuna , il sottoscritto non ha mai avuto
di questi problemi…
“…gli studiosi sostengono che, nella maggior
parte dei casi, questo disturbo sia da attribuirsi ad uno stato ansiogeno da
parte del soggetto che, in presenza di una donna con
la quale ci tiene a fare bella figura, subisce dei forti scompensi
ormonali…”
Ma no! Cioè,
praticamente, ti colpisce a tradimento, l’infame…il cigolio di una
porta interrompe le mie imprecazioni circa l’ingiustizia che
c’è nel mondo, e, dalla porta del bagno, fa capolino Lene.
“Come sto?”, mi
chiede, facendo una giravolta su se stessa.
A me sembra esattamente
uguale a prima…d’altronde, si sa, le donne vogliono sempre sentirsi
dire certe cose, per cui…
“Sei bellissima,
Lene.”; mi sorride, radiosa, ed ho la certezza di averci fatto centro.
“Andiamo?”, le
chiedo, prendendola sottobraccio mentre lei indossa il
soprabito.
“Hai la passaportà,
Ron?”.
“Veramente pensavo che
sarebbe più bello farcelaa piedi fino alla base…in
fondo dista solo a due isolati da qui, no?”; mi guarda
dubbiosa…certo, camminare con quei trampolini non dev’essere
affatto facile.
“E
poi è più romantico…pensa, io e te sotto le
stelle…”; ride sguaiatamente…c’è cascata!
A volte la stupidità
di queste ragazze moderne mi stupisce ancora.
Speriamo solo che il rumore
delle macchine e le risate dei bambini ci impediscano
di fare conversazione, là fuori.
************************
Luci soffuse, coppie
avvinghiate al centro del salone, uomini in abiti da cerimonia che sorseggiano drink colorati e donne che, avvolte in una
nuvola di profumo, chiacchierano del più e del meno, con un discreto
sottofondo musicale…speravo che, almeno questa volta, la feste fosse un
po’ più movimentata…mi sbagliavo di grosso.
Dopo un paio di valzer, Lene
si è lanciata in bagno per incipriarsi il naso…e, in mezzo a tutta
questa folla di persone semi-sconosciute, l’ho completamente persa di
vista.
Ma non mi preoccupo…basta che spunti fuori alla
fine della festa, per il dopo-festa…mi guardo in giro, cercando
dei visi conosciuti tra quelli nascosti da mascherine e trucchi troppo pesanti.
Chissà
dov’è lei…sicuramente allacciata a quel polipo di
Luke…e un moto di rabbia mi assale.
Fosse
almeno simpatico…il tipico
pallone gonfiato, sicuro di se stesso sino al limite immaginabile.
Harry mi scocca
uno sguardo divertito, gli occhi verdi che, coperti da un paio di lenti a
contatto, sembrano persino più vivaci del solito.
“La stai cercando,
eh?”, mi dice, prima di portare alle labbra il suo bicchiere di Whiskey
incendiario.
“Lene, dici? Mah,
sarà con le sue…”, ma lui mi
interrompe prima.
“Sai benissimo che non
parlavo di Magdalene, Ron.”; io Harry lo adoro davvero, credetemi,
è più di un fratello per me…ma quando è così
sveglio, non lo reggo proprio.
“Non dire cazzate,
Harry…cosa vuoi che mi importi di dove sia
Hermione…”; un irritante sorrisetto si disegna sulle labbra piene
del mio amico.
“E
chi ha parlato di Hermione?”, replica lui, chiaramente divertito.
Questo ragazzo si fa ogni giorno meno tonto, davvero…devo iniziare a
preoccuparmi?
“Taci.”, mi
limito a dirgli, incapace di non sorridere a mia volta…è il mio
migliore amico, ogni cosa che viene fuori dalla sua
bocca mi fa sorridere, è naturale.
Harry sospira, ed appoggia
il bicchiere di cristallo, ormai vuoto, sul vassoio di un cameriere, per poi
afferrarne un altro.
“Ron…ti devi
svegliare, amico, dico sul serio…”; mi mordo le
labbra…odio dovergli dare ragione.
Harry si volta verso Ginny
che, avvolta in un vestito da damina del seicento, avanza verso di noi, gli
occhi azzurri scintillanti di felicità.
“La gravidanza le
dona…”, dico, sorridendo, ad Harry.
“E, credimi sulla
parola, non si vede l’ombra di un filo di pancia...ho controllato
personalmente ieri ser…”, ma lo
interrompo, seccato.
“Evita, per cortesia,
evita…è mia sorella!!!”; Harry
scuote la testa, ridendo.
“Va bene, zietto…”.
Ginny ci raggiunge,
schermandosi istintivamente la pancia con le mani…è a dir poco
radiosa stasera…sarà quella luce negli occhi, quel suo nuovo modo
di comportarsi, come a voler proteggere un cosino di neanche
due centimetri…la mia giovane sorellina che si preparara a diventare
mamma.
“Ehi!Vi ho cercato
ovunque!”, esclama, per poi puntare il dito al petto di Harry.
“Tu, brutto cagasotto
che non sei altro! Mi hai lasciato sola con la moglie del ministro!”;
Harry le sorride e le cinge la vita in un abbraccio.
“Amore…non la
reggevo più! Giù a dirmi che in sala
parto suo marito è svenuto vedendo tutto quel sangue…”,
dice, baciandole la guancia.
Sorrido nel vedere quella
scena; quei due sono complementari…sì, mi da un fastidio pazzesco
pensare che quello lì se la faccia con la mia dolce, piccola e
indifesa sorellina ma…infondo è Harry, se non mi posso
fidare di lui, di chi potrei fidarmi?
Li lascio
da soli, a crogiolarsi nella loro felicità…e, girandomi, incespico
in uno strascico lunghissimo.
Il rumore di uno strappo ed,
ecco, che la gonna di una signora non identificata è completamente
rovinata…e tutto per causa mia e della mia
perenne distrazione.
Mi rialzo, massaggiandomi il
collo e alzo gli occhi appena in tempo per incontrare quelli della dama in
questione.
Occhi cioccolato che si
perdono nei miei…lei, bella da mozzare il fiato, con la gonna in pizzo e taffettà completamente squarciata, le gote
purpuree celate da una mascherina nera…semplicemente lei; semplicemente
stupenda.
“Ti sei fatta male,
Hermione?”.
*********************
Sì, lo so, i lettori
di TS&D mi linceranno per aver aggiornato prima questa, invece della mia
creaturina…ma, ragazzi in questione che siete in ascolto…perdonate
me!
Il primo paragrafo del
chappy è già pronto-anche se mi convince poco, in tutta
onestà-, però sto ancora spulciando in giro per cercare le ultime
cose che mi mancano, perciò…pazienza!Prometto che il nuovo chapter
è pronto prima di pasqua…ma ora, passiamo
ai ringraziamenti personali!!!!
Anduril: Tesorooooo!!!!! Ma che incubo ed
incubo…è sempre un piacerissimo leggere le tue
recensioni…guarda, sweetie (---->ma sì, facciamo i cosmopoliti…un
modo come un altro per dire dolcezza!), concordo pienamente con te…questa
è veramente tutta un’altra storia…nulla a che vedere con
TS&D o con il mio modo di scrivere, a cui, per inciso, rimango
fedele…diciamo che ho voluto fare un esperimento, ma non convince tanto
neppure me-insomma…TS&D resta il mio scritto preferito, anche
perchè a me piace stupire la gente…qui la trama è
completamente lineare!- Che dirti, stellina mia?So che il non è proprio
il “mio” genere… …spero ti possa piacere-meno di
Time…sennò quella si ingelosisce…^_____-!- almeno un
pochettino…..un abbraccio gigantesco, tesora mia!
Gigia990:
Amore…guarda, la maestra in questo genere di fic sei tu…non
pretendo che sia favolosa, è veramente una valvola di sfogo da TS&D
questa…e sì, Magdalene, soprannominata
“amichevolmente” la straniera,
non è proprio cordiale…ma la tua Lav-Lav resta
imbattibile…se il bradipo si sveglia? MAH! ^^!!!!Ma
sì, dai, che si sveglia…qua le cose sono tutte semplici, niente a
che fare con TS&D….già ora si
è dato una svegliata, no? Un abbraccio enorme, luuuv!!!!
p.s.: Len…focosà…fa tanto Fleur,
no?^______-!
Funkia: …E
una recensione così deliziosa non poteva che essere tua, lova! Ma stella
mia!!!Guarda, io ci sono stata in uno Starbucks, a Londra, ma non ho trovato
nessun rosso con occhi cobalto in divisa Auror…magari!Mi ricordo che io e
le mie amiche eravamo in astinenza da caffè decente, visto che nel
college in cui alloggiavamo era praticamente acqua sporca, allora, alla prima
occasione, ci siamo infilate in questa caffetteria…non ti dico quanto
c’ho goduto, nel vedermi arrivare una tazzona gigante di cappuccino con
la schiuma densa come panna…-la daisy sorride ancora estasiata al
pensiero di quella tazza- …e la cosa che mi ha stupito era questa fila di
persone che ordinavano il cappuccino in bicchieri di cartone da portare
via…bello-bello-bello! Guarda, la fic è moooltooo corta-almeno
rispetto a TS&D- e quindi sarà presto ultimata…comunque
TS&D rimane la mia figlioletta preferita…quindi, ha lei la precedenza
su tutto! Bacioni al…cappuccino è forse la cosa più
adeguata, no? ^^!!!
Lightlily: Lily! Tesoro,
che bello, anche tu qui!Wow…non leggi niente al di fuori di G/H e ti sei
letta Starbucks lo stesso?Ma…ma…me onoratissima! Grasie per la
fiducia, love!Allora, come già detto in precedenza,
tranquilli…TS&D è la mia pargoletta preferita, quindi continua
ad avere la precedenza su tutto…questo è solo uno
“sfogo”…non che non ci stia attenta, ma sicuramente le mie
attenzioni ed il mio impegno sono tutte per TS&D…guarda, non ti posso
promettere degli aggiornamenti rapidi, perché lì le cose si sono
molto complicate per me- la daisy annuisce, cercando dati su dati in Internet
per il prossimo chappy- e voglio che sia tutto
perfetto…anche perché quella fic è un gioco ad
incastri…sbagli una volta, e la trama è compromessa…bacioni al caramello, luuuv!
P.s.:Ma davvero controlli due volte al giorno? Ma che
bello!!!Allora non è poi tanto
noiosa…^^!!!
Kamomilla: Ma
quanto è bello ‘sto nick???!!! Ehm…^^…non divaghiamo, và che
è meglio…stellina, grazie delle belle parole…guarda, questo
non è il mio genere di fic…e non essendo il mio genere diciamo che
ho anche optato per uno stile...ehm…come dire? Un po’ alternativo
al mio, ecco, visto che è la prima volta che narro in prima
persona!Quindi, proprio perché siamo in via di sperimentazione, il tuo
commento è stato ancora più apprezzato!Quanto
all’introduzione…rileggendola con calma, ti do ragione…fa
tanto Dove…sarà che
ultimamente scartabello in continuazione giornali di viaggio per l’altra
mia fic…l’ironia di Hermione…bè,
io me la vedo così, ‘Mione...un
tantino caustica -e chi non lo sarebbe con quell’ochetta?!-…grazie
ancora, stellina!Un bacio perugina formato gigante!
RomenEvans: Molto carina la ficcy… molto più carino il tuo
commento, stella!Guarda, lo ripeto, questo è un esperimento, per
me…diciamo che ho cambiato un po’ aria, ecco!E sapere che, forse,
non è poi così malaccio…bè,
manda l’autostima alle stelle!Un bacio alla crema pasticciera!
Tabita: Compagna di Starbucks! Eh già, quei baretti sono adorabili, altrochè, soprattutto se sei
in astinenza da un buon caffè da dieci giorni…ti giuro, ero a
Londra, e io e le mie compagne ci siamo fiondate in uno Starbucks vicino aCovent Garden….mi sarò fatta fuori una tazzona di dieci cm buoni di
cappuccino in due secondi…ma sì, me li vedevo bene questi due
davanti ad una tazza di caffè, stellina…grazie per le belle
parole, stella!Bacioni al macchiato!
P.s:…E detto da quella che ha avuto
l’originalissima idea di far finire insieme i nostri con Grattastinchi che la ficcyè carina….grazie il
doppio!^^!!!
MoonlightRage:Siao stella!Magdalene fa molto Fleur, vero?Questa
però è mille volte peggio…io una che mi chiama Cosetta l’appiccico al
muro!Guarda, la ficcy è moooolto
corta se rapportata alle mie abitudini…sarà perché è
la prima di questo genere che scrivo…love, grazie mille per la stragentilissima recensione!Bacioni alla panna, stellina!
Merylin: Eccola qui la mia
certezza adorata!Stella la mia Merylin…ah,
prima di tutto: stai tranquilla che TS&D non te
l’abbandono…siamo solo in pausa due secondini…ok, andiamo alla tue recensione…ma
sì, ogni tanto fa bene cambiare genere, no, stellina, tu che dici?Sono
promossa in commediole leggere?Un abbraccio enorme,
amorino mio!
Lilla: E qui,
l’altra sorellina!Ma amori miei, come fate a sopportarmi ogni volta, voi
due?! Altrochè Lilla e Merylin,
sante vi dovevano chiamare…abbiamo cambiato genere per un
po’…che dici? Un fallimento su tutta la linea?Guarda, per gli
aggiornamenti, continuiamo a dare la precedenza a TS&D-la mia pargola
preferita!-…questa però la concludo,
garantito!Un abbraccio anche a te, stella!
Aleberyl 90: Altra anima
pia che ha lasciato una recensioncina…magrasie love!!!!Me si
inchina ai tuoi piedi per le belle parole…qui è anche abbastanza
facile avere uno stile piuttosto scorrevole, il duro è farlo con
l’altra fic che è in lavorazione- tutti i lettori di TS&D
annuiscono vivacemente, ripensando all’ultimo mattoncino
che si sono letti…^^!!!-Eh…che vuoi farci, Magadalene
è odiosa-e detto da chi l’ha inventata…^^”!!!-, anche
perchè anche io sono mooooltoooo gelosa del
mio Ronnino… infatti ho ficcato in mezzo quel
passaggio del polpaccio proprio perché mi avrebbe mandato su tutte le furie-daisy sorseggia camomilla per calmarsi al pensiero di
quell’arpia incatenata a Ron-…ed eccoti
il chappy fresco-fresco!!!!Bacioni al gelato, cara!
MandyJJ:
Compagna di confine!!!!Ma bella la mia slovenska preferita!!!!Stella lei, pronta a sorbirsi anche
questa cretinata…Interessante, dici?Mmm…dipende
dal punto di vista, credo…se non vi dò
qualche sorpresina a tradimento io non sono contenta, lo sai, tesora
mia…questa ha l’happy ending assicurato-e
anche piuttosto vicino…ancora due chappy e si
chiudono i battenti, qui!-quindi…non aspettiamoci grandi stravolgimenti,
ecco!
Un abbraccio enorme, piccola
mia!
Topomouse: Ragasso!!!!
Ti giuro che sono scoppiato a ridere quando ho letto
la tua recensione…-la daisy sorride, inforcando gli occhialini da
sociologa-…mah!!!Diciamo che gli ormoni di Ronnie
ballano in presenza di una bella ragazza…e Lene, oca quanto vuoi, ma di
sicuro è una gran pezzo di ragazza, ne puoi star certo…e non
dimentichiamoci che, in quel chappy, il punto di
vista era quello di Hermione…diciamo che qui Ron si è
riscattato...ogni tanto leggere Cosmopolitan porta a
qualcosa di positivo-la daisy fischietta ripensando
alle pare made in maschietti, del tipo ansia-da-prestazione…-e qui anche il signorino
c’è cascato in pieno! ^____^!!!Del resto,
sotto-sotto, può crescere quanto vuole…resta sempre il nostro Ronninopuffettoso e
adorato…-e si alza un coro de “Perché Weasley
è il nostro re…”-…unabbraccio gigantesco!
Chappy dedicato a quelle sante ragazze che fanno parte del forum
Sideckicks…bacioni, tesore
Chappy dedicato a quelle sante ragazze che fanno parte del forum
Sideckicks…bacioni, tesore!
*Starbucks*
Aria di primavera; girandole
di petali dalle tinte pastello, trasportate dal vento, si rincorrono l’un
l’altra, adagiandosi, di quando in quando, sui capelli elegantemente
acconciati di qualche dama.
Un debole raggio di luna si
posa sulle acque turchesi che sgorgano, incessantemente, dalla parte superiore
dell’elegante fontana in stile barocco che troneggia nel giardino della
villa in cui quel deficiente di suo fratello ha deciso di dare questo
party.
Si, lo so, vi starete
chiedendo perché io, proprio io, quella che è sempre andata
d’accordo con Percy, lo definiscaun deficiente…e vi starete anche chiedendo perché sto
sparando parolacce una dopo l’altra.
Bè…dimenticatevi
il prefetto-perfetto che conoscete…stasera, Hermione Jane Granger non
avrà la bocca pulita, chiaro?Quanto a Percy…
“Ti divertirai,
Hermione, ci saranno tutte le personalità più illustri del mondo
della magia, mia cara…”.
Testuali parole; vatti a
fidare di Percy…che poi, magari, la festa non sarebbe poi andata
così male, se non fosse stato per quello che lui ha combinato.
“Ti sei fatta male,
Hermione?”.
Io? Male? Non so se te ne
rendi conto, Ron Weasley, chi sta male non è la sottoscritta, ma il suo
vestito!
Getto uno sguardo sconsolato
all’abito da dama dell’ottocento, squarciato…ed
irrimediabilmente rovinato.
Una lacrime scivola veloce
tra le mie ciglia e, con un gesto rabbioso, l’asciugo rapidamente.
Lo so che è stupido
piangere per un vestito…ed io non faccio mai cose stupide, so anche
questo ma…fa male.
Tanto.
Ci tenevo; ci tenevo tanto a
fare bella figura, a stupire tutti i miei amici, ad essere additata, per una
sola volta in tutta la mia vita, come la ragazza più elegante ed
affascinante del ricevimento.
Ed invece…invece, come
ha prontamente fatto notare la straniera- Ma cavolo! Doveva uscire dalla
toilette proprio nel momento in cui Ron mi ha calpestato la gonna?!-, per la
rabbia mi è pure spuntata una ruga, proprio in mezzo la fronte.
Sono scappata, tentando di
coprire al meglio le gambe…ah, già, forse non ve l’ho detto…la
gonna si è ridotta ad una specie di mini, mostrando a tutti i presenti
le mie mutandine di cotone bianco, a tinte floreali.
“Così da
bombina!”; solo un sussurro, un fiato di aria calda che si leva dalle
sue labbra, così piene e morbide, diretto alle orecchie di
Ron…può un sussurro farti sentire così inadeguata?
Un’altra lacrime
sgorga dai miei occhi nocciola, seguendo, altrettanto velocemente, sua sorella,
lungo la mia guancia, per poi insinuarsi nel mio corpetto.
E quel che è peggio,
è che lui non ha detto nulla…non l’ha ripresa, non le ha
intimato di chiudere quella splendida bocca che si ritrova, non le ha tirato
uno schiaffo…se ne è stato lì, in mezzo a quella folla di
persone, a fissarmi, con la bocca aperta.
Posso essere sincera con
voi? Posso mandare al diavolo quella falsa modestia che mi trattiene anche solo
dal pensarle, di solito, queste cose?
Ero convinta che mi
amasse…dico sul serio, non l’avrei ammesso neppure sotto tortura,
ma ne ero certa.
Quante notti passate a
giustificarlo, a dirmi che se non faceva alcun passo verso di me, era solo
perché aveva paura di mandare all’aria la nostra
amicizia…quante piacevoli illusioni, quanti sogni inespressi, quante
carezze al cuscino, sperando che, un giorno, al posto di quel guanciale
così morbido, ci sarebbe stato lui…speranze spezzate, utopie
cadute, in una calda notte di primavera.
E crollo; le lacrime ormai
scivolavano leggere e copiose sulla mia pelle ambrata, ed il mascara che Ginny
mi ha obbligato a mettere, si mescola a quelle stille salate.
La vista si appanna, celata
da uno strato sottile di acqua, e l’elegante crocchia che la mia amica mi
ha fatto, alla base della nuca, cede, mentre ciocche di capelli color
cioccolato ricadono dinanzi al mio volto.
“Stai…stai
bene?”; alzo lo sguardo, ed i miei occhi si fondono con quelli cobalto di
lui.
Ma che cavolo di domanda mi
fai, Bilius?
“Non si vede, forse,
come sto, Weasley?”; abbassa lo sguardo, sconsolato, mentre le mani
corrono, inconsapevolmente, alle tasche, cercando un appiglio a cui
aggrapparsi…ma i pantaloni dei gentiluomini veneziani non hanno
tasche, razza di cretino che non sei altro.
“Mi dispiace.”,
dice, semplicemente.
Tremo di rabbia, e mi mordo
le labbra, mentre lui si avvicina a me, e mi abbraccia; affondo la testa nel
suo stomaco, mentre lui prende ad accarezzarmi i capelli delicatamente.
Spera davvero che gliela
scampi, stavolta, che me ne stia in silenzio?
Mi alzo, rabbiosa, e gli
punto l’indice al petto.
“Credi davvero di
risolvere tutto con un Mi dispiace ? Ma che cavolo ne sai tu, Ron
Weasley?! Che ne sai di tutto quello che sto provando, di quanto ci sto male,
di come mi sono vergognata nel sentire quello che quella Magdacacca ti ha
detto?!”; indietreggia, mentre le sue orecchie si arrossano vistosamente.
“Mi stavo giusto
chiedendo perché tu non te la fossi ancora presa con me, sai?”;
avanza minaccioso, prendendomi le spalle tra le mani. “Forse, eri troppo
impegnata a sguardazzarti quell’imbecille di Luke, per accorgerti che non
solo l’ho scaricata, ma l’ho pure mandata a fare il culo!”.
Mi divincolo, e lo guardo,
rabbiosa.
“Raccontala ad
un’altra, Ron, ma non a me!”; mi afferra il braccio e mi guarda
dritto negli occhi.
“Guardami…guardami.
Io le bugie non le ho mai dette…di là ci sono Harry e
Ginny…se vuoi puoi chiedere a loro!”; lo studio attentamente,
leggendo nei suoi occhi la verità…Ron non mi ha mai detto una sola
bugie in tutta la sua vita…perché dovrebbe iniziare proprio
adesso?
Ma l’orgoglio ha la
meglio sulla razionalità e, con un altro strattone, mi libero dalla sua
mano.
“Ronald Wesley che
rinuncia a farsi una come Magdalene? Ma fammi il piacere!”; Ron mi
raggiunge e mi riprende le spalle.
“ MA LO VUOI CAPIRE
CHE NON ME NE FREGA NIENTE DI QUELLE COME LEI?! E’ TE CHE VOGLIO,
HERMIONE, TE!!! QUANDO TI DECIDERAI A CAPIRLO?!”; la presa si fa
più leggera, ed il suo petto si alza e si abbassa rapidamente, mentre
lui riprende fiato.
Lo guardo, attonita;
lui…mi…anche lui, come me…?
Si stacca da me, e si passa
una mano tra i capelli, arruffati ad arte per il party.
“Porca
puttana…”, si lascia scappare, sospirando rumorosamente e mordendosi
le labbra.
“Dimentica tutto,
fa…fai conto che io non ti abbia detto nul…”, ma non riesce a
finire la frase.
Le mie labbra si posano
sulle sue, e, dopo un iniziale momento di sorpresa, lui afferra la mia vita,
stringendomi maggiormente a se; i nostri fiati si mescolano nell’ormai
fresca aria notturna, mentre Ron mordicchia leggermente il mio labbro inferiore,
chiedendo implicitamente accesso alla mia bocca…e poi…poi il
paradiso.
Una felicità che fa
quasi male al cuore, la sensazione di poter sopravvivere solo grazie a quel
contatto, così semplice eppure, contemporaneamente, così carico
di significato, le mani di lui che vagano sulla mia schiena…solo io e
lui, ed il resto del mondo confinato in una piccola porzione di terra.
Sorride contro le mie labbra
e, dopo avermi strappato ancora un bacio leggero, mi guarda fisso negli occhi.
“Mmm…superato
l’esame?”, mi chiede, con un sorrisone,tentando di smorzare il leggero
imbarazzo che è calato su di noi.
“Naturale…per
cosa credi che ti abbia lasciato andare con tutte quelle ochette?! Dovevi fare
esperienza, no?!”, gli rispondo, accarezzandogli la guancia.
Scuote la testa e ride,
catturando ancora le mie labbra.
“Però non
vale…tu sei semi-perfetto…”, gli dico, a pochi millimetri
dalle sue labbra.
“Togli pure il semi,
amore…”, dice lui, con gli occhi socchiusi.
“…mentre io ho
il trucco completamente sfatto, per non parlare del vestito…”,
continuo, ignorando deliberatamente le sue parole-o, meglio, la maggior parte
delle sue parole…amore?Mi ha chiamato amore!!!!-.
“Sei bellissima lo
stesso, Herm…ma se vuoi, passiamo a casa, dai una sistemata al vestito e
a tutto il resto e ce ne torniamo qui, va bene?”; annuisco…la
concorrenza è alta, ora, devo stare al passo con le altre.
Lo guardo, pensierosa.
“Mmm…casa tua
è più vicino…no, è meglio che uso il tuo
bagno…posso, vero?”, chiedo…non si sa mai, quando le cose
cambiano, meglio andarci con i piedi di piombo.
“Wow! Tu che mi chiedi
per piacere e non fai di testa tua…se lo avessi saputo, ti avrei baciata
prima, sai?”, dice, ironico, accarezzandomi la guancia.
Ci smaterializziamo,
lasciandoci dietro una nuvola di polvere argentata.
************************
“Ce ne hanno messo di
tempo, eh?!”; Ginny cinge il mio bacino in un abbraccio, appoggiando la
testa sulla mia schiena.
Annuisco, sorridendo al
nostro riflesso; la vetrata che da sul giardino è un ottimo posto dove
poter osservare senza essere visti.
“Che ci vuoi fare, non
sono mica svegli come noi, amore…”, le rispondo, baciandole la
mano.
“O come
lui…”, mi dice lei, indicando il pancione; le accarezzo il ventre
arrotondato, ed il piccolo Brian lancia un calcio portentoso alla pancia della
madre.
“Ahi!”, esclama
Ginny, senza poter, però, trattenere un sorriso.
“Male, Gin?”; le
accarezzo una guancia, prima di chinarmi sulle sue labbra. “Se vuoi
possiamo andare a casa, che così ti riposi un po’…”.
Ginnysi stacca, guardandomi, con fare
interrogativo.
“Ma…torneranno
qui tra poco! Non possiamo lasciarli soli, no?!”; scuoto la testa e mi
lascio andare ad una risata allegra.
“Amore,
credimi…quelli non li rivediamo fino a domani mattina!”; sul volto
della mia compagna si disegna un sorriso malizioso.
“Mi sa che, una volta
tanto, il cervello si è riattivato anche per te, Potter…”.
Un campanello di adolescenti
dalla pelle color cioccolato, impegnati in una raccolta fondi, intonano, in
pieno Kensigton Park, un Halleluja, alla maniera di Jeff Buckley.
Lo prendo come un segno del
destino…mai canzone fu più adeguata al momento; sorrido ad
Hermione ed affondo la mano nella tasca del mio cappotto scuro.
Trasfiguro uno zellino in
una moneta da due pounds e, dopo aver slacciato le dita da quelle della mia
“amica”, mi avvicino ad una bimba dai boccoli color ebano.
Lei mi porge una busta di
stoffa azzurra e vi faccio cadere la monetina, sorridendo.
La saluto, e, lasciandomi
alle spalle le note di quella meravigliosa canzone, intreccio nuovamente le mie
dita in quelle di Hermione, che mi ripaga della buon azione appena compiuta con
un sorriso.
Figurarsi, per due
pounds…infondo è appena avvenuto un miracolo, no?!
Una brezza leggera che ti
scompiglia i capelli-mandando all’aria il duro lavoro di restauro che hai
dovuto effettuare per tutto il pomeriggio, davanti allo specchio, con un
tubetto di Magic Gel…ma basta che piacciano a lei…-, la tua mano in
quella della ragazza che ami, una litigata che si chiude con un
bacio…cosa si può voler di più dalla vita?
La mia mano corre alla tasca
interna del soprabito ed estraggo rapidamente le chiavi del mio appartamento, a
pochi metri dal parco…le infilo nella toppa della porta ed improvviso un
inchino.
“Dopo di lei,
madame…”, dico, con un sorriso accattivante.
Hermione entra in casa e si
guarda attorno, un po’ imbarazzata.
“Fa piacere vedere
che, dopotutto, certe cose non cambiano mai…”, esclama, portando
una ciocca di capelli sfuggita al suo chignon dietro l’orecchio,
alludendo al disordine che regna, sovrano, nel mio appartamento da scapolo.
“Ah, ma non attacca
stasera, ragazza…neppure le tue frecciatine possono farmi
incazzare!”, rispondo, attirandola a me e sfiorando nuovamente le sue
dolci labbra.
Si scosta da me, e mi fa una
carezza alla guancia.
“Vado in
bagno…aggiusto il vestito, mi do una pulita al viso, e sono
pronta!”, dice, inforcando l’ingresso della toilette.
Si chiude la porta alle
spalle ed io, come un rimbambito, me ne sto fermo lì, immobile, a
fissare il vuoto, riempito, solo qualche istante prima, dalla sua figura.
Weasley! Contegno, ragazzo,
non è proprio il momento di trasformarsi nel clone di Goyle, no?!
Anche se magari potrebbe
essere un’idea per il travestimento dell’anno
prossimo…sorrido, e mi porto in cucina, per versare in due calici di
vetro un po’ di succo di zucca gelato.
Punto la bacchetta verso
l’elegante camino, posto al centro del salotto, e, dal nulla, si
sprigiona un fuoco scoppiettante; non c’è che dire…mia madre
sarebbe orgogliosa di me.
“Ehm…avrei un
problemino, Ron…”, esordisce una voce alle mie spalle.
Mi volto, ed i miei occhi
incrociano quelli di Hermione, che tenta- senza molto successo, in tutta
onestà…per fortuna mia!- di coprirsi le gambe con la gonna,
strappata.
Mi acciglio, appoggiando
sulle pile di “Oggi Quidditch” che troneggiano sul tavolino
di ciliegio davanti al camino, i calici di succo di zucca.
“Cioè?”,
le chiedo.
“Ecco,
allora…non mi ricordo l’incantesimo da sarta…tu lo
sai?”, biascica.
Scoppio a ridere.
“Hermione Jane Granger
che non sa fare un incantesimo?!”, dico, tra una risata e l’altra.
“Deduco che neppure tu
lo sappia, allora…”, mi dice, arricciando il naso in una smorfia
imbronciata.
Annuisco, ridendo.
“Vuoi mettere? Io sono
un maschio, ragazza!”, dico, e lei scuote la testa.
“Vado in camera tua,
magari trovo qualcosa…”, mi dice.
La seguo, pregando che il
mio armadio ne esca indenne.
Hermione entra nella mia
stanza e, dopo aver lanciato un’occhiata al mio letto, perfettamente
piegato, tuffa il volto, profumato di sapone ed ancora fresco per la recente
pulizia, nella cabina vestiti.
Mi appoggio alla porta, ed
incrocio le braccia al petto, sorridendo apertamente.
“Cosa speri di
trovare, di preciso?”.
“Dei…jeans…strappati…e…una…felpa…nera!”,
mi dice, e, dopo una manciata di minuti, spunta fuori dallo stanzino, con una
felpa troppo grande per lei, ed un paio di calzoni che tiene su a fatica, con
una cintura di pelle risalente ai tempi di Hogwarts.
Scoppio di nuovo a ridere.
“E di cosa saresti
vestita?!”; lei si acciglia.
“Ma come, non si
vede?! Metallara, no?!”; scuoto la testa e mi avvicino a lei.
“Ora, non vorrei fare
il guastafeste, ma non ti basta avere un paio di jeans strappati e una felpa
scura per trasformarti in un metallaro…”, le dico, appoggiando le
mie mani sulla sua vita.
“E cosa dovrei fare,
allora?”, mi chiede, aggrottando la fronte e sgranando i suoi
meravigliosi occhi color cioccolato.
“Prima di tutto,
dovresti riempirti di anelli con le spine…”, le dico, afferrando la
sua mano e portandomela accanto alle labbra.
“…poi, ti
dovresti dipingere gli occhi di nero…”, continuo, sfiorando la
parte superiore della palpebra.
“…e, infine,
dovresti pitturare le labbra di viola.”, concludo, prima di sfiorare le
sue labbra con le mie.
Rafforzo la mia presa sui
suoi fianchi e l’attiro maggiormente a me, mentre la sua mano vaga sul
mio torace, sotto la blusa del costume.
Mi scosto bruscamente da
lei, lasciandola con il volto proteso in avanti, le labbra ancora socchiuse.
“Cosa…cosa
diavolo stavi facendo?”, chiedo, sorprendendomi per primo della mia
reazione…diamine, Ron Weasley che scappa da quelli che sembrano dei
preliminari?
Hermione mi guarda,
sbalordita, ed avvampa ulteriormente, frizionandosi le braccia, imbarazzata.
“Scu…scusa,
credevo che anche tu volessi…”; scuoto la testa, per metà
sorpreso dal comportamento di Hermione e per metà scandalizzato dal mio
inspiegabile tentennamento.
“No, no, no! Anche
io…sì, insomma, anche io voglio!”, rispondo, imbarazzato
come mai lo sono stato in tutta la mia vita, in quel genere di situazione.
Lei mi guarda fisso negli
occhi.
“Anche
tu…vuoi?”, mi chiede, le guance rosse.
Annuisco e mi chino su di
lei…la sua bocca, inesperta, si posa sulla mia, ed io sorrido contro le
sue labbra così impacciate, titubanti…mi chiedo se lei sappia
quanto la amo, quanto la sua insicurezza, che si rende tangibile ad ogni
respiro riversato in me, mi riempi il cuore di felicità…
La mia blusa si adagia sul
pavimento, seguita prima dal maglione e poi dai jeans…la spingo a
sdraiarsi sul letto e solletico il suo collo con dei baci leggeri…
E, all’improvviso,
nella mia mente si fa larga un articolo…quell’articolo.
82% degli
uomini…ansia da prestazione…
Le
sue mani si tuffano nei miei capelli, mentre la mia bocca segue il profilo
della sua mascella…
Tento
di scacciare dalla mente quel pensiero, e pianto i miei occhi nei suoi;
è accaldata, le sue guance rosse almeno quanto la sua bocca.
“Se
avessi saputo che sei così affascinante quando perdi il controllo della
situazione, avrei affrettato i tempi, sai?”, le dico, accarezzandole il
fianco morbido con la mano.
Lei
sorride e punta il dito verso il mio basso-ventre.
“Non
credo di essere l’unica ad aver perso il controllo…”, mi
dice.
Scuoto
la testa e la bacio.
Studiosi…sostengono…stato ansiogeno da parte del
paziente…
Weasley! Che cazzo ti
succede?
Mi concentro su Hermione e
la bacio nuovamente il collo, deciso a dimostrare che anche quei giornaletti
stupidi, pur essendo la bibbia dell’universo femminile, non sono certo
infallibili.
In
presenza di una donna a cui tengono particolarmente…
Lei si stacca appena da me,
ed il suo sguardo vola in basso.
“Ron, ma
cosa…?”.
…subiscono grossi
scompensi normali.
“…gli è
successo?”, conclude, fissando imbarazzata i miei boxer.
Oh, non lo proprio, tesoro,
l’unica cosa che so, ora, è che domani mando una bella fattura via
gufo alla redazione di quello stupido giornale.
Le sorrido, e scuoto la
testa.
“Non…non
è niente amore, dammi solo qualche minuto…”, dico,
chinandomi su di lei e strappandole un bacio.
“Ehm, ti serve
qualc…”.
“No!”, esclamo,
duro.
“Davvero, se vuoi ti
do una mano…”, ma la interrompo prima.
“Hermione, è
già abbastanza imbarazzante così, non metterci anche tu, per
favore!”.
Ma i minuti passano, e,
sconsolato, cado di fianco.
Mi copro gli occhi con la
mano, disperato.
“Io…io non so cosa
dire, davvero…non…non mi è mai successo…”, dico,
senza avere il coraggio di guardarla.
Hermione si accoccola contro
di me, e appoggia le mani sul mio petto.
“Non fa niente,
davvero, capita a tutti, no?!”, mi dice, regalandomi un sorriso.
Le sorrido di rimando,
incredulo per la scampata morte…mai avrei creduto che me la scampasse.
“Sì, ho letto
che può capitare quando si è particolarmente
stressati…”, mi dice, dandomi un bacio sulla guancia ed
accarezzandomi contemporaneamente il torace.
“E figurasi se il
prefetto-perfetto non se l’era letto da qualche parte
questo…”, dico, tentando di dissimulare il mio imbarazzo.
Lei mi tira uno schiaffetto
sul collo.
“Ora non te ne
approfittare troppo, però…”, mi dice, scoppiando a ridere.
“Davvero, mi dispiace,
ma effettivamente è un periodo un po’ incasinato…sarà
per quello senz’altro!” affermo; lei annuisce e mi bacia.
Qualche coccola dopo mi alzo
e le chiedo, con un gran sorriso:
“Ti va un po’ di
succo di zucca?”; lei annuisce e, dopo aver afferrato i pantaloni del
pigiama-finiti chissà come per terra-, mi lancio in cucina.
Il tempo di un battito di
ciglia ed eccomi sulla soglia della camera, con in mano due calici di
succo…ma, nel vedere cosa Hermione regge tra le mani, i bicchieri mi
cadono di mano, infrangendosi sul pavimento.
“A quanto pare,
però, qualche sera fa non eri troppo stressato, vero?!”, mi
chiede, con uno sguardo omicida, sbandierando un paio di mutandine di pizzo
rosa…
E non un paio di mutandine qualunque,
no, non si può sperare tanto…ma le mutandine di Lene.
Sono-nella-merda.
******************************
Eccoci qui! Per questo
capitolo, se ci avete fatto caso, il raiting si è alzato drasticamente…mi
dispiace, non sono molto soddisfatta di questo chappy…il problema
è che la prima stesura si è inavvertitamente cancellata-la daisy
guarda male il suo portatile- e questa, purtroppo, è il frutto di
un’ispirazione decisamente peggiore della prima…in ogni caso,
rallegratevi nel pensare che, il prossimo, è l’ultimo chappy..poi,
ancora un minuscolo epilogo, e si chiudono i battenti. So che magari questo
capitolo era un tantino volgare…ma, a parte il fatto che la situazione
era un tantino dura da descrivere, io ce l’ho messa tutta per non cadere
nella volgarità…se l’ho fatto, vi prego di scusarmi! In
teoria non dovevo aggiornare oggi ma, facendo un rapido calcolo, mi sono
accorta che la prossima settimana sarò stra-piena d’impegni,
quindi…ora volate ai vostri ringraziamenti personali!
Gigia990: Amicissima mia
adorata, nonché maestra e superba musa
ispiratrice…opsss…dì la verità, love, di quanto ti si
è alzata la glicemia dopo questo chappy?Ma…mai dire gatto se no ce
l’hai nel sacco, con me! ^______-!E sì, lo so, lo so, che vi
aspettavate che da lì in poi tutto filasse liscio- tensione di Ron a
parte…ma quel pezzo di ragazzo avrebbe sicuramente recuperato qualche
notte più in là, no?! ^__-!!!-, e invece…zac! Quelle
mutandine rosa proprio non ci volevano…ma, si sa, la daisy è un
tantino sadica- la daisy indossa una maglietta con su scritto “I’M SADIC GIRL!”- , e quindi…nel prossimo chappy come andranno
le cose? Il bradipo uscirà dal letargo?
E la sua principessa lo
perdonerà? La risposta…nella prossima ed ultima puntata!
Un abbraccio enormissimo,
tesora!
Anduril: Amorissima della daisy!Ma stella lei, sempre una
parola buona…la daisy si inchina e ti manda un bacione gigantesco, per il
solo fatto di esserle sempre vicina…^____^!Ok, passiamo alla
recensione…sììììììììììììììì!!!!!
Sono loro, non ci avevo proprio pensato, compagna mia adorata di
“Pride&Prejudice”…e hai visto i nostri morsetti
preferiti? La Gin-Gin con pargolo a carico…Eh, tesora, quella chicca era
tutta per te…tra simili-tra parentesi…io e te, fan sfegatate delle
Harry/Ginny- ci si intende, lova…^______-!Ma mamma mia, amorino, non ne
vogliono sapere di lasciarti in pace quei prof del cavolo, eh?-la daisy prende
l’ennesima cucchiaiata di decotto Tiramisù e la ficca in bocca al
suo amorino-…su, luuuv, che la primavera è arrivata…magari
anche loro si stufano di passare i loro pomeriggi a leggere libri da
assegnarvi…la speranza è l’ultima a morire, amorina mia!Un
abbraccio gigante!
Funkia: Stellina mia!- la daisy tira un sospirone di
sollievo…-graziata! ^___^…ti mette l’adrenalina in corpo
scamparla ad un attentato made in
lettore-stufo-di-aspettare-l’aggiornamento…ed eccoci qui, pronti a
risponderti alla recensione…eh, il nostro amore è da sempre uno
stupidotto-potto di quelli pazzeschi…farsi pare, tsè! Come se
Hermione ci sputasse sopra…ehm, io te lo manderei anche, via posta, il
nostro amorino, ma mi sa che, dopo questo chappy, si è dato alla
monogamia…peccato, love!Ti assicuro che non mi sarei fatta troppi problemi
ad aiutarlo a dimenticare la ragazza in questione…^_____-!Vediamo se
riesce a recuperarla in corner…^^…oh, anche tu fanatica del mito
americano-solo bicchieri, io, però!-???!!! Guarda, infatti, dopo che mi
sono bevuta il cappuccino, ero seriamente tentata di prenderlo anche in bicchiere,
ma le mie amiche mi hanno “gentilmente” dissuaso dal
farlo…sempre a rompere, quelle!
è_____é!!!Sìììììì!!!
Vai nell’Hertfordshire
a trovare l’amore nostro, che così mi porti l’autografo-ehm,
sì, daisy, sogna, sogna…-______-“!!!!-Che poi
dev’essere destino…Darcy, Rupert, tutti di quelle zone…ahhhh,
ma prima o poi…^_____-!Un abbraccio grande-grande!
Romen Evans: Sau, stella! Anche questa volta, recensione
deliziosa…grasie 1000, love! Guarda, mi dispiace per quel condizionale
sfuggito al controllo…il problema è che qui da me, si parla un
dialetto che tende ad utilizzare soprattutto condizionale…è un
po’ un abitudine comune, qui! Io ci sto sempre attenta ma, come hai detto
tu, stavolta mi è proprio scappato! Grazie ancora! Bacioni alla panna!
Topomouse: Hai il potere di farmi ridere davanti allo schermo
per cinque minuti buoni con una riga, sai? “Ron che non ragiona col
cervello, ma con qualcos’altro…”...non si era notato
mica, eh? ^______-! E stavolta il sostituto ufficiale del suo cervellino ha
fatto cilecca, stella lui…Hermione che sorvola, se lo spupazza comunque,
sembra gli sia andata di lusso e invece…zac! Fregato da un paio di
mutandine di pizzo rosa…poveretto, mi fa anche pena…riuscirà
il nostro rosso preferito a riconquistare la sua bella? Tutto al prossimo
chappy! Un abbraccio enorme, stella!
Moonlight Rage: Buenas Noches, seniorita! Como
estas?Eh-eh-eh…ogni tanto la pazzia ha il sopravvento anche su di me,
love…^_____-! Eh, Ron playboy….diciamo che è un riflesso
incondizionato della mia personalità, follemente innamorata di Ronald
Weasley(---> e partono i coretti de “Perché Weasley è il
nostro re…”)…che ci vuoi fare, stellina, è questione
di abitudine…*sbav-sbav della daisy a ripensare a certe scene in cui il
rosso è stato protagonista in alcune ficcy…*…ma passiamo ad
altro, perché sennò potrei parlarne per ore dell’amore
mio…^_____^!!!Eh, che ci vuoi fare…Lene è davvero
odiosa…chissà, magari la rivediamo nell’epilogo per un’azione
by Hermione del tipo “vendetta, tremenda vendetta!” …ora
vedremo se Ron riuscirà a riprendersi la sua damina…chissà,
chissà…bacioni alla vaniglia, amorino!
Kamomilla: Siao stellina mia! Eh, mi sa che si becca su molte
questioni io e te…Ron deve essere così, insomma, un
Weasley non mi dà certo l’idea di tordo, no???!!!-la daisy scuote
la testa, convinta…^^!!!!-Bello lui, che passa da un lettuccio
all’altro, e che, quando dovrebbe dare il meglio di sé, mi si
blocca…eh, che ci vuoi fare, sotto-sotto resta il nostro puffettoso e
imbranatissimo Ronnie, no?! ^___-!!!Ora vediamo se riesce a recuperare in
extremis la sua bella…incrociamo tutti le dita! Bacioni alla crema
pasticciera, tesoro!
SiJay :Grazie 1000 per la gentilissima recensione,
stellina…spero che anche questo chappy ti sia piaciuto…^^!!!Bacioni
alla meringa!
Aleberyl 90: Tesoro! Concordo su gran parte della
recensione…Ronnie è adorabile…da baci!-soltanto quello????
Daisy pervertita!!!!^^!!!!-…e non lo dico perché in
questo racconto è “mio”, ma perché in qualsiasi salsa
lo si proponga, resta assolutamente fantastico…già il fatto di
averlo tra i protagonisti, regala tantissimo al racconto, secondo me…eh,
già, il destino- o la mano di un’autrice sadica…^___-!!!-ha
fatto sì che la gonna pestata fosse proprio quella di
Hermione…ehhhh, non poteva mica continuare a girare mezza nuda per la
festa, no?! Doveva andarsene a casa…e Ron doveva accompagnarla,
no?!La gravidanza di Ginny…è una cosa venuta fuori
all’ultimo minuto…vedremo di dare un po’ di spazio anche ai
miei morosi preferiti-la daisy sbandiera la maglietta da ultras Harry/Ginny-,
nell’epilogo…bacionissimi alle fragole, love!
Lu: Stellina! Lo sai che la daisy è arrossita
alla tue bellissime parole? Grasie, stella…passiamo alla
recensione…Lene è davvero odiosa, su questo non ci sono dubbi…chissà,
magari nell’epilogo ce la ritroviamo, e Hermione le fa vedere i sorci
verdi…mah!Hai ragione…Ron è Ron, lo puoi presentare in
qualsiasi salsa, ed il risultato non cambia…otterrà sempre un
discreto successo, proprio perché è lui-il cuoricino della daisy
batte follemente…-…quanto allo stile…bè, ti ringrazio,
questa era una sorta d’esperimento visto che, secondo me, lo stile deve
essere rapportato alla storia che si sta scrivendo…qui mi posso
permettere di scherzare, di dare una sfumatura ironica al racconto,
perché sono nella testa dei protagonisti…nell’altro
racconto-stella, tu ci hai provato a leggerlo, magari, ma è estremamente
lungo…tanto-tanto…capisco se non ci sei riuscita!-, non lo posso
fare…ah, non è che TS&D sia famosa, non ti sei persa assolutamente
nulla…semplicemente, la gran parte dei recensori di questa storia la
conosco già perché recensisce anche l’altra
creatura…quindi era giusto informarli che TS&D sarebbe rimasta,
comunque, una priorità…lungi quella fic dall’essere sulla
bocca di tutti, anzi! Bacioni al gelato, stellina mia!
Evenstar: Stella! Me
contentissima che la ficcy ti piaccia, se non altro perché è un
esperimento per me…^____^!!!!Sai, la caratterizzazione dei personaggi non
è tanto difficile quando li ami…e poi io Ron me lo vedo
così da sempre…uno che appare, da adulto, uomo
“navigato”, ma che in realtà, sotto-sotto, resta il
ragazzino imbranato e tenero di un tempo…e si visto per bene in questo
Chap, dove ha avuto qualche…ehm, chiamiamola svista…^_____-!Ed
eccoti il nuovo chappy…bacioni al nocciolato!
Tabita: Siao tesorina! Scusarti perché recensisci in
ritardo? Ma figurati, sweetie! Piuttosto, raccontami, dai, dove sei stata di
bello-Opppsssss! Il tasto della mia impiccionaggine è ON…libera di
mandarmi al diavolo, stellina mia!- Beata te che eri in gita…qui, per la
mia classe, la gitarella è saltata all’ultimo minuto, caspita! Bon
che non sarei potuta andare comunque per via dell’incidente che ho avuto
qualche mese fa-me tutta acciaccata!- , però, magari…dai, sei
andata tu, almeno una delle due si è
divertita-spero…^_____-!!!!-…Ron…eh, che vuoi farci, Ron
è Ron…fantastico sempre e comunque…anche quando le cose non
vanno proprio bene…della serie, qualche “caduta libera”
capita a tutti…e in tutti sensi, mi sa…vediamo se il nostro rosso
preferito si salva in corner, ora…tutto nella prossima ed ultima puntata!
Bacioni al caramello, tesora!
Merylin: Amore!!!!-la daisy si abbraccia per bene la sua
tesora-…ma era tempo di gitarelle fuori programma, questo?! Tutti via
tranne me, che poi non è neanche troppo giusto, eh?!-la daisy mette su
un broncio, meditando di indire uno sciopero generale contro le lastre di
ghiaccio che fanno slittare le ruote del motorino, e che ti relegano a letto….ufff,
rabbia!!!-Luuuvina mia, ti sei divertita tu, almeno spero, e questo mi basta,
…^_____-!!!Trasferta in aprile?! Ma vi massacrano ‘sti allenatori!
Tess, se hai bisogno di una cucchiaiata di decotto Tiramisù sai dove
trovarmi…^^!!!Dai, l’aggiornamento di TS&D è arrivato
prima di questo- “E menomale! Vuoi mettere?! C’ero io prima di
lei!”, n.d. TS&D….”Zitta tu, tesoruccio della
mamma!”, n.d. daisy-…adesso spuapazzati questo capitolo, amorino,
aspettando il prossimo chappy dell’altra storiellina! Un abbraccio enormissimo,
stella!
Mary Potter 92: Love adorata! *^_________^*!!!!Ma che bello, anche
tu qui! Tesora, guarda, io credo che mi dovrete sopportare ancora per un bel
po’…l’idea sarebbe chiudere l’attività di
scrittrice con TS&D-o al massimo con un solo sequel…l’idea in
teoria c’è, ma deve essere sviluppata meglio…si
vedrà!-, e visto che alla fine di TS&D mancano ancora un bel
po’ di chappy…dovrò scrivere ancora per un po’! Ma
passiamo alle tue osservazioni…già, concordo, Lene è
odiosa- e detto da chi l’ha inventata….-_____-“!!!-,
però alla fine Ronnino nostro resta fedele alla sua Hermione…come
hai detto tu, quei due sono due calamite…non si staccano
facilmente…ci vuole ben altro che una francesina!
Ed Harry...diciamo forse che
la paternità lo ha risvegliato un pochino…miracoli da zappette e
pannolini!Però, alla fine, Ginny rimane la più sveglia della
coppia, senza dubbio…^________-!!!!Tesoro, grazie delle bellissime parole
che ogni volta mi riservi…e che mi fanno dimenticare per un po’ i
miei dolorini! Un abbraccio enorme!
Bene...allora,ci si rivede-se vi va- con l'ultimo chappy...bacioni a tutti!
Le gradinate del
“National Museum” mi sono sempre piaciute, sin da quando ero
bambino; spaziose, lunghe, affollate sino all’inverosimile da turisti ed
artisti di strada…
Era bello fantasticare su
quelle persone, chiedersi se, quel ragazzo con il basco calato sulla fronte e
la sigaretta tra le dita che, proprio in quell’istante, ti stava
osservando, sarebbe diventato il Giotto del domani oppure un imbianchino…senza
contare che, quelle scale, dominavano l’intera Trafalgare Square, cuore
pulsante di Londra…
La statua del capitano
Lincon mi sorride dall’alto della maestosa colonna che la sorregge, ed io
ho solo voglia di piangere.
Oh, è inutile che
facciate quelle facce…anche i maschi, a volte,
piangono..l’importante e non farsi scoprire.
Porto le ginocchia al
petto e, inspirando rumorosamente, affondo il capo nel ventre; il mio naso si
scontra con la felpa che lei, solo qualche ora fa, indossava…ed il
suo profumo, fresco e delicato, mi investe…
Merda….merda,
merda, merda!
E’ vero, ho
sbagliato, è innegabile, ma…chi mai si sarebbe mai immaginato che
la francesina marcasse il territorio?
Ci scommetto che piange,
ora…
Dove sei Hermione?
Dove cazzo sei, amore mio?
Una lacrima scivola
silenziosa sulla mia guancia…
Odio
piangere…piangere è un segno di debolezza…e io, col tempo,
ho imparato a non essere debole.
Un Auror non può
permettersi il lusso di piangere…eppure, se penso alla sua espressione
quando ha sbattuto la porta del mio appartamento, una morsa mi stringe il
cuore.
Mi guardava come mai mi
aveva guardato…un misto di dolore e rabbia indicibili…e lì,
lì ho capito che l’avevo persa.
“Tutto bene,
ragazzo?”; alzo la testa, ed i miei occhi si fondono con quelli di una
donna che dimostra approssimativamente settant’anni, dai penetranti occhi
nocciola.
“Non si
vede?”, dico, bruscamente.
Lei scoppia a ridere ed
estrae dal taschino del suo soprabito di seta un fazzoletto di pizzo bianco.
“Tenga…le
goccia il naso, sa?”; mi dice, sedendosi, seppur con qualche
difficoltà, al mio fianco.
“Si figuri, manca
solo che le imbratti il fazzoletto…”, protesto, pulendomi il naso
con la manica della felpa.
Lei mi sorride e scuote la
testa, in gesto di diniego.
“Suvvia…non
è il massimo vedere un giovane affascinante come lei versare lacrime su
lacrime, no? Prenda, forza, i maschi non piangono…”, mi dice,
prendendomi il naso con le dita e facendomi soffiare.
Scoppia a ridere, quando
vede la mia faccia contrariata…questa mi ha scambiato per un bimbo di
cinque anni!
“E non faccia quella
faccia…alla fine, voi maschi, non crescete mai!”.
La osservo attentamente;
il suo viso mi è familiare, ma non riesco proprio a capire dove
l’ho già vista….
“Mi scusi,
ma…ci conosciamo?!”; lei mi sorride.
“Cos’è,
una nuova tattica di rimorchio?”; scoppio a ridere anche io…forte
la nonnetta.
“Ora, non vorrei
offenderla, signora, ma la sua esperienza è troppo anche per un Latin
Lover come me…non sono assolutamente degno di lei!”, affermo,
suscitando nuovamente in lei un nuovo attacco di risa.
“Mmm…chissà
perché, ma immagino sia proprio per questo Latinloverismo…”.
“Latinloverismo?!”.
“Oh, insomma! Quello
che è! Dicevo…è proprio per questo Latinloverismo che si
trova in difficoltà, nevvero?!”, chiede, portandosi dietro
l’orecchia una ciocca di capelli argentei scappata alla sua crocchia
severa.
Annuisco, massaggiandomi
le palpebre chiuse con la mano.
“Le va di parlarne?”,
esordisce, allegra, porgendomi una caramella…che Hermione abbia ragione
quando dice che sembro un bambino?
“Con tutto il
rispetto, non mi pare proprio il caso, signora…”; mi interrompo,
cercando di indovinare il suo nome.
“…Angelica,
prego.”.
“Ecco, Angelica, non
so se è il caso…”.
“Oh, non mi
dirà certo che è un timidone, in realtà?!”, mi dice,
dandomi di gomito.
“Non…non
direi…”.
“Allora che
aspetta?! Suvvia, non mi tenga sulle spine, diamine!”.
“Allora,
ecco…”.
“C’entra una
ragazza, vero?!”.
“Bè,
sì…”.
“E
com’è, questa ragazza? Bella, sì?!”.
Sospiro, mentre
l’immagine di Hermione galleggia nella mia mente…
“Splendida…”;
un sorriso sincero si apre sul volto di Angelica.
“Lo
immaginavo…di quelle che fanno girare la testa a metà Londra,
vero?”.
“Bè, non
proprio…cioè, non è la classica Pin-Up…”;
sorrido, pensando ad un Hermione Pin-Up.
“…ma per me
è in assoluto la migliore.”, sospiro, passandomi una mano tra i
capelli rossi, ormai sconvolti.
“Ma allora che ci fa
ancora qui con me, ragazzo? Corra da lei, no?!”; scuoto la testa e
nuovamente affondo la testa nella felpa.
“Il punto è
che è tutto così complicato…”.
“Si spieghi!”.
“Allora, io e lei
siamo sempre stati migliori amici…certo, un po’ incasinato come
rapporto d’amicizia…”.
“Litigate continue?!”.
“Più o
meno…”, annuisco.
“Vada
avanti…”.
“Bè, stasera,
finalmente, dopo quasi quattro anni che lo so, ho avuto il coraggio di dirle
che ci tengo particolarmente a lei…e non esattamente solo come ad una
semplice amica…”; Angelica si scioglie in un sorriso da love-story
che farebbe invidia alla Austen.
“Così si fa,
ragazzo! Non riesco proprio a capire voi giovani…ai miei tempi, quando un
maschio si innamorava, si faceva avanti subito…quello che non capisco,
ora, è…che ci fa lei qui da solo?!”:
“L’ho portata
a casa mia…oh, e non mi guardi così, non ero intenzionato a
fare…quello!”, esclamo, cogliendo la sua smorfia di puro
disgusto.
“Lei doveva solo
aggiustarsi il vestito, che le avevo rotto io…”.
“E PRETENDE DAVVERO
CHE LE CREDA QUANDO MI DICE CHE NON AVEVA CATTIVE INTENZIONI?!”.
“Ma no! Il vestito
l’ho strappato alla festa dov’eravamo prima…non avrei mai
strappato un vestito nuovo di zecca per…per fare quello! Non sono
un maschio violento, io…”.
“Mmm…non si
direbbe!”.
“La prego!!!
Comunque, alla fine, non so neppure io come o perché, ma… ci
proviamo…”.
“Cosa
provate?”.
“Signora, ma lo fa
apposta?!”.
“Mi perdoni, ma
vederla arrossire in zona orecchie è uno spettacolo imperdibile! Vada
avanti…”.
“Insomma…ora…io…ecco…ero
un po’ stressato e…”.
“Ha fatto
cilecca?!”, mi interrompe lei, bruscamente.
Annuisco, e, più
imbarazzato che mai, mi nascondo nella felpa.
“Succede,
ragazzo…cose che capitano, è normale!”, mi dice, battendomi
la schiena delicatamente.
“Sì, ma
è capitato proprio con lei…”, sussurro.
“Va bene, ma se lei
è davvero questo fiore di ragazza che mi descrive, scommetto che non si
è neppure arrabbiata, sbaglio?!”; scuoto la testa e lei sorride.
“Mi sono alzato per
andare a prendere un po’ di succo da offrirle, e, quando sono tornato, me
la ritrovo con un paio di mutandine rosa in mano…non sue,
ovviamente.”.
“Ahi, ahi,
ahi…è esplosa?”.
“Esplosa è
dir poco, mi creda!”, dico, scotendo nervosamente le testa e passandomi
più volte la mano tra i capelli.
“Io, mezzo nudo
difronte a lei, lei che si allaccia il vestito, strappato, e mi urla contro di
tutto e di più…che, evidentemente, il problema della
mia….ehm, caduta…non è lo stress, ma lei, che, evidentemente,
non la trovo abbastanza attraente e che, evidentemente, non siamo fatti
l’uno per l’altra….”; perché mi sento pungere
gli occhi, ora?!
“Tutto
chiaro…ma la domanda è ancora la stessa…perché
è ancora qui, mi perdoni?!”.
Mi alzo leggermente e la guardo
negli occhi.
“Ma mi ha
sentito?!”.
“Avrò
settant’anni, ma non sono ancora sorda, sa?!”.
“Ho rovinato la
nostra prima volta insieme, ho fatto il cascamorto con il mondo intero,
l’ho fatta sentire inadeguata…cosa dovrei fare? Cercarla, farmi
perdonare?! La verità è che ha ragione lei…io non la
merito, la farei solo soffrire…”.
“Sta scherzando,
vero?!”, mi chiede la signora, sgranocchiando un’altra caramella
alla menta.
“Ho la faccia di uno
che sta scherzando, forse?”.
“Mi
ascolti…lei la ama?”; mi stringo nella mia felpa.
“Da morire.”.
“Mi dica, crede
davvero sia possibile che, quando una persona è innamorata, non sia
quella giusta per l’altro?”; alzo la testa, e la guarda, attento.
“Il concetto di
giusto è relativo…gli sbagli si fanno sempre, nella vita,
soprattutto in un campo minato come l’amore…la verità
è che l’unico requisito essenziale per essere quello
“Giusto” è amare l’altro…se si ama, si vuole
proteggere…e se si protegge, significa che si auspica solo la felicità
assoluta per la persona amata…ammetterà che è ben
più difficile sbagliare dando gioia all’altro, no?!”.
Ha
ragione…dannatamente ragione.
Io amo Hermione…la
amo come non ho mai amato nessun’altra.
Dovrà pur valere
qualcosa, no?!
“Corra…la sta
aspettando.”, mi dice, sorridendomi.
Mi alzo in fretta,
sistemandomi i jeans larghi e la felpa…
“Grazie…”,
le dico semplicemente, prima di spiccare una corsa a perdifiato.
***********************
Schiuma.
Densa, bianca, leggermente
spruzzata di cioccolato…io odio la schiuma.
Rigiro il cucchiaio nella
tazza e affondo maggiormente nella sedia.
Oh, lo so che un buon
cappuccino è l’ultima cosa che mi serviva ora, ma…nonmi interessa; il caffè ha
proprietà calmanti sulla sottoscritta…che voi ci crediate o no.
Forse perché
collego il caffè ad un momento di relax…non ne ho idea,
sinceramente, ed ora come ora non mi va di farmi domande.
Ethan mi guarda da dietro
il bancone, lanciando, di quando in quando, delle occhiate distratte ad un
bambino che, occhio e croce, non deve avere più di quattro
anni…forse è suo nipote.
Il mio sguardo si posa
sull’orologio da muro…mezzanotte meno un quarto.
Ora, nella più
classica delle favole, a quest’ora, il principe, vestito di una
scintillante armatura e in groppa al suo cavallo bianco, salverebbe la
principessa, avvolta in uno sfavillante abito di seta, dal cattivo di
turno…ma che succede se, nella mia favola il cattivo è
anche il principe?
Sospiro pesantemente e
porto la tazza alle labbra, concedendomi un sorso di quella bevanda
ristoratrice, la mente occupata dai propositi di morte più tremendi per
chi ha ucciso il mio cuore.
“Vuoi,
signora?”; sobbalzo leggermente, ed i miei occhi si posano su un faccino
solare, spruzzato da qualche decina di lentiggini.
Osservo il pezzo di
cioccolato che il bimbo mi porge e scuoto la testa, sorridendo.
“Grazie, ma il
cioccolato non mi piace, piccolo…”; lui spalanca la bocca e si
lancia a volo d’angelo sulla sedia accanto alla mia.
“Davvero non ti
piace il sioccolato?!” , esclama, incredulo, storpiando la C in una S
serpeggiante.
Scuoto ancora la testa e
mi sento pungere gli occhi…saranno quelle lentiggini, quegli occhi
azzurro mare o, forse, più semplicemente, il pensiero che, solo qualche
giorno fa, me ne stavo seduta proprio qui, e Ron mi aveva detto la stessa cosa,
ma…questo bimbo me lo ricorda moltissimo.
Talmente tanto che fa
persino male al cuore guardarlo.
“Su, signora, guarda
che non sei mica tanto grassa, sai? Puoi mangiare il sioccolato, se ti
va…”; un sorriso si apre sul mio volto, quando lo vedo staccare un
quadratino dalla sua barretta ed offrirmelo…
Sposto il mio sguardo dal
suo visetto allegro al pezzo di dolce, indecisa…che mi costa mangiare un
po’ di cacao, se, così, non spengo quel bel sorriso?
Annuisco e prendo il
quadratino dalla sua mano, per poi dargli un morso deciso; il senso di nausea
che, generalmente, provo quando ingoio un pezzo di cioccolato si ripresenta
all’istante.
Scosto dalle labbra il
pezzetto di cacao, ed il bimbo, dopo aver appoggiato i gomiti sul tavolo,
scoppia a ridere, la bocca marrone.
“Non ti piace
proprio, eh?!”.
Annuisco, reprimendo un
conato di vomito dovuto a quel aroma terribilmente dolce.
“Signora, te la
posso chiedere una cosa?”.
“Solo se mi dici il
tuo nome!”, esclamo, accarezzandogli la testolina.
“Angel…ora
posso dirti?”.
“Spara!”.
“Perché
c’hai gli occhi tutti rossi?!”; sospiro…”E
perché i bambini sono così attenti?”, potrei chiedere
io…
“E’ una storia
lunga…”, gli dico, accarezzandogli la guancia.
“Mi piasono le
storie! Ma solo se c’è tanto sangue e qualche morto, perché
sennò non sono mica divertenti, sai?!”.
Sospiro…che mi costa
farlo contento?
“Allora…c’era
una volta una bella principessa…”.
“Scommetto che era
bionda e con gli occhi azzurri, vero?!”; bene…li plagiano sin da
piccoli, porca pupazza!
No Bionda, No Party…
“Non
proprio…quella è la strega…no, la mia principessa ha
gli occhi marroni e i capelli marroni…”.
“Ma almeno, sono
lisci i capelli?!”, chiede, sbuffando…ci rinuncio, Madre Natura
congiura conto di me…
“Sì…lisci
come la seta…”; tanto, peggio di così…
“E la strega?!
Com’e?!”.
“La strega è
una strega bellissima, ma davvero molto cattiva, con i boccoli biondi e gli
occhi azzurri…”.
Angel mi guarda
dubbioso…
“Ma te, sei sicura
di saperla questa storia? Perché, a me, mica mi convince tanto che la
strega è bionda, sai?!”.
“Fidati, è
strega-strega…vuoi che vada avanti?”.
“Continua.”,
afferma, lapidario.
“Allora…un
giorno, il principe…”.
“Ah!
C’è pure il principe?!”.
“Già…con
gli occhi blu e i capelli rossi…”.
“Nah, te lo ridico
pure, secondo me non l’hai mica capita bene la storia…sono gli
gnomi quelli con i capelli rossi!”.
“Angel, fidati di
me…la principessa conosceva il suo principe da molto tempo, e, sin da
bambina, ne era perdutamente innamorata…”.
Mi fissa, disgustato, e la
sua faccia suscita in me un attacco di risa.
“Bleah! Femmine,
sempre a pensare a queste cose sdolcinate…”, dice.
“Il re del paese in
cui stava la principessa diede, un giorno, un gran ballo…la principessa
desiderava tanto che il suo bel principe la invitasse ma la strega, perfida,
fece un incantesimo al ragazzo, che preferì invitare lei piuttosto che
la principessa…”.
“E che incantesimo
era?”; ci penso su…
“L’incantesimo
della minigonna…potentissimo!”; trattiene il fiato e lo vedo
sillabare, muto, minigonna…quanto sono teneri quando sono così
piccoli!
“La principessa,
però, non si scoraggiò, e decise di andare al ballo con un altro
principe che, però, non era nemmeno lontanamente bello come il
suo…”.
“E poi? Poi cosa
succede?!”.
“La principessa
andò al ballo e, finalmente, il bel principe sembrò accorgersi di
lei…”.
“Uffa, però,
non ci sta neppure un cattivo, qui…”, brontola Angel,
trastullandosi sulla sedia.
“Il principe la
invitò nel suo castello per stare un po’ insieme,
ma…”; ok, come si fa a spiegare al bambino una cosa del genere?
“E cosa succede,
ora?!”.
“Ehm…all’improvviso
spuntò fuori un drago che voleva la
principessa…”…mamma mia, come rovinare una favola…
“E il principe?!
Cosa fa il principe?!”.
“Il principe non
ebbe alcuna difficoltà a…calmarlo, e riuscì a
salvare la sua principessa, ma…”.
“Ma cosa?!”.
“Proprio quando
sembrava che le cose tra i due potessero funzionare…la strega
ricomparsee si portò via,
con l’incantesimo delle mutandine…”.
“Un altro
incantesimo?!”.
“Sì,
comunque…si portò via, con l’incantesimo delle mutandine il
suo principe e…e basta.”.
“Come basta?! E
questa sarebbe una storia? Secondo me tu non l’hai proprio capita, sai?!
La fine è proprio tutta sbagliata…”.
Lo guardo, perplessa.
“Ma sì! La
principessa, se è davvero innamorata, non può mica lasciarselo
portare via il suo principe così, no?!”.
“Ma la principessa
si è arrabbiata perché lui ha ceduto all’incantesimo delle
mutande…non è tanto sicura di volerlo!”.
Angel prende in mano un
pezzo di cioccolato.
“Lo vedi?”;
annuisco…
“Tu, prima, ne hai
mangiato uno…non ti piaceva, ma l’hai mangiato, perché
volevi farmi contento…e così dovrebbe fare anche la
principessa…magari non gli è piaciuto che il principe ci sia
cascato nella trappola della strega, ma lo riprende lo stesso, per farlo
contento…”; lo guardo, sbalordita…da quando, i bambini fanno
ragionamenti così lineari?
“…perché
sa che, se lui è contento, è contenta anche
lei…perché sa che, magari, può avere tanti difetti, ma che
è solo standogli vicina che lei si sente felice….giusto?”;
annuisco, completamente inebetita…questa la devo raccontare a qualcuno,
appena posso…la sottoscritta incastrata dai ragionamenti di un soldo di
cacio!
“Quindi, me lo rifai
il finale della favola?”, mi dice, sorridendomi.
Sorrido, tentando di dare
un finale più dolce alla storia…effettivamente, è un
po’ troppo brusco persino per un maschietto…
Prendo fiato e…
“…il principe,
resosi conto di essere stato un emerito coglione, rincorse la sua principessa,
perché si era accorto che, senza di lei, la sua vita non aveva
senso…”; mi volto di scatto, ed i miei occhi incontrano quelli del
principe/Drago Ron.
Ron sorride e, prendendomi
la mano, mi attira a se, serrandomi la vita in un abbraccio.
“…cercò
in ogni dove la sua bella, ma, della principessa, sembrava non esserci alcuna
traccia…sino a che, finalmente, dopo innumerevoli corse a perdifiato, il
principe la trovò…”.
Ron mi accarezza un
guancia, con un sorriso infinitamente dolce sulle labbra.
“…riuscì
quindi a dirle che, alla fine, la stregaccia poteva fare tutti gli incantesimi
che voleva ma che per lui, la regina incontrastata del suo cuore, rimaneva
senza ombra di dubbio lei…perché l’amava…l’amava
talmente tanto che faceva male il cuore pensarci, l’amava talmente tanto
che si malediceva costantemente per il tempo perduto, l’amava talmente
tanto che, solo grazie a lei, non aveva più paura di
nulla…”; si china sul mio orecchio e, prima di posarmi un bacio
sulla nuca, mormora:
“…e la ama
ancora…ma lei?”; mi allontano leggermente da lui e gli accarezzo il
naso, prima di voltarmi verso Angel.
“Ti accontenti di un
semplice: E vissero felici e contenti, Angel?”; Angel scoppia a
ridere ed annuisce, vivace.
Faccio appena in tempo a
vederlo con la coda dell’occhio, sgusciare via, mano nella mano, con
un’anziana donna, che Ron mi cattura le labbra in un bacio, intenso e
delicato, allo stesso tempo.
Si stacca da ma ,
intrecciando le sue dita nelle mie, e mi trascina fuori dallo Starbucks, sotto lo
sguardo divertito ed incredulo di Ethan, portandomi proprio al centro di Covent
Garden,
“Ok…che ore
sono?”, mi chiede.
Il mio sguardo corre alla
torre di Londra che, lenta ed inesorabile, scocca la mezzanotte.
“Mezzanotte,
perché?!”, esclamo, divertita, mentre le sue labbra si posano sul
mio collo.
“A mezzanotte le
principesse, di solito, che fanno?!”, continua, regalandomi uno dei suoi
sorrisi accattivanti.
“Ehm…scappano
dal loro principe, ed abbandonano il ballo…”.
“Ma io e te non
siamo il solito principe e la solita principessa, vero?!”; scuoto la
testa…
“Qualcosa mi dice
che la risposta giusta sarebbe no, ma non riesco a capire il
perché…
“…una coppia
normale, invece di litigare, passa il suo tempo a coccolarsi, mentre noi,
semmai, facciamo l’incontrario, ecco perché…”;
solletica la mia bocca con la sua, ed il mio naso si riempie del suo favoloso
profumo.
“Quindi…se, a
mezzanotte, le principesse scappano, tu, visto che siamo fatti
male…”.
“…parla per
te!”.
“No, no, ragazza,
ora io e te siamo una cosa sola…mal messo io, mal messa anche
tu…comunque…se le principesse normali, a mezzanotte, smettono di
ballare…tu, invece, a quest'ora, inizi appena, no?!”; scoppio a ridere, mentre lui mi avvolge la vita in
un abbraccio e mi spinge ad affondare il capo nel suo petto.
“Mi concedi questo
ballo, amore?!”.
“Tutti i balli che
vuole, messere…”.
“Ehm…però…il
drago lo facciamo venire fuori, più tardi, eh?!”.
“Ron!”
**********************
“La vuoi smettere?!
Sei una guardona, sai?!”, esclama Angel, cercando di riportarmi a
terra…razza di cretino, le ali sono fatte per qualcosa, oltre che per
belvedere, no?!
Esasperata, mi scrollo di
dosso la sua manina paffuta, e mi passo, impaziente, la mano tra i miei boccoli
marroni.
“Mph…almeno mi
dici cosa stanno facendo?!”, chiede, squadrandomi con i suoi penetranti
occhi azzurri.
Oh…mi spiegate
perché il Grande Capo doveva far finire la mia protetta con il suo
protetto?!
“Angelica!!!”.
“Ti ho sentito, ti
ho sentito…Ron la sta facendo ballare in mezzo al Covent
Garden…”.
“Lo sapevo che quel
ragazzo ce la poteva fare!!! Cioè, è matematicamente impossibile
che uno che è stato affidato ad un tipo come me, non riesca a combinare
qualcosa di buono…”.
“L’unica cosa
positiva che può combinare è liberarsi di te…”,
affermo, sicura.
“Zuccherosa come un
limone andato a male!”, esclama Angel, sarcastico.
“Semplicemente
realista.”
“Ingiusta,
altroché! Se non fosse stato per me, il rosso…”.
“Non hai ancora
imparato come si chiama, Angel, vero?!”.
“Ma che cacchio
dici, è ovvio che so come si chiama…”.
“Rinfrescami la
memoria…”.
“Ehm…Rudolph!”;
credo che la mia faccia sia ben più chiare di mille parole...
“Stavo scherzando,
che ti credi…Romualdo?”.
“Angel…”,
ma lui mi interrompe.
“Ci sono, ci sono!
Richard!”.
“Ronald!”,
sbotto, incapace di resistere oltre.
“Ma che razza di
nome è Ronald, scusa?”.
“Ti devo ricordare
che, quando il Grande Capo te lo ha fatto scegliere, eri ubriaco
fradicio?!”.
“Ah, l’ho
scelto io?”; annuisco debolmente.
“Ecco perché
mi sembrava così originale! E poi, Ronaldo…era quel tipo della
tavola rotonda, no?!”.
“Ronaldo era un
cavaliere di Carlo Magno, razza di ignorante che non sei altro!”.
“Quello che
era…in ogni caso, coraggioso come pochi…ecco, uguale al
rosso…e a me, ovviamente! Comunque, dicevo…se non fosse stato per
il mio intervento…”.
“Il nostro
intervento, vorrai dire…”.
“Ohhhh…come la
fai lunga, Angelica!Chi è che ha spinto Ron?”.
“E chi è che
ha tirato la gonna di ‘Mione perché Ron ci potesse mettere il
piede sopra?!”, ribatto, rabbiosa.
“Si ma è
partito tutto da me, no?!”.
“Tesoro mio, se
aspettavamo te…ti devo ricordare che il Grande Capo avevo pianificato i
fuochi d’artificio tra i due già sei anni fa, al ballo del
ceppo?!”.
“Non serve
ricordarmelo, mi sento ancora nelle orecchie le urla di Mister
io-ti-ho-fatto-io-ti-distruggo…”; rabbrividisce impercettibilmente,
sfregandosi le braccia, nude, con le mani.
“E te le sei
meritata tutta, quella sgridata…ma dico io, non era poi così
difficile, no?! Spingevi Ron su Hermione, e, all’improvviso, inserivi
nella sua testolina l’idea di invitarla…ma, no, ovviamente le cose
non potevano andare così semplicemente, no?! Angel doveva fare la posta
all’angioletto di quella vacca di Flebo…”.
“Non è una
vacca!”.
“Maschi…”.
“Comunque, alla
fine, è andata, no?! Di che ti lamenti?!”.
“Già…è
andata solo perché con Ron ci ho parlato io…”.
“Che c’entra?!
Io ho parlato con Hermione…e il mio contributo, dove lo metti?!”.
“Vuoi mettere il
livello di materia grigia della mia protetta con quello del tuo
protetto?!”.
“Finiamola qui, che
è meglio…il principe e la sua bella si sono finalmente
ritrovati…va bene come finale, brontolona?”
“Mmm…consulta
il loro libro, giusto per precauzione…”; estrae dalla tasca del
gonnellino un libro dorato…Ron & Hermione’s Story.
“Sì, dovremmo
esserci, più o meno…ci metto la parola fine?”, mi chiede.
“Scherzi?! Questo
è appena l’inizio…”.
*****Finis*****
Finita! Oh…so che vi
avevo detto che avrei avuto la settimana piena, ma, male per voi, ho avuto la
possibilità di scrivere il chappy perché a letto con una bella
influenza intestinale-e riacutizzazione del colpo di frusta che aveva qualche
tempo fa…ma porca…-_____-“!!!-
…quindi…perché farvi aspettare?! Ragassuoli…ora posso
anche dirvi realmente com’è nata questa storiella…vi avevo già
anticipato che il tutto mi era venuto fuori in piena dormiveglia…in
realtà, la scena che mi si era parata davanti, era quella di Angel e
Angelica…complice una schiccherata con una mia amica che, in risposta
alle mie proteste sui mancati sviluppi Ron/Hermione, se ne è uscita con
un bel: “Sembra quasi che da lassù cospirino contro di
loro….”…lasua
uscita deve aver solleticato la mia mente addormentata…mi sono svegliata
e, partendo da quella scena, ho costruito tutta la vicenda …è
commuovente mettere per la prima volta la parola FINE ad un ficcapitoli…*^_______^*!!!!
Ok…ultimi ringraziamenti personali, e poi…*la daisy si asciuga gli
occhietti, umidi…*…bye!
Moonlight Rage: Hola, tesora! Come sta la mia classicista preferita? Chi l’ha
dura la vince, tesora…consolati pensando che, ormai, siamo agli
sgoccioli…^______-!!!
Anche tu in litiga
continua con il tuo portatile…qui non se ne può più,
è bello capricciosetto questo…*la daisy prega umilmente al suo
portatile di non abbandonarla proprio ora…*…lova, a quanto pare ci
hanno pensato gli angioletti a strapazzare per bene entrambi i nostri, eh?!
^_______-!!! Amore, spero davvero di risentirti al più presto, anche
perché so che mancheranno questi botta-risposta con te…*la daisy
si snuffia il naso sonoramente*…besitos, love!
Hachi: Tesoro! Ma che dolce che sei stata, stellina
mia…la daisy è arrossita tremendamente per le tue belle
parole…spero di non averti deluso con questo chappy!
Amante di Londra?
Oh…allora non sono sola! *^_______^*!!!Concordo pienamente con te, gran
parte dei fanwriter-io compresa, a dir la verità-trascura la descrizione
della city…ho scritto questa storia proprio per concedere uno spazio
maggiore a questo aspetto, e sono contenta che tu l’abbia notato!
Bacionissimi con schiocco!
p.s.: Ti prego, ti
supplico, NON leggere TS&D…ci rimani male, dopo, perché ho uno
stile completamente diverso qui…ed anche il genere è
diametralmente opposto…*la daisy guarda male il suo
“mattoncino”*…non vorrei mai che tu rimanessi delusa! Bacioni
ancora!
Ronny92: Stella! Ma quanti complimenti per questa
cretinata…*la daisy arrossisce pesantemente…*…e, già,
Ronnino nostro un po’ disordinato lo è…ma sai, Lene aveva
nascosto di proposito le sue mutandine…-tattica del “Lascio in giro
pezzetti di me, perché lui pensi sempre a me…”…infatti
un po’ tutti avete creduto fosse in buona fede….magari!
^________-!!!!Starbucks
addirittura appassionante?! *la daisy, bollente, prende a sventolarsi la manina
davanti alle guance, bollenti*…spero che anche la conclusione sia stata
di tuo gradimento! Baciotti-potti!
Gigia990: Gemellissima mia!!! T_____T!!!E’
deprimentissimo scriverti, sapendo che non potrai leggere ne
rispondermi...T____T!!! Mi consolo pensando che, quando leggerai questo chappy,
sinifica che sarai di uovo ondine…^______-!!!Hermione un tantino troppo
riflessiva? *la daisy annuisce vivacemente*…concordo, ma è proprio
questa la sua caratteristica principale, no?! Per non parlare delle parolacce
di Ron…quella è l’unica parte in cui non mi sono chiesta se
era abbastanza IC…lo vedo molto Ron maledirsi dopo essersi lasciato
scappare qualcosa di quel genere…spero ti sia piaciuto anche questo chap!
Baciottoni.pottoni-pottoni!
Topomouse: Amicissimo mio!!! *^________^*!!! Te gusta la fine,
stella?Concordo sulla recensione passata…certe riviste vanno dritte nella
spazzatura…che poi, lo confesso, io lo leggo pure Cosmopolitan *si alza
un coro di proteste…O_o!!!!*, ma solo per rilassarmi, rubandolo a mia
cugina…le cose peggiori che ho visto finora sono “Top Girl” e
“Ragazza Moderna” *la daisy rabbrividisce anche solo a scriverle
certe cose…*…quanto all’ordine di Lene…nu, nu, nu, era
voluto da parte sua…politica del tipo: “Lascio in giro pezzi di me,
che così lui si ricorda di me e della nostra
notte…”…e, libero di non crederci, alcune mie compagne di
classe si comportano quasi ogni volta che escono con qualcuno,
così…no comment! Baciotti con schiocco!
Mandy
JJ: Svelato l’arcano,
love…ora hai scoperto perché non ero in MSN ieri…perdona me,
ma fa un male cane tutto! Prometto che stasera, verso le otto, una scampolata
la faccio, che così magari ci si becca, io e te…^_______-!!!Ultimo
chappy servito, ragazza, fammi sapere, mi raccomando, sai che ci tengo
particolarmente ai tuoi pareri…bacionissimi!
Light
Lily: *la daisy si prostra ai
piedi della sua adorata compagna de “I Passi…”*…perdona
me, tesora, libera di fustigarmi quanto vuoi, ma ti giuro, cara, io il
ringraziamento l’avevo messo…-______-“!!!Secondo me, qui HTML
ci cova…niente da fare, in materia di computer, sono una frana!!! Mi
perdoni, visto che ho postato in tempo record l’ultimo chappy? *la daisy
fa occhioni da Labrador abbandonato…*…che dici, te gusta? Un
abbraccio!
SiJay: Dolcezza!!! Come vedi, si è tutto
sistemato…bè, che ci vuoi fare, quando l’intero universo
celeste complotta contro di te, ed il Grande Capo parla…bè,
è inevitabile, no?!
^___________-!!!!Baciotti!
Tabita: Tesoro mio! Ecco, guarda, sarei dell’idea di
continuare la storia anche solo per parlare con te con la stessa frequenza con
cui lo faccio ora…-la daisy benedice le tue di storie, che così,
tra un aggiornamento e l’altro, ci scappa pure il botta e risposta
…-…ahi, ahi, ahi…Ron non incontra la tua approvazione? Fatto
benissimo, love, non incontra nemmeno quella della daisy…*Ron sbuffa
impaziente…*…ah, amora, sei in buona compagnia, sai? Il
maschio-verme (=leggi, senza spina dorsale) colpisce in tutte le zone
d’Italia…mal comune mezzo gaudio, almeno,no?!
^________-!!!!Forum…è un bellissimo forum Sideckicks, davvero
molto attivo, ma al momento è offline…appena ritorna attivo ti
mando una mail con tutte le dritte per iscriverti, se non ti secca troppo, va
bene? Bacionissimi!
Mary
Potter 92: Siao bellissima
mia!!! *^________^*!!!Visto che Ron l’ha spuntata? D’altronde, come
non poteva, visto che lui è lui-leggi, innegabilmente,
irrimediabilmente, irreversibilmente, affascinante…-?! Poi, come detto
su, se tutto il cielo complotta contro di te, non hai proprio scampo, no?!
Mandiamo Lene al rogo? Mmm…povera, vedremo cosa mi combinano
nell’epilogo, dai…bacioni!
Lu: Stella! Paranoica? IO?! Nooooo….mica, non si
era notato? ^________-!!!Hai ragione, è un mio difettuccio, mi faccio un
sacco di pare-spesso inutili, a dir la verità…-…sai, il
punto è che, quando stendi per la seconda volta uno scritto che ti
piaceva, reputi sempre scadente il risultato, soprattutto se la prima stesura
ti piaceva…spero che anche questo chappy sia stato di tuo gradimento!
Rassegnarmi ad accettare la mia bravura? Ehm…non corro il pericolo di
dovermi rassegnare, allora…^______^”!!! Troppo buona,
love-love….baciotti-potti!
Aleberyl
90: Tesoro mio adorato!!! Ma
come stai, dolcezza? *^_______^*!!!!Problemi all’ADSL?! Dev’essere
un virus, anche il computer della Gigia da di matto…e, già, siamo
giunti alla fine di questa bella avventura…ultras delle Harry/Ginny?
Allora, scusami l’indiscrezione, ma mi permetto di segnalarti quella che
si preannuncia essere davvero una bella fic sulla coppia; si chiama “O.R.
Crux” ed è di Joy…l’autrce è davvero capace di
dare una sfumatura poetica e tremendamente piacevole alla nostra coppia
preferita…leggere per credere, a me si è aperto il cuore! Tornando
a noi…visto che alla fine Ron l’ha spuntata?! ^_________-!!!
Incrociamo le dita che anche il suo “migliore amico”
(soprannominato, amichevolmente, Drago), la spunti, rima o poi….bacionissimi
con schiocco!
Scusatemi se vi sono
sembrata troppo frettolosa nei ringraziamenti, ma non sto per niente
bene…ma, e non credo di sbagliarmi, vi importava di più avere
subito sottomano il chappy nuovo, piuttosto che degli Special Thanks più
funghetti, no?! Allora, chiudo ufficialmente la mia prima ficcy a puntate del
genere Romantico-Commedia…un po’ mi dispiace, visto che avevo
imparato a conoscervi per bene, e, si sa, la daisy si affeziona, dopo…ma,
per fortuna-o per sfortuna, decidano loro…^______-!!!!!-, la maggior parte
di voi segue anche l’altra storia-chi non rientra in questa parte, ora,
non vada a leggere la storia in questione, perché ne rimarebbe deluso,
credetemi, non è falsa modestia…il genere è totalmente
diverso e lo stile anche…-…non so dirvi se ci rivedremo, tesori,
proprio perché io non nasco esattamente come scrittore di questo genere
di ficcy *la daisy alza un cartellone con su scritto : “GIGIA IS THE
BEST, HERE!”* , quindi non assicuro tempi brevi, anzi, per dirla
tutta, non sono neppure sicura che mi cimenterò in una storia di questo
tipo nuovamente….quindi, vi abbraccio tutti fortissimo e vi auguro tutto
il bene possibile! Baciottissimi a tutti!!!!!!!!! *^___________^*!!!!!!!