The Deceased Andry Steven

di RiKKardo507
(/viewuser.php?uid=147827)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 Capitolo ***
Capitolo 2: *** 2° Capitolo ***



Capitolo 1
*** 1 Capitolo ***


giallo1 IL GIORNALE: Notizia bomba Andry Steven il miliardario è MORTO!!!

Mentre leggevo questa notizia sapevo che quella famiglia era distrutta ancor prima della morte di Andry Steven.
E' sempre così nelle famiglie ricche,dove i soldi circolano,dove la provenienza non è sempre pulita, dove ci sono trasgressioni,divertimenti e gioco d'azzardo. Sotto la notizia principale c'era un commento del nipote,famoso calciatore, Matt Steven nome non comune nelle zone di Londra ma neanche in Italia dato che sua nonna era appunto Italiana. Sotto il gran titolo il nipote Matt rilasciò un'intervista con scritto:  Siamo molto tristi per la morte avvenuta a soli 53 anni, mio zio era una persona deliziosa e rimpiangeremo il tempo sprecato da conflitti personali inutili.

In un silenzio quasi angosciante si sentì il telefono squillare

- Pronto?
- Pronto Tom..Tom..Ci sei?
La linea era disturbata
- Tom..rispondi!!! - disse il tizio dall'altra parte del telefono
- Mi senti??
- Si ecco ciao Tom sono Paolo ho una notizia per te
- Che notizia?
- Hai letto il giornale?
- Si ho letto tutto
- A bene..credevo non leggessi giornali ma comunque ti aspetto alle 18:30 nel mio ufficio non ritardare stasera ho una cena galante con una tipa
- Vedo che ti tratti bene caro mio - disse Tom accennando un sorriso
- Bhè si non mi tiro indietro ad un pò di puro divertimento

Mi trovavo in Italia quando lessi quel giornale, sono scappato di casa a 15 anni, non mi piaceva il lusso,neanche le persone che con quel lusso si pagavano piaceri schifosi, non mi piaceva l'aria, ne l'odore di uova che ogni mattina ero solito sentire, forse perchè un vero italiano mangia e beve il latte con i biscotti, ma si sa nelle famiglie ricchie Londinesi è così e di questo non mi sono mai lamentato fino ad ora. Sono scappato perchè la mia ispirazione non era dirigire una grande azienda, ma di scoprire e studiare. E' proprio quello che ho fatto mi sono laureato in legge e scienze politiche, da quel momento in poi mi sono dedicato solo alla professione di avvocato, mi sento bene tra cianfrusaglie varie,carte e casino in ufficio, non ci crederete però io con la confusione ci vivo bene, diciamo che trovo la mia concentrazione.
Quando scappai di casa mio zio Andry Steven ebbe un infarto, si avete letto bene lui è mio zio era l'unico ad approvare la mia attuale professione, la voglia di intraprendere legge invece di economia aziendale, l'unica persona che mi è stato accanto,l'unica a chiamarmi ogni giorno e a mandarmi quel poco per sopravvivere quando ancora a 15 anni non potevo lavorare e mantenermi da solo. Per lui forse ero il nipote preferito.

Squilla il telefono

- Pronto? - disse Tom con voce seria
- Carissimo Tom sono Matt ricordi? - disse con voce sicura e sfacciata
- Si purtroppo ricordo
- Sai venerdì il notaio leggerà il testamento e a quanto pare ci sei anche tu, ci vediamo nella vecchia residenza in montagna del tuo zietto, non ritardare per mezzogiorno ci vuole tutti lì.
- Tutti? - disse Tom con aria pensierosa
- Si tutti, ha richiamato nel testamento tutta la famiglia
- Allora ci sarà una guerra aperta
- Perchè?
- Trovami uno della nostra famiglia che vada daccordo con tutti
Si sentì ridere e poco dopo..
- Mio caro Tom come si vede che non conosci la nostra famiglia, mezzogiorno in punto ciao - riattaccò il telefono senza lasciare risposta

Alle 18:30 andai dal mio amico Paolo, lui è un maresciallo della finanza , piu che altro un finanziere corrotto, si occupa di falsificazioni e furti, l'ho conosciuto quando avevo 17 anni quando,per conoscenze sbagliate, feci un furto a Modena. Mi spacciai per un grosso dirigente di un azienda di costruzioni e proprietà terriera, finii per vendere un terreno di 10.000 euro a un povero uomo che accettò e firmando quel contratto ci intascammo i soldi,o per meglio dire gli altri, io ho solo preso circa 2.000 euro solo che fui scoperto. Ma grazie a Paolo non finii in carcere e grazie forse alla sua corruzione i soldi rubati furono addebbitati ai miei "collaboratori" uscendone io pulito. Da quel momento in poi diventammo amici e dopo la mia laurea, e qualche anno di esperienza lavorativa,la mia amicizia gli fece comodo soprattutto da quando ha deciso di andarsene a puttane.

Arrivando nella porta del suo ufficio per istinto bussai..

- Si può?
- Ehy si certo entra amico mio - disse abbracciandomi
- Come va? ti stavo aspettando sai siediti pure
- Lo so lo so parla pure sono tutto orecchie - disse Tom sorridendo
- Bhè ho saputo che tuo zio è morto e mi dispiace ma un mio amico notaio mi ha detto che ti ha scritto nel testamento,anche se non so cosa ti ha        lasciato, ma comunque vorrei chiederti un favore
- Si lo so,anzi immaginavo allora dimmi
- Mentre sei a Londra puoi passare da un negozio,vicino casa di tuo zio, che si chiama Think, devi chiedere di un certo Ben Wonder, ti darà un pacchetto che dovrai portarmi qui senza aprirlo
- Cosa contiene? - disse con aria pensierosa Tom
- Tu portalo e basta, non ti preoccupare non c'è niente di preoccupante - disse sorridendo
- Senti siamo amici da troppo tempo, ti conosco mi potrebbero fermare?
- Ho i contatti giusti vai e basta
- Non lo so ci devo pensare..- si sofferma pensieroso e dopo conclude dicendo..- ora vado devo passare in qualche agenzia di viaggi così prenoto il biglietto devo partire al piu presto. - si alza salutandolo con una stretta di mani
- Non mi deludere
 
Tom non rispose e andò via...



Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** 2° Capitolo ***


Uscii dalla porta un pò preoccupato e pensieroso, avevo in mente piu il pacco che la morte di mio zio. Non era una novità per me, sapevo che prima o poi doveva morire e sapevo che tutto ciò avveniva così presto. Forse per la sua grave malattia, gli avevano dato al massimo 1 mese e così fu, aveva un cancro incurabile, i media tutto ciò non lo sapevano perchè la mia famiglia si è curata di non far espandere questa notizia a chi interessa solo lo scoop. I giornalisti scrivevano senza sosta, alcuni si spostavano in tante proprietà di mio zio,altri invece, inseguivano e pedinavano senza sosta i miei famigliari. Nessuno conosce la residenza in montagna, hanno pagato bene per non far uscire fuori l'esistenza di questa proprietà e in questo mi è stato molto di aiuto Paolo.
Smisi di assillarmi con pensieri inutili e trovai di fronte a me l'agenzia di viaggi che cercavo, molto rapidamente entrai facendo suonare quel campanellino sopra il mio capo, che avverte quando un cliente entra.
Una signorina alta,mora e occhi azzurri mi disse..
- Le serve qualcosa? - sorridendo
Rimasi incantato dalla bellezza di questa donna, era giovane gli diedi massimo 28 anni, rimasi un paio di secondi sulle nuvole e dopo mi sentii,con voce piu alta, domandare...
- Mi scusi cosa le serve? - un pò imbarazzata da questo silenzio tomba
- Ah sisi, mi scusi ero in sovrappensiero - dissi sorridendo e continuai dicendo..
- Volevo vedere qualche offerta di viaggio su un volo Milano - Londra
- Si aspetti un attimo cerco le disponibilità al computer - disse molto gentilmente
- Si certo faccia pure
Mentre scriveva per sbaglio i mie occhi si abbassarano leggermente fino a raggiungere il seno di quella donna, non avevo mai visto una simile perfezione o forse sono io, che dopo le mie disavventure, non avevo guardato bene ciò che mi si presentava.
Mentre guardavo lei alzò i suoi occhi abbassando un pò gli occhiali e, accorgendosi del mio occhio curioso, si coprì e disse..
- Ecco ne ho trovato uno per venerdì mattina - disse seria e infastidita
- Ah bene che ora? - risposi
- Partenza ore 10:00 arrivo per le 12:00 massimo 13:00
- No guardi mi serve un volo che mi permetta di essere prima delle 12:00 lì
- Mi dispiace purtroppo non ci sono voli a disposizione, purtroppo oggi è giovedì e forse ci doveva pensare prima
- Ma neanche durante la notte? o non so un orario accessibile
- No, purtroppo questo è l'unico orario che abbiamo a disposizione e con lo sciopero avvenuto pochi giorni fa ancora le compagnie non si sono rimesse in moto, questa è l'unica disponibile
 
Sottovoce dissi..
- Certo, sai che sfiga
- Come scusi?
- No niente, mi prepari questo biglietto - dissi in modo sgarbato
-  Come vuole

Poco dopo..

- Ecco fatto ritirerà domani il suo biglietto all'aereoporto, se può darmi una carta di credito per pagare il conto oppure preferisce contanti? Non risposi e frugando nel mio portafogli presi la carta di credito e gli e la misi davanti, la signorina la passò nell'apparecchio e disse..
- digiti il codice
Ci fu un attimo di silenzio che si interruppe con il suono dei tasti e poco dopo con quello dello scontrino che attestava il pagamento avvenuto.
- Ecco a lei arrivederci - disse la signorina
- Grazie arrivederci

Uscendo da quel negozio fui invaso di nuovo da quei pensieri che mi torturavano, vedere la mia famiglia di nuovo non era una grande gioia per me, ma sapevo che dovevo affrontare il tutto. Entrai in macchina,feci le solite operazioni e arrivai a casa il piu presto possibile. Andai a letto senza dar conto al caos che avevo lasciato stamattina in casa e senza sistemare i vestiti appena tolti e chiusi gli occhi sul mio cuscino preferito, non riuscirei mai a dormire in altro cuscino. Il giorno dopo alle 6:30 mi svegliai, avevo una gran fame perchè il giorno prima non toccai cibo e subito preparai qualcosa. Dopo una doccia cominciai a preparare la valigia con tutto quello che serviva e un borsone con il mio cuscino preferito.
Uscendo di casa feci una telefonata a Matt..
- Ciao Matt sono Tom
- Ciao Tom cosa vuoi?
- Sempre gentile eh, arriverò in ritardo perchè il volo parte alle 10:00 e non sarò lì prima delle 12:00, chiedi al notaio di ritardare un pò se non è possibile mi aggiornate al mio arrivo.
- Va bene - chiuse il telefono senza dare spiegazioni

Questo ragazzo ha bisogno di capire quali sono le buone maniere - dissi tra me e me.
Verso le 8:30 mi recai nell'aereoporto, decisi di arrivare prima così potevo far imballare la valigia e non dovevo fare nessuna fila,o perlomeno non rischiavo di trovare troppa confusione. Verso le 9:45 mi trovai sull'aereo, aspettammo poco e alle 10:00 eravamo gia sù in quel cielo stupendo,limpido e con un sole che spaccava le pietre.
Alle 12:00 puntuali eravamo gia lì, a Londra, il tempo era diverso un pò di nuvole scure e il cielo ricoperto come se dovesse piovere da un momento all'altro. Scendendo rimaneva solo di prendere la mia valigia e dopo 15 minuti riuscì a fare tutto. Presi un taxi e arrivai a casa di mio zio alle 13:00.
Scesi da quel taxi pagando, secondo il tassametro, il giusto per una corsa che mi portava lì. Il cielo si ricoprì ancora di piu di nuvole facendo cadere qualche piccola goccia di acqua che annunciava una piovuta, suonai il campanello e qualcuno aprì subito. Entrai e mi trovai davanti Silvestro, mio cugino, lo prendevo in giro per il suo nome. C'era una puzza strana,quasi di vecchio, mio cugino non disse niente e poco dopo mi salutò dicendo...
- Ehy Tom, vecchio mio da quanto tempo - disse con un aria strana
- Ciao Silv come stai?
- Bene
- Ma che succede?

Non fece in tempo a rispondermi, che dopo un attimo, arrivò Matt aprendo una porta scorrevole che faceva vedere tutti in torno ad un tavolo con un aria impaurita.
Così ripetendomi dissi..

- Matt che succede?
  Matt alzò la voce facendo notare a tutti che ero arrivato e disse..
- E' morto
- Chi è morto???? - dissi urlando
Silvestro intervenne dicendo..
- Il nostro cane Pol ricordi?
Tirai un sospiro di sollievo e dissi...
- Ma voi siete matti mi sono spaventato, avete letto il testamento?
- E' morto sgozzato, l'abbiamo trovato ieri notte al nostro arrivo, era in giardino - disse triste
- Sgozzato?
- Si - disse Silvestro

Dopo intervenne Matt e disse..

- Lasciamo stare sarà stato qualche matto, qui ce ne sono molti è per questo che non voleva venire mai nessuno
- Ma chi si prendeva cura del cane?
- Un vicino fidato di tuo zio
- Capisco.
- Il testamento non lo abbiamo ancora letto per fortuna tua - disse Matt
Feci un accenno con la testa come se volessi dire "meglio così", Silvestro mi mise una mano sulla spalla facendomi segno di accomodarmi nell'altra stanza. Entrai lasciando le borse ovunque e con la mano in aria salutai tutti e strinsi solo quella del notaio. Dopo il notaio disse..
- Signori io credo che sia meglio aspettare fino a pomeriggio per la lettura del testamento, ancora mancano un paio di persone
- Un paio di persone? - dissi pensieroso
- Si manca la tua famiglia Tom - disse Silvestro
- Capito a che ora la prossima lettura?
- Alle 20:00 Tom e alle 20:00 per tutti anche se qualcuno manca - disse ad alta voce il notaio
Tutti fecero un accenno con la testa come per dire "si abbiamo capito" e iniziarono a parlare e ad alzarsi, ad un certo punto Matt raggiunse il notaio e disse ad alta voce..
- Abbiamo qualche provvista e siete tutti invitati a cena qui, chi non vuole può trovare un ristorante in paese
Io non dissi niente,presi le mie cose e li portai in una stanza qualunque per riposarmi un pò,ripensai a quel povero cane ed è molto strano che qualcuno possa fare una cosa del genere. Dissi ad alta voce..
- Chissà di pazzi ce ne sono in giro ma perchè sgozzare un povero cane?
E tra questi pensieri presi il mio cuscino dalla borsa e mi addormentai...

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=810560