A MOON APPEARED IN THE NIGHTSKY
PREMESSA: Ciao a tutti. Sono Akane(Tachibana!),
l’ufficiale scrittrice italiana della serie(mi ci sono autonominata tale
io)….l’unica che capisce veramente i due cuccioletti! Ok, scherzo, che nessuno
si senta offeso, ogni tanto vengo presa da questi attacchi di megalomania.
Non avendo parole per esprimere quel che ha
lasciato in me I’ll(GB), lo farò capire con questa fic. È un omaggio al manga
più bello di tutti i tempi, per me. Non avrei parole migliori per esprimere il
mio amore assoluto. Se avete avuto dubbi su qualcosa leggete. Se pensate sia un
manga etero, leggete. Se pensate sia banale, leggete. Se pensate di esserne
rimasti delusi, leggete. Se avete bisogno di capire, leggete. Se avete bisogno
che la magia non finisca leggete.
Quest’ultima frase non intende paragonare il
mito e il genio che ha avuto Asada con il suo capolavoro, col mio che faccio
questa fic…ma è per dire che se avete bisogno di leggere ancora di loro questa
è la fic giusta.
Analizzerò le escene più intense e particolari
ed interessanti del manga, ma partirò dall’ultimo numero. Tutto dalla parte un
po’ di Akane e un po’ di Hitonari. Per
poi finire dopo il manga, che succede. Sarà a capitoli, lunga e accurata ma non
pesante o noiosa. Non sarà un rileggere il manga, ma un leggere i retroscena e
i sentimenti lasciati fra le righe, lasciati da tradurre a noi lettori. Questa
è la mia visione del manga. Spero solo che piaccia, ma mi dispiace
dirlo…l’importante è che piaccia a me! ^_-
Buona lettura.
Baci Akane(colei che ha preso il nik da
Tachibana tanto è uguale a lui….altra dose di megalomania….ma è vero, oh!)
***
“potremo essere avversari, oppure compagni di
squadra…non importa…in ogni caso…dovremo…assolutamente…incontrarci
nuovamente…sul campo.”
CAPITOLO I:
CI SONO IO
“Hiragi non c’è…e non posso tornare a casa
perché sono senza soldi. Uffa!
Ero andato da lui perché avevo bisogno di
vederlo. Siamo tornati da poco alla ‘vita normale’ e non è facile. Faccio finta
di nulla come al solito. Mi convinco che non c’è nulla di speciale per cui io
debba essere diverso. Sono bravo a far finta di niente.eppure finisco sempre
per essere un libro aperto.
Mi definiscono strano, ma perché? In fin dei
conti sono solo me stesso, no?
Prendi ora…mi andava di sedermi in mezzo alla
strada perché dopo tutta la strada fatta per arrivare da Hiragi, lui non c’è,
ero stanco e mi sono seduto. Come un barbone, e allora che c’è?
Il sole mi batte….è un sole così fastidioso,
noi non siamo a giocare come dovremo e lui continua a splendere! Sgrunt!
La verità è che nemmeno Sumire riesce a
capirmi, ora…lei mi capisce sempre ma ora mi da’ fastidio tutto. Non mi andava
di stare con lei o con chissachi…nemmeno a casa. L’unico che potrei pensare di
vedere è Hiragi.
Si. È semplicemente così.
Fra tutti l’unico che riesco a vedere
tranquillamente dopo la partita è lui.
Lui mi da’ quella sensazione che cerco. Pace,
forse, calma…non so…consapevolezza di qualcosa.
So che lui ha sempre la soluzione per me, a
qualunque cosa.
Lui è l’unico che mi vada di vedere.
Chi se
ne frega dei significati e dei perché.
È così e basta.
Perché lui sa anche senza che io parli.
Lui ci azzecca sempre e agisce a seconda di
quello che sa potrebbe aiutarmi, eppure io non parlo.
Quel maledetto…come al solito è un passo avanti
a me, anche se sono certo di averlo
raggiunto. Si, mi manca un soffio per ridicolizzarlo davanti a tutti…un
soffio…quel soffio di vento che corre fra la terra e il sole. Ma cazzo…la terra
non mi si addice…direi più…vediamo…la luna!
Si, la luna è decisamente meglio!
Più interessante, non si mostra mai tutta e
cambia faccia ogni notte. È bugiarda e fa credere a tutti mille sciocchezze. È
solo l’essere più subdolo ed egoista…lei ha capito tutto dalla vita e sa. Si.
Io sono lei, ho deciso! E quello scemo è il sole!
Proprio su queste riflessioni la luce che punta
sul mio viso sporco di briciole si oscura. Qualcuno mi fissa…qualcuno osa
ritenere strana la mia presenza a terra sotto casa di Hiragi. Mi sto ingozzando
di senbei, e allora?
Alzo lo sguardo seccato…che diavolo vuole
questo?
Poi vedo uscito dai miei pensieri il sole…ma
che gentile, si è scomodato quando mi ha sentito pensare a lui!
- che stai facendo?-
uno sguardo ancor più truce mi si dipinge…che
sto facendo secondo te? Faccio le radici! Ma non vedi che ti aspetto, muso
bianco?
- sono venuto a comprare il riso, ecco tutto!-
sbotto sgarbato.
- il riso?!-
risponde lui incredulo. La sua voce vellutata e
morbida mi da ancora più sui nervi…ma sentiti in soggezione per avermi
disturbato!
- si il riso!-
- e poi perché ti arrabbi?-
perché mi arrabbio….!? Perché mi arrabbio?! Ma
va in quel paese…e tu dovresti essere il sole? Tu sei solo un buco nero senza
cervello…ritiro tutto…non capisce nulla di me, tanto meno il volo dei miei
pensieri…o come diavolo si dice!
Mi propone qualcosa a proposito di andare in un
posto a vedere non so che…poi torno indietro con il neurone e registro le
parole ‘partita’, ‘Hayamazaki’ e ‘Tsurugizaki’.
È il colmo. Vuole che venga con lui a vederli?
Ma si è mangiato il cervello?
Subito senza nemmeno pensarci rifiuto
energicamente e non lo guardo più ostinato a non tornare sulla mia
decisione…scordatelo che ci vengo, non sono masochista! Non voglio e tu non mi
convincerai mai!
Vinco sempre io normalmente se non fosse che
non mi da retta…come ora…non capisco perché non mi rispetti…fra tutti è l’unico
che non prova timore per me…fa come se fossi una pezza da piedi…mi prende per
il colletto della maglia e mi trascina di peso!
Che ci faccio a gridare infuriato per qualcosa
che non volevo assolutamente fare?
Quel bastardo me la pagherà anche per questa!
Ecco…ora capisco…perché capisco(se capisco)solo
dopo? Ma lui non potrebbe spiegarmele prima le cose? Se magari non volevo
capire? Volevo rimanere come prima? Lui decide per tutti, fa anche per me, mi
trascina a peso…ed io stupido che mi metto pure a capire quello che lui vuole
farmi capire! Lo odio proprio! (questa frase è da me quanto da Akane!
NdAkaautrice)
Ma ha ragione…porco cane, lo ammetto sempre più
spesso ultimamente.
Le due squadre che ci interessano si sono
qualificate e il telecronista di merda dice qualcosa di poco carino riguardo a
noi del Kouzu…vorrei proprio andare là e spaccare la faccia a quel nano
ciccione…non so come sia il telecronista ma uno che dice tutte ste monate è
sicuramente nano e ciccione!
- che carogna!-
non sono contento di essermi limitato a questa
frase, ma prima che possa continuare Hiragi mi ferma e con quella sua voce che
mi urta per quanto sia sempre composta e pacata, mi dice:
- lascia perdere…lo Hayamazaki ha vinto…noi
abbiamo perso.-
ecco, semplice no? Lo vedi dove voleva arrivare
con questa pagliacciata? Figuriamoci se non l’avevo capito…lui ha sempre i
secondi fini, quando fa le cose…specie se sembrano incomprensibili e da
perfetto stronzo!
- che palle! Ormai l’ho capito! Sono stufo di
cercare delle scuse per la sconfitta…abbiamo perso e basta. Quello che è fatto
è fatto, ormai non cambia più nulla…-
voleva arrivare a farmi dire questo…lo
dico…seccato ma lo dico e non ha bisogno di assumere un espressione soddisfatta
per la sua vittoria.
Ha maledettamente ragione.
Mi aveva capito ancora prima di me.
È insopportabile, sto diavolo!
Io non lo accettavo. Non ce la facevo, ma come
per la partita, quando siamo usciti, è stato l’unico anche questa volta ad
aiutarmi concretamente. Solo lui.
Non a caso siamo quello che siamo…e ormai penso
che l’abbiano capito tutti.
Altrimenti, se non fosse così acuto nei miei
confronti, non lo terrei mica come mio compagno…non è da me parlare in certi
modi, ma lo devo dire…lui mi è indispensabile. E non solo per il basket…ma
anche per la mia vita. Ormai senza di lui non sarei più Akane Tachibana, questo
Akane Tachibana…chissà dove sarei, cioè nel senso…ogni tanto ci penso. Non
avrei ripreso a giocare a basket tirando dietro lui, non avrei conosciuto tutte
queste persone importanti…non sarebbe entrato nella mia vita quel sentimento
che mi fa accapponare la pelle quando sono solo con lui .
Lui è solo il mio compagno e sto bene
unicamente con lui. Sia prima della partita che dopo. È stato lui a capirmi e a
darmi la soluzione. E anche ora.
Adesso che l’ho accettato e detto mi sento
meglio…ma…
. anche il fatto che Yamazaki e Kanemoto…ormai
non ci sono più…mi ci sono rassegnato, però…-
e finisce per me dimostrando ancora una volta
di avere i pensieri coincidenti totalmente coi miei. Anche se ha un modo
diverso di dirlo…malinconico…tutt’altro che rabbioso e seccato:
- ogni tanto è dura…-
lo guardo e lui abbassa lo sguardo, respira
profondamente come volesse trovare qualche parola che a fatica usa. Lui
preferisce agire e lasciare le parole per chi le sa dire…per chi le sa leggere.
Io gliele so leggere.
Ha un nodo di sentimenti, in questo momento,
che mi sembrano molto chiari.
Dice delle bellissime parole. Ha ragione.
Parole che ha tirato fuori a fatica, che dice raramente, ma che quando ci
riesce sono da incidere nella memoria con lo scalpellino altrimenti non si va
mica avanti!
Lo conosco bene ma mi stupisce sempre ancora.
Poi arriva una delle sue dichiarazioni in
codice…noi ormai parliamo solo tramite quelle:
- io..continuerò a giocare guardia. Perché per
passarti il maggior numero possibile di palle…è la posizione migliore…a fare
coppia con te…ci sono io.-
questo tradotto nella lingua di Hiragi
significa che non cambierà mai, i sentimenti che prova per me ora non muteranno
mai perché per andare avanti e dare il massimo io ho bisogno di lui…presuntuoso
il ragazzo…ma si riscatta dicendo che non mi lascerà mai, starà con me per
sempre. C’è lui! Traducendolo ha detto
questo.
Mi fa effetto. Indubbiamente. Non mi ci abituo
facilmente. Abbasso gli angoli della bocca verso il basso e lo fisso con faccia
da pesce. Quel maledetto sta diventando troppo figo… a lui giovano le perdite,
altro che vittorie!
Ma mi riprendo e faccio il solito spaccone…e
devo pur rispondere, non penserà mica di avere l’ultima parola? Ora gli faccio
vedere:
- certo che la fai facile tu…se non ci fossi
io…tu non sapresti proprio a chi passare la palla…sono io a esserti
indispensabile!-
e aggiungo anche un ‘meno male, eh?’
la sua faccia sembra dire ‘mettila come
vuoi’…non pare importargli come viene detto e messo…tanto ai fatti noi due
stiamo insieme e non abbiamo intenzione di lasciarci e questo è quanto.
Conoscendolo quell’espressione significa
questo!
La mia frase invece era facilmente traducibile
dal nostro linguaggio personale, noi odiamo parlare normalmente, ci imbarazza,
non sarebbe da noi…ma quello che volevo dire io era semplicemente che in realtà
ad aver bisogno di qualcuno non sono io ma lui…sono io l’indispensabile nella
vita…nella sua…è ovvio, no? Se non ci fossi io lui non saprebbe proprio con chi
stare… e chi se lo prenderebbe uno simile?
Ad interrompere questo scambio enigmatico di
dichiarazioni e spacconate arrivano Harumoto e Hori…o questa poi…non tardiamo a
prenderci in giro a vicenda…sono una coppia insolita…ma anche noi veniamo
accusati di una cosa simile…tanto nessuno si imbarazza.
Non è ufficiale anche se stiamo insieme da un
po’, ma non lo nascondiamo. Semplicemente siamo dei tipi che non dimostrano i
sentimenti, quel tipo di sentimenti, tanto facilmente. Non vogliamo rendere la
nostra vita privata e sessuale pubblica come un sacco di coppiette cretine
fanno…insomma…noi non gireremo mai mano nella mano…non perché ci vergogniamo
essere gay, ma perché non è da noi…ci vergogniamo del gesto in se.
Dimostrazioni simili non sono nel nostro genoma, così non sentiamo il bisogno
di sparare ai quattro venti i cazzi nostri. Semplice, no? Se Hiragi fosse una
donna farei ugualmente così …mi fermo e cerco di immaginarmelo…donna…un
immagine buffa di lui coi capelli lunghi e biondi mi si dipinge nella mente…li
avrebbe sparati da tutte le parti, a mo di porcospino…poi quando proseguo sul
suo corpo ipoteticamente femminile scoppio a ridere.
Ma che assurdità…questa si che è bella…mi metto
a sghignazzare senza un motivo apparente e lui mi guarda inizialmente stranito
e poi sembra capire…lo sguardo che mi
lancia ora è tutt’altro che femminile…no no…lui è decisamente un uomo…già.
Ma nemmeno dei coltelli potrebbero farmi
smettere di sbaccanare!
Passiamo il resto della serata con Hori e Haru
mentre torniamo a casa ridendo. Siamo distesi e rilassati. Ci voleva, devo
ammetterlo. Dopo averlo accettato tutto assume un altro colore. Non so come
dirlo. Forse è vederlo sorridere spensierato, finalmente spensierato…o forse è
uscire con lui senza venire accusati di chissacosa…o magari il fatto che potrà
anche cadere il mondo, ma finchè ci sarà lui io non mollerò mai.
È questo forse. Se lui mi passerà sempre la
palla come dice io non smetterò mai di andare a canestro. E allora chi ci
fermerà? Allora perché dovremo essere tristi?
Finisce che per aver sfottuto tutto il tempo
quei due, veniamo sfottuti noi perché dopo aver dichiarato che ero senza un
soldo e non potevo tornare a casa, dopo che Hiragi si è rifiutato di
prestarmeli per l’ennesima volta e dopo l’ennesimo rifiuto di tornarmene a casa
a piedi, lui mi dice tranquillo di rimanere a dormire a casa sua…come al
solito…si, si fa sfuggire anche questo…’come al solito’ …lui composto e serio,
come se nulla fosse…arrossisco lievemente, queste sono le uniche cose che riescono
ad imbarazzarmi!
- ecco, lo sapevo, chi è la coppia ora?-
vorrei sparare a tutti, per primo a Hiragi che
ha parlato. Cavolo, non lo fa mai proprio ora doveva aprir bocca?
- si si…vi lasciamo, piccioncini…-
un semplice dito medio in saluto e un grugnito.
Così ci separiamo e nuovamente solo con Hiragi,
saliamo le scale del suo piccolo appartamento per passare un'altra notte a
rilassarci a modo nostro.
La nostra vita, anche se sembra strano,
continua!
FINE CAPITOLO I