Ricordi D'Amore...

di Mad Hatter_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Quadro D'Amore ***
Capitolo 2: *** Bacio Al Cioccolato ***
Capitolo 3: *** Nobile Amore ***
Capitolo 4: *** Il Battito Di Un Cuore Strano ***
Capitolo 5: *** L' Inizio Di Un Storia ( D'Amore) ***
Capitolo 6: *** Solo un istante ***
Capitolo 7: *** Coccinella Innamorata ***
Capitolo 8: *** Colori, Guai e Amore ***
Capitolo 9: *** CalciAmore ***
Capitolo 10: *** Mi Sposi? - Couple One - ***
Capitolo 11: *** Mi Sposi? - Couple Two - ***
Capitolo 12: *** A Letter ***



Capitolo 1
*** Quadro D'Amore ***


 

 

Una giovane donna si affrettava ad arrivare al porto.

L'evento che Fairy Oak tanto attendeva era arrivato:

una mostra dei quadri dipinti da tutti gli abitanti era allestita al porto.

Contro vento, tenendo una mano sul cappello per non farlo volare via, la giovane raggiunse finalmente la meta.

Decine di persone ammiravano i quadri, appesi a dei paraventi.

<< Il Sindaco ha avuto un'idea geniale >> pensò.

I quadri non erano firmati, i loro creatori sarebbero rimasti anonimi.

La ragazza fissò il suo dipinto.

Rappresentava la grande Quercia, e seduti per terra alle sue radici c'erano tre bambini.

Certo il quadro poteva venire meglio, ma Rosie era soddisfatta del suo lavoro.

Osservò poi tutti gli altri.

Uno rappresentava il mare in tempesta, uno una casa antica...

Rosie strabuzzò gli occhi all'ultimo dipinto.

Un suo ritratto.

Perfetto, sia nelle forme che nei dettagli.

La rappresentava seduta sulla sedia a dondolo del suo giardino mentre leggeva un libro e mangiava una mela.

<< Chissà di chi è...beh, scoprirò di chi si tratta! >> decisa, la ragazza fece dietrofront e tornò verso casa.

 

La sera del giorno dopo...

<< Accidenti >> pensava Rosie.

Seduta su uno scoglio, ammirava il mare di notte.

La luna dipingeva dei bagliori argentei sulla superficie dell'acqua e le stelle si divertivano a specchiarsi.

<< Ho indagato per un giorno intero. Ho chiesto ad amici, parenti...a tutti! Eppure nessuno che abbia dipinto quel quadro! >>

<< A cosa pensi Rosie? >> chiese una voce alle sue spalle.

La ragazza si voltò e un sorriso si formò sul suo volto, nel vedere chi era la persona dietro di lei.

<< Oh, si tu Bernie! Niente di speciale >>

<< Posso...sedermi qui o...beh, ti dà fastidio? >> chiese il ragazzo arrossendo leggermente.

<< Ma no, siediti pure >> disse la strega, sentendo il cuore battere violentemente.

<< Adesso che ci penso...non ho chiesto a Bernie... >> scosse la testa debolmente << Figuriamoci se è stato lui...>>

<< Allora...che quadro hai dipinto tu alla mostra? >> le chiese.

<< Quello di Quercia >> Rosi alzò gli occhi al cielo << Anche se non è uscito tanto bene >>

<< Non è vero...era meraviglioso Rosie, sul serio! >>

<< Sei gentile! >> la ragazza lo fissò negli occhi << E tu quale hai dipinto? >>

Il ragazzo arrossì fin sulla punta dei capelli.

<< Ecco...io..>> deglutii << Il...il tuo ritratto >>

Il cuore di Rosie mancò un colpo e la giovane sussultò.

<< Spero che tu non ti sia arrabbiata...>>

<< Non sono arrabbiata! Il tuo ritratto è splendido! Semmai è la tua modella che dovrebbe essere cambiata. Io non sono bella come modella >> rise nervosamente.

<< Quindi non sei arrabbiata? >>

<< Ti ho detto di no >>

<< Allora lo sarai per questo >>

La ragazza si voltò per chiedergli una spiegazione,ma non ne ebbe il tempo.

Bernie le prese il viso e le diede un bacio.

Dopo un attimo di smarrimento, Rosie ricambio diventando rossa come un peperone.

Rischiarati dalla luna, due cuori palpitanti si scambiavano un segno d'amore.

Ok, lo so...dovrei finire  l'altra fiction, ma non ho resistito!!!!!! Ecco qua una RosiexBernie!
A domani con la prossima coppia!

 

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Capitolo 2
*** Bacio Al Cioccolato ***



 

 

<< Oh no!!!! >> un urlo si diffuse nella piazza.

Ragazzi e ragazze ,da ogni luogo, comparvero miracolosamente, in aiuto della poveretta.

<< Che è successo Marta?? >>

<< BillyTed >> disse il lacrime.

<< BillyTed? Il tuo cagnolino? >> chiesero i ragazzi, un po' sconcertati.

<< Sì! Non riusciamo più a trovarlo! E' sparito nel nulla >>

<< Stai tranquilla Marta! >> le disse Dalia, porgendole un fazzoletto << Ti aiutiamo noi >>.

I ragazzi iniziarono le ricerche.

Chi guardò il porto, chi chiese agli abitanti, chi andò perfino a Bosco-Che-Canta...ma niente.

Niente di niente. BillyTed non si trovava.

Marta si era ormai rassegnata ad averlo perso per sempre, così salutò i suoi amici e si chiuse in casa.

Per giorni Marta non si fece sentire, e i ragazzi erano piuttosto preoccupati.

Provarono perfino ad infiltrarsi a casa sua, ma fu impossibile ( Non ridete. Voi non avete mai affrontato la madre di Marta )

Alla fine anche il gruppo si arrese, ed attese che Marta si calmasse.

Dopo una settimana, Marta uscì.

Gli occhi sempre allegri e brillanti erano spenti e vacui.

Il sorriso sempre stampato sul viso era scomparso.

Marta rispondeva solo a monosillabi, a volte addirittura non rispondeva.

Poi un giorno...

In classe qualcuno le lanciò un bigliettino:

'' Vieni a casa mia. Domani alle 16.00. Ho una piccola sorpresa per te.

Vic''

In una situazione normale il suo cuore avrebbe smesso di battere.

Ma questa volta non fece una piega.

Comunque Marta decise di andare da Viccard il giorno dopo.

E grande fu la sorpresa.

<< BILLYTED!!! >> urlò la ragazza dalla gioia, abbracciando il suo adorato cagnolino.

<< Ormai avevo perso le speranze! Grazie Vic!! >> il cuore di Marta ricominciò a battere forte.

Capì dov'era, in casa di CHI...ritrovando BillyTed ruppe le mura che si era costruita attorno.

<< Figurati...questo brinconcello era andato a Bosco-Che-Canta! >>

<< Fino...al bosco??? Ehi birbante >> si rivolse al cagnolino << Ma che ti è passato per la testa? >> per tutta risposta ricevette un '' Woof'' che fece scoppiare tutti e due dalle risate.

<< Posso offrirti qualche brioche al cioccolato? >> chiese Vic.

<< Sì grazie! In effetti ho fame >>

Il resto della giornata lo passarono ridendo e divorando paste al cioccolato.

<< Santo cielo! E' tardissimo! Dai birbante andiamo >> Marta prese in braccio il cagnolino.

<< Grazie ancora! >> gli stampò un bacio sulle labbra, e corse via.

Viccard arrossì e si passò una mano sulla bocca.

Era rimasta una macchiolina di cioccolato.

* sorseggia del tè seduta su uno sdraio alle Hawaii*
ecco il 2 capitolo!! Speroc he vi sia piaciuto e ringrazio Dada ;)
A domani col prossimo!
* si rivolge a dei tizi* ok, potete togliere la scenografia delle Hawaii!

 

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Capitolo 3
*** Nobile Amore ***


Adelaide scese dal letto e iniziò a vestirsi.

Con cura osservava tutti gli abiti, i nastri, le scarpe, i capelli...

E con cura sceglieva cosa indossare.

Quel giorno indossava un abito lilla, scarpette viola e un cappello bianco ornato da fiori di lillà e violette.

<< Buongiorno >>

<< Buongiorno Adelaide! Su vieni che la colazione è pronta >>

Tra i profumi del latte e delle brioche, iniziò una nuova giornata.

 

La ragazza camminava con eleganza lungo la strada per andare a scuola.

I ragazzi e le ragazze della sua età correvano, si dimenavano, si spingevano, giocavano durante quel tragitto.

<< Plebei >> pensò la scorbutica giovane.

Solo uno camminava con altrettanta eleganza.

Solo uno.

Solo Pancrazio.

<< Giorno Adelaide! >> la salutò come tutte le mattine.

<< Com'è cariiiino!! >> pensò Adelaide << No, calma, concentrati. >>

<< Buongiorno >> rispose seria e impettita.

<< Sei riuscita a terminare i compiti di matematica? >>

<< Ovvio. Perchè tu no? >>

<< Io...no,cioè sì >> scosse la testa imbarazzato << Sì sì >>

All'improvviso Adelaide inciampò, riuscì ad aggrapparsi a Pancrazio ma il libro che teneva in mano le cadde a terra.

Il ragazzo si chinò e glielo raccolse.

<< Mpf...grazie >> con passo svelto Adelaide entrò nel cortile della scuola.

 

<< Mamma che noia >> sospirò la ragazza.

Si sedette sul letto e portò le ginocchia sotto al mento.

<< Compiti? Finiti. Ennesimo inventario dei vestiti? Fatto. Studio dell'etichetta? Fatto. Ufff, e sono solo le 16!! >>

A rompere quel monotono silenzio fu il rumore profondo di qualcuno che bussava alla porta.

Di malavoglia Adelaide si alzò,scese le scale e aprì la porta.

<< Oh...buon pomeriggio Pancrazio >>

<< B-buon pomeriggio Adelaide...ecco io mi chiedevo....>>

<< Ti chiedevi? >>

<< Mi chiedevo se...se volessi venire a fare una passeggiata con me >>

Il ragazzo arrossì di botto e Adelaide strabuzzò gli occhi.

Come si permetteva quel ragazzino ( che le piaceva tanto però) a chiederle di uscire???

Notando lo sguardo sorpreso della ragazza, Pancrazio si affrettò a rimediare :

<< Ecco...cioè, se lei mi ordina di fare una passeggiata in sua compagnia io accetto volentieri. >>

Un sorriso comparve sul volto di Adelaide.

<< Sì, te lo ordino. Vadoa prendere il cappello. Aspettami qua >>

Una volta scomparsa dietro la porta, Pancrazio sospirò.

<< Certe volte...>> pensò << Ho meno paura di mostri e fantasmi che non fa di lei. >>

 

<< Quindi mio nonno trovò il tartufo più grande di Fairy Oak. >> si pavoneggiò Adelaide.

<< Incredibile! >> rispose con scarso interesse Pancrazio.

<< Mio zio Leonardo... >> cominciò nuovamente la ragazza.

Ma, parlando, inciampò in un sasso e rischiò di cadere a terra.

Con riflessi pronti, Pancrazio l'afferrò al volo e la strinse a sé.

Il cuore di Adelaide iniziò a battere all'impazzata, mentre sentiva il calore delle braccia del giovane.

<< Adelaide? >>

<<...Sì? >>

<< Ti amo >>

<< Anch'io >>

Un momento!!!! Cosa aveva detto????

Non fece in tempo a rendersi conto i quello che stava succedendo, ma sentì le labbra di Pancrazio sulle sue.

Quando si staccarono, la giovane appoggiò la testa sul petto di lui.

<< Pancrazio? >>

<< Sì? >>

<< Come regalo di primo mese di fidanzamento voglio una collana di perle! >>

 

Adelaide scese dal letto e iniziò a vestirsi.

Con cura osservava tutti gli abiti, i nastri, le scarpe, i capelli...

E con cura sceglieva cosa indossare.

Quel giorno indossava un abito lilla, scarpette viola e un cappello bianco ornato da fiori di lillà e violette.

<< Buongiorno >>

<< Buongiorno Adelaide! Su vieni che la colazione è pronta >>

Tra i profumi del latte e delle brioche, iniziò una nuova giornata.

 

La ragazza camminava con eleganza lungo la strada per andare a scuola.

I ragazzi e le ragazze della sua età correvano, si dimenavano, si spingevano, giocavano durante quel tragitto.

<< Plebei >> pensò la scorbutica giovane.

Solo uno camminava con altrettanta eleganza.

Solo uno.

Solo Pancrazio.

<< Giorno Adelaide! >> la salutò come tutte le mattine.

<< Com'è cariiiino!! >> pensò Adelaide << No, calma, concentrati. >>

<< Buongiorno >> rispose seria e impettita.

<< Sei riuscita a terminare i compiti di matematica? >>

<< Ovvio. Perchè tu no? >>

<< Io...no,cioè sì >> scosse la testa imbarazzato << Sì sì >>

All'improvviso Adelaide inciampò, riuscì ad aggrapparsi a Pancrazio ma il libro che teneva in mano le cadde a terra.

Il ragazzo si chinò e glielo raccolse.

<< Mpf...grazie >> con passo svelto Adelaide entrò nel cortile della scuola.

 

<< Mamma che noia >> sospirò la ragazza.

Si sedette sul letto e portò le ginocchia sotto al mento.

<< Compiti? Finiti. Ennesimo inventario dei vestiti? Fatto. Studio dell'etichetta? Fatto. Ufff, e sono solo le 16!! >>

A rompere quel monotono silenzio fu il rumore profondo di qualcuno che bussava alla porta.

Di malavoglia Adelaide si alzò,scese le scale e aprì la porta.

<< Oh...buon pomeriggio Pancrazio >>

<< B-buon pomeriggio Adelaide...ecco io mi chiedevo....>>

<< Ti chiedevi? >>

<< Mi chiedevo se...se volessi venire a fare una passeggiata con me >>

Il ragazzo arrossì di botto e Adelaide strabuzzò gli occhi.

Come si permetteva quel ragazzino ( che le piaceva tanto però) a chiederle di uscire???

Notando lo sguardo sorpreso della ragazza, Pancrazio si affrettò a rimediare :

<< Ecco...cioè, se lei mi ordina di fare una passeggiata in sua compagnia io accetto volentieri. >>

Un sorriso comparve sul volto di Adelaide.

<< Sì, te lo ordino. Vadoa prendere il cappello. Aspettami qua >>

Una volta scomparsa dietro la porta, Pancrazio sospirò.

<< Certe volte...>> pensò << Ho meno paura di mostri e fantasmi che non fa di lei. >>

 

<< Quindi mio nonno trovò il tartufo più grande di Fairy Oak. >> si pavoneggiò Adelaide.

<< Incredibile! >> rispose con scarso interesse Pancrazio.

<< Mio zio Leonardo... >> cominciò nuovamente la ragazza.

Ma, parlando, inciampò in un sasso e rischiò di cadere a terra.

Con riflessi pronti, Pancrazio l'afferrò al volo e la strinse a sé.

Il cuore di Adelaide iniziò a battere all'impazzata, mentre sentiva il calore delle braccia del giovane.

<< Adelaide? >>

<<...Sì? >>

<< Ti amo >>

<< Anch'io >>

Un momento!!!! Cosa aveva detto????

Non fece in tempo a rendersi conto i quello che stava succedendo, ma sentì le labbra di Pancrazio sulle sue.

Quando si staccarono, la giovane appoggiò la testa sul petto di lui.

<< Pancrazio? >>

<< Sì? >>

<< Come regalo di primo mese di fidanzamento voglio una collana di perle! >>

Eccomi!!!!!! Una AdelaidexPancrazio!! Certo che Miss-Faccia-Di-Fagiano non si smetisce mai!
Allora adesso vado tre giorni in montagna...se le mucche hanno una connessione Wi-Fi nel campanaccio o domani o dopodomani dovrebeb arrivare il prossimo capitolo.
Altrimenti ci si sente Lunedì!!!
Hoon98

 

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Capitolo 4
*** Il Battito Di Un Cuore Strano ***


//Flashback//

Cammina sulla strada di ciottoli.

Gli occhi profondi fissano il vuoto, quasi volessero tagliare l'aria.

Il vento si fa più forte e Aberdeen allunga il passo.

Un rumore, come un brontolio di stomaco, scande l'aria.

Un altro. Una altro ancora.

Aberdeen adesso corre.

Ploc Ploc Ploc.

Le gocce d'acqua fredda cadono sulle sue spalle, sulla sua testa e si rompono in mille cristalli.

Ciaf Ciaf Ciaf.

I piedi agili corrono nelle pozzanghere, noncuranti del fango.

Corre Aberdeen, corre.

<< Ehi! >> una voce risuona.

La ragazza alza lo sguardo.

Gli occhi fissano il ragazzo davanti a lei con interesse.

Nessuno, e ripeto nessuno, le aveva mai rivolto la parola.

Lei era la ragazza fantasma.

La gente parlava della sua stranezza davanti a lei, come se la giovane non esistesse.

Come se le parole non la ferissero.

<< Dai vieni sotto >> dice il ragazzo, porgendole l'ombrello.

Un momento. Un ragazzo ( per via della pioggia non riesce a capire chi sia ) le sta proponendo di andare sotto il suo ombrello.

<< Io...grazie >> mormora tra i denti.

Si avviano così i due ragazzi, sotto la pioggia scrosciante.

// Fine Flashback//

 

<< Allora, tè alla rosa canina o tè al gelsomino? >>

<< Rosa canina grazie >>

Dopo pochi minuti il tè viene versato nelle tazze.

<< Come mai sei venuto, Edgar? >> chiede lei, con una nota di malinconia.

Edgar la fissa silenzioso per qualche momento.

<< Ecco io...sono di troppo Aberdeen? >> chiede triste.

Cielo, non voleva che il discorso prendesse quella piega.

<< Non ho detto questo. Ti ho semplicemente chiesto perchè sei venuto. >>

<< Beh...così per farti un saluto >>

<< Nessuno viene da Aberdeen per un saluto >> lo rimbeccò lei.

<< Nessuno viene dalla pazza strega psicotica sia luce che buio. >>

<< Ma io...sono venuto perchè mi sono innamorato >>

<< Senti se sei qui per...co -cosa hai detto? >>

Edgar fece un respiro profondo.

<< Mi sono innamorato di te, Aberdeen >>

<< Edgar, non sono in vena di scherzi oggi. >>

<< Ma io sono serio >>

Aberdeen dovette dargli ragione. L'espressione formatasi sul viso del ragazzo parlava chiaro.

<< Edgar ma sai cosa stai dicendo? E'...pericoloso! >>

<< Correrò i rischi >>

a giovane non si era accorta che Edgar le si era avvicinato.

<< Ma Edgar...>>

Ma non finì mai la frase.

Le labbra del giovane erano incollato alle sue.

<< … Al diavolo tutto >>

Ricambiò il bacio.

<< Hai appena firmato un contratto con il rischio >> Aberdeen sorrise.

<< Bah. Che vuoi che sia. Tanto ho la mia stella che mi illumina >>

 

 

<< Edgar! Mettimi giù mettimi giù ahahahha >>

Un uomo stava facendo volteggiare in aria una donna.

<< Non ci credo! Fra...fra pochi mesi saremo in tre! In tre! >> era eccitato come un bambino davanti ad un lecca lecca.

<< Quando il mio bambino nascerà io non ci sarò più...ne sono consapevole. Forza Aberdeen vediamo di vivere felicemente quel poco che ti resta! >> pensò.

<< Allora...>> iniziò a dire << E' avanzata una fetta di torta al cioccolato? >>

* balla Waka Waka* c'è la wi fi!!!!!!!!!!!
Vi posto oggi il capitolo di domani =)
Ecco qua una AberdeenxEdgar ^_^
Grazie a Dada10 ^_^
Hoon98 * che continua a ballare Waka Waka*

 

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Capitolo 5
*** L' Inizio Di Un Storia ( D'Amore) ***


 

<< Allora Malva lo leggiamo questo capitolo? >> chiede Lily, impaziente *

E' solo da due settimane che abbiamo ritrovato il libro conclusivo della storia di Fairy Oak.

Sì, esatto, quel libro che parla della nascita del nostro villaggio.

<< E va bene!!! Felì per favore, ci spegni la luce? >>

Annuisco ed eseguo.

Malva e Lily intanto si sono sedute sul letto, sotto le coperte, con un cuscino dietro la schiena.

<< Allora...Capitolo 3. La dichiarazione di Duffus''

'' I tre ragazzi arrivarono in una grande radura circondata da boschi.

<< Sembra un posto accogliente! >> esclamò Duffus.

<< Sarà...>> disse laconicamente Scarlet- Violet.

<< E' fantastico invece!!! E'...E'...perfetto! Voi che dite? >> con entusiasmo, Mentafiorita, si rivolse ai pochi sopravvissuti alla guerra contro il Terribile 21.

Alla vista della valle la paura, il terrore, la tristezza provata durante la prigionia, durante la guerra e nel vedere i compagni cadere come birilli davanti all'Oscuro potere scomparvero.

<< Sì! E' perfetto! >> dissero alcuni.

Anche fata Neve annuì, convinta.

<< Bene! Io direi che ozzi è troppo tardi, ma già da domani potremo costruire il nuovo villaggio! >> Mentafiorita iniziò a saltare, in preda all'allegria.

Un' allegria che accendeva una fiamma nel cuore, che rapiva la mente e oscurava i brutti pensieri.

Un'allegria che stavano provando tutti.

<< Chiiiii Sieeeteeee? >>

domandò una voce imponente.

Mentafiorita smise di saltare, Duffus sfoderò la spada e Scarlet- Violet chiese.

<< Chi sei tu? Dove sei? >>

<< Iooooo...iooo sonoooo quiiiii >>

<< Qui dove? >>

<< Quiiii dietroooo dii voooiii >>

Scarlet si voltò, ma non vide nulla.

<< Non ti vedo. Chi sei? >> la ragazza quasi gridò.

<< Veramenteee l'hooo chiestoooo primaaa iooo. Cooomunqueee sonooo la Querciaaa. >>

<< LA QUERCIA??? >> urlò Mentafiorita.

<< E da quando una quercia parla? >> Duffus mostrò la spada al maestoso albero.

<< Nooo, mettilaaa viaaaa. Noooon sonooo pericolosaaaa iooo. Nooon vogliooo guerreeee iooo. Nooon sooo perchèèèè parloooo maaaa l'hoooo sempreeee faaaattooooo >>

<< Duffus, mi sembra innocua >> disse Scarlet-Violet e Mentafiorita, nascosta dietro di lei, annuì.

Duffus abassò la spada.

<< Anche noi non siamo pericolosi, se non veniamo attaccati. Sei dalla nostra parte? >>

<< ...Sììììì...>>

<< Bene...possiamo riscotruire qui il nostro villaggio? >>

<< Un pooo' diii compaaagniaaa mi farààà beeeene...quiii l'unicooo chee mi parlaaaa un poooo' è il graaandee faggiooo lassùùùù...doveeete sapereeee cheee...>>

<< Possiamo? >> chiese il ragazzo, un po' infastidito.

<< Ceeerto! Comuuunque stavooo dicendoooo...>>

 

 

Il giorno dopo iniziarono i primi lavori.

Tutti insieme, uomini, donne e ragazzi.

Le persone più anziane e i bambini, invece, pensavano a preparare da magiare.

Sotto il sole cocente, la gente lavorava sodo.

Il sudore imperlava le loro fronti.

La fatica, gli sforzi erano però ricompensati dai sorrisi dei bambini che ,fiduciosi, facevano ciò che potevano per aiutare i genitori.

Dopo mesi e mesi, finalmente nacque Fairy Oak.

Il primo villaggio dove Magici e Nonmagici vivevano in armonia.

Fecero festa i suoi abitanti, per sere e sere.

Balli e canti, banchetti e giochi.

Mentafiorita correva tra le case, inseguita da i bimbi più piccoli.

Si udiva il pianto dei nuovi nati, che serpeggiava lungo tutto il villaggio.

E che arrivava fino a Scarlet-Violet seduta sul ramo di un albero.

<< Ehi, sei qua? >>

<< Burdock, ancora qui a rompere? >>

<< Mi scusi signorina Qua Qua >>

Scarlet – Violet ridacchiò,mentre il ragazzo si sedeva affianco a lei.

<< Beh? Non mi urli contro? >>

<< Per questa sera no >>

I due si misero a guardare la festa in corso.

<< Ce l'abbiamo fatta >> disse il ragazzo, osservandola di sottecchi.

<< Già...è tutto finito. E' tutto finito. >>

<< No. Tutto è appena iniziato >>

Duffus le si era avvicinato.

Scarlet- Violet si voltò e diventò rossa come un peperone.

<< D-Duffus? >>

Il ragazzo appoggiò le sue labbra alla bocca di lei.

La ragazza fece per alzare la mano e mollargli uno schiaffo, ma si arrese.

Tra feste e balli, un nuovo amore cominciava.

D'altra parte, come aveva detto Duffus, tutto è appena iniziato.

 

* Malva e Lily sono rispettivamente la figlia di Pervinca e di Vaniglia nella mia precedente fiction '' L'Orologio Del Tempo''


Eccomi :3
UNa Scarlet-Violet x Duffus!!!!!!!!!
Bene bene, mi sembra che le coppie '' vecchie'' siano finite...
Oraaaa...largo ai giovani!!!!!!!!!!! XD
Thanks Thanks a chi ha letto, a Haru e Dada ^O^
Hoon98

 

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Capitolo 6
*** Solo un istante ***


Scarlet marciava decisa verso casa.

All'improvviso si girò sbuffando e si rivolse ad un ragazzo dietro di lei.

<< Hibiscus, ti dai una mossa? Mica ho tutto il tempo del mondo sai! >>

IL ragazzo, colmo di pacchetti e pacchettini ( lasciamo a voi lettori immaginare COSA contenessero) traballò un istante.

<< S-sì, Madamina >>

Sempre traballando seguì la ragazza, cercando di recuperare i pacchetti che cadevano dalla pila.

Scarlet si fermò davanti a casa e si voltò verso Hibiscus.

Per un frangente, solo per un secondo nei suoi occhi si accese una luce pietosa.

Ovviamente per UN frangente.

<< Hibiscus! Ma ti vuoi muovere??? >>

<< C-ci sono Madamina >>

<< Uff, mica ti ho chiesto di accompagnarmi per rallentare ogni tre secondi >>

Detto questo bussò ed entro in casa, seguita dal ragazzo.

Peccato che la pila di pacchi fosse troppo grande e...

SBAM!

Dieci, venti,trenta pacchetti caddero a terra e Hibiscus scivolò sui gradini d'ingresso!

Scarlet sgranò gli occhi.

<< Hibiscus! Stai bene? >>

Stavolta fu Hibiscus a sgranare gli occhi.

Miss-Non-Me-Ne-Frega-Un-Granchè-Di-Te ( che però lui amava) gli aveva appena chiesto come stava?

Per tutti i fiori della v alle, prepariamoci a una catastrofe.

Per (s)fortuna Scarlet riparò all'istante.

<< Cioè..>> tossì << I MIEI VESTITI!! HIBISCUS MA SEI IMPAZZITOOO??? >>

<< Oh >> pensò il ragazzo << Ecco la vera Scarlet. Cominciavo a preoccuparmi >>

Hibiscus iniziò a raccogliere i pacchetti osservato dallo sguardo truce di Scarlet.

<< Uff >> sbuffò lei << Dai ti aiuto >>

<< Eh??? Scarlet che aiuta qualcuno??? Deve avere la febbre >> pensò nuovamente.

<< Così facciamo prima. E poi mi servi anche domani >> per la seconda volta la ragazza rimediò.

<< Umm, evidentemente oggi non sto bene >> pensava tra sé << Perché cavolo quell'idiota di un Castle mi fa quest'effetto? Uff >>

Un ultimo pacchetto.

Sia Scarlet che Hibiscus si lancarono per raccoglierlo.

La mano si Scarlet arrivò prima e quella di Hibiscus le si posò sopra.

I due arrossirono e ritirarono velocemente le mani.

<< Beh prendilo tu. Non devo sciuparmi io >> Scarlet prese i pacchetti ed entrò, lasciando Hibiscus a raccogliere l'ultimo pacco.

 

<< Hibiscus ti dai una mossa??? >> Ma quel ragazzo la velocità dove l'aveva messa? L'aveva venduta forse???

<< S-sì, madamina, so arrivando >>

Hibiscus corse, o perlomeno tentò di correre.

Cadde rovinosamente a terra.

Cadde rovinosamente a terra addosso a Scarlet.

<< Hibiscus ma che? >> i due diventarono rossi.

<< M-mi scusi...>>

<< F-fa niente, ma adesso alzati >>

Per tutta risposta lui le diede un bacio.

Scarlet si sentì avvampare fino alle costole.

<< Mi alzo Madamina >>

<< G-grazie >>

I due erano in piedi, uno di fronte all'altra.

Si tenevano per mano.

<< Hibiscus? >>

<< Sì? >>

<< ...TI VUOI MUOVERE??? su che non ho tutto il tempo del mondo >>

Hibiscus deglutì << Sì! >>

Scarlet iniziò a dirigersi verso casa.

Si voltò un istante a fissare il ragazzo.

Solo un istante.

Eccomi!! Sono a casa!!! Allora, per chi ha letto '' Fairy Oak'S Chronicles'' :
Nella fiction Scarlet e Hibiscus si '' dichiarono'' nel capitolo 6.
Ma dato che  Le cronache sono un AU ecco la scena ( modificata) e ambientata a Fairy Oak.
Bene, alla prossima coppia!


 

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Capitolo 7
*** Coccinella Innamorata ***


 

Il ragazzo arrivò nel grande cortile.

E come sempre ciò che vide lo stupì.

Nonostante fosse Agosto, il cortile era colmo di neve e una ragazzina stava volando per sistemare l naso di un pupazzo.

Scoppiando a ridere il ragazzo le si avvicinò.

<< Ahhahahahah Shirley, fa freddino qui! >>

Dalla sorpresa la ragazza smise di volare e cadde.

 

 

<< Shirley? Shirley stai bene? >>

<< Mmmph? Oh, Thomas sei tu. Non ti aspettavo così presto! >> Shirley si alzò, massaggiandosi la testa.

<< Scusami, ma...beh...>> il ragazzo arrossì << Avevo voglia di venire prima per farti una sorpresa >>

Shirley sorrise.

<< Beh, non si può dire che tu non ci sia riuscito >>

I due scoppiarono a ridere.

 

<< Accidenti! >>

<< Qualche problema Shirley? >>

La ragazzina stava frugando da ben cinque minuti nella credenza.

<< Credo che i biscotti allo zenzero siano finiti >> sospirò << Mi spiace >>

<< Tranquilla >> il sorriso del ragazzo fece arrossire Shirley.

La giovane si sedette di fronte a Tommy.

<< Allora che vogliamo fare? >>

<< Mah...io intanto direi di dare una sistemata al cortile >> Thomas indicò l'ampio spiazzo...ancora ricoperto di neve.

<< Ops >> Shirley rise, uscendo di casa.

Seguita a ruota dal ragazzo.

 

<< '' Neve Candida, Neve Immacolata

Che Da Cielo Sei Cascata

Neve Bianca Sempre Più

Per Favore, Tornatene Lassù! '' >> *

 

D' incanto il cortile tornò verde. Gli alberi ripresero il loro colore, il freddo scomparve.

Farfalle, coccinelle e compagnia tornarono a ripopolare il loro mondo.

<< Oh mi scusi >> Shirley assunse un'aria dispiaciuta.

<< Che succede? >> chiese Tommy.

<< Lady Bug si è arrabbiata! Ha detto che le coccinelle odiano il freddo e che non mi permetta più di fare una cosa simile >>

<< Che caratterino! >> Tommy ridacchiò.

<< Corbirock, Lady Bug ha detto che è estremamente offesa dal suo comportamento >>

Una coccinella si piazzò davanti al naso del ragazzo, incrociando le zampine, imbronciata.

<< Oh... >> scherzosamente Thomas si inchinò << Mia adorata Lady Bug, mi spiace...non avevo intenzione di offendere una coccinella graziosa come lei >>

La coccinella strabuzzò gli occhi.

Quest'ultimi formarono dei cuoricini.

Tommy indietreggiò preoccupato.

<< Zi zi zi zi zin! Zizziri zin! ( Lo voglio sposare! Prendetelo! >> >> disse la coccinella alle amiche.

<< Ahhhhh! >> con un grido Tommy scappò, inseguito dalle coccinelle, mentre Shirley si piegava in due dal ridere.

 

Pochi minuti dopo...

<< Ok, ragazze basta così >> Shirley interruppe la caccia di Lady bug.

<< Zi? ( Perché?) >> chiese la coccinella.

<< Perché nessuna di voi può sposare Tommy! Chiaro? >>

Shirley le fulminò con lo sguardo.

Lady Bug e compagnia se ne andarono offese.

<< Cioè...tu...avresti...potuto...fermarle...cinque minuti...fa? >> chiese Thomas con il fiatone.

<< Ecco...>>

Shirley iniziò a correre.

<< Se ti prendo Shirley sei finita! >>

 

 

<< Basta basta! Tommy pietà >>

I due ragazzi rotolarono a terra, ridendo a più non posso.

<< O-ok, p-per stavolta >> rispose, ansimando.

Shirley chiuse gli occhi e gli alzò al cielo, mentre Thomas la fissava incantato.

<< Come si sta bene! >> esclamò la ragazzina, assaporando la brezza.

D'improvviso sentì un'ombra su di lei.

Spaventata aprì gli occhi e davanti si ritrovò l'amico.

<< Tommy? >>

Il ragazzo l'abbracciò, con una mano le alzò il volto e le diede un bacio.

 

Poco distante Lady Bug piangeva disperata per la perdita del suo unico e grande amore.

 

 

* canzoncina inventata da una Marika delirante in astinenza di gelato al cioccolato.


E rieccomi!!!!
Allora che ve ne pare?
Ringrazio Haru_Chan e Dada10!
Ciaoo
Marika/Hoon in astinenza di gelato.

 

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Capitolo 8
*** Colori, Guai e Amore ***


<< Oh è arrivato l'arcobaleno! >> il solito commento acido di Scarlet diede il benvenuto a Flox Pollimon.

Nel cortile della scuola, tra rossi, bianchi, neri, grigi e azzurri, spiccava una ragazzina vestita....vestita con l'arcobaleno.

Una maglietta rossa cremisi, con un cardigan albicocca, una gonna a balze giallolimone, calze verde acido, scaldamuscoli blu oltremare, scarpe lilla.

Oh e in testa portava un cappello bianco con le macchie nere.

Se una persona normale avesse indossato tutta quella roba, probabilmente l'avrebbero presa per stupida e sarebbe stata derisa da tutti.

Invece Floxettina era incantevole come sempre.

<< Taci, Pimpernel o ti trasformo in un ragno >> beh...possiamo immaginarci perfettamente chi l'abbia detto.

<< Provaci Perwinkle 1 e chiamo mia madre >>

<< Uuuuh che paura >>

La faccia di Scarlet assunse un rosso fuoco e s'ingrossò parecchio.

<< Dai ragazze, calme >>tentò Babù.

<< Calmarmi?? Ma ti rendi conto che quella continua a prendere in giro Flox?? >> disse arrabbiata più che mai Pervinca.

<< Suvvia Pervinca, lasciamo stare >> disse la diretta interessata << In fondo è normale che Scarlet si comporti così. Una che veste dello stesso colore sarà sempre più noiosa di chi è colorato >>.

La risposta di Flox spiazzò tutti, in particolar modo Scarlet che se ne andò indignata.

La campanella della scuola suonò e i ragazzi entrarono nelle rispettiva classi.

 

<< Giuro che la prossima volta le tiro un pugno >> disse Vì, con le braccia dietro la testa.

<< Non dire così! Direi che Flox gliel'ha fatta pagare >> ridacchiò Vainiglia.

<< Fatta pagare? Veramente io ho detto solo la verità >> spiegò Flox, saltellando.

Per qualche metro le ragazze camminarono in silenzio.

<< Bene ecco casa mia! Ciaooo! >> continuando a saltare, Flox, entrò in casa.

<< Ciaoo! >> salutarono le gemelle.

 

<< Flox i compiti! >>

<< Sì mamma >>

La ragazzina si sedette sul tavolo della cucina, cercando libri e astucci nella cartella.

<< Allora..l'astuccio, il libro di matematica...e il quaderno? Accidenti in cartella non c'è >> esclamò stupita Flox.

<< Beh...prima ho tirato fuori il quaderno delle macchie dalla cartella, su in cameretta. Magari per sbaglio ho tirato fuori anche il quaderno >> aggrappata a quella speranza, Flox si fiondò in cameretta.

 

Poco dopo il risultato era:

il letto disfatto, tre vecchi quaderni gettati sul pavimento, i cassetti del comò aperti, vestiti e calze sparse per la stanza, Flox spettinata che si grattava la testa...ma niente quaderno.

<< Ma allora dove può essere?? >> sconfortata Flox si sedette sul letto.

<< Se non trovo il quaderno e non faccio i compiti la De Transvall mi uccide! >>

<< AAAAAAAAAAAAAAH >>

Flox alzò lo sguardo e sbiancò.

<< Oh Oh >>

Sua madre era davanti alla porta della cameretta.

<< Pollimon Flox >> sospirò << prima che mi venga la tentazione di spaccarti qualcosa in testa metti a posto! >>

<< Subito!!! >>

Con pazienza Flox rimise tutto a posto e uscì di casa.

 

<< CHE COSA??? >> le gemelle scattarono in piedi.

<< Hai perso il quaderno di matematica? >> esclamò Vaniglia e Flox annuì mestamente.

<< Accidenti, la De Transvall ti ammazza >> disse Pervinca.

A quelle parole Flox si accasciò sulla sedia.

Babù incenerì con lo sguardo la sorella.

<< Ehm...Floxettina, non è che l'hai lasciato a scuola? >> tentò di salvarsi Vì.

<< No...prima di andare a casa controllo sempre, soprattutto se il giorno dopo abbiamo la De Transvall >> rispose.

<< Secondo me dovremo riunire la Banda >> disse Pervinca.

<< Io invece propongo prima di controllare in giro, magari ti è caduto per strada. Poi al massimo chiamiamo la Banda >> propose saggiamente Vaniglia.

A quelle parole Flox si illuminò e si sbatté una mano sulla fronte.

<< Ora ricordo!!!! La mamma mi aveva detto di portare la cartella dalla zia a farla ricucire perchè aveva il fondo strappato! >>

<< E perché non l'hai portata? >>

<< Ehm... >> Flox arrossì << beh...ho visto Acanti e mi sono fermata a chiacchierare, poi ho visto uno scoiattolino bellissimo e non ho resistito a dipingerlo >>

<< Flox!!! >> le gemelle scoppiarono a ridere.

 

<< Beh che fate? >> chiese Grisam dopo aver visto le gemelle e Flox girare come matte per la piazza.

<< Ecco... ho perso il quaderno di matematica >>

<< Salvati cielo!!!!!!!!!!! Dai vi aiuto anch'io! Non credo che Flox voglia diventare un pollo allo spiedo domattina! >>

Le ricerche proseguirono per tutto il pomeriggio, ma niente.

<< Qualcosa non va? >> chiese Acanti, passando davanti al quartetto.

<< Flox ha pero il quaderno di matematica >> spiegò Grisam, senza fermare le ricerche.

<< Aspettate un attimo! Non muovetevi da qui, chiavo? >>

E corse vai, lasciando tutti di stucco.

 

<< E' questo? >> chiese Acanti, porgendo a Flox un quaderno nero a strisce gialle.

<< SIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!! >> Flox lo prese in mano e iniziò a saltare.

<< Perché non l'hai restituito subito? >> chiese Pervinca.

<< L'avvei fatto volentievi se ci fosse scvitto il nome >>

Lo sguardo di tutti si posò su Flox.

<< Beh...mia mamma me lo aveva detto però avevo visto una rondine bellissima e non ho resistitoal disegnarla >>

<< FLOOOOOOOOOOOOOOOOOOOX!! >> scoppiarono tutti a ridere.

 

<< Finito!! > urlò Flox.

<< Grazie Acanti per avermi aiutata >>

<< Figuvati, l'ho fatto volentievi >>

<< Bene, ora vado a casa >> Flox si alzò e stampò un bacio sulla guancia di Acanti che arrossì.

<< Ciao!!! Ehiii! La tua faccia è rosso fuoco, ti prego posso dipingerla?? Ti prego ti pregooooo! >>


Scusate l'attesa ma ho dovuto lavorare alla pesca di beneficienza della sagra.
Il router è andato in malora e dè ripartito adesso -.-
Grazie a tutti i recensoriii

 

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Capitolo 9
*** CalciAmore ***


Dei bambini stavano giocando a calcio nella piazza della Quercia.

<< Robin! Tua! >>

<< Acc-accidenti...Thomas l'hai la-lanciata troppo in al-alto >>

Il bambino corse per recuperare la palla.

Inciampò nei lacci delle scarpe e cadde a terra.

Riaprì gli occhi e notò un paio di scarpette rosse.

Si mise seduto e osservò la bambina davanti a lui.

I capelli raccolti in due treccine fermate da un paio di elastici neri.

Gli occhi gentili che fissavano Robin.

Due manine che delicatamente tenevano il pallone.

<< E ' tua? >> una vocina dolce e tenue.

<< Sì! Grazie mille Sophie! >> il bimbo sorrise e prese la palla.

Anche sul volto della bimba si disegnò un sorriso.

 

 

<< COOOOOOOOSA? >>

<< Come Sophie s i trasferisce??? >>

<< Non è possibile! >>

<< E' così ragazzi >> sospirò Lillà.

La guerra contro Il Terribile 21 era finita da ormai un anno e la famiglia Littlewalton progettava di

trasferirsi ad Aberduville.

Lo sguardo di Robin si rabbuiò.

E scappò via sotto lo sguardo stupito di tutti.

<< Rob...>>

Quella voce...

<< Te ne vai? >>

<< Sì...ma solo per qualche anno Robin >>

<< Ci mancherai...mi mancherai...>>

<< Anche tu mi mancherai >>

 

 

<< Grisam! >> Francis lanciò il pallone in direzione del capitano.

<< Presa! >> il ragazzo corse, dribblando gli avversari.

<< Robin! >>

<< P-presa! >> anche il ragazzino avanzò e passò a sua volta il pallone.

 

Poco distante...

<< Uffaaaaaaaaaa!!!! Anch'io voglio giocare a calcio!!! >> disse Pervinca, furiosa.

<< Grisam ti ha promesso che avrebbe fatto una partita con te dopo >> le ricordò la sorella.

<< Sì ma io voglio giocare adessoooooooooooooooooooo! >>

<< Come al solito Perwinkle 1 è un maschiaccio >> commentò acida Scarlet.

<< La cosa ti crea problemi Miss Azzurrina? >> chiese beffarda Vì.

<< Come ti permetti! Testa bacata! >>

<< Vipera! >>

<< Mostro! >>

<< Sanguisuga! >>

<< Credo che la cosa andrà per le lunghe >> sospirò Vaniglia.

 

 

 

 

<< Robin tua! >>

<< L-la prendo! >> il sedicenne rincorse il pallone.

Il quale però colpì una ragazzina col viso coperto da un cappuccio.

Il pallone rotolò ai suoi piedi e la ragazzina lo raccolse.

<< Ra-ragazzi? >>

Tutti erano spariti, le ragazze comprese.

< << Ehm...scusami, non volevamo colpirti >>

<< Anche quella volta mancasti la palla >>

<< Eh??? >>

<< Otto anni fa Windflower >>

<< Sai il mio cognome? Un momento...ma tu da dove sbuchi?? Non ti ho mai vista! >> il ragazzo strabuzzò gli occhi.

<< Sono ritornata stamattina molto presto >>

<< Sei arrivata >> la corresse

<< No...sono ritornata! >> lentamente si sfilò il cappuccio.

<< SOPHIE LITTLEWALTON????? >>

 

<< Sophie! Sophie! Sei tornata! >>

<< Oh Sophie ci sei mancata! >>

<< Dove sei stata Sophie? >>

La ragazzina era sommersa dalle domande delle amiche.

Poco più distante due ragazzi osservavano la scena.

<< Dopo cena >> disse il più alto.

<< Prego? >>

<< Dopo cena le dirai tutto >>

<< Riguardo cosa ? >> il più piccolo arrossì.

<< Non ho le fette di mortadella sugli occhi. Lei ti piace. Lei ti è sempre piaciuta >>

L'altro ragazzino rischiò di fare un infarto.

<< Senti ma coma fai a... Gri? >> l'amico era sparito.

 

Sophie dondolò le gambe nel vuoto.

Seduta sul ramo di un albero osservava il suo amato villaggio.

<< Disturbo? >>

<< No Robin, Vieni pure >>

Il ragazzo si sedette accanto a lei.

Per qualche istante il silenzio regnò sovrano.

<< Mi sei mancata >> disse lui, arrossendo.

Anche le gote della giovane si imporporarono.

<< Anche tu. Ma adesso sono tornata >> sorrise, mentre Robin la fissava imbambolato.

Di slancio l'abbracciò e le diede un bacio sulla fronte.

<< E non te ne andrai più >>

 

<< Julian! Tua >>

<< Accidenti! L'ho mancata >>

Il pallone colpì una ragazzina.

Robin che stava fissando la scena strabuzzò gli occhi.

<< Julian Windflower! >>

<< Scusami Edera >>

Sophie appoggiò la testa sulla spalla del marito, mentre Julian scappava inseguito da Edera.

<< Ti insegno io a mancare la palla!! >>

<< Ederaaaaaaaaa scusaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa >>

Sophi ridacchiò.

<< Ehm...>> bofonchiò Robin

<< Ah non guardare me! Non sono io che gli ho insegnato a giocare a calcio. Pertanto lo tiri fuori tu dai guai >> disse ridendo.

<< Ehi dove stai andando?? >> urlò Robin alla moglie che si allontanava con le amiche.

<< SOPHIEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE >>

Angolo Malata In Prognosi Riservata:
O___O sono sconvolta della roba che ho scritto O_O
Mi sono sognata Robin e Sophie assieme U_U
Quindi la colpa è dei miei sogni U_U
Pervinca: -.-


 

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Capitolo 10
*** Mi Sposi? - Couple One - ***


Pervinca stava lavando i piatti nella cucina della sua nuova casa.

Ormai aveva 21 anni e da 3 anni circa conviveva con Grisam.

La sua casetta si affacciava sulla Piazza.

Dopo aver finito il lavoro, si asciugò le mani e andò in camera.

Pervinca,infatti, stava ancora studiando per diventare una scienziata e ogni giorno doveva eseguire vari esercizi.

Cercò quindi il suo microscopio.

<< Accidenti...eppure credevo di averlo messo nell'armadio >> Vì aggrottò la fronte e si diresse verso il ripostiglio.

E lì trovò:

tre cannocchiali, due binocoli, un vecchio maglione di Grisam, un vecchio paio di stivaletti e uno straccio.

Ma niente microscopio.

<< Aveva ragione Babù! >> pensò affranta << Devo essere più ordinata! >>

Richiamando a sé le forse, decise di pulire da cima a fondo l'intera casa, soffitta inclusa.

 

Circa due ore dopo...

le camere da letto profumavano di lavanda, salotto e cucina brillavano, il bagno era splendente e la soffitta ordinata.

<< Beh >> si disse << Non è reato usare la magia per pulire no? >> ridacchiò, nervosa.

Difatti non era riuscita a trovare il suo microscopio. Nemmeno con la magia Cerca Cose.

<< E adesso? Come li faccio gli esercizi io??? >> pensò, sedendosi sul divano.

 

Si erano ormai fatte le sette. Grisam sarebbe dovuto tornare da un bel pezzo.

<< Avrà incontrato degli amici e si sarà fermato a chiacchierare >>

Pervinca iniziò a preparare la cena.

 

Sette e un quarto. Nulla.

Sette e mezza. Niente.

Un quarto alle otto.

E Pervinca è lì, seduta sul tavolo della cucina.

Lo sguardo preoccupato perso nel vuoto, la testa tra le mani, i gomiti appoggiati al tavolo.

All'improvviso la porta si spalanca e Pervinca sobbalza.

<< Scusami tesoro, so che sono in ritardissimo >> Grisam tenta di scusarsi, ma inutilmente.

<< BURDOCK GRISAM! Ti rendi conto di che ore si sono fatte??? >> Pervinca aggrottò la fronte e incrociò le braccia, offesa.

<< Scusami tesoro, ma ho avuto delle commissioni da fare...ceniamo adesso? Ho un certo languorino! >> l'espressione del compagna fece sorridere Vì, che versò al minestra nei piatti.

 

<>

<< Dimmi >>

Grisam fece un bel respiro.

Dalla tasca della giacca tirò fuori una scatoletta.

Pervinca impallidì.

<< Vo...vorresti sposarmi Vì? >>

Da bianca, Pervinca divenne rossa.

<< Come siamo diventati galanti, signor Burdock. E se io le rispondessi di no? >> fece, scherzosamente.

<< La prego madamigella, accetti quest'anello >> Grisam mostrò l'anellino che le aveva comprato.

Bianco, semplice, senza troppi fronzoli.

Una piccola perlina che luccicava, incastonata.

Vedendo Pervinca indugiare, Grisam fece il labbruccio e gli occhi da cucciolo bastonato.

<< Aahahhahaha, ma ovvio che ti sposo, stupido >> Pervinca gli mise le braccia al collo, e lui al baciò.

<< Aspetta...ho un altro regalo >>

Così dicendo Gri sparì, per tornare poco dopo con uno scatolone.

<< Dai aprilo >> la esortò.

Pervinca strappò letteralmente la scatola e sgranò gli occhi.

<< UN MICROSCOPIO NUOVOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO >> urlò.

<< Già...quello vecchio ormai si stava rompendo! Così stamattina l'ho portato vai con me, per farti una sorpresa >>

<< Burdock? >>

<< Sì? >>

<< Lo sai che la tua sorpresina mi ha fatto pulire la casa intera perchè credevo di averlo perso? >> Pervinca fece un sorrisino minaccioso e negli occhi comparve un lumicino.

<< Pe-Pervinca? >> disse Grisam preoccupato.

E Vì rincorse il compagno per sbattergli una scopa in testa.

E poco importa se aveva adoperato la magia.

Eccomi :3
Per Pervinca, Grisam, Vaniglia e Jim farò le proposte di matrimonioooooooooooooooooo :P
E poi mancherà solo una coppiaaaaaaaaaaaa
* l'intero modno balla e canta, mentre esplondono corriandoli *
Pervinca: e Marika non rompe più! E Marika non rompe più!
ç_______ç è bello vedere che qualcuno tiene a te ç_________ç
Vaniglia: ecco, brava, l'hai fatta piangere!
E fu così che dalla cameretta di Marika nacque un nuovo affluente del fiume Po'.
Ma questa è un'altra storia.

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Capitolo 11
*** Mi Sposi? - Couple Two - ***


'' Come sono strani i nostri sogni...belli come castelli di cristallo...ma al primo imprevisto si sgretolano e cadono a terra come un castello di carte. ''

La ragazza pose sulla scrivania la penna e rilesse ciò che aveva appena scritto.

Ancora pochi mesi di lavoro e il suo primo libro sarebbe stato pubblicato.

Aveva già vinto alcuni concorsi di scrittura creativa proposti dalla Gazzetta di Fairy Oak.

Ma vedere il proprio libro pubblicato, con la sua bella copertina rosso mogano e il titolo dalla calligrafia delicata in oro...

Vaniglia prese a fantasticare sul suo libro.

 

<< Devo muovermi >> pensò il giovane.

Su un grande tavolo pose dei sassolini blu, una catenina d'argento, due ciondoli ( una V e una J ) e una scatoletta.

 

Vaniglia scese le scale e arrivò in cucina.

Come la gemella anche lei conviveva.

Conviveva con Jim.

Custodiva ancora e gelosamente i sassolini blu che il ragazzo le aveva donato al suo ritorno.

In preda ad un attacco nostalgico, Babù decise di andare a riprendere i suoi amati sassolini e fare un tuffo nei ricordi.

 

<< AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH! >> un urlo si propaga per la via.

Uno strano rumore, come quello di una mandria in avvicinamento si ode nell'aria.

Vaniglia porta le mani sul cuore e spalanca la bocca, spaventata.

SBAM.

La porta si apre e qualcuno sale le scale.

Il cuore di Vaniglia continua a battere all'impazzata.

Chi sta arrivando??

La porta della camera si spalancò e un viso ben noto a Babù fece capolino.

<< E' tornato il nemico??? Un ragno gigante sta minacciando la tua vita??? Uno scarafaggio velenoso sta correndo sulla tua gamba'? Per l'amor del cielo sorellina parla! >>

Dopo un attimo di sbigottimento, Vaniglia mormorò :

<< Ho perso i sassolini...>>

<< Cosa? Scusa ma non ho sentito! >>

<< Ho perso i sassolini >> ripeté a voce più alta.

Pervinca si sbatté una mano in faccia.

<< E tu mi hai fatto preoccupare per dei sassolini???? >>

<< Ma erano quei sassolini...>>

<< Quei sassolini? >>

<< Quelli blu che mi ha regalato Jim >>

Pervinca sospirò.

<< Senti Babù, erano solo dei sassolini. >>

Vaniglia inizia a piangere a dirotto.

<< So che me ne pentirò >> pensò tra se e se Vì.

<< Senti sorellina, che ne dici se li cerchiamo insieme? >>

<< Davvero? >>

<<...S-sì! >>

<< Oooh grazie Pervincaaa! >> urlò l' ex-disperata, abbracciando la sorella.

 

Ma dopo ore ed ore di ricerche, i sassolini non vennero trovati.

<< Senti Babù >> disse Pervinca all'affranta sorella

<< Domani continuiamo a cercarli d'accordo? >>

Vaniglia annuisce leggermente e Vì se ne va.

 

<< Buona sera tesoro >>

<< Ciao >>

La voce monotona della compagna fece rabbrividire Jim.

Dov'era la sua dolce Vaniglia???

<< Ho una cosa da dirti >>

<< Dimmi >>

Altri brividi.

<< Puoi..ehm sederti sul divano...vorrei parlarti faccia a faccia >>

<< Mmmph >> e Vaniglia si sedette.

Jim si inginocchiò ai suoi piedi e le aprì la scatoletta.

Il contenuto fece brillare gli occhi di Vaniglia.

<< Ecco forse...ti aspettavi l'anello col diamante gigante...però ho pensato che forse questo era più significativo...mi vuoi sposare Babù? >> chiese lui, titubante.

Vaniglia gli gettò le braccia al collo.

<< Sì! >>

 

<< Nonna, dove hai comprato quel braccialetto che porti sempre con te? >> chiese una bambina, curiosa.

Vaniglia porta lo sguardo ad una foto posta sul caminetto che ritrae il suo adorato Jim.

Accarezza il braccialetto:

una catenina d'argento, ornata da sassolini blu, con due ciondoli.

Una V e una J.

<< Un regalo, tesoro. Ma se vuoi ti racconto la sua storia >>

La bimba annuì.

<< Stavo scrivendo un pezzo del mio romanzo, quando ...>>


Eccomi qua!!
Allora, so che avevo promesso di accoppiare tutti a Fairy oak...ma mi sono resa conto che è una missione impossibile ^^'''
Allora...escludendo Nepeta e Francis ( a causa di scarsa ispirazione non li inserirò e mi scuso con tutti ç_ç)
Chi manca?
Ora pensateci davvero molto bene...chi manca all'appello???
Siete sicuri che ci siano tutti?
Hoon98

 

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Capitolo 12
*** A Letter ***


Eccomi con l'ulitmo capitolo.
Allora pensate di avere capito chi manca?
Beh, intanto io vi lascio :)
Ci sentiamo nell'angolo dell'autrice.



Mia adorata Pervinca,

mi dispiace di essermene andato così, mentre dormivi.

Non ti dimenticherò mai Vì.

Sei stata la mia più grande amica e nel profondo del mio cuore lo sarai sempre.

Me ne sono andato per conoscere il mondo.

Sono sempre stato segregato in casa e finalmente ho la possibilità di conoscere e sperimentare.

Poi ho incontrato lei.

Sheila.

La mia amata Sheila.

Ci siamo incontrati a Bosco-Che Canta ( hai visto quanta strada ho fatto? In tre giorni sono arrivato al Bosco!!)

Ci siamo fermati a chiacchierare.

Anche lei aveva voglia di conoscere il mondo, dato che ha sempre vissuto nel bosco.

Tra una chiacchiera e l'altra ci siamo innamorati e più avanti ci siamo fidanzati.

Se ti sto scrivendo questa lettera devo ringraziare Sheila.

Difatti lei non è analfabeta, sa scrivere e leggere.

Oh , adesso anch'io so scrivere e leggere!!!

Sono felice Pervinca, anche se mi manchi un sacco.

Chissà magari tra qualche anno torneremo a Fairy Oak e verremo a salutarti.

Magari coi nostri pargoletti!!!!

Graie Pervinca, grazie di tutto.

Addio, anzi arrivederci.

Tuo

Rex il ragno

Angolo fuori di testa O.O

ecco signori. Con questo mio ultimo sclero la raccolta è finita.
* attimo di silenzio*
* Fairy Oak esulta cantando,ballando e bevendo vino*
ç__________ç come sono simpatici ç_______ç
Ecco, sonos tata molto combattuta se pubblicare oggi il capitolo, oppure domani.
Perchè dieci anni fa hanno fatto vittime.
Innocenti che hanno perso la vita.
Questo capitolo è abbastanza demenziale, quasi uno sclero.
Non mi sembrava giusto nei loro confronti.
Ma alla fine ho deciso di pubblicarlo e di ricordarli qui, nell'angolo dell'autore.
Spernaod che non accada mai più una tragedia simile.
Hoon98


 

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