La maledizione dell'Egitto

di rock star 96
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** la missione ***
Capitolo 2: *** chiachere notturne ***
Capitolo 3: *** alla ricerca della tomba di Cleopatra ***
Capitolo 4: *** il codice della luna ***
Capitolo 5: *** giù nella tomba ***
Capitolo 6: *** l'amuleto di Cleopatra ***
Capitolo 7: *** strani eventi ***
Capitolo 8: *** il mistero della sfinge ***
Capitolo 9: *** la sparizione ***
Capitolo 10: *** Cleo-Zhalia ***
Capitolo 11: *** il titano Sfinge ***
Capitolo 12: *** lotta con il passato ***
Capitolo 13: *** torna da noi Zhalia ***
Capitolo 14: *** finalmente in sieme ***
Capitolo 15: *** nozze sotto le stelle ***



Capitolo 1
*** la missione ***


La squadra Huntik ha una nuova missione, andare in Egitto:
-bene cercatori- disse Dante mentre sorvolavano il mar Mediterraneo -missione “L’amuleto di Cleopatra” trovare l’amuleto che Cleopatra indossava sempre, e riconsegnarlo alla fondazione-
-quindi Cleopatra era una cercatrice?!- disse Lok
-in verità sì- spiegò Sophie -Cleopatra aveva sempre in testa un diadema d’oro, con un serpente in rame, si diceva che le fu una grande sovrana per il fatto che riusciva sottomettere tutti, e forse lo faceva usando il suo titano-
-in ogni caso, bisogna recuperarlo, e alla svelta, ho avuto delle segnalazioni di strani fenomeni, potrebbero essere collegati al titano.
Arrivarono in Egitto, e furono subito accolti dallo sfondo delle piramidi con la Sfinge, ma dato che
ormai si stava facendo notte, andarono nell’hotel prenotato da Sophie, ovviamente cinque stelle, se si fa una cosa tanto vale farla bene.

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Capitolo 2
*** chiachere notturne ***


mentre Zhalia si cambiava, Sophie guardava incantata fuori dal balcone -ehi Zhalia- fece –guarda che meraviglia, la luna riflette i suoi raggi sulle piramidi e sulla sfinge, che sembra quasi prendere vita- la donna si affacciò anche lei al balcone, guardando fuori -sì, hai ragione, se non pensi al fatto che probabilmente c’e’ un titano che scompiglia il caos da qualche parte tra queste piramidi, questo posto è davvero magico- -già, è un posto così romantico- in genere Sophie non era una che esprimeva i propri sentimenti e le proprie sensazioni, soprattutto con Zhalia, infatti si corresse subito -cioè…. Davvero magnifico- Zhalia rimase a fissarla per un po’ -perché fai così?- -così come?- -un attimo prima dici due parole che non sono un pozzo di scienza e storia, e te le rimangi subito- -non è vero non faccio così- -invece sì- -invece no- -invece sì, e solo per fartelo sapere, quelle due parole che dici, sono davvero belle a volte, che a me personalmente piacciono molto- Sophie abbassando lo sguardo fece un lieve sospiro -e secondo me- continuò Zhalia -piacciono anche a Lok- -tu credi?- -fidati, ho visto come ti guarda, sia quando dici queste cose che quando fai il genio- -come mi guarda?- -come un orsacchiotto che ha visto del miele, secondo me gli piaci, dovresti dargli una possibilità- -in realtà durante la scuola, ci siamo avvicinati ancora di più, ma mai oltre un piccolo confine che mi piacerebbe superare, e tu e Dante, come va? Ora abiti da lui no??- Zhalia guardando il cielo fece un lungo sospiro -sì, ed è la cosa più bella del mondo, sai che fa ogni mattina? Prima di andare a lavoro, mi fa un caffè e mi lascia la porta aperta in modo che mi svegli con l’aroma, e in genere sul tavolo mi trovo sempre la tazza, un biscotto e un fiore-

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Capitolo 3
*** alla ricerca della tomba di Cleopatra ***


il giorno seguente, ci fu una tempesta di sabbia, che costrinse la squadra a rifugiarsi dietro una zampa della sfinge -ascoltatemi- disse Dante -noi dobbiamo cercare la tomba di Cleopatra, trovare il suo sarcofago e prelevare il titano, però c’e’ una problema, Cleopatra fu seppellita in una stanza segreta che si trova al di sotto della sabbia- -e che ci vuole, basta rintracciare la stanza- -è questo il problema, nessuno sa dove si trovi la stanza, ho chiesto informazioni alla fondazione, e mi hanno consegnato questo per trovarla- Dante tirò fuori dalla tasca un foglio con su vari segni: un cerchio bianco, il simbolo dell’acqua, un serpente,la sfinge e un sarcofago. Passarono tutto il giorno a cercare di decifrare il codice, ma niente. A un certo punto, a Lok venne sete, percorse un tratto a piedi, e arrivò a un pozzo nei pressi del Nilo, vide il grande fiume impetuoso, pieno di vita, sia in fatto di barche, che in questione di coccodrilli, a quella visione gli venne un brivido, poi notò una cosa: sull’acqua vide un alone giallo, che era il riflesso del sole, e notò che l’alone si rifletteva anche negli occhi del coccodrillo, che però non sbatteva mai le palpebre, e lì ebbe l’illuminazione. Tornò dagli altri gridando -CI SONO!!!!CI SONO!!!!! Ho capito cosa significano i simboli- -e cosa significano?- -ok riflettiamo:abbiamo un cerchio bianco, il simbolo dell’acqua, un serpente, la sfinge, e un sarcofago, giusto? Allora, partiamo dal primo simbolo “il cerchio bianco” nella scrittura egizia, il sole è rappresentato da un cerchio con dei raggi giusto? E che cos’e’ che arriva durante il giorno di rotondo ma che ha i raggi che non si possono vedere?- -la luna- -esatto!! Poi il simbolo dell’acqua e il serpente, sono collegati, perché il serpente sta a significare qualcosa di lungo, e quindi qualcosa di lungo e fatto d’acqua- -il fiume Nilo, è il fiume più lungo del mondo,ma la sfinge e il sarcofago come li traduci?- -qui casca l’asino Sophie, perché il serpente ha anche un doppio significato, prima ho notato che i coccodrilli anche con la luce negli occhi non battono le palpebre, e come i serpenti, sono anche essi rettili, ma il serpente non le ha le palpebre, quindi secondo me il messaggio indica questo “per trovare il sarcofago,aspetta che i raggi della luna riflettano sul lungo serpente d’acqua (il Nilo) e che rifletta sugli occhi della Sfinge”- il ragionamento filava, e comunque anche fosse stato sbagliato, la squadra non aveva niente da perdere, visto che non avevano uno straccio di idea.

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Capitolo 4
*** il codice della luna ***


Aspettarono che cali la notte, e insieme ad essa, calò anche la temperatura, dal caldo afoso, al freddo polare, Dante aveva anche offerto il suo maglione a Zhalia, e Lok e Sophie si erano stretti di più per riscaldarsi a vicenda. Finalmente arrivò l’ora, la Luna era perfettamente parallela al Nilo, su cui riflesse, e suoi riflessi, dopo un'altra manciata di minuti, arrivarono agli occhi della Sfinge, che divennero bianchi come dei diamanti, e man mano che la luna scorreva sul fiume, i due raggi prodotti dagli occhi della statua si intersecarono in solo punto, fino a fermarsi -eccolo, allora è qui che bisogna scavare- -e tu vuoi scavare per chissà quanti metri?!?- -io penso di avere un amico che farà più in fretta- Dante si mise a frugare nella tasca, e poi lo tirò fuori -VIENI FUORI A GIOCARE METAGOLEM!!!!!!!!!- invocando il possente titano, Dante gli ordinò di scavare nel punto, con le sue possenti ed enormi mani, il titano scavò per quasi cinque metri, finche non trovò qualcosa. Scesero nella profonda buca, e notarono che appena arrivarono il terreno che stavano tastando era duro, e il rumore era quello della pietra, spostarono la sabbia rimanente, e videro che si trovarono sopra una lastra di pietra con su raffigurata la Sfinge con due buchi come occhi -e ora che si fa?- -proviamo così- Lok impugno l’amuleto e -CORAGGIO DACCI UNA MANO SPRINGER!!!!!- il piccolo titano, cominciò a smanettare i due buchi, ma ricevette una forte scossa che lo costrinse a ritirarsi -a quanto pare i titani non funzionano- erano da capo a dodici, cercarono di pensare a qualcosa, ma Zhali non riusciva a pensare con quel riflesso che aveva negli occhi e… un momento, riflesso!!! Buttò un’occhiata alla sfinge, e notò che i riflessi si stavano di nuovo dividendo e stavano andando verso di loro, spostò Lok che era davanti al secondo raggio, e aspettando qualche secondo, i riflessi arrivarono paralleli ai due buchi, che si illuminarono e fecero aprire la lastra, dando su una rampa di scale.

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Capitolo 5
*** giù nella tomba ***


Scesero per quella lunga e buia rampa, che ad un certo punto, su una curva, aveva un enorme buco sulla parete, che dava su un altro corridoio
-e ora che si fa?- chiesero
-conviene dividerci, Lok e Sophie andrete nel buco, io e Zhalia continueremo dritto- e quelle parole le sue coppie di cercatori si fecero uno sguardo per salutarsi e si divisero.
Lok e Sophie andarono avanti per svariati metri, finche non si ritrovarono in una stanza piena di oggetti come collanine, peluche, vasi, profumi, stoffe,… e al centro un’enorme fossa, da cui proveniva una puzza insopportabile
-BLEAH!!!!!!!!!!!!!- esclamò Sophie -che cos’e’ questa puzza tremenda??????- Lok si avvicinò alla fossa, e vide che al suo interno era quasi colma di scheletri
-deve essere una “tomba comune”- disse Sophie
-e che cos’e’?-
-nel antico Egitto, alla gente venivano esportati gli organi e sepolti con oggetti che si ritenevano importanti nella vita successiva, ma questo valeva solo per i sovrani, la gente comune veniva buttata in una singola fossa e si veniva lasciato un oggetto particolarmente significativo per la vittima-.
 
Dante e Zhalia invece proseguirono per moltissimi metri, finche non si ritrovarono in una stanza anche loro, dove vi erano vasi canopi, gioielli, profumi e al centro della stanza un sarcofago. 

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Capitolo 6
*** l'amuleto di Cleopatra ***


Si avvicinarono al sarcofago, ci tolsero da sopra il notevole strato di polvere e terra che lo ricopriva e videro che sotto la raffigurazione del volto, c’erano dei geroglifici -che vorranno dire?- si domandò Dante -vediamo…..qui giace la regina dormiente- -sei in grado di tradurli?!?!?- -qualche cosa, nelle mie missioni per l’organizzazione mi sono trovata più di una volta in Egitto, e quindi ho imparato qualcosa, vediamo: qui giace la regina dormiente, dove al suo risveglio, colei che guarda tutto l’Egitto la aiuterà a riconquistarlo- -una frase invitante, ma è meglio non correre rischi, VIENI FUORI RED SEACHER!!!!!!!!!!!!- Dante invocò il piccolo titano, che si mise a guardarsi in torno per scovare le eventuali trappole, ma niente, i due cercatori allora cedettero di essere al sicuro, così aprirono il sarcofago, al suo interno vi era lo scheletro di Cleopatra avvolto in una fasciatura di bende,al collo portava enormi collane, e sulla fronte, un diadema d’oro, con su un serpente in rame, Dante usando la mano cauta, le sfilò il diadema dalla fronte e con delicatezza, Zhalia staccò il serpente, che in quel momento i due rubini che aveva agli occhi si illuminarono, producendo uno strano e fitto fumo di un colore verdognoli, che girò in torno a Zhalia e le entrò negli occhi (ma ovviamente, tutto questo i cercatori non lo potevano vedere).

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Capitolo 7
*** strani eventi ***


Il gruppo si riunì, e andarono all’aereo porto per ripartire con il primo volo, ma…
-sono spiacente signore, ma tutti i voli sono stati annullati per via della tempesta di sabbia-
-e quanto può durare la tempesta?-
-a volte un ora, a volte un mese-
-ci conviene ritornare il hotel- ripresero i bagagli e andarono in un hotel, ma questa volta un po’ meno caro, erano ottimisti, pensavano che non sarebbero rimasti lì a lungo. Quella sera, mentre tutti dormivano, Zhalia si svegliò nel cuore della notte, ma non era cosciente, era come in tran, saltò fuori dalla finestra e cominciò a camminare, e camminare, e camminare, finche non arrivò d’innanzi alla Sfinge, che alla sua vista, gli occhi le se illuminarono……
Il giorno seguente, Lok fu il primo ad alzarsi, spiegò le tende e diede un’occhiata fuori la finestra, la tempesta di sabbia c’era ancora, ma per lo meno si era calmata un po’, ma in particolare lo colpì una cosa, mezza città era distrutta, in fretta e furia svegliò Dante, che vedendo fuori rimase sconvolto anche lui. La loro concentrazione fu interrotta da un rumore, un tonfo che proveniva dalla stanza delle ragazze, andarono nel corridoio, bussarono e Sophie gli aprì subito
-buongiorno ragazzi-
-cosa era quel rumore?-
-ci è caduta una valigia mentre pulivamo- i ragazzi guardarono dentro la stanza, e videro che era piena di sabbia
-credo di avere lasciato la finestra aperta ieri sera- disse Zhalia mortificata
-lascia perdere la sabbia, avete visto cosa succede di fuori?- disse Dante scostando la tenda e mostrando la situazione
-per la miseria, è passato un tornado?-
-un tornado non lascerebbe delle fosse con una certa distanza l’una dall’altra-
-quindi è stato qualcosa di grosso e di consistente-
-forse un titano-
-già è quello che temevo- disse Dante con un lungo sospiro.

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Capitolo 8
*** il mistero della sfinge ***


La squadra scese giù per le strade, dove videro palazzi abbattuti, case distrutte, e dei strani enormi buchi sull’asfalto, che stavano uno dietro l’altro come una scia
-è pazzesco!!!- esclamò Lok
-è come se fossero delle, delle….- Sophie non trovò nemmeno le parole per definirle
-…delle orme-
-brava Zhalia, delle orme, ma quale cosa o titano può avere il numero di piede 3500??!?!?- dandosi un’occhiata, la squadra si capì al volo.
Seguirono le “orme” per quasi tutta la città, finche non si ritrovarono davanti alla Sfinge
-ma che strano- fece Sophie -è come se quelle orme fossero venute da qui- ma sapevano che ciò era impossibile, la Sfinge era una statua che risaliva a più di migliaia di anni nei quali non ha mai fatto male a nessuno
-perlustrate la zona- disse Dante, si misero a cercare in lungo e in largo, ma di particolare non trovarono nulla, e anche se ci fosse stato la tempesta di sabbia probabilmente lo avrebbe eliminato.
Per caso, Dante buttò un occhio nella buca che affacciava sulla tomba di Cleopatra, e notò che sopra c’erano delle impronte di uomo incrostate di fango.

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Capitolo 9
*** la sparizione ***


Scesero giù nella tomba, e ripercorsero gli stessi tratti di strada seguendo quelle impronte, erano dei piedi piccoli e delicati, nudi, e si vedeva a vista d’occhio che erano di una donna. Li condusse prima nella tomba comune,dove notarono che gli oggetti erano spariti,e dando un’occhiata nella fossa, notarono che gli oggetti erano stati posizionati sugli scheletri, le collane erano al collo, il profumo era nelle mani,….e questo fece venire un brivido. E poi le impronte li condusse anche nella tomba di Cleopatra, dove si fermarono davanti al sarcofago, che trovarono socchiuso, con un leggero spintone, esso cadde a terra, e con orrore della squadra, lo trovarono vuoto, il corpo mummificato e gli indumenti che lo ricoprivano, erano spariti.

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Capitolo 10
*** Cleo-Zhalia ***


Tornarono di fretta e furia in hotel, dove aprendo la cassaforte, si accertarono che il titano di Cleopatra fosse lì, e in fatti era ancora lì, a quel punto le opzioni erano due: 1)dei profanatori avevano trovato la tomba aperta e hanno portato via un corpo vecchio un milione di anni 2)una mummia dopo migliaia di anni si è risvegliata e insieme e un’enorme essere sta distruggendo la città sarebbe stato di gran lunga migliore la prima, ma considerando la normale vita dei cercatori era un po’ improbabile. Quella notte, decisero di stare lì di guardia, si appostarono vicino alla Sfinge, tentando di combattere il sonno, ma lui ebbe la meglio, Zhalia si accoccolò a Dante che la coprì con l’impermeabile, e Sophie si strinse forte a Lok, che e sua volta l’avvolgeva con le braccia. D’un tratto, Dante fu svegliato da un rumore, e si accorse che la donna non era più tra le sue braccia -ehi ragazzi svegliatevi, dov’e’ Zhalia?- i due ragazzi, ancora con gli occhi chiusi dal sonno, si guardarono in torno, ma non la videro,però trovarono le sue impronte che dalla duna di sabbia dove si trovavano arrivavano dritte in città. Le seguirono fino in albergo, dove arrivavano in camera di Dante e Lok, la porta era chiusa, e quando la aprirono era tutto coperto di sabbia, e la porta dell’armadio era socchiusa, la cassaforte era aperta e il titano di Cleopatra era sparito, i segni si interrompevano alla finestra, poi non c’era più niente. Ritornarono al punto dove l’avevano vista l’ultima volta, e sentirono dei rumori, provenivano dalla tomba di Cleopatra, scesero per i corridoi con una gran corsa, e quando arrivarono nella tomba, trovarono Zhalia, sospesa a mezz’aria sopra il sarcofago, Dante si precipitò da lei, ma appena la toccò, ricevette una forte scarica che lo fece schizzare in dietro -è tutto inutile mortale- disse una voce rauca e sinistra, si voltarono di spalle, e nel buio del corridoi intravidero due occhi rossi -non puoi fare niente per averla,chi arriva in questa terra diventa mio servo, e i servi obbediscono solo a me- -chi sei, fatti vedere- -se insisti- dal buio pesto sbucò fuori la mummia di Cleopatra, si avviò verso la squadra, ma appena si trovò a qualche metro da loro, si trasformò in sabbia e arrivò direttamente al sarcofago -finalmente- disse -un corpo che diventa il mio- al mummia allargò le braccia e le gambe,venne illuminata da una forte luce accecante che avvolse tutta la stanza, quando si placò Zhalia aveva gli occhi rossi come il sangue, i abiti di seta e i vistosi gioielli a dosso.

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Capitolo 11
*** il titano Sfinge ***


Era il corpo di Zhalia, ma la voce rauca e sinistra era quella di Cleopatra, si guardò a dosso
 
-sì, finalmente, dopo tutti questi secoli, ho finalmente un corpo-
 
-lascia stare la nostra amica- gli gridò Sophie
 
-sciocca ragazzina, ancora non l’hai capito?! Ormai la tua amica non esiste più, appartiene a me- sul volto di Dante si vide un’espressione di rabbia e paura, e strinse i pugni -dal primo istante in cui avete aperto il mio sarcofago, ho conquistato la sua mente, così l’ho usata per distruggere la città, ma la sua forza di volontà era più forte, così riuscì a distruggere solo qualche quartiere, ma ora che è finalmente mia, potrò finalmente invocare il mio titano- Cleopatra estrasse dalla tasca il serpente di rame, e poi innalzandolo disse -VIENI A ME, SERVI LA TUA PADRONA SFINGE!!!!!!!!!!!- la terra cominciò a tremare, dal soffitto cominciò a cadere molta polvere, e le pareti si cominciarono a sgretolare, la tomba crollò di botto.
 
Dalle macerie, i cercatori riuscirono a uscirne vivi per miracolo, videro una cosa incredibile, la statua della Sfinge, aveva preso vita, i suoi grandi occhi si accesero, e facendo un gran fracasso, mosse le zampe e si alzò in piedi, Cleo-Zhalia le se mise davanti, e facendo un gesto con la mano, il titano di abbassò, e la fece montare in groppa
 
-forza cuccioletto mio, andiamo a chiamare il nostro esercito- la Sfinge cominciò a camminare, si fermò dinnanzi ai resti della tomba, e emanando un raggio dagli occhi, colpì un punto della tomba.
 
La terra tremò di nuovo, e dalle macerie della tomba, questa volta con orrore dei nostri cercatori, gli scheletri che prima si trovavano nella fossa, si alzarono in piedi e cominciarono a camminare, si inchinarono davanti a Cleo-Zhalia
 
-mio popolo, l’attesa è finita, ora andate e conquistate la città- l’armata di scheletri si incamminò verso la città, seguito dalla Sfinge e da Cleo-Zhalia.  

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Capitolo 12
*** lotta con il passato ***


I cercatori si alzarono con fatica dalle macerie, Sophie aveva un grosso e profondo graffio sulla coscia, ma cercò di non farlo notare
-che facciamo Dante?- gli chiese Lok
-voi fermate gli scheletri, io provo a far ragionare Zhalia- si divisero, mancavano si e no qualche chilometro alla città ma lì tutti credevano che stava avvenendo un terremoto, nessuno si accorse che un’enorme titano insieme a un’armata di scheletri zombi stava per travolgerli.
Lok e Sophie riuscirono ad arrivare davanti all’esercito, impugnarono i loro titani -FORZA USCITE FUORI FREELANCER!!! HOPLITE!!!!! LINDOM!!!!!! BASELAIRD!!!!! DENDRAS!!!!!!!!!!!!!-
-DATE UNA MANO FEYONE!!! ICARUS!!!! ALBION!!!!!! HOPLITE!!!!!!!!!- affiancati da tutti i loro titani, i ragazzi si gettarono nella lotta. In tanto Dante affiancava la sfinge,ma il suo obbiettivo era solo salvare Zhalia, e per fermare il possente titano avrebbe avuto bisogno di una mano -FORZA VENITE AD AIUTARMI CALIBAN!!!!!!!! METAGOLEM!!!!!!!! SOLWING!!!!!! FREELANCER!!!!!!!! IGNATIUS!!!!!!!!!!!! HOPLITE!!!!!!!!- mentre I titani cercavano di bloccare la Sfinge, Dante era riuscito ad arrivargli sul dorso, dove vide la bella cercatrice con dei vestiti assolutamente sontuosi, per un istante, gli sembrava di vedere un angelo, ma poi si ricredette, quando lei si accorse di lui e gli lanciò contro un –DRAGONFISE!!!!-vide quegli occhi rosso sangue, sentì quella voce rauca, e si ricordò che il suo angelo era stato posseduto da un demone
-è inutile che insisti mortale- disse -la mia armata è quasi arrivata in città, e il mio esercito fermerà il tuo gruppetto di amici, non puoi fare niente-.
In tanto Lok e Sophie se la cavavano proprio male, quasi la metà dei loro titani erano andati, e gli rimanevano poche energie, uno degli scheletri caricò Sophie con una spada, e la colpì proprio nel punto in cui aveva già la ferita, facendola cadere a terra, ma lo scheletro perse la spada, e si ridusse in un mucchio di cenere
-Lok, sono gli oggetti che mantengono in vita questi cosi, togliamogli gli oggetti presto- dalla lotta contro di loro, si misero a togliere, a distruggere le cose, gli oggetti che gli scheletri avevano a dosso, ma erano una marea, non ce la potevano fare da soli, Sophie stava perdendo parecchio sangue, cadde a terra e per poco non sveni, lok appena se ne rese conto,le andò vicino e allontanò tutti gli scheletri che la stavano circondando, ferendosi gravemente anche lui
-Lok, vattene, vai ad aiutare Dante-
-no, non ti lascerò mai, dovesse costarmi la vita non ti lascerò-
-ma perché?-
-perché la mia vita appartiene a te- a quelle parole, la ragazza ebbe un forte senso di calore nel petto, vide un altro scheletro con una spada che stava per attaccare Lok alle spalle, ma lei si mise dietro a lui per parare il colpo, ora era completamente distrutta, e Lok stava per cedere anche lui.

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Capitolo 13
*** torna da noi Zhalia ***


Per i due giovani cercatori si cominciava a mettere veramente male, e per Dante anche peggio, tutti i suoi titani erano stati annientati, e si trovava ancora a faccia a faccia con Cleo-Zhalia, che continuava a sferrare colpi, alla quale lui non rispondeva, finche alla fine, completamente privo di energia, svenne a terra.
Cleo-Zhalia gli si avvicinò con un colpo già pronto a essere sferrato, Dante aprì leggermente gli occhi e vide che stava per succedere, lei alzò il pugno, e con violenza lo scagliò contro di lui, ma in vece di colpire il viso, lo colpì molto vicino, quasi allo zigomo, la donna si strinse le mani alle tempie e cominciò a barcollare, quando si riprese disse
-come osi disubbidire alla grande Cleopatra schifosa mortale- ricominciò a barcolla, in quell’istante Dante capì
-ora ho capito, per far muovere gli scheletri bisogna che abbiano un oggetto a loro appartenuto, e in vece per far muovere te bisogna avere un corpo ancora vivente, ma ti sei scelta la donna sbagliata, perché lei si ribella, lei dice di no, lei è testarda- man mano che diceva quelle parole, la voce del cercatore si faceva sempre più dolce, e il suo sguardo diventava sempre più profondo -ora basta!!!!- gridò Cleopatra -finiamola- si preparò a sferrare un altro colpo
-non farlo Zhalia- disse Dante -non puoi farlo, non ti puoi far sottomettere, questa non sei tu, questa non è la donna testarda, scontrosa di cui mi…..di cui mi sono innamorato- per un singolo istante, gli occhi rossi della donna, ritornarono marrone cacao -ti prego Zhalia, fai come fai sempre, ribellati, dì di no, fai vedere che sei molto più forte di un ammasso di vecchie bende, ti prego Zhalia, ritorna da noi-
-è tutto inutile mortale- alzò di nuovo il pugno per aria, ma esitò a colpirlo, e per non colpire Dante, si colpì nello stomaco, cadendo a terra, si strinse di nuovo le tempia, si dilatava e si muoveva come qualcuno che ha un gran dolore interno, ci fu un forte luce, e poi la voce femminile di Zhalia disse
-VATTENE, VATTENE VIA DA ME- con fatica gli abiti sontuosi ritornarono i jeans con il topino verde, i capelli ritornarono color notte, e gli occhi di nuovo color cioccolato, l’incubo era finito.

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Capitolo 14
*** finalmente in sieme ***


L’armata di scheletri che avvolgevano Lok e Sophie, di botto caddero in pezzi, diventando un mucchio di polvere che andò via con il vento, con timore i due cercatori aprirono gli occhi, e tirarono un sospiro di sollievo, anche perché erano abbracciati forte l’uno all’altro, e rimasero così per un altro paio di minuti.
Dante era ancora raggomitolato su se stesso, quando si riprese, vide la donna dei suoi sogni, finalmente tornata normale, che si alzava a fatica, rimasero a fissarsi per un paio di secondi, ma d’un tratto, la terra tremò di nuovo, era la Sfinge, senza un cercatore al suo comando, non aveva nessuno che la tenesse invocata, così si fermò di motto, e barcollando si rimise nella sua posizione originale, per l’eccessivi scossoni, i cercatori barcollarono, e Zhalia, essendo molto vicina al bordo della creatura, per l’equilibrio e cadde di sotto
-ZHALIA!!!!!!!!!!!!!!!- gridò Dante, talmente forte che fece eco.
Quando la Sfinge ritornò a essere una statua, Dante scivolò giù, e vide subito il corpo della donna che giaceva su una duna di sabbia, le andò vicino e la prese in braccio, le mise un orecchio sul petto, e non sentì nulla
-no, ti prego Zhalia, non può essere, ti prego, non puoi lasciarmi, non ora, lotterei contro qualsiasi male per te, non puoi farlo, ti prego amore mio, ti prego- il cercatore cominciò a piangere sopra il viso della donna, che gli mise una mano sulla guancia, Dante si asciugò le lacrime, e vide che Zhalia stava pian piano riaprendo gli occhi, e anche lì le lacrime non potevano mancare -Dante- disse Zhalia
-mi dispiace tantissimo, è stata solo colpa mia-
-no, è stata solo colpa mia, non sono riuscito a proteggere nemmeno te, la persona a cui tengo più al mondo- lui le mise una mano dietro la nuca e fece avvicinare il suo viso al suo, i due si baciarono.
Da lontano Lok e Sophie stavano guardando la scena compiaciuti, Lok teneva in braccio Sophie perché lei durante la lotta si era fatta parecchio male alla gamba, in realtà poteva stare in piedi, ma non disse nulla
-alla fine è andato tutto bene- disse Lok
-già, alla fine è andato tutto per il meglio- la ragazza fece per un momento silenzio poi si voltò verso di lui -sei stato veramente coraggioso a restarmi sempre vicino-
-te l’ho detto, la mia vita appartiene a te- i due ragazzi si guardarono per un istante, poi stringendosi ancora di più, anche loro si baciarono.

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Capitolo 15
*** nozze sotto le stelle ***


Quella sera, Zhalia rimase a guardare le stelle fuori dal balcone,era un camicia da notte, verde, che le arrivava si e no al di sotto dei glutei, poi si sentì il calore di un’impermeabile sulle spalle
-non hai freddo?- le chiese Dante mettendoglielo a dosso
-no, stavo pensando, quando ero posseduta, ho visto alcuni vecchi flash di Cleopatra, secoli fa fu la sfinge a impossessarsi della sua mente, e la grande forza della cercatrice gli permise di rimanere attivo anche dopo la sua morte-
-ma non ha fatto i conti con te-
-veramente sei stato tu a farmi rinsavire, con le tue parole-
-allora mi sentivi quando eri in tran?!-
-ogni parola, sarò posseduta, ma non sorda- Dante si mise una mano in tasca
-allora a questo punto di devo chiedere solo una cosa- si mise in ginocchio e le prese la mano
–Zhalia Moon, mi vuoi sposare?- le mise al dito un anello con un diamante, a Zhalia le vennero le lacrime agli occhi
-Dante, io non so proprio che cosa dire-
-dimmi solo questo, Zhalia Moon, mi vuoi prendere in salute e in malattia, nella buona e nella cattiva sorte finche morte non ci separi?-
-lo voglio, e tu Dante Vale, vuoi tu prendermi in salute e in malattia, nella buona e nella cattiva sorte, finche morte non ci separi?-
-eccome se lo voglio- i due si baciarono.





Finalmente sono riuscita a finirlo, spero vi piaccia perché mi ci sono impegnata, magari alcune cose non erano storicamente vere, ma questa è fantasia, fatemi sapere il vostro parere, e un’altra cosa, probabilmente continuerò anche Baby Huntik. Bacioni.
P.S. scusate se i capitoli sono scritti così piccoli ma non sono pratica con sta cosa.

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