Die Illusion

di LauriElphaba
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Zartheit ***
Capitolo 2: *** Angst ***



Capitolo 1
*** Zartheit ***


I. ZARTHEIT



Alla mia Lucille,
perché ogni Erik che si rispetti
ha un Charles a tenerlo buono.

 
 
 
 
C’erano decisamente tante cose che Charles sapeva. Troppe a volte, per i gusti di Erik. Eppure, con il suo talento da telepate, con la sua sensibilità, con la sua voglia di capire, Charles non aveva mai provato la rabbia. L’aveva vista, certo, e sentita chiaramente nei pensieri dell’amico, ma lui? Erik non lo aveva mai visto lasciarsi andare in quel senso: poteva ubriacarsi, provarci con qualsiasi cosa respirasse nel giro di 10 kilometri – o magari con un aiutino di Cerebro anche più di dieci, ora che ci pensava - , o se proprio era di malumore, rimanere in silenzio. L’aveva mai visto spaccare qualcosa?
Urlare fino a farsi male?
No. E non lo avrebbe mai visto fare qualcosa del genere, ne era certo. Sempre lì pronto a raccogliere i cocci, a sperare in qualcosa di migliore, a credere nel futuro, mai perdere le staffe, mai.
A volte si chiedeva davvero cosa lo tenesse fermo lì a Westchester, quando Schmidt era ancora a piede libero. Non aveva niente a che spartire con quel ragazzino viziato e tranquillo che era Charles, eppure …

Una partita a scacchi. Uno è concentrato sul gioco, l’altro lo osserva, a turno, beandosi di quella vista. Per Erik, è la fronte corrugata di Charles quando si concentra, i capelli castano scuro che gli ricadono leggermente sul volto, pensare con un sorriso a come l’amico, elegante persino involontariamente, sia proprio un animale da salotto.

Nei loro viaggi all’inseguimento delle coordinate dettate da Charles tramite Cerebro. In qualsiasi situazione, una parola convincente per qualsiasi mutante che incontravano, un qualcosa di sereno e gentile che li convinceva a seguirli, quando Erik esasperato avrebbe solo voluto urlargli addosso di smetterla di fare i coglioni e seguirli una volta per tutte, che il mondo degli uomini non aveva niente da offrire loro ed era meglio se lo imparavano alla svelta, prima di diventare le cavie, i mostri, gli esclusi.

E durante gli allenamenti, quel sorriso che sfoderava ogni volta che qualcuno faceva un progresso. Così sincero da poter sembrare falso a chi non lo conoscesse davvero. Quando Alex era riuscito a centrare il manichino, o quando Sean era quasi riuscito a volare. O quando lui aveva spostato quel maledetto radar, e aveva avuto quel sorriso tutto per sé.
Quel sorriso che continuava a tornare in tutti i suoi pensieri, e non a causa della mutazione di Charles.
Charles così tranquillo,
così sereno,
così beatamente ignorante della fragilità di chi non vuole provare rancore…

E la consapevolezza che prima o poi lo avrebbe lasciato solo contro tutti, così incapace di difendersi, di attaccare, lo distruggeva piano piano, sbranandolo da dentro. Non avrebbe potuto esserci per sempre. Lo sapeva. E non voleva saperlo.

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Capitolo 2
*** Angst ***


II. ANGST



Era molto presto. Charles si alzò dal letto e arrancò insonnolito fino alla finestra della camera da letto. Fuori, l’alba disegnava in tinte fredde le prime ombre intorno alla tenuta. Una di queste era quella di Erik, in lontananza, seduto sui gradini d’ingresso. Apparentemente tranquillo a godersi il momento, la solita giacca di pelle sulle spalle, le prime luci del giorno ad addolcirgli l’espressione.
 Ma Erik non era mai tranquillo, e questo Charles lo sapeva benissimo. E sapeva a cosa stava pensando, anche senza usare il suo dono: a Schaw, probabilmente, o a dei buonissimi motivi per cui odiarlo, a coloro che aveva ucciso, a quelli che aveva visto morire, a sua madre…tanto odio, tutto insieme, quasi lo spaventava. Come lo inquietavano i discorsi di Erik, ogni volta che finivano sull’argomento: Erik che sapeva essere così perfetto per lui, ancora più vicino di Raven che conosceva da una vita…Erik che parlava di mutanti contro umani, di finire come cavie da laboratorio, di difendersi, Erik che sembrava davvero deciso a vendicarsi, a uccidere, a non provare pietà per nessuno.
A volte decideva semplicemente di non crederci. Erano le chiacchiere di una persona che aveva sofferto molto, niente di più. Ma ogni volta, era un insulto a Erik. Non era stupido, e non era tipo da parlare a vanvera, piuttosto preferiva il silenzio. E la cosa lo terrorizzava.
Ma ancora di più lo terrorizzava il pensiero, ormai costante, che prima o poi sarebbe finita. Non poteva durare. Erik era serio quando parlava dei suoi piani, Charles altrettanto, e nessuno dei due aveva la debolezza di rinunciare alle proprie convinzioni. Eppure, era più semplice illudersi, e godersela finchè durava. Dopotutto anche Charles era umano. Si infilò velocemente le prime cose che saltarono fuori dall’armadio e uscì a raggiungere la persona che più al mondo temeva di perdere.


Non se ne andrà. Perché io l’ho visto cosa c’è nella sua testa. E ha dimenticato il bambino che era un tempo, prima di essere costretto a spostare una moneta per salvare la vita di sua madre, ma può farcela, può riportarlo indietro. Lo aiuterò io, con tutte le mie forze. 
Non se ne andrà perché io ho bisogno di lui, dannazione,e lui ha bisogno di me.
Se ne andrà perché dopo tutto l’allenamento, le nostre discussioni, dopo aver oltrepassato i limiti del suo potere è ancora il tizio pazzo che voleva fermare un sottomarino ammazzandosi per asfissia. 

Se ne andrà perché è Erik Lehnsherr, e Charles Xavier, che lo conosce meglio di chiunque altro, sa che l’unica cosa che vogliono entrambi è rimanere insieme. Sarà tutto il resto a portarlo lontano.
E non puoi impedirglielo, perché anche se avresti il potere di obbligarlo, non puoi usarlo su una persona che rispetti … che ami. 








***

Eccoci alle note a piè di pagina ^.^ Per adesso questo è l’ultimo capitolo che ho scritto, però sento il terzo, che dovrebbe essere quello conclusivo, che mi da’ dei calcetti in pancia XD Speriamo che non diventi un aborto naturale D: Ci tenevo molto a scrivere su questi due, sia perché sono completamente in palla da quando ho visto First Class, sia perché mi rivedo in alcuni lati di entrambi mostruosamente o.o più che altro in Erik. E questo non so quanto sia buono o.O Vabbè, grazie a chi le ha lette e a chi le leggerà, e se vi sono piaciute…le recensioni sono sempre ben accette!:D

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