Note:

• Tutte le storie sono ambientate in un arco di tempo che va da un momento imprecisato precedente il primo film e un momento imprecisato precedente il secondo film.
• Scritta per Scritta per la challenge Cinque cose che _____ non ha mai detto a _____. di danssslemetro.

Probabilmente

- Perché ci fai questo? - urlano le tre teste del mostro.

Solo lui tra i presenti capisce la lingua in cui si esprime, ma fa del suo meglio per non farlo capire.

Il mostro cerca di nuovo di fuggire, ma una buona dose di piombo e acqua santa in corpo riesce a "convincerlo" a non andare da nessuna parte.

Via una testa.

- Cosa ti abbia fatto, Signore? -

Le teste rimaste lo fissano, spaventate, senza capire e lui vorrebbe quasi... quasi cosa? Questo bastardo ha ucciso otto persone, un cane e tre gatti prima che loro lo trovassero e Steel è ancora a terra, in un lago di sangue, con Abe e Liz che cercano di fermare l'emorragia.

Via un'altra testa.

- È il tuo destino guidarci, - squittisce l'ultima testa.

Questa è veramente la cosa sbagliata da dire.

Le fa saltare le cervella e continua a sparare.

- Red, è già morto, - gli dice Liz.

- Lo so, - risponde tranquillo, considerando seriamente l'idea di caricare di nuovo l'arma e sparare un altro po'.

- Steel? -

- Sopravviverà, - gli risponde. - Non ti sembra di aver esagerato? -

- No. -

- Chissà cosa stava dicendo... - dice pensierosa, guardandolo di sottecchi, quasi sospettosa.

- Qualche stronzata sul mio destino, - ribatte e, in fretta, aggiunge, - probabilmente. -

Note:

• Tutte le storie sono ambientate in un arco di tempo che va da un momento imprecisato precedente il primo film e un momento imprecisato precedente il secondo film.
• Scritta per Scritta per la challenge Cinque cose che _____ non ha mai detto a _____. di danssslemetro.

Solo per te

Le dita dello spirito lo accarezzano e gli non riesce a trattenere un brivido. Non dovrebbe sentire nulla, non è quello che dicono i sapientoni? Beh, qualcuno deve fargli ristudiare questa parte perché lui riesce a sentire e sembra proprio che lo spirito non abbia alcuna intenzione di tenere le mani a posto.

- Senti, bella, vuoi piantarla? Preferisco le ragazze con più carne addosso. -

Lo spirito sorride malizioso e ricomincia a accarezzargli il braccio.

La sensazione di quelle dita fredde che sfiorano il suo braccio... non è spiacevole.

Il problema è che somiglia a Liz. Troppo. E non può farla soffrire se ha un viso del genere.

È per questo fottutissimo motivo che sta scavando per dissotterrane il cadavere e dargli una degna sepoltura, perché gli si spezzerebbe il cuore a sentirlo urlare durante l'esorcismo. E solo perché quello spirito è praticamente innocuo e non ha fatto altro che molestare qualche frate, altrimenti, viso simile a Liz o no, sarebbe già fuori da quel buco.

- Allora, Red? - gracchia la voce di Liz alla radio.

- Quasi finito, - risponde, ricominciando a scavare e maledicendo quel frate che ha ucciso la sua amante e l'ha seppellita in una cripta del convento.

- Lo faccio solo per te, capito? - sussurra e non sa se si sta rivolgendo a Liz o allo spirito.

Note:

• Tutte le storie sono ambientate in un arco di tempo che va da un momento imprecisato precedente il primo film e un momento imprecisato precedente il secondo film.
• Scritta per Scritta per la challenge Cinque cose che _____ non ha mai detto a _____. di danssslemetro.

Da cinque minuti

Liz potrebbe passare per un cadavere se non fosse per quei tubicini che la collegano alle macchine in infermeria.

- Ciao, piccola, - la saluta, anche se non può sentirlo. - Cerca di resistere. -

I dottori hanno detto che se sopravvive alla notte, riuscirà a farcela.

Chi è lui per abbandonarla mentre combatte contro la morte? Abe capirà, come fa sempre: può essere ferito, ma è Liz che ha bisogno di lui ora.

Trascina una sedia vicino al letto di Liz, si siede e prende una delle sue mani così fragili tra le sue manone.

Passa la notte raccontandole barzellette e ricordi della sua infanzia nella base militare, di quanto avrebbe voglia di fumare ma come non osi per timore che le faccia del male...

A un certo punto, non riesce a resistere e le accarezza il viso e i capelli con tutta la delicatezza possibile.

Poi riprende a raccontarle le sue storie preferite, quelle in cui quasi nessuno si è fatto male, come quella volta che lui e Abe sono stati quasi mangiati da un branco di sirene e di come ci sia voluto un mese e una piccola spinta per convincere Abe a rituffarsi in mare.

Quando è quasi l'alba, Liz apre gli occhi a fatica:

- Red. -

Ha la voce roca.

- Hey, piccola, come ti senti? -

- Da quanto sei qui? -

- Da cinque minuti, - risponde in automatico. - Tranquilla: vado a chiamare il dottore. -

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Tutto bene

- Figlio mio, - sussurra la voce al suo orecchio.

Per quanto corra velocemente, non riesce mai a distanziarla.

- Figlio mio. -

Sussulta quando qualcosa gli tocca il braccio e lo afferra con la sua mano di pietra, pronto a lottare.

Apre gli occhi.

- Tutto bene, Red? - gli chiede Liz, preoccupata.

La lascia andare, imbarazzato e spaventato da quello che avrebbe potuto farle.

- Sì, tutto bene, - risponde, certo di non mentire perché ora che è sveglio va tutto bene.

Lei lo guarda poco convinta, ma tace e lascia che lui la prenda tra le sue braccia prima di rimettersi a dormire.

- Figlio mio, - sussurra ancora la voce.

- Fottiti, vecchio, - risponde.