Ma chissà forse un giorno..

di Valeriaep
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Perchè niente al mondo mi ha mai dato tanto da emozionarmi come quando siamo noi ***
Capitolo 2: *** Qualcuno come te ***



Capitolo 1
*** Perchè niente al mondo mi ha mai dato tanto da emozionarmi come quando siamo noi ***


Erano entrambi in due luoghi diversi, entrambi felici nelle loro nuove  o vecchie vite, ma c'era sempre quel ricordo, quel pensiero che assaliva la mente, li riconduceva agli anni passati insieme, come semplici amici, come dolci conoscenti davanti ad una birra, come ottimi colleghi pronti a farsi i complimenti l'uno verso l'altro. A condividere gli stessi truccatori, gli stessi camerini, lo stesso cibo, a ridere degli sguardi buffi dell'altro, a piangere emozionati per qualcosa di particolare. A litigare per la poca concentrazione, a  fare "pace", semplicemente con uno sguardo complice. 
Quante ne avevano trascorse insieme? E adesso tutto era un semplice ricordo. Erano mesi che non si sentivano, che non si scambiavano messaggini ridicoli e ironici. Erano mesi che non si ritrovavano davanti, che non si guardavano negli occhi, che non si abbracciavano per pura voglia di avere un contatto. Eppure se volevano sentirsi, potevano benissimo farlo, bastava una telefonata, ma qualcosa si era spezzato. Quel filo che li legava, che li faceva ritenere unici, si era spezzato. Si sentivano a disagio, al solo pensiero di telefonarsi.
Poi un giornale, sfogliato per sbaglio, mentre aspettava il turno di entrare dal suo dentista. Lo stesso che per sbaglio aveva lui tra le mani, mentre aspettava la truccatrice, per potersi trasformare in cinico e bastardo dottore.
Un volto sereno, abbronzato, un occhio vispo, un uomo sexy. Era questo quello che lei vedeva, un uomo tranquillo, appagato, che però era diverso da quello che aveva lasciato lei, qualche mese fa. Seguì con il dito, il contorno del suo volto, come se stesse accarezzando lui. Un sospiro, di rammarico, di delusione, di malinconia..
Un volto tranquillo, felice, era quello che vedeva lui. Una donna tra le braccia di un uomo, due persone innamorate. Sorrise; in cuor suo, gli sarebbe piaciuto stare al posto di quell'uomo dai capelli troppo lunghi per i suoi gusti. Ma la vita, la sua vita, era stata scritta in modo diverso. Riposò il giornale, ancora con quel sorriso. Si guardò allo specchio, quasi come se volesse darsi coraggio, e si alzò da quella sedia così scomoda..
 
Passeggiava, solitario, ascoltava i rumori delle auto che sfrecciavano, sentiva gli odori dei ristoranti invadere le strade. Poi una mano sconosciuta ad accarezzargli la schiena. Si girò di scatto. Due occhi penetranti a fissarlo, un sorriso spettacolare in bella vista, e dei morbidi capelli improvvisamente gli invasero il collo. Il profumo di quella donna lo catturò completamente

..Perché niente al mondo mi ha mai dato tanto, da emozionarmi come quando siamo noi, nient altro che noi..


Entrambi erano consapevoli di provare qualcosa, entrambi sapevano che sarebbero stati perfetti insieme. Ma spesso la vita, ti pone dinnanzi  a delle scelte, e loro, non si erano scelti, avevano preferito altro..
Ma chissà forse un giorno..

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Capitolo 2
*** Qualcuno come te ***


 
I giorni trascorrevano velocemente, le giornate erano scandite da ritmi frenetici, i tuoi impegni aumentavano, e quella strana canzone continuava a rimbombarti nelle orecchie, correvi intrepida tra quelle strade, il tuo sguardo era fisso davanti a te, non guardavi il volto delle persone, non ti soffermavi sui particolari di quella città, correvi, scappavi da te stessa, dai tuoi sentimenti, scappavi dal ricordo di quell'uomo. Provavi rabbia, dolore, dispiacere, sensi di colpa, frustazione, malinconia..
 
Un secondo, un minuto, qualcuno su twitter condivide un immagine, la apri per curiosità.
Vedi lui, sua moglie, gli sguardi complici tra loro, la loro risata.
Vedi il suo sorriso,  da quanto tempo non lo vedevi sorridere? Un sorriso aperto, che mostra i denti, così perfetti. Quel sorriso fatto con gli occhi, occhi sereni, felici. Un tempo, eri to al suo fianco, a raccontare qualche avventura divertente, oppure goffa, un tempo eri tu, al suo fianco a ridere e a godere del suo sorriso. Ad avere la sua attenzione tutta per te, eravate Voi, ad isolarvi dal mondo, e a percorrere insieme quella strada immaginaria. Hai sperato fino all'ultimo, di avere quella dose giusta di coraggio, che potesse farti ritrovare davanti a lui, a dirgli quanto era importante per te, quanto avresti voluto averlo affianco a te ogni secondo della tua vita, quanto ti sarebbe piaciuto baciarlo, accarezzarlo, svegliarti la mattina e ritrovartelo accanto.. 
 
Corri, corri, corri, corri così tanto che ti ritrovi davanti agli studi della fox, ti ritrovi fuori quella che un tempo era la tua roulotte, ma che ormai è di qualcun altro, non fai neanche in tempo a leggere il nome sulla porta, che questa si apre.
Lo vedi, ha i capelli più corti, rispetto all'ultima volta che vi siete visti, lo vedi imbarazzato, è immobile davanti a te.
Sei sudata, sei distrutta, hai il fiatone, probabilmente emani anche un cattivo odore, ma non ti interessa. Volevi vederlo, volevi poterlo guardare negli occhi, probabilmente volevi avere la certezza ,che quello che c'era stato tra voi non era del tutto finito, cancellato e distrutto. Ti sorride, ma quello era un sorriso di circostanza. Lo conoscevi, non sembrava felice di vederti, non sembrava emozionato, abbassasti lo sguardo. Cosa ti aspettavi? Un abbraccio amorevole? Un bacio passionale? Delle parole dolci?
Erano mesi, che non vi sentivate, che non vi vedevate. Erano mesi, che ormai tra di voi, era calato il silenzio. Le vostre vite erano continuate, ma tu vivevi ancora di ricordi, di suoi ricordi. E non riuscivi a farne a meno. E poi quella frase, che uscì dalla tua bocca così velocemente, da non farti neanche pensare al dopo.
"Non dimenticarmi, ti prego" 
Lo guardasti negli occhi, notasti in lui un leggero balzo, notasti la sua espressione, i vostri sguardi si incontrarono, iniziarono a fare una danza immaginaria, iniziarono a sussurrarsi parole dolci. Poi ti voltasti, e ricominciasti a correre verso l'uscita, per tutto il tempo la canzone non si era fermata un secondo, e tu proprio come la cantante di quell' inno alla maliconia, ti auguravi di trovare uno come Hugh.

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