Pandora, vi parlerò di Jack!

di Ezechiele2517
(/viewuser.php?uid=151925)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Introduzione ***
Capitolo 3: *** E lo chiamano pianeta verde? ***



Capitolo 1
*** Introduzione ***


...Correa l’anno 3561...


 


L’Impero terrestre è in preda ad una crisi economica senza precedenti, le massime autorità planetarie decidono allora di inviare una flotta militare su Pandora, lo scopo: recuperare risorse utili per portare avanti le campagne di conquista volte a garantire la supremazia della razza umana nella galassia.

La guida di questa colossale operazione bellica nota come “Redemption of Fire” è affidata al comandante supremo Alan “Papà” Madson, un individuo dall’inesistente moralità che non  esita ad utilizzare metodi brutali e disumani per ottenere ciò che desidera, il suo slogan è uno e semplice: "Riceverete un credito per ogni albero abbattuto, cinque per ogni alieno eliminato!"
la sua terribile strategia prevede infatti  una colonizzazione di massa del pianeta che porta centinaia di migliaia di umani a lasciare il proprio mondo natale per stabilirsi su Pandora in cerca di fortuna.

 Fra queste masse di coloni si trovano individui di ogni genere e tipologia: disperati che hanno perso tutto, famiglie in cerca di casa, predicatori dalle stravaganti idee,  poi ci sono quelli come Jack Silstorm…

Jack era ciò che si poteva definire un uomo del suo tempo, ambizioso,squattrinato e avventato quanto bastava per imbarcarsi alla volta di un mondo sconosciuto, ma dopotutto la Terra gli stava stretta o per meglio dire… era lui che stava stretto al pianeta!

 Dei suoi quarant’anni d’esistenza diciassette li aveva scontati in un carcere federale e, detto fra noi, ne avrebbe avuto ancora per molto se non fosse fuggito su Pandora.

 Ovviamente essendo troppo povero per pagarsi il viaggio aveva fatto ricorso all’arruolamento volontario, certo, solo dopo aver provato invano a sequestrare la nave privata di una vecchia ereditiera fingendosi il suo maggiordomo, tentativo bizzarro, di cui apprezzarono il sottile umorismo le guardie che  liberando l’anziana signora imbavagliata ad una sedia la trovarono semi soffocata da alcune pagine del “ Manuale d’istruzioni per piloti alle prime armi” che pareva essere stato prima brutalmente stracciato e calpestato.

   So che tutti si saranno fatti ormai un impressione di Jack, ma bisogna capirlo, non è una persona cattiva, anzi, tutt’altro, il suo unico problema è quello di esser quasi totalmente pazzo, e non dico pazzo in senso divertente,no,  dico pazzo fuori di testa, insomma uno che proprio non ci sta…un …pazzo furioso?!
Poco importa, la mia capacità di spiegazione come la pazienza  ha un limite…ve ne renderete conto da soli di quanto fosse pazzo...


..  o almeno  lo spero… 


NOTA: spero che vi piaccia l' introduzione, come avrete notato non faccio molto riferimento al film in questa prima parte se non per quanto concerne al nome di Pandora, non intendo deviare dalla tematica ma solo prima fornire una descrizione della situazione intergalattica generale all'interno della quale si svolgano le vicende dei personaggi da me narrate. Quindi non temete non mi sono dimenticato dei simpatici giganti blu e nemmeno del resto del pianeta..abbiate pazienza e continuate nella lettura che spero  vivamente sia di vostro gradimento!

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** E lo chiamano pianeta verde? ***


<< E lo chiamano il pianeta verde? Cazzo, quelli devono avere qualche serio problema di vista  perché a me verde non sembra proprio, cioè, io me ne intendo quando si tratta di verde!>>

Benché lo conoscesse si e no da poche ore Jack aveva già la mezza idea di scuoiare il suo vicino di posto e bere il suo sangue Irlandese corretto con un goccio di Gin invecchiato in un bicchiere da Cocktail masticando anche l’oliva.

<< Ancora dieci minuti… >> pensò fra se e se << Stai calmo Maud! >>

Per la cronaca:  Maud è l’essere che vive nella testa di Jack, ama le risse, fare casino, bere sangue e svaligiare le banche… una vera seccatura dato che i due condividono lo stesso corpo, a Maud non piaceva quel tizio quel fottuto Irlandese dai capelli rossi, Shan o Sean,  come diavolo si chiamava, gli faceva rimpiangere le vecchie storie che la  nonna ( che era anche la nonna di Jack) gli raccontava da piccolo nella sua casa nel Kentucky ( o meglio ciò che rimaneva del Kentucky, qualcosa di molto simile all’attuale Deserto del Gobi ), le storie parlavano dei primi antichi pionieri umani che raggiungevano Pandora a seguito di un viaggio di due anni passati nel silenzioso sonno dell’ibernazione… quanto li invidiava in quel momento!

Ora i progressi tecnologici avevano accorciato le distanze interplanetarie e così la lunga e solitaria odissea annuale si era tramutata in un viaggio di poche ore a bordo di un trasporto truppe federale di seconda mano assieme ad un accozzaglia di omacci intenti a grattarsi le palle domandandosi quando avrebbero potuto utilizzare il loro fucile disgregatore a raffica M-86.

<< Comunque è vero quello che si dice su questo posto secondo te?  Che l’aria al di fuori dei campi di contenimento ti corroda i polmoni in pochi secondi, almeno è così secondo mia madre. Mi ha  anche raccomandato di portare sempre con me la  maschera ad ossigeno, poveretta, non ha nemmeno la minima idea di cosa sia una maschera ad ossigeno! Deve averlo sentito dire da uno di quei tizi che parlano alla televisione…e pensa…magari proprio dai fottuti ecologisti, come quel Morrigan, maledetto figlio di puttana!  >>

Jack non lo ascoltava, doveva avergli risposto si e no tre volte nell’arco di dodici ore, eppure quell’individuo continuava a parlare ininterrottamente come se non fosse in grado di respirare con il naso.

Guardò fuori dal finestrino, il ciarliero Irlandese aveva ragione dopotutto, quello che un tempo doveva essere  il rigoglioso pianeta di Pandora ora, dopo quasi dieci anni di colonizzazione umana aveva notevolmente mutato il proprio aspetto, qua e là sulla superficie erano ben visibili inquietanti macchie grigio nere che davano al mondo l’aspetto di un frutto ammuffito.

<< Lo smog mi fa sentire a casa!  >> Intervenne il suo fastidioso vicino, anch’egli con gli occhi incollati all’oblò. <<  Pare che sotto quelle gigantesche nuvole ci sia Paradise City la nostra nuova casa! Cristo quanto sono emozionato, e la prima volta che lascio la Terra! Cioè mia madre mi ha costretto,ancora me la sento in testa, trentadue anni e vivi ancora con la tua famiglia! Sei un fallimento Sean, un vero fallimento! E così io le ho detto?!... Mamma… hai ragione! Ed eccomi qui. >>

Il trasporto cominciò la sua lunga discesa, una volta oltrepassata la coltre di smog ai soldati apparvero le cime dei grattaceli di Paradise City illuminate da centinaia di fari ed insegne luminose dalle quali la faccia di papà si stagliava imponente sormontando gli slogan della sua campagna:

“Abbatti l’albero innalza i tuoi crediti!”

E ancora .

“ Arruolati e vivi l’avventura!”

Un enorme grattacelo/Fortezza era stato allestito come spazio porto per permettere l’aggancio di più navi contemporaneamente, Jack e il suo plotone furono fatti sbarcare e condotti in una gigantesca sala invitati alla rapidità dalle colorite parole di un sergente che pareva conoscere molto nei dettagli  le madri di tutti.

<<  Benvenuti su Pandora figlioli io sono Papà e fin da subito voi vi adorerete per costruire la mia felicità!  >>

L’uomo gli stava parlando da sopra un palco con un microfono, era alto e sulla cinquantina, indossava una perfetta uniforme militare sulla quale spiccavano i gradi di generale supremo.

<<  Come? Ma è semplice?! Basterà che voi mi consideriate come vostro unico dio signore e padrone e io saprò farvi godere più delle puttanelle succhiacazzi che vi siete lasciati sulla terra, presto potrete riempirle di così tanti crediti che vi chiederanno di infilarglieli in culo!  >>

Risa fra gli uomini e qualche applauso, Papà sorrise:

<<  Esatto figlioli esatto! Qui su Pandora sappiamo sgobbare alla grande ma anche divertirci!  >>

A Jake i crediti non erano mai interessati più di tanto e nemmeno le donne, ne aveva avuta una, molto tempo prima, ma questo non aveva importanza adesso, cercò dunque di tornare a prestare attenzione all’uomo che parlava.

<<  Tuttavia non sarà facile, non vi hanno mentito dicendovi che ogni cosa al di fuori delle barriere di contenimento sarà pronta a staccarvi la testa e a fare sesso violento con il vostro cadavere! La giungla rappresenta un pericolo e come tale va epurata, addomesticata e posta al servizio della razza superiore! Come se non bastasse alcune tribù di Na’vi ribelli rifiutano la le nostre proposte di integrazione… Pensate un po’: noi gli andiamo in contro a braccia aperte, gli portiamo, strade, medicine, tecnologia e loro che fanno? Loro assaltano i nostri insediamenti e uccidono i civili, che dire poi degli ambientalisti? Dico che quei bastardi amici degli alberi sono peggio della feccia Na’vi…e sarà compito vostro farli  tutti secchi!  >>

Un ovazione di approvazione si alzò dai soldati, Jack era immobile si guardò attorno contemplando  di centinai di suoi simili che esultavano e saltavano da tutte le parti percuotendosi i petti in un vero spettacolo di evoluzione e civiltà anche Maud era in subbuglio, gioiva silenzioso eccitato dalle promesse degli imminenti massacri e delle carneficine a venire.

Si passò lentamente la lingua sulle labbra, ci sarebbe proprio stato da divertirsi, ma ora doveva trovare da bere!

 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=837833