La ragazza e Il demone

di Mepphychan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La storia di Elizabeth Narnia Pheles e di Sailor Moon con la spada ***
Capitolo 2: *** Al sovrano piacciono i dolci ***
Capitolo 3: *** Karaoke yaaay ***
Capitolo 4: *** Naked time 8D ***
Capitolo 5: *** Esami, patti e torture ***
Capitolo 6: *** segreti mortali ***
Capitolo 7: *** Un altro esame- rivoglio Amaimon ***
Capitolo 8: *** L'inferno di Mephisto- La tana del cerbero ***



Capitolo 1
*** La storia di Elizabeth Narnia Pheles e di Sailor Moon con la spada ***


Finalmente era iniziato il nuovo anno alla True cross accademy, cosa che mandava letteralmente in escandescenza Elizabeth, la quale, saltellava allegramente in giro per le strade della cittadella accademica.
Al contrario di tutti gli studenti, però, lei non portava l'uniforme. Ma non perchè non poteva permettersela, anzi aveva molti soldi e godeva più privilegi di chiunque altro all'interno di quell'accademia, la ragione?
Beh molto semplice. Lei era la figlia addottiva del preside.Il suo nome completo era Elizabeth Narnia Pheles.Il secondo nome glielo aveva dato perchè in quel periodo della sua vita, il preside, stava leggendo le cronache di Narnia ed era risultato piacergli molto come libro.
Tornando alla ragione per cui lei non indossava l'uniforme era che aveva una certa mania per il differenziarsi dalle persone.
Più precisamente indossava un cappotto viola e sotto una maglietta color crema e una gonna rosa.
La ragazza si dirigeva verso la struttura principale dell'accademia dove si stavano drigendo tutti.
Una volta arrivata si sedette di fianco ad un ragazzo dai capelli neri, occhi azzurri e a tracolla aveva una spada.
Lei continuò a fissarlo di sottecchi per tutto il tempo con la paura che il ragazzo potesse estrarre la spada e ammazzare tutti, da un momento all'altro.
Una volta che tutta la noiosissimissimissima  conferenza del ragazzo che era salito sul palco, che in pratica raccontò la storia della sua vita che suonò ad Elizabeth come un invito ad entrare nel mondo dei sogni, Tutti si alzarono e , da brava stalker seguì il ragazzo con la spada.
Giusto così, per curiosità.
Un professore iniziò ad accompagnarli per tutta la scuola, ma lei se ne infischiò. Conosceva tutto di quel posto.
Così passò il tempo a tirarsi storie sul ragazzo con la spada, arrivò persino a pensare che il ragazzo poteva trasformarsi in Sailor Moon. Appena se lo immaginò scoppiò a ridere silenziosamente. Una volta finito il tour il professore invitò i ragazzi ad andare nei rispettivi dormitori e fu così che fu costretta a lasciare Sailor Moon con la spada.
Uscì dall'edificio scolastico e , al posto di andare al dormitorio come aveva indicato il professore, estrasse una chiave dalla tasca e cercò un posto abbastanza appartato, per evitare di essere beccata mentre andava al corso di esorcismo.
Il corso di esorcismo non era un corso comune a tutti gli altri, era un corso riservato alle poche persone che erano a conoscenza dell'esistenza dei demoni.
Trovò una porticina appartata e infilò la chiave nella serratura, aprì la porta e  si ritrovò in un corridoio rosso con delle colonne gialle e verdi con delle decorazioni arancioni.
Si diresse nella classe 1106,le fu difficile trovarla perchè, inanzi tutto, il numero era semi cancellato e poi anche perchè le porte erano tutte uguali. Nere con delle decorazioni verdi sopra.
Quando finalmente trovò la classe entrò senza troppi problemi senza neanche guardare chi ci fosse lì dentro.
Il suo occhio, però, ricadde solo su una persona. Sailor Moon con la spada era lì. E in mano teneva un cane color lilla/rosa.
Lei sorrise, ma non a Sailor Moon, bensì al cane il quale, scondinzolò e le fece l'occhiolino.
Lei si sedette vicino a lui e, con disinvoltura, iniziò ad accarezzare il cane.
Non dovettero aspettare molto prima che dalla porta entrasse il professore.
" noooo il tipo soporifero!!! " si disse lei sbuffando mentre il giovane ragazzo dai capelli marroni come i suoi entrava.
Poggiò la valigetta sulla scrivania, si sistemò gli occhiali sul naso -Buongiorno, sono Yukio Okumura e sarò il vostro insegnante.- " bene, almeno ora so chi è che mi causerà il sonno " pensò Elizabeth sorridendo beffarda.
-Y-Yukio?!- Sailor Moon si era alzato di scatto e il cane era sceso dalle sue gambe per posizionarsi su quelle della ragazza.
Elizabeth  osservò allegra la scena accarezzando distrattamente il cane.
-Io ho la vostra stessa età ma ho finito i miei studi sue anni fa- Sailor Moon si sedette e il cane parlò -lui è l'esorcista più giovane che esista.-
 -chi di voi non ha ancora ricevuto la ferita spirituale?- continuò il professore, tre persone alzarono la mano. -Bene. Ora eseguiremo il rito della ferita spirituale. Solitamente questa classe è vuota ed è diventata un  nido di goblin.- una ragazza da dietro guardò spaventata il professore -eeeh? ma saremo al sicuro??- lui sorrise tranquillo -non vi preoccupate, i goblin sono demoni piuttosto buoni e non hanno chissà quale potere speciale.- Tirò fuori una fiala di sangue marcio e, Sailor Moon si alzò di nuovo- Hey, Yukio!-
-Cosa c'è? sei in classe cerca di mantenere la calma- ma Sailor Moon non gli diede retta e si alzò andando da lui e facendogli cadere la fialetta del sangue.
Un odore disgustoso si espanse per tutta la classe e, ben presto arrivò il primo demone. Il professore sparò prontamente e fece uscire tutti tranne Sailor Moon.
///
Più tardi dopo che i fratelli Okumura avevano chiarito e la lezione era finita Rin se ne era andato con Mephisto all'esterno della struttura scolastica.
Il preside si ritrasformò nella sua forma originale.
-aaaah direi che come primo giorno non c'è male, vero Okumura-kun?- Rin si limitò a sbuffare.
-Zioooooo!!!- una ragazza volò sulla schiena di Mephisto abbracciandolo forte.  Rin sgranò gli occhi, stupito -Oh, guarda un po' Elizabeth!- disse mephisto sorridendo.
La ragazza si staccò dalla schiena del preside e lui, le mise una mano sulla spalla.
-Rin voglio presentarti mia  figlia (adottiva) Elizabeth-
Elizabeth era stata abbandonata praticamente subito dopo essere nata, in una foresta che pullulava di demoni,e per l'appunto, fu trovata da un Goblin che decise di allevarla.
Crebbe asieme al goblin fino all'età di sei anni.
In quei sei anni di vita imparò ad usare l'istinto animale presente in ogni essere umano, che però viene normalmente represso per diventare persone civili. Aveva imparato a saltare da un ramo all'altro, arrampicarsi, orientarsi, aveva imparato un sacco di cose legate alla botanica; a riconoscere i fiori, le erbe, i funghi e tanto altro ancora.
Ovviamente aveva imparato anche a difendersi dagli attacchi dei demoni che volevano divorarla.
Aveva vissuto nel modo più primitivo in assoluto fino a quando non incappò in due esseri umani.
Elizabeth avrebbe ricordato quel giorno per sempre.
Il primo aveva i capelli bianchi e un pizzetto ed era vestito tutto di nero, il secondo aveva i capelli viola e anche lui un pizzetto solo che era vestito di bianco.
-ooooh Mephisto guarda! una bambina!-aveva detto il primo strattonando l'altro tizio,che, nel frattempo stava leggendo un libro.
-La pianti!? a me i bambini non piacciono!!!- disse il secondo, nervoso, il primo scoppiò a ridere per poi allungare una mano verso di lei.
Elizabeth gli morse la mano, ma sentì che il sapore era schifoso, così rinunciò a cacciarlo però non allentò la presa, lo vedeva come un nemico e gli avrebbe fatto del male finchè non l'avesse lasciata in pace.
-Argh!!!!- gemette iniziando a scuotere la mano -che dolooooreee!!!!- il secondo rimaneva chino sul libro a leggere senza badare a quello che succedeva.
A furia di agitare la mano, la bambina perse la presa e volò tra le braccia del tizio vestito di bianco.
Era stato un attimo.
I due si erano guardati a lungo. Elizabeth stava esaminando bene che aveva davanti e sentiva che quella persona aveva l'odore di un demone, come quello che l'aveva cresciuta.
Lei, incuriosita dal tipo, aveva allungato una mano fino a toccargli il pizzetto, accarezzandolo accuratamente per vedere se poteva farle del male.
Il tipo vestito di bianco non aveva reagito ed era rimasto fermo immobile assieme al primo che li fissava incantato.
Avevano gli stessi occhi azzurri, però i capelli di erano marroni e non viola come quelli del secondo.
Dopo che Elizabeth aveva capito che il pizzetto non le faceva niente iniziò a tastare tutta la faccia.
Una volta che ebbe studiato bene il volto della persona che aveva davanti sorrise e si accocolò tra le sue braccia addormentandosi.
Il primo scoppiò a ridere -ahahaha sembrate padre e figlia!!! ahahaha- il secondo lo aveva fissato malissimo.
Solo dopo scoprì che il primo si chiamava Shiro Fujimoto e il secondo Mephisto Pheles.
Mephisto aveva in fine deciso di tenerla, non per compassione o tenerezza, ma perchè lei non si staccava più da lui.
All'inizio Mephisto non sapeva propio come comportarsi e ci volle parecchio tempo per educarla come si doveva, e questo lo seccò parecchio.
Poi però si era detto " se questa ragazzina la devo crescere ed educare io, allora lo posso fare a modo mio! " e  si può soltanto immaginare come la educò.
Inanzi tutto le insegnò a leggere manga e giocare ai videogames, a mangiare dolci ( eeeh già c'è una vera e propia cultura dietro ai dolci!!)e un sacco di altre cose piuttosto bizzarre.
Inizialmente voleva chiamarla Narnia  ma la bambina gli rifilò un morso su una mano così rinunciò; così la chiamò Elizabeth Narnia Pheles, che secondo lui suonava benissimo.
Un'altra delle cose che insegnò ad Elizabeth fu quella di chiamarlo zio e non papà perchè lo faceva sentire vecchio.
Elizabeth aveva sempre vissuto con Mephisto nella True cross accademy e ogni tanto fujimoto li andava a trovare.
In somma aveva sempre vissuto benissimo, ed era stata educata all'esorcismo fin da quando era stata trovata in quel bosco.


TG ANEEEEE

We bella gente!!! sono tornata con una nuova fic >.< è vero mancano ancora due capitoli alla fine di Make me wanna die ma dato che nessuno aggiorna non li posso mettere (si li ho già scritti >.<) spero che questa storia vi piaccia, lo so che il primo capitolo è sempre il più noioso ma vedrete che già dal prossimo vedrò di andare su una linea più attiva u.u
Per oggi è tutto arrivederci al prossimo chappo!!

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Capitolo 2
*** Al sovrano piacciono i dolci ***


Era passata una settimana dall'inizio della scuola e, perciò dall'inizio delle lezioni.
Elizabeth aveva avuto occasione di stringere amicizia con la maggior parte delle persone nel corso di esorcismo , anche con Sailor Moon che aveva scoperto chiamarsi Rin, tranne con due persone.
Uno aveva ipotizato fosse un ventriloquo o un appasionato di pupazzi, l'altro era una incapucciato che aveva rinominato dissennatore.
Quel giorno entrò in classe il professor Okumura con dei fogli in mano -La prossima settimana faremo un ritiro di studio, vi prego di scrivere su questi fogli se volete partecipare si o no, questo ritiro vi servirà per passare l'esame di esquire.- Iniziò a girare per la classe distribuendo i fogli.
Rin lesse velocemente -cos'è un Meister?- chiese accigliato, Elizabeth ridacchiò -è il tipo di esorcista che si vuole diventare.-
-eeeh??! ci sono dei tipi di esorcisti??-
-Si- continuò Konekomaru -ci sono i Knight(cavalieri)dragoon(dragone)Tamer(domatori) doctor(dottori) e aria.-
Rin si unì ai ragazzi e iniziarono a parlare ridendo e scherzando.
Vicino ad Elizabeth arrivò Shiemi -Rin sembra propio divertirsi...- mormorò lei, Elizabeth le sorrise - non esistono bestie più primitive e stupide degli uomini, solo loro riescono a capirsi- le sussurrò nell'orecchio -approposito, tu cos scegli?- le chiese gentilmente, Shiemi arrossì e si agitò -b-beh, n-non lo so ancora...T-tu invece- Lei si fece dubbiosa -penso Knight e Tamer...-
Dopo aver conpilato i fogli e averli restituiti a Yukio passarono alla lezione seguente.
Come insegnante c'era il professore Neuhaus, nome che Elizabeth non aveva ancora imparato, il quale tracciò un cerchio sul terreno -Ora evocherò un demone.
Sono poche le persone che ci riescono, per evocare un demone è necessaria una forte forza spirituale e un sacrificio di sangue.- Si alzò la manica della giacca e si tagliò facendo cadere delle gocce di sangue sul cerchio poi pronunciò delle parole e dal cerchio venne fuori un coso orrendo.
" dio quanto puzza! se devo evocare un coso del genere....bleah! ma anche no!! " si disse Elizabeth cercando di mantenere una faccia sorridente.
-Vediamo se ora ci riuscite, pungetevi con l'ago e versate il vostro sangue sul foglietto che vi ho dato.-Iniziò la ragazza con i capelli viola evocando due volpi bianche, poi Shiemi che evocò  un green man tenerissimo e poi, fu il turno di Elizabeth.
Si schiarì la voce, - Riscuotimi i sogni- disse semplicemente.
Dal pezzo di carta uscì un Incubo* nero con gli occhi rossi, la coda e la criniera e i peli sugli zoccoli erano di un fuoco blu.
Il cavallo demoniaco nitrì, mentre gli altri guardavano il cavallo affascnati -Un incubo....complimenti signorina Pheles- disse Neuhaus sorridendo.
-Quest'anno ci saranno parecchi domatori! bene, i domatori sono fondamentali, ma ce ne sono sempre troppi pochi.
Per essere un buon domatore bisogna avere una grande fiducia in se stessi altrimenti il vostro demone vi attacherà.
Se questo accadesse distruggete il foglio o il cerchio con cui avete evocato il demone così che scompaia-
Una volta che la lezone finì Elizabeth si avvicinò a Shiemi -che carino che era il tuo green man!- Shiemi arrossì di nuovo -aaah grazie!!a-a-a-anche il tuo cavallo era molto bello- lei sorrise gentilmente e continuò a chiacchierare con Shiemi per il resto della giornata.
Una volta che tornò a casa sua si diresse spedita in camera dove fece i compiti e poi passò la serata a giocare al ds.
Dopo un'oretta si annoiò e decise di fare un esperimento. Avrebbe provato ad evocare incubo in latino.
Inanzi tutto prese un gessetto e disegnò il cerchio per terra, poi, tutta emozionata, si punse il dito e si schiarì la voce -Colligit..... reges.....Vitas.... terrae...??- " Colligit* " e " Vitas* " li disse piano mentre " Reges* " e " Terrae* " lo disse a voce alta.
Il cerchio si illuminò e iniziò ad uscirne un corno verde. " ohoh...mi sa che ho sbagliato qualcosa....d'altronde che potevo aspettarmi?! io il latino non lo so.... " dopo poco dal cerchio era uscito un ragazzo affiancato da un goblin.
Il ragazzo aveva i capelli verdi e gli occhi gialli ed era vestito con una camicia e un lungo cappotto marrone rovinato sul fondo.
I due si guardarono. -Ahemm...- iniziò Elizabeth vagamente in imbarazzo -tuuuu chi saresti?-
Lui la guardò abbastanza male -io sono Amaimon il re della terra.-
Quando Amaimon era stato evocato si era abbastanza alterato; tutti gli esorcisti che lo avevano evocato per cercare di comandarlo erano finiti male. Tutti morti di una morte atroce e lenta, lo avevano pregato spesso di infierirgli il colpo di grazia, ma lui no, aveva semplicemente continuato a torturarli tagliando parti dei lori poveri corpi.
Quando era emerso dal pavimento della stanza la prima cosa che lo colpi fu l'odore. IL dolcissimo, e buonissimo, odore che pervadeva la stanza.
Poi aveva guardato la ragazza d'inanzi a lui. Aveva dei lunghi capelli color marrone scuro, gli occhi azzurri come suo fratello.
Si erano fissati a lungo prima che lei gli chiedesse chi fosse; lui la guardò scocciato, non sopportavala gente che non sapeva cosa faceva -io sono Amaimon il re della terra-.
Normalmente, quando le persone sentivano il suo nome, gli gelava il sangue nelle vene, o  scappavano via terrorizate.Normalmente però.
Alla ragazza brillarono gli occhi e in un attimo prese la mano del demone -Il re della terra???!! oooh che onore! io sono Elizabeth Pheles- tralasciò il suo odiatissimo secondo nome.
Amaimon era perplesso, perchè quella ragazzina non stava scappando? perchè non implorava pietà ai suoi piedi? perchè era così emozionata nel vederlo??
Però poi gli lasciò andare la mano e arrossì -a-ah, scusami se ti ho evocato devo aver sbagliato formula...ma d'altronde io non so il latino ahaha- lei scoppiò in una risata imbarazzata ma ad Amaimon gli era saltata in mente un'altra domanda. Perchè aveva cambiato colore il suo volto?
Amaimon si avvicinò incuriosito alla ragazza e....di nuovo quell'odore di dolce che a lui piaceva tanto.
Questa volta però era più forte e intenso, così le prese una ciocca di capelli e l'avvicinò al suo naso; la ciocca profumava di caramella. Lui chiuse gli occhi lasciando che quell'odore gli attraversasse tutto il corpo.
Elizabeth diventò rossa come un peperone, e , quando Amaimon riaprì gli occhi, la fissò ancora più incuriosito di prima; il suo volto aveva cambiato colore un'altra volta.
-Hai un buon odore...-disse lui fissadola negli occhi, Elizabeth non resse per molto il suo sguardo e, dopo un po', abbassò gli occhi -ti....ti piacciono i dolci?- gli chiese, sempre in imbarazzo.
Lui la guardò sempre più incuriosito -mmm si perchè?- lei sorrise e si alzò dirigendosi verso il cassetto della sua scrivania.
Lo aprì e ravanò dentro per qualche secondo, poi tirò fuori un sacchetto e tornò dal re demoniaco.
si sedette davanti a lui e rovesciò il contenuto del sacchetto sul pavimente; dal sacchetto uscirono un sacco di caramelle -serviti pure!- disse lei sorridendo soddisfatta, Amaimon non se lo fece ripetere due volte e prese alcune caramelle e se le mise in bocca.
Mentre masticava continuava a fissare la ragazza che, anche lei, mangiava più educatamente le caramelle.
-Perchè non scappi via da me?- chiese lui ad un certo punto, lei lo fissò perplessa -beh, io ho sempre vissuto con i demoni...non mi faccio poi così tanti problemi- neanche questa risposta, però riuscì a soddisfare le curiosità del re demone.
Mangiarono silenziosamente tutte le caramelle del sacchetto -beh, è vero che io ti ho evocato, ma non vorresti tornare a Gehenna?- gli chiese educatamente -con me il trucco di cancellare il cerchio non funziona.- lei lo fissò perplessa -se così fosse io starei usando la tua energia e tu saresti stramazzata a terra già da un bel po'- Amaimon si diresse verso la finestra e l'aprì -beh grazie di tutto, io vado, ci vediamo!- Lui saltò fuori dalla finestra e andò via, Elizabeth, invece, rimase per un attimo imbambolata a fissare la finestra.
Lei aveva evocate il re della terra Amaimon.
Lei lo aveva lasciato andare a zonzo per l'accademia.
" io sono un'idiota... "


*Incubo: cavallo dell'oltretomba
*sarebbe teoricamente la frase che dice in italiano solo che ho aggiunto reges terrae cioè re della terra ;P

Dunque eccoci al secondo capitolo e noto con piacere che già due persone seguono questa storia *W* grazie infinite!
E poi....beh, poi c'è Dark dream che rimarrà sempre lui XD grazie mille per la recensioneee XDDD

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Capitolo 3
*** Karaoke yaaay ***


Elizabeth aveva passato la notte quasi insonne per la cazzata esorbitante che aveva fatto. Aveva escluso subito di andare da suo padre e dirgli tutto, l'avrebbe scorticata viva come minimo, così aveva deciso di lasciar perdere, ma poi si era detta: e se fa male a qualcuno? è pur smpre uno degli otto re demoni.
Così era rimasta sveglia fino alle tre del mattino, poi si era assopita.
Venne svegliata il mattino seguente dal suo cane che saltò sul letto dove inizò a leccarla. -aaah smettila antoniette!!- disse lei alzandosi dal letto, guardò l'ora. 7:30......-OH MIO DIO MA è TARDISSIMO!- escalmò lei volando giù dal letto e iniziandosi a vestire, frettolosamente.
Una volta lavata e vestita uscì di casa e tirò fuori la chiave con la quale aprì la porta per poi ritrovarsi direttamente in classe.
Con suo grande stupore la classe era vuota, c'erano soltanto tre ragazzi.Lei li salutòe andò a sedersi nella penultima fila.
I tre ragazzi la fissarono in silenzio e poi iniziarono a parlottare fra di loro.
Elizabeth si era seduta vicino alla finestra e continuava a guardare fuori in speranza di vedere il re demone che aveva liberato la sera prima.
-hemm- una voce flebile la face ricadere nel mondo reale, lei si voltò e si ritrovò davanti uno dei tre ragazzi. Quello più magrolino.....se si ricordava bene si chiamava Konekomaru -Tu sei Konekomaru, giusto?!- chiese lei sorridendo, lui annuì e ricambiò il sorriso - Senti io e i miei due amici pensavamo che, prima del ritiro di studio, sarebbe bello se uscissimo una sera tutti in sieme...ora lo dico solo a te perchè ci sei solo tu però quando arriveranno anche gli altri glielo diremo anche a loro-
-Uuuuh sembra un'idea magnifica! secondo me sarebbe propio bello farlo- lui sorrise sollevato, come se si fosse tolto qualcosa e tornò dagli altri tre che, nel frattempo, erano rimasti zitti, zitti a fissarli -Ah comunque- iniziò lei facendoli voltare tutti e tre di nuovo -anche se sono la figlia del preside non vi mangio mica, rimango pur sempre una ragazza- i tre la guardarono sorpresi, per poi abbandonarsi ad una risata.
Mentre Elizabeth stringeva amicizia coi tre dell'ave Maria, seduto sul ramo di un albero c'era Amaimon che si rigirava in bocca un chupa-chupa fissandola.
-Amaimon, vorrei tanto sapere cosa stai facendo qui.- non si girò neanche a guardare Mephisto, che nel frattempo, era arrivato volando col suo ombrello.
-Perchè il viso delle persone diventa rosso?- iniziò lui, Mephisto lo guardò sconcertato,- ma che razza di domande sono?! beh gli umani arrossiscono quando sono in imbarazzo- Mephisto provò a guardara cosa stava fissando con tanta curiosità e quando vide Elizabeth che parlava con altri ragazzi, gli lanciò un occhiataccia -Beh, cosa vuoi da mia figlia?- gli chiese sgarbatamente senza tralasciare quella nota di cattiveria nella voce.
Amaimon non rispose ma continuò ad osservare la ragazza che stava seduta sul banco parlando con tante persone.
Amaimon non si mosse mai da quell'albero per tutta la durata delle lezioni, se lei si spostava lui la seguiva, spostandosi da un ramo all'altro.
Poi arrivò la fine delle lezioni e i ragazzi uscirono tutti dall' edificio scolastico.
-Allora dove andiamo?- chiese Rin, mettendosi le mani dietro la testa,- mmmmm, che ne dite del Karaoke? io so dov'è!- tutti fissarono Shima perplessi, come faceva a sapere dov'era il Karaoke??
Nonostante questo dubbio lo seguirono fino ad arrivare in un locale e si sistemarono in una stanza dove c'erano dei divani, poltrone, delle belle finestre ampie( che aprirono giusto per far entrare aria e alla quale si affacciò Amaimon), un televisore e quattro microfoni.
-Bene, chi comincia?- azzardò Bon, però, tutti rimasero zitti, e si fissarono imbarazzati, fin chè Elizabeth si fece avanti - e dai, per questa volta sarò la prima!- disse arrossendo un po'.
Guardò un attimo i cd e poi ne inserì uno.
La musica iniziò e lei si posizionò davanti al microfono e poi iniziò la canzone( chi vuole sentirla è al fondo della pagina) -Hello again, friend of a friend I knew you when.-  ad Amaimon, che era affacciato alla finestra, gli cadde il chupa-chupa dalla bocca.
-Our common goal was waiting for the world to end- anche gli altri presenti in quella stanza rimasero letteralmente a bocca aperta.
-Now that the truth is just a rule that you can bend
You crack the whip
Shape-shift and trick
The past again
I'll send you my love on a wire
Lift you up every time
Everyone, ooh
Pulls away, ooh
From you
Got balls of steel
Got an automobile for a minimum wage
Got real estate, I'm buying it all up in outer space
Now that the truth is just a rule that you can bend
You crack the whip
Shape-shift and trick
The past again
I'll send you my love on a wire
Lift you up every time
Everyone, ooh
Pulls away, ooh
It's a mechanical bull at number one
You'll take a ride from anyone
Everyone wants a ride
Pulls away, ooh
From you- finì la canzone e lei si voltò e le si parò davanti lo splendido panorama di tutti i presenti rimasti a bocca aperta per la performance.
-Beh?- chiese lei divertita, -diavolo se sei intonata!- disse Bon, lei iniziò a giocherellare con una ciocca di capelli -mmm lo so, adesso però voglio  sentire uno di voi!- disse ridacchiando.
Shima si alzò - vado io ora!- andò verso i dischi e scelse una canzona che si rivlò essere I'm too sexy for my shirt( posto il link anche di questa a fondo pagina n.d.a.).
La cosa divertente non fu come la cantò, ma come la ballò; praticamente, all'inizio sculettava soltanto facendo strani gesti poi andò da Izumo e iniziò a far il cretino con lei, e poi lo fece semplicemente con tutti.
Uno dopo l'altro cantarono facendo i cretini più che mai, poi iniziarono i duetti ( il duetto di Shima e Bon che cantavano stand by me, oppure Elizabeth e Rin che cantavano la sigla di dragon ball)e poi così via.
Arrivò la sera ed Elizabeth fu la prima ad andarsene poichè era stanca. Mentre camminava per le vie deserte della cittadella accademica fu presa da dietro da una mano che le tappò la bocca - canta per me- lei ci mise un po' a capire che era Amaimon ad averla afferrata.
Lei riuscì a liberarsi dalla mano del demone, -eh?- arrossì nel sentire la richiesta.
Lui la fissò - lo stai facendo di nuovo....- mormorò, lei lo fissò accigliata -c-che cosa?-
-arrossendo, cosè che ti imbarazza tanto?- lei indietreggiò di un passo -b-beh non lo so...- lui la fissò ancora incuriosito, poi la prese in braccio e iniziò a saltellare per gli alberi.
-M-ma che fai?- balbettò Elizabeth, -Ti porto in un posto abbastanza isolato, così non ti vergognerai più- rispose Amaimon -m-ma il problema non è questo....-mormorò lei.
Arrivarono sulla punta di un pendio da dove si poteva godere di una visuale strabiliante della true cross accademy illuminata dalla luna.
-Canta per me- ripetè Amaimon avvicinandosi alla ragazza, lei sospirò e si sedette appoggiando la schiena ad un albero, Amaimon, invece, si sdraiò poggiando la testa sulle sue gambe.
Elizabeth pensò a quale canzone poteva cantare e poi gliene venne in mente una.
-If you look at the palace, you can see the dance
Of the black-haired purple-robed shrine maiden ready for her chance
If you look at the palace, you can see the dance
You can see the navy night and the blazing golden fan
Look into the sake cup, and then you drink the moon
On top, the fan is placed, it will be captured soon
If you look at the palace, you can see the dance
Of the black-haired purple-robed shrine maiden ready for her chance
If you look at the palace, you can see the dance
You can see the navy night and the blazing golden fan
Look into the sake cup, and then you drink the moonOn top, the fan is placed, it will be captured soon
I stare into her blazing scarlet eyes
And now I have taken out my favorite silver knife
My objective is to kill, she'll never live again
Is this why I must kill this black-haired shrine maiden?
I stare at the man with my furious scarlet eyes
And now I have taken out my own silver knife
I will make his breath stop, he will never live again
Somewhere in the night I hear a maddened raven
Look into the sake cup, and then you drink the moon
On top, the fan is placed, it will be captured soon
Gaze up into the moonlight, and play its melody
The dancing silver sword up in the air is flying free
My own blood dyes my skin, the crimson spreads across
What a lovely flower, yet, I feel like I have lost
Gaze up into the moonlight, and play its melody
The dancing silver sword up in the air is flying free
I watch as his dark blood hits his skin and runs along
Somewhere in the night, a maddened raven sings its song
Searching in the darkest shadows, doing what they say
For half a second, purple robes flash as they steal away
The scent of his spilt blood is a lovely sweet perfume
A purple flash shows in the shadows, then it is consumed
In a sparkling brocade, the moon gives off pure light
In its madness, it will rise and it will start to fight- Amaimon, mentre lei cantava, chiuse gli occhi per ascoltare meglio, finchè lei non finì.
-Ancora- disse lui senza riaprire gli occhi,-no- disse Elizabeth esausta, lui si rialzò e la fissò negli occhi -perchè no??-
-Perchè sono stanca- rispose lei appoggiandosi sulle spalle del demone; le bastò chiudere per un secondo gli occhi che cadde addormentata su di lui.
Amaimon rimase fermo per un po' poi la prese in braccio e riprese a saltare per gli alberi fino ad arrivare a casa della ragazza, dove entrò e la sistemò sul letto.


1° canzone: http://www.youtube.com/watch?v=-jMruFHTwrY
2°canzone: http://www.youtube.com/watch?v=39YUXIKrOFk
Canzoe che Elizabeth canta ad Amaimon :
http://www.youtube.com/watch?v=zjmJwSwE8ng&feature=channel_video_title

Dunque spero che anche questo capitolo piuttosto noioso vi sia piaciuto ma dato che ora ho sonno vado a dormire, nootttee!






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Capitolo 4
*** Naked time 8D ***


Finalmente era arrivato il grande giorno del ritiro di studio, dove tutta la classe si sarebbe ritrovata nel dormitorio dei fratelli Okumura.
Ma chissenefrega, piuttosto, spostiamoci nello studio del preside, dove era in compagnia del demone re della terra Amaimon.
Quest'ultimo si stava dondolando su una sedia mordicchiandosi l'unghia del pollice.
-Si può sapere che cavolo hai? è da quando sei arrivato che continui così!!- Disse Mephisto esasperato lanciando con rabbia la penna sul tavolo.
-Mi chiedevo, cos'è questa strana sensazione che sento dentro ogni volta che la vedo....- Mephisto lo guardò perplesso -vedi chi?- Amaimon non lo ascoltò e andò avanti a pensare ad alta voce- sarà il suo profumo dolce?nono, i suoi occhi....nonono.....i suoi capelli....naaaah-Mephisto continuò a fissarlo confuso, poi gli balenò un'idea e immediatamente si avventò sul fratello prendendolo per il colletto della giacca -Hey, momento, momento, momento.....non starai mica parlando della mia adoratissima Elizabeth?!-
-si, io sto parlando di lei...- rispose Amaimon con nonchalance, mentre Mephisto stava per disintegrarlo, ora capiva molte cose.
-mmm ma non capisco, è come se lei avesse paura di me....ma perchè io ci tengo tanto a lei?- Mephisto lascò andare il fratello - è semplice tu provi qualcosa per lei, il fatto che lei abbia paura di te è piuttosto logico, tu sei uno dei demoni più potenti esistente.-Amaimon incrinò la testa -sentimenti?- Mephisto ridacchiò scuotendo la testa rassegnato -aaah non sai propio niente tu! i sentimenti sono delle sensazioni che si provano verso una persona. Ce ne sono molti di sentimenti, perchè no ti leggi un bel libro riguardo a questo argomento?!-
-mh lo farò-.
Ora torniamo al raduno delle giovani matricole che oramai erano tutte dentro il dormitorio e avevano appena finito le loro prime tre ore di studio.
In quelle tre ore di studio Elizabeth aveva stretto amicizia con le tre ragazze.
-Io vado a farmi un bel bagnetto- disse Elizabeth stiracchiandosi, Izumo le sorrise -magari dopo ti raggiungiamo anche noi- lei annuì e si avviò verso il bagno che trovò dopo poco.
Entrò e si spogliò per poi mettersi un asciugamano attorno al corpo. Fece un bel respiro profondo per poi sorridere allegramente.
Un rumore. Un rumore proveniente dalla vasca da bagno le smorzò il sorriso. Lei, con molta fifa, andò verso la porta che la separava dalle vasche. L'aprì moooolto lentamente e vi trovò Amaimon, nudo.
-M-ma che ci fai tu qui????nudo per giunta!!!- il suo volto divenne rosso in un istante, era la prima volta che vedeva un uomo nudo, con un bel fisico.
Amaimon inclinò la testa di lato e alzò la coda -perchè continui ad arrossire?- lei chiuse istantaneamente gli occhi indietreggiando -ma che domande?! mi sembra abbastanza ovvio che ad una ragazza non ci si presenta nudi!- sentì qualcosa sfiorarla e riaprì gli occhi; ora Amaimon era davanti a lei, anzi no, appicicato a lei,l'unica cosa che li separava era l'asciugamano che Elizabeth aveva attorno al suo corpo; Lui faceva ondeggiare elegantemente la coda.
La fissò un attimo negli occhi per poi abbassare la testa ed appoggiarla sulla spalla della ragazza, iniziando a respirare il suo dolce profumo.
Elizabeth rimase immobile, respirando a fatica, -Hai paura di me?- le chiese Amaimon chiudendo gli occhi; lei esitò un attimo -un po'...- rispose in fine.
Amaimon alzò la testa e riprese a guardarla negli occhi -perchè? perhè hai paura di me? io non ti ho mai fatto niente...-
-beh, però rimani sempre un demone, e bello potente per giunta- lui rimase in silenzio e guardò perplesso Elizabeth.
Ad interompere quel momento " romantico " se propio possiamo chiamarlo così fu un gohul che piombò in mezzo ai due puntando su Elizabeth che in quel momento non aveva con se il suo foglietto dal quale evocare Incubo.
Il Gohul non esitò e subito si lanciò  addossò alla ragazza che, istintivamente, urlò e chiuse gli occhi alzando le braccia per proteggersi.
Fu un'attimo e quando riaprì gli occhi tra lei e il demone c'era Amaimon; il gohul si stava alzando da terra e sul muro c'era una grande crepa.
-Elizabeth!- la voce di Yukio risuonò nel bagno e Amaimon scappò dalla finestra.
Nel bagno entrò Yukio che sparò contro il gohul il quale si dissolse quando i proiettili del professore lo colpirono.
-Elizabeth stai bene?- subito dietro di lui arrivò Rin che andò dalla ragazza semi nuda che imbarazzatissima era rimasta paralizzata in piedi.
-S-si non ti preoccupare- anche Yukio andò da lei -stai bene?-
-certo!-
-Ma come hai fatto a difenderti?- disse Bon che era arrivato, come tutti gli altri, da poco.
Lei capì che era meglio emettere il particolare che era nel bagno con uno degli otto re demoni nudo.
-C-c-come ho fatto dici? beeh ho recitato i versi contro di lui -Elizabeth fece una risatina nervosa lasciando perplessi tutti.

OK eccomi con il nuovo chappo *W* ultimamente mi sto scimmiando con Take off de 2pm u.u

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Capitolo 5
*** Esami, patti e torture ***


Era passato un giorno da quando Amaimon le aveva salvato la vita, e non si era più fatto vedere.
Elizabeth, però, non riusciva a capire perchè l'avesse salvata.Dopo tutto lui era un demone e qui cominciava il dilemma.
Da quando aveva iniziato il corso per diventare esorcista non riusciva più a capire quello che voleva realmente.Lei aveva sempre avuto un ottimo feeling con i demoni e, per l'appunto, ci era cresciuta.
Si svegliò e guardò l'ora -sono solo le cinque...- mormorò per poi alzarsi e andare sul tetto del dormitorio.
Quando ci arrivò guardo lo splendido panorama che le si parava davanti. La true cross accademy illuminata dalle luci dell'alba; lei sorrise dolcemente- toh, non pensavo di avere una figlia sonnanbula- lei si voltò e vide suo padre che svolazzava con l'ombrello, -Zio!- lei andò verso di lui e, una volta che fu atterrato, lo abbracciò forte.
-Hey, ho sentito che ieri sei stata attaccata da un Gohul-
-Mh già, ma sono stata salvata - Lui tossicchiò- da Amaimon giusto?- lei sobbalzò quando sentì il suo nome. -c-come fai a saperlo??- lui sorrise- beh lui è il mio fratellino-.
-c-cosa???-
-Beh anche io sono un demone dopo tutto! in fondo noi demoni siamo tutti imparentati l'uno con l'altro- Lei abbassò la testa ridacchiando nervosamente. La risata nervosa nasceva sopratutto dal fatto che lei non riusciva più a ricordarsi Amaimon vestito. " dio sono una pervertita... " realizzò in quell'istante.
-Ah, comunque, mi ha detto di darti questa- le allungò una collana con appeso un dente nero -è  il corno di un golem, ha detto che dovrebbe portarti fortuna, ma se poi non funziona di non dargli la colpa!- lei  ignorò la frase che aveva appena finito di dire Mephisto e si mise il ciondolo.
-Come sta andando il ritiro?-
-Tutto bene, sono tutti molto simpatici!-Mephisto divenne un po' più serio - però...- lei sospirò.
-Non so se voglio diventare un esorcista.- Lui sorrise e le  scompigliò i capelli - beh, in effetti, sei sempre cresciuta con dei demoni, ed hai ricevuto un'educazione da demone fin da quando sei nata.....- Mephisto si interruppe un attimo -mi chiedo solo se...- mormorò piano.
-Come scusa?-
-Nono niente, non ti preoccupare!- lui scoppiò a ridere -ora scusa ma devo scappare, ho anche i miei doveri da preside da svolgere, ciaociao!!- lei lo salutò con un cenno della mano e poi tornò dentro.
Dopo che tutti si furono alzati, lavati e vestiti, iniziò la lezione dove ci fu un epica scazzottata tra Bon e Izumo; dopodichè furono tutti messi in punizione, costretti a sedere con delle pietre sopra le gambe.
Nonostante  i richiami del professore, Izumo e Bon continuavano a litigare, cosa che fece crescere un certo istinto omicida nei loro confronti.
Per fortuna, Rin li fermò.
Dopo di chè arrivò il professor Okumura che fece la paturnia a tuuuuuutti quanti, per poi andarsene dicendo che sarebbe tornate dopo tre ore.
Appena il professore uscì i ragazzi si tolsero dalle gambe quei pesantissimi massi.
-Cavolo! non ce la facevo più- gemette Elizabeth, poco dopo, le luci si spensero.
-Eh un Blackout??!!- Gli studenti si guardarono perplessi, ma poi Izumo scosse la testa -no, guardate fuori, le luci delle altre case sono tutte accese.-
-Possibile che...- iniziò Konekomaru, -....Sia stato il professore a spegnere le luci- continuò Bon.
Elizabeth si avvicinò a lui e gli tirò una pacca sulla schiena -brillante deduzione, Holmes!-
-Ma che diavolo dici tu!?- lei non lo ascoltò neanche e riprese  a ragionare -Dunque il professore ci ha lasciati chiusi in questo angusto posto e ha anche spento le luci, mmmm- La porta si aprì dietro di lei, ma non se ne accorse, -cosa potremmo aspettarci adesso?- entrò un Gohul e, i ragazzi, terrorizati guardavano Elizabeth starsene immobile con dietro un Gohul.
-Ahem, Sherlock Holmes io mi volterei- disse con una vocina smorzata Bon.
-Voltarmi dici?- Lei si voltò con nonchelance e fissò per due minuti il gohul che stava davanti a lei.
-ermmmm 'seeera...- Il Gohul le ruggì in faccia facendola quasi svenire per quanto gli puzzava l'alito.
Ma lei non si fece cogliere impreparata, In fatti aveva già in mano il foglietto -Riscuotimi i sogni- mormorò e dal pezzo di carta uscì incubo che investì l'altro demone, il quale finì schiacciato contro il muro.
In tanto Shiemi aveva evocato il suo Green man ma non sapeva cosa fare -Shiemi ti autorizzo a proteggere gli altri e infischiartene di me- disse coraggiosamente Elizabeth.
-M-ma...-
-Niente ma! fallo e basta!- questa volta fu più aggressiva perchè Al Gohul erano spuntate due teste, Shiemi creò una barriera di legno che  tagliò  In tre il Gohul, e per poco beccava anche Elizabeth.
Ovviamente lei fu la prima ad accorgersene, così saltò in groppa ad incubo e iniziò a galoppare  facendosi seguire da un solo Gohul; lo portò il più lontano possibile dalla stanza, dopo di chè, smontò da cavallo -Investilo con una fiammata- L'incubo esitò, lei però si fece più cattiva -fregatene del patto che abbiamo, investilo con una fiammata e basta.-
Il cavallo sbuffò e si inpennò, la sua criniera diventò una fiamma gigantesca che investì il demone riducendolo in polvere.
Elizabeth barcollò e tentò di appoggiarsi al muro ma cadde per terra.
Ogni qual volta lei avesse ucciso, tramite incubo, qualcuno avrebbe subito il suo stesso dolore. Indipendentemente che fosse un demone o un umano.
Questo era il patto che aveva fatto con Incubo, perchè lui non la tormentasse più.
In quel momento, Elizabeth, provò la sensazione di essere bruciata viva, e fu la cosa più terribile che le potesse capitare. Nonostante tutto, però, non svenne e si rialzò in piedi barcollando.
Ora mai il cavallo era sparito e lei, nonstante la vista offuscata dal dolore che provava in quel momento, cercò di tornare  alla stanza, e ci riuscì, solo che prima di entrare vomitò sangue per terra e poi aprì la porta dove assistette alla sconfitta del Gohul da parte dei loro compagni.
La luce si accese improvvisamente, accecandola quasi, -Elizabeth....cosa è successo?- balbettò Izumo appena la vide, tutti si voltarono e rimasero a bocca aperta guardando la loro compagnia malconcia. -Soltanto....qualche... problemuccio col....demone....tutto qui.- Lei provò ad apoggiarsi alla port ma e mancarono le forze così crollò a terra esanime.
Finalmente la tortura era finita.


Ok mi sono ripromessa che per il Lucca comics imparerò a ballare Take off u.u
ORA MEPPHYCHAN VI ORDINA DI GUARDARE QUESTA IMMAGINE E RIDERE, RIDERE E RIDERE!!!!
http://www.zerochan.net/690874 P.S. ho alzato il rating perchè da questo capitolo ne seguiranno alcuni abbastanza forti u.u ciò non significa che il rìprossimo lo sarà

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Capitolo 6
*** segreti mortali ***


-Oggi avrete una picola prova, ho sentito...- cominciò Mephisto senza togliere gli occhi dal giornale.
Elizabeth, in tanto, stava allegramente imburrando una fetta di pane, -Ah si.- disse lei prestando poca attenzione alle parole del padre.
-Ieri il prof Okumura mi ha riferito che le ferite che hai riportato non ti erano state inferte dal gohul....cosa è successo?- lei iniziò a sudare freddo -ahem....s-s-sono caduta dalle scale!- lui la fissò un'attimo con aria di diffidenza, ma decise di lasciar perdere.
Elizabeth aveva un segreto talmente segreto che non lo aveva mai detto a nessuno, neanche alla persona cui voleva più bene, Mephisto.
PIù tardi arrivò l'ora della prova e lei non fu messa in coppia con nessuno poichè la classe era a numeri dispari e poi anche perchè lo aveva richiesto lei personalmente.
Il conto alla rovescia era iniziato e lei non voleva permettere a nessuno di vederla nello stato in cui si era conciata ieri.
Così iniziò la perlustrazione alla ricerca del fantasma. A lei era toccata l'ala est e iniziò a perlustrarla da cima a fondo.
Nel frattempo mille pensieri continuavano ad affollarle la mente sena lasciarle pace.
Ad un certo punto entrò in un labirinto degli specchi e lì la colpì una fortissima fitta allo stomaco che la fece piegare a terra.
-Merda!- riuscì a dire prima di riprendere a tossire vomitando sangue.
Lei si mise una mano davanti alla bocca ma il sangue non cessava di uscire. Davanti a lei comparve incubo-Sei una stupida- lei sorrise beffarda -lo so-
-Usando un'attacco del genere hai firmato la tua condanna-
-So anche questo, ma se non l'avrei fatto ieri avrei comunque firmato la mia condanna presto-
-Io non posso più aiutarti, i patti sono patti e vanno rispettati-Elizabeth abbassò lo sguardo e sorrise malinconicamente -Quindi.....- le salirono le lacrime agli occhi -....per me è giunta la fine?- il cavallo scosse la testa-Non ancora, ma presto.....ti do un consiglio; non evocarmi più se non vuoi accellerare la distruzione dei tuoi organi....a meno che tu non voglia sprofondare a Gehenna prima del previsto.- Incubo sparì e lei tornò ad essere sola nella camera degli specchi.
Rimase seduta a terra a tossire sangue fino a quando non sentì una voce fin troppo familiare -C'è nessuno?- Lei si zittì " Amaimon.... " pensò rialzandosi e iniziando a cercare una via d'uscita, appoggiandosi alle pareti a specchio.
-mmm non mi piace essere ignorato, non mi piace per nulla- commentò Amaimon rompendo uno specchio per farsi strada, intanto, Elizabeth accellerò il passo.
-Buh- lei si ritrovò improvvisamente davanti la faccia di Amaimon; si prese un'infardo e, indietreggiando, andò a sbattere contro uno specchio e si accasciò a terra, riprendendo a tossire sangue.
Amaimon la guardò perplesso - che ti succede?- le chiese  gurdandola mentre tossiva sangue,-N-niente davvero...- Amaimon si avvicinò a lei quando smise di tossire e riprese a respirare regolarmente.
Lui mise in ginocchio e prese il volto della ragazza con la mano -a noi demoni piace il sangue- poi la cominciò a baciare lasciandola praticamente senza parole.
-A-amaimon, non credo che...- fu zittita da un altro suo bacio.
Se Amaimon l'avesse lasciata finire di parlare allora la frase sarebbe finita con un: " non credo che posso ricambiare... " anche se lei voleva...la ragione di tutto questo era che lei stava per morire e non voleva far soffrire troppo le persone che le volevano bene.

Ammetto che questo capitolo è corto ma mi andava di scriverlo così u.u cooomunque stavo pensando che una volta finita questa storia mi piacerebbe scriverne un'altra su Mephisto x un nuovo personaggio ( che però sarà ukeukeuke U______U) anche perchè se devo propio ammetterlo ' Make me wanna die ' non l'ho scritta benissimo e mi piacerebbe poter scrivere un'altra storia con un altro personaggio ( non so se si è capito ma a me mephisto piace, MOLTO)

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Capitolo 7
*** Un altro esame- rivoglio Amaimon ***


Era arrivato il giorno per un altro esame, questa volta però, non sarebbe stato in un vecchio dormitorio, bensì in mezzo alla foresta.
Nessuno nella classe sapeva cosa avrebbero fatto in quell'esame, ma non era quello che preoccupava Elizabeth, l'ultima missione la sua malattia aveva iniziato a deteriorare, ma non aveva detto nulla a nessuno e aveva continuato a vivere la sua vita tranquillamente, l'unico che aveva notato che qualcosa non andava era stato suo padre, Mephisto.
Ma era riuscito a raggirarlo, per sua fortuna, poi Amaimon non lo aveva più visto. Era sparito ancora, ma non se l'era presa, aveva capito che era del genere ' non capisco un cavolo di tutto ciò che riguarda gli umani' quindi non gliene importava.
Però aveva la vaga sensazione che suo padre avesse in mente qualcosa per quella notte.
-Hoy, va tutto bene?- le chiese Rin facendola ritornare sul pianeta terra -oh si assolutamente....perchè hai due zaini?- Lui sorrise tutto felice -Porto anche quello di Shura! tanto non pesa niente.- lei lo fissò come se fosse un alieno, aveva due zaini grossi quanto una casa.
-E chiamami professoressa!- disse Shura tirandogli uno scappellotto sulla testa.
Shura Kiragune era la loro nuova insegnante che diceva di avere 18 anni, anche se Elizabeth sospettasse averne molti di più, era comparsa subito dopo la loro ultima missione.
Elizabeth aveva scelto di sua spontanea volontà di non saperne molto su quella tizia, non sapeva perchè ma non le interessava affatto sapere chi fosse e da dove spuntava.
-AAAAARGHHH INSETTO!!!!
INSETTO,INSETTO,INSEEEETTTTOOOOOO!!- Shima aveva iniziato a strillare come una donnicciola impaurita davanti ad un piccolo ragnetto, aveva tirato fuori lo sprai anti insetti e lo aveva iniziato a spruzzare ovunque.
A fine giornata, tra insetti e il caldo insopportabile, arrivarono al presunto accampamento dove, le donne, iniziarono a tracciare i cerchi magici e gli uomini a montare le tende.
In somma ora che finirono di preparare tutto, e aver anche mangiato ( la buonissima cena preparata da Rin) si fece notte.
E così arrivò il momento dell'esame.
Yukio fu molto chiaro, avevano un solo fiammifero e dovevano usarlo o per accendere la fiaccola, o per mandare l'allarme di ritiro.IL problema numero uno era che c'erano solo quattro* fiaccole, quindi dolo quattro promozioni.
Così quando Yukio mandò il via sparando in aria con la sua pistola tutti iniziarono a correre in direzioni differenti.
Elizabeth corse per qualche metro, per poi invocare Incubo e salirci in groppa e dandogli l'ordine di portarla alla fiaccola più vicina.
Così iniziò a galoppare ad una velocità incredibile e facendo anche in modo che tutte quelle piccole falene non la intralciassero.
Passò parecchio prima ad arrivare alla lanterna, dove il cavallo si impuntò facendola volare contro un enorme lanterna di cemento.
-Eeeh???!! e questa sarebbe una lanterna!? io pensavo qualcosa di più piccolo! e  mo come faccio?!-
-Semplice- la interruppe una voce alle sue spalle -accendila e lei ti inseguirà dato che sei una donna, fino a prova contraria- Elizabeth si voltò di scatto e vide un ragazzo dai capelli verdi a punta, una giacchetta sgualcita, che mangiava impassibile un lecca-lecca.
-Amaimon!- lei sorrise spontaneamente, rialzandosi, metre lui si avvicinava a lei-Cosa ci fai tu  qui?- lui le accarezzò i capelli con nonchalance, poi spostò il lecce-lecca dall'altre parte della bocca con un gesto rapido della lingua -voglio giocare un po' con quel Rin Okumura, il fratellone dice che è tanto forte, bah....a me non pare propio- fece una piccola pausa per sputare il bastoncino -ah e ovviamente voglio rapirti- lei arrossì pesantemente -M-ma commeeeeee?!- esclamò istintivamente, indietreggiando, Amaimon però la seguì e le afferrò la nuca con le mani e le diede un bacio, il secondo per la precisione, da quando si erano conosciuti.
Solo che questa volta lei era nella facoltà di ricambiare, dato che la prima era distesa su un pavimento a vomitar sangue.
Quando il demone si staccò da lei la fissò per un attimo -ci sono parecchie cose che vorrei capire- disse per poi scomparire nel buio lasciando Elizabeth senza parole.
Si riprese dopo poco e si affrettò a prendere il foglietto per evocare incubo e poi il fiammifero,
Accese il fiammifero e lo buttò all'interno della torcia, poi evocò incubo mentre la torcia prendeva vita.
Elizabeth saltò sul cavallo e lo spronò a tornare al campo mentre la lanterna iniziò ad inseguirli.
Appena arrivata al campo Yukio mise il sigillo sulla lanterna e si congratulò con lei,per poi andare nel bosco in direzione di una fiaccola che aveva brillato nel cielo stellato. Elizabeth si distese sull'erba e si riposò un po'.
Dopo di lei arrivò il ventriloquo, Izumo e tutti gli altri assieme con una sola lanterna.
Sembrava tutto a posto, ma a rovinare la pace e la tranquillita fu Shiemi che, inspiegabilmente, iniziò a camminare da sola verso la foresta-Ohi,Ohi,OHI!!!- urlò Shura, ma, appena lei mise piede fuori dal cerchio,Amaimon la prese.
Shura e Rin corsero in suo soccorso e gli fu ordinato di rimanere fermi lì.
-Cosa facciamo ora?- Chiese Bon in preda al panico, ma Elizabeth non lo ascoltò non sapeva se essere preoccupata per Amaimon o per Rin, specialmente chi avrebbe aiutato?
Non disse nulla e iniziò a correre in direzione del combattimento. Non sapeva cosa avrebbe fatto una volta lì, non lo sapeva propio, ma sentiva che doveva assistere.
Ansante si fermò davanti ad una roccia dove Rin giaceva a terra e Amaimon era davanti a lui, con in braccio Shiemi che sembrava in trance.
Vide Amaimon alzare un piede come per schiacciare la testa di Rin,- Amaimon!- urlò semplicemente il suo nome, non voleva che lo facesse, Rin era suo amico....
Amaimon si voltò e la vide urlare il suo nome in un tono che non le aveva mai sentito, era disperata.
Si fermò, aveva capito che così non si sarebbe divertito doveva fallo esplodere.
Ma un petrdo gli colpì i capelli a punta, facendogleli diventare pomposi, e poi sentì una risata.
Ma quella risata era contro di lui quindi si avvicinò velocemente al tipo con
i capelli color pesca e gli tirò un forte calcio, -Shima!- quindi lasciò cadere Shiemi e prese per la gola Bon.
In tutto questo Elizabeth non riusciva ad agire perchè non voleva fare del male ad Amaimon, e non voleva che quest'ultimo facesse male ai suoi amici.
-Amaimon, lasciali in pace! vuoi me? allora prendimi!- Rin estrasse per la prima volta la spada e fu tutto cosparso di fiamme blu.
In quel momento Amaimon lasciò andare Bon e si avventò su Rin ridendo allegro.
Elizabeth si lasciò cadere a terra, fissando il combattimento che si teneva in cielo, e si vedeva che Amaimon avesse palesamente la brutta.
In tanto era arrivato anche Yukio che aveva curato Shiemi e ora se ne stavano andando, ma lei non riusciva a staccare gli occhi dal combattimento e, quando vide suo padre afferrare i due, e poi Amaimon tirargli un possente pugno sul naso tanto da farlo volare un bel po' lontano da lì, rimase ancora più ammutolita di prima.
Ma non era finita, Elizabeth sapeva quanto suo padre fosse vendicativo, dunque cosa avrebbe fatto ad Amaimon? non era molto sicura di sapere la risposta.
Vide Mephisto togliersi il cappello e sventolare il suo ombrello e far uscire da quel cappello un gigantesco orologio a cucù che prese Amaimon e lo inghiottì sparendo.
Il giorno seguente
Elizabeth si fiondò nell'ufficio di suo padre -Zioooo dove hai mandato Amaimon?!- gli chiese praticamente scaraventandolo giù dalla sedia.
Mephisto la guardò perplesso -Cosa ti importa?!.....no aspetta non mi dirai che....- Elizabeth arrossì ma non abbassò lo sguardo -dov'è!?- Mephisto la guardò serio -Non in un bel posto-
-è vivo?-
-Non saprei dirti-
-Mandami a riprenderlo, ti prego!-Mephisto la guardò scandalizzato -Cosa?non se ne parla neanche!- lei lo guardò sbalordita -è tuo fratello!-
-E tu sei mia figlia!-
-addottiva!- gli ricordò lei, Mephisto la fissò serio -questo non cambia il mio affetto nei tuoi confronti, e il posto in cui ho spedito Amaimon è un luogo pericoloso per noi demoni, figuriamoci per una ragazzina umana!-
-Ti prego lasciami andare papà! ti scongiuro! vedrai che me la caverò!- Mephisto si paralizzò, era la prima volta che la sentiva chiamarlo così, era la prima volta che si sentiva chiamato così.
Lui sospirò - e va bene, ma lascia almeno che ti dia un'arma in più- uscì dal suo ufficio e tornò con un involucro lungo.
-Questa è la spada di Incubo, così riuscirai a controllarlo meglio- disse con poca convinzione lascindogliela tra le mani.
-Grazie papi, vedrai che tornerò sana e salva!- Mephisto sorrise allegro -sicuro! se non non ti chiameresti Elizabeth Narnia Pheles- lei gli sorrise allegra.
Mephisto si tolse il cappellò e iniziò con la sua solita tiritera, per poi fare inghiottire Elizabeth dallo stesso orologio a cucù che aveva inghiottito Amaimon.



****L'angolo dell'autrice****
'serraaa era da un po' che non aggiornavo questa fic ma ero molto presa da quest'altra:
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=819758&i=1
Dunque spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto!!! =DDD alla prossima!

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Capitolo 8
*** L'inferno di Mephisto- La tana del cerbero ***


Vi consiglio di leggere questo chappo con sottofondo musicale '' This is war '' dei 30 seconds to mars

Elizabeth aprì gli occhi.
Il luogo in cui si trovava era oscuro e tenebroso, un odore acre, di morte ricopriva il terreno.
Elizabeth alzò lo sguardo e vide di essere in una grotta buia attraversata  da un piccolo ruscelletto verde. Si alzò in piedi, e studiò bene l'enorme stanza cercando di capire dove potesse esserci una via d'uscita.
Elizabeth sentì un cupo ringhio, proveniente da un unico grande buco.
-Chi sei tu?- gli chiese una voce cupa e tenbrosa, lei strinse l'elsa della spada -Mi chiamo Elizabeth Narnia Pheles-
-Perchè sei qui, misero essere umano?- gli chiese un'altra voce, sempre tenebrosa, ma aveva un timbro decisamente diverso dalla prima
-Devo salvare una persona- disse lei decisa.
-Salvare una persona dici?mmm  che coraggio, dev'essere importante per te misero umano.- Tuonò una terza voce, diversa dalle altre due.
-Potremmo avere l'onore di sapere, chi è costui a cui tu tieni tanto- chiese in tono pacato la prima voce
-Si chiama Amaimon-
-Amaimon-
-Non sarà mica....-
-IL re demone?!- dissero in coro le tre voci, Elizabeth, era tesa e pronta a scattare, la mano stringeva sempre più la spada, tanto che le nocche erano tutte bianche.
-Si lui- le tre voci risero
-Sempre più audace umana, ci piaci!- tuonò divertita la prima voce.
-Ma noi, abbiamo il compito di impedire il passaggio a chiunque -
-A meno che non superi la prova- concluse la terza voce.
Elizabeth se l'era immaginato, ma era pronta a tutto pur di salvarlo.
-Cosa devo fare?-
-Uccidi cento chimere- UN'enorme bestia si mostrò a lei.
Era un gigantesco cane con tre teste che la fissavano minacciosamente dall'alto, un cerbero.
-qualunque cosa pur di arrivare a lui- disse in tono deciso lei.
Le tre teste risero -Dunque, che inizì la sfida!-
Da dietro cerbero sbucarono tre chimere dall'aria minacciosa.
Elizabeth respirò profondamente, chiuse gli occhi ed estrasse la spada. La spada lampeggiò appena la estrasse e un nitrito si spanse nell'aria.
Si mise in guardia  e aspettò che la prima chimera partisse all'attacco e le tranciò di netto la testa. Poi, con un notevole salto, salì sulla seconda e le trapassò il cranio da parte a parte,la mal capitata mugulò cadendo a terra, senza vita.
SI avventò sulla terza, uccidendo anch'essa e poi subito un'altra che le si era lanciata addosso da dietro.
Andò avanti a menar fendenti uccidendo chimere a più non posso, quando sentiva che non poteva farcela allora pensava ad Amaimon, e questo le dava forza per andare avanti.
Sentiva la stanchezza addosso, ma se avesse esaurito la forza fisica avrebbe usato quella mentale, se fosse finita anche quella, avrebbe lottato con la sua forza spirituale.
Non le restava poi tutto quel tempo per vivere, ma non voleva morire, non prima di aver raggiunto lui.
Il terreno era sparso di sangue e i cadaveri delle chimere erano tutt'intorno a lei, ed Elizabeth, nel mezzo, cercava di riprendere fiato continuando a tossire sangue.
Cerbero uscì nuovamente dal buco.
-Notevole.Ma la tua forza vitale è debole. Sei sicura di voler andare avanti?- Lei alzò lo sguardo affaticata -assolutamente si-
-Allora lascia che ti curiamo queste ferite in modo che tu possa continuare questo tuo rischioso viaggio.- Il cerbero si avvicinò e allora la seconda testa parlò.
-Sei la prima ad entrare in questo inferno con tutta questa tenacia. Speriamo che tu possa farcela nel tuo cammino.-
Lei sorrise -Grazie mille- gli disse e, dopo che la curarono, si rimise in viaggio, alla volta della prossima prova.



*_____*L'angolo dell'autrice*____*
Forse è un po' cortino come capitolo ma spero vi sia piaciuto lo stesso u.u  se avete domande da fare prego recensire e io sarò ben contenta di rispondervi ^^

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