La ragazza e Il demone di Mepphychan (/viewuser.php?uid=132712)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La storia di Elizabeth Narnia Pheles e di Sailor Moon con la spada ***
Capitolo 2: *** Al sovrano piacciono i dolci ***
Capitolo 3: *** Karaoke yaaay ***
Capitolo 4: *** Naked time 8D ***
Capitolo 5: *** Esami, patti e torture ***
Capitolo 6: *** segreti mortali ***
Capitolo 7: *** Un altro esame- rivoglio Amaimon ***
Capitolo 8: *** L'inferno di Mephisto- La tana del cerbero ***
Capitolo 1 *** La storia di Elizabeth Narnia Pheles e di Sailor Moon con la spada ***
Finalmente era iniziato il nuovo anno
alla True cross accademy, cosa che mandava letteralmente in
escandescenza Elizabeth, la quale, saltellava allegramente in giro per
le strade della cittadella accademica.
Al contrario di tutti gli studenti, però, lei non portava
l'uniforme. Ma non perchè non poteva permettersela, anzi
aveva molti soldi e godeva più privilegi di chiunque altro
all'interno di quell'accademia, la ragione?
Beh molto semplice. Lei era la figlia addottiva del preside.Il suo nome
completo era Elizabeth Narnia Pheles.Il secondo nome glielo aveva dato
perchè in quel periodo della sua vita, il preside, stava
leggendo le cronache di Narnia ed era risultato piacergli molto come
libro.
Tornando alla ragione per cui lei non indossava l'uniforme era che
aveva una certa mania per il differenziarsi dalle persone.
Più precisamente indossava un cappotto viola e sotto una
maglietta color crema e una gonna rosa.
La ragazza si dirigeva verso la struttura principale dell'accademia
dove si stavano drigendo tutti.
Una volta arrivata si sedette di fianco ad un ragazzo dai capelli neri,
occhi azzurri e a tracolla aveva una spada.
Lei continuò a fissarlo di sottecchi per tutto il tempo con
la paura che il ragazzo potesse estrarre la spada e ammazzare tutti, da
un momento all'altro.
Una volta che tutta la noiosissimissimissima conferenza del
ragazzo che era salito sul palco, che in pratica raccontò la
storia della sua vita che suonò ad Elizabeth come un invito
ad entrare nel mondo dei sogni, Tutti si alzarono e , da brava stalker
seguì il ragazzo con la spada.
Giusto così, per curiosità.
Un professore iniziò ad accompagnarli per tutta la scuola,
ma lei se ne infischiò. Conosceva tutto di quel posto.
Così passò il tempo a tirarsi storie sul ragazzo
con la spada, arrivò persino a pensare che il ragazzo poteva
trasformarsi in Sailor Moon. Appena se lo immaginò
scoppiò a ridere silenziosamente. Una volta finito il tour
il professore invitò i ragazzi ad andare nei rispettivi
dormitori e fu così che fu costretta a lasciare Sailor Moon
con la spada.
Uscì dall'edificio scolastico e , al posto di andare al
dormitorio come aveva indicato il professore, estrasse una chiave dalla
tasca e cercò un posto abbastanza appartato, per evitare di
essere beccata mentre andava al corso di esorcismo.
Il corso di esorcismo non era un corso comune a tutti gli altri, era un
corso riservato alle poche persone che erano a conoscenza
dell'esistenza dei demoni.
Trovò una porticina appartata e infilò la chiave
nella serratura, aprì la porta e si
ritrovò in un corridoio rosso con delle colonne gialle e
verdi con delle decorazioni arancioni.
Si diresse nella classe 1106,le fu difficile trovarla
perchè, inanzi tutto, il numero era semi cancellato e poi
anche perchè le porte erano tutte uguali. Nere con delle
decorazioni verdi sopra.
Quando finalmente trovò la classe entrò senza
troppi problemi senza neanche guardare chi ci fosse lì
dentro.
Il suo occhio, però, ricadde solo su una persona. Sailor
Moon con la spada era lì. E in mano teneva un cane color
lilla/rosa.
Lei sorrise, ma non a Sailor Moon, bensì al cane il quale,
scondinzolò e le fece l'occhiolino.
Lei si sedette vicino a lui e, con disinvoltura, iniziò ad
accarezzare il cane.
Non dovettero aspettare molto prima che dalla porta entrasse il
professore.
" noooo il tipo soporifero!!! " si disse lei sbuffando mentre il
giovane ragazzo dai capelli marroni come i suoi entrava.
Poggiò la valigetta sulla scrivania, si sistemò
gli occhiali sul naso -Buongiorno, sono Yukio Okumura e sarò
il vostro insegnante.- " bene, almeno ora so chi è che mi
causerà il sonno " pensò Elizabeth sorridendo
beffarda.
-Y-Yukio?!- Sailor Moon si era alzato di scatto e il cane era sceso
dalle sue gambe per posizionarsi su quelle della ragazza.
Elizabeth osservò allegra la scena accarezzando
distrattamente il cane.
-Io ho la vostra stessa età ma ho finito i miei studi sue
anni fa- Sailor Moon si sedette e il cane parlò -lui
è l'esorcista più giovane che esista.-
-chi di voi non ha ancora ricevuto la ferita spirituale?-
continuò il professore, tre persone alzarono la mano. -Bene.
Ora eseguiremo il rito della ferita spirituale. Solitamente questa
classe è vuota ed è diventata un nido
di goblin.- una ragazza da dietro guardò spaventata il
professore -eeeh? ma saremo al sicuro??- lui sorrise tranquillo -non vi
preoccupate, i goblin sono demoni piuttosto buoni e non hanno
chissà quale potere speciale.- Tirò fuori una
fiala di sangue marcio e, Sailor Moon si alzò di nuovo- Hey,
Yukio!-
-Cosa c'è? sei in classe cerca di mantenere la calma- ma
Sailor Moon non gli diede retta e si alzò andando da lui e
facendogli cadere la fialetta del sangue.
Un odore disgustoso si espanse per tutta la classe e, ben presto
arrivò il primo demone. Il professore sparò
prontamente e fece uscire tutti tranne Sailor Moon.
///
Più tardi dopo che i fratelli Okumura avevano chiarito e la
lezione era finita Rin se ne era andato con Mephisto all'esterno della
struttura scolastica.
Il preside si ritrasformò nella sua forma originale.
-aaaah direi che come primo giorno non c'è male, vero
Okumura-kun?- Rin si limitò a sbuffare.
-Zioooooo!!!- una ragazza volò sulla schiena di Mephisto
abbracciandolo forte. Rin sgranò gli occhi,
stupito -Oh, guarda un po' Elizabeth!- disse mephisto sorridendo.
La ragazza si staccò dalla schiena del preside e lui, le
mise una mano sulla spalla.
-Rin voglio presentarti mia figlia (adottiva) Elizabeth-
Elizabeth era stata abbandonata praticamente subito dopo essere nata,
in una foresta che pullulava di demoni,e per l'appunto, fu trovata da
un Goblin che decise di allevarla.
Crebbe asieme al goblin fino all'età di sei anni.
In quei sei anni di vita imparò ad usare l'istinto animale
presente in ogni essere umano, che però viene normalmente
represso per diventare persone civili. Aveva imparato a saltare da un
ramo all'altro, arrampicarsi, orientarsi, aveva imparato un sacco di
cose legate alla botanica; a riconoscere i fiori, le erbe, i funghi e
tanto altro ancora.
Ovviamente aveva imparato anche a difendersi dagli attacchi dei demoni
che volevano divorarla.
Aveva vissuto nel modo più primitivo in assoluto fino a
quando non incappò in due esseri umani.
Elizabeth avrebbe ricordato quel giorno per sempre.
Il primo aveva i capelli bianchi e un pizzetto ed era vestito tutto di
nero, il secondo aveva i capelli viola e anche lui un pizzetto solo che
era vestito di bianco.
-ooooh Mephisto guarda! una bambina!-aveva detto il primo strattonando
l'altro tizio,che, nel frattempo stava leggendo un libro.
-La pianti!? a me i bambini non piacciono!!!- disse il secondo,
nervoso, il primo scoppiò a ridere per poi allungare una
mano verso di lei.
Elizabeth gli morse la mano, ma sentì che il sapore era
schifoso, così rinunciò a cacciarlo
però non allentò la presa, lo vedeva come un
nemico e gli avrebbe fatto del male finchè non l'avesse
lasciata in pace.
-Argh!!!!- gemette iniziando a scuotere la mano -che dolooooreee!!!!-
il secondo rimaneva chino sul libro a leggere senza badare a quello che
succedeva.
A furia di agitare la mano, la bambina perse la presa e volò
tra le braccia del tizio vestito di bianco.
Era stato un attimo.
I due si erano guardati a lungo. Elizabeth stava esaminando bene che
aveva davanti e sentiva che quella persona aveva l'odore di un demone,
come quello che l'aveva cresciuta.
Lei, incuriosita dal tipo, aveva allungato una mano fino a toccargli il
pizzetto, accarezzandolo accuratamente per vedere se poteva farle del
male.
Il tipo vestito di bianco non aveva reagito ed era rimasto fermo
immobile assieme al primo che li fissava incantato.
Avevano gli stessi occhi azzurri, però i capelli di erano
marroni e non viola come quelli del secondo.
Dopo che Elizabeth aveva capito che il pizzetto non le faceva niente
iniziò a tastare tutta la faccia.
Una volta che ebbe studiato bene il volto della persona che aveva
davanti sorrise e si accocolò tra le sue braccia
addormentandosi.
Il primo scoppiò a ridere -ahahaha sembrate padre e
figlia!!! ahahaha- il secondo lo aveva fissato malissimo.
Solo dopo scoprì che il primo si chiamava Shiro Fujimoto e
il secondo Mephisto Pheles.
Mephisto aveva in fine deciso di tenerla, non per compassione o
tenerezza, ma perchè lei non si staccava più da
lui.
All'inizio Mephisto non sapeva propio come comportarsi e ci volle
parecchio tempo per educarla come si doveva, e questo lo
seccò parecchio.
Poi però si era detto " se questa ragazzina la devo crescere
ed educare io, allora lo posso fare a modo mio! " e si
può soltanto immaginare come la educò.
Inanzi tutto le insegnò a leggere manga e giocare ai
videogames, a mangiare dolci ( eeeh già c'è una
vera e propia cultura dietro ai dolci!!)e un sacco di altre cose
piuttosto bizzarre.
Inizialmente voleva chiamarla Narnia ma la bambina gli
rifilò un morso su una mano così
rinunciò; così la chiamò Elizabeth
Narnia Pheles, che secondo lui suonava benissimo.
Un'altra delle cose che insegnò ad Elizabeth fu quella di
chiamarlo zio e non papà perchè lo faceva sentire
vecchio.
Elizabeth aveva sempre vissuto con Mephisto nella True cross accademy e
ogni tanto fujimoto li andava a trovare.
In somma aveva sempre vissuto benissimo, ed era stata educata
all'esorcismo fin da quando era stata trovata in quel bosco.
TG ANEEEEE
We bella gente!!! sono tornata con una nuova fic >.<
è vero mancano ancora due capitoli alla fine di Make me
wanna die ma dato che nessuno aggiorna non li posso mettere (si li ho
già scritti >.<) spero che questa storia vi
piaccia, lo so che il primo capitolo è sempre il
più noioso ma vedrete che già dal prossimo
vedrò di andare su una linea più attiva u.u
Per oggi è tutto arrivederci al prossimo chappo!!
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Capitolo 2 *** Al sovrano piacciono i dolci ***
Era passata una settimana dall'inizio
della scuola e, perciò dall'inizio delle lezioni.
Elizabeth aveva avuto occasione di stringere amicizia con la maggior
parte delle persone nel corso di esorcismo , anche con Sailor Moon che
aveva scoperto chiamarsi Rin, tranne con due persone.
Uno aveva ipotizato fosse un ventriloquo o un appasionato di pupazzi,
l'altro era una incapucciato che aveva rinominato dissennatore.
Quel giorno entrò in classe il professor Okumura con dei
fogli in mano -La prossima settimana faremo un ritiro di studio, vi
prego di scrivere su questi fogli se volete partecipare si o no, questo
ritiro vi servirà per passare l'esame di esquire.-
Iniziò a girare per la classe distribuendo i fogli.
Rin lesse velocemente -cos'è un Meister?- chiese accigliato,
Elizabeth ridacchiò -è il tipo di esorcista che
si vuole diventare.-
-eeeh??! ci sono dei tipi di esorcisti??-
-Si- continuò Konekomaru -ci sono i
Knight(cavalieri)dragoon(dragone)Tamer(domatori) doctor(dottori) e
aria.-
Rin si unì ai ragazzi e iniziarono a parlare ridendo e
scherzando.
Vicino ad Elizabeth arrivò Shiemi -Rin sembra propio
divertirsi...- mormorò lei, Elizabeth le sorrise - non
esistono bestie più primitive e stupide degli uomini, solo
loro riescono a capirsi- le sussurrò nell'orecchio
-approposito, tu cos scegli?- le chiese gentilmente, Shiemi
arrossì e si agitò -b-beh, n-non lo so
ancora...T-tu invece- Lei si fece dubbiosa -penso Knight e Tamer...-
Dopo aver conpilato i fogli e averli restituiti a Yukio passarono alla
lezione seguente.
Come insegnante c'era il professore Neuhaus, nome che Elizabeth non
aveva ancora imparato, il quale tracciò un cerchio sul
terreno -Ora evocherò un demone.
Sono poche le persone che ci riescono, per evocare un demone
è necessaria una forte forza spirituale e un sacrificio di
sangue.- Si alzò la manica della giacca e si
tagliò facendo cadere delle gocce di sangue sul cerchio poi
pronunciò delle parole e dal cerchio venne fuori un coso
orrendo.
" dio quanto puzza! se devo evocare un coso del genere....bleah! ma
anche no!! " si disse Elizabeth cercando di mantenere una faccia
sorridente.
-Vediamo se ora ci riuscite, pungetevi con l'ago e versate il vostro
sangue sul foglietto che vi ho dato.-Iniziò la ragazza con i
capelli viola evocando due volpi bianche, poi Shiemi che
evocò un green man tenerissimo e poi, fu il turno
di Elizabeth.
Si schiarì la voce, - Riscuotimi i sogni- disse
semplicemente.
Dal pezzo di carta uscì un Incubo* nero con gli occhi rossi,
la coda e la criniera e i peli sugli zoccoli erano di un fuoco blu.
Il cavallo demoniaco nitrì, mentre gli altri guardavano il
cavallo affascnati -Un incubo....complimenti signorina Pheles- disse
Neuhaus sorridendo.
-Quest'anno ci saranno parecchi domatori! bene, i domatori sono
fondamentali, ma ce ne sono sempre troppi pochi.
Per essere un buon domatore bisogna avere una grande fiducia in se
stessi altrimenti il vostro demone vi attacherà.
Se questo accadesse distruggete il foglio o il cerchio con cui avete
evocato il demone così che scompaia-
Una volta che la lezone finì Elizabeth si
avvicinò a Shiemi -che carino che era il tuo green man!-
Shiemi arrossì di nuovo -aaah grazie!!a-a-a-anche il tuo
cavallo era molto bello- lei sorrise gentilmente e continuò
a chiacchierare con Shiemi per il resto della giornata.
Una volta che tornò a casa sua si diresse spedita in camera
dove fece i compiti e poi passò la serata a giocare al ds.
Dopo un'oretta si annoiò e decise di fare un esperimento.
Avrebbe provato ad evocare incubo in latino.
Inanzi tutto prese un gessetto e disegnò il cerchio per
terra, poi, tutta emozionata, si punse il dito e si schiarì
la voce -Colligit..... reges.....Vitas.... terrae...??- " Colligit* " e
" Vitas* " li disse piano mentre " Reges* " e " Terrae* " lo disse a
voce alta.
Il cerchio si illuminò e iniziò ad uscirne un
corno verde. " ohoh...mi sa che ho sbagliato qualcosa....d'altronde che
potevo aspettarmi?! io il latino non lo so.... " dopo poco dal cerchio
era uscito un ragazzo affiancato da un goblin.
Il ragazzo aveva i capelli verdi e gli occhi gialli ed era vestito con
una camicia e un lungo cappotto marrone rovinato sul fondo.
I due si guardarono. -Ahemm...- iniziò Elizabeth vagamente
in imbarazzo -tuuuu chi saresti?-
Lui la guardò abbastanza male -io sono Amaimon il re della
terra.-
Quando Amaimon era stato evocato si era abbastanza alterato; tutti gli
esorcisti che lo avevano evocato per cercare di comandarlo erano finiti
male. Tutti morti di una morte atroce e lenta, lo avevano pregato
spesso di infierirgli il colpo di grazia, ma lui no, aveva
semplicemente continuato a torturarli tagliando parti dei lori poveri
corpi.
Quando era emerso dal pavimento della stanza la prima cosa che lo colpi
fu l'odore. IL dolcissimo, e buonissimo, odore che pervadeva la stanza.
Poi aveva guardato la ragazza d'inanzi a lui. Aveva dei lunghi capelli
color marrone scuro, gli occhi azzurri come suo fratello.
Si erano fissati a lungo prima che lei gli chiedesse chi fosse; lui la
guardò scocciato, non sopportavala gente che non sapeva cosa
faceva -io sono Amaimon il re della terra-.
Normalmente, quando le persone sentivano il suo nome, gli gelava il
sangue nelle vene, o scappavano via terrorizate.Normalmente
però.
Alla ragazza brillarono gli occhi e in un attimo prese la mano del
demone -Il re della terra???!! oooh che onore! io sono Elizabeth
Pheles- tralasciò il suo odiatissimo secondo nome.
Amaimon era perplesso, perchè quella ragazzina non stava
scappando? perchè non implorava pietà ai suoi
piedi? perchè era così emozionata nel vederlo??
Però poi gli lasciò andare la mano e
arrossì -a-ah, scusami se ti ho evocato devo aver sbagliato
formula...ma d'altronde io non so il latino ahaha- lei
scoppiò in una risata imbarazzata ma ad Amaimon gli era
saltata in mente un'altra domanda. Perchè aveva cambiato
colore il suo volto?
Amaimon si avvicinò incuriosito alla ragazza e....di nuovo
quell'odore di dolce che a lui piaceva tanto.
Questa volta però era più forte e intenso,
così le prese una ciocca di capelli e l'avvicinò
al suo naso; la ciocca profumava di caramella. Lui chiuse gli occhi
lasciando che quell'odore gli attraversasse tutto il corpo.
Elizabeth diventò rossa come un peperone, e , quando Amaimon
riaprì gli occhi, la fissò ancora più
incuriosito di prima; il suo volto aveva cambiato colore un'altra volta.
-Hai un buon odore...-disse lui fissadola negli occhi, Elizabeth non
resse per molto il suo sguardo e, dopo un po', abbassò gli
occhi -ti....ti piacciono i dolci?- gli chiese, sempre in imbarazzo.
Lui la guardò sempre più incuriosito -mmm si
perchè?- lei sorrise e si alzò dirigendosi verso
il cassetto della sua scrivania.
Lo aprì e ravanò dentro per qualche secondo, poi
tirò fuori un sacchetto e tornò dal re demoniaco.
si sedette davanti a lui e rovesciò il contenuto del
sacchetto sul pavimente; dal sacchetto uscirono un sacco di caramelle
-serviti pure!- disse lei sorridendo soddisfatta, Amaimon non se lo
fece ripetere due volte e prese alcune caramelle e se le mise in bocca.
Mentre masticava continuava a fissare la ragazza che, anche lei,
mangiava più educatamente le caramelle.
-Perchè non scappi via da me?- chiese lui ad un certo punto,
lei lo fissò perplessa -beh, io ho sempre vissuto con i
demoni...non mi faccio poi così tanti problemi- neanche
questa risposta, però riuscì a soddisfare le
curiosità del re demone.
Mangiarono silenziosamente tutte le caramelle del sacchetto -beh,
è vero che io ti ho evocato, ma non vorresti tornare a
Gehenna?- gli chiese educatamente -con me il trucco di cancellare il
cerchio non funziona.- lei lo fissò perplessa -se
così fosse io starei usando la tua energia e tu saresti
stramazzata a terra già da un bel po'- Amaimon si diresse
verso la finestra e l'aprì -beh grazie di tutto, io vado, ci
vediamo!- Lui saltò fuori dalla finestra e andò
via, Elizabeth, invece, rimase per un attimo imbambolata a fissare la
finestra.
Lei aveva evocate il re della terra Amaimon.
Lei lo aveva lasciato andare a zonzo per l'accademia.
" io sono un'idiota... "
*Incubo: cavallo
dell'oltretomba
*sarebbe teoricamente la frase che dice in italiano solo che ho
aggiunto reges terrae cioè re della terra ;P
Dunque eccoci al secondo capitolo e noto con piacere che già
due persone seguono questa storia *W* grazie infinite!
E poi....beh, poi c'è Dark dream che rimarrà
sempre lui XD grazie mille per la recensioneee XDDD
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Capitolo 3 *** Karaoke yaaay ***
Elizabeth aveva passato la notte quasi
insonne per la cazzata esorbitante che aveva fatto. Aveva escluso
subito di andare da suo padre e dirgli tutto, l'avrebbe scorticata viva
come minimo, così aveva deciso di lasciar perdere, ma poi si
era detta: e se fa male a qualcuno? è pur smpre uno degli
otto re demoni.
Così era rimasta sveglia fino alle tre del mattino, poi si
era assopita.
Venne svegliata il mattino seguente dal suo cane che saltò
sul letto dove inizò a leccarla. -aaah smettila
antoniette!!- disse lei alzandosi dal letto, guardò l'ora.
7:30......-OH MIO DIO MA è TARDISSIMO!- escalmò
lei volando giù dal letto e iniziandosi a vestire,
frettolosamente.
Una volta lavata e vestita uscì di casa e tirò
fuori la chiave con la quale aprì la porta per poi
ritrovarsi direttamente in classe.
Con suo grande stupore la classe era vuota, c'erano soltanto tre
ragazzi.Lei li salutòe andò a sedersi nella
penultima fila.
I tre ragazzi la fissarono in silenzio e poi iniziarono a parlottare
fra di loro.
Elizabeth si era seduta vicino alla finestra e continuava a guardare
fuori in speranza di vedere il re demone che aveva liberato la sera
prima.
-hemm- una voce flebile la face ricadere nel mondo reale, lei si
voltò e si ritrovò davanti uno dei tre ragazzi.
Quello più magrolino.....se si ricordava bene si chiamava
Konekomaru -Tu sei Konekomaru, giusto?!- chiese lei sorridendo, lui
annuì e ricambiò il sorriso - Senti io e i miei
due amici pensavamo che, prima del ritiro di studio, sarebbe bello se
uscissimo una sera tutti in sieme...ora lo dico solo a te
perchè ci sei solo tu però quando arriveranno
anche gli altri glielo diremo anche a loro-
-Uuuuh sembra un'idea magnifica! secondo me sarebbe propio bello farlo-
lui sorrise sollevato, come se si fosse tolto qualcosa e
tornò dagli altri tre che, nel frattempo, erano rimasti
zitti, zitti a fissarli -Ah comunque- iniziò lei facendoli
voltare tutti e tre di nuovo -anche se sono la figlia del preside non
vi mangio mica, rimango pur sempre una ragazza- i tre la guardarono
sorpresi, per poi abbandonarsi ad una risata.
Mentre Elizabeth stringeva amicizia coi tre dell'ave Maria, seduto sul
ramo di un albero c'era Amaimon che si rigirava in bocca un chupa-chupa
fissandola.
-Amaimon, vorrei tanto sapere cosa stai facendo qui.- non si
girò neanche a guardare Mephisto, che nel frattempo, era
arrivato volando col suo ombrello.
-Perchè il viso delle persone diventa rosso?-
iniziò lui, Mephisto lo guardò sconcertato,- ma
che razza di domande sono?! beh gli umani arrossiscono quando sono in
imbarazzo- Mephisto provò a guardara cosa stava fissando con
tanta curiosità e quando vide Elizabeth che parlava con
altri ragazzi, gli lanciò un occhiataccia -Beh, cosa vuoi da
mia figlia?- gli chiese sgarbatamente senza tralasciare quella nota di
cattiveria nella voce.
Amaimon non rispose ma continuò ad osservare la ragazza che
stava seduta sul banco parlando con tante persone.
Amaimon non si mosse mai da quell'albero per tutta la durata delle
lezioni, se lei si spostava lui la seguiva, spostandosi da un ramo
all'altro.
Poi arrivò la fine delle lezioni e i ragazzi uscirono tutti
dall' edificio scolastico.
-Allora dove andiamo?- chiese Rin, mettendosi le mani dietro la testa,-
mmmmm, che ne dite del Karaoke? io so dov'è!- tutti
fissarono Shima perplessi, come faceva a sapere dov'era il Karaoke??
Nonostante questo dubbio lo seguirono fino ad arrivare in un locale e
si sistemarono in una stanza dove c'erano dei divani, poltrone, delle
belle finestre ampie( che aprirono giusto per far entrare aria e alla
quale si affacciò Amaimon), un televisore e quattro
microfoni.
-Bene, chi comincia?- azzardò Bon, però, tutti
rimasero zitti, e si fissarono imbarazzati, fin chè
Elizabeth si fece avanti - e dai, per questa volta sarò la
prima!- disse arrossendo un po'.
Guardò un attimo i cd e poi ne inserì uno.
La musica iniziò e lei si posizionò davanti al
microfono e poi iniziò la canzone( chi vuole sentirla
è al fondo della pagina) -Hello again, friend of a friend I
knew you when.- ad Amaimon, che era affacciato alla finestra,
gli cadde il chupa-chupa dalla bocca.
-Our common goal was waiting for the world to end- anche gli altri
presenti in quella stanza rimasero letteralmente a bocca aperta.
-Now that the truth is just a rule that you can bend
You crack the whip
Shape-shift and trick
The past again
I'll send you my love on a wire
Lift you up every time
Everyone, ooh
Pulls away, ooh
From you
Got balls of steel
Got an automobile for a minimum wage
Got real estate, I'm buying it all up in outer space
Now that the truth is just a rule that you can bend
You crack the whip
Shape-shift and trick
The past again
I'll send you my love on a wire
Lift you up every time
Everyone, ooh
Pulls away, ooh
It's a mechanical bull at number one
You'll take a ride from anyone
Everyone wants a ride
Pulls away, ooh
From you- finì la canzone e lei si voltò e le si
parò davanti lo splendido panorama di tutti i presenti
rimasti a bocca aperta per la performance.
-Beh?- chiese lei divertita, -diavolo se sei intonata!- disse Bon, lei
iniziò a giocherellare con una ciocca di capelli -mmm lo so,
adesso però voglio sentire uno di voi!- disse
ridacchiando.
Shima si alzò - vado io ora!- andò verso i dischi
e scelse una canzona che si rivlò essere I'm too sexy for my
shirt( posto il link anche di questa a fondo pagina n.d.a.).
La cosa divertente non fu come la cantò, ma come la
ballò; praticamente, all'inizio sculettava soltanto facendo
strani gesti poi andò da Izumo e iniziò a far il
cretino con lei, e poi lo fece semplicemente con tutti.
Uno dopo l'altro cantarono facendo i cretini più che mai,
poi iniziarono i duetti ( il duetto di Shima e Bon che cantavano stand
by me, oppure Elizabeth e Rin che cantavano la sigla di dragon ball)e
poi così via.
Arrivò la sera ed Elizabeth fu la prima ad andarsene
poichè era stanca. Mentre camminava per le vie deserte della
cittadella accademica fu presa da dietro da una mano che le
tappò la bocca - canta per me- lei ci mise un po' a capire
che era Amaimon ad averla afferrata.
Lei riuscì a liberarsi dalla mano del demone, -eh?-
arrossì nel sentire la richiesta.
Lui la fissò - lo stai facendo di nuovo....-
mormorò, lei lo fissò accigliata -c-che cosa?-
-arrossendo, cosè che ti imbarazza tanto?- lei
indietreggiò di un passo -b-beh non lo so...- lui la
fissò ancora incuriosito, poi la prese in braccio e
iniziò a saltellare per gli alberi.
-M-ma che fai?- balbettò Elizabeth, -Ti porto in un posto
abbastanza isolato, così non ti vergognerai più-
rispose Amaimon -m-ma il problema non è
questo....-mormorò lei.
Arrivarono sulla punta di un pendio da dove si poteva godere di una
visuale strabiliante della true cross accademy illuminata dalla luna.
-Canta per me- ripetè Amaimon avvicinandosi alla ragazza,
lei sospirò e si sedette appoggiando la schiena ad un
albero, Amaimon, invece, si sdraiò poggiando la testa sulle
sue gambe.
Elizabeth pensò a quale canzone poteva cantare e poi gliene
venne in mente una.
-If you look at the palace, you can see the dance
Of the black-haired purple-robed shrine maiden ready for her chance
If you look at the palace, you can see the dance
You can see the navy night and the blazing golden fan
Look into the sake cup, and then you drink the moon
On top, the fan is placed, it will be captured soon
If you look at the palace, you can see the dance
Of the black-haired purple-robed shrine maiden ready for her chance
If you look at the palace, you can see the dance
You can see the navy night and the blazing golden fan
Look into the sake cup, and then you drink the moonOn top, the fan is
placed, it will be captured soon
I stare into her blazing scarlet eyes
And now I have taken out my favorite silver knife
My objective is to kill, she'll never live again
Is this why I must kill this black-haired shrine maiden?
I stare at the man with my furious scarlet eyes
And now I have taken out my own silver knife
I will make his breath stop, he will never live again
Somewhere in the night I hear a maddened raven
Look into the sake cup, and then you drink the moon
On top, the fan is placed, it will be captured soon
Gaze up into the moonlight, and play its melody
The dancing silver sword up in the air is flying free
My own blood dyes my skin, the crimson spreads across
What a lovely flower, yet, I feel like I have lost
Gaze up into the moonlight, and play its melody
The dancing silver sword up in the air is flying free
I watch as his dark blood hits his skin and runs along
Somewhere in the night, a maddened raven sings its song
Searching in the darkest shadows, doing what they say
For half a second, purple robes flash as they steal away
The scent of his spilt blood is a lovely sweet perfume
A purple flash shows in the shadows, then it is consumed
In a sparkling brocade, the moon gives off pure light
In its madness, it will rise and it will start to fight- Amaimon,
mentre lei cantava, chiuse gli occhi per ascoltare meglio,
finchè lei non finì.
-Ancora- disse lui senza riaprire gli occhi,-no- disse Elizabeth
esausta, lui si rialzò e la fissò negli occhi
-perchè no??-
-Perchè sono stanca- rispose lei appoggiandosi sulle spalle
del demone; le bastò chiudere per un secondo gli occhi che
cadde addormentata su di lui.
Amaimon rimase fermo per un po' poi la prese in braccio e riprese a
saltare per gli alberi fino ad arrivare a casa della ragazza, dove
entrò e la sistemò sul letto.
1° canzone: http://www.youtube.com/watch?v=-jMruFHTwrY
2°canzone: http://www.youtube.com/watch?v=39YUXIKrOFk
Canzoe che Elizabeth canta ad Amaimon :
http://www.youtube.com/watch?v=zjmJwSwE8ng&feature=channel_video_title
Dunque spero che anche questo capitolo piuttosto noioso vi sia piaciuto
ma dato che ora ho sonno vado a dormire, nootttee!
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Capitolo 4 *** Naked time 8D ***
Finalmente era arrivato il grande
giorno del ritiro di studio, dove tutta la classe si sarebbe ritrovata
nel dormitorio dei fratelli Okumura.
Ma chissenefrega, piuttosto, spostiamoci nello studio del preside, dove
era in compagnia del demone re della terra Amaimon.
Quest'ultimo si stava dondolando su una sedia mordicchiandosi l'unghia
del pollice.
-Si può sapere che cavolo hai? è da quando sei
arrivato che continui così!!- Disse Mephisto esasperato
lanciando con rabbia la penna sul tavolo.
-Mi chiedevo, cos'è questa strana sensazione che sento
dentro ogni volta che la vedo....- Mephisto lo guardò
perplesso -vedi chi?- Amaimon non lo ascoltò e
andò avanti a pensare ad alta voce- sarà il suo
profumo dolce?nono, i suoi occhi....nonono.....i suoi
capelli....naaaah-Mephisto continuò a fissarlo confuso, poi
gli balenò un'idea e immediatamente si avventò
sul fratello prendendolo per il colletto della giacca -Hey, momento,
momento, momento.....non starai mica parlando della mia adoratissima
Elizabeth?!-
-si, io sto parlando di lei...- rispose Amaimon con nonchalance, mentre
Mephisto stava per disintegrarlo, ora capiva molte cose.
-mmm ma non capisco, è come se lei avesse paura di me....ma
perchè io ci tengo tanto a lei?- Mephisto lascò
andare il fratello - è semplice tu provi qualcosa per lei,
il fatto che lei abbia paura di te è piuttosto logico, tu
sei uno dei demoni più potenti esistente.-Amaimon
incrinò la testa -sentimenti?- Mephisto ridacchiò
scuotendo la testa rassegnato -aaah non sai propio niente tu! i
sentimenti sono delle sensazioni che si provano verso una persona. Ce
ne sono molti di sentimenti, perchè no ti leggi un bel libro
riguardo a questo argomento?!-
-mh lo farò-.
Ora torniamo al raduno delle giovani matricole che oramai erano tutte
dentro il dormitorio e avevano appena finito le loro prime tre ore di
studio.
In quelle tre ore di studio Elizabeth aveva stretto amicizia con le tre
ragazze.
-Io vado a farmi un bel bagnetto- disse Elizabeth stiracchiandosi,
Izumo le sorrise -magari dopo ti raggiungiamo anche noi- lei
annuì e si avviò verso il bagno che
trovò dopo poco.
Entrò e si spogliò per poi mettersi un
asciugamano attorno al corpo. Fece un bel respiro profondo per poi
sorridere allegramente.
Un rumore. Un rumore proveniente dalla vasca da bagno le
smorzò il sorriso. Lei, con molta fifa, andò
verso la porta che la separava dalle vasche. L'aprì moooolto
lentamente e vi trovò Amaimon, nudo.
-M-ma che ci fai tu qui????nudo per giunta!!!- il suo volto divenne
rosso in un istante, era la prima volta che vedeva un uomo nudo, con un
bel fisico.
Amaimon inclinò la testa di lato e alzò la coda
-perchè continui ad arrossire?- lei chiuse istantaneamente
gli occhi indietreggiando -ma che domande?! mi sembra abbastanza ovvio
che ad una ragazza non ci si presenta nudi!- sentì qualcosa
sfiorarla e riaprì gli occhi; ora Amaimon era davanti a lei,
anzi no, appicicato a lei,l'unica cosa che li separava era
l'asciugamano che Elizabeth aveva attorno al suo corpo; Lui faceva
ondeggiare elegantemente la coda.
La fissò un attimo negli occhi per poi abbassare la testa ed
appoggiarla sulla spalla della ragazza, iniziando a respirare il suo
dolce profumo.
Elizabeth rimase immobile, respirando a fatica, -Hai paura di me?- le
chiese Amaimon chiudendo gli occhi; lei esitò un attimo -un
po'...- rispose in fine.
Amaimon alzò la testa e riprese a guardarla negli occhi
-perchè? perhè hai paura di me? io non ti ho mai
fatto niente...-
-beh, però rimani sempre un demone, e bello potente per
giunta- lui rimase in silenzio e guardò perplesso Elizabeth.
Ad interompere quel momento " romantico " se propio possiamo chiamarlo
così fu un gohul che piombò in mezzo ai due
puntando su Elizabeth che in quel momento non aveva con se il suo
foglietto dal quale evocare Incubo.
Il Gohul non esitò e subito si lanciò
addossò alla ragazza che, istintivamente,
urlò e chiuse gli occhi alzando le braccia per proteggersi.
Fu un'attimo e quando riaprì gli occhi tra lei e il demone
c'era Amaimon; il gohul si stava alzando da terra e sul muro c'era una
grande crepa.
-Elizabeth!- la voce di Yukio risuonò nel bagno e Amaimon
scappò dalla finestra.
Nel bagno entrò Yukio che sparò contro il gohul
il quale si dissolse quando i proiettili del professore lo colpirono.
-Elizabeth stai bene?- subito dietro di lui arrivò Rin che
andò dalla ragazza semi nuda che imbarazzatissima era
rimasta paralizzata in piedi.
-S-si non ti preoccupare- anche Yukio andò da lei -stai
bene?-
-certo!-
-Ma come hai fatto a difenderti?- disse Bon che era arrivato, come
tutti gli altri, da poco.
Lei capì che era meglio emettere il particolare che era nel
bagno con uno degli otto re demoni nudo.
-C-c-come ho fatto dici? beeh ho recitato i versi contro di lui
-Elizabeth fece una risatina nervosa lasciando perplessi tutti.
OK eccomi con il
nuovo chappo *W* ultimamente mi sto scimmiando con Take off de 2pm u.u
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Capitolo 5 *** Esami, patti e torture ***
Era passato un giorno da quando
Amaimon le aveva salvato la vita, e non si era più fatto
vedere.
Elizabeth, però, non riusciva a capire perchè
l'avesse salvata.Dopo tutto lui era un demone e qui cominciava il
dilemma.
Da quando aveva iniziato il corso per diventare esorcista non riusciva
più a capire quello che voleva realmente.Lei aveva sempre
avuto un ottimo feeling con i demoni e, per l'appunto, ci era cresciuta.
Si svegliò e guardò l'ora -sono solo le
cinque...- mormorò per poi alzarsi e andare sul tetto del
dormitorio.
Quando ci arrivò guardo lo splendido panorama che le si
parava davanti. La true cross accademy illuminata dalle luci dell'alba;
lei sorrise dolcemente- toh, non pensavo di avere una figlia
sonnanbula- lei si voltò e vide suo padre che svolazzava con
l'ombrello, -Zio!- lei andò verso di lui e, una volta che fu
atterrato, lo abbracciò forte.
-Hey, ho sentito che ieri sei stata attaccata da un Gohul-
-Mh già, ma sono stata salvata - Lui tossicchiò-
da Amaimon giusto?- lei sobbalzò quando sentì il
suo nome. -c-come fai a saperlo??- lui sorrise- beh lui è il
mio fratellino-.
-c-cosa???-
-Beh anche io sono un demone dopo tutto! in fondo noi demoni siamo
tutti imparentati l'uno con l'altro- Lei abbassò la testa
ridacchiando nervosamente. La risata nervosa nasceva sopratutto dal
fatto che lei non riusciva più a ricordarsi Amaimon vestito.
" dio sono una pervertita... " realizzò in quell'istante.
-Ah, comunque, mi ha detto di darti questa- le allungò una
collana con appeso un dente nero -è il corno di un
golem, ha detto che dovrebbe portarti fortuna, ma se poi non funziona
di non dargli la colpa!- lei ignorò la frase che
aveva appena finito di dire Mephisto e si mise il ciondolo.
-Come sta andando il ritiro?-
-Tutto bene, sono tutti molto simpatici!-Mephisto divenne un po'
più serio - però...- lei sospirò.
-Non so se voglio diventare un esorcista.- Lui sorrise e le
scompigliò i capelli - beh, in effetti, sei sempre cresciuta
con dei demoni, ed hai ricevuto un'educazione da demone fin da quando
sei nata.....- Mephisto si interruppe un attimo -mi chiedo solo se...-
mormorò piano.
-Come scusa?-
-Nono niente, non ti preoccupare!- lui scoppiò a ridere -ora
scusa ma devo scappare, ho anche i miei doveri da preside da svolgere,
ciaociao!!- lei lo salutò con un cenno della mano e poi
tornò dentro.
Dopo che tutti si furono alzati, lavati e vestiti, iniziò la
lezione dove ci fu un epica scazzottata tra Bon e Izumo;
dopodichè furono tutti messi in punizione, costretti a
sedere con delle pietre sopra le gambe.
Nonostante i richiami del professore, Izumo e Bon
continuavano a litigare, cosa che fece crescere un certo istinto
omicida nei loro confronti.
Per fortuna, Rin li fermò.
Dopo di chè arrivò il professor Okumura che fece
la paturnia a tuuuuuutti quanti, per poi andarsene dicendo che sarebbe
tornate dopo tre ore.
Appena il professore uscì i ragazzi si tolsero dalle gambe
quei pesantissimi massi.
-Cavolo! non ce la facevo più- gemette Elizabeth, poco dopo,
le luci si spensero.
-Eh un Blackout??!!- Gli studenti si guardarono perplessi, ma poi Izumo
scosse la testa -no, guardate fuori, le luci delle altre case sono
tutte accese.-
-Possibile che...- iniziò Konekomaru, -....Sia stato il
professore a spegnere le luci- continuò Bon.
Elizabeth si avvicinò a lui e gli tirò una pacca
sulla schiena -brillante deduzione, Holmes!-
-Ma che diavolo dici tu!?- lei non lo ascoltò neanche e
riprese a ragionare -Dunque il professore ci ha lasciati
chiusi in questo angusto posto e ha anche spento le luci, mmmm- La
porta si aprì dietro di lei, ma non se ne accorse, -cosa
potremmo aspettarci adesso?- entrò un Gohul e, i ragazzi,
terrorizati guardavano Elizabeth starsene immobile con dietro un Gohul.
-Ahem, Sherlock Holmes io mi volterei- disse con una vocina smorzata
Bon.
-Voltarmi dici?- Lei si voltò con nonchelance e
fissò per due minuti il gohul che stava davanti a lei.
-ermmmm 'seeera...- Il Gohul le ruggì in faccia facendola
quasi svenire per quanto gli puzzava l'alito.
Ma lei non si fece cogliere impreparata, In fatti aveva già
in mano il foglietto -Riscuotimi i sogni- mormorò e dal
pezzo di carta uscì incubo che investì l'altro
demone, il quale finì schiacciato contro il muro.
In tanto Shiemi aveva evocato il suo Green man ma non sapeva cosa fare
-Shiemi ti autorizzo a proteggere gli altri e infischiartene di me-
disse coraggiosamente Elizabeth.
-M-ma...-
-Niente ma! fallo e basta!- questa volta fu più aggressiva
perchè Al Gohul erano spuntate due teste, Shiemi
creò una barriera di legno che tagliò
In tre il Gohul, e per poco beccava anche Elizabeth.
Ovviamente lei fu la prima ad accorgersene, così
saltò in groppa ad incubo e iniziò a galoppare
facendosi seguire da un solo Gohul; lo portò il
più lontano possibile dalla stanza, dopo di chè,
smontò da cavallo -Investilo con una fiammata- L'incubo
esitò, lei però si fece più cattiva
-fregatene del patto che abbiamo, investilo con una fiammata e basta.-
Il cavallo sbuffò e si inpennò, la sua criniera
diventò una fiamma gigantesca che investì il
demone riducendolo in polvere.
Elizabeth barcollò e tentò di appoggiarsi al muro
ma cadde per terra.
Ogni qual volta lei avesse ucciso, tramite incubo, qualcuno avrebbe
subito il suo stesso dolore. Indipendentemente che fosse un demone o un
umano.
Questo era il patto che aveva fatto con Incubo, perchè lui
non la tormentasse più.
In quel momento, Elizabeth, provò la sensazione di essere
bruciata viva, e fu la cosa più terribile che le potesse
capitare. Nonostante tutto, però, non svenne e si
rialzò in piedi barcollando.
Ora mai il cavallo era sparito e lei, nonstante la vista offuscata dal
dolore che provava in quel momento, cercò di tornare
alla stanza, e ci riuscì, solo che prima di
entrare vomitò sangue per terra e poi aprì la
porta dove assistette alla sconfitta del Gohul da parte dei loro
compagni.
La luce si accese improvvisamente, accecandola quasi,
-Elizabeth....cosa è successo?- balbettò Izumo
appena la vide, tutti si voltarono e rimasero a bocca aperta guardando
la loro compagnia malconcia. -Soltanto....qualche... problemuccio
col....demone....tutto qui.- Lei provò ad apoggiarsi alla
port ma e mancarono le forze così crollò a terra
esanime.
Finalmente la tortura era finita.
Ok mi sono
ripromessa che per il Lucca comics imparerò a ballare Take
off u.u
ORA MEPPHYCHAN VI ORDINA DI GUARDARE QUESTA IMMAGINE E RIDERE, RIDERE E
RIDERE!!!!
http://www.zerochan.net/690874
P.S. ho alzato il rating perchè da questo capitolo ne seguiranno alcuni abbastanza forti u.u ciò non significa che il rìprossimo lo sarà
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Capitolo 6 *** segreti mortali ***
-Oggi avrete una picola prova, ho
sentito...- cominciò Mephisto senza togliere gli occhi dal
giornale.
Elizabeth, in tanto, stava allegramente imburrando una fetta di pane,
-Ah si.- disse lei prestando poca attenzione alle parole del padre.
-Ieri il prof Okumura mi ha riferito che le ferite che hai riportato
non ti erano state inferte dal gohul....cosa è successo?-
lei iniziò a sudare freddo -ahem....s-s-sono caduta dalle
scale!- lui la fissò un'attimo con aria di diffidenza, ma
decise di lasciar perdere.
Elizabeth aveva un segreto talmente segreto che non lo aveva mai detto
a nessuno, neanche alla persona cui voleva più bene,
Mephisto.
PIù tardi arrivò l'ora della prova e lei non fu
messa in coppia con nessuno poichè la classe era a numeri
dispari e poi anche perchè lo aveva richiesto lei
personalmente.
Il conto alla rovescia era iniziato e lei non voleva permettere a
nessuno di vederla nello stato in cui si era conciata ieri.
Così iniziò la perlustrazione alla ricerca del
fantasma. A lei era toccata l'ala est e iniziò a
perlustrarla da cima a fondo.
Nel frattempo mille pensieri continuavano ad affollarle la mente sena
lasciarle pace.
Ad un certo punto entrò in un labirinto degli specchi e
lì la colpì una fortissima fitta allo stomaco che
la fece piegare a terra.
-Merda!- riuscì a dire prima di riprendere a tossire
vomitando sangue.
Lei si mise una mano davanti alla bocca ma il sangue non cessava di
uscire. Davanti a lei comparve incubo-Sei una stupida-
lei sorrise beffarda -lo so-
-Usando un'attacco del
genere hai firmato la tua condanna-
-So anche questo, ma se non l'avrei fatto ieri avrei comunque firmato
la mia condanna presto-
-Io non posso
più aiutarti, i patti sono patti e vanno rispettati-Elizabeth
abbassò lo sguardo e sorrise malinconicamente -Quindi.....-
le salirono le lacrime agli occhi -....per me è giunta la
fine?- il cavallo scosse la testa-Non
ancora, ma presto.....ti do un consiglio; non evocarmi più
se non vuoi accellerare la distruzione dei tuoi organi....a meno che tu
non voglia sprofondare a Gehenna prima del previsto.-
Incubo sparì e lei tornò ad essere sola nella
camera degli specchi.
Rimase seduta a terra a tossire sangue fino a quando non
sentì una voce fin troppo familiare -C'è
nessuno?- Lei si zittì " Amaimon.... " pensò
rialzandosi e iniziando a cercare una via d'uscita, appoggiandosi alle
pareti a specchio.
-mmm non mi piace essere ignorato, non mi piace per nulla-
commentò Amaimon rompendo uno specchio per farsi strada,
intanto, Elizabeth accellerò il passo.
-Buh- lei si ritrovò improvvisamente davanti la faccia di
Amaimon; si prese un'infardo e, indietreggiando, andò a
sbattere contro uno specchio e si accasciò a terra,
riprendendo a tossire sangue.
Amaimon la guardò perplesso - che ti succede?- le chiese
gurdandola mentre tossiva sangue,-N-niente davvero...-
Amaimon si avvicinò a lei quando smise di tossire e riprese
a respirare regolarmente.
Lui mise in ginocchio e prese il volto della ragazza con la mano -a noi
demoni piace il sangue- poi la cominciò a baciare
lasciandola praticamente senza parole.
-A-amaimon, non credo che...- fu zittita da un altro suo bacio.
Se Amaimon l'avesse lasciata finire di parlare allora la frase sarebbe
finita con un: " non credo che posso ricambiare... " anche se lei
voleva...la ragione di tutto questo era che lei stava per morire e non
voleva far soffrire troppo le persone che le volevano bene.
Ammetto che questo
capitolo è corto ma mi andava di scriverlo così
u.u cooomunque stavo pensando che una volta finita questa storia mi
piacerebbe scriverne un'altra su Mephisto x un nuovo personaggio ( che
però sarà ukeukeuke U______U) anche
perchè se devo propio ammetterlo ' Make me wanna die ' non
l'ho scritta benissimo e mi piacerebbe poter scrivere un'altra storia
con un altro personaggio ( non so se si è capito ma a me
mephisto piace, MOLTO)
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Capitolo 7 *** Un altro esame- rivoglio Amaimon ***
Era arrivato il giorno per un altro
esame, questa volta però, non sarebbe stato in un vecchio
dormitorio, bensì in mezzo alla foresta.
Nessuno nella classe sapeva cosa avrebbero fatto in quell'esame, ma non
era quello che preoccupava Elizabeth, l'ultima missione la sua malattia
aveva iniziato a deteriorare, ma non aveva detto nulla a nessuno e
aveva continuato a vivere la sua vita tranquillamente, l'unico che
aveva notato che qualcosa non andava era stato suo padre, Mephisto.
Ma era riuscito a raggirarlo, per sua fortuna, poi Amaimon non lo aveva
più visto. Era sparito ancora, ma non se l'era presa, aveva
capito che era del genere ' non capisco un cavolo di tutto
ciò che riguarda gli umani' quindi non gliene importava.
Però aveva la vaga sensazione che suo padre avesse in mente
qualcosa per quella notte.
-Hoy, va tutto bene?- le chiese Rin facendola ritornare sul pianeta
terra -oh si assolutamente....perchè hai due zaini?- Lui
sorrise tutto felice -Porto anche quello di Shura! tanto non pesa
niente.- lei lo fissò come se fosse un alieno, aveva due
zaini grossi quanto una casa.
-E chiamami professoressa!- disse Shura tirandogli uno scappellotto
sulla testa.
Shura Kiragune era la loro nuova insegnante che diceva di avere 18
anni, anche se Elizabeth sospettasse averne molti di più,
era comparsa subito dopo la loro ultima missione.
Elizabeth aveva scelto di sua spontanea volontà di non
saperne molto su quella tizia, non sapeva perchè ma non le
interessava affatto sapere chi fosse e da dove spuntava.
-AAAAARGHHH INSETTO!!!!
INSETTO,INSETTO,INSEEEETTTTOOOOOO!!- Shima aveva iniziato a strillare
come una donnicciola impaurita davanti ad un piccolo ragnetto, aveva
tirato fuori lo sprai anti insetti e lo aveva iniziato a spruzzare
ovunque.
A fine giornata, tra insetti e il caldo insopportabile, arrivarono al
presunto accampamento dove, le donne, iniziarono a tracciare i cerchi
magici e gli uomini a montare le tende.
In somma ora che finirono di preparare tutto, e aver anche mangiato (
la buonissima cena preparata da Rin) si fece notte.
E così arrivò il momento dell'esame.
Yukio fu molto chiaro, avevano un solo fiammifero e dovevano usarlo o
per accendere la fiaccola, o per mandare l'allarme di ritiro.IL
problema numero uno era che c'erano solo quattro* fiaccole, quindi dolo
quattro promozioni.
Così quando Yukio mandò il via sparando in aria
con la sua pistola tutti iniziarono a correre in direzioni differenti.
Elizabeth corse per qualche metro, per poi invocare Incubo e salirci in
groppa e dandogli l'ordine di portarla alla fiaccola più
vicina.
Così iniziò a galoppare ad una
velocità incredibile e facendo anche in modo che tutte
quelle piccole falene non la intralciassero.
Passò parecchio prima ad arrivare alla lanterna, dove il
cavallo si impuntò facendola volare contro un enorme
lanterna di cemento.
-Eeeh???!! e questa sarebbe una lanterna!? io pensavo qualcosa di
più piccolo! e mo come faccio?!-
-Semplice- la interruppe una voce alle sue spalle -accendila e lei ti
inseguirà dato che sei una donna, fino a prova contraria-
Elizabeth si voltò di scatto e vide un ragazzo dai capelli
verdi a punta, una giacchetta sgualcita, che mangiava impassibile un
lecca-lecca.
-Amaimon!- lei sorrise spontaneamente, rialzandosi, metre lui si
avvicinava a lei-Cosa ci fai tu qui?- lui le
accarezzò i capelli con nonchalance, poi spostò
il lecce-lecca dall'altre parte della bocca con un gesto rapido della
lingua -voglio giocare un po' con quel Rin Okumura, il fratellone dice
che è tanto forte, bah....a me non pare propio- fece una
piccola pausa per sputare il bastoncino -ah e ovviamente voglio
rapirti- lei arrossì pesantemente -M-ma commeeeeee?!-
esclamò istintivamente, indietreggiando, Amaimon
però la seguì e le afferrò la nuca con
le mani e le diede un bacio, il secondo per la precisione, da quando si
erano conosciuti.
Solo che questa volta lei era nella facoltà di ricambiare,
dato che la prima era distesa su un pavimento a vomitar sangue.
Quando il demone si staccò da lei la fissò per un
attimo -ci sono parecchie cose che vorrei capire- disse per poi
scomparire nel buio lasciando Elizabeth senza parole.
Si riprese dopo poco e si affrettò a prendere il foglietto
per evocare incubo e poi il fiammifero,
Accese il fiammifero e lo buttò all'interno della torcia,
poi evocò incubo mentre la torcia prendeva vita.
Elizabeth saltò sul cavallo e lo spronò a tornare
al campo mentre la lanterna iniziò ad inseguirli.
Appena arrivata al campo Yukio mise il sigillo sulla lanterna e si
congratulò con lei,per poi andare nel bosco in direzione di
una fiaccola che aveva brillato nel cielo stellato. Elizabeth si
distese sull'erba e si riposò un po'.
Dopo di lei arrivò il ventriloquo, Izumo e tutti gli altri
assieme con una sola lanterna.
Sembrava tutto a posto, ma a rovinare la pace e la tranquillita fu
Shiemi che, inspiegabilmente, iniziò a camminare da sola
verso la foresta-Ohi,Ohi,OHI!!!- urlò Shura, ma, appena lei
mise piede fuori dal cerchio,Amaimon la prese.
Shura e Rin corsero in suo soccorso e gli fu ordinato di rimanere fermi
lì.
-Cosa facciamo ora?- Chiese Bon in preda al panico, ma Elizabeth non lo
ascoltò non sapeva se essere preoccupata per Amaimon o per
Rin, specialmente chi avrebbe aiutato?
Non disse nulla e iniziò a correre in direzione del
combattimento. Non sapeva cosa avrebbe fatto una volta lì,
non lo sapeva propio, ma sentiva che doveva assistere.
Ansante si fermò davanti ad una roccia dove Rin giaceva a
terra e Amaimon era davanti a lui, con in braccio Shiemi che sembrava
in trance.
Vide Amaimon alzare un piede come per schiacciare la testa di Rin,-
Amaimon!- urlò semplicemente il suo nome, non voleva che lo
facesse, Rin era suo amico....
Amaimon si voltò e la vide urlare il suo nome in un tono che
non le aveva mai sentito, era disperata.
Si fermò, aveva capito che così non si sarebbe
divertito doveva fallo esplodere.
Ma un petrdo gli colpì i capelli a punta, facendogleli
diventare pomposi, e poi sentì una risata.
Ma quella risata era contro di lui quindi si avvicinò
velocemente al tipo con
i capelli color pesca e gli tirò un forte calcio, -Shima!-
quindi lasciò cadere Shiemi e prese per la gola Bon.
In tutto questo Elizabeth non riusciva ad agire perchè non
voleva fare del male ad Amaimon, e non voleva che quest'ultimo facesse
male ai suoi amici.
-Amaimon, lasciali in pace! vuoi me? allora prendimi!- Rin estrasse per
la prima volta la spada e fu tutto cosparso di fiamme blu.
In quel momento Amaimon lasciò andare Bon e si
avventò su Rin ridendo allegro.
Elizabeth si lasciò cadere a terra, fissando il
combattimento che si teneva in cielo, e si vedeva che Amaimon avesse
palesamente la brutta.
In tanto era arrivato anche Yukio che aveva curato Shiemi e ora se ne
stavano andando, ma lei non riusciva a staccare gli occhi dal
combattimento e, quando vide suo padre afferrare i due, e poi Amaimon
tirargli un possente pugno sul naso tanto da farlo volare un bel po'
lontano da lì, rimase ancora più ammutolita di
prima.
Ma non era finita, Elizabeth sapeva quanto suo padre fosse vendicativo,
dunque cosa avrebbe fatto ad Amaimon? non era molto sicura di sapere la
risposta.
Vide Mephisto togliersi il cappello e sventolare il suo ombrello e far
uscire da quel cappello un gigantesco orologio a cucù che
prese Amaimon e lo inghiottì sparendo.
Il
giorno seguente
Elizabeth si fiondò
nell'ufficio di suo padre -Zioooo dove hai mandato Amaimon?!- gli
chiese praticamente scaraventandolo giù dalla sedia.
Mephisto la guardò perplesso -Cosa ti importa?!.....no
aspetta non mi dirai che....- Elizabeth arrossì ma non
abbassò lo sguardo -dov'è!?- Mephisto la
guardò serio -Non in un bel posto-
-è vivo?-
-Non saprei dirti-
-Mandami a riprenderlo, ti prego!-Mephisto la guardò
scandalizzato -Cosa?non se ne parla neanche!- lei lo guardò
sbalordita -è tuo fratello!-
-E tu sei mia figlia!-
-addottiva!- gli ricordò lei, Mephisto la fissò
serio -questo non cambia il mio affetto nei tuoi confronti, e il posto
in cui ho spedito Amaimon è un luogo pericoloso per noi
demoni, figuriamoci per una ragazzina umana!-
-Ti prego lasciami andare papà! ti scongiuro! vedrai che me
la caverò!- Mephisto si paralizzò, era la prima
volta che la sentiva chiamarlo così, era la prima volta che
si sentiva chiamato così.
Lui sospirò - e va bene, ma lascia almeno che ti dia un'arma
in più- uscì dal suo ufficio e tornò
con un involucro lungo.
-Questa è la spada di Incubo, così riuscirai a
controllarlo meglio- disse con poca convinzione lascindogliela tra le
mani.
-Grazie papi, vedrai che tornerò sana e salva!- Mephisto
sorrise allegro -sicuro! se non non ti chiameresti Elizabeth Narnia
Pheles- lei gli sorrise allegra.
Mephisto si tolse il cappellò e iniziò con la sua
solita tiritera, per poi fare inghiottire Elizabeth dallo stesso
orologio a cucù che aveva inghiottito Amaimon.
****L'angolo dell'autrice****
'serraaa era da un po' che non aggiornavo questa fic ma ero molto presa
da quest'altra:
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=819758&i=1
Dunque spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto!!! =DDD alla
prossima!
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Capitolo 8 *** L'inferno di Mephisto- La tana del cerbero ***
Vi
consiglio di leggere questo chappo con sottofondo musicale '' This is
war '' dei 30 seconds to mars
Elizabeth aprì gli occhi.
Il luogo in cui si trovava era oscuro e tenebroso, un odore acre, di
morte ricopriva il terreno.
Elizabeth alzò lo sguardo e vide di essere in una grotta
buia attraversata da un piccolo ruscelletto verde. Si
alzò in piedi, e studiò bene l'enorme stanza
cercando di capire dove potesse esserci una via d'uscita.
Elizabeth sentì un cupo ringhio, proveniente da un unico
grande buco.
-Chi sei tu?- gli chiese una voce cupa e tenbrosa, lei strinse l'elsa
della spada -Mi chiamo Elizabeth Narnia Pheles-
-Perchè sei qui, misero essere umano?- gli chiese un'altra
voce, sempre tenebrosa, ma aveva un timbro decisamente diverso dalla
prima
-Devo salvare una persona- disse lei decisa.
-Salvare una persona dici?mmm che coraggio, dev'essere
importante per te misero umano.- Tuonò una terza voce,
diversa dalle altre due.
-Potremmo avere l'onore di sapere, chi è costui a cui tu
tieni tanto- chiese in tono pacato la prima voce
-Si chiama Amaimon-
-Amaimon-
-Non sarà mica....-
-IL re demone?!- dissero in coro le tre voci, Elizabeth, era tesa e
pronta a scattare, la mano stringeva sempre più la spada,
tanto che le nocche erano tutte bianche.
-Si lui- le tre voci risero
-Sempre più audace umana, ci piaci!- tuonò
divertita la prima voce.
-Ma noi, abbiamo il compito di impedire il passaggio a chiunque -
-A meno che non superi la prova- concluse la terza voce.
Elizabeth se l'era immaginato, ma era pronta a tutto pur di salvarlo.
-Cosa devo fare?-
-Uccidi cento chimere- UN'enorme bestia si mostrò a lei.
Era un gigantesco cane con tre teste che la fissavano minacciosamente
dall'alto, un cerbero.
-qualunque cosa pur di arrivare a lui- disse in tono deciso lei.
Le tre teste risero -Dunque, che inizì la sfida!-
Da dietro cerbero sbucarono tre chimere dall'aria minacciosa.
Elizabeth respirò profondamente, chiuse gli occhi ed
estrasse la spada. La spada lampeggiò appena la estrasse e
un nitrito si spanse nell'aria.
Si mise in guardia e aspettò che la prima chimera
partisse all'attacco e le tranciò di netto la testa. Poi,
con un notevole salto, salì sulla seconda e le
trapassò il cranio da parte a parte,la mal capitata
mugulò cadendo a terra, senza vita.
SI avventò sulla terza, uccidendo anch'essa e poi subito
un'altra che le si era lanciata addosso da dietro.
Andò avanti a menar fendenti uccidendo chimere a
più non posso, quando sentiva che non poteva farcela allora
pensava ad Amaimon, e questo le dava forza per andare avanti.
Sentiva la stanchezza addosso, ma se avesse esaurito la forza fisica
avrebbe usato quella mentale, se fosse finita anche quella, avrebbe
lottato con la sua forza spirituale.
Non le restava poi tutto quel tempo per vivere, ma non voleva morire,
non prima di aver raggiunto lui.
Il terreno era sparso di sangue e i cadaveri delle chimere erano
tutt'intorno a lei, ed Elizabeth, nel mezzo, cercava di riprendere
fiato continuando a tossire sangue.
Cerbero uscì nuovamente dal buco.
-Notevole.Ma la tua forza vitale è debole. Sei sicura di
voler andare avanti?- Lei alzò lo sguardo affaticata
-assolutamente si-
-Allora lascia che ti curiamo queste ferite in modo che tu possa
continuare questo tuo rischioso viaggio.- Il cerbero si
avvicinò e allora la seconda testa parlò.
-Sei la prima ad entrare in questo inferno con tutta questa tenacia.
Speriamo che tu possa farcela nel tuo cammino.-
Lei sorrise -Grazie mille- gli disse e, dopo che la curarono, si rimise
in viaggio, alla volta della prossima prova.
*_____*L'angolo dell'autrice*____*
Forse è un po' cortino come capitolo ma spero vi sia
piaciuto lo stesso u.u se avete domande da fare prego
recensire e io sarò ben contenta di rispondervi ^^
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