Esme e Carlisle,very beautiful love

di emily silente
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** prologo ***
Capitolo 2: *** incontro 1 ***



Capitolo 1
*** prologo ***


Acqua,rocce. Le mie gambe,o meglio il mio dolore,mi avevano portato la in cima a quella rupe. Mi affacciai e mi preparai ad incontrare la morte,la stessa morte che aveva preso il mio piccolo Theodor presto,troppo presto. Pregai Dio di farmi andare in paradiso per ricongiungermi con il mio angioletto,ma non ci speravo tanto. Dopotutto ero una suicida,sarei andata all'inferno. Mentre cadeo nel vuoto ebbi un solo rimpianto. Quel rimpianto aveva il nome di Carlisle Cullen

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Capitolo 2
*** incontro 1 ***


 Me lo ricordo ancora come se fosse ieri. Lo incontrai perché ero caduta da un albero,per prendere l’aquilone di mio fratello. L’aquilone era salvo,ma la mia gamba non esattamente. In compenso ero diventata la “salvatrice di aquiloni”come mi aveva chiamato il mio fratellino.Mio padre mi portò subito nel piccolo,e unico,ospedale del Columbus. Mentre cercavo di distrarmi,cosa alquanto difficile con mia madre che blaterava sul fatto che le signorine per bene NON si arrampicavano sugli alberi,un’infermiera si avvicinò a mio padre e disse<>ma mio padre la interruppe<>mio padre stava dando segni di irritazione,ma fortunatamente una voce,la più melodiosa e dolce che avessi mai sentito tranquillizzò papà<>mi voltai e vidi il dottore,ma no che dico l’uomo,ma no cosa dico ancora,l’essere più bello che avessi mai visto,perché sicuramente non era umano. I capelli sembravano fili d’oro che gli ricadevano in ordine sparso sulla fronte,le labbra erano sottili,ora aperte in un sorriso. Neanche Michelangelo poteva disegnare un angelo migliore,perché per me  era proprio questo un angelodel paradiso sceso in cielo. Mia madre,dietro di me andò in iperventilazione e balbettando come una quindicenne ringraziò il dottore<>il dottore,o meglio l’angelo ridacchiò e rispose<>si voltò verso di me e chiese guardandomi negli occhi<>. Alzai lo sguardo e incontrai il suo color del miele. Arrossii e riabbassai subito lo sguardo e farfugliando un imbarazzassimo <>il dottore sorrise e avvicinò a me con aria titubante,mi tese le braccia e senza imbarazzo chiese<>si,si ti prego fallo,fallo. Ma mio padre era di altro avviso<>il mio angelo gli venne in aiuto<><> a quel punto mi intromisi io<>il mio caro papà guardò sia me che il dottore in cagnesco e alla fine assentì. Il dottore mi prese in braccio come se pesassi niente e mi portò nell’ambulatorio.

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