Notre Family

di Aule
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** First track ***
Capitolo 2: *** Some problems ***



Capitolo 1
*** First track ***


Notre family

 

Démarrage:

Patto

 

 

-A-Arthùr?-
Voce lamentosa e lontana nel grigio avvolgente di un' umida mattina inglese.
-A-Arthùr! D-dai, vieni fuori, con questa nebbia non ci vedo niente...-
Voce spaventata e soave, eco di terre diverse, amanti di quel sole fin troppo negato all' Inghilterra.
-Se non vieni subito fuori ti farò punire dal mio capo,
laide chenille!-
Voce stridula e spezzata, quasi femminea, irritante quanto adorabile, dolce quanto civettuola e capace di una cattiveria che non gli si addice.
-Davvero, non sto scherzando, se non mi aiuti finirò per perdermi...-
Voce finalmente franca e sincera, maschile e dal curioso accento, voce di ragazzino un po' presuntuoso, voce risuonante fasto e comodità.
Ecco la voce che il bambino, nascosto tra le pieghe delle colline, aspettava!
Subito corre verso l'ombra del giovane, senza farsi vedere.
I suoi occhi sono abituati a scrutare attraverso la spessa coltre di nebbia, il suo corpo agile e snello odia le costrizioni della corte ed è ancora libero e selvaggio
come gli antichi spiriti che popolano i suoi boschi.
A pochi passi dal suo quasi-coetaneo si ferma poi, improvvisamente.
Trattiene il respiro per non farsi notare fino ad avere lo sventurato a pochi metri di distanza, fino a poter ammirare i suoi grandi occhioni blu sbarrati dalla
paura, il suo viso livido non più percorso da una malizia troppo precoce.
Soddisfatto, può ora andare in aiuto dello sperso che nel frattempo ha smesso di chiamarlo a gran voce e trema soltanto.
Fingendosi seccato si bea segretamente del singulto di felicità che il ragazzino dimostra di accordargli quando, prendendolo rozzamente per il vestito, lo riporta
sulla strada principale dove le fioche luci delle case illuminano debolmente il paesaggio.
A quel punto si gira per tornare da dove è venuto ma qualcosa lo ferma, allora quasi sussurra: -Devi parlarmi sempre così- guardando in basso.
-Così come?- la voce è ancora sincera e inchioda i suoi piedi già malfermi a terra.
-Come ora! Stupid frog, non sono un idiota! Lo capisco quando la tua voce non è la tua!-
Messo alle strette ha reagito come un animale braccato e solo dopo aver terminato la frase si rende conto di essersi tradito.
Allora fa per correre via più veloce che può, rosso in volto e con il cuore che gli batte stranamente forte.
Fa per correre via ma una mano lo ferma, con dolcezza lo fa girare verso il suo proprietario.
Francis sorride, sporgendo graziosamente la testa di lato come un bimbo curioso che vuole capire perchè il suo amico sta male.
-Vuoi dire che dovrei essere plus sincères avec toi?-
Arthur non risponde neanche, si limita ad annuire convinto, tirando dispettoso il lembo del sofisticato vestito del francese.
Questo li scompiglia pensieroso i capelli, poi si illumina ed esclama:
-Allora facciamo un patto!-
-Che patto, you jerk?- brontola il compagno già sul chi vive, con l'aria nervosa di chi non ammette repliche.
Francia disegna piccoli cuoricini e casette immaginarie, bambini che corrono e fantastiche colazioni tutti insieme, risate e coccole, con le mani sottili ed affusolate, mentre gli racconta dei suoi sogni e di come li vedrebbe realizzati con lui, da grande.
Inghilterra dapprima lo squadra con aria critica, poi pian piano si addolcisce e alla fine è talmente preso dalla storia che vede l'”amico” per loro due che non la considera come qualcosa di realizzabile ma più come una favola. La più bella favola che avesse mai sentito.
Alla fine Francis tace ed aspetta una risposta, trepidante.
-Che ne pensi?-chiede, apparentemente tranquillo.
-Che è la cosa più assurda che abbia mai sentito dire dalla mia nascita.-taglia asciutto, non volendo dare neanche un opportunità a qualcosa di così irraggiungibile.
-E' una buona cosa?-Insiste però l'altro, facendo il finto tonto.
L'espressione della piccola nazione a quella domanda è di puro stupore.
Perchè solo in quel momento si rende pienamente conto che il ragazzo di fronte a lui non sta scherzando, che crede veramente in quelle belle cose che gli diceva prima.
Allora apre la bocca e la richiude più volte prima di decidersi.
-Non ho ancora capito in cosa consiste questo patto...- mugugna, dando almeno una speranza al francese
-Che ci impegneremo a realizzare il mio progetto, che da ora in poi sarà di tutti e due e che- il biondo non è mai stato così sicuro di una cosa in vita sua -anche se dovessimo combatterci per cento anni, anche se ci giurassimo in futuro odio eterno, proseguiremo comunque con questo proposito. Questo patto durerà finché non riusciremo a creare la nostra famiglia. Ti va?-
-Sei la persona più stupida che conosco-
-E tu la più rigida-
-E tu la più francese-
-E sarebbe un insulto? Non dirmi che essere inglese è motivo di vanto!-
-Per me sì! Cavolo France, non posso mica odiare me stesso?-
-Io invece sì? Comunque stai perdendo di vista la mia domanda...- un sorrisetto derisorio gli increspò appena le labbra.
Per poi morire in un singulto commosso.
-O-ok. Let's do it!-
Arrendersi al volere di un altro non è mai stato più dolce per Arthur, a suggellarlo un bacio leggero, nascosto al mondo ma marchiato a fuoco nel fondo di ogni loro pensiero.

 Mesdames et Messieurs eccomi ritornata!

L'idea di un patto giovanile per la creazione dell' “American Family” mi è nata così, a random, e spero di poterlo portare avanti per le varie epoche storiche fino al suo realizzarsi...
Non so se ce la farò e questo conta soprattutto dai vostri suggerimenti (e dalla mia dubbia capacità scrittoria), comunque io ce la metterò tutta anche perchè io ammmmo la FrUk!


Un bacio alla francese a chiunque recensirà/leggerà/metterà nelle preferite/metterà nelle ricordate,

 

Akai

 

PS. Il mio caro bruco si becca anche un abbraccio, oggi mi sento magnanima u.u

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Capitolo 2
*** Some problems ***


Notre Family


Some problems:

(seulement pour toi?)




Si può crescere una famiglia sulle menzogne?



All'inizio faceva male.

Nel percorso tortuoso fino all'interno dei Pirenei Francia non faceva che voltarsi per essere sicuro che nessuno lo seguisse e quando passava più vicino al mare si nascondeva nei boschi come se i suoi occhi penetranti potessero osservarlo -ora come quando sdraiati nei campi lo faceva arrossire dicendo che era tanto bravo a fare corone di fiori-.

Avrebbe voluto credere negli spiriti ma in quei momenti era solo la sua anima che lo perseguitava.

Si avvolgeva ogni volta in una pesante cappa e gli pareva ogni volta di portare il peso del peccato sulle spalle. Pensava che quel mantello era uguale al suo e quasi gli veniva da piangere.
Chissà che cosa avrebbe pensato, chissà che cosa
avrebbero pensato se li avessero visti!

Si ritrovavano ogni volta in un posto diverso, in una qualche casupola spersa nei picchi spogli.
Le prime volte aveva provato un dolore così forte, sia mentale che fisico, che aveva avuto paura di non potersi mai più sedere.
Adesso andavano bene, lui e Spagna.
Stavano diventando sempre più bravi, imparavano sempre più cose l'uno sul corpo dell'altro.

Loro erano ancora piccoli, gli avrebbero odiati per sempre se avessero saputo.

Non avrebbero potuto capire.
Eppure tutto quello, tutto quell'orgoglio ferito, tutto quel dolore era solo ed unicamente per loro.
Si preparavano, si allenavano, perchè
loro erano troppo belli, troppo delicati, gli amavano troppo per vederli soffrire.
Causarli del male solo per il loro piacere sarebbe stato troppo ma anche così, tenendosi sempre più distanti, facendoli tornare di nuovo nella solitudine, non vedevano nei loro occhi l'amore tramutarsi in odio?

Quei gemiti, quei graffi volevano essere solo per loro ma alla fine nutrivano solo un' insaziabile lussuria.



Ave gente!

Dopo circa un secolo di stallo continuo questa zoppicante e credo pressoché infinita long.
Non so se il capitolo è molto chiaro ma più che altro il mio tentativo è quello di un periodo di transizione tra il dolce affetto da bambini che c'è nel primo capitolo e il rapporto amore-odio che è la grande e meravigliosa caratteristica del FrUk.
L'odio in questo mio particolare punto di vista nasce dalla menzogna: nel prossimo capitolo qualcuno scoprirà qualcosa e poi... Guerra dei Cent'anni!<3
Spero di farcela e scusate ma non riuscivo a fare un capitolo più lungo di così che non fosse palloso...

Mi raccomando commentate!

Akai


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