Piccole slasher crescono

di Il_Genio_del_Male
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Piccole slasher crescono ***
Capitolo 2: *** ...E grandi slashers vincono ***
Capitolo 3: *** Allo slash non si comanda ***



Capitolo 1
*** Piccole slasher crescono ***


RATING: Verde.

GENERE: Comico, Demenziale.

AVVERTIMENTI: Mah, slash non descrittivo.

CONTOPAROLE: Non saprei. Troppo lunga per essere una flash, troppo corta per una one-shot.

PROMPT USATO: Proverbi.

INTRODUZIONE: Ovvero come un compito in classe, alle volte, può presentare insidie insospettabili…

NOTE: Scritta per il primo giorno del contest “Gotta Ship’em All!” indetto da The Burnt Orchid e dalla sottoscritta. L’idea mi frullava nella capoccia già da un mesetto, sicché quando mi si è presentata l’occasione non ho potuto fare a meno di cogliere la palla al balzo… Boh, è un delirio come le mie altre storie -forse un pochino meno, ma conoscendomi non ci giurerei xD.

L’ultimo proverbio mi è stato gentilmente suggerito da Taminia: grazie, hai avuto un’idea geniale.

Buona lettura, sperando che vi strappi una risata!

 

 

 

 

 

Del Monte Marta                         CL II B                                      11/11/11

 

Test sui proverbi

 

Completa le frasi con le parole mancanti

 

-Tanto va la fangirl allo slash  che ci lascia lo zampino.

-Una bromance non fa ship.

-Chi di fandom ferisce, di fandom perisce.

-Non dire yaoi se non l’hai nel manga.

-Chi va con una slasher impara a slashare.

-Quando l’het non c’è, le slashers ballano.

-Chi semina bromance raccoglie slash.

-Chi trova una ship trova il delirio.

-Nelle ship wars e nelle guerre tra fandom tutto è lecito.

-Non tutto l’het vien per nuocere.

-L’OTP del vicino è sempre più shippabile.

-Chi dorme non può slashare!

-Buona fangirl non mente.

-Chi nasce slasher non può morire che slasher.

-Meglio uno shonen-ai oggi che uno yaoi domani.

 

 

Quando la professoressa Adalgisa Ripamonti Cinciarella Viendalmare (il triplo cognome era l’unico retaggio di una blasonata quanto decaduta ascendenza), docente di lettere presso la scuola media Asdrubale Buozzi nella ridente città di Belvedere, si trovò davanti ai suoi costernati occhi il compito in classe sui proverbi -svolto quella stessa mattina- in tal modo compilato dalla sua allieva prediletta, ebbe un lieve mancamento.

Mai, in quindici anni d’insegnamento, le era toccato in sorte il privilegio di avere a che fare con una ragazzina studiosa, acuta ed intelligente come Marta Del Monte. Era diligente senza eccedere in zelo, rispettosa ma non lecchina, sveglia e sagace nonché altruista; non esitava ad aiutare i compagni in difficoltà, che si trattasse di ripetere insieme la lezione o di suggerire -con discrezione, s’intende- durante un’interrogazione o una verifica. In poche parole, era la studentessa migliore dell’intero istituto, l’alunna modello in cui ogni maestro/professore/docente agogna di imbattersi, ben sapendo che nel 99,9% delle volte il suo desiderio non verrà esaudito.

Quale catastrofe s’era abbattuta sulla giovane Marta, dunque, per indurla a sbagliare così clamorosamente nel test?

La professoressa era semplicemente sgomenta. Come comportarsi?

Dopo diversi attimi di assoluto sconforto, ella decise di non appioppare a priori un ignominioso 2 all’elaborato e di svolgere anzi qualche ricerca. Seppur in preda al delirio, infatti, (perché ne era quasi certa, la povera Del Monte non si doveva essere sentita molto bene quel giorno) il compito sembrava seguire una certa logica; alcuni termini, quali “slash”, “fangirl”e  “ship” si ripetevano, il che faceva pensare ad una specie di codice scherzoso. Non c’era dubbio: doveva trattarsi di una delle tipiche bravate che si commettono da adolescenti. Ne avrebbe discusso con la sua protégé, tutt’al più rimproverandola blandamente -perché ai mezzi geni si perdona tutto- e le avrebbe consentito di rifare la verifica, in modo da poterle dare il consueto 9.

Congratulandosi con se stessa per il compromesso trovato, la donna si connesse ad internet con il suo portatile e digitò slash sul motore di ricerca (di cui omettiamo il nome perché sarebbe pubblicità occulta).

Non l’avesse mai fatto…

 

 

LIBRETTO PERSONALE – COMUNICAZIONI SCUOLA FAMIGLIA

Gentili signori Del Monte,

Desidererei fissare al più presto un colloquio con Voi per discutere del rendimento scolastico di Vostra figlia Marta, in quanto temo possa venire influenzata da idee farneticanti e nocive alla sua integrità morale. Confidando che comprendiate la spinosità della situazione, Vi porgo i miei più sentiti saluti.

In fede, 

prof.ssa Adalgisa Ripamonti Cinciarella Viendalmare

 

 

 

Ehm… Commenti a caldo? Impressioni? *si scosta per evitare un pomodoro marcio*

Fosse anche per chiedermi di quali sostanze psicotrope io faccia (ab)uso per riuscire a scrivere tali cavolate, se mi lasciaste un vostro parere mi farebbe tanto piacere.

 

 

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Capitolo 2
*** ...E grandi slashers vincono ***


RATING: Verde.

GENERE: Comico, Demenziale.

AVVERTIMENTI: Slash sottinteso e qualche allusione sessuale. *coff coff*

CONTOPAROLE: One-shot piuttosto lunga, per i miei standard.

PROMPT USATI: Compito in classe, Manga.

INTRODUZIONE: Buon sangue non mente.

DEDICA: Alle recensiste -passatemi il termine- dello scorso capitolo, e in particolare a Cloud Ribbon: quest’esperimento è un omaggio alla sua deliziosa “Chiedilo alla Fatina dei Denti” -perché noi Marte conquisteremo il mondo, muahahahah! *evil laugh*

NOTE: Scritta per il terzo ed ultimo giorno del contest “Gotta Ship’em All!” indetto da The Burnt Orchid e dalla sottoscritta.
In origine doveva concludersi tutto in un’unica shot, ma alcune gentilissime (e pazze? xD) ragazze mi hanno praticamente intimato di scrivere un seguito… ed eccovelo servito! Poi, siccome voglio strafare, ho in progetto un terzo e conclusivo capitolo bonus.

Vi lascio al parto della mia mente delirante. Buona lettura!

 

 

 

 

 

I coniugi Del Monte non esitarono a rispondere all’accorato appello dell’esimia Adalgisa Ripamonti Cinciarella Viendalmare, non prima però di aver chiesto spiegazioni alla figlia quella sera stessa, a cena.

“Marta, hai idea del perché la tua professoressa voglia discutere con noi della tua integrità morale a rischio, almeno secondo il suo parere?” domandò con nonchalance la madre, Viola, scodellando la minestra nei piatti.

“Infatti, tesoro, me lo sto chiedendo anch’io. E’ successo qualcosa di grave?” incalzò Manfredi, il papà, allungandosi per prendere la bottiglia dell’olio.

“Momento momento momento, la piccola peste s’è messa nei guai?” s’incuriosì il fratello liceale di cinque anni più grande, Gianni, afferrando una generosa manciata di crostini al pomodoro.

“In nome di tutte le Baccanti invasate, perché questo terzo grado? Non è successo niente di che, state tranquilli. E tu non atteggiarti ad uccello del malaugurio, Gian” fu la replica tranquillissima della ragazzina, soffiando sul cucchiaio bollente di minestra per raffreddarla.

“Niente di che? Permettimi di dissentire, bambina mia: la tua insegnante ti ha sempre portata in palmo di mano e stravede per te, ergo dev’essersi verificato un evento alquanto grave per spingerla ad agire in tal modo” ribatté forbitamente e altrettanto serafico Manfredi.

“In realtà la Ripamonti se l’è cercata” sbuffò Marta. “E’ talmente omofoba, quella donna, che quando l’anno scorso abbiamo studiato l’Iliade ha sostenuto ad oltranza la tesi secondo cui Achille e Patroclo erano migliori amici, vi rendete conto?” proclamò al colmo dell’indignazione.

“Certo, come siamo migliori amici Francesco ed io” sghignazzò sornione il fratello. “Come lo erano anche Alessandro Magno ed Efestione, Cesare Borgia e Michelotto Corrella, l’imperatore Adriano ed Antinoo” enumerò poi.

“Appunto! Ma ti pare?! Achille e Patroclo stavano insieme, quant’è vero che tu e Franz vi chiudete in camera tua e mettete la musica a palla perché non vi sentiamo fare le cosacce” s’infervorò la sorella.

“Via amore, non è cortese parlare di queste cose mentre si è a tavola” tossicchiò un poco imbarazzato il signor Del Monte.

“Oh dai pa’, sono i fatti della vita, è inutile che ti strozzi con la minestra che la mamma ha cucinato con tanto ammmòòòre” Gianni gli assestò un paio di poderose pacche sulla schiena.

“Per quanto ritenga quello della vita sessuale di mio figlio un argomento di conversazione molto stimolante, potremmo tornare a focalizzarci sul topic del giorno, di grazia? Viola, tesoro, cosa intendevi con ‘la Ripamonti se l’è cercata’?” intervenne con voce soave Viola.

Interpellata, la nostra eroina si esibì in un risolino mefistofelico.

“Sarete fieri di me…” affermò, e li ragguagliò sul compito in classe sui proverbi.

 

 

Tre giorni dopo il fattaccio, i signori Del Monte si presentarono al colloquio con la professoressa.

La donna li accolse con grandi sorrisi ossequiosi e riverenze: erano infatti delle celebrità a Belvedere, lui direttore di un importante quotidiano e lei sceneggiatrice molto richiesta.

“Signori Del Monte, che piacere vedervi. Sono lieta che abbiate accettato tanto tempestivamente di incontrarmi. Sedetevi pure” li invitò.

“Professoressa, stiamo fremendo d’impazienza” ribatté sottilmente sarcastica Viola una volta accomodatasi. “Ci dica dunque cosa le ha fatto dubitare dell’integrità morale di nostra figlia”.

E qui cominciavano le dolenti note. Come mettere al corrente quei poveri e rispettabili genitori delle perversioni che albergavano nella mente della ragazzina?

“Mia cara signora, Marta vi ha parlato del test sui proverbi e del Non Classificabile che sono stata costretta a darle?” ella sondò il terreno, cauta.

“Certamente: ci ha spiegato tutto, per filo e per segno” confermò con gelida cortesia Manfredi, corrugando lievemente la fronte.

“Oh” s’impaperò l’insegnante. “Allora vi renderete conto del perché abbia ritenuto necessario e anzi doveroso discuterne con voi. Sulle prime ho pensato ad uno scherzo di cattivo gusto, benché non privo di una certa originalità, ma alcune ricerche su internet mi han fatto scoprire ben altro” disse con voce grave e colma di disapprovazione.

“Ce ne rendiamo conto, sì” mormorò Viola, lasciandosi scappare un sorriso divertito (possibile?).

“Non vorrei sembrarvi indelicata, ma per caso sapreste dirmi da quando Marta ha iniziato a mostrare simili… inclinazioni?”

Marito e moglie si scambiarono un’occhiata complice e un poco malandrina.

“Sin dai primi anni di vita” rispose la signora Del Monte con espressione nostalgica. “Giocando con le Barbie sposava i Ken fra di loro, sa, e li faceva addirittura partorire”.

“E ai tempi dell’asilo, se le piaceva un bambino lo shippava immediatamente con un altro maschietto” interloquì il consorte.

“Il punto di svolta però è stato durante le elementari, quando in televisione hanno trasmesso l’ennesima replica di Card Captor Sakura: ha subito capito che Touya e Yukito non erano semplici amici, e che Tomoyo era palesemente infatuata di Sakura… A quel punto l’abbiamo presa da parte e le abbiamo spiegato cosa fossero lo slash e il femslash” s’inorgoglì Viola, accavallando le gambe.

“Sicchè… Siete stati voi?” alla professoressa Ripamonti per poco non venne una sincope.

“Ad allevare Marta nel culto dello slash? E perché non avremmo dovuto, mi scusi? Mio cognato Giampiero è più gay di Freddy Mercury e nostro figlio maggiore ha seguito le sue orme: l’omosessualità è di casa, nella nostra famiglia!” ribatté fieramente Manfredi.

“Che poi, a ben pensarci, è stato merito della bambina se Gianni ha aperto gli occhi sulla sua sessualità e si è messo con il suo migliore amico dai tempi della scuola materna, dopo almeno un decennio che se lo annusavano a vicenda” sottolineò la moglie per amor di precisione.

“Infatti, non dimentichiamolo. Anni passati a shippare Drarry, Wolfstar, Grindeldore, Sherlock Holmes/John Watson, Caspian/Re Peter -per non parlare delle coppie praticamente canon come Achille/Patroclo, Apollo/Dioniso, Cesare/Pompeo, Dante/Virgilio e Alessandro/Efestione- hanno dato i loro frutti”.

“Da quando poi si è appassionata a Glee, Merlin e Supernatural non ce n’è stato più per nessuno: Kurtofsky, Faberry, Furt, Brittana, Merthur, Destiel, Sabriel e chi più ne ha, più ne metta” sospirò con occhi sbrilluccicosi Viola.

“Che dire delle CLAMP, allora? Tokyo Babylon, X, Lawful Drugstore e il già citato CCS…” elencò il signor Del Monte.

“Sì beh, i loro manga sono le pietre miliari dello shonen-ai velato e dello slash compulsivo”.

A quel punto Adalgisa, ch’era ammutolita di fronte a quel bombardamento verbale, si ribellò, paonazza in volto.

“B-Basta così, ho capito. Vi ho sottratto fin troppo tempo prezioso, e tra un quarto d’ora ricominciano le lezioni. Rimaniamo d’accordo che consentirò a Marta di rifare il test e che non terrò conto del voto precedente. Adesso scusatemi, ma debbo recarmi in sala professori a prendere il registro” farfugliò piuttosto impacciata, rimettendosi in piedi.

“Professoressa, si sente bene?” chiese con squisita -ma falsa quanto una banconota da tre euro- premura Manfredi.

“Mai stata meglio, grazie!” berciò la donna prima di allontanarsi il più celermente possibile da quei due pazzi, Gesummaria!

Rimasti soli nell’aula vuota, i due coniugi si diedero il cinque, scoppiando a ridere senza ritegno.

“Giustizia è fatta! Le abbiamo dato una lezione coi fiocchi, a quella megera” gongolò il giornalista abbracciando di slancio la moglie.

“Ma il bello deve ancora venire, amor mio” gli strizzò l’occhio lei. “Ricorda: chi va con la slasher impara a slashare” mormorò poi sibillina.

 

 

Che gente, pensò costernata Adalgisa Ripamonti Cinciarella Viendalmare.
Che gente!

 

 

 

 

Allora: soddisfatte (o rimborsate)? Schifate? Stralunate? xD
Non esitate a farmi sapere la vostra opinione, ché ne ho davvero bisogno: ad essere sincera, non mi convince affatto…

Beh, spero di avere presto vostre notizie.

Ci risentiamo al terzo ed ultimo capitolo!

 

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Capitolo 3
*** Allo slash non si comanda ***


RATING: Verde.

GENERE: Comico, Demenziale.

AVVERTIMENTI: Slash sottinteso e un pairing audace appena accennato. *coff coff*

INTRODUZIONE: La resa dei conti, finalmente...

DEDICA: Alle recensiste -passatemi il termine- degli scorsi capitoli, e in particolare a Cloud Ribbon: quest’esperimento è un omaggio alla sua deliziosa “Chiedilo alla Fatina dei Denti” -perché noi Marte conquisteremo il mondo, muahahahah! *evil laugh*

NOTE: Il terzo ed ultimo capitolo della saga dedicata alla famiglia Del Monte e all’esimia professoressa Adalgisa Ripamonti Cinciarella Viendalmare… Ahimè, è un dolore dover dire loro addio, ma il momento tanto atteso è giunto. Che cali il sipario, dunque.

Buona lettura!

 

 

 

 

 

La signora Del Monte,
tra i cui antenati v’era un conte,
non fece certo un’affermazione blanda
dicendo che allo slash non si comanda;
ma la bella Viola, slasher ad oltranza,
dimostrò invero grande lungimiranza
poiché quanto aveva predetto si verificò:
ed è appunto questo che adesso vi narrerò.
L’arcigna professoressa, ancora basita
nel constatare che la sua allieva preferita
era altresì fieramente pervertita,
decise infine di sfidare a singolar tenzone
qualche gaio ed aitante maschione,
e così accese di internet la connessione.
Parole come “shonen-ai”, “lemon” e “pairing” digitò,
a leggere fanfiction a rating rosso si azzardò;
ore ed ore trascorse davanti al portatile,
scoprendosi con il web alquanto abile
e quando meno se l’aspettava…
scoprì che lo slash un poco le garbava.
Mai avrebbe immaginato, in sua vita,
che da siffatta stramberia sarebbe stata rapita!
Ma il boys love, là dove altri avevano fallito,
fece breccia nel suo cuore avvizzito.
Sicché, prima che una settimana fosse passata,
un centinaio di manga yaoi s’era divorata,
ad una ventina di ship s’era appassionata
e l’idea di iscriversi ad EFP in mente le era balenata.
Adalgisa, che non era donna ingrata,
volle scusarsi con Marta per averla iniquamente giudicata;
e poiché ci teneva che ella il suo perdono le accordasse
un bel dì assegnò a sorpresa un compito in classe:
“Scrivete in due colonne una Giorgio/Carlo Azeglio:
perché het è bello, ma slash è meglio!

 

 

 

 

Ehm, con Giorgio e Carlo Azeglio s’intendono il nostro Presidente della Repubblica Napolitano ed il suo predecessore Ciampi (con i complimenti della casa, xD).

Che dire? Mi sono divertita immensamente a scrivere questa filastrocca… Spero che vi abbia strappato una risata. Commenti, critiche e consigli sono sempre graditi!

Un bacio a tutte <3.

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