Orizzonti infiniti

di LonelyWriter
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La prossima meta ***
Capitolo 2: *** Obbiettivi personali ***
Capitolo 3: *** Concorrenza ***
Capitolo 4: *** La sfida ***
Capitolo 5: *** Il vero amore ***
Capitolo 6: *** Premonizioni ***
Capitolo 7: *** Solo l'inizio ***



Capitolo 1
*** La prossima meta ***


La ciurma di Rufy, ingrossata da Crocodile e Hancock, viaggiava tranquilla verso nuove avventure. Dopo aver preso la decisione di passare da Rogue town per dare una ripassata a Smoker, navigavano tranquilli alla ricerca di un isola tranquilla dove passare un po’ di tempo in riposo. Nessuno sapeva dove stavano andando, se non cappello di paglia, che riposava tranquillo sul pontile, cambiando o aggiustando di tanto in tanto la direzione del timone. Era raro che Rufy conducesse la preziosa Going Merry, di solito Nami era navigatrice, per impedire al tonto gommoso che non li buttasse su qualche scoglio. Secondo lei il “cervello di gomma” non avrebbe mai potuto trovare una rotta davvero sicura. Peró stavolta Rufy l’aveva convinta che sapeva bene dove andare e che avrebbero avuto una sorpresa. Il tramonto si faceva piú romantico e colorava di rosa e arancione tutte le nuvole in cielo.
-“Non ti sembra un cuore quella?”- diceva Sanji a Zoro, sdraiati a poppa della nave.
 
Smoker fumava rabbiosamente, e non sentendosi soddisfatto si accese un terzo sigaro. Tashigi gli massaggiava le spalle tendando di rilassarlo. Hina maneggiava il timone, leggendo il suo enorme libro, del quale aveva giá raggiunto le ultime pagine. Il suo volto non esprimeva sentimenti. La veloce nave tentava di seguire le orme della ciurma di Rufy, avrebbero scandagliato tutto l’oceano se necessario, esplorato tutte le isole, e li avrebbero trovati. Un ombra si muoveva a prua della nave, scendendo in coperta. Smoker sorrise e si rilassó un poco, guardando l’uomo che scendeva in coperta. Rufy non avrebbe avuto scampo. Questa volta sí erano pronti. Si giró e avvicinó la testa di Tashigi per darle un bacio amoroso. Guardó il sole scendere, tingendo il mare di arancione. O di rosso. Sí... di rosso del sangue dei maledetti pirati. Sotto il pontile della nave si poteva sentire un profondo russare.
 
Boa Hancock sedeva sulla balaustra di tribordo della nave, guardando il sole completare la sua immersione nel mare, e il cielo impallidire e annerirsi. Aveva lasciato l’isola da poco ma giá le mancava. Peró si era unita alla ciurma per un motivo ben preciso. Un motivo che Rufy le stava involontariamente avvicinando. Lei lo sapeva dove stavano andando. Lo sapeva bene. E non vedeva l’ora di arrivare.
Erano diretti ad un’isola. Una bellissima isola. Con qualcosa di molto interessante.
Solo aspettava la prossima meta.
****************
Ah ecco la continuazione! Presto saprete che diamine ci fa Boa nella ciurma di Rufy! A presto!

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Capitolo 2
*** Obbiettivi personali ***


-“Terraaa! Siamo arrivati!!”-
Boa si sveglió di colpo al grido di Chopper. Finalmente.
-“Iniziano le vacanzee!”- Urlava felice Rufy, mentre Nami lo sbatteva da un lato per impedire che incagliasse la nave da qualche parte nell’isola. Nami approdó perfettamente, mentre Zoro e Sanji trattenevano Rufy dal buttarsi in mare, ricordandogli che non poteva nuotare. Convinto dalle padellate che Sanji gli propinava sulla faccia, si decise ad aspettare.
 Appena completamente approdati allungó una gamba fino a terra e si mise a correre sulle splendide dune di sabbia bianche della spiaggia, lanciando sabbia in tutte le direzioni. Poi si sdraió e incominció a fare un angelo gigante nella sabbia. Il sole splendeva alto, e nonostante fosse sorto da poche ore, giá faceva sentire il suo calore. Robin uscí da sotto coperta con uno splendido costume nero, forse un po’ piccolo per le sue dimensioni, che la rendeva molto sexy. Dietro di lei la seguiva Crocodile, abbracciandole i fianchi e godendo della bella vista, poi si accorse che anche la spiaggia era molto bella.
 Sanji e Zoro si addentrarono nella selva ombrosa, preferendo frescura e privacy. Robin e Crocodile si sdraiarono sulla spiaggia, nella sabbia morbida. Robin si giró verso di lui per abbracciarlo, ma lui scomparve nella sabbia, ricomparendo dietro a lei, la abbracció e le diede qualche bacio sul collo. Nami con un fantastico costume azzurro e un paio di boxer larghi e rossi si arrampicó fino in cima dell’albero maestro per fare un tuffo spettacolare in acqua. Fece un paio di capovolte e atterró elegantemente in acqua, piacevolmente fresca. Boa Hancok sfoggiava un costume a pezzo intero bianco con disegni tribali rossi. Erano due pezzi separati uniti davanti da un anello brillante d’argento. Un costume molto raffinato e che dava giustizia alle sue forme perfette e incredibilmente attrattive. Scese dalla passerella con eleganza e lentamente godendo della magnifica vista dell’isola incontaminata e della natura vergine.
Tutti i membri della ciurma si diedero al divertimento e si dedicarono a rilassarsi. Rufy continuava a fare lo stupido e assaggiava alcuni frutti che crescevano generosamente sulle piante. Le poche nuvole che c’erano in cielo erano lentamente portate via dal vento leggero.
Rufy si diresse verso una figura che felice camminava sulla spiaggia. Aveva una camicia Hawaiana, boxer attillati, un fisico invidiabile e portava un paio di occhiali da sole che sembravano piccoli per lui. La sua grande catena d’oro risplendeva al sole. Abbracció Rufy ridendo.
-“Franky! Quanto tempo! Haha! Vederti é sempre bello amico mio! Come vedi siamo un po’ aumentati! Vieni con noi!”- Disse Rufy felice-
-“Quanto ci avete messo? Vi aspetto da giorni! Qui é fantastico ma da solo c’é ben poco da fare!”-
-“Scusa ma abbiamo fatto scalo a Rogue Town per divertirci un po’, scusa se non ti ho invitato.”-
-“Ah vedo che il nuovo é Crocodile! Alla fine ha deciso di venire con voi!”-
-Sí ma non solo! Guarda laggiú chi chi ha pregato di passarla a prendere!”-
Franky si giró verso la nave, dove al fondo della passerella stava scendendo un angelo. Si tolse gli occhiali da sole per sfruttare al massimo la vista.
-“Hey Franky, chiudi la bocca! Hahaha!!”-
Franky si ricompose e si diresse a salutare Boa.
-“Hey. Ciao! Uao che bel...costume. Come mai da queste parti?”-
-“Avevo bisogno di una vacanza.”- Rispose l’amazzone sorridendogli.
I due presero a parlare e intanto si allontanavano seguendo la striscia bianca della spiaggia. Il sole splendeva alto nel cielo e la ciurma si divertiva, ognuno a sua maniera. Rufy decise che era opportuno molestare il cuoco e Zoro, che erano andati a passeggiare nella foresta, ma tornó mezz’ora dopo mezzo legato a un tronco.

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Capitolo 3
*** Concorrenza ***


Boa e Franky arrivarono al punto piú alto dell’isola. La salita terminava in una scogliera, che dava un bellissima vista sul mare e sul resto dell’isola. Franky mangiava una mela rossa e grande, continuando a parlare con l’amazzone su che cosa avevano fatto ultimamente. Si sedettero sul bordo della scogliera. Da lí si vedeva anche la spiaggia dove c’erano gli altri membri della ciurma. Nami stava cercando di slegare Rufy da un albero sradicato. Chissá come c’era finito legato cosí. Hancock si avvicinó a Franky.
-“Sai, volevo uscire dalla mia isola perché é monotona. Tu mi capisci, solo donne, cercavo un uomo vero.”- Gli sussurró all’orecchio.
Franky sentí un certo formicolio.
-“Ah, bene allora.. sei venuta nel posto giusto, credo.”-
C’era un’altra barca vicino a quella della ciurma. Piccolina e sottile. Chissá chi era. Non gli prestarono molta attenzione. Franky e Hancock fecero uno spuntino con  i frutti locali, poi Boa si avvicinó al carpentere e incominció a massaggiargli le spalle, poi scese sui pettorali...
-“Ah sono qui gli altri due!”- Li interruppe una voce femminile. Si girarono di scatto, sorpresi.
Dietro di loro stavano Nami e Nojiko, la sua sorellastra. Franky rimase sorpreso.
-“Vi presento mia sorella, non avete ancora avuto occasione di conoscerla, al contrario di Rufy che giá gli deve la vita, non é vero Nojiko? Hahah!”-
-“Molto piacere!”- Disse Franky alzandosi, incantato dal colore dei capelli della ragazza.
-“Non sapevo avessi una sorella. Non ne hai mai parlato”- Si acciglió Franky
-“Bhe tra un problema e l’altro e con tutti i pasticci in cui ci mettiamo non ho avuto molto tempo libero. E poi non é colpa mia se tu sei sempre chiuso nel tuo cantiere!”- Si giustificó Nami.
-“Haha! Hai ragione, peró adesso che me l’hai presentata di persona avremo occasione di conoscerci bene, non é vero Nojiko?”- Le disse il carpentiere con un largo sorriso.
-“Sará un piacere”- Rispose la ragazza con voce dolce.
Hancock rimase un po’ accigliata e parecchio turbata da questo nuovo arrivo. Non le piaceva per nulla, rappresentava solo problemi. Sembrava che Franky si fosse di colpo dimenticato di lei. In realtá Franky era davvero rimasto folgorato dalla apparizione della sorellastra di Nami. Lo attiravano il suo volto docile e il colore dei suoi capelli, che sembravano cosí soavi e leggeri. Franky prese a parlare con Nojiko per conoscere il suo passato e i suoi rapporti con Nami e la ciurma. Poi parve ricordarsi dell’amazzone che intanto meditava su come disfarsi della intrusa.
-“Hey Boa, vieni a conoscere Nojiko, é molto simpatica!”-
La donna digrignó i denti e si avvicinó ai due guardando con aria di superioritá la ragazza. Passarono cosí il tempo fino al tramonto. Boa maturava fastidio verso la ragazza, che al contrario, Franky sembrava farsi sempre piú amica. Infine a cena il carpentiere si allontanó con la ragazza, che voleva dirgli qualcosa di importante.
-“Franky, io sono sempre rimasta coi miei amici nella mia isola, vivendo una vita felice, ma non piena. Nami al contrario vive un vita spericolata e divertente, ha una taglia enorme sulla testa, non é fantastico? Bhe, tornando a noi...mi piacerebbe vivere qualche avventura, non voglio invecchiare annoiata in quell’isola. Posso chiederti di venire con te?”-
Franky soppesó le parole e pensó nella situazione. La ragazza lo guardava con occhi dolci e grandi.
-“Peró io sono solo un carpentiere, non é che viva chissá che avventure.”-
-“Peró Nami ha detto che passerai un periodo con la ciurma non é vero? E poi...stare con te sarebbe una bella avventura.”- Disse arrossendo.
Franky le sorrise e le prese il mento tra le dita.
-“Ci penseró, d’accordo?”- Le rispose.
-“Vuoi una cola?”- Gli sorrise lei.
Tornarono al focolare sulla spiaggia e continuarono la serata divertendosi.

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Se eravate preoccupate/i per una coppia Boa-Franky che giá si stava formando all'inizio, bhe troppo facile, qui arrivano i problemi!

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Capitolo 4
*** La sfida ***


Il sole mattutino trovó i compagni della ciurma addormentati sulla bianca sabbia dell’isola. Solo Usopp era sveglio, stava raccogliendo le lattine di cola e le bottiglie sparse per la spiaggia. Solo quando il sole batteva forte sui corpi addormentati dei pirati, questi incominciarono a svegliarsi. Intontito dalla serata precedente, Rufy si trascinó fino all’ombra di una palma, per tornare a dormire. Dalla selva uscirono barcollando il cuoco e lo spadaccino, si diressero alla nave e in breve ci si addormentarono dentro. Non avevano dormito molto. Boa e Nojiko si alzavano assonnate, ai lati piú opposti dell’area dove aveva avuto luogo la festa. Presto tutta la ciurma, notevolmente ingrossata, si alzó e cominció a stiracchiarsi. Franky si scrolló la sabbia di dosso, si mise una camicia piú pulita, uguale alla precedente, e si diresse a lavarsi la faccia.
-“Che facciamo oggi?”- Chiese Rufy da sotto il suo cappello.
-“A me piacerebbe visitare l’isola, chissá ci troviamo qualche vecchio edificio”- Commentó Nami.
-“Sí, mi sembra una buona idea!”- Intervenne Robin
-“Peró io non ho voglia di camminare!”- Protestó il capitano.
-“Sempre qualcosa da borbottare tu!”- Lo riprese Nami.
La cartografa cominció a preparare uno zaino con alcune cibarie dentro e un foglio per segnare il cammino, non voleva perdersi. Franky si caricó a spalle una cesta piena di lattine di cola e ghiaccio. Robin preparó una borsa con un paio di tende e da accendere fuoco. Rufy si alzó, si sistemó il cappello e disse sorridente.
-“Sono pronto!”-
-“Non portare niente eh!”- Continuó a sgridarlo Nami.
-“Non sono l’unico!”- Protestó lui.
Si misero in cammino nella selva, lasciando Usopp alle faccende della nave, Zoro e Sanji a dormire e Chopper a fare un castello di sabbia che giá aveva dimensioni da record. Nami guidava il gruppo, anche se cappello di paglia stava davanti a lei, tenedola d’occhio per vedere se girava. Camminarono per alcune ore, fino ad arrivare ad una radura rocciosa dove nasceva una sorgente d’acqua. Un posto incantato e perfetto per il pic-nic. Boa aveva camminato tutto il tempo a fianco di Franky, cosí come Nojiko, dall’altro lato. Le due cercavano di fare la propria conversazione e a volte parlavano insieme cosí che il povero Franky non capiva nulla. Finalmente nella radura ebbe un po’ di pace, le ragazze presero a preparare da mangiare e lo lasciarono in pace.
 Colse l’occasione per mettersi a meditare sulle due. Sembrava che Hancock volesse divertirsi, peró al contrario la giovane Nojiko lo adorava e voleva passare avventure con lui. La sorella di Nami le piaceva, lo attirava, peró aveva un carattero giovane e immaturo. L’amazzone invece era una donna fatta, matura e con un carattere forte e dominante. Prima che le sue rimuginazioni arrivassero a un risultato, il pic.nic era pronto. Si diresse a mangiare prima che Rufy divorasse tutto.
Franky mangiava mentre conversava con Boa Hancock sulle cose che le piacerebbe fare. Parlavano tranquilli, mentre lui sorseggiava una cola. Lei ogni tanto gli si avvicinava e gli passava la mano sulle braccia o gli circondava le spalle con il braccio. Arrivó Nojiko, che con un pretesto allontanó il carpentiere da Boa e lo portó a vedere uno strano animale che camminava su per un albero. Era un geco, molto grande e marrone come la corteccia dell’albero. Franky le parlava di alcune delle sue avventure con la ciurma dei pirati e lei lo ascoltava affascinata.
Da distante Boa li guardava indignata. Sembrava che la innocenza sul volto di quella ragazza e il suo carattere spensierato attiravano Franky come lo facevano le sue qualitá. Non voleva che glielo portasse via, ma sembrava ci stesse riuscendo. Doveva fare qualcosa, non poteva sperare di vincere senza fare nulla. Era aperta la sfida. Una battaglia che la ragazzina non avrebbe potuto vincere.

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Incomincia la vera sfida per Franky! Se siete nuove a leggere la storia vi ricordo che  é  la continuazione di una serie che potete leggervi andando sul mio profilo! Altrimenti potreste non capire alcuni avvenimenti. In ordine cronologico-"Un nuovo amore" "Anche nico robin cerca l'amore" "L'amore e un passatempo?" e quest'ultima. Buona lettura!

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Capitolo 5
*** Il vero amore ***


 Nico Robin girava per la radura mangiando un panino e analizzava incuriosita alcuni simboli sulle rocce ai bordi della sorgente che il suo amato aveva notato sedendosi a fianco. Crocodile la seguiva affascinato dalla sua cultura e ogni tanto la motivava con qualche bacio. L’arceologa interpretava i simboli seguendo uno strano percorso nella roccia.
-“Dicono che si trova qui un tesoro prezioso e carico d’amore. Che é la sorgente dell’amore. Che strano. E poi sono simboli abbastanza antichi ma sembrano recenti.”-
-“E poi che dice?”- La incitava Crocodile.
Robin seguiva con il dito i simboli traducendo. Le scritte arrivavano fino alla base della sorgente, che con una piccola cascatella scaturiva dalla roccia stessa. Seguendo i simboli Robin introdusse la mano sotto la cascata e sentí qualcosa di metallico e rotondo. Tiró fuori l’oggetto e rimase meravigliata. Un anello azzurro lucente con una gemma eterea incastonata a forma di cuore brillava nel palmo della mano. Da dietro Crocodile lo prese e lo infiló dolcemente al dito di lei. Si aggiustó perfettamente.
-“É fatto di averite, un metallo preziosissimo e raro, resistente e molto raffinato. La gemma é uno dei diamanti piú puri che si possono trovare. Questa combinazione peró ancora non da giustizia a quello che provo per te. Accetti il mio regalo?”-
Robin era incantata dalla bellezza dell’anello e dei suoi riflessi, tanto che seppe solo annuire e abbracciarlo.
-“Mi hanno aiutato Zoro e Sanji a incidere i simboli per guidarti. Nami ha fatto la sua parte a condurci qui.”- Spiegó lui.
-“Sono senza parole, sei davvero...oh!”-
Si allontanarono nella selva parlottando.
Franky aveva osservato la scena. Rimuginava sulla sua situazione. Doveva scoprire il vero amore. Tutte e due lo attiravano ugualmente. Pensó a lungo sulla via del ritorno e gli venne in mente una ottima idea, pensando in Robin e Crocodile.
 
-“Te lo puoi scordare!”- Gridava Nami in faccia a Franky
-“Avanti, per favore.”-
-“Ma poi a che ti serve? Perché vuoi che lo faccia?”-
-“Non te lo posso dire ora ma lo scoprirai presto te lo giuro, non ti costa nulla.”-
-“Va bene.”- Si arrese lei con riluttanza.
Tutti erano tornati a riposare o a divertirsi. Nami e Franky parlavano un po’ isolati in un angolo dell’isola. Lei lo guardava in maniera provocante e gli si avvicinava sempre piú. Cominciava ad appiccicarsi a lui. Boa e Nojiko videro la scena. Gli occhi di Franky dietro i suoi neri occhiali erano solo diretti a loro due. Boa roteó gli occhi e salí rabbiosamente per la passerella della nave. Nojiko invece rimase imbambolata qualche minuto a fissare il suolo poi si allontanó qualche metro sulla spiaggia per sedersi in terra con la stessa espressione, grattandosi le spalle con ambo mani. Franky fece per alzarsi, verso la sua scelta, ma venne spedito nel mondo dei sogni.
 
Una enorme nave piena di cannoni era appena sbucata da dietro la scogliera. Uno dei cannoni fumava. In piedi sulla balaustra stavano due uomini e due donne con aria risoluta. Uno aveva un sorriso sprezzante e vittorioso sul viso. L’altro era mostruosamente alto. Smoker se la rideva. Buttó i sigari ancora a metá in acqua. Laggiú sulla spiaggia vedeva quei tonti dirigersi in tutte le direzioni, sorpresi dal loro arrivo. Il secondo uomo aveva un aria annoiata e insofferente, con un espressione assente e il viso coperto dall’ombra del cappello della marina e un paio di occhiali vecchio stile. La nave navigava veloce verso la spiaggia e non si fermarono nemmeno ad attraccare per bene. Mezza nave si insabbió nella spiaggia bianca. Saltarono giú dalla barca. Lungo la schiena di tutti i compagni della ciurma di cappello di paglia corse un brivido freddo di paura. Ma non era al vedere Smoker, se no chi lo accompagnava, che li guardava con aria superiore e indifferente. Si tolse il cappello.
-“Terminiamo con questi buffoni”- Disse Kizaru.

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Arrivano i problemi e proprio mentre Franky aveva preso la sua decisione! Dovremmo aspettare per sapere quale delle due ha vinto il suo amore.

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Capitolo 6
*** Premonizioni ***


Gli ufficiali della marina stavano in piedi davanti a loro. E tra loro c’era Kizaru. Loro erano tanti ma non avrebbero potuto competere con la potenza dei tre messi assieme. Tashigi come la solito non era un problema. Franky si rialzó da terra massaggiandosi la mascella dove aveva appena ricevuto una cannonata. L’improvviso silenzio nell’aria aveva avegliato anche Zoro e Sanji, che ora stavano stupefatti sul pontile della nave. La situazione rimase silenziosa alcuni minuti, mentre i compagni della ciurma si raggruppavano lentamente, e Nojiko si allontanava con precauzione. Kizaru si tolse la giacca della marina gettandola in terra, rimanendo con uno splendido abito giacca e cravatta. La situazione era terribile. La ciurma conosceva bene le capacitá di Kizaru, soprattutto Zoro. Anche il capitano era serio e preoccupato. Rufy cominció a mordersi il pollice. Doveva mettere tutto se stesso se volevano batterli. Lo spadaccino sfoderó le sue letali lame e tutti si preparano.
-“Che paura!”- Commentó Kizaru.
Alzó il braccio e sparó un raggio di luce dall’indice dritto contro Sanji, che per un pelo lo schivó. Parte della sua blusa rimase strappata. Con aria indifferente Kizaro prese ad avvicinarsi minacciosamente. Un paio di spade lo attraversarono senza nemmeno che egli reagisse. Tagliarono solo raggi di luce. Prima ancora che Zoro potesse allontanarsi venne colpito da un pugno alla velocitá di un raggio di luce che lo spedí contro un albero, abbattendolo.
Rufy era giá tutto rosso e emetteva vapore. Presero ad attaccare. I pugni rapidissimi di Rufy colpivano il nulla. Kizaru ora si muoveva rapido e sparó un raggio contro Crocodile, che stava attaccando, smaterializzando la sabbia che gli veniva addosso. Poi ne sparó un altro a Robin, centrandola in pieno, e la lasció in fin di vita al primo colpo.
Smoker e Hina se l’erano presa con Sanji, che tentava di proteggere lo spadaccino, incosciente al suolo. Distratto dagli attacchi ripetuti di Franky e Nami, Kizaru non vide la martellata gigante di Rufy che lo colpí in pieno volto. Fece un paio di giri in aria, riatterró in piedi e sorrise sarcastico, senza nemmeno un graffio. L’ufficiale colpí con un calcio di luce di una potenza probabilmente infinita a cappello di paglia, spedendolo contro la nave. La attraversó per completo e continuó la sua corsa lontano dall’isola. Nemmeno il suo corpo di gomma aveva attutito il colpo, che gli aveva deformato la testa lasciandolo incosciente, se non peggio. Sanji era intrappolato da Hina e veniva colpito ripetutamente e con disprezzo da Smoker, il quale se la spassava. Molti dei membri della ciurma venivano sconfitti in breve tempo. Non potevano fare niente. Il combattimento stava per avere fine, con la sconfitta di cappello di paglie e la sua ciurma. Non erano abbastanza forti per sconfiggere i membri della marina.
 
Nojiko si sveglió di soprassalto. Si era addormentata sotto l’albero dove si era seduta. Si era addormentata stanca per la camminata e abbattuta per il comportamento di Franky, che se la passava o con Boa o con Nami. Anche lei ci voleva. Poi si riprese. Era una premonizione! Negli ultimi tempi ne aveva avuta qualcuna con risultati impressionantemente veri. Doveva avvisare gli altri. Si alzó correndo verso gli altri, gridandogli a squarciagola l’imminete pericolo. Nami sapeva delle sua premonizioni e le diede ascolto. Saltarono tutti sulla barca e salparono. Meno male che Usopp aveva raccolto le loro immondizie, non ci sarebbero state tracce. Il vento era a loro favore.  Fecero rapidamente il giro dell’isola, girandole intorno in direzione opposta a dove Nojiko diceva di aver predetto l’arrivo della nave della marina. Sparirono dietro la scogliera proprio mentre dall’altro lato arrivava una grossa nave piena di cannoni

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Capitolo 7
*** Solo l'inizio ***


-“Accidenti non sono nemmeno qui!”- Sbottó Smoker, vedendo altra spiaggia deserta anche dietro l’ultimo angolo.
-“Andiamo verso le prossime isole, sicuramente devono stare da queste parti.”- Disse tranquillamente Kizaru.
La grossa nave della marina viró verso il mare esterno diretta alla isola piú vicnina. Viaggiando veloce e rabbiosa, tagliando l’acqua con la sua mole. Portava una carico di rabbia e odio, contornato da un po’ di amore.
 
L’avevano scampata per un pelo. Era solo stato grazie alla premonizione della ragazza che si erano rapidamente preparati a salpare. Boa Hancock sedeva nella sua cabina, osservando le tavole di legno del pavimento. Era un poco delusa. Franky dopo essere salpati si era appiccicato a Nojiko e parlavano tranquilli abbracciati. Lei invece era rimasta senza nessuno a cui dare il suo amore. Forse in futuro avrebbe trovato qualcuno decente che l’avrebbe accettata. Si sdraió sula brandina e cercó di dormire.
Franky e Nojiko erano abbracciati dolcemente sulla balaustra di tribordo osservando la spuma causata dalla nave che viaggiava veloce. Nella nave si sentiva l’aroma di un piatto a base di granchi e molto amore, proveniente dalla cucina, dove si erano rinchiusi Sanji e Zoro. La Going Merry viaggiava rapida spinta dal vento, un vento che come sempre, li avrebbe portati verso nuove avventure, nuove mete, nuovi tesori, amori, amici e nemici. Viaggiava con un carico di amore, amicizia, spensieratezza e felicitá, che nessun senso di giustizia gli avrebbe dato, e che nessuna accusa di crimini, gli avrebbe portato via. La pirateria era piú felice di quella che chiamavano giustizia della marina. Meglio vivere la pirateria. Chissá cosa avrebbe portato il futuro. Gli ultimi avvenimenti della ciurma fanno pensare che qualsiasi cosa potrebbe succedere. Perché il destino é una mano cosí dolce che non si puó fare a meno di lasciarsi trasportare, che vada nel buio o nella luce, che ti accompagni o che ti spinga con forza, sempre ti porterá da qualche parte. Ogni giorno é come una lacrima nel mare, puoi lasciare che cada, e che si perda nell’immensitá della vita, o raccoglierla e farne un diamante speciale, da ricordare per sempre. Forse é la fine, o probabilmente é solo l’inizio di una storia infinita, di cui ognuno di noi porta una pagina nel cuore.

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E credo che questa sia la ultima storia della serie di One Piece, che vi ha accompagnato per questo breve tempo. Spero di aver potuto trasmettervi emozioni, di avervi fatto commuovere, ridere o rimanere col fiato sospeso. Spero almeno che leggere le me righe vi abbiano dato gusto e piacere, apportando un momento differente nella vostra vita. Lonleywriter.
 

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