A love who will live forever

di Silver_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Welcome to terra nova, welcome home. ***
Capitolo 2: *** Genesis ***
Capitolo 3: *** Instinct ***



Capitolo 1
*** Welcome to terra nova, welcome home. ***


Welcome to terra nova, welcome home

 

Quella notizia fu come un fulmine a ciel sereno, nonostante i fumi e l'inquinamento rendevano quel cielo tutto tranne che sereno. Maddy Shannon avrebbe avuto l'opportunità di andare a Terra Nova: sua madre era stata reclutata e insieme sarebbero partiti, anche se insieme voleva dire soltanto Maddy, Elizabeth e Josh, rispettivamente la madre e il fratello della sedicenne. Si, perché papà Shannon, Jim, era in carcere per aver avuto un figlia in più, la piccola Zoe, che come il padre non poteva partire verso Terra Nova. Elizabeth aveva però assicurato che era tutto apposto e sarebbero partiti tutti e cinque. Maddy però era comunque spaventata, mentre camminava verso quella luce bluastra, così accecante rispetto al buoi in cui si viveva di solito. Maddy non ha avuto una vita facile, il suo essere così buona e studentessa modello, l'aveva resa da sempre una delle vittime dei bulli. Iniziando dal fatto che pretendevano chefacesse i loro compiti, Maddy veniva ricoperta di insulti, spesso anche cibo, quando le andava peggio. Lei però non era cambiata, nonostante le umiliazioni, Maddy continuava a camminare a testa alta, nella speranza che la vita le destinasse un miglioramento. E questo era arrivato, se ne sarebbe andata, avrebbe abbandonato quel mondo che esalava l'ultimo respiro, dove chi era ricco viveva felicemente nelle cupole, mentre i più poveri a malapena respiravano. Avrebbero lasciato quel mondo malato, per un futuro migliore. Solo che questo non avrebbe avuto senza se Zoe e Jim fossero rimasti lì.
Maddy continuava a guardarsi indietro disperatamente, cercando di scorgere gli occhi chiari di suo padre, che non vedeva da due anni.
All'improvviso il viso di Maddy si illuminò, si girò subito verso Elizabeth.
- Mamma! - Richiamò la sua attenzione, indicandole con lo sguardo quell'uomo che si stava avvicinando a loro.
- Jim, grazie a Dio! - esclamò la donna, mentre anche Josh si accorgeva della presenza del padre: erano finalmente uniti, e se ne stavano andando, a Terra Nova.

 
Peccato che la cosa non era destinata ad essere così semplice.- Prendi la borsa - ordinò Jim alla moglie, aiutandola a caricarsela, sotto lo sguardo dei figli, spaventanti.
-Qualsiasi cosa succeda, continuate a camminare - ordino poi, mentre con la coda dell'occhio guardava indietro, verso un punto che Maddy non riusciva a captare. Poi Jim li spinse in avanti, mentre lui rimase un po’ più indietro, fermo. Se se ne fosse accorta, Maddy si sarebbe fermata e non avrebbe permesso che il padre si allontanasse da loro così, ma nel momento in cui cercò di fermarsi, la sedicenne fu investita dalla folla di gente che si precipitava verso il portale, che piano piano si stava dilatando, segno che sarebbero partiti molto presto.
- Mamma… - iniziò Josh, nel momento in cui si ritrovarono il portale davanti.
- Non possiamo fermarci. – ordinò Elizabeth, intuendo cosa volesse dire il figlio, che alla fine era anche la stessa che cosa che nel profondo voleva fare anche lei: aiutare Jim.
- Ma non potremmo più tornare! – esclamò il figlio maggiore, posizionandosi davanti alla madre, per fermarla.
- Verrà, non preoccuparti Josh! – Rassicurò la donna, accarezzando la guancia del figlio.
- Vai. – ordinò poi, guardando intanto anche la figlia, accanto a lei, che aveva lo stesso sguardo spaventato del fratello.
Josh annuì, anche se dentro di se non era convinto per niente: si girò e chiuse gli occhi, mentre il portale lo inghiottiva. Maddy lo seguiva, ma si fermò, prima del portale, e cercò di tornare indietro.
- Io non vado senza papà! – Esclamò, sull’orlo delle lacrime.
- Va con tuo fratello, io verrò subito dietro di te, Maddy! – Per la seconda volta cercava di infondergli una sicurezza che neanche lei dava per certa.
- E papà? – Chiese la ragazza, mentre due lacrime uscivano dai suoi occhi color nocciola.
- Ce la farà, come ha sempre fatto! – Rispose la madre, cercando di non far notare quanta paura avesse anche lei per Jim.
- Va! Ti prego! – E di nuovo, ordinava all’altra figlia di andare. Come Josh, anche lei chiuse gli occhi, e passò.
Ma appena preso fiato li dovette riaprire: c’era qualcosa di strano nell’aria, era diversa da quella che respirava
, era strana, non faceva male respirarla. Maddy si guardò intorno, stupita e nello stesso tempo felice: tutto quel verde, quella natura rigogiosa, non la stava vedendo in uno dei tanti documentari sul passato della terra, ma erano, intorno a lei.
Sotto consiglio dei medici, si allontanò dal portale e si avvicinò ad uno di loro, inspirando lentamente , in modo da non respirare troppo ossigeno, tutto insieme. Intravide Josh, un paio di metri accanto a lei, con una mascherina di CO2 che un secondo dopo misero anche a lei. Ora Maddy riprese a respirare normalmente, ricordandosi improvvisamente dei genitori. Guardò verso il portale, giusto in tempo per vedere arrivare la madre, che li cercò subito con lo sguardo sorridendo tristemente, al pensiero di Jim, che ora non poteva più aiutare. Dopo essersi messa una mascherina, si ricongiunse ai figli, con sguardo rassicurante. I loro occhi erano puntati verso il portale, aspettavano tutti e tre di vedere sbucare Jim, ma i secondi passavano e non succedeva nulla.
All'improvviso il colpo di scena, qualcuni uscì dal portale, correndo e reggendo un arma. Era Jim, in carne ed ossa. Ormai sarebbe potuto succedere qulsiasi cosa, ma sarebbero rimasti uniti: finalmente erano tornati ad essere una famiglia.








Finalmente la mia prima ff su Terra Nova. Era da tempo che volevo scriverne una, ma tra una settimana di verifiche, l'influenza e tutto il resto, sono arrivata fino ad oggi u.u
Alours, del capitolo, cosa, dire, innanzitutto, questa è una raccolta di missing moments, perciò i fatti non cambieranno da quelli che succedono in tv (forse solo uno, ma bisogna vedere come va avanti la storia), però, quello che volevo dire è che questo primo capitolo è un po' un introduzione, i prossimi capitoli, invece, sarenno dedicati soltanto alla coppia Maddy and Mark *o*
Intanto vi saluto tutti, e ringrazio in anticipo chi recensirà, *w*
Attenzione, quello che segue può contenere spoiler traumatici u.u






Parliamo del titolo: "A love who will be forever". Intanto questo titolo parla in generale del fatto che il loro amore è destinato a durare, perchè semplice e sincero. Però c'è un altro motivo più profondo che riguarda un intervista che ho letto: "negli ultimi episodi due personaggi che non hanno famiglia su terranova moriranno per salvare gli Shannon, uno di loro è diventato uno dei personaggi preferiti dei/delle fan." Ho il presentimento che possa essere Mark (T____T), perciò il titolo si riferisce al fatto che anche se lui muore, il loro amore durerà ancora dentro Maddy.
Se così fosse, questa storia diventerà drammatica (ç_ç) e provvederò a modificare i campi. ç_ç

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Capitolo 2
*** Genesis ***


Genesis.

 
- Non andartene! – La voce di Maddy sembrava disperata, anzi lo era, nel vedere il ragazzo quasi varcare la porta per uscire.
- Zoe è spaventata! – Cercò di spiegare, stringendo la sorellina, anche se con il cervello che si ritrovava, sapeva che era una scusa patetica: Zoe aveva appena 5 anni, non poteva capire quanto potesse essere pericoloso il guaio in cui Josh si era cacciato.
Fatto sta, che il ragazzo, di cui, peraltro, non sapeva ancora il nome, le sorrise: o l’aveva bevuta, oppure aveva fatto finta di crederle, cosa più probabile.
- E... entra! – l’invitò Maddy accostandosi alla parete per farlo passare.
- Vuoi un po’d’acqua?- Chiese, nervosa, partendo verso la cucina, quasi sbattendo con l’angolo della parete. Era la prima volta che era a casa da sola, con un  ragazzo, se suo padre l’avesse vista, avrebbe ucciso lui e punito lei: anche se era tornato da poco, papà Shannon non aveva perso tempo per diventare un padre “normale”, iperprotettivo e severo, soprattutto verso la sedicenne.
- Mh, ok. – Rispose il ragazzo. L’imbarazzo abbondava nella casa in quel momento. A Maddy ovviamente piaceva quel ragazzo, lo stesso che li aveva scortati fino alla loro casa e lo stesso che appena un minuto fa era venuto ad assicurarsi che stessero bene.
Maddy intanto aprì il rubinetto e riempì tre bicchieri riciclabili di quell’acqua che nel 2149 sarebbe stata un bene di lusso. I secondi passavano in silenzio mentre i tre bevevano, e alla fine fu la piccola Zoe a rompere il silenzio.
- Maddy, vieni a giocare con i dinosauri? - Zoe era tornata indietro, reggendo tra le mani una versione più piccola e morbida di un Nicoraptor, il peluche preferito della bimba.
- Ma... Zo, io... - cercò di articolare la sorella, nel panico: come avrebbe potuto giocare con i peluche dei dinosauri mentre il ragazzo era lì? Quest'ultimo si accorse del comportamento nervoso della ragazza e agì di conseguenza:
- Dai, gioco anch'io se vuoi! - propose il ragazzo alla bambina, alla quale si illuminò il viso e, senza alcuna timidezza, al contrario della sorella, afferrò il suo braccio e quello di Maddy verso il tappeto nuovo e li fece sedere per terra.
- Io sono il Nicoraptor, voi scegliete il dinosauro che preferite. - ordinò Zoe, avvicinando ai ragazzi una manciata di peluche: Maddy scelse un Velociraptor in miniatura, l'altro, invece, un esemplare di Slasher.
- Allora. - continuò Zoe, comportandosi da vera e propria organizzatrice e disponendo i dinosauri avanzati in modo da fare da scenario.
- Io mi metto qui in mezzo, - indicò. - poi arriva Maddy e combattiamo, infine arriva... - all'improvviso la piccola Shannon scattò in piedi.
- Non possiamo giocare se non so come ti chiami! - esclamò la bimba, tutta inquieta.
- Io sono Zoe. - iniziò, mentre tendeva la mano, cercando di imitare i genitori, che stringevano la mano quando si presentavano a qualcuno. A quell'immagina così buffa della bimba, i ragazzi scoppiarono a ridere.
- Lieto di conoscerti Zoe, io sono Mark. - rispose il ragazzo, reggendole il gioco, ma, invece di stringerle le mano, gliela prese e le fece il baciamano. Maddy sorrise nel vedere la bimba arrossire
imbarazzata.
- Lei, invece, è mia sorella Maddy - continuò, prendendo la mano della sorella, la quale, capendo cosa Zoe voleva fare, strinse velocemente la mano del ragazzo.
- No Maddy! Deve fare come ha fatto con me! - ordinò la bambina, mettendo il broncio e incrociando indispettita le braccia. Mark, che intanto era stato fermo cercando di capire cosa fare, capito che quella sera era la Zoe a comandare, prese la mano di Maddy che Zoe gli teneva davanti e la baciò
- Lieto di conoscerti, Maddy - Se Zoe era diventata rossa, Maddy era porpora: sia per la delicatezza delle sua labbra sulla sua mano sia per quella della sua voce.
- Ora possiamo giocare. - Annunciò Zoe, dopo aver controllato che tutto fosse stato fatto come voleva lei.
Giocarono per una mezz'ora, con Maddy che era stranamente taciturna, si gustificò dicendo che la colpa era per la preoccupazione per Josh, ma si poteva intuire che era a causa dell'imbarazzo.
Dopo i numerosi sbadigli, Maddy decise di mettere a letto la sorella: l'aiutò a mettersi il pigiama e le rimboccò le coperte.
- Maddy, Mark sarà il tuo fidanzato? - chiese innocentemente Zoe.
- No Zoe,non sarò il mio fidanzato!E ora dormi!- la zittì Maddy, anche se una parte di lei sperava di sbagliarsi…

 
Quando Maddy tornò nel salotto trovò Mark seduto sul divano, come l'aveva lasciato prima.
- Tua sorella ha un bel caratterino! - gli disse il ragazzo.
Maddy annuì, sorridendo imbarazzata: era la prima volta che si ritrovava sola in casa con un ragazzo.
Nel suo goffo tentativo di far finta di nulla, sedendosi anche lei sul divano, ovviamente ad una giusta distanza da Mark, inciampò. Si insultò mentalmente per la sua goffaggine, ma questo non le impedì di cadere sopra Mark. Le sue braccia muscolose non fecero nessuno sforzo a riprendere l'esile corpo di Maddy, che intanto stava per morire dalla vergogna.
Più velocemente di come era caduta, si rialzò
- Scusami tanto! – Esclamò nervosa, tenendo gli occhi bassi mentre si sedeva, questa volta stando attenta a non provocare spiacevoli incidenti.
- Non fa nulla - Mark le sorrise dolcemente, guardandola mentre anche lo sguardo di Maddy si alzava.
Si guardarono negl'occhi per alcuni secondi, in silenzio, interrotto da un suono proveniente dalla tasca della giacca di Mark.
- Reynolds, stiamo rientrando, vieni a dare una mano al cancello. - Era la voce di Taylor che parlava.
Mark tornò subito serio e tirò fuori la ricetrasmittente.
- Ricevuto signore, sto arrivando. - Rispose Mark, mentre si alzava dal divano.
Nel frattempo il cuore di Maddy aveva avuto un sussulto, appena collegò il fatto che se Taylor stava per rientrare, anche i suoi genitori e Josh (se tutto fosse andato per il verso giusto.
- Ha sentito, devo andare, ci vediamo presto. - Salutò Mark, rivolgendole un altro sorriso che fece arrossire di nuovo Maddy, che intanto si alzò per accompagnarlo alla porta.
-Arriderci, Mr Reynolds. - salutò anche lei, mentre gli apriva la porta.
- Chiamami tranquillamente Mark. - le disse prima di partire verso i cancelli. Maddy come risposta si limitò a sorridergli, mentre chiudeva la porta e ripensava al suo saluto.
"Ci vediamo presto", queste parole  le ronzavano in testa: le aveva detto che si sarebbero rivisti presto, ciò significava che con la sua goffaggine con l'aveva fatto scappare a gambe levate.
Sorrise felice mentre si sedeva sul divano: sperava solo che con Josh fosse andata altrettanto bene, in modo da finire quella giornata in modo perfetto.




Ecco, finito il primo capitolo vero e proprio, mi scuso per il ritardo e approfitto per dirvi che fino a lunedì prossimo (il 26 se non mi sbaglio), non potrò continuare, poi però, anche a causa delle vacanze, i vari aggiornamenti saranno più puntuali (:

Spero che vi piaccia questo capitolo: ho pensato spesso a quello che poteva essere successo dopo che Mark si ferma (sempre se si è fermato, perchè non sappiamo neanche questo xD), e questo è il risultato. Enjoy.
Un bacione per tutti! (:

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Capitolo 3
*** Instinct ***


Instinct



Erano tutti così presi dall'assenza dei pterodattili, che nessuno si accorse che Maddy era rientrata a casa. Non perché non le importasse che ormai erano tutti salvi, ma doveva ancora portare aventi un’ultima faccenda, svenuta nel pavimento della sua camera.
Quando Maddy entrò in camera, Mark giaceva nello stesso punto in cui lo aveva lasciato. La ragazza si avvicinò a lui. Doveva far in modo che il sangue andasse al cervello, così che si risvegliasse al più presto. Maddy gli afferrò i piedi e li sollevò. Stette in quella posizione per alcuni minuti, senza fare nulla, se non osservarlo, sorridendo dolcemente: sembrava addormentato, con quell'espressione così seria e gentile che si ritrovava. Maddy s’incantò a guardarlo e perciò non si accorse neanche che stava per riprendere i sensi. Per prima cosa stropicciò gli occhi, confuso, cercando d capire cos'era appena successo. Poi passò a cercare di capire come mai le sue gambe erano sollevate e soprattutto da chi.
Quando i suoi occhi incontrarono la sorridente Maddy, sorrise a anche lui, fissando la ragazza, che ancora non si era neanche accorta che Mark si era svegliato.
- Hey! - Mark si decise a parlare, vedendo che Maddy non aveva avuto nessuna reazione dopo il suo risveglio. La sue voce, giunta all'orecchio della sedicenne la risvegliò all'improvviso. La ragazza arrossì violentemente quando capì di essere stata per tutto quel tempo a fissarlo. Era la terza volta che arrossiva con Mark, la volta prima era stata alle lezioni di sopravvivenza, quando il suo viso si era trovato a 5 centimetri da quello del ragazzo.
- Aspetta prima di alzarti, in questo momento la tua pressione sarà così bassa che non riusciresti neanche a stare in piedi due secondi senza svenire un’altra volta. -
- Il nervosismo le fece riprendere la sua abitudine di dire cose inutili al momento sbagliato.
- Ok dottoressa - Ci scherzò sopra il ragazzo, strappando a Maddy un debole sorriso.
Stettero in quel modo per alcuni minuti, in silenzio, scambiandosi di tanto in tanto qualche occhiata furtiva, finché Mark non parlò:
- Ora posso alzarmi, dottoressa? - Abbozzo un sorriso guardando verso di lei.
- Mh. Ok! - Maddy fece finta di pensarci, roteando gli occhi mentre sorrideva al ragazzo, non più così nervosa come lo era all'inizio. Gli lasciò le gambe, poi gli porse una mano per aiutarlo ad alzarsi. Mark l'afferrò, anche se l'esile corpo di Maddy non avrebbe potuto sollevarlo, e aiutandosi con l'altra mano si alzò velocemente.
- NO! - lo fermò Maddy, spingendolo verso il letto, sotto lo sguardo confuso del ragazzo che non capiva l'improvviso spavento di Maddy.
- Mai alzarsi così in fretta: rischi di avere un capogiro! - Gli spiegò. Come risposta Mark la guardò e le fece cenno di sedersi accanto a lui. Questa, abbastanza confusa, si sedette, questa volta accanto a lui, senza farsi troppi scrupoli sulla vicinanza o lontananza dal ragazzo.
- Em... ascolta Maddy, io volevo scusarmi con te. - Istintivamente le prese le mani e le strinse tra le sue, costringendo Maddy a guardarlo negli occhi, come stava facendo lui con lei.
- Per cosa? - Nonostante il nervosismo per quel gesto inaspettato e per sguardo, il suo intenso sguardo, Maddy riuscì a trovare un tono di voce abbastanza normale.
Mark si morse il labbro prima di tornare a parlare.
- Io non dovevo stare in questa casa, ma per cercare di proteggerti ho combinato un disastro! Se Jeckins fosse rimasto, forse avrebbe impedito che quei pterodattili entrassero in casa... - La fine del discorso sembrava più essere destinato a lei stesso che alla ragazza.
- Maledizione! - esclamò in seguito Mark battendo la mano contro il comodino di Maddy, arrabbiato con se stesso.
La prima cosa che avrebbe voluto fare Maddy sarebbe stato sorridere: insomma, aveva fatto finta di aver scambiato i turni solamente per proteggere lei.
Chi se ne fregava se alla fine era stato lui il primo a cadere a terra privo si sensi, alla fine, per quanto potesse essere strano, suo padre aveva ragione, piaceva davvero a Mark. In quel momento si sentiva felice, consapevole per la prima volta di non essere considerata da un ragazzo come quella che ti passa i compiti, ma come una ragazza. Però in quel momento non era il caso che si mettesse a sorridere, non con Mark che si insultava per non essere riuscito a proteggerla.
- Non torturarti, stiamo tutti bene, e poi chi ti assicura che se ci fosse stato Jeckins non fosse successo qualcosa di peggio? - Queste furono le uniche cose che vennero in mente a Maddy per cercare di tirarlo su. Mark le sorrise, ancora incredulo di aver incontrato una persona come lei.
- Andiamo fuori? - Propose un più allegro ragazzo, alzandosi dal letto e tirando su Maddy che ancora teneva per mano.
I due andarono fuori, dove un cospicuo numero di persone era uscita, dopo essere costretta a rimanere dentro casa per giorni.
Dopo essersi assicurata che Josh avrebbe badato a Zoe, Maddy si allontanò per fare un giro con Mark, che gliel'aveva appena proposto.
Non si allontanarono troppo dalla casa, arrivarono fino al confine del settore M, dove c'era una piccola piazzetta ovale condivisa con settori N, E e F. Mark accompagnò Maddy fino ad una panchina messa sotto un antenato del ciliegio. Sembravano essere tornati al loro primo incontro, ognuno per i fatti suoi, in silenzio. Però al  contrario dell'altra volta, fu Maddy che parlò.
- Vieni a cena da me, domani. - Non lo seppe neanche lei come riuscì ad invitarlo così direttamente, forse il fatto che aveva abbassato la testa e non lo aveva guardato l'aveva aiutata, fatto sta che comunque lo aveva invitato a casa sua.
Mark si trovò un po’ male a quell'invito: era l'occasione d'oro per fare le cose per bene: avrebbe potuto presentarsi alla famiglia e dimostrare che avrebbe corteggiato Maddy come un vero gentiluomo. Rimaneva però un problema che terrorizzava Mark. Jim Shannon.
Se fosse stato un padre normale, non avrebbe avuto nessun problema a parlargli, certo, un po'di terrore all'inizio, ma poi sarebbe passata. Ma Jim aveva una pistola ed era iperprotettivo. Ancora ricordava la prima volta che aveva visto Maddy, quando la stava accompagnando a casa: non aveva fatto in tempo a sorridere alla ragazza, che il padre le mise una mano intorno alla schiena e la fece camminare per tutto il viaggio ad una distanza di sicurezza da Mark.
- ... ok - Si decise alla fine di rispondere, sperando che l'aver accettato non fosse la sua condanna a morte.
- Ci sarà tutta la famiglia? - Cominciò ad indagare, se ci fosse stata tutta la famiglia al completo, forse sarebbe stato più facile, anche se avrebbe dovuto subire anche lo sguardo del fratello maggiore di Maddy.
- Penso di sì, forse Josh potrebbe andare da qualche parte, ma gli altri ci saranno tutti. - Al contrario di Mark, Maddy era molto felice ed eccitata, quell'invito a cena era come un appuntamento per lei, la prima occasione per stare con Mark con il consenso della famiglia.
- Dovremo tornare. - Disse Mark accendendo il suo badge, e guardando l'ora. Vide lo sguardo di Maddy che andava verso lo schermo di plexiglas, di conseguenza lo spense subito, lei non doveva sapere che una sua foto era archiviata tra le immagini del ragazzo. Gliel'aveva scattata di nascosto, mentre giocava con sua sorella al parco. Sorrideva in quella foto, ed a Mark bastava guardarla per un secondo per ritrovare il buonumore. Era stato dopo aver fissato quella foto per venti minuti, che decise di mettere in scena la messinscena del cambio turni per proteggerla. Maddy questo, però, non poteva minimamente immaginarselo, e perciò non fece neanche caso all'improvviso spegnimento del badge.
- Ok, andiamo! - Rispose la sedicenne con un sorriso alzandosi dalla panca e riprendendo la strada verso casa, affiancata da Mark, alzatosi dopo di lei. Arrivata davanti al portico di casa sua, trovò Josh seduto fuori, con Zoe appisolata in collo a lui.
- Sei tornata. - Costatò il ragazzo, lanciando un’occhiataccia a Mark. Si vedeva da lontano che alla sorella piaceva quel ragazzo e perciò era suo compito spaventarlo per fargli fare le cose per bene, anche se, essendo un soldato il doppio più forte di lui, avrebbe potuto ridurlo in polvere in due secondi.
La tensione si sentiva nell'aria, fino a che Zoe non risvegliò.
- Ciao Mark! - Salutò tutta allegra dopo aver sbadigliato.
- Ehi dormigliona! - salutò lui sorridendole leggermente, per poi notare lo guardo di Josh, molto più spaventoso dopo che aveva visto che anche l'altra sua sorella era stata conquistata dal ragazzo.
- Io ora... dovrei andare, a domani Maddy - la salutò con un sorriso, mentre si allontanava, verso casa sua, o almeno questo fu quello che suppose Maddy.
- Perché "ci vediamo domani"? Chiese sospettoso il fratello, ma la ragazza prese per mano Zoe e con uno sbuffo entrò in casa.

****

La mattina dopo Maddy si svegliò con un assurdo mal di collo, e in più, quando aprì gli occhi, non capì neanche dove si trovava, finché la voce allegra di suo padre non le rimbombò nelle orecchie.
- Forza dormiglioni! C'è molto lavoro da fare. –
Quando finalmente, con quelle parole, le ritornò in mente il disastro che avevano fatto quegli uccelli, cercò di girarsi dall'altra parte, come per sfuggire a tutto quel lavoro che si sarebbe volentieri risparmiata. Però dimenticò che si era addormentata sopra un tavolino, e cadde goffamente, ritrovandosi stesa a faccia in giù.
- Dopo questo, posso anche sprecare un po' tempo per pulire - Ironizzò Josh, scoppiando in una fragorosa risata, mentre si stiracchiava, subito sodo essersi alzato anche lui.
- Ah-ah - Commentò la sedicenne, alzandosi in piedi e avviandosi verso la camera per cambiarsi.
Dopo essersi data una rinfrescatina, l'intera famiglia iniziò a ripulire il macello creato dai pterodattili. Mentre puliva il pavimento, Maddy non faceva altro che mordersi il labbro: doveva trovare il momento giusto per annunciare alla famiglia che aveva invitato Mark a cena, non poteva aspettare fino a domani, rischiando che si presentasse e i genitori non sapessero nulla.
- Se io invitassi qualcuno a cena? - Chiese così, all'improvviso, sperando che i suoi pensassero che fosse solamente una curiosità. La loro reazione però f molto diversa: Jim alzò gli occhi, sospettoso e terrorizzato allo stesso tempo: aveva una figlia intelligente che non lasciava nulla al caso, e che perciò aveva un motivo ben preciso per fare quella domanda, Josh si poteva dire che ebbe una reazione simile, Elisabeth invece sorrise, era passata per quell'età anche lei e sapendo quanto fosse iperprotettivo di Jim, sapeva anche che sarebbe toccato a lei ammorbidirlo.
- Chi vuoi invitare? - Chiese cautamente Jim, guardando la figlia.
- In realtà... - un altro morso - avrei-invitato-Mark-domani-sera - Jim si accorse che aveva fatto bene a essere terrorizzato, anche se Maddy aveva pronunciato quell'ultima frase con una velocità assurda, Jim aveva capito tutte le parole, comprese quelle tra le righe, che gli dicevano che la sua bambina era cresciuta.
- Che bella notizia! Vorrà dire che domani faremo una bella cenetta tutti insieme. - Prima che suo marito peggiorasse le cose, Elisabeth decise di parlare, ma fu seguita subito da Josh:
- Per quanto sarebbe divertente vedere papà che tortura quel povero ragazzo, io mi tiro fuori. - Per un conto l'assenza di Josh sarebbe stata un punto a favore per Maddy che a quel punto si ritrovava con un "spaventa-ragazzi" in meno. Jim gli lanciò un’occhiata strana, ma alla fine dovette ammettere ch aveva ragione: se non poteva impedire che sua figlia crescesse, almeno poteva spaventarlo un po', giusto per farlo remare dritto.
Maddy intanto scrutava i volti dei parenti, per riuscire a captare le reazioni che avevano avuto. Si concentro più che altro su suo padre: passava da espressioni terrorizzate per la crescita improvvisa della figlia, a facce molto più concentrate.
Il culmine fu quando si mise la mano nella tasca della giacca per controllare se aveva la pistola: a questo fu Maddy a terrorizzarsi: non poteva sparare a Mark, era fuori questione, e in più, suo padre non era un assassino!
- Allora, Jim, che ne pensi? - Chiese Elisabeth: vedeva l'espressione preoccupata della figlia e perciò sentiva la necessità di mettere un punto a questo discorso.
- Ormai Maddy l’ha invitato, sarebbe scortese digli che non si fa più niente - Rispose alla fine Jim, sospirando.
Maddy, invece, fece un gran sorriso: sarebbe potuto andare peggio.





L'angolo dell'autrice

Come vi avevo promesso eccomi qui, 2 Gennaio, ad aggiornare la storia. Mi scuso per tutto questo ritardo, ma le vacanze mi hanno tolto il tempo di scrivere... sembra strano, ma il fatto è che quando c'è la scuola, io avevo la mia mezz'oretta di pullman dove scrivevo tranquillamente, e ora non ce l'ho più fino al 9 (che spero non arrivi mai xD).
Comunque, questo pezzo è ambientato dopo il casino con i pterodattili e la mattina dopo. L'ultima parte non doveva esserci, solamente che mentre scrivevo mi sono chiesta "come ha fatto a dirlo ai genitori" e da lì è nata la scenetta in famiglia dove, mentre danno una ripulita alla casa, lei annuncia che ha invitato il suo "corteggiatore" a casa. Spero vi piaccia, per ora è il capitolo migliore, secondo me (anche se non ne ho scritti molti xD). Enjoy (;
Silver.


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