L'orribile periodo degli esami di fine anno

di GiuEGia
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cap.1- L'orribile annuncio ***
Capitolo 2: *** Cap. 2 - La corsa al ripasso generale. ***



Capitolo 1
*** Cap.1- L'orribile annuncio ***


L’Orribile periodo degli Esami di Fine Anno

 

Questo racconto scaturisce da un lampo di genio improvviso, senza alcun filo logico: quindi non meravigliatevi se troverete strafalcioni e cose incredibili durante il racconto! Buona lettura e recensite!!

 

 

Cap. 1 – L’orribile annuncio

Per gli studenti di Hogwars quel caldo giorno d’estate poteva sembrare uguale a tutti gli altri, ma non era così.

Ovunque, distesi su verdi prati e addormentati sotto le fresche ombre dei grandi alberi secolari, stavano i ragazzi dell’ultimo anno scolastico, felici della loro libertà da libri e lezioni.

Si stavano godendo quei pochi ed eccezionali minuti concessi per la ricreazione, quando…

ALTOPARLANTI: “Questo è un messaggio per tutti gli studenti dell’ultimo anno qui ad Hogwars: tra una settimana avranno luogo gli esami per la maturità di magia! In questo momento verranno messi fuori i tabelloni con orari e giorni degli esami ben distinti tra le case. Per ulteriori informazioni rivolgersi al corpo docenti, grazie per l’attenzione e AUGURI”.

La voce severa e autoritaria della prof. MecGranit si diffuse in tutto il castello, causando molte vittime per crepa cuore tra gli studenti.

Quando questa si spense fu subito sostituita da un parlottare sommesso e nervoso degli studenti.

Intanto in un piccolo angolino del giardino: Harry, Hermione, Ron, Draco e Neville si scambiavano occhiate spaventate.

HARRY: Non è possibile! Ditemi che questo è un incubo!

RON: Si, deve essere uno scherzo dei prof.!!

NEVILLE: Si avete ragione! Non è possibile ci avrebbero avvertito prima! Per darci il tempo di studiare! Una settimana non basta!! Andiamo a chiedere se è vero al corpo docenti!

TUTTI: Giusto, Andiamo!

I 5 ragazzi si avviarono impauriti verso la sala prof.

HERMIONE: Harry, entra tu per primo!

HARRY: No, entra Draco!

DRACO: Veramente entra Neville!

NEVILLE: Entra Hermione e finiamola qua!

HERMIONE: No, dev……….

Non ebbe il tempo di finire la frase che la prof. MecGranit aprì la porta.

MECGRANIT: Ecco le 5 piaghe! Entrate! Mi sembrava strano che ancora nessuno di voi fosse venuto a chiedere informazioni!

I 5 ragazzi entrarono imbarazzati, nella grande stanza piena di prof. piegati su fogli con esercizi per gli esami.

RON: Siamo venuti per chiedere se…… Bhè…….. è vero che ci saranno gli esami tra 1 settimana… Sa… Per prepararci, anche se ci sembra che ci sia anche troppo poco tempo per studiare tutto il libro di ogni materia!

MECGRANIT: Non sono cose da chiedere! Il Ministero ci ha inviato in ritardo i vari esami, quindi siamo stati costretti a informarvi solo adesso! Comunque non è necessario studiare tutto il libro, dovrete solo ripassarlo, perché sono comunque cose che avete già studiato durante l’anno!

I ragazzi diventarono presto da rossi per l’imbarazzo, a bianchi per il terrore.

RON: Quindi gli esami ci saranno?

Tra i ragazzi si accese la speranza di ricevere un secco e desiderato NO come risposta!

MECGRANIT: Non è una domanda intelligente, Ronald Weasley, mi aspettavo da uno studente dell’ultimo anno un quesito ben più adeguato alla sua preparazione, ma per gentilezza ti risponderò: SI, GLI ESAMI AVRANNO LUOGO, TRA 1 SETTIMANA, QUI AD HOGWARTS!

 

 

Anticipazioni:

Prossimo capitolo: Tumtumtum…. Cap.2- La corsa al ripasso generale

 

 

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Capitolo 2
*** Cap. 2 - La corsa al ripasso generale. ***


Cap.2- La corsa al ripasso generale

 

In pochi minuti l’atmosfera nella Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwars si era tramutata da clima rilassato e tranquillo ad un’aura di terrore e tensione.

Se prima gli antichissimi corridoi del castello e lo spazioso giardino attorno al castello erano popolati di studenti felici per la bella giornata, improvvisamente si erano svuotati, diventando silenziosi.

Inspiegabilmente, infatti, per le aule e corridoi del castello non solo non si vedeva più nessuno ( eccetto qualche fantasma e Pix, che approfittava della desolazione per mettere in pratica uno dei suoi piani ), ma non si sentiva volare una mosca!

L’annuncio dell’avvicinarsi degl’esami aveva preso alla sprovvista la maggior parte degli studenti ( diciamo anche tutti! nda ) che subito si erano precipitati sui libri a ripassare.

La Sala Grande, la biblioteca e le Sale Comuni delle quattro Case erano straripanti di alunni intenti a riesaminare e ( in alcuni casi ) studiare le molte materie su cui di li a una settimana avrebbero dovuto affrontare gli esami, in un subbuglio di pagine sfogliate alla rinfusa, argomenti ripetuti più o meno a pappagallo e studenti sconvolti.

Seduti ad uno dei tavoli della biblioteca, i nostri protagonisti rispecchiavano pienamente lo schema dello studente medio durante il periodo che precede gli esami.

Mentre Neville e Harry si davano una mano a vicenda con Erbologia e Difesa contro le Arti Oscure, Ron farfugliava frasi senza ne capo ne coda, sfogliando e risfogliando morbosamente il libro di Storia della Magia.

Invece Hermione e Draco sembravano provenienti da un altro pianeta; rileggevano tranquillamente i loro libri senza essere minimamente influenzati dalla cappa di tensione e terrore che aleggiava in tutto la scuola.

Infondo loro avevano studiato assiduamente per tutto l’anno scolastico, perché avrebbero dovuto preoccuparsi?

Solo quando Ron trovò il coraggio di chiedere aiuto ad Hermione per farsi rispiegare bene la serie d’avvenimenti di una certa rivoluzione di Elfi, i due studenti rilassati tornarono sulla terra.

- Suvvia Ron! La rivoluzione degl’Elfi del Bosco Dorato avvenuta nel 1014, naturalmente anni elfici!, è uno degl’argomenti più importanti di tutta la Storia della Magia, mi meraviglio di te!, la regina……………………

La ragazza continuava a parlare di regine, elfi e rivoluzioni, mentre Ron, seguendo affascinato ogni suo movimento, sentiva soltanto lenti e ripetuti “bla bla bla blabla blabla bla…….”.

Nella sua testa erano completamente scomparsi sia gli esami che le rivoluzioni; gli unici sconvolgimenti presenti in lui erano quelli ormonali.

Infatti il rosso osservava ammaliato la ragazza seduta di fronte a lui, vedendola come una dea circondata da un fascio di luce celestiale.

Le uniche parole che gli svolazzavano dentro la mente erano di apprezzamento sulla bellezza della sua amica e sulla sua bravura nel muovere le mani mentre parlava ( Questo è completamente matto! nda ).

Era preso nelle sue poesie mentali, quando si lasciò sfuggire una delle parole più ripetute nei suoi versi d’amore.

- …ah……bellissima……-

Ron si accorse troppo tardi di cosa stava per uscire dalla sua bocca.

La mora s’interruppe bruscamente, puntando i taglienti gli occhi nocciola su quelli azzurri del rosso.

Il ragazzo si morse il labbro e iniziò pregare gli Dei di mostrargli una via di scampo da quella figuraccia.

Hermione lo scrutò con un’espressione inquisitoria.

- Cos’hai detto?

Il rosso si guardò attorno alla ricerca di una buona scusa e improvvisamente gli tornò in mente il vero argomento della filippica della mora.

- Beh…stavo notando quanto fosse bella e interessante la storia di questa rivolta di nani…

La mora sbuffo, rassegnata.

“Com’è possibile che non abbia sentito niente di quello che ho detto?!......ma è ovvio……e Ronald Wesley!”

Si sporse in avanti verso di lui per farsi capire meglio.

- Primo, era una rivolta di Elfi e non di Nani; secondo, come può essere bello se è stato un vero e proprio massacro!?

“Accidenti! Ma perché non sto più attento a cosa sputo fuori da questa mia boccaccia!?”

Il rosso abbassò di scatto la testa sul libro e tentò di sgattaiolare dalla discussione.

- Zittazitta! Devo studiare!

Detto questo portò la mano aperta davanti al viso della mora, per farla tacere, mentre l’altra la faceva scorrere sotto le parole, facendo finta di leggere con attenzione.

“Fa che si arrenda, ti prego! ti prego!”

Ma Ron si dimenticò che era una Grifondoro, osso duro da mordere.

- Ron, tu stai cercando di evitarmi!! Dimmi immediatamente cos’hai detto prima!!

La mora, mossa da un impeto di rabbia, si alzò in piedi, sbattendo le mani sul tavolo e attirando l’attenzione di tutta la biblioteca.

Il silenzio calò sulla sala piena di scaffali, tutti in attesa di una risposta.

Ma questa non arrivò.

Ron rimase in silenzio, fingendo di essere troppo preso dalla lettura per sentire ciò che aveva detto l’amica.

La ragazza con le lacrime agl’occhi raccolse in fretta e furia i suoi libri e uscì di corsa dalla sala.

Quando la porta fu sbattuta malamente dalla mora, fracasso che interrupe il silenzio, tutti tornarono ai propri libri.

Un ragazzo dagli scompigliati capelli corvini, occhi verdi e una strana cicatrice in fronte si sporse verso il rosso, che aveva alzato la testa dal libro per guardare la porta appena sbattuta.

- Come hai intenzione di far pace con lei?

Il rosso si voltò verso di lui.

- Adesso non lo so, ci penserò più tardi…

Detto questo abbassò ancora lo sguardo sul suo libro.

- Okok! L’importante che fate pace! Perché se Hermione non rivolge la parola a te, non la rivolge nemmeno a me!

Poiché un’irata custode della biblioteca si era avvicinata a loro per zittirli, i ragazzi tornarono allo studio in silenzio.

Mentre Neville, Harry e Draco si concentravano sullo studio, Ron escogitava un piano per riconquistare la pace con Hermione…

 

 

 

 

 

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