Troverete Calais

di Diana924
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 parte ***
Capitolo 2: *** 2 parte ***
Capitolo 3: *** 3 parte ***
Capitolo 4: *** Conclusioni ***



Capitolo 1
*** 1 parte ***


<< Quando sarò morta aprite il mio cuore, vi troverete dentro Calais >> così dico, prima di ricadere sui cuscini. Sto agonizzando, ed ho fallito. Ho fallito come donna perché non sono incinta, ho fallito come moglie perché mio marito è lontano, ma non ho fallito come regina perché il popolo mi ama e resterà cattolico dopo la mia morte, fedele all’Unica Vera religione.

Io, Maria Tudor sto morendo ma sono convinta che mia sorella non farà ripiombare l’Inghilterra nell’eresia, me l’ha giurato.

Sono nata quando ancora l’Inghilterra non era infettata dall’eresia, il 18 febbraio dell’anno di Grazia 1516, l’unica figlia ad essere sopravvissuta quando i miei fratelli morirono ancora lattanti. Mia madre era Caterina d’Aragona, figlia dei re Cattolici e unica e legittima moglie di mio padre. Mio padre era il re Enrico VII. Lo ricordo bene in quegli anni. Bello, aitante e ancora innamorato di mia madre. Eravamo al corte più bella d’Europa, e la più colta.

Ricevetti alla nascita il titolo di principessa di Galles e giovanissima venni mandata a Ludlow a tenere una mia corte. Ero amata, rispettata, coccolata e viziata da tutti ed ero convinta che sarebbe durato per sempre.

Avevo avuto la sfortuna di nascere donna ma a tutto c’era rimedio, almeno così mi veniva detto. Avrei avuto la migliore educazione del mondo, avrei praticato le virtù femminili, sarei stata una buona cattolica e avrei sposato un principe che alla morte di mio padre avrei reso re d’Inghilterra.

All’inizio dovevo sposare mio cugino Carlo v d’Asburgo che venne in Inghilterra per conoscere mio padre e per vedermi ma poi non se ne fece più niente con gran dispiacere di mia madre. Il successivo candidato fu il Delfino di Francia, il figlio di re Francesco, ora morto. Un modo per unire Francia e Inghilterra pacificamente dissero, ma non funzionò. Nel frattempo mio padre ebbe un bastardo dalla sgualdrina Bessie Blount e dopo la parentesi di quella svergognata di Maria Bolena arrivò lei, e fu la fine di tutto quello che conoscevo.  

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Capitolo 2
*** 2 parte ***


Anna Bolena era una bella donna, questo glielo concedo, era intelligente e veniva da una famiglia ambiziosa. Mia madre non aveva avuto un figlio maschio che fosse sopravvissuto e la Bolena si era messa in testa che avrebbe ottenuto al ricompensa più alta, ossia il trono. Tanto fece e tanto disse che alla fine mio padre s’innamorò perdutamente di lei. Io non ero a corte, ero a Ludlow infatti, quando mio padre decise di presentare al Santo Padre una domanda di divorzio. Voleva che il matrimonio con mia madre fosse annullato affinché lui potesse sposare la sgualdrina Bolena.

Il Santo Padre giustamente prese tempo ma mio padre non era disposto ad attendere. Umiliò mia madre e me e permise alla Bolena di fare lo stesso, poi ci allontanò da corte, relegando mia madre, la figlia dei Re Cattolici, in un castello sperduto con pochissimo seguito mentre colmava di regali la Bolena.

Infine, ritenendosi indipendente dalla Santa Chiesa la sposò in pompa magna, e lei era incinta! Era una bambina ma la regina Anna, mi dicevano che era lei la regina ma mai io mi sono piegata riconoscendo come regina solamente mia madre, volle che la sua nascita fosse festeggiata con sfarzo, certa che prima o poi avrebbe partorito un maschio.

E invece le nacquero solo figli morti, uno addirittura era un mostro, e infine mio padre aprì gli occhi e con l’accusa di adulterio la fece decapitare. Mia madre era morta e io non ero potuto andare da lei, obbligata a servire la piccola Elisabetta.

Elisabetta, lei non ha colpe, non quelle di sua madre almeno e le ho sempre voluto bene. Lei preserverà tutto quello che ho costruito in questi anni, ne sono certa perché me l’ha giurato e i giuramenti sono sacri.

Poi mio padre deve essere impazzito perché ha iniziato a distaccarsi dalla Chiesa di Roma e ne ha fondata una inglese autoproclamandosi suo capo. E dopo la morte di Anna Bolena si è risposato altre quattro volte. Jane Seymour, buona e comprensiva che gli ha dato un figlio. Anna di Cleves, ripudiata e poi considerata come una sorella. Caterina Howard, giustiziata per tradimento e adulterio. Caterina Parr, l’unica che gli è sopravvissuta. Io e Elisabetta invece non vivevamo a corte ma venivamo convocate quando nostro padre si ricordava di noi. Ora non gli servivamo più perché aveva nostro fratello Edoardo e lui era un maschio. Con gli anni i progetti matrimoniali su di me diminuirono e lo stesso accadde ad Elisabetta ed ero certa che sarei morta fanciulla, una vecchia zitella cattolica in un Paese all’apparenza in mano agli eretici.

Io aspettavo, non so bene cosa ma avevo compreso che la pazienza e la determinazione erano le mie virtù. Edoardo era debole di salute e Elisabetta era ancora una bambina che viveva presso Caterina Parr. Quando seppi che suo marito, il Lord Alto Ammiraglio Thomas Seymour zio di Edoardo, si stava prendendo troppe libertà con lei le scrissi dichiarandomi disposta ad ospitarla ma lei rifiutò.

Elisabetta è pur sempre figlia di sua madre, ma se non è figlia di mio padre, e non lo è, ha il suo carattere impetuoso ed è fedele alla parola data.

x Euterpe_12: la Gregory è infatti una delle mie autrici preferite, se solo scrivesse le cose un po' fedelmente alla realtà, il personaggio di Maria a me è sempre sembrato interessante, peccato che in Italia ci sia solamente  una biografia al momento reperibile su di lei

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Capitolo 3
*** 3 parte ***


Quando Edoardo morì seppi che la famiglia Dudley aveva acclamato mia nipote Jane Grey come regina, calpestando i nostri diritti di successione. Elisabetta era troppo malata per fare qualcosa, ma non io. Feci quello che avrei dovuto reclamando i miei diritti e in seguito marciando su Londra. Jane Grey fu regina solo per nove giorni, dopo tutta l’Inghilterra con l’eccezione della famiglia Dudley fu con me.

Quando entrai a Londra Elisabetta era con me, e anche la regina Anna di Cleves c’era, l’unica moglie di mio padre ancora in vita. Fu uno dei giorni più belli della mia vita, mia madre ne sarebbe stata così orgogliosa, ero regina, la regina d’Inghilterra.

Ho cercato di fare del mio meglio in questi anni e sono certa che tutto il mio operato sarà preservato. Ho riportato la Vera Fede in Inghilterra e il Papa ha perdonato i miei sudditi che erano caduti nel baratro dell’eresia. Il cardinale Pole, figlio della devota Margaret Pole che per me è stata come una madre, è tornato dall’esilio e mi è stato di grande aiuto e conforto.

E infine dovevo sposarmi per dare un erede all’Inghilterra. C’erano molti pretendenti ma alla fine fu deciso che il migliore matrimonio per me fosse quello con mio nipote Filippo di Spagna, che era rimasto vedovo da poco. Non ho mai conosciuto suo figlio ma se fosse bello solo la metà del padre allora sarà il principe più amato della Cristianità.

Quando vidi il suo ritratto m’innamorai follemente di lui e il giorno del matrimonio è stato il più bello della mia vita, anche se per ottenere il permesso affinché Filippo arrivasse a Londra ho dovuto far giustiziare la povera Jane. Nulla avrebbe potuto rovinarlo, nemmeno i tanti complotti che hanno montato contro di me. Convinsero Elisabetta che la corona spettava a lei, ingannandola e usandola per i loro scopi. E lei vi ha sempre creduto ma io sono sempre stata pronta a perdonarla anche se una volta sono stata costretta a imprigionarla. I miei consiglieri volevano che la facessi giustiziare come avevo fatto con Jane Grey ma mi sono sempre opposta, lei è mia sorella, e da  giovane sono stata io a prendermi cura di lei. Anche mio marito mi incitava ad ucciderla in quanto eretica ma tutto si fermò quando rimasi incinta.

Sono stata punita per aver peccato d’orgoglio e perché non sono stata abile nell’estirpare l’eresia. Eppure ho fatto di tutto, e il cardinale Pole mi è sempre stato vicino a consigliarmi. Mio figlio non è mai nato e l’eresia ha prosperato nonostante i castighi che ho inflitto agli eretici.  

Eppure nulla di quel che ho fatto è servito, anzi è stato peggiore. Dalla Scozia John Knox e la regina reggente Maria di Guisa restano una minaccia mentre la Francia di re Enrico II ci ha umiliato nella maniera peggiore. Mio marito aveva bisogno di soldati così dovetti liberare Robert Dudley dalla Torre perché era uno dei comandanti valorosi rimasti, poi confinai Elisabetta a Heaterfiled. L’è sempre piaciuto stare lì, anche adesso circondata da metà della mia corte che la tratta come una regina, come se io fossi già morta.

Come avevo sbagliato, in tutti i campi. Il duca di Guisa ha preso Calais, l’ultimo dominio inglese a cadere, con così poca resistenza mentre Dudley pensava solo a salvarsi la vita.

Ho sbagliato perché non sono incinta e invece sto morendo. E ho sbagliato a confidare così tanto nel cardinale Pole e ora anche lui e in fin di vita e si dice che il suo operato non sia piaciuto al Santo Padre che voleva sostituirlo.

“ Aprite il mio cuore e troverete Calais “, perché è di questo che sono morta, di dolore per le nostre sconfitte e per le mie disfatte.

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Capitolo 4
*** Conclusioni ***


Maria I Tudor, detta la Cattolica o la Sanguinaria, morì il 17 novembre 1558, di tumore. Dodici ora dopo di lei morì il cardinale Reginald Pole, suo strenuo difensore nonché parente.

La sua opera di restaurazione cattolica fu bloccata dalla nuova regina, la sua sorellastra Elisabetta che preferì tornare all’anglicanesimo.

Tuttora Maria è una delle sovrane inglesi più esecrate della storia e gli inglesi non sono benigni con lei preferendole il padre Enrico VIII o Elisabetta.

Sul bilancio del suo regno pesano le persecuzioni verso i protestanti e le sconfitte militari, tra cui la perdita di Calais, ultima piazzaforte inglese in terra francese rimasta dalla Guerra dei Cento Anni, in seguito ad una guerra voluta non dall’Inghilterra ma dal marito di lei, Filippo II re di Spagna, cosa che rese la regina e suo marito grandemente impopolari.

Maria fu una buona regina, tenuto conto che quando salì al trono non aveva alcuna esperienza politica. Da giovane era sì stata istruita per essere una regina ma sperando di poter avere un figlio maschio Enrico VIII non si era preoccupato che imparasse la politica. L’ascesa di Anna Bolena segnò per Maria l’inizio di un periodo di stenti a cui seguivano alcuni ritorni a corte dov’era pur sempre la figlia del re.

Maria fu l’ultima sovrana dichiaratamente cattolica a morire in Inghilterra dichiarando fino all’ultimo la sua Fede. Filippo II, di cui fu la seconda moglie morì nel 1598, quarant’anni dopo la moglie che si era perdutamente innamorata di lui vedendo il ritratto che le era stato inviato.

Bibliografia

Antonia Fraser: Le Sei Mogli di Enrico VIII

Carolly Erickson: Il Grande Enrico

Carolly Erickson: Maria la Sanguinaria

Carlolly Erickson: Elisabetta I

Philippa Gregory: Il giullare della regina

 

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