Finn in Ermitage

di Diana924
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** cap UNO ***
Capitolo 2: *** cap DUE ***
Capitolo 3: *** cap TRE ***
Capitolo 4: *** cap QUATTRO ***
Capitolo 5: *** cap CINQUE ***
Capitolo 6: *** cap SEI ***
Capitolo 7: *** cap SETTE ***
Capitolo 8: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** cap UNO ***


cap uno: YA , moya zhena, moĭ dvoyurodnyĭ brat , yego zhena i yee podruga

 

Era accaduto di nuovo, lo sapeva, maledizione a Blaine, ai suoi film e a Kurt che lo incoraggiava. Anche questa volta era a letto, un letto semplice, quando sentì la porta aprirsi e vide Rory, sempre lui, che entrava.

<< Buongiorno Maestà, la sveglia alle 6:00, poi ci sono i documenti da firmare, e vostra moglie vi attende nel vostro studiolo, matuska Marja quest’oggi si alzata prima >> e detto questo aprì le cortine del letto. Fuori era tutto bianco. << Ah, la neve, vostro cugino Nikolaj Nikolaevic ve lo diceva che dovevamo aspettarci una nevicata abbondante quest’anno e vostro cugino Nikolaj Michailovic ne sarà felice, così potrà andare in slitta tra un archivio e una biblioteca >> e ancora a parlare mentre tirava fuori dall’armadio degli abiti.

<< Un momento, un momento, e quelli? >> << Batiuska Alessandro Aleksandrovic non li vuole? Come sarà felice la zarina nostra speranza, e se mi date tempo preparo gli altri abiti da cerimonia, e … >> << Li metto, li metto >> tutto pur di farlo stare zitto. E così questa volta il suo sogno l’aveva portato in Russia, forse, di certo questa volta era come il primo sogno, aveva potere.

 

Entrato nello studio vide Rachel che stava leggendo un libro, e così era lei sua moglie, una novità piacevole.<< Batiuska Aleksandr Aleksandrovic, ben svegliato, oggi abbiamo tante visite da fare >> lo salutò, con un inchino. << Bene, Marja, cosa devo fare? >> chiese, e Rory gli porse dei documenti.

Non capiva una parola, solo che alla fine c’era uno spazio bianco per la firma, e firmo, AI da come si ricordava, Alessandro Imperatore. << Per tutte le Russie matuska, è un miracolo, non avete scritto le solite cose >> disse Rory mostrando i documenti a Rachel. << Avete ragione Roman Petrovic, state bene batiuska, non avete scritto “ cretini “ o “ imbecilli “ rivolto ai ministri? >> cacchio, doveva trovare una scusa decente. << Oggi non mi sembravano così … cretini, o imbecilli >> disse tutt’un fiato.

<< Allora, dalla famiglia? >> << Vostro cugino il granduca Nikolaj Nikolaevic è stato visto uscire dal teatro due ore dopo la granduchessa sua moglie con due ragazze del balletto, vostro cugino Nikolaj Michailovic sta dando il tormento al cancelliere per avere quei documenti di cui vi avevo parlato, e vostro cugino Konstantin Konstantinovic è uscito anche lui dal teatro due ore dopo la granduchessa sua moglie, ma era insieme al compositore, quel Cajkovskij la cui moglie è in manicomio. Da quel che dice il rapporto i due sono ancora a casa di vostro cugino >> << Allora troveremo anche lui quando andremo a  visitarli >>  aggiunse Rachel, ma quanti parenti aveva? E perché avevano i nomi simili? << Dimenticavo, tutto tranquillo, tranne che il caporale Prochorov si è picchiato nel bagno con Ustija Negulina per la secchia dell’acqua calda >> aggiunse Rory con la massima serietà. Ora c’era gente che si picchiava per l’acqua calda, ma dove diamine era finito questa volta?  << Roman Petrovic, guardate chi tra Prochorov e Ustija ha torto e poi castigali entrambi, poi accompagnaci da Kostja, è da un po’ che non lo si vede in giro >> concluse Rachel emntre beveva un the.

 

La slitta correva attraverso San Pietroburgo, almeno aveva capito dove si trovava e poi Rachel si stringeva a lui, e la pelliccia era calda, finché non si fermò davanti un palazzo. Fuori c’erano Brittany che giocava con due bambini attentamente sorvegliati da balie e bambinaie, una di loro teneva in braccio una bambina.

<< Elisabetta Mavrikievna! >> urlò Rachel non appena scese dalla slitta. << Maestà! >> urlò a sua volta l’altra, mentre correva verso di lei, fermandosi per poi fare un inchino. <<  Ecco qui i miei nipoti, Ivan e Gavrilo, e anche la piccola Tatijana >> disse Rachel prendendo in braccio il minore. << E’ un onore per me avervi qui, vi aspettavamo per cena >> rispose l’altra sorridendo a Finn. << E invece siamo qui >> rispose lui impacciato.

<< Ma tuo marito Mavra? >> << KR è in biblioteca con Petr Ilij, si stanno occupando di un balletto, o di una suonata, perché non andate a salutarlo Sasha? >> rispose, guardandolo.

<< Mavra ha ragione, e dite a vostro cugino che io resto qui con Mavra e i bambini, Kostja ha dei bambini bellissimi >> e detto questo Rachel lo spinse verso l’entrata.

 

 

Se lo doveva immaginare, ma vedere Blaine e Kurt fu strano per lui. Uno era seduto ad un tavolo a scrivere qualcosa mentre l’altro faceva correre gli occhi da un libro all’altro.

<< Sasha! Sei venuto alla fine! >> disse Kurt, a voce un po’ troppo alta, abbracciandolo. << Maestà >> fece invece Blaine alzandosi per poi inchinandosi. << Marja è di sotto con Mavra >> disse quasi sovrappensiero. << la saluterò dopo, ora sono impegnato con un’altra traduzione mentre Petr Ilij sta componendo un altro balletto >> << E perché il testo è all’incontrario >> chiese, ammetteva di essere stupido, ma non così tanto. << Anche i tuoi figli più grandi, Nikolaj Aleksandrovic e Georgij Aleksandrovic oltre a Ksenija Aleksandrovna, ci raggiungono per pranzo? >> Kurt era stato furbo a tergiversare, questo doveva riconoscerlo. << credo di si, Marja sarà più informata >>.

 

 

La tavola era piena di bambini perché Rachel aveva voluto che ci fossero tutti. Brittany, Blaine e Kurt discorrevano tranquillamente come se ci fossero abituati, e si stava godendo quell’atmosfera finché non entrò Rory.

<< Allora, il compenso per KR – e mise una busta sul tavolo – inoltre qui c’è l’opera completata e approvata dal Santo Sinodo – e diede il libro a Brittany – e questa è una comunicazione per Petr Ilij, personale >> << Roman Petrovic, potete dirla qui, non abbiamo segreti >> lo incoraggiò Rachel, << Su, dicci tutto >> si unì al coro sebbene non la credesse una buona idea.

<< Riguarda Antonina Ivanovna >>  e fu subito silenzio. << Meglio se mi date la comunicazione >> disse Blaine con un filo di voce. Avutala la lesse, per poi alzarsi dal tavolo. << Petr Ilij, ci lasciate già? >> chiese Brittany. << Devo, problemi familiari >> fu la riposta mentre un servo gli porgeva una pelliccia. << ma sarai presente questa sera? >> gli chiese Kurt, e Finn vide Rachel prestare insolita attenzione a come la loro figlia più piccola mangiasse e Brittany bere un sorso di vodka con troppa foga.

<< Non me la perderei mai, Eccellenza, dirigerò l’orchestra imperiale, potrei arrivare con un po’ di ritardo però >> e detto questo uscì. << Dolce? >> chiese Brittany a disagio.

 

NoteNote eton

Eccomi di ritorno, con la terza avventura onirica di Finn, non un AU, non un cross over. Questa volta il Nostro è nella Russia degli zar, precisamente lui è Alessandro III, il padre di Nicola II. Cercherò di tradurre meno possibile i nomi, ma non garantisco nulla. Ci saranno tutti, o almeno proverò a farlo. Per i nomi, utilizzerò nomi e patronomici perchè molti di loro avevano nomi simili. " Mavra ", ossia Brittany ( sia lode alla 1x18 ) è il diminutivo che usavano in famiglia con Elisabetta Mavrikievna, mentre KR era lo pseudonimo di Konstantin Konstantinovic, che era l'amante di Cajkovskij, quindi si, avremo sicuramente la Klaine e la Finchel, c'è un indizio su chi siano gli altri cugini, almeno uno di loro. E compariranno anche i baby!, che tanto baby! non sono. Per i titoli userò sempre il russo ( lode a Google traduttore ) e sta per " io, mia moglie, mio cugino, sua moglie e il suo amico ", insomma quelli che finora sono apparsi. Manca Rory ma perchè è un servo ( XD ), il suo patronomico è inventato XD Dimenticavo, il dialogo iniziale tra Rachel e Rory, quello i corsivo, è una citazione da " La figlia del capitano" di Puskin

Di solito non faccio pubblicità, ma oggi vi suggerisco la storia del mio amico  Pierrot le Fou, Voyeur

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Capitolo 2
*** cap DUE ***


cap DUE: Vecherom so svoyeĭ semʹyeĭ

 

Quella sera ci sarebbero stati tutti i suoi parenti lo aveva ammonito Rachel, quindi niente abiti da muzik e si all’uniforme militare. In quel momento sua moglie, che indossava un abito di foggia francese che doveva essergli costato un occhio della testa, gli stava sistemando il colletto mentre davanti a lui Rory armeggiava con le varie onorificenze. << Maestà devo prendere anche le onorificenze straniere? >> voleva farlo divenire un campanello ambulante, se lo sentiva.

<< Solo quella danese e quella del Montenegro in onore a Stana, Milica è in raduno spirituale e tornerà tra un mese >> rispose Rachel mentre Rory prendeva le due onorificenze per poi trasferirsi da lei e aiutarla con l’ordine di Santa Caterina.

 

Non immaginava che sarebbero stati così tanti. C’erano Kurt con Brittany e i loro figli, e il fratello Nikolaj Konstantinovic con la granduchessa sua madre madre Aleksandra Iosifovna. Puck, quello era Puck ed era con Santana che sorridevano. << Cugino Sasha >> lo salutò lei con un sorriso e Finn vide Rachel che s’irrigidiva, << E’ bello vedervi Nikolaj Nikolaevic, e siete venuto con Stana >> lo salutò lui. << E’ mia moglie >> rispose questi sorridendo. << Il Santo Sinodo non è concorde, e dov’è Milica? >> chiese Rachel mentre si sventagliava con forza. << Ha un raduno spirituale e tornerà tra un mese, sarei voluta andare con lei ma non posso perdermi la musica di Petr Ilij >> rispose l’altra, facendo un inchino e cedendo il posto a suo cognato Petr Nikolaevic.

C’era Sam, da solo o meglio Quinn c’era ma si teneva in disparte. << Nikolaj Michailovic! >> lo salutò Rachel e lui come Kurt era seguito da un codazzo di fratelli oltre che dalla granduchessa sua madre Olga Fedorovna. << Marja Fedorovna, è sempre bello vedervi, Sasha! >> li salutò prima di fare posto ai fratelli. << Ci sono tutti? >> chiese a Rachel che aveva sorrisi per ognuno di loro. << A parte quella fanatica di Milica si, ci sono tutti >> gli rispose prima di sorridere a Santana che conversava con Brittany. << E ora? >> chiese, non sapeva che fare. << E ora andiamo a cena >> gli rispose Rachel.

 

Il cibo russo era strano ma buono dovette riconoscere mentre tutti accanto a lui parlavano e vociavano. << Sasha, dovete venire la settimana prossima a caccia con noi >> gli disse Sam prima di accendersi un sigaro. << Come la volta scorsa nella taiga? E’ durata una settimana e non abbiamo preso niente >> si lamentò Kurt accendendosi una sigaretta. << Parla per te Kostja, io ho preso qualcosa, solo che non era cacciagione, e non fumare quelle cose: fuma il sigaro come i veri uomini >> lo rimbeccò Puck prima di bere un sorso di vodka. << Cosa vorresti insinuare Nickij? >>  ribatte Kurt. << Io? Niente cugino, precisavo, tra l’altro tu e Nickij dovete smetterla di stare tra i libri e comportarvi da Romanov >> e giù altra vodka. << Gli unici libri che leggi, quando leggi, sono libri mistici, preferisci la caccia >> questa volta si era unito alla discussione anche Sam. << Io allevo cani, come tu scrivi della famiglia, e Kostja, Kostja frequenta quel pederastra di Petr Ilij >>  << Prost >> disse Sam prima che gli animi si riscaldassero  tutti e tre bevvero un gran sorso di vodka.

Stava per attaccare il dolce quando Rachel gli sussurrò: << Non c’è niente di più noioso di una stanza piena di Romanov, dicono sempre le stesse cose >> e risero. << Maestà, la foto del mese scorso è possibile vederla? >> chiese Santana che stava mangiando il terzo piroji. << Certamente, Roman Petrovic, la foto del mese scorso di quando è venuta Alessandra >>. Rory fece un inchino e dopo cinque secondi fu di ritorno con una foto.

Tutto questo mentre suo fratello Pavel Aleksandrovic cercava di far star zitta sua figlia Marja, Rachel riprendeva la piccola Olga, Brittany faceva ridere i suoi figli Ivan e Gavrilo più suo nipote Kiril, Santana discuteva con il cognato, Puck si accendeva il terzo sigaro, Kurt beveva l’ennesimo bicchiere di vodka e Sam discuteva con i suoi fratelli. C’era troppa gente, e anche troppo rumorosa si ritrovò a pensare quando Rory fu di ritorno. <<< La foto! >> urlò Rachel alzandosi. Nella foto c’era lui che sollevava Rachel con una mano e con l’altra quella che doveva essere Alessandra. Tutti applaudirono nel vederla, << Riesce perché sia io che Alessandra siamo basse e magre, ma anche perché è dotato di una grande forza >> spiegò Rachel.

 

Finito erano nella sala dove avrebbero ascoltato l’esibizione, anche se i bambini correvano in tutte le direzioni e gli anziani stavano per addormentarsi. Tutti conversavano con allegria ma quando lui si sedette tutti lo imitarono in silenzio. Vide Sam che cercava di svegliare sua madre, invano Era come per il primo sogno e serviva una controprova pensò prima di alzarsi, imitato dagli altri.

Fortuna che in quel momento entravano i musicisti, capitani da Brad, era proprio lui, che si sedette al pianoforte.<< Il maestro Petr Ilij Cajkovskij! >> annunciò Rory e si vide Blaine che entrava con aria assorta. << Cajkovskij e il suo harem >> disse Puck, abbastanza sottovoce da essere udito da tutti. Infatti dietro a Blaine c’erano tre ragazzi, e quando Blaine si mise in posizione uno gli tolse la pelliccia, un altro il cappello ed infine un altro gli mise in mano gli spartiti. << Non so che cosa tu stia insinuando >> lo riprese Kurt. << certo certo, Kostja! Per questo ha messo la moglie in manicomio, quella non è pazza semplicemente non sapeva come liberarsene >> lo punzecchiò prima che Blaine facesse un inchino, si voltasse la musica avesse inizio.

La musica era bella, toccante e Rachel la seguiva a bocca aperta, lui invece stava per addormentarsi, la sua salvezza giunse quando stava per addormentarsi perchè Blaine terminò e si unì all’applauso generale. Forse poteva abituarsi a quella strana famiglia, forse.

Con Rachel si diresse verso Blaine che conversava con Brad, ma allora Brad parlava! << Petr Ilij, davvero un’ottima esecuzione >> si congratulò Rachel << ottima, davvero ottima >> le fece eco lui. << Vi ringrazio Maestà, scusate per questa mattina, motivi familiari >> << Comprendiamo >> disse e vide che Kurt gli stava sorridendo  mentre Brittany prendeva in braccio il piccolo Gavrilo che si era addormentato << Sembra che il granduca Gavrilo Konstanitovic abbia trovato la mia musica così noiosa da addormentarsi >> << Affatto, era solo stanco >> << E la granduchessa Olga Fedorovna ? >> << L’età >> rispose per Rachel, erano strani quei Romanov, strani ma a modo loro simaptici.

 

NoteNote eton

Un altro capitolo, vi sto viziando troppo :D Allora, questa volta il titolo vuol dire " una serata in famiglia ", e che famiglia aggiungo io XD Come vedete ci sono Puck, Santana nel ruolo di Anastasia, una delle Granduchesse Nere, Sam nel ruolo del granduca Nikolaj Michailovic, storico della famiglia, e Quinn in un ruolo non ben precisato. I piroji che mangia che mangia Santana sono dei dolci tipici russi, non chiedetemi con cosa si fanno, però sono buoni XD Alessandro III si divertiva per davvero a sollevare con una mano Marja e con l'altra Alessandra, poi regina d'Inghilterra, giuro :D

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Capitolo 3
*** cap TRE ***


cap TRE: dokumenty , igry i dvoyurodnye bratʹya

 

 Era ormai tempo che affrontasse le tanto temute carte così quella mattina dopo la colazione si era seduto alla scrivania con Rory che gli passava i fogli. Non ci capiva niente però firmava, e ogni tanto aggiungeva un “ cretini “ o un “ imbecilli” , uno su ciascun documento. Era a metà mattinata, e mancavano poche carte quando la porta si aprì con fragore ed entrò Rachel. Indossava un abito rosso con quelli che apparivano rubini e l’acconciatura era sempre più elaborata.

<< Matuska, complimenti >> la disse Rory, prima d’inchinarsi. << Grazie Roman Petrovic, vi piace? >> gli chiese sorridendo. << Molto, è … bellissimo >> le rispose, ed era vero. << Grazie, Worth mi ha anche fatto lo sconto, solo 10000 rubli >> aggiunse lei. 10000 rubli. Erano tanti. << Ce lo possiamo permettere? >> chiese. << Certamente marito mio, e ci sarebbe anche il conto del parrucchiere da pagare, e il gioielliere imperiale. Pensate che non si accontentano più dell’onore di servirci e vogliono essere pagati, ma dove andremo a finire? >> << In bancarotta, ecco dove >> rispose, tornando alle carte, quelle non gli sarebbero costate troppo.

 

Era uscito e vide che tutta la famiglia, ma proprio tutta era nel cortile mentre i bambini stavano pattinando sul ghiaccio. I bambini e Brittany che se la rideva, mentre Rachel stava conversando Puck e Kurt. Lo vide e gli fece segno di raggiungerla. << Abbiamo deciso che per le vacanze di Natale andremo tutti a Mosca, poi i vostri cugini si recheranno nelle rispettive residenze >> e cosa poteva fare se non dichiararsi d’accordo con lei, tanto aveva capito che chi comandava in famiglia era Rachel.

 

Quella sera erano davanti al fuoco, lei che ricamava e lui che stava leggendo un libro, rimpiangendo l’X Box quando Rory entrò. << Maestà, sembra, e dico sembra, che Cajkovskij sia stato visto uscire dal palazzo di vostro cugino KR e poi andare da vostro nipote Alexander Vladimoric, ora io non vorrei dire nulla, Iddio me ne guardi, ma qui bisognerebbe fare qualcosa >> concluse il ragazzo mentre Rachel si fece il segno della croce davanti un’icona. << Calma, calma, spiegatemi tutto >> disse.

<< Quello che si dice di vostro nipote … si dicono brutte cose, almeno vostro cugino ha smesso di frequentare le bath house da quando frequenta Cajkovskij >> gli spiegò il ragazzo mentre attizzava il fuoco. << Non voglio sapere altro >>, era una famiglia strana la loro. Rachel stava scorrendo la corrispondenza poi gli porse una lettera, << Mio cognato vuole venire la settimana prossima, cosa ne pensate? >> e vide Rory che alzava gli occhi al cielo. << Come volete, lo inviteremo con piacere >> sentiva che sarebbe stata una mossa sbagliata, ne era certo ma ora il danno era fatto.

 

Il giorno era fuori dal palazzo e pattinava con Rachel quando lei gli fece segno di rompere il ghiaccio. << I bambini amano quando lo fate >> gli rispose, prima di allontanarsi. Quella era una cosa da non ripetere si appuntò, era meglio sollevare Rachel o piegare un ferro di cavallo piuttosto che farsi un bagno fuori programma nella Neva, sebbene i suoi figli e i loro amici si fossero divertiti. Quando lo fecero uscire Rachel lo avvisò che il Consiglio della Corona lo attendeva, e c’erano anche i suoi cugini.

 

Una riunione del Glee Club sarebbe stata più tranquilla, e non avrebbe avuto così tanti problemi si disse. Mr Schue, ministro degli Interni, ci stava provando a far concentrare tutti sull’ordine del giorno ma Sam era occupato a scrivere qualcosa, Kurt trovava più divertente guardare fuori dalla finestra e Puck stava sfogliando il programma del teatro, e lui non era sicuro che lo facesse perché voleva sapere cosa avrebbe visto quella sera. Artie, ministro degli Esteri, ogni tanto alzava gli occhi al cielo, poi sistemava le sue carte, guardava MR Schue e tornava ad alzare gli occhi al cielo.

<< Se vostra maestà ha finito io me ne andrei, devo organizzare il mio matrimonio e Miss Emma ha il suo battesimo tra pochi giorni >>, Mr Schue se la fuggiva, e forse non aveva tutti i torti. << La capisco benissimo, vada pure, sicuro di non volere un caffè? >> chiese. << Un caffè si, grazie Maestà >> gli rispose, e subito Rory servì sei caffè, quel ragazzo era un ottimo tuttofare si disse mentre beveva il caffè. Un po’ troppo caldo ma buono. << Bene Maestà, ora io e il mio collega ce ne andiamo, Maestà, Altezze Imperiali >> e detto questo i due uscirono, almeno loro.

<< Comunque Sasha, dovresti licenziare tutti i ministri >> intervenne Puck. << Ha ragione, per quanto mi costi essere concorde con Nickij devo dire che ha ragione >> lo appoggiò Kurt. << Per altri ministri più competenti? >> chiese lui, anche se gli dispiaceva privarsi di Mr Schue. << No, basta ministri, un Consiglio formato solo dai membri della famiglia >> proseguì Puck Era difficile essere lo zar, molto difficile. << E chi di grazia, hai dimenticato quanti siamo? >> intervenne Sam << I primogeniti, non volermene Kostja, e di tuo padre non bisogna fidarsi >> disse Puck. << Mio fratello, e lo sai anche tu è stato dichiarato decaduto, e tu hai sposato una divorziata >> gli rispose l’altra mentre Sam lo fissava sconsolato.

<> urlò, sperando che lo capissero. << Nickij non ci avrebbe trattato così Sasha, ricordalo >> lo ammonì Puck prima che anche gli altri si alzassero e se ne andassero. << Ottimo Maestà e non badate a vostro cugino, voi siete meglio del vostro defunto fratello, e la zarina l’avete sposata voi, non lui >> gli disse Rory prima di porgergli il cappotto. Era duro fare lo zar, duro ma appagante.

NoteNote eton

L'università mi ha imprigionata, ma rieccomi qui, e aspettando la 3x10. Allora, l'Alessandro III si divertiva davvero a romepre il ghiaccio e a finirci dentro per divere figli e amici dei figli ... povero Finn, e Maria Fedorovna comprava davvero abiti di Worth, il più celebre stilista in quegli anni una sorta di Valentino, Armani e Cavalli messi insieme. Rory, paggio e tuttofare ormai. Ho messo anche Mr Schue e Artie ma non so se torneranno. Cajkovskij frequentò sia KR che suo nipote il 23enne Alexander Vladimirovic Romanov, e volendo ho un'idea su chi dovrebbe essere se apparirà XD Il titolo questa volta sta per " di documenti, di giochi e di cugini ".

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Capitolo 4
*** cap QUATTRO ***


cap QUATTRO: Porodice, avaj ,porodica

 

Palazzo dei Costantinovici:

<< Te l’avevo detto che non la dovevi sposare, te l’ho detto io, te l’ha detto tuo fratello, te l’ha detto la baronessa, ancora un po’ e facevamo pubblicare un annuncio sul giornale >> disse KR mentre sorseggiava un brandy seduto in poltrona. << Sapete perché l’ho sposata, e voi non siete diverso da me >> ribatté Cajkovskij, seduto sull’altra poltrona.

<< Io sono un Romanov, e dopo la brillante idea di Nickij dovevo sposarmi, non immagini quanto abbia insistito mio padre, mi sembra di sentirlo “ E non vuoi farmi questo? Cosa ti costerebbe? Già hai lasciato la marina, almeno fammi morire contento “, tra lui e lo zio Sasha non so chi sia stato più insistente >> << E avete scelto Mavra >>

<< E’ una brava ragazza, e mi vuole bene >> << Anch’io vi voglio bene >> << No, tu mi ami, o forse no Petruska, so che ogni tanto vai da mio nipote Sasha >> << E se fosse? Non avrai preteso che restassi sempre qui >> << No, ma sii discreto, Sasha mi ha scritto a proposito di questa cosa, sii discreto, bitte >> << Farò come volete, se mi date un bacio >> << Allora mi ami? >> << Esattamente Altezza Imperiale, io vi amo >>

 

Un’ora dopo al Conservatorio:

<< Sapevo che vi avrei trovato qui >> disse il giovane Aleksandr Vladimorovic entrando nello studio di Cajkovskij. << Il giorno che vi farete annunciare sarà il giorno del giudizio universale, non è vero Altezza Serenissima? >> chiese Cajkovskij alzandosi per abbracciare il giovane.

<< Siete stato da mio zio KR, vero? >> << Come l’avete compreso >> << La luce che avete negli occhi, voi lo amate >>, << Sasha … >> << Va bene, mi sta bene Petr, cosa credete? Non vi chiedo l’amore, solo un po’ del vostro prezioso tempo, credete che possa averlo? >> << Quello si che posso concedervelo, ora però toglietevi il cappotto >> e il giovane nipote dello zar sorrise mentre davanti al compositore si privava del cappotto di pelliccia e si allentava la camicia.

In un’ala del palazzo dei Mikhailovici:

<< E quindi devo solo chiedere il permesso a Sasha, che me lo concederà sicuramente >> concluse il suo brillante discorso Nikolaj Michajlovic sedendosi trionfalmente sul suo divano che aveva fatto portare del Caucaso. << Dite davvero Nickij? Non mi mentite? >> gli chiese la principessa.

<< Non vi mento amica mia, come potrei mentirmi. Sono il primo figlio del quarto figlio del nonno, ce ne sono così tanti prima di me nella linea di successione che posso sposare chi voglio, no? >> << Avete ragione, andremo nel Caucaso come quando eravate bambino >> << Mi piacerebbe, d’altra parte chi ci vuole male a noi? >> << I traditori che hanno ucciso vostro zio >> << Sono pochi, e io ho le loro stesse idee perciò non mi toccheranno, fidatevi, saremo felici insieme >> le rispose prima di baciarla. Chi mai si gli avrebbe dato fastidio, a lui?

In un’ala del palazzo dei Nicolaivichi:

<< Vedete? Ci tratta come se fossimo gli ultimi arrivati, e ogni giorno uno sgarbo diverso, quanto odio quella nanetta danese, sa essere così insopportabile. Insomma, Yela è libera di andare a Venezia per la Biennale, Milica fa quel che le pare e io sono la divorziata. Che per lei è un sinonimo di appestata, e infatti mi evita, lei e quei suoi dannati vestiti francesi, Ja ne volim >> così imprecava la granduchessa Anastasia, detta Stana andando avanti e indietro per il salotto mentre suo marito il granduca Nikolaj la osservava leggendo il giornale. << Avete finito?, e ricordate che quella danese è la zarina >> disse, prima di accendersi un altro sigaro.

<< Voi non siete d’aiuto, e pensare che mio padre è un re >> << Un re? Vostro padre, con rispetto parlando, è re finché lo vuole Sasha, ricordatelo Stana >> << Come se ci fosse bisogno di vostro cugino! Papà mi ha scritto dicendomi che vuol far sposare a Yela il principe di Piemonte >> << Che novità, gli italiani! Ricorda Stana, e ora io esco >> << Andate di nuovo a teatro? Se almeno imparaste qualcosa invece di guardare le attrici, siete come vostro padre >> << Io non sono così stupido, e non vi lascerò mai >> << perché mi amate? >> << Forse, e soprattutto perché a differenza di mio cugino Nickij io non smanio per il Caucaso. Com’è che dite? Ah si, Ja ne volim >> disse, uscendo in fretta dalla stanza prima che il vaso di cristallo lanciato da sua moglie lo colpisse.

Ermitage:

Finn questa volta si stava rilassando su quella che a suo parere era la migliore poltrona del palazzo quando Rory e Rachel entrarono di corsa da due porte diverse. << E’ terribile Sasha! >> << Ah maestà, che tempi >> << Che succede? >> il cognato di Rachel arrivava solo sabato, ed era giovedì.

<< Cajkovskij e vostro nipote, due ore al Conservatorio, e sappiamo tutti che il granduca non ha orecchio >> << Tuo cugino vuol fare un matrimonio morganatico, oh sventura, oh rovina >> parlavano nello stesso momento, e cos’era questa storia che Blaine voleva sposarsi? Non era già sposato? << Calma, scrivete e poi portate qui >> e i due uscirono dalla stanza.

Aveva ancora un po’ di pace, lui, il fuoco che scoppiettava, la finestra chiusa, il tavolo da carpentiere a cui dedicarsi se ne aveva voglia.

NoteNote eton

Allora, come vedete amnca solo il cugino di rachel, non vi dirò chi è perchè dovete arrivarci voi :D, e vediamo se avete capito chi è Alexander Vladimirovic, che sono curiosa. Dimenticavo, Santana qui ha parlato in serbo: la traduzione: No me gusta! XD Il titolo questa volta vuol dire " la famiglia, ahimè la famiglia ". La puntata 1x10 ha effetti terapeutici sulla mia mente, tanto che vi lascio un'indizio sulla prossima avventura onirica: Biedermeier. Più chiaro di così XD

Ruoli:

Finn: Alessandro III

Rachel: Dagmar di Danimarca/Maria Fedorovna

Kurt: Konstantin Konstantinovič Romanov, detto KR

Brittany: Elizaveta Mavrikievna Romanova

Puck: Nikolaj Nikolaevič Romanov

Santana: granduchessa Anastasia del Montenegro, detta Stana

Sam: Nikolaj Michajlovič Romanov

Quinn: principessa Nelly Bariatinskaja

Blaine: Pëtr Il'ič Čajkovskij

Rory: Roman Petrovic, attendente tuttofare

Sebastian Smythe: Alexander Vladimirovic ( pensavate fosse così facile scoprire l'ultimo personaggio, vero? ) Ebbene sta a voi scoprirlo, vi dico solo che come carattere ho usato il Webdings, lo stesso che uso per le note, au travaille XD

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Capitolo 5
*** cap CINQUE ***


cap CINQUE: Pribytie moe, ili vash brat

 

<< C’è stato un cambiamento di programma >> gli comunicò Rachel quella mattina. << E sarebbe? >> si chiese mentre indossava i suoi abiti << Mio cognato è bloccato a Parigi, il telegramma era vago, credo c’entri il bagno, e la vasca da bagno, ma sorvoliamo. Comunque, sarà tuo cognato a venire >> gli spiegò la moglie. << E allora? >> << Ho dato ordini chiari, invece delle cento salve di cannone ne spareremo solo cinquanta, invece del pranzo avremo una cena e devo chiedere a messer Cajkovskij di allestire Il Lago dei Cigni al posto de La Bella Addormentata, sai che ad Alfredo non piace. Pensa voleva la fanfara ma gli ho detto che si accontenterà delle salve di cannone, cosa ne pensate? >>, aveva deciso tutto lei, e non lo informava nessuno, e lui era lo zar.

<< Come volete, maestà, e quando arriva? >> << Tra tre ore, io ho già fatto vestire i bambini. Nickij mi preoccupa, ha quasi vent’anni e non vuole sposarsi, o la piccola Alix o niente, e io che gli dico alla contessa di Parigi?, che gli dico ora?, dopo che sono riuscita ad assicurarmi la ragazzina, mia sorella la voleva per sé ma io non mi faccio ingannare da nessuno, e dovete sapere che … >> se si concentrava abbastanza sulla divisa e sulle decorazioni che doveva indossare la voce di Rachel diventava solo un ronzio, fastidioso ma pur sempre un ronzio.

 

 

Rachel aveva fatto le cose in grande, infatti tutta la famiglia era presente quando la fregata di suo cognato arrivò. C’erano tutti, con genitori, fratelli e figli, e lui era al centro con Rachel che sembrava peggio del solito visto che parlava ormai a macchinetta. Vide Brittany e Santana che se la ridevano dietro i ventagli, prima che la prima salva di cannone lo obbligasse a rimettersi in piedi. << Restate verticale, ricordate che siete lo zar >> gli sussurrò Rachel.

Non era possibile, quello era un complotto si disse, quello che stava scendendo in quel momento era Jesse Saint James, con ben otto decorazioni! Sta calmo Finn, rifletti prima di parlare e ricorda che tu ne hai dieci. Fu una grande soddisfazione però vedere Jesse Saint James che s’inchinava, il karma allora esisteva, per poi baciargli la mano.

<< Maestà, cognato mio, scusate se sono venuto senza Marja, ma è successo all’improvviso, e … beh, Bertie ha avuto un incidente a Parigi e così mia madre ha mandato me >>, si scusava pure, era troppo bello per essere vero. << E’ bello vedere tutta la vostra famiglia, noi siamo sparsi per l’Europa e con i cugini non ci sono molte occasioni di … >> << Alfredo, venite, dopo il pranzo andremo a  caccia, e dopo una cena di famiglia andremo all’Opera per sentire il maestro Cajkovskij >> Rachel era intervenuta al momento giusto; ma mentre stava per aprire bocca e confermare si udì la voce del piccolo Gavrilo Konstantinovic dire: << Ma Cajkovskij l’abbiamo visto ieri quando è venuto a casa per cena >> e vide tre cose: il fratello, Ivan Konstantinovic, dirgli: << Si, ma questa sera si va all’opera, e staremo sul palco di papà >>, Kurt che alzava gli occhi al cielo, le medaglie che tintinnavano, e Brittany che si sventagliava con più forza nonostante facesse freddo.

Poi vide Puck che diceva qualcosa a Sam e a suo fratello Petr, e i tre se la ridevano. Sarebbe stato un lungo soggiorno.

 

 

Il pranzo e la caccia gli avevano fatto bene. E doveva riconoscere di essere scarso, molto scarso. Puck sparava a tutto quello che si muoveva, Kurt puntava alle prede vistose e Jesse era a disagio, quello più bravo era Sam, inutile negarlo. << Noi andiamo alla caccia alla volpe, dovreste venire >> gli disse Jesse. << E voi dovete venire sugli Urali, da ragazzo cacciavo anche gli orsi, bei tempi quelli >> s’intromise Sam, prima di colpire l’ennesima pernice.

 

 

La cena era stata divertente, lui a capotavola, Rachel alla sua sinistra e Jesse Saint James alla sua destra, con Rachel che gli chiedeva notizie di sua sorella Alessandra. I loro figli erano educati e cortesi, ma si accorse che il resto della tavola era in preda al caos: bambini che ridevano e giocavano tra i tavoli e i grandi che ridevano, bevevano e parlavano a voce alta.

Vide Puck che nella fretta di alzarsi rovesciava parte della sua schnitzel su Sam, che lo ripagò versandogli per sbaglio, ovviamente era un errore, la vodka sull’uniforme degli ussari e per sbaglio Puck mise la mano nel piatto di Santana che prese quello che aveva e glielo lanciò, colpendo invece Kurt che la ripagò suggerendo a suo figlio Ivan di mangiare tutto quello che la zia Stana aveva nel piatto, con Brittany che lo guardò con aria sconsolata. Non erano Romanov, erano dei bambini.

 

 

Dopo la cena c’era la serata all’Opera, dove non era mai stato ma ammise che c’erano dei vantaggi. Per dirne uno il palco centrale era suo, e si era messo l’ultima figlia, la granduchessa Olga, sulle ginocchia mentre Rachel discuteva animatamente con l’altra figlia, Ksenija, a proposito di un eventuale matrimonio con uno dei fratelli di Sam. Siccome il loro palco era pieno Jesse era stato invitato in quello di Puck, dove sedeva al momento con Santana alla sua sinistra e Petr Nikolaevic alla sua destra, e c’era anche Milica, la sorella di Santana. Degli altri quattro palchi quello di Kurt era pieno e Sam aveva dovuto affittare un altro palco perché tutti non c’entravano.

<< Ho parlato col maestro Cajkovskij mentre eravate a caccia >> gli sussurrò Rachel mentre le luci si spegnavano. << E …? >> << Credo che mi abbia insultato tra i tanti salamelecchi che diceva c’erano anche delle imprecazioni, quindi alla fine ci sarà La Bella Addormentata >> concluse, per poi aggiungere: << Ho parlato con Sasinka, mi ha detto che sarà discreto >> e detto questo si voltò verso il palco alla loro destra dove il giovane Alexander Vladimirovic le sorrise.

 

Finn ammise che era tutto molto interessante, con Blaine che concentrato dirigeva e ad ogni pausa scambiava qualche parola con Brad che era al pianoforte e si appuntò mentalmente di avvertire gli altri quando si sarebbe svegliato di quella novità: Brad parlava!

Tutti apparivano concentrati, tranne i bambini che si erano addormentati, come avrebbe desiderato farlo ma ogni volta che chiudeva anche solo una palpebra Rachel gli dava un calcio sullo stinco, e complice la sua gonna lunga, nessuno se n’accorgeva. Quando non si udì più la musica si alzò per applaudire, imitato subito da tutti, per poi risiedersi, imitato ugualmente da tutti. << Non fate il bambino, andiamo, si o no? >> << Andiamo >> e detto questo svegliò Olga e lasciarono il palco. Doveva solo sperare che la visita di Jesse fosse breve.

NoteNote eton

Eccomi qui con un quintio capitolo, e c'è anche Jesse. Spiego la cosa dei cognati che potrebbe apparire poco chiara: la sorella della zarina Marja Fedorovna storica sposò il fratello del marito della sorella di Alessandro III e... andate su wikipedia e vis arà chiaro, va bene?? XD Edoardo VII ha avuto per davvero un incidente nella avsca da bagno a parigi, vi rimase incastrato ma questa è un'altra storia. Come vedete cis ono tutti, e c'è anche baby!Rachel, o se volete c'è anche baby!Kurt, giusto per non farci mancare nessuno. E c'è Brad.... che parla! Il titolo questa volta vuol dire " l'arrivo di mio, o tuo, cognato ". E vi dò un indizio sulla prossima storia: Romy Schneider, e chi vuol capire capisca XD

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Capitolo 6
*** cap SEI ***


Cap SEI: semʹi gromozdkim

Jesse per fortuna se ne sarebbe andato dopo una settimana e questa era la bella notizia. La brutta notizia era che una settimana con i Romanov durava come un anno intero.

Rachel era sempre occupata in visite alle granduchesse e stava trattando con la contessa di Parigi per quel matrimonio e oltre a quello organizzava anche i festeggiamenti per il loro 26° anniversario di matrimonio. Ventisei anni con Rachel, quello sì che era un bel traguardo si disse.

Puck e Santana avevano delle questioni familiari da risolvere, Sam stava cercando d’impedire a suo fratello di sposare una ballerina. E Kurt e Blaine stavano lavorando, chiusi nella biblioteca, ne uscivano solo per i pasti, uno ad una nuova traduzione e l’altro ad un nuovo balletto. Insomma, Jesse era libero di muoversi come voleva, e lo stava facendo. La cosa gli sfuggì di mano durante la parata. Già nel suo primo giorno le aveva odiate, e ora doveva andare a cavallo con tutto l’esercito schierato, idea di Puck per mostrare a Jesse l’entità delle truppe russe.

 

Non poteva andare peggio si disse, perché proprio quel giorno doveva nevicare e quindi lui e Jesse da due ore erano accanto al caminetto a giocare a picchetto, tra l’altro lui stava perdendo, con Rory che ogni tanto portava loro qualche dolcetto.

<< Il thè delle cinque per Sua Maestà e Sua Altezza Reale >> annunciò Rory, versando loro il thè. << E quindi parti domani >> fuori uno. << Dovrei, ma se nevica così mi sarà difficile partire con al nave. Potrei usare il treno ma … >> << Ma cosa? >> << Qui le ferrovie sono un disastro e dovrei attraversare mezza Europa, inoltre … >> la porta si aprì, rivelando nell’ordine: Rachel, Sam, Kurt e Brittany che urlavano e  strepitavano.

<< No, ti ho detto di no, e lui sarà d’accordo con me >> << Ma quale fastidio vi do? >> << Ma proprio tu? Pensavo avessi più giudizio >> << Voglio che Tatjana si sposi per amore >>,e  via di questo passo. Ancora il matrimonio di Sam, e Jesse se la stava ridendo. << Scusate … SCUSATE! >> e tutti si zittirono. << ne parleremo dopo, va bene? >> e loro s’inchinarono ed uscirono.

 

Se credeva di averla scampata si dovette ricredere quella notte prima di mettersi a letto. Rachel sfogliava una rivista di moda pensando a quali vestiti ordinare e lui aveva trovato “ Il Visconte di Bragelonne “con le illustrazioni e lo stava leggendo, era a pagina 40 e aveva iniziato una settimana prima ma erano dettagli.

<< Non sono d’accordo >> << Con cosa? >> << Non si dovrebbe sposare con lei, sarebbe uno sbaglio, ah che vita insulsa, ah che magro destino, ah che vita insulsa, ah che magro destino … >> ora capiva il perché dei tappi per le orecchie.

NoteNote eton

Sesto e penultimo capitolo, e Jesse è partito. Il nuovo balletto a cui Blaine sta lavorando è " Lo Schiaccianoci ", Nikolaj Michajlovic Romanov per inciso non si sposò mai. Perchè Finn sta leggendo, con scarsi risultati, Dumas? perchè è da lì che è nata la mia prima idea su " Finn in Versailles ", inoltre è una bella citazione che richiama alla sua prima avevntura onirica. Il titolo questa volta vuol dire: una famiglia ingombrante

 

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Capitolo 7
*** cap SETTE ***


cap SETTE: semʹya diskussiĭ i probuzhdeniya

 

Poteva andare peggio si disse, poteva andare peggio. Potrebbe piovere si disse, anche se non capiva perché dovesse piovere con tutta la neve che cadeva su San Pietroburgo. Aveva convocato Sam quella mattina per poter parlare del suo matrimonio.

Forse aveva sbagliato ad invitare anche gli altri ma Rachel sapeva essere alquanto persuasiva quando voleva. Guardò davanti alla scrivania, le penne c’erano, i fogli pure, al vodka anche, in tre bottiglie, poteva cominciare.

 

<< No, no, e poi no, tu non la sposi >> disse Puck, << Ma perché? >> ricordi quello che è successo a mio fratello? >><< Tuo fratello ha rubatole pietre da un’icona, io sono diverso, solo il primo figlio del quarto figlio del nonno, e sposerò chi voglio, è nobile mica come mio fratello che vuole sposare una ballerina >> << Il frutto non cade mai troppo lontano dall’albero >>  << Se permettete un consiglio Nikolaj Michajlovic … >> intervenne Rachel, e lui si verso un altro bicchiere di vodka, non ne sarebbe uscito così facilmente …

 

Blaine era l’unico che aveva seguito il film con devozione perché Kurt stava cercando di non addormentarsi e Rachel stava cercando di svegliare Finn anche se anche le sue palpebre stavano inesorabilmente calando. Per fortuna il volume alzato lo svegliò nel momento in cui Feliks Yussupov e Dimitri Pavlovic uccidevano Rasputin. Si guardò attorno: abiti giusti, il divano della sala. “ Il secolo giusto pensò.

NoteNote eton

Ora non ci resta che l'epilogo, e Finn si è svegliato per l'ennesima volta. Il titolo sta per " discussioni familiari e risvegli "

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Capitolo 8
*** Epilogo ***


cap OTTO: epilog

Dopo quel film che aveva appisolato quasi tutti, Blaine escluso, Kurt si stava chiedendo se non fosse ora di far togliere l’ADSL al suo fidanzato e Rachel si preoccupava per Finn, anche se questi cominciava a prendere buoni voti a storia, e in francese.

Ebbero di che preoccuparsi quando il venerdì seguente Blaine si presentò con un altro DVD, quello di un musical tedesco, Elisabeth, che aveva scaricato al prima sera.

Si erano messi a guardarlo perché alla parola musical Rachel si era agitata peggio di una bimbominkia ad un concerto di Justin Bieber, o l’umile scribacchina quando legge i libri di George R. Martin.

Ecco, la palpebra calante, il televisore che ronzava, Rachel che seguiva lo spettacolo, e lui alla terza canzone già ronfava, di nuovo.

NoteNote eton

Ebbene si, anche questa è andata, ma c'è la prossima avventura onirica di Finn. Il muscial su Elisabeth, sulla figura di Elisabetta " Sissi " di Baviera, esiste veramente ed è in lingua tedesca. Il itolo questa volta vuol dire "epilogo " :D

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