Dove stanno le anitre

di PattyOnTheRollercoaster
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Morte ***
Capitolo 2: *** Mattina ***
Capitolo 3: *** Notte ***
Capitolo 4: *** Paura ***
Capitolo 5: *** Felicità ***
Capitolo 6: *** Foglio ***
Capitolo 7: *** Giocare ***
Capitolo 8: *** Volare ***
Capitolo 9: *** Pensare ***
Capitolo 10: *** Raffreddore ***



Capitolo 1
*** Morte ***


Dove stanno le anitre





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   Stavo in quell’hotel a non fare niente, quando mi venne in mente mio fratello Allie. Lui aveva quella malattia incurabile e io ero stato malissimo quando era morto. La cosa curiosa è che avevo capito davvero che era morto solo due giorni dopo la sua morte.
   Me ne stavo nella mia stanza e una farfalla era entrata dalla finestra. Pensai di dirlo ad Allie, a lui sarebbe piaciuto un sacco che una farfalla entrasse dalla finestra nella stanza di qualcuno mentre lui non stava facendo niente di che.
   Mi sentii triste quando mi resi conto che non lo potevo fare.




















   Salve a tutti!
   Sono tornata in un nuovo fandom, inesplorato - anche perché non esiste, per questo l'ho messa nella sezione generale.
  Questo è l'ennesimo sperimento: ho provato a scrivere delle drabble, e tutte sono esattamente da cento parole l'una (conta del contatore di microsoft word). Tutte le drabble hanno un prompt di partenza, e parleranno di quel tema. Spero di aver fatto un lavoro come minimo decente.
  Chiunque abbia letto "Il giovane Holden", di J. D. Salinger, sa che il protagonista ama divagare nei suoi pensieri e parlare di cose che non c'entrano nulla con ciò che gli sta accadendo, e su questo io ho puntato per scrivere un po' di pensieri del protagonista. Ditemi un po' cosa ne pensate!
Se volete sapere quale sarà il prompt di Domenica prossima cliccate qui.
Un saluto a tutti,
Patrizia

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Capitolo 2
*** Mattina ***


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   A Pencey, tutte le mattine, c’erano dei ragazzi del giornalino scolastico a distribuire la copia del giorno. Non l’ho mai letto, perché di mattina non mi va di mettermi a leggere il giornale. La mattina di solito mi guardo attorno per vedere che aria tira. Se non lo faccio di mattina allora non lo faccio più, perché la giornata è già iniziata e non ha più senso farlo.
  Però mi facevo sempre dare una copia di quel giornaletto, perché mi piace andare in giro con il giornale sotto braccio. Mi da tutta l’aria di un intellettuale o che so io.

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Capitolo 3
*** Notte ***


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   Quando D.B. era andato via da poco Phoebe non riusciva a dormire. Diceva che era strano pensare che lei era lì in casa e a due camere di distanza lui non c’era più. Ogni volta che diceva cose del genere mi lasciava secco.
   Comunque, io le mettevo su un disco. «Chiudi gli occhi, e quando il disco finisce ti addormenterai», le dicevo. Rimanevo con lei finché il disco non finiva. Non si addormentava mai, ovvio, ma faceva finta di farlo perché così io potevo andare a dormire.
   Era una cosa che mi faceva impazzire. Era così tenero da parte sua.

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Capitolo 4
*** Paura ***


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   Io non sono uno di quei tizi coraggiosi, quelli che magari vedi in giro e hanno proprio l'aria di essere dei tizi coraggiosi.

   Per questo mi venne una paura del diavolo quando quello schifoso di Stradlater mi piombò addosso e cominciò a darmi una scarica di pugni proprio sulla faccia e sul petto. Continuava a dirmi: «Ti vuoi stare fermo Caulfield?! Ti vuoi stare fermo?!». Ma io continuavo a divincolarmi come un’anguilla, anche se capivo benissimo che, se avessi smesso di muovermi, lui mi avrebbe lasciato in pace.
   Ma, ragazzi, che paura del cavolo con Stradlater sopra che mi picchiava!

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Capitolo 5
*** Felicità ***


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   «Holden, sei felice?»

   «Perché no?»
   «E’ quello che ti ho chiesto io.»
   «E’ una domanda davvero stupida. Dipende dal giorno.»
   «In quali giorni sei felice?»
   «Di solito il Mercoledì o il Sabato verso il pomeriggio tardi.»
   «E perché?»
   «Perché il Mercoledì non c’è nessuno a casa e io devo andare a prendere Phoebe a scuola, e a me piace andare a prenderla a scuola. E il Sabato tardi perché, di solito, andiamo io e te a quella caffetteria là, e posso mettere una canzone nel jukebox.»
   «E… Holden?»
   «Sì?»
   «Cosa succede quando non è Mercoledì o Sabato tardi?»
   Rimasi zitto.










Una piccola nota:
Se avete letto "Il giovane Holden" allora vi ricordere di certo della 'vecchia Jane', l'amica del protagonista, che  non compare mai ma sappiamo della sua esistenza perché lui ne parla molto. In questa scena ho immaginato che parlasse con lei, sotto il portico di casa della ragazza (questo spiega la fotografia), dove, Holden ci dice, passavano la maggior parte del tempo. Ho preferito non nominarla esplicitamente, al contrario di come fa il libro, e invece farla apparire nella narrazione - che al contrario non accade mai.
Patrizia

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Capitolo 6
*** Foglio ***


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   Avevo davanti il foglio per il tema di storia. Non era molto difficile, potevi parlare di quello che preferivi. Il problema è che io non preferivo niente e quindi quel foglio sarebbe rimasto bianco. La cosa mi faceva venire una paura terribile, perché un foglio bianco è sempre terribile. Nessuno sa mai cosa pasticciarci su.
   Tutti gli altri al mio fianco stavano scrivendo come pazzi. Io presi la biro, me la rigirai fra le dita e poi la poggiai sul foglio.
   In alto a sinistra scrissi: Holden Caulfield.
   Per cominciare andava bene. Almeno quel maledetto foglio non sarebbe stato bianco.

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Capitolo 7
*** Giocare ***


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   Quando Allie era ancora vivo io e lui portavamo sempre Phoebe a giocare nel parco. Lei non se lo ricorda perché era troppo piccola, ma ci mettevamo su quella rete elastica per saltare. Siccome lei ancora non stava in piedi molto bene la mettevamo seduta in mezzo e io e Allie le saltavamo intorno. Phoebe si divertiva un mondo, quello era il suo gioco preferito. Poi la facevamo scivolare sullo scivolo, girare sul girello, dondolare sul dondolo e compagnia bella.
   In realtà, a pensarci bene, credo che tutti i giochi le piacessero solo perché anche noi giocavamo assieme a lei.





Buon Natale!

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Capitolo 8
*** Volare ***


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   D. B., prima di andare a Hollywood a sputtanarsi per soldi, scriveva quelle belle storie per bambini, come dovrebbe fare uno scrittore in piena regola.

   Ce n’era una che mi piaceva un sacco, però non ricordo il titolo. Parlava di una tartaruga che voleva avere le ali per volare in più in alto possibile nel cielo. L’aveva scritta così bene, quella storia, che quando me la fece leggere ebbi voglia di avere le ali anch’io.
   D. B. è molto bravo a scrivere, è un peccato che sia andato a sputtanarsi a Hollywood, avrebbe potuto far spuntare le ali a tutti.





Buon anno!

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Capitolo 9
*** Pensare ***


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   Il mio tassista era davvero una brava persona. Io gli avevo fatto quella domanda sulle anitre, e anche se si era un po’ arrabbiato perché non riusciva a trovare la soluzione ci aveva pensato per davvero.

   E’ difficile trovare delle persone che ancora ci pensano a quelle cose, cose come dove vanno le anitre quando il laghetto di Central Park ghiaccia. Ormai non c’è molto a cui pensare, tutto quanto è già stato pensato e si tratta solo di ricordare. Quindi è bello trovare qualcuno con cui pensare a cose come le anitre.
   A questo proposito, avevo sentito che migrano

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Capitolo 10
*** Raffreddore ***


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   Una volta avevo preso il raffreddore, quando Allie era ancora vivo. Mi dispiaceva molto perché gli avevo promesso che saremmo andati al cinema in quei giorni. Allie adorava il cinema, ogni volta si metteva lì a decidere chi fosse l’attore più bravo.
   Comunque, io me ne stavo raffreddato con il moccio al naso e tutto quel che segue, e Allie arriva in camera mia con due tazze di cioccolata calda comprata al bar. Mi dice: «Ho venduto i biglietti del cinema e ci ho comprato due cioccolate».
   Allie era così maledettamente gentile! Il raffreddore ti passava prima assieme a lui.





Fine

I personaggi di questa raccolta non mi appartengono, sono di proprietà di J. D. Salinger, autore di “Il giovane Holden” e detentore di tutti i diritti sul libro. Questa raccolta non è stata scritta a fini di lucro ma per puro divertimento.

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