Weasley... and Italy

di incismile
(/viewuser.php?uid=157988)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Firenze ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Le vacanze estive erano appena iniziato, avevano tempo per giocare a quidditch, dormire, fare scherzi, non fare niente, dare fastidio a Percy, scrivere relazioni sullo spessore del fondo dei calderoni(?), cacciare gli gnomi dal giardino eccetera. Mentre i figli di Molly e Arthur Weasley si dedicavano a queste attività costruttive (beh, scrivere relazioni lo è n.d.Percy) (Non rompere N.d.Tutti), loro padre, al ministero, aveva ricevuto un'altra volta il premio della lotteria, e aveva vinto 700 galeoni. Quando, la sera stessa, Arthur raccontò tutto alla famiglia. «Potremmo sfruttarli per andare in vacanza» propose il signor Weasley.
«In vacanza dove?» chiesero all'unisono Fred e George.
«Visto che l'altra volta siamo andati in Egitto... Perché non andiamo a trovare Charlie?» chiese Molly, con l'aria da chioccia affettuosa.
«Ho un'idea migliore: Andiamo in Italia!» esclamò Ginny.
«Sìììì!!!» approvarono tutti.
Ron, essendo una buona forchetta, pensava già al cibo. Perché si sa, quella italiana è una delle migliori cucine del mondo, superata forse solo da quella francese.
«Però, siccome i mezzi magici non sono adatti per spostarsi da uno stato all'altro, andremo in aereo!» Il signor Weasley sembrava emozionato solo all'idea. Aspettate, ho detto “sembrava”? In realtà dovevo dire “era”.
«Per prima visiteremo Firenze, che è una vera e propria perla del rinascimento, nonché una delle città più belle del mondo...»
«Per favore, smettila, Percy...»lo supplicò Ron (No, continua, Percy,** per una volta che mi fa piacere ascoltarti *Modalità: Fiera di essere fiorentina * N.d.A)
«Partiremo tra una settimana.»

Sette giorni dopo, i sette Weasley atterrarono all'aeroporto Amerigo Vespucci, a soli 25 minuti da Firenze. Andarono a ritirare i bagagli, ma dovettero attendere un bel po'.
«Secondo voi, è normale per i babbani apettare due ore per ritirare le valige?»
«No, non credo» (benvenuti in Italia N.d.A)
Non appena riuscirono ad ottenere i loro bagagli, uscirono dall'aeroporto, andarono in un albergo, dove lasciarono le valige e si prepararono a visitare la città


NOTE DI INCISMILE
Allora, che ne pensate della mia idea? ;) Come avrete sicuramente capito, il prossimo capitolo parlerà di Firenze, la mia città **, quindi me ne occuperò io. Poi però voglio veder partecipare anche voi, su :3
Una piccola nota: il fatto che i nostri cari Weasley abbiano aspettato troppo per i bagagli non è una mia invenzione, mi è successo davvero all'aeroporto di Bologna è_é

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Firenze ***


Mi scuso per il ritardo e per la cortezza del capitolo, ho avuto proprio il blocco dello scrittore ç_ç

Itinerario di viaggio:
-S.Maria del Fiore (Duomo) X
-Piazza Signoria X
-Ponte Vecchio X
-Uffizi
-Museo Stibbert (museo d'armi)
-La Specola (animali imbalsamati e cere anatomiche)

La visita al capoluogo toscano procedeva abbastanza tranquillamente. Avevano già visitato il Duomo, Piazza Signoria e Ponte Vecchio, e Fred e George avevano attentato una sola volta alla vita di Percy, tentando di gettarlo nell'Arno, solo una volta.
Appena entrarono agli Uffizi, però, le cose cambiarono. Ron scoprì di avere in tasca Leotordo, che probabilmente si era nascosto nelle tasche del padrone e si era addormentato lì. Il gufetto aveva iniziato a volare per tutto il museo, inseguito da Ronald. Fred e Gerorge, ovviamente, cercavano di aiutare Leo a scappare. Che non veniate a dire che i gemelli se la prendono solo con Percy. Il terzo dei fratelli Weasley, intanto, se la prendeva con gli altri perché “troppa confusione non si addice a un luogo del genere”, per usare le sue parole.Ginny, invece, aveva iniziato a sospirare, pensando a Harry. Fu una gita tranquilla, insomma.
Una volta finita la visita agli Uffizi, tornarono in albergo e andarono a dormire.
Ovviamente, il signor Weasley iniziò a domandarsi (ad alta voce) come funzionassero gli impianti elettrici, le televisioni, le paperelle di gomma, i cetrioli, gli sgrunfolanatori pressuralizzati (???).
Il giorno dopo, l'ultimo che avrebbero passato a Firenze, avevano in programma di visitare il museo Stibbert e La Specola.
Al museo delle armi, Fred e George comprarono due spadine finte, con cui iniziarono a duellare nel bel mezzo della strada, lanciando grida medioevali. Sembrava che fossero diventati tutti e due Sir Cadogan.
Nel frattempo, una piccola folla si era radunata davanti a loro, facendo il tifo.
«Volete smetterla?» urlò Ginny ai fratelli maggiori.
«Non ora, gentile (e molto irritabile) donzella!»
«Non finché questo vile marrano non sarà sconfitto!»
Ad un certo punto, però, le loro “lame” si incontrarono, spinte con una tale foga dai rispettivi proprietari che, entrambe volarono via dalle mani dei gemelli. Il duello si era concluso in parità.
A questo punto, Gred e Forge si sentirono autorizzati a usare le loro spadine per punzecchiaare Percy mentre aspettavano l'autobus, che riuscirono a prendere solo dopo una ventina di minuti di litigi con i soldi babbani, i biglietti eccetera.
Arrivati al museo, andarono a fare i biglietti. Per loro fortuna, riuscirono a trovare un'offerta adatta a loro (quella per le scolaresche N.d.A).
Poi iniziarono la visita, ovviamente in stile Weasley:
-Leo, non appena vide gufi e civette imbalsamati, si spaventò e iniziò (di nuovo) a scappare per tutto il museo;
-Ron lo inseguì;
-Percy iniziò a lamentarsi dellp spessore delle teche (Percy è il ragazzo del doppio spessore N.d.A);
-Fred e George avevano di nuovo tirato fuori le loro spadine;
-Ginny, non appena vide le cere anatomiche che raffigurano l'apparato digerente, ebbe un conato di vomito;
-Molly dovette pulire il vomito di Ginny con un gratta e netta.
-Per poco dei babbani non li notarono.
Una cosa tranquilla, insomma. Ma da loro cosa vi aspettavate?
Scherzi a parte, una volta finito di visitare La Specola si prepararono a visitare un'altra città...


Note dell'autrice
Hola!
E così i nostri Weasley hanno visitato Firenze. Adesso, però, io non posso più scrivere più niente per il semplice fatto che non saprei da dove cominciare -_-
Quindi, che ne direste di scrivere un capitolino? *^*

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=921631