Il manuale delle relazioni in ufficio

di MonMon
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Rule Number I ***
Capitolo 2: *** Rule Number II ***
Capitolo 3: *** Rule Number III ***
Capitolo 4: *** Rule Number IV: Non fate confidenze ai vostri colleghi, a meno che non abbiate l'assoluta certezza che non andranno a spettegolare ***
Capitolo 5: *** Rule Number V:Non concedetevi lunghe pause pranzo invece di lavorare. ***



Capitolo 1
*** Rule Number I ***


Note:Riguardo le ''relazioni'' che possono aversi sul posto di lavoro pare ci siano alcune regole,almeno ci sono sempre tanti articoli su queste cose e così ho scritto stà cosa basandomi sui seguenti prompt-che seguiranno quanto avrò il tempo di farli tutti-:1-Non coinvolgetevi con un uomo che ha la fama di essere il Romeo dell'ufficio.2-Non flirtate in ufficio e non iniziate improvvisamente a vagare nei pressi della sua postazione di lavoro.3-Non cercate di ignorarvi.4-Non fate confidenze ai vostri colleghi, a meno che non abbiate l'assoluta certezza che non andranno a spettegolare.5-Non concedetevi lunghe pause pranzo invece di lavorare.
6-Non inviate e-mail di carattere personale: basta premere un tasto sbagliato per renderle di dominio pubblico in azienda.7-Convenite che se la relazione non ha futuro, siete entrambi sufficientemente adulti per accettare che finisca senza avanzare recriminazioni




Rule Number I-Non coinvolgetevi con un uomo che ha la fama di essere il Romeo dell'ufficio.
 

Solito bar malfamato in cui era stato trascinato contro voglia da un kohai sfaticato e play boy!
Fece un sospiro abbandonandosi con la schiena contro la spalliera del divanetto in pelle scura,rattoppata o ancora stracciata in diversi punti
Poco dopo si allentò il nodo della cravatta.
Una sola domanda continuava a girargli per la mente:Perchè diamine si era lasciato coinvolgere?!
Ovviamente non trovava una risposta e la cosa lo irritava parecchio.
Nella mano destra reggeva il calice di birra mezzo svuotato mentre l'altra ticchettava nervosamente sul tavolo quando non era impegnato a tirarsi indietro gli occhiali o ad allontanare delle ''signorine'' che gli dedicavano attenzioni che lui NON AVEVA MINIMAMENTE RICHIESTO.
C'era una coppetta di arachidi davanti ai suoi occhi ma non gli importava minimamente,non gli piacevano nemmeno,anzi ne era pure allergico!
Si lasciò scappare una smorfia disgustata:Ora che ci rifletteva con più attenzione,ogni singola cosa in quel luogo,non gli piaceva...a partire dall'atmosfera continuando con l'arredamento poi il personale e pure le consumazioni che avevano,a suo dire,un gusto strano!
Contrariamente invece,lo shinigami biondo al suo fianco sembrava gradire,non solo tutto il complesso lui trovava detestabile,ma in maniera particolare le ''coccole'' da parte di quelle estranee dalle scollature fin troppo generose.
E così i secondi,seguiti dai minuti trascorrevano più lenti del solito mentre William T Spars continuava a cercare una qualche ragione LOGICA per la quale non mandava tutto al diavolo tornandosene a casa e Ronald Knox cingeva tranquillamente una di quelle ''donnine'' tra le braccia tenendola per i fianchi mentre un'altra era seduta sulla sue ginocchia e lo imboccava con qualche salatino finchè...
Will sempai?c'è qualcosa che non va?
Chiese ad un tratto con fare incuriosito inclinando un pochino la testa di lato.
L'altro sospirò inarcando un sopracciglio:Come faceva a non capirlo?COME?!
Mattaku.
Disse sistemandosi gli occhiali facendo una breve pausa.
TUTTO

Aveva pensato in realtà rivolgendogli un'occhiataccia truce.
Hai anche il coraggio di chiedermelo,Knox?
Ribattè con tono piatto.
Sorriso nervoso seguito da una risatina
Enmmmm...si...?!
Fece incredulo grattandosi la nuca e a questo punto,il moro non ebbe il coraggio di commentare e limitandosi a dargli una leggera pacca sulla spalla finì di bere la sua birra.
In fondo,realizzò che era anche colpa sua dato che qualche ora prima si era ritrovato-suo malgrato-dopo un lavoro extra,a camminare nei dintorni dei postacci che bazzicata il suo kohai invece di filare dritto a casa.

 

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Capitolo 2
*** Rule Number II ***


Note:Thanks for my precious honey and BlackNote20

 


Rule Number II-Non flirtate in ufficio e non iniziate improvvisamente a vagare nei pressi della sua postazione di lavoro.



Osservava in silenzio la postazione del biondo.
Quello era un giorno come tanti e la sua era una pausa caffè come tante se non fosse che STRANAMENTE-per qualche intervento divino o magari demoniaco-Ronald Knox,NON stava flirtando con qualcuno appartenente alla già ristretta ''fauna'' femminile dell'ufficio.
E così il moro lo studiava in silenzio e finendo di assumere la sua dose quotidiana di caffeina realizzò che in quel quadretto c'era qualcosa di ancora più STRANO:Sene stava chinato sulla sua scrivania a svolgere diligentemente-o almeno,così SEMBRAVA-il suo lavoro!
Si lasciò scappare un sospiro e gettando il bicchierino vuoto nel cestino dei rifiuti decise di controllare di persona:In fondo,se qualcosa fosse andato storto,alla fine,sarebbe stato LUI a dover rimediare...facendo del lavoro extra ovviamente!
Quindi avanzò fino a fermarsi davanti la sua scrivania ma il biondo era così concentrato da non accorgersi nemmeno della sua presenza.
Si sporse in avanti poggiando la mano sul legno scuro,inclinandosi in modo da sbirciare ciò che aveva sotto mano ma come lo fece,l'altro sobbalzò piegandosi rapidamente in avanti per nasconderglieli non facendo altro che aumentare i suoi sospetti su tutta quella faccenda.
Ah!S-sempai!
Sobbalzò per la sorpresa e sfoggiando il migliore dei suoi sorrisi-NERVOSI-prese a grattarsi la nuca.
Q
ualche problema?
Chiese calmo
Tentò nuovamente di allungare l'occhio ma non gli riusciva visto che il biondo faceva ''scudo umano'' alla robaccia sulla sua scrivania.
Poco dopo però per sua fortuna-o sfortuna come si vedrà in seguito-si accorse che qualcosa,più precisamente un volantino,era scivolato ai suoi piedi.
Incredulo,il moro si abbassò e raccogliendo quella roba,la lesse:Era un volantino sulla promozione di biancheria intima....DA DONNA.
Confuso,MOLTO CONFUSO,aggrottò la fronte mentre il suo sguardo passava dal volantino al ragazzo.
Se era un modo per mandargli qualche segnale,di certo,non riusciva a COGLIERLO.
Si tirò indietro gli occhiali più volte,l'altro continuava a ridacchiare nervosamente.
E' un tuo nuovo,bizzarro modo,per cercare di attirare la mia attenzione...?
Chiese ad un tratto.
Lo shinigami lo guardò confuso da morire.
Nani kore?!
Disse di getto,istintivamente mentre il moro,sbuffando gli sventolò quella roba davanti con fare severo ed ecco che partiva un'altro sorriso,più nervoso di quello precedente.
Ah bhè...mh...
Fece una pausa pensandoci un momento.
E' che le donnine di solito ti fanno più facilmente le coccole se gli fai dei regali.
Iniziò a spiegare con aria ingenua,da bambino piccolo.
Will,intuendo a cosa si sarebbe arrivati a parare rimase in assoluto silenzio limitandosi a fissarlo.
E c'è la nuova segretaria che è davvero carina quindi...
Altra pausa e il moro aveva inarcato un sopracciglio
Quindi?
Ripetè atono ma una gocciolina di sudore già faceva capolino al lato della sua tempia
Knox lo fissò dritto negli occhi,brutto segno.
Lei è il mio sempai!
Disse con tono serio e solenne alzandosi pure in piedi mentre l'altro rimase in silenzio pensando che non gli piaceva per niente la piega che si sarebbe potuta prendere
...Dunque...?

Proseguì facendosi sempre più perplesso,iniziando a temere il peggio.
Mi aiuti a scegliere della biancheria intima a metà prezzo!
Concluse con gli occhioni che facevano bril bril.
Eccola,la palata,il maciglio,il castigo divino....anzi,demoniaco...perchè sicuramente era colpa della maledizione di qualche demone se era così sfortunato con i suoi sottoposti!
Ma perchè,perchè gli capitavano tutte a lui?!
Fece un profondo sospiro e in quel momento,ebbe la conferma che...decisamente,quando Ronald Knox sembrava concentrato a svolgere seriamente il suo lavoro si preannunciavano SOLO sciagure.

 

 

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Capitolo 3
*** Rule Number III ***


Note:Thanks for BlackNote20 and Honey.

 


Rule Numer III-Non cercate di ignorarvi.

 

Dopo gli ultimi avvenimenti e in particolare,dopo aver intrapreso quella loro relazione ''clandestina'',il moro non faceva altro che evitarlo con tutte le forze umane,divine o demoniache.
Cercava di non stare per troppo tempo solo con lui in situazioni o luoghi che potevano dar vita a rumors quindi niente di strano se prendeva il caffè standose in disparte,seduto alla sua scrivania invece di oziare nell'area relax,e nemmeno se trovando Ronald che aspettava l'ascensore,sgattaiolava via salendo per le scale.
Sfortunatamente per Will,è risaputo che a volte,più si cerca di fare..o nel suo caso,di NON FARE,qualcosa più si ottiene il contrario e dal momento che la sfortuna pareva essere davvero innamorata dello shinigami moro glisi presentò l'imprevisto:Era dovuto andare nell'archivio per posare alcuni documenti.
Niente di preoccupante certo,se non fosse che una volta arrivato lì lo trovò seduto a una piccola scrivania posta nell'angolo che dormiva con la faccia spiaccicata su alcune cartelline.
In un primo momento rimase fermo senza fare il minimo rumore,se avesse potuto avrebbe pure smesso di respirare poi passato lo sgomento iniziale-per non parlare di vero e proprio panico-posando lo sguardo sul biondo e tirandosi indietro gli occhiali iniziò a riflettere sulla situazione.
Sembrava stesse dormendo profondamente e del resto,con tutte le notte brave che aveva sulle spalle,era pure normale perciò sperando che l'altro non riprendesse troppo presto conoscenza decise di sbrigare quel compito il più silenziosamente possibile.
Sfortuna volle che nel suo perfetto piano sbucò,tanto per cambiare,una variante:Un colpo di vento,proveniente forse da una delle finestre lasciate aperte nel corridoio fece sbattere con violenza la porta facendo svegliare di scatto l'altro shinigami.
Fece un passo indietro soffocando un rantolo.
Ronald sbattè più volte le palpebre ma non si era ancora svegliato del tutto.
Ah...sempai..?
Disse confuso,iniziando a sorridere nervosamente
Mhh..devo essermi addormentato
Aggiunse e mentre il suo sorriso si allargava prese a grattarsi la nuca.
Mattaku..!
Sbuffò per poi sospirare profondamente e facendo in cenno di diniego col capo iniziò a fissarlo di sottecchi.
Per questa volta non importa ma regolarizza i tuoi orari prima che il tuo lavoro ne risenti.
Lo rimproverò con tono serio e professionale ma all'altro non pareva importare molto...anzi,sembrava non fregare proprio per niente:La cosa lo disturbava un pochino ma non fece commenti.
Si limitò ad osservarlo:Era ancora mezzo addormentato mentre si rimettava in piedi poi dondolandosi un pochino cercò di prendere un giusto equilibrio e quando lo fece, glisi avvicinò rapidamente,gli prese il braccio e prima che il moro potesse rendersene conto lo stava già baciando.
Spalancò gli occhi per la sorpresa poi per l'imbarazzo ma poi,come capitava sempre,si era lasciato andare a quelle attenzioni e l'avrebbe anche trovato molto piacevole se non fosse che sentì un cigoloio alle loro spalle.
Riprese fiato facendo allontanare Ronald dalla sua bocca e si voltò per vedere a cosa fosse dovuto quel rumore:Sulla soglia della porta,uno shinigami rossaccio e pettegolo li guardava sghignazzandosela come una signorina maniaca.

 

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Capitolo 4
*** Rule Number IV: Non fate confidenze ai vostri colleghi, a meno che non abbiate l'assoluta certezza che non andranno a spettegolare ***


Mi dispiace di aver aggiornato con così tanto ritardo.Spero di riuscire a farlo più rapidamente da ora in poi.Grazie per le persone che hanno letto e apprezzato ciò che ho scritto.Grazie alle persone che hanno recensito.Alla prossima, miky.

Rule Number IV: Non fate confidenze ai vostri colleghi, a meno che non abbiate l'assoluta certezza che non andranno a spettegolare

Era stato beccato e cosa peggiore proprio da lui, da Sutcliffe, una delle creature più pettegole presente al mondo.Questo voleva dire UNA SOLA COSA: Oh si, la notizia si sarebbe diffusa a macchia d'olio! Ora come poteva tirarsi fuori da quella spiacevole quanto disdicevole situazione? Ci pensava e ripensava senza trovare una soluzione concreta mentre camminava frettolosamente per  quei corridoi spogli.Si morse le labbra, già sentiva gli occhi di tutti puntati addosso. Non poteva continuare così e alla fine decise che l'unica soluzione era affrontare quella testa rossa quindi prese un respiro profondo, tirò sù gli occhiali e fece per andare a parlargli finchè la sua attenzione venne catturata da un gruppo di reclute tutte raccolte nella sala ristoro. Si fermò confuso ad osservarle: Sembravano davvero molto presi as ascoltare qualcuno, un qualcuno chiamato Grell Sutcliffe che tesseva romantici, quanto bizzarri, per non dire fantasiosi e assurdi annedoti sulla storia d'amore tra un ''certo'' supervisore e il suo kohai play boy. Gli si gelò il sangue,non aveva MAI provato un furia omicida così marcata e inarcò un sopracciglio mentre sentiva una vena sulla fronte battergli prepotentemente sulla fronte.Decise di METTERE FINE allo spettegolo di gruppo e tossendo, richiamò l'attenzione dei presenti.
Sutcliffe....?
Sibilò con tono tagliente e cupo.
Dal canto suo, il rosso si limitò a riservargli il migliore dei suoi ghignetti da stregatto
Ohhh Will...? Stavo svezzando un pò questi bimbetti sull'importanza degli amori clandestini tra colleghi. Vuoi unirti alla lezione..?
Cinguettò allegramente arricciandosi con estrema malizia una ciocca dei suoi capelli scarlatti intorno all'indice. Il moro dovette appellarsi a TUTTO il suo self control per non farlo a pezzettini piccini piccini e con un sospiro MOLTO profondo,gli diede le spalle 
Mattaku! Smettila con queste sciocche argomentazioni e và ad aiutare Knox sul campo.
Ordinò con tono freddo e autoritario fissandolo con la coda dell'occhio. Naturalmente la cosa non suonò per niente bene alle orecchie dello shinigami che, ridacchiando, fece per ribattere ma per sua grande sfortuna, Will LO CONOSCEVA e si limitò a guardarlo in maniera particolarmente TRUCE che bastò a fargli intuire di dover muovere il suo bel sederino dal comizio per andare a lavorare.

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Capitolo 5
*** Rule Number V:Non concedetevi lunghe pause pranzo invece di lavorare. ***


Era un giorno qualunque in una qualunque pausa pranzo e nonostante questo, ignorava  il motivo per cui avesse accettato di andare a pranzare fuori. Gli risultava un mistero e mistero ancora più grande, era il motivo per cui si fosse lasciato trascinare in quella tavolta calda con quel festaiolo del Knox. Alla fine decise arbitrariamente che non aveva tutta questa importanza e abbassò lo sguardo sul menù ignorando di proposito le meravigliose ruffianerie che il biondo stava riservando alla cameriera di turno. Era concentrato nell'analizzare pietanze e prezzi poi realizzò un dettaglio importante: Quell'amoroso, quanto gaudioso ''trip amoroso'' sarebbe andato per le lunghe.
Rialzò lo sguardo restando ancora in silenzio, ad osservarli: No, non poteva proprio reggere OLTRE. NON CI RIUSCIVA e per questo motivo, tirò sù gli occhiali schiarendosi la voce per attirare la ragazza. Una volta riuscito nel suo intento decise di ordinare una semplice insalata mista e delle patate, venne seguito a ruota dal suo sottoposto che ripiegò sulla specialità della casa, che poi si scoprì essere TUTTO, furchè una specialità. Naturalmente questo ebbe delle conseguenze...che stavano quasi a portare il moro a compiere una mietitura d'anima fuori programma.
Mattaku,è solo cibo Knox!Non farla così complicata...
Aveva sbottato infine, esausto dai pigolamenti dello shinigami, che dinnazi quella strigliata sospirò facendo il faccino striste, faccino che lui conosceva bene ignorò volutamente.
Così, Alla fine entrambi consumarono il loro pranzo senza troppi spargimenti di sangue o parole inutili finchè non arrivò il conto. Voleva porre fine a quella situazione, pagare e tornare a lavoro ma prima potesse prendere il foglietto per saldare il conto, Knox l'aveva tirato via da sotto il suo naso facendogli inarcare un sopracciglio.
Hahahahaha lascia fare a me sempai.Sei mio ospite oggi!
Aveva detto ammiccando allegro, scoppiando a ridere, risata che venne rapidamente sostituita da un sorriso nervoso e poi manco più quello.
Intuendo la situazione, il moro alzò gli occhi al cielo e allungando la mano strappò quel foglietto dalle mani del suo sottoposto scrutandolo con attenzione:Inconsciamente tirò un sospiro di sollievo,si aspettava decisamente di peggio.
Quindi con non curanza, posò una banconota sul piattino per poi alzarsi
Ohh sempai mi hai salvat--
Ma prima che potesse iniziare a scondizolare come un cagnolino e farlo vergognare come un ladro, fece un cenno con la mano facendogli capire che doveva tacere
Non importa,torniamo a lavoro.Ci siamo trattenuti fin troppo.
Concluse  con tono freddo e calmo.Quello annuì cutosamente seguendolo a ruota.
E così,in quel comune giorno, William non solo aveva prolungato di ben 15 MINUTI la pausa pranzo ma ci aveva pure rimesso delle sterline.Cose che capitano.

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