BRAVE 10 - Ciò che non mi dici del tuo passato...

di Kururu_sumeragi
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Introduzione ***
Capitolo 2: *** Un giorno in cui i pensieri ritornano... ***
Capitolo 3: *** Saizo... ***
Capitolo 4: *** Sasuke... ***
Capitolo 5: *** Kakei... ***
Capitolo 6: *** Kamanosuke... ***
Capitolo 7: *** Jinpachi ***
Capitolo 8: *** Seikai... ***
Capitolo 9: *** Benmaru... ***
Capitolo 10: *** Isanami... ***



Capitolo 1
*** Introduzione ***


Salve a tutti ,
come potete ben vedere ho scritto una fan-fiction introduttiva anche per BRAVE 10, un anime che ultimamente mi sta ispirando molto nonostante siano solo dodici episodi (e noi siamo solo all' ottavo).
Visto che sicuramente non ci sono molti fan ed oltre tutto qui non c'è una sezione dedicata a questo anime/manga ho pensato di scrivere questa fan-fiction introduttiva (per i più curiosi),in cui spiegava un pò il fisico dei personaggi principali e più o meno i loro caratteri basandosi dai loro pensieri riguardo a cose passate e ai loro comportamenti.

Vi avviso che per il passato di alcuni personaggi mi sono dovuta arrangiare da sola (diciamo una buona parte), inventando una motivazione del perchè loro siano cosi e quali tipi di scelte di vita abbiano fatto (tutto questo perchè Kairi-san ha preferito non spiegare il loro passato ancora per il momento, a meno che non lo faccia mai). P.S Questa è la fan-fiction introduttiva per BRAVE 10 - The love song...


 

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Capitolo 2
*** Un giorno in cui i pensieri ritornano... ***


Spesso ci sono giorni in cui sappiamo come possiamo trascorrere il tempo ed altri invece non si ha la minima idea di cosa si possa fare.
Ci sono poi quei giorni in cui i mostri del passato cominciano a rinconrrerti incessantemente, qualcuno a cui non hai saputo dare una mano, qualcuno che hai ucciso senza pietà anche se era innocente, e persone a te care che adesso sai di non poter rivedere mai più.
Questi ricordi tornano proprio nei giorni di piogga come questi...
Si, oggi a Ueda il tempo non era uno dei migliori e ormai erano svariati giorni che pioveva incessantemente, nel piccolo e ridente paesino tutti speravano che questo almeno portasse ad un aumento del raccolto.
Nonostante ci fosse la pioggia ed il cielo grigio sovrastasse tutto il piccolo villaggio, quelle piccole montagne verdi riuscivano a mantenere intatto il loro fantastico colore profondo.
All' interno dei boschi si trovava una piccola villa antica in stile giapponese fatta in legno e da un pò di tempo si era riempita con l'arrivo di nuove persone, questo portò la casa  a nuova vita.
Era la casa di Sanada Yukimura, colui che comandava nel piccolo e ridente paese di Ueda, attorno a sè aveva riunito dieci combattenti, ossia i suoi dieci valorosi, ed oggi alcuni di loro erano all'interno di una stanza diversa in cui ricordavano il loro passato...

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Capitolo 3
*** Saizo... ***



 
Il bellissimo ninja del Clan Iga era rimasto sul tetto della casa e intanto mentre la piogga che scendeva a catenelle dal cielo bagnava il suo volto, aveva la testa abbassata e  guardava con i suoi occhi verdi all'interno della fonte artificiale che si trovava nel giardino.
La sua mantellina nera era completamente bagnata e lasciava intravedere le forme ben definite del suo corpo allenato.
Anche i suoi capelli neri che ormai erano abbassati a causa della piogga erano completamente bagnati fradici e ogni tanto qualche piccola gocciolina gli scendeva dalla frangia, intanto si lasciava andare ai suoi pensieri

 

...

 
 
Non avrei mai pensato che prima o poi il mio cuore e la mia mente potessero avere dei rimorsi, fino a quando non avevo incontrato Isanami ero un ninja che uccideva solo per difendere se stesso e nessun altro.
Non mi andava di stare al comando di un padrone,
tutto questo è avvenuto dopo la morte del mio migliore amico,
noi ninja siamo sempre stati usati come dei burattini nelle mani del nostri padroni e quando ormai non ci rimaneva più da vivere bastava semplicemente buttarci via senza nemmeno una degna sepoltura o senza darci un minimo di riconoscimento.
 
Ricordo ancora quando vivevo nel mio villaggio, il clan Iga,
uno dei più potenti clan di Ninja insieme al mio migliore amico e ad Ana,
colei che mi ha fatto da sorella maggiore e che da poco ho incontrato nuovamente,
ma il destino ha deciso di dividere ancora una volta le nostre strade,
poichè lei aveva deciso di tradire  Sanada Yukimura.
Lei è proprio quello che si potrebbe definire un puro ninja,
ma non mi aspettavo che potesse vendersi per amore del suo "vero signore".
 
Giunsi qui a Ueda  solamente perchè avevo deciso di scortare una giovane sacerdotessa di Izumo ossia Isanami,
lei custodisce il Kushimitama,
uno dei quattro importanti gioielli forgiati dagli umani per poter rubbare il potere alle divinità.
Lei è riuscita a darmi una nuova vita,
la prima volta che l'ho incontrata mi è apparsa come quando un piccolo raggio di sole ti colpisce lievemente sugli occhi per risvegliarti dai quei tremendi incubi da cui cerchi di fuggire invano.
Lei è stata quella che mi ha portato alla vita e sarà la mia luce per sempre.
 
Anche se quando ho incontrato il bandito Kamanosuke stavo per ritornare nuovamente quello che ero una volta Isanami con il suo spirito puro è riuscita a non farmi ricadere nuovamente in quell'abisso oscuro.
 
Adesso qui ho dei nuovi compagni ,
probabilmente tutto quello che io cercavo veramente era soltanto una nuova famiglia e un pò di calma per la mia anima dannata.

 

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Capitolo 4
*** Sasuke... ***



Il giovane ninja di Koga era seduto sotto ad un albero insieme ai suoi amici animali a guardare la pioggia cadere dal cielo, dato che si era riparato appena in tempo sotto ad un grande abete la sua lunga tunica verde non si era bagnata.
Ogni tanto quando dava lo sguardo al suo amico lupo non evitava di dargli qualche piccola carezza sul muso grigio, intanto ripensava al tradimento dell’amica Ana, alla sua fiducia che era stata tradita e al suo passato.
 

 
Quando Saizo giunse in questa casa portando Isanami credevo che non gli avrei mai e poi mai dato la mia fiducia,
io Sasuke  Sarutobi un tempo facevo parte del villagio Koga,
e quelli del clan Iga erano i nostri acerrimi nemici,
sia dal punto di vista tecnico che combattivo.
 In tutti questi anni ho sempre affinato la mia tecnina,
fino a quando non sarebbe giunto il giorno in cui avessi combattuto contro uno del clan Iga.
 
Ana che apparteneva a quel clan era stata assunta da Yukimura già da un bel pò di tempo,
ma io avevo deciso di non darle fiducia,
però dentro di me da quando cominciai a stare più tempo con la sacerdotessa di Izumo decisi di cominciarmi a fidare,
ma sfortunatamente mi sbagliavo perchè lei mi tradì.
 
Lo ammetto,
prima di venire in questa casa ho servito anche altri padroni ed ho ucciso persone innocenti che con il mio lavoro non centravano nulla,
ma nonostante ciò non mi sono mai sentito pentito o solo,
probabilmente era perchè con me ci sono sempre stati i miei migliori amici i miei animali.
 
Non avevo bisogno d' altro,
tutto quello che avevo fino a quel momento mi bastava,
il mio signore e i miei più grandi amici,
ma quando Saizo è giunto a palazzo insieme a lui ha portato una persona che ogni giorno fa battere il mio cuore in modo eccezionale.
Io prima o poi spero di poter brillare agli occhi di questa persona.

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Capitolo 5
*** Kakei... ***



 

Il samurai di mezza età era seduto all' interno della casa ed intanto puliva il suo magnifico fucile, era una di quelle classiche giornate in cui non c'era molto da fare.
La mantella nera che portava normalmente l'aveva tolta per metterla addosso al giovane bandito dai capelli rossi che si era appena addormentato sul futon senza coprirsi.
Essendo un uomo adulto con delle responsabilità questo gesto era del tutto normale.
Dopo aver coperto Kamanosuke, Kakei si sedette nuovamente vicino al suo fucile guardandolo e ripensando al passato
 

...

 
Ho sempre cercato un padrone da poter servire, anche se faceva cose sbagliate, tutto quello che io avrei voluto era soltanto avere un padrone e niente altro, proprio come un cane  che fa il suo dovere solamente per ricevere quella piccola carezza sulla fronte.
 
Ero solamente un samurai comune senza un padrone , vagabbondavo spesso per le strade
della città bevendo come un matto, ormai ci avevo fatto l'abitudine a quella vita, tanto vero che riuscivo anche a non ubriacarmi.
 
Ogni tanto quando ne avevo voglia passavo le notti in compagnia di qualche donna per non sentire il peso del mio desidero quasi impossibile, ormai i vari signorotti preferivano farsi proteggere dai ninja o almeno dalla polizia.
 
In quel momento mi dissi che ormai era impossibile riuscire a coltivare quello che era il mio sogno, quindi cominciai ad avere la passione per le armi da fuoco, la mia principale arma preferita era un antico fucile con polvere da sparo a cui diedi  il nome  Saya.
Saya era stata il mio primo ed unico grande amore, la donna che io ho amato quando non avevo ancora un padrone, dare il suo nome a quel fucile mi dava la sensazione di poterla tenere stretta tra le mie mani per sempre.
 
Finalmente un giorno decisi di dichiararmi e di sposarla, ma sfortunatamente  venni a sapere che lei soffriva di tubercolosi e che molto presto la morte sarebbe giunta per portarmela via
Dopo essere stato con lei non ho più desiderato la compagnia di altre donne, nonostante queste potessero essere insistenti.
 
Quando ormai credevo di non poter più andare avanti il mio signore Sanada Yukimura mi propose di lavorare per lui fino a quando non avessi trovato un nuovo padrone.
Ma in cuor mio, so già che non vorrò un altro padrone all' infuori di lui.

 
 



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Capitolo 6
*** Kamanosuke... ***


Salve a tutti, sono felicissima che anche questa Fan-fiction sia piaciuta e che qualcuno l'abbia recensita , ringrazio Zerothekiller per i suoi commenti, sono contenta che ti sia piaciuta , ti ringrazio per i complimenti^^.
Per quanto riguarda il nuovo capitolo, non credo di averlo fatto apposta a pubblicarlo proprio con questo personaggio e in questo giorno, appena ci ho pensato ho cominciato a ridere xD.
Come avete potuto notare dal titolo, il protagonista di questo capitolo è Kamanosuke e oggi è la festa della donna... Kamanosuke odia le donne... se lo volevo fare apposta credo che non ci sarei mai riuscita, comunque sia ringrazio molti di voi per le vostre visite e chi ha messo la storia tra i preferiti e ringrazio ancora Zerothekiller .
Detto questo vi lascio alla fan-fiction e spero in altri vostri commenti. Un saluto dall'autrice^^




 

Il giovane bandito dai capelli rossi si era appena  addormentato  sopra ad un futon senza coprirsi, fu Kakei che decise di coprirlo mettendogli la sua mantella nera.
Kamanosuke mentre dormiva cambiava spesso posizione, dallo stendersi a pancia in giù fino a posizionarsi sopra un fianco.
Non riusciva  a dormire visto che i suoi pensieri erano rivolti a quando c’era stato lo scontro tra Ana e Saizo, questi ricordi dentro il giovane ragazzo gli portavano un grande senso di angoscia mischiato ad una strana gelosia.
Dopo che il bellissimo  ninja di Iga gli aveva toccato i capelli un po’ di tempo prima alle terme, egli aveva cominciato a provare degli strani sentimenti verso di lui.
Oltre a pensare a quello che c’era tra Ana e Saizo ripensava anche al rapporto del giovane ninja con la sacerdotessa d’ Izumo
 


 
Perché sto provando questi sentimenti dentro di me?
Io tutto quello che voglio infondo è soltanto uno scontro mortale con Saizo, non cerco altro, voglio solamente scontrarmi contro di lui fino all’ultimo sangue, ma allora perché da quella volta che mi ha toccato dentro di me ho sentito una strana felicità?
Quella sensazione era del tutto diversa da quella che sento quando combatto contro di lui e poi quando quella sfacciata gli sta sempre vicino dentro di me provo un senso di rabbia, le donne mi hanno sempre irritato, non sono capaci di fare nulla senza un uomo.
Io non credo di poter trovare una donna adatta a me visto che sono tutte uguali,
fanno finta di non saper fare le cose, non si applicano nemmeno quel minimo che basta e vogliono che noi uomini risolviamo i loro problemi.
 
La prima donna insignificante che ho visto nella mia vita è stata mia madre, lei non faceva altro che piagnucolare e chiedere sempre l’aiuto di mio padre, poi quando lui non era presente  si faceva portare a letto da tutti gli uomini che venivano nella nostra casa, poi arrivò il giorno in cui arrivò quel pazzo che prima la violentò e poi la uccise.
 
Non ho mai ben capito perché anche io dovessi andarci di mezzo se era stata lei a fare tutti quei guai nella sua vita, fortunatamente  riuscì ad essere abbastanza astuto e forte da poterlo uccidere per poi fuggire dalla sua trappola, ricordo ancora che quando lo ammazzai provai una sensazione di piacere… Fu da quel momento che uccidere le persone divenne il mio hobby preferito.
 
Quando poi mi rifugiai sulle montagne creai il mio gruppo di banditi  e insieme ai miei compagni uccidevamo le persone che passavano da quelle parti senza risparmiare nessuno, specialmente le donne, provo solo disgusto a toccarle  e sono sicuro che non nascerà mai e poi mai una donna che possa prendermi sia fisicamente che sentimentalmente.
 

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Capitolo 7
*** Jinpachi ***




Il pirtata dalla pelle scura  era seduto all’interno della stanza in cui si trovavano Kakei e Kamanosuke.
Si appoggiò vicino al muro e con i suoi occhi ambrati ogni tanto dava un occhiata  fuori dalla finestra mentre beveva dalla bottiglia qualche goccia di sake.
Sentiva ardentemente la mancanza di una donna con la quale poter passare una notte bollente, piena di fuoco e passione, ma la malinconia che lui sentiva  ancora di più era quella per la sua nave e per il mare.
Lo sanno tutti che puoi togliere di tutto ad un pirata, fatta eccezione per la sua nave.
Si stese sul pavimento quasi vicino al giovane dai capelli rossi, poi chiuse gli occhi ripensando alla sua prima esperienza come pirata

 
 Desidero ritornare alla mia nave, sento la mancanza della brezza marina e dell’ avventura che insieme ai miei uomini vivevo ogni giorno, avevo promesso loro che sarei tornato presto, ma da quello che sta succedendo la situazione qui sembra essere molto critica.
La bella europea che desideravo da matti conoscere si è rivelata una traditrice e oltre tutto ci sono stati anche vari attacchi da parte di Masamune Date.
 
Eh, ricordo ancora la mia prima esperienza come pirata, reclutai una ciurma di venti uomini su una piccola isoletta per poi partire verso l’infinito, adesso i loro numero si è decisamente triplicato.
All’ epoca ero solamente un pirata in-esperto, non sapevo ancora nulla di battaglie e non avevo ancora toccato il mio primo bicchiere d’alcol, ma soprattutto non avevo ancora avuto la mia prima donna…
 
Il primo pirata… no, la prima piratessa che incontrai fu quella meravigliosa bellezza mediterranea dalle curve morbide e la pelle ambrata, ricordo ancora che aveva dei bellissimi e soffici capelli neri, solo le mura di quella stanza della sua nave sanno che ogni notte mi donava un po’ del suo amore.
 
E’ stata la prima donna che  desideravo all’ interno della mia ciurma sia perché aveva un carattere molto forte e sia perché volevo poterla avere ogni notte affianco a me nel mio letto, io so nel mio cuore che lei sarà sempre quella donna che sarà per sempre mia e mai..

...

 
Il pirata si alzò da terra  per andare a parlare con sua eccellenza Yukimura per poter fare un breve  viaggio alla ricerca di un qualche fantastico tesoro insieme alla sua amata pantera Veronika.
 
La pioggia stava cominciando a cessare…

 

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Capitolo 8
*** Seikai... ***



Un uomo dalla corporatura gigantesca era seduto all'interno di una stanza nell'intento di pregare, ma il passato cominciò a incentrarsi nei suoi pensieri
...


I miei genitori mi hanno abbandonato quando ero molto piccolo vicino il tempio di Izumo, infatti il grande sacerdote mi ha cresciuto come se fossi suo figlio insieme alle mie sorelle e agli altri miei fratelli.
Dedicavo la mia vita allo studio dello shintoismo e del buddismo per diventare un monaco come il grande sacerdote.

Per me questo era un ottimo modo per diventare qualcuno o qualcosa che i miei genitori prima o poi si sarebbero pentiti di perdere, sapevo che anche gli altri ragazzi del tempio avevano avuto i miei stessi problemi e questa cosa non mi faceva stare più di tanto male, ma la sensazione di non aver mai potuto conoscere quelli che erano i miei genitori era troppo grande e il dispiacere si faceva sempre sentire.

Ma un giorno fortunatamente trovai la mia adorata sorellina Isanami, anche lei era stata abbandonata sotto il grande cancello di bronzo del tempio di Izumo, tutta via non l'ho mai potuta guardarla mentre cresceva perchè all'età dei dodici anni cominciai il mio pellegrinare per il mondo per continuare i miei stupi per diventare un monaco.

Adesso fortunatamente ho ritrovato la mia sorellina Isanami, l'unica sopravvisuta al disatro d' Izumo e farò in modo di non separarmi mai più da lei e di aiutarla sempre.

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Capitolo 9
*** Benmaru... ***



Il ragazzino dai capelli castano chiaro era seduto affianco della giovane sacerdotessa d’Izumo.
La guardava con occhi pieni di tristezza, non riusciva ad immaginare cosa la giovane dai capelli bianchi  stesse pensando e per quale motivazione lei fosse cosi giù di morale.
Decise di distogliere per un po’ di tempo lo sguardo dalla giovane, in modo da non opprimerla caso mai con la sua presenza, in modo che la ragazza non potesse cacciarlo dalla stanza per rimanere da sola.
In quell’attimo il ragazzino cominciò a ricordare a quando l’aveva incontrata la prima volta , ricordò anche che  mentre era fra le braccia della ragazza raccontò a tutti i suoi amici del gruppo di Yukimura che aveva perso entrambi i genitori.
Dentro di lui sentiva tanto il bisogno di parlarne e fu in quel momento che il bambino cominciò a raccontare del suo passato


-Sorellona… ti ricordi la prima volta che ci siamo incontrati in quella piccola locanda e all’ agguato che vi preparai ?
Io non potrò mai dimenticarmi di quando mi hai dato quel dolcino… sai in quel momento mi sono ricordato della mia carissima madre, lei era veramente molto dolce…è morta un anno prima che io v’incontrassi, io vivevo in un piccolo villaggio vicino a Ise insieme a lei, un giorno alcuni briganti decisero di attaccare il nostro villaggio…
Ricordo ancora che stava tentando di mettermi in salvo…mentre mi stava facendo correre un uomo l’afferrò al volo con una corda la quale la legò… Io lo vidi che si portava via mia madre facendola strisciare a terra mentre lui correva a cavallo…
Io sono rimasto immobile, non sono stato capace di fare niente… non sono riuscito a proteggerla…
Quando mia mamma era ancora in vita avrebbe tanto voluto che io diventassi un guerriero, un eroe… è per questo che ho cercato un degno signore a cui potermi unire…
E tu sorellina… perché ti sei unita al gruppo?

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Capitolo 10
*** Isanami... ***




 

La giovane sacerdotessa dai capelli bianchi era seduta a terra insieme al giovane Benmaru, mentre questo parlava raccontando del suo passato la giovane era intenta in una strana battaglia psicologica con la se stessa umana e con la sua parte demoniaca…

-Cosa sono io realmente? Chi sono in verità?
-Tu sei Isanami, la divinità della distruzione e del caos…

-Quale è il mio vero destino?
-Sei nata per uccidere tutti gli esseri umani che camminano sulla faccia di questo mondo in modo che le divinità possano dominare su questa terra… Sai quel Kanzashi che hai fra i capelli dovresti toglierlo, infondo non serve che tu lo indossi… ora tutto quello che devi fare è toglierlo e accettare la tua vera natura..

-Io non voglio essere cattiva…
-Non è una questione di volere o non volere, tu sei cosi e rimarrai tale per sempre, rassegnati mia cara, lascia uscire la vera te stessa…

-No, io non voglio…
-Perché ti ostini cosi tanto se tutti quanti ti hanno abbandonata?

-Non è vero… non sono stata abbandonata, io non sono sola, c’è Saizo  insieme a me, fino a quando noi due saremo insieme io non sarò mai sola…
-E tu non credi che il tuo amato cavaliere possa tradirti come ha fatto la ninja di ghiaccio? Non so… magari tradirti con un'altra donna?

-NO SAIZO NON LO FARA’ MAI , IO CREDO IN SAIZO, CREDO IN LUI PERCHE’ E’ LA MIA LUCE!



Quando Isanami alzò il viso dalle sue gambe notò che il bambino che le era affianco la stava guardando con occhi spaventati…
-Sorellona… va tutto bene?- Le domandò Benmaru con tono preoccupato
-Scusami Ben-chan… si va tutto bene…sono solo un po’ stanca… vieni qui vicino a me, riposiamoci un po’.
-Si – Disse il bambino appoggiandosi alla giovane sacerdotessa.

Quando il bambino si addormentò la giovane sacerdotessa rimase sveglia ancora per un po’ di tempo, la voce che aveva sentito fino a qualche attimo prima ormai era scomparsa… ma nel suo cuore sentiva qualcosa che la tormentava.

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