Il cine-panettone si fa, però senza i Cath-diti perché Deacon è allergico.

di Snafu
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** la Cath. ***
Capitolo 2: *** la Cath. ***
Capitolo 3: *** la Cath. feat. Deaks. ***
Capitolo 4: *** la Cath. ***
Capitolo 5: *** la Cath. ***
Capitolo 6: *** la Cath. ***
Capitolo 7: *** la Cath. feat. Deaks. ***
Capitolo 8: *** Midori feat. la Cath. ***



Capitolo 1
*** la Cath. ***



Capitolo I
«You. can’t. stop us. ‘cause. we’re.
Goin’ out goin’ out goin’ out goin’ out swingin’!
»
- Mötley Crüe, Goin’ out swingin’

«Amoreeeeeee!! Amoreeeeeee!!!!!» gridò la buon vecchia immancabile Cath dalla cucina.
Due figure si catapultarono una giù e l’altra su per le scale al richiamo della non più giovane donna.
La prima, sua figlia Midori, quasi si ruppe una gamba per percorrere quattro rampe di scale in discesa, rischiando irrimediabilmente di farle tutte di culo. La seconda, suo marito Tim, Tim Staffell, perse un polmone nel tentativo di risalire dal garage prima che i decibel rompessero tutti i vetri della casa. Farli rimettere a posto sarebbe costato una fortuna.
I due si tamponarono nell’arrivare davanti all’arco della cucina contemporaneamente e ci fu un momento in cui il parquet tremò.
«Beh? Che state facendo tutti qui?» domandò Cath con non-chalance.
Padre e figlia si guardarono con aria interrogativa, poi il primo parlò:
«Sei stata tu a chiamarci!»
«Dovete aprire la porta!»
Allora fecero altri quattro passi per andare ad aprire, mentre Cath sfornava la torta (?).
«Buona domenica!» esultò John Deacon con un sorriso a trentasei denti. Davanti a lui c’era Miriam Deaks Deacon, una delle sorelle di Cath, che esordì con un:
«Oh, Midori, tesoro, quanto sei cresciuta!»
«Zia, ma ci vediamo tutte le domeniche!» replicò la diciassettenne un po’ perplessa.
«Beh, questo significa che cresci a vista d’occhio!» le sorrise l’altra, come se stesse conversando con un bambino di quattro anni. «Ma... dov’è MrB?»
«È con suo padre questo week-end...» spiegò Staffell.
«Allora vogliamo metterci a tavola?!» si lamentò Cath, uscendo dall’arco della cucina. Non era mai molto felice quando MrB andava da Roger: quell’uomo sembrava avere una pessima influenza su entrambe le sue figlie, specialmente su Midori, inspiegabilmente.
Tutti si sedettero a tavola, assecondandola e lei servì l’antipasto. La prima parte del pranzo trascorse tranquilla: nessuno ebbe sentore di un’intossicazione alimentare, ma, arrivati a metà del polpettone, il campanello suonò di nuovo.
«Vado io...» disse la ragazzina correndo verso la porta.
Quando aprì per poco non le prese un infarto... e davanti alla porta non erano state appese le prime due righe del nono capitolo di ‘When you’re screaming in the night’ modello 250 tesi di Martin Lutero. No, davanti a quella porta c’era Roger Taylor.
«Ahò Midò. Sei felice che stiamo insieme pure nel we-can?» strillò MrB. In quanto a finezza, non c’erano dubbi sulla maternità. Ovviamente Midori non aveva neanche notato la sua sorellastra, presa com’era a sbavare su quello che le avevano insegnato a chiamare Zio, ma che in realtà rappresentava la più clamorosa delle sue cotte adolescenziali.
«Ciao Midori! Accipicchia se sei cresciuta! Ma quanti anni hai adesso? Potrei farci un pensierino!» esclamò quel marpione del Taylor facendole l’occhiolino. Alla poveretta iniziò a uscire il sangue dal naso seduta stante. «Ahah l’ultima volta che ti ho vista stavi ancora scrivendo quella fanfiction in cui io ero modestamente il protagonista... poi l’avevi lasciata incompleta! Mi ricordo che avevo fatto una petizione per farla terminare e...»
«Roger vuoi smetterla di importunare mia figlia?» intervenne Cath «Oh, tesoro ti esce il sangue dal naso, vieni, andiamo a tamponarlo...»
Le due si allontanarono e allora toccò a Tim prendere le redini del gioco.
«Beh, insomma, cosa sei venuto a fare?» domandò, lanciando un’occhiataccia al batterista.
«Papà ha cercato di scaldare l’arrosto in forno, ma dopo che l’ha acceso è successo un disastro...» spiegò MrB, che si era accomodata al posto di sua sorella e stava divorando il suo polpettone.
«Sì, ricordo perfettamente che cosa è successo l’ultima volta che ha premuto un bottone*» commentò Tim «...e quindi sei venuto a scroccare il pasto domenicale qui, insomma...»
«Eh, vecchia volpe, mi conosci fin troppo bene. Oh, John, che piacere vederti, ma cos’è? Un raduno di bassisti?» rise Taylor.
«Chiunque voglia un matrimonio duraturo si lega a un bassista, non a un batterista...» enunciò Miriam divertita.
«Capito figlia mia? Cercati un bassista!» ironizzò Roger, e sua figlia annuì compiaciuta:
«Tranquillo papà, mi sono già fatta un’idea...»
La mente di MrB vagò per orizzonti inesplorati: Duff McKagan era escluso perché se n’era già impossessata Dazed, John Deacon era sposato, ma la giovane pulzella riuscì ad approdare all’immagine di un Paul McCartney diciottenne.
Intanto che questa cosa avveniva, Cath e Midori erano ritornate, erano stati aggiunti due posti a tavola e si stava consumando il dessert:
«Roger si può sapere che hai dato da mangiare a nostra figlia? Ha l’aria piuttosto assente...» fece notare la Cath.
«Perché la colpa deve essere sempre mia?!» si lamentò il batterista «Sei tu che mi sembri un po’ stressata: forse tu e Staffell avete bisogno di una bella vacanza, soli soletti! Posso occuparmi io delle ragazze!»
La coppia di sposi si oppose con un sonoro:
«NO!»
Mentre Midori gridava:
«SÍ!!»
Fu in quel momento che MrB, appena giunta di nuovo tra i presenti dal suo viaggio mentale degno di uno spinello, propose: «E se facessimo un bel viaggio di gruppo?»


* vedere in merito il primo capitolo della Time Fiction di Midori.


Premessa postmessa o.o
Non mi aspetto niente da questa fan fiction al di fuori di qualche risata. L’idea mi è venuta un paio di sere fa, parlando con Midori, quando, scherzando, le ho detto che avrei dovuto scrivere di tutte le cavolate che le dico ogni giorno. Quindi so come questa storia è iniziata, ma non so come finirà. Per come mi conosco potrei anche non completarla! Volevo precisare che nessuno dei personaggi di questa fan fiction mi appartiene (né quelli in questo capitolo, che non sono tutti, né quelli che presenterò in futuro), esclusa io stessa e le mie due figlie (MrBadGuy e Midori) che finché saranno minorenni saranno sotto la mia tutela u.u (XD). NON cercate assolutamente di riportare questi fatti come appartenenti a un determinato periodo storico, visto che il tutto rimarrà piuttosto indefinito.
Un ringraziamento in anticipo a tutti coloro che parteciperanno (volenti o nolenti) a questa storia :D e un invito a coloro con cui ho socializzato meno, ma che non sono per questo meno importanti, quindi in particolare Dawnie, BlueJayWay, Ausel Dawn, SheerHeartAttack e chiunque altro di cui mi fossi momentanea dimenticata: per fare parte della crew basta chiedere =)
Se riesco a scoprire come si fa voglio fare in modo che ognuno di voi possa aggiungere capitoli a suo piacimento (magari facendomeli leggere prima *-* solo per curiosità e magari così non mi intrippo con la trama XD). Voglio che sia un progetto generale e che se avete delle idee siate libere di partecipare :) non tiratevi indietro :D Ho intenzione di adottare la seguente tecnica con questa storia. Aggiornerò una volta a settimana, probabilmente ogni lunedì sera tra le 17.30 e le 19.00. Il titolo del capitolo sarà il nome dell'autore. Chiunque sia interessato ad aggiungere un capitolo successivo al mio può farlo entro il lunedì successivo (in questo caso entro il 26), avvisandomi dove preferisce (fb, mail, mp, recensione, livejournal, blogspot, telefono) oppure senza avvisarmi, e io mi regolerò di conseguenza :D è ovvio che se riterrò il contenuto del capitolo del tutto inappropriato/offensivo (razzista, omofobo, estremamente violento, insomma lo sapete) lo eliminerò IMMEDIATAMENTE.
Grazie per l’attenzione. Passo e chiudo.
C. C.

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Capitolo 2
*** la Cath. ***



Capitolo II
«Spread your little wings and fly away.»
- Queen, Spread your wings.

Il salotto di casa Staffell quel pomeriggio era più gremito delle fiere della Champagne.
Midori era ormai diventata l’addetta alla porta, mentre MrB si occupava dei cappotti.
«Ciao pulce» salutò Roger, entrando come se si trattasse di casa sua. MrB non era lì, ancora alle prese con la pelliccia di sua zia, quindi per ogni eventualità Midori trattenne il respiro. Magari in quel caso il sangue non sarebbe uscito.
«Ciao Roger...» rispose.
«Beh, dove sono i tuoi venerabilissimi genitori? Non vengono ad accogliermi?» domandò con aria teatrale, facendo un gesto strano.
«Non lo so...»
«Vabeh. Quando inizia il dibattito?»
«Tra una decina di minuti, penso.»
«Molto bene, allora ho tempo di passare dalla cucina a vedere se ci sono dei pomodori parecchio maturi da tirare a tuo padre. Ci vediamo in sala...»
«Ok!»
«Ci conto!»
«Che avrà voluto dire?» domandò MrB, uscendo dal guardaroba. Midori fece spallucce.
Cath scese le scale, trascinandosi dietro Tim per il colletto della camicia. L’uomo aveva la faccia bianca e le occhiaie di una sfumatura tra il verde e il viola.
«Papà, non hai una bella cera...» ammise Midori.
«È vero Tim,» confermò MrB «hai la stessa faccia che hai nel video del parto di Midori.» precisò «Piuttosto, voi due, che stavate facendo?»
«Abbiamo appena finito di aiutare Jack a partorire» rispose Cath. Anche lei, a dirla tutta, aveva un’aria piuttosto provata.
Jack, il fidato cane di famiglia, era una meravigliosa creatura che Roger aveva regalato a MrB per i suoi primi cinque anni di vita.
«Mamma, ma... Jack è un maschio...» obiettarono le due figlie all’unisono.
Il silenzio inghiottì l’atrio. Tim corse in bagno: teneva una mano davanti alla bocca, tutto faceva presagire il peggio. Cath borbottò:
«Ma allora, che diavolo...»
Dalla stanza accanto si sentì Freddie armeggiare con il microfono: il meeting stava per iniziare.
Le tre donne videro Roger sgattaiolare come un bambino fino alla salotto, pronto a prendere posto nel modo più tattico per lanciare pomodori.
«Ah, Padme, è sempre un piacere vederti!» esclamò Cath, entrando in sala e confrontandosi con la donna «Non posso dire lo stesso di te, Hutton...» continuò, con lo sguardo torvo. «Ma come siete giunti fin qui?»
«L’Oscuro Signore ci ha dato uno strappo sulla sua scopa trifamiliare.» spiegò Padme.
«Dev’essere stato emozionante!»
«Puoi dirlo forte, Freddie ha pure vomitato.»
«Un dettaglio deliziosamente interessante» commentò l’altra, grattandosi un sopracciglio.
«Prova. Prova.» Lupus in fabula. Freddie aveva definitivamente preso possesso del microfono «Buon pomeriggio a tutti e ben ritrovati. Innanzitutto un ringraziamento a Staffell per l’ospitalità... dov’è Staffell?»
«Eh, appunto, dov’è Staffell?» domandò Roger spazientito, con un pomodoro pronto in mano.
«Ehm... arriverà a momenti» rispose prontamente Midori, visto che Cath pareva non essere intenzionata a parlare.
«Bene, allora inizieremo a proporre senza di lui! Proposte?»
«Montagna!» gridò Taylor.
«Mare!» ribatté prontamente Tim che stava tornando dal bagno.
Volò il primo pomodoro: i due iniziarono a vergarsi di santa ragione e, rotolando, sparirono in qualche meandro della casa.
«Non che avessi dei dubbi che sarebbe finita così...» commentò MrB.
«Allora intanto scrivo» Freddie annotò su una lavagnetta le parole ‘mare’ e ‘montagna’. «Altre proposte?»
«Una gita a Hogwarts» quella era ovviamente Padme.
«Nella giungla!» Dazed.
«Sì, vacci con McKagan!» rispose MrB offesa. Il fatto di essere rimasta senza bassista under25 proprio non le andava giù.
«Beh, a me sembra una buona idea. Dopotutto per quanto ricchi possiamo essere, e quindi visto che abbiamo visitato già migliaia di posti, non penso che nessuno di noi sia mai stato veramente nella giungla.» disse Miriam.
«Che figata...» commentò Midori entusiasta come non mai.
«Beh, io una volta l’ho sorvolata con la mia scopa...» precisò Padme.
«Sì, ma... che ne so, Zia Padme, non ti sei mai confrontata con una tigre...» continuò la ragazza.
«No, però tua madre si è confrontata con i miei leggings tigrati una volta ahah» rise Taylor.
«Roger Meddows Taylor!» gridò la donna.
«Midori, eventualmente...» tentò l’uomo, ma a quel punto Tim, che stava rientrando dal giardino, lo atterrò di nuovo e iniziò una nuova battaglia.
«Vorrei sapere quanta gente ci s’è confrontata con quei leggings tigrati. Giusto per fare una stima approssimativa dei fratelli che ho sparsi per il mondo...» commentò MrB.
«E se facessimo un safari?» continuò per la sua strada la Signora Deacon.
Un lieve brusio si sollevò nella sala.
«Cosa?! No! Le mie figlie non parteciperanno a un massacro!»
«Sono d’accordo!» l’appoggiò Brian «Beh, anche se le figlie non sono mie...»
«Ma dai, non dirmi che vuoi portarti quelle due povere creature dietro! Sono abbastanza grandi per rimanere qui da sole e organizzare una sagra di festini in casa tua durante la nostra assenza!» replicò Taylor, entrando di nuovo nella sala. Aveva delle tracce di sangue all’altezza della fronte, ma forse in realtà era solo pomodoro.
«Io andavo in vacanza con i miei fino ai ventuno!»
«Perché sei una mammona!»
«Io veramente volevo venire con voi di mia iniziativa...» precisò Midori e Roger la guardò un po’ preoccupato.
«Ma cosa ci sarà mai di divertente da fare durante una vacanza di ultraquarantenni?»
«Ultraquarantenne sarai tu, qui ce la passiamo tutti abbastanza bene...» replicò Staffell offeso.
«Ma se tu sei un anno più vecchio di me!» gridò.
«E tu ti fai di botox!!»
«Su, su, calma. Mettiamola al voto.» propose John, cercando di riprendere il controllo che Freddie aveva perso. «Chi vota per il safari?»
Alzarono tutti la mano, eccetto Cath e Brian, e ovviamente Roger e Tim che si stavano ancora menando di santa ragione.
«E safari sia.»


Lo scrivo qui, ma lo aggiungo anche nel primo capitolo. Ho intenzione di adottare la seguente tecnica con questa storia. Aggiornerò una volta a settimana, probabilmente ogni lunedì sera tra le 17.30 e le 19.00. Il titolo del capitolo sarà il nome dell'autore. Chiunque sia interessato ad aggiungere un capitolo successivo al mio può farlo entro il lunedì successivo (in questo caso entro il 26), avvisandomi dove preferisce (fb, mail, mp, recensione, livejournal, blogspot, telefono) oppure senza avvisarmi, e io mi regolerò di conseguenza :D è ovvio che se riterrò il contenuto del capitolo del tutto inappropriato/offensivo (razzista, omofobo, estremamente violento, insomma lo sapete) lo eliminerò IMMEDIATAMENTE.
Grazie per l’attenzione. Passo e chiudo.
C.

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Capitolo 3
*** la Cath. feat. Deaks. ***



Capitolo III
«f Slash! Ah-ah.
Saviour of the Universe!
»
- Queen, Flash's Theme

Quattro specchi.
Di solito il negozio straripava di persone, ma non quel giorno. Sul foglio delle prenotazioni, dalle 8 alle 13 c'era fatto un solco profondo con la penna ad inchiostro a gel verde e sopra, con una calligrafia abbastanza appariscente, c'era scritto 'QUEEN'.
Davanti al primo specchio, con una lozione lisciante potentissima, per intenderci, la stessa che usano per spianare le tagliatelle, se ne stava una morettina con in mano una rivista con scritto in prima pagina a caratteri cubitali 'S(c)ANDAL', che riportava il sottotitolo 'partenza segreta dei Queen in vacanza nella Giungla' .
«Segreta un corno, Santo Cielo, ora lo sanno tutti, maremma imprigionata all'altare con le catene di acciaio inox!» strillò, con la sua vocina che avrebbe potuto reggere il confronto con gli ultrasuoni dei pipistrelli, la donna con la frangetta. Miriam Deaks Deacon.
Accanto a lei, di fronte al secondo specchio, un'altra ragazza mora dalle fattezze più simili a quelle di Mick Mars che a quelle di una ragazza attraente, se ne stava sua sorella, con una serie di fogli in mano.
«Ti sei portata i fogli del lavoro, che brava, Cath. Ogni giorno mi stupisci sempre di più!» esclamò la giovane Deaky, grattandosi la testa con uno stecchino. Visto che l'altra non rispondeva, la più giovane delle due sorelle iniziò a farsi venire dei dubbi. Catherine, effettivamente, era una che dai documenti di lavoro, si distraeva molto facilmente «Non ci posso credere! Ti sei stampata quelle fiction slash e hai sprecato inchiostro!» Miriam aveva un po' il braccino corto, nonostante fosse sposata con un magnate della musica «Per portartele dal parrucchiere poi!»
«Io sono d’accordo!» commentò Padme, davanti al terzo specchio. Anche lei aveva dei fogli per le mani e sulla copertina c’era una foto di Freddie e Jim vietata ai minori di 18 anni.
Qualche metro più in là, sotto il casco della permanente, se ne stava il nostro tenebroso, misterioso, Brian May. Ora, e solo ora, è il momento di porsi la domanda essenziale. CHI è Brian May?
Brian May era un ragazzo molto affascinante con il naso spigoloso e i capelli che si estendevano su sei province di cui due italiane, una svizzera e una francese, per un totale di cinque stati, compresi il Principato di Monaco e il Lichtestein, tanto che il parrucchiere, da dietro il bancone, si chiedeva come avrebbe fatto a disincastrarlo dal casco della permanente. Il ricciolo cercava di concentrarsi su altro per non leggere le parole scottanti che sfilavano sulle pagine bianche.
«Cara, non credi di esserti fatta i capelli un po’ troppo appariscenti?» domandò alla sua fidanzata, Frankie, che aveva appena finito di sciacquarsi dopo la tinta. Aveva i capelli verdi.
«Beh scusa, secondo te perché mi chiamo ‘FrankieGreenHair’?»
«Oh, Frankie, vieni anche tu al safari, vero? Devo fare affidamento sua una persona dai sani principi morali.» commentò Deaky, compiaciuta.
«Certo, scherzi? Non mi perderei il safari per nulla al mondo! Non vedo l’ora di partire con voi, stiamo già facendo le valigie!»
«Anche perché domani si parte!» esclamò Tim Staffell, entrando nel negozio come se fosse casa sua. «Dobbiamo ricordarci di mettere i biglietti in borsa eh.»
«Controlla piuttosto cosa stampa la tù moglie, quella porcella.» ribatté Deaky, al centro di una lotta mediatica senza precedenti in questo capitolo.
«Senti, ma ti pare che io perdo tempo a controllare cosa stampa la mì moglie con tutti i problemi che c'ho?»
«Tipo?» chiese l'altra curiosa sempre con la sua vocina acida.
«Tipo che oggi pomeriggio bisogna andare a prendere Midori e MrB. dal suo ex.»
Catherine, che non aveva detto nulla fino a quel momento, e che il parrucchiere aveva dato per biologicamente morta per una frazione di tempo che si aggirava intorno alle tre ore di tempo, finalmente parlò.
«Amore» disse con dolcezza (al che Deaky sentì un moto di nausea agitarsi nel suo pancino) «ma vado io a prenderli.»
«Ma non s'è mai visto né in cielo, né in terra, né sotto, né sopra che io ti mando a prendere DA SOLA i tu figlioli dal tù ex!»
Come se la situazione non fosse stata già abbastanza tesa e drammatica, la ragazza con la frangetta se ne uscì con un:
«E poi?» era bravissima ad aggravare situazioni già precarie.
Tim non se lo fece ripetere. Del resto, era un uomo che con i problemi aveva a che farci tutti i giorni. Basti pensare alla sua faccia perennemente infelice. E a sua moglie. A quel punto però entrò in negozio anche Roger Taylor, il primo dei suoi dilemmi, seguito da MrB. e Midori.
«Oh, io e MrB. siamo venuti a farci la tinta, ci s’ha una ricrescita che in confronto Duff McKagan è una barzelletta, ce l’hai posto?» domandò tutto d’un fiato al parrucchiere, accorgendosi solo in un secondo momento che il salone era pieno di suoi conoscenti. «Ah, ehm, salve ragazzi. Ah, meno male siete qui, ragazzi, volevo giusto chiedervi se qualche altro single oltre a Midori parteciperà al nostro safari. Non vorrei sentirmi solo.»
«Non che tu corra questo pericolo eh...» commentò Staffell sarcastico.
«Io e Frankie abbiamo chiesto al buon vecchio Dave Dilloway, amico di una vita, se vuole partecipare anche lui...»
Fu a quel punto che Deaky, per l’ultima volta, strillò:
«Qualcuno ha detto DAVE DILLOWAY?!»


Abbiamo deciso di inserire un altro idolo della nostra gioventù (seppur scomparso) in questa fiction, e con questo ci teniamo anche e soprattutto a dire, Dave, RIP. <3
la Cath and Deaks.

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Capitolo 4
*** la Cath. ***



Capitolo IV
«Turn me around and take me back to the start,
I must be losing my mind.
Are you blind?
»
- Guns n’ Roses, Paradise City.

Il momento della partenza era ‘finalmente’ arrivato.
Il raduno, ovviamente, era davanti casa Staffell, e dove altrimenti?
Non appena scorse l’auto dello zio alla fine della via, Midori si catapultò giù per le scale, rischiando di rompersi il naso sul serio (almeno avrebbe avuto una buona ragione per giustificare i suoi dissanguamenti).
«Buongiorno Midori!» esclamò lui.
«Buongiorno Roger...»
Il biondo indossava un paio di infradito, una camiciola a fiori tropicali, un costume da bagno che gli copriva le gambe fino alle ginocchia, un cappello di paglia e gli immancabili occhiali da sole, nonostante fossero le cinque del mattino e il sole non fosse ancora sorto... ma questa è un’altra storia.
«Quella è la tua valigia? Vieni, la mettiamo dietro. MrB?»
«Ovviamente non si era ancora preparata la roba e adesso sta gettando oggetti random all’interno di una borsa a caso» raccontò la sorellastra con un sorriso divertito stampato sulla faccia.
«Tale padre, tale figlia. Ho fatto lo stesso anch’io... spero solo di aver messo tutto l’occorrente. Oddio, ho preso la protezione? Non credo che nella giungla vendano quel tipo di protezioni...»
«Che tipo di protezioni?» domandò Midori basita.
«Eheh...» sul viso di Roger si dipinse un sorriso da inguaribile marpione.
«Brutto scemo metti quella valigia nel bagagliaio e smetti di traviare la mente di tutte le mie nipoti!» esclamò Deaky, colpendolo violentemente dietro la nuca. «Oh, la mia piccola Midori ma guardati, sembri quasi tua madre quando... OMMIOSANTISSIMODIO quello che scende dall’auto è Dave Dilloway? Scusa, devo andare.»
«Neanche avesse visto il Papa...» commentò John, stizzito.
«Buongiorno a tutti!» salutò cordialmente Frankie, irradiando la sua solita felicità su tutti quanti. Lei e Brian erano appena scesi dall’auto, insieme a Dave.
«Buongiorno un corno, sono le cinque del mattino, dobbiamo andare nella giungla e tu ti sei portato dietro quella macchina infernale che rovinerà le mie vacanze.» replicò offeso il bassista, indicando Dave senza riserve.
«Mi sembri un po’ agitato,» commentò la verdina (beh, si dice la morettina, la biondina, la rossina, si dirà pure la verdina, io credo), grattandosi la testa «non ti lascerei mai guidare in queste condizioni. BriBri, possono venire in macchina con noi fino all’aeroporto? tanto abbiamo due posti liberi!»
L’altro rispose affermativamente con un sorriso, scoprendo la dentatura perfetta e un moto omicida scosse il nostro John.
Da quella via arrivò anche Padme, con Jim e Freddie.
«Cos’è qui, oh, il raduno dei motociclisti?» si lamentò Cath, accortasi che il suo giardino era invaso da auto, da BEN tre auto. Mai avuti così tanti ospiti.
«Ma se siamo tutti su quattro ruote...» commentò Roger perplesso. «Insomma, il tuo pseudo-marito?»
«Sta cercando di chiudere la nostra valigia. Sarà giù a momenti.»
«Andiamo tutti insieme all’aeroporto, no? Tanto in cinque ci stiamo nella mia.»
«Ti prego mamma...» supplicò Midori.
«Va bene. Ma Tim sta davanti. Lo sapete che soffre il mal d’auto.»
«D’accordo...»
«Certo che ce l’ha proprio tutte eh.»
Deaky intanto aveva trovato il coraggio per presentarsi a Dave. Lui, un tipo festaiolo, tanto festaiolo che era stato soprannominato Rave, accettò con piacere la nuova fan.
«Sai, quando facevamo il giochino nomi cose città e mettevamo i personaggi famosi, io alla D mettevo sempre Dave Dilloway e beccavo doppi punti!» esclamò. Aveva gli occhi a forma di cuoricino.
-Beh, poteva comunque scrivere John Deacon...- farfugliava suo marito geloso, in preda ad una crisi.
Da quella via uscì anche MrB. trascinandosi dietro un baule modello Harry Potter. Stava scavando un solco nella terra umida del giardino fino all’auto del padre.
«Meno male che avevi detto a me di portare l’essenziale...» commentò sarcastica Midori.
Roger stipò anche la valigia di MrB. nel bagagliaio.
«Bene, è pieno, direi che possiamo chiuderlo...» asserì soddisfatto.
«Sì, e la nostra valigia?» domandò Cath, un po’ preoccupata.
«No problem. La mettiamo sul portapacchi, la lego io.»
«Perché ho tipo... un brutto presentimento?» domandò Frankie. Se c’è una cosa che ho imparato da questa sezione, è che Frankie ha sempre ragione.
«Se ti consola ce l’ho anch’io» la rincuorò Padme.
«Senti, ma tanto voi avete un paio di posti, no? Possiamo metterla lì?» propose la Cath.
«Mi piacerebbe, ma sai, quando c’è Freddie sai in quanti partiamo, ma non sai mai in quanti arriviamo...» rispose dispiaciuta Padme.
«Capisco.»
«Salve a tutti!» esclamò Tim Staffell, tutto stranamente e sottolineo ancora stranamente felice. Tutto cambiò quando lui e Roger si accorsero di essere vestiti uguali.
«Tu, razza di... prima mi rubi la fidanzata, poi metti al mondo la donna della mia vita quando io sono troppo vecchio per sposarla, e poi ancora ti vesti come me!!!» strillò Roger, svegliando praticamente tutto il vicinato. Stava per scoppiare una rissa, ma Midori intervenne, per una volta imponendosi sugli altri, nonostante fosse la più giovane.
«No, no, scusa, ci sono dei punti che mi sono piuttosto oscuri nel tuo discorso, del tipo ‘ metti al mondo la donna della mia vita’, che significa?»
«Te sei proprio cieca eh. Si vede che il nostro legame di parentela è destinato a stringersi sempre di più...» commentò MrB. che, per essere solo le cinque del mattino, sembrava capirci anche troppo.
Ma, ricordiamolo ancora una volta, Midori era la più piccola della comitiva, quindi nessuno si curava di quello che diceva, e la sua domanda, seguita da un breve istante di silenzio, fu subito soppiantata dalla dichiarazione di Cath che avvertiva il marito che avrebbero fatto il viaggio con Taylor.
«Oh, una brutta notizia alla volta per piacere...» commentò Staffell.
«Ah e poi la nostra valigia andrà issata là sopra.»
«Cosa non ti era chiaro quando ho detto una brutta notizia alla volta?»

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Capitolo 5
*** la Cath. ***



Capitolo V
« He left it out back on the highway.»
- Guns n’ Roses, Dust n’ Bones.


La strada filava dritta sotto le ruote dell’auto di Brian. Il chitarrista guidava a velocità tanto moderata quanto il suo carattere. Lui e Frankie si scambiarono uno sguardo pieno d’amore, poi si strinsero la mano e ritornarono a guardare il rettilineo.

«Beh? Avete intenzione di continuare ancora per molto?» domandò John, scocciato. «Mi ricorda tanto una scena di Twilight. Siamo appena partiti e iniziate subito con queste smancerie?»

«John, mi sembri un gocciolino nervoso...» commentò Brian, piuttosto sconvolto dall’improvviso cambiamento di carattere del collega.

«Vorrei vedere te, se Frankie avesse appena incontrato una delle sue vecchie fiamme... guardala! È qui seduta accanto a me eppure è come se non ci fossi...»

Proprio in quel momento furono superati dall’auto di Roger che ovviamente aveva infranto tante di quelle volte il codice della strada che non si curava più della velocità a cui andava.

«Bah, guarda, un altro nella tua condizione» ridacchiò Frankie, indicando Tim.

Nell’altra auto, infatti, Staffell era alle prese con Taylor. Nei sedili posteriori stavano le tre donne, tutte incredibilmente imparentate tra loro.

«Mamma, ma... oltre a MrB. io ho altri fratelli?» domandò Midori a bruciapelo, approfittando del fracasso che i due uomini facevano per non farsi sentire.

La Cath lanciò un’occhiata alla ragazzina che si era addormentata appena la macchina era uscita dal vialetto del giardino, poi assunse l’espressione di una che è invasa dal panico e iniziò a sudare freddo. Infine chiese:

«Merda. Come sei venuta a saperlo?»

«Beh, dianzi Roger ha fatto un discorso strano...»

«Pare che io e Brian in una nostra relazione, forse in una vita precedente, abbiamo avuto Padme, ma la cosa deve essere confermata. È una voce che ha messo in giro tua sorella, noi non ci ricordiamo niente del genere... comunque a scanso di equivoci è probabile che io scriva una fiction anche su questa cosa.» doveva essere una semplice asserzione, ma suonava come una minaccia.

Midori superò velocemente questo shock per ottenere maggior informazioni su ciò che le interessava veramente.
«E... papà ha avuto altri figli prima di me?»
«No, tu sei la sua prima e unica figlia a meno che io non sia incinta... di nuovo.»

Mentre la madre si era messa a contare i giorni sulla punta delle dita, la ragazza iniziò a ragionare tra sé e sé. Erano tutti molto intenti a fare gli affari loro quando Roger, prese la rotatoria contromano, rischiando quasi di fare un frontale con l’auto di Jim.

«Questo sciagurato... oggigiorno danno la patente proprio a tutti eh...» si lamentò il batterista.

Nell’altra auto intanto le peggiori imprecazioni si erano appena sentite (imprecazioni che ho preferito censurare).

«C’è troppa tensione in questa vettura...» sospirò Padme serafica, rivolgendo sguardi preoccupati ai due uomini a bordo con lei «meglio cambiare musica.»

Fu così che partì ‘Triangolo’ di Renato Zero.

I tre si scambiarono uno sguardo rapido, domandandosi se fosse un caso che quella canzone fosse partita proprio nella loro auto, se non fosse un segno.

«Santi numi, cambia!» intimò la ragazza, tappandosi gli occhi, la bocca e le orecchie con il foulard della casata.


E fu così che, in un modo o nell’altro tutti giunsero, più o meno sani e salvi, all’aeroporto.

«Taylor, ti pare il modo di prendere le rotatorie?!» strillò Padme, quasi saltando al collo del batterista con fare minaccioso.

«Senti chi parla!» borbottò lui, che a sua volta aveva stretto le mani intorno al collo di Hutton.

All’improvviso Roger si trovò con intorno al collo un po’ troppe mani... si voltò e si accorse della coppia Staffell che si era fedelmente unita a Padme nella sua battaglia. I due lo guardarono con sguardo quasi famelico, poi domandarono:

«Roger Meddows-Taylor. Dove è la nostra valigia?»



ndA: E’ probabile che per un po’, perlomeno fino a che non finisco di pubblicare un paio delle altre storie qui in sezione, io non aggiorni questa storia. Scusate ma altrimenti mi risulta impossibile e ogni volta sotterro tutte altre voi con 2000 aggiornamenti.
Besos,
C.

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Capitolo 6
*** la Cath. ***



Capitolo VI
«-Mama what you’ screaming for? Acting like a deamon for? And hey, mama, quit waving the hands in the air!
-AAAAAAh.
»
- Brian May, Love Token.

MrB. capì che era arrivato il momento di scendere dall’auto solo quando sentì le urla della madre inveire contro il padre. Non che i due fossero mai andati particolarmente d’accordo, ma un figlio non si abitua mai alla vista della propria madre che insegue il proprio padre per tutto il parcheggio dell’aeroporto minacciandolo con le chiavi di casa, cioè l’ultima cosa le è rimasta.

«Che succede?» domandò, con fare assonnato, a Padme.

«Tuo padre ha perso la valigia di tua madre e Tim,» spiegò lei «Jim ha avuto uno strizzotto di pancia, Freddie l’ha accompagnato in bagno, e mi hanno lasciata qui da sola.»

«All’ordine del giorno, insomma.»

Un altro piccolo gruppo si era radunato intorno a Staffell, che faceva un’ispezione del portafogli per vedere da che cosa sarebbe stato costituito il suo bagaglio a mano. A sostenerlo, i vecchi amici di sempre, Dilloway e May, insieme a Frankie, la donna che come noi tutti sappiamo, è più adatta a consolare ognuno di noi (soprattutto se posta la Axl Rose x Roger Taylor prima che la Cath muoia di crepacuore, vista la sua tarda età.)

«Questa è la foto del matrimonio.» spiega Staffell, mostrando una specie di coriandolo color seppia che sembra un pezzo da archivio storico.

«Mamma mia, la Cath era proprio fuori forma qui!» commenta Frankie, sconvolta.

«Beh, era incinta! Aspettava Midori... ecco, appunto, qui MrB e Midori da piccole, guarda che carine!»

«Ma... tieni pure la foto delle tue figliastre?» domanda sempre Frankie, un po’ stizzita.

«Infine un paio di preservativi...»

«...che a quest’ora a forza di starti sotto il sedere si saranno squagliati ben bene, quindi inutilizzabili.» conclude la ragazza coi capelli verdi.

«Scusate, ma chi ha detto che Frankie è la donna più adatta a consolare?» domanda Tim, piuttosto demoralizzato.

«Io!» risponde prontamente May.

«Ma tu non conti, è la tua ragazza!»

Mentre tutto questo avveniva, una piccola creatura se ne stava isolata socialmente a controllare la sua valigia, prima che suo zio perdesse anche quella, col cervello pieno di domande, alcune lecite, altre illecite. Domande a cui comunque nessuno pareva avere il tempo di dare una risposta. Fu così che in aereo Midori decise di sedersi accanto all’unica persona che poteva darle delle spiegazioni: Deaky.

Lo zio Deacon si era mostrato molto felice di posizionare la sua consorte fra lui stesso, al finestrino, e la nipotina, così che Dilloway non potesse mostrare altri lati di sé che potevano far avere dei ripensamenti alla donna con la frangetta.

«Dunque, zia. Voglio sapere di tutti i miei fratelli.»

Miriam Deaks Deacon la guardò e annuì con un fare un po’ stordito. Il problema della buon vecchia Deaky è che è un tipo nostalgico, quindi per raccontarti di cosa le è successo stamani per andare a fare la spesa, parte dall’attentato di Sarajevo.

«Era il periodo dei 1984, ricordo bene che all’epoca mia sorella era in una fase molto indecisa. Quando mai. In un primo periodo affrontò il suo primo momento-batteria ed ebbe una brevissima relazione con Richard Thompson. Ecco, da lì, tua sorella Frankie.»

«Ommiozzio!! Frankie è mia sorella?!»

«Sì, ma non urlare, Brian non ha piacere che si sappia della loro differenza di età...»

«Ah, sì, certo...»

«Chiaramente mia sorella nella sua gioventù era leggermente più decente di adesso. Ambiva ad essere una groupie, ma non mi avrebbe mai privato di Dave, quindi iniziò la sua fase May che era ancora in allattamento. Pensa che mentre cercava di laurearsi e preparava la tesi le sentivo fare ‘Oddio, ma non è bellissimo in questa foto?!’ e io ‘ma tu non stavi studiando?’ e lei ‘Sì, ma lo sai che quando lo vedo con la chitarra non riesco a trattenermi!’ e io ‘Brian è un chitarrista!!!’. Tua madre non ha mai amato molto fare uso di protezione, quindi rimase incinta pure di Brian, e nacque Padme. Intanto Brian si innamorò di Frankie, che all’epoca aveva, credo, un paio di anni, ma in compenso le presentò, why not, Roger Taylor.»

«Ma... quel Roger Taylor?»

«Il padre di tua sorella, quella col dilatatore.»

«Oh santi numi!»

«So cosa stai pensando in questo momento, che tua madre è un vero troione. Beh, perché sminuire questa tua percezione della realtà, quando è la verità. Dopotutto, se in questa fiction ha deciso di concedersi la possibilità di avere tanti figli e di essersi fatta una vasta fetta della popolazione mondiale, significa che la cosa la rende felice, suppongo.»

«Zia, ora ho capito perché tu hai deciso di non avere figli. Con tutti quelli che ha la mamma... non riuscirò più a guardare Brian e Frankie con gli stessi occhi...»

«Io? Oh, ma io amo i bambini, per questo ho quindici figli!»

«Quind-quanti?»

«Quindici, John ha sempre avuto un particolare talento a mettere incinte le donne, come tua madre lo ha nel rimanerlo. Oddio, grazie al cielo non stanno insieme...»

«Zia, ma... come è possibile che io non abbia mai conosciuto nessuno dei miei quindici cugini?»

«Io e John li abbiamo sparsi nei migliori collegi del mondo affinché diventino persone importanti e non creaturine mediocri come i figli di mia sorella...»

«Ehm, io sono un figlio di tua sorella!»

«Bambina, io so cosa dico..»


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Capitolo 7
*** la Cath. feat. Deaks. ***



Una dedica speciale in questo capitolo alla nostra nipotina/figlia Georgie che oggi compie gli anni LOL Con questo branetto speriamo di aver realizzato almeno due dei tuoi desideri XD
Cath & Terry



Capitolo VII

«Welcome to the Jungle,
it gets worse here everyday.
»
- Guns n’ Roses, Welcome to the jungle.

L’atterraggio avvenne senza problemi. Quando i portelloni dell’aereo si furono aperti una combriccola di tre individui andò ad accogliere il gruppo di turisti. Erano una ragazzetta mora con un’espressione indescrivibilmente metal (?) e due energumeni dall’aria poco raccomandabile. Fu proprio la moretta ad esordire con un discorso di benvenuto che sembrava essere stato preregistrato.
«Benvenuti nel Camp Rock Estivo Deluxe Limited Editi... Mamma?!» concluse, perplessa, grattandosi la testa.
Tutti, con buone motivazioni, si voltarono a guardare la Cath.
«Ragazzi, vi giuro che questa non è mia.» cercò di discolparsi la donna più anziana.
«Oh, tesoro mio, ma quanto sei diventata grande e bella, guardati!» Miriam si catapultò giù dalla scaletta, facendo volare Roger giù per tutta la rampa e usandolo infine come tappetino. «John, vieni, c’è Georgie!»
John si fece largo tra la folla che si era addensata di fronte al portellone e uscì dall’aereo, andando a salutare sua figlia.
«Che bello avervi qui! Così finalmente posso presentarvi i miei due mariti!»
«Scusa, non mi pare di averti dato il permesso di sposarti. E poi tu sei ancora minorenne! E non puoi avere due mariti.»
«Primo, qui la maggiore età si raggiunge a dieci anni. Secondo qui c’è anche la poliandria. Terzo... no, non credo ci sia un terzo punto. Quindi questi sono Steve e Nikki, i miei mariti.»
Ad interrompere l’adorabile riunione di famiglia naturalmente ci pensò una fangirlante Cath che comparve a bordo di un misterioso mezzo di trasporto altrimenti detto Ecogo (che abbiamo visto a Roma e che dovevamo inserire assolutamente, per chi non sappia che cosa sia → http://www.ecogosegwayroma.com/images/slide6a.gif), seguita dalle sue due figlie, anche loro a bordo del medesimo mezzo (abbiamo sempre sognato di farlo!) e da un individuo indiscutibilmente sexy che non era suo marito.
«Nikki, amico mio. C’è un momento in cui una madre deve rendersi utile alle proprie figlie. Dove sono Tommy e Slash?» domandò.
«Tommy è in bagno, naturalmente. Slash si starà trastullando con...» Nikki ci ripensò, troppi minorenni in giro «i suoi capelli. Ma di là c’è DJ che fa l’accoglienza ai turisti e mette le collane di fiori a tutti insieme ad Axl. Se...»
«Axl... oddio, mi sa che sto per avere un mancamento. Tu! Sventola quella cosa di palma più velocemente e portami dal venerabile Axl. Voglio una collana di rose. Poi vedremo. Ah, adoro gli animatori di questo posto. Andiamo ragazze. Se c’è Axl vi procurerò... insomma, andiamo!»
Così la Cath si allontanò a bordo del suo Ecogo seguita dal suo steward personale James Michael e dalle due figlie.
«Ciao cugina mai conosciuta!» salutò Midori educatamente.
«E lascia un bassista anche alle tue cugine ogni tanto...» commentò MrB, un po’ invidiosa, mentre se ne andava.
«Insomma.» la Signora Deacon cercò di riprendere il filo del discorso «com’è che ti sei sposata questi due tipi poco raccomandabili? Quello è ricoperto di tatuaggi ed appartiene alla peggior specie di bassisti e quest’altro non lo conosco ma non mi piace proprio per nulla ugualmente.»
«Tesoro, sono contenta che tu abbia trovato le tue anime gemelle in due bassisti...» riprese John, osando superare il tono di voce della moglie.
«Beh, la mamma non era stata molto restrittiva... aveva solo detto che dovevano essere categoricamente bassisti. Quindi io ho preso quanti più bassisti ho potuto» spiegò Georgie.
«Hai fatto molto bene!» continuò John mentre Miriam era intenta a scrutare i due individui.
«Quanti anni hai?» chiese la donna al tatuato non ricordando se fosse Nikki o Steven.
«Ehm... Devo essere sincero o posso anche mentire?» chiese Nikki tranquillamente.
«Fa lo stesso, tanto lo controllo su Wikipedia!» ribatté la donna.
«Bene allora 54» rispose secco Nikki.
«E tu?!» chiese sconvolta Miriam.
«Mmm... 56...» rispose Steve.
«Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa! Tesoro della mamma è arrivato il momento di parlare da madre a figlia!» disse Miriam allontanandosi con la ragazza sottobraccio. «Ma sei sicura della scelta che hai fatto?» chiese a Georgie mentre riguardava da lontano i loschi individui.
«Sì, mamma davvero, possono sembrare un po’ vecchi ma in realtà sono molto più attivi di te e papà...» confessò la mora.
«Effettivamente se li portano benino... Suonano ancora?» mormorò Miriam «Si fanno di botox?» chiese sospettosa.
«Sì, suonano ancora e sono dei tipi in gamba davvero, cerca solo di essere meno aggressiva... ok?»
«Ok, se la cosa può renderti felice... Senti intanto accompagnami da DJ Ashba, voglio una collanina di fiori anche io e visto che ci siamo cerco di rimediare pure il numero di telefono, ma non dirlo a tuo padre, anzi visto che ci sei portatelo dietro sembra molto inserito con i suoi nuovi due amici» disse la Miriam mentre guardava il marito scherzare con i suoi nuovi parenti.
«Ok!» disse la figlia felice che la madre si fosse ripresa (o distratta) velocemente.


ndAut: Come si può intendere dal capitolo, da questo momento in avanti questa fiction sarà una multiband a tutti gli effetti. Era una cosa che non avevo previsto, a dire la verità, l’idea ci è venuta così per caso. Appena scoprirò come fare il passaggio di sezione non vi stresserò più XD
Comunque, le mie bambine MrB e Midori possono stare sicure che adesso troverò loro un’anima gemella (a sorpresa LOL, se avete preferenze dite pure comunque. NON le prenderò in considerazione XD). Per il momento è sufficiente chiarire le nuove band che inserirò (praticamente in ordine di comparsa XD):
- Iron Maiden
- Mötley Crüe
- Sixx: A.M.
- Guns n’ Roses
Ricordo comunque la presenza di Queen e Smile, e anche 1984 visto che ci siamo :D
Enjoy e ancora auguri Georgie :D

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Capitolo 8
*** Midori feat. la Cath. ***


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