Ordunque:
anche se non conosco questa serie, intuisco dal tono usato nei dialoghi che i personaggi hanno un certo spessore. Il rapporto tra Joe e Charlotte, per esempio, si direbbe quasi quello tradizionale tra "fratello/sorella" ( io pure che ho due sorelle ne so qualcosa ) e già il primo battibecco mi ha strappato subito un sorriso. La storia nell'insieme è effettivamente un po' pasticciata e confusa, con errori anche piuttosto grossolani, ma per quanto riguarda i personaggi... penso che tu abbia descritto una scenetta simpatica e senza troppe pretese. Cominciamo col dire che mi ci è voluta effettivamente un po' di pazienza per leggere e comprendere questo testo, prima che qualcuno arrivi a dire che ho tirato via e che mi sono messo a commentare solo per criticare, ma in coscienza e buona fede vorrei fornire giusto qualche consiglio per semplificare la lettura di questa fanfiction "sceneggiata" ( ritengo sia giusto chiamarla così ).
Punto Primo: descrivere le azioni come se le stessi vivendo in prima persona sarebbe anche un'idea simpatica e coinvolgente, se abbinata ovviamente ad una capacità narrativa sulla quale ( al momento ) dovresti lavorarci ancora un tantinello su... Per questo ti suggerisco di descrivere azioni e/o situazioni varie da un punto di vista "esterno" alla vicenda ( come il narratore o la narratrice fuori della storia ). Punto Secondo: visto che hai inteso usare il cosiddetto Dialogo/Sceneggiatura ( ovvero il nome del personaggio che parla posto all'inizio della frase, per consentire al lettore o alla lettrice di capire quale dei personaggi pronuncia una determinata battuta ), ecco qua i passi fondamentali... - il nome va sempre scritto maiuscolo ( meglio ancora se in grassetto ) e subito seguito dai due punti, per indicare chi è il personaggio che parla. Esempio JOE: Le cornacchie non sono mai di buonumore, perché lei non dovrebbe esserlo? CHARLOTTE: Zitto, rospo maleodorante e schifoso, altrimenti giuro che...
O.O Tutto chiaro?
- un altra cosa importante, le azioni o un determinato modo di pronunciare la battuta ( piangendo, ridendo, sbuffando, ecc. ) ricordati di inserirlo SEMPRE tra parentesi e all'interno della battuta stessa. Esempio CHARLOTTE: ( irritata ) Zitta, svegliaccia del malaugurio, devi stare zitta!
( così dicendo, Charlotte molla un pugno alla sveglia, facendola "gemere" di dolore )
CHARLOTTE: ( sospirando di sollievo ) Oh, ora sì che va meglio!
- la struttura della storia, quando si alternano parti recitate a brevi descrizioni degli spazi e degli ambienti ove si svolge la determinata azione, necessita di uno spazio minimo di almeno un rigo tra lo scambio di battute e la descrizione narrativa. Esempio:
PAPA': Su forza, entriamo? CHARLOTTE: Naah, preferisco rimanere sullo zerbino... PAPA': Sempre spiritosa, eh? CHARLOTTE: ( con aria infastidita ) Da ora in avanti, come non mai…
Padre e figlia entrarono in un mega salone, con un tappeto rosso sulle scale. alla destra della ragazza, il padre le fece vedere la cucina, dove la servitù lavorava, e alla sua sinistra invece la sala da pranzo, con tanto di: buffet, digestivi e intrattenimenti vari… Salirono le scale e al piano superiore, dove c’èrano un minimo di dieci stanze: una per i giochi, completa di slot machine e casinò; tre stanze padronali, cui una per Charlotte; e le altre comprendenti guardaroba, scarpe, accessori, una stanza solo per la tivù, studioli e molto altro ancora. L'espressione sul volto di Charlotte era di stupore fin troppo eloquente, tuttavia quest'ultima era anche arrabbiatissima col genitore.
PAPA': Tesoro allora, che ne pensi ? Per un bel po’ vivrai nel lusso... Sei contenta? CHARLOTTE: Mi vergogno… PAPA': ( perplesso ) Tu hai tutto, non ti mancherà niente e ti vergogni? CHARLOTTE: ( dentro di sé ) Sì, papà... Mi vergogno di TE, della tua insensibilità e della tua strafottenza…
Sì, Charlotte avrebbe voluto dirgliele in faccia quelle cose ma, sapendo di peggiorare solo la situazione in questo modo, si limitò a chinare il capo e rispondere con rassegnazione.
CHARLOTTE: ( mormorando tristemente ) "Niente"...
In quel "Niente" Charlotte nascondeva tutto l'odio e il disprezzo che in realtà voleva esprimere.
Ecco, in sintesi più o meno, non ho molto altro da aggiungere. Ogni storia, anche la più semplice, racchiude delle idee che possono essere lette ed interpretate in vari modi... Colui/colei che scrive deve quantomeno sforzarsi di rendere il testo comprensibile ai più, ma solamente scrivendo ( e soprattutto leggendo ) con passione ed entusiasmo si può arrivare a toccare la mente e il cuore dei lettori... Spero di esserti stato utile, motivo per cui questa recensione ha la bandierina verde - non voglio "criticare" bensì incoraggiare nel senso giusto l'entusiasmo e la voglia di scrivere sempre più storie e racconti - l'importante è avere sempre fantasia e capacità di sognare ad occhi aperti. Alla prossima!
DADO
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